Costruzioni 700 maggio

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Casa editrice la fiaccola srl

WALKAROUND MIDIESCAVATORE IHIMER 85V4

Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

700 numeri Attualità&Prodotti MERCATO IL FUTURO SECONDO LO STUDIO MCKINSEY COMMISSIONATO DA CECE

Macchine&Componenti BAUMA 2016 UNA SELEZIONE DELLE NOVITÀ MOVIMENTO TERRA VISTE IN FIERA

Sollevamento&Noleggio PIATTAFORME AEREE LA NUOVA JLG 1850 SJ DELLA BETTARINI AUTOGRÙ

anno LXV 5_maggio 2016


ROBUSTEZZA E AFFIDABILITÀ Nuova SV100 con braccio triplice Yanmar presenta il suo primo midi escavatore equipaggiato di un braccio triplice : la “SV100 two-piece boom”. L’articolazione aggiunta al braccio permette di migliorare notevolmente la manovrabilità dell’escavatore e il posizionamento dei carichi.

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numeri. Cosa saranno mai. In fondo in 64 anni di pubblicazioni abbiamo conosciuto e supportato la meccanizzazione nei cantieri, presentato i primi escavatori idraulici della storia, seguito al lavoro le prime gru idrauliche costruite sulle spalle dei mezzi militari abbandonati in Italia dagli Alleati, toccato con mano le prime macchine movimento terra made in Usa e Japan importate nel Belpaese, assistito allo sviluppo ingegneristico dell’industria nazionale con in prima linea Fiat, seguita da una quantità infinita di piccole e medie imprese artigiane che hanno dato vita a innovazione pura nella produzione di motori e soluzioni idrauliche…

7OO

Di acqua sotto ai ponti ne è passata. Sono nati nuovi costruttori di macchine, come ne sono morti. Ma Costruzioni è sempre stata al fianco di chi costruisce, delle imprese come delle reti di distribuzione. Oggi valutiamo il costo totale di possesso di un escavatore ibrido, vediamo come i sistemi di scavo 3D sincronizzati con la localizzazione Gps permettano di ottimizzare la produttività, diamo del tu a macchine che inviano in totale autonomia segnalazioni di anomalie nel funzionamento alle reti d’assistenza. Nei cantieri d’avanguardia i lavori di sbancamento sono monitorati con droni, sulle strade circolano camion che ricordano le strade e scelgono la marcia del cambio automatico da inserire in base al peso del carico trasportato in quel momento… Ripercorrendo la nostra strada fatta di pagine, ci siamo domandati, come saranno i cantieri del futuro? La risposta è… non lo sappiamo. Sappiamo che saranno di certo sempre più efficienti, sicuri, sostenibili e che l’automazione avrà la meglio prima nelle miniere e poi in cantiere. Ma sappiamo soprattutto che la nostra rivista ha ancora viva la passione e la competenza per continuare ad aggiornare l’intera filiera, la curiosità per valutare ogni nuova evoluzione meccatronica, la costanza necessaria per scrivere le memorie del settore pagina dopo pagina, la forza di diffondere il proprio verbo, la lucidità e l’esperienza per valutare ogni evoluzione, il tempo e la pazienza di ascoltare ogni parola per selezionarla, tradurla e restituirla ai nostri lettori. Ieri, oggi e domani. Nel numero 700 trovate uno speciale a pagina 121 che strizza l’occhio alla storia che abbiamo scritto nero su bianco (e poi raccontato anche con i colori), una selezione delle novità del settore movimento terra presentate lo scorso mese alla fiera più grande del mondo, il Bauma, a pagina 46. E trovate un’idea di quale sarà il futuro del settore a breve termine in Europa secondo gli stessi protagonisti della filiera. A pagina 18 abbiamo infatti sviscerato per voi uno studio di settore commissionato dal CECE (Committee for European Construction Equipment) alla nota società internazionale di consulenza manageriale McKinsey. Vi auguriamo una buona lettura e ringraziamo chi ci legge per passione o per lavoro, chi ci segue da sempre e chi ci seguirà in futuro. ST

Lucia Saronni

maggio 2016 Costruzioni 3


Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni

ISSN: 0010 - 9665

SOMMARIO &Prodotti

Attualità 6

Editoriale

10

Notizie

NEL PROSSIMO NUMERO

Manifestazioni, associazioni, attrezzature idrauliche, cantieri, motori, componenti, sito del mese, social network, formazione, oleodinamica, sistemi 3D MERCATO

18

Orizzonti d’ottimismo CECE ha commissionato uno studio sul futuro dell’industria construction in Europa alla nota società internazionale di consulenza manageriale McKinsey&Company. Lo abbiamo sintetizzato per voi

18

WALKAROUND 26

Ihimer 85V4 Abbiamo passato alla lente il nuovo midiescavatore giapponese appena è sbarcato in Italia

94

L’impresa Edo Costruzioni sfrutta tutta la versatilità operativa di un MECALAC 6MCR. Testimonianza diretta di produttività.

&Componenti novità Bauma 2016 46 Le selezionate per voi

Macchine

I titolari delle officine devono adempiere agli obblighi di legge, oggi sintetizzati dal Testo Unico della Sicurezza (D.lgs 81/08). Non essere in regola con la sicurezza nei luoghi di lavoro è un rischio alto, che 9 volte su 10 porta procedimenti penali.


@

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&Demolizione

Riciclaggio 92

CASSEFORME

104

La costruzione del viadotto Marinella, parte del segmento A1 var della Variante di Valico, avviene con il supporto tecnico di Ulma

Notizie Normativa, elettroutensili professionali, ingegneria ambientale, attrezzature idrauliche

&Noleggio

CANTIERI URBANI

94

Intervento in “famiglia”

Sollevamento

A Bologna per la demolizione della Camiceria Pancaldi per mano della ferrarese Ecoinerti

112

Notizie Autogrù, flotte, piattaforme autocarrate e semoventi, sicurezza, formazione, indagini di mercato

&

Cave 100

Un palco sugli appennini

Calcestruzzo

PIATTAFORME SEMOVENTI

116

Notizie

Applausi a scena aperta Con la JLG 1850SJ cresce la flotta Ultraboom della Bettarini Autogrù. Con le semoventi si è aperto il mercato del noleggio a freddo

Innovazione, macchine ibride, cavacantiere, materiali, perforatrici, cantieri, manifestazioni ATECAP

103

In cattedra per la legalità

113

Il primo seminario tecnico destinato alle Forze dell’Ordine sul ciclo del cemento e del calcestruzzo

116

104

700

5 MAGG IO 2016 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Antonio Fargas, Alberto Finotto, Gianenrico Griffini, Andrea Nucci IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Federica Santonocito amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 ottoadv@tin.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274

121 Uno speciale

7

che strizza l’occhio alla storia che abbiamo scritto, prima nero su bianco e poi a colori, in 64 anni di pubblicazioni

VOLTE

domani

PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440

Casa Editrice

la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484

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La copertina evidenzia come la rivista Costruzioni, con 700 numeri pubblicati dal 1952 a oggi, sia il mensile specializzato in macchine e attrezzature da cantiere che negli anni ha informato la filiera con costanza. Lo ha fatto, lo fa e lo farĂ in modo tecnico, preciso e aritmetico. Gustatevi questo numero con tutte le novitĂ viste al Bauma 2016.

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Aziende citate Bell Equipment ..............48 Bobcat..........................48 Bosch Professional ..........92 Brevini Power Transmission..................11 Cams ..........................12 Cangini ........................14 Case ............................50 Cat Engine ....................56 Caterpillar ....................52 Cifa............................101 Cummins ......................56 Deutz......................10 - 57 Dieci............................57 Diverto ........................58 Doosan ........................58

Ecoinerti ......................94 Effer ..........................114 Eurocomach ..................60 Fassi ..........................112 Fpt Industrial..................60 Genie ..........................60 Gsr ............................114 Hatz ............................62 Haulotte ................62 - 115 Hidromek ......................63 Hitachi ........................64 Hydac ..........................13 Hydrema ......................66 Hyundai ........................66 Ihimer ..........................26 Imer ..........................100

Imer Group ..................112 Jcb..............................69 Jcb engine ....................68 Jlg ............................116 John Deere ....................72 Kleemann ....................100 Kobelco............72 - 114 - 12 Komatsu ......................73 Kramer ........................89 Kubota ........................75 Kubota engine ................75 Liebherr........................76 Liebherr Components........78 Magni ..........................78 Mammoet......................10 Manitou ........................79 Mantovanibenne..............93 Mecalac........................80 Merlo ..........................81 Mtu ............................82

Mwh Global ..................92 Perkins ........................82 Ruredil ......................102 Ruthmann ....................112 Soilmec ......................102 Stantec ........................92 Takeuchi ......................83 Terex Construction ..........84 Terex Cranes ................113 Topcon Positioning Group ............15 Ulma ..........................103 Volvo Ce ......................86 Volvo Penta ..................84 Volvo Trucks ................101 Wacker Neuson ..............88 Xylem ..........................13 Yanmar ........................90 Yanmar Engine ..............89


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NEWS

&Prodotti

Attualità

Insieme per il sistema Italia

www.mammoet.com

L

Da sinistra: Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, e Rudy Girardi, presidente di Federcostruzioni.

ancora una profonda crisi, avendo perso dal 2009 al 2014 quasi il 30% della produzione e 650mila occupati, ma che dal 2015 mostra i segni di una graduale ripresa, con previsioni di una sostanziale tenuta nel 2016. Per consolidare la ripartenza servono però

Grande Mela... Grande ruota... Mammoet in prima fila per la costruzione della più grande ruota panoramica al mondo, con vista sullo skyline di New York. La società specializzata nel trasporto e nel sollevamento ultrapesanti, è impegnata infatti nella realizzazione della New York Wheel, che vanterà un’altezza di 190,5 m e sarà dotata di 36 cabine, ognuna con una capacità di 40 persone. MAMMOET sta lavorando al progetto nell’ambito di una joint-venture con l’olandese Starneth.

10 Costruzioni maggio 2016

interventi per avviare una nuova progettualità sul fronte dei lavori pubblici, incentivando risparmio energetico, qualità e sostenibilità. Sono tutti punti che rappresenteranno il focus della 30ª edizione di SaMoTer, incentrata sulle soluzioni per l’emergenza e tutela ambientale, del

territorio e il dissesto idrogeologico, con particolare riguardo alle macchine intelligenti, a quelle ibride a basse emissioni e alta efficienza energetica, quindi alle “piattaforme tecnologiche per l’interazione human to machine e machine to machine”. “La collaborazione tra Federcostruzioni e Veronafiere - spiega Rudy Girardi, presidente di Federcostruzioni - si pone nella linea da sempre seguita dalla federazione di sostenere tutte le iniziative finalizzate a dare evidenza al peso effettivo della filiera delle costruzioni per il Paese, sia in termini di produzione che di occupazione, e a sollecitare l’adozione di misure adeguate per l’avvio della ripresa”. www.samoter.it

Ingegneria al femminile La “Giornata delle ragazze” è un appuntamento a cui Deutz aderisce ogni anno, con l’obiettivo di incoraggiare le giovani donne a lavorare nel settore dell'ingegneria. Nella sede DEUTZ le studentesse ricevono un'introduzione alle varie professioni tecniche (per le quali vengono poi proposti tirocini), oltre a una presentazione sia sull’azienda sia sull’ampia gamma prodotti. Le ragazze, inoltre, hanno anche la possibilità di visitare il centro tecnologico, dove si può conoscere la storia del primo costruttore di motori al mondo e vedere la collezione di motori storici, tra cui il primo a quattro tempi.

www.deutz.com

avoro a pancia bassa per l’organizzazione del SaMoTer che si vuole portabandiera dell’ottimismo nella filiera delle costruzioni e farà di tutto per restare il salone di riferimento in Italia per macchine movimento terra e da cantiere. La prossima edizione si terrà come sempre a Verona dal 22 al 25 febbraio 2017, insieme ad Asphaltica e Transpotec Logitec. Le novità non mancano insomma e tra queste c’è anche un accordo strategico di collaborazione siglato tra Federcostruzioni e lo stesso SaMoTer. L’obiettivo della partnership è lo sviluppo di iniziative promozionali e di formazione per supportare un sistema che per l’Italia vale oltre 400 miliardi di euro e dà lavoro a 2,6 milioni di persone. Un mondo che sconta


na vita per il lavoro e un forte legame con Brevini. Questa una delle motivazioni che hanno portato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a concedere l'onorificenza di Maestro del Lavoro a Ermillo Farinella, 39 anni di servizio alle dipendenze di BREVINI POWER TRANSMISSION con la qualifica capo reparto pre-montaggio. La Stella al Merito del Lavoro a Farinella è motivo di orgoglio per la Brevini: è stato per il team da lui coordinato un maestro capace di trasmettere sia abilità tecnico-professionali sia la cultura etica del lavoro. www.brevini.com

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MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI

Premio al lavoro

IFAT 2016

30 maggio - 3 giugno, Monaco di Baviera Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile www.ifat.de

CTT MOSCOW 2016

31 maggio - 4 giugno, Mosca (Russia) Fiera internazionale delle macchine, attrezzature e tecnologie per le costruzioni www.ctt-moscow.com

HILLHEAD 2016

28 - 30 giugno, Hillhead Quarry Buxton Derbyshire (Inghilterra) Fiera internazionale cave e riciclaggio www.hillhead.com

GEOFLUID 2016

5 - 8 ottobre, Piacenza Mostra internazionale delle tecnologie e attrezzature per la ricerca, estrazione e trasporto dei fluidi sotterranei www.geofluid.it

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May, 30 - June, 3 2016 Munchen

Hall C3 - Stand 315/414

May, 31 - June, 4 2016 Moscow

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Il sito web di Cams è stato completamente rinnovato, sia nella veste grafica sia nei contenuti. Particolarmente intuitiva è per esempio la sezione “Prodotti”: oltre ad avere la possibilità di visualizzare le singole linee di prodotto (ciascuna corredata da descrizione, dati tecnici, immagini, video e pdf scaricabile), è stato anche aggiunto un sistema di ricerca che consente di cercare e individuare il prodotto in base al materiale trattato e alla tipologia di impianto. L’obiettivo è agevolare la scelta dell'impianto più adatto in base alle esigenze dei clienti. Le pagine web al momento sono in italiano, in inglese e in spagnolo, ma presto saranno inserite altre lingue.

Interazione riuscita Kobelco Construction Machinery Europe ha fatto dei social uno strumento davvero efficace. Sulla pagina Facebook, per esempio, sono molti gli spunti che portano a far interagire i lettori. Un esempio è la creazione del Digital Digging album, un album fotografico dedicato allo scavo, fatto con le foto ricevute dai fan. L’azienda è molto attiva anche su YouTube, con video dedicati ai diversi prodotti in gamma. © Costruzioni

Web e dintorni

SITO DEL MESE

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TUTTA LA GAMMA FASSI GRU A PORTATA DI UN SEMPLICE CLICK

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12 Costruzioni maggio 2016


Attualità&Prodotti

NEWS

In continua evoluzione

Rilancia la formazione Xylem, leader globale nelle tecnologie idriche, ha aperto nel 2000 a Montecchio Maggiore (VI) il centro di formazione e istruzione di alto livello XYLEM Learning Center per dipendenti, clienti e partner. Oggi l’XLC si rinnova. Il prossimo 30 giugno aprirà ufficialmente le porte una nuova struttura capace di ospitare fino a 70 persone, completa di apparecchiature dimostrative interattive (pompe e unità di controllo) e con un’aula dove gli addetti ai lavori potranno imparare a installare e programmare i diversi prodotti anche con supporti audio-video. Per informazioni scrivete a: training.aws.emea@xyleminc.com.

Specializzata nel settore oleodinamico, Hydac ha rinnovato la gamma introducendo novità nelle linee compact hydraulic, mobile valves, sensori di pressione, schede elettroniche, display e Match (Mobile Application Tool Chain). I nuovi prodotti sono stati presentati in anteprima al Bauma di Monaco: l’azienda, in particolare, è riuscita a mettere in mostra, oltre ai prodotti, la propria capacità di approcciare sistemi completi di automazione con la totale integrazione di componenti oleodinamici, elettronici e informatici. HYDAC è in grado di offrire al progettista dei sistemi ad hoc, integrabili e userfriendly.

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

La flotta di nuove attrezzature idrauliche firmate Cangini al gran completo.

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Avanti tutta

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Cangini in giro per il mondo a presentare i nuovi prodotti lanciati nel corso del 2016. Tante le novità, mostrate in anteprima al Bauma e, a seguire, a Ifat e al CTT opo il successo al Bauma, Cangini replica all’Ifat di Monaco e al CTT di Mosca, dove presenta una selezione delle sue attrezzature. A Monaco i visitatori hanno molto apprezzato la vastità della flotta CANGINI e hanno dedicato una particolare attenzione alle novità 2016, lanciate proprio per l’occasione: le nuove vagliatrici Multiscreening (nella foto di apertura), sia per escavatore sia per attacco frontale (con brevetti in corso di registrazione), e la

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nuova Miscelatrice Scarico Sicuro, introdotte sul mercato dopo un lungo lavoro del reparto Ricerca & Sviluppo che si è dedicato al potenziamento sia dell’efficienza sia della sicurezza. Cangini dichiara sempre più a gran voce la sua mission: grande affidabilità dei prodotti offerti, soluzioni in rigorosa osservanza della Direttiva Macchine 2006/42/CE e una politica aziendale fortemente incentrata sulle esigenze del cliente. www.canginibenne.com

A fianco del cliente Oltre a partecipare ogni anno a numerose fiere nazionali e internazionali, l’azienda di Sarsina si sta specializzando negli eventi in azienda dedicati ai suoi clienti: i “Test fields” Cangini danno infatti la possibilità alla clientela di osservare le potenzialità delle attrezzature al lavoro e nel contempo offrono allo staff aziendale la preziosa opportunità di raccogliere le opinioni, le richieste e l’esperienza dei propri clienti, in un ambiente appositamente creato per rendere questi eventi un’esperienza ricca di spunti per la ricerca e il miglioramento dei prodotti.

14 Costruzioni maggio febbraio2016 2016


Attualità&Prodotti

NEWS

Il futuro del controllo 3D n nuovo sistema di controllo 3D per dozer. Si chiama 3DMCMAX ed è una new entry firmata TOPCON POSITIONING GROUP. Il sistema è guidato da una

U

doppia piattaforma IMU (Inertial Measurement Unit) per incrementare le prestazioni di livellazione, massimizzando la velocità e la risposta della lama, ed eliminando la necessità di

installare un montante sulla lama stessa. Il sistema è strutturato in modo da consentire agli operatori di lavorare in piena sicurezza nelle applicazioni di livellamento grezzo o di

finitura, in pendenza e in ambienti dalla visibilità limitata, senza l’ostruzione visiva dei montanti o i rischi derivanti da cavi pendenti. Il bonus aggiunto dal nuovo sistema è la totale integrazione delle attrezzature: non c’è più bisogno di installare e rimuovere antenne, cavi e montanti; con 3DMCMAX, l’operatore non deve fare altro che salire e mettersi al lavoro: i tempi di inattività sono ridotti al minimo. Il sistema si serve della tecnologia Topcon 3D-MC2 con doppi sensori IMU e nuovi algoritmi per fornire una soluzione integrata che posiziona la delicata tecnologia GNSS nella cabina, anziché sulla lama. www.topconpositioning.com

la soluzione nel drenaggio! Da sempre Varisco offre agli operatori del drenaggio e delle installazioni wellpoint la più vasta gamma di soluzioni: pompe autoadescanti fino a 12” vuotoassistite, pompe centrifughe dry prime da 4” a 12“, anche con cabina di insonorizzazione. Pompe sommergibili Grindex in alluminio fino a 10”. Impianti wellpoint con punte filtranti e tubazioni in tecnopolimero.

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Cresce il mercato italiano nel primo trimestre. A dirlo è Unacea in base agli ultimi dati raccolti. Sono 1.977 le macchine per costruzioni immesse nei primi tre mesi, + 29% rispetto allo scorso anno egnali di ripresa tangibili. In base ai dati diffusi da Unacea, nei primi tre mesi dell’anno sono state immesse sul mercato italiano 1.977 macchine per costruzioni, con una crescita del 29% rispetto a quanto rilevato lo scorso anno. Nel dettaglio, sono state vendute 1.897 macchine movimento terra e 76 macchine stradali. Meno ottimistico l’andamento delle esportazioni di settore che nel gennaio 2016 hanno raggiunto i 135 milioni di euro, perdendo l’11,6% rispetto al gennaio dello scorso anno. Nel dettaglio,

S

16 Costruzioni maggio 2016

cresce il solo export di macchine stradali (+12%), stabili le esportazioni di gru a torre (-0,2%), mentre è negativo il trend di tutte le altre linee di prodotto: macchine per la preparazione degli inerti (31,5%), di macchine e attrezzature per il movimento terra (-8,6%), di macchinari per il calcestruzzo (-7%), di macchine per la perforazione (-4%). Crescono del 2,7% le importazioni (36,7 milioni di euro) mentre la bilancia commerciale cede il 15,5%, pur mantenendo un avanzo di oltre 98 milioni di euro.

Il dato del primo trimestre 2016 conferma la tendenza di crescita del mercato italiano iniziata nel 2014 e consolidatasi fino a oggi. Il dato tuttavia non deve lasciare Paolo Venturi spazio a fraintendimenti: in termipresidente ni di unità vendute, il mercato è Unacea ai livelli della prima metà degli anni ottanta e le esportazioni continuano a essere fondamentali per il mantenimento della produzione nazionale. La crescita va quindi sostenuta e assecondata con un maggior impegno. Da tempo abbiamo indicato due ambiti su cui si potrebbe agire senza aggravio di costi: la salvaguardia del territorio attraverso interventi contro il dissesto idrogeologico e una maggiore attenzione ai provvedimenti comunali di limitazione dell’uso delle macchine di vecchia generazione.

