Casa Editrice la fiaccola srl
Numero 30 marzo 2014
Scegliere, Gestire, Ottimizzare
Lo sharing affascina tutte le major, ma poche compagnie hanno già avuto il coraggio di prendere questa strada. Esperienze a confronto tra consumer e corporate
IO SHARO, e tu? A voi la palla Car list ‘Carl Zeiss’, la virtù sta nel mezzo
Alla testa di Aniasa Ruggiero, chiarezza di pensiero e di obiettivi
Mégane SporTour La nuova Renault fatta per le flotte
TANTO PER COMINCIARE
Nolo’n’roll È tempo che il settore del noleggio maturi definitivamente rompendo gli schemi, le rigide divisioni, le tradizioni sclerotizzate. Anche Aniasa guarda a un futuro “flessibile” Noleggio a breve termine, cioè autonoleggio. Vai nella capannina fuori aeroporto, controlli la prenotazione, ti prendi qualche assicurazione che non si sa mai, dici quando restituisci (magari giochi al ribasso e ti shifti due ore in meno per rientrare nelle 24), esci, controlli l’auto e vai. Noleggio a lungo termine. Scegli l’auto, scegli i servizi, combatti per il canone, ti dimentichi qualcosa, sovrastimi i chilometri, fai finta di capire quello che puoi scaricare o meno, passano tre anni, restituisci il veicolo, smadonni per i graffietti che passano come riparazioni importanti e ricominci (forse). Ma è davvero ‘solo’ questo il noleggio? Ovviamente no. La percezione della gente però, credetemi, alla fine è questa. Non sarà il momento di cambiare? Non sarà il caso di uscire da schemi sclerotizzati, e pensare al renting come a un servizio flessibile non solo in funzione dello spazio-tempo, ma delle reali necessità degli utenti? Le grandi compagnie finora hanno vissuto dividendosi la torta, senza calcolare nemmeno il rischio di lasciare scoperte enormi aree di business, e il peccato capitale è stato dimenticare che il noleggio non è fatto di servizi: è servizio esso stesso, e il servizio non serve a niente se non è modulato sulle singole, personalissime richieste dell’utente. Ciascuno ha le sue esigenze e necessità: continuare a pensare che sia il cliente a doversi adattare e non il fornitore è una vera scemata. Le cose, con l’avvento del rent a basso costo, con l’offerta beccata su internet, con la lenta ma costante crescita dello sharing, stanno cambiando, e se le major non si adattano finiranno per perdere terreno. Un banale esempio: Ryan Air e Easy Jet capitalizzano molto di più di Lufthansa e Air France-Klm. Due compagnie ieri quasi inesistenti che oggi sono dei colossi. Ciò potrebbe accadere anche nel noleggio, e forse sta già accadendo. I tre-quattro big farebbero bene a darsi una svegliata. Un segnale acuto e pronto ci viene dall’intervista al neo presidente Aniasa, Ruggiero, numero uno di Europcar, che al proposito ha le idee chiarissime. Noi, diligentemente, attendiamo sviluppi, curiosi di capire come sarà la compagnia-tipo di noleggio (senza distinzione tra breve, medio e lungo) del futuro. -1
marzo 2014 - numero 30 anno 7
homepage 8 Carl Zeiss, un parco a metà strada fra costi e aspettative 10 Incontro a cuore aperto con il nuovo presidente Aniasa “Nolo No Limits”
13 Il mercato ha bisogno del post-vendita “Forza, dagli una spinta”
14 Che cosa preoccupa il fleet manager? Lo rivela GE “Comportati bene!”
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16 Auto aziendali, la crisi non le risparmia “Anche le società piangono”
18 Il futuro, e un po’ il presente, è la mobilità condivisa “Evoluzione della specie”
24 eCall e Scatola Nera, l’Ue accelera “Per amore o per forza”
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Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni Direttore editoriale Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it flottefinanza@fiaccola.it Coordinamento editoriale Roberta Carati rcarati@fiaccola.it Redazione Tiziana Altieri taltieri@fiaccola.it Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it Gianluca Ventura gventura@fiaccola.it
“L’equilibrista”
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Scegliere, Gestire, Ottimizzare
26 Classe A Rent Story: viaggio a Ginevra “A come Andiamo”
28 Il telepedaggio di domani è Multi-Lane Free-Flow “Via libera”
29 Volvo V60 D4, progettata per tagliare i consumi “Non bevo”
30 Tecnologia e funzionalità per Peugeot 3008 Business “Crossover the top”
32 Renault Mégane SporTour, fatta per le flotte “Meganomane”
35 Nissan NV200, ora anche in versione elettrica “Questo ‘passa’ ovunque”
36 Ford Transit, pronto per il mondo “Uno di famiglia”
Foto Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next Collaboratori Mauro Armelloni, Dionigi Bovolo, Santiago della Gisira, Giacinta Moraschi, Monica Schiller, Giorgia Rocca Amministrazione Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it Abbonamenti Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it Marketing e Pubblicità (responsabile estero) Sabrina Levada slevada@fiaccola.it Traffico e pubblicità Laura Croci marketing@fiaccola.it Direzione, amministrazione, pubblicità Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. 20123 Milano Via Conca del Naviglio, 37 Tel. 02/89421350 Fax 02/89421484 www.fiaccola.com Agenti Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige - Veneto - Emilia Romagna Giorgio Casotto Tel. 0425/34045 - Fax 0425/418955 ottoadv@tin.it Bimestrale - LO/CONV/059/2010 Reg. Tribunale di Milano n. 786 del 22/12/2006 - ROC 6274 Prezzi di vendita copia singola abbonamento annuo
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RUBRICHE 4 Legalmente 6 Quote Rosa 7 Quote Azzurre
22 Attualmente 38 Econews 39 Aftermarket
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LEGALMENTE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Società di noleggio, legali, automobilisti
TRASPORTI SOTTOZERO
A qualcuno piace freddo Ma non scongelato. E così, un’azienda attiva nella consegna a domicilio di surgelati, si è vista respingere la merce. Il van in Nlt era inidoneo a cura di Dionigi Bovolo*
hi l’ha detto che il van debba sempre essere nuovo? I danari per acquistare automezzi scarseggiano e allora il noleggio di un furgone coibentato diventa un affare, o spesso l’unico modo per continuare a lavorare e non soccombere alla crisi. A patto che le norme contrattuali siano chiare e correttamente specificate. Per entrambi i contraenti. Un’azienda aveva noleggiato un furgone isotermico per il trasporto di alimenti surgelati, ma dal locatore venne consegnato un veicolo diverso da quello convenuto e che si era poi rivelato inidoneo all’uso cui era destinato; la cella frigorifera montata sul mezzo non era stata progettata per mantenere la temperatura anche in caso di frequenti aperture delle porte. L’imprenditore, attivo nel mercato della consegna di prodotti surgelati a domicilio, ebbe parte della merce decongelata a causa dei ripetuti ‘stop and go’ e perciò rifiutata dai destinatari: in una parola, invendibile.
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tale da impedirne o ridurne notevolmente il godimento secondo la destinazione contrattuale o Di qui la richiesta di risarcimento del legale. Decisivo fu ritenuto il fatto danno al gestore del Nlt. Che cosa non aveva funzionato alla sottoscrizione del che il locatore avesse consegnato al contratto? Il locatore affermava di aver conduttore un furgone diverso da quello consegnato il furgone desiderato e che i ordinato e la sentenza dichiarò la sua responsabilità contrattuale e quindi la danni erano da imputare unicamente alla responsabilità del conduttore, reo di condanna al risarcimento del danno. Tuttavia, mi sia consentita una non aver specificato che il furgone considerazione. Se da un lato, è vero, la frigorifero doveva servire per la prima obbligazione del locatore è quella consegna di prodotti la cui vendita di consegnare al conduttore la cosa impone l’apertura frequente della cella noleggiata “in istato da servire all’uso frigorifera per lungo tempo. convenuto”, è chiaro che esso deve essere Tutte le richieste devono essere esplicitate con chiarezza sia nel documento siglato dal conduttore stato chiaramente e specificatamente alla scelta del veicolo, sia nel verbale di consegna. indicato nel contratto di noleggio. L’esperienza del locatore Il Giudice chiamato a decidere la appena descritta, mostra chiaramente controversia, non ebbe dubbi ad che una confusione circa accertare il diritto del conduttore a l’identificazione della volontà del veder riconosciute le proprie ragioni. conduttore sul tipo di bene, complicata Per quanto riguarda la constatazione da un verbale di consegna non proprio della responsabilità contrattuale del chiaro, non possa evitare che la lite locatore, la fattispecie va ricondotta finisca nelle aule di un Tribunale. nell’ambito dei vizi della cosa locata, ■ sostenne il magistrato, quelli che incidono sulla struttura materiale della * L’Avvocato Dionigi Bovolo è un esperto di cosa alterandone l’integrità in modo contrattualistica del trasporto
law in action
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QUOTE ROSA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Automobilisti
SEI QUELLO CHE GUIDI?
Supercar al tramonto Lo sostiene un’indagine inglese: le auto superpotenti non piacciono alle donne, che giudicano negativamente chi le guida. Eppure la realtà va in un’altra direzione... di Tiziana Altieri
ari maschietti, i tempi cambiano e, stando a un sondaggio condotto da un sito inglese per la ricerca di vetture nuove e usate, se volete aver presa sul gentil sesso sarà bene che vi dotiate di un’auto dal bassissimo impatto ambientale. Già, perché se in passato le auto super potenti potevano essere un’ottima arma di conquista, oggi viaggiando su una di queste fuoriserie non solo si rischia di non far colpo, ma addirittura si può essere marchiati come arroganti (lo sosterrebbe il 53 per cento del campione), egocentrici (44 per cento) e pericolosi (38 per cento). Insomma, più che la Ferrari può fare una Prius Plug In... La buona notizia? Non dovrete più spendere migliaia di euro in automobili e in tempi di spending review certamente può fare comodo. La
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Prendiamo tre Very Important People a caso: Mario Balotelli, David Beckham e Seal: siamo sicuri che le donne li trovino arroganti?
brutta? Siamo sicuri che sia veramente così? Ora, donne, se ricevete un invito a cena e sotto casa trovate un bolide e una piccola utilitaria, voi su quale preferireste salire? Non fingiamo che l’abito non faccia il monaco... Certo non è detto che dietro a una grande auto ci sia un altrettanto grande uomo, ma la ‘splendida cornice’ (per dirla con le parole della mia amica Giovanna) ha il suo fascino ed è dura resisterle... Dalla teoria alla pratica Scusate se insisto, ma i fatti danno più ragione a me che all’indagine di motors.co.uk... Facciamo qualche esempio tanto per
capirci. Cominciando dai famosi per poi andare sugli sconosciuti... Il super calciatore Mario Balotelli ha guidato una Maserati Granturismo Mc, una Ferarri 458 Spider, etc, etc... Le donne (inglesi e non) lo odiano e lo evitano? Non si direbbe proprio... E non mi dite che è per il suo irresistibile aspetto fisico. David Beckham, un altro idolo femminile... Sapete cosa guida? Niente meno che una Rolls Royce Phantom Drophead Coupé. Modello che non possiamo certo definire a basso impatto... Il cantante Seal viaggia invece su un’Audi R8. Sapete chi è riuscito a conquistare? Heidi Klum. Certo loro sono Very Important People... Però perché anche il mio vicino di casa dotato di Bentley è attorniato da splendide amiche? Ah certo, i Costruttori hanno fatto passi da gigante e le supercar ora inquinano meno... Dev’essere proprio così. ■
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Fondata nel 1989, società del gruppo BNP Paribas, Arval è specializzata nel noleggio auto a lungo termine. Arval offre ai propri clienti, grandi aziende nazionali e internazionali, piccole e medie imprese e liberi professionisti, soluzioni su misura che ottimizzano la mobilità dei dipendenti, affidando in outsourcing il rischio legato alla gestione del parco auto. Expert Advice e Qualità del Servizio, alla base della Customer Promise di Arval, vengono offerti in 25 paesi dagli oltre 4.000 collaboratori e in 14 altri paesi attraverso il network di partnership. In Italia Arval è la società leader del mercato. Lo staff di Arval è impegnato nella completa soddisfazione dei clienti, che possono così focalizzarsi sull’attività più importante: il loro business. Per saperne di più visita i nostri siti: www.arval.it e www.arval.com
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A VOI LA PALLA TEMPO DI LETTURA: 7 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Case, società di noleggio, concessionari, responsabili acquisti, fleet manager, driver
CARL ZEISS Cammina sul filo teso tra le esigenze di saving dell’azienda e le aspettative dei driver. È Roberta Confalonieri di Giorgia Rocca
L’equilibrista F&F Quindi non è impossibile trovare il giusto equilibrio tra esigenze di saving e attese dei driver... ▲ Direi ciclicamente possibile: quando si azzecca un modello - e per fortuna capita - i driver sono soddisfatti e l’azienda riesce a risparmiare, come è successo con la proposta della Škoda Octavia. Naturalmente, nel rinnovare la car list una volta o due all’anno, può capitare che il mercato non proponga modelli particolarmente appetibili a canoni altrettanto convenienti e in questi casi l’equilibrio può risultare un po’ meno garantito. Per fortuna si tratta di situazioni non definitive. A tal proposito, a breve rivedrò la car list e spero di riuscibuttarla in filosofia, la flotta ‘Carl Zeiss’ tra- re a migliorarla introducendo alcuni nuovi modelli. duce perfettamente l’espressione latina “In medio stat virtus”. Con le sue 90 auto multi- F&F In ‘Carl Zeiss’ l’auto aziendale ce l’ha solo chi marca è “non molto grande, varia ed equilibrata, com- la usa per lavoro. Non è mai un benefit puro? posta da autovetture non lussuose ma di tutto rispet- ▲ L’auto aziendale viene assegnata in uso promiscuo to, ben accessoriate e che tende a tenere conto delle esclusivamente ai collaboratori che ne necessitano per esigenze lavorative senza tralasciare l’aspetto di sod- uso professionale. Quindi, a parte il caso a sé dei dirigendisfazione personale dei driver nei limiti di quanto pos- ti, non è mai un benefit puro. Io, per esempio, non ce l’ho. sibile. In definitiva, pur essendo una car list chiusa, potrei definirla allo stesso tempo piuttosto flessibile”. F&F Car list chiusa e optional a carico dell’utilizLa sintesi è di Roberta Confalonieri, il fleet manager zatore. Che ne dicono i diretti interessati? che su questa flotta ha messo la firma. ▲ Siamo arrivati a questa soluzione dopo anni di gestio-
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Roberta Confalonieri, fleet manager in ‘Carl Zeiss’, società operativa nel settore delle Tecnologie Biomedicali e Ricerca Biomedica.
