Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
Macchine&Componenti SAMOTER 2017 UNA SELEZIONE DELLE NOVITÀ PRESENTATE AL SALONE DI VERONA
Riciclaggio&Demolizione INFRASTRUTTURE COME LA SA-RC DIVENTA A2, AUTOSTRADA DEL MEDITERRANEO
Sollevamento&Noleggio PIATTAFORME AEREE JCB È IL PRIMO COSTRUTTORE DI MMT A PRODURLE
708 anno LXVI 3_marzo 2017
WALKAROUND PALA GOMMATA HITACHI ZW310-6
EQUIPAGGIAMENTO
COMPATTO
DELL’
LO
SPECIALISTA
www.yanmarconstruction.it
ESCAVATORI VOLVO: L’EVOLUZIONE DELLA PRODUTTIVITà Gli escavatori Volvo sono stati progettati per ottenere la massima efficienza nelle diverse applicazioni poichè vantano una forza e una potenza rinnovate e, allo stesso tempo, tempi di ciclo più brevi per prestazioni più elevate. L’esclusiva modalità ECO, unita al migliore sistema elettro-idraulico, assicura un risparmio di carburante tra il 7 e il 10 per cento. Le ultime innovazioni garantiscono, inoltre, una maggiore flessibilità ideale per una serie di applicazioni come il lavoro in cava, edilizia e le costruzioni stradali. Escavatori Volvo: l’evoluzione della produttività. www.volvoce.it
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
ISSN: 0010 - 9665
SOMMARIO &Prodotti
TBM
Attualità 6
16
Notizie
BLINDAGGI
60
La storia della talpa che scava sotto Seattle per eliminare la sopraelevata
Normative, mercato, cariche, mmt, fiere, sponsorizzazioni, ambiente, acquisizioni, video, officina, motori, pneumatici, martelli demolitori, strutture provvisionali
&Componenti
Macchine 38
TECNOLOGIE
Samoter 2017
LA PAROLA AI NUMERI
Una Verona ritrovata
Escavatori nel mondo
La manifestazione si conferma l’evento nazionale delle macchine movimento terra e da cantiere
La domanda mondiale di escavatori cingolati dal 2008 ad oggi
In parete sulla bonifica La riconversione di una stazione di rifornimento urbana in residenziale grazie alle soluzioni Releo con tecnologia Elto. In centro a Milano
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Testona, non cambia strada
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Prospettiva tridimensionale La stampa 3D di metalli apre nuove strade. L’industria automotive e quella aeronautica sfruttano questa tecnica costruttiva. Arriverà anche nel settore delle macchine movimento terra?
16 38
WALKAROUND
60 NEL PROSSIMO NUMERO
nuova pala 20 La gommata Hitachi ZW310-6
Siamo stati a CONEXPO 2017 la più grande fiera di settore del Nord America. Unici giornalisti italiani presenti, sul prossimo numero di COSTRUZIONI vi racconteremo nel dettaglio quello che abbiamo visto in termini di novità di prodotto e di politica distributiva a livello globale. Sicuramente il mercato del Nord America resta una piazza ambita per le aziende europee che devono crescere e che hanno a catalogo prodotti adatti a mercati evoluti non tanto in termini di emissioni allo scarico (l’equivalente del nostro Stage IV non è ancora stato recepito), ma piuttosto in termini di sicurezza operativa e automazione. Se un tempo a Las Vegas si trovavano macchine e prodotti molto differenti da quelli europei, oggi è evidente una progressiva omologazione tecnologica dettata senza dubbio dalle economie di scala necessarie per affrontare mercati sempre più competitivi. E se i colossi cinesi fanno già affari in Africa, non intendono mollare l’osso a stelle e strisce.
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&Demolizione
Riciclaggio 72
Notizie Finanziamenti, bonifiche, attrezzature idrauliche, cesoie
74
PNEUMATICI
Strumento di rinascita Interventi di demolizione per dare una nuova fisionomia alla famigerata Salerno-Reggio Calabria... che diventa A2 - Autostrada del Mediterraneo
90
MOTORI
Gioco di ruolo
Il primo Rolls Royce con i cingoli
STRUTTURE PROVVISIONALI
94
&Calcestruzzo
Cave
L’ingegno che solleva il cantiere Condor punta ai mercati extra Europa sull’onda dei suoi brevetti tecnologici. Partendo dagli Emirati Arabi
Notizie Riconversioni industriali, infrastrutture, mercati, cultura
74
100 &Noleggio
Sollevamento 98
Notizie Sicurezza e formazione, fiere PIATTAFORME AEREE
100
Guarda tutti dall’alto Pietra miliare per JCB. È il primo costruttore di mmt al mondo a produrre piattaforme aeree
PIATTAFORME AEREE
106
Semoventi articolate Tutti i modelli disponibili in Italia, divisi per costruttori e tipologie (diesel ed elettriche). Uno strumento di scelta indispensabile
perVoi
Provati
ISUZU D-MAX
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DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it COORDINAMENTO EDITORIALE Maria Angela Feliciello mfeliciello@fiaccola.it Alberto Finotto afinotto@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it COLLABORATORI Gianenrico Griffini, Antonio Fargas, Andrea Nucci, Daniela Stasi
JCB sceglie MTU per i suoi escavatori JS300, JS330 e JS370
Calcestruzzi Taglio firma una demolizione a due passi da un’acciaieria in funzione
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Carrara approved Le stelle Michelin non solo a tavola. Il Bibendum è di casa sulle Apuane
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DECOSTRUZIONE
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Calcestruzzo, materia di riciclo Le costruzioni come frontiera green dell’economia circolare
INFRASTRUTTURE
3 MARZO 2017 DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it
ATECAP
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Sempre in prima linea L’apprezzato pick up Isuzu passa all’Euro 6 senza l’urea
SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page AMMINISTRAZIONE Federica Santonocito amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 ottoadv@tin.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952 STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
la fiaccola srl 20123 Milano Via Conca del Naviglio 37 Tel. +39 02 89421350 Fax +39 02 89421484
COSTRUZIONIWEB.COM
eb.com
costruzioniw
www.master-builders-solutions.basf.it
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www.machineryzone.it
9
www.bkt-tires.com
13
www.merlo.com
5
www.bobcat.com
19
www.boschrexroth.com
11
www.brigade-elettronica.it
I Cop
www.scaispa.com
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www.faeterni.it
1
www.volvoce.it
II Cop
www.yanmarconstruction.it
IV Cop www.hyundai.eu
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IN COPERTINA
PARTNER
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La Gap Services (Gruppo Piantoni) fornisce servizi di movimentazione e trasporto per le acciaierie. Un lavoro impegnativo che contempla la movimentazione della materia prima, la raccolta delle scorie e la pulizia dei forni. Per questa missione GAP ha scelto delle pale gommate Hitachi Serie 6. A pagina 20 di questo numero trovate il WalkAround della ZW310-6. Scai Spa Via Don Fulvio Scialba 21 06083 Ospedalicchio (PG) Tel. 075 801501 Fax 075 8010142 scai@scaispa.com www.scaispa.com
www.jlg.com
Aziende citate Acciaierie Venete ............36 Airo ....................114 - 122 Alliance Tire Group ..........11 Astra............................41 Bernardelli Group ............86 Bobcat..........................40 Brigade Elettronica ..........40 Calcestruzzi Taglio ..........78 Case ............................41 Colabeton......................88 Condor ........................94 Cte ..............................11 Doosan ........................44
4 Costruzioni marzo 2017
Elto ............................60 Emiliana Serbatoi ............8 Eurocomach ..................44 Genie ..................112 - 120 Hartl ............................73 Haulotte ..............110 - 121 Hcme ..........................36 Hidromek ......................45 Hitachi-Scai ..................20 Hyundai ........................46 Indeco ..........................9 Isuzu ..........................124 Iteco ..........................121
Jcb ..................6 - 73 - 100 Jlg......................108 - 118 Kato Imer ......................47 Kobelco ........................48 Komatsu ......................50 Kubota ........................52 Magni ..........................52 Manitou ..........53 - 111 - 123 Mapei ..........................87 Mecalac........................53 Merlo ..........................54 MessersĂŹ ......................54 Michelin ......................90
MTU ............................92 Niederstaetter ................10 O.R. Lasertechnologie ......66 Peri ............................12 Sigea ..........................72 Skyjack ......................115 Snorkel ......................116 Takeuchi ......................55 Usag ............................8 VF Venieri ....................56 Volvo Penta ....................8 Yanmar ........................57 Zerocento......................36
SERIES
2017 2016
TEAM Un nuovo luminoso giorno in cittĂ
Qui in cantiere stiamo costruendo il futuro
OTTIMO LAVORO DI SQUADRA!
Ma questo lavoro è cosÏ grande e complesso... Meglio chiamare il Team Bobcat!
Sistemeremo questo disordine & faremo spazio per le nuove costruzioni in pochissimo tempo! Le pale Bobcat ruggiscono in azione: raccogliendo i detriti dalla demolizione Mentre il MINI ESCAVATORE mette k.o. il vecchio calcestruzzo con un sol colpo. il SOLLEVATORE TELESCOPICO sistema i nuovi componenti in posizione. Mai vista una costruzione (,Ć + )" ," .+ | ő( - Ú davvero impressionante!
Bobcat è una società del gruppo Doosan. Doosan è un leader globale nel settore delle macchine edili e movimento terra, delle soluzioni per l’acqua e l’energia, dei motori e dell’ingegneria, che da oltre un secolo serve con orgoglio i suoi clienti e le comunità . | Bobcat e il logo Bobcat sono marchi registrati di Bobcat Company negli Stati Uniti e in altri paesi. Š2017 Bobcat Company. Tutti i diritti riservati.
Alla prossima‌ Bobcat ‘Tough Jobs’
NEWS
&Prodotti
Attualità
L’ottimismo ha delle fondamenta
S
sia per l’indice della produzione nelle costruzioni corretto per gli effetti di calendario che per quello grezzo (i giorni lavorativi sono stati 21 come a novembre 2015). Sempre su base annua, continua la nota, gli indici del costo di costruzione aumentano dello 0,3% per
il fabbricato residenziale, diminuiscono dello 0,2% per il tronco stradale con tratto in galleria, mentre restano invariati quelli senza tratto in galleria.” Viene, inoltre, specificato che a novembre 2016, il contributo maggiore (0,3 %) all’aumento tendenziale del costo di costruzione del fabbricato residenziale è da attribuire all’incremento dei costi dei materiali. Infine la nota evidenzia che “il contributo maggiore (-0,2 %) alla diminuzione tendenziale dell’indice del costo di costruzione del tronco stradale con tratto in galleria deriva dal decremento dei costi dei materiali, mentre la variazione nulla registrata dall’indice del costo di costruzione di un tronco senza galleria deriva da un contributo negativo dei
costi dei materiali (-0,1 %), bilanciato da uno positivo dei costi dei noli (+0,1 punti percentuali)”. Anche il Cresme rileva un’inversione di tendenza pari a +1,9%. Se è vero che, nel 2016, la produzione nei cantieri è diminuita dello 0,3% rispetto al 2015, è anche vero che questa flessione è la più bassa dal 2010 in poi. La caduta maggiore delle costruzioni è stata registrata nel 2012, quando i cantieri subirono un calo del 13,4% dell’attività e nel 2013, con un meno 10,3%. Le proieizioni dei prossimi mesi segnalano non solo una flessione dell’intensità della caduta, ma una seppur lieve - ripresa del settore di un più 2,2% secondo il Cresme che di un più 1% secondo Ance. www.istat.it
www.jcb.com
Innovazione rima con passione La stagione 2017 vedrà due grandi brand britannici, uniti nelle stesse gare. Il marchio JCB infatti apparirà sul telaio e l’alettone posteriore della Williams FW40 Mercedes a partire dalla stagione 2017 di Formula 1. Ma non solo, il famoso logo sarà presente anche sulle tenute da gara e i caschi dei piloti Felipe Massa e Lance Stroll e, a partire dal Gran Premio di Gran Bretagna, anche sulle divise del team ai box. Una partnership basata su valori e obiettivi condivisi dai due marchi che, come sottolinea Lord Bamford, Presidente JCB, “conferma una collaborazione all’insegna di tecnologia e innovazione, oltre che sulla tradizione della nostra azienda nel mondo delle competizioni motoristiche”.
Nuovi orizzonti cercasi Si svolgerà a Bangkok, dall’8 al 10 giugno, la prima edizione di Intermat Asean 2017. Il salone sarà dedicato al settore edile e alle infrastrutture, presentando prodotti di alta tecnologia. Secondo le previsioni, la Tailandia sarà il maggior mercato per il settore edile nella regione ASEAN, superando Singapore e Malesia. Inoltre, proprio come la Malesia, anche la Tailandia dovrebbe applicare la tecnologia alle attrezzature per l’edilizia, per incrementare la produttività e consentire risparmi in termini di tempo nei processi.
asean.intermatconstruction.com
e parlare di ripresa è ancora prematuro, si può almeno dire che la caduta sembra aver frenato il suo corso. Così affermano alcuni istituti di ricerca. “Su base annua, specifica l’Istat (Istituto nazionale di statistica) a novembre 2016 si registra un calo del 2,3%
Partirà in aprile il progetto che riguarderà il restauro, il consolidamento fondazionale e l’adeguamento dimensionale del Ponte della Priula. Il restauro concilierà i moderni standard di sicurezza, sia viabilistica che strutturale, con le caratteristiche storicotipologiche del ponte, realizzato nel 1914-1916. Carena Costruzioni, l’impresa genovese che si è aggiudicata l’appalto, ha annunciato che i lavori verranno ultimati a marzo 2018. Durante il restauro, la viabilità sulla Pontebbana sarà garantita da un attraversamento provvisorio in acciaio tipo Bailey, lungo 120 metri, sviluppato su tre campate, posizionato un centinaio di metri a nord rispetto al ponte. L’area di scavo sarà a “km zero”, effettuando scavi sul greto dal lato di Ponte Priula, con il prelievo di 65 mila metri cubi di ghiaia.
www.tribunatreviso.it
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
Restyling al ponte sul Piave
SMOPYC 2017
25 - 29 aprile, Saragozza (Spagna) Salone internazionale delle macchine per opere pubbliche, costruzioni e miniera www.smopyc.es
CTT 2017
30 maggio - 3 giugno, Mosca (Russia) Fiera internazionale delle macchine, attrezzature e tecnologie per le costruzioni www.ctt-expo.ru/en
APEX 2017
2-4 maggio, Amsterdam (Paesi Bassi) Fiera internazionale delle macchine e attrezzature per il sollevamento www.apexshow.com
ASEAN INTERMAT 2017
08 - 10 giugno 2017, Bangkok (Tailandia) Fiera internazionale di mmt, macchine sollevamento, stradale e da cantiere asean.intermatconstruction.com
Spiagge o centri commerciali? a sabbia è un componente essenziale del calcestruzzo che si ottiene mescolandola a ghiaia, acqua e cemento. Serve però anche per produrre il vetro per gli edifici e l’asfalto per le strade. La richiesta di ciò che purtroppo, è diventato oggi il nuovo “oro nero” è in costante aumento: lo spettacolare skyline di Shanghai, ad esempio, è stato realizzato con sabbia proveniente quasi esclusivamente dal lago Poyang (in foto), il più esteso della Cina. Un tempo maggiore riserva di acqua potabile nel Paese, dopo l’estrazione di 236 milioni di metri cubi/anno di sabbia, ora il lago è
L
secco per molti mesi all’anno. Scomparsi gli uccelli migratori, le rive franano e la bocca verso lo Yangtze è diventata così grande che l’acqua del lago vi si riversa subito, lasciando i fondali scoperti. Ma il problema non è solo cinese: dal 2000 l’India ha triplicato il consumo di sabbia, mentre in Indonesia, 24 isole sabbiose sono scomparse per mezzo di scavatrici. Il rapporto sul “sand mining” del Global Environmental Alert Service delle Nazioni Unite denuncia che la situazione non migliorerà in futuro: nel 2010 la superficie della Terra coperta da cemento e asfalto era di un milione di km quadrati (superficie pari
al doppio della Spagna). La popolazione urbana, oggi di 3,9 miliardi di persone, arriverà a 6,3 miliardi nel 2050. Per questo in tutto il mondo si raccoglie altra sabbia, deviando il corso dei fiumi e dei laghi, distruggendo ecosistemi e depredando le spiagge. In California, 30 km
quadrati di spiagge spariscono ogni anno per diventare calcestruzzo. Se non vogliamo che in un prossimo futuro, le spiagge sabbiose siano solo un ricordo, dobbiamo trovare delle serie opportunità alternative, come il riciclo delle bottiglie in vetro. www.ecowatch.com
marzo 2017 Costruzioni 7
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Il cricchetto dura di più I vampiri del gasolio Per contrastare il diffuso fenomeno del furto di gasolio, EMILIANA SERBATOI ha realizzato una speciale sonda di livello installabile sui serbatoi da deposito e sistemi di stoccaggio. Emilprobe esegue infatti, in tempo reale, il monitoraggio del liquido presente in cisterna che può essere controllato attraverso uno schermo touchscreen o dallo smartphone. Quando rileva anomalie nei valori del carburante invia sms ed email a cinque utenze telefoniche e cinque di posta elettronica. Se l’allarme arriva di notte, per esempio, potrebbe facilmente trattarsi di una manomissione e ci si può allertare subito, chiamando le forze dell’ordine. Inoltre, quando avviene la variazione dei liquidi il sistema di erogazione del serbatoio viene bloccato.
Resistente alla polvere, all’acqua e all’usura, queste le caratteristiche del nuovo cricchetto reversibile 237 A di Usag. Lanciato sul mercato con lo slogan “Gira e Rigira il nostro dura di più”, il cricchetto 237A è stato progettato e realizzato nello storico stabilimento di Gemonio, in provincia di Varese, dove venne fondata USAG esattamente 90 anni fa. Concepito per durare più a lungo di qualsiasi altro cricchetto, è infatti l’unico prodotto attualmente disponibile sul mercato certificato IP51, che dispone di un diaframma protettivo inserito nella testa del cricchetto e di uno speciale nottolino brevettato. Lo spessore della testa è ridotto del 10% rispetto ai modelli standard e l’impugnatura conica, realizzata in uno speciale bimateriale antiscivolo, garantisce un’ottima presa e precisione d’uso. Disponibile nelle versioni da 1/4”, 3/8” e 1/2”, è acquistabile singolarmente oppure nelle cassette da 17, 21, 23 o 30 pezzi.
www.usag.it
www.emilianaserbatoi.com
Morbegno avrà la sua strada
Procedono i lavori per la nuova strada statale della Valtellina. Qualche settimana fa, sono stati posizionati gli archi del viadotto, alla fine del lotto in Bassa Valle, all’altezza del conoide del Tartano. «Dopo il viadotto della foce del Bitto, si tratta della seconda opera più importante del nuovo tracciato della variante di Morbegno», spiega l’incaricato dal Comune di Morbegno, il geometra Francesco Bongio. Si tratta di un ponte ad arco ribassato a via superiore lungo 105 metri. L’impalcato a unica campata è a struttura mista di acciaio e calcestruzzo a sezione trasversale, aperta costituita da due travi metalliche principali che sono alte 1,80 metri e da due archi tubolari in acciaio di diametro di 1,60 metri. La larghezza dell’impalcato è di 13 metri. L’ultimazione del viadotto è prevista entro la primavera.
www.laprovinciadisondrio.it
8 Costruzioni marzo 2017
Il motore a prova di uragano Da rifiuti di legno a carburante da biomassa con motori Volvo Penta e macchinari Arjes. Quando la tedesca Arjes ha deciso di cambiare i motori sui suoi trituratori, cercava una soluzione che potesse garantire prestazioni più elevate, ma che fosse di facile manutenzione, silenziosa e ad un prezzo competitivo. La scelta è caduta su VOLVO PENTA, con l’installazione di motori diesel da 8 e 16 litri (tra cui il TAD1643VE e TAD1672VE) sui suoi modelli principali: VZ 750, 850 e 950. Soddisfatto della scelta, anche Larry Simpson della Evergreen Tree&Truf Care, in Georgia, il primo cliente americano che ha utilizzato la sua nuova VZ850DK durante l’uragano Matthew, senza sosta, per sei-sette giorni alla settimana “mi aspetto che lavori ininterrottamente per almeno 10.000 ore.”
www.volvopenta.com
Attualità&Prodotti
NEWS
Il gigante versatile e veloce
ella cava di Pozzelle, vicino a Canosa di Puglia, si produce ballast ferroviario, pietrisco derivante da materiale di notevole
N
durezza e resistenza. La cava si trova vicino alla strada provinciale 181 e a una zona principalmente agricola, per cui l’uso dell’esplosivo è escluso.
Per assolvere a questo delicato compito, l’impresa D’Oria ha scelto di utilizzare un martello INDECO HP 18000 FS. L’attrezzatura assicura produzioni di 700/800 metri cubi di materiale in banco, su otto ore di lavoro, garantendo sempre un’ottima affidabilità; un punto importante poichè entro fine anno si dovranno produrre 50.000 metri cubi di materiale da consegnare a RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Grande attenzione quindi deve essere posta ad ogni singola fase del processo:
la frantumazione primaria, che avviene in cava e quella secondaria: la vagliatura ed il lavaggio. La scelta del HP 18000 ha dato la possibilità di risolvere il grande problema della produzione del materiale, molto duro che, spesso, si presenta in pezzature troppo grandi per essere passato al frantoio per la successiva fase della frantumazione primaria. Indeco è l’unico produttore ad offrire un martello da 25.000 Joules con la versatilità e rapidità di martelli di classe inferiore. www.indeco.it
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Germania e Francia trainano l’UE el 2016, in Germania, il fatturato delle macchine da cantiere è aumentato del 3% rispetto al 2015. Nello stesso periodo, le vendite di macchine movimento terra, nel mondo, sono diminuite dell’1%. Nel 2017, le previsioni in Germania, sono di un ulteriore aumento del 3%. Questo perchè le imprese tedesche continuano a beneficiare della loro forte posizione sul mercato europeo e in particolare sul mercato domestico. “Dopo un 2015 in crescita, il mercato interno tedesco è cresciuto di un altro 20%, raggiungendo livelli quasi da record, come quello del 2007”, così afferma Johann Sailer, Presidente VDMA (associazione tedesca di impianti e macchinari). Nel 2016, il mercato
N
europeo è aumentato dell’8%. Dopo la Germania, la Francia è il secondo Paese in crescita. Flessioni sono state registrate nel Regno Unito e in Europa centro-orientale. Stabili i mercati dell’Europa nordoccidentale, mentre nei
Paesi del Sud Europa, il recupero previsto è ancora debole. Anche in Nord America, finalmente si delinea un mercato più stabile. “In un settore altamente specializzato come il nostro, dove le macchine speciali non sono
disponibili in tutto il mondo, i mercati aperti sono determinanti. Tutti noi dipendiamo dal libero scambio e da un buon senso economico. Questo vale sia per l’Europa sia per gli Stati Uniti”, dice Sailer. www.vdma.org
Nuove collaborazioni in Alto Adige
azienda austriaca Martin, produttrice di attrezzature per macchine movimento terra, ha scelto NIEDERSTÄTTER di Bolzano, per la distribuzione dei propri
L’
10 Costruzioni marzo 2017
prodotti in Italia. La decisione nasce dalla necessità di sostenere il notevole aumento di richieste dal Nord Italia. Martin srl è già presente sui mercati austriaci e svizzeri, nel segmento degli escavatori di piccole dimensioni, con una quota di mercato di circa il 75% ed è ben nota anche da noi per la durata dei suoi prodotti innovativi, realizzati in speciale lamiera antiusura Hardox. Come sostiene Mathias Heiss, responsabile del reparto
service di Niederstätter:“Disponiamo di una rete vendita nelle provincie di Bolzano, Trento, Belluno, Verona, Padova e Vicenza. Un “keyaccount” per seguire i clienti più importanti in tutta Italia e un’officina con tecnici specializzati per eseguire gli interventi anche in cantiere sono i motivi principali per cui Martin ci riteneva perfettamente idonei per una collaborazione. Abbiamo deciso di rinnovare completamente la nostra
flotta di miniescavatori da 800 kg a 9 tons e di allestirli con attrezzature Martin. In questo modo il nostro parco macchine diventa più flessibile e i nostri clienti possono approfittare di prodotti di qualità dal facile uso”. Il grande evento programmato il prossimo maggio nel Safety Park di Bolzano, sarà l’occasione per vedere e provare diversi modelli di macchine da cantiere, fra cui anche la gamma di prodotti Martin. www.niederstaetter.it
4 telecamere 1 immagine 0 angoli ciechi
L’innovazione dell’anno Grande successo per la piattaforma autocarrata CTE B-Lift 17E. Dopo aver vinto il premio Saie Innovation per le sue caratteristiche di basso impatto ambientale ed efficienza energetica, la CTE B-LIFT 17E è ora in finale agli IAPA Awards nella categoria Vehicle-trailer mounted come “Piattaforma autocarrata dell’anno”. Unica azienda italiana che si presenterà a Londra-Wembley il 4 aprile prossimo, quando avverrà la scelta finale e la premiazione. Con 16,6 m di altezza di lavoro, 11,3 m di sbraccio, 250 kg di portata massima, con un pacco batterie con più di 500 Ah ricaricabili a motore acceso tramite PTO oppure elettricamente, la CTE B-Lift 17E è un prodotto estremamente versatile, ideale per lavorare in spazi interni oppure dove l’inquinamento acustico o da motori è vietato.
Esperienza al vertice Un nuovo Chief Executive Officer sarà alla guida di ALLIANCE TIRE GROUP. A capo dell’azienda nei prossimi mesi, sarà Nitin Mantri, ex General Manager per il business Fuel Systems di Cummins Inc. In questo ruolo, Mantri guidava un team di oltre 3.000 dipendenti in 5 Paesi ed era responsabile di un giro d’affari di 600 milioni di dollari. In Cummins per 14 anni, ha rivestito diverse posizioni, come global strategy&business development per la divisione motori, direttore di stabilimento in Cummins Komatsu Engine a Seymour, in India, managing director and country manager per il business Turbocharger in India e per la divisione globale Turbocharger.
www.atgtire.com
www.ctelift.com
Backeye®360 Sistema di telecamere e monitor intelligente per una visione a 360º. Immagini ORA anche ARCHIVIABILI grazie a
MDR Registrazione Digitale Mobile Backeye®360 elimina il problema degli angoli ciechi, un potenziale pericolo per qualsiasi oggetto o persona che si trovi sulla traiettoria di un veicolo in movimento. Le immagini digitali provenienti da quattro telecamere ultragrandangolari vengono combinate per offrire una vista “a volo d’uccello” del veicolo e fornire in tempo reale una singola immagine chiara sul monitor del guidatore: una soluzione ideale per prevenire gli incidenti, risparmiare denaro e salvare vite umane. E’ ora possibile collegare Backeye®360 ad un sistema di Registrazione Digitale Mobile, che archivia le riprese e si dimostra decisivo in caso di contenziosi.