ATTUALITÀ & PRODOTTI

Il Bel Paese guarda avanti



M ERCATO

ORIZZONTI di ottimismo LE PROSPETTIVE SONO BUONE. LO DICONO GLI OEM SELEZIONATI DA MCKINSEY E CECE PER UN’INDAGINE RIVELATORIA SULL’AVVENIRE DEL SETTORE CONSTRUCTION IN EUROPA. LO PREVEDE ANCHE IL REPORT OFF-HIGHWAY RESEARCH. AL CENTRO DELLE NUOVE SFIDE I MERCATI DI SBOCCO E IL VALORE DEI SERVIZI AL CLIENTE DI ALBERTO FINOTTO

e le sensazioni significano ancora qualcosa – soprattutto se a esprimerle sono i diretti interessati di un intero settore industriale – allora il vento della ripresa può riprendere a soffiare, almeno sulle aspettative di tutti gli OEM (Original Equipment Manufacturer) del mondo Construction. Dalla recente indagine che porta il titolo “Reengineering construction equipment”, realizzata ed elaborata da McKinsey

S

& Company per conto e in collaborazione con il Cece (il Comitato europeo dei costruttori di macchine e attrezzature per le costruzioni) si rileva innanzitutto un dato importante: i costruttori europei si aspettano una crescita annua del 5-6% fino al 2020 e un incremento dei margini di profitto nell’ordine di due punti percentuali. L’aspettativa riguarda il 69% delle imprese selezionate a campione per un’indagine com-

Il comparto macchine e attrezzature per le costruzioni Categorie produttive OEM in Europa nel 2015 Tipologie OEM (incluse le attrezzature idrauliche)

340-370

Attrezzature e prodotti non oleodinamici

~100

Totale categorie

~450

(Fonte: McKinsey & Company)

18 Costruzioni maggio 2016

plessa e articolata dove il futuro ritrova un orizzonte di ottimismo a lungo agognato. Le opportunità costituite dall’alternanza e dalla crescita dei mercati extra-europei e l’incremento di importanza delle attività postvendita (ricambi, assistenza e servizi) guidano l’elenco delle voci prioritarie nella strategia degli OEM europei. A queste dinamiche si accompagna l’accento di attenzione sulla

M UN’INDUSTRIA CHE RIMANE STRATEGICA Per numero di fattispecie industriali, di imprese e di addetti, l’Europa offre un panorama di riferimento mondiale, con oltre 450 categorie specifiche di prodotto. Basti pensare che, solo con riferimento al comparto secondario delle attrezzature non idrauliche, si stima che le imprese attive siano oltre 1.000. Complessivamente il settore europeo delle macchine e attrezzature per le costruzioni genera un fatturato annuo tra i 35 e i 40 miliardi di euro.


Attualità&Prodotti Gli OEM europei per fatturato Fatturato in Euro

+1 mld.

100%

11%

100 mil.-1 mld. 16%

NEWS

M PMI COMPETITIVE NELLE NICCHIE DI MERCATO Il dimensionamento delle imprese OEM in Europa rimane generalmente di piccola e media entità. Le aziende più piccole, poi, tendono a concentrare il proprio business sul territorio, con prodotti su misura per un mercato locale, oppure sui segmenti di nicchia globali. Gran parte del fatturato complessivo degli OEM europei va ascritto a un gruppo piuttosto ristretto di grandi gruppi multinazionali, anche se la competitività dei piccoli, proprio nei segmenti di nicchia, non teme il confronto con le realtà globali.

50-100 mil. 11%

customizzazione delle macchine, sulle nuove applicazioni e sull’incremento della ricerca tecnologica, anche nel solco di una più stringente richiesta di sostenibilità da parte dei clienti finali.

10-50 mil. 39%

-10 mil.

Un primato europeo Le categorie di OEM che McKinsey identifica per il mercato europeo attuale sono più di 450 e comprendono, per due terzi, aziende piccole e medie che generano ciascuna un reddito inferiore ai 100 milioni di euro. Tuttavia, l’indagine, pur evidenziando il profilo anomalo di un settore che comprende ancora numerose realtà dal modesto dimensionamento, ne rileva comunque il di-

22%

(Fonte: McKinsey & Company)

Nei prossimi anni crescerà il mercato?

M FINALMENTE, LA FIDUCIA L’ottimismo comincia ad affacciarsi sul palcoscenico del settore. Solo un decimo delle aziende OEM interpellate mantengono una visione negativa del mercato futuro, mentre un quinto sceglie una prudente neutralità di giudizio. I due terzi del campione crede invece nella ripresa, considerando una prospettiva a medio termine per i prossimi cinque anni con una crescita degli ordini nella misura del 5-6%.

Previsioni dei competitor OEM sul mercato

Fortemente pessimista 100

1%

Sostanzialmente pessimista

80

8%

Incerto

22% 60 40

59%

Abbastanza positivo

20

69% Molto positivo

0

10%

(Fonte: McKinsey & Company)

maggio 2016 Costruzioni 19


M ERCATO

Le dinamiche di mercato considerate più rilevanti dagli OEM Grado di importanza

Importanza da 1 a 5... al primo posto dalla 2 all 5

64% 56%

Rischio Rischio/opportunità Opportunità

Spostamento della domanda all’interno dei mercati extraeuropei Importanza crescente dell’aftermarket

46%

Aumento della domanda per macchine speciali o a misura del cliente per applicazioni specifiche

44%

Slancio della ricerca in relazione alle sfide ambientali

33%

Tecnologie e applicazioni innovative delle macchine operatrici

32%

Competizione crescente con gli OEM dei mercati in via di sviluppo

32%

Domanda crescente per finanziamenti e leasing

31%

Spostamento della domanda nel settore delle macchine leggero-compatte

29%

Peso crescente nel portafoglio clienti delle società di noleggio

27%

Debole competitività dell’Europa rispetto ad altre aree di mercato legata al costo del lavoro e dei materiali Standardizzazione delle macchine e armonizzazione delle specifiche tecniche tra le diverse aree di mercato

24%

...e relativo grado di rischio

23%

Spostamento dell’offerta tecnologica dall’hardware al software e ai sistemi di connessione

15%

Consolidamento crescente degli OEM

14%

Spinta all’inserimento in organico di ingegneri e altre figure specializzate

14%

Crescita e formazione professionale dei gruppi di concessionari

14%

Competizione crescente per l’ingresso di nuovi concorrenti sul mercato

(Fonte: McKinsey & Company)

namismo internazionale, con un valore di export che sfiora il 40 % dei singoli fatturati. La ricettività della produzione in ambito extraeuropeo riguarda soprattutto il Nord America, il Medio Oriente e i mercati asiatici. In totale il comparto degli OEM Construction europei genera un fatturato annuo di circa 40 miliardi di euro con l’Italia, la Germania e la Francia an-

20 Costruzioni maggio 2016

cora nel ruolo di hub principali di fornitura ed expertise. La varietà dell’offerta rimane anch’essa notevole, a otto anni di distanza dall’inizio della crisi globale: più di 100 diverse tipologie per macchine e attrezzature rivolte alle attività di movimento terra, lavorazione e impiego del calcestruzzo, sollevamento di persone e materiali, perforazione e

fondazioni speciali, estrazione mineraria. Sono i volumi di produzione di macchine ormai consuete nei grandi cantieri (come gli escavatori cingolati o le pale gommate), a tenere il passo delle centinaia di migliaia di unità rivolte ai grandi contractor e alle flotte di noleggio. In altri casi, come in alcuni segmenti del comparto stradale ad esempio,


il numero di macchine richieste dal mercato non supera le tre cifre.

La percezione delle principali dinamiche di mercato in base alle dimensioni dei produttori Grado di importanza da 1 a 5 (

al primo posto

posizione 2-5)

OEM che fatturano meno di 10 milioni di euro Il cliente guida il futuro “Lo studio evidenzia che la crescita di nuovi mercati di sbocco e il post vendita influiranno molto sull’industria del settore nei prossimi anni” ha confermato Erik Sjödin di McKinsey & Company, coautore dell’indagine. Nonostante i produttori europei affermino di essere pronti ad affrontare i cambiamenti imposti dal prossimo futuro, l’analisi evidenzia una sensibile difficoltà nel reclutare figure altamente professionali, nel ridefinire modelli di processo e anche nel proporre nuove modalità di approccio commerciale post-crisi. “I fattori critici di successo per il settore si sviluppano nell’ottica dell’orientamento al cliente”, è il parere di Sjödin, dopo la lettura delle varie tabelle di sintesi che illustrano l’indagine McKinseyCece. “Le aziende OEM si sono concentrate sul contenimento dei costi e sui vantaggi della produzione di scala, ma nei prossimi anni sarà necessaria una comprensione più sofisticata delle esigenze di un cliente profondamente mutato che richiede alle macchine e alle attrezzature più tecnologia, efficienza e sostenibilità. La definizione puntuale di questa fase credo sia quella di partnership tecnica, dove i costruttori rappresentino un valore aggiunto autentico a supporto di progetti specifici per macchine speciali, a misura dei clienti e delle applicazioni”. Nuova coscienza Tra i punti che riguardano l’indagine di McKinsey e Cece trova posto una riflessione critica che riguarda l’attenzione alle dinamiche ambientali. La cosiddetta sostenibilità, nel novero delle scelte di investimento operate dalle aziende, non risulta essere una priorità assoluta. La coscienza tecnolo-

82% Spostamento della domanda all’interno dei mercati extraeuropei 53% Importanza crescente dell’aftermarket 47% Aumento della domanda per macchine speciali o a misura del cliente per applicazioni specifiche 41% Tecnologie e applicazioni innovative delle macchine operatrici 41% Debole competitività dell’Europa rispetto ad altre aree di mercato legata al costo del lavoro e dei materiali OEM che fatturano tra 10 e 100 milioni di euro 63% Spostamento della domanda all’interno dei mercati extraeuropei 51% Importanza crescente dell’aftermarket 51% Aumento della domanda per macchine speciali o a misura del cliente per applicazioni specifiche 46% Tecnologie e applicazioni innovative delle macchine operatrici 43% Debole competitività dell’Europa rispetto ad altre aree di mercato legata al costo del lavoro e dei materiali OEM che fatturano tra 100 milioni e 1 miliardo di euro 77% Spostamento della domanda all’interno dei mercati extraeuropei 62% Importanza crescente dell’aftermarket 62% Aumento della domanda per macchine speciali o a misura del cliente per applicazioni specifiche 46% Tecnologie e applicazioni innovative delle macchine operatrici 8% Debole competitività dell’Europa rispetto ad altre aree di mercato legata al costo del lavoro e dei materiali OEM che fatturano più di 1 miliardo di euro 73% Spostamento della domanda all’interno dei mercati extraeuropei 55% Importanza crescente dell’aftermarket 45% Aumento della domanda per macchine speciali o a misura del cliente per applicazioni specifiche 45% Tecnologie e applicazioni innovative delle macchine operatrici 45% Debole competitività dell’Europa rispetto ad altre aree di mercato legata al costo del lavoro e dei materiali (Fonte: McKinsey & Company)


M ERCATO

L’intero report in inglese è disponibile sul sito mckinsey.com

M IL PENSIERO GREEN? ANCORA ACERBO Fumata grigia sulla sostenibilità percepita da tutti i produttori OEM che hanno risposto all’indagine. All’importanza riconosciuta a macchine e attrezzature di ultima generazione, più sicure e rispettose dell’ambiente, non corrisponde una sensibilità speculare veicolata ai processi produttivi. L’impegno ecologico negli stabilimenti, insomma, può ancora attendere.

gica degli OEM si applica sopratutto alle richieste stringenti di un mercato che pretende macchine costruite secondo criteri di avanguardia. Oggi naturalmente l’avanguardia, oltre che sulla produttività, punta molto sulla riduzione di consumi ed emissioni, anche in vista di una gestione più redditizia e razionale delle flotte. Tuttavia, se guardiamo alle tabelle ricavate dal complesso delle risposte degli OEM, notiamo una minore sensibilità interna alle problematiche ambientali. Nella maggior parte dei casi un adeguamento in senso più sostenibile dei processi e dei materiali impiegati non è all’ordine del giorno sul fronte degli investimenti. Sembra che i competitor europei non si pongano ancora il problema di una rivoluzione culturale legata alle mutate sensibilità ambientali. Probabilmente i venti (non ancora sopiti del tutto) della crisi di set-

Come si evolverà la sostenibilità di macchine e filiera Grado di importanza da 1 a 3 tecnologia fondamentale al secondo o terzo posto

64% Incremento della sicurezza operativa 59% Abbattimento delle emissioni 58% Riduzione della rumorosità 53% Economia dei consumi di carburante 32% Risparmio energetico nei processi produttivi 13% Riduzione degli scarti di processo e delle emissioni 12% Impiego ridotto di materiali pericolosi e prodotti chimici

(Fonte: McKinsey & Company)

22 Costruzioni maggio 2016

tore consigliano prudenza su questo fronte. Accenti tecnologici Un dato interessante è riferito invece all’incremento di interesse degli OEM per le nuove tecnologie digitali applicate ai prodotti. Nei prossimi anni la previsione è quella di un incontro tra domanda e offerta più sensibile, sulla scorta di quanto è già avvenuto nel settore dell’automotive. Certamente le realtà comprese nei vari segmenti Construction sono più limitate nelle dimensioni e nella portata economica globale, ma le direttrici indicate nell’indagine sono chiare: la digitalizzazione del controllo di macchine e lavorazioni può giovare non solo al progresso tecnologico del costruttore ma anche alla redditività del cliente, in un ciclo virtuale che comprende, ad esempio, le dinamiche della logistica, delle pro-


Attualità&Prodotti grammazioni di cantiere e della gestione dei parchi macchine. Spiando la ripresa Alla finestra dell’ottimismo comunque si affacciano un po’ tutte le categorie dimensionali di competitor, seguendo probabilmente le recenti previsioni europee di crescita della domanda, indotta dall’incremento delle nuove costruzioni nell’ordine del 10,1% tra il 2015 e il 2017 (secondo i dati di un altro puntuale e affidabile network di ricerca statistica come Euroconstruct). L’ottimismo riguarda in primo luogo gli OEM globali, dal momento che le performance migliori del comparto Construction si dovrebbero verificare soprattutto nel settore dell’ingegneria civile (3,1%), con un tasso di crescita a due cifre nei paesi dell’Europa Centro-Orientale (Polonia in primis) grazie alla ripresa dei progetti infrastrutturali

NEWS

nel campo dei trasporti e in quello energetico. Per le nuove costruzioni di edifici residenziali e ad uso civile è prevista una crescita più contenuta, rispettivamente del 2% e del 2,2% annuo. Sarà ancora l’Europa CentroOrientale a guidare il trend di ripresa, con una percentuale di crescita doppia rispetto alla media degli altri paesi (circa il 4,3%). Le migliori performance sono previste in Irlanda e Polonia. Nel primo caso, la crescita media annua si attwesterà sul 10,8%, con un giro d’affari che dovrebbe aumentare del 35,7%, mentre la Polonia crescerà mediamente dell’8,6% con un fatturato in crescita di circa il 28%. A seguire Repubblica Ceca e Inghilterra, con incrementi significativi anche in Portogallo e Spagna dopo il consistente crollo registrato negli ultimi sette anni. ST

M VIRTUOSI SOLO PER LEGGE I programmi di investimento in sostenibilità confermano quanto già detto per la tabella precedente. Le aziende spendono per mettersi in regola e non incorrere in sanzioni, oppure per aprirsi a nuovi mercati. Ma il pensiero ecologico non è considerato un valore assoluto e solo parzialmente viene visto come opportunità di riduzione dei costi energetici a lungo termine. In fondo, non occuparsene affatto, di sostenibilità, è considerato ancora da qualcuno un risparmio di tempo e risorse.

Le molteplici ragioni per cui gli OEM investono in sostenibilità Grado di importanza da 1 a 3 tecnologia fondamentale al secondo o terzo posto

59% Mettersi in regola 49% Differenziarsi dalla concorrenza 36% Migliorare l’immagine aziendale 30% Entrare in nuovi mercati 29% Soddisfare le richieste dei nuovi clienti 28% Risparmiare su costi di produzione 25% Mettere in pratica i valori dichiarati 11% Nessun impegno nella sostenibilità 0% Altro (Fonte: McKinsey & Company)

maggio 2016 Costruzioni 23


M ERCATO

Le previsioni globali al 2019 Sono in tanti a segnalare i numeri positivi che fotografano l’uscita dalla crisi dei mercati tradizionali, mentre tra i cosiddetti emergenti non si può più certo ascrivere la Cina VENDITE MONDIALI Europa

America Giappone del Nord 2010 100.993 90.600 37.060 2011 123.706 124.215 47.085 2012 118.899 146.830 64.860 2013 111.856 158.096 90.830 2014 124.783 171.310 84.225 2015* 125.705 177.935 79.998 2016* 130.503 186.025 73.825 2017* 132.668 175.690 71.620 2018* 131.247 160.610 71.650 2019* 133.353 167.900 74.305 *Nota: previsioni Off-Highway Research al I° semestre 2016.

e la nave va, a confermarlo sono davvero in tanti. Le proiezioni e le statistiche dimostrano la volontà degli osservatori di mettere in evidenza la positività di un mercato delle costruzioni che finalmente riparte.

S

Ritorna l’Europa Guardando allo scenario dell’informazione globale, invece, oltre alla preziosa relazione McKinseyCece, è stata pubblicata da OffHighway Research (consulente di ricerche di mercato e specialista di proiezioni economiche) una previsione di crescita sul 2016 che indica vendite mondiali di macchine per le costruzioni nella misura del 3,9% (760.508 unità). Il miglioramento previsto dopo la debole performance del 2015 (meno 10%, da un totale di quasi 818.000 macchine vendute nel 2014) è guidato dall’Europa, dal Nord-America e dall’India, mentre i risultati di settore per

24 Costruzioni maggio 2016

Cina

India

401.480 435.070 290.205 273.720 209.757 131.345 137.820 147.430 156.985 169.375

42.811 54.053 50.795 42.708 36.808 38.554 46.414 54.175 59.280 63.060

Resto del Totale Mondo 99.175 772.119 240.810 1.024.939 247.745 919.334 192.292 869.502 191.034 817.917 177.973 731.510 185.921 760.508 189.365 770.948 190.497 770.269 200.948 808.941

la Cina stabilizzano le vendite al pesante ridimensionamento di 131.345 unità (dati 2015) dopo l’exploit di 435.070 macchine introdotte sul mercato nel 2011. “Non ci può essere alcun dubbio che il 2015 sia stato un anno difficile per l’industria delle macchine su scala globale, a causa del rallentamento mondiale della crescita economica e della debolezza dei prezzi delle materie prime”, ha dichiarato David Phillips, amministratore delegato di OffHighway Research. “La vendita di unità è scesa al livello più basso dagli anni della crisi e il calo nel mercato cinese, soprattutto, è risultato particolarmente brutale. Tuttavia, i miglioramenti in diversi paesi sviluppati hanno contribuito a compensare parte di queste perdite”. Il graduale miglioramento in Europa, che ha avuto inizio nel 2014, dovrebbe continuare quest’anno, con vendite che passeranno dalla cifra provvisoria di

125.705 unità nel 2015 a 130.503 macchine effettivamente vendute. Allo stesso modo, il vivace mercato nordamericano dovrebbe salire di un ulteriore 4% (186.025 unità). Continui miglioramenti costanti sono attesi nel mercato indiano, dove le macchine Construction culmineranno a 46.414, dalle 38.554 del 2015. L’Italia c’è anche nel 2016 Nel nostro Paese, la voce che annuncia la rinascita (moderata ma pur sempre significativa) del settore è quella di Unacea (l’Unione nazionale che rappresenta i costruttori di macchine e attrezzature per le costruzioni). Le cifre comunicate dall’associazione fotografano una crescita del mercato italiano nel primo trimestre dell’anno nell’ordine del 29% rispetto allo stesso periodo del 2015, con 1.977 macchine vendute (1.897 macchine movimento terra e 76 stradali). ST


PNEUMATICI SKIDSTEER

BETTER VALUE.SMARTER CHOICE.

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SKIDSTEER

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Peso operativo 8,51 ton Motore Yanmar 4TNV98C Potenza netta 42,7 kW


WALKAROUND MATTHIEU COLOMBO

© Costruzioni

DI


I HIMER 85V4

I plus di

Robusto, confortevole, parco nei consumi e stabile. Queste caratteristiche del midi 85V4 fanno da contorno a prestazioni concrete in termini di forza di strappo e sollevamento. Dieci motivi per sceglierlo

1

3 Macchina completamente nuova, ma senza eccessi d’elettronica. Rispetto al precedente 80VX crescono prestazioni ed efficienza. Rapporto qualità prezzo migliore

Impianto idraulico tradizionale realizzato con componenti di prima scelta. I cicli di lavoro sono più rapidi del 10%. La forza di trazione cresce del 10%

4

2 Base torretta, lama azionata da doppio cilindro e sottocarro robusti abbassano il baricentro. La stabilità è elevata. Più 8% rispetto all’80VX

Motore di ultima generazione Stage IIIB con iniezione common rail, modalità operativa Eco e auto idle. A pari potenza i consumi calano fino al 15%


5 Giunzione torretta/braccio da macchina di categoria superiore con singolo perno da 520 mm e massiccio blocco di brandeggio in fusione

6 Oltre all’avambraccio standard da 1.780 mm è disponibile una versione 300 mm più lunga. Tutti i punti d’ingrassaggio sono accessibili ma protetti

7

9 Cura costruttiva evidente, tubazioni idrauliche ben disposte e riconoscibili (codici e colori), impianto elettrico ben protetto, centralina Ecu in cabina

Prima linea ausiliaria di serie con comando trimmer proporzionale su joystick. Disponibili una seconda e terza linea da stabilimento

8 Cabina per il mercato europeo costruita in Italia. Visibilità elevata (vetro porta integrale) e aria condizionata di serie. Apertura parabrezza facile

Attenzione sin dalla fase progettuale per contenere l’impatto ambientale che l’85V4 sosterrà lungo il suo ciclo di vita. Macchina costruita per durare

© Costruzioni

10


L’85V4 è l’ammiraglia Ihimer. Lo sbalzo posteriore contenuto e l’angolo di brandeggio permettono una rotazione totale in 3.770 mm. I lavori impegnativi in ambito urbano e stradale sono il suo habitat naturale

Sbalzo posteriore torretta 1.450 mm

Carreggiata 1.750 mm

Raggio di rotazione frontale minimo (brandeggio) 2.320 mm

Larghezza massima 2.200 mm © Costruzioni

I HIMER 85V4

Prestazioni prima di tutto

30 Costruzioni maggio 2016


Più stabile e forte Vetri laterali scorrevoli

© Costruzioni

Sottocarro robusto e lama azionata da doppio cilindro contribuiscono ad abbassare il baricentro. Rispetto al precedente 80VX la stabilità dell’85V4 cresce dell’8%

Zavorra supplementare da 340 kg di serie

ALLESTIMENTO ITALIA L’85V4 è caratterizzato da una struttura di base, una torretta e un sottocarro robusti. L’allestimento pensato per l’Italia punta sulle prestazioni e prevede la zavorra supplementare come standard. Questo elemento ha uno sbalzo variabile, più sottile in coda (foto sopra).

