TOGETHER
Carcassa All-Steel Lunga durata del battistrada Eccellente trazione Stabilità superiore Cinture in acciaio SR 41
Per maggiori informazioni scrivere a europe@bkt-tires.com
Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
Costruzioni 719
A LONG WAY
4 aprile 2018
WALKAROUND MINI ESCAVATORE VOLVO ECR35D
Macchine &Componenti
Riciclaggio &Demolizione
Sollevamento &Noleggio
LA LINCE AFFILA GLI ARTIGLI
PRODUTTIVITÀ VERSATILE
PIATTAFORME AEREE
Cinque nuovi mini tra le 2 e le 4 tonnellate. Bobcat presenta il cuore della gamma
Il frantumatore più compatto di Cams al lavoro per la nuova Aurelia
Tutte le autocarrate patente B con braccio articolato costruttore per costruttore
719 anno LXVII 4 aprile 2018
26 – 28 June | Hillhead Quarry | Buxton | Derbyshire | UK
NUOVA E EDIZION
Guida CAVE d’Italia 2018 Un manuale dedicato ai siti autorizzati con l’ubicazione e i dati della società esercente e la tipologia del materiale estratto
La guida comprende I le cave dei materiali di origine estrattiva I i produttori di bitumi I i produttori di calcestruzzo La guida è consultabile anche sul sito
www.guidacaveditalia.it
Your invitation to the UK’s largest quarrying, construction and recycling exhibition
Per maggiori informazioni o prenotazioni di spazi personalizzati guide@fiaccola.it | Tel. 02 89421350
3 Days
|
Live Demonstrations
|
500 Exhibitors
Register free today at hillhead.com
|
Free Entry #Hillhead18
Zaxis-6.
Senza paragoni
www.scaispa.com Scai S.P.A 06083 Bastia Umbra Perugia Italy Via Don Fulvio Scialba, 21 Ospedalicchio T: +39-(0)75 801 501 F: +39-(0)75 801 01 42 Distributore autorizzato Hitachi Construction Machinery
ISSN: 0010 - 9665
06 46 &Prodotti
Attualità
&Componenti
Macchine
Esperienza a palate
40
ASSALI EMISSIONI ZERO
Notizie
44
Sostenibile a canone
MINI ESCAVATORI
46
Il peso dell’esperienza La serie R dei mini Bobcat si arricchisce di 5 modelli strategici con peso operativo da 2 a 4 t
TECNOLOGIE E MATERIALI
Edilizia a impatto zero La riqualificazione del patrimonio esistente ottenuta implementando soluzioni all’avanguardia
Eccellenza Italia Viaggio all’interno di tre stabilimenti italiani della galassia FPT Industrial, il quarto costruttore di motori industriali diesel al mondo
nuovo mini escavatore 22 IlVolvo ECR35D alla lente
[2] aprile 2018 Costruzioni
Stima d’efficienza hi-tech Nuovo banco prova all’interno dello stabilimento Meritor di Cameri (NO)
&Demolizione
Riciclaggio 67
Notizie Eventi, bonifiche, cesoie, noleggio, attrezzature, demo controllata
MOTORI
52
WALKAROUND
64
La nuova Mecalac full electric ha le stesse prestazioni della diesel
Perforazioni, mercato, costruzioni, progetti, software, motori, allestimenti, eventi, pneumatici, mmt, attrezzature, materiali
18
Elettrodinamismo sulle spalle Arriva un kit che permette di utilizzare un classico mini a emissioni zero dotandolo di un semplice “zaino”
Un falco nel cielo di Parigi Luxtower porta a Intermat innovazioni versatili con tecnologia multi led
Con l’acquisizione dello storico stabilimento Schaeff la gamma Yanmar si raddoppia
8
MOTORI ELETTRICI
60
TORRI FARO
COVER STORY
6
70
TRITURATORI
70
Problem solver Il nuovo Arjes VZ850 scelta dalla Autotrasporti Mozzi per lavorare all’interno dell’Iren di Piacenza
NEL PROSSIMO NUMERO
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
IMPIANTI MOBILI
82
Il Lupetto corre sull’Aurelia
PREFABBRICATI
94
Il concio intelligente Si chiama Enertun e applica il principio della geotermia alla metropolitana di Torino
REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it
RIFIUTI SOLIDI
PALE GOMMATE
COLLABORATORI Elena Cazzato, Gianenrico Griffini, Andrea Nucci, Eliana Puccio
Il futuro è nel riciclo
&Calcestruzzo
Cave
98
Notizie
Principessa della sabbia Dopo aver fatto la radiografia alla nuova CASE 1021G (luglio 2017), diamo la parola a uno dei primi clienti
&Noleggio
Sollevamento 105
Sostenibilità, motori, eventi alleggeriti, casseforme, strategie, stabilimenti, costruzioni urbane
Notizie Autogrù, perforazione, formazione, sicurezza, cultura AUTOSCALE
ATECAP
93
COORDINAMENTO EDITORIALE Maria Angela Feliciello mfeliciello@fiaccola.it Alberto Finotto afinotto@fiaccola.it
Il frantoio mobile Cams più compatto dimostra un livello di produttività elevato. Si chiama UTM 1000 Lupetto
Visita al sito operativo di Sicilia Rottami, una realtà leader in Italia per rottami ferrosi e rifiuti speciali
89
DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it
82 76
4 APRILE 2018
La filiera del concrete rilancia il settore
108
La filiera riunita alla seconda edizione di Concrete Conference
Dalla Corea... il colosso
IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Federica Santonocito amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it
È la più alta mai vista in Europa. La presenta CEM Elevatori
MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it
PIATTAFORME AEREE
AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 - info@ottoadv.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza)
110 Autocarrate articolate 3,5 ton Una panoramica completa dell’offerta di PLE tra le più popolari d’Italia. Tutti i modelli allestiti su “Patente B”
110
Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274
REPORT Sul prossimo numero vi faremo visitare la fiera dell’anno da remoto con due speciali. Uno dedicato al movimento terra e la filiera construction e uno al sollevamento di carichi e persone. Troverete una selezione delle novità presentate in fiera. Toccheremo con mano la nuova Mecalac elettrica (vedi pag 44), il nuovo escavatore ibrido Kobelco pronto per la produzione in serie, il nuovo Yanmar SV60, la nuova soluzione ibrida by Cummins, il nuovo motore 4 cilindri Yanmar da 155 kW e, ovviamente, i nuovi mini Bobcat. Questi in realtà li abbiamo già svestiti, come potete vedere a pagina 46 di questo numero.
SEGRETERIA Ornella Oldani ooldani@fiaccola.it
PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia abb. annuo Estero una copia una copia Estero
perVoi
Provati
MERCEDES BENZ CLASSE X
122
Via dalla pazza folla Il nuovo pick up della Stella messo alla frusta su strada e fuori strada. È un vero mezzo da lavoro
Euro Euro Euro Euro
90,00 200,00 8,00 16,00
È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (D.L.G. 196/2003 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
costruzioniweb.com
Casa Editrice
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
Costruzioni aprile 2018 [3]
COSTRUZIONIWEB.COM
98
719
Partner
WALKAROUND MINI ESCAVATORE VOLVO ECR35D Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
IV Cop www.bkt-tires.com
13
www.hinowa.com
15
39
www.machineryzone.it
www.brigade-elettronica.it
67
www.brokk.com
5
www.mbcrusher.com
69
www.camssrl.it
14
www.olmark.com
81
www.canginibenne.com
1
www.scaispa.com
11
www.ctelift.com
17
www.wearedemolition.com
88
www.gic-expo.it
I Cop
www.yanmarconstruction.it
Macchine &Componenti
Riciclaggio &Demolizione
Sollevamento &Noleggio
LA LINCE AFFILA GLI ARTIGLI
PRODUTTIVITÀ VERSATILE
PIATTAFORME AEREE
Cinque nuovi mini tra le 2 e le 4 tonnellate. Bobcat presenta il cuore della gamma
Il frantumatore più compatto di Cams al lavoro per la nuova Aurelia
Tutte le autocarrate patente B con braccio articolato costruttore per costruttore
719 anno LXVII 4 aprile 2018
I Con l’acquisizione dello storico stabilimento Schaeff, Yanmar si ritaglia una posizione da leader anche nel segmento delle pale gommate compatte. I concessionari italiani hanno di che leccarsi i baffi? Secondo noi si, perché le macchine sono affidabili e la gamma interessante. La sfida è far capire agli italiani che le piccole pale articolate sono più sicure, comode e razionali di quelle compatte rigide gommate o cingolate. Dati di mercato alla mano, Yanmar punta a farsi conoscere nel segmento delle pale gommate con il modello V100, caratterizzato da una benna standard da 1m3. Yanmar Construction Equipment Europe S.A.S 25 Rue de la Tambourine 52100 Saint-Dizier Cedex - France Tel. +33 (0)3 25 56 39 75 Fax +33 (0)3 25 56 94 69 www.yanmarconstruction.eu
III Cop www.hillhead.com
Aziende citate A Alpac ......................................9 Anpel ....................................13 Arjes - Scai...........................70 Asalift...................................60 Autotrasporti Mozzi ............70 B Bauer Italia ........................106 Bernardelli Group ................90 Bobcat..................................46 C Cam2® - Faro .......................10 Cams....................................76 CASE ....................................98 Cem Elevatori ....................108 Cmc....................................116 Comet ................................114 Consorzio Cobat .................82
[4] aprile 2018 Costruzioni
Cte......................................112 D Doosan.................................68 E Easy Lift .............................116 F Fpt Industrial .......................52 H Hyundai................................15 I Isoli ....................................117 Italcementi...........................89 Iveco Orecchia.....................98 J Jcb .......................................10 Jekko .................................107 Jlg ......................................105
L Laurini Officine Meccaniche .........................12 Linde ....................................14 Liqui Moly ..............................9 Luxtower ..............................40 M Mb Crusher ..........................67 Mecalac ...............................44 Mercedes-Benz Classe X ...122 Meritor .................................64 Metalgalante Carmix...........90 Multitel Pagliero ................118 O Oil & Steel ..........................119 P Palfinger.....................107-120 R Rebuild .................................11
Ruredil ..................................16 Ruthmann ..........................119 S Selghis Calcestruzzi............98 Sicilia Rottami .....................82 Socage...............................120 T Tana .....................................69 Terex ..................................107 Tyrolit ...................................68 V Volvo Ce...............................22 W Wacker Neuson ...................11 T Yanmar...................................6
www.yanmarconstruction.it
testi di Matthieu Colombo
ESPERIENZA A PALATE...
Con l’acquisizione dello storico stabilimento Schaeff, Yanmar si ritaglia una posizione da leader anche nel segmento delle pale gommate compatte. I concessionari italiani hanno di che leccarsi i baffi [6] aprile 2018 Costruzioni
Cover Story
WALKAROUND
MINI ESCAVATO
RE VOLVO ECR3
5D
Casa editrice la
fiaccola srl
Macchine Mez zi d’opera Attre zzature
Macch ine &Comp onenti
LA LINCE AFFIL A GLI ARTIG LI Cinque nuovi mini tra le 2 e le 4 tonnell ate. Bobcat presen ta il cuore della gamma
Ricicla ggio &Demo lizione
PROD UTTIV ITÀ VERS ATILE Il frantum atore più compa tto di Cams al lavoro per la nuova Aurelia
Solleva mento &Noleg gio
PIATT AFOR ME AEREE Tutte le autoca rrate patente B con braccio articola to costrut tore per costrut tore
719 anno LXVII 4 aprile
2018
DA 0,8 A 1,8 M3 DI BENNA Tra le pale gommate Yanmar prodotte in Germania a Crailsheim, le più “italiane” sono le V100, V80, V65, tutte disponibili con braccio Z o parallel, e la V120 con braccio parallel.
V100, quella che piace agli italiani
C
on l’acquisizione della Terex Construction di Crailsheim, in Germania, Yanmar si riposiziona sul mercato andando a confrontarsi con nuovi competitor. E se da una parte continua lo sviluppo della gamma di mini e midiescavatori consolidando la sua posizione assoluta nell’offerta di modelli girosagoma, dall’altra vende, con un nuovo colore, gli escavatori gommati con peso operativo compreso tra 7,5 e 13 t e le pale gommate con benna da 0,8 a 1,8 m3 che sono da tempo apprezzate del centro Europa, il più maturo per queste gamme. Cavallo vincente non si cambia, quindi future evoluzioni saranno figlie di esperienze dirette.
Dati di mercato alla mano, Yanmar punta a farsi conoscere nel segmento delle pale gommate con il modello V100, caratterizzato da una benna standard da 1m3 (fino a 1,5 m3) e un carico di ribaltamento dichiarato alla massima articolazione di 3.860 kg. L’architettuta delle pale gommate Yanmar made in Germany, ad esclusione del modello con braccio con ralla di rotazione alla base V70S, è quella classica con articolazione (40°) rigida e assale posteriore oscillante di più o meno 10 gradi. Entrambi gli assali hanno un differenziale a slittamento limitato del 35% e la distribuzione dei pesi è del 40% all’anteriore e al 60% al posteriore. Questa ripartizione delle masse è ottenuta montando al posteriore in posizione trasversale, un 4 cilindri Deutz TCD2.9 turbodiesel tarato a 55,4 kW a 2.200 giri/min con calettata una pompa idraulica a portata variabile da 76 l/min di portata massima. Il gruppo di scambiatori, sempre in linea con il motore, è raffreddato da una ventola idrostatica reversibile (pulizia dei radiatori) che permette una distribuzione dei componenti tale da mantenere un profilo del cofano spiovente e favorire la visibilità posteriore. La trasmissione, totalmente idrostatica, come da scuola tedesca, spinge la V100 a 20 km/h ma a richiesta è disponibile la versione che raggiunge i 36 km/h. Uno dei punti di forza delle pale gommate compatte Yanmar è senza dubbio il comfort garantito dalle cabine spaziose ed ergonomiche. Al riguardo, la V100 non fa eccezione e la sua cabina Rops Fops è caratterizzata da soli 4 montanti grazie a lunotto e parabrezza curvi che esaltano la visibilità sull’area di lavoro. Costruzioni aprile 2018 [7]
&Prodotti
Attualità
Ristrutturazioni, motore edile el nostro Paese ristrutturare conviene sempre di più, oltre ad esaudire il sogno di realizzare una casa più vicina alle proprie esigenze. Nei 104 capoluoghi di provincia, si registra un plusvalore del 3,6% e un guadagno di cinquemila euro, considerando un costo di ristrutturazione medio di trentamila euro e uno sconto del 24,3% circa. Questi sono alcuni dei dati emersi dal Secondo Rapporto sul recupero edilizio in Italia e nuovi format digitali, a cura di SCENARI IMMOBILIARI in collaborazione con Paspartu Italy. “Gli investimenti in riqualificazione sul
N
[8] aprile 2018 Costruzioni
Nel 2017 gli investimenti in riqualificazione edilizia sono stati il 38% del totale. L’incremento del valore dell’immobile ristrutturato mediamente del 3,6% con punte del 10% a Roma. Tendenza crescente nel 2018 patrimonio abitativo - ha commentato Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari - si confermano il motore del comparto edilizio, rappresentando il 38% del valore degli investimenti totali in costruzioni. Rispetto al 2007, il volume degli investimenti in manutenzione straordinaria è raddoppiato in termini reali, con oltre 46,5 miliardi di euro di fatturato nel 2016, che si traducono in 700 mila abitazioni
ristrutturate”. Nella top ten dei capoluoghi italiani dove è più alto il plusvalore ottenuto con la ristrutturazione di un immobile si colloca al top Roma seguita da Napoli, Firenze, Milano, Bologna, Venezia, Bergamo, Brescia e Torino, che chiude con il 5,7% in più rispetto al valore di un immobile ristrutturato offerto sul mercato nello stesso momento. Anche Ance, l’associazione nazionale dei costruttori edili, prevede un aumento del
2,4% in termini reali degli investimenti in costruzioni. Per il comparto residenziale, l’incremento degli investimenti reali si stima dell’1,7% in più rispetto al 2017, con una ripresa del settore delel nuove costruzioni e la prosecuzione del trend positivo delle ristrutturazioni, che dovrebbero registrare un incremento dell’1,3% in termini reali nel 2018. Sul totale delle 560mila transazioni del 2017, si legge nel Rapporto, sono state acquistate 130mila abitazioni da ristrutturare, ovvero il 23,2 per cento del totale e in crescita del 36,8 per cento rispetto ai dati del 2016. scenari-immobiliari.it
&Prodotti
Fatturati alle stelle
I Numeri da record per Liqui Moly. Nel 2017, il fatturato del produttore tedesco di additivi è stato di 532 milioni di euro, con una crescita del 9% rispetto al 2016. Un risultato ottimo che l’azienda ha voluto condividere con i suoi coimprenditori con un premio in denaro. Con il riconoscimento di 11.000 euro lordi
(compresi i contributi a carico del datore di lavoro) a ciascuna azienda, verrà in pratica distribuita una somma totale di oltre 10 milioni di euro. Inoltre, 3 milioni di euro del ricavato Liqui Moly alla ditta Würth verranno devoluti alla fondazione Ernst Prost e alla Ernst Prost Foundation for Africa. liqui-moly.de
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
Attualità
INTERMAT 23-28 aprile Parigi (Francia) Attrezzature, tecnologie e materiali per l’industria delle costruzioni. paris.intermatconstruction.com IFAT 15-18 maggio Monaco di Baviera (Germania) Fiera internazionale biennale dedicata ad ambiente, energia e riciclo. ifat.de HILLHEAD 26-28 giugno Buxton, Derbyshire (UK) Fiera internazionale cave, costruzioni, riciclaggio. hillhead.com GEOFLUID 3-6 ottobre Piacenza Mostra internazionale delle tecnologie ed attrezzature per la ricerca, estrazione e trasporto dei fluidi sotterranei. geofluid.it
Prestazioni termiche al vertice I Per rispettare i sempre più stringenti parametri energetici, il settore edile si sta concentrando sull’impiego di tecnologie e materiali performanti a basso impatto ambientale. In materia di risparmio energetico, uno dei fattori a cui le normative italiane ed europee fanno riferimento è l'isolamento termico. Punto critico di dispersione del calore è il foro finestra, luogo dell’involucro in cui
l'interruzione della continuità materica del rivestimento esterno e della muratura può generare un ponte termico. Problema risolto da Alpac che ha sviluppato Presystem, il monoblocco per la gestione del foro finestra, che elimina i ponti termici e garantisce alti livelli di isolamento. Disponibile per alloggiare vari tipi di oscuranti (avvolgibili, scuri e persiane, frangisole e tenda tecnica), Presystem trasforma la finestra in una struttura tecnologicamente avanzata, con ottime performance isolanti e aumentando il valore dell'immobile. Come struttura integrata il monoblocco Alpac, permetterebbe di certificare il dato di prestazione termica già in fase progettuale, assicurando un valore di trasmittanza termica pari a ψ=0,002 W/mK (risultato certificato con posizione serramento a metà muro, serramento in legno, parete in laterizio con cappotto) oppure pari a ψ=0,044 W/mK (risultato certificato con posizione serramento a filo muro interno, serramento in PVC, parete in laterizio con cappotto, falso telaio in legno). alpac.it Costruzioni aprile 2018 [9]
La macchina per tutte le stagioni
I Nel recente inverno particolarmente generoso in fatto di neve, sul versante francese sono stati utilizzati due trattori JCB Fastrac per mantenere aperto un passo alpino di importanza vitale. I due modelli Fastrac 4220, equipaggiati con lama speciale all'anteriore e con uno spargisale al posteriore, (in
modo da adattarli alla perfezione ai compiti da svolgere nella stagione invernale) si sono fatti strada agevolmente attraverso uno strato di oltre due metri di neve compatta presso il Col du Lautaret, un passo di montagna francese situato a oltre 2000 metri s.l.m. Le macchine sono state personalizzate dal cliente
La sicurezza è sotto controllo I Si chiama BuildIT Construction, la soluzione software di verifica completa che consente la gestione di processi di assicurazione e controllo qualità per l’intero ciclo di vita dell'edificio e [10] aprile 2018 Costruzioni
dell’impianto. Lo annuncia CAM2®, azienda con ventennale esperienza nel settore della metrologia industriale di CAM2, che da 20 anni offre soluzioni tecnologiche per il settore manifatturiero.
Villeton (società specializzata in attrezzature per lo sgombero neve) in collaborazione con JCB France. L'azienda ha personalizzato una delle due macchine, invertendo la posizione della cabina in modo che il motore si trovi dietro il conducente per una maggiore visibilità e consentire l'installazione di un'attrezzatura spazzaneve nella parte anteriore. Da JCB hanno dichiarato: "Gli agricoltori della zona alpina utilizzano i JCB Fastrac nella stagione estiva, nel loro ambito principale, l'agricoltura. Nella stagione invernale, invece, svolgono compiti di sgombero neve e mantenendo le strade aperte. Ciò rende Fastrac una macchina per tutte le stagioni, grazie alla sua capacità di riunire tali funzioni con grande efficacia". jcb.com
Con BuildIT Construction, per la prima volta i professionisti del settore possono monitorare un progetto in modo continuo confrontanto in tempo reale progetti CAD e dati 3D del laser scanner CAM2 Focus. Insieme alla scansione laser 3D, BuildIT Construction rappresenta la prima soluzione software e hardware consolidata, creata da zero come strumento di
gestione end-to-end, totalmente integrato per l’assicurazione di qualità (AQ) e il controllo qualità (CQ) del ciclo di vita dell’edificio.Il software consente agli utilizzatori di laser scanner di eseguire analisi di costruzioni ed effettuare verifiche in tempo reale durante l’intero progetto, offrendo un nuovo livello di gestione dei costi e di efficienza operativa. faro.com
ÂŽ
Sostenibilità pardona I Unire la qualità degli interventi e la scala degli investimenti è il messaggio di REBUILD 2018 che, nel corso di due appuntamenti (a Riva del Garda il 29 3 30 maggio e a Milano nel prossimo autunno) presenterà casi concreti e best practice, per condividere le piÚ innovative trasformazioni di attività di progettazione, di produzione e gestione dell’ambiente costruito. Dalla domanda diffusa delle famiglie alle richieste della finanza immobiliare, lo sviluppo dell’immobiliare e delle costruzioni passa per l’adozione di stringenti criteri di sostenibilità . La trasformazione del settore edile dipende anche (e soprattutto) da un’economia de-carbonizzata. Un segmento ancora oggi di nicchia che deve essere diffuso per dare sostanza alla rigenerazione urbana e aprire opportunità di crescita e sviluppo delle costruzioni in chiave ambientale. rebuilditalia.it
IN OGNI SOLUZIONE SEMPLICE Câ€™Ăˆ UNA GRANDE IDEA_
Obiettivi ambiziosi I Anno positivo il 2017 per il Gruppo Wacker Neuson, che ha registrato un significativo aumento dei ricavi e degli utili relativi al 2016. Con la “Strategia 2022â€?, WACKER NEUSON si è posta l'obiettivo di conquistare quote di mercato, anticipando le esigenze delle imprese, offrendo ai clienti un servizio assistenza di alto profilo. Secondo il costruttore austriaco, i punti essenziali per consolidare il processo di consenso e crescita passano attraverso la digitalizzazione (trasmissione dati della macchine) e il servizio di assistenza 4.0 (con comunicazione dei dati tecnici bidirezionale). Le entrate del gruppo nel 2017 sono aumentate del 13% arrivando a 1.534 milioni di euro grazie a un contesto economico favorevole e alla ripresa di alcune aree appartenenti al Gruppo. wackerneuson.eu
21.3 JH PERFORMANCE: ALTEZZA DI LAVORO 20,6 m SBRACCIO 9,6 m PORTATA 250 kg
SISTEMA DI STABILIZZAZIONE VARIABILE: “H STAB SYSTEMâ€? CONSENTE DI STABILIZZARE LA PIATTAFORMA IN 4 AREE DEFINITE PER GARANTIRVI SICUREZZA E PRODUTTIVITĂ€
Seguici su:
CTE S.p.A. Sede: Via Caproni, 7 38068 Rovereto (Trento) - Italy Stabilimento: Loc. Terramatta, 5 37010 Rivoli V.se (Verona) - Italy Magazzino: via E. Fermi, 2 37010 Affi (VR) - Italy Tel. ÂŁ Fax +39 0464 48.50.99 JOGP!DUFMJGU DPN ÂŁ www.ctelift.com
Innovatore o inventore? I Si chiama Marco Laurini ed è il presidente di LAURINI OFFICINE MECCANICHE. Entrato nell’azienda di famiglia negli anni ’80, ha condotto (sentendosi più caposquadra che dirigente) i suoi “artigiani” a realizzare tanti progetti di successo, trasformando Laurini Officine Meccaniche da piccola/media impresa italiana a realtà dal respiro internazionale. Oggi infatti l’azienda progetta e costruisce macchinari e attrezzature per pipeline su progetti onshore dislocati sui cinque continenti, investendo circa il 4% del fatturato in Ricerca e Sviluppo. Investimenti in nuove tecnologie e una “personale” politica di marketing con cui,
[12] aprile 2018 Costruzioni
come sottolinea Marco “mi pongo come primo garante dei miei macchinari”, hanno reso possibile la realizzazione di ben 5 linee di prodotti, con una media di 40-50 macchine ogni anno. Vagli vibranti su carro cingolato semovente radiocomandato serie Vulcano, disponibile in tre varianti: Vulcano 2.0, Vulcano smart e Vulcano XXL; il frantumatore a martelli Hammern, capace do triturare grossi pezzi di roccia e trasformarli in sabbia fine, scaricandola direttamente nello scavo. Infine, l’innovativo posatubi (antirovesciamento) Apollo che contribuirà a incrementare la sicurezza nelle difficili fasi di posa delle condotte, a supporto degli attuali sideboom.
