Costruzioni 688 marzo 2015

Page 1

Casa editrice la fiaccola srl

Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature

Macchine&Componenti DOZER IL NUOVO CASE 1150M LT AL LAVORO PER LA SASSARI-OLBIA

Cave&Calcestruzzo IMPIANTI

L’AVAMPOSTO HOLCIM PER LE TORRI D’AUTORE MENEGHINE

Sollevamento&Noleggio SOLLEVATORI TELESCOPICI

MAGNI PROTAGONISTA IN AREA EXPO 2015

WALKAROUND PALA GOMMATA VOLVO L120H

688 anno LXIV 3_marzo 2015


ESCAVATORE CINGOLATO HYUNDAI Venite a farci visita nel padiglione 5B

HX300 L Peso operativo

30.200 kg

Potenza del motore

180 kW / 1900 rpm

Range benna

0,52 mn – 1,82 m3

Completamente riprogettato per rispondere contemporaneamente ai desideri di operatori e proprietari, l’escavatore HX300 L definisce nuovi livelli di potenza e robustezza. Il motore conforme alla tecnologia Stage IV offre una potenza senza pari e un miglioramento del 10% in termini di efficienza del carburante. Nella cabina più ampia (10% in più di spazio), gli strumenti avanzati e gli interruttori centralizzati offrono facile monitoraggio e controlli di grande precisione. Il nuovo HX300 L definisce nuovi standard in modi diversi. È la testimonianza dello spirito innovativo dei nostri ingegneri.

ASSOLARI GROUP SRL Via Doppoli 78 I-24060 Zandobbio 0 035 941 981 www.assolarigroup.it

COGEVA SRL Via Tavolato 43 I-04014 Pontinia 0 773 86 70 43 www.vendittimacchine.it

HITESCA SRL Via Emilia Parmense Ovest 29010 Pontenure 0 052 351 08 91 www.hitesca.it

PANERO GIUSEPPE SRL Via Don Orione 115/D 12042 BRA (CN) 0172 45 73 91 www.panerogiuseppe.it

Hyundai Heavy Industries Europe | Vossendaal 11 | 2440 Geel | Belgium | +32 (0)14 56 22 00 | info@hyundai.eu | www.hyundai.eu

Build a better future



Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni

ISSN: 0010 - 9665

SOMMARIO &Prodotti

Attualità

&Componenti

Macchine

IN COPERTINA

6

8

Una gamma completa

USATO

40

Il business delle macchine operatrici di seconda mano visto da Alfredo Laganà

Notizie

TERNE ARTICOLATE

42

SISTEMI DI POMPAGGIO

16

Bypass problem solver Una stazione con 12 elettropompe sommergibili Flygt capace di una portata di ben 4.000 litri al secondo

WALKAROUND gommata 20 Pala Volvo L120H

Triathlon per campioni Le novità Mecalac che vedremo all’Intermat 2015 di Parigi

Cambiano le regole del gioco

I nuovi miniescavatori Yanmar SV vanno a comporre un’offerta rinnovata. Obiettivo: conquistare l’Europa

Premiazioni, innovazioni, terne, acciaio, componenti, fiere, pneumatici, reti vendita, formazione

MULTIFUNZIONE

48

ESCAVATORI CINGOLATI

52

Cambio di rigore Hyundai cerca un nuovo equilibrio tra qualità, efficienza e prezzo

Pronta consegna... Esordio in grande stile di una Venieri VF 6.23B al Comune di San Felice sul Panaro

DOZER

56

Italiano nell’animo Uno dei primi Case Stage IV è stato acquistato dall’impresa sarda Serlu. Lavora per la Sassari-Olbia

42

48 NEL PROSSIMO NUMERO Presenteremo due macchine sottoponte Barin ABC della flotta Venpa, al lavoro per la manutenzione di un viadotto sull’Autostrada A23. L’efficacia d’intervento già sperimentata in migliaia di cantieri stradali in tutto il mondo dimostra ancora la sua attualità quarant’anni dopo il brevetto della prima “passerella” allestita su camion.


62

Segui questo logo! ti segnala i collegamenti con il mondo web

MMT

DECOMMISSIONING

Il respiro si fa elettrico

78

Wacker Neuson presenterà a Parigi una nuova soluzione dual power

Margine di errore zero Intervento di decostruzione per tre gru portuali nel cantiere navale di Castellammare di Stabia

SOFTWARE

66

Mobile intraprendente Nuovo gestionale dedicato ai dealer che fanno assistenza e noleggio

&Calcestruzzo

Cave

ISTITUTO ITALIANO CALCESTRUZZO

86

PALE COMPATTE

68

Di motore virtù

Quei pavimenti postesi che puntano in alto Ripercorriamo il cammino della tecnica delle pavimentazioni postese degli ultimi dieci anni

Il primo modello con motore Bobcat è il nuovo cingolato T450 DUMPER

70

Assetto adattivo

ATECAP

I piccoli Bell passano allo Stage IV. Nuove sospensioni e comfort superiore

92

Terza edizione per Made in Concrete nel segno di nuove opere possibili, sostenibili e tecnologiche

&Demolizione

Riciclaggio 74

Notizie

94

Notizie Vagliatura, materiali, sottofondi, coperture, rivestimenti conservativi, fiere, piano cave, prefabbricati

Attrezzature idrauliche, cantieri, cesoie, frantumatori, vagli

62

Il calcestruzzo è protagonista

IMPIANTI

98

Nel cuore della materia Visita a uno degli impianti Holcim dove nasce il calcestruzzo per le torri d’autore meneghine

&Noleggio

Sollevamento 106

Notizie Sollevatori telescopici, piattaforme aeree, gru idrauliche, carrelli elevatori formazione, grandi sollevamenti SOLLEVATORI TELESCOPICI

110

Magna efficienza Abbiamo visto per la prima volta un Magni in cantiere. La Novital lo sta noleggiando alla Cmb Carpi SISTEMI DI PESATURA

117

Weight Commander I carrelli elevatori incrementano la loro efficienza con la tecnologia Millennium5 di VEI

688

3 MARZO 2015 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Daniela Stasi dstasi@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it COLLABORATORI Fabrizio Apostolo, Silvio Cocco, Antonio Fargas, Alberto Finotto, Gianenrico Griffini, Andrea Nucci, Edoardo Rea IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Silvana Galia amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 ottoadv@tin.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione

Kohler Engines allarga la famiglia dei diesel KDI con il modello 3404 per potenze comprese tra 56 e 100 kW. Il nuovo motore Kohler è prodotto negli stabilimenti di Reggio Emilia ed è conforme alle normative Stage IIIB con il solo Doc e Tier 4 Final aggiungendo l’Scr. Tutte le soluzioni sono prive di filtro antiparticolato.

perVoi

Provati

SISU POLAR 10X4

122

A prova di era glaciale Prova al circolo polare artico per il finlandese che non deve chiedere mai. Telaio super heavy duty e driveline Mercedes

Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440

Casa Editrice

la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484

COSTRUZIONIWEB.COM

@

ima on lin pr

e

nte

m niweb.co costruzio


www.atgtire.com

67

www.lombardini.it

95

www.betonblock.com

91

www.machineryzone.it

84

www.bkt-tires.com

116

www.magnith.com

11

www.brigade-elettronica.it

121

www.manitou.com

77

www.canginibenne.com

37

www.mecalac.com

5

www.casece.com

III Cop www.merlo.com

13

www.ctelift.com

75

104

www.dieci.com

1

IN COPERTINA

PARTNER

47

La direzione commerciale di Yanmar Construction Equipment Europe ha una nuova sede a Reims, nella regione Champagne-Ardenne. Resta ferma la volontà di produrre macchine in Europa e, in particolare, nello stabilimento francese di Saint Dizier, interamente di proprietà Yanmar. Per Intermat sono attese grandi novità. Troverete Yanmar nell’area 5B, stand F014. Yanmar Construction Equipment Europe S.A.S 25 Rue de la Tambourine 52100 Saint-Dizier, France Tel: +33 (0)3 25 56 39 75 Fax: +33 (0)3 25 56 94 69 www.yanmarconstruction.eu

107

www.socage.it

97,106 www.ormet.it

51

www.ssab.com

www.faeterni.it

55

www.pmp-industries.com

IV Cop www.teknachem.it

10

www.gsrspa.it

38

www.boschrexroth.com

83

www.trevibenne.it

93

www.hinowa.com

65

www.saccongomme.it

12

www.variscospa.com

II Cop

www.hyundai.eu

9

www.scuola626.com

15

www.vf-venieri.com

I Cop

www.yanmarconstruction.eu

www.olmark.com

srl

109

www.jlg.com

14

amministrazione@sinetix.it

Aziende citate Anpel ....................................94 Bell ......................................70 Bobcat....................................68 Brammer ................................13 Canginibenne ..........................74 Case ......................................56 Cat ........................................12 Cmb Carpi..............................110 Cnh Industrial Parts & Service ......14 Cuoghi ..................................98

Daf........................................78 Deutz ......................................6 Doosan Infracore......................108 Doppstadt................................75 Esti ........................................7 Fincantieri ..............................78 Genie ..................................107 Gruppo Donzelli ........................78 Holcim ..................................98 Hyundai ..................................52

Irium ....................................66 Jcb........................................11 Jlg ......................................107 Kalmar..................................108 Laterlite..................................94 Machinery Zone ........................40 Magni ..................................110 Manitou ................................106 Marangoni ................................8 Mecalac..................................48 Om Still ................................108 Powerscreen ............................94 Ritchie Bros ............................15 Ruredil ..................................97 Serigrafia 76 ............................13

Sisu Polar ..............................122 Stanley Black & Decker ..............14 Terex ....................................109 Terex Finlay ............................76 Torggler ..................................95 Toyota ..................................108 Trevi Benne..............................75 Uni........................................97 Vei ......................................117 Venieri ..................................42 Volvo CE ................................20 Wacker Neuson ........................62 Xylem Water Solutions Italia ........................16 Yanmar ....................................6


LA TECNOLOGIA AFFIDABILE

ESCAVATORI CINGOLATI SERIE C 20 - 25 APRILE 2015

VENITE A TROVARCI! HALL 6 STAND 6J 116

1. MASSIMO COMFORT

2. POTENZA E REDDITIVITÀ

3. PRESTAZIONI “IN SAGOMA”

Massima silenziosità, comfort “XXL”, cabina ROPS e FOPS (II) con monitor a colori e doppia telecamera.

Fino al 10% di carburante in meno grazie all’idraulica Intelligent Hydraulic System con 3 modalità di lavoro e l’ auto power boost.

Produttività di 24,5 ton con il carro Narrow Heavy Duty e il braccio triplice.

Customer

Assistance

00800-2273-7373 www.casece.com

EXPERTS FOR THE REAL WORLD SINCE 1842


Cover story I nuovi mini Peso (cabina) Potenza Motore Yanmar 3TNV Cilindrata Regime di taratura Pompe Distributore a cassetti Profondità di scavo Profondità al plinto Forza di strappo Forza penetrazione Larghezza sottocarro Larghezza suole Sbalzo posteriore torr.

SV16 t kW

1,59 (1,73) 12,1 70-XBVA2 l 0,854 giri/min 2.600 fix Press. comp. mm 2.360 mm 1.920 daN 1.370 daN 760 mm 980 mm 230 mm 980

SV18

SV22

SV26

1,83 (1.97) 9,5 70-VBVA2 0,854 2.100 var Press. comp. 2.580 2.140 1.520 740 980 var 1.320 230 980

2,12 (2,26) 13,4 76-SBVA2 1,11 2.200 var Press. comp. 2.650 2.085 1.864 1.177 1.380 250 980

2,66 17,6 82ABPBVA 1,33 2.400 var + fix Centro aperto 2.995 2.455 2.453 1.472 1.500 250 1.160

Una gamma

COMPLETA

6 Costruzioni marzo 2015


ei prossimi tre anni Yanmar CE Europe investirà 25 milioni di euro per lo sviluppo commerciale nel vecchio continente. L’obiettivo è passare dall’attuale quota media di mercato dell’8% al 15%. Le grandi aspettative del costruttore sono evidenti sin da quando è iniziata la progettazione del nuovo SV26, una macchina sviluppata e costruita in Europa per l’Europa (leggi il WalkAround su COSTRUZIONI 671, giugno 2013).

N

Il nuovo 2,6 t è caratterizzato da un nuovo equilibrio ottenuto tra gli ingombri operativi in cantiere e le prestazioni, da un livello di comfort elevato, soprattutto in versione cabina e da un monitor lcd con funzioni diagnostiche che permette anche di memorizzare le ore di lavoro per ogni giorno del mese. Tutti questi elementi sono stati ripresi anche dai nuovi modelli SV16, SV18 e SV22. Grande affidabilità e manutenzione semplice rendono queste macchine ideali per il noleggio. RRST

Lo scorso giugno i nuovi mini SV16, SV18 e SV22 sono stati presentati in anteprima assoluta alla rete di concessionari italiani. Sono tutti disponibili anche in versione cabina.

LA GAMMA

GUARDA YANMAR

SV IN VIDEO

UNA NUOVA STELLA Il C08 ha una capacità utile di carico di 800 kg (0,36 m3 a cumulo) ed è disponibile in 4 versioni standard e altrettante con sistema high-tip che consente alla benna autocaricante un’altezza di scarico di 1.500 mm. Sviluppato in Italia e animato da un motore diesel Yanmar LN 100 AE che trasmette vibrazioni minime all’operatore, il C08 ha una trasmissione idrostatica con pompe a portata variabile che permette all’operatore di gestire al meglio la velocità d’azione e le prestazioni operative.

marzo 2015 Costruzioni 7

www.yanmarconstruction.it

N ELL’ANNO IN CUI IL CONCETTO DI ESCAVATORE GIROSAGOMA VIO DI YANMAR COMPIE 20 ANNI, I CONVENZIONALI SV DA 1,6 A 2,6 T SONO PRONTI PER NUOVE SFIDE. L’SV 26 È “MADE IN E UROPE”


NEWS

&Prodotti

Attualità

L’Italia vince a Intermat

ome sempre, in primo piano l’innovazione. E di campioni, nel settore delle macchine operatrici, delle attrezzature e dei sistemi di gestione per le costruzioni la giuria degli Intermat Innovation Awards 2015 ne ha riconosciuti diversi, con una nota rilevante dedicata proprio all’Europa delle idee e al made in Italy. La giuria internazionale, presieduta da Bruno

France SAS e al suo progetto di montacarichi per gru; argento a Mecalac per l’attacco rapido M-Connect. Sul fronte Engineering & Systems, straordinario risultato per l’Italia, con l’oro al Gruppo Merlo per il rivoluzionario Transversal Stability System; argento a Liebherr France SAS a favore del Liebherr Demolition Control (LDC). Nelle Digital Applications, oro alle tecnologie Atlog

Nuovo incarico Nel corso dell’ultima assemblea ordinaria, il consiglio di sorveglianza di DEUTZ AG ha eletto Hans-Georg Härter come suo nuovo presidente. Härter, nato nel 1945 a Bensheim, nella Germania meridionale, è membro di tale organo aziendale dal 2013: nel corso della sua lunga carriera, ha ricoperto numerosi incarichi prestigiosi, tra cui quello di amministratore delegato di ZF Friedrichshafen AG dal 2007 al 2012, per cui possiede una vasta esperienza di questo settore industriale. Precisiamo che l'elezione di un nuovo presidente del consiglio di sorveglianza di Deutz AG è stato dettato dalle dimissioni di Lars-Göran Moberg, per motivi personali, dopo sei anni di mandato.

8 Costruzioni marzo 2015

www.comune.rieti.it

www.deutz.com

C

Cavagne ha decretato i seguenti vincitori nelle cinque categorie previste dal Premio. Per la sezione Construction Equipment, oro al gruppo Wacker Neuson per il nuovo miniescavatore 803 dual power; argento ad Alphi per le casseforme TopDalle Eco; bronzo a Fayat-MariniErmont per l’impianto continuo per asfalto RF 160. Per Equipment & Components, oro a Liebherr

per il software Land2map e argento ad Autom Elec per il sistema di misurazione della granulometria TAMIsoft. Vincitore della categoria Environment, il gruppo MS con un inedito impianto di trattamento delle acque. Premio World of Concrete a Tekla per il software Tekla Structures Construction Modeling. Infine, Premio Speciale della Giuria a Bridgend Extrusion per il K-Form Concrete Formwork System. www.intermatconstruction.com

Maratona progettuale Un bando per riprogettare l’area industriale dismessa dell’ex Snia Viscosa, 30 ettari nel centro di Rieti. Promosso da Rena, Comune di Rieti e Mps, s’intitola “Next Rieti” e si svolgerà con una maratona progettuale, durante la quale un gruppo di progettisti selezionati si confronterà per disegnare le linee di questa rigenerazione continuando il lavoro svolto fino a questo punto. Per partecipare c’è tempo fino al 31 marzo.


Patto d’acciaio n capofila che ricopre un ruolo di spicco nella produzione di particolari in acciaio antiusura. La ESTI di Idro (BS) si contraddistingue per l’intenso lavoro di ricerca, nella scelta oculata dei materiali e nei processi di lavorazione. Esti produce lame per benne da pala ed escavatore, lame per dozer, grader e spazzaneve. L’acciaio utilizzato, l’accurato trattamento termico e le bassissime tolleranze delle lavorazioni meccaniche danno vita a un prodotto di alta qualità e con elevata resistenza all’usura. I profili laminati

U

in acciaio EStrong sono l’ultimo incremento di valore per la più alta qualità per l’acciaio antiusura. La gamma dei prodotti Esti è completata da denti a forcella e a gambo, punte e particolari di forme e dimensioni diversificate in base alle molteplici applicazioni delle macchine movimento terra. Un punto di forza attuale è rappresentato dalla serie Silver, una linea di prodotto brevettata dal design innovativo che rende più efficace la penetrazione nel terreno scongiurando al contempo l’usura del componente.

L’unione odierna tra Esti e Acciaierie Venete ha dato luogo ad una nuova realtà, unica nel suo genere, che ha consentito la realizzazione di una filiera completa. Questa realtà permette, anche ai clienti

più esigenti, di individuare nella Esti un’azienda in grado di garantire la massima affidabilità potendo disporre dell’intero processo produttivo. www.esti.it

Come nel 2012 anno passato è stato sì travagliato, ma sostanzialmente positivo per l’industria europea delle macchine movimento terra. Secondo i dati diffusi dal Cece (Committee for European Construction Equipment), nel 2014 le vendite sul mercato europeo hanno conosciuto un incremento del 9% rispetto al 2013. Le esportazioni hanno mostrato un lieve ritmo di crescita. Dietro solo al Nord America, il mercato europeo è stato la seconda regione più dinamica nel 2014: nel corso dell’anno sono state vendute in Europa (compresa la Russia e la Turchia) 135.000 unità di macchine movimento terra. Ciò equivale a un aumento del 6% e pone il settore ai medesimi livelli del 2012. www.cece.eu

L’

marzo 2015 Costruzioni 9


16-19 aprile, Verona Salone dei trasporti e della logistica

Velocità

www.transpotec.com

Fruibilità

INTERMAT 2015

Completezza

20-25 aprile, Parigi Salone internazionale di macchine e attrezzature da cantiere

Grafica

Download

www.intermatconstruction.com

CTT 2015 2-6 giugno, Mosca Fiera internazionale delle macchine, attrezzature e tecnologie per le costruzioni www.ctt-moscow.com

BICES 2015 22-25 settembre, Beijing Fiera internazionale delle macchine per le costruzioni www.e-bices.org

TRUCK.MARANGONI.COM Il nuovo sito web di Marangoni Commercial Tyres è ora una vera piattaforma di aggiornamento sulla gamma aziendale. La navigazione, semplice e veloce, consente, cliccando sul nome di uno dei prodotti, di raggiungere la pagina dedicata al singolo pneumatico, contenente immagini e le informazioni sulle caratteristiche e sugli impieghi del prodotto. Da segnalare la pagina sulle logiche di denominazione della gamma e quella sui vantaggi dati dall’uso di pneumatici ricostruiti. Il sito è user-friendly e garantisce una navigazione intuitiva. Gli utenti riescono così a individuare il prodotto adatto alle proprie esigenze.

IL SITO DEL MESE

MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI

ATTUALITÀ & PRODOTTI

TRANSPOTEC 2015

LA QUALITÀ TOTALE È LA SOMMA

DI SINGOLI PARTICOLARI L’affidabilità delle nostre piattaforme è costruita sui dettagli.

GSR SpA // Via Lea Giaccaglia, 5 47924 Rimini (RN) // Italy Tel. +39 0541 397811 // sales@gsrspa.it // www.gsrspa.it


© Costruzioni © Costruzioni

4 telecamere 1 immagine 0 angoli ciechi

Backeye®360 NUOVO sistema di telecamere e monitor intelligente per una visione a 360º

Versione cingolata ersatilità incrementata. JCB ha presentato la nuova versione cingolata della terna compatta 1CX, battezzata col nome di 1CX-T, equipaggiata di un motore da 36,3 kW con una coppia di 140 Nm. Il nuovo modello, grazie al potente circuito idraulico ausiliario ad alta portata, è in grado di supportare un ampio numero di attrezzature sia sulla pala anteriore che sull’escavatore posteriore. L’innovativo sistema di gestione del motore, che controlla l'uscita del cambio, consente l'impostazione delle velocità tramite regimi motore più bassi, per una riduzione del consumo di carburante: controllando la velocità rispetto al suolo a un regime motore massimo, si ottiene la massima forza di strappo senza alcuna rotazione di ruote o cingoli o lo stallo del motore. La terna JCB 1CX-T vanta la potenza di un mini escavatore da 2,5 tonnellate; grazie all'avambraccio telescopico, in grado di garantire altezze di carico e scarico elevate, il traslatore è in grado di scavare a una profondità maggiore del 36%, profondità superiore a quella di una minipala analoga dotata di attrezzo terna. www.jcb.it

V

Backeye®360 elimina il problema degli angoli ciechi, un potenziale pericolo per qualsiasi oggetto o persona che si trovi sulla traiettoria di un veicolo in movimento. Le immagini digitali provenienti da quattro telecamere ultragrandangolari vengono combinate per offrire una vista “a volo d’uccello” del veicolo e fornire in tempo reale una singola immagine chiara sul monitor del guidatore: una soluzione ideale per prevenire gli incidenti, risparmiare denaro e salvare vite umane.

Immagine reale prodotta da Backeye®360

brigade-elettronica.it Chiamate lo +39-055-245943 oppure visitate il vostro fornitore di fiducia


ATTUALITÀ & PRODOTTI

Trasporto più leggero a marzo una comunicazione giornaliera è sufficiente per trasportare terre e rocce da scavo. Il Ministero dell’Ambiente ha decretato che basterà un cronoprogramma a inizio giornata e non sarà più necessario redigere una dichiarazione per ogni trasporto. La decisione semplifica le procedure previste dal DM 161/2012 che, oltre a stabilire le condizioni per il riutilizzo dei materiali estratti, con l’Allegato n. 6 definisce gli adempimenti per il trasporto dei suddetti materiali. Prima di tale modifica, per ogni trasporto doveva essere redatto un documento contenente le generalità della stazione appaltante, della ditta appaltatrice dei lavori, dell’azienda incaricata del trasporto, della ditta che riceveva il materiale, il sito di provenienza, il luogo di destinazione, la quantità e la tipologia del materiale trasportato, la data e l’ora del carico, la targa del mezzo utilizzato. www.minambiente.it

D

E luce fu!

GUARDA LO SPETTACOLA RE VIDEO!

