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Mensile di Macchine_Mezzi d’Opera_Attrezzature
SOMMARIO
I N COPERTINA
WALK AROUND MACCHINE
LIEBHERR R926 Advanced
70
La IME di Campogalliano (MO) vanta un’esperienza di oltre cinquant’anni nella progettazione e realizzazione di centrali per la produzione di calcestruzzo destinate sia al settore del betonaggio sia a quello della prefabbricazione. Sin dalle origini l’azienda italiana ha privilegiato la ricerca finalizzata allo sviluppo di prodotti innovativi di qualità e rispondenti alle esigenze specifiche della clientela operante nei cantieri di tutto il globo. Punto di forza, è l’organizzazione mondiale della rete di assistenza post vendita strutturata per garantire la massima efficienza delle centrali di betonaggio nel tempo.
6
Notizie Mercato, numeri primo semestre LA MACCHINA DEL MESE
16 Il mini risolutore
Perforatrice Soilmec SM-5
IME TECHNOLOGY srl Via Albone, 17/2 41011 Campogalliano (MO) Tel. +39 059 526 960 Fax +39 059 525 900 info@imeplants.com www.imeplants.com
30
Notizie New Holland E485B Demolition DECOMMISSIONING
34
Ai piedi del Conero Escavatori Cat, gioco di squadra
ALLESTIMENTI
20
10 in un colpo Simonelli sceglie Emilcamion MOTORI
24
Segnali di fumo Aspettando lo Stage III B
100
L’ISTITUTO PENSANTE
42
La grande moschea Adeguamento antisismico L’ISTITUTO INFORMA
44
Parola agli associati
46
Notizie
Il futuro e la riqualificazione Dalla carbonatazione al Mose
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640 MACCHINE & ATTREZZATURE Abbiamo messo alla frusta il pick-up Tata Xenon 4x4 Dle 2.2 Dicor Euro 4
DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO Emilia Longoni REDAZIONE Mauro Armelloni, Cristian Furini, Valentino Viale costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Paolo Bruschi, Silvio Cocco, Federico Fornara, Margherita Galli, Claudio Marini, Edoardo Nartelli, Umberto Nartelli, Daniela Stasi IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page Novate Milanese (MI) AMMINISTRAZIONE Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it
SUL NUMERO DI OTTOBRE POMPE AUTOCARRATE
50
Non solo carbonio La nuova Cifa K45H Carbotech
La Locatelli “antideflagrante” PIATTAFORME E TELESCOPICI
112 Effetto sorpresa
10 novità per Haulotte
20 anni per Finlay Italiana
Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 Everprint - Carugate (MI) ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 Prezzi di vendita abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00
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Solleva 40 ton
Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l.
Komatsu WA600-6 Stone Handler GUIDA ALLE CAVE D’ITALIA
66
AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna ottoadv@tin.it
È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc.
Notizie CARICATORI GOMMATI
60
TRAFFICO E PUBBLICITÀ Antonella Ciliberto, Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ Sabrina Levada slevada@fiaccola.it
108 Notizie
56
ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it
Il mondo delle cave
Organo di informazione e documentazione
Estratto della terza edizione
Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini
120
Notizie Tirrenia Servizi noleggia inglese
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
TELESCOPICI ROTANTI
124
Indole cittadina Dieci Pegasus 45.21
TUNNELLING
94
Consolidamenti nel Sannio Casagrande PG 185 PROVATI PER VOI
100
Offroad a peso d’oro Mercedes Classe G Professional
Casa Editrice
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484 costruzioni@fiaccola.it
WWW.FIACCOLA.COM
SETTE M B R E 2010
[Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni]
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INSERZIONISTI n CALCESTRUZZI SPA www.calcestruzzi.it
1
n GENERAL SMONTAGGI SRL www.generalsmontaggi.com
IV Cop. III Cop.
n CANGINIBENNE SRL www.canginibenne.com
32
n GRUPPO MINITOP SRL www.minitop.it
n CECCANTINI & FIGLI SRL www.ceccantini.it
40
n IHIMER SPA www.ihimer.com
5
n CTE SPA www.ctelift.com
109
n IME TECHNOLOGY SRL www.imeplants.it
n DIECI SRL www.dieci.com
110
n IRON PLANET www.ironplanet.com
28
n F.A.E. SPA - TECNIFOR SPA IND.ALLOGGI PREF. www.faeterni.it
123
n JCB SPA www.jcb.com
99
n KOMATSU ITALIA SPA www.komatsuitalia.it
69
n FAC IMPORT EXPORT DI ADRIANO CAMBRIA www.ratorastrello.com
8
n FASSI GRU SPA www.fassi.com
111
n FERIA DE ZARAGOZA SMOPYC 2011 www.smopyc.es
49
n FINLAY ITALIANA SRL www.finlayitaliana.it
58
n G.P.A. PERIODICI SPA www.gpaperiodici.it
15
AZIENDE CITATE Atlas Copco ....................57-121 Briggs & Stratton....................14 Carbontest .............................46 Casagrande............................94 Caterpillar...............................24 Cummins................................24 Cgt .........................................34 Cte........................................110 Cifa.........................................50 Cofiloc ..................................121 Controls..................................45 Despe.....................................32 Deutz ......................................24
I Cop.
n KUBOTA EUROPE www.kubota.fr
9
n LINGOTTO FIERE SRL GL EVENTS ITALIA SPA - ITN 2010 www.itnexpo.com n LOMBARDINI SRL www.lombardini.it
12 106
n MICHELIN ITALIANA SPA www.michelin.it
59
n MOHWINCKEL SPA www.mohwinckel.it
23
DF Ecology...........................122 Dieci..............................108-124 Doka.......................................46 Emilcamion.............................20 Fassi.....................................109 Finlay Italiana .........................57 Fpt..........................................24 General Smontaggi ................31 Geo Costruzioni .....................94 Genie-Terex ..........................120 Harsco Infrastructure .............46 Haulotte................................112 Holcim ....................................44 Inter.Te.Co ............................121 Itt Water & Wastewater ..........56
n NEW HOLLAND KOBELCO CONSTRUCTION MACHINERY SPA www.newholland.com
11
n PROMOVE SRL www.promove.it
31
n RAMMIT SPA www.rammit.com
13
n RIMAC EVOLUTION SRL www.rimacsrl.eu
33
n SCAI SPA www.scaispa.com
39
n TECNODRILL SRL www.tecnodrill-com.it
10
n TEKSPED SRL TECNOLOGIE SPECIALI PER L'EDILIZIA www.bunker-teksped.com
48
n TEREX DEMAG GMBH www.terex-demag.com
117
n VENPA SPA www.gruppovenpa3.it
118
n VF VENIERI SPA www.vf-venieri.com
II Cop.
n YANMAR CONSTRUCTION EQUIPMENT EUROPE SAS www.yanmar.fr
Jcb ............................13-24-120 J. Deere..................................24 Komatsu.................................60 Liebherr.............................10-70 Lmz Sollevamenti.................111 Locatelli................................110 Mercedes .............................100 Minelli .....................................30 Mtu .........................................24 Nacanco...............................112 New Holland Construction .......30 No.Ve....................................112 Nolven ..................................122 Palfinger ...............................108 Perlini Equipment ...................56
93
Rdb ........................................47 Ronconi Scavi ........................34 Scania ....................................24 Simex .....................................58 Socage .................................111 Soilmec ..................................16 Solles .....................................44 Tecno Strutture.......................47 Terex Demag ........................108 Tirrenia Servizi......................120 Tower Light...........................120 Trevi..........................................7 Uri.............................................9 Venpa ...................................121 Volvo ......................................24
Tutte le Macchine Movimento Terra in 2 libretti 2010 NOVITÀ tori più mo ca e idrauli
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Per ordinativi: tel 02 89421350 e-mail: abbonamenti@fiaccola.it Casa Editrice la fiaccola srl 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 Telefono (0039) 02 89421350 - Fax (0039) 02 89421484 www.fiaccola.com
Compact Line
4-08-2010
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Pagina 4
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Stampa periodica
CARRY105
CARRY105 elettrica
CARRY107
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Progettati per andare incontro alle esigenze di movimentazione di materiale all’interno di capannoni o serre, ideali nella vivaistica, in agricoltura, cantieri edili e stradali, per lavori gravosi nelle infrastrutture e grandi opere. Con carico operativo da 500 kg a 10000 kg si adattano ad ogni cantiere, ad ogni tipologia di terreno, ad ogni tipo di pendenza.
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NOTIZIE
[ATTUALITÀ&PRODOTTI] n Il mercato mondiale delle costruzioni visto da uno studio Cresme: è l’Europa quella che arranca di più
n Positivi, ma drogati I dati di vendita sul mercato italiano delle macchine movimento terra nel primo semestre del 2010 registrano un incremento del 13,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il balzo in avanti (dopo il calo del 17 per cento del primo trimestre) sembra essersi verificato dunque negli ultimi mesi. “Il dato va letto alla luce della Tremonti ter, alla quale si poteva accedere solo fino a giugno - dichiara Enrico Santini, presidente di Unacea. È inoltre ipotizzabile un incremento di acquisti fatto da imprese che hanno cantieri in paesi esteri verso i quali si è concentrata l’attenzione, stanti le migliori condizioni locali di mercato. Gli incentivi alla rottamazione, invece, hanno avuto effetti irrilevanti”.
www.unacea.org
n Opportunità in Libia La 2a edizione di Libya Big 4 Show si terrà a Tripoli dal 25 al 28 ottobre. Suddivisa in quattro sezioni (Aquatec, Energy Show, Marble, Windoorside), la fiera può essere una occasione promozionale per le aziende esportatrici italiane che hanno interessi nel Maghreb nei settori dell’energia, delle costruzioni e del trattamento delle acque. A questa edizione hanno già aderito venti aziende italiane (contro le 14 dello scorso anno). Una nota importante: le piccole e medie imprese lombarde possono abbattere i costi di partecipazione alle mostre grazie ai voucher offerti da Regione Lombardia. Per informazioni:
www.seint.com
[6] costruzioni settembre 2010
UN OCCHIO SUL MONDO l mercato mondiale delle costruzioni vale 4.531 miliardi di euro, corrispondente all’11,3% dell’output mondiale. Il 2009 sì è chiuso, rispetto all’anno precedente, con un calo del 3,56% degli investimenti. È quanto emerge da uno studio realizzato dal Cresme per Federcostruzioni e promosso in collaborazione con Made Expo, presentato a luglio in una conferenza stampa presso il Cnel di Roma. Nel 2010, grazie soprattutto all’aumento delle risorse impegnate per opere infrastrutturali (+4,4%), specialmente in Asia (+6,0%) e in America (+7,2% in Nord America e +5,7% in Sud America), il Cresme stima una ripresa degli investimenti dell’ordine del 2,9%, in netta controtendenza rispetto al mercato italiano. Per la prima volta nel 2009 il mercato asiatico, con 1.611 miliardi di investimenti (il 36% degli investimenti mondiali), ha superato il mercato europeo, ridottosi a 1.560 miliardi di euro. Secondo il rapporto il mercato africano è quello che tra il 2000 e il 2005 ha mostrato una dinamica espansiva più sostenuta con un tasso annuo medio di crescita superiore all’8%. Nel 2009 gli investimenti sono cresciuti ancora del 5,7% e nel 2010 la previsione è appunto di un +7,5%. Il mercato americano ha registrato nel 2009 un’espansione contenuta dell’8%, che dovrebbe crescere ulteriormente nel 2010 (+5%). In Asia, le costruzioni hanno resistito ai contraccolpi della crisi globale mantenendo stabilmente, tra il 2008 e il 2010, tassi di crescita intorno al 5-6%. In Nord America e in Europa il 2009 è stato l’anno peggiore per il settore delle costruzioni, con crolli degli investimenti dell’ordine dell’ 11 e del 9%. In Europa la dinamica negativa è dovuta in larga parte alla flessione del comparto residenziale (-12%); mentre in Nord America, dopo che il mercato della abitazioni aveva subito un duro colpo nel 2008, con una perdita del 24% di investimenti, si è assistito al crollo del mercato non residenziale (-20%) e del genio civile (-17%). La ripresa arriverà prima in America (+4,3% nel 2010), trainata da infrastrutture e non residenziale; mentre in Europa il 2010 dovrebbe chiudersi con un’ulteriore flessione del mercato (-1,8%), ancora trascinato al ribasso dalle performances negative del comparto residenziale (-2%) e, soprattutto, di quello non residenziale (-4%). www.federcostruzioni.it www.cresme.it
I
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n
COMMESSE NEL SOTTOSUOLO
40 milioni di euro: è l’ammontare di alcuni contratti di significativa importanza (sia per le tecnologie che verranno applicate nei progetti, sia per la rilevanza delle opere nell’ambito del mercato italiano) ottenute recentemente da [Trevi], azienda specializzata nelle opere ingegneristiche relative al sottosuolo. Il primo contratto, di importo pari a Euro 31 milioni, riguarda i lavori per le fondazioni ed il consolidamento dei terreni per il passante ferroviario Alta Velocità del nodo di Firenze che sarà realizzato dalla società consortile Nodavia (costituita tra Coopsette ed Ergon). Per Trevi questo rappresenta uno dei contratti di maggiore importo acquisiti in Italia. L’azienda cesenate sta peraltro ultimando i lavori per le opere infrastrutturali connesse alla fluidificazione del traffico ferroviario (scavalco) dello stesso progetto, iniziati un paio di anni fa. Le avanzate tecnologie di perforazione direzionata hanno altresì consentito l’aggiudicazione dei lavori attualmente in corso per la messa in sicurezza permanente del sito di interesse nazionale di Manfredonia, sede di una discarica RSU (Rifiuti Solidi Urbani) dove Trevi è stata coinvolta per la realizzazione di uno schermo impermeabile lungo il perimetro e sotto al fondo della discarica stessa. Si tratta del primo caso in Italia in cui una problematica ecoambientale di questo tipo sarà risolta con tale soluzione tecnica, che permetterà di salvaguardare le falde acquifere dalla contaminazione mediante l’isolamento dei percolati inquinati all’interno della discarica stessa. La tecnologia Trevi è stata scelta anche in un altro contesto estremamente delicato come quello del centro storico della città di Parma, dove il Comune prevede di realizzare alcuni parcheggi meccanizzati nei prossimi anni per migliorare la qualità urbana. Trevi, mediante l’innovativa tecnologia TREVIPARK già adottata con successo in numerose altre città italiane (Roma, Torino, Bologna, Milano, Brescia, Cesena, ecc.), si occuperà della realizzazione di un primo parcheggio.
n LAVORI IN CORSO
PHOTO
www.trevispa.com
Al Porto di Genova sono in corso dei colossali lavori di rifacimento e riqualificazione delle banchine. I cantieri aperti sono molti, con contenuti tecnici generalmente assai interessanti. E talvolta con simbolismi curiosi, ma di sicura efficacia.
n Il grattacielo boa Nel corso della storia, attraverso la continua ricerca di nuove possibilità insediative, l’uomo ha creato edifici sempre più maestosi e architetture imponenti. Il grattacielo è il fulcro di questa tendenza, che però negli ultimi anni si va dirigendo, dal modello delle costruzioni “verticali”, verso soluzioni più originali e sostenibili. Il Water Scraper è il progetto di un grattacielo in antitesi a quelli propriamente detti, non si staglia verso il cielo ma, al contrario, si inabissa negli oceani auto-sostenendosi e autoalimentandosi. Come un iceberg, ha la maggior parte del loro volume sotto il livello dell’acqua. Il progetto prevede una struttura completamente autonoma che genera energia pulita attraverso le onde, il
vento, le correnti marine e il sole producendo il cibo necessario alla comunità attraverso l’agricoltura e l’acquacoltura idroponica. Si presenta con una piccola foresta sulla cima dove si stagliano i generatori eolici, mentre sotto, nelle profondità, dei lunghi tentacoli bioluminescenti attraggono la fauna marina, mentre raccolgono energia attraverso i movimenti cinetici. Nella mente del progettista, l’architetto malesiano Sarly Adre bin Sarkum, la realizzazione vorrebbe essere una vera e propria oasi a impatto zero sull’ambiente. La struttura dovrebbe essere mantenuta in posizione verticale con un sistema di cisterne e zavorre necessarie per il bilanciamento dell’insediamento agevolato dagli stessi tentacoli costantemente in movimento con il ritmo della marea.
www.inhabitat.com costruzioni settembre 2010 [7]
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[
MANIFESTAZIONI,
NOTIZIE
FIERE E CONVEGNI
]
24 - 26 SETTEMBRE 2010, BUSTO ARSIZIO
EDILTEK Fiera dell’edilizia materiali, servizi, tecnologie www.ediltek.info
6-9 OTTOBRE, PIACENZA
GEOFLUID 2010 18a Mostra internazionale tecnologie ed attrezzature per ricerca, estrazione e trasporto fluidi sotterranei www.geofluid.it
27-30 OTTOBRE, BOLOGNA
SAIE 2010 46° Salone internazionale dell’edilizia www.saie.bolognafiere.it
3-6 NOVEMBRE, RIMINI
ECOMONDO 2010 14° Fiera internazionale del recupero di materia, energia e dello sviluppo sostenibile www.ecomondo.com
n
PIÙ CHIARO, PIÙ SPECIAL
La prossima edizione del [Samoter] organizzato da Veronafiere sarà caratterizzato come mai finora da percorsi dedicati ai singoli settori merceologici, denominati “Samoter Special”: movimento terra, calcestruzzo, stradale, perforazione, frantumazione, sollevamento, veicoli, componenti, noleggio. Ogni ambito è differenziato graficamente per facilitare il visitatore nell’individuazione del percorso d’interesse; a ciascuno dei nove settori corrisponde quindi una icona ed un colore di riconoscimento. Alcune giornate a tema affiancheranno poi gli stessi percorsi tramite eventi dinamici, seminari e convegni, con la collaborazione delle principali associazioni italiane ed internazionali di categoria: per il tunnelling la partnership sarà con Sig (Società Italiana Gallerie), per i veicoli con Anfia (Associazione Nazionale Fra Industrie Automobilistiche), per il calcestruzzo con Atecap (Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato), per il settore frantumazione e cave con Anepla (Associazione Nazionale Produttori Estrattori Lapidei e Affini); per il sollevamento la collaborazione sarà con Ipaf (International Powered Access Federation), per il settore del rental con Assodimi (Associazione Distributori e Noleggiatori di Macchine Industriali per le Costruzioni), Assonolo ed Era (European Rental Association). Infine Siteb (Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade) sarà il partner per il settore stradale. Il tema della sostenibilità, leitmotiv dell’edizione 2011 del Samoter, sarà invece trasversale a tutti i settori della manifestazione.
www.samoter.com
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ATTUALITÀ&PRODOTTI
WWW
n IL SITO DEL MESE
velocità fruibilità completezza grafica download
[12] costruzioni maggio 2010
Il sito Uri, azienda leader nel settore vendita e noleggio di macchine e materiali per l’industria ed il cantiere, si presenta semplice e chiaro: menu unico (ora ne vanno di moda tanti e sovrapposti…); esaustive le sezioni servizi, noleggi e usato; ben visibile e facilmente consultabile la mappa dei rivenditori. Per quanto riguarda la sezione prodotti, non guasterebbe un po’ più di descrittività ed apporto iconografico. Ottima la possibilità di contatto via skype, ben evidenziata in homepage.
www.uri.it
n
LA FIERA
RUSPANTE Si è tenuta il 19 e 20 giugno la mostra “Macchine movimento terra e edilizia di Ponte della Priula. Il costante aumento della presenza di espositori degli ultimi anni ha portato il loro numero a circa un centinaio, con quasi duecento marchi rappresentati. Il merito di questo risultato è la formula, coi consueti spazi adibiti a campo di lavoro per le prove tecniche. Le macchine non sono così esposte in splendidi “padiglioni teca”, ma libere di muoversi e di essere testate. Una buona occasione per produttori e fruitori per saggiare in anteprima le novità del settore. www.fieragemi.it
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ATTUALITÀ&PRODOTTI NOTIZIE
n In Germania la nuova nata LB 16, con la sorella maggiore LB 24, si sta occupando delle fondazioni per la costruzione di una sala da ballo
ROTARY IN BALLO n nuovo salone per grandi eventi è attualmente in fase di costruzione a Reutlingen, in Germania. La città ha appaltato i lavori per la realizzazione della fossa di fondazione (larga 80 metri e lunga 50) alla società Kurt Motz, che ha scelto per le opere una speciale coppia di perforatrici rotary: una LB 24 e una LB 16. Quest’ultima, presentata alla recente edizione del Bauma, è il nuovo modello della famiglia di macchine per sola trivellazione a completare il segmento inferiore della serie LB, che comprende già cinque modelli di diversa taglia, con momenti torcenti che variano da 16 a 36 mT, e integra perfettamente il programma di macchine per palificazione e fondazioni combinate LRB. Le dimensioni compatte della nuova perforatrice LB 16 ne fanno il mezzo ideale per operare in spazi ristretti. Progettata per fori di trivellazione fino a 1,5 metri di diametro e profondità massime di 34,5, la macchina fa affidamento su un momento torcente di 16 mT. La forza d’estrazione di 20 tonnellate del sistema di tiro/spinta a fune in dotazione rappresenta un plus tecnico e consente all’utilizzatore di sfruttare prestazioni superiori con grande affidabilità, anche operando su terreni geologicamente
U
difficili come in questo caso. Quando è necessario limitare l’altezza di lavoro, si può attrezzare con un’antenna più corta per ridurre l’altezza macchina a 12,5 metri. Con questa configurazione e con un’asta Kelly telescopica a tre sfili, la perforatrice raggiunge profondità massime di 16,5 metri. Come tutte le macchine per fondazioni Liebherr, anche la nuova LB 16 si avvale della collaudata gestione elettronica Litronic. www.liebherr.com
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ATTUALITÀ&PRODOTTI n L’impegno degli escavatori inglesi in un importante e strategico cantiere
ALTA VELOCITÀ... E MOVIMENTAZIONE
a nuova stazione Alta Velocità di Firenze è un progetto ambizioso, alla cui realizzazione stanno lavorando alcuni prestigiosi protagonisti: fra questi il Gruppo Vangi di Cadenzano (FI), a cui sono sate affidate le opere di scavo e demolizione di alcuni lotti dell’intervento e [JCB], che ha fornito a quest’ultima i mezzi d’opera. L’escavatore cingolato JCB JS220, il modello
L
numericamente più rappresentato all’interno del cantiere, si distingue per una serie di soluzioni costruttive che ne hanno ulteriormente migliorato alcune prestazioni chiave: citiamo il propulsore turbodiesel Isuzu 4HK IX a quattro cilindri da 5,2 litri, in grado di erogare una potenza di 128 chilowatt a 2.000 giri/min, superiore di circa il 25 per cento rispetto al precedente motore, e il circuito idraulico di tipo “load sensing” con pompe a portata variabile con mandata “flow-on-demand”, progettata per fornire le massime prestazioni in ogni condizione di esercizio. E le quattro modalità di lavoro disponibili - Auto, Economy, Precision e Lifting - consentono di affrontare con efficacia ogni situazione operativa. I valori di portata e pressione garantiti dall’idraulica della macchina conferiscono maggiore velocità e forza all’avambraccio, una generosa forza di traino e forza di scavo della benna per migliori prestazioni, calibrabili anche grazie alla possibilità di equipaggiare il JS220 con braccio monolitico o a triplice articolazione per agevolarne il trasporto, scavare più in prossimità della macchina e disporre di una maggiore capacità di sollevamento. www.jcb.it
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ATTUALITÀ&PRODOTTI NOTIZIE
n Arrivano quattro monocilindrici con chiusura automatica del rubinetto benzina. Stop alle perdite e ai trafilamenti di carburante durante il trasporto dei macchinari
NON PIANGE SUL PIENO VERSATO
FILTRA AL CUBO
urante gli spostamenti, i motori specie se di piccole dimensioni sono soggetti a vibrazioni a causa delle quali il carburante può fluire all’interno del motore fino a contaminare l’olio, se il rubinetto del carburante viene dimenticato in posizione aperta. In tali casi, il carburante fuoriesce e si mescola con l’olio, riducendone la viscosità; di conseguenza, l’attrito e l’usura aumentano, e si riduce la vita utile del motore. I quattro nuovi monocilindrici Vanguard della [Briggs & Stratton] con potenza lorda tra 4 e 7.4 chilowatt (5.5 e 10 CV) presentano il primo l’interruttore integrato TransportGuard che spegne il motore interrompendo, contemporaneamente, l'erogazione di carburante. Gli si impedisce così di fuoriuscire dal serbatoio e dalla vaschetta del carburatore durante il trasporto dei macchinari (specie se a noleggio), eliminando, così, i rischi di incrostazione delle candele, blocco del sistema idraulico, eliminazione dello strato d’olio dalle pareti dei cilindri e contaminazione dell’olio dell’albero motore.
D
[14] costruzioni settembre 2010
I nuovi motori Vanguar sono inoltre provvisti di filtro dell’aria di tipo canister a doppio elemento e ad elevata capacità, con una superficie filtrante superiore del 22 per cento rispetto ai competitor. Il filtro è idrorepellente e protetto da una gabbia metallica a guarnizione tripla contro la polvere e le impurità. Il filtro dell’aria è stato inoltre riprogettato in modo da presentare una superficie filtrante più vasta.