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A VOI LA PALLA ne ‘impossibile’ nella quale veniva lasciata al driver la libertà di scegliere qualsiasi modello purché rientrasse nel budget stabilito dall’azienda: al caos delle infinite possibilità di richiesta si aggiungeva il fatto che rimaneva la facoltà di pagare la differenza in caso di superamento del budget. Abbiamo dovuto mettere un freno a questa situazione e anche se all’inizio è parso limitante, alcuni driver hanno addirittura apprezzato e molti hanno capito le ragioni dell’azienda. I driver sanno che ‘Carl Zeiss’ garantisce gli optional più importanti per la loro comodità e sicurezza e sono consapevoli del fatto che non è possibile soddisfare i desideri più disparati di ognuno. F&F A chi compete la gestione dell’auto? ▲ La gestione pratica dell’auto spetta ai driver stessi che sono autonomi nelle operazioni di ordinaria e straordinaria manutenzione. In azienda sono centralizzati i servizi inerenti i contratti quadro, la stipula dei contratti di noleggio, la gestione di tutte le informazioni relative al parco auto e i rapporti commerciali con le società di leasing e i costruttori. Non ci appoggiamo a società di fleet management in quanto con le attuali 90 auto riusciamo a gestire tutto internamente, per ora senza particolari problemi. F&F Gli ordini vengono fatti in blocco. Non teme di perdere l’ultima novità sul mercato? ▲ Raggruppare gli ordini ogni sei mesi ha il vantaggio di migliorare l’organizzazione del lavoro interna e di permetterci di ottenere, per auto dello stesso modello, canoni più convenienti. Oltretutto, la car list deve avere una sua validità. Se il mese dopo esce un modello ‘imperdibile’, lo inseriremo nel successivo aggiornamento.
La car list ‘Carl Zeiss’ RUOLI Middle management (personale con qualifica di quadro che risponde all’AD o ai PC manager): Venditori senior, product manager, service business developer, service business development manager, service manager IMT, application manager Altri ruoli (tecnici, application specialist, venditori junior fino a 4 anni di esperienza ecc.)
MODELLI Alfa Romeo Giulietta Jtdm 1.6 105 Cv Progression Ford Mondeo 1.6 Tdci SW Business Nav 115 Cv Opel Zafira Tourer 2.0 Cdti Elective 110 Cv VW Passat 1.6 Comfortline 105 Cv SW Lancia Delta Business Mjt 1.6 DPF 120 Cv Peugeot 508 SW 1.6 Hdi 115 Cv Access Peugeot 3008 1.6 111 Cv Access VW Golf 5P Comfortline
Ford C Max 1.6 Tdci Plus 115 Cv Business Ford Focus 1.6 Tdci 115CV SW Access Business Renault New Megane SW 1.5 Dci 110 Cv Wave Sportourer Opel Astra 1.7 Cdti Elective 110 Cv Sports Tourer Peugeot 308 SW Active 1.6 Hdi 112 Cv Skoda Octavia SW 1.6 Tdi 105 Cv Executive Optional da richiedere sempre, se non di serie: Vernice metallizzata, clima, bracciolo anteriore, fendinebbia, navigatore, Bluetooth, ruotino scorta
F&F Aste online. La tentano? ▲ Per ora no, anche considerando le dimensioni contenute della flotta. Ma non è solo questo: una trattativa elettronica può limitare la relazione personale, che spesso ha un ruolo rilevante e permette una maggiore flessibilità. F&F Mai pensato di passare alla flotta in proprietà? ▲ Recentemente abbiamo pensato di personalizzare la gestione dell’auto sostitutiva, un servizio che spesso viene pagato senza essere utilizzato in egual misura: abbiamo calcolato sullo storico degli ultimi due anni che eliminando il servizio dell’auto sostitutiva dal canone possiamo ottenere un risparmio maggiore rispetto alla spesa da affrontare per un servizio da pagare solo in caso di bisogno. Per il resto la flotta di proprietà, a parte il vantaggio di avere i veicoli scritti nell’attivo del bilancio, non mi sembra molto conveniente rispetto al Nlt. Che essendo una formula ‘tutto compreso’, oltre a non richiedere alcun investimento iniziale permette tra l’altro una migliore previsione del budget di spesa e, non da ultimo, di beneficiare del potere contrattuale del locatore sia sui veicoli sia sui servizi connessi.
La tabella esplicita la composizione della flotta aziendale. ‘Carl Zeiss’ rinnova ogni 6 mesi tutti i contratti in scadenza nei 6 mesi successivi, basandosi sui modelli valutati in fase di aggiornamento della car list.
F&F Da 1 a 10 quanto le piace la sua car list? ▲ 7 o 8 ma vorrei tendere al 9, sapendo che il 10 non è contemplato per le cose perfettibili di questo mondo! ■ marzo 2014 -
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L’INTERVISTA TEMPO DI LETTURA: 9 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Case, società di noleggio, concessionari, responsabili acquisti, fleet manager, driver
ANIASA
Nolo No Limits Nuovo presidente, di rigore un incontro a cuore aperto per analizzare le strategie del prossimo triennio dell’associazione dei servizi automobilistici. Fabrizio Ruggiero vince in chiarezza di pensiero e di obiettivi
Fabrizio Ruggiero, neo presidente Aniasa: “In Italia manca una seria politica industriale sul turismo che possa aiutare tutta la filiera a ottimizzare le risorse, ad esempio il parco veicoli da noleggio a breve termine”.
di Giuseppe Guzzardi
inisce per Aniasa un periodo importante, di grandi cambiamenti e di forti spinte centripete: l’era Ghinolfi, uomo di carisma e leadership. Tradizione (obsoleta ed esacrabile) vuole l’alternanza tra ‘breve’ e ‘lungo’, ma siamo certi che la scelta di Ruggiero non sia stata determinata da questa logica, giacché il nuovo presidente sembra avere di suo stile e sistema per occupare l’alto scanno. Tradizione (questa legittima) vuole che Flotte&finanza, senza piaggerie, incontri il nuovo presidente per comprenderne, subito, concreti orientamenti politici e tecnici. Ecco il risultato del nostro incontro.
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F&F Presidente, può trasmetterci una fotografia di Aniasa all’indomani del suo insediamento? ▲ Quasi cinquant’anni, una bella immagine di professionalità, una storia di crescita, anche come soggetto credibile per tutte le controparti istituzionali, dal ministero alle amministrazioni periferiche. Adesso vediamo cosa può diventare: a noi piacerebbe che fosse l’interlocutore più qualificato in tema di mobilità. F&F Subito individuata, nei suoi interventi pubblici, l’attenzione verso la telematica. Quali azio10 -
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L’INTERVISTA ni ritiene possa svolgere l’associazione? ▲ Proprio durante la crisi gli operatori si stanno orientando verso tecnologie telematiche applicate alle flotte, con positivi riflessi sui servizi di sicurezza, di logistica, sull’organizzazione aziendale, con soddisfazione del cliente e riduzione dei costi complessivi. Si tratta, in buona sostanza, sia di iniziative a tutela dei propri asset - i furti sono una piaga da 45 milioni l’anno - sia di ulteriore collaborazione con i fleet manager nella policy aziendale, per modellare insieme il servizio. Il mondo del noleggio ha subito ben compreso che il vantaggio di un monitoraggio online della flotta si traduce infatti in un chiaro contenimento dei costi nonché in una riduzione dell’impatto ambientale e aumento della soddisfazione del cliente. Si stanno sviluppando, quindi, sia interazioni con le Case auto, per l’installazione diretta in fabbrica di sistemi telematici integrati e contatti con operatori specializzati, sia sistemi di interazione con i driver con specifici servizi su app. Il tema è ampio e trova fondamento nel concetto, in evoluzione, di ‘connected car’ come strumento di interazione con i clienti; se un moderno smartphone è già oggi molto più di un semplice dispositivo di comunicazione, una vettura connessa sarà ben più di un mezzo di trasporto nel futuro. Ritengo che sia questa la direzione del noleggio: attore della mobilità interconnessa. F&F Noleggio a breve. È reale la deflazione che si percepisce dall’analisi delle tariffe? ▲ Il mercato ha prodotto stabilità delle tariffe. In dieci anni si è però lavorato, nei limiti del possibile, sull’efficienza e sul tasso di utilizzo. Il nostro mercato è caratterizzato da un importante picco estivo, e manca una politica industriale sul turismo, come fatto ad esempio in Spagna e nel nord Europa. Ciò consentirebbe di spalmare su più mesi la domanda, con esiti favorevoli sul tasso di utilizzo. Oggi, si pensi, a ottobre il mercato letteralmente si dimezza nelle aree turistiche. Una sorta di compensazione logistica calmierebbe le tariffe. F&F Noleggio a breve. Cosa ne pensa del crescente fenomeno del brokeraggio? ▲ Un dato di fatto, che si ripercuote su tutta la filiera del noleggio che utilizza ‘on line’ e ‘off line’ internet e che può attivare forti capacità di intermediazione. Non possiamo non fare i conti con la tecnologia, l’importante è che sussistano le garanzie, le trasparenze, e
che venga rispettato da tutti il codice etico. Per tale motivo suggerirei di non utilizzare entità che operano unicamente dall’estero, ma società note e affidabili. F&F Micronoleggio. Se le grandi compagnie continuano a ignorare l’area del noleggio ‘a ore’ rischiano di essere scavalcate da nuove realtà della mobilità urbana, evoluzione dello sharing. Cosa ne pensa? ▲ Non vedo questo rischio. Di noleggio a ore si comincia a parlare, se ne studia la possibilità. Abituiamoci a pensare a questo servizio come un ‘di cui’ per clienti a 360 gradi, che già conoscono e usano il noleggio, l’intermodalità. Clienti pronti a cogliere le opportunità, le aperture del mercato da parte delle amministrazioni.
Uno ‘short’, ma il substrato è ‘long’ Il nuovo presidente Aniasa, Fabrizio Ruggiero, 42 anni, è amministratore delegato e direttore generale di Europcar Italia dal 2011, dopo una lunga esperienza in Leasys iniziata nel 2004 e che lo ha portato, nel 2007, ad assumerne il comando. Profilo ideale per il massimo rappresentante di Aniasa, che può vantare profonda conoscenza in entrambi i ‘rami’ del noleggio. È laureato in economia aziendale alla Sapienza di Roma.
F&F Car sharing. Crede nel suo sviluppo? Non ritiene che Aniasa potrebbe essere il veicolo giusto per una iniziativa congiunta per condividere costi, servizi, infrastrutture? ▲ Il confine tra tipologie di noleggio sta venendo meno, grazie al variare delle tipologie di tariffe. Ormai possiamo pensare al noleggio come fenomeno unico e articolato. Ecco perché oggi Aniasa deve chiedersi cosa vuole essere, cosa vuole diventare. F&F Torniamoci tra un attimo. Vediamo prima l’ultimo controverso settore del noleggio, il pooling. Bolla d’aria? ▲ Se dobbiamo limitarci a leggere i dati consuntivi, possiamo eufemisticamente dire che il settore ha ‘sottoperformato’... Per il futuro possiamo ragionare sul fatto che la tecnologia sarà una componente fondamentale per lo sviluppo del fenomeno. Ma è ancora presto. Il potenziale esiste ed esisterà, specialmente nei contesti industriali dove il pooling può essere una soluzione di mobilità. marzo 2014 -
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L’INTERVISTA F&F Noleggio a lungo termine. A suo avviso il Governo sta realmente comprendendo che l’inasprimento fiscale è stato controproducente? ▲ Spesso in Italia si tassa qualcosa (specialmente il bene casa e l’auto) senza considerare le conseguenze: tosare, non scorticare come diceva Svetonio. La prova lampante della miopia fiscale è il superbollo voluto dal governo Monti. Insieme alle altre associazioni automotive abbiamo evidenziato all’Economia che se nelle intenzioni dell’Esecutivo la misura avrebbe dovuto portare alle casse dello Stato168 milioni di euro, non è andata così. Anzi, nel solo 2012 si è determinata una perdita complessiva, tra minori entrate fiscali e mancato introito, di circa 140 milioni di euro. Il fatto che l’emendamento migliorativo proposto nella Legge di stabilità dal presidente della Commissione Trasporti Capezzone sia stato stoppato in Parlamento dimostra che c’è ancora miopia. Lo scenario è ancora più buio considerando che si è riusciti a prorogare per altri tre anni la detraibilità dell’Iva limitata al 40 per cento. F&F Veicoli commerciali. Qual è la situazione, sia nel breve che nel lungo termine? Prevede evoluzioni di qualità nella tipologia e specializzazione dei veicoli? ▲ I furgoni sono per antonomasia il braccio operativo cento per cento del noleggio e una cartina di tornasole dell’andamento dell’economia. Anche nel noleggio, dopo una crescita decennale, si risente della generale crisi del mercato veicoli e, come evidenziano i dati annuali, le immatricolazioni languono, in movimento solo per le commesse di grandi aziende. Nel noleggio a lungo termine l’approccio della clientela è molto condizionato dalla congiuntura che, come per le vetture, spinge a rinviare nel tempo il rinnovo
Ecco il nuovo Board Cambia il presidente, cambia la squadra di vicepresidenti che lo affiancano. Ecco, settore per settore, i nuovi referenti. Lungo Termine: Andrea Badolati (ALD Automotive), Andrea Cardinali (Alphabet), Alfonso Martinez (LeasePlan) Breve Termine: Massimiliano Archiapatti (Hertz), Stefano Gargiulo, Salvatore Vinti (Sixt) Veicoli Industriali: Gregoire Chové (Arval) Servizi Automobilistici: Ludovico Maggiore (ACI Global)
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dei contratti e a optare per un maggior periodo di durata spesso superiore ai dodici mesi, aspettando che la situazione sia più serena. L’aspetto più rilevante e che ha rafforzato il settore è che la clientela aziendale, pur riducendo le immatricolazioni, continua a preferire il noleggio. I volumi dei veicoli in flotta sono sostanzialmente stabili sulle 115.000 unità, a conferma che chi usa il noleggio ne conosce e apprezza vantaggi e benefici. Costantemente in crescita la domanda di veicoli allestiti con speciali attrezzature. F&F Veicoli industriali. Intende adoperarsi per la definitiva modifica dell’articolo 84 del Codice della Strada, oggi ferma tra Camera e Senato? ▲ So che l’attività dell’associazione su questo tema è costellata negli anni di audizioni, pareri, incontri, approfondimenti. Più volte annunciata, la revisione del Codice della Strada è purtroppo rimasta ancorata ai lavori parlamentari di diverse legislature. L’auspicio è che questa volta si completi il percorso: l’obiettivo è permettere al mondo dell’autotrasporto e del servizio pubblico di disporre anche del noleggio per le proprie esigenze. È chiaro che, vista la tipologia dei mezzi, sarà necessaria una specifica regolamentazione che consideri attentamente la sicurezza e gli aspetti assicurativi. Nel resto dell’Europa l’hanno fatto e basterebbe prendere spunto dai Paesi più avanzati su questo argomento come l’Olanda, la Francia e il Belgio. F&F La sua prima, forte iniziativa? Esiste un programma o un calendario? ▲ Già a maggio abbiamo il primo grande appuntamento, la presentazione del rapporto Aniasa. Lì lanceremo il nostro progetto di passare da associazione di noleggio a associazione di mobilità a tutto tondo. Il prossimo anno l’associazione festeggerà i suoi cinquant’anni, e sarà l’occasione per spingere sulla comunicazione e diffondere la nostra immagine di “portatori sani di mobilità”. Che Ruggiero avesse le idee chiare e fosse un AD d’attacco, ci era chiaro, e quindi non ci sorprende la chiarezza con la quale vuole perseguire una immagine, per così dire, riassuntiva di Aniasa. Ma il concetto è chiaro e, dal nostro punto di vista, condivisibile: non esiste mobilità senza noleggio e viceversa. E nel salto di qualità il noleggio stesso deve abbattere tutti i confini interni. Buon lavoro a tutto il board. ■
POST-VENDITA TEMPO DI LETTURA: 4 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Case auto, dealer, società di noleggio
CAPITALE AUTOMOBILE SERVICE
Forza, dagli una spinta Il mercato si libera dalla sudditanza rispetto alla vendita del nuovo e si concentra sul ‘post’. Chi è pronto?