Backeye®360
MDR
brigade-elettronica.it Chiamate lo +39-011-0142105 oppure visitate il vostro fornitore di fiducia
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Tecnologia concreta, non favole Simbolo della Baviera, il castello di Neuschwanstein verrà restaurato nella sua parte più antica, rimanendo aperto al pubblico. Una bella sfida per BSB e Peri che, con affidabilità e precisione, ne cureranno i lavori
odello preso da Walt Disney per la realizzazione del castello del celebre film “La bella addormentata nel bosco”, Neuschwanstein è il castello fatto costruire da Ludwig II (1845-1886) dal 1869 su progetto dello scenografo Christian Jank. Situato in Baviera quasi al confine con l’Austria, domina dall’alto dei suoi 965 metri i paesi di Füssen
M
12 Costruzioni marzo 2017
e Schwangau ed un panorama idilliaco, caratterizzato da diversi laghi tra i quali il piccolo Alpsee. Interventi di conservazione su monumenti così delicati, richiedono speciali impalcature di servizio e attrezzature che si adattino perfettamente alle condizioni strutturali e ai requisiti statici del prezioso edificio. Il compito è stato
affidato a BSB-Bau und Spezialgerüstbau, specializzati in lavori di restauro di edifici storici, che hanno realizzato un’impalcatura di servizio e di protezione con il sistema modulare PERI UP Flex. La soluzione ha permesso di adattare il ponteggio alle geometrie del castello, utilizzando esclusivamente componenti di sistema, senza operazioni di
montaggio di connettori per tubi e senza che si creassero ostacoli nelle superfici di calpestio. Anche in corrispondenza delle torri circolari, delle svariate rientranze e sporgenze, il sistema Peri UP conferisce alla struttura un aspetto ordinato e pulito. Per la copertura del ponteggio sono stati utilizzati per la prima volta elementi Keder riscaldabili; le resistenze elettriche integrate nei teli impediscono alla neve di accumularsi, evitando la formazione di carichi nella stagione fredda. Un accorgimento che permette di ottimizzare la larghezza delle campate e
delle luci e di ridurre il peso della copertura. Si è reso necessario lavorare in spazi ristretti, in quanto il portale avvolto dalle impalcature rappresenta l’unica via di accesso per i turisti. Il montaggio delle impalcature è avvenuto senza sollevatori telescopici o gru. I lavori devono terminare entro l’autunno 2017. www.peri.it
NORD AMERICA
bbiamo sintetizzato in due sole pagine il numero di escavatori (macchine con braccio incernierato alla torretta, senza brandeggio) venduti nel mondo dal 2008 al 2015, più una previsione delle consegne 2016 tarata al mese di ottobre dello stesso anno. Il grafico lineare qui a destra fotografa il mercato mondiale, mentre gli altri a istogrammi sono le letture parziali per area geografica. L’andamento del mercato cinese è quello che stupisce di più, ma attenzione perché i dati non includono i marchi di origine cinese... ST
A
28
21
14
migliaia
7
0 2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016 previsioni
anno
EUROPA 32
24
16
8
migliaia
LA PAROLA AI NUMERI
ESCAVATORI
0 2008
2009
2010
anno
14 Costruzioni marzo 2017
2011
2012
2013
2014
2015
2016 previsioni
nel mondo
UNITÀ, NON FATTURATO È bene non confondere il numero di escavatori venduti ogni anno con il fatturato. Premesso questo, specifichiamo che le unità vendute in America del Sud e Africa erano 32.000 nel 2008, hanno toccato una punta di 39.000 nel 2012 e la previsione per il 2016 (10/16) è di 17.000 unità. In entrambi questi mercati il maggior numero di macchine è di valore molto elevato perché sono per lo più destinate all’estrazione di materie prime in miniere. Due aree che nel 2016 sono cresciute sono l’India (50%) e l’Indonesia (11%).
2008
2009
2010
2011
2012
2013
151.000 unità
155.000 unità
183.000 unità
211.000 unità
202.000 unità
225.000 unità
230.000 unità
151.000 unità
161.000 unità
LA DOMANDA MONDIALE DI ESCAVATORI CINGOLATI DAL 2008 AL 2016*
2014
2015
2016 previsioni
* Nota: esclusi gli escavatori con marchio cinese - dati stimati e pubblicati sul web da HCM mondo.
ASIA E OCEANIA 50
38
25
migliaia
13
0 2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016 previsioni
anno
GIAPPONE 40
30
20
10
CINA migliaia
120
0 2008
90
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
60
migliaia
30
0
marzo 2017 Costruzioni 15 2008 anno
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016 previsioni
2016 previsioni
anno
© WashingtonSDT
© WashingtonSDT
© WashingtonSDT
ED ELIMINARE IL VIADOTTO
AKASKAN WAY DI ANTONIO FARGAS
i chiama Bertha, per gli amici Big Nord Bertha, ed è la talpa EPB (Earth Pressure Balance) più grande mai costruita, con una testata fresante da ben 17,4 m di diametro. Progettata e sviluppata in Giappone dalla Hitachi Zosen Sakai, questa TBM da record è stata richiesta dal Dipartimento dei Trasporti dello Stato di Washington (USA) con l’obiettivo di interrare il tratto urbano della State Route 99 che oggi taglia Seattle con un anacronistico viadotto, l’Alaskan Way Viaduct, che per certi versi tanto ricorda la nostra sopraelevata di Genova. La macchina è stata progettata e prodotta dalla suddetta divisione Hitachi in Giappone, mentre il suo montaggio è stato completato a Seattle nel giugno 2013. I numeri riportati sulla carta d’identità della più grande TBM EPB mai costruita fanno venire i brividi. Agli annunciati 17,4 metri di diametro della testata fresante seguono infatti una Sud lunghezza del convoglio di 99 m, un peso di circa 6.100 tonnellate e un costo quantificato pre lavori dal contractor Seattle Tunnel Parners di circa 80 milioni di dollari. ST
S
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TBM
UNA TESTATA FRESANTE RIGENERATA, DA 17,4 M DI DIAMETRO, RIDÀ VITA ALLA TBM PIÙ GRANDE DEL MONDO. SI TRATTA DI UNA HITACHI ZOSEN SAKAI CHE LAVORA NELLE VISCERE DI SEATTLE, PER INTERRARE LA ROUTE 99
16 Costruzioni marzo 2017
A sinistra, il futuro percorso interrato della SR99 sulla mappa, nella foto l’imbocco Sud della nuova tratta.
non cambia strada
OGNI TALPA HA UN NOME Anche in Europa è abitudine battezzare le TBM. Il nome Bertha, quello dell’unica donna sindaco di Seattle (Bertha Knight Landes, 1868-1943), è stato scelto da una giuria (includente il Governatore e il Segretario ai Trasporti) che ha esaminato 150 proposte arrivate da tutte le scuole dello Stato, asili inclusi, invitati a presentare nomi femminili associati al patrimonio storico-culturale dello Stato di Washington. Il nome vincitore è stato presentato da due scuole elementari, una di Poulsbo e una di Hoquiam.
marzo 2017 Costruzioni 17
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TESTONA
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TBM
Sotto al tessuto urbano, a due passi dal mare, il nuovo corso della SR 99 procede.
Lo scavo meccanizzato è stato avviato il 30 luglio 2013, con l’idea di completare l’opera nel dicembre 2015, ma a meno di sei mesi e 330 m di scavo dalla partenza, per la precisione il 6 dicembre 2013, il lavoro si è fermato perché la testata era stata resa inefficiente dall’impatto con una tubazione in acciaio impiegata nel 2002 per delle misurazioni delle acque sotto l’Alaskan Way Viaduct. Per capirlo sono state necessarie delle indagini e per riprendere i lavori si è dovuto fare un pozzo, smontare la testata, ripararla e ricalarla in seno alla TBM. Ci sono voluti ben 2 anni, e il 22 dicembre 2015 la TBM è ripartita per fermarsi meno di un mese dopo per il danneggiamento di una chiatta a Elliott Bay e per l’apertura di una voragine nel terreno. Il Governatore Jay Inslee ha quindi fermato tutte le lavorazioni il 14 gennaio 2016, per ragioni di tutela della pubblica sicurezza. Lo scavo è ripartito il 23 febbraio 2016, ma è stato fermato ancora una volta per attività di manutenzione e ispezioni.
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Tre false partenze
SARÀ LA VOLTA BUONA?
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Bertha si è rimessa in cammino il 29 aprile 2016, continuando lo scavo sotto l’Alaskan Way Viaduct. Nel dicembre 2015, il WSDOT ha stimato che il tunnel potesse venire completato e aperto al traffico nei primi mesi del 2018. Questa stima è stata riveduta nel luglio 2016, rischedulando l’apertura ai primi mesi del 2019. Al 30 settembre 2016, Bertha aveva scavato 1.413 m sui 2.830 m totali, superando così la metà del lavoro. Tenetevi aggiornati alla pagina www.alaskanwayviaduct.org
Maggior precisione e minori consumi
Your move? We’ll drive. Ti sei mai chiesto come migliorare le prestazioni delle tue macchine per rendere il loro lavoro più efficiente e produttivo? Noi di Bosch Rexroth lo abbiamo fatto e abbiamo progettato per te Control Plus, la valvola per il miglior controllo fine del movimento del braccio telescopico in applicazioni mobili: maggior fluidità, più precisione e al tempo stesso minori consumi. È la nostra miglior soluzione che assicura maggiori prestazioni e aggiunge valore ai tuoi prodotti, pilotata con joystick sfrutta la forza di gravità per velocizzare il movimento del braccio e puntare al risparmio energetico. Si chiama Control Plus, per un controllo e un comfort senza precedenti.
Bosch Rexroth Oil Control S.p.A. www.boschrexroth.com/compacthydraulics
Š Costruzioni
Peso operativo 24.270 kg Potenza netta 225 kW CapacitĂ benna standard 4 m3 Carico rib. alla max artic. 16.710 kg
WALKAROUND DI
MATTHIEU COLOMBO
H ITACHI ZW310-6
I plus di Esteticamente la ZW310-6 sembra identica alla Serie 5. Nulla di più falso. Modifiche di sostanza permettono di mantenere o incrementare le prestazioni con costi di gestione ben inferiori. Da mettere alla prova
5
1
Macchina Stage IV con sistema di post trattamento senza costi di manutenzione. Viene eliminato il Dpf in favore della collaudata tecnologia Scr firmata Bosch
L’evoluzione a Serie 6 determina un’efficienza nettamente superiore alla ZW310-5. Hitachi si conferma un prodotto che bada molto alla sostanza e meno all’apparenza
6
2
Crescono comfort e visibilità. Cabina pressurizzata evoluta nella sostanza. La pressione acustica interna di 69 dB(A) è a livello delle migliori concorrenti
Downsizing del motore. Potenza e coppia crescono poco ma la cilindrata cala dai 12,7 litri dell’Hino agli 8,9 del Cummins. Una carta vincente sui mercati regolamentati
7
3
Nuovo sterzo elettrico JSS disponibile. Tecnologia che eleva molto il comfort. L’opzione non esclude la presenza del volante. Rivendibilità facile con JSS
La trasmissione powershift Hitachi guadagna la frizione lock up che incrementa l’efficienza riducendo perdite di rendimento e consumi di carburante
4
8 Forza di trazione aumentata fino al 35% grazie al nuovo software sviluppato per ottimizzare il lavoro congiunto di trasmissione e Cummins QSL9
Ad esclusione del motore, tutte le componenti e le parti strutturali della macchina sono prodotte dalla stessa Hitachi per applicazioni heavy duty
10 Il costo totale di possesso della ZW310-6 è inferiore al modello Serie 5. Non calano solo i consumi ma anche i costi di manutenzione. Più produttività
Le Hitachi Serie 6, come la nuova ZW310-6, sono tutte garantite da Scai ben 5 anni o 10.000 ore operative. Difficile trovare di meglio sul mercato nazionale
© Costruzioni
9
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Egr a controllo elettronico
V eI ag St
Scambiatore di calore olio motore integrato nel basamento
posteriore
H ITACHI ZW310-6
Un deciso downsizing
Il motore è una delle grandi differenze tra Serie 5 e Serie 6. Si passa da un Hino Stage IIIB, con Dpf da 12,91 litri di cilindrata e 220 kW di potenza, a un Cummins QSL9 Stage IV da 8,9 litri di cilindrata da 225 Kw con Doc e tecnologia Scr. Senza Dpf
1 ATTENTO AI COSTI
Cummins è una garanzia in termini di affidabilità, rete di assistenza nel mondo (rivendibilità) e costi d’esercizio contenuti. In versione Stage IV questo 6 cilindri non necessita di filtro antiparticolato e prevede il cambio olio a intervalli di 500 ore.
2 30% MENO DI CILINDRATA Rispetto al precedente motore con iniettori pompa, il QSL da 8,9 litri con common rail eroga una potenza netta di poco superiore ma a soli 1.600 giri/min (200 giri/min in meno). La velocità media dei pistoni cala a 8,9 m/s. È un motore longevo.
3 CHE COPPIA CON IL VGT
Nonostante una cilindrata decisamente inferiore, la coppia massima cresce del 4% e presenta una curva più alta sin dai bassi regimi. Merito anche della turbina con geometria variabile (collaudata tecnologia Holset) a controllo elettronico.
SPEGNIMENTO AUTOMATICO REGOLABILE In caso d’inattività il motore si spegne da solo. Il sistema, disinseribile, permette all’operatore di impostare lo spegnimento da un minimo di 1 minuto a un massimo di 30. Oltre a contenere i consumi e le emissioni, evitando che l’operatore lasci girare al minimo il motore, il sistema permette di non cumulare ore di lavoro non effettive.
Cambio olio motore ogni 500 ore
di
WALKAROUND © Costruzioni
incrementa l’efficienza
I filtri gasolio trattengono il 98,7% delle impurità di dimensione superiore ai 4 micron
CENTRALINA RAFFREDDATA L’ECM Cummins è montata sul fianco sinistro del motore, distante da fonti dirette di calore, ed è raffreddata dal gasolio di ritorno dallo scambiatore.
PROFONDA COPPA DELL’OLIO
FILTRO DELL’ARIA A DOPPIO STADIO
Le dimensioni del motore diminuiscono quasi in proporzione alla cilindrata. L’accessibilità alla meccanica migliora decisamente diminuendo i tempi necessari per la manutenzione. Sono presenti scarichi remoti ed ecologici per olio motore e refrigerante motore (foto nel tondo).
CONDENSATORE DEI VAPORI OLIO © Costruzioni
ACCESSIBILITÀ ESEMPLARE
© Costruzioni
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posteriore
Iniezione CR da 220 MPa
H ITACHI ZW310-6
© Costruzioni
Aoc Scr
Pipe
rea re u etto i n i n er co mix
ESTRATTORE Sul cofano motore, concentrico allo scarico, è montato un cilindro di diametro superiore per estrarre l’aria più calda dal vano motore sfruttando la termodinamica. NON RICHIEDE MANUTENZIONE La nuova pala ZW310-6 abbatte le emissioni allo scarico senza un filtro antiparticolato (la Serie 5 lo aveva). Il flusso dei gas passa attraverso un catalizzatore ossidante e in seguito è addittivato da iniezioni di urea (foto nel tondo) che favoriscono la catalisi selettiva nel modulo successivo. In coda al sistema di post trattamento c’è un catalizzatore che trattiene gli eccessi d’ammonia conseguenti l’utilizzo di urea.
Doc
Iniettore urea
Stage IV senza Dpf
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L’abbattimento delle emissioni è ottenuto con la tecnologia Scr che riduce gli NOx con iniezioni di urea. Questo consente di avere temperature elevate in camera di combustione e quindi di ridurre il particolato (PM). La temperatura di combustione elevata permette (Teorema di Carnot) di ottenere una migliore efficienza.
35 LITRI DI UREA L’impianto d’iniezione urea è tra i più diffusi sulle macchine movimento terra, ovvero un collaudato Bosch con centralina Denoxtronic 2.2 (foto sopra). Per scongiurare il congelamento dell’urea, quando si spegne il motore l’impianto viene spurgato, ed è presente una resistenza sotto al serbatoio plastico (immune alla corrosione da sali d’ammonio).
1.200 mm da terra
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L’EFFICIENZA È SUPERIORE
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QUANDO STACCARE LA BATTERIA Prima di staccare manualmente la batteria bisogna aspettare 5 minuti perché venga completato lo spurgo dell’impianto di urea.
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Radiatore trasmissione
Moduli in coda autopulenti © Costruzioni
VENTOLA REVERSIBILE E MODULI IN ALLUMINIO Il gruppo degli scambiatori è disposto in coda, in vano ben separato dal motore. La ventola aspira l’aria fresca dalle feritoie dei cofani lateali e da quelle della copertura superiore. Per evitare intasamenti, la ventola inverte il suo senso di rotazione per espellere le impurità. L’operatore può escludere questo automatismo.
IMPIANTO ELETTRICO ED ELETTRONICO
• ALTERNATORE DA BEN 95 A • BATTERIE 2 X 100 Ah • IMPIANTO ORDINATO CON RAZIONALI CONNESSIONI E FASCETTE APRI/CHIUDI
© Costruzioni
Oggi una mmt non può prescindere l’elettronica che spesso è l’equalizzatore per ottenere la massima efficienza di un modello. Rispetto alle concorrenti, la ZW310-6 non ha un numero eccessivo di centraline e sfrutta al meglio il protocollo di gestione dati Canbus.
FATTO PER DURARE NEL TEMPO L’impianto elettrico della macchina è ordinato e ogni particolare, supporti dei cablaggi inclusi, sembra concepito per resistere alle sollecitazioni più intense. Le batterie, prodotte dallo stesso gruppo Hitachi, sono dietro alla scaletta d’accesso alla cabina. L’accessibilità è ottima.
MODULO GPRS Sul lato destro della cabina è montato il modulo elettronico di trasmissione dati via Gprs del sistema ConSite che permette di monitorare l’operato della macchina in remoto tramite il portale Global e-Service.
© Costruzioni
ELETTRONICA IL GIUSTO
© Costruzioni
Quadro fusibili con icone
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Control unit centrale in cabina
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Radiatore olio idraulico
WALKAROUND Radiatore refrigerante
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turbo Inter coole r aria -aria del
Condensatore del climatizzatore
Vasca d’espansione refrigerante
di
H ITACHI ZW310-6
STACCO FRIZIONE REGOLABILE La velocità di stacco della frizione può essere regolata su 3 livelli. Può essere reattiva per cicli di lavoro veloci, più lenta per avvicinare un obiettivo in salita o progressiva per approcciare un camion su piazzale.
Ora ha il lock up! Dall’esterno CON LA FRIZIONE LOCK UP COSUMA MENO la trasmissione sembra la stessa powershift del modello Serie 5 ma in realtà è stato aggiunto il lock up che abbatte i consumi sulle medie e lunghe distanze
UNA SOSTANZIALE SVOLTA L’incremento d’efficienza della ZW310-6 è dovuto soprattutto alla nuova trasmissione Hitachi. È sempre una powershift con convertitore di coppia, ma che integra una frizione automatica per ridurre le perdite di rentimento quando il rapporto tra motore e trasmissione è di 1:1.
Più è veloce e meno consuma 100 metri
2,9% in meno di carburante 28 Costruzioni marzo 2017
di
WALKAROUND È molto più veloce in salita SERIE 5 23 KM/H 6 KM/H
SERIE 6 CON LOCKUP 32 KM/H 11 KM/H Pompa
Statore
© Costruzioni
PENDENZA SALITA 3° SALITA 11,3°
Turbina Frizione lock up
Oltre una certa velocità di trasferimento, la pompa e la turbina di un convertitore di coppia ruotano allo stesso numero di giri e non vi è moltiplicazione di coppia, ma il semplice trascinamento crea una perdita di rendimento. Quando questa condizione si verifica, la frizione lock up unisce pompa e turbina ottimizzando il rendimento.
© Costruzioni
CON IL LOCK UP IL CONVERTITORE NON SCALDA L’operatore può attivare il lock up automatico con un pulsante. Nel momento in cui questa frizione accoppia la velocità di rotazione di pompa e turbina, la temperatura d’esercizio del convertitore cala.
© Costruzioni
© Costruzioni
COME FUNZIONA IL LOCK UP
Motore e trasmissione sono collegati da un albero CONSUMA MENO DELLA SERIE 5 Confrontando i modelli Serie 5 e 6 in piena accelerazione, con modalità Power inserita, la nuova Hitachi con lock up inserito consuma quasi il 10% in meno su una distanza di 250 metri!
250 metri
9,2% in meno di carburante marzo 2017 Costruzioni 29
H ITACHI ZW310-6
© Costruzioni
La forza di trazione cresce fino al 35%
© Costruzioni
BARICENTRO BASSO L’asse posteriore è collegato al telaio con incernieramento assiale. Questa soluzione permette di mantenere basso il baricentro. L’oscillazione dichiarata è di 24° (12° più 12°).
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TUTTO AL CENTRO Così come la trasmissione, anche gli assali della ZW310-6 sono prodotti da Hitachi. All’anteriore come al posteriore i riduttori finali non sono nei mozzi ruota ma al centro degli assali.
30 Costruzioni marzo dicembre 2017 2016
Assali limited slip anteriore e posteriore disponibili
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TUTTO SOTTO CONTROLLO I punti per monitorare l’usura freni sono sempre ben accessibili, mentre la temperatura del loro olio è riportata in cabina. Eventuali surriscaldamenti sono prevenuti con alert visivi ed acustici.
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È QUESTIONE DI SOFTWARE Per adeguare il lavoro della trasmissione alla nuova curva di coppia del motore Cummins e ottimizzare il funzionamento della frizione lock up, Hitachi ne ha completamente rivisto il software. I risultati sono sorprendenti. La forza di trazione cresce del 25% in modalità standard e del 35% in power.
di
Boost idraulico sul sollevamento
SERIE 5* ZW310 SOLLEVAMENTO BRACCIO 6” DISCESA BRACCIO 4,1” RIBALTAMENTO BENNA 1,1” TEMPO TOTALE DEL CICLO 11,2”
SERIE 6* 5,5” 4,1” 1,2” 10,8”
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*Nota: paragone in modalità power
POSIZIONI BRACCIO MEMORIZZABILI L’operatore può impostare direttamente dal monitor in cabina un livello in alzata del braccio e uno in abbassamento. A sinistra il sensore radiale che legge la posizione dei bracci in tempo reale.
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HA UNA POMPA IN PIÙ Hitachi ha sfruttato una Pto integrata nel monoblocco del Cummins QSL9 per montare una pompa idraulica che supporta il lavoro di quella principale che alimenta i cilindri di sollevamento bracci e controllo benna, tramite il distributore a centro chiuso. I finecorsa del braccio sono smorzati idraulicamente sia verso l’alto sia verso il basso incrementando la stabilità operativa.
© Costruzioni
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Ride control a inserimento automatico regolabile da 1 a 10 km/h
Spessore bracci 500 mm
HA LE SPALLE LARGHE Le pale gommate Hitachi hanno la fama di essere robuste e longeve. Sulla ZW310-6 lo confermano i bracci spessi ben 500 mm e la generosa traversa in fusione su cui fa perno la biella del cinematismo a Z del comando benna.
marzo 2017 Costruzioni 31
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WALKAROUND
CABINA CERTIFICATA
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Regina del silenzio La pressione acustica in cabina è molto bassa, a livello delle migliori concorrenti. La grande novità è lo sterzo elettrico JSS che incrementa notevolmente il comfort dell’operatore. Visibilità posteriore ottimizzata
Cerniere porta con ingrassatore
SOSPENSIONI VISCOELASTICHE La cabina è unita al telaio con 4 sospensioni che uniscono molle meccaniche, gomma e olio siliconico per smorzare ogni vibrazione.
© Costruzioni
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PRESSURIZZATA La cabina della ZW310-6 cresce soprattutto nella sostanza. Se l’ergonomia resta invariata, i decibel rilevati in cabina calano (motore meno voluminoso e più lontano), il comfort cresce, la visibilità migliora. Arriva poi l’opzione che mancava, lo sterzo elettrico in punta al classico bracciolo sinistro, regolabile al meglio per garantire il perfetto controllo della leva.
STERZO ELETTRICO JSS Sui mercati più evoluti lo sterzo elettrico è fondamentale. Hitachi lo rende disponibile sulla ZW310-6, ma se lo si sceglie lo sterzo tradizionale non scompare. Il JSS eleva sia il comfort sia la produttività.
PAVIMENTO PIATTO, ACCESSO SICURO 6 bocchette orientabili a 360° più 9 fisse
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Vano refrigerato per 4 bottiglie da 0,5 litri
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Doppi filtri del sistema di aerazione (pressurizzata)
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CLIMA AUTOMATICO PIÙ EFFICIENTE La cabina pressurizzata migliora le prestazioni del climatizzatore. Inoltre, il tetto della cabina non è irradiato direttamente ma “ventilato” grazie a una copertura plastica di qualità.
© Costruzion i
H ITACHI ZW310-6
ROPS ISO-12117-2 FOGS ISO-10262
SOLO
Parabrezza laminato
69 dB(A) IN CABINA
Con il pulsante Quick power la ZW310-6 mantiene la modalità più potente fino all’inserimento della retromarcia
Controllo sequenziale del cambio
Sedile Grammer Actimo XXL disponibile Scaletta d’accesso in cabina ben inclinata - corrimano ben disposti
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Pratico pedale di richiamo colonna istantaneo
10°
Nuovi retrovisori più larghi
Vista 3/4 posteriore
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TELECAMERA POSTERIORE L’allestimento italiano della ZW310-6 include la telecamera postertiore di serie. Il cofano posteriore rastremato sui fianchi e gli specchi retrovisori più grandi elevano visibilità e sicurezza.
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Colonna di sterzo telescopica con inclinazione regolabile
Doppi specchi interni
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+10% di superficie
H ITACHI ZW310-6
QUADRO CLASSICO INTERFACCIA MODERNA Già con la Serie 5 Hitachi ha scelto di non utilizzare monitor supplementari sulla destra dell’operatore ma di raggruppare tutte le informazioni nel campo visivo interno alla corona del volante. Per sfogliare le pagine del nuovo monitor lcd si utilizza il controller rotativo sul lato destro del cruscotto (foto a sinistra) La novità sulla Serie 6 è l’indicatore del livello di urea sul lato destro.
Singolo monitor lcd La mappatura di potenza e coppia del motore è una e con la funzione power si alza il regime motore fino a 1.600 giri/min TANDARD Il motore raggiunge il regime S S di 1.500 giri/min per una potenza di oltre 200
kW netti. La coppia massima di 1.451 Nm è raggiunta a 1.400 giri/min.