Investimenti costanti ed aggiornamenti continui in materia di ricerca ed innovazione consentono la progettazione e realizzazione di soluzioni personalizzate per ogni singolo cliente. Un lavoro d’eccellenza riconosciuto, non solo per la customizzazione di macchinari ed attrezzature, ma anche per lo sviluppo di servizi potenziati per il cliente, con una rete di riparazione, noleggio e vendita distribuita in tutto il mondo. In merito all’industria 4.0 èin corso un progetto per valutare la possibilità di attrezzare le macchine con un sistema di telemetria satellitare allo scopo di aumentare il controllo in remoto del mezzo. In tal modo si avrebbe la possibilità di effettuare: il controllo del consumo di carburante, filtri e livello dell’olio; il monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro; la telediagnosi e infine, la localizzazione GPS (particolarmente utile nei cantieri pipeline con grandi distanze). laurini.com
&Prodotti
Attualità
Quando bio è la tecnologia I Isolamento termico naturale e murature traspiranti salubri: sono queste le principali caratteristiche dell’involucro di una villa unifamiliare sulla costa siracusana costruita con Lecablocco Bioclima Superlight di ANPEL. Secondo i desideri dei proprietari, la nuova villa doveva mantenere l’aspetto di un tradizionale edificio rurale tipico della zona, immerso in un antico frutteto e circondato da muretti a secco. Lo studio spagnolo BC
Estudio Architects di Barcellona (a cui è stato affidato il progetto) ha ricreato quindi l’architettura rurale siciliana, coniungando la bioedilizia con le più moderne tecnologie costruttive, con prestazioni ad alta efficienza e rapidi tempi di esecuzione. La traspirabilitàdelle pareti, ad esempio, èstata ottenuta con Lecablocco Bioclima Superlight nella versione SL750 (densità impasto 750 kg/m3); un elemento in calcestruzzo di argilla espansa Leca e
vetro espanso. La leggerezza dell’impasto, unitamente alla bassa percentuale di foratura e alla geometria delle camere d’aria conferiscono alla parete
un ottimo isolamento termico naturale, una elevata traspirabilità, inerzia termica, salubrità e anche un’elevata resistenza al fuoco. lecablocco.it
Allarme selettivo I Esistono rischi considerevoli, quando pedoni e carrelli lavorano insieme in spazi ridotti. Il nuovo LINDE Safety Guard avverte i pedoni e gli operatori in anticipo anche attraverso i muri. “Il punto in cui si incontrano operatori e carrelli rappresenta il più grande pericolo all’interno di un magazzino” afferma Alexadra Mertel, Project Manager di Linde Material Handling. L’agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro lo conferma: il 68% delle aziende europee riportano ancora un elevato rischio di incidenti legato all’utilizzo di carrelli elevatori. I tradizionali segnali acustici e lampeggianti, allertano chiunque si trovi nelle vicinanze, rendendo i segnali una “consueta” routine. Linde Safety Guard invece emette un segnale di avvertimento solo quando percepisce un pericolo reale, con un avvertimento selettivo avente una precisione di dieci centimetri. Occorre solo un piccolo dispositivo (keeper) da installare sul carrello e uno portatile da indossare (beeper). I pedoni possono così “percepire” il pericolo grazie al beeper che, oltre ad emettere segnali visivi e acustici, vibra. ll valore aggiunto per gli operatori è che il keeper, oltre a emettere un segnale di avvertimento, mostra sul display quante persone si stanno avvicinando e da quale direzione provengono. linde-mh.it
Assembled hoses - Crimped fittings - Bended rigid pipes - Adapters
www.olmark.com www.o ollmark.com k MADE IN ITALY Company Co ompany Certifi Certified with Procedures Qua w alityy Quality UNI EN ISO 9001:2015 15
natdesign.eu
Sempre più qualità I La divisione carrelli elevatori sfrutta tutte le sinergie del gruppo industriale HYUNDAI, utilizzando componenti di alta qualità comuni al movimento terra ed al settore automobilistico. Il carrello elevatore Hyundai risulta infatti uno dei prodotti con il miglior rapporto tra funzionalità e investimento. La componentistica è di progettazione europea e costruita, su licenza, da aziende del gruppo Hyundai, mentre le macchine vengono assemblate negli stabilimenti coreani. L’esperienza maturata da Hyundai nella progettazione di grandi strutture e macchine movimento terra, ha permesso la realizzazione di carrelli (telai e montanti) con una struttura estremamente robusta, mentre le competenze
nell’elettronica permettono di adottare soluzioni innovative ed a basso costo. I carrelli elevatori della serie 9 della gamma elettrica, ad esempio, sono un condensato di tutte le soluzioni tecnologiche orientate all’aumento della produttività dell’operatore: Computer di bordo, autolivellamento delle forche, montanti triplex ad alta visibilità, assali sottosterzanti e un design molto compatto senza compromettere la portata residua grazie all’applicazione di intelligenti soluzioni tecniche. La gamma include carrelli con portata di 1 ton fino a 5 ton, in diverse configurazioni, 3 e 4 ruote, compresi modelli retrattili, trattorini elettrici oltre a una serie di macchine da magazzino quali transpallet e stoccatori. hyundai.eu
Tappeto volante al castello aggiungere il castello medievale sopra Arco di Trento sarà ora più facile e piacevole. In soli quattro giorni di lavoro è stata infatti ripavimentata la passeggiata che conduce al castello. Una celerità dei lavori resa possibile anche da un elicottero, che ha coadiuvato gli operai al lavoro, trasportando botti di calcestruzzo miscelato con LevoFloor sul luogo della posa, impossibile da raggiungere con l’utilizzo dei mezzi da cantiere tradizionali. Precedentemente ricoperto di ghiaia, il tratto appena ripavimentato copre una superficie di
R
[16] aprile 2018 Costruzioni
Ad Arco di Trento, la ripavimentazione ghiaia a vista LevoFloor Levocell della passeggiata al Castello, lungo 200 metri, è stata completata con l’aiuto di un elicottero 600 m2, per una lunghezza totale di circa 200 metri e uno spessore di 10 cm del prodotto LevoFloor Levocell di Ruredil, azienda specializzata da oltre 60 anni nello sviluppo di soluzioni per l’edilizia tecnologicamente all’avanguardia. L’impiego del sistema di pavimentazione LevoFloor Levocell ha permesso inoltre di rispettare le richieste della sovrintendenza, garantendo le funzionalità
e resistenza del calcestruzzo e, al tempo stesso, un aspetto estremamente naturale, che si sposa perfettamente con i parametri cromatici del tratto preesistente della passeggiata, già realizzato con il medesimo prodotto. Il sistema a ghiaia a vista sviluppato da RUREDIL unisce infatti resistenze meccaniche importanti (RcK ≥ 35 Mpa) a un aspetto naturale dato dalla messa a giorno dell’inerte
scelto, dando così l’effetto di una pavimentazione a ghiaia, ma con resistenze da calcestruzzo. Per questa specifica applicazione è stato utilizzato il prodotto LevoFloor Concentrato Neutro con dell’ossido giallo per uniformare la colorazione del tratto posato negli anni precedenti. Levofloor Levocell è un sistema di pavimentazione che permette di lavorare con fantasia e creatività utilizzando gli aggregati naturali presenti nelle proprie zone di lavoro, con semplicità e praticità. Con LevoFloor Levocell è possibile realizzare pavimentazioni carrabili e non, nel settore pubblico e privato, dall’effetto “terra” naturale a quello più elaborato tipo “mosaico”, tutto nel rispetto delle normative vigenti UNI EN206-1. L’aggiunta di LevoFloor Concentrato al normale calcestruzzo, messo poi semplicemente in opera come qualsiasi calcestruzzo per reti viarie e poi disattivato, si trasforma in un materiale dalle caratteristiche prestazionali ed architettoniche tali da integrare nell’ambiente qualunque tipo di pavimentazione pedonale o carrabile. Questo procedimento, apprezzato da urbanisti, studi tecnici di progettazione e da esperti della rete viaria, si integra perfettamente anche nel settore della proprietà privata, nella versione LevoFloor Base. Un interessante compromesso tra prezzo, estetica, durabilità. ruredil.it
Tecnologie e materiali
EDILIZIA
A IMPATTO ZERO
Testi di Maria Angela Feliciello
Il futuro dell’edilizia si basa sulla riqualificazione del patrimonio esistente. Nuovi materiali e soluzioni rivoluzionarie per un’edilizia sostenibile
[18] aprile 2018 Costruzioni
&Prodotti
Attualità arola d’ordine riqualificare. In Italia, il futuro dell’edilizia dipende dalla messa in sicurezza (e dalla valorizzazione) del patrimonio esistente. Fattori come la crisi del settore, gli ultimi terremoti ed il cambiamento climatico (che ha acuito le problematiche derivanti dalla siccità estiva e dalle alluvioni autunnali) hanno evidenziato l’urgenza di salvaguardare il patrimonio immobiliare e di vigilare sulla realizzazione dei nuovi edifici (con adeguate norme antisismiche e materiali innovativi). Il consumo intensivo del suolo e la crescita disordinata delle nostre città, spesso a danno dei corsi d’acqua, richiede un radicale cambiamento nella pianificazione e nella gestione edilizia. La ristrutturazione di edifici esistenti consente ad esempio, di recuperare un patrimonio di valore (la ristrutturazione aumenta il valore dell’immobile del 29%) e di risparmiare suolo; un’opportunità per far ripartire il settore edilizio dandogli nuovo slancio e un nuovo volto, efficiente e sostenibile. Per il 2018 la legge di bilancio, oltre a confermare gli incentivi già in vigore, prevede agevolazioni per interventi di risparmio energetico e ristrutturazioni edili prorogando fino al 31 dicembre la detrazione del 50% per interventi finalizzati al recupero del patrimonio edilizio. Dopo il 2020 non sarà più possibile costruire nuovi edifici che non siano autosufficienti a livello energetico: le nuove strutture non necessiteranno di sistemi di riscaldamento o raffrescamento oppure dovranno essere riscaldate o rinfrescate con sistemi alimentati da energie rinnovabili. Dal 31 dicembre 2018 infine, le nuove costruzioni di proprietà pubblica o occupate da enti pubblici dovranno essere nZEB (Nearly Zero Energy Building). Attualmente gli edifici nZEB, che producono quasi tutta l’energia di cui hanno bisogno senza rinunciare al comfort di chi li vive, con un vantaggio sia economico che ambientale, in Italia sono tra circa 700, di cui il 93% ad uso abitativo, concentrati in Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto.
P
NUOVI PROCESSI, NUOVI PRODOTTI Sopra: schema filiera di produzione, che parte con il recupero dei detriti per arrivare alla fase di produzione, che può avvenire presso lo stabilimento o direttamente in cantiere con l’utilizzo di una pressa speciale trasportabile in loco (foto sotto).
Creatività sostenibile Fra le tecnologie innovative utilizzate in edilizia, quella di Catalyst Group è senza dubbio un valido esempio di sostenibilità. La startup fiorentina ha messo a punto un nuovo sistema di costruzione caratterizzato da riduzione del consumo di suolo, minore utilizzo di materie prime, riciclo dei materiali e abbattimento dei trasporti. La filiera di produzione dei mattoni parte infatti con la demolizione dell’edificio esistente e con il recupero dei materiali che, dopo essere stati sottoposti a controlli chimici, vengono miscelati e pressati a freddo direttamente in cantiere grazie ad una pressa ad alta compressione ottenendo nuovi mattoni; abbattendo in tal modo la CO2 e risparmiando l’energia necessaria alla cottura dei mattoni e al trasporto dalla fabbrica al cantiere. Con questo processo si produce il mattone Ri-Block, adatto per murature senza malta e con faccia a vista. Carrara-Block è invece il mattone bianco realizzato recuperando gli scarti di lavorazione del marmo di Carrara e la polvere delle escavazioni nelle Cave Apuane, utile sia nel-
IL MATTONE DI PRECISIONE In alto, da sinistra, Carrara-Block, il mattone bianco utilizzabile anche per motivi architettonici. Al suo fianco RI-BLOCK, il modulo per murature senza l’utilizzo di malta. Costruzioni aprile 2018 [19]
Tecnologie e materiali
MATERIALI E INSTALLAZIONI GIÀ IN FABBRICA Il futuro sarà all’insegna della semplicità dei materiali e di soluzioni plug in realizzate in fabbrica. In alto, intervento completato in Olanda sul modello di Energiesprong. Sotto, la tegola fotovoltaica Solarteg.
le murature portanti che di tamponamento. Double-Block infine è il mattone ricavato dagli stessi materiali riciclati con due facce a vista e dotato di canali che consentono l’inserimento di un’armatura, per l’utilizzo in funzione portante o per la costruzione di edifici di emergenza smontabili. La loro sovrapposizione crea un canale orizzontale utile al passaggio di tubi, impianti elettrici e scarichi evitando la realizzazione di tracce murarie. Polveri, impasti e residui della lavorazione di altri prodotti che normalmente l’azienda dovrebbe inviare allo smaltimento trovano nuova vita in Ecotech, la lastra ceramica della gamma Floor Gres di Florim prodotta utilizzando per il 70% materiali di scarto riprocessati. L’impasto della lastra è costituito per il 25% da sottoprodotti cotti, ossia materiali difettosi non avviati alla vendita e scartati come inerti, per il 20% da sottoprodotti crudi o polveri, per il 20% da acque industriali ossia acqua ricavata dal lavaggio di alcuni reparti, dopo il processo di chiarificazione, per il 5% da fan[20] aprile 2018 Costruzioni
ghi derivati dal lavaggio dei reparti di macinazione impasti, smalti e smalteria. Ecotech non richiede manutenzione e garantisce lunga durata nel tempo. La sua produzione attraverso il riutilizzo dei prodotti di scarto non grava sul bilancio energetico dello stabilimento e vanta un processo brevettato. I prodotti concorrono alla certificazione LEED e sono certificati Ecolabel per i bassi consumi energetici in fase di produzione, le basse emissioni in aria e acqua, il riutilizzo dei rifiuti nel ciclo di produzione. Unire efficienza e sostenibilitàambientale al pregio estetico garantendo l’integrazione completa degli elementi nelle strutture. Questa è la sfida di Solarteg, azienda di Bernareggio (MB) che produce e commercializza una tegola fotovoltaica innovativa chiamata GTFV100. A distinguerla da prodotti simili èil connettore senza cavi che collega meccanicamente una tegola all’altra, rendendo molto semplice la posa e riducendo le perdite elettriche e le probabilitàdi guasto. La tegola si integra perfettamente nell’estetica del tetto grazie alla sua forma molto simile a un laterizio e al colore rosso che richiama il cotto. Produce 100 W, è calpestabile e resistente agli agenti atmosferici.
&Prodotti
Attualità O-site, la nuova concezione dell’edilizia La rivoluzione del settore nel prossimo futuro si chiama edilizia o-site e promette di tagliare i costi, accorciare i tempi e garantire edifici più efficienti in termini energetici. L’edilizia si sposta quindi dal cantiere alla fabbrica e nella fabbrica produce il suo valore mescolandosi con la manifattura. Come il modello di Energiesprong, il programma olandese per la riqualificazione degli edifici che propone un sistema innovativo in grado di ottimizzare i processi di ristrutturazione abbassando costi e tempi di cantiere a sole due settimane, a volte anche ad un solo giorno. Il programma si basa sulla collaborazione tra istituti di credito, assicurazioni, costruttori e istituti di case popolari creando dei sistemi di finanziamento che non prevedono l’intervento pubblico o anticipi da parte dei proprietari. Su queste premesse è nato Energiesprong Italia, rivolto all’edilizia residenziale pubblica; un gruppo di lavoro indipendente e terzo per l’incontro tra domanda e offerta di ristrutturazione. Il suo compito è di preparare il contesto e le condizioni finanziarie affinché la richiesta di riqualificazione a impatto zero incontri favorevolmente l’offerta di imprese edili idonee e competenti. Il campo dell’edilizia residenziale pubblica in Italia sarebbe una grande opportunità, con una percentuale del 10% bisognosa di profonda riqualificazione per tornare ad essere agibile. In Olanda il progetto ha coinvolto 111 mila abitazioni, di cui 2000 rese a consumo zero. Il progetto italiano è stato presentato nel 2015 da Habitech, promotore e gestore per il nostro Paese. Sette i fondatori privati della compagine italiana: Manni e Filippetti per la parte industriale, Edison ed Evolvere per le soluzioni energetiche, Saint Gobain e Gruppo Lape per la componentistica, Percassi per le costruzioni. Hanno aderito al progetto anche due rappresentanti dell’housing sociale come Itea e Acer Reggio Emilia. Il meccanismo è semplice ma presuppone un cambiamento radicale del modo di concepire l’edilizia. Si tratta infatti di ristrutturare l’edificio attraverso componenti che vengono realizzati in fabbrica e montate direttamente sulla vecchia struttura. Il tutto parte da una scansione in 3D dell’edificio, cui segue una fase di progettazione, quindi la prefabbricazione e l’assemblaggio. In tal modo la fase di cantiere è limitata alla posa in opera dei componenti quali il tetto con pannelli fotovoltaici e le pareti con i serramenti che ottimizzano l’isolamento termico. I costi di ristrutturazione vengono pagati con il risparmio energetico che si produce grazie alla riqualificazione, risultando quindi una soluzione economica sia per i proprietari privati che per gli enti pubblici. Il miglioramento dell’estetica e della funzionalità è un campo nel quale le nostre aziende potrebbero mettersi in gioco creando un modello italiano esportabile ovunque. Un progetto simile è quello lanciato da AAkhon, società di Paderno Dugnano (MI) specializzata nello sviluppo e nella sperimentazione di prodotti
LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE Dall’alto, il progetto Aakhon per la costruzione della residenza Paradiso a Paderno Dugnano (MI), e il dettaglio della pavimentazione esterna Ecotech realizzata con polveri, impasti e residui di prodotti.
e soluzioni per l’edilizia innovativa, con ”Edilizia 0.0”: edifici a zero consumi di energia, esenti da emissioni, scarti e inefficienze. e-Home è il sistema industrializzato di AAkhon per la realizzazione di edifici nZEB e dotati di building automation a costi accessibili. e-Home si basa sulla realizzazione in fabbrica dei componenti che poi vengono assemblati in cantiere, eliminando sprechi di materiale. I componenti sono realizzati da aziende partner italiane ed europee: dall’involucro opaco per l’isolamento termico e acustico ai fluidi termovettori con recupero attivo. L’edificio e-Home viene gestito dal sistema myGEKKO realizzato da Ekon, che rileva dati e adatta il sistema edificio alle abitudini degli occupanti, consentendo di monitorare i consumi energetici e di gestire persino la ricarica della propria auto elettrica. Le possibilità di rinnovamento dell’edilizia passano dunque dalla sua capacità di ibridazione con altri settori, quali la manifattura, sempre nell’ottica di un’edilizia ecosostenibile.
Le aziende italiane potrebbero creare un modello tricolore esportabile nel mondo intero
Costruzioni aprile 2018 [21]
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
[22] aprile 2018 Costruzioni
Peso operativo Potenza netta Forza di strappo
3.445 kg 21,5 kW 3.072 daN
WALKAROUND
Testi e foto di Matthieu Colombo
Volvo ECR35D
Plus di
L’ECR35D è una delle frecce all’arco della gamma di mini Volvo. Non punta tutto sulle dimensioni contenute, ma sull’ingombro posteriore nullo unito a forze incisive e una versatilità idraulica che lo rende un funzionale porta attrezzi
1 L’ECR35D è un mini compatto ma ha le spalle larghe. Unisce l’ingombro posteriore in rotazione nullo a forze elevate. La robusta lama incrementa la stabilità
2 Meccanica ben accessibile, tempi e costi di manutenzione contenuti anche grazie a intervalli di cambio olio prolungati. Ingrassaggio boccole a 50 ore
5
3
Mini compatto ma con cabina dall’abitabuilità top, di classe superiore. L’ampia superficie vetrata eleva la sicurezza. Ha un solo montante posteriore
Impianto idraulico LS flow sharing con esclusivo filtro trasparente in cui confluiscono anche i drenaggi delle linee ausiliarie. Compatibile con olio bio
4
6 Molteplici linee ausiliarie disponibili con portata regolabile dalla cabina e comandi sui joystick personalizzabili. Gestione attrezzature idrauliche semplice
[24] aprile 2018 Costruzioni
Produzione interna delle parti strutturali. È costruito da Volvo a partire da fogli di lamiera. Parti in fusione realizzate ad hoc in Francia. Controllo qualità diretto.
7
9 Attento ai costi di gestione. Auto idle di serie ed esclusiva opzione di spegnimento automatico motore regolabile. Meno consumi e ore conteggiate di lavoro reale
Affidabile e collaudato motore Volvo tre cilindri made in Japan, idraulica Bosch Rexroth, motori di trasmissione Nabtesco. Componenti di qualitĂ elevata
8
10 All’avambraccio da 1.250 mm si affianca quello da 1.450 mm offerto con zavorra aggiuntiva. La zavorra da 170 kg si può montare anche col braccio corto
Serbatoio olio e gasolio in plastica scongiurano fenomeni di condensa e corrosione. Con 64 litri di gasolio ha una autonomia al top della categoria Costruzioni aprile 2018 [25]
Volvo ECR35D
Senza mai scodare L’ECR35D ha le spalle larghe. Condivide parti strutturali con modelli più grandi. Ma il suo diametro operativo è compatto, le forze superiori alla media e in rotazione la zavorra posteriore non oltrepassa il limite dei cingoli Raggio di rotazione frontale minimo 1.869 mm
PORTA ROBUSTA E PROTETTA A differenza di altri mini a raggio di rotazione compatto, che hanno porte sporgenti o con struttura snodata, l’ECR35 ha una porta classica, larga 630 mm e ben protetta dal contrappeso posteriore.
Sbalzo posteriore torretta 885 mm
Nessuna sporgenza posteriore
Carreggiata 1.480 mm Con zavorra supplementare da 170 kg si hanno 85 mm di sporgenza Larghezza massima 1.780 mm
LE PRESTAZIONI DEL NUOVO ECR35D
• FORZA DI STRAPPO 3.072 daN 2.066 daN • FORZA DI PENETRAZIONE* • CAPACITÀ SOLLEVAMENTO LATERALE (90°) CON LAMA ABBASSATA* 625 KG
• FORZA DI PENETRAZIONE CON BRACCIO LUNGO** 1.819 daN • CAPACITÀ SOLLEVAMENTO LATERALE (90°) CON BRACCIO LUNGO E LAMA GIÙ** 706 KG
Note: *macchina con penetratore da 1.250 mm, raggio 3 m, altezza 0 m; **penetratore da 1.500 mm e zavorra suppl. da 170 kg, raggio 3 m, altezza 0 m
[26] aprile 2018 Costruzioni
Martinetto di brandeggio a sinistra. Ăˆ protetto, sotto gli occhi dell’operatore.
Offset max braccio a destra 995 mm Offset max braccio a sinistra 787 mm
Costruzioni aprile 2018 [27]
Volvo ECR35D
Affidabilità da vendere
Il collaudato motore tre cilindri da 1,8 litri non ha certo bisogno di presentazioni. L’auto idle è di serie e si può anche avere lo spegnimento automatico regolabile. Lo spazio sotto al cofano è tale che un domani (Stage V) può anche trovare posto un Dpf OLLAUDATO, PARCO E POTENTE IL GIUSTO 1 C Con 1,83 litri di cilindrata, il 3 cilindri battezzato
Volvo D1.8A eroga una potenza netta di 21,5 kW a 2.200 giri/min, valore in linea con la media di categoria. È un motore senza gestione elettronica. Lo Stage IIIA è ottenuto con le 4 valvole per cilindro (combustione ottimizzata) e l’iniezione diretta. AMBIO OLIO A 500 ORE 2 C Rispetto ai modelli Serie C l’intervallo di sostituzione
olio è raddoppiato. Meno pensieri, meno costi.
ACCESSIBILITÀ OTTIMA, MANUTENZIONE FACILE
3 Sotto al cofano motore lo spazio non manca. Sul lato esterno del motore: due filtri gasolio (uno trasparente che è un pre-filtro decantatore dotato di spurgo acqua), il filtro e il livello dell’olio, il motorino avviamento. La tensione della cinghia si regola agendo sull’alternatore, senza smontare nulla. Compatibile bio diesel 7%
Spurgo gasolio e reinnesco elettrico di serie
[28] aprile 2018 Costruzioni
Filtro aria a doppio stadio disponibile
Il motore è sospeso sui noti supporti elastici “Cushyfloat” per smorzare vibrazioni e rumore. Dettaglio di qualità.
WALKAROUND
di
REGIME MEMORIZZABILE E AUTO IDLE L’ECR35D permette all’operatore di memorizzare due livelli di regime motore su due distinti pulsanti del cruscotto. Inoltre è di serie anche il classico auto idle che riporta il regime motore al minimo quando i manipolatori sono inattivi per un tempo regolabile dall’operatore tra i 3 e i 60 secondi. Appena si sfiorano i comandi, il regime si alza nuovamente.
SPEGNIMENTO MOTORE AUTOMATICO Sull’ECR35D è disponibile anche un sistema di spegnimento temporizzato del motore regolabile dall’operatore in un intervallo tra i 2 e i 30 minuti e disinseribile. Utilizzandolo con granu salis si ottengono riduzioni in termini di consumo e costi di manutenzione. In questo modo, infatti, i cambi di olio motore ed idraulico si eseguono in base alle ore di lavoro effettive.
Ventola aspirante, radiatori paralleli CLASSICO LATERALE Come in tutti i mini con motore laterale, i radiatori sono montati nella parte frontale della torretta. Volvo sceglie un flusso di raffreddamento fronte-retro con ventola aspirante. Il condensatore del climatizzatore (a richiesta, non in foto) viene montato in parallelo su un telaio apribile a libro per facilitare la pulizia con aria compressa. L’azionamento della ventola è a cinghia con registro tramite l’alternatore.
Pistola ingrassatrice
Vasca di compensazione refrigerante ben visibile e più alta dei radiatori. Posizione perfetta.
Refrigerante motore
Olio idraulico
ALETTE ONDULATE E SCAMBIATORI PARALLELI Per incrementare l’efficienza, sono stati scelti scambiatori con alette con disegno a S continua e non a pacchetto. Questi radiatori trattengono anche meno impurità. Costruzioni aprile 2018 [29]
Maxi filtro olio idraulico accessibile e verticale
P1
Distributore LS flow sharing a centro chiuso con spole compensate in pressione
D
Valvole regolazione LS
Volvo ECR35D
Per mantenere la corretta pressione all’interno del serbatoio dell’olio idraulico è presente una valvola di sfiato unidirezionale.
Serbatoio plastico dell’olio idraulico posto sopra le pompe (no cavitazioni)
Singola pompa a portata variabile che arriva fino a 103 litri/min
Pensa come un grande Filtro sui ritorni idraulici brevettato Rabbocco olio idraulico
L’impianto del Volvo ECR35D si distingue per la singola pompa idraulica a portata variabile che aumenta il flusso d’olio in modo proporzionale alla richiesta del distributore load sensing flow sharing.
RICETTA D’EFFICIENZA Il serbatoio dell’olio idraulico Livello olio
Ritorni impianto idraulico
[30] aprile 2018 Costruzioni
è plastico (nessun fenomeno di corrosione per condensa) ed è montato non distante sia dalla pompa (ma ad una altezza superiore per evitare cavitazioni) sia dal distributore a centro chiuso LS flow sharing Bosch Rexroth con spole compensate in pressione. Dalla cabina si può regolare la portata delle linee aux (anche asimmetricamente) e memorizzare differenti settaggi. ESCLUSIVO A destra, in primo piano, il filtro dell'olio idraulico brevettato attraverso il quale corre tutto l'olio proveniente dai drenaggi dei circuiti ausiliari, e da quelli di motore di rotazione, servocomandi e motori di traslazione. Questo filtro trasparente protegge al meglio l'impianto idraulico dell'ECR35D. Tutti i drenaggi sono filtrati prima di entrare nel serbatoio ed è visibile a colpo d'occhio l'eventuale presenza di particelle metalliche e non.
WALKAROUND
Macchina molto reattiva
Pedana asportabile in due sezioni avvitate
Questa visione dall’alto dell’ECR35D evidenzia la disposizione dei componenti dell’impianto idraulico.
P1
S
D
MOTORI BEN DIMENSIONATI
PIEDI AL FRESCO Il motore di rotazione, accessibile rimuovendo il pianale della cabina, è a pistoni radiali. Sotto ai piedi non c’è il solito distributore idraulico perchè montato, in verticale, sotto al cofano posteriore.
S
di
La forza di trazione dell’ECR35D è ottenuta con due affidabili motori della giapponese Nabtesco che scalano automaticamente la marcia sotto sforzo. Il motore di rotazione della torretta a pistoni radiali, assicura una elevata reattività e mantiene una coppia costante, anche sotto sforzo, permettendo di ridurre le inerzie anche con montate attrezzature idrauliche pesanti.
Serbatoio plastico che ottimizza gli ingombri
Volvo ECR35D
Qualità versatile Molteplici linee ausiliarie disponibili con portata regolabile dalla cabina e comandi sui joystick personalizzabili
Kit di sollevamento con valvole di sicurezza su cilindri di braccio e avambraccio
Macchina sviluppata da una squadra di progettisti giovani che lavorano valorizzando un’esperienza produttiva lunga 40 anni. Oggi lo stabilimento di Belley realizza internamente le parti strutturali. Controllo della qualità diretto
DUE AVAMBRACCI E ZAVORRA EXTRA
• AVAMBRACCIO STANDARD 1.250 mm 1.450 mm • AVAMBRACCIO LUNGO • ZAVORRA ADDIZIONALE (85 MM) 170 KG
SOTTOCARRO STRETTO MA HEAVY CON PARTI IN FUSIONE I longheroni del sottocarro hanno il supporto della ruota folle in fusione. I motori di rotazione Nabtesco sono alimentati da tubazioni ben protette. Forza di trazione 3.100 daN.
[32] aprile 2018 Costruzioni
WALKAROUND
Punta dell’avambraccio e bielle in fusione. Punti d’ingrassaggio ben protetti.
di
CILINDRI SALDATI PER FRIZIONE Con questa tecnologia si ottiene il perfetto allineamento tra testa e asta del cilindro, quindi una maggiore affidabilità nel tempo. Le protezioni dei cilindri sono scatolate per essere più resistenti.