“Le culture - offre il suo punto di vista Alfonso Martinez, amministratore delegato di LeasePlan Italia - si vivono anche se non sono scritte; il prodotto o il servizio si inserisce nelle esperienze di vita del cliente. Con la crisi economica, il settore del noleggio a lungo termidi Giorgia Rocca ne si è trovato nella necessità stringente di gestire l’economicità dei contratti; ma se all’inizio si è fatta pressioermine ingannevole, ‘post-vendita’, perché solo ne sui fornitori allo scopo di diminuire l’impatto dei da un punto di vista semantico indica qualcosa costi, oggi la frontiera è di chiedere loro di interagire che viene dopo. In realtà, come rileva Pier Luigi molto di più con il driver e di garantire ai nostri cliendel Viscovo, direttore del Centro Studi Fleet&Mobility ti una qualità dei servizi sempre al top”. e ideatore dell’evento ‘La Capitale Automobile Service’ Non è un caso che, in un mercato che ha perso in sei che si è tenuto a Roma lo scorso febbraio, “nel dialo- anni quasi il 50 per cento delle sue vendite, il renting evidenzia go con i clienti, privati e corporate, il post-vendita è de- tenga duro. “Il noleggio - dice infatti il neo presidente Illagrafico stabilità del settore terminante e non sempre segue, ma spesso sta ‘prima’ Aniasa, Fabrizio Ruggiero - riesce a gestire meglio ri- noleggio anche in spetto alle Case automobilistiche i periodi di crisi agen- anni di pesante crisi, e può essere un fattore chiave per la vendita”. Capire se e quanto gli operatori - costruttori, associa- do sulla leva dell’allungamento delle durate contrattua- e a dispetto di un trattamento fiscale zioni, concessionari, autoriparatori, noleggiatori, so- li; quindi le società di noleggio, anche se immatricolano sulle auto aziendali cietà di fleet management, analisti e stakeholder - sia- di meno, continuano a fatturare”. ■ penalizzante. no “allineati con questo nuovo scenario per cultura, strategie e organizzazione”, era l’obiettivo del summit. Grafico 1. Previsioni 2014: Canali di vendita (quote%)
T
Il futuro è l’assistenza Punto di partenza di questa riflessione corale, alcuni dati di mercato: ogni anno vengono immatricolate in Italia 1,3 milioni di auto nuove; almeno una volta nell’arco di dodici mesi, i 36 milioni di auto/clienti circolanti hanno bisogno di assistenza e di ricambi. “Come giro d’affari - sottolinea del Viscovo - vendita e post vendita si equivalgono, ma i margini sono decisamente a favore del secondo”. Assistenza e ricambi sono business strategici: rappresentano infatti un settimo dei ricavi. Finita l’epoca in cui bastava dare un servizio insieme a un prodotto, la nuova frontiera nel rapporto con il cliente che quando compra o noleggia un’auto vuole vivere un’esperienza, è una relazione basata sulla fiducia.
70,0%
64,5%
60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 17,5%
20,0%
18,0%
10,0% 0,0% Privati 2012
Società 2013
Noleggio 2014
* Stima Osservatorio Centro Studi Unrae “Previsioni & Mercato” - ottobre 2013
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INDAGINE TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, responsabili acquisti, fleet manager, utilizzatori auto aziendali
GE CAPITAL REPORT
COMPORTATI L BENE!
Il comportamento del driver è in cima alle preoccupazioni dei fleet manager. Risulta, e sorprende, un’indagine europea sul futuro delle flotte di Giacinta Moraschi
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a riduzione dei costi, certo, e delle emissioni inquinanti, ovvio. Ma, piuttosto sorprendentemente, il primo pensiero di un fleet manager a cui si chieda di indicare le priorità per contrastare la crisi, è il miglioramento del comportamento dei driver. Lo rivela l’indagine ‘The State of Car Policies in Europe and Key Fleet Challenges’, condotta a livello europeo tra ottobre e novembre 2013 da GE Capital International. La ricerca, che ha preso in considerazione 72 flotte aziendali di grandi dimensioni in tutto il Vecchio Continente che gestiscono complessivamente più di 150.000 veicoli, si focalizza sui trend e sulle possibili evoluzioni del mercato nei prossimi 24 mesi, evidenziando una serie di sfide chiave che attendono i gestori. Il quadro, secondo l’analisi di Maurice Benisty, responsabile commerciale GE, è tutto sommato positivo: “La stragrande maggioranza degli intervistati, l’80 per cento per la precisione, confida in un incremento o comunque nella stabilità del parco auto (rispettivamente il 34 e il 46 per cento, NdA); allo stesso modo, oltre tre quarti dei fleet manager interpellati rivelano l’intenzione di ampliare la propria flotta in Paesi che stanno vivendo una fase di sviluppo economico come la Russia, la Turchia, il Brasile”. È proprio partendo da “questi risultati promettenti” che GE ha esaminato le criticità che ancora impediscono al settore di godere di un ottimo stato di salute.
INDAGINE Ma come guidi? Caratteristiche comuni alle flotte sotto osservazione sono il tipo di finanziamento - leasing operativo, scelto dal 41 per cento dei fleet manager; la gestione interna - anche se si è visto che più la flotta è grande e globale e più si tende a esternalizzare; le restrizioni in termini di emissioni di CO2 - entro i 140 g/km. C’è però più di ogni altro aspetto un punto che mette d’accordo tutti o quasi, ed è il miglioramento del comportamento dei driver a cui è assegnata la vettura. Per il 61 per cento del campione, infatti, la riduzione degli incidenti e dei danni al veicolo è una priorità, ma solamente il 49 per cento (per lo più gestori di piccole flotte) è impegnato in iniziative volte a influenzare positivamente lo stile di chi è al volante. E un ancor più misero 22 per cento guarda alla telematica come a una soluzione. “Johnson & Johnson - porta la sua esperienza il responsabile flotte Luc Dendievel - sta coinvolgendo i driver in un programma di formazione online basato sulla sicurezza, la soluzione più efficace per modificare i comportamenti di guida e migliorare la sicurezza su strada”. Da parte sua Robert Patrick, fleet manager dell’azienda farmaceutica MSD, non manca di puntualizzare come abbia “poco senso l’uso della telematica se non è seguita dall’analisi dei dati e da un programma d’azione finalizzati al miglioramento del comportamento del conducente e all’aumento dell’efficienza operativa”. Costi e carburante Al secondo posto tra le preoccupazioni di chi è preposto alla cura di una flotta c’è, secondo il Report GE, l’ottimizzazione dei costi di gestione mediante la sua centralizzazione, priorità segnalata dal 54 per cento delle aziende dotate di una flotta internazionale. “L’approccio politico globale - commenta Paolo Penati, di Stanley Black & Decker - è una sfida. Centralizzare è possibile, e infatti Stanley Black & Decker si è dotata di un Fleet Council europeo, ma non si può prescindere da differenze regionali in termini di soluzioni di leasing, tassazione, regolamentazione...”. La terza area critica è la gestione del carburante, evidenziata dal 48 per cento dagli intervistati. Posto che tutti i fleet manager adottano la carta carburante, il 54 per cento indica come priorità una carta con copertura internazionale. “Con il carburante che rappresenta in genere il 30 per cento del TCO, una singola scheda
con una copertura globale anche regionale - riflette Dendievel - sarebbe una soluzione ideale. Perché potrebbe ridurre i prezzi del combustibile, i tempi di gestione e migliorare il reporting”. Entrando nei dettagli di questo importante capitolo di costo, si scopre che ben il 61 per cento delle aziende, contro il 38 per cento di cinque anni fa, ha imposto dei limiti alle emissioni di anidride carbonica. Emissioni che oggi sono intorno a 130-140g CO2/km per il 63 per cento degli intervistati, mentre per l’11 per cento tale limite è addirittura inferiore a 110-120g CO2/km. Aveva ragione Benisty quando parlava di “risultati promettenti”. Il dibattito è aperto ed è un punto a vantaggio di GE Capital averlo esteso al di fuori dei confini italiani. Ricordiamo che il rapporto The State of Car Policies in Europe and Key Fleet Challenges fa parte del più ampio The Fleet Debate. La ‘password’ per partecipare è: fleet management. ■
Le aree critiche individuate dai fleet manager europei. Più sotto, le previsioni dei gestori a fine 2015: per 8 su 10, la flotta crescerà o rimarrà stabile.
61% 54% 48% Sfida numero 1: Il comportamento del driver
Sfida numero 2: la centralizzazione della flotta
46%
34%
Flotte stabili
Flotte in crescita
Sfida numero 3: la gestione del costo carburante
20% Flotte in calo
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ATTUALITÀ TEMPO DI LETTURA: 8 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, Costruttori, aziende clienti, automobilisti
IL MERCATO ITALIA 2013
Anche le società piangono Auto aziendali colpite dalla crisi. Nell’ultimo anno le immatricolazioni a persone giuridiche sono scese di oltre il 6 per cento. Chi farà ripartire la domanda?
anni d’oro per i Costruttori (Grafico 1). Se fino al 2012 il mercato delle aziendali aveva ‘tenuto’, nel 2013 anche le registrazioni a persone giuridiche hanno dovuto fare i conti complessivamente con un meno 6,6 per cento: da 504.969 a 471.495 unità. Indice di Tiziana Altieri puntato contro le politiche fiscali che continuano a ontinua a flettere in Italia la domanda di au- non incentivare questo segmento che in Italia ha un tomobili. Le immatricolazioni nell’ultimo peso decisamente inferiore rispetto agli altri major anno sono diminuite del 7,1 per cento, fer- markets europei (Grafico 2): 36,2 per cento contro mandosi poco sopra quota 1,303 milioni di unità, ol- poco meno del 45 per cento di Francia e tre un milione in meno rispetto al 2006 e al 2007, Spagna, il 52,5 per cento di Gran Bretagna e oltre il 62 della Germania. La deducibilità nella Penisola è limiGrafico 1. Le immatricolazioni di auto in Italia negli ultimi 10 anni tata a 18.076 euro, la quota ammortizzabile è del 20 per cento (con2.326.399 2.264.871 2.162.230 tro il 100 per cento degli altri 1.961.559 2.493.819 quattro Paesi), il costo ammortiz1.402.849 2.237.656 2.159.312 zabile è di soli 3.200 euro (illimi1.748.979 tato in Germania e Spagna, 18.300 1.303.382 euro in Francia e 18.200 in Gran Bretagna) e la detraibilità Iva è contenuta al 40 per cento (è il 100 per cento altrove). Fonte: Urrare
C
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ATTUALITÀ
2010 2011 2012 2013
Privati 1.407.389 1.163.367 897.880 831.887
% 71,7 66,5 64,0 63,8
Società 293.635 305.160 252.137 237.970
% 15,0 17,4 18,0 18,3
Noleggio 260.535 280.425 252.832 233.525
Tabella 2. Le immatricolazioni per tipologia di acquirente % 13,3 16,0 18,0 17,9
Frena il noleggio Nell’ultimo anno le società hanno contribuito all’immatricolato Italia con un 18,3 per cento, il noleggio con un 17,9 per cento. Variazioni quasi impercettibili, dunque, rispetto al 2012 (Tabella 1). Entrando nel dettaglio delle immatricolazioni per tipologia di acquirente (Tabella 2), si nota che quelle a società ed enti si sono ridotte di oltre il 17 per cento e ora incidono sul totale con un 5,4 per cento. Frena anche il noleggio, sia a lungo (meno 7,2 per cento) che a breve termine (meno 7,5 per cento). I dati diffusi da Unrae nel suo Book 2013 sottolineano che le società di renting di diretta emanazione delle Case automobilistiche e quelle più piccole hanno dovuto fare i conti con un calo inferiore rispetto a quello archiviato dalle principali società che praticano il noleggio in Italia. Non si arresta, invece, il fenomeno delle autoimmatricolazioni (nelle quali rientrano vetture demo, courtesy car, chilometri zero e le immatricolazioni noleggio dei concessionari) che vale ben 184.884 vetture, il 14,2 per cento del mercato.