Brandeggio destra 80° Brandeggio sinistra 50°

PRESTAZIONI SUPERIORI AL PRECEDENTE 80VX

• FORZA DI STRAPPO +10%

5.610 daN

• FORZA DI PENETRAZIONE +2% 3.980 Mpa 3.100 KG © Costruzioni

• CAPACITÀ SOLLEVAMENTO*

• CAPACITÀ AL MAX SBRACCIO** 1.000 KG *Nota: rotaz. 360°, distanza 3 m, al livello del suolo con lama abbassata. **Nota: rotazione 360°, distanza 6.830 mm, lama abbassata.

maggio 2016 Costruzioni 31


Polmone acustico in aspirazione

I HIMER 85V4

Sistema per avvio motore con climi freddi

© Costruzioni

Filtro gasolio con separatore, spurgo, spia in cabina e reinnesco con pompa elettrica (nel tondo).

© Costruzioni

© Costruzioni

Motore Stage IIIB

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Potenza economica Tanta coppia ai bassi regimi e 42,7 kW a 2.000 giri/min. Ma è attento anche ai consumi

MODALITÀ ECO Inserendola si attiva una mappatura specifica con curve di coppia e potenza dedicate. Consuma fino al 15% in meno.

2

GENERAZIONE COMMON RAIL

© Costruzioni

1

La centralina elettronica ECU Bosch è montata in cabina su supporti elastici e lontano da fonti di calore e umidità. In questa posizione è anche protetta da urti accidentali in sede di manutenzione.

L’iniezione è diretta Common rail e gestita elettronicamente.

AUTOPROTETTO La centralina ECU rileva anomalie e se necessario riduce la potenza per proteggere il motore. © Costruzioni

Valvola in aspirazione

EGR ESTERNO A CONTROLLO ELETTRONICO Sullo Yanmar 4TNV98C il ricircolo dei gas di scarico è esterno e raffreddato. Grazie al controllo elettronico dell’attuatore tramite ECU, il ricircolo non è continuo ma avviene solo quando necessario.

GIÙ I CONSUMI CON AUTO IDLE DI SERIE

32 Costruzioni maggio 2016

NUOVO COMMON RAIL Il motore Yanmar 4TNV98C (qui in versione VIK) ha un nuovo sistema d’iniezione Common rail ad alta pressione: più efficienza carburante e meno consumi. © Costruzioni

Quando i manipolatori restano inattivi per 4 secondi, l’Auto Idle riporta il regime motore al minimo. Appena si sfiorano i comandi il regime si alza nuovamente.

Attuatore ricircolo

© Costruzioni

3

“Rotaia” in pressione


by

WALKAROUND

Sensore differenziale di pressione che indica all’ECU il livello d’intasamento del filtro antiparticolato

Dpf

Modulo silenziatore

Ingresso gas di scarico

Iniezione carburante per indurre rigenerazione

Filtro antiparticolato (Dpf)

Doc

Richiesta rigenerazione Rigenerazione in corso

Catalizzatore ossidante (Doc)

Una tecnologia ultracollaudata Il sistema di abbattimento delle emissioni Yanmar rigenera il Dpf in modo passivo e, automaticamente, in modo attivo in base al livello d’intasamento rilevato. Soltanto quando necessario, richiede all’operatore l’attivazione manuale

RIGENERAZIONE ATTIVA AUTOMATICA Ogni 100 ore circa (il tempo varia in base al livello di particolato presente nel Dpf rilevato dalla centralina motore ECU) avviene la rigenerazione automatica. In questo caso una minima iniezione di carburante a monte del Doc basta a elevare la temperatura del Dpf in modo che si rigeneri. Si può continuare a lavorare con la macchina come se nulla fosse ma, nel caso la macchina fosse in ambienti dove una temperatura elevata allo scarico è sconsigliabile, la rigenerazione si può interrompere e rinviare.

© Costruzioni

Sensori pressione (intasamento)

Sfiato a terra per condensa o acqua piovana

In seguito al ripetuto utilizzo della macchina senza l’entrata in temperatura del Dpf (lavori con frequente spegnimento della macchina, per esempio) l’elettronica segnala la necessità di eseguire la rigenerazione con una icona specifica (sopra, in verde) la cui comparsa è accompagnata da un segnale di allerta acustico. In questo caso la rigenerazione va eseguita a macchina ferma con leva di blocco alzata e motore acceso con potenziometrico al minimo. Per avviarla si deve premere il pulsante della rigenerazione per almeno 3 secondi e la rigenerazione inizia. La durata media è di circa 25/30 minuti. maggio 2016 Costruzioni 33

© Costruzioni

© Costruzioni

Dpf

Con il normale utilizzo del midiescavatore e il raggiungimento della temperatura d’esercizio ottimale del motore, il Dpf si rigenera da solo in continuo senza elevare il regime motore.

RICHIESTA DI RIGENERAZIONE MANUALE

Modulo di trattamento allo scarico singolo

Doc

RIGENERAZIONE PASSIVA


I HIMER 85V4

Ventola soffiante

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Aspirazione aria

Gasolio raffreddato MAGGIORE EFFICIENZA La disposizione dei componenti è classica: motore trasversale dietro la cabina e gruppo di scambiatori sotto al cofano laterale destro, ben accessibile. La nuova iniezione ad alta pressione Common rail eleva la temperatura del gasolio che viene raffreddato con uno scambiatore dedicato.

VENTOLA IN SICUREZZA La ventola di raffreddamento in presa diretta è soffiante ed è protetta da una griglia realizzata in modo esemplare.

© Costruzioni

Martinetto di apertura con blocco automatico

Scambiatore gasolio

34

Radiatore refrigerante Costruzioni maggio 2016

Radiatore olio idraulico in parallelo


by

WALKAROUND Condensatore clima con ventola termostatica dedicata

Supporti elastici bidirezionali e dilatazione termica agevole

CLIMATIZZATORE DI SERIE Il condensatore è disposto orizzontalmente per favorire la visibilità laterale e la ventola di raffreddamento è termoregolata per contenere le emissioni acustiche. Modulo semplice e ben realizzato. Filtro gasolio con spurgo

Chiave unificata per avvio, porta, cofano motore e serbatoi.

Bocchettone di rifornimento accessibile da terra e apribile con la chiave d’accensione. Il serbatoio in acciaio (no corrosione) è sotto i piedi dell’operatore.

Serbatoio gasolio

© Costruzioni

Orizzontale, nella parte bassa della torretta, favorisce la stabilità Reinnessco gasolio elettrico

IMPIANTO ELETTRICO

• BATTERIA DA 72 Ah

© Costruzioni

L’accesso alla batteria è facile e veloce. Una copertura plastica evita la stagnazione di acqua piovana.

• CONNESSIONI IP 67 RESISTENTI A LAVAGGI AD ALTA PRESSIONE Razionale e ordinato, l’impianto elettrico dell’Ihimer 85V4 è studiato per durare nel tempo. I cablaggi sono protetti da corrugati e i supporti sono rivestiti in gomma.

Fusibili protetti sotto sedile


I HIMER 85V4

Serbatoio olio idraulico di metallo con indicatore ottico e valvola di sfiato

D

© Costruzioni

Lo switch di settaggio della funzione accessoria: posizione a 2 vie oppure con una via “attiva” e la seconda in scarico al serbatoio.

Veloce e preciso L’impianto è caratterizzato da due pompe a portata variabile Bosch Rexroth montate in serie, una ad ingranaggi e un distributore classico, senza controlli elettronici. Rispetto al precedente 80VX la velocità di braccio e penetratore aumenta del 10%

EFFICIENZA SUPERIORE anche per l’ammiraglia di casa Ihimer ha scelto uno schema idraulico tradizionale, senza sensori elettronici. I componenti sono du prima qualità e tutti costruiti in Giappone, anche quelli d’origine europea come la doppia pompa a portata variabile Bosch Rexroth che arriva a una portata massima di 75,6 litri al minuto.

Maxi filtro dell’olio idraulico

36 Costruzioni maggio 2016

© Costruzioni

© Costruzioni © Costruzioni

Ogni singolo tubo dell’impianto idraulico è identificato con un codice alfanumerico e un colore. La manutenzione è facilitata.

La portata d’olio della linea ausiliaria ha due settaggi selezionabili direttamente dalla cabina. Fast per la portata massima e Slow per una portata dimezzata.

Il distributore a centro aperto D è sotto al pianale, ben accessibile. È il primo componente a essere raffreddato dal flusso di raffreddamento forzato.


WALKAROUND P2 P1 P3

© Costruzioni

© Costruzioni

P4

Schema idraulico P1

P2

Faro di lavoro protetto Prima linea aux di serie

TRASLAZIONE DX, BRACCIO, PENETRATORE, BENNA TRASLAZIONE SX, RADDOPPIO SU BRACCIO E PENETRATORE, LINEA AUSILIARIA (2° OPZIONALE)

P3

BRANDEGGIO, ROTAZIONE E LAMA

P4

PILOTAGGI ED EVENTUALE 3° AUX (BASSA PRESSIONE)

PIÙ COPPIA DI ROTAZIONE Rispetto all’Ihimer 80VX la coppia di rotazione è superiore. Il motore è un giapponese Nachi (foto nel tondo) a cilindrata fissa.

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Servocomandi con accumulatore

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Comfort italiano Sedile Grammer di serie con appoggia testa

L’85V4 è prodotto in Giappone, ma la cabina, rispondente alle normative europee è Italcab. Quattro sospensioni oleoviscose smorzano sollecitazioni e vibrazioni

Montante disassato dietro la testa. Esemplare visibilità posteriore di 3/4

Larghezza interna di 1.020 mm

Poggia polsi regolabili imbullonati

Cintura auto avvolgente

Sospensione meccanica regolabile

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Presa 12 V

Nuovo comando “trimmer” per la linea ausiliaria di serie.

CABINA OMOLOGATA ROPS TOPS

38 Costruzioni maggio 2016

Brandeggio a pedale


WALKAROUND

Kit fari alogeni disponibile

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Vetro superiore - griglia FOPS II disponibile

Più visibilità con il vetro porta integrale

Profilo parapioggia

Sospensioni cabina oleoviscose

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Ottimo meccanismo apertura parabrezza

Parabrezza inferiore sovrapponibile al superiore

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Indica le fasi di rigenerazione

Eco mode

V max mode

Climatizzatore di serie con tre velocità selezionabili. La ventola per il raffreddamento del condensatore è indipendente e termostatica (meno consumo carburante e pressione acustica in cabina inferiore). © Costruzioni

Vetri azzurrati

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Grande superficie vetrata e torretta compatta garantiscono all’operatore la massima visibilità sul cantiere. Quanto a comfort, le sospensioni miste (molle unite a olio siliconico) fanno un ottimo lavoro e il sedile Grammer (meccanico), con appoggiatesta, non ha bisogno di presentazioni. Diffuse schiume fonoassorbenti e cristalli incollati (no guarnizioni) riducono la pressione acustica interna.

Porta documenti e vasca lavavetri

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ALTA VISIBILITÀ

Porta aperta ben protetta da zavorra

Il clima non toglie visibilità

Predisposizione autoradio (2 casse)

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Ventola clima termostatica

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I HIMER 85V4 © Costruzioni

Avambraccio da 1.780 o 2.080 mm 6.830 (7.110) mm di sbraccio massimo

Robusta giunzione torretta/brandeggio

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Perno unico da 520 mm

Braccio stabile nel tempo ALLESTIMENTO Il braccio è unito alla torretta tramite un blocco di brandeggio in fusione di dimensioni importanti e un perno unico da 520 mm. La prima linea idraulica ausiliaria Protezione a portata regolabile con comandi cilindro proporzionali (trimmer) è di serie. braccio Sono disponibili una seconda linea di serie ed una mezza per l’utilizzo di attrezzi con doppia alimentazione idraulica. Previsto anche il kit sollevamento con valvole di sicurezza su braccio e avambraccio. i truzion © Cos

Banda di dispersione tensioni progressiva

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Gruppo brandeggio in fusione

40 Costruzioni maggio 2016

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Avambraccio con parte anteriore ad U (meno saldature)

Tutti i punti d’ingrassaggio della macchina sono in posizione protetta. Sotto, in foto, quelli del biellismo d’azionamento benna.


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WALKAROUND

10% di forza in più PIÙ FORZA E VELOCITÀ Rispetto

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0,39 kg/cm2 di pressione al suolo

al precedente 80VX la portata idraulica massima è cresciuta del 6% e i motori idraulici a cilindrata variabile sono Nabtesco. Il costruttore annuncia una forza di trazione superiore del 10% e un range di velocità che si estende sia verso il basso sia verso l’alto (da 2,5 a 4,4 km/h). Lo scalo della marcia è automatico.

Due cilindri lama ben protetti © Costruzioni

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Struttura sottocarro ad X - autopulente

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Più spinta e lama granitica

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I HIMER 85V4

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Ihimer 85V4 in numeri Peso Potenza Motore Yanmar Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR controllo elettronico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Profondità di scavo (lungo) Prof. plinto (lungo) Dist. scavo a terra (lungo) Altezza di carico (lungo) Forza strappo Forza penetrazione Velocità traslazione Velocità rotazione torretta Passo/lunghezza carro Rulli d’appoggio Larghezza sottocarro Larghezza suole Sbalzo posteriore torretta Scavo disassato (sx-dx) Lungh. trasporto (lama ant.) Altezza trasporto Lama (W-H) Sollevamento-abb. lama Sbalzo lama Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema/serbatoio idraulico

8,515 ton 42,7 kW 4TNV98C VIK 3,18 l 4 98 x 110 mm 2.100 giri/min 7,70 m/s 4 convenzionale CR multiple esterno raffreddato Doc + Dpf - Stage IIIB natural portata variabile 2 x 75,6 + 54,2 l/min convenzionale centro aperto 24,5 Mpa 4.020 (4.320) mm 3.170 (3.460) mm 6.830 (7.110) mm 4.700 (4.910) mm 5.610 daN 3.980 daN 2,5 - 4,4 km/h 9 m/s n.d./2.730 mm 5 2.200 mm 450 mm 1.450 mm 780 - 810 mm 6.050 mm 2.630 mm 2.200 - 500 mm 420 - 440 mm 1.950 mm 1 x 72 Ah 40A 110 l 125/75 l

www.ihimer.com

Ihimer aderisce al movimento Design for Environment. L’attenzione per l’impatto che una macchina avrà sull’ambiente è viva sin dalla fase progettuale. Il costruttore valuta come le sue macchine, durante l’intero ciclo di vita, possono ridurre l’impatto sulla salute e sull’ambiente.

PUÒ LAVORARE IN CENTRO Il motore può sembrare lo stesso dell’80VX ma in realtà è la versione C-VIK che rispetta le normative antinquinamento Stage IIIB - Tier4. Iniezione Common rail, auto idle ed Eco mode abbattono i consumi fino al 15%. Il filtro antiparticolato permette di lavorare anche nei centri delle comunità più attente all’inquinamento, ma richiede una pulizia professionale ogni 3.000 ore di lavoro. Il Dpf va sostituito dopo ben 9.000 ore.

• CAMBIO OLIO MOTORE E FILTRO 250 ore • CAMBIO FILTRO GASOLIO 250 ore • CAMBIO FILTRO OLIO IDRAULICO 1.000 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 1.000 ore • CAMBIO LIQUIDO REFRIGERANTE 1.000 ore • PULIZIA PROFESSIONALE DPF 3.000 ore • SOSTITUZIONE DOC + DPF 9.000 ore

Link al canale Youtube di Ihimer



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VERONA, ITALY 22-25 February 2017 samoter.com organized by

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&

Macchine Componenti trasmissioni

aste

Movimento terra pneumatici

idraulica

Rops Fops

Perforazione

Consolidamento

assali

motori attrezzature CFA

Ricambi

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rulli compattatori Sicurezza micropali

46 Bauma 2016 Abbiamo selezionato per voi le principali novità mmt presentate alla fiera più importante d’Europa


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DI MATTHIEU COLOMBO

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BAUMA 2016

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DOPO DUE BAUMA RICCHI DI NOVITÀ TECNICHE, MA ANCHE DI MUSI LUNGHI, QUEST’ANNO SI È SORRISO, SI È BALLATO, SI SONO VENDUTE MACCHINE E SI SONO RACCOLTE BUONE NOTIZIE. BENTORNATO OTTIMISMO


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Macchine

EDIZIONE

L’

Europa torna terra d’attenzioni per i costruttori di macchine movimento terra, complice il rallentamento di altri continenti, altri mercati. D’altro canto l’aumento delle vendite a doppia cifra percentuale registrato nel Vecchio continente nel 2015 è un dato di fatto. Non è il caso di lasciarsi prendere dall’euforia, ma un poco d’ottimisto è salutare. Chi può festeggiare alla grande è l’organizzazione del Bauma che con l’edizione 2016 ha battuto ogni record in termini di espositori (3.423), superficie espositiva (605.000 m2) e visitatori. Se nel 2007 i visitatori erano poco meno di 500 mila, nel 2010 sono calati del 17%, complice la nube vulcanica. L’edizione 2013

ha poi fatto registrare di nuovo 500 mila visitatori, ma quest’anno sono stati ben 580 mila! Alle nostre orecchie le espressioni più ripetute durante la manifestazione sono state TCO (total cost of ownership), alimentazione elettrica, macchine connesse, Stage V e senza Dpf. Al riguardo diversi costruttori con lo Stage IV hanno eliminato il filtro antiparticolato in favore della tecnologia Scr. Ma con lo Stage V, nel 2019, il filtro ritornerà quasi sicuramente e associato all’Scr. Abbiamo poi notato una particolare attenzione per gli escavatori gommati, sempre più compatti e stabili, così come uno sviluppo dei midi tra le 7 e le 10 t di peso operativo. RST

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straordinaria!


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Il costruttore di dumper sudafricano, ormai naturalizzato tedesco, ha completato l’aggiornamento dei modelli Serie E e ampliato la gamma verso l’alto. Il nuovo modello è un esclusivo articolato a due assi, con ruote gemellate al posteriore, battezzato B60E da 60 t di portata massima e 35 m3 misurati a filo cassone. Rispetto ai modelli a telaio rigido offerti dalla concorrenza, il B60E ha la trazione integrale. L’idea è garantire una trazione che permette di lavorare anche in condizioni di pioggia implementando la produttività. Sotto al cofano motore, un 6 cilindri in linea Mercedes da 430 kW accoppiato a una trasmissione Allison a 7 rapporti. Per quanto riguarda i classici modelli articolati a tre assali, presentati nel 2013 in versione Serie E, cambiano i motori per passare da Stage IIIB a Stage IV. Sono tutti dei 6 cilindri in linea Mercedes Benz con tecnologia Scr allo scarico, ma senza filtro antiparticolato.

TOP DI GAMMA Il modello di punta nato come B50D nel 2014 ed evoluto subito in B50E cede il titolo di ammiraglia al nuovo B60E 4x4.

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Allo stand Bell Equipment il simulatore di guida era preso d’assalto dai visitatori più giovani.

Bobcat

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La Lince graffia presentando un miniescavatore elettrico da 1 t di peso operativo e girosagoma! È un prototipo, si chiama E10 Electric e si distingue dalla versione con motore termico per la silenziosità operativa e una presa elettrica nella parte superiore della torretta. Progettato in collaborazione con

specialisti del settore delle auto elettriche, presso il Centro di Innovazione di Dobris, in Repubblica Ceca, l’E10 Electric ha un motore elettrico che può essere alimentato sia dal suo pacco di batterie ricaricabili agli ioni di litio sia tramite rete rete elettrica con tensione da 400 V. Il tempo di ricarica a macchina spenta è di 1 ora per un’autonomia di 2-3 ore di lavoro, ma si può anche ricaricare mente si lavora.

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BAUMA 2016

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Bell Equipment


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Macchine

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IL NUOVO MINI ZTS BOBCAT È TOTALMENTE ELETTRICO. SOLO 64 dB(A) DI PRESSIONE SONORA AL LAVORO

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Il nuovo puliscispiaggia SC200 è compatibile con le pale compatte cingolate Bobcat T590, T650, T770 e T870 in versione con portata idraulica standard o hi flow.

MOTORI E GARANZIA I sollevatori telescopici Bobcat prodotti in Francia a Pontchâteau sono ora garantiti ben 3 anni. Inoltre sotto al loro cofano motore trova posto un quattro cilindri turbo, Stage IV senza filtro antiparticolato, prodotto dalla stessa Bobcat e disponibile con tre livelli di potenza. In versione da 55,2 kW le emissioni sono contenute con un Doc, mentre nelle versioni da 74,5 e 97 kW al Doc si aggiunge la tecnologia Scr con iniezioni di urea. Tutti i motori hanno iniezione Common rail e ricircolo Egr.

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Lo scorso anno, all’Intermat, abbiamo visto i primi escavatori cingolati Serie D: CX210D LC, CX300D, CX370D. Ora la gamma si completa con altri sei modelli, la versione NLC del 210 e il nuovo 290 Materiel Handling (vedi a destra). Il CX210D NLC sarà molto presto protagonista di un nostro WalkAround. Ora sotto al cofano dei Serie D ci sono motori Isuzu senza Dpf. © Costruzioni

Case Costruction Equipment, Astra e Iveco hanno fatto squadra anche per Bauma 2016. La novità più importante è il completamento della gamma Serie D degli escavatori cingolati. E che i modelli da 13 a 30 t saranno prodotti anche in Europa, a San Mauro Torinese. Già oggi i modelli prodotti in Italia sono 4 ed entro la prima metà del 2017 diventeranno 7. I motori dei nuovi Serie D sono sempre i collaudati Isuzu, ma in versione Stage IV con tecnologia Scr. Case allarga quindi l’offerta di macchine grandi, senza filtro antiparticolato e prodotte in Italia. Anche per lo stabilimento di Lecce, infatti, sono state investite risorse per ottimizzare la produzione e presto sarà avviata la linea per i nuovi grader.

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Case

ESCAVATORI MADE IN SAN MAURO Un nuovo accordo di licenza tecnica tra CASE e Sumitomo ha aperto le porte alla produzione dei nuovi escavatori cingolati Serie D, dedicati ai mercati europei, nello stabilimento produttivo di San Mauro (TO). Già oggi le linee torinesi sfornano escavatori arancioni di ultima generazione.

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AL DEBUTTO • CX130D • CX160D • CX180D • CX210D NLC • CX230D NLC • CX290D MH • CX490D • CX500D


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Andy Blandford vice presidente CNH Ind CE Europa

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CASE Construction Equipment ha investito nei suoi stabilimenti in Italia, per soddisfare la domanda dei mercati EMEA. Questa decisione fa parte della strategia per la regione che si basa sulla creazione di due poli produttivi: uno per gli escavatori a San Mauro, l’altro per le macchine gommate a Lecce. La strategia è fornire ai clienti prodotti di qualità elevata con una flessibilità produttiva che permette di rispondere rapidamente alla domanda.