PROGETTAZIONE E PRODUZIONE 100% VOLVO La cinematica del braccio è studiata per favorire le forze di scavo e sollevamento. Sia braccio sia avambraccio sono ben realizzati con le estremità in fusione (resistenza). La lama (vedi a piede pagina) ha geometrie non scontate, che influenzano le prestazioni reali della macchina. Il collo della torretta è l’estensione di due longheroni che arrivano fino alla zavorra posteriore. Le parti strutturali sono tagliate e saldate nello stabilimento Volvo di Belley e le fusioni Made in France.
Cilindro di brandeggio a sinistra
170 KG PER 85 MM Tra le opzioni per l’ECR35D anche una zavorra aggiuntiva che si monta a sbalzo di quella in sagoma. Consigliata con il braccio lungo, può essere montata anche con quello corto. Questa scelta permette di utilizzare attrezzature idrauliche importanti o, alla tedesca, sistemi benna tilt rotator. LAMA ROBUSTA CHE FAVORISCE LA STABILITÀ
370 mm
La lama ha una struttura scatolata. Anche i suoi supporti sono scatolati, lunghi e incernierati il più basso possibile. Contribuisce alla stabilità dell’ECR35D. Costruzioni aprile 2018 [33]
Volvo ECR35D
Potenti fari alogeni di serie
Tettuccio copri cabina termoisolante disponibile
Parabrezza in due pezzi apribile a pacchetto
ROPS, TOPS, FOPS I
Lo spazio non manca
La cabina del Volvo ECR35D risponde alle omologazioni Il volume interno alla cabina è da mini da 5 t e lo spazio ROPS (protezione in caso di ribaltamento macchina), per le gambe è pari a quello di un cingolato da 22t! FOPS 1 (protezione contro Disponibili, aria condizionata, cover tetto e griglie FOPS la caduta di oggetti dall’alto). Sono disponibili ottime griglie di protezione superiore e frontale.
CABINA A GUSCIO La cabina è composta da una resistente cella in scatolati d’acciaio piegati che poggia sulla torretta. Tra i due un guscio integrale di materiale composito che è anche piano di calpestio.
630 mm
CABINA 4 MONTANTI L’assenza del montante posteriore sinistro (vetri uniti da guarnizione) e la porta con vetro integrale favoriscono la visibilità.
4 supporti elastici cabina bidirezionali
[34] aprile 2018 Costruzioni
Uscita sicura laterale
Vista 3/4 posteriore senza il montante
WALKAROUND SEMPLICE QUALITÀ Una volta seduti in cabina la sensazione di spazio è permanente. Guardando i pedali ci si crede su un escavatore molto più grande.
di
SOLO
78 dB(A) IN CABINA
Con una singola chiave 100% meccanica si aprono cabina, cofani e si avvia il motore. Pratico e semplice.
Sedile Grammer in tessuto di serie. Disponibile in skai
910 mm
Joystick con trimmer proporzionali per brandeggio a linee aux Sospensione sedile meccanica regolabile
m 0m 62 ARANCIONE Con la cintura arancione si vede quando è allacciata. Una spia ne ricorda l’utilizzo.
Soglia antiscivolo ben visibile
Volvo ECR35D
Punta dritto al sodo Il cruscotto analogico-digitale non sorprende con i colori ma, controllandolo da tastierino, permette di regolare e memorizzare la portata delle linee aux ESTIONE IDRAULICA Dal display si regola la portata 1 G degli impianti aux, anche in modo asimmetrico
(destra/sinistra), e si memorizzano a tre settaggi. UTO IDLE REGOLABILE E 2 LIVELLI MEMORIZZABILI 2 A L’auto idle di serie riporta al minimo il motore
a manipolatori inattivi. Si può regolare il suo azionamento tra i 3 e i 60 secondi di inattività. Sono inoltre memorizzabili due livelli inermedi di regime motore richiamabili con un tasto.
ANTIAVVIAMENTO A CODICE L’ECR35D standard 3 si avvia girando la chiave. A richiesta il sistema che inibisce l’avvio se non si inserisce un codice a 4 cifre. Permette di limitare l’uso a personale qualificato.
CONSUMA IL 10% IN MENO L’ECR35D ha l’Eco Mode di serie. Inserendolo si limita il regime motore a un massimo di 1.950 giri/min (altrimenti arriva a 2.200), ma senza tagliare la coppia motrice. A pari produttività (m3 movimentati) la macchina consuma il 10% di carburante in meno. 2 REGIMI MOTORE MEMORIZZABILI Al piede del tastierino ci sono due pulsanti per richiamare rapidamente un regime motore preimpostato. Un accorgimento pratico quando si utilizzano attrezzature idrauliche.
[36] aprile 2018 Costruzioni
PROMEMORI A Il sistema indica il numero di ore mancanti al prossimo tagliando.
REGOLABILE Il ritorno al minimo è regolabile dall’operatore secondo per secondo da 3 a 60.
LINEE AUX La portata delle linee aux può essere regolata così come l’ordine dei comandi a joystick.
25 CODICI L’assistenza Volvo può impostare fino a 25 codici d’avviamento. Una sicurezza in più.
CARETRACK DISPONIBILE È il sistema Volvo di localizzazione gps e trasmissione dati gsm. Serve a localizzare la macchina, a monitorare le condizioni operative effettive, lo stato tecnico e d’uso, i consumi medi e istantanei ed i promemoria per programmare l’assistenza. È uno strumento utile a massimizzare la redditività di ogni singola macchina.
WALKAROUND
Parti amovibili rapidamente
di
APERTURA ASSISTITA I due cofani hanno cilindri d’apertura. Sopra quello del cofano posteriore con blocco automatico.
COFANI IN MATERIALE COMPOSITO
Bocchettone gasolio a 880 mm da terra Il serbatoio del gasolio da ben 64 litri è in plastica per scongiurare fenomeni di condensa, quindi la presenza di acqua nel gasolio, e sfruttare al meglio gli spazi. Il bocchettone è dietro al cofano posteriore e il serbatoio corre fin sotto l’operatore (foto a piede pagina).
A dispetto delle sue dimensioni compatte, l’ECR35D stupisce per l’accessibilità di ogni singolo componente. Le cofanature sono realizzate in resistente diciclopentadiene e la porosità interna permette la perfetta aderenza delle schiume fonoassorbenti. 2° filtro gasolio con vasca e spurgo
Autonomia al top della categoria IMPIANTO ELETTRICO IP67 SEMPLICE E PULITO Il quadro fusibili della macchina è protetto in cabina così come la presa diagnostica del V-Cads pro. La batteria da 74 Ah è sotto i piedi dell’operatore e lo stacca batterie meccanico è accessibile dall’esterno, l’impianto è resistente al lavaggio con acqua in pressione. Molto ordinato.
Centralina can bus
Volvo ECR35D
Volvo ECR35D in numeri
Compatto... nei costi PIACE ANCHE AI NOLEGGIATORI Il mini Volvo ECR35D è progettato per lavorare a lungo senza dare pensieri. Lo si capisce dalla collaudata meccanica, dall’impianto idraulico con esclusivo filtro trasparente da cui passano i drenaggi, dalle boccole da ingrassare ogni 50 ore. Inoltre l’accessibilità meccanica è ottima.
INTERVALLI DI MANUTENZIONE • CAMBIO OLIO MOTORE E FILTRO 500 ORE • CAMBIO FILTRO GASOLIO 500 ORE • CAMBIO FILTRO E OLIO IDRAULICO 1.000 ORE • CAMBIO LIQUIDO REFRIGERANTE 6.000 ORE
Scopri la cabina dell’ECR35D in video
www.volvoce.it
Peso operativo* (zavorra opt) 3.445 (3.615) ton Potenza 21,5 kW Motore Volvo D1.8A Cilindrata 1,83 l Cilindri 3 Alesaggio x corsa 87 x 102,4 mm Regime di taratura 2.200 giri/min Velocità del pistone 6,6 m/s Valvole per cilindro 4 Distribuzione conv. Iniezione diretta Fasi d'iniezione 1 EGR no Trattamento gas di scarico silenziatore Alimentazione aria aspirato Pompe mono portata variabile Portata 103 l/min Regolazione pompa LS flow sharing Distributore a cassetti press. comp. Pressione massima 26 MPa Profondità di scavo (lungo) 3.093 - 3.339 mm Prof. plinto (lungo) 2.251 - 2.494 mm Dist. scavo a terra (lungo) 5.131 - 5.370 mm Altezza di carico (lungo) 3.147 - 3.290 mm Forza strappo 3.072 daN Forza penetrazione (lungo) 2.066 (1.819) daN Velocità traslazione 2,7 - 4,5 km/h Velocità rotazione torretta 9 giri/min Passo/lunghezza carro 1.640/2.055 mm Rulli d’appoggio 4 Larghezza sottocarro 1.780 mm Larghezza dei cingoli 300 mm Sbalzo posteriore (zav. opt) 885 (970) mm Scavo disassato (sx-dx) 76°-56° Lungh. trasporto (br. lungo) 5.435 - 5.380 mm Altezza trasporto 2.481 mm Lama (W-H) 1.780 - 368 mm Sollevamento-abb. lama 370 - 525 mm Sbalzo lama 1.648 mm Batteria 74 Ah Alternatore 60 A Serbatoio gasolio 64 l Sistema/serbatoio idraulico 62/32 l *Nota: l’opzione braccio lungo include la zavorra supplementare. Peso 3.625 kg.
Torri faro
“Les marchais au palais” a Intermat mettono in prima fila le grandi novità multi-LED e versatili di Luxtower Testi di Alberto Finotto
UN FALCO
NEL CIELO DI PARIGI
lla corte del Re Sole occorre presentarsi, per avere udienza, con vesti sontuose e mente brillante. E mai similitudine potrebbe risultare più felice se parliamo del mondo delle costruzioni europee al cospetto dell’èvenement di Intermat 2018, a Parigi. Il parterre de roi selezionato, seguendo sempre la metafora storiografica, ha accolto con la massima deferenza, nella Hall 6 dell’ingresso principale al Parc des Expositions di Villepinte, il falco di Luxtower. Il produttore italiano (di Codevilla, in provincia di Pavia) ha portato in scena i modelli LUX H11, LUX C10 e la soprendente, versatile e ultraleggera LUX S10. In buona sintesi, un concentrato di tecnologia e avanguardia made in Italy nel settore dell’illuminazione mobile per cantieri ed eventi pubblici. “Dopo il nostro esordio nel 2011 con una produzione d’avanguardia nel settore delle torri faro rivolta soprattutto al mercato del Medio Oriente, oggi Luxtower dichiara, anche a Intermat 2018, la sua ambizione di
A
[40] aprile 2018 Costruzioni
conquistare spazi importanti in Europa - dichiara Elisa Taini, sales marketing director di Luxtower e cuore propulsivo delle strategie aziendali - Dopo il successo conquistato sul mercato scandinavo (grazie alla distribuzione capillare affidata al partner Ramirent), oggi siamo decisi a incrementare la diffusione di un prodotto che crediamo unico per caratteristiche tecnologiche e peculiarità di utilizzo. Il nostro obiettivo commerciale passa, naturalmente, dalla coscienza, tra i responsabili di imprese e flotte a noleggio, di poter contare su un modulo dalla riPROTAGONISTA IN ANTEPRIMA Novità di rilievo internazionale a Intermat 2018: la torre faro LUX H11, modello mobile Advanced con gruppo elettrogeno integrato e sollevamento idraulico del palo telescopico da 9 m. La gestione è basata sul modulo digitale DSE.
&Componenti
Macchine
BEST-SELLER PER L’EUROPA Nelle due foto in pagina, il modello LUX C10, dotato di quattro fari LED da 150 W e palo telescopico verticale con sistema di sollevamento meccanico-manuale. Possono essere collegate in serie a un gruppo elettrogeno fino a dieci unità di questa torre faro.
cerca avanzata, con un alto profilo funzionale e strutturale e un’ottima resa economica nel corso del tempo”.
Un faro in cantiere per 4.500 m2 Guardando allo specifico dei prodotti in esposizione a Intermat, cominciamo con l’illustrare il valore della torre faro mobile (senza gruppo elettrogeno) LUX C10. Questo modello fa parte della serie Luxtower LC, che comprende tipologie ad alimentazione esterna, collegabili in serie. La fattispecie LUX C10 è dotata di quattro fari LED da 150 W, con palo telescopico verticale e sistema di sollevamento meccanico-manuale. Possono essere collegate in serie a un gruppo elettrogeno fino a dieci unità o fino a tre, se il collegamento avviene con presa ausiliaria da almeno 3 kVA (in dotazione su alcuni modelli Luxtower). Della massima silenziosità, senza necessità di manutenzione, naturalmente ecosostenibile, la LUX C10 rivendica alcune prerogative peculiari di tutta la gamma di torri faro Luxtower, come la carrozzeria in lamiera d’acciaio zincata, galvanizzata e poi rivestita in poliestere per una protezio-
ne indifettibile contro la corrosione, oppure il sensore crepuscolare di serie e, ancora, un’area illuminata utile (con dieci unità collegate) fino a 4.500 metri quadrati reali. L’accento della considerazione analitica di Elisa Taini è posto sui LED implementati su queste e sulle altre serie di torri faro Luxtower. “Si tratta di LED dalla qualità assoluta, che ci vengono forniti da un costruttore italiano - sottolinea il direttore commerciale del marchio - La caratteristica principale di questi componenti è proprio quella di essere multi-LED. Al loro interno comprendono gruppichip Philips con modalità di orientamento della luce autoregolabile a seconda del posizionamento sullo spettro operativo; ovvero, al centro del proiettoCostruzioni aprile 2018 [41]
Torri faro
Elisa Taini nello stand Luxtower, a Intermat 2018.
re hanno un orientamento in profondità, mentre i chip laterali lo stesso orientamento l’hanno in ampiezza”.
La scia luminosa dell’avanguardia Il modello H11, la novità più recente presentata a Intermat, appartiene alla serie Luxtower LH Advanced, una linea d’avanguardia con modelli dalla modalità idraulica di sollevamento del palo e con un gruppo elettrogeno integrato. Frutto del confronto di ricerca e sviluppo assiduo con alcune società primarie di noleggio, la torre faro LUX H11 si eleva fino a 9 m (come dicevamo, grazie a un sistema idraulico applicato all’asta telescopica), è dotata di una certificazione IP67 (completa protezione contro ogni tipo di polvere e ottima impermeabilità) e la sua operatività è avanzata, in virtù del comando basato sulla centralina DSE che presiede a un sistema di gestione automatico, a controllo digitale, della torre faro. ”Il vantaggio del modulo idraulico di sollevaCOMETA ECOSOSTENIBILE LUX S10 si contraddistingue per performance, compattezza e solidità, in grado di competere con torri d’illuminazione molto più ingombranti dotate di un sistema alogeno tradizionale da 1500 W.
[42] aprile 2018 Costruzioni
mento della torre faro sostituisce l’elevazione meccanica a manovella - rimarca ancora Elisa Taini - Semplicemente premendo un pulsante, in meno di cinque secondi la LUX H11 raggiunge la sua quota massima. Importante caratteristica esclusiva, estensibile a tutte le serie Luxtower: la struttura del palotorre faro è garantita a vita. “Quindi, nonostante la manifattura basata sulle nostre carpenterie di fiducia e la scelta esclusiva di lamiera zincata, abbiamo voluto assicurare il nostro palo per tutta la sua esistenza operativa. “A corroborare questa garanzia, i progettisti Luxtower hanno implementato sulla struttura stessa del palo, dei plastic pad protettivi. Questi elementi in poliestere, durante la salita e la discesa del palo, fanno in modo che lo stesso non ‘prenda gioco’ e si corrompa, piegandosi, perdendo resistenza e usurandosi nel corso del tempo”. Ultima ma non meno importante, la menzione che riserviamo alla versatile LUX S10. Leggera, maneggevole, compatta (441x441x144 mm), trasportabile in diverse unità su un semplice van, questa torre faro a LED ecosostenibile, prevede sei proiettori da 50 W per 36.000 lumen totali. L’impressione? Quella di una cometa scintillante nel nuovo techno-firmamento di Luxtower.
Construction Machinery Data Base, the solution that helps compare and choose the most suitable machine to purchase or to rent.
Construction Machinery Data Base, la soluzione per confrontare e scegliere la macchina da acquistare o noleggiare.
• All earth moving machines available in Europe • Database continuously updated and enriched • Dedicated solutions for distributors and dealers
• Tutte le macchine movimento terra vendute in Europa • Database in crescita e aggiornato con costanza • Soluzioni dedicate per distributori e concessionari
w e N
Search in the database
www.cm-db.eu Casa Editrice la fiaccola srl
Emissioni zero
di Matthieu Colombo
Scopri la nuova Mecalac elettrica in video
SOSTENIBILE A CANONE
Si chiama Mecalac e12, è completamente elettrica, arriverà nel 2019 e non si potrà acquistare [44] aprile 2018 Costruzioni
&Componenti
Macchine
DURANO NEL TEMPO Per la e12, Mecalac ha scelto batterie ricaricabili LiFePO4 basate sulla tecnologia agli ioni di litio, ma con il ferro-fosfato come materiale catodico.
ero emissioni e un sibilio al posto del rumore di un 4 cilindri diesel. Si riconoscerà così la versione elettrica della 12MTX, la Mecalac per eccellenza che ancora oggi rappresenta oltre il 50% della produzione dello stabilimento di Annecy le Vieux. Dall’esterno l’unica differenza è una presa d’aria supplementare del cofano “motore” che qui cela batterie ricaricabili in 6-7 ore per una potenza massima di 146 kW/h. Ci sono poi due motori elettrici per alimentare l’idraulica dell’escavatore e il cambio meccanico che lavora con una driveline tradizionale, più un sistema di recupero dell’energia in frenata. E l’autonomia? Sarà di 8 ore. Il costruttore l’ha messa tra le priorità del progetto della nuova e12, seguita dal livello di prestazioni e dalla stessa compattezza e versatilità di sempre. Al riguardo è doveroso specificare che Mecalac ha sviluppato questo nuovo modello internamente e non si è appoggiata a società specializzate in elettrificazione che, loro malgrado, non conoscono le macchine da cantiere. A ben vedere, le prestazioni dell’e12 potrebbero persino essere superiori alla versione diesel perchè l’insieme delle batterie avrà un peso complessivo superiore e servirà da zavorra. La e12 non si potrà acquistare, ma sarà proposta con formule di noleggio a lungo termine o similari per dare modo alle imprese di mettere un costo certo a bilancio e provare a lavorare senza incertezze con un mezzo ecologico, economico, rispettoso dell’ambiente e delle persone che lo circondano.
Z
Financial Solutions alla spina Lo scorso anno è stato lanciato il nuovo servizio Mecalac Financial Solutions e ora, che la nuova e12 si presenta non con un prezzo di listino ma un costo di possesso periodico, la visione strategica va delineandosi. Le parole del direttore generale Alexandre Marchetta suonano armoniose quando dice di voler assicurare ai clienti la “capacità di investire in prodotti innovativi, in modo progressivo e consapevole, conservando una visibilità totale sul loro budget. Questo a prescindere dalla dimensione dell’impresa e dal tipo di strategia perseguita, sia essa finanziaria o di buon senso”.
Costruzioni aprile 2018 [45]
Mini escavatori
CRESCE LA SERIE R BOBCAT Arrivano sul mercato 5 nuovi modelli. In ordine crescente di peso sono gli E26, E27, E27z, E35z ed E34. I primi due sono completamente sviluppati e costruiti in Europa, mentre i due più grandi sono sviluppati per le esigenze europee, sempre in Repubblica Ceca, ma su una piattaforma “born in Usa”.
IL PESO
DELL’ESPERIENZA Bobcat rinnova il cuore della sua gamma di mini lanciando 5 modelli tra le 2,5 e le 4 tonnellate. I più venduti in Italia saranno E35z, E27z ed E34
Testi di Matthieu Colombo
[46] aprile 2018 Costruzioni
&Componenti
Macchine
a Lince si è affilata gli artigli per cinque anni ed ora è pronta a battagliare in quello che ritiene essere il segmento dei mini più strategico per lei in Europa, quello delle macchine con peso operativo compreso tra le 2 e le 4 tonnellate. Lo fa presentando cinque nuove macchine, di cui due vere girosagoma a 360°. Giocando con le zavorre si arrivano a contare nove differenti posizionamenti. Il primo modello della nuova Serie R è stato l'E20 che vi abbiamo presentato a giugno 2014, l'anno successivo sono arrivati l'E17 ed E19, quindi l'italianissimo E17z (vedi l'analisi WalkAround su Costruzioni febbraio 2017, sfogliabile su costruzioniweb.com).
L
Oggi arriva un E26 con un esclusivo braccio scatolato Cib che protegge integralmente il cilindro di sollevamento per soli 10 kg di peso in più rispetto a un braccio standard. Ideale per il noleggio. A seguire, l'E27 con torretta tradizionale e un rapporto tra stabilità, forze e dimensioni molto favorevole, l'E27z con lo stesso confort dei tradizionali ma ha l'apprezzata torretta girosagoma, l'E34 che offre grandi prestazioni senza eccedere la larghezza carro di 1.550 mm e infine l'E35z, che può essere definito un E34 che diviene girosagoma allargando il carro a 1.750 mm. L’E35z, quindi, ha capacità di sollevamento a 360° migliori del tradizionale E34.
Costruzioni aprile 2018 [47]
Mini escavatori
E26, a prova di noleggio Bobcat ha pensato all’E26 come un modello facile e intuitivo da utilizzare, dal buon rapporto qualità prezzo e con un allestimento base che lo rende ideale per i parchi dei grandi noleggiatori. Proprio per rispondere alle esigenze di questi clienti è stato perfezionato il braccio Cib con struttura a protezione integrale del cilindro di sollevamento. La sfida al TCO più basso è lanciata...
Due piattaforme, una sola anima I cinque nuovi modelli sviluppati per conquistare il segmento 2-4 tonnellate sono stati sviluppati su due differenti piattaforme. Negli Stati Uniti, a Bismarck, North Dakota, è stata creata la piattaforma per il peso operativo 3-4 ton sui cui sono stati realizzati i modelli americani, visti allo scorso Conexpo e, in seguito, quelli europei E34 ed E35z integralmente sviluppati all'Innovation Center di Dobris in Repubblica Ceca inaugurato nel 2015, a lato dello stabilimento datato 2007. Nello stesso centro di ricerca e innovazione, struttura a nostro parere di riferimento a livello europeo, è stata realizzata la piattaforma [48] aprile 2018 Costruzioni
UN VERO GIROSAGOMA I due modelli “Z” non hanno solo la torretta con raggio di rotazione posteriore nullo ma, grazie al cilindro di brandeggio a sinistra, possono fare filomuro a destra come a sinistra. Compattezza inappuntabile.
più compatta che fa da base ai modelli E26, E27 ed E27z. Lo sviluppo delle macchine in Europa per l'Europa è subito evidente per le caratteristiche di comfort, abitabilità e visibilità che si riscontrano nelle cabine, il livello di qualità anche in termini di soluzioni tecniche e finiture, l'attenzione data alla gestione delle linee idrauliche ausiliarie. E ancora, il posizionamento in termini di peso rivela una attenzione particolare per i mercati in cui i mini si trainano con pick up o suv, le motorizzazioni scelte privilegiano la coppia rispetto alla mera potenza massima, in modo unire la conformità agli standard europei Stage V alla semplicità della gestione meccanica e intervalli di ma-
IL TERZO SUL PODIO Sopra il nuovo E34 nella versione tettuccio e avambraccio corto visto di profilo. Le statistiche di mercato lo danno tra i favoriti dei clienti italiani. Pesa 3.370 kg, ma esiste nella versione con la zavorra più pesante di 290 kg a parità di ingombro.
GRAN LAVORO DI SQUADRA Alcuni dei “giocatori” che hanno sviluppato i modelli Serie R. Più in alto di tutti, sulla destra, Jarry Fiser, Product Line Director Bobcat MEX Emea e con il cappellino, Miroslav Konas Product Manager, Bobcat MEX Emea. Con il gilet fluorescente una new entry del team di Ricerca e Innovazione, Daniele Paciotti, Product Manager Bobcat Attachment Emea.
5 modelli e 9 pesi tra le 2 e le 4 tonnellate! modello E26 cib* E27 E27z Peso operativo (kg) 2.608 2.683 2.705 Sbalzo torretta tradizionale tradizionale 360 ZTS Capacità sollev. H0, R3 (kg) n.d. n.d. 411 Motore Kubota D1105 D1105 D1105 Potenza motore (kW) 15,3 18,5 15,3 Cilindrata (n. cilindri) 1,12 (3) 1,12 (3) 1,12 (3) Stage V ready ready ready Portata max (l/min) n.d. 87 Portata aux (l/min) n.d. 50 Larghezza sottocarro (mm) 1.500 1.550 1.550 Altezza max scarico (mm) 2.845 3.243 3.043/3.243 Profondità max scavo (mm) 2.568 2.847 2.547/2.847 Distanza max a terra (mm) 4.413 4.604 4.518/4.814 Forza di penetrazione (daN) 1.600 1.600 1.600/1.350 Forza di strappo (daN) 2.370 2.650 2.370 Carro a tensione automatica Cruscotto lcd a colori disponibile disponibile disponibile Predisposizione Gps di serie di serie di serie Progetto piattaforma Europe Europe Europe (Dobris, CZ) (Dobris, CZ) (Dobris, CZ) Design/produzione Europe Europe Europe (Dobris, CZ) (Dobris, CZ) (Dobris, CZ)
E27 heavy E27z heavy 2.830 2.828 tradizionale CR n.d. 457 D1105 D1105 18,5 15,3 1,12 (3) 1,12 (3) ready ready 87 50 1.550 1.550 3.243 3.043/3.243 2.847 2.547/2.847 4.604 4.518/4.814 1.600 1.600/1.350 2.650 2.370 disponibile di serie Europe (Dobris, CZ) Europe (Dobris, CZ)
*Nota: macchina con cilindro di sollevamento all’interno dello scatolato del braccio.
disponibile di serie Europe (Dobris, CZ) Europe (Dobris, CZ)
E34 E35z E34 heavy E35z heavy 3.370 3.550 3.660 3.840 tradizionale 360 ZTS tradizionale CR n.d. n.d. D1803M D1803M D1803M D1803M 18,2 18,2 18,2 18,2 1,86 (3) 1,86 (3) 1,86 (3) 1,86 (3) ready ready ready ready 101 101 101 101 64 64 64 64 1.550 1.750 1.550 1.750 3.340/3.521 3.340/3.521 3.340/3.521 3.340/3.521 3.117/3.417 3.117/3.417 3.117/3.417 3.117/3.417 4.980/5.270 5.230/5.520 4.980/5.270 5.230/5.520 2.050/1.800 2.050/1.800 2.050/1.800 2.050/1.800 3.100 3.100 3.100 3.100 opt. ATTS opt. ATTS opt. ATTS opt. ATTS disponibile disponibile disponibile disponibile di serie di serie di serie di serie USA USA USA USA (Bismark, DK) (Bismark, DK) (Bismark, DK) (Bismark, DK) Europe Europe Europe Europe (Dobris, CZ) (Dobris, CZ) (Dobris, CZ) (Dobris, CZ)
Mini escavatori
Linee aux corte o lunghe da fabbrica
TETTUCCIO O CABINA In entrambe le configurazioni, i Bobcat si fanno apprezzare per l’ergonomia. La versione chiusa promette una pressione acustica interna contenuta.
VENTOLA SOFFIANTE La disposizione dei componenti è classica. Distributore sotto il piano cabina, motore posteriore con ventola soffiante a cinghia e radiatori montati in serie sul fianco destro, apribili a ventaglio dall’alto per estrarre velocemente impurità.
SERBATOIO PLASTICO OLIO CILINDRO BRANDEGGIO A SINISTRA - IN SAGOMA A 360°
nutenzione prolungati a 500 ore. Detto in altre parole, nulla è lasciato al caso. I Bobcat puntano ora a una clientela più esigente.
