Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
IFAT 2016 REPORT DALLA FIERA DOVE RICICLARE È UMANO
Attualità&Prodotti SICUREZZA SUL LAVORO SE L’OFFICINA NON È IN REGOLA SI RISCHIA IL PENALE
Macchine&Componenti MINIESCAVATORI IL MECALAC 6MCR HA CONQUISTATO ANCHE LA EDO COSTRUZIONI
Sollevamento&Noleggio CARRELLI GLI IFOY AWARD 2016 PREMIANO LA FILIERA INTRALOGISTICA
701 anno LXV 6_giugno 2016
WALKAROUND ESCAVATORE CINGOLATO CASE CX210D NLC
“IL LAVORO DIVENTA UN PIACERE.”
HYUNDAI HX300 L Affidabile, sostenibile e ancora più potente del suo predecessore, il modello HX300 L potenzierà veramente le vostre prestazioni. Comodamente seduti sul sedile nella cabina conducente, potrete tenere sotto controllo l’ambiente di lavoro senza alcuna fatica. Per ulteriori informazioni, consultate il rivenditore Hyundai più vicino www.hyundai.eu
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Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
ISSN: 0010 - 9665
SOMMARIO &Componenti
&Prodotti
Macchine
Attualità 6
Notizie
MINIESCAVATORI
Associazioni, manifestazioni, edilizia, riqualificazione, sensori, mercato, serbatoi, motori, il sito web del mese, concessionari, pneumatici, accordi
38
La Edo Costruzioni ha scoperto l’approccio al cantiere della serie MCR di Mecalac. Colpo di fulmine
Prevenire (sanzioni) è meglio
44
Se la vostra officina non è in regola con gli obblighi di legge correte grossi guai. Più che per le sanzioni per il rischio di procedimenti penali
ATTREZZATURE IDRAULICHE
54
Volvo CE Italia stringe la mano alla famiglia Panero. Comai è ora il nuovo concessionario per Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.
38
WALKAROUND Il nuovo CX210D NLC triplice analizzato nel dettaglio
New concept romagnolo Tutta la rete Komatsu a casa Cangini per fare un ripasso tecnico dei prodotti
Avamposto a oriente
16
Comfort produttivo Dopo la JCB 457 arrivano le versioni Stage IV dei modelli più compatti
Cacciatore di tradizionali
EVENTI
SICUREZZA SUL LAVORO
16
PALE GOMMATE
50
GRU IDRAULICHE
60
La linea del progresso Evo Gru ha posato una Effer 1255 su carro MAN per la Altorent di Roma
60 NEL PROSSIMO NUMERO
20
Vi presenteremo i sistema I-Shift della VOLVO TRUCKS che consente di aggiungere fino a due nuovi primini. Questo significa, tra l'altro, che il veicolo è in grado di partire da fermo e trasportare fino a 325 tonnellate di massa totale. Grazie ai nuovi primini, il veicolo può procedere a velocità minime, 0,5-2 km/h, e questo semplifica notevolmente le manovre di precisione, ad esempio nelle attività di cantiere e manutenzione.
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&Demolizione
Riciclaggio 66
PAVIMENTAZIONI
92
Notizie
Fibra forte a prova di suolo In applicazioni industriali il fibrorinforzato lo consiglia Ruredil
Normativa, ambiente, frantoi mobili, rifiuti speciali, trattamento inerti, mmt
EVENTI INCONTRI
70
94
Seconda vita agli inerti
La produttività... vola! CGT ha presentato a Rezzato le soluzioni di monitoraggio via drone. Oltre alle ultime novità Cat e Sandvik
Unacea promuove a Ravenna la cultura della demolizione selettiva IFAT 2016
72
&
Riciclare humanum est
Sollevamento
Report in diretta dalla fiera dedicata a riciclaggio, acqua, acque reflue, gestione dei rifiuti e sostenibilità
99
&Calcestruzzo
Notizie Bilanci, cemento, spritz, vagli, pompa carrate, associazioni, additivi, malte, casseforme
Notizie Gru idrauliche, autogrù, sistemi di sicurezza, piattaforme autocarrate, piattaforme autocarrate e semoventi, sollevatori telescopici
Cave 84
Noleggio
CARRELLI
104
Carrellata di vincitori Premiate le migliori soluzioni intralogistiche agli IFOY Award 2016
ATECAP
87
94
Tra nuovi mercati e nuove applicazioni L’associazione e le nuove opportunità
Il marmo intorno al mondo L’edizione 2016 di Marmomacc presentata in anteprima alla Terrazza Martini di Milano
AUTOGRÙ
108 Chi ama la cava ama HILLHEAD, la manifestazione inglese che ogni due anni raggruppa tutta la filiera in un bacino dov’è possibile anche vedere vagli, frantoi, martelli, escavatori, pale gommate e dumper in azione. COSTRUZIONI sarà presente anche a quest’edizione per poi presentarvi le novità che abbiamo trovato più interessanti. Non perdetevi il prossimo numero!
6 G I UG NO 2016 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Antonio Fargas, Alberto Finotto, Gianenrico Griffini, Andrea Nucci, Edoardo Rea IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Silvana Galia amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 ottoadv@tin.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza)
EVENTI
88
701
La lepre delle multistrada La Liebherr LTM 1450-8,1 viaggia senza permessi in ogni Continente MODULI PREFABBRICATI
110
Tra le pareti della genialità La qualità delle soluzioni modulari Baruzzi è raccontata da un portfolio di traguardi ed eccellenza PIATTAFORME AUTOCARRATE
116
La scelta dello specialista Comprendere le esigenze reali della clientela e fornire soluzioni. A tu per tu con l’anima delle GSR
Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione
perVoi
Provati
FIAT TALENTO
122
Lavorare è un piacere Lo Scudo va in pensione e cede il passo al nuovo Talento. Motori Euro 6, cubature da 5,2 a 8,6 m3 e una guida gradevole e rassicurante
Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
COSTRUZIONIWEB.COM
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11
103
49
www.bkt-tires.com
www.jlg.com
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
IFAT 2016 REPORT DALLA FIERA DOVE RICICLARE È UMANO
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Attualità&Prodotti SICUREZZA SUL LAVORO SE L’OFFICINA NON È IN REGOLA SI RISCHIA IL PENALE
Macchine&Componenti MINIESCAVATORI IL MECALAC 6MCR HA CONQUISTATO ANCHE LA EDO COSTRUZIONI
www.brigade-elettronica.it
69
Sollevamento&Noleggio CARRELLI GLI IFOY AWARD 2016 PREMIANO LA FILIERA INTRALOGISTICA
www.remtechexpo.com
701 anno LXV 6_giugno 2016
WALKAROUND ESCAVATORE CINGOLATO CASE CX210D NLC
La copertina è ispirata a Ifat, il Salone mondiale delle tecnologie per l’ambiente più importante al mondo, “faro” per la gestione sostenibile delle risorse, svoltosi di recente a Monaco di Baviera. Noi c’eravamo: abbiamo riportato i numeri positivi (3.097 espositori, 138.000 visitatori) e raccontato le novità selezionate.
82
www.gic-expo.it
19
www.takeuchi-italia.it
Inserto
www.faeterni.it
III Cop
www.truckemotion.it
101
www.haulotte.it
III Cop
www.vanemotion.it
5
www.volvoce.it
II Cop
www.hyundai.eu
14
www.variscospa.com
9
www.wackerneuson.com
Aziende citate Airo ..........................103 Ams ............................74 Arjes............................74 Atg ..............................13 Baruzzi........................104 Basf ............................85 Big Astor ....................100 Brigade ......................101 Buzzi Unice....................84 Cams ..........................10 Cangini ........................54 Cappellotto ....................75 Caprari ........................75 Case Ce ....................15-20 Caterpillar ....................76
4 Costruzioni giugno 2016
Cgt ..............................94 Comai ..........................44 Cte ............................102 Dallai ..........................76 Dassault Systèmes ............3 Dieci............................11 Doosan ........................68 Doppstadt......................76 Ecostar ........................77 Effer ............................60 Elesa ............................6 Emiliana Serbatoi ............9 Farid............................77 Fiat Fullback ..................12 Fiat Talento ..................122
IN COPERTINA
1
www.master-builders-solutions.basf.it
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PARTNER
IV Cop
Goodyear ......................15 Gsr ............................116 Haas............................77 Hartl Crusher..................67 Hiab ........................8-100 Idee & Prodotti ..............78 Idrobase ........................8 Iveco ..........................12 Jcb..........................14-50 Kaeser ........................79 Keestrack ......................67 Kramer ......................102 Liebherr ........13-78-100-108 Marcantonini..................86 Matec ..........................85 Mecalac........................38 Mercedes-Benz ..............12 Novatec ........................86 Ocmer ..........................84
Ormig ........................103 Palazzani Industrie ..........10 Powerscreen ..................84 Ritchie Bros. ..................10 Ruredil ........................92 Sandvik ........................94 Scania ..........................9 Sennebogen ..................79 Solmec ........................80 Terex ..........................66 Terex Fuchs ..................80 Timetric ........................7 Tyrolit ..........................69 Viscoret ........................6 Volvo Ce ......................44 Volvo Penta ..................67 Wamgroup ....................81 Xylem ..........................81 Zato ............................81
SFIDIAMO SULL’EFFICIENZA NEI CONSUMI DI CARBURANTE.
La sfida è aperta. A seguito di un rigoroso test comparativo tra l’escavatore EC220E e l’ibrido di un concorrente, si è certificato che l’escavatore Volvo EC220E offre la migliore efficienza nei consumi di carburante nella sua classe di peso - anche meglio di un ibrido. Questa è davvero un’ottima notizia per i nostri clienti e, naturalmente, per l’ambiente. Non accontentarti della nostra parola, vieni a testare di persona l’EC220E. Contatta la tua concessionaria locale per prenotare un test-drive. Building Tomorrow. www.volvoce.it
NEWS
&Prodotti
Attualità
Strategie per il cambiamento DI PIÙ VAI AL SITO WWW.ANCE.IT
e celebrazioni per i 70 anni dell'Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, sono terminate con il convegno “Verso il futuro. Idee e strategie per governare il cambiamento”. Nel corso dell'evento, l'associazione ha presentato
www.intermasgroup.com
L
diverse proposte al Governo, tra le quali quella di promuovere la riqualificazione delle città rendendo convenienti le operazioni di demolizione e ricostruzione di edifici obsoleti, estendendo e prorogando gli incentivi per l’efficienza energetica e
Cresce la qualità Migliorare il processo produttivo è l'obiettivo perseguito da VISCORET, storica azienda brianzola specializzata in recinzioni e reti estruse classiche, elastiche e tubolari, mono e biorientate per edilizia, agricoltura, industria, imballaggio e geotecnica. Tra gli investimenti affrontati, l'introduzione della macchina Rameuse per la produzione di reti biorientate, particolarmente leggere e resistenti grazie al processo di estrusione con cui vengono realizzate.
6 Costruzioni giugno 2016
detassando i capitali privati delle imprese che investono nello sviluppo delle città. Le proposte prevedono la semplificazione delle norme urbanistiche sullo sviluppo delle città e un pacchetto di interventi fiscali, per un investimento complessivo di 400 milioni di euro. Secondo l'Ance è necessario innanzitutto incentivare fiscalmente la sostituzione edilizia estendendo il bonus Irpef per la riqualificazione agli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici fatiscenti, anche in presenza di aumenti volumetrici, purché comportino un miglioramento
dell’efficienza energetica. Inoltre, occorre ridurre il carico fiscale nelle operazioni di permuta tra gli edifici vecchi e nuovi e nel trasferimento di immobili a imprese che si impegnino a realizzare o riqualificare edifici a elevati standard energetici. Bisogna anche prorogare la detrazione Irpef pari al 50% dell’Iva sull’acquisto di abitazioni in classe A o B. In sintesi, vanno ripensati gli incentivi sulla riqualificazione e gli ecobonus premiando gli interventi finalizzati a un maggiore risparmio energetico. Infine per sfruttare i capitali privati per la riqualificazione bisognerebbe detassare i dividendi di chi investe nel capitale di rischio di imprese impegnate in operazioni di rigenerazione delle città. www.ance.it
La sicurezza come presupposto La sicurezza ai primi posti nella scala di valori di Elesa. Nella linea Atex (accessori per sistemi oleodinamici progettati per impieghi su macchine utilizzate in ambienti a rischio di esplosione) la qualità dei materiali e il design dei tappi e degli indicatori di livello assicurano la perfetta tenuta dei liquidi senza rischi di fuoriuscite e una totale visibilità del loro livello. Mentre la linea Soft (impugnature, volantini di serraggio e manopole in tecnopolimero rivestito di elastomero termoplastico “soft-touch”) garantisce una presa salda anche in presenza di umidità, oli o grassi.
www.elesa.com
PER SAPERNE
industria delle costruzioni nel Kuwait continuerà a mostrare segni positivi di crescita nei prossimi cinque anni. Questo quanto è emerso dalla ricerca effettuata dal Construction Intelligence Center della società TIMETRIC, dal titolo “Construction in Kuwait – Key Trends and Opportunities to 2020”. Secondo il rapporto, la costante crescita è dovuta alle iniziative del governo per rilanciare lo sviluppo delle infrastrutture. www.timetric.com
L’
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
È boom in Kuwait
HILLHEAD 2016
28 - 30 giugno, Hillhead Quarry Buxton Derbyshire (Inghilterra) Fiera internazionale cave e riciclaggio www.hillhead.com
GEOFLUID 2016
5 - 8 ottobre, Piacenza Mostra internazionale delle tecnologie e attrezzature per la ricerca, estrazione e trasporto dei fluidi sotterranei www.geofluid.it
SAIE 2016
19 - 22 ottobre, Bologna Fiera delle costruzioni e dell’ingegneria del territorio www.saie.bolognafiere.it
ECOMONDO 2016
8 - 11 novembre, Rimini Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile www.ecomondo.com
L’India al comando
l'India il nuovo mercato principe a livello mondiale nel settore delle costruzioni: nel 2015 il Paese ha sorpassato la Cina con un tasso di crescita del 5,3% (la Cina si
È
è fermata al 4%). Tale scavalcamento è stato certificato nel corso della presentazione dell'Outlook Samoter-Veronafiere (illustrata in occasione del secondo Samoter Day),
GUARDA I DATI l'osservatorio DEL SAMOTER sul settore OUTLOOK construction realizzato in collaborazione con la società di consulenza India e Cina. In Europa, nei Prometeia, e con il primi tre mesi del 2016, si assiste a un recupero degli contributo informativo di investimenti in Germania (+ Unacea. 2,3%), a un lento riavvio in Il 2015 vede la leggera Francia (+0,4%), mentre ripresa dei mercati del Nord sono ancora in calo Regno America (+ 2,5%), Unito (- 0,5%) e Spagna (dell'Europa occidentale (+ 0,2%). 1,1%) e del Giappone (+ Per quanto riguarda l'Italia, 0,6%) e la continua la lieve frenata (- 0,5%) del recessione di America primo trimestre di Latina (- 2,6%) ed Europa quest'anno, non dovrebbe orientale (- 0,7%). influire sul percorso di Il baricentro del mercato ripresa iniziato nel 2015 construction in 15 anni si è che, secondo Prometeia, quindi spostato in Oriente, chiuderà il 2016 con una con la quota degli investimenti globali detenuta crescita dell'1,6%, e dell'1,9% nel 2017. dai Paesi avanzati passata dal 70% al 43%, a favore di www.samoter.it giugno 2016 Costruzioni 7
www.idrobasegroup.com
Un unico sito per raggruppare i prodotti di ogni brand del Gruppo. Questa la filosofia seguita da Idrobase Group nel rinnovamento del proprio sito multilingue, contraddistinto da una navigazione intuitiva e da una grafica d'impatto. Cliccando su “Prodotti e applicazioni” si accede a schermate in cui ogni linea di prodotto è in bella evidenza: si ha la possibilità di visualizzare tutti i dati del prodotto, come video e galleria fotografica dedicati, nonché condividere la relativa pagina sui social network e con altri utenti a mezzo e-mail. Si possono anche selezionare gli accessori da abbinare a ciascun modello. Il nuovo sito è stato concepito con un design responsive, e quindi maggiormente accessibile e coinvolgente per essere navigato con smartphone e tablet.
Immagini dal mondo Hiab, oltre a prestare molta attenzione al proprio sito web (www.hiab.com), aggiorna costantemente i social web, con cui interagisce costantemmente con i propri clienti. Oltre alla pagina Facebook, dove vengono riportate le news sia di prodotto che di attualità inerenti l’azienda, è possibile vedere le fotografie dei prodotti Hiab sulla pagina Instagram. © Costruzioni
Web e dintorni
SITO DEL MESE
Velocità Fruibilità Completezza Grafica Download
SEMPRE AGGIORNATA LA PAGINA FACEBOOK DI BOELS RENTAL
IL MULTILINGUE SITO WEB DI CTE PARLA ANCHE TEDESCO
IVECO FESTEGGIA I 40 ANNI CON L’APP IVECO 40 PHOTOBOOK
8 Costruzioni giugno 2016
Attualità&Prodotti
NEWS
Da necessità a prodotto ue nuovi prodotti nella gamma Carrytank di EMILIANA SERBATOI, entrambi presentati al Bauma. Si tratta delle versioni 400 + 50 e 330. Il primo, progettato per rispondere alle esigenze concrete degli operatori, è un serbatoio combinato per il trasporto di gasolio e AdBlue: la maggior parte dello spazio è dedicata alla capienza per il gasolio, 400 litri appunto, mentre all’AdBlue è destinata una quota di 50 litri, fruibile grazie a un serbatoio
D
collocato nel contesto dello stesso contenitore. L’urea infatti è contenuta in un serbatoio-inserto che si può estrarre dalla base e diventare a sua volta trasportabile. L’efficacia dello stoccaggio è garantita dalla scelta cromatica di colori differenti per tipologia
di rifornimento. Entrambi i serbatoi, inoltre, sono dotati di una pompa con relativi tubo e pistola per l’erogazione indipendente. Altra novità mostrata in anteprima a Monaco è il serbatoio Carrytank 330: realizzato secondo le caratteristiche del fratello
maggiore con capacità di 440 litri, questo modello va ad ampliare la gamma, offrendo ai clienti una possibilità in più rispetto alla versione da 220 litri, in particolare nel trasporto sui pick-up. Ed è disponibile in svariate configurazioni. www.emilianaserbatoi.com
Motore dell’innovazione Scania ha inaugurato un nuovo Centro Tecnologico, con celle di prova che saranno utilizzate per lo sviluppo, il collaudo e la certificazione dei motori. La struttura sorge a São Bernardo do Campo in Brasile e consente di testare e monitorare la performance di due motori contemporaneamente, dando accesso a tutti i dati di collaudo per i test condotti sia in loco, sia in Svezia. Il Centro, costato circa 10 milioni di euro, permette a SCANIA di rispondere alle più recenti tendenze globali in materia di legislazione ambientale.
www.scania.it
Immensi nelle prestazioni, ridotti nei consumi! Quello che i nostri nuovi escavatori da 6 a 10 tonnellate riescono a fare con un pieno di carburante è davvero unico. Scoprite subito tutti i vantaggi: www.wackerneuson.com/6-10t
giugno 2016 Costruzioni 9
DIVENTA NOSTRO FA N SU FACEBO OK!
Costruzioni
Costruzioni
5 maggio alle ore 17:38
3 maggio alle ore 10:45
L’avvicinarsi dell’asta #Ritchie Bros. Italia raccoglie consensi
L’ampia gamma di trituratori e vagli #Cams al lavoro!
La preferita
Il più letto
La foto più cliccata!
Il post che più ha destato l’attenzione dei nostri “seguaci”
COSTRUZIONIWEB.COM
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Costruzioni
Costruzioni
26 maggio alle ore 20:17
30 maggio alle ore 20:07
Inaugurato a Dubai il primo edificio stampato in 3D, costruito in 17 giorni
Un ragno #TSJ24 Palazzani Industrie al lavoro al Castel Thun
La più curiosa
Il più piacente
Una notizia di attualità particolarmente interessante
Il post con più mi piace
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10 Costruzioni giugno 2016
4 telecamere 1 immagine 0 angoli ciechi
Prestazioni da Formula 1
Nel circuito di Formula 1 di Sochi, in territorio russo, sventola la bandiera italiana sin dal primo GP di Russia, disputatosi nel 2014. Da allora, infatti, il servizio di recupero e soccorso è stato affidato a Technograde, distributore esclusivo DIECI per la Federazione Russa. I team operano con una flotta composta da Samson 70.10 e Zeus 37.7, scelte per le caratteristiche di affidabilità, manovrabilità e flessibilità. E le macchine del Costruttore italiano sono state viste da tutto il mondo domenica primo maggio, giorno sfortunato per la Ferrari: pochi attimi dopo la partenza, Sebastian Vettel è stato costretto infatti al ritiro dopo essere stato tamponato da Daniil Kvyat, pilota della Red Bull. www.dieci.com
Backeye®360 Sistema di telecamere e monitor intelligente per una visione a 360º
Backeye®360 elimina il problema degli angoli ciechi, un potenziale pericolo per qualsiasi oggetto o persona che si trovi sulla traiettoria di un veicolo in movimento. Le immagini digitali provenienti da quattro telecamere ultragrandangolari vengono combinate per offrire una vista “a volo d’uccello” del veicolo e fornire in tempo reale una singola immagine chiara sul monitor del guidatore: una soluzione ideale per prevenire gli incidenti, risparmiare denaro e salvare vite umane.
Backeye®360
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Roba dell’altro mond
Una selezione degli articoli pubblicati sull’ultimo numero di Vie&Trasporti, la rivista edita dalla nostra casa editrice dedicata al settore dei veicoli industriali e commerciali. Un mondo diverso dal nostro, ma non poi così lontano…
Tutti i segreti del nuovo Iveco Daily Euro 6, il bestseller “made in Italy”
Vie&Trasporti ha provato il Mercedes-Benz Actros 1853 Ls Gigaspace E6
l’ultimo Sfoglia online! numero
In anteprima Fiat Fullback, il pick-up con l’anima giapponese 12 Costruzioni giugno 2016
Attualità&Prodotti
NEWS
Un passo prima dei prototipi ome avviene ormai nell’industria automobilistica, i costruttori di macchine movimento terra sviluppano i progetti con software di progettazione che permettono di definire ogni dettaglio. L’utilizzo di soluzioni 3D è ormai diventata essenziale per evidenziare le caratteristiche cinematiche di un nuovo modello, persino prima di sviluppare un prototipo. In questo modo si abbattono sia i tempi di sviluppo sia i costi. Caterpillar, da anni all’avanguardia in termini di ricerca e sviluppo, ha scelto di utilizzare i software 3D della DASSAULT SYSTÈMES. Questa realtà francese è considerata infatti
C
tra i azienda leader a livello mondiale nel software di progettazione 3D, simulazione avanzata, realtà virtuale e gestione del ciclo di vita del prodotto (PLM). Per rispondere alle molteplici esigenze di Caterpillar Inc., è stato scelto il software 3DEXPERIENCE con soluzione Single Source for Speed. In questo modo il costruttore è in grado di valutare virtualmente le prestazioni, la qualità e la durevolezza di ogni modello ancor prima di realizzare un prototipo fisico. “I costruttori di attrezzature e macchine mobili pesanti progettano sistemi fra i più complessi al mondo in un mercato fortemente
Io ho scelto Dual Master
’imprenditore belga Luc Bosch ha montato pneumatici ATG sul suo Doosan DX190W. Ha guadagnato affidabilità e risparmiato. Il nuovo Dual Master 506 è una soluzione ideale per gli escavatori gommati con ruote gemellate. Da un lato, questo pneumatico si distingue per le sue prestazioni ottimali in tutte le condizioni operative, ossia scarsa usura e consumo di carburante, e dall’altro garantisce una elevata trazione e il giusto comfort su strada. Il vero punto forte dell’ATG Dual Master 506 è però la resistenza alle forature. Luc Busch ha superato le 6.000 ore operative senza un problema. www.atgtire.com
L
competitivo,” dice Philippe Bartissol, Vice President, Industrial Equipment Industry, Dassault Systèmes. “La simulazione ha un ruolo chiave nelle procedure di collaudo e convalida, ma spesso viene utilizzata solo nelle fasi avanzate del ciclo di progettazione affidandosi a
strumenti di nicchia. La piattaforma 3DEXPERIENCE aiuta invece aziende come Caterpillar a ridurre i costi di sviluppo e a garantire la soddisfazione dei loro clienti con prodotti che offrono prestazioni affidabili”. www.3ds.com
Spinge sui componenti Il costruttore tedesco a conduzione familiare LIEBHERR annuncia di avere nuovamente raggiunto, con l’esercizio 2015, il fatturato più elevato della sua storia con 9.237 milioni di euro, ossia il 4,7% in più rispetto al 2014. Per ottenere questi risultati il Gruppo continua a investire nello sviluppo della sua rete golobale, ma anche nella differenziazione con lo sviluppo di gru marittime, sistemi aerospaziali e di trasporto, macchine utensili e sistemi di automazione, elettrodomestici, componenti e alberghi. www.liebherr.com
giugno 2016 Costruzioni 13
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Porte aperte alle mmt
a sua storia è di quelle da raccontare. Piolanti è una realtà forlivese attiva dal 1979 nei settori calcestruzzi preconfezionati, veicoli industriali e da quest'anno macchine movimento terra, grazie alla partnership commerciale con JCB: la società è infatti diventata concessionario
L
ufficiale del marchio britannico per le province di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Durante l'open day svoltosi di recente, l'azienda ha dato un'idea di ciò che farà in futuro: nella nuova sede di Forlì, clienti e visitatori hanno avuto modo di apprezzare la struttura,
l'organizzazione e l'offerta commerciale di brand quali Mercedes, Cifa, Fiori Group e, per l'appunto, JCB. “L'ampliamento delle attività al settore delle macchine movimento terra è un'idea a lungo coltivata in seno alla nostra azienda, addirittura antecedentemente al nostro ingresso nel segmento automotive, per la sua vicinanza ad alcune delle specializzazioni 'storiche' di Piolanti – spiegano i fratelli Angelo e Giacomo Piolanti (nella foto a destra) - JCB ci ha convinto sin dai primi contatti per la professionalità dei suoi referenti, il prestigio di un marchio conosciuto e
stimato in tutto il mondo, l'eccellenza e la profondità della sua gamma d'offerta e la grande reattività della sua struttura aziendale”. www.jcb.it
la soluzione nel drenaggio! Da sempre Varisco offre agli operatori del drenaggio e delle installazioni wellpoint la più vasta gamma di soluzioni: pompe autoadescanti fino a 12” vuotoassistite, pompe centrifughe dry prime da 4” a 12“, anche con cabina di insonorizzazione. Pompe sommergibili Grindex in alluminio fino a 10”. Impianti wellpoint con punte filtranti e tubazioni in tecnopolimero.