MIGLIORI ANCHE DENTRO Tante anche le migliorie strutturali di tutta la nuova serie Vanguard. La testata cilindri dei motori presenta struttura OHV con scanalature più profonde, per ottimizzare la resistenza e consentire un maggiore raffreddamento. Inoltre, le superfici di contatto rettificate e la guarnizione Fire-Ring della testata, migliorano il rendimento della camera di combustione e permettono l’erogazione di una coppia ottimale. L’albero motore è in ferro fucinato con perni di manovella induriti per induzione, doppi cuscinetti a sfera di tipo industriale e albero a camme in ghisa, per ottimizzare l’affidabilità e la durata del motore. Grazie ad un sistema di accensione elettronica sovradimensionato, con gruppo di riavvolgimento in metallo per usi pesanti e fune di 5 millimetri di diametro, l’avviamento del motore è ancora più semplice, con una corsa di tiro più breve e un livello inferiore di giri al minuto. www.vanguardengines.com
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LA MACCHINA DEL MESE
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SEMPLICE E AFFIDABILE La nuova SM-5 viene azionata dal quattro cilindri TCD 2011 L4W prodotto dalla Deutz che sviluppa una potenza di 71,2 chilowatt (96 CV), al regime di 2.300 giri al minuto. La cilindrata supera i 3,5 decimetri cubi con quasi 20 chilowatt prodotti per ogni litro. Si tratta di un propulsore che spicca per coppia ai bassi regimi (la massima è di 350 Nm già pronti a 1.600 giri al minuto), valore frutto della corsa che prevale sull’alesaggio (C/A è 1,30), confermato dai 9,58 metri al secondo di velocità lineare del pistone. Buono anche l’arco di utilizzo delle curve di coppia e potenza (ben 700 giri) e la quantità di chilowatt quando il propulsore entra nel suo momento massimo (59 kW pari all’82 per cento della potenza disponibile). Il turbo è semplice ed è dotato di cooler, men-
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tre gli iniettori pompa sono a completa gestione elettronica. Mancano le quattro valvole per cilindro e pure l’Egr (ricircolo dei gas di scarico) ma il 4 cilindri tedesco raggiunge comunque senza problemi l’UE Stage IIIA.
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ATTUALITÀ&PRODOTTI n Da applicazioni geotermiche al soil-investigation passando per carotaggi e micropali. Sono alcune delle mansioni che può svolgere la perforatrice multiuso romagnola, grazie a versatilità di posizionamento e performance della testa di rotazione
IL MINI RISOLUTORE S
DI CRISTIAN FURINI
ono le macchine che mancavano. Con la SM-3 e soprattutto con la SM-5, Soilmec porta a completamento la gamma Microdrilling allargando la propria offerta anche al settore della ristrutturazione e dei consolidamenti in spazi confinati. Vengono soddisfatti i bisogni di quella ingegneria del sottosuolo che necessita di operare in luoghi non previsti per un lavoro continuativo e che, a causa di vincoli legati a spazi limitati, difficoltà di accesso o particolari rischi per la salute umana, prediligono l’impiego di macchine perforatrici di dimensioni contenute. E la SM-5 risponde proprio alle necessità di compattezza e facilità di posizionamento del sistema di trivellazione. Con peso di 5,5 tonnellate è disponibile sia con un cinematismo combinato, composto da braccio telescopico, con brandeggio laterale a più o meno 90 gradi e ralla su antenna (versione standard), sia nella versione G con cinematismo fisso e rotary coring, dedicata al settore soil-investigation. La potenza da 72 chilowatt è da macchina di gamma superiore e permette, nonostante le dimensioni ridotte, performance elevate grazie all'ampia scelta di rotary, tutti con valori di coppia compresi tra i 690 e i 1.000 decaNewtonmetro. Di rapido assemblaggio la macchina è inoltre ampiamente in sagoma (larghezza 1.600 mm), il che permette il facile trasporto.
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LA MACCHINA DEL MESE
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DALLA SCHIUMA AL FANGO Ad alto flusso la pompa schiumogeni; è facilmente accessibile e viene offerta di serie. Di serie c’è anche l’impianto lubrificazione a cui è abbinato il serbatoio da 6 litri. Il sistema assicura la giusta quota di lubrificante indipendentemente dal grado di viscosità. Tutte le SM-5 sono predisposte per il montaggio della pompa circolazione fanghi o, in alternativa, con Triplex da 110 litri al minuto con pressioni da 35 bar.
MOTORE DEUTZ TCD 2011 Tipo
Iniettori pompa, turbo semplice, interefrigerato, 2 valvole, EPA Tier 3 / EU Stage 3A Potenza SAE J1995 71,2 kW a 2.300 giri Coppia 350 Nm a 1.600 Numero cilindri 4 Alesaggio - corsa 96 - 125 mm Cilindrata 3,617 dm3 Nm nom* 295 Nm Riserva* 18% kW a Nm max* 59 Pme* 10,47 bar Velocità pistone* 9,58 m/s Pme a coppia max.* 12,41 Rpm utilizzo* 700 Peso 269 kg * Rielaborazione Costruzioni
CONTROLLI AGEVOLI Tutti i controlli sono posizionati per garantire la massima facilità di operazione e di comando. La perforatrice è dotata di differenti tipoligie di controllo. Le operazioni di scavo sono attuate attraverso l’utilizzo di una plancia di comando idraulica/proporzionale posizionata su un braccio pivotante connesso alla macchina. Mentre il controllo e le movimentazioni dei cingoli sono garantiti dalla plancia elettrica. I quattro stabilizzatori, il cinematismo (rotazione mast, zoom telescopico, slitta antenna) sono comandati da controlli idraulici/proporzionali sulla base macchina. La SM 5 è predisposta per l’installazione del controllo remoto tramite radio comando.
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ATTUALITÀ&PRODOTTI FLESSIBILITÀ
DI PERFORAZIONE
Nuovo cinematismo, composto da due ralle che permettono una vasta gamma di rotazioni e diversi posizionamenti dell’antenna. La prima ralla è montata sul telaio della macchina e consente perforazioni parallele ai cingoli (con angolo che quindi si apre a più o meno 90°). Il secondo sistema cinematico permette la realizzazione di una rotazione complessiva dell’antenna pari ad angoli di 180 gradi. Per aumentare la versatilità dell'unità di perforazione, l’SM-5 è dotato di braccio telescopico e antenna scorrevole.
I NUMERI DELLA SM-5 Peso operativo 5.600 kg Lunghezza trasporto 4.702 mm Larghezza trasporto 1.600 mm Altezza trasporto 2.296 mm Pompa principale Assiale, variabile, L.S. da 145 l/min Pompe ausiliarie A ingranaggi da 78+37+32 l/min Lunghezza sottocarro/ larghezza suole 2.200 mm/300 mm Forza di tiro/ di spinta antenna 40 kN/40 kN Lunghezza totale 4.320 - 3.820 - 3.320 Corsa utile antenna 2.400 - 1.900 - 1.400 Coppia max/ vel testa di rotazione HR9F 972 daNm/49 rpm Velocità massima di perforazione 862 rpm Massima profondità operativa (su singolo passaggio) 8.000 mm Diametro min presa/passaggio max. Morse 50 mm/220 mm Forza di chiusura/ coppia di svitamento 140 kN/3.000 daNm Serbatoio gasolio 75 l Serbatoio olio 230 l
www.soilmec.com
MORSA FLESSIBILE
ROTARY DI QUALITÀ La testa di rotazione brevettata Soilmec presente di serie sulla SM-5 è del tipo HR9F. È stata progettata per soddisfare l'esigenza di aumento della produzione e performance su varie applicazioni. In questa versione non presenta marce e produce una coppia da 972 Newtonmetro a 49 giri al minuto; la velocità massima arriva invece a 98 giri al minuto. L’albero cavo è sovradimensionato a 114 millimetri, a vantaggio di una maggiore affidabilità.
Il dispositivo di chiusura e sviamento idraulico è dimensionato per tubi di perforazione con diametri da 50 fino a 220 millimetri. La forza massima di chiusura è di 140 chiloNewton, mentre quella di sviamento idraulico massima è di 3.000 decaNewtonmetro.
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ALLESTIMENTI
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ATTUALITÀ&PRODOTTI
DI CRISTIAN FURINI
n Piccoli segnali di ripresa anche dal mondo degli allestitori. L’azienda di Argelato consegna al Gruppo Simonelli di Caserta dieci ribaltabili destinati a cantieri infrastrutturali
10 IN UN COLPO I
n tempi di “magra” come quelli che il settore sta vivendo, una notizia del genere non può che destare interesse. Prima della pausa estiva presso lo stabilimento Emilcamion di Argelato (Bologna), l'architetto Giuseppe Simonelli accompagnato dai fratelli hanno preso in consegna i dieci Mercedes Actros 8 per 4 4148, allestiti con ribaltabili S5 Evo. Usciti dai capannoni Emilcamion i dieci cava cantiere sono andati ad integra-
LA SPONDA SI DÀ LE ARIE Tra le idee migliori partorite dai progettisti di Argelato c’è quella per rendere stagna ed ermetica l’apertura idraulica dell’S5 EVO. È bastato equipaggiare la sponda posteriore con una guarnizione pneumatica che, chiusa la sponda, riceve su comando del conducente aria compressa con pressione a 3-5 atmosfere per chiudere qualsiasi interstizio tra pianale e le sponde laterali, fino a garantire una perfetta tenuta stagna. È disponibile un kit di trasformazione applicabile su tutte le S5 prodotte, munite del dispositivo Dual Control.
re la già cospicua flotta dell’impresa di Taverola (Ce) di veicoli e macchine movimento terra e sono stati “battezzati” nel cantiere di completamento della variante di valico Bologna-Firenze. Il presidente dell’azienda emiliana Marco Bettini ha sottolineato come Emilcamion stia vivendo un periodo di rinnovamento ben definito dallo slogan “I cantieri della ripresa”. Cantieri della ripresa concreti e reali, visto che in questi due anni di crisi oltre ad una ristrutturazione aziendale e produttiva Emilcamion ha continuato nell’innovazione immettendo sul mercato sette nuovi prodotti. Ma cantieri della ripresa anche per un periodo di crisi di settore in cui si spera la messa in moto o la ripartenza di tutti i grossi cantieri che darebbero nuova linfa vitale al settore. E l’acquisto dei dieci Actros Cava allestiti con la S5 Evo da parte di Simonelli sembra di buon auspicio in tal senso, dato che tutta l’operazione parte dall’esigenza di un parco macchine più conistente, viste le numerose commesse ottenute dall’azienda tra cui quella del nuovo asse viario Umbria Marche, e viste le agevolazioni fornite dalla Tremonti-ter.
ALLESTIMENTI
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CONVESSA PER CARICARE MEGLIO
RIBALTABILE S5 EVO Allestimento di serie • Apertura idraulica della sponda posteriore ad ala di gabbiano con comando separato dal sollevamento del ribaltabile • Possibile utilizzo sponda solo basculante • Altezza di sollevamento sponda h=450/700 • Pinne laterali vasca smontabili • Protezione salvacabina (predisposta copricarico) • Parafanghi post. singoli smontabili • Portaruota con verricello • Cassetto porta attrezzi • Protezioni laterali • Luci laterali di ingombro • Sabbiatura della cassa • Verniciatura tinta unica con decalcomanie adesive • Collaudo MCTC Caratteristiche Le sovrastrutture ribaltabili sono azionate da un cilindro idraulico di sollevamento frontale equipaggiato con sistemi di utilizzo e sicurezza conformi alla Direttiva Macchine. Controtelaio realizzato secondo le Direttive delle Case Costruttrici con croce di irrigidimento posteriore Sistema di ribaltamento con mensola rotante posteriore. Impianto idraulico DUAL-CONTROL a bassa pressione con comando separato dell’apertura sponda posteriore idraulica ad ala di gabbiano dal sollevamento del ribaltabile. La sponda posteriore può essere utilizzata anche solo basculante Materiali impiegati Controtelaio Acciaio ST52 Vasca/Struttura Acciaio ST52 e acciai ad alta resistenza all’abrasione con durezza brinnel HB 400-450 Peso 3300 chili nella versione da 20 m3 con fondo da 6 mm e pareti da 4 mm Capacità di carico Standard 18/20 m3 A richiesta da 21 a 25 m3 Spessori Fondo 6/8 mm - Pareti 4/5/6 mm
www.emilcamion.it
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I fratelli Simonelli hanno abbinato l’affidabilità del Mercedes Actros al ribaltabile posteriore, che Emilcamion ha migliorato, partendo dalla serie S5. Il nuovo S5 EVO è innanzitutto più leggero di ben 650 chilogrammi rispetto al precedente modello, per un peso finale di 148 quintali. È cambiata anche la sponda posteriore migliorata grazie ad una struttura poligonale e con forma arrotondata: in questo modo è cresciuta la facilità di carico e di apertura, che arriva in altezza fino a 70 centimetri sopra le sponde laterali favorendo il deflusso dei materiali durante lo scarico. È cambiato il controtelaio, soprattutto nelle dimensioni che ha permesso un alleggerimento di 200 chili. Sistema di gestione dell'impianto idraulico è del tipo Dual-Control a bassa pressione, che con l'utilizzo di due leve di comando poste in cabina (sul tunnel o a lato del sedile lato guida) permette all’operatore di azionare il sollevamento del cassone e, contemporaneamente, di aprire i ganci della sponda posteriore sollevandola. L’apertura idraulica della sponda posteriore è di serie ad ala di gabbiano, con luce libera di 450 millimetri e 700 nella parte centrale. Come di serie sono anche la protezione salvacabina, predisposta per copricarico, i parafanghi posteriori singoli, smontabili, la sabbiatura della cassa e la verniciatura in tinta unica. Di qualità anche il copricarico prodotto dalla Marcolin. Gli esemplari consegnati montavano il modello Spinnaker nella versione a comando elettrico radiocomandato con apertura automatica all'atto stesso dell’inserimento della presa di forza. Dispone di archi da 300/400 millimetri di altezza, con cavi di trascinamento posizionati 4 centimetri più in basso del filo superiore della sponda, onde evitare urti e rotture durante il caricamento del veicolo. Nella foto a sinistra, al centro Marco Bettini di Emilcamion e la famiglia Simonelli con i fratelli Raffaele e Mimmo (a sinistra) e Giuseppe e Nicola (a destra). Sotto, Leonardo, l’ultimo dei sette nuovi allestimenti Emilcamion nati di recente tra cui ricordiamo la S5 Evo, la P6 Evo, la P6 Konik e la P6 Roma.
CHEAP MA FUNZIONALE La strategia per rafforzare l’internazionalizzazione di Emilcamion oltre al rafforzamento nei rapporti con Case costruttrici e dealer stranieri impiegando la strada del web marketing prevede il lancio di un nuovo prodotto disponibile da questo mese. Si tratta della versione Leonardo dell’S5 che prevede la sostituzione del sistema idraulico di apertura della sponda posteriore con una meccanica basata su un sistema di due cavi che gestiscono due carrucole. Un sistema di chiusura sicuramente meno raffinato rispetto al tradizionale idraulico, comunque sicuro e funzionale, pensato per asciugare i costi di realizzazione ed allestimento oltre ad incrementare la velocità di allestimento. In tal modo Emilcamion ottiene un sistema di apertura della sponda sia oscillante che ad ala di gabbiano ad azionamento meccanico. E il prezzo finale diventa così concorrenziale per la conquista di quote di mercato all’estero, in particolare nel Nord Est Europeo e del Nord Africa.
COSTRUZIONI mm 210x297:Layout 3
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MOTORI
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L’Mtu 6R 1500, il sei cilindri già pronto all’EU Stage IV del 2014.
DI CRISTIAN FURINI
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ATTUALITÀ&PRODOTTI
Il common rail di Deutz con pressioni fino a 2.000 bar.
n Conto alla rovescia. Mancano pochi mesi all’entrata in vigore dello Stage Interim a cui si sono dovuti adeguare tutti gli attori del mercato free e di quello captive industriali. Due le principali strade seguite da chi costruisce motori per ripulire i gas di scarico
SEGNALI DI FUMO T
re soli mesi. È quanto manca all’inizio della prossima fase di normative volte a ridefinire i livelli sulle emissioni dei motori diesel off road. La norma, denominata per l’area Comunitaria stage III B 97/68EC e Tier 4 Interim, abbasserà la quantità particolato e ossidi d’azoto (NOx) delle motorizzazioni dei macchinari movimento terra. Diviso in due sottoregolamentazioni, lo Stage IIIB inizia con una introdu-
LA PRIMA STRADA.. Gli standard sull’emissionamento si applicheranno su tutti i nuovi macchinari commercializzati a partire dal prossimo anno. In generale, i costruttori hanno scelto tra due “filosofie” per abbattere NOx e particolato: dimensioni dei motori, carichi di potenza e singole esigenze applicative. La prima tecnologia è la combinazione di un sistema di ricircolo dei gas di scarico raffreddato (Egr) e un filtro antiparticolato (detto Dpf o Fap). L’Egr
zione graduale detta fase Interim a partire dal prossimo gennaio 2011 per i motori da 130 a 560 chilowatt e, nel 2012, per motori da 56 a 130. I tagli del quarto step sono drastici: si parla del 90 per cento in meno rispetto agli attuali standard Stage IIIA, e del 45 per cento in NOx. Quello che seguirà nel 2014 sarà ancora peggio dato che le emissioni verranno tagliate di un ulteriore 45 per cento.
è una tecnologia in-cylinder, praticamente un pre-trattamento per cui una quota di gas di scarico (ancora ricca di particelle incombuste) viene reimmessa in camera dopo essere raffreddata (per evitare il formarsi di NOx sensibili alle alte temperature). Sebbene tale approccio riduca gli NOx, la diminuzione delle temperature in camera (a cui corrisponde tra l’altro un aumento delle superfici radianti che devono farsi spazio nei vani motore) tende a creare più particolato.
È questo il grosso gap dell’Egr. Particolato ed NOx si formano a temperature opposte. Ecco perché chi segue la strada del ricircolo dei gas deve aggiungere un Dpf allo scarico per intercettare e periodicamente incenerire il particolato. La maggior parte dei costruttori impegnati nel mercato del free o del captive, tra cui Caterpillar, New Holland, Komatsu, John Deere, Volvo, Terex, Cummins, Deutz adotteranno questo approccio tecnico per alcuni o tutti i loro modelli.
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MOTORI
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Il cooler del dell’Egr della J. Deere.
LA SECONDA STRADA L’altra strada per raggiungere il quarto step intermedio delle emissioni si basa su una combustione a temperatura elevata, capace di produrre una quantità molto ridotta di particolato nei cilindri. Il livello più elevato di NOx prodotto viene abbattuto con un post-trattamento, basato sulla riduzione catalitica selettiva (Scr). Il sistema Scr converte i fumi di NOx in azoto e acqua mediante l’iniezione di piccole dosi di urea (conosciuta sul mercato con il marchio AdBlue) direttamente a valle del collettore di scarico. Le Case che fin da subito hanno intenzione di utilizzare questa via per limitare l’emissionamento sono Fpt, Scania, Volvo, Mtu (quest’ultima ha già proposto il motore Stage IV con Scr ed Egr), ma anche chi ha sposato la causa dell’Egr impiega il posttrattamento su base Scr per motori di alta gamma.
Scadenziario emissionamento motori industriali EC O G G I
Fascia di potenza 2007
2008
2010
2011
2012
2013
STEP IIIB STEP IV
56-130 kW
Voce fuori dal coro è Jcb che ha presentato l’unica proposta di propulsore tra 55 e 128 chilowatt senza Dpf né Scr, pur ammettendo che per lo Step IV verrà impiegato l’Scr. Raccogliendo le impressioni dei “motoristi”, tutti concordano che per lo Step che entrerà un vigore nel 2014 la strada più sicura e meno dispendiosa per eliminare gli odiati NOx e particolato sarà quasi sicuramente l’abbinamento di urea e dpf, supportati da iniezioni multiple con pressioni da 1.800 bar e dal Vgt, il tutto gestito da tanta elettronica.
2016
STEP IIIB
56-75 kW
130-560 kW
2015
STEP IIIA
37-56 kW
75-130 kW
2014
STEP IIIA
37-75 kW
LA STRADA “ALTERNATIVA”
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2009
19-37 kW
STEP IIIB
STEP IIIA STEP IIIA
STEP IV
STEP IIIB
La trappola anti particolato della Doosan.
Una turbina a geometria variabile della Jcb.
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Gli alveoli del Dpf in ceramica.
Il sistema Scr con serbatoio e iniettore urea della Volvo.
ESSERE “PULITI” È UN COSTO Progettare motori puliti senza compromettere le prestazioni ha un costo notevole che finisce per ricadere, almeno in parte, sugli acquirenti finali. I costruttori hanno investito milioni, in alcuni casi, miliardi di dollari per sviluppare la nuova tecnologia “verde” e ammettono che i prezzi di listino dei macchinari motorizzati Stage IIIB saliranno rispetto al IIIA, per la sola pulizia dei gas di scarico. Ad oggi, solo Caterpillar ha dato un’idea precisa dello sforzo economico per abbattere le emissioni: il costruttore americano dichiara di aver speso 7,5 miliardi dollari negli ultimi sei anni per sviluppare prodotti in grado di operare in modo più pulito e produttivo. Stando alle dichiarazioni dei costruttori pare ragionevole supporre che il passaggio da IIIA a IIIB produrrà un incremento del prezzo delle macchine del 12 per cento. Per contro tutti i competitor si aspettano una maggior produttività e una maggiore durata con un taglio netto agli interventi di manutenzione. Lo assicura Cummins, ad esempio, in seguito a 20.000 ore di test sulla nuova generazione di motori Stage IIIB.
RETROFIT FA CAPOLINO
Un iniettore del common rail Cummins progettato a quattro mani con la Scania.
PULITI E POCO IN OFFICINA I costruttori assicurano che gli intervalli di manutenzione saranno simili a quelli dei motori esistenti. Volvo sostiene che gli intervalli di servizio del motore rimarranno identici. L’olio motore sarà diverso, ma di qualità standard e retrocompatibile. Interventi in officina sono previsti anche sui filtri antiparticolato, soprattutto nei casi in cui manchino sistemi di rigenerazione per eliminare le costipazioni di cenere (burner). Ma anche il sistema Scr
E gli utenti del movimento terra? Non sembrano ancora percepire che gli eco-Step sono di vitale importanza, al pari delle prestazioni della macchina. Chi percepisce l’imminente cambiamento chiede se le macchine Stage IIIA possano essere aggiornate al IIIB, anche per mantenere un valore “Second life” accettabile. E la risposta varia da costruttore a costruttore. Se alcuni stanno pensando a sistemi di retrofitting e repowering, molti scoraggiano la via della riclassificazione. I motivi? Problemi di compatibilità di tutta la componentistica elettronica (regolazione iniezioni, Egr o taratura dei turbo specie se Vgt). Il retrofit però potrebbe diventare la soluzione vincente per quelle aziende medio piccole, meno predisposte a riprogettare un propulsore o a ridisegnare un vano motore.
non è esente da dubbi e perplessità. Pur essendo ormai ampiamente utilizzato nelle applicazioni automotive l’Scr è ancora una novità nel settore movimento terra. Preoccupano quindi le difficoltà dell’approvvigionamento di urea per macchine che lavorano a chilometri dalle stazioni di servizio (dove per altro non è scontata la presenza della colonnina di AdBlue). È inoltre un liquido instabile a basse temperature, che cristallizza a -11°C. La fiducia sulla validità di questo sistema per chi
costruisce motori sembra inattaccabile, per il fatto che tale tecnologia consente uno stravolgimento progettuale poco invasivo rispetto ai motori Stage IIIA. Costruttori come John Deere o Deutz che già hanno presentato la tecnologia Scr, sono certi che la percezione sul sistema di post trattamento in salsa urea cambierà radicalmente nel 2014 quando la maggior parte dei costruttori non potranno che impiegarla per l’abbattimento drastico dell’NOx.
costruzioni costruzioni settembre dicembre 2010 2008 [27]
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Aste online MartedĂŹ 21 settembre
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IN QUESTO NUMERO...
settembre 2010
Formazione Gli agenti della Polizia di Stato ai banchi di scuola. Insegnanti d’eccezione: i tecnici Despe
Decommissioning Una squadra Cat ha demolito un’imponente struttura alberghiera ai piedi del Conero
DEMOLIZIONE ICICLAGGIO R
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NOTIZIE
[Demolizione&Riciclaggio] n L’E485B Demolition ha dimostrato cosa è capace di fare in un impegnativo cantiere nella periferia Nord-Ovest di Roma
n Presenti su tutti i fronti Bis di fiere, doppia visibilità. Nel 2010 MINELLI, specializzata nella progettazione e produzione di attrezzature oleodinamiche per la movimentazione di materiali sfusi e rottami in genere, sarà presente sia al Saie, sia a Ecomondo. Attiva da oltre 30 anni, dedica particolare attenzione allo studio di nuovi prodotti al fine di ridurne gli ingombri e il peso, pur garantendo pressioni di esercizio e caratteristiche tecniche di alto livello. La gamma è molto varia e si compone di polipi, pinze, benne bivalve e qualsiasi tipo di attrezzatura per il riciclaggio, la demolizione, il movimento terra e le applicazioni portuali.
www.minellisrl.it
n Evento d’autunno Ritorna puntuale come ogni anno il consueto appuntamento con l’Autumn Event di Eda, European Demolition Association. Si svolgerà a Stoccolma dall’8 al 10 settembre. Nel corso della tre giorni verranno presentate le società dei vari Paesi, mettendo in luce le peculiarità specifiche delle singole realtà. L’associazione, tra l’altro, ha già anticipato il luogo in cui si terrà l’Eda Spring Conference and General Assembly, in programma a Málaga, in spagna a maggio o giugno 2011.