Giro(sagoma) d’Italia, linee aux tedesche I product manager che hanno sviluppato i Serie R hanno “dedicato” alcuni modelli a mercati specifici. Loro immaginano che in Italia saranno i due modelli girosagoma a fare i numeri, con in testa l’E35z. Il secondo più venduto sarà quindi l’E27z, mentre il terzo, il tradizionale E34 in merito del suo carro 200 mm più stretto del gemello girosagoma. L’attenzione per rendere questi nuovi mini un riferimento in termini di controllabilità idraulica e ge[50] aprile 2018 Costruzioni
stione delle linee ausiliarie è stata massima. Si hanno ora nuove leve joystick (progressione, controllo) che favorisono la fluidità operativa e il sistema Selectable Auxiliary Control che permette, sia di regolare la portata di ben 5 linee aux, sia di invertire pulsanti e trimmer di comando delle linee per lavorare facilmente anche con attrezzature idrauliche complesse, alla tedesca, con tilt destra/sinistra e rotazione. Un’altra chicca, opzionale ed esclusiva dei due modelli più grandi, è il carro con pistone tendicingolo adattivo, gestito idraulicamente, per ottimizzare trazione su ogni terreno e usura. Torneremo di certo a parlare dei nuovi Serie R. Sappiate che in Germania il più venduto sarà l’E27.
Soglia della cabina con profilo antiscivolo plastico, efficace senza essere aggressivo. Ha anche funzionalità pulisci scarpe.
Pedali in metallo e ripiegabili
ROPS FOPS PANORAMICA Montanti resistenti e sottili, ampia superficie vetrata e parabrezza in due parti apribile a pacchetto assicurano grande visibilità e comfort. I fari sulla cabina sono alogeni, ma a richiesta sono disponibili a led.
Radio Bobcat con aux e Usb disponibile
Colori a richiesta
PORTA PROTETTA DA ZAVORRA
PROTEZIONE DOPPIA E26 a parte, i cilindri di sollevamento hanno la classica protezione ma scatolata con profilo a V.
I Serie 5 hanno (di serie) un cruscotto analogico digitale con interfaccia per comunicare le informazioni di manutenzione ed errore con codici alfanumerici. Scegliendo l’interfaccia lcd a colori controllabile con i pulsanti perimetrali, si accede a un numero maggiore di informazioni e la gestione delle linee ausiliarie, inclusa la personalizzazione dei comandi, è ancora più intiutiva. Il monitor lcd a colori è ultra resistente ed è quindi disponibile anche in configurazione tettuccio
ANCHE CON LAMA LUNGA La configurazione modulare delle macchina prevede due tipi di lama per l’E27. Oltre a quella in foto è disponibile una con più sbraccio. Costruzioni aprile 2018 [51]
Motori
Eccellenza
ITALIA [52] aprile 2018 Costruzioni
&Componenti
Macchine
Viaggio all’interno di tre stabilimenti italiani della galassia FPT Industrial, il quarto costruttore di motori al mondo ieci stabilimenti produttivi e sette centri di ricerca e sviluppo nel mondo per un totale di 8.100 dipendenti. Sono queste le misure base di FPT Industrial, l’azienda del gruppo CNH Industrial specializzata nella produzione di motori, driveline e assali che cresce, sviluppando soluzioni sostenibili sia per l’ambiente sia per gli utilizzatori finali, tenendo alta la bandiera della tecnologia di trattamento allo scarico Scr arrivata allo step HI-eSCR2. Con 607 mila motori prodotti nel 2016, FPT Industial si riconosce come quarto costruttore al mondo di motori, ma che diventa secondo, se si considerano le sole unita a basso impatto ambientale Euro 6/IV e Stage IV, ben 465.000 nel 2016. L'offerta di motori si articola in sei famiglie di motori con cilindrata da 2,2 fino a 20 litri e un range di potenza da 30 a 740 kW. Nove le motorizzazioni adatte ad applicazioni off road Stage V proposte oggi. Oltre a fornire motori, driveline ed assali ad aziende del Gruppo CNH Industrial, il costruttore supporta sinergie produttive e serve clienti globali del calibro di Caterpillar, Liebherr, Komatsu, Tigercat, Carraro, Massey Ferguson, Claas, John Deere, AgroTractors o Manitou.
D
di Matthieu Colombo
Costruzioni aprile 2018 [53]
Motori-stabilimento NEF
Cuore PULSANTE Il primo passo lo abbiamo fatto nello stabilimento NEF di Torino. Costruire motori non è il nostro mestiere, ma di siti industriali ne abbiano visti. Credeteci, è un pezzo d’Italia di cui essere fieri Lo stabilimento torinese NEF, New Engine Family, è considerato un riferimento per chi costruisce motori diesel. Non tanto per la capacità produttiva di 200.000 motori all’anno tra serie NEF e F5 o per gli oltre mille dipendenti, quanto per la tecnologia applicata, il livello di qualità riconosciuto dei motori e la versatilità produttiva che permette di personalizzare ogni singola unità in base alle esigenze del cliente finale sia esso interno al Gruppo (circa il 60% del venduto) sia esterno. La produzione parte da quattro blocchi motore in fusione grezzi differenti che arrivano da Brasile e Austria. Da questi, derivano sei differenti parti finite che fanno da base a 25 lavorazioni robotizzate successive differenti, con cui ha inizio la produzione che si sviluppa in due macro aree, la long block e la short block, fino al dressing completo delle unità. Tra le aree long e short, i motori sono trasportati via aerea (elevata sicurezza per operatori a terra). Il 40% delle lavorazioni è eseguito con processi automatizzati e semi automatizzati, ossia interamente eseguiti da macchinari intelligenti ad alta precisione e con la supervisione costante da parte dei tecnici. Il processo costruttivo ha inizio con il perfezionamento dell’ordinazione di ogni singolo motore, permettendo produzioni dedicate tecnicamente superiori al semplice allestimento di un motore stan-
L
dard per soddisfare diverse esigenze. Detto in altri termini, sin dalla lavorazione del blocco è chiaro se quella singola unità andrà a soddisfare specifiche esigenze di veicoli on e off-road, applicazioni marine, la power generation o su misura. Nella fase di dressing è in atto una mutazione di procedura che porterà ogni tecnico a compiere “zero errori” grazie alla guida di un sistema computerizzato integrato da un monitor per dare il riscontro visivo delle operazioni da eseguire passo dopo passo. Questo sistema permette tra l’altro una maggiore versatilità delle risorse umane incrementando la formazione delle stesse. Ogni operatore può suggerire al proprio responsabile migliorie per il processo produttivo che, se applicate, vengono poi premiate. Il controllo della qualità totale e costante unito ad azioni problem solving secondo protocollo Kaizen fanno sviluppare costantemente i prodotti che escono dallo stabilimento NEF, così come gli investimenti in nuove tecnologie. Al riguardo, l'ultimo fatto in termini di importanza è un macchinario per lavorare le canne dei cilindri e ottenere un grado di rugosità ottimale per soddisfare le nuove normative sulle emissioni. Nel 2016, il NEF di Torino ha ottenuto la certificazione Silver Level nell’ambito del programma World Class Manufacturing (WCM).
&Componenti
Macchine
Medaglia d’argento Nel 2016, il NEF di Torino ha ottenuto la certificazione Silver Level nell’ambito del programma World Class Manufacturing. Il WCM è uno dei più prestigiosi standard dell'industria manifatturiera globale per la gestione integrata degli stabilimenti e dei processi di produzione. Consiste in un sistema basato sul miglioramento continuo che ha come scopo l'eliminazione degli sprechi e delle perdite dal processo produttivo attraverso l'identificazione di obiettivi quali zero infortuni, zero difetti, zero rotture e zero sprechi. I PRINCIPI WCM COME RIFERIMENTO CNH Industrial possiede 61 stabilimenti nel mondo che applicano il WCM e ad oggi hanno ottenuto un totale di 11 certificazioni Silver Level e 21 Bronze Level. L’implementazione dei principi WCM consente all'intera azienda (circa 69.000 dipendenti localizzati in 190 Paesi) di condividere una cultura basata su processi d’efficienza e su un linguaggio universalmente in ambito industriale. Costruzioni aprile 2018 [55]
Motori-Testing Center Torino
IL GENIO applicato Il Testing Center di Torino gioca un ruolo fondamentale a supporto dei processi di ricerca, sviluppo e omologazione sia di motori sia di driveline. Ecco dove il rigore delle norme sposa la creatività ntrando al Testing Center di Torino, uno dei sette FPT Industrial nel mondo, si passa subito dal Green Corner, uno spazio realizzato per illustrare tutti gli accorgimenti presi dalla struttura in termini di sostenibilità ambientale con l'ambizioso obiettivo di impatto zero sul territorio. Lo sviluppo di soluzioni per ottenere una green factory, potenziando l'efficienza energetica dei processi e riducendo le emissioni di CO2, è anche un modo di far intuire la coerenza e la serietà con cui sono eseguiti i processi di certificazione e come questo tipo di operato sia totalmente complementare a quello di sviluppo dei motori e, ormai, anche di trasmissioni e assali. Diversi accorgimenti di recupero energetico fanno parte della storia di questo stabilimento, come ad esempio, quello di avere delle dinamo generatrici nelle celle più adatte.
E
[56] aprile 2018 Costruzioni
Altre soluzioni sono state introdotte nel corso degli ultimi dieci anni e valorizzate nell'ultimo lustro. Oggi nei quasi trenta mila metri quadrati del Testing Center si contano ben 80 celle di cui, tra le altre, 29 per ricerca e sviluppo, 6 per normative Epa, 5 celle per le motorizzazioni a Metano (in questo campo il centro d'eccellenza è quello di Foggia) una cella ibrida con battery simulator, una cella “tilting” con esclusivo banco inclinabile fino a 45° gradi (foto in alto) per testare motori industriali per applicazioni off road, come il movimento terra e una cella climatico-barometrica, dove è possibile simulare sia condizioni meteoclimatiche da meno 35 a 40 gradi sia condizioni altimetriche estreme: fino a 4.000 m slm. Oltre alle suddette celle testing, all'interno di questo centro d'eccellenza, c'è l'area Hillab dove di testano le componenti
Testare sostenibile - Impianti termici ad alta efficienza - Utilizzo razionale di acqua primarie - Riduzione delle acque di scarto - Riscaldamento che sfrutta l’energia solare - Dinamo generatrici nelle celle - Impianti fotovoltaici - Luci a led in tutti locali
@Alessandro Lercara-illustrato CNH IND
elettroniche senza che siano posate sui motori (meno emissioni e sviluppo più veloce), il reparto sviluppo prototipi dove si assemblano le unità e disassemblano a termine dei cicli di lavoro, l'area testing dedicata a trasmissioni ed assali e nuove maxi celle per ridurre quanto più possibile i test fisici su strada. Il personale esterno per verificare in trasparenza le condizioni in cui sono eseguite le certificazioni è internazionale. Si va dall' Epa per cui è sufficiente una autocertificazione alla certificazione per il mercato coreano per cui deve essere presente un funzionario locale. Tra tra ingegneri e tecnici lavorano 190 risorse più 140 operai specializzati. Grazie a procedure automatizzate, i test sono eseguiti anche 24 ore su 24 e si arriva a testare ogni anno 320 motori.
ORDINE E RIGORE Da sinistra, il magazzino interrato di minuteria e componenti. Una postazione esterna alle celle testing.
OLTRE I MOTORI Da sinistra, l’area per la valutazione delle emissioni di CO2 delle driveline e la cella ibrida con battery simulator.
Costruzioni aprile 2018 [57]
Motori-stabilimento Pregnana Milanese
Soluzioni trasversali A TUTTI I MERCATI Pregnana è l’atelier industriale in cui sono messe a punto soluzioni su misura per le esigenze più differenti, con particolare attenzione per le applicazioni marine e Power Generation bbiamo infine visitato lo stabilimento FPT Industrial di Pregnana Milanese, dove prendono forma il 90 per cento dei motori per soluzioni power generation (nel 2017 pari al 2,9% dell’oltre mezzo milione di motori prodotti) e il cento per cento delle unità marine (nel 2017 pari allo 0,9%). Per FPT Industrial queste due linee di prodotto sono strategiche e gli investimenti fatti negli ultimi anni in termini di strategia di prodotto e ampliamento dell’offerta danno ora i loro frutti. Basti dire che nel 2017 il numero di motori venduti con allestimento per applicazioni genset è cresciuto del 29% rispetto al 2015. È in questo quadro che FPT Industrial affonda il colpo con due armi. Da una parte cavalca il passaggio da Stage IIIA a Stage V presentando il nuovo N67 200 kVA Stage V con tecnologia HI-eSCR2, installato su un concept di gruppo elettrogeno. Dall’altra perfeziona un’applicazione per tablet che permette di visualizzare le soluzioni genset disponibili in realtà aumentata! In questo modo i produttori di Genset possono vedere come le compatte soluzioni FPT Industrial possono calzare all’interno di strutture e canopy pre esistenti; una manna dal cielo per la forza vendita. Tornando al prodotto, la prima soluzione Stage V (senza Egr) presentata, ha le stesse dimensioni di quelle con unità N67 Stage IIIA (con Egr interno). FPT Industrial ha lavorato per soddisfare le nuove normative senza avere un impatto sul layout dei generatori. Queste necessità hanno trovato una risposta nella tecnologia HI-eSCR2 (senza manutenzione), l’innovativa soluzione di post-trattamento di FPT Industrial: un sistema
A
[58] aprile 2018 Costruzioni
già in uso, con successo, in altre applicazioni, e che adesso FPT Industrial presenta anche nel genset. Per il nuovo N67 200 kVA Stage V è prevista una soluzione ATS (after-treatment system) racchiusa in un unico e compatto modulo che può essere montato semplicemente e praticamente in qualsiasi posizione sia verticale sia orizzontale. Per l’ampia offerta FPT Industrial che spazia da 30 a 600kVA, l’asso nella manica è il favorevole rapporto tra potenza e dimensioni che in salsa Stage V sarà esaltato dalla tecnologia HI-eSCR2. I progettisti annunciano valori TCO particolarmente competitivi.
&Componenti
Macchine
OBIETTIVO WORLD CLASS MANUFACTURING Lo stabilimento di Pregnana Milanese ha festaggiato lo scorso anno i 50 anni d’attività e sotto la direzione di Sara Bonacci punta a ottenere riconoscimenti WCM per la qualità dei processi.
Costruzioni aprile 2018 [59]
Motori elettrici Mo
Lo ZainoMotore brevettato da Asalift regala tutta la praticità d’installazione e la libertà d’intervento che mancavano fino ad oggi ai motori elettrici applicati ai miniescavatori
Elettrodinamismo
SULLE SPALLE di Alberto Finotto
[60] aprile 2018 Costruzioni
&Componenti
Macchine
Un motore elettrico, un’elettropompa e un kit apposito di collegamento idraulico. Così ZainoMotore diventa per l’operatore uno strumento di propulsione elettrica alternativa ed ecosostenibile al motore diesel per ogni tipo di miniescavatore.
uando si è uomini di idee, è impossibile fermare il flusso delle invenzioni e del perenne rinnovamento. Parlando di macchine mobili, l’idea innovativa di Roberto Ferramola è passata dal mondo delle piattaforme aeree semoventi al “cuore elettrico” dei miniescavatori. Il suo ultimo progetto si chiama ZainoMotore ed è l’ultima frontiera della propulsione sostenibile per le serie compatte di modelli da cantiere e industriali. Com’è nata questa nuova creatura ce lo spiega lo stesso Roberto Ferramola, dalla sede di Asalift, a Casoni di Luzzara (RE). “Dopo il mio congedo definitivo dalla bellissima avventura di Airo Tigieffe alla fine del 2014 (ora la società è parte del gruppo cinese Beijing Jingcheng Heavy Industry, ndr.), sono tornato nell’alveo di Asalift, una bella azienda dedicata al noleggio di macchine e attrezzature, di cui sono stato cofondatore nel 2005. Dopo un periodo di riflessione sul mio futuro da ‘non pensionato’, negli ultimi mesi del 2016 ho concepito l’idea di ZainoMotore che subito ho proposto ai miei fratelli, esperti meccanici. Dopo un periodo febbrile di sviluppo, alla fine del 2017 abbiamo ottenuto la certificazione del nostro nuovo prodotto”.
Q
Costruzioni aprile 2018 [61]
Motori elettrici
COMANDI PRATICI E INTUITIVI Lo ZainoMotore dispone di una consolle funzionale e di un quadro comandi ergonomico, intuitivo nell’utilizzo e ben visibile nella collocazione all’esterno della struttura scatolare. A SOSTEGNO DELLA FLESSIBILITÀ Un supporto metallico estensibile sostiene la prolunga di collegamento alla fonte di elettricità (a 380 o 220 V). Può essere installata indifferentemente sul lato destro o su quello sinistro del miniescavatore, a seconda della comodità operativa e delle esigenze di manovra previste per la macchina.
A questo punto, la nuova avventura può davvero cominciare. “ZainoMotore non è una semplice trasposizione del concetto elettro-diesel che avevamo implementato in Airo su alcuni modelli di piattaforme aeree - precisa Ferramola - Lo spunto arriva da lì certamente ma la differenza sta nel [62] aprile 2018 Costruzioni
modulo (brevettato) flessibile e applicabile su qualsiasi tipo di miniescavatore”.
Eco-flessibile e innovativo Guardiamolo da vicino allora questo sorprendente ZainoMotore. Consiste essenzialmente in un motore elettrico trifase dotato di un’elettropompa. Partendo da questa parte standard dell’impianto, è possibile quindi personalizzarne l’applicazione per ogni singolo modello di miniescavatore presente oggi sul mercato. “Viene adattato in modo specifico l’accoppiamento con l’impianto idraulico della macchina - spiega ancora Ferramola - e l’instal-
&Componenti
Macchine
L’AUTORITÀ DI UN’IDEA A sinistra, Roberto Ferramola, protagonista storico del sollevamento italiano (come fondatore di Airo Tigieffe) e anima del progetto ZainoMotore. Rientrato in Asalift, azienda di noleggio di cui è cofondatore, dal 2016 si è dedicato all’idea di un motore elettrico à porter per macchine compatte.
lazione da parte del cliente avviene tramite un kit di montaggio predisposto in modo apposito. La dedica preferenziale prevista da noi di Asalift è per miniescavatori da 1,2 a 2 ton, una classe ideale per il lavoro negli interni e in altri ambienti sensibili, e dove i costruttori di macchine compatte movimento terra, a mio parere, non hanno ancora trovato una soluzione davvero versatile ed ecosostemibile. In futuro, comunque, guardando agli esiti di sviluppo del mercato, non escludiamo l’estensione delle applicazioni dello ZainoMotore ad altre tipologie di macchine. Penso ai carrelli elevatori a motore termico, ad esempio, che oggi prevedono una tecnologia di propulsione rivolta sempre più a una funzionalità di tipo ibrido”. Il principale vantaggio dello ZainoMotore è quello di un’installazione flessibile: questo componente a forma di monolite si può insediare direttamente e senza problemi nella parte posteriore della cabina o del canopy. “Pensiamo
alle altre soluzioni di motorizzazionie elettrica per miniescavatori - aggiunge Roberto Ferramola - Contemplano moduli collocati su un carrello trainabile, ad esempio, con una praticità molto limitata nella logistica di gestione della macchina stessa. ZainoMotore invece è agile, rapido nella messa in opera (basta collegarlo in pochi minuti all’impianto idraulico dell’escavatore) e universale nell’adattabilità a miniescavatori di tutti i marchi presenti oggi sul mercato”.
Una grande opportunità... portatile Siamo testimoni diretti della facilità di montaggio e smontaggio dello ZainoMotore, su un miniescavatore della flotta noleggio di Asalift. Il cavo di collegamento alla fonte di elettricità (che può essere a 380 o 220 V) si può ricavare sia dal lato sinistro, sia da quello destro della cabina, a seconda della comodità di manovra per l’operatore. Il supporto al cavo (estraibile) si estende per circa 1,5 metri dall’ingombro del miniescavatore, senza creare alcun impedimento al raggio di lavoro della macchina stessa. ZainoMotore ha appena cominciato il suo viaggio e la scommessa odierna è quella di raggiungere una vera e propria rete distributiva, con un accento particolare sulla grande opportunità potenziale per le flotte di noleggio. Costruzioni aprile 2018 [63]
Assali
In sequenza, tre immagini dei reparti di produzione dello stabilimento Meritor di Cameri (NO).
Stima d’efficienza
HI-TECH di Gianenrico Griffini
Nello stabilimento di Cameri è stato inaugurato un nuovo banco prova per testare l’efficienza degli assali per camion. Consumi ed emissioni si potranno stimare senza test su strada [64] aprile 2018 Costruzioni
&Componenti
Macchine
STIMA LA CO2 EMESSA Si chiama Vecto Test Bench (nelle foto da sinistra) ed è stato inaugurato recentemente presso lo stabilimento Meritor di Cameri (Novara). Si tratta di un dispositivo di prova in grado di valutare il consumo di carburante (direttamente proporzionale alle emissioni di anidride carbonica CO2) dovuto ai componenti di un assale di un veicolo industriale.
Cameri, in provincia di Novara, nello storico stabilimento della Meritor, multinazionale americana con sede a Troy (Michigan), è stato recentemente inaugurato un nuovo sofisticato banco prova per testare l’efficienza energetica degli assi dei camion. Il dispositivo permette di calcolare il contributo degli assali alle emissioni di CO2 dei mezzi di trasporto, nell’ambito del progetto della Commissione europea Vecto, Vehicle energy consumption calculation tool. Il progetto si propone di realizzare uno strumento informatico in grado di stimare, senza ricorrere a test su strada, i consumi e, quindi, le quantità di anidride carbonica generate dai veicoli in funzione di molteplici variabili, fra cui il tipo di cabina, la motorizzazione e le caratteristiche tecniche dei componenti della catena cinematica.
A
Joe Plomin, Senior Vice President and President International di Meritor durante la presentazione del Vecto Test Bench.
Costruzioni aprile 2018 [65]
Assali
Sopra una prospettiva interna allo stabilimento Meritor di Cameri (NO), sotto due rendering di assali attualmente in produzione, con spaccato tecnico. A sinistra il Meritor MS17X EVO truck, a destra l’MX610-810 H.
Un player globale Meritor, con 30 siti produttivi in 19 paesi presso i quali lavorano 8.200 addetti (di cui quasi 2.300 in Europa), è leader di mercato nella produzione di assali per camion dei segmenti medio e pesante e per impieghi heavy duty. È, inoltre, il primo fornitore al mondo - con circa 3milioni di unità commercializzate ogni anno - di componenti per impianti frenanti di autocarri sopra le 6 tonnellate di peso totale a terra. In quest’ultimo settore, l’offerta di prodotto comprende freni idraulici, a disco, a tamburo e dispositivi di regolazione automatici. Oltre questi prodotti, Meritor realizza prese di forza, differenziali, ingranaggi e alberi di trasmissione.
[66] aprile 2018 Costruzioni
Elettrico per il futuro Accanto ai componenti tradizionali, la multinazionale americana è impegnata nello sviluppo di una piattaforma di soluzioni per l’elettrificazione degli assali dei camion del futuro, sia per i modelli da distribuzione cittadina, sia per quelli dei segmenti medio, pesante e per applicazioni off-road (vedi immagini virtuali su sfondo rosso). Con l’eCarrier, per esempio, un motore elettrico da 150-200 chilowatt è direttamente calettato sul differenziale. Esistono, poi, soluzioni che prevedono un’unità elettrica collocato in prossimità delle ruote e applicazioni con sospensioni indipendenti.
&Riciclaggio
Demolizione
Frantumando basalto er la sua collocazione strategica (nel corridoio marittimo di congiunzione tra Africa orientale, il Golfo di Aden e il Mar Rosso) il porto di Djibouti riveste un ruolo cruciale nelle operazioni di import/export dell’Africa orientale. Per meglio gestire il traffico l’autoritàportuale sta ora costruendo una Free Trade Zone con un investimento da 3,5 miliardi di dollari, una superficie di oltre 4.800
P
Una benna frantoio MB Crusher in porto a Djibouti per processare materiale di cantiere valorizzandolo per il sottofondo stradale ettari e 200 mila posti di lavoro, sarà quindi rafforzato il ruolo del Paese nelle rotte del traffico marittimo. Ilavori della Free Trade Zone del Djibouti (DIFTZ) sono iniziati subito dopo la costruzione della nuova ferrovia AddisAbaba/Djibouti (752 km di binari uniscono la capitale dell’Ethiopia con
il Porto di Djibouti). In questo importante progetto, la benna frantoio MB CRUSHER gioca un ruolo decisivo: la scelta di utilizzarla èstata fatta dal responsabile del cantiere DIFTZ, Mr. Yangkai. Obiettivo del manager cinese era di contenere i costi, riutilizzando il materiale di risulta del cantiere
direttamente sul posto. Smaltirlo in discarica avrebbe infatti significato alti costi di trasporto, vista la distanza dell’area dai siti di stoccaggio. Incuriosito da un video della benna frantoio BF120.4 di MB Crusher pubblicato sul web, Yangkai è stato colpito dalla quantitàe qualità del materiale frantumato, in pochi minuti di lavoro. Ha quindi acquistato una BF120.4 e l’ha allestita su Volvo EC3800L. La benna frantumerà oltre un milione di metri cubi di basalto, un materiale naturale con elevato grado di compattezza e resistente alle sollecitazioni. Il materiale frantumato saràpoi riciclato in cantiere e serviràalla realizzazione del sottofondo stradale della Free Trade Zone e come riempimento delle fondamenta degli edifici. mbcrusher.com
Costruzioni aprile 2018 [67]
Upgrade di sostanza I La pale gommate Doosan di quinta generazione fanno un piccolo upgrade con nuove finiture in cabina e piccole evoluzioni in termini di confort e sicurezza. Tra i nuovi modelli, che si distinguono da lontano perché hanno il braccio grigio scuro, c’è anche la DL280-5 un modello che ben si presta ad applicazioni in ambito di gestione di rifiuti e applicazioni industriali in genere. Grandi prestazioni, elevata produttività, forza di strappo, carico di ribaltamento eccezionali e una maggiore potenza sono alcune delle caratteristiche del nuovo modello. Il braccio caricatore è azionato da un impianto idraulico a centro chiuso con pompa a pistoni assiali da 210 l/min. Il sistema assicura le massime prestazioni idrauliche, senza eccessi di capacità non necessaria, con maggiore efficienza dei consumi ed estendendo durata e affidabilità dei componenti vitali. La DL2805 sfrutta la cinematica a Z con un semplice sistema di sollevamento a pistone progettato per impieghi gravosi. La forza di strappo di
145 kN si combina con un angolo della benna mantenuto sempre costante nell'intero arco di movimento. Gli angoli della benna sono ottimizzati anche nelle posizioni di traslazione e al suolo. La DL280-5 è azionata da motore turbo diesel DOOSAN DL06 da 5,9 litri che offre coppia, prestazioni e durata elevate. Il motore DL06 abbatte le emissioni allo scarico a livello Stage IV con ricircolo dei gas di scarico raffreddati (EGR) e la riduzione catalitica selettiva (SCR), ma senza l’utilizzo di filtro antiparticolato, caratteristica interessante per applicazioni di gestione dei rifiuti e raccolta differenziata. doosanequipment.eu
Taglio di precisione a tre stelle I Fedele alla missione incentrata sulla continua innovazione dei suoi prodotti, Tyrolit presenta la nuova sega manuale Hydrostress HBE400*** Premium, una macchina potente e compatta, con una profondità di taglio fino a 150 mm. Le tre “stelle” posizionano questa novitànella sezione “Premium” che rappresenta il top di gamma di moltissimi prodotti Tyrolit. Fra le caratteristiche tecniche della nuova sega manuale HBE400***, un peso di soli 9,1 kg, un potente motore elettrico da 3,2 kW con elettronica integrata e azionamento elettrico da 230 V, per un comodo utilizzo sia negli ambienti interni che esterni, in quanto può essere utilizzata sia a secco che a umido. La [68] aprile 2018 Costruzioni
pulizia degli interventi ègarantita dall’attacco per aspirapolvere integrato. Progettata per i tagli sopra e sotto il suolo, e l’ideale per intervenire su materiali come calcestruzzo, tegole e pietra naturale, la nuova sega manuale HBE*** dispone anche di carrelli di guida smontabili che facilitano la guida della macchina, esaltandone la maneggevolezza e garantendo la massima sicurezza per l’operatore. La macchina monta dischi diamantati Tyrolit da 405 mm per l’impiego universale che, sulla pietra dura, permettono di raggiungere una profonditàdi taglio di 150 millimetri. “Questo nuovo modello – sottolinea Valeriano Parizzi, direttore commerciale della Divisione Construction di Tyrolit – lo possiamo considerare una integrazione di gamma, e si va ad affiancare al precedente modello HBE350*** che ha avuto un ottimo riscontro sul mercato, specificatamente nelle attività della ristrutturazione, spingendo Tyrolit a realizzarne l’evoluzione con l’HBE400***.” tyrolit.it
&Riciclaggio
Demolizione Doncaster, in Gran Bretagna, l’azienda Attero Recycling Ltd. raccoglie rifiuti urbani e industriali per il successivo riciclaggio di materiali e produzione di carburanti alternativi. Nel 2014, l’azienda ha deciso di rinnovare il parco macchine. I nuovi frantumatori dovevano avere due requisiti fondamentali: triturare ad una certa pezzatura in un solo passaggio ed essere abbastanza robusti per gestire tutti i tipi di rifiuti che venivano immessi. Attero Recycling ha scelto TANA (trituratore Tana Shark 440DT, trituratori monoalbero 220DT e vaglio a tamburo Trommel Tana 6D). Il cambiamento è stato radicale perchè prima
A
Trituratore di... costi
l’azienda aveva bisogno del doppio delle macchine, poiché la produzione di combustibile da rifuti (CDR) nella dimensione stabilita, richiedeva una pre triturazione e una triturazione secondaria. "Il combustibile da rifiuti viene triturato in
particelle di 30 mm inserendo semplicemente un vaglio nel Tana Shark per ottenere un risultato perfetto in un’unica passata.", spiega Dave Colakovic, Managing Director di Attero Recycling Ltd. Con la sua capacità di
ottenere un prodotto finale di piccole dimensioni in una singola passata, il trituratore Tana Shark, ha reso il processo molto più rapido, riducendo drasticamente il costo del lavoro e del carburante. tana.fi
PROFESSIONISTI NEL RICICLAGGIO
CENTAURO L IMPIANTO MOBILE DI FRANTUMAZIONE E VAGLIATURA UNICO IMPIANTO MOBILE PER LA FRANTUMAZIONE E LA VAGLIATURA UNICO MOTORE PER FRANTUMATORE E VAGLIO ALTA PRODUTTIVITÀ VELOCE INSTALLAZIONE MASSIMA MOBILITÀ SU TERRENO PESANTE BASSO CARICO DISTRIBUITO SUI CINGOLI MOTORIZZAZIONE ELETTRICA PER RENDIMENTI ELEVATI POSSIBILITÀ DI DISTRIBUIRE ENERGIA ELETTRICA AL CANTIERE NON PRODUCE INQUINAMENTO ACUSTICO E ATMOSFERICO
EXPERTS IN RECYCLING
Trituratori
La Autotrasporti Mozzi ha scelto un trituratore primario bialbero Arjes VZ 850 by Scai per ottimizzare i processi di trattamento rifiuti all’interno della Iren Ambiente di Piacenza
TESTA DURA, POTENZA STRATOSFERICA La Arjes è un’azienda tedesca fondata da Norbert e Tetyana Hammel nel 2007 per valorizzare oltre 30 anni d’esperienza nel trattamento materiali. Scoprite l’azienda online: www.arjes.de
urante gli ultimi quindici anni, in Italia si è perso il conto delle aziende che hanno investito per specializzarsi nel settore della valorizzazione delle risorse e del riciclaggio. La Autotrasporti Mozzi non è l’ultima arrivata in questo settore, si è specializzata nel trasporto dei rifiuti a partire dalla fine degli anni Ottanta e la professionalità dimostrata le ha permesso di supportare in modo continuativo le crescenti esigenze del Gruppo Iren Ambiente, mettendo in prima linea le esigenze del sito operativo di Piacenza caratterizzato dalla presenza di un moderno termovalorizzatore. Di recente, la Autotrasporti Mozzi ha acquisito le attività di trattamento e riduzione volumetrica dei materiali conferiti all’impianto Iren di Piacenza. Non più solo il mero trasporto su strada e la movimentazione di rifiuti su piazzale quindi, ma anche la presa in carico del trattamento primario propedeutico sia ad alimentare correttamente e costantemente l’impianto di termovalorizzazione, sia a operare riduzioni volumetriche tali, ad esempio del legno, da abbattere successivi costi di trasporto.