Il Festival delle Lanterne è una festività cinese molto sentita che risale a più di 2.000 anni fa: in Cina, infatti, le lanterne simboleggiano prosperità e buona fortuna e ogni anno le persone in tutto il Paese si riuniscono per celebrare l'inizio della primavera. Nel villaggio di Yuhu, una comunità isolata nella provincia dello Yunnan, la tradizione del Festival delle Lanterne è una vera sfida per via dell'elettricità limitata. Situato a un'altitudine di 2400 m sul Jade Dragon Snow Mountain, il villaggio quest’anno è stato illuminato grazie alla potenza di un generatore CAT, che ha consentito di accendere ben 8.400 lanterne, per un totale di 252.000 Watt. www.cat.com

la soluzione nel drenaggio! Da sempre Varisco offre agli operatori del drenaggio e delle installazioni wellpoint la più vasta gamma di soluzioni: pompe autoadescanti fino a 12” vuotoassistite, pompe centrifughe con girante aperta 4” e 6” dry prime con cabina di insonorizzazione, pompe sommergibili in alluminio fino a 8”, impianti wellpoint con punte filtranti e tubazioni in tecnopolimero.

www.variscospa.com

VARISCO S.p.A. Terza Strada, 9 - Z.I. Nord 35129 PADOVA - Italy - Tel. +39 049 82 94 111 - Fax +39 049 82 94 373 - italia@variscospa.com


A lezione di dpi Un corso formativo sui dpi (dispositivi di protezione individuale) della durata di quattro ore. Il corso, libero e non vincolato all’attuale normativa ma efficace base di partenza per la formazione di figure come quelle degli Rspp (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), è tenuto da specialisti del settore e può essere effettuato direttamente presso la sede del cliente. A proporlo è BRAMMER, distributore di prodotti per la manutenzione, la riparazione e la revisione, compresi cuscinetti, trasmissione di potenza meccanica, pneumatica, idraulica, utensili e attrezzature per la salute e la sicurezza. “Garantire la protezione dei lavoratori è prima di tutto un obbligo morale, ma è anche un obbligo di legge volto a prevenire infortuni sul lavoro: le competenze e l’esperienza che i partecipanti acquisiranno durante questo corso saranno loro molto utili nell’espletamento delle loro funzioni di Rspp”, spiega Gabriele Crippa, tools and general maintenance product manager di Brammer per l’Italia. www.brammer.it

Grafiche in India arte ufficialmente a marzo la produzione Decal In, nuova società indiana di SERIGRAFIA 76, azienda considerata punto di riferimento internazionale nella serigrafia industriale. Il progetto Decal In, nato nel 2013, ha l’obiettivo di consolidare la presenza in India con prodotti specifici per il mercato locale, destinati a soddisfare le esigenze dei costruttori asiatici o europei di mmt, mezzi agricoli e veicoli industriali. In particolare lo stabilimento, aperto nella localita di Pune e suddiviso tra reparto produttivo e uffici su una superficie di 1.000 mq, progetta e stampa grafiche adesive e decorazioni realizzate in serigrafia tradizionale e con stampa digitale. wwww.serigrafia76.com

P


PER UN’AZIENDA IN PERFETTA FORMA Gestione economica aziendale G Analisi finanziaria, economica e patrimoniale della situazione aziendale G Gestione della situazione di ricollocamento e/o riorganizzazione del personale dipendente Marketing G Supporto per attività di marketing G Organizzazione di convegni e di eventi G Realizzazione di mini siti e di web-video Sicurezza negli ambienti di lavoro G Nomina del responsabile esterno del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) G Stesura del documento valutazione rischi (DVR) Sorveglianza Sanitaria G Nomina del medico competente G Esecuzione delle visite mediche e accertamenti diagnostici direttamente in loco

Futuro strategico Una nuova organizzazione marketing e vendite per la branch italiana di Stanley Black&Decker. Si tratta di un’unica divisione di business chiamata Global Tool & Storage (GTS), guidata da Alberto Casati, general manager Southern Europe (nella foto). Nata a seguito del progetto di integrazione delle divisioni Costruction & DIY (CDIY) e di Industrial & Automotive Repair (IAR), GTS garantirà a tutti i marchi una crescita profittevole, basata sulla condivisione di esperienze e una visione strategica del futuro. www.stanleyblackanddecker.com

Un click fa scuola!

Formazione G Formazione dei lavoratori G Corsi di Primo Soccorso e Antincendio G Corsi modulabili secondo le diverse esigenze aziendali Altri servizi G Bandistica regionale G CAF in loco

ormazione online, gratuita e interattiva, pensata per i servizi post vendita della rete autorizzata di Cnh Industrial Parts & Service: attraverso un catalogo ad hoc, il Gruppo offre più di 30 moduli formativi, commerciali e sui servizi. In questo modo i team Parts & Service della rete autorizzata Iveco, Case e New Holland hanno la possibilità di formarsi gratuitamente, basta solo un computer con una connessione internet. I moduli di formazione, brevi video della durata compresa tra i 5 e i 15 minuti, sono consultabili in qualsiasi momento, così come i test online per valutare le esigenze di formazione. In tutta la regione Emea, ben 2.214 persone della rete hanno già ricevuto una formazione online, per un totale di circa 12.610 ore di formazione erogate. www.cnhindustrial.com

F

srl

amministrazione@sinetix.it


Attualità&Prodotti

Shopping a Caorso

rande successo per l’asta organizzata il 5 marzo a Caorso, in provincia di Piacenza, nella sede italiana di Ritchie Bros. Auctioneers. Ecco qualche numero: oltre 1.600 lotti in vendita, più di 1.440 iscritti

G

di cui oltre 600 online (clienti registrati da oltre 70 Paesi) e più di 230 aziende con articoli da vendere. Gli acquisti principali sono stati realizzati da Italia, Francia,

NEWS

Imperdibile per i gruisti! “Monumentale” asta il 25 marzo a Casper, negli Usa, con una selezione di oltre 800 mezzi inclusa una vasta scelta di gru. Tutte le macchine provengono dall’azienda Energy Transportation, che ha deciso di affidare la vendita della flotta a Ritchie Bros. Auctioneers. Nel dettaglio: 14 gru fuoristrada 120-150 t, sette gru fuoristrada 225-600 t, sette gru idrauliche 75-110 t, sei gru cingolate 230-660 t, oltre a caricatori telescopici, sollevatori e altro. Le descrizioni tecniche di tutti gli articoli in vendita sono disponibili sul sito aziendale.

Germania, Olanda, Polonia, Romania. Tra le macchine in evidenza: alcuni escavatori New Holland E485 venduti a 140.000 euro e due pale gommate Cat 972K piazzate a 136.000 euro; per il settore sollevamento, due autogrù fuoristrada Locatelli del 2010 e una del 2002,

vendute rispettivamente a 175.000, 170.000 e 41.000 euro. Quattro autocarri ribaltabili Man TGA 41.480 del 2006 e del 2005 sono stati invece venduti a 37.000 euro ciascuno a un’azienda in Grecia. La prossima asta a Caorso si terrà il 14 maggio. www.rbauction.it


SISTEMI DI POMPAGGIO

BYPASS

problem solver

16 Costruzioni marzo 2015


Attualità&Prodotti

Nelle foto, alcuni dettagli della stazione di pompaggio bypass realizzata con 12 elettropompe sommergibili Flygt, a monte dello sbarramento del canale di scarico della Centrale Idroelettrica di Cotilia, oggetto dell’intervento. In particolare, nelle immagini della sequenza sotto, le dighe di terra costruite per isolare il tratto interessato dai lavori, lungo circa 1,5 km.

NEWS

GRAZIE ALLA STAZIONE DI POMPAGGIO CON 12 ELETTROPOMPE SOMMERGIBILI

FLYGT, L’INTERVENTO NEL CANALE DI SCARICO DELLA CENTRALE IDROELETTRICA E.ON DI COTILIA È ANDATO A BUON FINE DI DANIELA STASI

na quantità di acqua da bypassare pari a 4.000 litri al secondo. Questo il numero che salta subito all’occhio nell’intervento realizzato nel canale di scarico della Centrale Idroelettrica di Cotilia, in provincia di Rieti, un canale che per COSTRUZIONI è una vecchia conoscenza (abbiamo già dedicato un articolo sul numero di novembre 2012, pagina 28). Vediamo i dettagli del lavoro. In sostanza il Nucleo idroelettrico di Terni di E.ON, gestore della centrale, ha commissionato all’impresa Betti l’intervento di rinforzo e di ripristino delle pareti del canale suddetto (con l’impiego di spritz beton); l’intervento ha interessato un tratto lungo circa 1,5 km ed è stato eseguito da luglio a ottobre 2014. Per eseguire l’operazione, e garantire continuità operativa alla centrale, è stato necessario isolare la sezione di canale oggetto dei lavori, con bloccaggio dell’acqua sia a monte che a valle, mediante sbarramenti tradizionali (dighe in terra): l’acqua che proveniva da monte, per quanto fosse stata bloccata, presentava delle venute naturali; per assicurarne il blocco totale si è reso necessario realizzare una stazione di pompaggio e creare così un bypass, utilizzando ben 12 elettropompe sommergibili a marchio Flygt, fornite a noleggio da Xylem Water Solutions Italia. RRST

U

marzo 2015 Costruzioni 17


SISTEMI DI POMPAGGIO

Organizzazione meticolosa Il canale di scarico oggetto dell’intervento ha forma trapezoidale: per allestire la stazione di pompaggio e alloggiare le elettropompe perfettamente in piano, l’impresa Betti ha progettato e costruito delle strutture metalliche triangolari, poi ancorate a una delle pareti inclinate del canale. Le manichette collegate alle pompe sono state collocate sulla struttura e inserite in 12 tubi metallici da 250 mm, che dirottavano l’acqua in altri due tubi da 1.200 mm lunghi 60-70 m; questi ultimi facevano confluire l’acqua direttamente nel fiume ubicato nei pressi. “L’intervento è stato complesso, soprattutto per l’organizzazione logistica”, spiega Daniele Betti, funzionario tecnico dell’impresa Betti, specializzata nelle costruzioni per il settore idroelettrico, in attività dalla metà degli anni Cinquanta. “Basti dire che il cantiere era vigilato 24 ore su 24 e, visto che non c’era disponibilità di energia elettrica, siamo ricorsi a tre gruppi elettrogeni da 800 kVA, di cui uno di riserva. Anche in questo caso siamo molto soddisfatti dei prodotti e del servizio offerti da Xylem Water Solutions: il nostro, è un rapporto di collaborazione iniziato alla fine degli anni Sessanta”.

18 Costruzioni marzo 2015


Attualità&Prodotti

NEWS

LA “FLOTTA” IN CANTIERE

2 elettropompe sommergibili Flygt modello CS 3300 MT da 44 kW 1 elettropompa sommergibile Flygt modello CS 3300 LT da 44 kW 1 elettropompa sommergibile Flygt modello NP 3202 LT da 37 kW 2 elettropompe sommergibili Flygt modello BS 2201 MT da 37 kW 1 elettropompa sommergibile Flygt modello BS 2250 MT da 54 kW 4 elettropompe sommergibili Flygt modello NS 3301 LT da 55 kW 2 elettropompe sommergibili Flygt modello NS 3202 MT da 44 kW 12 quadri elettrici di comando per ogni elettropompa sommergibile 360 ml di manichetta diametro DN250 mm 72 ml di tubi in acciaio zincato accessori (curve, raccordi, fascette stringitubo, ecc…)

SINERGIA VINCENTE Il noleggio Xylem Water Solutions si contraddistingue per la capacità di fornire il prodotto richiesto, i relativi accessori e il servizio di consulenza tecnica e di analisi preventiva, importante per eseguire al meglio un intervento, soprattutto nel caso di forniture di un certo rilievo come quella destinata all’impresa Betti. “La collaborazione continua col cliente e il conseguente rapporto di fiducia reciproca sono il nostro valore aggiunto, ci permettono di seguire lavori di un certo spessore, che richiedono una notevole movimentazione di acqua”, commenta Vincenzo Arrichiello, rental manager Centro-Sud Xylem Water Solutions Italia. “In questo caso è stato fondamentale capire quali fossero le macchine più adatte per garantire la portata richiesta dal cliente, di 4 m3 al secondo. Tutto è andato a buon fine grazie alla stretta sinergia tra Betti, la nostra filiale di Roma e la sede Dewatering di Pomezia”.

marzo 2015 Costruzioni 19


Peso operativo 20,16 ton Potenza max 203 kW CapacitĂ benna standard 3,6 m3 Carico di ribalt. alla max art. 13.110 kg

WALKAROUND DI

MATTHIEU COLOMBO



UNA REGINA LAVORATRICE Non un puzzle di componenti, ma una macchina progettata e prodotta integralmente da Volvo. Arriva l’OptiShift e l’efficienza fa un salto in avanti

Cilindri di sterzo alti e inseriti nel modulo posteriore garantiscono sempre una stabilità elevata

Raggio di sterzo alla benna più contenuto con 6.430 mm


I PLUS

di

1 Tutto è pensato per il movimento terra

e dimensionato per questo modello. Motore, elettronica, trasmissione, assali, chassis, cilindri idraulici e cabina sono prodotti internamente da Volvo CE.

2 Ora disponibile con trasmissione OptiShift che aumenta la produttività nei cicli di lavoro. Si consuma fino al 18% in meno.

3 Ha il motore più potente della categoria

e con la coppia più elevata. Il D8J Stage IV migliora anche la curva ai bassi regimi.

4 Il post trattamento è completo e ora serve l’urea, ma adesso la rigenerazione attiva avviene ad intervalli di 500 ore (il bruciatore sparisce). Consumo in calo.

5 L’elettronica sviluppata da Volvo fa girare

la meccanica della L120H alla perfezione.

6 In “Auto” la trasmisione APS è adattiva.

Sceglie in tempo reale il rapporto migliore in base alle condizioni operative.

7 Prestazioni elevate, in linea con la L120G,

grazie al cinematismo TP. Ma con più 5% d’efficienza carburante (trasmissione std).

8 Assali con riduttori planetari e freni nei

mozzi e semiassi flottanti. I differenziali (anteriore bloccabile al 100%) lavorano a temperature più basse.

9 In cabina sono in prima linea la sicurezza

e la salute dell’operatore. La pressione acustica interna è di soli 68 dB(A), mentre la qualità dell’aria è elevata.

10 Non disorienta l’operatore esperto, rispetta l’ambiente ed è curata nei minimi dettagli.


VOLVO L120H

D8J TAD873VE STAGE IV • COMMON RAIL DA 190 MPA • 24 VALVOLE E CAMME IN TESTA • TURBINA CON WASTEGATE

1

203 KW GIÀ A 1.500 GIRI/MIN

2

LA COPPIA PIÙ ELEVATA

3

CONSUMO IN CALO

Il D8J unisce la potenza più alta della categoria alla velocità media del pistone più bassa. Soli 7,71 m/s. Affidabilità elevata ed emissioni sonore contenute. Ben 1.320 Nm a 1.450 giri/min. Rispetto alla L120G (D8H) la coppia è più elevata già tra gli 800 e i 1.000 giri/min. E a 1.200 giri/min la curva è superiore di 150 Nm. Il D8J in versione Stage IV adotta anche la tecnologia Scr, ma la rigenerazione attiva del filtro antiparticolato è eseguita ogni 500 ore. Questo fa calare i consumi.

Potenza home made © Costruzioni

Con 203 kW, la L120H ha il motore con la potenza più elevata, ottenuta al regime più basso della categoria (1.500 giri/min). Non è un motore adattato al movimento terra, ma una versione espressamente progettata e prodotta da Volvo in Europa

4 valvole per cilindro e albero a camme in testa

Common rail da 190 MPa

Filtri olio a cartuccia integrati nel basamento

24 Costruzioni marzo 2015


by

WALKAROUND © Costruzioni

Basamento ultra rigido

GIÙ I CONSUMI L’Ecopedale contribuisce a ridurre il consumo di carburante grazie a una forza di resistenza applicata al pedale dell'acceleratore quando si eccede rispetto all'utilizzo ottimale del motore.

TURBO PROTETTO

© Costruzioni

La Volvo L120H ha una spia di consenso allo spegnimento del motore per garantire lunga vita alla turbina. L’adesivo invita a leggere il manuale dell’operatore.

© Costruzioni

E-EGR RICIRCOLA SOLO SE NECESSARIO Il ricircolo dei gas di scarico è gestito tramite una valvola a controllo elettronico e avviene solo quando necessario per contenere le emissioni.

© Costruzioni

© Costruzioni

EVOLUZIONE Il blocco motore del D8J ha una rigidità superiore rispetto al D7. Trasversalmente è superiore del 25% e verticalmente del 32%. In questo modo il motore supporta meglio la coppia motrice ai bassi regimi, vibra meno e abbassa le emissioni sonore.

FILTRI ACCESSIBILI Dal cofano sinistro si accede al filtro dell’aria, ai due filtri dell’olio motore integrati nel basamento (cambio a 500 ore) e al secondo filtro del gasolio con separatore dell’acqua, rubinetto di spurgo e segnalatore in cabina.

Olio motore Scambiatore di calore dell’E-Egr

Refrigerante

© Costruzioni

SCARICHI ECOLOGICI E ACCESSIBILI

marzo 2015 Costruzioni 25


Filtro senza pensieri 1

VOLVO L120H

Le emissioni sono abbattute nell’ordine da Doc, Dpf a rigenerazione passiva, iniezioni di AdBlue® per favorire la catalisi selettiva del nuovo modulo Scr e sistema Asc per neutralizzare i vapori di ammonio

L’INIEZIONE DI UREA Avviene all’inizio del Pipe Mixer tramite un iniettore raffreddato 1 . All’interno del Pipe Mixer 2 avviene la miscela con gas che arriva al modulo 3 di riduzione catalitica selettiva. Eventuali eccessi di ammoniaca sono neutralizzati dall’Ammonia Slip Catalyst 4 .

4

ASC

3

SCR

Pipe AdBlue® mixer

1

DPF

2

© Costruzioni

DOC

Inizio flusso gas scarico

Rispetto alla L120G il trattamento dei gas allo scarico guadagna la tecnologia Scr ed abbandona il bruciatore per la rigenerazione attiva. Ora la rigenerazione è solo passiva e quella attiva non deve essere più gestita dall’operatore (prima erano 60 ogni 500 ore). In versione Stage IV, il D8 aumenta l’efficienza carburante fino al 5%. OGNI 500 ORE Per elevare la temperatura ed effettuare la rigenerazione attiva l’elettronica esclude l’Egr, parzializza la valvola allo scarico e ritarda l’iniezione. Ci vogliono 25/30 minuti. Il modulo Dpf si cambia ogni 6.000 IL POST ore con uno nuovo o con uno TRATTAMENTO Volvo Reman.

DEL D8J IN VIDEO

26 Costruzioni marzo 2015

© Costruzioni

SPARISCE IL BRUCIATORE E CALANO I CONSUMI

GRUPPO RIBALTABILE Scollegando il condotto d’aspirazione dell’aria e rimuovendo due bulloni è possibile ribaltare tutto il gruppo di post trattamento per accedere alla testata del D8J.

270 litri di gasolio

24,9 litri di AdBlue®


Aria fresca alle masse radianti

Ventola idrostatica termocontrollata

WALKAROUND

Intercooler aria-aria del turbo

VENTOLA SOFFIANTE L’aria per raffreddare i radiatori è aspirata per depressione dall’alto del cofano motore e dai fianchi. La ventola è in coda alla macchina e soffia fuori l’aria calda solo quando necessario diminuendo i consumi di carburante e permettendo al motore di raggiungere prima la temperatura d’esercizio ottimale. Per pulire i radiatori, il senso di rotazione viene invertito automaticamente dall’elettronica della macchina.

Radiatore olio idraulico

Condensatore clima

Radiatore gasolio

Radiatore refrigerante motore

© Costruzioni

© Co struz ioni

by

Elettronica sincronizzata TUTTO PROGETTATO DA VOLVO La centralina HMI-ECU controlla il monitor e le sue funzioni, l’ecopedale e il selettore cambio, la GPMECU 1 la trasmissione, i freni ed eventualmente l’OptiShift con LockUp, la 2 i servocomandi elettrici, le funzioni di lavoro e il settaggio

di memoria braccio. La 3 controlla funzioni generiche come i fari, ma anche il sistema Boom Suspension System. A queste si aggiungono quella del CareTrack e quelle di motore e gestione del post trattamento. Dialogano tra di loro tramite rete CAN (SAE J1939).

CENTRALINE IN CABINA ALLE SPALLE DELL’OPERATORE HMI ECU

© Costruzioni

Quadro fusibili

GPMECU 1

© Costruzioni

GPMECU 2

GPMECU 3

ECU MOTORE Sopra, la centralina del motore (2 connettori) montata nel vano ma su supporti elastici e lontano da fonti di calore. Sopra di lei quella del controllo del post trattamento.

marzo 2015 Costruzioni 27


Tutta la driveline è progettata, costruita e appositamente dimensionata da Volvo per le sorelle L110H e L120H. Questo permette di ottenere la massima efficienza. Il cambio automatico APS è di serie, ma ora è anche disponibile il sistema OptiShift con Reverse by Bracking

AUTOMATICO A GESTIONE ELETTRONICA Come per le precedenti “120” Volvo, la generazione H monta di serie la trasmissione automatica (4F+4R) APS che sceglie sempre il giusto rapporto in base a velocità e condizioni operative. L’elettronica permette di scegliere 3 settaggi più quello adattivo in cui la macchina sceglie sempre il settaggio migliore. La novità è che il selettore manuale è sparito e tutto si controlla dal nuovo lcd del cruscotto.

© Costruzioni

HTE206C A sinistra la parte fronte marcia della trasmissione automatica HTE206C, a destra il suo basamento.

© Costruzioni

Il sistema OptiShift è composto da un nuovo convertitore di coppia con lock up (in velocità il convertitore di coppia è meno sollecitato e si consuma meno) e da uno statore a ruota libera (riduce le perdite di carico in accelerazione prima che si azioni il lock up). A questo si aggiunge il sistema brevettato Reverse by Bracking che, quando l’operatore innesta il cambio di direzione (tipico ciclo breve in cava), aziona i freni in automatico ottimizzando il cambio di direzione riducendone ulteriomente i consumi di carburante. Il cambio di direzione è ottimizzato e calano ulteriormente i consumi. 28 Costruzioni marzo 2015

Co str uz ion i

CONSUMARE FINO AL 18% IN MENO

©

VOLVO L120H

L’asso nella manica


Gli sfiati dei vapori d’olio degli assali hanno filtri dedicati

100% TUTTO VOLVO Anche l’assale anteriore AWB31 e quello posteriore AWB30 sono prodotti da Volvo. Grazie ai riduttori planetari nei mozzi ruota i semiassi flottanti sono meno sollecitati e l’olio mantiene temperature più basse anche sotto sforzo.

© Costruzioni

Pedale di blocco

Sensore temperatura olio

© Costruzioni

BARICENTRO BASSO L’assale posteriore è a incernieramento assiale. L’assenza di una culla intermedia permette di mantenere basso il baricentro della macchina. L’inclinazione è di più o meno 13° e la luce a terra di 460 mm. Differenziale anteriore bloccabile al 100% di serie

© Costruzioni

Riduttori planetari e freni (registro automatico) nei mozzi

Controllo usura freni

Assale posteriore oscillante di +/- 13°


VOLVO L120H

P2 Trasmissione Volvo HTE206C

© Costruzioni

P1

© Costruzioni

GRANDI PRESTAZIONI E CONTROLLO L’impianto è formato da due pompe LS a portata variabile (P1 e P2) calettate alla trasmissione, una pompa a ingranaggi (P3) collegata alla pto del D8J e un distributore a centro chiuso con spole compensate in pressione e a controllo elettroproporzionale. Tra le funzioni controllate della P1, il comando bracci e benna, mentre la P2 è principalmente dedicata allo sterzo (impianto prioritario). I servocomandi sono alimentati sia da P1 sia da P2 tramite un riduttore di pressione. La P3 è collegata alla ventola di raffreddamento e al circuito frenante. Anche lei è controllata tramite solenoide. I comandi in cabina sono totalmente elettrici. Controllo della 3° e 4° funzione a richiesta

Serbatoio olio idraulico tra cabina e motore, in posizione alta, evita cavitazioni. È montato su supporti elastici (in tondo).

Solenoidi di controllo

© Costruzioni

Distributore a centro chiuso

RESISTE A 42 MPa L’impianto idraulico della L120H ha tubazioni resistenti al fuoco e a 42 MPa di pressione interna. Oltre il 30% di margine di sicurezza.

© Costruzioni

Come idraulica è stata confermata quella della L120G che, rispetto alla F, era evoluta elevando la pressione di lavoro massima da 26 a 31 MPa. Grande novità i comandi elettroproporzionali in cabina

© Costruzioni

Alta pressione


by

© Costruzioni

WALKAROUND

Per le impostazioni operative si ha l’icona della L120H. Permette il riscontro grafico dell’inserimento di blocco differenziale, boom suspension e OptiShift.

Il regime minimo può essere preimpostato dall’operatore in base ad abitudini di lavoro ed esigenze operative. È disponibile lo spegnimento automatico motore.

La terza parte del sistema è dedicata al monitoraggio della macchina e alla sua diagnostica. Tra i parametri del D8J riportati, anche la pressione dell’olio motore.

Il selettore rotativo dell’APS è sparito dal montante destro. Ora è tutto digitale e si possono selezionare le modalità Low, Medium, High oppure la funzione adattiva Auto.

La diagnostica completa permette di visualizzare nel dettaglio le singole scadenze. Con il sistema CareTrack attivo, permette anche di avvertire chi gestisce il parco macchine.

© Costruzioni

Nella schermata di base si visualizza, il regime motore, la velocità, il valore del consumo istantaneo, la modalità di trasmissione impostata, l’ora e la temperatura esterna.

Cockpit da truck e monitor lcd a colori

Rispetto alla L120G, il Contronic ha un monitor di controllo a colori che offre più informazioni all’operatore

marzo 2015 Costruzioni 31


Conforme ROPS/FOPSe alla ISO 6055

) 68 dBIN(AA IN CAB

Larghezza interna 1.550 mm

Comandi a 3 leve con blocco magnetico o joystick

Colonna sterzo telescopica e inclinabile Supporto braccio regolabile altezza, profondità inclinazione e destra-sinistra

Sterzo elettrico con joystick opzionale (il volante non scompare)

Cintura di sicurezza a 2 punti con pretensionatore e sistema assorbimento forze © Costruzioni

Silenzio regale La cabina della L120H è razionale e molto classica nella disposizione dei comandi. Con soli 68 dB(A) tocca il valore più basso della categoria. La sicurezza e la salute dell’operatore sono al centro dell’attenzione

TRADIZIONALE La tastiera per il controllo delle funzioni a monitor è ben dimensionata (si utilizza anche con i guanti) ed è a membrana (pulizia facile).

