Costruzioni 683 settembre 2014

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Casa editrice la fiaccola srl

Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

Macchine&Componenti STRUTTURE PROVVISIONALI

LAYHER PER IL BATTISTERO DI SAN GIOVANNI

Macchine&Componenti PERFORATRICI

LE NOVITÀ BAUER CHE VEDRETE AL GEOFLUID 2014

ProvatiPerVoi PALE GOMMATE LA GAMMA DELLE MEDIE CAT SI AMPLIA E DIVENTA SERIE M

683

anno LXIII 8_9_settembre 2014

WALKAROUND IL NUOVO MIDIESCAVATORE JCB 86 C-1


Demanding customers...

call for Yanmar solutions Il mini-escavatore girosagoma ViO33 è sinonimo di prestazioni elevate, compattezza, potenza e polivalenza. Ăˆ la macchina perfetta per tutti i lavori di costruzione e di ristrutturazione in spazi angusti.

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Una forza che cresce insieme alle aspettative di chi lavora: eccellenti doti di trazione, ottima resistenza all’usura, mescola resistente a tagli e urti, carcassa protetta egregiamente grazie ad uno strato multiplo di cinture metalliche, contenuto consumo di carburante e più lunga durata dello pneumatico. Earthmax rappresenta la sintesi della tecnologia radiale BKT nelle applicazioni Industriali & OTR: una scelta di valore, sviluppata per soddisfare i bisogni specifici degli operatori professionali. Pneumatici BKT Industriali & OTR: risposte innovative, in una gamma tra le più complete e competitive sul mercato.


Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni

ISSN: 0010 - 9665

SOMMARIO &Prodotti

Attualità 6

STRUTTURE PROVVISIONALI

26

Fiere di settore, pneumatici, pale gommate, attrezzature idrauliche, normative, motori, componenti

20

&Componenti

ASSOCIAZIONI

52

INTERMAT 2015

22

Un futuro da costruire Diamo la parola a Paolo Venturi neo presidente di Unacea. Uniti e sinergici per guardare al futuro

Evoluzione francese Diverse novità per la più grande fiera di settore su suolo francese. Anteprima assoluta per il WOC Europe

Campioni sul suolo d’Italia BAUER Macchine Italia da sei anni è protagonista nelle tecnologie di fondazione al servizio delle imprese nazionali

Macchine

Iniezione d’ottimismo Pronti per l’edizione 2014 di Geofluid. Spazi espositivi esauriti e calendario convegni ricco

56

Layher firma il ponteggio per il restauro del battistero di San Giovanni a Firenze

Notizie

EVENTI

PERFORATRICI

Vestito di nuovo

26

IMPIANTI DI MISCELAZIONE

62

Formula di consistenza Da sempre, Metax è tra le realtà d’avanguardia nel campo della miscelazione per tunneling

56 NEL PROSSIMO NUMERO Abbiamo provato in esclusiva a Lisbona la versione elettrica da 6 t del Fuso Canter che viene utilizzata per una sperimentazione su strada della durata di un anno. Il trasporto merci con camion elettrici diventa realtà. Sul prossimo numero vi presenteremo il Canter E-Cell, costruito nello stabilimento della Mitsubishi Fuso Truck Europe di Tramagal (Portogallo). I veicoli da 6 tonnellate di peso totale a terra che porteranno a termine il test da 12 mesi sono otto tra allestimenti cassonati e furgonati per rispettive lunghezze di 4.300 e 4.400 mm.

WALKAROUND 32

Il nuovissimo midiescavatore JCB 86 C-1 e suo fratello 85 Z-1


68

Segui questo logo! ti segnala i collegamenti con il mondo web

HARDWARE E SOFTWARE

Parola d’ordine: controllo tecnologia in cantiere Con i datalogger DAT Instruments per ogni fondazione speciale

&Calcestruzzo

Cave

ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO

90

La poltrona simbolo dell’arte di Gaetano Pesce riprodotta in formato gigante per la grande mostra di Roma

PALE COMPATTE

74

L’erede al trono La nuova minipala compatta Bobcat S450 raccoglie il testimone della S130. Oltre 100 attrezzature disponibili

&Demolizione

Riciclaggio 80

94

ATECAP

Edifici alti per una materia viva Calcestruzzo in primo piano nelle opere urbane più ambiziose che svettano da Dubai a Milano

96

98 IMPIANTI MOBILI

Efficienza nordica I modelli Sandvik della Gamma Premium, per la frantumazione e la vagliatura mobile

8_9 SETTE M B R E 2014 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Silvio Cocco, Antonio Fargas, Alberto Finotto, Gianenrico Griffini

Notizie Perforatrici, movimento terra, materiali, marmo

Notizie Sicurezza, interventi, attrezzature idrauliche, macchine

82

L’istituto informa

683

IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page

IMPIANTI MOBILI “Concreta” per ogni situazione Le macchine Kimera sono in grado di produrre calcestruzzo in tempo reale e nella giusta quantità

AMMINISTRAZIONE Francesca Lotti amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it

82

98

MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952

PALE GOMMATE

104

Arriva la M generation Le medie Cat fanno un salto in avanti e diventano Stage IV con l’urea. Debuttano una nuova XE e la 982M

&Noleggio

Sollevamento 112

Notizie Piattaforme aeree, gru idrauliche sollevamenti eccezionali, autogrù PIATTAFORME AEREE

Siamo stati invitati da Takeuchi alla grande festa che il concessionario Gruppo Astorino ha organizzato per celebrare 20 anni di attività. L’evento si è tenuto nella sede di Sellia Marina, in provincia di Catanzaro. Vi racconteremo la storia di una azienda sviluppatasi su basi essenziali come esperienza e conoscenza del territorio. Di una realtà che oggi è protagonista anche perché ha saputo sempre tenere i piedi per terra.

116

Maratoneta a prova di cantiere La Haulotte HA16 RTJ eleva lo standard della multifunzionalità. La presentiamo nel dettaglio

perVoi

Provati

MAN TGX D38

122

Bavarian symphony Provati i nuovi mezzi d’opera TGX con il nuovo sei cilindri biturbo D38 da 382, 412 o 471 kW

STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l.

Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440

Casa Editrice

la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484

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IV Cop

La best practice ha offerto il valore tecnologico di Aeternum alle opere idrauliche per Expo 2015, con una riqualificazione che riguarda il canale Villoresi. Aeternum è il nome dell’additivo speciale sviluppato da Tekna Chem e impiegato con successo nella composizione del calcestruzzo di alta qualità. Un compound straordinario di reologia, resistenza alla compressione e fluidità concepito in particolare per l’impermeabilità di infrastrutture e gallerie stradali. I.I.C. - Tekna Chem Srl via Sirtori, ZI - 20838 Renate (MB) Tel: +39 0362 918311 iic@istic.it - info@teknachem.it www.istic.it - www.teknachem.it

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95

Aziende citate Airo ....................................112 Baver ....................................56 Bobcat....................................74 Bosch ......................................7 Brammer ................................15 Brevini Fluid Power ....................19 Cgt-Cat ................................104 Cima......................................62

Cte Lift..................................114 Dat Instruments ........................68 Deutz ......................................7 DuPont ....................................6 Effer........................................6 FPT Industrial ............................9 Fraste ....................................18 Hartl Crusher............................81

Haulotte ................................116 Holcim ..................................97 Honda ....................................12 Iron Planet ..............................15 Jcb....................................6 - 32 Jlg ......................................113 Kimera ..................................98 Komatsu ................................14 Layher....................................26 Liebherr ..................................8 Man ....................................122 Marangoni ..............................16 Mattei ....................................17

MDT ......................................10 Michelin Italia ..........................13 MTG ......................................11 Novatech ................................96 Sandvik ..................................82 Scania....................................96 Skyjack ................................112 Socage ................................115 Teres Environmental Equipment ....81 Terex ....................................112 Trimble ....................................8 Unieco ..................................11 Volvo CE ................................80


Kässbohrer Low-bed è un prodotto che, con la sua alta qualità del materiale e con gli investimenti che corrispondono a milioni di lire, vi offre un trasporto sicuro ed economico. Con i suoi telai graduali da 50 cm fino a 6 metri potete fare trasporti nel pieno della sicurezza.


NEWS

&Prodotti

Attualità

Speranza sblocca Italia

Parlamento con la conversione definitiva in legge). Le disposizioni sono già in vigore. Vediamo cosa cambierà per gli operatori del settore edile. Innanzitutto sono stati stanziati 3,8

Fiducia nel mercato tedesco Sarà il più ingente investimento singolo della sua storia. JCB ha in programma di costruire, con un investimento di circa 25 milioni di euro, un nuovo quartier generale per la Germania su un sito che ha un’estensione doppia rispetto all’attuale sede di Colonia. I lavori per la nuova sede avranno inizio entro la fine dell'anno, mentre l'apertura è prevista nel 2015, in tempo per festeggiare il 50° anniversario della fondazione di JCB Germany che risale al 1965. La nuova moderna sede JCB coprirà più di 51.000 m² e sarà anch’essa ubicata a Colonia, nella zona ovest della città, in una posizione ottimale sia per l'accesso al centro sia per il collegamento con l'aeroporto.

6 Costruzioni settembre 2014

Più eco col rivestimento The Residence è un complesso di 50 eco alloggi, realizzato in Cornovaglia dall’azienda inglese Building With Frames. Per raggiungere elevati livelli di rendimento energetico, le strutture sono state costruite con l’ausilio delle membrane traspiranti DuPont Tyvek (ne sono stati installati ben 5.500 m2): grazie alla sua costituzione mono strato di alta qualità, sono permeabili al vapore ma ermetiche a vento e acqua, leggere ma robuste e di facile installazione.

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S

previste dal Dl 133/2014, il cosiddetto Decreto Sblocca Italia (nel momento in cui scriviamo è finalmente stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ora si è in attesa che venga ratificato dal

www.jcb.com

emplificazioni per edilizia privata e opere pubbliche, defiscalizzazioni, regolamento edilizio unico per 8.000 amministrazioni comunali. Sono solo alcune delle novità

miliardi per le opere, di cui 3,2 destinati ai cantieri delle infrastrutture di interesse strategico, come la linea ferroviaria ad alta velocità tra Napoli e Bari. Previsto anche l’ampliamento degli interventi riservati alla manutenzione straordinaria degli edifici, tra cui figurano sia l’accorpamento sia la divisione delle unità, che comportino anche la modifica delle superfici (senza toccare però le volumetrie e la destinazione originaria). Per snellire la burocrazia, invece, d’ora in poi basterà presentare in Comune la CIL accompagnata dalla dichiarazione di un tecnico abilitato che escluda l’intervento sulle sezioni strutturali. Infine, altra novità: la Scia sostituisce a tutti gli effetti la Dia edilizia. www.gazzettaufficiale.it


Sei mesi di buone notizie ati complessivamente positivi per il primo semestre del 2014. Per DEUTZ sono aumentate le vendite rispetto all'anno precedente e l'utile operativo è quasi raddoppiato. Nel dettaglio, nel periodo in esame, sono stati venduti 99.079 motori, con un incremento del 15,3% in confronto al medesimo periodo dell'anno precedente (primo semestre 2013: 85.907 motori). Ad aumentare anche le entrate, con un +13,8%, per un totale di 753.400.000 euro

D

(primo semestre 2013: 662.100.000 euro). La crescita dei ricavi è stata raggiunta in tutte e tre le regioni della società: Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), Americhe e Asia-Pacifico. Come detto, il risultato operativo è quasi due volte quello dello stesso periodo del 2013, raggiungendo 20.100.000 euro (primo semestre 2013: 10.100.000 euro). “Siamo

particolarmente contenti di essere stati in grado di pagare ai nostri azionisti un dividendo complessivo di quasi 8,5 milioni di euro a maggio 2014”, afferma Margarete Haase, chief financial

officer di Deutz (nella foto). “Prevediamo ulteriori miglioramenti nei guadagni nei prossimi anni a seguito del processo di ottimizzazione che abbiamo avviato”. www.deutz.com

Rivoluzione wireless i chiama “Wireless Charging System” e cambierà radicalmente il sistema di ricarica degli utensili a batteria. È previsto per questo autunno il lancio della più recente innovazione tecnologica firmata BOSCH, che per la prima volta al mondo renderà sfruttabili i vantaggi della trasmissione di energia a induzione nell'ambito degli elettroutensili professionali. I primi a essere introdotti saranno il caricabatteria GAL 1830 W Professional e la batteria al litio da 18 Volt GBA 18 V 2,0 Ah MW-B Professional, compatibili con tutti gli utensili a batteria Bosch Professional da 18 Volt. www.bosch.it

S

settembre 2014 Costruzioni 7


ATTUALITÀ & PRODOTTI

Palificazioni più semplici e sicure

n sistema di controllo 3D dedicato a una larga varietà di macchine per la palificazione, di differenti marche e modelli. Si chiama DPS900 Piling System ed è sviluppato da TRIMBLE. La precisione del sistema consente agli operatori di

U

incrementare l'efficienza operativa e di ridurre i costi per la costruzione di fondamenta strutturali, muri, dighe. “Il DPS900 può trasformare il modo di concepire le opere di palificazione”, dichiara Alan Sharp, business area director per Trimble

Facciamo per finta o stabilimento Liebherr di Nenzing (Austria) ha sviluppato un simulatore per la formazione degli operatori di gru cingolate e

L

8 Costruzioni settembre 2014

attrezzature per fondazioni profonde. L’idea è offrire alle imprese uno strumento, una soluzione, per migliorare l’efficienza degli operatori incrementando al

Heavy Civil Construction. “Senza questa tecnologia, il processo è manuale e spesso soggetto a errori. Grazie al DPS900, gli appaltatori possono trarre vantaggio da un posizionamento preciso e da un reporting automatizzato per assicurarsi che le

macchine vengano utilizzate in modo efficiente”. Il nuovo sistema, infine, contribuisce ad aumentare notevolmente la sicurezza in cantiere, riducendo il numero di persone intorno a macchine, pali e fondazioni. www.trimble.com

contempo la sicurezza in cantiere. Come è facile immaginare, il nuovo simulatore LIEBHERR LiSIM è sviluppato partendo dal software della macchina originale e anche le componenti hardware sono molto simili. I modelli a cui il sistema si ispira sono la

perforatrice LB 28 con attrezzature Kelly bar e CFA e la gru cingolata LR 1300. Uno dei principali vantaggi di questo tipo di formazione è la capacità di simulare condizioni critiche di cantiere dando modo agli operatori di acquisire una preziosa esperienza. www.liebherr.com


Attualità&Prodotti

NEWS

Medaglia per le driveline Lo stabilimento FPT Industrial Driveline di Torino ha guadagnato la certificazione Silver Level nell’ambito del programma WCM. Il merito riconosciuto è per l’organizzazione del ciclo produttivo

on una produzione nel 2013 di oltre 150.000 assali e 60.000 cambi, lo stabilimento Driveline di

C

Torino è uno dei più importanti e significativi della galassia FPT Industrial. Oggi si può dire sia il primo sito italiano di

Diamo i numeri FPT Industrial, società di CNH Industrial, conta circa 8.400 impiegati nel mondo tra 10 stabilimenti e 6 centri di ricerca e sviluppo. La sua rete commerciale è composta da 93 concessionari e oltre 900 centri di assistenza in circa 100 Paesi. La gamma di prodotti si riassume in 6 famiglie di motori con potenza da 31 a 740 kW e trasmissioni con coppia massima da 200 a 500 Nm.

FPT INDUSTRIAL ad avere meritato la certificazione Silver Level nell’ambito del programma WCM. Lo stabilimento Driveline raggiunge infatti il sito francese di BourbonLancy di FPT che cercherà di raggiungere il Gold Level nel 2015. Mentre i siti italiani di Foggia e Torino (motori NEF) sono stati premiati con il Bronze Level e stanno lavorando per migliorare. Il World Class Manufacturing è una

metodologia d’analisi internazionale che valuta l’organizzazione del ciclo produttivo. L’ obiettivo principale è il miglioramento continuo delle performance produttive e l’annullamento graduale degli sprechi per garantire la qualità del prodotto e la massima flessibilità nel rispondere alle richieste del cliente. Questo è possibile solo con un sistema di produzione strutturato e integrato, che abbraccia tutti i processi dello stabilimento: dalla sicurezza all’ambiente, dalla manutenzione alla logistica e alla qualità. “Dopo aver ricevuto la certificazione ‘Bronze Level’ nel 2010 - afferma Domenico Nucera, direttore dello stabilimento Driveline - questo ulteriore traguardo premia il grande impegno di FPT Industrial

In alto il nuovo motore R22 per applicazioni industriali presentato quest’anno da FPT Industrial (potenze da 33 a 52 kW). Sopra, le linee produttive dello stabilimento Driveline di Torino che è stato premiato dal World Class Manufacturing con la certificazione Silver Level.

negli ultimi anni per rendere questo stabilimento sempre più efficiente e flessibile e per ottenere quindi un vantaggio competitivo rispetto a quelli della concorrenza”. www.fptindustrial.com

settembre 2014 Costruzioni 9


1-4 ottobre, Piacenza Perforazione e fondazioni

Velocità

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Fruibilità

EDILTEK

3-5 ottobre 2014, MalpensaFiere, Busto Arsizio (VA) Fiera dell’edilizia

Completezza Grafica

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SAIE 2014 22-25 ottobre, Bologna 50a edizione del salone dell’innovazione edilizia www.saie.bolognafiere.it

ECOMONDO 2014 5-8 novembre, Rimini 18a Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile www.ecomondo.com

Download

WWW.MDTSRL.IT A colpire del sito web della parmense Mc Drill Technology (MDT), specializzata nella produzione di macchine perforatrici da cantiere per geotermia, micropali, carotaggio, sondaggio, jet grouting, è sicuramente la grafica: intuitiva e pulita, consente di spostarsi da una parte all’altra del sito in modo semplice e veloce. Inoltre ogni sezione del menù orizzontale è ricca di contenuti, da “azienda” a “photo gallery”. Particolarmente utile la voce “prodotti”, dove per ogni macchina prodotta è possibile leggere un’accurata descrizione tecnica, scaricare il relativo catalogo e, vera chicca, procedere alla configurazione personalizzata online.

IL SITO DEL MESE

MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI

ATTUALITÀ & PRODOTTI

GEOFLUID 2014


Spegnere 110 candeline acquisendo un’importante commessa è sicuramente un fatto degno di nota. È successo a Unieco che, tramite il Consorzio Stabile Eureca, di cui fa parte insieme a Cmb e Clf, si è aggiudicato il contratto con Ferrovie del Sud Est per la progettazione e la realizzazione del raddoppio e ampliamento della Linea Metropolitana di superficie a Bari. L’importo dei lavori è di 107 milioni di euro e la commessa si sviluppa lungo un tracciato di 10,3 km. “L'acquisizione sancisce il ritorno di Unieco Costruzioni nel Sud del Paese dove, nel breve periodo, si attendono significativi piani di sviluppo e investimenti in infrastrutture su cui l'area costruzioni della cooperativa intende misurarsi e competere”, afferma Stefano Imovilli, direttore costruzioni di Unieco (nella foto).

www.unieco.it

Compleanno felice

Tra le migliori al mondo tg Pro, l’applicazione per iPad sviluppata da Mtg, è stata selezionata come una delle 100 migliori campagne di marketing del 2014 per l’universo mobile. Lo scorso agosto, la Mma, Mobile Marketing Association, ha rivelato i finalisti per il prestigioso premio Mma Global 2014 Smarties (i vincitori verranno incoronati il primo ottobre a New York). La lista include un centinaio di campagne provenienti da 30 differenti Paesi, sviluppate da società che contribuiscono a creare nuovi trend per i dispositivi mobile. Mtg Pro, ideata dalla spagnola MTG, è la prima app per il settore delle parti di usura per le macchine movimento terra. www.mtg.es

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

Per uso generico anciata di recente, la gamma dei motori Honda GP è rivolta anche al mercato delle applicazioni per uso non professionale. I motori GP si aggiungono alla nota gamma GX, progettata e realizzata per l’equipaggiamento di macchine a uso professionale. I motori Honda GX per uso generico sono caratterizzati da un’elevata affidabilità e da un design compatto, peculiarità che li rende idonei per un’ampia gamma di macchine. I motori GP, invece, pur ereditando tali caratteristiche dalla gamma GX, presentano una durata e un livello di robustezza

L

inferiori; sono cioè pensati per impieghi meno gravosi, come motozappe a uso privato, aeratori e altre applicazioni similari. Precisiamo che per applicazioni intensive, nel settore delle costruzioni o nel noleggio, i motori HONDA GX restano la

soluzione ottimale. Nota estetica distintiva della nuova gamma GP è il colore: il convogliatore dell’aria e il serbatoio sono bianchi, mentre l’avviatore auto avvolgente è in resina colorata di nero. Le versioni sono due: GP160 (163 cm³, 3,6 kW) e GP200

(196 cm³, 4,1 kW), entrambi prodotti presso gli stabilimenti di Honda Engine Co a Jialing, in Cina. A detta del management Honda, grazie all’introduzione della nuova gamma, il gruppo supporterà sempre meglio i propri clienti al fine di raggiungere l’obiettivo “to help people get things done”. www.honda-engines-eu.com

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Cina chiama il Bel Paese

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Continua il programma di internazionalizzazione promosso da Unacea. Dal 25 al 28 novembre, a Shanghai, sarà la volta di Bauma China, la manifestazione con più di 180.000 visitatori e 300.000 m2 di spazio espositvo nel 2012. Ecco le aziende che esporranno nel padiglione italiano, organizzato da Monacofiere e Unacea: Ama, Bimal, Cangini Benne, Carmix, Cosben, Cpm, Demac, Esti, Fluid-Press, Ghim Hydraulics Components, Gf Gordini, Hansa-Tmp, Hbs Valves and Hydraulic Components, Heron Fluid Power, Idromeccanica Bertolini, Indeco Ind, Marzocchi Group, Metalgalante, Nem, Oleoweb, Omci, Op, Platform Basket, Sci Editrice, Simex, Spring Machine Control, Stucchi, Tower Light, Transfluid, Vis Hydraulics. www.unacea.org

Nuove vette italiane ambio ai vertici. Dal primo settembre Lorenzo Rosso è il nuovo presidente e amministratore delegato di MICHELIN ITALIA: subentra a Jean Paul Caylar, che lascia il comando della società dopo cinque anni per tornare in Francia. Nato a Torino nel 1961 e laureato in ingegneria aeronautica al Politecnico di Torino, Rosso ha iniziato la sua carriera nel Gruppo Michelin nel 1993, dove ha maturato un’esperienza pluriennale in diversi ambiti aziendali. L’ultimo incarico ricoperto in Italia è stato quello di direttore delle risorse umane, che ha lasciato nel 2011 per assumere nuove responsabilità a livello internazionale presso la sede del Gruppo Michelin a Clermont Ferrand. www.michelin.it

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Benna Vagliatrice Benna vagliatrice applicabile su mini e midi escavatori. La selezione avviene attraverso un gruppo vaglio idraulico a coltelli rotanti in HB400. Adatta alla selezione di materiali derivati dalla demolizione o scavi in genere e alla miscelazione di terreni con torba. Gli spessori del materiale selezionato vanno da 0-20 o 0-35 in configurazione standard. Su richiesta possono essere realizzati alberi secondo le esigenze dell’utilizzatore.