Pompe centrifughe a girante aperta Coperchio con cerniera per facile ispezione
www.variscospa.com
Super Z
VARISCO S.p.A. Terza Strada, 9 - Z.I. Nord 35129 PADOVA - Italy - Tel. +39 049 82 94 111 - Fax +39 049 82 94 373 - italia@variscospa.com
Attualità&Prodotti
NEWS
Ha fatto le scarpe allo svedese el senso buono s’intende... Al Bauma Volvo CE ha presentato il più grande dumper articolato mai prodotto, l’A60H da 55 t di capacità di carico. Per rispondere alle nuove caratteristiche e prestazioni garantite da questo nuovo mezzo, i progettisti svedesi hanno compreso sin dalla fase progettuale che avrebbero avuto bisogno di nuovi pneumatici. Gli OTR 33.25R29 che monta il neonato sono stati espressamente sviluppati da GOODYEAR con il nome di TL-4A. Il nuovo pneumatico è stato sviluppato partendo dall’esperienza maturata con il modello TL-3A+. Rispetto a questo, offre una
N
trazione anteriore e laterale ottimizzata e un comfort di guida ai massimi livelli. Il disegno del battistrada non è direzionale e assicura un’ampia impronta a terra per amplificare le doti di stabilità del mezzo. Caratteristiche principali del nuovo pneumatico OTR sono il costo orario
ottimizzato e l’elevata proprietà di antislittamento (livello E-4). “Lo sviluppo del nuovo TL-4A nella misura 33.25R29 per Volvo è un perfetto esempio di collaborazione innovativa per raggiungere l’obiettivo comune di soddisfare le esigenze dei clienti dell’industria OTR e aiutarli a ridurre i loro costi di esercizio,” afferma Antonio
Calabretta, Sales Director BU Commercial di Goodyear Dunlop Italia. “I nostri nuovi TL-4° sono stati appositamente sviluppati per massimizzare le prestazioni dei nuovi dumper articolati, che rispondono alle esigenze degli operatori alla ricerca della massima capacità di carico”. www.goodyear.it
Una nuova maglia per San Mauro a squadra dello stabilimento CNH Industrial di San Mauro Torinese ha raccolato una nuova sfida avviando la produzione dei nuovi escavatori cingolati Case Serie D e lo ha fatto alla grande, visto che ha meritato la certificazione Bronze Level del World Class Manufacturing. Il WCM è uno dei più prestigiosi standard dell'industria manifatturiera globale per la gestione integrata degli stabilimenti e dei processi di produzione. Consiste in un sistema strutturato in pilastri, sia concettuali sia operativi; un sistema la cui
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essenza si concentra nella ricerca del miglioramento continuo e nell'eliminazione degli sprechi e delle perdite dal processo produttivo attraverso l'identificazione di obiettivi quali zero infortuni, zero difetti, zero rotture e zero sprechi. L’impianto di San Mauro è stato oggetto di cospicui investimenti che rientrano nella strategia produttiva di CASE, mirata a confermare il brand come full-liner internazionale e a
rafforzare la sua posizione nella regione EMEA. Parte importante di questa strategia, la creazione di
due poli produttivi: San Mauro, dedicato agli escavatori e Lecce, focalizzato sulle macchine gommate. Lo stabilimento piemontese è ora impegnato nella produzione di escavatori cingolati con tecnologia Sumitomo. www.casece.com
giugno 2016 Costruzioni 15
SICUREZZA SUL LAVORO
INAIL È ANCHE PREVENZIONE E SICUREZZA
DI MATTHIEU COLOMBO
PREVENIRE (sanzioni) è meglio 16 Costruzioni giugno 2016
Attualità&Prodotti
NEWS
NON ESSERE IN REGOLA CON GLI OBBLIGHI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO È UN RISCHIO ELEVATO. UNA CONSULENZA SPECIFICA PERMETTE DI RIDURRE IL RISCHIO DI INFORTUNI, MA ANCHE DI SANZIONI E PROCEDIMENTI PENALI er garantire condizioni di sicurezza e salute dei dipendenti sul lavoro, i titolari di officine e realtà che eseguono opere di verniciatura devono adempiere agli obblighi di legge, oggi sintetizzati dal Testo Unico della Sicurezza (D.lgs 81/08) che ha raccolto il testimone della nota 626. Farlo non è così semplice sia perché le normative si evolvono, e per conseguenza gli obblighi cambiano, sia perché concentrandosi costantemente sul lavoro si rischia di mettere in secondo piano la manutenzione di apparecchiature, strumenti e impianti. Questo mese richiamiamo l’attenzione sull’argomento perché un’eventuale sanzione può essere pesante e nel 92% dei casi ne consegue un Procedimento Penale. Detto in altre parole, l’argomento merita la massima attenzione. Per comprendere quanto l’argomento sia complesso abbiamo intervistato Christian Grazioli, direttore tecnico di Remark, società specializzata in consulenza, formazione e assistenza legale ST
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giugno 2016 Costruzioni 17
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Oggi tutti i dipendenti sono obbligati per legge a seguire dei percorsi di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Garantire questi corsi di base a chi lavora in officina e strutture professionali di verniciatura basta per essere in regola? Assolutamente no. È bene non confondere gli obblighi di formazione e la responsabilità che ha un datore di lavoro. Per le officine e realtà specializzate in verniciatura di macchine operatrici, il primo passo per comprendere se si adempie agli obblighi di legge, è eseguire una valutazione dei rischi specifici dell’attività. Chi lavora in entrambi gli ambiti lavorativi va incontro ad esempio a rischi da movimentazione di carichi, di tipo acustico e che derivano dall’uso di specifici utensili o attrezzature. Nel caso di strutture si aggiungono di certo il pericolo d’incendio, a cui devono dare attenzione anche chi esegue il montaggio e lo stoccaggio di pneumatici, e quello chimico conseguente a un non corretto utilizzo delle materie prime con cui si lavora. Il solo cambio del fornitore delle vernici, ad esempio, può richiedere una modifica nella valutazione dei rischi aziendali. In base alla vostra esperienza diretta sul territorio c’è una tipologia d’azienda più a rischio di altre? Statisticamente, più le aziende sono piccole e più è facile che l’imprenditore e i dipendenti non si rendano conto dei rischi che corrono sia sul lavoro sia dal punto di vista legale. Al contrario nelle strutture grandi si hanno spesso figure incaricate a garantire il rispetto degli obblighi di legge. È poi evidente che chi utilizza vernici deve rispettare un numero maggiore di obblighi a causa del tipo di materie prime trat-
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Christian Grazioli,
tate e alle modalità di lavorazione che espongono gli opedirettore tecnico ratori a polveri e sostanza Remark chimiche. Come Remark lavoriamo con grandi gruppi internazionali presenti in Italia, come con imprese molto piccole. La nostra esperienza ci permette di fornire un servizio rapido che garantisce la certezza di essere in regola con gli obblighi di legge. Secondo le nostre statistiche le realtà assistite riducono gli infortuni del 68%. In caso di controllo da parte delle autorità competenti quali sono le documentazioni da produrre? La prima è il cosiddetto DVR, documento di valutazione dei rischi che riassume la conformità tecnica di attrezzature, impianti e ambienti di lavoro. Il documento permette inoltre di identificare figure essenziali come l’RSPP (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione), RSL (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) e Medico competente (Responsabile della sorveglianza sanitaria). È inoltre necessario evidenziare le misure di prevenzione prese ed garantire l’utilizzo di specifici dispositivi di protezione. Dal punto di vista della formazione tecnica ci sono obblighi da adempiere? Gli obblighi di formazione oggi in essere sono generici e legati alla sicurezza. La normativa non ha ancora previsto norme specifiche sulla formazione tecnica, ma invita a garantire opportune informazioni sull’uso di strumenti e macchinari. È un argomento da non sottovalutare perché molti dei rischi d’infortunio e di salute degli operatori derivano dal non corretto utilizzo di strumenti e impianti pur se a norma di legge.
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SICUREZZA SUL LAVORO
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UNA FORZA DELLA NATURA La rete commerciale di professionisti, a vostra disposizione con 37 Concessionari Ufficiali, è in grado di offrirvi informazioni tecniche e consigli adeguati a scegliere il macchinario adatto alla vostra impresa. La vasta gamma di escavatori da 8 a 160 q. copre qualsiasi soluzione di cantiere. Presso tutti i concessionari Takeuchi® è possibile trovare un’ampia gamma di ricambi originali subito disponibili. La rinomata qualità ed affidabilità degli escavatori Takeuchi® rende il prodotto la scelta ideale per l’impresa moderna.
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Peso operativo (mono) 22,6 (21,8) ton Motore Isuzu AR 4HK1X ASS-1 Potenza netta 119,3 kW
DI
MATTHIEU COLOMBO
CX210D STAGE IV
© Costruzioni
WALKAROUND
CASE CX210D NLC
L’efficienza del 210 Case cresce. Merito di migliorie idrauliche e gestione elettronica integrale. I costi di manutenzione calano, così come i consumi carburante. Migliora il rapporto tra reattività e sensibilità dei comandi
I plus di 3
1
I costi di manutenzione sono in calo grazie al trattamento dei gas di scarico che risponde agli standard Stage IV senza bisogno di filtro antiparticolato.
Fa registrare cicli di lavoro fino al 9% più rapidi del precedente modello, anche grazie ad un nuovo distributore idraulico, che riduce le perdite di carico.
4
2 Portata e pressione d’esercizio delle pompe sono ora controllate elettronicamente. La nuova gestione dell’idraulica contiene i consumi carburante del 5%.
A parità di pressione e regime del motore termico, la nuova gestione idraulica assicura una portata superiore. L’elettronica rima con efficienza.
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8 Interfaccia operatore con nuove funzionalità. Ora si visualizza il consumo carburante istantaleo e medio giorno per giorno, ora per ora. Tre retrocamere impostabili.
Nuovi bracci ridisegnati seguendo le indicazioni dei più recenti criteri d’analisi delle sollecitazioni. Migliora la longevità del mono come del triplice.
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9 Motore Stage IV ultracollaudato. La potenza massima netta di 119,3 kW a 1.800 giri/min è invariata, ma la coppia massima è ottenuta a un regime inferiore.
Nuovo sottocarro. In versione standard ha caratteristiche da heavy duty. Scatolati laterali con profilo autopulente. Nuovi spessori. Saldature a filo continuo.
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10 Cabina con dimensioni da macchina di categoria superiore. Pressione acustica interna di soli 69 dB(A) e sedile completamente nuovo.
Il serbatoio dell’urea da 85 litri permette rifornimenti ogni 10 pieni di gasolio e trova posto nel lato destro della torretta senza togliere visibilità all’operatore.
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ato edd raffr rno este egr pio Dop
Aria compressa verso intercooler
EGR CON DOPPIO SCAMBIATORE
L’Isuzu AR 4HK1XASS-12 è lo stesso 4 cilindri da 5,19 litri, con turbo VGT, montato dal modello Serie C, ma in versione Stage IV. Eroga sempre 119,3 kW, a soli 1.800 giri/min, ma la sua efficienza migliora grazie al post-trattamento senza Dpf
1
CURVA ADATTIVA Le modalità di lavoro corrispondono a settaggi dell’idraulica che limitano il regime motore massimo, ma la curva di potenza varia sempre in base al carico richiesto. La coppia massima si misura a 1.500 giri/min, 100 giri minuto meno del motore precedente.
2
AFFIDABILE Velocità lineare del pistone
3
EFFICIENTE Sfrutta ogni goccia
più bassa della categoria: 7,5 m/s. Motore “quadro” (alesaggio 115 e corsa 125): basse inerzie e vibrazioni. di carburante: iniezione common rail, 4 valvole per cilindro azionate da camme in testa e turbina a geometria variabile. È un’unità che ha migliaia di ore di lavoro d’esperienza su escavatori in tutto il mondo.
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SPEGNIMENTO AUTOMATICO REGOLABILE Il nuovo Case CX210D NLC ha il sistema Idle Shut Down per lo spegnimento automatico del motore dopo 5 minuti al regime minimo (regolabile fino a 10 minuti). Questo fa risparmiare carburante e costi di manutenzione (le ore operative registrate sono solo di lavoro reale). In caso d’inattività dei manipolatori per 5 secondi, l’Auto Idle riporta il regime a 1.200 giri/min.
COPPA PROFONDA 250 MM La profonda coppa dell’olio e la circolazione forzata confermano la vocazione per impieghi movimento terra di quest’unità che supporta i 35° di pendenza operativa del 210 senza problemi.
Scarico olio con valvola ecologica
Turbina VGT
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Robusto e parco
L’Egr a controllo elettronico, ricircola i gas di scarico (raffreddandoli con 2 moduli, foto sopra) solo quando necessario per ottimizzare l’efficienza.
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CASE CX210D NLC
Valvola Egr controllata elettronicamente
SOLO REAZIONI CHIMICHE
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WALKAROUND
AUTONOMIA INFINITA... ...rispetto ai concorrenti. Il serbatoio dell’urea ha una capacità di 85 litri, oltre il doppio rispetto ai diretti concorrenti.
INIEZIONI DI UREA Il sistema di gestione, filtraggio, dosaggio e iniezione di urea allo scarico è il collaudato Bosch Denoxtronic 2.2 con tanto di marchio Isuzu posto sulla centralina (foto nel tondo).
Secondo Doc
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Primo Doc
Mix di urea e gas
Scr
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Le emissioni sono contenute tramite catalisi. Al primo modulo ossidante Doc segue l’iniezione di urea (acqua e ammoniaca) che si miscela ai gas di scarico. Il flusso è poi soggetto a riduzione catalitica selettiva e, per abbattere eventuali eccessi di ammoniaca NH3, passa per un secondo Doc. Dallo scarico escono solo azoto, anidride carbonica e acqua.
Calano i costi di manutenzione TECNOLOGIA SENZA MANUTENZIONE L’abbattimento delle emissioni avviene integralmente per reazioni chimiche. Detto in altre parole, non sono presenti sistemi che trattengono polveri o particelle. Lo scarico è quindi esente da manutenzione a differenza di quelli con Dpf che richiedono pulizie periodiche e sostituzione tra le 5.000 e 9.000 ore operative. CAMBIA L’APERTURA Rispetto al CX210C, il cofano non si apre più lateralmente. Questo accorgimento evita di montare barriere parapetto al posteriore.
Parapetto a norma CE
Scr
PROTEZIONI RIMUOVIBILI Oltre alla grigliatura del cofano sinistro, tutti i radiatori sono protetti da griglie fini rimuovibili da terra. In passato le protezioni erano dedicate solo agli scambiatori di refrigerante motore e olio idraulico.
Telaio di supporto condensatore removibile © Costruzioni
Rispetto ai modelli Serie C la disposizione dei radiatori di superficie maggiore (refrigerante motore e olio idraulico) resta verticale per assecondare la circolazione naturale dei fluidi nei radiatori dovuta alla differenza di temperatura e densità. Proprio gli scambiatori di refrigerante motore e olio idraulico crescono in altezza di 150 mm data l’altezza disponibile in torretta. Rispetto al modello Serie C i progettisti hanno infatti rivisto il layout spostando il motore più a sinistra e dando spazio a nuove pompe idrauliche a controllo elettronico. Sopra di esse trova quindi il suo spazio il sistema di trattamento allo scarico.
© Costruzioni
LA SUPERFICE RADIANTE CRESCE ANCORA
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SUPPORTI ELASTICI I moduli verticali sono tra loro separati e fissati su un telaio di base con supporti elastici, quindi non costretti durante le dilatazioni termiche e non soggetti a cricche. In parallelo (rispetto alla ventola di raffreddamento) sono montati su supporti dedicati lo scambiatore del gasolio, l’intercooler e il condensatore del clima.
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SERIE C VS SERIE D
Radiatore antigelo
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Radiatore olio idraulico © Costruzioni
CASE CX210D NLC
Stretto Italia
Scambiatore gasolio
Intercooler aria-aria
Condensatore del climatizzatore
Elettronica protetta in vano chiuso, in cabina, alle spalle dell’operatore
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Fusibili e OBD ben accessibili
Centralina Ecu
Centralina Mcm
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EFFICIENZA INTEGRATA E RAFFREDDATA Le componenti elettroniche sono ben protette in cabina. Dietro al sedile trovano posto sia la centralina principale sia la Ecu Isuzu. Intorno a loro corrono le canalizzazioni del climatizzatore e il cluster prevede estrattori d’aria. Le temperature sono sotto controllo.
Elettronica 2.0 Rispetto al 210 Serie C cresce il controllo sui componenti idraulici per contenere i consumi e ottimizzare il rapporto tra reattività della macchina e sensibilità dei comandi
NUOVO CONTROLLO PER L’IDRAULICA I bassi consumi di carburante del CX210D sono conseguenza di un motore 4 cilindri da 5,19 litri di cilindrata con gestione elettronica, della funzione di lavoro Auto che seleziona la giusta curva di potenza
in tempo reale e di un nuovo controllo elettronico dell’idraulica esteso ora alle pompe. Ora pompe idrauliche, distributore e motore termico trasmettono dati in modo bidirezionale alla centralina principale Mcm. Nuovi sensori su joystick e attuatori.
ATTENZIONI PER L’SCR Quando si spegne il motore, lo staccabatterie entra in funzione automaticamente dopo qualche minuto. Oltre a questo è previsto un interruttore generale (bloccabile meccanicamente con una fascetta o con un lucchetto) che può essere azionato soltanto dopo 3 minuti dallo spegnimento motore per tutelare le centraline e dare il tempo all’impianto Scr di spurgare il circuito.
2X110 A
Interrutore generale
Batterie ben accessibili e protette
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Stacca batterie automatico
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6 elettrovalvole solenoidi proporzionali
Distributore 29% più grande e 22% più pesante del precedente
Più veloce del
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Il rinnovato impianto idraulico è la vera anima dei nuovi Case Serie D. Nel caso del 210 il distributore è 29% più grande e 22% più pesante del precedente e le pompe sono controllate con solenoidi. A parità di pressione e regime motore, cresce la portata idraulica
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CASE CX210D NLC
Spole di comando cilindro posizionatore
MASSIMA EFFICIENZA I Case Serie C avevano già fatto un salto in avanti in termini di gestione elettronica. Ora per ottimizzare il funzionamento dell’impianto a centro aperto a controllo negativo si hanno nuovi sensori che misurano la pressione d’esercizio delle pompe e che permettono alla centralina di ottimizzare la portata in funzione del carico di lavoro effettivo. Con la nuova gestione, ad esempio, la portata scende al minimo in fase di traslazione e discesa del braccio (quando si attiva la rigenerazione idraulica). Rispetto al CX210C i cicli dei lavoro sono molto più veloci (9% di tempo in meno) e il consumo cala del 5%. Gestione ottimizzata della potenza idraulica
Nuove elettrovalvole di controllo delle pompe Kawasaki, montate in parallelo
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WALKAROUND
9% 1
BOOM ECONOMY CONTROL Calo regime motore di 100 giri/min durante l’abbassamento del braccio. Funziona anche in SP mode
2
SPOOL STROKE CONTROL Regolazione automatica delle spole in operazioni di scavo e livellamento. Più controllo e meno consumi
SWING RELIEF CONTROL Controllo del flusso idraulico per la rotazione (grafico)
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5
TAGLIA L’ECCESSO DI PORTATA IN ROTAZIONE La portata d’olio per la rotazione torretta è controllata elettronicamente. Il piatto della pompa è inclinato proporzionale alla velocità di rotazione richiesta ed evita trafilamenti in fase d’avvio. Non si spreca mai energia.
PUMP POWER SAVE Anche con Auto Idle non attivato, se nessun comando è azionato per 5 secondi, le pompe tornano alla cilindrata minima, e la taratura delle valvole del controllo negativo è ridotta per minimizzare il carico sui bypass del distributore.
IDLE SHUT DOWN Spegnimento automatico del motore dopo alcuni minuti al minimo (tempo regolabile da operatore via monitor).
Flusso d’olio al motore di rotazione
Tempo
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ta rta po a ell od i l g i ta ad e Lin
Flusso d’olio che tornerebbe al serbatoio
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È tutto automatico
Portata olio
SWING RELIEF CONTROL
CASE CX210D NLC
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Braccio rinforzato La fattura del braccio è molto curata. Dall’esterno è difficile percepire dei cambiamenti a prima vista, ma le novità ci sono sia nel design sia per quanto riguarda i materiali. I progettisti hanno lavorato per ridurre la concentrazione di sollecitazioni
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Ingombro frontale contenuto
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EVOLUZIONE ULTIMA Lo spaccato qui sopra è l’avambraccio Serie D. In giallo sono evidenziati i dettagli in fusione, in blu la piastra d’irrigidimento.
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PARTI IN FUSIONE
Con i bracci dei modelli Serie C non si sono mai registrati problemi, ma le tecnologie utilizzate per lo sviluppo di questi componenti si evolvono costantemente e i progettisti hanno utilizzato i più recenti criteri d’analisi delle sollecitazioni per ottimizzare la resistenza sia del braccio mono sia del triplice.
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STRUTTURA OTTIMIZZATA
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Piastre d’irrigidimento secondo braccio
Base del primo braccio in fusione © Costruzioni
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Nuova forcella del secondo braccio di dimensioni maggiori
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Serie C
Serie D
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INGRASSAGGIO A 1.000 ORE... ...grazie a boccole con lubrificante solido al molibdeno. Molto pratici i punti d’ingrassaggio remoti.
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TRACCIABILITÀ FA RIMA CON QUALITÀ La numerazione assegnata ad ogni elemento braccio permette al costruttore di risalire a data di produzione, tecnologie e materiali adottati.
2.830 mm
Raggio di rotazione frontale contenuto
SOVRADIMENSIONATI Alla base del primo braccio i supporti dei martinetti di sollevamento, che insistono sulla torretta, sono da macchina di categoria superiore.
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ANCHE IN VERSIONE MONO Il CX210D NLC è ovviamente disponibile anche in versione con braccio monoblocco.
