Macchine Mezzi d’opera Attrezzature Casa editrice la fiaccola srl
CC 3800-1
LA POTENZA
VERSATILE
Attualità &Prodotti
Cave &Calcestruzzo
Sollevamento &Noleggio
METROPOLITANA DI TORONTO
LO HYUNDAI HX520L DI SPIEG
NUOVA CINGOLATA PER VERNAZZA
Nei tunnel della futura linea 5 della città lacustre con la filiale Liebherr Canada
La società estrattrice rinnova fiducia sia al servizio Hitex sia al costruttore coreano
La flotta genovese si arricchisce di una tralicciata su cingoli Terex Demag CC3800-1
727 anno LXVIII 1-2 febbraio 2019
WALKAROUND MIDIESCAVATORE YANMAR ViO82 ViPPS2i
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Per maggiori informazioni scrivere a europe@bkt-tires.com
ISSN: 0010 - 9665
50 20 &Prodotti
Attualità
70 &Componenti
Macchine
Notizie
6
ROBOT DA DEMOLIZIONE
76
Brokk presenterà al Bauma quattro nuove attrezzature e una pinza Darda per cls
ESCAVATORI CINGOLATI
Imprese italiane, fiere, pneumatici, componenti, guida autonoma, tecnologie di controllo
50
Lasciatevi sorprendere La LT Trasporti sceglie il modello Hidromek HMK 220 NLC. Visto da noi in azione, in cantiere
ESCAVATORI DEMOLITION
78
INFRASTRUTTURE
14
Una Toronto underground Abbiamo visitato i cantieri per la realizzazione della linea 5 della metropolitana nella città canadese
Aria nuova sulle macerie L’impianto mobile RSP della Gerotto aspira 42.000 m3 di inerti all’ora con tempi di sgombero da record
MARTELLI IDRAULICI
80
OSSERVATORIO
20
Riprendersi il lavoro Dall’indagine inedita sugli addetti dell’edilizia in Italia, GeoJOB lancia un’agenzia digitale per l’impiego
&Demolizione
65 26
La sicurezza fa tendenza Non è una questione di stile. L’abbigliamento tecnico da cantiere declinato al femminile alza gli standard di protezione
70
Notizie
Il nuovo midiescavatore Yanmar ViO82 ViPPS2i [2] febbraio 2019 Costruzioni
&Calcestruzzo
Demolition Award, bonifiche, attrezzature idrauliche, cesoie
Cave
ATTREZZATURE
83
Impatto decisivo Il frantumatore FR28P e la pinza HC18P per una demolizione industriale firmata Trevi Benne
WALKAROUND
32
Avanti come un treno Indeco gioca in casa e vince una nuova sfida con tre fuoriclasse della serie HP. Apre la strada al raddoppio della linea ferroviaria
Riciclaggio
PROTEZIONE INDIVIDUALE
Il valore del fine vita L’esperienza Kobelco si fà compatta con il nuovo escavatore short radius modello SK140SRD
ESCAVATORI A RISUCCHIO
58
Porta attrezzi
Notizie Formazione, casseforme, materiali, cave, movimentazione, sostenibilità, attrezzature
NEL PROSSIMO NUMERO Costruzioni è già volata a Monaco di Baviera per scoprire in anteprima le prime novità di prodotto che saranno lanciate a Bauma 2019. Sul prossimo numero troverete una vasta selezione delle novità. Non mancano le prime mmt Stage V, anche se i costruttori hanno ancora 18 mesi per vendere le macchine Stage IV con motore prodotto entro il 31 dicembre 2018. John Deere CE in Europa? Per ora venderà solo due modelli di grader 6x6 in Francia e Germania, tramite la rete Wirtgen.
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
106
DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it
90 MALTE E BOIACCHE
88
90
Resurrezione della materia
PIATTAFORME AEREE
100
Intervista a Nicola Violini, direttore generale di Haulotte Italia. Il mercato nazionale e le prospettive per il 2019.
REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it
ESCAVATORI CINGOLATI
GRU CINGOLATE
COLLABORATORI Gianenrico Griffini, Andrea Nucci, Eliana Puccio, Edoardo Rea
Affidabile e tecnologico
106
Cemento e cls sostenibile
&Noleggio
PIATTAFORME AEREE
Evoluta in prima linea Da Ruthmann Italia agli Usa, la prima Ecoline Hybrid 180 diventa... test-seller di serie
Notizie Piattaforme aeree, sistemi di sicurezza, flotte, gru edili, formazione, autogrù
La lepre corre sui tetti Un modello Amak 60 allestito a passo lungo da CEM Elevatori per l’impresa Cantù Lattonerie
116
perVoi
Provati
STRALIS X-WAY
118
Quartetto su misura Il nuovo Iveco Stralis X-Way declinato nelle quattro versioni più italiane: spurgo pozzi, gru idraulica e cassone, pompa autocarrata e trasporto sabbia e ghiaia MERCEDES CLASSE X
124
Molto più Stella Nella versione più potente il pick-up di Stoccarda sfoggia il collaudato motore V6 da 3 litri e 190 kW
Caterpillar, CGT e CGT Edilizia hanno invitato la stampa a Malaga per toccare con mano le novità che vedremo al Bauma 2019. Stiamo parlando del più grande lancio di prodotti mai fatto da Cat durante una fiera. Sul prossimo numero vi anticiperemo alcune novità. Possiamo già dirvi che prosegue l’integrazione della gamma di escavatori cingolati Next Generation con l’atteso 330, anche in versione GC, e che vedremo 4 nuovi mini da 1 a 2 t, ma anche 6 modelli dalle 7 alle 10 t poi disponibili in Italia a fine anno.
SEGRETERIA Ornella Oldani ooldani@fiaccola.it IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page
GRU MULTIFUNZIONE
112
Risorse materiali del recupero tema cardine del living-lab in un progetto Horizon 2020
Sollevamento
Nel vento della storia Tra le acque del Midi, laTerex Demag CC 3800-1 di Vernazza reinsedia il Viaduc de la Siagne
ATECAP
97
Pulsione all’era moderna
COORDINAMENTO EDITORIALE Maria Angela Feliciello mfeliciello@fiaccola.it Alberto Finotto afinotto@fiaccola.it
Dalla ricerca italiana di Basf le specialità MasterEmaco e MasterInject per il Santo Sepolcro
Sipeg rinnova la fiducia a Hitex sostituendo un affidabilissimo Hyundai R520L-9 con HX520L
96
1-2 FEBBRAIO 2019
124
AMMINISTRAZIONE Federica Santonocito amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ Sabrina Levada RESPONSABILE ESTERO slevada@fiaccola.it Corrado Serra cserra@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 - info@ottoadv.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 32150 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia abb. annuo Estero una copia una copia Estero
Euro Euro Euro Euro
90,00 200,00 8,00 16,00
È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre comunicazioni e non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla Casa Editrice la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini
costruzioniweb.com
Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
75
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
Costruzioni febbraio 2019 [3]
COSTRUZIONIWEB.COM
727
1
bkt-tires.com CC 3800-1
LA POTENZA
VERSATILE
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casece.com
inserto faeterni.it
Attualità &Prodotti
Cave &Calcestruzzo
Sollevamento &Noleggio
METROPOLITANA DI TORONTO
LO HYUNDAI HX520L DI SPIEG
NUOVA CINGOLATA PER VERNAZZA
Nei tunnel della futura linea 5 della città lacustre con la filiale Liebherr Canada
La società estrattrice rinnova fiducia sia al servizio Hitex sia al costruttore coreano
La flotta genovese si arricchisce di una tralicciata su cingoli Terex Demag CC3800-1
727 anno LXVIII 1-2 febbraio 2019
WALKAROUND MIDIESCAVATORE YANMAR ViO82 ViPPS2i
IV Cop iveco.com
Vernazza spiega le ali della sua Terex Demag CC 3800-1 per sostituire le sezioni ad arco del ponte ferroviario di fine Ottocento Viaduc de la Siagne, in piena Costa Azzurra, tra Tra Théoule-sur-Mer e Cannes. La CC 3800-1 è una gru mobile con braccio tralicciato che ha l’impronta a terra di una 600 t ma una capacità di sollevamento effettiva che culmina a 650 t, in corrispondenza di un raggio di lavoro di 12 m per un momento di carico massimo di 9.152 t/m. La potete ammirare a pagina 106 di questo numero. Terex Cranes Germany GmbH Europa Allee 2 66482 Zweibrücken, Germania Tel. +49 6332 83-0 www.terex.com/cranes
Aziende citate
K Kobelco ................................................78
3 3M Italia ...............................................28
L LafargeHolcim .....................................83 LT Trasporti ..........................................53
II Cop katoimer.com
A Amak ..................................................112
9
B Bamac ..................................................68 Basf Master Builders ..........................89 Bkt...........................................................8 Bobcat ..................................................10 Brokk ....................................................76
olmark.com
C Cava di Trezzano .................................86 Cave Sipeg ...........................................93 CEM Elevatori.....................................113 Carhartt-Vip..........................................28
49
boschrexroth.com
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D Doosan .................................................13 Dragon Screed .....................................84 E Envision Italia.......................................12 Erith ......................................................67 Eurocell.................................................65
scaispa.com
G Gerotto Federico ..................................58
5
H Haulotte Italia ....................................100 Hella........................................................9 Hidromek..............................................50 Hitex .....................................................93 Hotleaf Camo.......................................29 Hyundai ................................................90
volvoce.it
I Cop
I Impresa Begani Franco .......................11 Impresa Edil Tidue ...............................63 Indeco...................................................80 Iveco ...................................................118
terex.com
J Jcb........................................................68
III Cop transpotec.com
fiaccola service
CO 1-2/2019
Foto Articolo
Pag
Titolo
Estratti Articolo
Pag
Titolo
RICHIEDENTE sig./ra
P Penetron...............................................84 Portwest...............................................31 R Riken.....................................................85 RMC ......................................................11 Ruthmann Italia .................................116 S Safety Girl.............................................29 Scavi Rabbi ..........................................67 Seprio ...................................................70 Service Italia 2015 ...............................53 T Terex Demag......................................106 Thyssenkrupp ........................................7 Total Protex..........................................31 Trevi Benne ..........................................70 V Vernazza Autogru ..............................106 Volvo Ce ...............................................11 Vtn ........................................................67 W Würth Modyf ........................................30 Y Yanmar .................................................32
Azienda
Via/Piazza
E mail
O Ognibene ..............................................13
Indicare con una X la voce interessata
Titolo
N. Civico PROV
N Negrini e Michelini ...............................66
- articoli in formato pdf - immagini / servizi fotografici (sono cedibili quelle indicate con il credito della rivista) - ristampe articoli
Pag
CAP
M Mac-Tuk................................................28 Marini Prefabbricati.............................12 MB Crusher ..........................................66 Mercedes-Benz..................................124
Servizi offerti dalla Casa Editrice:
PDF Articolo/Notizia
Tel./cell.
IN COPERTINA
Casa editrice la fiaccola srl
Comune Fax P. Iva
Compili e invii per fax o mail a: Casa editrice la fiaccola srl | Via Conca del Naviglio 37 | 20123 Milano | Fax 02 89421484 | email: segreteria@fiaccola.it
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Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
PERFORMANCE TOTALE
&Prodotti
Attualità
Rilanciare le costruzioni Secondo Gabriele Buia, presidente di Ance, il dl Semplificazioni rappresenterebbe l’ultima spiaggia per un settore ridotto allo stremo, con la perdita di 600.000 di lavoro e 120.000 imprese costrette alla chiusura definitiva i è svolta il 7 gennaio scorso l’audizione informale dell’ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) nell’ambito dell’esame del ddl di conversione del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135 “Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione”. Nell’occasione, il presidente ANCE, Gabriele Buia, ha ribadito la necessità di ridare
S
[6] febbraio 2019 Costruzioni
vitalità a un settore che, nonostante la profonda crisi, pesa ancora per l’8% del Pil e più del 22%, comprendendo anche la filiera e le attività immobiliari. Un settore che può dare ancora un contributo aggiuntivo al Pil del 0,5% su base annua. Il cosiddetto dl Semplificazioni sarebbe dunque l’occasione per favorire una ripresa delle costruzioni, dopo una legge di bilancio deludente. Gli effetti sul rilancio delle opere pubbliche nel 2019 sono
stati ridotti dell’85% (da 3,5 miliardi aggiuntivi a soli 550 milioni). Questo, nonostante una crisi che coinvolge maggiormente le pmi ma anche le grandi realtà del settore. Gabriele Buia ha evidenziato come la burocrazia blocchi il Paese, pesando per il 7,6% sul fatturato delle piccole e medie imprese in Italia. Secondo i dati della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ci vogliono in media oltre quattro anni per realizzare un’opera e si arriva a 15 se la stessa supera i 100 milioni. L’eccesso di burocrazia e la sedimentazione delle normative comportano più corruzione e deresponsabilizzazione
dei funzionari pubblici. Secondo Buia, l’abolizione del SISTRI sarebbe, a oggi, l’unica nota positiva, a beneficio di tutti i settori produttivi. Con riferimento alle norme per la semplificazione e l’accelerazione degli appalti pubblici, Buia ha evidenziato l’attuale “svuotamento” di contenuti e la limitazione a mero tentativo di modificare la disciplina dell’illecito professionale per allinearla alla normativa comunitaria, aprendo ad una maggiore indeterminatezza della categoria del “grave illecito professionale”. Le proposte di ANCE rilevano la necessità di snellire i passaggi procedurali della gara, eliminando stratificazioni inutili. Il CIPE, secondo il presidente ANCE, deve tornare a programmare, mettendo insieme risorse e priorità e il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici deve esprimersi sui progetti di fattibilità di importo superiore a 200 milioni di euro; mentre la disciplina della Conferenza dei servizi va semplificata e coordinata con la normativa contenuta nel decreto legislativo 50/16. ance.it
&Prodotti
Cambio al vertice Peter Walker dal 1° gennaio 2019 sarà il nuovo CEO della divisione THYSSENKRUPP Elevator, nominato dal Board di Thyssenkrupp Elevator AG.
Australiano, di 56 anni, è il successore di Andreas Schierenbeck, che ha lasciato la compagnia il 30 novembre scorso. Walker dal febbraio 2018 era Chief Operating Officer nel Board di Elevator Technology. Nato a Sydney, Walker ha studiato economia e Ingegneria elettronica. Entrato in Thyssenkrupp nel 1995 a capo della divisione AustraliaNuova Zelanda, dal 2003 ha ampliato il business nella regione Asia Pacifico e dal 2005 è stato nominato CEO della stessa area geografica commerciale. thyssenkrupp.com
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
Attualità
THE BIG 5 SAUDI 10-13 marzo 2019 Jeddah (Arabia Saudita) Evento dedicato alle novità applicative nell’ambito delle costruzioni saudite thebig5saudi.com MADEXPO 13-16 marzo 2019 Fiera Milano Rho Esposizione incentrata su architettura e costruzioni, rivolta a operatori e imprese di settore madeexpo.it BAUMA 8-14 aprile 2019 Monaco di Baviera (Germania) Macchine per le costruzioni, estrazione minieraria e relative attrezzature Tecnologie per l’edilizia bauma.de BAUMA CTT RUSSIA 4-7 giugno 2019 Mosca (Russia) Tecnologie e servizi per il settore dell’edilizia bauma-ctt.ru
Nel Regno di Mezzo, IFAT si fa in tre Messe München amplia la sua rete di fiere di tecnologia ambientale in Cina: a partire da quest’anno sarà presente infatti con un terzo evento IFAT. Come piattaforma per la regione occidentale della Cina, IE expo Chengdu si terrà per la prima volta dal 27 al 29 giugno 2019 presso la
Western China International Expo City nella città di Chengdu, che conta 15 milioni di abitanti. Per Stefan Rummel, AD di Messe München, la natura dinamica del mercato ambientale cinese richiede un ampliamento della rete IFAT: “La Cina è determinata a
rendere il proprio sviluppo economico più sostenibile e ad investire in ingegneria ambientale. Ciò è dimostrato dalla rapida crescita dei nostri eventi IFAT cinesi e dalla crescente partecipazione della Cina all'IFAT di Monaco di Baviera”. messe-muenchen.de
Costruzioni febbraio 2019 [7]
Migliorare le performance Una nuova tecnologia è in grado di rendere più efficienti macchine e pneumatici, con l’obiettivo di migliorare le prestazioni di marcia e di applicazioni su ogni tipologia di suolo, calibrandone la resa specifica
li strumenti di monitoraggio nascono per trasformare le sensazioni soggettive sulle performance di macchine e componenti in dati oggettivi di riscontro. Ogni passaggio può sempre essere migliorato, e BKT con Spotech ha concepito un dispositivo in grado di fornire informazioni sulla posizione esatta dei mezzi in cantiere, tracciata dal satellite, programmabile e personalizzabile a seconda del contesto di applicazione, dei volumi e dei veicoli in campo. L’obiettivo è quello di fornire un’analisi cinematica della marcia: il sistema comprende un accelerometro triassiale, posizionato sulla macchina, in modo da poterne registrare i movimenti latitudinali, longitudinali, verticali e le forze coinvolte, oltre alla velocità, la durata dei cicli e altri parametri, negli ambiti del movimento terra e della
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[8] febbraio 2019 Costruzioni
movimentazione portuale. Tutte le informazioni ottenute da Spotech consentono di creare uno “studio” di utilizzo del pneumatico anche in funzione di effetti e conseguenze sulla macchina che lo monta. Nelle applicazioni OTR, per il quale il dispositivo è stato inizialmente progettato, le macchine svolgono cicli normalmente ripetitivi ed è quindi possibile valutare il valore TKPH, ovvero lo sforzo di marcia di un dumper, analizzando mediamente qual è il peso che trasporta e per quanti km/h. Quando l’indice TKPH è maggiore significa che il pneumatico non è idoneo all’applicazione utilizzata, mentre è perfetta se il risultato è minore. Gli esperti BKT assistono gli utilizzatori per interpretare correttamente i dati e intervenire con azioni correttive sugli pneumatici. bkt-tires.com
&Prodotti
Attualità
Nuovi prodotti frenanti in Italia Da gennaio 2019 IDIR ha avviato la distribuzione dei prodotti frenanti HELLA Pagid Brake Systems (HPBS) sul mercato Italiano. HPBS è una joint venture tra Hella e TMD Friction, leader nella produzione di componenti frenanti per autoveicoli, costituita per la distribuzione a livello mondiale della gamma Pagid, premium brand del produttore. Il programma HPBS è costituito da oltre 1.400 codici di pastiglie freno e 1.600 dischi, oltre a una gamma di idraulica freni (incluse le pinze) il cui lancio è previsto nel corso del 2019. Oltre da che dalla completezza della gamma, il prodotto è caratterizzato da un’elevata qualità che deriva dalle
competenze e dalla pluriennale esperienza di TMD Friction nel primo equipaggiamento delle principali case automobilistiche. “Siamo lieti di aver condiviso con IDIR un progetto che coniuga la grande capacità
commerciale e marketing di detta organizzazione con il programma commerciale di primissimo livello di Hella Pagid”, ha dichiarato con orgoglio Alberto Serra, Sales Manager di Hella. hella.com
&RPSDQ\ &HUWLÀHG ZLWK 3URFHGXUHV 4XDOLW\ UNI EN ISO 9001:2015
ZZZ ROPDUN FRP
1979-2019
40th $QQLYHUVDU\ &HOHEUDWLRQ
LOOKING BEYOND
Prestazioni e numeri da record Risultato eccezionale nell’anno appena trascorso per il miniescavatore Bobcat E10 da una tonnellata. L’unità numero 10.000 è uscita dalla linea di produzione nello stesso anno del decimo anniversario della macchina l lancio del miniescavatore E10 nell’aprile del 2008 è stato una pietra miliare nella storia di BOBCAT e nello sviluppo della gamma di escavatori compatti dell’azienda. Insieme all’E08, l’E10 è stato infatti il primo modello di escavatore progettato e realizzato in Europa. L'obiettivo era quello di sostituire i modelli precedenti, superandoli in termini di prestazioni e caratteristiche. Le oltre 10.000 unità vendute e la reputazione che l'E10 si è fatto negli ultimi 10 anni sono la conferma che l'obiettivo è stato pienamente raggiunto, L'E10 si chiama ora E10z per evidenziare il fatto che si tratta di un
I
[10] febbraio 2019 Costruzioni
miniescavatore girosagoma ZTS con una profondità di scavo massima pari a 1,82 m e un peso di 1.066 kg. L’E10z di Bobcat è progettato e sviluppato per offrire la migliore combinazione tra prestazioni elevate, stabilità, sicurezza dell'operatore, ergonomia e durevolezza in questo segmento del mercato degli escavatori compatti, ed è in grado di ritrarsi per passare facilmente attraverso ingressi standard di 80 cm. Secondo modello più piccolo nella gamma di escavatori Bobcat, l’E10z è facile da trasportare. Oltre all’accesso fornito dal sottocarro retrattile che riduce la larghezza della macchina a solo
710 mm, la struttura integrata pieghevole TOPS (Tip Over Protective Structure) facilita il passaggio attraverso ingressi con ridotta altezza di ingombro per eseguire lavori all’interno di edifici e in seminterrati. Una volta che l’escavatore è stato posizionato ed è pronto all’uso, è possibile estendere il sottocarro dell'E10z fino a 1.100 mm per avere la massima stabilità in tutte le condizioni di lavoro. La larghezza minima dell’E10z garantisce un'eccellente manovrabilità negli spazi angusti, come il design girosagoma ZTS. Grazie alle due velocità di traslazione di serie, l’E10z è anche in grado di spostarsi con agilità tra i diversi siti di lavoro per completare più rapidamente i progetti e lavorare in modo più efficiente. bobcat.com
Attualità
Prodotti
I primi elettrici saranno compact
Uno sguardo al futuro, e precisamente al 2020. Anno in cui Volvo Construction Equipment lancerà due mini escavatori 100% elettrici (di categoria EC15 ed EC27) e due pale gommate compatte 100% elettriche (di classe L20 ed L28). Volvo CE lancia quindi la sfida ad altri costruttori di macchine elettriche puntando a offrire nel breve diversi modelli, dicasi una gamma. Le macchine faranno la loro prima comparsa al Bauma 2019, probabilmente come esemplari di pre serie, per poi essere gradualmente introdotte nei singoli mercati a partire dal 2020. Secondo l’azienda svedese l'alimentazione diesel continua a rimanere la fonte di alimentazione più
adeguata per le macchine di medie e grandi dimensioni, ma l'offerta elettrica è una soluzione complementare necessaria per operare nei centri urbani e nei cantieri di manutenzione, così come risulta essere sostenibile in applicazioni con cicli di produzione ripetitivi come quelli delle cave e delle miniere (vedi articolo su Costruzioni 726, dicembre 2018, pagina 92). “Volvo CE sta ottenendo risultati tangibili nel proprio impegno di ‘costruire il futuro’, assumendo la leadership nell’ambito della mobilità elettrica e proponendo soluzioni sostenibili a supporto del successo del cliente” ha dichiarato Melker Jernberg, Presidente di Volvo CE. “La tecnologia che abbiamo sviluppato è ora piuttosto solida: di conseguenza, contestualmente ai cambiamenti nel comportamento dei clienti e a un contesto normativo rafforzato, questo è il momento giusto per rendere la mobilità elettrica il futuro delle nostre gamme compatte”. volvoce.it
Soddisfatti del nuovo ViO82 VIPPS2i L’impresa di movimento terra Begani Franco di Palanzano (PR) si è aggiudicata il primo midiescavatore Yanmar ViO82 ViPPS2i italiano, venduto dalla concessionaria piacentina RMC. Costruzioni ha incontrato l’impresa per analizzare il nuovo midi e scrivere il WalkAround di questo mese. Nella classica foto di gruppo, da destra, Filippo Gardella commerciale di RMC, Daniele Cavazzoni, Mirko Begani e Gian Paolo Begani dell’impresa Begani Franco e il socio di RMC Gabriele Fermi. Daniele Cavazzoni, che già usava un ViO80-1, è molto contento della velocità operativa di ogni movimento del nuovo ViO82 ViPPS2i.