www.eda-demolition.com
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IL NUOVO CHE AVANZA uovo di zecca, già al lavoro a Roma. L’E485B Demolition di [New Holland Construction], il primo consegnato in Italia,
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acquistato dalla Trulli Demolizioni Speciali, è stato impiegato in via Selva Candida, periferia Nord-Ovest, per la demolizione dell’edificio che, costruito una quarantina di anni fa, sarebbe dovuto diventare il Centro Direzionale Alitalia ma che in realtà non è mai entrato in funzione. La macchina, dal peso operativo di 50,3 tonnellate, ha demolito i vari edifici che componevano il complesso, a eccezione di quello più alto, abbattuto mediante esplosivi: allestito con un braccio da 24 metri e una pinza da 14 tonnellate, ha “mangiato” ben 320.000 metri cubi vuoto per pieno di calcestruzzo fortemente armato. Punti di forza del nuovo escavatore: stabilità e consumi ridotti. L’E485B Demolition è equipaggiato infatti con motore Common Rail 6 cilindri, da 10,5 litri e una potenza di 258 chilowatt a 1.850 giri al minuto. L’impianto idraulico, caratterizzato da cicli rapidi e abbinato alla benna da 1,66 a 2,60 metri cubi, permette un’elevata produttività. Altri plus sono la cabina inclinabile e il Power Boost continuo, esclusiva di New Holland Construction, che, in caso di applicazioni particolarmente impegnative, permette di incrementare la pressione idraulica a 34,3 mega Pascal. Il mezzo impiegato a Roma è stato venduto da Romana Diesel che, attiva da più di 70 anni, dal 2008 distribuisce tutta la gamma New Holland Construction: dealer storico di Iveco, Astra, New Holland Agriculture, Case IH, Fiat Professional è tra i maggiori concessionari del Gruppo Fiat. I numeri parlano da sé: cinque sedi, 40 officine consorziate, oltre 800 collaboratori. www.newholland.com
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AI VERTICI NEL MONDO
Scalata di tutto successo. [General Smontaggi] è passata in 12 mesi dalla quattordicesima alla settima posizione nella classifica delle 100 aziende al mondo del settore demolizioni civili, industriali e delle bonifiche, stilata ogni anno dalla rivista Demolition & Recycling International. Tra le ragioni del buon esito, la capacità di gestire con successo la crisi degli ultimi due anni: tra il 2008 e il 2009 la società ha registrato un incremento di fatturato del 10 per cento, superando i 70 milioni di euro. Con più di 30 cantieri attualmente aperti, si pone l’obiettivo di intraprendere una crescita continua e nel contempo di consolidare i traguardi raggiunti. Non solo: l’azienda sta investendo sulla formazione di nuove risorse specializzate nel settore del risanamento ambientale. Tra i progetti più imminenti si ricorda inoltre lo sviluppo di una divisione dedicata all’edilizia industriale, la realizzazione di nuovi impianti di trattamento dei terreni contaminati e la collaborazione con le istituzioni accademiche e con i centri di ricerca per testare nuove tecnologie.
www.generalsmontaggi.com
n L’ambiente in mostra Settore ambientale all’appello. Dal 21 al 23 settembre il centro fieristico di Ferrara ospiterà RemTech Expo 2010, la quarta edizione del Salone sulle Bonifiche dei siti contaminati e sulla Riqualificazione del territorio. L’evento presenta un’ampia area espositiva, un ricco programma congressuale, incontri tecnici proposti dalle aziende espositrici, visite a impianti industriali, oltre a una notevole dimensione internazionale, grazie alla collaborazione della Regione EmiliaRomagna con la NBA, National Brownfield Association degli USA e del Canada. È coinvolto anche il mondo dell’università e della ricerca per via dei premi di laurea e dottorato RemTech 2010.
www.remtechexpo.com www.hilti.it
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costruzioni maggio 2010
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
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n Grazie alla sua lunga esperienza nelle tecniche demolitive, Despe è stata scelta per tenere un corso speciale agli agenti della Polizia di Stato
LA DEMOLIZIONE COME SCIENZA artnership all’insegna della formazione. Lo scorso giugno, all’aeroporto internazionale di Malpensa, [Despe] ha tenuto un corso rivolto agli agenti dei nuclei artificieri e antisabotaggio della Polizia di Stato. L’iniziativa, a cui hanno preso parte agenti provenienti dalle varie regioni italiani, aveva l’obiettivo di fornire una panoramica generale sulle tecnologie di demolizione con particolare attenzione alla sicurezza pubblica e alle implicazioni sugli ambienti circostanti. Nel dettaglio è stato approfondito il tema dell’utilizzo dell’esplosivo, ponendo l’attenzione sui possibili effetti riscontrabili nelle strutture degli edifici: un argomento che può certamente favorire il calcolo dei rischi di esplosivi da disinnescare in luogo pubblico o ad alta densità abitativa.
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La Polizia di Stato ha scelto l’azienda di Torre de’ Roveri proprio per la sua lunga esperienza nelle tecniche demolitive: con un parco mezzi composto da oltre 200 unità e un reparto di ricerca in grado di progettare interventi ad alto contenuto tecnologico, Despe è capace di fornire case history e analisi di grande interesse spendibili per le finalità dei nuclei artificieri e antisabotaggio. www.despe.com
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NELLE MARCHE, ALL’INTERNO DEL PARCO NATURALE DEL CONERO, L’IMPRESA RONCONI SCAVI HA ESEGUITO IN TEMPI RECORD LA DEMOLIZIONE DELL’IMPONENTE STRUTTURA ALBERGHIERA SANTA CRISTIANA, ERETTA ALLA FINE DEGLI ANNI SESSANTA DI
MATTHIEU COLOMBO
AI PIEDI
del Conero P er anni la nostra penisola ha assistito, inerte, passiva, a una frenetica corsa alla costruzione di strutture alberghiere per ospitare il turismo stagionale. Così come negli anni Trenta vennero erette sulle Alpi piemontesi le due Torri di Sestriere, sul finire degli anni Sessanta venne realizzato sul territorio di Numana, a pochi metri dalla battigia del Mare Adriatico, il complesso alberghiero “Santa Cristiana”. Imponente e contrastante la natura che lo circonda sin dal primo giorno, simbolo del turismo di massa nelle Marche, l’albergo è stato formalmente promosso a “Ecomostro” quando nel 1987 è stato istituito il Parco Regionale del Monte Conero per tutelarne sia la varietà di flora e fauna sia per preservare luoghi che fanno parte della cultura locale: basti ricordare che i Dori hanno gettato le ancore alla base del Monte Conero e che hanno battezzato il promontorio Komaros (corbezzolo) e il golfo a Nord sulla costa Ancon (gomito).
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Ai voi lettori di COSTRUZIONI, poi, non si può non segnalare la presenza di cave dismesse che hanno aiutato a ricostruire negli anni la storia geologica della zona e in particolare l’intera successione stratigrafica dell’Appennino umbro-marchigiano. In particolare, segnaliamo la cava di Massignano, divenuta vetrina aperta al pubblico per osservare il passaggio dal periodo ipertermale dell’Eocene all’epoca Oligocene. Oggi si volta pagina, grazie al costruttore Pietro Lanari - che ha nel cassetto un progetto per riqualificare l’area ex Santa Cristiana con strutture rispondenti all’attuale domanda di mercato immobiliare e alle esigenze del turismo locale - e all’impresa Ronconi Scavi di Ancona che ha eseguito in tarda primavera la demolizione dell’anacronistica struttura alberghiera. Protagonisti meccanici della demolizione, quattro escavatori Caterpillar assistiti dalla vicina filiale Cgt di Ancona: 320C LN, 323D LN VA, 325D LN e 330C UHD con braccio High Reach Demolition.
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DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO
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LA DEMOLIZIONE DEL SANTA C RISTIANA La demolizione del complesso alberghiero eretto oltre quarant’anni fa sul lungomare di Numana è avvenuta per volontà del costruttore Pietro Lanari che nell’area dell’albergo e nei terreni retrostanti costruirà a partire da questo mese di settembre una nuova e moderna struttura per ospitare turisti, molto più piccola del fu Santa Cristiana, un centro benessere, degli spazi commerciali prossimi al lungo mare e il 70 per cento delle superfici sarà composto da unità residenziali di altezza contenuta e tra loro legate da spazi verdi. A vincere l’appalto per la gara di demolizione del complesso alberghiero è stata l’impresa Ronconi Scavi di Ancona fondata dal padre Giulio oltre cinquant’anni fa e oggi operativa per volontà dei figli Paolo e Massimo. La struttura originale da demolire fino a piano campagna includeva una piscina olimpionica, un complesso fronte mare lungo 170 metri, alto sette piani e profondo 14 metri e un edificio (con pianta a “L”) di lunghezza misurata al profilo esterno di ben 190 metri, dieci piani di cui due interrati (29 metri di altezza) e profondo 20 metri.
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UNA DEMO “LAMPO” Il titolo lascia pensare a una demolizione eseguita tramite microcariche esplosive ma questa tecnica è stata esclusa sia per il costo stimato superiore a quello della demolizione eseguita dalla Ronconi Scavi in poco più di un mese, sia per le reti di sottoservizi del tratto costiero di Numana che transitano nell’area Santa Cristiana e per l’attigua cabina elettrica che garantisce la corrente a buona parte del lungo mare. La scelta è quindi caduta sulla demolizione con escavatori cingolati e tra le imprese specializzate che hanno concorso ha primeggiato la Ronconi Scavi con la sua squadra di escavatori Caterpillar.
A SETTEMBRE INIZIA LA RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA
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DEMOLIZIONE&R ICICLAGGIO U NA SQUADRA CON MAGLIA COLOR SENAPE Tutti i lavori sono stati eseguiti da Ronconi Scavi con quattro escavatori Caterpillar. Dal più grande al più piccolo: il Cat 330C UHD con il braccio High Reach Demolition da 21 metri di altezza al perno, con in punta un frantumatore idraulico per calcestruzzo Cat VHC-40 (2.700 kg di attrezzatura e apertura massima ganascia di 850 mm) e la cabina inclinabile, ha eseguito la demolizione progressiva di tutte le strutture con altezza superiore ai 12 metri di altezza. Al di sotto di questa quota, o per diminuire il volume delle strutture deposte a terra dall’ammiraglia di cantiere, sono stati utilizzati un 325D LN con in punta il multiprocessore rotante Cat MP20 (2.600 kg di attrezzatura e apertura massima ganascia di 820 mm) e un 323D LN VA con pinza multiprocessore da 2.050 chili di peso operativo. Infine, in qualità di macchina d’appoggio e movimentazione detriti, è stato chiamato un escavatore 320C LN con benna da scavo, all’occorrenza allestito con la terza attrezzatura idraulica Caterpillar del cantiere: una benna selezionatrice G315B in versione demolition. Tutti e quattro gli escavatori erano allestiti con il kit di FOGS di protezione della cabina.
Cronologia lavori in due fasi La prima struttura ad essere stata demolita è la piscina lunga 50 metri, larga 25 e profonda 2,5. In contemporanea sono stati estratti i complementi dalle strutture adibite ad albergo, dai locali di servizio oltre che tutte le porte e finestre con relativi controtelai. In seguito, in appena 10 giorni e lavorando su due turni, è stato demolito l’edificio di sette piani, con strutture portanti in C.A. e mura in laterizio, sviluppato in parallelo alla battigia per ben 170 metri. Queste fasi di lavorazione hanno prodotto 15.000 metri cubi di macerie. Una seconda fase, lunga appena dodici giorni lavorativi, è iniziata con la demolizione dell’edificio da dieci piani (a tratti interrati), sempre con struttura portante in C.A., ma caratterizzato da una pianta a “L” ed ancora più lungo del primo: 190 metri. Ben 30.000 i metri cubi di macerie prodotti e frantumati in seguito, direttamente in cantiere, con un’unità mobile semovente con gruppo a mascelle Rev GCV 100 noleggiata dalla Filiale Cgt di Ancona.
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La scelta di utilizzare macchine Caterpillar risale a quarant’anni fa. È stato nostro padre Giulio a preferire questi escavatori per la loro affidabilità ma soprattutto per la qualità del servizio d’assistenza garantito - devo dire ancora oggi - nella provincia di Ancona. La filiale Cgt ci ha inoltre noleggiato un frantoio semovente Rev GCV 100 per processare le macerie in cantiere e diminuire al minimo il transito di veicoli da trasporto sul lungomare di Numana.
Tempistiche “ombrellone” Per la Ronconi Scavi la priorità dettata dall’economia locale, essenzialmente basata sul turismo estivo, era quella di eseguire i lavori prima che la stagione balneare entrasse nel vivo. Come dire: se gli ombrelloni in spiaggia sono aperti, a Numana (AN), i cantieri si fermano. Per questo motivo le opere di demolizione iniziate alla fine del mese di aprile 2010 si sono concluse prima della metà dello scorso mese di giugno. I lavori sono ripresi dopo l’estate con la conclusione della frantumazione in loco delle macerie e la restituzione a piano campagna come da appalto in modo da consentire l’immediata cantierizzazione delle nuove costruzioni residenziali, commerciali e alberghiere.
Massimo Ronconi Responsabile macchine Ronconi Scavi
Amministratore Ronconi Scavi
La nostra azienda è stata fondata più di mezzo secolo fa da nostro padre. Negli anni abbiamo eseguito movimento terra e demolizioni. Questa del Santa Cristiana è senza dubbio una delle più grandi mai affrontate ma non abbiamo incontrato difficoltà nemmeno nel rispettare le tempistiche di lavorazione imposte. Per rientrare nei tempi e lavorare in sicurezza assoluta abbiamo deciso di eseguire le opere di bonifica, ossia la rimozione delle coperture contenenti anche amianto, di spogliare le strutture di tutti i complementi e poi di lavorare su due turni sfruttando al massimo i nostri escavatori e le attrezzature idrauliche fornite dalla filiale Cgt di Ancona. A demolizione conclusa posso dire che non abbiamo avuto problemi tecnici di sorta e che la consulenza di Cgt nella scelta delle accoppiate escavatore/attrezzatura è stata utile a mantenere elevata la produttività in cantiere.
BONIFICA, DEMOLIZIONE E POI SELEZIONE I lavori di demolizione sono iniziati nel vero e proprio senso del termine alla fine dello scorso mese di aprile a seguito di una minuziosa opera di bonifica di minime quantità di amianto presenti nelle coperture degli edifici e nella canna fumaria. I materiali demoliti sono principalmente calcestruzzo armato e laterizi. La selezione e la frantumazione delle macerie non è stata effettuata dall’impresa in parallelo al lavoro degli escavatori ma a seguito della demolizione dei due complessi in modo da limitare i tempi di lavoro in altezza. Di rilievo la quantità di ferro recuperato.
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Paolo Ronconi
& Figli s.r.l. FABBRICAZIONE ATTREZZATURE PER SOLLEVAMENTO E TRASPORTO
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IN QUESTO NUMERO...
settembre 2010
Economia La filiera del cemento in crisi. Da Federbeton una critica costruttiva alle istituzioni
Pompe autocarrate Vista all’opera, dopo la presentazione al Bauma, la nuova Cifa K45H Carbotech
TECNOLOGIE ALCESTRUZZO C
L’ISTITUTO PENSANTE
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LA GRANDE
MOSCHEA
I.I.C È STATO INVITATO IN ALGERIA AD ESPRIMERE UN PARERE TECNICO PER L’ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA ANTISISMICA DELLA
GRANDE MOSCHEA BEN BADIS IN COSTRUZIONE A ORANO mpressionante per le dimensioni, ardita per la struttura, la nuova moschea di Orano, la Grande Moschea come è stata chiamata, presenta una struttura completamente in calcestruzzo armato. Ad oggi l’edificio è stato elevato, ma il cantiere è temporaneamente fermo perché l’opera necessita un’importante revisione tecnica e statica per essere adeguata alle severe prescrizioni della normativa tecnica antisismica entrata recentemente in vigore nel Paese. La Moschea era stata costruita prima dell’entrata in vigore della normativa quindi oggi i committenti dell’opera, il Ministero per gli Affari Religiosi algerino e il Dipartimento di Urbanistica e Costruzioni della città di Orano hanno indetto una “consultazione ristretta” nell’ambito della quale invitano alcuni gruppi di professionisti del Paese e stranieri, ad esprimere un parere tecnico per la messa in sicurezza, la verifica statica delle strutture e l’adeguamento alle nuove prescrizioni. Gli studi prodotti dai gruppi di professionisti e le soluzioni tecniche indicate verranno attentamente valutate sia dal punto di vista tecnico sia economico, per individuare il nuovo progetto con il quale portare a termine il grande edificio. Istituto Italiano per il Calcestruzzo, attivo in Algeria in diversi cantieri come consulente per la qualità del calcestruzzo, è stato invitato a partecipare alla consultazione. Per questo importante evento abbiamo formato un team di professionisti Associati I.I.C. e organizzato un sopralluogo per prendere visione dello stato dell’arte del cantiere e del progetto in corso d’opera. Ne fanno parte il prof. ing. Franco Mola, Ordinario di Teoria e Progetto delle Costruzioni in Calcestruzzo Armato e Precompresso della Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano e l’architetto Renzo Costa di Roma, professionista che lavora a livello internazionale e il cui nome è legato al famoso progetto della costruzione della moschea di Roma: l’architetto Costa ne ideò e curò interamente gli arredi e la ricca,
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Da sinistra il prof. Franco Mola, l’ing. Segato, l’arch. Renzo Costa e il Presidente I.I.C. Silvio Cocco durante il sopralluogo a Orano.
elegantissima decorazione degli spazi interni. Il prof. Mola si occuperà delle problematiche legate alla sicurezza antisismica attraverso la verifica delle strutture esistenti e l’arch. Costa si occuperà della parte architettonica e delle finiture della Grande Moschea. I.I.C., che dispone già di risorse e personale sul luogo interverrà direttamente per il controllo dei calcestruzzi tanto delle opere già realizzate, quanto di quelli ancora da formulare e preparare. Il sopralluogo presso la moschea in costruzione è stato fatto lo scorso mese di giugno e la delegazione è stata accolta con stima dalla municipalità di Orano. Istituto Italiano per il Calcestruzzo sta svolgendo un ruolo di grande importanza in Algeria, dove oggi è presente con personale tecnico fisso. In linea con la propria mission di statuto sta svolgendo un ruolo di consulenza tecnica e di divulgazione della cultura del calcestruzzo operando per la diffusione della qualità nell’intera filiera, dall’escavazione, alla certificazione degli aggregati, alla qualificazione degli impianti di betonaggio, alla messa a punto di ricette ad hoc per esigenze specifiche, come per esempio la durabilità, la resistenza ai solfati e agli attacchi chimici e ambientali. Ma il nostro impegno non si ferma qui. I.I.C. è stato ed è presente presso le maggiori esposizioni fieristiche di settore del Paese; ha collaborato all’organizzazione di convegni tecnici e giornate di studio; è stato chiamato come consulente da imprese estere impegnate nella costruzione di importanti opere, dato il forte impulso di sviluppo che vive l’economia algerina in questi anni. Abbiamo lavorato insieme ai Laboratori Prove ufficiali del Paese; abbiamo guadagnato l’interesse e la stima delle Autorità del Paese tanto che oggi il Sindaco di Orano e le massime Autorità ecclesiastiche della città si rivolgono all’Istituto Italiano per il Calcestruzzo quale soggetto specializzato per poter esprimere un parere tecnico in merito all’adeguamento antisismico e alla verifica strutturale e dei calcestruzzi della Grande Moschea. Non possiamo che essere orgogliosi del nostro nome e della nostra attività professionale svolta in questo Paese.
I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo Silvio Cocco Presidente Valeria Campioni Vice presidente
Comitato tecnico scientifico Crescentino Bosco Politecnico di Torino Ezio Cadoni SUPSI Università Professionale della Svizzera Italiana Laura Gaggero Università di Genova Renzo Aicardi Qualità e sviluppo calcestruzzi Renzo Leardini Ricerca e sviluppo additivi calcestruzzo e cemento Sergio Tattoni Politecnico di Milano e Politecnico di Cagliari
I.I.C. Villa Greppi Via Monte Grappa, 21 23876 Monticello Brianza (LC) tel. 039 9209018 Email iic@istic.it www.istic.it
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L’ISTITUTO I NFORMA
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PAROLA AGLI ASSOCIATI LA VOCE DELLE AZIENDE CHE COLLABORANO ALLA
DIFFUSIONE DELLA CULTURA DEL CALCESTRUZZO DI QUALITÀ Qualità e riqualificazione ambientale Solles Strade e Cave è in fase di ultimazione del nuovo progetto di escavazione e gestione decennale del sito estrattivo (ATEg9) di Arluno -S.Stefano Ticino (160.000 mq); Il lavoro è stato concepito con particolare attenzione all’aspetto ambientale, come ci spiegano il Dr. Dario Frontini, Direttore di cava e il P.I. Antonio Calvi, direttore di produzione. Il Piano Cave vigente prevede validità decennale e, per l’ATEg9 (c.na Viago), 1,4 milioni di metri cubi di materiale alluvionale destinato alla produzione di inerti e conglomerati per l’edilizia e le costruzioni. L’azienda opera nell’area da alcuni anni; impiega una ventina di persone e gestisce un impianto completo, dall’estrazione, alla lavorazione degli inerti, alla produzione del misto cementato, di calcestruzzi e conglomerati bituminosi, alla realizzazione diretta di lavori stra-
dali, al trattamento delle macerie e di rifiuti non pericolosi. Il nuovo progetto è stato elaborato nell’ottica del recupero ambientale: al termine dell’escavazione infatti l’area sarà inserita nel PLIS (Parco di interesse sovracomunale), Parco del Gelso.Già dalle prime fasi attuative del nuovo progetto l’attività di escavazione sarà gestita nell’ottica della restituzione definitiva dell’area al parco di interesse naturalistico. In particolare i temi su cui sarà posta l’attenzione sono il ripristino morfologico del sito, il ripristino del reticolo idrico superficiale e naturalmente la soluzione di tutti gli aspetti di criticità funzionale o vulnerabilità idrogeologica dovuti ad attività industriali precedenti o limitrofe e alla presenza delle vicine strade a scorrimento veloce. Il recupero ambientale verrà realizzato per fasi successive contestualmente e parallelamente all’ attività di escavazione in modo tale che al termine dell’autorizzazione estrattiva gli interventi di ripristino e le piantumazioni saranno già consolidati e lasceranno un paesaggio di qualità e già fruibile. Il nuovo progetto permetterà a Solles, dal punto di vista funzionale e produttivo la piena autonomia, dall’estrazione alla vendita dei prodotti o realizzazione delle opere. In questo modo Solles Strade e Cave potrà garantire un incremento di qualità dei propri prodotti e servizi. www.solles.it
Nuove prospettive per il futuro Holcim promuove la 3a edizione del concorso internazionale Holcim Awards (premi per 2 milioni di dollari) aperto a progetti di edilizia sostenibile. Gli Holcim Awards sono un’ iniziativa di Holcim Foundation for Sustainable Construction con base in Svizzera. La terza edizione comprende cinque concorsi a livello regionale nel 20102011 e una fase globale nel 2012. Vi è una categoria principale aperta ad architetti, progettisti, ingegneri, costruttori che dimostrino di dare risposte sostenibili ad aspetti tecnologici, ambientali, socio-economici e culturali connessi alle costruzioni. I progetti concorrenti devono essere in avanzata fase di progettazione, ma non entrati nella fase esecutiva. “Next Generation” è la categoria aperta agli studenti nell’ambito di programmi dell’ultimo anno di università o di corsi post-laurea (inclusi Master e PhD). Le candidature sono valutate da giurie indipendenti in cinque regioni del mondo, sulla base di cinque criteri che definiscono l’edilizia sostenibile secondo aspetti economici, ambientali e sociali e riguardo l’impatto estetico, l’inserimento nel contesto territoriale, l’ innovazione e la trasferibilità. Le giurie includono esperti come Angelo Bucci (Brasile), Raymond J. Cole (Canada), Wowo Ding (Cina), Harry Gugger (CH), Bjarke Ingels (DK),
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Qualità attraverso formazione e assistenza tecnica Il tema della qualità è al centro dell’attenzione del sistema gestionale del Gruppo Controls. L’azienda adotta un proprio Sistema di Qualità Aziendale già nel 1994 e con gli anni ottiene le certificazioni UNI EN ISO 9001:94, poi aggiornata alla UNI EN ISO 9001:2008 e al di là di questo dedica importanti risorse al tema della qualità delle macchine e delle attrezzature di prova, con un Ente Qualità specifico dedicato al controllo dei singoli componenti e dei prodotti finiti. La qualità per Controls si estende in un’accezione più ampia, al servizio completo di assistenza tecnica qualificata pre e post-vendita in modo da garantire sempre, in ogni parte del mondo, un dialogo, ovvero un servizio personalizzato per qualsiasi problema di installazione, test e funzionamento dei macchinari. Gli operatori Controls ricevono formazione continua, in modo da poter essere dei partners presenti nei laboratori prove. Questa filosofia ha permesso a Controls, peraltro parte attiva attraverso i propri Product Managers, di numerosi comitati tecnici europei per la normalizzazione delle norme europee, di affrontare anche l’entrata in vigore delle NTC con tutta tranquillità: strumenti e macchine di prova, con particolare riguardo al controllo del calcestruzzo, soddisfano ampiamente i requisiti restrittivi delle normative vigenti unendo affidabilità e tecnologia di alto livello. (Le NTC hanno posto per esempio l’accento sull’importanza e sulla necessità di realizzare una serie di prove e verifiche sui materiali e i componenti strutturali delle costruzioni; prove che debbono essere effettuate presso laboratori ufficiali riconosciuti dal Ministero. L’importanza dei risultati di prova rappresentativi e attendibili, ribadita dalla UNI EN 12390-4 relativamente alle macchine di prova specifica rigorosamente le prestazioni richieste con particolare riguardo ai requisiti di allineamento geometrico, del comportamento del telaio in fase di carico e di controllo dell’applicazione del carico.) Con questa impostazione impressa nella carta dei valori aziendali, volta alla qualità, al servizio al cliente, alla formazione continua, Controls contribuisce a diffondere la cultura della qualità anche nel settore del calcestruzzo e ad innalzare la preparazione degli addetti ai lavori, consapevole che all’indomani dell’entrata in vigore delle NTC e della normativa ormai cogente ci sia tuttavia ancora un gran lavoro da fare in termini di rigoroso controllo della corretta applicazione delle normative esistenti possibile attraverso la diffusione della cultura e della mentalità della qualità. (A cura dell’ing. Alessandro D’Amico, Product Manager Calcestruzzo per Controls).