D
Testi e foto di Matthieu Colombo
PROBLEM SOLVER
[70] aprile 2018 Costruzioni
MONUMENTO ALL’EFFICIENZA Sopra, da sinistra, gli uffici Iren di Piacenza, la visione aerea dell’impianto e un mezzo Autotrasporti Mozzi al lavoro.
Costruzioni aprile 2018 [71]
Trituratori MAGNETE DISPONIBILE Sul nastro, che porta il materiale fino a 4.800 mm d’altezza, si può montare un deferizzatore regolabile idraulicamente.
Uno dei primi VZ 850 in Italia Fino all’inizio del 2017, il trattamento dei rifiuti conferiti all’impianto di Piacenza e, in particolare, la loro riduzione volumentrica, era eseguita con un trituratore elettrico di Iren, che non aveva prestazioni all’altezza delle attuali esigenze. Geo Mozzi, titolare della Autotrasporti Mozzi assieme al fratello Giuseppe, ha quindi implementato i servizi offerti al Gruppo, prendendo in gestione la triturazione. [72] aprile 2018 Costruzioni
UN “ASSE” A SCOMPARSA Per movimentare l’Arjes basta calare le ruote idraulicamente. Esiste anche la versione su cingoli DK.
Per farlo, ha studiato le tecnologie di settore più diffuse in Europa e ha scelto di acquistare un trituratore primario bialbero Arjes VZ 850 dalla Scai di Perugia che, dal primo gennaio 2017, rappresenta in esclusiva per l’Italia la gamma del costruttore tedesco. Nonostante Mozzi non avesse mai avuto modo di vedere al lavoro un VZ 850, macchina dalle prestazioni molto elevate e apprezzata dalla clientela del mercato tedesco,
&Riciclaggio
Demolizione
565 kW PER ANNIENTARE TUTTO L’Arjes VZ 850 ha una struttura robustissima ma se parliamo di forza è bene guardare dietro al cofano dove gira un sei cilindri Volvo Penta da 16 litri di cilindrata che eroga ben 565 kW a 1.900 giri/min e sprigiona una coppia massima di ben 3.260 Nm a meno di 1.300 giri/min. Un pratico pannello lcd permette all’operatore di verificare regolarmente il perfetto funzionamento del motore.
Un su misura italiano Al motore termico sono calettate in linea due pompe idrauliche a portata variabile (più due fisse per i circuiti di servizio) che azionano due maxi riduttori Bonfiglioli paralleli ma indipendenti, come da specifiche del costruttore tedesco Arjes. I due riduttori azionano i due alberi rotori lunghi 2.000 mm che triturano il materiale e invertono automaticamente il senso di rotazione quando sentono una resistenza alla rotazione. Una tecnologia semplice e praticamente inarrestabile.
ALBERI ROTORI A SCELTA Il VZ 850 monta alberi di triturazione lunghi 2.000 mm. In base all’applicazione si possono scegliere tre versioni, tutte a nove dischi. A cambiare è il numero di lame per disco che possono essere 8, 10 o 12. Si ottengono gli alberi 8.9, 10.9 e 12.9. La Autotrasporti Mozzi ha scelto il 10.9 (in foto).
e nonostante non avesse mai avuto rapporti diretti con la rete Scai, l’acquisto è andato a buon fine. COSTRUZIONI è andata a vedere il nuovo trituratore al lavoro all’interno dell’impianto Iren, dopo diversi mesi di lavoro all’attivo, ed ha potuto constatare la rapidità e la costanza con cui questo Arjes processa ogni tipo di materiale o rifiuto grazie a componenti di gran qualità e al design esclusivo dei rotori intercambiabili. Costruzioni aprile 2018 [73]
Trituratori SQUADRA DI SOLUZIONI Da sinistra, Umberto Rebbi, product manager recycling Scai (Arjes, Europe Forestry, Fuchs, Metso), Giovanni Bongiorni, responsabile operativo della Autotrasporti Mozzi per le operazioni Iren, Geo Mozzi titolare della omonima società e Paolo Corcagnani, commerciale della filiale Scai di Bologna.
Si gestisce completamente da remoto Abbiamo visto lavorare l’Arjes senza sosta prima nella triturazione del legno conferito per ridurne il volume (per trasportarlo in modo più efficiente al sito Rilegno) poi nel triturare i rifiuti indifferenziati senza mai stancarsi. L’impianto di triturazione lavora veloce e con emissioni acustiche più contenute di quanto si possa immaginare. Nel momento in cui gli alberi di triturazione registrano uno sforzo alla rotazione, la macchina aziona in automatico la loro controrotazione e la ripresa del lavoro. Per alimentare la tramoggia in cui lavorano in orizzontale gli alberi rotori da due metri, c’è anche una sponda idraulica dalla struttura molto robusta che, come tutta la macchina, si controlla da remoto con un radiocomando. Detto in altre parole, un solo operatore può caricare e gestire il trituratore. [74] aprile 2018 Costruzioni
Geo Mozzi Autotrasporti Mozzi Giuseppe&Geo
Lavoriamo da anni per Iren Ambiente. La nostra collaborazione è basata sul dialogo e sulla trasparenza, oltre che sull’esperienza operativa maturata sul campo anche con altre grandi realtà. Per cogliere l’opportunità di eseguire il trattamento dei rifiuti abbiamo scelto questo trituratore Arjes. Per ora ne siamo assolutamente soddisfatti e, devo dire, ne stiamo sfruttando le potenzialità.
&Riciclaggio
Demolizione
PROCESSA ANCHE I MATERASSI Tra i materiali più difficili da triturare si contano pneumatici e materassi a causa della loro componente elastica. L’Arjes VZ 850 li divora come fossero casse di legno...
Traslazione e trasporto facile
Nel momento in cui l’Arjes tritura i materiali più difficili, il suo motore alza in automatico il livello di potenza per superare “l’ostacolo”. Giovanni Bongiorni della Autotrasporti Mozzi ci ha spiegato che, dato il contesto operativo, il VZ 850 richiede attenzioni giornaliere come la pulizia del filtro dell’aria motore, dei radiatori, delle griglie d’aerazione e ovviamente del controllo dei livelli di olio motore ed idraulico.
Nella versione scelta da Geo Mozzi, il VZ 850 pesa 20.000 kg, è lungo 8.000 mm, alto 2.800 mm e largo 2.500 mm. Una larghezza ideale per circolare liberamente sulle nostre strade sia con mezzi a impianto scarrabile sia su carrelloni. Inoltre, è possibile il trasferire il VZ 850 da un’area di lavoro ad un’altra grazie alla presenza di una drawbar frontale e di due ruote idrauliche a scomparsa che permettono di alzare l’impianto da terra in pochi secondi. Quest’ariete tedesca ha intelligenza da vendere e Scai ha fatto centro scegliedo di promuovere le sue qualità.
Non si butta via niente Rino Solari è stato il nostro cicerone all’interno del sito piacentino di Iren Ambiente che include il termovalorizzatore autorizzato per 120.000 t/anno. Tra le ultime novità implementate, un impianto di recupero e trattamento delle terre raccolte dal lavaggio stradale urbano. In un anno, l’impianto tratta 25.000 t separando organico (foglie) e inerte, in base al peso specifico, per forza centrifuga. Lo scorso anno, l’Iren di Piacenza ha venduto 8.000 t di inerti CE di differenti pezzature. Questo investimento non è stato fatto per generare utili bensì per riciclare, per valorizzare, per forma mentis di sostenibilità.
Costruzioni aprile 2018 [75]
Impianti mobili
alla rampa di svincolo sulla Variante Aurelia, lungo il tratto compreso tra Rosignano e Grosseto, a coloire è il silenzio. Sulla spianata di deposito ricavata ai margini della strada - allo scopo di ricoverare tonnellate di asfalto fresato - il suono impercettibile del frantoio mobile UTM 1000-2 Lupetto di Cams riporta al cronista tecnico la sensazione di una placida e tranquilla operosità. L’impresa Bramerini Francesco e Figli è una realtà veterana nei lavori stradali del Centro Italia, e la flotta di macchine prescelte per ogni applicazione in cantiere è sottoposta alla costante selezione tecnica da parte dei responsabili del parco mezzi aziendale. “Si tratta di una manutenzione straordinaria della Statale, affidata da Anas e con i la-
D
vori avviati già a partire dalla metà di marzo - ci spiega Alessandro Chiezzi, operatore di Bramerini al lavoro nel piazzale sterrato a ridosso della carreggiata stradale - L’opera in corso ha lo scopo di migliorare le condizioni di sicurezza e il livello di servizio di questo tratto dell’Aurelia”. Con la fine della stagione invernale, i lavori di risanamento della pavimentazione in vari tratti tra Cecina e Livorno, hanno ripreso quota. L’investimento complessivo di quattro milioni di euro produrrà il risanamento profondo del piano viabile, con la realizzazione di asfalto drenante e con l’adeguamento della carreggiata stessa a caratteristiche di classe autostradale. I turni di lavoro sono stati distribuiti su cicli di 12 ore
Veloce, compatto, affidabile e... senza macchia, anche sotto la pioggia. L’UTM 1000 di Cams impressiona per la silenziosa, versatile produttività
IL LUPETTO
CORRE SULL’AURELIA Testi e foto di Alberto Finotto
[76] aprile 2018 Costruzioni
&Riciclaggio
Demolizione
Costruzioni aprile 2018 [77]
Impianti mobili
Dall’area ai margini della Variante Aurelia, l’impresa Bramerini sta trattando l’asfalto derivato dalla fresatura superficiale e profonda del manto stradale. In parte il materiale verrà poi affinato e impiegato come rigenerato a freddo.
Compatto, silenzioso, trasportabile e facile nell’impiego (con radiocomando) e nella gestione in situ (basta un solo operatore). Il Lupetto UTM 1000-2 può passare agilmente da un’area di cantiere all’altra.
al giorno e la necessità di non interrompere i flussi di traffico ha richiesto un’accelerazione alle imprese in tutte le fasi di intervento. Il riciclaggio dell’asfalto fresato è uno dei capitoli fondamentali nel circolo delle lavorazioni e il Lupetto di Cams si è rivelato come strumento di produttività irreprensibile e di notevole affidabilità.
Impressionante per affidabilità Claudio Fulda è il secondo addetto dell’impresa Bramerini Francesco impegnato sul piazzale di riciclaggio della Variante Aurelia. La soddisfazione nell’impiego del frantoio compatto UTM 1000-2 è evidente nelle prime impressioni che raccogliamo a caldo. “Questo frantoio compatto è in funzione da noi da poche settimane ma si sta [78] aprile 2018 Costruzioni
rivelando già indispensabile - conferma Fulda - Con il Lupetto 1000 qui si macina il fresato in loco a ritmo sostenuto; il materiale accumulato è tanto e la capacità produttiva delle 120 tonnellate all’ora ci serve davvero tutta. Naturalmente, la diversificazione dell’impiego per la macchina Cams sarà rivolta ad altre applicazioni di frantumazione. Tratteremo inerti, macerie e altri materiali da demolizione, sfruttando in pieno tutta la versatilità di questo modello compatto”. Sull’Aurelia, insieme a noi, c’è Andrea Trentini, sales manager di Cams, a sottolineare il valore eclettico del Lupetto UTM. “Si tratta di una macchina semplice, adatta agli spostamenti da un cantiere o da un’area di lavorazione all’altra - sottolinea l’ingegnere ferrarese, da anni guida storica
&Riciclaggio
Demolizione
La giornata è assolata ma il favore del meteo non tragga in inganno. Al Lupetto UTM 1000-2 di Cams non fanno certo paura la pioggia e i materiali bagnati.
delle vendite per il marchio di Castel San Pietro Terme Come si può notare, il Lupetto è un frantoio estremanente silenzioso e dai consumi ridotti. Una sintesi di economia d’impresa e sostenibilità ambientale, a misura di ogni esigenza. Il rendimento di questo modello UTM poi si è rivelato molto fruttuso anche con la pioggia, quindi alla prova di un materiale bagnato e difficile da trattare”. Mentre continuiamo ad ammirare la produttività in continuo del
Lupetto 1000-2, chiediamo a Trentini di parlarci in modo più approfondito delle qualità di questa serie Cams. “La gamma UTM è composta da impianti mobili per la frantumazione e il riciclaggio che risultano come equivalente cingolato degli impianti Cams della serie UTS. Sono ideali per il trattamento di materiali inerti, come diceva anche l’operatore Bramerini. Efficaci e versatili nella lavborazione di macerie provenienti da demolizioni e costruzioni, fresaCostruzioni aprile 2018 [79]
Impianti mobili
AZZURRA ED ECOLOGICA Il Lupetto in azione, con l’assenza totale di polveri e vibrazioni nel sito di trattamento. A fianco i due operatori di Bramerini, Alessandro Chiezzi e Claudio Fulda, insieme ad Andrea Trentini, sales manager di Cams (al centro).
to d'asfalto e rottame di vetro. In più, guardando al design, tutti i frantumatori mobili per inerti della serie UTM sono realizzati in sagoma per facilitarne il trasporto e la silhouette compatta ne consente l’installazione anche in spazi ristretti. Come in questo caso, ci si mette al lavoro subito, in cantiere come nei siti di conferimento provvisorio dei materiali”. Durante una pausa doverosa dall’assolata mattina sull’Aurelia, i due operatori di Bramerini aggiungono un dettaglio ulteriore all’analisi funzionale del Lupetto. “Ci siamo accorti da subito che questo impianto ha bisogno di un solo utilizzatore per una gestione senza problemi - rimarALTA PRODUTTIVITÀ La veloce e versatile produttività dell’UTM 1000-2 arriva al limite delle 120 tonnellate all’ora di trattato.
[80] aprile 2018 Costruzioni
cano insieme Fulda e Chiezzi - Funziona con un radiocomando ed è dotato di modalità automatiche complete nelle funzionalità generali. Anche un modello così compatto è dotato poi di una tramoggia con una bocca di dimensioni molto ampie, che permette di lavorare anche macerie di forma particolarmente impegnativa”. “Grazie alla bassa velocità delle parti rotanti, i frantoi mobili per inerti della serie UTM producono pochissima polvere e fanno rilevare un’usura molto modesta. - ci spiega in seguito Andrea Trentini - Inoltre, i costi di manutenzione e tempi di fermo macchina sono ridotti al minimo, grazie ad una soluzione brevettata che consente la sostituzione i denti di cui sono dotati i dischi fresanti con una semplice e rapida operazione. Gli impianti UTM sono inoltre dotati di un sistema brevettato per la regolazione idraulica della pezzatura in uscita e di un sistema integrato per la separazione dei metalli, con differenti programmi di frantumazione a seconda dei materiali da trattare”. L’analisi ora è completa e, al di là di ogni dettaglio, a rimanere nel sole è l’olimpica e imperturbabile operosità del Lupetto.
TRIVELLA R’EVOLUTION BLOCCAGGIO 50° La soluzione ideale per le perforazioni orizzontali
AMPIA GAMMA 10 modelli per sfruttare al meglio ogni classe di macchina
ELEVATE PRESTAZIONI Motoriduttore che garantisce un’elevata coppia di rotazione
Rifiuti solidi
Trasparenza e sicurezza nella gestione dei rifiuti sono alla base dell’attività di Sicilia Rottami , che crede nella forma del consorzio (leggi Cobat)
IL FUTURO È NEL RICICLO Testi e foto di Tiziana Altieri
n’attività quella di Sicilia Rottami che affonda le sue radici nel Secondo Dopoguerra e che ha saputo evolversi nel tempo fino a diventare una delle realità più rappresentative sul territorio italiano per il recupero e il commercio dei rottami ferrosi e non ferrosi e la gestione dei rifiuti speciali, anche pericolosi. A raccontarcela è uno dei soci, Maurizio Guzzetta che, insieme ai fratelli Paolo, amministratore unico, e Fabrizio e alla sorella Angela e, da qualche anno, ai nipoti, porta
U
avanti il lavoro avviato dai genitori.
[82] aprile 2018 Costruzioni
Facciamo un tuffo nel passato. Come nasce Sicilia Rottami? ”A dare vita all’azienda è stato mio padre, Giuseppe Guzzatta, negli anni Cinquanta, sulle macerie lasciate dalla Seconda Guerra. In un Paese dove non si trovava nulla, il recupero dei rottami diventò di fondamentale importanza per la sussistenza stessa e per l’economia locale. In pratica, ha anticipato un’esigenza che è diventata basilare ai giorni nostri, quella di non gettare ma offrire una seconda vita a tutto ciò che è possibile riciclare.
&Riciclaggio
Demolizione
NELL’IMMAGINE DI APERTURA una massa di radiatori. Alluminio e rame vengono separati a freddo (prima foto in alto) sfruttando la differenza di peso specifico dei due materiali. Sopra, l’ingresso del sito di Sicilia Rottami, nella zona industriale di Catania, dove viene effettuato il controllo radiometrico.
Costruzioni aprile 2018 [83]
Rifiuti solidi LA FORZA DELL’AZIENDA FAMIGLIA Al centro della foto Maurizio Guzzetta, socio di Sicilia Rottami, con Giuseppe Guzzetta e Andrea Spampinato, responsabili commerciali.
Nel 1980 c’è stato il ricambio generazionale: è nata la Sicilia Rottami Srl con la compagine societaria attuale. La crescita è stata rapidissima: in poco tempo si è dotata di attrezzature moderne e della prima autorizzazione per la gestione dei rifiuti. Nel 1990 è iniziata la collaborazione con alcuni Consorzi di Filiera, tra cui il neo-nato Cobat (Consorzio Nazionale per la raccolta e il riciclo delle batterie esauste) che ha consentito un’ulteriore svolta. Sicilia Rottami è diventata, infatti, la capogruppo per la Sicilia occupandosi della raccolta delle batterie al piombo esauste in tutta la Regione. Di anno in anno il lavoro è aumentato. Si sono cambiate due sedi fino ad arrivare, nel 2005, in quella attuale, nella zona industriale di Catania, a pochi chilometri dall’aeroporto di Fontanarossa: 18mila metri quadrati dove ogni anno vengono trattate 50mila tonnellate di rottami metallici e rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con una squadra composta da 27 persone”. [84] aprile 2018 Costruzioni
PRONTI PER IL VIAGGIO SUCCESSIVO Sopra, i contenitori dell’amianto qui stoccati prima dello smaltimento finale presso impianti dedicati nel Nord Italia.
&Riciclaggio
Demolizione
All’inizio c’erano le pile L’istituzione di Cobat (Consorzio Obbligatorio per le Batterie al Piombo Esauste e i Rifiuti Piombosi) attraverso una Legge di Stato, risale al 1988. Sono trascorsi quindi 30 anni durante i quali Cobat ha cambiato pelle per diventare un Consorzio multifiliera in uno scenario di libero mercato. Il know-how maturato nel settore pile e accumulatori esausti è stato messo a disposizione da settembre del 2011 per i Raee (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), inclusi i moduli fotovoltaici giunti a fine vita e, dal 2015, per la gestione indiretta degli pneumatici fuori uso delle vetture destinate alla rottamazione. Oggi Cobat, che rimane il principale consorzio italiano per la raccolta e il riciclo di pile e accumulatori esausti con una quota di immesso al consumo pari a oltre il 60 per cento del mercato nazionale, vanta una presenza capillare nella Penisola. Sono, infatti, 90 i Punti che servono oltre 80.000 produttori di rifiuto, tra artigiani, officine, distributori e isole ecologiche, effettuando più di 150.000 interventi ogni anno per l’avvio al riciclo di circa 160mila tonnellate di materiali presso i 7 impianti di recupero del piombo e gli 11 per il trattamento dei Raee, distribuiti in modo omogeneo per un’ottimizzazione dei costi logistici.
LA SELEZIONE ... PER UNA SECONDA VITA A sinistra, rottami ferrosi in attesa della cernita. Sopra, schede elettroniche. Costruzioni aprile 2018 [85]
Rifiuti solidi SEPARARE PER RICICLARE Sopra, scarti di alluminio e rottami ferrosi provenienti da cantieri navali. A destra, i contenitori per gli accumulatori esausti che vengono gestiti dal consorzio Cobat.
Come si articola oggi l’attività? “Ci occupiamo del recupero e dello stoccaggio di un’ampia varietà di materiali a partire, appunto, dai rottami ferrosi che rappresentano l’80 per cento del nostro fatturato. Avvenuta la raccolta, negli impianti industriali o in seguito alle attività di demolizione ferroviarie/navali (abbiamo un accordo con Rete Ferroviaria Italiana) e dalle rottamazioni di strutture metalliche, li sottoponiamo a un controllo radiometrico in ingresso. E’ un passaggio indispensabile per garantire che nel sito non entrino materiali radioattivi. I rottami vengono, quindi, stoccati presso il nostro stabilimento dove sono sottoposti alle operazioni di pre-recupero: cernita, selezione, riduzione volumetrica o compattazione. A questo punto sono pronti per una seconda vita. Per raggiungere le fonderie utilizziamo sia i nostri mezzi (ne abbiamo cinque soprattutto per il corto e medio raggio), sia quelli di aziende di autotrasporto conto terzi. C’è poi la gestione dei rifiuti a partire dalle batterie esauste al piombo, in partnership con Cobat. Raccogliamo tutti i rifiuti delle officine meccaniche riconoscendo all’autoriparatore il valore della sua differenziata e alimentando un circolo virtuoso. Ci occupiamo poi di amianto che stocchiamo a Catania prima dello smaltimento finale presso impianti dedicati localizzati nel centro e nord Italia e di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Lo stoccaggio e il trattamento viene svolto in azienda [86] aprile 2018 Costruzioni
sfruttando le migliori tecnologie disponibili. Il nostro lavoro prevede la messa in sicurezza e la bonifica dei rifiuti da eventuali componenti pericolosi, lo smontaggio e la separazione dei materiali, la lavorazione e il loro recupero. Siamo in pratica in grado di trattare in modo corretto qualsiasi tipologia di rifiuti speciali, pericolosi e non, sottoponendoli nei propri impianti a diversi trattamenti e di guidare i clienti in tutte le fasi di gestione dei rifiuti stessi. Con la nostra attività, in possesso delle certificazioni in materia di qualità e ambiente, svolgiamo un servizio di micro e macro raccolta, ritirando prodotti che, se mal gestiti, possono diventare molto pericolosi per l’ambiente e per chi lo abita”.
Che tipo di attrezzature utilizzate nel vostro impianto? ”I macchinari utilizzati per separare i materiali sono quasi tutti made in Italy. L’Italia può vantare numerose eccellenze nel settore. Le gru semoventi (ne abbiamo quattro) e gli escavatori cingolati utilizzati per le demolizioni (ne abbiamo due), sono invece della tedesca Sennebogen. Sono macchine estremamente affidabili che ci garantiscono durata nel tempo e prestazioni eccezionali”.
Il minimo comune denominatore di tutte le vostre attività? “Il rifiuto è un prodotto la cui fine genera un nuovo inizio. Ed
&Riciclaggio
Demolizione
è anche la filosofia che Sicilia Rottami condivide con Cobat, consorizio di diritto privato, senza scopo di lucro, in linea con le dispozioni di legge. Un consorzio che contribuisce alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”.
La vostra storia è profondamente legata a quella di Cobat... “L’ingresso di Sicilia Rottami in Cobat è stata una delle motivazioni che mi hanno spinto a scegliere il settore del riciclo, l’attività di famiglia. Ho compreso che potevamo essere protagonisti di una nuova rivoluzione green”.
Progetti per il futuro? “A partire dal secondo semestre di quest’anno cominceremo a trattare anche i materiali pirotecnici: fuochi e segnali di soccorso come i razzi a paracadute e le boette fumogene galleggianti. A fine 2017 infatti è nato Cogepir, il consorzio di gestione dello smaltimento dei pirotecnici che vede coinvolto, insieme ai principali produttori e importatori nazionali, anche Cobat”.