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GRANDE FRATELLO CASE ha presentato la nuova interfaccia utente del portale del sistema telematico SiteWatch™ ridisegnato utilizzando le ultimissime tecnologie HTML di sviluppo web per migliorare la navigazione. Ha inoltre ampliato la copertura della tecnologia SiteControl™ tramite un nuovo RTK con segnale di correzione GSM. Questo servizio viene fornito da una rete RTK ad alta densità con oltre 500 stazioni base di proprietà di CNH Industrial.

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CINGOLI DA PIAZZALE L’allestimento del CX290D MH prevede differenti cingoli. A sinistra quelli con pattini piatti da piazzale.

MATERIAL HANDLING In fiera era esposto il nuovo CX290D MH. Tecnicamente basato sul nuovo 250, rispetto agli MH precedenti ha un’idraulica più reattiva, una cabina elevabile che porta gli occhi dell’operatore a 5 m da terra, telecamere su tutto il perimetro e un nuovo braccio completamente ridisegnato. È disponibile anche un avambraccio a collo d’oca.

COME A INTERMAT 2015 Inquadrando questo QR i visitatori dello stand partecipavano all’estrazone di un premio marchiato Case CE in tempo reale.

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Al Bauma era esposto l’Astra HD 9 con massa totale a terra di 60 ton e cassone ribaltabile tipo miniera. Sotto al cofano il motore Iveco Cursor 13 tarato a 412 kW con trasmissione ZF Astronic a 16 rapporti con intarder integrato. Le novità sostanziali sono il telaio con longheroni heavy duty paralleli che incrementano stabilità e resistenza e i nuovi assali Kessler.


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CEO Caterpillar

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Il mondo accelera, è tutto smart, è tutto connesso. Noi puntiamo ad offrire una tecnologia in grado di soddisfare la clientela più esigente, quella di nuova generazione. Abbiamo già 400.000 macchine connesse nel mondo, ma oggi inizia “The age of Smart Iron”. Nessun costruttore ha un’offerta di soluzioni tecnologiche e telematiche completa come la nostra. E le novità non mancheranno... Restate connessi!

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L’AMERICANO PER L’EUROPA... ...costruito in Giappone. Il braccio triplice è un’esigenza del Vecchio continente. Anche Cat conferma l’attenzione per questa nicchia di mercato presentando il 308E2 CR, lanciato ormai nel 2013, in versione VAB con braccio triplice. Sotto al cofano il collaudato 3,3 litri Kubota marchiato Cat. Annunciato anche il mini 304.5E2 XTC.

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Il nuovo sollevatore telescopico Cat TH3510D ha una capacità di carico nominale di 3.500 kg e un’altezza massima alle forche di 9.800 mm. Il nuovo motore Cat C3.4B Stage IV è costruito in Italia.

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STAGE IV Presentati i dumper articolati serie C2. Il 725C2 con motore C9.3 Acert da 234 kW e il 730C2, anche in versione EJ, con motore C13 Acert da 274 kW. In versione Stage IV hanno scr con iniezioni d’urea e dpf allo scarico. I carichi utili nominali sono 24 t per il 725C2 e 31 ton per i 730C2. Rispetto ai modelli precedenti la capacità di rallentamento del freno motore è superiore del 60%. Nella foto a destra il kit di segnaletica per l’omologazione alla circolazione stradale.

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Cat torna in fiera. Come consuetudine, al Bauma occupa un intero padiglione. Il costruttore immagina i cantieri e i siti estrattivi serviti da macchina connesse che in quanto tali sono sorvegliate costantemente e scongiurano definitivamente i fermo macchina. Produttività, sicurezza e sostenibilità sono le tre parole chiave che rimano con Cat Grade Control e Accugrade. I sistemi di controllo Cat, con la tecnologia Gps d’ultima generazione, sofisticati moduli di controllo elettronico e strumenti d’interfaccia con gli operatori, sono un investimento per aumentare la produttività e ridurre i costi. Questo percorso verso l’automazione non richiede operatori 2.0 ma solo apertura mentale.

Doug Oberhelman

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Caterpillar


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DAL 2017 Sullo stand anche un compatto 315F a cui si affiancheranno i modelli 313F e 316F. Alla cabina degli escavatori mid size è associato un raggio di rotazione contenuto.

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• 315F • 316F • 318F • 320F • 340F UHD • 336F Hybrid • 6015B

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GENERAZIONE F Anche il 323F lo avevamo visto a Conexpo nel 2014 ed è ora disponibile in Europa. Il livello di emissioni Stage IV è ottenuto con il motore C7.1 Acert da 122 kW (in luogo del C6.6 Acert tarato a 121 kW) con urea per il sistema Scr e filtro antiparticolato senza manutenzione.

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330F, 320F Il 30 t americano è animato dal motore Cat C7.1 Acert tarato a 178 kW e garantisce ben 494 litri/min di portata idraulica massima. Il 323F ha lo stesso motore tarato a 122 kW, mentre il 320F L monta un parco C4.4 Acert (con Dpf senza manutenzione) che permette di consumare AL DEBUTTO l’8,5% meno • 313F del 320E.

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ARRIVA ANCHE IN EUROPA Al centro dello stand Cat campeggiava l’escavatore Cat 336F Hybrid, visto in prima apparizione al Conexpo 2014 di Las Vegas. Rispetto alla 336 standard Cat annuncia un consumo carburante ridotto del 30%. Il motore termico è un C9.3 Acert Stage IV. L’ibrido Cat non cambia. Il sistema immagazzina potenza idraulica per restituirla, quando utile, alleggerendo il carico del motore termico.


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54 Costruzioni maggio 2016

Sullo stand ha attirato molta attenzione il prototipo railroad dell’escavatore gommato M323F. A stupire anzitutto è l’estetica con una cabina a doppia porta laterale e una torretta mastodontica. La macchina è stata progettata per rispondere agli standard europei per la messa in servizio EN15746.

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MH3022, MH3024, MH3027, MH3037, MH3295 Gran fermento per la gamma di soluzioni material handler di Caterpillar. I modelli e le soluzioni specifiche per questo tipo di applicazioni si moltiplicano. I 2 modelli evidenziati sono solo alcuni di quelli presentati negli ultimi 12 mesi.

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SPAZIO AI NUOVI GOMMATI Generazione F anche per i gommati. In fiera abbiamo visto i modelli M314F, M315F e sono stati annunciati gli M317F e M322F. Per i tre modelli più compatti Cat ha scelto il motore C4.4 Acert con Doc, Scr e Dpf senza manutenzione, mentre per l’M322F il motore è un C7.1 Acert con Doc, Scr e filtro antiparticolato ma a rigenerazione passiva (gestita sempre in automatico).

Sugli escavatori gommati Serie F i motori sono montati longitudinalmente e gli scambiatori di calore sul lato anteriore destro. Sono disponibili bracci mono di differenti lunghezze e bracci triplici.


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È un costruttore turco. Ha iniziato a produrre macchine agricole nel 1968 e macchine movimento terra nel 1986. Specializzatosi da subito nella produzione di terne per soddisfare la rischiesta interna di prodotti versatili, oggi punta ad allargare la gamma e offre l’escavatore 723 da 23 t di peso operativo e i caricatori gommati 940 e 980. Al Bauma era esposta la nuova 990 con marchiatura CE. www.cumitas.com © Costruzioni

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Cukurova Makina

Cat Engine Cat Engine ha presentato al Bauma il 6 cilindri turbo C9.3B, disponibile con tarature da 250 a 340 kW a regimi variabili da 1.800 a 2.200 giri/min. Questo motore da 9,3 litri di cilindrata rispetta gli standard Tier 4 standard (Stati Uniti EPA) ma è già progettato per rispettare i futuri livelli di emissioni Stage V. Il suo peso a secco è di 865 kg a cui vanno aggiunti 160 kg di modulo allo scarico. Il cambio olio motore è previsto ogni 500 ore, mentre la pulizia del filtro antiparticolato va effettuata ogni 5.000 ore.

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Il costruttore americano di motori annuncia la sua gamma di soluzioni per rispondere ai limiti Stage V che entreranno in vigore nel 2019. I motori F3.8, B4.5, B6.7 e L9, con range di potenza da 75 a 321 kW, in versione 2019 non avranno più l’Egr e abbatteranno le emissioni con un singolo modulo di trattamento allo scarico che combinerà la tecnologia Dpf a quella, quando necessario, Scr. L’intervallo di sostituzione olio passerà da 500 a 1.000 ore. I nuovi Stage V saranno il 10% più potenti degli attuali motori e avranno una coppia massima superiore del 20%. Cummins ha inoltre lanciato il Connected Diagnostic, una App per dispositivi mobili che permette di tenere sotto controllo i motori e le relative manutenzioni da pianificare in remoto.

A destra il Cummins F3.8, ad oggi la soluzione più compatta presentata in versione Syage V dal costruttore. Anche per questo 4 cilindri non sarà più necessario il ricircolo dei gas di scarico. Con l’Scr allo scarico l’efficienza sarà massima.

Nella foto a destra il cavallo di battaglia da 6,7 litri di cilindrata nella versione Stage V senza ricircolo dei gas di scarico. Nella parte bassa della foto si può osservare il modulo con Dpf e Scr che equipaggerà le versioni più potenti di questa unità. Rispetto alla versione Stage IV il volume occupato da sistema termico sarà inferiore.

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Macchine Deutz

TCD 3.6 IN VERSIONE STAGE V

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Qui sopra e a destra le foto del diffusissimo motore Deutz TCD 3.6 in versione Stage V con modulo Doc e modulo Scr che abbatterà le emissioni con iniezioni d’urea. Sotto al motore il serbatoio dell’urea.

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Anche Deutz, come a Intermat, dichiara di essere pronta con una gamma di soluzioni per il 2019, quando dovrebbe entrare in vigore lo Stage V. Due le novità Stage IV pronte all’uso, un 3 cilindri da 2,2 litri di cilindrata battezzato TCD 2.2 e disponibile in versione alimentata a gasolio o a Gpl. La doppia alimentazione è proposta anche per il recente TCD 2.9. Altro motore totalmente nuovo (foto sotto) è il 4 cilindri TCD 5.0 per range di potenza compresi tra i 100 e i 150 kW. Le sue dimensioni sono identiche al TCD 4.1.

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GUARDATE IL NOSTRO VIDEO L’Hercules 190.10 è offerto con il sistema di visualizzazione perimetrale Backeye 360 Select di Brigade. Costruzioni lo presenta in video. Flashate il Qr o navigate! www.costruzioniweb.com

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Tra i modelli esposti da Dieci c’erano novità dedicate al mercato nord americano, caratterizzate da un allestimento spartano e un telescopico rotativo dedicato ai mercati regolamentati. Si tratta del nuovo Pegasus 45.30 da 4,5 t di capacità massima di sollevamento che alza le forche fino ad una altezza massima di 29,60 m. Sotto al cofano motore un motore tutto italiano. L’FPT Industrial da 4,5 litri e 125 kW di potenza massima.

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È una macchina prodotta in Olanda da una società che ha aquisito un brevetto cinese nel 2011. Solo a guardare il braccio vien il mal di testa, ma questa porta attrezzi con gomme differenziate tra assale anteriore e posteriore e braccio che assomiglia a un coltellino svizzero promette miracoli. A braccio chiuso non si immaginano assolutamente le potenzialità, ma guardando il rendering animato (qui sotto) si intuisce come la Diverto unisca caratteristiche da escavatore gommato, con inclinazione alla manutenzione del verde, a quelle di pala gommata (sgombero neve).

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Doosan Arriveranno entro il 2017, ma erano già esposte in fiera. Stiamo parlando delle due nuove pale gommate DL200-5 e DL250TC5 (la seconda ha il braccio parallel Tool Carrier) con benne standard da 2 e 2,5 m3. Il passaggio dalla Serie 3 alla 5 segna anche quello da Stage IIIB a Stage IV. La grande notizia è che su questi modelli motorizzati Doosan DL06P non è più previsto il filtro antiparticolato e le emissioni sono contenute con Egr, catalizzatore ossidante e tecnologia Scr con iniezioni di urea. Il carico di ribaltamento alla massima articolazione della DL200-5 sale di 110 kg, rispetto alla Serie 3, e arriva a 8.510 nonostante un peso operativo dichiarato inferiore di 600 kg. Al Bauma era esposta la DL250TC-5 con braccio industriale parallel ed è stata annunciata la DL200-5 con braccio a Z. Al momento della commercializzazione capiremo se la 200 sarà disponibile in versione TC e la 250 in versione Z.

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Macchine

ARANCIONE O BIANCO? Tra le novità assolute, anche l’escavatore compatto Doosan DX57W-5 prodotto in Corea (anche in versione Bobcat E57W) e animato dal nuovo motore D24 Bobcat che rispetta i livelli di emissioni Stage IIIB. Rispetto al DX55W è dichiarato un consumo in calo del 7%. DX140W-5 E DX160W-5 Anche in questo caso sotto al cofano compare il motore DL06P Stage IV senza Dpf. Oltre a prestazioni in ascesa, i gommati Serie 5 si annunciano più confortevoli e potenti. La pressione acustica in cabina scende a soli 68 dB(A)!

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DX190W-5 Annunciato anche l’arrivo del nuovo maxi gommato da 19 t di peso operativo. Avrà lo stesso lo stesso motore del 160, una forza di trazione maggiore del 7% rispetto al 190 Serie 3 e un consumo carburante più basso, in media, del 10%. © Costruzioni

PROTOTIPO O PRESERIE? Si chiama DX165W-5 ed è stato annunciato come prototipo, ma sarà prodotto sicuramente. Sul collaudato sottocarro del noto DX1603 è stata montata una torretta con raggio di rotazione ridotto a 1.850 mm (contro i 2.200 mm del Serie 3 convenzionale). Nonostante questo, Doosan dichiara che le forze operative restano invariate e che il DX165W5, a 4,5 m di sbraccio e 3 m di altezza, può sollevare 5,87 t frontalmente e 4,28 t sui 360°. Nessun Dpf anche per il DX165W-5, ma sotto al cofano gira un compatto Perkins 1204F tarato a 102,1 kW.


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Eurocomach

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A sinistra e sotto il nuovo mini da 1 t ES10.2 ZT4. Ora sotto al sedile c’è un motore Kubota D722 Stage IIIB. Vero girosagoma, è disponibile con avambraccio da 900 o 1.050 mm.

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Al Conexpo il costruttore di San Piero in Bagno aveva annunciato l’arrivo degli skid di nuova generazione con dei rendering. L’anno dopo, a Intermat, ha esposto il modello gommato e quello cingolato con due motorizzazioni differenti. Ora il cingolato ETL200T4 e il gommato ETL190T4 montano lo stesso Yanmar 4TNV98CT Stage IIIB da 3,3 litri tarato a 53,7 kW con filtro antiparticolato allo scarico. Tra le novità anche il nuovo ES 10.2 ZT4 con carro a larghezza variabile, soluzioni tecniche innovative in termini di disposizione e accessibilità dei componenti e un design degno di nota!

Alla gamma dei telescopici blu si aggiunge un fisso sviluppato sulla base del compatto GTH-2506 e battezzato GTH-3007. Sotto al cofano motore si trova quindi lo stesso Deutz TCD 2.9 da 55,4 kW che risponde alla normativa Stage IIIB con un semplice catalizzatore ossidante (nessun Dpf). La portata massima sale a 3.000 kg e grazie a un secondo sfilo l’altezza alle forche fa segnare i 7 m.

Tutti i motori FPT Industrial di cilindrata superiore a 4 litri rispetteranno le norme sulle emissioni Stage V grazie alla nuova tecnologia HIeSCR2. Il 2 indica che si tratta della seconda generazione del noto e brevettato sistema di riduzione catalitica selettiva. Non sono previste rigenerazioni attive ed Egr. In termini di volume la futura soluzione di post trattamento sarà più compatta del 10%.

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FPT Industrial

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Hatz Il costruttore tedesco ha presentato a Bauma un nuovo 3 cilindri derivato dal motore quattro cilindri 4H50 (Bauma 2013). Il nuovo motore si chiamerà 3H50TI, sarà prodotto dal 2018, rispetterà lo Stage IIIB con Egr e Doc e offrirà un range di potenza da 19 a 37 kW. I 3 e 4 cilindri di nuova generazione saranno disponibili in versione Stage V in tempo per equipaggiare le macchine del 2019 e la loro denominazione sarà 3H50TICD e 4H50TICD. Probabilmente, pensiamo noi, avranno iniezione Common rail.

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Il costruttore francese estende la sua gamma verso l’alto con una gamma heavy load composta da 3 nuovi modelli: HTL5210, HTL6508 e HTL7210. I due più grandi saranno prodotti in Italia negli stabilimenti Dieci, mentre il modello da 10 m alle forche e 5.200 kg di capacità massima di sollevamento è sviluppato e costruito in Francia. Sotto al suo cofano motore un Perkins da 3,4 litri di cilindrata e 83 kW di potenza massima costruito da FPT Industrial.

Haulotte fa cifra tonda con una gamma articolata in 10 modelli. Da 3.200 a 7.200 kg di portata massima e altezze alle forche da 8 a 17 m. Con i tre nuovo modelli heavy arriva anche un tocco di made in Italy.

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Haulotte


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Macchine

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SI AMPLIA IL RANGE MITSUBISHI A fine 2013 Hidromek ha acquisito lo stabilimento tailandese Mitsu che produceva grader. A Intermat ha presentato i modelli MG 330 e MG 460. A Bauma il nuovo MG 600 sviluppato ex novo (foto sotto).

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PIÙ BIANCO DEL BIANCO Le nuove Hidromek presentate a Bauma erano verniciate bianco ghiaccio, una tinta più contemporanea rispetto al solito bianco caldo. A piede pagina potete osservare i dettagli del nuovo escavatore HMK 300 LC. Hanno attirato l’attenzione anche dei concorrenti più rinomati.

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Al centro dello stand del costruttore turco c’era la stessa pala gommata HMK 640WL vista a Intermat come preserie. L’esemplare esposto era una preserie (ancora privo di marchio CE) con finiture più curate. La qualità dei materiali scelti per la cabina è superiore alla media di categoria. Novità assoluta, il primo escavatore cingolato della nuova generazione sviluppata in collaborazione con uno studio di design industriale. Con 30 t dipeso operativo, il nuovo HMK 300 LC monta un Isuzu Stage IV con tecnologia Scr e assicura una portata idraulica con due pompe a portata variabile da 250 l/min.

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Hidromek


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La nuova ZW310-6 è stata presentata al Bauma ma alcuni italiani l’hanno già ordinata!

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ALLESTIMENTI WASTE OTTIMIZZATI PER LE SERIE 6

tenza netta a 2.200 giri/min, la 310 monta un QSL9 da 8,9 litri di cilindrata e 225 kW a 1.600 giri/min. Ache lei è Stage IV grazie a Doc e Scr (no Dpf). Per la 370 non sono ancora disponibili i dati tecnici, nemmeno in versione Kawasaki. Avrà 290 kW di potenza massima, assali di nuova concezione e non avrà il Dpf. Vi aggiorneremo al più presto.

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Una buona parte delle novità arancioni sono pale gommate serie 6 stage IV. Dopo il lancio delle serie 5 viste a Conexpo con motori Hino e Isuzu, comunque Stage IIIB con filtro antiparticolato, si volta pagina. I primi tre modelli disponibili sono ZW220-6, ZW310-6 e ZW370-6. La 220 è spinta da un Cummins QSB 6.7 con Doc e Scr (no Dpf) da 145 kW di po-

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Hitachi

LE RICONOSCETE ? Hitachi ha presentato al Bauma tre nuove pale gommate articolate a ingombro ridotto: ZW65-6, ZW75-6 e ZW95-6. Questi nuovi modelli, ideati e progettati per rispondere alle esigenze del mercato europeo, sono costruiti in Germania da Mecalac. Le capacità benna sono rispettivamente di 0,7, 0,8 e 1 m3. Tutti e tre i modelli montano trasversalmente un Deutz da 2,9 litri Stage IIIB con Doc allo scarico (no Dpf).

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NUOVO ZX85USB-5

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NUOVO ZX38U-5

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Lo ZX490LCH-6 era esposto in fiera allestito con avambraccio corto da 2.500 mm e griglia frontale FOPS apribile (a sinistra) per facilitare la pulizia del parabrezza.

ZX145W-6 È il primo gommato della Serie 6. La scheda tecnica non è disponibile, ma il motore avrà 100 kW, il peso operativo sarà tra le 15 e le 17,2 t. La torretta è compatta.

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NUOVO ZX19-5

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ZX350-6, ZX490LCH-6 Lo scorso anno sono stati presentati i primi cingolati Serie 6 come lo ZX300LC-6 e ZX250LC-6. Al Bauma sono stati annunciati il derivato ZX300LCN-6 super long front (braccio ultralungo da pulizia canali). Prima assoluta per lo ZX350-6 e lo ZX490LCH-6. Il primo è motorizzato Isuzu AQ-6HK1X per 7,8 litri di cilindarata 202 kW a 1.900 giri/min, mentre il secondo è sempre un Isuzu (AQ-6UZ1X) ma da 8,9 litri e 270 kW di potenza a 2.000 giri/min. In entrambi i casi gli standard Stage IV sono rispettati con Doc e tecnologia Scr (nessun Dpf).

ZX890LCR-6 Con l’escavatore cingolato ZX890LCR-6, Hitachi va a sostituire il suo maxi ZX870 LCR-5B. La benna standard è da 5 m3, il peso operativo varia da 85.900 a 86.800 kg, la potenza netta del motore è 382 kW. Rispetto al modello precedente, in Pwr Mode consuma il 6% in meno a pari produttività.

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Macchine

ZX135US-5 TUNNELING Progettato per lavorare lontano dal sole pesa 17,4 t e ha una forza di strappo di 14.000 daN.

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66 SU 100 SONO DUMPER Oltre ai dumper articolati compatti, il costruttore produce anche escavatori gommati e terne. Nove macchine su 100 corrono anche su rotaia ferroviaria.

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Il 2015 si è rivelato l'anno di maggior successo da sempre per Hyundai Heavy Industries Europe. Oltre 5.000 unità vendute e un fatturato 8% superiore rispetto al 2014. Lo scorso anno Hyundai ha presentato i primi sei escavatori generazione Stage IV: HX220 L, HX260 L, HX300 L, HX330 L, HX380 L e HX520. A questi si aggiungono oggi, per completare l’offerta, i modelli short raduis HX145 LCR, HX235 LCR. Il primo monta il Perkins 1204F da 4,4 litri di cilindrata e 87 kW erogati a 1.950 giri/min con sistama Scr allo scarico, mentre il 235 monta un Cummins QSB 6.7 tarato a 129 kW erogati a 1.950 giri/min, anch’esso con Scr allo scarico.