P POWER Si raggiungono i 225 kW netti a
INDICATORE ECONOMETRO Non esiste una modalità per consumare meno ma un’icona Eco si accende quando l’operatore ha il piede leggero il giusto.
© Costruzioni
1.600 giri/min, ovvero 200 giri/min in meno rispetto al vecchio motore Hino da 12,7 litri.
© Costruzioni
SISTEMA CONSITE DI SERIE Le Hitachi Serie 6 sono equipaggiate con un sistema di gestione e trasmissione dati che permette di monitorare via web le singole macchine da remoto.
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RETROCAMERA Per vedere l’immagine MENU PRINCIPALE La parte bassa del MANUTENZIONE Per ogni singolo a monitor va selezionata la retrocamera. monitor ha una grafica fissa che include liquido e relativo filtro è indicato A contorno la sintesi delle principali info. le impostazioni del climatizzatore. il prossimo intervallo di sostituzione.
SCATOLA NERA L’elettronica rileva sia IN OFFICINA Una pagina del menu la temperatura esterna sia quelle di ogni è dedicata a chi esegue l’assistenza. liquido e ne mantiene la cronologia. I time service sono resettabili.
34 Costruzioni marzo 2017
ESCURSIONE BRACCIO Dal monitor si può delimitare a piacere l’arco di lavoro del braccio dall’alto al basso.
di
WALKAROUND
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Elemento del cofano ripiegabile verso l’alto
Apertura controvento dei cofani laterali in due pezzi
LED DI LAVORO DISPONIBILI La ZW310-6 è offerta di serie con i fari per la circolazione stradale: gli anteriori sono alogeni, mentre quelli posteriori a led (foto sotto). Per quanto riguarda i fari da lavoro, la macchina ha i 2 frontali alogeni di serie. A questi si possono aggiugere altri 4 fari alogeni: una seconda coppia frontale e una al posteriore. Ogni coppia di fari, in base al tipo di esigenza del cliente, può essere richiesta in versionea a led.
Il telaio posteriore, quello anteriore e gli assali della ZW310-6 sono gli stessi della Serie 5 che montava un motore decisamente più ingombrante del Cummins. Ne consegue che i più minuti possono fisicamente entrare nel cofano tra motore e trasmissione! Maniglie e gradini per favorire le ispezioni sono sempre in posizioni intuitive e non vanno mai cercati.
© Costruzioni
© Costruzioni
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OTTIMA ACCESSIBILITÀ
RICICLABILE AL 90% La ZW310-6 è attenta all’ambiente anche a lungo termine. Il costruttore dichiara come riciclabili addirittura il 90% dei componenti della macchina. marzo 2017 Costruzioni 35
© Costruzioni
H ITACHI ZW310-6
La ZW310-6 in numeri Capacità benna Carico rib. art. Peso Potenza Motore Cummins Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione Ricircolo gas di scarico Trattamento allo scarico Alimentazione aria Pompe Portata massima Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Trasmissione Marce Velocità massima Differenziali Freni Pneumatici Passo Carreggiata Articolazione R. sterzo alla benna Cinematismo benna Max alt. perno b. Forza di strappo Larghezza benna Lunghezza max Altezza trasporto Batteria Alternatore Serbatoio gasolio (urea) Serbatoio idraulico
4,3 16.710 24.270 225 QSL9 Stage IV 8,9 6 114 x 167 1.600 8,9 4 convenzionale common rail multi raffreddato Doc+Scr+Aoc turbo VGT cilindrata variabile 300 convenzionale centro chiuso 31,4 powershift - lock up 4F/4R 37 conv. (limited slip opt) 4 dischi in olio 29,5R25 3.450 2.230 37° 7.250 Z parallel 4.425 19.290 2.980 9.025 3.530 2 x 100 95 375 (35) 137
m3 kg kg kW
TCO più basso
litri
GARANTITA 5 ANNI O 10.000 ORE
mm giri/min m/s
l/min
MPa
km/h
Un motore dall’affidabilità ultra collaudata con in pancia solo 24 litri d’olio (l’Hino ne aveva ben 45), nessun filtro antiparticolato allo scarico (meno consumo e nessun costo di pulizia e manutenzione) e una trasmissione con lock up che fa calare i consumi. Questi tre elementi bastano alla nuova ZW310-6 Stage IV per spuntare un costo totale di possesso (TCO) più basso della Serie 5 e migliorare l’efficienza globale della macchina.
• CAMBIO OLIO MOTORE 500 ore • FILTRO OLIO MOTORE 500 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 4.000 ore • FILTRO OLIO IDRAULICO 1.000 ore • CAMBIO OLIO TRASMISSIONE 1.000 ore • CAMBIO FILTRO UREA 4.500 ore
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GUARDA IL VIDEO UFFICIALE SULLE PALE GOMMATE ZW-6
Si ringraziano per la collaborazione Scai, il distributore Hitachi per l’Italia, Hcme, la società di servizi Zerocento di Padova e Acciaierie Venete.
www.scaispa.com - www.hitachicm.eu
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Macchine Componenti trasmissioni
aste
Movimento terra pneumatici
idraulica
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Perforazione
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Samoter 2017 Alla fiera dell’Est torna un pubblico di professionisti nonostante alcune grandi assenze. Un successo
Blindaggi Le tecnologie Elto applicate da Releo nel pieno centro di Milano per una bonifica a fini residenziali
Tecnologie La stampa 3D di metallo potrebbe conquistare anche l’industria mmt. Tempi e costi sono ancora alti
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SAMOTER 2017
ritrovata
UNA VERONA
DI MATTHIEU COLOMBO
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Macchine
IL PUBBLICO DECRETA SAMOTER COME FIERA NAZIONALE DEL MOVIMENTO TERRA E DELLE MACCHINE DA CANTIERE uesta volta non si tratta di essere ottimisti o meno. Al Samoter l’affluenza c’è stata, l’abbiamo vista. Se nei primi due giorni i tornelli hanno scaldato i motori, dal venerdì mattina presto non hanno più smesso di girare. A questo va aggiunto che a noi il pubblico presente in fiera è sembrato di qualità. Certo, tra gli espositori mancavano grandi nomi del movimento terra mondiale, ma questo non ha tolto il fiato al Samoter 2017 che ha respirato più forte delle due manifestazioni parallele, Transpotec e Asphaltica. In ogni caso si è trattato di un evento dal respiro nazionale. Le aziende che hanno partecipato per confermare o decretare la loro presenza sul mercato italiano hanno fatto centro. Sommando il pubblico registrato con le tre ma-
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nifestazioni, l’ente fiera ha contato circa 84.000 visitatori in quattro giorni d’esposizione. Le novità di prodotto non sono mancate ma sono soprattutto quelle di bandiera, di rete, di colori ad avere attirato l’attenzione. Dalla Kobelco che per la prima volta ha esposto in Italia per tessere le fila di una rete tutta nuova di concessionari, alla Hyundai che punta a infittire la sua rete. O alla Yanmar che ha allargato l’offerta di prodotto annettendo in gamma i prodotti Shaeff acquistati di recente dalla Terex. Tutti segnali che lasciano immaginare un mercato molto competitivo e dinamico per i prossimi anni. Sicuramente un momento in cui i concessionari che hanno avuto le spalle larghe negli ultimi 8 anno, ora possono immaginare nuove strategie e sinergie. RST
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I FISSI MONTANO IL MOTORE D34 Bobcat rinnova i telescopici con telaio rigido lanciando 11 modelli con capacità di sollevamento che varia da 2,6 a 4,1 t e altezze alle forche comprese tra 6 e 18 m. Al Samoter era esposto il nuovo T40.180SLP. Finalmente cambiano le sigle che identificano le macchine: ora sono composte dal valore di capacità massima e altezza massima. © Costruzioni
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La Lince graffia sempre più a fondo e risponde alle esigenze dei concessionari italiani che avevano richiesto un miniescavatore girosagoma in stile E20 ma più leggero per semplificarne il trasporto. È nato così il nuovo E17z (che COSTRUZIONI ha presentato in anteprima assoluta lo scorso mese con un WalkAround) presentato al Samoter. Le altre novità sullo stend Bobcat arrivano dallo stabilimento di Pontchateau che produce i sollevatori telescopici. In questo caso il passaggio alle nuove motorizzazioni Bobcat D34 Stage IV è stata l’occasione per aggiornare una gamma già molto recente.
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Attirare l’attenzione del pubblico senza avere macchine operatrici sullo stand non è sempre facile, ma Brigade Elettronica ha colpito nel segno esponendo una pala gommata della GAP Services, nota azienda specializzata tra l’altro nella movimentazione degli scarti di lavorazione in acciaieria. GAP Services ha infatti scelto di montare su ogno macchina sia il sistema di videocontrollo perimetrale Backeye 360 Select (guardate il nostro video ConTest su costruzioniweb.com) sia un modulo per la registrazione di ogni secondo operativo di lavoro tramite le immagini riprese dalle 4 telecamere del suddetto Backeye 360 Select.
Alberto Gallini direttore GAP Services “Elevare la sicurezza sul luogo di lavoro e responsabilizzare i singoli operatori è per noi una priorità. Abbiamo provato la tecnologia Brigade di videocontrollo e registrazione su una nostra pala e in un solo mese si sono visti i risultati. Ora lo vogliamo installare su tutte le nostre macchine operatrici.
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Brigade Elettronica
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SAMOTER 2017
Bobcat
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Macchine Astra
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Astra ha esposto a Samoter un HD9 8x4 Heavy Duty da 368 kW con massa totale a terra di 60 tonnellate e allestito con cassone ribaltabile da 24 metri cubi che integra una protezione cabina certificata ROPS-FOPS. Il mezzo è simile a quello visto a Monaco di Baviera lo scorso aprile in versione 8x6.Il tandem posteriore è rinforzato per supportare fino a 40 t anche in off road.
MICHELE BIANCHI è il Product & Marketing Senior Manager per il brand Iveco-Astra. Al Samoter ha precisato che “gli HD9 hanno una catena cinematica studiata per le mission più gravose: motori Iveco Cursor 13 Euro VI con motorizzazioni fino a 560 cv e coppia massima fino a 2500 Nm in abbinamento a cambi meccanici o automatizzati a 16 marce, con o senza Intarder.
Case Per pochi giorni la prima mondiale delle nuove pale gommate Case Serie G è avvenuta a Samoter. Poi è stata seguita a ruota dalla presentazione per il mercato nordamericano, dove le macchine sono in vendita da pochi mesi, al Conexpo di Las Vegas. Coprotagonisti sullo stand di Verona i nuovi miniescavatori Serie D che vi abbiamo presentato lo scorso mese. Si tratta di 6 modelli, con peso operativo compreso tra le 1,7 e le 6 t, già disponibili presso la rete di concessionari italiani. Il simulatore è stato il più apprezzato dai giovanissimi.
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I NUOVI MINI SERIE C Presentati alla stampa europea lo scorso gennaio, i miniescavatori Case fanno dimenticare in un attimo i navigati B.
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QUELLE DI LAVORO A LED SONO ON DEMAND Le luci per l’omologazione stradale sono a led e conferiscono alle nuove G uno stile in linea con la nuova cabina. Le luci di lavoro di serie sono alogene, ma disponibili anche a led.
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La vendita delle pale gommate Serie G è iniziata in sordina (per gli europei) nel Nord America, ma la prima presentazione ufficiale al mondo è avvenuta a Samoter con macchine prodotte nell’Hub di Lecce. Si ritrova la gamma nota come Serie F sia come nomenclatura, sia come parti strutturali e motorizzazioni. Lo Stage IV si raggiunge con Hi-eScr, sempre senza filtro antiparticolato. La grande novità è la nuova cabina che segna un gran salto di qualità. La novità più apparente è la nuova livrea “dark grey” e il logo 2D, molto più nitido.
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SAMOTER 2017
Case
MONITOR LCD ALTO MA NON TROPPO Finalmente arriva un monitor lcd a colori che permette all’operatore di monitorare lo stato della macchina e della sua manutenzione. Si controlla con la pulsantiera sul perimetro.
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Macchine
Alain De Nanteuil business marketing manager wheel loader Emea Case
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Siamo molto contenti del riscontro che le nuove Serie G stanno avendo. Il punto debole delle macchine di precedente generazione erano le cabine, per questo ne abbiamo sviluppato delle nuove partendo da nuove strutture Rops/Fops arrivando a curare le finiture nel dettaglio. Oggi le Case Serie G offrono agli operatori un’esperienza di lavoro di primo livello anche in termini di comfort e qualità percepita. Il fiore all’occhiello del progetto è senza dubbio il nuovo sterzo elettrico con sensibilità regolabile su tre differenti livelli. Siamo gli unici della categoria ad offrire questa tecnologia!
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L’IDEA È AMPLIFICARE IL SUCCESSO DELLE SERIE F L’architettura delle Case made in Lecce non varia. Stiamo d’altronde parlando di una formula vincente che ha postato il marchio a posizioni di rilievo in mercati di riferimento come quelli europei.
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SEMBRA UN’AUDI RS PERFORMANCE La concessionaria Doosan Fides ha venduto alla Schwienbacher un DX490LC-5. La tinta grigio ghiaccio ha attirato l’attenzione del pubblico.
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Senza dubbio molto belle e curate nel dettaglio, le macchine Eurocomach si possono definire da appassionati. Sullo stand di Verona erano esposte per la prima volta tre nuovi miniescavatori che portano avanti il corso stilistico avviato oltre due anni fa. Il prototipo del mini girosagoma ES10ZT4 visto al Bauma è ora in vendita come ES12ZT4, dato il peso operativo di 1.160 kg. Si aggiunge poi lo short radius l’ES14SR4, un 12 ma con braccio differente, più contrappeso e pompe a portata variabile. Entrambi questi modelli sono motorizzati Kubota D722. Arriva poi l’ES20SR4 con Kubota D1105 (16,2 kW) che in versione tettuccio pesa 1.830 kg. © Costruzioni
Eurocomach
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La formula passepartout di Doosan si chiama DX10-Z ed è il più compatto dei miniescavatori arancioni sviluppato integralmente nel nuovo Innovation Center di Dobris in Repubblica Ceca. In appena 710 mm di larghezza massima, il nuovo girosagoma presentato in anteprima assoluta a Verona cela doti di versatilità infinite. Il rollbar di protezione risponde alla normativa Tops ed è conforme ISO 12117. Il sottocarro allargabile esalta la capacità di sollevamento del DX10-Z per cui Doosan dichiara una profondità di scavo massima di 1.820 m e un peso di trasporto di soli 1.176 kg.
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SAMOTER 2017
Doosan
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PER OGNI APPLICAZIONE In Italia la gamma di prodotti Hidromek è poco conosciuta. Queste immagini confermano la disponibilità di modelli long reach, per applicazioni tunneling e per eseguire demolizioni meccaniche, non manca nemmeno il movimentatore industriale.
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FIGLIO DEL 300 VISTO A BAUMA Novità assoluta esposta a Verona è l’escavatore HMK390NLC caratterizzato dallo stesso attuale design del HMK300NLC visto al Bauma. A stupire, come per la pala gommata, sono le finiture della cabina e l’interfaccia multimediale Opera. Sotto al cofano gira un 6 cilindri Isuzu da 198 kW erogati a 1.900 giri/min e conforme allo Stage IV grazie al post trattamento con Doc, Dpf e Scr.
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CONCESSIONARI CERCASI Hirdomek guarda con attenzione il mercato italiano da diverso tempo. Ora ha due concessionari che in pochi mesi hanno venduto dieci macchine tra terne ed escavatori... Vi interessa?
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Il costruttore turco presenta a Samoter la pala gommata WL640 che abbiamo visto lo scorso anno a Bauma e, ancora prima sotto forma di prototipo a Intermat. La novità è la cabina, aperta al pubblico per la prima volta. Il primo elemento a stupire una volta seduti a bordo è la qualità dei materiali mentre al secondo posto c’è l’ergonomia che si ispira ai concorrenti più apprezzati. Come interfaccia operatore si hanno due monitor lcd. La novità è nella disposizione verticale del secondo, esattamente in linea con il montante. Ottimo.
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Hidromek
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ANCHE I CARRELLI NELLA GALASSIA In Europa, la divisione logistica del gruppo coreano è sotto l’ala construction. In fiera sono stati presentati due trasportatori con capacità compresa tra 1 e 2 t, dotati di pedana per l’operatore. Tra i carrelli di 9 generazione, al Samoter è stato presentato il modello elettrico 16BRJ-9, disponibile con sistema di controllo del carico in tempo reale. © Costruzioni
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HL955 È uno dei modelli più importanti per conquistare il mercato Italia. Già introdotto nel 2016, è stato consegnato ai primi clienti italiani.
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R30Z-9AK di Hyundai arriva sul mercato Italia. La “K” indica la motorizzazione Kubota D1305 tarato per erogare 18,1 kW a 2.350 giri/min e rispondere alle normative sulle emissioni senza post trattamento dei gas di scarico. La versione con cabina presentata in fiera ha un peso di trasporto dichiarato di 2.880 kg. L’asso nella manica del nuovo mini girosagoma Hyundai sono gli intervalli di manutenzione. Il cambio olio motore è previsto a 500 ore, quello del filtro dell’olio idraulico a 1.000 e lo stesso olio idraulico long life si cambia a 5.000 ore. Per le boccole basta lubrificarle ogni 250 ore.
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ANTEPRIMA MONDIALE A VERONA Per la nuova pala gommata HL975 da 26.500 kg di peso operativo con una benna standard dichiarata di 4,8 m3. Il nuovo modello di generazione HL ha parti strutturali 1,5 volte più resistenti dei modelli Serie 9. Sotto al cofano motore scalpitano 247 kW di potenza massima erogati da un Cummins QSG12 a 2.100 giri/min. Il livello di emissioni Stage IV è ottenuto con un post trattamento completo con in sequenza Doc, Dpf e tecnologia Scr. Di serie il sistema di disinnesto frizione intelligente, mentre a richiesta è disponibile una trasmissione powershift a 5 marce con lock up.
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Hyundai
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La novità più appariscente è senza dubbio il nuovo logo Kato Imer che trasmette al pubblico i valori della nuova partnership tra le giapponesi IHI e Kato. Le future sinergie a livello globale sono da definire, ma se Ihimer ha una gamma di mmt compatte adatta ai mercati regolamentati, la meno conosciuta (in Europa) Kato ha un’esperienza nello sviluppo di mmt medio grandi ma fino ad oggi ha puntato a mercati non regolamentati. Novità assoluta di prodotto sullo stand, quattro nuovi skid sviluppati e prodotti a Poggibonsi (SI). Tre gommati e uno cingolato. Nell’ordine AS20, AS25, AS28 e AT33.
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COMPATTO AS20 Allo stand Kato Imer la novità più compatta è lo skid AS20 da 2.000 kg di peso operativo e 1.100 kg di carico di ribaltamento. Il motore è un Kubota D1703 da 26,1 kW.
AS25 MID SIZE 2.500 kg di peso operativo per un carico di ribaltamento di 1.224 kg. Questa la carta d’identità dell’AS25 motorizzato con un Kubota aspirato V2403 tarato a 35,8 kW.
AS28 GOMMA, AS33 CINGO La base tecnica di questi due modelli è simile. Lo stesso chassis è stato progettato per la variante gommata AS28 da 2.750 kg di peso operativo o per la più pesante cingolata AS33 da 3.400 kg. Il rispettivo carico di ribaltamento è di 1.600 e 2.060 kg. Il motore a sbalzo è lo stesso quattro cilindri Kubota V2607 turbo da 47,5 kW.
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Kato Imer
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LA PRIMA VOLTA Il costruttore giapponese è sbarcato in diretta sul mercato italiano nel 2016, a seguito dell’estinguersi della partnership europea con CNH Industrial. Di fatto il noto marchio si è presentato ufficialmente al pubblico italiano e del Sud Europa al Samoter di Verona. Sullo stand è stata presentata una selezione dei modelli che statisticamente saranno più apprezzati in Italia. Dai miniescavatori fino al cingolato SK300NLC10 passando per l’SK180N-10 (foto sotto e a destra) che ha il compito di aprire la pista all’atteso SK210NLC-10 appositamente sviluppato per il nostro mercato, anche in versione con braccio triplice. Per vedere il 210 stretto si dovrà attendere l’inizio del 2018.
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LA TECNOLOGIA DEI GRANDI Kobelco ha sviluppato una tecnologia che lavora sulla gestione del flusso dell’aria sulle superfici radianti e nel vano motore. Lo ha fatto per gli escavatori short ra© Costruzioni dius della Serie 5 ottenendo buoni risultati in termini di efficienza e riduzione delle emissioni acustiche. A Samoter ha presentato nuove soluzioni iNDr dedicate a mini SK28SR-3, SK30SR-3, SK35SR-3, SK45SRX-3 e e SK55SRX-3, ma anche sui midi SK75SR-3 eSK85MSR-3.
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Kobelco
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SK350 È un passo ancora oltre l’SK300NLC-10 con cui condivide alcuni componenti. Dal nostro punto di vista l’SK350NLC-10 è una macchina ideale per operare in siti estrattivi, mentre il 300 è ideale anche per grandi sbancamenti dato che ha un peso di trasporto sensibilmente inferiore e larghezza entro i 3.000 mm.
SK300NLC-10 Con la versione a carro stretto da 2.990 mm ma torretta, motorizzazione e cabina del 350, questo modello offre un favorevole rapporto tra dimensioni di trasporto e peso operativo che varia da 29.800 kg a 31.400 kg in base all’allestimento. La pressione acustica in cabina è di soli 70 dB(A).
BLADERUNNER, CI SIAMO GIÀ VISTI? Nessuno dei modelli esposti ricorda i modelli New Holland come l’ED160BR-5, per gli amici Blade Runner. Questa macchina deriva dall’SK140SRLC-5, ma il robusto sottocarro con lama PAT ad angolazione e inclinazione variabile dona nuove funzionalità e nuove peculiarità. Grazie a due sezioni ripiegabili, la larghezza massima della lama di 3.260 mm si riduce fino a 2.460 mm per facilitare il trasporto su strada. Per comprendere le sue doti, il Blade Runner va metabolizzato. © Costruzioni
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SK140SRLC-5 È il fratello piccolo del modello SK230SRLC-5, il primo Kobelco che abbiamo visto in cantiere e che vi abbiamo presentato sullo scorso numero di ottobre. Questa è una taglia di macchina molto interessante per il nostro mercato e il prodotto Kobelco c’è. La Serie 5 degli SR è a livello dei modelli Serie 10.
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Makoto Kato managing director KCME
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L’Italia è uno dei mercati europei con il maggiore numero di macchine con tecnologia Kobelco al lavoro. Ed è certamente quello con il maggior numero di tecnici formati con filosofia Kobelco. Anche per questo crediamo di poter ottenere risultati soddisfacenti in termini di vendita e assistenza. Stiamo cercando nuovi concessionari che andranno a supportare le attività di Arnus, Bassan, Bsm e Smia.
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IL PRIMO PC55MR-5 A BELLESIA Sopra, da sinistra: Renato Cremaschi di Edilciesse, Massimiliano Bellesia dell’omonima impresa, Enrico Prandini managing director di KIM e Miguel Oliveira della concessionaria Cimertex.
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SAMOTER 2017
Komatsu
GRAN FERMENTO Allo stand Komatsu c’era sempre un’affluenza superiore alla media, quasi un clima di festa. Ricordiamo che 3 anni fa l’azienda si era dimostrata tra le più ottimiste al Samoter. Questa volta ha fatto lo stesso ed è stata premiata. La fiera è stata anche l’occasione per presentare alla rete di vendita Europa i mini di quinta generazione, la cui produzione è iniziata nello stabilimento di Este (PD). I mini che più hanno attirato l’attenzione sono stati i PC35MR-5 e PC55MR-5 il cui primo esemplare è stato venduto all’impresa Bellasia.
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NASCE RETE ITALIA, L’UNIONE NAZIONALE DEI CONCESSIONARI KOMATSU
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PW 118MR-11 A Verona ha fatto la sua comparsa anche il prototipo Serei 11 dell’escavatore gommato PW118MR, macchina apprezzata dal mercato del centro Europa. Il peso operativo dichiarato è di 13.800 kg, mentre la potenza di 72,6 kW.
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L’HB365NLC-3, L’IBRIDO FORMATO ITALIA È lo stesso modello presentato al Bauma 2016, ma al posto del carro largo 3.260 mm, ne monta uno da 2.990 mm. Basta questo per abbattere i costi di trasporto di questa macchina in Italia. Ricordiamo che Komatsu è l’unico costruttore ad avere all’attivo 10 milioni di ore operative con macchine ibride e che offre una garanzia di 5 anni o 10.000 ore su tutti gli elementi dell’impianto.
PC210NLC-11 TRIPLICE In Italia, nella classe delle 20-22 t, avere la macchina non più larga di 2.550 mm è essenziale. Komatsu è tornata a proporre questa combinazione nella seconda parte del 2016 e al Samoter ha presentato la ciliegina sulla torta, ovvero il braccio triplice. Ora i concessionari non hanno più scuse per non vendere il 210!
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INTELLIGENT DA NON CREDERE Anche l’area demo Komatsu è stata oggetto d’attenzione, quando i dozer e l’escavatore della gamma intelligent davano prova della loro autonomia e precisione. Il PC210LCi non è un semplice escavatore con sistema di scavo 2 o 3D ma ha una tecnologia messa a punto per non consentire all’operatore di uscire dai protocolli definiti da un progetto. Anche insistendo, l’operatore non può oltrepassare la quota di scavo e, se la benna è dotata di tilt, si allinea automaticamente alla pendenza definita in sede progettuale.
LA SQUADRA KOMATSU DIVENTA RETE ITALIA I concessionari Komatsu hanno dimostrato di avere una carica di ottimismo che non si vedeva da tempo. L’unione delle realtà che tengono alta la bandiera gialla, celebrata poco più di due anni da come consorzio Nolo Ok, ha scelto il nuovo nome Rete Italia (a sinistra il Presidente Francesco Grassi) per valorizzare le competenze di vendita e consulenza dei concessionari e non porre, nel solo nome, il limite del noleggio.
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UN TELESCOPICO GIANT MA MINI MINI Sullo stand Kubota attiravano l’attenzione anche il sollevatore telescopico KTH4815 (in foto) e la pala gommata compatta RT150, entrambi modelli prodotti per Kubota Europe da Giant con motori Kubota.
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DUE NUOVI MINI La gamma di miniescavatori si arricchisce di due modelli KX short radius. Kubota ha presentato al Samoter i nuovi KX027-4 ed il KX042-4 per rispettivi pesi operativi di 2.595 e 4.200 kg. Il modello più piccolo ha un motore V1505 che eroga 17,5 kW a 2.250 giri/min, mentre il più grande monta un D1803-CR (common rail) che eroga 29 kW di potenza massima a 2.200 giri/min. Pochi i dati tecnici disponibili, ma sul 27 sono previste 2 pompe a portata variabile, mentre sul 42 dovrebbe esserci una sola pompa a portata variabile, immaginiamo con schema flow sharing.