I partner I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo
www.controls.it
Sheila Kennedy (USA), Ashok B. Lall (India), Winy Maas (NL), Jürgen Mayer H. (D), Mohsen Mostafavi (USA), Amer Moustafa (Emirati Arabi Uniti), Lucy Musgrave (UK), Olivia la O’Castillo (Filippine), Joe Osae-Addo (Ghana), Michel Rojkind (Brasile), Hashim Sarkis (Libano), Bruno Stagno (Costa Rica), Gunawan Tjahjono (Indonesia). Il concorso Holcim Awards si svolge in partnership con alcune delle università tecniche più prestigiose a livello mondiale associate a Holcim Foundation. Fra queste il Swiss Federal Institute of Technology (ETH Zurich) che guida il Technical Competence Center di Holcim Foundation. Altre università partner sono: Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge, USA; Universidad Iberoamericana (UIA) di Città del Messico; École Supérieure d’Architecture de Casablanca (EAC) e Tongji University (TJU) a Shanghai. L’Universidade de São Paulo (USP), e l’University of the Witwatersrand (Wits) a Johannesburg. La seconda edizione del concorso Holcim Awards 2008 2009 ha registrato circa 5000 progetti provenienti da 120 Paesi. Le candidature devono essere presentate online in lingua inglese sul sito www.holcimawards.org entro il 23 Marzo, 2011.
www.holcim.it
www.holcimfoundation.org
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NOTIZIE
[Tecnologie&Calcestruzzo]
n Carbonatazione controllata È stato messo a punto dalla società Tecnoindagini un metodo brevettato per la determinazione della profondità della carbonatazione nelle opere in calcestruzzo. CARBONTEST, questo il suo nome, risulta minimamente invasivo rispetto alle tradizionali tecniche, e consiste nella raccolta di polveri prodotte durante una perforazione mediante un trapano a percussione. Queste polveri vengono poi trattate con la fenoftaleina per la determinazione della parte carbonatata. Per tutte le informazioni del caso è disponibile il sito ufficiale:
www.carbontest.it
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CASSONI IN LAGUNA
Sono anche [Doka] le soluzioni costruttive per la realizzazione dei cassoni di fondazione delle barriere del sistema Mose. Nei cantieri in corso alle tre bocche di porto della laguna di Venezia, un pool dedicato di specialisti, fra i quali i tecnici Doka, sta lavorando per garantire la costruzione del progetto più ambizioso della storia di Venezia: proteggere la città e l’ecosistema lagunare dalle acque alte. Paolo Zumaglini, Direttore Generale di Doka Italia, ha commentato così la presenza del gruppo tedesco in laguna: “nel progetto Mose Doka è coinvolta per lo studio, lo sviluppo e la fornitura delle soluzioni costruttive per i cassoni di alloggiamento delle paratoie mobili. Siamo orgogliosi di partecipare alla realizzazione di quest’opera, unica nel suo genere, che cambierà il destino di Venezia e della laguna. In questi cantieri persone e mezzi sfidano ogni giorno la natura, nell’intento di proteggere la terra dal mare, ridisegnando continuamente il confine fra i due elementi. Un’impresa ambiziosa, destinata a rimanere nella storia delle costruzioni, per la quale siamo stati chiamati a portare la nostra abilità tecnica ed esperienza.”
www.doka.it
n Settimo corso
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CENTRALE E STRATEGICA
Sono disponibili le iscrizioni relative al settimo corso nazionale di tecnologo del calcestruzzo che si terrà a Palermo nei giorni 27-28-29 settembre (primo modulo) e 25-26-27 ottobre (secondo modulo). Gli esami finali del sesto corso, invece, fissati in un primo momento al mese di luglio, sono stati rinviati al mese di settembre. In occasione del settimo corso nazionale di tecnologo del calcestruzzo, che si terrà a Palermo, si svolgeranno sia la prova scritta che quella orale durante il primo modulo del corso.
Si aggiorna la presenza di [Harsco Infrastructure], fornitore leader di attrezzature provvisionali, sul territorio nazionale. Oltre alla sede centrale di Turate, in provincia di Como, ed alla filiale di San Donà di Piave, in provincia di Venezia, da giugno è infatti operativa la nuova sede di Roma di via Volturno, situata in posizione centrale e strategica. La presenza di Harsco Infrastructure con una nuova sede a Roma e non più a Velletri, dimostra la ferma volontà dell’azienda di essere fisicamente presente e più vicina al cliente con maggior tempismo, visto che una nuova sede amplia gli orizzonti dei contatti e il raggio di operatività: la neonata sede di Roma consentirà di migliorare ulteriormente la percezione aziendale di competenza, know how, professionalità, qualità e servizi innovativi, continuando a promuovere il brand al Centro e al Sud. Harsco Infrastructure è una divisione di Harsco Corporation, gruppo leader a livello mondiale che comprende anche le divisioni Metals e Minerals & Rail. Da dicembre 2009 la società tedesca Hünnebeck è entrata a far parte del gruppo, accanto alla società americana Patent e all’inglese Sgb.
www.asciweb.com
www.harsco.com
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TRAVE AUTOPORTANTE
La trave REP Cls di [Tecnostrutture] è un prodotto ideale per la realizzazione di strutture che richiedono elevate prestazioni in termini di sovraccarichi e/o luci, garantendo al contempo resistenza al fuoco (D.M. del 16/02/07) e totale autoportanza. Viene fornita con il basamento in cls C28/35 pregettato in stabilimento, atto ad accogliere l’appoggio dei solai alveolari o a lastra, con cui trova l’abbinamento ottimale. La struttura metallica, parzialmente inglobata nel basamento, è costituita da almeno una coppia di tralicci REP Tr uniti tra loro e saldati ad appositi terminali di appoggio che a loro volta possono essere modellati per rispettare qualsiasi conformazione del pilastro. I vantaggi di questa trave sono l’autoportanza, le elevate prestazioni per strutture a grande luce e portata, la resistenza al fuoco, la velocità di realizzazione e disponibilità immediata del piano inferiore, e un risparmio drastico di manodopera rispetto ai sistemi tradizionali.
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ACCOGLIENTE
PREFABBRICAZIONE Presentato in occasione dell’Eire - l’Expo Italian Real Estate, il progetto per l’abitare sociale “Temporaneità Accogliente”. Promosso dalla Fondazione Housing Sociale e realizzato da [RDB Casa], risponde a differenti necessità abitative, trovando la giusta integrazione tra usi, tempi e stili di vita differenti. L’opera, che sarà realizzata in Via Ferrari a Milano, prevede 210 unità abitative per un totale di 15.175 metri quadrati costruiti. Il progetto, del valore complessivo di 12, 8 milioni di euro, sarà curato da Caputo Partnership per la parte architettonica, e da RDB Casa per la progettazione strutturale e la costruzione. RDB Casa rappresenta un’innovativa alternativa ai sistemi tradizionali di costruzione, un sistema flessibile ed economico con alte prestazioni qualitative ed energetiche in classe A. I vantaggi di tale sistema sono evidenti: risparmio energetico del 75 per cento del costo di gestione; costi di realizzazione inferiori al 30 per cento al metro quadro rispetto all’edilizia tradizionale; abbattimento dei tempi di costruzione del 40 per cento rispetto ai tradizionali tempi esecutivi. Il sistema RDB Casa rispetta i requisiti antisismici richiesti dalle più recenti normative e presenta caratteristiche assolutamente all’avanguardia in termini di sostenibilità energetica e ambientale.
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ALL’INTERNO
• Anagrafica delle società di produzione con la relativa rete di vendita nazionale • Produttori suddivisi per linee di prodotto
L’inserimento è gratuito • Richiedi la modulistica a guide@fiaccola.it • Per maggiori informazioni telefono 02 89421350 www.fiaccola.it/guida_calcestruzzo.htm
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
NOTIZIE[Tecnologie&Calcestruzzo] I La crisi dell’edilizia mette a rischio l’industria dei materiali di base
IL CEMENTO AL PALO
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l calo della produzione edilizia sta avendo effetti gravissimi sulla filiera del cemento armato. Senza alcuni interventi che ridiano vitalità al mercato tradizionale delle costruzioni vi è un concreto rischio che in autunno molti impianti produttivi di cemento, calcestruzzo preconfezionato e di prefabbricazione chiudano, dando luogo ad un calo degli occupati nell’intera filiera di circa 5.000 unità”. Così, a margine dell’assemblea di Federbeton, il Presidente Augusto Federici lancia l’allarme di fronte ad una situazione che vede una contrazione dei consumi su base annua di oltre un terzo rispetto al 2008 (32 milioni di tonnellate previsti per il 2010 contro i 47 milioni del 2008). “La nostra filiera - ricorda Federici - vive soprattutto di nuove opere. L’importanza delle infrastrutture risulta fortemente ridimensionata, così come
ben poco beneficio verrà dai programmi previsti per i Piani Casa. Soprattutto le aspettative rispetto al Piano delle opere strategiche (legge Obiettivo) risultano fortemente ridimensionate.” Per il Presidente di Federbeton la soluzione va trovata nella ricostruzione delle condizioni per una ripresa diffusa di iniziative, agendo sulla rimozione dei vincoli imposti dal Patto di stabilità. “Condividiamo pienamente le richieste avanzate da Ance e da Federcostruzioni per puntare su un piano di piccole opere che può essere concretamente avviato rendendo possibile l’attivazione di interventi da parte delle tante amministrazioni locali. Vi sono tante realtà dove ad una progettazione in stato avanzato si accompagna la disponibilità del sostegno della finanza locale rappresentata dalla diffusa rete delle banche territoriali, in grado di riavviare un processo virtuoso, il solo per consistenza e capillarità in grado di far ripartire un nuovo ciclo positivo.”
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POMPE AUTOCARRATE
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NON SOLO carbonio ella sicuramente lo è: le ultime due sezioni del braccio distributore, di colore diverso dagli altri, ricordano vagamente il pungiglione di uno scorpione; e se all’artropode questo vezzo è utile ad evidenziarne la pericolosità agli occhi dei malintenzionati, all’ultima nata in casa Cifa serve per marcare una differenza: la K45H Carbotech infatti è la prima pompa autocarrata operante nel mercato italiano entro i limiti di peso delle 32 tonnellate, con lunghezza verticale del braccio da 44,1 metri, che utilizza tecnologia in carbonio sui bracci di distribuzione. L’attività di progettazione del mezzo è partita più di tre anni fa all’interno dell’R&D dell’azienda milanese e si è avvalsa della collaborazione di centri di ricerca operanti in settori avanzati e del Politecnico di Milano, con il quale è stato stipulato un contratto pluriennale. La produzione viene effettuata in Italia utilizzando infrastrutture e conoscenze mutuate da settori avanzati (formula 1, aeronautica, nautica di fascia alta). Per tale motivo questa soluzione tecnica altamente innovativa è stata protetta con quattro domande di brevetto che riguardano sia alcuni aspetti puramente tecnici adottati, sia aspetti di realizzazione produttiva. Una nota per i miscredenti: Cifa riconoscerà su questa tecnologia, e sulla struttura del braccio che la include, una garanzia di quattro anni.
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TECNOLOGIE&CALCESTRUZZO NEL PERIODO PIÙ DURO PER IL MERCATO CIFA NON È STATA A GUARDARE. DAL REPARTO R&D È USCITA UNA MACCHINA DAI GRANDI CONTENUTI TECNOLOGICI.
PROGETTATA E SVILUPPATA INTERAMENTE IN ITALIA DI
PAOLO BRUSCHI
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POMPE AUTOCARRATE
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Caratteristiche tecniche Braccio B5HRZ 45/41, cinque elementi, tubazione da 125 millimetri, ripiegamento a “RZ” I, II e III sezione realizzate in acciaio ad alta resistenza. IV,V sezione realizzate in materiale composito Cifa Carbotech Assemblaggio su autotelaio a 4 assi Telaio autoportante ad elevato assorbimento torsionale, calcolato col Metodo ad Elementi Finiti (FEM) Stabilizzazione comandata idraulicamente da ogni lato della macchina Stabilizzazione anteriore tipo “X” telescopici a doppio sfilamento e posteriore a bandiera per un rapido e semplice posizionamento anche in spazi stretti Comando braccio a mezzo di distributore proporzionale “Load Sensing” Regolatore di portata calcestruzzo Dispositivo di sicurezza all’apertura della portella di scarico del calcestruzzo Gruppo pompante HPG 1408 IF con circuito chiuso a inversione di flusso: elevate prestazioni, alte pressioni e portate, funzionamento silenzioso e regolare, alta affidabilità e manutenzioni semplificate; valvola a “S” da nove pollici
Dotazione di serie Due radiocomandi proporzionali con doppia velocità di movimento braccio, sintetizzatore per la ricerca automatica della frequenza libera, manipolatori a otto posizioni e variatore di portata. Cavo d’emergenza da 20 metri Dispositivo di emergenza per il gruppo pompante HPG 1408 IF Vibratore elettrico su griglia tramoggia, comandato a distanza Sistema di lubrificazione centralizzata del gruppo pompante Sistema di lubrificazione automatica ad olio dei pistoni pompanti del gruppo HPG 1408 Sistema di lubrificazione manuale supplementare per gruppo pompante Piastre di ripartizione carico per stabilizzatori, con relativo alloggiamento Faro di illuminazione tramoggia gruppo pompante Bolle di livello per controllo stabilizzazione Accessori per pulizia e lavaggio Tubazioni calcestruzzo a doppio spessore in acciaio ad alta resistenza all’usura - Cifa Long Life Pipes Copertura tramoggia calcestruzzo in alluminio Controllo elettronico della stabilità e data logger
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ALTO DI GAMMA Il posizionamento della pompa autocarrata K45H Carbotech sul mercato è sicuramente quello dell’alto di gamma: dedicata a quei clienti che guardano sempre all’innovazione considerandone il risvolto dei benefici tangibili nell’utilizzo del prodotto e nei costi di gestione. Dedicata a quei clienti che vogliono il massimo dell’efficienza in cantiere, e che col proprio parco macchine possono rispondere ai più impegnativi interlocutori e alle più impegnative opere in termini di prestazioni e sicurezza. Dedicata a chi sa investire, ben sapendo che i mezzi Cifa danno anche precise garanzie di tenuta del valore e che è possibile utilizzare anche il Leasing ZoomlionCapital.
K45H Carbotech La Cifa “K45H Carbotech” viene montata su camion 8x4 e pesa complessivamente meno di 32 tonnellate su strada; questo significa che il cliente può viaggiare con una pompa della classe 42-46 metri, in autostrada, senza dover pagare per avere permessi speciali per la circolazione e senza dover svolgere pratiche burocratiche. Il gruppo pompante “HPG 1408EPC” garantisce una portata massima di 140 metri cubi ora, a una pressione massima di 80 bar. Il controllo elettronico consente l’adattamento automatico del sistema di pompaggio al tipo di calcestruzzo, al fine di utilizzare la potenza necessaria eliminando gli sprechi. Con questo sistema il cliente risparmia fino al dieci per cento di carburante rispetto ad un gruppo pompante di pari prestazioni senza controllo elettronico. Le tubazioni del calcestruzzo “Long Life Pipes” a doppio spessore sono elementi speciali Cifa, sviluppate e prodotte all’interno dell’azienda, e garantiscono al cliente una riduzione importante delle usure rispetto alle tubazioni standard. La sicurezza infine, su cui la casa di Senago presta il massimo dell’attenzione, è valorizzata grazie al sistema “Cifa K-Tronic”, che consente all’utilizzatore finale di operare segnalando in anticipo le condizioni di lavoro critiche. Long Life Pipes e K-Tronic sono dispositivi di serie.
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POMPE AUTOCARRATE
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ZOOMLION CAPITAL Servizi finanziari perfettamente integrati nella filosofia aziendale, e conoscenza specifica del settore delle macchine per il pompaggio del calcestruzzo che le permette di valutare il valore delle aziende secondo criteri molto pragmatici, per mettere loro a disposizione strumenti finanziari flessibili e facilmente accessibili. Questa è Zoomlion Capital, una neonata società finanziaria con capitale appartenente interamente al Gruppo Zoomlion, presentata contestualmente a questo nuovo modello di pompa. La mission di questa società, a differenza di una finanziaria “tradizionale”, non è quella di sviluppare business fine a se stesso, ma di agevolare quello di Cifa. Sicuramente una strategia poco consueta (Cifa vende e ZoomlionCapital finanzia la vendita…) a dimostrazione della grande solidità economica del Gruppo. L’obiettivo dichiarato della nuova società è quella di poter finanziare a regime circa il 40 per cento delle macchine vendute da Cifa.
Un servizio... d’oro Il cliente che acquista questo top di gamma usufruisce di supporti di service particolari, racchiusi in un pacchetto denominato “Carbotech Gold Service” che comprende tra l’ altro: - controlli strutturali annuali, come ormai richiesto dalla maggior parte dei cantieri , in linea con gli standard europei; - visite pianificate in cantiere per controlli ed istruzione da parte dei tecnici Cifa; - ricambi sempre disponibili e consegna veloce garantita; - pompa di cortesia in caso di fermo per manutenzione e controlli strutturali.
TOMATIS, L’AZIENDA UTILIZZATRICE L’ azienda Tomatis di S. Albano Stura (CN) opera dal 1987 nel settore del noleggio di autopompe e autobetoniere per calcestruzzo, sia a caldo che a freddo. È in grado di offrire mezzi dotati di bracci di distribuzione di varie metrature, oltre ad una vasta gamma di betoniere a quattro assi per il trasporto di calcestruzzo. Oggi la Tomatis conta 18 operai specializzati ed un parco mezzi costituito da 12 betoniere e sei pompe autocarrate. La Tomatis ha partecipato alla realizzazione di importanti cantieri, quali lo stadio Alpi di Torino, il viadotto Monte Romano sull’autostrada Torino-Savona (2750 mt), l’ospedale di Alba (Cn).
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IN QUESTO NUMERO...
settembre 2010
Testate fresanti Finitura perfetta, vibrazioni ridotte, assenza di frantoi: Simex apprezzata in Australia
Caricatori gommati Una giapponese in Garfagnana: in versione blocchi, la big Komatsu solleva fino a 40 ton
CAVE NERTI I
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NOTIZIE [Cave&Inerti] n
n Un po’ di sereno Secondo le rilevazioni ufficiali elaborate dal Centro Studi Confindustria Marmomacchine, nei primi tre mesi del 2010 le esportazioni di tecnologie lapidee italiane sono cresciute del 23,2 per cento in valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da 155 a 191 milioni di Euro. Nonostante il valore delle vendite sia ancora lontano da quello del periodo pre-crisi, si tratta di un dato che - seppur parziale conferma una significativa inversione di tendenza rispetto al 2009, che si era chiuso con un 32 per cento di flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
FORMAZIONE ON-LINE
Da sempre l’attività di divulgazione e aggiornamento sulle tecnologie, sui prodotti e sulle loro particolari applicazioni costituisce uno dei punti di forza della comunicazione della [ITT Water & Wastewater Italia]. Ogni anno sono numerosi gli incontri con i tecnici del settore e della clientela per tenere costantemente aggiornato il mercato sulle tecnologie e le applicazioni dei prodotti dei quattro marchi Flygt, Sanitaire, Wedeco e Leopold. Per trasformare queste relazioni in una sorta di spazio organico di approfondimento disponibile per tutti, ITT Water & Wastewater ha deciso di filmare questi interventi e pubblicarli sul web, frammentandoli in piccoli segmenti monotematici, e strutturandoli in una rubrica di formazione “on line”. Per primi sono stati pubblicati quattro interventi del convegno sul Dewatering tenutosi a Rimini lo scorso 12 maggio. Si accede a questa formazione on-line dal sito www.ittwww.it, nella sezione chiamata “l’angolo del tecnico” e da numerosi altri link realizzati secondo la congruenza tematica. Per il prossimo futuro è previsto un potenziamento di questo strumento.
www.ittwww.it
www.assomarmomacchine.it
n Professione geologo Si è tenuto l’8 luglio a Roma il convegno su “Formazione universitaria e mercato della geologia in italia: crisi e prospettive.” Nell’occasione il Consiglio Nazionale dei Geologi ha presentato la ricerca “Il mercato della geologia in Italia”, realizzata dal Cresme. La ricerca è stata illustrata dal direttore dell’Istituto Lorenzo Bellicini e ricostruisce le attuali dinamiche di una professione che mai come oggi appare in prima linea e decisiva per garantire uno sviluppo sostenibile. Nella ricerca si evidenzia in particolare la contraddizione tra un calo dell’offerta professionale, le difficoltà formative e una domanda invece sempre più dinamica.
www.consiglionazionalegeologi.it
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GIGANTI A VERONA
Ci saranno per la prima volta anche i massicci dumper Perlini alla prossima edizione di Marmomacc, la fiera veronese del marmo e delle tecnologie, in calendario a Veronafiere dal 29 settembre al 2 ottobre prossimi. Una partecipazione importante per uno dei leader di mercato nei dumper fuoristrada. Tra le ragioni che hanno portato [Perlini Equipment] a Marmomacc la possibilità di incontrare operatori con importanti attività estrattive in paesi come India e Turchia, considerati dal costruttore italiano tra i mercati più promettenti per il futuro. Perlini Equipment esporta in tutto il mondo i tre quarti dei veicoli realizzati, spesso personalizzati sulle esigenze della committenza. A Marmomacc Perlini porterà il proprio dumper rigido di punta, il modello DP705 da 65 tonnellate di portata utile che monta un motore diesel da 12 cilindri di quasi 24 litri di cilindrata.
www.perlini-equipment.com
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n Finanziati i ripristini
LUNGA VITA
Con l’Xtended Life Program, [Atlas Copco] propone martelli idraulici usati dai 750 ai 10.000 chilogrammi di peso in esercizio. I martelli, che vengono revisionati nello stabilimento specializzato di Essen, in Germania, presentano lo stesso livello tecnico di quelli nuovi. I clienti ricevono un prodotto con una durata quasi normale, la documentazione originale e una garanzia di fabbrica. E un prezzo, naturalmente, assai interessante: “controlliamo tutti i componenti degli apparecchi usati - spiega Ralf Schneider, specialista prodotti presso Atlas Copco. I pezzi danneggiati non vengono riparati ma subito sostituiti, così come tutti gli elementi soggetti a usura. Poi proviamo ogni martello sul banco prova e lo sottoponiamo agli stessi test di quelli nuovi. Dopo tutte queste operazioni, un martello idraulico usato non è solo riparato, torna quasi allo stato originario”. www.atlascopco.it
n
Dieci milioni di euro sono le risorse assegnate dalla Regione Puglia agli interventi di recupero ambientale di cave dismesse, per i quali è stato appena pubblicato l’avviso di selezione rivolto a tutti gli enti locali appartenenti al territorio pugliese (Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n.123 del 22 luglio 2010). Lo rende noto l’assessore regionale alle opere pubbliche Fabiano Amati, specificando che le domande di ammissione alla contribuzione finanziaria dovranno essere consegnate esclusivamente a mano entro il 20 settembre 2010. Lo scopo è quello di riuscire a finanziare opere di risanamento e riutilizzo ecosostenibile di aree estrattive dismesse esclusivamente di proprietà pubblica. Per essere ammesse al finanziamento, le proposte di intervento dovranno possedere precisi requisiti, ovvero l’area o la cava oggetto dei lavori di risanamento deve essere di proprietà pubblica, gli enti locali dovranno presentare una progettazione preliminare ed idonea
VENT’ANNI AL VAGLIO
Da ormai vent’anni [Finlay Italiana] è il distributore esclusivo per il nostro paese di Finlay Hydrascreens, leader mondiale nel settore degli impianti mobili per la lavorazione di inerti appartenente al gruppo Terex: l’estrema specializzazione rende Finlay Italiana un riferimento del settore, e la gamma di macchine si contraddistingue per ampiezza e completezza: - nove modelli di frantoi (sei primari e tre secondari), in versione standard e con vaglio integrato di ricircolo (non per i frantoi a mascelle); - 13 modelli di vagli a secco (dieci vibranti e tre rotanti); - sei vagli cingolati con lavaggio; - undici macchine per il recupero delle sabbie, il lavaggio inerti e il tratta-
mento fanghi; - tre nastri da cumulo a trasmissione idraulica accoppiata o motorizzati. Innumerevoli le soluzioni per la vagliatura: ci sono modelli che vanno dai tre ai sei metri di lunghezza dell’unità vagliante e versioni a due o tre piani: ottimi già da soli, questi vagli sono estremamente efficaci anche in abbinamento a macchine di frantumazione. Ci sono poi vagli specializzati per granulometrie particolarmente fini oppure per sgrossare materiali di grandi dimensioni. Da evidenziare che quasi tutte le macchine per vagliatura sono disponibili nella versione “con lavaggio”, per rispondere all’esigenza di lavare gli inerti prodotti.
documentazione attestante che trattasi di area estrattiva dismessa ed infine i progetti dovranno essere necessariamente coerenti con il PAI (Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico) vigente, approvato dall’Autorità di Bacino della Puglia.
www.regione.puglia.it
www.finlayitaliana.it
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
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Le testate fresanti della casa bolognese hanno trovato un terreno d’elezione nella conformazione geologica del sottosuolo australe
TESTATE FRA I CANGURI
ecentemente [Simex] ha siglato un accordo per la distribuzione delle proprie attrezzature con un’azienda che copre, tramite la propria rete di rivendite ed officine, tutto il territorio australiano, dal Western Australia fino al Queensland. Le attrezzature che fino ad ora hanno suscitato maggior interesse nel paese dei canguri sono state soprattutto le testate fresanti Simex TF. La conformazione geologica del sottosuolo, infatti, fa sì che la testata fresante sia una soluzione ideale per ottenere lavori dalla finitura perfetta, con materiale già estratto ad una pezzatura ottimale per poter poi es-
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sere riutilizzato come riempimento, senza dover essere ridotto da frantoi. Inoltre la testata si caratterizza per la silenziosità e l’assenza di vibrazioni trasmesse all’ambiente circostante; questo è molto apprezzato soprattutto nei centri urbani. In queste foto una testata fresante Simex TF400 sta compiendo un lavoro di profilatura delle fondamenta di un vecchio palazzo che è stato demolito nel centro di Brisbane. L’area si prepara ad accogliere un nuovo edificio ed era importante preparare al meglio le fondamenta per la costruzione. Non era possibile con il martello idraulico avere la stessa precisione che invece si è riusciti ad ottenere con queste macchine, abbattendo tra l’altro problemi di vibrazioni e rumori. Le testate fresanti Simex TF sono protette da brevetto per quel che riguarda il motore idraulico in presa diretta coi tamburi fresanti, in modo tale da non avere riduttori: tutto ciò significa maggior coppia trasmessa ai tamburi, una distanza tra i due tamburi (cosiddetta “area di non lavoro”) minore, ed infine una ridottissima manutenzione ordinaria che praticamente si risolve solamente nella sostituzione degli elementi di taglio. www.simex.it
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MICHELIN XHA2, il nuovo pneumatico L3 per pale caricatrici. La gamma MICHELIN XHA costituisce un riferimento per il mercato. Con MICHELIN XHA2 siamo andati oltre. Il pneumatico MICHELIN XHA2 è studiato per durare più a lungo. I fianchi protetti, l’elevata profondità scultura, l’ottima motricità, la maggiore resistenza ai danneggiamenti accidentali sono tutti elementi che concorrono ad incrementare la produttività delle vostre pale caricatrici. Il nuovo disegno battistrada riduce le vibrazioni assicurando un maggiore comfort all’operatore. Il pneumatico MICHELIN XHA2 ha ancora più rispetto per l’ambiente grazie all’architettura innovativa, ai nuovi materiali, alla maggiore durata e alla maggiore ricostruibilità. Per maggiori informazioni visitate il sito www.michelinearthmover.com o contattate il vostro abituale referente Michelin.