VISTA PERIMETRALE Per i nuovi escavatori Hyundai è disponibile il sistema di 4 telecamere Advanced Around View Monitoring (AAVM) che eleva la sicurezza dando modo all’operatore di avere una vista a 360° del cantiere, con dieci diverse opzioni di visualizzazione, inclusa una vista aerea dell’escavatore. Il sistema incorpora anche l’Intelligent Moving Object Detection (IMOD), che avvisa l'operatore della presenza di persone o di oggetti pericolosi in un raggio di 5 m dalla macchina.

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Hyundai

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È un costruttore di origini danesi attivo dal 1959 e da circa 30 anni produce anche in Germania. Gli escavatori gommati possono rispondere a esigenze specifiche in versione rail, ma i prodotti che caratterizzano l’azienda sono i dumper articolati che nel Nord Europa ottengono la circolazione stradale e sono anch’essi disponibili in versione Rail. Al Bauma erano esposti i modelli Stage IV 912F e 922F, rispettivamente a 2 assi con motore Cummins QSB 4.5 e a 3 assi con motore QSB 6.7. Il 912 ha un cassone da 4,2 m3 (5,6 a colmo), mentre il 922 da 15,6 m3 (20 a colmo). A pieno carico primeggiano per il rapporto peso/potenza.

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Hydrema

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SILENZIO, SI LAVORA La nuova HL980 ha una cabina moto più curata se paragonata alle macchine Serie 9. Rispetto alla precedente 780, la pressione acustica interna alla cabina cala di 4 dB(A) e arriva al valore da riferimento di 68 dB(A). Cruscotto e prese d’aria ricordano i truck di qualche anno fa.

R16-9 Tra le novità anche il miniescavatore Serie 9 da 1,6 t.

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PALE GOMMATE Oltre alla HL940 in versione TM con braccio industriale parallel, al Bauma è stata presentata in anteprima mondiale la nuova HL980 da 5,4 m3 di benna, peso operativo di 31.000 kg e un carico di ribaltamento alla massima articolazione (40°) di 20.875 kg. Il modello sostituisce la 780 che aveva un Cummins QSM11.9. Ora sotto al cofano della top di gamma gira uno Scania DC13 Stage IV con Scr e senza Dpf. Hyundai annuncia un calo di consumi del 10% e una produttività superiore dell’8%.

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Macchine

Come sugli escavatori HX, le pale gommate di nuova generazione montano il nuovo monitor touchscreen da 8 pollici che può essere controllato anche con classico selettore rotativo da auto. Il sistema multimediale permette di connettere il telefono cellulare, ma anche come delle telecamere addizionali per il controllo, ad esempio, di bracci lunghi e attrezzature.

NOVITÀ SU GOMMA Hyundai rinnova la sua gamma di escavatori gommati partendo dagli estremi opposti. Presentati al Bauma, i modelli HW140 e HW210 con motore Cummins QSB6.7 Stage IV. L’HW140 ha un peso operativo di 13.880 kg e promette una riduzione dei consumi fino al 15%, risperro al Serie 9, nelle operazioni di carico e livellamento. L’HW210 ha un peso operativo di 21.200 kg e punta a una riduzione dei consumi del 20%, sempre nelle operazioni di carico e livellamento dell’autocarro.

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3S SMART SUSTAINABLE SKID È uno skid totalmente elettrico presentato lo scorso anno a Parigi. È frutto di un progetto sull’implementazione della gestione elettronica, sviluppato con L’Università di Pisa e sostenuto da Regione Toscana.

IL NUOVO IHIMER 85V4 IN ANTEPRIMA

Pieno di novità anche per Ihimer che ha presentato i due dumper cingolati Carry 150 e Carry 250 e due nuovi escavatori. Il mini 55V4 con torretta tradizionale e l’atteso midiescavatore 85V4 prodotto in Giappone e da poco sbarcato in Europa. Noi di COSTRUZIONI abbiamo analizzato il nuovo modello prima che fosse presentato al pubblico. L’85V4 è protagonista del WalkAround pubblicato proprio su questo numero della rivista!

WALKAROUND a pagina 26

JCB engine

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È protagonista del

ONE CAN Si chiama così il modulo singolo per il trattamento allo scarico dei gas. Include una parte Doc ed una Scr con iniezioni di urea.

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Ihimer

55V4 Tra le novità assolute presentate in fiera anche il miniescavatore tradizionale da 5,5 t di peso operativo.

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Menra i motori 6 cilindri inglesi fanno girare i contaore in versione Stage IIIA, prima di presentarsi ai mercati regolamentati, JCB ha ottimizzato soluzioni Stage IV per i 4 cilindri della gamma Ecomax nelle versioni da 4,4 e 4,8 litri. Il modulo di trattamento allo scarico privo di filtro antiparticolato è ancora più compatto di quello visto lo scorso anno a Intermat. Al suo interno una parte con catalizzatore ossidante e una per la riduzione catalitica selettiva. Ai nuovi Stage IV non servirà nessun tipo di rigenerazione.


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JS140 Rispetto al JS130 o al JS145 con torretta tradizionale il nuovo 140 ha uno sbalzo posteriore inferiore del 29%. Molto interessante per il mercato italiano, il nuovo 140 è disponibile anche con braccio triplice.

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JCB a colto il Bauma come occasione per condividere con i propri clienti i festeggiamenti per i 70 anni di storia, di innovazione nel settore della meccanizzazione dei cantieri. E lo ha fatto al meglio, con molteplici novità. Protagonista assoluto dello stand è stato il nuovo escavatore gommato Hydradig (foto in alto) che vi abbiamo presentato in anteprima sullo scorso numero di COSTRUZIONI (aprile, pagina 44) nell’articolo intitolato Rivoluzione baricentrica. Oltre a questo escavatore gommato, caratterizzato da motore termico e componenti idrauliche nel sottocarro, JCB ha annunciato al grande pubblico che gli escavatori cingolati Stage IV avranno motori Ecomax senza filtro antiparticolato. Saranno i JS130, JS145, JS160, JS190, JS210, JS220 e JS235HD. Completamente rinnovata anche la gamma di miniescavatori da 4 a 10 t di peso operativo.

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JCB

3CX COMPACT JCB ha anche reinventato la terna progettando una versione ‘ristretta’ del 35% adatta a cantieri urbani e di manutenzione stradale. Scopritela su COSTRUZIONI n.694, ottobre 2015, pagina 52.

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DIFFERENTI BRACCI Per le 411 e 417 sono disponibili bracci standard e parallel. Per le 427 e 437 si possono scegliere bracci HT o Power ZX con lunghezze diverse per rispondere alle esigenze di ogni applicazione.

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411, 417, 427 E 437 Sono le quattro pale gommate con cui JCB prosegue il rinnovamento della gamma iniziato nel 2014 presentando la 457. Le 411, 417, 427 e 437 hanno nell’ordine benne standard da 1,4 m3, 1,7 m3, 2,4 m3 e 2,7 m3 Minimo comun denominatore delle nuove JCB è l’assenza di filtroantiparticolato e la presenza della cabina CommandPlus. Le 411 e 417 hanno motore Ecomax Stage IV tarato rispettivamente a 81 e 108 kW, mentre le più grandi 427 e 437 sono entrambe motorizzate con il 6 cilindri Cummins QSB6.7, Stage IV senza Dpf, rispettivamente tarato a 118 e 129 kW..

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540-140 HiViz Nuovo modello tra i telescopici con braccio incernierato basso per favorire la visibilità laterale. Il nuovo 540-140 HiViz ha una capacità massima di sollevamento di 4.000 kg, su ruote porta le forche a 13,47 m d’altezza che diventano13,78 m a stabilizzatori abbassati. Motorizzato JCB Ecomax è disponibile con taratura a 55 o 81 kW. In entrambi i casi non è presente filtro antiparticolato allo scarico.



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Nessun nuovo motore, ma l’annuncio di soluzioni Stage V con Dpf (tecnologia in cui John Deere ha già più di 150 milioni di ore di lavoro all’attivo) che rispetto a oggi saranno più compatte del 20% e più leggere del 40%. La novità più concreta arriva dalla divisione John Deere Electronic Solutions che ha scelto di proporre ai costruttori la tecnologia sperimentata sulle pale gommate ibride John Deere. Il componente principale è l’inverter PD400 configurabile con singolo o doppio modulo. Si tratta di una tecnologia sperimentata come trasmissione elettrica per pale gommate, ma che si può adattare anche a soluzioni full electric. Guardando alla pala John Deere 644K Hybrid il motore termico alimenta un generatore elettrico per la trasmissione e una pompa idraulica per i movimenti di sterzo e braccio. Il motore gira a regime costante, come sugli escavatori, e l’efficienza è del 25% superiore rispetto alla 644K standard.

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INVERTER MODULARE John Deere ha proposto in fiera una trasmissione elettrica, alimentata da motore termico.

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Kobelco

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John Deere

NEL 2017 ARRIVA IN EUROPA In fiera era esposto un escavatore ibrido oggi commercializzato in Giappone. I modelli per l’Europa arriveranno nel 2017.

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Il marchio giapponese si affaccia anche al mercato italiano con una gamma di macchine tecnicamente più evolute di quelle un tempo prodotte a San Mauro Torinese. Makoto Kato, managing director KCME, ha annunciato poi l’arrivo di un escavatore ibrido dedicato al mercato europeo che permetterà un risparmio di carburante medio del 15% recuperando energia dalla frenata di rotazione, ma, a differenza dei concorrenti che utilizzano condensatori che restituiscono energia nel brevissimo periodo, Kobelco ha scelto di immagazzinare l’energia in batterie di ultima generazione. In questo modo l’energia può essere di supporto alle prestazioni della macchina in ogni momento e in quantità gestibile anche elettronicamente. Oggi gli escavatori ibridi sul mercato hanno tutti la torretta fuorisagoma. Se Kobelco facesse una macchina larga meno di 2.550 mm, potrebbe cambiare la diffusione delle ibride in Italia. KOBELCO IN ITALIA Lo sviluppo del marchio nella Penisola è affidato a Marco Ferroni, business manager sales&field marketing department e Gabriele Issoglio, product support manager.


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IL PIÙ GRANDE DEL BAUMA Migliaia di persone si sono fatte fotografare nella benna del PC7000.

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Komatsu ha voluto battere ogni record portando in fiera un mastodontico PC7000 da 680 t di peso operativo e doppio motore da 50 litri di cilindrata per 1.250 kW ciascuno. La star del Bauma 2016 può montare una benna standard da 34 m3 o una frontale da 36 m3. Per noi il vero protagonista dello stand Komatsu è stato il nuovo escavatore ibrido da 36,4 t che riprende e amplifica la tecnologia ultranota dell’HB215LC-2. Il nuovo Komatsu si chiama HB365LC-3 e rispetto al convenzionale PC360LC-11 abbatte i consumi di carburante del 20% a parità di motore SAA6D114E-6 Stage IV. La tecnologia ibrida Komatsu ha oggi all’attivo 10.000.000 di ore operative. Un traguardo raggiunto con 3.500 macchine vendute nel mondo. Il nuovo 365 è monitorato in remoto tramite l’Equipment Management Monitoring System che facilità diagnosi tecniche e assistenza.

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Komatsu

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ha messo a segno la vendita sulla carta (letteralmente) del primo HB356LC-3 dell’area EMEA (foto sopra). A scegliere il maxi ibrido è stata l’azienda romana Aziende Estrattive Iacovelli puntando sia al risparmio di carburante sia al primato in termini di tecnologia e sostenibilità.

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IL PRIMO DELL’AREA EMEA LO HA VENDUTO LA GIS Senza analizzare le motivazioni, i clienti italiani che sono sensibili alla macchina movimento terra ibrida non sono pochi. Lo sa bene il concessionario GIS con sede a Fondi (LT) che ha venduto diversi 215 e che, soprattutto,

INTELLIGENT MACHINE CONTROL Komatsu continua a tracciare la via delle macchine intelligenti che aiutano l’operatore a incrementare la produttività con sistemi che supportano il movimento delle attrezzature sincronizzando, con trasmissione dati satellitare, il progetto di sbancamento. Oltre al già visto escavatore PC210LCi, Komatsu ha presentato il nuovo dozer D85EXi/PXi-18 che sostituisce il modello Serie 15, non ancora Intelligent. I dozer ‘i’ disponibili in gamma diventano quindi 5 e l’85 è il più grande oggi disponibile. Sotto al suo cofano motore un SAA6D125E-7 Stage IV da 11 litri di cilindrata e 197 kW di potenza massima. Allo scarico Dpf ed Scr.

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DALL’ITALIA PER L’EMEA Direttamente dallo stabilimento di Este (PD), l’escavatore gommato PW98MR-10 e il cingolato PC138US-11 hanno attirato l’attenzione del pubblico europeo. Entrambe saranno molto apprezzate sul nostro mercato.

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AUTO DIGGING FUNCTION La gamma Serie 8 di pale gommate va completandosi promettendo in media consumi di carburante inferiori dell’8%. I modelli presentati a Bauma sono le WA380-8, WA470-8 e WA500-8 con capacità benna standard rispettiva di 3,3 m3, 4,2 m3 e 5,6 m3. In sostanza diventano tutte Stage IV aggiungendo al modulo Doc/Dpf anche la tecnologia Scr con iniezioni di urea. Tutte le nuove 8 hanno una modalità di scavo automatizzato, una modalita E-Light per consumare meno in applicazioni meno impegnative e benne dal profilo ridisegnato. Le potenze motore sono pressoché invariate.

SERIE 8 ANCHE PER LA WA600 Esteticamente è difficile riconoscere la nuova WA600-8 dalla versione Serie 6. Con il passaggio alla nuova generazione la macchina guadagna delle modalità operative, un lock up che si può attivare fini in quarta marcia e il motore da 23,15 litri di cilindrata che ora rispetta lo Stage IV con una potenza pressochè invariata di 395 kW erogati a 1.800 giri/min. Le emissioni sono contenute con tutta la tecnologia oggi dedicata, dal filtro antiparticolato, all’Scr, al catalizzatore per gli eccessi di ammoniaca allo scarico. La nuova 600 consuma il 13% di carburante in meno rispetto al precedente modello.


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Macchine Kubota

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KX101-3α4 Su questo collaudato mini da 3,5 t è ora disponibile il controllo proporzionale sulla seconda linea ausiliaria. Volendo, con lo stesso controllo trimmer si può regolare per azionare il brandeggio.

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Tra le macchine esposte al Bauma il midiescavatore KX080-4 con braccio triplice si evolve in modo discreto ma sostanziale rispetto al modello 2013. La novità più grande è un nuovo impianto idraulico che migliora il controllo della macchina e in particolare dei movimenti simultanei. Inoltre, all’avvio la modalità Eco non si inserisce più automaticamente e si può inserire a piacimento. Era esposto il minidumper cingolato KC70 disponibile in cinque versioni, inclusa quella con carro a larghezza variabile.

CAMBIA L’IDRAULICA Sull’8 t Kubota cambia l’impianto idraulico sia per migliorare il controllo nelle manovre simultanee sia per ottimizzare i consumi di carburante.

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Kubota Engine ha presentato a Bauma motori che possono essere alimentati a Gpl o metano con l’idea di proporli in alternativa alle unità diesel che con l’avvento delle normative Stage V diventeranno ancora più cari e ingombranti. Oltre alle versioni a gas, il costruttore esponeva anche il motore V6108-TIEF4B da 6,1 litri di cilindrata e 129 kW di potenza massima erogata a 2.200 giri/min. Questa unità, in versione Stage IV, ha Dpf e Scr allo scarico e per ora è montata da macchine agricole della casa.

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Kubota engine

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R950 TUNNEL Anche il nuovo maxi progettato escavatore da tunneling progettato a Colmar ha un motore Stage IV. Si tratta del motore 4 cilindri turbo Liebherr D944 A7 da 150 kW a 1.800 giri/min.

Il protagonista assoluto dello stand era il dumper rigido T264 da 221 t di portata massima, motore da 2.013 kW di potenza e una trasmissione elettrica capace di erogare una potenza frenante di 3.300 kW. Guardando a modelli più italiani, il costruttore ha presentato i primi escavatori gommati e cingolati con nuova motorizzazioni Liebherr Stage IV senza filtro antiparticolato e con sistema Scr. I nuovi gommati sono gli A912 Compact, A918, A918 Compact e A924. I cingolati Stage IV dispobibili sono gli R920 Compact, R926, R936, R946 (il solo già visto a Intermat nel 2015), R950, R956 ed R960. Ricordiamo che la nomenclatura degli escavatori Liebherr non indica più la Serie delle macchine ma esclusivamente il peso operativo. Alcuni modelli possono non sembrare nuovi ma presentare evoluzioni sostanziali. Il nuovo R936, ad esempio, oltre al motore ha cambiato anche parte dell’idraulica, tanto da incrementare le prestazioni del 13% e diminuire i consumi carburante del 7%. R922 RAIL È tra gli escavatori gommati che più ha attirato l’attenzione sullo stand. Stiamo parlando dell’A922 in versione allestita per trasferimenti su rotaia in linea con le normative europee.

A 918, A 918 COMPACT Erano entrambi esposti in fiera con motore Stage IV, cabina migliorata nell’accessibilità, nuovo comando proporzionale per la stabilizzazione e freno di servizio automatico all’arresto e in partenza.

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Liebherr

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TRASMISSIONE XPOWER Per le pale gommate la grande novità resta la trasmissione XPower che unisce la tecnologia idrostatica a quella powershift. Si parte dalla L550 Xpower per arrivare con sei modelli alla L586 XPower. Per saperne di più leggete Costruzioni n.695 (novembre 2015, pag 36), anche online costruzioniweb.com.

L526, L538, L546 Sono i 3 modelli presentati in anteprima assoluta al Bauma, con benna da 2,1, 2,6 e 2,8 m3. Sotto al cofano motore un 4,6 litri John Deere con Doc, Dpf e Scr per raggiungere lo Stage IV.

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IL DOZER PIÙ GRANDE E QUELLO PIÙ PICCOLO Il primo si chiama PR776 ed è disponibile per i mercati non regolamentati con un V12 Liebherr da 24 litri di cilindrata e 565 kW. Il secondo è il PR716 con motore D924 A7 tarato a 93 kW senza Dpf ma con Scr. Peso operativo a partire da 13.200 kg e garanzia di 3 anni o 5.000 ore.

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GIÀ VENDUTO Subito dopo la fiera il nuovissimo R9200 ha preso il largo verso il Sud Est asiatico dove estrarrà carbone per la DarmaHenwa, forte della nuova gestione idraulica Litronic Plus. Disponibile un sistema di raffreddamento adattivo.

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Macchine

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ORA ANCHE DALL’ALTO Presentato il sistema Common Rail 11.2, nella nuova versione con iniettori alimentati dall’alto Top-Feed. Al debutto anche nuovi iniettori con portata massima incrementata a 2200 ml/30 sec.

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Magni

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Tra le novità presentate dal costruttore emiliano al Bauma, spicca il modello rotativo RTH 5.39S da 5 t di capacità massima di sollevamento e capace di portare le forche a ben 39 m d’altezza. Sotto al suo cofano motore, lo stesso motore MTU Stage IV scelto per il fratello da 35 m RTH 5.35S. Il costruttore estende inoltre la sua offrta verso il basso con il fisso TH6.20 da 6 t di portata a 20 m d’altezza alle forche motorizzato dal diffuso Deutz TCD 3.6. L’esemplare esposto in fiera montava un esemplare Stage V tarato a 100 kW con Doc e Scr allo scarico.

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VINCITORE BAUMA INNOVATION AWARD 2016 L’innovativo sistema di accumulo di energia elettrica Liduro ha una capacità massima di 1,5 MJ, massima potenza in ingresso/uscita di 100 kW/15 secondi, Classe IP65 e resistente ad accelerazioni gravitazionali di ben 5g.

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Al Bauma, Liebherr ha presentato le nuove serie di motori diesel D96XX e D98XX con potenza da 700 a 4.500 kW. Uno dei primi motori sarà il D9620, per cui sarà disponibile una versione a gas per applicazioni stazionarie con una potenza di 1.070 kW. Per quanto riguarda la Serie D98 il primo sarà un V12 (D9812, foto a destra), ma seguiranno presto le versioni V16 e V20. È stato inoltre annunciato il sistema Liebherr SCRFilter che integra un Doc, un filtro antiparticolato a rigenerazione passiva e un catalizzatore SCR con prima manutenzione dopo 4.500 ore.

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Liebherr Components


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Manitou

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GLI STABILIZZATORI DELL’MRT 2145 EASY

PAROLA D’ORDINE TCO ll costruttore francese punta a sensibilizzare gli utilizzatori e i noleggiatori sul reale costo totale di possesso (Total Cost of Ownership) di una macchina, tramite un sistema di calcolo che considera tutti i costi effettivi e anche il valore residuo di un modello. Sullo stand, anche i sottobicchieri invitavano a ridurre il costo totale di possesso delle proprie macchine... Curiosi? Andate su tco.manitou.com

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Presentato al Bauma il sollevatore telescopici ultracompatto MT 420 New Buggy capace di sollevare fino a 2 t e di portare le forche a 4,28 m d’altezza. Il tutto con un corpo macchina da citycar: 3,67 m di lunghezza per appena 1,49 m di larghezza. La trasmissione è idrostatica, le ruote sono tutte e quattro motrici e sono disponibili i classici tre sistemi di sterzata. E il comfort? È lo stesso dell’apprezzato MT 625 dato che la cabina è identica al modello più grande. L’MT 420 New Buggy sarà commercializzato dai primi mesi del 2017.

MT 1030 EASY, MT 1840 EASY Anche la gamma dei fissi MT diventa Easy. Presentati al Bauma i nuovi 10 e 18 m dedicati al noleggio, rispettivamente da 3 e 4 t di portata massima. Sono motorizzati Deutz TCD 3.6 tarati a 55 kW.

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STABILIZZATORI BREVETTATI La gamma di telescopici rotativi Easy, dedicati al settore del noleggio, si amplia verso l’alto. Dopo gli MRT 1440 Easy, MRT 1640 Easy e MRT 1840 Easy, arriva il nuovo MRT 2145 Easy da 4,5 t di capacità massima di sollevamento e 21 m d’altezza alle forche. Al corpo macchina compatto corrisponde un’area di stabilizzazione elevata grazie a nuovi stabilizzatori con chiusura a ragno brevettati (foto).


