Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
Attualità&Prodotti INFRASTRUTTURE I TRE INTERVENTI VITALI PIÙ RILEVANTI DEL 2015
Cave&Calcestruzzo SERVICE MANITOU. OLTRE ALLE MACCHINE, LE SOLUZIONI PER IL SETTORE ESTRATTIVO
Sollevamento&Noleggio AUTOGRÙ LA TEREX SUPERLIFT 3800 DI DUFOUR IN AZIONE A VERSAILLES
693
anno LXIV 8_9_settembre 2015
WALKAROUND IL NUOVO MIDIESCAVATORE JCB 100 C-1
Nuova SV100 con braccio triplice
Robustezza e affidabilità
Yanmar presenta il suo primo midi escavatore equipaggiato di un braccio triplice : la “SV100 two-piece boom”. L’articolazione aggiunta al braccio permette di migliorare notevolmente la manovrabilità dell’escavatore e il posizionamento dei carichi.
Yanmar Construction Equipment Europe www.yanmarconstruction.it
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
ISSN: 0010 - 9665
SOMMARIO &Prodotti
INFRASTRUTTURE
Attualità 6
22
Notizie
50
Vi raccontiamo i tre interventi più significativi di Vitali realizzati nei primi sei mesi del 2015
Grandi lavori, accordi, motori, novità dal web, reti vendita, eventi, dpi, mercato, mmt
Caccia grossa in Italia Anche l’asta Ritchie Bros del 9 luglio è stata un successo. I lotti “construction” erano ben 700
18
WALKAROUND nuovissimo 28 Ilmidiescavatore JCB 100 C-1
Componenti
MOTORI
46
Allunga il passo A completare l’offerta della serie H arrivano le nuove L60H, L70H e L90H. Sotto al cofano il D6J Stage IV Final SOLLEVATORI TELESCOPICI
&
Macchine
ASTE
18
PALE GOMMATE
Le ultime sfide
Ricircolo d’autore
56
4 rotativi per voltare pagina Dopo il rinnovo completo della gamma dei tele fissi, Bobcat presenta i rotativi EVO con motore Stage IIIB
Presentata l’ultima release del sei cilindri industriale Mercedes OM471. Calano ulteriormente i consumi
22
50 NEL PROSSIMO NUMERO Siamo andati in Toscana, a Carrara, presso la sede dell’Ediltecnica, a vedere dal vivo il nuovo impianto realizzato da Cams, impiegato per la triturazione e la vagliatura di materiali inerti provenienti da scavi. L’impianto è composto dal trituratore UTM 1500-2 e dal vaglio UVS 42. Fiore all’occhiello del vaglio Cams, la tecnologia per la separazione delle parti plastiche dal resto dei materiali, un plus che consente di ottimizzare le tempistiche di lavorazione e di ottenere un prodotto finito più organico e pulito.
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&Demolizione
Riciclaggio 62
&Calcestruzzo
Cave
ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
Notizie
82
Frantoi e vagli mobili, carriere, rapporto rifiuti, bonifiche
Debutto ufficiale al Saie 2015 della rassegna X1FIORdiCALCESTRUZZO. Quattro giorni di confronto tecnico
ATTREZZATURE IDRAULICHE
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Incontro alle esigenze L’ampliamento e il perfezionamento della gamma Cangini non conosce sosta per soddisfare la clientela
ATECAP
88
Ghe pensi mi Daf si è occupata interamente dello smantellamento dell’ex centrale elettrica della società Silea
90
Notizie Prefabbricati, betoniere, dumper, lapidei, additivi SISTEMI DI CONTROLLO
BENNE FRANTOIO
74
#costruiamo #concretamente L’iniziativa di Federbeton al Saie Smart House 2015
DECOMMISSIONING
68
Un calcestruzzo di qualità controllata e garantita
La semplicità che premia
94
Serbatoio a gestione web Il monitoraggio dei costi di gasolio si fa da un portale, in presa diretta
La BF 60.1 di MB ha destato la nostra attenzione per la linearità costruttiva e l’elevata produttività
SERVICE
98
Strategia di soluzioni Manitou non è solo un produttore di macchine. Offre anche soluzioni per l’assistenza nel mondo mining
64
PNEUMATICI
102
Capacità stellata Il Bibendum ha presentato un nuovo pneumatico heavy per caricatori gommati. Si chiama XTXL E4 L4
&
Sollevamento 108
Noleggio
Notizie Piattaforme autocarrate, semoventi articolate, piattaforme aeree CARRELLI
112
Evoluzione dall’interno I nuovi Cat serie EP25-35N GRU CINGOLATE
114 Dimostrazione in pieno sole per le capacità del campione Jekko SPX1275CDH, ultimo acquisto di flotta per il noleggiatore Mantovani di Taglio di Po (RO). Una minigrù "ragno" dalle molte sorprese, adatta agli impieghi più diversificati soprattutto in ambito industriale ma non solo. La struttura compatta di questa macchina estende ancora di più il range di utilizzo negli interni, con una facilità di trasporto che moltiplica le richieste di intervento nei cantieri anche per applicazioni complesse e impegnative.
Il principe di Versailles Un tiro da 111 tonnellate per la Terex Superlift 3800 della Dufour PIATTAFORME AUTOCARRATE
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Le ragioni della funzionalità Il noleggiatore Maifredi ha scelto una GSR E180PX per completare la flotta
perVoi
Provati
SEMIRIMORCHI
126
Valore telescopico Fino a 68.360 kg di carico massimo per una lunghezza pianale che varia da 9 a 21 m. È il Doll S5E-T/25
693
8_9 SETTE M B R E 2015 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Fabrizio Apostolo, Silvio Cocco, Antonio Fargas, Alberto Finotto, Gianenrico Griffini, Andrea Nucci IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Silvana Galia amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 ottoadv@tin.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
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www.betonblock.com
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www.jlg.com
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www.bkt-tires.com
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www.liebherr.com
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www.brigade-elettronica.it
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III Cop www.minitop.it
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www.ceccantini.it
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www.dieci.com
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srl
IN COPERTINA
PARTNER
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Un calcestruzzo di alta qualità controllata e garantita. Ovvero risultato di un processo di ricerca, produzione, esecuzione e controllo che, in ogni passaggio, punta dritto a un duplice obiettivo: la piena efficienza e la massima durabilità dell’opera. Un esempio significativo di questa soluzione tecnica - il sistema Aeternum CAL - sarà protagonista durante il prossimo SAIE di Bologna, in concomitanza con la rassegna organizzata dal 14 al 17 ottobre dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo dal titolo X1FIORdiCALCESTRUZZO. I.I.C. - Tekna Chem Srl via Sirtori, ZI 20838 Renate (MB) Tel: +39 0362 918311 iic@istic.it - info@teknachem.it www.istic.it - www.teknachem.it
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www.eberspaecher.it
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direzione@sinetix.org
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I Cop
www.teknachem.it
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www.terex.com
II Cop
www.yanmarconstruction.it
IV Cop www.hyundai.eu
Aziende citate Allu Group ........................62 Bobcat ..............................56 Buzzi Unicem ......................90 Cangini ............................64 Carmix..............................90 Cat Lift Trucks....................112 Cte ................................109 Deutz................................16 Doll ................................126 Donzelli ............................68 Doosan ..............................6
Effer ................................12 Fassi ................................14 Genie..............................108 Groundforce ......................15 Gsr ................................120 Hilti ..................................6 Hitachi ..............................9 Hyundai ............................12 Italcementi ....................6 - 92 Iveco ................................17 Jcb ............................12 - 28
Jekko ..............................111 Jlg ................................108 Liebherr ............................16 Ma-estro ..........................94 Manfredi ..........................120 Manitou ............................98 Mapei ..............................93 MB ..................................74 Mercedes-Benz....................46 Merlo ..............................12 Michelin ..........................102 Oil & Steel........................111 Palazzani ........................110 Perkins ............................10 Ritchie Bros. ......................18 Ruthmann ........................109
Socage ............................110 Sofond-Martini ....................63 Soilmec ............................13 Takeuchi ............................7 Tekna Chem ......................82 Terex Cranes ....................114 Terex Finlay ......................62 Terex Trucks ......................91 Usag ................................11 Verlinde ..........................110 Vezzola ............................94 Vitali ................................22 Volkswagen........................17 Volvo CE............................51 Wacker Neuson ..................15 Yokohama..........................11
Vivere il progresso. Le pale gommate Liebherr L 524 - L 542.
Liebherr Power Efficiency (LPE): maggiori prestazioni ed un risparmio di carburante fino al 25 % Il carico di ribaltamento più elevato con un peso operativo nettamente più ridotto garantisce maggiori prestazioni di movimentazione e una maggiore stabilità di guida Risparmio di tempo e di denaro grazie alla semplice accessibilità ai punti principali di manutenzione e alla ridotta usura dei freni, degli pneumatici e dei componenti della trasmissione Sicurezza e comfort: visibilità a 360º grazie all’elevata percentuale di vetro nella cabina
Liebherr-EMtec Italia S.p.A. Via dell’Industria 8-12 24040 Lallio (BG), Italia Tel.: +39 035 69691 00 E-mail: info.lei@liebherr.com www.facebook.com/LiebherrConstruction www.liebherr.com
Il Gruppo
NEWS
&Prodotti
Attualità
Compravendita strategica
a notizia è di quelle che non passano inosservate. E non solo tra gli addetti ai lavori. HeidelbergCement ha acquisito ITALCEMENTI: tramite un accordo riguardante la compravendita della partecipazione detenuta da
L
Italmobiliare in Italcementi, pari al 45% del capitale della società, partecipa al processo di consolidamento nel settore dei materiali da costruzione, dando vita al secondo operatore nel cemento in termini di capacità produttiva, al primo operatore in termini
di vendite nel settore degli aggregati e al terzo nel calcestruzzo. Il razionale strategico dell’operazione è confermato dalla perfetta complementarietà geografica con l’attuale portafoglio di HeidelbergCement (con una limitata sovrapposizione di
impianti circoscritta a Belgio e USA), dalle significative sinergie potenziali e dalla combinazione delle rispettive competenze di R&D e Innovazione. Il nuovo gruppo potrà contare su una capacità produttiva totale di circa 200 milioni di tonnellate di cemento, 275 milioni di tonnellate di aggregati e 49 milioni di metri cubi di calcestruzzo, con un fatturato proforma 2014 di circa 16,8 miliardi di euro realizzato in oltre 60 Paesi presenti nei cinque continenti. Secondo Paolo Morosetti, docente della cattedra AIdAFEY di Strategia delle aziende familiari in memoria di Alberto Falck dell'Universita' Bocconi, l'operazione è da valutare positivamente. www.italcementi.it
6 Costruzioni settembre 2015
www.doosan.com
www.hilti.it
Prevenzione antisismica Un’intera giornata dedicata alla prevenzione e al rischio sismico. Giunto alla terza edizione e caratterizzato dal forte spessore accademico, il 29 ottobre si svolgerà il Seismic Academy, il convegno nazionale organizzato da HILTI, uno dei momenti di incontro più importanti in Italia per dibattere sullo stato della ricerca, sulle ultime novità in tema di soluzioni antisismiche e sugli ultimi aggiornamenti normativi. L’edizione 2015 si terrà all’Almo Collegio Borromeo di Pavia, riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca come Ente di Alta Qualificazione Culturale.
Idee per l’economia globale Un evento annuale che raccoglie leader mondiali, economisti e ad di imprese internazionali per scambiare idee sullo stato dell'economia. Il Doosan Global Business Forum, organizzato da DOOSAN, quest'anno si è tenuto a Edimburgo: tra i partecipanti, Gordon Brown, ex primo ministro UK, Joan Ogden, docente dell'Università della California esperta di economia delle energie alternative, e Gita Gopinath, docente di economia ad Harvard.
L’affidabilità come scelta I nuovi track loader firmati Takeuchi TL12 e TL10 sono stati inseriti attivamente nelle squadre dedicate all’asfaltatura dell'impresa Giannini Giusto. Eccovi i come e i perché ffidabilità. Questa la principale caratteristica richiesta dall'impresa Giannini Giusto nel scegliere nuove macchine. E la scelta è ricaduta su due modelli TAKEUCHI, TL12 (nella prima foto a lato, con fresa Simex PL 1000) e TL10 (nella seconda foto, con lama dozer laser Cangini DB 250), acquistati dalla Toscomeccanica, storico concessionario Takeuchi, specializzato nella vendita, nel noleggio e nell'assistenza di mmt. La Giannini Giusto, sorta prima della Seconda Guerra Mondiale, si occupa da sempre di lavori stradali ed edili: restando al passo con le nuove tecnologie di settore, è diretta da Paolo Giannini e dai figli. “Abbiamo scelto le macchine Takeuchi perché volevamo un ottimo rapporto tra potenza e affidabilità”, dichiara Tommaso Giannini (primo a destra nella foto in alto, insieme a Paolo Giannini
A
e a Gabriele Papi), responsabile parco mezzi e attrezzature di Giannini Giusto. “Dopo aver provato le TL ho subito capito che potevamo sfruttare la loro enorme precisione. L’affidabilità è stato il fattore che ci ha dato l’input nell’assegnare alla TL12 e alla TL10 la responsabilità di seguire le squadre di asfaltatura in lavori in cui non possiamo avere fermi macchina e in cui dobbiamo ottenere le massime prestazioni, come la pista dell'aeroporto di Pisa”. “Sono fiero di aver fornito i nuovi modelli di track loader alla Giannini”, commenta Gabriele Papi, responsabile vendite Takeuchi per la Toscomeccanica. “Da quando mi sono avvicinato al mondo Takeuchi ho sempre trovato clienti ben contenti di ricevermi, anche grazie alla professionalità della società per cui lavoro”. www.takeuchi-italia.it
settembre 2015 Costruzioni 7
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
ATTUALITÀ & PRODOTTI
TRUCKEMOTION/ VANEMOTION 25-27 settembre, Monza Evento nazionale riservato al mondo del veicolo industriale www.truckemotion.it
EDILTEK 2015
L’innovazione al centro
2-4 ottobre, Malpensafiere Busto Arsizio (VA) Fiera dell’edilizia
al 2 al 4 ottobre, appuntamento con la 16esima edizione di Ediltek, la fiera dell’edilizia in programma a Malpensafiere, a Busto Arsizio (VA). Ediltek 2015 fa parte degli eventi del Fuori Salone Expo2015, ed è proprio il link con l’Esposizione Universale che rappresenta l’occasione per dare seguito a un percorso iniziato nelle ultime edizioni. Temi cardini: sostenibilità, riqualificazione, sistemi e materiali di costruzione innovativi, implementazione di soluzioni intelligenti nel rapporto energia/ambiente, progetti per il miglioramento della qualità della vita. Qualche numero: 12.000 m2 di padiglioni, 25.000 m2 di area esterna, circa 200 espositori, più di 16.000 presenze e 20 tra convegni, workshop e seminari. www.ediltek.info
D
www.ediltek.info
SAIE SMART HOUSE 2015 14-17 ottobre, Bologna Salone internazionale dell'industrializzazione edilizia www.saie.bolognafiere.it
ECOMONDO 2015 3-6 novembre, Rimini 19a Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile www.ecomondo.com
DOVE NESSUNO È MAI GIUNTO PRIMA
REACHING OUT | 1850SJ
RAGGIUNGI IN TOTALE SICUREZZA 58,5 METRI JLG VI PRESENTA IL PIÙ ALTO SEMOVENTE AL MONDO. Il nuovo 1850SJ ha più portata, migliore stabilità e maggiore raggio di lavoro di
qualsiasi sollevatore della sua classe. Con i suoi 58,5 m di altezza di lavoro e capacità in cesta di 450/230kg, il 1850SJ è il boom più potente del Industries (Italia) s.r.l. ogni sfida. Ultimo nato nella famiglia JLG delle attrezzature per il lavoro aereo. Scopri di più su www.jlgeurope.com. settore.InJLG grado di raccogliere
Via Po 22 | 20010 Pregnana-Milanese JLG IndustriesTel. (Italia) s.r.l. |5210 Via Po 22 | 20010 Pregnana-Milanese | Tel. 02 9359 5210 | www.jlgeurope.com 02 9359 | www.jlgeurope.com
Telescopic Boom Lift
AttualitĂ &Prodotti
NEWS
Licenza di... elaborare n ulteriore sforzo per realizzare prodotti con una maggiore attenzione alla sicurezza. HITACHI CONSTRUCTION MACHINERY integra nelle proprie tecnologie soluzioni di altre societĂ , in particolare operanti nel settore automotive. Un esempio? Ha ottenuto la licenza per implementare sui suoi dumper rigidi ed escavatori da miniera la tecnologia di elaborazione immagini sviluppata da Nissan Motor insieme a Clarion. La tecnologia AVM a telecamera multipla e MOD di rilevazione oggetti in movimento
U
garantiscono una visibilitĂ ottimale. AVM fornisce un'immagine dall'alto della zona circostante la macchina attraverso le immagini provenienti in tempo reale da quattro telecamere esterne. Il
monitor sul quadro comandi mostra la posizione della macchina e le linee per il parcheggio assistito. Nel dettaglio, la tecnologia MOD analizza le immagini di oggetti in movimento riprese dalle quattro
telecamere AVM e accresce la sicurezza allertando l'operatore a ogni movimento nei dintorni della macchina. L'uso di MOD migliora in modo significativo la visuale sulle altre macchine nei siti estrattivi. La sicurezza sul luogo di lavoro costituisce un'importante area di sviluppo per Hitachi. www.hitachi.it
Web e dintorni
SITO DEL MESE
Velocità Fruibilità Completezza Grafica Download
www.perkins.com
Perkins ha lanciato il nuovo sito web aziendale, caratterizzato da un accesso facile e veloce. Le nuove pagine sono articolate in quattro sezioni: prodotti, assistenza e ricambi, network (con localizzatore dei dealer dislocati in tutto il mondo) e azienda. Con un look fresco e accattivante e più di 300 pagine totali di contenuti, il sito è contraddistinto da un design responsive, ossia in grado di adattarsi graficamente a qualsiasi schermo, che sia quello di un pc, di un tablet o di uno smartphone.
QUANDO UN CLIENTE HA BISOGNO DI AIUTO LE PICCOLE COSE NON C’È TEMPO DA PERDERE FANNO UN’ENORME DIFFERENZA
GSR SpA // Via Lea Giaccaglia, 5 // 47924 Rimini (RN) // Italy Tel. +39 0541 397811 // sales@gsrspa.it // www.gsrspa.it
4 telecamere 1 immagine 0 angoli ciechi
Comodità leggera Due nuovi modelli di scarpe antinfortunistiche, 3500 S3A metal free e 3500 S3B metal inside, entrambi caratterizzati da un design moderno e da una comoda calzata. A lanciarli è USAG, che le ha prodotte in sinergia con Dickies. Le scarpe sono antistatiche, l’assorbimento dell’energia è nel tallone, la suola in polietilene e gomma è resistente a olii e idrocarburi ed è dotata di una speciale lamina antiperforazione. La soletta può essere in materiale composito o in metallo a seconda del modello, mentre il sottopiede è anatomico per la massima comodità. Per la fodera è stato impiegato Nylon e Mesh per renderle traspiranti ma, nello stesso tempo, resistenti all’acqua. Entrambi i modelli sono certificati secondo le più attuali norme europee in materia di sicurezza: per esempio la resistenza dei puntali è concepita per fornire protezione contro gli urti fino a un livello di energia pari a 200 joule. www.usag.it
Impegno per l’ambiente ina, America e Thailandia. Sono queste le aree dove Yokohama sta indirizzando maggiormente l’attenzione per l’ambiente. La fabbrica di Hangzhou in Cina si è impegnata nella ricostruzione della biodiversità nella zona nella quale opera. L’impianto produttivo di Salem in Virginia, Usa, si è distinto per un progetto di ottimizzazione dell’utilizzo di acqua nella produzione, riducendone l’impiego del 45% dal 2012 al 2014. Infine, YOKOHAMA in Thailandia sta conducendo un progetto di preservazione della fauna residente nella zona adiacente alla fabbrica, attraverso un arricchimento del suolo con sali minerali. www.yokohama.it
C
Backeye®360 NUOVO sistema di telecamere e monitor intelligente per una visione a 360º Backeye®360 elimina il problema degli angoli ciechi, un potenziale pericolo per qualsiasi oggetto o persona che si trovi sulla traiettoria di un veicolo in movimento. Le immagini digitali provenienti da quattro telecamere ultragrandangolari vengono combinate per offrire una vista “a volo d’uccello” del veicolo e fornire in tempo reale una singola immagine chiara sul monitor del guidatore: una soluzione ideale per prevenire gli incidenti, risparmiare denaro e salvare vite umane.
