Casa editrice la fiaccola srl
Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature
Attualità&Prodotti STRUTTURE PROVVISIONALI IL MULTIDIREZIONALE LAYHER FA RINASCERE
NETTUNO
Macchine&Componenti MMT IN GERMANIA PER VEDERE LE PALE GOMMATE E GLI ESCAVATORI GOMMATI YANMAR
Sollevamento&Noleggio PIATTAFORME AEREE TUTTI I PANTOGRAFI ELETTRICI PRESENTI SUL MERCATO
712 anno LXVI 7_luglio 2017
WALKAROUND NUOVA PALA GOMMATA CASE 1021G
ECCELLENZA INNOVATIVA Le nuove pale gommate Volvo serie H stabiliscono nuovi standard di produttività ed efficienza dei consumi, aumentando la vostra produttività t/ora e l’efficienza litri/ora. Le nuove pale gommate L150H, L180H e L220H sono dotate di nuovi motori diesel a sei cilindri V-ACT, conformi allo Stage IV e di soluzioni tecnologiche innovative come l’OptiShift che riduce al minimo il consumo di carburante e l’usura dei componenti. La spaziosa cabina Volvo è stata progettata per fornire all’operatore un ambiente confortevole in grado di ottimizzare le prestazioni. Rivolgetevi al vostro concessionario Volvo locale per maggiori informazioni. www.volvoce.it
Mensile di Macchine Mezzi d’Opera Attrezzature Fondato nel 1952 da Giuseppe Saronni
ISSN: 0010 - 9665
SOMMARIO &Prodotti
STRUTTURE PROVVISIONALI
Attualità
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COVER STORY
6
8
&Componenti
Macchine
Notizie Fiere e convegni, attrezzature, pneumatici, aziende, lubrificanti, macchine ibride, escavatori cingolati, normative, cariche, investimenti, tecnologie, componenti
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MINIESCAVATORI
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L’appetito vien lavorando Costruzioni Stradali Martini Silvestro ha acquistato 7 Komatsu in 18 mesi
La scoperta della ruota Con l’acquisizione dello stabilimento Terex di Carlsheim Yanmar amplia la sua offerta con pale gommate ed escavatori gommati dal dna Schaeff
Elettro truck Nasce in Umbria, su base Isuzu, il patente B elettrico con cassone
MMT
6
WALKAROUND
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Un progetto sospeso per proteggere la fontana del Nettuno. Capolavoro Layher, firmato Gramigna
Robustezza e precisione La Lama Doser Laser di Cangini permette di eseguire lavori di qualità con macchine compatte.
VEICOLI ELETTRICI
Il manto di luce sul gigante
MMT
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Ricetta dedicata all’Europa Ai Quarry Days per scoprire le novità Doosan. Una pala cvt in arrivo
60 NEL PROSSIMO NUMERO
A bordo della Case 1021G, la vita è bella
26 Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna. Dopo un glorioso passato da concessionario per le pompe autocarrate Putzmeister per Lombardia e Liguria, la AGRES di Cavenago Brianza guadagna il label di distributore nazionale per le grandi PUTZMEISTER. Ma resta il punto di riferimento italiano anche per la linea di macchine Putzmeister Moertelmaschinen.
nte
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e
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ima on lin pr
Segui questo logo! ti segnala i collegamenti con il mondo web
PERFORAZIONE NO-DIG
JT40 in diretta dall’Italia La Prato Verde di Padova presenta la nuova arma assoluta nel settore delle perforatrici direzionali
&Demolizione
Riciclaggio 72
ATECAP
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Federbeton e Atecap a braccetto da oltre 12 mesi per seminari formativi
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INCHIESTA
Il futuro da recuperare
&Noleggio
Sollevamento 96
Il riciclo dei materiali inerti in scala europea, nazionale, regionale. Le opportunità da non perdere
&
Cave 84
Calcestruzzo
Farà molta strada Una nuova Hitachi ZW250-6 detta legge sul piazzale della Perugia Conglomerati con impianti da nero Sim
Notizie
Notizie Grù tralicciate, autogrù, piattaforme, attrezzature, aziende, sicurezza
Orizzonti di responsabilità Ipaf Italia ha moltiplicato il suo investimento formativo per tutte le categorie di operatori in quota
Notizie Mezzi d’opera, mercato, eventi, attrezzature, pale gommate
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76
DIRETTORE RESPONSABILE Lucia Edvige Saronni lsaronni@fiaccola.it
COORDINAMENTO EDITORIALE Maria Angela Feliciello mfeliciello@fiaccola.it Alberto Finotto afinotto@fiaccola.it REDAZIONE Mauro Armelloni, Emilia Longoni costruzioni@fiaccola.it COLLABORATORI Elena Cazzato, Gianenrico Griffini, Andrea Nucci, Eliana Puccio SEGRETERIA Ornella Oldani segreteria@fiaccola.it IMPAGINAZIONE Studio Grafico Page
LAVORO&SICUREZZA
98
7 LUG LIO 2017
DIRETTORE EDITORIALE Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it
PALE GOMMATE
Eventi, bonifiche, normative estere, fiere, corsi di aggiornamento, attrezzature idrauliche
76
In aula con le forze dell’Ordine
712
AMMINISTRAZIONE Federica Santonocito amministrazione@fiaccola.it ABBONAMENTI Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it TRAFFICO E PUBBLICITÀ Laura Croci marketing@fiaccola.it MARKETING E PUBBLICITÀ RESPONSABILE ESTERO Sabrina Levada slevada@fiaccola.it AGENTI Giorgio Casotto T 0425 34045 - F 0425 418955 ottoadv@tin.it per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (escluse Parma e Piacenza) Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Trib. Milano N. 2562 del 22/1/1952
Vi racconteremo la storia di un MECALAC 6MCR che è stato arruolato in acciaieria per eseguire lavori di manutenzione ordinaria. Vestito con i colori della GAP Service del Gruppo Piantoni, il piccolo francese non conosce tregua ma resiste a sollevamenti, alte temperature, spazi angusti e polverosi proteggendo il suo operatore.
PIATTAFORME AEREE
102
Pantografi elettrici Un mese dopo la carrellata dei modelli diesel e ibridi, ecco in rassegna tutti i modelli 100% elettrici
STAMPA Tep srl - Strada di Cortemaggiore, 50 - Piacenza ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio 313 21/11/1985 Roc 6274 PREZZI DI VENDITA abb. annuo Italia Euro 90,00 abb. annuo Estero Euro 200,00 una copia Euro 8,00 una copia Estero Euro 16,00 È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici, digitali, ecc. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Il suo nome è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l'invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali). Se non desidera riceverle, invii la sua richesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. Organo di informazione e documentazione
perVoi
Provati
Unione Costruttori Italiani di Macchine per Cantieri Edili, Stradali, Minerari e Affini Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana: numero di iscrizione 14440
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Oui je suis japonais I nostri cugini di Vie&Trasporti hanno preso le misure del medio francese in versione L1H1
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Airo....................................................104 Belle Equipment ......................................18 Bosch ..................................................13 Cangini ..................................................6 Case Ce ..........................................12 - 26 Cat ................................................16 - 72 Costruzioni Stradali Martini Silvestro ............54 Cte ......................................................96 Dike ....................................................10 Ditch Witch ............................................66 Doosan ................................................60 Fassi....................................................96 Fratelli Lucchieri ....................................54 Genie..................................................107 Germini ................................................12 Gramigna ..............................................20 Gruppo Cristini ........................................12 Haulotte ..............................................109 Hitachi ................................................88 Holland Lift ..........................................111 Hyundai ................................................85 Iet ......................................................51 Imer ..................................................114 Isuzu ....................................................51 Iveco....................................................85 Jcb ..............................................11 - 117 Jlg ....................................................118 Kiloutou ................................................97 Kobelco ................................................16 Komatsu Rete Italia ..................................54 Layer ..................................................20 Lecablocco ............................................13 Liebherr ................................................74 Magna Tyres ..........................................13 Manitou ........................................16 - 120 Metso ..................................................74 Mobil Delvac............................................9 Nacanco................................................96 Nakheel Properties ..................................10 Niederstaetter ..................................74 - 97 Nissan ................................................122 Osa Demolition Equipment..........................72 Peri ....................................................14 Perugia Conglomerati ..............................88 PratoVerde ............................................66 Scai ....................................................88 Schöck..................................................18 Sennebogen ..........................................15 Siemens ................................................9 Skyjack ..............................................121 Snorkel ..............................................120 Timken ................................................10 Trevi Benne ............................................72 Varini ..................................................54 Volvo Ce ..........................................18 - 73 Vtn Europe ............................................73 Yanmar ................................................44
fiaccola service CO 07/2017
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712 anno LXVI 7_luglio 2017
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Nel 2012 lo staff interno di Ricerca e Sviluppo Cangini, ha sviluppato una Lama Dozer Laser con sistema multi-sensore di livellamento di ultima generazione, che permette di eseguire livellamenti, sbancamenti e lavori di rinterro con un livello di precisione altissimo. In seguito, grazie alle continue sperimentazioni sui propri campi prova, al costante lavoro di implementazione tecnologica e al confronto con i clienti che spesso affiancano l’azienda nei test sul campo, la Lama Dozer Laser è diventata una delle attrezzature di punta dell’azienda romagnola, che oggi vanta un catalogo di oltre 80 attrezzature per le applicazioni e i settori più diversi, dal movimento terra, al riciclo, fino alla manutenzione del verde. Cangini Benne Srl Via Savio, 29/31 47027 Sarsina (FC) Tel. +39 0547 698020 Fax +39 0547 698021 www.canginibenne.com
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L'INNOVAZIONE CANGINI PRENDE CONTINUAMENTE NUOVE FORME. LA LAMA DOZER LASER È UN ESEMPIO DELL'EVOLUZIONE TECNOLOGICA APPLICATA ALLA GESTIONE DELLA QUALITÀ
er i lavori di livellamento, sbancamento, rinterro o per rendere uniformi i piani di lavorazione nei settori più diversi, dalle opere stradali a quelle agricole, si utilizzano principalmente macchine come dozer e grader. Negli ultimi anni però, la ricerca ha anche ottimizzato attrezzature che permettono di eseguire questi lavori con pale compatte e minipale. Il tutto rispondendo alla esigenza, sempre più puntuale, di aumentare il livello di precisione nell’esecuzione del piano. Le maggiori case costruttrici sia di macchine sia di attrezzature movimento terra hanno infatti studiato e perfezionato sistemi capaci di garantire il controllo integrato del livellamento. Già nel 2012, Cangini ha risposto a questa specifica domanda di mercato progettando la propria Lama Dozer Laser, forte del suo staff interno di Ricerca e Sviluppo. L’azienda di Sarsina (FC) ha ottenuto una attrezzatura con la resistenza di un dozer, ma con tutto il valore aggiunto di un sistema multi-sensore di livellamento laser di ultima generazione con un altissimo livello di precisione. In seguito, grazie alle continue sperimentazioni sui propri campi prova, al costante lavoro di implementazione tecnologica e al confronto con i clienti che spesso affiancano l’azienda nei test sul campo, la Lama Dozer Laser è diventata una delle attrezzature di punta dell’azienda romagnola, che vanta un catalogo di oltre 80 attrezzature per le applicazioni e i settori più diversi, dal movimento terra, al riciclo, fino alla manutenzione del verde. “Il nostro obiettivo è offrire soluzioni. Quando il nostro lavoro produce migliorie significative in termini di produttività ed efficienza - spiega Giorgio Cangini, Presidente dell’azienda - implementiamo le soluzioni tecniche sviluppate in modo da renderle disponibili a tutti gli utilizzatori dei nostri prodotti”. RRST
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ostruzioni 712
Macchine Mezzi
d’Opera Attrezzatur
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Attualità&Pro dott
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Macchine&Co mponenti A
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REZIONALE LAYHER FA RINASCERE
PALE GOMMATE
Sollevamento& Noleggio
PIATTAFORME AEREE TUTTI
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GOMMATI YANMAR
I PANTOGRAFI ELETTRI CI PRESENTI SUL
MERCATO
WALKAROUN D NUOVA PAL A GOMMATA
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fiaccola srl
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CASE 1021G
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IN CANTIERE
NEWS
&Prodotti
Attualità
L’unione farà la forza competitiva Il Concorso per la competitività apre la strada alla nuova strategia dell’UE in materia di politica industriale; CECE accoglie l’iniziativa con entusiasmo e offre la propria cooperazione per favorire l’utilizzo di macchine più sicure Unione Europea avrà una strategia integrata di politica industriale. È la prima volta che i ministri della competitività economica e dell’industria dell’UE hanno trovato un accordo affinchè la Commissione Europea fornisca una strategia europea per la politica industriale per il futuro. Sostegno unanime degli Stati membri alla riunione del Consiglio Competitività svoltosi a Bruxelles il 29 maggio. Il Consiglio ha riconosciuto che una strategia industriale congiunta sia fondamentale per garantire la competitività industriale globale dell’Europa e per
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8 Costruzioni luglio 2017
far fronte ai cambiamenti tecnologici che l’industria deve affrontare. Diverse le questioni da esaminare: l’accesso al finanziamento, la digitalizzazione, nuovi modelli di business o investimenti in competenze e talenti. Necessaria inoltre una maggiore attenzione settoriale: “Per l’industria manifatturiera europea, questo è un passo importante nella giusta direzione”, afferma Riccardo Viaggi, segretario generale CECE. Il Consiglio Competitività ha raccolto così la richiesta dell’industria europea, rilasciata nella dichiarazione congiunta firmata da CECE con altre 127 associazioni di categoria.
“La nostra priorità è di offrire mezzi per aumentare la quota del settore nel PIL europeo fino al 20% entro il 2020, attraverso l’attuazione tempestiva di un piano d’azione che includa passi e tappe concrete. E ora ci siamo vicini”, afferma Viaggi e aggiunge: “Ci siamo impegnati a dare il nostro contributo e rafforzare la nostra cooperazione quando la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio Competitività avvieranno la strategia”. Tra il 2000 e il 2014 la quota di produzione totale dell’UE è scesa dal 18,8% al 15,3% mentre 3,5 milioni di posti di lavoro sono stati persi tra
il 2008 e il 2014. In questo contesto e con la consapevolezza che altri paesi del mondo mettono l’industria al vertice delle scelte politiche, è fondamentale che l’Unione Europea stabilisca un quadro per la competitività del settore manifatturiero e creare posti di lavoro. L’industria europea ha un’enorme capacità di ricerca e innovazione, vanta una forza lavoro qualificata e ha guadagnato una reputazione mondiale per la qualità e la sostenibilità. Ora punta al sostegno delle istituzioni europee e degli Stati membri per sviluppare il suo pieno potenziale. www.cece.eu
Nuovi lubrificanti ad alte prestazioni per veicoli commerciali leggeri. La gamma MOBIL DELVAC è stata concepita per aiutare proprietari e operatori di flotte di veicoli commerciali leggeri a mantenere l’efficienza operativa. Fra i benefici rispetto ai lubrificanti convenzionali minerali, un’eccellente protezione del motore e un buon potenziale di riduzione dei consumi di carburante, anche in caso di traffico urbano intenso. Attualmente sono disponibili i lubrificanti Mobil Delvac City Logistics 5W-30 e Mobil Delvac Light Commercial Vehicle E 10W-40, già approvati da Peugeot, Citroen, Iveco, Volkswagen, Ford e Mercedes-Benz.
www.mobildelvac.it
MANIFESTAZIONI, FIERE E CONVEGNI
Lubrificanti extralight
REMTECH EXPO 2017
20 - 22 settembre 2017 Ferrara Bonifiche siti contaminati, protezione e riqualificazione del territorio. www.remtechexpo.com
STEINEXPO 2017
30 agosto - 2 settembre 2017 Homberg/Nieder-Ofleiden (Germania) Macchine e attrezzature per cava e miniera www.steinexpo.eu
GIS
5 - 7 ottobre 2017 Piacenza Giornate italiane del sollevamento e dei trasporti eccezionali www.gisexpo.it
ECOMONDO 2017
7 - 10 novembre 2017 Rimini Fiera internazionale della green e circular economy nell’area euro-mediterranea www.ecomondo.com
L’edificio dialoga con la persona ntrare in uno spazio dove sia possibile personalizzare le proprie esigenze di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione: al passaggio si aprono porte, si accende la luce, il clima si adegua ai propri desideri. Una sfera perfetta, dove si è connessi alle cose e ogni cosa è collegata all’altra. Questo il progetto di un team italiano di SIEMENS, che integra la gestione dell’edificio con un sistema di geo-localizzazione indoor, primo al mondo nel suo genere. Il progetto,
E
sviluppato da Carlo Ratti Associati, è stato applicato alla storica sede della Fondazione Agnelli, per permettere, attraverso la possibilità di geo-localizzare (pur senza identificare) chi si muove all’interno del complesso, una gestione più efficiente del sistema impiantistico e un maggiore comfort delle persone in termini di accesso, disponibilità degli spazi e controllo degli impianti. Integrato con Desigo CC, la piattaforma software di Siemens per la gestione dell’edificio che controlla e supervisiona
clima, luci, oscuranti, controllo accessi, TVCC, allarmistica, e prenotazione sale riunioni, il sistema di geo-localizzazione rileva e comunica in autonomia i
dati di presenza e posizionamento, attivando automaticamente le relative risposte degli impianti dell’edificio. www.siemens.com
luglio 2017 Costruzioni 9
N
2017, per essere completato nel 2020. L’imponente centro commerciale si svilupperà su 1,2 milioni di metri quadrati di outlet, ristoranti e aree di divertimento, completando la zona residenziale più popolare di Dubai con oltre 2,5 milioni di metri quadrati attualmente in costruzione, al largo della
La sinergia che vince L’americana TIMKEN, azienda specializzata nella produzione di cuscinetti e componenti per la trasmissione meccanica di potenza, per un giro d’affari di 2,7 miliardi di dollari, ha annunciato il 27 giugno 2017 di avere raggiunto un accordo di acquisizione dell’olandese Groeneveld Group, fornitore di sistemi di lubrificazione automatica per macchine movimento terra (oltre che per camion e macchine agricole) che ha concluso il 2016 con fatturato di 105 milioni di dollari.
10 Costruzioni luglio 2017
Sheikh Mohammed Bin Zayed, e una comunità di circa 11.500 ville extralusso, per lo più occupate dai cittadini UAE. La società AE7 Consultants supervisionerà la progettazione, l’ingegneria e assumerà la direzione dei lavori di Nad al Sheba Mall. Secondo una dichiarazione di Nakheel, il
contratto di appalto per la costruzione sarà rilasciato alla fine dell’anno. Nakheel sta inoltre costruendo oltre mille ville nella zona e percorsi ciclabili, offrendo una nuova comunità nella zona, che utilizzerà il nuovo centro commerciale e i suoi servizi. www.nakheel.com
Look da lavoro, ma non solo www.dike.works
ad Al Sheba Mall diventerà uno dei punti di aggregazione più importanti di Dubai. Il progetto di 16 miliardi di AED sviluppato dalla società NAKHEEL PROPERTIES, lo sviluppatore di Dubai dovrebbe iniziare nell’ultimo trimestre del
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ATTUALITÀ & PRODOTTI
Nuovo e gigantesto Dubai mall
Lunghi, corti, in jeans o in tessuto traspirante, le nuove collezioni di pantaloni e bermuda di DIKE sono pratiche e coloratissime, adatte per il lavoro e il tempo libero. Due le serie: Dike cotton, realizzata in speciale fibra viva, naturale e traspirante, che consente l’interscambio termico tra organismo e ambiente, garantendo un’adeguata protezione sia dal caldo che dal freddo. La particolarità della serie DCS® (Dike comfort stretch) invece è lo speciale trattamento dei filati che garantisce libertà di movimento e comfort elevato. Trattamenti innovativi e lavorazione all’avanguardia per l’azienda padovana che produce anche calze da lavoro con stimolazione magnetica e scarpe altamente tecnologiche e di qualità.
Attualità&Prodotti
NEWS
Precisione ed efficienza
iamo a Bologna, con l’impresa Vito Colatrella di Molinella (BO) che, per la realizzazione degli scavi di fondazione di un nuovo edificio, ha scelto il nuovo escavatore cinglato JCB JS235 HD abbinato a una stazione laser Spectra LL600. Una combinazione perfetta che ha confermato le doti di produttività,
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economicità di esercizio e silenziosità dell’escavatore JCB. Osservando la macchina al lavoro, colpisce il suo utilizzo in combinazione con la Spectra LL600: la stazione a terra su treppiede dialoga con il ricevitore montato sulla torretta dell'escavatore, il quale trasmette le
informazioni al monitor in cabina. In questo modo il controllo delle quote di scavo è eccezionale, garantendo la massima precisione nelle operazioni di scavo ed eliminando la necessità di un secondo operatore addetto ai rilievi. Come tutti i
modelli della nuova serie JCB, il JS 325 HD è equipaggiato con motore JCB EcoMax Tier 4 Final/Stage IV senza DPF, che rispetto alla serie precedente evidenzia un consumo medio di carburante ridotto del 6%. www.jcb.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Quando il gioco si fa sicuro Il Gruppo Cristini sceglie due Case CX350D e un CX490D per il duro lavoro in cava. Merito della versatilità, affidabilità ed estrema sicurezza che i nuovi Serie D offrono. Le tre macchine processano in tutto 500 metri cubi al giorno, pari a 900 t
“In cava la sicurezza è la cosa più importante” – spiega Simone Cristini, Amministratore Delegato del Gruppo omonimo. “La cabina degli escavatori Case è più alta e con le griglie di protezione garantisce una sicurezza totale. Inoltre, il sistema di ammortizzazione eleva sensibilmente il comfort.”
a cava di Acuto in provincia di Frosinone è gestita dalla Gemini Spa. Il Gruppo Cristini, di cui la Gemini fa parte, da quindici anni opera nel settore edile e utilizza il materiale inerte
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ricavato dalla lavorazione in cava (sabbia, ghiaia da 7 e 12 mm, stabilizzato). La cava viene lavorata a gradoni su più livelli a un ritmo di 500 metri cubi al giorno, pari a un totale di 900 tonnellate. Ritmi serrati che richiedono macchine robuste, potenti e precise. Per questo, Cristini ha scelto i nuovi escavatori CASE Serie D: due
CX350D e un CX490D. La sicurezza viene garantita dalla cabina Rops con protezione Fops di livello II, allarme di traslazione e una visibilità assicurata da ampie vetrate, con quattro specchietti laterali, telecamera per visione posteriore e telecamera laterale collegate a monitor in cabina. I due escavatori CX350D, da 35 tonnellate,
sono equipaggiati con martello demolitore e attaccano il fronte di scavo per frantumare la roccia da cui è composto, con una potenza di scavo garantita da motore da 282 CV a sei cilindri che soddisfa la nuova normativa Stage IV con Scr, ma senza filtro antiparticolato, con costi di manutenzione azzerati. La pressione invece è modulata dal sistema idraulico, l’Auto Power Boost che eroga automaticamente maggiore intensità quando il lavoro si fa più duro e più dura è la pietra. Una cabina con tutti i comfort e tanti piccoli lussi da fuoriserie come bluetooth, radio, monitor, vani portaoggetti e box caldo/freddo sono infine di serie. www.casece.com
Attualità&Prodotti
NEWS
City Life nasce la Piazza Tre Torri ityLife, il progetto di riqualificazione nel cuore di Milano, ha portato al cambiamento dello skyline cittadino con uno degli interventi urbanistici più grandi d’Europa. Tre grattacieli firmati da famosi architetti: Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind e una piazza - Piazza Tre Torri che metterà in relazione i due livelli di accesso alle torri. L’ingresso principale delle torri è situato infatti a +129 metri sul livello del mare, mentre la piazza si trova a una quota di +122 metri.Oltre a mettere in relazione i due livelli di accesso alle torri, la piazza rappresenta il collegamento con la nuova fermata della metropolitana M5 e i parcheggi sotterranei. Le pareti divisorie tra i vari
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Nuove strategie Dal mese di luglio, Arjen Sibon sarà il nuovo responsabile vendite del gruppo olandese MAGNA TYRES. Con il nuovo incarico, Sibon ha assunto la responsabilità di far crescere e rafforzare la presenza dei pneumatici OTR sul mercato europeo. Determinante per la scelta di Sibon, è stata - oltre la ventennale esperienza nel settore - la sua capacità di identificare le esigenze specifiche del mercato e il talento per sviluppare forti partnership con i clienti. Michael de Ruijter, CEO di Magna Tyres Group commenta: “Siamo lieti di accogliere Arjen Sibon, aggiunge all'organizzazione una ricchezza di esperienze e conoscenze senior”.
www.magnatyres.com
vani e al livello parcheggio sono state realizzate utilizzando i LECABLOCCO Tagliafuoco Facciavista di vari spessori (12, 15, 20 e 30 cm) sia nella versione monocamera che multicamera, studiati per realizzare murature ad elevate prestazioni di
resistenza al fuoco. Costituiti da calcestruzzo di argilla espansa Leca, gli elementi sono lasciati a vista e semplicemente pitturati ai piani interrati del parcheggio, mentre ai piani superiori la loro resistenza e robustezza hanno permesso di realizzare la sovrastruttura per il
rivestimento in marmo a livello della piazza. Sono stati inoltre utilizzati i Lecablocco Tramezza Lecalite, manufatti in calcestruzzo a base di argilla espansa Leca, a basso spessore e con sistema di collegamento ad incastri su tutti e quattro i lati, utilizzati per la realizzazione di tamponamenti e pareti. www.lecablocco.it
Ai tedeschi piace l’Italia Nel 2016 BOSCH, ha conseguito in Italia un fatturato di 2,4 miliardi di euro, registrando una variazione percentuale positiva di circa il 6% rispetto al 2015. L'Italia rappresenta uno dei mercati più importanti per la multinazionale tedesca, presente sul territorio con 20 società e 4 centri di ricerca ed oltre 5.800 collaboratori. Anche per il 2017, le prospettive sono positive: oltre alla riconferma dei settori Mobility Solutions e Energy and Building Technology, da gennaio è presente la prima realtà italiana della startup: Bosch Deepfield® Robotics Smart Farming, nata per lo sviluppo di soluzioni innovative per una agricoltura 4.0.