Società ed enti Noleggio a lungo termine top Noleggio a lungo termine taptive Noleggio a lungo termine altre Noleggio a breve top Noleggio a breve altre Autoimmatricolazioni Totale persone giuridiche Totale persone fisiche Totale mercato
2013 70.461 78.110 54.279 980 76.246 6.535 184.884 471.495 831.887 1.303.382
% 5,4 6 4,2 0,1 5,8 0,5 14,2 36,2 63,8 100
2012 85.127 87.183 55.751 835 84.490 4.990 186.593 504.969 897.880 1.402.849
Var% -17,20 -10,40 -2,60 17,40 -9,80 31,00 -0,90 -6,60 -7,30 -7,10
Grafico 2. Le auto aziendali nei 5 Major Markets
62,1
37,9
52,5
47,5
44,5
43,6
55,5
56,4
Tabella 3. Il mercato 2013 per segmenti Una su quattro è del segmento C Non cambia lo scenario e dunque rimane quasi invariata la divisione del mercato Italia per segmento (Tabella 3). Una vettura su quattro immatricolata appartiene alla fascia delle medie. Ed è proprio qui che le aziendali fanno la parte del leone. Le più vendute in Italia però rimangono le utilitarie con un 41 per cento, 4 punti in più del 2012. Perdono, invece, ulteriori due punti le medie superiori penalizzate dal downsizing, tendenza in atto sia tra le aziende, sia tra le famiglie.
% 6,1 6,2 4 0,1 6 0,4 13,3 36 64 100
36,2
63,8
Fonte:Urrare
Tabella 1. Il mercato per tipologia di acquirente
A city car B utilitarie C medie D medie superiori E alto di gamma F lusso
2011 17,5 39 26,9 13,6 2,7 0,3
2012 19,2 37,9 26,2 14,2 2,3 0,2
2013 19,1 41,0 25,3 12,3 2,1 0,2
Per l’anno in corso Unrae stima di toccare 1.335.000 unità, il 2,4 per cento in più del 2013. Difficile dire quanto peseranno le aziendali. Potrebbero vivere un rilancio grazie a interventi sulla fiscalità dell’auto promessi dalla Consulta Automotive da poco insediatasi, e allo sviluppo del long renting anche tra i privati al Sud della Penisola, dove i costi delle assicurazioni stanno diventando proibitivi. ■
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Deducibilità limitata a 18.076 euro, quota ammortizzabile del 20 per cento, costo ammortizzabile pari a 3.200 euro e detraibilità Iva contenuta al 40 per cento. Sono le misure fiscali in vigore per le auto aziendali in Italia, dove pesano sul totale con un 36,2 per cento contro il 62,1 della Germania.
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COVER TEMPO DI LETTURA: 12 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Case auto, società di noleggio, mobility manager, automobilisti
Per avere successo il car sharing deve evolvere, adattandosi alle esigenze del cliente italiano, che si tratti di un privato o di una azienda. Ecco le strade che i big del settore stanno percorrendo di Roberta Carati
SHARING
EVOLUZIONE DE P
er qualcuno è ancora un neonato, per altri un uomo fatto, per tutti una tappa obbligata nella storia evolutiva della mobilità. È il car sharing, fenomeno ascrivibile alla sharing economy, cioè alla possibilità di utilizzare un bene senza doverlo acquistare, da tempo allo studio delle imprese del noleggio, che sull’uso e non sul possesso del veicolo hanno costruito un business milionario. L’esperienza di altri Paesi europei, dove questa forma di mobilità alternativa ha preso piede con il solito anticipo sull’Italia, lascia prevedere 15 milioni di iscritti e 240mila veicoli in condivisione, di cui un terzo elettrici, entro il 2020 (AlixPartners). Numeri che fanno gola. “Il fenomeno piu interessante da rilevare - osserva Andrea Baracco, uomo di marketing e comunicazione oggi managing partner di 18 -
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‘Baracco/Associati advisor di direzione d’impresa’ è la diretta discesa in campo dei car makers che vedono questo servizio come una nuova dimensione commerciale, e i progetti car2go di Smart e Twist di Volkswagen lo testimoniano concretamente. A Milano tra breve le auto in car sharing saranno 1.800, considerando tutti gli operatori che hanno ottenuto il diritto di lavorare sul territorio, il che vuol dire una densità significativa di veicoli a disposizione dei cittadini con degli impatti anche sulla mobilità aziendale”. Né tuo né mio Che il car sharing abbia le gambe, anzi le ruote per andare, lo testimoniano le società di noleggio, impegnate nel diffondere una nuova idea prima ancora che un servizio. “Il car sharing - commenta l’AD e direttore
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merciale di LeasePlan Italia, Gavin Eagle - che la società si stia allontanando sempre più dal concetto di proprietà che ha caratterizzato il passato fino ai giorni nostri. Viviamo in un’era altamente tecnologica in cui tutto viaggia alla velocità della luce, e un bene acquistato oggi tra uno o due anni potrebbe già essere superato e considerato ‘vecchio’. Questo cambiamento sociale degli usi e dei consumi incide anche sul rapporto con l’auto e sul concetto di mobilità che assumerà sempre più connotazioni lontane dal mero possesso”. “Questa nuova formula di mobilità - offre il suo punto di vista Andrea Solari, direttore marketing e comunicazione di Arval, anche alla luce della ricerca del CVO (il Centro Studi interno ad Arval), secondo la quale il corporate car sharing rappresenta un nuovo paradigma di mobilità per le aziende - rientra nell’ambito di un cambiamento culturale in atto, che sposta l’attenzione sull’utilizzo del veicolo piuttosto che sul suo possesso. Questo, per i gestori della mobilità in azienda, introduce un ulteriore parametro nei termini della valutazione e ottimizzazione del Total Cost of Mobility”.
ELLA SPECIE generale Leasys, Claudio Manetti - è la soluzione ideale per la mobilità metropolitana. Si integra facilmente con altri sistemi di mobilità, tendenzialmente riduce il traffico e la congestione cittadina, propone costi addirittura competitivi col trasporto pubblico laddove ci si muova a coppie o a piccoli gruppi”. “Le sfide da affrontare stanno crescendo; Alphabet si inserisce il direttore vendite e marketing Marco Girelli - promuove un concetto di mobilità che va oltre la semplice gestione della flotta e la predisposizione della car policy aziendale; crediamo fortemente che il car sharing sia la soluzione ideale per spostamenti brevi e frequenti, un’alternativa per chi percorre pochi chilometri o per le aziende che intendono abbattere i costi legati a taxi e noleggio a breve”. “Siamo convinti - rafforza il concetto il direttore com-
Lavori in corso Non è raro che “alcune società del terziario stanno rinunciando a veicoli di proprietà o a noleggio e garantiscono la mobilità ai loro dipendenti attraverso le carte aziendali offerte dalle società di car sharing. Anche in questo caso - rimarca Andrea Baracco - la ricerca dell’ottimizzazione dei costi è un parametro fondamentale nella scelta, che avrà ancora più successo se verrà sviluppata una piattaforma che permetta di trovare l’auto più vicina indipendentemente da chi opera il servizio”. Oggi, va detto, questa scelta è piuttosto limitata e circoscritta alle grandi aree metropolitane. Le iniziative di car sharing si contano sulle dita di una mano e sono le già citate car2go e Twist e poi Ci.ro. (vedi box alle pagine seguenti), Enjoy e AlphaCity. marzo 2014 -
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COVER Anzi, nel caso di AlphaCity, il programma di corporate car sharing di Alphabet, se ne parlerà a luglio. Ecco la promessa del servizio che verrà nelle parole di Girelli: “Facile ed efficiente, AlphaCity offre ai collaboratori la disponibilità di un’auto sia per viaggi di lavoro sia privati: una piattaforma digitale gestisce tutte le prenotazioni, mentre l’accesso e l’accensione della vettura sono keyless grazie alla tecnologia Rfid. Combinando quest’avanzata tecnologia ‘senza chiave’ alle caratteristiche tipiche del noleggio a lungo termine, AlphaCity permette la riduzione dei costi di mobilità in modo semplice ed efficace, incrementando al contempo la soddisfazione dei collaboratori. Se poi pensiamo alle sinergie con AlphaElectric - allarga gli orizzonti il direttore vendite e marketing - questi vantaggi divengono ancora più evidenti: fare il corporate car sharing con le auto elettriche è senz’altro il modo più innovativo per ripensare e ottimizzare la mobilità della propria azienda”. Correva l’anno 2001... Chi invece può già vantare un’esperienza di mobilità condivisa ultradecennale è Leasys, che nel car sharing “ha storicamente creduto: dal 2001 - precisa l’AD Manetti - è azionista di Car City Club, la società di GTT che gestisce il car sharing pubblico a Torino. E ora è impegnata al fianco di Eni nell’iniziativa Enjoy, che ha riscosso e sta riscuotendo un enorme successo. È stata la nostra scommessa fin da quando, oltre un anno fa, abbiamo incontrato gli amici di Eni. Oggi siamo partner operativi, siamo presenti presso la centrale operativa di Eni e abbiamo un nucleo di persone sul territorio milanese per gestire tutta la logistica, il supporto ai clienti (ove necessario), l’intervento sui veicoli. Domani, chissà...”.
Napoli Città Intelligente Ci.ro. o anche city roaming - nuova mobilità urbana. È il progetto di car sharing sviluppato dall’ente no profit ‘Napoli Città Intelligente’ con il patrocinio del Comune di Napoli e i finanziamenti del Miur.
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Lanciato lo scorso dicembre, Enjoy mette a disposizione degli utenti registrati - di Milano e San Donato, più avanti anche degli altri comuni dell’hinterland una flotta di 650 vetture tra Fiat 500 e Fiat 500L. Flotta per la quale Leasys svolge tutte le attività di base del noleggio a lungo termine: immatricolazione delle auto, bollo, RCA fino alla fornitura di servizi assicurativi e alla gestione di tutte le incombenze burocratiche e amministrative. A ciò si aggiungono l’assistenza e i servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il Fleet Team, costituito da Leasys a misura di Enjoy, attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, si connota per l’estrema reattività e per il carattere spiccatamente problem solving verso il cliente, che viene agevolato in ogni modo: è tutt’altro che infrequente, per esempio, che riceva quale ‘auto sostitutiva’ la 500 con cui il Fleet Team lo ha raggiunto sul luogo del richiesto intervento. Il Fleet Team è attrezzato per risolvere tutti i problemi delle vetture in flotta grazie anche a un trolley studiato per il baule della 500 - che contiene ogni tipo di strumenti e attrezzi; e se malauguratamente il guasto fosse impossibile da risolvere sul posto, c’è sempre la rete di officine, carrozzerie ed elettrauto Fiat. A cadenza predeterminata, in ogni caso, il sistema operativo richiede un controllo di efficienza, pulizia e rifornimento che arriva sui tablet in dotazione al Fleet Team, in modo che le macchine siano nello stato ideale per poter accogliere un nuovo cliente Enjoy. Cliente che, a sua volta, può rivolgersi al Call Center: un doppio controllo che garantisce continuità di servizio in condizioni di piena sicurezza. Quanto al riposizionamento - effettuato la notte o comunque nelle ore di minore utilizzo delle vetture - si basa su un’analisi statistica delle richieste degli utenti registrati e della loro dislocazione in città.
Partito in via sperimentale il primo marzo, si basa sui ‘Ci.ro. point’, chioschi multimediali dislocati in quattro punti strategici della città (Maschio Angioino, Piazza degli Artisti, Aeroporto di Capodichino, Museo Nazionale), dove sarà possibile accreditarsi per accedere ai servizi di condivisione dei
dodici veicoli messi a disposizione da Renault Italia: otto Zoe Z.E., una Fluence Z.E., e tre van Kangoo Z.E. per il trasporto merci. Oltre a Renault Italia sono partner ABB, produttore delle colonnine di ricarica, e Vodafone, che ha collaborato alla realizzazione dell’interfaccia di gestione interna del sistema. La fase test si concluderà il 31 maggio.
COVER
Facile, economico, a portata di mano. car2go è servito Roma, domenica 9 marzo, ore 9.38. Pochi minuti dopo la messa in strada delle auto, car2go registra il primo noleggio. Puntuale come un orologio, è entrato in esercizio il servizio di car-sharing secondo Daimler Chrysler (e Europcar, la compagnia di noleggio a breve termine azionista al 25 per cento), attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Dopo aver conquistato Milano con 600 smart fortwo - 60mila gli utenti iscritti in soli sei mesi - car2go è sbarcato nella Capitale con una flotta di 300 smart che diventeranno 500 entro la fine di marzo (i veicoli sono visualizzabili anche dal proprio smartphone attraverso l’App car2go disponibile per sistema Android e Apple). Le smart car2go hanno libero accesso a tutte le ZTL, possono essere noleggiate in qualunque momento, usate quando necessario e posteggiate nelle strisce blu gratuitamente o negli spazi Atac ‘park and ride’ presso Battistini, Elio Rufino, Ostiense Eur Magliana, Nomentana e Tiburtina, Angelo Emo, senza canoni extra mensili o annua-
li. Gli utenti registrati pagano solamente il reale utilizzo che fanno del servizio con un costo prefissato comprensivo di tasse, assicurazione, benzina: 29 centesimi al minuto, 14,90 all’ora con un limite di 50 chilometri percorribili. Off-limits le corsie riservate ai bus e ai taxi, vietata anche la sosta nei parcheggi a disco orario. Per registrarsi, i clienti possono scegliere tra il sito web (www.car2go.com/it/roma), lo sporting club in Viale America 20, lo shop car2go
Più pro che contro Il bilancio positivo di Milano e le premesse incoraggianti di Roma e Napoli, sono l’espressione di quello che i principali attori del renting teorizzano da tempo: “il car sharing è una formula innovativa che risponde perfettamente al concetto di usufrutto dei beni di consumo non durevoli a discapito della proprietà, contiene i costi legati al possesso e alla manutenzione di un’auto, si delinea come soluzione idonea a fronteggiare il problema del congestionamento della mobilità cittadina” (LeasePlan Italia); “il car sharing è una formula accessibile a tutti: bastano pochi click e uno smartphone per avere la nuova ‘chiave’ in mano, dimostrazione di come l’innovazione tecnologica sia centrale nell’evoluzione del settore mobilità” (Arval).
di Via Cipro 23/31, e anche i punti Atac presso le stazioni metro Bologna, Termini e Flaminio, oltre al parcheggio Teulada in Prati. Per iscriversi, gratuitamente per tutto il periodo di lancio, quindi fino al 15 aprile, occorre avere almeno 18 anni compiuti. Il pagamento del servizio avviene tramite carta di credito o carta prepagata. Dopo il 15 aprile, avrà un costo di 19 euro una tantum comprensivi di 30 minuti di noleggio, senza sorprese e pagando sempre e solo l’utilizzo effettivo del veicolo. Come recita lo slogan online: facile, economico, a portata di mano.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia: “i contro più rilevanti attengono ai comportamenti: in quanto auto condivisa, il singolo utilizzatore può sentirsi meno responsabile verso il corretto utilizzo del veicolo. Inoltre, il car sharing può essere condizionato dalla disponibilità di parcheggi, sebbene sia consentito lasciare l’auto ovunque” (Leasys); “l’unico svantaggio è la politica fiscale non favorevole legata alle vetture di pool, che purtroppo ricade sulle vetture impiegate per le operazioni di car sharing aziendale” (Alphabet); “ci sono rischi di usura, danni e furti, perché sono auto che stanno sempre in strada; ma è tutto in evoluzione e la tecnologia corre velocemente, per cui non mi stupirei se vi fossero novità ‘tutelative’ in tal senso...”. (LeasePlan Italia). ■ marzo 2014 -
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ATTUALMENTE
A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA
‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierà per i gestori e gli utenti di auto aziendali
MERCATO, SEGNO PIÙ GRAZIE AL NOLEGGIO Per il terzo mese consecutivo, e a febbraio finalmente con una percentuale di tutto rispetto, il mercato dell’auto registra il segno ‘più’: dopo l’incremento dell’1,4 per cento di dicembre e quello del 3,24 di gennaio, questa volta la crescita è dell’8,59 per cento, pari a 118.328 nuove immatricolazioni. “Ce lo aspettavamo”, ha commentato il presidente Unrae, Nordio, “come conseguenza del risultato disastroso dei primi due mesi dello scorso anno (-17 per cento), caratterizzati dallo stallo dei consumi in attesa delle politiche di febbraio.