Immagine reale prodotta da Backeye®360
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Costruzioni
Costruzioni
29 luglio alle ore 09:38
15 luglio alle ore 17:09
#Icon, la nuova filosofia costruttiva delle #gru Effer
Porte Aperte #Agricam per la presentazione delle ultime novità #Merlo
La preferita
Il più letto
La foto più cliccata!
Il post che più ha destato l’attenzione dei nostri “seguaci”
COSTRUZIONIWEB.COM
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Costruzioni
Costruzioni
7 agosto alle ore 15:33
8 settembre alle ore 9:53
In Francia si brinda con uno Hyundai #R35Z -9 customizzato
Presentazione della nuovissima terna #JCB 3CX Compact
La più curiosa
Il più piacente
Una notizia di attualità particolarmente interessante
Il post con più mi piace
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12 Costruzioni settembre 2015
Attualità&Prodotti
NEWS
Trasferimento sicuro IL REMOTE CONTROL IN CAMPO
n riconoscimento di quelli che pesano, quello che si è aggiudicato Soilmec nel corso dei Ground Engineering Awards 2015. La platea dell’Hilton Park Lane ha applaudito a lungo
U
il momento della consegna dell’Health & Safety Award al protagonista italiano delle macchine per fondazioni speciali, parte integrante e fondamentale del gruppo Trevi. Il premio è stato assegnato alla
società cesenate in tandem con il global contractor Bachy Soletanche, per l’impiego dell’innovativo Remote Control Unloading per attrezzature da palificazione. Il sistema d’avanguardia, sviluppato dai progettisti SOILMEC nel corso di lunghe sessioni di lavoro al fianco dei clienti, contempla il controllo da remoto delle operazioni di trasferimento in cantiere delle macchine, senza la necessità di personale in cabina che
manovri il quadro comandi per scaricare e caricare la perforatrice dal camion di trasporto. Propulsione e modalità di marcia sono completamente integrate nel dispositivo portatile di controllo remoto. www.soilmec.it
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Via lo sporco dalla benna! na tecnologia che merita un video d’eccezione, quella relativa al sistema GAS (Grab Automatic Shake) di Fassi che permette l'apertura e la chiusura automatizzata della benna mordente. L'utilizzo di questa tecnologia è particolarmente indicato nei lavori di manutenzione stradale. Attivando il sistema GAS dal
U
radiocomando durante la movimentazione di materiale sabbioso o di graniglia, il rilascio è costante anche ad elevate velocità. In questo modo migliorano le performance d'intervento delle gru FASSI guadagnando tempo e precisione operativa nel corso delle lavorazioni, regolando così la quantità del materiale depositato a terra lungo il tracciato. I parametri che gestiscono il movimento di apertura e chiusura DAI... GAS dell'attrezzatura AL VIDEO sono FASSI GRU personalizzabili in
base alle diverse esigenze operative e il sistema risulta efficace anche con manovre multiple. Il sistema GAS è stato pensato per scollare facilmente i materiali rimasti sulle pareti della
benna durante la movimentazione. In questo modo, i componenti del mordente rimangono puliti ed efficienti durante l’intero ciclo di intervento in cantiere. www.fassi.com
la soluzione nel drenaggio! Da sempre Varisco offre agli operatori del drenaggio e delle installazioni wellpoint la più vasta gamma di soluzioni: pompe autoadescanti fino a 12” vuotoassistite, pompe centrifughe dry prime da 4” a 12“, anche con cabina di insonorizzazione. Pompe sommergibili Grindex in alluminio fino a 10”. Impianti wellpoint con punte filtranti e tubazioni in tecnopolimero.
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Attualità&Prodotti
NEWS
Puntata decisiva a tecnologia d’avanguardia Groundforce per un progetto di rigenerazione urbana ideato e sviluppato dalla Fondazione di Venezia: quello di un polo culturale punto di riferimento per la città e l'intera area metropolitana.
L
Il progetto di Mestre prevede uno scavo fino a una profondità di circa 9 m dal piano campagna. Per la considerevole profondità di scavo, si è resa necessaria la realizzazione di opere di sostegno delle terre con diaframmi in calcestruzzo e
La crescita compatta onostante l’economia mondiale (non proprio in salute), i risultati semestrali 2015 di Wacker Neuson si rivelano più che lusinghieri e aprono la strada a una performance annuale da ricordare. L’incremento di fatturato rivela infatti un +14% rispetto allo stesso semestre 2014 (+8% se si tiene conto degli effetti della svalutazione), con una quota di 706,4 milioni di euro che sovrasta ampiamente il risultato 2014 attestatosi a 620 milioni. “Il nostro giro d’affari cresce significativamente, a dispetto dei venti negativi del mercato mondiale che colpiscono molti paesi”, ha confermato Cem Peksaglam, CEO di WACKER NEUSON. Il risultato più importante riguarda gli Stati Uniti, seguiti dalla regione Asia-Pacifico, mentre la divisione delle macchine compatte è quella che conferma il momento di grazia con un +25% (+22% al netto della svalutazione attuale). www.wackerneuson.com
N
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l’installazione dei puntoni GROUNDFORCE ha permesso di evitare la realizzazione di numerosi tiranti. I puntoni idraulici telescopici risultano molto più vantaggiosi rispetto alle soluzioni tradizionali sia da un punto di vista
economico, sia per la riduzione dei tempi di realizzazione delle lavorazioni. La prova? Un solo giorno e non uno di più per i tempi di installazione dei primi quattro puntoni in cantiere. www.vpgroundforce.com
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settembre 2015 Costruzioni 15
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Nove milioni di auguri
Gemelle heavy lifting ioco di sinergie per le due Liebherr LTM 1500-8.1 e LTM 1750-9.1 nel bacino logistico Alberthafen di Dresda. L’impresa compiuta all’unisono dalle due gru riguardava il sollevamento di una turbina a vapore del peso di 214 tonnellate, trasportato dalla fabbricaquartier generale Siemens di Görlitz e in procinto di essere trasportata via mare fino a Copenaghen. Il contractor per l’operazione di heavy lifting era lo specialista Maxikraft, proprietario delle due LIEBHERR, calibrate per un tiro che ha sfruttato l’80% della capacità di sollevamento di ciascuna, per una distribuzione di carico del manufatto per 102 tonnellate alla 1500-8.1 e per 112 tonnellate alla 1750-9.1. La grande turbina era destinata a servire un grande impianto di incenerimento rifiuti. www.liebherr.com
G
Traguardo storico per la lunga e gloriosa vicenda propulsiva di Deutz. Dalla grande sede produttiva di Colonia, alla vigilia dell’estate, è uscito il novemilionesimo motore diffuso nel mondo negli oltre 150 anni di una straordinaria avventura industriale iniziata nel lontano 1867 dalle idee ingegneristiche dei due fondatori Nicolaus August Otto ed Eugen Langen. Oggi l’attualità tecnologica DEUTZ parla di tecnologie a basse emissioni, con l’introduzione del filtro antiparticolato (DPF) nelle serie di motori da 2,9 a 7,8 litri di capacità, in grado di tagliare il traguardo dello Stage V in applicazione a macchine mobile e mezzi da cantiere. www.deutz.com
Roba dell’altro mond Una selezione degli articoli pubblicati sull’ultimo numero di Vie&Trasporti, la rivista edita dalla nostra casa editrice dedicata al settore dei veicoli industriali e commerciali. Un mondo diverso dal nostro, ma non poi così lontano…
Chi si aggiudicherà il titolo di “Camion dell’anno 2016”? I candidati sono stati svelati
In esclusiva, il nuovo medio di Iveco, l’Eurocargo. La new generation in anteprima
l’ultimo Sfoglia online! numero
Prova su strada del Volkswagen Caddy 2.0 Tdi BlueMotion Euro 6 settembre 2015 Costruzioni 17
grossa in Italia € 39.000
DI ALBERTO FINOTTO
© Costruzioni
© Costruzioni
Pala gommata Liebherr L574, 2002
€ 45.000
Escavatore New Holland E245B, 2009
© Costruzioni
ASTE
CACCIA
I battitori Ritchie Bros. nell’arena delle vendite all’asta di Caorso, con il supporto dei bidcatchers (gli addetti alla raccolta delle offerte lanciate dai partecipanti) hanno guidato un altro evento da manuale. Tra le aggiudicazioni da ricordare, un escavatore da demolizione Caterpillar 330DL venduto per 146.000 euro e un sollevatore Merlo Roto 45.21 MCSS battuto alla cifra di 74.000 euro.
18 Costruzioni settembre 2015
NEWS
ANCORA UN SUCCESSO DA RICORDARE A CAORSO PER RITCHIE BROS. 700 ESEMPLARI DA CANTIERE NEL CARNET DEI COMPRATORI NAZIONALI attesa è sempre quella riservata alle grandi occasioni. E di occasioni d’eccezione si tratta, invariabilmente, quando la sede dell’incanto è quella, frequentatissima, della filiale Ritchie Bros. di Caorso (PC). Lo specialista internazionale di vendite all’asta ha fatto ancora una volta l’en plein con l’appuntamento del 9 luglio scorso, alla presenza di oltre mille partecipanti (direttamente in platea e online) da più di 60 paesi. Sempre in offerta al miglior offerente e senza prezzo minimo, solo da parte di clienti italiani la quota dei 700 lotti venduti è stata superata di slancio, aggiudicandosi così ben oltre la metà dei 1.400 lotti messi all’asta durante questa sessione estiva. Le grandi occasioni a cui abbiamo accennato prima hanno riservato il primo piano a 110 escavatori, 20 pale gommate e 50 sollevatori telescopici, per la gioia degli occhi (e delle tasche) di imprenditori, appassionati di macchine vintage e responsabili acquisti delle flotte movimento terra. ST
L’
Escavatore Komatsu PC210NLC-8, 2010
€ 2.500
VINTAGE! Escavatore Hydromac 145
© Costruzioni
€ 49.000
© Costruzioni
Pala gommata New Holland W170B, 2007
© Costruzioni
€ 24.000
settembre 2015 Costruzioni 19
© Costruzioni
Attualità&Prodotti
c
© Costruzioni
L’asta di luglio è un successo ulteriore per la filosofia di mercato Ritchie Bros. e una conferma di attrattività per le nostre proposte attuali. La grande varietà dell’offerta d’asta non ci arriva soltanto dai top contractor che lavorano all’estero, i proprietari di grandi flotte che operano nei cantieri internazionali. Anzi, sono le aziende piccole e medie il serbatoio prezioso che curiamo sempre in modo assiduo, cercando proprio lì i ‘pezzi’ più interessanti. Fabio Segmenti in crescita? Il sollevamento, con macchine importanti che guidano la richiesta come Orlandi le piattaforme aeree ad alte prestazioni e i solleRegional Sales Manager RB Italy vatori telescopici. Poi, gli altri ambiti di mercato in evoluzione che stiamo seguendo attentamente sono quelli del trasporto su strada (trucks e veicoli commerciali) e dei mezzi per l’agricoltura.
© Costruzioni
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Rigorosamente in tenuta estiva gli aficionados delle aste hanno affollato la sede Ritchie Bros. anche alla vendita del 9 luglio scorso. Tra i partecipanti, molte le presenze dal Nord Europa e dagli Stati Uniti. Nuovo appuntamento a Caorso il 1° ottobre 2015.
20 Costruzioni settembre 2015
Dozer Komatsu D61EX-15, 2007
© Costruzioni
€ 48.000
€ 3.750
© Costruzioni
L’utilizzatore finale, ovvero l’impresa che lavora quotidianamente con una flotta proprietaria, rappresenta sempre il cliente ideale per le aste Ritchie Bros. di Caorso. In particolare, nel corso del 2015 è aumentata la presenza di compratori dall’estero, soprattutto dal Nord Europa (ma anche dal Nord America e dall’Asia) e attualmente la quota media dei partecipanti internazionali si attesta sul 55-60%. Ritchie Bros., per il trasferimento delle macchine nei paesi stranieri, offre un servizio molto utie in collaborazione con il network uShip, inviando online preventivi e stime al prezzo più competitivo.
€ 3.000
© Costruzioni
UN’OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE
VINTAGE! Pala cingolata FiatAllis
VINTAGE! Pala cingolata Venieri
NEWS © Costruzioni
Attualità&Prodotti
settembre 2015 Costruzioni 21
I NFRASTRUTTURE Il Ponte Expo è uno dei viadotti che compongono la Porta dell’Expo, l’insieme delle infrastrutture viarie lombarde legate al polo espositivo milanese. Da notare, gli archi estetici, che non hanno funzione di sostegno dell’impalcato ma sono realizzati per dare continuità visiva all’intera opera, e i rivestimenti in un particolare materiale metallico, l’Alucobond.
22 Costruzioni settembre 2015
Attualità&Prodotti
NEWS
Le ultime
SFIDE
VI RACCONTIAMO I TRE INTERVENTI PIÙ RILEVANTI FIRMATI DA VITALI NEL PRIMO SEMESTRE DI QUEST’ANNO. A LEGARLI TRA LORO, UN SOTTILE FIL ROUGE, IL “FATTORE TEMPO”, CON CUI L’AZIENDA SI CONFRONTA IN TUTTI I SUOI LAVORI. AVENDO SEMPRE LA MEGLIO DI DANIELA STASI
ulle nostre pagine abbiamo parlato più e più volte di Vitali, per lo più come autore di importanti interventi di demolizione e opere di costruzione. In questo caso, vi proponiamo una panoramica dei lavori più significativi effettuati nei primi sei mesi del 2015 riguardanti il comparto delle grandi infrastrutture: Porta dell’Expo, aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia, Tangenziale Est Esterna di Milano. Comune denominatore dei tre interventi: garantire una qualità elevata in tempi strettissimi. Partiamo dalla Porta dell’Expo, espressione con cui
S
si intende il raccordo autostradale tra il polo espositivo Expo 2015 e le principali arterie viarie (A4 Torino-Venezia e A8 autostrada dei Laghi), compresa la viabilità secondaria, per complessivi 3,5 km. Nel dettaglio, le opere di maggiore rilevanza sono rappresentate da: il Viadotto dei Laghi (200 m di luce complessiva con una campata centrale di 80 m), i viadotti Expo Ovest ed Expo Est (380 m di luce ciascuno) e la Galleria Cascina Merlata (1 km circa). Nelle pagine successive i dettagli di tutti e tre i lavori. ST
settembre 2015 Costruzioni 23
Alle porte dell’Expo Firmato da Antonio Citterio e Patricia Viel, il progetto Porta dell’Expo è stato appaltato da Infrastrutture Lombarde all’Ati composta da Vitali/ Eureca Consorzio Stabile, Ccc Coop (Consorzio Cooperative Costruzioni) e Cic (Compagnia Italiana Costruttori). Oltre alla valenza estetico-architettonica, sono da evidenziare le caratteristiche tecnico-progettuali con l’impiego di metodologie e tecnologie innovative, soluzioni a basso impatto ambientale e un’elevata attenzione alla sicurezza. Di grande impatto i due archi sfalsati tra loro del viadotto Expo che, ai lati dell’impalcato costituito da cinque campate da 53 m per una lunghezza totale di 200 m, creano la cosiddetta “Porta”. Il sistema di archi termina con i viadotti a singola carreggiata a senso unico di marcia e a doppia corsia. Lo scavalco dell’autostrada A8 è caratterizzato dal ponte ad arco relativo alla carreggiata di svincolo. Peculiarità principali, l’arco di sostegno dissimmetrico rispetto all’impalcato e il sistema di sospensione realizzato in curva.
Nella foto di sfondo e nelle immagini della sequenza, alcune delle fasi del rifacimento della pista dell’aeroporto di Olbia. In particolare nella prima in alto, un dettaglio sul riposizionamento degli AVL, mentre nella penultima i protagonisti dell’intervento.
Attualità&Prodotti
NEWS
“MODELLO ORIO” Altro intervento particolarmente significativo realizzato quest’anno da Vitali è il rifacimento della pista di volo dell’aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia, in Sardegna, scalo nodale soprattutto nei mesi estivi per i tanti vacanzieri. L’ennesima sfida contro il tempo per l’azienda bergamasca, i cui uomini e mezzi hanno completato l’intera opera in sei giorni H24, dal 2 al 7 marzo (in realtà solo quattro per via delle condizioni metereologiche avverse). Sfida vinta grazie all’esperienza accumulata nel maxi cantiere di Orio al Serio nella primavera 2014.
CANTIERE VOLANTE L’appalto di Olbia era relativo a opere di ripavimentazione dell’intera pista. Come nel caso del lavoro a Orio al Serio, l’intervento è stato suddiviso in fasi distinte: la prima, di rifacimento della pista, della durata di sei giorni ad aeroporto chiuso; la seconda, invece, ha riguardato un raccordo di pista e il rifacimento degli strati di sottofondo per una profondità di circa un metro, ed è stata eseguita ad aeroporto
operativo. Per l’intervento all’aeroporto di Olbia Vitali ha impiegato circa 80 uomini suddivisi su tre turni e un centinaio di macchine coordinate in modo ottimale per garantire la stesa del nuovo manto d’asfalto (circa 5.000 tonnellate di materiale) e il posizionamento di circa 150 impianti AVL (aiuti visivi luminosi, ossia le luci di pista di supporto alla navigazione aerea).
settembre 2015 Costruzioni 25
I NFRASTRUTTURE
30 MESI, 100 MEZZI, 750 UOMINI Ecco infine, l’ultimo dei tre lavori Vitali che vogliamo presentarvi, ossia la nuova A58, la Teem, Tangenziale Est Esterna di Milano, aperta al traffico a fine maggio dopo due anni e mezzo di intenso lavoro. Trenta mesi nei quali, oltre a una flotta di oltre 100 mezzi, Vitali, affidataria di Norte, ha impiegato una media di 750 uomini. Il cantiere Vitali, nello specifico, tra asta principale e raccordi, si estendeva per circa 6 km: il tracciato affidatole (asta principale) era di complessivi 2,4 km totalmente in trincea. Vi era compresa anche la “porta d’ingresso” Nord, ovvero l’innesto con l’autostrada A4, che sottopassa il nuovo svincolo di Agrate Brianza. Prima di realizzare il sottopasso è stato necessario realizzare due varianti provvisorie, ai lati dell’attuale autostrada; la deviazione ha consentito di eseguire le lavorazioni della nuova galleria artificiale e la ricostruzione di un cavalcavia sull’A4, demolito da Vitali l’anno precedente.
I NUMERI DELLA TEEM 32 km (da Agrate a Melegnano) 3 corsie + emergenza per senso di marcia Interconnessione con: A4; Brebemi; A1 Svincoli: 6 Gallerie artificiali: 1 km Trincee: 8,7 km Viadotti: 2,1 km Coinvolti 34 comuni e 3 province (Milano, Lodi e Monza Brianza)
Nelle foto il cantiere Vitali lungo la A58, la nuova Tangenziale Est Esterna di Milano, inaugurata a fine maggio. L’azienda ha schierato oltre 100 macchine e ha impiegato una media di 750 uomini.
26 Costruzioni settembre 2015
Attualità&Prodotti
NEWS Lungo la strada... Procedendo sulla Teem in direzione Sud, Vitali ha realizzato i tratti in trincea che ospitano le carreggiate della tangenziale stessa, un’opera eco-sostenibile proprio perché prevalentemente interrata. Segue lo svincolo che porta al casello di Pessano con Bornago e di qui all’opera accessoria nota come Variante alla SP 13, o tangenziale di Pessano, un’infrastruttura, anch’essa in trincea, di due corsie per ogni carreggiata, che ha una lunghezza di circa 3 km e che accompagna il traffico da e verso Pessano e da e verso la Tangenziale Est di Milano. Proseguendo lungo il tratto di competenza di Vitali, un ulteriore intervento di particolare interesse tecnico riguardava il sottopassaggio del canale Villoresi, preposto all’irrigazione di ampie aree agricole dell’Est Milanese. A corredo dell’opera, inoltre, una nuova rete di canali sussidiari, in sostituzione di quelli agricoli preesistenti. Realizzati, infine, anche due nuovi cavalcavia, sotto cui corre in trincea la Teem: nel tratto sono compresi anche l’allargamento del ponte sul torrente Molgora e rotatorie e gallerie minori riguardanti la variante stradale.
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WALKAROUND DI
MATTHIEU COLOMBO
Peso operativo 9,73 ton Motore JCB Diesel by Kohler Potenza netta 52,4 kW
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JCB 100 C-1
CAMPIONE DEI PESI MIDI JCB amplia verso l’alto la gamma di midiescavatori. Ora si contano 6 modelli tra le 6 e le 10 t di peso operativo. Con il 100 C-1, la Casa inglese alza la voce e punta a primeggiare nella categoria con prestazioni e bassi costi di gestione
I PLUS
di
1 Deriva da un progetto modulare
ben riuscito. È un vero 100 con prestazioni elevate e non un 80 zavorrato.