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

Nuove compatte in gamma n risparmio di carburante di circa il 10% rispetto al modello precedente, WA100M-6. KOMATSU EUROPE INTERNATIONAL ha

U

lanciato la nuova pala gommata WA100M-7 Compact, equipaggiata con motore Komatsu SAA4D95LE-6 Stage IIIB da 66 kW. Con peso

operativo di 7.000 kg, è decisamente compatta, maneggevole in particolare nella movimentazione dei

carichi. Da mettere in risalto la trasmissione idrostatica automatica, che trasmette potenza alle quattro ruote; il serbatoio è da 132 litri, garanzia di lunghi cicli di lavoro.

Anche questo modello, è dotato della tecnologia Komtrax, in grado di fornire in tempo reale tutte le informazioni utili sul funzionamento del mezzo. Notevoli migliorie sono state apportate anche alla cabina (a due porte), per un maggiore comfort per l’operatore, anche grazie al baricentro basso: la visibilità è stata aumentata e lo spazio interno è superiore rispetto alla versione precedente. Infine è stato migliorato anche l’accesso al motore e agli altri componenti che richiedono manutenzione, per operazioni più semplici e veloci. www.komatsu.eu

la soluzione nel drenaggio! Da sempre Varisco offre agli operatori del drenaggio e delle installazioni wellpoint la più vasta gamma di soluzioni: pompe autoadescanti fino a 12” vuotoassistite, pompe centrifughe con girante aperta 4” e 6” dry prime con cabina di insonorizzazione, pompe sommergibili in alluminio fino a 8”, impianti wellpoint con punte filtranti e tubazioni in tecnopolimero.

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Nel continente nero

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ettembre segnerà la storia di IronPlanet. La società approda infatti nel continente nero con un’asta online dedicata all’Africa occidentale, organizzata in collaborazione con GraysOnline. Un centinaio tra mezzi da miniera e attrezzature, oltre a numerose macchine movimento terra. IRONPLANET ha preventivamente invitato i potenziali clienti in Ghana per prendere visione dei prodotti dal vivo; l’iniziativa si è rivelata anche un'occasione per incontrare gli staff di IronPlanet e di GraysOnline che hanno potuto spiegare la filosofia commerciale e le peculiarità del servizio. “Il settore delle miniere è in continua crescita in Africa Occidentale e, vista la dimensione delle macchine, le aste online sono lo strumento ideale per comprare e vendere attrezzature in questo segmento”, commenta Matt Bousky, vicepresidente IronPlanet per il segmento mining. www.ironplanet.com

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Si cresce, ci si rafforza Un investimento per migliorare il servizio nel mercato italiano. Brammer, specializzata nella distribuzione in Europa di prodotti per la manutenzione, riparazione e revisione, ha annunciato l’acquisizione del 100% delle quote societarie della padovana Tisaf, attiva nel settore delle forniture industriali. “Questa operazione è un ulteriore passo avanti verso il nostro obiettivo di garantire una presenza efficace in tutto il territorio italiano”, dichiara Alessandro Lonardo, amministratore delegato di Brammer Italia (nella foto). www.brammer.biz

Benna spazzatrice Particolarmente indicata per lavori gravosi. É dotata di vasca di raccolta con lama imbullonata e reversibile in HB400. Altezza rullo regolabile.

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Ricostruiti per le miniere Marangoni continua a potenziare la gamma di pneumatici ricostruiti per mezzi di trasporto materiale impiegati nelle cave e nelle miniere attraverso lo sviluppo di profili e mescole specifiche. Ecco a voi le principali novità uovi prodotti in vista ed evoluzioni di modelli precedenti. MARANGONI presenta il nuovo profilo MRN, pneumatico ricostruito realizzato con tecnologia recaflex nella misura 29.5R29 e pensato ad hoc per l’utilizzo sui mezzi per il trasporto materiali operanti nelle miniere sotterranee. Questo nuovo prodotto presenta un profilo battistrada non direzionale con scultura profonda, in grado di assicurare una trazione ottimale e un’elevata resistenza ai tagli e agli urti che possono verificarsi durante il lavoro in miniera: il carico e la gravosità delle superfici richiedono pneumatici particolarmente performanti, proprio per questo motivo il nuovo profilo verrà utilizzato per la ricostruzione di carcasse premium con caratteristiche di alta portata e resistenza. Non è tutto.

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16 Costruzioni settembre 2014

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Tra le ultime novità di Marangoni si annoverano anche l’evoluzione dei profili Lisse e MS, che nella misura 18.00x25 d’ora in poi vengono prodotti, oltre che nella collaudata versione per movimentazione industriale, in una versione progettata per la ricostruzione di pneumatici utilizzati su pale caricatrici operanti in miniere sotterranee. Questa nuova versione UGM della 18.00R25 Lisse e MS prevede una ricostruzione su carcasse originali, con scultura battistrada molto profonda e una mescola studiata appositamente per l’uso in miniera, per garantire lunga durata e massima protezione ai danneggiamenti dovuti a urti e terreni sconnessi. Da ormai una decina di anni Marangoni sta potenziando la sua gamma di pneumatici ricostruiti per mezzi di trasporto materiale per le cave e le miniere a cielo aperto e sotterranee con profili, carcasse e mescole personalizzate in base alle diverse caratteristiche dei siti a cui sono destinati e alle necessità degli utenti. www.marangoni.com


Un altro passo avanti nie Confindustria ha accolto con favore l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dello Schema di Decreto legislativo correttivo del Codice antimafia. Il testo è ora in esame presso le Commissioni parlamentari competenti. La Federazione auspica che sia espresso al più presto un parere positivo e tempestivo, perché le imprese comincino realmente a beneficiare degli importanti provvedimenti che il Decreto contiene. “Non possiamo che dirci soddisfatti di questo importante passo avanti nell’iter del provvedimento”, dichiara Maria Antonietta Portaluri, direttore generale di Anie Confindustria (nella foto). “Si tratta di misure che consentirebbero di semplificare le procedure di affidamento di un appalto o di pratiche relative a finanziamenti pubblici senza nulla incidere sulla trasparenza”. www.anie.it

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Che aria tira? ompatti ed efficienti, sono pensati per le piccole imprese e realtà artigianali. I compressori Blade sono stati introdotti nell’offerta commerciale di MATTEI, società attiva da oltre 90 anni nel settore dei compressori d’aria rotativi a palette, a elevata efficienza energetica, per uso industriale. Con pressioni di esercizio comprese tra 8 e 13 bar, questi compressori sono contraddistinti dalla tecnologia a palette, in grado di garantire un’aria compressa di alta qualità, oltre a dimensioni estremamente compatte del gruppo pompante e un basso livello di rumorosità. Mattei, presente in più di 40 Paesi, produce e commercializza ogni anno 6.500 compressori rotativi a palette, esportando oltre il 50% della sua produzione. www.matteigroup.com

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In trasferta a Piacenza l prossimo Geofluid, in programma dall’1 al 4 ottobre a Piacenza, sarà presente al gran completo la produzione di macchine perforatrici nelle nuove serie e versioni firmate FRASTE. Nel dettaglio saranno in bella mostra: le potenti perforatrici per pozzi acquiferi, la linea di perforatrici multipurpose propriamente ideata per l’esplorazione mineraria e del sottosuolo, le macchine da geotermia dedicate allo sviluppo delle energie alternative, le macchine da fondazione per micropali, le versioni per investigazione e studio del sottosuolo e ingegneria civile e, infine, la tecnologia Sonic applicata alle perforatrici del marchio veronese. La fiera piacentina, inoltre, costituirà l’occasione per celebrare il cinquantesimo anniversario della nascita dell’azienda insieme ai clienti e ai visitatori. www.fraste.com

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NEWS Ciak si gira! a popolarità di “Transformers 4 L'era dell'estinzione”, il quarto capitolo della serie cinematografica di fantascienza che ha sbancato al botteghino, è un dato di fatto. Non tutti sanno però che nelle scene compare la minicrane Jekko.

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A essere soddisfatto non è solo il management di Ormet, l’azienda produttrice della macchina, ma anche BREVINI FLUID POWER: quest’ultima , infatti, tramite la sua filiale veneta, collabora con Ormet da diversi decenni. Nello specifico, la fornitura non riguarda solo gli argani

GUARDA IL VIDEO! e i motori ruota montati sulla gru protagonista di alcune sequenze, ma anche pompe a ingranaggi, motori assiali a media pressione, minicentrali. Allo studio c'è anche un sistema di livellamento proporzionale che prevede l'ingresso della componentistica elettronica.

Tra l’altro, l’azienda ha reso noto che il neo cavaliere del lavoro Renato Brevini, presidente di Brevini Group, Brevini Power Transmission e Brevini Fluid Power, è stato chiamato dalla Giunta nel nuovo Consiglio Direttivo di Unindustria Reggio Emilia, ad affiancamento del nuovo presidente Mauro Severi. www.brevinifluidpower.com


EVENTI

GEOFLUID 2014 È IN PROGRAMMA DALL’1 AL 4 OTTOBRE E ALLE PORTE DELL’ESTATE L’ORGANIZZAZIONE HA DICHIARATO IL TUTTO ESAURITO. RICCO IL CALENDARIO DEI CONVEGNI

DI ANTONIO FARGAS

INIEZIONE d’ottimismo 20 Costruzioni settembre 2014


Attualità&Prodotti GEOFLUID 2014 Organizzazione Quando Dove

Orari Telefono

Piacenza Expo 1-4 ottobre Quartiere Fieristico Via Tirotti, 11 Frazione Le Mose 29122 Piacenza 9-18 0523 602711

Online www.geofluid.it

NEWS

eofluid è nata nel 1952 come manifestazione dedicata al settore degli idrocarburi con particolare attenzione al metano e quest’anno arriva alla ventesima edizione. Negli anni la fiera si è affermata come appuntamento dedicato alle perforazioni, fondazioni speciali, opere in sotterraneo, geotecnologia e geologia. La buona notizia, di questi tempi, è che a giugno oltre il 90% degli spazi erano già stati prenotati dagli espositori. L’appuntamento è dal primo al 4 ottobre, come consuetudine all’interno del Quartiere Fieristico di Piacenza. Sotto al tetto del Geofluid saranno rappresentati i tradizionali macrosettori merceologici: Geotech per le macchine ed attrezzature per le indagini nel sottosuolo, fondazioni speciali e palificazioni e perforazioni direzionali “no dig”. Geocontrol per le tecnologie e le strumentazioni per le analisi, l’idrogeologia, il monitoraggio e la bonifica del sottosuolo. Quindi Geotunnel per le macchine, attrezzature e strumentazioni per la costruzione di tunnel, gallerie e opere in sotterraneo. Anche quest’anno non mancherà una sezione dedicata alla geotermia. Ricco anche il calendario dei convegni tra cui segnaliamo quello di apertura Cambiamento climatico, acque e dissesto idrogeologico, organizzato da Arpa Emilia Romagna, Provincia di Piacenza e ordine dei Geologi dell’Emilia Romagna. Il 2 ottobre è in programma il convegno organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi su Ricerca e sfruttamento delle risorse naturali in Italia, mentre il 3 ottobre segnatevi in agenda il convegno di Anipa, che quest’anno è dedicato alla ricarica delle falde in condizioni controllate. RRST

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Nelle immagini alcuni momenti della scorsa edizione tenutasi nell’ottobre 2012.

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I NTERMAT 2015

EVOLUZIONE francese

L’EDIZIONE 2015 DEL SALONE TRIENNALE FRANCESE SI EVOLVE DANDO VITA AL SUO INTERNO AL WORLD OF CONCRETE

EUROPE. NORD AFRICA E MEDIO ORIENTE SEMPRE PIÙ ATTENTI ALLA FIERA PARIGINA DI MATTHIEU COLOMBO

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iedi per terra, ottimismo e una moderata ripresa sono alla base della decima edizione di Intermat che si terrà dal 20 al 25 aprile 2015 al Parco delle Esposizioni di Paris Nord Villepinte. Come per l’edizione 2012, l’organizzazione prevede circa 1.500 espositori di cui il 70% non francesi e 200.000 visitatori di cui il 30% internazionali. La superficie espositiva prevista è confermata in 375.000 m2, dei quali 30.000 m2 di area dimostrativa Paris Démo, ma rispetto al passato la disposizione cambia per favorire il pubblico nella visita degli spazi (in luogo dei padiglioni 3 e 4 sarà aperto il padiglione 7) e l’esposizione contemplerà ogni fase di cantiere. Tre tematiche trasversali saranno messe in evidenza: riciclaggio, valorizzazione dei materiali e demolizione. La grande novità è però l’accordo di collaborazione che la fiera francese ha firmato con Hanley Wood, ideatore del World of Concrete di Las Vegas. Il prossimo aprile, si terrà infatti, in seno a Intermat, la prima edizione di World of Concrete Europe. RRST

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Attualità&Prodotti

NEWS

LINK AL NUOVO SITO INTERMAT

LA GRANDE NOVITÀ Le aziende costruttrici di macchine e attrezzature per la produzione e la messa in opera di calcestruzzo sono da sempre tra le protagoniste di Intermat. Quest’anno, però, l’organizzazzione ha voluto raggruppare l’intera filiera sotto all’effige World of Concrete che oltreoceano è un vero e proprio riferimento. Oltre alla parte espositiva, il WOC Europe prevede un programma di conferenze didattiche, di veri e propri workshop formativi e di dimostrazioni che completeranno l’offerta delle soluzioni. La manifestazione sarà supportata dal gruppo Lafarge-Holcim e dalle associazioni di categoria nazionali.

NETWORKING OTTIMIZZATO Il sito internet di Intermat è stato completamente rinnovato e ora è composto dalle sezioni Paris e Middle East, quindi dalla nuova pagina dedicata al Blog della manifestazione che include anche una finestra Twitter. Disponibili le versioni mobile e le App per Android e Apple.

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I NTERMAT 2015

UNA FINESTRA SULL’AREA EMEA La capacità del salone Intermat di accogliere visitatori provenienti da regioni geografiche appartenenti al GCC (Consiglio di Cooperazione del Golfo), dove l’edilizia è molto attiva, si rafforza ad ogni edizione. In particolare dal 2011, con l’organizzazione della fiera in veste MiddleEast. Inoltre la posizione del salone è storicamente affermata nei paesi dell’Africa in cui i direttori dei lavori, i committenti e gli imprenditori fran-

cofoni cercano nuove soluzioni per i propri progetti di infrastrutture e costruzioni. L’organizzazione sottolinea come siano numerosi gli osservatori che attendono di vedere una crescita sostenuta del mercato edile del Medio Oriente, in particolare grazie all’esposizione universale del 2020 a Dubai ed ai grandissimi progetti delle nuove città in Arabia Saudita ed ai lavori in Qatar per la Coppa del Mondo di calcio nel 2022.

Suddivisione dei visitatori internazionali per provenienza geografica (Francia esclusa)

N UOVA DISPOSIZIONE E MERCEOLOGIA Una superficie espositiva totale di 375.000 m² accoglierà espositori e visitatori in 4 padiglioni, 3 zone espositive esterne e un’importante area dimostrativa. Oltre 80% degli spazi espositivi sono prenotati. Tra i grandi espositori è confermata la presenza di Komatsu e Volvo CE che hanno incrementato la superficie espositiva ed è data per certa la presenza di Caterpillar, Cnh, Haulotte, Hitachi, Hyundai, Jlg, Liebherr, Manitou, Mecalac, Merlo, Putzmeister e Sandvik. Al via una nuova suddivisione delle merceologie: miniere e cave; World of Concrete Europe; costruzioni e cantieri; sollevamento e movimentazione; perforazione e consolidamento; movimento terra & grandi opere; edilizia e manutenzione delle infrastrutture stradali; mezzi per trasporto materiali; attrezzature e componenti; ambiente, demolizione e riciclaggio; topografia, ingegneria, automatismi e nuove tecnologie; servizi e comunicazione.

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AREA INTERMAT 2015 Nella mappa si notano i padiglioni dismessi in grigio ed il padiglione 7 che apre le porte per la prima volta alle macchine da cantiere.


INTERMAT 2015 • Manifestazione • Date/Orari • Periodicità • Luogo • Superficie espositiva • Specificità • Espositori e settori

• Visitatori

• Sito Internet

Esposizione internazionale delle attrezzature e tecnologie per le industrie dell’edilizia e dei materiali Dal 20 al 25 aprile 2015 - dalle ore 9.00 alle ore 18.00 Triennale Quartiere delle Esposizioni di Paris-Nord Villepinte - Francia 375.000 m2 Un parco prova esterno dedicato alle dimostrazioni di 30.000 m2 1.500 espositori attesi nel 2015 (nel 2012 il 64% erano internazionali, provenienti da 37 Paesi) macchine movimento terra, componenti/attrezzature, sollevamento merci e persone, calcestruzzo, ponteggi, casseforme, perforazione, macchine stradali, miniere e cave/trattamento dei materiali/riciclaggio, trasporto 200.000 visitatori del settore attesi nel 2015 (nell’edizione 2012 il 34% dei visitatori era di provenienza internazionale: 148 nazionalità registrate) Profilo: direzioni lavori, imprese edili, committenti lavori pubblici locali, studi di progettazione e architettura, geometri, distributori e noleggiatori di attrezzature, professionisti del sollevamento, importatori di materiali, imprenditori del settore estrattivo (cave e miniere), organismi finanziari e società di servizi

paris.intermatconstruction.com

Intermat Innovation Awards 2015 Anche per quest’edizione è aperta la corsa agli Intermat Innovation Awards. La premiazione avverrà il 22 gennaio 2015 durante la serata di gala del Pre Intermat. I premi saranno assegnati in base a 5 nuove categorie: estrazione delle materie prime e riciclaggio; macchine e attrezzature edili, componenti e accessori; ingegneria; servizi; applicazioni digitali per i diversi cicli delle costruzioni. Inoltre saranno assegnati due riconoscimenti speciali. Il premio World of Concrete e il premio speciale Sviluppo Sostenibile.

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di nuovo

DI DANIELA STASI

LAYHER FIRMA IL PONTEGGIO PER IL RESTAURO DEL BATTISTERO DI SAN GIOVANNI A FIRENZE.

UN ESEMPIO DI EQUILIBRIO TRA SICUREZZA,

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FUNZIONALITÀ ED ESTETICA

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STRUTTURE PROVVISIONALI

VESTITO


Attualità&Prodotti

NEWS

osto di fronte al duomo di Santa Maria del Fiore, il battistero dedicato a San Giovanni Battista, patrono di Firenze, è uno dei simboli più apprezzati della capitale toscana. Edificato intorno al IV-V secolo d.C., è oggetto di un’importante opera di restauro delle facciate esterne, commissionata dall’Opera di Santa Maria del Fiore, proprietaria del monumento, ed eseguita dal consorzio di imprese San Zanobi. Per lo svolgimento dei lavori, l’impresa ha utilizzato il ponteggio multidirezionale Layher Allround che, installato dalla senese Edilcomit, grazie alla sua flessibilità, ha consentito di superare le problematiche legate alla particolare geometria ottagonale dell’edificio. Ma non è tutto. In cantiere, il marchio Layher è presente anche con una recinzione realizzata con il sistema di protezione Protect in lamiera zincata, finalizzata a compartimentare l’area lavori. Infine, i restauratori sono protetti dalla intemperie grazie al sistema di copertura con binari Layher Keder e teli bianchi in PVC. Costruzioni si è recata sul campo. Ecco a voi cosa abbiamo notato e annotato. RRST

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Il battistero di San Giovanni, a Firenze, durante i lavori di restauro delle facciate esterne, “vestito” col ponteggio Allround Layher.

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SNELLA, NON INVADENTE E FUNZIONALE

VITA NOVA L’attuale restauro conservativo del battistero fiorentino fa seguito agli ultimi importanti lavori di manutenzione effettuati tra il 1938 e il 1944: oggigiorno non si sostituiscono i marmi, così come si faceva una volta, ma si restituisce loro l’originaria visibilità e consistenza. Nel dettaglio, tramite impacchi, laser e tecnologie che consentono di rispettare il monumento, vengono rimosse le incrostazioni, le macchie e gli elementi che nel tempo ne hanno oscurato la maestosità. Nel complesso i lavori dureranno 18 mesi, e dovranno essere conclusi entro novembre 2015. Nel momento della nostra

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stato realizzato mediante cerchiatura dell’intera struttura, che risulta così continua lungo tutto il perimetro ottagonale; l’intero sistema è stabilizzato inoltre da uno schema di ancoraggi a contrasto sulle pareti. Il montaggio dell’intera struttura (comprensiva di pannelli Protect, torre scala a rampe, teli in PVC, passerella di accesso alla lanterna e ponteggio lanterna) ha richiesto circa 1.260 ore di lavoro.

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La struttura del ponteggio Allround Layher copre una superficie di circa 3.000 m2 per un peso di oltre 105 t. I lavori in corso consistono nel restauro dei paramenti lapidei, pertanto il transito di materiali lungo i piani del ponteggio è limitato; motivo per cui la struttura vanta una stilata di soli 73 cm e campate di 3,07 m, risultando meno invasiva esteticamente e più funzionale alle opere da svolgere. L’ancoraggio del ponteggio al battistero è

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STRUTTURE PROVVISIONALI

Alcuni dettagli della struttura Layher. Si notino, in particolare, il sistema di accesso alla lanterna realizzato con componenti Allround (seconda foto da sinistra) e il sistema di copertura con binari Keder e teli in PVC (prima e quinta foto).

visita in cantiere, si era appena conclusa la fase delle campionature, propedeutica alla pulitura vera e propria: il monumento è stato analizzato punto per punto, verificando le varie tipologia di degrado e i singoli interventi da attuare.


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Attualità&Prodotti

Restauratori al sicuro! Tra gli obiettivi primari del progetto Layher figurava la sicurezza dei restauratori. Per abbattere i rischi di infortuni e rendere più agevole il loro lavoro, è stata installata una scala a rampe di alluminio per una più rapida ascesa/discesa dai piani e sono state utilizzate in modo massiccio mensole di avvicinamento di diverse misure. La protezione di cantiere realizzata con pannelli Protect è alta tre metri e copre una superficie complessiva di circa 320 m2: tali pannelli sono totalmente compatibili con il sistema Allround e presentano il vantaggio di poter essere riutilizzati più volte, contrariamente alle recinzioni in legno truciolare. La protezione dell’ultimo piano di lavoro dalla pioggia è stata realizzata con il sistema che abbina binari Keder e teli in PVC di classe C2 di reazione al fuoco.

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Nella prima foto in alto, un dettaglio degli ancoraggi a contrasto; nella seconda, la scala a rampe di alluminio per una più rapida ascesa/discesa dai piani di lavoro; nella terza un impalcato con botola con la scala incorporata e bloccata per evitarne l’asportazione; nella quarta, un raccordo effettuato con le tavole zincate a caldo per una maggiore aderenza al piede.