2.490 mm 500 mm
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Il carro standard del CX210D NLC è stato profondamente ridisegnato e rinforzato. Tanto da avere caratteristiche simili al precedente carro NHD. Segni distintivi: la struttura di base a X, i profili laterali spioventi (autopulenti) e nuove orecchie laterali di rinforzo
+8% DI SPESSORE
23 mm
RESISTENZA NEL TEMPO Come per il braccio, anche il sottocarro è stato irrobustito per aumentare il suo potenziale di vita anche in condizioni di lavoro heavy duty, senza essere un carro roccia. Un’attenta analisi delle sollecitazioni ha portato ad aumentare gli spessori di differenti parti e a scegliere la saldatura a filo continuo per meglio disperdere le tensioni strutturali.
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MOTORI DI TRASMISSIONE DA RIFERIMENTO 30 mm (+14%)
490 mm
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Tubazioni protette (affidabilità nel tempo)
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CASE CX210D NLC
Di fatto heavy duty
Singola guida cingolo standard. Tripla e integrali disponibili
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WALKAROUND
190 mm di luce tra cingoli e torretta. Il materiale non si incastra Altezza braccio/cabina 3.100 mm
190 mm
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3.660 mm di passo
9.540 mm di lunghezza trasporto con bilanciere da 2.400 mm
Stretto il giusto
Passo maglia 190 mm
SUOLE DA 500 MM Rispetto al CX230D,
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il carro NLC del CX210D è più stretto di 50 mm (arriva a 2.490 mm), ma ha la stessa luce a terra di 430 mm. Rispetto al CX210C NLC la forza di trazione alla barra è invariata: ben 18.800 daN.
Nuovo profilo sottocarro spiovente. Non trattiene materiale
15.400 DAN FORZA DI STRAPPO FORZA DI PENETRAZIONE 13.300 DAN *Nota: braccio triplice con bilanciere da 2.400 mm e valori ISO dichiarati dal costruttore.
SUPERIORE ALLA MEDIA DI CATEGORIA Luce a terra di 430 mm
TRIPLA COSTOLA ALTA I pattini a tripla costola da 500 mm del CX210D NLC hanno un passo maglia diffuso: 190 mm. L’altezza delle costole è superiore alla media, senza arrivare a quella del sottocarro NHD dei Serie C.
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Estremità dello scatolato laterale saldate a filo e in continuo (prima tecnica faccia a faccia)
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1 AUTO MODE Il regime varia da 1.000 a 1.600 giri/min e l’elettronica sceglie la mappatura in base al carico di lavoro. Il power boost automatico è sempre attivo. Con questa modalità si ha la massima pressione idraulica ad un regime contenuto (precisione operativa).
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HEAVY Regime a 1.700 giri/min e curve idrauliche mirate a ottenere l’ottimale equilibrio tra prestazioni e consumi in applicazioni standard. Per questo motivo il power boost si inserisce, ma per 8 secondi.
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SUPER POWER È indicato per applicazioni gravose. Regime a 1.800 giri/min e massima potenza. Anche in questo caso il Power boost dura 8 secondi. © Costruzioni
zioni © Costru
Stesso monitor dei Serie C, ma grafica rivista e nuove funzionalità disponibili. Ora si può visualizzare il consumo medio assoluto, settimanale e giornaliero della macchina con il dettaglio ora per ora.
Le indicazioni che agevolano la manutenzione occupano ben tre pagine del sistema. Sono segnalati il limite per la sostituzione e le ore mancanti per ogni intervento.
La nuova grafica mantiene sempre visibile il cruscotto in miniatura (parte sinistra del monitor) con livello carburante, temperatura di motore e olio idraulico e monitoraggio dell’Scr.
Il trattamento allo scarico è senza manutenzione, ma l’operatore può scegliere se configurare pulizie dei moduli in automatico o se attendere la richiesta dal sistema e dare consenso.
Il sistema permette di memorizzare molteplici attrezzature idrauliche con relativa portata e pressione. Qui sopra la schermata riassuntiva di una singola attrezzatura.
La macchina distingue tra 10 accessori memorizzati, 5 per attrezzature a singolo effetto come il martello e 5 per attrezzature a doppio effetto come le pinze.
TELECAMERE POSTERIORE E LATERALE DESTRA DI SERIE (LATERALE SINISTRA DISPONIBILE)
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La telecamera posteriore si attiva appena si avvia la macchina (conforme a normativa ISO 16001) e, anche quando si seleziona la doppia inquadratura, sono visibili in sovraimpressione i dati operativi istantanei. Il monitor ha un buon contrasto, le immagini sono sempre ben visibili.
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CASE CX210D NLC
Funzionale
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SOLO © Costruzioni
69 dB(A) IN CABINA
PIÙ ERGONOMIA E SICUREZZA La cabina del CX210D è la stessa dei modelli più grandi, la luce d’accesso è ampia e lo spazio non manca nemmeno dietro al sedile. Completamente nuovo il sedile più ampio e confortevole. La struttura è ovviamente certificata ROPS. La griglia superiore FOPS II è di serie. A richiesta la griglia anteriore OPG II. La cabina pressurizzata garantisce un livello sonoro interno contenuto.
Regolazione lombare
Sedile nuovo con schienale più alto
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Spaziosa
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Sedile regolabile su doppie slitte e consolle a regolazione indipendente
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Sospensione elettropneumatica di serie
VERO CLIMATIZZATORE Sul CX210D non c’è una banale aria condizionata ma un climatizzatore, ossia un sistema che mantiene la temperatura impostata in automatico. I comandi sono antipolvere e si puliscono con un colpo di spugna. Efficiente.
Climatizzatore con 11 bocchette
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RADIO CON USB, BLUETOOTH E SLOT SD L’allestimento di serie include l’impianto audio compatibile mp3. È possibile inserie SD card e i lettori esterni si possono collegare via Usb.
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Stesso spazio per le gambe del CX300D
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Versione NLC (mono) Peso operativo (mono) 22,6 (21,8) ton Capacità sollevam. 360°, 0h 7,12 (6,83) ton Variazioni-dist. sollevamento no benna/4 m Potenza netta 119,3 kW Motore (Isuzu) AR 4HK1XASS-12 Cilindrata 5,19 l Cilindri 4 Alesaggio x corsa 115 x 125 mm Regime di taratura 1.800 rpm Velocità del pistone 7,50 m/s Valvole per cilindro 4 Distribuzione camme in testa Iniezione common rail Fasi d’iniezione multiple EGR raffreddato esterno Trattamento gas di scarico Doc + Scr Alimentazione turbo VGT Pompe portata variabile Portata 2 x 211 l/min Regolazione pompa Negativo (elettronico) Distributore a cassetti centro aperto Pressione (max) 34,3 - 37,3 Mpa Velocità traslazione 3,4 - 5,6 km/h Velocità rotazione torretta 11,5 rpm Passo 3.660 mm Carreggiata 1.990 mm Braccio triplice (mono) 5.670 (5.700) mm Penetratore di riferimento 2.400 mm Profondità di scavo 5.800 (6.080) mm Profondità scavo al plinto n.d. Distanza scavo a terra 9.220 mm Altezza di carico 7.680 (6.620) mm Forza strappo alla benna 15.400 daN Forza penetrazione 13.300 daN Sbalzo posteriore torretta 2.830 mm Larghezza torretta 2.530 mm Larghezza cingoli 2.490 mm Suole 500 mm Lunghezza trasporto 9.540 (9.570) mm Altezza braccio/cab 3.100 (3.190/3.100) mm Batteria 2 x 110 Ah Alternatore 50 A Serbatoio gasolio (Adblue) 320 (85) l Serbatoio idraulico (sistema) 117 (220) l
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CASE CX210D NLC
Case CX210D NLC triplice
È TUTTO SOTTO CONTROLLO Case offre il pacchetto ProCare ai propri clienti. Il programma include per 3 anni o 4.000 ore operative, il servizio telematico SiteWatch di ultima generazione e la garanzia estesa Protection Plan Premier. Il rinnovato sistema di trasmissione dati SiteWatch permette di monitorare a distanza le macchine Case in modo ancora più semplice. Da tablet o pc si possono visualizzare i parametri di prestazioni, consumo carburante e dati diagnostici.
I COSTI DI MANUTENZIONE CALANO Rispetto al modello Serie C non si hano più il pensiero e i costi di un filtro antiparticolato. Il nuovo sistema di trattamento allo scarico è infatti esente da manutenzione, ma per funzionare richiede urea come additivo. I bassi consumi di additivo e il relativo serbatoio da ben 85 litri (oltre il doppio rispetto alla concorrenza) permettono di fare il rabbocco ogni 10 pieni di gasolio. Il consumo cala del 5%.
• CAMBIO OLIO MOTORE 500 ore • FILTRO OLIO MOTORE 500 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 5.000 ore • CAMBIO FILTRO OLIO IDRAULICO 2.000 ore • CAMBIO REFRIGERANTE 4.000 ore • INGRASSAGGIO BRACCIO 1.000 ore
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Si ringraziano per la collaborazione e la disponibilità Paolo Entrade della concessionaria CMO Maren con sede a Treviolo (BG) e Klaus Hohenstein della concessionaria HTM Maschinen di Egna (BZ).
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Macchine Componenti trasmissioni
aste
Movimento terra pneumatici
idraulica
Rops Fops
Perforazione
Consolidamento
assali
motori attrezzature CFA rulli compattatori
Ricambi
38 44
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50
M
54
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60
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Sicurezza
M
micropali
Miniescavatori Edo Costruzioni scopre il mondo Mecalac grazie alla concessionaria Carmi. Ecco com’è andata
Eventi Volvo mette a segno un colpo da maestro stringendo la mano ai giovani Panero della Comai
Pale gommate Dall’alto verso il basso, la gamma di JCB si rinnova tutta. Cabina CommandPlus e motori Stage IV
Attrezzature idrauliche Grande festa in casa Cangini che presenta le sue tecnologie alla nuova rete di distributori Komatsu
Gru idrauliche Abbiamo toccato con mano un pezzo da 90 della gamma Effer. È la 1255 della romana Altorent
M INIESCAVATORE
CACCIATORE di tradizionali LA EDO COSTRUZIONI HA SCOPERTO LE VIRTÙ DELL’INNOVATIVO
MECALAC 6MCR DI
MATTHIEU COLOMBO
volte l’insistenza dei venditori premia. È il caso di Eduart Tabaku, titolare della Edo Costruzioni, che ha voluto dare fiducia a Claudio Sartoni, responsabile commerciale della Carmi, provando una Mecalac 6MCR a noleggio. Com’è andata? Il noleggio è stato prolungato ed Eduart ha acquistato una nuova 6MCR con una gamma completa di attrezzature, e diverse macchine tradizionali sono andate in pensione. Il titolare dell’impresa ha avuto l’umiltà di imparare a lavorare con la compatta francese, per saperne sfruttare tutte le potenzialità, cambiando la sua forma mentis da operatore d’esperienza. COSTRUZIONI è andata a Firenzuola per raccogliere questa testimonianza e vedere al lavoro l’ultimo acquisto della Edo Costruzioni, impegnato nella conversione di un complesso arroccato da agriturismo in degrado ad azienda agricola con annessa una grande riserva di caccia. ST
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38 Costruzioni giugno 2016
&Componenti
© Costruzioni © Costruzioni
© Costruzioni
© Costruzioni
© Costruzioni
Dal suo primo giorno di assunzione alla Edo Costruzioni, il Mecalac 6MCR è stato messo alla prova sfruttando tutto il suo potenziale ed ha relegato in panchina un miniescavatore e una pala gommata compatta. Teatro del suo debutto, un cantiere di ristrutturazione radicale sviluppato in qualità per ottenere un risultato d’eccellenza in tempi molto stretti. Anche questa volta la Edo Costruzioni ha raccolto la sfida, così come il suo nuovo Mecalac.
© Costruzioni
Macchine
giugno 2016 Costruzioni 39
© Costruzioni
È la funzione più scontata. Quella che ci si aspetta da una macchina compatta con i cingoli e un braccio idraulico. Per questo motivo è anche la modalità operativa da cui gli operatori si aspettano le prestazioni di un classico miniescavatore della stessa ‘taglia’. La Mecalac 6MCR non si tira indietro, ma stupisce sia per la velocità di traslazione di ben 10 km/h sia per la cinematica del braccio che ha tutto di un triplice e aggiunge una geometria di richiamo che rende la 6 MCR imbattibile nelle rotazioni nello stretto. UNICO Con la modalità caricatore è possibile, ovviamente, ruotare la torretta. Questo permette di eseguire riempimenti di trincee con una velocità che nessuna macchina operatrice può pareggiare. La visibilità laterale resta superiore agli escavatori.
© Costruzioni
© Costruzioni
M INIESCAVATORE ESCAVATORE SHORT RADIUS
LA PALA COMPATTA CHE RUOTA A 360° Ruotando un ‘comando magico’ in cabina si passa alla modalita caricatore (skid) e il braccio risponde ai comandi con la logica a benna rovesciata degli escavatori da miniera. Appoggiando la pala (standard o 4 in 1) alla lama, si può quindi entrare nel mucchio e raccogliere materiale. Rispetto a uno skid il comfort è ben superiore e la visibilità è eccellente.
La Edo Costruzioni ha scoperto IIIB senza Dpf Sotto al cofano motore (realizzato in materiale composito indeformabile) trova posto un 4 cilindri tedesco Deutz TD2.9 che eroga 55,4 Kw a 2.300 giri/min. Si tratta di un turbodiesel ben noto al settore che rispetta i limiti Stage IIIB per le emissioni con un solo catalizzatore ossidante. Rispetto ai motori di precedente generazione gli intervalli di cambio olio passano da 250 a 500 h. Sovradimensionato l’alternatore da ben 95 A.
40 Costruzioni giugno 2016
L’idraulica Active Control utilizza un distributore flow sharing con regolazione load sensing: movimenti contemporanei e progressivi.
&Componenti
Macchine ANCHE CARRELLO OFF ROAD
BENNA MISCELATRICE
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© Costruzioni
TESTA TRINCIANTE La cantierizzazione del complesso e la preparazione di un accesso al cantiere funzionale ha richiesto l’utilizzo di una testa trinciante bidirezionale. Tutto il lavoro di disboscamento e la rimozione del lavorato è stato eseguito con la 6MCR.
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Mantenendo la configurazione idraulica del braccio in modalità caricatore e montando le forche a passo variabile originali Mecalac, il 6MCR scarica i materiali su pallet e serve veloce e preciso il cantiere senza bisogno di sterzare, ma ruotando la torretta. Il perno benna arriva a 5.500 mm d’altezza massima, mentre le forche toccano i 4.800 mm. A 3.000 mm d’altezza si riescono a sollevare 1.750 kg. Permette inoltre di prelevare e sollevare carichi anche da piani negativi, fino a oltre 3.000 mm.
Tra le attrezzature idrauliche scelte dall’offerta Carmi studiata per la Mecalac 6MCR c’è anche una benna miscelatrice che la Edo Costruzioni utilizza per produzione istantanea di calcestruzzo e per preparare magrone da sottofondo. L’impianto idraulico da 100 l/min di portata massima permette di lavorare i materiali anche in fase di traslazione e di commissionare il lavorato da 3.000 mm sotto al livello del carro, fino a 4.800 mm d’altezza.
il Dna polivalente del 6MCR Oltre al braccio triplice la 6MCR fa la differenza con il secondo elemento con articolazione deportè.
SELETTORE MAGICO Escavatore o caricatore? Lo potete scegliere con un selettore meccanico e non tramite il display elettronico. Questo permette di spegnere la macchina e mantenere l’impostazione anche al riavvio.
© Costruzioni
M INIESCAVATORE
Eduart Tabaku
© Costruzioni
titolare Edo Costruzioni
42 Costruzioni giugno 2016
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L’azienda conta 10 dipendenti e arriviamo, con collaboratori d’esperienza, a lavorare in 35. La nostra forza sta nell’ascoltare e comprendere le necessità dei clienti più esigenti, quindi realizzare i lavori di qualità in tempi stretti. Ci siamo guadagnati questa fama sul
campo e oggi la clientela non manca. Lavorando soprattutto in Toscana e in territori con dislivelli importanti scegliamo ogni macchina con molta attenzione. La Mecalac 6MCR mi ha davvero stupito per tutto quello che riesce a fare. Volevo acquistare la 8MCR ma per convenienza logistica e dimensionale, la 6 era più adatta alle nostre esigenze. Magari in futuro...
&Componenti © Costruzioni
Macchine
L’INNOVAZIONE FATTA A CANTIERE Le macchine non bastano. Per cambiare il modo di lavorare ci vuole cultura, ci vuole apertura mentale. È necessario sapersi mettere in discussione. I ‘ragazzi’ qui sotto sono accomunati da tutto questo. Da sinistra, Eduart Tabaku della Edo Costruzioni, Claudio Sartoni, responsabile commerciale della Carmi, e Robert Fagiolino, responsabile della rete Mecalac in Italia.
© Costruzioni
ESPERIENZA... DA VENDERE La concessionaria Carmi di Castel Bolognese (RA) è attiva, da oltre 40 anni, in Emilia Romagna e zone limitrofe. Specializzata in vendita, noleggio ed assistenza/ricambi di macchine operatrici, movimento terra, da sollevamento e motori industriali, oggi rappresenta i marchi Dieci, Gasparin, Mecalac, Volvo CE e Volvo Penta. Oltre al personale tecnico qualificato e attivo sul territorio con officine mobili, la Carmi si distingue per la Divisione Engineering interna che è in grado di progettare, realizzare e certificare macchine ed attrezzature speciali personalizzate sulla base delle specifiche richieste della clientela.
www.carmispa.com
EVENTI
gni territorio ha la sua storia. Anche quando si parla di movimento terra, di imprese di costruzioni, di venditori e di meccanici che si sporcano le mani. Lo sa bene Volvo CE Italia che da oltre un anno tesse la tela di una nuova rete con l’obiettivo di coprire l’intera penisola. La strada scelta per diffondere i propri servizi e aumentare le proprie quote di mercato è aperta. L’ultimo traguardo annunciato ufficialmente è il sodalizio con la concessionaria Comai con sede a Bra (CN) e filiale nella piana di Albenga (SV). Traguardo non è una parola scelta a caso, ma per sottolineare che lo consideriamo un punto d’arrivo. Si perché Comai e l’esperienza della famiglia Panero è nota a tutto il settore. Avere loro come partner per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (escluse le provincie di Novara e Spezia) è un ottimo punto per riaccelerare su questi territori. La cospiqua affluenza di addetti ai lavori all’evento organizzato lo scorso 21 maggio, conferma che i clienti la pensano allo stesso modo. ST
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&Componenti
Macchine
AVAMPOSTO a occidente
DOPO TANTO LAVORO DIETRO LE QUINTE, LO SVILUPPO DELLA RETE
VOLVO CE ITALIA EMERGE, INARRESTABILE. A OVEST IL SODALIZIO È CON I PANERO DI COMAI DI
MATTHIEU COLOMBO
LA STAR EWR150E Il fine settimana organizzato ‘a casa Panero’ è stata l’occasione per presentare al mercato Italia il nuovossimo escavatore gommato EWR150E con torretta short radius e prestazioni da macchina di categoria superiore. Tutta la gamma Volvo era rappresentata, anche quella delle macchine stradali.
EVENTI
VISIBILITÀ A DESTRA
I L PRIMO IN ITALIA...
TORRETTA ULTRACOMPATTA
...e uno dei primissimi d’Europa. Stiamo parlando del nuovo escavatore gommato Volvo EWR150E presentato in anteprima mondiale due mesi fa e già omologato per la circolazione su strada in Italia. Questo modello, nonstante sia figlio di un costruttore globale e delle relative dinamiche di sviluppo dei progetti, è nato per rispondere alle specifiche esigenze dei clienti, in particolare di quelli che parlano lingua tedesca. Non a caso la stragrande maggioranza degli escavatori gommati si vendono in Germania e non a caso il neonato modello è prodotto nello stabilimento tedesco di Konz. La nuova Volvo unisce componenti collaudate del EW140E, come il motore D4, a caratteristiche dell’EW160E, come l’intero sottocarro, ma trova un nuovo equilibrio prestazionale grazie a una compatta idraulica Bosch Rexroth load sensing a centro chiuso. L’EWR150E lancia la sfida alla categoria dei gommati da 14-16 t.
LO STANDARD ITALIA Per il sottocarro sono disponibili tutte le configurazioni tipiche dei gommati. Lo standard per il mercato Italia è lama anteriore (qui a sinsitra) e stabilizzatori posteriori.
Nonostante la torretta compatta, con uno sbalzo di appena 1.720 mm (300 in meno dell’EW140E), la cabina ha una abitabilità ottima e la luce d’accesso è molto ampia. La colonna dello sterzo si inclina per facilitare la seduta dell’operatore. In cabina spicca il monitor lcd a colori da cui si controllano anche file multimediali.
&Componenti
Macchine
amministratore Comai
Giuseppe Panero
Carla Panero
fondatore Comai
presidente Comai
c amministratore delegato Volvo CE Italia
direttore commerciale Comai
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Stefano Tacchinardi
È da tempo che guardavamo al Nord Ovest con interesse, con l’obiettivo di trovare una soluzione che ci permettesse di prendere le quote di mercato che ci spettano segmento per segmento. Siamo persino arrivati a pensare di aprire una filiale diretta, ma la soluzione migliore penso sia quella che celebriamo oggi, l’accordo siglato con Comai. Collaboriamo da diversi mesi per portare avanti questo nuovo progetto. La speranza comune è di sviluppare quest’area che in passato è stata meno dinamica di altre. In bocca al lupo alla famiglia Panero!
Livio Panero
Non abbiamo passato anni facili, come molti colleghi del resto. Per quanto ci riguarda, oltre al calo delle vendite, ci siamo trovati senza le spalle coperte dal prodotto. L’accordo con Volvo CE Italia è per me il miglior modo possibile di riprendere con fermezza il timone per seguire la rotta di famiglia, quella della vendita, noleggio e assistenza in ambito movimento terra. Oggi con Volvo riusciamo finalmente a proporre una gammadavvero completa, che include anche macchine stradali. Inoltre, stiamo introducendo in modo progressivo delle macchine Volvo nel nostro parco noleggio e collaborando con Volvo Rent siamo già in grado di soddisfare i clienti più preparati ed esigenti.
RIGENERAZIONE ATTIVA AL TAGLIANDO Il quattro cilindri turbodiesel common rail Volvo D4, da poco più di quattro litri di cilindrata, è calzato nel cofano motore EWR150E in versione J, ovvero Stage IV. Tarato per erogare 105 kW a 2.000 giri/min, rispetta i limiti imposti dalle ultime normative grazie a un sistema di trattamento allo scarico identico ai grandi escavatori, che montano i motori sei cilindri, ma in formato ultra compatto. Oltre al ricircolo raffreddato gas di scarico, c'è un sistema di post rigenerazione. Il sistema è composto da un Doc e un filtro antiparticolato, in seguito, ai gas di scarico viene miscelata l’urea e il flusso arriva all’Scr dove vengono abbattuti i NOx e gli eccessi di ammoniaca.
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Nadia Panero
UN VERO E PROPRIO RICEVIMENTO Chi ha partecipato all’evento del 21 maggio a Bra ha pensato di essere a un vero e proprio matrimonio. Dopo anni non facili da vivere i padroni di casa hanno voluto celebrare la nuova collaborazione, felici di tornare a supportare il settore con una gamma completa.
EVENTI
Piccola grande novità U N BUON FRANCESINO Non il panino, s’intende! Ma il nuovo miniescavatore ECR35D (declinato anche come ECR40D per esigenze soprattutto statunitensi), figlio dello stabilimento di Bellay, in Francia. Questo modello va a inserirsi tra l’ECR25D, capostipite della nuova generazione, e l’ECR50D di cui vi abbiamo già raccontato tutto nel WalkAround sul numero di aprile 2014 (sfoglialo online su costruzioniweb.com). Il nuovo ECR35D riprende tutto del 50, ma in formato ridotto. Il motore (laterale) è un Volvo D1.8A da 22,8kW che alimenta a dovere il raffinato impianto idraulico load sensing flow sharing con pompa a portata variabile.
CILINDRO BRANDEGGIO A SINISTRA
IDRAULICA LS FLOW SHARING
MOTORE LATERALE ACCESSIBILE
STUPITI DALLE PROVE Nonostante le giornate molto calde, la coda al campo prove è calata soltanto per mettere le gambe sotto al tavolo. Se gli operatori che provavano le pale gommate scendevano dalla cabina con mille domante tecniche, quelli che provavano gli escavatori non volevano più scendere. Gli escavatori Serie E hanno fatto colpo!