www.bosch.it
luglio 2017 Costruzioni 13
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Non solo soluzioni progettuali, ma anche esperienza e know how per risparmiare tempo prezioso in corso d’opera
Fra passato e futuro ette edifici caratterizzano il complesso MaakriKvartal attualmente in fase di costruzione a Tallinn. Nuovi grattacieli e monumenti architettonici restaurati collegheranno il cuore storico della capitale estone con il nuovo quartiere della città. Per questo progetto, che prevede anche un grattacielo di oltre 100 m
S
14 Costruzioni luglio 2017
di altezza, PERI ha sviluppato e fornito sistemi di ancoraggio adatti sia alle nuove strutture che ai lavori di ristrutturazione. Una cassaforma rampante sulla base del sistema RCS Rail Climbing System, che riunisce i vantaggi di diversi sistemi di ripresa in un unico sistema modulare, impiegato sia come cassaforma che come paramento di protezione a
ripresa, così che l'unità di ripresa rimanesse sempre collegata all'edificio. Per questo motivo, le procedure di sollevamento sono avvenute rapidamente e in sicurezza, anche in presenza di vento. Le unità vengono sollevate da un livello all'altro mediante gru o dispositivi idraulici mobili. Il sistema di ancoraggio Maximo, ha consentito la messa in
opera del tirante di collegamento operando da un solo lato della cassaforma, riducendo notevolmente i tempi di lavorazione, oltre a richiedere l’impiego di un solo lavoratore. La cassaforma modulare Skydeck ha garantito infine un corretto uso dell’ancoraggio, senza rischi di instabilità. www.peri.com
Attualità&Prodotti
NEWS
Lavori in corso per la nuova Dubai a Mer è uno dei progetti più complessi in corso a Dubai, che vedrà la creazione di oltre un milione di metri quadrati di spazio. Per raggiungere questo obiettivo, sarà necessario spostare e posizionare circa 9 milioni di metri cubi di sabbia e fino a 6 milioni di tonnellate di roccia; cosa che ha indotto l’azienda Bilal a utilizzare il nuovo SENNEBOGEN 880 EQ. Con uno sbraccio di 35 m, questa attrezzatura consente un preciso posizionamento delle pietre per modellare la nuova costa. La Cactus Grab, inoltre consente di
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posizionare rocce con peso fino a 7 t, mentre un sistema GPS consente di collocare le rocce sott’acqua, con precisione millimetrica. Contrariamente alle
macchine precedenti, l’880 EQ compie facilmente tutto il lavoro esclusivamente da terra e, grazie al sistema EQ di contrappesi interconnessi, l’880 EQ consuma solo la metà del
carburante dei modelli precedenti. La macchina è azionata da un motore diesel da 470 kW e da un sottocapo cingolato versione large. www.sennebogen.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Connessi per lavorare meglio oftware e hardware di nuova generazione Cat® Connect consentiranno agli operatori di collegare qualsiasi tipo di attrezzatura, dagli escavatori più grandi al generatore più piccolo. Le nuove tecnologie Product Link CAT collegano infatti macchine di ogni marca e tipologia con il solo VisionLink®. Il Product Link, studiato per il monitoraggio delle macchine di produzione, dispone di funzioni che consentono di incrementare dati raccolti in base alle proprie esigenze: ore di funzionamento, posizione della macchina, parametri sullo stato della macchina e i numeri relativi alla produzione mentre, un dispositivo di rilevamento per risorse non alimentate, (ad es. attrezzature e
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rimorchi), ne segnala solo la posizione. Questo dispositivo utilizza la tecnologia bluetooth per il collegamento con VisionLink, consentendo ai manager di controllare a
Due nuovi rotativi sul mercato Sono due i nuovi modelli di sollevatori telescopici rotativi lanciati da MANITOU GROUP. MRT 3050 solleva fino a 5 t con un’altezza massima di 30 m. Gli stabilizzatori, lunghi fino a 6,25 m, sono dotati di sensori di sfilo e di pressione sul terreno, per ottimizzare le prestazioni della macchina rispetto alle effettive condizioni operative. MRT 3050 raggiunge su strada, una velocità massima di 40 km/h. Il modello MRT 2470, invece, è dotato di un braccio che porta le forche a 24 m e ha una capacità massima di 7 t, l’ideale per lavori pesanti. Tasmissione idrostatica “shift on fly” a due velocità che permette l’operatore di scegliere fra modalità manuale o automatica. www.manitougroup.com
distanza le attrezzature utilizzando smartphone, tablet e computer desktop. Il nuovo hardware per il monitoraggio dei veicoli è progettato per aggiornare veicoli per impieghi leggeri
e pesanti; il sistema fornisce informazioni per la sicurezza del conducente, agevolare la produzione e assistere i responsabili della manutenzione. www.cat.com
L’escavatore è ibrido L’ultima innovazione in fatto di tecnologia in casa KOBELCO CONSTRUCTION Machinery Europe B.V., si chiama SK210HLC-10, il primo escavatore ibrido nella classe delle 20 ton di peso operativo, in un’importante classe di peso. Fra le caratteristiche: una potente batteria agli ioni di litio per una maggiore capacità di immagazzinamento di elettricità che eroga la necessaria potenza elettrica; il motore diesel Hino - lo stesso montato dal convenzionale SK210LC10 - che mette a disposizione la potenza necessaria in ottemperanza agli standard Stage 4. Grazie all’utilizzo della tecnologia ibrida che si sposa al sistema Scr (Selective Catalyst Reduction) e al filtro antiparticolato (Dpf), questo modello è considerato uno dei migliori escavatori in termini di emissioni di CO2.
www.kobelco-europe.com
16 Costruzioni luglio 2017
ESSERE I P R I M I
UN’AZIENDA, OLTRE 300 MACCHINE.
JCB Hydradig è il primo e innovativo escavatore gommato “porta attrezzi” che, grazie al rivoluzionario design e le conseguenti ineguagliabili caratteristiche di stabilità, visibilità, manovrabilità e velocità su strada, sta rivoluzionando il lavoro in cantiere. Dotato di motore JCB EcoMax conforme allo Stage IV che non richiede filtro DPF, JCB Hydradig offre il massimo della flessibilità operativa assieme al massimo delle prestazioni e della sicurezza. JCB Hydradig, l’innovazione in cantiere.
JCB S.p.A. Via E. Fermi, 16 – 20090 Assago (MI) +39 02 48866401 marketing.italia@jcb.com
www.jcb.com
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L’ibrido che funziona
finanziare il progetto LX01. I test sull’efficienza della combustione, con la riduzione di gas a effetto serra sono stati svolti inizialmente presso il centro di discarica e riciclaggio di Redwood, un impianto di compostaggio di rifiuti verdi nella parte settentrionale dello Stato. Sebbene i dati siano ancora
in fase di analisi, dai risultati registrati finora emerge un miglioramento dell’efficienza dei consumi pari al 50%, equivalente a una riduzione del 35% nel consumo di carburante e nelle emissioni di gas a effetto serra. Altro impianto oggetto di test, la stazione di trasferimento Moreno Valley, un sito di
trasferimento dei rifiuti nel sud della California dove la LX01 ha raggiunto un risparmio medio di carburante di circa il 45%. Entrambi i risultati dei test superano di gran lunga il target di miglioramento dell’efficienza dei consumi di carburante del 35%, obiettivo del progetto. www.volvoce.com
Nuova era per il gigante giallo
Isolamento in alta quota Nei lavori di adeguamento agli standard moderni, il rifugio “Höllentalanger” a 1387 metri di altitudine sul massiccio tedesco Zugspitze, ha investito su sicurezza e funzionalità della struttura, con particolare attenzione all’isolamento termico con l’armatura SCHÖCK Thermoanker. Grazie alla bassissima conducibilità termica, Schöck Thermoanker presenta straordinarie proprietà isolanti: l’elemento funge da collegamento nelle pareti a doppia lastra impedendo la formazione di ponti termici. Servendo da elemento di raccordo che distanziatore, è indicato sia per l’ancoraggio di facciate in appoggio che per quelle a sbalzo e consente la produzione di elementi prefabbricati in calcestruzzo, di grandi dimensioni, perfettamente isolati dall’interno.
www.schoeck.it
18 Costruzioni luglio 2017
www.bellequipment.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
o scorso 12 luglio, in California, Volvo CE ha presentato i risultati del test sul campo del prototipo di pala gommata ibrida LX01 con benna da 4 metri cubi. Si tratta di un ibrido in serie che comprende una trasmissione costituita da motori elettrici di trazione, idraulica azionata elettricamente, un sistema di accumulo di energia da batteria, e un motore diesel da 3,6 litri di cilindrata (contro i 7,8 litri di una L120H). Rispetto ad altri modelli termici della stessa categoria, la LX01 offre una riduzione di emissioni sia in termini acustici sia allo scarico. VOLVO CE ha organizzato l’incontro insieme al cliente Waste Management (vedi COSTRUZIONI, numero di settembre 2016, pagina 57) che ha condotto i test e che ha contribuito a
Cambio al vertice per BELL EQUIPMENT. Il direttore esecutivo Leon Goosen (45) sostituirà l’attuale CEO Gary Bell che continuerà a svolgere un ruolo signiticativo nel consiglio di ammistrazione dell’azienda familiare. “Ringrazio il consiglio, la direzione e la famiglia Bell per l’opportunità e la fiducia che hanno mostrato in me" - dichiara Goosen “questo è un momento importante nella storia dell'azienda e confido nel sostegno dell’intera famiglia Bell e degli azionisti, mentre proseguiamo con la strategia di cogliere le influenze del mercato e sviluppare il nostro grande marchio”.
PRESENTS
. . . S E C A P S T H G I T N I S E C N A M R O F R E P O T S E M O WHEN IT C STARRING MID RANGE Progettati con un raggi o di rotazi o ne posteri o re compatto che è i d eale negli spazi confi n ati , DX165W-5 e DL220-5 sono i m batti b i l i per stabi l i tà e capaci tà di sollevamento . Aggi u ngi c i i loro bassi consumi ed ecco la mi g li o re scelta possi b i l e per i l tuo i n vesti m ento . products.doosanequipment.eu
© Costruzioni
STRUTTURE PROVVISIONALI
e lo sguardo del Gigante ora sembra celato da una cortina di ferro, il futuro che lo aspetta è senz’altro quello di una nuova era di splendore e potenza. La grande statua bronzea che dal 1566 costituisce l’elemento dominante della fontana del Nettuno, nel centro di Bologna, è in corso di restauro e il sistema di ponteggio multidirezionale Layher Allround ne protegge il prezioso profilo con la sua struttura provvisionale sospesa, assolutamente priva di ancoraggi e autoportante. Poggiando sul perimetro esterno della vasca, il ponteggio concepito e allestito dallo storico noleggiatore bolognese Gramigna presenta uno sviluppo a sbalzo, in modo da consentire alle squadre dei restauratori di intervenire con la massima efficacia e sicurezza sul Nettuno e sulle altre 38 statue che decorano la vasca stessa e la base della fontana. Per tutto il corpo centrale, la dinamica multidirezionale del ponteggio Layher si svolge nella spirale armonica delle travi reticolari in quota, con un percorso che si snoda tutto intorno alla fontana, aggirandone poi la base marmorea e culminando in cima alla statua del Gigante. Dalla quota di 9 metri si domina la magnifica piazza del Nettuno, respirando l’aria di una Storia sostenuta, nel suo riaffiorare, dalla grande tecnologia Layher riservata ai cantieri d’arte. ST
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UN PROGETTO SOSPESO PER PROTEGGERE LA FONTANA DEL NETTUNO. CAPOLAVORO
LAYHER, FIRMATO GRAMIGNA DI ALBERTO FINOTTO
IL MANTO di luce sul Gigante 20 Costruzioni luglio 2017
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Attualità&Prodotti
luglio 2017 Costruzioni 21
22 Costruzioni luglio 2017
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Il vantaggio del ponteggio multidirezionale, rispetto al classico tubo-giunto, è evidente nel progetto predisposto da Gramigna per la fontana del Nettuno. Per l’incastro rigido ed efficace dei moduli diagonali correnti con i montanti, il sistema Allround assume una portata decisamente superiore. Inoltre, i montanti presentano una notevole distanza l’uno dall’altro. Con il tubo-giunto si ottengono misure di 1-1,8 m, mentre con i montanti che compongono il sistema multidirezionale, si può arrivare al limite di lunghezze fino ai 3 m. Al nodo di connessione Allround, su un unico piano e con angolazioni diverse, ̀e possibile collegare fino a otto elementi . Il risultato è quello di una solidità strutturale poderosa che si mantiene ogni 50 cm, in sequenza di montaggio sui montanti verticali. La rosetta piatta, priva di rientranze e sporgenze, impedisce poi tutti quei depositi incidentali di cemento, schiume espanse e sporcizia che potrebbero complicare i successivi assemblaggi.
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STRUTTURE PROVVISIONALI
U NA SOLIDA PORTATA
Nel progetto di Gramigna per le opere provvisionali a supporto della fontana del Nettuno (in occasione del ripristino affidato all’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro), sono state completate delle passerelle per le visite guidate al cantiere. Il percorso si snoda tutto intorno alla fontana, ne aggira la base marmorea (del perimetro di 7,4 m) e raggiunge, salendo a spirale, la cima della statua e del tridente a 9 metri di altezza.
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La velocità di connessione dei componenti e l’assenza di giunzioni a bullone costituiscono la combinazione peculiare del ponteggio multidirezionale Allround di Layher. Queste caratteristiche consentono un collegamento ad angolo retto dei diversi componenti modulari, oppure, in alternativa, permettono al montatore di orientarli a piacimento con la garanzia di una perfetta trasmissione dei carichi.
ANCHE LA COPERTURA È UN CAPOLAVORO Per la copertura del ponteggio e dell’opera in restauro, Gramigna ha optato per il modulo Keder di Layher, una copertura provvisoria ormai proverbiale per il successo riscontrato sia nel mondo dell’edilizia che negli allestimenti per concerti e spettacoli. Le normali coperture provvisorie sono limitate, per motivi strutturali, a 20 o 25 metri di luce, mentre il nuovo sistema Keder permette di realizzare capriate fino a 40 metri in virtù del nuovo profilo superiore dei tralicci in alluminio. Rispetto alla precedente versione della copertura Keder, i progettisti Layher hanno ampliato il raggio della sezione di colmo. Grazie a questo accorgimento e all’utilizzo del nuovo kit per l’installazione della copertura, i teli scorrono con maggiore facilità nelle guide dei tralicci.
luglio 2017 Costruzioni 23
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La rivoluzione di Layher l’hanno potuta vedere e provare gli stessi visitatori al cantiere di restauro del Nettuno, e prima ancora sulla terrazza panoramica di San Petronio. Dagli elementi modulari, di estrema versatilità, che abbiamo fornito a Gramigna per comporre il sistema di ponteggio multidirezionale Allround, il cliente ha potuto realizzare delle passerelle di camminamento pratiche, leggere e senza alcuna trave di legno. La portata, poi, era assolutamente adatta a sostenere, in totale sicurezza il passaggio frequente e numeroso di un pubblico composto da studenti e comitive.
Roberto Vesentini
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direttore generale Layher Italia
24 Costruzioni luglio 2017
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Gramigna ha realizzato un gioiello di progettazione provvisionale anche per la Basilica di San Petronio. Sempre, naturalmente, con la complicità dei sistemi Layher. Il sagrato di marmo di fronte alla facciata della Basilica e ̀ stato rivestito con uno strato di poliuretano a cui sono stati sovrapposti pannelli di legno e travi lamellari, incrociati in piu ̀ strati per appoggiarvi i montanti del ponteggio. © Costruzioni
STRUTTURE PROVVISIONALI
presidente gruppo Gramigna
La creatività tecnologica che ci deriva da Layher è autonoma e rivoluzionaria come i ponteggi che compongono la sua offerta. Nel caso della fontana di Nettuno, il nostro progetto sarebbe stato meno fruibile per i restauratori, senza la leggerezza dell’impianto multidirezionale e autoportante Allround. Per restauri conservativi complessi come quelli della fontana di Nettuno e della Basilica di San Petronio, i sistemi meno invasivi e più versatili di Layher valorizzano in modo mirabile anche l’estetica provvisoria del monumento.
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Giuliano Gramigna
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Ai montanti sottoposti a maggiore sollecitazione sono stati applicati supporti ausiliari per reggere a portate impreviste nel caso di cedimenti localizzati del sagrato. La struttura e ̀ stata implementata con un sistema di contrappesi asimmetrici in funzione antiribaltamento per lavorare in totale sicurezza anche nelle zone a sbalzo.
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Con lo sguardo in alto, verso la sommità della Basilica più amata dai bolognesi, oppure scorrendo l’orizzonte dai 60 metri della stessa terrazza panoramica di San Petronio, si incontra ancora l’ingegno progettuale e realizzativo di Gramigna basato sui sistemi provvisionali Layher. Costruita sul ponteggio dell’abside, in piazza Galvani, la terrazza offre lo spettacolo magnificente dei tetti di Bologna fino alle colline dell’Osservanza, e dalla chiesa di Santa Maria della Vita fino alla Cattedrale di San Pietro. Anche in questo caso, il ponteggio multidirezionale Layher ha confermato le aspettative dei progettisti e della committenza durante i lavori di restauro in quota: portata elevata, modularità flessibile nella composizione del sistema, struttura piu ̀ snella e funzionale alle esigenze degli operatori in cantiere e dei tecnici di restauro. Una certa elasticità che si mantiene nei nodi di giunzione (nonostante l’ottima rigidità dell’impianto multidirezionale) migliora la reattività meccanica del ponteggio, la ripartizione dei carichi inconsulti e localizzati e le eventuali sollecitazioni causate, ad esempio, dai fenomeni ventosi (considerando, soprattutto, la presenza di teli scenografici dalle dimensioni ragguardevoli sulle facciate della Basilica).
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PROTEZIONE A VISTA
NEWS
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Attualità&Prodotti
Costruzioni 25
Peso operativo 25.760 kg Potenza netta 239 kW CapacitĂ benna standard 5 m3 Carico rib. alla max artic. 19.010 kg
WALKAROUND DI
MATTHIEU COLOMBO
1021G STAGE IV
CASE 1021G
I plus di Tutta la qualitĂ e le prestazioni di un prodotto made in Italy con il respiro di un progetto globale sviluppato in sinergia con gli Stati Uniti
1
3 La Case 1021G deriva dal modello piĂš grande 1121G. La fattura delle parti strutturali e le prestazioni molto elevate lo dimostrano. VisibilitĂ e sicurezza in ascesa.
2
Cabina pressurizzata (certificata Cat.2) predisposta per filtro ai carboni attivi. Nuovo clima. Sedile pneumatico di serie, con sospensione adattiva disponibile
4 QualitĂ della vita a bordo elevata, grazie a una cabina integralmente nuova e caratterizzata dal parabrezza panoramico integrale. Solo 69 dB(A) misurati in cabina.
Interfaccia lcd a colori da 8 pollici ai vertici della categoria per numero di regolazioni operative possibili, funzioni diagnostiche e monitoraggio in tempo reale
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8 Carico di ribaltamento alla massima articolazione di 40° (non 37) di ben 19.010 kg e forza di strappo di 19.070 daN. Fa mangiare la polvere a molte...
Motore con il migliore rapporto kW/litro della categoria che eroga valori di potenza e coppia ben superiori alla media e a regimi contenuti. Allestito per la 1021G
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9 Stage IV con un sistema di post trattamento allo scarico senza Dpf e collaudato in applicazioni specifiche di movimento terra e non su mezzi stradali
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La 1021G ha 3 modalità operative, più quella automatica che sceglie la migliore in tempo reale. Il motore si spegne in automatico (regolabile da 5 fino a 60 minuti)
10 Sterzo elettrico con joystick ergonomico e sensibilità regolabile su tre livelli. Comfort di lavoro superiore. Il volante non scompare e rimane prioritario
Autonomia di lavoro davvero elevata grazie al maxi serbatoio plastico del gasolio da 459 litri di capacità (65 di AdBlue) e consumi contenuti con l’Scr
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SOLO
69 dB(A)
Fari stradali led di serie
IN CABINA
Tergicristallo a intermittenza regolabile
Prese 12 volt, usb e aux
Comfort zone
15 aeratori soltanto per il parabrezza!
AMBIENTE
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La cabina della Case 1021G è integralmente nuova. La qualità della vita a bordo cresce notevolmente così come la visibilità assicurata dal parabrezza integrale e 6 fari di lavoro led di serie. Solo 69 dB(A) interni
Compressore clima (gas) esterno cabina
30 Costruzioni luglio 2017
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PRESSURIZZATO
Della precedente cabina non rimane nulla. Il nuovo climatizzatore con compressore esterno alla cellula vitale vede la sua efficienza amplificata dall’ambiente pressurizzato (Cat. 2) con predisposizione per filtro ai carboni attivi.
Plafoniera laterale da lettura
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CASE 1021G
Sedile stoffa-pelle di serie
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WALKAROUND
6 fari di lavoro led di serie
Retrocamera a infrarossi si vede anche al buio
Braccioli e joystick solidali con il sedile
Sospensione pneumatica di serie. Adattiva disponibile
I comandi dell’attrezzatura e della trasmissione sono elettroidraulici (non c’è olio in cabina).
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STERZO ELETTRICO REGOLABILE Case ha ottimizzato uno sterzo elettrico che si controlla con un comodo joystick (non una leva corta) e la cui reattività può essere regolata su 3 livelli (slow, medium, fast) per adattarsi sia alla sensibilità dei singoli operatori sia alle condizioni operative.
Vivavoce bluetooth con risposta automatica
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MANCORRENTI ESTESI E INTUITIVI PER UN ACCESSO ALLA CABINA SEMPRE SICURO
Nuovo profilo dei corrimano
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CASE 1021G
Si utilizza anche con i guanti
Infotainment da lavoro
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È sicuramente una delle migliori interfaccia macchina-operatore del settore (8”). Non ha il fascino del touch screen, ma è un sistema davvero semplice da utilizzare e che permette di regolare parametri operativi e controllare tutto dalla cabina
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CORNICE RIASSUNTIVA NON LE SFUGGE NULLA DATI MAI VISTI PRIMA Quando si esce dalla schermata iniziale, La 1021G non ha segreti. Da seduti si Tra i parametri visionabili, la temperatura i principali parametri restano visibili. verificano livelli e temperature d’esercizio. dell’aria in aspirazione e quella dell’urea.
REGOLARE, POI LAVORARE Ben 5 tipologie di impostazioni per gestire la produttività della 1021G.
4 MODALITÀ DI POTENZA Maximum, Standard, Eco o modalità adattiva? Volete il ritorno al minimo?
© Costruzioni
PARZIALI RESETTABILI La macchina memorizza fasi di lavoro che si visionano anche da SiteWatch.
SPEGNIMENTO AUTOMATICO... STERZO ELETTRICO REGOLABILE ...del motore. Si può scegliere Il sistema permette di scegliere se attivarlo tra i 5 e i 60 minuti di fermo. la sensibilità del comando tra tre livelli.
MARCIA MINIMA E MASSIMA L’elettronica ZF permette di scegliere su quali rapporti far lavorare la 1021G.
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WALKAROUND FLUSSO AUX REGOLABILE La linea idraulica ausiliaria si regola da zero a cento per cento di portata.
MANUTENZIONE Il sistema non evidenzia solo gli intervalli, esegue autodiagnosi.
MISURA PNEUMATICI Tra i prametri impostabili anche la misura dei pneumatici montati.
PARK BRAKE L’elettronica della macchina ne verifica il corretto funzionamento.
INCH PEDAL CALIBRATION La macchina spiega come eseguirla direttamente dalla cabina.
RIDE CONTROL TEST Per fare il test la 1021G capisce se è in folle e se il freno di parcheggio è attivo.
IL MOTORE IN TEMPO REALE... ...sistema di post trattamento incluso. Lo stato di Doc e Scr è verificabile.
TASTIERA VIRTUALE La si può attivare se quella a destra dell’operatore evidenzia anomalie.
SI VEDE ANCHE DI NOTTE! La retrocamera si attiva in automatico ed è a tecnologia infrarossi (5 led).
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VENTOLA REGOLABILE L’inversione della ventola è regolabile per intervallo e durata di ciclo.
© Costruzioni
PARAMETRI MANUTENZIONE Si possono vedere a video tutti gli intervalli di manutenzione ordinaria e relativo conto alla rovescia. Dal cambio olio motore fino a quello della cinghia di trasmissione, dell’olio degli assali, del prefiltro gasolio o dei filtri urea. Chi più ne ha più ne metta.
luglio 2017 Costruzioni 33
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CASE 1021G 40° reali di sterzo I due telai chiudono molto bene arrivando a garantire un angolo di sterzo migliore di altre concorrenti.
Deriva dalla maxi
La nuova Case 1021G nasce come 1121G. È quindi di una versione “alleggerita” della top di gamma, ma caratterizzata da un braccio diverso e mappata per erogare una ventina di kW in meno ANGOLO DI BRACCIO E BENNA MEMORIZZABILI IN POCHI SECONDI DALLA CABINA © Costruzioni
CINEMATICA PIÙ EFFICIENTE L’esperienza maturata da CNH ha portato a sviluppare un braccio per applicazioni gravose con Z più compatta (visibilità sull’attrezzo) e angolo di chiusura benna di ben 51° per meglio trattenere il materiale in benna. In alternativa al braccio Z-bar è anche disponibile la versione XR Long Reach.
© Costruzioni
© Costruzioni
DUE NUOVI ACCUMULATORI PER LA SOSPENSIONE BRACCI RIDE CONTROL. INSERIMENTO AUTOMATICO OLTRE I 5 KM/H
BOSCH REXROTH Il distributore idraulico a centro chiuso (azzurro), con spole compensate in pressione, garantisce movimenti dell’attrezzo indipendenti da carico e numero di giri motore.
34 Costruzioni luglio 2017
Nuovo sensore angolazione braccio
di
WALKAROUND Serbatoio olio alto (no cavitazioni) con indicatore di livello ottico
COOLING CUBE POSTERIORE
5,5 m3 4.430 mm d’altezza al perno benna
L’ALLINEAMENTO PERFETTO tra asta dei cilindri e boccole è ottenuto con saldatura per frizione. Questo eleva l’affidabilità dei componenti.
47%
53% Angolo di uscita 32°
Ripartizione peso a benna carica
© Costruzioni
Linee ingrassaggio ben protette
© Costruzioni
Passo 3.550 mm
Il telaio posteriore è stato progettato per accogliere il cooling cube e ribassare la posizione del motore. La ripartizione dei pesi a benna carica è in media del 47% all’anteriore e del 53% al posteriore.
1021G CON BENNA DA 5 M3 *
OTTIMA FORZA DI STRAPPO
19.070 DAN CARICO DI RIBALTAMENTO CON ARTICOLAZIONE DI 40°
19.010 KG PESO OPERATIVO
25,76 TON
FARI STRADALI LED Oltre ai 6 fari di lavoro led, l’allestimento standard prevede quelli stradali anteriori e posteriori con la stessa tecnologia.
*Nota: peso macchina con pneumatici XHA2
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TELAI E BRACCI REALIZZATI INTERNAMENTE - SALDATURA ROBOTIZZATA AL 90%
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TRAVERSA BRACCI IN ESTRUSO DI FUSIONE Resistente e leggera, questa traversa bracci è uno dei pochi elementi non realizzati nello stabilimento di Lecce.
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Turbo E-VGT
V eI ag St
La 1021G monta il 6 cilindri FPT Industrial, da 8,7 litri e 239 kW di potenza massima a 1.800 giri/min, sopra l’asse posteriore. L’esclusivo design a incudine della coppa dell’oilo permette di abbassare il baricentro della macchina. La coppia massima di 1.479 Nm è erogata a soli 1.100 giri/min
Efficienza Italia 1
rendimento kW per litro di cilindrata. Con soli 8,7 litri, suddivisi in 6 cilindri, eroga una potenza di 239 kW a 1.800 giri/min, superiore alla media di categoria. Lo stesso Cursor 9, tarato per la 1121G, eroga persino 20 kW in più allo stesso regime.