MOTIVO DI PRODUTTIVITÀ La cabina Volvo non si distingue per dettagli innovativi ma per la grande esperienza maturata in anni di studi e prove sul campo. Può essere definita un insieme di soluzioni che aiutano l’operatore a mantenere la concentrazione e riducono la sua stanchezza. Sono da riferimento l’accesso ben concepito, la visibilità elevata, la superficie tersa dei vetri, l’appoggiatesta da auto e la cintura con pretensionatore.

32 Costruzioni marzo 2015

Il sedile elevato da terra facilita la pulizia dell’abitacolo

© Costruzioni

VOLVO L120H

SOLO


TUTTA EUROPEA La L120H è prodotta nel quartier generale di Volvo Construction Equipment a Eskilstuna, Svezia. Il motore a Lione, Francia.

La retrocamera ad alta risoluzione è integrata nel cofano posteriore e ben protetta. Le immagini riprese sono proiettate in un monitor dedicato da 7” montato in alto, sopra il montante destro anteriore.

CABINA PRESSURIZZATA L’impianto di aerazione e climatizzazione automatica della L120H garantisce una classe di efficienza F8 a norma EN779:20020 (trattiene il 90-95% di particella da 4 micron). Con l’opzione “filtro polveri fini” si arriva alla classe H13 che trattiene 99,95% delle particelle. Anche negli ambienti più difficili la salute dell’operatore è preservata. © Costruzioni

© Costruzioni

RETROCAMERA DI SERIE

La chiave di serie apre la portiera e avvia la macchina. La qualità dei suoi materiali e la cura dei dettagli è ben superiore alla concorrenza.

SEDILE ITALIA L’allestimento IT prevede un sedile in tessuto a doppia tonalità con sospensione pneumatica di serie.

© Costruzioni

APERTURA DA TERRA DISPONIBILE

Appoggiatesta assorbi urti “a libro”

© Costruzioni

© Costruzioni

MASSIMA SICUREZZA

SUPPORTO LOMBARE La regolazione è pneumatica manuale (vedi tondo).

A richiesta è disponibile il radiocomando con chiave retrattile. Oltre ai pulsanti di apertura e chiusura della serratura, c’è un pulsante che sblocca e apre letteralmente la porta. Il radiocomando, se la macchina ne è dotata, permette di accendere a distanza le luci di accesso.

Punti d’ancoraggio

Scaletta in linea con la porta e inclinata di 7°

© Costruzioni

© Costruzioni


4 fari frontali alogeni, disponibili anche a led. 4 posteriori a richiesta Particolari in HB500

BENNA STANDARD DA 3,6 M3 * • OTTIMA FORZA DI STRAPPO 18.900 DAN

Alogene

• CARICO DI RIBALTAMENTO MAX ARTICOLAZIONE 40° 13.110 KG • PESO OPERATIVO 20,16 TON

Forza da vendere La L120H conferma le grandi prestazioni della Serie G, ma con consumi inferiori. Se si sceglie l’OptiShift l’efficienza aumenta notevolmente

CINEMATISMO TP È confermato il cinematismo Torque Parallel tipico di Volvo che assicura elevate forze di strappo e parallelismo dell’attrezzo al terreno su tutto l’arco di sollevamento. Se selezionata, la sospensione bracci BSS si inserisce sopra i 5 km/h e può essere impostata con singolo o doppio effetto. Sono memorizzabili: posizione alta del braccio, posizione bassa e angolo benna.

Cilindri Volvo saldati per frizione © Costruzioni

VOLVO L120H

Benna Volvo di nuovo disegno in HB400

Altezza perno benna: -standard 4.100 mm -lungo 4.630 mm

© i ion uz str Co

Traversa braccio in fusione

BRACCIO LUNGO Sopra e a sinistra il braccio lungo che, al pari dello standard, si distingue per il cinematismo TP. Lo standard ha un’altezza al perno già superiore alla media di categoria.

Il ricircolo idraulico sui cilindri di sollevamento


© Costruzioni

WALKAROUND

Estintore a comando remoto opzionale

La sicurezza dell’operatore è fondamentale, anche in condizioni di emergenza. Per questo Volvo ha predisposto sui lati del cofano due fori per inserire il bocchettone di un estintore.

Solo pneumatici di marche Premium

Angolo d’uscita

28°

Disponibili a led

© Costruzioni

Visto da dietro il cofano motore della L120H ha un profilo quasi piramidale il cui culmine è lo sfiato dello scarico posto al centro, dietro la testa dell’operatore. Guardandosi le spalle dal posto di giuda si apprezza la forma stretta del cofano. La telecamera posteriore è di serie.

© Costruzioni

COFANO RASTREMATO SUI LATI

DETTAGLI MANIACALI Con una pala Volvo non vi capiterà mai di fare fatica ad allentare i bulloni delle ruote. Non sono esposti a sporco e intemperie ma protetti da coperture dedicate.

VERNICIATA A POLVERE con base ad acqua o solvente in base alle parti.

• VOLTMETRO DIGITALE © Costruzioni

Stacca batterie

Apertura/chiusura cofano motore

• ALTERNATORE DA 80A • DUE BATTERIE DA 2X170 AH • FUSIBILI (CON ICONE)

Luci da terra

ACCESSIBILI IN CABINA

© Costruzioni

POTENTE IMPIANTO DA 24V


VOLVO L120H Capacità benna standard 3,6 m3 Carico ribalt. max articolaz. 13.110 kg Peso operativo 20,16 ton Potenza max 203 kW Motore Volvo D8J Cilindrata 7,75 l Cilindri 6 Alesaggio x corsa 110 x 136 mm Regime max (potenza max) 1.800 (1.500) giri/min Velocità lineare pistone 7,71 m/s Valvole per cilindro 4 Distribuzione camme in testa Iniezione common rail Fasi d’iniezione 2 EGR esterno raffreddato Trattamento gas di scarico SCR + DPF Alimentazione turbo after Pompe portata variabile Portata max 128 + 128 + 33 l/min Regolazione pompa LS positive Distributore a cassetti c c pr comp elettr Pressione max 31/29 MPa Trasmissione (opt) AutoPowerShift (OptiShift) Marce 4F + 4R Velocità max 40 km/h Differenziali (opt) front 100% (post. lim. slip) Freni 4 disc oil Pneumatici 23.5x25 Passo 3.200 mm Carreggiata 2.070 mm Articolazione max 40° Raggio sterzo alla benna 6.430 mm Cinematismo benna TPL Parall Altezza perno benna 4.100 mm Forza di strappo 18.800 daN Larghezza benna 3.000 mm Lunghezza massima 8.230 mm Altezza trasporto 3.380 mm Batterie 2 x 170 Ah Alternatore 80 A Serbatoio gasolio 270 l Serbatoio AdBlue 24,9 l Serb./Sist. olio idraulico n d/133 l

www.volvoce.it

Assistiti dal cielo VOLVO CARE TRACK è il sistema di localizzazione gps e trasmissione dati gsm di serie. Serve a localizzare la macchina, a monitorare le condizioni operative, lo stato tecnico e d’uso, i consumi medi e istantanei e i promemoria per programmare l’assistenza. È uno strumento utile a massimizzare la redditività di ogni singola macchina.

• CAMBIO OLIO MOTORE 500 ore • FILTRO OLIO MOTORE 500 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 4.000 ore • FILTRI OLIO IDRAULICO 2.000 ore • CAMBIO OLIO TRASMISSIONE 2.000 ore • CAMBIO OLIO ASSALI 2.000* ore *Nota: primo cambio a 1.000 ore

CARE TRACK LA TESTIMONIANZA ITALIANA

© Costruzioni

Volvo L120H in numeri


MCR : gli escavatori pi첫 rapidi al mondo

20 - 25 Aprile 2015 Pa r i s - N o r d V i l l e p i n t e - Fra n c i a

E5 stand K 004

Fino a 10 km/h Skid a rotazione totale

6MCR 6 tonnellate / 8MCR 8 tonnellate / 10MCR 10 tonnellate

Contatto in Italia : 335 768 3757 MECALAC.GROUP

mecalac.com


Soluzioni intelligenti liberano il nostro potenziale

}

Perfetto

Immagina di poter usare le tue macchine movimento terra con la stessa precisione delle tue braccia: una precisione che migliora enormemente le prestazioni. La nostra valvola di controllo ti garantisce questo livello di accuratezza e anche di più: AVBCN-R di Rexroth ti assicura il massimo della sicurezza anche in caso di rottura dei tubi, come richiesto dalla normativa ISO 8643. È questo il modo in cui le soluzioni Rexroth per migliorare la precisione contribuiscono a rendere il lavoro più sicuro e più efficiente.

AVBCN-R - Compact Motion Control

Bosch Rexroth Oil Control S.p.A. Via Leonardo da Vinci, 5 - 41015 Nonantola, Italy www.boschrexroth.com/compacthydraulics

The Drive & Control Company


&

Macchine Componenti 48 52 56 62

M

68

M

Consolidamento

assali

motori attrezzature

Ricambi

micropali

Usato Diamo la parola ad Alfredo Laganà di MB Diffusion. I dealer italiani e l’usato

Rops Fops

Perforazione

CFA rulli compattatori

42

M

idraulica

M

pneumatici

M

Movimento terra

40

M

aste

M

trasmissioni

Sicurezza

Terne articolate Consegna di una Venieri VF 6.23B al Comune di San Felice sul Panaro

Multifunzione Anteprima delle novità Mecalac che vedremo all’Intermat 2015. La 12MTX si rinnova totalmente

Escavatori cingolati Dopo il rinnovo dei medio alti, l’attenzione di Hyundai si focalizza su mini e maxi

Dozer Il nuovo Case 1150M LT è tra i protagonisti del cantiere per la 4 corsie Sassari-Olbia

Mmt Anticipiamo le novità che Wacker Neuson presenterà in fiera a Parigi, anche con Kramer

Pale compatte Presentato il primo modello con motore Bobcat. È uno Stage IIIB cingolato


USATO

I CONTATTI MACHINERYZO NE PER INTERM AT (6 D 015)

econdo le valutazioni di Euroconstruct, network leader in Europa nelle previsioni in campo finanziario, commerciale e nel settore delle costruzioni, il mercato delle macchine operatrici sembra aver finalmente invertito la tendenza negativa. Ma quali sono le opportunità che questa ripresa offre oggi ai concessionari in termini di gestione stock ed export? Lo abbiamo chiesto ad Alfredo Laganà, Remarketing Expert presso Agriaffaires e Machineryzone.

S

Qual è lo stato del mercato mondiale delle costruzioni in questo momento? Ci sono sicuramente indicatori positivi riguardo alle prospettive di crescita su base mondiale. Tuttavia, mentre per alcune zone le ragioni di ottimismo sono solide, per altre i dealer dovranno continuare a tenere sotto controllo i loro stock. In effetti, La zona Asia/Pacifico, che rappresenta il 50% del mercato secondo Grand View Research, continuerà a essere il motore del settore della costruzione, nonostante le disparità locali. Discorso analogo per gli Stati Uniti, per cui gli analisti prevedono un mercato con segno positivo e dove i volumi di vendite di nuovo e usato sono ormai equivalenti, rendendo il mercato oggi ancora più competitivo a causa dell’elevata concorrenza, anche grazie ad un’ampia disponibiltà di macchinari a noleggio. Anche per l’America del Sud le prospettive sono buone, grazie ad un mercato sem-

40 Costruzioni marzo 2015

pre più alla ricerca di macchinari moderni e performanti. Una nota particolare la merita la zona CSI (ex Unione Sovietica): i grandi eventi le grandi opere previste in Russia nel prossimo futuro, come ad esempio la Coppa del Mondo 2018 di calcio e il gasdotto Russia-Cina, potrebbero essere un elemento incoraggiante per la crescita, ma i numerosi fattori di instabilità (corso del Rublo, andamento del mercato delle materie prime, crisi in Ucraina e sanzioni economiche) non consentono di fare previsioni attendibili per questi mercati. Quali sono invece gli elementi che caratterizzano l’area del Vecchio Continente? Euroconstruct prevede una crescita fino al 9% per l'Irlanda e al 5,5% per il Regno Unito, dove il mercato immobiliare abitativo ha registrato degli investimenti in crescita del 16% durante il 2014, un dato che permette di prevedere delle ottime opportu-


&Componenti

Macchine

Cambiano le regole

DEL GIOCO PRIMA L’ITALIA ESPORTAVA MOLTO USATO, ORA LO IMPORTA. I DEALER DEVONO CAVALCARE L’ONDA E UTILIZZARE GLI STRUMENTI GIUSTI DI ANTONIO FARGAS

Alfredo Laganà è il remarketing expert di MB Diffusion per i portali internet Agriaffaires e Machineryzone.

nità per i dealer. Il parco macchine medio su Machineryzone, in particolare per le macchine edili, è diminuito negli scorsi mesi, a conferma di questo andamento positivo: con 400 mila visite provenienti dal Regno Unito, il nostro sito è un strumento utile per diminuire lo stock di macchine dei concessionari. Un altro paese per il quale le previsioni di crescita sono ottime è la Polonia, con un incremento che dovrebbe arrivare al 7,1% nel settore edilizio residenziale e non residenziale. Si tratta di un indicatore interessante dato che la Polonia è uno snodo centrale per il commercio verso i paesi dell’Est Europa e i paesi della CSI. Su Machineryzone osserviamo questo fenomeno già da diversi anni, motivo per il quale abbiamo deciso di rafforzare la nostra presenza nella regione. Machineryzone è ovviamente disponibile in polacco, sito che attira oggi circa 350 mila visite mensili. Machineryzone è tradotto anche in Ceco e in Russo, zone nelle quali contiamo diverse partenrship con siti web specializzati: nei mesi scorsi abbiamo concluso un accordo con il sito Reaise.ru, leader per le macchine da costruzione usate in Russia, e con un‘ottima visibilità anche in Ucraina, Bielorussia, Moldavia e Kazakistan. Per fornire un supporto completo ai no-

Il portale dedicato alle macchine operatrici e da cantiere www.machineryzone.it catalizza gli annunci per la vendita di usato ed evidenzia le vendite all’asta programmate dai leader di mercato a medio termine.

stri clienti, inoltre, diamo loro la possibilità di trasferire i loro annunci automaticamente su siti web specializzati in Polonia e Lituania. In questo modo i dealer presenti sul nostro sito possono scegliere dei paesi, dei siti o delle zone in cui essere più visibili, e ridurre i costi per la pubblicazione dei loro annunci, grazie anche a delle condizioni di favore riservate ai clienti Machineryzone: per noi è fondamentale supportare i concessionari offrendo nuovi potenziali clienti e più contatti qualificati. Come evolverà la situazione nel resto d’Europa, in particolare in Italia? I moderati effetti della ripresa dovrebbero farsi sentire in quasi in tutta Europa. Per l’Italia si prevede un aumento dell’1,1% per il 2015. Tuttavia i concessionari potrebbero dover affrontare una nuova sfida. Per i nostri dealer, infatti, l’export di usato è una voce importante del fatturato: se la bilancia commerciale oggi è ancora positiva (1.522 milioni di euro), le esportazioni sono diminuite del 4% nel 2014 (contro un aumento del 23% delle importazioni). Per meglio capire come i dealer italiani stiano cambiando le loro abitudini e quali siano le loro esigenze, li invitiamo a farci visita il prossimo mese di aprile allo stand Machineryzone di Intermat 2015. ST

marzo 2015 Costruzioni 41


consegna... DI

DANIELA STASI

...IN DIRETTA! COSTRUZIONI HA ASSISTITO ALL’ESORDIO IN CAMPO DELLA TERNA ARTICOLATA VF 6.23B VENIERI AL COMUNE DI SAN FELICE SUL PANARO.

A VOI LA CRONACA!

42 Costruzioni marzo 2015

© Costruzioni

Nella foto di sfondo e in quella a destra in basso, la nuova terna articolata idrostatica Venieri VF 6.23B nel giorno della consegna al Comune di San Felice sul Panaro, avvenuta lo scorso novembre. Nella prima in basso, invece, è immortalata la terna articolata Venieri 4.23, in servizio dal 1991.

© Costruzioni

TERNE ARTICOLATE

PRONTA


&Componenti

Macchine

S

all’abilità organizzativa dell'amministrazione pubblica, che ha già costruito la sede provvisoria del municipio e i nuovi magazzini comunali destinati alle attività del settore Strade & Manutenzione del Comune stesso. Ci siamo recati proprio nei magazzini, dove abbiamo assistito alle operazioni di consegna della terna articolata idrostatica Venieri VF 6.23B mezzo che, aggiudicato tramite gara pubblica svoltasi lo scorso luglio, è andato a sostituire la terna articolata 4.23, sempre a marchio Venieri, in servizio dal lontano 1991. ST

© Costruzioni

an Felice sul Panaro, nel modenese, è uno dei territori più colpiti dal sisma che ha assediato l’Emilia nel maggio 2012. Un comune che ha subito danni ingenti: abitazioni, esercizi commerciali, siti produttivi sono stati fortemente danneggiati, anche il palazzo municipale è stato reso inagibile. La comunità però ha dato esempio di reattività e tenacia: in meno di due anni è stata capace di ricostruire gran parte degli edifici con le più avanzate tecniche antisismiche. Ci è riuscita grazie allo spirito di sacrificio della popolazione e

marzo 2015 Costruzioni 43


© Costruzioni

Ideale per le pubbliche amministrazioni. “La terna VF 6.23B, proprio per le sue caratteristiche costruttive, risulta ottimale per essere impiegata nell’ambito delle municipalità”, spiega Carlo Buldrini, responsabile commerciale del settore Enti Pubblici di Venieri Commerciale. “Nell’allestire il mezzo, inoltre, abbiamo dato attenzione a determinati componenti; per esempio, un accorgimento particolare sono le valvole di sicurezza per i martinetti delle forche, in grado di evitare cadute accidentali del braccio”.

Da sinistra: Pino Battaiola, operatore Venieri, Daniele Castellazzi, responsabile Ufficio Tecnico del Comune di San Felice Sul Panaro, Stefano Marchese, addetto alla viabilità e ai mezzi speciali del Comune, Salvatore Franzese, operaio tecnico del Comune, Euro Molinari, tecnico del settore Lavori Pubblici e Manutenzioni del Comune, Carlo Buldrini, responsabile commerciale del settore Enti Pubblici di Venieri Commerciale.

OTTIMIZZAZIONE DI TEMPI E COSTI Unica macchina operatrice del “parco” comunale, la nuova terna Venieri è stata scelta per la sua grande versatilità. “Per supportare la nostra squadra operai abbiamo necessità di un mezzo compatto e versatile in grado di svolgere funzioni diversificate, dalla riparazione di una buca lungo le strade alla movimentazione di materiali in occasione di manifestazioni cittadine, dalla gestione delle reti alla manutenzione stradale invernale”, spiega Daniele Castellazzi, responsabile Ufficio

Tecnico del Comune di San Felice Sul Panaro. “L’acquisto della VF 6.23B, per un comune delle nostre dimensioni, è un investimento consistente, ma abbiamo deciso di affrontarlo in un’ottica di ottimizzazione di costi e tempi: la capacità di svolgere più attività possibili, ci evita una serie di oneri che altrimenti dovremmo sostenere per esternalizzarle”. La terna consegnata è dotata di due benne (una da scavo e una multiuso), forche e lama neve.

44 Costruzioni marzo 2015

© Costruzioni

© Costruzioni

LA CONSEGNA IN TAPPE…

© Costruzioni

TERNE ARTICOLATE

AD HOC DELLE MUNICIPALITÀ


&Componenti

La nuova sede dei Magazzini Comunali di San Felice sul Panaro è il cuore operativo dell’amministrazione pubblica locale. Costruita ex novo dopo il sisma del 2012 è costituita da 2.200 m2 di superficie coperta, oltre a un’estesa aria esterna: qui sono stati confezionati i sacchetti di sabbia per l’alluvione del fiume Secchia nel 2014.

MOMENTO FORMATIVO

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

La consegna di una macchina è un momento cruciale, contraddistinto da fasi ben precise. Abbiamo seguito con attenzione quella della terna VF 6.23B Venieri al Comune di San Felice sul Panaro, curata con meticolosità da Pino Battaiola, operatore della VF Venieri dalla lunghissima esperienza. Le operazioni di consegna fungono da vero e proprio momento formativo per gli operatori che utilizzeranno il mezzo, che viene analizzato in ogni sua parte (impianto elettrico, motore, trasmissione, idraulica, ecc…). “Autentica ‘bibbia’ durante la consegna è il libretto d’uso e manutenzione del mezzo, che deve essere seguito scrupolosamente in ogni sua parte. VF Venieri ha sempre prestato molta attenzione alla redazione del testo, scritto in modo semplice e particolarmente intuitivo, con molte immagini a corredo”, spiega Battaiola. “La terna VF 6.23B è pensata per essere manutenuta in modo agevole: basti dire che si può accedere a ogni sua parte stando in piedi”.

© Costruzioni

Macchine


© Costruzioni

Stabile e super versatile Le caratteristiche tecniche della terna VF 6.23B sono racchiuse nelle filosofie costruttive della VF Venieri. Innanzitutto la macchina può essere considerata di fatto una pala caricatrice: si distingue infatti per avere il ponte anteriore fisso e quello posteriore oscillante, per l’ottimale carico di ribaltamento e per l’elevata stabilità, garantita proprio dal bloccaggio idraulico dell’oscillazione del ponte posteriore. La trasmissione idrostatica, tra le peculiarità principali del marchio Venieri, esalta al massimo il binomio macchina-attrezzature idrauliche: solo con questo tipo di trasmissione, infatti, è possibile regolare al minimo la velocità di avanzamento pur mantenendo accelerato il motore così da fornire una buona portata di olio agli attrezzi. La trazione è sempre ottimale anche a bassa velocità. Segnaliamo infine la posizione del motore centrale-trasversale, che conferisce una distribuzione ideale del carico e che ha consentito di dotare la macchina di un braccio caricatore con il cinematismo a Z: queste due caratteristiche permettono di avere grandi forze di strappo al caricatore e una visibilità totale sul fronte di lavoro.

www.vf-venieri.com

© Costruzioni

TERNE ARTICOLATE

Venieri 6.23B

46 Costruzioni marzo 2015

Peso (6-1+ est.) Potenza Prof. scavo (retr.) Prof. scavo (est.) Cap. benna (4-1) Motore (Perkins) Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR Trattamento allo scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Trasmissione Velocità traslazione Freni Pneumatici Passo Carreggiata Articolazione R. sterzo alla benna Caricatore frontale: Max alt. perno b. Forza di strappo Retroesc. (braccio std): Altezza di scarico Dist. Scavo (c. rotaz.) Forza di strappo Forza penetrazione L. benna/stab. Lunghezza max Altezza trasporto Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Sistema idraulico

ton kW m m m3 mod. l N° mm rpm m/s N°

m m ° m

7,4 62 4,3 5,1 1/1,3 804D-33T 3,33 4 94 x 120 2.400 9,60 n.d. conv. diretta 1 n.d. no turbo fix 110 n.d. n.d. 23 Hydrostatic 30 2 oil disc 14.5x20 2,29 1,57 40 4,9

m daN

3,3 6.082

m m daN daN m m m Ah A l l

3,2 4,88 4.473 2.500 2,1 5,6 3,3 n.d. n.d. n.d. n.d.

l/min

Mpa km/h


Pneumatici ad elevate prestazioni per macchine movimento terra & impieghi industriali

506 DUAL MASTER

528 DUAL MASTER

624 R RADIAL ADIAL

550 MULTIUSE

Struttura interamente in acciaio Escavatori

Struttura interamente in acciaio Escavatori

Struttura interamente in acciaio Escavatori e pale gommate

Cintura in acciaio Diverse tipologie di macchine

Alliance offre un'ampia gamma di pneumatici radiali con struttura interamente in acciaio e con cintura in acciaio per un vasto numero di macchine movimento terra e impieghi industriali. I modelli di punta di questo segmento comprendono i radiali con struttura interamente in acciaio ("all steel") 506 & 528 Dual Master, il radiale "all steel" 624 ed il modello 550 MULTIUSE, nonché gli pneumatici per applicazioni industriali con cintura in acciaio 606 e 608. Tali pneumatici offrono la soluzione ideale per un vasto numero di macchine e applicazioni. Tutti questi pneumatici di altissima qualità sono progettati per operare su trattori industriali, escavatori, pale caricatrici, escavatori gommati, pale gommate compatte, carrelli elevatori fuoristrada e molte altre macchine.

www.atgtire.com

6 CONTINENTI. OLTRE 120 PAESI. LEADER MONDIALE NEGLI PNEUMATICI OFF-HIGHWAY.

Con oltre 60 anni di storia nella progettazione e nella produzione di prodotti off-highway, ogni pneumatico Alliance e realizzato per garantire la massima performance nelle applicazioni piu impegnative, rendendo cos Alliance la scelta vincente in tutto il mondo.