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www.layher.it


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MASSIMA FLESSIBILITÀ

SPONSOR D’ECCEZIONE

“Layher ci è stata più che d’aiuto”, racconta Paolo Bianchini, responsabile dell’ufficio tecnico dell’Opera di Santa Maria del Fiore. “Ci è venuta incontro nella gestione dei ponteggi in toto e ci ha anche sponsorizzato. Dato che la decisione di effettuare i lavori è stata presa in tempi rapidi e i tempi di realizzazione dell’intervento sono davvero stretti, avere la possibilità di un ponteggio che potesse dare risultati positivi e tempistiche di realizzazione così rapida, per noi è stato davvero importante. Allround è un sistema flessibile, che consente di lavorare in modo agevole su tutti i lati della struttura. Bisogna poi tener presente che, per caratteristiche strutturali proprie del battistero, questo ponteggio ha pochisismi ancoraggi”.

Perché Layher ha scelto di sponsorizzare il restauro del battistero di San Giovanni? A rispondere è Roberto Vesentini, direttore generale Layher: “Firenze è la terza città turistica d’Italia e il battistero è uno dei monumenti più visitati a livello nazionale, per cui la proposta arrivata dall’Opera di Santa Maria del Fiore è stata ritenuta molto interessante, non solo per una questione di visibilità, ma anche per mostrare l’elevata flessibilità del nostro sistema Allround. Ci troviamo nell’ambito delle cosiddette geometrie complesse, per cui si potevano utilizzare solo due tipologie di sistemi, il multidirezionale o il tubo e giunto; il primo è certamente il più conveniente, in termini di costi complessivi (materiale e posa in opera), e consente di ridurre al minimo i tempi di montaggio e smontaggio. In questo contesto lo si vede nel massimo della sua espressione: le chiusure degli spazi per esempio sono realizzate utilizzando le nostre tavole, che hanno la caratteristica unica in Italia di mantenere una struttura zincata a caldo anche nei ‘gap’ e non elettrozincate o in legno come quelle dei concorrenti, consentendo di ottenere un piano ad alta aderenza al piede, robusto e facilmente fissabile in modo sicuro”.

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STRUTTURE PROVVISIONALI

Da sinistra: Ing. Enea Rossi, progettista e coordinatore per la sicurezza, Katrin Ulrich, restauratrice per il consorzio San Zanobi, Paolo Bianchini, responsabile ufficio tecnico dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Ing. Alfredo Donatello, tecnico Layher, Roberto Vesentini, direttore generale Layher, Ing. Giovanni Fregno, tecnico Layher, Teresa Maietta, direttore vendite Layher, Matteo Milia, Edilcomit, Mariangela Vallerani, Edilcomit, Roberta Rabazzi, Edilcomit.

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Peso operativo 8,6 ton Motore JCB Diesel by Kohler Potenza netta 45,4 kW


WALKAROUND DI

MATTHIEU COLOMBO


I PLUS

di

Motore più potente del 15% (vs 8085 ZTS), 1 più pulito (Stage IIIB) e con coppia di ben 305 Nm a 1.500 giri non tagliata da Eco mode. Consumi dichiarati inferiori del 10%. Prestazioni. Rispetto all’8085 ZTS la forza 2 di strappo sale fino al 14%, di penetrazione fino al 21% e di trazione fino al 23%. Costi di gestione contenuti: motore privo 3 di DPF e con intervalli di manutenzione allungati. Primo intervento richiesto a 500 ore. Boccole con inserti in grafite. Idraulica Bosch Rexroth perfettamente 4 integrata. Assorbe potenza in proporzione alla richiesta effettiva. Meno consumo. Radiatori con ventola a frizione viscosa 5 che gira solo quando necessario. Il motore va prima in temperatura. Meno consumi. Cabina ribaltabile di 30° per facilitare 6 la manutenzione. Si solleva anche con tutti i cofani aperti (no interferenze). Carpenterie sviluppate e prodotte da JCB 7 in Inghilterra: sottocarro, torretta, cabina , braccio e 3 tipi di avambraccio. Sicurezza elevata con sistema di doppio consenso comandi idraulici “2 GO”. 8 Sistema trasmissione dati LiveLink di serie. Portata linee aux (di serie) cresciuta a 100 9 l/min (+20%) e 10 portate memorizzabili. Switch singolo/doppio effetto in cabina. Cabina più grande (+6% vs 8085), visibilità 10 migliore dell’11% e climatizzatore più efficiente. Nuovo monitor a colori.


L’IMPAZIENTE INGLESE Il nuovo midiescavatore 86 C-1 punta a conquistare quote di mercato tra gli 8,5 t convenzionali. Struttura robusta, consumi contenuti e costi di manutenzione ridotti. In versione ZTS si chiama 85 Z-1


Turbina con valvola Wastegate (no fuorigiri)

Valvola Egr controllata da Ecu Sca mb iato re

Egr

Alternatore da 100 A (tendicinghia)

Filtro olio a cartuccia

Scambiatore olio (cambio a 500 ore)

Pompa CR rotativa

Il cuore dell’86 C-1 è stato sviluppato dall’americana Kohler, a Reggio Emilia, in sinergia con JCB. Permette al nuovo midiescavatore di primeggiare per il rapporto cilindrata/potenza. Gestione totalmente elettronica e consumi contenuti

Lettura ottica dei giri motore

Stage IIIB senza filtro antiparticolato

Ingegno italiano 1

DOWNSIZING Cilindrata di 2,48 litri,

2

È LA COPPIA CHE CONTA

3

COMMON RAIL E 4 VALVOLE IN TESTA

inferiore alla media di categoria, e turbo per 45,6 kW di potenza. Rispetto allo 8085 ZTS consumi in calo del 10%

Ricircolo gas raffreddati per abbattere gli NOx

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JCB 86 C-1

4 iniettori elettronici. Fino a 200 MPa

Il nuovo 4 cilindri vanta ben 305 Nm di coppia massima a 1.500 giri/min. La modalità Eco non taglia la coppia. Gli iniettori piezoelettrici (2 fasi d’iniezione) lavorano a una pressione di ben 200 MPa. Le 4 valvole per cilindro ottimizzano la combustione: massima efficienza.

36 Costruzioni settembre 2014

EGR A CONTROLLO ELETTRONICO Il ricircolo dei gas di scarico è esterno e raffreddato. Grazie al controllo elettronico dell’attuatore tramite Ecu, il ricircolo non è continuo ma avviene solo quando necessario.


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Filtro gasolio secondario con pompa elettrica

Filtro aria ben accessibile

Catalizzatore ossidante (DOC) senza manutenzione

Aria compressa verso intercooler

Giunto elastico tra DOC e terminale (affidabilità)

Protezione termica DOC

Livelllo olio

Potenza senza filtro Come per il JCB EcoMax, il nuovo motore rispetta gli standard Stage IIIB grazie a iniezione CR, sistema Egr e catalizzatore ossidante (DOC). L’assenza di filtro antiparticolato contiene i costi di manutenzione e le dimensioni dei radiatori

Turbina Garret

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Olio turbina recuperato in coppa

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REGOLABILE L’Auto Idle di serie è a due livelli d’intervento. Riporta il regime a 1.100 giri/min se i manipolatori restano inattivi per un tempo regolabile da 2 a 30 secondi, ma appena si sfiorano i comandi il regime si alza. A consolle sinistra alzata, invece, si attiva il Below Idle che porta il regime a soli 950 giri/min.

FILTRO A COALESCENZA Per abbattere le emissioni e garantire il cambio olio a ben 500 ore il 4 cilindri monta un filtro per il recupero dei vapori olio. È un circuito chiuso e l’olio non è mai in contatto con l’esterno.

NIENTE DPF Uno degli obiettivi primari dei progettisti che hanno sviluppato i motori JCB Diesel by Kohler prodotti in Italia era l’omologazione Stage IIIB (Tier 4 Final) senza filtro allo scarico per evitare i costi di rigenerazione tipici dei Dpf e non bruciare carburante per favorire la rigenerazione del filtro. ELETTRONICA PROTETTA La centralina motore Ecu è montata su supporti elastici, lontana da fonti di calore e intemperie. Ben accessibile grazie alla cabina ribaltabile.

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Recupero vapori olio motore


JCB 86 C-1

Aspirazione aria

Soffia se serve TERMOSTATICA

Intercooler

Radiatore olio idraulico

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Pacchetto radiatori

Condensatore clima

Radiatore refrigerante

A FRIZIONE VISCOSA

Meno rumore e meno assorbimenti (consumi) grazie alla ventola con frizione viscosa che gira solo se necessario. Il motore raggiunge più velocemente la temperatura d’esercizio ideale.

L’ARIA FRESCA è aspirata dalla parte sinistra della torretta e con il suo passaggio forzato raffredda: motore termico, pompa, distributore. La ventola plastica, a 6 pale, è aspirante.

IMPIANTO ELETTRICO POTENZIATO

• ALTERNATORE DA 100 A DI POTENZA: DA RIFERIMENTO © Costruzioni

• BATTERIA DA 75 Ah CON STACCABATTERIA PRATICO • CONNESSIONI IP 67 RESISTENTI AD ACQUA IN PRESSIONE

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Fusibili protetti sotto sedile con schema iconografico © Costruzioni

Batteria ben accessibile (emergenza)

+ 25%


Serbatoio olio idraulico con ripartizione interna e maxi filtro estraibile

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Distributore montato su supporti elastici (meno vibrazioni)

Grazie alla semplicità dello schema, l’impianto scalda poco: cambio olio idraulico a 2.000 ore. Il filtro si cambia a 500 ore.

© Costruzioni

Stacca batterie

NO VAPORI IN CABINA Il serbatoio del liquido lavavetri è all’esterno della cabina ed ha un sensore che segnala il livello basso all’operatore.

Idraulica da grande 1

MASSIMA EFFICIENZA. POTENZA QUANDO SERVE

2

DISTRIBUTORE VICINO ALLE POMPE

© Costruzioni

Microgriglia per impurità removibile con attrezzi

Riduce le perdite di carico idraulico, diminuisce la lunghezza di tubazioni e il numero di raccordi (tutti a faccia piana ORFS). Tubazioni con codifica colore agli estremi (manutenzione facilitata).

AUSILIARIO ELETTROPROPORZIONALE Il circuito ausiliario da 100 l/min è di serie e il passaggio da singolo a doppio effetto si gestisce dalla cabina. Disponibile una linea bassa pressione (rotazione) con trimmer sul joystick sinistro.

Il serbatoio gasolio plastico si può rimuovere rapidamente per eventuali lavaggi interni. Per fare rifornimento si apre, con chiave unificata, sia il cofano laterale sia il tappo. Il filtro principale del gasolio (in giallo) ha separatore con vasca trasparente, rubinetto spurgo e sensore presenza acqua (segnale in cabina). Il reinnesco avviene con pompa elettrica.

Separatore acqua gasolio

Filtro secondario

© Costruzioni

© Costruzioni

3

L’impianto idraulico è realizzato con componenti Bosch Rexroth. La singola pompa a portata variabile regola il flusso d’olio proporzionalmente alla richiesta del distributore LS flow sharing.

© Costruzioni

Pompa singola a portata variabile per una portata massima di 158,4 l/min


CABINA INCLINABILE Il nuovo JCB stupisce per la concezione modulare della torretta. Tutti i componenti di motore e idraulica sono accessibili e danno l’impressione di poter essere smontati in poco tempo. Il punto più nascosto è quello “freddo” del motore, ma l’unico elemento che sembra difficile da raggiungere è la pompa che mette in pressione il common rail. FINITURE CURATE I cofani sono tutti ad apertura assistita e si chiudono con serratura. Le schiume fonoassorbenti e quelle isolanti sono fissate con borchie (no adesivi).

© Costruzioni

I nuovi midiescavatori 86 C-1 e 85 Z-1 sono prodotti in Inghilterra e tutte le carpenterie strutturali sono realizzate dalla stessa JCB. I progettisti hanno dato attenzione a longevità e facilità di manutenzione

SEZIONE A 9 PIEGHE Per resistere ad un eventuale ribaltamento accidentale della macchina, la struttura perimetrale della cabina è realizzata con una sezione scatolata multipiega.

Fono e termoassorbenti fissati con borchie STRUTTURA PORTANTE PROTETTA I cofani dell’86 C-1 sono tutti in metallo, composti da moduli supportati da una struttura. Le parti fisse di carrozzeria non sono mai strutturali e possono anch’esse essere sostituite.

Struttura portante

© Costruzioni

JCB 86 C-1

Accessibilità esemplare

40 Costruzioni settembre 2014

APERTURA SIMULTANEA Cabina e cofani si possono aprire allo stesso tempo senza interferenze.

i ion ruz ost C ©


by

© Costruzioni

WALKAROUND

ANCHE LA CABINA È PRODOTTA DA JCB La cabina ribaltabile facilita l’accesso al motore di rotazione, al martinetto di brandeggio, agli accumulatori di pressione e alle centraline elettroniche (Ecu inclusa). Inoltre agevola le operazioni di ispezione delle superfici radianti degli scambiatori ed eventuali operazioni di manutenzione degli stessi.

© Costruzioni

Sotto cabina: pilotaggi, centraline con modulo LiveLink

© Costruzioni

Si solleva svitando due dadi

settembre 2014 Costruzioni 41


SOLO

74 dB(A)

adio ne r o i z i s ispo Pred

IN CABIN A

Sicurezza e spazio

ma o la d n a Com Sensore cintura disponibile

Monitor a colori

Regolazione consolle indipendente dal sedile

2 vani porta oggetti

Sensore presenza operatore disponibile

Doppio filtro clima estraibile (segnale sul monitor)

mm 570

© Costruzioni

La cabina dell’86 C-1 ha finiture tipiche di macchine più grandi. Ampia, ergonomica e razionale, ha un impianto di climatizzazione efficiente. Molto buona la visibilità a 360°

INFRANGIBILE In caso di utilizzo di attrezzature, come il martello idraulico, il parabrezza deve resistere agli impatti senza frantumarsi. Quello dell’86 C-1 è trattato con una speciale pellicola di sicurezza.

Comando linea aux a bassa pressione (optional)

10 punti d'aerazione

CABINA PROGETTATA E PRODOTTA DA JCB

La cabina ribaltabile sviluppata internamente è una parte importante del progetto dei nuovi miniescavatori. Rispetto a quella del precedente modello 8085ZTS, lo spazio interno è cresciuto del 6% e la visibilità dell’operatore è migliorata dell11%. All’aumento della superficie vetrata corrisponde l’adozione di un climatizzatore più efficiente con circuito a 9 bocchette orientabili e fitro soffiante in cabina.

42 Costruzioni settembre 2014

© Costruzioni

JCB 86 C-1

le rrevo o c s o strin Fine

Rete porta manuale


by

© Costruzioni

WALKAROUND 2

1

3

4

DOPPIO CONSENSO 2 GO Oltre al bracciolo che inibisce i comandi idraulici se sollevato, l’86 C-1 impone all’operatore di dare il consenso definitivo premendo un pulsante 1 . Inoltre (a richiesta in Italia) non si può lavorare se la cintura di sicurezza non è allacciata. Il pulsante 2 serve a passare da singolo a doppio effetto della linea ausiliaria, il 3 a cambiare modalità operativa da Eco a High e il 4 ad attivare l’Auto Idle regolabile.

© Costruzioni

Sensore consolle

© Costruzioni

Climatizzatore manuale di serie - 1 presa 12 V

Tenda parasole azionabile anche verso il basso per quando si lascia la macchina al sole

QUALITÀ CHE DURA NEL TEMPO La porta della cabina prodotta da JCB è realizzata con due lamiere stampate unite con saldatura a punti e non con tubolari saldati. I cristalli sono incollati con tecnica automotive.

CHIAVE UNIFICATA I midi 86 C-1 e 85-Z1 hanno una sola chiave per avviamento, apertura cofani e tappo carburante. Qualità superiore alla media. © Costruzioni

DETTAGLI PRO SICUREZZA La maggior parte degli infortuni in cantiere è conseguenza di salita e discesa degli operatori dalle macchine. Le soglie antiscivolo JCB sono realizzate per durare nel tempo ed essere pulite facilmente.

PARABREZZA 70/30 La visibilità frontale è buona. Nella parte inferiore il classico cristallo stratificato removibile (si ripone in cabina). Il parabrezza ha la parte superiore apribile a scomparsa con cinematismi ben concepiti: facile da aprire. Il vetro superiore è protetto esternamente dalla griglia superiore.

© Costruzioni

Uscita di sicurezza dal lunotto

© Costruzioni

© Co struz ioni

CERTIFICAZIONE ROPS E GRIGLIA SUPERIORE FOPS I

settembre 2014 Costruzioni 43


JCB 86 C-1

Tutto quello che serve DUE MODALITÀ DI LAVORO La novità più evidente in cabina è il nuovo monitor a colori. L’operatore ha ora sotto controllo le ore mancanti alla manutenzione (più spia allerta scadenza), la temperatura di olio motore e idraulico, il livello carburante, il regime motore, il voltaggio della batteria, il segnale Auto Idle inserito e molti altri dati. Non mancano le icone che segnalano se si lavora in modalità Eco o Heavy. Il sistema permette inoltre di memorizzare le portate di 10 differenti attrezzature idrauliche. Da sinistra: la schermata di avvio con logo JCB, quella che per qualche istante indica le ore operative totali e le mancanti al tagliando, quindi la schermata generale con il regime al minimo (950 giri/min a consolle alzata).

Da sinistra: la schermata in modalità Eco con il regime massimo limitato a 1.600 giri/min (coppia invariata). Inserendo la modalità Heavy il regime varia da un minimo di 1.100 a un massimo di 2.000 giri/min.

Da sinistra, il numero di telaio della macchina registrato anche dall’elettronica, la regolazione dell’Auto Idle da 2 a 30 secondi e della luminosità monitor da 1 a 10, quindi il monitoraggio dell’impianto ausiliare.


by

WALKAROUND

Sottocarro heavy duty PROFILO UNICO Alle estremità della lama i ganci per il sollevamento macchina.

DIMENSIONI STANDARD Come per tutti i concorrenti i cingoli sono larghi 450 mm, siano essi in metallo, gomma o rivestiti di gomma. Anche il carro si allinea alla maggior parte dei concorrenti con 2.300 mm (due concorrenti hanno scelto i 2.200 mm). Il passo è il più lungo della categoria con 2.230 mm. La robusta struttura sottocarro, realizzata direttamente da JCB, e la torretta a profilo basso abbassano il baricentro. Elevata stabilità.

La benna arriva a toccare la lama (raccolta materiale)

SOTTOCARRO AD H Tra i due cingoli non c’è la solita struttura a X ma una con disegno a H studiata per trattenere meno materiale possibile (foto sopra).

Linee modulari (vite) e guide in gomma

Protezione cilindro lama di serie

Geometria ottimizzata per aumentare il materiale trattenuto


Altezza max di carico 4.670 mm

© Costruzioni

Fari a led disponibili

© Costruzioni

© Costruzioni

BLOCCO IN FUSIONE Il gruppo brandeggio è realizzato in fusione ed è disegnato per coinvogliare in esso le tubazioni idrauliche di braccio e linee ausiliarie. Il martinetto di brandeggio è posizionato a sinistra in posizione protetta e sotto gli occhi dell’operatore.

86 C braccio -1 tri disponi plice bile

Oltre al midi 86 C-1 con torretta dallo sbalzo posteriore di 1.490 mm, JCB ha dato vita anche al girosagoma 86 Z-1, vero erede dell’8085 ZTS. La base è la stessa dell’86 C-1 ma alla torretta più compatta corrisponde un braccio con geometrie specifiche

© Costruzioni

JCB 86 C-1

Protezione a V del martinetto sollevamento

Avambracci 86 C-1 > 1.650 mm > 2.100 mm > 2.250 mm std IT

PRESTAZIONI 86 C-1 vs 8085 ZTS

• FORZA DI STRAPPO + 14,2%

5.710 daN

• FORZA DI PENETRAZIONE + 17,5% 4.380 daN • FORZA DI TRAZIONE + 22,9%

6.500 daN

Convenzionale o... 46 Costruzioni settembre 2014


WALKAROUND

CARPENTERIA BY JCB Anche i monoblocco e gli avambracci degli 86 C-1 e 85 Z-1 sono realizzati negli stabilimenti JCB con lamiere di qualità certificata. Tutti i supporti funzionali all’allestimento idraulico ed elettrico della macchina sono realizzati prima della verniciatura. Fatta per durare nel tempo.

PRESTAZIONI 85 Z-1 vs 8085 ZTS

• FORZA DI STRAPPO + 14,2%

ALLINEAMENTO PERFETTO Martinetti saldati per frizione: massima resistenza meccanica e trafilamenti olio scongiurati.

© Costruzioni

© Costruzioni

Linee idrauliche rigide inossidabili. Raccordi a faccia piana ORFS

© Costruzioni

Boccole con inserti in grafite. Ingrassaggio a 500 ore

Componenti Bosch Rexroth e disposizione dei componenti ottimale danno vita a un impianto idraulico efficiente, di facile manutenzione. Rispetto all’8085 ZTS la portata utile delle linee ausiliarie passa da 80 a 100 l/min. Le due linee ad alta pressione sono di serie (10 portate memorizzabili dal monitor in cabina), mentre una a bassa pressione è disponibile per attrezzature rotanti o tiltabili.

© Costruzioni

PORTATA AUSILIARA + 25%

5.710 daN

• FORZA DI PENETRAZIONE + 21,7% 4.230 daN • FORZA DI TRAZIONE + 15,3%

6.100 daN

Avambracci 85 Z-1 > 1.650 mm > 2.100 mm std IT > 2.250 mm

zero tail swing settembre 2014 Costruzioni 47


JCB 86 C-1 JCB 86 C-1 (Z1) in numeri Peso Potenza Motore JCB Diesel by Kohler Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR controllo elettronico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Profondità di scavo Prof. plinto Distanza di scavo a terra Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Velocità traslazione Velocità rotazione torretta Passo/lunghezza carro Rulli d’appoggio Larghezza sottocarro Larghezza suole Sbalzo posteriore torretta Scavo disassato (sx-dx) Lungh. trasporto (lama ant.) Altezza trasporto Lama (W-H) Sollevamento-abb. lama Sbalzo lama Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema/serbatoio idraulico

8,6 (8,3) ton 45,4 kW KDI2504TCR 2,48 l 4 88x102 mm 2.200 giri/min 7,04 m/s 4 convenzionale CR 2 raffreddato DOC Stage IIIB turbo intercooler portata variabile 158,4 l/min LS compensati in press. 30 Mpa 3.920 (3.610) mm 2.730 (2.520) mm 6.590 (6.810) mm 4.670 (5.060) mm 5.710 daN 4.380 (4.230) daN 2,5 - 5 km/h 10 m/s 2.320/2.950 mm 5 2.300 mm 450 mm 1.490 (1.140) mm n.d. 6.430 mm 2.700 mm 2.300-473 mm 471-461 mm n.d. mm 75 Ah 100 A 112 l n.d./66 l

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Senza pensieri COSTI DI GESTIONE IN CALO I midiescavatori JCB di nuova generazione sono stati progettati pensando a contenere i costi di manutenzione. Lo sviluppo dei motori JCB Diesel by Kohler ha permesso di non avere caldissimi DPF (più energia per raffreddare il vano motore) da rigenerare (più carburante) e sostituire. Inoltre il cambio olio motore passa da 250 a ben 500 ore. Inoltre l’accessibilità a tutte le componenti riduce i tempi di manutenzione.