Costruzioni febbraio 2019 [11]
Progetti strutturali sostenibili Gli interventi di rigenerazione urbana oggi devono essere improntati ai più avanzati criteri di sostenibilità e qualità. I costi del “fare bene” sono percentualmente irrisori se lo standard qualitativo è un obiettivo dichiarato già dallo studio di pre-fattibilità. Gli strumenti per garantire le prestazioni esistono e sono riconosciuti a livello internazionale: per gli edifici abbiamo il Protocollo Leed e per le infrastrutture è utilizzabile il Protocollo ENVISION. Quest’ultimo è cosiderato uno strumento di guida alla progettazione da importanti soggetti che realizzano infrastrutture in Italia: esempi di applicazione si possono trovare nel settore ferroviario con RFI e Italferr,
così come l’avvio di iniziative e attività nel settore elettrico con Terna, Enel e Enel Green Power. Molte società di ingegneria hanno qualificato e accreditato degli specialisti su Protocollo Envision, i cosiddetti Envision Sustainable Professional: in Italia sono più di cento su un totale di circa 6.700 a livello
mondiale. Negli Usa molti progetti hanno ottenuto la certificazione (circa 130 progetti per un valore di 45 billioni di dollari) e alcune città hanno deciso di utilizzare il Protocollo Envision come metodo guida per la realizzazione di tutte le infrastrutture. envisionitalia.it
Simulatore privato di terremoti L’azienda leader nella prefabbricazione industriale, MARINI PREFABBRICATI, è stata la prima società a dotarsi di un sistema in grado di riprodurre gli effetti di una scossa di terremoto di estrema severità per poter testare differenti tipologie di nodi tra elementi prefabbricati. La realizzazione di un simulatore di terremoti in scala 1:1 presso lo stabilimento di Bastia Umbra (PG) pone così le basi per
[12] febbraio 2019 Costruzioni
un’ulteriore accelerazione delle attività dell’azienda sia in Italia che all’estero. Il simulatore può essere utilizzato con differenti tipologie di prefabbricato, per metterne alla prova la resistenza alle differenti sollecitazioni telluriche e poter offrire informazioni utili a guidare l’innovazione in un settore che sta vivendo una fase evolutiva estremamente importante. “Portare all’estero i nostri prefabbricati è complesso. Il nostro know-how e la nostra tecnologia, invece, sono assolutamente esportabili.” afferma l’Ing. Boccolini, AD di Marini Prefabbricati “Per questo motivo stiamo guardando ai paesi europei dell’area mediterranea, storicamente afflitti da criticità sismiche, tra cui l’area balcanica, la Grecia e la penisola iberica.” mariniprefabbricati.com
Attualità
Prodotti
Nuove adesioni associative La multinazionale del comparto movimento terra, DOOSAN Infracore Europe, ha aderito a Unacea come socio aggregato tramite la sede di Praga (Repubblica Ceca). Il gruppo Doosan, fondato nel 1896 a Seoul, nel corso dei decenni si è sviluppato in molteplici divisioni produttive. Dopo l’acquisizione di Daewoo Machinery nel 2005, Doosan Infracore, sezione dedicata alla produzione di macchine per costruzioni, acquisisce nel 2007 tre divisioni da Ingersoll Rand tra cui il marchio Bobcat e l’anno successivo Moxy Engineering (dumper articolati), diventando una tra le prime dieci aziende al mondo del settore. “Siamo convinti che per affrontare al meglio le sfide imposte dall’innovazione costante e dalla digitalizzazione dell’industria occorra puntare all’unità tra le aziende del settore - ha dichiarato Gilles Bendaoud, direttore vendite Europa. - Aderiamo a Unacea convinti che insieme, produttori e importatori di macchine per costruzioni, si possa raggiungere quella massa critica che serve a difendere e
rilanciare gli interessi del comparto”. Il gruppo Doosan si articola oggi in cinque divisioni, opera in molteplici settori industriali, commerciali, impiegando oltre 40.000 persone in 38 paesi. La divisione macchine per costruzioni del marchio Doosan conta diverse sedi produttive in Corea del Sud e Norvegia. doosan.com
Trattori emiliani senza guidatore Spostando l’utilizzo dell’automazione dalle strade al lavoro sul campo, l’automobile che si guida da sola diventa anche trattore. Succede nel distretto di eccellenza emiliano, dove l’azienda OGNIBENE Power produce sistemi per veicoli trattori, macchine in movimento terra e carrelli elevatori. L’azienda è stata una delle cinque finaliste della dodicesima edizione del Premio Italiano Meccatronica, consegnato lo scorso dicembre a Reggio Emilia. Come ha dichiarato il Presidente e CEO, Claudio
Ognibene “Il nostro settore da sempre si caratterizza per un sistema di servosterzo con un brevetto depositato nel lontano 1958 da Charlson Lynn. Si tratta di un sistema idraulico confortevole da guidare, ma non completamente smart perché prevede ancora l’uomo impegnato al volante, senza automazione. Noi di Ognibene Power per la prima volta abbiamo presentato un sistema elettronico
chiamato DPS™- Digital Power Steering.” Si tratta di un’alternativa all’avanguardia rispetto al sistema di guida tradizionale per i veicoli offhighway. Il prodotto integra infatti il tradizionale sistema di guida dei veicoli off-highway, migliorandone la manovrabilità e consentendo l’uso di GPS e joy-stick o mini-wheels senza alcun elemento aggiuntivo. In questo modo è possibile ottimizzare l’esperienza di guida del conducente, rendendo lo sterzo più stabile o più morbido. Così il trattore può essere guidato autonomamente, interfacciandosi con il Gps e liberando l’operatore dalla guida, cheanici, meccatronici ed elettronici. ognibene.com Costruzioni febbraio 2019 [13]
Infrastrutture SPAZI DI CANTIERE MINIMI La grande sfida del consorzio CTS è portare a termine i lavori della linea 5 senza creare troppi disagi alla popolazioe locale. Una volta attiva la nuova futura metropolitana trasporterà oltre 75.000 persone al giorno.
[14] febbraio 2019 Costruzioni
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Attualità
UNA TORONTO UNDERGROUND Dewatering e scavo tradizionale per la linea metropolitana 5 della città canadese più abitata di Matthieu Colombo
L
iebherr è presente in Canada da oltre 45 anni. In principio si è fatta conoscere per la qualità degli escavatori e la serietà del servizio di assistenza garantito sul territorio, poi è cresciuta negli anni fino a integrare nella sua offerta tutte le macchine e attrezzature da cantiere. Oggi Liebherr Canada è indirettamente protagonista di diverse realtà estrattive e supporta il lavoro di differenti imprese. Tra i cantieri più importanti in cui sono oggi impegnate macchine Liebherr c’è la realizzazione della quinta linea metropolitana di Toronto nella provincia dell'Ontario. Costruzioni ha avuto il privilegio di poter osservare al lavoro sia un corazzato escavatore cingolato R924 Compact Tunnel al lavoro nel sottosuolo del centro urbano, tra le future fermate di Avenue ed Eglington, sia una perforatrice Liebherr LB36-410 impegnata in opere di consolidamento del terreno (attualmente ha all’attivo 900 pali tradizionali profondi 44 m) nella medesima tratta della futura linea me-
Costruzioni febbraio 2019 [15]
Infrastrutture
TRA LE AUTO IN CODA A sinistra la perforatrice LB36-410 calata nel tessuto urbano della metropoli canadese dove realizza pali di consolidamento profondi 44 m.
[16] febbraio 2019 Costruzioni
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Attualità
Impegno trentennale Crosslinx Transit Solutions (CTS) è un Ati di imprese che ha vinto la gara pubblica d’appalto di Metrolinx e Infrastructure Ontario. CTS si è impegnata per progettare, costruire e finanziare un sistema di trasporto integrato costituito da 25 stazioni e di tutte le tecnologie e le infrastrutture di connessione necessarie. Il contratto prevede anche l’impegno alla manutenzione delle opere per 30 anni dalla consegna dei lavori con tanto di rinnovo tecnico funzionale al termine del contratto.
tropolitana. Alle 3 attuali linee di metropolitana attive, integrate da una quarta linea di metropolitana leggera sopraelevata, si aggiungerà quindi entro il 2021 la linea numero 5 battezzata Eglinton Crosstown LRT, attualmente in fase di costruzione per mano del Crosslinx Transit Solutions, il consorzio di imprese che ha sviluppato il progetto della nuova linea, la sta costruendo e ne curerà la manutenzione a medio termine. Di fatto, la linea è di proprietà di Metrolinx e sarà gestita dalla Toronto Transit Commission (TTC). Valore del progetto, 8,2 miliardi di dollari canadesi. Il consorzio è composto da quattro imprese leader globali e locali nella realizzazione di infrastrutture: ACS-Dragados, Aecon, EllisDon e SNC-Lavalin.
Una nuova qualità di vita Con oltre 3 milioni di abitanti, Toronto è la città più popolata del Canada, seguita da Montreal con circa 1,7 milioni di residenti. La costruzione della nuova linea metropolitana rivoluzionerà la mobilità di Toronto, attraversando il tessuto urbano da Est verso Ovest e intersecando le tre atCostruzioni febbraio 2019 [17]
Infrastrutture
Nato per il buio L’escavatore R924 Compact Tunnel (foto in alto) e il fratello maggiore R944 C Litronic Tunnel, sono due macchine progettate e sviluppate dalla Liebherr France di Colmar per rispondere alle specifiche esigenze del settore tunneling. La macchina vista a Toronto unisce grandi prestazioni frontali (ha un peso operativo reale di 35 t) a ingombri operativi ridotti. In passato l’abbiamo già vista al lavoro in Europa per scavare cunicoli di collegamento tra due tunnel parallei scavati con TBM. In questo cantiere oltreoceano sta dimostrando tutta la sua affidabilità lavorando come protagonista assoluta in prima linea.
tuali linee sotterranee e le tratte dei mezzi di superficie. La costruzione della nuova linea Eglinton Crosstown LRT è attesa da diversi anni, ma a causa di riassestamenti politici e progettuali, i lavori sono iniziati solo nel 2016. Le attuali opere porteranno alla realizzazione entro il 2021 di ben 19 chilometri di una nuova linea metropolitana leggera, dei quali 10 chilometri sotterranei (da Keele Street a Laird Avenue). La cantierizzazione è iniziata a Ovest, nel quartiere West End della città, e proseguirà fino all’estremità est [18] febbraio 2019 Costruzioni
del tessuto urbano, fino alla fermata Kennedy, per un totale di 25 stazioni.
Criticità di cantiere Toronto si è sviluppata lungo le rive del Lago Ontario e, come è facile immaginare, il terreno su cui sorge è caratterizzato da una falda acquifera molto alta. Ne consegue che l’acqua sotterranea ha influenzato il progetto della nuova linea metropolitana sin dal principio, portando a trova-
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Attualità
re soluzioni di dewatering per consentire l’avanzamento lavori nei tempi prestabiliti. Al riguardo, Costruzioni ha seguito l’escavatore cingolato R924 Compact Tunnel al lavoro nel punto più profondo della tratta, in corrispondenza della stazione di Avenue a meno 35 metri dal livello strada. Ancora prima di scavare, sono quindi stati realizzati pozzi e trincee per canalizzare le acque in eccesso nella rete fognaria. Proprio le caratteristiche del terreno sotterraneo di Toronto
hanno portato a scartare l’utilizzo di frese TBM in favore del metodo di avanzamento tradizionale per perforazione, microcariche, scavo, disgaggio e smarino. A seguire, il consolidamento della tratta guadagnata con calcestruzzo proiettato, ancoraggi, centine metalliche e reti di armatura. In questo tipo di lavorazione il consorzio CTS sta apprezzando la potenza e l’agilità operativa dell’R924 Compact Tunnel, ma soprattutto la sua affidabilità nonostante i doppi turni di lavoro. Costruzioni febbraio 2019 [19]
Osservatorio
RIPRENDERSI IL LAVORO
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Attualità
L’impiego nel mondo delle costruzioni secondo la startup geoJOB. Da indagine statistica a strumento (digitale) per nuove opportunità a cura di Alberto Finotto
i chiama geoJOB Recruitment ed è una startup che focalizza il proprio impegno, finalmente, in un ambito fondamentale come quello dell’incontro tra domanda e offerta di impiego nel mondo dell’edilizia nazionale. I risultati della “Prima indagine sul lavoro nel settore delle costruzioni”, realizzata proprio da questa nuova realtà di servizio, mette in luce le attese, le attitudini e i timori dei lavoratori in uno dei comparti più importanti dell’economia italiana. La survey, condotta online dalla struttura di ricerca Kickthecan, mostra l’alto livello di coinvolgimento degli addetti del comparto edile rispetto al tema del lavoro e indica quali canali vengono utilizzati per trovare impiego. L’analisi ha intercettato gli utenti iscritti a sette gruppi professionali di Facebook evidenziando alcuni tratti significativi del profilo di questi lavoratori, come l’interesse per le nuove tecnologie, che sono utilizzate con molta intelligenza, e il desiderio urgente di aggiornamento specialistico, inteso come elemento essenziale per aumentare le proprie opportunità di lavoro. Scopo della ricerca era cogliere le esigenze più stringenti dei lavoratori edili all’interno di cinque ambiti individuati come strategici per un’agenzia per il lavoro: la ricerca occupazionale, l’impiego delle nuove tecnologie, la motivazione al lavoro, il bisogno formativo e la socialità in senso esteso. L’indagine aveva l’obiettivo indiretto di verificare il ruolo dei social media nella ricerca di occupazione, monitorando quindi l’uso di un insieme di strumenti che si possono rivelare molto utili nel recruiting di personale qualificato da parte di tutte le aziende del settore. Sullo sfondo di quest’indagine c’è dunque il grande tema della digitalizzazione e dell’alfabetizzazione informatica, un fattore che avvicina la domanda e l’offerta più di quanto si possa ipotizzare e sul quale i lavoratori sono spesso più attenti rispetto alle aziende. Soprattutto quelle che non comprendono ancora l’opportunità di abbattere i costi gestionali e le barriere della distanza fisica semplificando la ricerca di personale.
S
Una nuova consapevolezza Prima di offrirvi i risultati di questa preziosa indagine, corre l’obbligo di presentare in sintesi esaustiva il profilo degli Costruzioni febbraio 2019 [21]
Osservatorio VALORE PROFESSIONALE Lavoratori che osservano dall’alto i cambiamenti in progress di un cantiere. Il valore delle professionalità nell’ambito delle costruzioni è spesso svilito, con l’alibi di un controllo necessario del costo del lavoro. Per Vittorio Massimo Borgo “un’adeguata retribuzione del lavoratore rientra nel cambio di mentalità che auspichiamo”.
autori di una ricerca per molti versi inedita. Partiamo dal primo dei protagonisti. Agenzia per il lavoro maturata all’interno dell’incubatore di impresa Speed MI Up dell’Università Bocconi di Milano, geoJOB è una startup che si avvale di un network diffuso di operatori specializzati nel settore delle costruzioni e presenti su tutti i territori d’Italia, sfruttando le grandi possibilità offerte dalla geolocalizzazione. Kickthecan, invece, è una web agency milanese specializzata nella creazione di strategie di comunicazione e di branding basate su misurazioni online. Opera principalmente sull’analisi della domanda e dell’offerta attraverso la creazione di fonti primarie quali surveys, questionari, focus group e interviste. Entrando subito nel merito dell’indagine, un dato che vorremmo anticipare è il seguente: ben il 96% dei rispondenti ha svolto il questionario che gli è stato sottoposto, rispondendo direttamente dallo smartphone, a testimonianza di quanto mobile e dinamico sia il popolo dei lavoratori edili. Un’indicazione molto utile rispetto alle iniziative di comunicazione rivolte a questo pubblico. “È praticamente impossibile costringere questi lavoratori [22] febbraio 2019 Costruzioni
a scrivere il curriculum seduti a un tavolino”, commenta Vittorio Massimo Borgo, amministratore unico di geoJOB. “Occorre trovare altri metodi per intercettare i loro bisogni, senza sottovalutarne mai l’intelligenza e la prontezza. Si tratta di un popolo con una socialità acceleratissima e che sa suggerire spontaneamente gli strumenti più utili per un corretto percorso di recruiting”.
Digitalizzazione per il recruiting Sullo sfondo di quest’indagine c’è dunque il grande tema della digitalizzazione e dell’alfabetizzazione informatica, un fattore che avvicina la domanda e l’offerta più di quanto si possa ipotizzare, e sul quale i lavoratori sono spesso più attenti rispetto alle aziende. La mission di un operatore come geoJOB si basa appunto sulla constatazione che l’impiego delle piattaforme digitali e dei social network si presta ottimamente alla ricerca di lavoratori ben profilati. Si tratta di strumenti digitali senza i quali il recruitment rimarrebbe un processo ancora lungo e soprattutto costoso. Per le agenzie per il lavoro diventa quindi cruciale abbracciare la grande opportunità offerta dall’evoluzione di queste tecnologie.
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Attualità PARTIRE DALLE IDEE Vittorio Massimo Borgo, amministratore unico di geoJOB e ideatore dell’indagine sul mondo del lavoro edile, è un convinto sostenitore di una gestione moderna e oculata applicata ai flussi di processo nel mondo delle costruzioni.
Una ricerca tecnologica del lavoro
I risultati della “Prima indagine sul lavoro nel settore delle costruzioni” - condotta, lo ricordiamo ancora, dall’agenzia Kickthecan per geoJOB - ha fatto emergere importanti spunti di riflessione per le aziende che si affacciano al mondo del recruiting. La ricerca mette in luce l’elevato livello di coinvolgimento degli addetti del comparto edile rispetto al tema del lavoro e indica quali canali vengono utilizzati per trovare impiego. L’analisi ha intercettato gli utenti iscritti a sette gruppi professionali di Facebook evidenziando alcuni tratti significativi del profilo di questi lavoratori, come l’interesse per le nuove tecnologie, che sono utilizzate con molta intelligenza, e il desiderio urgente di aggiornamento specialistico, inteso come elemento essenziale per aumentare le proprie opportunità di lavoro. Dalle informazioni raccolte si evince una certa prontezza nell’acquisizione di competenze digitali da parte di questi lavoratori, i quali si percepiscono come piuttosto abili nell’impiego di cellulari e smartphone (41% del totale), nell’utilizzo dei social network (31, 6%) e hanno buona dimestichezza con Qual è il canale principale che utilizzi per trovare nuove opportunità di lavoro? computer e informatica (20,7%). scuole edili 3,6% La stragrande maggioranza degli casse edili 4,2% giornali quotidiani e riviste 5,4% interpellati (76%) non possiede un profilo LinkedIn, mentre su Faceagenzie per il lavoro 9,6% book questi utenti si mostrano piutnetwork personale tosto abili a “fare rete”. 40,7% Spesso riescono anche a trovare portali di annunci occupazione proprio grazie a quelavorativi 11,4% sto social network (28,2%). Per quanto riguarda la ricerca del lavoro, il canale privilegiato resta comunque il passaparola, utilizzato social media 22,8% dal 40,7% del campione. Seguono a distanza poi i social media (22,8%) e, in misura sorprendentemente piccola, i portali di offerte di Ti piace viaggiare per lavoro o preferisci lavorare sul tuo territorio? lavoro come Monster, Infojobs e gli altri operatori online (11,4%). è piuttosto indifferente 33,3% Molto interessante è il dato relatinon amo lavorare lontano vo alle agenzie per il lavoro geneda casa 54,7% raliste (Adecco, Randstad e così via), che vengono scelte come canale per la ricerca di occupazione soltanto dal 9,6% del totale. Mentre è ancora più limitato il ricorso ai giornali cartacei per gli anmi piace molto lavorare nunci di lavoro (5,4%), quello alle lontano 12,0% Casse Edili (4,2%), alle scuole edili (3,6%) e ai giornali online (2,4%). Inaspettatamente gli utenti che “Questi risultati confermano che gli operatori coinvolti nell’inhanno provato le agenzie per il lavoro sono solo il 34% del termediazione del lavoro si trovano oggi di fronte a una grantotale. E, di questi, coloro che non si sono trovati “per niendissima sfida - dice Vittorio Borgo - Siamo tutti chiamati a rivete bene” rappresentano quasi la metà, il 46,4%, contro un stire un ruolo innovativo nel recruitment, e l’impiego delle nuove magro 7,1% che esprime la piena soddisfazione. In ogni tecnologie ci aiuterà sempre di più a far incontrare rapidamencaso il dato più rilevante è che ben il 76,1% del campione te ed efficacemente la domanda e l’offerta di lavoro”. non ha mai fatto l’esperienza delle agenzie per il lavoro. Costruzioni febbraio 2019 [23]
Osservatorio
Il nuovo lavoratore construction: tecnologico, informato ed esperto in sistemi digitali applicati al cantiere.
la si preferisce (64,1%) a qualsiasi altra compagnia. È invece il bar (24,8%) il momento di incontro preferito per socializzare con i colleghi fuori dal lavoro, seguito dallo shopping in giro per la città (6%) e dal ristorante (3,4%). La vicinanza con gli altri operai sul luogo di lavoro è in ogni caso giudicata come fonte di soddisfazione dall’81,2% del campione (“mi piace tantissimo” 29,9% + “mi soddisfa ab-
Altra nota interessante è che ben il 96% dei rispondenti ha svolto il questionario direttamente dallo smartphone, a testimonianza di quanto proattivo e perennemente in movimento sia il “popolo” dei lavoratori edili. Un’indicazione molto utile rispetto alle iniziative di comunicazione e di Fare il muratore o carpentiere significa stare in mezzo marketing rivolte a questo particolaad altri colleghi per molte ore durante la giornata. Come giudichi questa re target. vicinanza con gli altri, la trovi stimolante? mi piace poco 6,8%
La socialità e il cantiere Per la maggior parte dei lavoratori interpellati dal questionario (73,5%) è molto importante l’appoggio dei famigliari (moglie e figli) nell’esercizio della propria attività lavorativa. L’avere una famiglia non sembra però essere un grosso freno nella ricerca di lavoro lontano da casa (il 29,1%), mentre rappresenta un vincolo soltanto per il 12,8% del totale. Il calore della famiglia rimane comunque un valore irrinunciabile un po’ per tutti, dal momento che [24] febbraio 2019 Costruzioni
mi soddisfa abbastanza 51,3%
non mi piace per niente 3,4%
non mi piace per niente 3,4% non saprei 8,5%
mi piace tantissimo 29,9%
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Attualità bastanza” 51,3%), a dimostrazione della natura eminentemente collaborativa e gruppale del lavoro in edilizia. Mentre coloro che non sono così entusiasti del lavoro gruppale e in squadra rappresentano il 10,2% (“non mi piace per niente” 3,4% + “mi piace poco” 6,8%). Viaggiare per lavoro non piace proprio a tutti. Gli utenti interpellati dal questionario non amano essere occupati lontano da casa per il 54,7%, mentre quelli che si sentono interessati al lavoro fuori sede rappresentano soltanto il 12%. Un dato, questo, molto interessante nell’ottica delle grandi aziende che decidono di optare per la ricerca di personale in loco, cioè proprio laddove sorgono i cantieri, evitando costose spese di trasferta e il mantenimento dei propri organici lontano da casa. Un altro aspetto interessante che emerge dall’indagine è la soddisfazione per il lavoro: ben l’80,3% del campione pensa che il mestiere edile sia molto più gratificante rispetto a un ipotetico lavoro in fabbrica o in magazzino. Le motivazioni principali a questa risposta consistono nel “vedere l’opera finita e generata dalle proprie mani” (26%), che rappresenta la prima scelta a parimerito con “stare all’aperto, a contatto con gli elementi della natura” (25,9%). Seguono poi altre motivazioni come “fare operazioni sempre diverse, mai ripetitive” (21,3%), “stare insieme ai colleghi, e collaborare con loro” (16,6%), e infine “si può guadagnare di più” (10,2%).
Maturata all’interno dell’incubatore di impresa Speed MI Up dell’Università Bocconi, geoJOB è una startup che si avvale di un network diffuso di operatori specializzati nel settore delle costruzioni e presenti in tutta Italia.
Bisogno di formazione
Nel giudicare i fattori che agevolano il reperimento del lavoro non esiste grande differenza tra l’essere operai specialisti o generalisti. Il 48,7% del campione pensa sia più facile trovare occupazione come lavoratore specializzato contro il 51,3% di coloro che invece pensano sia più facile essere assunti come operai generici. Cionondimeno i lavoratori ammettono di veniSenti mai la necessità di aggiornarti su alcune pratiche re ingaggiati frequentemente per mansioni di che riguardano il tuo lavoro e le sue mansioni? un certo tipo per poi essere impiegati in openon saprei, non ci ho razioni differenti da quanto inizialmente patmai pensato 18,8% tuito. Ciò accade “a volte” per il 41% del campione e “spesso” per il 35%, a testimonianza non ho mai sentito di una costante richiesta di lavoro polivalente quest’esigenza 14,5% e flessibile su tutti i luoghi di lavoro, cantieri grandi o piccoli che siano. Interpellati poi sulla necessità di aggiornarsi rispetto alle pratiche spesso sento questa esigenza 66,7% di lavoro, ben il 66,7% dei partecipanti afferma di sentire spesso l’esigenza di una riqualificazione, contro un esile 14,5% che risponde negando questo bisogno, e un 18,8% che non sa proprio che cosa rispondere. È questo un cluster di risposte piuttosto interessante per i recruiter poichéviene messo in evidenza il doppio binario sul quale viaggia oggi il difficile Qual è il tuo stipendio mensile attuale (orientativamente) mestiere di lavoratore edile: da un lato viene 1.500-1.600 euro 17,1% premiato un profilo flessibile e polivalente, dall’altro è invece richiesta una specializzazione 800-1.000 euro 12,8% maggiore, ma sempre multiruolo. Vale a dire che viene spesso cercata la buona capacità di 1.300-1.400 euro 30,8% svolgere mansioni “verticali” e qualificate per le quali occorrerebbe altrimenti trovare un operaio specializzato. Il quale, evidentemente, costerebbe di più e saprebbe svolgere soltanto quella o poche altre 1.100-1.200 euro 17,1% attività. Dalla prospettiva del lavoratore, è ovvio che specializzarsi in maniera verticale ma 1.700 e più 2,2% in più mansioni significa anche aumentare sensibilmente le proprie opportunità di ingaggio. Costruzioni febbraio 2018 [25]
Protezione individuale
LA SICUREZZA FA TENDENZA
Donne in cantiere, ma con “safety class”. L’abbigliamento tecnico per il cantiere è irrinunciabile. Oggi è possibile tutelare la propria salute con DPI, senza dover rinunciare alla femminilità Testi di Eliana Puccio
gni donna merita di stare a proprio agio in sede lavorativa. E perché no, talvolta anche indossando capi carini e “da donna” nonostante si lavori in cantiere. Certo, è chiaro che non possiamo pretendere chissà quale capo d’alta moda o scarpe comode e allo stesso tempo belle. Lo scorso anno, sempre su Costruzioni, avevamo selezionato una serie di prodotti DPI (dispositivi di protezioni individuale) esclusivamente maschili. Adesso vogliamo
O
[26] febbraio 2019 Costruzioni
dedicare la nostra “safety fashion” al genere femminile, proprio perché non amiamo fare distinzioni.
