Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
Think Green RICICLAGGIO E CANTIERI SOSTENIBILI
Macchine&Componenti 100% ELETTRICO LA GAMMA DI SOLUZIONI WACKER NEUSON A IMPATTO ZERO
Cave&Calcestruzzo NOLEGGIO VAGA EDILIZIA HA SCELTO LE SVEDESI MA IN VERSIONE VOLVO RENTS
Sollevamento&Noleggio MINIGRÙ IL JIB TELESCOPICO ESALTA LA VERSATILITÀ DELLA JEKKO SPX1275
WALKAROU N D LA N UOVA M ECALAC 12MTX
694 anno LXIV 10_ottobre 2015
30 BRAND DIVENTANO UNO: MASTER BUILDERS SOLUTIONS
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la FORZA d’impatto di un team di 500 addetti e tecnici specializzati
www.vitalispa.it
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
ISSN: 0010 - 9665
SOMMARIO &Prodotti
&Componenti
Attualità 6
Macchine
Notizie
40
Il futuro è zero emissioni L’impresa Easy Service ha scelto le macchine operatrici Wacker Neuson della gamma Eco come la WL20e
EVENTI
SISTEMI DI SOSTEGNO
Essenza sociale
46
Quest’anno il Pilosio Building Peace Award è stato conferito alla ginecologa somala Hawa Abdi
18
WALKAROUND alla 22 Passiamo lente la nuova
Mecalac 12MTX
&Demolizione
Riciclaggio 60
La spada nella... roggia Il sistema di puntellazione idraulica Groundforce per la nuova conca di navigazione sul Po
46
ALternaTIVA Compact JCB reinventa la classica terna 3CX. Presentata la nuova 3CX Compact che primeggia per agilità e prestazioni
MACCHINE ELETTRICHE
Grandi lavori, accordi, motori, novità dal web, reti vendita, eventi, dpi, mercato, mmt
18
MMT
52
Notizie Strategia aziendale, eventi, attrezzature idrauliche, robot da demolizione, imprese
52 NEL PROSSIMO NUMERO Grande festa a Pfullendorf, in Germania, per celebrare il 90esimo anniversario della società Kramer-Werke nota per le pale gommate a telaio rigido, ma anche costruttrice di sollevatori telescopici fissi. Costruzioni era tra i 2.000 invitati che hanno ripercorso a ritroso nel tempo la storia del marchio oggi parte del Gruppo Wacker Neuson. Il 90esimo è stato anche il pretesto per visitare lo stabilimento costruito nel 2008 e per toccare con mano una novità concreta che vi sveleremo a breve.
64
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SALONI
PALE GOMMATE
Settore bonificato
82
Il RemTech 2015 di Ferrara si conferma la meta prediletta per gli specialisti in bonifiche
Arriva sul mercato la nuova JCB 457 Wastemaster con la cabina CommandPlus. Più comfort per tutti
IMPIANTI
68
DEMOLITORI
Coppia vincente
84
Cams ha creato una soluzione ad hoc per Ediltecnica. Trituratore UTM 1500-2 e vaglio UVS 42
Sviluppato in Giappone, il Kobelco SK210D apre nuove prospettive
&Calcestruzzo
Gira la ruota Un Merlo TF II 38.10 per la Tritogom, un centro di triturazione e riciclo dei pneumatici che lavora 24 ore su 24
ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO
88
Una luce nel mondo del buon costruire L’Istituto premia l’ing. Filiberto Finzi nell’ambito della rassegna bolognese #x1FIORdiCALCESTRUZZO
SISTEMI DI FILTRAZIONE
80
Mangia auto
Cave
SOLLEVATORI TELESCOPICI
74
Nuova dentro e fuori
Liberi come l’aria... I sistemi di filtrazione per l’aria in cabina della Brofil tutelano la salute degli operatori nel cantieri più duri
74
ATECAP
92
Previsioni per il 2015 al ribasso I dati sulla produzione della prima parte dell’anno non sono incoraggianti
94
Notizie Prefabbricati, materiali, additivi casseri, lapidei, malte NOLEGGIO
98
Produrre senza possedere La Vaga Edilizia ha scelto la tecnologia Volvo CE per alimentare i suoi impianti. Le tre pale gommate sono Volvo Rents
&Noleggio
Sollevamento 106
Notizie Piattaforme autocarrate, semoventi articolate, autogrù, carrelli elevatori MINIGRÙ
110
La tela del ragno La Jekko SPX1275 dimostra la sua versatilità anche nell’industriale
Ci siamo recati a Sarsina, sull'appennino tosco-romagnolo, per l’Open Day Cangini dedicato ai dealer. Un’occasione per vedere da vicino le peculiarità produttive di uno dei marchi italiani di attrezzature idrauliche più diffuse sul mercato estero. Non solo: il management della società ha illustrato anche numeri e svelato novità (che vi racconteremo nell’articolo) e, nel campo prove allestito per l’evento, ha presentato tutta l’offerta. Novità 2015, l’attacco rapido idraulico Sicurmatic, dotato di sistema con sicura a inserimento automatico e azionato elettronicamente.
PIATTAFORME AEREE
116
Stagione di rinascita Socage presenta il primo modello serie 4 e la nuova offerta di piattaforme autocarrate elettriche
per
Provati
Voi
ALLESTIMENTI
122
Ambiente di creatività Panoramica delle tecnologie Cappellotto, ora disponibili anche in versione export
694
10 OTTOB R E 2015 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Fabrizio Apostolo, Silvio Cocco, Antonio Fargas, Alberto Finotto, Gianenrico Griffini, Andrea Nucci IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Silvana Galia amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 ottoadv@tin.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
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Aziende citate Barale Stefano ....................79 Betonblock ........................96 Bosch ..............................11 Brokk................................62 Cams................................68 Cappellotto ......................122 Case ................................15 Cte Lift ............................109 Dewalt ..............................7
Easy Service ......................44 Groundforce ......................46 Haulotte ..........................106 Hitachi Construction Machinery Europe..................6 Incofin ..............................80 IronPlanet ..........................7 Jcb ..............................52-82 Jekko ..............................110
®
Jlg ................................107 Kobelco ............................84 Linde ..............................108 Lombardini ..........................9 Man ................................14 Mantovani Group ................115 Mantovanibenne ..................62 Mecalac..........................6-22 Merlo ..............................74 Mollo ..............................107 OM Still ..........................108 PCF2000............................62 Penetron ..........................94 Pilosio ..............................18
Pm Still ..........................108 Ritchie Bros. ......................15 Ruredil ............................95 Schöck..............................94 Socage ............................116 Terex ..............................106 Torggler ............................94 Toyota ............................108 Trevibenne ........................60 Tritogom............................74 Vaga Edilizia ....................101 Volvo Ce........................11-98 Wacker Neuson ..................40 Xylem Water Solutions ............6
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Il Gruppo
NEWS
&Prodotti
Attualità
Evoluzione sostanziale
rofonda trasformazione nel settore mmt. HITACHI CONSTRUCTION MACHINERY EUROPE ha firmato un contratto OEM con MECALAC BAUMASCHINEN per la fabbricazione di pale gommate compatte articolate, conformi alla
P
norma UE stage III B sulle emissioni, presso lo stabilimento di Mecalac a Büdelsdorf in Germania. “L'impegno assiduo di HCME è rivolto a proporre le soluzioni più affidabili ai suoi clienti e ai potenziali acquirenti in tutta Europa”, dichiara Moriaki Kadoya, presidente e ceo di HCME, “con l'obiettivo di mettere a
loro disposizione la migliore tecnologia in questo settore del mercato, abbinata ai servizi postvendita di qualità eccellente e costante forniti dalla rete dei rivenditori HCME”. Il contratto comprende tre nuovi modelli, ZW65-6, ZW75-6 e ZW95-6, con un peso operativo da 4,9 a 5,4 t, che saranno commercializzati con il marchio Hitachi, nel caratteristico colore arancione, dalla rete dei rivenditori autorizzati HCME. Tutte le macchine sono dotate di un giunto oscillante articolato con autostabilizzazione, che accresce la stabilità della macchina e garantisce il massimo controllo nella guida, hanno un'altezza complessiva inferiore a 2,5 m e consentono l'attivazione del blocco totale del
differenziale negli assali anteriori e posteriori, per ottenere una trazione superiore di tutte le ruote anche su superfici sconnesse. Inoltre, ogni modello è equipaggiato con un braccio monoblocco che consente un'ottima visibilità a 360 gradi in cantieri particolarmente impegnativi. “Questa gamma di pale caricatrici articolate viene aggiornata continuamente e offre il miglior design disponibile sul mercato”, dichiara Henri Marchetta, presidente e ceo del gruppo Mecalac. “Per Mecalac, la collaborazione con HCME rappresenta un riconoscimento dell'eccellenza tecnica di questi prodotti, dell'attenzione nei confronti dell'ambiente e della sicurezza degli operatori, oltre che della qualità complessiva delle nostre abilità produttive”. www.hcme.com www.mecalac.com
6 Costruzioni ottobre 2015
Manifesto digit@le Nel corso del summit Cece-Cema (rispettivamente Committee of european construction equipment ed European agricultural machinery), svoltosi a settembre a Bruxelles, le principali aziende costruttrici di mmt e macchine agricole insieme a rappresentanti dell'Unione europea, hanno analizzato le modalità attraverso cui la rivoluzione digitale sta modificando i rispettivi mercati. È stato presentato il Digit@l Manifesto, articolato in cinque aree prioritarie di indirizzo per le future azioni politiche.
www.cece-cema-summit.eu
www.xylemwatersolutions.com/it
Formazione sull’acqua L’acqua è un indice oggettivo di buona salute ambientale. Ne sa qualcosa XYLEM WATER SOLUTIONS ITALIA, che da sempre si prodiga per una corretta gestione delle risorse idriche. In occasione di Ecomondo, a Rimini dal 3 al 6 novembre, il Gruppo ha organizzato una serie di corsi di formazione sulle tecnologie per il trattamento e la movimentazione dell'acqua (all’interno del padiglione D3, Sala Workshop Area) in collaborazione con Ordine degli Ingegneri di Rimini, Centro Studi di Idraulica Urbana, Fiera di Rimini. Tutti i dettagli sul sito web aziendale.
Espansione mirata na serie di iniziative strategiche per sfruttare al meglio la crescente domanda di macchine pesanti usate riscontrata nel 2015. A metterle in atto è IronPlanet, che ha conosciuto un notevole aumento dell'attività in Europa, tendenza destinata a continuare anche nel 2016. Al momento i mercati più forti sono Germania, Regno Unito e Francia; i Paesi Bassi hanno visto un miglioramento, superando la Spagna e l'Italia, mentre Belgio e Polonia mostrano segnali promettenti. L’andamento particolarmente positivo
U
riguarda mezzi quali miniescavatori, pale gommate, sollevatori telescopici e terne. Con quali criteri scegliete i mercati in cui investire? “Abbiamo un database di 1,3 milioni di utenti, ed è questo a guidare la partecipazione che poi determina i prezzi”, spiega Felipe Fernández-Urrutia Massó (nella foto), vicepresidente per le vendite in Europa di IRONPLANET. “Tuttavia, quando crediamo che in un dato momento l'economia di un certo Paese sia forte, come nel caso della Polonia, dove al momento abbiamo molti ottimi
compratori, investiamo di conseguenza le nostre risorse in quel Paese. In questo modo diamo una mano ai nostri venditori, così che trovino i compratori giusti nei luoghi giusti. Gli sviluppi strategici più importanti del 2015 sono stati la fusione con Caterpillar Auction Services e la nostra attività di gestione delle macchine per la Defense Logistics Agency (DLA) statunitense in Europa”. Continua infine lo sviluppo di nuove relazioni tra IronPlanet e alcune delle maggiori imprese
appaltatrici e di noleggio che operano sul continente, compresi Vinci e Bouygues. www.ironplanet.com
Sempre connessi È il primo sistema al mondo che, tramite tecnologia Bluetooth, connette smartphone o tablet alle batterie degli utensili, uno strumento che consente di avere pieno controllo con una semplice app. Si chiama Tool Connect ed è l’ultima novità proposta da
DEWALT. Tra i vantaggi, la connessione dello smartphone alle batterie per localizzare gli utensili in qualsiasi momento e l’attivazione-disattivazione delle batterie per prevenirne furti o utilizzo di terzi. Il sistema permette inoltre di verificare la presenza degli utensili in un raggio di 30 m e lo stato di carica delle batterie. L’operatore può anche attivare allarmi specifici per ogni batteria. www.dewalt.it
ottobre 2015 Costruzioni 7
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
ATTUALITÀ & PRODOTTI
MS AFRICA & MIDDLE EAST 2-5 novembre, Cairo (Egitto) Fiera della pietra naturale e delle macchine da cantiere www.msafrica.net
ECOMONDO 2015 3-6 novembre, Rimini Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile
L’edilizia in rassegna
www.ecomondo.com
alpensafiere, a Busto Arsizio, in provincia di Varese, dal 2 al 4 ottobre, ha ospitato la 16esima edizione della fiera dell’edilizia Ediltek. Tra i numeri più significativi: 200 espositori e 20 tra convegni, workshop e seminari. Leitmotiv tra gli espositori presenti, diverse tematiche particolarmente attuali, quali la sostenibilità, la riqualificazione energetica degli edifici, l’innovazione presente in sistemi e materiali da costruzione, le soluzioni all’avanguardia nel rapporto energia/ambiente. Importante novità 2015, il fatto di essere parte del ricco programma eventi del Fuori Salone Expo2015. www.ediltek.info
M
WORLD DEMOLITION SUMMIT 2015 6 novembre, Amsterdam Evento annuale dedicato alle demolizioni www.europeandemolition.org
ACE EXPO VICTORIA 2015 12-14 novembre, Melbourne (Australia) Salone delle macchine e attrezzature per le costruzioni www.aceexpo.com.au
la soluzione nel drenaggio! Da sempre Varisco offre agli operatori del drenaggio e delle installazioni wellpoint la più vasta gamma di soluzioni: pompe autoadescanti fino a 12” vuotoassistite, pompe centrifughe dry prime da 4” a 12“, anche con cabina di insonorizzazione. Pompe sommergibili Grindex in alluminio fino a 10”. Impianti wellpoint con punte filtranti e tubazioni in tecnopolimero.
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Attualità&Prodotti
NEWS
Ulteriore svolta
estyling della sede e una moderna Demo Area per presentare e testare i prodotti insieme ai clienti. Il rinnovo dello stabilimento Lombardini di Reggio Emilia rappresenta per KOHLER ENGINES una nuova importante tappa del percorso di investimenti legati alla transizione del
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genuine by
brand iniziato negli ultimi anni. Le novità sono state presentate il 3 ottobre in occasione dell'Open Day aziendale, evento che ha aperto le porte della storica sede a tutti i collaboratori e alle loro famiglie. A fare gli onori di casa, l’ingegner Vincenzo Perrone (primo a destra nella foto),
amministratore delegato, e Tom Cromwell (secondo da sinistra), presidente di Kohler Group. Lombardini si presenta oggi in una nuova veste, dove i colori sociali bianco, arancione e nero hanno lasciato spazio al grigio antracite, che richiama il colore dei motori. E il
marchio Kohler Engines ora campeggia sulla facciata principale. Grande novità 2015 è la Demo Area, uno spazio dedicato a presentazioni e prove dimostrative, creato per offrire la possibilità di organizzare eventi ad hoc di dealer e distributori. www.kohler.com
Web e dintorni
SITO DEL MESE
www.caveditaliaweb.com
Questa volta giochiamo in casa e vi presentiamo il nuovo sito web di Cave d’Italia, lo speciale online dedicato alle cave, realizzato dalla nostra casa editrice. Si tratta dell’emanazione della pubblicazione cartacea che curiamo da molti anni, utile strumento di lavoro per chi opera nel settore. Le pagine web sono suddivise nelle sezioni cave, calcestruzzo, bitume, ciascuna a sua volta suddivisa in regioni: accedendovi, si trovano gli elenchi dettagliati delle cave e dei produttori di inerti delle varie aree.
Velocità Fruibilità Completezza Grafica Download
4 telecamere 1 immagine 0 angoli ciechi
Campioni per passione n evento atteso da chi opera quotidianamente nel settore mmt, svolgendo il proprio lavoro con professionalità e passione. La finale internazionale del Club Operatori VOLVO si è svolta il 10 ottobre a Spresiano (TV). La kermesse ha coinvolto i finalisti provenienti da Austria, E AL Belgio, Danimarca, FranCI FI UF IL VIDEO FB NA cia, Germania, Italia, LusGI PA A SULL ! sem burgo, Paesi Bassi, PoVO OL V lonia, Russia, Svizzera, Regno Unito e Turchia. Durante le prime due discipline, i partecipanti hanno mostrato le loro abilità su un escavatore compatto ECR50D e un escavatore gommato EC160E. La gara finale è stata effettuata su una pala gommata L120H. A salire sul podio, l'operatore austriaco Othmar Pletzer, che ha ottenuto il miglior tempo con 2 minuti e 4 secondi. www.volvoce.com
U
Ricarica wireless Bosch espande il già premiato Wireless Charging System: oltre alla soluzione per uso stazionario e alla fondina portautensile Wireless, che ricarica con tecnologia a induzione gli avvitatori a batteria durante i trasferimenti, è in arrivo anche la stazione di ricarica mobile "Wireless" per valigette L-BOXX. Questa soluzione BOSCH permette di ricaricare l'utensile senza estrarlo dalla valigetta, grazie alla trasmissione a induzione di energia che ricarica le batterie durante il trasferimento verso il cantiere. www.bosch.it
Backeye®360 NUOVO sistema di telecamere e monitor intelligente per una visione a 360º Backeye®360 elimina il problema degli angoli ciechi, un potenziale pericolo per qualsiasi oggetto o persona che si trovi sulla traiettoria di un veicolo in movimento. Le immagini digitali provenienti da quattro telecamere ultragrandangolari vengono combinate per offrire una vista “a volo d’uccello” del veicolo e fornire in tempo reale una singola immagine chiara sul monitor del guidatore: una soluzione ideale per prevenire gli incidenti, risparmiare denaro e salvare vite umane.
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Costruzioni
Costruzioni
28 settembre alle ore 16:06
28 settembre alle ore 16:21
#Costruzioni a Monaco per l’anteprima novità #Wacker Neuson
Porte Aperte #Cangini per la presentazione dell’ampia gamma
La preferita
Il più letto
La foto più cliccata!
Il post che più ha destato l’attenzione dei nostri “seguaci”
COSTRUZIONIWEB.COM
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Costruzioni
Costruzioni
11 settembre alle ore 17:25
15 settembre alle ore 17:09
Sharon Stone a Milano per il #Pilosio Building Peace
La #Vaga Aggregati e Malte per Edilizia ha scelto #Volvo Rents
La più curiosa
Il più piacente
Una notizia di attualità particolarmente interessante
Il post con più mi piace
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12 Costruzioni ottobre 2015
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PER UN’AZIENDA IN PERFETTA FORMA Gestione economica aziendale G Analisi finanziaria, economica e patrimoniale della situazione aziendale G Gestione della situazione di ricollocamento e/o riorganizzazione del personale dipendente Marketing G Supporto per attività di marketing G Organizzazione di convegni e di eventi G Realizzazione di mini siti e di web-video Sicurezza negli ambienti di lavoro G Nomina del responsabile esterno del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) G Stesura del documento valutazione rischi (DVR)
Un secolo di camion Man Truck & Bus celebra quest’anno un secolo d’attività nel comparto dei mezzi di trasporto (ma le radici del gruppo risalgono a 250 anni fa) con un libro in inglese, A Century of trucks and buses from Man di Henning Stibbe e Matthias Georgi. I due autori – Stibbe è responsabile dal 2011 degli archivi di MAN, mentre Georgi ha una lunga esperienza nel campo della divulgazione storica ripercorrono le principali tappe tecnologiche e di prodotto della Casa tedesca. A partire dal primo
Sorveglianza Sanitaria G Nomina del medico competente G Esecuzione delle visite mediche e accertamenti diagnostici direttamente in loco Formazione G Formazione dei lavoratori G Corsi di Primo Soccorso e Antincendio G Corsi modulabili secondo le diverse esigenze aziendali Altri servizi G Bandistica regionale G CAF in loco
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camion con trasmissione a catena, uscito dalle catene di montaggio di Lindau nel luglio del 1915, per arrivare ai Tgx Efficient Line introdotti sul mercato nel 2010 e ai superpotenti della gamma D 38. www.entry.man.eu
Attualità&Prodotti
NEWS
Collezione di successi
umeri che fanno notizia. All’asta del primo ottobre a Caorso, nel piacentino,
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N
RITCHIE BROS. ha collezionato un altro successo. Oltre 1.380 persone si sono
registrate in sede e online per fare offerte su più di 1.870 lotti in vendita, tra macchine movimento terra, autocarri e attrezzature. Il parco mezzi comprendeva escavatori, pale, sollevatori telescopici, carrelli elevatori, gru, autocarri, furgoni, betoniere. Tra le macchine in evidenza: una Vermeer T655III del 2010 venduta a 160.000 euro, un Iveco
Trakker 500 8x4 del 2010 acquistato per 72.000, una pompa calcestruzzo allestita su un Astra HD8 84.48 (8x4) venduta per 99.000 euro, una gru Terex RT75 del 2013 venduta per 245.000 euro, un Mercedes Benz-Actros 18.44 4x2 del 2009 e più di dieci Man 18.480 (4x2) del 2011-2012 venduti per 37.500 euro. Tutti i lotti, come accade in ogni asta Ritchie Bros., sono stati venduti ai migliori offerenti senza prezzo minimo. La prossima asta, ultima in programma nel 2015, è in calendario il 10 dicembre. Sul sito Ritchie Bros. è possibile visionare le prime macchine in vendita e seguire gli aggiornamenti continui. www.rbauction.it
PRODUCIAMO PER CHI PRODUCE
Adrenalina e mmt n totale di 400 piloti per 16 gare, 6 manche di qualifica e 20 regioni coinvolte. A settembre si è svolta la seconda edizione del Red Bull MX Superchampions in collaborazione con CASE CONSTRUCTION EQUIPMENT. La competizione, l’unica in Italia a far gareggiare i piloti di motocross più forti dei singoli campionati regionali, si è svolta sul tracciato del Maggiora Park di Maggiora (NO). A ripristinare la pista tra una manche e l’altra ci ha pensato una minipala cingolata Case TV380 che, grazie al robusto sottocarro, è riuscita ad affrontare senza problemi le salite impossibili del circuito. Su parte del tracciato, inoltre, erano presenti gli striscioni di Case Construction Equipment e una delle curve era intitolata al brand di CNH Industrial. www.casece.com
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ottobre 2015 Costruzioni 15
Roba dell’altro mond
Una selezione degli articoli pubblicati sull’ultimo numero di Vie&Trasporti, la rivista edita dalla nostra casa editrice dedicata al settore dei veicoli industriali e commerciali. Un mondo diverso dal nostro, ma non poi così lontano…
Tutto su truckEmotion. Il reportage sull’evento più emozionante dell’anno
Sotto la lente d’ingrandimento tutti i segreti del nuovissimo Iveco Eurocargo
l’ultimo Sfoglia online! numero
In esclusiva, i veicoli che hanno sfilato a Mosca, al salone Comtrans 2015 16 Costruzioni ottobre 2015
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EVENTI
Nelle immagini alcuni momenti della quinta edizione del Pilosio Building Peace Award, con la premiata Hawa Abdi in prima linea: nella terza foto a lato con Sharon Stone, ambassador del Premio, e nella foto in basso, insieme (da sinistra) al giornalista Alessio Vinci, moderatore dell’evento, Dario Roustayan, ceo di Pilosio, Sharon Stone, Samia Nkrumah, vincitrice dello scorso anno, e alla figlia. Tra gli altrii ospiti, il Premio Nobel per la Pace 2011 Leymah Gbowee, il filantropo indiano Sanjit Bunker Roy, la fondatrice di Women for Women International Zainab Salbi, Mother Agnes of Syria, oltre a rappresentanti di organizzazioni internazionali quali l’UNHCR, Save the Children, Relief International, European International Contractor.