• INGRASSAGGIO BOCCOLE BRACCIO 500 ore • CAMBIO OLIO MOTORE E FILTRO 500 ore • CAMBIO FILTRO GASOLIO 500 ore • CAMBIO FILTRO OLIO IDRAULICO 500 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 2.000 ore • CAMBIO LIQUIDO REFRIGERANTE 1.000 ore L’86 C-1 E L’85 Z-1 SONO STATI PRESENTATI AL CONEXPO 2014 DI LAS VEGAS Si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità JCB Italia e l’agenzia Sillabario.


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Macchine Componenti trasmissioni

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Movimento terra pneumatici

idraulica

Rops Fops

Perforazione

Consolidamento

assali

motori attrezzature CFA

Ricambi

52

M

56

M

62

M

68

M

74

M

rulli compattatori Sicurezza micropali

Associazioni Diamo la parola al neo presidente di Unacea Paolo Venturi

Perforatrici BAUER Macchine Italia è il messaggero nazionale per un mercato in crescita

Impianti di miscelazione I sistemi italiani Metax nelle applicazioni di tunnelling per il Legacy Way in Australia

Hardware e software Tecnologia in cantiere con i datalogger DAT Instruments per ogni fondazione speciale

Pale compatte Il nuovo skid Bobcat S450, erede del mitico S130, e l’infinita gamma di attrezzature


ASSOCIAZIONI

UN FUTURO da costruire

DI MATTHIEU COLOMBO

GUARDIAMO AL SETTORE DELLE COSTRUZIONI ED AL MERCATO DI MACCHINE E ATTREZZATURE DA CANTIERE DAL PUNTO DI VISTA DI PAOLO VENTURI, NEO PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE UNACEA. OTTIMISMO CAUTO, COMUNICAZIONE SMART TRA GLI ASSOCIATI, CONDIVISIONE E PROMOZIONE DELLE NORMATIVE EUROPEE E ACCESSO AL CREDITO FACILITATO GLI INGREDIENTI PER VEDERE IL DOMANI


&Componenti

Macchine nacea, l’associazione italiana delle aziende di macchine per costruzioni, dallo scorso 8 luglio ha un nuovo presidente. Si tratta di Paolo Venturi, vicepresidente di Ihimer e promotore di Unacea fin dalla sua fondazione nel 2010. Il neo presidente sostituisce Enrico Santini e dichiara di voler continuare a sviluppare l’associazione spingendo in particolare sullo svecchiamento del parco nazionale e sulle iniziative d’internazionalizzazione. RRST

U

Sono trascorsi quasi 5 anni dalla nascita di Unacea. A che stadio è l’Associazione? Abbiamo superato i 40 soci quest’anno e siamo ancora in crescita. Sembrava un sogno impossibile avere in Italia un’associazione unitaria che potesse raggruppare tutte le aziende di macchine e attrezzature per costruzioni. Adesso questo tipo di associazione esiste anche da noi e grazie a ciò il nostro comparto riesce ad avere una voce più forte e distinta. Quali sono i suoi obiettivi all’inizio del suo mandato? Principalmente, mi piacerebbe trasmettere a chi non è ancora associato lo spirito e i valori che animano questa associazione. Non si tratta di astrazioni, ma di un metodo per conseguire risultati. Quali sono le caratteristiche della vostra struttura associativa? Ogni organizzazione ha un tasso minimo di “burocrazia”. Questo è dovuto al fatto che le organizzazioni per garantire i propri partecipanti hanno regole e meccanismi codificati. Tuttavia, quando si superano certe soglie, le strutture non servono più a perseguire gli obiettivi per i quali le associazioni nascono, ma diventano autoreferenziali. Ora, a parer mio, un buon antidoto a tali degenerazioni è la partecipazione dei diretti interessati alla vita e alla guida dell’associazione. In Unacea le decisioni sono prese direttamente dagli imprenditori, attraverso processi di consultazione e di divisione del lavoro. Non è uno schema complicato o dispendioso in termini di tempo per gli associati? No, perché il personale che lavora per l’associazione ha il compito di facilitare la comunicazione tra le aziende a tutti i livelli. Una volta decise le direttrici da perseguire, ci si sente telefonicamente, via email, Skype o in teleconferenza e si decide il da farsi in maniera decentrata. Cerchiamo poi di essere quanto più orizzontali possibili, utilizzando le modalità di lavoro in rete e comunque procedure snelle e veloci. Insomma, un’associazione di categoria se-

condo noi deve assomigliare più a un’azienda dinamica che a un’istituzione polverosa. Vengono alla mente le istituzioni pubbliche, con cui il nostro settore deve interloquire. Esatto. E per questo motivo ci auguriamo che siano sempre più dinamiche. Il mondo cambia in fretta: il nostro stile di relazione cerca di mettere insieme informalità, operatività e serietà. A mio parare, una volta introdotti nuovi meccanismi, la semplificazione permette a tutti di lavorare meglio. Parliamo del mercato italiano delle macchine per costruzioni. Finalmente si sente parlare di ripresa. È reale o ci stiamo illudendo? Coloro che dicono “è iniziato il boom" delle macchine per costruzioni non conoscono il nostro comparto. Il fatto che ci sia il segno più davanti a una o due cifre nel primo semestre dell’anno è certo un segnale positivo, ma non significa nulla se non si considera che in sei anni abbiamo perso oltre l’80% del volume di vendite. I dati di mercato che produciamo insieme agli importatori nel primo semestre indicano un più 16%, ma si tratta di un fenomeno per lo più fisiologico e collegato all’obsolescenza del parco. Il problema è la stabilità di una politica di sviluppo che assecondi la domanda e la supporti nel tempo. Questa non riesco a vederla. Secondo le stime di Unacea, quando si potrà parlare di ripresa? In mancanza d’interventi radicali da parte del governo siamo molto distanti da una ripresa del settore stabile e duratura. Nelle attuali condizioni gli analisti più attenti, come Off Highway Research, per esempio, prevedono una crescita tra i 2 e 5 punti percentuali. A fronte dei numeri assoluti di macchine vendute, insomma, l’ottimista più impenitente non può che costatare il raggiungimento del fondo. Con queste premesse non è razionale fare affermazioni che parlino di forte ripresa. Quali direttrici sta seguendo Unacea per migliorare l’attuale situazione? In primo luogo, come hanno già fatto anche altri, proponiamo un grande piano per contrastare il dissesto idrogeologico del paese. Si tratta di salvare vite umane, di difendere il nostro patrimonio artistico e urbano, di creare nuovi lavori utili alla collettività. In secondo luogo, chiediamo di avviare un programma pluriannuale di sostituzione del parco obsoleto con prodotti e accessori di nuova generazione. Questo ci sembra il modo più efficace per

settembre 2014 Costruzioni 53


ASSOCIAZIONI

contribuire alla sicurezza e al rispetto ambientale. Non ha senso che i produttori europei investano somme enormi in ricerca e sviluppo per esser conformi alla legislazione tecnica più severa del mondo se poi non si utilizzano macchine nuove e se le vecchie continuano a circolare in eterno. Senza contare che il parco italiano conta anche macchine non conformi alla normative CE sulla sicurezza. Non solo. Ci sono anche macchine destinate a mercati non regolamentati che continuano a essere immesse illegalmente sul territorio europeo esercitando una concorrenza scorretta nei confronti dei produttori e degli importatori onesti! Insieme alla nostra federazione di settore europea, il Cece, abbiamo portato avanti una battaglia e qualche frutto cominciamo a vederlo. La Commissione europea si è resa conto che non si può lasciare tutta la responsabilità alle sole autorità nazionali sulla sorveglianza di mercato. Questi enti spesso non hanno risorse adeguate per effettuare i controlli, e non sono dotati di piattaforme di coordinamento a livello europeo. Inoltre vanno armonizzate le sanzioni per evitare che le importazioni di macchine non conformi passino per paesi con multe meno gravose. Finalmente su tutte queste cose il nuovo parlamento europeo verrà chiamato a pronunciarsi. Unacea è una delle componenti dell’Osservatorio sul calcestruzzo e sul calcestruzzo armato. Quali le proposte in quell'ambito? Ricordo che l’Osservatorio è un organismo istituzionale costituito da enti pubblici e privati che si riunisce presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici. Il lavoro che stiamo facendo riguarda una proposta d'incentivi premiali per la diffusione del mescolatore negli impianti di produzione del calcestruzzo. Si tratta di una parte fondamentale della centrale di betonaggio che è capace di garantire un prodotto di maggiore qualità e sicurezza, riducendo le emissioni gassose rilasciate nell'ambiente. Con un mercato interno ancora sottodimensionato, quale peso ha il potenziale garantito da un mercato sempre più globale? Il nostro comparto è già fortemente internazionalizzato con oltre il 60% di prodotto esportato in media e con realtà manifatturiere che superano il 90%. I produttori italiani negli ultimi sei anni non sarebbero sopravvissuti al crollo dell’80% del mercato interno e al dimezzamento del fatturato di produzione, senza esser già presenti in maniera strutturata su molti mercati mondiali. L’internazionalizzazione è un processo che Unacea cerca di sostenere con

54 Costruzioni settembre 2014

il massimo impegno. A fine anno, grazie alla partnership con Monacofiere, nell’arco di 12 mesi avremo coorganizzato ben 5 padiglioni nazionali dando la possibilità di esporre sui principali mercati mondiali in modo semplice, economico e di qualità a circa 100 aziende italiane. Le fiere internazionali di settore che abbiamo coperto sono Ifat (Monaco di Baviera), Ctt (Mosca), IranConMin (Teheran), Bauma China (Shanghai) e BC India (Delhi). Segnalo con piacere che l’Ice è intervenuto a sostegno delle aziende italiane nell’organizzazione dei padiglioni di Ctt e BC India. Si tratta di un importante segnale positivo che va incoraggiato per ampliare questo tipo di sinergie strategiche per il futuro dell’industria italiana. In Italia il problema dell’accesso al credito rimane uno dei problemi maggiori. Quali sono le sue considerazioni in merito? C’è una grande battaglia da fare, perché il costo del denaro in Italia diminuisca. Attualmente è eccessivo. Penso inoltre che dovremmo far conoscere con più profondità l’industria delle macchine per costruzioni al mondo finanziario. Siamo un comparto innovativo, con tecnologie d’avanguardia e non possiamo esser messi confusamente nell’indistinta categoria dell’edilizia, subendo indicatori che non rappresentano adeguatamente il nostro stato di salute. Inoltre, al livello d’internazionalizzazione non combattiamo ad armi pari con molti concorrenti esteri che hanno possibilità di finanziamento e assicurazione sul credito che noi nemmeno ci sogniamo. Questo è un altro punto sul quale sfidiamo l’impegno degli operatori economici e politici. È nostra intenzione stimolare e partecipare attivamente a una discussione complessiva sulla crescita e sulle prospettive della nostra economia nazionale a partire dal manifatturiero. Sarà una sfida difficile, ma necessaria; e ci aspettiamo una risposta sia dalle istituzioni pubbliche che dagli enti finanziari. RRST


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PERFORATRICI

LA STRUTTURA BAUER DI MORDANO HA CONQUISTATO IN SEI ANNI DI ATTIVITÀ LA FIDUCIA DELLE NOSTRE IMPRESE DI FONDAZIONE.

MERITO DI PRODOTTI AD HOC E DELLA QUALITÀ DI SERVIZIO e cercate una prospettiva rivelatrice e stimolante sul mercato nazionale delle fondazioni speciali, chiedetene un’impressione a BAUER Macchine Italia. Troverete l’ottimismo che cercavate da tempo senza dover cedere all’illusione di specchi falsati e speranze mal riposte. A partire dal 2007 - anno della sua costituzione a Mordano, nel primo cuore verde della Romagna - la sede di BAUER Macchine Italia non ha mai smesso di correre sulla spianata delle proprie ambizioni di conquista, passando attraverso le difficoltà obiettive di una congiuntura sfavorevole che declina verso una recessione sempre più preoccupante. Ecco, se non volessimo sentire ancora una volta la litania dello sconforto, basterebbe farsi raccontare da Alberto Dalle Coste, CEO di una filiale sempre più strategica per il Gruppo tedesco, le sue previsioni di futuro per BAUER Macchine Italia. Ne ricaverete una corroborante descrizione di servizi e prodotti sempre più efficienti, offerti da chi sa ancora parlare ai propri clienti di aspettative, crescita e progresso. RST

S

LOW HEADROOM DI FASCIA ALTA La perforatrice per pali BG 24 H sarà protagonista a Geofluid 2014 nell’interessante versione a doppia testa con moltipliatore di coppia BTM200. Si tratta di un vero e proprio evento inedito per il pubblico che visiterà l’esposizone di Piacenza dedicata alle perforazioni e fondazioni speciali. Questo modello è valorizzato anche da una configurazione low headroom (ribassata) che riduce l’ingombro in altezza a soli 8.500 mm. Il mast è composto da tre sezioni e arriva a una profondità di perforazione fino a 19 m con asta kelly quintupla. La macchina è montata su carro BAUER BT75.

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&Componenti

Macchine

CAMPIONI sul suolo d’Italia DI ALBERTO FINOTTO

settembre 2014 Costruzioni 57


PERFORATRICI IL “MAGLIO” BG 39 Un’altra protagonista del mercato Italia di BAUER è il secondo modello più apprezzato nel nostro paese del segmento Premium Line: la perforatrice BG 39 V, presentata a Geofluid 2014 nell’allestimento con asta kelly BK40/470/4/40 e Multi Hammer Drill (equipaggiamenti ideali per le perforazioni in roccia). Le aste BK impiegate su questa categoria di macchine (in grado di penetrare, nella versione standard, fino a 100 m di profondità) sono della tipologia a incastro meccanico autobloccante, dalla struttura in acciaio speciale calibrato, con la capacità di trasferire in modo efficiente la coppia (nel caso della BG 39 V, per il limite massimo di 390 kNm) e il tiro/spinta impresso dalla rotary agli utensili di scavo.

DA... PREMIUM!

VALORE MADE IN ITALY

La direzione concettuale più recente intrapresa da BAUER è quella di progettare macchine di perforazione che siano il più possibile versatili e multifunzionali. Da questa filosofia ha origine la Premium Line (di cui fa parte il modello BG 39 V) che è stata inaugurata dal costruttore tedesco proprio lo scorso anno, in occasione dell’appuntamento internazionale di Bauma 2013. Una sofisticata dotazione tecnologica viene dedicata dalla Premium Line all’intero range di applicazioni compreso nella perforazione a rotazione (dalle aste kelly al CFA, dall’elica continua classica o con rivestimento alla tecnica del soil displacement, una particolare modalità di scavo che non prevede l’asportazione del terreno). Nel segno della più ampia polivalenza, la Premium Line è utilmente impiegabile nelle opere di consolidamento che prevedono modalità operative come il classico soil mixing o il Cutter soil mixing.

La struttura BAUER di Mordano (BO) fornisce al mercato italiano tutta la gamma prodotta dal gruppo di Schrobenhausen nelle varie divisioni che lo costituiscono: perforatrici dalle 60 t alle 135 t operative, tipologie per micropali-tiranti Klemm, impianti di miscelazione/iniezione MAT e un ampia scelta di attrezzature da perforazione. L’organico attuale (in crescita, insieme agli ordini delle imprese e alle richieste di produzione più specifiche riservate all’officina interna) è formato da 12 unità, divise tra personale tecnico, commerciale e amministrativo. I compiti svolti dalla sede di Bauer Italia includono, oltre alla vendita, al noleggio e all’assistenza interna e in cantiere, la revisione e la manutenzione delle macchine, la fornitura di ricambi e la realizzazione (su richiesta) di piccole attrezzature specifiche per il cliente.

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&Componenti

Macchine Plus modulare La versatilità è una dote peculiare di una delle macchine BAUER più vendute in Italia come la BG 24 H. Dalla versione low headroom, l’allestimento della perforatrice è facilmente modificabile nella variante di modello di una perforatrice tradizionale dall’altezza totale di 22 m, per una profondità di perforazione fino al limite dei 58 m. La coppia massima generata dall’impianto è di 237 kNm, con una potenza del motore Tier IV interim da 313 kW. L’asse di perforazione della BG 24 H è di 1.000 mm in versione standard e di 1.400 in opzione. Il diametro di perforazione eseguibile è di 1.700 mm (standard), con la prerogativa a richiesta di arrivare ai 2.500 mm. Il peso della macchina è di circa 83 t.


PERFORATRICI

ONLINE ANCHE IN ITALIANO Da ottobre il sito internet di Bauer sarĂ fruibile anche in lingua italiana. www.bauer-italia.it

60 Costruzioni settembre 2014


&Componenti

Macchine

KR, MINI PER MICROPALI L’occasione promozionale di Geofluid 2014 costituirà l’occasione per BAUER Macchine Italia di presentare al pubblico nazionale alcune novità rilevanti dei marchi satelliti della galassia di Schrobenhausen. Dalla gamma KLEMM arriva a Piacenza la perforatrice per micropali e tiranti KR 702-2, contraddistinta da una struttura compatta che favorisce gli accessi nei siti di fondazione dagli spazi particolarmente ristretti. La dotazione del carro apribile per una larghezza che supera i 1.250 mm (abbinato a una coppia di stabilizzatori indipendenti) favorisce la versatilità d’uso della perforatrice, fornibile con una centralina diesel o elettrica per un’alimentazione efficace dedicata al moderno sistema idraulico ad alta pressione della macchina.

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L’orgoglio di BAUER Macchine Italia è quello di essere riuscita a conquistare la fiducia di tante imprese primarie che lavorano all’estero per le opere infrastrutturali più importanti avviate in Europa e nel mondo”, dichiara con evidente soddisfazione Alberto Dalle Coste, anima direttrice del dinamismo che caratterizza tutta l’attività del quartier generale Alberto di Mordano. “In controtendenza rispetto Dalle Coste, alla congiuntura che sta attraversando il amministratore settore nazionale, tuttavia, va sottolineato delegato che il nostro core-business cantieristico è di BAUER concentrato soprattutto sui lavori che Macchine Italia vengono svolti in Italia, in un trend di crescita costante che ha contraddistinto gli ultimi tre anni di attività della nostra filiale”. Dalle Coste sottolinea il ruolo importante svolto dall’officina interna, con un incremento della domanda per il revamping completo delle vecchie perforatrici: “Da qui, le macchine più danneggiate e compromesse nei componenti escono come nuove. Pronte per operare in modo irreprensibile, in virtù di un vero ricondizionamento di alta fascia.

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I MPIANTI DI MISCELAZIONE

FORMULA di consistenza

IL SEGRETO DI UNA MISCELAZIONE PERFETTA PER PRODURRE SOSTANZE CEMENTIZIE DIVERSIFICATE ED EFFICACI SI IDENTIFICA CON UN’AVANGUARDIA HI-ENGINEERING DEDICATA AGLI IMPIANTI DI ALBERTO FINOTTO

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CEMENTO TECNOLOGICO I progetti di tunnelling che riguardano i più grandi cantieri aperti in tutti i continenti richiedono spesso gli impianti prodotti da Metax® per coadiuvare le iniezioni di miscele cementizie all’interno delle gallerie. Tra i principali lavori a cui il costruttore di Piacenza ha contribuito negli ultimi anni, vanno senz’altro menzionati il Wienerwald Tunnel per le Ferrovie Austriache, la nuova stazione Nossa Senhora da Paz della metropolitana di Rio De Janeiro e l’ennesima stazione di rinforzo (in prossimità dello Sham Shui Po District) all’impressionante sistema di trasporto urbano costituito dalla metropolitana di Hong Kong, quella con più passeggeri al mondo. In Italia, Metax® ha contribuito tra l’altro alla produzione di miscele cementizie per l’iniezione sottomarina nei cantieri del Mose.

U NA SINERGIA DI CONTROLLO

a vocazione del nomade è parte integrante della personalità industriale di Metax® fin dai suoi esordi. La divisione tecnologica di Cima Spa è depositaria dell’esperienza di livello internazionale e dell’alta competenza che costituisce il bagaglio del suo direttore, Pasquale Triggiani, per le tecnologie di fondazione più complesse. Il mondo, in sostanza, ha sempre rappresentato uno scenario senza limiti per gli impianti di produzione delle miscele cementizie che costituiscono la principale specialità del costruttore emiliano. Tra le installazioni più importanti degli ultimi tempi si distingue il grande cantiere di Brisbane, in Australia, dove Metax® è approdata al seguito di Ghella Spa per i lavori di realizzazione del tunnel Lergacy Way (della lunghezza di 4,6 km) che congiunge le direttrici autostradali Western Freeway di Toowong e Inner City Bypass di Kelvin Grove nell’ambito della modernizzazione delle vie di comunicazione su gomma avviata dal Brisbane City Council con l’imponente TransApex Project. La commessa conquistata da Ghella Spa con il consorzio internazionale TransCity ha costituito l’occasione per l’ingresso in cantiere di Metax® e del suoi impianti con un protagonista di produttività come il sistema JM40PV. RST

L

Progettati e realizzati nelle più diverse combinazioni e con elementi assemblati su misura per ogni cliente specifico, gli impianti di miscelazione Metax® sono composti essenzialmente da silos di stoccaggio, tramogge per additivi e polveri speciali, serbatoi dell’acqua incorporati nell’impianto, centraline elettroniche implementate con sistemi di pesatura per la gestione in memoria dei componenti delle miscele. Ogni fase di produzione viene registrata e controllata attraverso un datalogger che ha la funzione di riferire all’operatore in cantiere tutti i dati funzionali richiesti, tradotti in report puntuali consultabili e stampabili. Importante anche la fase di testing, avviata a cadenza oraria dall’impianto stesso durante la fase di lavoro, allo scopo di monitorare la viscosità e il peso specifico della miscela.

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I MPIANTI DI MISCELAZIONE

LA VERSATILITÀ È INIETTATA!

UN “DATA” STORICO Il controllo di produzione del sistema Metax® è guidato dal datalogger DLM700-Grt, uno strumento che permette di registrare, in funzione del tempo, i parametri di pressione, portata e volume diella miscela cementizia pompata dall'iniettore che vi è collegato. Il DLM700-Grt è costituito da un computer fanless con monitor LCD touch screen da 8" contenuto in una cassetta metallica IP65. I dati rilevati vengono elaborati e visualizzati sul monitor alternativamente in forma numerica oppure attraverso dei grafici. Una memoria flash interna provvede ad archiviare i dati registrati mentre a una porta dedicata è collegabile una chiavetta USB per ottenere una copia dei dati archiviati.

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Nelle immagini sottostanti sono visibili (rispettivamente da sinistra a destra) due tipologie Metax® di pompe per iniezione. Nella prima foto, il modello raffigurato è l’IM190/IM190S , un modulo monopistone a doppio effetto per iniezione e trasporto su lunghe distanze di liquidi e miscele cementizie fino alla densità di 1,75 kg/dm3. La regolazione è indipendente da portata e pressione: il sistema oleodinamico di comando permette

di tenere la linea comunque in pressione senza la necessità di una linea di ritorno e senza dover arrestare la pompa stessa. Le due pompe di iniezione raffigurate a destra sono invece dei modelli IC120-IC120S monopistone a doppio effetto sono concepite principalmente per iniettare a pressione medio bassa, ideali per qualsiasi attività di consolidamento.