Contact

Italy@atgtire.com


M ULTIFUNZIONE

TRIATHLON

per campioni ANTESIGNANI NELLA POLIVALENZA DELLE MACCHINE CONSTRUCTION E UTILITY, I PROGETTISTI MECALAC

RINNOVANO TECNOLOGIA E DESIGN DEI MODELLI DI PUNTA DI ALBERTO FINOTTO

48 Costruzioni marzo 2015


&Componenti

Macchine a longevità di un campione si identifica con una naturale propensione al cambiamento, all’evoluzione meditata e costante. Così la nuova Mecalac 12MTX conserva le caratteristiche fondamentali e il concept d’avanguardia che hanno costituito il successo della sua prima versione, aggiungendo all’edizione 2015 molteplici miglioramenti sotto il profilo della funzionalità e di una reattività in corso d’opera che trova la sua pietra d’angolo nella semplicità d’uso. Uno dei punti di rilievo che testimoniano la ricerca in casa Mecalac sulla macchina multifunzione gommata riguarda il nuovo sistema speed control che permette una regolazione di massima precisione, in continuo, della velocità (fino al limite dei 32km/h). Con la velocità di traslazione sotto controllo, l’operatore può concentrarsi esclusivamente sulle applicazioni polivalenti della 12MTX. Un’offerta operativa che prevede oggi una memoria elettronica fino a sei portate per alternare l’utilizzo di altrettante attrezzature differenti. ST

L

LA SCELTA DINAMICA Il selettore unico - esclusiva tecnologica Mecalac - permette alla 12MTX di cambiare istantaneamente la configurazione. Con un gesto semplice e intuitivo, l’operatore può scegliere per escavatore e caricatore applicazioni specifiche e immediatamente disponibili. Guardando la struttura della macchina multifunzione, risalta il deporté leggero e ben integrato. La cinematica del braccio triplice articolato Mecalac (con apertura di 140°) permette di regolare le manovre di carico e scarico senza che la visibilità sia limitata dal passaggio della benna, per un movimento da +6 m a -3 m. La macchina può estrarre le forche in negativo e l’articolazione-braccio riesce a movimentare il materiale sul pallet a poco distanza dalla macchina stessa.

marzo 2015 Costruzioni 49


M ULTIFUNZIONE

IL NUOVO SWING La nuova pala caricatrice Mecalac Swing AS 1600 a quattro ruote direttrici nella classe delle 11 t sostituisce dopo 13 anni la popolare antesignana AS 150. Concept operativo intuitivo, nuova trazione con sistema MDrive, nuovo motore a basse emissioni, sistema idraulico load-sensing con flow sharing e analisi dei dati funzionali con l’implementazione del sistema di diagnostica Mecadiag, sintetizzano gli highlights evidenti della macchina. Può raggiungere (unica nella sua classe) un’altezza di carico a 3,4 m in rotazione posteriore di soli 4,35 m. Inoltre, la versatilità dell’AS 1600 consente di montare benne più larghe rispetto alla AS 150 (la disponibilità prevede varie tipologie con volumi da 1,6 a 2,5 m³).

50 Costruzioni marzo 2015

CHE PRESA! Mecalac, da apripista dell’attacco rapido, propone il nuovo sistema Connect per le proprie macchine di serie. Le benne e i diversi attrezzi sono muniti di “orecchie” con profili che rendono saldo l’aggancio. Il perno all'estremità del bilanciere e il perno esterno alle bielle della benna sono adibiti alla presa. Un martinetto idraulico collega i due perni e consente l’aggancio e lo sgancio della benna. Un sistema di rilevazione permette di controllare il corretto aggancio dell’attrezzo informando l’operatore in cabina tramite segnale visivo e sonoro.


TU CONOSCI LA BESTIA

INCONTRA LA BELLA IL 20 APRILE A INTERMAT Non perdere la rivelazione d’acciaio. Ti aspettiamo ad Intermat dal 20 al 25 Aprile 2015 - Hall 5a Stand K044, dove vedrai la Bella e la Bestia.Visita www.ssab.com/intermat2015 per consultare il programma completo.

SSAB Swedish Steel S.p.A. Via G. Di Vittorio, 6 25016 Ghedi (BS), Italy

T +39 030 9058811 F +39 030 9058930 E ssab.italia@ssab.com


ESCAVATORI CINGOLATI

CON SCR

I nuovi escavatori cingolati Hyundai sono dotati di motori conformi alle ultime normative di emissione (Tier4 Final ed EU Stage IV Final) per la riduzione delle emissioni NOx e delle particelle. Hyundai ha optato per una soluzione combinata di tecnologie EGR e SCR. I modelli dal HX220 all’HX380 sono dotati dei recentissimi propulsori Cummins mentre il modello HX520 è dotato di un nuovo motore Scania. Per identificare facilmente la nuova serie di macchine Hyundai, le sigle dei modelli sono state modificate. I numeri dei modelli iniziano con due lettere (ad esempio, la sigla "HX" indica un escavatore cingolato e "HW" un escavatore gommato). I tre numeri seguenti si riferiscono al peso operativo in tonnellate moltiplicato per 10.

52 Costruzioni marzo 2015


&Componenti

Macchine

CAMBIO di rigore

DI EDOARDO REA

FORZA E POLIVALENZA, UN BINOMIO IRRINUNCIABILE NEL NUOVO CORSO HYUNDAI. PER UNA QUALITÀ AL “GIUSTO PREZZO” Hyundai Heavy Industries Europe (HHIE) presenterà alla fiera di Parigi una gamma di macchine ampia e rinnovata, con l’implementazione di nuovi motori forniti da costruttori diversi a seconda delle serie. Le novità riguardano soprattutto i primi modelli della nuova gamma di escavatori e pale gommate conformi alla normativa Tier 4/Stage IV. In totale Hyundai esporrà una selezione di 27 macchine per i settori construction ed edilizia e due modelli di carrelli elevatori

S

olidità, concretezza, competitività. Hyundai Heavy Industries non ammette repliche alle esigenze strategiche individuate per il mercato futuro. Il nuovo miniescavatore R17Z-9A è la testimonianza di una volontà ben precisa di praticità coniugata a costi contenuti di prodotto. Dotato di un motore Kubota D902 con potenza nominale di 11,7 kW, questo modello da 1,7 t può essere equipaggiato con una benna da 960 mm per raggiungere profondità di scavo fino ai 2.190 mm. Il martinetto inoltre è collocato nella posizione tradizionale sotto il braccio e non sulla parte superiore. Questo miniescavatore prevede due velocità di marcia, da 2,2 km/h a 4,1 km/h. Il design della macchina presenta un tettuccio con due colonne anziché quattro per offrire all'operatore un sostegno più ergonomico alla copertura. ST

marzo 2015 Costruzioni 53


c

c

ESCAVATORI CINGOLATI

O. G. Kwon, HHI ha avviato una serie di attività per migliorare CEO Hyundai Heavy Industries la competenza di ciascuna delle proprie divisioni aziendali. In particolare, la competitività in termini di prezzi è una priorità assoluta. Da raggiungere con un taglio di sprechi e materiali in eccesso in un ambiente lavorativo più sicuro e organizzato.

CARICO, ERGO(NOMICO) SUM I nuovi motori a basse emissioni rappresentano il cuore del rinnovamento di gamma Hyundai. Le nuove pale gommate HL955 e HL 960 - che a Parigi avranno il loro esordio ufficiale sulla scena internazionale - sono dotate di inedite propulsioni Cummins. Con i nuovi motori techno EGR+SCR, nelle due pale gommate le dimensioni dei fori laterali per la ventilazione sono state aumentate a garanzia di un maggiore flusso d'aria al propulsore stesso. In cabina tutti gli interruttori e i pulsanti sono in posizione centralizzata e facilmente accessibile, incluso il pulsante ausiliario di controllo della bobina integrato nel joystick. La cabina completamente riprogettata (più spazio operatore) offre la riduzione sensibile di rumore e vibrazioni.

54 Costruzioni marzo 2015


Divisioni POWER TRANSMISSION FLUID POWER

UN UNICO FORNITORE PER SOLUZIONI COMPLETE PMTE Riduttori per rotazione torretta

PMCI

PMH MK

PMH P/M

Motoriduttori per traslazione

Motori Indraulici a cartuccia

Pompe e Motori Idraulici

PMP Industries S.p.A. via dell’Industria, 2 | Coseano (UD), Italia | T+39 0432 863 611 sales@pmp-industries.com I www.pmp-industries.com Immagini applicazioni a puro scopo esemplificativo. Alcune immagine usate su licenza Shutterstock.com


DOZER

ITALIANO nell’animo

a nuova gamma dei dozer Case, progettata e sviluppata negli Stati Uniti, è composta dai modelli 1150M, 1650M e 2050M. La loro impostazione tecnica è tipicamente americana, ma sono al cento per cento italiani. Sotto al loro cofano motore pulsa infatti un 6 cilindri FPT Industrial F4FE613 da 6,73 litri ideato e costruito a Torino. Abbiamo seguito al lavoro uno dei primi esemplari europei del dozer 1150M LT, scelto dall’impresa sarda Serlu Costruzioni per ultimare in tempo il Lotto 1 dei lavori di adeguamento a 4 corsie della tratta costituita dalle strade statali 199 e 597 che collegano Sassari e Olbia. ST

L

© Costruzioni

56 Costruzioni marzo 2015


&Componenti

IL NUOVO APRIPISTA CASE 1150M LT È TRA I PROTAGONISTI DELLO SBANCAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA

4 CORSIE SASSARI-OLBIA. CONSUMI ED EMISSIONI AL RIBASSO DI

MATTHIEU COLOMBO

marzo 2015 Costruzioni 57

© Costruzioni

Macchine


La Sassari-Olbia sarà la principale infrastruttura stradale interna tra la costa occidentale e quella orientale del nord della Sardegna. L’infrastruttura è strategica per lo sviluppo dell’Isola dato che unisce due capoluoghi di provincia, i porti di Olbia e Porto Torres, quindi gli aeroporti di Olbia e Alghero. Oggi il collegamento è rappresentato da una strada a carreggiata unica con due corsie fortemente congestionata. Per questo si è deciso di realizzare una strada a quattro corsie in sostituzione di quella esistente, con la separazione delle carreggiate e di eliminare gli accessi diretti e la sostituzione degli incroci con svincoli. I lavori di adeguamento interessano un percorso di circa 77 chilometri diviso in 10 lotti: Lotto 0 (collegamento alla SS 131), Lotti da 1 a 8 (adeguamento a 4 corsie) e Lotto 9 (adeguamento a 4 corsie e allacciamento alla città di Olbia). L’impresa Serlu Costruzioni deve realizzare l’80% del Lotto 1 entro il 2015. Noi abbiamo visto la squadra di lavoro impegnata nella costruzione dello svincolo Ploaghe-Ardara con doppia rotatoria (1 milione di m3 di rilevato e 400.000 m3 di sbancamento). La consegna dei lavori, intesi come la somma dei 10 lotti, è prevista per il 2017. Una volta aperta al traffico, la Sassari-Olbia eliminerà 20 incroci a livello, ridurrà i tempi di percorrenza del 21% e aumenterà la capacità di veicoli in transito da 7.000 a 23.000 al giorno.

© Costruzioni

DOZER

U N’OPERA STRATEGICA

CABINA ROPS/FOPS ESSENZIALE Al pari dei diretti concorrenti, la cabina ha un quadro strumenti compatto per dare il massimo spazio alle porte d’accesso che di fatto garantiscono la massima visibilità dell’operatore sull’attrezzatura. La cabina è pressurizzata e offre di serie l’aria condizionata e la sospensione pneumatica del sedile.

58 Costruzioni marzo 2015


&Componenti

Macchine

CASE PROCARE Case offre il pacchetto ProCare ai propri clienti. Il programma include per 3 anni o 4.000 ore operative, il servizio telematico SiteWatch avanzato, la manutenzione programmata e la garanzia estesa Protection Plan Premier. Il sistema di trasmissione dati SiteWatch permette di monitorare via web la macchina fornendo informazioni su prestazioni, consumo carburante, diagnostica/manutenzione e costi operativi.

140 LITRI / MIN DI PORTATA IDRAULICA Il nuovo apripista 1150M LT di Case non è caratterizzato solo dal nuovo motore Stage IIIB. Le grande prestazioni di cui è capace sono frutto della sua idraulica e, in particolare, della trasmissione idrostatica a doppia variazione continua Dual Path, completamente riprogettata e caratterizzata da tripli riduttori finali. La forza di trazione alla barra dichiarata di 213,5 kN è del 3% superiore alla media di categoria. Per soddisfare le necessità di raffreddamento della trasmissione, il sistema radiante è stato predisposto per lavoro in climi tropicali. L’elevata capacità di scambio garantisce un uso continuo e performante dell’apripista.

marzo 2015 Costruzioni 59


© Costruzioni

LA VIA SEMPLICE PER LO STAGE IIIB

322 litri di gasolio

Il dozer 1150M monta il nuovo motore FPT Industrial F4HFE613Z. Si tratta di un 6 cilindri turbo da 6,73 litri di cilindrata con iniezione multifase common rail (160 MPa), mappato per erogare 92 kW a 1.800 giri/min (arriva sino ai 160 kW per il dozer 2050M). Per contenere le emissioni entro i limiti Stage IIIB, non è necessario il ricircolo dei gas di scarico né tantomeno un filtro antiparticolato (nessun costo di manutenzione aggiuntivo). I progettisti di Torino sono riusciti a contenere NOx e polveri sottili con la tecnologia Scr di catalisi selettiva con iniezioni allo scarico di urea. Rispetto alla versione Stage IIIA, il nuovo motore consuma fino al 10% in meno.

Luciano Serra

operatore Serlu Costruzioni

© Costruzioni

Francesco Dessì

c

Utilizzo dozer da anni e sono decisamente soddisfatto delle prestazioni del nostro nuovo Case 1150M LT. È una macchina veloce e molto precisanel controllo lama e nel mantenere le traiettorie. Dopo 900 ore di lavoro in 8 mesi di vita, questa macchina ha dimostrato un ottimo rapporto tra produttività e consumi. Nelle mie mani consuma circa 16 litri di gasolio/ora. L’autonomia è ottima e ogni 5 pieni se ne fa uno di urea.

c

LAME E RIPPER Sul 1150M LT è possibile scegliere tra una lama PAT da 3,04 m e una da 3,35 m. Al posteriore si può montare il ripper a 3 denti, la barra di traino, il gancio posteriore o attrezzature specifiche come il verricello per applicazioni forestali.

60 Costruzioni marzo 2015

© Costruzioni

Nella foto di gruppo, da sinistra: Paolo Ebraico, general manager Iveco Acentro, l’operatore e il titolare della Serlu Costruzioni, Gian Marco Frau, agente di vendita Iveco Acentro e Alessandro Zandara, responsabile commerciale Iveco Acentro.

c

Le origini della nostra impresa risalgono al 1972. Da allora abbiamo sede a Nuragus (CA). Negli anni abbiamo spaziato dall’edilizia residenziale, alla realizzazione di infratrutture in base alla domanda, passando per opere di manutenzione della rete idrica e gestione delle acque. Per questo cantiere, facciamo parte del Consorzio Stabile 131 che lavora in Ati con la Aleandri. Da inizio lavori, siamo riusciti a tenere un ritmo sostenuto. Ci hanno frenato solo i tempi tecnici dell’Enel che ha dovuto rimuovere diversi tralicci di rete. Il dozer Case lo abbiamo acquistato espressamente per questo lavoro.

titolare Serlu Costruzioni

c

52 litri di AdBlue


&Componenti

Macchine SEDE IVECO ACENTRO DI OLBIA

© Costruzioni

4 SEDI IN SARDEGNA Nella certina abbiamo evidenziato in verde il tracciato della nuova Sassari-Olbia IA e con il logo IA le quattro sedi operative della concessionaria Iveco Acentro che distribuisce le macchine movimento terra Case per tutta la Sardegna.

Una copertura del territorio esemplare Olbia IA

La Iveco Acentro è nata nel 2010 dalla joint venture tra Iveco e Acentro Veicoli Industriali, storica concessionaria della casa italiana in Sardegna. Il nuovo assetto ha portato sull’isola investimenti importanti. Nel 2013 è stata prima aperta la nuova sede di Muros (SS) lungo la Strada Statale 131 e poi rinnovata la sede di Olbia nella zona industriale adiacente il porto. Oggi Iveco Acentro, oltre che dealer per le macchine movimento terra Case, è un punto di riferimento per i veicoli industriali leggeri, medi e pesanti con il brand Iveco, di minibus, autobus urbani e interurbani Iveco Bus e ha di recente iniziato la distribuzione e l’assistenza dei veicoli Fiat Professional. Il general manager di Iveco Acentro Paolo Ebraico ha dichiarato “oggi assicuriamo una copertura del territorio che non ha pari sul mercato e continuiamo a investire in formazione e tecnologie per garantire un servizio d’assistenza di prim’ordine ai nostri clienti”.

Porto Torres IA

Sassari SS 131

IA Nuoro

Oristano

www.ivecoacentro.it

Arbus

Sanluri SS 131 Muravera IA

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

Cagliari


M MT

IL RESPIRO si fa elettrico

TAGLIA MINI, EMISSIONI ZERO I vantaggi dell’opzione dual power implementata da Wacker Neuson rivoluziona ogni tipo di applicazione in cantiere. Basta collegare il gruppo di alimentazione elettro-idraulico esterno HPU8 all'escavatore 803 e la funzione elettrica (naturalmente a emissioni inquinanti azzerate) sostituisce in tutto e per tutto le facoltà della propulsione diesel. La lama dell'escavatore è munita di due aperture laterali che fungono da supporti per semplificare il trasporto della stessa unità di alimentazione. La propulsione idraulica si realizza attraverso il telaio e la buona capacità di raffreddamento è un ulteriore plus funzionale del modulo HPU8 in abbinamento al miniescavatore 803.

62 Costruzioni marzo 2015


&Componenti

Macchine

LA FILOSOFIA ECO COMPIE DUE ANNI E DA MONACO IL CAMMINO CHE SEGUE L’EVOLUZIONE DEL MERCATO NON SI ARRESTA MAI.

ESCAVATORI GOMMATI E PALE GUIDANO L’ONDA INNOVATRICE DI ALBERTO FINOTTO

iccolo. Molto piccolo. E rispettoso dell’ambiente. Di qualsiasi ambiente. Sotto l’egida ECO l'escavatore più compatto di Wacker Neuson, il modello 803, ripropone la sua connotazione dual power. L’idea del miniescavatore azionato da un gruppo di alimentazione elettro-idraulico esterno (il modulo è l’HPU8) in alternativa al motore diesel convenzionale è nata due anni fa e la casa di Monaco oggi ribadisce l’importanza di un’anima propulsiva divisa in due. Elettrico e a zero emissioni, senza alcun arretramento sul fronte delle performance. Così l’803 dual power segna ancora il passo della “stagione verde” targata ECO, marchio di fabbrica che costituisce l’avanguardia strategica della gamma Wacker Neuson. Il valore da seguire per il futuro? Un’economia di gestione della macchina che si sposa alla responsabilità ecologica. ST

P

Ruote (veloci) al risparmio Il primato è quello di escavatore gommato più veloce sul mercato attuale. Il nuovo EW100 di Wacker Neuson, modello da 10 t, è in grado di raggiungere una velocità massima di 40 km/h. Ma, attenzione: più velocità non significa maggiori necessità di rifornimento. Il consumo di carburante infatti si riduce decisamente, con un risparmio sensibile di gasolio che arriva fino al 20% rispetto alla serie precedente. Merito del sistema idraulico ottimizzato e della nuova modalità ECO che riequilibra le dinamiche funzionali dell’escavatore adattando la potenza della pompa. Con questa idraulica intelligente, l’EW100 vince in volata la sfida dei consumi complessivi di carburante.


M MT CARICO FORZA 5 Nell’ambito del gruppo Wacker Neuson, il marchio Kramer punta per l’esposizione all’Intermat di Parigi sull’anteprima delle nuove pale gommate Serie 5, con i modelli 5075, 5085, 5085T e 5095 (0,75-0,95 m3 di volume benna) rivisti per cabina, motore e sistema di trasmissione. Il componente principale che contraddistingue i modelli più grandi 5085T e 5095 è il motore turbo a quattro cilindri con raffreddamento ad aria per una potenza di 55 kW. Con l’adozione del catalizzatore ossidante (DOC), gli ingegneri Kramer sono riusciti a conseguire un incremento di coppia fino al 17% in più rispetto ai modelli precedenti e a ridurre considerevolmente il consumo di carburante.

Joystick multifunzione, acceleratore manuale, dispositivo di marcia lenta e stabilizzatore del carico in assetto comfort per l’operatore. Disposizione dei comandi di guida sul lato destro cabina con gli strumenti funzionali e di monitoraggio bene in vista. A partire dal modello 5075, tre optional di sterzo: integrale, anteriore, a granchio e versatilità spinta (dal modello 5055), con l’opzione braccio lungo utile per applicazioni di servizio urbano come il carico e lo spargimento di sale antigelo.



SOFTWARE

MOBILE

intraprendente E-COMMERCE E SERVIZI PER IL CANTIERE NELLE NOVITÀ ERP DI ANDREA NUCCI

na gestione oculata e precisa delle dinamiche di vendita e noleggio richiede una competenza informatica sofisticata per leggere, elaborare e soprattutto rendere utili i diversi gruppi e le categorie distinte di dati commerciali su veicoli e macchine operatrici. A diffonderla worlwide da decenni è Irium con un’offerta incentrata sulle opportunità di gestione web per le attività legate al settore construction. L’ultima novità riguarda il lancio di iMOB Service per smartphone e tablet. Con iMOB Service chi lavora in cantiere può localizzare rapidamente centri di assistenza e forniture sul territorio per ogni categoria merceologica, ottimizzando tempi di intervento e qualità dell’offerta. ST

U

WEB EFFICIENCY PER 5 Le soluzioni iWEB di Irium fanno riferimento a un software concepito in modo specifico per l’e-commerce. Integrata all’Irium ERP (Enterprise Resource Planning), la nuova linea di prodotti comprende cinque diversi moduli. iWeb Client consente la gestione diretta del servizio al cliente direttamente sul sito commerciale del concessionario. iWeb Shop è dedicato alle vendite online per clienti occasionali. iWeb Parts invece riguarda la vendita online a clienti fidelizzati con account. iWeb Machines è la dedica alla pubblicità dell’usato disponibile direttamente sul sito commerciale del dealer. iWeb

Warranty è riservato infine alla gestione online delle garanzie di contratto. Grazie a questo set di moduli differenziati, l’impresa che offre servizi al settore construction può incrementare le potenzialità di gestione e di redditività del proprio business.

L’analisi puntuale e complessa dei costi e dei risultati conseguiti periodicamente nel corso della propria attività commerciale è un dispositivo certo di incremento della produttività e dei profitti che ne conseguono. Così Irium ha pensato all’integrazione dell’intuitività e dell’efficacia di elaborazione e di calcolo offerta da un programma come Excel, con la sua potente piattaforma ERP. Irium ha concepito recentemente due nuove soluzioni di editing e design digitale per gli schemi e le tabelle di lettura ed elaborazione dei dati analitici. Ogni aggiornamento può essere effettuato in tempo reale.

66 Costruzioni marzo 2015


KDI 3404 UNICO, NON PER UN’UNICA RAGIONE

KDI 3404. SCOPRI COSA LO RENDE UNICO. Sarà per via dei consumi - inferiori di oltre il 10% rispetto alla concorrenza - oppure per le performance, equivalenti a quelle di motori di cilindrata superiore. Sarà che offre la più alta coppia e potenza della categoria - aumentando la produttività della macchina del 15% - oppure perché è un motore compatto che non si ferma mai, dato che non utilizza il DPF e il ciclo di lavoro non deve essere interrotto per rigenerare il filtro. Sarà che risponde in modo eccezionale alle variazioni di carico - grazie alla gestione elettronica delle prestazioni e alla perfetta integrazione del turbo con il motore - oppure per l’incredibile riduzione di rumore, vibrazioni e fumosità allo scarico. Sarà il nuovo motore di riferimento, eppure non c’è una ragione. CE NE SONO TANTE.

www.lombardini.it


PALE COMPATTE

CABINA DA RE La cabina è quella di ultima generazione, già vista sulla sorella gommata S450. Rispetto alla precedente è più larga del 10%, ha un’abitabilità complessiva superiore del 10% e la porta d’accesso è più grande del 45% e ora monta un tergicristallo a pantografo (più superficie tersa). Il costruttore dichiara una visibilità superore del 30%.