A CONVEGNO SULL’USATO ‘Le strategie e i clienti’. È il tema che verrà sviluppato nel corso del convegno ‘Auto usate’, organizzato da CarNext per il 3 aprile. La giornata aprirà con un outlook sul mercato e proseguirà con la tavola rotonda Unrae, Federauto, Aniasa. Altri punti in discussione: il mercato web-based, il modello di acquisto, l’identikit del cliente privato dell’usato ex Nlt, i canali e i format alternativi, le sinergie con il post vendita...
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OCTO TELEMATICS AL GRUPPO RENOVA “Un accordo che permetterà a Octo Telematics di continuare a crescere nel mondo”. Sono le parole con cui Luigi Sala, presidente di Octo Telematics
Inoltre, un ruolo importante sui risultati di questo mese ha giocato l’effetto combinato del rinvio di alcune migliaia di consegne nel canale noleggio breve termine da gennaio su febbraio e dell’anticipo di alcune forniture del lungo termine”. Ma vediamo i risultati più eclatanti. Nel mese di febbraio il gruppo Fiat ha immatricolato 33.215 vetture, con una crescita del 7,3 per cento rispetto allo stesso mese 2013; subito dietro il gruppo Volkswagen, che passa dal 13,86 al 14,08 per cento, seguito da Psa, Renault, General Motors, Hyunday, Toyota, Daimler, Bmw e Nissan.
e di Montezemolo&Partners SGR, ha commentato la cessione al Gruppo Renova della società specializzata nella fornitura di sistemi e servizi telematici per il mercato assicurativo e automotive. Formalizzata ai primi di febbraio, si inserisce nella strategia di Renova Group che implica una transizione graduale verso
investimenti nell’high tech e in settori innovativi. I sistemi Octo Telematics sono installati su oltre 2.200.000 veicoli. Spaziano dalla ricostruzione della dinamica e cinematica dei sinistri alla tele diagnostica e gestione delle flotte, dal road charging fino al monitoraggio in tempo reale del traffico e dell’impatto ambientale.
TESI SUL MARKETING, IN PALIO 10 BORSE UNRAE Quattordicesima edizione del Bando di concorso che vedrà Unrae assegnare dieci borse di studio alle migliori tesi di laurea sul marketing automobilistico discusse fra il primo ottobre 2013 e il 31 luglio 2014. Oltre alla borsa di studio, del valore di 1.200 euro, ai vincitori verrà data la possibilità di entrare in contatto con le 46 aziende associate all’Unrae - in rappresentanza di 61 marchi - per un eventuale stage di 6 mesi. Il voto di laurea non deve essere inferiore a 105/110. Ha dichiarato il direttore generale Unrae, Romano Valente: “L’iniziativa nata nel 2000 dimostra la fiducia delle nostre associate nelle possibilità di ripresa del mercato italiano, ma soprattutto l’aspettativa che i nuovi giovani talenti siano messi nella condizione di poter contribuire in modo tangibile al rinnovamento della mobilità individuale”.
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HERTZ GLOBAL SALE, SCONTI DA CAPOGIRO Sconti fino al 33 per cento sui noleggi auto, in Italia e in più di 100 Paesi del mondo. È l’offerta, valida per noleggi con ritiro fino al 30 giugno 2014, messa a punto da The Hertz Corporation. La campagna ‘Hertz Global Sale’ è attiva in Europa, Nord e Sud America, Asia e Africa. In Regno Unito e in Italia, in particolare, lo sconto si estende anche al noleggio dei furgoni. A disposizione dei clienti una vasta gamma di auto noleggiabili a prezzi scontati, tra le quali economiche city car e comode monovolumi per i viaggi in famiglia, auto di lusso e van. Per conoscere la lista delle destinazioni, dei gruppi di auto e relativa percentuale di sconto, www.hertz.it.
ATTUALMENTE
CO2, OLANDA LA VIRTUOSA Le nuove auto immatricolate nel 2013 in 23 Paesi europei emettono in media 126,8 g/km, 5,5 g/km in meno rispetto al 2012. Il record va all’Olanda, passata in un anno da 118,7 a 109,0 g/km; seguono la Grecia (111,3) e il Portogallo (111,6). Tra i cinque
major markets, quello francese è il solo a scendere sotto i 120 g/km con 117 g/km; l’Italia si ferma a 120,7 g/km (erano 126,1 nel 2012) insieme a Spagna (122,4), Gran Bretagna (128,2) e Germania (135,9). Tra i brand, medaglia d’oro a Renault, passata da 121,3 a 110,1
RESTYLING PER BUDGETAUTONOLEGGIO.IT Un layout più chiaro e intuitivo caratterizza il nuovo sito di Budget Autonoleggio; un restyle che traduce la prima delle 4 fasi che compongono il Digital Future Programme, l’iniziativa con cui la compagnia di rent-a-car intende migliorare l’offerta digitale su tutte le piattaforme: web, tablet, mobile web e mobile App. Tante le novità: il nuovo pannello di prenotazione verticale e quello specifico della destinazione scelta; l’inserimento di nuovi filtri di ricerca e schede vettura migliorate per agevolare la selezione da parte del cliente; infine, messaggi di assistenza contestualizzati.
FURTI D’AUTO, IL SUD È MAGLIA NERA “Se il trend non cambierà nei prossimi mesi saremo costretti ad abbandonare le località a maggiore rischio, con evidenti ricadute per i servizi di mobilità per i turisti, per i livelli occupazionali di queste aree e per l’immagine del nostro Paese all’estero”. È l’allarme lanciato da Aniasa di fronte all’aumento dei furti di vetture a noleggio a breve termine, cresciuto di quasi il 40 per cento rispetto al 2012 (da 879 a 1.224 auto rubate). Le regioni più colpite sono la Campania (485 furti contro i 364 del 2012), la Puglia (da 146 a 246), la Sicilia (da 103 a 168, con l’increscioso primato di Catania che nel 2013 ha registrato l’80 per cento del totale furti dell’Isola). Con 899 episodi, queste tre regioni assommano il 73 per cento dei furti totali nazionali. Situazioni sopra i livelli di guardia anche nel Lazio (117 casi) e in Lombardia (119) dove, però, il dato si spiega con l’elevato flusso di attività che gravita soprattutto intorno alle aree metropolitane di Roma e Milano.
g/km; Fiat, dopo sei anni al vertice, slitta al quinto posto (118,1 g/km), preceduta da Peugeot (114,9), Toyota (115,9) e Citroën (116,2). Sopra la soglia dei 130g/km ci sono invece Opel (132), Volvo (132,1), Audi (135), Bmw (135,7) e Mercedes (139,5).
AVIS, UN PREMIO TIRA L’ALTRO ‘Miglior società di autonoleggio dell’anno’ e ‘Miglior sito di società di autonoleggio del mondo’. La Grande Finale del World Travel Awards 2013 (evento che premia le società e i brand che eccellono nel loro settore sia per quanto riguarda i prodotti sia i servizi) ha visto sul podio per l’ennesima volta Avis Car Rental. Che ha ovviamente gradito. “Continua a essere per noi fonte di grande orgoglio - ha detto Ronald L. Nelson, presidente e AD di Avis Budget Group - che le nostre attività siano riconosciute per i loro elevati standard di qualità ed eccellenza”. Dal 1997 ad oggi, Avis ha ricevuto più di 80 premi World Travel Awards.
ALD AUTOMOTIVE: UN MILIONE DI AUTO, UN MILIONE DI GRAZIE Traguardo milionario per ALD Automotive, divisione di Société Générale che ha superato quota un milione di veicoli nella propria flotta in tutto il mondo. Secondo player europeo, terzo a livello mondiale, ALD è oggi l’unica società operante nel long term rental in ciascuno dei paesi del BRIC. Ha dichiarato l’AD Italia Andrea Badolati: “Una flotta circolante di un milione di veicoli, di cui circa il 10 per cento nel solo mercato Italia, è certamente un traguardo che ci rende fieri del nostro lavoro quotidiano, della professionalità e della passione che mettiamo in campo ogni giorno al fianco dei nostri clienti. Si tratta di una tappa importante, che ci offre la possibilita di proseguire con ancora maggiore slancio e determinazione lungo le direttrici di business che il Gruppo sta portando avanti, e che ALD Automotive Italia sta sviluppando con performance da record e costante visione strategica”.
LOJACK, FOCUS SUL NOLEGGIO Sotto la guida di Massimo Ghenzer (in foto), riconfermato alla presidenza di LoJack Italia, la società attiva nel rilevamento e recupero di beni rubati si focalizzerà sugli accordi con le
principali società di noleggio (lungo termine e rent-a-car) e con broker e compagnie assicurative, e poi sulla fornitura di servizi di sicurezza e protezione arricchendo così l’offerta con soluzioni telematiche pensate per l’auto del futuro, una ‘Connected Car’
sempre collegata con il mondo esterno. A fine 2013 i dispositivi in radio-frequenza LoJack installati su veicoli hanno raggiunto quota 35.000 (+21 per cento rispetto al 2012). Dal 2006, sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari 945 veicoli, per un valore complessivo di oltre 29 milioni di euro.
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TELEMATICA TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, responsabili acquisti, fleet manager, automobilisti
SICUREZZA E RISPARMIO
Per amore o per forza Quel che non sa fare il Parlamento italiano, potrebbe riuscire all’Unione Europea: diffondere la telematica satellitare a bordo auto. Partendo da eCall
Il sistema, come noto, ha l’obiettivo di garantire la sicurezza ai cittadini in caso d’incidente, comunicando ai servizi di emergenza l’ubicazione del veicolo anche se il conducente è incosciente.
di Roberta Carati
eCall, trampolino telematico Che l’obbligatorietà di eCall possa essere la chiave di volta per un impiego massivo della telematica on board? Lo abbiamo chiesto a Domenico Petrone, presidente Viasat Group, che ci ha risposto con la consueta schiettezza: “Non voglio entrare nel merito di quanto successo in ambito legislativo sul tema ‘scatola nera’. Ma che sia per decreto o attraverso un disegno di legge ad hoc, è necessario intervenire rapidamente per assicurare maggiore sicurezza stradale e tariffe RCAuto più eque. Attendiamo sul tema qualche risposta dal Governo Renzi. Anche perché l’Ue sembra non voglia più fare sconti e vigilerà affinché quel 2015
ire che i tempi sono maturi è dire un’ovvietà. Poi ti cali nella realtà italiana e quel ‘sono’ diventa subito un ‘sarebbero’. La diffusione su larga scala della ‘scatola nera’, di questo stiamo parlando, si scontra infatti con i tempi biblici con cui i nostri parlamentari legiferano e quelli rapidissimi con cui si smentiscono. Non potendo contare su una decisa volontà politica, non resta che affidarsi all’Unione Europea e all’inInfoviabilità tenzione di rendere obbligatorio e non solo sulle auto di nuova immatricolaper la gamma zione il sistema eCall per la chiadi soluzioni mata automatica al numero unico telematiche di emergenza europeo 112 entro by Viasat. ottobre 2015.
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TELEMATICA
Dispositivi satellitari, ecco cosa serve al fleet manager “Utilizzare la telematica sulle flotte non rappresenta più un’opzione ma un’irrinunciabile necessità per il fleet manager di poter disporre, in maniera strutturata, di dati e report statistici in grado di supportarlo nelle sue scelte operative”. Roberto Cortesi, marketing & b2b director Viasat Group, entra nel merito: “La ‘governance dei costi’ è uno degli aspetti fondamentali che guidano le scelte dei responsabili delle flotte aziendali; la riduzione delle spese e l’efficienza operativa sono i loro obiettivi primari. Obiettivi che valgono per chi gestisce una flotta aziendale in proprio, ma anche e soprattutto per le società di no-
leggio a medio e lungo termine o di car sharing, che devono proporsi al mercato in un’ottica di Tco, di costo totale del veicolo in tutto il suo arco di vita e di esercizio”. Ed ecco FMS, le soluzioni telematiche per le flotte di casa Viasat: “I dispositivi telema-
non si sposti più in là. Nonostante i progressi compiuti e gli accordi tra le varie parti interessate per quanto concerne l’attuazione del sistema eCall, infatti, la Commissione Europea ritiene che la sua diffusione sia ancora limitata. Eppure - rimarca Petrone - l’introduzione di questo sistema per lo sviluppo dell’assistenza nelle emergenze stradali salverà molte vite e ridurrà le spese sociali attraverso la tempestiva notifica e localizzazione degli incidenti stradali e la conseguente immediata risposta dei servizi di emergenza”. F&F Di scatole nere si sta facendo un gran parlare, più del solito, ma sempre finalizzate alla riduzione dei premi RcAuto. Un aspetto importante ma non IL più importante? ▲ Lei ha perfettamente ragione. La ‘scatola nera’, è bene ricordarlo, prima di tutto è uno strumento telematico indispensabile per la sicurezza. Ti invia i soccorsi in caso di incidente, di malore, di pericolo. O semplicemente in caso di guasto dell’auto. Spesso questo concetto di ‘sicurezza’ viene dimenticato e messo in seconda battuta rispetto all’utilizzo che se ne può fare per ridurre i costi dell’RC Auto. Certo, sarebbe importante rendere la ‘scatola nera’ obbligatoria almeno per quelli che hanno una classe di rischio elevato. Ma già oggi chi la installa può ottenere consistenti sconti sulla polizza. Insomma, sicurezza e risparmio, due facce della stessa medaglia.
tici satellitari installati a bordo del veicolo”, elenca Cortesi, “consentono di monitorare puntualmente il consumo di carburante e i chilometri percorsi, la geolocalizzazione delle vetture, la velocità e lo stile di guida, senza dimenticare i servizi di assistenza per il recupero del veicolo in caso di furto o per la sicurezza dell’automobilista. Se a questo si aggiunge anche l’opportunità di abbinare un’offerta assicurativa vantaggiosa, in termini di risparmio, diventa ancora più evidente come un investimento di questo tipo si ripaghi abbondantemente e in tempi molto rapidi, garantendo nel contempo una drastica riduzione dei costi di esercizio”.