2 Motore di cilindrata contenuta
con potenza ai vertici della categoria. Modalità Eco che contiene i consumi fino al 15% senza tagliare la coppia motrice.
3 Rispetto all’86 C-1 ha un monoblocco più lungo. La forza di penetrazione non varia, ma quella di strappo sale del 28% mentre quella di sollevamento fino al 20%.
4 Idraulica Bosch Rexroth LS flow sharing perfettamente calibrata. Potenza proporzionale alla domanda. Meno consumo.
5 Radiatori con ventola a frizione viscosa. Il motore va prima in temperatura, le emissioni acustiche e i consumi calano.
6 Sicurezza elevata con sistema di doppio consenso comandi idraulici “2 GO”. Sistema trasmissione dati LiveLink di serie.
7 Linee aux di serie con portata da 100 l/min e con 10 regolazioni di portata tra i 25 e i 100 litri al minuto. Switch singolo/doppio effetto in cabina.
8 Costi di gestione contenuti: motore privo di Dpf e con intervalli di manutenzione allungati. Primo intervento richiesto a 500 ore. Boccole con inserti in grafite.
9 Cabina ribaltabile di 30 gradi per facilitare la manutenzione. Si solleva anche con tutti i cofani aperti (no interferenze).
10 Carpenterie sviluppate e prodotte da JCB in Inghilterra: sottocarro, torretta, cabina, braccio e 3 tipi di avambraccio.
settembre 2015 Costruzioni 31
L’UNICO CON LA CODA I midiescavatori JCB con peso tra le 8 e le 10 t di peso operativo condividono la struttura base della torretta. Le zavorre montate differiscono in base alle prestazioni. Il 100 C-1 è l’unico con il blocco posteriore aggiuntivo.
© Costruzioni
© Costruzioni
JCB 100 C-1
Raggio di rotazione frontale minimo con brandeggio 2.360 mm (bilancere standard)
Sbalzo posteriore torretta 1.600 mm
Il 100 C-1 è caratterizzato da un braccio lungo 3.682 mm. Il bilanciere standard è da 2.100 mm, ma sono disponibili quelli da 1.650 o 2.250 mm. L’altezza di carico (fino a 5.660 mm) è da riferimento nonostante la torretta ribassata che ottimizza baricentro e stabilità della macchina 450 mm di sporgenza posteriore
Carreggiata 1.850 mm
Larghezza massima 2.300 mm
32 Costruzioni settembre 2015
by
© Costruzioni
WALKAROUND
Alte prestazioni con brandeggio
© Costruzioni
BLOCCO IN FUSIONE Il gruppo di brandeggio è realizzato in fusione ed è disegnato per convogliare e proteggere le tubazioni idrauliche di braccio e linee ausiliarie. Il martinetto di brandeggio è posizionato a sinistra del blocco, in posizione protetta, e sempre sotto gli occhi dell’operatore.
PRESTAZIONI 100 C-1 VS 86 C-1
• FORZA DI STRAPPO • FORZA DI PENETRAZIONE
+28% 7.362 daN = 4.313 Mpa
• CAPACITÀ SOLLEVAMENTO* +20%
2.724 KG
Nota: 360°, distanza 3 m, altezza 0 m, lama abbassata e bilanciere std da 2.100 mm.
settembre 2015 Costruzioni 33
JCB 100 C-1
1 RAPPORTO LITRI/KW
Cilindrata di 2,48 litri e turbo per 52,4 kW di potenza a soli 2.000 giri/min. Il motore è lo stesso del fratello 86 C-1 ma più potente di 7 kW grazie ad una mappatura dedicata.
2 È LA COPPIA CHE CONTA
Il nuovo 4 cilindri vanta ben 305 Nm di coppia massima a 1.500 giri/min. La modalità Eco non taglia la coppia ma limita il regime motore. Produttività con consumo inferiore.
3 COMMON RAIL E
4 VALVOLE IN TESTA
Gli iniettori piezoelettrici lavorano a una pressione di ben 200 MPa. Le 4 valvole per cilindro ottimizzano la combustione: massima efficienza.
Downsizing riuscito 4 iniettori elettronici. Fino a 200 MPa
Turbina con valvola Wastegate (no fuorigiri)
Valvola Egr controllata da Ecu Sca mb iato re
Egr
Potente alternatore da 100 A
Filtro olio a cartuccia
Pompa CR rotativa
Il cuore del 100 C-1 è stato sviluppato da Kohler, a Reggio Emilia, in sinergia con JCB. Rispetto alla maggior parte dei motori montati dai midi concorrenti è il più potente, con una cilindrata mediamente inferiore del 30%. La gestione è elettronica, i consumi sono contenuti 34 Costruzioni settembre 2015
Stage IIIB senza filtro antiparticolato oni © Costruzi
Scambiatore olio (cambio a 500 ore)
EGR A CONTROLLO ELETTRONICO © Costruzioni
Ecu
© Costruzioni
FILTRO A COALESCENZA Per abbattere le emissioni e garantire il cambio olio a ben 500 ore il 4 cilindri monta un filtro per il recupero dei vapori olio. È un circuito chiuso e l’olio non è mai in contatto con l’ambiente esterno.
Ricircolo gas raffreddati per abbattere gli NOx
SU IL BRACCIOLO E GIÙ IL CONSUMO L’Auto Idle di serie è a 2 livelli d’intervento. Riporta il regime a 1.000 giri/min (1.100 con climatizzatore) se i manipolatori restano inattivi per un tempo regolabile da 2 a 30 secondi, ma appena si sfiorano i comandi il regime si alza. A consolle sinistra alzata, invece, si attiva il Below Idle che porta il regime a soli 850 giri/min (950 con climatizzatore).
© Costruzion i
La centralina motore Ecu è montata su supporti elastici, lontana da fonti di calore e intemperie. Ben accessibile grazie alla cabina ribaltabile.
© Costruzioni
ELETTRONICA PROTETTA
Il ricircolo dei gas di scarico è esterno e raffreddato. Grazie al controllo elettronico dell’attuatore tramite Ecu, il ricircolo non è continuo ma avviene solo quando necessario.
Soluzione semplice Come per il JCB EcoMax, il nuovo motore rispetta gli standard Stage IIIB con iniezione CR, sistema Egr e catalizzatore ossidante (DOC). L’assenza di filtro antiparticolato contiene i costi di manutenzione e le dimensioni dei radiatori senza filtro allo scarico per evitare i costi di rigenerazione tipici dei Dpf e non bruciare carburante per favorire la rigenerazione del filtro. © Costruzioni
NIENTE DPF Uno degli obiettivi primari dei progettisti che hanno sviluppato i motori JCB Diesel by Kohler prodotti in Italia era l’omologazione Stage IIIB (Tier 4 Final)
Filtro gasolio secondario con pompa elettrica
Filtro aria ben accessibile
Catalizzatore ossidante (DOC) senza manutenzione Aria compressa verso intercooler Protezione termica DOC
Livello olio
Giunto elastico tra DOC e terminale (affidabilità)
JCB 100 C-1
Pacchetto radiatori
Aspirazione aria
© Costruzioni
Scambiatore di calore del gasolio
VENTOLA TERMOSTATICA
© Costruzioni
Intercooler
Radiatore olio idraulico
Condensatore clima
TRADIZIONALE L’aria fresca è aspirata dalla parte sinistra della torretta e con il suo passaggio raffredda: radiatori, motore termico, pompa. Anche il cofano laterale, dove è montato il distributore idraulico, è grigliato. La ventola plastica (6 pale) è aspirante.
© Costruzioni
Efficienza termica
Radiatore refrigerante
Meno rumore e meno assorbimenti energetici grazie alla ventola con frizione viscosa che gira solo quando necessario. Il motore raggiunge più velocemente la temperatura d’esercizio ideale. Aiuta a contenere i consumi.
IMPIANTO ELETTRICO POTENTE
• MOTORE D’AVVIAMENTO 2 KW POTENTE PER UN 2,5 LITRI Batteria ben accessibile (emergenza) © Costruzioni
© Costruzioni
Alternatore fisso (regolazione cinghia a parte)
Fusibili con schema iconografico
Elettronica protetta sotto cabina © Costruzioni
• BATTERIA 75 Ah CON STACCABATTERIA PRATICO
© Costruzioni
• ALTERNATORE 100 A POTENZA DA RIFERIMENTO
© Costruzioni
Poco spazio tra pompa serbatoio e distributore. L’impianto, dallo schema semplice, scalda poco: cambio olio idraulico a 2.000 ore. Il filtro si cambia a 500 ore.
Semplice qualità
2
DISTRIBUTORE, POMPE E SERBATOIO VICINI
3
AUSILIARIO ELETTROPROPORZIONALE
Serbatoio olio idraulico con maxi filtro estraibile
Questo schema riduce le perdite di carico idraulico. Diminuisce la lunghezza di tubazioni e il numero di raccordi (faccia piana ORFS). Tubazioni con codifica colore agli estremi (manutenzione facilitata). Il circuito ausiliario da 100 l/min è di serie e il passaggio da singolo a doppio effetto si gestisce dalla cabina. Disponibile una linea bassa pressione (rotazione) con trimmer sul joystick sinistro.
Filtro secondario © Costruzioni
Pompa singola a portata variabile da 148 l/min
Il serbatoio gasolio plastico si può rimuovere rapidamente per eventuali lavaggi interni. Per fare rifornimento si apre, con chiave unificata, sia il cofano laterale sia il tappo. Il filtro principale del gasolio (in giallo, foto a destra) ha separatore con vasca trasparente, rubinetto spurgo e sensore presenza acqua (segnale in cabina). Il reinnesco avviene con pompa elettrica (foto a sinistra).
© Costruzioni
L’impianto idraulico è realizzato con componenti Bosch Rexroth. La singola pompa a portata variabile regola il flusso d’olio proporzionalmente alla richiesta del distributore LS flow sharing.
© Costruzioni
MASSIMA EFFICIENZA
© Costruzioni
1
Separatore acqua gasolio
ole o scorrev Finestrin
SOLO
JCB 100 C-1
74 dB(A) IN CABIN A
PROGETTATA E PRODOTTA DA JCB La cabina ribaltabile sviluppata internamente è una parte importante del progetto dei nuovi miniescavatori che migliora l’accessibilità meccanica. La superficie vetrata è importante e i vetri piatti si possono sostituire facilmente. È disponibile un climatizzatore efficiente, con circuito a 9 bocchette orientabili e fitro soffiante in cabina. La pressione acustica è a livelli di macchine più grandi.
adio ne r o i z si ispo Pred
Comando lama
Regolazione consolle indipendente dal sedile
Monitor a colori
Sensore cintura disponibile
2 vani porta oggetti Doppio filtro clima estraibile (segnale sul monitor)
Sensore presenza operatore disponibile
Sospensione sedile meccanica © Costruzioni
10 punti d'aerazione
mm 570 Sensore consolle
© Costruzioni
Comando linea aux a bassa pressione (optional)
Spazio vitale 38 Costruzioni settembre 2015
L’abitabilità è buona, l’accesso agevole e senza problemi per operatori di ogni stazza. I comandi sono ergonomici e intuitivi.
by
WALKAROUND
PARABREZZA 70/30 La visibilità frontale è buona. Nella
© Costruzioni
parte inferiore il classico cristallo stratificato è removibile (si ripone in cabina). Il parabrezza ha la parte superiore apribile a scomparsa con cinematismi ben concepiti: facile da aprire senza fare contorsioni. Il vetro superiore è protetto esternamente da una griglia superiore.
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DOPPIA SICUREZZA CON 2GO Oltre al bracciolo che inibisce i comandi idraulici se sollevato, i midi JCB impongono all’operatore di dare il consenso definitivo premendo un pulsante 1 . Inoltre (a richiesta in Italia) non si può lavorare se la cintura di sicurezza non è allacciata. Il pulsante 2 serve a passare da singolo a doppio effetto della linea ausiliaria, il 3 a cambiare modalità operativa da Eco a High e il 4 ad attivare l’Auto Idle regolabile.
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DETTAGLI PRO SICUREZZA La maggior parte degli infortuni in cantiere è conseguenza di salita e discesa degli operatori dalle macchine. Le soglie antiscivolo JCB sono realizzate per durare nel tempo ed essere pulite facilmente.
CERTIFICAZIONE ROPS E GRIGLIA SUPERIORE FOPS
Il sistema d’aerazione della cabina ha un doppio filtro per trattenere particelle e polveri.
CLIMATIZZATORE DISPONIBILE Il sistema di aria climatizzata a regolazione manuale sarà apprezzato dagli italiani. Grazie alle dieci bocchette d’aerazione dell’impianto di serie si ha una buona ripartizione dell’aria.
CHIAVE UNIFICATA Tutti i midi JCB hanno una sola chiave per avviamento, apertura cofani e tappo carburante. La sua fattura è di buona qualità. © Costruzioni
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© Costruzioni
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© Costruzioni
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Tenda parasole bidirezionale azionabile anche verso il basso per quando si lascia la macchina al sole
© Costruzioni
© Costruzioni
Fari a led disponibili
settembre 2015 Costruzioni 39
© Costruzioni
DUE MODALITÀ DI LAVORO Nella cabina del 100 C-1 spicca il compatto monitor a colori. Questo permette all’operatore di monitorare le ore mancanti agli interventi di manutenzione (più spia allerta scadenza), la temperatura di olio motore e idraulico, il livello carburante, il regime motore, il voltaggio della batteria, il segnale Auto Idle inserito e molti altri dati. Non mancano le icone che segnalano se si lavora in modalità Eco o Heavy. Il sistema permette di regolare la portata su 10 livelli differenti compresi tra i 25 e i 100 litri al minuto.
© Costruzioni
Da sinistra: la schermata di avvio, quella che per qualche istante indica le ore operative totali e le mancanti al tagliando, quindi la schermata generale con il regime al minimo (950 giri/min con consolle alzata e clima).
© Costruzioni
Da sinistra: la schermata in modalità Eco con il regime limitato a 1.600 giri/min (coppia invariata). Inserendo la modalità Heavy il regime varia da un minimo di 1.000 (1.100 con clima) a un massimo di 2.000 giri/min.
Da sinistra, il numero di telaio della macchina registrato anche dall’elettronica, la regolazione dell’Auto Idle da 2 a 30 secondi e della luminosità monitor da 1 a 10, quindi il monitoraggio dell’impianto ausiliare.
© Costruzioni
JCB 100 C-1
Interfaccia a colori
Boccole braccio con inserti in grafite. Ingrassaggio a 500 h.
FINO A 100 LITRI/MINUTO Componenti Bosch
i on uzi str Co
Rexroth e disposizione dei componenti ottimale danno vita a un impianto idraulico efficiente. Le due linee ad alta pressione sono di serie (10 portate memorizzabili), mentre una a bassa pressione (25 l/min) è disponibile per attrezzature rotanti o tiltabili. A richiesta è disponibile anche l’esclusivo attacco rapido JCB Quickhitch sia in versione meccanica sia in versione idraulica azionabile dalla cabina.
©
Linee modulari (vite) e guide in gomma
Protezione a V del martinetto sollevamento
SBALZO LAMA ELEVATO E CARRO LUNGO. GRANDE STABILITÀ La lama dozer ha una struttura molto robusta e il suo sbalzo è il maggiore della categoria.
Sbalzo lama 2.020 mm
Protezione cilindro lama di serie © Costruzioni
© Costruzioni
Con 9,73 di peso operativo il 100 C-1 può lavorare con attrezzature di peso importante. L’idraulica è all’altezza
© Costruzioni
Pronto a tutto
ANCHE I CILINDRI SONO JCB Martinetti saldati per frizione: allineamento perfetto, massima resistenza meccanica e trafilamenti olio scongiurati nel tempo.
© Costruzioni
CARPENTERIA BY JCB Ii monoblocco del braccio e i tre avambracci disponibili per il 100 C-1 sono realizzati negli stabilimenti JCB con lamiere di qualità certificata. Tutti i supporti funzionali all’allestimento idraulico ed elettrico della macchina sono realizzati prima della verniciatura. È costruito per durare nel tempo.
JCB 100 C-1
1 progetto 4 modelli Un motore 2 livelli di potenza
Un impianto idraulico 2 tarature dedicate
JCB DIESEL BY KOHLER I JCB 85 Z-1, 86 C-1, 90 Z-1 e 100 C-1 hanno lo stesso motore ma con due mappature elettroniche differenti. Sui più piccoli la potenza erogata è di 45,5 kW, mentre sui grandi è di 52,4 kW. Tutte le versioni sono Stage IIIB/Tier 4 final senza Dpf.
BOSCH REXROTH Anche l’impianto idraulico dei quattro modelli è composto dalla stessa pompa AV 104 074 e dallo stesso distributore LS flow sharing. Ogni modello ha regolazioni idrauliche differenti per ottenere curve dedicate.
5 zavorre molteplici combinazioni
3 avambracci 2 bracci Bracci > 2.900 mm > 3.360 mm > Triplice TAB > 3.682 mm
PESO VARIABILE Si passa dalle 8,3 t del modello più piccolo alle 9,73 del 100 C-1. La variazione è determinata da differenti tipi di zavorre (vedi sotto) in modo da distribuire il peso tenendo basso il baricentro.
Avambracci > 1.650 mm > 2.000 mm > 2.100 mm > 2.250 mm
© Costruzioni
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ZAVORRA POSTERIORE SUPPLEMENTARE
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PIASTRA (NERA) SOTTO TORRETTA
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MODULARE I quattro midi JCB con peso compreso tra 8 e 10 t condividono cabina, torretta completa di motore, idraulica e impianti. Molti elementi del carro sono identici ma sui modelli girosagoma Z la ralla non è centrata rispetto al passo ma avanzata. Il braccio triplice è solo per l’86 C-1. Combinando due bracci monoblocco e tre avambracci, JCB ha creato 15 diverse combinazioni.
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IL 100 C-1 CON DIETRO L’86 C-1
PIASTRE LATERALI SU BASE CARRO
COMPATTI Modello Peso Potenza netta Motore JCB Diesel by Kohler Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR Trattamento allo scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Lunghezza braccio Penetratori disponibili Pressione Profondità di scavo Profondità plinto Distanza di scavo Altezza di carico Forza strappo Forza penetrazione Velocità traslazione Velocità rotazione torr. Passo/L. carro Rulli d'appoggio Larghezza sottocarro Larghezza suole Sbalzo posteriore torr. Scavo disass. (s-d) Lunghezza trasporto Altezza trasporto Lama (W-H)) Soll.-abbass. lama Sbalzo lama Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sist./serbatoio idraulico
ton kW l N° mm rpm m/s N°
N°
l/min
mm mm Mpa mm mm mm mm daN daN km/h rpm mm N° mm mm mm mm mm mm mm mm mm Ah A l l
85-Z1 8,3 45,4 KDI2504TCR 2,48 4 88x102 2.000 6,40 2 conv. CR 2 cooled Doc turbo inter var 148 LS press comp 2.900 1.650/2.000/2.100 30 3.615/3.625/3.715 2.525/2.849/2.941 6.401/6.748/6.848 5.547/5.819/5.896 5.710 4.230 2,5 - 5 10 2.320/2.950 5 2.300 450 1.140 n.d. 5.830 2.700 2.300-473 471-461 n.d. 75 100 112 118/66
86-C1 8,6 45,4 KDI2504TCR 2,48 4 88x102 2.000 6,40 2 conv. CR 2 cooled Doc turbo inter var 148 LS press comp 3.360 1.650/2.100/2.250 30 3.922/4.372/4.522 5.914/6.248/6.359 6.635/7.075/7.225 5.914/6.248/6.359 5.710 4.380 2,5 - 5 10 2.320/2.950 5 2.300 450 1.490 n.d. 6.430 2.700 2.300-473 471-461 n.d. 75 100 112 118/66
GIROSAGOMA
90-Z1 8,6 52,4 KDI2504TCR 2,48 4 88x102 2.000 6,40 2 conv. CR multi cooled Doc turbo inter var 148 LS press comp 3.360 1.650/2.100/2.250 30 3.520/4.150/4.110 3.230/2.890/3.820 6.800/7.270/7.390 4.970/5.320/5.420 5.822 5.088/4.313/4.109 2,5 - 4,6 7,9 2.320/2.950 5 2.300 450 1.145 n.d. 6.580 2.700 2.300-473 471-461 n.d. 75 100 112 118/66
100-C1 9,73 52,4 KDI2504TCR 2,48 4 88x102 2.000 6,40 2 conv. CR multi cooled Doc turbo inter var 148 LS press comp 3.682 1.650/2.100/2.250 30 4.120/4.570/4.570 1.870/2.250/3.500 6.880/7.310/7.440 5.180/5.490/5.660 7.362 5.088/4.313/4.109 2,4 - 4,4 8,2 2.320/2.950 5 2.300 450 1.601 n.d. 6.860 2.700 2.300-473 471-461 n.d. 75 100 112 118/66
zioni © Costru
JCB 100 C-1
Controllo remoto LiveLink di serie.