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DIGITALE Nella cabina dei nuovi Kubota spunta un nuovo cluster con interfaccia operatore mista analogico/digitale. Rispetto ai modelli precedenti la parte lcd offre un numero maggiore di informazioni.
Magni
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Kubota
NON SOLO CARICHI La grande novità Magni allo stand non era visibile. I visitatori hanno potuto ammirare il TH6.20 presentato a Bauma e gli scisso marcati Magni che i più attenti avevano già notato. È proprio nel settore del sollevamento persone che Magni sta lavorando assieme ad un socio cinese che produrrà una gamma di semoventi articolate e telescopiche progettate a Castelfranco Emilia. Le nuove macchina arriveranno a fine 2017 ed avranno una concezione innovativa.
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La novità Manitou completa l’offerta nella parte alta della gamma dei sollevatori telescopici rotativi. Partendo dal 32 m Privilege, a Castelfranco Emilia hanno sviluppato il nuovo modello MRT 3050 Plus Privilege che porta le forche a 30 m, sbraccia fino a 25,8 m e garantisce una portata massima di 4.999 kg. Montando il kit cesta, il nuovo MRT porta due operatori a ben 41,2 m di altezza di lavoro. Sotto al cofano motore brilla sempre la Stella Mercedes da 129 kW in salsa Stage IV.
PIÙ GAMME Manitou ha esposto sia i sollevatori telescopici fissi e rotativi di ultima omologazione sia le nuove piattaforme aeree capitanate dalla innovativa ManGo 12 sia i carrelli fuoristrada. Presenti anche gli skid Mustang.
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Manitou
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Se non le vedi al lavoro fatichi a capire quanto le Mecalac possano essere polivalenti. Per questo motivo in fiera la casa francese ha sempre un campo prova molto dinamico. A Verona non sono stati presentati nuovi modelli ma è avvenuto il lancio italiano dell’attacco idraulico Connect. Al Bauma lo avevamo visto soltanto sul prototipo della futura MWR, ma a Verona il Connect (foto a destra) ha catalizzato l’attenzione degli spettatori per la rapidità con cui permette di cambiare attrezzature.
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Mecalac
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METTE I PIEDI Abbiamo assistito al lancio della nuova gamma di sollevatori Merlo Turbofarmer, ovvero la gamma dei modelli fissi a vocazione più agricola. A Samoter è stato presentato il primo modello Panoramic con stabilizzatori anteriori che deriva dallo stesso, avanzato, progetto modulare. Il design accattivante che strizza l’occhio al settore delle moto è finalmente declinato in versione da cantiere con il nuovo P35.11 TT che alza le forche a 11 m, ha una portata massima di 3.500 kg e un peso operativo di 8.300 kg
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ROTO 45.35S HYBRID Tra le novità presentate a Verona anche un Roto da 4.500 kg di portata massima e 34,5 m d’altezza. La macchina non è ancora in commercio ma si può definire un esemplare di preserie. Ha un peso operativo di 23.000 kg.
Messersì Il Gigante Blu ha portato al samoter un nuovo dumper cingolato con cassone trilaterale (rotazione di 180°) battezzato TCH2300. Il nome indica il carico utile di ben 2.300 kg, decisamente elevato in proporzione alle dimensioni del mezzo. Motorizzato Stage IV per una potenza massima di 18,4 kW, il nuovo transporter Messersì ha un sistema idraulico con pompe a portata variabile che alimentano la trasmissione idrostatica. La macchina si guida in posizione seduta tramite due joystick proporzionali idraulici ed è dotata di roll bar pieghevole per ridurre l’altezza di trasporto.
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TB2150 In area esterna era presentato un midi cingolato TB2150 identico a quello visto al Bauma lo scorso aprile. Si tratta di un modello esclusivo perché a fronte di 15.300 kg di peso operativo, ha un braccio con brandeggio. Sotto al cofano un Deutz TCD3.6 Stage IIIB tarato a 85 kW con Doc allo scarico.
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TB295W Anche l’escavatore gommato da 10.410 kg di peso operativo sembra lo stesso presentato in anteprima al Bauma ma in realtà si tratta della versione Stage IV del Deutz TCD3.6 con tecnologia di post trattamento Scr.
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Alla Takeuchi hanno presentato tre nuovi skid steer loader cingolati di seconda serie, uno con cinematismo del braccio radiale e due vertical. Sono tutte macchine prodotte in Giappone nello stabilimento di Nakano. Il più piccolo si chiama TL10V2 (a destra in foto), pesa 4.595 kg e il suo motore eroga una potenza di 34,6 kW rispettando lo Stage IV senza Scr. Ci sono poi i TL12V2, anch’esso caratterizzato dal cinematismo vertical e il TL12R2 con braccio radiale. In entrambi i casi il motore è più potente e per rientrare nello Stage IV è necessaria le tecnologia Scr. Tutte le macchine esposte erano equipaggiate di idraulica high flow.
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PALA TELESCOPICA L’idea di una pala gommata articolata con braccio telescopico è nata in VF Venieri per rispondere alle esigenze di potenziali clienti. Per sviluppare una macchine tecnologicamente all’altezza della fama e dell’affidabilità, l’azienda di Lugo ha coinvolto nello sviluppo anche l’esperto in sollevatori telescopici Manitou. Ne è nata la VF Venieri 8.63 TL da 8.200 kg di peso operativo, portata massima con forche di 3.200 kg, ma soprattutto 5.255 mm di altezza alle forche. La neonata raggiunge i 40 km/h.
NUOVA 4.63H Erede della omonima Serie G, la 4.63 passa allo Stage IV con motorizzazione Yanmar da 53 kW di potenza lorda. La grande novità di questa Serie H è senza dubbio la cabina “sferica”, ossia ridisegnata per ottimizzare la visibilità a tutto tondo. Nuovo anche il sistema di interfaccia che segnala errori con codici alfanumerici. L’aria condizionata è di serie, mentre i fari di lavoro a led si possono richiedere.
VIDEOCONTROLLO PERIMETRALE Nel catalogo accessori VF Venieri non manca nemmeno il sistema di videocontrollo perimetrale Brigade Backeye 360° Select che, grazie a 4 telecamere (1 per lato), permette all’operatore di vedere la macchina con visuale a volo d’uccello. Una bella sicurezza...
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SAMOTER 2017
Vf Venieri
&Componenti
Yanmar
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Macchine UNA GRANDE GAMMA È stato deciso che le macchine Terex, che Yanmar ha aquisito dal ramo mmt tedesco, saranno commercializzate in Italia con livrea gialla, marchio Yanmar e quindi dalla stessa, fitta, rete Yanmar che oggi vende mini e midiescavatori. Come tutti hanno potuto vedere a Samoter la gamma “giapponese” si è ampliata con sei pale gomate Schaeff, tre escavatori gommati, midiescavatori più pesanti rispetto all’attuale top di gamma SV100-2. Inoltre c’era il nuovo ViO27-6 che continua il percorso di rinnovamento lanciato con i ViO50-6 e soprattutto ViO57-6 (protagonista del nostro WalkAround sul numero di ottobre 2016). Di seguito i modelli più “italiani” tra i nuovi arrivati.
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V65
ViO 27-6 Motore Yanmar 3TNV76-NBVA1 da 15,8 kW, 2.570 kg di peso per il trasporto e una forza di scavo di 2.310 daN. Questo il nuovo ViO27 in due parole, è un mini girosagoma i cui cofani laterali e la parte anteriore del telaio superiore della macchina, precisa il costruttore, “rimangono all’interno dell’ingombro dei cingoli”. L’idraulica contempla l’esclusivo sistema di raddoppio della portata VIPPS (ViO Progressive 3 Pump System). La porta in due pezzi non ha più giunture in silicone, è più longeva.
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BEI GOMMATI Gli escavatori gommati Terex li conosciamo poco, ma a prima vista sono macchine molto razionali e al passo con i tempi. Hanno un peso operativo che parte appena sotto le 10 t e arriva a 12 t. Piaceranno di sicuro nel Nord Est del Paese, ma non solo.
SPECIALISTA Lo specialista del compatto. Questo il nuovo motto di Yanmar a gamma allargata. Senza dubbio la strategia scelta per l’Italia cambia non poche carte in tavola. I concessionari hanno molti nuovi strumenti per fare bene. Anche promozioni finanziarie dedicate.
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PALE GOMMATE La pala gommata Terex TL120 cambia colore e diventa V120. Questo modello, molto apprezzato dal mercato tedesco ma praticamente mai arrivato in Italia per la sporadica distribuzione, piacerà anche in Italia. Sotto al suo cofano motore il collaudatissimo Deutz TCD3.6 nella diffusa versione da 74,4 kW di potenza massima ma ora allineato ai limiti normativi Stage IV. Se per lo Stage IIIB era necessario il solo Doc, ora è stato aggiunto un modulo Scr con a monte un mixer per iniezioni d’urea.
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SAMOTER 2017
V120
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MACCHINE AGRICOLE
BULLDOZER CINGOLATI
MINIESCAVATORI
Allis Chalmers HD 16 - 1980 - 600 h 0039 035 941 981 - Bergamo
Airman AX50.3 - 2006 - 4400 h - 5 T 0039054654208 - Ravenna
Caterpillar 527 - 1997 - 6822 h +390522302365 - Reggio Emilia
Bobcat 320 - 2002 - 4483 h - 6500 â‚Ź +390630310820 - Roma
Caterpillar 941 - 1980 - +39 334 36 79 624 - Brescia
Bobcat 322 - 2000 - 2500 h - 1.6 T - +39 3489349523 - Brescia
Caterpillar 955K - 1971 - +39 335343062 - Piacenza Caterpillar CAT.D4D - 1980 - 7500 h +390423454254 - Treviso Caterpillar CAT.D4D +390423454254 - Treviso
Caterpillar D5NXL - 2005 - 7270 h 50000 â‚Ź - +39 0544.585600 - Bologna Caterpillar D6 - 1960 - 7000 â‚Ź +390425432026 - Rovigo
- 5000 h -
Caterpillar D6 DVHP - 1988 - 10000 h +39051873338 - Bologna
Caterpillar CAT.D5 - 1980 - 6210 h +390423454254 - Treviso
Caterpillar D6 H - 1988 - 16100 h - +39 030 9973500 - Brescia
Caterpillar CAT.D8H - 1982 - 11000 h +390423454254 - Treviso
Caterpillar D6 R3 - 2006 - 5871 h 80000 â‚Ź - +390267333251 - Milano
Caterpillar D 5 H Ore 4290 originali - 1995 - 4290 h - 0039 392 9779756 Salerno
Caterpillar D6D - 1980 - 8100 h - 26500 â‚Ź - +39051736669 - Bologna
Caterpillar D3K - 2013 - 2377 h - 81000 â‚Ź - +390171401225 - Cuneo Caterpillar D4 - 1975 - +39 030 9973500 - Brescia Caterpillar D4 D - 1989 - 6530 h - 90 CV - 14200 â‚Ź - +39 335343062 - Piacenza Caterpillar D4D - 1978 - 80 CV +39082797236 - Avellino
Bobcat 322D - 2001 - 2038 h - 3.2 T - +39 0332 227866 - Varese
Caterpillar D6D - 1991 - 33000 â‚Ź +390544563304 - Ravenna Caterpillar D6G SR - 2001 - 3500 h - 180 CV - +390957951229 - Catania
Bobcat 334 D - 2001 - 4244 h - 3.5 T 14000 â‚Ź - +3907331876442 - Macerata Bobcat 334G - 2008 - 3700 h - 3.5 T XÉ?F $QFRQD
Caterpillar D6K - 2009 - 2800 h - 97990 â‚Ź - +390586408607 - Livorno Caterpillar D6K XL - 2013 - 3228 h 113000 â‚Ź - +390171401225 - Cuneo
Caterpillar D4D - 1980 - 115 CV - 6500 â‚Ź - +393280951644 - Latina Caterpillar D4H - 1990 - +390541855431 - Rimini
Bobcat 341 - 2005 - 5.3 T - 16500 â‚Ź - +39 347 3223521 - Pisa
Caterpillar D4H XL - 1987 - 12027 h +39 0545/62129 - Ravenna
Bobcat 463 C - 2005 - 989 h - +390541946597 - ForlĂŹ-Cesena Caterpillar D6N EH-XL - 2013 - 2024 h - 157000 â‚Ź - +390171401225 - Cuneo Caterpillar D6N LGP - 2005 - 10678 h 65000 â‚Ź - +390171401225 - Cuneo
Caterpillar D4H XL +39051736669 - Bologna
-
1995
-
Caterpillar D4K XL - 2008 - 4013 h 53000 â‚Ź - +39-0438 562084 - Treviso Caterpillar D5 - 1980 - 0039017358318 - Cuneo
IL N N°1 IN ITAL ED IN ITALIA EUROPA EU
Caterpillar D5 B - 1983 - +390541855431 - Rimini
Bobcat E 19 - - 2016 - +39-0541946597 - ForlĂŹ-Cesena Case CX 39 B ZTS - 2011 - 500 h - 3.9 T - +39082844103 - Salerno
Caterpillar D6N LGP - 2011 - 0039 0161 966 391 - Biella Caterpillar D6N XL - 2008 - 7000 h 93000 â‚Ź - 0039 0161 966 391 - Biella Caterpillar D6N-XL - 2003 - 15000 h +390630310820 - Roma Caterpillar D6R - 2005 - 100000 â‚Ź +390112248653 - Torino Caterpillar D6R - 1999 - 69000 â‚Ź +39051736669 - Bologna
Case CX18B - 2011 - 410 h - 15000 â‚Ź +390630310820 - Roma Caterpillar 301.5 - 2000 - 1888 h - 1.6 T - +390758512972 - Perugia
Caterpillar D5B - 1979 - 5800 h 00390717451441 - Ancona
Caterpillar D6R DS XL - 2002 - 10600 h - +39 030 9973500 - Brescia
Caterpillar D5B 21Y - 1985 - 7000 h +390541855431 - Rimini
Caterpillar D6R XL - 2001 - 5200 h +390541855431 - Rimini
Caterpillar D5M - 2005 - 27900 â‚Ź +390121321661 - Torino
Caterpillar D6T - 2010 - 0039 0161 966 391 - Biella
Caterpillar 3016/c - 2007 - 2100 h - 1.6 T - +39-030675325 - Brescia
Caterpillar D5M XL - 2002 - 2300 h +390541855431 - Rimini
Caterpillar D7G - 1980 - 0547663742 ForlĂŹ-Cesena
Caterpillar 302.5C - 2008 - 3600 h - 2.7 T - +39035373795 - Bergamo
Caterpillar D5N XL - 2003 - 6179 h 59000 â‚Ź - +39 0544.585600 - Bologna
Caterpillar D7R XR II - 2004 - 0039 0161 966 391 - Biella
Caterpillar 302.5c - 2009 - 3000 h 13900 â‚Ź - +39 347 3223521 - Pisa
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Caterpillar 301.7D - 2012 - 1530 h 15800 â‚Ź - 0039 335 67 32 552 - Salerno
B LINDAGGI
IN PARETE sulla bonifica LO SCAVO PRELIMINARE ALLA RICONVERSIONE RESIDENZIALE DI UNA STAZIONE DI RIFORNIMENTO CARBURANTI A M ILANO È IL CAMPO DI PROVA PER IL SISTEMA KKP.
LA SOLUZIONE VINCENTE DI E LTO NEI CANTIERI URBANI DI
ALBERTO FINOTTO
60 Costruzioni marzo 2017
&Componenti
Macchine
el sottosuolo di Milano ce n’è di spazio per risanare e rivalutare il territorio, ma ogni operazione va comunque programmata e seguita con molta attenzione, tenendo presente un ecomosaico oltremodo complesso e articolato. Al centro dell’arteria trafficata di viale Papiniano, ad esempio, Elto e Releo (realtà d’impresa integrate sotto la stessa egida societaria con sede a Ferrara) stanno lavorando, rispettivamente, agli scavi e alla bonifica ambientale dell’area occupata originariamente da un punto vendita carburanti, in previsione di un nuovo progetto residenziale di prestigio. Il terreno, sottoposto a procedimento di bonifica, ha rivelato la sostanziale presenza di metalli pesanti (praticamente una costante del suolo urbano milanese), e la conseguente necessità di asportare il materiale inquinato per ripristinare un contesto salubre ha richiesto una soluzione di scavo (preliminare alla successiva fondazione) che fosse, oltre che sicura ed efficace, anche molto più rapida ed economica rispetto alla tecnologia classica dei micropali. Così, la scelta professionale dello staff Elto si è concentrata sul sistema KKP di Krings, composto da pannelli, palancole leggere, puntoni di sostegno e travi (briglie) che favoriscono un avanzamento veloce dei lavori di bonifica. L’area di cantiere è stata divisa in dieci pozzetti, nei quali sono stati inseriti (con l’ausilio di un escavatore in testata) i pannelli e le palancole leggere a sostegno dello scavo, fino a una quota media di 4,5 metri. Una volta ultimato lo scavo, i tecnici di Elto si sono dedicati alla fase successiva di riempimento del pozzetto con l’impiego di ghiaia. Una parola che costituisca la sintesi efficace dell’intero arco operativo? Risparmio. Di tempo, risorse e spesa complessiva, grazie alla velocità del sistema KKP nella movimentazione dei pannelli da un pozzetto al successivo e alla preziosa facoltà di mantenimento delle pareti di confine, con un’opportuna e limitata esigenza di smontaggio delle stesse strutture. ST
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B LINDAGGI
TENUTA PROFONDA Per realizzare ognuno dei pozzetti adibiti all’asporto del terreno contaminato, la squadra di Releo al lavoro nel cantiere milanese di viale Papiniano ha realizzato uno scavo preliminare fino a circa un metro di profondità . In successione, sono stati insediati i pannelli KKP e i puntoni di controspinta alla pressione verticale del terreno contro i pannelli (che si mantengono, in questo modo, a una quota pre-scavo, con la parte superiore del pannello al piano di campagna). L’inserimento delle palancole non necessita della metodologia di vibroinfissione ma viene eseguita con una semplice spinta agli elementi, seguendo progressivamente la quota di scavo stabilita dal progetto. Quando si superano i due metri e mezzo di profondità , per evitare che le palancole si ripieghino sotto la spinta del terreno, si aggiungono al sistema di blindaggio delle travi (denominate briglie), predisponendo sempre dei puntoni di sostegno, seguendo lo stesso schema adottato per la posa dei pannelli.
Il sistema KKP adottato da Releo nel cantiere milanese di viale Papiniano presenta una struttura di pannelli a cassero, completata da palancole, travi e puntoni di sostegno. I dieci pozzetti per la bonifica del terreno sono stati realizzati in successione, spostando parzialmente gli elementi del blindaggio, fino a una quota di scavo di circa quattro metri e mezzo.
&Componenti
Macchine
La flessibilità e l’agilità di movimentazione dei componenti KKP fa in modo che vengano mantenute comunque le pareti di confine tra i vari pozzetti, smontando solo una parte della protezione ma senza la necessità di dover rimuovere tutti i pannelli installati per procedere alla nuova fase di scavo.
I CONFINI (TRIDIMENSIONALI) DELLA BONIFICA L’impegnativa opera di bonifica in viale Papiniano non si è svolta comunque a quote elevate nel suolo. Le analisi geognostiche hanno rilevato nel terreno la presenza sostanziale di metalli pesanti ma non di idrocarburi residui derivati dalla precedente attività di rifornimento di carburanti. I tecnici preposti hanno effettuato in media cinque prelievi analitici per ogni pozzetto di scavo. L’intero progetto di bonifica è sta-
to sottoposto e approvato dall’Arpa Lombardia, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Le quote di scavo sono state verificate in corso d’opera con l’utilizzo di strumenti topografici di alta precisione, mentre l’impiego di ampie sezioni di tessuto non tessuto è servito a delimitare in modo preciso il fondo dei pozzetti e le pareti perimetrali.
B LINDAGGI
L’ASSETTO VERSATILE Prolunghe e distanziali di sostegno ai pannelli e alle travi del sistema KKP (con funghi a molla, perni e coppiglie) sono compatibili con altre soluzioni di blindaggio Krings.
SOLUZIONE IDEALE Le operazioni di blindaggio compiute da Releo in viale Papiniano sono state eseguite con l’ausilio di un escavatore in testata per la posa degli elementi KKP. Il vantaggio dell’inserimento delle palancole, in aggiunta ai pannelli e alle travi, tramite una semplice spinta praticata alla sommità delle palancole stesse, senza la necessità di vibrazione, ha eliminato ogni problema ambientale legato alla vicinanza agli edifici. La metodologia di blindaggio prescelta da Releo, tra l’altro, è risultata come alternativa obbligata alla tecnica dei micropali, impraticabile a causa della permanenza di strutture (i micropali stessi) su un’area che verrà nuovamente escavata per la realizzazione di un nuovo insediamento residenziale.
UNA TECNICA URBANA La soluzione di blindaggio basata sul pannello a cassero KKP è veloce ed economica. In ambito tecnico, questo sistema viene definito anche come blindaggio verticale e assume la funzione specifica di adeguamento urbano al gia ̀ noto sistema Krings di blindaggio in acciaio dedicato alle grandi superfici. Questo modulo di intervento si adatta particolarmente ai contesti di scavo che contemplano la presenza delle linee di sottoservizi nel suolo, con un evidente vantaggio economico e una notevole semplicità di intervento rispetto alle metodologie più tradizionali, soprattutto in prossimità di arterie stradali molto trafficate e in aree di intervento delimitate.
64 Costruzioni marzo 2017
TECNOLOGIE
PROSPETTIVA tridimensionale LA STAMPA DI METALLO IN 3D APRE NUOVE PORTE AI PROGETTISTI.
ATTUALMENTE ADOTTATA NEL SETTORE AERONAUTICO, QUESTA TECNOLOGIA SI DIFFONDERÀ MOLTO RAPIDAMENTE DI
MATTHIEU COLOMBO
MENO PESO E PIÙ RESISTENZA A destra tre componenti in versione tradizionale (arancio) a confronto con quelli stampati in 3D.
Stampato 3D Stampato 3D
Ricavati dal pieno
Fusione Stampato 3D
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&Componenti
Macchine
o sviluppo dei processi e delle tecnologie costruttive è proporzionale agli investimenti in ricerca e sviluppo, quindi alla diffusione su larga scala di singole soluzioni e innovazioni. Nel settore industriale non esistono regole, ma si può parlare di cicli ripetitivi. Spesso nuovi metodi costruttivi, materiali e soluzioni hardware introdotti dagli sviluppatori delle auto di Formula 1, passano all’industria automotive, così come a filiere che si sviluppano in parallelo come quella aeronautica, fino ad arrivare alle macchine e attrezzature da cantiere. La telemetria, ad esempio, permette oggi di monitorare da remoto una Formula 1 o un escavatore ed è supportata da forme di comunicazione bidirezionali. Anche la gestione elettronica dei motori, sviluppata per ottimizzare prestazioni ed elevare sicurezza ed efficienza, si è diffusa trasversalmente dalle piste di Formula 1 alle auto, alle moto, agli escavatori. Le tecnologie per il contenimento delle emissioni non fanno eccezione, salvo il fatto che non nascono per esigenze della Formula 1 ma del mondo auto, ma poi sono state declinate per il mondo del trasporto su gomma e per le macchine da cantiere. Dal punto di vista della mera costruzione industriale di motori, componenti idraulici, telai ed ele-
L
menti di carrozzeria, nell’ultimo decennio il settore delle macchine movimento terra è cambiato per l’incremento di processi di saldatura robotizzati, per il tipo di leghe e fusioni, per la diffusione di acciai ad alte prestazioni e per l’integrazione nei processi di software che permettono di valutare rapidamente e “sulla carta” la resistenza teorica degli elementi prima di eseguire test di resistenza a fatica. Ovviamente, la diffusione di una tecnica è sempre proporzionale al rapporto tra benefici e costi. Una tecnologia costruttiva il cui rapporto tra benefici e costi potrebbe diventare interessante anche per il nostro settore è quello della stampa di metalli con tecnologia 3D, tridimensionale. A nostra conoscenza, il primo costruttore di macchine a valutare questo tipo di lavorazione è Liebherr che, guarda a caso, è anche fornitore di tecnologie per l’esigente industria aeronautica. D’altro canto, il centro di sviluppo europeo di Doosan Bobcat utilizza già stampanti 3D per accelerare lo sviluppo dei prototipi, ma lo fa con materiali compositi e fibre. In queste pagine riuniamo esperienze e tecnologie per la stampa 3D di metalli e le parole di Ludovico Camarda, responsabile dello sviluppo commerciale della società tedesca O.R. Lasertechnologie. ST
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Lo scorso novembre la O.R. Lasertechnologie ha presentato la stampante 3D per metalli Orlas Creator. Questo modello realizza elementi con diametro massimo di 120 mm ed è particolarmente adatto a stampare protesi dentarie o gioielli, per questo vanta un’estetica molto curata e un tablet d’interfaccia asportabile. La Orlas Creator ha attirato la nostra attenzione perché in qualche modo segna il passaggio alla stampa del metallo “in casa” con un prodotto che solo tre anni fa avrebbe avuto costi improponibili. Inoltre il costruttore dichiara una velocità di esecuzione cresciuta del 30% rispetto ai modelli precedentemente sviluppati. A questo va aggiunto che la O.R. Lasertechnologie, è specializzata dal 1997 nello sviluppo e produzione in Germania di apparecchiature laser per aziende come Siemens, Bosch, Geberit, Freudenberg o General Electric e offre soluzioni per l’industria automotive e aerospaziale, meccanica, elettrica, medico sanitaria…
SCOPRITE L’ORLAS CREATOR GUARDANDO IL VIDEO UFFICIALE
Ludovico Camarda responsabile sviluppo commerciale O.R. Lasertechnologie
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La nuova stampante Orlas Creator è stata sviluppata per introdurre la tecnologia della stampa di metallo in 3D in piccole e medie imprese che realizzano manufatti di dimensioni compatte. Per fare questo abbiamo puntato a ottimizzare la velocità di stampa, a contenere il prezzo d’accesso a questa tecnologia rivoluzionaria e a semplificare la gestione con un’interfaccia intuitiva. Chi è estraneo a questo settore difficilmente può immaginare quanto sarà veloce la diffusione di tale tecnologia e quali benefici potrà portare in molteplici filiere produttive. Si può affermare senza dubbio che è in atto una rivoluzione industriale dettata, ancora una volta, dall’evoluzione digitale dei processi.