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Mecalac ha presentato al Bauma un nuovo concept che unisce l’esperienza dei compatti MCR ai più grandi e gommati MW. L’obiettivo era aumentare la stabilità operativa di un escavatore gommato, elevare la sicurezza per l’operatore e mantenere tutta la versatilità dell’esclusiva cinematica. È nato così il prototipo MWR che ha vinto la categoria design dei Bauma Innovation Awards 2016. Ora, dopo il grande interesse dimostrato dalla clientela in fiera, possiamo dire l’MWR entrerà in produzione e sarà declinato in almeno 3 modelli differenti per peso operativo e prestazioni.

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VERSATILITÀ ESCLUSIVA Mecalac è stato il primo costruttore a dotare le proprie macchine di attacco rapido di serie. Oggi lancia un nuovo attacco totalmente sviluppato e costruito internamente. Persino il cilindro idraulico è prodotto dalla Hydromo, una controllata del Gruppo. Prima di tutto sicuro, perché una caduta accidentale dell’accessorio è dichiarata impossibile, la soluzione Connect pesa il 70% in meno di un attacco rapido tradizionale convenzionale e migliora le prestazioni delle macchine. Sul nuovo MWR sarà di serie.

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L’ATTACCO RAPIDO CONNECT È UN BREVETTO MECALAC

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Mecalac


Merlo

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PANORAMIC 30.10

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Molte le novità in Casa Merlo. Partiamo dal più compatto, il P27.6, evoluzione del P25.6. Oltre a guadagnare 200 kg in più di capacità di carico, il nuovo modello monta la stessa cabina dei modelli più grandi, in versione Stage IV arriva a 55 kW di potenza e 40 km/h di velocità massima. Molto atteso anche il primo modello Panoramic (stabilizzato), figlio della nuova generazione di macchine sviluppate con logica modulare. Stiamo parlando del P30.10 che porta un massimo di 3.000 kg, fino a 9,6 m misurati alle forche. Il tutto con un corpo macchina lungo 4,6 m, alto 2,1 e largo 2,12 m. Sotto al cofano un motore Deutz Stage IIIB con solo Doc tarato a 55 kW.

TRASLAZIONE DEL BRACCIO DISPONIBILE

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IL TF 38.10 C’È ANCHE HYBRID

L’INTRUSO Sotto al cofano del Turbofarmer esposto al Bauma, calzava a pennello un quattro cilindri Kohler che rientra nei parametri sulle emissioni Stage IIIB con il solo Doc allo scarico.

TF 38.10

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ROTO 45.35 S HYBRID Merlo ha inoltre presentato nuove soluzioni ibride che si adattano anche ai modelli Roto. Una tecnologia, questa, interessante per i lavori in galleria, in spazi chiusi, negli impianti industriali e in generale in ambienti dove ridurre l’impatto ambientale in termini di emissioni allo scarico e sonore può fare la differenza. Il modello Roto 45.35 S da 4.500 kg di capacità per 34,1 m alle forche è ora disponibile in versione Hybrid (foto in alto) con batterie che garantiscono una buona autonomia anche in full electric. A breve sarà disponibile in versione ibrida anche il fratello maggiore Roto 60.28 S da 6.000 kg di capacità massima e 28 m d’altezza alle forche. Anche il fisso TF38.10 è ora disponibile in versione ibrida (foto a sinistra).

MOTORE KOHLER

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GLI ANTITRACCIA BKT DEDICATI AI TELESCOPICI

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Mtu Dallo scorso Bauma ad oggi ci sono state diverse novità dietro le quinte del costruttore tedesco MTU di Friedrichshafen. Oggi l’azianda è parte della Rolls-Royce Power Systems che ha sede nella stessa città. Il costruttore ha presentato al Bauma per la prima volta le sua soluzioni per lo Stage V. I motori 4 e 6 cilindri delle Serie 1000 e 1500, con potenze da 100 a 480 kW, saranno sempre sviluppati in sinergia con Daimler e raggiungeranno gli standard sulle emissioni unendo la tecnologia Scr a quella Dpf. I motori della Serie 1600 (foto in alto), con architettura V10 e V12, cilindrate da 17,5 o 21 litri e potenze da 567 a 736 kW hanno potenze superiori a quelle regolamentate.

SCR PIÙ DPF A sinistra il modulo di tratamento dei gas di scarico che permetterà ai motori delle Serie 1100, 1300 e 1500 di rientrare nei limiti Stage V. Gli ingombri saranno comparabili agli attuali moduli Stage IV.

4 CILINDRI Perkins ha lanciato una nuova generazione di motori da 2,8 e 3,6 litri di cilindrata (45-100 kW).

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Il costruttore inglese, dall’accento americano, ha lanciato al Bauma la nuova serie di motori a 4 cilindri turbo Stage V denominata Syncro, che sarà disponibile nelle cilindrate di 2,8 e 3,6 litri per un range di potenza compreso tra i 45 e 100 kW. In versione 55kW, il 2,8 litri avrà una coppia di 325 Nm, mentre il 3,6 litri tarato a 100 kW arrivera a ben 500 Nm di coppia massima. I due blocchi motore nascono dallo stesso progetto e nel 90% dei casi i costruttori potranno essere installati negli stessi vani motore. Il trattamento allo scarico unirà il Dpf all’Scr ma con dimensioni fino al 40% inferiori rispetto a oggi.

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Perkins

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Macchine Takeuchi

TB295W Tra le novità anche il gommato da 10 t. La versione fotografata, voluta dall’importatore Wilhelm Schäfer, aveva un motore Deutz TCD 3.6 da 85 kW (foto sopra), ma in Giappone la macchina monta un Isuzu 4JJ1X tarato a 77 kW.

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La gamma dei cingolati Takeuchi si allarga verso l’alto con il modello più grande e potente di sempre. Si chiama TB2150, è caratterizzato da un design innovativo con zavorra posteriore ad U e fari automotive, e si posiziona in gamma non lontano dal TB1140 rispetto al quale pesa solo 50 kg in più ma ha un motore 16 kW più potente. La portata delle pompe idrauliche resta la stessa del TB1140. In cabina spunta un bel monitor lcd. Altra novità il mini TB216 S Hybrid. Si tratta del classico TB 216 a cui viene montato a sbalzo posteriore un motore elettrico (potente come quello termico) alimentato a cavo che permette di lavorare in ambienti chiusi senza emissioni allo scarico. Il peso operativo della macchina sale così a 1.905 kg.

TL12 V2 Nuova motorizzazione per l’ammiraglia degli skid Takeuchi che diventa Stage IV, guadagna la denominazione V2 e un serbatoio dell’urea per il sistema Scr del motore Kubota V3800CR-TIE.


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VF Venieri

STILE ITALIANO Le nuove pale gommate VF Venieri continuano la loro evoluzione in termini di design e cura costruttiva delle cabine. Le novità presentate a Bauma erano la 5.63C con benna standard 1,1 m3 e la 7.63C con benna da 1,3 m3 .

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Le protagoniste dello stand erano le pale gommate 5.63C e 7.63C con una nuova cabina e nuove motorizzazioni. Il modello più piccolo monta ora un Deutz TCD 2.9 tarato a 55,4 kW che rispetta lo Stage IIIB con il solo Doc allo scarico, mentre la sorella maggiore monta il TCD 3.6 da 74,4 kW, anch’esso Stage IIIB con solo Doc.

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Le incertezze su quello che sarà il futuro del brand Terex permangono. Al Bauma ci si aspettava la conferma ufficiale della vendita del Gruppo ad azionisti cinesi, ma così non è stato. In fiera abbiamo visto sei nuovi miniescavatori denominati XL a sottolineare le nuove cabine più confortevoli e ampie, ma anche prestazioni in ascesa del 20%. Sono i miniescavatori TC14-2, TC16-2, TC19-2, TC222, TC35-2 e TC37-2. A questi modelli ne seguiranno altri nei prossimi due anni, sempre prodotti in Germania nello stabilimento di Crailsheim.

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Volvo Penta

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Terex Construction

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ANCHE IN GIALLO YANMAR La produzione di pale per Yanmar è iniziata, ma non è destinata al mercato italiano.

Al Bauma sono state annunciate soluzioni Stage V. Il responsabile mondiale dei motori Volvo Penta Giorgio Paris ha affermato:”La progettazione dei nuovi sistemi di post-trattamento renderà il più agevole possibile il passaggio da Stage IV a Stage V”. L’idea è ridurre al minimo la necessità di ridisegnare l'installazione dei nostri motori, valorizzanto l’esperienza maturata nel mondo dei trucks. Di certo lo Stage V sarà ottenuto con catalisi riduttiva (urea) e con Dpf. La sfida è data dalle dimensioni dei moduli di trattamento dei gas e dalla manutenzione che essi richiederanno.


PRESENTS

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MARTIN WEISSBURG Il presidente di Volvo CE ha confermato l’acceso interesse per il settore mining. Non a caso al Bauma è stato presentato l’escavatore Volvo più grande di sempre.

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Volvo Ce

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Co str uz ion i

L30G, L35G Sono novità 2016 anche le due popolari pale compatte con benna da 1 m3 e 1,2 m3. Il motore è sempre il 3,3 litri Volvo con gli occhi a mandorla, ma in versione M o H a seconda dei mercati.

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DETTAGLI ARANCIONI Sul nuovo EC750E si notano bene i corrimano arancio che caratterizzeranno tutte le nuove Volvo per motivi di sicurezza.

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Con il nuovo EC950E L Volvo CE allunga il passo verso l’olimpo degli escavatori da miniera. Con 90 t di peso operativo (89.960-91.840 kg) e motore Volvo D16E Stage IV da 446 kW a 1.800 giri/min, il costruttore svedese surclassa la concorrenza sulla carta dichiarando una forza di penetrazione di 41.604 daN con braccio da 7.250 mm, dipper da 2.950 mm e zavorra posteriore da 16.100 kg. Un gradino sotto, a sostituire l’EC700C, arriva l’EC750E L. Per lui il peso operativo parte da 73,5 t, il D16 Stage IV è declinato in versione J da 374 kW a a 1.800 giri/min. Entrambi sono costruiti negli stabilimenti coreani. All’estremo opposto dell’offerta di escavatori cingolati arrivano i mini ECR35D (tradizionale) e i girosagoma ECR35D ed ECR40D (declinazione del 35 per le esigenze del mercato statunitense). Il nuovo ECR35D riprende i punti di forza e le caratteristiche dell’ECR50D protagonista del nostro WalkAround su COSTRUZIONI n. 679 (aprile 2014, pag 28).


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BUON COMPLEANNO Per festeggiare i 50 anni trascorsi dal primo dumper articolato prodotto, Volvo ha presentato un nuovo modello top di gamma da ben 55.000 kg di capacità operativa e un volume di trasporto a colmo SAE 2:1 di 33,6 m3. Oggi sul mercato esiste un solo concorrente diretto dell’A60H e Volvo ha deciso di surclassarlo con la taratura a 495 kW del motore D16J con turbina Vgt. Il livello di emissioni Stage IV è ottenuto con Doc, tecnologia Scr e Dpf. La trasmissione è una 6 + 2 Allison.

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SISTEMA VOLVO CO-PILOT CON DIG ASSIST

EC480E HR Presentato lo scorso anno a Intermat, ma esposto in anteprima a Bauma, il 480 demolition progettato internamente da Volvo si affianca al modello più piccolo EC380E HR. Il fratello maggiore alza il perno benna fino a 32 metri, mentre il 380 arriva a 21 m.

EW60E Sullo stand anche un nuovo escavatore gommato da 6 t di peso operativo, costruito in Corea. Ha un motore Volvo D2.6H da 45,2 kW che rispetta lo Stage IIIB.

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SISTEMA DI PESATURA A BORDO LOAD ASSIST

ECR145E L Si declina in Serie E anche l’escavatore cingolato a raggio di rotazione compatto da 14,5 t.


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TELESCOPICI TH627 E TH 735 Il nuovo modello da 6 m e 2,7 t di capacità di sollevamento ha un motore Kohler. L’altra novità è da 7 m e 3,5 t di capacità.

ET16 Tra le novità assolute anche un miniescavatore tradizionale da 1,6 t con una cabina adatta alle taglie forti.

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Emissioni zero, massime prestazioni è il nuovo motto del costruttore che lo scorso anno ha lanciato una gamma di soluzioni full electric che COSTRUZIONI vi ha già presentato in cantiere. Al Bauma le novità assolute erano il midiescavatore EZ80, tra l’altro portatore sul braccio di un nuovo logo. Le finiture in cabina sono migliorate e ora c’è un monitor lcd con controller rotativo di tipo automotive. Tra le pale gommate completano la nuova gamma le WL44 e WL54 rispettivamente da 0,8 m3 e 1 m3 di benna e la compatta WL28 (foto sotto) adatta a lavorare con le forche grazie al carico di ribaltamento alla massima articolazione di ben 1.800 kg.


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Macchine

TELESCOPICO 2706 CON CABINA RIBASSABILE

LA 5055E È COMPLETAMENTE ELETTRICA

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SI RINNOVA LA 5065T Lanciata al Bauma anche la pala gommata a telaio rigido con benna da 0,65 m3 e motore termico.

Macchina alta 2.100 mm o 2.000 mm

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Kramer presenta sul mercato la prima pala gommata completamente elettrica, dopo la cugina WL20e. L’innovativa 5055e si distingue per la benna da 0,55 m3 contro quella da 0,20 della parente. Tecnicamente le due macchine sono differenti. La Kramer utilizza batterie piombo-acido che alimentano tramite inverter un motore elettrico dedicato alla trasmissione e un motore elettrico che alimenta l’impianto idraulico. L’autonomia media in condizioni operative è di 5 ore. La 5055e ha vinto il Bauma Innovation Awards 2016, categoria macchine.

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Kramer

BATTERIE E INVERTER... ...al posto del motore termico. Sulla scorta dell’esperianza in propulsione elettrica del gruppo, Kramer lancia una pala con benna da ben 0,55 m3.

Più aria fresca in camera di combustione. Yanmar Engine presenta la serie dei motori TNV Common rail con Intercooler per ottenere gli attuali livelli di potenza con motori di cilindrata inferiore. Il 3TNV86CHT è un 3 cilindri da 1,56 litri di cilindrata turbo con Dpf che eroga 33,3 kW a 2.600 giri/min. Il 4TNV86CHT è un 4 cilindri da 2,09 litri con Dpf che eroga 48,5 kW a 2.600 giri/min. Il terzo motore presentato è il 4TNV94FHT, un 4 cilindri da 3 litri di cilindrata disponibile in tre tarature di potenza: 69,8 kW, 77,2 kW e 88,4 kW rispettivamente a 2.000, 2.200 e 2.500 giri/min. Indipendentemente dal livello di potenza, allo scarico si ha un doppio modulo con Doc, Scr (urea) e Dpf e Aoc.

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Yanmar Engine

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DOWNSIZING E INTERCOOLER Il costruttore di motori giapponese punta allo Stage V ottimizzando l’efficienza carburante tramite intercooler e scegliendo sia soluzioni con solo Dpf sia con Scr e Dpf.

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Yanmar

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VIO12-4 Presentato in livrea bavarese, il nuovo mini Yanmar ricalca nelle specifiche i dati del modello ViO10-2A. Dimensioni e motore non cambiano, ma l’idraulica potrebbe nascondere delle sorprese... © Costruzioni

FULMINE DI GUERRA Il nuovo dumper cingolato CR50R-5 è il primo a montare il nuovo motore Yanmar 4TNV94CHT Intercooler da 83,2 kW a soli 2.200 giri/min. È dichiarato già come Stage V!

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Finalmente è tornato. Il midiecsvatore B7 Sigma, caratterizzato dall’esclusivo braccio in 4 pezzi con deportè alto, è stato un modello di successo in Italia. Al Bauma hanno presentato il nuovo B7-6 Sigma da 8 t di peso operativo, torretta con sbalzo posteriore contenuto e motore di ultima generazione. Diciamo che alle doti di uno Yanmar ViO80-1, il braccio Sigma permette di contenere il raggio minimo di rotazione anteriore a soli 1.326 mm e questo consente di eseguire la rotazione a 360° in un ingombro complessivo di soli 2.650 mm. Sulla macchina esposta in fiera abbiamo notato nuove finiture interne della cabina, come il sedile rivestito in tessuto con il nuovo logo Yanmar ricamato e il padiglione fonoassorbente scuro.

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Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi

Cesoie

Terre e rocce da scavo Martelli demolitori Mpa

Green

Frantoi

Ferro

Idraulica Faccia piana

Decommissioning Polipi

microcariche

Attrezzature Sostenibile

Sicurezza

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Attrezzature idrauliche Panoramica delle numerose novitĂ presentate a Bauma da Mantovanibenne

Cantieri urbani A Bologna con Ecoinerti per la demolizione dell’ex sede della Camiceria Pancaldi


NEWS

&Demolizione

Riciclaggio

È

Comuni, che dovranno censire edifici e aree dismesse, per verificare se le nuove costruzioni possano

essere realizzate riqualificando aree degradate. Per il recupero di tali aree, i Comuni avranno

la priorità nei finanziamenti statali e regionali e godranno di procedure semplificate. www.ansa.it

Efficace come un segugio

Raggio d’azione ancora più ampio Stantec, societa canadese specializzata nella progettazione, ha completato l'acquisizione di Mwh Global, azienda statunitense di consulenza, ingegneria e costruzioni, specializzata in acqua, risorse naturali, infrastrutture e ambiente. Oltre a una rete globale di esperti, Mwh porta competenze nuove per Stantec, compresi i suoi servizi tecnico-ingegneristici che forniscono progettazione in ambito idrico in particolare nei settori idroelettrico, oil and gas, minerario e industriale. www.mwhglobal.com www.stantec.com

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Fornisce tutti i dettagli sugli utensili con una sola scansione. Si chiama Bosch Pocket Assistant e amplia le funzionalità dell'App Bosch Toolbox, disponibile gratuitamente. Basta attivarlo, scansire con lo smartphone la confezione del prodotto e subito si otterranno tutte le informazioni disponibili sul prodotto stesso, inclusi dettagli tecnici e filmati esplicativi delle applicazioni. Tutto ciò grazie a una funzione di riconoscimento prodotti, che BOSCH PROFESSIONAL adotta in questa forma come prima azienda al mondo.

www.bosch.it

stato dato il primo ok dalla Camera al disegno di legge per il contenimento del consumo del suolo e per il suo riuso. Il fine è limitare la cementificazione del territorio. Il principio di base della nuova norma è che il consumo del suolo è consentito solo quando non ci sono alternative di riuso. Il ddl impone una moratoria di tre anni per tutte le trasformazioni che comportino nuovo consumo di suolo. In tre anni, i ministeri delle Politiche agricole, dell'Ambiente, dei Beni culturali e delle Infrastrutture dovranno emanare un decreto che indichi come ridurre progressivamente il consumo del suolo, fino a eliminarlo del tutto nel 2050, come prevede la Ue. Le Regioni fisseranno i criteri attuativi per i

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No al consumo del suolo, sì al riuso


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ultima edizione del Bauma non ha deluso le aspettative di Mantovanibenne, che a Monaco ha lanciato le principali novità del 2016. In bella mostra numerose attrezzature sia per la demolizione, sia per il riciclaggio. Per esempio sono da segnalare la gigantesca pinza CR80 da 82 q (nella foto a destra) e le linee di frantumatori rotanti RP (rotazione idraulica a 360°) e fissi MCP, entrambe disponibili anche in versione IT: ovvero, all’interno della bocca, sono situate piastre intercambiabili che possono essere sostituite quando

L’

usurate, preservando così l’integrità del corpo macchina ed estendendone la vita. Tra le novità assolute presentate in anteprima, la gamma di multisystem: l’MS15 è il modello più recente, pensato per escavatori da 10 a 21 t. Questa tipologia di attrezzature può svolgere sei diversi tipi di lavorazioni semplicemente montando, sullo stesso corpo macchina, i differenti tipi di gambe dedicate. Ma la novità più rilevante presentata da MANTOVANIBENNE è la linea di benne vagliatrici MSB, che oltre a cambiare nome (prima si chiamava MVR) ha conosciuto un

Srl

radicale rinnovamento nel design e nelle funzionalità: ora è più compatta e robusta, e dà la possibilità di

selezionata ità

Rinnovamento in mostra

ruotare il cesto in entrambe le direzioni. In prima linea non mancava la cesoia SH700 Eagle II (foto a sinistra). www.mantovanibenne.com

• DEMOLIZIONI SPECIALI • SCAVI SELETTIVI E BONIFICHE AMBIENTALI • RICICLAGGIO INERTI DA C & D COSTRUZIONE DI PIAZZALI E RILEVATI Demolizioni speciali | scavi selettivi | recupero trattamento e lavorazione inerti riciclabili | nolo impianti mobili di fratumazione e macchine operatrici | creazioni di piazzali e rilevati | bonifiche ambientali

Sede legale: Via Ariosto, 2 Sede Operativa: Via Bologna, 918 44124 Ferrara Tel. e Fax: 0532 713360

Pancaldi Andrea 348 7609670 Pancaldi Matteo 339 4298893 www.ecoinerti.com info@ecoinerti.com


CANTIERI URBANI

Alcune fasi della demolizione dell’ex sede della storica Camiceria Pancaldi, a Bologna, effetuata da Ecoinerti. In campo due escavatori Hitachi equipaggiati con attrezzature idrauliche Mantovanibenne.