I N AUTOMATICO PER 40 M3 L’impianto JM40PV allestito su container standard da 20 piedi è un modulo completamente automatizzato - con la possibilità di poter essere utilizzato anche in funzione manuale - progettato (come abbiamo già anticipato parlando della gamma Metax® in questa serie di produzione) per ricavare miscele cementizie con il metodo della somma di pesata. Nelle varie versioni può gestire fino a quattro liquidi e tre componenti in polvere. La miscela cementizia viene poi trasferita ad altre unità a seconda dei tipi di lavorazioni geotecniche previste. Questo sistema è in grado di produrre fino a 40 m3 di miscela binaria 1/1 e la capacità del sistema di pesatura arriva a un massimo di 4.000 kg. La capacità (teorica) del miscelatore è di 2.000 l mentre la portata della pompa installata sul miscelatore è di 3.600 l/min.

Qualità in... container Il modello base del miscelatore per iniezioni cementizie concepito da Metax® è il JM30 ma l’impianto JM40PV contiene degli elementi che ne differenziano e ne potenziano l’utilizzo. Il sistema vede installata, innanzitutto, una pompa centrifuga con asse verticale sia nel miscelatore che nella vasca di stoccaggio con agitatore. Questa soluzione consente di ottenere un’ottima qualità di miscelazione e, al tempo stesso, la considerevole riduzione dei costi di manutenzione. Il container è dotato, a seconda delle richieste del cliente, sia del certificato di utilizzazione CSC temporanea (della validità di un anno), sia della certificazione CSC definitiva (per una durata di cinque anni con prerogativa rinnovabile) che permette di spedire l’impianto senza alcun problema come un container standard.

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AREA DI CANTIERE, AREA DI TEST Il modulo dell’impianto di miscelazione Metax®, nella versione JM30 e nella successiva avanzata versione JM40PV, è una presenza costante in diversi importanti cantieri della nostra penisola. Nel cantiere di Lido Nord Treporti, uno dei siti coinvolti nelle opere del Mose, ha rappresentato il sistema-cardine per le più importanti iniezioni di consolidamento. All’origine di questo tipo di interventi ad alta tecnologia c’è sempre uno studio approfondito sulle ricette di miscela più efficaci per le iniezioni; uno studio corroborato da una lunga serie di test basati sul peso specifico, sulla viscosità e sulla capacità di scorrimento della miscela stessa. A questo complesso di analisi e programmazioni contribuiscono spesso i clienti più assidui di Metax®, secondo uno scambio proficuo e costante di know-how tecnologico.

Nella sequenza di immagini, alcuni dei cantieri serviti dagli impianti di miscelazione Metax®. Dopo l progetto, la costruzione dei vari componenti, dalla tramoggia alle strutture di montaggio delle pompe, è affidata all’esperienza nelle lavorazioni di carpenteria mediopesante che fa capo a Cima, basata sulla produzione di manufatti ottenuti da lamiera calandrata e saldata per i settori petrolchimico e dell’energia.

IDENTITÀ GEOTECNICA L’impegno di Metax® nei cantieri di tutto il mondo è totale. Oltre al progetto e alla realizzazione di impianti su misura, la struttura di assistenza dell’azienda piacentina fornisce una consulenza geotecnica puntuale per identificare la scelta più oculata e specifica dei sistemi di perforazione e iniezione in cantiere. Una delle direttrici più recenti di Metax® è quella degi ambiti di consulenza e progetto nei settori dell’oil & gas e del directional drilling, con una produzione complementare e parallela alla gamma originaria dell’azienda: quella incentrata sulle pompe fango per i segmenti di utilizzo menzionati e sui sistemi di controllo e comando in remoto in grado di guidarne l’impiego nel modo più sicuro ed efficace. Attualmente Metax® svolge la funzione di marchio che identifica la divisione tecnologica di Cima Spa.

66 Costruzioni settembre 2014



HARDWARE E SOFTWARE

I datalogger nei cantieri di perforazione rappresentano ormai una dotazione indispensabile per le imprese.

Parola d’ordine:

CONTROLLO 68 Costruzioni settembre 2014


&Componenti

Macchine

L’analisi che va a fondo La specialità fondamentale della gamma DAT instruments è rappresentata dal datalogger. Il modello JET 4000 è senz’altro il più diffuso nei cantieri di particolare complessità seguiti dalle principali imprese italiane. Il modello più attuale si riferisce alla versione JET 4000 AME/J abbinata a un software specifico per le operazioni di drilling. Questa strumentazione consente la visualizzazione, direttamente sul monitor, dei valori istantanei e medi e dei grafici in funzione della profondità di perforazione, con la produzione di rapporti riassuntivi. Il JET 4000 AME/J permette l’avviamento automatico della sonda all’inizio della registrazione e il blocco, sempre automatico, al raggiungimento di una profondità preimpostata. Tutti i dati sono trasferibili, in seguito, sul proprio personal computer.

L’IMPORTANZA DEGLI STRUMENTI DI RILEVAZIONE DATI PER TUTTE LE FONDAZIONI SPECIALI È UNA NECESSITÀ IRRINUNCIABILE NEI CANTIERI MODERNI. CON IL VALORE DI UNA VERA CERTIFICAZIONE DI ALBERTO FINOTTO

e uno stato di avanzamento tecnologico può essere misurato sul fronte delle applicazioni di perforazione, la misura può darla senz’altro il controllo elettronico per tutte le operazioni che si svolgono in cantiere. Tra i principali ideatori e divulgatori degli strumenti di gestione dedicati alle fondazioni speciali, troviamo senz’altro la DAT instruments di Cairate (VA) con le sue proposte di data logger e dispositivi di analisi in grado di visualizzare gli insiemi di dati e i valori utili riferiti a interventi di jet grouting, iniezioni cementizie, drilling, pali CFA, deep mixing e soil mixing, vibroflottazione, diaframmi, idrofrese, prove Lugeon e mineral investigation. Questo lungo elenco non esaurisce naturalmente le molteplici possibilità di lettura e programmazione offerte dalla gamma DAT instruments ma il principio più importante da sottolineare va riferito alla rapida capacità di aggiornamento e di sviluppo per ogni sistema progettato dall’azienda. In occasione del Geofluid 2014 di Piacenza, lo specialista varesino ha aggiornato ulteriormente un’offerta ancora più ricca di opportunità. RST

S

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HARDWARE E SOFTWARE

PROMOSSI ALLA PROVA HEAVY DUTY Attualmente DAT instruments serve con i propri sistemi numerose imprese di perforazioni e fondazioni speciali attive in molti paesi di tutti i continenti. La filosofia di progettazione dell’azienda di Cairate punta da sempre alla più robusta affidabilità: gli strumenti contemplano un’elettronica di fascia alta, sovradimensionata e collaudata strenuamente in

ogni aspetto funzionale.Tutti i componenti devono essere in grado di resistere a un range esteso di temperature e ad ambienti heavy duty che prevedono la presenza costante di polvere e acqua. Ogni sistema è sottoposto in fabbrica e sul campo ad approfonditi controlli, test e simulazioni di funzionamento prima della consegna al cliente.

PROGRESSO E SINERGIA DEI SISTEMI Il JET 4000 AME/J permette di misurare e registrare la profondità del foro, la forza di spinta, la velocità di traslazione, la coppia e la velocità di rotazione dell’asta, l’inclinazione del mast lungo gli assi X e Y, la pressione, la portata e il volume del fluido di perforazione. Inoltre, questa strumentazione è in grado di calcolare l’energia relativa del terreno. All’hardware costituito dalla strumentazione JET 4000 AME/J è legato indissolubilmente un software specifico, il JET S 104, un modulo aggiornato continuamente in funzione della complessità operativa delle varie applicazioni. Le aggiunte più recenti riguardano un grafico di penetrabilità delle iniezioni, una migliore visibilità, una stabilità perfezionata nelle prove Lugeon e una funzionalità più completa dedicata ai progetti di jet grouting e ai trasduttori.

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&Componenti

Macchine SPECIALIZZATI PER IL NO DIG

L’offerta DAT instruments contempla anche una gamma completa per il No dig, con datalogger che possono essere tarati per le tecnologie Trenchless (dalle indagini conoscitive del suolo alle perforazioni orizzontali guidate fino a circa 6,5 km di lunghezza e per qualsiasi diametro). Questi modelli di datalogger presentano una capacità numerica d’eccezione al confronto di quella molto più limitata di un computer normale e ogni strumentazione, inoltre, può essere tarata sulle specifiche unità di misura adottate nei singoli paesi internazionali e sulle nomenclature tecniche che sono d’uso corrente nelle applicazioni che riguardano la perforazione orizzontale.

I DATI IN DIRETTA Tra le applicazioni più importanti per le quali è programmato il software JET S 104 (in applicazione al sistema JET 4000 AME), trovano una posizione preminente le tecniche di grouting. Dal datalogger si può scaricare una tabella analitica delle iniezioni effettuate, capace di fornire informazioni dettagliatissime: numero di raggiera e del foro, passate successive di iniezione, valori riassuntivi dell’applicazione per ogni valvola (data, ora di impiego, durata dell’iniezione di cemento, pressione finale, volume finale, pressione di apertura della valvola, pressione media e pressione di pompaggio) oltre alle informazioni più analitiche sulla portata e sul volume di cemento conseguiti al termine dell’iniezione stessa. La versione concepita in modo specifico per il grouting è quella implementata nel modello JET 4000 AME/I.

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HARDWARE E SOFTWARE

Collegati al si www.datinstrumen to ts.com

TECNOLOGIA? PRESENTE!

Base di produttività Semplicità e compattezza testimoniano le caratteristiche del modulo base per iniezioni con una sola pompa JET DSP 100 / IR, un datalogger per la registrazione di parametri fondamentali come la pressione, la profondità e il volume dell’iniezione, concepito specificamente per prove Lugeon o Lafranc nella determinazione del coefficiente di permeabilità dei terreni. Anche con questo modello si possono visualizzare in tempo reale i dati raccolti direttamente sul monitor del datalogger e trasferire successivamente su PC i dati registrati per il recupero e la stampa di fogli riassuntivi, per il recupero rapido di informazioni sulle iniezioni effettuate Si ricava dallo strumento la registrazione dell’andamento di pressione e di portata-volume nel tempo, elaborati sempre grazie al software JET S 104.

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telefonica è sempre a disposizione, insieme alla novità del Webinair, un servizio di videoconferenza dedicato al service. Si tratta di una vera e propria sala riunioni virtuale, attraverso la quale è possibile effettuare videoconferenze tecniche via skype con i clienti. In questo modo tutti i dubbi degli operatori del settore vengono dissipati come se i tecnici DAT instruments fossero personalmente presenti in cantiere.

c

L’evoluzione del nostro software applicato ai datalogger è un valore per il cliente: tramite l’acquisizione dei dati e la successiva verifica sul computer da parte del responsabile dei lavori, funziona come una certificazione totale del cantiere a tutto vantaggio dell’impresa e del committente. Nel processo di realizzazione DAT instruments impiega solo materiali di elevata qualità, per un motivo tanto ovvio quanto importante: non si può fermare un cantiere per colpa di uno strumento che non garantisce un’affidabilità al massimo livello. La nostra ambizione, da sempre, è quella presentarci ai nostri clienti come irreprensibili leader di fiducia.

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Un punto di forza irrinunciabile per DAT instruments è la sua dedizione di servizio ai clienti fidelizzati che lavorano sotto ogni latitudine nei cantieri di fondazione più diversificati e con esigenze di controllo delle operazioni quotidiane che non ammettono errori. L’attività di progettazione e installazione dei data logger e di tutti i sensori viene svolta personalmente dai tecnici di Cairate mentre l’assistenza tecnica

Amedeo Valoroso amministatore delegato DAT instruments


*Agriaffairres + MachineryZone ** Fon onte on o te X Xititi, gennaio 2014

BULLDOZER

Caterpillar - D6H - 1992 - 11811 h - 59000 € - 051 73 66 69 (Bologna)

PALE

Caterpillar - D6H - 1986 - 8167 h - 0292364378 (Milano) Caterpillar - D6K-XL - 2008 3200 h - 80000 € - PAT + folding blade - -06-30310820 (Roma)

Caterpillar - D 6 h XL - 1995 11000 h - 0523 510891 (Piacenza)

1980

Caterpillar - D6NXL - 2008 7218 h - A/C ROPS CAB-SHORTABLE PAT BLADE-REAR hOOK -0172491547 (Cuneo)

Benati - 200 - 1990 - 3400 h 5000 € - pala benatti 130cv con documenti funzionante - 0161860141 (Vercelli)

Caterpillar - 930H - 2009 - 7047 h - 65000 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - D6R III XL - 2007 7000 h - 059 95 60 41 (Modena)

Benati - 520/109 - 1991 - 7000 h - 7000 € - 0444791334 (Vicenza)

Caterpillar - D7G - 1986 - 10812 h - 80000 € - 0544 563304 (Ravenna)

Caterpillar - D5HXL-II - 1995 4382 h - laser pole - -06-30310820 (Roma) Caterpillar - D68U - 1985 6000 h - 3800 € - Caterpillar D68U 6000 ore - 0444791334 (Vicenza) Caterpillar - D6D - 1980 - 9937 h - 32500 € - Ruspa completa di lama, cabina Rops. - 051 73 66 69 (Bologna) Caterpillar - D6E VHP - 1989 8000 h - 55000 € - RUSPA ANGLEDOZER, IN OTTIME CONDIZIONI. - 0544 563304 (Ravenna)

Benfra - 135b - 1990 - 7000 h 0463424514 (Trento)

Case - 321 E - 2007 - 0575.842052 (Arezzo) Case - 721C - 2001 - 7000 h 28000 € - 0112248653 (Torino) Case - 721D W170 - 2005 9600 h - 0544.82426 (Ravenna) Caterpillar - D8H - 1960 - 18000 € - 349-5801292 (Perugia) Caterpillar - D8T - 2009 966 391 (Biella)

0161

Fiat - AD4 - 1990 - 3000 h - 6000 € - Fiat AD4 con apripista ore 3000 frontale idraulico - 0444791334 (Vicenza) Fiat - AD7 - 1967 - 6000 € - 051 73 66 69 (Bologna)

Case - 821 - 2005 - 11965 h 24000 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - 930H - 2010 - 4500 h - 0376 689300 (Mantova)

ESCAVATORI

Fiat Allis - AD 8 - 1983 - 8000 h - 0523 510891 (Piacenza)

Caterpillar - 926 E - 1992 8700 h - 0717451441 (Ancona)

Fiat Allis - Bd14 -3356022079 (Belluno)

Caterpillar - 928 F - 1995 - 4700 h - 0717451441 (Ancona)

Astra - hD7C84.40 - Betoniera 2002 - 8x4 - 280000 Km - 40 T 22000 € - Paolo Camacho Tel : +39 388 3029011 (Macerata) Bremach - 170.23 AHW 4x4 - 3 benne - 1998 - 4x4 - 65000 Km - 18 T - 2484, 2487 - 017358318 (Cuneo) Bremach - GR 3.5 TURBO 4x4 - Altri - 2001 - 4x4 - 1 Km 0744726089 (Terni) Daf - 460 - Altri - 2007 - 8x4 - 329750 Km - 39000 € -0432740352 (Udine) Daf - CF 85.430 - 3 benne - 2005 6x4 - 90000 Km - 33 T - 017358318 (Cuneo)

Case - 921 - 2004 - 6700 h 30000 € - pala in ottimo stato 3664730490 (Enna)

Caterpillar - 924G - 2007 - 8100 h - 0376 689300 (Mantova)

-

Caterpillar - 930H - 2010 - 8617 h - 68000 € - 0292364378 (Milano)

Case - 821E - 2007 - 2300 h 0544.82426 (Ravenna)

Caterpillar - 914 G - 1999 0717451441 (Ancona)

Astra - BM 304 - 3 benne - 1992 4x4 - 19000 Km - 20 T - 2484, 2486 - 11000 € - 034655217 (Bergamo)

Astra - hD7/C 84.45 - Altri - 2005 - 8x4 - 86600 Km - 030 9973500 (Brescia)

Case - 821 C - 2001 - 8500 h 0523 510891 (Piacenza)

Fiat Allis - AD 7C - 1978 - 5000 h - -3409952695 (Prato)

1984

AUTO-

Astra - BM201 - Altri - 1984 - 4x4 - 168784 Km - 2484 - 7000 € -0121321661 (Torino)

Benfra - 215 B - 1991 - -052559101 (Parma)

Caterpillar - D5B - 1992 - 25000 € - 0444791334 (Vicenza)

E

Caterpillar - 930G - 2007 10435 h - 40000 € - 0292364378 (Milano) Caterpillar - 930H - 2009 - 4090 h - 76000 € - 0292364378 (Milano)

-

Caterpillar - D5H - 1992 - 7160 h - BUONE CONDIZIONI, PRONTO PER IL LAVORO - -3929905736 (Ravenna)

CARRI

Benati - 19 SB - 1990 - 6300 € 339-7182098 (Brescia)

Caterpillar - D4 - 1980 - 4800 h 0717451441 (Ancona) -

Caterpillar - 928F - 1994 11700 h - 28000 € - Funzionante, visto piaciuto, gomme piene 0536990529 (Reggio Emilia)

Caterpillar - D6N XL - 2004 9926 h - 67500 € - 051 73 66 69 (Bologna)

Caterpillar - D 9H - 1980 - -0521 872968 (Parma)

Caterpillar - D5 017358318 (Cuneo)

CAMION

Caterpillar - 930 G - 2007 3200 h - 334 36 79 624 (Brescia)

Caterpillar - D6N - 2010 - 6640 h - 115000 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - CAT.D4 - 1987 8000 € - 0423 454254 (Treviso)

Caterpillar - 928 F - 1994 - -0521 872968 (Parma)

Argenterio - 2000 - 1987 - 5500 h - 11500 € - 3939662415 (Brescia) Benati - 308 R 001 - 1978 0444791334 (Vicenza) Bobcat - 463 - 2001 - BOBCAT mOD.463, ANNO 2001, ORE 676 CON BENNA. - 044 4491 306 (Vicenza)

MB Diffusion, società editrice dei siti www.machineryzone.com e www.agriaffaires.com Tél : 0033.1.60.87.11.60 - Fax : 0033.1.60.87.17.61 - Email : contact-it@machineryzone.com

Daf - CF430 - Benna - 2001 - 8x4 - 345000 Km - 22500 € - -052 3510439 (Piacenza) Daf - DAF AD85XC 430 - NC 2000 - NC - 1 Km - 0575 845614 (Arezzo) Daf - FAD CF 85 RIB.POST. - Altri 2007 - NC - 108990 Km - 47000 € - 0744 941112 (Terni)


PALE COMPATTE

L’EREDE al trono Nella foto sotto la vendutissima pala compatta S130 schiena contro schiena con la S450. Nella nuova macchina si nota la cabina di volumetria superiore, lo sbalzo posteriore aumentato (conservando un ottimo angolo d’uscita) e il braccio radiale con bracci più lunghi. L’altezza al perno benna è invariata.

a nuova pala compatta Bobcat S450 raccoglie un’eredità pesante. Il modello che va a sostituire è infatti l’S130, ovvero uno dei più venduti in Italia. Si tratta del primo skid Serie M tra i modelli Small Frame (telaio piccolo) di Bobcat e arriva a completare l’evoluzione iniziata nel 2011 con l’introduzione delle nuove Large Frame e continuata nel 2013 con l’introduzione delle nuove Medium Frame. Attualmente la gamma degli skid gommati Bobcat più compatti è composta dai modelli S70, l’S100 e dal nuovissimo S450. Come anticipato la macchina è stata riprogettata prendendo in considerazione le esperienze e le indicazioni della clientela europea. Ad oggi, infatti, il solo 30% degli skid Bobcat prodotto negli stabilimenti di Dobris, in Repubblica Ceca, è esportato al di fuori dell’Europa. RST

L

74 Costruzioni settembre 2014


&Componenti

Macchine

QUEST’ANNO BOBCAT HA TAGLIATO IL TRAGUARDO RECORD DEL MILIONESIMO SKID PRODOTTO E AMPLIATO L’OFFERTA DEI NUOVI MODELLI M SERIES.

IL NUOVO S450 SOSTITUISCE L’S130 CHE TANTO SUCCESSO HA AVUTO IN ITALIA. ASSO NELLA MANICA, L’INFINITA GAMMA DI ACCESSORI DI MATTHIEU COLOMBO

I progettisti hanno ridisegnato il telaio ponendo particolare attenzione all’aspetto fondamentale dell’accessibilità meccanica.


PALE COMPATTE

UNA CABINA REALE L’adozione di una nuova cabina, basata sulla struttura del top di gamma S850, eleva gli standard di comfort e sicurezza del modello S450. Rispetto alla S130 è una vera rivoluzione che si misura con una larghezza superiore del 10%, un’abitabilità complessiva aumentata sempre del 10% e una porta d’accesso più grande del 45%. Grazie alla superficie vetrata maggiore, la visibilità garantita all’operatore cresce del 30%. Tutto questo ha reso necessario incrementare l’efficienza del climatizzatore in termini di raffreddamento (35%) e riscaldamento (15%).

ALTA PRODUTTIVITÀ Il costruttore ha scelto di confermare per questa classe il braccio radiale e l’altezza al perno benna del precedente S130. Tutto è ridisegnato e la rigidità torsionale è aumentata. Ora è anche possibile richiedere la seconda velocità che innalza la punta massima da 11,4 km/h a 14,8 km/h. Per garantire più autonomia la capacità del serbatoio è aumentata dell’8%. Tra le opzioni segnaliamo il sistema d’avvio Keyless a codice (senza chiave).

76 Costruzioni settembre 2014


&Componenti

Macchine

L’accesso in cabina è più facile e sicuro grazie a una porta più ampia. Qui sopra il vecchio S130 (sinistra) in parallelo all’S450.

CONFERMATO IL GIAPPONESE Il motore è sempre un 4 cilindri Kubota da 2,2 litri ma la potenza massima è cresciuta da 34 a 36 kW ed è ottenuta a 2.400 giri/min, ossia a un regime inferiore di 600 giri rispetto a quanto dichiarato in passato. Capitolo motori, ricordiamo che Bobcat ha appena investito 300 milioni di dollari per costruire in Corea una fabbrica che sfornerà moduli 3 e 4 cilindri marchiati con la Lince. Questo investimento permetterà al marchio di rispondere tempestivamente a futuri incrementi della domanda, senza dipendere da costruttori terzi.

settembre 2014 Costruzioni 77


OLTRE 100 ACCESSORI per la piccola Lince, in particolare se dotata dell’opzionale High Flow. Di seguito riportiamo alcune attrezzature che abbiamo visto di persona al campo prove di Dobris. Trovate la lista completa delle attrezzature disponibili su www.bobcat.eu.