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TECNOLOGIE
NON SOLO PER GRANDI PRODUZIONI
68 Costruzioni marzo 2017
&Componenti
Macchine
L’IDEA DI PRODUZIONE ADDITIVA ARRIVA DALLA TERMOPLASTICA La tecnologia FDM per la stampa di elementi termoplastici è stata inventata più di vent’anni fa dall’azienda Stratasys. Tecnicamente le stampanti realizzano componenti sovrapponendo strati dal basso verso l’alto mediante riscaldamento ed estrusione di un filamento di materiale. Questa tecnologia permette di realizzare in tempi ristretti prototipi funzionali, componenti, maschere, staffe e strumenti di produzione con una precisione impareggiabile e ripetuta.
A destra, una serie di stampanti Fortus 900MC.
LIEBHERR SPERIMENTA CON IL METALLO Il costruttore tedesco ha presentato alla stampa internazionale alcuni componenti sviluppati dalla divisione Liebherr Aerospace. “I componenti realizzati mediante stampa 3D - ha spiegato Stefan Heissler, membro del cda del Gruppo - sono molto più leggeri, resistenti e hanno tempi di sviluppo più brevi rispetto a quelli realizzati con tecnologie convenzionali. Grazie alle nuove tecnologie, nel giro di poche ore è possibile sviluppare e stampare i componenti Aerospace come ad esempio i blocchi valvola in titanio per i cilindri di azionamento dell’aerofreno Liebherr. Al momento, i componenti in metallo stampati in 3D sono sottoposti a test limite. Sarà interessante seguirne i progressi nei prossimi anni”. In basso, una sfera cava di metallo stampata in 3D che abbiamo toccato con mano. È grande come una palla da golf.
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TECNOLOGIE
ROBA DA FORMULA 1 L’azienda EOS è uno dei leader mondiali nello sviluppo di stampanti 3D a supporto di produzioni industriali. Alla fiera Formnext 2016 di Francoforte, Eos ha ad esempio presentato il sistema M 400-4 per la produzione in serie di componenti metallici e l’ultima versione del software Eosprint 2.0 per la progettazione, lo sviluppo e la produzione (CAD, CAM, CAE) di elementi stampati con sistemi additivi. Un esempio di produzione concreta è il radiatore per Formula 1 (foto sotto) di forma parallelepipeda che è molto più efficiente e leggero di un modulo di pari dimensioni ma realizzato in alluminio.
Anche General Electric punta sulla stampa 3D A fine 2016, l’americana General Electric ha annunciato l’acquisizione di due aziende attive nel settore della stampa 3D: la svedese Arcam AB (turbo in foto) e la tedesca SLM Solutions Group (foto ambientata) che si possono dire complementari per il tipo di tecnologie sviluppate. La sola divisione GE Aviation prevede, ad esempio, di produrre 40.000 ugelli d’iniezione annui stampati in 3D entro il 2020.
G IÀ NELL’AERONAUTICA “Apprezziamo la tecnologia EOS per la grande libertà di progettazione, ma soprattutto per i tempi di sviluppo e produzione significativamente accorciati”. Sono le parole di Karl-Heinz Dusel, direttore del dipartimento rapid technologies della MTU Aero Engines, fornisce tra l’altro il costruttore Airbus. Oggi MTU utilizza sette stampanti 3D EOS per la produzione di 16 differenti componenti e le due aziende collaborano per ottimizzare le finiture lisce. I pezzi stampati ogni anno da MTU Aero Engines sono circa 2.000, ma l’idea è di ampliare la produzione.
70 Costruzioni marzo 2017
6 miliardi6 miliardi6 miliardi
&
Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi
Cesoie
Terre e rocce da scavo Martelli demolitori Mpa
Green
Frantoi
Ferro
Idraulica Faccia piana
Decommissioning Polipi
microcariche
Attrezzature Sostenibile
Sicurezza
74
78
Infrastrutture La Salerno Reggio Calabria diventa A2 Autostrada del Mediterraneo con le demolizioni
Decostruzione Calcestruzzi Taglio cura la demolizione controllata di una torre piezometrica
NEWS
&Demolizione
Riciclaggio
72 milioni di euro per Porto Marghera o scorso gennaio, è stato firmato il protocollo d’intesa “Riqualificazione ambientale del SIN”, con il quale arriveranno i primi finanziamenti, necessari a completare i 3,5 chilometri di marginamenti delle macroisole del sito di Porto Marghera. “Ringrazio il Ministro e tutta la struttura - dichiara il sindaco Brugnaro - per il rapporto che si è instaurato nel corso dell’ultimo anno: abbiamo svolto insieme un lavoro meticoloso, costante e continuo. Il Protocollo su Porto Marghera viene da lontano: Venezia ha bisogno di ripartire dal lavoro, rilanciando Porto Marghera. Abbiamo lavorato sull’impatto operativo: come previsto dal Patto per Venezia, con il Protocollo di oggi arriveranno i 72 milioni
L
cura di privati interessati a investire. La “muraglia” è costata finora 781 milioni, ma mancano ancora 3,5 chilometri, che “sono un rubinetto sempre aperto di veleni industriali nella laguna di Venezia”, come evidenzia la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse al ciclo dei rifiuti, che ha
stimato in 250 i milioni di euro necessari per farlo. Ci si auspica quindi che i 178 milioni di euro mancanti arrivino quanto prima per ultimare la messa in sicurezza, le bonifiche, la riqualificazione industriale e la gestione controllata dei rifiuti e far ripartire l’economia salvaguardando la salute dei cittadini.
Un corso per fare cultura di bonifica
“Amiantozero” in tour Proporre soluzioni e procedure per la gestione del rischio da esposizione a fibre di amianto, a tutela della salute pubblica, affrontando il tema delle bonifiche e della standardizzazione delle pratiche amministrative. Questo l’obiettivo dell’iniziativa Città Amiantozero, promossa dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) che partirà da Monfalcone, probabilmente il prossimo maggio. Il calendario prevede al momento sei tappe: si partirà da Casale Monferrato e Monfalcone, per chiudere il ciclo a Lecce, passando per Firenze, Catania e Bologna. www.regione.fvg.it
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Si terrà il prossimo 29-30 e 31 marzo a Roma, il corso di aggiornamento sulle procedure della bonifica dei siti inquinati, che affronterà vare tematiche: dalle normative, alla stato di attuazione dei Programmi Nazionale e Regionali di Bonifica, all’iter procedurale e tecnico per l’esecuzione di interventi di messa in sicurezza d’emergenza. Il programma prevede inoltre l’analisi di tecnologie, casi di studio e di aspetti procedurali nella gestione dei rifiuti all’interno dei siti contaminati. Informazioni: bsi@sigeaweb.it
www.sigeaweb.it
necessari per il completare i marginamenti. Salvaguardia ambientale e bonifiche ci permettono di attrarre investitori, mettendoci nelle condizioni di garantire tempi e costi certi per costruire posti di lavoro sostenibili”. Il primo obiettivo sarà quindi la messa in sicurezza del sito, dopodichè si passerà alle bonifiche, che saranno a
Fine di un’epoca per JCB Una flotta di escavatori cingolati JCB, fra cui il mod. JS220 da 22 tonnellate, ha iniziato i lavori di demolizione di Cecilly Mills, l’ex fabbrica di JCB dove, dal 1982, si sono prodotti i modelli speciali delle famose “gialle”, come i trattori Fastrac, la terna 1CX e il telescopico Teletruk. Jim Edwards ex amministratore delegato divisione prodotti speciali di JCB ha dichiarato ”Cecilly Mills era il luogo in cui siamo partiti con i prodotti speciali. C’era grande cameratismo tra la squadra ma bisogna guardare avanti e, nonostante sia stato un peccato rinunciare a tutto ciò, la produzione deve svolgersi in fabbriche all’avanguardia.
www.jcb.com
Il prezzo premia... la fedeltà Hartl Crusher, azienda austriaca costruttrice di impianti di frantumazione di alta gamma, ha deciso di espandere la propria presenza sul mercato con una nuova politica commerciale che combina un’aggressiva strategia del miglior prezzo con una fidelizzazione del cliente. Forte della certezza di offrire prodotti di massima qualità, con la nuova campagna “Best Price Guarantee 2017”, HARTL non solo garantisce il miglior prezzo a parità di caratteristiche ma premia i propri clienti, quali migliori referenti per i loro prodotti. Con la formula “Friends find customer” infatti, ogni cliente che porterà una segnalazione utile alla vendita di prodotti, si vedrà riconosciuta una commissione su ogni trattativa andata a buon fine.
www.hartl-crusher.com
Più efficienza e meno costi l produttore austriaco di frantoi e vagli mobili Dsb ha sviluppato il nuovo sistema di trasmissione Innodrive che d’ora in poi equipaggerà tutta la gamma. Il frantoio Innocrush 30, per esempio, ha un potente motore diesel Caterpillar da 186 kW che, tramite una cinghia a V, aziona il rotore con 1.000 mm di diametro. La tensione della cinghia varia grazie a un sistema idraulico alimentato dal motore stesso. L’innovativa trasmissione di potenza si può facilmente raggiungere, una volta abbassato il sensore di
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sicurezza, grazie alla buona accessibilità. Il cambio delle cinghie o la loro manutenzione non sono quindi impegnativi. In più, Innocrush 30, convince per il rapporto tra produzione (300 t/h), dimensioni di trasporto (larghezza 2.550 mm) e peso della macchina (29.4 tons): per quanto sia il frantoio più piccolo della gamma, ha una capacità elevata. La versione standard ha di serie il nastro convogliatore che si ripiega idraulicamente. Questo riduce il rischio di danneggiare il separatore metallico magnetico. www.twinsrl.it
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I NFRASTRUTTURE
Strumento
DI RINASCITA
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&Demolizione
Riciclaggio
GLI INTERVENTI DI DEMOLIZIONE GIOCANO UN RUOLO FONDAMENTALE PER LA FUTURA FISIONOMIA DI UN’OPERA INFRASTRUTTURALE. VI SPIEGHIAMO COME E PERCHÉ PRESENTANDO L’INTERESSANTE CASE HISTORY DELLA SALERNO-REGGIO CALABRIA, ORA RIBATTEZZATA A2 AUTOSTRADA DEL MEDITERRANEO DI
DANIELA STASI
emolire per ricostruire. Per quanto servano ad abbattere - ad annullare - manufatti preesistenti, gli interventi demolitivi rappresentano un passaggio fondamentale per la successiva ricostruzione. Sono quindi un importante strumento di rinascita, un intreccio tra passato e futuro che genera nuove prospettive. In queste pagine vi presentiamo una case history che fa comprendere in modo concreto come le demolizioni possano essere funzionali alla nuova fisionomia di un’infrastruttura. Prendiamo il caso della Salerno-Reggio Calabria, la cui realizzazione è stata conclusa il 22 dicembre 2016 con l’apertura al traffico della Galleria Larìa, in provincia di Cosenza. Lunga 436 km e percorribile a tre e due corsie per senso di marcia, ha cambiato sigla e nome - ora si chiama A2 Autostrada del Mediterraneo - e si prepara a cambiare nuovamente “pelle”, grazie a un intenso piano manutentivo, e a diventare, sotto la responsabilità progettuale dell’ing. Luigi Carrarini, (Responsabile dell’Unità Infrastrutturazione Tecnologica Impianti, della Direzione Operation e Coordinamento Territoriale di Anas) la prima Smart Road italiana, ovvero predisposta per la guida autonoma. Come anticipato, per giungere al completamento dell’opera, si sono rivelati fondamentali alcuni interventi di demolizione e il successivo ripristino ambientale delle aree di cantiere. Tali interventi sono stati oggetto di un interessante focus sul demmissioning di impianti industriali e infrastrutture, svoltosi lo scorso novembre a Rimini in occasione di Ecomondo. Al convegno hanno partecipato anche due specialisti dell’Anas, Upremio De Luca, responsabile Geologia per la SalernoReggio Calabria, e Antonio Citarella, responsabile programmazione Alta Sorveglianza dei Macrolotti 3.1 e 3.2 della medesima autostrada. Il loro intervento, intitolato “La demolizione di infrastrutture stradali”, ha costituito un duplice punto di vista per comprendere meglio la complessità di quest’opera. RST
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LA LUNGA STORIA DELL’AUTOSTRADA
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I NFRASTRUTTURE
Tracciato complesso Il territorio attraversato dall’A2 - hanno spiegato a Ecomondo gli esperti dell’Anas - risulta molto eterogeneo, sia per orografia sia per le caratteristiche geo-morfologiche e ambientali. Si riscontrano diverse variazioni altimetriche, anche importanti, con porzioni di tracciato poste circa a livello del mare e attraversamenti di valichi montani a quote superiori ai 1.050 m di altitudine. Non solo, numerosi domini geologici caratterizzano le aree attraversate: per fare un esempio, dai piroclastiti del Vesuvio ai sedimenti ghiaioso-sabbiosi del ciclo messiniano (Reggio Calabria). Inoltre, come ricordano gli specialisti Anas, Upremio De Luca e Antonio Citarella, “Sul tracciato sono presenti circa 99 gallerie a doppio fornice e circa 490 tra viadotti e ponti. L’ammodernamento di molti di essi ha reso necessario l’abbattimento delle opere preesistenti con successivo ripristino dei tratti dismessi e delle aree di sotto-viadotto per una generale mitigazione ambientale degli impatti negli ecosistemi attraversati”.
Viadotto Caffaro, una case history esemplare: i resti dell’abbattimento.
SCELTA PROGETTUALE VINCOLATA La scelta degli interventi di demolizione ha comportato vincoli progettuali tra cui la presenza di soggezioni quali la ridotta distanza tra vecchia e nuova opera, la presenza di linee elettriche o condotte di gas, quella di tracciati ferroviari o di viabilità in esercizio in prossimità delle opere da demolire. Oppure le prescrizioni ambientali nella gestione degli impatti, accettabili solo se contenuti in uno strettissimo lasso temporale e in spazi moderati. Tra gli ulteriori vincoli: le dimensioni e la tipologia delle opere, i tempi di esecuzione, il costo, la sicurezza degli operatori anche nella fase di work in progress.
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RISPETTO DEI TEMPI, DEI COSTI E DELL’AMBIENTE
© Anas
Nella fase di pre-demolizione si è proceduto a effettuare accurate campagne di indagine per definire lo stato dell’opera e le proprietà dei materiali, nonché uno studio della stabilità della struttura durante e dopo gli interventi di indebolimento di travi e soletta. Nella fase di demolizione è risultato quindi fondamentale effettuare il controllo delle vibrazioni dovute al crollo, delle polveri e della proiezione dei detriti. Nella cosiddetta “post-demolizione”, infine, gli operatori hanno verificato eventuali crolli parziali e danni alle strutture adiacenti. In ottemperanza ai dettami previsti dal Ministero dell’Ambiente in sede di Decreti VIA e di successive fasi approvative, Anas, già in sede progettuale, aveva individuato le metodologie di demolizione più consone al rispetto dei tempi e dei costi e, al contempo, alla preservazione degli ambienti e alla relativa mitigazione degli impatti sugli ecosistemi.
DECOSTRUZIONE
Gioco
DI RUOLO CALCESTRUZZI TAGLIO HA FIRMATO
LA DEMOLIZIONE CONTROLLATA IN QUOTA DI UNA TORRE PIEZOMETRICA IN UN’ACCIAIERIA ATTIVA.
FONDAMENTALI, UN “COPIONE” BEN DEFINITO E IL DIALOGO TRA LE PARTI DI
DANIELA STASI
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&Demolizione
Riciclaggio
er avere successo, non è sufficiente prevedere, dobbiamo anche imparare a improvvisare”. Sante parole del celebre scrittore di fantascienza Isaac Asimov. Condivisibilissime ma non applicabili a tutti i settori. Per esempio l’improvvisazione non è ammessa nelle demolizioni controllate in quota, ambito in cui risultano fondamentali sia l’elevata qualità delle attrezzature di taglio e carotaggio, sia la progettazione scrupolosa in ogni fase del lavoro. La comasca Calcestruzzi Taglio ha realizzato un intervento che illustra in modo concreto quanto detto finora. Oggetto dell’appalto: la demolizione di una torre piezometrica in cemento armato risalente agli anni Settanta, all’interno di un’acciaieria in Piemonte, e conseguente trattamento dei materiali di risulta. La torre era adiacente alle strutture da preservare, comprese le tubazioni e i serbatoi attivi contenenti gas e ossigeno. Per demolirla l’impresa ha utilizzato la tecnica della decostruzione in elementi sezionati con attrezzature da taglio a diamante, poi calati a terra con autogrù. Infine, le macerie sono state trasportate in apposita area di deposito dove sono state frantumate e deferrizzate. RST
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Nelle foto le varie fasi dell’intervento di demolizione controllata in quota realizzato in Piemonte dalla comasca Calcestruzzi Taglio. Nella sequenza sotto, in particolare, la movimentazione della sezione demolita con l’ausilio di un’autogrù.
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DECOSTRUZIONE 80 Costruzioni marzo 2017
&Demolizione
Riciclaggio ISPEZIONE PREVENTIVA
La struttura demolita era costituita dai seguenti elementi: il serbatoio pensile, alto circa 29 m, e composto da un fusto a sezione quadrata con lati lunghi 1,70 m e spessi 220 mm; in sommità del fusto era presente una tazza dalla capacità di circa 100 m3 , di forma quadrata, con pareti di circa 4,75 m di lunghezza e 220 mm di spessore, per un’altezza di circa 3 m; la copertura del serbatoio, infine, era realizzata in cemento armato, mediante una soletta inclinata spessa 12 cm. Come in tutti gli interventi di demolizione, la fase esecutiva era l’ultima di una serie di attività preventive: prima della lista, l’ispezione finalizzata a valutare la qualità del calcestruzzo, la presenza di tubazioni di adduzione, l’assenza di flange o altri elementi contenenti amianto. Si è anche eseguita un’ispezione in quota per verificare l’assenza di materiale da pre-trattare.
Interferenze ridotte al minimo Prima di procedere, Calcestruzzi Taglio ha eseguito la valutazione dell’area di cantiere, per poi agevolare, in corso d’opera, l’uso delle macchine (una piattaforma autocarrata per le operazioni di taglio e perforazione; un’autogrù da 200 t per i sollevamenti, un sollevatore telescopico e un rimorchio per la movimentazione dei conci tagliati). Considerato inoltre che la viabilità interna in un contesto industriale attivo è fondamentale per l’andamento della produzione, l’impresa ha predisposto un cantieramento e un programma lavori per impattare il meno possibile sul flusso degli automezzi. Infine, richiesta principale da parte della committente, come di consueto, quella di eliminare le interferenze con la produzione dell’impianto. Nello specifico, le interferenze erano rappresentate dalla presenza di linee di tubazioni attive contenenti gas e ossigeno, indispensabili per le attività dell’acciaieria ma pericolose in caso di danneggiamento dovuto a caduta di materiali dall’alto: la predisposizione di opere provvisionali a protezione delle tubature risultava troppo onerosa, così è stato deciso di eseguire l’intervento in un breve lasso di tempo durante il quale, per altri lavori di manutenzione, l’impianto è stato fermato, le condotte svuotate e messe in sicurezza.
DIALOGO TRA LE PARTI La progettazione, fase molto complessa e determinante per la buona riuscita dell’intervento stesso, ha previsto, tra le altre attività, la redazione del Piano di Demolizione (operazione che deve essere effettuata da uno studio professionale di ingegneria), la valutazione dei carichi e dell’armatura della struttura, e la definizione degli “svari” e dei metodi di imbraco per movimentazioni in totale sicurezza. “In questa fase - spiega Roberto Lamperti, direttore tecnico di Calcestruzzi Taglio - è importante il dialogo tra il progettista e l’esecutore in quanto lo scambio di informazioni e proposte tra chi opera teoricamente e chi opera fattivamente consente soluzioni davvero ottimali per il buon andamento della decostruzione”.
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DECOSTRUZIONE
SAPERE CIÒ CHE SI FA... Eccoci infine all’esecuzione, ossia alla concretizzazione di quanto valutato e pianificato. “A questo punto diventa importante il know-how che solo una lunga esperienza lavorativa consente - continua Lamperti - Quando si lavora a 30 metri di altezza, sopra una piattaforma aerea, con carichi da diverse tonnellate in gioco, sono i piccoli dettagli, le ‘malizie’ acquisite con la pratica, la conoscenza del comportamento dei conci durante le fasi di taglio e di movimentazione, la soluzione immediata dei possibili imprevisti tecnici, a fare apparire ‘semplice’ un’operazione che, invece, se non adeguatamente analizzata in ogni suo aspetto, potrebbe rivelarsi ad alto rischio”.
25 ANNI DI TAGLIO Calcestruzzi Taglio, che ha realizzato l’intervento descritto in sei giorni, nel 2017 festeggia i 25 anni di attività. Un lungo periodo in cui l’impresa comasca, insieme a un ristretto gruppo di aziende, ha contribuito alla diffusione delle tecniche di demolizione con l’ausilio di utensili diamantati.
www.calcestruzzitaglio.it
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ECCO A VOI ALCUNI INTERVENTI FIRMATI CALCESTRUZZI TAGLIO
GUIDA AL
La prima Guida italiana di tutti i noleggiatori, divisi per regione e provincia e per tipologia merceologica
DELLE MACCHINE E DELLE ATTREZZATURE EDILI IN ITALIA
CATEGO
MerceRIE ologiche 1 Abbigliamento tecnico 2 Accessori 3 Apripista (Dozer) 4 Argani e verricelli 5 Armature per strutture 6 Ascensori e montacarichi 7 Aspiratori 8 Atomizzatori 9 Attrezzature da cantiere 10 Autobetoniere 11 Autotobetonpompe 12 Autogrù fuoristrada 13 Autogrù idrauliche 14 Autospazzatrici 15 Autotrasporti eccezionali 16 Bagni chimici 17 Battipali e battipalancole 18 Benne frantoio 19 Benne miscelatrici 20 Benne vagliatrici 21 Benne 22 Betoniere 23 Betoniere a bicchiere 24 Betoniere autocaricanti 25 Blindaggi scavi 26 Box 27 Bracci stazionari calcestruzzo 28 Cannoni nebulizzatori 29 Caricatori gommati e cingolati 30 Carotatrici 31 Carrelli elevatori 32 Carrelli fuoristrada 33 Casseforme 34 Cassoni scarrabili 35 Centine ad assetto variabile 36 Centrali di betonaggio 37 Cesoie 38 Compattatori 39 Compressori 40 Container 41 Convogliatori di detriti 42 Costipatori e vibrocostipatori per calcestruzzo 43 Decespugliatori 44 Demolitori idraulici 45 Dumper 46 Elettroutensili professionali 47 Elevatori 48 Escavatori cingolati e gommati 49 Escavatori a risucchio 50 Finitrici e vibrofinitrici 51 Frattazzatrici
52 Fresatrici 103 Pompe calcestruzzo carrellate 53 Generatori aria calda 104 Pompe per il drenaggio 54 Gru a torre 105 Pompe per iniezioni di cemento 55 Gru automontanti 106 Pompe per sottofondi 56 Gruppi elettrogeni carrellati e fissi 107 Pompe reflui 57 Idropulitrici 108 Ponteggi 58 Idrosabbiatrici 109 Ponti per viabilità provvisoria 59 Impastatrici 110 Posacavi 60 Impianti di betonaggio 111 Puntelli 61 Impianti di frantumazione 112 Quadri elettrici e centraline 62 Impianti di lavaggio 113 Radiocomandi 63 Impianti di vagliatura 114 Raschiatori 64 Impianti per il calcestruzzo 115 Rimorchi e semirimorchi 65 Intonacatrici 116 Rulli compattatori 66 Laser 117 Sabbiatrici 67 Lavasciuga pavimenti 118 Scale 68 Lisciatrici 119 Scarificatrici 69 Livellatrici 120 Scavatrincee 70 Macchine da taglio 121 Segnaletica da cantiere 71 Macchine frantumazione mobili 122 Skid steer loader 72 Macchine per demolizione 123 Software-Gestione 73 Macchine per il sondaggio Flotte/Noleggi 74 Macchine per pulizia facciate 124 Sollevatori telescopici 75 Macchine riciclaggio bitume 125 Sondaggi 76 Martelli demolitori pneumat ici 126 Spazzatrici 77 Martelli elettrici 127 Spritz beton 78 Martelli idraulici 128 Spruzzatrici 79 Mescolatrici 129 Strumenti di misura e controllo 80 Microescavatori 130 Strutture di sostegno 81 Mini e midi escavatori cingolati 131 Taglia asfalto e calcestruzzo e gommati 132 Tagliagiunti 82 Miscelatori 83 Monoblocchi - Cantiere/Abitativi 133 Tagliamuro 134 Tagliasfa lto 84 Montacarichi 135 Tavole per ponteggi 85 Motocarriole 136 Terne rigide e articolate 86 Nastri trasportatori 137 Torri faro autonome 87 Orbitali per pavimentazioni 138 Trabatelli 88 Palancole 139 Transenne-Reti 89 Pale cingolate e gommate 140 Transpallet 90 Pallinatrici 141 Trencher 91 Perforatori 142 Trivelle 92 Perforatrici di microtunnel 143 Troncatrici 93 Perforatrici di tunnel 144 Utensili da cantiere 94 Perforatrici per pozzi 145 Veicoli commerciali 95 Piastre vibranti 146 Veicoli industriali 96 Piattaforme aeree 147 Vibratori 97 Piattaforme semoventi 148 Vibroinfissori 98 Piegaferri 149 Varie: macchine per pulizia 99 Pinze parchi fotovoltaici 100 Pinze per demolizione 150 Varie: soluzioni per la sicurezza 101 Pinze per sollevamento tubi per veicoli commerciali 102 Pompe calcestruzzo autocarra te e macchine operatrici
NUOVA EDIZIONE IN AGGIORNAMENTO L’inserimento è gratuito
La Guida si presenta anche in versione online sul sito
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Cave Calcestruzzo Alleggeriti
Riqualificazione
Pompe autocarrate
Messa in opera
Martelli demolitori Casseforme
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88
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90
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JCB calza il sei cilindri MTU 6R1000 nel cofano degli escavatori cingolati JS300, JS330 e JS370
Adatto è il nome di una cassaforma versatile come la filosofia di Condor che oggi conquista Dubai
NEWS
&Calcestruzzo
Cave
Design d’autore in fabbrica a Barcellona
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cemento dei primi del Novecento, nelle vicinanze di Barcellona, ad opera del famoso architetto spagnolo Ricardo Bofill, che l’acquistò nel 1973, insieme ai terreni circostanti. “I primi lavori sono cominciati con parziali abbattimenti per dare luce a
forme nascoste e recuperare alcuni spazi”, ha dichiarato Bofill, che dopo la demolizione, ha trasformato l’area in un’oasi di architettura, tra verde e nuovi volumi con una superficie di oltre 3 mila metri quadrati che ospitano 40 architetti al lavoro.