Intervento in

“FAMIGLIA” 94 Costruzioni maggio 2016


&Demolizione

Riciclaggio

SIAMO ANDATI A BOLOGNA PER DOCUMENTARE LA DEMOLIZIONE DELLA SEDE STORICA DELLA CAMICERIA PANCALDI. A EFFETTUARE L’INTERVENTO, LA FERRARESE ECOINERTI. TRA VICINI, CI SI INTENDE... DI

DANIELA STASI

er “caso”, in filosofia, s’intende ciò che contraddistingue o un avvenimento che si verifica senza una causa ben definita e identificabile, o un evento accaduto per cause che certamente vi sono ma non sono conosciute, non legate a una sequenza causa-effetto esplicita. In qualunque modo la pensiate, la demolziione a cui abbiamo assistito a Bologna, non può che far pensare ai casi della vita, a quelle coincidenze impossibili da ignorare. Eccovi il racconto di quanto

P

successo: Andrea Pancaldi, titolare di Ecoinerti, azienda ferrarese specializzata in demolizioni, riceve una telefonata per andare a fare il sopralluogo per valutare un possibile intervento di smantellamento della sede di una storica azienda tessile di Bologna, trasferitasi altrove; arrivato a destinazione, nota subito l’insegna, su cui campeggia il nome “Camiceria Pancaldi”. Che dire? Più casualità di così... La storia sembra una favola, incluso il lieto fine. In queste pagine vi sveliamo la trama. RST

maggio 2016 Costruzioni 95


CANTIERI URBANI

PANCALDI DEMOLISCE PANCALDI La Camiceria Pancaldi & B. vanta una lunga storia, fu fondata infatti da Albertina Pancaldi Bottazzi nel Secondo Dopoguerra. Il plesso demolito, situato nel quartiere bolognese di Croce Coperta, era sede produttiva, commerciale e direzionale, ed era articolato in più edifici, ciascuno destinato a un uso specifico: tre capannoni (di cui uno adibito a laboratorio tessile e due con seminterrato utilizzati come magazzino), una

struttura in carpenteria metallica dove sorgevano lo show room e il negozio, una palazzina dedicata a uso uffici. I vari edifici risalivano a epoche diverse e presentavano altezze differenti. Al posto dello stabilimento, che è stato attivo fino all’inizio dei lavori, sorgerà un nuovo punto vendita Lidl. I lavori di costruzione saranno eseguiti dall’impresa Digi, che ha affidato l’intervento di demolizione a Ecoinerti.

Plesso eterogeneo

SCRUPOLOSI E RISPETTOSI DEI TEMPI In seguito alla bonifica e allo strip-out eseguiti da aziende specializzate, Ecoinerti ha iniziato la demolizione meccanica, dall’alto verso il basso, impiegando una squadra di due persone e due escavatori: un Hitachi ZX280 allestito con braccio scavo e pinza MS20R Mantovanibenne da 2 t con kit gambe intercambiabile e kit combi cutter, utilizzato per la demolizione primaria, e un Fiat Hitachi EX285 munito di frantumatore fisso MCP900 Mantovanibenne per la demolzine secondaria. L’abbattimento della palazzina uffici è stata affrontata dallo ZX280 con braccio demolition da 19 m con pinza CR15 sempre Mantovanibenne. Dopo aver terminato la demolizione delle strutture fuori terra, si è provveduto ad affrontare i seminterrati. Tutte le operazioni demolitive sono state accompagnate dall’abbattimento delle polveri con impianto nebulizzatore radiocomandatao ad alta pressione. Una volta terminata la demolizione, l’azienda si è concentrata sulla deferrizzazione, sulla campagna mobile con un trituratore Cams e sul livellamento del materiale da riempimento. L’intero intervento è stato completato nel rispetto dei tempi.

96 Costruzioni maggio 2016

Prima di descrivere le fasi dell’intervento, facciamo una breve “radiografia” dei fabbricati che componevano il plesso demolito: si spaziava da una struttura in latero-cemento a capannoni con seminterrato e solaio in ferro, fino alla palazzina dedicata agli uffici in latero-cemento con travi e pilastri, con cemento e armature di epoche diverse. L’altezza media affrontata durante il lavoro è stata di 14 m, quella massima di 17 m da piano campagna, mentre nel compesso sono stati demoliti 24.000 m3 di materiale vuoto per pieno, materiale frantumato poi da Ecoinerti direttamente in cantiere e utilizzato come riempimento dei vani seminterrati. L’azienda ferrarese si è occupata quindi dell’intero lavoro di demolizione, del trattamento degli inerti di risulta e della messa in opera del materiale frantumato.


&Demolizione Š Costruzioni

Riciclaggio

maggio 2016 Costruzioni 97


© Costruzioni

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© Costruzioni

© Costruzioni

CANTIERI URBANI

c

La complessità di questo lavoro era rappresentata per lo più dall’ubicazione del cantiere, situato nei pressi di una strada con un importante flusso di traffico. Proprio per questo motivo è stata fatta una richiesta di occupazione di suolo pubblico e, durante le operazioni di demolizione, abbiamo noleggiato un’autogrù per sorreggere un telo antirimbalzo, per evitare che le schegge si protraessero lungo il fronte strada. La parte più complessa dell’intervento ha riguardato la palazzina uffici, sia per l’altezza rilevante (17 m) sia per la posizione adiacente alla strada.

Matteo Pancaldi capo cantiere e socio Ecoinerti

Cristian Chinaglia operatore specializzato Ecoinerti

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COMPETENZA FERRARESE Nata nel 2006, Ecoinerti oltre a occuparsi di interventi di demolizione, è anche dotata di un proprio impianto di riciclaggio per la frantumazione degli inerti di risulta. Tra i lavori più recenti: la demolizione delle ex carceri di Ferrara e numerosi interventi in paesi rurali nelle aree danneggiate dal sisma del 2012, nelle province di Ferrara e Modena. Tutti i lavori ef-

98 Costruzioni maggio 2016

fettuati da Ecoinerti sono contraddistinti da complessità per le quali è fondamentale operare con molta attenzione e con margini di sicurezza elevati; si tratta infatti di interventi in spazi ristretti, per lo più in ambiente urbano, con edifici confinanti. Criticità che richiedono senz’altro una grande competenza.


&

Cave Calcestruzzo Alleggeriti

Riqualificazione

Pompe autocarrate

Messa in opera

Martelli demolitori Casseforme

Marmo

Additivi

Coltivazione Estrazione Slump

Spritz

Vagli

Cementi Sicurezza

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Fiere

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Casseforme

Ritorna a Hillhead l’evento più atteso tra le “live exhibitions” in cava tra miniera e riciclaggio

Il progetto di Ulma sostiene la costruzione del viadotto Marinella per la nuova Variante di Valico


NEWS

&Calcestruzzo

Cave

Il Regno Unito in una cava

n ritorno gradito e selezionato con molta attenzione dagli operatori, quello di Hillhead, la maggiore fiera a cielo aperto nel settore minerario, estrattivo e di trattamento dei materiali. La kermesse si svolgerà dal 28 al 30 giugno nei dintorni dell’omonima cava di calcare dismessa dove le opportunità dimostrative di

Mixer di novità Grande evidenza per Imer Group al Bauma 2016, con la divisione Concrete protagonista in uno spazio ampio e articolato. Le novità principali comprendono la nuova betonpompa con tubazione da 5”a quattro sezioni, per una lunghezza complessiva della struttura pompante di 29 m (concepita secondo i canoni della più agile leggerezza dinamica), e un sistema di lavaggio delle betoniere e degli impianti di betonaggio. Dedicati ai visitatori IMER anche i mescolatori planetari, a doppio asse orizzontale e ad alta velocità (per il settore della prefabbricazione).

www.kleemann.info

www.oru.it

U

macchine, attrezzature e sistemi di trattamento dei materiali si moltiplicano. Escavatori, autocarri cava cantiere, pale gommate heavy duty, impianti mobili di frantumazione e vagliatura, fino ai sistemi di trattamento fanghi, ogni tipologia di mercato è rappresentata al grado più duro di impiego, nelle condizioni più estreme. La

partecipazione dei costruttori internazionali anche quest’anno è piuttosto massiccia. Il richiamo di pubblico della fiera è molto importante ed è andato crescendo edizione dopo edizione. Per la tornata 2016 sono attesi oltre 17.000 visitatori, in particolare dal Regno Unito ma anche da numerosi paesi europei ed extraeuropei. La particolarità della manifestazione, come abbiamo già sottolineato, concerne la suggestiva location off-road, vicino alla cittadina di Buxton (Derbyshire), nel cuore del Peak District, uno dei parchi nazionali più belli d’Inghilterra. Praticamente un simbolo per le sfide di sostenibilità ambientale intraprese dalle più recenti tecnologie di estrazione e riciclaggio. www.hillhead.com

Forte come la pietra Il frantoio mobile a cono Mobicone MCO 11 Pro inaugura la nuova generazione KLEEMANN rivolta agli impieghi heavy duty nelle cave di pietra. La linea Pro prevede una propulsione diesel-elettrica, che abbina potenza e parsimonia nei consumi, con il valore supplementare del motore elettrico esterno. La capacità massima di 470 tonnellate all’ora dichiara il valore di una macchina implementata tecnologicamente con il sistema esclusivo CFS (Continuous Feed System), in grado di calibrare il flusso del materiale e il rendimento del frantoio a cono.


Lo spritz beton ibrido in galleria onda della sostenibilità ha bagnato anche l’ampia spianata delle tecnologie dedicate al calcestruzzo, al Bauma 2016. Gli highlights di Cifa, inseriti in primo piano all’interno dello spazio espositivo Zoomlion, hanno riguardato innanzitutto il modello mobile Spritz Beton ibrido che completa e amplia la gamma Energia, inaugurata nel 2013 con la prima betoniera ibrida Energia E9, propulsa da un motore elettrico. Nel caso della macchina per spritz beton i motori elettrici sono due (quindi la macchina è movimentata per traslazione, e al trasferimento in galleria per propulsione elettrica corrisponde la movimentazione del braccio distributore sempre con motore elettrico). Il vantaggio operativo è evidente nell’impiego della

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macchina spritz beton in galleria, con l’ausilio del motore diesel di supporto solo nel caso si debbano caricare le batterie. Intanto la Svezia, il Belgio, la Germania e la Francia (il mercato europeo più avanzato, in buona sostanza) hanno già scelto diversi esemplari della E9, decretandone l’eccellenza tecnologica. Altro punto di primato per CIFA al Bauma, la più grande autobetoniera al mondo montata su camion a quattro assi. Si chiama

HD15 (15 m3 su camion heavy duty, seguendo il significato della sigla) ed è un mezzo destinato ai

mercati extraeuropei dove l’impiego della betoniera off-road è più consueto. www.cifa.com

Arriva il più duro di tutti n cava cantiere che butta il cuore al di là dell’ostacolo, verso un futuro di performance ancora più estreme. Il nuovo FMX di VOLVO TRUCKS è nato con la vocazione per le condizioni di lavoro più difficili. Oltre alla resistenza di una struttura esterna quantomai coriacea, un rivoluzionario sistema di sterzata allevia la fatica del conducente e le sospensioni pneumatiche appositamente progettate favoriscono l’omogeneità

U

della guida sui terreni più sconnessi e imprevedibili. Queste prerogative consentono di svolgere in modo più semplice e rapido ogni applicazione di carico e trasporto. Una menzione tecnologica su tutte: il sistema ATC che attiva e disattiva automaticamente la trazione delle ruote anteriori proprio quando è necessario. Se i sensori sulle ruote posteriori rilevano una perdita di presa, viene attivata immediatamente la trazione

integrale e la potenza viene trasferita all’asse trattivo anteriore tramite un innesto a denti.

Il camion prosegue così la marcia senza perdite di coppia o di velocità. www.volvotrucks.it

maggio 2016 Costruzioni 101


ATTUALITÀ & PRODOTTI

A filo muro per una lunga durata

na linea specifica per il ripristino e il consolidamento di pareti, solai e pavimenti con tecnologie innovative, certificate ed ecocompatibili. Ruredil lancia l’efficacia smart che dura nel tempo: Muro Sicuro, la linea dedicata alla ristrutturazione, composta da prodotti economici e dall’applicazione facile e veloce, in grado di garantire

pozzolaniche per la deumidificazione e il consolidamento, reti e accessori, per la riparazione delle murature interne ed esterne, garantiscono un'adesione perfetta alla muratura e un’ottima traspirabilità. Inoltre, grazie

tradizionale ciclo di ripristino del calcestruzzo con passivazione dei ferri e malte da ricostruzione, le malte strutturali per l’irrigidimento dei solai e realizzazione della struttura mista legno-calcestruzzo, acciaio-calcestruzzo o

alle loro caratteristiche, assicurano anche una riduzione dei successivi fenomeni di ritiro. Muro Sicuro Solaio offre soluzioni efficaci per il ripristino e la messa in sicurezza dei solai ammalorati e lesionati, proponendo, oltre al

calcestruzzo-calcestruzzo; infine, materiali compositi FRCM per il rinforzo strutturale e un sistema certificato antisfondellamento per prevenire la caduta delle pignatte dei solai in laterocemento. www.ruredil.it

U

una messa in sicurezza che non teme la deperibilità. La linea Muro Sicuro di RUREDIL si compone delle tre versioni Parete, Solaio e Pavimento. Muro Sicuro Parete offre prodotti pensati appositamente per la ristrutturazione delle murature: malte

Forte e compatta per Mosul

a perforatrice SM-5E è una delle protagoniste Soilmec in campo per la grande impresa Mosul Dam di Trevi. Il consolidamento tramite iniezione del fondo della diga per migliorarne la

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102 Costruzioni maggio 2016

resistenza alla pressione idrica (fino a 130 m di profondità) ha richiesto l’intervento sul campo della SM-5E per la prerogativa di poter lavorare in spazi molto ristretti, prprio come quello del tunnel di tre

chilometri che presenta un’altezza di circa due metri per nemmeno tre metri di larghezza. La SM5E è una perforatrice compatta ma allo stesso tempo potente, in grado di garantire notevole

flessibilità nel cinematismo, costi minimi di esercizio e prestazioni sempre elevate. Adatta specialmente alle applicazioni di tunnelling, la piccola perforatrice di SOILMEC è stata sviluppata in versione recente con un motore elettrico da 75 kW, mentre l’ampia possibilità di movimento è garantita da una coppia di meccanismi di rotazione, uno alla base (per movimenti di +/-90°) dedicata alla perforazione sul lato cingoli, e il secondo sull’albero, dedicato alla perforazione radiale. www.soilmec.com


per la legalità

i è svolto a Roma lo scorso 23 febbraio, presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, il primo seminario tecnico per le Forze dell’Ordine sul ciclo del cemento e del calcestruzzo organizzato da Federbeton, la Federazione di Confindustria che rappresenta la filiera del cemento, del calcestruzzo e delle sue applicazioni. Negli anni passati la Federazione, con il contributo significativo di Atecap, ha avviato un importante programma di promozione della legalità nel settore per marcare concretamente una netta distinzione tra chi è portatore di valori etici sul mercato e chi invece opera senza scrupoli o addirittura illegalmente. Per rendere più efficaci queste iniziative e diffondere una cultura di legalità nel settore, la Federazione ha messo a disposizione tutto il proprio bagaglio di competenze per collaborare attivamente con chi ha il difficile compito di controllare il territorio. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha colto tale opportunità, rendendo possibile la realizzazione di un primo corso dedicato alle Forze dell'Ordine per accrescere il livello di competenza tecnica di chi e ̀ preposto al tema del controllo tramite la conoscenza, sotto il profilo normativo più attuale e dal lato economico-ingegneristico, del ciclo della filiera del cemento e del calcestruzzo. In quattro moduli formativi ingegneri delle maggiori realtà industriali del Paese e docenti esperti della materia hanno avuto la possibilità di trasferire un know-how teorico e pratico ai partecipanti delle Forze dell’Ordine. Positivo e incentivante sul prosieguo dell’esperienza, il commento del presidente di Federbeton Sergio Crippa: “Abbiamo voluto condividere anche con il ministero dell’Interno l’impegno, la professionalità e la trasparenza di un’intera filiera industriale per incentivare sempre più i controlli sul territorio in particolare nel settore della produzione del calcestruzzo. Perché è fondamentale distinguere i buoni produttori dai cattivi operatori per dare certezza a chi opera correttamente sul mercato attraverso processi appropriati e prodotti di qualità. Un particolare ringraziamento va ai vertici della Scuola di Formazione delle forze di polizia per la rapidità e l’efficienza che hanno dimostrato nella gestione del progetto”.

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IL PRIMO SEMINARIO

TECNICO DESTINATO ALLE FORZE DELL’ORDINE SUL CICLO DEL CEMENTO E DEL CALCESTRUZZO.

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maggio 2016 Costruzioni 103

I N COLLABORAZIONE...

IN CATTEDRA


CASSEFORME

UN PALCO sugli Appennini

104 Costruzioni maggio 2016


&Calcestruzzo

Cave

LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO VIADOTTO SUL TRATTO DI VARIANTE DELL’ A1 È SOSTENUTA DAL PROGETTO DEI SISTEMI RAMPANTI ULMA DI

ALBERTO FINOTTO

a Variante di Valico è una delle opere fondamentali nel moderno panorama delle infrastrutture viarie nazionali. Il tratto denominato A1 var riguarda l’importante segmento appenninico (lungo 37 km) che affianca l’originario tracciato dell’autostrada A1 a una quota più bassa di 226 m. La riduzione dei tempi di percorrenza per gli automobilisti, grazie alla realizzazione di quest’opera, è del 30% e attualmente sono in corso di completamento alcune strutture di particolare complessità. Tra queste, il nuovo viadotto Marinella, della lunghezza di 543 m, affiancato e complanare al viadotto già esistente. Per la costruzione di questa infrastruttura sono stati prescelti, nella realizzazione (in corso d’opera) delle pile e dei pulvini, i sistemi di casseforme Ulma, individuando nel modulo Meccano MR la soluzione più flessibile. Il sistema Meccano MR è particolarmente indicato per i cantieri che si sviluppano a grandi altezze, dove è sempre consigliabile una movimentazione agile dei casseri, senza sovraccarico di sollevamento sulle gru di servizio. La tecnologia versatile di Ulma, inoltre, si estende a tutte le casseforme per pareti nell’uso a doppia faccia, conseguendo efficacia e rapidità in tutte le fasi di getto. ST

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CASSEFORME


&Calcestruzzo

Cave

SOLUZIONE IN CORSO D’OPERA Il nuovo viadotto Marinella fa parte del Lotto 1 dei lavori che riguardano la tratta Barberino di Mugello - Firenze Nord (18 km), nell’ambito del progetto di "Ampliamento alla terza corsia Barberino di Mugello - Incisa Valdarno" dell’autostrada A1. Il Lotto 1 è delimitato nelle sue competenze di cantiere in corrispondenza dello svincolo di Calenzano - Sesto Fiorentino. Al termine del nuovo viadotto sul torrente Marinella il tracciato dell’autostrada entra all'interno della galleria Boscaccio, altra opera fondamentale innestata su un progetto di ampliamento alla terza corsia piuttosto atipico previsto per l’infrastruttura.

U N PLUS DI RESISTENZA NEL TELAIO Il sistema di pannelli midiplus fa parte delle soluzioni Ulma di casseforme a telaio per pareti. Questo modulo riduce al minimo i tiranti passanti nel getto, allo scopo di velocizzare le operazioni della casseratura e ottenere come risultato un calcestruzzo armato di alta qualità. La versione più robusta e resistente del sistema midiplus consente di realizzare grandi superfici. Nel progetto implementato per la costruzione del nuovo viadotto Marinella, è stata adottato inoltre il sistema modulare in acciaio orthoplus per il sostegno di getti di grande spessore ad elevate altezze da terra. Il sistema è composto da montanti con portata massima di 60 kN, per lunghezze da 0,50 a 3 m facilmente sovrapponibili.


CASSEFORME

Le pile e i pulvini di sostegno del nuovo viadotto Marinella si innalzano a una quota media di 12 m. Il cantiere attualmente è insediato su entrambi i lati della strada provinciale 107 (Legri-Carlone) e rientra nel novero dei lavori di ampliamento alla terza corsia della A1 tra Calenzano e Barberino di Mugello.

Un meccanismo flessibile ACCESSO IN (ALTA) QUOTA Per l’accesso alle strutture del ponte, Ulma, nel progetto predisposto per il nuovo viadotto Marinella, ha individuato una scelta opportuna nell’installazione del ponteggio multidirezionale Brio. Il sistema è insediato su montanti con elementi di partenza da 50 cm ed è facile da installare, conservando una garanzia di elevata rigidità e stabilità. Prevede la stessa applicazione per le piattaforme di lavoro e per l’accesso su facciate regolari e irregolari. Le torri di portata prevedono piattaforme di lavoro fino ai 12 m senza stabilizzazione, fisse o mobili, sollevabili e movimentabili con l’ausilio di una gru.

108 Costruzioni maggio 2016

Il sistema Meccano è costituito da due componenti principali di base che si possono combinare in varie forme strutturali. Il primo elemento, la traversa Meccano, è costituito da una coppia di profili ad “U” da 120 mm asolati e forati ogni 62,5 mm e collegati tra loro con bulloni M16x100 e tubo distanziatore. I fori permettono l’accoppiamento longitudinale, perpendicolare e angolare delle traverse (oltre al fissaggio degli accessori). Il secondo elemento è costituito dalla trave Omega, ricavata da coils di lamiera zincata forata a passo 62,5 x 62,5 mm e successivamente laminata a freddo.


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Autogrù Ritorna a grande richiesta il glorioso marchio Demag nella schiera Terex Cranes

Piattaforme semoventi Nuovo investimento al top per Bettarini Autogrù: in flotta l’ammiraglia 1850SJ di JLG


NEWS

&Noleggio

Sollevamento

Piattaforma tedesca in Italia

www.imergroup.com

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(RN) che comprende le società Bluelift e RAM Platform. L’acquisizione rientra nei programmi di diversificazione dell’offerta di prodotti e servizi per i mercati internazionali. Ruthmann

Forbice dinamica Ancora da Monaco, dalla Access Platforms Division di IMER GROUP arrivano le novità a pantografo elettriche IM 90. La serie delle nuove “forbici verdi” oggi si sviluppa per quattro modelli, due disponibili con allestimento per uso interno ed esterno, in sostituzione della serie IT 90 con una scelta più ampia di modelli e prerogative d’uso. Sistema di sterzatura migliorato, design inedito del pantografo per una migliore stabilità e comfort operativo e, per la struttura della piattaforma, la ridefinizione del sistema di ribaltamento delle ringhiere per consentire un più rapido smontaggio e riassetto della macchina in cantiere. Altre facoltà: massima capacità di carico sulla piattaforma completamente estesa e trazione alla massima altezza. Ad oggi, quattro i modelli disponibili, per altezze operative dagli 8 ai 14 m e portata fino ai 400 kg (per il modello IM 6390).