Il vero asso nella manica del nuovo S450 è la compatibilità con oltre 100 attrezzature originali Bobcat intercambiabili con gli altri skid della marca e compatibili, grazie a uno specifico kit, con i sollevatori telescopici della Casa. Di fatto si può dire non esista lavoro impossibile

Martello

Testa fresante

B. spazzatrice

B. mordente

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

Betoniera

B. miscelatrice

Lame grader laser (monitor in cabina)

© Costruzioni

Spazzatrice

© Costruzioni

Benna

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

Lame da neve

Frese fino a 1.000 mm

Trituratore

© Costruzioni

© Costruzioni

Rastrello raccoglipietre

© Costruzioni

© Costruzioni

78 Costruzioni settembre 2014

© Costruzioni

Trencher

Posa alberi

Escav. a ruota

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

Rimuovi pavimenti Compattatore


&

Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi

Cesoie

Terre e rocce da scavo Martelli demolitori Mpa

Green

Frantoi

Ferro

Idraulica Faccia piana

Decommissioning Polipi

microcariche

Attrezzature Sostenibile

Sicurezza

80

82

Decommissioning Lo smantellamento degli impianti nucleari può essere svolto solo da specialisti qualificati. È legge

Impianti mobili Le ultime novità della Gamma Premium di Sandvik. Efficienza e produttività in prima linea


NEWS

&Demolizione

Riciclaggio

Solo per specialisti qualificati

roposta di riforma rivoluzionaria. Ebbene sì, proprio così. Lo scorso giugno il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha portato in Consiglio dei Ministri la proposta di riformare il meccanismo degli appalti nel settore dello smantellamento degli impianti nucleari. In sostanza, il progetto,

P

trasformato in modo sollecito in decreto legge, prevede che gli appalti nel delicato settore del decommissioning nucleare non seguano più la regola ragionieristica del “massimo ribasso” (vince chi presenta l’offerta economicamente più bassa), ma siano riservati

esclusivamente a operatori qualificati e specializzati. Fino a giugno non era così: chiunque poteva concorrere, pur senza possedere requisiti specialistici, a gare di appalto in un segmento così complesso come quello

dello smantellamento degli impianti nucleari, della loro riconversione e della gestione e messa in sicurezza delle scorie radioattive. Un passo avanti nella trasparenza? www.nad-italia.it

www.albany.org

Quella “sporca” dozzina Fondata nel 1995, Zimmermann Recycling & Transport è un’impresa tedesca specializzata nel riciclaggio con sede a Lahnstein, a sud di Koblenz, in Germania. Giusto per dare qualche numero, la superficie dell’azienda si aggira intorno ai 70.000 m2. Per le operazioni di movimentazione rifiuti, dal 2000 Zimmermann utilizza solo macchine firmate Volvo CE, per un totale di 200.000 t all’anno di materiale movimentato. Attualmente al lavoro ci sono ben 12 mezzi del marchio svedese, compresi diversi caricatori gommati, dall’L30 all’L110 Serie G, e due escavatori gommati, un EW160B e il nuovo EW210D, questi ultimi due entrambi con cabina elevabile idraulicamente. www.volvoce.com

Che spettacolo!

GUARDA IL VIDEO!

La capacità degli americani di spettacolarizzare qualsiasi evento è proverbiale. Un esempio su tutti? La demolizione del Wellington Hotel Annex ad Albany, capitale dello stato di New York, negli Usa, è diventata un autentico spettacolo pirotecnico. Le cariche, posizionate come da protocollo in totale sicurezza, una volta esplose, hanno dato vita a veri fuochi d’artificio colorati. Tra botti e un arcobaleno di fumo, la cittadina ha salutato l’edificio risalente agli anni Venti.

80 Costruzioni settembre 2014


Frantumazione in evoluzione tto modelli di benne frantumatrici e vagliatrici. Queste le novità che HARTL CRUSHER presenta alla fiera tedesca SteinExpo 2014. La nuova gamma, di elevata qualità costruttiva e tecnica, racchiude oltre 85 anni di esperienza nel settore della lavorazione di inerti e più di 40 di ricerca nello sviluppo di impianti di frantumazione e vagliatura di proprietà della famiglia Hartl. La struttura, particolarmente robusta e in parte brevettata, è un’unità di frantumazione a ganasce e vagliatura

O

integrata in una benna per escavatore; è in grado di garantire massime prestazioni per la frantumazione e il trattamento di pietra naturale nonché per il riciclaggio in loco di materiali di risulta da demolizioni. Il montaggio è intuitivo, grazie a un sistema di aggancio rapido. L'azionamento è garantito dal sistema idraulico dell'escavatore. Tra le principali peculiarità da mettere in evidenza, spicca il collaudato movimento di frantumazione “Quattro”

di Hartl, che nel corso del tempo è stato ulteriormente perfezionato e ottimizzato. Il risultato è una produttività elevata e un prodotto finale

uniforme e cubico. Di recente il modello Hartl Crusher è stato premiato con il prestigioso premio Red Dot Design Award. www.hartl-crusher.com

Alla conquista del mondo

agli Usa al Regno Unito. Terex Environmental Equipment partecipa alla fiera Recycling Waste Management Show, a

D

settembre a Birmingham. La partecipazione a questo evento consacra il passaggio di TEREX ENVIRONMENTAL EQUIPMENT da una

strategia di distribuzione precedentemente basata in Nord America al resto del mondo, coerente con la continua espansione della gamma. Tra le ultime novità ricordiamo il vaglio TRS 550 con tecnologia Spaleck e il trituratore TDS 825. Il TRS 550 (foto in alto a destra) è tecnicamente

all’avanguardia grazie al vaglio a due piani con tecnologia Flip-FlowScreen Elastica. Cuore del TDS 825 (foto a sinistra) è invece un trituratore a bassa velocità caratterizzato da uno speciale albero rotore. Terex dichiara che la macchina è in grado di far risparmaire fino al 25% di carburante. www.terex.com/environmen tal-equipment

settembre 2014 Costruzioni 81


I MPIANTI MOBILI


&Demolizione Efficienza

Riciclaggio

NORDICA COME OGNI ANNO, IL SANDVIK CONSTRUCTION SEMINAR SI RIVELA UN’OCCASIONE PER CONOSCERE LE ULTIME NOVITÀ DEL MARCHIO SVEDESE.

ECCOVI I MODELLI DI PUNTA DELLA GAMMA PREMIUM, PER LA FRANTUMAZIONE E LA VAGLIATURA MOBILE DI

DANIELA STASI

o scorso giugno Sandvik Construction Italia ha aperto le porte della propria sede milanese per l’edizione annuale del Construction Seminar, l’incontro di carattere tecnico riservato a clienti e venditori. L’evento di quest’anno, intitolato “La voce del cantiere”, era dedicato a case stories applicative particolarmente significative riguardanti le macchine e le attrezzature del marchio svedese. L’obiettivo era illustrare le specificità affrontate nelle diverse situazioni operative e i risultati ottenuti: sono state trattate tutte le aree in cui lavorano i prodotti Sandvik, dalla frantumazione alla perforazione, dallo scavo meccanizzato al tunneling. Tra le varie famiglie di prodotto e le novità 2014, i tecnici hanno illustrato i dettagli delle macchine per la frantumazione e la vagliatura mobile della Gamma Premium, composta da frantoi (a mascelle, a cono, mulini a urto orizzontale e mulini verticale VSI), vagli e sgrossatori. In queste pagine ve ne presentiamo una per tipologia, tutte caratterizzate da peculiarità costruttive che le rendono particolarmente appetibili per il settore riciclaggio. RST

L

Il mulino a urto QI441 da 48,5 t vanta una bocca di alimentazione da 1.360 x 790 mm, che accetta materiale di grosse dimensioni e assicura continuità di produzione. Il sistema di controllo mediante PLC è particolarmente intuitivo.

settembre 2014 Costruzioni 83


I MPIANTI MOBILI

ALTA CAPACITÀ PRODUTTIVA Elevati rapporti di riduzione, maggiore produttività. Il mulino a urto QI441 Sandvik da 48,5 t, equipaggiato con mulino a impatto CI421 Prisec con quattro martelli, è dotato di vaglio sospeso Doublescreen. La bocca di alimentazione è di 1.360 x 790 mm. Tra le caratteristiche principali: il sistema di controllo tramite PLC particolarmente intuitivo con monitor a colori; la ventola di raffreddamento reversibile a trasmissione idraulica con sistema automatico di spurgo autopulente; il nastro innalzabile/abbassabile idraulicamente per evitare ostruzioni causate dalle travi di cemento armato; il pre-vaglio a doppio piano per la rimozione dei fini naturali; la velocità periferica regolabile per una precisa pezzatura del prodotto finale.

Dettagli sgrossatore Lo sgrossatore Sandvik QE341 è ultra resistente e in grado di gestire il materiale più ostico. È caratterizzato da un’ampia tramoggia, dal box di vagliatura con 9 mm di gittata a più di 1.000 giri/min e dal nastro trasportatore del sopravaglio che garantisce un flusso di materiale senza problemi. Tra i plus: un’elevata capacità di impilaggio, grazie ai nastri trasportatori che possono essere regolati idraulicamente in modo da alimentare direttamente un cono o una macchina primaria; l’alimentatore con velocità regolabile; il radiocomando di serie sia per lo spostamento che per l’alimentazione; le piattaforme di manutenzione a ripiegamento idraulico per agevolare gli interventi; il pannello comandi contrassegnati con colori diversi e con avvio e stop one-touch.

84 Costruzioni settembre 2014


&Demolizione

Riciclaggio PIÙ PRODOTTI Altro modello di punta della Gamma Premium è il vaglio Doublescreen a tre piani QA451. Dotato di due box di vagliatura in linea, è stato progettato per funzionare in un circuito chiuso con i frantumatori mobili a marchio Sandvik. Il nastro trasportatore del materiale sopravaglio può essere diretto sulla tramoggia di un frantoio per ricircolare il materiale e ottenere così tre pezzature finite. L’ampia area di vagliatura permette elevate capacità di produzione. Da segnalare il pannello di controllo con avvio sequenziale, le passerelle a ripiegamento idraulico per agevolare la manutenzione e il radiocomando di serie per una maggiore sicurezza.

Il vaglio Doublescreen a tre piani QA451 è dotato di due box di vagliatura in linea e assicura un elevato controllo. Progettato per lavorare a costi operativi contenuti, è in grado di garantire una notevole capacità di produzione grazie all’ampia area di vagliatura.

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I MPIANTI MOBILI

I N SOLITARIA O IN COMBINATA Come anticipato, l’edizione 2014 del Sandvik Construction Seminar ha focalizzato l’attenzione sugli impianti mobili della Gamma Premium, tutti compatibili tra loro: possono essere quindi usati sia in combinazione, sia in modo autonomo, per produrre vari tipi di frazioni di prodotto. Oltre ai modelli presentati in queste pagine, la gamma comprende anche il mulino a urto QI341 Prisec, frantoi a mascelle (QJ241, QJ331, QJ341), frantoi a cono (QH331, QH440, QS331 e QS441), vagli mobili (QA340 Doublescreen, QA440 Doublescreen, QA140, QA331) e sgrossatori mobili (QE141 e QE440).

www.sandvik.com

VAGLIO QA451 Box di vagliatura Motore Lunghezza di trasporto Larghezza di trasporto Altezza di trasporto Peso

6 x 1,5 m C4.4, 75 kW 18,37 m 3,20 m 3,55 m 34.000 kg


&Demolizione

Riciclaggio FRANTOIO A URTO QI441 Dotazioni Bocca d’alimentazione Dimensioni ottimali di aliment. Motore Lunghezza di trasporto Larghezza di trasporto Altezza di trasporto Peso Peso (con vaglio appeso)

Mulino a urto CI421 Prisec Sandvik 1.360 x 790 mm fino a 700 mm C13 Acert, 328 kW 15,67 m 3m 3,60 m 48.595 kg 62.400 kg

Lo sgrossatore QE341 è dotato di ampia tramoggia. Il box di vagliatura e il nastro trasportatore del sopravaglio garantiscono un flusso di materiale notevole. Le sue caratteristiche costruttive lo rendono ideale per la sgrossatura mobile.

SGROSSATORE QE341 Box di vagliatura Motore Lunghezza di trasporto Larghezza di trasporto Altezza di trasporto Peso

5 x 1,5 m C4.4, 75 kW 14,84 m 3m 3,40 m 29.770 kg

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All’avanguardia tecnologica dal 1964

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Riqualificazione

Pompe autocarrate

Messa in opera

Martelli demolitori Casseforme

Marmo

Additivi

Coltivazione Estrazione Slump

Spritz

Vagli

Cementi Sicurezza

98 104

Impianti mobili La soluzione Kimera per la produzione di calcestruzzo piĂš versatile in ogni cantiere

Pale gommate Serie M nel segno di Caterpillar, alla prova in cava di tecnologia, produttivitĂ e (bassi) consumi


L’ISTITUTO I NFORMA

LA GRANDE BELLEZZA di una materia al servizio dell’etica UN’INSTALLAZIONE DI SETTE METRI PER LA GRANDE PERSONALE DI GAETANO PESCE A ROMA TESTIMONIA TUTTO IL VALORE DI UNA COLLABORAZIONE RIUSCITA TRA TECNOLOGIA, DESIGN E “ARTE MORALE”

90 Costruzioni settembre 2014

volte il contributo della ricerca e dell’eccellenza professionale non va solo a beneficio del progresso industriale. L’eccellenza può declinarsi anche a vantaggio della bellezza che ci circonda contribuendo al suo mantenimento nel corso dei secoli e soprattutto alla sua creazione definitiva e assoluta. L’allestimento della mostra personale

A

antologica di Gaetano Pesce (Il tempo della diversità), visitabile dal 26 giugno al 5 ottobre prossimo negli spazi del MAXXI di Roma (il Museo nazionale delle Arti del XXI secolo), è una testimonianza di questo connubio tra arte e ricerca. La personale antologica e concettuale dedicata a uno dei più grandi designer internazionali del nostro tempo ha fat-


I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo

to da maieuta all’incontro tra il creatore di forme immortali per la nostra quotidianità e un innovatore della tecnologia riferita ai materiali da costruzione come Silvio Cocco, presidente dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo (IIC). Sulla piazza esterna del MAXXI, Pesce ha concepito l’installazione di un’opera-oggetto simbolo della sua produzione artistica, la poltrona UP5&6 che riproduce una sagoma di donna dalle suggestioni misteriche, e ha deciso di commissionarne una riproduzione alta sette metri alla visione geniale dell’architetto Renzo Costa che attraverso lo Studio Costa Progettazioni ha progettato, curato e coordinato l’installazione del grande manufatto collocato all’ingresso del MAXXI. Renzo Costa si è avvalso, durante le varie fasi della realizzazione, di alcuni partner che da tempo compon-

gono un gruppo d’eccellenza per la definizione dei suoi progetti più prestigiosi e complessi: la società Cross Design, specialista primaria in allestimenti e interiors di pregio, e la Tenso Floor di Renate (MB), avanzata realtà tecnologica nel campo delle pavimentazioni industriali in postensione e parte del gruppo Tekna Chem fondato da Silvio Cocco. Alla maxi-installazione concepita dall’architetto Renzo Costa per l’opera di Gaetano Pesce, i tecnici di Tenso Floor hanno applicato uno speciale rivestimento di finitura in resina epossidica. La forma di donna creata da Gaetano Pesce in forma di seduta simbolica è divenuta un po’ il suo marchio di fabbrica, l’effigie ieratica di una denuncia perpetua contro la violenza e la sopraffazione sulla donna. All’interno della struttura monstre dedicata alla UP5&6, quindi, è stato creato il

I.I.C. - via Sirtori, ZI - 20838 Renate (MB) - tel. 0362 918516 email iic@istic.it - www.istic.it

settembre 2014 Costruzioni 91


L’ISTITUTO I NFORMA

Riconoscersi nella materia delle idee: è questa la magia dell’incontro tra ‘irregolari’ nel segno dell’autentica creatività Silvio Cocco (per Gaetano Pesce e Renzo Costa)

luogo-simbolo di una lotta contro le regole non scritte che in molti Paesi del mondo ancora costringono il ruolo femminile in una condizione di inferiorità e degrado. No speciale tributo è dedicato inoltre a Malala Yousafzai, studentessa diciassettenne perseguitata e scampata alla morte per mano degli integralisti, diventata in seguito coraggiosa attivista nel Pakistan e “ambasciatrice” internazionale dell’emancipazione di tutte le donne.

92 Costruzioni settembre 2014

Il significato di questa scelta di allestimento si può evincere dalle parole stesse del Maestro, che descrive una scelta di impegno civile: “Le sembianze di questa seduta sono quelle di un corpo femminile al quale è legato con una catena un pouf, che ne rende più comodo l’utilizzo. Nel caso della mostra di Roma, questo oggetto è stato ingrandito fino a 7 m di altezza con la possibilità per gli spettatori di entrarvi e scoprire un’atmosfera ‘di prigione’: su più

di 40 monitor si potranno leggere delle domande sulla condizione della donna nel mondo. Nella palla di circa 4 m di diametro sarà proiettato un film su Malala che nel 2013 ha tenuto un discorso storico alle Nazioni Unite, a New York, sul diritto delle donne di essere istruite alla pari degli uomini”. L’installazione che chiude la personale di Gaetano Pesce è costituita dalla Stanza del Tempo, ideata dal maestro per il museo MAXXI e completamente rivestita da pannelli trattati con resina Frozen Ice per simulare perfettamente la sostanza del ghiaccio. Si tratta di un’area in cui il visitatore può ricavare uno spazio di meditazione personale veicolato dal suono delle gocce d’acqua che cadono dall’enorme blocco di ghiaccio collocato sulla parete


Silvio Cocco Presidente I.I.C.

I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo

Valeria Campioni Vice presidente I.I.C.

Massimiliano Frassoni Chimico

Roberto Dalla Francesca Chimico

Luciano Cocco Geometra

Angelo Comendulli Geometra

di fondo e scolpito dall’architetto Renzo Costa, a simulare lo scorrere inesorabile del tempo. “Lo stimolo autenticamente creativo deriva sempre dall’incontro tra irregolari che si riconoscono uno nell’altro. Solo così si crea l’alchimia proficua per realizzare le cose più belle”, riflette Silvio Cocco nel considerare il successo di un’impresa che molto ha osato nell’osmosi tra l’empireo concettuale e lo spazio fisico. “Le difficoltà affrontate per consolidare e rendere fruibile una struttura di grandi dimensioni dal design inusuale ha costituito una sfida al contempo tecnologica e intellettuale. L’impiego dei nostri intonaci epossidici ha definito senza dubbio la pietra d’angolo per le strutture di supporto alla poltrona iperdimensionata UP5&6 di

Gaetano Pesce, prima dell’applicazione dei materiali in polistirolo e del poliuretano elasticizzato nei rivestimenti esterni e nelle varie sezioni di interiors del fabbricato”. Lo stesso amore per la materia e per la sua ri-creazione ha insediato quel “limbo di affinità” tra Gaetano Pesce, Renzo Costa e Silvio Cocco foriero del mirabile risultato che oggi il pubblico del Museo può ammirare con gli strumenti della libertà e dell’intelligenza: la celebrazione morale di un’estetica ricca di sostanza e di contenuti. Una celebrazione alla quale l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo ha conferito il valore aggiunto della verità materica che ha la capacità di sostenere il nucleo prezioso e incommensurabile di un’idea poetica.

Sheraz Khalid Geometra

Giuseppe Esposito Geometra

Gennaro Di Biccari Ingegnere

Andrea Garoia Geologo


I N COLLABORAZIONE...

EDIFICI ALTI per una materia viva L’ORIZZONTE DELL’URBANISTICA MODERNA VEDE IL CALCESTRUZZO IN PRIMO PIANO NELLE OPERE VERTICALI PIÙ AMBIZIOSE.

DAI GRATTACIELI DI DUBAI ALL’ESEMPIO DI MILANO

ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio

Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it

94 Costruzioni settembre 2014

l 17 luglio scorso si è svolto un nuovo appuntamento all'interno del ciclo dei focus group organizzati dall'Atecap, in questa occasione interamente dedicato agli edifici alti. Prestigioso relatore del workshop è stato il professor Franco Mola, docente di Teoria e Tecnica delle Costruzioni in Calcestruzzo Armato e Calcestruzzo Armato Precompresso presso il Politecnico di Milano (Dipartimento di Ingegneria Strutturale). Gli uffici dell'Atecap hanno così ospitato per due ore di assoluto interesse una disamina che ha portato la riflessione su nuovi possibili spazi di mercato. "Il calcestruzzo è il futuro degli edifici alti", questa la considerazione del professor Mola; una suggestione che ha aperto, accompagnato e chiuso l'intera mattinata del convegno. Il professor Mola con grande passione ha condiviso con i presenti un pregevole excursus storico sulle costruzioni di edifici alti, ribadendo il concetto "relativo" di edificio alto e seguendo, lungo le principali decadi dalla fine dell'Ottocento a oggi, le trasformazioni che la progettazione, costruzione e scelta del materiale hanno vissuto all'interno delle più grandi metropoli mondiali. Gli esempi più citati hanno riguardato le città di New York e Dubai, con i loro rispettivi record di costruzione, fino a concentrare l'attenzione sulla storia italiana delle edificazioni verso l'alto che prende avvio dall'esperienza del grattacielo Pirelli, registrato negli anni Sessanta come l'opera più alta al mondo realizzata interamente in calcestruzzo armato. Scivolando nei territori più squisitamente relativi al materiale principe per gli edifici alti, è stato più volte ricordato che il calcestruzzo è un materiale "vivo" necessario per la "muscolatura" di questa tipologia di opere. Da qui le caratteristiche vincenti del calcestruzzo nei confronti dell'acciaio: mentre è possibile progettare e realizzare un'opera interamente in calcestruzzo, al contrario non è pensabile una stessa opera interamente in acciaio. Un altro elemento vantaggioso del calcestruzzo rispetto all'acciaio è inoltre il suo costo inferiore. È stato anche ricordato come la città di Milano, nell'arco degli ultimi 10 anni, abbia cambiato volto grazie a edifici come Palazzo Lombardia e il Bosco Verticale, nella cui opera il calcestruzzo diventa "friendly" per un risultato di assoluta armonia sotto il profilo urbanistico. Altri elementi di rilievo, emersi dall'agile trattazione del professor Mola, hanno riguardato il pompaggio del calcestruzzo che, unitamente al salto tecnologico vissuto dal materiale dagli anni Ottanta a oggi, permette di eseguire getti fino ad altezze di mille metri. Ecco la ragione del monito fondamentale circa l'imprescindibile collaborazione tra gli operatori coinvolti, perché "il progetto del materiale è un atto sinergico tra tecnologi e strutturisti. Il progettista è lo scienziato che studia al dettaglio l'opera e chi getta il calcestruzzo l'artista che può darne vita".

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NEWS

&Calcestruzzo

Cave

Prémière a Carrara a novità è arrivata nel contesto migliore per essere valorizzata al suo massimo grado. Il primo autocarro Scania 8x8 Euro 6 (implementato con tecnologia EGR e SCR) che approda al mercato italiano è stato acquistato dalla società di Carrara Andrei Mario & C., realtà autorevole nei servizi di trasporto dei blocchi di marmo. Il modello da 450 CV e 13 litri G450CB8x8EHZ “è stato sviluppato sulla base delle esigenze specifiche del cliente”, come dichiara Paolo Carri, direttore Marketing di Italscania, “contemplando le esigenze di impiego estremo come quelle del trasporto eccezionale dei blocchi di marmo”. Sulle Alpi Apuane si passa dall'asfalto alle

L

valutate dai progettisti SCANIA per un allestimento concept su misura per l’impresa. A garantire prestazioni eccellenti con un occhio attento all’ambiente è il già menzionato motore da 450 CV 13 litri Euro 6 con tecnologia EGR e SCR,

L’avanguardia nei dispositivi di supporto alle fondazioni speciali rappresenta la natura imprenditoriale di un’azienda come Novatek. Lo specialista di Bosco Chiesanuova (VR) ha brevettato il sistema Lift Pile costituito da un micropalo a pressione in acciaio rullato e da un dispositivo di precarica regolabile. Questa nuova tecnologia permette di sollevare e consolidare le strutture inclinate o cedute trasferendo il peso del fabbricato a strati di terreno più profondi e resistenti. Una dedica esemplare, consigliata da Novatek, alla sicurezza degli edifici scolastici.