Essenza
SOCIALE
IL MONDO DELLE COSTRUZIONI PUÒ ESSERE UN SOLIDO MOTORE DI CAMBIAMENTO, AL DI LÀ DEL BUSINESS. A DIMOSTRARLO IL PILOSIO BUILDING PEACE AWARD, QUEST’ANNO CONFERITO ALLA SOMALA HAWA ABDI DI DANIELA STASI
18 Costruzioni ottobre 2015
Attualità&Prodotti
MISSION REBUILD Re:Build è il sistema costruttivo progettato, sviluppato e brevettato dalla Fondazione Pilosio Building Peace per i campi profughi e qualsiasi situazione di emergenza umanitaria. Si tratta di strutture modulari temporanee che, a seconda delle necessità, possono diventare una casa, una scuola, una clinica, una mensa o essere adibite a qualsiasi altro uso. Grazie a Re:Build, la Fondazione ha già costruito due scuole per i profughi siriani in Giordania, in collaborazione con Save the Children, Relief International e la Clinton Global Initiative, ed è pronta a lanciare una simile iniziativa in Somalia, in collaborazione con Hawa Abdi Foundation.
i questi tempi non è né semplice né scontato creare nuove tradizioni, gettare le fondamenta di un progetto e trasformarlo, di anno in anno, in un evento atteso e sentito. Pilosio ci è riuscita. Con forza e ingegno. L’11 settembre, a Milano, a Palazzo Mezzanotte, sede storica del-
D
NEWS
la Borsa, si è svolta la cerimonia di consegna del Pilosio Building Peace Award 2015, il riconoscimento a una persona o a una organizzazione che abbia contribuito al miglioramento delle condizioni di vita di una comunità o di una intera popolazione. All’evento erano presenti 400 ospiti provenienti da 38 Paesi, tra cui i principali imprenditori internazionali del settore costruzioni e personalità del mondo dello spettacolo quali l’attrice americana Sharon Stone. “Quest’anno premiamo Hawa Abdi, prima ginecologa somala e stimata attivista per i diritti umani, considerata la ‘Madre Teresa della Somalia’ per il suo impegno negli anni della carestia e della guerra civile”, spiega Dario Roustayan, ceo di Pilosio e presidente del Pilosio Building Peace Award. “Il nostro premio ha incrementato la sua dimensione sociale a favore di progetti concreti quali Re:Build che vedono l’imprenditoria delle costruzioni sempre più impegnata nel dare sostegno a iniziative territoriali per una migliore e più equa società civile”. ST
ottobre 2015 Costruzioni 19
Una storia di lotta e speranza
EVENTI
Tutto è iniziato nel 1983 con una piccola clinica vicino a Mogadiscio, la capitale della Somalia, nell'Africa orientale. E grazie a quell’iniziativa, il futuro di tante persone è stato completamente riscritto: nel corso degli anni, infatti, proprio lì, in uno dei posti più pericolosi al mondo, è stato creato l’Hawa Abdi Village, vera isola di speranza per i somali in estrema difficoltà. Artefice di tutto ciò, Hawa Abdi, una delle donne più famose d'Africa: si stima abbia salvato la vita a più di 90.000 sfollati durante la carestia e la guerra civile, e fornito cure, protezione e istruzione a migliaia di donne e bambini.
SOLIDARIETÀ CONCRETA, RACCOLTO UN MILIONE DI EURO Dopo la premiazione, l’evento è proseguito a Palazzo Clerici, sempre nel centro di Milano. Protagonista della serata Sharon Stone, che è riuscita a spronare in modo concreto i numerosi businessmen presenti, ora sostenitori del progetto Re:Build: è stato raccolto un milione di euro per la costruzione di 30 scuole per i rifugiati siriani in Giordania e per la realizzazione dell'Hope Village in Somalia. Tra i donatori si segnala la Royal Family di Abu Dhabi che donerà i fondi per la costruzione di ben 20 scuole, tre importanti costruttori
20 Costruzioni ottobre 2015
italo-canadesi e Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia, che contribuirà personalmente alla costruzione di una scuola. Presente anche Giuseppe Sala, commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 che, con Expo, ha annunciato la donazione di arredi e computer per le scuole.
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Peso operativo Motore Potenza netta
9,7 ton Deutz TCD 3.6 80 kW
WALKAROUND MATTHIEU COLOMBO
짜 Costruzioni
DI
M ECALAC 12MTX
INCREDIBILMENTE
COMPATTA
24 Costruzioni ottobre 2015
¥ Costruzioni
Mecalac rinnova il suo modello faro perfezionando l’esclusivo cinematismo del braccio. Unica al mondo per multifunzionalità, la nuova 12MTX ha prestazioni ineguagliabili negli spazi ristretti
I PLUS
di
1
Macchina ultra versatile unica per polivalenza. Nello stretto non ha concorrenti. Il costruttore ha saputo migliorare il suo modello più innovativo.
2
Quattro macchine in una. Un singolo operatore sceglie tra escavatore, caricatore, sollevatore pick and carry o movimentatore con forche.
3
Braccio completamente ridisegnato. Lavora più vicino alla macchina del 18% e migliora la visibilità a sinistra della cabina.
4
L’idraulica sfrutta il peso del braccio per ottimizzarne il richiamo. Al lavoro la nuova 12MTX è il 20% più veloce.
5
Idraulica al top : distributore a centro chiuso flow sharing con spole compensate in pressione e regolazione full load sensing.
6
Su strada si apprezza la trasmissione idrostatica monorapporto (da 0 a 32 km/h) e la perfetta ripartizione del peso sui 2 assi.
7
Motore Stage IIIB e idraulica a gestione elettronica riducono i consumi (Eco mode). In calo anche i costi di gestione.
8
Uso semplificato con: sistema Smart Drive, 6 accessori memorizzabili con comandi personalizzabili e 3 operatori selezionabili.
9
Funzione Speed Control che mantiene 15 livelli di velocità costanti da 0,3 a 32 km/h.
10 Strutture d’acciaio, cilindri e giunti rotanti
fabbricati internamente dalla controllata Hydromo. Processi di qualità certi e diretti. ottobre 2015 Costruzioni 25
Scavo filomuro grazie al braccio deportè
© Costruzioni
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M ECALAC 12MTX
PULIZIA FOSSI Le benne sono costruite dalla stessa Mecalac per esaltare la polifunzionalità della 12MTX. Oltre a diversi modelli da scavo, l’offerta include una benna per la pulizia fossi (foto a destra) con triplo attacco. Non esistono più tratti inaccessibili.
L’UNICO ESCAVATORE ARTICOLATO Non esistono concorrenti diretti, perchè la 12MTX è il solo escavatore gommato che può lavorare a pochi centimetri dalle proprie ruote e raggiungere 7 m di sbraccio a terra ed eseguire scavi disassati o filomuro
grazie al braccio triplice con deporté e ruotare la torretta elevando la benna più in alto del tetto della cabina. L’attacco rapido idraulico comandabile dalla cabina e una gamma di benne completa, che include le frontali, ne esaltano la versatilità.
L’unico limite è la vostra Per sfruttare tutte le potenzialità della nuova 12MTX bisogna essere operatori esperti e non arrendersi alle abitudini. Chi ne ha provato la versatilità in cantiere non torna indietro. È uno strumento di lavoro che esalta la produttività di un solo operatore in tutta sicurezza
© Costruzioni
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Accoppiamento martinetti di sollevamento e penetratore per livellare il suolo
CARICATORE A 360° Con un semplice pulsante si inverte il senso d’azione del martinetto che agisce sul biellismo della benna e la 12MTX diventa una pala caricatrice rotativa! Può ad esempio, riempire trincee traslando e grazie al deporté lavora anche con braccio disassato.
di
¥ Costruzioni
¥ Costruzioni
WALKAROUND
DA 6 METRI A MENO 3 La 12MTX è anche
¥ Costruzioni
un movimentatore con forche impareggiabile. Preleva e deposita pallet fino a 6 metri d’altezza, ma anche in negativo, fino a 3 metri. La cinematica del braccio permette di raggiungere posizioni non immaginabili e il deporté permette di mantenere il carico orizzontale. La 12MTX solleva fino a 2.000 kg a 3.000 mm da centro ralla e 1.500 mm d’altezza.
immaginazione SOLLEVATORE La piastra con gancio di sollevamento, accoppiata a 3 valvole anticaduta sui cilindri di braccio, bilanciere e attrezzo, permette operazioni pick and carry. Questo accessorio apre le porte alla movimentazione in ambito industriale. Capacità massima di sollevamento 4.000 kg.
FALCONCINO DA 4.100 MM OPZIONALE
¥ Costruzion i
¥ Costruzioni
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Capacità di sollevamento di 500 kg a 360°
ottobre 2015 Costruzioni 27
¥ Costruzioni
¥ Costruzioni
2.247 mm
Solo 200 mm fuori sagoma
¥ Costruzioni
1.323 mm
¥ Costruzioni
¥ Costruzioni
M ECALAC 12MTX
1.385 mm
Diametro di rotazione Rispetto a un midiescavatore di pari peso operativo (9,7 t), la torretta del 12MTX ruota in uno spazio fino al 30% inferiore. Il raggio di rotazione equivale a quello medio di un miniescavatore tradizionale da 2,5 t. Ma le prestazioni sono ben altre al lavoro ha un profilo in costante cambiamento. Merito dell’architettura a telaio articolato che permette all’operatore di posizionare la parte posteriore nel punto più favorevole a seconda del lavoro da eseguire. Il braccio Mecalac, completamente ridisegnato, ha un profilo esclusivo con martinetto di richiamo alla base che agisce su biellismo. Più si lavora vicino alla macchina più le prestazioni sono esaltate. 28 Costruzioni ottobre 2015
Parte del braccio (in verde) stabilizza la 12MXT
¥ Costruzioni
SORPRENDENTE La 12MTX
Solo 261 mm fuori sagoma
¥ Costruzioni
¥ Costruzioni ¥ Costruzioni ¥ Costruzioni
¥ Costruzioni
Zavorra maggiorata di 390 kg con la stessa sagoma disponibile
¥ Costruzioni
da miniescavatore
2.225 mm
STABILE E AGILE La parte anteriore e posteriore del telaio hanno un punto d’articolazione (33°) basso e quella posteriore include il motore montato trasversalmente, a sbalzo dell’asse posteriore. Ne consegue un baricentro vicino a terra che garantisce una buona stabilità (soprattutto con braccio raccolto) Il passo di soli 2.225 mm contiene il raggio di rotazione alla ruota esterna di soli 4.910 mm. ¥ Costruzioni
Valvole di sicurezza anticaduta sui 3 martinetti del braccio, sul deporté e sugli stabilizzatori.
Braccio asimmetrico (maxi cabina) ¥ Costruzioni
¥ Costruzioni
Biella e martinetto di richiamo ridisegnati
Potenza robusta
Scambiatore calore olio (cambio a 500 h)
Con 80 kW la nuova 12MTX è più potente della precedente, ma grazie al nuovo Deutz TDC 3.6 la cilindrata è inferiore del 20% e i consumi calano. Tra i punti di forza di questo robusto 4 cilindri Stage IIIB l’assenza di filtro antiparticolato e lunghi intervalli di manutenzione
Tendicinghia automatico
DOWNSIZING Rispetto al precedente Deutz, la potenza sale di 6 kW, la coppia massima è superiore del 15% e i consumi calano del 10%.
2
INIEZIONE FINO A 200 MPA Con il sistema
3
RICIRCOLA SE NECESSARIO I gas di scarico
Common rail Deutz il carburante è iniettato con pressione variabile. Combustione ottimale in tempo reale.
• SEMPLICE CATALIZZATORE OSSIDANTE • NESSUN FILTRO ANTIPARTICOLATO (È DISPONIBILE PER APPLICAZIONI SPECIALI) • MENO MANUTENZIONE DEGLI STAGE IIIA
30 Costruzioni ottobre 2015
Modulo Doc con scarico a terra
© Costruzioni
Common rail da 200 MPa di pressione
FILTRO A COALESCENZA È posto al centro della testata e recupera Motore più compatto del 20%, i vapori interni cofano più spiovente, più visibilità al motore condensando le micro particelle di olio e reintroducendole in circolo. Il lubrificante non entra in contatto con l’esterno e le sue proprietà lubrificanti durano più a lungo. Anche grazie a questo, il cambio olio motore passa da 250 a 500 h.
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Recupero vapori olio
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sono raffreddati da uno scambiatore in alluminio, ma solo quando l’elettronica lo ritiene necessario. Maggiore efficienza.
GESTIONE ELETTRONICA Con la nuova 12MTX si passa alla trasmissione dati Canbus che semplifica il dialogo tra la gestione elettronica del motore (a destra la centralina Ecu) e quella dell’idraulica.
© Costruzioni
1
Stage IIIB
M ECALAC 12MTX
Attuatori valvole idraulici (no manutenzione)
ÂĽ Costruzioni
bo tur r e ol rco e t n I
ÂĽ Costruzioni
Tutto al posteriore Sul compatto telaio posteriore trovano posto gli scambiatori di calore di acqua motore, olio, gasolio e aria del turbo in aspirazione. Oltre a motore con pompe idrauliche a portata variabile per attrezzo e traslazione, serbatoio gasolio e serbatoio olio idraulico.
VENTOLA IDROSTATICA TERMOSTATICA
Il gruppo radiatori è raffreddato da una ventola plastica aspirante ad 11 pale ben protetta. L’azionamento è idrostatico, ma controllato elettronicamente (solenoide), quindi funziona solo quando necessario riducendo consumi di carburante ed emissioni acustiche.
ÂĽ Costruzioni
0/-0! 2)&/2.)-%.4/ )L SERBATOIO DEL GASOLIO DA LITRI Ă’ DI TIPO PLASTICO E FORMATO PER OTTIMIZZARE GLI SPAZI SOTTO ALLE COFANATURE POSTERIORI IN LEGGERA E ROBUSTISSIMA FIBRA COMPOSITA ,A POMPA DI RIFORNIMENTO
ELETTRICA CON FILTRO IN ASPIRAZIONE E ARRESTO AUTOMATICO
Ă’ DI SERIE
IMPIANTO ELETTRICO
• ALTERNATORE DA 95A
• POTENTE AVVIAMENTO DA 2,3 KW
• BATTERIA DA 100 AH
• TECNOLOGIA CANBUS INTEGRATA
ottobre 2015 Costruzioni 31
ÂĽ Costruzioni
ÂĽ Costruzioni
ÂĽ Costruzioni
95A
Cablaggi colorati e fasci numerati
Quadro fusibili in cabina
ÂĽ Costruzioni
Alternatore potente autotensionato
M ECALAC 12MTX
Telecamera laterale di serie*
iĂš 20%op e vel c
ÂĽ Costruzioni
La macchina sfrutta il peso dell’attrezzatura e la rigenerazione elettrica sui cilindri
Idraulica al top &,/7 3(!2).' )L DISTRIBUTORE IDRAULICO Ă’ MONTATO IN TORRETTA ALLE BASE DEL BRACCIO , IMPIANTO DELLA -48 Ă’ DI TIPO POSITIVE CONTROL CON I MANIPOLATORI L OPERATORE AZIONA CONTEMPORANEAMENTE DISTRIBUTORE E POMPA DI RIFERIMENTO 2EATTIVITĂŒ ISTANTANEA E PRECISIONE
Pompa attrezzatura 165 l/min
Pompe sterzo e ventola 32 Costruzioni ottobre 2015
ÂĽ Costruzioni
ÂĽ Costruzioni
-!8) &),42/ L’impianto dell’olio idraulico riproduce in scala quello dei grandi escavatori e delle pale gommate. Il serbatoio è di metallo con paratia interna anticavitazioni e maxi filtro a immersione. ¼ Costruzioni
QUALITĂ€ TEDESCA La 12MTX ha un impianto idraulico realizzato con componenti Bosch Rexroth. Abbiamo un distributore ow sharing a centro chiuso con spole compensate in pressione. Il motore termico alimenta due pompe a portata variabile. La prima, calettata al motore, assicura la portata al rafďŹ nato sistema di trasmissione idrostatica a controllo elettronico, mentre la seconda, montata in serie, alimenta i circuiti di controllo del braccio e delle attrezzature. Entrambe sono controllate elettronicamente e variano le loro regolazioni in base a modalitĂ operatrici e condizioni di lavoro istantanee.
ÂĽ Costruzioni
*Nota: per il mercato italiano.
Pompa trasmissione da 182 l/min con solenoidi di controllo
Controllo elettronico pompe (solenoidi). Curve dedicate per modalitĂ Eco
Serbatoio olio idralico da 82 litri
WALKAROUND
¥ Costruzioni
",/##/ !54/-!4)#/ L’assale anteriore è rigido, mentre il posteriore oscillante (+/- 10°). L’operatore lo può bloccare o scegliere la modalità di blocco automatico. In modalità “Strada” si blocca automaticamente.
¥ Costruzioni
di
Progressione Idrostatica FACILE, VELOCE E PROGRESSIVA
Motore idraulico a cilindrata variabile da 150 cc ¥ Costruzioni
La nuova 12MTX punta sulla trasmissione idraulica Senso Drive, trasmissione monorapporto e albero differenziale a slittamento limitato. Lavora come un Cvt
/h Da 0 a 32mkbm re ia senza ca
¥ Costruzioni
Le componenti della nuova trasmissione sono tutte Bosch Rexroth controllate elettronicamente. Con un singolo rapporto si ottiene l’effetto di un Cvt ma idraulico. Con la nuova funzione Speed Control l’operatore può scegliere di mantenere velocità costanti di 0,3 - 0,6 - 0,9 - 1,2 - 1,5 - 2 - 3 - 5 - 7 - 10 - 15 - 20, 25 e 32 km/h.
M ECALAC 12MTX
ÂĽ Costruzioni
Porzione parabrezza apribile e sollevabile a pacchetto con quella superiore
La nuova geometria braccio migliora la visibilità a sinistra 6)3)"),)4° Alzando lo sguardo si apprezza il vetro superiore con griglia interna e l’unghia parapioggia in plexiglass di qualità . I fari di lavoro sopra cabina sono anche disponibili in versione Led a basso consumo.
ACCESSIBILITÀ La colonna dello sterzo è telescopica e snodata in due punti per facilitare l’accesso in cabina e permettere all’operatore di trovare una posizione di guida su strada ottimale. Il volante, di diametro piÚ contenuto rispetto a prima, ha una sensibilità alla guida migliorata.