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CARICATORI GOMMATI
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Solleva
40 TON
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CAVE&I NERTI ARRIVA LA WA600-6 IN VERSIONE DA BLOCCHI: OLTRE 60 TON DI PESO OPERATIVO. PRODOTTA IN GIAPPONE A IBARAKI, LA “BIG” DAGLI OCCHI A MANDORLA È COMPLETATA AD HANNOVER DAL “REPARTO CORSE” DI CASA: IL WORKING GEAR GROUP. HA TROVATO LAVORO ALLA COOPERATIVA APUANA VAGLI SOPRA DI
MATTHIEU COLOMBO
WA600-6 STONE HANDLER Potenza netta 393 kW a 1.800 giri/min Peso operativo 60.750 Kg Capacità di carico 6,4 - 7,0 m3 Angolo di articolazione 43 gradi Capacità di sollevamento 40 ton
CARICATORI GOMMATI
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FINALMENTE “STONE HANDLER” Erede della WA600-3, la pala gommata Komatsu WA6006 è stata progettata sulla base delle esperienze maturate per raggiungere livelli di produttività più elevati, aumentare il comfort per l’operatore, la durata globale della macchina, gli standard di sicurezza attiva e passiva, quindi ridurre i costi operativi. A quattro anni dal lancio sul mercato, la WA600-6, debutta anche in versione Stone Handler grazie alla divisione Working Gear Group che l’ha progettata per rispondere anzitutto alle esigenze della clientela italiana: potenza in bancata e precisione di controllo per movimentazione e carico. Lo scorso mese di giugno COSTRUZIONI ha toccato con mano il terzo esemplare di questa pala gommata Komatsu WA600-6 “fuoriserie”, consegnata alla Cooperativa Apuana Vagli Sopra con benna da 6,5 metri cubi e forche per la movimentazione blocchi (garantite fino a 130 ton) realizzate dalla trevigiana Corazza.
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POTENZA INESAURIBILE Il motore è un sei cilindri Komatsu Ecot3 da 23,15 litri di cilindrata (sigla SAA6D170E-5) che eroga ben 393 kW a 1.800 giri/minuto (coppia massima non dichiarata). Omologato Stage IIIA, il sei cilindri è turbocompresso, ha un sistema d’iniezione Common Rail (HPCR) e sistema Egr per il ricircolo dei gas di scarico. Due le modalità operative: la E come economy che - conferma Marcello Baisi, operatore della Cooperativa Apuana Vagli Sopra - “contiene realmente i consumi di carburante”; la P come power, invece, offre la massima potenza disponibile, che Marcello definisce “inesauribile”. La WA600-6 Stone Handler monta un treno di potenza sequenziale dedicato (realizzato in KOHAG) con un convertitore di coppia maggiorato con lock-up già operativo in seconda marcia: massima trazione su ogni terreno, anche per merito del sistema di controllo della trazione regolabile in base al terreno, e velocità di traslazione anche su salite ripide con carichi importanti.
SENSIBILITÀ E PRECISIONE: IDRAULICA A CENTRO CHIUSO, POMPE A
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CAVE&I NERTI Il lavoro del “reparto corse”
Se in salute costa meno
La WA600-6 Stone Handler movimenta agevolmente blocchi e vanta una capacità di sollevamento pari a oltre 40 tonnellate (nella foto in apertura ha sulle forche un blocco da 40 ton (4x2x1,80 metri). Il WGG ha preso come base la WA600-6 Load&Carry a braccio corto da 53 tonnellate di peso operativo, con gli assali heavy caratterizzati dal sistema di raffreddamento dell’olio, e ha rinforzato il telaio, nonchè montato cilindri maggiorati per sollevamento, sterzo e benna; ha quindi aggiunto quasi 8 tonnellate di zavorra suddivise tra il posteriore, i cilindri maggiorati e le gomme “riempite”.
Il sistema VHMS “lavora” per la salute della WA600-6 rilevando tutti i parametri operativi e trasmettendoli via satellite a Komatsu. Obiettivo: ottimizzare tempi e operazioni di assistenza. Con il VHMS è possibile sia il monitoraggio in remoto da pc sia direttamente dal monitor della macchina tramite l’EMMS (Equipment Management Monitor System). Risolvendo per tempo eventuali problematiche si scongiurano i fermi macchina e riducono i costi operativi.
U NA TRASMISSIONE “AUTO” MA ATTIVA La trasmissione automatica gestisce i cambi marcia in tempo reale in base alla velocità e alle condizioni operative grazie al sistema ECMV (Electronically Controlled Modulation Valve).
Segnaliamo la frizione modulabile che permette all’operatore, agendo sul pedale del freno sinistro, di modulare la forza di trazione trasmessa dal 20 al 100 per 100.
PORTATA VARIABILE, VERO LOAD SENSING costruzioni settembre 2010 [63]
CARICATORI GOMMATI
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HA TROVATO LAVORO A “PIASTRA BAGNATA” La terza WA600-6 Stone Handler realizzata da WGG è stata realizzata su richiesta della Cooperativa Apuana Vagli Sopra, specializzata nell’estrazione di marmo in blocchi, per operare nella Cava Piastra Bagnata nella valle di Arnetola. Nata nel 1958 per volontà di lungimiranti vaglini, la Cooperativa Apuana Vagli Sopra esporta oggi il 60 per cento della produzione con una prevalenza per i mercati di Libia, Tunisia, Marocco, Medio Oriente e, per il Calacatta Vagli Oro Extra, Stati Uniti. Tra le opere realizzate con il marmo estratto ricordiamo la Sala Nervi del Vaticano, la Chiesa di St Paul a Londra, la Sala del Consiglio di Sicurezza dell'Onu a New York, il Mausoleo di Bourghiba di Tunisi o la Cattedrale di Bendigo in Australia.
La produzione passa dal Calacatta Vagli Oro Extra, all’Arabescato Vagli, al Venato, al Grigio, al Bardiglio e al Breccia Rosata. Oggi nel sito denominato Piastra Bagnata sono attive diverse cave poste a 1.100 metri s.l.m. e quella che è iniziata come un’avventura, a distanza di 50 anni, si può dire essere una realtà imprenditoriale tra le più importanti del settore lapideo italiano: 30.000 tonnellate annue di produzione per un fatturato che sfiora i 5 milioni di euro. Attualmente alla produzione lavorano 55 persone, tra soci lavoratori ed impiegati, e il consiglio di amministrazione formato da 7 membri è presieduto dal Presidente Lorenzini Giuliano. Per ulteriori informazioni www.apuanavagli.it
Fa gioco di squadra Partner di primo livello e qualità per la realizzazione della WA600-6 Stone Handler sono la trevigiana Corazza per le attrezzature e la Groeneveld per la lubrificazione automatica centralizzata.
...MA NASCE A I BARAKI
È “ELABORATA” DAL WGG... Nato nel 2002, il Working Gear Group è una divisione di KOHAG (lo stabilimento Komatsu-Hanomag di Hannover, Germania) che progetta, sviluppa e realizza macchine per applicazioni speciali come: rifiuti e riciclaggio, industria chimica, servizi forestali e stone handling. Una seconda squadra, attiva nello stabilimento KUK (Komatsu UK) realizza escavatori speciali, soprattutto dedicati alle demolizioni. Acquistare una macchina WGG vuol dire avere una Komatsu “tagliata su misura” dotata di certificazione CE e garanzia (pezzi di ricambio e manodopera inclusi) come fosse un modello prodotto in serie.
[64] costruzioni settembre 2010
Le grandi pale gommate Komatsu “WA” sono oggi prodotte nello stabilimento di Ibaraki, avviato nel 2007, al fianco delle linee dei dumper rigidi ed articolati. Per abbattere costi di trasporto delle macchine (-30% per i tempi d’imbarco) e le emissioni di CO2 nell’aria (-2.300 tonnellate/anno) lo stabilimento è stato realizzato a pochi metri dal porto di Hitachinaka.
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ERANO PRESENTI AL “BATTESIMO”
A lato, posano davanti alla neo assunta WA600-6 i rappresentanti della Cooperativa Apuana Vagli Sopra che hanno assistito alla presentazione stampa della nuova pala Komatsu in cava VI. Tra loro c’è un uomo Komatsu che ha guadagnato la loro fiducia: Corrado Schedato, collaudatore specializzato Komatsu (è esattamente sotto alla porta della cabina); alla sua sinistra Marcello Baisi.
Geologo Alessandro Giannini Direttore dei lavori della grande cava Cooperativa Apuana Vagli Sopra
L’impegno più grande è il mantenimento dei fronti in sicurezza con squadre di “rocciatori”, soprattutto alla fine dell’inverno quando l’effetto gelo/disgelo può mutare la stabilità del materiale. Per quanto riguarda la nuova pala gommata, posso dire che ha prestazioni tali da permetterci di movimentare in assoluta sicurezza anche blocchi di dimensioni importanti che prima si riuscivano a caricare con due macchine…
Marcello Baisi Operatore della WA600-6 Cooperativa Apuana Vagli Sopra
La WA600-6 Stone Handler è molto potente e stabile; permette di lavorare sempre con un margine di sicurezza adeguato. La cabina è davvero comoda, accogliente e con il joystick che sostituisce lo sterzo mi trovo molto bene; la visibilità è buona sia sull’anteriore, sul blocco, sia al posteriore. In modalità “E” i consumi sono contenuti.
Geom. Lorenzo Balducci Responsabile sicurezza dei lavori Cooperativa Apuana Vagli Sopra
Davide Lucchesi titolare della concessionaria Komatsu Italricambi di Serravalle Pistoiese (PT) che serve le province di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa, Livorno e Lucca. Alla sua sinistra Vincenzo Mancuso, commerciale per la provincia di Lucca acquisita due anni fa e parte di quella fiorentina.
Pierfrancesco Azzi, product manager Komatsu e alla sua sinistra Corrado Schedato, collaudatore specializzato Komatsu.
costruzioni settembre 2010 [65]
UNO STRUMENTO OPERATIVO UNICO GIUNTO ALLA TERZA EDIZIONE
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IL MONDO DELLE
CAVE
rosegue l’impegno di COSTRUZIONI nella recensione dei siti estrattivi italiani, quindi nella pubblicazione della guida alle Cave d’Italia, uno strumento unico destinato agli operatori del settore, che raccoglie nominativi, indirizzi e merceologie di tutta la filiera italiana. Oltre a elencare i siti estrattivi suddivisi per regione, provincia, per materiale estratto e per ragione sociale delle aziende, la terza edizione della guida mette anche in evidenza
P
BELLUNO Castellavazzo - Marsor - Marmi Roccia Scavi S.r.l. - Via Alpini - 32041 Auronzo di Cadore - Tel. 0435 400222
gli impianti per la produzione di calcestruzzo e bitume presenti nella Penisola. In questo numero pubblichiamo un estratto dei nominativi della regione Veneto. Il volume “Cave d’Italia 2010”, è stato redatto a cura della redazione di Vie&Trasporti, con la collaborazione di COSTRUZIONI. Copia della guida aggiornata e coretta con migliaia di nuove voci, si può richiedere all’indirizzo e-mail: ABBONAMENTI@FIACCOLA.IT
Pieve d’Alpago - Tignes - Argilla Settentrionale Trasporti S.p.a. Via Strade Nuove, 3 - 31040 Possagno (TV)
Chies d’Alpago - Toi - Detriti Impresa Balbinot di Balbinot Giuseppe & C. S.n.c. Via Lastra, 81/a - 32010 Chies d’Alpago Tel. 0437 471094
Farra d’Alpago - Col delle Vì - Detriti Consorzio Farra Sviluppo S.c.r.l. - Via Lastra, 95 32010 Santa Croce-Farra d’Alpago
Feltre - Villabruna - Argilla Wienerberger Brunori S.r.l. - Via Ringhiera, 1 40020 Bubano di Mordano (BO) Tel. 0542 56811 - Fax 0542 51143
Forno di Zoldo - Cornigian - Detriti Cettiga S.r.l. - Via Sommariva, 44 32012 Forno di Zoldo - Tel. 0437 78248
Ponte nelle Alpi - Cugnan
Rento Vittorio - Via Stefani Anto, 25 32034 Pedavena
Perarolo di Cadore - Ansogne - Detriti I.S.E. S.r.l. - loc. Ansogne - 32010 Perarolo di Cadore - Tel. 0435 71154
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Ponte nelle Alpi - Rosei Sora Losego
Materiale da taglio Prest Franco - Via dei Zattieri, 29 32014 Ponte nelle Alpi - Tel. 0437 990350
Materiale da taglio Bertagno Ivan - Via Roncan, 102 32014 Ponte nelle Alpi
Ponte nelle Alpi - Fiorane - Calcari Buzzi Unicem S.p.a. - Via O. Marchino, 10 15033 Casale Monferrato (AL) Tel. 0142 416111
Ponte nelle Alpi - Vich - Calcari Buzzi Unicem S.p.a. - Via O. Marchino, 10 15033 Casale Monferrato (AL) Tel. 0142 416111 - Fax 0142 416464
Quero - Val Storta - Calcari Rech Gianfranco Fr. Schievenin 32020 Quero - Tel. 0439 787308
Ponte nelle Alpi - Fredolin
Materiale da taglio F.lli De Prà S.p.a. - V.le Cadore, 69 32014 Ponte nelle Alpi - Tel. 0437 990041
Ponte nelle Alpi - La Secca
Rivamonte Agordino - Forcella Franche
Detriti Benvegnù Fioretto S.n.c. Di Benvegnù Claudio e Lori - Via Tissi, 10 - 32021 Agordo Tel. 0437 63314 - Fax 0437643161
Materiale da taglio Bertagno Angelo S.r.l. - Via Sottocanevoi, 69 32014 Ponte nelle Alpi - Tel. 0437 998179
Ponte nelle Alpi - Lasta Boschet
Pedavena - Canaletto - Materiale da taglio
Materiale da taglio Prest Franco - Via dei Zattieri, 29 32014 Ponte nelle Alpi - Tel. 0437 990350
Pieve di Cadore - Damos - Gesso D.A.M.O.S. S.r.l. - Via Brandolini, 38 31053 Pieve di Soligo (TV) Tel. 0438 82699
Chies d’Alpago - Marera - Marmorino I.M.A. S.r.l. - Via Marconi, 34 - 32014 Ponte nelle Alpi - Tel. 0424 29368
Ponte nelle Alpi - Ribe Sotto Losego
San Gregorio nelle Alpi - Luni ex Bampo
Argilla E.Ma.Pri.Ce. S.r.l. - Via Roma, 9/b - 31034 Cavaso del Tomba (TV) - Tel. 0423 544823
Materiale da taglio Bertagno Angelo S.r.l. - Via Sottocanevoi, 69 32014 Ponte nelle Alpi - Tel. 0437 998179
Ponte nelle Alpi - Lastreghe
Materiale da taglio F.lli De Prà S.p.a. - Viale Cadore, 69 32014 Ponte nelle Alpi - Tel. 0437 990041
San Gregorio nelle Alpi Luni Ex Contessa - Argilla E.Ma.Pri.Ce. S.r.l. - Via Roma, 9/b 31034 Cavaso del Tomba (TV) Tel. 0423 544823
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San Nicolò di Comelico - Tamai - Detriti Comunione Familiare Regola di Costa Via Costa, 86 - 32040 San Nicolò Comelico
San Tomaso Agordino - I Piegn - Detriti S.E.V.I.S. S.r.l. - Via Nazionale, 1 38035 Moena (TN) - Tel. 0462 574520
San Vito di Cadore - Vallesella - Detriti F.lli De Prà S.p.a. - V.le Cadore, 69 32014 Ponte nelle Alpi - Tel. 0437 990041
Sospirolo - Brustolada - Detriti Inerti Brustolada S.r.l. - Via Gron Masiere, 195 32037 Sospirolo - Tel. 0437 87165
Fontaniva - Montagnola Est - Ghiaia Candeo Pietro - Via P. Maroncelli, 23 35129 - Tel. 049 772155
Lozzo Atestino - Monte Lozzo - Trachite Benetello Giorgio - Via Santa Rosa, 46 35141 - Tel. 049 28899
Montegrotto Terme - Turri Alta e Bassa
Trachite Donà Alfonso S.n.c. di Donà Alfonso & Figli Viale Stazione, 154 35036 Montegrotto Terme Tel. 049 793711
Montegrotto Terme - Valdimandria Sospirolo - Brustolada Nord - Detriti Fornaci Calce Grigolin S.p.a. Via Ex Bombardieri, 14 31010 Ponte della Priula (TV) - Tel. 0438 4464
Trachite Trachite S.r.l. Servizi Restauri e Lavori Edili Via Valdimandria, 18 35036 Montegrotto Terme Tel. 049 793404
Sospirolo - Masiere - Detriti F.lli De Dea Aldo ed Eldo S.r.l. Via Ponte Mas, 261 - 32037 Sospirolo Tel. 0474 87190
Piazzola sul Brenta - Ex Bastianello
Detriti
Vas - Miuzzi - Calcari Fassa S.p.a. - Via Lazzaris, 3 31027 Spresiano (TV) - Tel. 0422 7222 Fax 0422 887509
PADOVA
Piombino Dese - Levada Sud Ovest
Carmignano di Brenta Alta Prosdocimi - Ghiaia Meneghini Attilio S.r.l. - Via V. Emanuele III, 18 35010 Grantorto - Tel. 049 5960068
Cervarese Santa Croce - Buso - Trachite Cave Pietra Montemerlo S.r.l. - Via Montebello, 5 35030 Cervarese Santa Croce Tel. 049 9900197
Piombino Dese - Munaron - Ghiaia Trevigiana Inerti S.r.l. - Via Dosson, 20 31022 Preganziol (TV)
Trachite di Montemerlo S.r.l. - Via Briosco, 23 35100 Padova - Tel. 049 9901154
Cinto Euganeo - Cucuzzola - Calcari Cementizillo S.p.a. - Via Caldevigo, 14 35042 Este - Tel. 0429 601700 Fax 0429 600471
Ariano nel Polesine - Marchiona 3 Lotto O - Ghiaia S.I.S.A. S.r.l. - Via Borgoleoni, 21 44100 Ferrara - Tel. 0426 71666
Ceneselli - Casa Ghirotta - Argilla Industria Laterizi Crivellari & Zebini S.p.a. Via Roma, 31 45020 Giacciano con Baruchella
Rovigo - Curiola - Argilla Fornace Fonti S.r.l. - Via Giotto, 41 45100 Rovigo - Tel. 0425 494085
Villanova del Ghebbo - Coderotte - Argilla Reato S.n.c. di Reato Eugenia & C. Via Canova, 12 - 45020 Villanova del Ghebbo Tel. 0415 69013
TREVISO Arcade - Borgo Busco - Ghiaia Inerti Sile S.r.l. - Via Cedon, 42 31057 Silea - Tel. 0422 360716
San Martino di Lupari - Rialta - Ghiaia Mabilia e Stoppa - Via Monte Grappa 35058 San Martino di Lupari
Vò - Calti - Trachite Toniolo S.r.l. - Via Rovarolla, 475 35030 Voí Euganeo - Tel. 049 9940089 Fax 049 9941294
Arcade - Gravoni - Ghiaia Trentin Ghiaia S.p.a. - Via Maglio, 38 31030 Colfosco di Susegana Tel. 0438 27070 - Fax 0438 758843
Arcade - Podere di Arcade - Ghiaia Veneta Inerti S.r.l. - Via Venturali 31030 Arcade - Tel. 0422 633533
Vò - Giora - Trachite Trachite Zovonite S.r.l. - Via dei Colli, 6/A 35031 Abano Terme - Tel. 049 812340
Borso del Grappa - Stradella - Ghiaia Impresa Ferraro - Via Vittoria, 76/a 36065 Mussolente (VI) - Tel. 0424 878422
Vò - La Speranza - Trachite Martini Costruzioni S.r.l. - Via Dante Alighieri, 10/A 35030 Rovolon - Tel. 049 514085
Vò - Monte Altore - Trachite Cervarese Santa Croce - Trachite di Montemer - Trachite
Ghiaia Magnani I. & C. S.a.s. e Azienda ag. S. Basilio S.a.s. Corso Vittorio Emanuele II, 99 - 45011 Adria
Argilla Cunial Antonio I.L.C.A. S.p.a. - Via Molinetto, 44 31054 Possagno (TV) Tel. 0423 54028
Baone - Piombà - Calcari Cementizillo S.p.a. - Via Caldevigo, 14 35042 Este - Tel. 0429 601700 Fax 0429 600471
Ariano nel Polesine - Boaria Nova
Piazzola sul Brenta - Polata - Ghiaia Polata S.r.l. - Via Cavour, 29 35010 San Pietro in Gu
Tambre - Col delle Fratte - Detriti Sismoter S.r.l. - V.le Miramare, 55 34100 Trieste (TS)
ROVIGO
Ghiaia Granulati del Brenta S.p.a. - Via Casonetto, 5 36050 Pozzoleone (VI)
Sospirolo - Masiere Ex Casagrand Incotur S.r.l. - Via Agordina, 1 - 32036 Sedico
Vò - Rovarolla - Trachite Toniolo S.r.l. - Via Rovarolla, 475 35030 Voí Euganeo - Tel. 049 9940089 Fax 049 9941294
Martini Costruzioni S.r.l. - Via Bagnara Alta, 28/A 35030 Voí Euganeo - Tel. 049 514084
Casale sul Sile - Angeli - Argilla Fornace di Dosson di Rachello & C. S.p.a. Via Santi, 71 - 31030 Dosson di Casier Tel. 0422 93147
Castelfranco Veneto - Salvatronda
Ghiaia Vò - Regina - Trachite Trachite Euganea S.r.l. - Via San Mauro, 12 35036 Montegrotto Terme Tel. 049 793435
Beton Rossi S.p.a. - Via Caorsana, 11 29100 Piacenza - Tel. 0523 603011
Cavaso del Tomba - Costalunga e Menegaz - Argilla Valcavasia Sviluppo S.r.l. Viale Canova, 7 31054 Possagno
costruzioni settembre 2010 [67]
VENETO
CAVE&I NERTI
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CAVE&I NERTI Cordignano - Col de Valin - Marmorino Ros Giacomo & Figli S.p.a. - Via Filermo, 3 33070 Fratta di Caneva di Sacile (PN) Tel. 0434 79098
Giavera del Montello Polo Estrattivo Giav - Ghiaia Postumia Inerti S.r.l.-Superbeton S.p.a. Via 4 Novembre, 18 31058 Ponte della Priula - Tel. 0438 758960
Cordignano - Col delle Rane - Marmorino Ros Giacomo & Figli S.p.a. - Via Filermo, 3 33070 Fratta di Caneva di Sacile (PN) Tel. 0434 79098
Istrana - Case Bianche - Ghiaia Industria Ghiaia di Sartor Giovanni & C. S.n.c. Via Lazzaretto, 5 - 31036 Istrana Tel. 0422 83222
Cordignano - La Polsa - Marmorino Ros Giacomo & Figli S.p.a. - Via Filermo, 3 33070 Fratta di Caneva di Sacile (PN) Tel. 0434 79098
Cordignano - Parè - Marmorino Eredi Allegranzi Geom. Cesare S.n.c. Via Damiano Chiesa, 108 31016 Cordignano - Tel. 0438 999075
Cordignano - Quattro Strade - Ghiaia Piccin Mario & C. S.n.c. - Viale della Vittoria 31029 Vittorio Veneto
Fonte - Acque - Argilla Fornaci del Fagarè S.r.l. Via del Fagarè, 10 31041 Cornuda - Tel. 0423 83422
Fonte - Acque - Argilla Fornace Monfenera S.p.a. - Via Olivi, 45 31054 Possagno
Istrana - Villanova di Istrana - Ghiaia F.M.S. F.lli Michieletto Strade S.r.l. Via Malcontenta, 22 - 30175 Marghera (VE)
Loria - Campagna Due - Ghiaia Green Ground S.r.l. Via Strada per Salvatronda, 37 36061 Bassano del Grappa
Loria - La Piccola - Ghiaia Ferraro Impresa S.r.l. - Via Vittoria, 76 36065 Mussolente (VI) - Tel. 0424 878422
Monfumo - Val Misera - Calcari Con.Ar.Mo. S.r.l. Via Muson 31010 Monfumo
Montebelluna - Campi Longhi - Ghiaia Sabbia del Brenta S.r.l. Via Monsignor d’Alessi, 3 - 31038 Paese Tel. 0422 959179
Montebelluna - Caravaggio - Ghiaia Monteverde S.c.a.r.l. - Via Caravaggio, 3 31044 Montebelluna
Montebelluna - Montebelluna - Ghiaia Biasuzzi Cave S.p.a. - Via Morganella Ovest, 55 31050 Ponzano Veneto - Tel. 0422 440148
Montebelluna - San Gaetano - Ghiaia Eghel S.r.l. - Viale Luzzatti, 106 31100 Treviso
Montebelluna - Sud-Est - Ghiaia Ghiaia e Calcestruzzi Valle del Piave S.a.s. Via Roma, 61 31049 Bigolino di Valdobbiadene Tel. 0423 78261
Montebelluna - Zapparè - Ghiaia Polo S.p.a. - Piazza Giustiniani, 13 31100 Treviso
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[640] settembre_2010
WALKAROUND ACCHINE M L’escavatore cingolato
Peso operativo 25,9 ton Potenza netta 130 kW
DI
CLAUDIO MARINI
Liebherr R926 Advanced 1a corr_Layout 1 06/09/10 11:33 Pagina 71
R926
ADVANCED
LIEBHERR R926 ADVANCED
Liebherr R926 Advanced 1a corr_Layout 1 06/09/10 11:33 Pagina 72
I PLUS DI COSTRUZIONI
n L’ESCAVATORE DI MAGGIOR n POMPE LIEBHERR PESO LARGO SOLO 2,5 M
n FORZE DI SCAVO E TIRO
MOLTO SOPRA LA MEDIA
n CARRO
SOVRADIMENSIONATO PER GARANTIRE AFFIDABILITÀ E DURATA
n IMPIANTI ELETTRICO
E DI RAFFREDDAMENTO SOVRADIMENSIONATI E PROGETTATI “A REGOLA D’ARTE”
n COMPONENTISTICA
LIEBHERR A GARANZIA DI QUALITÀ E FUNZIONALITÀ
[72] costruzioni settembre 2010
A REGOLAZIONE “POSITIVA” PER UNA RAPIDA RISPOSTA
n MANUTENZIONE SICURA,
ECOLOGICA, FACILE, CON INGRASSAGGIO AUTOMATICO DI SERIE, INDICAZIONE SUL MONITOR DI BASSO LIVELLO FLUIDI ED ACQUA NEL PRE-FILTRO GASOLIO
n CABINA ESCLUSIVA CON
MONITOR TOUCH SCREEN, CONSOLLE SOSPESE, CLIMATIZZAZIONE POTENTE ED UNICA (DIFFUSORI MOTORIZZATI)
n GENERALE CURA
PER IL DETTAGLIO E QUALITÀ COSTRUTTIVA CHE GARANTISCE IL VALORE ANCHE DELL’USATO
Liebherr R926 Advanced 1a corr_Layout 1 06/09/10 11:33 Pagina 73
L’unico 26 ton “in sagoma” che costa di più... perché vale di più