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Italia ed
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MINI TERNE JCB 1CX - 2003 K Ȝ )LUHQ]H
Fiat-Hitachi FB 200.2 - 1999 K 6DOHUQR
Caterpillar D9L - 1985 K 0LODQR
TRATTORI
Foredil 30 13 - 1991 Ȝ 7HUQL
Caterpillar d4 D - 1988 &9 Ȝ &XQHR
DAF 105.460 SSC Manuale Retarder - 2007 NP [ 6DOHUQR
CARRELLI ELEVATORI GRANDI PORTATE
DAF XF105.460 - 2011 NP 1& 5DYHQQD
CVS Ferrari EC 08.7 - 2002 bPDQWRYD
JCB 1CX - 2000 K 3RWHQ]D
Fiat Allis 10C - 1986 K 0LODQR
JCB JCB 1 CX - 2005 K &DWDQLD
Fiat Allis 14B - 1980 3LDFHQ]D Fiat Allis 14C - 1980 K 3LDFHQ]D Foredil FM 200 - 2001 K 9DUHVH Komatsu WB 70 A - 2001 7HUQL Komatsu WB 70 A - 2001 7HUQL
Venieri 2.33 - 1988 K Ȝ 7RULQR Benfra 1.35 b - 1990 Ȝ ΖWDOLD Benfra 1.45B turbo - 1993 %HOOXQR FAI 555 - 1989 K %UHVFLD FAI 575 - 1990 %HOOXQR FAI 590 - 1991 K Ȝ 3DYLD FAI 590 - 1991 K %UHVFLD
BULLDOZER CINGOLATI Caterpillar D3B - 1985 K 0LODQR
Fiat Allis AD7C - 1975 K &9 $UH]]R Fiat Allis FD 20 - 1993 &9 Ȝ &XQHR
Fiat 330.35 - 1987 [ &DWDQLD Iveco AS440S46 HIGHWAY - 2013 NP [ Ȝ %DUL Iveco AS440S46 HIGHWAY - 2013 NP [ Ȝ %DUL
CVS Ferrari F12 - 2005 bK 7 bP 5DYHQQD Caterpillar V300 - 1991 7 b P b Ȝ bPDQWRYD Elwell-Parker E10 - 2001 7 bPDQWRYD Fantuzzi FDC 200 - 2008 7 bP 9LFHQ]D
Fiat Allis Stock macchine Fiat Allis - 1990 Ȝ ΖWDOLD Fiat-Hitachi FD175 - 1995 5DYHQQD Fiat-Hitachi FD40 - 1990 &9 )RUO® &HVHQD
Caterpillar D3C - 1981 K Ȝ 5RYLJR
Iveco STRALIS 480 - 2005 NP [ %DUL
Caterpillar D4H - 1991 K Ȝ 0LODQR Caterpillar D5 B - 1993 5LPLQL Caterpillar D6K - 2007 K &9 &XQHR
FAI 595 - 1990 Ȝ %RORJQD
Caterpillar D7R XR SERIE II - 2007 K %LHOOD
Fiat-Hitachi FD40 - 1990 &9 )RUO® &HVHQD
FAI 675 - 1995 K Ȝ &RPR
Caterpillar D8T - 2007 K Ȝ 0LODQR
Hitachi FD 175 - 1995 K $QFRQD
FAI 692 - 1996 K Ȝ &XQHR
Caterpillar D8T - 2008 %LHOOD
Liebherr PR734XL - 2010 K %UHVFLD
www.machineryzone.it 7HO È‚ (PDLO FRQWDFW LW#PDFKLQHU\]RQH FRP
Iveco STRALIS AS440S46 - 2012 NP 1& 5DYHQQD
+\VWHUb K ;/ - 1998 7 bP 9LFHQ]D
Iveco trakker 500 6x4 - 2012 NP [ 3DUPD
+\VWHUbK ) - 1998 7 bP 9LFHQ]D
Kenworth W900l - 2000 $OWUL 5DYHQQD
+\VWHUb K ;0 - 2001 b K 7 b P /LYRUQR
Kenworth W900l - 2000 $OWUL 5DYHQQD Man 18480 ANNO 2008 KM 465347 - 2008 NP 1& 7HUQL
+\VWHUb K ;0 - 2002 7 bP 5DYHQQD +\VWHUbK ) - 1997 7 bP 5DYHQQD
produttivo
IL RINNOVO DELLA GAMMA DI CARICATORI GOMMATI JCB È PARTITO DALL’ALTO, CON LA 457. ORA ARRIVANO LE VERSIONI STAGE IV DEI MODELLI STORICAMENTE PIÙ VENDUTI. TUTTE HANNO LA CABINA COMMANDPLUS E NON HANNO IL DPF
© Costruzioni
MATTHIEU COLOMBO
© Costruzioni
DI
© Costruzioni
PALE GOMMATE
COMFORT
&Componenti
Macchine
ono macchine che si dimenticano (non danno problemi) e questa è la chiave del loro successo. Con questa frase JCB Italia ha spiegato quanto sono apprezzate le pale gommate inglesi in Italia. Non stiamo parlando di quote di mercato ma fidelizzazione. I dati parlano chiaro, gli italiani che in passato hanno scelto le pale gommate inglesi, il più delle volte le hanno sostituite con il modello successivo. Ora JCB alza l’asticella proponendo macchine Stage IV senza filtro antiparticolato, dai costi di manutenzione calmierati, con una cabina curata in ogni dettaglio e una gamma di bracci e soluzioni che amplifica il loro potenziale produttivo negli ambiti industriali più disparati. Vi presentiamo in queste pagine sia le compatte 411 e 417 (benna da 1,4 e 1,6 m3) sia, voltando pagina, le mid size 427 e 437 (benna da 2,4 e 2,7 m3). Tutti i modelli sono disponibili con l’allestimento da riciclaggio Wastemaster. ST
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Sotto al cofano motore integrale ad apertura elettrica delle nuove pale gommate 411 e 417 (in foto) gira un 4 cilindri JCB Ecomax turbo Stage IV da 4,4 litri di cilindrata, rispettivamente tarato a 81,3 Kw erogati a soli 1.450 giri/min e 93 kW a 1.500 giri/min. La trasmissione powershift è per entrambe la tedesca ZF 4WG115 con 4 marce avanti e 3 retro ed è disponibile con rapporto che spinge le macchine a 40 km/h, oppure a 50 km/h. Entrambi i modelli sono prodotti con braccio HT in versione parallel e non. Per la 417 sono disponibili anche i bracci High Lift e Super High Lift.
giugno 2016 Costruzioni 51
© Costruzioni
Motore Ecomax, cofano integrale e cabina da grande
Le pale gommate JCB di ultima generazione, oltre che per i motori, si distinguono per la nuova cabina CommandPlus che lo stesso costruttore annuncia come “a great business decision”. Le nuove cabine sono spaziose, hanno i montanti anteriori arretrati per aumentare la superficie del parabrezza, montano esternamente il compressore del climatizzatore (più silenzio e spazio interno), presentano finiture che ricordano quelle dei cavacantiere e hanno due monitor LCD. Il primo, davanti al volante, è il più piccolo e fa da complemento al cruscotto analogico, mentre il secondo è sopra il montante destro (che integra i comandi alla svedese) e si controlla con un comando rotativo da auto.
B RACCI E DRIVETRAIN A SCELTA In base al tipo di lavoro a cui andranno incontro le 427 e 437, per entrambi i modelli è possibile scegliere due trasmissioni ZF: 4WG160 senza lock up o 5WG160 con lock up per la 427 e 4WG190 senza lock up o 5WG190 con lock up per la 437. Per quanto riguarda i bracci, oltre al classico ZX da movimento terra, previsto per entrambi i modelli, sono a catalogo i bracci industriali HT standard e HT High Lift. Soltanto per la 437 c’è anche l’HT Super High Lift. Passiamo alla scelta degli assali. Sono sempre prodotti da ZF. La 437 monta di serie degli Heavy Duty MT-L 3085 II all’anteriore e MT-L 3075 II al posteriore, mentre per la 427 questa configurazione è opzionale (di serie monta all’anteriore l’MT-L 3075 II). © Costruzioni
PALE GOMMATE
PONTE DI COMANDO
&Componenti
Macchine
CUMMINS PER LE MID SIZE
© Costruzioni
© Costruzioni
Per le 427 e 437 è confermato lo schema classico con motore longitudinale posto sopra l’assale posteriore e gli scambiatori di calore in coda alla macchina. Il cofano motore integrale è realizzato in fibra composita e si apre controvento elettricamente. Sotto di lui pulsa il collaudato 6 cilindri turbodiesel Cummins QSB6.7 tarato a 109 kW e 1.700 giri/min per la 427 (benna standard da 2,4 m3) e 120 kW a 2.000 giri/min per la 437 (benna standard da 2,7 m3). In entrambe le versioni il motore rispetta i limiti Stage IV facendo appello alla tecnologia Scr con iniezioni di urea allo scarico (foto nel tondo) e senza filtro antiparticolato. Questo mantiene bassi i costi di manutenzione sul lungo periodo.
giugno 2016 Costruzioni 53
ATTREZZATURE IDRAULICHE
New concept
ROMAGNOLO COSTRUZIONI ALL’OPEN HOUSE CANGINI DEDICATO ALLA RETE NOLOK DI KOMATSU. ABBIAMO RESPIRATO ARIA DI NOVITÀ E AMMIRATO LA DEDIZIONE DELL’AZIENDA AL PROPRIO LAVORO E ALLE ORIGINI DI
DANIELA STASI
54 Costruzioni giugno 2016
&Componenti
Durante l’open house nella sede Cangini di Sarsina (FC) abbiamo visitato lo stabilimento produttivo, osservando l’intero ciclo produttivo, dallo stoccaggio dei componenti alla saldatura. Nella foto di sfondo, l’edificio dedicato agli uffici riqualificato di recente, mentre nella penultima immagine della sequenza, il campo prove dove abbiamo visto al lavoro tutte le attrezzature idrauliche.
© Costruzioni © Costruzioni
© Costruzioni
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“L
© Costruzioni
a logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto”. Questa frase di Albert Einstein calza a pennello con quanto visto durante l’open house organizzato da Cangini nel quartier generale di Sarsina, sull’appennino tosco-romagnolo. L’azienda, infatti, negli ultimi anni è cresciuta notevolmente coniugando razionalità ed estro, concretezza e fantasia. Piedi ben saldati a terra e sguardo rivolto al futuro, senza fare il passo più lungo della gamba. Ed è cresciuta non solo in termini di fatturato, ma anche nella progettazione di nuovi prodotti sempre più performanti e nella presenza sul mercato estero. Segno evidente di questo modo di agire, contraddistinto da un forte radicamente al territorio e alle proprie origini, è la riqualificazione dell’edificio che ospita gli uffici, moderni, funzionali e pronti a ospitare un numero di persone sempre crescente. Durante l’open house, a cui hanno preso parte una quarantina di concessionari della rete NolOk di Komatsu (seguiranno poi altri eventi dedicati ad altri brand), sono state presentate le novità salienti del 2016. La parola d’ordine è new concept! ST
© Costruzioni
Macchine
© Costruzioni
ATTREZZATURE IDRAULICHE
SICUREZZA SMART
56 Costruzioni giugno 2016
© Costruzioni
© Costruzioni
Si chiama CR SLS Smart Locking System ed è il nuovo attacco rapido reversibile di Cangini, presentato in occasione dell’open house. Ideato per soddisfare i requisiti delle piu avanzate norme di sicurezza, è dotato di control box installato in cabina tramite cui l’operatore viene informato sullo stato di aggancio in sicurezza dell’attrezzatura. Da mettere in evidenza: l’elettrovalvola, che permette l’alimentazione idraulica dell’attacco stesso, e la scheda elettronica, che controlla la posizione dei perni.
&Componenti
Macchine
© Costruzioni
PERFORMANTE E SICURA
© Costruzioni © Costruzioni
© Costruzioni
© Costruzioni
Tra i vanti del dipartimento R&D Cangini spicca la nuova Benna Miscelatrice SF Scarico Sicuro, che unisce in sé le elevate prestazioni delle miscelatrici a scarico centrale alla sicurezza di quelle a scarico laterale. Infatti lo scarico è centrale, ma l’operatore aggancia il tubo di scarico lateralmente in posizione di totale sicurezza. Realizzata in Hardox 400, è dotata di trasmissione a riduttore a ingranaggi e di valvole di massima pressione incrociate e riduttore di flusso, per una totale affidabilità anche nelle condizioni di lavoro più gravose. All’apertura della griglia, un sistema automatico blocca la rotazione della coclea. Infine, la vasca della benna è progettata in modo da poter estrarre l’intera coclea, per una manutenzione più agevole, e le palette sono dotate di profilo sagomato per ridurre l’usura del fondo vasca.
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DEMO AREA OPEROSA Oltre alle novità, nel campo prove allestito in occasione dell’open house, erano al lavoro anche altri best seller Cangini: dall’alto a sinistra, l’attacco rapido reversibile CR Twin Lock, la lama dozer laser, la pinza legno e, a destra, la benna vagliatrice.
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Altra novità è la Benna Multiscreening, la benna vagliatrice a doppio cestello rotante in HB400. Il sistema di variazione della granulometria con comando in cabina permette la selezione dello spessore del materiale da 25 a 60 mm, senza interrompere il ciclo di lavoro e senza alcun intervento. Il funzionamento è semplice: i cestelli rotanti sono due, uno all’interno e uno all’esterno; quello posto all’interno, azionato da un cilindro idraulico, si muove lungo il suo asse e spostandosi va a cambiare la dimensione dei fori di uscita del materiale.
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Semplicità affidabile
giugno 2016 Costruzioni 57
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Giorgio Cangini
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presidente Cangini
Davide Cangini amministratore delegato Cangini
Abbiamo aggiornato completamente il nostro catalogo, adottando una grafica che ne agevola la consultazione, grazie alla suddivisione in tre macro aree: attrezzature idrauliche, attacchi rapidi e benne. È disponibile sia nella versione cartacea, sia in pdf interattivo contattando direttamente il back office commerciale (commerciale@canginibenne.com), per permettere ai nostri clienti di essere costantemente informati in modo semplice e pratico. Sul fronte novità, sia la Benna Vagliatrice Multiscreening per escavatore e per attacco frontale sia la Benna Miscelatrice SF Scarico Sicuro, sviluppate nel 2016 dal dipartimento R&D, sono entrambe con brevetto in corso di registrazione.
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© Costruzioni
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Francesco Grassi
La partecipazione della rete NolOk agli open house Cangini dimostra l’affezione nei confronti di questa azienda, ed è una conferma che le scelte fatte sono corrette e vanno nella direzione giusta. Una sinergia come quella con Cangini per noi è un valore aggiunto: un legame strutturato e non occasionale ci consente infatti di poter accedere all’intera gamma a delle condizioni convenzionate. Questa collaborazione inoltre consente ai fornitori come Cangini di avere una presenza capillare su tutto il territorio nazionale, perché la forza del Consorzio è proprio la radicalità in tutta la Penisola, dal Nord alle isole.
presidente Consorzio NolOk
58 Costruzioni giugno 2016
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ATTREZZATURE IDRAULICHE
dicata alle attrezzature oleodinamiche con il fine di separarla da quella destinata alla carpenteria. Siamo molto soddisfatti della partnership con il Consorzio NolOk, che continua a produrre ottimi risultati, in costante aumento, dall’inizio della nostra collaborazione a metà 2014 ad oggi.
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Nell’ultimo periodo abbiamo investito ingenti risorse per migliorare l’efficienza e la qualità produttiva: abbiamo completato la realizzazione dei nuovi uffici, mentre a luglio inizieranno i lavori per il nuovo impianto di verniciatura e per la nuova area produttiva di 2.000 mq, de-
IN ARRIVO LA NUOVA EDIZIONE
Guida CAVE d’Italia Una Guida ai siti censiti con l’indicazione di Comune, località, nome e indirizzo della società esercente, tipologia o categoria del materiale estratto.
Nella Guida saranno presenti • Cave di ghiaia, sabbia, pietrisco e marmi • Produttori di bitumi • Produttori di calcestruzzo • Siti per il riciclaggio inerti da demolizione La guida è consultabile anche sul sito
www.caveditaliaweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 | 20123 Milano | Tel. 02 89421350 | abbonamenti@fiaccola.it | www.fiaccola.com
G RU AUTOCARRATE
LA LINEA del progresso DI
ALBERTO FINOTTO
na macchina al servizio di chi fa servizio. Il gioco di parole può sembrare ordinario, ma la società romana di noleggio piattaforme e gru autocarrate Altorent aveva la necessità di una gru versatile e dinamica per svolgere lavori diversi con differenti accessori, in modo da garantire ai propri clienti un'ampia gamma di possibilità operative e prospettive di utilizzo. Da queste richieste calibrate sulle differenziate necessità quotidiane, Altorent ha recentemente scelto di acquistare il modello Effer 1255 nella configurazione 9s+6s, una gru che si presta alle situazioni e agli usi più vari. Questa realtà primaria di Roma nel noleggio conta una lunga tradizione di fedeltà al marchio di Minerbio (BO), fedeltà che viene ripagata con una grande prova di affidabilità nelle fasi di sollevamento di impianti e materiali nell'ambito dei lavori relativi all’area dei depuratori nella zona di Fiumicino. D’altra parte l'allestimento della 1255, affidata al partner di Effer Evo Gru che si occupa anche dell'assistenza sul territorio di Roma, rispetta al massimo grado la vocazione di camion-gru del veicolo, con il mantenimento di una portata residua di oltre 6.000 kg per il trasporto delle piattaforme aeree e di altri mezzi destinati al noleggio a freddo. Senza contare qualità polivalenti al top e uno sbraccio d’eccezione di oltre 35 m, che fanno di questa Effer il partner ideale per il lavoro di Altorent. ST
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QUALITÀ NELL’ALLESTIMENTO E ALTA CAPACITÀ OPERATIVA.
COSÌ È NATO IL “GLADIATORE” EFFER 1255, A CAPO DELLA FLOTTA NOLEGGIO
ALTORENT
&Componenti
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Š Costruzioni
Š Costruzioni
Macchine
G RU AUTOCARRATE
LE (SOVRA)DIMENSIONI CONTANO Il sistema idraulico gestisce l’uscita progressiva degli sfili. I primi a svilupparsi sono dimensionati per le portate superiori, mentre i successivi sono dedicati al sollevamento meno pesante: il diagramma di prestazioni della gru in questo modo viene ottimizzato. Va ricordato inoltre che le gru Effer impiegano distributori oleodinamici in grado di gestire grandi quantità d’olio per eseguire più manovre simultanee senza perdite di potenza. Grazie al sistema flow sharing, il flusso dell’olio è calibrato su ogni movimento combinato richiesto dall’operatore alla dinamica della gru. Così, anche con due pompe oleodinamiche installate, Effer ha scelto di implementare un solo distributore per gru e attrezzature. Le tubazioni idrauliche di grandi dimensioni, inoltre, riducono la pressione e la temperatura dell’olio, evitando dispersioni di potenza per un incremento decisivo della velocità operativa.
62 Costruzioni giugno 2016
&Componenti
Macchine
POTENZA E SBRACCIO A 35 METRI
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La Effer 1255 di Altorent è dotata del sistema elettronico Progress 2.0 che gestisce 4 diverse aree di lavoro della gru garantendo la massima capacità di carico in base alla stabilità dell’autocarro e all’effettiva estensione degli stabilizzatori . La versione di allestimento prescelta da Altorent e affidata a Evo Gru evidenzia la preferenza del noleggiatore per un impiego polivalente della macchina: ai 22 m di sbraccio del modello standard 9s ha preferito lo spettro più ampio delle potenzialità operative con la scelta della combinazione 9s+6s (braccio più prolunga) per arrivare alla massima estensione di oltre 35 m (ad oggi, un riferimento per la categoria). Il vantaggioso rapporto peso/potenza tipico delle gru Effer consente una portata residua di ben più di 6 ton, e inoltre la 1255 è predisposta per lavorare con il cestello.
Il sistema di gestione elettronica Effer, Progress 2.0, consente di visualizzare sul radiocomando tutte le performance della gru e il carico al gancio, e permette di integrare anche altre funzioni operative: stabilizzatori frontali, sponde, verricello di traino, piattaforma... Grazie alla funzionalità Assisted Winch Control, è possibile il recupero della fune del verricello durante uscita/rientro sfili mantenendo una distanza costante del carico dal braccio. In questo modo l’operatore lavora più velocemente e vengono ridotte drasticamente le oscillazioni del carico, per una sicurezza totale. Il Progress 2.0 garantisce come standard il safety performance level C e, su richiesta per cestello, il safety performance level D EN 280:2001.
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G RU AUTOCARRATE Da sinistra: Marcello Trimboli, collaboratore di Altorent, Mario Ferraguti, operatore responsabile della gru Effer 1255, Raffaele Talamo, direttore tecnico e titolare di Altorent (con il fratello Giampiero) e Pietro Ciammariconi, area manager Effer per il centro-sud Italia.