Doppia slitta di regolazione
Climatizzatore disponibile. 8 bocchette direttamente collegate al compressore
Gran comfort
- $) 6%42) ,A NUOVA CABINA HA UNA STRUTTURA ROBUSTA E UNA SUPERFICIE VETRATA ENORME ,A QUALITĂŒ DEI MATERIALI CONTIENE SOLO LA PRESSIONE ACUSTICA A LIVELLI DA MAXI ESCAVATORE
72 dB(A) IN CABIN A
FABBRICATA DA MECALAC La cabina è progettata e costruita con grande cura e materiali di buona qualitĂ . La struttura ad elementi scatolati di sezione importante trasmette un senso di sicurezza a chi sale a bordo. I supporti elastici fanno un ottimo lavoro dato che le vibrazioni in cabina sono molto basse. Se non si sceglie il clima si hanno: tettuccio, ďŹ nestrino e parabrezza a scomparsa integrale. 34 Costruzioni ottobre 2015
ÂĽ Costruzioni
Completamente nuova, la cabina Rops Fops della 12MTX si presenta ampia, con porta scorrevole, accesso sicuro. Il climatizzatore opzionale ha comandi integrati a video
Nuovo tettuccio apribile
di
WALKAROUND Nessun montante Visibilità massima
¥ Costruzioni
3)#52! 2/"534! ).4%,,)'%.4% La nuova cabina include una robusta porta scorrevole con finistrino (in tondo). Novità anche i gradini retrattili con comando indipendente dalla porta. Pratico e sicuro.
¥ Costruzioni
Inclinazione gradini esemplare
GRANDE SICUREZZA
Nuova porta scorrevole
Il maggior numero di infortuni in cantiere è dovuto a salita e discesa da macchine operatrici. Mecalac risolve il problema con una scala retrattile molto stabile che si apre in automatico. L’operatore può scegliere di bloccarla chiusa (resta ugualmente funzionale).
¥ Costruzioni
SOVRADIMENSIONATA Solitamente il punto debole delle porte scorrevoli sono i costi di industrializzazione e la durata nel tempo delle guide, quindi dell’ottimale chiusura. Il costruttore francese ha ovviato al problema con una porta dalla struttura rigida e collegata alla doppia rotaia con elementi in fusione, quindi indeformabili.
¥ Costruzioni
Porta a sinistra per lavori filo strada
¥ Costruzioni
¥ Costruzioni
CON IL CLIMA OPZIONALE IL VANO POSTERIORE È REFRIGERATO
Presa a 12v vicino a porta oggetti
M ECALAC 12MTX
PiĂš semplice e moderna Con la nuova interfaccia Lcd a colori da 7â€?, la 12MTX non spaventa i neoďŹ ti. Lo Smart Drive prevede 4 conďŹ gurazioni. C’è anche l’Eco mode
CARICATORE Inversione del controllo martinetto
E
ESCAVATORE Si controlla la macchina come un classico escavatore gommato.
P
PARKING Motore idraulico non attivo
S
STRADA Si accendono fari e girofaro, il pedale
del penetratore, si sterza solo con il volante, il pedale dell’acceleratore ha funzione inching e dai 15 km/h la velocità compare sul cruscotto.
(freno idraulico) e manipolatori disattivati.
passa in modalità acceleratore, il ponte è libero (no limited slip) e compare il tachimetro sul monitor.
ÂĽ
Co str uz ion i
Regolazione Speed Control
C
4%,%#!-%2% $)30/.)"),) )L SISTEMA PERMETTE DI SELEZIONARE QUALE INQUADRATURA VISUALIZZARE
ÂĽ Costruzioni
-/$!,)4° %#/ 3ELEZIONANDO QUESTA MODALITĂŒ SI ABBASSA IL REGIME MOTORE MASSIMO DI GIRI MIN PORTANDOLO A
E SI ATTIVANO AL CONTEMPO TARATURE IDRAULICHE SPECIFICHE CON CURVE DI CARICO PIĂĄ PROGRESSIVE )N QUESTO MODO
E CON L !UTO )DLE REGOLABILE DA A v I CONSUMI CALANO ULTERIORMENTE
#!2)#!4/2% 0ASSANDO ALLA FUNZIONE 342!$! 3U STRADA IL PESO CARICATORE CAMBIA L IMMAGINE DELLA Ă’ PERFETTAMENTE RIPARTITO TRA ASSE -48 )L CILINDRO BENNA Ă’ hINVERTITOv ANTERIORE E POSTERIORE
30%%$ #/.42/, Âś UN SISTEMA CHE PERMETTE DI MANTENERE LIVELLI DI VELOCITĂŒ COSTANTI TRA E KM H
#/.&)'52!:)/.) /GNI DETTAGLIO #,)-!4)::!4/2% 3E LO SI SCEGLIE PUĂ› ESSERE CONTROLLATO TRAMITE COME OPTIONAL I COMANDI SONO IL SELETTORE ROTATIVO DI TIPO AUTOMOTIVE INTEGRATI NELLA MODERNA INTERFACCIA
ÂĽ Costruzioni
ÂĽ Costruzioni
%3#!6!4/2% )L MONITOR RIPORTA CON ICONE INTUITIVE MOLTE INFORMAZIONI UTILI 3OTTO LA SCHERMATA ESCAVATORE
di
ÂĽ Costruzioni
WALKAROUND
0%23/.!,)::!"),% ,A -ECALAC -48 PERMETTE DI MODIFICARE IN BASE ALLE PROPRIE ESIGENZE I COMANDI DEI JOYSTICK E DI MEMORIZZARLI ATTREZZATURA PER ATTREZZATURA
ÂĽ Costruzioni
ÂĽ Costruzioni
COME UN ABITO SU MISURA La 12MTX ha una linea ausiliaria proporzionale di serie. Sono disponibili una seconda linea proporzionale e una a bassa pressione. La nuova elettronica permette di memorizzare 6 attrezzature idrauliche con relativa portata idraulica. Si possono inoltre personalizzare i comandi dei joystick per ognuna di queste attrezzature. Tutte queste attenzioni confermano la vocazione multifunzionale della 12MTX. Oltre alle impostazioni standard, si possono anche memorizzare 3 diversi operatori con le loro rispettive preferenze.
ÂĽ Costruzioni
6 attrezzature e memoria da vendere
TECNOLOGIA HYDROMO
Saldatura sull’85% della superficie dell’accoppiamento
Qualità e cura costruttiva Lingua d’attacco rimossa: la finitura molata è ottima
ÂĽ Costruzioni
ÂĽ Costruzioni
Lingua di attacco saldatura per avere qualitĂ omogenea nel cordone
L’unitĂ produttiva Mecalac Hydromo è specializzata nel taglio al plasma (macchina che lavora, con doppia torcia, lastre spesse ďŹ no a 30 mm) e saldatura robotizzata d’acciaio, costruzione giunti idraulici rotativi e saldatura delle teste alle aste dei martinetti. Il metodo adottato permette la saldatura di circa l’85% della sezione dell’asta sulla testa. Per ogni cilindro prodotto sono veriďŹ cati allineamento e qualitĂ della saldatura con ultrasuoni. Prove distruttive sono effettuate a campione. ottobre 2015 Costruzioni 37
La nuova 12MTX in numeri
www.mecalac.com
BASSI COSTI DI GESTIONE Il nuovo motore Stage IIIB ha una cilindrata inferiore del precedente ed è piĂš efďŹ ciente. Inoltre, grazie alla gestione elettronica integrata con quella idraulica, è disponibile una vera funzione Eco. L’assenza di ďŹ ltro antiparticolato e il cambio olio a 500 h d’intervallo, contengono i costi di manutenzione.
i ÂĽ Costruzion
Condensatore clima
Ingrassatore automatico disponibile
• CAMBIO OLIO MOTORE 500 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 1.500 ore* • CAMBIO REFRIGERANTE 3.000 ore • CAMBIO OLIO ROTAZIONE 1.000 ore *Nota: stesso intervallo anche per olio idraulico Bio
GUARDA IL VIDEO DI PRESENTAZIONE UFFICIALE DELLA 12MTX
Si ringraziano Mecalac France SAS e Marco Allevi, il primo cliente italiano ad aver scelto la nuova 12MTX.
ÂĽ Costruzioni
Peso operativo (triplice) 9,7 t Cap. soll. 360°, 0h (triplice) 1,24 t Variazioni-distanza sollevamento 4,5 m Capacità sollev. Front, 0h 3.080 kg alla distanza di 4,5 m Capacità max sollevamento teorica 4.050 kg Potenza netta 80 kW Motore Deutz TCD3.6 Stage IIIB Cilindrata 3,6 litri Cilindri 4 Alesaggio x corsa 98 x 120 mm Regime di taratura 2.600 giri/min Velocità del pistone 7,8 m/s Valvole per cilindro 2 Distribuzione attuatori idraulici Iniezione common rail Fasi d’iniezione multi EGR electr esterno Trattamento gas di scarico Doc Alimentazione turbo Pompe cilindrata variabile Portata 165 l/min Regolazione pompa LS positive Distributore a cassetti c. c. press.comp. Pressione (max) 31 MPa Velocità traslazione 32 km/h Velocità rotazione torretta 9 m/s Passo 2.225 mm Larghezza (Carreggiata) 2.247 (n.d.) mm Braccio triplice-deportÊ Profondità di scavo (escavatore) 4.150 mm Profondità scavo al plinto (escav.) 2.240 mm Distanza scavo a terra (escav.) 7.125 mm Forza strappo alla benna (escav.) 6.190 daN Forza penetrazione (escav.) 3.400 daN Sbalzo post. Min torretta con dep 1.239 mm Sbalzo posteriore contrappeso 1.385 mm Pneumatici 405/70-20 Altezza braccio/cab 3.464/3.064 mm Batteria 100 Ah Alternatore 95 A Serbatoio gasolio 140 litri Sistema/serbatoio idraulico 190/82 litri
ÂĽ Costruzioni
M ECALAC 12MTX
5.! 6%2! 34%,,! ,A -48 Ò STATA PREMIATA PER LE SUE LINEE DALL /BSERVEUR DU DESIGNš
&
Macchine Componenti trasmissioni
aste
Movimento terra pneumatici
idraulica
Rops Fops
Perforazione
Consolidamento
assali
motori attrezzature CFA rulli compattatori
Ricambi Sicurezza
micropali
M
46 52
M M
40
100% elettrico In cantiere a Monza per vedere all’opera la gamma di soluzioni Wacker Neuson a zero emissioni
Sistemi di sostegno La tecnologia Groundforce per la nuova conca di navigazione di Isola Serafini sul Po
MMT JCB lancia una nuova terna che si distingue per le dimensioni contenute. Ăˆ la 3CX Compact
100% ELETTRICO 40 Costruzioni ottobre 2015
IL FUTURO è zero emissioni È L’IDEALE PER RISTRUTTURARE OSPEDALI
Nel 1174 San Gerardo dei Tintori (1134-1207) stipula una convenzione con Chiesa e Comune che dà origine alla prima struttura assistenziale locale laica. Da allora il San Gerardo ha cambiato più sedi e si è evoluto con costanza negli anni. L’attuale struttura base è stata costruita nel 1980 ed è stata poi integrata da un avancorpo multiservizi (in foto, tetto rosso). Gli attuali lavori di ammodernamento integrale dell’ospedale iniziati nel settembre 2013 sono divisi in tre lotti. Il primo lotto, relativo alla costruzione del nuovo avancorpo, è stato ultimato. Ora è iniziata la ristrutturazione completa del monoblocco che avverrà in tre fasi: settore centrale B, settore est C e settore ovest A. La realizzazione è a cura dell’Ati Synchron Nuovo San Gerardo. La fine lavori è prevista a dicembre 2019.
DI
MATTHIEU COLOMBO
NESSUN RUMORE SE NON QUELLO DEL SEGNALE ACUSTICO DI RETROMARCIA... È LA NUOVA WL20e CHE LAVORA IN CANTIERE. LA EASY SERVICE
una sensazione strana. Essere in cantiere, osservare una macchina lavorare e non udire nulla. O meglio riuscire ad ascoltare il rumore del tagliente benna che fende il cumulo di inerti. Ci è capitato a Monza, osservando al lavoro la nuova pala gommata elettrica Wacker Neuson WL20e all’interno del perimetro dell’ospedale San
È
Gerardo che sta vivendo una progressiva e modulare ristrutturazione. Proprietaria della prima WL20e italiana è la Easy Service di Meda (MB), un’impresa all’avanguardia, specializzata in bonifiche e servizi ambientali ad alta tecnologia. La grande professionalità ha reso questa realtà un riferimento per le ristrutturazioni di strutture sanitarie. ST
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NE HA ACQUISTATA UNA E SUBITO ORDINATE ALTRE DUE
100% ELETTRICO
“QUESTA È UNA SVOLTA EPOCALE” Con queste parole Daniele Piras, titolare della Easy Service, ha confermato le qualità della WL20e. Il costruttore tedesco investe da anni per affinare la tecnologia da applicare a macchine operatrici elettriche. In questo modo oggi è arrivato a offrire la gamma ECO composta da modelli con emissioni pari a zero: miniescavatore 803 DualPower, dumper cingolato DT10e, martello costipatore AS50 e la nostra WL20e. La sua struttura di base è quella di una pala gommata articolata a cui è stato rimosso il motore termico e sostituito da un pacco batterie ricaricabili (due tipologie a scelta in funzione delle esigenze di autonomia). Queste, tramite un inverter, alimentano un motore elettrico azionante sia una
pompa idraulica da 32 l/min per il controllo del sollevamento braccio, benna e sterzo, sia un pompa idraulica per la traslazione. Questa seconda pompa aziona l’asse posteriore. Il moto dell’asse posteriore è trasmesso anche a quello anteriore, ottenendo una trazione integrale, tramite sistema a cardano. Il risultato è stupefacente. In fase d’aquisto si può scegliere o la versione con tettuccio Rops/Fops fisso (smontabile) o quella con tettuccio Eps che si abbassa per facilitare passaggi limitati in altezza e il trasporto. La proverbiale affidabilità dei motori elettrici (esenti da manutenzione) abbatte i costi di gestione della WL20e. Basta ricordarsi di cambiare l’olio idraulico (compatibile olio bio).
MASSIMA SENSIBILITÀ L’alimentazione elettrica della WL20e unita alla regolazione idraulica appositamente ottimizzata garantiscono una controllabilità unica sia dei movimenti braccio sia in traslazione. Sotto la macchina al lavoro con le forche.
FINO A 5 H DI AUTONOMIA E COSTI ENERGETICI FINO AL 50% INFERIORI AL GASOLIO
&Componenti
Macchine La sua prima volta in cantiere Nel cantiere di ristrutturazione del San Gerardo di Monza era presente anche il nuovissimo mini dumper cingolato autocaricante elettrico DT10e con cassone da 446 litri a colmo e portata massima di 1.000 kg. Il nuovo modello, presentato in anteprima mondiale a Intermat 2015 e al debutto assoluto in cantiere, è ideale per lavori in aree urbane o negli spazi chiusi. Wacker Neuson lo ha portato in Italia per farlo provare alla squadra della Easy Service. Nelle foto (da sinistra), la macchina in fase autocaricante e il “vano motore” dove ora trovano posto il pacco batterie e relativo inverter.
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FINO A 8 H DI AUTONOMIA (3,5 A PIENO CARICO)
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Il miniescavatore 803 Dual Power è stato l’apripista del movimento terra elettrico in Wacker Neuson. Lanciato nel 2013 e ideato per lavorare in interni, questo mini funziona normalmente (motore termico), ma è venduto con il generatore HPU8 che collegato alla macchina permette sia la connessione alla rete elettrica (full electric) sia il lavoro in modalità elettrica ma alimentata dal generatore posto in posizione remota, ad esempio al di fuori di un ambiente chiuso. L’803 si sposta con l’HPU8 in autonomia (vedi foto a sinistra). Anche questa macchina fa parte della flotta Easy Service.
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MOTORE, GENERATORE O... PRESA DI CORRENTE
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Lavoriamo al commercio e assi- Mario stenza di macchine movimento Forgione terra dal 1989, ma il legame con Koma Service Wacker Neuson è recente. Siamo conces- dealer sionari del marchio da meno di due anni e, Wacker Neuson devo dire, ne siamo entusiasti. Offrire prodotti innovativi e affidabili, capaci di cambiare il modo di lavorare in cantiere, è motivante. L’incontro con Easy Service è stato fortuito. Non potevamo immaginare di meglio per la nostra gamma ECO.
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Georg Jung Direttore generale Wacker Neuson Italia
Daniele Piras Titolare Easy Service
Easy Service è nata per rispondere alla crescente domanda di bonifiche ambientali nel campo industriale e civile. Uno dei primi interventi di questo tipo in ambito ospedaliero lo abbiamo fatto al Niguarda di Milano nel 2003. Da allora abbiamo maturato competenze specifiche e le strutture oggetto di un nostro intervento negli ultimi anni sono molte. Cito ad esempio gli ospedali Fatebenefratelli e San Carlo di Milano o quelli di Saronno, Busto Arsizio e Tradate. Il nostro operato comporta inevitabilmente impatti e interferenze con la normale attività sanitaria che ovviamente non può mai fermarsi. Le macchine elettriche come le Wacker Neuson, per noi fanno la differenza perché abbattono emissioni atmosferiche e acustiche in cantieri angusti e attigui ad ambienti che devono essere salubri e igenici. La WL20e ha cambiato il nostro modo di operare. Ora, per fare fronte ad altri cantieri, ne abbiamo ordinate altre due.
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100% ELETTRICO
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La WL20e non brucia gasolio ed emette il 43% in meno di CO2 della sorella con motore termico. Nonostante questo ha anche una modalità ECO che attenua leggermente la reattività della macchina per consumare meno le batterie. Con applicazioni non gravose è l’ideale.
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Per la prima volta tutta la gamma ECO di Wacker Neuson è riunita in un cantiere reale. È un onore che questo avvenga in Italia e dimostra che nel nostro Paese non mancano realtà all’avanguardia come Easy Service. Il nostro gruppo è sempre più forte nell’Europa centrale, ma crede fermamente nelle potenzialità del mercato Italia che negli ultimi due anni ha dato fiducia alla qualità dei nostri prodotti.
I puntoni ibridi MP500 del sistema di puntellazione Groundforce nella nuova vasca di navigazione di Isola Serafini. Per lo scavo della conca vengono impiegati 16 elementi della lunghezza di 27 m l’uno, disposti su due livelli. Il sistema di blocco meccanico failsafe è in grado di supportare il 100% del carico assiale.
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SISTEMI DI SOSTEGNO
LAnella... SPADA roggia
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&Componenti
Macchine
IL SISTEMA DI PUNTELLAZIONE IDRAULICA GROUNDFORCE È UN ERCOLE CHE SORVEGLIA LO SCAVO DELLA NUOVA CONCA DI NAVIGAZIONE SUL PO.
CON UNA TENUTA FINO A 900 T DI
ALBERTO FINOTTO
na nuova conca di navigazione a Isola Serafini che permetterà il superamento dello sbarramento di regolazione sul fiume Po. L’opera che si sta realizzando nel comune di Monticelli d’Ongina (PC) è di quelle epocali e consentirà finalmente la completa navigabilità alle grandi imbarcazioni. La nuova conca sostituirà la vasca precedente, non più percorribile a causa dell'abbassamento dei livelli idrici del fiume; l’opera prevede anche l’apertura di un tratto di canale navigabile su un percorso distinto da quello attuale. Per sostenere le pareti del grande scavo della conca sono stati utilizzati i puntoni MP500 del sistema Groundforce implementati con celle di controllo, pistoni idraulici sempre regolabili e un limite di sorveglianza consentito fino a 5.000 kN. La profondità dello scavo ha richiesto opere di sostegno delle terre con diaframmi in calcestruzzo e l’impiego dei puntoni Groundforce ha eliminato la necessità di numerosi tiranti, sviluppando al contempo una capacità di carico assiale senza paragoni. ST
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L’intervento dei tecnici di Groundforce a Isola Serafini ha riguardato in primo luogo l’assistenza in cantiere per il montaggio dei puntoni e per la loro movimentazione. Successivamente, è stato effettuato il training sull’utilizzo dei puntoni e sulla manutenzione da eseguire in corso d’opera. Dalla testata di valle quindi sono stati installati i primi due puntoni telescopici, sempre con la supervisione di Groundforce in cantiere. Infine, l’impresa, ha completato la puntellazione in autonomia. L’intervento supplementare dello staff Groundforce si è concentrato inoltre sullo spostamento delle celle di carico disposte su quattro puntoni-sentinella allo scopo di verificare il carico assiale all’interno dei puntoni stessi in tempo reale durante l’avanzamento dell’opera.
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SULLE SPALLE DELLA TECNOLOGIA
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e ai progettisti e collaboratori coinvolti nell’opera. I puntoni Groundforce verranno mantenuti a sostegno dello scavo fino al completamento della platea di fondazione (secondo ordine) e al raggiungimento di un’altezza interna di 5 m delle pareti laterali della nuova conca (primo ordine). I puntoni ibridi MP500 di Groundforce sono puntati sulle contropareti e il loro posizionamento rispetta un primo e un secondo ordine nella disposizione, seguendo in modo parallelo le due quote diverse dello scavo. © Costruzioni
L’imbullonamento e la sequenza di montaggio dei puntoni è stata portata a termine senza problemi dalla squadra in cantiere a Isola Serafini. Il lavoro preliminare all’installazione dei puntoni Groundforce ha contemplato importanti aspetti di logistica e sicurezza (ad esempio, per il sollevamento con autogrù degli elementi telescopici, lunghi fino a 27 metri l’uno). La logistica complessiva per la puntellazione ha richiesto tre mesi al team di ingegneri Groundforce, all’impresa incaricata dei lavori © Costruzioni
SISTEMI DI SOSTEGNO
TRAINING DI TENUTA
&Componenti
Le celle di carico sono disposte su quattro puntoni allo scopo di verificarne il carico assiale durante il progresso dello scavo. Un perno elettronico precalibrato è incorporato nel puntone e ne misura in tempo reale il carico utilizzando un trasmettitore GPRS collegato in rete. Ogni informazione viene quindi trasferita a PC, a telefono mobile oppure a un sito web.