Bassi costi di gestione APERTURA SIMULTANEA DI CABINA E COFANI La cabina ribaltabile prodotta da JCB facilita l’accesso al motore di rotazione, al martinetto di brandeggio, agli accumulatori di pressione e alle centraline elettroniche. Inoltre agevola le operazioni d’ispezione delle superfici radianti degli scambiatori ed eventuali operazioni di manutenzione degli stessi.
Sotto cabina: pilotaggi, centraline con modulo LiveLink
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NULLA È LASCIATO AL CASO I midiescavatori JCB di nuova generazione sono stati progettati per garantire prestazioni elevate, ma anche per contenere i costi di manutenzione. Lo sviluppo dei motori JCB Diesel by Kohler ha permesso di non avere caldi Dpf (più energia per raffreddare il vano motore) da rigenerare (più carburante) e sostituire. Inoltre l’intervallo per il cambio olio motore arriva a ben 500 ore e l’accessibilità a tutte le componenti meccaniche, idrauliche ed elettriche riduce i tempi di manutenzione.
CURATO NEI DETTAGLI Osservando il midiescavatore 100 C-1 si notano dettagli molto curati. Ad esempio, per agevolare la salita in sicurezza dell’operatore in cabina, la torretta è assottigliata in corrispondenza dell’ingresso (foto sopra).
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INTERVALLI DI MANUTENZIONE • INGRASSAGGIO BOCCOLE BRACCIO 500 ore • CAMBIO OLIO MOTORE E FILTRO 500 ore • CAMBIO FILTRO GASOLIO 500 ore • CAMBIO FILTRO OLIO IDRAULICO 500 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 2.000 ore • CAMBIO LIQUIDO REFRIGERANTE 1.000 ore Si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità JCB Italia e l’agenzia Sillabario.
&
Macchine Componenti trasmissioni
aste
Movimento terra pneumatici
idraulica
Rops Fops
Perforazione
Consolidamento
assali
motori attrezzature CFA rulli compattatori
Ricambi Sicurezza
micropali
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Motori La nuova versione del sei cilindri Mercedes OM471 da 12,8 litri che arriva a 390 kW
Pale gommate Arrivano le Volvo L60H, L70H e L90H. Evoluzione delle serie G, hanno prestazioni superiori
Sollevatori telescopici Il rinnovo dei tele Bobcat si completa con quattro nuovi rotativi per il noleggio
MOTORI
RICIRCOLO d’autore
CON 250 MILA UNITÀ PRODOTTE IL MERCEDES OM471 È GIÀ UNA PIETRA MILIARE. VI PRESENTIAMO LA SUA EVOLUZIONE EURO VI DI
ANTONIO FARGAS
quattro anni dal lancio sul mercato della piattaforma di motori Hdep - Heavy duty engine platform - di cui sono state realizzate fino ad ora oltre 250 mila unità, Mercedes-Benz continua a puntare sull’innovazione. Lo fa proponendo la nuova versione del sei cilindri in linea OM471 di 12,8 litri di cilindrata. Un propulsore che promette, secondo i dati preliminari diffusi dalla casa di Stoccarda, di ridurre del 3% i consumi di carburante dei pesanti stradali e, di conseguenza, le emissioni di anidride carbonica (CO2), che sono direttamente proporzionali ai dispendi di gasolio. Per raggiungere questo obiettivo, l’OM471 si evolve sviluppando ulteriormente le tecnologie lanciate con la prima versione del robusto sei cilindri ed è disponibile con tarature di potenza di 310 kW(422 Cv), 330 kW(449 Cv), 350 kW(476 Cv), 375 kW(510 Cv) e 390 kW(530 Cv) per rispettivi valori di coppia massima, ottenuta a 1.100 giri/min, di 2.100. 2.200, 2.300, 2.400 e 2.500 Nm. ST
A
Un Actros Mercedes-Benz equipaggiato con l’ultima generazione del motore OM471 consuma circa 28,5 litri/100 km su percorsi impegnativi a pieno carico. Prendendo ad esempio una percorrenza annua di 130.000 km, rispetto allo stesso mezzo con motore Euro V, il nuovo OM471 Euro VI permette di risparmiare circa 1.100 litri di carburante.
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5 LIVELLI DI POTENZA Potenza 310 kW (421 Cv) a 1.600 giri/min 330 kW (449 Cv) a 1.600 giri/min 350 kW (476 Cv) a 1.600 giri/min 375 kW (510 Cv) a 1.600 giri/min 390 kW (530 Cv) a 1.600 giri/min
Coppia 2.100 Nm a 1.100 giri/min 2.200 Nm a 1.100 giri/min 2.300 Nm a 1.100 giri/min 2.500 Nm a 1.100 giri/min 2.600 Nm a 1.100 giri/min
Per le versioni dedicate ai veicoli pesanti in taratura da 310, 330 e 350 kW sono inoltre disponibili le varianti “Top Torque” che incrementano la coppia massima di altri 200 Nm solo con la marcia più alta del cambio automatizzato PowerShift Mercedes 3 innestata. Questo permette sia di ridurre il numero delle cambiate sia di aumentare la velocità di marcia senza incrementare i consumi di carburante.
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MOTORI
Rigenerazione no problem
Sopra, la nuova valvola meccanica a controllo elettronico brevettata posta sul collettore di scarico dei cilindri 1, 2 e 3 per indirizzare i gas combusti alla girante del turbo oppure allo scambiatore di calore dell’Egr.
Per la rigenerazione del filtro antiparticolato con il motore a basso carico, il sistema innalza la quantità di gas ricircolati con l’Egr, calibra la quantità di gasolio iniettata per evitare di produrre ulteriore particolato e fuliggine nei gas di scarico. Con l’aumentare del flusso di ricircolo, la quantità di carburante iniettata è progressivamente ridotta nei cilindri 1, 2 e 3 quindi aumentata nei cilindri 4, 5 e 6. È possibile ridurre fino a zero la quantità iniettata per i primi tre cilindri, mentre gli altri tre lavorano come a pieno carico. Questo fenomeno è impercettibile per il conducente, dato che quando si preme sull’acceleratore l’iniezione torna a lavorare in modo equilibrato per tutti i cilindri.
R ICIRCOLANO TRE CILINDRI Fra le innovazioni introdotte dall’OM471 merita grande attenzione una valvola posta a monte dello scambiatore Egr e brevettata. Questa permette di regolare sia la percentuale di gas ricircolati (da 0 al 50% dei gas totali) e di quelli da inviare alla girante calda del turbocompressore. Il turbo a geometria fissa (foto grande sotto) con camera centrifuga ripartita asimmetricamente è lo stesso presentato 4 anni fa ed è caratterizzato dalla regolazione del flusso tramite una doppia immissione dei gas sulle palette della girante calda.
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In sostanza i cilindri 4, 5 e 6 immettono direttamente i gas sulla girante calda senza alcuna deviazione, mentre i cilindri 1, 2 e 3 li immettono passando dalla nuova valvola meccanica a controllo elettronico e posta a monte dello scambiatore Egr. Questa valvola (foto in alto a sinistra) può escludere totalmente il ricircolo raffreddato dei gas, per inviare il flusso massimo alla girante, o parzializzare il flusso dei primi tre cilindri verso la turbina (la wastegate non è più necessaria) fino a deviarlo totalmente in ricircolo per evitare picchi di pressione.
&Componenti
Macchine
In alto, il nuovo OM471 fotografato da tre quarti anteriore. Sotto, lo spaccato dell’iniettore, con il dispositivo di amplificazione della pressione, che permette di raggiungere un valore di polverizzazione del gasolio di 2.700 bar.
FINO A 2.700 BAR PER OGNI CILINDRO Un elemento fondamentale del nuovo motore è il sistema di iniezione common rail X-PULSE di ultima generazione. Rispetto all’OM471 attuale, la pressione nel rail cresce da 900 a 1.160 bar, mentre quella massima di 2.700 bar è ottenuta da singoli iniettori con amplificatore di pressione integrato che permettono di calibrare in tempo reale la pressione di picco di polverizzazione del gasolio. I sei iniettori sono ora a otto fori (in precedenza erano sette) per incrementare la portata massima di gasolio del 10% circa. Inoltre,
il rapporto di compressione passa da 17,3:1 a 18,3:1 anche grazie a un nuovo disegno delle teste dei pistoni. Oltre a ottimizzare i consumi di carburante, queste evoluzioni migliorano ulteriormente il valore di coppia disponibile ai regimi più bassi. Già ai 600 giri/min, che costituiscono il regime minimo, il nuovo motore assicura ben 1.600 Nm di coppia motrice che diventano 2.000 Nm a 800 giri/min e, a seconda della mappatura, la coppia massima si raggiunge tra gli 800 e i 950 giri/min.
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PALE GOMMATE
ALLUNGA il passo
DI
MATTHIEU COLOMBO
LE PALE SERIE G LASCIANO STRADA A TRE NUOVI MODELLI: L60H, L70H E L90H. SONO FRUTTO DI UN’EVOLUZIONE RAGIONATA CHE MIGLIORA LE PRESTAZIONI. GRANDE NOVITÀ IL D6J STAGE IV FINAL 50 Costruzioni settembre 2015
&Componenti
Macchine
on l’introduzione di tre nuove pale gommate che estendono la serie H verso il basso della gamma, Volvo CE dimostra di meritare la fiducia dei clienti attenti alle innovazioni tecnologiche, all’efficienza delle macchine, ma anche all’ambiente. Le nuove L60H, L70H e L90H, evoluzione basata sugli stessi modelli serie G, completano infatti il cuore della gamma Stage IV Final, allungando il passo rispetto ad altri concorrenti. Di fatto, poi, la L90H ha realmente un passo maggiore di cinque centimetri che testimonia una rivisitazione delle prestazioni dinamiche confermata anche da un carico di ribaltamento alla massima sterzata in ascesa. Per il resto i componenti strutturali sono immutati così come la tradizionale e silenziosissima cabina con 68 dB(A) di pressione acustica dove debutta un monitor lcd a colori d’interfaccia con l’operatore. La grande novità che accomuna i tre modelli è il motore Volvo D6J che integra la tecnologia Scr per il post trattamento dei gas di scarico e dilaziona le rigenerazioni attive del Dpf ogni 500 ore di lavoro, in corrispondenza dei tagliandi, togliendo ogni pensiero agli operatori. ST
C
L’ampia gamma di attrezzature originali, configurazioni, allestimenti e opzioni disponibili per le pale gommate Volvo valorizza la versatilità di ogni modello. Anche nel settore industriale, infatti, le svedesi sono molto apprezzate.
PALE GOMMATE
COME TRADIZIONE VUOLE Le pale gommate Volvo hanno oltre 60 anni di storia alle loro spalle. Ogni loro soluzione tecnica è figlia della tradizione e dell’esperienza. Per meglio conoscere le Volvo serie H vi consigliamo di leggere il WalkAround della L120H pubblicato su Costruzioni 688 (marzo 2015, pag. 20) e sfogliabile anche online. Tra le nuove L60H, L70H e L90H quest’ultima è quella che fa segnare l’aumento di potenza più elevato rispetto alla corrispettiva G (137 kW contro 130, +6%), l’incremento di coppia più deciso (da 880 a 934 Nm, + 6%) e, grazie a una ripartizione dei pesi rivisitata allungando il passo di 50 mm, un carico di ribaltamento misurato alla massima articolazione di 9.820 kg, ossia del 3% superiore a quello della L90G. Segnaliamo inoltre l’adozione di un convertitore di coppia leggermente più performante (il rapporto di stallo passa da 2,45:1 a 2,5:1) e un rapporto più corto delle prime marce del cambio per sfruttare al meglio l’elevata coppia motrice disponibile ai regimi più bassi e garantire una spinta ancora più elevata e costante.
In cabina ogni dettaglio è però funzionale, di qualità e robusto. Ogni elemento va a comporre un ambiente altamente ergonomico.
52 Costruzioni settembre 2015
&Componenti
Macchine SOLO
68 DB(A) IN CABINA
Urea e filtro senza pensieri Rispetto ai modelli serie G il trattamento dei gas allo scarico del sei cilindri turbo Volvo D6J guadagna la tecnologia Scr con iniezioni di urea (nella foto sopra l’operazione di rabbocco dell’additivo) e abbandona il bruciatore per la rigenerazione attiva. Ora la rigenerazione è solo passiva dato che quella attiva non deve essere più gestita dall’operatore ma dal servizio assistenza una volta ogni 500 ore (con le G le rigenerazioni erano 60 ogni 500 ore). Per rigenerare il filtro in fase di manutenzione ci vogliono circa 25/30 minuti.
N UOVA INTERFACCIA Con le H si evolve anche il cockpit analogico digitale che ora include un monitor lcd a colori, per trasmettere all’operatore informazioni diagnostiche utili a programmare futuri interventi di manutenzione. Si possono inoltre visualizzare l’inserimento del blocco del differenziale anteriore, il programma di gestione del cambio selezionato, il regime di auto idle o selezionare lo spegnimento automatico del motore temporizzato. Il sistema permette di tenere sotto controllo anche la temperatura dell’olio degli assali.
APERTURA DA TERRA DISPONIBILE A richiesta è disponibile persino la chiave radiocomando con pulsante che sblocca e apre letteralmente la porta e che permette di accendere a distanza le luci di accesso. Anche questa è sicurezza.
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PALE GOMMATE
Le tre nuove Volvo serie H
CINEMATISMO TP Le pale gommate Volvo sono conosciute per il caratteristico cinematismo TP che unisce la funzionalità dei sistemi parallel alle prestazioni della geometria z bar. Le L60H, L70H e L90H garantiscono forze di strappo mediamente superiore del 5%. Se selezionata, la sospensione bracci BSS si inserisce sopra i 5 km/h e può essere impostata con singolo o doppio effetto. Sono memorizzabili: posizione alta del braccio, posizione bassa e angolo benna. L’altezza al perno benna di 3.870 mm (10 mm in più per la L90H) è in linea con la media di categoria. Per tutti e tre i modelli è disponibile il braccio lungo, sempre con cinematica TP.
Modello Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione CR Fasi d'iniezione EGR Tratt. gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Trasmissione Marce Velocità traslazione Differenziali Freni Pneumatici Passo Carreggiata Articolazione R. sterzo alla benna Cinematismo benna Max alt. perno b. Forza di strappo Larghezza benna Lunghezza max Altezza trasporto Batteria Alternatore Serbatoio gasolio (urea) Sist./serbatoio idraulico
www.volvoce.it
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L60H L70H 2,2 2,4 7.630 8.540 11,87 13,45 123 127 Volvo Volvo mod. D6J D6J l 5,7 5,7 N° 6 6 mm 98 x 126 98 x 126 rpm 1.400 1.400 m/s 5,88 5,88 N° 2 2 conv conv MPa 190 190 N° 2 2 raffreddato est. raffreddato est. Doc-Dpf-Scr Doc-Dpf-Scr turbo turbo portata variabile portata variabile l/min 145 + 33 154 + 33 LS pos LS pos c c press comp c c press comp Mpa 26/21 26/21 Power Shift Power Shift N° 4+4 4+4 km/h 44 44 front 100% front 100% 4 disc oil 4 disc oil 20.5x25 20.5x25 mm 3.000 3.000 mm 1.900 1.930 ° 40 40 mm 5.790 5.800 TPL Parall TPL Parall mm 3.860 3.870 daN 8.657 10.074 mm 2.500 2.550 mm 7.330 7.420 mm 3.270 3.280 Ah 2 x 100 2 x 100 A 80 80 l 222 (20) 222 (20) l n d/90 n d/90 m3 kg ton kW
L90H 2,6 9.820 14,98 137 Volvo D6J 5,7 6 98 x 126 1.400 5,88 2 conv 190 2 raffreddato est. Doc-Dpf-Scr turbo portata variabile 162 + 33 LS pos c c press comp 31/21 Power Shift 4+4 44 front 100% 4 disc oil 20.5x25 3.050 (3.000) 1.960 40 5.920 TPL Parall 3.970 14.836 2.650 7.540 3.280 2 x 100 80 222 (20) n d/90
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Volvo A 30D
Ormig 20 TTV
JCB 3CX
Minelli CM 190
2003
1981
2006
1998
New Holland D255
Cifa SRY 1300
Hamm 3307
Perlini DP655C
2007
2002
2003
1986
SOLLEVATORI TELESCOPICI
IN SEGUITO AL TOTALE E SOSTANZIALE RINNOVO DEI
BOBCAT CON BRACCIO FISSO, I MODELLI CON TORRETTA DIVENTANO EVO CON GESTIONE ELETTRONICA E MOTORI STAGE IIIB DI
ANTONIO FARGAS
DA 3,8 A 5 T E DA 16 A 25 M I nuovi rotativi EVO sono quattro. La gamma si apre con il TR38160EVO da 3,8 t di portata massima e 15,7 m d’altezza alle forche per il quale la rotazione a 360° è a richiesta (400° standard) così come l’allineamento automatico delle ruote. Tutto di serie invece per i modelli che seguono, in ordine di capacità di sollevamento: il TR40250 da 4 t e 24,1 m alle forche, il TR50190 da 5 t e 18,7 m alle forche e il TR50210EVO da 5 t di portata massima e 20,5 m d’altezza, sempre misurata alle forche.
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ENTRY LEVEL Il nuovo TR38160 è l’unico EVO con motore Kubota. Il quattro cilindri giapponese è il V3800 in versione turbo common rail a gestione elettronica.
&Componenti
Macchine
4 ROTATIVI per voltare pagina V
entiquattro mesi. Tanti sono bastati alla squadra Bobcat dello stabilimento francese di Pontchâteau per ribaltare e aggiornare l’intera gamma di sollevatori telescopici. Gli ultimi ad arrivare in termini di tempo sono i quatto versatili rotativi che replicano le caratteristiche di altezza massima e portata massima degli attuali modelli. Da una prima analisi l’unica differenza in termini prestazionali sembra essere che il modello da 18,7 m di altezza massima solleva fino a 5 t e non più 4,5 t. A ben vedere, però, le novità introdotte sottopelle con la generazione EVO sono essenziali. La prima è senza dubbio la nuova trasmissione dati Can bus che permette una gestione elettronica della macchina che spazia dal monitoraggio in tempo reale delle condizioni operative a un nuovo supporto diagnostico. La seconda più evidente è sotto al cofano motore dove i quattro cilindri turbo sono Kubota con Dpf sull’entry level da 16 m e 3,8 t di portata e FPT con catalizzatore ossidante e tecnologia Scr sugli altri tre modelli da 19, 21 e 25 m. ST
PUNTO D’EQUILIBRIO Il modello da 5 t di portata e 20,5 m d’altezza massima è il TR50190EVO con zavorra maggiorata e sfili dedicati.
settembre 2015 Costruzioni 57
SOLLEVATORI TELESCOPICI
Si passa alla gestione elettronica La strumentazione dei Bobcat è ibrida perché unisce l’analogico al digitale. Secondo il costruttore questa soluzione non spaventa i noleggiatori più conservatori, ma offre all’operatore finale tutte le informazioni necessarie per monitorare i carichi in tempo reale e ottimizzare la logistica in cantiere. La nuova gestione elettronica permette sia funzioni di diagnosi puntuali che scongiurano i fermo macchina sia di memorizzare diverse attrezzature idrauliche con la relativa pressione d’utilizzo. Ben sei i modelli di piattaforme porta persone disponibili. La già buona visibilità dei modelli attuali è migliorata con una superficie vetrata posteriore maggiore. La cabina Rops/Fops ha l’aria condizionata di serie.
UN TELAIO PER QUATTRO MODELLI In passato la gamma era composta da quattro modelli sviluppati sulla base di due chassis. Ora il telaio di base è unico e mantiene il passo corto da 2.950 mm. Le torrette sono tre differenti in quanto il 19 e il 21 m montano zavorre differenti ma sulla
58 Costruzioni settembre 2015
medesima struttura di base. Le caratteristiche d’accessibilità meccanica tipiche della vecchia generazione non cambiano per favorire la rapida manutenzione da parte dei noleggiatori. Gli stabilizzatori si possono controllare singolarmente.
&Componenti
Macchine Kubota V3800 CR-TI
FPT F4HFE413J
U N SOLO FILTRO E TRE SCR
Bobcat ha scelto due diverse tecnologie per abbattere le emissioni allo scarico fino a livelli Stage IIIB. Sul modello più piccolo monta un quattro cilindri turbo Kubota a gestione elettronica da 3,77 litri di cilindrata e 74,5 kW. In questo caso c’è un filtro antiparticolato allo scarico. Al contrario, sui modelli più grandi i 105 kW sono erogati da un italianissimo FPT turbo da 4,5 litri di cilindrata che non ha filtri allo scarico ma un Doc e, in serie, un modulo Scr che garantisce la catalisi dei gas tramite iniezioni d’urea.