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SENZA EGR Grazie alla tecnologia Scr, il nuovo motore Cursor 9 Stage IV può fare a meno del ricircolo dei gas di scarico. La combustione avviene con aria pulita e sono scongiurate eventuali corrosioni da solfuri. L’efficienza è tecnicamente superiore.
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SU MISURA Si tratta di una versione del Cursor 9 espressamente realizzata e allestita per CNH Industrial per rispondere a esigenze 100% mmt.
36 Costruzioni luglio dicembre 20172016
Cambio olio motore ogni 500 ore
Controllo elettronico dell’E-VGT
DOWNSIZING È il motore con il miglior
© Costruzioni
CASE 1021G
FINO A 35° Nuova coppa dell’olio a incudine per alte pendenze e pompa secondaria di recupero.
“AUTO IDLE” A DUE LIVELLI L’operatore può scegliere se mantenere il regime di rotazione motore minimo a 900 giri/min o se impostare quello ‘low’ che, dopo pochi istanti con i comandi fermi, fa calare il regime a 700 giri/min per contenere i consumi di carburante. Si attendono i camion da caricare, anche senza far spegnere il motore.
WALKAROUND
Vapori olio da testata
SENZA VAPORI NELL’AMBIENTE Ritorno aria in aspirazione
© Costruzioni
Il filtro a coalescenza recupera l’olio motore dai vapori provenienti dalla testata. L’olio separato per condensa viene reimmesso nella coppa motore, mentre l’aria, nel circuito di aspirazione a monte del turbo. Non si perde una goccia d’olio, non lo si contamina, e non si sporcano le sedi valvole.
ESTRAE LA POLVERE Il restringimento e riallargamento della sezione terminale del condotto dei gas di scarico crea al contempo una accelerazione dell’aria calda e un cambio di pressione tali da aspirare l’aria più fresca dal condotto flessibile (con valvola di non ritorno) collegato al filtro in aspirazione. Si estraggono così delle polveri anche a valle dei due prefiltri.
SEGNALE IN CABINA Il filtro del gasolio con separatore dell’acqua, spurgo e sensore elettrico per segnale in cabina. Pompa d’innesco manuale.
Valvola di non ritorno dell’aria
© Costruzioni
© Costruzioni
Scarico olio motore remoto (sottotelaio) ed ecologico
GEOMETRIA VARIABILE La turbina E-VGT (electronic variable geometry turbine) varia la geometria d’incidenza dei gas di scarico sulla turbina tramite un attuatore elettronico, garantendo sempre sia la posizione ottimale a tutti i regimi, sia una maggior prontezza di risposta del propulsore in tutti i suoi punti di funzionamento. Rendimento ottimizzato e affidabilità.
© Costruzioni
Valvola parzializzatrice a valle del turbo per elevare la temperatura di post trattamento
Filtro gasolio a monte della pompa
Estrattore polvere per depressione (Venturi) grazie ai gas di scarico
CASE 1021G
© Costruzioni
FILTRI DA 100 A 10 MICRON Per evitare che delle impurità arrivino all’iniettore di urea, ci sono 5 filtri: uno interno al serbatoio, uno nella linea di alimentazione, un pre-filtro, un filtro nella centralina Bosch e un filtro nel sistema d’iniezione.
© Costruzioni
Bocchettoni accessibili da terra (sotto chiave)
Doc e Scr per lo Stage IV
65 LITRI DI UREA L’impianto d’iniezione urea è un Bosch con centralina di ultima generazione Denoxtronic 2.2. Delle serpentine poste intorno al serbatoio plastico (immune alla corrosione da sali d’ammonio) scongiurano il congelamento dell’urea.
...per abbattere le emissioni allo scarico e non ha mai cambiato strada. È il costruttore che vanta l’esperienza più lunga di post trattamento Scr in ambito movimento terra. La tecnologia FPT Industrial HI-eSCR riduce gli NOx con iniezioni di AdBlue® (urea). Questo consente di avere temperature elevate in camera di combustione e quindi di ridurre il particolato (PM) senza nessun filtro e relativi costi di manutenzione. TEMPORIZZATORE Un temporizzatore posto tra lo stacca batterie meccanico e le batterie evita che la pompa di spurgo dell’urea smetta di lavorare prima di avere completato l’operazione. Si scongiurano così i fenomeni di cristallizzazione tipici dei climi più caldi.
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CNH INDUSTRIAL È STATO IL PRIMO A SCEGLIERE L’UREA...
NESSUN PROBLEMA FINO A -30°C
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Centralina Bosch AdBlue®
38 Costruzioni luglio 2017
Oltre alla classica resistenza elettrica posta nel serbatoio plastico dell’urea (immune dalla corrosione dei sali d’ammonio), l’impianto della 1021G ne prevede altre e la linea d’alimentazione corre parallela a quella del riscaldamento cabina. In sostanza, il congelamento lo rischia prima il gasolio, pur con additivo antigelo.
di
WALKAROUND
Adatta ad ambienti heavy duty COFANO MOTORE AD APERTURA ELETTRICA Intercooler aria-aria del turbo
1 EFFICIENZA La disposizione dei
radiatori sulle pareti dell’esclusivo “cooling cube” posteriore facilita il loro raffreddamento rispetto alla disposizione in serie.
Radiatore refrigerante motore
2 AFFIDABILITÀ Ogni singolo modulo
radiante è montato a debita distanza dagli altri su supporti elastici dedicati o in telai con relativi supporti elastici. Le masse radianti sono libere di dilatarsi e non si rischiano cricche.
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Scambiatori assali disponibili
3 ACCESSIBILITÀ Ogni singolo radiatore può essere monitorato visivamente e sostituito senza smontarne altri. Soluzione unica.
Radiatore gasolio
LATO SINISTRO ESTERNO
LE POLVERI NON SI ACCUMULANO Ogni radiatore è montato su supporti elastici indipendenti. Non ci sono scambiatori in serie.
LATO DESTRO ESTERNO
SCAMBIATORI SEMPRE PULITI
Radiatore refrigerante motore
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Radiatore olio idraulico
La ventola idraulica termosensibile inverte il suo senso di rotazione in automatico per espellere polveri e impurità, a intervalli regolabili Olio direttamente dala trasmissione cabina, per durata e periodicità.
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CASE 1021G
Il blocco al 100% del differenziale può avvenire con inserimento manuale (pulsante a sinistra più a pedale), o in automatico. Se automatico, si attiva nel momento in cui una delle ruote perde aderenza. Oltre gli 8 km/h si disinserisce sempre per preservare la meccanica nel tempo.
430 mm di luce a terra
Ricetta tedesca
Assale posteriore oscillante di più o meno 12°
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ACCUMULATORI DEI FRENI Alle spalle della scaletta d’accesso alla cabina, in vano protetto, sono montati gli accumulatori dell’impianto frenante (foto a sinistra). La 1021G ha freni a disco in bagno d’olio, autoregistranti, sulle 4 ruote.
TRASMISSIONE INTELLIGENTE E PROTETTA A destra il modulo di controllo elettronico della trasmissione ZF 4WG260-4 per la gestione dei cambi marcia. È montata sopra al blocco. A sinistra, la protezione sotto telaio (foderata di fonoassorbente) che protegge la trasmissione da sporcizia e urti.
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sono degli ZF heavy duty type MT-L3115-II a centro aperto. La scelta di gruppi a centro aperto permette di prolungare la vita dei pneumatici del 30%, rispetto a soluzioni a slittamento limitato. Per contro il blocco al 100% del differenziale anteriore, anche automatico, è di serie.
FILTRI TRASMISSIONE ACCESSIBILI © Costruzioni
DRIVELINE TEDESCA Gli assali scelti per la top di gamma Case
CASE 1121G
La sorella maggiore 1121G
zavorrata, ma in realtà è vero il contrario. La 1021 è una 1121 sgonfiata come dimostrano prestazioni e dimensionamento delle parti strutturali. Per trasformare la top di gamma in 1021 si è tolta zavorra posteriore, cambiato assale posteriore, montato bracci diversi e spessi ben 650 mm (750 mm sulla sorella maggiore) e si sono tolti 20 kW all’esuberante Cursor 9. Alla fine la 1021G pesa 2.410 kg in meno della 1121 e il carico di ribaltamento a 40° è di 1.410 kg inferiore.
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LA “PICCOLA” DERIVA DA LEI Si potrebbe pensare che la 1121G sia una 1021G
1121G CON BENNA DA 5,5 M3 * OTTIMA FORZA DI STRAPPO
22.330 DAN CARICO DI RIBALTAMENTO CON ARTICOLAZIONE DI 40°
20.420 KG © Costruzioni
PESO OPERATIVO
28,17 TON
PRODOTTE A LECCE... E NEGLI STATI UNITI Negli ultimi anni, CNH Industrial ha investito oltre 30 milioni di euro nello stabilimento di Lecce, inaugurato nel 1972. Oggi in questo sito si producono 4 linee di prodotto: pale gommate, pale gommate compatte, terne e sollevatori telescopici. Gli investimenti hanno permesso di elevare il livello di automazione delle tecnologie di saldatura (80% di processi robotizzati) e delle linee produttive, introdurre la verniciatura automatizzata ad acqua e, in parallelo al taglio al plasma o con tecnologia ossitaglio di lamiere fino a 60 mm, installare l’impianto per il taglio laser di quelle con spessore fino a 35 mm.
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*Nota: peso macchina con pneumatici XHA2
Totalmente nuova anche l’area di allestimento cabine per le differenti linee di prodotto. Ad oggi il sito produttivo gestisce più di 28.000 componenti diversi per dar modo alla clientela di personalizzare ogni singolo modello. È possibile scegliere tra 2.600 configurazioni differenti. Dal punto di vista logistico e ambientale è importante sottolineare come lo stabilimento sia collegato alla linea ferroviaria nazionale per limitare il trasporto su gomma alle sole macchine fuori sagoma. Oltre a favorire una pianificazione logistica, la scelta intermodale sottolinea la politica di contenimento d’impatto ambientale di CNH Industrial in Italia come nel mondo.
luglio 2017 Costruzioni 41
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CASE 1021G Le nuove pale Case 1021G e 1121G in numeri Modello Capacità benna Carico ribalt. max art. Peso Potenza Motore FPT Industrial Cilindrata Cilindri Alesaggio x corsa Regime di taratura Velocità del pistone Valvole per cilindro Distribuzione Iniezione Fasi d'iniezione Egr Trattamento allo scarico Alimentazione aria Pompe Portata massima Regolazione pompa Distributore a cassetti Pressione Trasmissione Marce Velocità massima Differenziali Freni Pneumatici Passo Carreggiata Articolazione Raggio sterzo alla benna Cinematismo benna Max alt. perno benna (XR) Forza di strappo Larghezza benna Lunghezza max Altezza trasporto Batteria Alternatore Serbatoio gasolio (urea) Serbatoio idraulico
1021G 5 19.010 25.760 239 Cursor 9 8,7 6 177 x 135 1.800 8,10 4 convenzionale common rail multi no Doc - HI-eSCR turbo vgt var 352 LS neg c c press comp 25,16 Power Shift 4+3 38 front 100% 4 oil disc 26.5x25 3.550 2.250 40 7.140 Z 4.240 (4.820) 21.505 3.200 9.070 3.570 2 x 160 120 459 (65) 250/134
1121G 5,5 20.420 28.170 259 Cursor 9 8,7 6 177 x 135 1.800 8,10 4 convenzionale common rail multi no Doc - HI-eSCR turbo vgt var 380 LS neg c c press comp 28 Power Shift 4+3 38 front 100% 4 oil disc 26.5x25 3.550 2.250 40 7.220 Z 4.440 (4,860) 23.692 3.200 9.300 3.570 2 x 160 120 459 (65) 250/134
www.casece.com
m3 kg kg kW litri mm giri/min m/s
l/min
MPa
km/h
mm mm mm mm mm daN mm mm mm Ah A litri litri
CASE PROCARE Case offre il pacchetto ProCare ai propri clienti. Il programma include per 3 anni o 4.000 ore operative, il servizio telematico SiteWatch Avanzato, la manutenzione programmata e la garanzia estesa Protection Plan Premier. Il sistema di trasmissione dati SiteWatch permette di monitorare a distanza la macchina (tramite Pc o tablet) fornendo informazioni su prestazioni, consumo carburante, diagnostica, manutenzione e costi operativi.
• CAMBIO OLIO MOTORE 500 ore • CAMBIO OLIO IDRAULICO 4.000 ore • FILTRO OLIO IDRAULICO 1.000 ore • CAMBIO OLIO TRASMISSIONE 1.500 ore • CAMBIO OLIO ASSALI 1.000 ore • CAMBIO FILTRO UREA 4.500 ore GUARDA L’EMOTIONAL VIDEO DEDICATO ALLE PALE SERIE G
&
Macchine Componenti trasmissioni
aste
Movimento terra pneumatici
idraulica
Rops Fops
Perforazione
Consolidamento
assali
motori attrezzature CFA
Ricambi
rulli compattatori Sicurezza micropali
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MMT Yanmar Construction allarga l’offerta con pale gommate ed escavatori gommati, tutti made in Germany
Veicoli elettrici Nasce in Umbria un veicolo commerciale su base Isuzu autotelaio. 120 km d’autonomia
Miniescavatori La Costruzioni Stradali Martini Silvestro ha acquistato ben 7 Komatsu in meno di 18 mesi
MMT Ai Quarry Days Doosan per scoprire tutte le novità 2017 della gamma arancione. Arriverà una pala Cvt
Perforazioni No-Dig L’importatore esclusivo PratoVerde presenta la nuova JT40 che unisce prestazioni a compattezza
MMT DI
MATTHIEU COLOMBO
La scoperta
DELLA RUOTA 44 Costruzioni luglio 2017
&Componenti
Macchine LO SPECIALISTA DI MINI E MIDI YANMAR ALLARGA L’OFFERTA ACQUISENDO LO STABILIMENTO
TEREX DI CRAILSHEIM. LA RETE ITALIA HA ORA IN PORTFOLIO PALE GOMMATE E MIDI ESCAVATORI GOMMATI
olo fantasticando si poteva immaginare che Yanmar, azienda d’innovazione che ha segnato tappe fondamentali nell’evoluzione mondiale dei miniescavatori, avrebbe acquisito uno stabilimento tedesco come quello Terex di Crailsheim, costruito nel 1978 e ampliato nel 2010, dove oggi sono prodotti mini e midi escavatori, midi escavatori gommati e pale gommate. Quest’ultima linea di prodotto è la discendente della tradizione Schaeff, un marchio storico per l’Europa, un marchio a cui va riconosciuto un valore d’innovazione assoluto. Schaeff ha infatti inventato il braccio con brandeggio, ha costruito il primo midi, è stato il primo a produrre miniescavatori in Europa (1987), ha progettato i primi escavatori circolanti per reti ferroviarie e ha introdotto la trasmissione idrostatica sulle pale più compatte. L’acquisizione Yanmar include un centro ricambi, vicino allo stabilimento, dove 90 dipendenti gestiscono uno stock di 40.000 componenti. ST
S
luglio 2017 Costruzioni 45
MMT PALA GOMMATA STRATEGICA In Italia Terex Construction non ha mai sviluppato la rete di distribuzione come ha fatto in Germania o Francia. Ne consegue che le macchine di Crailsheim saranno vendute dalla rete di 45 concessionari italiani Yanmar che in questo modo allargano in un batter d’occhio l’offerta con ultra collaudate pale gommate e midi escavatori gommati. Le stesse macchine saranno vendute su altri mercati con lo storico marchio Schaeff. La linea di prodotto considerata più interessante per l’Italia è quella delle pale gommate. In Italia saranno commercializzati 5 modelli a trasmissione idrostatica e con benna da 0,8 a 1,8 m3. In ordine crescente, V65, V70S (con braccio swing), V80, V100 e V120. Per le V65, V80 e V100 si può scegliere il cinematismo Z o parallel, mentre la V120 è prodotta esclusivamente in versione parallel. Tutte le macchine sono certificate Stage IV senza Dpf.
CABINA FUNZIONALE E COMPLETA L’accesso alla cabina delle nuove pale gommate compatte Yanmar è sicuro, ben concepito e all’interno lo spazio non manca. Il cruscotto è analogico ma al centro ha un monitor lcd che trasmette informazioni diagnostiche. L’attrezzatura si controlla con comando joystick proporzionale e l’allestimento di serie prevede tra l’altro il ride control, la ventola di raffreddamento reversibile e tre linee ausiliarie da 74 l/min (high flow da 115 l/min disponibile).
46 Costruzioni luglio 2017
POSTERIORE OSCILLANTE Telaio articolato rigido con asse posteriore oscillante, come sulle pale gommate più grandi. La distribuzione del peso delle macchine è del 40% sull’asse anteriore e del 60% su quello posteriore.
&Componenti
Macchine
7 su 10 arrivano dalla Svizzera Il sito di Cucciago (CO) è autorizzato per accettare il conferimento di 225.000 t/anno di rifiuti tra terre e roccie da scavo, asfalto, ballast e macerie da demolizione. Oggi il 70% del materiale conferito proviene da cantieri in Svizzera, soprattutto dalle aree di Mendrisio e Lugano. In territorio elvetico il conferimento ha un costo così elevato che le tariffe italiane sono interessanti anche sommando i costi e i tempi di trasporto. Il restante 30%, ovviamente, proviene da cantieri italiani. Italcave 2000 è molto attenta alla verifica delle fonti di provenienza dei carichi e dei materiali in arrivo.
M ECCANICA COLLAUDATA E BEN ACCESSIBILE
Giuliano Parodi
c
Per la nostra azienda questo è un momento storico. Ho preso il timone dopo l’acquisizione, pronto per fare squadra nell’affrontare la sfida dell’integrazione dei nuovi prodotti in Europa. È ancora presto per rilasciare dichiarazioni puntuali sui nostri obiettivi di vendita, ma vi assicuro che puntiamo a incrementare in modo deciso i numeri, forti di una gamma completa di macchine mmt compatte.
c
presidente Yanmar CE Europe
Sotto al cofano motore delle Yanmar made in Germany girano motori 4 cilindri Deutz. Si parte dal D2011 da 3,1 litri tarato a 36,4 kW per la V65, per passare al TCD2.9 da 45 kW della V80, V70S e tarato a 55,4 kW per la V100. La top di gamma V120 monta il TCD3.6 Stage IV da 74,4 kW che abbatte le emissioni con Doc e tecnologia Scr Bosch (la più diffusa del settore in Europa). Per tutti i modelli la trasmissione è idrostatica Bosch Rexroth con velocità massima di 20 km/h che, a richiesta, diventano 36 km/h.
A sinistra, il braccio con la versatile cinematica parallel della V120 con profilo affusolato nella parte superiore per ottimizzare la visibilità quando si lavora con le forche. Questo braccio è disponibile anche per le V65, V80 e V100.
Qualità dell’accoppiamento idraulico nel tempo. L’attacco rapido delle pale gommate Yanmar ha perni dedicati (non in linea con il “perno benna”) che uniscono l’attrezzatura alle estremità del braccio.
luglio 2017 Costruzioni 47
MMT
B95W STAGE IV Secondo Yanmar è il modello che potrebbe riscuotere più successo in Italia per il suo equilibrio tra prestazioni e ingombri. Su strada può arrivare fino a 36 km/h. Sotto al suo cofano il collaudato Deutz TCD3.6 da 74,4 kW con Scr.
LAMA (PARALLEL) E STABILIZZATORI DISPONIBILI
Motore laterale e zavorra avvolgente I tre escavatori gommati Yanmar condividono cabina e disposizione dei componenti. Il motore è sempre laterale con in parallelo (tra motore e cabina) il distributore idraulico, mentre i serbatoi sono sempre alle spalle dell’operatore. In questo modo si effettuano i controlli giornalieri da terra (più sicurezza) e l’accessibilità meccanica è notevole. Per salire in torretta è presente una scala (se aperta il motore non si avvia) e la pompa di rifornimento gasolio è di serie.
DOMANDA IN CRESCITA Per gli escavatori gommati con peso operativo inferiore alle 13 t il più grande mercato al mondo è la Corea. Segue quello del centro Europa, dove la richiesta di queste macchine cresce di anno in anno, con in testa i mercati di Francia e Germania. I nuovi escavatori gommati Yanmar B75W, B95W e B110W sono forti dell’esperienza Schaeff e sono configurabili per rispondere a molteplici esigenze. Per il sottocarro si può scegliere se montare lama, stabilizzatori e lo sterzo 4WS che include la modalità a granchio. Si possono poi scegliere differenti bracci con brandeggio. Quello standard per i tre modelli è il triplice. Sui B75W e B95W si può avere il braccio triplice con cinematica circolare (per ruotare in spazi molto ristretti grazie al richiamo del primo elemento), mentre sul B110W si può avere il monoblocco ma con offset alla base.
I nuovi escavatori gommati Yanmar hanno un’interfaccia operatore lcd a colori moderna che si controlla con semplici tasti. Il sistema include delle schermate legenda che fungono da manuale operatore e permette differenti regolazioni come quella dell’intervallo di inversione della ventola per la pulizia dei radiatori.
MMT ,B RACCIO MONO, TRIPLICE O CIRCOLARE Alla Yanmar non mancano certo i mini e midi escavatori. Anzi, i numeri dicono che sono tra i più apprezzati in Italia. A integrare l’attuale gamma arriveranno due midi short radius made in Germany, l’SV85 (8,2 t con braccio mono) e l’SV120 (11,5 t con braccio mono). Oltre che in versione con braccio monoblocco i due teutonici sono disponibili con
braccio triplice con schema tedesco (cilindri laterali). Il solo SV85 è disponibile con un interessante braccio circolare (vedi foto sopra) che arretra tanto da ruotare (con benna standard) nello stesso ingombro della torretta. La larghezza carro/lama dell’85 è di 2.330 mm (quella dello Yanmar SV100-2PB 2.320 mm) mentre il 120 è largo 2.500 mm.
C RAILSHEIM, UNO STABILIMENTO AGGIORNATO CON COSTANZA Lo stabilimento Schaeff (Terex) acquistato da Yanmar è stato costruito nel 1978 a lato della sede storica dell’azienda tedesca fondata nel 1949 ma che vede le sue origini tecniche risalire al 1937. Il sito è stato ampliato nel 2010 per fare spazio alla produzione e con lo stesso intento i robot per la sal-
datura della carpenteria delle parti strutturali (saldatura all’85% robotizzata) sono stati trasferiti da un fornitore esterno, non distante. Anche l’impianto di verniciatura (bicomponente) è stato rivisto e ampliato. Sta di fatto che le sinergie con i Giapponesi potrebbero suggerire prossime evoluzioni.
&Componenti VEICOLI ELETTRICI
Macchine
L’Isuzu L 35 elettrificato con un kit della IET, allestito con compattatore a scarico posteriore.
Elettro
TRUCK
ARRIVA DALL’UMBRIA, UN KIT DI ELETTRIFICAZIONE
PER VEICOLI
COMMERCIALI E INDUSTRIALI CHE FARÀ STRADA.
SUBITO SU UN CABINATO ISUZU, DESTINATO AL RECUPERO DEI RIFIUTI. LA VOCAZIONA AI CANTIERI URBANI È EVIDENTE IN COLLABORAZIONE CON
amion a trazione elettrica sugli scudi anche in Italia, perlomeno nell’ambito di alcune specifiche missioni di trasporto. È il caso dell’Isuzu L 35 allestito con vasca per la raccolta dei rifiuti in ambito urbano, realizzato dallo specialista in kit di elettrificazione IET di Umbertide (Perugia). L’azienda umbra propone veicoli con driveline elettriche, trasformando autotelai con propulsori diesel Isuzu e Nissan, con pesi totali a terra di 3,5,
C
5,5 e 7,5 tonnellate. L’obiettivo principale della IET è quello di sfruttare al massimo i componenti meccanici e l’impiantistica del telaio originale (si arriva al 95 per cento circa del totale), ai quali vengono aggiunti, secondo il peso totale a terra, due o tre motori elettrici. Questi ultimi, di tipo a magneti permanenti, sono abbinati a un unico riduttore, sfruttando la tecnologia brevettata Mrt (Multi Rotor System).
luglio 2017 Costruzioni 51
VEICOLI ELETTRICI Sopra, il display a colori collocato in cabina di guida per indicare in tempo reale lo stato di carica del pacco batterie, il consumo energetico istantaneo ed eventuali anomalie di funzionamento.
Il principale vantaggio della soluzione Mrt sta nel fatto che è possibile gestire potenze elevate in spazi ridotti. Gli altri principali fattori che caratterizzano le realizzazioni del costruttore umbro consistono nell’utilizzo di sistemi a bassa tensione (96 Volt, per ragioni di sicurezza) e nella modularità dei pacchi batterie installati sui veicoli.
52 Costruzioni luglio 2017
Batterie modulari Ogni pacco batteria (si tratta di unità al litio-ferrofosfato) dispone di un proprio Bms (Battery Management System) per la gestione ottimale dei cicli di carica e scarica e del controllo della temperatura d’esercizio, attraverso dieci sensori disposti in ciascun modulo. La IET ha sviluppato anche una gamma speciale di prese di forza elettriche (Pto), in grado di gestire le utenze di bordo (idroguida, condizionatore, compressore dell’aria), nonché le esigenze del-
&Componenti
Macchine
L’ELETTRICO IET L 35 IN NUMERI Modello Costruttore autotelaio Peso totale a terra No. motori elettrici Tipo Potenza di picco Potenza continua Batterie No. moduli batteria Peso batterie Peso driveline elettrica
L 35 Isuzu 3.500 kg 2 magneti permanenti 70 kW 35 kW litio-ferro-fosfato 7 75 kg/modulo 55 kg
Sopra, la presa di forza fra i longheroni del telaio. A destra, due immagini della catena di montaggio Iet a Umbertide (PG).
l’allestimento come vasca ribaltabile. Equipaggiato con 7 pacchi batterie e due motori a magneti permanenti da 70 kW totali, l’Isuzu elettrico della IET ha un’autonomia di circa 120 chilometri, calcolata secondo i parametri del ciclo Nedc (New European Driving Cycle). In cabina, l’interfaccia conducente è affidata a un display a colori, che mostra lo stato di carica delle batterie e il consumo energetico istantaneo. ST
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M INIESCAVATORI
LA FRATELLI LUCCHIARI È PARTE DELLA RETE KOMATSU DISTRIBUTOR ITALIA NORD – EST VARINI Con oltre 35 anni d’esperienza nel settore mmt, Varini è uno dei 6 distributori di Komatsu Rete Italia e serve i territori di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia con 8 concessionari e 3 officine autorizzate. www.varini.it www.komatsuitalia.it
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&Componenti
Macchine
on capita tutti i giorni di stringere la mano a imprenditori del nostro settore che non hanno perso l’ottimismo, la voglia di fare squadra con i dipendenti e quella di lavorare, lavorare e ancora lavorare. E che negli ultimi 15 anni hanno continuato a investire aumentando tra l’altro il numero di dipendenti. Ci è capitato alla Costruzioni Stradali Martini Silvestro di Vò (PD) che ha guadagnato gli onori della cronaca perché in 18 mesi ha acquistato 7 Komatsu, di cui 6 sono miniescavatori. E di questi 5 sono dei nuovi Serie 5 presentati allo scorso Samoter. Il segreto di tanta salute, oltre che nel lavoro di qualità e monitorato di persona dal perfezionista Federico Martini, è nella squadra amministrativa che riesce a concorrere ad un numero elevato di appalti, tipicamente di urbanizzazioni e lavori stradali, vincendone diversi. ST
N
DI
MATTHIEU COLOMBO
L’appetito vien
LAVORANDO LA COSTRUZIONI STRADALI MARTINI SILVESTRO HA ACQUISTATO UN PC118MR-8... E SEI MINI KOMATSU IN UN COLPO SOLO!
luglio 2017 Costruzioni 55
M INIESCAVATORI
FLOTTA GIOVANE, PRONTA A TUTTO Le macchine che hanno guadagnato l’adesivo dell’impresa padovana, attiva sul territorio dai primi anni Cinquanta, sono nell’ordine: un PC16, due PC35MR-5 di cui uno con dipper lungo, tre PC55MR-5 di cui uno con dipper lungo e un versatile midi PC118MR-8 con braccio triplice. Queste macchine sostituiscono modelli di pari categoria ad eccezione del PC16, il più piccolo mai acquistato dai Martini che hanno una flotta di ben 35 macchine operatrici e 8 veicoli industriali tra allestimenti con vasca e trattori per carrelloni. Tra le macchine operatrici spiccano, ad esempio, un rullo tandem e una fresa per asfalto firmate Bomag. I dipendenti Martini sono 38 e negli ultimi 15 anni non hanno mai smesso di crescere.