costruzioni settembre 2010 [73]
LIEBHERR R926 ADVANCED
Liebherr R926 Advanced 1a corr_Layout 1 06/09/10 11:33 Pagina 74
n Forza di strappo 19,3 ton n Forza di penetrazione 15,1 ton, concentrate in 2,5 m di larghezza... ...non cercate altrove! n Gli altri “in sagoma� seguono con prestazioni non comparabili
[74] costruzioni settembre 2010
Liebherr R926 Advanced 1a corr_Layout 1 06/09/10 11:33 Pagina 75
WALKAROUNDMACCHINE [di
]
NON CERCATE CONCORRENTI
costruzioni settembre 2010 [75]
LIEBHERR R926 ADVANCED
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UN 4 CILINDRI CHE “PESA” COME UN 6 nComando elettrico d’iniezione distante da fonti di calore sulle pompe individuali, non sugli iniettori (affidabilità) nCentralina motore lontana da fonti di calore e ben accessibile (affidabilità) n4 valvole per cilindro (efficienza di combustione) nEGR interno senza elettronica (semplice ed affidabile)
Le testate “indipendenti” (anzichè una singola per tutti i cilindri) utilizzano guarnizioni più piccole e subiscono minori deformazioni per dilatazione termica, favorendo la tenuta (affidabilità)
nTestate indipendenti (affidabilità guarnizioni)
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WALKAROUNDMACCHINE [di 4 valvole per cilindro favoriscono la miscelazione del combustibile, la combustione e quindi l’efficienza del motore, soprattutto sotto sforzo
]
L’avere pompe indipendenti per ogni cilindro (non una singola per tutti, tipo Common rail) riduce il costo d’intervento in caso di malfunzionamento o sostituzione
Azionamento pompa acqua ad “ingranaggi” (non cinghia) per affidabilità totale La parte elettrica che comanda il momento e la quantità di combustibile da iniettare risiede sulla testa delle pompanti individuali di ogni cilindro (non sugli iniettori vicino alla camera di scoppio), ben lontana da fonti di calore che possono danneggiarla (affidabilità) Un pressostato salva il turbo dai fuorigiri (affidabilità) ed uniforma la combustione eliminando i picchi di pressione dell’aria di alimentazione
La semplicità dell’EGR interno adottato da Liebherr non necessita di parti elettriche esposte a fonti di calore (affidabilità), a differenza di altri tipi di EGR a controllo elettronico
La centralina motore (raffreddata da una circolazione di gasolio) è montata con supporto elastico, sul collettore “freddo” dell’aspirazione, ben lontana da fonti di calore (affidabilità)
La centralina montata “alta” (non sulla bancata) è più accessibile per controlli manutentivi costruzioni settembre 2010 [77]
LIEBHERR R926 ADVANCED
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VUOLE LA ROCCIA n Tendicingolo e rulli di maggior diametro (durata, stabilitĂ ) n Catenaria lubrificata di serie (durata, traslazione silenziosa) n Passo maglia 205 mm disponibile (durata, dimensione superiore)
57 cm
[78] costruzioni settembre 2010
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WALKAROUNDMACCHINE [di
]
n Un carro “più pesante” favorisce anche la stabilità (abbassa il baricentro)
Carro con 9 rulli da 15,6 cm di diametro
nTiro alla barra eccezionale da 22.600 DaN; (6,1 km/h) costruzioni settembre 2010 [79]
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LIEBHERR R926 ADVANCED
Fusibili di scorta Fusibili di potenza La chiave stacca batterie evita dispersioni elettriche durante i fermi prolungati
IMPIANTI SOVRADIMENSIONATI nMotorino d’avviamento 6,6 kW (+ 50 % della media) nAlternatore 80 A (+ 33 % della media) nBatterie 135 Ah (+ 40 % della media)
Fusibili di scorta
Fusibili di scorta Ottimo Layout e protezione circuito
Guarnizione di tenuta stagna
Connessioni IP69 K per una tenuta ermetica a solventi in pressione (lavaggio sicuro del motore)
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nVentilatore “enorme” (86 cm) Il ventilatore idrostatico (senza cinghie da tensionare) ruota ad una velocità “termocontrollata, per ridurre il rumore, il consumo di combustibile ed accelerare il riscaldamento da freddo: gira solo quanto serve
nIdrostatico e termocontrollato nRadiatori in “parallelo” per maggior efficacia e facile pulizia nCondensatore AC “apribile a libro” per facile pulizia
n Grandi radiatori “modulari” per miglior dilatazione e minori costi in caso di riparazione I radiatori separati uno dall’altro (non saldati assieme) possono essere smontati ed eventualmente riparati uno per uno. Se si sostituisce il solo radiatore non riparabile, anzichè l’intero blocco, si riducono notevolmente i costi
PROGETTATI... A “REGOLA D’ARTE” Condensatore AC apribile “a libro” per facilitare la pulizia
Intercooler
Il radiatore del gasolio aumenta l’efficienza di combustione, ma soprattutto protegge iniettori e pompanti da grippaggi raffreddandoli
Refrigerante
I robusti supporti “elastici” dei radiatori e la “modularità” favoriscono le dilatazioni e riducono le vibrazioni, evitando cricche e perdite
Olio idraulico
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Motore Liebherr
Riduttori Liebherr Elettronica Liebherr
SOLO COMPONENTI “LIEBHERR” nMiglior controllo della qualità nMiglior funzionalità ed accoppiamento delle parti Ralla di rotazione Liebherr
Cilindri idraulici Liebherr con fine corsa ammortizzato idraulicamente
Motoriduttori di traslazione Liebherr con scalamento marcia automatico sotto sforzo
Pistone a punta “conica” che “tappa” progressivamente la luce di scarico ammortizzando il fine corsa La saldatura per frizione delle teste agli steli garantisce coassialità (durata delle guarnizioni) ed affidabilità (non è una semplice saldatura della corona circolare, ma una fusione della sezione piena dello stelo alla testa)
[82] costruzioni settembre 2010
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La portata delle due pompe è congiunta o separata in automatico per garantire maggior velocità sulle singole funzioni o movimenti contemporanei indipendenti
Pompe idrauliche Liebherr
POMPE IDRAULICHE “LIEBHERR” n Controllo della pompa “positivo” per una pronta risposta idraulica
Nel controllo “positivo” il manipolatore invia il comando di pilotaggio idraulico sia alla spola del distributore, sia al piatto della pompa che regola la portata, con reazione immediata di entrambi. Invece, nei sistemi a controllo “negativo” il manipolatore non comanda direttamente la pompa, ma muove la spola del distributore, che aprendosi crea segnali di comando successivi e quindi meno “pronti” sulla pompa
Esclusiva saracinesca che consente d’isolare il serbatoio idraulico per manutenzione sulla pompa o il blocco di perdite nel circuito
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LIEBHERR R926 ADVANCED
Tenditore automatico
n Nessuna cinghia da tendere
Cinghia “polyvee” ad alta trazione
MANUTENZIONE SICURA E FACILE nScarichi ecologici e sicuri con valvola di ritenuta “ovunque”
Tolto il tappo di protezione, lo scarico inizia dopo qualche giro di avvitamento dell’apposita tubazione che guida il fluido nel contenitore posato a terra. Lo scarico è dosabile avvitando più o meno la tubazione al pari di un rubinetto. Grazie alla valvola interna di ritenuta ed alla tubazione, questo scarico ecologico “guidato” evita gocciolamenti a terra e scottature con fluidi caldi
[84] costruzioni settembre 2010
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WALKAROUNDMACCHINE [di
]
L’ingrassaggio è programmabile in funzione del carico di lavoro
n Ingrassaggio automatico “di serie” nPer controllare il livello del refrigerante o se c’è acqua nel prefiltro gasolio... si guarda il monitor! “Dadi” che facilitano lo svitamento dei filtri olio motore
Presa per connettere palmari esterni
GPS satellitare disponibile a richiesta La presenza di acqua nel pre-filtro è segnalata sul monitor
Coperture gommose antiscivolo
Pompa elettrica di rifornimento con blocco automatico per troppo pieno e saracinesca antigoccia Protezione anti-usura delle teste dei bulloni
Il basso livello del refrigerante è segnalato sul monitor
Ampio vano utensili
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n Parti in fusione per eliminare saldature critiche
n Parti stampate o piegate per ridurre deformazioni da saldatura e favorire gli accoppiamenti n Saldature robotizzate
COSTRUZIONE E MATERIALI... nCircuiti elettrici protetti con maglia termo-restringente, ben guidati con supporti propri, robusti e frequenti
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WALKAROUNDMACCHINE n Cofani e portelli in “diciclopentadiene” a “doppio strato” antiruggine, resistente ad urti e calore nMarmitta in acciaio antiruggine nFiltro anti-particolato “Liebherr” disponibile
...DI QUALITÀ
n Pannelli fonoassorbenti fissati con borchie per durare
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LIEBHERR R926 ADVANCED
WALKAROUNDMACCHINE [di
]
CABINA UNICA...OLTRE LE ATTESE Regolazione automatica della luminosità del monitor
Indicazione temperatura interna ed esterna alla cabina
Selettore Menù a rotella tipo autovettura
Acceleratore
Pulsantiera a membrana impermeabile
nAvviamento e stop motore a pulsante
MONITOR “TOUCH SCREEN”
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Consolle “sospese”e braccioli a regolazione indipendente
nSedile riscaldato e “ventilato” disponibile
Regolazione lombare elettrica
nConsolle sospese col sedile non trasferiscono ai comandi le vibrazioni del telaio
Riscaldamento e ventilazione sedile
DIFFUSORI “MOTORIZZATI” E TANTO ALTRO...
Diffusori “motorizzati” controllati dalla climatizzazione automatica e dalla selezione sul monitor indirizzano l’aria o la parzializzano
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nUna cabina eccezionale completata dal miglior monitor del mercato, con selezione Menu di tipo automobilistico
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WALKAROUNDMACCHINE [di
DETTAGLI PER IL COMFORT
]
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LIEBHERR R926 ADVANCED
WALKAROUNDMACCHINE Doppia tendina “autoavvolgente”
Tegolino parapioggia
Fari allo Xeno disponibili
Il montaggio “alto” (anzichè sul montante laterale) del motorino del tergicristallo consente una spatola di maggior lunghezza (80 cm) ed amplia l’area tersa
Ruotando una manopola, il parabrezza inferiore rientra rispetto al superiore aprendo una fessura per il disappannamento naturale senza far entrare la pioggia. Il parabrezza inferiore può sovrapporsi a quello superiore ed essere comodamente stivato nel sottotetto
nCabina “lunga e alta” (175 x 165 cm), con parabrezza curvo, per un facile stivaggio senza “piegare il collo”
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TUNNELLING
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Consolidamenti
NEL SANNIO
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MACCHINE&ATTREZZATURE DUE POSIZIONATORI PG 185 DI CASAGRANDE SONO PROTAGONISTI NELLA PROVINCIA DI BENEVENTO NEL CONSOLIDAMENTO DEGLI SCAVI DI GALLERIE, IN UN CONTESTO DI TERRENO INCOERENTE DI
PAOLO BRUSCHI
a strada Statale 212 taglia in due la provincia nord di Benevento, in quella che fu ai tempi dei Romani la regione del Sannio. La strada sale lungo la Val Fortore in una serie di curve e controcurve strette, che la rendono poco agevole e percorribile in tempi non esattamente rapidi. Questo fa sì che per alcuni abitanti dei comuni a ridosso del confine pugliese risulti più agevole raggiungere Foggia, cambiando regione, piuttosto che Benevento, il capoluogo di provincia campano al quale appartengono. Questo naturalmente è solo uno degli aspetti (che ha poi risvolti economici e burocratici) del problema viabilistico di questa statale il cui ammodernamento da molti anni ormai è nell’agenda dell’Anas. I cantieri oggi sono finalmente aperti, e riguardano il tratto che va dal bivio di Pietrelcina allo svincolo per S. Marco dei Cavoti. La commessa è stata acquisita dalla Cooperativa La Fortorina, consorzio delle tre imprese Coop Costruzioni di Bologna, Intini di Bari e Rillo Costruzioni di Benevento. Il committente è l’Anas (compartimento di Salerno), e il lotto in questione comprende la realizzazione di quattro gallerie: Cersone (900 metri circa), S. Pietro (300 metri circa), Fucello (700 metri circa) e Monteleone (circa 1000 metri). La difficoltà di realizzazione delle gallerie è dovuta sostanzialmente a due fattori predominanti: in primo luogo l’esigua copertura che mediamente è inferiore ai 20 metri. In secondo luogo vi è la natura eterogenea del terreno interessato dallo scavo: la composizione varia da argille marnose grigie, argille scagliose con intercalazioni calcaree, e strati sabbiosi che comportano inevitabili infiltrazioni d’acqua. Tutto questo ha ritenuto necessari interventi di consolidamento propedeutici allo scavo. Protagonisti di questi consolidamenti sono alcuni mezzi Casagrande, tra cui due posizionatori PG185 utlizzati dalla Geocostruzioni di Roma, azienda leader da diversi anni in ambito geologico. Siamo andati a vederli all’opera.
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TUNNELLING
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I L SEGRETO NELLE RALLE Il posizionatore PG 185 si distingue per la sua estrema maneggevolezza e facilità di utilizzo. Le operazioni di perforazione migliorano in velocità e sicurezza principalmente grazie alle dimensioni compatte del rig ed al sistema integrato di rotazione e puntamento. Quest’ultimo è costituito da un sistema di ralle a motoriduttori idraulici che, in virtù delle esperienze maturate nei cantieri di tunneling italiani ed internazionali, è stato preferito dai progettisti Casagrande al sistema a pistoni idraulici in quanto più performante, pratico e preciso. Lo stesso è integrato da uno speciale software che permette il calcolo dell’angolo di posizionamento del mast, la memorizzazione dei fori in calotta ed il relativo puntamento automatico.
CASAGRANDE PG185 Carro Larghezza carro 2460 mm Larghezza pattini 500 mm Lunghezza cingoli 4062 mm Velocità di traslazione 1,7 km/h Pendenza superabile 36% - 20° Motore Engine Cummins QSB 6.7 (EPA/COM III) Tipo turbocharged Potenza a 2200 rpm 164 kW Capacità serbatoio gasolio 250 l Consumo 220 gr/kWh Capacità serbatoio olio idraulico 700 l Mast Lunghezza mast 23000 mm Corsa testa singola 18000 mm Corsa doppia testa 16700 mm Forza di estrazione 80 kN Velocità di estrazione/spinta 52 m/min Morse M2Z/M2SZ Diametro 40/254 mm Forza di chiusura 145 kN Testa rotary T1200 6V Coppia max. 13,5 kNm Velocità max. 530 rpm Peso Attrezzatura con testa singola 43,5 t
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MACCHINE&ATTREZZATURE Tra i pali, si può apprezzare la disomogeneità del materiale oggetto dell’escavazione.
Il processo di consolidamento
Tubi VTR.
Infilaggio del VTR nella roccia perforata dal posizionatore.
Il terreno dove si stanno effettuando gli scavi è costituito da materiale instabile ed è stato quindi necessario stabilizzare il fronte in avanzamento tramite l'iniezione di materiale di consolidamento. In particolare sono stati utilizzati tubi in vetroresina della lunghezza di 18 metri (VTR) a sezione circolare del diametro di 60 millimetri e dieci millimetri di spessore. La superficie esterna dei VTR (realizzati da ELAS Geotecnica del Gruppo Maccaferri), presenta un’aderenza migliorata grazie ad un innovativo procedimento di corrugazione che realizza una filettatura con passo di circa 2 millimetri, lungo ai tubi. Sono presenti lungo il VTR (a distanza di circa un metro l’una dall’altra) valvole a manchette, montate a filo esterno nello spessore del tubo, che permettono il suo riempimento col calcestruzzo a tratti parziali ed un suo migliore ancoraggio alla cavità. La puntualità delle iniezioni è agevolata anche da due tubi in gomma di sezione più piccola, attaccati longitudinalmente al VTR, che permettono rispettivamente di iniettare il calcestruzzo, e di avere la consapevolezza che la cavità è piena. Una volta che il calcestruzzo penetrato ha solidificato, la parete è pronta per essere aggredita dai martelli pneumatici che fanno avanzare lo scavo della galleria tanti metri quanto è stata consolidata. Gli stessi VTR cementati verranno distrutti nell’escavazione.
Tubi in gomma che fuoriescono dalla parete dove è collocato il VTR.
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[97]
TUNNELING
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L’AZIENDA UTILIZZATRICE Geo Costruzioni, con sede a Roma, opera in diversi ambiti dell’ingegneria civile: in particolare l’azienda ha sviluppato un consistente know-how nel settore geotecnico (lavori nel sottosuolo, costruzione di gallerie, consolidamento di terreni, fondazioni speciali, lavori marittimi), nel settore della geognostica (sondaggi, prove penetrometriche, inclinometriche, geofisica, controlli statici, monitoraggio), nel settore dei recuperi statici (risanamento di fabbricati, lavori in cemento armato e precompresso, rivestimento di gallerie). Per la gestione e l’organizzazione della commessa Geocostruzioni si è avvalsa della collaborazione di Mauro Del Francese, direttore tecnico e socio della SCF di Pozzuoli, esperto di consolidamenti in gallerie ed ex dirigente della Geocostruzioni stessa. Per rispettare i tempi di realizzazione si è reso necessario affrontare il lavoro su quattro fronti di scavo, nei quali sono presenti altrettanti posizionatori. Tre di questi sono Casagrande, di cui due PG 185.
Intervista
Mauro Del Francese Consulente di Geo Costruzioni e direttore tecnico di SCF
Mauro Del Francese con Marco Maturi (a sinistra), responsabile di cantiere per Geo Costruzioni, e Andrea Dobrigna (al centro), area manager di Casagrande.
Quali caratteristiche vi hanno convinto ad acquistare ed utilizzare i PG 185 per la realizzazione di questi consolidamenti?
Dopo una dettagliata valutazione con i collaboratori esterni e la propria dirigenza, la Geo Costruzioni ha ritenuto le attrazzature Casagrande in possesso di tutte le caratteristiche tecnico operative che il lavoro richiedeva: in particolare i PG 185, presenti in cantiere con due unità, forti della loro versatilità e velocità nei movimenti, hanno fatto cadere la scelta dalla loro parte. Va evidenziato che su queste macchine i tecnici Casagrande sono riusciti ad integrare soluzioni innovative e sistemi tradizionali in modo più che valido, come il controllo computerizzato dei movimenti ed inclinazioni tramite solide ralle di manovra. Queste soluzioni permettono una rapida gestione del mezzo sia in fase di piazzamento che di lavoro.
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U O VO N
A Product of Hard Work
LA TERNA PIU’ EFFICIENTE AL MONDO RISPARMIA 7.000 ₏ IN CARBURANTE
Le nuove JCB 3CX ECO e 4CX ECO sono le terne piÚ efficienti e produttive mai costruite. Attraverso l’utilizzo delle innovative tecnologie EcoDig, EcoLoad ed EcoRoad offrono un risparmio di carburante fino al 16% rispetto ai modelli precedenti, consentendo ai clienti che usano la terna JCB per 1.250 ore all’anno di risparmiare oltre 7.000 ₏ di carburante in 3 anni. Il miglior comfort per l’operatore e una maggiore versatilità la rendono la migliore terna mai costruita. Utilizza il calcolatore di efficienza online su www.jcbinnovations.com o scarica l’applicazzione iPhone per sapere quanto puoi risparmiare. JCB S.p.A. Assago (MI) - Tel. +39 0248866401 Email: marketing@jcb.it www.jcbinnovations.com
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M ERCEDES C LASSE G PROFESSIONAL
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OFFROAD
a peso d’oro DI
MATTHIEU COLOMBO
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FINO A 54% DI INCLINAZIONE LATERALE E SALITE DELL’80%
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MACCHINE&ATTREZZATURE oltre 30 anni dall’inizio della produzione della Classe G Mercedes negli stabilimenti austriaci di Graz e oltre 200.000 mila unità prodotte, la regina delle auto fuoristrada viene riproposta in versione pura e dura, da lavoro, con la gamma “Professional”. Dopo anni di evoluzione tecnologica sottopelle, durante i quali la storica Serie 461 è stata affiancata e poi sostituita dalla più evoluta e fin lussuosa Serie 463, la Stella fuoristrada torna quindi alle sue origini di mezzo da lavoro inarrestabile e lo fa con tutta l’esperienza guadagnata fornendo gli eserciti di mezzo mondo e con tutto il patrimonio meccatronico della Stella a tre punte. Le G Professional sono oggi la massima espressione tecnologica tra le auto fuoristrada Mercedes ma con allestimento ridotto all’osso ed equipaggiamenti a richiesta “funzionali”. Tre le versioni disponibili: la Sw con il passo lungo (2.850 mm), cinque porte, quattro posti e una portata residua di
A
990 chili (entro l’anno sarà omologata autocarro a quattro posti N1), la Van con lo stesso passo della Sw ma a due porte, portata di 970 chili e un volume di carico di 2.936 litri e, infine, la versione Chassis - autotelaio pronto allestimento da 4,3 ton di ptt - che COSTRUZIONI ha analizzato in versione due assi con un passo di 3.428 millimetri (a richiesta disponibile anche 6x6 con ptt di 6,5 ton) e l’opzionale cassone fisso con sponde in alluminio firmato dalla veronese Scattolini ma montato direttamente in linea Mercedes. Tutte le G Professional commercializzate in Italia saranno 300 CDI, ossia mosse dall’eclettico tre litri V6 turbodiesel Euro 5 da 135 chilowatt di potenza massima erogata a 3.800 giri/minuto, forte di 400 newton metro di coppia tra i 1.600 e i 2.600 giri/minuto, accoppiato a un cambio automatico a cinque rapporti e trasmissione integrale permanente con ridotte; tre i differenziali tutti bloccabili singolarmente al cento per cento.