“Questo è l’unico luogo in cui riesco a concentrarmi, ad associare le idee nella forma più astratta e, alla fine, a creare progetti, immagini e nuovi spazi”, ha spiegato l’architetto riferendosi alla sua opera, al suo luogo di lavoro, alla sua casa. www.ricardobofill.com
Arrivano gli incentivi fiscali
Il calcestruzzo è... nero! Nero è l’asfalto, ma non solo. Anche le nuove soluzioni di design, in contesti outdoor, come muretti di recinzione e cordoli di contenimento, adottano questo colore. CLSRD di BERNARDELLI GROUP è un nuovo calcestruzzo predosato a rapido disarmo, scasserabile dopo solo due ore, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza strutturale, vantando una Rck pari a 45. La sua peculiare colorazione, combinata con la velocità di preparazione, permette inoltre il suo impiego anche nei lavori stradali, arredo urbano, riparazione di rotonde e marciapiedi.
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Dal 1° marzo 2017, sono in vigore le linee guida per la classificazione del rischio, incluse nel decreto attuativo firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. Il provvedimento consente di recuperare, con il credito d’imposta, fino all’85% delle spese per la messa in sicurezza statica di case, imprese condomini. Il sismabonus si affianca al credito di imposta e all’ecobonus, misure che, nel 2016 hanno generato 29.2 miliardi di euro di investimenti e attivato 436mila occupati fra diretto e indotto.
www.ansa.it
ove un tempo si produceva cemento, oggi sorge “Taller de Arquitectura”, la fondazione destinata alla ricerca di nuove forme e al design della città. Straordinario esempio di riqualificazione di spazio e materiali di una fabbrica di
Ultimo getto nel Ceneri Si sono conclusi il 7 febbraio scorso, i lavori di getto del rivestimento interno del tubo est della galleria di base del Ceneri, che garantiranno una durata di vita dell’opera pari a 100 anni. La fase relativa agli scavi, iniziata il 21 gennaio 2016, è stata realizzata grazie all’impiego di imponenti quantitativi di materiali (oltre 1 milione di metri cubi di calcestruzzo) e alla perfetta sinergia di installazioni, macchinari e attività che hanno portato alla messa in opera di imponenti quantitativi di materiale di elevati standard di qualità. A partire dall’estate 2017, il cantiere sarà presa in carico dall’impresa successiva, che si occuperà della realizzazione della platea ferroviaria e relativi binari.
www.alptransit.ch
Mercati in crescita Il Premio Internazionale Samoter è stato attribuito quest’anno alla Repubblica Islamica dell’Iran (nella foto: Amir Masud Miri, console generale in Italia). Nel 2016, il mercato delle costruzioni in Iran ha superato i 154 miliardi di dollari nell’edilizia residenziale e, per i prossimi anni, sono previsti altri importanti investimenti, sia a livello nazionale, con l’ampliamento della rete ferroviaria e autostradale e la modernizzazione degli aeroporti di Qeshm e Kish, che nelle ristrutturazioni del patrimonio immobiliare privato, con la messa in sicurezza di oltre 14 mila metri quadrati di edifici, situati in zone ad alto rischio sismico. Una grande opportunità per le imprese italiane specializzate in prodotti e soluzioni per interventi antisismici.
www.samoter.it
Pose sempre più raffinate I sistemi per la posa di piastrelle LVT (Luxury Vinyl Tiles) recentemente proposti da MAPEI hanno già riscontrato successo tra gli addetti ai lavori. In particolare, l’Ultrabond ECO MS 4 LVT è concepito per la posa di piastrelle LVT a pavimento, anche in ambienti umidi. Si compone dell’adesivo a base di polimeri sililati Ultrabond ECO MS 4 LVT e della finitura antiscivolo Mapecoat 4 LVT. La versione Ultrabond ECO MS 4 LVT Wall è indicata invece per l’applicazione a parete, senza colare e senza lasciar scivolare gli LVT. Insieme al materassino fonoassorbente Mapesonic 4 LVT, Ultrabond ECO MS 4 LVT è stato premiato Innovations@DOMOTEX 2017 nella categoria “tecnologie applicative e di installazione”.
www.mapei.it
Cinema in cava Parlerà della vita di Michelangelo Buonarroti, “Il peccato” di Andrei Konchalovsky. Per le riprese, il regista russo sceglierà cave come quella di Morlungo o Campocecina, siti somiglianti alla conformazione montana dell’epoca di Michelangelo, che venne a Carrara per scegliere personalmente i marmi da utilizzare per le sue opere immortali, come la “Pietà”. Questo progetto artistico vedrà protagonisti, non solo Carrara e le sue cave, ma anche la sua popolazione. Grazie a un lavoro di street casting, si stanno cercando sia attori che comparse del film. Tra i ruoli da assegnare, anche quello di uno dei protagnonisti, che dovrà avere tra i 40 e i 45 anni, i lineamenti molto marcati e conoscere il dialetto carrarino.
www.versiliaproduce.it
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
L’unione sul territorio farà la forza? arà l’AGCM a decidere se Holcim Aggregati Calcestruzzi e Colabeton potranno unirsi con una joint venture che conferirà le rispettive attività nel settore calcestruzzo del Nord Italia. L’unione delle competenze, del know how, come pure l’offerta degli impianti e dei prodotti delle singole imprese, permetterebbe così di proporre soluzioni specifiche per un mercato sempre più complesso ed esigente. Con l’intesa, HOLCIM AGGREGATI CALCESTRUZZI conferirebbe l’intero ramo di azienda operante nel calcestruzzo, COLABETON ne
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destinerebbe la porzione operante nel nord Italia e si creerebbe una società paritaria con capitale sociale e consiglio d’amministrazione equamente distribuiti tra le parti. L’operazione è stata notificata alla Commissione Europea a Bruxelles lo scorso 11 gennaio, mentre la decisione finale dovrebbe arrivare entro il secondo trimestre dell’anno da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L’attuale Ceo di Colabeton, Paola Colaiacovo, insieme a Calogero Santamaria, Ceo di Holcim Aggregati Calcestruzzi, dichiarano che l’operazione sarà una grande occasione per creare
numerose opportunità di crescita e di ampliare l’offerta e le soluzioni per i clienti del mercato delle costruzioni del nord Italia. La territorialità quindi sarà un valore aggiunto.
Condividere la cultura locale con le imprese e conoscerne le caratteristiche, permetterà di valorizzarne le specificità delle realtà locali. www.colabeton.it
Sicurezza e legalità nei cantieri i è svolto al Samoter, “Mescolare è meglio!”convegno Unacea organizzato con il patrocinio di Ance Catania. Luca Nutarelli, segretario generale di Unacea, ha ricordato che in Italia, l’85% della produzione di calcestruzzo si effettua in impianti non dotati di mescolatore, contrariamente a quanto avviene non solo nei principali paesi europei, ma anche su mercati importanti quali Stati Uniti, Algeria e Arabia Saudita. Come sottolinea Marco Nicoziani, responsabile tecnico di Sicoma OMG “Esistono
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due metodi di produzione del calcestruzzo in Italia, il metodo wet che sfrutta il mescolatore e il metodo dry, prodotto a secco nell’autobetoniera. Il metodo wet consente la realizzazione dell’intero
processo di produzione nella centrale di betonaggio, assicurando così il rispetto del factory production control. Il calcestruzzo prodotto con il metodo dry viene mescolato al di fuori
della fabbrica con l’autobetoniera, sfuggendo a ogni controllo sia di fabbrica che di processo”. Giovanni Kissilinger, Presidente della consulta delle regioni di OICE sostiene che “Solo un’ingegneria organizzata può garantire progetti e controlli di qualità.” Conclude Giuseppe Piana, Presidente di Ance Catania: “Ciò che le aziende richiedono ai fornitori in materia di qualità del prodotto è ciò che si aspettano ed è ciò che dovrebbero ricevere. Superare questa anomalia consentirebbe di evitare numerosi contenziosi”. www.unacea.org
materia di riciclo n messaggio importante (nel solco della filosofia sostenibile di Atecap) proviene dal convegno organizzato di recente a Roma da Centro Materia Rinnovabile (CMR). Il messaggio sottolinea, essenzialmente, le prerogative di “materiale a chilometro zero” del calcestruzzo, in un ciclo virtuoso di cave, produttori, trasportatori e manodopera presente su un territorio integrato. L’utilizzo nella composizione del calcestruzzo di aggregati riciclati e di rifiuti da costruzione e demolizione rappresenta oggi un importante fattore di competitività per le imprese del settore, con significative ricadute positive per la collettività (diminuzione dello smaltimento in discarica e dei costi di gestione dei rifiuti). L’Unione europea impone, al riguardo, l’adeguamento, entro il 2020, per tutti gli stati membri, a una quota di riciclo del 70% per i rifiuti da costruzione e demolizione (C&D). L’Atecap, già nel settembre 2013, ha pubblicato un rapporto sull’uso degli aggregati riciclati nella produzione di calcestruzzo preconfezionato evidenziando la scarsità o addirittura l’assenza di domanda e la difficoltà nel reperimento degli aggregati da riciclo, la scarsa fiducia nei confronti delle prestazioni tecniche degli aggregati stessi e, per quanto riguarda i calcestruzzi strutturali, la mancanza di compatibilità delle proprietà degli aggregati riciclati con le norme tecniche sulla produzione di calcestruzzo. La capacità produttiva di aggregati da riciclo per calcestruzzo strutturale è ancora molto bassa nel nostro Paese. Esistono comunque esempi di cantieri dove si è fatto uso di aggregati da riciclo per calcestruzzi ad uso strutturale, ma tale impiego appare oggi molto limitato sostanzialmente per due ragioni. In primo luogo perché non esiste in Italia una cultura della demolizione selettiva che consenta di separare il calcestruzzo dalle altre macerie e, in seconda disamina, perché gli impianti di recupero non sono in grado attualmente di fornire prodotti da riciclo di solo calcestruzzo, a causa della limitata quantità di materiale d’ingresso all’impianto e di scarsa domanda del prodotto in uscita. In Italia sono attive poco meno di 4.800 cave. Un bacino comodo (e a buon mercato) a cui l’impresa di costruzioni considera quasi automatico rivolgersi per l’approvviogionamento di materiale naturale. Nel resto d’Europa l’atteggiamento delle imprese costruttrici è diverso; in Olanda, Irlanda, Germania e Danimarca, ad esempio, si ricicla una quota tra il 91 e il 98% dei rifiuti da costruzioni e demolizioni, mentre in Italia la stima è ferma al 9%. Un incentivo efficace anche per il nostro Paese? Un aumento, auspicabile, della tassazione relativa allo smaltimento in discarica come stimolo al reimpiego di una materia che non esaurisce certo la sua utilità in un ciclo di vita unico e non ripetibile.
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IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI FRONTIERA GREEN NELL’EVOLUZIONE DELL’ECONOMIA CIRCOLARE
ATECAP Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it Twitter: @atecap.it
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I N COLLABORAZIONE...
CALCESTRUZZO
PNEUMATICI
Il nuovo Michelin XTXL E4 **** / L4 *** riduce sensibilmente i fuori uso accidentali perchè rispetto al modello XLDD1 ha sommità e fianchi rinforzati (la massa dei cavi metallici è superiore del 40%). La resistenza alle forature cresce del 20%.
IL PNEUMATICO MICHELIN
XTXL E4****/L4*** NELLA MISURA 35/65 R 33 RISPONDE AGLI SPECIFICI CRITERI OPERATIVI PER ESTRARRE IL MARMO DELLE ALPI APUANE DI
MATTHIEU COLOMBO
CARRARA approved
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&Calcestruzzo
Cave
ecnicamente conforme al servizio. Stiamo parlando del nuovo Michelin XTXL che, in versione E4****/L4*** e misura 35/65 R 33, ha ottenuto l’autorizzazione per essere montato su pale gommate con allestimenti block handler che operano nel sito di Carrara. Il francese rinforzato risponde a specifici criteri operativi quali la pressione di gonfiaggio, il carico sul pneumatico in funzione del tempo e il carico sul pneumatico in funzione della velocità. Michelin dichiara che questo pneumatico è in grado di trasportare il 15% in più di carico rispetto al modello XLDD1, grazie alla carcassa rinforzata, e che la tecnologia B2 del tallone gli permette di trasmettere meglio la potenza e di ridurre il rischio di rotazione sul cerchio. Infine, il rinforzo d’acciaio nella sommità lo rende il 20% più resistente alle forature. ST
T
Il nuovo XTXL E4****/L4*** è un pneumatico indicato per lavorare con carichi pesanti e in condizioni particolarmente gravose. La rispondenza agli specifici criteri operativi essenziali per lavorare a Carrara è semplicemente un fiore all’occhiello del Bibendum.
Rispetto al pneumatico XLDD1, il modello XTXL E4****/L4*** permette di trasportare carichi del 15% superiori. Grazie a una struttura più spessa e resistente del 30%, l’XTXL E4****/L4*** è in grado di operare a pressioni d’esercizio fino a 8 bar.
MOTORI
JCB HA SCELTO UN MOTORE 6R-1000 DA 7, 7 LITRI PER GLI ESCAVATORI JS300, JS330 E JS370. PER MTU È IL PRIMO
Motore MTU Taratura potenza Cilindrata (cilindri) Stage IV
6R1000 210 kW 7,7 l (6) Dpf, Scr
FITTING SU ESCAVATORE CINGOLATO
DI
MATTHIEU COLOMBO
IL PRIMO ROLLS ROYCE con i cingoli 92 Costruzioni marzo 2017
&Calcestruzzo
Cave quadra vincente non si cambia. E così l’accoppiata inglese JCB-Rolls Royce Power System porta tre nuovi figli, esattamente a tre anni dal lancio della pala 457. Gli escavatori cingolati JS300, JS330 e JS370 Stage IV monteranno infatti un 6 cilindri MTU con turbina a doppio stadio da 7,7 litri di cilindrata e 210 kW al posto del
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precedente unità Isuzu Stege IIIB. Il nuovo motore mantiene basse le emissioni grazie a iniezione CR, ricircolo dei gas di scarico, filtro antiparticolato e sistema di catalisi selettiva (Scr) con iniezioni di urea allo scarico. Nonostante le nuove tecnologie, il vano motore degli inglesi non ha richiesto rivoluzioni. God Save the Queen! ST
TIM BURNHOPE, JCB CHIEF INNOVATION AND GROWTH OFFICIER “Tre anni fa abbiamo lanciato la pala gommata 457 con il 6 cilindri MTU da 7,7 litri e i clienti di tutto il mondo hanno dimostrato di apprezzare molto il nuovo binomio. Con lo stesso motore, gli escavatori JS in versione Stage IV migliorano la loro efficienza e garantiscono consumi di carburante inferiori del 10%”.
La prima macchina JCB con motore Rolls Royce, agli annali tecnologici MTU, è stata la pala gommata 457 (a destra) che vi abbiamo presentato in diretta dal Conexpo 2014 di Las Vegas. Per Conexpo 2017, lo stesso motore in versione Stage IV con Dpf e tecnologia Scr, sarà presentato sugli escavatori JS300, JS330 e JS370.
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STRUTTURE PROVVISIONALI
PUNTI DI PARTENZA E NON SOLO TRAGUARDI.
I BREVETTI CONDOR FANNO VOLARE IL MADE IN ITALY NEI CANTIERI MONDIALI DI
MARIA ANGELA FELICIELLO
L’INGEGNO
che solleva il cantiere
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&Calcestruzzo
Cave
ultimo obiettivo raggiunto è quello di una sede a Dubai che testimonia le quotazioni al rialzo di Condor (Conza della Campania, AV) sul mercato internazionale delle strutture provvisionali. Sei linee di prodotto dedicate alle casseforme per pareti e quattro alle casseforme per solai costituiscono un’offerta completa e flessibile all’impresa globale, sotto il segno di una filosofia progettuale di integrazione dei prodotti. Una prova incontrovertibile? La cassaforma per pareti Adatto (disponibile anche nella versione in acciaio, su richiesta), progettata per getti di pareti, pilastri, muri di sostegno, muri contro terra e getti verticali in genere. Si distingue, nella sua categoria, per le spiccate caratteristiche di modularità, versatilità e finitura. Il valore della modularità è conferito al sistema Adatto
L’
dalla prerogativa che tutti i pannelli, sia standard che universali, presentano elementi orizzontali con foratura a passo di 5 cm. Un dettaglio tecnico che consente, all'occorrenza, di utilizzare qualsiasi pannello standard come pannello universale, eliminando le compensazioni in legno. In merito alle caratteristiche dinamiche, il sistema di cassaforma Adatto consente, con l’utilizzo di tre tiranti, pressioni di getto fino a 60 kN/m2. Ogni composizione diventa semplice da eseguire e viene risolto anche il problema dei muri con angolo diverso da 90°. Primo sistema al mondo progettato per essere integrato totalmente con il sistema di ponteggio multidirezionale, Adatto si può abbinare con il sistema cassaforma per pareti Comax, altro campione Condor per alte portate e prestazioni. ST
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STRUTTURE PROVVISIONALI
NUOVI CONFINI, NUOVE SFIDE La realtà industriale di Condor è assurta ormai al rango di attore primario nel settore dei ponteggi e delle casseforme. Dalla provincia di Avellino, l’azienda si è indirizzata negli anni a un ambito di mercato internazionale, seguendo orizzonti inediti di espansione. Di recente Condor ha aperto i battenti di una nuova filiale a Dubai, una scelta spiegata da Francesco Petrosino, general manager del gruppo, come: “nuovo avamposto che ci permetterà di sviluppare ulteriormente la conoscenza dell’area medio-orientale. Oltre a garantire i nostri servizi, saremo presenti direttamente con un magazzino logistico che assicurerà lo stoccaggio efficiente dei prodotti. Porteremo negli Emirati Arabi la nostra capacità, tutta italiana, di risolvere le problematiche di una clientela esigente e sofisticata nelle lavorazioni in cantiere. Faremo della nostra creatività tecnologica il fattore premiante per conquistare le imprese.”
AVANTI SICUREZZA Da specialista nelle strutture provvisionali per l’edilizia e le infrastrutture, Condor ha fatto della prevenzione una vera e propria forma mentis che ha fatto ottenere all’azienda un brevetto internazionale di ponteggio sicuro, denominato Risk Free. “In un Paese tecnologicamente avanzato - commenta ancora il general manager Francesco Petrosino investire in sicurezza non può essere considerata una variabile, ma deve rappresentare una costante imprescindibile, dal punto di vista etico e professionale. Siamo impegnati in progetti che rispondono a una triplice esigenza: garantire la massima efficienza ai nostri partner, rispettare i principali standard europei in material di sicurezza, prevenire potenziali incidenti sul lavoro”.
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Oltre al Risk Free, il ponteggio a telaio per lavorare in sicurezza anche senza supporto di dispositivi anticaduta, va aggiunto al valore mondiale di Condor anche il sistema certificato Multicom, che permette di realizzare, senza rischi, ponteggi in facciata di ogni tipo, torri di sostegno o di getto per solai e scale pubbliche fino a 60 metri.
Sollevamento Noleggio
&
Assicurazioni
Cesoie
Piattaforme
Garanzie Contratti
Martelli demolitori
Gru
Flotte
AutogrĂš Casseforme
Idraulica Ponteggi Generatori
Tecnologia
Movimento terra Servizi
Sicurezza
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Piattaforme aeree JCB primo costruttore movimento terra a produrre PLE. In arrivo 27 modelli entro l’anno
Piattaforme aeree La guida al mercato italiano delle serie semoventi articolate. Tutti i modelli attuali diesel ed elettrici
NEWS
&Noleggio
Sollevamento
Un carico sicuro per le PLE Il corso Ipaf ha costituito il fulcro della formazione proposta durante il Samoter 2017. Una nota tecnica e culturale che ha elevato ulteriormente l’immagine di rinascita dell’evento di Verona. Anche grazie al lavoro in quota, cresce lo spessore della presenza “lifting” negli spazi fieristici
n punto fermo sul fronte della sicurezza è stato confermato da IPAF anche all’ultimo Samoter veronese, finalmente ricco di prospettive e confronti tecnici. Con la collaborazione di Scaligera Service, il corso caricoscarico dedicato alle piattaforme aeree ha ribadito la metodologia corretta e sicura per assicurare il trasporto di PLE su automezzo senza rischio di incidenti. Molte piattaforme di lavoro elevabili a noleggio sono semoventi e, non potendo circolare su strada, vengono trasportate con veicoli di vario tipo. Il
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corso svolto dagli operatori iscritti in occasione del Samoter, ha previsto esercitazioni pratiche (a seguito della lezione teorica nella sala conferenze di Veronafiere), con la valutazione dei rischi in disamina diretta nel luogo di carico e movimentazione dei mezzi (la sede stessa di Scaligera Service). Ognuno dei
partecipanti ha effettuato prove specifiche di controllo preventivo alle operazioni di scarico, carico e fissaggio della piattaforma (un modello semovente Airo), sia con l’impiego di catene che con cinghie, in varie configurazioni per la ripartizione del carico. Mauro Potrich (presidente del Comitato tecnico di
formazione Ipaf) ha supervisionato le procedure di ispezione della piattaforma da caricare e l’individuazione del baricentro e del posizionamento per una corretta distribuzione del peso (con la ripartizione sugli assi e le modalità di carico). Un valore in più, per la rinascita di Samoter. www.ipaf.org
REACHING OUT | 1850SJ
Telescopic Boom Lift
Fiera ad alta quota
RAGGIUNGI IN TOTALE SICUREZZA 58,6 METRI
Si tratta della più importante e completa rassegna espositiva dedicata al mondo del lavoro in quota. La fiera Apex 2017, ad Amsterdam dal 2 al 4 maggio 2017, ripropone sulla scena europea una vetrina fondamentale sul comparto delle piattaforme aeree, raccogliendo l’adesione di tutti i principali costruttori di settore, da JLG a Manitou, da Genie ad Haulotte, passando per le livree specialistiche di Teupen, Skyjack Multitel Pagliero, Socage, Palfinger e molti altri. Sono annunciati anche ben otto marchi provenienti dalla Cina, a testimonianza della crescente importanza delle AWP (Aerial Work Platforms) nel paese-continente asiatico. Apex costituirà anche la cartina di tornasole per osservare in prospettiva l’andamento del noleggio. A margine della fiera, infatti, si svolgerà l’Ire (International rental exhibition), la convention annuale organizzata dall’European Rental Association, con la partecipazione di 66 brand primari nei più diversi segmenti industriali, dalle macchine da costruzione ai software di gestione.
www.apexshow.com
DOVE NESSUNO È MAI GIUNTO PRIMA
JLG VI PRESENTA IL PIÙ ALTO SEMOVENTE AL MONDO.
Il nuovo 1850SJ ha più portata, migliore stabilità e maggiore raggio di lavoro di qualsiasi piattaforma aerea della sua classe. Con i suoi 58,6 m di altezza di lavoro e capacità in cesta di 450/230kg, il 1850SJ è il boom più potente del settore. In grado di raccogliere ogni sfida. Ultimo nato nella famiglia JLG delle attrezzature per il lavoro aereo. Scopri di più su www.jlg.com.
JLG Industries (Italia) s.r.l. Via Po 22 | 20010 Pregnana-Milanese Tel. 02 9359 5210 | www.jlg.com
PIATTAFORME AEREE ARTICOLATE E TELESCOPICHE Per ora abbiamo visto dal vivo solo gli scissor, mentre per le semoventi con braccio articolato o telescopico ci siamo dovuti accontentare di un fugace rendering dal quale si intuisce una gamma di macchine classica, tecnicamente ispirata a quelle dei leader di settore: motore e pompe in torretta, zavorra in fusione e cofani laterali in materiale composito. Per le articolate JCB annuncia un allestimento con quattro ruote motrici e due ruote sterzanti, una pendenza massima superabile fino al 40% e una velocitĂ massima di guida con piattaforma in posizione di richiamo di 7 km/h.
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&Noleggio
Sollevamento
GUARDA tutti dall’alto JCB DEBUTTA NEL SETTORE DELLE PIATTAFORME AEREE. È IL PRIMO COSTRUTTORE DI MMT AL MONDO CHE OSA FARLO. TUTTA COLPA DEL NOLEGGIO DI
MATTHIEU COLOMBO
U NA GAMMA DA 27 MODELLI
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9 scissor 3 scissor fuoristrada 5 semoventi articolate 10 semoventi telescopiche
na pietra miliare. Questo rappresenterà negli anni, in caso la nuova strategia di diversificazione si riveli vincente, l’annuncio con cui JCB ha decretato il suo ingresso nel settore delle piattaforme aeree. Prima ancora di diventare Lord, Bamford vedeva nelle piattaforme aeree dei prodotti a basso valore aggiunto e riteneva il relativo segmento di mercato poco attraente e troppo concorrenziale. Ma i tempi cambiano e i veri imprenditori sanno cambiare idea. Con il tempo JCB ha iniziato a vedere nelle piattaforme aeree un prodotto complementare alla sua offerta, di mmt e sollevatori telescopici, ideale per consolidare il rapporto con le grandi società di noleggio del Vecchio Continente. Tutto questo mantenendo una strategia globale, come evidenzia la nuova gamma di prodotto dominata da semplici semoventi con braccio telescopico. Entro il 2017 le piattaforme aeree semoventi JCB a listino saranno ben 27. Sono già ordinabili 9 modelli di scissor. ST
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PIATTAFORME AEREE
SVILUPPATE IN CASA Se è vero che JCB è il primo costruttore di mmt a produrre piattaforme aeree, non si può dire che sia il primo costruttore di sollevatori telescopici a commercializzarle in Europa. C’è infatti un costruttore di telescopici italiano che da pochi mesi commercializza scissor e che ha progettato una gamma di semoventi di futura presentazione. Vien da chiedersi se la stessa strategia di introduzione di prodotti sul mercato sia casuale! In ogni caso JCB non allarga solo gli orizzonti commerciali, ma anche quelli produttivi dato che le nuove macchine sono progettate in UK da un team internazionale, ma prodotte in Cina spostando l’ago della bilancia ancora più a Est, oltre l’India.
Dalle fotografie come dal vero i nuovi scissor JCB assomigliano molto ai prodotti dei migliori concorrenti per stile e soluzioni pratiche che facilitano l’accesso al piano e la rapida manutenzione (foto sopra). I più esperti fanno notare come le sezioni degli estrusi che formano le ceste di tutti i modelli siano di misura più importante rispetto a chi “gioca” con gli scissor da anni.
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&Noleggio
Sollevamento
LE AMBIZIONI NON MANCANO Le piattaforme aeree sono ormai diffuse in tutto il mondo in applicazioni che richiedono un accesso temporaneo per lo svolgimento di lavori in quota, segnatamente nei cantieri. Le piattaforme aeree JCB saranno inizialmente vendute nel Regno Unito, in Francia, in Germania e in Nord America. L’obiettivo dichiarato è di guadagnare una fetta di un mercato tale da vendere nel mondo 130.000 unità all’anno totalizzando un fatturato annuo di 8 miliardi di dollari.