F&F Dopo 40 anni alla guida di Viasat, ne ha ancora di strada da fare... ▲ È una tappa importante nella storia di questo Gruppo. Abbiamo iniziato 40 anni fa in un piccolo garage a Torino, ponendo il fondamento di quello che siamo diventati oggi: un Gruppo internazionale che ha influenzato fortemente lo sviluppo della telematica satellitare in Italia. I nostri servizi incidono in modo significativo sulla sicurezza di coloro che si mettono alla guida e sull’efficienza del sistema di trasporto e della logistica nazionale, a tutto vantaggio della collettività. Una missione che continuerà nei prossimi decenni, grazie a un cambio generazionale e all’impegno di tutti i protagonisti di questo grande Gruppo con il sogno di diffondere nel mondo la tecnologia nata nel nostro Paese. F&F Intanto diffondiamo la nona edizione della Guida alla Sicurezza? ▲ Ormai è una lieta consuetudine per coloro che viaggiano sulle quattro ruote. Tanti i temi in discussione: dal ruolo imprescindibile della telematica per gli automobilisti e le aziende, al caro-polizze RC Auto e alle soluzioni per esercitare un taglio dei costi; dai risultati ottenuti in tema di sicurezza stradale, alla protezione personale e non solo del mezzo; dalle iniziative in campo per una logistica moderna e all’altezza delle aspettative, all’autotrasporto che verrà. ■ marzo 2014 -
Domenico Petrone, fondatore e attuale presidente Viasat Group, ‘Imprenditore dell’Anno 2011’ per la categoria Technology and Innovation (premio Ernst&Young). Per comunicare via Twitter: @viasatgroup @viasatonline @viasatfleet Indirizzo Facebook: ViasatGroupspa
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LONG TEST TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Management, ufficio acquisti, società di noleggio, automobilisti
Dopo mesi di duro lavoro, un po’ di vacanza anche per la Classe A della nostra rent story. Occasione perfetta una visita al Salone di Ginevra, per vedere le ‘sorelline’
IN VIAGGIO
P
er un giorno, la “nostra” Classe A cambia driver. Si va in vacanza, a Ginevra, per una visitina, come da tradizione, al Salone di Ginevra. Nessun problema per la delega alla guida, basta un foglietto firmato dalla Casa editrice ed ecco che Giuseppe e Gianluca si mettono in viaggio. Sistemando bene il sedile, un po’ infossato da vera sportiva, ma con le giuste regolazioni si stabilisce un assetto da lungo raggio: posizione eretta della schiena, seduta parallela al pianale, braccia ben dritte. I chilometri non son pochi e il percorso è un misto
Non è ancora l’alba, ma ecco che la Classe A brandizzata Rent Story è pronta per l’avventura ginevrina. Circa 800 i chilometri.
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di autostrada, tornanti di montagna, guida urbana. Senza dimenticare che nei giorni di Salone, da sempre, la neve non manca mai. Primo non consumare Sul fatto che avremmo viaggiato in piena comodità non avevamo dubbi. C’è mancato un po’ il cruise control, che ci avrebbe aiutato nel controllo dei limiti di velocità: la prossima volta lo richiederemo nelle dotazioni. Eccellenti le notizie sul consumo: meno di 40 litri per fare 800 chilometri. Vedete un po’ voi... ■
LONG TEST
INDICAZIONI DI STATO
Il navigatore della Classe A, comandato dal pod sulla piantana centrale, è certamente dotato di un’ottima grafica, specialmente per quanto riguarda la definizione delle mappe. Una funzione che abbiamo trovato particolarmente interessante è l’indicazione di cambiamento di Nazione. Come mostra la foto, nel momento in cui si attraversa un confine di Stato il dispositivo fornisce utilissime informazioni sulle principali norme in uso nel Paese in cui si sta entrando. Ottima idea.
PIANO CON IL PIEDE
Il display della Classe A fornisce un’utilissima informazione sul tipo di guida personale (ovviamente in funzione del traffico e del tipo di percorso), scomponendo il viaggio o il periodo analizzato in accelerazione, viaggio a velocità costante o comunque uniforme, periodi ‘lavoro negativo’, quando cioè l’auto è in rallentamente a pedale alzato, senza consumare (negli ibridi questo momento è quello della ricarica). Il valore del 72 per cento è da considerarsi molto positivo e ottenibile soltanto in autostrada o sull’extraurbano. La componente accelerazione, prevalente in città, viene compensata dal viaggio uniforme, cioè a basso consumo, e dal rallentemento inerziale. Le sei marce aiutano. Visita d’obbligo allo stand Mercedes, tra i più ricchi e frequentati dalla stampa specializzata. Tra le novità la GLA e il nuovo mono volume Classe V. Presentata la nuova piattaforma multimediale in accordo con Apple.
Qui sopra e nella pagina a sinistra alcuni momenti del viaggio: il confine di Stato con la Francia e l’ingresso del traforo del Monte Bianco, la discesa verso Courmayeur, suggestiva
e ancora imbiancata, il momento del refill di carburante, l’arrivo in territorio svizzero e la promenade lungo lago nella bella Ginevra, parata a festa per il Salone.
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NOVITÀ TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Gestori reti autostradali, automobilisti
PEDAGGIO ELETTRONICO
Via libera Un unico contratto, un’unica fattura, un’unica unità di bordo per circolare su tutta la rete stradale europea. Il telepedaggio di domani è Multi-Lane Free-Flow di Giacinta Moraschi
In alto, il sistema tradizionale con i caselli; a destra, e schematizzato in basso, esempio di installazione MLFF, che consente il pedaggiamento elettronico per il traffico multi corsia non canalizzato.
orse non tutti sanno che una parte consistente dei costi di gestione di un’autostrada è rappresentata dal servizio di esazione, che arriva a costare fino a un terzo dei pedaggi incassati. E forse non tutti sanno che i sistemi attualmente in uso in Italia, di tipo check-in/check-out, sono centralizzati presso un unico service provider e risalgono agli anni 90. È ora di svecchiarli, anche alla luce della Direttiva comunitaria 2004/52/CE sull’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio, che chiede ai Paesi membri di uniformare il sistema di esazione elettronica dei pedaggi al fine di consentire agli automobilisti di avere un unico contratto, un’unica fattura e un’unica unità di bordo per circolare su tutta la rete stradale europea. Considerando che il ‘sistema italiano’ è stato sviluppato in base a un suo standard e non ha referenze all’estero, è probabile che a imporsi nel futuro Servizio Europeo di Telepedaggio sia il Multi-Lane Free-Flow.
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Si tratta di un sistema di pedaggiamento senza barriere che sostituisce ai caselli un’infrastruttura a portali, che registra il passaggio dei veicoli grazie a telecamere e sensori che comunicano con i dispositivi di bordo. Tutti i vantaggi del MLFF Il MLFF permette di calcolare il reale percorso di un veicolo e di allocare il pedaggio alla giusta concessionaria (caratteristica che lo renderebbe adatto a una rete autostradale complessa come quella italiana); integrare facilmente nell’infrastruttura esistente funzioni di infomobilità e sicurezza (senza, per esempio, dover installare i costosi tutor); differenziare le tariffe in base all’orario o al giorno in cui si utilizza l’autostrada. Dettaglio non trascurabile, il sistema Multi-Lane FreeFlow non impatta sul personale, in quanto le persone che oggi lavorano ai caselli verrebbero reimpiegate nei back office e nei customer service, e incide sui costi di gestione per un esiguo 5 per cento. ■
LE AUTO DI F&F TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, fleet manager, ufficio acquisti, automobilisti
LA SCELTA DI Flotte&finanza
VOLVO V60 D4
NON BEVO Sulla model year 2014 della serie 60 arriva la famiglia di motori Drive-E, studiati per tagliare i consumi di Gianluca Ventura
viluppati a Göteborg e costruiti a Skövde, Svezia. Tutta farina del loro sacco. Volvo s’intende. Così i motori Euro 6 turbodiesel - esclusivamente a quattro cilindri - della famiglia Drive-E, che fanno dei bassi consumi il loro credo. La promessa è di risparmiare oltre il 10 per cento, arrivando addirittura al 30 grazie all’ibridazione elettrica (da qui il nome E) che sarà resa possibile da questi motori in futuro. Al momento si punta
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Cognome e nome Volvo V60 D4 Versione Business Alimentazione Gasolio Potenza kW (Cv)/giri 133 (181)/4.250 Coppia Nm/giri 400/1.750-2.500 Omologazione Euro 6 Cambio/n° marce Manuale/6+rm Capacità serbatoio lt 67,5 Cilindrata cm3 1.969 Capacità vano bagagli lt 430 Capacità vano bagagli con sedili ribaltati lt 1.241 Consumo km/lt 3,9 Lunghezza mm 4.635 Larghezza mm 1.865 Altezza mm 1.484 Massa vettura kg 1.435 Prezzo € 38.350 On line www.volvocars.com
sulla tecnologia iArt per monitorare costantemente e adattare l’iniezione di gasolio nei cilindri, in tandem con un sistema stop/start che spegne il motore quando la velocità scende sotto i 7 orari (anziché da fermo). C’è anche automatica a 8 rapporti A montare subito i nuovi motori in salsa Euro 6 la serie 60, con la wagon ‘V’ trazione anteriore a farla da padrona. Disponibile sia con cambio manuale sei marce sia con un inedito automatico otto rapporti, dotato di software Eco Plus (taglia i consumi limitando i giri a 2.000) e launch control per evitare le sgommate. ■
La Volvo V60 model year 2014 in azione. A lato, dall’alto, il vano posteriore coi sedili parzialmente abbattuti e la plancia. Qui sotto, il raffinato motore diesel D4 appartenente alla famiglia Drive-E.
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A TUTTA SICUREZZA Da sempre il pallino di Volvo, che sulla V60 lancia due nuovi sistemi per rendere la guida meno pericolosa. Uno è il Cross Traffic Alert, per uscire dai parcheggi in retro senza andare alla cieca (sotto a sinistra), l’altro è la frenata automatica che individua ciclisti e pedoni (a destra).
NOVITÀ TEMPO DI LETTURA: 8 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Case, società di noleggio, concessionari, responsabili acquisti, fleet manager, driver
LA SCELTA DI Flotte&finanza Cognome e nome Peugeot 3008 Versione Business 2.0 Hdi 150 Cv Alimentazione Diesel Cilindrata cm3 1997 Potenza kW (Cv)/giri 110 (150) /3.750 Coppia Nm/giri 340/2.000 Omologazione Euro 5 Cambio/n°marce manuale 6 rapporti Capacità serbatoio lt 60 Capacità vano bagagli lt 432 Lunghezza mm 4.365 Larghezza mm 1.837 Altezza mm 1.735 Cerchi pollici 16, 17, 18 Massa vettura kg 1.604 Consumo ciclo combinato lt/CO2: 6,1/159 Prezzo € 28.930 Bollo (secondo regione) € da 296,70 On line www.Peugeot.com
PEUGEOT 3008 BUSINESS
Crossover the top Tecnologia e funzionalità, incrocio magico per un modello e una versione da inserire nella car list dell’azienda attenta alla politica di flotta
zo flotta o auto aziendale. Lo facciamo con piacere perché Peugeot ha deciso di allestire una versione che è ‘veramente’ una proposta business. Vediamo insieme cosa il leone ha assemblato per ingolosire i fleet manager e gli utilizzatori aziendali o con partita Iva.
di Santiago della Gisira
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on sottrarremo spazio prezioso di questo ar- L’ibrido c’è ma vola alto ticolo per descrivervi i numerosi plus di que- Partiamo dalla gamma, composta da due motorizzasta vettura, anche se ci vien voglia di raccon- zioni benzina (1.6 120/156 Cv), giustamente preclutare le tante chicche tecnologiche presenti a bordo e se alla Business. Ecco poi ben quattro diesel, stesso che fanno della guida di questo crossover una espe- motore ma con un mumero di ‘buchi’ diverso: due rienza piacevole. sono otto valvole, due sono plurivalvole, con potenze Neanche potremo insistere più di tanto sulla pregevo- tra 115 e 163 Cv, onnipresente il Fap, anche nella verlezza della versione ibrida, che coniusione da noi prescelta da 150 Cv (la ga abilmente un collaudato due litri con scheda tecnica è in alto). Bella e ricca, buona il propulsore elettrico da 27 kW, semChiude la proposta il diesel-ibrido, che soluzione per plicemente perché non prevista (ahimè) il manager mid e upper ci auguriamo in futuro possa essere ofnell’allestimento Business. ferto anche alle flotte, specie quelle più class, espressione Possiamo e dobbiamo invece parlare inclini alla politica green, visto che l’imdi un segmento oggi della congruità del modello - e della vermissione CO2 è inferiore alla magica molto di moda. sione prescelta - in merito a un utilizsoglia di 100 grammi/chilometro. Il pro30 -
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NOVITÀ
FORMA&STILE
La nuova 3008 è una vettura che punta al successo giocando sui contrasti, in un’era nella quale le contrapposizioni, anche stridenti, rappresentano valore e personalità. Personalità difficile da sottolineare, specie in un segmento, quello delle compatte (più o meno crossover), tendente all’omologazione stilistica. Il posteriore della 3000 è arrotondato, senza spigoli, presenti soltanto nella sagomatura delle conchiglie luci. L’effetto ellisse lo si paga in termini di ampiezza del lunotto, ma non in visibilità, grazie anche alla telecamera di manovra. La linea di cintura è alta, sottolineata dal profilo convesso del padiglione, che nella porta retrostante della vettura consente di mantenere un piccolo segmento vetrato. Procedendo verso l’anteriore si incontra l’importante finestrino, la linea delle maniglie non parallela al pianale, la sagomatura delle fiancate che snelliscono il corpo vettura. L’anteriore si presenta con una calandra importante e incorniciata, in opposizione alle cornici dei fendinebbia. Belli i fari a freccia. Nel complesso, tra calandra, griglia, cornici e profli c’è un bel po’ di cromato, ma non guasta. Segno più per il grande parabrezza.