LA CLASSE G TORNA A MOSTRARE I SUOI ARTIGLI DA FUORISTRADA CON LA GAMMA “PROFESSIONAL”. TRE LE CARROZZERIE: SW DA PATENTE B O VAN E CHASSIS DA PATENTE C. UN MEZZO UNICO PER LE PRESTAZIONI FUORISTRADA, MA ESCLUSIVO PER IL PREZZO
costruzioni luglio_agosto 2010 [101]
M ERCEDES C LASSE G PROFESSIONAL
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TUTTE E TRE DI SOSTANZA Dopo anni di evoluzione tecnica e di allestimenti sempre più ricchi per accogliere al meglio pilota e passeggeri, la Classe G ha sentito il bisogno di tornare alle sue origini di fuoristrada essenziale. Di fatto, con la G Professional la Casa offre un mezzo da lavoro che non conosce limiti od ostacoli di sorta e può fare la differenza “sul campo”. Nonostante l’allestimento ridotto all’osso che abbassa la soglia d’accesso a poco più di 60 mila euro per la Van e la Chassis e a poco meno di 70 mila euro
per la Sw, che ha di serie il climatizzatore manuale, le G Professional costano care se paragonata alla storica concorrente inglese o alla migliore concorrenza giapponese. Ma non hanno prezzo per chi, grazie a loro, trova soluzione a esigenze specifiche come i vigili del fuoco, i militari, i corpi forestali, gli enti autostradali, i soccorritori e in generale chi deve garantire qualsivoglia servizio di mobilità e trasporto nelle comunità montane. Le G Professional si comprano per necessità.
Prima di tutto funzionale Per farvi capire di che pasta è fatta la nuova gamma, vi elenchiamo alcuni dettagli dell’allestimento dell’abitacolo: sedili in stoffa o, a richiesta, in simil pelle sintetica, nessuna moquette sotto ai piedi ma lamiera e tappetini in gomma, pompa per il drenaggio d’acqua dall’abitacolo post guado, consolle centrale con pulsantiera impermeabile sviluppata per veicoli militari, finestrini manuali, servosterzo, aria condizionata manuale a richiesta (di serie solo sulla Sw, come la chiusura centralizzata)
e così via. Ovviamente non mancano gli airbag a doppio stadio per conducente e passeggero.
FRENATA MISTA E ASSISTITA
Poco appariscenti
L’impianto frenante è di tipo misto: dischi all’anteriore e tamburi al posteriore. Non mancano l’abs, il Bas (brake assist system) e il ripartitore elettronico della frenata Ebd/Ebv.
Di serie le G Professional hanno pochi fronzoli: cerchi in lamiera con pneumatici 225/75 R 16, Stella nera opaca sulla calandra, snorkel per fare respirare il motore nei guadi (fino a 60 cm di profondità), protezioni sottoscocca per motore e radiatore che non penalizzano la luce a terra di 213 millimetri, paraurti anteriore rinforzato.
PERSONALIZZABILI L’elenco di accessori a richiesta per le G “Pro” rispetta la scuola Mercedes e permette personalizzazioni funzionali ed estetiche. Tra le circa 50 opzioni segnaliamo il condizionatore manuale (2.328 euro, di serie sulla Sw), il cofano rinforzato e calpestabile (1.044 euro), la predisposizione per il funzionamento a temperature molto basse (fino a -35 gradi, costo 480 euro), paraurti anteriore con perno traino centrale sotto il portatarga ribaltabile (696 euro), il kit gancio traino a sfera disponibile solo in abbinamento alla presa esterna 12 V a 13 poli (per un totale di 528 euro), fendinebbia (204 euro) e reti parasassi fari e frecce anteriori (294 euro). Come potete constatare, è facile fare lievitare rapidamente il prezzo delle G Professional senza concedersi nessun lusso!
[102] costruzioni settembre 2010
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MACCHINE&ATTREZZATURE
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G 300 CDI STATION WAGON PROFESSIONAL LA SW “PRO” SECONDO NOI
Delle tre carrozzerie questa a cinque porte è la più tradizionale, quella che dal 1979 è sempre stata in produzione. Omologata per quattro persone, la G Professional Sw è l’unica che si può guidare con patente B e presto sarà omologabile come autocarro N1 a quattro posti, grazie al rapporto tra potenza motore e la portata professionale dichiarata in 990 chili (volume di carico 1.280 litri e volume di carico massimo 2.250 litri): sarà fiscalmente deducibile al 100 per cento. In realtà la Sw è anche la versione che potrebbe colpire al cuore l’appassionato di fuoristrada senza problemi di portafoglio e, forse anche per questo, è l’unica offerta di serie con climatizzatore manuale e chiusura centralizzata.
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G 300 CDI Sw Pneumatici Mud 235/85R16 Kit attrezzi esteso Regolazione schienale passeggero Estintore 2kg Fendinebbia Radio cd 24V Cofano motore rinforzato Gancio traino e presa E43 Reti parasassi fari anteriori Totale Nota: prezzi iva inclusa
68.430 euro 696 euro 180 euro 108 euro 132 euro 204 euro 900 euro 1.044 euro 528 euro 294 euro 72.516 euro
HANNO TUTTE IL SERBATOIO CARBURANTE DA 96 LITRI
I segreti sottopelle delle Professional A caratterizzare sin dalle origini la Classe G sono il telaio separato dalla scocca per ottenere una rigidità torsionale molto elevata e la trazione integrale permanente. Le G Professional offrono oggi di serie un cambio automatico a cinque marce con rapporti ridotti e sistema hill start holder (assistenza per le ripartenze in salita), tre differenziali bloccabili al cento per cento elettricamente e singolarmente. Queste caratteristiche, unite alla potenza garantita dal V6 CDI da tre litri e 135 kW, sono gli assi nella manica che permettono a chi guida una G di superare “passaggi difficili” anche con una modesta esperienza di guida in fuoristrada.
costruzioni settembre 2010 [103]
M ERCEDES C LASSE G PROFESSIONAL
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LA VAN SCELTA DA NOI G 300 CDI Van Climatizzatore manuale Kit attrezzi esteso Regolazione schienale guidatore Estintore 2kg Predisposizione radio Cofano motore rinforzato Gancio traino e presa est. (E43) Reti parasassi fari anteriori Totale Nota: prezzi iva inclusa
60.900 euro 2.328 euro 180 euro 108 euro 132 euro 312 euro 1.044 euro 528 euro 294 euro 65.826 euro
VANO DI CARICO Profondità Larghezza max Altezza piano di carico Larghezza luce di carico Capacità massima
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1.700 mm 1.580 mm 1.160/1.300 mm 990 mm 2.936 litri
PORTA DOPPIA
G 300 CDI VAN PROFESSIONAL
La versione Van della Classe G non è una novità assoluta. Fu infatti prodotta a partire dal 1980 per oltre un lustro in versione passo corto e lungo. Con la gamma Professional, la Van viene ripresentata in un’unica versione da 2.850 millimetri di passo, un volume di carico massimo di 2.936 litri, una portata di 970 chili e la portata totale a terra dichiarata è di 3.560 chili; è quindi necessaria la patente C per mettersi alla guida. Il vano di carico è separato dall’abitacolo con una paratia, smontabile, composta nella parte bassa da una lamiera piena e nella parte superiore da una griglia. Inoltre il pianale di carico è su due livelli: quello più basso, prosecuzione del piano abitacolo, interrotto prima dei passaruota posteriori da un gradino di 14 centimetri a cui segue un pianale perfettamente lineare fino alla soglia di carico posteriore. La larghezza della luce di carico è di soli 99 centimetri e in alternativa al portellone unico, che per ogni apertura costringe ad aprire anche il telaio di supporto della ruota posteriore, si possono richiedere l’apertura a due ante per una differenza di 720 euro (la stessa opzione si può avere anche sulla Sw). Ricordiamo che l’allestimento base non include il climatizzatore manuale e la chiusura centralizzata.
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PORTA SINGOLA
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MACCHINE&ATTREZZATURE
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G 300 CDI CHASSIS PROFESSIONAL
Una versione autotelaio della Classe G fu già inserita a listino nel 1993. La nuova versione Chassis che abbiamo provato alla presentazione della gamma G Professional era allestita con un cassone fisso con sponde in alluminio della Scattolini. Questo equipaggiamento è offerto e montato in linea di produzione direttamente da Mercedes per poco meno di quattromila euro. Al netto dell’allestimento, la G Chassis da 4,3 ton di ptt e passo da 3.428 millimetri, ha una portata dichiarata di 1.890 chili, mentre con il cassone montato la portata residua è di 1.560 chili. Nonostante le prestazioni fuoristrada, un cassonato su base Classe G Professional, che si guida con patente C, è da considerare un mezzo davvero esclusivo, soprattutto a causa del prezzo finale di oltre 65 mila euro. Detto in altre parole lo Chassis è più indicato come base per realizzare mezzi di soccorso (trasporto medicinali, Vigli del fuoco, Corpi forestali) e allestimenti utili alle amministrazioni pubbliche delle comunità montane. A richiesta lo Chassis è disponibile anche in versione 6x6.
LA CHASSIS PROVATA G 300 CDI Chassis 4x4 Allestimento cassone Scattolini Ruota di scorta su talaio Climatizzatore manuale Kit attrezzi esteso Regolazione schienale guidatore Estintore 2kg Predisposizione radio Cofano motore rinforzato Gancio traino e presa est. (E43) Reti parasassi fari anteriori Totale Nota: prezzi iva inclusa
60.060 euro 3.978 euro 228 euro 2.328 euro 180 euro 108 euro 132 euro 312 euro 1.044 euro 528 euro 294 euro 69.192 euro
CASSONE BY SCATTOLINI Soglia di carico Altezza soglia di carico Altezza sponde Larghezza cassone Lunghezza cassone Altezza gradino sponda posteriore
1.540 mm 1.140 mm 400 mm 2.030 mm 2.575 mm 820 mm
Passione. Questo è il motore.
Lombardini e Kohler, leader mondiali nella produzione di motori diesel e benzina fino a 50kW. Un successo fatto di ingranaggi, ma costruito da persone. Persone che non hanno paura di sporcarsi le mani, se questo vuol dire garantire potenza ed affidabilità nelle condizioni più estreme. Persone curiose che, non accontentandosi dei risultati, migliorano la qualità del loro prodotto, incrementando le prestazioni ed abbassando consumi e rumori. Persone che fanno qualcosa in cui credono e credono in quello che fanno, assicurando ai clienti la massima customizzazione ed un’assistenza senza risparmio. Ma soprattutto persone con la passione per il motore. Persone come te.
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IN QUESTO NUMERO...
settembre 2010
Gru idrauliche Due maxi gru italiane scelte per movimentare opere d’arte nel Principato di Monaco
Piattaforme aeree Presentati in Puglia diversi nuovi modelli tra semoventi e sollevatori telescopici
SOLLEVAMENTO ANTIERE C
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NOTIZIE
[SollevamentoinCantiere]
n Nuova interfaccia per l’autoccarata P320 Le nuova piattaforma austriaca autocarrata PALFINGER Jumbo P320 da 32 metri di altezza utile di lavoro, progettata per essere allestita su camion da 12 ton di ptt, presenta un nuovo pannello di controllo. La Casa ha sviluppato questa nuova interfaccia per semplificare l’utilizzo da parte degli operatori mantenendo standard di sicurezza elevati. Parte della gamma Citystar la nuova piattaforma ha un doppio braccio telescopico e una portata massima in cesta di ben 700 chili.
www.palfingeritalia.com
n Consegnata una delle prime AC350/6 La Breuer & Wasel, con sede a Bergheim vicino a Colonia, in Germania, è una società specializzata nel trasporto di carichi pesanti e nel montaggio di gru a torre. La sua flotta conta 110 autogrù con portate da 30 a 700 tonnellate. Tra le ultime macchine acquistate merita menzione la nuova TEREX DEMAG AC350/6 da 350 tonnellate di portata massima caratterizzata da un carro compatto (16,7 m), da un braccio telescopico da circa 60 metri che con prolunghe tralicciate arriva a una altezza massima di 125,7 metri.
www.terex.com
[108] costruzioni settembre 2010
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HANNO LA FORZA DI ERCOLE
La Dieci di Montecchio Emilia (RE) produce oltre 110 modelli di sollevatori telescopici realizzati a partire da 30 chassis base. Attenta a soddisfare sia le esigenze del mercato agricolo sia quelle del settore construction, negli ultimi anni [Dieci] ha investito anche per sviluppare la gamma di macchine di fascia alta. Tre i modelli della serie Hercules a braccio fisso sviluppati per contrastare l’egemonia “francese” al di sopra delle 12 tonnellate di portata massima: il 120.10 da 12 tonnellate esatte di portata massima, il 160.10 da 16 tonnellate di portata massima e il 210.10 da ben 21 tonnellate di portata massima. Questi ultimi due modelli sono imparentati a livello strutturale e condividono sia la linea powertrain sia l’avanzato impianto idraulico. Il “piccolo” Hercules 120.10 da 12 tonnellate di portata massima ha un motore 4 cilindri Perkins da 4,4 litri di cilindrata che sviluppa 106 kW a 2.200 giri/minuto e porta le forche a 9,5 metri di altezza con ben 6,5 tonnellate di portata. L’intermedio Hercules 160.10 da 16 tonnellate monta un 6 cilindri Perkins da 6,6 litri di cilindrata che sviluppa 146 kW a 2.200 giri/minuto e riesce a portare 7,6 tonnellate all’altezza massima di 9,9 metri di altezza massima. Al vertice l’Hercules 210.10, che ha lo stesso motore del “160” ma all’altezza massima di 9,9 metri riesce a sollevare ben 9 tonnellate. Gli sbracci orizzontali di questi tre modelli sono rispettivamente: 5,2, 5,1 e 5,1 metri. Adatti per l’utilizzo nei grandi cantieri edili, in siti estrattivi e cave, nella cantieristica portuale e navale, i modelli Hercules si possono personalizzare montando specifici accessori come argani, forche, benne o attrezzature idrauliche. È inoltre possibile richiedere finiture e soluzioni ad hoc. Ricordiamo infine che tutti i sollevatori telescopici Dieci sono progettati per consentire di operare sempre con standard di sicurezza elevati e che le cabine sono conformi alla normativa Rops–Fops.
www.dieci.com
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A SERVIZIO DEL PRINCIPATO n
La società di trasporti inglese Charles Russell Transports Group di Gloucester è stata scelta per trasferire alcune opere dell’artista contemporaneo Damien Hirst, esponente principale del movimento Young British Artists negli anni Novanta, dal Regno Unito al Principato di Monaco, presso il Museo oceanografico di Montecarlo dove avrà luogo la mostra Cornucopia. Movimentare opere d’arte, pezzi unici e di grande valore, è un’operazione delicata che richiede attenzioni particolari non solo nella fase di trasporto, ma soprattutto nel posizionamento indoor all’interno di musei e gallerie nel punto esatto dell’allestimento in cui devono essere posate. Per queste operazioni la Charles Russell Transports ha utilizzato le sue gru [Fassi] F950AXP e F1100AXP che con la loro precisione e le loro prestazioni hanno permesso di compiere la missione in assoluta sicurezza. Cogliamo questa occasione per ricordarvi che la Fassi F950AXP nella versione .24 ha un momento massimo di sollevamento di 80,1 tm, una tara di soli 7.360 kg e che a 4,10 metri di sbraccio orizzontale solleva 19.180 chili; dati che - dichiara il costruttore - “le fanno guadagnare il titolo di miglior rapporto peso/potenza della categoria”. Nella versione F950AXP.28 con jib L426, questa Fassi sbraccia in orizzontale fino a un massimo di 31,90 metri sollevando in punta 585 chili. www.fassigroup.com
n In programma al Gis un seminario Ipaf Al Gis - le Giornate Italiane del Sollevamento - in programma a Piacenza da 9 all’11 settembre, Ipaf quest’anno ha scelto la via della diversificazione, per presentarsi al mercato con una veste rinnovata. Accanto al tradizionale stand informativo, dove soci e potenziali interessati potranno trovare come di consueto tutto il materiale che Ipaf mette a disposizione per promuovere la cultura dell’accesso aereo in sicurezza, verrà allestita un’area esterna dedicata esclusivamente alle piattaforme di lavoro auto sollevanti su colonna (PLAC); sono previste ripetute dimostrazioni su questa particolare tipologia di macchine. Inoltre, venerdì 10 settembre, alle ore 14.30, è in programma un seminario dal titolo: “Scegliere l’attrezzatura di lavoro più sicura e formare l’operatore sui rischi e pericoli, salva la vita”.
www.ipaf.org
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www.dieci.com
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ORA È ANCHE
ANTIDEFLAGRANTE
ACTIONS not words Fatte per lavorare e pensate per semplificare il lavoro. La produzione di DIECI s.r.l. è articolata in quattro macrocategorie: gli elevatori telescopici (a braccio fisso e rotanti), la linea AGRI, le autobetoniere, i dumper e le macchine speciali. L’ampia gamma di elevatori telescopici Dieci punta in alto, tecnologia e qualità si traducono in oltre 110 modelli, abbinati a 30 telai in grado di soddisfare innumerevoli esigenze. Potenza, Agilità, Componentistica all’avanguardia, sono i punti di forza delle macchine Dieci. La versatilità operativa è costruita sulla base di elevati standard di longevità, robustezza e sicurezza.
DIECI, il Partner giusto per il tuo lavoro.
Il costruttore di Mapello (Bg) ha presentato l’autogrù fuoristrada GRIL 8300T da 30 t in versione “antideflagrante”. Venduto a GNL Italia, questo esemplare [Locatelli] è stato modificato per consentirne l’utilizzo in ambienti con pericolo di esplosione classificati Zona 1, quindi in conformità alla Direttiva ATEX 94/9/CE: norme europee CENELEC EN 60079-0, EN 60079-1, EN 60079-7, EN 60079-18, EN 60079-11, EN 1834-1. Le prescrizioni elencate hanno l’obiettivo di garantire un livello di sicurezza elevato; vari tipi di protezione: le custodie a prova di esplosione (EN 60079-0, EN 60079-1) in cui vengono racchiusi motori, trasformatori, lampade e azionamenti elettronici per evitare che eventuali fiammate raggiungano l’ambiente di lavoro circostante; il sistema di sicurezza intrinseca che immagazzina l’energia nei circuiti elettrici in modo da non generare scintille o effetti termici tali da innescare l’esplosione di una miscela pericolosa; l’incapsulamento (EN 60079-18) con resine, di quelle parti elettriche che per scintilla o riscaldamento possono provocare innesco; l’aumentata sicurezza (secondo la EN 60079-7); e la protezione motori (EN 1834-1). Con riferimento particolare alla trasformazione dell’autogru GRIL 8300T, che può essere fatta su ogni modello Locatelli, sono stati sostituiti: il collettore rotante, l’intera fanaleria, la batteria, il pulsante di emergenza in cabina, i tergicristalli, la chiave di avviamento; eliminati anche i quattro indicatori analogici. www.locatellicranes.com
IL SERVICE VA A ROVERETO ■
La Cte annuncia un’operazione di ristrutturazione che accentra il servizio assistenza presso lo stabilimento di Rovereto (TN), già dotato di un call center tecnico. Al personale specializzato e alle risorse umane preparate per dare consulenza telefonica si aggiungono in parallelo le officine mobili destinate ad intervenire direttamente in cantiere. Al servizio di assistenza diretta [Cte], si affiancano diverse officine autorizzate per le aree degli attuali punti assistenza di Dolo (VE) e S.Giuliano (MI). Presso lo stabilimento di Bertinoro (FC), verranno concentrate le attività progettuali e produttive dei brand Cte, mentre il reparto produttivo di Rovereto sarà dedicato all’assemblaggio di gru Effer (dal 2005 di Cte Group), liberando così a Minerbio (BO) le risorse per lo sviluppo di nuovi modelli.
www.ctelift.com
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NOTIZIE[SollevamentoinCantiere] ■ Da luglio la nuova piattaforma A314 è disponibile sia allestita su autotelaio Land Rover Defender sia su pick-up Isuzu D-Max
LA 14 M CHE VA IN FUORISTRADA a nuova piattaforma aerea autocarrata Socage A314 si presenta al mercato italiano con un’innovativa installazione su Isuzu D-Max a cabina singola, il pick up della Casa giapponese già ampiamente apprezzato dal mercato per efficienza e affidabilità. Presentata in anteprima su Land Rover Defender a Monaco di Baviera (Germania) al Bauma 2010, la [Socage] A314 con braccio composto da un singolo pantografo ed un elemento telescopico, ha riscosso i favori di molti operatori del Vecchio Continente (sopra a tutti Gran Bretagna e Spagna) ma ha anche destato l’interesse delle
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…E LA 70 METRI SU CARRO A LIBERA CIRCOLAZIONE La LMZ Sollevamenti di Bollate (MI) ha scelto la piattaforma autocarrata TJJ 70 di Socage per completare la gamma di piattaforme aeree offerte in noleggio a caldo. La nuova TJJ 70, fiore all’occhiello della gamma prodotti Socage e allestita su autocarro a libera circolazione, è capace di un’altezza massima di la-
aziende che lavorano nel continente africano e in quello sudamericano. Capace di un’altezza massima di lavoro di 14 metri e di uno sbraccio orizzontale di 6,5, questa Socage ha una capacità di carico in cesta di 225 chili, la rotazione di 360 gradi e, grazie al sistema di stabilizzazione Easy Lift (brevettato) passa dall’assetto di trasferimento a quello operativo in pochi secondi. Quest’ultima caratteristica, rende la A314 particolarmente interessante per le attività e i controlli con cicli di lavoro brevi. L’allestimento su Isuzu permette di mantenere le sponde del cassone. www.socage.it
voro di ben 70 metri e di uno sbraccio massimo di lavoro di 36,5 metri. La capacità di carico massima in cesta è di ben 600 chili, caratteristica che permette di elevare sei operatori più eventuale attrezzatura. Il cestello di dimensioni importanti (base 2.300 x 900 e altezza 1.100 mm) è allargabile idraulicamente
fino a 3.600 mm. Questo modello è poi equipaggiato di 2 jib idraulici (il secondo può essere montato ruotato di 180 gradi per effettuare interventi sottoponte) e di un verricello idraulico che grantisce una portata massima di 900 chili.
www.lmzsollevamenti.com
Gru più leggere, più spazio al carico Una soluzione concreta, per ridurre i costi di utilizzo dei mezzi di lavoro, è offrire maggior capacità di carico riducendo il peso della gru.
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PIATTAFORME E TELESCOPICI
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EFFETTO sorpresa a comunicazione senza contenuti è una scatola vuota. Oggi, forse più di prima, per emergere è necessario innovare, proporre soluzioni tecniche capaci di soddisfare le esigenze concrete dei clienti. Ma non basta. L’innovazione senza un’adeguata comunicazione non porta da nessuna parte: i nuovi prodotti per trasformarsi in successo commerciale devono essere conosciuti dal mercato, capiti e assimilati. Haulotte Group ha ben compreso l’importanza del mix innovazione-comunicazione e continua a dimostralo presentando le proprie novità mediante iniziative in cui si assapora il giusto equilibrio tra forma e sostanza. Lo scorso giugno, nel suggestivo Histò Relais Culti, l’antica masseria a San Pietro sul Mar Piccolo, nei pressi di Taranto, si è svolto l’”Haulotte Histò 2010 Experience”, l’evento di tre giorni organizzato dalla filiale italiana del Gruppo; l’obiettivo era quello di incontrare concessionari, noleggiatori e clienti provenienti da Italia, Francia, Polonia, Slovenia, Serbia, Romania, Ungheria, Croazia e Grecia. La meravigliosa location, sapientemente ristrutturata e incastonata tra il mare e un entroterra generoso di tradizione, è stata teatro della presentazione di ben dieci macchine: nella corte, incorniciata da pietre che evocano un passato lontano, sono state illustrate le caratteristiche della piattaforma verticale Star 6 Picking, della piattaforma articolata HA12CJ+ e delle due nuove piattaforme a pantografo Compact 12 e Compact 14; cambio di scena, invece, per il lancio della nuova versione della piattaforma articolata HA41PX-NT e dei cinque nuovi modelli di sollevatori telescopici della serie HTL (HTL 3617, HTL 3614, HTL 4010, HTL 3510 e HTL 3210), presentati in modo dinamico nel parco di ulivi secolari in cui è immersa la masseria. Un campo di prova decisamente eccezionale per macchine da sollevamento.