L’importanza dei DPI È fondamentale che il datore di lavoro tuteli la salute del dipendente che sia uomo o donna. A tal proposito le aziende di moda nel settore dell’abbigliamento da lavoro si sono mosse per rispettare tre pricinpali punti: legislativo (T.U. 81/2008), pratico-funzionale e quello estetico.
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Attualità
Affinché un DPI sia in regola è necessaria la seguente documentazione: dichiarazione di conformità da parte del produttore (per i DPI di I categoria); marcatura CE (II e III cat); nota informativa rilasciata dal produttore. Le imprese, rappresentate in cantiere dal responsabile della sicurezza, hanno l’obbligo di imporre ai lavoratori l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali più adatti. D’altro canto, i lavoratori hanno il dovere di segnalare eventuali difetti o usure dei capi e delle attrezzature utilizzate.
Le differenze di genere Non possiamo tralasciare un fattore importante e piuttosto delicato. Spesso ci si scontra con una questione storica e anche un po’ culturale, legata al fatto che le donne siano, fisicamente, meno portate a svolgere lavori riconosciuti come tradizionalmente maschili. Eppure ci sono tantissime donne che lavorano in cantiere o in posti altamente pericolosi per la loro incolumità. Per l’appunto, l’art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008 (c.d. “testo Unico della Sicurezza
Costruzioni febbraio 2019 [27]
Protezione individuale
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del Lavoro” o TUSL) prevede di considerare nella valutazione dei rischi le differenze di genere nella loro interazione con i fattori presenti nelle attività da svolgere. I dispositivi di protezione individuale devono pertanto rispondere a determinate caratteristiche ergonomiche. Nello specifico, le misure antropometriche di riferimento dovrebbero riferirsi ad almeno il 90 per cento della popolazione considerata quale utilizzatrice dell’attrezzatura o del presidio di protezione. In realtà, nessuna novità, non è proprio così. Tutt’oggi sembra ancora un tabù per la maggior parte dei produttori di abbigliamento tecnico ma fortunatamente non per tutti. Ebbene si, è più facile trovare abbigliamento da lavoro da uomo che da donna. Nonostante ciò, rispetto a dieci anni fa, l’offerta è molto più
GUANTI MAC-TUK Forma ergonomica, assenza di cuciture, ottimo comfort di calzata, polso elasticizzato e dorso aerato che favorisce la traspirazione. www.mac-tuk.com
[28] febbraio 2019 Costruzioni
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rosa, visto che i DPI adeguati alle caratteristiche anatomiche femminili sono più diffusi. E se non avessimo l’abbigliamento giusto? Sicuramente questo accrescerebbe il rischio infortunistico, ma anche ergonomico (vedi assunzione di posture innaturali). Prendiamo il caso dei guanti. È importante indossare la giusta misura. Un guanto protettivo troppo grande rispetto alla mano, ben che vada, non verrà mai utilizzato, ma nella peggiore delle ipotesi
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Attualità
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sarà da impaccio alla lavoratrice, elevando i rischi di infortunio. Stessa cosa potremmo dire delle scarpe antinfortunistiche (devono adattarsi alla conformazione del piede - e per questo spesso causa di mal di schiena e mal di piedi), o di elmetti di protezione come ad esempio le visiere. Vanno poi scelti con grande attenzione anche i DPI a tutela del-
le vie respiratorie poiché sono strumenti che devono aderire bene al volto di chi lo indossa per essere efficaci e, si sa, la donna ha una forma del viso diversa dall’uomo, molto più minuta, con un naso più piccolo, e gli zigomi più alti. A volte il problema non risiede semplicemente in un’errata progettazione e di disponibilità sul mercato, ma spesso è conseguente a un’attenta scelta da parte delle Case produttrici che conCostruzioni febbraio 2019 [29]
Protezione individuale
FELPA WÜRTH MODYF Micropile tecnico con tessuto che previene la formazione di cattivi odori. Elasticizzato e termoregolatore. Coulisse sul fondo, polsini antivento in lycra. Inserti riflettenti. www.modyf.it
tinuano a produrre capi pensati per uomini, ridimensionando solo le misure.
Utile e... chic Molte lavoratrici temono che alcuni DPI possano essere antiestetici e denigranti e, appunto “poco femminili”. Convinzione che potrebbe tramutarsi in un mancato o scorretto utilizzo degli indumenti protettivi, vanificando qualsiasi sforzo realizzato per ridurre i PANTALONI WÜRTH MODYF Con bottoni antigraffio ed elastico in vita per una migliore vestibilità.a www.modyf.itrhartt
[30] febbraio 2019 Costruzioni
rischi d’infortunio. C’è una bella notizia però. Come dicevamo, esistono diverse aziende operanti nel settore DPI che si sono impegnate nel realizzare una linea di abbigliamento adeguata e allo stesso tempo prettamente femminile. Gli uomini non potrebbero mai indossare dei guanti anti-taglio con i fiorellini, o degli stivaletti antinfortunistica rosa pastello o delle cuffie protettive fucsia, o ancora una bella polo catarifrangente un pò più aderente, giusto per non perdere un pò di charme. E a volte, anche una semplice salopette più carina può fare la differenza. Senza dubbio gli indumenti femminili necessitano di un design diverso. Solo per citarne qualcuna: l’americana Safety Girl (esclusivamente femminile), ma parliamo anche di marche abbastanza conosciute nella moda come Carhartt, Diadora...
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POLO PORTWEST Polo da donna moderna combina un tessuto traspirante di cotone Comfort con alta visibilità Tex a nastro Pro. Offre una straordinaria libertà di movimento pur mantenendo un taglio femminile. www.portwest.com
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Le donne che svolgono lavori manuali inoltre devono proteggersi, sono costrette a disfarsi (sul posto di lavoro) di ornamenti vari come orecchini, anelli, sia per comodità sia per agevolare i movimenti una volta indossata la divisa, ma anche perché in caso di infortunio possono aggravere la situazione. Il mondo del gentil sesso si contraddistingue per altri aspetti, per natura differenti da quelli maschili. Non è infatti da sottovalutare l’influsso del ciclo mestruale e la corrispettiva fatica di indossare i DPI, che si presentano comunque pesanti e disagevoli da indossare per svariate ore. Ma la domanda che ci poniamo è: le donne sono ancora veramente penalizzate dalla mancanza di “DPI in rosa” oppure oggi i produttori hanno finalmente iniziato a sviluppare due differenti collezioni? Costruzioni febbraio 2018 [31]
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature
Peso operativo (+zav) 8.200 kg (394 kg) Potenza netta 39,3 kW Forza di strappo 6.350 daN
[32] febbraio 2019 Costruzioni
WALKAROUND Testi e foto di Matthieu Colombo
Yanmar ViO82
Il ViO82 ha tutte le qualità del ViO80-1, esaltate dall’innovativa idraulica ViPPS2i. I cicli di lavoro sono più rapidi, il peso operativo aumenta e la produttività cresce. Yanmar ha trovato la giusta ricetta per migliorare un modello di punta
Plus di 2
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La portata idraulica cresce del 31,6% rispetto al fratello minore ViO80-1 e i consumi diminuiscono fino al 20% in modalità standard e del 14% in modalità Eco
Esclusiva idraulica ViPPS2i che unisce due pompe a portata variabile e indipendenti, ad un distributore a centro chiuso con spole compensate
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3 Il nuovo ViO82 esegue cicli di lavoro più rapidi rispetto al ViO80-1 e diventa un vero riferimento nella gestione di movimenti contemporanei [34] febbraio 2019 Costruzioni
Tutti i componenti sono made in Japan. Distributore e motore di rotazione Kayaba, pompe Kawasaki, motori di trazione Nabtesco e... motore Yanmar
WALKAROUND
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6 È un midi escavatore realmente girosagoma. In rotazione la torretta oltrepassa il carro solo se si sceglie la zavorra aggiuntiva. Avambraccio lungo disponibile
Il motore a gestione elettronica è uno Stage IIIB con Dpf. Entra nei centri storici senza avere l’urea. L’idraulica è praticamente priva di controlli elettronici
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8 Il comfort è garantito dalla cabina pressurizzata, montata su sospensioni oleoviscose, con sedile pneumatico e climatizzatore. 5 specchi retrovisori e 3 fari led
Le prestazioni crescono di poco ma il ViO82 mantiene Yanmar tra i leader della categoria. Il peso operativo cresce anche grazie alla griglia Fops 2 di serie
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10 Esclusivo carro ViCTAS con cingoli asimmetrici che allargano la carreggiata esaltando la stabilità laterale e le forze di sollevamento a 360 gradi
Due linee idrauliche ausiliarie con comandi elettroproporzionali e flusso regolabile. Zavorra extra disponibile per lavorare anche con attrezzature importanti Costruzioni febbraio 2019 [35]
Yanmar ViO82
D
• IMPIANTO IDRAULICO NUOVO ED ESCLUSIVO • PORTATA IDRAULICA SUPERIORE DEL 31,6%* • I CONSUMI CALANO FINO AL 20%* Nota*: paragone tra ViO80-1 e nuovo ViO82 in modalità operativa standard.
Unico, veloce
Sul ViO82 debutta un’idraulica innovativa battezzata ViPPS2i. Un esclusivo distributore a centro chiuso con spole compensate in pressione, ma a controllo negativo, lavora con 2 pompe indipendenti a portata variabile
DISTRUBUTORE KAYABA Nuovo distributore a centro chiuso fabbricato in Giappone dalla KYB Corporation. È una garanzia di affidabilità.
1 DISTRIBUTORE A CENTRO CHIUSO CON SPOLE COMPENSATE
La particolarità del nuovo ViO82 è nel nuovo distributore a controllo negativo, ma a centro chiuso, con a valle due pompe indipendenti montate in tandem.
2 PRODUTTIVITÀ MAGGIORE Rispetto al ViO80-1 la portata d’olio idraulico cresce di 64,4 l/min arrivando a 268,2 l/min. Le due nuove pompe indipendenti a portata variabile assicurano un flusso di quasi 250 l/min. Gli stessi cicli di lavoro del ViO80-1 si eseguono in meno tempo.
3 PIÙ REATTIVO, ANCHE NEI MOVIMENTI COMBINATI
La portata idraulica è sempre proporzionale alle esigenze di utilizzo dell’operatore, viene costantemente rapportata ai giri motore. Questo si traduce in una maggiore velocità operativa, in movimenti simultanei e con ridotti consumi di carburante.
[36] febbraio 2019 Costruzioni
FILTRO SERVOCOMANDI La linea di ritorno della P3 dedicata ai servocomandi ha un fitro della giapponese Yamashin.
WALKAROUND
di
CALANO I CONSUMI La nuova idraulica ViPPS2i
ORA ARRIVA A 5 KM/H In fase di traslazione rettilinea, le due pompe indipendenti a portata variabile del nuovo ViO82 si bilanciano idraulicamente tra di loro per incrementare il comfort di marcia e rendere più uniforme l’usura dei cingoli nel tempo. MADE IN JAPAN Il motore di rotazione è uno dei pochi componenti idraulici che non subiscono modifiche. È lo stesso affidabile Kayaba che montava il modello precedente.
del ViO82 è controllata elettronicamente ed il flusso erogato viene gestito in base ai giri motore. Il nuovo schema si dimostra più efficiente visto che il ViO82, a parità di motore termico con il ViO80-1, consuma il 20% in meno del fratello minore. Inoltre, paragonando i consumi in modalità Eco (per i 2 modelli significa un calo del regime motore da 1.900 giri/min a 1.600 giri/min) i consumi del ViO82 calano del 14%.
L’esclusivo D
NUOVO DISTRIBUTORE A CENTRO CHIUSO
P1
126,6 L/MIN LAMA, BENNA, BRACCIO, PTO 1, TRASLAZIONE CINGOLO SINISTRO
P2
126,6 L/MIN PENETRATORE, ROTAZIONE, BRANDEGGIO, PTO 2, TRASLAZIONE
Due valvole con solenoidi “antistallo” (nel tondo) permettono di sfruttare sempre tutta la potenza motore disponibile in base al carico richiesto.
P3 P2 P1
CINGOLO DESTRO
P3
19 L/MIN SERVOCOMANDI Le nuove P1 e P2 sono delle Kawasaki a portata variabile made in Japan.
Yanmar ViO82
100% Yanmar
Pulsante d’arresto motore d’emergenza accessibile da terra.
Motore ultra collaudato, con iniezione common rail da 160 MPa, senza turbo, con controllo elettronico e Dpf per lavorare nei centri storici
1 EFFICIENTE E AFFIDABILE Lo Yanmar
4TNV98C-WBV1 è stato uno dei primi motori Stage IIIB nella categoria dei midi. In anni di servizio si è dimostrato affidabile anche in termini di post trattamento allo scarico.
OMMON RAIL, 16 VALVOLE, ASPIRATO 2 C I 39,3 kW di potenza massima a 1.900
giri/min e i 241 Nm di coppia massima sono ottenuti senza turbo. La combustione è ottimizzata tramite common rail con iniettori piezoelettrici che lavorano fino a 160 MPa di pressione.
Il quattro cilindri fabbricato in Giappone risponde alla normativa Stage IIIB Tier 4 Interim (97/68/EC).
AUTO IDLE DI SERIE E DISATTIVABILE Se i manipolatori restano inattivi per 4 secondi, l’Auto Idle riporta subito il regime motore al minimo. Quando si sfiorano i comandi il regime si alza nuovamente. Un pulsante lo disattiva.
ERATING DI POTENZA AUTOMATICO 3 D Dei sensori rilevano condizioni critiche
d’utilizzo del motore come la scarsa pressione dell’olio, la temperatura alta del refrigerante e, se necessario, la gestione elettronica riduce regime e potenza per proteggere il motore. Common rail con iniettori piezoelettrici
L’ECO MODE LIMITA I GIRI La modalità Eco si attiva con un pulsante che limita il regime motore a 1.600 giri/min, ossia 300 giri/min in meno del regime di potenza massima. L’Eco mode non modifica la curva di coppia del motore e non incide sulle curve idrauliche.
WALKAROUND
di
Da centro torretta si accede al lato caldo del motore e si regola la cinghia tramite l’alternatore. Rimuovendo il pannello (foto a sinistra) l’accesso è ottimale.
POST TRATTAMENTO Le emissioni sono ridotte Ricircolo dei gas esterno e raffreddato
tramite ricircolo dei gas di scarico esterno, raffreddato e a controllo elettronico. Nel modulo di scarico c’è un catalizzatore ossidante, un filtro antiparticolato e un modulo silenziatore. La rigenerazione del Dpf è automatica e adattiva senza intervento dell’operatore. Ogni 400/500 ore la macchina richiede una generazione a macchina ferma (che può essere rinviata). Questa rigenerazione è semplice da eseguire, ma vista la cadenza la può gestire il servizio di assistenza.
DOC DPF Il ViO82 è Stage IIIB ma grazie al filtro antiparticolato ha libero accesso nei centri storici delle città e in Svizzera.
Ingresso gas di scarico Modulo silenziatore Sensore d’intasamento DPF La centralina elettronica ECU è montata su supporti elastici sul profilo posteriore della cabina, lontano da fonti di calore e umidità. Uno scatolato di lamiera la protegge da urti accidentali durante la manutenzione.
Il motore appoggia sul telaio della torretta tramite quattro supporti elastici bidirezionali in gomma.
febbraio 2019 [39]
Yanmar ViO82 ALETTE ONDULATE E NIENTE GRIGLIE Con la ventola soffiante non si rischiano intasamenti, quindi non sono necessarie griglie a maglia stretta. Per incrementare l’efficienza, Yanmar ha scelto scambiatori con alette con disegno a S continua e non a pacchetto. Questi radiatori trattengono anche meno impurità. Zero pensieri.
PRIORITÀ FLUSSO OLIO Sopra e a destra le due valvole a molla a sezione esagonale che parzializzano il passaggio dell’olio. A olio freddo ne passa di più in quella di ritorno al serbatoio (foto a destra), mentre a olio caldo ne passa di più in quella diretta allo scambiatore che è montata sopra il motore di rotazione.
[40] febbraio 2019 Costruzioni
Raffredda meglio l’olio VENTOLA SOFFIANTE La bocca d’aspirazione per raffreddare il vano motore e gli scambiatori è anteriore, sotto al vetro della cabina. Il flusso raffredda nell’ordine: distributore, pompe idrauliche, motore e scambiatori di refrigerante e olio idraulico. La novità sono due valvole meccaniche a molla tarate per deviare l’olio idraulico verso lo scambiatore quando la sua densità diminuisce all’aumentare della temperatura.
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Bocchettone gasolio con vasca di recupero eccessi e scolo con tappo
Rifornimento con pompa ad arresto per troppopieno
IMPIANTO ELETTRICO RIFINITO E ORDINATO L’alternatore è sempre da 80A, la batteria è maggiorata da 95 a 115 Ah, mentre i fusibili sono protetti in cabina.
Livello carburante visibile anche da terra a macchina spenta.
Filtro gasolio con spurgo
DETTAGLI DI QUALITÀ Come sul ViO80-1, sotto al cofano laterale destro si trovano il serbatoio dell’olio idraulico in metallo (non si deforma) e quello del gasolio plastico facilmente estraibile per pulizie approfondite. Il rifornimento del gasolio si può fare con pompa elettrica ad arresto automatico. Il secondo filtro del gasolio ha vasca trasparente, rubinetto di spurgo e segnala la presenza di acqua nel gasolio.
Accesso motore a centro torretta
Asola per chiusura con luchetto
Porta attrezzi a centro torretta Costruzioni febbraio 2019 [41]
Yanmar ViO82
Doppia linea idraulica ausiliaria con portata regolabile e comandi proporzionali di serie che regolano la portata da 32 a 120 l/min. Linea per la rotazione delle attrezzature disponibile
Lavora veloce L’idraulica del ViO82 esalta le qualità della collaudata cinematica. Le forze crescono appena, i cicli di lavoro sono più rapidi. Il ViO82 è un riferimento per la categoria. Avambraccio da 1.650 o 2.000 mm
Il cilindro di brandeggio lavora sempre in posizione protetta.
SQUADRA VINCENTE... non si cambia! Il braccio del nuovo ViO82 non cambia di una virgola, mentre gli avambracci sono stati ridisegnati ma senza variare le loro quote. Ne deriva che la cinematica è identica e le prestazioni crescono in ragione del peso operativo cresciuto di 135 kg (di cui 55 sono della griglia Fops level 2 di serie). A fare la differenza in termini di produttività è la risposta del nuovo impianto idraulico a pompe indipendenti che permette cicli di lavoro più veloci.
DA SINGOLO A DOPPIO EFFETTO Sotto al cofano destro è ben accessibile il bypass idraulico per passare da singolo a doppio effetto dell’impianto ausiliario.
LE PRESTAZIONI DEL NUOVO YANMAR ViO82
• FORZA DI STRAPPO 6.357 daN 4.081 daN • FORZA DI PENETRAZIONE* • STABILITÀ LATERALE SUPERIORE AL MODELLO ViO80-1
• CAPACITÀ SOLLEVAMENTO FRONTALE A LAMA ABBASSATA**
1.830 KG
• CAPACITÀ SOLLEVAMENTO LATERALE (90°) CON LAMA SU**
1.700 KG
*Nota: con penetratore da 1.650 mm, senza zavorra opzionale - ***Nota: a terra, raggio di 4 m, con avambraccio da 2.000 mm e zavorra aggiuntiva da 394 kg
[42] febbraio 2019 Costruzioni
WALKAROUND
Altezza al perno benna • 5.740 mm (avambraccio std) • 5.970 mm (avambraccio lungo)
di
Zavorra aggiuntiva da 394 kg • 130 mm di spessore
Vero girosagoma
BRACCIO ALL’ALTEZZA L’avambraccio si apre
avambraccio lungo. Tutti i cilindri del braccio hanno i ďŹ ne corsa ammortizzati e la testa saldata per frizione per assicurare il perfetto allineamento nel tempo (si scongiurano traďŹ lamenti d’olio).
a 180° rispetto al braccio e il richiamo del monoblocco è molto buono. Si ottengono altezze di scarico di rilievo: 4.680 mm con avambraccio standard e 4.910 mm con
Valvola anticaduta sull’avambraccio Valvola anticaduta sul braccio
Ingrassatori sempre protetti
Passaggio lineare delle linee idrauliche
Linee idrauliche su supporti in gomma
Ingrassaggio boccola avambraccio da terra
Blocco brandeggio in fusione con perno unico
Altezza 3m 2m 1m 0m -1 m -2 m
laterale, raggio 4 m 2.060 kg 1.640 kg 1.580 kg 1.500 kg 1.510 kg 1.520 kg
frontale, raggio 4 m 2.060 kg 1.760 kg 1.650 kg 1.580 kg 1.570 kg 1.640 kg
lat. raggio 4 m, br.lungo + zav 1.910 kg 1.860 kg 1.760 kg 1.700 kg 1.600 kg 1.680 kg
front. raggio 4 m, br.lungo + zav 1.910 kg 2.000 kg 1.900 kg 1.830 kg 1.720 kg 1.820 kg Costruzioni febbraio 2019 [43]
Yanmar ViO82
40%
60% Motori di trazione Nabtesco made in Japan con scalo della marcia automatico
RULLI DOPPIA FLANGIA Il sottocarro standard ha cinque rulli a doppia flangia per esaltare la stabilità laterale dell’esclusiva cingolatura asimmetrica del carro Victas. Cingoli larghi 450 mm.
FORZA DI TRAZIONE E STABILITÀ Il sottocarro del ViO82 è largo 2.270 mm con cingoli larghi 450 mm. La carreggiata di larghezza superiore ai concorrenti è ottenuta con cingoli a traccia asimmetrica. La forza di trazione è di 6.100 daN.
Lama robusta e scatolata 1.990 MM DA CENTRO RALLA Anche il sottocarro con struttura a X e la lama derivano dal ViO80-1. Quest’ultima ha una struttura notevole ed è spinta da due longheroni (uniti da traversa conica in fusione) incernierati alti per assicurare una luce a terra del carro di ben 390 mm. Il cilindro di sollevamento ha lo stelo alto ed è protetto da una copertura superiore in acciaio. Le tubazioni idrauliche del cilindro sono protette con spirali di metallo e raccordate a esterno carro (in caso di rottura accidentale si sostituiscono rapidamente).
[44] febbraio 2019 Costruzioni
WALKAROUND
di
Pratico e funzionale NIENTE FRONZOLI Il monitor lcd del ViO82 è la classica interfaccia Yanmar. Se da una parte una macchina così curata merita oggi un’interfaccia a colori, dall’altra all’operatore non manca nulla, anzi. Oltre ai classici riferimenti per cadenziare gli interventi di manutenzioni e alla diagnostica che comunica anomalie tramite codici alfanumerici, il ViO82 memorizza la cronologia di lavoro suddivisa per mese, giorno, mattina e pomeriggio. È una funzione molto utile per i noleggiatori, ma non solo.
Nella schermata principale: livello carburante, consumo medio, temperatura liquido refrigerante e ore operative.
Con i tasti sotto al monitor si accede al menu navigabile in modo intuitivo grazie a icone. Semplice e veloce.
Il sistema registra gli interventi tecnici sulla macchina e permette di programmare i seguenti.
L’operatore accede alla cronologia di manutenzione e può verificare le ore mancanti ai singoli interventi.
Dal quadro delle impostazioni principali si regola l’ora, si sceglie tra sistema metrico decimale o imperiale...
È possibile impostare differenti lingue anche se, come anticipato, si naviga senza problemi con le icone.
Questa è la schermata per impostare le unità di misura adatte a ogni continente, incluso quello americano.
L’agenda di lavoro indica la data, il giorno della settimana e l’anno. Solo il service può resettare i dati.
Selezionando un giorno si visualizzano sia le ore operative sia i consumi carburante registrati.
Consumo carburante e ore operative giornaliere sono suddivise tra mattina e pomeriggio. Costruzioni febbraio 2019 [45]
Yanmar ViO82
Montante disassato per visibilità 3/4 post.
Luce cabina temporizzata
L’autoradio con usb, bluetooth, presa jack e slot per scheda Micro Sd è di serie.
78 dB(A ) IN CAB INA
La cintura di sicurezza di tipo autoavvolgente è a due punti ed integrata nella seduta del sedile pneumatico.
Sedile pneumatico Grammer con appoggiatesta
Qualità fatta per durare. Anche il perno su cui ruota la consolle di sinistra ha un ingrassatore.