Š Costruzioni
Macchine
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SISTEMI DI SOSTEGNO
Da sinistra a destra: Matteo Loggia e Nicola Squeri, assistenti di cantiere; Giordano Ciarlo, direttore tecnico di cantiere; Jacopo Zabeo, agente unico Groundforce per l’Italia. Direttore dei lavori è l’ingegner Renato Marconi. La nuova conca di navigazione è stata commissionata da Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) e appaltata al raggruppamento CCC Bologna-SICREA Group Modena. Progettazione e direzione dei lavori sono affidati rispettivamente alle società Acquatecno di Roma e D'Apollonia di Genova.
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Una vista suggestiva del cantiere di scavo per la nuova conca di navigazione sul fiume Po di Isola Serafini, nel comune di Monticelli d’Ongina. La vasca è lunga 115 metri e larga 12,50 per un tirante d’acqua che supera i tre metri anche in condizioni di magra del fiume. Il costo totale dell’opera è di oltre 40 milioni di euro.
MP500, una sentinella per lo scavo
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I puntoni idraulici telescopici Groundforce sono composti da una serie di moduli tubolari in acciaio che montano all’estremità un terminale idraulico estrudibile. Una delle pe-
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culiarità di questo sistema di puntellazione riguarda la velocità di installazione e rimozione rispetto ai metodi tradizionali di supporto allo scavo. L’estrusione del terminale idraulico consente di sopperire alle piccole difformità delle paratie di sostegno dell’opera. Nello specifico, la tipologia MP500 riferita ai puntoni Groundforce impiegati per lo scavo della conca di Isola Serafini conferisce al supporto, come abbiamo già ricordato, la più alta capacità di sorveglianza attualmente disponibile, per carichi assiali fino a 5.000 kN. La piena capacità portante si mantiene anche per lunghezze superiori ai 35 m.
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IL COSTRUTTORE INGLESE REINVENTA UN CLASSICO E PRESENTA LA TERNA 3CX COMPACT. MOLTO PIÙ AGILE DELLA CLASSICA 3CX, RESTA UN RIFERIMENTO PER VERSATILITÀ E PRESTAZIONI DI
MATTHIEU COLOMBO
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&Componenti
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ancio in grande stile per l’ultima evoluzione della terna JCB. Nata oltre 60 anni fa e prodotta in oltre 600.000 esemplari, dei quali 74.000 nel 2014, l’icona del costruttore inglese si reinventa in versione compatta. Obiettivo, rispondere alle attuali esigenze dei mercati del Vecchio Continente e riconquistare quote di mercato sottratte negli anni dal binomio miniescavatori e skid steer loader. Il nuovo modello, presentato da Lord Bamford in persona, si chiama 3CX Compact e si annuncia più compatto della classica 3CX del 35% pur garantendo prestazioni simili. Tim Burnhope, JCB Chief Innovation and Growth Officer, ha commentato: “La 3CX Compact è intuitiva e facile da usare, offre una notevole manovrabilità e, grazie ai comandi servoassistiti, mette a proprio agio anche gli operatori di escavatori. Oggi la 3CX Compact rappresenta la nostra punta di diamante, una macchina adatta per l’utilizzo in applicazioni come la manutenzione di strade, la costruzione in aree urbane, la realizzazione di sottoservizi o qualsiasi attività che richieda prestazioni massime e un ingombro ridotto”. ST
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Macchine
LORD BAMFORD Era qualche anno che il patron di JCB non prendeva parte a una presentazione di prodotto, ma per la 3CX Compact ha fatto un ingresso in grande stile, a sorpresa. Indubbiamente la terna è parte del dna Bamford.
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MMT
3.600 mm 3.030 mm
2.170 mm
La tradizione si è È UN’IDROSTATICA La Compact non è un modello “in scala” ma è stata progettata ex novo con l’obiettivo di mantenere la versatilità, produttività e facilità d’utilizzo della diffusissima 3CX (foto sopra). Tecnicamente le due novità sono la trasmissione idrostatica con trazione integrale e l’idraulica con pompa a portata variabile e servocomandi per il retroescavatore. Messe al bando marce e frizione, la macchina passa da 0 a 40 km/h con una progressione costante. La 3CX Compact ha anche la funzione marcia lenta (fino a 3,5 km/h) che mantiene il regime motore elevato per lavorare con attrezzature idrauliche come frese.
INTUITIVA La strumentazione è composta da un cluster anteriore per la guida su strada, e da una consolle verticale alla base del montante destro che a sua volta integra una pulsantiera. Tutto è a portata di mano lavorando sia con il caricatore sia con l’escavatore.
JCB DIESEL BY KOHLER Come in tutte le più recenti e compatte macchine JCB il motore è un JCB Diesel by Kohler. Nel caso della 3CX Compact, chiamata a garantire prestazioni elevate, a dispetto delle mere dimensioni della macchina, è stato scelta la versione più potente dei KDI, ovvero il 4 cilindri 2504TCR da 2,5 litri di cilindrata, turbo e con common rail che inietta carburante con una pressione che arriva fino a 200 MPa. Questo motore a gestione elettronica è un vero concentrato di tecnologia e rientra entro i limiti sulle emissioni Stage IIIB con un semplice catalizzatore ossidante Doc allo scarico e un sistema di ricircolo dei gas che interviene esclusivamente quando necessario per mantenere sempre massima l’efficienza. L’olio si cambia ogni 500 ore.
Fari a Led disponibili
SILENZIO A BORDO La cabina è davvero ampia, confortevole e ben insonorizzata. JCB dichiara solo 71 dB(A) di pressione acustica interna.
&Componenti
Macchine
2.600 mm
std 2.740 mm lungo 3.070 mm
1.990 mm
ristretta del 35% Si può scegliere il retroescavatore Compatta non vuol dire meno equipaggiata o meno robusta. Sulla neonata JCB tutto è fatto per durare nel tempo e l’allestimento è personalizzabile. In particolare, l’escavatore è disponibile con quattro differenti avambracci con relative profondità di scavo: standard da 3.070 mm, standard con telescopico Extradig che arriva a 3.720 mm. Vi è poi l’avambraccio lungo che tocca i 3.680 mm di profondità massima e 4.330 mm con Extradig.
Assali da grande
Accesso sicuro in cabina
4 ruote uguali e sterzanti
IN NUMERI La 3CX Compact è larga 1.950 mm (benna standard da 2.000 mm), ha un raggio di sterzo alla benna di 5.800 mm e un’altezza con escavatore standard inferiore ai 2.800 mm.
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MMT
Tra la 2CX e la 3CX Modello Peso (braccio std) Potenza netta Prof. scavo (retr.) Prof. scavo (est.) Cap. benna (6/4-1) Motore Modello Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione Egr Tratt. gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Inv. + c. mec. Trasmissione Velocità traslazione R. motr./ster. Pneumatici anteriori Pneumatici posteriori Wheel base - Passo R. sterzo alla benna Caricatore frontale: Max alt. perno b. Forza di strappo Retroesc. (braccio std) Altezza scarico (estes.) Dist. max scavo (rotaz.) Forza di strappo Forza penetrazione L. benna/stab. Lunghezza max Altezza trasporto Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema idraulico
3CX Compact 3CX Eco 6,07 8,07 52,7 55 3,07/3,72 4 3,68/4,33 6,14 0,5-0,6 1-1,3 JCB Diesel by Kohler JCB KDI2504TCR EcoMAX 2,48 4,4 4 4 88x102 103x132 2.000 2.200 6,40 9,68 2 4 conv. conv. CR conv. multi 1 cooled no Doc Doc turbo turbo var. fix 100 165 LS no conv. conv. 23 25 n.d. yes/no idrostatica meccanica 40 41,8 4/4 4/2 340/80x18 14.9/14x24 340/80x18 14.9/14x24 1.900 2.170 5.800 n.d.
m m
2CX 5,9 55 3,05 3,7 0,6 JCB EcoMAX 4,4 4 103 x 132 2200 9,68 4 conv. conv. 1 no no natural fix 81 no conv. 23 n.d. 4 marce 34,3 4/4 12.5x18 12.5x18 1.990 6.850
m daN
3.240 3.777
3.180 n.d.
3.450 6.531
m m daN daN m m m Ah A l l
2.772 (3.235) 4.610 4.120 2.440 1.850/1.850 5.130 2.650 110 95 83 83
2.750 (3.220) 5.220 n.d. n.d. 2.000/1.890 5.540 2.740/3.070 110 100 80 104
3.840 5.370 6.324 3.071 2.230/2.240 5.620 3.610 110 95 160 117
ton kW m m m3
l N° mm rpm m/s N°
N°
l/min
Mpa y/no km/h N°
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A MISURA DELLA CITY In città muoversi in spazi ristretti è un valore aggiunto. La 3CX Compact è una tuttofare che può sostituire più macchine. Grazie alle dimensioni della piastra e all’attacco rapido Quickhitch, si montano attrezzature per terne, miniescavatore e skid.
4CX ECO PILING MASTER Il costante sviluppo della terna JCB dà vita anche a versioni dedicate ad applicazioni specifiche. È il caso della 5CX Waste Master dedicata al settore del riciclaggio che vi abbiamo presentato più volte. La nuova “Piling Master” è ideale per piccole perforazioni di diametro variabile da 350 a 600 mm. Con una coppia di rotazione di 13 KNm, arriva a 14 m di profondità massima per 450 mm di diametro.
4CX ECO POLE MASTER Questa versione è molto british, perché oltre la Manica si usa ancora posare linee elettriche aeree su pali di legno! Con la nuova Pole Master, un solo operatore può prelevare due tronchi, trasportarli e metterli in sede.
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Cesoie
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Ferro
Idraulica Faccia piana
Decommissioning Polipi
microcariche
Attrezzature Sostenibile
Sicurezza
Saloni RemTech 2015 si conferma polo
64 68 74 80 82 84
nazionale per chi si occupa di bonifiche e siti contaminati
Impianti Soluzione ad hoc per Ediltecnica firmata Cams unendo le prestazioni di un trituratore e di un vaglio
Sollevatori telescopici Un Merlo TF II 38.10 alle prese con il riciclaggio pneumatici presso la sede della cuneese Tritogom
Sistemi filtrazione Aria pulita in cabina grazie alla tecnologia Brofil distribuita in Italia da Incofin
Pale gommate L’ultimo modello JCB per il settore riciclaggio rifiuti. Ăˆ l’evoluta 457 Wastemaster
Demolitori Il Kobelco SK210D nella versione per lo smantellamento veicoli. Il costruttore lo realizza dal 1979
NEWS
&Demolizione
Riciclaggio
Abilità strategica, apertura al futuro on tutti sanno che lavoro ci sia dietro alla “costruzione” di un’identità aziendale. Il logo, per esempio, è una componente fondamentale della comunicazione d’impresa: quel piccolo simbolo riportato ovunque è un facile mezzo per far ricordare la propria società e, se realizzato con
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strategia di rilancio dell’immagine aziendale. Ecco quindi che la vicentina TREVI BENNE ha deciso di tagliare con il passato e di rilanciare completamente il proprio brand. “La volontà di cambiare e lo studio grafico del nuovo marchio sono iniziati due anni fa”, spiega Christian
adattarsi alle nuove tendenze di marketing in modo da aumentare l’appetibilità del nostro prodotto. Non è semplicemente un’operazione di svecchiamento del marchio ma una vera e propria trasformazione dell’azienda in termini di obiettivi, di messaggio e
...oggi
ieri... 1992-1999
criterio, può incidere sul successo della stessa. Cambiare o modificare l’identità di un marchio costituisce un passo fondamentale nella
TU T TUN UN U UNNEL NN NEEL NEL ELIN ING NG N G CONSTRUCTION MIIN M MIN ININ IN ING NG G NUC N NU UCCLE U LLEA EEA AR PR PRO PR RO OCE CES CES E SS CEEM CEM CE MENT ENT EN NT
E come in tutti i cambiamenti è necessaria una buona dose di coraggio, di consapevolezza e di abilità strategica della proprietà. Dal 1992 a oggi Trevi Benne cambia veste per la terza volta: un rinnovamento che negli anni non ha intaccato i valori che da sempre ci
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Tadiotto, responsabile marketing di Trevi Benne. “L’idea di fondo era quella di rimanere sempre e comunque riconoscibili, ma allo stesso tempo di
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di cultura. È un segnale di maturità, di positività, di volontà di riposizionarsi sul mercato e di propensione verso il futuro.
caratterizzano: passione per il nostro lavoro, inesauribile energia e la soddisfazione del cliente che si affida a noi”. www.trevibenne.it
PRESTAZIONI IMBATTIBILI Brokk non ha rivali in fatto di demolizioni, ricostruzioni o ristrutturazioni di edifici residenziali, commerciali e industriali. Questa meraviglia radio-comandata, alimentata elettricamente unisce una grande potenza di abbattimento con un rilevante raggio di lavoro. L’operatore rimane sempre in sicurezza lontano da vibrazioni e da possibili cadute di materiale di risulta. Brokk è così leggero che può lavorare su solette leggere, così flessibile che riesce a salire su rampe di scale (oppure entrare in un ascensore) fra i piani di lavoro. Così efficiente che riuscirete a notare la differenza in ogni tipo di progetto.
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Green economy all’appello
iflettori puntati su innovazione e internazionalità. Manca poco alla 19esima edizione di Ecomondo, il salone dedicato al recupero di materia ed energia e allo sviluppo
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sostenibile in programma a Rimini dal 3 al 6 novembre. Attesi oltre 100.000 operatori da tutto il mondo, mentre le aziende espositrici saranno 1.200 organizzate su 16
padiglioni per un totale di 100.000 mq di superficie espositiva: si andrà dal trattamento e valorizzazione rifiuti con un focus sulla biobased industry e la chimica verde, fino alla nuova proposta di Global Water Expo dedicata al ciclo integrato delle acque, alle reti fognarie e alle tecnologie per l´efficienza, segmento in forte crescita. Non mancheranno le imprese del settore bonifiche, i costruttori di macchine e sistemi di movimentazione rifiuti, e i produttori di mmt legate
alla filiera dell´edilizia (nella sezione Inertech). Ben folto il programma degli eventi, connessi con le necessità delle imprese e con le frontiere dell´ecoinnovazione, comprese le opportunità di accesso ai programmi comunitari per finanziare la green economy. L’edizione 2015 si aprirà con la presenza del ministro dell´Ambiente Gian Luca Galletti e con lo svolgimento della quarta edizione degli Stati Generali della Green Economy. www.ecomondo.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Qualità in mostra
er Mantovanibenne l’inizio della stagione autunnale coincide con i preparativi per la partecipazione a Ecomondo. La fiera, infatti, rappresenta ormai tappa obbligata per il gruppo mirandolese, sempre più orientato al settore del riciclaggio. Tra le attrezzature in
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mostra: i frantumatori rotanti RP e le pinze selezionatrici/demolitrici GR, che dotate di rotazione idraulica a 360°, sono entrambe in grado di svolgere sia attivita di demolizione sia di riciclaggio e movimentazione. Inoltre, abbracciando il settore del
rottame metallico, MANTOVANIBENNE ha sviluppato una serie di soluzioni per le esigenze piu varie, dalle grandi imprese di smaltimento ai rottamai e autodemolitori con piccoli parchi macchine: la linea di polipi BP, per la movimentazione del rottame, trovera posto insieme a una delle novita
di quest’anno, le nuove gambe per Multisystem MS, dedicate al taglio delle rotaie. Grande spazio anche alla linea, ormai simbolo della qualità Mantovanibenne: le cesoie SH Eagle II, pensate anch’esse per la demolizione e per il riciclaggio. www.mantovanibenne.com
Versione aggiornata
Occasione di confronto on sede a Cologno al Serio, in provincia di Bergamo, PFC 2000 opera dall’inizio degli anni Novanta nei settori demolizione, scavi, bonifiche ambientali, gestione e riciclo dei rifiuti, realizzazione di strade e opere edili. Tra gli appuntamenti più recenti, la partecipazione a RemTech. “Per PCF 2000 l’appuntamento di Ferrara è tra i più importanti dell’anno in quanto ci offre l’opportunità di creare nuovi contatti e di rinsaldare rapporti già acquisiti, ma soprattutto costituisce una occasione di contatto e confronto con altri operatori del settore in cui operiamo”, commenta l’amministratore delegato Fabrizio Perletti (nella foto). www.pfc2000.com
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Il Brokk 60 ha debuttato nel 2013, e ora viene lanciata una versione con il 10% di potenza in piu. La novita sostanziale del Brokk 60II e l’aggiornamento del sistema idraulico che aumenta la potenza dell’utensile, diventando cosi la macchina piu piccola della gamma Brokk GUARDA IL VIDEO con un elevato DEL NUOVO rapporto pesoMODELLO! potenza. Migliorata anche la manovrabilita, per le attivita in ambienti molto ristretti: i movimenti del nuovo BROKK 60II sono piu fluidi e precisi rispetto al precedente. Le migliori prestazioni sono state ottenute senza sacrificare la compattezza, plus che ha permesso alla macchina da demolizione piu piccola al mondo di essere cosi popolare: il peso rimane di 500 kg e le dimensioni invariate (597 mm di larghezza e 874 mm d’altezza). www.brokk.com
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Visita il nostro Stand! RIMINI, ITALIA | 03-06 NOVEMBRE 2015
PAD C5 - STAND 026
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SALONI
egli ultimi anni il ruolo dei saloni fieristici è profondamente cambiato. Una volta si andava in fiera per scoprire le novità di settore. Oggigiorno è differente: le novità possono essere divulgate prima anche via web o mediante altri canali di comunicazione, in fiera è possibile vederle dal vivo e soprattutto coltivare contatti poco reperibili in altro modo. Fatta questa premessa, i numeri parlano chiaro: le fiere estremamente specializzate, orientate a una nicchia di mercato ben determinata, sono quelle che vanno per la maggiore e che continuano a fare buoni numeri. Ne è un esempio il RemTech, la cui ultima edizione, la nona, si è svolta dal 23 al 25 settembre a Ferrara. Noi di COSTRUZIONI siamo andati, per renderci conto dal vivo delle evoluzioni del segmento della tutela del territorio. In queste pagine le nostre impressioni. ST
bonificato IL BILANCIO DI REMTECH 2015 CONFERMA FERRARA META PREDILETTA
PER GLI OPERATORI SPECIALIZZATI IN BONIFICHE E RIQUALIFICAZIONE DEI SITI CONTAMINATI DI
DANIELA STASI
IL SALONE DELLA TUTELA AMBIENTALE La tutela del territorio nelle sue più varie declinazioni: bonifica e riqualificazione dei siti contaminati, protezione della costa e gestione dei sedimenti, prevenzione del rischio idrogeologico, riutilizzo dei materiali inerti e sostenibilità delle opere. Questi i temi trattati e affrontati da RemTech, che nell’edizione 2015 ha coinvolto oltre 4.000 visitatori e 235 espositori (nel 2014 erano 185) da tutta Italia, ma anche da Spagna, Irlanda, Inghilterra, Cina e Corea del Sud. Inoltre sono da segnalare: delegazioni straniere in rappresentanza di Romania, Turchia, Russia e Cina; 400 tra i massimi esperti mondiali di tutela del territorio, bonifiche sostenibili e gestione dei sedimenti, compresi i mag-
giori general contractor e stazioni appaltanti nazionali (Italferr, Anas, Autostrade per l’Italia, Terna, Expo 2015 e Ance); 100 sessioni congressuali sulla remediation, l’innovazione, il dissesto idrogeologico e il rischio idraulico, i materiali da scavo, i porti e i sedimenti e le opere sostenibili. Considerati i numeri, il Salone ferrarese consolida il proprio ruolo di principale evento in Italia su queste specifiche tematiche. Non solo, il respiro ormai è di carattere internazionale: prova ne è la partecipazione di RemTech a ottobre all’Ipla di Mosca, il forum mondiale itinerante sulla gestione dei rifiuti e la bonifica delle discariche, per condurre una master class sulle bonifiche.
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SETTORE
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SALONI
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WORK IN PROGRESS
Più tecnologie in mostra RemTech è da sempre una fiera di servizi. Le aziende illustrano ai visitatori cosa sono in grado di offrire nel proprio specifico segmento di riferimento. Quest’anno non sono mancati i cambiamenti. “Abbiamo registrato un incremento della componente tecnologica, con droni, robot, software all’avanguardia”, commenta Silvia Paparella, project manager di RemTech. “Molto intensa è stata, poi, l’interazione tra produttori e utilizzatori di tecnologie, servizi e strumentazioni per la bonifica e la tutela dell’ambiente, con tavoli di lavoro operativi e l’avvio di nuovi progetti”. Tra le realtà presenti, inoltre, diverse imprese di demolizioni e di decommissioning industriale, per cui la fase di bonifica è preliminare ai lavori.
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Oltre alle aziende, si è registrata una grande partecipazione di organizzazioni e associazioni. Per esempio la Protezione Civile, malgrado l’emergenza a Piacenza, è riuscita ad allestire un campo di smistamento per gli operatori e di assistenza alla popolazione, con esercitazioni e momenti di formazione in continuo. Da evidenziare anche la collaborazione con #italiasicura, che proseguirà nei prossimi mesi, per costruire un percorso di messa in sicurezza del territorio. Infine Assoporti e le Autorità Portuali hanno fornito un apporto sul tema dei dragaggi, mentre con Confindustria è stato avviato, sul tema delle bonifiche, un importante progetto che vede impegnato RemTech a fornire alle imprese un servizio permanente di problem-solving sulle questioni ambientali.