I rotativi diventano EVO Modelli TR38160EVO TR40250EVO TR50190EVO TR50210EVO Capacità massima 3,8 t 4t 5t 5t Altezza massima 15,7 m 24,1 m 18,7 m 20,5 m Portata max altezza 2t 1,8 t 3t 2,5 t Sbraccio massimo 13,4 m 20,5 m 16,4 m 18 m Motore Kubota FPT FPT FPT Modello V3800CR-TI F4HFE413J F4HFE413J F4HFE413J Potenza 74 kW 105 kW 105 kW 105 kW Trasmissione Hydro Hydro Hydro Hydro Passo 2.950 mm 2.950 mm 2.950 mm 2.950 mm
Sugli EVO si possono avere a richiesta il radiocomando per controllare torretta e braccio da remoto, l’antifurto immobilizer, sistema di avviamento a basse temperature e soluzioni allo scarico per lavorare in galleria. Trovate tutte le attrezzature compatibili alla gamma TR sul sito www.bobcat.eu
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ESCAVATORI VOLVO: L’EVOLUZIONE DELLA PRODUTTIVITà Gli escavatori Volvo sono stati progettati per ottenere la massima efficienza nelle diverse applicazioni poichè vantano una forza e una potenza rinnovate e, allo stesso tempo, tempi di ciclo più brevi per prestazioni più elevate. L’esclusiva modalità ECO, unita al migliore sistema elettro-idraulico, assicura un risparmio di carburante tra il 7 e il 10 per cento. Le ultime innovazioni garantiscono, inoltre, una maggiore flessibilità ideale per una serie di applicazioni come il lavoro in cava, edilizia e le costruzioni stradali. Escavatori Volvo: l’evoluzione della produttività. www.volvoce.it
&
Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi
Cesoie
Terre e rocce da scavo Martelli demolitori Mpa
Green
Frantoi
Ferro
Idraulica Faccia piana
Decommissioning Polipi
microcariche
Attrezzature Sostenibile
Sicurezza
64 68 74
Attrezzature idrauliche Gamma ampia, quella di Cangini, pensata ad hoc per andare incontro alle esigenze dei clienti
Decommissioning Daf ha firmato la demolizione e lo smantellamento della centrale elettrica della Silea
Benne frantoio Abbiamo visto al lavoro il modello BF 60.1 di MB. ProduttivitĂ e affidabilitĂ a portata di cantiere
NEWS
&Demolizione
Riciclaggio
Cono poliedrico e produttivo
L’
Terex TC1150 con trasmissione diretta con velocità variabile a elevato risparmio di carburante tramite frizione, sistema idraulico per l’apertura in sovraccarico con ripristino
automatico per proteggere la camera e ridurre al minimo i tempi di fermo impianto. Il grande gruppo tramoggia/alimentatore dispone di un sistema di rilevamento dei metalli con arresto automatico sul nastro di alimentazione per proteggere il cono dai materiali metallici e scivolo di scarico per
eliminare i materiali stessi dalla macchina. Tra gli altri vantaggi principali: rapidi tempi di allestimento, manutenzione semplificata e sistema di controllo elettronico avanzato.
Carriere in divenire Nuovo ceo per Allu Group. È Jarmo Jonninen, già direttore finanziario e delle risorse umane, tra le fila di Allu dal 1989. Jonninen è subentrato a Kauko Pylväs, ceo dal 1999, che ha raggiunto il pensionamento lo scorso giugno. Durante la sua carriera, ALLU GROUP è cresciuto molto a livello internazionale: ora ha uffici in Svezia, Germania, Francia, Usa, Emirati Arabi Uniti e Cina. Inoltre, il network distributivo copre 30 Paesi e più del 90% della produzione propria è esportato dalla Finlandia. Il know how accumulato da Pylväs resterà a disposizione del successore, che si occuperà dei servizi amministrativi per le società interne al gruppo.
www.allu.net
62 Costruzioni settembre 2015
Con un diametro di 1.150 mm, il Terex Finlay C-1545 presenta un peso di 43.440 kg ed è azionato da un gruppo motore che può essere composto da un Caterpillar C13 Acert da
MAGGIORI INFO SUL SITO WEB DI TEREX FINLA Y 328 kW (440 Cv) Stage IIIA o da uno Scania DC13 da 331 kW (450 Cv) Stage IV. www.terexfinlay.com
In calo gli speciali In Italia meno rifiuti speciali (ossia i rifiuti non urbani, derivanti da attività agricole, industriali, di costruzione e demolizione e dal settore del trattamento dei rifiuti), a metterlo in evidenza, la 14esima edizione del “Rapporto Rifiuti Speciali” dell’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Il calo di produzione sfiora i due milioni di tonnellate scendendo, tra il 2012 e il 2013, dell’1,5% e passando da quasi 133,6 a 131,6 milioni di tonnellate.
www.isprambiente.gov.it
ultimo nato della gamma di frantoi mobili a cono di TEREX FINLAY. È il C-1545, che unisce in sé un’alta capacità di produzione e un’elevata poliedricità ed è in grado di lavorare nell’industria degli aggregati, nei centri riciclaggio e nelle cave. L’impianto integra il nuovo frantoio a cono
Bonifica in alta quota
n complesso intervento di bonifica, rimozione e conseguente sostituzione della copertura in amianto compatto di alcuni capannoni collocati all’interno della Franco Tosi Meccanica, storica azienda metalmeccanica fondata nel 1881, situata nei pressi del centro di Legnano (MI). Richiesti
U
dal commissario straordinario della società, in vista della cessione del ramo d’azienda e del conseguente rilancio dell’attivita produttiva, i lavori sono stati eseguiti da SAFOND-MARTINI. L’intervento ha interessato sei capannoni di altezza variabile dai 12 ai 40 m per un’estensione totale di circa 10.000 m2 di
genuine by
copertura, coinvolgendo un totale di 20 operatori. Nel dettaglio, sono state impiegate tre gru a torre da 51 m di altezza con uno sbraccio di 50 m, e una gru automontante da 25 m di altezza e 30 m di sbraccio. L’operazione ha prodotto un totale di circa 120 t di rifiuti contenente amianto. www.safondmartini.it
ATTREZZATURE IDRAULICHE
INCONTRO alle esigenze DI
DANIELA STASI
64 Costruzioni settembre 2015
&Demolizione
Riciclaggio È LA FILOSOFIA DI CANGINI, CHE PER SODDISFARE I BISOGNI DELLA CLIENTELA HA SVILUPPATO UNA GAMMA AMPIA E VARIA
na politica incentrata sulle esigenze del cliente. Grazie a questo leitmotiv, Cangini è riuscita a posizionarsi saldamente sia sul mercato nazionale sia su quello internazionale. Fiore all’occhiello è senz’altro l’ampiezza di gamma, che comprende attrezzature per macchine da 0,6 a 14 t per lavori di movimento terra, demolizione, riciclo, manutenzione stradale e verde pubblico. Tra i best seller segnaliamo la pinza da demolizione (nella foto di sfondo), dotata di booster, in grado di moltiplicare la pressione d’ingresso di 2,9 volte, di rotazione idraulica a 360°, per velocizzare le fasi di lavoro, e di valvole regolatrici di pressione integrate. Disponibile in tre versioni (per escavatori da 3,5 a 14 t), è equipaggiata di chele in acciaio antiusura HB400, intercambiabili con quelle per la pinza-cesoia. RST
U
La pinza da demolizione PZD 55 sviluppa la sua forza in punta grazie al sistema di moltiplicazione di pressione booster.
settembre 2015 Costruzioni 65
ATTREZZATURE IDRAULICHE
QUATTRO PER ESCAVATORE... Per la selezione dei materiali, Cangini ha progettato e realizzato due serie di benne vagliatrici: quattro modelli per escavatori da 3 a 14 t (il modello V 400 nella foto di sfondo) e cinque per skid loader, pale e telescopici con capacità di carico da 186 fino a 500 l (nell’immagine della pagina accanto). Le benne vagliatrici per escavatore hanno le parti maggiormente soggette a usura, quali la lama e i fianchi laterali, in acciaio HB400; la trasmissione è affidata a motori orbitali dotati di distribuzione a disco, a favore di un’elevata resistenza ai carichi radiali e migliori rendimenti idraulici. I motori sono protetti da valvole anti urto, e il gruppo di trasmissione degli alberi è progettato in modo da non essere esposto a colpi durante il carico del materiale; si tratta di una configurazione che permette di lavorare in spazi non eccedenti la lunghezza della lama.
66 Costruzioni settembre 2015
&Demolizione
Riciclaggio
...Cinque frontali
VERSO IL MERCATO
Le versioni frontali delle benne vagliatrici Cangini sono adatte alla selezione di materiali derivanti da demolizioni e scavi, oltre alla miscelazione di terreni e torbe. Il gruppo vaglio presenta la struttura dell’albero con tubo non saldato, per garantire resistenza alla torsione, mentre i coltelli rotanti sono in acciaio HB400; nelle configurazioni standard le dimensioni del materiale vagliato vanno da 0-20 a 0-35 mm, in base alle necessità di vaglio dell’utilizzatore gli alberi possono essere diversamente configurati. Un’ultima importante caratteristica, il sistema brevettato di sostituzione alberi.
L’attenzione della società di Sarsina (FC) per la qualità è costante, dalle fasi progettuali alla produzione vera e propria, dal reparto saldatura fino al collaudo finale con l’impiego di macchinari che garantiscono gli elevati standard richiesti. La politica aziendale, rivolta a incontrare in modo concreto i bisogni della clientela, prevede da tempo la formula delle “porte aperte” e dei “campi prova” in azienda, eventi grazie ai quali la Cangini consolida ulteriormente i rapporti con il cliente e si confronta con le reali esigenze del mercato. Inoltre il servizio post vendita è in contatto diretto e costante con l’ufficio tecnico, per fornire risposte nel minor tempo possibile.
www.canginibenne.com
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DECOMMISSIONING
GHE pensi mi CI HA PENSATO DAF. A TUTTO . A SMANTELLARE COMPLETAMENTE L’EX CENTRALE ELETTRICA DELLA SOCIETÀ SILEA E A EFFETTUARE TUTTE LE FASI OPERATIVE. DALLA PRIMA ALL’ULTIMA DI
DANIELA STASI
almadrera, provincia di Lecco, stabilimento Silea, società (con capitale sociale detenuto totalmente dai Comuni) che si occupa della gestione dei rifiuti nel territorio lecchese. Questo il teatro in cui è andata in scena Daf, azienda del Gruppo Donzelli, attiva nel settore delle bonifiche, delle demolizioni, del trattamento rifiuti e delle infrastrutture. Si è trattato di un articolato intervento di decommissioning, durante il quale sono state effettuate la bonifica, la completa demolizione e la rimozione di tutti gli impianti e le apparecchiature presenti sia all'interno sia all'esterno del fabbricato che ospitava l’ex centrale elettrica, con decostruzione della stessa. I numeri parlano chiaro: 40 giorni di lavoro per una squadra di dieci operatori. Vanto della società milanese, il fatto di essere in grado di eseguire tutte le fasi operative con personale proprio altamente specializzato, senza dover ricorrere ad appalti esterni. RST
V
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&Demolizione
Riciclaggio
Le immagini raccontano l’intervento di smantellamento dell’ex centrale elettrica ospitata all’interno del termovalorizzatore della società Silea, a Valmadrera, nel lecchese. Un lavoro complesso, prima di tutto per l’operatività continua dello stabilimento, che non ha mai chiuso.
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DECOMMISSIONING
SPECIALIZZAZIONI CHE CONTANO
U N INTERVENTO IN DIECI FASI
L’intervento presentato in queste pagine è complesso per diverse ragioni. Prima tra tutte, l’oggetto stesso dei lavori, ossia lo smantellamento dell’ex centrale elettrica presente all’interno del termovalorizzatore della Silea, stabilimento sempre operativo per l’intera durata dell’operazione. Daf quindi ha eseguito la demolizione adeguandosi all’attività dell’azienda lecchese, meta di un conferimento continuo di rifiuti da smaltire. Altro dettaglio fondamentale da mettere in evidenza, la preventiva bonifica delle tubazioni dove è stata riscontrata la presenza di lane minerali pericolose. “Grazie alla specializzazione del nostro personale, che oltre a saper eseguire lavorazioni di taglio e lavori in quota ha anche il patentino di abilitazione per effettuare lo smaltimento, la rimozione e la bonifica di lane minerali pericolose, siamo riusciti ad affrontare direttamente l’intero decommissioning, senza ricorrere al subappalto”, spiega Massimiliano Donzelli, responsabile bonifiche e demolizioni di Daf. “La forza della nostra società è data dal fatto che uno stesso operatore abbia più specializzazioni certificate, dal patentino per operare in spazi confinati a quello per la rimozione di amianto, fino a quello per l’utilizzo di macchine per il sollevamento”.
Qui di seguito tutti gli step operativi nel dettaglio: installazione del cantiere e sgombero degli ambienti; verifica e svuotamento degli impianti, compreso lo smaltimento degli olii e dei lubrificanti; rimozione delle tubazioni e dei collettori; demolizione e rimozione delle tubazioni esterne in facciata e del tratto aereo; demolizione e rimozione del serbatoio di raccolta delle condense e degli scambiatori di calore, compresa la struttura metallica di sostegno; demolizione e rimozione del serbatoio di raccolta delle condense al piano terra; demolizione e rimozione della tubazione di scarico dei fumi; demolizione e rimozione della turbina e relativo impianto; demolizione e rimozione degli aerorefrigeranti, compresa la struttura di sostegno; demolizione e rimozione della struttura del basamento della turbina, in calcestruzzo armato.
Nelle foto in sequenza, qualche scorcio degli interni dell’ex centrale elettrica. La complessità dello smantellamento si evince già a colpo
70 Costruzioni settembre 2015
d’occhio, per la presenza di tubazioni, pannelli di controllo, strumenti di misura, tutti elementi che richiedono un trattamento distinto e specifico.
&Demolizione
Riciclaggio
Preparativi fondamentali Questo è un intervento in cui le fasi preliminari risultano fondamentali per la buona riuscita dell’intero lavoro. Oltre all’installazione del cantiere stesso, con la delimitazione delle aree di lavoro e le zone adibite a stoccaggio dei materiali, è stata redatta la documentazione relativa alla sicurezza, al cronoprogramma dei lavori e al piano di demolizione. Si è poi provveduto a verificare la disattivazione degli impianti (elettrici, idraulici e meccanici) con lo svuotamento degli stessi, incluso lo smaltimento di liquidi e residui presenti all’interno. Sempre come preparativo, si è effettuato lo sgombero degli ambienti da tutti i materiali presenti, dalle attrezzature ai rottami metallici fino ai quadri elettrici e ai pannelli di controllo.
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DECOMMISSIONING
LA TURBINA... Tra le fasi più impegnative, segnaliamo la demolizione e la rimozione della turbina e del relativo impianto. “Dopo aver rimosso tutti i quadri elettrici, i cavidotti e gli strumenti di misura di pertinenza, abbiamo provveduto a svuotare l’impianto da olii, lubrificanti e liquidi in generale, con conseguente raccolta e smaltimento degli stessi”, racconta Donzelli. “Dopodiché abbiamo smontato e smaltito la struttura in acciaio di sostegno, compreso il tubo di evacuazione dei vapori. Infine, abbiamo smontato, demolito e rimosso l’impianto turbina vero e proprio, comprensivo di ogni elemento e lo abbiamo portato al piano”.
...E IL SUO BASAMENTO Dopo aver demolito l’impianto turbina, cuore dell’ex centrale elettrica, Daf ha ultimato l’intervento con la demolizione e la rimozione del basamento in calcestruzzo armato che sorreggeva la turbina stessa. Quindi, oltre ail taglio con cannello degli impianti, questo lavoro ha visto anche una parte di demolizione controllata, eseguita con apposite seghe murali per evitare di indurre vibrazioni alla struttura rimanente.
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CHE PREMIA DI
DANIELA STASI
ABBIAMO VISTO AL LAVORO LA BF 60.1 DI MB. A COLPIRCI LA LINEARITÀ COSTRUTTIVA E L’ELEVATA PRODUTTIVITÀ
© Costruzioni
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struzioni civili, lavori stradali, scavi e demolizioni per lo più nel varesotto. Nel cantiere in cui siamo stati la benna frantoio MB era alle prese con la frantumazione di inerti da demolizione (calcestruzzo armato e laterizio) di un edificio al cui posto sta sorgendo un nuovo stabile residenziale. Il materiale verrà poi impiegato dall’Impresa Ronco nel medesimo cantiere per la realizzazione di sottofondi e riempimenti. Nelle pagine successive, tutti i dettagli della BF 60.1. RST
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e benne frantoio MB non hanno bisogno di molte presentazioni. Gli addetti ai lavori le conoscono bene, inoltre noi, come rivista, ne abbiamo illustrato più volte vantaggi e caratteristiche costruttive. Abbiamo deciso di osservarle al lavoro, dal vivo, e così ci siamo recati a Solbiate Arno, in provincia di Varese, dove abbiamo visto il modello BF 60.1. A ospitarci l’Impresa Ronco che, fondata nel 2004 dai fratelli Maurizio e Paolo Cappellari, si occupa di co-
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B ENNE FRANTOIO
La semplicità
&Demolizione
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Riciclaggio
La benna frantoio BF 60.1, per escavatori a partire da 8 t, fa parte di un’ampia gamma composta da ben 12 modelli, pensati sia per escavatori sia per minipale, pale e terne. La BF 60.1 è adatta a frantumare materiali di differente tipologia provenienti da demolizioni, scavi e lavori stradali.
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SERVICE SEMPRE PRONTO L’intera struttura della BF 60.1, vista al lavoro su un escavatore da 130 q, è realizzata in acciaio antiusura Hardox, a eccezione dei due carter laterali a protezione dei principali componenti. Da mettere in evidenza anche la possibilità di regolare la pezzatura del materiale in uscita, che varia a seconda dell’applicazione (nei modelli per escavatori spazia dai 15 ai 130 mm, in quelli pensati per lavorare nelle cave dai 100 ai 200 mm e infine in quelli per minipale dai 15 ai 50 mm). Oltre al prodotto, il servizio di assistenza tecnica, efficace e veloce: MB è in grado di intervenire sia in Italia sia all’estero grazie a una rete di dealer e officine autorizzate, appositamente preparati con corsi di aggiornamento tecnico.
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La gamma di benne frantoio MB si compone di 12 modelli, sia per escavatori, sia frontali. Con una tonnellata e mezzo di peso, la BF 60.1 segue la più piccola della serie, la MB-C50 S2 da 0, 75 t. Caratterizzata da un’elevata compattezza, risulta ideale per cantieri urbani e per aree di lavoro particolarmente ristrette e garantisce una produzione fino a 19,8 m3/h. Da segnalare la semplicità costruttiva, principale peculiarità delle benne frantoio MB, grazie alla quale la manutenzione è particolarmente agevole: cuore della benna è infatti un frantoio a mascelle azionato dall’impianto idraulico della macchina operatrice, in grado di frantumare anche materiali di medie-grandi dimensioni senza intasamenti. © Costruzioni
B ENNE FRANTOIO
COMPATTEZZA PRODUTTIVA
&Demolizione Š Costruzioni
Riciclaggio
BF 60.1 Escavatore consigliato Peso CapacitĂ di carico Pressione Contropressione Portata olio Dimensioni bocca
>8t 1,50 t 0,60 m3 210 bar 10 bar 98 l L 610, H 510 mm
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B ENNE FRANTOIO
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Franco Briganti Area manager MB per Italia Nord Ovest
Paolo Cappellari Socio Impresa Ronco
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Abbiamo acquistato la benna frantoio BF 60.1 nel 2011, e anche la benna vagliante e l’attacco rapido con cui cambiamo agevolmente le attrezzature sono firmati MB. Siamo molto soddisfatti della BF 60.1: in quattro anni, con una media annua di 2.000 m3 di materiale frantumato, non ci ha mai dato alcun problema, né a livello meccanico né idraulico. Inoltre, ci ha consentito di ottimizzare notevolmente costi e tempi di lavoro, con la possibilità di frantumare gli inerti direttamente in cantiere per un immediato riutilizzo sul posto, senza dover ricorrere al noleggio di frantoi e senza dover portare gli inerti di risulta negli appositi centri di riciclaggio. Ci troviamo decisamente bene, è un’attrezzatura che svolge il suo lavoro in modo produttivo e veloce. È sicuramente un buon investimento.