Il comfort è di serie SPAZIO, CLIMA, SEDILE PNEUMATICO... allo Yanmar ViO82 non manca nulla per accogliere al meglio gli operatori. La struttura della cabina a base pentagonale (montante posteriore disassato per favorire la visibilità) è montata sulla torretta con cinque sospensioni oleoviscose. L’ambiente pressurizzato e il climatizzatore con doppio filtro abitacolo sono un valore aggiunto tangibile almeno quanto il sedile grammer con appoggiatesta e sospensione pneumatica di serie. Lo spazio per le gambe è abbondante. [46] febbraio 2019 Costruzioni
650 mm
3 fari led di serie
Fops level 2 di serie
WALKAROUND
di
Parabrezza in due pezzi apribile a pacchetto Condensatore clima Il climatizzatore manuale ha il condensatore e la ventola termostatica fuori dal vano motore. Oltre al filtro abitacolo, è presente anche il filtro per il ricircolo dell’aria attivabile manualmente. La cabina è pressurizzata.
ROPS - TOPS CON GRIGLIA FOPS 2 DI SERIE 5 SOSPENSIONI La cabina a pianta pentagonale è unita alla torretta tramite 5 sospensioni con olio siliconico (nella foto a sinistra) per ridurre al massimo le vibrazioni trasmesse all’operatore.
Soglia cabina antiscivolo
3 fari a led di serie (1 a centro braccio)
5 specchietti retrovisori di gran qualità MIDI MA MAXI Analizzando la cabina del ViO82 è evidente come sicurezza e comfort siano prioritari, così come garantire la funzionalità della macchina nel tempo. In questro ambiente di lavoro anche i più robusti sono a proprio agio.
Porta manuale chiudibile
Retro cabina rifinito - spazio per borsa frigo
Tappeto sdoppiato e con cuscino d’aria Costruzioni febbraio 2019 [47]
Yanmar ViO82
Peso operativo* (lungo e zav.) Potenza netta Motore Yanmar Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR controllo elettronico Trattamento gas di scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Prof. di scavo max (lungo) Prof. plinto (lungo) Dist. scavo a terra (lungo) Altezza di carico (lungo) Forza strappo Forza penetrazione (lungo) Velocità traslazione Velocità rotazione torretta Passo/lunghezza carro Rulli d’appoggio Larghezza sottocarro Larghezza suole Sbalzo posteriore (zav. opt) Scavo disassato (sx-dx) Lungh. trasporto (lama ant.) Altezza trasporto Lama (W-H) Sollevamento-abb. lama Sbalzo lama Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema/serbatoio idraulico
8,2 (8,6 kg) ton 39,3 kW 4TNV98C WBV1 3,32 l 4 98 x 110 mm 1.900 giri/min 7,33 m/s 4 convenzionale common rail piezo. multi esterno raffreddato Doc + Dpf - Stage IIIB aspirato portata variabile 2 x 124,6 + 19 l/min LS centro chiuso 25,8 MPa 4.440 (4.790) mm 3.800 (4.130) mm 6.820 (7.160) mm 4.680 (4.910) mm 6.357 daN 4.081 (3.590) daN 2,5 - 5 km/h 9,4 m/s n.d./2.890 mm 5 2.270 mm 450 mm 1.135 (1.265) mm 60° - 60° mm 6.410 (6.450) mm 2.785 mm 2.270 - 435 mm 460 - 480 mm 1.990 mm 1 x 115 Ah 80 A 115 l 116/60 l
Il primo ViO82 italiano è il numero 538 a livello mondiale. La macchina è prodotta in Giappone.
Zero pensieri... ...ANCHE DA REMOTO Il ViO82 ha tutta l’aďŹƒdabilitĂ del ViO80-1, ma con prestazioni superiori. La macchina è garantita 1 anno, ma si possono aggiungere differenti formule Plus per estendere la copertura ďŹ no a 4 anni e 3.500 ore operative. Tra le opzioni anche il sistema di connessione in rete e trasmissione dati SmartAssist. INTERVALLI DI MANUTENZIONE • OLIO MOTORE E FILTRO 500 ore • FILTRO GASOLIO 500 ore • FILTRO OLIO IDRAULICO 1.000 ore • OLIO IDRAULICO 1.000 ore • LIQUIDO REFRIGERANTE 2.000 ore • PULIZIA DPF 3.000 ore
* Nota: con tutti gli avambracci, si può avere la zavorra aggiuntiva da 394 kg.
www.yanmarconstruction.it
Guarda il video dedicato allo SmartAssit Si ringraziano per la collaborazione la YCEE di Saint-Dizier (F), la concessionaria Yanmar RMC di Piacenza e l’impresa Begani Franco di Palanzano (PR).
Modulare, compatto, smart.
o Vi as0p19ettiam Bauma 2 rmania Monaco, Ge 8-14 Aprile nd 327 Pad. A3, Sta
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elettroidraulica per carrelli elevatori. La soluzione è
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Escavatori cingolati
LASCIATEVI SORPRENDERE
Testi e foto di Matthieu Colombo
Gli escavatori di scuola Hidromek sono di robusta costituzione. La LT Trasporti ha scelto la versione piĂš italiana di tutte con carro stretto e braccio triplice
[50] febbraio 2019 Costruzioni
&Componenti
Macchine
o scorso anno vi abbiamo presentato la prima pala gommata mai realizzata da Hidromek, il più noto tra i costruttori turchi di macchine movimento terra, trasmettendovi la testimonianza positiva di un’azienda torinese. Oggi vi presentiamo l’escavatore HMK 220 NLC con braccio triplice che ha conquistato l’impresa di movimento terra canturina LT Trasporti, che come si evince dal nome si è specializzata nel far correre gli inerti su strada. Si tratta di un’azienda a conduzione familiare nota in Lombardia e oltre per la sua serietà e per l’offerta chiavi in mano di servizi che vanno dallo smaltimento di materiali, al conferimento in discarica di terre e rocce da scavo, passando per il trasporto di inerti. Tra i clienti per cui LT Trasporti lavora
L
regolarmente citiamo a titolo d’esempio, Despe, Prandelli Demolizioni e Comedil Mangino di Olgiate Comasco (CO).
Tra i primi cingolati bianconeri in Italia Per vedere al lavoro un escavatore cingolato Hidromek, abbiamo contattato una delle concessionarie della Casa turca attive nel Nord Italia, la Service Italia 2015 di Turate (CO), e in particolare il suo responsabile commerciale Mario Forgione. La scelta è caduta su un modello tutto italiano, ovvero il classico escavatore da oltre 22 t di peso operativo, con braccio triplice, che può essere trasportato in sagoma grazie al carro stretto. A scegliere l’Hidromek HMK 220 NLC, completo di pinza
Costruzioni febbraio 2019 [51]
Escavatori cingolati
L’Hidromek HMK 220 NLC della LT Trasporti al lavoro nel comasco, all’interno di un’esclusiva proprietà privata, per eseguire opere di movimento terra funzionali alla manutenzione del verde all’interno dell’estesa tenuta.
frantumatrice rotativa Osa RV20 e martello demolitore SQ60 della coreana Soosan è stato Pasquale Lattaro della LT Trasporti da poco trasferitasi da Cantù alla nuova sede di Cucciago (CO) per fare spazio alla sua allargata flotta di ribaltabili 4 assi capitanata da un freschissimo Scania P500 XT con vasca Andreoli. Il nuovo Hidromek è stato scelto da Pasquale per sostitui[52] febbraio 2019 Costruzioni
re uno Hyundai Robex 210-7 NLC del 2007 con 9mila ore all’attivo, che a sua volta aveva preso il posto di un Daewoo di pari categoria. Pasquale ha dimostrato di apprezzare molto il nuovo escavatore, scelto con il supporto e i consigli di Mario Forgione, e ha voluto presentarci personalmente quelli che a suo parere sono i punti forti del nuovo Hidromek.
&Componenti
Macchine
Trasporto per tradizione Trasportatore, lo era già il nonno di Pasquale, all’inizio del secolo scorso, a Montemurro in provincia di Potenza, Basilicata. Il padre ha poi iniziato a trasportare con mezzi a motore, su distanze più lunghe, e in seguito la famiglia si è trasferita a Cantù. Il movimento terra è entrato in azienda negli anni Ottanta e dal 2000 circa è stato sviluppato in sinergia con il trasporto di inerti da Pasquale e suo fratello. lt-trasporti.it
LAVORO DI PRECISIONE In alto l’HMK 220 NLC impegnato in uno scavo di precisione per tutelare il contesto residenziale della committente.
Ho visto per la prima volta questo 220 alla fiera di Erba. È stato amore a prima vista perchè sono juventino! Scherzi a parte, ho notato subito che si trattava di un prodotto valido e mi sono detto che sarebbe stato interessante sostituire il nostro 22 tonnellate entro l’anno. Tra gli esemplari in pronta consegna c’era la versione NLC con griglie Fgps - Fops 2 e braccio triplice con cui mi trovo molto, molto bene. Rispetto alle macchine che abbiamo avuto in passato questo Hidromek ha un’idraulica fanPasquale tastica e ha consumi di carbuLattaro socio rante inferiori.
LT Trasporti
Mario Forgione
La prima macchina che ho venduto ai Lattaro è stato un mini escavatore Wacker Neuson, marchio di cui siamo concessionari dal 2014 per Como, Varese e Monza Brianza. Poi dal 2016 rappresentiamo Hidromek per la Lombardia e il Ticino, due territori importanti per la LT Trasporti. Pasquale sa quello che vuole. Ha scelto l’HMK 220 NLC ed è stato un piacere personalizzarlo per lui con delle piastre per gli attacchi rapidi logate, con una pinza frantumatrice OSA e un martello demolitore coreano della Soosan. Un SQ60 silenziato da 1.607 kg.
commerciale Service Italia 2015
Costruzioni febbraio 2019 [53]
Escavatori cingolati
INGRASSATORI RAGGRUPPATI Le linee d’ingrassaggio lungo il braccio sono di serie. Questo facilita l’operazione manuale, ma anche il montaggio di un ingrassatore automatico.
3 FILTRI CARBURANTE A un primo filtro carburante ne seguono ben due con vasca trasparente, rubinetto di spurgo e sensore per segnalare in cabina la presenza di acqua nel gasolio.
PRONTO PER LA LAMA La struttura del sottocarro è robusta e con profili laterali spioventi per facilitare la pulizia. I profili anteriori interni ed esterni sono molto ben protetti. Tre le guide cingolo di serie per ogni lato.
Per mettere i puntini sulle i Pasquale ci ha subito indicato il peso operativo in targhetta di ben 25.100 kg per poi farci notare la massiccia struttura del sottocarro (in questo esemplare ulteriormente maggiorata dalla predisposizione per montare la lama dozer), lo spessore delle cofanature laterali, la parte di giunzione torretta braccio sovradimensionata e così via. Probabilmente il peso operativo di oltre 25 tonnellate è riferito alla versione con lama dozer, tuttavia ai 23.100 kg dichiarati dal costruttore per la versione NLC va aggiunto il peso della configurazione a braccio triplice e si arriva di certo a rasentare le 24 tonnellate. Guardando la struttura della macchina il nostro occhio è caduto sul sottocarro con nove rulli, tre guide cingolo e rinforzi interni ed esterni all’altezza della ruota folle, quindi sui motori di trasmissione di un bel diametro. Il tiro dichiarato alla barra è di 17.900 daN. Dal punto di vista operativo l’elogio di Pasquale è rivolto principalmente all’idraulica potente, progressiva e molto ben modulabile. Merito delle due pompe a portata variabile Kawasaki “made in England” da 234 litri al minuto di portata l’una e del distributore a centro chiuso con
&Componenti
Macchine
Benvenuto a bordo Salendo in cabina la prima sensazione è che lo spazio non manchi proprio, nemmeno dietro al sedile dove ci sta una maxi borsa frigo. Sedendosi si apprezza la qualità del tessuto e la sospensione pneumatica di serie. Girando la chiave s’illumina un monitor lcd a colori, in linea con gli standard della categoria, controllabile con i pulsanti sottostanti, ma soprattutto con il comando rotativo sulla consolle di destra. Il climatizzatore è veramente automatico e non manca nemmeno la presa usb per collegare lo smartphone all’impianto audio ed elettrico. Le plastiche sono di qualità superiore alla media.
COMPLETO DI MARTELLO E FRANTUMATORE LT Trasporti ha ordinato il nuovo HMK 220 NLC triplice con un trantumatore rotante RV 20 dell’italiana OSA e con un martello idraulico SQ60 da 1.607 kg della coreana Soosan caratterizzato da modalità operative che assicurano un range di bpm variabili da 350 fino a 850.
controllo LS positive sempre Kawasaki. Guardando alle forze dichiarate per la versione monobraccio, i valori sono superiori alla media di categoria con una forza di strappo di ben 16.400 daN e una forza di penetrazione di 12.060 daN. Altri punti a favore dell’HMK 220 NLC, sempre secondo Pasquale, sono il comfort in cabina, il climatizzatore automatico, la silenziosità operativa e l’omologazione sulle emissioni allo scarico con Dpf che, se necessario, permette loro di andare a lavorare in territorio svizzero.
Superiore alle aspettative Nel complesso la qualità percepita dell’Hidromek HMK 220 NLC è buona e le finiture lo sono altrettanto. Certo è che
esteticamente la nostra mente corre subito al riuscitissimo HMK 300 LC-5 di pre serie che avevamo visto allo scorso Bauma e la speranza è che tutta la gamma si allinei a quello stile con l’arrivo delle nuove motorizzazioni. E lasciatecelo scrivere: “Mamma li turchi!” Costruzioni febbraio 2019 [55]
Concessionari
SPAZIO
A INNOVAZIONE E QUALITÀ ul territorio i Forgione sono stati sinonimo di Komatsu e di noleggio per anni. Poi il vento è cambiato e l’esperienza maturata nel supporto della filiera edile e delle costruzioni ha preso forma in una nuova società, la Service Italia 2015. Quest’ultima è concessionaria Wacker Neuson dal 2014, Soosan dal 2015, Hidromek dal 2016 ed è specializzata nella vendita, assistenza e noleggio di macchine edili e movimento terra. serviceitalia2015.com
S
Sopra l’interno dell’officina Service Italia 2015. A sinistra le officine mobili della concessionaria. Sotto la sede operativa lungo l’autostrada A9.
Qualità coreana Service Italia 2015 distribuisce nel Nord e Centro Italia anche i martelli idraulici della Soosan. Si tratta di un brand non molto noto ma che vanta una grande esperienza in questi prodotti e anche nella costruzione di carri da perforazione. La gamma più interessante è quella dei modelli silenziati SQ che conta 8 modelli nella small range (peso martello da 104 a 845 kg) e 9 modelli heavy (da 1.607 a 5.850 kg). Particolarmente affidabili, questi martelli sono caratterizzati dalle tre modalità operative impostabili da terra.
[56] febbraio 2019 Costruzioni
La Service Italia 2015 ha venduto diverse pale gommate elettriche Wacker Neuson WL20e. Nel corso del 2019 sarà disponibile anche il nuovo mini escavatore elettrico EZZ17e.
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Escavatori a risucchio
ARIA NUOVA
SULLE MACERIE
L’impianto RSP di Gerotto risolve ogni problema logistico e abbatte del 70% i tempi di rimozione dei rifiuti inerti.Come? Aspirandoli a 42.000 m3 all’ora Testi e foto di Alberto Finotto
[58] febbraio 2019 Costruzioni
&Componenti
Macchine
a ristrutturazione di un appartamento di pregio nel centro di Milano, a pochi passi da piazza Duomo, potrebbe far venire gli incubi anche all’impresa edile più esperta. Un operatore giunto al termine di una demolizione massiccia di interni, con l’abbattimento delle pareti e di altre opere in muratura, si trova di fronte al dilemma della rimozione sicura e rapida delle macerie. Per togliere ogni residuo inerte e convogliare tonnellate di materiale ingombrante nei relativi siti di stoccaggio e riciclo, ci vogliono spesso settimane di lavoro pesante, perlopiù manuale, per il carico e lo scarico di contenitori su piattaforme mobili riempiti al colmo, senza contare la complessa logistica dell’ingresso e del carico costante dei camion nel centro storico.
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Leggero come il vento A questa problematica ha trovato una soluzione ideale la Estri di Spirano (BG), una realtà d’avanguardia nel prelievo e nello smaltimento di rifiuti da demolizione. La risposta moderna alle difficoltà del prelievo-macerie negli edifici residenziali di ogni dimensioine si chiama escavatore a ri-
Costruzioni febbraio 2019 [59]
Escavatori a risucchio GIOCO DI COPPIA Un operatore con una mazzetta favorisce l’ingresso del materiale nella tubazione, riducendo il volume delle pezzature più grandi per scongiurare ostruzioni ed evitare l’interruzione del flusso di aspirazione.
succhio e - nell’allestimento specifico adottato da Estri - si tratta di un impianto autocarrato su veicolo 8x4 con PTT di 32 t fornito dalla Gerotto Federico Srl di Campodarsego (PD) in virtù di un accordo commerciale con l’azienda tedesca RSP, produtttrice di queste macchine aspiratrici montate su veicolo industriale. Il modello prescelto da Estri è il top di gamma della serie denominato ESE 6 RD 8000. [60] febbraio 2019 Costruzioni
Servizio al piano nobile La sequenza delle operazioni di rimozione delle macerie la osserviamo in diretta dall’ampio balcone dell’appartamento al primo piano del palazzo in ristrutturazione. Lo staff di Estri, insieme agli operai dell’impresa Edil Tidue di Paganazzo (BG), attendono l’arrivo dell’escavatore a risucchio. Nel frattempo, all’interno dell’appartamento, sono state
&Componenti
Macchine
IN QUATTRO MOSSE L’escavatore di Estri arriva sul luogo dell’intervento. Dopo aver dispiegato il braccio articolato, con l’ausilio di un radiocomando, il tecnico al piano collega la linea di aspirazione predisposta all’interno.
predisposte le linee di tubazione in materiale polimerico resistente - con snodi di collegamento in acciaio - che serviranno ad aspirare le macerie. Finalmente l’escavatore a risucchio arriva direttamente sotto il balcone dell’appartamento. L’insediamento a lato del marciapiede avviene in pochi minuti, in totale sicurezza e con il minimo ingombro. Un braccio meccanico articolato
in quattro sezioni, ad azionamento completamente idraulico, si svolge in pochi secondi dalla posizione di ripiegamento e raggiunge, con la tubazione collegata al sistema di aspirazione, il primo piano dell’edifico. A questo punto, il tecnico Estri inserisce la linea di tubazione già predisposta nell’appartamento a quella dell’escavatore a risucchio e il sistema è pronto per cominCostruzioni febbraio 2019 [61]
Escavatori a risucchio
VERSATILI A OGNI LIVELLO Gli escavatori RSP di Gerotto sono adottati per le più diverse applicazioni: dalle pulizie industriali alle bonifiche ambientali, dagli scavi al ripristino di condotte ostruite.
[62] febbraio 2019 Costruzioni
Nel corpo dell’ “elefante” Diamo uno sguardo sintetico ad alcuni componenti-chiave dell’escavatore a risucchio RSP allestito da Gerotto per Estri. Il gruppo-turbine dell’impianto è in grado di generare un flusso d’aria pari a 42.000 m3/h e una depressione di 40.000 Pa. Durante l’aspirazione delle macerie, attraverso il pacco-filtri, l’aria viene ripulita e immediatamente espulsa verso l’esterno. Il camion è composto inoltre da un contenitore di stoccaggio con capacità di 10 m3, dotato di scarico automatico per ribaltamento laterale del cassone. Il braccio meccanico a quattro sezioni, ripiegabile, come abbiamo già detto nel corso della descrizione dell’intervento in cantiere, è comandato da remoto mediante un radiocomando.
&Componenti
Macchine
CAMPIONE URBANO Sempre a Milano, vicino alla Stazione Centrale, un altro allestimento dell’escavatore a risucchio RSP di Gerotto al lavoro per rimuovere le macerie da un locale sotterraneo.
Con la tecnologia a risucchio, due operatori in tandem possono svolgere nel giro di poche ore il lavoro che una squadra di operai compie in diversi giorni.
ciare il lavoro. Con l’ausilio di una mazzetta, le macerie più voluminose vengono ulteriormente ridotte per favorire un’aspirazione senza interruzioni. L’escavatore a risucchio utilizza l’aria come agente di trasporto; il volume d’aria perciò è di molto superiore al volume del materiale da aspirare: e la differenza di pressione raggiunge il limite di 0,4 bar. Alla fine del processo di aspirazione il materiale risucchiato viene eliminato dalla corrente d’aria interna al veicolo mediante forza di gravità. E l’operatore addetto all’impianto? In totale sicurezza, tramite un radiocomando, ha il solo compito di controllare le valvole di apertura e chiusura della bocca di scarico. I vantaggi sulle tempistiche di intervento? Spettacolari: in cinque ore si può portare a termine un lavoro che richiederebbe almeno quattro giorni con le normali tecniche di rimozione delle macerie.
SODDISFATTI Foto di gruppo rilassata e con un certo orgoglio professionale per la squadra in cantiere dell’impresa Edil Tidue di Paganazzo (BG), specialista delle ristrutturazioni edili in ambito urbano e industriale.