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&Demolizione
Riciclaggio
COPPIA vincente CAMS HA CREATO UNA SOLUZIONE AD HOC PER EDILTECNICA: L’IMPIANTO FORMATO DAL TRITURATORE UTM 1500-2 E DAL VAGLIO UVS 42. UN DUO CHE LAVORA SODO E BENE DI
DANIELA STASI
el settore della lavorazione degli inerti, e in tutti i segmenti di mercato, non basta offrire prodotti di alta qualità. Spesso, sempre di più, è fondamentale essere in grado di proporre soluzioni ad hoc delle singole richieste, escogitando modalità per customizzare le proprie macchine a uso e consumo delle imprese utilizzatrici. Lo sa bene Cams, per cui il servizio su misura è uno dei fiori all’occhiello. Per vedere dal vivo una delle sue ultime creazioni, siamo andati in Toscana, a Carrara, presso la sede dell’Ediltecnica, dove è al lavoro il nuovo impianto impiegato per la triturazione e la vagliatura di materiali inerti provenienti da scavi. L’impianto, al momento utilizzato come fosse fisso, è composto da due macchine mobili: il trituratore UTM 1500-2 e il vaglio UVS 42, entrambi pensati per essere utilizzati nelle applicazioni più varie. L’UTM 1500-2, in particolare, è in grado di triturare differenti tipologie di materiali, quali rifiuti da costruzione, demolizione e derivanti da bonifiche ambientali, traversine ferroviarie, terre e rocce da scavo, argilla, calcestruzzo armato, asfalto, scarti industriali, calcare, carbone e vetro. In queste pagine i dettagli tecnici e le impressioni di chi lo utilizza. Il nostro parere? La coppia plasmata da Cams lavora sodo e bene, e squadra che vince... RST
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I MPIANTI
IL TRITURATORE... Modello Bocca trituratore SuperďŹ cie tramoggia CapacitĂ tramoggia Trasportatore a nastro Produzione max Potenza gruppo elettrogeno Larghezza Lunghezza in trasporto Altezza in trasporto Peso totale
www.camssrl.it
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UTM 1500-2 1.500 x 900 mm 3,50 x 2 m 3,80 m3 800/8 180 t/h 193 kW 2,55 m 10,50 m 3 22.500 kg
&Demolizione
Pensato, realizzato!
Bruno Munari, tra i massimi protagonisti dell'arte, del design e della grafica del XX secolo, diceva: “Complicare è facile, semplificare è difficile”. E il concetto calza a pennello con la tecnologia per la separazione delle parti plastiche e del legno dal resto dei materiali, plus del vaglio Cams che permette di ottimizzare le tempistiche di lavorazione e di ottenere un prodotto finito più organico e pulito.
...E IL VAGLIO Modello Vaglio vibrante Piani vaglianti Superficie di lavoro Peso vaglio vibrante Inclinazione Portata max
UVS 42 1.200 x 3.500 mm 2 (3 selezioni) 4,2 m2 2.800 kg 18° 250 t/h
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Come avviene il trattamento del materiale? Il trituratore bi-albero UTM 1500-2 lo riduce a una pezzatura da 0 a 70 mm, dopodiché viene confluito direttamente sul vaglio UVS 42, con il quale vengono effetuate tre selezioni: 0-10 mm, 10-30 mm (lo stabilizzato impiegato poi per realizzare il misto cementato) e 40-70 mm (utilizzato per sottofondi stradali e come riempimento nelle fondamenta). Dei trituratori firmati Cams abbiamo parlato più volte. Ricordiamo però che l’UTM è equipaggiato di motori elettrici, pertanto l’energia prodotta consente di far funzionare sia il vaglio sia l’impianto di separazione delle parti leggere. Quindi le tre macchine, essendo in sequenza, “dialogano” di continuo, così come avviene negli impianti fissi da cava.
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LAVORO IN SEQUENZA
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Riciclaggio
I MPIANTI
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Prima di avere macchine Cams, utilizzavamo un frantoio a mascelle e un vaglio, entrambi motorizzati diesel. Abbiamo scelto questo impianto perché è molto veloce nel lavorare i materiali. Inoltre, a conti fatti, ci fa risparmiare circa 150 euro di gasolio al giorno, grazie al fatto che il trituratore riesce a produrre energia per far funzionare il vaglio elettrico. Non è tutto. Con il sistema di separazione delle parti leggere, siamo riusciti a ottimizzare anche le risorse umane: prima, infatti, c’era un operatore che si occupava esclusivamente della pulizia del materiale.
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Giuseppe Ricci Titolare Ediltecnica
TOSCANA DOC
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Alessandro Rinaldi Ceroni
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Vanto di questo impianto è il sistema di aspirazione, in grado di garantire una serie di vantaggi. In primis, la possibilità di certificare con facilità il prodotto finito, grazie alla totale assenza di materiale plastico o legnoso.
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Ingegnere Tecnico commerciale Cams
Ediltecnica di Carrara, con un organico di circa 70 dipendenti, è attiva nel settore del recupero e del riciclaggio dei materiali provenienti da scavi, costruzioni, demolizioni e lavori stradali, nella commercializzazione dei materiali riciclati (impiegati prevalentemente per la realizzazione di sottofondi) e nel segmento delle bonifiche belliche su tutto il territorio nazionale. Tra gli interventi più recenti, è da sottolineare l’ingente recupero delle terre derivanti dalle ultime due alluvioni che hanno colpito il territorio toscano.
KDI 3404
UNICO, NON PER UN’UNICA RAGIONE
KDI 3404. SCOPRI COSA LO RENDE UNICO. Sarà per via dei consumi - inferiori di oltre il 10% rispetto alla concorrenza - oppure per le performance, equivalenti a quelle di motori di cilindrata superiore. Sarà che offre la più alta coppia e potenza della categoria - aumentando la produttività della macchina del 15% - oppure perché è un motore compatto che non si ferma mai, dato che non utilizza il DPF e il ciclo di lavoro non deve essere interrotto per rigenerare il filtro. Sarà che risponde in modo eccezionale alle variazioni di carico - grazie alla gestione elettronica delle prestazioni e alla perfetta integrazione del turbo con il motore - oppure per l’incredibile riduzione di rumore, vibrazioni e fumosità allo scarico. Sarà il nuovo motore di riferimento, eppure non c’è una ragione. CE NE SONO TANTE.
www.lombardini.it
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SOLLEVATORI TELESCOPICI
Gira
LA RUOTA el corso degli anni, abbiamo visto più e più volte sollevatori telescopici Merlo al lavoro, documentandone poi le prestazioni sulle pagine della nostra rivista. Finora, però, non ci era mai capitato di vederli in attività nel riciclaggio materiali, mercato a cui il marchio sta dedicando sempre più attenzione. Ebbene, di recente ci siamo recati a Cherasco, in provincia di Cuneo, presso la sede della Tritogom, eccellenza nel settore dello stoccaggio e della triturazione di pneumatici di auto e camion, in grado di lavorare ben 15.000 t di gomma all’anno: il ritmo è talmente intenso che da inizio 2015 l’azienda opera 24 ore al giorno, articolate su tre turni. Lì abbiamo visto dal vivo il TF II 38.10, acquistato dalla storica concessionaria Barale Stefano. A voi i dettagli della macchina e dell’applicazione svolta. RST
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DI TRITURAZIONE E RICICLO DI PNEUMATICI, PER FAR FRONTE ALLE RICHIESTE
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ECCOME SE GIRA... TRITOGOM, CENTRO
Il Merlo TF II 38.10 al lavoro nella sede della Tritogom, nel cuneese. Sua applicazione principale, la movimentazione del ciabattato dall’impianto esterno all’interno dello stabilimento, dove poi si procede con un’ulteriore triturazione della gomma.
DEL MERCATO, STA LAVORANDO
24 ORE AL DÌ. A SUPPORTARE L’INTENSA ATTIVITÀ, IL MERLO TF II 38.10 DANIELA STASI
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SOLLEVATORI TELESCOPICI
TF II 38.10
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PRECISIONE CUNEESE Particolarità del Merlo TF II 38.10 è la motorizzazione a 120 Cv, con il fan drive di serie, ossia la ventola reversibile che permette di avere sempre il radiatore pulito in qualsiasi applicazione: il radiatore è in posizione orizzontale, e l’operatore, mediante un pulsante, può invertire il verso di funzionamento della ventola a comando idrostatico, preservando così la funzionalità del raffreddamento. Da mettere in evidenza anche il brevettato CDC (Dynamic Load Control), il controllo dinamico del carico, di serie su tutte le macchine Merlo. “Il CDC di cui è dotata la macchina vista al lavoro è la versione completa che, equipaggiata di monitor, consente innanzitutto di visualizzare con precisione il diagramma di carico e di funzionamento della macchina in quel preciso istante (con quel carico, con quella specifica attrezzatura e in quella determinata condizione di lavoro), e in seconda istanza permette di poter visionare quanto si sta caricando”, spiega Costantino Radis, responsabile comunicazione e sviluppo rete di Merlo. “Il CDC ha anche la possibilità di tenere in memoria le ultime 9.999 pesate e di visualizzare in modo immediato le ultime 20, quindi l’operatore a fine giornata può sapere quante tonnellate di materiale ha movimentato”.
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L’attività della Tritogom (www.tritogom.com) è ben evidente già nella denominazione sociale. Sorta nel 2000, da tre anni è parte del consorzio Ecopneus, che, nato su iniziativa di Bridgestone, Continental, Goodyear, Marangoni, Michelin e Pirelli, gestisce il settore del recupero degli pneumatici, decidendo a chi assegnare i conferimenti da parte dei gommisti e regolamentandone il mercato. La selezione di Ecopneus è molto severa, aderirvi significa lavorare in modo impeccabile e serio. Tritogom si può vantare non solo di farne parte, ma di essere stata selezionata dalla Formula 1 per il conferimento degli pneumatici Pirelli utilizzati durante i GP di tutto il mondo. Molto più di un biglietto da visita, una garanzia di alta qualità.
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www.merlo.com
U N NOME, UN PROGRAMMA
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9,6 m 3.800 kg 125 l 7.900 kg 2,25 m 4,48 m 2,465 m 122 Cv 40 km/h Idrostatica 2V
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Altezza max Portata max Portata idraulica Peso a vuoto Larghezza Lunghezza Altezza Potenza Velocità max Trasmissione
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L’aldilà degli pneumatici
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Si può proprio parlare di seconda vita. Nel vero senso della parola. Vi spieghiamo nei dettagli cosa diventa uno pneumatico fuori servizio (da sapere che in uno pneumatico circa il 60% è recuperabile). Una volta entrato nella sede della Tritogom, è inserito in un primo trituratore che lo riduce a ciabattato, con una pezzatura di 2025 cm. Il ciabattato viene posto in un cassone dosatore per poi passare a un macinatore che lo riduce a 2 cm. Dopodiché un deferizzatore toglie le parti ferrose, mentre gli aspiratori prelevano il tessile. La gomma macinata viene poi confluita in un altro impianto per ridurla alla pezzatura richiesta, a seconda del prodotto che si vuole ottenere (degli esempi nelle foto in basso): il 2-4 mm viene impiegato per realizzare piste di atletica, piastre per parchi gioco, piste ciclabili; il 2 mm per i campi da calcio in erba sintetica (riempimento dell’erba); l’800 micron per le applicazioni più varie, dalle ruote dei carrelli ai pannelli fonoassorbenti impiegati in edilizia, fino ai 400 micron per le colle per le piastrelle. E il prodotto firmato Tritogom si fregia del marchio Made in Italy.
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Diego Chiaramello
Gjon Rrotani
Maurizio Gullino
Operatore Tritogom
Area manager Merlo
Domenico Stella Socio amministratore Tritogom
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Nella nostra sede i telescopici movimentano per lo più ciabattato, ossia portano lo pneumatico triturato all’interno dello stabilimento per alimentare gli impianti adibiti alle altre lavorazioni. Optiamo per un telescopico e non per una pala gommata per via delle altezze elevate dei cassoni da caricare. Il nostro primo telescopico fu un Merlo, poi per diversi anni ci siamo affidati ad altri marchi. Ora siamo tornati alle origini e il mezzo scelto è proprio azzeccato. Anche perché lavorando su tre turni, abbiamo bisogno di una macchina particolarmente affidabile: basti dire che il 38.10 ha collezionato più di 650 ore di lavoro in tre mesi di operatività. E l’attività in notturna è molto più agevole grazie all’impianto luci a led aggiuntivo richiesto da noi come modifica. È la prima volta che mi capita di essere pienamente soddisfatto di un mezzo acquistato, e del servizio proposto.
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Davide Stella Responsabile Tritogom
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Il rapporto tra noi e Merlo si può definire storico, direi ‘familiare’. Da un lato, vista la vicinanza con la loro sede, abbiamo un’accessibilità semplice ai ricambi e pertanto riusciamo a offrire ai nostri clienti un servizio veloce e puntuale, dall’altro Merlo ci sceglie per testare le macchine e fare dimostrazioni e prove sul campo. Per quanto la nostra sia una vocazione prettamente agricola, abbiamo clienti in settori diversi, come nel caso di Tritogom, che scelgono il marchio cuneese per l’elevata qualità e affidabilità. Per chi fa il nostro lavoro, è fondamentale consigliare la macchina giusta per l’applicazione per cui è richiesta.
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SOLLEVATORI TELESCOPICI
Responsabile Barale Stefano
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Riciclaggio
TRADIZIONE DI FAMIGLIA di Torino, è concessionaria Merlo, Fendt e Valtra. Oltre alla vendita, l’azienda offre anche il servizio di ricambistica e di assistenza tecnica, grazie a un’officina attrezzata (autorizzata Merlo), in grado di intervenire direttamente dal cliente.
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La Barale Stefano, nata per volontà della famiglia Barale all’inizio degli anni Settanta, sorge a Fossano (CN) ed è specializzata in mezzi per l’agricoltura (trattori, sollevatori telescopici e macchine da raccolta). Con una filiale ad Airasca, in provincia
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Il Merlo venduto a Tritogom è una macchina standard, il cui allestimento però ha richiesto particolari accorgimenti per la specifica applicazione, particolarmente gravosa. Per esempio sono stati rimossi i parafanghi, sono stati montati pneumatici pieni ed è stato modificato l’impianto luci, con un numero maggiore di fari, e tutti a led; tra gli optional, l’aria condizionata. Ricordo che Merlo vanta l’offerta più ampia nella gamma compresa tra i 7 e i 10 m, peculiarità che permette ai clienti di scegliere il modello più idoneo alle proprie esigenze.
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SISTEMI FILTRAZIONE
Liberi come l’aria... Grazie alla tecnologia olandese Brofil, distribuita in Italia da Incofin, gli operatori che lavorano in ambienti inquinati possono respirare aria pulita in cabina
ttiva da più di 30 anni nel settore della filtrazione motore, INCOFIN vanta anche sistemi di pressurizzazione e filtrazione delle cabine firmati Brofil, da installare su pale, escavatori, carrelli elevatori, autocarri, gru. Il principio è il seguente: quando si opera in un ambiente inquinato, l’operatore all’interno della cabina deve respirare aria pulita; e ciò può avvenire attraverso due soluzioni, la pressurizzazione della cabina e la filtrazione con particolari tipologie di filtri (filtri-polveri di tipo assoluto oppure carboni attivi per l'abbattimento di gas e agenti inquinanti). I sistemi Brofil presentano
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un’elevata flessibilità, pertanto sono adattabili a tutti i mezzi esistenti. Tra le case history più recenti nel settore delle costruzioni e delle bonifiche, i lavori realizzati da un'azienda satellite del gruppo Salini Impregilo, la CMT (Copenaghen Metro Team), che ha curato l’ampliamento della metropolitana di Copenaghen: scavando è stata riscontrata la presenza di gas nocivi, problema risolto con la filtrazione dei mezzi. Da segnalare anche il cantiere dell'alta velocità Milano-Genova, dove Incofin ha fornito una serie di impianti per la filtrazione delle fibre di amianto. www.incofin.it
PALE GOMMATE
Risparmio garantito
Nuova dentro e fuori JCB lancia il suo ultimo modello di pala gommata specifica per il settore della gestione e riciclaggio dei rifiuti. Il suo nome è 457 Wastemaster e si caratterizza per la nuovissima cabina CommandPlus, pensata per offrire un comfort elevato all’operatore, e per la motorizzazione Tier 4 Final. Più potenza, meno consumi
Tra le novità della JCB 457 WM, anche la motorizzazione. La macchina monta infatti un motore MTU da 7,7 l conforme Tier 4 Final/Stage IV, in grado di fornire più potenza nonostante la cilindrata più piccola: 193 kW rispetto ai 186 kW del modello precedente. Dato ancora più importante, il motore eroga la massima potenza a un regime di giri motore più basso, riducendo sensibilmente il consumo di carburante, la rumorosità e le emissioni. JCB ha anche messo ulteriormente a punto il rapporto tra motore, convertitore di coppia e trasmissione, per settare il motore sia con le quattro velocità standard sia con la trasmissione opzionale a cinque velocità: ciò ha portato a un risparmio di carburante fino al 16%.
n nuovo modello di pala gommata pensata ad hoc per il settore della gestione e riciclaggio dei rifiuti: è la JCB 457 Wastemaster con cabina CommandPlus e
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con pedali rivisti, nuovo piantone dello sterzo regolabile e comandi idraulici montati sul sedile; tutti gli interruttori e i comandi ausiliari sono stati posizionati sul lato destro.
inoltre, è stato posizionato al di fuori della struttura principale della cabina, soluzione che consente di ottenere maggiore spazio di stivaggio, sia dietro il sedile sia nelle tasche frontali e
ai montanti principali. La porta della cabina è incernierata nella parte anteriore, consentendo
motorizzazione Tier 4 Final. Partiamo dalla cabina: costruita direttamente dal costruttore britannico, la JCB CommandPlus presenta una struttura ROPS nuova, con i montanti spostati verso la parte posteriore della cabina, a favore di una migliore visibilità. Da segnalare anche il sistema Command Driving Position,
La 457 WM è dotata di serie di due schermi LCD a colori: uno nella consolle centrale e l’altro nella parte superiore del montante destro; quest’ultimo visualizza l'accesso ai menù di funzionamento della pala e agisce anche da monitor per la telecamera posteriore. Il sistema di condizionamento e ventilazione dell'aria,
laterali rispetto alla plancia di comando. Gli operatori beneficeranno infine dell’illuminazione a led, oltre che della possibilità di montare vetri riscaldabili e regolabili elettricamente, per la massima visibilità in tutte le condizioni operative, visibilità incrementata anche dalla posizione degli specchietti retrovisori, montati davanti
accesso e uscita dalla macchina dai gradini più agevoli e sicuri. Infine, novità più visibile della 457 WM è la carena spiovente del monoblocco motore: la nuova cofanatura, che può essere sollevata elettricamente dalla cabina, offre un migliore accesso al motore per una manutenzione più agevole. www.jcb.it
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Tutte le Macchine Movimento Terra in 2 libretti Construction Line
Costo copia euro 20,00* *SPESE POSTALI ESCLUSE
LINEA CONSTRUCTION - Caricatori Gommati - Caricatori Cingolati - Escavatori Gommati - Escavatori Cingolati - Dozer - Grader
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MACCHINE COMPATTE - Mini e Midi Escavatori Cingolati e Gommati - Pale Compatte Gommate - Pale Compatte Cingolate - Terne a Telaio Rigido e Articolato - Sollevatori Telescopici
Compact Line
www.condensedmmt.com Casa Editrice la fiaccola srl 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Telefono (0039) 02 89421350 - Fax (0039) 02 89421484 - www.fiaccola.com
DEMOLITORI
MANGIA auto IL KOBELCO SK210D ARRIVA DIRETTO DAL GIAPPONE, ANCHE NELLA VERSIONE PER LO SMANTELLAMENTO VEICOLI. IL COSTRUTTORE LO REALIZZA FIN DAL 1979 DI
ANTONIO FARGAS
I N ASSOLUTA SICUREZZA La sicurezza dell’operatore e le condizioni di vita a bordo, per il costruttore giapponese sono prioritarie. L’attenzione per macchine speciali, come questa che lavora con rottami ferrosi e componenti di risulta dalla demolizione di auto, è massima. La cabina Rops Fops è dotata di griglia superiore Fops II e può montare anche quella anteriore. Inoltre, per preservare la salute degli operatori, la cabina è pressurizzata: la pressione acustica in cabina ne trae beneficio così come l’efficienza del climatizzatore, dotato di un doppio filtro (uno a carboni attivi).
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Riciclaggio ra che sono caduti i vincoli contrattuali con CNH, Kobelco Construction Machinery Europe ha il via libera per vendere in tutto il Vecchio Continente, Italia compresa. Basata in Belgio dal 2013, in parallelo al dipartimento Cranes, di lungo corso, la divisione Construction guarda all’Italia con interesse. Ma per costruire una rete di vendita da noi attende segnali concreti dal mercato. Alla scorsa ConExpo e lo scorso aprile a Intermat abbiamo apprezzato tecnologie e finiture dei
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prodotti di ultima generazione, così come soluzioni tecniche maturate in Giappone e poco diffuse in Europa. Tra queste, l’allestimento per lo smantellamento auto realizzato grazie a oltre 35 anni d’esperienza per l’escavatore cingolato SK210D da 20 t. La prima modifica che Kobelco ha eseguito per rispondere a questa esigenza applicativa risale infatti al 1979. Il nuovo modello è caratterizzato da due chele incernierate alla parte frontale del carro e azionabili idraulicamente con movimenti bidirezionali per immobilizzare l’obiettivo e lavorarlo con la cesoia. RST
UNA GRANDE ESPERIENZA L’SK210D, precisano in Kobelco, non è un escavatore cingolato modificato ma un allestimento strutturale e idraulico progettato per lavorare allo smembramento auto e selezione dei materiali. Oltre alla potenza idraulica, alla grande precisione della cesoia e all’impianto idraulico dedicato, il nuovo Kobelco è caratterizzato dalle due chele frontali disegnate per movimentare l’auto da demolire non solo nella sua forma iniziale ma anche al diminuire dei volumi e dei componenti.