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Riservando uno sguardo tecnologico al braccio della Effer 1255, troviamo l’High Speed System, con l’impiego di una valvola rigeneratrice per velocizzare l’apertura degli sfili sfruttando il recupero dell’olio. Col sistema Pro.Dec (Progressive Deceleration) invece, gli ammortizzatori idraulici fine corsa all’interno dei martinetti sfilo rendono più fluidi i movimenti nel passaggio da uno sfilo al successivo, riducendo quindi l’oscillazione del carico. I martinetti sono disposti simmetricamente rispetto alla linea del braccio (per un bilanciamento ottimale) e il modulo Effer di attacco avanzato fa in modo che non risentano della flessione del braccio. © Costruzioni
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È più facile gestire il carico
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Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi
Cesoie
Terre e rocce da scavo Martelli demolitori Mpa
Green
Frantoi
Ferro
Idraulica Faccia piana
Decommissioning Polipi
microcariche
Attrezzature Sostenibile
Sicurezza
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Incontri Unacea a Ravenna per diffondere la demolizione selettiva e la pratica del riciclo degli inerti
Ifat 2016 Abbiamo selezionato per voi alcune tra le principali novitĂ presentate a Monaco
NEWS
&Demolizione
Riciclaggio
La protezione dell’ambiente è legge
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Aggiornamento sui rifiuti Giunto alla sua quindicesima edizione, il Rapporto Rifiuti Speciali è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Servizio Rifiuti dell’Ispra, in attuazione di uno specifico compito istituzionale previsto dall’art.189 del d.lgs. n. 152/2006. Attraverso un completo sistema conoscitivo sui rifiuti, intende fornire un quadro di informazioni oggettivo e aggiornato di supporto al legislatore per orientare politiche e interventi adeguati, per monitorarne l’efficacia, introducendo, se necessario, eventuali misure correttive. L’edizione 2016 verrà presentata il 6 luglio a Roma e fornirà i dati, all’anno 2014, sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, a livello nazionale, regionale e provinciale, e sull’import/export.
www.isprambiente.gov.it
66 Costruzioni giugno 2016
quanto afferisce alla protezione dell’ambiente. Viene quindi prevista un’attività di monitoraggio degli effetti sull’ambiente derivanti dalla realizzazione di opere infrastrutturali. Il testo definisce poi l’attività istruttoria per il rilascio di autorizzazioni e per l’irrogazione di sanzioni, nel rispetto delle competenze degli altri enti previste dalla normativa vigente, oltre alle attività di
supporto nell'individuazione, descrizione e quantificazione del danno ambientale. In questo sistema l’Ispra ha un ruolo centrale e, oltre ai compiti di indirizzo, coordinamento e intervento nelle vicende più rilevanti, sarà competente anche per la realizzazione e la gestione del Sistema Informativo Nazionale Ambientale (Sina). www.ansa.it
Garantite grandi produzioni L’impianto mobile a cono Cedarapids CRC1150 è la novità di TEREX MINERALS PROCESSING SYSTEMS. La macchina è dotata del nuovo frantoio a cono TC1150, che utilizza cuscinetti a rulli ad alta efficienza e vanta innovazioni importanti che migliorano le prestazioni e la funzionalità. Tra i plus, il sistema automatico di controllo del cono, oltre alla tramoggia sovradimensionata e al deferizzatore di serie. La manutenzione è resa ancora più agevole dai punti di ingrassaggio facilmente raggiungibili e un’unità di lubrificazione accessibile da terra.
www.terex.com
cui fanno parte l'Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), le agenzie regionali (Arpa) e le province autonome di Trento e Bolzano. Il Sistema dovrà fare un monitoraggio dello stato dell'ambiente e della sua evoluzione e controllare i fattori di inquinamento delle matrici ambientali. Il tutto con una serie di compiti di informazione, divulgazione e coordinamento di tutto
na legge per istituire il Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e introdurre una nuova disciplina dell'Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. È stata votata dalla Camera dei deputati con 354 sì, nessun no e 15 astenuti. Il testo, come detto, istituisce il Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, di
Moduli standard, esigenze personali l Bauma la gamma Hartl Crusher ha conosciuto una profonda evoluzione. Sono stati infatti presentati due nuovi prodotti: Performance Skid e Modular Solutions. Partiamo dal primo: Performance Skid (nella foto a destra) è un’unità di azionamento e docking station altamente flessibile per attrezzature idrauliche. Semplice e veloce da montare, conferisce alle attrezzature un incremento di potenza. Inoltre, grazie al sistema di cambio rapido, tutti gli accessori tradizionali possono essere facilmente adattati. L’intera cinematica del nuovo sistema sviluppato da HARTL CRUSHER è controllabile tramite telecomando, quindi la posizione di lavoro
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dell’attrezzatura può essere regolata in altezza in modo continuo, aggiustata in avanti e all’indietro e, al bisogno, anche ribaltata in avanti. Due potenti motori elettrici azionano due circuiti idraulici indipendenti tra loro e garantiscono l’alimentazione continua sia dell’attrezzatura, sia del braccio. Hartl Modular Solutions si basa invece sul concetto di offrire moduli standardizzati per poter comporre
l’impianto in base alle proprie esigenze, per ogni tipologia di operazione, dalla lavorazione della pietra naturale al riciclaggio. Per esempio, nel modulo Basic si possono combinare il
frantumatore a benna Hartl con il Performance Skid oppure si può ricorrere al modulo Professional Plus per avere un impianto di lavorazione completo. www.hartl-crusher.com
Costruito per durare e per eseguire olvo Penta aziona le macchine Keestrack e adotta i motori diesel da 8, 13 e 16 litri per la sua serie di frantoi mobili
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Destroyer. “Avevamo bisogno di motori che garantissero maggiore durata per la nostra gamma, che, al contempo, fossero
compatibili con la normativa per il contenimento delle emissioni Stage IV afferma Kees Hoogendoorn, fondatore e presidente del gruppo KEESTRACK Abbiamo seguito i suggerimenti dei nostri clienti che ci hanno esortato a usare i motori Volvo Penta. Molti di loro, infatti, utilizzano camion e mmt a marchio Volvo”. I motori VOLVO PENTA TAD853VE, TAD1351GE e TAD1650GE (tutti con
tecnologia SCR) ora sono installati sui Destroyer modelli 1011, 1113, 1313. Tra questi, il più grande, il 1313 (nella foto), ha una apertura della bocca di alimentazione di 900 x 1.280 millimetri e un diametro del rotore di 1.267 millimetri. È dotato di pre-vaglio indipendente, vanta una capacità fino a 500 tonnellate all'ora ed è impiegato in una vasta gamma di applicazioni, tra cui cave, miniere, demolizione e centri di riciclaggio. www.volvopenta.com www.keestrack.com
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
Al servizio dell’ecologia Due pale gommate DL350-5 e un movimentatore di materiali DX210MH-3 all’opera nel nuovo impianto municipale per lo smaltimento termico dei rifiuti di Poznan. Quando il lavoro si fa duro, i duri...
a Polonia, nel rispetto delle linee guida della UE, ha approvato una legge che vieta il conferimento in discarica
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dei rifiuti solidi urbani con potere calorifico superiore a 6 MJ/kg, da trattare in modo diverso. Per rispettare questa normativa, a Poznan
è stato realizzato un nuovo impianto municipale per lo smaltimento termico dei rifiuti, il primo progetto in Polonia realizzato con la formula del partenariato pubblico-privato (PPP). Lì sono al lavoro nuove macchine DOOSAN, acquistate da Sita Zielona Energia (gestore dell’impianto) da Grausch & Grausch, distributore autorizzato Doosan sul territorio polacco. Il pacchetto include due nuove pale gommate DL350-5, un movimentatore di materiali DX210MH-3, due carrelli
elevatori e un sollevatore telescopico Bobcat T40140. In particolare, le pale DL350-5 equipaggiate con benne da 5 m3 di capacità sposteranno materiali tra le aree di valutazione, maturazione e carico delle ceneri sugli autocarri: a influire sulla scelta è stata l'altezza del perno di rotazione della benna, fattore essenziale per ribaltare la benna completamente oltre le pareti del cassone degli autocarri che entrano nell'impianto dell'inceneritore. www.doosanequipment.eu
Riciclaggio&Demolizione
NEWS
Leggerezza rima con sicurezza l Bauma di Monaco Tyrolit ha presentato due nuove seghe elettriche, il modello manuale HBE350 e la sega ad anello HRE400, entrambe in grado di garantire utilizzi altamente performanti, proprietà ergonomiche e una sicurezza elevata. I due nuovi modelli, appositamente studiati per gli interventi di riqualificazione e perfettamente a loro agio nel taglio del calcestruzzo, presentano un ottimale bilanciamento e vibrazioni ridotte al minimo, caratteristiche che insieme alla leggerezza sono
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indispensabili per chi deve utilizzare a lungo queste macchine. La sega elettrica manuale HBE350, con una profondità di taglio di 125 mm, pesa 7,9 kg ed è caratterizzata da un design compatto che la rende facile da maneggiare. Da segnalare l’aspirazione della polvere integrata e l'unità elettrica 230 V, che consentono l’utilizzo della macchina sia all'interno sia all'esterno, per applicazioni di taglio a umido e a secco. La sega ad anello HRE400 rappresenta un’alternativa leggera e maneggevole al sistema di foratura ad
angolo e alla sega a catena diamantata. La sua profondità di taglio di 320 mm e il motore da 3,1 kW con elettronica completamente integrata, la rendono affidabile e adatta per un utilizzo universale. Questi due prodotti sono
andati ad arricchire il nuovo Catalogo Utensili diamantati e macchine 2016-2017, recentemente presentato da TYROLIT agli operatori professionali e al settore della distribuzione. www.tyrolit.com
I NCONTRI
Seconda vita
AGLI INERTI UNACEA HA PROMOSSO UN EVENTO A RAVENNA PER DIFFONDERE L’USO DELLA DEMOLIZIONE SELETTIVA E LA PRATICA DEL RICICLO DEGLI INERTI. I L FUTURO È ANCORA DA SCRIVERE DI
DANIELA STASI
na frattura netta: da una parte soluzioni tecnologiche che riducono le emissioni e lo sfruttamento degli inerti naturali, dall’altra una legislazione disomogenea che frena la possibilità di riciclare i rifiuti provenienti da costruzioni e demolizioni. Questo è quanto emerso dalla ricerca “Il ciclo integrato degli inerti. Problematiche e proposte per una gestione innovativa dei rifiuti inerti”, svolta da Labelab con il contributo di Unacea e delle aziende Cangini, Indeco, MB e Simex, e presentata a maggio nell’ambito della kermesse “Fare i conti con l’am-
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biente - Ravenna 2016”. Secondo l’Osservatorio Recycle di Legambiente il recupero di rifiuti provenienti dai lavori di costruzione e demolizione in Italia raggiunge appena il 10%, nonostante le normative ne incentivino la pratica. Lo studio ha individuato molteplici cause, quali: la complessità normativa procedurale per i cantieri di piccole dimensioni in connessione alle pratiche di recupero tramite impianti mobili lo scarso impiego di pratiche di demolizione selettiva; la scarsa separazione alla fonte dei rifiuti. RST
&Demolizione
Riciclaggio
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Le operazioni di demolizione controllata e il successivo trattamento dei materiali da scavo in cantiere sono frenate da una legislazione quanto mai complessa e articolata, quando invece consentirebbero di abbattere i costi ambientali ed economici rispetto ai metodi tradizionali. Ravenna 2016, così come tutti gli altri eventi dedicati al settore, rappresentano una buona opportunità per i nostri produttori di attrezzature dedicate in quanto unici luoghi in cui è possibile un franco scambio tra tutti gli attori pubblici e privati coinvolti. Come Unacea, continueremo sulla strada della sensibilizzazione rispetto alle problematiche manifestate dai produttori, anche collaborando con altre associazioni ed enti interessati.
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Secondo lo studio realizzato da Labelab, una migliore gestione degli inerti di risulta potrebbe essere generata da diversi fattori, come: la diffusione della demolizione selettiva che permette la qualificazione dei diversi materiali rendendo più efficiente la fase successiva di recupero; la creazione di un contesto normativo adeguato che incentivi l'uso delle attrezzature per la demolizione e il riciclo, specialmente nei cantieri di dimensioni limitate, per recuperare il materiale in loco; l’adozione di strumenti specifici di gestione di tutte le fasi del processo, dal capitolato di appalto ai prezziari, dall’obbligo di un piano di demolizione e del piano di gestione dei rifiuti fino alla fase di progetto e alle procedure specifiche di direzione lavori e collaudo.
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SOLUZIONI CONCRETE
Paolo Venturi presidente Unacea
LEGGI LA SINTESI DEL RAPPORTO LABELAB!
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I FAT 2016
RICICLARE humanum est IN GIRO PER IL MONDO
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Ifat 2016 è da ricordare anche per i convegni e le dimostrazioni dal vivo, dedicate all’acqua, al riciclo e ai servizi municipali. Un’evoluzione in linea con la crescita registrata: basti dire che alla prima edizione, nel 1966, parteciparono 147 espositori da nove Paesi e 10.200 visitatori da 40 nazioni, su una superficie di 18.000 mq. E prima di ritornare a Monaco nel 2018, il Salone fa il giro del mondo con Ifat Africa a Johannesburg, Ifat Eurasia a Istanbul, Ifat India a Mumbai, IE expo a Shanghai e IE expo Guangzhou per il mercato della Cina meridionale. www.ifat.de
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&Demolizione
Riciclaggio
IFAT, IL SALONE DELL’AMBIENTE PIÙ IMPORTANTE AL MONDO, HA COMPIUTO 50 ANNI CON SUCCESSO. COSTRUZIONI C’ERA: ECCOVI LE NOVITÀ SELEZIONATE a sua fama positiva si consolida sempre di più, i suoi numeri continuano a crescere e chi vi partecipa, sia come espositore sia come visitatore, la considera la fiera delle tecnologie per l’ambiente più importante al mondo. Stiamo parlando di Ifat, il Salone mondiale per acque primarie, acque reflue, rifiuti solidi e materie prime secondarie, organizzato da Messe München e svoltosi nel centro fieristico di Monaco di Baviera dal 30 maggio al 3 giugno. L’edizione di quest’anno, tra l’altro, celebrava il cinquantenario della nascita. Eccovi qualche numero: 3.097 espositori da 59 Paesi su una superficie netta di 230.000 m2, con una quota proveniente dall’estero che ha raggiunto il record del 45%; 138.000 i visitatori da oltre 170 nazioni, di cui il 47% esteri (l’Italia è al terzo posto dopo Germania e Austria) e incrementi rilevanti da Australia, Cina, Israele, Italia e Singapore. Noi c’eravamo, con orecchie e occhi ben aperti: abbiamo raccolto le impressioni positive degli espositori e selezionato per voi alcune delle novità presentate. RST
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DANIELA STASI
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RACCOLTA E TRASPORTO RIFIUTI
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I FAT 2016 Ams
Protagonista dello stand dell’azienda toscana è il compattatore laterale monoperatore CL1. Da mettere in evidenza in particolare il sistema di sollevamento, immortalato nella foto a sinistra: il dispositivo, brevettato AMS, semplice da utilizzare e caratterizzato da una costruzione robusta, evita la memorizzazione della distanza del cassonetto, annullando così l’errore nella fase di posizionamento a terra. Altra peculiarità, il gruppo tramoggia-pressa, realizzato in modo da massimizzare la durata, evitare la compattazione sul fondo del cassone e consentire una facile e veloce sostituzione e manutenzione. Il sistema di compattazione si avvale di un circuito idraulico in grado di modulare la velocità di compattazione proporzionalmente al volume del cassonetto movimentato.
FORZA D’ACCIAIO Il cassone è realizzato in un’unica struttura monolitica in Hardox, acciaio speciale anti-usura che ne incrementa la durata e resistenza.
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Due le novità su cui ha puntato l’azienda tedesca: i trituratori Impaktor 250 e il VZ 850, entrambi di dimensioni compatte. Partiamo dal primo, l’Impaktor 250, che pensato specificamente per chi opera nel settore delle demolizioni, è in grado di triturare una gran varietà di materiali, dai mattoni al calcestruzzo, dall’asfalto alla pietra. Motorizzato Volvo Penta, è caratterizzato da una geometria a due alberi e doppia mascella. L’altro modello, il VZ 850, è ancora più versatile e, grazie agli speciali coltelli brevettati dal profilo a T, è in grado di tagliare qualsiasi tipologia di materiale riciclabile (rifiuti organici, legno, plastica, metalli, carcasse di auto, etc) in diverse dimensioni, a partire da 150 mm.
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TRATTAMENTO MATERIALI
Bello anche dentro: il trituratore idraulico VZ 850 vanta componenti Bonfiglioli e motori firmati Volvo Penta.
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Riciclaggio Cappellotto
Caprari
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MADE IN ITALY Dall’alto: la compatta combinata Cap Combi 600 CL, l’unità di riciclaggio Cap Recy e l’aspiratore polveri Cap Bora.
L’azienda italiana specializzata nelle soluzioni di pompaggio ad alte prestazioni ha presentato PumpTutor Next Generation, l’innovativo software per selezionare e configurare pompe ed elettropompe centrifughe, in grado di fornire un valido supporto agli specialisti del ciclo integrato dell’acqua durante l'intero processo di scelta, configurazione e offerta. In primo piano anche la gamma Endurance (elettropompe sommerse semiassiali e radiali, pompe ad asse verticale, pompe multistadio ad alta pressione, pompe monostadio e multi stadio di superficie, pompe a cassa divisa ed elettropompe sommergibili), realizzata in microfusione di acciaio inox, per ottenere rendimenti superiori grazie all’ottimizzazione dei profili idraulici (attriti e turbolenze assenti).
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ACQUA
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A Monaco in grande stile, con un ampio stand nell’area esterna che attirava l’attenzione dei visitatori. L’azienda trevigiana ha presentato diversi nuovi prodotti, a partire da Cap Combi 600 CL, la versione più compatta della linea Cap Combi CL, il sistema combinato per l’aspirazione e la pulizia idrodinamica: la macchina vanta un’altezza inferiore ai due metri, una capacità dei fanghi di 2,4 m3 e una capacità acqua di 1.600 litri. A seguire, in prima linea anche Cap Recy, l’unità di riciclaggio dell’acqua, evoluzione del sistema Cap Combi: pensato per la pulizia idrodinamica di fognature e condotte, Cap Recy recupera l’acqua usata per riutilizzarla a ciclo continuo; il sistema integrato CRS - Cappellotto Recycling System separa l’acqua dai fanghi a mezzo di speciali filri e separatori consentendo un riutilizzo immediato con la pompa ad alta pressione. Infine Cap Bora, la macchina destinata all’aspirazione sottovuoto e al trasporto pneumatico di materiali polverosi, fangosi e liquidi anche pericolosi, con pompe del vuoto con portate da 6.500 m3/h a 11.000 m3/h con vuoto massimo del 95%.
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ACQUA
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ACQUA
La storica azienda emiliana, i cui prodotti sono utilizzati in tutto il mondo, ha allargato ulteriormente la già ricca offerta di raccordi con il top della gamma Type A da 18’’, in polietilene e ferro. Progettato sia per le emergenze sia per realizzare bypass, è in grado di movimentare elevate masse d’acqua, fino a 70.000 m3.
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Dallai
Principe dello stand, il movimentatore industriale MH3037, messo in bella mostra anche al Bauma. Azionato dal motore Cat C7.1 Acert Stage IV da 168 kW, consente all’operatore di entrare in cabina da terra, grazie all’innovativo sollevatore idraulico che può raggiungere un'altezza di 5,5 m in circa otto secondi e tornare a terra in circa dieci secondi. Da segnalare anche il sistema di raffreddamento idraulico ad alta capacità, che abbassa le temperature di funzionamento, per una maggiore durata dei componenti.
REALTÀ AUMENTATA Cat non finisce mai di stupire. E al suo stand, allestito dal dealer tedesco Zeppelin, è possibile vedere i prodotti in azione con gli speciali occhiali per la realtà aumentata.
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MOVIMENTAZIONE MATERIALI
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I FAT 2016
Caterpillar
Doppstadt TRATTAMENTO MATERIALI
Tra le diverse novità lanciate dal full-liner tedesco, vi presentiamo il separatore ad aria a catena mobile WS 2000 K che, caratterizzato da un’elevata potenza di separazione, separa il materiale alimentato in quattro frazioni. In fiera, la macchina collaborava con un vaglio meccanico: il materiale grosso ancora sporco veniva trasportato nel separatore e lì accuratamente separato nei singoli elementi.
&Demolizione
Riciclaggio Ecostar
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Haas TRATTAMENTO MATERIALI
La scritta “New edition 2.0” campeggiava a caratteri cubitali nello stand dell’azienda tedesca specializzata in macchine per il riciclaggio. I riflettori erano tutti per Tyron 2000 XL, il trituratore mobile a doppio albero a bassa velocità, in grado di lavorare materiali particolarmente difficili da processare, quali per esempio gli scarti di legno, le traversine ferroviarie, rifiuti di ogni genere, pneumatici... È equipaggiato di un nastro di uscita materiale largo 1.400 mm con altezza di scarico di 4.800 mm ed è azionato da un motore diesel Scania DC 09.
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Tra i modelli esposti, la novità è rappresentata dal sistema di raccolta Dule System, composto da un’attrezzatura monoperatore robotizzata bilaterale totalmente automatica, in grado di raccogliere sia contenitori fuori terra sia quelli interrati. Un solo operatore, dalla cabina dell’automezzo, gestisce tutto il processo: presa del contenitore, sollevamento per portarlo sopra la tramoggia di carico del compattatore, svuotamento e riposizionamento al suolo nella posizione originaria. © Costruzioni
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RACCOLTA E TRASPORTO RIFIUTI
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Farid
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TRATTAMENTO MATERIALI
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Prodotto di punta è il vaglio dinamico a dischi. Cuore del sistema è il disco esagonale capace di elevate prestazioni in termini di durezza, tenacità e leggerezza, realizzato in diverse dimensioni e sezioni (a seconda dei materiali da trattare) e imperniato su assi indipendenti. Tra i vantaggi: ridotti spazi per l'installazione e l'impiego; produzione fino a 200 t/ora di materiale altamente raffinato; consumi limitati e necessità di manutenzione abbattute; possibilità di variare in qualsiasi momento la dimensione di vagliatura del +/- 20%.
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ACQUA
Liebherr MOVIMENTAZIONE MATERIALI
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CARTOLINE DAL BAUMA 2016 Queste foto risalgono ad aprile. Il modello è lo stesso presentato a Ifat, solo in una versione prototipale precedente: i tecnici del Gruppo continuano ad aggionare il prototipo, con test continui fino a raggiungere il miglior rendimento. Efficace la trovata di far pedalar i visitatori per alzare la torretta: fa capire più di mille parole quanto poco la macchina consumi.
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SUPER COMFORT La cabina del nuovo LH26 C è stata progettata con un’attenzione particolare all’ergonomia e al comfort. L’equipaggiamento di serie è ben ricco e la salita in cabina è resa più semplice e sicura dal bracciolo sinistro ribaltabile.
In fiera l’azienda brianzola che propone soluzioni integrate per acqua e fanghi, ha presentato DryBox 100, la nuova versione della gamma DryBox, la più piccola e maneggevole. Si tratta di una macchina pensata per la disidratazione a gravità in sacchi da 150 litri. È infatti un contenitore trasportabile su ruote che permette una separazione efficace solido-liquido, capace di garantire la disidratazione a gravità di piccoli volumi. La macchina può essere utilizzata anche da chi lavora il marmo, per la disidratazione dei fanghi da buratto o laddove ci siano piccole quantità di reflui.
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Liebherr ha scelto Ifat per presentare il caricatore industriale elettrico LH26 C Industry, tuttora in fase prototipale. Tra i plus costruttivi da mettere in evidenza: la lubrificazione dell’attrezzatura che avviene automaticamente mediante l'impianto di lubrificazione centralizzata dell'equipaggiamento principale; la cabina con regolazione idraulica dell'altezza e il sistema di avvolgimento del cavo di alimentazione, ubicato nel sotto-carro cingolato, tra i due longheroni, per una maggiore sicurezza.
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I FAT 2016
Idee & Prodotti
&Demolizione
Riciclaggio Kaeser ACQUA
L’azienda ha lanciato le nuove soffianti rotative a lobi BBC e FBC: unità pronte all’uso, complete di quadro elettrico e di centralina Sigma Control 2, il collaudato sistema di controllo per il monitoraggio e la comunicazione. Sono in grado di coprire portate da 2 e 72 m3/min in un range di lavoro fino a 1.000 mbar in pressione e 500 mbar in vuoto. Tra i principali campi d’impiego: il trasporto pneumatico e la gestione delle risorse idriche.
IL FUTURO ALLE PORTE Komptech esponeva i progetti di un trituratore dalle linee futuriste. E una stampante 3D ne tesseva i componenti.
Komptech TRATTAMENTO MATERIALI
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Tra i prodotti in mostra, vi presentiamo il vaglio stellare Multistar L3 (nella foto a sinistra in alto) e il vaglio a tamburo Cribus 3800 (a sinistra in basso). Multistar L3, per biomassa, compost, legno e rifiuti, garantisce una selezione precisa grazie al sistema brevettato Cleanstar; Cribus 3800 lavora tutti i tipi di materiale, anche gli inerti di risulta.
Sennebogen
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MOVIMENTAZIONE MATERIALI
A farla da padrone nello stand, il movimentatore industriale 818E, versione elettrica del precedente modello gommato 818M. La macchina, con un peso operativo di 21,8 t e un braccio da 10 m, è azionata da motori elettrici da 90 kW ed è espressamente pensata per poter lavorare anche al chiuso. La cabina è una Maxcab, spaziosa ed ergonomica.
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Tre novità in anteprima: il prototipo della nuova cabina Fuchs (nelle foto a sinistra) che, pur mantenendo le stesse dimensioni del modello precedente, offre più spazio all’operatore, oltre a maggiori sicurezza ed ergonomia; i due nuovi caricatori industriali MHL320 F (nelle due foto in prima fila) e MHL250 (in seconda fila); quest’ultimo, è il primo della nuova MHL2-Series ed è il modello più compatto dell’intera gamma.
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MOVIMENTAZIONE MATERIALI
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Terex Fuchs
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A Ifat è stato presentato il nuovo caricatore industriale EXP 5020, e con questo modello l’azienda di Rovigo ha concluso il rinnovamento dell’intera gamma, che ora vanta nuove motorizzazioni e un design completamente nuovo (sviluppato in collaborazione con la Scuola Italiana Design). Tra i plus: il motore Deutz TCD 3.6 (Stage IV) con tecnologia Dvert, l’ampia cofanatura che assicura un accesso comodo e sicuro per la manutenzione, e la cabina con ampie superfici vetrate per una maggiore visibilità, con cristallo anteriore apribile a scomparsa sotto il tetto.
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MOVIMENTAZIONE MATERIALI
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I FAT 2016
Solmec
80 Costruzioni giugno 2016
&Demolizione
Riciclaggio Wamgroup
Xylem
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Due le novità presentate dal Gruppo, una a marchio Savi, l’atra Speco. La prima, VSA - Spiramatic (nella foto a sinistra), è una griglia fine con funzioni integrate di grigliatura, lavaggio del materiale grigliato e compattazione in un'unica unità. La seconda (a destra) è Wastemaster Mit, il mini impianto di trattamento acque reflue in grado di rimuovere i solidi grossolani e il materiale flottante, sedimentare ed estrarre le sabbie.