blema, ovviamente, è legato al prezzo, che va oltre i 36.000 euro, cioè 7.000 euro in più della versione diesel 150 Cv che rappresenta la proposta media dell’allestimento business. Sopra c’è il top 163 Cv, 30.430 euro, sotto gli altri due diesel, per una soglia di 27.530 euro. Abbiamo scelto il 150 Cv perché ci sembra abbia il giusto ginger per una vettura di questo tipo senza oltrepassare la soglia psicologica dei 30.000 euro. La Business? Multimediale, soprattutto Per quanto riguarda gli allestimenti, permane il vezzo di usare dei nomi che inizino per ‘A’: Access, Active, Allure. La trasversale Business parte dall’allestimento intermedio, Active, già molto ricco (tra l’altro, per la sicurezza, rilevatore di ostacoli posteriore Dynamic Rolling Control; per il comfort climatizzatore automatico con differenziazione al posteriore; poi cerchi da 17 pollici, accensione automatica proiettori e tergicristallo, bluetooth e presa Usb), e si personalizza soprattutto sotto il profilo multimediale. Vediamo. Presente e compreso nel prezzo il WIP NAV EVO, sistema di navigazione con display da 7 pollici a scomparsa (vedi immagine a centro pagina), kit mani libere, impianto audio con lettore Cd Mp3, presa Usb e presa jack per sorgente audio. Poi c’è il ‘Peugeot Connect’, per comunicare con una Sim integrata , che consente anche di usufruire di Peugeot Connect SOS e il servizio assistenza e servizi della Casa. Opportunamente i ‘posizionatori’ Peugeot hanno pensato anche a una personalizzazione estetica. Là dove
CROMO&NERO Citazione dell’esterno, il posto guida è caratterizzato dal nero uniforme delle superfici, anche quelle destinate a funzione tattile. Il cromo non manca, dalle razze del volante alle bocchette, ai comandi dell’Head Up Display (visibile in trasparenza davanti al volante), nel quale il fattore cromatico è stato studiato per facilitare l’interpretazione dei simboli e dei messaggi. Tale dispositivo è presente di serie solo nell’allestimento top, altrimenti si paga, 355 euro. In questo futuristico schermo vengono evidenziate tra l’altro velocità istantanea, distanza dal veicolo che precede (grazie al Distance Alert), parametri del limitatore. La consolle centrale (a destra) corre lungo tutto l’asse centrale, fino ai sedili posteriori, ed è facilmente raggiungibile senza staccare gli occhi dalla strada.
l’Active presenta il lunotto brunito, la Business ha anche i finestrini posteriori oscurati (gli anteriori non si può per legge) e coperti dalla tendina parasole. Disponibile a pagamento il color head up display (vedi foto e didascalia sopra), per sentirsi un po’ pilota di caccia. Costa 355 e li vale, anche soltanto come ‘chicca’, ma non dobbiamo dimenticare che le auto aziendali, preferibilmente, non devono essere dotate di accessori molto personalizzati che ne aumentano prezzo e canone, minandone a volte la rivendibilità. ■ marzo 2014 -
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LE AUTO DI F&F TEMPO DI LETTURA: 8 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Fleet manager, società di noleggio, ufficio acquisti, driver
RENAULT MÉGANE SPORTOUR
Meganomane Nuovo look, motorizzazioni performanti e un inedito cambio automatico per conquistare le aziende. Che già nell’allestimento Wave trovano tutto quel che serve di Tiziana Altieri
Completamente rinnovato il frontale che riprende alcuni degli elementi distintivi di Clio e Capture. Ridisegnate le prese d’aria, i parafanghi e il cofano motore, che integra il logo Renault ingrandito su fondo nero brillante. Inediti anche i proiettori ellittici e le luci diurne a led a Clima, cruise control, sviluppo orizzontale. sedile con regolazione ira proprio alle flotte la lombare e radio Cd Mp3 Ma i progettisti non si sono limitati nuova Renault Mégane sono di serie anche sulla all’aspetto esteriore. Dentro, Mégane è ancora più confortevole che in pasSporTour, che dopo esserversione entry level. si mostrata al grande pubblico in oc- Si stima che una Mégane sato grazie anche alla ricca dotazione di serie. Già il primo livello di casione del Salone di Francoforte è SporTour su due sarà equipaggiamento propone infatti voda gennaio disponibile sul mercato venduta ad aziende. italiano a partire da 15.809,32 euro, lante in pelle regolabile in altezza e Iva esclusa. Una vettura potente ed efficiente allo profondità, clima manuale, cruise control, sedile constesso tempo, nella quale convergono i 35 anni di ducente con regolazione lombare, radio Cd Mp3 con esperienza della Losanga nella Formula Uno. Bluetooth e Usb. In optional, ma consigliato alle
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LE AUTO DI F&F
LA SCELTA DI Flotte&finanza Cognome e nome Renault Mégane Luogo di nascita Palencia (Spagna) Versione SporTour Energy Dci 110 Cv S&S Alimentazione Diesel Cilindrata cm3 1.461 Potenza kW (Cv)/giri 81 (110)/4.000 Coppia Nm/giri 260/1.750 Omologazione Euro 5 Cambio/n°marce Manuale/6 Consumo km/lt 3,5 Capacità serbatoio lt 50 Capacità vano bagagli lt 524 Capacità vano bagagli con sedili ribaltati lt 1.600 Lunghezza mm 4.567 Larghezza mm 1.804 Altezza con barre mm 1.534 Massa vettura kg 1.302 Prezzo (Iva esclusa) € 18.719,16 On line www.renault.it/megane
LA CARATTERISTICA PLANCIA con profili rossi della versione Energy Gt Line al top della gamma Mégane. A destra, il joystick multidirezionale sulla console centrale che permette di azionare il sistema R-Link firmato Renault e il touch screen da 7 pollici intuitivo a esso collegato. R-Link consente all’automobilista non solo di raggiungere la meta senza intoppi grazie al navigatore integrato, ma anche di essere sempre connesso con il mondo esterno. Si tratta di un optional da 721,31 euro, Iva esclusa. Più in basso, il quadro con gli strumenti circolari e la telecamera frontale posizionata dietro il retrovisore interno collegata al sistema Visio, che informa il conducente nel caso venga superata involontariamente (ossia senza che sia stato azionato l’indicatore di direzione) la linea della carreggiata.
NESSUN COMPROMESSO Il propulsore Energy 1.5 dCi da 81 kW (110 Cv) propone una nuova architettura zona turbo, ugelli di iniezione Ani (Angolo del cono del getto dell’iniettore individualizzato) e riduzione degli attriti. Il risultato è un taglio dei consumi (si va dai 3,5 litri per ogni 100 chilometri della versione con Stop&Start ai 4,2 litri per quella abbinata al cambio Edc) e naturalmente delle emissioni di anidride carbonica (fino a 90 grammi chilometro) senza rinunce sul fronte delle prestazioni. La potenza massima viene raggiunta a 4.000 giri, mentre la coppia massima (260 Nm con S&S, 240 Nm negli altri casi) è disponibile da 1.750 giri al minuto.
aziende per essere sempre in contatto con le persone sul territorio, il sistema multimediale Renault RLink che si aziona attraverso un joystick multidirezionale sulla console centrale. R-Link raggruppa l’insieme delle funzionalità multimediali: navigatore, radio, telefono con Bluetooth e streaming audio, connettività per lettori portatili, visualizzazione di fotografie e video. E grazie ai comandi vocali è possibile dettare un indirizzo, chiamare un contatto della rubrica, telefonare o lanciare un’applicazione senza staccare mai le mani dal volante. Tutte le funzioni sono accessibili tramite un touch screen da 7 pollici, dall’utilizzo intuitivo. Visio, investire in sicurezza Sicurezza uguale profitto. Un’equivalenza sulla quale puntano sempre più flotte. A loro la Casa francese dedica il dispositivo Visio System. Sfruttando una telecamera frontale posizionata dietro il retrovisore interno, questo sistema informa il conducente con un segnale visivo e sonoro del superamento involontario della linea di carreggiata. Gestisce inoltre accensione e spegnimento degli abbaglianti in funzione delle condizioni di luce e dei veicoli che marzo 2014 -
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TUTTO LO SPAZIO CHE VUOI Uno dei punti forti di Mégane SporTour, vettura di quel segmento C che nel 2013 ha contribuito all’immatricolato complessivo Italia per un 13 per cento, è proprio la sua versatilità. Basta, infatti, ribaltare la panchetta po-
steriore per guadagnare oltre 1.000 litri di carico: si passa dai 524 ai 1.600 litri con un semplice gesto. E reclinando lo schienale del sedile passeggero si ottiene una lunghezza di carico massima di ben 2.550 millimetri.
VI PRESENTO LA FAMIGLIA
Non solo SportTour. La nuova gamma Mégane è disponibile anche in versione Berlina e Coupé, lunghe rispettivamente 4.300 e 4.310 millimetri e alte 1.470. La Berlina propone le medesime motorizzazioni della SporTour ed è disponibile a partire dai 15.153,58 euro più Iva. La Coupé, invece, da 15.030,63 euro più Iva, è offerta con il 1.5 Dci 110, il 1.6 Dci 130 o con i benzina TCe 130 o R.S.2.0. Un motore quest’ultimo da 195 kW (265 Cv) di potenza massima, in grado di erogare una coppia di 360 Nm a 3.000 giri, più adatto alle piste che alle nostre strade. Mégane R.S. Turbo 16 valvole monta tra l’altro cerchi in lega da 18 pollici Tibor, deflettore aerodinamico F1, pinze dei freni Brembo e naturalmente telaio sportivo R.S. con tre modalità di assetto (Normal, Sport ed Esp Off).
sopraggiungono. Infine, riduce il rischio di urti durante le manovre grazie a una telecamera posteriore. Questa tecnologia è associata a un sensore di retromarcia che indica con un segnale sonoro la distanza dagli ostacoli rilevati. Il massimo rendimento Downsizing: questa la parola chiave per gli sviluppatori francesi. L’offerta benzina prevede, oltre al 1.6 81 kW (110 Cv) e al 1.2 TCe 85 kW (115 Cv) Energy con Stop&Start, anche l’inedito 1.2 TCe da 34 -
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I TRE ALLESTIMENTI
Tre livelli di equipaggiamento per Mégane SporTour. Già nel Wave, l’entry level, si notano migliorie sia nell’aspetto esteriore, con le luci diurne a led, sia nell’abitacolo con il volante in pelle regolabile in altezza e profondità e una serie di equipaggiamenti che garantiscono un eccellente comfort di viaggio: clima manuale, cruise control, sedile conducente con regolazione lombare, radio Cd Mp3 con Bluetooth e Usb. Mille euro in più per passare al livello successivo, il Gt Style, che propone un look più sportivo, cerchi in lega da 16 pollici, accensione automatica di fari e tergicristalli, clima automatico bi-zona, parking radar posteriore e i retrovisori ripiegabili elettricamente. Al top della gamma, e con ulteriori 1.000 euro di differenza, troviamo l’allestimento Energy Gt Line caratterizzato dalla baguette interna con profilo rosso, cerchi in lega da 17 pollici, impunture rosse su volante, cambio e sellerie, pomello del cambio in pelle, pedaliera in alluminio e, soprattutto, telaio sportivo con le sospensioni rielaborate da Renault Sport.
97 kW (130 Cv) Energy con Start&Stop o con trasmissione e a doppia frizione a secco Efficient Dual Clutch: una è demandata ai rapporti dispari, l’altra a quelli pari e alla retromarcia. L’Edc coniuga il comfort di un’automatica alla sobrietà e alla reattività di un cambio manuale. La new entry promette consumi contenuti: 5,4 litri per ogni 100 chilometri con il cambio manuale 6 rapporti, 5,6 litri con l’Edc. Chi preferisce il diesel può invece optare per il 1.5 dCi, disponibile in due livelli di potenza: 70 kW (95 Cv) e 81 kW (110 Cv) anche con Start&Stop o con cambio automatico Edc. O per il più potente 1.6 dCi 96 kW (130 Cv) sempre con sistema Stop&Start di serie. Derivato dai motori sviluppati da Renault in Formula Uno, associa bassi consumi (4 litri per 100 chilometri nel ciclo misto) a eccellenti performance: la coppia massima di 320 Nm è disponibile a 1.750 giri. Per passare da 0 a 100 chilometri orari bastano 9,8 secondi. ■
NOVITÀ TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, fleet manager, padroncini, driver
A lungo atteso, ecco l’NV200 in versione elettrica, passepartout di Nissan per i centri urbani regolamentati e le consegne ‘light’. Tante le differenze con la versione tradizionale
E-NV200
Questo ‘passa’ ovunque S apevamo da tempo che Nissan, in linea con la sua politica del basso impatto ambientale, stava lavorando a una versione elettrica dell’NV200 (International Van of the Year). Siamo andati sino a Ginevra per vederlo in anteprima, quanto basta per comprendere che sin dal primo impatto l’obiettivo è stato quello di differenziare il più possibile la versione elettrica da quella endotermica.
Personalità elettrica Idea non peregrina, dal momento che spesso le versioni elettriche sono fin troppo simili all’omologo die-
sel. In questo caso, il 30 per cento degli elementi è differente. Veniamo quindi alle altre caratteristiche del veicolo, almeno sommariamente. Il propulsore, cento per cento elettrico, è quello della Leaf (uno dei veicoli elettrici di maggior successo), e promette un massimo di 170 chilometri di autonomia (vedi riquadro). La capacità di carico, in termini volumetrici (4,2 m3, due europallet), è identica a quella della versione endotermica, ed è prevista una versione passeggeri o promiscuo. Questo nuovo multispazio sarà messo a listino a partire da giugno, e ovviamente consente di rispondere a tutte le richieste di impatto zero nel delivery. ■
In alto, l’e-NV200 esposto come novità al recente Salone di Ginevra, con accanto la colonnina professionale di ricarica. Nel riquadro, il particolare del cruscotto.