LA TUTTOFARE DEL CANTIERE Tre delle nuove Komatsu firmate Martini sono PC55MR-5. L’impresa ha scelto questo modello per le prestazioni che garantisce nonostante la torretta girosagoma. La zavorra addizionale in foto è standard e può essere rimossa in pochi istanti.
I nuovi mini MR della Serie 5 hanno motori a controllo elettronico e un nuovo display lcd a colori in cabina. Questo permette all’operatore di selezionare 4 modalità di lavoro diverse, inclusa quella “martello”.
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Le macchine “Martini” sono tutte numerate
Accessibilità ottima (cabina ribaltabile)
Biella con anello di sollevamento
Valvole anticaduta di serie
Blocco in fusione
CONNESSIONE VELOCE 3G I nuovi mini MR montano il nuovo Komtrax a trasmissione dati 3G. Una spia vicino allo stacca batterie indica se la trasmissione è in corso per inibire il taglio corrente.
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M INIESCAVATORI
L’ASSO MARTINI... PIGLIA TUTTO! Quindici anni fa la Costruzioni Stradali Martini Silvestro contava 18 dipendenti, oggi 38. Visti gli anni che sono intercorsi, basta questo per capire che la gestione di Federico Martini è apprezzata per la qualità assicurata e, aggiungiamo noi, verificata di persona dal titolare. A questo va aggiunto che il parco delle macchine operatrici viene costantemente rinnovato sia per scongiurare imprevisti tecnici sia per adeguare le prestazioni al mutare della domanda di mercato. Sicuramente, un asso nella manica dell’impresa padovana è il back office specializzato nel concorrere a gare d’appalto per lavori pubblici, urbanizzazioni e stradali in generale. Si tratta quindi di un lavoro di squadra che unisce amministrativi e operativi in una squadra che ha un solo obiettivo e, molto spesso, lo centra.
La prima Komatsu scelta da Federico Martini è il midi PC118MR-8 con braccio triplice. Era dicembre 2016. In pochi mesi questo modello ha ribaltato le equazioni di cantiere dimostrando di non garantire solo le prestazioni di un midi da 120 quintali, ma di essere efficiente lavorando velocemente in spazi ristretti. Noi lo abbiamo visto in azione nel pieno centro di Padova.
FORMAZIONE, NOLEGGIO E CULTURA PROFESSIONALE Nel padovano la Fratelli Lucchiari è sinonimo di edilizia. Quest’azienda a conduzione familiare sta per tagliare il traguardo dei 60 anni di attività e, cosa tutt’altro che scontata, ha la sua forza nelle nuove generazioni. Al fianco dei fratelli Gianantonio e Renzo, infatti, timonano i figli di quest’ultimo. Giovanni in qualità di direttore commerciale e Matteo, ingegnere, per lo sviluppo di consulenze alle imprese, soluzioni tecniche su misura e attività di formazione per gli operatori della clientela più attenta. La nuova sede di Este, che sorge alle spalle dello stabilimento KIM, è in corso d’ampliamento ed è supportata da tre officine mobili che rispondono alla domanda d’assistenza del territorio.
www.fratellilucchiari.com
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Michela Martini amministratrice Costruzioni Stradali Martini Silvestro
c direttore commerciale F.lli Lucchiari
c
Per la Fratelli Lucchiari è importante aver guadagnato la fiducia di un’azienda come la Costruzioni Stradali Martini Silvestro. Siamo concessionari Komatsu dal 2008, ma essere alle spalle dello stabilimento KIM non ci fa vivere di immagine, anzi. Ci siamo strutturati e stiamo crescendo per rispondere alla domanda della clientela Komatsu Utility tra le più esigenti d’Italia. Nessun impresa aveva mai acquistato 7 macchine in soli 18 mesi.
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Giovanni Lucchiari
La formula del nostro successo è semplice e immediata. Ci piace lavorare, farlo garantendo trasparenza e qualità, nel pieno rispetto della committenza lavori. Sul nostro territorio il valore aggiunto è senza dubbio dato da mio marito Federico che segue ogni cantiere di persona, con costanza, e dalla squadra che lavora dietro alle quinte, negli spogliatoi della squadra Martini, per garantire un flusso di cantieri costante e caratterizzato da opere che possano evidenziare la nostra competenza sia per le caratteristiche tecniche delle opere sia per la rapidità con cui queste sono eseguite. Chi prova Martini, non dimentica.
luglio 2017 Costruzioni 59
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MMT
Ricetta dedicata
ALL’EUROPA
Scegliendo il nuovo DX165W-5 con braccio triplice si ha un rapporto tra prestazioni e ingombro operativo nuovo. È la ricetta Doosan per garantire prestazioni elevate in cantieri mobili e intraurbani.
Carico di 3 t a 4,5 m di sbraccio a 1 m da terra
CACCIA ALLE NOVITÀ 2017 DELLA GAMMA DOOSAN. ARRIVERÀ ANCHE IN E UROPA LA PALA DL420-5 CVT VISTA A CONEXPO DI
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MATTHIEU COLOMBO
&Componenti
Macchine
bbiamo partecipato ai Quarry Days che Doosan ha organizzato, come ogni anno, nella spettacolare cava di Kamen Zbraslav Lom Belice in Repubblica Ceca, per dare modo ai clienti europei di provare le macchine e toccare con mano le novità dell’intera gamma arancione. La novità assoluta presente in cava era l’escavatore gommato DX165W-5 (in foto), molto simile al prototipo visto al Bauma 2016. Noi abbiamo notato dettagli differenti nel solo sottocarro. Con questo modello Doosan affianca l’offerta di altri costruttori, affermando la tendenza a sviluppare escavatori gommati con raggio di rotazione com-
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luglio 2017 Costruzioni 61
MMT
Prima assoluta per il DX165-5W
Reparto distributore idraulico/urea (tecnologia Delphi)
Idraulica Bosch Rexroth
347 mm di luce a terra
patto, ma senza esagerare nel contenere lo sbalzo torretta sia per non penalizzare l’accessibilità al motore sia per garantire prestazioni di sollevamento notevoli. Al riguardo evidenziamo il passo da ben 2.800 mm che è da 200 a 300 mm più lungo di tutti gli altri concorrenti. La larghezza massima è in sagoma (2.530 mm). L’escavatore gommato che va di moda Il nuovo DX165W-5 vuol quindi dire la sua tra i compatti “di peso” (con lama, stabilizzatori e braccio triplice arriva a 17.617 kg di peso operativo) ma con una formula che pone come prioritario il fattore sta-
Assali ZF di classe pari o superiore ai concorrenti bilità. Salendo a bordo è subito evidente che la torretta compatta non penalizza in nessun modo lo spazio vitale per l’operatore che gode infatti della stessa cabina Rops/Fops dei modelli tradizionali. Anche l’interfaccia operatore con monitor lcd a colori è la stessa dei modelli cingolati che vi abbiamo descritto su COSTRUZIONI di aprile 2016 (WalkAround DX235NLC-5). Per contenere le dimensioni i progettisti hanno puntato su un 4 cilindri Perkins 1204F da 4,4 litri di cilindrata e 102 kW di potenza massi-
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&Componenti
Macchine
Il top di gamma degli escavatori Doosan DX530LC-5 è disponibile con carro da cava largo da 3.300/3.900 mm (foto), in alternativa al 2.990/3.400 mm da cantiere
IL NUOVO DX225LC-5 È DISPONIBILE CON LAMA
Tutte le novità con i cingoli La gamma di escavatori Serie 5 è completa e Doosan pensa ad affinare l’offerta. I Doosan DX300LC-5 e DX340LC-5 lasciano il 5 cilindri Scania per un 6 cilindri Doosan DL08P Stage IV con Scr e senza Dpf
È IL DOOSAN CINGOLATO PIÙ VENDUTO IN EUROPA
1°
PREDISPOSIZIONE TRIMBLE DA FABBRICA È ora possibile ordinare (sul DX255-5LC) la predisposizione con cablaggi per montare le tecnologie di scavo 2D e 3D firmate Trimble. Sarà disponibile su altri modelli.
DX10Z - ALTER EGO BOBCAT
DX140-5 LCR, OLTRE IL 40% DEL MERCATO EUROPA L’escavatore cingolato da 14 t con torretta short radius è il Doosan cingolato più apprezzato dagli europei. Attenti, il suo peso operativo è di ben 15.500 kg.
DX17Z - LIGHT PER L’ITALIA
DX160LC-5 HT e DX180LC-5 HT Le nuove versioni High Track a carro rialzato sono studiate per il forestale ma anche per impieghi speciali. Il 160 è sviluppato sulla base del DX140LC-5.
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MMT
OLTRE LA DL550-5 Tra le novità annunciate anche il debutto di una DL580-5 derivata dall’attuale 550. La ricetta dovrebbe essere: assali heavy duty, zavorra, bracci di spessore maggiorato con profilo diverso e mappatura motore ottimizzata per guadagnare potenza.
ma, sempre montato al posteriore, in posizione trasversale, che sostituisce il 6 cilindri Doosan da 5,9 litri da 101 kW. Come da copione, il livello di emissioni Stage IV è ottenuto con tecnologia Scr e iniezioni d’urea. La telecamera posteriore è di serie, quella laterale disponibile. La gamma delle pale è in evoluzione La gamma di pale gommate Doosan Serie 5 non viene stravolta, ma affinata per rispondere alle esigenze sia del mercato europeo sia del gruppo Doosan. Per la classica pala da 2 metri cubi di benna arriva per la prima volta la trasmissione idrostatica. Per chi ha bisogno di una powershift c’è ora la DL250-5. Salendo in gamma troviamo finalmente un motore Doosan DL08P senza Dpf anche sulle DL300-5 e DL350-5. La sinergia con Scania si consolida ma sulle potenze più elelvate. A tal proposito lo Scania DL13 avrà una nuova mappatura di potenza dedicata alla futura top di gamma DL580-5 realizzata sulla base della 550 adottando assali heavy duty più pesanti, zavorra posteriore di peso superiore e un braccio tutto nuovo per profilo e spessore. È probabile che venga proposta anche in versione block handler. Arriverà presto una trasmissione CVT Lo scorso marzo abbiamo visto alla Conexpo di Las Vegas una Doosan DL420-5 CVT, ma la cosa è pas-
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ARRIVA LA PRIMA PALA DOOSAN IDROSTATICA Si chiama sempre DL200 ma in versione Serie 5 non ha più il 6 cilindri Doosan e la trasmissione powershift ZF (che diventano prerogativa della nuova DL250-5) ma lo stesso Perkins turbo da 4,4 litri del nuovo escavatore gommato e una trasmissione idrostatica Bosch Rexroth. In questo modo Doosan si allinea all’offerta dei concorrenti.
sata un poco in sordina. In occasione dei Quarry Days, ci hanno confermato che quel modello con trasmissione CVT firmata ZF arriverà in Europa affiancando la versione con trasmissione Powershift. Ci saranno quindi due differenti 420 per risponde-
MOTORE DOOSAN PER LE PALE DL300-5 E DL350-5 Come sugli escavatori 300 e 340, lo Scania DC09 lascia il posto al 6 cilindri Doosan DL08P Stage IV con Scr e senza Dpf. I valori di potenza massima (202 kW) e coppia massima sono identici, ma l’accessibilità nel vano motore migliora.
IL VARIABILE SECONDO ZF Si tratta di un CVT che unisce in un solo blocco una trasmissione idrostatica e una meccanica. Le due tecnologie funzionano in parallelo ed è l’elettronica che sceglie quale deve dare potenza agli assali in base alle condizioni operative. ABBIAMO VISTO LA CVT A CONEXPO La DL420-5 sarà disponibile sia in versione Powershif sia in versione CVT. Nel primo caso il motore sarà uno Scania DC09, nel secondo un DC13.
re a esigenze diverse. La prima, con la nuova trasmissione CVT, dovrebbe essere la macchina giusta per chi movimenta sfusi su piazzale, mentre la seconda dovrebbe garantire una efficienza superiore in impieghi heavy duty come possono essere le lavorazioni fronte cava o le applicazioni industriali più gravose come quelle in acciaieria. Su entrambe le macchine, sarà disponibile lo sterzo elettrico che non esclude la presenza del classico sterzo, sempre prioritario nei comandi. Ai Quarry Days abbiamo visto novità che piaceranno, anche in Italia. ST
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PERFORAZIONE NO -DIG
JT40 in diretta
DALL’ITALIA
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&Componenti
Macchine PRESENTATA NELLA SEDE PRATOVERDE LA NUOVA ARRIVATA NELLA GAMMA
DITCH WITCH DEDICATA ALLE APPLICAZIONI SENZA SCAVO DI
ALBERTO FINOTTO
el campo delle perforatrici direzionali, Ditch Witch ha posto l’accento sulla versatilità delle soluzioni per un cliente che richiede diverse disponibilità di potenza. L’ultima (indovinata) declinazione di una gamma sempre più apprezzata dagli operatori ha prodotto la nuova JT40, arrivata sul mercato internazionale ufficialmente nel febbraio di quest’anno e presentata in grande stile al pubblico italiano durante l’ultima settimana di aprile, nella sede del distributore ufficiale PratoVerde, a Due Carrare (PD). L’evento si è svolto come seconda tappa del Ditch Witch Roadshow Europe e ha compreso, dopo l’inaugurazione scenografica della nuova perforatrice, una mirata sessione di prove sul campo, insieme ad altre soluzioni dedicate alle tecnologie trenchless e all’ambito di applicazione No-Dig. L’inedita unità di controllo operativo e funzionale implementata sulla JT40 (dotata di un display da sette pollici) e il potente motore Cummins da 119 kW, costituiscono le prime specifiche evidenti su questo modello Ditch Witch. 183 metri di aste a bordo e funzioni esclusive di unione, scollegamento e regolazione automatica della velocità di perforazione, incrementano le performance e riducono al minimo l’usura sulle filettature dell'asta stessa, conferendo un comfort elevato all’operatore. Così Ditch Witch si candida, anche nel nostro Paese, a conquistare la corona della produttività nel settore HDD (Horizontal Directional Drilling) sulle ali di un carro agile, compatto e dalla rapida gestione in cantiere. ST
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PERFORAZIONE NO -DIG
PRODUTTIVITÀ AL CENTRO Il pubblico intervenuto alla seconda tappa europea del Ditch Witch Roadshow - organizzato lo scorso 21 aprile nella forma di un partecipatissimo Open Day presso la sede di PratoVerde (Due Carrare, PD) - ha circondato con notevole interesse l’area dimostrativa allestita per la nuova JT40. A impressionare lo sguardo tecnico degli osservatori, soprattutto il sistema rotatorio di perforazione a due velocità, in grado di offrire un momento torcente fino a 760 kgm. La possibilità di monitorare fin nei dettagli qualsiasi operazione è affidata a un sistema di controllo innovativo, attualmente in attesa di brevetto.
LA FORZA ARTICOLATA Il telaio delle perforatrici JT è a doppia articolazione (una caratteristica esclusiva nel settore) e questa prerogativa permette all’attrezzatura curvature di accesso facilitate, senza sollevare i cingoli da terra, eliminando quindi la necessità di riposizionare continuamente la macchina in piano su terreni fangosi o scoscesi. Il sistema di ancoraggio per applicazioni pesanti permette di eseguire operazioni di spinta o tiro alla massima forza, con la garanzia di una migliore stabilità della macchina per cicli di perforazione più rapidi e produttivi.
Una distanza di ingresso ridotta dell’asta imprime una forza al suolo supplementare all’attrezzatura di perforazione dalla nuova JT40.
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Il comando di spinta a doppia cremagliera per applicazioni heavy duty è un plus dedicato ad aree di intervento particolarmente impegnative. La perforatrice direzionale produce soli 85 dBA di pressione sonora, per un impatto ambientale ridotto in aree urbane e sensibili.
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PERFORAZIONE NO -DIG
TUTTE IN CAMPO Clienti, osservatori tecnici e titolari di imprese del territorio hanno affollato l’evento Open Day di PratoVerde in occasione della seconda tappa del Ditch Witch Roadshow Europe. Al centro, la perforazione No-Dig e le ultime macchine dedicate ad applicazioni HDD. Dopo una visita guidata agli stand Ditch Witch, Hammerhead, Cetco e Subsite, i partecipanti hanno potuto vedere in azione soluzioni attuali come la microtrincea, i perforatori pneumatici, i martelli di fondo foro e le perforatrici orizzontali teleguidate. Infine presentazione top della nuova JT40.
DIREZIONE ERGONOMICA
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La struttura della JT40 rispetta i valori di design adottati dalla serie recente di perforatrici direzionali Ditch Witch. Il cofano principale e quello posteriore sono incernierati e rappresentano un valore ergonomico per l’operatore: consentono un facile accesso a tutti i punti di manutenzione che riguardano il motore e la pompa di miscelazione. Le chiavi sono rivolte verso l’operatore a vantaggio della visibilità sul giunto dell’attrezzatura durante l’unione e lo scollegamento dell’asta. Ogni funzione di perforazione, quindi, è perfettamente sotto controllo.
La disponibilità della serie di perforatrici direzionali Ditch Witch da PratoVerde contempla una linea completa per ogni dimensione apllicativa, dalla compatta JT5 alla grande JT100, attuale top di gamma.
Nel corso dell’evento PratoVerde dedicato all’anteprima del modello JT40 e alla gamma di attrezzature Ditch Witch, il pubblico ha potuto vedere all’opera anche il recente modello di localizzatore HDD Subsite Commander 7.
6 miliardi6 miliardi6 miliardi
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Riciclaggio Demolizione Attacchi rapidi
Cesoie
Terre e rocce da scavo Martelli demolitori Mpa
Green
Frantoi
Ferro
Idraulica Faccia piana
Decommissioning Polipi
microcariche
Attrezzature Sostenibile
Sicurezza
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Escavatori cingolati Alta quota per la demolizione di un ospedale a Seul. In campo la tecnologia dell’EC480E HR
Inchiesta Indagine di Legambiente sullo stato dell’arte del riutilizzo d’inerti in Italia. Confronto con l’Europa
NEWS
&Demolizione
Riciclaggio
Sviluppati in casa (di nuovo)
lla DDR 2017 di Bruxelles sono state presentate due macchine speciali CATERPILLAR: l’escavatore idraulico per lavori di demolizione 340F UHD (Ultra High Demolition) e il movimentatore gommato di materiali MH3024. Il modello 340F UHD ha un’altezza di lavoro di 22 m ed è in grado di gestire carichi fino a 3,6 ton con uno sbraccio orizzontale di
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14 m. Il peso operativo varia tra 44,1 e 50,4 ton a seconda della configurazione di carro e braccio mentre il nuovo sistema di attacco consente rapidi adattamenti a seconda dell’attività da svolgere. Alimentato da motore Cat C9.3 ACERT EU Stage IV con potenza nominale di 228 kW, tre modalità di potenza per il controllo dei consumi e centralina che riduce automaticamente il regime motore in condizioni di carico leggero.
Il modello MH3024, per l’impiego in ambito industriale e riciclaggio, è dotato di un braccio di 6,3 m che raggiunge 13,3 m di altezza allo sbraccio di 12,4 m e ha, secondo la configurazione, un peso compreso tra 23,33 e 27 ton. Motore Cat C7.1.ACERT da 126 kW EU Stage IV, in grado di risparmiare il 10 per cento di carburante rispetto il modello precedente. www.cat.com
www.trevibenne.it
Attrezzati per il progresso Considerato tra i progetti 4.0 meritevoli di contributi da parte della Regione Puglia, lo sviluppo tecnologico della OSA DEMOLITION EQUIPMENT - che produce attrezzature per lo scavo e la demolizione controllata - porterà nella zona Pip di Molfetta più di 2,8 milioni di euro per realizzare una nuova unità produttiva con processi automatici innovativi per un’organizzazione aziendale che migliora efficacia e logica organizzativa della produzione.
www.osademolitionequipment.com
25 anni di tenacia Festa in grande stile alla Trevi Benne di Noventa Vicentina per i primi 25 anni da protagonista nelle attrezzature di demolizione e riciclaggio. “La nostra azienda è in costante crescita per fatturato, dipendenti (ora sono 72) e ora con un nuovo capannone di 900 metri quadrati”, ha sottolineato Michele Botton, direttore generale di TREVI BENNE. “Un sogno realizzato insieme”, così hanno definito il successo imprenditoriale del marchio Luca e Lucia Vaccaro, rispettivamente presidente e vicepresidente della realtà industriale di Noventa Vicentina, ringraziando quanti hanno contribuito allo sviluppo strategico in Italia e nel mondo.
olivalente è l’aggettivo a cui VTN Europe si è ispirata per lo sviluppo e la realizzazione della nuova gamma di attrezzature da demolizione CK Combi Kit, dalle caratteristiche innovative in grado di soddisfare le complesse esigenze del cantiere e degli utilizzatori. CK Combi Kit è progettato per eseguire qualsiasi tipo di demolizione: primaria, per abbattere una costruzione e rimuoverne i materiali (in calcestruzzo o in acciaio); secondaria, per separare e ridurre in frammenti più piccoli quanto già precedentemente demolito facilitandone la movimentazione ed il
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Un’idea, tante soluzioni
trasporto; selettiva, quando sia necessario estrarre e recuperare elementi o componenti nobili (es. rame, alluminio, ferro, inox, legno, ecc) o per la bonifica di aree a forte impatto ambientale.
Con un’unica attrezzatura si possono ottenere cinque configurazioni di chele: per la demolizione primaria e selettiva; la demolizione secondaria, la separazione del ferro di armatura dal cemento, la
demolizione primaria, secondaria e selettiva di strutture metalliche. La gamma è composta da cinque modelli, da scegliere in base alle capacità degli escavatori. www.vtneurope.com
Tutela del territorio on show Ferrara ospiterà l’esclusivo evento europeo dedicato ai temi delle bonifiche e della tutela del territorio dai rischi naturali e ambientali: tante le novità previste nella prossima edizione ltre 200 imprese e 6.000 esperti nella tutela del territorio, provenienti da tutto il mondo, parteciperanno alla prossima edizione di RemTech Expo 2017, che si terrà dal 20 al 22 settembre a Ferrara, in un quartiere rinnovato, tecnologico e sostenibile. I settori di principale interesse di questa edizione
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saranno: le bonifiche dei siti contaminati e la riqualificazione (Remtech e Remtech Europe), la tutela delle coste, la gestione dei sedimenti e i porti (Coast), la gestione dell’acqua e la mitigazione del rischio idrogeologico (Esonda), il rischio sismico (Sismo novità 2017) e la sostenibilità delle opere (Inertia).