RINASCE LA T140 CON IL NOME T450. COLMA IL BUCO IN GAMMA E SEGNA L’INIZIO DI UNA FASE STORICA. È LA PRIMA MACCHINA BIANCO-ARANCIO CON MOTORE BOBCAT DI ANTONIO FARGAS

Di motore

VIRTÙ 68 Costruzioni marzo 2015


&Componenti

Macchine ssere indipendente per poter rispondere più facilmente alle fluttuazioni del mercato globale. Questo principo ha portato il gruppo Doosan a sviluppare una gamma di motori compatti con marchio Bobcat. Ora la Lince è pronta ad incrementare la produzione, anche all’improvviso, ed è animata da motori sviluppati per applicazioni movimento terra. Il nuovo skid cingolato T450 è la prima macchina a montare motore Bobcat. La dispo-

E

STAGE IIIB SENZA FILTRO Doosan Infracore ha investito circa 350 milioni di dollari per ampliare il sito di Incheon, in Corea, con le nuove linee di produzione per i motori Bobcat D18, D24 e D34. La potenzialità produttiva dichiarata è di 100 mila unità annue. Sul nuovo T450 è montato il 4 cilindri turbo D24 da 2,4 litri di cilindrata con DOC (Stage IIIB) tarato per erogare 46,2 kW a 2.600 giri/min. Come gli altri due modelli, il D24 ha già alle spalle oltre 140.000 ore di prove per garantire la massima affidabilità.

sizione del 4 cilindri D24 è posteriore e trasversale. Rispetto al T140 il peso operativo della macchina passa da 3,2 a 2,8 t, ma grazie alla nuova distribuzione delle masse ed al passo aumentato di 40 mm, il carico operativo è aumentato. Il motore rispetta lo Stage IIIB grazie alla nuova iniezione common rail da 180 MPa, all’Egr raffreddato e ad un catalizzatore ossidante. Con 46,2 kW, la potenza è cresciuta del 25% rispetto al vecchio T140. ST

Modelli Carico operativo (kg) Peso (ton) Potenza netta (kW) Costruttore motore Modello motore Cilindrata (lt) Cilindri Alesaggio x corsa (mm) Regime taratura (rpm) Velocità pistone (m/s) Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione Egr Trattamento allo scarico Alimentazione aria Pompe Portata (l/min) Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione (MPa) Max alt. p. benna (mm) Rib. a max alt. (°) Rich. a terra (°) Forza di strappo Velocità traslaz. (km/h) Passo (mm) Rulli d'appoggio Raggio sterzo ant. (mm) Raggio stz. post. (mm) Largh. ai cing. (mm) Larghezza benna (mm) Larghezza suole (mm) Press. al suolo (kPa) Lunghezza max (mm) L. senza benna (mm) Altezza trasporto (mm) Batteria (Ah) Alternatore (A) Serbatoio gasolio (lt) Sistema idraulico (lt)

T110 505 2,38 31,2 (max) Kubota V2403MDIE3 2,43 4 87 x 102,4 2.200 7,51 2 conv conv dir 1 no no natural fix 52,2 no conv 20,7 2.630 41 26 n.d. 8,4 1.300 4 1.850 n.d. 1.200 1.270 n.d. n.d. 2.970 2.260 1.880 n.d. n.d. 45,2 n.d.

T450 665 2,79 46,2 Bobcat D24 2,4 4 90 x 94 2.600 8,15 2 conv CR multi electr ext DOC turbo fix 64 no conv 22,4-23,1 2.780 40 26 n.d. 11,7 (17,7opt) 1.270 4 1.980 n.d. 1.400 1.570 300 n.d. 3.220 2.500 1.980 n.d. n.d. 65,5 n.d.

T590/H 992 3,57 49,2 (max) Kubota V2607DIT 2,61 4 87 x 110 2.700 9,90 2 conv conv dir 1 mec ext n.d. turbo fix 64,7/101,1 HF no conv 23,8/24,5 3.020 Vert lift 42 30 n.d. 11,8 1.400 4 2.030 n.d. 1.700 1.730 320 n.d. 3.380 2.660 1.970 n.d. n.d. 93,7 n.d.

marzo 2015 Costruzioni 69


DUMPER

ASSETTO

adattivo

ORA C’È ANCHE IL FILTRO I Bell più compatti e quelli per i mercati dove è richiesto l’abbattimento delle emissioni allo scarico, sono prodotti in Germania a Eisenach. La stretta collaborazione con Mercedes ha permesso di raggiungere lo Stage IV diminuendo i consumi e aumentando la coppia motrice. I B25D e B30D montano il 6 cilindri della Stella OM936LA da 7,7 litri con Egr raffreddato, tecnologia Scr e filtro antiparticolato.

70 Costruzioni marzo 2015


&Componenti

Macchine

I PICCOLI BELL ARRIVANO ALLO STAGE IV PORTANDO A TERMINE IL PROGETTO INIZIATO 7 ANNI FA. GRAZIE ALLE NUOVE SOSPENSIONI E A PIÙ COPPIA, IL B30E PRODUCE DI PIÙ DI MATTHIEU COLOMBO

prima vista il B30E Stage IV è identico allo Stage IIIB presentato a Intermat 2012. Anche sulla carta i numeri sono molto simili, ma in realtà le novità sono importanti e aumentano l’efficienza dei sudafricani made in Germany. Il motore del B30E, il modello più italiano di tutti, ha lo stesso OM936LA montato nel 2012 ma ora, oltre alla tecnologia Scr con iniezioni di AdBlue, ha l’Egr raddreddato e un Fap allo scarico. La coppia motrice è sempre di 1.300 Nm ma l’arco in cui questo valore è disponibile è ora quasi infinito: da 1.150 a 1.800 giri/min. Prove comparative con il precedente modello hanno evidenziato un calo di consumi e una velocità nei cicli di lavoro superiore. La grande novità, però, è nel nuovo schema di sospensioni che aumenta il feeling di guida, il comfort e quindi anche la produttività. ST

A

CONTROL RIDE SUI PICCOLI Il sistema di sospensioni adattive Control Ride è stato presentato nel 2004 sull’ammiraglia B50D e poi introdotto tra le opzioni per i modelli da 35 e 40 t. Ora questa tecnologia, evoluta, arriva sui piccoli B25E e B30E in contemporanea con l’introduzione di un nuovo schema di sospensioni anteriori con triangoli semi indipendenti. Risultato: comfort superiore del 29%, grande feeling di guida e percorrenza delle curve a pieno carico a velocità superiore.

marzo 2015 Costruzioni 71


DUMPER

Bell ha confermato la trasmissione Allison anche per i Large. Sul B50E sarà montato un nuovo cambio a 7 rapporti, ma senza rallentatore idraulico per fare spazio al nuovo motore Mercedes.

Large family Attualmente i Bell da 35, 40, 45 e 50 t sono ancora Serie D. A Intermat 2015 sarà presentato in anteprima assoluta il prototipo del nuovo B50E, evoluzione del B50D passato alla storia come il primo dumper articolato da 50 t prodotto in serie. Il salone parigino sarà anche l’occasione per lanciare i B35E, B40E e B45E a completamento della nuova gamma con motori Stage IV. Per ora non sono stati ancora anticipati i dati tecnici dei nuovi mezzi, ma sappiamo di certo che molto lavoro è stato fatto per migliorare sicurezza, comfort ed ergonomia delle nuove cabine che, tra l’altro, saranno pressurizzate e avranno un livello acustico interno molto basso. Non mancherà nemmeno un monitor lcd a colori, con comando rotativo tipo automotive, che integrerà la visualizzazone delle immagini trasmesse dalla retrocamera.

72 Costruzioni marzo 2015

Anche sui modelli Large della gamma Bell, saranno protagonisti dei Mercedes 6 cilindri Stage IV. Rispetto ai precedenti motori della Serie 500, calano le emissioni allo scarico, diminuiscono vibrazioni ed emissioni sonore e calano anche i consumi migliorando il rapporto tra materiale movimentato per litro di carburante.


&

Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi

Cesoie

Terre e rocce da scavo Martelli demolitori Mpa

Green

Frantoi

Ferro

Idraulica Faccia piana

Decommissioning Polipi

microcariche

Attrezzature Sostenibile

Sicurezza

76 78

Frantoi In bella mostra a Intermat il nuovo frantoio a mascelle J-1170AS di Terex Finlay

Decommissioning Daf ha firmato lo smontaggio di tre gru portuali in un cantiere navale. Lavoro meticoloso


NEWS

&Demolizione

Riciclaggio

iscalità ambientale, città, bonifiche, energia, rifiuti urbani, mobilità, trasporti, dissesto idrogeologico, natura, turismo, risorse europee 2014-2020. Sono questi gli 11 punti presenti nel documento “Il Green Act che serve all’Italia”,

F

presentato da Legambiente. Facciamo un salto indietro: a gennaio il premier Matteo Renzi aveva annunciato che il Governo avrebbe dedicato il mese di marzo a promulgare il Green Act, annuncio ripreso poi anche dal ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.

In giro per il mondo Attrezzature idrauliche per la demolizione, il riciclaggio, la manutenzione del verde, le costruzioni e la manutenzione stradale. L’offerta CANGINI al gran completo campeggerà a Parigi, alla prossima edizione di Intermat. Negli ultimi anni l’azienda è particolarmente presente nelle fiere internazionali di settore, europee e non. Giusto per fare un esempio, volerà in Francia dopo aver partecipato al Baumag di Lucerna, in Svizzera, lo scorso gennaio, e subito dopo, dal 7 al 9 maggio, approderà in Danimarca per presenziare a E&H 2015. Un investimento, quello nei saloni di tutto il mondo, che porta buoni frutti alla società di Sarsina (FC).

www.canginibenne.com

74 Costruzioni marzo 2015

“In alcuni casi si tratta di misure a costo zero, in altri di ridistribuzione degli investimenti pubblici e di priorità che orientino la spesa pubblica”, spiega Legambiente. “In ogni caso va trasformato in modo radicale il sistema attuale di incentivi e sussidi pubblici, una vera giungla in cui si annidano privilegi nascosti, forzature sulle regole di mercato, sprechi di risorse pubbliche, scelte sbagliate per sostenere attività desuete, nocive, fuori mercato, e vanno riviste le politiche fiscali, per riorientare la fiscalità generale secondo criteri di priorità diversi da quelli che si sono venuti sedimentando nei decenni trascorsi spostando il prelievo dal lavoro al consumo di risorse ambientali. Serve più attenzione alle risorse locali per dare risposta ai problemi di gestione dei rifiuti, dell’acqua, dell’energia se si vuole chiudere i cicli dei materiali e delle risorse”. www.legambiente.it

Campione di prevenzione Il Comune di Trento ha vinto il premio nazionale sulla prevenzione dei rifiuti 2014 organizzato da Federambiente. Il Comune ha partecipato proponendo quanto realizzato nel campo della raccolta differenziata, in particolare per la riduzione del rifiuto residuo dal 2007 a oggi. I dati vedono il 79,52% di raccolta differenziata e la riduzione del 60% di residuo rispetto al 2007, da quando è attivo il sistema di raccolta “porta a porta”.

www.comune.trento.it

Azione green

Legambiente ha deciso così di aprire un confronto con il presidente del consiglio e con tutti i soggetti interessati affinché quella dichiarazione di intenti diventi concretamente utile per il Paese. Tutti temi, quelli proposti dall’associazione ambientalista, intrecciati con lo sviluppo economico dell’Italia. Interventi che richiedono semplificazioni insieme alla messa in opera di un sistema di controlli efficace e omogeneo sul territorio nazionale. Un contributo alla semplificazione delle procedure amministrative e alla diminuzione dei costi, evitando duplicazioni della documentazione a carico delle piccole e medie imprese, può essere dato, valorizzando le certificazioni ambientali di parte terza (Emas, Iso 14001, Ecolabel, Protocolli edilizi quali CasaClima, Leed, Itaca).


Ponte verso il futuro onte dei Calafatari, Siracusa. Una storia di demolizione intrisa di polemiche, come spesso accade nel nostro Paese. A fine luglio 2014, l’amministrazione comunale ha deliberato la chiusura del ponte, che presentava problemi di carattere strutturale e una curva a gomito, giudicata pericolosa. L’abbattimento si è reso necessario soprattutto per questioni di pubblica sicurezza; chiaro è che l’intervento contribuirà a ripristinare un equilibrio estetico e ambientale nella zona circostante ai lavori. Il ponte in questione collegava Siracusa all’isola di Ortigia, che costituisce la parte più antica della città stessa. www.comune.siracusa.it

Ancora a Paris er la quinta edizione consecutiva a Intermat. Innovazione, design, qualità sono le caratteristiche che si potranno riconoscere nelle oltre 15 attrezzature da demolizione, riciclaggio, mining e forestale che verranno esposte da TREVI BENNE. Due le attrezzature in prima linea: il Multi Kit MK 28P dotato di valvola Impact Booster moltiplicatrice di potenza, e il nuovo aggancio rapido idraulico universale B-LOCK progettato e sviluppato al fine di rispettare appieno la normativa europea sulla sicurezza EN474. www.trevibenne.it

P

Vero buongustaio! ovità in casa Doppstadt, azienda tedesca nata nel 1965, specializzata in sistemi di triturazione di varie tipologie di rifiuti. L’ultimo nato è il DW 306 Ceron, trituratore monoalbero con struttura in acciaio in grado di lavorare una larga varietà di materiali, da quelli organici a quelli industriali fino agli scarti della lavorazione del legno. Grazie a questa sua peculiare versatilità, la macchina è particolarmente appetibile per le società di riciclaggio. www.doppstadt.com

N

natuzzibros.com

P

PRODUCIAMO PER CHI PRODUCE Collaudo pressione 100%

Flussaggio NAS-5 100%

Gestione KIT e flusso Kanban

Fino a 3” max size

Fino a 800 bar Max Working Pressure

Tubi Flessibili Assemblati

www.olmark.com

marzo 2015 Costruzioni 75


ATTUALITÀ & PRODOTTI

Vaglio a bordo GUARDA LA MACCHIN A AL LAVORO !

A ospitarlo il nuovo frantoio a mascelle cingolato di Terex Finlay, il J-1170AS. Sviluppato sulla base del frantoio 1.100 x 700 mm, presenta funzionalità idrauliche opzionali

n vaglio (staccabile) incorporato. Questa la peculiarità primaria del nuovo frantoio a mascelle Terex Finlay J-1170AS, cingolato per la frantumazione primaria, sviluppato sulla base del rinnovato frantoio a mascella Terex 1.100 mm x 700 mm. Quest’ultimo è disponibile anche con funzionalità idrauliche opzionali, caratteristica importante nella frantumazione di materiali di risulta di costruzione o di demolizione: la versione con l’opzione idraulica è dotata di un sistema di protezione automatica contro il sovraccarico per prevenire i danni causati da materiali non frantumabili presenti nel materiale di alimentazione. La macchina è alimentata

U

da un motore Stage IIIA Caterpillar C9 da 261 kW o da uno Stage IIIB Scania DC9 70A da 257 kW. Include un alimentatore vibrante grizzly heavy-duty a velocità variabile (VGF) con pre-vaglio integrato, che assicura un'alimentazione a bocca piena costante della camera di frantumazione per una produttività ottimale. Il materiale proveniente dal pre-vaglio può essere deviato in una riserva tramite il nastro di by-pass a bordo macchina, oppure può essere mischiato con il prodotto frantumato sul nastro principale. Da segnalare infine la tramoggia da 9,6 m³, dotata di sponde a ripiegamento idraulico e di un innovativo meccanismo idraulico

Manutenzione facilitata Tra le caratteristiche principali della nuova macchina spiccano: la trasmissione idrostatica, che assicura un preciso controllo della camera e la funzione di marcia indietro per eliminare gli in-

76 Costruzioni marzo 2015

auto-bloccante per garantire la massima velocità di messa a punto e smontaggio della macchina.

“Il J-1170AS dotato di vaglio a bordo consentirà agli operatori di produrre un materiale a specifica senza il bisogno di ricorrere a un vaglio secondario”, spiega Nigel

tasamenti; la regolazione idraulica dell'apertura, che riduce i tempi di fermo macchina; le dimensioni compatte e i rapidi tempi di installazione; punti di servizio sicuri, rapidi e semplici per una manutenzione regolare.

Irvine, direttore del marketing e delle vendite di TEREX FINLAY. “Il vaglio può inoltre essere staccato senza il bisogno di meccanismi di sollevamento. Ciò significa che è possibile utilizzare la macchina come un semplice frantoio a mascella J-1170, conferendo all'operatore la massima versatilità per applicazioni che non

richiedono né vagliatura né classificazione dei prodotti. Se si combinano questi fattori con le eccellenti capacità di frantumazione e con la facilità con la quale è possibile trasportare la macchina, le richieste degli operatori e delle società che si occupano di frantumazione sono facilmente soddisfatte”. www.terex.com


Benne, attacchi rapidi, attrezzature e accessori progettati e prodotti con il pi첫 rigoroso rispetto della Direttiva Macchine 2006/42 CE e la maggiore considerazione delle richieste del cliente. ZZZ FDQJLQLEHQQH FRP FRPPHUFLDOH#FDQJLQLEHQQH FRP VHUYLFH#FDQJLQLEHQQH FRP

Pad. 6 - Stand. 115


DECOMMISSIONING

Margine di errore

ZERO GUARDA IL VIDEO DEL CANTIERE!

DI

DANIELA STASI

LA SOCIETÀ DAF HA ESEGUITO LO SMONTAGGIO DI TRE GRU PORTUALI NEL CANTIERE NAVALE DI CASTELLAMMARE DI STABIA.

UN INTERVENTO DELICATO, DOVE NULLA È STATO LASCIATO AL CASO 78 Costruzioni marzo 2015


&Demolizione

Riciclaggio

n intervento particolarmente articolato, caratterizzato da sollevamenti importanti con schemi cinematici complessi, e con tutte le attività da effettuare con gli operatori in quota. Questo il ritratto della demolizione di tre gru portuali, svolta all’interno del cantiere navale di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, maestose strutture di ferro alte fino a 65 m, una volta utilizzate per la costruzione delle navi: fuori servizio da diverso tempo, Fincantieri ne ha commissionato lo smontaggio a Daf, società del Gruppo Donzelli che si occupa di bonifiche e demolizioni. La complessità del lavoro, svolto in soli 40 giorni, era data da vari fattori, in primis la geometria e la struttura delle gru, i pesi da affrontare e il fatto che il cantiere navale abbia proseguito le sue consuete attività senza alcuna interruzione. Nelle pagine successive i dettagli dell’intervento, grazie al quale sono state restituite a Fincantieri delle aree di lavoro servite poi per il varo di una nuova nave. RST

U

Nella foto di sfondo la demolizione della zavorra in calcestruzzo dal peso di 180 t, posta a quota cabina (43 m) sulla gru portuale da 45 t, una delle tre strutture smontate dalla società Daf del Gruppo Donzelli nel cantiere navale di Castellammare di Stabia. Le altre due gru presentavano portate di 20 e 50 t.


DECOMMISSIONING

CANTIERE NEL CANTIERE Oggetto della demolizione, tre gru firmate Ceretti e Tanfani dotate di bracci tralicciati dalle portate di 20, 45 e 50 t, ciascuna collocata su una struttura a cavalletto con carrelli di scorrimento su binari: la gru da 45 t aveva un braccio singolo, quelle da 20 e da 50 disponevano invece di schema cinematico a pappagallo (con il braccio principale collegato a un tirante e a un avambecco, tramite cerniere) e presentavano un doppio sistema di contrappesi in cemento armato, uno fisso dietro la cabina di controllo e sopra la ralla, l’altro sopra le rulliere ad arco. Le aree di lavoro erano particolarmente ristrette: in quel periodo infatti era in corso la costruzione di una nuova nave che impegnava l’intero cantiere navale. L’intervento è stato effettuato impiegando in contemporanea due autogrù con portate di 500 e 450 t, un miniescavatore cingolato equipaggiato di cesoia idraulica, una piattaforma aerea da 50 m e attrezzatura specifica per il taglio a caldo. Fondamentale per la buona riuscita dell’operazione, il meticoloso coordinamento tra gruisti e addetti al taglio in quota.

www.gruppodonzelli.com

Nelle immagini alcune delle sequenze di smontaggio delle tre gru portuali. Le operazioni più delicate e complesse erano quelle di smontaggio dei bracci, in quanto era necessario tagliare in quota delle porzioni tralicciate di braccio: gli operatori infatti eseguivano i tagli a cannello direttamente su piattaforme telescopiche.


&Demolizione

Riciclaggio OPERAZIONI IN SEQUENZA

Delle tre gru, la prima a essere demolita è stata quella da 20 t, con un’altezza massima di 35 m. Questi i principali step: smontaggio del braccetto e del tirante del braccetto, rimozione del contrappeso in quota e delle zavorre secondarie, smontaggio della leva del braccetto principale, del braccio principale e del castello di supporto al contrappeso, rimozione della sala argani e della zavorra principale, smontaggio del castello di elevazione. Per comprendere la delicatezza dell’operazione, basti dire che solo il gruppo castello-zavorra presentava un peso di

più di 110 t. Per la demolizione della gru da 50 t, con un’altezza massima di 50 m, gli operatori Daf hanno seguito la medesima sequenza operativa. Differenza sostanziale è stata però la totale mancanza di spazio per eseguire le operazioni di smontaggio, dettaglio per cui si è reso necessario lo spostamento della gru di 50 m, in modo da poter posizionare le due autogrù. Dopodiché si è proceduto allo smontaggio, che ha richiesto ben 12 svari, per un totale di otto giorni lavorativi e tre differenti posizionamenti dei mezzi di sollevamento.

La più impegnativa! Lo smontaggio più complesso è stato quello della gru da 45 t, con un’altezza massima di 65 m: le difficoltà erano date, oltre che dall’altezza imponente, dalla presenza alla quota della cabina, a 43 m, di una zavorra in calcestruzzo a sbalzo sulla ralla dal peso di 180 t e, dettaglio non trascurabile, dall’immediata vicinanza di un capannone con copertura in vetroresina, a rischio di incendio durante il taglio a caldo. Fase preliminare, lo spostamento della gru, in questo caso di una ventina di metri. Lo smontaggio vero e proprio ha richiesto tre fasi: la rimozione del braccio tralicciato, la demolizione della zavorra e, infine, lo smontaggio della cabina e del cavalletto. Per la zavorra si è adottata la demolizione con un miniescavatore ubicato nella sala controllo della gru stessa, dopo aver rimosso argani e motori. In 14 giorni si è concluso l’intero smontaggio.

marzo 2015 Costruzioni 81


DECOMMISSIONING Massimiliano Donzelli

Responsabile bonifiche e demolizioni di Daf

c

La fase progettuale è stata determinante?

Assolutamente sì. Le sequenze operative di smontaggio delle gru portuali non possono essere improvvisate, pertanto prima dell’inizio dei lavori è necessario elaborare un piano di decostruzione in cui si pianifica la rimozione di ogni elemento strutturale nei minimi dettagli: nello specifico il progetto definiva a priori i punti di taglio, i punti di imbragaggio, il peso di ogni elemento e i mezzi di sollevamento da impiegare per movimentare a terra i pezzi rimossi. Nel cantiere di Castellammare di Stabia inoltre è stato difficoltoso re-

82 Costruzioni marzo 2015

perire le geometrie e i pesi necessari per eseguire l’intervento stesso: abbiamo dovuto rilevare carpenterie poste fino a 65 m di altezza su strutture il cui unico accesso era costituito dalle passerelle di servizio, per lo più ammalorate. In cinque giorni di lavoro i nostri tecnici sono riusciti a ricostruire in modo meticoloso tutte e tre le gru, dallo schema statico al cinematismo in esercizio, dai bracci ai contrappesi fino alle sale controllo.

Qual è la fase dell’intervento che ha richiesto maggiore impegno? Le operazioni più delicate sono state quelle di smontaggio dei bracci delle gru: si trattava di tagliare in quota delle porzioni tralicciate e gli operatori hanno dovuto effettuare i tagli a

cannello direttamente su piattaforme telescopiche. E una volta eseguito il taglio era necessario gestire un pezzo di alcune decine di tonnellate a 30-40 m di altezza.