112 Costruzioni maggio 2016

Italia, con il consiglio di amministrazione composto da Gianni Marti, Uwe Strotmann e Rolf Kulawik, è la nuova denominazione della struttura produttiva e commerciale di Montescudo, con il fondatore, Paolo Marti, nel ruolo di responsabile della produzione e degli acquisti. La fabbrica continuerà la produzione attuale di piattaforme ragno cingolate e su autocarro mentre RUTHMANN si occuperà della vendita e del servizio post vendita di tutti i prodotti con effetto

immediato. che tradizionali. All’esordio la gamma Ecoline, linea economica su veicoli da 3,5 t per altezze operative fino a 18 (telescopiche) e 20 m (articolate). www.ruthmann.it

L’unione (emiliana) fa la forza Dall’unione dei dealer Tecnogru e Bini è nata Fassi Emilia, concessionaria Fassi Gru per l’omonima regione. La compagine societaria del nuovo distributore è composta da Fassi Gru, Oscar Marchi (direzione generale e commerciale dell’area Modena, Reggio Emilia, Parma e Mantova) e Roberto Bini (direzione commerciale area di Bologna e Ferrara). Due le sedi, a Modena e a Bentivoglio (Bologna), per un organico di 16 tecnici specializzati, due officine interne e sei autorizzate sul territorio. Obiettivo 2016: un fatturato di 5 milioni di euro.

www.fassi.com

rogetti in grande per Ruthmann sul mercato di casa nostra. Il costruttore tedesco ha acquisito il 60% delle quote azionarie del Gruppo Marti, storico costruttore di Montescudo


La leggenda è ancora on the road Il pubblico del Bauma 2016 ha salutato il grande ritorno del marchio Demag. La schiera delle autogrù più amate dagli operatori Terex Cranes ripropone nuovi valori operativi con 11 multistrada e sette cingolate a braccio tralicciato

l Bauma la sensazione è stata confermata. Dal quartier generale di Terex Cranes il ritorno della leggenda era stato annunciato proprio alla vigilia del Bauma 2016, e già nel primo giorno della kermesse di Monaco la rinascita del marchio Demag ha prodotto emozioni e meraviglia, con iniziative spettacolari dedicate a un pubblico internazionale entusiasta e mai così numeroso. L’ultima generazione di una gamma dalla tradizione tecnologica superiore, frutto di un secolo di evoluzione continua e sorprendente, è risultata evidente in tutta la sua potenza nell’area esterna della fiera che ha ospitato l’immenso stand Terex. Le tre autogrù a cinque assi della linea multistrada Demag che campeggiavano

A

tra le migliaia di visitatori a flusso continuo, hanno rappresentato degnamente una gamma che comprende comprende attualmente 11 modelli multistrada, con capacità da 100 a 1.200 tonnellate, e sette gru cingolate a braccio tralicciato dalle 400 alle 3.200 tonnellate operative.

L’orgoglio di Ken Lousberg, presidente di TEREX CRANES, ha confermato la forte spinta di volontà strategica veicolata da un valore industriale che non poteva essere dimenticato. Il presidente di Terex Cranes ha chiarito poi il concetto di una convivenza

utile tra le livree Terex e Demag. “Siamo un’organizzazione unica che rappresenta due marchi. I nostri clienti, che acquistino Terex o Demag, possono contare sempre su una filosofia che punta su affidabilità, innovazione, sicurezza e servizio”. www.terex.com

maggio 2016 Costruzioni 113


P

il sistema Progress 2.0, la 525 di proprietà Luyckx (Belgio) e una maestosa 2055 con doppio jib di XXLevage (Francia). Una chiamata a raccolta mondiale che ha compreso anche la Turchia, con la partnership che ha coinvolto TLF Makine nella progettazione della 95 TLF, gru ideata specificamente per il

Dall’Europa al mondo Sotto l’egida del dealer tedesco Rothlehner, la presenza di GSR al Bauma 2016 ha riaffermato il solido rapporto decennale con il solido partner europeo. “La vendita in fiera rievoca tradizioni antiche. I tanti contratti andati a buon fine ci spingono, con il motore dell'Europa, in tutto il mondo mondo”. Le parole di Piero Palmieri, responsabile di prodotto GSR, hanno fatto da prologo a un’esposizione che ha visto in prima linea le telescopiche da 17 e 23 m, la nuova PX doppia articolata da 300 kg, la TJ con jib finale e una 17 m con jib su Mercedes Sprinter.

114 Costruzioni maggio 2016

mercato turco. Come anteprima assoluta EFFER ha scelto di lanciare al Bauma il modulo Steady, primo radiocomando concept di Effer sviluppato

pensando alle esigenze degli operatori, nella prospettiva di incrementare produttività e valore nel lavoro di tutti i giorni. www.effer.com

17 samurai per Mammoet Sono ben 17 le gru cingolate ordinate da Mammoet proprio durante la kermesse di Bauma 2016, con i primi due modelli CKE2500 e CKE2500G già consegnati alla flotta internazionale del gruppo olandese, tra i leader globali dell’heavy lifting e del salvage marittimo. L’eccezionalità dell’evento commerciale ha portato a un solenne festeggiamento con una cerimonia giapponese in piena regola: un modo significativo per attestare il solido rapporto che lega da tempo Mammoet a Kobelco. Tra i valori apprezzati da Mammoet riguardo alle gru Kobelco, il sistema G-Mode che favorisce l’economia di consumi e di emissioni”. Le nuove gru KOBELCO per Mammoet opereranno soprattutto nei settori industriale e petrolchimico e nella grande cantieristica navale.

www.kobelco-cranes.com

iù visitatori, più entusiasmo e un’offerta espositiva ricca di novità. Effer ha calamitato l’attenzione del pubblico al Bauma 2016 portando in fiera il modello di punta 955 (gentilmente concesso dal cliente Sbardellati) con soluzione V-Stab (stabilizzazione a 360°), oltre alla coppia di Icon 215 implementate con

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ATTUALITÀ & PRODOTTI

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Sollevamento&Noleggio

NEWS

PLE, la ripresa (moderata) si vede

econdo le nuove ricerche commissionate dalla International Powered Access Federation (Ipaf), il parco mondiale di piattaforme aeree destinate al mercato del noleggio ha raggiunto 1.170.000 unità, con un incremento del 4% rispetto al 2014. Il Rapporto IPAF 2016 si sofferma sui diversi mercati mondiali. Negli Stati Uniti, in particolare, il 2015 ha portato al settore

S

delle PLE una moderata crescita del 5%, con una flotta nazionale a noleggio incrementata del 3%. Sempre negli Usa, dato l’attuale rallentamento del settore petrolifero, la percentuale di PLE noleggiate per i mercati edilizi finali è aumentata leggermente raggiungendo il 73%, sempre nel 2015. Nello stesso periodo, guardando alla Cina, il numero complessivo di piattaforme aeree a

noleggio ha visto una crescita complessiva del 35%. Il numero di piattaforme di lavoro noleggiate in Europa, invece, è aumentato sempre in modo moderato, del 3% nel 2015, per un valore di mercato che si aggira sui 2,7 miliardi di euro. L’espansione del parco macchine è proseguita a ritmo moderato raggiungendo le

È nata un’altra stella pochi mesi dal lancio delle piattaforme Star 8 e 10, Haulotte lancia la nuova Star 6, piattaforma verticale

A

completamente ridefinita per soddisfare qualsiasi esigenza operativa fino ai 6 m in aree ristrette del cantiere e per garantire

maggiori vantaggi in termini di redditività gestionale. Progettata per essere utilizzata sia in ambienti chiusi che in

313.000 unità. Dieci i paesi europei oggetto dell’indagine (acquistabile nella sezione Ipaf Rental Reports): Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Svezia. www.ipaf.org

esterno, il modello Star 6 di HAULOTTE può portare in quota due persone, un incremento di capacità che consente agli operatori di eseguire un numero maggiore di compiti. I nuovi motori asincroni garantiscono un’efficienza ottimale, movimenti precisi e veloci, e una coppia eccellente. Questa dotazione consente ai lavoratori, grazie a una guida precisa, fluida e a movimenti progressivi, di accedere e manovrare la piattaforma nei luoghi più difficili e congestionati. Altri plus: funzionalità integrate di accesso in sicurezza e ridotte esigenze di manutenzione. www.haulotte.com

maggio 2016 Costruzioni 115


PIATTAFORME SEMOVENTI

APPLAUSI

a scena aperta LI DEDICA BETTARINI AUTOGRÙ AL VALORE DELLE MACCHINE E DEL SERVIZIO OFFERTI DA JLG.

CON LA 1850SJ CRESCE LA FLOTTA ULTRABOOM DEL NOLEGGIATORE

ALBERTO FINOTTO FOTO DI PIERFRANCESCO NARDIZZI DI

116 Costruzioni maggio 2016


&Noleggio

Sollevamento arà per il colpo d’occhio sulla platea del Modigliani Forum di Livorno, durante il montaggio del palco per il concerto di Marco Mengoni; sarà per l’aspetto imponente delle due piattaforme telescopiche con la livrea di Bettarini Autogrù. Fatto sta che i colori di JLG sembrano confermare la salute ritrovata del noleggio nostrano, secondo una direttrice nuova e più variata rispetto alla dedica più consueta ai settori dell’edilizia e delle costruzioni. Lo conferma lo stesso Fabrizio Bettarini, contitolare con il fratello Massimo della storica azienda di famiglia, e lo conferma Roberto Marangoni, amministratore delegato di JLG Industries Italia. Entrambi ci hanno delineato uno scenario di mercato dove l’attenzione alle mutevoli e diversificate necessità del cliente nazionale può costituire un punto di forza anche per l’evoluzione della gamma. Intanto lo sviluppo del noleggio a freddo di piattaforme semoventi e verticali da parte di Bettarini Autogrù ha trovato il suo vertice più recente nel modello telescopico Ultraboom 1850SJ dagli oltre 58 m di altezza operativa, abbinato idealmente con il 1500SJ già nella flotta PLE del noleggiatore toscano, in un gemellaggio ideale di tecnologia e potenza dinamica. ST

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maggio 2016 Costruzioni 117


PIATTAFORME SEMOVENTI

R ICHIESTA IN PORTO La vocazione ai servizi di sollevamento e movimentazione in ambito portuale fa parte del bagaglio tecnico di Bettarini Autogrù fin dai suoi albori (che risalgono al frenetico dopoguerra del 1950). Con una flotta specifica di oltre 100 macchine (tra sollevatori telescopici, piattaforme aeree, minigrù e forklift) che si aggiunge alla tradizionale attività di heavy lifting con autogrù, Bettarini copre una domanda di servizio ancora più vasta e complessa, dove la scelta esclusiva dei modelli JLG per la tipologia semovente e verticale rappresenta un valore di qualità e tecnologia molto apprezzato da una numerosa clientela nazionale.

Il noleggio a freddo di Bettarini Autogrù si basa principalmente su piattaforme semoventi diesel JLG. Ai campioni telescopici dalle altezze operative di 50 e 58 m, si affiancano diversi modelli articolati come la recente 510AJ.


&Noleggio

Sollevamento

Roberto Marangoni

Il momento di JLG segue puntualmente questa varietà del direttore mercato, anche in Europa? commerciale Le novità attuali sono tante e soJLG-Sud Europa prattutto diversificate. Al Bauma abbiamo presentato l’alto valore di un consolidamento tecnologico (con il lancio dell’articolata 1500AJP), che si abbina al trend di un mercato versatile. Dalle piattaforme elettriche alle verticali Toucan aggiornate, fino alle nuove cingolate compatte dal design ultraleggero, passando per il nuovo sollevatore telescopico compatto da 10 m, l’impegno ideativo JLG è a tutto campo. Un moltiplicarsi di idee che espande ancora il raggio delle opportunità.

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Quali sono i cambiamenti odierni sul mercato del noleggio di piattaforme aeree? Si intravede una ripresa? Il target di riferimento è mutato e la domanda ha spostato il suo baricentro dall’edilizia al settore industriale, oppure nei segmenti che riguardano, ad esempio, le manutenzioni urbane e i servizi municipali. La timida ma costante ripresa del noleggio quindi è favorita su due fronti. Da una parte, la necessità di rinnovo delle grandi flotte, dall’altra la richiesta di macchine specifiche per nuove applicazioni e nuove categorie di clienti da parte dei noleggiatori medi e piccoli. Da parte di JLG, la strategia attuale è quella di intercettare queste esigenze e valorizzare l’aspetto del service.

maggio 2016 Costruzioni 119


ALTISSIMA FLESSIBILITÀ Velocità d’azione e flessibilità di trasporto non esauriscono tutte le doti di una macchina d’eccezione come la semovente telescopica 1850SJ. Presentata per la prima volta al mercato italiano in occasione del Saie 2014, a Bologna, l’ammiraglia delle telescopiche JLG, oltre alla notevolissima altezza di lavoro (58,5 m), offre all’operatore uno sbraccio utile di 24,38 m. Ulteriore caratteristica di capacità operativa ai vertici della categoria, il jib telescopico che consente di coprire un’area di lavoro di 82.118 m3. L’assetto compatto della macchina richiusa, in posizione di trasporto, facilita il trasferimento della 1850SJ.

Fabrizio Bettarini titolare di Bettarini Autogrù

Massimo Bettarini titolare di Bettarini Autogrù

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Con JLG avete aggiunto un capitolo importante alla lunga storia di Bettarini Autogrù. Il capitolo del noleggio a freddo per noi si è scritto grazie al supporto fondamentale di JLG. Macchine dall’eccellente tecnologia e affidabilità e, aggiungiamo noi, servizio irreprensibile fornito dal personale di JLG Industries Italia. Con l’acquisto di un’altra macchina importante come la 1850SJ, abbiamo l’orgoglio di considerarci tra i più importanti noleggiatori del marchio sul territorio nazionale. Un servizio, quello del noleggio a freddo, che diventa sempre più strategico per la vostra attività. Abbiamo cominciato nel 2008, per sostenere la nostra attività con un segmento che fosse in grado di bilanciare il contraccolpo della crisi nei servizi legati alle autogrù. L’importanza di questa flotta poi è cresciuta, si è sviluppata e la consulenza di JLG Industries Italia ci è servita per individuare modelli e applicazioni a misura di una clientela in crescita, esigente e diversificata.

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La semovente 1850SJ presenta, tra le prerogative più evidenti, un’area di lavoro da 82.118 m3 consentita dall’implementazione del jib telescopico. La rapidità di intervento della macchina in qualsiasi contesto di cantiere è favorita anche dalla velocità d’esecuzione della carreggiata variabile.


7

VOLTE DI

DANIELA STASI

utti i traguardi, concreti o metaforici che siano, inducono a guardare indietro e a ripercorrere con la memoria la strada fatta. Lo si fa non solo per fare il punto, e capire dove ci ha portati il percorso intrapreso, ma anche per rimettersi in gioco e comprendere in che modo rinnovarsi per abbracciare il futuro. Ecco, la meta dei 700 numeri ci ha esortati a rivivere la storia di COSTRUZIONI, dai suoi esordi ai giorni nostri. Sfogliare le pagine ormai ingiallite, rileggere l’evoluzione della meccanizzazione dei cantieri, guardare fotografie dal sapore amarcord, ci ha consentito di conoscere meglio la realtà odierna e ci ha consegnato tra le mani un’identità da rispettare e da proiettare nel domani con entusiasmo. ST

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maggio 2016 Costruzioni 121


SPECIALE 700

1958

1952 COSTRUZIONI nasce nel 1952 come bimestrale, per poi diventare mensile. Gli obiettivi dichiarati dall’allora direttore Guido Ferraresi e dall’editore Giuseppe Saronni erano ben definiti: la pubblicazione voleva essere una rivista tecnica destinata sia all’analisi dell’attività di cantiere, sia all’approfondimento delle caratteristiche tecniche delle macchine movimento terra. E i nomi dei mezzi descritti un tempo, oggi strappano un sorriso: “scrapers o ruspe”, “escavatori a noria o a secchie”, “escavatore di tipo universale”.

122 Costruzioni maggio 2016

curiosità

LA CULTURA DEL CANTIERE Non tutti sanno che la casa editrice la Fiaccola vanta una lunga storia: è nata nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale.


LAVORI IN CORSO DA 60 ANNI Già dall’inizio, tra le righe di COSTRUZIONI, emerge il preciso interesse editoriale, costante per tutta la sua storia, di seguire i grandi lavori in corso in Italia e all’estero. La testata è stata testimone infatti della realizzazione di edifici diventati poi veri simboli architettonici. Un esempio? Il Grattacielo Pirelli a Milano firmato da Gio Ponti: oltre a documentarne le fasi costruttive (1955-1958), la rivista coglie l’occasione per inquadrare un tema che sarebbe poi diventato uno dei suoi punti fermi: il sollevamento e la relativa sicurezza in cantiere.

PERSONALITÀ BEN DEFINITA Altro leitmotiv della rivista sin dai primi numeri, l’attenzione ad argomenti che saranno poi sempre più indagati e che arriveranno a rappresentarne l’identità stessa con l’organizzazione in sezioni ben definite: oltre al sollevamento, di cui abbiamo già fatto cenno, la testata si occupa già negli anni Cinquanta di demolizione, presentando i vantaggi dei martelli elettromagnetici e interrogandosi sulle possibili alternative all’utilizzo delle mine. E nel 1967, anticipa i tempi trattando il tema del noleggio: il futuro era già scritto.

1967

1963

maggio aprile 2016 Costruzioni 123


SPECIALE 700

TESTIMONI DEL BOOM EDILIZIO Il tema del calcestruzzo è stato sviluppato sin dagli albori, anche perché strettamente connesso al boom edilizio che la rivista ha seguito in modo scrupoloso e tempestivo: concetti come prefabbricazione o industrializzazione dei processi costruttivi delle abitazioni sono stati ampiamenti affrontati nel corso degli anni, sempre con un approccio tecnico. Così come quelli legati al lancio di nuove macchine, alle migliorie agli impianti di distribuzione del calcestruzzo a torre e canali e all’evoluzione tecnologica nelle centrali di betonaggio.

1972

L’ECOLOGIA, SEMPRE ATTUALE

1968

124 Costruzioni maggio 2016

Sfogliando i numeri in archivio abbiamo sentito più volte la necessità di controllare la data impressa a fondo pagina: alcuni argomenti trattati anni fa, sono tuttora di strettissima attualità. Due su tutti: l’ecologia nelle cave affrontata già nel 1972, e la presentazione in anteprima italiana del più grande frantoio a urto installato in una cava di inerti, pubblicata nella seconda metà degli anni Settanta. Insomma i temi delle cave e del riciclaggio, tanto cari a COSTRUZIONI, erano delineati in tempi non sospetti.


curiosità

1974

Nel tempo sono cambiate anche le tecniche di stampa e la qualità della carta usata per confezionare la rivista. Tutto scorre!

LE IMPRESE FANNO LA STORIA Essere testimoni dell’evoluzione delle tecnologie e del mercato di cui si parla, significa assistere anche alla nascita, alla crescita o alla decrescita delle aziende protagoniste di quel settore. Per lunghi anni la produzione di macchine movimento terra, fatta eccezione per i mezzi più compatti, è stata concentrata in un gruppo ristretto di imprese multinazionali. Proprio per questo motivo la nostra rivista ha sempre mostrato interesse per le aziende di casa nostra, come Fiat-Allis, nata nel maggio 1974.

1977

maggio 2016 Costruzioni 125


SPECIALE 700

“DENTRO” LE MACCHINE IN FIERA, NEL MONDO Attraverso le parole e le immagini noi raccontiamo un settore in perenne cambiamento, i cui protagonisti sono le imprese di costruzioni e di demolizione, i costruttori di macchine e attrezzature, i noleggiatori, le società estrattive, i centri di riciclaggio e tutti coloro che gravitano intorno a questo mercato. Noi siamo dei semplici osservatori, ma in quanto tali viviamo all’interno dello stesso mondo. Da sempre infatti partecipiamo alle fiere di settore, e per esempio abbiamo documentato la nascita del Samoter nel 1964 e l’ampliamento del quartiere fieristico di Monaco nel 1997, che l’anno successivo ha poi ospitato un Bauma ancora più grande.

COSTRUZIONI ha sempre voluto offrire ai suoi lettori un punto di vista tecnico. Sia nel documentare i lavori, sia nel descrivere le macchine. Questa sua peculiarità è stata accentuata ancora di più a partire dal 1997 con la realizzazione della “Prova macchine”, l’analisi tecnica dei mezzi movimento terra più innovativi, evolutasi negli anni e ora conosciuta con il titolo di “WalkAround”.

1984

1997

126 Costruzioni maggio 2016


domani

2013

curiosità

IL FUTURO ALLE SPALLE

Il nome è sempre lo stesso, COSTRUZIONI, ma il carattere della testata è cambiato cinque volte. Evoluzione costante.

“La storia è madre della verità, emula del tempo, depositaria delle azioni, testimone del passato, esempio e annuncio del presente, avvertimento per il futuro”. Così scriveva il romanziere e poeta Miguel de Cervantes, e noi a queste parole crediamo fermamente. Sfogliare i numeri passati della rivista a cui dedichiamo il nostro tempo quotidiano, ci ha fatto toccare con mano la forza del cambiamento e ci ha reso più responsabili davanti al futuro. Non faremo alcuna dichiarazione di intenti, solo continueremo a documentare il settore delle costruzioni con uno sguardo vigile, sensibile alle innovazioni e scrupoloso sotto il profilo tecnico.

maggio 2016 Costruzioni 127


WALKAROUND MIDIESCAVATORE IHIMER 85V4

o

Casa editrice la fiaccola srl

estruzz

l Calc Guida a

Specia

le Walk

Around

Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

Costruzioni

N 700 anno LXV

5_maggio 2016

700 numeri Attualità&Prodotti MERCATO IL FUTURO SECONDO LO STUDIO MCKINSEY COMMISSIONATO DA CECE

Macchine&Componenti BAUMA 2016 UNA SELEZIONE DELLE NOVITÀ MOVIMENTO TERRA VISTE IN FIERA

Sollevamento&Noleggio PIATTAFORME AEREE LA NUOVA JLG 1850 SJ DELLA BETTARINI AUTOGRÙ

anno LXV 5_maggio 2016

OGNI MESE

• Attualità & Prodotti • Macchine & Componenti • Riciclaggio & Demolizione • Cave & Calcestruzzo • WalkAround Macchine • Sollevamento & Noleggio

abbonamenti@fiaccola.it Abbonamento annuo €90,00 10 numeri + versione online www.costruzioniweb.com

MODULO D’ORDINE da compilare e inviare a: Casa Editrice la fiaccola srl - Fax 02 89421484 - abbonamenti@fiaccola.it Società ......................................................................................................................................................................... Cognome .................................................................................Nome ..................................................................... Indirizzo ....................................................................................................................................................................... Città ...........................................................................................Cap ....................................................Prov. ........... Tel. . ............................................................................................Fax ........................................................................... E-mail ........................................................................................................................................................................... Partita IVA .................................................................................................................................................................... Codice fiscale ............................................................................................................................................................ Modalità di pagamento (anticipato) K c/c postale nr. 21477203 Intestato a Casa editrice la fiaccola Srl - Via Conca del Naviglio 37 - 20123 Milano K Bonifico bancario: CARIPARMA Ag. 21 Milano - IBAN IT23W0623001621000040097887 Intestato a Casa editrice la fiaccola Srl

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