Costruzioni febbraio 2019 [63]
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S.n.c. ine Rutilio - Peperino pppe Claudio Ansuinelli edo VR 06 9962657 re Aleo Giuse Sant’Anna D’Alfa franca EN caa EN - Calca iana ia RM - Tel. Barra 37020 2 franc e Manz rafran 9401 Barr Barra Cortin - Via no, 15 94012 in Giuseppe di - Via Mastrobuo Antolini di Aleo Paoloo 0 Santa Maria a renite 651 - Calca e, 794 - 0006 - 54036 Marin Calcare - Pozzolana Braccianes Cell. 331 44683 i S.r.l. - Via Caboto 7 06 30447427 ini & C. - Via ioni azion Antonin to cavaz 7427 - Fax Escav r nito S. Cataldo Gra Aleph Esc 634421 - Grani - Tel. 06 3044 ada Scarlata - 93017 oglione MT Galeria RM MS - Tel. 0585 Contr - 75010 Gorg Carrara M 139 S.r.l. Gesso , Roma lone Gessi 0934 573232 Anzalon S . - Via 0 Vallelunga Alianelli S.n.c le 573232 - Fax 9301 rira ria Casa 0934 28 3 Arena Tel. 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PZ 0 Ragusa RG 43 - ambrosi.an 85022 Barile 126 Km 104,8 Tabuna - 9710 Fax 045 68583 S.r.l. - S.S. onali ino - Contrada Calcare Arcidano Inerti OR - Inerti alluvi Ancione Anton - Fax 0932 686768 0 Aradeo LE olò d’Arcidano 2 - Cagliari 04 .it 09097 S.Nic atti, 61 - 7304 ltura, 22 - 0912 Tel. 0932 6529 tore - Via Togli 619912 - cavarcuti@libero - Via Dell’Agrico Arcuti Salva 0836 Fax Andesiti S.r.l. 66 o Km 2 Tel. 0836 6103 Calcare - Via per Corat Diorite - Via Scoglio, @libero.it tella S.n.c. rodonato S.r.l. arcuti2011 3265870 0185 929918 Angela e Dona Andrea Mast BA - Tel. 080 na GE - Tel. ia Mangini r@libero.it Cicag na di Puglia 0 Ardes natos Gravi 1604 4 7002 amastrodo Monleone 870 - andre 8/10 - loc. 12 Fax 080 3265 , 19/A one Scancio, renite Ardesia Cò di Verzi Fabio - Frazi Calcare, Calca 22 io S.a.s. - Via o di Andreatta 82 - 0461 6861 Ardesia Ragg ia 0 Enna EN Andreatta Marin TN - Tel. 0461 6862 ca GE - Ardes S.n.c. - 9410 nzano 16045 Lorsi Baronessa 38047 Sego ttivo rio - Contrada Arena Rosa iamento Produ AV Inerti 0 - Rosticci a - Piano Insed 2933 Conz S.r.l. di a les 0935 Tel. 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CAVE PER ESTRATTO
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CAVE PER ESTRATTO
Lombardia
Bergamo
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Guida CAVE d’Italia Un manuale dedicato ai siti autorizzati con l’ubicazione e i dati della società esercente e la tipologia del materiale estratto
La guida comprende le cave dei materiali di origine estrattiva i produttori di bitumi i produttori di calcestruzzo La guida è consultabile anche sul sito
www.guidacaveditalia.it Richiedi la tua copia a abbonamenti@fiaccola.it
&Riciclaggio
Demolizione
&Riciclaggio
Demolizione
Finestre di opportunità
Produttore, distributore e infine anche riciclatore di sistemi per finestre, porte, serre e tetti in PVC-U (cloruro di polivinile - non plastificato), lo specialista inglese EUROCELL ha
annunciato di aver messo in lavorazione lo scorso anno un numero record di profili per finestre postconsumo (oltre 1,2 milioni di telai). Dopo aver investito circa 10 milioni di
sterline nell’ultimo decennio in impianti di riciclaggio, l’azienda ha superato di oltre il 15% il totale del 2017. Grazie a questo risultato, Eurocell è stata in grado
di produrre 12.500 t di prodotti realizzati con materiale riciclato nel proprio stabilimento nelle Midlands inglesi. Il processo di riciclaggio dei profili per finestre permette di rendere più sostenibile l’intera durata di vita del prodotto. Quando le finestre raggiungono la fine della loro vita, vengono triturate, granulate e micronizzate. Utilizzando il PVC-U granulato, Eurocell estrude nuovi profili. Questo processo può essere ripetuto fino a dieci volte utilizzando lo stesso materiale, dando alle finestre in PVC-U riciclato una durata di vita fino a 350 anni. eurocell.co.uk
Riconoscimenti con vista dall’alto Il successo dell’appaltatore Mainline Demolition premiato all’ultimo World Demolition Summit di Dublino è stato notato nei corridoi del potere
della sua Australia. L’azienda si è aggiudicata il primo premio nella categoria Civils dei World Demolition Awards per il lavoro di sostituzione del ponte Old Mandurah Traffic Bridge in Australia, insieme al Gruppo Georgiou. Dopo aver ottenuto l’approvazione dei suoi colleghi del settore, Mainline ha ricevuto il riconoscimento governativo. Rita Saffioti, ministro dei trasporti australiano, ha inviato una lettera di congratulazioni a Mainline, orgogliosa del fatto che “l’Australia Occidentale rappresenta sulla scena
mondiale un chiaro riconoscimento dell’eccellente lavoro svolto da Mainline Demolition e Georgiou Group con la demolizione, rimozione e bonifica del ponte Old Mandurah Traffic Bridge nella città di Mandurah”. Robert e Peter Moltoni della Mainline (a destra e al centro, nella foto) hanno ricevuto il trofeo dei World Demolition Awards Civils dal membro della giuria Bill Moore. Mainline ha chiuso il 2018 diventando membro della European Demolition Association (EDA). worlddemolitionsummit.com Costruzioni febbraio 2019 [65]
Massima efficienza, minimo spreco Al numero 45 di Franziskaner Strasse a Monaco di Baviera le persone fuggivano durante la Guerra per ripararsi nei palazzi vicini, scappando attraverso cunicoli sotterranei, alcuni dei quali costruiti già nel 1700. Oggi le gallerie e i cunicoli sono ancora lì, ma sopra di loro sono nate abitazioni, negozi, che a volte devono essere ampliate per ospitare nuovi inquilini o nuove attività commerciali. Ma nei centri città è difficile ingrandire i palazzi verso l’esterno e quindi lo si fa all’interno dei cortili. E così è successo al civico 45, dove l’azienda Stöger Baggebetrieb è intervenuta per costruire una
nuova parte dell’edificio. I problemi da affrontare erano diversi: far passare le macchine operatrici per lo stretto portone di accesso al cortile; non fare troppa polvere, troppo rumore, né troppe vibrazioni; gestire il materiale di risulta degli scavi. La soluzione è arrivata con l’installazione di una benna frantoio MB-C50 di MB CRUSHER sull’escavatore Cat e lavorare all’interno del cortile in totale sicurezza. La benna frantoio si manovra dalla cabina dell’escavatore e raccoglie il materiale inerte e lo frantuma direttamente sul posto. mbcrusher.com
Nuove strade dagli scarti edili Nascerà a Bondeno (FE) in via Arianuova il primo sito del territorio comunale dedicato al riciclo di materiali inerti. “Un’idea nata dal terremoto, dal tentativo di valorizzare i materiali eccedenti o gli scarti di lavorazione, in edilizia e nell’asfaltatura delle strade”. A dirlo è Giuseppe Negrini, uno dei titolari del gruppo che si sta occupando del progetto: la NEGRINI E MICHELINI Costruzioni edili, guidata anche da Stefano Negrini, e dal nuovo socio Simone Bellodi. Gli escavatori sono al lavoro da alcune settimane in modo febbrile. La nuova attività prevede lo stoccaggio e il riciclo di materiali inerti derivanti da lavorazioni edili, i [66] febbraio 2019 Costruzioni
quali verranno macinati in un apposito mulino e torneranno ad essere quindi utilizzati. Per esempio creando il fondo per piazzali e strade. La capacità dell’impianto sarà, inizialmente,
di 10.000 tonnellate ma l’obiettivo sarebbe di aumentare la quota, aumendando il numero di materiali riciclabili. negmicos.it
&Riciclaggio
Demolizione
Nel segno dell’economia circolare La società veronese SCAVI RABBI si occupa dal 1950 di movimento terra ed è oggi attiva anche nello smaltimento e recupero di rifiuti speciali non pericolosi, essenzialmente inerti derivanti dai settori edile ed industriale, in cui ha debuttato nel 2006 grazie all’attenzione rivolta dal titolare Giorgio Rabbi alle tematiche della sostenibilità ambientale. Il core business dell’azienda è rappresentato
comunque da lavori di scavo, movimento terra e lavori stradali in genere. All’ultima edizione di Ecomondo, Mauro Vigalio, direttore commerciale della società, ha delineato il nuovo profilo di attività dell’azienda. “Ci occupiamo di rifiuti, abbiamo un impianto di trattamento rifiuti, una discarica di inerti e quindi operiamo anche nel settore edile - ha spiegato il responsabile dell’azienda veronese - Siamo presenti nel Veneto essenzialmente, ma la ditta è sempre in espansione e movimento. I principali clienti per ora sono privati; si tratta di realtà piuttosto importanti come le acciaierie, e comunque industrie e fabbriche che adottano economie di scala, con processi e volumi rilevanti”. scavirabbi.it
Prestazioni heavy duty In materia di riciclaggio VTN ha ottime proposte per gli addetti ai lavori: alcune sue attrezzature sono infatti specificatamente dedicate alla lavorazione ed al recupero dei materiali. Come la nuova cesoia CI 10000 R. Con un peso di circa 10 t, questo modello è impiegabile al posto benna su escavatori da almeno 85 t e posto braccio su escavatori da 55-60 ton. Realizzata con i migliori acciai strutturali altoresi-
stenziali ad elevate prestazioni, la cesoia presenta un particolare design in grado di assorbire perfettamente tutte le combinazioni di carico; un puntale di penetrazione con sistema di fissaggio per una maggiore resistenza e durata, intercambiabile e facilmente sostituibile. Rotazione “heavy duty”: ralle di grande diametro che ne consentono l’utilizzo anche in contesti estremi. vtneurope.com
Fine di un’era Lo skyline del sud di Cambridgeshire (UK) è definitivamente cambiato con la demolizione del cementificio Barrington Cement Works. Lo specialista inglese nelle demolizioni ERITH, ha effettuato con successo, la demolizione controllata del camino alto 62 m, situato nell’ex sito di Cemex nel Cambridgeshire. Erith sta eseguendo i lavori, compresa la rimozione dell’amianto e la demolizione che prosegue anche quest’anno, per conto di Redrow Homes, per consentire la riqualificazione dell’area. Redrow costruirà 220 nuove case con un nuovo parco e spazi aperti per i residenti. erith.com
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Affidabilità e prestazioni, comfort e silenziosità, risparmio di carburante e bassi costi di gestione: questi i punti di forza che hanno portato una società di trattamento a ciclo completo degli inerti ad acquistare un modello JCB 457
Un’ammiraglia per il ciclo degli inerti d arricchire la flotta della società Fratelli Di Pinto di Bisceglie (BA) si è appena aggiunta la pala gommata JCB 457, ammiraglia della gamma del costruttore britannico. Velocità operativa, agilità, produttività al top, contraddistinguono una macchina che coniuga a una generosa e potente idraulica, una manovrabilità e un comfort di eccellenza, con consumi ridotti di carburante e bassi costi di gestione. La macchina è stata venduta dal concessionario JCB
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Bamac di Modugno (BA). La società Fratelli Di Pinto, fondata nel 1958, è guidata oggi dalla terza generazione di famiglia, con i fratelli Mauro e Vito che seguono tutto il ciclo produttivo degli inerti, dall’estrazione della pietra in cave proprie alla frantumazione della stessa, fino alla commercializzazione del prodotto finito. Dal 2003, la società ha introdotto anche l’attività di recupero e riciclo di inerti e di materiali di risulta derivanti da demolizioni, diventanto oggi una delle aziende primarie del settore, punto di riferimento per gli
operatori del territorio del nord barese. La difficile congiuntura economica di questi anni e la forte competitività presente nel settore delle costruzioni hanno portato la società F.lli Di Pinto a investire su tecnologie e innovazione. Da qui la scelta di dotarsi di un nuovo caricatore gommato in grado di unire prestazioni di altissimo livello a consumi estremamente contenuti, con l’obiettivo di incrementare la produttività e alleggerire i costi relativi a carburante e manutenzione: profilo perfettamente aderente a quello della pala
gommata JCB 457, modello ammiraglia della gamma di caricatori del costruttore britannico. Nella scelta fatta dai fratelli Di Pinto sono stati considerati anche altri fattori, quali: il comfort e la sicurezza dell’operatore e dell’ambiente di lavoro, garantito dalla spaziosa cabina “Command Plus” con vetrature che si estendono fino al pavimento; l’efficace climatizzazione dell’abitacolo; i comandi semplici ed intuitivi che evitano l’affaticamento dell’operatore anche durante turni di lavoro particolarmente lunghi.
&Riciclaggio
Demolizione
IMPERO BRITANNICO 22 stabilimenti distribuiti in quattro continenti: undici nel Regno Unito, gli altri in India, Stati Uniti, Brasile e Cina, questi i numeri del colosso d’oltre Manica. JCB, che nel 2015 ha festeggiato il suo 70° anniversario, è di proprietà della famiglia Bamford. Il presidente Lord Anthony Bamford è il primogenito di “Mister JCB”, Joseph Cyril Bamford. L’azienda produce oltre 300
Altra caratteristica che ha colpito favorevolmente i due imprenditori pugliesi è la straordinaria silenziosità del motore che alimenta la pala JCB 457, che dà quasi l’impressione che si stia lavorando senza premere sull’acceleratore mentre la pala spinge con vigore nel mucchio, esprimendo tutto il suo enorme potenziale senza sforzo. La pala JCB 457 è alimentata da un motore MTU Tier 4 Final da 7,7 litri, che sviluppa una potenza pari a 193 kW (258 CV) ed è in grado di fornire un rendimento
maggiore a regimi nominali più bassi, riducendo il consumo di carburante, il livello di rumorosità e le emissioni. Molto apprezzata è anche la notevole accessibilità meccanica ai vani e ai componenti, per il controllo quotidiano del mezzo e la sua manutenzione ordinaria, dovuta principalmente al cofano motore monopezzo a sollevamento elettrico. Questo elemento è indipendente dai parafanghi posteriori, per cui è possibile intervenire sul motore anche in
assenza di spazio laterale intorno al mezzo, caratteristica che unita alla razionalità nella disposizione dei componenti del motore MTU è stata una piacevole novità per la Fratelli Di Pinto. Elemento oggi assolutamente centrale nelle scelte di una macchina da cantiere sono i costi di gestione e proprietà, definiti a livello internazionale come “total cost of ownership”. Anche su questo fronte la pala JCB ha saputo stupire i nuovi acquirenti: l’economia di gestione assicurata dal motore a norma Tier 4 Final con post-trattamento di riduzione catalitica selettiva SCR, senza necessità di filtro antiparticolato grazie all’ottimizzazione della combustione, garantisce bassi consumi di gasolio, riduzione dei fermi macchina e delle spese impreviste per rigenerazioni forzate o sostituzioni del filtro antiparticolato. Ultimo fattore, ma non meno decisivo, per la decisione all’acquisto è stato il rapporto di fiducia
diverse modelli tra cui terne, movimentatori telescopici, escavatori cingolati e gommati, pale gommate, mini escavatori, minipale, dumper articolati, carrelli elevatori fuoristrada, attrezzature per compattazione. JCB produce per il settore agricolo una gamma di movimentatori telescopici e l’esclusivo trattore Fastrac ed inoltre, per il settore industriale, i carrelli elevatori Teletruk.
ormai istaurato da tempo tra il cliente e il commerciale di Bamac, Domenico Mininni. Concessionario JCB in Puglia per le province di Bari, Barletta-AndriaTrani, Foggia, Taranto, Matera, Bamac si occupa di vendita e noleggio macchine movimento terra, nonché di assistenza e vendita ricambi. Il consolidato rapporto tra Bamac e Fratelli Di Pinto ha già portato negli ultimi anni altri mezzi nella flotta del cliente, tra cui si segnala in particolare un midi escavatore 90Z-1, modello più recente della gamma “new generation”. In questo solido rapporto di fiducia un ruolo strategico è rappresentato dalla sicurezza per il cliente di poter contare su un servizio di assistenza preparato ed efficiente e, sopratutto, a portata di mano, vista la distanza relativamente contenuta tra Bisceglie, sede della società Fratelli Di Pinto, e Modugno, attuale sede operativa della struttura di Bamac. jcb.com bamac.it Costruzioni febbraio 2019 [69]
Attrezzature [70] febbraio 2019 Costruzioni
IMPATTO
DECISIVO
Con un frantumatore girevole FR 28P e una pinza demolitrice primaria HC 18P, P l’impresa Seprio apre il varco per il futuro dell’ ex Focrem di Magnago Testi e foto di Alberto Finotto gli albori di una rinascita, c’è sempre una demolizione. La trasformazione economica di un territorio non dev’essere vista come una sconfitta; anzi, è quasi sempre un indizio di vitalità e di adattamento. La storica fonderia Focrem di via Arturo Tosi, nel comune di Magnago, fiore all’occhiello della grande industria del dopoguerra e parte integrante del tessuto produttivo dell’Alto Milanese, ha chiuso i battenti due anni fa, lasciando ai posteri un’area dismessa di oltre 20.000 metri quadrati, di cui oltre la metà occupata dagli edifici che contenevano i forni e i reparti di formatura dei prodotti da fusione in ghisa di alta gamma. Oggi la nuova società proprietaria dell’ex Focrem sta procedendo alla riqualificazione dell’area, destinata ad ospitare un nuovo centro commerciale di medie dimensioni, con la creazione di quattro comparti completamente indipendenti l’uno dall’altro.
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Scena primaria (e secondaria) La demolizione di gran parte degli edifici industrialiI prevista dal PII (Programma Integrato di Intervento) è stata affidata a un’impresa specializzata di lungo corso, la Seprio di Gornate Olona, nata nel 1996 sulla scorta dell’originaria Pensini Diego & Lino che data addirittura al 1969 la propria fondazione. Oggi la Seprio si occupa di interventi complessi
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Per il rispetto della filosofia di intervento precisa, efficace e in tempi rapidi di esecuzione della Seprio, direttore la scelta delle attrezzature da demolizione che vanoperativo no applicate agli escavatori dev’essere intransiSeprio gente. In pratica, non si tollerano fermi macchina dovuti a guasti o cedimenti inconsulti. Il margine di errore in cantiere, per noi della Seprio, non può che essere trascurabile. Trevi Benne, con la sua gamma di pinze e frantumatori, è il nostro partner ideale, reattivo e preciso anche nel servizio.
Attrezzature
Mauro Pensini
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Nella sequenza a destra: dopo aver effettuato le operazioni di frantumazione secondaria, l’FR 28P viene adibita anche al carico di pesanti putrelle di ferro sul cassone dell’autocarro.
e diversificati nell’ambito delle costruzioni, dalla realizzazione di opere stradali e fluviali, alle bonifiche, dagli scavi e dalle demolizioni alla posa di condotte e reti idrauliche. A Magnago, la demolizione dell’area ex Focrem è tra i progetti in corso più impegnativi di questo inizio 2019 e per abbattere i tempi di intervento, il direttore operativo della Seprio, Mauro Pensini, ha scelto di mettere in campo due pesi massimi della linea Premium lanciata di recente da Trevi Benne nell’ambito della gamma di attrezzature demolition.
Esponente di produttività Sulla parte terminale del braccio escavatore di un Cat 324D, Mauro Pensini ha montato il top di gamma della serie di frantumatori girevoili Premium Line di Trevi Benne. Il modello FR 28P si dedica subito al compito impegnativo di una demolizione secondaria a terra di una vasta zona congestionata di Costruzioni febbraio 2019 [73]
Attrezzature macerie. Sono il risultato dell’abbattimento, effettuato in precedenza, dei due principali corpi di fabbrica della fonderia. Per ridurre le ampie pezzature di calcestruzzo armato e di altri materiali misti, prima del conferimento all’impianto di vagliatura e riciclaggio, l’impeto dell’FR 28P non conosce soste e continua la sua marcia produttiva per oltre due ore. La sessione a terra del frantumatore dimostra tutta la sua efficacia in virtù della dotazione di una valvola moltiplicatrice di potenza denominata Impact Booster. Ormai nota a tutti gli specialisti della demolizione, questo dispo[74] febbraio 2019 Costruzioni
sitivo - che caratterizza l’intera linea Premium di Trevi Benne - consente di aumentare in modo esponenziale la pressione di esercizio dell’escavatore, portandola al limite dei 750 bar. L’Impact Booster entra in azione in modo automatico quando il materiale da demolire risulta particolarmente coriaceo e resistente alla riduzione definitiva nella pezzatura ideale per la macinazione successiva. “Con la FR 28P ho a disposizione tutta la potenza che mi serve per velocizzare il lavoro - conferma Mauro Pensini Posso affrontare qualsiasi materiale senza problemi, per-
&Riciclaggio
Demolizione ALL’ATTACCO Profilo delle chele ad alta penetrazione e sistema di leverismo sincronizzato per la pinza Premium Line di Trevi Benne.
Nella sequenza, l’intervento di demolizione della palazzina uffici dell’ex Focrem. In alto, da sinistra: Emilio Cremona, proprietario dell’area e protagonista della grande storia Focrem; Mauro Pensini, direttore operativo di Seprio; Christian Tadiotto, responsabile marketing di Trevi Benne.
ché la forza impressa alle sezioni di manufatto è inarrestabile. Non temo nessuna rottura o fermo improvviso dell’attrezzatura”.
Sicura e inesorabile
MULTIEFFICIENZA Applicata al braccio long reach da demolizione, la pinza HC 18P dimostra tutta la sua forza di taglio e compressione in presenza di materiali diversi, dal calcestruzzo, alla lamiera di alluminio, all’acciaio. Senza interruzioni del flusso di lavoro.
Anche la pinza idraulica per demolizione primaria HC 18P è dotata della valvola moltiplicatrice di potenza. Il suono metallico dell’Impact Booster, nella seconda parte del pomeriggio di lavoro all’ex Focrem, lo si sente a bordo di un altro Cat della flotta Seprio a Magnago: un modello a braccio lungo 325D L, sul quale è montata la pinza Premium di Trevi Benne per aggredire con la massima efficacia la copertura, i profili e le strutture portanti della palazzina uffici all’ingresso dell’area. Il profilo ad alta penetrazione e il sistema di leverismo sincronizzato che consente l’apertura e la chiusura simultanea delle chele costituisce il valore dinamico più evidente in fase di intervento. A sorprendere, ancora una volta, è la continuità del ritmo d’azione della pinza. Segno evidente di affidabilità di sicurezza operativa al vertice. Costruzioni febbraio 2019 [75]
Robot da demolizione
MARTELLO BHB305 Nel 2018, Brokk ha lanciato una gamma completa di otto nuovi martelli idraulici ad alte prestazioni, ottimizzati per i robot Brokk: dal compatto BHB 55 da 50 kg al potente BHB 705 da 700 kg. A Bauma 2019, questa gamma di prodotti sarĂ ulteriormente ampliata integrando modelli intermedi.
DARDA CC480 La gamma di pinze frantumatrici per calcestruzzo della controllata Darda si completa con i nuovi modelli CC440, CC480 (in foto) e CC580. Rispetto ai modelli precedenti di pari peso operativo, i nuovi frantumatori assicurano forze superiori e una maggiore apertura delle ganasce.
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PERFORATORE TE326 Negli ultimi anni Brokk ha investito nello sviluppo di perforatrici per i suoi robot. Al Bauma sarĂ presentato il nuovo modello TE 326 progettato per lavorare in coppia con i modelli Brokk 300 e Brokk 500. La nuova perforatrice si inserisce tra la TE160 dedicata alla compatta Brokk 110 e la potente TE360 utilizzata sulle Brokk piĂš grandi.
&Riciclaggio
Demolizione
TESTA FRESANTE BDC100 Ad aprile, sarà lanciata la nuova serie di teste fresanti Brokk Drum Cutter. Si partirà con la piccola BDC 40 dedicata al Brokk 60, per passare alle BDC 50 e BDC 100 (in foto) per i robot di gamma media e alla BDC 250 per i Brokk più grandi.
PORTA
ATTREZZI Brokk presenterà al Bauma 4 nuove attrezzature e una pinza Darda per cls Testi di Matthieu Colombo rokk è prima di tutto una figura mitologica di un dio piccolo ma molto forte che, tra l’altro, ha forgiato la spada di Thor nel regno degli dei nordici. Quale nome migliore per una gamma di macchine progettate e costruite per la demolizione, ma talmente compatte da poter essere utilizzate soltanto con radiocomando? Da allora, da quando due imprenditori svedesi del settore delle demolizioni hanno fondato questa azienda, sono trascorsi oltre 40 anni.
B
Sinonimo di serietà in cantiere All’estero come in Italia, Brokk è riconosciuta come una macchina estremamente specialistica e di qualità. Non solo, nel settore delle demolizioni il marchio svedese è diventato sinonimo di prestazioni, professionalità e lavoro in sicurezza. In effetti la sua gamma di modelli è sempre più ampia a puntuale. Gli ultimi robot da demolizione chiamati a rinnovare l’offerta della gamma pochi mesi fa sono i nuovi Brokk 170 e Brokk 200 di formato molto italiano, ma anche i più performanti Brokk 300 e Brokk 520. Al prossimo Bauma l’azienda svedese non presenterà nuovi robot, ma nuove attrezzature che ne esaltano in modo esponenziale la versatilità. In fiera saranno presentati una gamma completamente nuova di teste fresanti, una gamma aggiornata di pinze frantumatrici, nuovi martelli idraulici e una nuova pinza per calcestruzzo della linea Darda.
PINZA G50 Le pinze Brokk si dichiarano dedicate alla demolizione meccanica “soft” e rappresentano un asso nella manica per le demolizioni in spazi confinati. Oltre al noto modello G50 (in foto), al Bauma sarà lanciata la versione G32 dedicata a macchine più compatte.
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Demolitori
IL VALORE
DEL FINE VITA Un piccolo gioiello è in grado di estrapolare parti riutilizzabili di veicoli, lavorando in modo risparmioso e riducendo le emissioni di NOx fino all’88% Testi di Maria Angela Feliciello
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in dall’entrata in vigore della direttiva ELV nel 2000, l’Europa ha costantemente aumentato il riciclaggio e il riuso di auto e parti di auto usate, con leggi e normative redatte allo scopo di ottenere un tasso di riuso/riciclaggio pari all’85%. Tutto ciò e i miglioramenti nell’efficienza delle operazioni sui siti di demolizione sono fattori di sviluppo delle industrie di riciclaggio del metallo, che evitano lo spreco del potenziale valore delle auto usate. Al tempo stesso, le nuove auto si sono notevolmente evolute, grazie a controlli più avanzati, a nuove informazioni e alle tecnologie dei materiali; basta pensare ai veicoli ibridi ed elettrici, sempre più presenti sul mercato. Questi progressi e cambiamenti nel settore automobilistico richiederanno operazioni di demolizione delle auto più precise nei prossimi 5-10 anni. Le macchine Kobelco, in questo campo, sono la soluzione ideale per ottenere questa precisione. È il caso del nuovissimo modello SK140SRD: la macchina più piccola del produttore giapponese progettata per il settore demolizione e riciclaggio, che racchiude 40 anni di esperienza nei siti di demolizione. Dimensioni ridotte per questa macchina che incorpora molte delle caratteristiche dei modelli più grandi. In Europa, sono circa sei milioni i veicoli che, ogni anno, raggiungono la fine della loro vita utile, ma hanno ancora un grande valore come pezzi di ricambio. Il riciclaggio dei veicoli moderni deve essere il più economico possibile, ma con le severe direttive dell’UE in merito a recupero e riciclaggio, i siti di smantellamento devono anche valutare l’impatto ambientale dei loro processi.
F
&Riciclaggio
Demolizione Dal lancio dei suoi primi demolitori in Giappone nel 1979, Kobelco ha continuato a concentrarsi sullo sviluppo delle migliori attrezzature per incrementare il riciclaggio e il riutilizzo di veicoli e parti di veicoli. Le macchine Kobelco sono infatti rinomate per le loro elevate prestazioni, affidabilità ed efficienza, e il nuovissimo SK140SRD promette anche una maggiore economia nei consumi di carburante, minore rumorosità e una significativa riduzione delle emissioni di CO2. Una qualsiasi autovettura è composta per il 65% circa di acciaio e ferro, nonché fibre di rame, vetro e plastica; ciò significa che almeno il 95% del peso totale della vettura può essere riciclato o riutilizzato. Il modello SK140SRD è stato specificamente progettato per spogliare in sicurezza un veicolo di queste parti riutilizzabili e può offrire fino a quattro volte la capacità di smantellamento del veicolo rispetto alla demolizione manuale, aumentando la produttività e riducendo i costi di manodopera.
tore e il cruscotto per rimuovere ulteriori componenti. Il modello SK140SRD è dotato di Diesel Oxidation Catalyst (DOC) e Selective Catalytic Reduction (SCR) per il controllo delle emissioni. La macchina è dotata di serbatoio ad ampia capacità per DEF/AdBlue in modo da estendere gli intervalli di riempimento. Il motore ecocompatibile riduce le emissioni di NOx (ossidi di azoto) di circa l’88% rispetto ai modelli precedenti, grazie all’installazione di un catalizzatore di ossidazione diesel (DOC) e al sistema SCR. Questa combinazione aiuta a combinare l’elevata potenza con il basso consumo di carburante. Inoltre, la tecnologia iNDr assorbe l’energia acustica per minimizzare il rumore creando un percorso per l’aria che raffredda il motore. Il modello SK140SRD è dotato di un’unità di riduzione catalitica selettiva (SCR) che ha richiesto una nuova progettazione con due condotti offset in testa. Ciò consente di ottenere un ampio spazio per assorbire il rumore del motore.