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ACQUA
Zato
ACQUA
TRATTAMENTO MATERIALI
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L’innovazione più recente dell’azienda bresciana è il trituratore primario monoalbero Blue Marlin PS 2800/835 (nella foto l’albero), per il recupero e la riclassificazione dei rifiuti di ogni genere. La macchina è utilizzata in particolare per ridurre i materiali non pre-trattati in un formato di output predefinito e prepararli così a una frantumazione secondaria più efficace. Tra le peculiarità, l’innovativo pressore che dialoga con il rotore: tramite un circuito di controllo Load Sensing viene elaborata dal PLC una spinta di alimentazione adeguata al materiale lavorato.
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Novità dell’anno del Gruppo è Flygt Concertor, il primo sistema di pompaggio per acque reflue al mondo con intelligenza integrata. Flygt Concertor unisce un sistema di controllo completamente integrato con l'efficienza del motore IE4, l'idraulica N all'avanguardia nella tecnologia e diverse funzionalità intelligenti. L'intelligenza integrata lo rende più veloce, più facile da installare e in grado di gestire funzioni che altrimenti richiederebbero un sofisticato sistema di monitoraggio e di controllo.
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www.gic-expo.it
Con il Patrocinio
AN CONC ALI
S®
2016
GY AWARD LO
TE TECHNO RE
MINISTERO DELLO
IT
SVILUPPO ECONOMICO
GIORNATE ITALIANE DEL CALCESTRUZZO ITALIAN CONCRETE DAYS La prima edizione one ne del GIC - Giornate Italiane del Ca Calce Calcestruzzo, la prima mostra-convegno nvegno italiana dedicata unicamente al comparto del calcestruzzo e alle sue tecnologie (produzione, messa in opera, manufatti e strutture prefabbricate, calcestruzzo preconfezionato, grandi opere, ripristino e riqualificazione delle strutture in cemento armato) avrà luogo a Piacenza dal 10 al 12 Novembre 2016. TRA LE AZIENDE ESPOSITRICI AL GIC
PATROCINI ASSOPORTI
ANNA
A.I.T.E.
MEDIA PARTNERS
Informazione tecnica e progettuale
&
Cave Calcestruzzo Alleggeriti
Riqualificazione
Pompe autocarrate
Messa in opera
Martelli demolitori Casseforme
Marmo
Additivi
Coltivazione Estrazione Slump
Spritz
Vagli
Cementi Sicurezza
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Eventi
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Pavimentazioni
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Eventi
Presentata l’edizione 2016 di Marmomacc. Si terrà a Verona dal 28 settembre al primo ottobre
L’esperienza e la tecnologia Ruredil per una pavimentazione industriale della bresciana Milesi
CGT presenta in cava le novità Cat e Sandvik, ma soprattutto la tecnolgia di monitoraggio aereo Cardinal
NEWS
&Calcestruzzo
Cave
Compleanno a Hillhead
www.ocmer.it
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Inghilterra, nei dintorni di Buxton, dal 28 al 30 giugno prossimi. Non sarà ovviamente un compleanno solo di facciata perché POWERSCREEN porterà alla manifestazione una selezione di prodotti recenti a dimostrazione dell’attualità progettuale per il lavoro in cava. Da menzionare, tra gli altri, la
linea dei frantoi a mascelle Premiertrak 400, i vagli mobili Warrior 600 e il Warrior 2100 e soprattutto il frantoio a cono 1150 Maxtrak con un diametro
massimo di ingresso del materiale di 205 mm e due versioni disponibili: ad alimentazione diretta e con prevagliatura. www.powerscreen.com
Con il segno più
Il getto versatile Specialisti nel calcestruzzo proiettato, i brevetti Ocmer (Pogliano Milanese, MI) propongono macchine su misura come la compatta OCS-3642, un impianto completo montato generalmente su cingoli. Composto dalla macchina a rotore OCMER OCM-036 (in grado di proiettare miscele cementizie per via umida e secca), dal dosatore Ocmer ODP-012 e dal braccio da spruzzo Ocmer OSM-4200, è ideale per tunnel di piccole dimensioni, nell’industria mineraria e nella costruzione di centrali idroelettriche.
84 Costruzioni giugno 2016
Il fatturato consolidato dell’esercizio 2015 è stato approvato dall’Assemblea ordinaria degli azionisti BUZZI UNICEM con un ammontare di 2.662,1 milioni di euro (+6.2% rispetto ai 2.506,4 milioni del 2014), mentre il margine operativo lordo si è incrementato di 473,2 milioni di euro (422,7 milioni nel 2014). Il risultato netto di competenza del gruppo è passato da un utile di 116,6 milioni nel 2014 a 125,3 milioni di euro nell’esercizio in esame. L’indebitamento finanziario netto del gruppo al 31 dicembre 2015 risulta di 1.029,7 milioni di euro, in riduzione di 33 milioni rispetto ai 1.062,7 milioni di fine 2014.
www.buzziunicem.it
el grande teatro aperto di Hillhead si celebrerà il compleanno importante per uno dei marchi cardine della frantumazione e della vagliatura mobile. Si tratta del cinquantennale dalla fondazione di Powerscreen che ha deciso di festeggiare la ricorrenza proprio durante la fiera che si svolgerà in
Giunto al top
i chiama MasterSeal NP 474 ed è un sigillante poliuretanico,
S
monocomponente e ad alto modulo elastico, per giunti orizzontali e verticali. Questo prodotto di BASF,
nella gamma delle Master Builder Solutions, si rivela particolarmente efficace, tra l’altro, nelle aree soggette a traffico pedonale e veicolare oppure in magazzini e aree destinate alla produzione. Come va applicato MasterSeal NP 474? Dopo aver verificato la stato supporto, va calcolata la forma del giunto, controllando la corretta profondità del sigillante e usando un
profilato di rinforzo a celle chiuse. Va inserito il profilato di rinforzo comprimendolo e ruotandolo all'interno del giunto, senza stirarlo nel senso della lunghezza. Inoltre, non va perforato il profilato di rinforzo durante l'installazione. Altro vantaggio: MasterSeal NP 474 sul calcestruzzo può essere posato senza alcun primer. www.basf.it
La qualità decantata el recupero di acqua e calcestruzzo gli impianti progettati e realizzati dalla MATEC di Massa hanno ormai consolidata una posizione internazionale di assoluto rilievo. Tra i prodotti della gamma più richiesti, i silo decantatori verticali si basano sul principio di decantazione statica e la naturale precipitazione delle particelle solide sospese. Durante il processo di decantazione, le particelle solide (il fango) precipitano in fondo alla struttura,
N
mentre l’acqua pulita tracima nello scolo in cima al decantatore e viene scaricata in una vasca o in una pozza dedicata (vasca di acque chiare). La sedimentazione del fango alla base del decantatore viene velocizzata attraverso l’uso di un polielettrolita (flocculante). La forma del decantatore verticale Matec offre la giusta proporzione tra il cono e il cilindro superiore. L’angolo di inclinazione del cono perfeziona
l’addensamento del fango e il cono superiore può essere utilizzato come ulteriore spazio di stoccaggio. www.matecitalia.com
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
Il ciclo è completo
na filiera completa in ogni fase, gestita a partire dalla specializzazione originaria nella prefabbricazione in calcestruzzo. La Marcantonini di Bettona (PG) progetta e costruisce impianti di betonaggio fissi a torre (con il vantaggio di avere la movimentazione dei componenti per l’estrazione, il
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Una cassaforma speciale a Castelfranco Emilia (MO) al mondo il passo non è breve ma Novatec ha saputo distinguersi negli anni come riferimento internazionale nel campo dei prefabbricati in calcestruzzo e della produzione di casseforme per qualsiasi tipo di applicazione. I tecnici specializzati e gli ingegneri del reparto progettazione di NOVATEC si occupano di concepire qualsiasi attrezzatura il cliente richieda, per il getto di ponti oppure per la costruzione di gallerie
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86 Costruzioni giugno 2016
artificiali (menzionando solo due delle innumerevoli fattispecie di casseforme e attrezzature
implementabili). In fabbrica gli addetti Novatec procedono poi alla costruzione,
dosaggio e l’immissione nel mescolatore esclusivamente per gravità), orizzontali (serie Betonmac) e modulari compatti (che garantiscono la massima flessibilità e scalabilità nella gestione dello stoccaggio), e impianti mobili. Progetto e realizzazione si estendono alla gamma dei mescolatori (bialbero, ad asse verticale, continui) e ai sistemi di trasporto e distribuzione del calcestruzzo dall’impianto secondo varie modalità. MARCANTONINI offre al cliente sistemi costituiti da vagonetti di distribuzione Aerovan Bi-rail completamente automatizzati e costantemente monitorati via wi-fi, oppure nel modello Aerovan Mono-rail per impianti che devono affrontare pendenze fino a cinque gradi e per l’integrazione nei sistemi di distribuzione di calcestruzzo. E ancora, altre serie per carri getto e beton mix per il pavè a tonalità striate. www.marcantonini.it
all’assemblaggio e al precollaudo. L’installazione dal cliente avviene sempre con il complemento di un collaudo della struttura e con una formazione sul
campo del personale che ne farà uso, completa di manuale d’uso e manutenzione. www.novatecsrl.eu
e nuove applicazioni iamo di fronte a un nuovo mercato, diverso da quello che ha fatto da teatro della crescita economica degli anni passati e sicuramente più “piccolo”. Per questo anche il settore industriale del calcestruzzo preconfezionato sembra colpito dalla frustrazione dettata da una potenzialità produttiva che non riesce a trovare uno sbocco adeguato per la sua portata. Il mercato delle costruzioni del futuro è un altro mercato perché le aree tradizionali sono in fortissima contrazione, ma emergono al contempo nuove opportunità, spesso già in grado di compensare i cali dei mercati tradizionali, grazie a nuovi prodotti, nuovi processi, “nuove applicazioni” – almeno in Italia – per il calcestruzzo. Tra queste nuove applicazioni sicuramente il calcestruzzo estruso o più in generale le tecniche, diffuse in molti altri Paesi ma confinate in nicchie della nostra tradizione costruttiva, di estrusione in situ del calcestruzzo. Un esempio significativo è rappresentato dalle pavimentazioni in calcestruzzo in galleria, che costituiscono un segmento tutt’altro che trascurabile se si pensa alle caratteristiche orografiche del territorio nazionale e all’esigenza di porre in sicurezza tali infrastrutture. Solo per quantificare il tema, su cui l’Associazione è impegnata, solo il 10% delle gallerie italiane risponde agli standard europei e ciò si traduce in 600 chilometri di tunnel da adeguare ai requisiti minimi di sicurezza imposti dall’Europa, requisiti che vedono il calcestruzzo come materiale tecnicamente preferibile dal punto di vista sociale, economico ed ambientale. Fare “cultura del prodotto” vuol dire anche sfatare quei falsi miti che ad esempio, nel caso delle pavimentazioni stradali, vedono per tradizione la soluzione in calcestruzzo come cara, rumorosa e non in grado di assicurare la giusta aderenza, mentre la luminosità, la resistenza al fuoco, la maggiore durabilità e la minore manutenzione la rendono sicura e conveniente economicamente nell’arco dell’intera vita utile rispetto alle soluzioni in conglomerato bituminoso, pur con un costo iniziale leggermente superiore. Stati Uniti, Canada, Germania, Austria, Belgio, Olanda e Regno Unito hanno da tempo adottato la pavimentazione in calcestruzzo come standard, non solo in galleria, dimostrando così la necessità di diffondere e promuovere una maggiore consapevolezza sulle reali e concrete qualità del prodotto. Per l’Atecap si tratta infatti di una strada imprescindibile da percorrere per provare a delineare un mercato con caratteristiche diverse da quello fin qui conosciuto e che permetta al prodotto calcestruzzo di dimostrare di più e al meglio le sue potenzialità, come si sta sempre più cercando di fare oggi.
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CULTURA SUL PRODOTTO VUOL DIRE ANCHE RICONOSCERE SCENARI ECONOMICI ORMAI MUTATI E SCOPRIRE NUOVE OPPORTUNITÀ A PORTATA DI MANO
ATECAP Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it Twitter: @atecap.it
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I N COLLABORAZIONE...
TRA NUOVI MERCATI
EVENTI
IL MARMO
in cima al mondo
Maurizio Danese e Giovanni Mantovani (presidente e direttore generale di Veronafiere) al tavolo della conferenza stampa di Marmomacc 2016 insieme a Luciano Galimberti (presidente dell’ADI, Associazione per il Disegno Industriale). Anche per l’edizione numero 51 della fiera 2016 è stata annunciata la collaborazione con ICE-Italian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine nell’ambito delle iniziative legate al Piano di promozione straordinaria del Made in Italy.
88 Costruzioni giugno 2016
&Calcestruzzo
Cave L’EDIZIONE 2016 DI MARMOMACC, A VERONA DAL 28 SETTEMBRE AL PRIMO OTTOBRE, PRESENTATA IN ANTEPRIMA ALLA TERRAZZA MARTINI DI MILANO. UNA FIERA IN CRESCITA PER IL RILANCIO DEL SETTORE DI
ALBERTO FINOTTO
alla vertigine estetica del Duomo di Milano all’anfiteatro delle cave apuane, il fil rouge della tradizione italiana lega nei secoli l’arte, l’architettura e la produzione del marmo in un circolo virtuoso che si estende al mondo. Questa constatazione si è trasformata in una dichiarazione d’intenti nel corso della conferenza stampa ufficiale che ha presentato l’edizione 2016 di Marmomacc. Davanti alla platea dei giornalisti intervenuti alla Terrazza Martini, a Milano, il 13 giugno scorso Maurizio Danese e Giovanni Mantovani, presidente e direttore generale di Veronafiere, hanno espresso quel sentimento di ottimismo che tutti si aspettavano dopo il grande successo dell’edizione 2015, quella del 50° che richiamò 1.524 espositori da 55 nazioni e opltre 67.000 operatori specializzati. “Marmomacc è un salone che da sempre fa dell’internazionalità uno dei suoi punti di forza”, ha rilevato Mantovani. “Nel 2015 i buyer stranieri arrivati da 150 paesi hanno raggiunto il 61% dei visitatori per merito di un format che unisce B2B, design e formazione, con eventi esportati negli Stati Uniti, in Brasile, Egitto e Marocco. Noi formiamo un network tra aziende e professionisti che fa crescere l’economia della community globale del marmo”. ST
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La conferenza stampa di Marmomacc alla Terrazza Martini di Milano. Ospiti della presentazione alla stampa, oltre ai vertici di Veronafiere, Alessandra Ferrari, in rappresentanza del Consiglio Nazionale degli Architetti, e il designer Raffello Galiotto. Moderatore della conferenza, Massimo Rosati, architetto e giornalista.
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TECHNO -EXPORT IN CRESCITA Sulla base dei dati di mercato più recenti (che riguardano i primi nove mesi del 2015), sono gli Stati Uniti a guidare il ranking dei mercati di destinazione delle esportazioni italiane di tecnologie lapidee, con 95 milioni di euro di import e un incremento che sfiora il 70% rispetto ai primi nove mesi dell'anno precedente. Ottima anche la performance del Brasile, secondo importatore con 69,1 milioni di euro (+46,2%), mentre scende al terzo posto la Turchia (42,7 milioni, -17,5%). In crescita anche la Germania (+10,1%), primo mercato europeo e quarto a livello generale con 39,3 milioni di import, mentre al quinto posto troviamo l’Algeria (37,2 milioni e incremento a +72,4%), seguita da Arabia Saudita (36,2 milioni, +30,2%), Regno Unito (31,4 milioni, +90,6%) e India (28,7 milioni, -39,2%).
90 Costruzioni giugno 2016
Alessandra Ferrari coordinatrice Dipartimento Cultura, Consiglio Nazionale degli Architetti
Marmomacc oggi è la fiera di riferimento per gli operatori internazionali che compongono la filiera della pietra naturale. Grazie anche al valore aggiunto del Maurizio distretto del marmo di Verona Danese abbiamo creato negli anni, presidente con questa fiera, una vera di Veronafiere piattaforma di promozione per l’interscambio lapideo globale. Si tratta di un mercato da oltre 23 miliardi di euro per un giro d’affari complessivo che vede da sempre ai primi posti l’Italia, con 3,2 miliardi di esportazioni nel 2015.
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EVENTI
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L’eccellenza del marmo italiano è testimone della nostra storia, con la sapienza tecnica di un’architettura che è in grado di trasformarlo a misura delle nostre vite. La similitudine che potrei trovare su un altro piano produttivo è quella con il lardo di Colonnata, un’altra mirabile trasformazione materica che, come il marmo lavorato dai maestri, ci restituisce piacere e cultura.
&Calcestruzzo
Cave
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Tutto ciò che è legato al marmo, come innovazione estetica del design, è legato a un avanzamento degli strumenti e delle tecnologie di lavorazione. Il know-how legato alla manualità e al sapere artigiano è inscindibile dal progresso e noi designer dobbiamo prenderne atto, considerare come altrettanti strumenti d’arte i macchinari e le attrezzature che trasformano la pietra.
Raffaello Galiotto designer
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Milano con il suo Duomo che svetta in tutta la sua magnificenza marmorea non è una sede scelta a caso per la presentazione della cinquantunesima edizioMassimo ne di Marmomacc. Il marmo di Rosati Milano parla di momumentaliarchitetto tà ma non solo: è il simbolo ime giornalista portante di una ricostruzione urbana, quella del secondo dopoguerra, dove il sistema industriale e cavatorio del marmo diventa un simbolo straordinario di rinascita nazionale.
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PAVIMENTAZIONI
Una verifica progettuale, a cura del supporto tecnico di Ruredil, ha consigliato per la pavimentazione della sede Milesi di Brescia una soluzione mista di rete e fibre strutturali Ruredil X Fiber 54 che conciliasse importanti gli aspetti tecnici del futuro utilizzo con l’economia della realizzazione.
FIBRA FORTE a prova di suolo
LA SCELTA FIBRORINFORZATA DEGLI ESPERTI RUREDIL PER IL PAVIMENTO IN CALCESTRUZZO DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE DI ANDREA NUCCI
92 Costruzioni giugno 2016
&Calcestruzzo
Cave AGILITÀ E RISPARMIO La soluzione vantaggiosa ed economica adottata per la pavimentazione della nuova sede produttiva Milesi ha previsto una rete elettrosaldata (diametro di 8 mm, maglia da 15x15 cm) distanziata dal fondo (estradosso dei tubi riscaldamento a pavimento) mediante un apposito distanziatore metallico a serpentina Ruredil Dista in modo che la stessa rete non bucasse i tubi. Sono state impiegate poi fibre sintetiche strutturali Ruredil X Fiber 54 con un dosaggio di 1,8 kg/m3 e calcestruzzo Rck 35 con uno spessore di 23 cm. Le due alternative considerate inizialmente avevano ipotizzato l’utilizzo di una doppia maglia di rete, con doppio distanziatore, oppure l’utilizzo di fibre metalliche con uno spessore di circa 25 cm.
L
o studio e la realizzazione di una pavimentazione industriale richiama sempre moduli progettuali specifici e integrati per ogni dinamica di lavoro. Alla Milesi di Brescia, azienda specializzata nel recupero e commercio di prodotti in acciaio inox (lamiere, nastri a misura e a larghezza commerciale, quadrotti e bandelle) la scelta del calcestruzzo fibrorinforzato per i 10.000 m2 coperti della nuova sede produttiva ha trovato una pietra d’angolo nella fibre strutturali Ruredil X Fiber 54. Per la definizione della soluzione da adottare sono stati considerati due aspetti determinanti. Il primo, relativo al carico massimo che graverà sulla futura pavimentazione, è rappresentato dalle bobine (coils) di acciaio inox che scaricano un peso di circa 21 tonnellate su due travette in legno da 20 cm di larghezza per 170 cm di lunghezza. Il secondo, in riferimento alla presenza di un sistema di riscaldamento a pavimento radiante costituito da un pannello isolante bugnato per il fissaggio dei tubi. La soluzione adottata ha previsto una costruzione mista di rete e fibre strutturali Ruredil X Fiber 54 che ha permesso di conciliare queste due problematiche. Riducendo drasticamente l’impiego di armatura metallica (rete superiore e distanziatore intermedio), è stato attenuato il rischio di fessurazioni causate dalle dilatazioni termiche; le fibre di natura sintetica infatti non risentono in alcun modo delle variazioni di temperatura. Corollario importante alla messa in opera, il risparmio economico, ottenuto evitando di insediare la seconda maglia di rete e il secondo distanziatore metallico. ST
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di meraviglie
I FRUTTI DELL’ACCORDO DISTRIBUTIVO CON SANDVIK NON HANNO COSTITUITO GLI UNICI INGREDIENTI DEL DEMO SHOW CGT DI REZZATO (BS).
TRA LE SORPRESE PER GLI OPERATORI ANCHE L’AVANGUARDIA DEL MONITORAGGIO VOLANTE DELLA CAVA CON LA TECNOLOGIA DI RED BIRD ALBERTO FINOTTO
Produttività e nuove tecnologie in campo, nella Cava Eredi Ventura Andrea di Rezzato, per l’evento organizzato da CGT lo scorso 18 giugno. La scena, oltre ai frantoi mobili della linea Premium di Sandvik, ha calamitato l’attenzione del pubblico con il sistema Cardinal di RedBird, piattaforma di monitoraggio delle cave con drone.
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EVENTI
MINIERA
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operativa, alimentata dagli escavatori Cat dell’ultima generazione F (in particolare i modelli 330F e 336F XE Hybrid, con sistemi Cat Grade Control e di pesatura). Ma la vera sorpresa arriva in volo tecnologico sulle teste degli spettatori: il drone di RedBird implementato con sistema Cardinal per il monitoraggio delle attività di cava. Questa dimostrazione promuove ufficialmente, in Italia, l’importante sodalizio stipulato di recente da Caterpillar con la società francese specializzata in sistemi aerei di controllo. In buona sostanza, il futuro della cava in pieno sole e... a volo radente sul mercato italiano. ST
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a scena offre un colpo d’occhio luminoso, terso. Nella Cava Eredi Ventura Andrea di Rezzato (BS), i segni della sapiente coltivazione del pietrisco (da cui viene estratto il carbonato di calcio e altri derivati del calcare) disegnano un panorama suggestivo per accogliere l’evento organizzato da CGT. L’occasione è costituita dalla presentazione ufficiale della partnership distributiva con Sandvik per il territorio italiano. Sul campo prove allestito nel primo fronte della cava, il pubblico è conquistato dall’arena produttiva dove i frantoi Sandvik QJ241 e QJ341, dimostrano tutta la loro prestanza
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I gladiatori nell’arena di Rezzato sono sempre gli escavatori cingolati, con i modelli 330F e 336F XE in evidenza per le novità tecnologiche installate nel cuore delle macchine. In particolare La linea XE (rappresentata in campo a Rezzato dal modello 336F XE ibrido) è una variante della serie F destinata all’operatore più sofisticato, dal momento che le macchine sono dotate di tecnologie all’avanguardia per aumentare produttività e redditività in cava e nei cantieri. Si tratta di sistemi come il nuovo Cat Production Measurement per il controllo del carico utile, il collaudato Cat Grade Control Depth and Slope e il Product Link, forniti di serie sugli escavatori XE al cliente che richiede velocità ed efficienza al massimo grado.
AL VAGLIO DEL MERCATO
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tale) e Ranger (cave e sbancamenti), e i frantoi mobili della linea Premium. Questi frantoi mobili leggeri e versatili della gamma Sandvik sono dotati di comando idraulico (che consente l’avvio del frantoio con carico), sistema PLC (dal pratico schermo a colori) e funzione di sollevamento e abbassamento a comando idraulico sul nastro principale (ideale per le applicazioni di bonifica e riciclaggio). © Costruzioni
Incremento della penetrazione nel mercato della frantumazione, vagliatura e perforazione di superficie e integrazione utile (per l’attore CGT) con la gamma destinata al lavoro nelle cave. L’accordo tra Sandvik e il distributore italiano di Caterpillar apre nuovi scenari di opportunità commerciale. In campo, le perforatrici Sandvik delle serie Command (per la lavorazione della pietra ornamen© Costruzioni
EVENTI
TECNO -ESCAVATORI
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Cave
SULLE ALI DEL FUTURO
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La seguitissima dimostrazione delle ultime tecnologie Caterpillar per il machine control e la pesatura su escavatori e pale gommate ha portato in scena anche il dumper articolato 730C2 dotato di controllo della trazione automatico e sistema di rallentamento (retarder), oltre che di sistema di pesatura.