L’ASSO NELLA MANICA SARÀ L’ASSISTENZA Ne è convinto Lord Bamford, che ha dichiarato “Entrando in questo nuovo segmento di mercato JCB punta, con 770 concessionari e 2.200 punti di supporto tecnico, a conquistare la fiducia della clientela grazie alla capacità di offrire servizi, come quello dell’assistenza h24, ai vertici della categoria”. "Entro il 2017 JCB proporrà un’alternativa di grande credibilità - spiega Lord Bamford - con una gamma di prodotti progettati e certificati secondo uno standard di livello superiore (TUV, conformità normativa ANSI e CSA). L’idea è quella di consolidare la collaborazione con gli specialisti del noleggio, che conosciamo già molto bene."
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PIATTAFORME AEREE
OLTRE I 40 METRI Entro la fine del 2017 la gamma di piattaforme JCB sarà composta da 9 modelli a pantografo elettrici e tre fuoristrada diesel per altezze operative comprese tra 4,6 m e 13,8 m, 5 piattaforme semoventi (quattro diesel e una elettrica) con bracci articolati che garantiranno altezze operative tra 14,9 e 24,6 m per le diesel, mentre l’elettrica AJ45E raggiungerà i 13,7 m. Infine, si conteranno 10 semoventi telescopiche diesel con un range di altezza compreso tra 20,6 e 41,6 m. Tutti i motori saranno JCB by Kohler Stage IV ad eccezione di quello della semovente articolata AJ50D che monterà un Perkins sempre Stage IV.
FORMATO PORTA I due modelli più piccoli (S1530e e S1930e) sono dotati di piattaforme da 1,64 m di lunghezza e 0,76 m di larghezza, mentre tutti i modelli di dimensioni maggiori montano piattaforme da 2,5 m di lunghezza, ad eccezione del modello più grande S4550E che è caratterizzato da un’area di lavoro lunga fino a 2,64 m.
SI PARTE CON L’INTERA GAMMA Il peso di trasporto dichiarato dei sollevatori a pantografo è compreso tra 1.330 kg e 3.366 kg. Le macchine sono caratterizzate da una capacità nominale di carico del cestello che varia da 227 kg del modello più compatto, fino a un massimo di 550 kg.
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&Noleggio
Sollevamento
Meno manutenzione e meno kW per il noleggio Guardando al mercato del noleggio, JCB ha presentato anche il sollevatore telescopico 540-180 HiViz che alza le forche fino a 18 metri. Aggiungendosi alla gamma esistente, implementa il range JCB di telescopici a ben 30 modelli. Rispetto al 540-170 da 17 m, il neonato ha dimensioni più compatte del 20%. Il costruttore sottolinea che con soli 2.350 mm di larghezza e 6.260 mm di lunghezza, è possibile caricare due 540-180 HiViz su un singolo autocarro a pianale ribassato, con conseguente riduzione dei costi di trasporto. Il 540-180 monta il motore JCB EcoMAX, tarato a 55 kW (74 CV) per rispettare lo Stage IV senza necessità di Dpf o Scr.
VARIABILE FATTO IN CASA Il costruttore inglese ha anche presentato la nuova trasmissione DualTech VT (foto in alto) che unisce la progressione e la precisione a bassa velocità con l’efficienza che un powershift assicura alle velocità più alte. La nuova trasmissione, sviluppata internamente fin nel software e prodotta da JCB, unisce infatti queste due tecnologie. Il moto alle ruote è trasmesso da olio idraulico fino a 19 km/h, velocità alla quale subentra il convertitore di coppia della trasmissione automatica e quella idraulica va in standby. Il passaggio da una all’altra tecnologia è sempre progressivo, sia in accelerazione sia in fase di rallentamento. Oltre i 19 km/h la trasmissione integrale si disinserisce e passa al 2WD.
JCB ha completato la gamma di cestelli sviluppati per i sollevatori telescopici da 14, 17, 18 e 20 m. I cestelli per telescopici di JCB consentono di lavorare fino a 20,3 m d’altezza e con uno sbraccio massimo di 11,63 m. Tre le capacità di carico disponibili: 365, 500 e 1.000 kg.
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PIATTAFORME AEREE
TUTTI I MODELLI DISPONIBILI IN ITALIA, DIVISI PER COSTRUTTORI E TIPOLOGIE (DIESEL ED ELETTRICHE). VE LI PRESENTIAMO, PARTENDO DALLE GAMME PIÙ COMPLETE FINO AI SEGMENTI DI NICCHIA uando parliamo di versatilità applicativa, in riferimento alle piattaforme di lavoro elevabili (PLE), l’immagine che ci sovviene immediatamente è quella di una piattaforma semovente, autonoma e flessibile nel trasferimento all’interno del cantiere come nella movimentazione in quota. Oggi quella che poteva apparire come una tipologia di macchina polivalente ma, per diverse ragioni strutturali, limitata (soprattutto in relazione allo sbraccio e all’altezza operativa), presenta caratteristiche di avanzamento tecnologico notevole per sicurezza e performance. COSTRUZIONI vi offre un panorama generale delle PLE semoventi articolate presenti sul mercato italiano, ordinate in una rassegna tabellare esaustiva, che consente al noleggiatore e all’impresa di rilevare numerosi dati coerenti e comparabili sotto il profilo tecnico, costruttore per costruttore). Si tratta della prima parte di un osservatorio utile e sintetico che offriamo nel modo più completo e puntuale a tutti gli operatori del settore. ST
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SEMOVENTI ARTICOLATE Guida al mercato A CURA DI
ALBERTO FINOTTO
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PPIATTAFORME IATTAFORMEAEREE AEREE
BASE SICURA ALLA MASSIMA ALTEZZA La vocazione fuoristrada di una gamma ampia e dall’arco di prestazioni notevole (fino a 49 m di altezza operativa massima e 24 m di sbraccio per il modello di vertice 1500 AJP) rivela la propria eccellenza tecnologica in soluzioni come il sistema-braccio QuickStick e gli assali snodabili azionati da cilindri per incrementare l’area di stabilità della piattaforma.
Jlg Costruttore Modello Altezza di lavoro Piano di calpestio Sbraccio Alt. scavalc. Rotazione Portata Dimens. cestello Altezza a riposo Lunghezza a riposo Luce da terra Ingombro di coda Peso lordo Motore
JLG 340AJ 12,33 10,33 6,06 5,17 355 230 0,76 x 1,52 2 5,52 0,24 0.05 4.400 Kubota D1105 18,5 49 12 5 0,15 45 (24) 9 x 20 1,52
JLG 450A 15,72 13,72 7,47 7,67 360 230 0,76 x 1,83 2,29 6,68 0,29 0 6.315 Deutz D2011L03 36,4 64 12 5,6 0,2 (opz.) 45 (24) 33/1550 x 16,5 2
JLG 450AJ 15,72 13,72 7,47 7,67 360 230 0,76 x 1,83 2,29 6,71 0,29 0 6.250 Deutz D2011L03 36,4 64 12 5,6 0,2 (opz.) 30 (17) 33/1550 x 16,5 2
JLG 450AJ (nuova) 15,77 13,77 7,62 7,3 355 249,5 0,76 x 1,83 2,27 6,58 0,42 0 6.495 Deutz D2.3 L3 36,4 60,5 12 6,8 0,1 45 (24) 33/1550 x 16,5 2,06
JLG 510AJ 17,81 15,81 10,13 7,67 360 230 0,76 x 1,83 2,29 7,68 0,29 0 7.650 Deutz D2011L03 36,4 64 12 7,2 0,2 45 (24) 33/1550 x 16,5 2
JLG 520AJ (nuova) 18 16 10 7,3 355 250 0,76 x 1,83 2,27 7,77 0,42 0 7.985 Deutz D2.3 L3 36,4 60,5 12 6,8 0,1 45 (24) 33/1550 x 16,5 2,06
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3,96
5
5
4,78
5
4,78
l
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121
121
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m m m m ° kg m m m m m kg
Potenza kW Serbatoio combustibile l Alimentazione ausiliaria V DC Velocità trasl. (2x4/4x4) km/h Oscillazione dell’asse m Pendenza superabile % (°) Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) Serbatoio idraulico
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&Noleggio
Sollevamento
INNOVAZIONE DI SERIE La dedica al cantiere e alle applicazioni industriali dei modelli diesel JLG conta sulla dinamica avanzata delle quattro ruote motrici e dell’assale oscillante.
JLG 600A 20,42 18,42 12,72 8,09 360 230 0,91 x 2,44 2,54 8,1 0,3 0 10.160 Deutz D2011L04 36,4 114 12 6,8 0,2 (opz.) 45 (24) IN 355/55 D625 1,4 1,4 (4 rs) 5,36 2,95 (4 rs) 151
JLG JLG 600AN 600AJ 20,42 20,46 18,42 18,46 12,72 12,10 8,09 8,09 360 360 230 230 0,91 x 2,44 0,91 x 2,44 2,53 2,57 8,1 8,82 0,3 0,28 0,13 0 10.830 10.660 Deutz Deutz D2011L04 D2011L04 36,4 36,4 114 114 12 12 6,8 6,8 30 (17) 45 (24) 14 x 17,5 IN 355/55 D625 1,56 (4 rs) 3,33 (2 rs) 3,6 (4 rs)
5,36 (2 rs)
151
151
JLG 600AJN 20,46 18,46 12,75 8,09 360 230 0,91 x 2,44 2,56 8,83 0,28 0,13 11.000 Deutz D2011L04 36,4 114 12 6,8 30 (17) 14 x 17,5 1,56 (4 rs) 2,13 (4 rs) 3,6 (4 rs) 4,42 (4 rs) 151
JLG 740AJ 24,55 22,45 16,45 7,64 360 230 0,91 x 1,83 3 11,13 0,28 0,76 16.420 Deutz TD 2.9 L4 50 151 12 4,8 45 (24) 18 - 625 1,83 2,13 (4 rs) 3,53 4,42 (4 rs) 151
JLG 800A 26,38 24,38 16,15 9,78 360 230 0,91 x 2,44 3 11,25 0,3 0,76 15.600 Deutz D2011L04 46 151 12 4,8 0,2 45 (24) 15 - 625 3,66 (2 rs) 2,44 (est.) 6,86 (2 rs) 5,89 (est.) 261
JLG 800AJ 26,38 24,38 16,45 9,78 360 230 0,91 x 2,44 3 11,12 0,3 0,76 15.600 Deutz D2011L04 46 151 12 4,8 0,2 45 (24) 15 - 625 3,66 (2 rs) 2,3 (est.) 6,86 (2 rs) 6,6 (est.) 261
JLG 1250AJP 40,3 38,3 19,25 18,44 360 230 0,91 x 2,44 3,05 14,48 0,3 0,91 21.000 Deutz TCD 2.9 L4 55,4 117 12 5,2 0,3 45 (24) 445/50D710 4,39 (retr.)
JLG 1500AJP 48,15 46,15 23,55 18,4 360 270 0,91 x 2,44 3,1 15,1 0,3 0,7 26.027 Deutz TCD 3.6 T4F 74,4 170 12 4,5 0,3 40 (22) 445/50D710 7,1 (retr.)
6,86 (retr.)
9,5 (retr.)
200,63
352
marzo 2017 Costruzioni 109
Haulotte
PIATTAFORME AEREE
COMPATTE NEL MERITO Le piattaforme articolate Haulotte, nel segmento di gamma inferiore ai 20 m, si distinguono per l’accessibilità agli spazi di lavoro più delimitati. Grazie a un dimensionamento ottimizzato del telaio, la rotazione si mantiene all’interno del raggio d’ingombro della macchina.
Costruttore Haulotte Haulotte Haulotte Haulotte Haulotte Haulotte Modello HA16RTJ PRO HA16RTJ/RTJ O HA18PX HA18SPX HA20RTJ (PRO) HA32RTJ PRO Altezza di lavoro m 16 16 17,2 17,2 20,6 31,8 Piano di calpestio m 14 14 15,2 15,2 18,6 29,8 Sbraccio m 8,3 8,3 10,6 10,6 12,2 21,6 Alt. scavalc. m 7,65 7,65 6,6 6,5 8,4 11,35 Rotazione ° 360 355 360 360 355 (360) 360 Portata kg 230 230 230 230 230 250 Dimens. cestello m 1,83 x 0,8 1,83 x 0,8 1,8 x 0,8 1,8 x 0,8 1,83 x 0,8 2,44 x 0,91 Altezza a riposo - trasporto m 2,3 - 2,4 2,3 - 2,4 2,3 - 2,6 2,2 - 2,55 2,51 - 2,93 2,8 - 3,75 Lunghezza a riposo - trasp. m 6,75 - 5,05 6,75 - 5,05 7,6 - 5,9 7,5 - 5,8 8,8 - 6,5 11,7 - 8,9 Luce da terra m 0,38 0,38 0,4 0,38 0,38 (0,42) 0,38 Ingombro di coda m n.d. n.d. n.d n.d n.d n.d Peso lordo kg 6.650 6.200 - 6.450 8.050 7.660 9.300 (9.600) 20.100 Motore Kubota Kubota Kubota Kubota Kubota Perkins Potenza kW 26 26 31 31,2 36,5 55,5 Serbatoio combustibile l 62 62 75 75 n.d. n.d. Alimentazione ausiliaria V DC 12 12 12 12 12 12 Velocità trasl. (2x4/4x4) km/h - / 5,2 5,2 / 5,5 5,5 5 5 Oscillazione dell’asse m n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Pendenza superabile % (°) 40 (22) 40 (22) 50 (27) 40 (22) 45 (24) 45 (24) Pneumatici 14x17,5 14x17,5 385/65-22.5 14x17,5 14x17,5 (385/65-22.5) 445/65-22.5 Raggio sterz. (interno) m n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Raggio sterz. (esterno) m 3,75 4,5 3,75 4,5 4,5 (3,75) 5,74 Serbatoio idraulico l 76 76 100 100 n.d. n.d.
110 Costruzioni marzo 2017
Haulotte HA41RTJ PRO 41,5 39,5 20,1 17,5 360 230 2,44 x 0,91 2,99 - 3,73 13,1 - 11 0,38 n.d 23.900 Perkins 55,5 n.d. 12 5 n.d. 40 (22) 445/65-22.5 n.d. 5,74 n.d.
&Noleggio
Sollevamento
Manitou
FACILE DA CAPIRE Modelli Manitou della gamma Maniaccess articolata (come l’apprezzata 160 ATJ) sono i più adatti agli interventi in esterno su terreni irregolari o in pendenza. Nella carta d’identità, motore termico diesel, quattro ruote motrici e quattro movimenti contemporanei consentiti. Design ergonomico del quadro strumenti per una formazione rapida dell’operatore.
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Sbraccio m Alt. scavalc. m Rotazione ° Portata kg Dimens. cestello m Altezza a riposo - trasporto m Lunghezza a riposo - trasporto m Luce da terra m Ingombro di coda m Peso lordo kg Motore Potenza kW Serbatoio combustibile l Alimentazione ausiliaria V DC Velocità trasl. (2x4/4x4) km/h Oscillazione dell’asse m Pendenza superabile % (°) Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Serbatoio idraulico l
Manitou Manitou Manitou Manitou Manitou 160 ATJ 160 ATJ+ 180 ATJ 200 ATJ MAN’GO 12 11,91 16,01 16,25 17,65 20 9,91 14,01 14,25 15,65 18 6,69 8,3 8,95 10,6 12 4,8 7,38 7 7,15 8 350 350 350 350 355 230 230 400 230 230 0,987 x 1,5 1,8 x 0,8 2,3 x 0,93 1,8 x 0,8 2,1 x 0,8 2,015 - 2,495 2,37 - 2,61 2,37 - 2,7 2,37 - 2,53 2,7 - 3,15 5,5 - 4,5 6,53 - 4,44 6,93 - 4,94 7,77 - 5,77 8,5 - 6,3 0,395 0,355 0,425 0,425 0,43 0 0 0 0 0 4.150 6.160 8.100 8.090 10.000 Kubota V1505-E3B Kubota V2403-M Kubota V2403-M Kubota V2403-M Kubota D1105-E2B 19,4 25,8 33 33 33 53 n.d. n.d. n.d. n.d. 12 n.d. n.d. n.d. n.d. 5,2 -/6 -/6 -/6 - / 4,7 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 40 (22) 40 (22) 40 (22) 40 (22) 40 (22) 720x240 16.5” 18” 18” 20" 1,715 1,39 1,32 1,32 1,3 4,115 3,71 3,68 3,66 3,95 60 n.d. n.d. n.d. n.d.
marzo 2017 Costruzioni 111
PIATTAFORME AEREE
Costruttore Modello Altezza di lavoro Piano di calpestio Sbraccio Alt. scavalc. Rotazione Portata Dimens. cestello Altezza a riposo Lunghezza a riposo Luce da terra Ingombro di coda Peso lordo Motore Potenza Serbatoio combustibile Alimentazione ausiliaria Velocità trasl. (2x4/4x4) Oscillazione dell’asse Pendenza superabile Pneumatici Raggio sterz. (interno) Raggio sterz. (esterno) Serbatoio idraulico
m m m m ° kg m m m m m kg kW l V DC km/h m % (°) m m l
Genie
112 Costruzioni marzo 2017
Genie Z-34/22 IC (2WD) 12,52 10,52 6,78 6,78 355 227 0,76 x 1,42 2 - 2,26 5,64 - 4,08 0,15 0 4.838 Kubota D-1105 19,4 35,2 12 4,8 n.d. 37 (20) 23 x 37 1,75 4 71,9
Genie Genie Genie Z-34/22 IC (4WD) Z-45/25 RT Z-45/25J RT 12,62 15,97 16,05 10,62 13,97 14,05 6,78 7,49 7,52 6,78 7,14 7,14 355 355 355 227 227 227 0,76 x 1,42 0,76 x 1,83 0,76 x 1,83 2,06 - 2,29 2,13 2,13 5,66 - 4,11 5,38 6,65 0,17 0,37 0,37 0 0 0 4.838 6.078 6.123 Kubota D-1105 Deutz D2011L03i Deutz D2011L03i 19,4 35,8 35,8 35,2 64,4 64,4 12 12 12 4,8 7,24 7,24 n.d. n.d. n.d. 45 (24) 45 (24) 45 (24) 25,4 x 42 355/55 D20 355/55 D20 1,8 1,68 1,68 4,11 4,5 4,5 71,9 83 83
Genie Z-51/30J RT 17,59 15,59 9,37 7,39 355 227 0,76 x 1,83 2,13 7,58 0,375 0 7.394 Deutz D2011L03i 35,8 64,4 12 8 n.d. 45 (24) 315/55 D20 1,68 4,5 90,9
&Noleggio
Sollevamento Genie Z-60/34 20,39 18,39 11,05 8,23 360 227 0,91-2,44 0,76-1,83 2,69 8,15 0,41 0 10.205 Deutz D2011L03i 36 75,7 12 5,1 n.d. 40 (22) 355/55 D625 2,8 5,7 170,3
Genie Z-62/40 20,87 18,87 12,42 7,8 360 227 0,91-2,44 0,76-1,83 2,56 9,25 0,37 0 10.281 Deutz Stage IIIB 2.9L4 55 136,3 12 4,8 n.d. 45 (24) 355/55 D20 2,8 5,57 132,5
Genie Z-80/60 25,77 23,77 18,29 8,83 360 227 0,91-2,44 0,76-1,83 3 11,27 0,3 0 16.284 Deutz Stage IIIB TD2.9 L4 55 132 12 4,83 n.d. 30 (17) - 2x4 45 (24) - 4x4 18-625 NHS 4,42/2,13 (2ws) 7,47/4,57 (4ws) 170
Genie ZX-135/70 43,15 41,15 18,3 (rit.) 21,26 (est.) 9,91 (rit.) 23,01 (est.) 360 272 0,91-2,44 0,76-1,83 3,09 12,93 0,38 0,33-4,03 20.502 Deutz Stage IIIA TD 2011 L04i 55 151,4 12 4,8 n.d. 45 (24) 445/65 D22.5 18 tele 3,02 (ass. est.) 6,27 (ass. ch.) 7,34 (ass. est.) 8,56 (ass. ch.) 246,1
LA FLESSIBILITÀ FA IL SUO GIRO Nella recente gamma articolata Genie, un modello come la Z-62/40 è paradigma di innovazioni come il sistema Fastmast che permette uno sviluppo della piattaforma alla massima altezza, con la facoltà di operare in negativo, senza il ritiro completo del braccio. La struttura girosagoma posteriore innalza il valore di accessibilità e dinamismo in cantiere.
SPECIALITÀ ROUGH TERRAIN La praticità delle piattaforme articolate Genie presenta il plus di modelli con assali snodati attivi che consentono la massima flessibilita ̀ di guida, e una trazione positiva continua sulle quattro ruote. I modelli fuoristrada (RT) sono adatti al lavoro su terreni sconnessi e per il trasferimento lungo percorsi accidentati. Versatilita ̀ nella movimentazione aerea e nel sollevamento, con la nota di un generoso sbraccio orizzontale.
marzo 2017 Costruzioni 113
PIATTAFORME AEREE
COMPLETEZZA DI DOTAZIONE Display per diagnostica, traslazione consentita alla massima altezza, jib ripiegabile per ridurre le dimensioni di trasporto, rotazione idraulica del cesto di 180°, rotazione della torretta di 370°. PLE complete come l’A15 JRTD quelle che Airo-Tigieffe offre a noleggiatori e aziende private (anche in allestimento antideflagrante).
Airo Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Sbraccio m Alt. scavalcamento m Rotazione ° Portata kg Dimens. cestello m Altezza a riposo -trasporto m Lunghezza a riposo - trasporto m Luce da terra m Ingombro di coda Peso lordo kg Motore Potenza kW Serbatoio combustibile l Alimentazione ausiliaria V DC Velocità trasl. (2x4/4x4) km/h Oscillazione dell’asse m Pendenza sup. % (°) Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Serbatoio idraulico l
114 Costruzioni marzo 2017
Airo A12 JRTD 12,2 10,2 7,1 4,8 370 230 1,4 x 0,8 2.090 - 2.450 5.600 - 4.000 0,25 0 5.800 Yanmar n.d n.d. 12 -/6 n.d. 38 (21,5) 10x16,5” 1,25 3,6 90
Airo A15 JRTD 15,1 13,1 8,8 6,1 370 230 1,4 x 0,8 2.090 - 2.400 6.505 - 4.700 0,25 0 6.630 Yanmar n.d. n.d. 12 -/6 n.d. 35 (19) 10x16,5” 1,25 3,6 90
Airo A16 JRTD 16 14 8,1 7,8 180 + 180 230 1,7 x 0,8 n.d. - 2.050 n.d. - 5.500 0,35 7.160 (diesel - n.d.) n.d. n.d. 12 4,7 n.d. 40 (22) 12x16,5” 1,15 3,6 104
Airo A18 JRTD 17,76 15,76 9,9 7,8 180 + 180 230 1,7 x 0,8 2.050 - 2.300 6.400 - 4.900 0,35 0 8.100 (diesel - n.d.) n.d. n.d. 12 4,7 n.d. 40 (22) 12x16,5” 1,15 3,6 104
Airo A21 JRTD 20,55 18,55 11,22 9,4 360 continua 230 1,7 x 0,8 2.650 - 3.160 7.960 - 6.610 0,48 0 12.250 (diesel - n.d.) n.d. 70 12 6,1 n.d. 50 (27) 18x19,5” 3,2 6 120
Airo A23 JRTD 23,1 21,1 13,9 9,4 360 continua 230 1,7 x 0,8 2.650 - 3.160 7.900 - 6.545 0,48 0 14.300 (diesel - n.d.) n.d. 70 12 6,1 n.d. 50 (27) 18x19,5” 3,2 6 120
&Noleggio
Sollevamento
Skyjack Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Sbraccio m Alt. scavalc. m Rotazione ° Portata kg Dimens. cestello m Altezza a riposo/trasporto m Lunghezza a riposo m Luce da terra m Ingombro di coda m Peso lordo kg Motore Potenza kW Serbatoio combustibile l Alimentazione ausiliaria V DC Velocità trasl. (2x4/4x4) km/h Oscillazione dell’asse m Pendenza superabile % (°) Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Serbatoio idraulico l
Skyjack SJ46 AJ 16,1 14,1 7,54 7,45 360 227 1,83 x 0,76 2,07 - n.d. 6,5 - n.d. 0,4 0 6.500 diesel - n.d. 35,8 64 n.d. - / 7,7 0,2 45 (24) 12x16.5 2,48 5,15 91
Skyjack SJ51 AJ 17,55 15,55 9,03 7,45 360 227 1,83 x 0,76 2,07 - n.d. 7,25 - n.d. 0,4 0 7.300 diesel - n.d. 35,8 64 n.d. - / 7,7 0,2 45 (24) 12x16.5 2,48 5,15 91
Skyjack SJ63 AJ 21,38 19,38 12,19 8,38 360 227 1,83 x 0,91 2,54 - n.d. 9,14 - n.d. 0,33 0 10.200 diesel - n.d. 55,2 115 n.d. - / 7,3 0,102 45 (24) 10.5x17.5 2,21 5,31 115
Skyjack SJ85 AJ 27,91 25,91 17,07 10,36 360 227/340 1,83 x 0,91 2,67 - n.d. 11 - n.d. 0,34 0,91 16.965 diesel - n.d. 55 115 n.d. - / 4,8 0,102 45 (24) 18-625 3,05 6,22 170
TECNOLOGIA CANADESE Ancora poco diffusa nel nostro paese e in cerca di un’identità distributiva, la gamma proposta dal marchio canadese Skyjack regge il confronto con il range d’altezza media delle articolate diesel. Tutti i modelli dispongono di autotrazione 4x4, con una buona capacità di sbraccio orizzontale della parte aerea.
SOLID BODY PER LE COSTRUZIONI Uno dei modelli best-seller di Skyjack è costituito dalla piattaforma SJ63 AJ dai 21,38 m di altezza operativa, per uno sbraccio effettivo fino ai 12,19 m. La solida struttura del carro e la generosa luce da terra ne delinea la candidatura ai cantieri construction dove è richiesta tenacia e adattamento ai terreni più coriacei e irregolari.