Progettate per la sostenibilità
Sicurezza assoluta
I bracci a ganascia progettati da Kobelco sono specifici per afferrare il veicolo in varie posizioni e garantire il massimo accesso per il completo smantellamento. Strumenti aggiuntivi velocizzano e rendono più efficiente il processo di demolizione, quali: i denti, usati per separare le trasmissioni dai blocchi motore, il punzone, usato per rimuovere pannelli strumenti e schede circuitali e la pressa, progettata per piegare facilmente oggetti lunghi. Gli elementi di tenuta sferici afferrano l’auto da demolire; sono poi utilizzati per sostenere elementi più piccoli come il mo-
I lavori di demolizione presentano condizioni spesso pericolose per l'operatore, quindi Kobelco ha lavorato duramente per offrire, con il modello SK140SRD, maggiore comfort e sicurezza. I finestrini anteriori, ad esempio, sono dotati di protezione verticale per evitare danni e garantire maggiore sicurezza all’operatore e, come il lato destro della cabina, sono dotati di una pellicola anti penetrazione e lacerazione per mantenere uniti i frammenti di vetro, mentre una protezione a griglia protegge l’operatore dalla caduta di oggetti sul tettuccio. DOTAZIONI AL TOP Il nuovo sistema di prevenzione delle interferenze in cabina permette di evitare il contatto fra la cesoia e la cabina durante il lavoro. Quando le cesoie si avvicinano alla cabina, vengono emessi avvisi acustici e visivi. La macchina si arresta comunque prima di qualsiasi contatto con la cabina. In dotazione, anche telecamere di visione posteriore e destra, sistema di altoparlanti e luci a LED ad alta luminosità di lunga durata.
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Martelli idraulici
AVANTI
COME UN TRENO Testi di Maria Angela Feliciello
Nei lavori di raddoppio della linea ferroviaria Bari-Taranto, i martelli Indeco hanno completato un’opera imponente di scavo nei tempi previsti
&Riciclaggio
Demolizione uando è indispensabile rispettare i tempi di lavoro previsti, i martelli demolitori Indeco sono una garanzia. Nello specifico, stiamo parlando di un imponente scavo per la formazione della sede ferroviaria in trincea/galleria artificiale necessaria per il raddoppio della tratta Bari S. Andrea-Bitetto (circa 10 km) sulla linea ferroviaria Bari-Taranto. Il progetto ha l’obiettivo di collegare le due città pugliesi con una linea ad alta velocità. Il raddoppio in questione, realizzato in variante in tracciato, consentirà di eliminare sei passaggi a livello nel paese di Modugno e contribuirà a un aumento complessivo sia della capacità di traffico sia della velocità commerciale. I lavori di scavo, intervallati da lavori di costruzione di opere in cemento armato, sono stati affidati dalla R.F.I. SpA, Società del gruppo delle Ferrovie dello Stato, alla ditta
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Matarrese srl, che li ha avviati nel 2013 e portati a termine nel 2018. “La tratta della lunghezza complessiva di 12 km, ne prevede due sul precedente tracciato e dieci di nuova realizzazione, per i quali sono stati scavati in trincea circa un milione e mezzo di m3 di roccia calcarea - spiega l’ingegner Giovanni Loiudice, direttore tecnico della società Matarrese - Per gli scavi sono stati utilizzati prevalentemente dei martelli Indeco, un HP 9000 e due HP 7000. Le produzioni giornaliere sono state di circa 750 m3 per l’HP 9000 e di 550 m3 per l’HP 7000 per circa 800 giorni lavoro, con il rispetto delle capacità di rendimento attese. Le prestazioni dei martelli hanno quindi consentito di rispettare i termini contrattuali e di esecuzione degli scavi. In corrispondenza dell’intersezione con il tracciato storico è
IL GIGANTE DELLA FRANTUMAZIONE PRIMARIA Il martello idraulico HP 18000 è, ad oggi, il più grande mai costruito. Venduto già in diversi esemplari in tutto il mondo, questo gigante ha anche raccolto il consenso di numerosi cavatori italiani.
Costruzioni ffebbraio bbraio 2019 [81]
Martelli idraulici MASSIMA POTENZA ED EFFICACIA I grandi martelli Indeco sono imbattibili in compiti gravosi da eseguire nel più breve tempo possibile: opere di demolizione, lavori di sbancamento primario in cava, scavo di fondazioni, scavo di grandi gallerie stradali e tunnel ferroviari.
stata necessaria l’interruzione del servizio ferroviario in notturna per consentire, nel giro di 55 ore, la realizzazione della nuova tratta ferroviaria sottostante e il ripristino del binario sovrastante. In questa circostanza è stato utilizzato un martello Indeco HP 18000 che ha consentito di ridurre i tempi di scavo, completando il lavoro in sole 8 ore dalle 20 previste, con una produzione oraria 500 m3/h”.
Un raddoppio indispensabile La tratta Bari S. Andrea-Bitetto è l’ultima tratta necessaria per il completamento del raddoppio della linea Bari-Taranto, raddoppio indispensabile per un pieno sviluppo dei trasporti ferroviari sia a livello regionale, sia a livello di collegamento tra le aree produttive e commerciali di Puglia e Calabria con il resto dell’Europa. Il tutto si inserisce nell’ambito degli interventi necessari per il potenziamento del traffico passeggeri dell’Area metropolitana di Bari e regionale pugliese e del traffico merci nel collegamento del Corridoio Ionico e della Calabria con il corridoio Adriatico. Grazie ai recuperi di percorrenza che si avranno a seguito della circolazione su doppio binario in una tratta che oggi rappresenta un vero “collo di bottiglia”, emergono forti prospettive di sviluppo della capacità della linea in tutti i segmenti di traffico (passeggeri lungo percorso, trasporto regionale e merci).
Affidabilità imbattibile I martelli demolitori Indeco HP rappresentano la massima espressione dell’alta tecnologia e della qualità costruttiva italiana applicata alla demolizione. Approfondite [82] febbraio 2019 Costruzioni
ricerche nell’ambito dei sistemi oleodinamici, dei materiali, dei trattamenti termici e degli accessori complementari, hanno consentito a Indeco di imporsi sui mercati di tutto il mondo per l’assoluta eccellenza nelle prestazioni della gamma HP in ogni contesto di cantiere. Con i suoi numerosi modelli di martelli idraulici, suddivisi nelle classi grande, media e piccola, disponibili in diverse versioni, oggi la produzione Indeco vanta la gamma di demolitori più estesa in assoluto.
&Calcestruzzo
Cave
Un capolavoro vista mare La L a rristrutturazione istrutturazione d dii A Afsluitdijk, fsluitdijk, iill p primo rimo esempio di eccellenza ingegneristica idraulica olandese, è stata aggiudicata al gruppo LafargeHolcim che, per l’occasione, ha provveduto anche ad ampliare lo stabilimento olandese di prodotti in cls
ggiudicazione di importanza primaria, quella che riguarda il gruppo LAFARGEHOLCIM in merito al contratto per la ristrutturazione dell’Afsluitdijk, uno dei principali progetti infrastrutturali olandesi per la difesa dal moto ondoso marino, con una nuova soluzione sviluppata a protezione delle dighe dall’innalzamento del livello delle acque. Il nuovo materiale Holcim Basalton Quattroblock coprirà 700.000 m2 di un frontediga lungo 32 km. Inoltre, LafargeHolcim ha sviluppato una soluzione
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logistica sostenibile con materiali consegnati via mare, evitando il traffico supplementare sulla diga. I costi del progetto, attualmente tra i più importanti interventi di ammodernamento delle infrastrutture nei Paesi Bassi, ammontano a circa 550 milioni di euro. Per garantire
un’esecuzione puntuale LafargeHolcim sta inoltre investendo nell’ampliamento del suo stabilimento olandese che, a regime nel 2019, sarà in grado di produrre 1.000 t di cls Quattroblocks al giorno per clienti in Olanda, Belgio e Germania. LafargeHolcim ha più di
40 anni di esperienza nella fornitura di soluzioni all’avanguardia per la difesa dai fenomeni marini nei Paesi Bassi e l’investimento permetterà all’azienda di far crescere ulteriormente questo business. lafargeholcim.com Costruzioni febbraio 2019 [83]
Innovazione made in USA
Un team di esperti dell’industria del calcestruzzo nella progettazione di attrezzature per l’allestimento, il massetto e la finitura del calcestruzzo ha presentato, al recente World of Concrete di Las Vegas, lo scorso gennaio, una novità che migliora il processo di getto del calcestruzzo, aumentando i
profitti. La novità si chiama DRAGON SCREED ed è in grado di semplificare il lavoro, in tempi più ridotti, come: livellare sottofondo e massetto più velocemente rispetto ai metodi tradizionali; portare a termine lavori con il 50% di manodopera in meno. E ancora: non è più necessario trascinare cemento o ghiaia: l’attrezzatura al lavoro svolgera questo compito automaticamente, ottenendo un sottofondo uniforme in grado di ottenere lastre di spessore uniforme e calcestruzzo più resistente. Nato da 40 anni di esperienza nel settore del calcestruzzo per massetti e della ghiaia, il team Dragonscreeed progetta soluzioni per sottofondi e massetti in calcestruzzo all’avanguardia rispetto agli attuali standard di prodotto sul mercato americano. dragonscreed.com
A tenuta stagna
La nuova Cantina Bisson di Chiavari (GE), progettata e costruita dall’impresa Moretti, si inserisce perfettamente nella collina, da cui fuoriesce una parte porticata in legno interamente vetrata, 300 m2 destinati a degustazione e affinamento del vino in tegoli prefabbricati e una cantina per l’invecchiamento. L’interrato della cantina è stato realizzato in tempi ridotti, ottimizzando i costi di cantiere grazie anche alla tecnologia PENETRON. Aggiunto al calcestruzzo in fase di confezionamento, l’additivo Penetron Admix serve [84] febbraio 2019 Costruzioni
all’impermeabilizzazione integrale, capillare e attiva nel tempo della matrice strutturale. Una tecnologia innovativa che abbatte la permeabilità del calcestruzzo e le fessurazioni per eccessivo gradiente termico o per ritiro igrometrico contrastato, aumentando le caratteristiche prestazionali della matrice e la durabilità dell’opera. Il sistema Penetron è utilizzato da oltre 40 anni in tutto il mondo come la soluzione più avanzata per la realizzazione di strutture interrate ed idrauliche a tenuta strutturale impermeabile. penetron.it
&Calcestruzzo
Cave
Sorgente di neutroni
Grazie a un metodo non distruttivo di analisi basato su una sorgente di neutroni, un gruppo di ricercatori giapponesi, è riuscito a misurare il contenuto di sale
in strutture come ponti, gallerie, strade sopraelevate che possono degradarsi a causa dell’esposizione all’acqua di mare e ad altre fonti. Misurare il contenuto di
sale nelle strutture in cls è tipicamente effettuato attraverso un foro nel nucleo, un’azione che richiede tempo e può danneggiare la struttura. I neutroni sono un nuovo modo per analizzare le strutture, in quanto tali particelle possono penetrare abbastanza in profondità nei materiali metallici senza interagire con la forza elettromagnetica e quindi non sono influenzati dalla carica elettrica. Per l’esperimento il gruppo di ricercatori ha utilizzato una sorgente di neutroni compatta che genera neutroni bombardando un bersaglio di berillio. I risultati sono stati presentati lo scorso ottobre durante il simposio JSMS sugli scenari delle strutture in cls, tenuto dalla società di scienza dei materiali giapponese. riken.jp - jsms.jp
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La nascita della nuova Milano La realizzazione del futuristico skyline del capoluogo lombardo è stato possibile grazie anche al contributo fondamentale di Cava di Trezzano nei grandi cantieri iamo orgogliosi di contribuire alla nascita di una nuova Milano. Queste parole di Marco Lavatelli, amministratore delegato di CAVA DI TREZZANO, testimoniano l’orgoglio dell’impresa condotta - fin dalla fondazione - dalla famiglia Lavatelli, per la presenza nei pool di società alla guida delle opere più importanti nel capoluogo lombardo, nel centro come nei principali comuni dell’hinterland. Sono quattro i cantieri in cui Cava di Trezzano è coinvolta attualmente. Innanzitutto, i due grattacieli destinati a caratterizzare il futuro skyline della metropoli: le “vette” PWC e Unipol Sai. Con 175 metri d’altezza, 31 piani e 35.000 metri quadrati di superficie, la torre PWC di Daniel Libeskind sarà il terzo dei tre grattacieli-simbolo di City Life. Progettata da Mario Cucinella, la torre Unipol Sai è invece destinata a completare, nel 2020, l’urbanizzazione del nuovo quartiere di Porta Nuova. L’edificio sarà alto 120 metri e avrà una superficie di 31.000 metri quadrati. Queste due grandi opere non sono le sole ad avvalersi del contributo di Cava di
S
[86] febbraio 2019 Costruzioni
Trezzano. Anche il centro commerciale polifunzionale Auchan di Cinisello Balsamo e la nuova Coop di Monza, nella più ampia area milanese, rappresentano altrettanti impegni di rilievo del gruppo edile guidato dalla famiglia Lavatelli. Il centro commerciale Auchan è un complesso polifunzionale di ultima generazione fra i più grandi e moderni d’Europa, per oltre 140.000 metri quadrati di superficie tra aree a verde, aree pubbliche, uffici,
servizi, negozi, e attività di intrattenimento. Infine, il progetto Coop di Monza prevede la realizzazione di un nuovo
centro commerciale su un’ex area industriale di 13.000 metri quadrati, con un supermercato, spazi polifunzionali e servizi
privati di interesse generale. L’avventura in altezza della nuova, grande Milano continua. cavaditrezzano.it
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Malte e boiacche
I Basf MasterEmaco S 285 TIX e MasterInject 222 di Master Builders Solutions Italia protagonisti nel restauro del Santo Sepolcro a Gerusalemme Testi di Edoardo Rea
RESURREZIONE DELLA MATERIA [88] febbraio 2019 Costruzioni
&Calcestruzzo
Cave
In alto, l’Edicola del Santo Sepolcro nella fase cruciale del restauro. La malta MasterEmaco S 285 TIX impiegata nell’opera, è confezionata con aggregati silicei naturali.
Dopo la rimozione dei pannelli di pietra, è stata rimossa la malta disgregata e riparata la muratura con MasterEmaco S 285 TIX.
avori completati in circa 10 mesi per il restauro dell’Edicola del Santo Sepolcro, nella Basilica della Resurrezione di Gerusalemme. Il delicato intervento di restauro e conservazione, realizzato grazie ai prodotti Master Builders Solutions di Basf, è stato sovrainteso dalla dottoressa Tonia Moropoulou, capo del progetto, in collaborazione con un team interdisciplinare della National Technical University of Athens (NTUA). Il cantiere ha visto squadre greche di restauratori e conservatori lavorare a pieno regime sia di giorno che di not-
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te, per completare in tempi record il progetto partendo dalla rimozione dei pannelli di pietra. Successivamente è stata rimossa la malta disgregata ed è stata riparata la muratura con MasterEmaco S 285 TIX di Master Builders Solutions Basf, malta da muratura di calce pozzolanica, priva di cemento, confezionata con aggregati silicei naturali con diametro massimo di 2 mm. Il prodotto MasterEmaco S 285 TIX di Basf garantisce una resistenza a compressione > 15 MPa, classificabile come malta da muratura di tipo M15 secondo la normativa europea UNI EN 998/2, rispondendo così alle esigenze di progetto. In seguito si è provveduto a riparare o ricostruire parzialmente alcune aree in muratura per poi omogeneizzare i vari strati strutturali mediante l’iniezione di MasterInject 222, boiacca di calce pozzolanica, di granulometria molto fine per una facile iniezione della malta. Costruzioni febbraio 2019 [89]
Escavatori cingolati
AFFIDABILE
E TECNOLOGICO Testi e foto di Matthieu Colombo
Sipeg rinnova la fiducia a Hitex sostituendo un affidabilissimo Hyundai R520L-9 con un HX520L. Sottopelle, uno Scania DC13 e una gestione elettronica integrata
[90] febbraio 2019 Costruzioni
&Calcestruzzo
Cave el lontano 1117, precisamente il 3 gennaio, Verona fu l’epicentro di uno dei terremoti più devastanti che abbiano mai colpito la nostra Penisola. La scossa, che tra l’altro causò il crollo di alcune mura dell’Arena di Verona, fu sentita da Trieste fino a Milano e causò anche la frana della Marogna nel comune di Pedemonte (VI), all’altezza della località Casotto. In questo quadro territoriale, la Sipeg ha iniziato la coltivazione della cava Molino, sul versante a nord del fiume Astico, alla metà degli anni Ottanta e nei primi anni Novanta
N
è seguita la coltivazione a sud del fiume con il sito Marogna. Entrambi i siti lavorano con l’obiettivo di ripristinare l’assetto idrogeologico locale estraendo Dolomia, una roccia sedimentaria carbonatica costituita principalmente dal minerale dolomite. Oggi Sipeg gestisce le attività delle cave di Borcola, Marogna, Molino, Civetta, Boiadori, Bai e gli impianti (trattamento inerti, calcestruzzo, asfalto) di Pedemonte, Valdastico, Cogollo del Cengio e Zugliano. Gli inerti estratti e lavorati sia a secco sia ad umido, per ottenere sabbia, ghiaino, pietrisco, ballst, roccia e limo in granulometrie comprese tra lo 0/4 mm, sono certificati con il sistema di attestazione C2+. In base alla specifica applicazione, Sipeg sceglie la macchina operatrice più idonea. Per la coltivazione di cava Molino, diversi anni fa l’azienda acquistò dalla Hitex di Piacenza un
Costruzioni febbraio 2019 [91]
Escavatori cingolati
cia al concessionario piacentino. Costruzioni è andata a vedere il nuovo maxi Hyundai nel suo habitat naturale, accompagnata dall’ing. Mauro Macchi di Hitex.
Tecnologia all’avanguardia
escavatore cingolato Hyundai R520L-9 che è stato sfruttato per oltre 9.000 ore operative alternando tre differenti attrezzature: un martello idraulico Atlas Copco HP 4200 DP, un ripper “V7” e una benna da roccia. Invogliata dalle agevolazioni del Super ammortamento, Sipeg ha deciso di sostituire l’affidabile coreano con motorizzazione Stage IIIB, con un HX520L Stage IV di nuova generazione, rinnovando la fidu[92] febbraio 2019 Costruzioni
Come abbiamo scritto chiaramente nel WalkAround del primo escavatore Hyundai di generazione HX che abbiamo analizzato (numero dicembre 2016, sfogliabile su costruzioniweb.com), i coreani hanno fatto passi da gigante e rappresentano oggi una alternativa concreta ai marchi più blasonati. La testimonianza di Sipeg, che tra i due esemplari di 520 conta circa 11.000 ore operative “made in Corea”, conferma che la nostra opinione non è fuoriluogo. Vediamo assieme quali sono le differenze tra il 520 versione Serie 9 e quello di generazione HX. Premesso che strutturalmente è corretto parlare di concreta evoluzione, le grandi novità sono sottopelle. Al posto del Cummins da
&Calcestruzzo
Cave
È il più potente Il 6 cilindri turbo Vgt DC13 Scania da 12,7 litri è il motore con la potenza più alta della categoria. Stiamo parlando di un valore lordo dichiarato di ben 316 kW netti a soli 1.900 giri/min, mentre la coppia di 2.270 Nm è raggiunta a soli 1.250 giri/min. La pressione massima d’iniezione del sistema Common rail è di ben 2.400 bar. Il rispetto dello Stage IV è ottenuto con un Egr esterno raffreddato, un Doc e tecnologia Scr.
Il rapporto qualità prezzo di macchine e attrezzature è importante quanto quello tra produttività e affidabilità delle stesse. Anni fa abbiamo deciso di provare un primo escavatore Hyundai sul fronte di cava Molino e la macchina non ci ha mai dato pensieri di sorta lavorando molto con il martello idraulico e il ripper, meno con la benna. Abbiamo deciso di sostituire l’R520L-9 con un HX520L dopo 9.000 ore operative, ma soltanto per cogliere l’opportunità del Super ammortamento e ridurre l’impatto ambientale con un escavatore Stage IV.
11,9 litri e 263 kW di potenza massima, troviamo ora un sei cilindri Scania DC13 da 12,7 litri e ben 316 netti kW a 1.900 giri/min che rispetta lo Stage IV con Doc e tecnologia Scr (riduce del 90% PM e NOx senza filtro antiparticolato). Le pompe idrauliche Kawasaki (cross sensing) montate in serie assicurano poi una portata superiore del 7% gestita con un distributore LS negativo a centro aperto con schema side by side. La pressione d’esercizio con booster automatico passa da 350 a 380 MPa. L’asso nella manica degli Hyundai HX è però l’esclusiva elettronica sviluppata internamente che permette di gestire la
Ottorino Zamberlan direttore cave Sipeg
Ivano Munari operatore Sipeg
Alberto Agostini
Mauro Macchi
responsabile tecnico Sipeg
responsabile service Hitex
In linea di massima ogni macchina Sipeg è utilizzata dallo stesso operatore. Personalmente ho lavorato molto con l’R520L-9 e ora sono passato al nuovo HX che ha più forza. Dal punto di vista dell’idraulica si apprezza una maggiore velocità, precisione, fluidità nei movimenti e la presenza del booster automatico. È migliorata anche la cabina che, a parte il bel monitor a colori a cui si può connettere lo smartphone, è più ampia, meglio rifinita e dotata di un climatizzatore molto efficiente.
Costruzioni febbraio 2019 [93]
Escavatori cingolati POMPE KAWASAKI La due pompe a portata variabile lavorano in tandem con logica cross sensing automatica e sono gestita con solenoidi proporzionali alla portata EPPR. La portata idraulica è sempre proporzionale alla potenza erogata dallo Scania DC13.
Sicurezza al top Sull’HX520L della Sipeg è poi presente il sistema opzionale AAVM di videocontrollo perimetrale con 4 telecamere (che permette di vedere anche l’escavatore a volo d’uccello) integrato con la tecnologia Intelligent Moving Object Detection che individua le persone e gli oggetti in movimento attorno alla macchina segnalando il pericolo all’operatore con allarmi visivi e acustici .
RAFFREDDATO A PARTE Sull’HX520L lo scambiatore dell’olio idraulico non è vicino al vano motore ma dietro la cabina. È raffreddato da una ventola soffiante termosensibile per raggiungere prima la temperatura d’esercizio e contenere le emissioni acustiche.
LINEE AUX REGOLABILI DAL MONITOR L’elettronica degli HX permette di memorizzare con nome, portata idraulica e pressione (vedi foto sopra) fino a 20 attrezzature differenti. Inoltre c’è il segnale di sovraccarico in fase di sollevamento regolabile anch’esso dal monitor. Niente male!
[94] febbraio 2019 Costruzioni
macchina con il sistema Intelligent Power Control, con i tre classici livelli di potenza e con la regolazione del livello di priorità idraulica che il sollevamento del braccio deve avere rispetto alla rotazione. A questo aggiungiamo anche un modulo di gestione dei servocomandi con trasduttori che permettono di ottenere anche una logica di lavoro adattiva per agevolare ancora di più l’operatore.
&Calcestruzzo
Cave
Ringraziamo per la collaborazione la concessionaria Hyundai Hitex di Piacenza e Sipeg. hitexsrl.it - sipeg.it
Pedana d’accesso
Robusti para steli
Protezione avambraccio
Interfaccia esclusiva, come sulle auto Salendo in cabina, oltre ad apprezzare l’aumentato spazio per le gambe (+13%), si nota subito il monitor touch screen capacitivo a colori che fa intuire l’iniezione di tecnologia data ai modelli di generazione HX, tutti già connessi con monitoraggio remoto Hi-Mate e figli di una logica di
Valvole anticaduta
manutenzione predittiva. L’accensione del motore avviene premendo un pulsante, come sulle auto, grazie a un moderno e sicuro transponder, il climatizzatore è davvero automatico e più efficiente che in passato. Sopra la testa il senso di sicurezza è poi assicurato dalla griglia FOPS 2 di serie. Vi abbiamo incuriosito? Costruzioni febbraio 2019 [95]
In collaborazione...