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La BF 60.1, così come le altre benne frantoio di MB, è costituita da un frantoio a mascelle di una semplicità estrema e, come è risaputo, la semplicità è ciò che elimina a priori qualsiasi inconveniente. Dimostrazione concreta di ciò è proprio il fatto che a quattro anni dall’acquisto, l’Impresa Ronco non ha mai avuto alcun problema. Non solo, non ha ancora sostituito una mascella, né ordinato un ricambio. Il cambio della mascella in genere viene effettuato ogni 2.000 ore di lavoro a seconda dei materiali lavorati, ma per quelli di risulta da demolizione, come quelli trattati dall’Impresa Ronco, si va ben oltre. E la sostituzione è un’operazione facile e veloce.
Guida CAVE d’Italia Una Guida ai siti censiti con l’indicazione di Comune, località, nome e indirizzo della società esercente, tipologia o categoria del materiale cavato.
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Sistemi di controllo Consumi di carburante? A gestire i costi dei mezzi c’è il Q-Fuel di Ma-estro
L’Istituto pensante
DI
FABRIZIO APOSTOLO
Un calcestruzzo di qualità
controllata e garantita n calcestruzzo di alta qualità. Controllata e garantita. Ovvero risultato finale di un processo di ricerca, produzione ed esecuzione che in ogni suo istante, e da parte di ogni suo attore, ha puntato dritto a un obiettivo: la durabilità dell’opera. Ma il calcestruzzo che ha innervato, negli anni, le nostre opere pubbliche e private si può dire che abbia per davvero queste caratteristiche? Ovvero: ce l’abbiamo fatta, oppure no, a portare a casa - leggi a diffon-
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dere e per così dire “standardizzare” un calcestruzzo di qualità controllata e garantita che fosse effettivamente volano di durabilità? La domanda aleggerà su un’iniziativa a cui la comunità tecnica potrà partecipare dal 14 al 17 ottobre prossimi a una sola ora di alta velocità ferroviaria. A Bologna, durante il SAIE 2015, è infatti in programma una rassegna convegnistica che da un lato approfondirà i principali aspetti della questione cruciale della “qualità del calcestruzzo”
Debutta al SAIE 2015 di Bologna la rassegna X1FIORdiCALCESTRUZZO che in quattro giornate di confronto tecnico, dal 14 al 17 ottobre, accenderà i riflettori sulle buone e durevoli costruzioni e sui fattori che ancora le ostacolano. Una best practice da prendere a modello: quella di Aeternum CAL, un calcestruzzosistema esito della collaborazione tra ricerca, produzione e controllo accomunate dall’obiettivo prioritario della qualità.
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I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
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(ci ritorneremo tra breve). Dall’altro, i visitatori troveranno uno stand interamente dedicato a una tipologia di prodotto - anzi meglio, di sistema (Aeternum CAL) - esito della buona collaborazione tra produttori di additivi, centrali di betonaggio e specialisti del controllo, in laboratorio e in cantiere. Chi andrà a Bologna, in pratica, potrà da una parte “immergersi” in un programma di cultu3 tecnica di alto profilo e variegato e dalra l’altra toccare con mano questo calcestruzzo “eterno”. Non nel senso letterale, ma in quello, oltre che dell’alto livello tecnico, della rarità. A coordinare il tutto, l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo con sede a Renate Brianza presieduto dal geometra Silvio Cocco, ente impegnato in prima fila, da circa un decennio, nella battaglia per la qualità del costruire. 5
I.I.C. - via Sirtori, ZI 20838 Renate (MB) tel. 0362 918516 email iic@istic.it www.istic.it 1. Un calcestruzzo dalla durabilità “eterna”: è quello che sarà presentato in fiera, a Bologna, nel corso della rassegna organizzata dall’IIC 2. Al SAIE di Bologna l'IIC proporrà il nuovo marchio “Calcestruzzo a qualità controllata e garantita”. 3, 4. Sistema Aeternum CAL sul campo: getto e controlli in cantiere. 5. Sede dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo a Renate Brianza.
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6. Aeternum CAL, esempio di innovazione che nasce dalla R&D e porta alla qualità, controllata e garantita: se ne parlerà molto al SAIE di Bologna. 7. Dalla teoria alla pratica: fase di getto di calcestruzzo in cantiere
IL FIOR FIORE DELLA QUALITÀ “Una rassegna ideata per cogliere il fior fiore della qualità”. Così abbiamo titolato questa rubrica sul numero di COSTRUZIONI Luglio a cui abbiamo affidato il primo annuncio della rassegna. Il suo titolo, X1FIORdiCALCESTRUZZO, va a riprendere un’immagine emblematica dell’Istituto, impegnato da sempre da un lato in un’intensa attività di ricerca, analisi e controllo - in laboratorio e in cantiere - e dall’altro in un’opera di formazione e divulgazione tecnica e culturale sulla materia che ha ottenuto il risultato, tra l’altro, di fare di Renate, anche grazie alla stretta collaborazione con primari istituti per geometri lombardi, un polo di specializzazione. Tornando al simbolo, dell’Istituto e della rassegna, possiamo aggiungere che, così come il fiore da sempre evoca un’idea di elevazione e distacco dalle “imperfezioni” del mondo (si pensi soltanto al filone letterario dei “fior di virtù”, che parte dalla letteratura medievale), allo stesso modo un corretto processo di produzione del calcestruzzo - controllato e garantito, naturalmente - consente di superare a piè pari gli ostacoli frapposti alla qualità del costruire: dai limiti dei materiali all’eterogeneità delle forniture, dalle normative poco cogenti alle supervisioni in e post-operam. Al SAIE di Bologna ci sarà ampio spazio per raccontare tutto questo e, soprattutto, per fornire un modello alternativo di lavoro, frutto di una collaborazione effettiva tra i soggetti più avanzati e responsabili del settore, dalle centrali di betonaggio agli sviluppatori di additivi, alle imprese esecutrici. Ricorderemo i temi specifici della rassegna del SAIE di Bologna in un passaggio successivo, per concentrarci, a questo punto, proprio su Aeternum CAL, un calcestruzzo-sistema che racchiude in sé tutti gli elementi di questo approccio innovativo. L’ESEMPIO DI AETERNUM CAL Cemento più acqua più compound polifunzionale di nuova generazione. Più controllo tecnico di filiera, potremmo dire, grazie all’intervento dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo. In estrema sintesi tutto questo è Aeternum CAL, un calcestruzzo che ha già dato ottima prova di sé, per esempio, in numerose applicazioni di pavimentazioni industriali posttese (le realizza Tenso Floor, associato
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IIC), tema di cui ci siamo abbondantemente occupati più volte proprio sulle pagine di questa rivista. Discorso analogo vale per i calcestruzzi in opera, accenno che ci porta dritti alla questione delle opere pubbliche e della loro (agognata) durabilità. “Aeternum CAL - sottolineano gli specialisti dell’IIC - garantisce un calcestruzzo ad alte prestazioni grazie a scrupolosi controlli, un codice esecutivo e una ricetta su misura da proporre a tutti coloro che si accingono a porre in opera calcestruzzo, partendo da un semplice C25/30 a cui viene tolto l’additivo in uso”. Si tratta, in altri termini, di un sistema progettato, assistito e controllato sotto ogni suo aspetto. Dove i termini evidenziati vanno a sintetizzare il lavoro specifico dell’Istituto, che progetta, fornisce assistenza tenica e si occupa dei controlli, a tutto campo. Il calcestruzzo abbandona così la sua aura “ancellare”, potremmo dire, nel panorama delle costruzioni per recuperare il blasone dell’età dell’oro della pietra, quell’epoca romana che ha dato al mondo ponti, acquedotti e basolati stradali, in parte lì ancora da toccare.
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“Con queste caratteristiche - continuano dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo - il calcestruzzo prodotto può garantire la massima durabilità alla più severa classe di esposizione. Il controllo continuo delle fasi di getto, la scelta attenta delle materie prime, la progettazione dell’idoneo mix con l’inserimento del più appropriato Aeternum concorrono a donare al manufatto finale una durabilità assoluta e garantita”. Già, Aeternum. Si tratta di un compound di nuova generazione in polvere - prodotto da Tekna Chem e controllato da IIC - adsorbito su nanomicrosilicati attivi che unisce all’elevata attività pozzolanica di questi ultimi, una notevole reologia, fluidità in assenza di segregazioni, impermeabilità assoluta (anche all’aria) e notevole resistenza sia alla compressione meccanica sia alle aggressioni chimiche e atmosferiche. Un toccasana, insomma, per il corpo portante delle nostre opere costruttive. LA RASSEGNA BOLOGNESE Bologna, al SAIE 2015, il 14, 15, 16 e 17 ottobre. Quattro giornate di appuntamenti convegnistici per raccontare la qualità
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del costruire: dalle best practice in bacheca ai benefici per l’intero sistema ricavabili da un approccio che curi a dovere e metta in rete ogni singolo aspetto dell’opera. Sarà questo X1FIORdiCALCESTRUZZO, la rassegna curata dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo i cui temi forti saranno, in ordine sparso, innovazione tecnologica dei materiali, certificazioni e i controlli, aspetti esecutivi cruciali (per esempio l’impiego del mescolatore) per garantire la costanza di prodotto, best pratice in ambito di edilizia privata (pavimentazioni evolute senza giunti e portanti), durabilità di grandi opere pubbliche e infrastrutture in genere e questione delle manutenzioni, collaborazioni internazionali, sinergie tra mondo della scuola e del lavoro. Entrando più nel dettaglio, la kermesse darà modo per riflettere non solo sul dato puramente tecnico (dal progetto alla realizzazione), ma anche su quello del necessario accompagnamento delle opere con regole e controlli non formali, ma sostanziali. E, soprattutto, sulla cultura tecnica che fa da indispensabile collante a tutte le
8. Silvio Cocco, presidente dell’IIC, è l’idealtore di X1FIORdiCALCESTRUZZO.
9. Valeria Campioni, presidente dell’IIC, mostra un esempio di degrado dovuto all’incorretto rapporto tra acqua e cemento.
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CONTROLLI HIGH-TECH, IL BUON ESEMPIO DELLA MISURAZIONE DELL’UMIDITÀ Fare network. Ovvero mettere in rete, connettere - nel modo migliore - istituzioni e persone, ma anche materiali. Alla base di un composto come il calcestruzzo c’è, infatti, un nesso, una relazione. Quella tra acqua e cemento. Determinarla e controllarla come si deve significa aggiustare il tiro se occorre e in ogni caso garantire la qualità finale del costruito. Il tema della misura dell’umidità del calcestruzzo - e quindi del rapporto acqua-cemento - è stato al centro di un interessante seminario dal titolo “Misurazione dell’umidità: il futuro parte da qui” organizzato dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo il 23 luglio scorso presso l’“Aula Quinto Cocco” della sede di Renate 10
11 10, 11. Test di misurazione dell’umidità del calcestruzzo fresco con igrometro mobile.
Brianza, in collaborazione con Volta SpA. Relatori, Silvio Cocco e Valeria Campioni, rispettivamente presidente e vicepresidente IIC, e Peter Fischnaller, di Volta, che ha presentato le caratteristiche di due strumentazioni portatili prodotte dalla tedesca IMKO (che Volta, azienda con sede a Bolzano, commercializza nel nostro Paese) per la determinazione dell’umidità del calcetruzzo, nonché di sabbia e ghiaia. “Queste strumentazioni - ha ricordato Cocco - rappresentano per gli operatori un’alternativa innovativa rispetto alla tradizionale asciugatura dell’impasto con alcol. Il loro impiego si iscrive in quella cultura del controllo, misurabile e dunque oggettivo, che deve accompagnare ogni processo di produzione, per esempio quello del calcestruzzo”. Controllare significa anche vigilare: sul bene comune di opere il cui degrado rappresenta da un lato una fonte di insicurezza per chi le fruisce, dall’altro un aggravio di costi per la collettività. “Dovremmo essere tutti - ha aggiunto Cocco - dei vigilantes delle opere pubbliche, perché costruirle male rappresenta un danno certo per ognuno di noi: è solo questione di tempo”. Alle presentazioni teoriche - corredate da una rassegna di emblematiche immagini di opere, quali ponti e viadotti, degradate spesso proprio a causa del disequilibrio acqua-cemento all’interno dell’ impasto cementizio - sono quindi seguite alcune prove pratiche in cui i partecipanti hanno potuto testare l’igrometro mobile per calcestruzzo fresco W/Z e quello per sabbia e ghiaia HD2. Entrambi gli strumenti possono essere utilizzati sia in impianto sia direttamente in cantiere.
fasi di questo approccio. Dove e come trovarla? Semplice e difficilissimo allo stesso tempo: nella scuola, riempiendo la medesima di specializzazione tecnica e sguardo attento sul mondo reale, delle imprese e del mercato che, è opportuno ricordarlo sempre, oggigiorno si chiama “mondo”. “Stiamo parlando - spiega il geometra Silvio Cocco a COSTRUZIONI - di processi lunghi e ardui, ma fondamentali per invertire la rotta e dare nuove e solide basi al nostro sistema delle costruzioni, nonché per contrastare nel migliore dei modi le difficoltà economiche di questa
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lunga e problematica congiuntura. La qualità si costruisce collaborando e tessendo nodi che sappiano diventare rete: tra studenti e imprese, tra professionisti di diversi paesi, tra ricercatori, produttori, esecutori, committenti e legislatori”. Al SAIE di Bologna questo network conoscerà un banco di prova significativo. Quattro giorni da non perdere, per progettare i futuri viaggi, lo auspichiamo, verso la Qualità. Che noi utenti degli edifici e delle infrastrutture di trasporto pretendiamo sia fatta, per esempio, di calcestruzzo performante, durevole, controllato e garantito.
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#Concretamente L’INIZIATIVA DI FEDERBETON AL SAIE SMART HOUSE 2015
ATECAP Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it twitter: @atecap
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ederbeton, la federazione di settore di Confindustria che riunisce le associazioni della filiera del cemento e del calcestruzzo a cui l’Atecap aderisce, dal 14 al 17 ottobre sarà presente a Saie Smart House, il nuovo format che si alterna al Saie tradizionale negli anni dispari, con l’iniziativa #Costruiamo #Concretamente. Si tratta di uno spazio interamente dedicato a tavoli di lavoro e di confronto su proposte concrete, all’interno della cornice più ampia dei temi d’interesse, riguardanti in particolare i materiali innovativi, le tecnologie all’avanguardia, i nuovi modelli di sostenibilità, i progetti di recupero edilizio e rigenerazione urbana. L’Atecap, come le altre associazioni di Federbeton, sarà presente direttamente all’interno dello spazio riservato alla Federazione. L’appuntamento con Federbeton sarà prevalentemente concentrato nei giorni di giovedì 15 e venerdì 16 ottobre, all’interno di un’area dedicata nel padiglione 25 della fiera. Gli interventi di riqualificazione edilizia e a scala urbana saranno i temi maggiormente discussi all’interno degli incontri organizzati per l’occasione. Oltre che per gli esperti del settore, i convegni nascono con l’idea di rappresentare un momento di confronto concreto anche per le Associazioni aderenti alla Federazione e per gli imprenditori associati. Compito di Federbeton all’interno della fiera sarà quello di presentare idee per elaborare proposte concrete utili a ricostruire il futuro del Paese. A questo scopo è stata pensata l’iniziativa “#Costruiamo #Concretamente dove coesisteranno operativamente due tipologie per tavolo di incontri. La prima avrà come oggetto i temi del costruire – dalle strategie per una nuova edilizia popolare all’efficientamento energetico e alla gestione ambientale. La seconda sarà legata agli aspetti strettamente legati al prodotto, dalle più recenti tecnologie innovative all’uso dei rifiuti. La presenza di Federbeton sarà estesa anche al convegno “Expo dopo Expo” di mercoledì 14 ottobre e alla presentazione dei progetti vincitori dei premi “RI.U.SO 015”, sabato 17 ottobre.
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NEWS
&Calcestruzzo
Cave
Prefabbricati in allarme per l’Ntc
Addiment Italia va a Sika Sika AG ha acquisito dal proprio socio paritetico BUZZI UNICEM il 50% di Addiment Italia, azienda attiva sul mercato della penisola nella produzione e commercializzazione di additivi per calcestruzzo e coadiuvanti di macinazione per cemento. Questa operazione permette a Sika di rafforzare la propria attività produttiva e la presenza commerciale in Italia. Nel 2014 Addiment Italia ha realizzato un fatturato pari a 14 milioni di euro.
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totalmente immotivato». Abbassare questo parametro significa incrementare le sollecitazioni sulle strutture prefabbricate in calcestruzzo del 25% rispetto a ciò che si è sempre fatto: quindi, dall'approvazione delle nuove Ntc bisognerà aumentare proporzionalmente l'impiego di materie prime necessarie per realizzare le strutture. Semplificando, si può dire che travi e pilastri dovranno diventare più spessi. “Non solo”, aggiunge Grandi. “Siamo di fronte a una chiara violazione di quanto prescrive il decreto Sblocca Italia, che impone esplicitamente di non imporre norme più gravose rispetto ai limiti europei, ma ciò crea anche una sperequazione inaccettabile tra i nostri prodotti rispetto agli analoghi realizzati con materiali differenti”. www.assobeton.it
L’autocaricante va in Africa Sul fronte della promozione di strategie industriali e novità di prodotto, continuano gli appuntamenti internazionali di Carmix nelle fiere più importanti dell’anno. Dal 15 al 18 settembre scorsi, l’azienda di Noventa di Piave (VE) ha partecipato, a Johannesburg, in Sudafrica, all’edizione 2015 di Bauma Conexpo Africa, rilevante salone internazionale di macchine per l'edilizia, materiali da costruzione, macchine per miniera e veicoli da cantiere. Un evento dall’ampia partecipazione di pubblico durante il quale CARMIX ha presentato agli addetti ai lavori l’autobetoniera autocaricante Carmix 3.5 TT, insieme ad altre novità tecnologiche dedicate agli operatori del calcestruzzo.
www.carmix.com
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Il problema, come ha dichiarato al “Sole 24 Ore” il direttore dell'associazione, Maurizio Grandi, “riguarda i nuovi coefficienti delle Ntc, più penalizzanti di quasi il 25%. Con un aumento dei costi direttamente proporzionale e anche ingiustificato, perché va oltre quello che ci viene
www.buzziunicem.it
a scossa tellurica è da 310 milioni di euro all'anno per le imprese del settore. Un risultato disastroso stimato da ASSOBETON e indotto dall'aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni nel settore delle strutture prefabbricate in calcestruzzo.