Può tracciare un profilo del Gruppo Donzelli? Nato nel 1982 dalle intuizioni del fondatore, Pierangelo Donzelli, oggigiorno il Gruppo, con sede a Milano, racchiude quattro realtà differenti, ciascuna dedicata a un determinato segmento di mercato: trattamento rifiuti, bonifiche e demolizioni, costruzioni stradali ed edilizia residenziale. Gestisce inoltre i processi estrattivi nella cava di marmo di Zandobbio (BG) e in quella di Busto Garolfo (MI), dove si trova l'impianto per il trattamento e il recupero degli inerti da demolizione.

c

Intervista


www.trevibenne.it RECYCLING EQUIPMENT



&

Cave Calcestruzzo Alleggeriti

Riqualificazione

Pompe autocarrate

Messa in opera

Martelli demolitori Casseforme

Marmo

Additivi

Coltivazione Estrazione Slump

Spritz

Vagli

Cementi Sicurezza

95

98

Guaine impermeabili L’efficacia Sitol Aquatech di Torggler nella riqualificazione waterproof di un campanile

Impianti A Novate Milanese, il cuore Holcim della “pietra liquida” per la Torre Hadid di CityLife


L’Istituto pensante

Dalle “manutenzioni zero” garantite in dieci anni dalla prima pavimentazione italiana posata in post-tensione ai vantaggi ottenibili nelle nuove costruzioni, dove il pavimento diventa fondante e con valenze antisismiche. È il cammino di una tecnica, quella della post-tensione, modello di un approccio che rende indispensabile l’alleanza tra progetto, prodotto e controllo totale

Quei pavimenti postesi

che puntano in alto DI

FABRIZIO APOSTOLO

O GUARDA IL VIDEDE I

SUI DIECI ANNI STESI SUL PAVIMENTI PO RUZIONI ST SITO DI CO 1

2

86 Costruzioni marzo 2015

al basso all’alto. Dal pavimento al tetto. È la direzione del cammino della qualità. Quello segnato da un approccio approfondito in un seminario organizzato a Renate (Monza Brianza) dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo il 19 febbraio e di cui abbiamo già dato conto, in linea generale, sul numero scorso. Il titolo: “Il primo pavimento posteso italiano compie 10 anni. Puntare sulla qualità per superare la crisi”. La storia tecnica della pavimentazione industriale in post-tensione

D


3

non si presenta solo di interesse in sé e per sé, ma risulta anche emblematica di una modalità del costruire che comprende aspetti quali la cooperazione tra gli attori e il flusso dei controlli, dal laboratorio alle fasi di cantiere. Se poi pensiamo che, con il pavimento posteso (senza giunti e fessurazioni), siamo di fronte alla prima pavimentazione industriale sostenuta da un vero e proprio progetto e che esistono oggi numerosi esempi di applicazione riuscita, non possiamo non ribadire che questa è una tecnica che va studiata. In questi ultimi dieci anni, inoltre, il “posteso” non solo si è diffuso, ma ha saputo, facendosi struttura, diventare anche perno di un nuovo tipo di costruzioni. Approfondiremo questi aspetti nei passaggi seguenti, partendo dalla storia del primo esempio italiano e accendendo poi i riflettori su alcuni tasselli-chiave del puzzle della qualità: la tecnica, i materiali, gli strumenti, i controlli e le nuove possibilità costruttive. DIECI ANNI SENZA MANUTENZIONE Tutto partì da Viganò, Brianza, e da un nuovo magazzino merci con il pavimento “sgangherato”: era quello, tradizionale, fatto posare nel 2005 da Tenax, nota azienda del settore recinzioni e geosintetici. La storia l’ha ricordata il dirigente Tenax Umberto Sirtori: “Due mesi dopo la posa quel pavimento si sgretolava, ragion per cui siamo stati costretti a seguire le vie legali e ad avviare alcune perizie. In quel contesto, abbiamo chiesto la consulenza del geometra Silvio Cocco, il quale ci ha formulato una proposta per i tempi sbalorditiva: un nuovo pavimento in post-tensione. Da una parte, si trattava di una sfida. Dall’altra abbiamo valutato attentamente l’intervento e i suoi benefici: contare su una perfetta planarità ed evitare ai nostri car-

relli robotizzati i minimi sobbalzi, potendo aumentare velocità e quindi ‘produzione’e senza far mai cadere le merci, era un aspetto che ci allettava. Abbiamo raccolto la sfida e alla fine abbiamo avuto ragione”. Dieci anni dopo, i 12mila metri quadrati del pavimento di Viganò continuano a ospitare carrelli, sensori, robot e stock di merci in movimento. In dieci anni, rileva Sirtori, “le ruote dei robot non sono mai state sostituite, in quanto la planarità ha fatto sì che non si consumassero. Le batterie, inoltre, non hanno mai fatto tracimare liquido, mentre i robot non hanno mai avuto bisogno di manutenzione”. Così come il pavimento stesso, che ancora oggi sembra nuovo di zecca. Va reso merito per questa primogenitura - ha detto Silvio Cocco, presidente I.I.C. a Sirtori, ma anche al compianto numero uno di Tenax, Gian Mario Beretta. Detto questo, mi preme sottolineare che quella di Tenax è la prima pavimentazione industriale italiana progettata, ovvero con alle spalle un vero e proprio progetto”. Una progettazione avanzata della pavimentazione, dunque, con software ad hoc e un iter di controlli che accompagna tutte le fasi costruttive. È questo l’architrave dell’approccio della pavimentazione postesa realizzata da Tensofloor, azienda nata con lo specifico obiettivo di fare il salto (di qualità) dal progetto alla realizzazione: “Il ruolo di I.I.C. - continua Cocco - risulta cruciale, in quanto è proprio all’Istituto che fa capo il controllo del materiale e del suo impiego lungo l’intero processo, inclusa la produzione in centrale di betonaggio. Si tratta di un controllo preventivo e nelle fasi operative: un controllo totale”. Ultimo ma non ultimo tassello del quadro: il prodotto. Che deve essere un calcestruzzo di assoluta qualità, come vedremo dopo aver speso ancora qualche parola sulla progettazione.

4

I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo

I.I.C. - via Sirtori, ZI 20838 Renate (MB) tel. 0362 918516 email iic@istic.it www.istic.it

1. Un momento del seminario di Renate di febbraio dedicato ai pavimenti postesi. 2. Il magazzino Tenax oggi: dopo due lustri dalla posa il pavimento non ha difetti di alcun genere. 3. Una fase di tesatura. 4. Umberto Sirtori, dirigente Tenax, ha messo l’accento sul fattore “zero manutenzioni”.

marzo 2015 Costruzioni 87


6

5

LA QUALITÀ PROGETTATA Un pavimento posteso fatto come si deve nasce innanzitutto da un’accorta attività di progettazione, svolta con gli strumenti adeguati. Alla base della tecnica vi è così un software di calcolo, in cui vanno inseriti dati quali il coefficiente di attrito, le misure della superficie, la portanza del terreno, i carichi futuri che il pavimento dovrà sostenere, nonché le caratteristiche - misurate ed effettive e dunque controllate - del calcestruzzo. “Va predisposto e calcolato prima - rileva Cocco - l’ordine delle azioni che si andranno a eseguire. Questo per quanto riguarda l’intervento in generale e i suoi aspetti più delicati, come l’esecuzione delle testate, aree che in genere i nostri tecnici esaminano seguendo una precisa check list di punti da controllare. Misure e controlli, poi, ci dicono se il rilassamento dei cavi sarà accettabile o foriero di problemi: in questo secondo caso è possibile frapporre una testata e diminuire così la lunghezza dei cavi rendendo il rilassamento contenibile’”. Completa il quadro il fattore controllo: provini raccolti da ogni autobetoniera ogni 24 ore, calcoli continui delle resistenze, analisi del rapporto acqua-cemento e verifiche sulla costanza del getto. CALCESTRUZZI CHE DURANO Arriviamo così al tema del materiale, approfondito, oltre che dal geometra Cocco, dalla dottoressa Valeria Campioni, vicepresidente I.I.C., nel suo intervento: “Quali calcestruzzi per opere evolute e durevoli?”. Il cls impiegato per la realizzazione dei pavimenti postesi si rivela così anch’esso oggetto da studiare, perché l’obiettivo finale (zero giunti, perfetta planarità, massima efficienza e manutenzioni assenti) molto difficilmente potrebbe essere raggiunto con un materiale qualunque. Il prodotto specifico impiegato in questi casi è ideale per una serie di ragioni. La prima è rappresentata proprio dai controlli continui sul-

88 Costruzioni marzo 2015

5. Silvio Cocco, presidente I.I.C. 6. Ancora dall’“album” fotografico Tenax: pavimento in realizzazione nel 2005. 7. Carrello robotizzato, mai sottoposto a manutenzione, in azione oggi.

7

le componenti, dagli aggregati al cemento. La seconda è data dall’impiego di un compound di additivi, prodotto da Tekna Chem, toccasana non solo per le nuove opere ma anche per i ripristini di quelle esistenti. Stiamo parlando di Aeternum, spina dorsale, tra l’altro, del sistema Aeternum Cal. “Compensatori di ritiro, implementatori di resistenze e vari altri additivi a base di nanosilici - spiegano Cocco e Campioni - fanno sì che il cls additivato con Aeternum, e già impiegato in circa 550mila metri quadrati di posteso, sia assolutamente impermeabile non solo all’acqua, ma anche al vapore. Tanto maggiore è la penetrazione del vapore in un calcestruzzo, tanto è minore la sua vita utile dal momento che l’anidride carbonica si combina con la calce libera, restituendo carbonato di calcio ”. Aeternum, invece, è il guardiano implacabile del castello-calcestruzzo. Non fa passare né acqua (come provano i test con permeabilimetro secondo le norme EN 12390-8, ISO 7031 e DIN 1048) e nemmeno l’aria. Una controprova? Addirittura tre: svolte in tempi diversi da uno specialista svizzero che ha brevettato la strumentazione Permea-TorrTM per effettuare test di permeabilità dell’aria: “zero” per quanto riguarda i cubetti a base di Aeternum. IL FATTORE MESCOLAZIONE Pavimento modello, dunque, per via di progetto, controlli e materiale impiegato. La cui “nitidezza”, però, si raggiunge anche grazie a un processo produttivo in Italia ancora poco raffinato e all’estero ormai di prassi: quello che prevede l’impiego del mescolatore. Continuare a considerarlo un optional non giova a quella cultura della qualità del costruire che I.I.C. diffonde da


I.I.C. Istituto Italiano per il Calcestruzzo

8

9

tempo, in quanto la costanza del processo si deve accompagnare all’omogeneità del materiale. Tempo fa lo stesso Istituto, insieme con partner quali OMG (Officine Meccaniche Galletti), aveva realizzato un’indagine sulla pre-mescolazione (o mescolazione vera e propria) che aveva dimostrato che da una betoniera caricata con materiale non mescolato si possono prelevare tipologie di cls anche molto differenti tra loro, mentre utilizzare il mescolare porta a risultati decisamente più coerenti e costanti: il calcestruzzo, per dirla con Pier Luigi Nervi, ritorna così a essere quella pietra nidita che ritorna pietra. Sui vantaggi della mescolazione si è concentrato anche l’ingegner Marco Nicoziani di OMG: “Oltreconfine è praticamente inconcepibile produrre calcestruzzo senza mescolatore. L’annedotica racconta di casi in

11

10

cui committenze africane, acquirenti di centrali di betonaggio italiane, pensassero che il pezzo mancante, ovvero il mescolatore, fosse rimasto bloccato in dogana. Mentre altre si chiedevano se da noi esistesero autobetoniere speciali, con impianti al loro interno... In realtà, utilizzare il mescolatore garantisce la produzione di calcestruzzi di qualità superiori e più durevoli, nonché più controllabili e quindi migliorabili in progress:”. Da dove partire per diffondere una corretta cultura delle mescolazione? Per esempio dalle norme tecniche: “La EN 206 non chiarisce - continua lo specialista - la differenza tra calcestruzzo prodotto con mescolatore e con autobetoniera, e ancora meno le linee guida del CSLP, e non fornisce un metodo per valutare l’efficacia della mescolazione”. Si tratta, anche grazie alla buona cultura di settore, di invertire la rotta.

8. Marco Nicoziani (OMG) e Valeria Campioni (vicepresidente I.I.C.). 9. Mescolatore a turbina. 10. Controlli del calcestruzzo in cantiere. 11. Saluzione durevole: Aeternum Cal, calcestruzzo additivato con il compound Aeternum.

COSTRUIRE SUL NUOVO Ma se la norma viaggia ancora “sotto-ritmo”, ci ha pensato la tecnica a correre alla velocità dovuta e a sostenere, in molti casi, un approccio corretto alle nuove costruzioni. Riguardo ai pavimenti industriali e in riferimento al ritorno, anzi alla comparsa, della progettazione, a Renate ha speso alcune parole di sollievo anche l’ingegner Pierpaolo Cicchiello, esponente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Monza Brianza: “Bisogna tornare a mettere al centro della scena - ha detto - la responsabilità del progettare, per avere così consapevolazze di quanto sia delicato questo aspetto della costruzione. Il pavimento deve cessare di essere considerato la Cenerentola dell’opera edile”. Dopo di lui, l’ingegner Filiberto Finzi, che tra l’altro è sta-

marzo 2015 Costruzioni 89


12. Soluzione con parete ventilata. 13. Eco-Floortek per piattaforme ecologiche.

to il primo tecnico a effettuare un sopralluogo sul sito Tenax, dieci anni fa, si è soffermato sull’aspetti della qualità del materiale, sottolineando in particolare i rischi della permeabilità (“Già Greci e Romani la contrastavano con la calce idrata”): “Pre-comprimendo, la permeabilità si riduce in modo significativo così come la carbonatazione, con eventuali rischi che possono riguardare solo la testata. Il calcestruzzo ‘schiacciato’ non si può crepare e il suo utilizzo determina parametri di durabilità decisamente diversi”. Un ulteriore vantaggio? Il fatto che il pavimento posteso è considerabile una vera e propria struttura, una nuova piastra che “irrigidisce” l’edificio nel suo complesso rivelandosi uno strumento di antisismicità. Passiamo così di diritto dal basso all’alto, dal pavimento al tetto, per tornare al punto di partenza di questo contributo. Per occuparci di pavimento posteso come base di un nuovo genere di costruzioni. A

90 Costruzioni marzo 2015

Renate ne ha parlato l’ingegner Fabrizio Doni, che si è soffermato, tra l’altro, sugli aspetti fondativi del “posteso”: “Dal momento che questa piastra diffonde tensioni ed è in grado di assorbire sollecitazioni di un certo tipo, si rivela adatta a ‘sostenere’ edifici con pilastri in acciaio o calcestruzzo prefabbricato, ma dalla copertura alleggerita, per esempio con l’impiego di legno lamellare. Il pavimentorealizzato in post-tensione diventa così una sorta di ‘pavimento-fondazione’”. Dal punto di vista costruttivo, un esito di questo approccio sono gli edifici con pavimenti postesi realizzati con marchio Tensofloor, Divisione Edifici. Il punto di partenza è proprio il pavimento-platea posteso, quindi si passa alla struttura, alla copertura e infine al tamponamento. Alcuni vantaggi riscontrabili: • Una fase in meno di lavorazione rispetto ai canoni tradizionali (la fondazione, che è inclusa nella pavimentazione): • Antisimicità con eliminazione di ogni possibilità di cedimento data dal monoblocco pavimento-struttura; • Leggerezza della copertura in legno lamellare con flessibilità architettonica e possibilità estetiche; • Elevate prestazioni energetiche (i tamponamenti e la copertura permettono diverse ipotesi progettuali, con pareti a taglio termico, ventilate, sandwich di ogni finitura e spessore). E il futuro? All’estero è già presente, è stato detto a Renate. Con la post-tensione adotatta e adottabile, per esempio, anche nei solai (con risparmi di spessore). Oppure applicata in piattaforme ecologiche: qui la resistenza del pavimento posteso si rivela anche un fattore di contrasto di liquidi e sversamenti, a salvaguardia del terreno e dell’ambiente. Dall’antisismica al valore ecologico, dunque, un percorso che non può che ribadire la modernità di questa soluzione costruttiva.


Venite a incontrarci al nostro stand 6 D 015 all'Intermat

COMPRA & VENDI con Il n°1 in Italia ed in Europa

Edilizia - Lavori Stradali Movimento Terra Sollevamento

Trasporto Pezzi di Ricambio e Accessori

340 000 annunci su www.machineryzone.it Vuoi vendere il tuo materiale ? Contatta MachineryZone : 0033.1.60.87.11.60 – Email : contact-it@machineryzone.com

BULLDOZER

Caterpillar - D6N LGP - 2003 - 9207 h - 75000 € - LAMA ORIENTABILE PAD - 0171 40 12 25 (Cuneo) Caterpillar - D6NXL - 2003 4523 h - 69000 € - A/C CAB - PAT BLADE - REAR hOOK - -0172491547 (Cuneo) Caterpillar - D6T 0545/62129 (Ravenna)

2009

-

Caterpillar - D10T - 2007 - 950 h 550000 € - 334 36 79 624 (Brescia)

0575

Caterpillar - D4H - 1996 - 3321 h - 0292364378 (Milano) Caterpillar - D5 017358318 (Cuneo)

-

1980

-

Caterpillar - D5B VHP - 1991 4900 h - 0541.855431 (Rimini)

Caterpillar - D8 - 1999 - 3500 h 017358318 (Cuneo)

PALE Case - 821 F - 2011 - 824 h - 392 9475 584 (Ancona)

Caterpillar - 962 G2 - 2002 15800 h - 339 3309295 (Pavia) Caterpillar - 962GII - 2003 11406 h - XI¿FLR RUH 09.00-12.30 (Ancona) Caterpillar - 988B - 1991 13500 h - 70000 € - 0544 563304 (Ravenna)

Case-Poclain - WX170 - 2003 - 9110 h - 25000 € - 036348672 (Bergamo) Caterpillar - M 316 CVA - 2005 3500 h - 017358318 (Cuneo) Caterpillar - M318 - 1995 - 059 95 60 41 (Modena) Caterpillar - M322C - 2006 80000 € - 0871542744 (Chieti) Fiat Allis - FE 18 R - 1990 - 7500 € - 339-7182098 (Brescia) Fiat-Hitachi - FH 115 W - 1996 11500 € - 339-7182098 (Brescia)

-

Fiat-Hitachi - FH 200W - 1995 12000 h - 335 5745887 (Piacenza)

Caterpillar - D5M - 2000 11363 h - 33000 € - -0121321661 (Torino)

Caterpillar - IT28 - 1985 - 9680 h - 0545/62129 (Ravenna)

Fiat-Hitachi - FH150W-3 - 1996 7472 h - including clamshell Rotating bucket - -06-30310820 (Roma)

Caterpillar - D5M - 2000 12644 h - 33000 € - -0121321661 (Torino)

Caterpillar - IT28F - 1996 15986 h - Forks and bucket - -0630310820 (Roma)

Caterpillar - D6D - 1981 - 7320 h - 0547663742 (Forlì-Cesena) Caterpillar - D6D - 1981 - 059 95 60 41 (Modena)

Caterpillar - 924HZ - 2010 3915 h - 56000 € - 030 25 90 268 (Brescia)

Caterpillar - D6D - 1980 - 9937 h - 28500 € - 051 73 66 69 (Bologna)

Caterpillar - 928G - 2001 - 0365 597038 (Brescia)

Caterpillar - D6K - 2011 - 3161 h - 121000 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - 936 - 1986 - 7000 h - 0717451441 (Ancona)

Caterpillar - D6N - 2010 - 3738 h - 170000 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - 938G - 2002 - 7701 h - Bucket capacity 2.5 m3 - -0630310820 (Roma)

Caterpillar - D6N - 2011 - 3690 h - 182000 € - 0292364378 (Milano) Caterpillar - D6N - 2011 - 2844 h - 188000 € - 0292364378 (Milano)

Caterpillar - 938G-II - 2008 6299 h - bucket capacity 2.5 3 m3 - high lift version - -06-30310820 (Roma)

CIALI

COMMER-

Caterpillar - 950H - 2007 13200 h - 059 95 60 41 (Modena)

Caterpillar - 962 G II - 2004 39000 € - 054240078 (Bologna) Caterpillar - D7E - 1961 - 15000 € - 054463785 (Ravenna)

VEICOLI

Caterpillar - 950H - 2007 11600 h - 55000 € - PALA CAT 950H IN BUONO STATO - 059315003 (Modena)

Caterpillar - 962 - 2005 - 6000 h - 0717451441 (Ancona)

Caterpillar - D4 - 1975 CATERPILLAR D4 CRAWLER DOZER ANNO 1975 - 030 9973500 (Brescia)

ESCAVATORI

Caterpillar - 950G-II - 2003 11551 h - capacity 3.3 m3 - -0630310820 (Roma)

Caterpillar - 950H - 2008 10600 h - 059 95 60 41 (Modena)

Caterpillar - D11 - 1999 - 2500 h - 2500 ore dopo Revisione, Ripper 345 2854990 (Rimini)

Caterpillar - D4 - 1980 845614 (Arezzo)

Caterpillar - 950FII - 1995 - 059 95 60 41 (Modena)

Caterpillar - 988B - 1992 30000 € - 347-8009646 (Torino)

Daewoo - MEGA250-V - 2005 1400 h - Bucket capacity 2,5 m3 -06-30310820 (Roma) Doosan - DL 200 - 2007 370035 (Treviso)

0422

Doosan - DL 420 - 2011 - 5670 h - 79000 € - 0544.585600 (Bologna) Eurocomach - 265-2 - 2006 2600 h - hydraulic quick coupler -06-30310820 (Roma) Fiat Allis - FR 9 B TURBO - 1991 4600 h - 0717451441 (Ancona) Fiat Allis - FR10B - 1996 8100 h - Immatricolazione italiana - 335343062 (Piacenza)

www.machineryzone.it Tel : 0033.1.60.87.11.60 – Email : contact-it@machineryzone.com

Fiat-Kobelco - FK 145 W - 2003 - 5000 h - 28500 € - 0808971982 (Bari) Hitachi - ZX 160WT - 2004 30000 € - Potenza 90.2 Kw - 075 8097 220 (Perugia) Hitachi - ZX 170 W-3 - 2008 7310 h - 0744 941112 (Terni) Hitachi - ZX160 WT - 2006 4200 h - 57000 € - 0171 40 12 25 (Cuneo)

Citroën - BERLINGO - 2006 - 146000 Km - Furgone con tetto Rigido - NC - 3500 € 0331331929 (Varese) Citroën - BERLINGO - 2008 - 95000 Km - Furgone con tetto Rigido - NC - 080 4898453 (Brindisi) Citroën - Berlingo 1.9 hDi - 1998 - 154000 Km - Furgone con tetto Rigido - NC - 2800 € - 099 7797477 (Taranto) Citroën - BERLINGO 20 hDI ENTERPRICE LIVE - 2004 140649 Km - Furgone con tetto Rigido - NC - 2786 € - 0971 57780 (Potenza) Citroën - CITROEN JUMP - 2007 10 Km - NC - NC - ER-742 CITROEN JUMP ANNO 2007 - 0575 845614 (Arezzo) Citroën - Jumper - 2002 180000 Km - Furgone con tetto Rigido - 4x2 - 3900 € -0376727117 (Mantova) Citroën - JUMPY - 2006 142000 Km - Furgone con tetto Rigido - NC - 080 4898453 (Brindisi) Daewoo - Truck Plus 1.9D - 2000 - 100000 Km - Pick-up - 4x2 0761435386 (Viterbo)

Hydromag - hYDROMAG 44D 1994 - 0423 454254 (Treviso)

Fiat DOBLO'''' - 2005 110000 Km - NC - NC - 080 4898453 (Brindisi)

Komatsu - PW 150 ES ACTIVE 2000 - 5800 h 335 5745887 (Piacenza)

Fiat DOBLO'''' 1.6 MJET SX - 2010 - 105381 Km - NC - NC 6147 € - 0975352250 (Potenza)


I N COLLABORAZIONE...

MADE IN CONCRETE: il calcestruzzo protagonista SEI EVENTI IN QUATTRO GIORNATE PER RACCONTARE I VANTAGGI SOCIALI, ECONOMICI E AMBIENTALI DEL CALCESTRUZZO PRECONFEZIONATO NEL COSTRUIRE IN ITALIA

ATECAP Presidente Silvio Sarno Vice Presidenti Andrea Bolondi Stefano Vezzola Direttore Alberto de Vizio

Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it

92 Costruzioni marzo 2015

ilancio positivo per la terza edizione di MADE in concrete, l’iniziativa dedicata al costruire italiano in calcestruzzo e calcestruzzo armato organizzata da Atecap alla Fiera Milano Rho, nell’ambito di MADE expo. MADE in concrete, anche questa volta, ha rappresentato un’importante opportunità di confronto con gli operatori pubblici e privati dell'industria delle costruzioni attraverso un ricco calendario di eventi, workshop, seminari e presentazioni, che hanno visto la partecipazione di esperti di settore e addetti ai lavori. I temi cardine sono stati sia tecnici che politici. In apertura, il 18 marzo si è parlato delle opportunità per il settore offerte dalla revisione delle Norme tecniche per le costruzioni, il cui iter di approvazione non si è ancora concluso. Si può comunque affermare che, per quello che riguarda il materiale calcestruzzo, le Norme fanno alcuni passi avanti in termini di innovazione di prodotto e di uso sostenibile delle risorse. Nella seconda giornata della manifestazione è stato affrontato il tema delle best practice nei cantieri e della ricaduta fondamentale sia per la realizzazione di nuove opere che per l’adeguamento degli edifici esistenti; nel caso della riqualificazione, sempre più importante nel nostro panorama urbano, si è rilevato l’impatto qualitativo delle tecniche con le quali si opera la demolizione. Se ben attuate, portano alla riconversione di rifiuti che possono dare vita a nuove materie prime per l’edilizia. Altro topic di giovedì 19 marzo, l’uso del calcestruzzo per le pavimentazioni in galleria. Dopo i tragici eventi verificatisi nel traforo del Monte Bianco, nel Tauerntunnel e nel traforo del San Gottardo agli inizi degli anni 2000 il concetto di progettazione di una galleria si è modificato in termini di “progettazione dell’emergenza”. In questa chiave gioca un ruolo fondamentale la scelta appropriata del materiale. Le applicazioni del calcestruzzo realizzate nella Galleria di Laives (BZ) e in quelle del Maxilotto 1 del Quadrilatero Marche-Umbria, raccontate dai protagonisti coinvolti nei progetti, hanno mostrato come il calcestruzzo rappresenti una soluzione innovativa e sostenibile rispetto ad altri materiali. La presentazione del Rapporto Atecap 2015 ha fornito un quadro degli scenari futuri di mercato, dai quali è emerso che una lunga stagione di espansione si sia inevitabilmente conclusa. Sempre venerdì 20 marzo si è tenuto il convegno sugli edifici alti in calcestruzzo e sulle nuove prospettive che essi rappresentano per le città, non solo nel panorama internazionale delle costruzioni, ma anche in Italia. Nel seminario sono state mostrate le soluzioni di forte impatto verso cui si stanno ormai spingendo i progettisti e come il calcestruzzo sia il materiale più adatto per queste strutture. L’evento di chiusura di MADE in concrete, sabato 21 marzo, è stato dedicato all'utilizzo di aggregati provenienti da riciclo e da riuso nelle infrastrutture stradali. Una delle caratteristiche principali che rendono sostenibile il calcestruzzo è infatti proprio la possibilità di utilizzare aggregati provenienti da riciclo, permettendo in questo modo un minor consumo di risorse non rinnovabili e una riduzione nel conferimento dei rifiuti in discarica.