Recuperare materia per la sostenibilità di
CEMENTO E CLS Questo il tema del living lab organizzato da Atecap nell’ambito di un ambizioso progetto Horizon 2020 I materiali riciclati nel processo produttivo del calcestruzzo sono un valore per l’economia circolare
Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it Twitter: @atecap Facebook: @associazionecalcestruzzo LinkedIn: @atecap Andrea Bolondi Presidente Gianpaolo Martin Tesoriere Massimiliano Pescosolido Segretario Generale
[96] febbraio 2019 Costruzioni
l living lab svoltosi a Milano lo scorso 11 dicembre è stato un momento di confronto fra i vari soggetti coinvolti a diverso titolo nel recupero di materia per la produzione di cemento e calcestruzzo, per evidenziarne le criticità e le opportunità, soprattutto in un'ottica di economia circolare ormai irrinunciabile per le aziende. L'economia circolare rimane però un principio spesso valido ancora soltanto sulla carta, a causa soprattutto della burocrazia e della diffidenza a livello territoriale, anche se è ormai prossimo il recepimento in Italia del pacchetto di Direttive europee sull'economia circolare. Il living lab è nato nell'ambito di un progetto Horizon 2020 denominato Fissac (Fostering Industrial Symbiosis for a Sustainable Resource Intensive Industry across the extended Construction Value Chain), sviluppato proprio per favorire un dibattito sul tema del riciclo di materia nel settore delle costruzioni, di cui RINA è partner. Il living lab ha visto la partecipazione di esponenti del mondo dell'industria del cemento e del calcestruzzo (attraverso Federbeton, Aitec, Atecap e Assobeton), dei rappresentanti dei produttori di aggregati riciclati (attraverso l’Anpar) e dei principali soggetti che intervengono nella scelta dei prodotti da costruzione contenenti riciclato come progettisti e imprese di costruzioni (rappresentati da Assimpredil Ance e Fondazione Ordine Ingegneri Milano). Dopo aver esaminato le varie forme di recupero di materia che si effettuano nel processo produttivo del cemento e l’utilizzo degli aggregati riciclati nel calcestruzzo, ottimi esempi di economia circolare e di valorizzazione degli scarti in alternativa alla discarica, dalla giornata è emerso sostanzialmente che ci sono purtroppo ancora molti ostacoli culturali e di informazione, ma anche legati alla differente gestione delle procedure autorizzative ambientali adottata dalle Amministrazioni locali, che limitano l'utilizzo dei materiali riciclati. Tali aspetti sono stati messi in luce nella tavola rotonda del living lab e nel dibattito conclusivo coi presenti in sala, la cui partecipazione è stata molto attiva e ricca di spunti di riflessione. Dal dibattito è emersa anche la barriera costituita dalla mancanza di simbiosi fra produttori di materiali recuperati e industria utilizzatrice, che osservatori regionali su sottoprodotti, materie prime secondarie e end of waste potrebbero invece promuovere.
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&Noleggio
Sollevamento
Gli emiri della torre
Negli Emirati Arabi continua il successo delle gru Raimondi. La flotta di Nurol Construction svetta fino a 187 m con due modelli LR nel cantiere della Corniche Tower ad Abu Dhabi
L
a flotta di Nurol Construction Co., parte della Nurol Group of Companies (Nurol), ha messo in azione due gru firmate Raimondi per operare sul cantiere della Corniche
On finance Nella regione di Europa, Medio Oriente e Africa e Russia (EMEAR), il sollevamento è spesso un business stagionale che per le società di noleggio
può essere finanziariamente impegnativo. Oggi i clienti GENIE possono beneficiare della scelta del nuovo “Programma di Pagamenti Stagionali” Terex che consente di pagare meno nei periodi dell’anno con attività più lenta in cui c’è bisogno di liquidità supplementare, andando a pagare poi la differenza quando il loro business raggiunge i picchi stagionali. terex.com
Tower ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. La gru LR165 RAIMONDI, parte della flotta già esistente di Nurol, è affiancata da una nuova gru a brandeggiante LR213, recentemente acquistata da Nurol. “Raimondi Middle East ha supportato Nurol con la vendita della LR213 dotata della cabina di comando Deluxe R16 - spiega Wael Hasan, direttore commerciale di Raimondi Cranes Middle East Come parte dell’aggiornamento della flotta dell’appaltatore, la LR213 è stata scelta per la
sua capacità di portata massima pari a 14 tonnellate e la sua versatilità in zone con difficoltà nell’ottenimento di permessi di sorvolo. Questo cantiere presenta molte restrizioni dal punto di vista della sicurezza insieme ad una grande serie di sviluppi urbanistici in forte crescita, così la gran parte del supporto del nostro team si era focalizzata sulla pianificazione del sito per ciò che riguarda le installazioni”. La gru LR165, con una lunghezza braccio di 55 metri e un’altezza sotto gancio (ASG) di 45 metri potrà essere elevata ulteriormente fino alla quota di 172 metri, mentre la LR213, sempre con lunghezza braccio di 55 metri e una ASG pari a 45 metri, ha la prerogativa di raggiungere i 187 metri. raimondi.co
Opzione-ponte vincente Ricollocare l’impalcato di un ponte che attraversa la superstrada A1, vicino a Colonia, ha rappresentato una sfida tecnologica d’eccezione unica per il fornitore di servizi di sollevamento con gru mobili Neeb di Wuppertal.
La scelta della gru più adatta per il lavoro è stata di fondamentale importanza. Alla fine, l’impresa ha deciso per una TEREX Demag AC 500-8 che ha portato a termine mirabilmente le operazioni. terex.com
L’equilibrio sospeso della forza
Dalla fucina di Liebherr, la nuova gru cingolata LR 1800-1.0 - pronta per il mercato già all’inizio dell’estate scorsa - ha dimostrato tutta la sua forza propulsiva nel corso di un test preliminare svolto lo scorso novembre, sintetizzabile in
Bilanciati Hyster Europe ha introdotto una nuova gamma di soluzioni per pesare con precisione i carichi durante la movimentazione. L’opzione riguarda i carrelli controbilanciati elettrici
una capacità massima di sollevamento culminata a 560 tonnellate sul braccio principale (alla quota di 84 metri) per un raggio operativo di 12 metri. La novità tecnologica della gru LIEBHERR consiste nel sistema HSLDBV concepito per la dinamica delle sezionibraccio implementate sulla LR 1800-1.0. Questo assetto di sollevamento comprende, nell’ordine, un braccio
HYSTER, con una progettazione rinnovata che prevede un raggio di sterzata pari a zero, offrendo agli operatori maggiore facilità e spazio di manovra e accrescendone i livelli di efficienza. cls.it
principale dalla potenza notevole (HSL), il sistema a torre (D) e la nuova tipologia di zavorra a telaio idraulico regolabile sospeso, denominata V Frame (BV), che consente il raggiungimento di un raggio operativo compreso tra i 14 e i 23 metri. Nel corso del test, sono state sollevate 400 tonnellate di peso entro un raggio operativo di 23 metri. liebherr.com
La novità “Arriva” a Livorno L’impresa Termisol di Livorno ha incrementato la propria flotta BÖCKER che già conta quattro modelli Junior HD24G con un nuovo Arriva HD37G, macchina ideale per la movimentazione in sicurezza dei ponteggi. La portata standard in versione edilizia è di 270 kg, in versione G è di 300 kg, mentre in versione Maxi per mobili/traslochi raggiunge i 400 kg. boecker.de
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Sollevamento
Con Octagona per l’Australia Lo specialista mantovano delle piattaforme aeree semoventi (scissor cingolati compatti) affronta con decisione la definitiva conquista dell’Australia. L’azienda lombarda, già presente nel Nuovissimo continente attraverso una rete distributiva locale, ha aperto una sua filiale a Sydney, l’ALMAC Pacific Pty. Ltd., con l’obiettivo di seguire in modo diretto le relazioni con i propri clienti, costituendo al contempo un avamposto di espansione anche per il mercato asiatico. Il sodalizio con Octagona, società tra le eccellenze italiane nel settore dell’internazionalizzazione, è alla base del successo nella gestione e nel coordinamento del processo di creazione della nuova filiale australiana, con la predisposizione della contrattualistica necessaria, il completamento delle registrazioni, gli adempimenti amministrativi, l’apertura del conto corrente aziendale e la fornitura del necessario supporto operativo. Octagona continuerà ad assistere l’azienda anche nelle sue fasi postcostituzione, attraverso un supporto amministrativo e operativo. In effetti, seguendo le dichiarazioni di Andrea Artoni, general manager del marchio mantovano, “l’Australia rappresenta per Almac il mercato più importante per strategia e volumi generati: da anni lavoriamo a stretto contatto con i più qualificati operatori di settore che ci richiedono una costante attività di supporto tecnico e commerciale. Proprio in virtù di questo aspetto e fiduciosi degli scenari di crescita percepiti, abbiamo deciso di attuare un cambio di passo e rafforzare la nostra presenza nel mercato, attraverso l’esecuzione di un piano strategico ben definito per la
creazione della nostra prima filiale in ambito internazionale. Consapevoli dell’elevato livello di complessità di un’operazione di questo tipo, ci siamo rivolti a una società di grande esperienza e professionalità come Octagona, che ci ha assistito al meglio nell’esecuzione di tutti i passaggi complessi che hanno portato alla costituzione di Almac Pacific Pty Ltd”. “L’operazione implementata per Almac commenta Alessandro Fichera, managing director di Octagona - testimonia come percorsi di internazionalizzazione in paesi distanti possano essere realizzati anche da PMI giovani, a patto che siano ben strutturate. Fondamentale è saper progettare, calibrare e costruire l’intervento sulla base delle caratteristiche dell’azienda che realizza l’investimento e del mercato da affrontare”. almac-italia.com
Crescita consolidata Il bilancio 2018 del gruppo MULTITEL culmina nella produzione record di 1.200 unità per la storica azienda della famiglia Pagliero. Anche l’attuale volume mensile di 120 unità è destinato ad aumentare, secondo le previsioni per il 2019 e il 2020. I ricavi hanno raggiunto i 70 milioni di euro riferiti solo alla casa madre in Italia, mentre la filiale francese ha realizzato un risultato egregio da 40 milioni di euro. Il fatturato consolidato per il 2018 è stato di 80 milioni di euro complessivi. pagliero.com Costruzioni febbraio 2019 [99]
Piattaforme aeree
PULSIONE
ALL’ERA MODERNA
Nicola Violini, direttore generale di Haulotte Italia, ci parla del mercato nazionale e delle nuove prospettive per il 2019. “Il noleggio che cambia potrà guidare la crescita” Testi di Alberto Finotto
a nuova stagione di Haulotte Italia non sarà fredda. Parola di Nicola Violini, direttore generale del marchio francese sul nostro territorio nazionale. Nel quartiere generale di San Giuliano Milanese, l’aria è più che serena, è frizzante; d’altra parte, crisi economiche ancora non metabolizzate e sistema paese in affanno, non possono contraddire la realtà di un settore - quello del lavoro in quota - che sembra non voler attendere oltre la ripresa di uno sviluppo che “ci sarà, senz’altro”, secondo le parole dello stesso general manager. Nicola Violini ci aspetta nel suo ufficio affollato di cataloghi, prospetti e segnali di attività in progress. Per la prima in-
L
[100] febbraio 2019 Costruzioni
tervista dell’anno, ci riserva un colloquio finalmente ricco di ottimismo razionale e motivato, con l’intelligenza di chi va oltre i luoghi comuni delle letture macroeconomiche generaliste. Violini, l’alba di questo 2019 come sorge? Vogliamo parlare ancora di sofferenza del settore oppure c’è finalmente qualcosa di positivo? Cerchiamo di cambiare registro, almeno nella nostra analisi del mercato di oggi. I segnali che ci arrivano, in effetti, fanno presagire uno scenario di crescita che può produrre risultati interessanti, dal lato delle vendite. Il com-
&Noleggio
Sollevamento
SUL PONTE DI COMANDO Nicola Violini, ingegnere meccanico, è alla guida di Haulotte Italia dal 2011.
parto delle piattaforme aeree si sta avviando verso la maturità, certamente, ma il nostro paese ha ancora ampi margini di sviluppo rispetto ad altri mercati europei. Bisogna considerare, ad esempio, che In Italia il mercato del noleggio di macchinari riguarda lo 0,8 per mille del prodotto interno lordo, a fronte di una media europea dell’1,5 per mille. Non è una previsione azzardata quella che scorge una crescita sensibile del rental business sul nostro territorio che coinvolgerà anche il sud. Sempre riguardo al settore delle piattaforme aeree, la presenza dei grandi player europei del noleggio, dall’anno scorso, è un segnale significativo.
L’ingresso nel mercato italiano delle grandi compagnie di noleggio, quindi, avviene in un momento proficuo. Senz’altro. Quando protagonisti come Loxam e Kiloutou entrano in un mercato nazionale, lo fanno con l’intento di occupare i primi posti della leadership commerciale, non certo per realizzare un esperimento dall’esito incerto. Ci si aspetta, per il nostro paese, un futuro prossimo di nuove acquisizioni e di crescita costante del noleggio di piattaforme aeree, con nuove filiali che sorgeranno ad arricchire l’offerta generale. Questa tendenza, secondo me, non farà che alimentare un movimento virtuoso per il nostro mercato e l’ingresso dei grandi noleggiatori in Italia è interessante in
Costruzioni febbraio 2019 [101]
Piattaforme aeree rapporto al potere d’acquisto e alla consuetudine storica di queste grandi società con i prodotti Haulotte. Se guardiamo al mercato 2017, la vendita complessiva di piattaforme aeree in Italia si è attestata sulle 2.600 macchine circa. Si è trattato di un anno di crescita, senza dubbio, e il 2018 confermerà probabilmente questa tendenza. Questa tendenza di crescita si specchia anche sugli altri mercati esteri? Per Haulotte, l’Europa rappresenta sicuramente il mercato più importante, e il fatturato qui si è consolidato stabilmente negli ultimi due anni. Siamo cresciuti molto an[102] febbraio 2019 Costruzioni
che in Asia, dove abbiamo una presenza diretta in molti paesi, e di notevole interesse è la crescita conseguita in Australia. Alle aspettative di crescita di quest’anno vanno abbinate comunque delle strategie di prodotto ben precise. Qual è la direzione di Haulotte Italia, sotto il profilo tecnologico e di marketing? Il futuro del mercato PLE senz’altro va verso l’istanza ibrida, e Haulotte seguirà in modo convinto questa direzione nello sviluppo della propria gamma. Con il lancio della nuova piattaforma articolata Pulseo - con i primi esemplari in
&Noleggio
Sollevamento
UNA SCHIERA DI SOLUZIONI IN OGNI CAMPO La gamma dei prodotti Haulotte comprende piattaforme aeree semoventi articolate e telescopiche, scissor, verticali a colonna, e sollevatori telescopici. Le applicazioni vanno dalla cantieristica all’industria, dalla logistica alle manutenzioni.
IL FUTURO, ORA La nuova piattaforma elettrica articolata Pulseo (con batterie e generatore elettrico a bordo) è il futuro in cantiere secondo Haulotte.
consegna proprio all’inizio di quest’anno - le possibilità operative delle PLE semoventi a braccio si sono moltiplicate, e le sessioni demo nei cantieri hanno stupito gli osservatori proprio per la sostenibilità della macchina, con emissioni zero nell’atmosfera e una silenziosità stupefacente. Quindi la sostenibilità passa attraverso lo sviluppo tecnologico e la diffusione delle macchine ibride, nonostante le notevoli differenze normative e regolamentari che ancora persistono, in Europa, da paese a paese. Indietro comunque non si torna: la spinta verso flotte sostenibili, in grado di operare con polivalenza in ambito urbano e negli interni, anche per altezze importanti, è ormai in piena corsa. Per sostenibilità
intendiamo, naturalmente, anche sostenibilità di gestione economica della macchina da parte dell’impresa di noleggio. Il risparmio di gasolio, ad esempio, è ormai fondamentale nella dinamica del TCO (Total Cost Ownership) durante la vita operativa della piattaforma. Parlando di marketing attivo e vantaggioso per il cliente, noi di Haulotte, proprio in relazione al lancio del modello Pulseo, stiamo offrendo al pubblico ben cinque anni di garanzia; è un modo, significativo, per dimostrare al cliente la qualità assoluta di questo prodotto, rimarcando ancora di più la convenienza del costo complessivo di gestione della piattaforma aerea. La stagnazione delle costruzioni è una realtà inesorabile che non sembra destinata a cambiare in questo 2019. Quali sono i nuovi punti di riferimento del mercato? Ormai è chiaro che la riconversione delle flotte di noleggio Costruzioni febbraio 2019 [103]
Piattaforme aeree AVANGUARDIA PER IL NOLEGGIO La sostenibilità delle piattaforme aeree del futuro, per Haulotte si coniuga anche in Italia - alle nuove esigenze del noleggio. “L’arrivo dei grandi rental player farà maturare il nostro mercato nazionale e ne spingerà la ripresa”, considera Violini.
in ambiti alternativi di impiego, a causa della crisi del mercato delle costruzioni, non è più un mero palliativo. Le macchine hanno lasciato i cantieri ma vanno altrove, non stanno ferme. Si è fatto di necessità, virtù. Il futuro del mercato PLE e del noleggio guarda all’industria, alle manutenzioni, alla logistica; settori senz’altro più dinamici, in continua crescita e in grado di creare un ciclo virtuoso. Facciamo un esempio concreto: una flotta di piattaforme a noleggio, oggi è impegnata nell’installazione di impianti e strutture all’interno di un centro logistico Amazon appena costruito. Questa stessa flotta, domani, sarà impegnata in compiti di manutenzione e gestione di flusso all’interno dello stesso centro Amazon, con un numero di macchine, di tipologie e di modelli diverso. E torniamo al rapporto tra mercato e sostenibilità. L’evoluzione delle macchine è spinta dalle nuove esigenze. Sappiamo tutti che ben oltre l’80% del mercato italiano delle PLE, oggi, è completamente elettrico. Le applicazioni da [104] febbraio 2019 Costruzioni
interni, quindi, sono dominanti. In termini di numeri, la parte del leone, per quel che riguarda Haulotte, anche in Italia, la fanno gli scissor, che rappresentano circa la metà del mercato complessivo. La nostra sfida attuale però è quella di investire molto sui modelli semoventi a braccio, soprattutto nelle tipologie articolate che sono quelle più richieste dal mercato italiano, in virtù dell’agilità di intervento rispetto, ad esempio, ai modelli telescopici. La possibilità di compiere operazioni a scavalco o a filo muro, oppure di accesso in contesti limitati e difficoltosi, spinge l’evoluzione in senso ibrido di queste serie. Riguardo al settore della logistica, l’attenzione di Haulotte si è accentuata con l’introduzione di modelli verticali a colonna molto apprezzati dagli operatori. In effetti con i modelli Star 6 e Star 6 Picking, seguiti a Intermat 2018 dalla nuova piattaforma Star 8 S, la concentrazione progettuale di Haulotte in ambito logistico (ma non solo, anche nelle applicazioni di manutenzione impiantistica) è de-
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Sollevamento
cisamente aumentata. Si tratta di piattaforme estremamente compatte nella concezione, con soli 80 cm di larghezza per altezze dai 6 agli 8 metri raggiunte dalla struttura di sollevamento ad albero, telescopica. All’ambito della logistica e del magazzino è dedicata in modo specifico la Star 6 Picking, dotata di un vassoio di carico con sponde laterali rimovibili e pannello frontale di posizionamento. Un optional esclusivo che testimonia l’attenzione di Haulotte per una sicurezza a livelli sempre più avanzati, riguarda il sistema Activ’ Pedestrian Light, un’illuminazione frontale in funzione anticollisione a salvaguardia dei pedoni, attivabile automaticamente durante la marcia della macchina. Per le operazioni di manutenzione la Star 6 Picking si avvale inoltre del sistema di diagnostica Haulotte Activ’ Screen.
Quello della sicurezza in versione techno è un capitolo scritto in modo mirabile dai progettisti Haulotte. Certamente è una vocazione naturale. Dall’Activ'Shield Bar 2.0 in funzione anti-intrappolamento dell’operatore in navicella, passando per l’Activ'Lighting System per caricare e scaricare in sicurezza la piattaforma sui veicoli di trasporto in condizioni di scarsa illuminazione, senza dimenticare lo Stop Emission System (accensione-spegnimento del motore in funzione anticonsumo e antiemissioni) e i moduli diagnostici digitali citati prima, le innovazioni Haulotte per la sicurezza dell’operatore in cesta e dell’ambiente di lavoro costituiscono un capitolo che riserverà ancora parole importanti e all’avanguardia. Per questo, la mia fiducia nel progresso del mercato italiano, con lo sguardo a un noleggio moderno e responsabile, è una mia convinzione più che motivata in questi primi mesi del nuovo anno. Costruzioni febbraio 2019 [105]
Gru cingolate [106] febbraio 2019 Costruzioni
Tra Théoule-sur-Mer e Cannes, Vernazza spiega le ali della sua Terex Demag CC 3800-1 per reinsediare il ponte capolavoro Viaduc de la Siagne. Compiendo un’altra mirabile opera d’arte Testi di Alberto Finotto
NEL VENTO CHE SOLLEVA LA STORIA
ungo il fiume accarezzato dalla luce tenue del crepuscolo, si specchia la sagoma poderosa di un colosso. Il suo carico impressionante è sollevato con forza leggera sullo schermo rifrangente della Siagne, il fiume che attraversa il comune francese di Mandelieula-Napoule, nella regione Provence-Alpes-Cote d’Azur. L’immagine è quella di un élan vital riferito alla più alta tecnologia dinamica del sollevamento e il colosso in scena è la nuova gru cingolata Terex Demag CC 3800-1 della flotta Vernazza. Il grande noleggiatore di autogrù con il cuore operativo a Genova, è stato chiamato all’inizio
L
dello scorso novembre per realizzare le notevoli operazioni di sollevamento e reinsediamento dello storico Viaduc de la Siagne, il ponte d’acciaio costruito nel 1862 per sostenere il passaggio della linea ferroviaria che collega Marsiglia-Saint Charles a Ventimiglia.
Il gigante prodigioso A presiedere il ciclo complesso delle operazioni, il project manager heavy cranes di Vernazza, l’ingegner Matteo Ciminello, ha rimarcato il vantaggio rilevante di poter contare su una gru cingolata a traliccio dalla potenza eccezioCostruzioni febbraio 2019 [107]
Gru cingolate IL PONTE RISORGE DI NOTTE Le fasi di sollevamento dei moduli ad arco si sono svolte anche in notturna. La Terex Demag CC 3800-1 di Vernazza si è insediata su una riva per realizzare tiri fino a 68 metri di distanza.
nale come la Terex Demag CC 3800-1. “Questo modello rappresenta per noi una sintesi ideale di potenza e flessibilità. Sorella maggiore della CC 2800-1, ma frutto di un progetto avanzato e inedito, la nuova gru cingolata offre una maggiore capacità di carico dovuta anche alla differenza di configurazione del Superlift che è in grado di raggiungere una distanza di tiro maggiore. Si tratta di una macchina che mantiene l’impronta a terra di una gru da 600 tonnellate ma la sua capacità di sollevamento culmina a 650 in corrispondenza di un raggio di lavoro di 12 metri per un massimo momento di carico di 9.152 tonnellate/metro. Per un intervento in ambito industriale come la sostituzione di un reattore all’interno di una raffineria, nel comune di Sannazzaro de’ Burgondi (PV), il coefficiente di sicurezza per operare all’interno dell’impianto l’abbiamo raggiunto solo con la CC 3800-1, considerando le esigenze di ingombro contenuto imposte dalla struttura industriale stessa e, al contempo, della richiesta di notevole potenza per sollevare un manufatto del peso di oltre 450 tonnellate”.
La danza leggera sul fiume Con il project manager di Vernazza passiamo subito a parlare della spettacolare impresa portata a termine con grande successo a Mandelieu-la-Napoule. “L’incarico affidatoci era quello di sostituire questo doppio ponte d’acciaio, una struttura di sostegno per ogni senso di marcia della li[108] febbraio 2019 Costruzioni
MOMENTI DI IMPRESA Le sei sezioni di ponte sostituite alle antiche strutture tardo-ottocentesche (ormai irrimediabilmente ammalorate), sono state trasferite vicino alla sede di tiro con l’ausilio di una chiatta. A destra, le fasi preliminari al sollevamento.
nea ferroviaria - uno verso l’Italia e l’altro da Ventimiglia al territorio francese - composta da quattro manufatti ad arco e quindi da otto impalcati in totale. Delle otto sezioni, con la nostra gru CC 3800-1 ne abbiamo sollevate sei partendo da una delle sponde del fiume, quindi a una distanza molto estesa dal punto di tiro; il più lontano l’abbiamo realizzato da circa 68 metri. Va considerato che il ponte attuale, dopo aver rimpiazzato le vecchie strutture con le nuove, misura in tutto 83 metri di lunghezza complessiva per
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Sollevamento
12 di larghezza. Il risultato finale, dopo l’installazione, è quello di una resa estetica praticamente identica a quella originaria, con il mantenimento di una perfetta integrazione con il paesaggio naturale circostante”. Le restrizioni ambientali, in questo contesto, si sono rivelate sensibili. L’area delle operazioni riguardava un parco fluviale protetto, con limiti ben precisi di impatto al suolo
della gru cingolata, anche a seguito di opere civili preliminari di consolidamento del terreno. La Demag CC 3800-1 ha passato l’esame della sostenibilità, considerando la sua minima impronta a terra grazie all’optional prescelto da Vernazza di pattini-cingolo della larghezza di 2 metri al posto delle dotazioni standard da 1,5 metri. “Parlando dell’assetto di sollevamento della Demag CC 3800-1, la noCostruzioni febbraio 2019 [109]
Gru cingolate stra scelta è ricaduta su un braccio base a lunghezza completamente estesa (144 metri), completo di falcone, per un’altezza massima in punta di 192 metri”.