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Il recente accordo di Caterpillar con la francese RedBird è basato su un software all’avanguardia denominato Cardinal, implementato su droni (a elicottero oppure aeromobile), che è in grado di fornire un rilievo generale della cava nell’intervento di circa due ore. Al termine della ricognizione, si estrae la card elettronica dal drone e la si inserisce nel proprio computer. Tramite il software Cardinal si effettua quindi il caricamento di tutti i dati rilevati dal sito estrattivo (ad esempio, il materiale presente in ogni zona, oppure la localizzazione del punto più distante dall’ingresso della cava). Il cliente può anche effettuare comparazioni di produttività periodica, confrontando due rilievi effettuati in tempi diversi. Il sistema è in grado anche di riportare dati sui cambiamenti geomorfologici e sugli eventuali fattori di rischio ambientale. In Italia sarà CGT, in partnership con RedBird, a fornire il servizio di monitoraggio e controllo di cave e cantieri.
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Alta dimostrazione di servizio L’evento di Rezzato ha offerto ai clienti CGT l’occasione per approfondire le tematiche di servizio legate al lavoro in cava. Innanzitutto, la disponibilità di una flotta noleggio straordinaria per dimensioni (oltre mille macchine di 150 modelli diversi per varie tipologie) e attualità (si tratta di mezzi con una vita media di 18 mesi, equipag-
giati con dispositivi e sistemi all’avanguardia). Poi, la modalità assicurativa All Risk contemplata da CGT, con il Servizio macchina sostitutiva per non lasciare mai in panne il lavoro dell’impresa. Terzo valore da menzionare, la possibilità di personalizzare gli allestimenti delle macchine nel caso di noleggi a lungo termine.
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EVENTI
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Le aspettative degli organizzatori di CGT per la manifestazione demo in cava del 18 giugno scorso sono andate oltre ogni previsione. Oltre 240 realtà imprenditoriali del settore cave intervenute alla manifestazione e un picco di oltre 700 persone nell’area allestita per l’evento.
MEZZI DI PRODUTTIVITÀ
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macchina. Integrato con il Servizio prevenzione guasti e in collegamento con il Team prevenzione di CGT, attraverso il Vision Link questo sistema consente di monitorare da remoto, in qualsiasi momento, l’efficienza della pala gommata. Riguardo al dumper 730C2, da menzionare la possibilità di omologare il mezzo per la circolazione stradale come macchina operatrice eccezionale (con limitazione della velocità di trasferimento). © Costruzioni
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CGT ha portato in cava a Rezzato le più recenti serie di pale gommate e dumper. Sul fronte pale, in azione la nuova 972 M XE con sistema di pesatura, trasmissione a variazione continua, terzo comando idraulico per l’attivazione dell’attacco rapido e sistema Product Link. Quest’ultimo è un modulo che consiste in un dispositivo GPS per la localizzazione e il monitoraggio dei parametri completi di funzionamento della
Sollevamento Noleggio
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Assicurazioni
Cesoie
Piattaforme
Garanzie Contratti
Martelli demolitori
Gru
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Autogrù Casseforme
Idraulica Ponteggi Generatori
Tecnologia
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Carrelli Al CeMAT di Hannover sono state premiate le 5 migliori soluzioni di intralogistica del 2016
Autogrù La nuova multistrada Liebherr LTM 1450-8.1 ha un braccio tele da 85 m e 12 t per asse
Piattaforme Parla Piero Palmieri, responsabile di prodotto per GSR. Ecco la rotta che seguirà
Moduli prefabbricati La qualità dei moduli Baruzzi serve richieste di alto profilo. Una storia di successo tricolore
NEWS
&Noleggio
Sollevamento
Visioni future in cabina he la tecnologia spinta ai livelli più alti faccia parte del bagaglio culturale di Hiab, lo sanno tutti gli esperti di gru autocarrate. Ma al Bauma 2016 la casa internazionale ha saputo stupire ancora tutti con il futuribile Hi Vision, un sistema innovativo che permette all’operatore la manovra di un caricatore forestale direttamente dalla cabina del camion. L’era
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digitale ha accolto in pieno il pianeta HIAB nella propria galassia e così il costruttore ha pensato di bene di dar vita all’interno del suo stand a Monaco, all’exhibition virtuale per eccellenza, riproducendo direttamente sul computer una riproduzione fedelissima degli spazi espositivi. Largo quindi ai giganti Hiab X-HiPro 1058 e X-HiPro 858, corroborate nella potenza dal sistema di
www.tunnelpedonale.co m
Lo scissor in una tasca Dalla fucina dei brevetti Big Astor, si è rivisto al Monaco lo scissor “tascabile” Mak 1 dalle dimensioni minime (solo 78 x 118 x 52 cm) con la facoltà per l’operatore di poter smontare le barriere della navicella e accedere ai contesti di cantiere più complessi sotto il profilo logistico. L’altezza massima di lavoro raggiungibile dalla piattaforma di BIG ASTOR è di ben 4 m, per un peso di soli 94 kg: la PLE quindi si può trasportare anche nel bagagliaio di un’automobile. Costruito completamente in alluminio leggero ad alta resistenza, Mak 1 può sollevare fino ai 130 kg mentre le ruote sono orientabili di 360°. Tecnologia AGM nella propulsione elettrica a batteria che assicura un’autonomia media di 50 salite e 50 discese.
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Un secolo di gru per Bigge Quando si arriva al secolo di vita, i festeggiamenti sono d’obbligo, soprattutto se si è legati da un rapporto reciproco di massima fiducia e stima. Così LIEBHERR ha scelto la platea di Bauma 2016 per dedicare degni festeggiamenti al suo cliente americano Bigge Crane & Rigging, legato al grande costruttore tedesco da oltre 15 anni. Nel corso di questa partnership proficua Bigge ha acquistato 80 prodotti della casa tedesca, tra i quali ben 51 gru LR 1300, record assoluto tra i clienti Liebherr per questa tipologia di gru cingolate.
www.liebherr.com
stabilizzazione in tutta sicurezza VSLplus per calibrare in automatico la capacità di sollevamento della gru in accordo con l’assetto stabile dell’autocarro. Parlavamo di gru forestali ed ecco allora in vetrina a Monaco i modelli Loglift, insieme con le interessanti novità scarrabili Multilift.. www.hiab.com
In porto senza angoli ciechi obusti, efficienti, e, soprattutto, accuratamente personalizzati, i reachstacker FTMH (Fantuzzi Team Material Handling) sono molto apprezzati dagli operatori
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portuali terminalisti ed intermodalisti di tutto il mondo. FTMH ha adottato
Backeye360 Select di BRIGADE Elettronica per un reachstacker in azione nel porto di Trelleborg (Svezia), uno dei più grandi porto ferry in Europa. Alle consuete quattro telecamere previste dal sistema, ne è stata aggiunta una quinta esterna all’attrezzatura,
per far sì che l’operatore possa vedere anche quando viaggia con il carico. Backeye360 Select, grazie a un software intelligente appositamente studiato da Brigade che appiattisce le immagini grandangolari, elimina istantaneamente le distorsioni fisheye e, in
contemporanea, bilancia le differenti luminosità delle varie inquadrature, riunendole in tempo reale e riproducendole sul monitor in cabina, senza soluzione di continuità, in una sola immagine, con vista a 360° dall’alto, tutto intorno al mezzo. www.brigade-elettronica.it
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Piattaforma videocult n-line il nuovo video COLLEGATI AL dedicato VIDEO DE alla piattaforma ZED 21.2 JHLLVA ! Zed 21.2 JHV, modello autocarrato articolato presentato a Bauma 2016. Il video, girato con l’ausilio di un drone, enfatizza i punti di forza della PLE impiegando elementi grafici inediti che catturano l’attenzione dell’osservatore facilitando un comprensione immediata dei plus che riguardano la macchina. Il nuovo sistema di corrimano stabilizzazione S3 (Smart antischiacciamento, la Stability System), la simultaneità delle manovre, compattezza della i comandi proporzionali macchina, la versatilità del con rampe, il design del jib sono i principali telaio e del braccio, la elementi messi in luce della navicella interamente in piattaforma CTE. In alluminio con doppio particolare il sistema S3
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studiato per le articolate Zed e per le telescopiche B-Lift: un modulo che si adatta in tempo reale alle condizioni di utilizzo, carico e geometria in maniera autonoma, consentendo all’operatore
di sfruttare al massimo le potenzialità di ogni tipologia di piattaforma, indipendentemente dalle caratteristiche del mezzo su cui è allestita e dalla geometria della sovrastruttura. La CTE Zed 21.2 JHV (con stabilizzazione ad H, variabile e con sistema S3) raggiunge 20,6 m di altezza di lavoro, con 9,9 m di sbraccio e 300 kg di portata massima.. www.ctelift.com
carico utile rimane costante e indipendente dall’angolo di sterzata, un aspetto particolarmente importante per le pale dotate di braccio
telescopico. La Kramer 5065T è disponibile sul mercato ed è in consegna da Niederstätter proprio in queste settimane. www.kramer-online.com
Piccolo genio irettamente dall’esposizione di Monaco alla distribuzione Niederstätter, la nuova pala gommata compatta 5065T di Kramer presentata a Bauma 2016. La macchina oggi disponibile dal dealer e noleggiatore di Bolzano è dotata di braccio telescopico e dimensioni compatte (altezza 2,45 metri, larghezza 1,60 metri. Con un peso totale di soli 4,35 t consente un’altezza di rotazione
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della benna di 4,25 m, una facoltà ideale per il carico autocarri a sponde alte. Grazie alle dimensioni ridotte e alle quattro ruote sterzanti la nuova pala gommata 5065T è manovrabile quasi come una minipala, con tutti i vantaggi dei modelli KRAMER precedenti: buona visibilità verso l’esterno, maneggevolezza offerta dalle quattro ruote sterzanti e stabilità favorita dal telaio monoblocco. Grazie a queste qualità, il
PRESTAZIONI Forza da interni Realtà pionieristica e ormai di massima autorevolezza internazionale per il segmento delle gru pick and carry, la ORMIG di Ovada (AL) ha conquistato più di un manipolo di appassionati con il modello elettrico 55/60E da 60 t destinato al sollevamento e alla movimentazione dei carichi negli interni e in ambito industriale. Ridotte dimensioni e notevoli portate (a partire da 5,5 t) caratterizzano tutta la serie elettrica attuale del costruttore piemontese.
www.ormig.com
SIMILI AL DIESEL
VERSATILITÀ
IBRIDA
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RIDOTTO
CONSUMO DI CARBURANTE RUMORE MANUTENZIONE
TRASMISSIONE ELETTRICA DIRETTA ECCEZIONALE CAPACITÀ DI SUPERARE LE PENDENZE MANOVRE IN TERRENI ACCIDENTATI
Il gigante cinese n lancio telescopico verso il cielo, quello realizzato dal marchio AIRO di Luzzara (RE) al Bauma 2016. La nuova semovente telescopica T34 JRTD è un prodigio da 34 metri di altezza operativa, in grado di superare i 24 metri di sbraccio. Il progetto è stato concepito soprattutto per il mercato cinese, anche in versione senza jib articolato. La piattaforma è dotata di carro estensibile, consente una rotazione a 180° e porta in cesta 450 kg. La propulsione della piattaforma (prodotta in Italia e in Cina) è fornita da un motore Deutz Tier 4 raffreddato ad acqua. www.airo.com
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FUNZIONA OVUNQUE. RIDUCE I CONSUMI IN OGNI LUOGO. Efficace in luoghi chiusi e aperti, la nuova piattaforma aerea a braccio H340AJ riunisce le prestazioni di resistenza Diesel ai vantaggi dell’ibrido, portando a tassi di utilizzo ottimali. Dotato di quattro motori elettrici indipendenti, offre prestazioni senza eguali su terreni accidentati e un generatore Diesel Tier IV Final per la ricarica. Vedila in azione su JLG.COM/en/H340AJ-19 * Confronto eseguito con la 340AJ diesel di JLG in condizioni di test simili. I risultati effettivi possono variare.
JLG Industries (Italia) s.r.l. Via Po 22 | 20010 Pregnana-Milanese Tel. 02 9359 5210 | www.jlg.com
CARRELLI
CARRELLATA
di vincitori
DURANTE IL CEMAT DI HANNOVER SONO STATE PREMIATE LE CINQUE MIGLIORI SOLUZIONI DI INTRALOGISTICA DEL 2016. AD ASSEGNARE GLI ‘OSCAR’ DEI CARRELLI, UNA RAPPRESENTANZA DELLA GIURIA DEGLI IFOY AWARD. AND THE WINNER IS... DI
MATTHIEU COLOMBO
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Sollevamento
li IFOY Award sono nati per eleggere il carrello elevatore dell’anno. IFOY è infatti l’acronimo di International Forklift Truck Of the Year. Ma la filiera della movimentazione merci è così dinamica e articolata nelle soluzioni che oggi l’organizzazione, patrocinata dal Ministero federale dell'economia e dell’energia tedesco e sostenuto dall’associazione di categoria VDMA, ha deciso di premiare le migliori innovazioni intralogistiche. Quest’anno la premiazione si è tenuta lo scorso 31 maggio ad Hannover, sotto l’obrello del CeMAT, il salone dell'intralogistica e della gestione delle catene distributive. I vincitori dell’edizione 2016 sono BYD, Corona, Jungheinrich e SSI Schäfer. Tutti i dettagli nelle pagine che seguono. ST
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La competizione tra le aziende specializzate nella costruzione di macchine e attrezzature per la gestione logistica è elevata. Sopra la gremita platea che attende la rivelazione dei vincitori.
I 5 VINCITORI DEGLI I FOY AWARD 2016 Carrelli controbilanciati fino a 3,5 t • ECB18C, BYD (elettrico) Veicoli speciali • EJQ 325, Jungheinrich (elettrico) Commissionatori highlifter • EKX 516, Jungheinrich (elettrico)
Commissionatori lowlifter • RT 4020, Crown (elettrico) Soluzioni intralogistiche • SSI Schäfer sistema di gestione flotte sviluppato con Weasel®
www.ifoy.org
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IL RE DELLO STRETTO
CARRELLI
L’asso nella manica del Crown RT 4020 è l’elevata capacità produttiva in spazi ristretti. Questo nuovo commissionatore è progettato per sollevare fino a due tonnellate, ha un potente motore trifase, un’ergonomia di livello, una piattaforma operatore ammortizzata e dei comandi semplici e intuitivi che elevano gli standard di sicurezza. Largo appena 780 mm, l’RT4020 corre fino a 12 km/h. Tra le caratteristiche di rilievo il sistema Entrybar che permette di lavorare soltanto se i piedi del conducente rientrano nella sagoma del veicolo.
BATTERIE VINCENTI Nella categoria dei carrelli elevatori controbilanciati fino a 3,5 t di peso operativo è stato premiato il BYD (Build Your Dreams) modello ECB18C. È la prima volta che un carrello elevatore cinese viene incoronato come migliore dell’anno. A pesare sul piatto della bilancia sono state le sue batterie da 80 volt al litio ferro fosfato che consentono ricariche trifase molto veloci, senza temere l’effetto memoria. Questo permette all’ECB18C di lavorare tranquillamente su tre turni di lavoro e l’affidabilità operativa non teme sbalzi di temperatura anche importanti. Il nuovo cinese è capace di sollevare le forche a 6 m d’altezza con 1,8 t di peso.
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&Noleggio
Sollevamento Doppio premio!
Jungheinrich ha vinto due premi. Quello per il commissionatore per altezza elevate e quello per i veicoli speciali. L’elevato livello d’innovazione della nuova serie di commissionatori EKX 5 è stato per la giuria il fattore determinante. Tra le principali caratteristiche apprezzate dai giornalisti, la piattaforma modulare, la leggerezza, l’uso di un sistema di smorzamento delle vibrazioni passive e la nuova tecnologia del motore sincrono. Il nuovo EKX 80 volt highlifter solleva carichi fino a 1.600 kg e raggiunge un’altezza massima di 17,5 m. Il veicolo speciale EJQ 325 è invece stato sviluppato espressamente per l’azienda ferroviaria tedesca Deutsche Bahn. La soluzione integra componenti standard prevalentemente prodotti internamente da Jungheinrich. Peculiarità della macchina sono le quattro modalità di guida: dritta, trasversale, in cerchio e diagonale.
SENZA ROTAIA... Nella categoria soluzioni intralogistiche ha conquistato il premio l’accoppiata Weasel - SSI Schäfer. Quest’ultima azienda ha implementato i sistemi di trasporto senza conducente Weasel presso la società tedesca NextLevel Logistik con sede non lontano da Bamberg. Questo ha permesso di automatizzare dei processi di trasporto a fronte di un investimento economico relativamente contenuto. Una delle caratteristiche che abbatte i costi di sviluppo di questa soluzione è la macchina Weasel con linea guida ottica. In sostanza, il trasportatore non è vincolato da rotaie e si adatta facilmente ad ambienti di lavoro esistenti.
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LOREM IPSUM
LA LEPRE
delle multistrada DI
ALBERTO FINOTTO
NON TEME LE REGOLE STRADALI E VIAGGIA SENZA PROBLEMI IN OGNI CONTINENTE. CON 85 METRI SULLA SCHIENA E UN BEL CARICO DI POSSIBILITÀ OPERATIVE 108 Costruzioni giugno 2016
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Sollevamento fficienza strenua nel sollevamento e leggerezza in viaggio. Per la nuova multistrada LTM 1450-8.1 di Liebherr sono stati presi in considerazione numerosi pesi di trasporto e varianti di carico assiale, sviluppando soluzioni pratiche sia per i paesi in cui sono vigenti normative restrittive relative a carichi assiali e pesi complessivi, sia per quelli paesi dove sono ammessi carichi superiori alle 12 tonnellate per asse. La nuova gru da 450 tonnellate che il pubblico di Bauma 2016 ha potuto ammirare in anteprima, si distingue per la facoltà di lavorare con un raggio della zavorra variabile. Grazie al
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sistema VarioBallast è possibile ridurre il raggio della zavorra da 7 a 5 metri con una regolazione idraulica continua; un vantaggio che si fa sentire quando ci si trova a operare in spazi molto ristretti. Sotto il profilo dinamico, la Liebherr LTM 1450-8.1 è valorizzata da un braccio telescopico da 85 metri che, in completo sviluppo, può sollevare fino a 20 tonnellate (una prerogativa che ne fa lo strumento ideale per il montaggio delle grandi gru a torre) mentre la disponibilità di attrezzature e falconi concede il massimo in molti contesti differenziate in termini di altezza, raggio di lavoro e prestazioni, ST
UNA ZAVORRA A RAGGIO FLESSIBILE Liebherr ha già introdotto il sistema VarioBallast nelle nuove versioni della classe a cinque assi, rendendo possibile il passaggio tra due diversi raggi della zavorra in modo semplice e rapido. Con la nuova LTM 1450-8.1, il costruttore fa un ulteriore passo avanti: il raggio della zavorra può essere ridotto in modo continuo da 7 a 5 metri con un semplice meccanismo idraulico. La nuova gru a 8 assi opera con una zavorra massima di 134 tonnellate e l’ulteriore vantaggio economico è rappresentato dal fatto che le piastre della zavorra sono compatibili con le piastre dei modelli LTM 1350-6.1, LTM 1400-7.1 e con l’autogrù Liebherr a 9 assi. Il verricello con blocco-pulegge per l’utilizzo con falcone a volata variabile si monta rapidamente perché viene fissato direttamente sul telaio della zavorra.
Un motore diesel Liebherr a otto cilindri da 505 kW (Tier 4f, coppia di 3.160 Nm) trasmette potenza agli assi della gru attraverso un cambio Tronic ZF-TC a 12 marce. Il convertitore di coppia consente un agile esercizio di manovra e l’intarder, un freno idrodinamico non soggetto a usura, integrato nel cambio, funziona da freno continuo.
MODULI PREFABBRICATI
RICHIESTE DI ALTO PROFILO PER SPEDIZIONI SCIENTIFICHE, ENTI PUBBLICI E AZIENDE.
LA QUALITÀ DEI MODULI BARUZZI FA ABITARE LE GRANDI IDEE DI
ALBERTO FINOTTO
ontani dagli standard di una concorrenza al ribasso e sintonizzati sulle esigenze di un cliente che ricerca nuove tecnologie e soluzioni inedite. La storia dei prefabbricati Baruzzi sta tutta in questo principio, solido come la storia di un gruppo aziendale che esiste addirittura dal 1954, da quando, cioè, Natale Baruzzi avviò a Cesena una laboriosa falegnameria per la costruzione di carovane destinate ai circhi e ai giostrai. Nei primi anni
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Sessanta, l’azienda approda al settore dei prefabbricati modulari per l’industria e i cantieri. La sapienza artigianale e lo sviluppo di progetti sempre su misura e fortemente specializzati portano la creatura di Natale Baruzzi allo sviluppo decisivo degli anni Settanta, con l’insediamento della produzione nella zona industriale di Pievesestina, sempre nei dintorni di Cesena, ancora oggi quartier generale dell’azienda. La profonda conoscenza delle realtà
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Sollevamento
Tra le pareti della
GENIALITÀ
imprenditoriali più sofisticate del nostro paese e delle esigenze tecnico-specialistiche richieste dai committenti ha portato l’expertise di Baruzzi a realizzare ambienti modulari per la ricerca Enea in Antartide, oppure ad allestire vere e proprie officine, generatori ad alta potenza e macchinari per qualsiasi attività industriale. La varietà dei progetti speciali Baruzzi non conosce frontiere applicative e i monoblocchi modulari vengono destinati a
progetti per la riabilitazione medica, con attrezzature fisioterapiche all’avanguardia, e ancora al complesso produttivo multipiano allestito su un’imbarcazione adibita a zuccherificio. L’elenco delle realizzazioni è inesauribile e l’avventura di Baruzzi continua senza sosta con la seconda generazione di famiglia, innalzando ancora di un palmo l’asticella della ricerca e della creatività tecnologica su una scala industriale di assoluta eccellenza. ST
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MODULI PREFABBRICATI IL DETTAGLIO DELLA QUALITĂ€ Nel progetto tecnico e nella realizzazione in fabbrica Baruzzi non si limita a perfezionare le proprie opere prefabbricate con il montaggio di porte, finestre, impianti elettrici e idrico-sanitari, ma predispone le piĂš disparate implementazioni, per consegnare un
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prodotto completo in ogni dotazione e conforme alla funzione a cui è destinato. La stessa filosofia viene adottata per la messa a punto di impianti meccanici, termici e climatizzanti, annoverando tra le variabili anche sistemi antisismici, antincendio o a resistenza balistica. Baruzzi costruisce per i committenti ambienti insonorizzati, termicamente isolati, con particolari funzioni di sollevamento o di apertura. Molti altri complementi possono essere richiesti per progetti sempre su misura, come allarmi, uscite di sicurezza e rampe per disabili.
&Noleggio
Sollevamento
La cittadella della Regione Calabria a Catanzaro. In primo piano si staglia il design della reception modulare realizzata da Baruzzi. Strutture trasportabili oppure create secondo specifici requisiti di capacità rientrano nella commesse più frequenti delle istituzioni pubbliche a Baruzzi, che comprendono, tra le numerose fattispecie, locali per uffici, strutture di servizio provvisorie, scuole e impianti sportivi.
In Antartide, un primato tecnologico “Siamo stati i primi a progettare e a realizzare un insediamento composito per la ricerca scientifica in Antartide”. La dichiarazione d’orgoglio dell’ingegner Alessandro Baruzzi, supervisore tecnico e commerciale dell’impresa di famiglia, è la testimonianza di un successo professionale ai più alti li-
velli per l’ufficio tecnico e la produzione dell’azienda cesenate. “Si tratta di una commessa per conto dell’Enea che seguiamo dagli anni Novanta”, spiega ancora Alessandro Baruzzi. “L’ultimo progetto che riguarda questa fornitura l’abbiamo portato a termine nell’inverno scorso: un acquario per studi biologici a campione. La necessità era quella di studiare alcune strutture modulari su base container adatte a ospitare vasche d’acqua voluminose e personale addetto alla ricerca. Siamo riusciti a realizzare un alleggerimento termico delle strutture modulari in modo da ottenere temperature sostenibili rispetto agli 80 gradi sotto zero dell’ambiente esterno”. Il portafoglio clienti di Baruzzi che trova il suo vertice nella prestigiosa commessa Enea per la ricerca in Antartide, annovera realtà primarie come Terna, Fincantieri, Hera, e ancora enti ospedalieri, scuole, istituzioni pubbliche e private. Quella di Baruzzi è una storia di progresso che continua a illuminare e a far evolvere un settore tradizionale come quello dei prefabbricati modulari.