Oggi in Italia c’è una maggiore coscienza ambientale? “Più che coscienza ambientale c’è consapevolezza del fatto che riciclare è conveniente. Credo che questo sia il messaggio da far passare alle aziende come ai privati: l’economia circolare fa bene al mondo in cui viviamo e fa tornare i conti delle nostre aziende”
Tecnologia green Sicilia Rottami si è affidata alla tedesca Sennebogen per la movimentazione dei rottami ferrosi all’interno del sito di Catania e, in particolare, alla Serie E. Che nasce da oltre 60 anni di esperienza nella progettazione e costruzione di attrezzature idrauliche per la movimentazione di materiali. L’intera gamma, che prevede allestimenti mobili, cingolati e stazionari, rispetta l’ambiente circostante grazie a un ridotto consumo di carburante pur garantendo prestazioni di elevato livello, con sistemi meccanici di alta durabilità e grandi capacità di carico alle massime velocità. Estremamente sicure, con un’ampia visibilità di lavoro, le macchine Sennebogen sono anche semplici da usare. Fra gli accessori, le benne a spicchi multipli Sennebogen sono l’ideale per qualsiasi tipo di presa: nella movimentazione dei rottami, che spesso necessita di rapide aperture e chiusure, oppure nel caso di movimentazione di merci alla rinfusa, dove trovare la forma ideale dello spicchio per il materiale in questione è determinante.
Costruzioni aprile 2018 [87]
&Calcestruzzo
Cave
Preconfezionato da primato
di 70 metri. Sul fronte italiano, il calcestruzzo preconfezionato per la Galleria di base del Brennero (Lotto Mules 2-3) in quanto parte del consorzio “San Francesco”, viene consegnato da Calcestruzzi, grazie ad un impianto di produzione coordinato da Mario Simone e situato 200 metri dentro l'imbocco del tunnel. Il cemento sia per le attività di jet grouting che per il calcestruzzo, viene fornito da ITALCEMENTI
Quando saràcompletata nel 2025, la Galleria di base del Brennero, con i suoi 64 km saràil tunnel ferroviario sotterraneo piùlungo al mondo collegando da Innsbruck (Austria) a Fortezza (Italia) arà il collegamento più importante (e più lungo, superando i 57 km della Galleria di base del San Gottardo) nell’asse ferroviario ad alta capacità Berlino-Palermo, la galleria di base del Brennero (BBT) e dirotterà il trasporto merci dalle strade alla ferrovia. Il corridoio ferroviario attraverseràle Alpi alla base, con due gallerie parallele
S
collegate a intervalli di 333 metri. La linea passeràsotto del passo del Brennero (1.371 metri) a un’altitudine di 794 metri, con una pendenza massima del 6.6/1000. Secondo Klaus Felsch di HeidelbergCement, persino il progetto Stuttgart 21 con i suoi 120 chilometri di gallerie risulta di minore importanza. Infatti, una volta collegati, tutti i
tunnel delle gallerie previsti nel progetto BBT, costituiranno un totale di oltre 230 km, 62 dei quali sono giàstati scavati. Una sfida eccezionale per la complessitàdel sistema di gallerie, che comprende due tunnel della larghezza di 8.1 metri con un singolo binario, che corrono paralleli ad una distanza
e proviene dalla cementeri di Sarche (TN) e Rezzano (BS). L’opera, finanziata dai capitali delle Reti Trans-Europee (TEN), con il supporto dell’Unione Europea, permetteràdi collegare la Galleria di Base del Brennero alla ferrovia storica e alla stazione di Fortezza. italcementi.it Costruzioni aprile 2018 [89]
La sfida oltreoceano continua
I Dopo l’accordo con CAT Rental del 2012 in Sud America e dal 2016 per tutto il resto del mondo, l’azienda italiana entra nella più grande associazione del settore noleggio negli Stati Uniti, fondata nel 1955. L’American Rental Association (ARA)
infatti, raccoglie più di 1000 aziende produttrici e 10.000 società di noleggio e, da oltre 60 anni, mette in collegamento produttori, dealer e clienti del settore costruzioni. METALGALANTE CARMIX è la prima azienda italiana, in ambito di autobetoniere auto caricanti, ad entrare a far parte di questa prestigiosa e storica Associazione. Come commenta Massimiliano Galante, Managing Director di Metalgalante Carmix “Gli Stati Uniti sono un mercato dalle enormi potenzialità per i nostri prodotti. Siamo molto soddisfatti di essere membri di ARA perché avremo la possibilità di parlare alla filiera del noleggio e far conoscere e capire l’unicità delle nostre
macchine. Pionieri nell’inventare le autobetoniere auto caricanti, abbiamo costantemente innovato e migliorato le nostre soluzioni per i cantieri di tutto il mondo. Dai modelli più agili fino alle centrali mobili di calcestruzzo, sono certo che la nostra gamma andrà incontro alle esigenze di produttività e di qualità degli operatori statunitensi”. Secondo i dati diffusi da Christine Hammes, vicepresidente di appartenenza ARA, negli Stati Uniti, per il 2018, le previsioni di vendita per il settore noleggio attrezzature di lavoro è in aumento del 4,5%, raggiungendo i 51,5 miliardi di dollari. Il momento giusto per promuovere il made in Italy. carmix.com
Un gioco da ragazzi I Calcestruzzo prodotto con aggregati di riciclo. Questo il materiale con cui è realizzato Ecokubo, il maxi blocco di Edilquattro/BERNARDELLI GROUP. Come spiega Arturo Bernardelli “i maxi blocchi rispondono a una nostra esigenza interna di separare i cumuli di aggregati disposti a terra nelle aree dedicate, in modo conforme alle normative di riferimento” e aggiunge “Ricordano il gioco dei bambini e si prestano a svariati utilizzi”. Prodotti in varie dimensioni: si parte dal Blocco 1, che misura180cm di lunghezza x 60h e 60cm di spessore, per arrivare al Blocco 6 che ha una lunghezza di 30cm, passando dai sottomultipli di lunghezza 150, 120, 90 e 60. Ecokubo si posa a secco, per accostamento e semplice sovrapposizione a incastro; si può verniciare o, a richiesta, può essere fornito coloratoin pasta. Ecokubo èstato progettato [90] aprile 2018 Costruzioni
per realizzare in maniera pratica e veloce muri di contenimento, per stoccare materiali a terra, paratie divisorie per separare gli aggregati prodotti nelle varie classi granulometriche così come previsto dalle relative norme di riferimento. bernardelligroup.com
&Calcestruzzo
Cave
La tecnologia lapidea è tricolore ade in Italy è il motore dell’industria lapidea in Egitto. La maggior parte dei macchinari utilizzati dalle oltre 550 cave locali per estrarre, tagliare e lavorare 5,2 milioni di tonnellate di marmi e graniti ogni anno è infatti italiana. Nel 2016 (ultimo dato disponibile), l’Italia ha superato il rivale cinese quale primo fornitore di tecnologie in Egitto, recuperando dopo tre anni il primo posto in classifica con il 47,3% delle quote di mercato e un fatturato pari a 9 milioni di euro. Quest secondo i dati della ricerca Marble and Natural Stone in Egypt, curata dall’esperto Carlo Montani, presentato in
M
anteprima nel corso di Marmomac Samoter Egypt – Forum for the Construction Industry, l’appuntamento dedicato ai settori della pietra naturale e dei macchinari per l’edilizia, organizzato da VERONAFIERE al Cairo, il 18 e il 19 febbraio
L’export italiano di tecnologie in Egitto ha raggiunto i 9 mln di euro, attingendo il 47,3% delle quote di mercato. Il nostro Paese si aggiudica il primato di fornitore di macchinari, superando la Cina
scorso. l’Egitto rappresenta il settimo produttore lapideo a livello mondiale, alla ricerca di know-how e macchine all’avanguardia per modernizzare i propri processi di lavorazione. Le stime prevedono
un’espansione del comparto del 15% entro il 2020, con un incremento di 750mila tonnellate di marmi. “L’Egitto è il secondo paese più popoloso dell’Africa, porta di accesso mediterranea al continente e snodo verso il Medio Oriente – ha spiegato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere e membro del Business council italo-egiziano (nella foto in alto a destra)–. Per questo è una nazione strategica nel nostro piano di internazionalizzazione e con il forum al Cairo abbiamo scelto di consolidare la nostra presenza nelle filiere della pietra e delle macchine
da cantiere in quest’area, forti dell’esperienza dei due brand più noti nel campo del marmo e del building, Marmomac e Samoter. Un’operazione che conferma il nostro obiettivo primario: essere sempre a fianco delle aziende con le nostre manifestazioni fieristiche e fornendo strumenti di market intelligence con cui affrontare gli scenari economici attuali e futuri”. Nel paese nordafricano, la pietra naturale gioca un ruolo primario anche nel settore delle costruzioni, in continua crescita grazie al programma statale di investimenti al 2020. Le opportunità di business per le imprese italiane, quindi, non mancano. Veronafiere.it Costruzioni aprile 2018 [91]
Al via i lavori per le giornate del cls I L’evento è ancora lontano ma la macchina organizzativa è già in pieno regime. Dall’8 al 10 novembre 2018, Piacenza ospiterà la seconda edizione del GIC - GIORNATE ITALIANE DEL CALCESTRUZZO, l'unica manifestazione italiana, a cadenza biennale, dedicata a macchine, attrezzature, prodotti e tecnologie per l'industria del calcestruzzo, la prefabbricazione e il ripristino delle strutture in cemento
armato, anche in zone sismiche. La prima edizione del 2016 ha ospitato 128 espositori per oltre 170 brand e oltre 2.600 visitatori qualificati. Grazie ai risultati ottenuti, la maggior parte degli espositori presenti nel 2016 ha già riconfermato la partecipazione. L’edizione 2018 prevederà due nuove aree tematiche: Idrexpo (Italian Demolition & Recycling Expo) e Conpavitexpo (Concrete Paving
Technologies Expo). Idrexpo sarà dedicata a macchine e attrezzature per il taglio e la demolizione delle strutture in calcestruzzo, nonché quelle adibite a selezione, riciclaggio e trasporto degli inerti.Tema di Conpavitexpo saranno invece macchinari, tecnologie e prodotti chimici necessari per la realizzazione di pavimentazioni in calcestruzzo, i massetti e la loro manutenzione. gic-expo.it
Costruzioni: un mercato più qualificato
I Lo scorso febbraio in Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato l’aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”, un provvedimento a lungo atteso che rivede un corpo normativo in vigore ormai da 10 anni e non più in linea [92] aprile 2018 Costruzioni
con la realtà del mercato delle costruzioni. Molte le novità per la filiera che, pur se ancora migliorabili, chiariscono alcuni aspetti che in questi anni hanno dato luogo a interpretazioni non univoche. Le precisazioni circa i metodi di identificazione, qualificazione, controllo dei materiali e prodotti e le responsabilità degli operatori vanno sicuramente nella direzione di una maggiore garanzia di durabilità e sicurezza delle opere. Per gli operatori della filiera le nuove Norme porteranno il riconoscimento dei propri sforzi per il rispetto delle regole, in un mercato nel quale la perdurante crisi ha acutizzato comportamenti superficiali ed evasivi lungo tutta la fase di realizzazione delle opere. federbeton.it
LA FILIERA CONCRETE RILANCIA IL SETTORE Si è svolta a Bologna la seconda edizione della Concrete Conference a Concrete Conference è un progetto ideato dall’Atecap e promosso da Federbeton, che ha l’obiettivo di favorire una riflessione intorno al ruolo dell’industria del cemento e del calcestruzzo nel mercato delle costruzioni. Filo conduttore della giornata di mercoledì 11 aprile, a Bologna, è stato il contributo della filiera allo sviluppo del Paese con particolare attenzione ai nuovi driver del consumo di suolo zero e della sostenibilità. La chiave è nei dati forniti in apertura della manifestazione: 140 miliardi di stanziamenti pubblici previsti dalla Legge di Bilancio 2018 per i prossimi 15 anni. Investimenti importanti che necessitano però di una programmazione attenta e che dovrà tenere presente le esigenze di tutti, senza sottovalutare le ripercussioni per l’ambiente. Per far ripartire l’industria delle costruzioni, è necessario ripensare il paesaggio urbano e territoriale alla luce dei forti cambiamenti che stiamo attraversando, promuovendo la rigenerazione del costruito, l’edilizia sostenibile, la tutela dell’ambiente, favorendo l’economia circolare attraverso misure fiscali e urbanistiche. Come ha affermato il Vicepresidente di Federbeton e Presidente di Atecap Andrea Bolondi durante il suo intervento: “L’economia italiana è tornata a crescere ma in questa fase di recupero il settore edile è l’anello mancante nella crescita economica, settore per il quale la crisi non è ancora finita e l’aggancio alla ripresa sembra essere nuovamente rimandato. Sicuramente hanno pesato l’inefficienza nelle procedure di spesa della Pubblica Amministrazione e l’entrata in vigore nel 2016 del nuovo Codice appalti e nel 2017 del decreto correttivo. Ma altrettanto sicuramente si sta confermando uno scenario assai critico: l’Italia è un Paese che ha bisogno di trasformazione ma che non ha una visione futura sul tema delle infrastrutture. Su questo oramai convergono tutte le componenti della filiera, a cominciare dall’Ance.” Ci sono segnali positivi di ripresa che riguardano il mercato privato, soprattutto l’edilizia non residenziale e la manutenzione straordinaria, e le previsioni per il 2018 - da parte sia del Centro Studi ANCE che dei principali istituti di ricerca - relativamente alla crescita del mercato delle costruzioni sono ottimistiche, attestandosi intorno a un +2,4%. Questo percorso non va fermato ma, anzi, alimentato attraverso provvedimenti e incentivi affinchè si possa continuare a progettare e costruire secondo un piano che renda le strutture del nostro Paese più durature ed efficienti. “Non fare nulla significa, alla fine, spendere molto di più” ha affermato Bolondi. Alla Concrete Conference sono intervenuti 12 relatori di eccellenza appartenenti al mondo imprenditoriale, accademico, delle associazioni no profit e della committenza pubblica e privata, fra cui il provveditore alle opere pubbliche per la Lombardia e l’Emilia Pietro Baratono e il direttore Affari Istituzionali dell’Anas Emanuela Poli. Dal confronto tra le parti è emersa la necessità di realizzare nuove infrastrutture e manutenere quelle che abbiamo, per evitare il preannunciato “shock infrastrutturale” e riuscire ad ottenere degli edifici resistenti, sicuri e durevoli. Oltre a questo sarà importante riuscire a modificare l’identità dell’intero settore delle costruzioni e costruire una nuova reputazione che si basi sulla competenza, sulla sicurezza e sull’innovazione.
L
Fare gruppo per favorire una riflessione intorno al ruolo dell’industria del cemento e del calcestruzzo
Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it Twitter: @atecap.it
Andrea Bolondi Presidente Gianpaolo Martin Tesoriere Massimiliano Pescosolido Segretario Generale
Costruzioni aprile 2018 [93]
In collaborazione...
Atecap
Prefabbricati
IL CONCIO INTELLIGENTE
hi l’avrebbe mai detto che viaggiare in metropolitana aiuti a riscaldare e rinfrescare gli edifici? Eppure questo è possibile grazie al principio della geotermia che consiste nello sfruttamento del calore naturale e dell’inerzia termica generata dal sottosuolo per ottenere energia termica da trasformare e utilizzare per uso domestico. I benefici derivanti da questo processo sono diversi: dal risparmio economico all’impatto ambientale, all’utilizzo di energie rinnovabili fino al fatto di ottimizzare la costruzione di una struttura necessaria in calcestruzzo armato per ottenere anche un vantaggio energetico. Il principio è già noto e applicato in diversi contesti, ma quel-
C Video: Enertun per la Linea 2
[94] aprile 2018 Costruzioni
&Calcestruzzo
Cave
Il tratto sperimentale dove è stato posato il concio energetico Enertun.
lo che succederà a Torino è attualmente è unico in Italia, grazie al brevetto di un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino, in collaborazione con Infra.To (societàdi progettazione e realizzazione di infrastrutture della Cittàdi Torino) e il Consorzio Integra (CMC) guidato dal professor Marco Barla, docente del Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica del Politecnico (uno dei “genitori” del brevetto insieme all’ingegner Alice Di Donna) hanno realizzato un concio energetico per gallerie. Al progetto, finanziato in parte dalla Regione Piemonte, hanno collaborato anche Alessandra Insana, una dottoranda del Politecnico di Torino e il ricercatore Fabrizio Zacco.
Il primo concio energetico Made in Italy brevettato dal Politecnico di Torino. Sfrutta il principio della geotermia e apporterà dei vantaggi a livello economico e ambientale Testi di Eliana Puccio
A prova di concio L’attuale sperimentazione èstata finanziata nell’ambito del progetto “Proof of Concept” (finalizzato a realizzare prototipi di brevetti) dal Politecnico di Torino in collaborazione con la Compagnia di San Paolo. Stiamo parlando di Enertun, giàinstallato, a scopo sperimentale, nella tratta LingottoBengasi della Linea 1 della metropolitana del capoluogo piemontese, attualmente in fase di costruzione. La progettazione della linea èpartita un paio di mesi fa e dovrebbe concludersi all’inizio del 2019. Si tratta di due anelli interamente costituiti da conci geotermici sui quali al momento stanno effettuando una serie di prove simulative. Costruzioni aprile 2018 [95]
Prefabbricati
“Il concio viene integrato con tubi contenenti un fluido termovettore (preferibilmente glicole propilenico miscelato con acqua, in grado di lavorare anche a temperature inferiori a -20 °C) e sfrutta il principio della geotermia, ovvero scambia il calore con il terreno circostante e lo trasporta in superficie. La rete di tubi, in materiale plastico, è in grado di resistere ad alte pressioni, eleMarco vate temperature e alla corrosione. Barla, L’estrazione del calore dal fluido termovetdocente tore viene eseguita dalle pompe di calore Politecnico di Torino che servono per “trasferirlo” da un punto all’altro, rinfrescando gli edifici d’estate e riscaldandoli durante l’inverno. L’obiettivo è di utilizzare in modo intelligente una fonte energetica locale e rinnovabile: oltre che essere destinato a costituire un rivestimento ad anelli di gallerie che consente il sostegno della struttura, il concio svolge anche una funzione di scambiatore termico”.
A destra, il logo ideato dall’equipe del Politecnico evidenziare il brevetto italiano.
Attualmente, non ci sono dati certi sul funzionamento del concio, ma dal lavoro svolto finora i risultati sono molto promettenti, e anche leggermente superiori alle valutazioni ottenute mediante i modelli numerici, così come spiega il docente del Politecnico Barla: “Indicativamente, il campo sperimentale prevede due anelli attivati termicamente in direzione longitudinale lungo 2,80 m di galleria. Per fornire una quantificazione, posso dire che questo singolo campo potrebbe riscaldare un appartamento di 100 m2”. Grazie a Enertun, saràsufficiente sfruttare i tunnel della metropolitana per ottenere temperature elevate in inverno ma anche ridotte in estate.
Un sistema energetico sostenibile Enertun èstato incluso tra i cinque progetti piùinnovativi del 2018 nel campo della geotermia dalla giuria dell’European Geothermal Innovation Award che verràassegnato nell’ambito di GeoTHERM expo&congress, a Offenburg, in Germania. Ma come nasce Enertun? L’idea ha origine nell’ambito di un progetto di ricerca avviato nel 2015, denominato Polo di “Innovazione regionale” e nato per studiare l’attivazione termica delle gallerie. Parallelamente, il gruppo di ricerca ha preso parte a un progetto europeo “COST Action”, operando insieme a un network di ricercatori europei impegnati a studiare l’attivazione termica delle opere geotecniche. Entrambi i progetti hanno spinto il team ad approfondire questa tematica, fino ad arrivare al brevetto di Enertun. Il concio ècostruito in calcestruzzo con gabbia metallica secondo il progetto strutturale del rivestimento [96] aprile 2018 Costruzioni
della galleria. A questo, è stato integrato la serpentina di tubi che sono realizzati in materiale plastico (PE-Xa). Secondo il professor Barla, si tratta di un progetto che non comporterà grandi rivoluzioni energetiche, ma consente di sfruttare qualcosa di giàesistente ottimizzando le risorse. Obiettivo del concio è lo sfruttamento intelligente di una fonte energetica locale e rinnovabile: oltre che essere destinato a costituire un rivestimento ad anelli di gallerie che consente il sostegno della struttura, può essere impiegato nella realizzazione di gallerie scavate mediante TBM, le cosiddette ‘talpe’, trasformando la galleria stessa in un grande scambiatore di calore con il terreno per realizzare sistemi di condizionamento e riscaldamento degli edifici in superficie e per produrre acqua calda. Il tutto tenendo presente che la temperatura del sottosuolo alla profondità di realizzazione dello scavo sia costante tutto l’anno.
L’emigrazione del calore “Il concio viene integrato con tubi contenenti un fluido termovettore (preferibilmente glicole propilenico miscelato con acqua, in grado di lavorare anche a temperature inferiori a -20 °C) e sfrutta il principio della geotermia, ovvero scambia il calore con il terreno circostante e lo trasporta in superficie, - spiega Barla - La rete di tubi, in materiale plastico, èin grado di resistere ad alte pressioni, elevate temperature e alla corrosione. L’estrazione del caSotto, l’armatura del concio con intrecciati gli elementi termici prima della messa in opera.
&Calcestruzzo
Cave
lore dal fluido termovettore viene eseguita dalle pompe di calore che servono per “trasferirlo” da un punto all’altro, rinfrescando gli edifici d’estate e riscaldandoli durante l’inverno”. Enertun è un progetto applicabile solo a nuove costruzioni. Il brevetto gruppo di ricerca Rockmech prevede la costruzione del concio nello stabilimento, quindi la sua messa in opera, e questo è applicabile soltanto nel caso di una galleria di nuova realizzazione. Applicarlo nel contesto di un’opera esistente sarebbe poco vantaggioso in termini economici. Il beneficio di questa tecnologia risiede soprattutto nel fatto che si utilizza di fatto una struttura che sarebbe stata realizzata comunque, evitando di scavare appositamente sonde e pozzi geotermici, con una conseguente riduzione dei costi complessivi.
I lavori continuano E sul futuro di Enertun? I ricercatori del Politecnico sono al lavoro per capire quali potrebbero essere le altre possibili applicazioni in contesti sotterranei internazionali, come per esempio a Varsavia, in Polonia, o Istanbul, in Turchia. Al momento, il focus applicativo principale resta comunque Torino e in particolare la Linea 2 della metropolitana cittadina.
Sopra una fase di getto del concio in cui si vedono la struttura metallica e le condutture termiche. A destra, un particolare della giuntura termica tra due conci.
“Speriamo di interagire con i progettisti per fare insieme una valutazione del potenziale geotermico che, stando al tracciato attuale, si estenderebbe lungo 15 km di estensione con conseguenti buone potenzialitàdi scambio termico”, conclude il professor Barla. Senza dubbio, prima di avviare un progetto vero e proprio, di applicazione a largo raggio di Enertun èimportante quantificare approfonditamente lo scambio termico. A tal proposito, i prossimi mesi saranno fondamentali per la sperimentazione in corso.
Costruzioni aprile 2018 [97]
Pale gommate
PRINCIPESSA
Testi e foto di Alberto Finotto
Impetuosa nella marcia, la 1021G di CASE è la scelta ideale per Selghis Calcestruzzi. Dalla cabina, si ammirano comfort e forza di intervento llo sguardo più immaginifico dell’osservatore, che scorre dal labirinto di sabbie al lago della grande cava, lo scenario della Selghis Calcestruzzi, a Villanova Solaro (CN) appare come un’evocazione delle più potenti. Si pensa subito alla Storia, a un’epopea che risorge perpetua dal profilo antico di una draga al centro dello specchio d’acqua. Insediata nel guado del tempo, come un fiero drago di Lochness mai domo e, sempre, reale. In questo luogo di materia e suggestione, dove le attività simbiotiche di uomini e macchine modellano il territorio e l’economia, si estraggono sabbie e ghiaie fin dal 1961. Selghis, a partire dal 1968, ha aggiunto alla coltivazione in cava, l’attività di produzione e distribuzione di calcestruzzo preconfezionato, diventando nel corso degli anni un protagonista fondamentale dell’edilizia e delle grandi opere infrastrutturali nel Nord Italia.
A
[98] aprile 2018 Costruzioni
Mentre visitiamo gli spazi impressionanti di Villanova Solaro, accompagnati da Paolo Stella, amministratore delegato dell’annosa azienda piemontese, notiamo la presenza, sparsa tra le dune e le piste di fango della cava, di vecchie draghe e gloriosi escavatori cingolati ormai obsoleti, ma dall’aspetto ieratico e ancora autorevole di altrettanti mausolei industriali. “Le macchine da noi hanno sempre avuto un ruolo straordinario - ci conferma il titolare di Selghis - Le valutiamo nella loro capacità e affidabilità operativa, giorno dopo giorno, analizzando al contempo anche la bontà del service di assistenza, l’incidenza dei consumi nel’economia generale della flotta, il grado di innovazione tecnologica apportato dal costruttore”. Come una premonizione, la maestosa silhouette della nuova pala gommate CASE 1021G fa la sua apparizione tra i depositi di sabbia e di pietrisco macinato al limitare del-
&Calcestruzzo
Cave
DELLA SABBIA
l’impianto di produzione del calcestruzzo. L’incedere sicuro e preciso dell’ultimo modello con benna da 5 m3, carico di ribaltamento ai vertici della categoria di ben 19.010 kg e motore da 239 kW netti di potenza, rivendica la filosofia di Selghis riguardo al parco macchine dell’impresa. “Dal nostro rapporto con il concessionario territoriale Iveco Orecchia, abbiamo imparato a conoscere il valore del progresso innestato da CASE sulla nuova generazione di macchine - aggiunge Paolo Stella - Questa pala gommata Serie G è l’evidenza di una ricerca basata sull’efficienza dinamica nei cicli di carico e, soprattutto, sulla sicurezza e sul comfort per l’operatore”.
Il ciclo della leggerezza Con la guida di Alessandro Fresia, marketing manager per l’Italia di CASE, seguiamo passo passo l’incedere del-
la 1021G nelle diverse aree del sito di Villanova Solaro. A nostro beneficio, l’operatore Fulvio Rizzato ci mostra tutta la reattività della nuova pala gommata durante le fasi di carico sui cumuli di materiale depositati tra l’impianto e la cava. A impressionare, in prima battuta, è la capacità sterzante della macchina conferita da una perfetta “chiusura” dei telai a 40° e dalla dotazione di uno sterzo elettrico che può essere regolato tramite un comando proporzionale integrato nel joystick e adattabile per tre livelli (slow, medium e fast), a misura delle condizioni di lavoro e delle necessità dell’utilizzatore. “In pratica, è come stare su un escavatore - commenta in diretta Fulvio Rizzato - Ho la possibilità di gestire la pala con l’azionamento di due joystick praticamente uguali nelle dimensioni. Dopo diverse ore, non sento per nienCostruzioni aprile 2018 [99]
Paale gommate
PRIM’ATTRICE IN SCENA La pala CASE 1021G rappresenta la macchina ideale per le operazioni di carico e spostamento dei materiali sabbio-ghiaiosi. L’affidabilità dinamica della sterzatura elettrica (a 40° reali) rende la pala gommata infaticabile nei cicli di trasferimento da un’area all’altra della cava.
HABITAT IDEALE Bassi livelli sonori con 69 dB(A) soltanto nell’abitacolo, in un ambiente pressurizzato, ergonomico nei comandi a joystick) e con una visuale panoramica. Il sedile pneumatico di serie (con sospensione adattiva disponibile) è una rivelazione ulteriore d’evoluzione. La cabina d’avanguardia e i comandi ergonomici sono garanzia di lunghe e confortevoli sessioni di lavoro.
te la fatica di manovrare un gigante come questo e il lavoro diventa quasi leggero”. La pala gommata CASE è impegnata in sessioni di lavoro diverse, nelle varie zone della cava di Villanova Solaro. Gli spostamenti si svolgono con frequenza, partendo dai depositi di sabbia e inerte macinato, per proseguire con le fasi di carico sui camion aziendali che si svolgono nell’impianto di frantumazione e vagliatura nel lato sud del lago artificiale. L’importanza del comfort operativo - che ha guidato i progettisti CASE nell’implementazione ergonomica del modello 1021G e della sorella maggiore 1121G - è decisiva proprio riguardo alle frequenti necessità di trasferimento e manovra tra la cava e l’impianto; l’area è affollata co[100] aprile 2018 Costruzioni
stantemente di autocarri e l’attenzione visiva richiesta all’operatore della pala gommata è continua e può essere sfibrante. Per questo, l’ausilio del nuovo design concepito per la cabina risulta fondamentale. Il design monoblocco del parabrezza fornisce una visuale panoramica totale sul tragitto di marcia, ma il controllo consentito anche nella parte posteriore della macchina è ottimale; la dotazione di specchietti retrovisori convessi, di una retrocamera ad attivazione automatica (con tecnologia a infrarossi da cinque led), di una cofanatura non invasiva e dello sbrinatore per la griglia posteriore, conferiscono un accento di sicurezza decisivo per una tranquilla gestione delle operazioni durante tutto l’arco della giornata.