Fra le novità di quest’anno: il nuovo segmento dedicato alla rigenerazione urbana (Rigenera City) e quello dedicato al Rischio Chimico, Chimica Verde e Rischio Nucleare. Debutterà inoltre la prima International School on Land Monitoring, che affiancherà la storica Remtech School. Tanti gli
interlocutori istituzionali: fra cui il Ministero dell’Ambiente che sarà parte attiva in varie iniziative. Infine, Ricicla.tv, webtv e media partner, dalla cabina di regia all’interno della struttura, riprenderà i momenti focali nel corso della manifestazione. www.remtechexpo.com
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a sede METSO di Tampere sarà ampliata con la nuova linea di produzione per impianti di frantumazione mobile Lokotrack. L’investimento di circa un milione di euro ridurrà notevolmente gli attuali tempi di consegna. I lavori per la realizzazione della linea sono appena
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iniziati e la prima nuova apparecchiatura Lokotrack uscirà dallo stabilimento nel primo trimestre del 2018. La linea di montaggio Speedline 1 attualmente in uso presso la fabbrica di Tampere produce, in ogni turno di lavoro, un frantoio mobile che pesa circa 50 tonnellate, mentre la nuova
linea Speedline 2 aumenterà la capacità teorica di oltre il 30 percento. Sulla Speedline 2 infatti, oltre ai grandi volumi di modelli LT106 (TM) e LT1213 (TM) già in produzione, verranno aggiunti gli impianti di frantumazione mobili a e modelli più pesanti e complessi, come i LT120
Gli spazi angusti non sono un problema Consulenza su come trasportare il materiale di demolizione e portare in alto la produttività. Questo è ciò che ha fornito NIEDERSTAETTER a Milano, per la costruzione di un hotel in un palazzo dei primi ‘900. Per i lavori di ristrutturazione, l’azienda altoatesina ha fornito i nastri trasportatori Lissmac: 3 nastri trasportatori elettrici con diverse lunghezze 2 per collegare la cantina al cortile del palazzo dove sostano i camion; curandone anche l’installazione. I nastri trasportatori Lissmac, di cui Niederstaetter è fornitore ufficiale per l’Italia, sono un aiuto assolutamente valido in cantieri angusti e dal difficile accesso.
www.niederstaetter.com
ATTUALITÀ & PRODOTTI
Piccoli giganti crescono... (TM), LT300HP/GP (TM) e LT220D (TM). Metso è uno dei maggiori produttori di frantumatori mobili al mondo. La serie Lokotrack di Metso combina un’esperienza di oltre 30 anni nello sviluppo di attrezzature di frantumazione mobile con materiali più recenti e facilità d’uso. La serie Lokotrack® UrbanTM, particolarmente adatta per l’utilizzo in zone densamente popolate e centri urbani, è stata lanciata nella primavera del 2017. La nuova soluzione semplifica le operazioni di frantumazione, dispone di una protezione contro il rumore e riduce notevolmente le emissioni di polvere, minimizzando l’impatto sulle persone che vivono e lavorano intorno ai cantieri. www.metso.com
Le nuove tutto-fare Due nuove pale gommate Stereo, L 514 e L 518 nei limiti sulle emissioni Stage IV per Liebherr. Sistema di raffreddamento a flusso trasversale che incrementa l’efficienza, riduce gli sbalzi termici e i costi di manutenzione. Completamente riprogettate, le nuove LIEBHERR hanno una nuova cinematica a Z del braccio, un raggio di sterzo migliore e una cabina che permette all’operatore di trovare una posizione di lavoro ideale grazie a molteplici regolazioni tra cui quella della colonna di sterzo. È anche disponibile una versione ‘Speeder’ che raggiunge la velocità massima di 40 km/h.
www.liebherr.com
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Riciclaggio&Demolizione
NEWS
In alto con l’escavatore a tutta forza Un’impresa primaria della Corea del Sud ha demolito a tempo record un vecchio ospedale nei pressi di Seul. Il merito della performance? Alla scelta tecnologica di Sungdo Construction che ha privilegiato il campione EC480E HR per grandi altezze
Il responsabile del cantiere Sungdo, Kim Gyeong-yong
300 chilometri dalla sede di Seul, lo specialista Sungdo Construction ha demolito un vecchio ospedale impiegando come strumento cardine l’escavatore per grandi altezze operative Volvo EC480E. L’intervento della macchina si è realizzato con l’implementazione di una prolunga da 3,4 m applicata al braccio standard da 28 m dell’escavatore. Lavorare fino a dieci piani di altezza non è uno scherzo e il Falling Object Guard (FOG) in acciaio montato sul telaio-cabina dell’EC480E, oltre ai vetri rinforzati, evitano che l’operatore venga colpito da detriti, mentre le telecamere posteriori e laterali sul braccio (telescopico)
A
consentono di visualizzare l’intera area di lavoro. Nel ristretto spazio urbano dove la squadra di Sungdo sta eliminando ciò che resta delle corsie del vecchio ospedale Samsung di Changwon City, queste caratteristiche rassicurano tutti. Torreggiando al di sopra dei quattro metri delle barricate in alluminio che
circondano il cantiere da 18.000 m2, l’EC480E HR si muove tra cumuli di calcestruzzo e tondini. La cabina ruota senza difficoltà di 180° mentre l’escavatore cambia direzione per lasciar passare i dumper che trasportano le circa 400 tonnellate di macerie che vengono rimosse ogni
giorno. L’escavatore VOLVO, dotato di una cesoia da tre tonnellate in grado di tagliare metallo e cemento, contribuisce a velocizzare il lavoro: ha realizzato in una settimana una demolizione che avrebbe richiesto dieci giorni. Un’altra priorità dell’intervento era quella di ridurre al minimo la quantità di polvere, preservando da ogni rischio i pazienti che passano ogni giorno accanto all’ospedale. L’EC480E HR attenua anche questo problema, grazie al sistema di abbattimento delle polveri che prevede sul braccio fino a quattro ugelli che spruzzano acqua micronizzata sulle superfici delle strutture. Sungdo Construction ha già creato in passato nuovi metodi di demolizione e per il futuro intende raggiungere nuovi standard di prestazioni con gli escavatori per altezze elevate (anche grazie alle tecnologie Volvo CE). www.volvoce.com
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I NCHIESTA
IL FUTURO
da recuperare
FOCUS SULLE DIVERSE ABITUDINI NAZIONALI NEL RICICLO DEI MATERIALI INERTI. NEL CONFRONTO TRA ITALIA ED EUROPA, IL SENSO DI UN’OPPORTUNITÀ DA NON PERDERE DI
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MARIA ANGELA FELICIELLO
&Demolizione
Riciclaggio
elle costruzioni del futuro, l’innovazione ambientale ricoprirà necessariamente un ruolo determinante. Questo è ciò che prevede la Direttiva 2008/98/CE, grazie alla quale, entro il 2020, si dovrebbe raggiungere un auspicabile 70% di riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione. Un cambiamento di abitudini che determina un’opportunità di rilancio del settore (in crisi da quasi dieci anni), di riduzione dell’impatto ambientale e di riciclo dei materiali. Attualmente le normative codificano il materiale proveniente dal riciclo nelle costruzioni, certificandone le qualità e le prestazioni e garantendo in tal modo un prodotto altamente competitivo sia sul piano tecnico che sul prezzo. Dal punto di vista ambientale, il beneficio che l’utilizzo dei materiali riciclati comporta è estremamente importante. Basti pensare all’impatto delle cave sul territorio italiano. Come indicato nel rapporto Cave 2017 di Legambiente, oggi sono circa 2.500 le cave da inerti (oltre 4.700 in tutto) e almeno 14.000 dismesse, di cui oltre la metà sono ex cave di sabbia e ghiaia.
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La grande scommessa La green economy sta creando ricerca, innovazione e posti di lavoro in Europa. Tuttavia è ancora ostacolata da barriere normative e processi di lenta attuazione. Nel nostro Paese questo atteggiamento sta fortemente penalizzando le imprese che in questi anni hanno creduto e investito in ricerca e sviluppo su materiali e aggregati provenienti dal riciclo. Ciò significa che, nel prossimo futuro, contrariamente a quanto già sperimentato nei cantieri di tutto il mondo, in Italia potremmo correre il rischio di non poter usufruire dell’attuale facoltà di utilizzare materiali riciclati certificati. Una conseguenza a dir poco devastante sia in termini ambientali che economici, con cave sfruttate al limite della sostenibilità e ingenti costi sostenuti per smaltimento rifiuti provenienti da demolizione.
I NCHIESTA
I numeri del settore Nonostante la riduzione del 20,6% del numero di cave attive, rispetto al 2010, attualmente in Italia si estraggono ancora 53 milioni di metri cubi di sabbia e ghiaia (destinati a materiali per costruzioni), 22,1 milioni di metri cubi di calcare e oltre 5,8 milioni di metri cubi di pietre ornamentali. La Lombardia è la prima regione per quantità cavata di sabbia e ghiaia, con 19,5 milioni di metri cubi estratti. Seguono Puglia (con oltre 7 milioni), Piemonte (4,8), Veneto (4,1) ed Emilia-Romagna (circa 4 milioni). Per quanto riguarda le pietre ornamentali, le maggiori aree di prelievo sono Sicilia, Provincia Autonoma di Trento, Lazio e Toscana che insieme costituiscono il 53,4% del totale nazionale estratto. Le regioni che invece cavano più calcare sono Molise, Lazio, Campania, Umbria, Toscana e Lombardia che, singolarmente, superano la quota di 1,5 milioni di metri cubi.
PRODUZIONE (E CONSUMO PRO CAPITE) DI CEMENTO IN EUROPA Paese Prod. 2010 (mgl t) Germania 30.150 Italia 34.408 Spagna 26.020 Francia 19.300 Regno Unito 8.000
Cons. 2010 (kg x ab.) 301 565 532 313 159
Prod. 2014 (mgl t) 32.009 21.541 14.490 16.426 9.280
Cons. 2014 (kg x ab.) 388 354 312 245 144
Fonte: Aitec
AGGREGATI NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI, 2015 (MLN DI M3) Paese Germania Polonia Francia Belgio Regno Unito Olanda Spagna Italia
Sabbia/ ghiaia 370 268,8 177,6 20,8 78,4 80 33,6 100,8
Riciclati 108,8 8 32 24 83,2 28,8 1,6 6,4
Riutilizzati in situ 0 11,2 8* 0 3,2 0 0 0
Artificiali 46,5 17,6 6,4 1,6 19,2 0 0 0
Fonte: Legambiente su dati UEPC, 2017 - * Dato 2014
L’incertezza delle regole “In nove regioni italiane – rileva il rapporto Legambiente – non sono in vigore piani cava e le regole risultano quasi ovunque inadeguate a garantire tutela e recupero delle aree”. Non c’è un piano in Veneto, Abruzzo, Molise, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia, Calabria, nella provincia di Bolzano, in Basilicata e in Piemonte (dove sono previsti piani provinciali) mentre, nella maggior parte delle regioni, esistono vincoli di tutela inadeguati e mancano obblighi di recupero contestuale delle aree. Per Legambiente “l’assenza dei piani è particolarmente preoccupante, perché si lascia tutto il potere decisionale in mano a chi concede l’autorizzazione. In regioni, tra l’altro, dove è forte il controllo da parte della criminalità organizzata”.
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Le normative regionali Canoni di concessione irrisori e in Valle D’Aosta, Basilicata, Sardegna si estrae addirittura gratis. Boom di export nei materiali lapidei, ma sempre meno lavoro in Italia. Uno squilibrio imbarazzante fra quanto guadagnano i cavatori dalla vendita di inerti e pietre ornamentali e i canoni di concessione, senza parlare del grave impatto ambientale delle cave sul paesaggio. Questa la fotografia sviluppata da Legambiente sullo stato del settore estrattivo nel nostro Paese. In media nelle regioni italiane si paga il 2,3% del prezzo di vendita di sabbia e ghiaia: 27,4 milioni di euro a fronte di 1.051 milioni di euro in volume d’affari. Ancora maggiori i guadagni per i materiali lapidei di pregio, dove sono in forte cre-
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Riciclaggio
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L’obiettivo è il 70% di riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione entro il 2020
ITALIA: CANONI REGIONALI PER MATERIALE (€/M3)
Nelle due regioni mancanti (Sicilia e Toscana), e nella provincia di Trento, i canoni di concessione sono ancora diversi: in Sicilia si passa da 1.500 € per 100 m3 fino ad arrivare a 13.000 € per quantitativi oltre i 5.000 m3. In Toscana, le tariffe variano da 0,23 a 0,50 €/m3 per le diverse tipoligie di inerti, a eccezione delle pietre ornamentali, per le quali i Comuni decidono caso per caso (come, anche, nella Provincia di Trento).
Regioni Abruzzo Basilicata Bolzano (Provincia) Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia* Sardegna Umbria Valle d’Aosta Veneto
Sabbia e ghiaia 1,48 (s) 1,184 (g) gratuita 0,50 (0,30 pietrisco) 0,35 (2,5 s e g fluviale) 1,248 0,70 0,55 0,30 1,30 0,71 0,71 1 0,51 0,08 gratuita 0,25 gratuita 0,62
Pietre ornamentali 10,303 gratuita 0,50 0,6-1,5 1,668 0,32 0,65 2 0,16 5,30 0,60-1 2 0,85 0,11 gratuita 0,45 gratuita da 0,26 a 1,24
Torba gratuita 0,50 0,30 gratuita 1,26 0,30 1,65 0,50 0,57 0,08 gratuita gratuita 0,31
Calcare 0,639-0,961 gratuita 0,50 0,35-0,45 1,013 0,56-0,64 0,67 0,50 0,24 0,49 0,.60-1,40 0,30 0,57 0,08-0,13 gratuita 0,35 gratuita 0,36
Argilla 0,655 gratuita 0,50 0,45 0,951 0,56-0,64 0,20 0,30 0,30 0,55 0,42 0,50 0,57 0,07 gratuita 0,25 gratuita 0,52
Fonte: Legambiente 2016 - *Più un canone relativo alla superficie delle aree estrattive
ne è insostenibile sia in termini di tutela del territorio, che di controllo della legalità e di riduzione del prelievo da cava”. In sostanza, siamo lontani anni luce dalla quota del 70% fissata per il 2020 dalle direttive europee. La sfida è ridurre il prelievo di materiale, bonificare le cave dismesse e iniziare a utilizzare aggregati riciclati, consuetudine in molti Paesi europei e materia di sperimentazione anche in alcuni territori italiani.
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scita il prelievo e l’esportazione (2 miliardi di euro nel 2015). In diverse regioni addirittura si cava gratis. “Succede in Valle d’Aosta, Basilicata, Sardegna – specifica Legambiente – ma anche in Lazio e Puglia dove si chiedono pochi centesimi di euro”. L’ultimo intervento normativo dello Stato nel settore è il regio decreto di Vittorio Emanuele III del 1927. “È evidente che senza un controllo dell’operato delle Regioni – sottolinea l’associazione – la situazio-
I NCHIESTA
Esempi virtuosi Sono tanti i Paesi dove già da anni si riduce la quantità di materiali estratti, privilegiando il riutilizzo di rifiuti aggregati e inerti provenienti dal riciclo, con normative chiare in merito a tutela del paesaggio e gestione delle attività. Se in Italia il problema dell’impatto ambientale con lo sfruttamento in cava è ancora fortemente drammatico, ci sono già stati segnali di sensibilizzazione con esempi virtuosi nella gestione dell’attività estrattiva e nel recupero delle cave dismesse. Realizzazione di parchi e attività turistiche, di cantieri dove sono stati usati materiali provenienti dal riciclo invece che sabbia e ghiaia. Un esempio su tutti, lo stadio della Juventus, per la cui realizzazione sono stati riutilizzati molti dei materiali che lo smantellamento del vecchio impianto ha prodotto. “La sfida per i materiali di pregio – spiega il rapporto di Legambiente – è di mantenere in Italia le lavorazioni per le quali il tasso di occupazione è più alto”. Per gli inerti, invece, l’obiettivo è promuoverne il riciclo, che garantisce almeno il 30% di occupati in più a parità di produzione. Sono tre gli step che potrebbero rilanciare il settore: il primo è “rafforzare la tutela del territorio e la legalità attraverso una legge quadro nazionale che stabilisca le aree in cui l’attività di cava è vietata e obblighi il recupero contestuale delle aree e la valutazione di impatto ambientale”. Secondo punto: stabilire un canone minimo nazionale per le concessioni di cava. “Se fossero applicati i canoni in vigore nel Regno Unito (20% del valore di mercato) – ricorda l’Associazione – si recupererebbero 545 milioni di euro all’anno di incassi per le Regioni”. Dal primo Rapporto Cave del 2009 si può stimare che siano stati sottratti canoni per oltre 3,5 miliardi di euro. La terza strada da attuare è quella di “ridurre il prelievo da cava attraverso il recupero degli inerti provenienti dall’edilizia, per allinearsi alle direttive europee”. Le ultime novità legislative Lo scorso 19 maggio, il Consiglio dei Ministri ha nuovamente approvato il regolamento che semplifica la disciplina di gestione delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell'articolo 8 del decreto legge 12 settembre 2014, n.133, convertito, con modifiche, dalla legge 11 novembre 2014, n.164. Il provvedimento, rispondendo alle criticità riscontrate nel tempo sia dagli operatori che dai soggetti istituzionali preposti ai controlli, consentirebbe di rafforzare la tutela ambientale e la competitività delle imprese. In un quadro normativo completo, coerente con la disciplina nazionale e comunitaria, il nuovo provvedimento comprenderà tutte le disposizioni relative a gestione e utilizzo di terre e rocce da scavo qualifi-
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Ridurre il prelievo da cava con il recupero degli inerti provenienti dall’edilizia, per allinearsi alle direttive europee
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“Occorre promuovere una profonda innovazione nel settore – spiega Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente - Non è utopia pensare di avere più imprese e occupati nel settore, puntando proprio su tutela del territorio, riciclo dei materiali e adeguamento dei canoni di concessione ai livelli degli altri Paesi europei”.
cate come sottoprodotti, il deposito temporaneo di terre e rocce da scavo qualificate come rifiuti e la loro gestione nei siti oggetto di bonifica. Il provvedimento riguarderà principalmente: > semplificazione delle procedure e la fissazione di termini certi per concludere le stesse, anche con meccanismi in grado di superare eventuali situazioni di inerzia da parte degli uffici pubblici. Ciò permetterebbe di evitare i tempi di attesa degli operatori per la preventiva approvazione del piano di utilizzo delle terre e rocce da parte delle autorità competenti; > procedure più veloci per attestare che le terre e rocce da scavo soddisfano i requisiti stabiliti dalle norme europee e nazionali per essere qualificate come sottoprodotti e non come rifiuti; > definizione puntuale delle condizioni di utilizzo delle terre e rocce all'interno del sito oggetto di bonifica, con l'individuazione di procedure uniche per gli scavi e la caratterizzazione dei terreni generati dalle opere da realizzare nei siti oggetto di bonifica; > rafforzamento del sistema dei controlli. ST
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&Demolizione
Riciclaggio
RIFIUTI DA COSTRUZIONE & DEMOLIZIONE IN EUROPA Paese Prod. C&D (mln di t) Olanda 25,7 Irlanda 3,1 Danimarca 8,1 Germania 191,8 Belgio 6,9 Austria 8,3 Regno Unito 43,2 Francia 64,2 Finlandia 15,9 Svezia 1,3 Spagna 27,7 Italia 48,6 Media 37,1
% Riciclo e riutilizzo 98 97 92 91 87 87 86 63 55 50 38 9 71,1
% Discarica e inceneritore 2 3 8 9 13 13 14 37 45 50 62 91 28,9
Fonte: Eurostat 2012-2013
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Guida Cave 210x297_Layout 1 20/07/17 11:50 Pagina 1
Guida CAVE d’Italia Una Guida ai siti censiti con l’indicazione di Comune, località, nome e indirizzo della società esercente, tipologia o categoria del materiale estratto.
Nella Guida saranno presenti • Cave di ghiaia, sabbia, pietrisco e marmi • Produttori di bitumi • Produttori di calcestruzzo • Siti per il riciclaggio inerti da demolizione La guida è consultabile anche sul sito
www.caveditaliaweb.com Casa Editrice la fiaccola srl 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Tel. 02 89421350 - fax 02 89421484 - abbonamenti@fiaccola.it - www.fiaccola.com
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&
Cave Calcestruzzo Alleggeriti
Riqualificazione
Pompe autocarrate
Messa in opera
Martelli demolitori Casseforme
Marmo
Additivi
Coltivazione Estrazione Slump
Spritz
Vagli
Cementi Sicurezza
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Biocemento
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Pale gommate
Sino ad oggi considerato un prodotto fragile, è stato elaborato dalla Technology University di Delft, Olanda
Una Nuova Hitachi ZW250-6 domina piazzale e impianto da nero della Perugia Conglomerati
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NEWS
&Calcestruzzo
Cave
Trend ancora in crescita
d aprile 2017, rispetto al mese precedente, l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni registra una diminuzione del 4,1%. Nello stesso mese, gli indici di costo del settore aumentano dello 0,2% per il
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fabbricato residenziale, dello 0,1% per il tronco stradale senza tratto in galleria, mentre si registra una variazione nulla per il tronco stradale con tratto in galleria. Nella media del trimestre febbraio-aprile l'indice destagionalizzato della produzione nelle
costruzioni è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente. Su base annua, ad aprile 2017 si registra un calo del 4,6% per l'indice della produzione nelle costruzioni corretto per gli effetti di calendario e dell'11,0% per quello grezzo (i giorni lavorativi sono stati
18 contro i 20 di aprile 2016). Sempre su base annua, gli indici del costo di costruzione aumentano dello 0,7% per il fabbricato residenziale, dello 0,8% per il tronco stradale con tratto in galleria e dell'1,0% per quello senza tratto in galleria. Ad aprile 2017, il contributo maggiore all'aumento tendenziale del costo di costruzione del fabbricato residenziale è da attribuire all'incremento dei costi dei materiali (+0,9 punti percentuali). Il contributo maggiore all'aumento tendenziale degli indici del costo di costruzione dei tronchi stradali deriva dall'incremento dei costi dei materiali sia per quello con tratto in galleria (+0,9 punti percentuali) sia per quello senza tratto in galleria (+1,1 punti percentuali). www.istat.it
Innovazione sotterranea condivisa i è svolto lo scorso giugno, a Bergen, in Norvegia, il World Tunnel Congress (WTC) 2017, l’evento organizzato da International Tunnelling and Underground Space Association (ITA-AITES) insieme a Norwegian Tunnelling Society. Sei giorni di workshop con oltre 1.500 delegati esperti, accademici, e ingegneri - che hanno condiviso le loro esperienze, metodologie e tecnologie all'avanguardia su diversi aspetti del tunnelling e delle costruzioni sotterranee. Durante l’evento, sono state
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discusse le questioni sollevate dall'industria al fine di ottenere una risposta univoca alle sfide che interessano le popolazioni urbane. Dopo il discorso inaugurale del Principe Haakon Magnus di Norvegia, è stato calorosamente accolto il presidente ITA Tarcisio Celestino, che ha dato il via al Congresso. Si sono quindi succedute presentazioni, gruppi di lavoro, seminari e visite sul sito. Con 340 documenti tecnici e 120 conferenze, il Congresso Mondiale del Tunnelling ha nuovamente consolidato la propria
posizione come l’evento più importante del settore nel mondo. Quali sono le novità principali? Il nuovo studio sul mercato globale del settore tunnelling. La Nigeria è stata ufficialmente accolta come la 74a nazione
membro e rappresentata dal signor Abidemi Agwor, presidente della Nigeria Tunnelling Association. Il prossimo ospite del Congresso Mondiale del Tunnel nel 2020 sarà la Malesia. www.wtc2017.com
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Produttività migliorata La coreana Hyundai ha recentemente ampliato la gamma di pale gommate con il nuovo modello HL965. La nuova macchina è stata progettata per essere solida ed efficiente per poter garantire maggiore durata, costi operativi ridotti e produttività migliorata. Peso operativo di 20.100 kg, motore Cummins QSL9 Stage IV controllato elettronicamente con una potenza netta di 200 kW erogati a 2.100 giri al minuto. Maggiore capacità di carico: la massima capacità di carico dell'assale è di 44.000 kg sulla parte anteriore e di 35.000 kg sulla parte posteriore, con pneumatici standard 23.5 R25, L3. Nuova cabina e maggiore comfort per l’operatore e sistema di Infotainment HYUNDAI che consente di accedere in tempo reale a dati accurati sulle attrezzature. La nuova pala gommata HL965 è disponibile anche nella versione XT (braccio lungo per una altezza di scarico superiore).
www.hyundai.eu
30/8 to 2/ 9/ 2017 (Wed to Sat)
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e: Tickets onlinxpo.de/registrierung e www.stein
Best-in-class off-road È stato presentato in anteprima lo scorso giugno, il nuovo veicolo IVECO che arriverà sui mercati europei a settembre. Lo Stralis X-WAY, concepito per sfidare le missioni light off-road grazie al carico utile più elevato della categoria che coniuga le migliori tecnologie Iveco in termini di efficienza nei consumi e sicurezza con la robustezza del telaio. Il nuovo veicolo ridefinisce ogni standard grazie alla sua tara eccezionalmente bassa. Una caratteristica che consente di ottenere la migliore capacità di carico utile, raggiungendo con la versione Super Loader (SL), un peso a vuoto di 9 tonn con telaio 8x4 - il più basso della categoria. www.iveco.com
35315 Homberg/ Nieder-Ofleiden, Germany Further information by: Phone +49 7229 606-30, info@geoplangmbh.de
www.steinexpo.de
Verband der Baubranche, Umwelt- und Maschinentechnik e.V. FORUM FÜR BAUFACHLEUTE
ATTUALITÀ & PRODOTTI
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Nasce il biocemento difici biologici, durevoli nel tempo e che si riparano da soli, con costi di manutenzione ridotti a zero. Questo è ciò che potrebbe accadere grazie alla scoperta di un microbiologo olandese. Il cemento è uno dei materiali da costruzione più utilizzati al mondo. Un materiale già usato dagli antichi Romani, per la costruzione di opere colossali, come il Pantheon ma pur sempre, un materiale vulnerabile. Per quanto possa essere rinforzato o mescolato con altri materiali infatti, nel corso della sua vita, il cemento può generare crepe che possono addirittura condurre al crollo dell’edificio. La combinazione di edilizia e microbiologia hanno recentemente portato alla
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realizzazione di un nuovo prodotto: il biocemento. La Technology University di Delft, in Olanda, pare abbia trovato infatti, una soluzione, fra l’altro, ecologica, che risolverebbe il problema della fragilità del cemento, consentendo al materiale di avere una vita molto più lunga rispetto ad ora. La ricerca, iniziata nel 2006, dal Prof. Henk Jonkers dell’Università di Delft, nel 2006, ha portato alla realizzazione di un cemento dall’azione autoriparante, attraverso l’utilizzo di batteri. Si tratta di un cemento nella cui miscela di sabbia, acqua e detriti, sono inseriti dei batteri che, se attivati dall’acqua che penetra nel materiale in caso di crepe, si attivano, producendo calce, in grado di autoriparare le crepe create
nel calcestruzzo. Per creare il biocemento, il microbiologo olandese ha scelto i batteri bacillus, in grado di prosperare in ambienti alcalini ed estremamente secchi come il cemento, producendo spore che sopravvivono decenni senza acqua nè cibo e che restano inattivi anche per molti anni, prima di essere attivati dall’acqua.
L’utilizzo del biocemento in edilizia è tuttavia ancora prematuro: il nuovo materiale è stato solo utilizzato per una piccola torretta di controllo sulle sponde di un lago, per verificare il funzionamento del materiale in un luogo esterno al laboratorio; ma il biocemento del futuro è già qui. www.green.it
Spatti, presidente di Wood Beton: le nuove filiere della produzione off-site rappresentano una soluzione in grado di coniugare rapidità esecutiva, costi contenuti e qualità progettuale, anche
nella sostituzione edilizia. Le nuove tecnologie evidenziano una notevole capacità di adattamento ai contesti e alle tecnologie costruttive 4.0 con il legno, l’acciaio e con il cemento. www.rebuilditalia.it
L’edilizia è off-site oluzioni in grado di rigenerare le tipologie più bisognose di intervento (come i condomini degli anni 50-60 nelle nostre periferie). Si può affrontare la riqualificazione degli edifici multipiano in tempi ridotti a condizioni economicamente sostenibili? Un progettista e una piccola impresa olandese di 25 dipendenti spiegheranno, durante la prossima edizione di REbuild, un modello di intervento attuabile su edifici italiani, a portata di piccole e medie imprese.
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Peter Goossen, design manager di BouwNext, e Jan Willem Sloof, titolare di Renolution mostreranno come l’industrializzazione e la digitalizzazione costituiscono una possibilità alla portata di tutti. Sono diverse infatti le aziende italiane che hanno già intrapreso questa strada e a REbuild è previsto un incontro tra imprese dell’edilizia ad elevata produttività con esperti come Jacopo Palermo, General Manager Immobiliare Percassi, Maurizio Focchi, AD del Gruppo Focchi e Giovanni
In aula con le forze
DELL’ORDINE I
l 19 maggio a Roma, presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, si è svolto il quinto seminario tecnico dal titolo “La filiera del cemento: contrasto ai fenomeni di infiltrazione criminale”. Questi momenti formativi nascono per favorire una più ampia conoscenza, sotto il profilo normativo ed economico-ingegneristico, del ciclo produttivo della filiera, allo scopo di contrastare i fenomeni di infiltrazione criminale nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo del territorio e della legalità che riguardano le attività economiche legate al settore delle costruzioni. La ripetizione di questi incontri non può che essere considerata con grande soddisfazione da parte dell’Atecap, a conferma di un percorso comune tra produttori della filiera del cemento e del calcestruzzo e le Forze dell’Ordine. Hanno partecipato all’incontro anche in questa occasione esponenti di Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri, a cui è stato distribuito in aula il manuale “Istruzioni operative per i controlli sulle forniture di calcestruzzo strutturale”. A far loro da docenti sono stati gli esperti della filiera del calcestruzzo, impegnati nella disamina dei modi di come prevenzione e individuazione dei problemi legati a produzione, trasporto, qualità e posa in opera dei materiali. Mettere in campo strumenti più efficaci per condurre ispezioni su impianti e prodotti, evitare sottovalutazioni o esagerazioni, avere ben chiari i possibili reati che potrebbero prospettarsi per garantire la sicurezza delle opere in cui il calcestruzzo è componente essenziale: queste le dinamiche analizzate in dettaglio durante la riunione tecnico-didattica. Il programma degli incontri verte su cinque temi principali: i processi industriali, ovvero il cemento, le materie prime e l’impianto di produzione del calcestruzzo preconfezionato; il controllo dei processi industriali e il trasporto e la consegna del calcestruzzo in cantiere; le ipotesi di illecito, ossia le conseguenze penali e amministrative derivanti dal mancato rispetto della normativa di settore o dall’adozione di pratiche scorrette; il contesto normativo, con particolare riferimento al Testo unico per l’edilizia, alle Norme tecniche per le costruzioni, alla certificazione del processo e marcatura CE dei costituenti e alle norme Uni di riferimento, ed infine il sistema di controllo delle forniture di calcestruzzo, cioè la documentazione relativa alle forniture, i controlli di accettazione in cantiere, le figure coinvolte e le responsabilit? connesse, gli strumenti per un controllo efficace, le check list per l’impianto di produzione, per il trasporto e per la consegna in cantiere.