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& Figli s.r.l. FABBRICAZIONE ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO
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DI ENTO M A V E L SOL
Nella nostra gamma di produzione oltre agli ancoraggi per il sollevamento di manufatti prefabbricati in c.a. siamo in grado di fornire tutti gli accessori per il sollevamento e trasporto: tiranti in fune d’acciaio, tiranti in catena d’acciaio grado 8 e 10, sistemi di sollevamento in poliestere. Siamo inoltre, in grado di fornire qualsiasi tipo di fune in acciaio lucido, zincato o inoxidabile anche con i relativi accessori inox per scopi architettonici. Accessori come: ganci, grilli, carrucole, golfari, pinze per lamiere, profilati e cemento sia di produzione standard nazionali o internazionali che pinze e bilancini di sollevamento secondo le specifiche esigenze del cliente.
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Malte Antol CLS System Rinnova di Torggler vince sugli spalti del centro sportivo di Nemi
Rinforzi Il sistema X Mesh C10 di Ruredil in aiuto alle chiese danneggiate dai terremoti
Stampi per cls Elementi modulari Betonblock: l’intuizione della semplicità a misura di tutte le soluzioni
L’Istituto pensante
Una luce nel mondo del buon costruire tra opere compiute e recuperate DI
FABRIZIO APOSTOLO
Dalle autostrade del boom agli albori della prefabbricazione, dai compositi a matrice rigida alle soluzioni per il recupero strutturale di edifici e opere pubbliche. Sono solo alcune delle “medaglie” di Filiberto Finzi, ingegnere aeronautico e tecnologo sul campo e a tutto campo. L’ultima onorificenza: un premio ideato dall’IIC conferito nell’ambito della rassegna bolognese #x1FIORdiCALCESTRUZZO 1. L’ingegner Filiberto Finzi è stato insignito del premio IIC “Una luce nel mondo del buon costruire”.
na vita per il calcestruzzo. O contro il medesimo, dipende dai casi. Il pro è per quello buono, ben fatto, innovativo, capace di durare. Il contro è quello che si degrada, che va a pezzi, che mette a rischio la nostra sicurezza e, talvolta, persino la nostra vita. Quella di Filiberto Finzi, ingegnere aeronautico che ha “volato” e tuttora vola tra mille passioni tecniche, è stata premiata al SAIE di Bologna, il 17 ottobre scorso, nell’ambito della rassegna convegnistica organizzata dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo e intitolata #x1FIORdiCALCESTRUZZO. La sua premiazione (“Una luce nel mondo del buon costruire”, prima edizione assoluta) è avvenuta dopo un appuntamento incentrato sul tema dell’incontro tra lavoro e scuola, in cui sono intervenuti imprenditori e presidi, nonché i responsabili massimi dell’educazione e della formazione (gli insegnanti) e, accanto a loro, i responsabili dell’inserimento in azienda: i manager delle risorse umane. Per quelle “marziane”, invece, si consiglia di rivolgersi proprio all’ingegner Finzi, il cui percorso, all’interno del mondo del calcestruzzo e non solo, è di quelli che meritano di essere studiati, dagli studenti e non, con la massima attenzione.
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DALLE AUTOSTRADE DALLA PREFABBRICAZIONE Finzi, milanese, classe 1938, mentre ancora squillano le bombe all’anomala età di 4 anni varca per la prima volta la soglia di una scuola. È il figlio di Bruno, noto matematico e ingegnere, e l’ultimo di quattro fratelli (tra cui Leo, già ordinario di Scienze delle Costruzioni al Politecnico di Milano). Più tardi, diventerà il marito di Amalia Ercoli, la prima donna nel nostro Paese a laurearsi in ingegneria aeronautica (oggi è professore emerito sempre al “Poli” e, tra le altre cose, consulente delle agenzie spaziali Esa e Asi), che assumerà il secondo cognome (Finzi) proprio a seguito delle nozze con Filiberto, stessa laurea, nel 1961, e analoga “passionaccia” per il nuovo che avanza e di cui si vuole, intelligentemente, nutrire. Il boom, però, qui da noi non riguarda aerei e industria retrostante, ragion per cui Finzi inizia a lavorare per la Società Idroelettrica Alpina, partecipata de La Centrale, entrando nel cuore dello sviluppo delle autostrade di seconda generazione. Il contesto è quello dei cospicui e variegati investimenti resi possibili dall’avanzata dell’Enel, e, per l’appunto,
© Alpina SpA
del “boom autostradale” che sul fronte pubblico avrebbe condotto alla realizzazione dell’Autosole. Finzi lo vive sul versante dei “privati”, occupandosi di impianti, di ventilazione per gallerie e anche di opere civili, “essendo pur sempre ingegnere, anche se aeronatico”, aggiunge lui, con relative questioni costruttive e di dimensionamento. L’entusiasmo del pioniere, però, presto viene frenato da una serie di incagli politico-burocratici, che mettono un primo freno al settore. È il 1963. Ed è il tempo dell’incontro epocale con Riccardo Meregaglia, che con la sua MBM (dalle iniziali Meregaglia Balency Morganti) stava per dare a Milano e all’Italia quelle “case fabbricate”, benzina e al tempo stesso motore della crescita del nostro caro Stivale. Per la MBM, Finzi gira il mondo a caccia di esperienze realizzative, all’inseguimento di un lessico che sarebbe stato prezioso per sviluppare un’autentica nuova industria delle costruzioni incentrata non sul ferro, affare di Stato, bensì sul cemento armato e sul calcestruz-
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dal gruppo Magnetti e riprende a girare per il mondo, non per “studiare” come ai tempi di Meregaglia, ma per fare, costruire, fabbricare, prefabbricare. Sono gli anni della “conquista” dell’impero portoghese, Lusitania, Brasile, Angola…, e soprattutto dei compositi a matrice rigida, impiegati per esempio per il rivestimento del centro commerciale Obra Colombo a Lisbona o, caso scuola, per la realizzazione delle torri della telefonia mobile in Brasile. “Vorrei sottolineare - spiega oggi l’inge-
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
I.I.C. - via Sirtori, ZI 20838 Renate (MB) tel. 0362 918516 email iic@istic.it www.istic.it
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zo. Lo stesso al centro della rassegna IIC di Bologna 2015. Inizia qui l’epoca della prefabbricazione e dei relativi stabilimenti, sviluppati in Italia e all’estero. Poi, dopo una breve esperienza alla SCAC di Milano, Finzi trova un nuovo partner d’eccezione nella famiglia Magnetti, con cui negli anni Settanta dà vita all’esperienza di Larco System (edifici industriali, commerciali e civili). L’INVASIONE DEI COMPOSITI A MATRICE RIGIDA Correvano gli anni Ottanta. Finzi, in cerca di nuovi stimoli tecnico-ingegneristici, si separa (“Molto amichevolmente”)
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gner Filiberto Finzi a COSTRUZIONI - accanto al ruolo decisivo della tecnica, quello altrettanto importante di un contesto di normazione come quello portoghese, che è basato sulla prova effettiva della bontà delle soluzioni adottate. Faccio un esempio: la normativa lusitana sulle costruzioni prevede che tutto quanto non sia regolamentato dalla medesima, deve essere autorizzato dal Laboratório Nacional de Engenharia Civil”. “Quando ho iniziato a produrre calcestruzzo leggero precompresso, in Portogallo - prosegue l’ingegner Finzi - sono stato personalmente affiancato, nell’operazione, da tre cattedratici incaricati
2. Il geom. Silvio Cocco con l’ing. Finzi, il 17 ottobre a Bologna. 3. Imbocchi della galleria Monjovet, sull’autostrada A5, progettata dalla società Alpina. 4. Torre da record in composito a matrice rigida realizzata in Brasile (42 m di altezza).
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dal Laboratório che mi hanno seguito passo passo in ogni fase del ciclo produttivo, verificando sul campo i risultati. Soltanto dopo aver sostenuto quell’‘esame - che è risultato effettivo, condiviso, vissuto e misurato - sono stato pienamente accreditato, potendo produrre e innovare”. Dove? Proprio sul terreno, per esempio, dei calcestruzzi strutturali e dei compositi a matrice rigida, la cui quantità totale si aggira intorno a 7-8 milioni di metri cubi, mentre la cui qualità si può misurare nei “comportamenti”, nel tempo, delle opere realizzate.
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5. Sfondellamento di un solaio in latero-cemento lungo il corridoio di una scuola. 6. Progetto di recupero strutturale del cavalcavia Bacula a Milano: sezione trasversale. 7. Dal problema alla soluzione: calcestruzzo degradato. 8. Nuova rete in acciaio Inox applicata e deviazione del pluviale. 9. Cavalcavia riqualificato.
BATTAGLIA CONTRO IL DEGRADO “Recuperare per durare: la missione contro degradi ed errori storici”. Il titolo dell’intervento dell’ingegner Filiberto Finzi nel corso della rassegna IIC di Bologna ci accompagna dentro un’altra questione cruciale, ovvero proprio quella del comportamento, più o meno “accettabile”, delle strutture in cemento o calcestruzzo. Dagli anni Ottanta a questa parte, infatti, Finzi lavora sul degrado, formulandone leggi e misura, e soprattutto sulla sua prevenzione e ripristino, a vantaggio della durabilità delle opere e della sicurezza di chi le fruisce. Il primo macroscopico caso di recupero, in questo ambito, è quello di una torre del quartiere Gratosoglio, a Milano. Quindi, nel 1985, ha preso avvio una ricerca sul degrado degli edifici condotta per Regione Lombardia che ha portato, tra l’altro, all’“incriminazione” di una tipologia di materiale cementizio utilizzato negli anni ’30. Quindi, la fine di quello stesso decennio registra la nascita del laterizio,
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mentre anni dopo ecco il latero-cemento, materiale princeps nella realizzazione dei solai degli anni ’60 e ’70. Con una conseguenza decisamente critica: lo sfondellamento dei medesimi. Finzi, da parte sua, prevede il fenomeno che puntualmente si presenta all’appuntamento. “I primi significativi interventi di messa in sicurezza - ricorda oggi - li abbiamo effettuati nelle scuole di Como negli anni Ottanta, ‘inventando’ letteralmente il sistema della rete da pescatore: ovvero un adeguato reticolo in acciaio Inox opportunamente ancorato al soffitto che preservasse da eventuali distacchi di materiale. È stato importante adottarla, perché in alcuni casi i distacchi sono effettivamente avvenuti e noi… ‘abbiamo pescato i pesci’”. Dopo Como, anche altre province lombarde hanno adottato questa soluzione di messa in sicurezza, per le scuole così come per le case di riposo o altri tipi di edifici. Una storia simile è poi quella delle scale in beola, che a Milano oggi devono avere necessariamente il “paracadute”, un sistema di safety ispirato dallo stesso Finzi. OPERE PUBBLICHE RECUPERATE Un ultimo, ma non ultimo come si suol dire, ambito di intervento dove una vita spesa per accendere una luce nel mondo del buon costruire può realizzarsi compiutamente è quello delle opere pubbliche, come i ponti e i viadotti. Qui, un sommo esempio di missione impossibile, ma alla fine compiuta, contro il degrado è stato quello del recupero del cavalcavia Bacula, più noto come ponte della Ghisolfa, a Milano, “violato” negli elementi terminali a causa di un movimento della trave non assorbito dai giunti, nonché nelle pile (almeno una quarantina su 105…) per via del cedimento, sotto i colpi del cocktail acquacloruri, del pluviale in ghisa, nonché del copriferro in calcestruzzo. Dei problemi generati da questo specifico caso, Finzi ha parlato in ripetute occasioni, tra cui un seminario sul decennale delle pavimentazioni post-tese tenuto nel febbraio scorso nella nuova Aula “Quinto Cocco”, presso la sede di Renate Brianza dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo. La soluzione è consistita in un complesso intervento “chirurgico” manutentivo, che ha scongiurato
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comunque la demolizione, a base di soluzioni tecniche avanzate (per esempio nuove reti in acciaio Inox) e procedure esecutive intelligenti (intervento a pilastri alternati, per continuare a sostenere il traffico). La buona pratica, comunque sia, molto ci rivela sulla situazione in cui versa il nostro patrimonio infrastrutturale e, soprattutto, deve spronare i gestori a mettere in pista seri piani di recupero. Che possono avvalersi, per esempio, anche in soluzioni innovative intrinseche
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al calcestruzzo stesso, per esempio sul fronte dell’additivazione. A Bologna, per esempio, contestualmente alla rassegna IIC, è stato presentato il sistema Aeternum CAL di Tekna Chem, di cui ci siamo già occupati. I suoi obiettivi (raggiunti): efficienza e durabilità. Essenza di un autentico “fare” - alla lusitana, potremmo dire con l’ingegner Finzi - da contrapporre, anche e soprattutto culturalmente, al “disfare” sempre imperante.
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I N COLLABORAZIONE...
CALCESTRUZZO, previsioni 2015 al ribasso I DATI SULLA PRODUZIONE DEL PRIMO SEMESTRE NON SONO INCORAGGIANTI
ATECAP Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it Twitter: @atecap.it
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l quadro che emerge dai dati sulla produzione di calcestruzzo preconfezionato in Italia nei primi sei mesi dell’anno è di un -10,5% rispetto al semestre precedente e di un -4,5% rispetto allo stesso semestre dell'anno scorso. Nell'attesa di vedere rafforzata la lenta risalita dell'economia italiana e il rilancio del settore delle costruzioni, la previsione nella produzione di calcestruzzo preconfezionato per il 2015 rimane allo stato attuale di un preoccupante -7% nel confronto con il 2014. In particolare, il secondo trimestre del 2015 registra un incremento del 16% rispetto al primo trimestre dell'anno in corso, incremento che da una parte compensa la contrazione della produzione rilevata nel precedente trimestre, ma dall'altra disattende i primi segnali di attenuazione nel trend di contrazione della produzione già riscontrati a livello tendenziale nei primi mesi dell'anno, rilevando una flessione del -6% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Tali valori confermano la debolezza dei segnali di ripresa per l'anno in corso. Il settore delle costruzioni, infatti, non è ancora fuori da una crisi lunga e complessa che continua a mordere soprattutto i driver del comparto del calcestruzzo, ovvero le nuove costruzioni residenziali, quelle non residenziali e le opere pubbliche. Secondo l'Ance, per il 2015 gli investimenti in costruzioni saranno ancora in calo e chiuderanno l'anno con una riduzione prevista dell'1,3% in termini reali. L'aumento congiunturale trimestrale nella produzione di calcestruzzo pronto per l'uso è legato agli effetti delle dinamiche stagionali della produzione. A livello territoriale tutte le macro aree di riferimento registrano una variazione congiunturale positiva del trimestre; variazione più marcata per il nord est, in linea con il dato medio nazionale nel nord ovest e al centro compresa la Sardegna e più contenuta al sud (Sicilia inclusa) dove comunque il rallentamento a livello tendenziale è più evidente. "C'e' sicuramente un tendenziale rallentamento nella caduta dei volumi degli ultimi anni”, commenta il vicepresidente di Atecap, Andrea Bolondi. “Stiamo andando verso una stabilizzazione di quello che presumibilmente sarà il mercato futuro. Un mercato comunque in grado di assorbire solo metà della nostra capacità produttiva. È come se fino a ieri avessimo nuotato tutti in un lago capiente, un lago che oggi si è ristretto e che quindi rende più difficile restare a galla. In Italia operano nel settore circa 1.200 imprese con oltre 2.000 impianti di betonaggio. Troppi. Il risultato è una concorrenza spietata sui prezzi che a volte, in assenza di reali controlli, va a discapito della qualità del prodotto e di conseguenza della sicurezza delle opere. Francia e Germania, paesi che come noi tradizionalmente costruiscono in calcestruzzo, seppur con volumi sensibilmente superiori ai nostri, hanno una struttura produttiva che vede un numero di imprese compreso tra 500 e 600 per circa 1.800 impianti. Lo stesso numero di imprese lo registra il primo produttore europeo di calcestruzzo, la Turchia, dove a fronte di una produzione annua di oltre 100 milioni di metri cubi operano poco più di 1.000 impianti”.
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Caterpillar - D5H - 1988 - 11000 h - ¼ XI¿FLR RUH 09.00-12.30 (Ancona) New holland - D255 - 2007 6600 h - 95000 € - 0736889262 (Ascoli Piceno) Caterpillar - D8T - 2007 - 205000 € - 0161 966 391 (Biella) Fiat-Kobelco - D150 - 2005 - 1276 h - 48000 € - A/C CABSTRETCHABLE PAT BLADE-LGP U/CREAR hOOK - -0172491547 (Cuneo) Caterpillar - D6K - 2007 - 5324 h - -0172491547 (Cuneo) New holland - D150 - 2007 2560 h - 63000 € - A/C CAB-PAT BLADE-REAR hOOK - -0172491547 (Cuneo) Caterpillar - D8 - 1995 - 4300 h 017358318 (Cuneo)
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Komatsu - WA80 - 2009 - 600 h -3356022079 (Belluno)
Fiat Allis - bd 20 - 1980 - -340 7747658 (Modena)
Caterpillar - 908H - 2010 - 2600 h - -3356022079 (Belluno)
Caterpillar - D6N LPG - 2003 10675 h - 74000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo)
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Fiat-Hitachi - FH115W - 1996 4500 h - 10500 € - 339-7182098 (Brescia)
Caterpillar - 906A -3356022079 (Belluno)
Caterpillar - 908H-HF - 2011 1570 h - hL ÀRZ %XFNHW )RUNV 4 & - -06-30310820 (Roma)
Komatsu - PW98 - 2008 - 4822 h - 55000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo)
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1980
Caterpillar - D6C - 1967 - 6000 € - 329 4069553 (Piacenza)
2004
-
Komatsu - D 50 3888715420 (Ogliastra)
1972
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JCB - 411HF - 2001 - 4000 h -3356022079 (Belluno)
Caterpillar - D4DD 3888715420 (Ogliastra)
1985
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Caterpillar - 950 h - 2006 18000 h - 059315003 (Modena)
Fiat Allis - BD 20 - 1980 3888715420 (Ogliastra) Fiat Allis - BD 20 - 1975 3888715420 (Ogliastra) Caterpillar - D7R - 1998 - 059 95 60 41 (Modena)
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Caterpillar - D5 017358318 (Cuneo)
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Fiat DUCATO 2010 142503 Km - Furgone con tetto rigido - NC - 9300 € - -06/2257534 (Roma) Fiat DUCATO 2010 194210 Km - Furgone con tetto rigido - NC - 9300 € - -06/2257534 (Roma) Piaggio - PORTER - 2007 15000 Km - Altri - 4x2 - CASSONE RIBALTABILE -0332966035 (Varese) Ford - Transit 145 T350 - 2010 - 99786 Km - NC - NC - 0733 656763 (Macerata)
NEWS
&Calcestruzzo
Cave
Tribuna d’onore
Tunnel impermeabile Le strutture interrate del tunnel stradale Zara di Milano, opera viaria fondamentale contemplata dalle infrastrutture di collegamento per Expo 2015, hanno visto in corso d’opera l’applicazione importante del sistema PENETRON. Il collegamento di 1,8 km tra i viali Zara e Certosa ha richiesto 30.000 m3 di vasca strutturale a cristallizzazione in calcestruzzo impermeabile.
volumetrici 1:2. La ricostruzione volumetrica si è basata su rinzaffo rassodato, ma non completamente indurito con una nuova applicazione di Antol CLS System Rinnova. Questa specialità TORGGLER fibrorinforzata, di colore grigio, a base di cementi speciali, inerti selezionati, resine sintetiche ed additivi speciali, ha previsto un’applicazione a più mani successive in funzione dello
spessore da ricostruire con un consumo di circa 18 kg/m2 per cm di spessore. Infine, l’intervento ha richiesto un’applicazione di pittura a base di resine acriliche con eccezionale resistenza alla diffusione dell'anidride carbonica, anidride solforosa e delle soluzioni saline. In termini di resistenza alla diffusione del vapore acqueo e dell’anidride carbonica il prodotto soddisfa i requisiti di Klopfer. www.torggler.com www.schoeck.it
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ammalorate, non più solidali alla struttura in cemento armato e quindi la pulizia generale delle stesse superfici in cemento armato per eliminare polvere, lattime di cemento, patine superficiali incoerenti e ruggine. In fase successiva è stato realizzato un ponte adesivo con Antol CLS System Rinnova in abbinamento all’adesivo di presa Neoplast Latex opportunamente diluito in acqua nei rapporti www.penetron.it
l recupero e il ripristino delle tribune del campo sportivo di Nemi, storica località sui Monti Albani, è stata affidata alle tecnologie di prodotto Torggler, utilizzando la nuova malta premiscelata monocomponente a presa rapida per rasature e riprese del calcestruzzo Antol CLS System Rinnova. La preparazione del sottofondo ha previsto la rimozione meccanica delle parti in calcestruzzo
Giunto a prova di ponte Taglio termico o cappotto? Qual è la soluzione più vantaggiosa ed economica per risolvere il problema dei ponti termici? Per gli specialisti di SCHÖCK il taglio termico, naturalmente, soprattutto perché può essere realizzato dalla medesima ditta costruttrice, seguendo semplici istruzioni dal momento che i singoli giunti termici sono realizzati in modo tale da poter essere facilmente affiancati e ancorati l’uno all’altro prima del getto di calcestruzzo. Il nome di questi giunti dalle altissime facoltà isolanti? Isokorb, con il plus dinamico di un rilevante valore antisismico.