96 Costruzioni settembre 2014

www.marmomacc.it

Il micropalo rialza la sicurezza

www.novatek.it

salite più impervie. Soste prestabilite, curve sposte, strade strette tagliate lungo le coste dei pendii e piazzole per gli incroci: sono alcune delle variabili

abbinato a un cambio 12+2 rapporti con Overdrive. La coppia si dimostra ancora una volta valore aggiunto della casa svedese, registrando 2.350 Nm tra i 1.000 ÷13.000 giri/min, uno dei migliori rapporti coppia potenza sul mercato. Robusto nel telaio rinforzato e pronto in ogni dettaglio alla sfida in cava. www.scania.it

Marmo italiano, la luce del mercato Dall’alveo di Marmomacc scorre la linfa del riscatto per la pietra naturale made in Italy. I 1.502 espositori provenienti da 57 paesi testimoniano un interesse di mercato che non riguarda solo l’export di materiali finiti ma anche le tecnologie e le macchine di lavorazione, che hanno fatto rilevare un sopralzo delle vendite nel settore per 969 milioni di euro (+10,5%). Le destinazioni che trainano l’exploit compongono una triade proficua che comprende Emirati Arabi, Russia e Cina. A Marmomacc la testimonianza internazionale porta il testimone di 45 delgazioni commerciali da tutto il mondo.


Il valore ambiente

a nuova strategia sullo sviluppo sostenibile si chiama Holcim Sustainable Development Ambition 2030 e riguarda la conferma di un impegno assiduo per la sostenibilità ambientale, con l’applicazione delle più avanzate linee guida a

L

livello internazionale. La volontà del gruppo HOLCIM, dichiarata nelle recenti direttive di investimento, è quella di riuscire a diventare il fornitore preferito per le soluzioni di sostenibilità indotte dal settore della produzione di materiali,

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facendo fronte alle sfide legate all’impronta di carbonio lungo il ciclo di vita delle costruzioni, alla conservazione delle risorse e, di conseguenza, alla generazione di valore per la società. Holcim ha sviluppato anni fa una metodologia per l’analisi

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della materialità: un sistema studiato in modo precipuo per assicurare che rischi e opportunità rilevanti del ciclo produttivo siano integrati in un vasto sistema di gestione anche economica dei rischi di business. www.holcim.it

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I MPIANTI MOBILI

Una “terna mobile” Gli impianti Kimera K55 e K70 e la più recente K Small prevedono un sistema di pesatura per inerti e cemento composto da celle di carico. Le celle, in continuo, controllano il flusso in entrata nel miscelatore calibrando istantaneamente i materiali immessi. La precisione assoluta di questo sistema assicura la ripetibilità della ricetta e garantisce l’alta qualità del calcestruzzo prodotto.Tutti i tre modelli Kimera 55, 70 e Small comprendono essenzialmente gli stessi componenti: una tramoggia principale per gli inerti, un silos per il cemento (3 t per la 55, 4,2 t per la 70, 1,5 t per la Small) e il gruppo dei serbatoi dell’acqua disposto sul lato sinistro dell’impianto. La produzione è controllata da un sistema di gestione elettronico.

“CONCRETA” per ogni situazione DI ALBERTO FINOTTO

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MISCEL... AZIONE! La doppia coclea prevista per il sistema di miscelazione di Kimera assicura una resa perfettamente omogenea del calcestruzzo. La seconda coclea direzionale è in grado di ruotare in senso orizzontale per quasi 270° e verticalmente (con sistema idraulico) di 20° rispetto al piano orizzontale. L’altezza massima di scarico è di 1,75 m. Cinque motori idraulici funzionano simultaneamente: due per i miscelatori a velocità costante; gli altri tre dedicati a inerte, cemento e acqua, con velocità variabile e indipendenti dal tipo di produzione e dalle quantità impostate dall’operatore.

UNA MACCHINA PER LA PRODUZIONE DI CALCESTRUZZO IN CANTIERE CHE SIA DEL TUTTO MOBILE E INDIPENDENTE NON È FACILE DA TROVARE. OGGI INVECE QUESTA... KIMERA È DIVENTATA REALTÀ! e le intuizioni più illuminanti rispondono a un carattere necessario di mobilità, allora gli impianti di betonaggio in continuo Kimera costituiscono la prova concreta di un’idea vincente. L’idea è quella di poter produrre e fornire calcestruzzo, misti cementati e malte attraverso moduli “all in one” installabili su autocarri, rimorchi, carri ferroviari o qualsiasi altra struttura in grado di assicurare un’assoluta mobilità negi ambiti di cantiere. Per capire fino in fondo l’utilità di questa intuizione, dobbiamo pensare a

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un’attrezzatura completa che trasporti in modo separato inerti, cemento, acqua e additivi, miscelandoli all’occorrenza, immediatamente e in qualsiasi momento se ne verifichi un’esigenza di fornitura. Non solo non occorre che un’autobetoniera porti il calcestruzzo in cantiere ma in virtù della sua particolare struttura e del suo principio funzionale Kimera elimina i tempi di allestimento a terra dell’impianto. Con la possibilità di fornire calcestruzzo di alta qualità a più cantieri vicini nella stessa giornata di lavoro. RST

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I MPIANTI MOBILI

Gli impianti Kimera permettono di realizzare diverse miscele che comprendono, tra le altre, calcestruzzo, misti cementati, malte, calcestruzzi alleggeriti. Sotto questo profilo quindi, Kimera è una modulo utile per l’impresa che lavora in ambiti diversi di intervento, dagli edifici civili e industriali ai lavori stradali e alle manutenzioni in galleria. Il sistema è dotato di tre celle di carico per la pesatura del cemento (dei componenti più il silo, dopo averne impostata la tara). Il ciclo produttivo della miscela viene controllato in base alla diminuzione progressiva del peso dei componenti secondo le quantità corrette impostate in precedenza, seguendo l’aumento o la diminuzione di velocità della coclea del cemento. Lo stesso meccanismo riguarda il sistema di pesatura dell’inerte, che si avvale di un sensore che consente la “ lettura” di velocità del nastro in tempo reale.

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&Calcestruzzo

Cave SELEZIONE ELETTRONICA Le dinamiche di funzionamento della macchina sono gestite attraverso il pannello di controllo con schermo LCD oppure con il radiocomando multifunzione (che è fondamentale anche come dispositivo di emergenza in caso di necessità operative particolari). Dal display del sistema elettronico si accede alla pagina Home; l’operatore imposta quindi la ricetta di produzione, cambiandone i parametri a seconda delle esigenze. La quantità di calcestruzzo da produrre può essere impostata con divisioni di 0,1 m3. La quantità dei materiali della ricetta (sempre riferite a 1 m3 di prodotto reso, non vibrato) si possono impostare in litri/m3 per acqua e ad3 ditivi e in kg/m per il cemento e i due materiali inerti. Le veloci-

tà di produzione varia di 5 m3/h. Le velocità massime sono di 25 m3/h per il modello Small, di 55 m3/h per la K55 e di 70 m3/h per la K70.

PLURICANTIERE! L’importanza di un impianto mobile avanzato tecnologicamente come quello di Kimera è evidente se pensiamo a un’impresa di costruzioni che deve lavorare contemporaneamente in tre o quattro cantieri dislocati nel raggio di 20-30 km l’uno dall’altro, nei quali si ha bisogno quasi sempre di quantità misurate di calcestruzzo. Con Kimera, l’operatore può caricare la macchina al mattino, programmare le forniture ai vari siti di lavorazione e fornire quote calibrate di materiale con ricette specifiche per ogni cantiere in lavorazione. Il risparmio economico (e, ancora, di tempo), è evidente sotto ogni aspetto pratico.

ECONOMIA “VERSATILE” A PROVA DI SCELTA Riprendendo il discorso sulla quantità precisa di calcestruzzo che serve per fornire un piccolo cantiere (a volte anche per soli 0,1 m3), va sottolineato il fatto che Kimera può effettuare diverse produzioni, anche a intervalli di tempo molto dilazionati l’uno dall’altro, senza la necessità di dover essere

ricaricata e con la prerogativa di poter servire cantieri diversi anche a distanze ragguardevoli tra loro. Gli impianti Kimera sono in grado di effettuare produzioni in continuo fino a 70 m3/h e hanno mutato decisamento lo scenario attuale dei piccoli impianti mobili da cantiere. Con la tecnologia Kimera si possono realizzare le più diverse miscele; oltre al calcestruzzo, misti cementati, malte, calcestruzzi alleggeriti e altro ancora, in simbiosi con le varie tipologie di intervento che coinvolgono gli edifici civili e industriali, i lavori stradali e le manutenzioni in galleria.

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I MPIANTI MOBILI IL RICICLO DELLE OPPORTUNITÀ La possibilità di allestire Kimera con dei “kit-additivi” (dedicati a sostanze liquide per qualsiasi tipo di fludificante), oppure con una pompa per emulsioni bituminose, si incrementano decisamente le opportunità di intervento. Nei paesi a industrializzazione avanzata, ad esempio, il recupero del materiale fresato che deriva dalle manutenzioni stradali è diventato un problema sensibile. Con una pompa per emulsioni bituminose e un’opportuna modifica del software, si può implementare sull’impianto

di Kimera la produzione di asfalti a freddo, abbattendo decisamente i costi di smaltimento del fresato e realizzando un ulteriore risparmio sull’acquisto di materiale inerte vergine da impiegare nelle lavorazioni. Una nota che riguarda ogni produzione realizzata con Kimera include la possibilità di un’archiviazione storica estesa. I modelli K55 e K70 sono equipaggiati di serie con un’uscita USB che permette di scaricare le ultime 200 produzioni. Sul modello Small, invece, il dispositivo è opzionale.

U N MOTORE IN PIÙ PER LA LIBERTÀ (D’USO)

Nuova sede per nuove sfide

La necessità di avere a disposizione la maggior autonomia possibile in cantiere ha indotto i progettisti di Kimera a prevedere la dotazione di un motore ausiliario (un modulo FPT) che svincola il funzionamento del sistema di betonaggio dalla propulsione dell’autocarro; quindi, l’impianto può essere scarrato dal veicolo sul quale è installato per un utile impiego in situ. Così l’impresa - mentre Kimera fornisce regolarmente l’area di cantiere, poniamo, per 5-6 giorni - può allestire lo stesso camion 8x4 con altre tipologie di attrezzature, ottimizzando l’investimento e realizzando la più utile economia di risorse, tempistiche operative e logistica di intervento.

L’attività legata a Kimera ha comportato da parte della società modenese (nata nel 2009 come parte strategica del gruppo Socage) un importante investimento produttivo e logistico con la creazione (recentissima: l’attività è partita il 3 di giugno) di una nuova sede-quartier generale a Sozzigalli di Soliera (MO) che comprende gli uffici amministrativi-commerciali e lo stabilimento per l’assemblaggio e il collaudo delle macchine. La struttura coperta, di circa 1.000 m2, sarà adibita anche al servizio di assistenza per tutti i sistemi di betonaggio mobile Kimera e all’allestimento e collaudo delle piattaforme aeree Socage di categoria 3,5 t (patente B).

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PALE GOMMATE

ARRIVA

la M generation

L’accesso in cabina è ancora più sicuro. Grazie all’apertura a pulsante remota disponibile a richiesta la porta si apre da terra e l’operatore sale a bordo mantenendo sempre 3 punti di sostegno. Un nuovo display touchscreen multifunzione a colori (a sinistra) semplifica l'interfaccia tra operatore e macchina permettendo inoltre di vedere la telecamera posteriore.

er ora le abbiamo viste solo sulla moquette dello stand Caterpillar a Conexpo, ma i clienti europei più affezionati al marchio americano hanno già avuto modo di provarle al centro Cat di Malaga, in Spagna. Stiamo parlando delle nuove pale gommate Serie M che CGT ha presentato in Italia durante i 4 eventi-dimostrazione organizzati per festeggiare gli 80 anni d’attività dell’azienda. La Casa americana dà prova di forza aumentando il numero dei modelli offerti, senza cadere in razionalizzazioni della gamma tipiche dei tempi che stiamo vivendo. Le nuove macchine hanno strutture totalmente nuove e di fatto sono evoluzione degli apprezzati modelli Serie K. Alle 966K, 966K XE, 972K e 980K declinate M, si aggiungono la 972M XE e la nuovissima 982M che si inserisce tra la 980M e la 988K. Le nuove XE e la 982 sono disponibili con configurazioni Aggregates Handler. RST

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&Calcestruzzo

Cave

DOPO 85.000 ORE DI PROVE E CONFRONTO CON CLIENTI AMERICANI ED EUROPEI, CAT LANCIA LE PRIME SERIE M MEDIE. ALLE ATTUALI K SI AGGIUNGONO LA 972M IN VERSIONE XE E LA 982M DI MATTHIEU COLOMBO

Consumano dal 10% al 25% in meno Per le nuove Serie M Cat annuncia consumi inferiori del 10% se raffrontati agli attuali modelli K. Per i modelli XE, con la trasmissione a variazione continua, il costruttore dichiara un risparmio medio di carburante del 25%. Quest’ultimo dato è lo stesso che Cat ha dichiarato per anni quale differenza tra la 966K e la 966K XE. Sta di fatto che passando da una 966K ad una 966M XE il risparmio diventa da primato. Con l’introduzione delle pale gommate Serie M, inoltre, è ora disponibile anche la 972 XE. In passato abbiamo descritto più volte la trasmissione CVT di Cat ma cogliamo l’occasione per ricordare che questa permette di lavorare con un regime motore massimo di soli 1.600 giri/min con benefici anche sulla rumorisità.


PALE GOMMATE

SCEGLIETELE CON LA TRASMISSIONE CVT Le nuove M non sono delle K con in più il serbatoio Urea ed un bellissimo monitor touchscreen in cabina. Difficile spiegarlo in poche righe. Dati alla mano si nota come tutto sia cambiato, a partire dalle misure essenziali come il passo per arrivare all’idraulica. Gli impianti idraulici delle 966M, 966M XE, 972M e 972M XE hanno ad esempio subito significative modifiche di layout e miglioramenti. Il distributore principale è

UREA E SONO STAGE IV Le nuove pale 966M, 966M XE, 972M e 972M XE hanno sempre i sei cilindri Cat C9.3 Acert, ma in versione Stage IV. Rispetto ai modelli K con Doc e Dpf, ora è attivo anche un sistema di catalisi selettiva per iniezione allo scarico di urea. La profonda integrazione di questi sistemi consente emissioni ridotte all’osso, prestazioni migliorate e consumi inferiori alle Serie K. Il nuovo Vision Link consente di accedere ai dati operativi della macchina, tra cui consumo totale di combustibile, media del consumo, tempo totale al minimo e consumo di combustibile al minimo, ore totali di funzionamento e vari altri dati della macchina. È inoltre disponibile la App Caterpillar Production Measurement utilizzabile con il display touchscreen.

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ora monoblocco per ridurre il peso e diminuire del 40% i punti che possono generare perdite. Ora sia la terza sia la quarta funzione idraulica ausiliaria sono disponibili su richiesta e possono essere aggiunte facilmente sia in produzione sia dai concessionari. Tutti questi modelli hanno di serie il blocco manuale del differenziale anteriore al 100%, ma a richiesta è disponibile il blocco automantico anteriore e posteriore.


&Calcestruzzo

Cave

© Costruzioni

Anche con trasmissione CVT Caterpillar Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore

Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR Tratt. gas scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Trasmissione Marce Velocità traslazione Differenziali Freni Pneumatici Passo Carreggiata Articolazione R. sterzo alla benna Cinematismo benna Max alt. perno b. Forza di strappo Larghezza benna Lunghezza max Altezza trasporto Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema idraulico

966M (XE) 4,2 14668 23,22 206 (222) Cat mod. C9.3 ACERT l 9,3 N° 6 mm 115 x 149 rpm 1700 (1600) m/s 8,44 N° 4 conv. CR N° 4 electr. ext. SCR + DPF p.inj. turbo after var l/min 360 Full LS pos press. comp. elettr. Mpa 31 Power Shift (CVT) N° 4 + 4 (infinite) km/h 40,8 conv. 4 oil disc 26.5x25 m 3,55 m 2,23 ° 37 m 7,7 Z m 4,23 daN 17300 m 3,27 m 8,75 m 3,55 Ah 2 x 1400CCA A 145 l 313 l nd/125 m3 kg ton kW

972M (XE) 4,4 16164 24,89 223 (232) Cat C9.3 ACERT 9,3 6 115 x 149 1700 (1600) 8,44 4 conv. CR 4 electr. ext. SCR + DPF p.inj. turbo after var 360 Full LS pos press. comp. elettr. 31 Power Shift (CVT) 4 + 4 (infinite) 40,8 conv. 4 oil disc 26.5x25 3,55 2,23 37 7,7 Z 4,46 19600 3,27 9,31 3,55 2 x 1400CCA 145 313 nd/125

Come sulla precedente 966K, le nuove pale gommate medie di Cat hanno il Joystick Steering di serie. Questo perché il costruttore ha testato come la produttività garantita da questa tecnologia sia superiore. Tuttavia, a richiesta, è sempre disponibile il classico sterzo. Ma in futuro una Serie M con il “vecchio” volante sarà meno appetibile sul mercato dell’usato.

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PALE GOMMATE

SONO UN PASSO AVANTI Per la 980 di generazione M e la nuovissima 982M valgono tutte le migliorie descritte per le 966M e 972M sia a livello di cabina e allestimento sia per quanto riguarda il layout idraulico. Il motore, ovviamente è ben diverso. Si passa dal sei cilindri C9.3 Acert ad un ben più grande C13 Acert che per passare dallo Stage IIIB allo Stage IV abbandona gli iniettori Meui in favore di un common rail di ultima generazione. Ovviamente, anche in questo caso è introdotta la selezione

catalitica riduttiva con iniezione di urea allo scarico per abbattere gli NOx. Anche nel caso della 980M Cat annuncia un calo del consumo carburante del 10% ottenuto grazie al nuovo motore, all’idraulica più efficiente e all’adozione di nuovi assali ad attrito ridotto degli ingranaggi conici. La superficie vetrata in cabina è aumentata e il livello acustico in cabina è sceso a 72 dB(A). Entrambi i modelli hanno di serie il Vision Link per monitorare, gestire e migliorare la produttività.

LA NUOVISSIMA 982M PUNTA UNA NUOVA NICCHIA La 982M non è banalmente una 980M maggiorata di zavorra per montare benne più grandi. Basti dire, ad esempio, che al nuovo C13 common rail è accoppiata una trasmissione di categoria superiore alla sorella minore o che i due semi telai sono rinforzati anche per ottimizzare la ripartizione dei pesi in condizioni operative. Come si può notare dalla tabella comparativa a de-

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stra, il peso operativo della 982M è di ben 5,5 t superiore e il carico di ribaltamento su gomme alla massima articolazione è superiore di circa 1.500 kg. Quanto basta per passare da una benna “general purpose” consigliata di 5,4 m3 ad una da ben 6,1 m3. Come per la 980, la 982 introduce un Eco Mode adattivo che regola la coppia motrice in base all’applicazione effettiva in tempo reale.


&Calcestruzzo

Cave

Si aggiunge la 982M Caterpillar Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR Tratt. gas scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Trasmissione Marce Velocità traslazione Differenziali Freni Pneumatici Passo Carreggiata Articolazione R. sterzo alla benna Cinematismo benna Max alt. perno benna Forza di strappo Larghezza benna Lunghezza max Altezza trasporto Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema idraulico

980M 5,4 19565 30,09 288 Cat mod. C13 ACERT l 12,5 N° 6 mm 130 x 157 rpm 1700 m/s 8,90 N° 4 Head cams CR N° 3 electr. ext. SCR + DPF p.inj. turbo after var l/min 445 Full LS pos press. comp. elettr. Mpa 31 Power Shift N° 4+4 km/h 40 conv. 4 oil disc 29.5x25 m 3,8 m 9,44 ° 37 m 8,04 2Z m 4,54 daN 22400 m 3,53 m 9,49 m 3,81 Ah 4 x 1000CCA A 150 l 441 l nd/180 m3 kg ton kW

982M 6,1 21080 35563 292 Cat C13 ACERT 12,5 6 130 x 157 1700 8,90 4 Head cams CR 3 electr. ext. SCR + DPF p.inj. turbo after var 445 Full LS pos press. comp. elettr. 31 Power Shift 4+4 37,5 conv. 4 oil disc 29.5x25 3,7 2,54 37 8,04 2Z 4,74 26000 3,66 10,17 3,81 4 x 1000CCA 150 441 nd/180

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Gru cingolate La grande Terex Demag CC 2400-1 solleva due gru d’acciaieria da 400 t

Piattaforme aeree La nuova HA16RTJ alla prova della flessibilità nei cantieri di costruzione off-road


NEWS

&Noleggio

Sollevamento

L’acciaio prende il volo

come la gru cingolata CC 2400-1 Terex Demag. Il cantiere era quello costituito dall’acciaieria tedesca Salzgitter Flachstahl, dove la dismissione di due gru per il trasporto delle bramme del peso di 400 t l’una, disassemblate in pezzi dalle 25 alle 105 t - ha

Opere verticali... all’asta La divisione della Linear Corporation ha fornito due modelli Skyjack di piattaforma aerea semovente verticale SJ 16 alla prestigiosa casa d’aste Bonhams di Londra, per destinarle ai delicati compiti di movimentazione degli oggetti e delle preziose opere d’arte che vengono presentate a un pubblico di clienti esigente e di alto livello. La vendita dei due modelli semoventi da 6,75 m è stata realizzata dal concessionario Rapid Platforms che ha convinto i responsabili della casa d’aste con le caratteristiche di velocità e precisione delle PLE.

ogni componente su 20 camion. La durata complessiva del sollevamento ha richiesto 15 giorni di lavoro, turni di 24 ore e un totale di 30 tiri in configurazione SWSL. www.terex.com

Nuovo timone a Luzzara www.skyjack.com

L’

impresa è di quelle che si possono definire di... “eccezionale amministrazione”. Almeno, quando la normalità applicata alla portata straordinaria di un heavy lifting può contare su uno strumento altrettanto eccezionale

richiesto tutta la forza di sollevamento impressa dal mastodontico modello tralicciato di casa TEREX, in forza alla flotta del fornitore di servizi per trasporti e movimentazioni industriali FrickeSchmidbauer Schwerlast. Ogni fase di sollevamento si è svolta per un’altezza massima di 38 m dal suolo e la difficoltà operativa del sito era costituita dalle dimensioni ristrette dell’area di movimentazione all’interno dell’acciaieria: solo 15 m per 22 m disponibili per l’allestimento della gru e per la messa in opera. Il montaggio della CC 24001 è stato preceduto dal trasporto in cantiere di

Il commiato dalla AiroTigieffe di Luzzara (RE) di Roberto Ferramola - dopo 30 anni passati alla guida di un’azienda che è diventata protagonista nazionale nel settore delle piattaforme aeree semoventi - ha lasciato il testimone di direttore generale delle vendite a Oscar Prigione, fedele braccio destro del patròn Tigieffe negli ultimi 16 anni di storia del marchio. Di recente, la società emiliana è stata acquisita dal gruppo cinese Jingcheng Heavy Industries (JCHI) ma la prosecuzione delle “nuove idee e strategie che possano contribuire a una continua espansione del marchio Airo a livello mondiale”, ha dichiarato Oscar Prigione, “sarà possibile grazie anche al forte sostegno finanziario voluto dalla nuova proprietà che si trova in perfetta sintonia con le linee guida seguite fino ad oggi dalla nostra società e con quelle già pianificate per il futuro”. L’incarico dell’azienda di Luzzara a Oscar Prigione è ufficiale dallo scorso 1° agosto.

www.airo.it

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Semoventi caput mundi na delle opere architettoniche più sensazionali del pianeta fa da sfondo alla sagoma di un ragno JLG X19J (a sinistra). Si tratta del Burj Khalifa, il più alto grattacielo al mondo con i suoi 828 metri collocati al centro di Dubai. La torre, progettata da Skidmore, Owings e Merril (già autori della Sears Tower a Chicago e della Freedom Tower a New York), è inserita in un complesso tutto all’insegna della grandezza. Ne fanno parte il Burj al Arab (il secondo albergo più alto del mondo) e il Dubai Mall, gigante assoluto dei centri commerciali planetari dove è impegnato attualmente il ragno JLG in una serie di lavori di manutenzione. La presenza di tre JLG 1850SJ è segnalata invece in un’altra grande opera da archistar (sopra): l’edificio-piattaforma di trasporto progettato da Calatrava servirà al trasferimento quotidiano verso il rinato World Trade Center di New York e la lower Manhattan attraverso un complesso sistema di collegamento per bus, linee di ferrovia e taxi. ww.jlg.com

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Noleggio Easy a 20 m

omandi elettroidraulici proporzionali intuitivi, disponibile con o senza cella di carico, già conforme alla norma EN 280:2013. È la carta d’identità della piattaforma autocarrata ZED 20.2 Easy di CTE, con una capacità di elevazione fino ai 20 m di altezza, per 9 m di sbraccio e fino a 300 kg di portata con cella di carico (senza cella di carico e cesto in alluminio, 200 kg; con cella di carico e cesto VTR, 250 kg). Il nuovo modello deriva dalla già nota e apprezzata piattaforma ZED 20.2 ma si differenzia per alcune caratteristiche implementate appositamente per le flotte di noleggio: la stabilizzazione è A+A, la larghezza massima del mezzo in transito è di 2.100 mm, la sovrastruttura è realizzata interamente in acciaio Docol SSAB di 2 mm di spessore con notevole risparmio di peso del PTT. La nuova ZED 20.2 Easy presenta inoltre un sensore di appoggio magnetico del braccio, un nuovo display nella cabina del camion e nuovi led di segnalazione degli stabilizzatori nei comandi a terra. Il lancio di questo nuovo modello sul mercato risponde alle esigenze che si presenteranno per le piattaforme autocarrate patente B al momento del passaggio da Euro 5 a Euro 6, con aumento di peso del PTT. Questo modello sarà disponibile sia in versione installata su autocarro, sia in pallet type per i mercati che richiedono questo tipo di fornitura. www.ctelift.com

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NEWS COLLEGATI E GUARDA IL VIDEO!