&Calcestruzzo
Cave
Efficiente per natura Il materiale estratto dalla grande cava ricavata da decenni di coltivazione irreprensibile - e rispettosa dell’ambiente circostante - rileva aggregati sabbiosi-ghiaiosi utilizzati direttamente nell’impianto di Villanova e nelle altre centrali di betonaggio di proprietà Selghis dedicate alla produzione di calcestruzzo preconfezionato di alta qualità. “Le operazioni di trattamento degli aggregati sono particolarmente curate - rimarca Paolo Stella - Lo scopo è proprio quello di ottenere, sempre, un prodotto superiore. In questo siamo davvero favoriti dalla natura pregiata di questo giacimento (ubicato precisamente in località Cuffia, ndr) che offre aggregati di origine alluvionale dall’ottimo assortimento granulometrico.
Elemento, quest’ultimo, davvero essenziale per la produzione di calcestruzzi preconfezionati che mantengano alte proprietà di resistenza e lavorabilità”. In questo scenario indefettibile e laborioso, ogni operazione richiede a uomini e macchine una sintesi notevole di concentrazione e resistenza. La pala CASE dell’ultima generazione G può contare su assali heavy duty sovradimensionati e facilmente manutenibili, in virtù della disposizione modulare in tre segmenti. Freni multidisco in bagno d’olio - costruiti in bronzo sinterizzato, di particolare resistenza - sono montati su ciascun mozzo delle ruote. Gli assali si adattano perfettamente a pneumatici L5 o pieni (ideali per incedere negli ambienti più abrasivi) e le tenute frontali metalliche Costruzioni aprile 2018 [101]
Pale gommate
FORZA VISIBILE Il braccio per applicazioni gravose dal profilo a Z più compatto, consente un angolo di chiusura-benna di 51°. Visibilità ottimale sull’attrezzatura e meno perdite di materiale. L’angolo braccio-benna è memorizzabile dall’interfaccia multifunzione e diagnostica lcd da 8” installata in cabina.
APPAGANTE Un saluto dalla cabina e... in campo aperto per l’operatore Fulvio Rizzato alla guida della 1021G. La soddisfazione dell’utilizzatore esperto ripaga il progettista per la dedica starordinaria al comfort.
tra l’assale e il mozzo resistono all’acqua, ai detriti più fini e alle basse temperature. La continuità e la costanza di rendimento, comunque, sono caratteristiche primarie per una macchina impiegata in una cava così ampia e oltremodo pervasiva nelle richieste di intervento. “Se guardiamo alla modalità di marcia della 1021G - precisa Alessandro Fresia - dobbiamo osservare un dato distintivo: con il differenziale a centro aperto, non viene applicata alcuna frizione per ridurre lo slittamento delle ruote; di conseguenza, gli pneumatici si usurano di meno e non [102] aprile 2018 Costruzioni
si perde l’impeto di trazione della pala sui terreni irregolari. Il blocco automatico completo del differenziale trasferisce poi alle ruote stesse il cento per cento della coppia disponibile. Quindi, il rendimento off-road della macchina è davvero al massimo grado”.
Il respiro della libertà I livelli di rumorosità che si possono raggiungere in una cava sono notevoli. Nel sito di Villanova Solaro, le sorgenti sonore sono diverse e derivano dal funzionamento degli
&Calcestruzzo
Cave
OSSERVATORI E GUIDE Da sinistra, i nostri accompagnatori d’eccezione: Paolo Stella, amministratore delegato di Selghis Calcestruzzi, Alessandro Fresia, marketing manager per l’Italia di CASE e Samantha Sperduti, responsabile marketing communications del concessionario Iveco Orecchia.
Scopri la CASE 1021G sfogliando online il nostro WalkAround. costruzioniweb.com impianti (quello di produzione del calcestruzzo, a monte, e quello di vagliatura e frantumazione, a valle), dal trasferimento in continuo degli automezzi di trasporto del materiale e, infine, dal contesto ambientale stesso della cava. Sotto questo profilo, la cabina della pala CASE 1021G non mantiene soltanto basse le emissioni sonore (69 dB), ma preserva un’acustica davvero ottimale, ancora a favore del comfort e della concentrazione dell’operatore. Dal rumore alla polvere, la sfida dell’efficienza è vinta sempre dalla nuova pala CASE. L’efficacia della filtrazione pri-
maria e di quella di ricircolo raggiunge il 99% delle particelle, con tenuta a polvere migliore e intervalli di sostituzione più lunghi. Una menzione finale a margine della propulsione FPT Industrial HI-eSCR (senza filtro antiparticolato): la concezione esclusiva del modulo di raffreddamento Cooling Cube CASE, con cinque radiatori che formano un cubo anziché essere sovrapposti, è un vento d’aria fresca che mantiene costante la temperatura dei fluidi. Per un altro soffio di libertà che crea una perfetta simbiosi tra l’uomo e la macchina. Costruzioni aprile 2018 [103]
Grande
NOVITĂ€
by
Finalmente disponibile la nuova guida sulle
piattaforme di lavoro elevabili (PLE)
www.cm-db.eu Casa Editrice la fiaccola srl 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Tel. 02 89421350 - Fax 02 89421484 - marketing@fiaccola.it - www.fiaccola.com
&Noleggio
Sollevamento
Una nuova stagione italiana
Anche la struttura nazionale di JLG è stata coinvolta dal rinnovamento strategico deciso dal costruttore americano per la rete produttiva e commerciale EMEA
D
i recente JLG ha riorganizzato in Europa le proprie strategie in vista di una nuova, impegnativa stagione di sviluppo. La riorganizzazione ha interessato anche JLG Industries Italia, ora sotto la guida di Nicola Pontini, con una decennale carriera in azienda, prima come responsabile
commerciale del Nord-Est Italia, poi del mercato dell’usato e dell'area del Centro-Sud. Nel 2014 inizia a seguire il mercato estero, prima in Est Europa, poi in Nord Africa, fino al rientro in Italia nel 2017 per dirigere la filiale italiana, assumendo il ruolo di Sales and General Manager.
Nicola Pontini, Sales and General Manager di JLG Industries Italia.
Oltre a Nicola Pontini, che mantiene la gestione di clienti direzionali, la struttura commerciale
Evento nazionale in quota I “Ipaf anch’io” sarà il più importante evento 2018 dedicato al mondo del sollevamento aereo in Italia, una vera opportunità di incontro e scambio tra i soci dell’associazione dedicata alla sicurezza in quota e i centri di formazione, i produttori, i noleggiatori e i distributori di piattaforme aeree, tutti in aperto confronto e analisi del mercato futuro. Un luogo di presentazione di prodotti e attrezzature, di
italiana è composta oggi da due responsabili, rispettivamente della zona Nord-Ovest (Mirko Rebuzzi) e della zona Nord-Est (Alessandro Maschera). Il Centro-Sud è seguito da FIMI Spa, azienda di San Benedetto del Tronto che grazie ai 30 anni di esperienza nella commercializzazione, distribuzione e assistenza post-vendita di piattaforme aeree è diventato l'unico concessionario ufficiale italiano grazie all'accordo siglato da Nicola Pontini. jlg.com
riflessioni sui temi più attuali del settore, di creazione di legami professionali e, perché no, anche di svago. L’evento si svolgerà il prossimo 24 maggio a Bologna, negli spazi prestigiosi del Savoia Hotel Regency. Il programma prevede l’inizio dei lavori alle 13, con la registrazione dei partecipanti, seguita dall’assemblea dei soci Ipaf (dalle 14 alle 15,30) e dalla conferenza IPAF Anch’io (dalle 16 alle 18). Un recital musicale di intrattenimento e una cena a buffet a bordo piscina concluderanno l’evento nella prima serata. ipaf.org Costruzioni aprile 2018 [105]
Premium Line per la flotta Il parco nolo di Bauer Macchine Italia si scelto di introdurre arricchisce con la perforatrice BG36, modello questa macchina”, commenta Riccardo De di livello tecnologico e prestazioni elevate
P
er rispondere adeguatamente alle richieste del mercato domestico, Bauer Macchine Italia
[106] aprile 2018 Costruzioni
dallo scorso mese di dicembre ha inserito nel proprio parco noleggio una nuova BG36 Premium Line. “Abbiamo
Mio, Sales Manager di BAUER Macchine Italia, “per due fondamentali motivi: prima di tutto per mettere a disposizione delle imprese italiane una perforatrice potente e trasportabile in pochi giorni; inoltre puntare su questa linea di prodotto ci permette di assecondare le esigenze dei cantieri e quindi dei nostri clienti. Di fatto la nuova BG36 è un'evoluzione della conosciuta BG30 e presenta un argano principale a singolo strato da 32 t di tiro, equipaggiato con una fune di ben 36 mm. L'argano di tiro/spinta ha un tiro di 40 t, mentre la rotary si assesta sui 365 kNm di coppia. La BG36 è inoltre dotata di multi
remote control. Il telecomando – wireless e con schermo LCD può essere utilizzato per eseguire diverse manovre e funzioni al di fuori della zona di pericolo, quali lo spostamento della perforatrice, il funzionamento di argani, cinematismi e rotary. bauer-italia.it
&Noleggio
Sollevamento
Gru lepre per la Svizzera I La compagnia svizzera di servizi per l’heavy lifting e il trasporto eccezionale MattheyPetit ha ordinato l’acquisto di una nuova city crane Demag AC 45 da inserire nella propria flotta. La nuova versatile autogrù TEREX da 45 ton di capacità è dotata di un braccio principale dall’estensione fino a 31,2 m, per un limite di sollevamento (a sviluppo totale dell’elemento telescopico) di 19,7 ton. Questo modello Demag è in grado di raggiungere, in virtù di una prolunga estensibile da 7,1 a 13 m, la quota massima di 45 m. La citry crane Demag AC 45 è dotata dell’innovativo sistema di controllo Demag IC-1 Plus, che garantisce la massima capacità di sollevament
prevista per la gru in base all'angolo di rotazione della macchina, per ciascuna configurazione prescelta in fase preliminare. Il direttore operativo di Matthey-Petit, Blaise Hochstrasser, ha dichiarato tutta la sua soddisfazione per il nuovo investimento nel parco macchine: “Avevamo già una
AC 40 City Demag nella nostra flotta e ci aveva dato molte soddisfazioni. Quando abbiamo saputo del nuovo modello, non abbiamo avuto dubbi sul nuovo acquisto, in nbase alle notevoli doti di flessibilità e rendimento in contesti che richiedono agilità, innovazione tecnologica e dinamismo”. terex.com
Top CEO all’esordio
Minigrù Eco al litio I Jekko sostiene fortemente il concetto di gru a batteria e a basso impatto ambientale e seguendo questo impegno oggi realizza modelli elettrici in versione Eco alimentate a batteria che funzionano con le stesse prerogative e prestazioni dei modelli diesel o a benzina. JEKKO è l’unico produttore di minigrù che fornisce versioni al litio dalle prestazioni superiori nel ruolo di macchine ideali per lavorare in spazi chiusi senza problematiche di inquinamento. Quando si stabilizzano la SPX312C+ e la SPX424C+ si possono inoltre collegare alla fonte elettrica per essere immediatamente operative. Il caricabatterie è studiato per la ricarica durante il lavoro della gru e la garanzia di durata, a piena carica, è per almeno 8 ore. jekko.it
I Dal prossimo mese di giugno sarà Andreas Klauser, 53 anni, il nuovo amministratore delegato del gruppo PALFINGER. Il conferimento della carica al top manager (attualmente global brand president di Case IH e Steyr, oltre che membro del Comitato esecutivo di CNH Industrial). La nuova avventura di Klauser segue i successi conseguiti in CNH, ristrutturando e riconsegnando a una brillante competitività diverse strutture commerciali in Europa e negli Stati Uniti. palfinger.com
Costruzioni aprile 2018 [107]
Autoscale
Testo di Alberto Finotto
DALLA COREA...
IL COLOSSO Non può essere definita in altro modo l’autoscala più alta mai vista in Europa. Scoperta (e già venduta in Italia) da CEM Elevatori [108] aprile 2018 Costruzioni
&Noleggio
Sollevamento
SBARCO IN ITALIA Foto di gruppo CEM-Traslochi CD Removals per una vendita che aapre le portedel mercato nazionale al marchio coreano. Presente anche a Intermat 2018, Horyong oggi guarda all’Europa.
SUPREMAZIA DI PROGETTO La scala in alluminio ad alta resistenza, i doppi comandi elettronici (filocomando e radiocomando), la cella di carico che segnala il limite di capacità della navicella sono altrettanti attestati di preminenza sul mercato più avanzato delle autoscale.
ià a guardarla sembra un prodigio. Un vero e proprio colosso tecnologico al servizio delle più impegnative operazioni di carico ed elevazione dei materiali all’esterno dei palazzi, sfidando il traffico dei nostri congestionati centri cittadini. L’autoscala Horyong PE-700 è l’ultimo campione offerto dalla creativa fucina commerciale di CEM Elevatori e la rivelazione di questo gigante elettroidraulico è il risultato di un’attenta analisi del mercato attuale compiuta scrupolosamente da chi sa dove cercare i “nuovi talenti”.
G
Senza confronti, a 70 metri Il modello PE-700 identifica davvero all’autoscala più imponente che si è mai vista nel Vecchio continente. Il titolare e direttore generale di CEM è orgoglioso della sua scoperta e ci rivela un primo identikit di questo campione elettro-idraulico dalla tecnologia sorprendente: “Si tratta di un campione che sovrasta, con i suoi 70 metri di altezza massima, ogni modello che si è mai visto finora in Europa.
Questa macchina comporta un notevole investimento da parte di un’azienda di traslochi di casa nostra, eppure l’esemplare che abbiamo qui davanti è stato già importato e venduto all’azienda Traslochi CD Removals di Roma, e a questa compravendita realizzata da CEM in tempi rapidissimi è già seguito un ordine ulteriore già opzionato da un’altra importante impresa di Palermo”. La Horyong PE-700 presenta un’elettronica di controllo avanzata, la solidità strutturale del pacco scala e dei suoi componenti, larghezza generosa e sovradimensionata (addirittura di 93 cm) dello stesso pacco scala, una dinamica di sviluppo basata su quattro pulegge di rinvio. La modalità di stabilizzazione (sovradimensionata) è a doppio stadio, con stabilizzatori supplementari, in sagoma e sotto ralla, in grado di evitare flessioni eccessive del telaio. La portata di 400 kg, in punta, anche a 70 metri di altezza fa vincere alla PE-700 il primo premio in ogni confronto di categoria sul mercato europeo. Costruzioni aprile 2018 [109]
Piattaforme aeree
AUTOCARRATE
ARTICOLATE 3,5 TON a cura di Alberto Finotto
Le serie attuali della tipologia di macchine in quota più apprezzata dal mercato italiano (su veicolo patente B) opo la dedica ai modelli telescopici, in questo numero di Costruzioni riserviamo le tabelle di sintesi del mercato domestico ed europeo alle piattaforme articolate su autocarro patente B (sempre nel limite di peso delle 3,5 ton). Si tratta, anche in questo caso, di una schiera particolarmente numerosa di piattaforme aeree; una tipologia nella quale l’Italia dei costruttori specializzati risulta preminente, anche in considerazione di una tradizione ben precisa che riguarda la morfologia del nostro paese. Gli spazi territoriali costretti, l’asimmetria urbanistica di gran parte delle città, l’accessibilità limitata nelle zone litoranee e collinari, ha portato i progettisti a concepire strutture di sollevamento in quota che prevedono uno sviluppo a panto-
D
[110] aprile 2018 Costruzioni
grafo (o a doppio pantografo) della parte aerea. La flessibilità di intervento conferita dal layout del braccio articolato è ideale per gli interventi in quota all’interno dei centri storici, per servizi municipali che prevedono l’installazione di luminarie oppure la manutenzione di lampioni, e ancora per l’installazione di linee e dispositivi di controllo della viabilità. Oggi l’adozione di nuovi materiali leggeri ad alta resistenza ha elevato le altezze di lavoro fino al limite dei 28 metri. Una flessibilità di applicazione estrema che risulta oltremodo interessante per il noleggio a freddo, anche in virtù di nuove tecnologie elettroniche di controllo e combinazione calibrata dello sbraccio laterale e della stabilizzazione (secondo moduli e sistemi che funzionano in automatico).
&Noleggio
Sollevamento
Costruzioni aprile 2018 [111]
Piattaforme aeree
CTE Costruttore Modello Altezza di lavoro Piano di calpestio Sbraccio massimo Rotaz. Torretta Lunghezza cesta Larghezza cesta Rotaz. Cesta Comandi Portata PTT autocarro Passo Lunghezza trasp. Altezza trasp. Numero stab. Configuraz. stab.
m m m ° m m ° kg t mm mm mm
CTE
CTE
CTE
CTE
CTE
ZED 14 13,9 11,9 7,5 360 continui 1,4 0,7 65+65 elettroidraulici 200 3,5 2.500 5.540 2.800 4 A/A
ZED 15.2 14,7 12,7 6,3 360 continui 1,4 0,7 60+60 elettroidraulici 200 3 3.095 5.903 2.751 4 A/H
ZED 20.3 H 20 18 8,8 310 1,4 0,7 60+60 elettroidraulici 200 3,5 2.900 6.635 2.780 4 H/H
ZED 20.3 HV 20 18 8,8 320 1,4 0,7 60+60 elettroidraulici 300 3,5 2.900 6.635 2.780 4 H/H (variabile)
ZED 20.3 Easy 20 18 8,8 310 1,4 0,7 65+65 elettroidraulici 200 3,5 2.900 6.800 2.780 4 A/A
RESISTENZA LEGGERA Il reparto di ricerca e sviluppo CTE ha riprogettato le piattaforme Zed sfruttando le proprietà altoresistenziali dell’acciaio Strenxl fornito da SSAB.
ALTO GRADIMENTO La serie Zed di CTE è tra le linee best-seller nelle flotte a noleggio nazionali. La quota prescelta si colloca nella classe 20-21 m, con moduli di stabilizzazione H+H (variabile). [112] aprile 2018 Costruzioni
&Noleggio
Sollevamento
CTE
CTE
CTE
CTE
CTE
ZED 21.3 JH 20,6 18,6 9,6 320 1,4 0,7 90+90 elettroidraulici 300 3,5 2.900 6.835 2.755 4 H/H (variabile)
ZED 21.3 JHV 21 19 10 320 1,4 0,7 90+90 elettroidraulici 300 3,5 2.900 6.835 2.755 4 H/H (variabile S3)
ZED 23.3 JH 22,6 20,6 10 320 1,4 0,7 90+90 elettroidraulici 230 3,5 2.900 6.835 2.755 4 H/H (variabile)
ZED 23.3 JHV 23 21 10 320 1,4 0,7 90+90 elettroidraulici 250 3,5 3.750 7.471 2.735 4 H/H (variabile S3)
ZED 25 HV 24,6 22,6 12 320 1,4 0,7 320 elettroidraulici 230 3,5 2.900 6.792 2.750 4 H/H (variabile S3)
SINERGICHE Ridefinendo la gamma delle autocarrate patente B, i progettisti CTE hanno rinnovato componenti e materiali a vantaggio di una maggiore coerenza industriale ed ergonomica tra modelli articolati e telescopici.
SICUREZZA TECNOLOGICA La stabilizzazione prevista sulla serie Zed conta sui moduli H Stab System variabile e sull’innovativo S3 (Smart Stability System) per l’adattamento autonomo e in tempo reale alle condizioni di carico e geometria della piattaforma.
AGILE SU PICK-UP Tra gli allestimenti versatili dedicati a compiti di servizio in totale libertà di movimento, vanno annoverate le installazioni dei modelli Zed su pick-up per altezze operative intorno ai 15 metri in quota. Costruzioni aprile 2018 [113]
Piattaforme aeree
Comet Costruttore Modello Altezza di lavoro Piano di calpestio Sbraccio massimo Rotaz. Torretta Lunghezza cesta Larghezza cesta Rotaz. Cesta Comandi Portata PTT autocarro Passo Lunghezza trasp. Altezza trasp. Numero stab. Configuraz. stab.
m m m ° m m ° kg t mm mm mm
Costruttore Modello Altezza di lavoro Piano di calpestio Sbraccio massimo Rotaz. Torretta Lunghezza cesta Larghezza cesta Rotaz. Cesta Comandi Portata PTT autocarro Passo Lunghezza trasp. Altezza trasp. Numero stab. Configuraz. stab.
m m m ° m m ° kg t mm mm mm
[114] aprile 2018 Costruzioni
Comet
Comet
Comet
Comet
Comet
X4-12 12 10 4,5 180 0,8 0,7 idraulici 150 2,9 3.050 5.030 2.497 4 A (in sagoma)
X Mini 12/2/4.5 HQ 12 10 4,5 +/- 360 1 0,7 idraulici 200 2,2 2.515 4.460 2.420 4 A (in sagoma)
14/2/6 HQ Jib 13,5 11,5 6 +/- 360 1,4 0,7 90+90 idraulici 200 2,2 2.180 4.910 2.059 4 A
13.5/2/5.7 SL 13,5 11,5 5,7 360 continua 1,06 0,6 idraulici 200 3,5 3.400 6.385 3.063 4 H (in sagoma)
X4-14 14 12 6,5 180 0,8 0,7 idraulici 120 2,9 3.095 5.095 2.600 4 H (in sagoma)
Comet
Comet
Comet
Comet
21/2/ 9 HQ 20,5 18,5 9 360 continua 1,4 0,7 90+90 idraulici 200 3,5 2.900 6.427 2.874 4 X/A
21/2/9 HQ H+H 260 kg 20,5 18,5 9 360 continua 1,4 0,7 90+90 idraulici 260 3,5 2.900 6.428 2.874 4 H/H
21/2/9.5 HQ Jib ralla bassa 21 19 9,5 360 continua 1,4 0,7 90+90 idraulici 200 3,5 3.400 7.131 2.471 4 A/H
22/2/10 HQ Jib 22 20 10 360 continua 1,4 0,7 90+90 idraulici 200 3,5 2.900 6.188 2.914 4 A/H
&Noleggio
Sollevamento
Comet
Comet
Comet
Comet
Comet
X Mini 14/2/6.2 HQ 14 12 6.02 +/- 360 1 0,7 idraulici 200 2,2 n.d. 4.990 2.580 4 A (in sagoma)
16/2/6(7.5) HQ Jib 16 14 7,5 (120 kg)/6 (200 kg) +/- 360 1,4 0,6 90+90 idraulici 200 2,2 2.180 4.910 2.040 4 A
18/2/7.5 HQ in sagoma 18 16 7,5 360 continua 1,4 0,7 90+90 idraulici 200 3,5 3.450 6.701 2.929 4 A/H (in sagoma)
20/2/10 HQ Jib 20,2 18,2 10 360 continua 1,4 0,7 90+90 idraulici 200 3,5 3.450 7.075 2.976 4 A/H
20/2/9 HQ ralla bassa 20,5 18,5 9 360 continua 1,4 0,7 90+90 idraulici 200 3,5 3.400 7.377 2.435 4 A/H
VASTA GAMMA La varietà e il grande numero dei modelli allestiti da Officine Comet su veicoli leggeri amplia le opportunità per i clienti finali.
ISOLATE Officine Comet è specializzata nel settore isolamento, con piattaforme in grado di proteggere da contatti accidentali con fonti elettriche e anche tali da consentire l’intervento diretto su linee in tensione.
PICCOLE E GENIALI Presenza assidua nelle maggiori fiere internazionali, quella di Comet è una continua sorpresa sul fronte delle varietà articolate. Molte varianti su misura sono riservate al servizio in ambito urbano. Costruzioni aprile 2018 [115]
Piattaforme aeree
Cmc Costruttore Modello Altezza di lavoro Piano di calpestio Sbraccio massimo Rotaz. Torretta Lunghezza cesta Larghezza cesta Rotaz. Cesta Comandi Portata PTT autocarro Passo Lunghezza trasp. Altezza trasp. Numero stab. Configuraz. stab.
m m m ° m m ° kg t mm mm mm
CMC
CMC
TB20 19,6 17,6 8,6 +/-360 1,4 0,6 90+90 elettroidraulici 200 3,5 3.400 6.650 2.860 4 X/H
TB240 23,8 21,8 11,3 +/-360 1,4 0,6 90+90 elettroidraulici 200 3,5 3.400 6.250 2.850 4 X/H
STRADA INNOVATIVA Tecnologia avanzata e buona disponibilità in quota (24 m) per la linea articolata CMC.
GSR
TRE PEZZI FACILI Utilitaristiche, essenziali nei comandi e adatte al noleggio in ogni situazione. GSR rivendica il primato user friendly.
[116] aprile 2018 Costruzioni
EASY PER DUE La gamma Easy Lift è recente e si declina per ora nei due modelli EZ da poco più di 18 m a 22 m. Funzionalità idraulica o elettroidraulica.
Easy Lift Costruttore
Easy Lift
Easy Lift
Modello Altezza di lavoro Piano di calpestio Sbraccio massimo Rotaz. Torretta Lunghezza cesta Larghezza cesta Rotaz. Cesta Comandi Portata PTT autocarro Passo Lunghezza trasp. Altezza trasp. Numero stab. Configuraz. stab.
EZ190 18,2 16,2 9,5 +/-360 1,4 0,7 90+90 idraulici 200 3,5 2.900 5.900 3.050 4 X/H
EZ220 21,3 19,3 11,5 +/-360 1,4 0,7 90+90 elettroidraulici 200 3,5 2.900 6.000 3.100 4 X/H
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Sbraccio massimo m Rotaz. Torretta ° Lunghezza cesta m Larghezza cesta m Rotaz. Cesta ° Comandi Portata kg PTT autocarro t Passo mm Lunghezza trasp. mm Altezza trasp. mm Numero stab. Configuraz. stab.
m m m ° m m ° kg t mm mm mm
GSR
GSR
GSR
E140P 13,2 11,2 6 +/- 360 n.d. n.d. elettroidraulici 250 2,2-3,2 n.d. n.d. n.d. 4 n.d.
B200PX 20,1 18,1 8,7 450 n.d. n.d. 70+70 idraulici 300 3,5 n.d. n.d. n.d. 4 n.d.
B240PX 23,6 21,6 12,3 450 n.d. n.d. 70+70 idraulici 250 3,5 3.400 6.700 2.675 4 H/H
&Noleggio
Sollevamento
Isoli Costruttore Modello
Isoli
Isoli
Isoli
Isoli
Isoli
Isoli
Isoli
MPT 140
PNT 205 N
PNT 205
PNT 210JD4
PNT 220 NLX
PNT 230
PNT 240
(H-HD) NLX Altezza di lavoro m 14,35 20 20,1 20,7 21,9 22,5 23,9 Piano di calpestio m 12,35 18 18,1 18,7 19,9 20,5 21,9 Sbraccio massimo m 7 9,1 9,5 9,8 11,1 11,3 12 Rotaz. Torretta ° 370 550 550 600 600 550 600 Lunghezza cesta m 1,4 1,4 1,4 1,4 1,4 1,4 1,4 Larghezza cesta m 0,71 0,71 0,71 0,71 0,71 0,71 0,71 Rotaz. Cesta ° 90+90 90+90 90+90 90+90 90+90 90+90 90+90 Comandi elettroidraulici elettroidraulici elettroidraulici elettroidraulici elettroidraulici elettroidraulici elettroidraulici Portata kg 200 230 230 250 250 230 250 PTT autocarro t 3,5 3,5 3,5 3,5 3,5 3,5 3,5 Passo mm 2.500 3.400 2.900 3.400 2.900 2.900 2.900 Lunghezza trasp. mm 4.950 6.682 6.374 6.682 6.671 6.405 6.496 Altezza trasp. mm 2.900 2.520 2.500 2.500 2.664 2.530 2.665 Numero stab. 4 4 4 4 4 4 4 Configuraz. stab. A/A A/A - HE/H HE/H HE/HE H/H HE/H H/H
GENEROSE Varietà e internazionalità nella serie articolata di Isoli. Il range di altezze è ampio, dai 14 ai 24 metri operativi, con una diversificata disponibiità di allestimenti e moduli di stabilizzazione.