PROSEGUE ORMAI DA OLTRE UN ANNO IL CICLO DI SEMINARI FORMATIVI SU CEMENTO E CALCESTRUZZO ORGANIZZATI DA ATECAP SOTTO L’EGIDA DI FEDERBETON
ATECAP Associazione Tecnico-Economica del Calcestruzzo Preconfezionato Via Giovanni Amendola, 46 - 00185 Roma tel. 06 42016103 - fax 06 42020145 email: atecap@atecap.it - www.atecap.it Twitter: @atecap.it Andrea Bolondi Presidente Cono Federico Vicepresidente con delega alla legalità Giuseppe Ruggiu Vicepresidente con delega allo sviluppo associativo Gianpaolo Martin Tesoriere Massimiliano Pescosolido Segretario Generale
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I N COLLABORAZIONE...
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Farà molta
STRADA DI
MATTHIEU COLOMBO
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&Calcestruzzo
Cave LA NUOVA ZW250 SERIE 6 DELLA PERUGIA CONGLOMERATI ALIMENTA UNO DEGLI IMPIANTI DA NERO PIÙ AVANZATI DELL’UMBRIA. HA SOSTITUITO UNA ARANCIONE LX210 SFRUTTATA OLTRE 16.500 ORE
opo aver sfruttato con costanza una Hitachi LX210 (Furukawa) acquistata nuova a fine 2004, la Perugia Conglomerati ha scelto di passare a una macchina di categoria superiore, ma sempre color “arancione Scai” per il rapporto di fiducia che è maturato negli anni con l’alter ego italiano di Hitachi. La scelta è caduta su una nuova pala gommata Serie 6, una ZW250-6 per la precisione, che in gamma si pone tra la ZW220-6 e la ZW310-6 protagonista della nostra analisi tecnica WalkAround pubblicata sul numero di marzo. Per trasmettervi una testimonianza di un cliente italiano che ha scelto una nuova Serie 6, abbiamo optato per la 250. Tra i punti di forza della ZW2506 ci sono senza dubbio i consumi di carburante contenuti con un deciso downsizing del motore e l’introduzione del lock-up sulla nuova trasmissione Powershift a 5 marce. ST
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U NITI PER VINCERE
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La storia del sito di lavorazione della Perugia Conglomerati parte da lontano con l’acquisizione del terreno a Balanzano (PG) nel 1990. Il progetto per sfruttare lo spazio con un impianto da nero dalle prestazioni elevate è stato poi presentato nei primi anni 2000 per essere approvato nel 2005, con i tempi burocratici nostrani e un ricorso al TAR. Perugia Conglomerati è quindi nata dalla sinergia di tre aziende: la GMP (Gilioni, Morelli, Pierini) con 3 cave nel raggio di 70 chilometri, la Pelliccia Scavi specializzata in movimento terra e l’impresa stradale Boschetti. Con questa formazione la società ha avuto le spalle abbastanza larghe per predisporre un impianto da nero Sim da 200 t/h di produzione e per superare i momenti di mercato più difficili. Oggi la produzione è tornata a salire, con moderazione, e l’acquisto di una nuova pala gommata è diventato un’esigenza.
IL PIAZZALE È TUTTO SUO Il piazzale della Perugia Conglomerati è praticamente ad uso esclusivo della Hitachi ZW250-6 che è chiamata a gestire gli inerti che arrivano nel sito in una dozzina di glanulometrie diverse, movimentare il fresato da riciclo stoccato in un’apposita area e alimentare l’impianto Sim. Il sito è pianeggiante ad esclusione di una salita di circa 100 m in zona fresato e della rampa che favorisce il carico delle tramogge Sim. In queste condizioni la ZW2506 si è dimostrata ben più veloce della LX150 ora relegata in panchina.
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&Calcestruzzo
Cave
Salendo a bordo della ZW250-6 non si ha subito la percezione di quanto la macchina sia al passo con i tempi, ma oltre al volante, sorprende un display lcd a colori (controllo con selettore rotativo) da cui si possono settare diverse regolazioni come ride control, memorizzazione bidirezionale del braccio, logiche di stacco della frizione e climatizzatore.
L’allestimento di serie della ZW250-6 è completo, di sostanza. Non manca ad esempio la sospensione braccio ride control (accumulatore nella foto sopra) che oltre a minimizzare le perdite di carico incrementa il comfort per l’operatore.
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Il binomio Scai Hitachi non ha bisogno di presentazioni, tantomeno in provincia di Perugia. L’arrivo sul mercato di escavatori e pale gommate Serie 6 ha però catalizzato l’attenzione di una clientela nuova, più ampia.
COSTI DI GESTIONE RIDOTTI Rispetto allo stesso modello Serie 5, la nuova ZW250-6 si riposiziona in termini di rapporto tra potenza netta e cilindrata. Quest’ultima cala del 15% passando dai quasi otto litri del 6 cilindri Isuzu ai 6,7 del Cummins QSB che strutturalmente è lo stesso motore della 220-6. Si tratta però di una versione diversa che eroga gli stessi 181 kW netti della ZW250-5 ma ben 36 kW più di una 220-6. Rispetto alla 250 precedente la coppia massima è impercettibilmente inferiore e sempre ottenuta a 1.500 giri/min, ma è più sfruttabile grazie a una curva più piatta ottenuta grazie alla turbina a geometria variabile.
Rispetta lo Stage IV senza filtro antiparticolato Hitachi ha semplicemente scelto di sostituire l’Isuzu ad iniezione diretta con un post-trattamento completo di filtro antiparticolato, con un moderno Cummins con sistema common rail piezoelettrico a multi iniezioni con turbina a geometria variabile. Per allineare le emissioni ai limiti Stage IV il nuovo
motore sfrutta un Egr a controllo elettronico, un catalizzatore ossidante e tecnologia Scr Bosch con iniezioni di urea. Non sono più necessarie pulizie o sostituzioni del modulo Dpf ma la semplice sostituzione di flitri urea in sede di tagliando. Anche questo abbassa i costi di gestione della ZW250-6.
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&Calcestruzzo
Cave Marcello Iachini
Luca Fioretti
operatore Perugia Conglomerati
addetto alla produzione Perugia Conglomerati
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presidente Perugia Conglomerati
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Abbiamo avviato questo impianto Sim di nero nel 2005, dopo circa 5 anni di peripezie. Poi, a partire del 2009, sono arrivati anni difficili e abbiamo avuto la determinazione per resistere. Oggi la struttura di Perugia Conglomerati, ha più soci che lavorano in sinergia, è una vera marcia in più. Per rispondere alla domanda di mercato e garantire costanza di rifornimento ai cantieri abbiamo scelto di sostituire la vecchia LX210 che, era sottodimensionata.
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Alfio Morelli
Senza una pala gommata il nostro impianto da 200 tonnellate ora ha poca autonomia produttiva. Oggi, con la nuova ZW250-6 movimentiamo lo sfuso molto più rapidamente e siamo pronti ad affrontare carichi di lavoro anche importanti. Noi abbiamo un’officina interna, ma abbiamo scelto di stipulare un contratto di manutenzione programmata per la ZW250-6 con Scai. Le macchine d’oggi sono sempre più complesse e pensiamo che una corretta manutenzione sia sinonimo di massima affidabilità e buona rivendibilità.
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LOCK-UP E 5° DI SERIE Novità anche per il gruppo trasmissione che ora ha un rapporto in più e diventa un 5 marce più 3 retromarce, ma il grande valore aggiunto è la frizione lock-up automatica (inseribile) che riduce le perdite di rendimento quando il rapporto tra motore e trasmissione è di 1:1. Detto in altre parole, l’economia di carburante è proporzionale alla distanza percorsa in trasferimento. Il vantaggio è percepibile già lavorando su distanze di 100 m, mentre sui 200 m il calo di consumo carburante è evidente. Un’altra freccia all’arco della nuova ZW250-6.
TECNOLOGIA E TRADIZIONE L’interno della ZW250-6 è quello delle Serie 5 con gli aggiornamenti e gli alert necessari per gestire consumo e rifornimento di urea. Esteticamente privo di fantasia, l’abitacolo è tecnologicamente al passo con i tempi.
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Guida Noleggio A4_noleggio 21/07/17 10:43 Pagina 1
GUIDA
NOLEGGIO
EDILE
NUOVA EDIZION E
La prima Guida italiana di tutti i noleggiatori, divisi per regione e provincia e per tipologia merceologica
www.costruzioniweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 20123 Milano | Tel. 02 89421350 | abbonamenti@fiaccola.it
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Sollevamento Noleggio
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Assicurazioni
Cesoie
Piattaforme
Garanzie Contratti
Martelli demolitori
Gru
Flotte
Autogrù Casseforme
Idraulica Ponteggi Generatori
Tecnologia
Movimento terra Servizi
Sicurezza
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Lavoro&Sicurezza Con un’offerta ampia e capillare Ipaf Italia incrementa tecnica e formazione nel lavoro in quota
Piattaforme aeree Tutti i modelli elettrici nell’offerta attuale di PLE a pantografo in Europa
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NEWS
&Noleggio
Sollevamento
Nuova generazione a 20 metri
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manutenzione di stabili, alle potature, ai restauri, alla pulizia delle facciate, all’installazione di insegne pubblicitarie. Il video evidenzia la compattezza del mezzo, la versatilità del braccio della piattaforma e una delle numerose applicazioni realizzabili con questo modello best-seller. A seguito del restyling strutturale richiesto per
www.nacanco.it
Che capolavoro! La creatività è in cima ai pensieri di Nacanco, con uno scissor da dieci metri noleggiato per la realizzazione di creazioni pittoriche in facciata, e un sollevatore telescopico che diventa addirittura opera d’arte. Il murale di Orzinuovi è il caso esemplare di un utilizzo alternativo delle piattaforme a pantografo in forza a NACANCO. Il dipinto dello street artist Davide Tolasi è lungo 150 m ed occupa una delle pareti perimetrali della palestra dell’edificio scolastico della cittadina. Tra gli sponsor dell’opera, l’impresa AB Impianti che ha noleggiato da Nacanco il pantografo elettrico da 10 metri affidato all’artista. Al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, invece, Nacanco ha noleggiato un sollevatore telescopico da otto metri che si è tramutato dopo l’utilizzo in parte integrante dell’opera dell’artistaarchitetto greco Aristide Antonas.
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l’adeguamento delle piattaforme agli autocarri Euro 6, nel corso degli ultimi mesi CTE ha ripresentato sul mercato i propri modelli di punta, declinandoli come una vera e propria new generation. Per il peso maggiore degli autocarri, è stata rivista la struttura aerea di sollevamento, in modo da rientrare nei pesi
Coppia dinamica Arrivano dalla fucina di Albino (BG) le due nuove gru retrocabina F345A e F345RA xe-dynamic della gamma media di FASSI. Entrambi i modelli sono caratterizzati da performance notevoli e da un ottimo rapporto pesopotenza. I due modelli sono in grado di sollevare fino a 33,4 t/m, con uno sbraccio orizzontale massimo di 20,5 m che può arrivare a 26,7 m nella versione a sei sfili idraulici ed estensione idraulica L214. La gru retrocabina F345A è del tipo con rotazione a pignone e cremagliera, mentre la gru F345RA offre la rotazione continua su ralla. Entrambi i modelli xe-dynamic poi sono equipaggiati con sistema di controllo FX500, distributore idraulico D850, controllo radio Fassi RCH/RCS e controllo della stabilità FSC-S o H.
www.fassi.com
ome raggiungere facilmente 20 m di altezza di lavoro? Lo potete vedere nel nuovo video realizzato per il modello ZED 20.3 Easy di CTE. La fascia di altezza di lavoro dei 20 metri è a tutti gli effetti quella maggiormente opzionata dai noleggiatori e praticata per effettuare i lavori più disparati: dalla
complessivi con l’ausilio di nuovi materiali e sistemi di gestione e controllo all’avanguardia. I nuovi bracci, costruiti con l’affidabile acciaio Strenx SSAB, sono di nuova concezione e design, con linee arrotondate e accattivanti, progettati per garantire massime performance e stabilità in altezza. Anche i telai hanno cambiato forma per adeguarsi alle nuove sovrastrutture. I quadri di comando sono ora custoditi in vani protettivi sottostanti il telaio per evitare danni causati da agenti atmosferici o detriti. www.ctelift.com
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Dall’Italia al cuore d’Europa l gruppo Kiloutou ha recentemente acquisito le società di noleggio Cofiloc ed Euronol (dello stesso gruppo italiano Cofiloc). L’ingresso ufficiale di Kiloutou nel mercato italiano parte quindi da due primattori integrati nelle province del Veneto, dell’Emilia-Romagna, della Lombardia e del Friuli, con una rete di dieci agenzie insediate in particolare a Treviso, Verona e Modena, per un organico di oltre 90 persone e una flotta attuale di circa 4.000 macchine. I fondatori e gli attuali dirigenti di Cofiloc ed Euronol hanno deciso di conservare un ruolo di primo
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piano nelle rispettive società. Per Xavier du Boÿs, amministratore delegato del gruppo KILOUTOU “questa acquisizione ci permette di perseguire il piano di sviluppo internazionale annunciato su un mercato dal forte potenziale. Il posizionamento di Cofiloc ed Euronol nel Nord d’Italia e l’eccellente reputazione che le accompagna fanno di queste società una base particolarmente idonea per costruire una piattaforma dedicata al noleggio leader in questo mercato molto frammentato”. Il presidente, fondatore e azionista di maggioranza di Cofiloc ed
Euronol, Ivano Buso, si è rivelato “soddisfatto dell’acquisizione da parte del gruppo Kiloutou. Questo sodalizio permetterà alle nostre due società di sommare le forze e le competenze acquisite dai nostri team a quelle di un leader europeo.
Personalmente, credo nel progetto di sviluppo di Kiloutou sul mercato italiano, che la nostra famiglia ha deciso di sostenere attivamente mantenendo la gestione operativa della nuova filiale del gruppo in Italia”. www.kiloutou.fr
Una gru sulla vetta alpina opo la fornitura nello scorso agosto della Liebherr 71 EC-B Flat, a fine giugno 2017 Niederstätter è nuovamente presente nel
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cantiere sulla Zugspitze, la più alta vetta tedesca, con la gru Liebherr 202 ECB10 Litronic. Diversi saranno i record mondiali della nuova funivia sulla
Zugspitze che dovrebbe essere inaugurata in dicembre 2017. Uno di questi è rappresentato dal traliccio d’acciaio per funivia aerea la cui struttura, di 127 metri, sarà realizzata proprio grazie all’utilizzo di una gru alta 133 metri fornita da NIEDERSTÄTTER. Raggiungendo la ragguardevole altezza finale al gancio di 133 metri, la Liebherr 202 ECB10 Litronic è cresciuta, per così dire, passo a passo insieme al cantiere. Ciò è stato reso possibile da un impianto idraulico di sollevamento grazie al quale la parte superiore della gru è stata innalzata
per installare un ulteriore elemento della torre di 4,14 metri di altezza. Con la gru, che è in grado di sollevare carichi fino a 10 tonnellate, vengono fissati nella giusta posizione alcuni elementi prefabbricati del traliccio. www.niederstaetter.it
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LAVORO&SICUREZZA
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ORIZZONTI di responsabilitÃ
IN QUESTO 2017 IPAF ITALIA HA MOLTIPLICATO IL SUO INVESTIMENTO FORMATIVO E CULTURALE PER TUTTE LE CATEGORIE PROFESSIONALI DI OPERATORI IN QUOTA DI
ALBERTO FINOTTO
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&Noleggio
Sollevamento na piattaforma per la sicurezza? Certamente, e anche di più, nella considerazione di un impegno che va oltre le competenze tecniche per diventare un vero e proprio valore culturale. L’obiettivo di Ipaf (International Powered Access Federation) è quello di cambiare un modo di pensare al lavoro e alla salute dell’operatore in quota. Negli intenti di Ipaf Italia, questo programma ambizioso è al centro di una stagione impegnativa e assidua. Il fronte della formazione dedicata ai professionisti che utilizzano ogni tipologia di PLE (piattaforme di lavoro elevabili) è quantomai vasto e articolato, e questo orizzonte risulta evidente durante le recenti sessioni didattiche organizzate nel quartier generale di Milano, in via Chieti e, naturalmente, nelle sedi delle imprese associate. Attualmente i centri di formazione Ipaf sul territorio nazionale sono 38, tutti uniti da
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un progetto rigoroso sviluppato da professionisti primari nel settore dell’aerial work e certificato dal TÜV (ISO 18878 Mobile elevating work platformsOperator/driver training). Da questo mese di luglio, ai sei corsi previsti attualmente dai programmi di formazione (operatore, dimostratore, istruttore e gestore PLE, corso H imbracature e corso carico-scarico), si aggiunge il corso per operatori di sollevatori telescopici. La schiera della forza etica e culturale di Ipaf, in questo modo, diventa ancora più forte, completa e meritevole di una considerazione istituzionale doverosa. Un’autorevolezza che la società civile e le entità ministeriali farebbero bene a considerare come opportunità straordinaria per un Paese che, malgrado tutto, come da dettato costituzionale della nostra Repubblica, continua ad essere fondato sul lavoro (serio e responsabile) dei suoi cittadini. ST
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LAVORO&SICUREZZA
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L’aula didattica della sede Ipaf Italia, in via Chieti, a Milano, durante un corso per operatori di PLE. Le sessioni sono guidate da professionisti abilitati da Ipaf a fornire una formazione certificata degli utilizzatori di piattaforme elevabili e di altre tipologie per il lavoro in quota.
A SCUOLA DI ISPEZIONE Tra le dinamiche oggetto di formazione durante i corsi Ipaf, trovano spazio importante anche gli aspetti legati alla manutenzione, all’assistenza, alla riparazione e alla corretta documentazione della macchina per il lavoro in quota. Le istanze che riguardano manutenzione e assistenza vengono considerate sotto il profilo dell’ispezione, della lubrificazione, della regolazione e della sostituzione programmata dei componenti funzionali. La riparazione, naturalmente, è mirata a riportare nelle corrette condizioni d’uso la piattaforma aerea danneggiata o compromessa da fenomeni di deperimento e danneggiamento. Infine, i documenti della PLE rinviano alla corretta conservazione e cura da parte del proprietario o di chi è designato all’impiego e all’affidamento della macchina stessa. Gli istruttori Ipaf raccomandano sempre ai responsabili aziendali di consentire solo a personale competente e autorizzato ogni intervento di manutenzione e riparazione su PLE e macchine operative in quota.
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&Noleggio
Sollevamento U NA PATENTE DI FIDUCIA I corsi forniti da Ipaf agli operatori dell’accesso aereo culminano con il rilascio della carta PAL (Powered Access Licence) riconosciuta e accettata dalle più importanti realtà mondiali dell’industria manifatturiera e dei servizi. Un professionista in possesso della carta PAL è considerato a oggi come un esperto del lavoro in quota in grado di lavorare
nel modo più corretto e sicuro con l’ausilio di piattaforme di lavoro elevabili. L’impegno formativo di Ipaf si estende anche ai datori di lavoro, tenuti (in base all’articolo 73 del dlgs. 81/08) a dotarsi di ogni misura necessaria per disporre, a beneficio dei lavoratori, informazione, istruzione, formazione e addestramento adeguati in merito alla sicurezza.
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La campagna costante di Ipaf per la sicurezza dei lavoratori in quota è una vocazione che ci sta portando, in Italia, all’impegno più assiduo di sempre, nella storia nazionale della nostra federazione. Il nostro scopo è quello di guadagnare alla causa della formazione sempre più centri autorizzati, e, quindi, altrettante realtà di progettazione, costruzione e noleggio di piattaforme aeree elevabili. Il mondo del lavoro in quota ha la necessità di crescere responsabilmente, tutelando al massimo grado la salute e la professionalità dei suoi operatori.
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Maurizio Quaranta rappresentante Ipaf per l’Italia
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PIATTAFORME AEREE
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PANTOGRAFI elettrici a batteria A CURA DI
ALBERTO FINOTTO
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&Noleggio
Sollevamento all’osservatorio del mercato odierno, la crescita di interesse per le piattaforme aeree verticali elettriche si rivela una freccia d’avanguardia per molti produttori. JCB ha esordito proprio con i modelli a pantografo alimentati a batteria in un settore inedito per la propria produzione come quello del lavoro in quota. D’altro canto, anche uno specialista dei sollevatori telescopici da cantiere come Magni si è affidato con uno slancio imprevisto a un costruttore cinese, per la fornitura di pantografi cingolati, rispondendo con sollecitudine a una domanda globale dalle rosee prospettive. Insomma, lo scissor “ecologico”, da
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impiegare negli interni per installazioni negli ambienti industriali, o in grandi spazi urbani a destinazione commerciale o civile, piace sempre di più e l’offerta che riveliamo in queste pagine è ben lontana dall’omologazione. Si va da modelli di estrema compattezza per applicazioni di nicchia, a forbici dall’aspetto robusto con un carro ampio ed estensione degli assi per incrementarne stabilità e capacità in quota. L’arco della versatilità viene percorso per un range di altezze che arrivano a superare i 30 metri, con la consueta ampia disponibilità di spazio in cesta (anche fino a quattro operatori). ST
PROSEGUIAMO ANCHE QUESTO MESE NELLA RASSEGNA DI PRODOTTO DEDICATA AGLI SCISSOR, CON LE SERIE PER INTERNI E AMBIENTI SENSIBILI. luglio 2017 Costruzioni 103
PIATTAFORME AEREE
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Airo
PER OGNI ALTEZZA E APPLICAZIONE Il costruttore Tigieffe di Suzzara (RE) declina con il marchio Airo una vasta gamma di scissor, anche in versione leggera o per impiego alternativo nelle aree esterne. La linea elettrica prevede un range di altezze operative comprese tra i 6,7 e i 19,26 m seguendo il più ampio ventaglio applicativo. Le prime vocazioni riguardano naturalmente l’industria e l’edilizia, con un accento su impianti e manutenzioni.
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Costruttore Airo Airo Airo Airo Airo Airo Airo Modello XS7 E XS8 E XS9 E XS8 E light XS8 E wind X8 EN X8 EW wind Altezza di lavoro m 6,7 8,03 9,38 8,03 8,03 8,3 8,3 Piano di calpestio m 4,7 6,03 7,38 6,03 6,03 6,3 6,3 Alt. a riposo m 1,21 1,32 1,43 1,32 1,32 1,28 1,28 Lungh. cesta - estesa (max.) m 1,65 - 2,65 1,65 - 2,65 1,65 - 2,65 1,65 - 2,65 1,65 - 2,65 2,25 - 3,75 2,25 - 3,75 Largh. cesta m 0,765 0,765 0,765 0,765 0,765 0,89 1,2 Lungh. macchina m 1,65 1,65 1,65 1,65 1,65 2,25 2,25 Largh. macchina m 0,765 0,765 0,765 0,765 0,765 0,89 1,2 Altezza da terra (slitte abb.) m n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Occupanti (interni - esterni) n.d. n.d. n.d. 2 2-1 3 3-2 Portata kg 250 250 200 250 250 400 500 Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h 0,6 - 3,6 0,6 - 3,6 0,6 - 3,6 0,6 - 3,6 0,6 - 3,6 0,6 - 3 0,6 - 3 Pendenza superabile % (°) 30 (17) 24 (13) 23 (11,5) 29 (16) 24 (13) 26 (15) 25 (14) Alimentazione V 24 24 24 24 24 24 24 Rumorosità dBA n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Vibrazioni m/s2 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Serbatoio idraulico l 20 20 20 20 20 30 30 Trazione 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 Velocità salita - discesa sec 15 - 22 17 - 24 30 - 36 17 - 24 17 - 24 47 - 47 47 - 47 Comandi proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali Pneumatici ø 300 ø 300 ø 300 ø 300 ø 300 ø 410 x 150 ø 410 x 150 Raggio sterz. (interno) m 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 Raggio sterz. (esterno) m 2,05 2,05 2,05 2,05 2,05 Peso kg 1.430 1.770 2.000 1.520 1.770 2.000 2.250
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&Noleggio
Sollevamento Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
Airo X10 EN 10,2 8,2 1,48 2,25 - 3,75 0,89 2,25 0,89 n.d. 3 400
Airo X10 EW 10,2 8,2 1,42 2,25 - 3,75 0,89 2,25 0,89 n.d. 3 500
Airo X10 EW wind 10,2 8,2 1,42 2,25 - 3,75 0,89 2,25 0,89 n.d. 3-1 500
Airo X12 EN 12,1 10,1 1,6 2,25 - 3,75 0,89 2,25 0,89 n.d. 3 300
Airo X12 EW 12,1 10,1 1,54 2,25 - 3,75 1,2 2,25 1,2 n.d. 3 450
Airo X12 EW wind 12,1 10,1 1,54 2,25 - 3,75 1,2 2,25 1,2 n.d. 3-1 300
0,6 - 3 20 (11) 24 n.d. n.d. 30 2x4 47 - 47 proporzionali ø 410 x 150 2.750
0,6 - 3 25 (14) 24 n.d. n.d. 30 2x4 47 - 47 proporzionali ø 410 x 150 2.350
0,6 - 3 18 (10,25) 24 n.d. n.d. 30 2x4 47 - 47 proporzionali ø 410 x 150 2.850
0,6 - 3 23 (12,5) 24 n.d. n.d. 30 2x4 70 - 70 proporzionali ø 410 x 150 3.430
0,6 - 3 26 (15) 24 n.d. n.d. 30 2x4 70 - 70 proporzionali ø 410 x 150 2.820
0,6 - 3 23 (12,5) 24 n.d. n.d. 30 2x4 70 - 70 proporzionali ø 410 x 150 3.320
DETTAGLI DI ALLESTIMENTO Trasmissione elettroidraulica e comandi proporzionali caratterizzano tutti i modelli realizzati da Tigieffe. Gli scissor della gamma Airo sono dotati di un pacco batterie Deep Cycle, con caricabatterie integrato a tenuta stagna. Nell’allestimento, la protezione anticesoiamento elettrica.