B



NEWS

&Calcestruzzo

Cave

monte e a valle del frantoio. Sei le varianti di larghezza del modello per conseguire versatilità d’uso, tempi di messa in servizio ridotti e semplicità di utilizzo grazie ai trasportatori di coda e laterali a ripiegamento idraulico, ai fianchi rigidi della tramoggia di alimentazione (8 x 4 m) e alla traslazione a due velocità. L’estrazione semplificata

Guerriero a Parigi

Qualità “in blocco” nella posa Per l’alto valore strutturale e di isolamento del complesso residenziale Quadrifoglio di Gossolengo, a pochi chilometri da Piacenza, è stato scelto il sistema costruttivo con blocchi Bioplus di ANPEL. Gli elementi vengono posati a secco con incastri verticali e orizzontali senza malta. La parte esterna in argilla espansa consente l’utilizzo di intonaci tradizionali, eliminando i rischi di cavillature nella finitura o di distacchi del supporto. Infine, il doppio alloggio a U che ospita l’armatura orizzontale, agevola la fase di posizionamento dei ferri dell’armatura stessa.

94 Costruzioni marzo 2015

www.leca.it

compatta e flessibile di macchine ad alta capacità, versatili e destinate ai carichi pesanti in cava, capaci di vagliare e separare diversi materiali nelle applicazioni più complesse e difficili su terricciato, terreni di superficie, carbone e minerali metallici. Il vaglio inclinato multiuso per

www.lecablocco.it

L’

appello al mercato sembra un grido di guerra, e il nuovo modello di POWERSCREEN si appresta ad affrontare con grande spirito agonistico l’appuntamento fieristico di Intermat 2015. Il vaglio mobile Warrior 600 arricchisce l’offerta

carichi pesanti a due banchi, è dedicato ale operazioni di stoccaggio, classificazione a tre frazioni e vagliatura a

del trasportatore di coda, poi, agevola la sostituzione delle reti. www.powerscreen.com

Lo spessore di un capolavoro Uno dei simboli della città di Venezia, la Basilica di Santa Maria della Salute, è al centro di un importante intervento di restauro che riporterà le pavimentazioni dello storico luogo di culto, progettato da Baldassarre Longhena nel 1631, al suo originario splendore. LATERLITE ha dato il suo contributo decisivo con Massetto CentroStorico per la realizzazione di un pavimento radiante. Il massetto alleggerito con argilla espansa, fibrorinforzato e resistente, specificamente concepito per il restauro, è stato impiegato per le necessità strutturali di una posa a basso spessore.


Il campanile impermeabile al tempo Con la protezione di Sitol Aquatech, l’edificio che domina la Chiesa di Santa Maria Maggiore a Raiano non teme più l’acqua e le intemperie pochi chilometri dall’Aquila sorge, nella parte occidentale della Valle Peligna, il Comune di Raiano, cittadina con origini antichissime risalenti al IX secolo, ricca di storia e natura. Di recente, vi si sono svolti i lavori di impermeabilizzazione dello storico campanile della Chiesa di Santa Maria Maggiore, eseguiti con il nuovo impermeabilizzante della linea TORGGLER Sitol Aquatech. Il Sitol Aquatech è una guaina liquida impermeabile monocomponente in emulsione acquosa resistente a raggi UV e ristagni di acqua, che favorisce buona pedonabilità ed l’elevata elasticità. Direttamente piastrellabile e di facile applicazione, con l'ausilio di Primer Aquatech, aderisce anche su supporti critici come guaine bituminose e sottofondi metallici. La prima fase dell’intervento ha contemplato un’accurata pulizia del vecchio sottofondo in modo da

A

rimuovere tutte le parti ammalorate non più solidali alla struttura in cemento; quindi, si è proceduto con la pulizia generale delle superfici in cemento armato per eliminare polvere, lattime di cemento, patine superficiali incoerenti e ruggine. Poi, è seguita la rasatura delle pareti perimetrali in calcestruzzo sia interne che esterne della copertura del campanile. Il ciclo preliminare si è concluso con la realizzazione di un nuovo massetto cementizio e di pendenze idonee. La posa in opera del nastro perimetrale autoadesivo in

corrispondenza dei risvolti fra pavimento e muretti verticali ha costituito la seconda fase d’opera. Successivamente, la primerizzazione del sottofondo perfettamente asciutto ha previsto l’applicazione diretta di Sitol Aquatech diluito al

50% con acqua, in unica mano coprente mediante pennello e rullo per migliorare l’aderenza al supporto. Infine, la posa in opera di due mani di Sitol Aquatech stese a senso incrociato, eseguita a rullo e pennello. www.torggler.com

marzo 2015 Costruzioni 95


ATTUALITÀ & PRODOTTI

Marmo pubblico e cave di marmo ora diventano pubbliche. Almeno, quelle nel comune di Carrara, che le potrà concedere in concessione ai privati per sette anni, prorogabili successivamente fino a 25. In seguito, una cava potrà essere data in concessione solo tramite gara pubblica. Lo prevede la legge regionale della Toscana numero 356, recentemente approvata, che ha causato un terremoto nel mondo del marmo della cittadina litoranea (circa 90 cave per 12.000 addetti, indotto compreso). Delle cave attualmente in coltivazione, il 70% è pubblico e il 30% è privato ma solo le prime pagano il

L

canone di concessione, che equivale all’8% del valore medio coltivato. D’ora in poi anche le cave private dovranno pagare la concessione. Il nodo della legge è il legame tra il rinnovo delle concessioni e la filiera produttiva corta. “Vogliamo agevolare chi presenta progetti industriali di coltivazione che rispettino l’ambiente e il paesaggio e nel contempo producano lavoro - ha dichiarata il governatore Enrico Rossi, l’indomani dell’approvazione della 356 - Al loro scadere le concessioni saranno prorogate fino a 25 anni dalla data di approvazione della legge, a condizione

che gli stessi titolari delle cave, entro un biennio, rispettino l’impegno, con tanto di convenzione, a lavorare almeno il 50% del marmo estratto in loco, cioé nei territori delle Apuane”.

Europa “concreta” a Parigi

L’

egida “Be Concrete” farà la sua apparizione nell’ambito di Intermat 2015, a segnare l’esordio di World of Concrete Europe.

96 Costruzioni marzo 2015

L’evento, integrato nella fiera internazionale di Parigi dedicata alle costruzioni, contempla una panoramica completa dedicata alle opere e alle

tecnologie incentrate sul calcestruzzo e sui materiali murari. Le tipologie merceologiche prese in considerazione comprendono, tra l’altro, centrali di miscelazione, attrezzature per la produzione del calcestruzzo, soluzioni per la prefabbricazione, OEM, software, ingegneria, utensileria e materiali di trattamento del calcestruzzo orizzontale e decorativi, strumenti per la muratura, oltre a tutte le attrezzature associate per un totale di oltre 100 espositori. A complemento dell’esposizione è prevista un’area denominata ”Concrete Démos” che ospiterà gli eventi

Per sostenere il piano, i proprietari delle cave che si vedranno rinnovare la concessione otterranno un opportuno indennizzo per gli investimenti realizzati a vantaggio del lavoro sul territorio.

collaterali a ciclo continuo dedicati alle applicazioni dei prodotti in calcestruzzo e in particolare dei calcestruzzi decorativi, levigati, stampati. Gli appuntamenti demo valorizzeranno strumenti e metodologie di applicazione nell’industria del calcestruzzo. Numerose le conferenze dedicate alle innovazioni tecniche e ai processi che consentono la realizzazione di opere dalla portata straordinaria in ambito civile. Quattro i temi affrontati nel dibattito generale: fondamentali tecnici del calcestruzzo, calcestruzzi speciali, manutenzione e riparazione, demolizione e riciclaggio. A WOC Europe, le principali imprese e i produttori internazionali del settore. www.intermatconstruction.com


Rete di conservazione n nuovo modulo costruttivo, versatile, pratico ed efficace a elevata prestazione per rivestimenti architettonici e conservativi. Dalla sinergia tecnologica di RUREDIL e Bekaert nasce X Wall System, composto da una rete porta intonaco e da una malta specifica. Facile da installare, può essere impiegato su tutti i generi di substrato in calcestruzzo e muratura, oltre che su strutture di supporto quali legno o profili del telaio in metallo. Il sistema X Wall è costituito da un pannello costituito da una rete metallica elettrosaldata galvanizzata o in acciaio inossidabile, chiamata Stucanet, in cui è intessuto un foglio di cartone che assicura l’aderenza della malta in fase plastica e l’aggrappo, attraverso i fori, alla rete metallica in fase indurita. X Wall prevede inoltre una finitura con Plasterwall, una malta da intonaco fibrorinforzata a ritiro compensato a base di legante naturale pozzolanico con posa a mano e a spruzzo, che può essere utilizzata sia in interno che in esterno. www.ruredil.it

U

NEWS

In Italiano l’UNI 13225 La commissione tecnica Ingegneria strutturale ha pubblicato in lingua italiana la norma UNI EN 13225 relativa ai prodotti prefabbricati in calcestruzzo e, in particolare, agli elementi strutturali lineari. La norma specifica requisiti, criteri prestazionali di base e valutazione di conformità degli elementi prefabbricati lineari impiegati nella costruzione di strutture degli edifici e delle altre opere di ingegneria civile, a eccezione dei ponti. La norma è disponibile in formato elettronico e cartaceo negli abbonamenti all’OT U73, alla SC U7300 e al GL U730003 relativi alla commissione tecnica Ingegneria strutturale.

www.uni.com

Cave&Calcestruzzo


I MPIANTI

LE FASI DELLA QUALITÀ Nell’impianto Holcim di Novate Milanese il ciclo produttivo, in conformità alla norma ISO 9001, consente di ottenere calcestruzzi di qualità elevata. Il ciclo parte dall'ispezione di tutte le materie prime in ingresso effettuate da personale esperto Holcim. Successivamente ogni materiale viene inserito nell’apposito silo di stoccaggio, opportunamente identificato e protetto dagli agenti atmosferici (evitando il rischio di mescolanza dei materiali). I sette silos di cemento da 90 t l’uno, più le 12 tramogge per inerti da 70 t e lo stoccaggio a terra permettono all’impianto un'autonomia produttiva di circa 500 m3 di calcestruzzo reso. Un complesso di coclee, nastri e bilance (sincronizzate tra loro da un sistema d'automazione), convoglia infine le materie prime al mescolatore, al CHTT e all’impianto a secco. Aggregati, cementi (diversificati per ogni tipo di miscela) e additivi (preriscaldati da piastre e miscelati con l’ausilio di aria compressa per scongiurarne la sedimentazione) costituiscono gli ingredienti fondamentali per comporre le varie ricette richieste dal cliente.

ornire quasi 8.000 m3 di calcestruzzo non è uno scherzo e la faccenda si fa oltremodo complessa se la qualità richiesta deve prevedere un basso calore di idratazione in C 32/40 con uno slump assimilabile a quello di un SCC. Un calcestruzzo così particolare costituisce l’elemento base per la monumentale Torre Hadid del quartiere CityLife di Milano e la “fonte” di questo conglomerato speciale si trova nell’impianto Holcim di Novate Milanese. Questa struttura produttiva avanzata, creata da Holcim due anni fa per fornire il calcestruzzo alle fondazioni della Torre Hadid e del Nuovo Palazzo Feltrinelli, comprende, oltre al sistema di carico a secco, un mescolatore (wet) di ultima generazione e un sistema con tecnologia CHTT fornito dall’engineering Cuoghi di Modena. RST

F

98 Costruzioni marzo 2015


&Calcestruzzo

Cave

NEL CUORE della materia A NORD-OVEST DI MILANO NASCE IL CALCESTRUZZO PER LE NUOVE TORRI D’AUTORE METROPOLITANE.

IN UN IMPIANTO CHE CONTEMPLA BEN TRE “ANIME TECNOLOGICHE” DI ALBERTO FINOTTO

marzo 2015 Costruzioni 99


I MPIANTI

CHTT, IL VALORE IN PIÙ Il Concrete High-Tech Turbomixer è un sistema brevettato dalla Cuoghi di Modena per la produzione di boiacca cementizia (una pasta ricavata dalla miscelazione di cemento, acqua e additivo) da iniettare direttamente nella betoniera che contiene già gli aggregati per la mescolazione finale. La quantità di boiacca che può essere prodotta dall’impianto a intervalli regolari è sufficiente per caricare un’autobetoniera da 12 m3 in un unico ciclo. I vantaggi del sistema si riassumono nella maggiore resistenza e lavorabilità del calcestruzzo ottenuto a parità di ricetta rispetto al carico a secco in autobetoniera e, soprattutto, nell’incremento sensibile di omogeneità del calcestruzzo stesso.

100 Costruzioni marzo 2015


&Calcestruzzo

Cave

L’implementazione del sistema CHTT di Cuoghi nell’impianto Holcim di Novate Milanese risale a un anno e mezzo fa e il modulo di miscelazione della boiacca cementizia viene utilizzato spesso nella produzione di calcestruzzi autocompattanti (SCC). Tra i vantaggi evidenti nell’economia di gestione: bassi consumi di energia elettrica (0,5 kWh per m3 di calcestruzzo prodotto), riduzione delle emissioni di polveri cementizie al punto di carico dell’autobetoniera, abbassamento della deperibilità di autobetoniere e pompe, riduzione dei tempi di lavaggio delle autobetoniere e dei consumi idrici.

LA

FORMULA, GLI INGREDIENTI

Le ricette di produzione del calcestruzzo utilizzate nell’impianto di Novate Milanese sono composte secondo formule stabilite a priori da un tecnologo e dedicate appositamente al cliente specifico di Holcim o a un determinato cantiere in corso d’opera. La ricetta viene inserita nel sistema automatico di gestione dell’impianto e ogni dosaggio è controllato da un software che inibisce, tra l’altro, qualsiasi alterazione manuale delle quantità di cemento, aggregati e additivo previste dalla ricetta stessa. Gli aggrega-

ti vengono forniti per la maggior parte dal nuovo impianto Holcim di Pioltello e le miscele di boiacca e calcestruzzo sono tarate di conseguenza sulla granulometria prodotta dalla stessa cava, a sud di Milano. Il cemento pozzolanico e il Portland derivano integralmente dagli impianti Holcim presenti in Italia mentre la scelta degli additivi viene realizzata tra specialità selezionate a seconda delle necessità di miscelazione indicate dalle diverse formule produttive.

marzo 2015 Costruzioni 101


I MPIANTI

Logistica e sinergia produttiva Per l’impianto di Novate Milanese Holcim adotta un software che permette di avere informazioni sulla situazione degli arrivi dei camion di cemento. Questo sistema consente di prevedere eventuali ritardi e di adottare eventuali azioni correttive per produrre il calcestruzzo sempre nel rispetto dei tempi richiesti dal cliente. Nell’impianto transitano in media 12 betoniere ogni giorno, coordinate da un esperto in logistica (sempre presente nell’impianto) che organizza e modifica in tempo reale il flusso dei viaggi dei singoli autisti. Con il supporto del sistema soft-

IL

GETTO DELLE MERAVIGLIE

L’impresa si è compiuta con pieno successo e i numeri rimarcano un record di getto da 7.600 m3 di calcestruzzo in circa 34 ore. La Zada Hadid Tower di CityLife (175 metri di altezza che modificheranno decisamente il colpo d’occhio dello skyline milanese) ha richiesto una platea di fondamenta da 56,6 x 54,1 x 2,5 m. La fornitura totale all’impresa CMB per il grattacielo prevede circa 83.000 m3. Holcim ha predisposto per l’opera complessiva una gamma di prodotti in calcestruzzo studiata ad hoc, adottando sistemi certificati ISO 9001 e OHSAS 18001 con un coordinamento logistico e un’assistenza operativa dall’alto profilo tecnologico.

102 Costruzioni marzo 2015

ware di dispatching si ricavano informazioni sul reale andamento delle consegne di calcestruzzo ai vari clienti. Nella sede produttiva di Novate, un tecnologo Holcim svolge tutte le prove tecniche indispensabili per un prodotto costantemente monitorato e mantenuto uniforme nel tempo. Inoltre nel cantiere dedicato è presente altro personale del laboratorio Holcim per verificare, prima della messa in opera del calcestruzzo, se il prodotto durante il trasporto ha subito variazioni di qualsiasi natura. Qualora si rendesse necessario, vengono apportate opportune modifiche ai mix design.


&Calcestruzzo

Cave

L’automazione dell’impianto Holcim di Novate Milanese è del tipo PC-PLC che prevede l’aggiornamento costante del software di gestione. Nella sequenza foto a destra, alcuni dettagli dell’impianto di lavaggio delle betoniere. Le operazioni di pulitura avvengono tramite un modulo vibrowash legato a una filtro pressa e permettono di ottenere e quindi riutilizzare acqua pulita, chiudendo il ciclo di produzione.

marzo 2015 Costruzioni 103


ALWAYS ONE STEP AHEAD

Pegasus 2.0 Distributore FLOW SHARING a controllo elettronico Permette l’esecuzione contemporanea di tre movimenti e una maggiore velocità di esecuzione. Trasmissione IDROSTATICA a controllo elettronico 4 modalità di guida: ECO DRIVE, NORMAL, ECO WORK e CREEP, per ottimizzare le resa del motore e i consumi di carburante Sistema EASY WORK SYSTEM permette di operare in qualunque posizione, adattando automaticamente OâDUHD GL ODYRUR LQ EDVH DOOD FRQð JXUD]LRQH GHJOL VWDELOL]]DWRUL

www.dieci.com


Sollevamento Noleggio

&

Assicurazioni

Cesoie

Piattaforme

Garanzie Contratti

Martelli demolitori

Gru

Flotte

AutogrĂš Casseforme

Idraulica Ponteggi Generatori

Tecnologia

Movimento terra Servizi

Sicurezza

106

110

117

Eventi e fiere I nuovi modelli Manitou a Intermat 2015 per la gamma rotativa e per il noleggio

Sollevatori Il modello Magni RTH 5.23 S alla prova off road nell’area funzionale di Expo 2015

Sistemi di pesatura Il carrello Linde H60 incrementa la produttivitĂ con il Milennium5 di VEI


NEWS

&Noleggio

Sollevamento

Due pezzi... facili! on una nota di rilievo riservata al mondo del noleggio, MANITOU presenta le novità dei sollevatori telescopici

C

per Intermat 2015. Il modello MT625 Easy equipaggiato con una propulsione Kubota da 36 kW (un modulo senza filtro antiparticolato) rileva la semplicità strutturale e dinamica di una macchina concepita per il mercato europeo, con un motore adeguato all’uso polivalente nell’ambito delle flotte rental. L’altezza massima a 5,85 m abbinata a una capacità di 2.500 kg, fa di questo sollevatore fisso un modulo versatile e universale, al servizio di molteplici applicazioni anche

negli ambiti di cantiere più complessi. Con l’automatismo del freno di stazionamento, l’efficacia degli interventi sul campo è veicolata da un utilizzo facile e intuitivo per ottenere sempre alte performance heavy duty in ambito construction. Di rinnovamento parla anche l’ultimo esemplare della

gamma rotativa MRT 3255, dotato di nuova trasmissione CVT, con una coppia adattabile a seconda della velocità. Nuova efficacia anche per le sospensioni a testimonianza di un risultato progettuale che abbina comfort e multifunzionalità. www.it.manitou.com


ra i protagonisti nei cantieri di Expo 2015, una realtà primaria del noleggio nazionale come Elevo non poteva passare inosservata. Le sue piattaforme aeree hanno fatto registrare una presenza assidua nei padiglioni in costruzione delle varie nazioni partecipanti. Circa 80 modelli JLG in particolare sono stati impiegati dal settembre 2013 nella realizzazione delle platee in calcestruzzo e delle prime opere di urbanizzazione. Tra i vari modelli, da menzionare almeno la Toucan 12E Plus, all’opera nel montaggio dei padiglioni di Germania e Spagna. Macchina compatta (1,2 m di larghezza) e sempre efficace (12,65 m di altezza articolata) per muoversi con agilità negli spazi ristretti dell’area espositiva ormai in dirittura d’arrivo per l’evento clou dell’estate mondiale 2015. www.jlg.com

T

A fianco della Freccia e livree esterne di un treno Frecciarossa,di un Frecciargento e di un Frecciabianca comporranno il trittico di promozione preparato da Trenitalia per Expo 2015 lungo la rete ferroviaria nazionale. Per l’applicazione delle scritte sul locomotore e sulle carrozze, la piattaforma aerea a pantografo GENIE GS-2032 dagli 8,1 m di altezza operativa ha costituito il braccio ideale per gli operatori in quota. Questo modello dalla capacità di 363 kg è ormai un classico per montaggi e manutenzioni ordinarie nel settore dei trasporti. www.ctelift.com

L

© Gruppo FS italiane

Una Toucan per Expo


Industria & Movimentazione

Carrelli

Il rinnovamento delle linee produttive passa dalle tecnologie inedite per la logistica al design. E nei motori, spinta di propulsione al risparmio

La scelta compatta

VELOCITÀ E RISPARMIO

350 milioni di dollari per ampliare il sito di Incheon, in Corea. Doosan Infracore incrementa le linee di produzione per i motori compatti D18, D24 e D34 Stage IIIB senza filtro antiparticolato, con iniezione common rail da 180 MPa, Egr raffreddato e catalizzatore ossidante. Il D24 sarà montato nei nuovi carrelli da 20 a 35 quintali della serie D25S-7, mentre il D34 implementerà i carrelli da 40 a 90 quintali di portata con tre livelli di potenza: 55, 75 e 82 kW.

Il biglietto da visita del nuovo carrello KALMAR DCG180-330 è il 30% di consumi risparmiati nel confronto con la serie pregressa nella fascia di sollevamento tra le 18 e le 33 t. L’operatore può scegliere tra le modalità operative Power, Normal ed Economy. In modalità Standard si risparmia fino al 15% di carburante e in Economy si aggiunge un ulteriore 15%. La novità più rilevante è l’introduzione della velocità di sollevamento variabile in base al carico rilevato. I cicli di sollevamento sono fino al 40% più veloci rispetto al modello precedente.

Logistica da premio Una tecnologia di autogestione dei carrelli progettata da OM Still, è stata premiata ai Logistics Solutions Day 2015 di Volkswagen. Con il nuovo sistema, il carrello in azione elabora se è necessario allertare anche un carrello retrattile organizzando in piena autonomia l’attività in funzione delle esigenze di movimentazione.

IL PROFILO DEI CAMPIONI All’iF Design Award 2015 ben tre premi sono stati assegnati a Toyota Material Handling. Riconoscimenti al transpallet elettrico BT Levio Serie P e al carrello elevatore Traigo 80 progettati in Europa. Terzo premiato, il Tonero da 3,5-8 t sviluppato dal Toyota Design Center in Giappone. “Se si considera il tempo e l’impegno dedicati nel progettare un carrello elevatore di qualità, si può comprendere quanto sia gratificante ricevere ben tre premi per il loro design", ha dichiarato Magnus Andersson Oliveira, capo del design di Toyota Material Handling Europe.

108 Costruzioni marzo 2015


Sollevamento&Noleggio

NEWS

Carica in alta quota ria nuova nelle fila dello staff italiano di IPAF, la Federazione internazionale per l’accesso aereo dedicata alle politiche per la sicurezza del lavoro in quota. Maurizio Quaranta, giornalista, 46 anni, è stato nominato (con decorrenza dal 1° marzo 2015) rappresentante per l’Italia dell’associazione di settore che ha la sua base in Inghilterra. Quaranta ha alle spalle molti anni di esperienza professionale nell’ambito delle riviste specializzate nel comparto delle costruzioni. www.ipaf.com

A

Successo modulare n sollevamento rapido per un allestimento in tempi da record. L’impresa di Sarens nella posa di un ponte d’acciaio ciclopedonale sull’autostrada A4 in Alsazia, si è realizzato con successo grazie alla facoltà di disassemblaggio modulare della gru cingolata TEREX Superlift 3800. Gli elementi di base, divisi in due parti, hanno ridotto i problemi di trasporto nell’area di intervento. Il ponte da 162 t di peso è stato innalzato con l’impiego dell’efficace e sicuro Vario Superlift System di Terex. www.terex.com

U

REACHING OUT | 3614RS & 4017RS

Sollevatori telescopici

PROGETTATI PER IL NOLEGGIO

COSTRUITI PER LAVORARE SEMPLICITÀ SENZA COMPROMESSI. JLG presenta i sollevatori telescopici della serie RS, progettati con i noleggiatori per il noleggio. Pronti per andare a lavorare, sono disponibili in due modelli. Entrambi offrono un comfort maggiore, una manutenzione semplificata e costi di esercizio minori. Costruiti con componenti collaudati, hanno una garanzia standard di due anni e sono una integrazione interessante e produttiva alla vostra flotta. JLG Industries (Italia) s.r.l. Via Po 22 | 20010 Pregnana-Milanese www.jlg.com Tel. 02 9359 5210 | www.jlgeurope.com JLG Industries (Italia) s.r.l. | Via Po 22 | 20010 Pregnana-Milanese | Tel. 02 9359 5210


© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

MAGNA

efficienza

DI MATTHIEU COLOMBO

SOLLEVATORI TELESCOPICI


&Noleggio

ABBIAMO VISTO PER LA PRIMA VOLTA UN MAGNI AL LAVORO, AI MARGINI DELL’AREA EXPO. LA SICUREZZA E LA QUALITÀ PRIMA DI TUTTO, POI LE PRESTAZIONI

© Costruzioni

Sollevamento

E IL COMFORT

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

Nella sequenza, da sinistra: l’officina mobile della concessionaria JCB Magni Rent Fly di Paderno Dugnano (MI), gli edifici che ospiteranno le delegazioni internazionali di Expo 2015 e l’RTH5.23S in azione.