ForSte in movie utte le caratteristiche di performance e di opportunità di impiego della piattaforma DA320 forSte di SOCAGE sono evidenti nel video realizzato dalla casa modenese e disponibile in rete per l’attenzione di osservatori, clienti finali e

T

noleggiatori. La DA320 forSte è una piattaforma aerea contraddistinta dalla doppia articolazione della parte dinamica, installabile su diversi modelli di autocarro da 3,5 t (tra cui le versioni più adottate come Nissan Cabstar, Renault Maxity e Iveco Daily).

In grado di raggiungere un'altezza massima di lavoro di 20 m e uno sbraccio massimo di 9,5 m, questa PLE autocarrata ha una capacità massima di carico di 225 kg (due operatori più gli utensili di lavoro) senza limitazione per tutta l'area di intervento in quota. La rotazione della parte aerea è continua grazie a un sistema basato sulla ralla e

su una vite senza fine; la rotazione continua aumenta sensibilmente la produttività della macchina evitando tempi morti che sarebbero obbligatori nel caso di un necessario riposizionamento della PLE. La movimentazione del cestello in alluminio (delle dimensioni di 140 x 70 x 110 cm ) è di 90° + 90°. www.socage.it

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MARATONETA a prova di cantiere SI ADATTA PERFETTAMENTE ALLE APPLICAZIONI FUORISTRADA E AI SITI DI INTERVENTO PIÙ ANGUSTI.

LA PIATTAFORMA HA16 RTJ ELEVA LO STANDARD DELLA MULTIFUNZIONALITÀ DI

ALBERTO FINOTTO

I TRE VOLTI DELLA PRODUTTIVITÀ Con la nuova sigla HA16 RTJ Haulotte ha lanciato una gamma inedita che annovera tre modelli dalle caratteristiche di dotazione differenziate. La versione base HA16 RTJ prevede quattro ruote motrici, due ruote sterzanti e una rotazione del-

la torretta di 355°. Nella seconda versione HA16 RTJ O, alle caratteristiche tecniche già menzionate si aggiunge l’opzione dell’assale oscillante. Infine, nella HA16 RTJ PRO, il bagaglio delle dotazioni è ulteriormente incrementato dall’Active’Shield Bar, un dispositivo di sicurezza ausiliario, brevettato da Haulotte (e disponibile solo in Europa) che protegge l’operatore dal rischio di rimanere intrappolato in prossimità di barriere strutturali, con il rischio di ferirsi seriamente o di rimanere schiacciato. Sicurezza ed efficacia operativa sono il risultato di una progettazione che a seguito, passo dopo passo, i vari feedback degli utilizzatori.


&Noleggio

Sollevamento

a macchina che serve qui e ora e, soprattutto, sempre con la forza che occorre, anche nelle situazioni più impreviste ed eccezionalmente impegnative. Quanti operatori del lavoro in quota vorrebbero una piattaforma aerea così concreta, eclettica e polivalente? Oseremmo prevedere che, certamente, tutti la vorrebbero ma la disponibilità sul mercato attuale non è così scontata. Haulotte oggi dà il suo contributo importante a questo ideale proponendo la sorprendente HA16 RTJ, un modello semovente articolato in grado di offrire ai professionisti una robusta affidabiltà da 16 m di altezza operativa (con uno sbraccio utile di 8,3 m, unito a capacità di scavalcamento degli ostacoli dagli oltre 7,65 m). Il carattere deciso della nuova articolata Haulotte è corroborato da una notevole velocità di sollevamento (40 secondi per raggiungere la massima estensione) e dalla sensibile proporzionalità che incrementa le prerogative per l’operatore di movimenti in perfetta simultaneità e per operazioni sempre sicure. Anche off-road. RST

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Profilo polivalente La necessità più sentita dagli utilizzatori di piattaforme di lavoro elevabili, soprattutto dagli specialisti che impiegano modelli semoventi nel corso della propria attività, è quella di un’accessibilità che sia il più agile possibile negli ambiti di intervento urbani e industriali. Il progetto della piattaforma articolata HA16 RTJ segue questa esigenza grazie all’ottimo raggio di lavoro e all’idraulica di grande fluidità e precisione. La polivalenza della macchina comunque è evidente anche nelle applicazioni più severe in cantiere, in virtù dei 38 cm di altezza da terra, di pendenze superabili fino al 40% e delle quattro ruote motrici.

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PIATTAFORME AEREE

I plus previsti dall’ergonomia di manutenzione della piattaforma HA16 RTJ sono molteplici e tutti di notevole interesse. L’accesso diretto ai filtri olio e carburante, al controllo livello dell’olio, al serbatoio acqua del radiatore e all’alternatore costituisce testimonia una collocazione opportuna dei componenti a vantaggio dell’immediatezza di intervento Di particolare interesse, inoltre, il supporto motore estraibile che favorisce l’accesso alla batteria nell’evenienza di una sostituzione.

MASSIMA VERSATILITÀ Il dinamismo semovente della HA16 RTJ raggiunge il suo apice nella versione PRO, con le alternative di marcia a quattro o a due ruote sterzanti, più la sterzatura a granchio, selezionabili da un dispositivo dedicato e immediatamente identificabile sulla consolle di comando. La dotazione del differenziale antislittamento permanente è un valore aggiunto rimarcabile per la distribuzione uniforme della potenza propulsiva alle ruote. Per una trazione più efficace, l’operatore può disporre del blocco differenziale idraulico attivabile manualmente. L’assale oscillante (implementato sulle varianti O e PRO) contribuisce poi in senso decisivo al comfort e alla sicurezza della piattaforma in fase di trasferimento. Ulteriore dettaglio: i cilindri di sterzatura sono completamente protetti e collocati all’interno del telaio.


&Noleggio

Sollevamento LA GIUSTA PROPORZIONE Velocità reattiva con il jib elevato per la massima visibilità sull’area di lavoro. L’innovazione articolata impressa dalla HA16 RTJ al settore delle PLE semoventi è evidente nelle condizioni di operatività più complesse che si rivelano nei lavori a ridosso delle facciate oppure negli interventi che richiedono l’inserimento della piattaforma, con l’ausilio del jib, sotto le strutture degli edifici. La già citata simultaneità dei movimenti della macchina dimostra tutta la sua efficacia nella seconda sequenza pre-

vista dal sistema idraulico proporzionale con le fasi di rotazione torretta-sollevamento braccio-avanzamento del jib.

Stéphane Hubert Managing Director Haulotte Europe & North Africa

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Il sistema “ACTIV’Shield Bar” di Haulotte avverte e protegge l’operatore in caso di potenziali situazioni di rischio da intrappolamento ed è dotato di un safety gap per consentirgli di mettersi in salvo. Con l’allarme attivato, infatti, sono consentiti solo i movimenti di discesa, in modo da permettere all’operatore anche in caso di panico di mettersi in salvo senza peggiorare la situazione. Dopo l’attivazione il sistema può essere facilmente resettato e riattivato dalla cesta, evitando qualsiasi fermo macchina. Siamo davvero entusiasti di questa innovazione, e riteniamo che questa porterà un reale valore aggiunto per la nostra clientela”.

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PIATTAFORME AEREE In Italia, da quale settore potrà derivare la spinta a una potenziale ripresa? La manutenzione industriale e l’impiantistica sono due ambiti che generano ancora domanda. Il mercato italiano poi, numericamente, è orientato sui prodotti elettrici che rappresentano attualmente oltre l’80-85% del totale che riguarda le PLE semoventi. Su questo dato è necessario comunque fare un'importante distinzione: mentre nel noleggio il prodotto ad alimentazione elettrica la fa da padrone, nel mercato dell’utenza finale notiamo un incremento dell’utilizzo di macchinari diesel dall’investimento più impegnativo. Quali sono le innovazioni tecnologiche più recenti introdotte sulle PLE semoventi Haulotte? Haulotte introduce ogni anno tante nuove macchine e altrettante novità tecnologiche. Se prendiamo ad esempio le sole nuove piattaforme articolate diesel da 16 m, queste presentano due funzionalità importanti introdotte per la prima volta in questo segmento: l’assale oscillante e la "Activ’Shield Bar", ovvero la barra anti-incastramento posizionata nell’area del quadro comandi che serve a prevenire il rischio di schiacciamento del-

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l’operatore in cesta. Un’altra novità tecnologica importante che abbiamo introdotto in concomitanza con il lancio delle macchine, è il nuovo strumento di diagnosi, il Diag-Pad, ovvero un touchpad in tecnologia wireless che permette all’operatore di verificare lo stato della macchina fino ad una distanza di 40 metri e di dialogare direttamente con la casa madre per risolvere più rapidamente gli eventuali malfunzionamenti riscontrati. Questa funzionalità è disponibile in tutte le macchine a catalogo, al 100% per quelle di nuova generazione e con il 90% delle funzionalità in quelle con oltre sei anni di età.

Nicola Violini,

direttore generale di Haulotte Italia Quali obiettivi si pone Haulotte Italia in una congiuntura economica e imprenditoriale che appare ancora molto sfavorevole per il nostro Paese? La nostra strategia mette al primo posto tra gli obiettivi una costante e capillare presenza sul mercato: quando un cliente ha una necessità, noi dobbiamo essere al suo fianco per risolvergliela. Abbiamo poi introdotto da qualche anno un servizio di eshop denominato ESP (Easy Spare Parts), che permette di ordinare agevolmente le parti di ricambio on-line digitando il numero di matricola della macchina, il codice della parte da ordinare, la disponibilità, il prezzo del componente e il termine di consegna.

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L'incremento di performance dei modelli semoventi a quali nuove applicazioni è dedicato nell’attuale strategia del prodotto Haulotte? Dalla piattaforma aerea telescopica in due versioni da 21 e 23 m - la HT 21 RT e la HT 23 RTJ – all’articolata HA 16 RTJ da 16 m, la vocazione alla cantieristica è rispettata in tutti i suoi aspetti di polivalenza, robustezza e affidabilità. In generale, il noleggio nella sua accezione più ampia rimane ancora oggi il fulcro del nostro mercato.


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MAN D38 Protagonista assoluto nei nuovi TGX è il nuovo 6 in linea. Sul lato destro della bancata di vedono le due turbine in serie, mentre ai lati della testa si distinguono i due moduli del raffinato Egr a controllo elettronico.

© Costruzioni

MAN TGX D38

La nuova gamma TGX di MAN con motore D38 è disponibile in due livelli di potenza più una versione studiata espressamente per i trasporti eccezionali che arriva a 3.000 Nm di coppia massima e ben 471 kW di potenza massima.


Provatiper Voi

BAVARIAN symphony PROVATI I NUOVI MEZZI D’OPERA TGX DELLA CASA DI MONACO DI BAVIERA. PROTAGONISTA ASSOLUTO, IL NUOVO 6 CILINDRI BITURBO D38 “ACCORDATO” A 382 O 412 KW DI

on alcune settimane d’anticipo rispetto al debutto ufficiale di fine settembre all’IAA di Hannover, MAN svela in Spagna, sui saliscendi della Sierra Nevada attorno a Granada, la nuova gamma TXG D38. Che è composta sia da pesanti stradali da linea sia da mezzi da cantiere con motorizzazioni di 15,2 litri di cilindrata da 382 kW (520 Cv), 412 kW 560 Cv) e, limitatamente al comparto dei trasporti eccezionali, da 471 kW (640 Cv). I nuovi veicoli, a listino da ottobre, arriveranno in Italia all’inizio del 2015, mentre il motore top di gamma debutterà su strada a metà del 2015. I TGX D38 si rivolgono ad una clientela attenta all’affidabilità, ai consumi - secondo i dati preliminari diffusi da Man il D38 Euro 6 da 560 Cv consuma il 3 per cento meno di un 540 Cv Euro5 – ma anche alle prestazioni. Sono veicoli studiati per professionisti che lavorano prevalentemente con pesi complessivi prossimi a quelli massimi ammessi dal Codice della strada. I nuovi TGX, vanno quindi a presidiare il segmento dei camion di potenza elevata, da 500 a 600 Cv, senza però sconfinare nella nicchia dei superpotenti. Si tratta di un comparto che, secondo la casa di Monaco di Baviera, è destinato a crescere (in volumi) nei prossimi anni nei principali paesi della Ue. RST

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© Costruzioni

GIANENRICO GRIFFINI


MAN TGX D38

6 cilindri e doppio turbo in serie La principale novità tecnica dei TGX D38, offerti con cabine Xl, Xlx e Xxl, è il motore D3876 Euro 6 a sei cilindri in linea di 15,2 litri, che sostituisce il precedente V8 noto come D28 Euro 5. Per il nuovo propulsore sono state adottate specifiche soluzioni con due obiettivi di progetto: l’efficienza energetica e l’affidabilità nel tempo. Vanno in questa direzione l’adozione di un sistema d’iniezione common rail Bosch di terza generazione con pre, post e iniezione principale che raggiunge una pressione massima d’esercizio di 2.500 bar, il circuito di raffreddamento di tipo top-down (cioè con il fluido pompato dall’alto verso il basso) che assorbe meno energia e privilegia le zone della testa sottoposte a maggiori stress termici, quindi l’utilizzo di valvole a calotta che minimizzano le deformazioni dovute al calore generato dalla combustione. L’efficienza energetica del D3876 è anche promossa dalla sovralimentazione bi-stadio (turbo a bassa pressione e turbo ad alta pressione montati in serie) con doppio modulo radiante. Una soluzione che, secondo i tecnici MAN, risulta più efficace e tecnicamente meno complessa di una turbina collocata a valle del motore (turbocompound) per migliorare il rendimento attraverso il recupero di parte dell’energia residua dei gas di scarico.

Sopra e a lato il nuovo motore MAN D38 fotografato dalla stessa angolazione. Nella foto più in basso si vedono i nuovi leveraggi di comando delle valvole. La pressione d’iniezione del common rail arriva fino a 2.500 bar.

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Provatiper Voi TRE FUNZIONI PER IL TIPMATIC 2 Le novità tecniche introdotte sulla nuova gamma non si limitano al propulsore. Riguardano, infatti, tutti gli altri componenti della catena cinematica. A partire dal cambio automatizzato TipMatic 2 (l’AS Tronic 2 della ZF) a 12 o 16 rapporti che, sui TGX D38, propone tre nuove funzionalità: Speed Shifting per velocizzare i passaggi nelle marce alte (10-11 e 12), EfficientRoll che apre (in determinate circostanze) la catena cinematica per sfruttare al massimo l’energia cinetica del veicolo, e l’Idle Speed Driving. Quest’ultima fa avanzare il camion con il motore al minimo a bassa velocità per semplificare le manovre in prossimità delle rotatorie o nel traffico intenso con frequenti arresti e ripartenze. In pratica, la funzione Idle Speed Driving permette di sfruttare al meglio la robusta coppia del D38, che è disponibile nel suo valore di picco già a 930 giri al minuto.

A lato, l’intera driveline dei nuovi MAN D38 composta dal nuovo motore 6 cilindri in linea e dalla trasmissione ZF As Tronic 2.

EFFICIENTCRUISE, IL FUTURO È GIÀ QUI Per il trasporto a lungo raggio, il TipMatic 2 ha anche il sistema EfficientCruise. Questo settaggio trasforma l’automatizzato in un cambio predittivo, grazie a un’antenna Gps e alle mappe digitalizzate del percorso memorizzate nel computer di bordo. Per utlizzare questa modalità, il conducente deve prima impostare la velocità di crociera con i pulsanti al volante, qundi scegliere uno dei quattro intervalli di tolleranza della velocità stessa. Con il livello 3 - proposto di default all’accensione del motore - la velocità può oscillare da -7 a +7 km/ora rispetto al valore selezionato. L’intervallo aumenta con il livello 4, mentre diminuisce con i livelli 1 e 2. Ampia, sui TGX D38, la disponibilità di sistemi di rallentamento ausiliari (freno motore e retarder).

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MAN TGX D38 IL DOMANI SECONDO NIELSEN La presentazione della serie D38 è stata anche l’occasione per fare il punto sullo sviluppo della gamma Man, sulle prospettive di mercato in Europa e, soprattutto, sull’andamento del processo di integrazione fra la Casa tedesca e Scania, all’interno del gruppo Volkswagen. Abbiamo affrontato questi ed altri argomenti con il Ceo di Man Truck & Bus, Anders Nielsen.

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Quali sono le prospettive per quest’anno del mercato dei mezzi di trasporto in Europa? Le immatricolazioni sono state condizionale, negli ultimi mesi del 2013, da un robusto fenomeno di pre-buy de- terminato dal passaggio dalla normativa antinquinamento Euro 5 al-

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l’Euro 6. Nel primo trimestre di quest’anno la domanda di camion oltre le 6 tonnellate è cresciuta, per poi diminuire fra aprile e giugno. Nel complesso, il 2014 dovrebbe chiudersi più o meno sugli stessi livelli dell’anno precedente, cioè con circa 300 mila nuove immatricola- zioni oltre le 6 ton nella Ue.


Provatiper Voi ESPERIENZA ED INNOVAZIONE PER IL D3876 Vediamo nel dettaglio le caratteristiche tecniche che contraddistinguono il nuovo sei cilindri in linea D3876 da 15,2 litri di cilindrata. Il nuovo motore è disponibile con tarature di potenza da 382 kW(520 Cv) per 2.500 Nm di coppia massima, da 412 kW(560 Cv) per 2.700 Nm e, dedicata alle motrici per trasporti eccezionali, da 471 kW(640 Cv) e ben 3.000 Nm di coppia massima. Il nuovissimo D3876 sfrutta alcune delle soluzioni sviluppate da Man per i motori delle collaudata serie D20/D26. A cominciare dalla ghisa grafitica vermicolare impiegata per la realizzazione del monoblocco e della testa dei cilindri con il preciso obiettivo di incrementare la rigidità strutturale delle componenti riducendone al contempo il peso. Il nuovo 15,2 litri, che pesa 160 chili in meno del D28 V8 Euro 5, si affida alla sovralimentazione bi-stadio, basata su due turbocompressori di diverso diametro disposti in serie (foto sopra). L’aria di sovralimentazione passa attraverso un doppio circuito di raffreddamento - costituito da intercooler e scambiatore principale - disposti, rispettivamente sul lato destro e nella sezione antero-inferiore del motore. Il D3876 adotta un sistema d’iniezione common rail di terza generazione, con una pressione massima di polverizzazione del gasolio di 2.500 bar (la pressione d’accensione è, invece, di 250 bar). Per contenere al massimo le emissioni allo scarico, il nuovo motore utilizza il ricircolo dei gas di scarico (Egr), raffreddati con un due moduli che lavorano a temperature differenti, e un catalizzatore ossidante Scr, oltre a un filtro per il particolato (Dpf) di tipo Crt che non necessita di processi di rigenerazione attiva (no iniezioni di carburante).

© Costruzioni

Anders Nielsen Ceo di Man Truck & Bus

Che feedback avete avuto, fino ad ora, da chi ha acquistato i Man con motorizzazioni Euro 6? Molto positivo, sia in termini di qualità e affidabilità, che sotto il profilo dei consumi di gasolio.

coli sia dei servizi di post-vendita, che riguardano le tempistiche di riparazione e il tasso di disponibilità dei camion. Poi, si possono trovare - e, in parte, sono già state realizzate tante si- nergie a livello di acquisti, di piattaforme di prodotto e di componenti, come sospensioni, motori e cambi.

A che punto è il processo di integrazione fra Man e Scania? Ci sono stati progressi?

Per i cambi, continuerete la collaborazione con Zf?

I due brand rimangono dei competitor sul mercato. È un aspetto fondamentale per la credibilità dei due marchi agli occhi delle aziende di trasporto. Competitor lo sono sia dal punto di vista delle gamme di vei-

Esistono buone opportunità di cooperazione con Scania. Questo non significa, però, rinunciare a Zf. Scania, infatti, è soprattutto focalizzata sul pesante. Ma, come Man, abbiamo la necessità di coprire l’intera offerta di prodotto.

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