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SOLLEVAMENTOI NCANTIERE UN EVENTO IN GRANDE STILE PER PRESENTARE BEN DIECI NUOVI PRODOTTI. HAULOTTE ITALIA HA DECISO DI STUPIRE: A GIUGNO HA INCONTRATO DEALER, NOLEGGIATORI E CLIENTI INTERNAZIONALI IN UN’ANTICA MASSERIA NEL TARANTINO, TRA ULIVI SECOLARI E STRUTTURE MILLENARIE DI
DANIELA STASI
PIATTAFORME E TELESCOPICI
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OBIETTIVO REDDITIVITÀ L’esordio nel settore dei telescopici con la serie serie HTL (Haulotte Top Lift) è stato accolto con successo, quindi il Costruttore francese ha deciso di continuare sulla stessa strada ampliando l’offerta. Ai due modelli presentati nel 2009, l’HTL 4017 e l’HTL 4014, ora se ne aggiungono altri, tra cui l’HTL 3614 e l’HTL 3617, con un’altezza rispettivamente di 13,60 e 16,70 metri e una portata massima di 3.600 chilogrammi (800 e 500 kg al massimo sbraccio), entrambi pensati per massimizzare la redditività e ideali per il noleggio. Le principali peculiarità costruttive dei due modelli sono il controllo idraulico proporzionale dei movimenti del braccio, l’autolivellamento del telaio, il blocco dell’assale posteriore fornito di serie e la tecnologia Flowsharing, che consente all’operatore di controllare i movimenti del braccio e degli accessori in modo simultaneo e proporzionale. Da menzionare anche i nuovi dispositivi di sicurezza, tra cui il blocco automatico della macchina in caso di raggiungimento di condizioni operative limite. L’HTL 3614 e l’HTL 3617 sono equipaggiati infine di trasmissione idrostatica con pompa a portata variabile e di motore Deutz Turbo TCD2012 da 68 chilowatt a 2.400 giri al minuto, con una cilindrata di 4.000 centimetri cubici e una coppia di 360 Newton metro a 1.600 giri al minuto.
www.haulotte.it
[114] costruzioni settembre 2010
I NNO ALLA COMPATTEZZA A Taranto sono stati lanciati anche tre sollevatori telescopici con un'altezza massima di 10 metri: si tratta dei modelli HTL 4010, HTL 3510 e HTL 3210, progettati appositamente per il settore delle costruzioni e per quello industriale e pensati per essere impiegati in spazi ristretti. Le caratteristiche costruttive sono le medesime di quelle dei fratelli maggiori, dalla trasmissione idrostatica ai comandi joystick proporzionali, entrambi di serie. Loro principale punto di forza è sicuramente il design compatto, caratterizzato da un braccio più snello per una migliore visibilità laterale e una manutenzione semplificata: lo sbraccio massimo è di 7,2 metri, mentre la lunghezza complessiva è di cinque metri, a favore di una maggiore manovrabilità. L'HTL 3210 e l'HTL 4010, con una capacità massima di sollevamento rispettivamente di 3.200 e di 4.000 chilogrammi (850 e 1.200 kg al massimo sbraccio), sono equipaggiati di stabilizzatori della larghezza di 2,26 metri; l'HTL 3510, con una capacità massima di sollevamento di 3.500 chilogrammi (500 al massimo sbraccio), è invece dotato di telaio autolivellante. Il motore è per tutti e tre un Perkins 1104, con una cilindrata di 4.400 centimetri cubici: per il 3510 e il 4010 la potenza erogata è di 70 chilowatt a 2.200 giri al minuto (la coppia è di 392 Nm a 1.400 giri al minuto), per il 3210 di 62 chilowatt a 2.200 giri al minuto (la coppia di 354 Nm a 1.400 giri al minuto).
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SOLLEVAMENTOI NCANTIERE Per tutte le esigenze Terzo produttore mondiale di piattaforme aeree, Haulotte in questo specifico segmento continua a sfornare novità. Nel corso dell'“Haulotte Histò 2010 Experience” sono state presentate ben due nuove piattaforme articolate. La prima è la semovente elettrica HA12 CJ+, macchina che, con un'altezza a riposo di 1,99 metri e un ingombro laterale di 1,2 metri, è in grado di passare attraverso porte di dimensioni standard, ma nel contempo è capace di raggiungere un’altezza di 11,7 metri. Ideale per l'impiego in strutture industriali e logistiche, presenta un ristretto raggio di sterzata (3,6 m) e riesce a gestire fino a tre movimenti simultanei: traslazione, sterzata e rotazione della torretta, azionamento del jib o rotazione del jib. Altri plus: i comandi progressivi, il sistema di trasmissione elettrico diretto per una maggiore autonomia, la rotazione verticale del jib di +70/-70 gradi e la rotazione orizzontale del jib di +90/-90 gradi, a favore di una maggiore accessibilità. La seconda piattaforma articolata presentata a Taranto è la versione completamente rinnova-
ta del top di gamma HA41PX-NT che, con un'altezza di lavoro di 41,5 metri, è anch'essa caratterizzata da comandi proporzionali e simultanei. Tra le sue peculiarità si ricordano le quattro ruote motrici e direttrici con assali estraibili oscillanti, il raggio di sterzata di 5,1 metri, l’altezza da terra di 38 centimetri, il braccio articolato con jib orientabile a 140 gradi, la rotazione della cesta a 180 gradi e il punto di articolazione molto alto (17,75 m), che consente di oltrepassare qualsiasi ostacolo. Da annoverare sono anche la nuova tecnologia di controllo dell’inclinazione del braccio, a garanzia di una maggiore sicurezza senza alcuna regolazione aggiuntiva, il sistema di controllo continuo dei movimenti e il un nuovo limitatore di carico: i sensori di inclinazione oltre i quattro gradi sono operativi in tutte le posizioni, così come la compensazione idraulica e la gestione della stabilità. Da segnalare infine il quadro di controllo CanBus, per una trasmissione dati ottimale, e la sezione idraulica monitorata da un nuovo software diagnostico.
PRELEVARE E POSIZIONARE Riflettori puntati anche sull’ultima nata nel segmento delle piattaforme verticali, la Star 6 Picking, pensata per il settore della logistica e della piccola movimentazione. Con 76 centimetri di larghezza, un’altezza a riposo di 1,64 metri e un’altezza di lavoro di sei metri, presenta una portata massima di 180 chilogrammi. Le caratteristiche tecniche sono le stesse del modello Star 6. Differenza sostanziale: il vassoio di posi-
zionamento frontale con parapetto (carico massimo 90 kg) regolabile in altezza su quattro posizioni e dedicato alle operazioni di “picking”, ossia di prelievo e posizionamento delle merci. La robustezza è garantita dal telaio in acciaio, mentre la precisione dei movimenti è data dai controlli idraulici totalmente proporzionali. Infine i cicli di lavoro sono lunghi, grazie alla trazione elettrica.
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PIATTAFORME E TELESCOPICI
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Abbiamo deciso di proporre l’“Haulotte Histò 2010 Experience” per uscire dagli schemi, per incontrare dealer e clienti in un posto diverso rispetto alle fabbriche, dove il colore dominante è il grigio. L’evento, per la prima volta, è rivolto a tutta la zona dell’Europa del Sud e non solo all’Italia. In una fase economica non certo facile, con l’“Haulotte Histò 2010 Experience” il nostro Gruppo lancia un segnale ben preciso al mercato: la volontà di continuare a promuovere l’evoluzione delle nostre macchine.
Stefano Di Santo Area general manager southern Europe di Haulotte Group
PRATICITÀ A TUTTA ALTEZZA Alla tre giorni organizzata dalla filiale italiana facevano bella mostra di sé anche le due nuove piattaforme elettriche a pantografo: la rivisitazione del best seller Compact 12 e la Compact 14, di cui nei mesi scorsi abbiamo già parlato sulle pagine della nostra rivista. Ne ricordiamo le caratteristiche principali: l’altezza di lavoro è di 12 metri per la Compact 12, di 14 per la Compact 14, mentre la portata massima della cesta è di 300 chilogrammi per la prima e di 350 per la seconda. C’è da ribadire infine che con questi due modelli Haulotte ha introdotto nel settore delle piattaforme a pantografo il concetto della traslazione continua alla massima altezza, che elimina la necessità di scendere dalla piattaforma per effettuare gli spostamenti.
A favore di noleggiatore I noleggiatori presenti all’evento hanno accolto con favore l’evoluzione della gamma Haulotte. “Conosciamo già il sollevatore da 17 metri, l’HTL 4017: introdurlo nel parco nolo è stata una sfida perché era un prodotto nuovo; mi ritengo soddisfatta della scelta, la macchina infatti risponde ai due requisiti fondamentali per un noleggiatore, la redditività e l’affidabilità”, spiega Marzia Giusto, direttore generale di Nacanco. “Per quanto riguarda le piattaforme aeree, sicuramente introdurremo la nuova HA41PX-NT, mentre penseremo alla Star 6 Picking qualora decidessimo di rivolgerci al settore industriale”. Gianni Ballarin, amministratore delegato di No.Ve., si dichiara invece interessato ai nuovi sollevatori telescopici HTL da 10 metri : “Sono mezzi molto versatili, che potrebbero essere considerati come una sorta di tuttofare del cantiere. Abbiamo già in gamma l’HTL 4014 e l’HTL 4017 e ne apprezziamo l’affidabilità e la robustezza: si tratta di macchine ben accolte dalla clientela”.
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IN QUESTO NUMERO...
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Riconoscimenti Tower Light sale per ben due volte sul podio. I suoi prodotti conquistano i noleggiatori
Telescopici rotanti Il Pegasus 45.21 ha dato il meglio di sé in pieno centro urbano. Esempio di versatilità
FLOTTE OLEGGIO N
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NOTIZIE [Flotte&Noleggio]
n Esercitazioni in aula Nuovo corso di noleggio con tematiche aggiornate. A proporlo è Assodimi, il 14 e 15 settembre a Bologna. Nel corso della due giorni verranno affrontati argomenti utili per iniziare una nuova attività o per formare in modo adeguato gli operatori del settore. In particolare si parlerà di: problemi di gestione (studio dei parametri fondamentali, della tariffa di noleggio e dei listini), marketing (le 10 fasi per iniziare l’attività), procedura di noleggio ed esercitazione sul budget.
www.assodimi.it
n Orizzonte 2.0 Migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi offerti, ascoltando le opinioni di chi utilizza le macchine. GENIE ha deciso di raggiungere clienti, noleggiatori e operatori
lanciandosi nel mondo dei social media: il brand del gruppo Terex Awp è ora attivo su Facebook, Twitter e YouTube. Aggiornati regolarmente, i tre siti contengono notizie sul marchio, sulle attività promozionali, sui concorsi e sui premi, il tutto per dare vita a una community online e favorire così una maggiore partecipazione.
www.terex.com
[120] costruzioni settembre 2010
n Jcb, grazie ai suoi evoluti servizi di marketing, ha supportato la nascita di una nuova realtà in Toscana
SODALIZIO VINCENTE ssere “orientati al servizio”, fornire ai propri clienti un supporto completo. Questa è da sempre la filosofia di [Jcb]. Un esempio concreto è dato dal sostegno offerto dal Gruppo alla nascita di [Tirrenia Servizi], società di servizi che ha aperto i battenti a inizio anno a Firenze e a cui Jcb ha affidato l’area delle province di Firenze, Arezzo, Prato e Pistoia. L’esordio è stato particolarmente brillante: basti pensare alla recente consegna di sei escavatori cingolati Jcb 220 NLC alla Abc General Engineering, società facente parte di Anchor Group, attiva a livello mondiale nel campo della bonifica da ordigni esplosivi residuati bellici e dello sminamento. Un risultato raggiunto grazie all’alta qualità operativa di Tirrenia Servizi, impresa che pur essendo autonoma, nasce come “costola” di una realtà radicata sul territorio regionale quale il Gruppo Tirrenia, e va quindi ad affiancarsi a Tirrenia Edilizia, attiva dal 1978 e specializzata nella commercializzazione e nel noleggio di attrezzature e macchine per l’edilizia (dai ponteggi alle gru edili, dalle casseforme alle macchine movimento terra). La nuova struttura è nata per volontà del fondatore e attuale presidente del Gruppo Tirrenia, Mario Mattei, e dei soci Nicola Romano e Piero Rachini, storiche figure di riferimento del settore nel mercato toscano: l’obiettivo è rendere tutte le aziende del Gruppo delle strutture in grado di selezionare di volta in volta per i propri clienti le soluzioni migliori e più efficaci sul mercato, alle condizioni economiche più vantaggiose. In altre parole, soddisfare in modo tempestivo le esigenze dei clienti mediante una nutrita gamma di servizi, dal noleggio all’assistenza post vendita, alla ricambistica. www.jcb.com, www.tirreniaedilizia.com
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Da sinistra, Piero Rachini, Nicola Romano, David Mattei, responsabile del settore macchinari e grandi forniture del Gruppo Tirrenia.
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Enzo Chiocchi, fondatore Eph, insieme ad Amanda Roets, area sales manager Atlas Copco.
SEMPRE FEDELE
Quando si dice fedeltà a un marchio. Il noleggiatore sudafricano Enzo Plant Hire (Eph) di Gauteng ha acquistato il dodicesimo martello idraulico MB 1700 di Atlas Copco, tutti impiegati con continuità per la frantumazione di rocce e calcestruzzo. Una scelta di cui il fondatore della società, Enzo Chiocchi, si ritiene più che soddisfatto: “Non possiamo permetterci che il lavoro dei nostri clienti venga rallentato da guasti e anche nel caso in cui una macchina dovesse guastarsi siamo in grado di sostituirlo rapidamente. Ho acquistato utensili di altri produttori, ma [Atlas Copco] tiene a disposizione i necessari ricambi e pezzi soggetti a usura e mi fornisce l’assistenza di cui ho bisogno. Grazie alla sua versatilità, il modello MB 1700 soddisfa in tutti i sensi le aspettative dei clienti”. I primi tre MB 1700 sono stati acquistati da Eph nel 2006 e nei tre anni successivi ne sono stati aggiunti tre all’anno. “Il fatto che i martelli siano sopravvissuti per quattro anni al duro impiego come macchine da noleggio sottolinea la qualità del modello Atlas Copco MB 1700 che viene garantita anche dall’ottima manutenzione da parte di Eph”, dichiara Amanda Roets, area sales manager Atlas Copco per utensili per l’edilizia in Sudafrica. www.atlascopco.com
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A MISURA DI CLIMBER
Lo scorso luglio, per il 24esimo anno consecutivo, Arco, in Trentino, ha ospitato il Rock Master, la celebre competizione internazionale di arrampicata, che richiama oltre 200 climbers da una trentina di nazioni, oltre a una folta schiera di appassionati. L’appuntamento si è rivelato di primaria importanza anche per [Venpa]: oltre a essere partner dell’evento dei campionati mondiali in programma ad Arco nel 2011, la società è stata scelta anche per la fornitura di piattaforme aeree, due verticali Genie GS 5390, una girevole telescopica Genie S 65 e una verticale diesel Jlg 500 RTS, impiegate sia per l’allestimento delle pareti di gara e del percorso di arrampicata, sia come postazioni destinate a fotografi e troupe televisive.
www.gruppovenpa3.it
n Monofase portatile Ideato per risolvere ogni problema di smaltimento degli scarti di lavorazione: marmo, granito, cemento, ceramica, vetro, nonché tutti gli inerti derivanti dalle demolizioni nei cantieri. Ideale per il noleggio, Tritomax 220 è un frantumatore a mascelle monofase portatile, il più piccolo della gamma INER.TE.CO (1.200x760 mm, h 1.900 mm; peso minimo 350 kg, peso massimo 450 kg), pensato per essere impiegato in cantieri di dimensioni ridotte. Tritomax 220 dà la possibilità di regolare le mascelle cambiando la pezzatura degli inerti e di vagliare il materiale contemporaneamente installando il selezionatore: con una bocca di 420x150 millimetri, è in grado di frantumare da 1,5 a 2 metri cubi di materiale all’ora.
www.inerteco.com
n Offerta completa Quattro modelli, sempre in pronta consegna. È questa la gamma della neonata Divisione Autocarri di COFILOC che, oltre a offrire il noleggio dei mezzi, ne garantisce l’assistenza tecnica da parte di professionisti qualificati. Ragione primaria di questa evoluzione è quella di offrire alla clientela una maggiore ottimizzazione dei costi e quindi la massima efficienza operativa in cantiere. La gamma è eterogenea, in modo da poter soddisfare qualsiasi esigenza: si va dall’autocarro con cassone fisso a quello con cassone fisso e doppia cabina da sei-sette posti, dal modello con cassone ribaltabile trilaterale a quello con il cassone equipaggiato di gru. Un esordio insomma che si inserisce nella politica di crescita continua del Gruppo, in termini sia di espansione territoriale, sia di sviluppo dell’offerta.
www.cofiloc.com costruzioni settembre 2010
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
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n I prodotti Tower Light piacciono sempre di più ai noleggiatori europei e si aggiudicano ben due premi. Tra i pregi spicca la semplicità d’impiego
DUE VOLTE SUL PODIO
Dust Fighter 7500
Samuele Suraci, responsabile commerciale Italia di Tower Light, con Alessandro Rossi, responsabile commerciale export, accanto alla Superlight VT-1 ECO.
n giro per l’Europa per aggiudicarsi un ambito bis di premi. [Tower Light] ha conseguito due importanti riconoscimenti internazionali. Il primo è il Rental Product of the Year, assegnato in occasione degli European Rental Awards 2010 e ottenuto per il cannone nebulizzatore abbattitore di polveri Dust Fighter 7500: il prodotto, realizzato dalla divisione [DF Ecology], è apprezzato dai noleggiatori per la sua semplicità di utilizzo (è anche dotato di radiocomando) e perché
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QUALITÀ CERTIFICATA Il core business di Tower Light è la produzione di torri faro per il mondo delle costruzioni e altre applicazioni. A questa specializzazione, nel 2008, si è aggiunta la divisione DF Ecology, nata per produrre, progettare e commercializzare sistemi per abbattimento polveri e odori rivolti a società operanti nei settori demolizione, riciclaggio e movimento terra. L’alto standard qualitativo è testimoniato dall’ottenimento della Certificazione di Qualità ISO 9001:2000 e dell'aggiornamento Vision 2000.
[122] costruzioni settembre 2010
equipaggiato di un generatore (modello MGTP 22 SSP da 22Kva a 400 V) e di un serbatoio, caratteristica che lo rende completamente autonomo e quindi posizionabile ovunque: il serbatoio dell’acqua, posto nel telaio portante e dotato di imboccatura protetta da filtro, vanta una capacità di 2.000 litri, un volume d’acqua in grado di garantire un’autonomia di 60 minuti lavorando a 12 bar e di 85 minuti a 7 bar. Secondo prodotto vincitore è la torre faro idraulica Superlight VT-1 ECO, che si è aggiudicata il Best Existing Product da Speedy, importante noleggiatore del Regno Unito. Il riconoscimento è stato assegnato “per l’impegno profuso nella progettazione, realizzazione e commercializzazione di torri faro a basso impatto ambientale”: la Superlight VT-1 ECO è infatti equipaggiata di un sistema crepuscolare per l’accensione e lo spegnimento automatico della struttura, che consente di risparmiare sia carburante sia manodopera, non più necessaria per accendere e spegnere le torri faro. www.dfecology.it www.towerlight.it
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TELESCOPICI ROTANTI
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UN PEGASUS 45.21 AL LAVORO NEL CAPOLUOGO LOMBARDO. GLI SPAZI RISTRETTI E L’ELEVATO TRAFFICO NON L’HANNO CERTO INTIMORITO. ANZI ANCHE IN QUESTA OCCASIONE HA DIMOSTRATO DI ESSERE VERSATILE E AFFIDABILE DI
DANIELA STASI
ilano, via Vespri Siciliani: una strada a pochi passi dal centro cittadino, costellata di palazzi e decisamente trafficata, del resto come gran parte del capoluogo lombardo. Lì, lo scorso giugno la società Cogesi ha eseguito il rifacimento delle coperture di un condominio residenziale: per il sollevamento di persone e materiali ha preso a noleggio dalla Nolven di Bellusco (MI) un sollevatore telescopico rotante Pegasus 45.21 che, omologato per la circolazione su strada ed equipaggiato sia di traliccio con argano sia di cestello porta persone, si è dimostrato molto versatile ed è riuscito a destreggiarsi con agilità anche in pieno ambito urbano. Con una portata massima di 4.500 chilogrammi e un’altezza massima di sollevamento di 20,50 metri, questa macchina si inserisce nella fascia alta della serie Pegasus, composta da nove modelli, dal più piccolo 35.16 (portata di 3.500 Kg e altezza di sollevamento di 15,70 m) al top di gamma 70.11 (portata di 7.000 Kg e altezza di sollevamento di 11 m): suo principale punto di forza è l’affidabilità, garantita dall’elevata qualità dei componenti, dal sistema di trasmissione Dana alle pompe idrauliche Sauer-Danfoss, dall’idraulica Bosch Rexroth al motore Perkins 1104DETA.
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FLOTTE&NOLEGGIO
INDOLE cittadina
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TELESCOPICI ROTANTI
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Agilità ovunque La famiglia di sollevatori telescopici rotanti Pegasus ha fatto il suo esordio sul mercato nel 1999 e da allora, grazie anche alle continue migliorie tecniche, ha conosciuto un successo crescente. Il modello 45.21, con un peso totale a vuoto di 17.100 chilogrammi, è dotato di braccio a tre sezioni sfilanti ed è equipaggiato di quattro stabilizzatori indipendenti a sfilo e abbassamento idraulico. Così come tutti gli altri modelli della serie Pegasus presenta la rotazione continua a 360 gradi della torretta, caratteristica che agevola il lavoro dell’operatore soprattutto in cantieri come quello visto nel capoluogo lombardo, dove gli spazi sono notevolmente ridotti. Altra peculiarità da mettere in risalto è il dispositivo elettronico anti-ribaltamento con blocco dei movimenti aggravanti che, agendo in maniera diversa a seconda dell’attrezzatura montata sulla macchina, garantisce la massima sicurezza. Di serie anche il blocco del ponte oscillante posteriore, il limitatore di carico elettronico, la presa idraulica per eventuali accessori sulla testa del braccio e l’assale posteriore autobloccante.
AUTOLIVELLANTE Tutti i mezzi costruiti dalla Dieci dispongono del sistema di compensazione brevettato: una coppia di cilindri collegati tra loro da tubi idraulici che hanno il fine di mantenere tutti gli accessori attaccati alla piastra portaforche in posizione orizzontale nel momento in cui il braccio si alza o si abbassa (il principio di funzionamento di questo sistema è già stato ampiamento spiegato nel numero di COSTRUZIONI di marzo 2009, pagina 126).
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IL MOTORE Marca e modello Tipo
Perkins 1104D-ETA 4 tempi, raffreddato ad acqua, iniezione diretta, common rail, turbo aftercooler / EPA Tier 3 / EC 97/68 Stage III A Potenza netta massima 106 kW a 2.200 giri Coppia 556 Nm a 1.400 giri Numero cilindri 4 Alesaggio x corsa 105 x 127 mm Cilindrata 4.399 cm3
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FLOTTE&NOLEGGIO COMFORT ASSICURATO Uno dei pregi dei modelli Pegasus è senz’altro la cabina insonorizzata omologata ROPSFOPS, con una larghezza interna di 98 centimetri. Non solo ampio spazio però: il comfort è garantito anche da una serie di altri accor-
gimenti, come il tettuccio apribile, il sedile lusso Grammer, l’aria condizionata e, come optional, l’autoradio. I comandi infine sono tutti intuitivi, semplici da utilizzare ed ergonomici.
PEGASUS 45.21 Portata massima Portata a massima altezza su stabilizzatori Portata a massima altezza su pneumatici Portata al massimo sbraccio su stabilizzatori Portata al massimo sbraccio su pneumatici Altezza massima sollevamento su stabilizzatori Altezza massima sollevamento su pneumatici Sbraccio massimo orizzontale Sbraccio alla massima altezza
4.500 kg 2.500 kg 1.200 kg 400 kg 400 kg 20,50 m 20,30 m 18,10 m 5,50 m
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TELESCOPICI ROTANTI
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NOLEGGIO E VENDITA È stata fondata dieci anni fa da Claudio Detto, che vanta oltre 35 anni di esperienza nel settore delle macchine e delle attrezzature per il cantiere. Nolven, che come si evince dal nome si occupa sia di noleggio sia di vendita, vanta un parco composto, oltre che dai sollevatori telescopici fissi e girevoli Dieci, da piattaforme aeree (semoventi a colonna, semoventi a pantografo, semoventi a braccio articolato, semoventi a braccio telescopico, cingolate e su autocarro patente B), escavatori cingolati, skid loader e pale caricatrici gommate, dumper cingolati e gommati e le più varie attrezzature. Tra gli altri marchi distribuiti si ricordano Haulotte, Neuson, Kramer, Hinowa, Waker, Isoli, Palazzani, Jlg, Iteco, Frigerio e Genset, di cui alcuni in esclusiva. La Divisione Noleggio, che conta una flotta di circa 300 mezzi ed è specializzata esclusivamente nel noleggio a freddo, offre numerosi servizi, tra cui il sopralluogo preventivo per comprendere la tipologia di macchina da consigliare ai clienti e l’assistenza, garantita sia direttamente in cantiere grazie a furgoni attrezzati, sia nell’officina situata nella sede aziendale, dove lavorano ben sei meccanici. La Nolven, infine, è anche centro autorizzato Ipaf e organizza corsi teorici e pratici per operatori.
www.nolven.it
Gaspare Ruggiero Responsabile Divisione Noleggio Nolven
La partnership con Dieci è storica: nel parco nolo abbiamo introdotto i suoi sollevatori sin dagli esordi della nostra azienda. Tra l’altro prima di fare il commerciale, facevo l’operatore e usavo spesso macchine di questo marchio: lo conosco da 17 anni e mi sono sempre trovato bene. Sono macchine caratterizzate da una buona manovrabilità e sono molto affidabili, non danno mai problemi; inoltre sono costruite in modo tale da agevolare le operazioni di manutenzione, aspetto fondamentale per una società di noleggio; a risultare particolarmente accessibile è il vano motore, decisamente a prova di meccanico. Il Pegasus 45.21 visto al lavoro a Milano era equipaggiato del traliccio con argano da due metri e mezzo e del cestello porta persone trilaterale fisso: la società esecutrice dei lavori ha avuto così la possibilità di portare in quota i materiali e poi di sollevare le persone per il rifacimento delle coperture impiegando una sola macchina. La nostra società dispone di tutta la gamma di telescopici Dieci, anche quelli a braccio fisso: i modelli più gettonati per il noleggio sono comunque i rotanti, soprattutto il più piccolo della gamma, il Pegasus 35.16.
Mezzo secolo di storia Iniziò nel 1962 con la produzione di autobetoniere, per poi passare ai sollevatori telescopici già nel 1983. Dieci vanta una lunga storia, che ne fa un’azienda ben radicata nel settore delle macchine edili e da cantiere e nel segmento dei mezzi agricoli. La produzione attuale è articolata in sei famiglie di prodotti, per un totale di oltre 110 modelli abbinati a 30 telai: telescopici a braccio fisso industriali, telescopici a braccio fisso per l’agricoltura, telescopici rotanti, autobetoniere, dumper e macchine speciali (dumpers speciali, autotelai, posa-centine). Tutte le macchine, inoltre, possono essere allestite in svariati modi e possono essere attrezzate con un’ampia gamma di attrezzature.
www.dieci.com
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