© Costruzioni

GRANDE STABILITÀ

© Costruzioni

I telescopici rotativi della serie RTH con la sigla finale S sono caratterizzati da 4 stabilizzatori sfilabili con schema a X che vanno a formare un quadrato da oltre 5.500 mm per lato e non da semplici pivotanti. Il punto di forza della tecnologia Magni è il sistema elettronico che garantisce prestazioni di sollevamento proporzionali al progressivo sfilo di ogni stabilizzatore. Questo permette piazzamenti facili, senza scendere dalla cabina, anche in spazi angusti o non uniformi. In sostanza arriva a lavorare dove altri non riescono e lo fa garantendo le massime prestazioni possibili. I piattelli d’appoggio maggiorati si aprono e chiudono automaticamente.

La macchina monta di serie fari per la circolazione stradale di tipo alogeno e 4 potenti fari di lavoro a led montati sul tetto della cabina. Due rivolti all’anteriore e due al posteriore.

112 Costruzioni marzo 2015

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

D

© Costruzioni

SOLLEVATORI TELESCOPICI

opo aver osservato con dovizia di particolare i nuovi telescopici Magni in fiera, finalmente abbiamo seguito al lavoro uno dei modelli faro nell’area più vivace d’Italia: Expo e dintorni. L’RTH 5.23S è uno dei quattro Magni scelti dal noleggiatore milanese Novital per servire la clientela più esigente come la CMB Carpi che attualmente è impegnata, tra l’altro, nei cantieri Urban Expo. In questo contesto, ossia nell’area a Sud dell’A4 dove sorgono i palazzi che ospiteranno le delegazioni internazionali dell’Expo, dà prova di efficienza un robusto rappresentante della gamma di sollevatori telescopici, nati da un foglio di carta bianca grazie all’infinita esperienza di Riccardo Magni nello sviluppare queste macchine. L’operatore dell’RTH 5.23S Carmelo Marino ci ha accolto - è il caso di dirlo - con il sorriso stampato in faccia. ST


I L PIACERE DI LAVORARE

Degne di nota le dimensioni interne dell’abitacolo (colonna sterzo inclinabile) e la massima visibilità garantita anche sul carico grazie al parabrezza panoramico.

Comandi elettroproporzionali

© Costruzioni

Il grande monitor touch screen è l’elemento dominante della grande cabina Magni. Grazie a lui si ha subito la sensazione di lavorare con una macchina moderna e di avere tutto sotto controllo. Le tabelle di carico, ad esempio, sono integrate nel sistema come nelle autogrù di fascia alta. La grafica è semplice e la gestione intuitiva per non spaventare gli operatori con molti anni d’esperienza che, comunque, possono disimpegnarsi anche con i comandi manuali.

Il Magni RTH5.23S è sviluppato sul telaio mid size del costruttore. Il passo è di 3.100 mm assicura una stabilità elevata anche in trasferimento.

marzo 2015 Costruzioni 113


© Costruzioni

Magni

© Costruzioni

DOPPIO SERBATOIO BEN ACCESSIBILE DA TERRA L’RTH5.23S visto in cantiere era animato da un motore Mercedes OM924 conforme agli standard Stage IIIB. Le emissioni sono contenute con tecnologia Scr e modulo di trattamento allo scarico. Sul fianco sinistro del carro trovano posto il serbatoio gasolio da 165 litri e quello dell’AdBlue da 40 litri.

Carmelo Marino

c

© Costruzioni

Siamo molto soddisfatti della operatore macchina. Dopo averla della CMB Carpi provata in cantiere ne abbiamo volute subito altre due a noleggio. Personalmente apprezzo le prestazioni, che ti permettono di lavorare con elevati margini di sicurezza (anche con verricello da 3,5t), la stabilità operativa, le capacità tutto terreno e il comfort garantito dalla cabina pressurizzata. Quest’ultima è molto ampia, dotata di aria condizionata, e assicura una visibilità elevata, in particolare all’anteriore, verso il basso. Il monitor touch screen a colori è la ciliegina sulla torta. Chiaro e intuitivo, quest’interfaccia ti permette di gestire le modalità di lavoro, di sterzata, di stabilizzazione, di visualizzare le tabelle di carico e di calcolare il carico dinamico.

© Costruzioni

c

Noblesse oblige! Come altri costruttori di telescopici, Magni monta pneumatici personalizzati.

Modelli Portata max Altezza max Portata max alt. Max sbraccio Portata max sbrac. Peso (forche) Stab.-sfili Potenza Motore Mercedes Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione EGR Trattamento allo scarico Alimentazione aria Pompe Portata Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Trasmissione Marce Velocità traslazione Tiro alle ruote Freni Pneumatici Passo Carreg./L. pneu. Raggio sterzo pneu. Forza di strappo L. (alla piastra) Altezza trasporto Batteria Alternatore Serbatoio gasolio Serbatoio idraulico

ton m ton m ton ton N° kW l n mm giri/min m/s n

n

l/min

MPa n km/h daN

mm mm mm daN mm mm Ah A l l

RTH5.23S 5 22,75 2 19,8 0,7 18,7 4 - n.d. 115 OM934 LA 5,13 4 110x135 2.200 9,68 4 camme in testa common rail 4 electr ext Scr VG turbo variabile 130 LS c c press comp 35 Hydrostatic 2 40 8.800 4 oli disc 445/65 R22,5 3.100 2.050/2.510 4.250 n.d. 7.400 3.060 2x150 80 200 180

Online www.magnith.com


&Noleggio

Affidabilità tedesca Sotto al cofano pulsa un 4 cilindri in linea turbo Mercedes da 4,58 litri e 115 kW di potenza massima erogati a 2.200 giri al minuto. Ad esso sono calettate due pompe a portata variabile Bosch Rexroth. Una di esse alimenta il distributore Sauer Danfoss con spole compensate in pressione a controllo elettroproporzionale. La seconda pompa alimenta la trasmissione idrostatica, sempre Bosch Rexroth, che porta l’RTH5.23S fino ai 40 km/h di velocità su strada.

22,75 m

Ventola idrostatica termocontrollata

Spegnimento automatico del motore all’apertura del cofano

© Costruzioni

© Costruzioni

© Costruzioni

Il braccio è composto da 4 sezioni di cui 3 sfilabili. Tutti gli elementi sono realizzati in acciaio altoresistenziale Weldox 700 per unire resistenza, flessiblità e peso contenuto. Il primo elemento è sfilato da un cilindro idraulico esterno, mentre gli altri due sfilano tramite il sistema a catene e le tuberie flessibili sono completamente nascoste all'interno del braccio e caratterizzate un sistema di guide esclusivo che scongiura l’usura degli elementi per frizione. La cura dei dettagli è maniacale e arriva fino ai pattini di scorrimento in teflon realizzati con piastra di supporto in modo che i dadi di registro non insistano direttamente sul teflon ma su inserti di acciaio in modo da non agire direttamente sul polimero e danneggiarlo anche dopo migliaia di cicli di sfilo e rientro.

© Costruzioni

ESCLUSIVO

Esclusivo sistema di condutture e rinvii interni al braccio

marzo 2015 Costruzioni 115

© Costruzioni

Sollevamento


MAGNI TH PRESENTS:

THE “HIGHEST” ROTATING TELEHANDLER IN THE WORLD.

RTH RANGE:

RTH 5.18 SMART • RTH 5.21 SMART ART • RTH 5.23 SMART RTH 5.25 SMART • RTH 5.26 • RTH 5.26S • RTH 5.23S RTH 6.24 • RTH 6.24S • RTH 5.30S 30S • RTH 5.35S HTH RANGE:

HTH 10.10 • HTH 16.10 • HTH 24.11 4.11 • HTH 27.11 HTH 30.12 • HTH 35.12 • HTH 45.14 5.14

Magni Telescopic Handlers rs srl Via Magellano, 22 - 41013 Castelfranco Emilia, Modena, Italia alia Tel: +39 059 8630811 - Fax: +39 059 8638012 commerciale@magnith.com www.magnith.com

tracce.com

THE NEW RTH 5.35


&Noleggio

Sollevamento

WEIGHT

Commander UN SISTEMA INFALLIBILE PER LA GESTIONE DEL PESO? MACCHINE INDUSTRIALI COME I CARRELLI LO MONTANO A BORDO PER “CARICARE” LA PRODUTTIVITÀ DI ALBERTO FINOTTO

i fa presto a dire movimentazione, parlando genericamente di servizi nel settore della logistica e della gestione di magazzini industriali. Eppure basta poco ad allontanare ogni tentazione di superficialità se si considerano con attenzione le necessità di organizzazione dei flussi di spostamento che riguardano il monte merci. Una gestione che si confronta con quantità accumulate, pesi sollevati e trasferiti, stock creati nelle varie sedi di deposito.

© Costruzioni

S

L’azienda NSC di Spezzano (MO) ha scelto il sodalizio con lo specialista VEI di Sandrigo (VI) per “dare peso” alla propria attività di vendita, assistenza e noleggio di carrelli multimarca. Il sistema di pesatura Millennium5 di VEI montato su un modello frontale Linde H60 trasforma il carrello elevatore in una vera e propria managing machine in grado di fornire report, storici dei carichi effettuati, liste dei dati di gestione. ST

marzo 2015 Costruzioni 117


SISTEMI DI PESATURA

MANAGER IN... CARICO! La nuova generazione di sistemi VEI per la pesatura a bordo macchina prevede un ampio spettro di applicazioni nelle cave, nei cantieri e nell’industria. In particolare, sui carrelli elevatori utilizzati in ambito logistico e nel material handling, il sistema avanzato di pesatura Millennium5 - oltre a considerare con attenzione lo spazio in cabina, l’ergonomicità, la visibilità, la facilità di utilizzo e la connettività dello strumento (riducendo a questo scopo il numero dei componenti funzionali) - scongiura il sovraccarico (con un controllo preventivo del peso sollevato) e ottimizza il carico in portata. Successivamente, Millennium5 può effettuare il monitoraggio della produzione, identificare il carico per macchina operatrice, prodotto, cliente e sito di carico. L’interfaccia per l’operatore? Semplice, pratica e intuitiva. Il sistema VEI può essere installato anche su macchine di piccola portata, grazie a un kit che non prevede limiti di pesatura.

SULLA CARTA, CON STAMPANTE E USB Il sistema Millennium5 può fornire all’operatore una stampa termica ad alta velocità dei report di pesatura. La stampante può essere installata in posizione sottostante al dispositivo di pesatura per comporne un’unità integrata, compatta e non ingombrante, facile da installare. Dalla stampante si può ritirare il documento cartaceo con dati specifici sul carico del carrello, sulle sessioni di movimentazione per ciascun prodotto, sulle pesature di ciascuna fattispecie per date selezionate. Tra le altre prerogative, lo storico dei carichi, le liste dei dati di gestione e di configurazione del dispositivo. Lo Slip Printer genera tre copie di talloncini pre-stampati per le ricevute del carico effettuato dal carrello elevatore. L’operatore può scaricare i dati dei carichi eseguiti quotidianamente utilizzando una normale chiavetta USB e leggerli su tablet, smartphone o PC tramite un programma Excel o con l’ausilio del sito ipotweb.com, la piattaforma web creata da VEI per il monitoraggio dei carichi e della produzione.

118 Costruzioni marzo 2015


&Noleggio

Produttività in 3 mosse L’operatore NSC durante la sequenza di pesatura a bordo carrello imposta Millennium5 per dare inizio all’operazione di carico (1). Il display HD a colori è in grado di mantenere un’alta visibilità anche in esposizione alla luce solare; la tastiera per l’inserimento dei dati (del tutto simile a quella di un telefono mobile dalla modalità d’uso elementare) è retroilluminata. Sul display viene rilevato l’inizio della fase di sollevamento (2) e, infine, l’operatore può ricavare i dati della pesatura effettuata (3). Il trasferimento al computer dei dati rilevati da Millennium5 può avvenire anche in connettività wireless con il dispositivo modem cellulare Trackweight oppure con Wifi, per un collegamento alla macchina in continuo 24 ore al giorno. Il sistema Millennium5 montato sui carrelli commercializzati e noleggiati da NSC è una dedica assoluta al cliente che ha l’esigenza di controllare i carichi movimentati, incrementare la produttività e risparmiare risorse.

© Costruzioni

© Costruzioni

1

© Costruzioni

© Costruzioni

2

© Costruzioni

© Costruzioni

3

marzo 2015 Costruzioni 119

© Costruzioni

Sollevamento


SISTEMI DI PESATURA 1 STRUMENTO E 2 VERSIONI PER MILIONI DI MACCHINE

© Costruzioni

© Costruzioni

La galassia VEI presenta numerose varianti di prodotto, oltre al sistema di punta Millennium5. L’alternativa Helper X, ad esempio, è un modulo di pesatura con le stesse caratteristiche dinamiche e funzionali di Millennium5 ma che strutturalmente è certificato per lavorare nelle condizioni ambientali più gravose che prevedono la presenza di polveri, oppure limiti estremi di temperatura al caldo o al freddo e i picchi delle vibrazioni. Helper X presenta una compatibilità elettromagnetica per strumentazione a bordo di mezzi movimento terra, forestali e stradali. Millennium5 ed Helper X offrono al cliente la possibilità di programmare più tarature sullo stesso strumento, consentendone l’utilizzo su più veicoli e macchine operatrici.

Stefano Bortoli

titolare di NSC-Non Solo Carrelli

c

Abbiamo abbinato il marchio VEI ai nostri prodotti e alla nostra attività incentrata sui carrelli elevatori multimarca. L’abbiamo fatto perché la storia di NSC è una storia di evoluzione che segue passo passo i cambiamenti della tecnologia e del modo di lavorare dei nostri clienti. Oggi equipaggiare i carrelli con sistemi di pesatura avanzati come il Millennium5 vuol dire conferire all’impresa che li acquista e li noleggia una possibilità di risparmio sui costi di gestione, soprattutto nel medio e lungo termine. Da anni ormai consideriamo i sistemi VEI un’integrazione indispensabile per allestire i nostri carrelli a misura di cliente: alle imprese offriamo sicurezza e redditività.

c

120 Costruzioni marzo 2015

c

Nel ciclo produttivo che riguarda i carrelli elevatori, il controllo del peso per le merci in entrata e in uscita dagli impianti produttivi è fondamentale. Per questo VEI si propone da tempo come partner ideale delle aziende specializzate come NSC che conoscono le attività connesse alla logistica di magazzino e cercano ogni giorno di ottimizzarne costi e ricavi. Un carrello che deve conferire a una pesa fissa il materiale prelevato, prima di destinarlo alla lavorazione, consuma gasolio, percorre più chilometri all’anno, perde più tempo. Con il sistema Millennium5 ogni fase produttiva del carrello è dimezzata nei consumi e raddoppiata nel rendimento consuntivo annuo.

amministratore delegato di VEI Italia

c

Walter Berselli


PRESTAZIONI POLIVALENZA SEMPLICITÀ MANITOU Lavorare in ogni situazione senza limiti. Con Manitou è possibile! Il nuovo MRT 3255 ne è la prova: rotazione 360°, 32 m di altezza e 5,5 tonnellate di portate su forche, fino a 12 tonnellate di capacità con argano, oltre 43 metri di altezza di lavoro con cestello in positivo e fino a -11 metri di lavoro in negativo. Sollevatori telescopici rotativi da 14 m e sollevatori telescopici fissi da 6 a 18 metri con un’ampia e specifica gamma di accessori per ogni esigenza, sempre nella massima sicurezza operativa. Manitou, per il vostro lavoro!

manitou.com

NEW

MRT 32 55


SISU POLAR 10X4

A PROVA

di era glaciale SIAMO STATI AL CIRCOLO POLARE ARTICO, PER PROVARE IL MODELLO DI PUNTA DELLA SISU, LA CASA FINLANDESE CHE REALIZZA TRUCK SUPER HEAVY DUTY SU MISURA.

SOTTO AL COFANO UN MOTORE MERCEDES DI

GIANENRICO GRIFFINI

122 Costruzioni marzo 2015


Provatiper Voi ei paesi dell’estremo nord Europa il marchio finlandese Sisu è sinonimo di camion tailor made realizzati in serie limitata, adatti a missioni impossibili su fondi proibitivi, in condizioni climatiche estreme. Sono le stesse situazioni operative che abbiamo affrontato 700 chilometri a nord di Helsinki a bordo di un Sisu Polar 10x4, abbinato a un rimorchio a quattro assi. L’intera combinazione a nove assi ha un peso di 76 tonnellate, limite ammesso in Finlandia dal Ministero dei trasporti (senza permessi di sorta) a partire dal 2013 sulla rete stradale ordinaria. Il maxi-peso non è, tuttavia, l’unica caratteristica eccezionale del convoglio per i consueti limiti Ue. Che si distingue anche per la lunghezza, fuori dagli standard, di quasi 22 metri. RST

N

Sopra, due foto di contesto che lasciano intuire le condizioni in cui abbiamo guidato il nuovo Sisu Polar da 625 Cv.

marzo 2015 Costruzioni 123


SISU POLAR 10X4

ANCHE CON 76 T LA STELLA BRILLA Il Polar in prova monta il motore top di gamma del costruttore tedesco, l’Om 473 a sei cilindri in linea di 15,6 litri di cilindrata tarato a 625 Cv e 3.000 Newtonmetro di coppia massima. Anche con 76 tonnellate di complessivo, il freno motore potenziato dell’Om 473, capace di una potenza di rallentamento massima di 475 kW, permette di non ricorrere ai freni di servizio nel 90% delle condizioni operative. Il sistema di sterzatura elettro-idraulico Servotwin consente di manovrare senza sforzo e di limitare allo stretto indispensabile le correzioni sul volante.

124 Costruzioni marzo 2015


Provatiper Voi AGGIORNATI IN TEMPO REALE Per sapere sempre qual’è la strada giusta in base sia allo spessore e alla resistenza delle superfici ghiacciate sia alle previsioni meteo, i driver del ghiaccio utilizzano un software dedicato.

CABINA E DRIVELINE DELL’AROCS Per realizzare i propri veicoli adatti a condizioni climatiche e operative estreme, il costruttore finlandese realizza lui stesso chassis super heavy duty e assali dedicati. Su questa base, monta componenti sviluppati da Mercedes-Benz per la gamma da cantiere Arocs: la driveline, la cabina, l’impiantistica elettrica e l’elettronica di bordo. Due sono le motorizzazioni della casa tedesca a sei cilindri in linea utilizzate dagli scandinavi per i camion della serie Polar. L’Om 471 di 12,8 litri di cilindrata e l’Om 473 di 15,6 litri. Il primo è proposto con tarature di 449 , 476 e 510 cavalli, mentre il secondo è offerto con livelli di potenza: 517 Cv, 578 Cv e 625 Cv (come sul modello in prova). Le coppie di picco oscillano da 2.100 a 2.500 Newtonmetro per l’Om 471 e fra 2.600 e 3.000 Newtonmetro per l’Om 473. I motori sono abbinati al cambio automatizzato Powershift 3 a 16 rapporti, dotato di uno specifico software off-road per i passaggi marcia sui fondi difficili. In alternativa al robotizzato di Mercedes-Benz, Sisu propone un Eaton Fuller Rtlo a innesto manuale con 18 rapporti.

A destra, il motore Mercedes-Benz Om 473 di 15,6 litri montato sul veicolo in prova con taratura da 625 Cv.

marzo 2015 Costruzioni 125


SISU POLAR 10X4

22 METRI EPPURE MANOVRA ALLA GRANDE Con questa estensione, ci si potrebbe attendere qualche difficoltà in più in fase di manovra o nelle curve di raggio limitato. Invece, il Polar si disimpegna alla grande, grazie ai tre assi sterzanti e al rimorchio che segue docilmente i movimenti della motrice. Il primo assale del 10x4 ha un angolo di sterzo massimo di 30 gradi, il secondo di 16 gradi, mentre il quinto controsterza fino a 13 gradi. Con queste caratteristiche, la combinazione si inscrive in una fascia d’ingombro di 5,27 metri di raggio interno e di 12,5 metri all’esterno.

ANCHE PER GRU RETROCABINA La gamma Sisu Polar comprende i modelli Rock per allestimento con cassone ribaltabile - come nel caso camion da noi testato - Timber per il trasporto dei tronchi e i lavori forestali, Roll, studiati per l’abbinamento con gli allestimenti scarrabili, Works specifici per le attrezzature dedicate alla manutenzione della rete stradale, e Carrier a pianale sagomato ribassato per la movimentazione delle macchine operatrici. Recentemente è stata introdotta sul mercato la variante Works+, progettata per il montaggio delle gru retrocabina. Come anticipato, gli assali heavy duty dei Polar sono di produzione Sisu, così come il telaio, per il quale sono disponibili due opzioni: con profilo a U da 300 millimetri di altezza, oppure con sezione a C da 460 millimetri. Maggiori informazioni sul sito web eng.sisuauto.com.

126 Costruzioni marzo 2015


Sopra, la versione Rock, progettata da Sisu per essere allestita con cassoni ribaltabili. Nelle foto si vedono i tre assi sterzanti. Di questi, l’ultimo è anche sollevabile.

Per chi ha già guidato un Arocs di Mercedes-Benz, l’abitacolo non riserva sorprese di sorta. Il layout interno è quello, razionale ed ergonomico, dei modelli da cantiere della casa di Stoccarda.

A sinistra, la cabina del Sisu Polar in prova. L’offerta comprende abitacoli larghi sia 2,3 metri sia 2,5 metri.


la forza del gruppo

abbonarsi conviene

OGNI MESE • Attualità & Prodotti • Macchine & Componenti • Riciclaggio & Demolizione • Cave & Calcestruzzo • Walk Around Macchine • MMT • Sollevamento & Noleggio • Veicoli Cavacantiere • Provati per Voi

Macchine Mez

zi d’Opera Attre

IN OMAGGIO CON L’ABBONAMENTO • Guida MMT Linea Construction • Guida MMT Linea Compact • Guida al calcestruzzo • Guida al noleggio

LXIV N 687 8 anno

anche in versione PDF

Costruzioni

NEW

zzature

1_ 3_2_ mafeb rzobra 20io 15 2015

ABBONAMENTO ANNUO

€ 90,00

Casa editrice

la fiaccola srl

5:17 :00 Pagina 1

Macchine&Com ponenti

DOZ MINIESC ER ILAVA NUOV TOR O CASE I IL115 PREC 0M URSO LT

Cave&Calcestruz zo IMP PALIAN I CFA

RE ALDEI LAVO VOLVO RO PER ECR LA SERIE SASSADRIÈ-OUNLBIA 2,5 T

TI PL’ROVA AVAMDI POST PROD

OH UTTIV OLCIM ITÀPER PERLELATORR CASAG I D’RAND AUTOEREB17 MENE 5 DELL GHINAE

Sol Prolev vatam iPeent rVoo&N i oleggio

SOLLEV DAK AR 201 ATO5RII PRIM TELIESC TRE POST OPICI I VANN MOAGNI AI KPROT AMAZ

WA LK AR OU ND

SERIE XP

AGON MOTO ISTA RIZZA IN AREA TI LIEBHE EXPORR2015

687 8

annoann LXIV o LXIV 1_2_feb 3_mbrai arzoo 2015

PA LA MI DIEGO SCMM AVAT ATOR A VO E CA LVO SEL1 CX20 80HC MS R

abbonamenti fiaccola.it www.costruzioniweb.com Casa Editrice la fiaccola srl • 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Telefono 02 89421350 - www.fiaccola.com


All’avanguardia tecnologica dal 1964

MERLO 1964-2014

ADVANCED LIFTING TECHNOLOGY. www.merlo.com


CALCESTRUZZO AD ALTA PERFORMANCE Durabilità garantita Impermeabilità assoluta Resistenza a tutte le classi di esposizione: •Resistenza a cloruri e solfati •Resistenza agli agenti aggressivi •Resistenza ai cicli gelo-disgelo •Resistenza agli alcali + Protezione per le armature - Ritiro idraulico Impermeabilità all’aria + Coesione nell’impasto finale + Resistenza meccanica a compressione + Resistenza meccanica a flessione TEKNA CHEM S.r.l. 20838 Renate (MB) - via Sirtori, zona Industriale tel. (+39) 0362 91 83 11 - fax (+39) 0362 91 93 96 www.teknachem.it - info@teknachem.it

+ Uniformità di colore Autocompattante


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.