richiesto dagli Eurocodici. L'aspetto più rilevante che a nostro avviso va assolutamente modificato è quello relativo al fattore di comportamento, adottato nel testo revisionato delle Ntc”. Questi parametri trasformano, nel calcolo della resistenza sismica, le azioni esterne in sollecitazioni sulla struttura portante di un edificio. Più è alto il coefficiente, minore è la capacità di resistere agli stimoli esterni. “È evidente quale sia l'importanza di queste scelte”, continua Grandi. “Il coefficiente di 4,5 (attualmente in vigore) relativo alle strutture intelaiate in calcestruzzo in classe di duttilità A, è stato abbassato, per le strutture prefabbricate, a 3,5, in netto contrasto con quanto prescritto negli Eurocodici. Un comportamento assurdo tanto più in quanto
Il re delle miniere elle miniere della Bosnia-Erzegovina, il gigante TA300 incede con la sicurezza di un condottiero. Il dumper articolato di Terex Trucks ha conquistato la fiducia dell’impresa Rudnik Uglja Gracanica, compagnia estrattiva con base a Gornji Vakuf che aggiunge così alla sua flotta il nono mezzo Terex Trucks in servizio, a supporto, in particolare, dei TA30s già al lavoro nella miniera. Due le dure sessioni di lavoro per questo colosso off-road strutturato con componenti heavy duty nella categoria delle da 28 t di capacità, impegnato nel carico del carbone dal sito minerario fino al conferimento per il trasporto su camion o rotaia. Il TA300 con sospensioni anteriori indipendenti (per una trazione ottimale sul roccioso territorio bosniaco) è equipaggiato con un motore dalla potenza di 276 kW. Il dealer Lager D.O.O. che ha venduto il dumper TEREX TRUCKS serve oggi molti paesi del Sud-Est Europa, inclusi Croazia, Slovenia, Serbia, Montenegro, Macedonia e Albania. www.terextrucks.com
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Marmo da esportazione Il Piano di promozione straordinaria del Made in Italy lapideo predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico è andato in porto grazie alla collaborazione con ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e Confindustria
Marmomacchine. L’annuncio è stato dato nelle scorse settimane insieme ai dettagli del piano, che prevede un investimento complessivo di 2 milioni di euro lordi erogati direttamente dal Ministero.Il progetto è volto a internazionalizzare il business legato al prodotto Made in Italy (macchinari, tecnologie, blocchi grezzi, semilavorati e prodotti finiti), favorendo l’incoming di operatori qualificati dall’estero, momenti di formazione tecnica, incontri B2B e visita alle aziende ed ai territori produttivi. Il piano sarà al centro del MARMOMACC di Verona, dal 30 settembre al 3 ottobre, con più di 1.500 espositori, dei quali 569 italiani e 933 esteri da 55 nazioni su 77.100 metri quadrati netti, e con più di 60 mila operatori attesi da oltre 140 paesi. www.marmomacc.com
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PER UN’AZIENDA IN PERFETTA FORMA Gestione economica aziendale G Analisi finanziaria, economica e patrimoniale della situazione aziendale G Gestione della situazione di ricollocamento e/o riorganizzazione del personale dipendente Marketing G Supporto per attività di marketing G Organizzazione di convegni e di eventi G Realizzazione di mini siti e di web-video Sicurezza negli ambienti di lavoro G Nomina del responsabile esterno del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) G Stesura del documento valutazione rischi (DVR) Sorveglianza Sanitaria G Nomina del medico competente G Esecuzione delle visite mediche e accertamenti diagnostici direttamente in loco
Prima i.active Un materiale sostenibile, durabile, resistente e allo stesso tempo di grande qualità estetica. La capacità di ricerca e di innovazione di Italcementi ha portato all’ideazione di un nuovo materiale per l’architettura sostenibile: i.active Biodynamic. Un prodotto unico per proprietà e caratteristiche, da settembre già disponibile per operatori e imprese. ITALCEMENTI ha presentato la nuova malta cementizia il 10 settembre scorso a Milano, nell’auditorium di Palazzo Italia, a Expo 2015. Molti i rappresentanti della building community giunti a Milano per conoscere da vicino il prodotto, scoprirne le caratteristiche e vedere da vicino la sua prima applicazione sperimentale: la straordinaria struttura esterna e le facciate interne di Palazzo Italia, progettata dallo studio Nemesi & Partners per essere il luogo-icona di Expo Milano 2015 www.italcementi.it
Un magnifico isolamento
Formazione G Formazione dei lavoratori G Corsi di Primo Soccorso e Antincendio G Corsi modulabili secondo le diverse esigenze aziendali Altri servizi G Bandistica regionale G CAF in loco
srl
direzione@sinetix.org
Era un intervento atteso da tempo, e lo scorso gennaio a Modena ha finalmente aperto le sue porte a 240 studenti. Il nuovo Campus dell'Università di Modena e Reggio Emilia, commissionato dal Fondo Aristotele e realizzato dalla C.M.B. di Carpi, amplierà la capacità ricettiva del polo universitario emiliano. La particolare destinazione d’uso degli ambienti ha richiesto adeguati livelli di isolamento termico e acustico. A questo scopo l’impresa esecutrice ha coinvolto LATERLITE, intervenuta nella realizzazione dei sottofondi coibenti e dei massetti utilizzando Lecacem Mini e Lecamix Forte Professional. I premiscelati Lecacem sono stati selezionati per la capacità di isolamento termico, leggerezza e prestazioni meccaniche adeguate nei più diversi spessori. www.laterlite.com
Cave&Calcestruzzo
NEWS
Milano ha ripreso smalto agli spazi prestigiosi di Expo 2015 al cuore dei Navigli, Mapei contribuisce al grande rilancio di Milano sul palcoscenico internazionale. I padiglioni di Israele e degli Emirati Arabi Uniti (insieme ai cluster delle isole) costituiscono un esempio di sostenibilitĂ
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per materiali e tecnologie di realizzazione delle strutture prefabbricate. La nuova Darsena, poi è un capolavoro di rinascita urbana, con nuovi spazi di aggregazione, camminamenti e approdi per la navigazione turistica. Una riqualificazione che ha permesso di valorizzare gli elementi monumentali
della Darsena, come il ponte quattrocentesco e le fondazioni delle mura urbane cinquecentesche. Per il recupero e il consolidamento delle sponde MAPEI ha fornito Mapegrout Easy Flow, malta monocomponente tissotropica fibririnforzata. Sono stati utilizzati anche Idrosilex Pronto per impermeabilizzare le
strutture in muratura, Mape-Antique LC per confezionare in cantiere le malte da muratura, e Antipluviol W per proteggere gli intonaci cementizi, i mattoni da rivestimento e la pietra. Isomma, un’autentica sinergia di soluzioni al servizio della bellezza tout-court. www.mapei.it
a gestione web
© Costruzioni
SISTEMI DI CONTROLLO
SERBATOIO
La “scatola nera” del Q-Fuel Control System di Ma-estro installato nella sede centrale Vezzola a Lonato (BS). Questo sistema presiede al controllo-rifornimenti dei mezzi che lavorano in cava e all’approvvigionamento delle cisterne mobili che svolgono il servizio di erogazione nei cantieri.
l servizio del risparmio e della più oculata amministrazione dei consumi, il sistema Q-Fuel Control System sviluppato dalla Ma-estro di Rovereto (TN) viene adottato con notevoli vantaggi dalle imprese che lavorano quotidianamente nei cantieri. L’applicazione di questo modulo elettronico alle centrali di rifornimento delle macchine e dei veicoli di trasporto permette di rilevare in tempo reale i rifornimenti, la media di consumo e lo stato dei depositi del carburante. Ogni incongruenza fra i litri a disposi-
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zione e quelli prelevati effettivamente dagli operatori viene rilevata dall’amministratore del Q-Fuel Control System tramite un portale web. Da qualche mese, anche Vezzola, realtà primaria nelle cave e nelle costruzioni infrastrutturali, ha adottato il sistema Ma-estro per il controllo-consumi della propria flotta. Un parco mezzi di oltre 150 unità monitorato online in modo costante tramite i dispositivi del QFuel Control System installati sui serbatoi e sulle cisterne che viaggiano da un cantiere all’altro. RST
&Calcestruzzo © Costruzioni
Cave
UN’IMPRESA PRIMARIA VUOLE MONITORARE I COSTI DI GASOLIO NELLE CAVE E NEI CANTIERI?
DA UN PORTALE, PUÒ FARLO IN PRESA DIRETTA DI ALBERTO FINOTTO
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SISTEMI DI CONTROLLO
Andrea Berardi
Marco Mason
Responsabile Vezzola Servizio di Protezione e Prevenzione
Sales Manager Ma-estro
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Uno dei sei dispositivi Q-Fuel Control System montati sulle autocisterne in servizio nei cantieri seguiti dal gruppo Vezzola. anche i mezzi a noleggio sono sottoposti al controllo dei consumi di gasolio. L’impresa può analizzare, sempre dal portale web Q-Fuel Control System i costi specifici del noleggio in base a quantità e spese di carburante.
Prima di adottare il Q-Fuel Control System, la gestione costi del gasolio era cartacea e risultava oltremodo difficoltosa. La parte documentale veniva compilata da un addetto a fronte di ogni erogazione, con un’alta probabilità di errori e disattenzioni nella registrazione dei dati. Il vantaggio del rilievo elettronico automatico con il sistema Ma-estro si è abbinato poi alla supervisione generale sul portale web in base alla rilevazione-consumi sulle cisterne mobili, in tempo reale. Attualmente il sistema è installato infatti sulle sei autocisterne in continuo approvvigionamento nei nostri cantieri e sulla cisterna della sede di Lonato, mentre a Milano, in corrispondenza del grande cantiere TEEM (la Tangenziale Esterna A58), il Q-Fuel Control System è stato montato, su una grande cisterna da 10.000 litri al servizio delle varie sessioni di lavoro.
&Calcestruzzo Il grande cantiere della TEEM, la Tangenziale Esterna A58 di Milano. Vezzola ha applicato il Q-Fuel Control System a una cisterna di rifornimento da 10.000 litri. Ogni dato sui consumi di carburante viene monitorato direttamente attraverso il portale web del sistema Ma-estro.
“VISIONE LIQUIDA” SUI CONSUMI PIN di riconoscimento dell’operatore. La gestione generale del sistema avviene, come già detto, tramite il portale web dedicato che immagazzina ed elebora tutti i dati registrati dal dispositivo del Q-Fuel Control System sulla cisterna, comprese eventuali anomalie riscontrate per orari di erogazione, consumi chilometrici e quantità di gasolio prelevate. © Costruzioni
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L’operatore che procede al rifornimento di carburante si interfaccia in modo semplice e intuitivo con il QFuel Control System fornendo al sistema quattro informazioni essenziali: l’identità di chi richiede l’erogazione, la macchina o il mezzo per cui si realizza il rifornimento, le ore di lavoro compiute fino a quel momento dalla macchina oppure i chilometri percorsi dal veicolo, il codice
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Cave
SERVICE
STRATEGIA di soluzioni IL GRUPPO MANITOU NON PRODUCE SOLO MACCHINE. NEL 2014 HA CREATO IL MINING COMPETENCE CENTRE PER OFFRIRE SUPPORTO, SERVIZI E CONSULENZA ALLE REALTÀ ESTRATTIVE DI TUTTO IL MONDO DI MATTHIEU COLOMBO
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GUARDA IL VIDEO MANITOU MINING
inizio 2014 Manitou ha inaugurato il Mining Competence Center con sede presso la Manitou Italia di Castelfranco Emilia, ma vocata a supportare con servizi, soluzioni, attrezzature e macchine l’industria estrattiva di tutto il mondo. L’MCC è composto da una squadra internazionale di specialisti (Italia, Sudafrica e Australia) che analizza le esigenze dei clienti mining e concepisce soluzioni per ridurre costi manutentivi di impianti e macchi-
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nari, ottimizzando tra l’altro i tempi operativi, ed elevare gli standard di sicurezza durante le operazioni di manutenzione e montaggio degli stessi. Detto in altre parole, il Gruppo francese non è solo produttore di attrezzature specifiche per trasformare i sollevatori heavy nei tuttofare a supporto di cave, miniere a cielo aperto e miniere sotterranee, ma ha saputo creare un nuovo ambito applicativo che oggi definisce strategico. RST
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“Il centro di competenze Manitou è un collettore che unisce le esperienze e le competenze tecniche raccolte in tutto il mondo per offrire soluzioni concrete, sicure ed economicamente interessanti”. Questa la definizione dell’MCC secondo l’Executive Vice President of Sales and Marketing del Gruppo Manitou Francois Frederic Piffard. “L’investimento in risorse umane e competenze dedicato al settore mining è strategico. Oggi i servizi rappresentano il 20% delle nostre vendite e il fatturato di questa divisione cresce del 10% ogni anno”. Manitou punta a diventare il leader assoluto di categoria entro il 2018.
Francois Frederic Piffard
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SERVICE
I SERVIZI SONO LA CHIAVE DEL SUCCESSO
PER GARANTIRE I SERVIZI SONO NECESSARI GLI STRUMENTI Manitou ha una gamma di attrezzature ideate, progettate e costruite per il settore mining. Si parte da forche heavy duty, falconi, piattaforme aeree per arrivare a movimentatori per ruote complete da 1 a 16,3 t di capacità, movimentatori di cilindri idraulici fino a 10,5 t di peso (foto a tutta pagina), supporti per il trasporto e il montaggio di maxi riduttori finali di trasmissione su dumper. Sono anche disponibili ruote avvolgitrici per nastri da trasporto materiali e attrezzi per il taglio degli stessi.
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Cave
NATI HEAVY, DIVENTANO MINING
MASSIMA SICUREZZA Per movimentare carichi importanti che devono essere posizionati con la massima precisione, Manitou ha sviluppato un radiocomando per comandare tutte le funzioni idrauliche del braccio del sollevatore e l’attrezzatura da remoto. In questo modo l’operatore è sempre in posizione sicura e ha sempre la visuale migliore.
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Sullo scorso numero abbiamo presentato la rinnovata gamma dei sollevatori telescopici MTH che culmina con il modello più grande del mondo da 40 t e 13 m d’altezza alle forche. Per lavorare nelle cave e nelle miniere, i tele rossi si possono personalizzare, ad esempio, con modifiche al telaio, sistemi elettronici ed idraulici di tutela e protezione, tecnologie per il controllo del fuoco e per la protezione dal fuoco, segnaletica ad alta visibilità, impianti di ingrassaggio centralizzati, griglie per la protezione della cabina, radiocomandi per il controllo remoto (vedi a piede pagina).
PNEUMATICI arantire una migliore efficienza operativa, innovando sia i materiali, sia la progettazione stessa dello pneumatico. Questo l’obiettivo che Michelin si è posto con il nuovo XTXL E4 L4, presentato di recente e disponibile sul mercato sul finire dell’estate. Destinato ai caricatori gommati, l’XTXL E4 L4 è in grado di offrire più capacità di carico, maggiore potenza senza rischio di rotazione sul cerchio e un’incrementata resistenza alle aggressioni con la conseguente riduzione dei fuori uso accidentali. In particolare, consente di trasportare il 15% in più di carico rispetto alla generazione precedente (Michelin XLD D1) e può raggiungere 32,5 t (nella dimensione 35/65 R33), grazie alla sua carcassa rinforzata ***: in relazione a * presenta cavi in acciaio più resistenti del 30%; in relazione a ** ha il 10% in più di densità di cavi e il 10% in più di resistenza della tela carcassa (tutti i dati riportati si riferiscono al confronto con lo pneumatico XLD D1). ST
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CAPACITÀ
stellata DI
DANIELA STASI
DA FINE ESTATE È DISPONIBILE SUL MERCATO IL NUOVO PNEUMATICO MICHELIN XTXL E4 L4. DESTINATO AI CARICATORI GOMMATI, PERMETTE DI TRASPORTARE IL 15% DI CARICO IN PIÙ settembre 2015 Costruzioni 103
PNEUMATICI
LA GAMMA XTXL Dimensione 26.5 R 25 XTXL E4**** L4*** TL 29.5 R 25 XTXL E4**** L4*** TL 35/65 R 33 XTXL E4**** L4*** TL
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ProfonditĂ battistrada 54 mm 59 mm 60 mm
&Calcestruzzo
Cave
NON TEME NULLA Una maggiore robustezza è una delle peculiarità principali dell’XTXL E4 L4. Lo pneumatico vanta, infatti, cavi di carcassa più solidi con il 40% di massa metallica in più, fianchi più spessi del 50% e un rinforzo di acciaio in sommità che incrementa del 20% il livello di protezione contro le eventuali forature sul battistrada. Il disegno delle spalle dello pneumatico ne favorisce il raffreddamento, mentre la zona del centro del battistrada e i suoi tasselli massicci ne migliorano forza e trazione.
Tecnologia al quadrato Come anticipato, il nuovo pneumatico Michelin per caricatori gommati permette di trasmettere più potenza: nel dettaglio, è in grado di garantire fino al 20% di trasferimento di coppia supplementare grazie alla tecnologia B2 che, con la nuova architettura della zona del tallone, riduce il rischio di rotazione sul cerchio: nel dettaglio si tratta di un cerchietto metallico con una superficie di contatto sul cerchio più larga del 30% (nella foto a corredo del box), che aumenta la presa dello pneumatico sul cerchio rispetto alla generazione XLD D1.
I L LINGUAGGIO DEGLI PNEUMATICI Nell’industria dello pneumatico il numero di stelle indica la capacità di carico per una dimensione e un impiego ben definiti. Pertanto grazie alla carcassa rinforzata ***, il Michelin XTXL E4 L4 è lo pneumatico da caricatori gommati con più stelle nella sua categoria. Infine analizziamo nel dettaglio la marcatura XTXL: E4**** indica la
possibilità di essere impiegato per il trasporto sotterraneo, mentre L4*** è il riferimento per gli pneumatici specifici per pale caricatrici. Ricordiamo che Michelin, nel settore delle mmt, può contare su un team di specialisti in grado di fornire un’efficiente consulenza tecnica, supportata dalla rete di distributori partner MEP Michelin Earthmover Professionals.
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ALWAYS ONE STEP AHEAD
Pegasus Distributore FLOW SHARING a controllo elettronico Permette l’esecuzione contemporanea di tre movimenti e una maggiore velocità di esecuzione. Trasmissione IDROSTATICA a controllo elettronico 4 modalità di guida: ECO DRIVE, NORMAL, ECO WORK e CREEP, per ottimizzare le resa del motore e i consumi di carburante Sistema EASY WORK SYSTEM permette di operare in qualunque posizione, adattando automaticamente OâDUHD GL ODYRUR LQ EDVH DOOD FRQð JXUD]LRQH GHJOL VWDELOL]]DWRUL
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Sicurezza
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Carrelli Tecnologia sterzante per la nuova serie EP25-35N elettrica di Cat
Gru cingolate Il modello Superlift 3800 di Terex solleva un ponte pedonale sopra Versailles
Piattaforme autocarrate L’E180PX di GSR: semplicità all’opera per i clienti della flotta PLE a noleggio da Mantovani
NEWS
&Noleggio
Sollevamento
Soluzione di redditività opo il lancio nel 2014 dell’ambizioso programma dedicato all’assistenza, l’offerta Genie Service Solutions (GSS) sta riscuotendo sempre maggiore interesse
D
tra le società di noleggio in tutta Europa. A seguito dei risultati conclusivi di una serie di test e verifiche sul campo condotta nel Regno Unito per oltre diciotto mesi, Stavdal, leader svedese nel
settore del noleggio, è la prima azienda ad avere toccato con mano i vantaggi che questa esclusiva offerta di servizi post-vendita “à la carte” può apportare in termini di riduzione dei costi di gestione e aumento del tasso di utilizzo delle macchine, con l’obiettivo finale di massimizzare il ritorno sul capitale investito. L’offerta GSS ha infatti aiutato Stavdal a mitigare il proprio rischio finanziario, consentendo così all’azienda di investire in un maggior numero di piattaforme a forbice e a braccio Genie con funzioni telematiche. Rendendo ancora più efficiente la sua flotta di oltre 1.000 unità, Stavdal ha scelto di dotare 300 di queste macchine con il
Invincibile in terra iberica l noleggiatore olandese Riwal è uno dei clienti storici di JLG. La sua fidelizzazione al marchio americano dura dal 1995 e l’ampia flotta di noleggio dell’azienda olandese continua a rinnovarsi e a crescere grazie alle novità introdotte nel parco macchine e ai successi di performance ottenuti sul campo. Una realtà dinamica, quella di Riwal, con una sempre maggiore presenza in ambito europeo, proprio in virtù di una disponibilità di piattaforme aeree all’avanguardia. Recentissimo l’acquisto, tra i modelli semoventi da alte
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prestazioni, di ben 10 modelli Ultra Boom 1850SJ. Si tratta senza dubbio di un evento commerciale di rilievo, e che JLG riponga grande fiducia nell’azienda di Dordrecht lo dimostra la decisione di affidarle la distribuzione in Polonia. Riwal ha una forte presenza anche in Spagna, dove dispone di una flotta di 600 macchine, di cui ben l’80% a marchio JLG e della cui assistenza, formazione e ricambistica si occupa JLG Iberica. Un elevato numero di piattaforme, 50, di cui ben 7 Ultraboom, sono attualmente impegnate in
sistema di gestione di flotta TrackUnit, operante per mezzo di una scheda SmartID. Includendo ricambi, manodopera, controlli regolari ogni 30 giorni di servizio, seguiti da visite di controllo ogni sei mesi o ogni anno a seconda del modello e del tipo di alimentazione della macchina, l’opzione GSS di manutenzione pianificata di 48 mesi prevede anche che il team GENIE si occupi di verificare l’esistenza di eventuali richiami tecnici e di eseguire gli interventi necessari in termini di aggiornamento di prodotto o di standard di sicurezza durante il periodo di quattro anni previsto dall’opzione. Inoltre, in caso di guasto, i clienti GSS potranno trarre vantaggio dall’assistenza qualificata del team tecnico Genie in tutta Europa. www.genielift.com
uno dei cantieri di maggior rilievo della Spagna: la nuova sede del Banco Popular a Madrid. Si tratta di un’opera faraonica che si sviluppa su una superficie di 123.000 metri quadrati (45.000 in superficie e 78.000 sotto terra). Le dimensioni sono giustificate, non solo dalla necessità di ospitare 3.000 dipendenti della banca, ma dalla funzione di vero polo di attrazione “sociale” che si è inteso dare alla struttura. 6.500 metri quadri saranno dedicati a un centro commerciale con servizi di ristorazione, palestra, asilo, piccoli negozi e un parcheggio con 1.500 posti. La data di consegna è prevista per il 2017. www.jlg.com
L’elettricità del ragno ovità in famiglia Traccess: un nuovo modello elettrico si aggiunge alla gamma di piattaforme aeree cingolate di CTE. È la versione a batteria del modello più alto della famiglia, raggiunge infatti 23 m di altezza di lavoro, e si affianca all’altro modello elettrico della gamma, Traccess 170E che raggiunge 17 m di altezza di lavoro. Le caratteristiche prestazionali e tecniche del modello elettrico sono le medesime del modello a motore a scoppio: 23 m di altezza di lavoro, 12 m di sbraccio, 200 kg di portata, stabilizzazione automatica con 4 aree a posizionamento idraulico, cella di carico per controllo carico in cestello. Differente la tipologia del motore: elettrico a 48v con batteria al litio da 300 Ah che offre un’autonomia di lavoro fino a 5 ore. Ideale per lavorare in cantieri indoor o in luoghi sensibili dove l’inquinamento acustico è vietato. www.ctelift.com
N
Accordo di qualità Dalla fine del luglio scorso, la società Amco Machinery & Consulting è incaricata ufficialmente di tutte le attività commerciali per conto di RUTHMANN Steiger in Spagna. Molto conosciuta nella penisola iberica, l’azienda si occupa della vendita di prodotti dedicati al sollevamento di fascia alta, dalla gru mobili e cingolate alle piattaforme aeree. Grande soddisfazione per l’incarico è stato espresso da Bert Wiegel, CEO di Amco Machinery & Consullting: “Siamo orgogliosi di rappresentare un campione del settore piattaforme autocarrate come Ruthmann che rappresenta il massimo di sicurezza e performance in questo ambito. Oggi siamo ambasciatori della qualità tedesca per uno dei suoi vertici tecnologici assoluti”. www.ruthmann.de
er il rinnovamento di sei dighe idroelettriche dell'EDF sulla Maulde, in Francia, la società di gestione ha deciso di impiegare i paranchi Eurobloc VT di VERLINDE. Nella Francia metropolitana ci sono circa 2250 impianti idroelettrici di dimensioni molto diverse, con una potenza che va da una decina di kW a svariate centinaia di MW. L'EDF ha deciso di installare in ogni cella delle dighe da ristrutturare un paranco Verlinde Eurobloc VT normalizzato 2 m/M 5 di 15 T di portata e altezza di sollevamento
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
15 m sulla diga
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di 15 m. Con questo paranco sono possibili interventi sui componenti più pesanti del gruppo turbina installato nella cella nella parte inferiore della diga. www.verlinde.com
Nel nome di Stefano L’impegno sociale di SOCAGE continua nella memoria di Stefano Flisi, a cui è dedicata l’Associazione ForSte Onlus. L’attività di FortSte concentra i suoi sforzi sul miglioramento delle condizioni di vita dei giovani affetti da gravi patologie cliniche. La donazione più recente si è realizzata a favore del reparto di Cardiologia Pediatrica del Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna e ha riguardato un ecografo EPIQ7 Philips all’avanguardia nella diagnostica delle patologie cardiovascolari. Durante la ForSte Summer Festa del 5 settembre scorso a Pomponesco (MN), l’Associazione ha raccolto donazioni per circa 12.000 euro dai numerosi partecipanti.