ATTUALI E SMART Compattezza anche nei modelli a doppio pantografo e comandi elettroidraulici: il tocco dello specialista è evidente nello sviluppo della gamma più recente di Isoli. Costruzioni aprile 2018 [117]
Piattaforme aeree
Multitel Pagliero Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Sbraccio massimo m Rotaz. Torretta ° Lunghezza cesta m Larghezza cesta m Rotaz. Cesta ° Comandi Portata kg PTT autocarro t Passo mm Lunghezza trasp. mm Altezza trasp. mm Numero stab. Configuraz. stab.
Multitel
Multitel
Multitel
Multitel
Multitel
Multitel
Multitel
Pagliero
Pagliero
Pagliero
Pagliero
Pagliero
Pagliero
Pagliero
MX 170 17 15 7,95 400 1,4 0,7 90+90 elettroidraulici 200 3,5 3.400 6.292 2.430 4 H/H (in sagoma)
HX 195 19,65 17,65 9,45 360 1,4 0,7 65+65 idraulici 200 3,5 3.400 6.790 2.550 4 A/A
HX 200 EX 19,9 17,9 9,6 380 1,4 0,7 65+65 idraulici 225 3,5 3.400 6.790 2.600 4 HE/HE
HX 200 DS MX 210 19,8 21,2 17,8 19,2 7 9,8 360 400 1,4 1,4 0,7 0,7 65+65 90+90 idraulici elettroidraulici 225 200 3,5 3,5 n.d. 2.900 n.d. 6.160 n.d. 2.530 4 4 H/H HE/HE
MX 235 MX 250 23,5 25,3 21,5 23,3 9 9,2 400 400 1,4 1,4 0,7 0,7 90+90 90+90 elettroidraulici elettroidraulici 200 200 3,5 3,5 3.400 3.400 6.990 6.820 2.550 2.500 4 4 HE/HE HE/HE
PER TUTTE LE ESIGENZE Molto apprezzato dagli utilizzatori europei più esigenti il marchio piemontese prevede macchine sofisticate o più semplici.
PRONTO NOLEGGIO L’aggiornamento delle flotte vede oggi Multitel Pagliero in prima linea nell’impegno di fornire ai noleggiatori nazionali una gamma di piattaforme completa per altezze operative e dotazioni. [118] aprile 2018 Costruzioni
SINUOSE L’ormai famosa serie Snake di PLE articolate si è rinnovata mantenendo praticità di impiego e notevoli possibiliotà di manovra. In quota, si arriva quasi a 26 m.
Oil & Steel Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Sbraccio massimo m Rotaz. Torretta ° Lunghezza cesta m Larghezza cesta m Rotaz. Cesta ° Comandi Portata kg PTT autocarro t Passo mm Lunghezza trasp. mm Altezza trasp. mm Numero stab. Configuraz. stab.
Oil & Steel
Oil & Steel
Oil & Steel
Oil & Steel
Oil & Steel
Oil & Steel
Snake 1770 Plus 17,2 15,2 7,3 350 1,4 0,7 90+90 idraulici 220 3,5 2.900 5.800 2.550 4 H/H (in sagoma)
Snake 189 17,8 15,8 9,2 400 1,4 0,7 90+90 idraulici 225 3,5 2.900 6.100 2.990 4 A/A
Snake 2110 Plus 20 18 10,2 355 1,4 0,7 90+90 idraulici 250 3,5 3.400 6.300 2.550 4 A/A - H/H
Snake 2112 21,2 19,2 12 400 1,4 0,7 90+90 idraulici 225 3,5 2.900 6.100 2.990 4 A/A
Snake 2413 Plus 23,5 21,5 12,6 400 1,4 0,7 90+90 elettroidraulici 250 3,5 2.900 6.300 2.700 4 H/H
Snake 2612 Plus 25,6 23,6 12,2 355 1,4 0,7 90+90 elettroidraulici 200 3,5 3.400 6.800 3.140 4 H/H
Ruthmann Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Sbraccio massimo m Rotaz. Torretta ° Lunghezza cesta m Larghezza cesta m Rotaz. Cesta ° Comandi Portata kg PTT autocarro t Passo mm Lunghezza trasp. mm Altezza trasp. mm Numero stab. Configuraz. stab.
Ruthmann
Ruthmann
Ecoline R/RS 200 20 18 10,7 360 1,3 0,7 elettroidraulici 250 3,5 3.400 6.682 2.340 4 H/H
Ecoline RS 240 23,6 21,6 11,3 360 1,3 0,7 elettroidraulici 250 3,5 3.400 6.912 2.550 4 H/H
ECO ITALIANO Le articolate Ruthmann si affidano alla tecnologia italiana Ecoline prodotta a Montescudo (RM) dal partner Bluelift.
Costruzioni aprile 2018 [119]
Piattaforme aeree
Palfinger Costruttore Modello Altezza di lavoro Piano di calpestio Sbraccio massimo Rotaz. Torretta Lunghezza cesta Larghezza cesta Rotaz. Cesta Comandi Portata PTT autocarro Passo Lunghezza trasp. Altezza trasp. Numero stab. Configuraz. stab.
m m m ° m m ° kg t mm mm mm
Palfinger
Palfinger
Palfinger
Palfinger
Palfinger
P 130 A low smart 13 11 6,3 360 1,4 0,7 idraulici 250 3,2 3.220 5.620 2.370 4 H/HE
P 160 A low smart 16 14 6,3 260 1,4 0,7 idraulici 200 3,5 2.500 4.620 2.650 4 H/H
P 200 A-rent/A smart 19,8 17,8 8,4 300/370 1,4 0,85 90+90 idraulici 230/250 3,5 2.500 5.390 2.890 4 A/A
P 200 AXE smart 19,7 17,7 8,4 370 1,4 0,85 90+90 idraulici 250 3,5 2.500 5.390 2.890 4 HE/H
P 220 A 21,7 19,7 13 370 1,4 0,85 90+90 idraulici 250 3,5 2.900 5.900 2.790 4 A/A
Socage Costruttore Modello Altezza di lavoro Piano di calpestio Sbraccio massimo Rotaz. Torretta Lunghezza cesta Larghezza cesta Rotaz. Cesta Comandi Portata PTT autocarro Passo Lunghezza trasp. Altezza trasp. Numero stab. Configuraz. stab.
m m m ° m m ° kg t mm mm mm
Socage
Socage
Socage
ForSte 10A
ForSte 12A
ForSte A314
10 11,9 8 9,9 4,5 5 350 350 0,7 0,7 0,7 0,7 elettroidraulici elettroidraulici 120 120 2,9 3 3.095 3.095 5.620 5.628 2.346 2.450 -
Socage
Socage
Socage
ForSte 15A ForSte 20D
Socage
ForSte
ForSte DA420
Serie E 19,5 17,5 9 700 1,4 0,7 90+90 elettrici 230 3,5 n.d. n.d. n.d. 4 H/H
DA320 20 18 9,5 360 continua 1,4 0,7 90+90 idraulici 225 3,5 2.900 6.240 2.850 4 A/A
X-Factor 20 18 9,5 700 1,4 0,7 90+90 idraulici 300 3,5 3.400 6.890 2.495 4 ME/ME(X)
13,7 15,3 11,7 13,3 7,2 6,5 700 400 1,4 0,7 0,7 0,7 idraulici elettroidraulici 225 225 3,5 3,5 2.500 4.100 4.550 7.430 2.630 2.925 4 A/H -
PANORAMA TOTALE Lo stile ForSte di Socage si dipana per una lunga serie di modelli adattabile ad ogni allestimento. Tra X-Factor e varianti elettriche.
&Noleggio
Sollevamento
DISPONIBILI Idrauliche, compatte e spprezzate dai noleggiatori. Le PLE Palfinger dividono le proprie ambizioni tra edilizia e manutenzioni.
Socage
Socage
Socage
Socage
Socage
Socage
Socage
ForSte 21DJ
ForSte DA422
ForSte 24DJ
ForSte DA424
ForSte DA324
ForSte 25D
ForSte 28D
eXtreme 20,5 18,5 10 700 1,4 0,7 90+90 elettrici 300 3,5 3.400 6.800 2.490 4 ME/ME(X)
X-Factor 22 20 12 700 1,4 0,7 90+90 idraulici 300 3,5 3.400 6.540 2.495 4 ME/ME(X)
eXtreme 23,5 21,5 13 700 1,4 0,7 90+90 elettrici 300 3,5 3.400 6.920 2.490 4 ME/ME(X)
X-Factor 24 22 11,5 700 1,4 0,7 90+90 idraulici 300 3,5 3.400 6.890 2.495 4 ME/ME(X)
24 22 11 360 continua 1,4 0,7 90+90 idraulici 225 3,5 2.900 6.240 2.850 4 A/A
eXtreme 24,5 22,5 12,7 700 1,4 0,7 90+90 elettrici 300 3,5 3.400 6.790 2.490 4 ME/ME(X)
eXtreme 28 26 14,5 700 1,4 0,7 90+90 elettrici 300 3,5 3.400 6.790 2.490 4 ME/ME(X)
IN ASCESA La vetta delle ambizioni Socage oggi si gioca tra i 20 m e i 28 m in quota per la piĂš alta delle sue macchine articolate patente B.
Costruzioni aprile 2018 [121]
Mercedes-Benz X 250d 4Matic Euro 6
VIA DALLA
PAZZA FOLLA In collaborazione con
MEDIE ORARIE & CONSUMI
Km
Tempo
I statale I off road I autostrada I Cava (150 m) I Cava (150 m) 22,0 31’ I Buscate (177 m) I Arluno (156 m) 24,1 45’ I Arluno (156 m) I Milano Gobba (126 m) 35,4 26’ TOTALI: 71,0 1h17'
Velocità
Consumo
km/h
km/l (lt/100 km)
42,6
5,50 (18,18)
32,1
8,50 (14,70)
81,7 55,3
8,72 (9,15) 7,68 (13,01)
Diesel consumato = 9,66 litri. Urea consumata = 0,35 litri, pari al 3,623% del gasolio rabboccato (9,66 litri). Tratto in cava in 4x4, su strada in 4x2. Peso durante la prova 3.250 kg.
perVoi
Provati
sterrato tot. km 22,0
Buscate 177 m
Cava km 0,0 100 m 126 m Cascina Gobba km 35,4 156 m Arluno km 13,6
e i vari prototipi visti in giro per fiere ci avevano lasciato decisamente a bocca aperta, il prodotto finale un po’ meno. Ma si sa che un conto è il cosiddetto concept e un altro è la produzione di serie: questo vale per tutti. In più qui c’era da fare di necessità virtù. Nel senso che c’era da costruire una nuova casa sfruttando fondamenta, pilastri e tramezzi già eretti da altri.
S
C’è chi vorrebbe andarci in centro per l’aperitivo. Ma noi, che i veicoli da lavoro li frustiamo, abbiamo preferito caricarlo fino al limite e portarlo nel suo ambiente naturale, la cava. Per scoprire che si può lavorare sodo anche standosene in salotto
E ristrutturare, non è come fabbricare ex novo. Ma questa Classe X non è una semplice rimarchiatura d’un veicolo altrui, bensì il frutto dell’alleanza con Renault-Nissan, che ha dato molto in questa prima versione quadricilindrica. Immutata come meccanica, ma stravolta quanto a interni ed equipaggiamenti. Ma sarà col V6 e la trazione 4x4 permanente che si smarcherà ancor di più.
Costruzioni aprile 2018 [123]
Mercedes-Benz X 250d 4Matic Euro 6
N.b.: tutte le prove di Vie&Trasporti sono eseguite nel pieno rispetto del Codice della Strada. Essendo test d’uso, che simulano una normale giornata di lavoro, sono anch’essi soggetti a fattori contingenti, quali le condizioni meteorologiche e la situazione del traffico. Ovviamente imprevedibili. Per consentire al lettore di conoscere meglio le condizioni in cui è stata eseguita la prova su strada, Vie&Trasporti pubblica il “bollone” Meteo & traffico, comprendente le informazioni relative al tempo e alla situazione stradale incontrate durante il test. Si ringraziano, per la collaborazione, il Gruppo Centroedile di Agrate Brianza (Mb) e la Cava Campana di Buscate (Mi).
La telemetria Vie&Trasporti Tara veicolo (kg) 2.234 1.600
2.000
1.800
2.200
2.400
2.600
2.000
2.200
2.400
2.600
2.800
3.000
40’’
50’’
lento
10
9
Giri @ 90 km/h 1.700 1.400
1.800
1.600
Giri @ 130 km/h 2.400 2.000
2.400
2.200
Accelerazione 0-130 km/h (secondi) 25”,44 veloce
20’’
30’’
Consumo carburante (km/l) 7,35 basso
12
11
alto
Consumo AdBlue (%) 3,623 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% 20% Media oraria (km/h) 58,3 70
60
50
40
30
20
Sotto, da sinistra, i sedili anteriori, il cluster col pannello lcd a colori nel mezzo, la console nel cielo completa di tasto emergenza e le bocchette posteriori. In basso, sempre da sinistra, il divano posteriore, i vani portaoggetti e i comandi alla sinistra del volante, comprendenti devio luci, controllo telecamere e assistenza alla guida.
perVoi
Provati
Abbastanza anonimo il portellone posteriore, incorniciato però da luci parzialmente a led.
Sopra, da sinistra, il terzo stop con integrati potenti fari da lavoro a led, la telecamera posteriore, le bitte scorrevoli su binari, una presa stagna a 12 Volt, il sistema keyless.
In cabina
Alla guida Non fatevi ingannare dall’aspetto lussuoso del pick up Classe X e portatelo sui percorsi più insidiosi del pianeta. Perché non si scomporrà più di tanto e saprà dare il meglio di sé consumando gasolio quanto la concorrenza, ma molta meno urea. Ciò nonostante una media oraria e un peso totale a terra più elevati. Fattori che, nel calcolo dell’index performance elaborato da Vie&Trasporti, la fanno balzare in cima alla classifica dei pick-up fin qui testati.
Dentro s’è messo mano un po’ a tutto. Chiaro che se siete abituati a guidare un prodotto Mercedes-Benz vi accorgerete della diversità di alcune feature. Ma l’operazione family feeling - anche dentro - non era facile. Tuttavia a Como, dove lavorano gli interior designer della Stella, hanno fatto un ottimo lavoro, creando una plancia dal piglio hi-tech rifinita in alluminio satinato con tutto quanto di meglio si possa desiderare, compreso un sistema d’infotainment al top. Dove non manca nulla: dallo schermo 8,4 pollici (il più grande del segmento pick-up) ai comandi vocali, dal sistema di connettività Mercedes Me per il controllo remoto completo del veicolo alle videocamere 360 gradi per vedere tutto quanto sta attorno. Poi però ti ritrovi una leva del cambio automatico decisamente ‘nippo style’, lontana anni luce da quelle elettroniche dei veicoli firmati Daimler. Ma tant’è. Costruzioni aprile 2018 [125]
CLASSE X IN NUMERI 0 1 2
MOTORE Marca e modello Architettura Alesaggio x corsa (mm) Cilindrata (cc) Rapporto di compressione Distribuzione
3 4 5 6 7 8
Om 699 4 cilindri in linea 85x101,3 2.967 17:1 bialbero a camme in testa Valvole per cilindro 4 Aspirazione turbo a doppio (turbo/intercooler) stadio/sì Sistema d’iniezione common rail piezo Pressione d’iniezione (bar) 2.000 Peso a secco (kg) 125 Capacità coppa dell’olio (l) 9,3 Potenza (kW(Cv)/giri) 140(190)/3.750 Potenza specifica (kW(Cv)/l) 60,76(82,63) Coppia (Nm/giri) 450/1.500-2.500 Coppia specifica (Nm/l) 195,83 Riserva di coppia (%) 26,5 Consumo specifico (g/kW-h @ giri) n.d. Inquinanti Euro6b/ (omol./sistema) Egr+Scr+Dpf
Sopra, da sinistra, il tappo AdBlue in coda al lato destro, i controlli della marcia (compresi Dsr più blocco differenziale), il tunnel e i fusibili dietro il porta oggetti. In alto, da sinistra, i dischi autoventilanti anche al retrotreno, le molle elicoidali per le sospensioni posteriori e anteriori (avantreno con piastra di protezione metallica) e il transfer case centrale.
9 10
TRASMISSIONE Cambio automatico con convertitore e ridotte Jatco Jr711E. La trazione 4x4 è inseribile fino a 100 orari. Blocco differenziale posteriore optional. Rapporto al ponte 3,357.
11 12 13
MARCIA 1a 2a 3a 4a 5a 6a 7a Retro
RAPPORTO 4,886 3,169 2,027 1,411 1.000 0,864 0,774 4,041
14 15 16
SOSPENSIONI Telaio classi a longheroni e traverse, molleggiato da molle elicoidali. Accoppiate, davanti, a doppi bracci trasversali e, dietro, a un sistema multilink con elemento rigido a elevata capacità torsionale.
17 18
FRENI Tutti a disco e autoventilanti i freni, da 320 millimetri davanti e 308 dietro. Di serie Downhill Speed Regulation, Collision Warning e controllo elettronico della stabilità Esp disinseribile. Il veicolo in test montava pneus Continental WinterContact Ts850P 255/55 R19V XL M+S (111V). DESIGN Il disegno originale di Renault-Nissan viene rivisto in quel di Stoccarda. Ma per i lussuosi interni è di competenza il centro stile basato a Como (Italia). PRESTAZIONI A CONFRONTO (modelli 4x4) Modello
Potenza
Coppia
Marce
Consumo
AdBlue
Velocità
Acceler.
kW/Cv 133/181
Nm 430
n° 6+6
km/l 6,74
% -
km/h 49,5
0-130 km/h 25’’,00
385
6+6
7,57
-
51,3
450
7+7
7,35
3,623
550
8
7,68
18,398
Fiat Professional Fullback 2.4d 4Wd E5b Ford 118/160 Ranger Xlt 2.2 TDCi 160 E5b Mercedes-Benz 140/190 X 250d 4Matic E6b Volkswagen 165/224 Amarok 3,0 Tdi V6 4Motion E6b
Peso
Index
Pubbl.
kg performance 2.910 427,4
n° 805
29’’,00
3.200
443,9
801
58,3
25’’,44
3.250
449,5
817
55,3
16’’,88
2.920
423,9
808
L’index performance tiene conto di consumo gasolio e media oraria. A indice maggiore corrisponde una migliore prestazione.
ABBIAMO PRESO LE MISURE AL CLASSE X CABINA (mm) Lunghezza (utile/max) Larghezza (utile/max) Altezza interna Larghezza porta anteriore (utile/max) Altezza porta anteriore Larghezza porta posteriore (utile/max) Altezza porta posteriore Distanza tra terra e soglia porta Diametro volante
1.570/2.200 1.340/1.560 1.160 710/820 1.095 570/700 1.095 540 370
VANO DI CARICO (mm) Lunghezza (utile/max) Larghezza (utile/max) Larghezza tra passaruota Altezza sponde Larghezza apertura posteriore Angolo apertura sponda posteriore Altezza soglia carico posteriore
1.500/1.585 1.490/1.580 1.130 475 1.355 90° 840
INGOMBRI DICHIARATI (mm) Lunghezza Larghezza Altezza massima da terra Altezza minima da terra Passo Sbalzo anteriore Sbalzo posteriore Carreggiata anteriore Carreggiata posteriore Diametro di volta
Vano di carico Resta esattamente come sull’accoppiata Navara/Alaskan, col rivestimento vasca opzionale, ma con le bitte scorrevoli su binari. Non manca una presa elettrica stagna a 12 Volt nel cassone e s’aggiunge una formidabile illuminazione notturna del cassone attraverso due potenti led bianchi incorporati nella terza luce di stop.
Linea esterna S’interviene soprattutto sull’anteriore, ridisegnando completamente la calandra e tutto il frontale, nonché sul retro, dove s’inserisce un nuovo lamierato esterno per il portellone sponda e dei gruppi ottici parzialmente a led. Una tecnologia questa, però full, sfruttata anche per i potentissimi fari.
La driveline Classe X è offerta al momento con un unico motore diesel intercooler common rail a 2.000 bar. Si tratta del quadricilindro 16 valvole Om 699, derivato dal Nissan YS 23, un 2.298 centimetri cubi tarato qui a 140 kW (190 Cv), che sfrutta la sovralimentazione a doppio stadio. Un propulsore con distribuzione bialbero a camme in testa e 16 valvole, dotato d’iniezione basata su nebulizzatori piezoelettrici. Per questa taratura e trazione 4x4, Mercedes-Benz offre solo il cambio automatico, lo stesso proposto da Nissan, ossia il Jatco a sette rapporti con riduttore di serie. Mentre è un optional il bloccaggio elettronico del differenziale posteriore. La trazione è la classica dei pick-up, ossia sul retrotreno col 4x4 inseribile agendo sul rotore in plancia anche viaggiando a 100 orari. Quanto ai freni, invece, la Stella potenzia il tutto, piazzandoci quattro bei dischi autoventilanti.
MASSE (kg) Tara (senza conducente) Massa tecnica ammissibile 1° asse Massa tecnica ammissibile 2° asse Portata utile Peso totale a terra VARIE Angolo di attacco Angolo di dosso Angolo di uscita Altezza di guado Pendenza superabile
5.340 1.920 1.819 200 3.150 888 1.302 1.632 1.632 13.400
2.234 1.490 1.850 1.016 3.250
gradi 29 gradi 20,4 gradi 24 mm 600 gradi 45
Il nuovo pick up Classe X è fabbricato in Spagna. Il prezzo della versione doppia cabina 250d 4Matic Power E6b provata da Vie&Trasporti, al netto di optional e Iva, è di 38.686 euro. Sotto, il motore quattro cilindri da 2,3 litri e 190 Cv.
Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
Casa editrice la fiaccola srl
Guid
3_marzo 2017 8-9 settembre 4 aprile2017 2018 2017 1_2_febbraio
uzzo
lcestr a al Ca
WALKAROUND ESCAVATORE ECR35D WALKAROUND MINI IL MINI ESCAVATOREVOLVO YANMAR ViO27-6
Specia
le Walk
Around
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
Costruzioni Costruzioni 713 719 Costruzioni 708 Costruzioni 707
REPORT STEINEXPO 2017 NELLA CAVA DEI GIGANTI
Riciclaggio Macchine Sollevamento Macchine&Componenti &Demolizione &Noleggio &Componenti SAMOTER 2017 UNA SELEZIONE DELLE NOVITÀDIPRESENTATE MINIESCAVATORI CASE RINNOVA LA GAMMA MACCHINE AL DASALONE 1,7 A 6DIT VERONA
LA LINCE AFFILA PRODUTTIVITÀ MIDI ATTREZZATURE ESCAVATORI GLI ARTIGLI VERSATILE IDRAULICHE Riciclaggio&Demolizione Cava&Calcestruzzo
PIATTAFORME AEREE AEREE
Il Mecalac 6MCR I dati tecnici tutte Cinque nuovi mini frantumatore più Tutte le autocarrate Il LA valore Trevi Benne CASSEFORME INFRASTRUTTURE LAtra TECNOLOGIA COME SA-RC MK DI UDIVENTA LMA PLASMA A2, AUNA UTOSTRADA GALLERIA DEL SULL Mdi’A EDITERRANEO URELIA-BIS di GAP le semoventi le 2 e lecalato 4 tonnellate. compatto di Cams patente B con braccio per far rinascere nel cuore telescopiche Bobcat presenta alfuturo lavoro per la nuova articolato costruttore il Sollevamento&Noleggio dell’acciaieria ABS in commercio il cuore della gamma Aurelia per costruttore dell’Aquila AUTOGRÙ FUORISTRADA PIATTAFORME AEREE JCB IÈLILRITORNO PRIMO COSTRUTTORE DI LIEBHERR NEL DI MMT MONDO A PRODURLE DELLE RT
708 707 719 713 LXVI 3_marzo 2017 annoanno LXVI8-9 1_2_febbraio anno LXVII 4 aprile 2017 2018 anno LXV settembre
WALKAROUND PALA GOMMATA HITACHI ZW310-6 MINIESCAVATORE BOBCAT E17Z
ISSN 0010-9665
9
770010
0 0 7 1 3
>
966504
OGNI MESE
• Attualità & Prodotti • Macchine & Componenti • Riciclaggio & Demolizione • Cave & Calcestruzzo • WalkAround Macchine • Sollevamento & Noleggio
abbonamenti@fiaccola.it Abbonamento annuo €90,00 10 numeri + versione online www.costruzioniweb.com
MODULO D’ORDINE da compilare e inviare a: Casa Editrice la fiaccola srl - Fax 02 89421484 - abbonamenti@fiaccola.it Società ......................................................................................................................................................................... Cognome .................................................................................Nome ..................................................................... Indirizzo ....................................................................................................................................................................... Città ...........................................................................................Cap ....................................................Prov. ........... Tel. . ............................................................................................Fax ........................................................................... E-mail ........................................................................................................................................................................... Partita IVA .................................................................................................................................................................... Codice fiscale ............................................................................................................................................................ Modalità di pagamento (anticipato) K c/c postale nr. 21477203 Intestato a Casa editrice la fiaccola Srl - Via Conca del Naviglio 37 - 20123 Milano K Bonifico bancario: CARIPARMA Ag. 21 Milano - IBAN IT23W0623001621000040097887 Intestato a Casa editrice la fiaccola Srl
Data......................................
K Il trattamento dei dati personali che La riguardano, per quanto stabilito dalla D. Lgs 196/2003, di cui Le garantiamo la massima riservatezza, verranno utilizzati solo dalla banca dati della Casa editrice la fiaccola. Perciò, per aggiornarLa sulle nostre iniziative, i Suoi dati non saranno né comunicati né diffusi a terzi e se Lei non desiderasse ricevere comunicazioni barri la casella.
Timbro e firma.................................................................................
Casa Editrice la fiaccola srl 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Tel. 02 89421350 - fax 02 89421484 - www.fiaccola.com
26 – 28 June | Hillhead Quarry | Buxton | Derbyshire | UK
NUOVA E EDIZION
Guida CAVE d’Italia 2018 Un manuale dedicato ai siti autorizzati con l’ubicazione e i dati della società esercente e la tipologia del materiale estratto
La guida comprende I le cave dei materiali di origine estrattiva I i produttori di bitumi I i produttori di calcestruzzo La guida è consultabile anche sul sito
www.guidacaveditalia.it
Your invitation to the UK’s largest quarrying, construction and recycling exhibition
Per maggiori informazioni o prenotazioni di spazi personalizzati guide@fiaccola.it | Tel. 02 89421350
3 Days
|
Live Demonstrations
|
500 Exhibitors
Register free today at hillhead.com
|
Free Entry #Hillhead18
TOGETHER
Carcassa All-Steel Lunga durata del battistrada Eccellente trazione Stabilità superiore Cinture in acciaio SR 41
Per maggiori informazioni scrivere a europe@bkt-tires.com
Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
Costruzioni 719
A LONG WAY
4 aprile 2018
WALKAROUND MINI ESCAVATORE VOLVO ECR35D
Macchine &Componenti
Riciclaggio &Demolizione
Sollevamento &Noleggio
LA LINCE AFFILA GLI ARTIGLI
PRODUTTIVITÀ VERSATILE
PIATTAFORME AEREE
Cinque nuovi mini tra le 2 e le 4 tonnellate. Bobcat presenta il cuore della gamma
Il frantumatore più compatto di Cams al lavoro per la nuova Aurelia
Tutte le autocarrate patente B con braccio articolato costruttore per costruttore
719 anno LXVII 4 aprile 2018