POSSIBILITÀ AL VERTICE La dinamica dei pantografi Airo presenta un controllo elettrico di inclinazione della piattaforma con blocco automatico dei movimenti. Nel modello XL19 E la traslazione è consentita fino ai 16 m di altezza di lavoro. Tra le altre facoltà, è compreso il doppio allungamento manuale della cesta (doppio allungamento idraulico come optional).
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PIATTAFORME AEREE
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SICUREZZA ANCHE IN ESTERNI Il sistema automatico antiribaltamento per la traslazione alla massima altezza e il limitatore di carico in piattaforma costituiscono alcune specifiche di modelli destinati a lavorare anche in esterni. Sterzo a 90°, avvisatore acustico dei movimenti e ringhiere ribaltabili verso l’interno contribuiscono a incrementare la sicurezza totale della macchina.
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
Airo X14 EN 14 12 1,72 2,25 - 3,75 0,89 2,25 0,89 n.d. 2 230
Airo X14 EW 14 12 1,67 2,25 - 3,75 1,2 2,25 1,2 n.d. 3 400
Airo XL11E 11,2 9,2 1,8 3,5 - 5,84 1,74 3,75 1,8 2,55 n.d. 700
Airo XL14E 13,8 11,8 2,01 3,5 - 5,84 1,74 3,75 1,8 2,55 n.d. 500
Airo XL16 E 15,8 13,8 2,12 4,04 - 6,38 1,87 4,32 2,12 2,55 n.d. 500
Airo XL19 E 19 - 19,26 17 - 17,26 2,5 4,04 - 6,38 1,87 4,33 1,92 2,9 n.d. 500
0,6 - 3 23 (12,5) 24 n.d. n.d. 30 2x4 70 - 70 proporzionali ø 410 x 150 3.600
0,6 - 3 23 (12,5) 24 n.d. n.d. 30 2x4 70 - 70 proporzionali ø 410 x 150 3.365
0,36 - 4 25 (14) 48 n.d. n.d. 40 2x4 85 - 95 proporzionali 10x16,5 4.850
0,36 - 4 22 (12) 48 n.d. n.d. 40 2x4 85 - 95 proporzionali 10x16,5 5.150
0,36 - 4 22 (12) 48 n.d. n.d. 110 2x4 85 - 95 proporzionali 10x16,5 7.050
0,36 - 4,3 20 (11) 48 n.d. n.d. 150 2x4 105 - 80 proporzionali ø 710 x 230 9.645
AL CENTRO DEGLI EVENTI La partecipazione del marchio Airo alle principali fiere internazionali (come l’Apex di Amsterdam) è sempre occasione di confronto prolifico con un ampio pubblico di operatori nei più diversi settori applicativi del lavoro aereo. Naturalmente, i modelli scissor rappresentano un focus privilegiato in ogni evento espositivo.
UNA STRUTTURA DI SERVIZIO Metodologie d’avanguardia, implementate con sistemi di controllo e di collaudo a fine linea, costituiscono la colonna vertebrale del processo produttivo Tigieffe. Airo dispone poi di un magazzino completo di componenti in grado di rispondere in tempi rapidi alle esigenze di allestimento e alle richieste di ricambi da parte della clientela globale e dei concessionari.
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&Noleggio
Sollevamento
Genie Costruttore Genie Genie Genie Genie Genie Genie Genie Modello GS-1530 GS-1532 GS-1930 GS-1932 GS-2032 GS-2632 GS-3232 Altezza di lavoro m 6,4 6,4 7,6 7,6 7,9 9,8 11,5 Piano di calpestio m 4,4 4,4 5,6 5,6 5,9 7,8 9,5 Alt. a riposo m 1,73 1,73 1,75 1,75 1,78 1,91 2,03 Lungh. cesta - estesa (max.) m 1,63-2,54 1,63-2,54 1,63-2,54 1,63-2,54 2,26-3,18 2,26-3,18 2,26-3,18 Largh. cesta m 0,74 0,74 0,74 0,74 0,81 0,81 0,81 Lungh. macchina m 1,83 1,83 1,83 1,83 2,44 2,44 2,44 Largh. macchina m 0,76 0,813 0,76 0,813 0,81 0,81 0,81 Altezza da terra (slitte abb.) m 0,6 (0,2) 0,6 (0,2) 0,6 (0,2) 0,6 (0,2) 0,95 (0,2) 0,95 (0,2) 0,95 (0,2) Occupanti (interni - esterni) 2 2-1 2 2-1 2-1 2 2 Portata kg 272 272 227 227 363 227 227 Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h 0,8 - 4 0,8 - 4 0,8 - 4 0,8 - 4 0,8 - 3,5 0,8 - 3,5 0,8 - 3,5 Pendenza superabile % (°) 30 30 25 25 30 25 25 Alimentazione V 24 24 24 24 24 24 24 Rumorosità dBA <70 <70 <70 <70 <70 <70 <70 Vibrazioni m/s2 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 Serbatoio idraulico l 14,2 14,2 14,2 14,2 17 17 21 Trazione 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 Velocità salita - discesa sec 16 - 29 16 - 29 16 - 29 16 - 29 30 - 34 30 - 40 57 - 40 Comandi proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali Pneumatici 30x11x20 30x11x20 30x11x20 30x11x20 38x13x28 38x13x28 38x13x28 Raggio sterz. (interno) m 0 0 0 0 0 0 0 Raggio sterz. (esterno) m 1,55 1,55 1,55 1,55 2,13 2,13 2,13 Peso kg 1.233 1.269 1.498 1.503 1.825 1.956 2.352
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UNA RICCA DOTAZIONE DI SERIE Le serie di pantografi elettrici Genie possono contare sul moderno sistema di comando Smart Link (joystick, due velocità di sollevamento e due velocità di traslazione proporzionali selezionabili, sistema di diagnostica intuitivo). In cesta è installato il sistema diagnostico e i comandi contemplano, tra l’altro, un indicatore del livello di carica della batteria. Dispositivi ulteriori: cella di carico certificata, Telematics-Ready Connector, sensore di inclinazione con allarme acustico, valvola manuale per discesa d’emergenza, dispositivo manuale di sblocco dei freni.
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LA FORBICE DEGLI OPTIONAL Tra gli optional previsti sugli scissor Genie, troviamo la predisposizione per impianto ad aria compressa in piattaforma, un impianto ulteriore AC, sempre in piattaforma (incluse spina, presa e differenziale a richiesta) e il sistema Track & Trace (unità GPS che indica la posizione della macchina e i dati operativi).
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
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Genie GS-2046 7,9 5,9 1,55 2,26 - 3,18 1,15 2,41 1,17 0,95 (0,19) 2-2 544
Genie GS-2646 9,8 7,8 1,68 2,26 - 3,18 1,15 2,41 1,17 0,95 (0,19) 2-2 454
Genie GS-3246 11,5 9,5 1,8 2,26 - 3,18 1,15 2,41 1,17 0,95 (0,19) 2-1 318
Genie GS-2669 DC 9,7 7,7 1,92 2,79 - 4,31 1,6 3,12 1,75 0,24 4-4 680
Genie GS-3369 DC 11,75 9,75 1,92 2,79 - 4,31 1,6 3,12 1,75 0,24 4-2 454
Genie GS-4069 DC 14,12 12,12 2,08 2,79 - 4,31 1,6 3,12 1,75 0,24 3-2 363
0,8 - 3,5 30 (17) 24 DC <70 2,5 14,2 2x4 30 - 33 proporzionali 38x13x28 0 2,29 1.974
0,8 - 3,5 30 (17) 24 DC <70 2,5 14,2 2x4 30 - 38 proporzionali 38x13x28 0 2,29 2.447
0,8 - 3,5 25 (14) 24 DC <70 2,5 17 2x4 57 - 35 proporzionali 38x13x28 0 2,29 2.812
0,5 - 7,2 35 (19) 48 DC <70 - <79 2,5 68,1 2x4 34 - 31 proporzionali 30x66 2,11 4,6 3.442
0,5 - 7,2 35 (19) 48 DC <70 - <79 2,5 68,1 2x4 39 - 29 proporzionali 30x66 2,11 4,6 3.623
0,5 - 7,2 35 (19) 48 DC <70 - <79 2,5 68,1 2x4 61 - 28 proporzionali 30x66 2,11 4,6 4.810
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&Noleggio
Sollevamento
Haulotte Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
Haulotte Optimum 8 7,77 5,77 1,98 1,72 - 2,59 0,74 1,9 0,79 0,87 n.d. 230
Haulotte Compact 8 CU 8,2 6,2 1,13 2,3 - 3,22 0,8 2,48 0,81 0,125 n.d. 300
Haulotte Compact 8 W 8,27 6,27 1,28 2,31 - 3,23 1,2 2,49 1,2 0,13 - 0,025 n.d. 450
Haulotte Compact 10 N 10 8 1,32 2,31 - 3,23 0,81 2,49 0,81 0,13 - 0,025 n.d. 230
Haulotte Compact 10 10,15 8,15 1,53 2,31 - 3,23 1,2 2,49 1,2 0,13 - 0,025 n.d. 300
0,5 - 4,5 25 (14) 24 AC n.d. n.d. 7 2x4 29 - 20 proporzionali 12.5x4.13 1,5 1.520
1 - 3,5 23 (12,5) 24 n.d. n.d. 25 2x4 37 - 41 proporzionali 15x5 2,38 1.875
0,8 - 3,2 23 (12,5) 24 n.d. n.d. 25 2x4 44 - 35 proporzionali 15x5 2,5 2.030
1 - 3,2 23 (12,5) 24 n.d. n.d. 27 2x4 42 - 36 proporzionali 15x5 2,38 2.190
0,8 - 2,9 23 (12,5) 24 n.d. n.d. 27 2x4 52 - 58 proporzionali 15x5 2,5 2.330
L’INNOVAZIONE È COMPATTA Traslazione alla massima altezza, facilità di manutenzione, solidità strutturale, cesta estensibile e grande autonomia di lavoro. La versatilità dei modelli Compact di Haulotte compone il quadro di affidabilità e avanguardia nella gamma dei pantografi Haulotte. Tra le opzioni, l’olio biodegradabile e il kit di riempimento centralizzato delle batterie.
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PIATTAFORME AEREE
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ANCHE ALL’ARIA APERTA I modelli della linea RTE possono essere impiegati anche in esterno. Il raggio di sterzata ridotto consente una manovrabilità particolarmente agile in qualsiasi area di lavoro. Disponibili con pneumatici pieni e antitraccia, questi scissor sono sempre più apprezzati da chi lavora assiduamente in ambiti industriali diversificati.
UN DEPOSITO DI PRODUTTIVITÀ All’interno dei magazzini e dei centri logistici, le piattaforme Haulotte dimostrano tutta la loro affidabilità, con portate utili per lavori combinati di material handling e allestimento in situ.
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
110 Costruzioni luglio 2017
Haulotte Compact 10 RTE 10,28 8,28 1,59 2,45 - 3,7 1,45 2,64 1,78 0,25 n.d. 565
Haulotte Compact 12 11,98 9,98 1,53 2,31 - 3,23 1,2 2,49 1,2 0,13 - 0,025 n.d. 300
Haulotte Compact 12 RTE 12,06 10,06 1,71 2,45 - 3,7 1,45 2,64 1,78 0,25 n.d. 450
Haulotte Compact 14 13,85 11,85 2,08 2,31 - 3,23 1,2 2,49 1,2 0,13 - 0,023 3 350
0,8 - 5,8 25 (14) 48 n.d. n.d. 63 2x4 35 - 35 proporzionali 26x12-12 3,73 3.305
0,8 - 2,9 23 (12,5) 24 n.d. n.d. 27 2x4 52 - 58 proporzionali 15x5 2,5 2.470
0,8 - 5,8 25 (14) 48 n.d. n.d. 63 2x4 43 - 43 proporzionali 26x12-12 3,73 3.675
0,9 - 2,7 23 (12,5) 24 n.d. n.d. 25 2x4 50 - 61 proporzionali 15x5 2,38 3.175
AGILI ANCHE NEL TRASPORTO Le dimensioni ridotte dei modelli Haulotte favoriscono le condizioni di trasporto degli scissor (anche per la previsione delle barriere ripiegabili). Sulla struttura sono presenti anelli per il sollevamento e il traino della piattaforma.
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Sollevamento
Holland Lift Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
PESI MASSIMI IN QUOTA Potente, ampia e sovradimensionata, la gamma Holland Lift svetta anche tra le tipologie elettriche di pantografi concepiti per un impiego sempre e comunque heavy duty. L’altezza delle macchine supera addirittura i 33 metri operativi.
Holland Lift HL-130 E12 12,7 10,7 2,23 3,25 - 5,05 1,17 3,34 1,2 0,183 2 (+ 490 kg) 650
Holland Lift HL-130 E16 12,7 10,7 2,23 3,25 - 5,05 1,56 3,34 1,6 0,183 2 (+ 490 kg) 650
Holland Lift HL-130 E18 12,8 10,8 2,34 3,25 - 5,05 1,56 3,34 1,82 0,317 2 (+ 490 kg) 650
Holland Lift HL-160 E12 16 14 2,43 3,38 - 4,88 1,16 3,74 1,2 0,235 2 (+ 590 kg) 750
Holland Lift HL-160 E18 15.05 13,5 2,25 4,26 - 6,06 1,78 4,64 1,8 0,124 2 (+ 590 kg) 750
Holland Lift HL-160 E24 15.05 13,5 2,3 4,26 - 6,06 2,3 4,64 2,39 0,18 2 (+ 590 kg) 750
0,5 - 3 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 2x4 44 - 43 proporzionali 21x8x15 3,12 4.780
0,5 - 3 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 2x4 44 - 43 proporzionali 21x8x15 3,19 4.920
0,5 - 2,8 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 2x4 44 - 43 proporzionali 26x12-12 3,19 4.980
0,5 - 2 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 2x4 70 - 45 proporzionali 22x9x16 3,92 7.550
0,5 - 2,3 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 2x4 63 - 44 proporzionali 28x9-15 4,34 7.280
0,5 - 2,3 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 2x4 65 - 42 proporzionali 31x12,5-15 4,7 7.480
SPECIALI PER GRANDI SPAZI Diffuse soprattutto nel Nord Europa e rivolte a un operatore che lavora ecletticamente negli interni come all’esterno, le piattaforme a pantografo Holland Lift sono rivolte alle aree di intervento di vaste dimensioni, soprattutto in ambito portuale, intralogistico e dedicate al deposito industriale pesante.
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PIATTAFORME AEREE
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DIMENSIONI CHE CONTANO Struttura robusta e rinforzata del carro, cesta ampia e di lunghezza notevole per ospitare fino a quattro operatori con attrezzature e materiali, propulsione a 48 Volt. Le dimensioni degli scissor Holland Lift non inseguono certo la compattezza ma si rivolgono a una platea di clienti finali che operano su vasta scala anche nel settore industriale.
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
112 Costruzioni luglio 2017
UNA SCELTA MIRATA Le grandi compagnie di noleggio europee scelgono i modelli Holland Lift, nella previsione di un rental business importante, a medio e lungo termine.
Holland Lift HL-160 E20 15,7 13,7 2,49 4,07 - 6,07 1,85 4,57 2 0,244 2 (+ 590 kg) 750
Holland Lift HL-190 E20 18,6 16,6 2,76 4,07 - 6,07 1,85 4,57 2 0,244 2 (+ 390 kg) 550
Holland Lift HL-190 E25 18,7 16,7 2,62 4,5 - 7 2,3 4,74 2,44 0,165 4 (+ 680 kg) 1.000
Holland Lift HL-220 E25 21,7 19,7 2,88 4,5 - 7 2,3 4,74 2,44 0,165 4 (+ 430 kg) 750
Holland Lift HL-190 E12 18,8 16,8 2,65 3,38 - 4,88 1,16 3,74 1,2 0,235 2 (+340 kg) 500
Holland Lift HL-220 E12 21,7 19,7 3,01 3,38 - 4,88 1,16 3,74 1,2 0,235 2 (+ 340 kg) 500
0,4 - 3,6 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 2x4 52 - 43 proporzionali 33x12-20 0 4,03 7.760
0,4 - 3,6 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 2x4 62 - 53 proporzionali 33x12-20 0 4,03 8.660
0,5 - 2 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 2x4 74 - 70 proporzionali 33x15,5-16,5 4,9 10.910
0,5 - 2 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 2x4 91 - 80 proporzionali 33x15,5-16,5 4,9 11.670
0,5 - 2 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 2x4 80 - 50 proporzionali 22x9x16 3,92 7.985
0,5 - 2 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 2x4 90 - 55 proporzionali 22x9x16 3,92 9.120
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&Noleggio
Sollevamento Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
Holland Lift HL-285 E13 4WDS 28,2 26,2 3,21 5,21 - 7,41 1,3 5,6 1,32 0,175 2 (+ 590 kg) 750
Holland Lift HL-285 E13 4WDS/N 28,2 26,2 3,21 5,21 - 7,41 1,3 5,6 1,32 0,175 2 (+ 590 kg) 750
Holland Lift HL-330 E14 4WDS/N 33 31 3,2 6,4 - 8,4 1,2 6,6 1,4 0,21 2 (+ 440 kg) 600
Holland Lift HL-340 E30 4WDS/N 33,5 31,5 2,87 6,66 - 9,66 2,8 7,02 2,98 0,36 4 (+ 680 kg) 1.000
0,5 - 2,3 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 4x4 156 - 126 proporzionali 28x10x22 3,45 18.770
0,5 - 2,3 25 (14) 48 n.d. n.d. n.d. 4x4 156 - 126 proporzionali 28x10x22 3,6 19.370
0,5 - 2,8 25 (14) 80 n.d. n.d. n.d. 4x4 168 - 140 proporzionali 28x12x22 4,04 24.000
0,5 - 3,5 35 (19) 80 n.d. n.d. n.d. 4x4 180 - 240 proporzionali 15x22,5 7,7 m 34.850
RECORD DI ALTEZZA IN CANTIERE Di casa alla fiera internazionale Apex riservata alle piattaforme aeree, Holland Lift ha spinto la sua produzione più recente proprio sul versante della propulsione elettrica. La trazione a quattro ruote motrici e il record del più alto pantografo elettrico al mondo testimoniano la supremazia in cantiere del marchio dei Paesi Bassi.
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PIATTAFORME AEREE
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Imer
IL PICCOLO CAMPIONE MULTIFUNZIONE Quando la compattezza è tutto, la scelta di un modello a pantografo Imer Access si impone. L’analisi di un operatore che punta a fornire servizi in aree operative dagli spazi di manovra estremamente
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
114 Costruzioni luglio 2017
angusti, può considerare con favore la larghezza contenuta di carro e piattaforma e la portata comunque buona di una macchina polivalente. La facoltà di lavorare agevolmente anche in esterno amplia il pubblico di riferimento della gamma.
Imer IM 4680 6,5 4,5 1,6 1,63 - 2,63 0,774 1,85 0,8 0,9 (0,22) 2 230
Imer IM 5980 7,8 5,8 1,7 1,63 - 2,63 0,774 1,85 0,8 0,9 (0,22) 2 230
Imer IM 5980 EX 7,8 5,8 1,7 1,63 - 2,63 0,774 1,85 0,8 0,9 (0,22) 2-1 230
Imer IM 7380 9,2 7,2 1,8 1,63 - 2,63 0,774 1,85 0,8 0,9 (0,22) 2 200
Imer IM 4680 MC 6,5 4,5 2,025 1,63 0,797 - 1,139 1,695 0,8 0,9 (0,22) 2-1 230
Imer IM 5980 MC 7,8 5,8 2,13 1,62 0,763 - 1,123 1,695 0,8 0,9 (0,22) 2 220
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 7 2x4 n.d. proporzionali 325x100 0 1,7 1.000
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 7 2x4 n.d. proporzionali 325x100 0 1,7 1.290
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 7 2x4 n.d. proporzionali 325x100 0 1,7 1.500
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 7 2x4 n.d. proporzionali 325x100 0 1,7 1.700
0,7 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 7 2x4 n.d. proporzionali 325x100 0 1,65 1.540
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 7 2x4 n.d. proporzionali 325x100 0 1,65 1.730
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Sollevamento Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
Imer IM 6390 8,3 6,3 1,731 2,27 - 3,57 0,874 2,467 0,892 0,123 (0,024) 3 400
Imer IM 6390 EX 8,3 6,3 1,731 2,27 - 3,57 0,874 2,467 0,892 0,123 (0,024) 3-1 350
Imer IM 8290 10,2 8,2 1,858 2,27 - 3,57 0,874 2,467 0,892 0,123 (0,024) 3 300
Imer IM 8290 EX 10,2 8,2 1,858 2,27 - 3,57 0,874 2,467 0,892 0,123 (0,024) 2-1 230
Imer IM 10090 12,1 10,1 1,985 2,27 - 3,57 0,874 2,467 0,892 0,123 (0,024) 3 300
Imer IM 12090 13,9 11,9 2,112 2,27 - 3,57 0,874 2,467 0,892 0,123 (0,024) 2 220
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 17 2x4 n.d. proporzionali 410x130 0 2,22 1.640
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 17 2x4 n.d. proporzionali 410x130 0 2,22 1.940
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 17 2x4 n.d. proporzionali 410x130 0 2,22 2.000
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 17 2x4 n.d. proporzionali 410x130 0 2,22 2.640
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 17 2x4 n.d. proporzionali 410x130 0 2,22 2.850
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 17 2x4 n.d. proporzionali 410x130 0 2,22 3.000
VALORE DIMENSIONALE La serie 90 mostra tutti gli highlights dell’offerta scissor di Imer Access. Componenti contenuti nelle dimensioni del carro base, facile accessibilità, distribuzione ottimale dei pesi (più stabilità e operatività).
luglio 2017 Costruzioni 115
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UN’EREDITÀ STORICA CHE SI RINNOVA La storia Imer Access parte dall’eredità Iteco di piattaforme elettriche a forbice prodotte a Pegognaga (MN). Oggi la serie top 122 è stata completamente rinnovata nella struttura, nelle possibilità dinamiche e nel design. La nuova denominazione delle PLE a pantografo più alte di Imer è quella di IM122.
IL VERTICE DELLA NUOVA SERIE IM Ad Apex 2017, in mostra, il pantografo di punta della gamma Imer, il modello IM14122. Quasi 16 metri di altezza operativa, due operatori in quota e 250 chilogrammi di portata per un peso di sole 3 t.
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
116 Costruzioni luglio 2017
EVOLUZIONE COMPLETA Il rinnovo della gamma Imer Access rivela modelli di scissor con portata massima di carico sulla piattaforma completamente estesa, un quadro comandi ergonomico e intuitivo con display digitale e la disponibilità di alcune tipologie adatte anche per l’impiego in esterni.
Imer IM 8122 10,2 8,2 1,858 2,27 - 3,57 1,161 2,467 1,22 0,12 (0,022) 3 500
Imer IM 8122 EX 10,2 8,2 1,858 2,27 - 3,57 1,161 2,467 1,22 0,12 (0,022) 3-1 500
Imer IM 10122 12 10 1,985 2,27 - 3,57 1,161 2,467 1,22 0,12 (0,022) 3 450
Imer IM 10122 EX 12 10 1,985 2,27 - 3,57 1,161 2,467 1,22 0,12 (0,022) 3-1 300
Imer IM 12122 14 12 2,112 2,27 - 3,57 1,161 2,467 1,22 0,12 (0,022) 3 350
Imer IM 14122 15,9 13,9 2,239 2,27 - 3,57 1,161 2,467 1,22 0,12 (0,022) 2 250
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 17 2x4 n.d. proporzionali 410x130 0 2,35 1.995
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 17 2x4 n.d. proporzionali 410x130 0 2,35 2.425
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 17 2x4 n.d. proporzionali 410x130 0 2,35 2.455
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 17 2x4 n.d. proporzionali 410x130 0 2,35 2.930
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 17 2x4 n.d. proporzionali 410x130 0 2,35 2.920
0,6 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. 17 2x4 n.d. proporzionali 410x130 0 2,35 3.000
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&Noleggio
Sollevamento
Jcb Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
JCB S1530E 6,6 4,6 1,84 1,64 - 2,54 0,76 1,78 0,76 0,07 2 280
JCB S1930E 7,8 5,8 1,86 1,64 - 2,54 0,76 1,78 0,76 0,07 2 230
JCB S2032E 8,3 6,3 1,83 2,25 - 3,15 0,81 2,39 0,81 0,1 2 380
JCB S2046E 8,3 6,3 1,83 2,25 - 3,15 1,15 2,39 1,15 0,1 2-2 550
JCB S2632E 10,1 8,1 1,96 2,25 - 3,15 1,15 2,39 0,81 0,1 2 250
JCB S2646E 10,1 8,1 1,96 2,25 - 3,15 1,15 2,39 1,15 0,1 2-2 450
0,8 - 3,2 30 (17) 24 n.d. n.d. 18 2x4 15/20-28-33 proporzionali 305x115 0,04 1,49 1.330
0,8 - 3,2 25 (14) 24 n.d. n.d. 18 2x4 15/20-25/30 proporzionali 305x115 0,04 1,49 1.526
0,8 - 3,2 25 (14) 24 n.d. n.d. 18 2x4 25/30-30/35 proporzionali 380x125 0 2,1 1.834
0,8 - 3,2 25 (14) 24 n.d. n.d. 18 2x4 25/30-30/35 proporzionali 380x125 0 2,35 2.134
0,8 - 3,2 25 (14) 24 n.d. n.d. 18 2x4 30/35-35/40 proporzionali 380x125 0 2,1 1.972
0,8 - 3,2 25 (14) 24 n.d. n.d. 18 2x4 30/35-35/40 proporzionali 380x125 0 2,35 2.528
ESORDIO IN ASCESA Primo costruttore movimento terra a esordire nel settore del lavoro in quota, JCB punta soprattutto sul mercato delle PLE elettriche a pantografo.
SCHIERA DIVERSIFICATA Compatte, per interni (e anche per esterni in due modelli), le forbici JCB prevedono un range medio di altezze comprese tra i 6,6 e i 15,8 metri operativi.
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PIATTAFORME AEREE
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Costruttore JCB Modello S3246E Altezza di lavoro m 12 Piano di calpestio m 10 Alt. a riposo m 1,86 Lungh. cesta - estesa (max.) m 2,25 (3,15) Largh. cesta m 1,15 Lungh. macchina m 2,39 Largh. macchina m 1,15 Altezza da terra (slitte abb.) m 0,1 Occupanti (interni - esterni) 2 Portata kg 320 Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h 0,8 - 3,2 Pendenza superabile % (°) 25 (14) Alimentazione V 24 Rumorosità dBA n.d. Vibrazioni m/s2 n.d. Serbatoio idraulico l 22 Trazione 2x4 Velocità salita - discesa sec 53/58-40/45 Comandi proporzionali Pneumatici 380x125 Raggio sterz. (interno) m 0 Raggio sterz. (esterno) m 2,35 Peso kg 2.646
JCB S4046E 13,9 11,9 1,98 2,25 (3,15) 1,15 2,39 1,15 0,1 2 320
JCB S4550E 15,8 13,8 2,2 2,64 (3,54) 1,25 2,76 1,25 0,1 2 227
0,8 - 3,2 25 (14) 24 n.d. n.d. 22 2x4 63/68-45/50 proporzionali 380x125 0 2,35 2.996
0,8 - 3,2 25 (14) 24 n.d. n.d. 25 2x4 75/85-55/63 proporzionali 380x125 0 2,56 3.366
PRONTE AL LANCIO Facili da trasportare, maneggevoli, equilibrate e con buona trazione anche sulle pendenze, le piattaforme a pantografo JCB aggiungono un accento di polivalenza in più nel panorama attuale degli scissor elettrici.