Rinforzo di struttura all’eternità Il terremoto può essere un devastatore senza rimedio per gli edifici sacri del passato più remoto. A Moglia (MN) le devastazioni del sisma che ha colpito l’Oratorio hanno richiesto tutta l’innovazione del sistema Ruredil X Mesh C10 opo il sisma del maggio 2012 la chiesetta dell’Oratorio di Moglia (MN) ha subito diversi danni e la soluzione di restauro ha richiesto un intervento di particolare complessità. In seguito alle analisi svolte tramite un software ad elementi finiti, il progettista ha riscontrato
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spigoli delle aperture e diffuso in senso obliquo. Allo scopo di migliorare l’ammorsamento tra le pareti è stata realizzata la cerchiatura completa dell’edificio in sommità delle facciate esterne e il rinforzo del timpano, in mancanza di cordoli in c.a., con sistema FRP monodirezionale,
cavallo delle fessure. La scelta delle malte e del sistema RUREDIL X Mesh C10 è stata presa tenendo conto della necessità di garantire, oltre alle prestazioni meccaniche e di resistenza, la durabilità dell’intervento al variare delle condizioni climatiche oltre alla continua traspirabilità delle zone
in muratura. Questo sistema brevettato introduce un’innovazione mondiale nel campo dei sistemi di rinforzo strutturale a base di fibre ad alte prestazioni, come il carbonio, il kevlar, il vetro, genericamente denominati FRP. Ruredil X Mesh C10 è un Fiber Reinforced Cementitious Matrix che, a
un meccanismo di rotazione della torre campanaria, in corrispondenza del distacco tra la muratura del corpo principale e la parte libera della torre, un principio di ribaltamento fuori dal piano della facciata principale e un quadro fessurativo diffuso a partire dagli
prevedendo opportune smussature degli spigoli per evitare la concentrazione delle tensioni e una connessione con fiocchi in corrispondenza delle lesene. Inoltre in corrispondenza delle fessure è stato applicato il tessuto bidirezionale disposto a
oggetto di intervento. Ruredil X Mesh C10 è un composito strutturale costituito da una rete di carbonio che funge da rinforzo continuo e da una matrice inorganica pozzolanica stabilizzata (M25), studiata per rendere solidale la rete al supporto
differenza degli FRP a base di resina epossidica, impiega una matrice inorganica costituita da un legante idraulico pozzolanico perfettamente compatibile sotto il profilo chimico, fisico e meccanico con il supporto di muratura. www.ruredil.it
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
Il calcestruzzo diventa componibile Ricordate i mattoncini colorati che utilizzavamo da bambini per costruire in miniatura ogni cosa che ci facesse immaginare la nostra fantasia? Il principio degli stampi Betonblock è lo stesso. Solo che a giovarsi di questa invenzione straordinaria sono le imprese e i progetti di costruzione più innovativi pecialista olandese nel settore della produzione di stampi in cemento per blocchi e pannelli in cemento Betonblock è la dimostrazione di come un prodotto possa simboleggiare la flessibilità tout-court di un’impresa. Gli stampi per calcestruzzo ideati da Betonblock possono essere utilizzati sia per applicazioni permanenti sia per interventi temporanei.
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Questi manufatti consistono in matrici d’acciaio di qualità superiore, ideali per la produzione di blocchi impilabili in cemento. Gli elementi prodotti si incastrano fra loro esattamente come se fossero mattoncini in plastica colorata. I blocchi pesanti sono completi di borchie sulla parte superiore e non necessitano di materiali leganti. Questa tipologia
96 Costruzioni ottobre 2015
costruttiva permette di creare e adattare qualsiasi tipo di costruzione in modo rapido ed efficace, offrendo massima versatilità di espansione e cambiamento della struttura in qualsiasi momento. La qualità del calcestruzzo, insieme alle dimensioni e al peso del blocco di calcestruzzo gettato, determinano il tipo di utilizzo e l’applicazione desiderati. Se si utilizzano blocchi
più pesanti si possono creare costruzioni più alte, particolarmente adatte ad esempio per costruire muri di contenimento nel settore agricolo e del riciclaggio. Le varianti più piccole sono adatte per applicazioni più leggere, ad esempio per le separazioni nei giardini. Oggi l’obiettivo di BETONBLOCK è quello di fornire la gamma più completa di prodotti che possano offrire soluzioni
per tutti i progetti costruttivi. La maggioranza degli articoli è consegnata da magazzino il giorno stesso dell’ordine. www.betonblock.it
GUIDA AL
CALCESTRUZZO E R B M DICE
La prima guida italiana dei pro prodotti r dott t i per il calcestruzzo
All’interno • Anagrafica delle società di produzione con la relativa rete di vendita nazionale • Produttori suddivisi per linee di prodotto
L’inserimento è gratuito • Richiedi la modulistica a guide@fiaccola.it • Per maggiori informazioni telefono 02 89421350
www.costruzioniweb.com Casa Editrice la fiaccola srl 20123 Milano | Via Conca del Naviglio, 37 | Tel. 02 89421350 | fax 02 89421484 | marketing@fiaccola.it | www.fiaccola.com
NOLEGGIO
PRODURRE
senza possedere DUE VOLVO L150H E UNA L180H, ALLESTITE IN MODO SPECIFICO E FORNITE PER 3 ANNI E 2.500 ORE DI LAVORO CIASCUNA CON SERVIZIO ASSISTENZA E MONITORAGGIO CARETRACK INCLUSI. È LA SCELTA FATTA DA VAGA EDILIZIA DI MATTHIEU COLOMBO
VAGA MA SCIENTIFICA Passateci il gioco di parole. L’azienda che ha scelto Volvo Rents come partner per garantire la produttività dei propri impianti di trattamento inerti si chiama Vaga (azienda controllata del Gruppo Mapei) ma visitandola si percepisce da ogni dettaglio come la gestione dei processi sia maniacale così come l’attenzione agli stadard di qualità e alla sicurezza dei dipendenti. Questo approccio meticoloso è il medesimo che rende l’azienda specializzata nella produzione di malte e aggregati per edilizia un cliente duro da soddisfare, in particolare nella scelta di macchine movimento terra e relativi pacchetti di assistenza.
&Calcestruzzo
uggire le abitudini e valutare sempre la soluzione migliore. È un concetto assoluto che un imprenditore non può evadere. Nel settore delle macchine movimento terra, però, non sempre è stato ed è così. Tra le variabili che portano alla scelta di un prodotto vi sono, oltre che i costi e i consumi, anche i rapporti di fiducia con le persone, con i professionisti che ne cureranno l’assistenza. Un buon esempio è Vaga Edilizia, che sostituisce periodicamente le pale gommate valutando di volta in
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volta, con attenzione e competenza, l’effettivo costo al metro cubo movimentato da ogni macchina. Dopo anni d’esperienza con pale gommate di differenti costruttori, oggi Vaga Edilizia ha scelto tre macchine Volvo e non le ha acquistate. Volvo Rents ha saputo infatti comporre un’offerta personalizzata convincente, che include tutto tranne il carburante. A tal proposito, Vaga ha fatto la sua scelta dopo aver riscontrato in condizioni reali i consumi contenuti delle nuove serie H. RST
© Costruzioni
Cave
NOLEGGIO
TUTTE CON OPTISHIFT Le pale gommate serie G di Volvo hanno segnato un vero e proprio salto generazionale e le attuali H risultano essere l’affinamento delle soluzioni tecnologiche migliori secondo il costruttore svedese. Il motore D13 da 12,8 litri di cilindrata, tarato a 220 kW di potenza netta per la 150 e 245 kW per la 180, passa dalla versione H alla J e diventa Stage IV. In sostanza il trattamento allo scarico guadagna iniezioni d’urea (AdBlue) e annulla praticamente le rigenerazioni attive del filtro antiparticolato dato che sono da effettuare ai tagliandi, ogni 500 ore di lavoro. Per contenere il consumo di carburante la trasmissione ha le funzioni APS (Automatic Power Shift) e FAPS (Fully Automatic Power Shift) che selezionano la marcia in base a regime motore istantaneo e velocità della macchina. Ma la ciliegina sulla torta, prerogativa delle pale gommate Volvo L150H, L180H e L220H, è la tecnologia OptiShift con convertitore di coppia e frizione lock-up per rendere la trazione diretta tra il motore e il cambio. Questo elimina assorbimenti di potenza e riduce il consumo di carburante fino al 18% (sulle serie G fino al 15%). L’OptiShift, presente su tutte e tre le pale Vaga, include la funzione sistema RBB (Reverse By Bracking) che provvede ad applicare automaticamente il freno di servizio quando l’operatore cambia direzione di marcia. Ciò consente non solo di risparmiare carburante ma anche di sollecitare meno la trasmissione.
MASSIMO COMFORT Le L150H e L180H in dotazione alla Vaga Edilizia sono apprezzate dagli operatori perché molto confortevoli. La cabina pressurizzata, oltre che preservare l’ambiente dalla polvere e migliorare l’efficienza del climatizzatore, abbatte la pressione acustica a soli 69 dB(A).
ALLESTIMENTO PERSONALIZZATO Le due L150H noleggiate alla Vaga montano la benna originale Volvo della L180 e una zavorra supplementare. La L180H monta una benna modificata (foto) per incrementarne la capacità.
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&Calcestruzzo
Cave Dato il peso specifico del materiale movimentato da Vaga Edilizia, Volvo ha suggerito di allestire due L150H con benna da 4,8 m3 della L180H e modulo supplementare di zavorra montato dietro l’assale posteriore tra le pedane d’accesso al vano motore (foto sotto). Il motore d’altronde è
lo stesso sei cilindri da 12,8 litri della sorella maggiore con una taratura elettronica di potenza leggermente inferiore. La potenza massima di ben 220 kW è raggiunta a soli 1.300 giri/min, mentre la coppia massima, tra le più alte della categoria, a soli 1.000 giri/min.
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© Costruzioni
Fanno il lavoro di una 180 standard
NOLEGGIO Operatore Vaga Edilizia
Mauro Freddi Emanuele Della Pasqua
Andrea Montemartini
Amministratore delegato Vaga Edilizia
Direttore stabilimento Vaga Edilizia
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Vaga è nata come società specializzata nell’estrazione di inerti in alveo lungo il Po per poi passare all’escavazione di terreni alluvionali (Piano Cave Provinciale) alla fine degli anni Ottanta. È in quegli anni che l’azienda ha aperto il sito in località Sostegno. La qualità degli aggregati silicei estratti ha portato il Gruppo Mapei ad acquistare il 50% dell’azienda nel 2000 e a rilevarla integralmente nel 2004. Oggi il 60% del materiale estratto trova destinazione interne al Gruppo e forniamo anche aziende note per la qualità dei prodotti come Sika e Basf. La svolta è arrivata nel 2009 quando abbiamo investito in un impianto di produzione e imballaggio di malte preconfezionate e avviato la loro commercializzazione con il nostro marchio. Oggi il 50% del nostro fatturato è frutto della gamma di prodotti Vaga che include una linea Bio realizzata con sole materie prime naturali di qualità. Nel 2014 abbiamo lavorato 350.000 t di inerti: 200.000 di essiccato, 60.000 di umido, 20.000 di sabbie silicee e 50.000 di malte.
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102 Costruzioni ottobre 2015
Funzionario commerciale Volvo CE Italia
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Dicendo che le pale gommate Volvo hanno un’ottima fama non svelo certo un segreto. Fino a oggi però non le avevamo scelte. Le variabili da considerare per acquistare una macchina sono molte e differenti in base alle esigenze e caratteristiche di ogni realtà estrattiva. Oggi le Volvo serie H fanno al caso nostro. Dopo aver considerato e provato anche macchine concorrenti, abbiamo scelto tre svedesi su tre. Una freccia al loro arco l’ha aggiunta anche la soluzione di noleggio Volvo Rents e l’allestimento dedicato delle macchine. I contratti sono di 3 anni e 2.500 ore. Inoltre, con il monitoraggio remoto delle macchine ogni parametro sensibile (come la temperatura d’esercizio assali) è monitorata. Se i tecnici Volvo rilevano anomalie ci avvertono subito. Questo sistema permette anche di pianificare gli ordinari interventi di assistenza.
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Fabio Linzaghi
&Calcestruzzo
Cave
LAVORATRICE AUTONOMA Nel sito principale di Vaga Edilizia in località Sostegno, frazione di Costa de’ Nobili (PV), i cavacantiere che caricano inerti passano dalla pesa per “mettere in conto” il materiale acquistato. Non lontano è però iniziata la coltivazione di un altro terreno e per evitare ai clienti di passare appositamente dalla pesa principale, su una delle due L150H è stato montato un sistema di pesatura a bordo che rilascia una ricevuta cartacea con data, ora, peso caricato e nome del cliente.
USATO MA TENUTO BENE Vaga ha in flotta anche un escavatore Volvo EC360C che ha acquistato usato di recente con poche ore di lavoro all’attivo. Attualmente il contaore segna meno di 3.000 unità. La scelta di un usato è stata dettata dal basso numero di ore che il precedente escavatore totalizzava in un anno.
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È difficile trovare una macchina che soddisfi operatori e dirigenza. Questa Volvo L150H sembra quella giusta. Io la utilizzo da un anno e ne apprezzo il comfort. In principio l’idea della trasmissione OptiShift e del freno automatico quando si inverte il senso di marcia mi preoccupava un poco ma in pochi giorni ho capito che erano un valore aggiunto. A fine giornata sono meno stanco.
Lorenzo Ricotti Operatore Vaga Edilizia
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PRESTAZIONI POLIVALENZA SEMPLICITÀ MANITOU Lavorare in ogni situazione senza limiti. Con Manitou è possibile! Il nuovo MRT 3255 ne è la prova: rotazione 360°, 32 m di altezza e 5,5 tonnellate di portate su forche, fino a 12 tonnellate di capacità con argano, oltre 43 metri di altezza di lavoro con cestello in positivo e fino a -11 metri di lavoro in negativo. Sollevatori telescopici rotativi da 14 m e sollevatori telescopici fissi da 6 a 18 metri con un’ampia e specifica gamma di accessori per ogni esigenza, sempre nella massima sicurezza operativa. Manitou, per il vostro lavoro!
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NEW
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Sollevamento Noleggio
&
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Gru
Flotte
Autogrù Casseforme
Idraulica Ponteggi Generatori
Tecnologia
Movimento terra Servizi
Sicurezza
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PLE semoventi La forbice techno della nuova piattaforma a pantografo Optimum 8 di Haulotte
Minigrù Il ragno cingolato SPX1275CDH di Jekko innalza versatilità e performance con un nuovo jib
PLE su autocarro Le nuove ForSte serie 4 con la linea E di piattaforme elettriche illuminano il Dealer Day 2015
NEWS
&Noleggio
Sollevamento
8 in altezza semovente
na lunghezza di appena 1,88 m, per una larghezza minima di 0,76 m e un’altezza esigua a 2 m (a riposo fuori tutto con ringhiere). Se non è compattezza questa! Rapida e versatile, la nuova
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Optimum 8 di Haulotte è il campione semovente a pantografo che si muovo agevolmente in ogni situazione traslando in sicurezza fino alla massima altezza. Agile e fluida nei movimenti, grazie ai comandi proporzionali
conserva una grande autonomia di lavoro, la Optimum 8 è dotata di ruote antitraccia e limitatore di carico in piattaforma. Con il motore asincrono (per la massima precisione di intervento) la piattaforma Haulotte è in grado di
sviluppare un'altezza di lavoro massima fino ai 7,76 m. Durante la traslazione, grazie al raggio di sterzata ridotto (1,5 m), l’efficacia di lavoro si coniuga ai vertici del comfort operativo, rilevando il dato migliore rispetto agli standard di mercato. Da rimarcare l’innovazione dinamica che prevede un contrappeso collocato sul retro del telaio, a incremento della solidità complessiva della macchina. Robusto e resistente, il contrappeso studiato da HAULOTTE Group adempie alla funzione di un vero e proprio paraurti, preservando la piattaforma da eventuali danni che possono derivare da colpi improvvisi e urti ripetuti. Ingegnoso accorgimento costruttivo, il contrappeso integra la scaletta (antiscivolo) di accesso in piattaforma, valorizzando la dotazione supplementare e il design ergonomico della Optimum8. www.haulotte.com
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www.terex.com
www.ipaf.org
Il carico portante della sicurezza Notevole l’interesse raccolto da Ipaf Italia per la promozione dei nuovi corsi di carico e scarico delle PLE semoventi dai mezzi di trasporto, introdotti all’inizio di quest’anno dai responsabili tecnici dell’associazione internazionale per l’accesso aereo. IPAF si è occupata opportunamente di un aspetto (dispositivi DPI, mezzi di trasporto, ispezione del veicolo e calcolo del baricentro e della distribuzione del carico, tecniche e strumenti di fissaggio) sempre più importante per i responsabili del noleggio in relazione agli obblighi imposti dal Dlgs, 81/2008.
Sul lago dorato Osservare una barca sospesa sopra un lago rimane un’immagine di grande poesia, se ne consideriamo l’accezione astratta. Ma il sollevamento di un natante del peso di 71 tonnellate e lungo 27 metri per poterlo adagiare sul lago Hallstatt, in Austria, è tutta un’altra questione. La competenza tecnologica è quella del noleggiatore Prangi, mentre la forza di sollevamento messa in campo è affidata alla TEREX AC500-2 per un capolavoro di maestria realizzato in due tiri.
La flotta agile isponibili a noleggio nella flotta di Mollo, i 30 nuovi autocarri Iveco 35C11 sono stati acquistati per soddisfare una richiesta di versatilità che prevede allestimenti con cassone fisso o ribaltabile, con gru e con doppia cabina). Il numero degli autocarri disponibili nella flotta MOLLO, con questa nuova schiera, oggi conta in tutto 150 unità. I modelli Iveco 35C11 innescano nuove potenzialità nell’offerta di servizio Mollo, rivolta agli impieghi di cantiere per trasferimenti agili e veloci all’interno dei centri urbani e nella marcia sulle grandi arterie di traffico. Gli Iveco 35C11 sorprendono per leggerezza, comfort e facilità di guida, con il motore Euro 5 che riduce i divieti di circolazione. www.mollonoleggio.com
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Impresa in porto Dagli Ultraboom al cielo, la squadra JLG al servizio di Omec conferma la sua reattività con l’ingresso nella flotta del modello 1850SJ, la più semovente al mondo. Da molti anni Omec annovera tra i suoi clienti più fedeli, realtà come Thyssenkrupp, Eni, Ilva e Fincantieri. Proprio con Fincantieri la collaborazione nel corso di 25 anni è assidua e costante nella manutenzione meccanica degli impianti di produzione o nella ristrutturazione delle gru da piazzale, di carriponte e sollevatori magnetici. Complessivamente, in questi stabilimenti sono attualmente impiegate 31 macchine dai 28 m in su, tra cui modelli 860 SJ, 1200 SJP, 1350 SJP, 1500 SJ e 1850 SJ. www.jlg.com
CINQUANTA ANNI D I FA S S I G R U Fassi significa partnership; lavorare insieme per far crescere sempre il tuo business grazie alla nostra costante presenza ed assistenza. Insieme, siamo FASSI.
Industria & Movimentazione
Carrelli
Il rinnovamento delle linee produttive passa dalle tecnologie inedite per la logistica al design. E nei motori, spinta di propulsione al risparmio
Alta cabina di regia
LIFTRUNNER IN LINEA
Una nuova cabina sollevabile è il plus di comfort e sicurezza offerto da LINDE Material Handling per carrelli da 10 a 18 t di portata. Retromarcia che si può evitare se la visuale è inibita e totale sicurezza nella gestione delle forche se il carico è sopra la quota dello sguardo. La cabina elevabile (da azionare con joystick o tramite quattro pulsanti programmabili) permette di lavorare in modo più ergonomico e con efficienza, in virtù di una marcia in avanti più sicura e veloce soprattutto sulle lunghe distanze. Inoltre, viene minimizzato il rischio di danneggiamenti provocati da urti di carichi che sporgono lateralmente.
L’evoluzione dal material handling condotto con carrelli tradizionali alla lean production con trattori e transporter più agili, flessibili e sicuri, ha trovato un partner tecnologico in OM STILL. Il costruttore ha lanciato sul mercato il modulo Liftrunner, sistema completo di rimorchi idraulici per raccogliere carichi su trolley e gestire l’intera logistica in modo orizzontale, senza carichi sollevati, incrementando di conseguenza il livello di sicurezza operativa. Compatibile con il Liftrunner, il nuovo rimorchio di Tipo B è il tassello importante (della portata di 500 kg) che va a completare, in versione idraulica o pneumatica, l’offerta intralogistica di OM Still, consentendo grazie alla sua compattezza, operazioni di carico e scarico da entrambi i lati.
Sfida material handling Sfida all’ultima elevazione durante il Truck Emotion 2015 di Monza. La manifestazione ha ospitato nello spazio di Ungari il Gran Premio Carrellisti, con protagonista in piazzale il modello Traigo 15 di TOYOTA. Ha vinto Daniele Cobianchi dell’azienda 2C Plastici, staccando di quasi sei secondi Domenico Bosco (Società Cooperativa Demetra). Terzo posto in classifica per Slenio Polato della Datwyler Pharma.