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MODULI PREFABBRICATI U NA “CITTADELLA” PER IL NOLEGGIO A garanzia della più ampia scelta per i clienti indirizzati al noleggio dei prefabbricati modulari (e, di conseguenza, in funzione per le proprie realizzazioni) Baruzzi ha allestito un’area molto vasta che comprende strutture già pronte all’uso per le esigenze più diversificate. I moduli prefabbricati oggi occupano uno spazio espositivo di 14.500 m2 ben visibile percorrendo l’autostrada A14 tra Cesena e Forlì. Una struttura d’eccezione che verrà ampliata e rinnovata ulteriormente nei prossimi mesi. In questo deposito di considerevoli dimensioni il cliente può trovare soluzioni standard per le esigenze più diffuse: cabine igieniche in dotazione temporanea, moduli attrezzati per eventi di spettacolo, cantieri o manifestazioni fieristiche, cabine e spogliatoi per le attività sportive e molto altro ancora. Non vengono tuttavia ignorate necessità meno consuete, con prefabbricati compositi destinati a specifiche funzioni tecniche, di accoglienza e protezione civile.
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Sollevamento
Una delle realizzazioni Linea Città per la municipalità di Francoforte, in Germania. L’azienda del gruppo Baruzzi si occupa del progetto e della realizzazione di servizi igienici autopulenti su misura destinati agli ambiti urbani.
DAL MONOBLOCCO AL PROGETTO La tipologia base del prefabbricato Baruzzi prevede cellule trasportabili costituite da monoblocchi chiusi (a costituire un ambiente singolo) oppure dalle pareti aperte per conferire alla cellula una scomponibilità versatile su ogni lato, in orizzontale oppure in verticale (costituendo quindi più piani per un modulo abitativo). La trasportabilità si realizza sia per moduli già assemblati e, in alternativa, su richiesta del cliente, in kit “a pacchetto”, con elementi e pareti opportunamente sovrapposti per il successivo, agile montaggio. L’ufficio tecnico Baruzzi, nello sviluppare ogni progetto specifico, tiene conto delle dinamiche legate al risparmio energetico, sperimentando nuovi metodi di climatizzazione, illuminazione, controllo dell’inquinamento acustico e atmosferico.
CONTAINER DI TERRA... E DI MARE
Ritratto familiare per due generazioni imprenditoriali. Da sinistra: Alessandro, Natale e Sabrina Baruzzi. Al coordinamento tecnico e commerciale di Alessandro Baruzzi si affianca la funzione amministrativa e promozionale di Sabrina. Il fondatore, Natale Baruzzi, oggi è a capo di Linea Città, azienda del gruppo specializzata nel progetto e nella costruzione cistomizzata di servizi igienici autopulenti per i centri urbani e per l’industria.
Tra i progetti più recenti basati su container, Baruzzi ha realizzato un sistema modulare (due container di 3 m l’uno, impiegabili in combinazione per formare una linea di 6 m, oppure singolarmente) per svolgere indagini geosismiche nei fondali del mar Mediterraneo. I container, implementati in collaborazione con i progettisti tecnici incaricati dall’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero IAMC di Napoli, sono stati realizzati secondo specifiche di design commisurate agli impianti installati all’interno dei moduli e alla rete di cavi sovradimensionati legata alle apparecchiature. I moduli-container ospiteranno anche il personale subacqueo addetto alle indagini sui fondali.
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PIATTAFORME AUTOCARRATE
LA SCELTA dello specialista INTERVISTA A PIERO PALMIERI, RESPONSABILE DI PRODOTTO PER GSR. “IL NOSTRO STILE?
L’ASCOLTO DEL CLIENTE PER TROVARE NUOVE SOLUZIONI” DI
ALBERTO FINOTTO
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Qual è la direzione progettuale che ha portato all’attuale gamma di piattaforme aeree GSR e a quali mercati si rivolgono i nuovi prodotti? Le nostre piattaforme sono progettate per i mercati più evoluti, e per mercati evoluti intendiamo naturalmente quelli di paesi europei come l’Inghilterra, la Francia, la Germania, l’area scandinava, dove l’impiego quotidiano della piattaforma va ben oltre le consuete applicazioni di manutenzione delle reti sospese (impianti elettrici e luminarie, tanto per intenderci). In buona sostanza, in Europa le piattaforme aeree, da macchine che garantivano soprattutto la sicurezza nel lavoro in quota, hanno raggiunto lo status di mezzi dall’alto profilo di produttività e capacità operativa. E qui si innesta la strategia fonda-
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Sollevamento e il dinamismo e la capacità di compiere scelte coraggiose potesse risolvere le crisi industriali, allora Piero Palmieri (in foto) potrebbe rivendicare l’indubbio ruolo di uomo-guida per una nuova fase di sviluppo del settore PLE. Come responsabile di prodotto delle piattaforme aeree GSR ha rilanciato la filosofia dell’ascolto puntuale del cliente e dello sviluppo avanzato di mercati e applicazioni, sempre nel segno della sicurezza e della sostenibilità. Membro del gruppo di lavoro GL3 all'UNI & delegato italiano al CEN TC98WG1 nell’elaborazione della norma europea UNI EN 280 per le Piattaforme di Lavoro Elevabili, Piero Palmieri, oltre a essere presidente del comitato tecnico di ANFIA, è una figura di riferimento nella cultura industriale che riguarda le piattaforme aeree in Italia e in Europa. Nell’intervista che ha rilasciato a COSTRUZIONI ci ha offerto una prospettiva di rilancio del comparto basata sui capisaldi della sicurezza operativa, della ricerca responsabile e di una conoscenza profonda dei mercati. ST
mentale di GSR nei confronti del cliente che è quella di un servizio inteso, in primis, come ascolto attento del professionista internazionale e come allestimento successivo customer oriented, ovvero una vera e propria personalizzazione ‘chirurgica’ della macchina. Progetto e produzione intesi come servizio al cliente, a quali dinamiche rispondono in particolare, guardando ai cambiamenti del settore PLE in questi ultimi anni? Oggi le istanze normative che riguardano la sicurezza delle piattaforme aeree impongono ai costruttori una impostazione progettuale molto sofisticata e che coinvolgerà sempre di più gli stessi utilizzatori. La prima conseguenza per il cliente finale
è quella di poter avere a disposizione macchine più controllate e performanti rispetto al passato ma, ovviamente, bisognose di qualche attenzione in più e dove, per esempio, la manutenzione ordinaria è uno dei presupposti per una grande economia di esercizio. Ed è proprio in questo spazio critico che si innesta la scelta oculata del cliente stesso: oggi, a maggior ragione, diventa imperativo pretendere un servizio di manutenzione che sia all’altezza delle prestazioni e delle tecnologie complesse implementate sulle PLE. A questo proposito, vanno considerate alcune innegabili criticità introdotte da cambiamenti che reputo particolarmente repentini, qualche volta un po' drogati dal bisogno di conquistare la platea dei clienti meno sensibili ad altre valide ragioni. Parlo, ad esem-
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PIATTAFORME AUTOCARRATE
ALLESTIRE LE OPPORTUNITÀ L’investimento spinto nella gamma delle piattaforme telescopiche costituisce la strategia più recente di GSR. Tra i modelli di punta, la E200TJ (nella foto, allestita su Mercedes Zetros 1833 da 12 tonnellate). La impostazione customer oriented di GSR consente di predisporre versioni speciali, anche di notevoli dimensioni ma dalla grande funzionalità del braccio telescopico con jib finale da 125°. La E200TJ, con un’altezza di lavoro fino ai 20,2 metri e uno sbraccio massimo di 13,8, ha una capacità di 250 kg. L’importanza attribuita da GSR alla solidità dell’allestimento e alla previsione di protezioni supplementari sulla struttura aerea sono altrettante testimonianze di sicurezza e tecnologia responsabile.
pio, dell' avvento dei nuovi materiali ultraresistenziali e superleggeri, che sono nati in primis per essere impiegati dall’ industria automobilistica e ora sono sempre più utilizzati anche per sviluppo di macchinari particolarmente performanti nel sollevare le persone. Da questo punto di vista, GSR non ha mai partecipato alla competizione sulla massima altezza operativa della piattaforma, i 26-27 metri di struttura aerea montati su un autocarro da 3,5 tonnellate. Si tratta di una scelta consapevole, legata a convinzioni tecniche ben precise? La necessità di alleggerire la tara dei veicoli è strettamente legata al rispetto dei pesi ammessi per la circolazione stradale (con patente B e non solo) e alla necessità di com-
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pensare il costante aumento di peso dei nuovi veicoli (motorizzazioni più complesse e meno inquinanti, maggiori dotazioni di bordo, etc..). Questi materiali sono stati quindi sviluppati in primis per questi settori ad elevatissimo grado di industrializzazione. La costruzione di una piattaforma aerea richiede un processo molto meno automatizzato, ma ha alle spalle una tradizione di acciai e leghe già molto sottili, con caratteristiche già particolarmente elevate che si possano saldare, con tipologie di giunti, ad esempio, completamente diverse da quelle che riguardano la produzione automotive. Parliamo di moduli differenti sotto il duplice profilo del processo industriale e della metodologia di lavorazione. I primi costruttori che si sono addentrati sul terreno di queste scelte per guadagnare peso, ne hanno tratto un
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Sollevamento
Il Regno Unito costituisce un mercato fondamentale per GSR. La presenza assidua che dura da 25 anni è rafforzata dalla recente apertura di una nuova filiale e dalla vendita recente di ben 43 macchine alla flotta Lavendon Group Nationwide Platforms Company. GSR è stata tra i protagonisti di primo piano dei Vertikal Days 2016.
indubbio vantaggio commerciale. A mio parere con l’adozione dei materiali superleggeri, altoresistenziali e con spessori ultraridotti, si assiste a un’esasperazione dei limiti raggiungibili che può indurre nell’utilizzatore non consapevole, una falsa percezione di sicurezza della piattaforma: crede di poter fare facilmente ogni cosa, sottovalutando che sta utilizzando un’attrezzatura particolarmente moderna e sofisticata e molto più performante che nel passato già recente. La nostra missione di costruttori responsabili resta quella di integrare la macchina, per quanto possibile, con il fattore umano ed ambientale. Questo è possibile solo interagendo con il cliente che conosce il proprio lavoro e sa condividere una valutazione dei rischi e del prodotto più giusto che prevenga scelte inadatte per lui stesso.
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Nella foto di sfondo, la nuova piattaforma telescopica E260TJ da 26 metri con jib, allestita su un veicolo Iveco Eurocargo da 12 tonnellate. Sotto, l’allestimento speciale di un modello articolato PX destinato al mercato estero.
Sulla scena d’Europa La presenza ai principali eventi fieristici internazionali va annoverata tra le priorità della strategia di marketing di GSR. Le partecipazioni più recenti comprendono il Maxpo di Helsinki, i Platformers’ Days di Hohenroda e il recente Bauma 2016 di Monaco. Tra i modelli più recenti in esposizione, la telescopica E179T su Iveco Daily e la nuova piattaforma a braccio articolata B200PX (in allestimento su Mercedes Sprinter E6 e su Nissan Cabstar), valorizzata dai 300 kg di portata. Si tratta di modelli progettati in modo specifico per il mercato diversificato del noleggio internazionale.
L’attuale fase produttiva di GSR si basa quindi su queste stesse dinamiche? La vostra organizzazione ultimamente ha sviluppato molto l’aspetto della customizzazione.
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La crisi ha reso necessaria una riorganizzazione: GSR oggi è volta all’ascolto totale del cliente. Prima avevamo un numero minore di interlocutori, oggi invece investiamo ogni energia e risorsa in ambiti e applicazioni mirate, specifiche, specializzate. Occorre parlare e pensare in lingue molteplici e la mia figura di responsabile di prodotto la considero al pari di chiunque sia titolare di una risposta ai problemi del cliente. Le scelte da prendere sono più controverse, occorre discuterle e mettersi in gioco. In azienda, oltre a me, ci sono altri cinque figure professionali che si occupano di relazioni commerciali e altrettanti responsabili per le dinamiche di servizio al cliente. Insieme, difendiamo e coltiviamo mercati importanti, di riferimento, a tutela della nostra reputazione. In Europa naturalmente e soprattutto. L’orgoglio del valore tecnologico e della ricerca avanzata appartiene all’Europa e accompagna la vitalità odierna di GSR, con un organico consolidato e ben rappresentato da molti giovani capaci ed entusiasti.
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La filosofia di impiego delle PLE si è rovesciata in questi ultimi anni: dalle macchine sovradimensionate per coprire il campo più vasto di applicazioni, si è arrivati a macchine sempre più leggere e compatte per alte performance. Questo trend costituisce un problema per il costruttore? La barriera di confronto della produzione è diventata la PLE su patente B, quella che io definisco criticamente come “macchina per tutti e macchina per tutto”. Ma l’evoluzione tecnologica deve andare di pari passo all’evoluzione consapevole dell’utilizzatore e di colui che è responsabile della macchina. Utilizzo, manutenzione, formazione e cultura tecnologica sono altrettante dinamiche da tenere ben presenti. Soprattutto, l’ascolto e il dialogo con il cliente, l’interpretazione delle sue necessità in una direzione sostenibile.
GUIDA AL
La prima Guida italiana di tutti i noleggiatori, divisi per regione e provincia e per tipologia merceologica
DELLE MACCHINE E DELLE ATTREZZATURE EDILI IN ITALIA
CATEGO
MerceRIE ologiche 1 Abbigliamento tecnico 2 Accessori 3 Apripista (Dozer) 4 Argani e verricelli 5 Armature per strutture 6 Ascensori e montacarichi 7 Aspiratori 8 Atomizzatori 9 Attrezzature da cantiere 10 Autobetoniere 11 Autotobetonpompe 12 AutogrĂš fuoristrada 13 AutogrĂš idrauliche 14 Autospazzatrici 15 Autotrasporti eccezionali 16 Bagni chimici 17 Battipali e battipalancole 18 Benne frantoio 19 Benne miscelatrici 20 Benne vagliatrici 21 Benne 22 Betoniere 23 Betoniere a bicchiere 24 Betoniere autocaricanti 25 Blindaggi scavi 26 Box 27 Bracci stazionari calcestruzzo 28 Cannoni nebulizzatori 29 Caricatori gommati e cingolati 30 Carotatrici 31 Carrelli elevatori 32 Carrelli fuoristrada 33 Casseforme 34 Cassoni scarrabili 35 Centine ad assetto variabile 36 Centrali di betonaggio 37 Cesoie 38 Compattatori 39 Compressori 40 Container 41 Convogliatori di detriti 42 Costipatori e vibrocostipatori per calcestruzzo 43 Decespugliatori 44 Demolitori idraulici 45 Dumper 46 Elettroutensili professionali 47 Elevatori 48 Escavatori cingolati e gommati 49 Escavatori a risucchio 50 Finitrici e vibrofinitrici 51 Frattazzatrici
52 Fresatrici 103 Pompe calcestruzzo carrellate 53 Generatori aria calda 104 Pompe per il drenaggio 54 Gru a torre 105 Pompe per iniezioni di cemento 55 Gru automontanti 106 Pompe per sottofondi 56 Gruppi elettrogeni carrellati e fissi 107 Pompe reflui 57 Idropulitrici 108 Ponteggi 58 Idrosabbiatrici 109 Ponti per viabilitĂ provvisoria 59 Impastatrici 110 Posacavi 60 Impianti di betonaggio 111 Puntelli 61 Impianti di frantumazione 112 Quadri elettrici e centraline 62 Impianti di lavaggio 113 Radiocomandi 63 Impianti di vagliatura 114 Raschiatori 64 Impianti per il calcestruzzo 115 Rimorchi e semirimorchi 65 Intonacatrici 116 Rulli compattatori 66 Laser 117 Sabbiatrici 67 Lavasciuga pavimenti 118 Scale 68 Lisciatrici 119 Scarificatrici 69 Livellatrici 120 Scavatrincee 70 Macchine da taglio 121 Segnaletica da cantiere 71 Macchine frantumazione mobili 122 Skid steer loader 72 Macchine per demolizione 123 Software-Gestione 73 Macchine per il sondaggio Flotte/Noleggi 74 Macchine per pulizia facciate 124 Sollevatori telescopici 75 Macchine riciclaggio bitume 125 Sondaggi 76 Martelli demolitori pneumat ici 126 Spazzatrici 77 Martelli elettrici 127 Spritz beton 78 Martelli idraulici 128 Spruzzatrici 79 Mescolatrici 129 Strumenti di misura e controllo 80 Microescavatori 130 Strutture di sostegno 81 Mini e midi escavatori cingolati 131 Taglia asfalto e calcestruzzo e gommati 132 Tagliagiunti 82 Miscelatori 83 Monoblocchi - Cantiere/Abitativi 133 Tagliamuro 134 Tagliasfa lto 84 Montacarichi 135 Tavole per ponteggi 85 Motocarriole 136 Terne rigide e articolate 86 Nastri trasportatori 137 Torri faro autonome 87 Orbitali per pavimentazioni 138 Trabatelli 88 Palancole 139 Transenne-Reti 89 Pale cingolate e gommate 140 Transpallet 90 Pallinatrici 141 Trencher 91 Perforatori 142 Trivelle 92 Perforatrici di microtunnel 143 Troncatrici 93 Perforatrici di tunnel 144 Utensili da cantiere 94 Perforatrici per pozzi 145 Veicoli commerciali 95 Piastre vibranti 146 Veicoli industriali 96 Piattaforme aeree 147 Vibratori 97 Piattaforme semoventi 148 Vibroinfissori 98 Piegaferri 149 Varie: macchine per pulizia 99 Pinze parchi fotovoltaici 100 Pinze per demolizione 150 Varie: soluzioni per la sicurezza 101 Pinze per sollevamento tubi per veicoli commerciali 102 Pompe calcestruzzo autocarra te e macchine operatrici
La Guida si presenta anche in versione online sul sito
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122 Costruzioni giugno 2016
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FIAT TALENTO
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Lavorare
È UN PIACERE NASCE OLTRALPE E SOSTITUISCE LO SCUDO. LA CAPACITÀ DI CARICO VARIA DA 5,2 A 8,6 M3. I MOTORI SONO TUTTI EURO 6, CON POTENZE DA 70 A 107 KW. SU STRADA È RASSICURANTE, FACILE E CONFORTEVOLE DI
MATTHIEU COLOMBO
uovo corso per il baricentro della gamma Fiat Professional che lascia la via sino a oggi percorsa con PSA. Per fare tabula rasa si cambia anche il nome. Lo Scudo va in pensione e arriva il moderno e funzionale Fiat Talento. La matrice del neonato ha sempre una componente francese, ma che ora è Renault. Il risultato della nuova collaborazione è interessante e congruo con l’offerta torinese. Rispetto al cugino Trafic, cambiano la mascherina e il paraurti anteriore con luci diurne a led integrate. Il nuovo design orizzontale è convincente e la linea di cintura che corre bassa lungo le fiancate dà un’idea di stabilità che è confermata quando ci si mette al volante. ST
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giugno 2016 Costruzioni 123
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FIAT TALENTO
QUATTRO LIVELLI DI POTENZA
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Sotto al cofano motore trova posto un monoblocco Euro 6 da 1.598 cc che in versione con doppia turbina in cascata non fa certo rimpiangere un due litri di cilindrata. Si parte con la versione MultiJet da 70 kW (95 Cv) e 260 Nm di coppia, con turbo a geometria variabile, e disponibile in versione EcoJet con Start&Stop e recupero dell’energia in frenata. Lo stesso MultiJet è anche proposto tarato a 88 kW (120 Cv) e 300 Nm di coppia. Si passa poi alla versione EcoJet, con doppia turbina in cascata, offerta nelle tarature da 92 kW (125 Cv) e 320 Nm di coppia e da 107 kW (145 Cv) e 340 Nm. Tutti i valori di coppia massima sono raggiunti a 1.500 giri/min. Noi abbiamo guidato le due versioni più potenti, con doppio turbo, sistema Start&Stop e recupero dell’energia in frenata. La fluidità di marcia è apprezzabile anche a veicolo carico e il cambio manuale a sei marce (identico per tutti i modelli) è caratterizzato da innesti precisi e corsa breve della leva. La trazione è anteriore. Nessuna trasmissione automatica è disponibile. Il livello di emissioni Euro 6 è ottenuto con Dpf e Scr con iniezioni di urea.
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Provatiper Voi DOPPIO PASSO, DOPPIO TETTO
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Con quattro cubature disponibili, il Fiat Talento furgone amplia il suo potenziale di mercato del 30% rispetto allo Scudo. La configurazione è sempre con doppia porta posteriore apribile fino a 255° e porta laterale scorrevole destra con luce larga fino a 1.030 mm e alta 1.284 mm. Il paraurti anteriore è disponibile grezzo, semiverniciato o completamente in tinta. I cerchi standard sono in acciaio con pneumatici 205/65R16, mentre quelli in lega bruniti montano dei 215/60R17.
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Talento è proposto nelle configurazioni furgone, doppia cabina o combi N1 (4/5 posti) e combi M1 (4/5 oppure 8/9 posti). Per tutte è disponibile la versione con passo di 3.098 mm o quella allungata di 400 mm. L’ulteriore proposta autotelaio che Fiat chiama ‘pianalato’ esiste solo con passo lungo. La configurazione furgone è invece l’unica disponibile anche con tetto alto per ottenere quattro cubature differenti.Con passo corto e tetto alto si hanno 5,2 m3 di volume che diventano 7,2 scegliendo il tetto alto, mentre con passo lungo e tetto basso i m3 sono 6 e salgono a 8,6 con il tetto alto. La soglia di carico posteriore è sempre 552 mm. Tutti i Fiat Talento hanno un sistema Abs con ripartitore di frenata elettronico, assistenza alla frenata d’emergenza, controllo della stabilità e aiuto per le partenze in salita.
giugno 2016 Costruzioni 125
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L’aletta parasole del passeggero ha uno speccio convesso che riduce gli angoli ciechi.
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Per il Talento è disponibile la chiave tradizionale con funzione telecomando integrata o chiave a scheda che si può anche tenere in tasca. Funzionale.
L’abitacolo è quello del cugino Renault Trafic. Tre gli allestimenti: Carbon Black con plancia e tessuti neri, Techno Silver con profili degli strumenti argento e Living Brown con cluster a doppia tonalità nero-marrone, finiture nero lucido e dettagli cromati. La capacità complessiva dei vani portaoggetti in cabina è di ben 90 litri. Il vano sotto ai sedili dei passeggeri è collegato al vano posteriore con la paratia Cargo Plus che permette di caricare oggetti lunghi 3.750 millimetri (4.150 con passo lungo). Il sistema di infotainment disponibile ha un touchscreen da 7 pollici e include il navigatore. La retrocamera opzionale proietta l’immagine nel retrovisore. L’opzione Ufficio Mobile trasforma lo schienale del sedile centrale in un pratico tavolino con porta documenti.
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COME A BORDO DI UNA MONOVOLUME
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FIAT TALENTO
La telecamera posteriore opzionale proietta l’immagine nello specchietto retrovisore (anche in versione furgone).
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Con il nuovo Talento l’offerta complessiva di Fiat Professional diventa ancora più completa e ricca di soluzioni. Oltre alla versione autotelaio a passo lungo da allestire ad esempio con un cassone, sono già disponibili soluzioni per il trasporto di alimenti o per fare diventare Talento una vera e propria officina mobile. Al lancio del nuovo modello era presente, ad esempio, un allestimento realizzato dalla Storevan (foto a sinistra) con soluzioni modulari e flessibili in acciaio “automotive galvannealled” caratterizzate da un innovativo sistema di fissaggio che definisce nuovi standard in questo specifico settore.
www.storevan.it
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Già allestito officina mobile
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Casa editrice la fiaccola srl
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l Calc Guida a
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Around
6_giugno 2016
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
Costruzioni
N 701 anno LXV
IFAT 2016 REPORT DALLA FIERA DOVE RICICLARE È UMANO
Attualità&Prodotti SICUREZZA SUL LAVORO SE L’OFFICINA NON È IN REGOLA SI RISCHIA IL PENALE
Macchine&Componenti MINIESCAVATORI IL MECALAC 6MCR HA CONQUISTATO ANCHE LA EDO COSTRUZIONI
Sollevamento&Noleggio CARRELLI GLI IFOY AWARD 2016 PREMIANO LA FILIERA INTRALOGISTICA
701 anno LXV 6_giugno 2016
WALKAROUND ESCAVATORE CINGOLATO CASE CX210D NLC
OGNI MESE
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