VARIETÀ DI SCELTA Riferimento assoluto per le PLE semoventi mondiali, JLG offre un’estesa linea di prodotto anche sul fronte dei pantografi a batteria. Altezze da 7,72 a 14,19 metri e moduli basati su componenti ridotti e di facile manutenzione. Ampia disponibilità di modelli adatti anche agli esterni e ottima velocità proporzionale.
Jlg
118 Costruzioni luglio 2017
JLG 1930ES 7,72 5,72 1,59 1,87 - 2,77 0,76 1,87 0,76 0,09 2-1 230 0,8 - 4,8 25 (14) 24 n.d. n.d. 8,3 2x4 20 - 30 proporzionali 323x100 0 1,75 1.565
JLG 2032ES 8,1 6,1 1,87 2,3 - 3,2 0,76 2,3 0,81 0,09 2-1 360
JLG 2632ES 9,77 7,77 1,98 2,3 - 3,2 0,76 2,3 0,81 0,09 2 230
0,8 - 4,4 0,8 - 4,4 25 (14) 25 (14) 24 24 n.d. n.d. n.d. n.d. 10,6 10,6 2x4 2x4 30 - 40 40 - 40 proporzionali proporzionali 406x125 406x125 0 0 2,06 2,06 1.970 2.135
JLG 2646ES 9,92 7,92 2,01 2,5 - 3,4 1,12 2,5 1,17 0,13 2-2 450
JLG 3246ES 11,68 9,68 2,01 2,5 - 3,4 1,12 2,5 1,17 0,13 2-1 320
0,8 - 4 0,8 - 4 25 (14) 25 (14) 24 24 n.d. n.d. n.d. n.d. 20 20 2x4 2x4 40 - 50 50 - 60 proporzionali proporzionali 406x125 406x125 0 0 2,41 2,41 2.740 2.905
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
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&Noleggio
Sollevamento
FACILI DA USARE E DA MANTENERE Gli scissor JLG procrastinano gli intervalli di manutenzione a carico dell’impresa, favoriscono un ambiente di lavoro più silenzioso e conseguono una minore dipendenza dalle necessità di lubrificazione. Comandi intuitivi a disposizione dell’operatore e dimensioni compatte estendono i plus della serie.
Costruttore JLG JLG JLG JLG JLG JLG JLG JLG Modello 6RS 10RS 1932R 4045R 3369LE M3369 4069LE M4069 Altezza di lavoro m 7,79 11,75 7,8 13,96 12,06 12,06 14,19 14,19 Piano di calpestio m 5,79 9,75 5,8 11,97 10,06 10,06 12,19 12,19 Alt. a riposo m 1,76 1,97 1,64 1,4 1,98 1,98 2,04 2,04 Lungh. cesta - estesa (max.) m 1,82 - 2,53 2,16 - 3,02 1,57 - 2,48 2,43 - 3,34 2,92 - 3,83 2,92 - 3,83 2,92 - 3,83 2,92 - 3,83 Largh. cesta m 0,69 1,07 0,65 1,05 1,65 1,65 1,65 1,65 Lungh. macchina m 2,07 2,41 1,74 2,43 3,07 3,07 3,07 3,07 Largh. macchina m 0,81 1,22 0,81 1,14 1,75 1,75 1,75 1,75 Altezza da terra (slitte abb.) m 0,08 0,1 0,07 0,12 0,2 0,2 0,2 0,2 Occupanti (interni - esterni) 2-1 2-1 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Portata kg 230 320 230 113 (estens.) 450 450 360 360 Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h 0,5 - 4 0,5 - 4 0,8 - 3,22 0,8 - 3,22 0,8 - 4,8 0,8 - 4,8 0,8 - 4,8 0,8 - 4,8 Pendenza superabile % (°) 25 (14) 25 (14) 25 (14) 25 (14) 35 (19) 35 (19) 35 (19) 35 (19) Alimentazione V 24 24 24 24 48 48 48 48 Rumorosità dBA n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Vibrazioni m/s2 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Serbatoio idraulico l 7 15 18 30 32 32 32 32 Trazione 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 Velocità salita - discesa sec 25 - 26 60 - 60 24 - 29 68 - 41 38 - 42 38 - 42 54 - 50 54 - 50 Comandi proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali Pneumatici 323x100 406x127 323x100 323x100 240/55-17,5 240/55-17,5 240/55-17,5 240/55-17,5 Raggio sterz. (interno) m 0,6 1,22 2,29 2,29 2,29 2,29 Raggio sterz. (esterno) m 2,22 3,18 1,69 2,54 4,88 4,88 4,88 4,88 Peso kg 1.565 2.750 1.565 3.175 4.600 5.250 5.300 5.700
luglio 2017 Costruzioni 119
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PIATTAFORME AEREE
Manitou ALTO PROFILO PER TRE La contenuta serie di pantografi Manitou si fa apprezzare per la completezza delle facoltà operative: accessibilità, compattezza, semplicità di comando e possibilità d’uso al chiuso e all’aperto.
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
Snorkel
LA GIUSTA QUOTA Specialista delle basse quote, Snorkel propone un range di altezze che parte dai 5 metri per attestarsi a poco meno di 12. Anche in questo caso, la compattezza è d’obbligo per piattaforme destinate alle manutenzioni civili e della piccola industria.
Manitou 100 SEC 9,92 7,92 1,91 3,18 - 3,33 0,81 2,44 0,81 0,09 2 227
Manitou 120 SE 11,75 9,75 1,8 3,18 - 3,33 1,15 2,44 1,17 0,1 2-1 318
0,8 - 4 25 (14) 24 n.d. n.d. n.d. 2x4 16 - 25 proporzionali 30x11x20 0 1,55 1.503
0,8 - 3,5 25 (14) 24 n.d. n.d. n.d. 2x4 30 - 40 proporzionali 38x13x28 0 2,13 1.959
0,8 - 3,5 25 (14) 24 n.d. n.d. n.d. 2x4 57 - 35 proporzionali 38x13x28 0 2,29 2.781
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
Snorkel S3010E 5 3 1,8 1,09 0,51 1,26 0,77 0,058 1 227
Snorkel S3215E 6,6 4,6 1,91 1,64 - 2,53 0,68 1,78 0,81 0,064 (0,019) 2-1 272
Snorkel S3219E 7,79 5,79 2 1,64 - 2,53 0,68 1,78 0,81 0,064 (0,019) 2-1 250
Snorkel S3220E 8,1 6,1 2,11 2,18 - 3,09 0,66 2,3 0,81 0,076 (0,019) 2-1 408
0,64 - 3,5 25 (14) 24 n.d. n.d. n.d. 2x4 18 - 25 proporzionali 230 mm 0,64 - 3,5 1,4 495
0,6 - 3,2 25 (14) 24 n.d. n.d. n.d. 2x4 20 - 38 proporzionali 12x4 0,1 1,63 1.238
0,6 - 3,2 25 (14) 24 n.d. n.d. n.d. 2x4 20 - 38 proporzionali 12x4 0,1 1,63 1.611
0,6 - 3,2 25 (14) 24 n.d. n.d. n.d. 2x4 23 - 50 proporzionali 15x4 0,76 2,36 2.045
120 Costruzioni luglio 2017
Manitou 78 SEC 7,79 5,79 1,75 2,54 - 2,74 0,74 1,83 0,81 0,06 2-1 227
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SOSTANZA ESTETICA Struttura poderosa e alta qualità costruttiva per gli scissor canadesi de luxe e dal design innovativo.
Skyjack Costruttore Modello m Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo Lungh. cesta - estesa (max.) m m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina Altezza da terra (slitte abb.) m
Skyjack SJIII 3215 6,57 4,57 1,63 1,63 - 2,54 0,66 1,78 0,81 0,0603 (0,0178) 2-1 227
Skyjack SJIII 3219 7,79 5,79 1,75 1,63 - 2,54 0,66 1,78 0,81 0,0603 (0,0178) 2-1 227
Skyjack SJIII 3220 8,1 6,1 1,73 2,13 - 3,04 0,71 2,32 0,84 0,0889 (0,019) 2 408
Skyjack SJIII 3226 9,92 7,92 1,91 2,13 - 3,04 0,71 2,32 0,84 0,0889 (0,019) 2 227
Skyjack SJIII 4626 9,92 7,92 1,79 2,13 - 3,35 1,07 2,31 1,17 0,0889 (0,0191) 3-2 454
Skyjack SJIIIO 4632 11,75 9,75 1,88 2,13 - 3,35 1,07 2,31 1,17 0,0889 (0,0191) 2-1 317
Skyjack SJIII 4740 13,8 11,8 2,21 2,19 - 3,09 1,06 2,4 1,19 0,081 (0,019) 3 350
Occupanti (interni - esterni) kg Portata Velocità trasl. 1 - 3,2 1,1 - 3,2 1,1 - 3,2 1,1 - 3,2 1,1 - 3,2 1,1 - 3,1 1,1 - 3,1 (PLE sollevata -chiusa) km/h 25 (14) 25 (14) 30 (19) 30 (19) 30 (19) 25 (14) 30 (19) % (°) Pendenza superabile 24 24 24 24 24 24 24 V Alimentazione n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. dBA Rumorosità n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. m/s2 Vibrazioni n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. l Serbatoio idraulico 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 2x4 Trazione 71 - 41 59 - 49 54 - 32 56 - 42 33 -29 25 - 29 23 - 24 Velocità salita - discesa sec proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali proporzionali Comandi 16x5x12 16x5x12 16x5x12 16x5x12 16x5x12 12x4x8 12x4x8 Pneumatici 0,54 1,21 1,21 1,27 1,27 0 0 m Raggio sterz. (interno) 2,58 2,37 2,37 2,74 2,74 1,68 1,68 m Raggio sterz. (esterno) 2.985 2.302 2.170 1.890 1.594 1.312 1.120 kg Peso
Costruttore Modello Altezza di lavoro m Piano di calpestio m Alt. a riposo m Lungh. cesta - estesa (max.) m Largh. cesta m Lungh. macchina m Largh. macchina m Altezza da terra (slitte abb.) m Occupanti (interni - esterni) Portata kg Velocità trasl. (PLE sollevata -chiusa) km/h Pendenza superabile % (°) Alimentazione V Rumorosità dBA Vibrazioni m/s2 Serbatoio idraulico l Trazione Velocità salita - discesa sec Comandi Pneumatici Raggio sterz. (interno) m Raggio sterz. (esterno) m Peso kg
Snorkel S3226E 9,9 7,9 2,3 2,18 - 3,09 0,66 2,3 0,81 0,076 (0,019) 2-1 250
Snorkel S4726E 9,9 7,9 2,3 2,14 - 3,35 1,05 2,3 1,19 0,076 (0,019) 2-1 454
Snorkel S4732E 11,8 9,8 2,39 2,14 - 3,35 1,05 2,3 1,19 0,076 (0,019) 2-1 318
0,6 - 3,2 25 (14) 24 n.d. n.d. n.d. 2x4 23 - 50 proporzionali 15x4 0,76 2,36 2.045
0,6 - 3,2 25 (14)
0,6 - 3,2 25 (14)
n.d. n.d. n.d. 2x4 40 - 50 proporzionali 15x5 0,25 2,31 2.216
n.d. n.d. n.d. 2x4 50 - 60 proporzionali 15x5 0,25 2,31 2.740
luglio 2017 Costruzioni 121
N ISSAN NV300 DCI 120 E URO 6
122_127_NISSAN.qxp_Layout 1 20/07/17 12:22 Pagina 122
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IN COLLABORAZIONE CON
MEDIE ORARIE & CONSUMI
122 Costruzioni luglio 2017
Km
Tempo
Velocità km/h
Consumo km/l (lt/100 km)
statale città autostrada Milano Gobba (126 m) Milano Assago (116 m) 28,6 25’ 68,6 Milano Assago (116 m) Milano viale F. Testi (141 m) 24,1 50’ 28,9 Milano viale F. Testi (141 m) Milano Gobba (126 m) 50,1 55’ 54,6 TOTALI: 102,8 2h10' 47,4 10,60 (9,43) Diesel consumato = 9,7 litri. Urea consumata = 0,5 litri, pari al 5,1546% del gasolio rabboccato (9,7 litri). Peso durante la prova = 2.800 chilogrammi. Fabbricato in Francia Prezzo, al netto di optional e Iva, della versione L1H1 da 120 Cv Euro 6b: € 23.000.
122_127_NISSAN.qxp_Layout 1 20/07/17 12:22 Pagina 123
DEBUTTO IN EURO 6B PER IL FURGONE MEDIO FRANCESE, PRESTATO ANCHE AI CUGINI NIPPONICI DI NISSAN. ECCO COM’È ANDATA LA NOSTRA PROVA SU STRADA, IN CITTÀ E FUORI, DELLA VERSIONE L1H1 DA 120 CAVALLI on abbiamo mai amato i re-badging dei veicoli e mai li ameremo, perché limitano la scelta del cliente finale. Quella tecnica, sia ben inteso. Perché dal punto di vista dell’offerta finanziaria (o dei pacchetti), invece, c’è spesso qualche differenza, con la scusa della prossimità dei dealer o della migliore capillarità dei centri assistenza. Ma quello del re-badging è diventato soprattutto un modo per riproporre lo stesso veicolo su mercati diversi in base alla popolarità di questo o quel marchio. E, per le case, un soluzione per tagliare - di parecchio - i costi di sviluppo: un risparmio che, come spesso accade, difficilmente è girato poi al cliente. Ma così fan tutti. O quasi. Perché Ford e recentemente Volkswagen, invece, vanno da soli (ok, Vw vende il Crafter anche col suo marchio Man). Temerariamente. ST
N
Monza km 60 Cascina Gobba
Carugate km 62,5
126 m km 0,0
km 102,8
141 m Fulvio Testi km 52,7 Assago km 28,6
116 m
C.A.M.M. km 6,7
Condizioni e percorso della prova
San Giuliano km 17,0
luglio 2017 Costruzioni 123
NV300 DCI 120 E URO 6
122_127_NISSAN.qxp_Layout 1 20/07/17 12:22 Pagina 124
La nostra telemetria Tara veicolo (kg)
Sopra, la plancia dell’NV300. Sotto, da sinistra, il cluster dal disegno spaziale, lo stipetto a sinistra del conducente e la vasca sovraplancia completa di portamonete più presa Usb. Seguono, sempre da sinistra, il fantastico specchio grandangolare nell’aletta parasole passeggero, i sedili in cabina, lo schienale centrale che diventa leggìo o porta pc. In basso, ancora da sinistra, i portaoggetti fronte passeggero e il vano passante sotto la panca.
1.851 1.600
1.800
2.000
2.200
2.400
2.600
2.000
2.200
2.400
2.800
3.000
50’’
lento
Giri @ 90 km/h 1.750 1.400
1.600
1.800
Giri @ 130 km/h 2.500 2.000
2.200
2.400
2.600
Accelerazione 0-130 km/h (secondi) 36”,55 veloce
20’’
40’’
30’’
Consumo carburante (km/l) 10,60 basso
13
12
11
10
alto
Consumo AdBlue (%) 5,155 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% 20% Media oraria (km/h) 47,4 70
60
50
40
30
20
Tutte le prove di Vie&Trasporti sono eseguite nel pieno rispetto del Codice della Strada. Essendo test d’uso, che simulano una normale giornata di lavoro, sono anch’essi soggetti a fattori contingenti, quali le condizioni meteo e la situazione del traffico. Ovviamente imprevedibili Per consentire al lettore di conoscere meglio le condizioni in cui è stata eseguita la prova su strada, Vie&Trasporti pubblica il “bollone” Meteo & traffico (pagina precedente) che sintetizza le condizioni incontrate durante il test. Si ringrazia per la gentile collaborazione il Gruppo Centro Edile di Villasanta.
Alla guida Così, provato uno della famiglia, finisce che li hai provati tutti. Ma la prima visione qui c’è. E riguarda la motorizzazione Euro 6b, omologa di quella - in salsa Euro 5b+ però - provata da Vie&Trasporti sul Renault Trafic tre anni fa. Ebbene, rispetto a quella si perde circa un chilometro e due di percorrenza con un litro di gasolio e se ne va oltre il 5% di urea, allineando però de facto l’NV300 alla concorrenza omologa e di pari classe Euro. Competitor presentatisi al test con qualche cavallo e una bella
124 Costruzioni luglio 2017
manciata di Newtonmetro in più del Nissan, che sullo spunto da fermo non eccelle. In cabina Quelli di derivazione francese sono senza dubbio i veicoli da lavoro più funzionali. I portaoggetti sono mediamente più abbondanti di quelli offerti dai concorrenti teutonici e ci sono soluzioni per il carico geniali, come quella dei varchi passanti stiva/cabina, oltre ai vari gavoni sotto sedile e agli schienali trasformabili in supporti per pc o bollettari. Che dire
122_127_NISSAN.qxp_Layout 1 20/07/17 12:22 Pagina 125
Provatiper Voi
Sopra la fiancata destra aperta della versione L1H1. Sotto , da sinistra, la fiancata sinistra, il retro aperto e chiuso. In basso, all’estrema sinistra, sono sedici in totale gli occhioni fermacarico nel vano merci e nessuno è a pavimento. Proseguendo verso destra, il portaoggetti sul fianco interno sinistro della stiva, la stessa e il foro passante sotto la panca.
poi di quell’idea dello specchietro grandangolare sul parasole destro, da sì e no 5 euro, ma che ti cambia la vita quando t’immetti su una corsia da sinistra? Buone le finiture e la qualità sia dei materiali sia degli assemblaggi, esenti da scricchiolii. Ottima pure la visibilità. Vano di carico Nulla impiccia sul pavimento visto che tutti i sedici occhioni d’ancoraggio stanno sulle pareti laterali, ai piedi o a mezza altezza. Una soluzione per alcuni
versi funzionale (i colli possono scivolare meglio e le operazioni di pulizia sono facilitate), ma che mostra i propri limiti quando c’è da ancorare un carico pesante, magari piazzato su un pallet: il rischio che - seppur reggiato - scivoli in avanti in caso di frenate brusche c’è. E a noi è successo. Buona invece l’idea di ricavare degli scavi nei rivestimenti interni delle due porte di coda (dotate anche di fermo per viaggiare con una delle due socchiusa) e un portaoggetti di fronte alla scorrevole laterale: sempre che non acquistiate la seconda a 500 euro.
luglio 2017 Costruzioni 125
122_127_NISSAN.qxp_Layout 1 20/07/17 12:22 Pagina 126
LA TECNICA DELL’NV300 0 1 2
MOTORE Marca e modello Architettura Alesaggio x corsa (mm) Cilindrata (cc) Rapporto di compressione Distribuzione
3 4 5 6 7 8
Valvole per cilindro Aspirazione (turbo/intercooler) Sistema d’iniezione Pressione d’iniezione (bar) Peso a secco (kg) Capacità coppa dell’olio (l) Potenza (kW(Cv)/giri) Potenza specifica Coppia (Nm/giri) Coppia specifica (Nm/l) Riserva di coppia (%) Consumo specifico (g/kW-h @ giri) Inquinanti
Renault R9M 4 cilindri in linea 80x79,5 1.598 15,4:1 bialbero a camme in testa comandato da catena 4 Garrett /sì common rail 1.800 175 7,4 89(121)/3.500 55,66(75,70) (kW(Cv)/l) 300/1.750-2.500 187,80 23,6 n.d.
9
Euro 6b/(omologaz./sist.) Egr+Doc+Scr+Dpf
10
TRASMISSIONE Nissan Nv300 monta il cambio meccanico sei rapporti PF6 049 con leva sulla plancia. La trazione è anteriore.
11 12 13 14
MARCIA 1a 2a 3a 4a 5a 6a Retro
RAPPORTO 7,02 13,95 22,75 33,03 42,62 53,47 8,01
15 16 17
SOSPENSIONI L’avantreno è di tipo McPherson, completo di barra antirollio. Il retrotreno prevede sospensioni ad assale flessibile a bracci tirati e barra Panhard. Gli ammortizzatori posteriori, con taratura idraulica variabile in funzione del carico, offrono più elasticità a vuoto e una migliore tenuta di strada a vano full.
Da sinistra, la scatola dei fusibili nel vano motore, il tasto Eco in plancia che taglia prestazioni/consumi, l’indicatore del controllo di trazione.
18
FRENI Tutti i freni sono a disco: ventilati e di 296 millimetri quelli anteriori, pieni e di 280 millimetri quelli posteriori. Abs con Afu ed Ebv ed Esp sono sempre di serie.
La driveline La novità più saliente è in sala macchine. Perché si è messa mano al quadricilindro 1,6 litri R9M di Renault per metterlo in regola con le nuove norme antinquinamento. Cosa che porta con sé il posttrattamento via Scr con urea, un chilowatt di potenza in più, ma ben 20 Newtonmetro di coppia in meno, visto che l’Euro 5b+ ne forniva 320. Questa taratura da 120 cavalli non ha stop/start, disponibile solo sul 125 e 145 (rispettivamente da 750 e 1.450 euro in più, a parità di passi e tetti), ma c’è il tasto Eco che taglia la potenza riducendo così i consumi. Di serie l’Extended Grip Control, il controllo elettronico della trazione a bassa velocità e in condizioni di scarsa aderenza, che si attiva premendo un apposito tasto in plancia. ST
126 Costruzioni luglio 2017
PRESTAZIONI A CONFRONTO Modello
Potenza kW/Cv 96/130
Ford Transit Custom 290 2.0 TDCi E6b Mercedes-Benz 100/136 Vito 114 Cdi Long E6b Nissan 89/121 Nv300 dCi 120 E6b Peugeot 110/150 Expert Standard 2.0 BlueHdi 150 Cv E6b
Coppia Nm 385
Marce n° 6
330
6
300
6
370
6
ABBIAMO PRESO LE MISURE ALL’NV300 0 1 2 3
CABINA (MM) Lunghezza (utile/max) Larghezza (utile/max) Altezza interna Larghezza porta (utile/max) Altezza porta (utile/max) Diametro volante Varco tra sedili e leva cambio
700/1.600 1.500/1.760 1.300 820/960 1.200/1.400 380 100
4 5
VARCO SOTTO SEDILE PASSEGGERO (MM) Profondità Larghezza Altezza
6 7 8 9 10
VANO DI CARICO (MM) Lunghezza (utile/max) Larghezza (utile/max) Altezza (utile/max) Larghezza tra passaruota Altezza soglia carico post. Altezza soglia carico laterale Larghezza porta posteriore Altezza porta posteriore Angolo apertura porta posteriore Larghezza porta laterale (utile/max) Altezza porta laterale (utile/max) Volume vano di carico m3
400 510 185
2.250/2.550 1.545/1.830 1.370/1.425 1.260 550 470 1.400 1.300 90°/170° 965/1.110 1.300/1330 5,2
11 12 13 14 15 16
INGOMBRI DICHIARATI (MM) Lunghezza Larghezza Altezza massima da terra Passo Sbalzo anteriore Sbalzo posteriore Carreggiata anteriore Carreggiata posteriore Diametro di volta Lunghezza vano di carico Larghezza vano di carico Larghezza tra passaruota Altezza vano di carico Altezza soglia carico post.
4.999 1.956 1.971 3.098 933 968 1.615 1.628 12.400 2.537 1.662 1.268 1.387 552
17 18
MASSE (KG) Tara Massa tecnica ammissibile 1° asse Massa tecnica ammissibile 2° asse Portata utile Peso totale a terra
Consumo km/l 10,84
AdBlue % 7,384
Velocità km/h 50,6
Acceler. 0-130 km/h 30’’,50
Peso kg 2.860
Index performance 475,5
Pubbl. n° 802
10,92
3,188
48,9
25”,99
2.800
477,4
809
10,60
5,155
47,4
36’’,55
2.800
467,6
811
10,19
6,937
51,4
25’’,72
2.730
470,0
807
1.758 1.585 1.650 1.002 2.740
L’index performance tiene conto di consumo combustibile, urea e media oraria. A indice maggiore corrisponde una migliore prestazione. Prezzo, al netto di optional e Iva, della versione L1H1 da 120 Cv Euro 6b: € 23.000.
luglio 2017 Costruzioni 127
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Caterpillar D6N-XL - 2003 - 15000 h +390630310820 - Roma Caterpillar D6R - 2005 - 100000 € +390112248653 - Torino Caterpillar D6R - 1999 - 69000 € +39051736669 - Bologna Caterpillar D6R XL - 2001 - 5200 h +390541855431 - Rimini Caterpillar D6R XL - 1999 - 11500 h +39035373795 - Bergamo Caterpillar D6T - 2010 - 0039 0161 966 391 - Biella
Caterpillar 303 CCR - 2007 - 3480 h 19000 € - 0039 335 67 32 552 - Salerno Caterpillar 303CCR - 2007 - 3300 h 18500 € - 0039 335 67 32 552 - Salerno Caterpillar 303CCR - 2008 - 3100 h 19000 € - 0039 335 67 32 552 - Salerno Caterpillar 304 CCR - 2008 - 3800 h 25000 € - 0039 335 67 32 552 - Salerno Caterpillar 304 CCR - 2007 - 3000 h 24000 € - 0039 335 67 32 552 - Salerno Caterpillar 304C CR - 2007 - 2003 h - 4.5 T - +393351498868 - Lecco
Caterpillar D7R XR II - 2004 - 0039 0161 966 391 - Biella Caterpillar D8 N - 1992 - 16200 h - +39 030 9973500 - Brescia Caterpillar D8N - 1992 - 13000 h 100000 € - 00390717451441 - Ancona Caterpillar D8R - 2004 - 9000 h +390376508346 - Mantova Caterpillar D8T - 2007 - 235000 € - 0039 0161 966 391 - Biella
Caterpillar 304CCR - 2007 - 2000 h 25000 € - 0039 335 67 32 552 - Salerno
Caterpillar D8T - 2007 - 7500 h - 210000 € - 0039 0161 966 391 - Biella
Caterpillar 305 CCR - 2007 - 25000 € 0039 335 67 32 552 - Salerno
Caterpillar D8T - 2008 - 11500 h 235000 € - 0039 0161 966 391 - Biella
Caterpillar 305 CCR - 2008 - 4200 h 27500 € - 0039 335 67 32 552 - Salerno
Caterpillar D6 DVHP - 1988 - 10000 h +39051873338 - Bologna
Caterpillar D8T - - 2015 - 530000 € 0039 0161 966 391 - Biella
Doosan DX27Z - 2009 - 3400 h - 16500 € - 0039 335 67 32 552 - Salerno
Caterpillar D6 H - 1988 - 16100 h - +39 030 9973500 - Brescia
Caterpillar D8T - 2008 - 0039 0161 966 391 - Biella
Doosan DX35Z - 2010 - 3100 h - 20000 € - 0039 335 67 32 552 - Salerno
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