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Sollevamento&Noleggio
NEWS
Sei Zed a 20 metri na flotta di sei piattaforme compone la nuova schiera Venpa che arricchisce l’offerta operativa del punto noleggio di Dolo (VE) nella fascia di prestazione dei 20 m di altezza. Nicola Grudina, direttore commerciale di Venpa, ha dimostrato tutta la sua soddisfazione di acquisto. “Abbiamo deciso di ampliare il nostro parco automezzi con ben sei modelli ZED 20.2 H perché abbiamo grande fiducia nel prodotto”, ha dichiarato il manager Venpa. “È un modello che soddisfa pienamente i nostri standard di affidabilità, durata nel
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tempo e prestazioni. Queste piattaforme saranno destinate prevalentemente al noleggio per manutenzione del verde, per le luminarie festive e sicuramente per restauri di abitazioni e industrie”. Con 9,2 m di
sbraccio, una portata in cesta di 230 o 300 kg con cella di carico. Questo modello è stato uno dei primi di CTE a presentare il nuovo design a sezione ottagonale del braccio, realizzato con il nuovo materiale costruttivo
Strenx. L'acciaio altoresistenziale per alte performance strutturali di SSAB sostituirà il Docol 1200 M riducendo il peso dell’allestimento con un incremento di prestazioni. ww.ctelift.com
L’INNOVAZIONE HA CREATO IL PRIMO
L’ESPERIENZA
NE HA FATTI
100.000 FESTEGGIAMO INSIEME I 100.000 SOLLEVATORI TELESCOPICI JLG®. Diciannove anni fa fu costruito il primo sollevatore telescopico JLG. Grazie ai continui sforzi di molti ingegneri e impianti produttivi locali e negli USA, JLG ha prodotto 100.000 sollevatori telescopici in tutto il mondo. Vi invitiamo a festeggiare con noi questa tappa importanteseguite il nostro sollevatore telescopico commemorativo nel suo viaggio attraverso l’Europa e scoprite come siamo arrivati a 100.000. http://www.jlg.com/en-gb/destination/100k-tour
JLG Industries (Italia) s.r.l. | Via Po 22 | 20010 Pregnana-Milanese | Tel. 02 9359 5210
M INIGRÙ
LA TELA del ragno
PRESTAZIONI E AGILITÀ IN AMBIENTI INACCESSIBILI ALLE GRU. LA MINICRANE JEKKO SPX1275 APRE NUOVE OPPORTUNITÀ ANCHE ATTRAVERSO LE PORTE PIÙ STRETTE DELL’INDUSTRIA DI ALBERTO FINOTTO
rovate a lavorare nel Delta del Po, ai confini della laguna, cercando di risolvere i problemi più disparati in un territorio quasi inaccessibile. Vi chiederete da subito quale può essere la macchina più agile, forte e polivalente per le vostre esigenze estreme. Lo stesso quesito deve esserselo posto Sandro Mantovani, amministratore delegato di Mantovani Group, azienda di lungo corso nel noleggio di mezzi per il sollevamento. La scelta di un campione versatile è caduta sul modello di minigrù cingolata SPX1275 della gamma Jekko. “L’esigenza di entrare in spazi confinati ha guidato la nostra decisione di acquisto”, conferma Sandro Mantovani. “Applicazioni di movimentazione nei centri di produzione e conferimento delle aziende agroalimentari (in testa o in coda agli impianti), nelle centrali idroelettriche per la manutenzione di turbine e generatori richiedono macchine come questa, con la facoltà della propulsione elettrica per l’accesso ai siti dove non è consentito l’uso dei motori diesel”. Il ragno Jekko ha trovato l’habitat naturale per tessere la sua tela a 360°. Con la forza di un jib sorprendente. ST
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110 Costruzioni ottobre 2015
&Noleggio
Sollevamento
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KG DA SOLLEVARE CON UN IMPIANTO PODEROSO A E LA FORZA DEL NUOVO *)" ( IDRAULICO C
LUNGO M PER KG DI CAPACITÌ E FACOLTÌ DI POSIZIONAMENTO DA ª A ª ,A CAPACITÌ MASSIMA KG TRA LE PROLUNGHE DISPONIBILI PER LA 308 #$( Ò AFFIDATA AL *)" ' B
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M INIGRĂ™
Due cilindri per un tiro poderoso Le funzioni della minigrÚ sono controllate da comandi elettroidraulici da terra e da un radiocomando Scanreco. La propulsione del motore diesel Isuzu (della potenza di 26,9 kW) può essere alternata, negli ambienti sensibili, all’impiego di un motore elettrico trifase da 11 kW che presiede alla pompa a portata variabile e ai componenti di sollevamento.
,E MINIGRĂĄ *EKKO SONO IL RISULTATO DI UNA RICERCA E SVILUPPO SPECIFICA SEGUITA DALL AZIENDA CHE Ă’ PARTE DEL GRUPPO /RMET NEL CORSO DEGLI ULTIMI ANNI 3I TRATTA DI MODELLI PARTICOLARMENTE ADATTI AD APPLICAZIONI PICK CARRY NEI PIAZZALI INDUSTRIALI E ALLA MOVIMENTAZIONE E ALLESTIMENTO DI VETRATE SUGLI EDIFICI -OLTO RICHIESTE DALLE IMPRESE EDILI E DI MANUTENZIONE SONO SPESSO DESTINATE AL SOLLEVAMENTO DI MATERIALI DA COSTRUZIONE PANNELLI E TRAVI
112 Costruzioni ottobre 2015
L’equipaggiamento della Jekko SPX1275 prevede un braccio a quattro sfili con verricello per una capacità fino ai 7.500 kg. Il sistema- pistone sul primo sfilo, con il successivo rinvio a catena per le estensioni successive del braccio, è stato sostituito, nell’ultima versione della minicrane, con un impianto a due cilindri che evita cadute della capacità di tiro.
&Noleggio
Sollevamento
N UMERI
DI POTENZA
La SPX1275CDH è dotata di un braccio principale a cinque sezioni in grado di raggiungere i 17,7 m, per un’altezza massima in punta di 19 m e una conseguente capacità di sollevamento fino ai 1.700 kg. Una prolunga telescopica (di concezione Jekko) da 8,8 m porta l’altezza di lavoro della gru fino a 27,8 m, con facoltà di tiro in punta da 900 kg. Il controllo di ogni fase del sollevamento da parte della minigrù SPX1275CDH viene compiuto dall’operatore tramite il radiocomando, in condizioni di totale sicurezza. Nella flotta Mantovani la minigrù dal costruttore di Colle Umberto (TV) è arrivata solo pochi mesi fa e le primi uscite in cantiere sono state richieste a caldo, con il supporto di un operatore, per sfruttare al massimo le possibilità operative offerte dal minimo ingombro richiesto dalla SPX1275 e dalle stabilizzazioni variabili. La tabella di sollevamento prevista dalla minicrane Jekko è paragonabile a quella contemplata da un normale autocarro allestito con gru retrocabina.
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M INIGRÙ
TENACIA La base di stabilizzazione della minigrù SPX1275 può essere impostata da un minimo ingombro di 3,36 x 3,36 m fino a 4,6 x 4,6 m, mentre il carro cingolato può essere esteso in senso laterale da 1,45 a 2,05 m. Con questa configurazione la minicrane può sollevare e movimentare pesi fino ai 2.000 kg. Le dimensioni di questo modello bestseller sono davvero minime (5.730 mm di lunghezza per 1.450 mm di larghezza e 2.040 di altezza in assetto di trasporto). Sotto il profilo del sollevamento va sottolineato un dettaglio fondamentale. In seguito all’introduzione del nuovo sistema a due cilindri per l’avvio del primo stadio di tiro, il costruttore ha sostituito le catene montate in precedenza con moduli in acciaio altoresistenziale in grado di mantenere il diagramma di sollevamento della gru al massimo grado di efficienza.
Il sollevamento di un manufatto ingombrante da parte della SPX1275CDH diventa un’operazione della massima facilità. L’operatore della minigrù può realizzarla in totale sicurezza tramite radiocomando dopo aver scelto la stabilizzazione più opportuna.
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Sollevamento
c Alberto Franceschini Sales Manager Jekko/Ormet
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Le possibilità di piazzamento della minigrù Jekko mi permettono di risolvere senza problemi qualsiasi esigenza urgente di noleggio negli ambienti industriali e urbani. Per la prima volta ho a disposizione una macchina davvero compatta e di Luca grande capacità, Magosso che mi consente Operatore un’azione agile ed Mantovani Group efficace. La disponibilità del jib poi è un vantaggio per lavori che richiedono movimentazioni e sollevamenti di particolare complessità.
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AD e presidente Mantovani Group
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Sandro Mantovani
Le minigrù sono macchine ideali per affrontare situazioni impreviste e difficili sotto il profilo della logistica. Negli ambienti industriali le problematiche operative sono tante e a volte è impossibile portare una macchina autocarrata in un luogo dove gli impianti non lasciano spazi di manovra a mezzi di intervento. La SPX1275CDH di Jekko è la gru ideale per risolvere queste situazioni. Il modello è autonomo, compatto, potente nel tiro e offre all’operatore un ampio ventaglio di stabilizzazioni.
ottobre 2015 Costruzioni 115
PIATTAFORME AEREE Migliori prestazioni per aree differenziate destra e sinistra e in sagoma, peso e dimensioni ridotte, maggior semplicità di montaggio e allestimento, rotazione del cesto e stabilizzatori idraulici, maggiore corsa di stabilizzazione. A Villa Demetra, in conferenza stampa e all’aperto, l’annuncio di una nuova generazione industriale per i modelli ForSte di Socage.
&Noleggio
Sollevamento
STAGIONE
di rinascita
SI APRE PER SOCAGE UNA NUOVA FASE INDUSTRIALE, CON MAGGIORE AUTONOMIA PRODUTTIVA E NUOVI PRODOTTI.
IN CAMPO LA SERIE 4 E LA SERIE E ELETTRICA. DI ALBERTO FINOTTO
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era molta carne al fuoco all’evento tecnico e conviviale organizzato da Socage a Villa Demetra, La splendida dimora sull’Ardeatina, immersa nella quiete dei colli romani, ha accolto dealer e collaboratori del costruttore di Bomporto (MO) per una completa illustrazione di prodotti, strategie e intenti che caratterizzeranno i prossimi mesi di attività del quartier generale Socage. La sintesi delle novità illustrate a Roma nel settembre scorso potrebbe condensarsi in un solo concetto-base: struttura. Struttura come innovazione di design e materiali per le nuove serie di piattaforme aeree presentate nel piazzale antistante i guardini di Villa demetra; struttura come riorganizzazione delle dinamiche industriali; e struttura, infine, come rafforzamento dell’autonomia produttiva di Socage, con la recente acquisizione della carpenteria Catt di Luzzara (RE). La parola d’ordine dello specialista di PLE autocarrate oggi è internazionalizzazione, intesa nelle diverse accezioni di libertà d’allestimento, leggerezza dei profili aerei, modelli integrati alle nuove applicazioni e alle richieste dei mercati extraeuropei. Spiando, dalla sommità dei Colli, i primi bagliori di una ripresa per il sollevamento made in Italy. ST
ottobre 2015 Costruzioni 117
PIATTAFORME AEREE
I NTEGRAZIONE DI SQUADRA La crescita di Socage come gruppo industriale è evidente nella sua recente caratterizzazione come filiera produttiva. In primo luogo la collaborazione importante con l’azienda austriaca Welser, che realizza profili speciali con un’interessante ed efficace lavorazione a rulli. Questa tecnologia consente a Socage la creazione di profili complessi a più sezioni (in acciaio altoresistenziale Docol di SSAB) secondo un modulo produttivo di serie affidabile e innovativo. Inoltre, con l’acquisizione dell’azienda Catt di Luzzara (RE), specializzata in carpenteria, taglio laser e saldatura robotizzata, Socage ha acquisito ancora più autonomia nella gestione e nel controllo dell’intero processo produttivo. Oggi l’organico aziendale del gruppo Socage arriva ai 140 addetti.
I NUOVI PRODOTTI La schiera delle novità che riguardano l’immediato futuro di Socage era in bella mostra negli eleganti spazi di Villa Demetra. Il primo aggiornamento riguarda la definitiva messa a punto della Serie 4. Le ForSte attuali rivelano nel telaio a X una spinta decisa all’industrializzazione del prodotto. La scelta X-Factor comporta effettivamente un incremento della versatilità di allestimento su autocarro e una sensibile riduzione di peso complessivo della macchina. Il secondo highlight di prodotto riguarda il lancio dell’inedita Serie E di piattaforme a propulsione elettrica su patente B (sempre con telaio a X), con l’anteprima della forSte 21DJ, piattaforma doppio articolata con jib da 20,5 m. Infine, menzione d’esordio per la linea di piattaforme su van, con i modelli 12VT e 15VTJ.
&Noleggio
Sollevamento
L’X-Factor che specifica le caratteristiche della nuova Serie 4 forSte di Socage (tre modelli doppio-articolati e quattro telescopici) si riferisce all’inedito telaio a X che semplifica gli allestimenti e alleggerisce il peso complessivo della piattaforma e al profilo innovativo del braccio che contempla piÚ sezioni. La tecnologia di processo Welser (partner Socage) infatti realizza piegature complesse sulle lamiere in acciaio altoresistenziale Docol 1200M di SSAB.
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PIATTAFORME AEREE
BRACCIO AL CIELO
L’amministratore delegato di Socage, Fiorenzo Flisi, insieme a clienti e addetti dello staff aziendale. L’evento di Roma ha mostrato tutto l’impegno del marchio di Sorbara di Bomporto (MO) nel lancio di una nuova fase produttiva incentrata su autonomia industriale e internazionalizzazione dei prodotti.
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Fiorenzo Flisi Amministratore delegato di Socage
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Il panorama di Socage è il mondo e a questa realtà di mercato stiamo cercando di adeguarci sotto il profilo dimensionale, tecnologico e industriale. Guardiamo all’Europa e oltreoceano, veicoliamo opportunità di sviluppo incentrate su una maggiore versatilità degli allestimenti, incentiviamo il confronto tra le nuove piattaforme ForSte e gli altri prodotti sulla scena del settore autocarrato. Nella comparazione tra i modelli, vinciamo la partita sotto molti aspetti e dimostriamo una flessibilità di soluzioni unica rispetto ad altri costruttori. Il nostro progetto di PLE è leggero per spessori e materiali impiegati), dinamico nella stabilizzazione, moderno nella facoltà di intervento. In una parola: internazionale.
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Nuovi protagonisti doppio-articolati e giganti di serie in prima linea al Dealer Day 2015. Il profilo più alto della livrea Socage nel cielo di Roma è stato rivelato dall’odierno campione articolato ForSte 75TJJ con jib secondario da 75 m, 40 m di sbraccio, 600 kg di capacità e possibilità notevoli di lavoro sotto capriata e sottoponte. La nuova serie E elettrica (mutuata dalla matrice della 28D) ha mostrato una prospettiva di impiego completa, con modelli doppio articolati (anche con jib) e telescopici. La squadra contempla oggi nove modelli tra i 16 e i 28 metri operativi (21D, 24D, 28D, 21DJ, 24DJ, 16T, 20T, 23T e 20TJ). Sette i modelli della nuova Serie 4, tre doppio articolate e quattro telescopiche.
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ALLESTIMENTI
AMBIENTE IN COLLABORAZIONE CON
VIE&TRASPORTI
LA TECNOLOGIA DEL VUOTO NON È UN’OPZIONE PER TUTTI. PER ASPIRARE E ASPORTARE MATERIALI E POLVERI, IL GENIO DEL MADE IN ITALY HA ALZATO L’ASTICELLA DELLA RICERCA IDRODINAMICA 122 Costruzioni ottobre 2015
di creatività a vocazione è da sempre quella del prodotto tailor-made e dell’export mondiale in tutti i continenti. Se si potesse riassumere in un’unica frase l’identità di un’azienda come la Cappellotto di Gaiarine (TV), la dichiarazione d’apertura potrebbe servire allo scopo. Con un corollario doveroso: Cappellotto non è solo uno specialista degli allestimenti su autotelai ma da sempre porta sul mercato internazionale l’ambizione alla ricerca e sviluppo più innovativa. Impianti per l'aspirazione degli scarichi fognari, la pulizia idrodinamica delle canalizzazioni e delle condotte, l'aspirazione delle polveri e dei materiali solidi, il trasporto di rifiuti pericolosi. L’elenco delle tipologie predisposte per ogni struttura di au-
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tocarro non esaurisce le potenzialità creative di un reparto tecnico che progetta soluzioni su misura partendo da piattaforme specifiche denominate Cap Geo, Cap Bora, Cap Combi e Cap Recy. Gli abbinamenti riguardano spesso cabinati multiasse e trovano il loro vertice di potenza in modelli che esprimono potenze massime fino a 750 cavalli. Così il pubblico dei clienti internazionali mostra di apprezzare, incrementando le quote di una distribuzione globale che trova oggi i suoi punti di forza in Australia e in Medio Oriente, senza dimenticare le recenti, interessanti propagazioni negli Stati Uniti, in Messico e in Brasile. La prova? Un fatturato 2015 che oggi intravede il traguardo storico dei 50 milioni di euro. RST
Un gioiello della più recente produzione Cappellotto in bella mostra nel piazzale della sede di Gaiarine (TV). Si tratta di un modulo Cap Geo allestito su autocarro a quattro assi, in grado di sfruttare ben 750 kW di potenza propulsiva. La serie Cap Geo comprende allestimenti per l’escavazione dei materiali con tecnologia a vuoto. L’impianto comprende una pompa a lobi azionata da trasmissione meccanica.
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ALLESTIMENTI MONTAGGIO SKID La predisposizione di camion, rimorchi e semirimorchi secondo le varie tipologie-piattaforma previste da Cappellotto trova un valore in più nell’allestimento degli impianti su skid (falsi telai), senza la necessità di far arrivare l’autocarro in fabbrica. Questo metodo di lavoro ha contribuito a sviluppare mercati strategici come quelli dell’Australia e degli Stati Uniti. Gli impianti su skid vengono predisposti e collaudati per un’installazione senza problemi che può essere realizzata direttamente dal dealer territoriale. Di questa rilevante innovazione produttiva si sono avvantaggiati molti clienti acquisiti, oltre che in Australia e negli Usa, anche in Medio Oriente e nei principali paesi dell’America Latina come Messico e Brasile.
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Nello stabilimentoquartier generale di Gaiarine (TV) l’allestimento su skid (falsi telai) ha incrementato le richieste dei clienti internazionali. L’ampliamento della sede produttiva di Fontanafredda (PN) ha specializzato ancora di più la costruzione delle cisterne per gli impianti Cappellotto, implementando cicli di saldatura robotizzati.
La ricerca che valorizza il... vuoto! Per l’aspirazione sottovuoto di materiali pulverulenti e liquidi (incluse le sostanze pericolose soggette alla normativa Adr), la ricerca Cappellotto ha concepito gli impianti Cap Bora. Basati sempre sulla tecnologia delle pompe a vuoto con lobi rotanti, per un range di portate da 6.500 a 11.000 m3 l’ora in grado di creare un vuoto massimo del 95%. I modelli Cap Bora sono richiesti particolarmente per l’impiego all’interno delle acciaierie, delle centrali termoelettriche e nell’industria di trasformazione dei metalli. L’attività di ricerca e sviluppo Cappellotto comporta oggi soluzioni tecniche di ottimizzazione delle portate utili (leghe leggere e resistenti per l’allestimento), dell’ergonomia e della sicurezza operativa, dei consumi e delle emissioni.
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ALLESTIMENTI
WORLDWIDE Lo sviluppo decisivo delle strategie di distribuzione dei prodotti Cappellotto negli Stati Uniti è testimoniato dal successo riscontrato durante la fiera WETT di Indianapolis nel febbraio di quest’anno, con la presentazione della specialità Cap Recy per la pulizia idrodinamica di fognature e condotte. L’apertura della sede Cappellotto by VTI a Winter Springs in Florida, all’inizio dell’anno, segue un impegno assiduo già in atto negli Usa, con brillanti risultati conseguiti dal concessionario P&D Enterprises di Orlando. La distribuzione worldwide attuale di Cappellotto si estende all’ambito di oltre 60 paesi nel mondo. La produzione attuale, dedicata all’estero per una quota del 65%, arriva alle 250 unità allestite nelle tre sedi produttive del gruppo.
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A Fontanafredda (PN) Cappellotto ha aperto un’altra sede dedicata all’assistenza post-vendita, rivolta al supporto internazionale dei distributori, al training tecnico e alla vendita di ricambi e accessori. A capo della nuova struttura è stato designato Alberto Cappellotto, azionista del gruppo.
Edoardo Marcon CEO di Cappellotto
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Dopo la mia prima esperienza in Cappellotto dal 2001 al 2006, sono rientrato in azienda nel 2013, seguendo la grande sintonia che ho sempre avuto con il presidente Luigi Cappellotto in anni di amicizia e di successi impreditoriali. Mi sono impegnato nella riorganizzazione della struttura interna del managing e dell'intera supply chain, per rispondere meglio all’ormai crescente domanda di export che arriva all’azienda dai clienti di tutto il mondo. La revisione in senso ottimale del network distributivo internazionale ha consolidato l’apprezzamento delle nostre caratteristiche di prodotto e ha premiato il rinnovato impegno commerciale con successi di rilievo soprattutto in Australia, Medio Oriente, Stati Uniti e nei paesi del Nord Europa, senza dimenticare la ripresa di ordini in Italia, Francia e Spagna.
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