PIATTAFORME AEREE
Snorkel Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Sbraccio m Alt. scavalc. m Rotazione ° Portata kg Dimens. cestello m Altezza a riposo - trasporto m Lunghezza a riposo - trasporto m Luce da terra m Ingombro di coda m Peso lordo kg Motore Potenza Serbatoio combustibile Alimentazione ausiliaria Velocità trasl. (2x4/4x4) Oscillazione dell’asse Pendenza superabile Pneumatici Raggio sterz. (interno) Raggio sterz. (esterno) Serbatoio idraulico
kW l V DC km/h m % (°) m m l
Snorkel A46JRT 16,3 14,3 7,6 7,67 360 (non continui) 227 1,83 x 1 2,16 - n.d. 5,6 - n.d. 0,33 0 7.555 Kubota V1505T 18,56 n.d. n.d. - / 6,4 n.d. 40 (22) 355/55D625NHS 17.5 0,78 3,55 n.d.
Snorkel A62JRT 20,8 18,8 11,1 9 360 (continui) 227 2,44 x 0,91 2,06 - n.d. 8,6 - 8,5 0,35 0 10.659 Kubota V2403M-T 44 n.d. n.d. - / 6,1 n.d. 45 (24) 355/55 D625 1,4 4,6 n.d.
Snorkel AB60J 20,3 18,3 13,1 5,94 360 (continui) 227 2,44 x 0,91 2,51 - n.d. 8,87 - n.d. 0,30 0 11.249 Kubota Flex V2403 Tier 4i 44 n.d. n.d. - / 5,1 n.d. 30 (17) 15x19.5 4 6,17 n.d.
Snorkel AB80J 26,4 24,4 18,1 8,5 360 (continui) 227 2,44 x 0,91 2,9 - n.d. 12,5 - n.d. 0,33 0,89 16.730 Kubota Flex V2403 Tier 4i 44 n.d. n.d. - / 4,8 n.d. 40 (22) 15x625 2,4 4,7 n.d.
Snorkel AB85J 27,7 25,7 18,8 8,5 360 (continui) 227 2,44 x 0,91 2,9 - n.d. 12,5 - n.d. 0,33 0,89 17.500 Kubota Flex V2403 Tier 4i 44 n.d. n.d. - / 4,8 n.d. 40 (22) 15x625 2,4 4,7 n.d.
INDUSTRIALE A TUTTO CAMPO Compatezza nel design e direzione industriale polivalente per la serie articolata Snorkel, altro specialista nordamericano del sollevamento AWP (Aerial Work Platform). La gamma è disponibile in Italia grazie all’importatore Co.Ma.Co, che dispone anche delle serie a pantografo e verticali.
116 Costruzioni marzo 2017
&Noleggio
Sollevamento
MODELLI
elettrici
marzo 2017 Costruzioni 117
Jlg
PIATTAFORME AEREE
PIÙ IN ALTO, NEL SILENZIO Controllo automatico della trazione, quattro ruote motrici opzionali e assale oscillante di serie. Ad alta quota, a serie E600 non teme le difficoltà di un terreno accidentato. Lavora senza problemi e silenziosamente (i livelli di rumorosità sono tra i più bassi della categoria).
Costruttore JLG JLG JLG JLG JLG Modello E300AJ E300AJP E400AJP E400An M400AJP Altezza di lavoro m 11,19 10,97 14,19 14,19 14,19 Piano di calpestio m 9,19 8,97 12,19 12,19 12,19 Sbraccio m 6,82 6,12 6,83 6,45 6,83 Alt. scavalc. m 4,01 4,01 6,55 6,55 6,55 Rotazione ° 350 (non continua) 350 (non continua) 360 (non continua) 360 (non continua) 360 (non continua) Portata kg 230 230 230 230 230 Rotazione cest. ° 180 180 180 180 180 Articolaz. jib ° 144 verticale (+84/-60) 144 verticale (+84/-60) 144 (+84/-60) – 144 (+84/-60) Dimens. cestello m 0,76 x 1,22 0,76 x 1,22 0,76 x 1,52 0,76 x 1,22 0,76 x 1,52 Altezza a riposo - trasporto m 2,01 - n.d. 2,01 - n.d. 2,01 - n.d. 1,97 - n.d. 2,01 - n.d. Lunghezza a riposo - trasporto m 5,54 - n.d. 5,74 - n.d. 6,71 - n.d. 5,51 - n.d. 6,71 - n.d. Luce da terra m 0,1 0,1 0,22 0,13 0,22 Ingombro di coda m 0 0 0 0,1 0 Peso lordo kg 6.900 7.100 6.350 5.800 6.350 Sistema elettrico 48 V CA 48 V CA 48 V DC 48 V DC 48 V DC Batterie 8 x 6V 8 x 6V 8 x 6V 8 x 6V 8 x 6V Velocità trasl. km/h 7,2 7,2 5,1 4,8 5,1 Pendenza superabile % (°) 25 (14) 25 (14) 30 (17) 30 (17) 30 (17) Pneumatici 25x7-12 25x7-12 240/55-17,5 22x6x17,05 240/55-17,5 antitraccia antitraccia (fronte) 25x7-12 (retro) antitraccia Pressione al suolo kg/cm2 11,95 11,95 5,2 7,3 5,2 Raggio sterz. (interno) m 1,52 1,52 0,61 0,86 0,61 Raggio sterz. (esterno) m 3,1 3,1 3,15 3,15 3,15 Serbatoio idraulico l 23 23 20 20 20
118 Costruzioni marzo 2017
&Noleggio
Sollevamento
L’ENERGIA VA IN ALTO Una progettazione che tiene conto dei cicli di lavoro e di un ambiente che richiede silenziosità, minore dipendenza dagli oli idraulici e zero emissioni. L’utilizzo efficiente dell’energia è la priorità dei progettisti del “body electric” JLG.
JLG E400AJPn 14,19 12,19 6,83 6,55 360 (non continua) 230 180 144 (+84/-60) 0,76 x 1,22 1,97 - n.d. 6,71 - n.d. 0,13 0,1 6.850 48 V DC 8 x 6V 5,1 30 (17) 22x6x17,05 (fronte) 25x7-12 (retro) antitraccia 13 0,86 3,15 20
JLG M400AJPn 14,19 12,19 6,83 6,55 360 (non continua) 230 180 144 (+84/-60) 0,76 x 1,22 1,97 - n.d. 6,71 - n.d. 0,13 0,1 6.850 48 V DC 8 x 6V 5,1 30 (17) 22x6x17,05 (fronte) 25x7-12 (retro) antitraccia 13 0,86 3,15 20
JLG E450A 15,72 13,72 7,04 7,49 360 (non continua) 230 180 – 0,76 x 1,52 1,99 - n.d. 5,82 - n.d. 0,2 0 5.940 48 V DC 8 x 6V 5,2 30 (17)
JLG E450AJ 15,72 13,72 7,24 7,7 360 (non continua) 230 180 144 (+84/-60) 0,76 x 1,52 2,01 - n.d. 6,45 - n.d. 0,2 0 6.670 48 V DC 8 x 6V 5,2 30 (17)
JLG M450AJ 15,72 13,72 7,24 7,7 360 (non continua) 230 180 144 (+84/-60) 0,76 x 1,52 2,01 - n.d. 6,45 - n.d. 0,2 0 6.700 48 V DC 8 x 6V 5,2 30 (17)
240/55-17,5
240/55-17,5
240/55-17,5
4,5 0,61 3,15 20
5,3 0,61 3,15 20
5,3 0,61 3,15 20
marzo 2017 Costruzioni 119
PIATTAFORME AEREE
Genie Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Sbraccio m Alt. scavalc. m Rotazione ° Portata kg Rotazione cest. ° Articolaz. jib ° Dimens. cestello m Altezza a riposo - trasporto m Lunghezza a riposo - trasporto m Luce da terra m Ingombro di coda m Peso lordo kg Sistema elettrico Batterie Velocità trasl. km/h Pendenza superabile % (°) Pneumatici Pressione al suolo kg/cm2 Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Serbatoio idraulico l Costruttore Modello Altezza di lavoro Piano di calpestio Sbraccio Alt. scavalc. Rotazione
m m m m °
Portata kg Rotazione cest. ° Articolaz. jib ° Dimens. cestello m Altezza a riposo - trasporto m Lunghezza a riposo - trasporto m Luce da terra m Ingombro di coda m Peso lordo kg Sistema elettrico Batterie Velocità trasl. km/h Pendenza superabile % (°) Pneumatici Pressione al suolo kg/cm2 Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Serbatoio idraulico l
120 Costruzioni marzo 2017
Genie Z-34/22 DC 12,52 10,52 6,78 4,57 355 227 180 139 verticale 0,76 x 1,42 2 - 2,26 5,64 - 4,08 0,15 0 5.179 48 V DC 8x6V 6,4 30 (17) 23x37 n.d. 1,75 4 15,1
Genie Z-45/25 DC 15,87 13,87 7,62 7,04 355 227 180 – 0,76 x 1,83 2 - n.d. 5,56 - n.d. 0,24 0 6.963 48 V DC 8x6V 4,8 30 (17) 23x37 n.d. 1,8 4,3 30,3
Genie Genie Z-30/20N Z30/20N RJH 11,14 10,89 9,14 8,89 6,53 6,25 3,86 3,86 355 non 355 non continua continua 227 227 180 180 139 139 0,76 x 1,17 0,76 x 1,17 2 - 2,08 2 - 2,24 5,11 - 3,5 5,31 - 3,66 0,09 0,09 0 0 6.428 6.450 48 V DC 48 V DC n.d. n.d. 4,8 4,8 35 (19) 35 (19) 58x18x45 58x18x45 n.d. n.d 1,65 1,65 3,23 3,23 15,1 15,1
Genie Z-45/25 J DC 15,94 13,94 7,65 7,04 355 227 160 135 verticale 0,76 x 1,83 2 - n.d. 6,83 - n.d. 0,24 0 7.394 48 V DC 8x6V 4,8 30 (17) 23x37 n.d. 1,8 4,3 30,3
Genie Z-33/18 12 10 5,57 4,28 400 non continua 200 n.d. n.d. 0,76 x 1,17 1,98 4,17 0,152 0 3.665 48 V DC 8x6V 6 30 (17) 56x23x44 n.d. 1,9 n.d. 20,8
Genie Z-60/37 DC 20,16 18,16 11,15 7,39 355 227 160 135 verticale 0,76 x 1,83 0,91 x 2,44 2,54 - 2,62 8,15 - 6,3 0,33 0,58-0,81 7.530 48 V DC 8x6V 6,44 45 (24) 355/55D 625 n.d. 2,51 5,69 68,14
A STRETTO RAGGIO DI MARCIA Senza emissioni e con bassi livelli di rumorosità, la dedica elettrica delle articolate Genie negli interventi di manutenzione interni è oltremodo apprezzabile. Considerando il contenuto raggio interno di sterzata, l’accessibilità e le facoltà di marcia sono in grado di adattarsi a qualsiasi dimensione ambientale.
Genie Genie Genie Genie Z-34/22 N Z 34/22 DC Z-40/23N Z-40/23N RJ 12,52 12,52 14,32 14,32 10,52 10,52 12,32 12,32 6,78 6,78 6,91 6,91 4,62 4,57 6,48 6,48 355 non 355 non 355 non 355 non continua continua continua continua 227 227 227 227 180 180 180 180 n.d. n.d., 128 128 0,76 x 1,42 0,76 x 1,42 0,76 x 1,42 0,76 x 1,17 2 - 2,26 2 - 2,26 1,98 1,98 5,72 - 4,19 5,64 - 4,08 6,53 6,53 0,14 0,15 0,241 0,241 0 0 0,13 0,13 5.171 5.179 6.908 6.940 48 V DC 48 V DC 48 V DC 48 V DC 8x6V 8x6V 8x6V 8x6V 6,4 6,4 7,2 7,2 35 (19) 30 (17) 30 (17) 30 (17) 58x18x45 23x37 64x18 64x18 n.d. n.d., n.d. n.d. 2,13 1,75 0,87 0,87 4,08 4 3,2 3,2 15,1 15,1 30,3 30,3
&Noleggio
Sollevamento
Haulotte MAI MESSE ALLE STRETTE Per l’industria, il magazzino e le manutenzioni, Haulotte offre altezze apprezzabili per PLE dallo sbraccio orizzontale di riguardo e dotate di comandi ergonomici totalmente proporzionali.
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Sbraccio m Alt. scavalc. m Rotazione ° Portata kg Rotazione cest. ° Articolaz. jib ° Dimens. cestello m Altezza a riposo - trasporto m Lunghezza a riposo - trasporto m Luce da terra m Ingombro di coda m Peso lordo kg Sistema elettrico Batterie Velocità trasl. km/h Pendenza superabile % (°) Pneumatici Pressione al suolo Raggio sterz. (interno) Raggio sterz. (esterno) Serbatoio idraulico
kg/cm2 m m l
Haulotte HA12 CJ 11,68 9,68 6,94 4,74 355 250 180 +63,5/-68,7 0,8 x 1,14 1,99 - 2,22 5,36 - 3,86 0,107 0 7.065 48 n.d. 6 25 (14) 598x190 antitraccia n.d. n.d. 3,65 13,5
Iteco
L’AGILITÀ DEI PICCOLI Due compattissimi modelli Iteco (che compongono la divisione Imer Access del gruppo omonimo) sono la valida soluzione alle lavorazioni smart. Trasporto agevole e comodo in ogni situazione.
Haulotte HA12 CJ+ 11,68 9,68 7,22 4,74 355 230 180 +63,5/-68,7 0,8 x 1,14 1,99 - 2,6 5,64 - 4,2 0,107 0 7.110 48 n.d. 6 25 (14) 598x190 antitraccia n.d. n.d. 3,65 13,5
Haulotte HA12 IP 12 10 6,6 5,3 355 230 170 +80/-90 0,8 x 1,2 2,06 - 2,6 5,4 - 4,79 0,16 0 5.945 48 n.d. 4,5 25 (14) 6x12 antitraccia n.d. n.d. 2,4 30
Haulotte HA15 IP 14,87 12,87 8,45 6,25 350 230 180 +65/-65 0,8 x 1,15 2,1 - 3,02 6,65 - 5,4 0,14 0 7.230 48 n.d. 4,5 25 (14) 23x10-12 antitraccia n.d. n.d. 3,95 30
Costruttore Iteco (Imer Access) Iteco (Imer Access) Modello IT 100 E IT 150 E Altezza di lavoro m 12,2 17,6 Piano di calpestio m 10,2 15,6 Sbraccio m 7,1 10 Alt. scavalc. m 4,84 7,63 Rotazione ° 355 355 Portata kg 220 220 Rotazione cest. ° 140 140 Articolaz. jib ° +70/-70 +70/-70 Dimens. cestello m 0,75 x 1,17 0,9 x 1,6 Altezza a riposo - trasporto m 1,99 - 2,22 2,15 Lunghezza a riposo - trasporto m 5,19 - 3,77 7,21 - 5,45 Luce da terra m 0,15 0,15 Ingombro di coda m 0 0 Peso lordo kg 6.840 7.900 Sistema elettrico 48 V DC 48 V DC Batterie 8x6 V 8x6 V Velocità trasl. km/h 4 4 Pendenza superabile % (°) 25 (14) 20 (11) Pneumatici 530x175 620x220 Pressione al suolo kg/cm2 n.d. n.d. Raggio sterz. (interno) m 1,7 0,8 Raggio sterz. (esterno) m 3,5 4,79 Serbatoio idraulico l n.d n.d
marzo 2017 Costruzioni 121
PIATTAFORME AEREE
Airo
TRACCE DI PRODUTTIVITÀ L’accento di Airo sulla gamma elettrica è di particolare rilievo. Gli otto modelli di serie raggiungono i 23 metri, con facoltà dinamiche rimarchevoli concesse dall’articolazione del jib e dimensioni molto contenute a beneficio del trasporto nelle aree di lavoro.
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Sbraccio m Alt. scavalc. m Rotazione ° Portata kg Rotazione cest. ° Articolaz. jib ° Dimens. cestello m Altezza a riposo - trasporto m Lunghezza a riposo - trasporto m Luce da terra m Ingombro di coda m Peso lordo kg Sistema elettrico Batterie Velocità trasl. km/h Pendenza superabile % (°) Pneumatici Pressione al suolo kg/cm2 Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Serbatoio idraulico l
122 Costruzioni marzo 2017
Airo A12 E 12 10 6,3 4,45 180+180 200 70+70 – 0,8 x 1,36 1,97 4,23- n.d. 0,17 0 4.200 48 V DC n.d. 4 25 (14) 23x10x12 n.d. 0,95 2,95 40
Airo A12 JE 12,1 10,1 7,5 4,7 370 230 90+90 +70/-70 0,8 x 1,15 1,99 - 2,6 5,705 - 4,6 0,125 0 7.510 48 V DC n.d. 6 25 (14) 600x190 n.d. 2,1 3,6 60
Airo Airo A13 JE A15 JE 13,1 15 11,1 13 8,1 8,95 4,7 6 180+180 370 200 230 70+70 90+90 +71/-71 +70/-70 0,8 x 1,36 0,8 x 1,15 1,97 1,99 - 2,6 5,06 6,405 - 4,9 0,15 0,125 0 0 5.400 7.490 48 V DC 48 V DC n.d. n.d. 4 6 25 (14) 25 (14) 23x10x12 600x190 n.d. n.d. 0,95 0,9 2,95 3 40 60
Airo Airo Airo A16 JE A18 JE A21 JRTE 16 17,76 20,55 14 15,76 18,55 8,1 9,9 11,6 7,8 7,8 9,4 180+180 180+180 360 230 230 230 70+70 70+70 90+90 +71/-71 +71/-71 +70/-70 0,8 x 1,7 0,8 x 1,7 0,8 x 1,7 1,985 1,985 - 2,235 2,65 - 3,16 5,5 6,47 - 4,9 7,96 - 6,61 0,29 0,29 0,48 0 0 0 7.300 8.250 13.000 48 V DC 48 V DC 48 V DC n.d. n.d. n.d. 4 4 3 25 (14) 25 (14) 30 (17) 720x230 720x230 15x19,5 n.d. n.d. n.d. 1,15 1,15 3,2 3,6 3,6 6 104 104 120
Airo A23 JRTE 23,1 21,1 13,9 9,4 360 230 90+90 +70/-70 0,8 x 1,7 2,65 - 3,16 7,9 - 6,545 0,48 0 15.100 48 V DC n.d. 3 30 (17) 15x19,5 n.d. 3,2 6 120
&Noleggio
Sollevamento
Manitou
NEL CUORE DELLE CITTÀ La disponibilità dei modelli elettrici Manitou è contenuta in quote di sollevamento adatte all’ambito industriale (entro i 17 metri), senza dimenticare le applicazioni in ambiti urbani e di manutenzione del paesaggio.
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Sbraccio m Alt. scavalc. m Rotazione ° Portata kg Rotazione cest. ° Articolaz. jib ° Dimens. cestello m Altezza a riposo - trasporto m Lunghezza a riposo - trasporto m Luce da terra m Ingombro di coda m Peso lordo kg Sistema elettrico Batterie Velocità trasl. km/h Pendenza superabile % (°) Pneumatici Pressione al suolo kg/cm2 Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Serbatoio idraulico l
Manitou 120 AETJ-C 11,95 9,95 7 6,4 355 200 140 +70/-70 0,92 x 1,2 1,99 - 2,16 5,48 - 3,74 0,1 0 6.660 48 V DC 2 x 24 V 6 25 (14) 0,6x0,19 n.d. 1,55 3,25 n.d.
Manitou 150 AETJ-C 15 13 7,6 7 355 200 140 +70/-70 0,96 x 1,2 1,97 - 2,08 6,05 - 4,4 0,14 0 6.700 48 V DC 2 x 24 V 5 25 (14) 0,6x0,19 n.d. 1,87 3,96 n.d.
Manitou 170 AETJ-L 16,9 14,9 9,4 7,15 355 200 140 +70/-70 0,96 x 1,2 1,97 - 2,04 6,84 - 5,12 0,14 0 6.910 48 V DC 2 x 24 V 5 22 (12) 0,6x0,19 n.d. 1,97 4,3 n.d.
ISUZU D-MAX
ANCHE PER IL PICK-UP DEL MARCHIO NIPPONICO SCATTA L’ORA DELLA NUOVA NORMATIVA ANTINQUINAMENTO, CENTRATA SENZA FAR RICORSO ALL’UREA.
MA L’OCCASIONE È PROPIZIA ANCHE PER QUALCHE MIGLIORIA ESTETICA IN COLLABORAZIONE CON VIE&TRASPORTI
SEMPRE
in prima linea 124 Costruzioni marzo 2017
© Costruzioni
© Costruzioni
© Costruzioni
Provatiper Voi
razie a una quota del 15 %, D-Max di Isuzu è il secondo pick-up più venduto nel nostro paese. Unico a essere prodotto da un costruttore di camion, è commercializzato da Midi Europe, che lo distribuisce in altri sette paesi d’Europa già dal lontano 2002. Nonostante il calo del segmento, il pick-up nipponico (prodotto però - come molti altri concorrenti - in Thailandia) mantiene la posizione sul mercato interno e anzi mira a quadagnare qualche punto percentuale, nonostante la concorrenza sempre più agguerrita nel segmento. La versione Euro 6B è caratterizzata da una nuova calandra, cofano e gruppi ottici: quelli anteriori con luci diurne a led di serie, una tecnologia replicata pure per le posizione sul retro. Arrivano anche nuovi cerchi in lega da 16 o 18 e il serbatoio diesel sale a 76 litri. ST
Abbiamo guidato il rinnovato D-Max, nella versione 4x4 con doppia cabina Crew e allestimento Quasar, ovvero il top di gamma che include i nuovi cerchi in lega da 18 pollici, il rivestimento del cassone con sponda chiedibile a chiave e l’antenna ‘shark’ a pinna di squalo in coda al tetto per radio e navigatore. I livelli d’allestimento disponibili sono ben sei.
marzo 2017 Costruzioni 125
© Costruzioni
G
L’arma letale dovrebbe essere il motore Euro 6B, da neanche 1,9 litri di cilindrata: il più piccolo della categoria. Un quattro cilindri in linea 16 valvole, con bialbero a camme in testa, distribuzione a catena e ora un solo turbo, ma a geometria variabile. Offerto in un’unica taratura, viene ‘ripulito’ senza ricorrere al post-trattamento Scr. Si fa tutto con un filtro antiparticolato da 2,5 litri di capienza (0,5 in meno dell’Euro 5) e valvola Egr spostata a monte del sistema di scarico, per sfruttare le temperature più alte, estendendo così gli intervalli di rigenerazione. A ciò si accoppia infine una Lean NOx Trap (Lnt), una trappola che abbatte invece gli ossidi di azoto senza AdBlue. Il motore, progettato a partire da un foglio di carta bianca, usa bielle realizzate per frattura, un blocco motore prodotto in fusione con nuova tempratura di canne più testa (che però non si possono più rettificare) e una sola cinghia autotensionante per gli accessori. Mentre il filtro olio prevede la sostituzione della sola cartuccia. In totale, si elimina il 15% dei componenti motore (solo la distribuzione passa da 108 a 32 pezzi), che insieme al downsizing significa fino a 60 kg di tara in meno.
CAMBIO AUTOMATICO CON OVERDRIVE A sei rapporti i cambi, manuale captive tipo Mvl 6N (col primino di spunto e due ultime marce overdrive) oppure automatico Aisin Awr6b45 col convertitore (ultima in overdrive). I rapporti al ponte diventano di 3,909 sul 4x2 e 4,300 sugli altri. In entrambi i casi sono previsti il regolatore di velocità in discesa (attivo oltre il 10 per cento di pendenza e sotto i 30 orari) e l’antiarretramento (in avanti e in retro).
© Costruzioni
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SOTTOSCOCCA Da sinistra la sospensione anteriore a ruote indipendenti della versione 4x4, il ponte posteriore con balestre e freni a tamburo (dischi all’anteriore), quindi il riduttore inseribile ruotando l’apposita manopola sul tunnel. © Costruzioni
ISUZU D-MAX
DOWNSIZING IN FORMATO E URO 6B
© Costruzioni
Provatiper Voi
IN CABINA Al centro del cluster, spicca il nuovo sistema d’infotainment dotato di schermo tattile. Dalle versioni Solar Plus in su c’è il climatizzatore automatico, che si comanda dal controller tondo con display digitale a in console centrale. Sul tunnel è ben visibile il selettore di modalità di trazione. Sugli allestimenti Supernova e Quasar la chiave è sostituita da un pratico transponder e il motore si avvia con un tasto.
CARTA D’IDENTITÀ Marca e modello Sito di produzione Cabina Driveline Motore Cilindrata Potenza kW@giri Coppia Nm@giri Cambio tipo/marce Trazione Ingombri (mm) Lunghezza Larghezza Altezza Passo Sbalzo anteriore Sbalzo posteriore Alt. libera dal suolo Alt. di guado Carreg. anteriore Carreg. posteriore Angolo di attacco Angolo di uscita Angolo di dosso Larg. piano di carico Lung. piano di carico Alt. sponde Alt. piano di carico Tara Portata Peso totale a terra
Isuzu D-Max E6 Thailandia singola
space/doppia Isuzu Rz4E 1.898 cc 120@3.600 360@2.000-2.500
man/6 4x2 e 4x4 ins.+rid.
man e aut/6 4x4 ins.+rid.
5.315 mm 1.775 e 1.860 mm da 1.685 a 1.780 mm
5.295 mm 1.860 mm da 1.780 a 1.785 mm 3.095 mm 905 mm
1.315 mm 190 e 225 mm
1.295 mm 225 mm 600 mm
1.510 e 1.570 mm 1.510 e 1.570 mm 20,7° e 29,4° 17° e 22,4° 17,3° e 21,7° 1.570 mm 2.305 mm
1.570 mm 1.570 mm da 29,4° a 30° da 22,4° a 22,7° 21,7° e 22,4° 1.530 mm 1.795/1.485 mm 440 mm
720 e 830 mm 1.700 e 1.865 kg 1.225 e 1.060 kg
855 mm da 1.900 a 1.945 kg da 1.025 a 980 kg 3.000 kg
marzo 2017 Costruzioni 127
Costruzioni 708 Costruzioni 707
Casa editrice la fiaccola srl
3_marzo2017 2017 1_2_febbraio
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Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
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708 707 annoanno LXVILXVI 1_2_febbraio 3_marzo 2017
WALKAROUND PALA MINIESCAVATORE GOMMATA HITACHI BOBCAT ZW310-6 E17Z
OGNI MESE
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Guida CAVE d’Italia Una Guida ai siti censiti con l’indicazione di Comune, località, nome e indirizzo della società esercente, tipologia o categoria del materiale estratto.
Nella Guida saranno presenti • Cave di ghiaia, sabbia, pietrisco e marmi • Produttori di bitumi • Produttori di calcestruzzo • Siti per il riciclaggio inerti da demolizione La guida è consultabile anche sul sito
www.caveditaliaweb.com Casa Editrice la fiaccola srl 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Tel. 02 89421350 - fax 02 89421484 - abbonamenti@fiaccola.it - www.fiaccola.com
“INSIEME DOMINIAMO IL TERRENO”
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