Approdo italiano sul Baltico alazzani sbarca in Lettonia con la consegna di una pala telescopica PT 182. Il mese scorso il modello (che rappresenta la prima
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macchina Palazzani venduta nel paese baltico) è arrivata nella flotta dell’azienda Ecotechno Ltd., ora anche dealer Palazzani. Ecotechno, con
un’esperienza decennale nella vendita di macchine operatrici, ha iniziato la sua attività commercializzando macchine forestali e focalizzando poi l’attenzione sugli attuali
settori di punta nei servizi legati all’ecologia: il trattamento dei rifiuti e il riciclaggio. La pala telescopica di PALAZZANI sa unire versatilità, agilità e
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massima estensione delle capacità di carico. La PT 182 (con capacità operativa da 8,7 a 9 t) con i suoi bracci telescopici raggiunge un’altezza di carico al perno di 4.791 mm e uno sbraccio alla massima altezza davvero d’eccezione (1.815 mm), mantenendo inalterate le sue capacità operative di pala caricatrice. Grazie alle dimensioni compatte, la pala può lavorare agilmente in spazi ristretti e nel confronto con i mezzi di categoria superiore, si fa apprezzare per minori consumi e costi di gestione decisamente contenuti. La versatilità di impiego è testimoniata, ancora, dalla disponibilità di molteplici attrezzature disponibili, a cui si affiancano adeguati dispositivi di sicurezza per il sollevamento. www.palazzani.it
Ai vertici con l’Unimog
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Mercedes-Benz Italia si è aggiudicata la gara per la fornitura di 48 veicoli allestiti per la manutenzione della rete elettrica Enel. Entrano così a far parte della flotta del maggior operatore elettrico nazionale 40 Unimog U218 con piattaforma Scorpion 15 OIL & STEEL e otto Atego 4x4 con gru PM 20 SP e cassone fisso. Elevate capacità in fuoristrada e versatilità degli allestimenti aerei forniti da PM Group fanno di Unimog il mezzo ideale per raggiungere, in tutte le stagioni e in ogni condizione di utilizzo, le zone più impervie e inaccessibili del territorio e ripristinare linee elettriche interrotte da frane o abbondanti nevicate. Questa nuova fornitura servirà a potenziare la flotta Mercedes-Benz a disposizione di Enel che conta già 70 Unimog U20, 220 Atego e 150 Sprinter. www.pm-group.eu
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Saremo presenti DOOD ÀHUD GIS 1-3 ottobre a Piacenza in Area Esterna
La mini... rivelazione e minigrù su cingoli cominciano ad essere apprezzate da un pubblico sempre più vasto di utilizzatori anche nel nostro paese. La realtà commerciale di Bini Gru fa da termometro a questa tendenza e annuncia la vendita del modello di minigrù JEKKO SPX1275 all’azienda Rovigo Gru di Taglio di Po (RO). L’allestimento richiesto dal cliente è completo e comprende un jib a triplice sfilo idraulico, il verricello, un motore elettrico, la stabilizzazione variabile, il radiocomando e la funzionalità Pick & Carry fino a 2 t. I plus? Dimensioni contenute della minigrù, compattezza di allestimento in cantiere, notevole mobilità sui cingoli in gomma e accessibilità massima (negli interni e per trasporto ai piani alti). www.jekko.it
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CARRELLI
ultima frontiera del material handling si chiama EP25-35N Series ed è firmata Cat. Maneggevolezza, reattività e un comfort di guida ai vertici degli standard del settore non completano certo il quadro dell’innovazione dinamica impressa dai progettisti alla nuova serie di carrelli elettrici. Il notevole controllo della trazione e il raggio sterzante ridotto si allineano all’alta precisione dei comandi, rimarcata dal sofisticato Responsive Drive System (RDS). Tutte qualità affiancate da un’opzione esclusiva: la possibilità di estrazione laterale della batteria per il nuovo fiore all’occhiello di CGM, distributore unico di Cat Lift Trucks in Italia. ST
L’
CURVA DINAMICA Il valore specifico di una maneggevolezza d’eccezione è stato raggiunto da Cat grazie a un controllo adattabile della velocità. Il sistema di guida a risposta veloce RDS, reagendo alla rapidità di azionamento dell’acceleratore e dei comandi idraulici, seleziona istantaneamente la modalità più appropriata. L’RDS garantisce anche una maggiore dolcezza di tutti i movimenti (in particolare avvii e arresti del carrello). La funzione di controllo intelligente in curva riduce la velocità in modo naturale, senza bruschi contraccolpi. La riduzione viene applicata gradualmente, mentre il sistema continua a rispondere progressivamente allo sterzo. L’operatore quindi non avverte cambiamenti improvvisi né sensazioni di sbandamento o di inclinazione laterale.
EVOLUZIONE dall’interno
DI ANDREA NUCCI
IL NUOVO CARRELLO ELETTRICO DI CAT CONQUISTA GLI SPAZI CHIUSI CON UNA STERZATA... TECNOLOGICA 112 Costruzioni settembre 2015
&Noleggio
Sollevamento
10 IN AGILITÀ Nei carrelli della serie EP25-35N, i progettisti Cat hanno ottenuto la riduzione del raggio di sterzata studiando un impianto a quattro ruote con dual drive di ultima generazione. In combinazione con il controllo in curva, la rotazione dell’assale posteriore di oltre 100° consente di tracciare traiettorie di svolta strette e progressive. In fase di retromarcia, le svolte laterali possono essere effettuate istantaneamente senza controspinta posteriore. Le caratteristiche esclusive del sistema consentono al carrello di sterzare usando proprio l’assale anteriore. I vantaggi di questo sistema si traducono nell’usura ridotta dei pneumatici e in un’agilità e presa sul terreno più efficaci. Una nota doverosa sul comfort notevole studiato per l’operatore alla guida dei carrelli EP25-35N: il bracciolo regolabile che risulta di estrema comodità per manovrare in punta di dita i nuovi comandi idraulici progressivi. L’interruttore a chiave previsto nel cruscotto della macchina permette di selezionare due diverse modalità di guida a seconda delle necessità dell’utilizzatore, ECO per il risparmio energetico e PRO per ottenere prestazioni più elevate.
L’operatore alla guida dell’EP25-35N può contare su uno spazio in cabina libero da ostacoli. Il contrappeso è collocato in modo da ottenere una visuale senza problemi. Il display a colori è ampio e luminoso.
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G RU CINGOLATE
L’
innalzamento di un ponte pedonale nelle vicinanze della stazione di Versailles Chantiers poteva apparire come un’operazione piuttosto semplice per costituire un report esemplare nell’ambito della movimentazione e del sollevamento. Non è andata proprio così, credeteci. Questo ponte metallico sopraelevato ha costituito invece un’autentica sfida per l’impresa incaricata delle operazioni in cantiere. Innanzitutto, la prima necessità operativa è stata quella di chiudere temporaneamente la stazione di Versailles Chantiers dove transitano quotidianamente circa 70.000 pendolari. Poi l’impresa Dufour ha selezionato la macchina più appropriata per il sollevamento del ponte, seguendo le necessità di un trasporto agevole abbinato alla velocità di montaggio e allestimento e alla capacità di sollevare e installare in modo rapido e agile i due componenti metallici del ponte, rispettivamente di 80 t e 111 t di peso. Per Devianne, la gru cingolata con braccio a traliccio. La scelta naturale? Ça va sans dire: L’autogrù Superlift 3800 di Terex, un modello di punta per leggerezza d’intervento nei contesti urbani più complessi. ST
La Superlift 3800 di Terex in azione. Una gru straordinaria per un intervento davvero eccezionale. Il ponte pedonale della stazione, infatti, risulta oggi come unico manufatto autorizzato a superare in altezza la camera del castello di Versailles.
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&Noleggio
Sollevamento
IL PRINCIPE di Versailles
UN MODELLO CHE SI DISTINGUE PER LA GRANDE CAPACITÀ DI INTERVENTO IN TEMPI RAPIDI, CON PREROGATIVE DI AGILITÀ E DI PRECISIONE OPERATIVA. IL CIELO DI PARIGI SI INCHINA DI ALBERTO FINOTTO
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G RU CINGOLATE
La squadra dell’impresa Dufour ha caricato i componenti della Superlift 3800 direttamente da un cantiere in Germania. Per il viaggio di quasi 400 km verso la stazione di Versailles Chantiers sono stati impiegati 37 camion per trasportare 275 tonnellate di contrappeso, 90 metri di segmenti-braccio, la struttura Superlift e i componenti del carro.
UN
CAPOLAVORO DI TECNICA... IN LEVARE
Lavorando in un’area estremamente limitata, la squadra Dufour ha fissato il primo segmento metallico del ponte (del peso di 80 tonnellate) ai cavi della gru cingolata. Con uno sbraccio di 76 metri, la Terex Superlift 3800 ha innalzato lo stesso manufatto nella posizione di installazione prevista. “Anche con questo sbraccio esteso, la Superlift 3800 offre, in questa con-
figurazione, una capacità di sollevamento di oltre 85 tonnellate, più che sufficienti per il sollevamento,” ha sottolineato David Hemmert. Il campione Terex, nel momento cruciale delle operazioni, ha quindi innalzato il segmento metallico più pesante (un componente da 111 tonnellate) nella posizione di insediamento, lavorando con uno sbraccio di 51 metri.
&Noleggio
Sollevamento A schiena dritta sul ponte
Il supporto Superlift e il carro cingolato sono stati allestiti rispettivamente con contrappesi da 225 tonnellate e 50 tonnellate per gestire in totale sicurezza il peso dei segmenti del ponte durante le operazioni di movimentazione e sollevamento, con sbracci superiori ai 70 metri. Per sollevare e collocare le strutture metalliche, la Terex Superlift 3800 è stata allestita con un braccio base di 90 metri. Subito dopo l’arrivo in cantiere dei 37 camion impiegati per il trasporto, si è dato inizio all’assemblaggio della gru cingolata e della struttura Superlift con l’ausilio di una gru fuoristrada Terex AC250 (250 t di capacità) e l’intervento di sei membri della squadra tecnica Dufour (inclusi due operatori gruisti). Con il supporto di David Hemmert (technical assistant di Terex Cranes), la Superflift 3800, predisposta sul campo in soli tre giorni, era già pronta all’azione.
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G RU CINGOLATE
RAPIDITÀ D’AZIONE “Il modello Superlift 3800 offre una mobilizzazione veloce ed efficiente in qualsiasi mercato mondiale, proprio per le caratteristiche di una struttura modulare che ne agevola il trasporto come la capacità dei segmenti-braccio di scorrere uno dentro l’altro e una larghezza dei componenti non superiore ai tre metri ” dichiara David Hemmert.“I vantaggi della Superlift 3800, comunque, non si limitano al trasporto. Il sistema di attacco rapido della gru cingolata consente di installare o rimuovere la torretta in meno di quindici minuti migliorando la velocità dell’assemblaggio. Il sistema anticaduta di Terex, inoltre, rappresenta un plus di sicurezza durante il montaggio del braccio.” Il supporto superlift e il carro cingolato sono stati allestiti rispettivamente con contrappesi da 225 tonnellate (250 tonnellate corte) e 50 tonnellate (55 tonnellate corte) per gestire il peso dei segmenti del ponte durante il lavoro con sbracci superiori a 70 metri (230 piedi). Per sollevare e posizionare le strutture metalliche, la gru Superlift 3800 necessitava di un braccio base di 90 metri (295 piedi).
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Sollevamento T ECNICI
E PENDOLARI, PROTAGONISTI DELL’ÉVÉNEMENT
“La stazione si trova nel centro di Versailles e l’area predisposta per il cantiere, quindi, era molto congestionata”, spiega Nicholas Devianne, chargé d’affaires per conto di Dufour Transport Handling, la società appaltatrice per il sollevamento del ponte pedonale. “Durante un fine settimana, la stazione è stata completamente chiusa e duran-
te le operazioni di sollevamento anche il traffico da Parigi verso il sud della Francia è stato interrotto. Anche questo, un evento eccezionale!”. Durante lo stesso week-end destinato alle operazioni, ben 350 autobus sostitutivi hanno trasportato i pendolari che normalmente utilizzano i treni in partenza dalla stazione di Versailles Chantiers.
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PIATTAFORME AUTOCARRATE
LE RAGIONI
della funzionalità EMERGENZE, STABILIZZAZIONE, OPERATIVITÀ IN QUOTA, ACCESSIBILITÀ. IDENTIKIT DELLA PLE PER UN NOLEGGIO NO PROBLEM DI ALBERTO FINOTTO
l professionista più esperiente non servono tanti convenevoli per affidarsi con fiducia a una piattaforma aerea che assicuri sempre la massima affidabilità anche in situazioni di emergenza. Lo sanno bene alla Maifredi di Castronno (VA), dove la regola di servizio è quella della simbiosi uomo-macchina, ovvero di un utilizzo che non comporti mai problemi di comprensione tecnica all’operatore. Lattonieri, installatori e manutentori di coperture, elettricisti
A
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e florovivaisti hanno imparato a conoscere la solida proporzionalità operativa della PLE articolata E180PX di GSR, allestita su autocarro patente B. Un’impronta idraulica decisiva, abbinata all’elettronica che ne coadiuva la funzionalità senza eccessi di sofisticazione: è questo il merito progettuale che fa apprezzare la E180PX a un’impresa che vuole lavorare in velocità e scioltezza. Altra prova di “intelligenza”? Una gestione razionale e sicura degli allarmi. ST
&Noleggio
© Costruzioni
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Sollevamento
REFERENZA IDRAULICA Semplice e compatta, come da manuale per ogni noleggiatore di macchine per il lavoro in quota. La particolare geometria della piattaforma E180PX, con una struttura aerea agile e l'assenza di ingombro in coda, favorisce le applicazioni che richiedono una dinamica efficace abbinata a una grande accessibilità, anche negli ambienti di lavoro più angusti. Il funzionamento della PLE autocarrata è interamente idraulico.
PIATTAFORME AUTOCARRATE
I modelli GSR rappresentano un elemento importante per l’attività di noleggio a freddo della Maifredi. La flotta attuale comprende piattaforme doppio-articolate della serie PX da 18 a 24 m.
122 Costruzioni settembre 2015
&Noleggio
Calibro di efficacia nell’allestimento
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La piattaforma GSR E180PX è dotata di comandi con joystick in cesta e l’operatore può gestire più manovre simultaneamente. La consolle è protetta da un involucro antiurto. Tubi e cavi sono raccolti all'interno delle sezioni-braccio in modo da eliminare ogni sistema esterno di riavvolgimento e speciali spazzole autopulenti inibiscono l'ingresso di detriti negli elementi telescopici. Il sistema di stabilizzazione è personalizzato con soluzioni diversificate per ogni veicolo, con l’opzione di piastre maggiorate in pvc o in acciaio. L’allestimento predisposto da GSR per le aziende di noleggio segue sempre un rapporto ideale fra sicurezza, prestazioni e ingombri contenuti.
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Sollevamento
LA
SICUREZZA È IMPORTANTE
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I comandi di emergenza a terra della piattaforma GSR si azionano in modo intuitivo e immediato. In caso di assoluta necessità (cioè, quando l’operatore in cesta, ad esempio, si sente male), l’addetto a terra può sbloccare i comandi e la macchina può essere riportata al suolo senza problemi, favorendo un soccorso tempestivo e in totale sicurezza all’operatore colpito da malore.
TALENTO DI FAMIGLIA La Maifredi è una delle aziende di noleggio più attive nei comuni dell’Alto Milanese, del Varesotto e del Lodigiano. Fondata nel 1982 da Antonio Maifredi, questa realtà dinamica a conduzione famigliare mette a disposizione della clientela un’ampia flotta di macchina da sollevamento. La gamma diversificata di piattaforme aeree del parco macchine Maifredi, con modelli autocarrati, semoventi e cingolati, è completata da gru su autocarro, sollevatori telescopici e da una selezione compatta di macchine movimento terra. Al titolare Antonio, si affiancano la moglie Claudia (amministrazione) e i figli Sebastiano (assistenza tecnica) e Camilla (corsi e certificazioni). © Costruzioni
PIATTAFORME AUTOCARRATE
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Sicurezza e comandi sempre a disposizione per riportare rapidamente la piattaforma al suolo in caso di emergenza.
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© Costruzioni
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Dal 18 al 20 giugno scorsi, la tedesca Doll ha aperto le porte dello stabilimento di Oppenau. Sotto, in sequenza, il semirimorchio con pianale telescopico S5E-T/25 che abbiamo fotografato in azione. © Costruzioni
SEMIRIMORCHI
VALORE
Provatiper Voi o scorso giugno siamo stati in Germania alla Doll, azienda tedesca che nel 2015 punta a un fatturato di 60 milioni di euro dei quali la metà saranno frutto della vendita di semirimorchi per trasporti gravosi, fino a 100 t di carico utile. Il rimanente fatturato sarà realizzato con rimorchi per trasporto tronchi, veicoli da carico orizzontale per aerei di linea e componenti per modificare le caratteristiche dei prodotti in circolazione in base alle mutevoli esigenze operative delle aziende di trasporto. Noi di Costruzioni abbiamo dato particolare attenzione al
L
prodotto faro dell’azienda e, nel dettaglio, al modello T5E-T/25 con pianale allungabile telescopicamente e cinque assali sterzanti con le esclusive sospensioni idrauliche indipendenti Panther (brevetto Doll) controllate elettronicamente. Il T5E-T/25 completamente retratto è lungo 12,66 m con pianale di 9. Il pianale si può progressivamente allungare in continuo, fino a ben 21,8 m, in base alle specifiche esigenze di ogni singolo trasporto. La sua vocazione sono i trasporti di manufatti industriali, silos e lunghi moduli prefabbricati. RST
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Carico sulla ralla Carico assali (5 x 12 t) Peso totale a terra Peso a vuoto Carico utile massimo Altezza di carico Lunghezza minima pianale Lunghezza con pianale al minimo Lunghezza massima pianale Collo d’oca Passo tra i 5 assali Angolo sterzata dei 5 assali Sospensioni Larghezza rimorchio Velocità
25.000 kg 60.000 kg 85.000 kg 16.400 kg 68.360 kg 850 mm 9.000 mm 12.660 mm 21.800 mm fisso 4 x 1.360 mm 55° idrauliche Panther 2.550 mm 80 km/h
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