Centro di gravità permanente Un altro elemento di versatilità che ha consentito alla Terex Demag CC 3800-1 di operare con rapidità - in considerazione delle interruzioni contingentate del traffico ferroviario sulla tratta Mandelieu- Cannes La Bocca - era costituito dall’adozione dello Split Tray Superlift dotato di tecnologia ad aggancio rapido. “Si tratta di una zavorra dotata di una mensola centrale collegata agli stralli e unita, tramite quattro perni, alla tavola della zavorra-base - ci spiega l’ingegner Ciminello - Quindi, quando si effettuava un tiro con molta zavorra sullo Split Tray Superlift (media[110] febbraio 2019 Costruzioni
mente, circa 110 tonnellate sulle 325 complessive della tavola), una volta ‘imbracciata’ la sezione di ponte, invece di scaricare la tavola dello stesso Superlift, abbiamo sganciato i quattro perni di collegamento, concludendo la manovra con il minimo di zavorra sullo Split Tray e velocizzando al massimo il ciclo del sollevamento”. Riassumendo le fasi di impiego di questo agile sistema di contrappeso, possiamo dire che lo Split Tray può essere usato durante l’allestimento del braccio base della gru Demag CC 3800-1, con o senza il kit Boom Booster. Una volta allestito il braccio base, è possibile sganciare facilmente il contrappeso che non serve più; dopodiché la gru può spostarsi usando solo il contrappeso Superlift che risulta ancora necessario. Lo Split Tray riduce la quantità di tempo e il personale tecnico necessario per l’assem-
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Sollevamento L’utilizzo flessibile dello Split Tray, zavorra ad aggancio rapido di concezione Terex, ha velocizzato notevolmente le operazioni di tiro della Demag CC 3800-1.
MAESTOSA Con un braccio principale da 144 metri, la Demag CC 3800-1 può raggiungere in punta una quota di 192 metri.
Dall’alto, le infinite possibilità
blaggio, oltre ad eliminare la necessità di una gru ausiliaria per questa particolare procedura di assetto della Demag 3800-1. Secondo i calcoli compiuti da Terex, ne consegue una riduzione dei costi fino a 10.000 euro per sollevamento. Va aggiunto, doverosamente, che la soluzione opzionale Flex Frame dedicata alla Demag CC 3800-1, in sostituzione del normale cilindro telescopico, consente una facile configurazione del raggio del contrappeso da 13 a 21 metri (con contrappeso completo sul carrello). Questo dispositivo riduce la necessità di impilare ulteriori contrappesi, risparmiando ancora tempo prezioso. Il Flex Frame è disponibile separatamente, ma offre il massimo vantaggio in sinergia con lo Split Tray e la prolunga montante Superlift, sempre allo scopo di ridurre i tempi di allestimento, eliminando la necessità di una gru ausiliaria.
Dell’impresa compiuta da Vernazza con la sua Terex Demag CC 3800-1 hanno parlato tutti i maggiori organi di informazione francesi, anche in considerazione del valore storico-artistico del Viaduc de la Siagne. Il nuovo gioiello della flotta italiana di un autentico campione dell’heavy lifting è stato ritratto durante tutte le fasi di montaggio e di lavoro nel cantiere lacustre di Mandelieu, anche in suggestione notturna, sotto le stelle placide del Midi. Noi, tecnici inguaribili, concludiamo invece il nostro servizio con un richiamo doveroso all’opzione Boom Booster disponibile anche sulla CC 3800-1. Questo kit aumenta la rigidità del braccio base, incrementando la capacità di sollevamento del 30% ed è disponibile in una gamma da 24 fino a 84 metri di lunghezza; le strutture saldate in acciaio sono composte da un massimo di sette sezioni con una lunghezza di 12 metri, complete di sistema di protezione anticaduta Terex di serie e progettate per il montaggio diretto sulla gru. Anche così, l’anelito tecnologico al cielo può diventare stupore e poesia. Costruzioni febbraio 2019 [111]
Gru multifunzione
UNO STRUMENTO PER SPECIALISTI La gru di alluminio Amak 60 è ormai un must anche nelle flotte delle imprese edili e dei lattonieri di casa nostra.
LA LEPRE
CORRE SUI TETTI
Una versione di allestimento a passo lungo dell’Amak 60 è stata predisposta dallo staff CEM Elevatori per l’impresa Cantù Lattonerie Testi di Andrea Nucci
[112] febbraio 2019 Costruzioni
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Sollevamento
ell’area esterna della sede di Cantù Lattonerie, a Villasanta (MB), la nuova pedina dinamica venduta dalla CEM Elevatori di Settimo Milanese ai fratelli titolari dell’azienda (Marco e Claudio Cantù) si chiama gru multifunzione e porta la sigla dell’ormai ben conosciuta Amak 60, allestita questa volta su un veicolo a passo lungo Iveco Daily 60-150. La macchina è una vera e propria “lepre” operativa di sole 6 ton complessive, per la massima agilità di intervento in qualsiasi cantiere. “Le gru multifunzione Amak 60 sono ideali per chi cerca macchine da portare ovunque, utilizzandone le grandi qualità di questo modello in ogni contesto- ci conferma Andrea Bianchi, alter ego commerciale di Loris Manocchia, il titolare di CEM Elevatori, - L’allestimento compatto scelto dai fratelli Cantù rivendica il futuro impiego universale della gru, con il telaio dalla larghezza contenuta e una stabilizzazione che richiede davvero poco spazio per operare in totale sicurezza”.
N
Flessibilità mobile Le lavorazioni in cui sarà impegnata l’Amak 60 di Cantù riguarderanno l’installazione di nuove coperture, la riqualificazione di quelle preesistenti nei centri storici, oppure interventi di coibentazione, impermeabilizzazioni, isolamento termico e recuperi estetici e funzionali in ambito civile, industriale, e di edilizia artistico-storica e di culto (chiese, campanili, cappelle cimiteriali). “Le nostre attività, comunque, sono inesauribili, nell’ambito delle manutenzioni in al-
Costruzioni febbraio 2019 [113]
Gru multifunzione tezza - conferma Claudio Cantù - e uno strumento mobile come questa gru che abbiamo acquistato e fatto allestire da CEM Elevatori è per noi un’autentica sorpresa che ci suggerisce molte alternative di intervento”.
Dotazione smart per il controllo Quella dell’Amak 60, in effetti, la si può definire una “forza leggera”, in virtù del braccio a scavalco costruito in lega d’alluminio ultra-resistente. Le oscillazioni della gru provocate dal vento sono minimizzate dalla particolare e caratteristica struttura traforata del braccio. Le prestazioni sono poi, assolutamente al vertice di categoria per una gru in grado di raggiungere un’altezza massima di 32 metri e uno sbraccio fino a 27 metri (e capacità di sollevamento da 250 kg in piena estensione orizzontale, nell’intervallo di quota pre[114] febbraio 2019 Costruzioni
visto dal diagramma di carico, tra gli 8 e i 17 metri). La capacità di sollevamento si attesta, con uno sbraccio di 5 metri e 22 m di estensione del braccio principale - una potenzialità di 1,8 tonnellate. La gestione con radiocomando può contare su sistemi di sicurezza e controllo all’avanguardia come il DRA (relativo ai movimenti della torretta) e l’ASC (per calibrare l’assetto degli stabilizzatori) che lavorano in sinergia per adattare la portata e la rotazione dell’Amak 60 alle condizioni di stabilità del veicolo. La funzionalità soft-touch (di rallentamento proporzionale dei movimenti) favorisce una manovrabilità dolce e progressiva. La funzionalità PTO prevede, infine, un motore unico per camion e gru, a vantaggio di una duttile economia funzionale della macchina in ogni situazione di intervento.
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Sollevamento
Il marchio Amak è di proprietà del costruttore tedesco Klaas di Ascheberg.
AGILE NOVITÀ La silhoutte compatta e il design altrettanto contenuto della ralla caratterizzano il profilo dell’Amak 60. A sinistra, appagati dall’acquisto, i fratelli Marco e Claudio Cantù.
Costruzioni febbraio 2019 [115]
Piattaforme aeree
Dove va la serie Ecoline di Ruthmann Italia? Negli Stati Uniti, con la prima ibrida 180 in fase di... test-seller Testi di Alberto Finotto
a scelta italiana di Ruthmann, con l’ingresso in Bluelift, aveva già prodotto una spinta inedita alla produzione di piattaforme aeree autocarrate patente B da parte del costruttore italiano. Per la verità, l’esordio nelle PLE su veicoli entro le 3,5 t di allestimento complessivo, era già avvenuto qualche anno prima, con il rilancio dei modelli RAM, senza arrivare, tuttavia, a una vera e propria linea di serie. Oggi lo stabilimento Bluelift-Ruthmann Italia sulle colline riminesi di Montescudo, sede di idee e progetti della famiglia Marti, produce diversi modelli della gamma denominata Ecoline. Inaugurata nel 2016 con due modelli telescopici da 16 e 18 metri, la serie economica di Ruthmann in questo 2019 assume anche un valore eco... sostenibile in virtù del lancio degli stessi modelli 160 e 180 in versione ibrida.
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Alla prova del mercato La E-Generation della serie Ecoline è già in produzione nella filiale Ruthmann Italia e di certo si presenta al mercato con una nota di ricercatezza tecnologica che apre nuovi scenari di vendita sui mercati esteri più avanzati. La propulsione elettrica della prima uscita elettrico-termica riguarda il modello 180 Hybrid, la cui tecnologia è basata su quella già adottata per gli spider ibridi Bluelift. Il primo test di apprezzamento da parte di clienti finali e noleggiatori riguarda il mercato statunitense e la prova decisiva si svolgerà proprio nel corso di quest’anno. Intanto la stessa famiglia Ecoline dalla propulsione termica standard è in crescita convinta e felice, con due modelli articolati da 20 e 23,6 metri operativi (R/RS 200 ed RS 240) e un modello telescopico da 23 metri (Ecoline 230).
EVOLUTA IN PRIMA LINEA [116] febbraio 2019 Costruzioni
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Sollevamento
SCOMMESSA Con i primi modelli ibridi Ecoline, la serie “qualità-prezzo” su patente B di Ruthmann aggiunge la sostenibilità allo sviluppo in altezza dei modelli da 20, 23 e 24 metri, telescopici e articolati.
Costruzioni febbraio 2019 [117]
Stralis X-Way La tabella sopra riporta le principali caratteristiche dell’offerta di prodotto della gamma Stralis XWay. Sono previsti cabinati in configurazione 4x2, 6x2, 6x4, 8x2 e 8x4, e trattori 4x2 e 6x4. Le motorizzazioni: Cursor 9 (da 310 Cv a 400 Cv), Cursor 11 (420 Cv - 480 Cv) e Cursor 13 (510 Cv e 570 Cv). I modelli in configurazione On hanno l’omologazione onroad N3, come quelli On+, mentre i camion Off sono classificati N3G.
iò che contraddistingue la gamma Stralis X-Way di Iveco, pensata per gli impieghi cantieristici leggeri e per i servizi municipali, è l’ampia offerta di modelli specifici. Che sono ottenuti incrociando tre motorizzazioni, molteplici configurazioni d’assi, diverse tipologie di abitacoli, cambi meccanici o automatizzati e differenti set-
C
[118] febbraio 2019 Costruzioni
taggi del veicolo, in grado di soddisfare un vasto ventaglio di missioni di trasporto. Sono missioni che prevedono percorrenze prevalentemente stradali (per il 90 percento circa del chilometraggio totale) e un rimanente 10 per cento su fondi non asfaltati. Per queste condizioni d’impiego, il costruttore italiano propone autotelai cabinati 4x2, 6x2,
perVoi
Provati
Compatto e potente Il cuore degli Stralis X-Way configurati da Costruzioni è rappresentato dal sei cilindri in linea Cursor 11di 11,1 litri di cilindrata. È disponibile, oltre che con la taratura di 480 Cv (e 2.300 Newtonmetro di coppia), nelle varianti da 420 Cv (2.000 Newtonmetro) e 460 Cv (2.150 Newtonmetro). Come gli altri propulsori della gamma Cursor adotta il dispositivo di riduzione catalitica selettiva Hi-Scr.
QUARTETTO SU MISURA
Come configurare gli Iveco Stralis X-Way per quattro missioni di trasporto tipiche della realtà operativa italiana Testi di Gianenrico Griffini In collaborazione con
6x4, 8x2 e 8x4 e trattori 4x2 e 6x4 con propulsori Cursor 9, Cursor 11 e Cursor 13, tre tipi di trasmissioni, tre abitacoli e ponti a singola o doppia riduzione. A ciò si aggiunge la scelta di sospensioni posteriori meccaniche o pneumatiche, tre possibili settaggi veicolari (On, On+ e Off) con differenti altezze da terra e la disponibilità del sistema Hi-
Traction di trazione idrostatica. Sfruttando la modularità della gamma X-Way, nelle pagine seguenti Costruzioni ha configurato quattro veicoli particolari. Si va dall’allestimento per lo spurgo dei pozzi al cassone e gru retrocabina, dalla pompa per calcestruzzo al trattore per l’aggancio a un semirimorchio con cassa ribaltabile.
Costruzioni febbraio 2019 [119]
Stralis X-Way
ANCHE SCARRABILE La configurazione 6x2 è adatta a svariati allestimenti adatti a operare in contesti particolarmente ristretti. Sopra una vasca scarrabile.
SE LE TUBAZIONI S’INTASANO
STRALIS X-WAY PER SPURGO POZZI
Una società di servizi attiva in Emilia Romagna opera nell’ambito delle attività collegate allo spurgo delle fognature e dei pozzi neri. L’azienda si occupa di spurghi civili e industriali, stasatura tubazioni, interventi con ausilio di telecamere per video-ispezioni di grandi condotte o reti fognarie. La società deve sostituire, per ragioni di anzianità di servizio, un veicolo presente nella flotta per svolgere un’attività di spurgo. Il nuovo mezzo si muoverà in un contesto prevalentemente urbano ed effettuerà brevi trasferimenti nei comuni limitrofi, dove è richiesto l’intervento. È previsto che il peso proprio dell’allestimento e del carico possa raggiungere il limite dei 15.000 Kg. L’attrezzatura, specifica e costosa, richiede prestazioni adeguate da parte del camion.
Modello Conf. assi Cabina e tetto Set-up veicolo Passo Motore Cambio Presa di forza (Pto) Ponte post Sospensioni post Altro
AD260X48Y/PS ON 6x2 Ad - Active Day tetto basso On 3.800 mm Cursor 11 –480 CV Automatizzato o meccanico Sandwich Singola riduzione Pneumatiche Rapporto al ponte: 2,85 Pneumatici /80
ANELLO MANCANTE Lo Stralis X-WAY si inserisce tra il classico Stralis stradale ed il Trakker. La nuova gamma è stata progettata per la logistica edilizia e per missioni urbane.
[120] febbraio 2019 Costruzioni
perVoi
Provati
TRASPORTA E SOLLEVA CARICHI
STRALIS X-WAY CON GRU E CASSONE
Un’azienda ha la necessità di installare su un camion un allestimento provvisto di gru e di un piccolo cassone (lunghezza interna utile di 3,5 m) per l’alloggiamento di attrezzature di vario genere. In condizioni operative, la gru sostiene carichi sia in direzione trasversale che longitudinale. L’attrezzatura ha un peso di 20.000 kg e a risposo la gru ha un ingombro sul telaio pari a 3 m in lunghezza e 2,55 m in larghezza. Il veicolo opera a breve-medio raggio su strade urbane, extraurbane e autostrade pianeggianti. Per questa applicazione dovrà essere installata una pompa con le seguenti caratteristiche: • Portata: 125 litri al minuto • Pressione: 300 bar • N° giri: 1.000
Modello Conf. assi Cabina e tetto Set-up veicolo Passo Motore Cambio Presa di forza (Pto) Ponte post Sospensioni post Altro
AD320X48Y/PS 8x2 Ad - Active Day tetto basso ON 4.800 mm Cursor 11 - 480 Cv Automatizzato NH /4C Singola riduzione Pneumatiche Carichi assiali: 9-9-12-8 ton Freno di stazionamento anteriore
TRE SETUP L’X-WAY è disponibile con tre set-up. Quello On ha tutte le caratteristiche dello Stralis. Quello Off consente prestazioni di elevata mobilità.
Costruzioni febbraio 2019 [121]
Stralis X-Way
ANCHE BETONIERA La configurazione 8x4 è adatta anche all’allestimento betoniera che, come noto, richiede la massima stabilità su strada.
PER GETTARE IL CALCESTRUZZO Un’azienda del Triveneto ha necessità di allestire un veicolo con una pompa autocarrata che, con il suo braccio di distribuzione, permette di raggiungere siti che sarebbero di difficile accesso con una betoniera o betonpompa. Il braccio di distribuzione raggiunge una lunghezza massima di 36 metri. Per il funzionamento della pompa è necessario un elevato prelievo di coppia, superiore a 1.000 Newtonmetro. L’allestimento ha una lunghezza di 7.700 millimetri e il peso complessivo dell’attrezzatura non supera i 21.000 chili.
STRALIS X-WAY A QUATTRO ASSI CON POMPA AUTOCARRATA Modello Conf. assi Cabina e tetto Set-up veicolo Passo Motore Cambio PTO Ponte post Sospensioni post Altro
AD340X48Z HR OFF 8x4 Ad - Active Day tetto basso Off 5.020 mm Cursor 11 –480 Cv Meccanico Sandwich PTO e ZF NH1/c Riduzione ai mozzi (Hr) Meccaniche Carichi assiali 9-9-21 ton Barra antirollio rinforzata Freno di stazionamento anteriore
SOTTO CONTROLLO A fianco, una schermata del sistema Driving Style Evaluation per monitorare lo stile di guida del conducente in funzione di alcuni parametri, come il risparmio di carburante e l’utilizzo dei dispositivi di frenatura ausiliari (retarder).
[122] febbraio 2019 Costruzioni
perVoi
Provati
STRALIS X-WAY TRATTORE CON RIBALTABILE PER GHIAIA E SABBIA Modello Conf. assi Cabina e tetto Set-up veicolo Passo Motore Cambio Presa di forza (Pto) Ponte post Sospensioni post Altro
AT440X48T/P HR ON+ 4x2 trattore At- Active Time lunga tetto basso On+ 3.800 mm Cursor 11 –480 Cv Automatizzato Cambio NH1/c Riduzione ai mozzi (Hr) Pneumatiche Hi-Traction
TRAZIONE ANTERIORE SOLO QUANDO SERVE Un’azienda che opera nelle immediate vicinanze di Roma deve acquistare un trattore per il traino di un semirimorchio con vasca ribaltabile. L’operatore, che ha bisogno di una buona volumetria in cabina per l’alloggiamento degli effetti personali, lavora in una cava di ghiaia con fondo non facile, caratterizzato da tratti in pendenza. Il percorso dalla cava ai cantieri limitrofi è così ripartito: 65% cantiere, 35% stradale (con breve tratto extraurbano). Per l’azienda è fondamentale che il veicolo sia performante e in grado di superare tutti i possibili ostacoli.
PIÙ TRAZIONE L’Hi-Traction è un sistema di trazione idrostatica inseribile sul primo asse per il disimpegno sui fondi a bassa aderenza. Rispetto alla trazione integrale, l’Hi-traction è caratterizzato da una maggiore leggerezza e da un’elevata efficienza nei consumi. Offre, inoltre, un superiore comfort di guida.
Costruzioni febbraio 2019 [123]
Anteprima
Sotto la scocca del pick-up di Stoccarda arriva adesso una driveline totalmente autoctona, basata sul 3 litri V6 da 258 cavalli, sul cambio automatico 7G-Tronic Plus e sul sistema di trazione integrale permanente 4Matic In collaborazione con
MOLTO
PIĂ™ STELLA [124] febbraio 2019 Costruzioni
perVoi
Provati
Yo soy pick-up Un tentativo di pick-up stellato ci fu negli anni Settanta, ma solo per il mercato argentino. Chi aveva una fazenda e voleva viaggiare in Mercedes senza rinunciare allo spazio per portare le sementi, i bidoncini del latte appena munto o qualche attrezzo, poteva comprare ‘La pick-up’. Era ricavata dalla berlina serie W115, siglata 220d perché montava il quadricilindro diesel aspirato Om 615 da 2.197 centimetri cubi, capace di erogare 44 kW (60 Cv) di potenza e fornire 125 Nm di coppia. Spedita dalla Germania come kit ‘Ckd’, veniva assemblata alle porte di Buenos Aires. L’unica presente in Europa (in foto) è stata usata per lubrificare le rotaie del tram di Stoccarda.
ulla scia dei concorrenti di Volkswagen, pure i connazionali di Mercedes-Benz lanciano una versione vitaminizzata del proprio recente pick-up Classe X. In questo caso anch’esso equipaggiato con un motore tre litri sei cilindri a V, tarato a 190 kW (258 Cv) erogati a 3.400 giri per ben 550 Nm di coppia tra 1.400 e 3.200 giri. Niente Om 656 quindi, il recente sofisticato sei in linea della Classe S, ma ancora il noto Om 642 da 2.987 centimetri cubi, utilizzato su molti altri veicoli del Gruppo, offerto qui in versione Euro 6b post-trattato con urea e col sistema stop/start offerto di serie. Insomma, su questa X 350d 4Matic, Mercedes-Benz fa da
S
Costruzioni febbraio 2019 [125]
Anteprima
VANO DI CARICO Da sinistra, il pratico deflettore posteriore apribile a scorrimento elettrico opzionale dell’allestimento Power ricavato nel lunotto posteriore, il rivestimento pavimento extra che prevede anche dei binari di fissaggio (mantenendo la presa elettrica esterna), i nuovi martinetti idraulici per accompagnare l’apertura della sponda posteriore.
sé, montando sia il proprio motore sia un cambio automatico di proprietà, il sette rapporti con convertitore idraulico 7GTronic Plus, che mantiene sì la cloche meccanica sul tunnel, ma che offre le palette dietro le razze del volante. Anche per quanto riguarda il tipo di 4x4, si dice addio al sistema inseribile di Nissan in favore - stavolta sì - d’un vero 4Matic, ossia integrale permanente che distribuisce il 60 per cento della trazione dietro e il 40 davanti.
Cinque programmi di guida Resta il selettore di trazione in console centrale, ma cambia di funzione. Portandolo da ‘4Mat’ a ‘4H’, la frizione a lamelle centrale lascia che il veicolo s’avvii con un bloccaggio del 30 per cento, per diventare 100 quando il terreno si fa difficile. Premendo il rotore e selezionando ‘4L’, s’inseri[126] febbraio 2019 Costruzioni
scono invece le ridotte, come il differenziale centrale offerte di serie (il bloccaggio trasversale posteriore è invece sempre optional). Un’altra interessante esclusiva della X 350d è il selettore della dinamica di guida. Cinque programmi - Eco, Comfort, Sport, Manual e Off-road - che sottintendono altrettante tarature dell’elettronica chiamata a gestire il pick-up. Passando da Eco a Comfort, le cambiate vengono effettuate 100 giri più tardi; passando a Sport le marce vengono ‘tirate’ altri 400 giri. Su Manual si comandano i passaggi marcia utilizzando le palette a volante: attenzione però che nei passaggi di rapporto il conducente ha la meglio sul computer, ma in scalata i giochi s’invertono e l’elettronica ha sempre l’ultima parola. Infine, c’è la funzione Offroad, attivabile solo col rotore della trazione su ‘4H’.
perVoi
Provati
DINAMICA DI GUIDA Un comando sequenziale, posto a sinistra del controller rotativo, permette di scegliere la modalità di marcia tra Eco, Comfort, Sport, Manual e Off-road.
MECCANICA Le novità principali si nascondono sotto la scocca, a partire dal motore (foto in sequenza da sinistra), stavolta un tre litri V6 con cambio automatico 7G-Tronic Plus con palette al volante. A seguire, la sospensione anteriore dotata di molle elicoidali e il ponte posteriore con sistema multilink, anch’esso con molle elicoidali.
ESTERNI La più potente delle Classe X la si riconosce solo per la targhetta V6 Turbo applicata sopra i due parafanghi anteriori. Qui a lato, il monotor ldc a colori con doppia inquadratura (inclusa quella a volo d’uccello), la telecamera anteriore incassata sotto la targa e utile per vedere cosa succede davanti quando si scollinano dei dossi molto ripidi. Più a destra, quella posteriore, facende parte del sistema retrovideo e del videomonitoraggio a 360 gradi che riproduce l’immagine del veicolo come se fosse ripreso dal cielo.
Costruzioni febbraio 2019 [127]
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struzz l Calce
Guida a
12 1-2dicembre febbraio 2019 2018
Macchine Mezzi d’opera Attrezzature Casa editrice la la fiaccola fiaccola srl
Specia
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