Tra 120 e 170 km di autonomia Il commerciale leggero Nissan vanta un’autonomia massima di 170 km/h, che scendono a 120 alla massima velocità. Prima delle prove sul campo, a pieno carico, di Vie&Trasporti - Flotte&finanza prendiamo per buono questo dato. La considerazione da fare è che tutti i produttori di veicoli elettrici parlano di autonomia, ma noi per i veicoli commerciali preferiremmo parlare di raggio d’azione, in quanto, diversamente dalle automobili, la natura d’uso del commerciale da distribuzione
è quella della consegna e del ritorno alla base. In effetti, un raggio di azione tra i sessanta e gli ottanta chilometri può essere ritenuto interessante e congruo. Per quanto riguarda la ricarica, anche in questo caso si può usare la rete domestica da 3,3 chilowatt a 16 ampere (6-8 ore), o anche la Shuko da 10 ampere (10-12 ore). Potendo usufruire di una stazione professionale (6,6
kW da 32 A) il tempo di ricarica completa scende a 4 ore. Esiste poi un sistema ‘flotte’: si chiama, a prova di ovvio, QuickCharger, e consente di ricaricare i quattro quinti della batteria in 30 minuti, anche se è totalmente scarica. Già mille di questi punti di ricarica (vedi la foto grande) sono attivi in Europa, oltre a quelli privati delle flotte dedicate.
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LE AUTO DI F&F TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Fleet manager, società di noleggio, ufficio acquisti, driver
FORD TRANSIT
UNO DI FAMIGLIA Arriva la versione 35 quintali e dintorni del popolare commerciale americano. Che stavolta verrà venduta in tutto il mondo di Gianluca Ventura
rdinabile subito. Almeno nelle versioni a trazione anteriore o posteriore, perché quella a quattro ruote motrici (che costerà cinquemila euro in più) arriverà dopo. Così come sono disponibili da ora sia il classico furgone sia il cabinato da carroz-
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zare. Ma le novità più salienti - veicolo a parte - del Transit targato 2014 sono due. La prima è che diventa uno dei quattro componenti di una famiglia, la Transit appunto, comprendente già il midi Custom e il submidi Connect, mentre nella seconda metà dell’anno arrivera il ‘cubo’ Courier basato sulla Fiesta. Un ‘world van’ L’altra è che, dopo cinquant’anni di servizio e qualcosa come sette milioni di esemplari venduti, il Transit verrà commercializzato in tutto il mondo, Americhe comprese, dove sostituirà l’attuale E Series e avrà la calandra cro-
LE AUTO DI F&F LA SCELTA DI Flotte&finanza Cognome e nome Ford Transit Versione Furgone 350 Econetic L2 H2 Alimentazione Gasolio Cilindrata cm3 2.198 Potenza kW (Cv)/giri 92 (125)/3.500 Coppia Nm/giri 350/1.450-2.000 Omologazione Euro 6 Cambio/n°marce Meccanico/6+rm Capacità vano di carico m3 10 Lunghezza mm 5.531 Larghezza mm 2.059 Altezza mm 2.542 Passo mm 3.300 Portata kg 1.453 Massa complessiva kg 3.500 Trazione Anteriore Consumo ciclo combinato l/100: 6,4 Prezzo € 26.250 On line www.ford.it
COMODO A lato, da sinistra, la plancia col piccolo volante quadrirazza dotato di comandi, i tre posti a sedere e i gavoni ricavati sotto la panchetta. In basso, sempre da sinistra, il pratico portaoggetti (ospita presa elettrica più Usb) scavato sopra il cruscotto e l’imperialina con numerosi spazi.
mata nonché motori benzina più potenti, oltre che prodotto in tre diversi insediamenti: Turchia, Usa e Russia. Non si tratta di un restyling, bensì di un veicolo concepito da un ‘foglio bianco’. Con una versione furgone offerta in tre lunghezze (5.531, 5.981 e 6.704 millimetri per il Jumbo con sbalzo posteriore allungato), due passi (3.300 e 3.750 millimetri) e altrettanti tetti (circa 2.550 e 2.790 millimetri). Il tutto declinato in quattro fasce di peso totale a terra: 2.900, 3.100, 3.500 e 4.700 chilogrammi (quest’ultimo con ponte posteriore gemellato). Per il cabinato, invece, Ford prevede cinque lunghezze telaio (5.205, 5.572, 6.022, 6.579 e 7.577 millimetri), quattro passi (3.137, 3.504, 3.954 e 4.522 millimetri) e altrettante masse complessive (3.100, 3.300, 3.500 e 4.700 chili). Resta, sulla versione châssis, l’opzione della doppia cabina, ora con quattro posti nella fila di sedili posteriore. Dentro, cambia tutto. La plancia e il volante sono quelli visti sul Custom, con una selva di pulsanti che di primo acchito ti mandano decisamente in confusione. Tre i posti
PRATICO Dall’estrema sinistra, l’unico motore diesel ormai disponibile in Europa, il Tdci 2,2 litri sviluppato con Psa offerto in tre tarature. A seguire, gli occhioni ancorati solo sui fianchi del vano di carico, il particolare tergi destro piegato e la zona merci illuminata da potenti led.
previsti, con uno scrittoio estraibile dallo schienale centrale e un pratico gavone nascosto sotto la panchetta, insieme ai numerosi stipetti localizzati nell’imperiale sopra il parabrezza riscaldabile e al solito - per Transit - ripostiglietto ricavato nel guscio del cluster (completo di presa elettrica e Usb) apribile - attenzione! - premendo un pulsante dietro il volante. Super l’illuminazione a led del vano merci e bella l’idea di ancorare i dieci occhioni fissa carico (capaci di resistere ognuno a 30 chili/tiro) solo lateralmente, quasi ai piedi delle pareti o nello scavo della porta laterale, nella cui luce ci passa un europallet. Un motore per tutti Unico il motore, quadricilindro turbodiesel 2.198 centimetri cubi - piazzato trasversalmente sul trazione anteriore e longitudinalmente sul trazione posteriore offerto in tre tarature: 74, 92 e 114 kW (100, 125 e 155 Cv) a 3.500 giri, per 310, 350 e 385 Nm di coppia. L’Euro 6 invece ci sarà solo per le due versioni più potenti e dovrà utilizzare l’urea, rifornibile attraverso il bocchettone piazzato nei pressi di quello (‘easy fuel’ o classico) del gasolio. Per chi tiene ai consumi, anche la versione Econetic, per il solo 125 Cv, comprendente lo stop/start di serie, i limitatori di velocità e accelerazione. Manuale a sei marce il cambio e in tre pezzi il paraurti posteriore, mentre s’allungano a 50mila chilometri i cambi olio. Tutti a disco i freni e c’è l’Esp col ‘Curve Control’ anti fuoripista. ■ marzo 2014 -
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ECONEWS
IL NOLEGGIO È ECOCOMPATIBILE
Elettrico e ibrido, metano e idrogeno... Gli orizzonti ‘verdi’ del renting a lungo e breve termine appaiono sempre più sconfinati. Flotte&finanza li mette a fuoco per voi, riferendo di accordi, novità, progetti. Anche decisamente futuribili...
Sottoscritto, in occasione del convegno ‘Mutamenti in corso’ organizzato lo scorso gennaio da Federmetano, il primo accordo nazionale per la fornitura di biometano a un distributore stradale. Firmatari Christof Erckert, del Gruppo Biogas, e Haimo Staffler, di Alpengas. Introducendo i lavori, il presidente Natali ha annunciato che “il
traguardo dei mille distributori di metano sul territorio nazionale sta per essere raggiunto” e che “nel 2013 i consumi sono cresciuti”, e ha ribadito che “quello del metano per autotrazione è un comparto sempre più importante per lo sviluppo del nostro Paese”.
E IO NON PAGO! Ottime notizie per i possessori di veicoli ibridi di nuova immatricolazione, che dal primo gennaio sono esentati dal pagamento del bollo in Lombardia, Veneto, Lazio, Campania e Puglia. Lo ricorda
Toyota, facendo anche notare che nel 2013 in Italia “sono state vendute circa 15.000 vetture ibride (di cui 14.000 Toyota e Lexus); un volume doppio rispetto al 2012, un dato in netta controtendenza in un mercato auto in forte contrazione”.
È GIÀ L’ORA DEL BIOMETANO?
NISSAN LEAF IN... DIVISA Debutto dell’elettrica di Casa Nissan nel parco mezzi della Polizia Municipale di Reggio Emilia, dove da gennaio gli agenti utilizzano due Leaf per i servizi su strada nel centro storico. La fornitura rientra in un più ampio accordo con la TIL Trasporti Integrati e Logistica di Reggio Emilia, che prevede l’immatricolazione di 32 Leaf. È la prima volta che Nissan sottoscrive un contratto, in Italia, con una società attiva nel settore dell’autonoleggio.
VAI CON L’IBRIDO! E L’ELETTRICO?
GREEN MOTION ATTERRA IN SARDEGNA Prosegue il piano di espansione di Green Motion Italia, che dal primo marzo è operativa nelle principali location turistiche della Sardegna: Alghero, Cagliari e Olbia. La clientela, leisure o business, nazionale o proveniente da Paesi esteri, avrà l’opportunità di contare anche sull’Isola su un servizio di noleggio rispettoso dell’ambiente. Obiettivo 2014 della filiale italiana della multinazionale britannica - già presente negli scali di Malpensa, Venezia, Pisa, Brindisi, Bari, Catania e nelle città di Venezia, Mestre e Catania è l’apertura di 15 stazioni nei principali aeroporti.
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Sono le motorizzazioni ibride la vera alternativa nella scelta di vetture a basso livello di consumi ed emissioni, mentre è sostanzialmente fermo il mercato delle auto elettriche. È quanto emerge dal Book Unrae 2013, l’ormai consueta analisi del mercato italiano realizzata dal Centro studi dell’associazione delle Case auto estere. Ma vediamo i dati:
l’anno scorso la vendita di auto ibride è aumentata del 118,3 per cento a 14.926 unità, pari a una quota di mercato dell’1,1 per cento (era lo 0,5 nel 2012). Bene anche le motorizzazioni a metano, cresciute a doppia cifra (68.013 consegne, +26,7 per
cento) grazie all’ampliamento di gamma che ha portato la marketshare dal 3,8 al 5,2 per cento. Così così i veicoli elettrici, passati da 0,04 a 0,07 per cento con 864 nuove targhe (+64,9 per cento). In calo benzina (401.579 pezzi venduti, -14,1 per cento) e gasolio (702.120 unità, -5,8), ma anche il gpl (-10 per cento, con 115.875 veicoli consegnati e una quota di mercato che scende dal 9,2 all’8,9 per cento).
AFTERMARKET
NAVIGATORI, BATTERIE, SOSPENSIONI
Disponibili in aftermarket dispositivi per la gestione delle flotte delle piccole imprese, molle a gas multifunzioni e, prossimamente, tergicristalli a ultrasuoni. Da non perdere la ‘scuola di batterie’ e gli incontri itineranti sull’importanza degli ammortizzatori
PAROLA D’ORDINE: CONNESSIONE “Un anno di forte crescita nei servizi dedicati alla gestione delle flotte”. È il 2013 secondo TomTom Business, la divisione di TomTom dedicata ai sistemi di gestione delle flotte che ha registrato un incremento del 38 per cento dei dispositivi installati. Oggi si contano in 330mila i veicoli gestiti attraverso la tecnologia TomTom Business Solutions (a gennaio 2013 erano 239.000), mentre sono ormai 27mila i clienti che utilizzano i servizi di TomTom per i propri parchi auto in 60 Paesi in tutto il mondo.
“Questa crescita anno su anno - spiega Thomas Schmidt, managing director di TomTom Business Solutions - riflette il successo di prodotti innovativi, che garantiscono valore aggiunto alle aziende che operano con una flotta”. Atteso al debutto un dispositivo progettato per aiutare le piccole imprese, che sarà collegato direttamente alla porta OBD del veicolo consentendo ai clienti di installarlo autonomamente. Una spesa in meno, che contribuirà a renderlo un dispositivo di tracciamento entry-level per costo-efficacia.
I LOVE MONROE. E TU? Dal prossimo aprile, venti promoter alla guida di altrettante fiammanti autovetture viaggeranno lungo la nostra penisola per incontrare ricambisti e meccanici ma anche il grande pubblico. È ‘I Love Monroe’, iniziativa con cui Tenneco, produttore di ammortizzatori e sistemi di sospensione, intende promuovere il marchio e la cultura della sicurezza legata al buono stato degli ammortizzatori. Giunta al terzo anno, la campagna itinerante testimonia la capacita di Tenneco di “trasferire tutto il suo know-how tecnico nei prodotti e servizi destinati al mercato del ricambio”.
EXIDE ACADEMY, A SCUOLA DI BATTERIE Si chiama Exide Academy il programma di training dedicato al business batteria messo a punto da Exide Technologies, produttore di batterie per l’avviamento e la trazione destinate al mercato del Primo Equipaggiamento e del ricambio. Interattivo e personalizzabile, affronta aspetti tecnici e commerciali attraverso i quali apprendere le informazioni di base inerenti la vendita e la gestione delle batterie. Quindici gli incontri organizzati fino a oggi, oltre 300 i partecipanti.
‘TERGI’ A ULTRASUONI È l’ultima frontiera della pulizia del parabrezza. McLaren sta sperimentando l’uso dei ‘campi di forza’ a ultrasuoni che manderanno in pensione i tradizionali tergicristalli. Tra le soluzioni possibili, secondo quanto ha riferito il capo del design Frank Stephenson al The Sunday Times, la più semplice consiste nel variare costantemente la frequenza degli ultrasuoni per assicurare ai ‘campi di forza’ una gamma più ampia di formati relativi
alle gocce di pioggia. La più complessa, invece, è mettere in grado i generatori di ultrasuoni di fornire impulsi ad alta intensità che aiuterebbero a eliminare dal parabrezza le impurità più resistenti.
Il tergivetro, che ha più o meno l’età dell’automobile (è stato inventato nel 1903 da Mary Anderson), si è evoluto
negli anni: il primo funzionava con una maniglia passata attraverso il telaio del parabrezza, che faceva ruotare un tergivetro in gomma tenuto attaccato mediante una molla; l’ultimo, avveniristico, sostituisce l’astina con i ‘campi di forza’ a ultrasuoni. Applicato per ora ai soli caccia militari (i diffusori di onde sonore ad alta frequenza sarebbero in grado di ripulire il cristallo da gocce d’acqua, insetti e fango), potrebbe equipaggiare le prossime supercar McLaren.
MOLLE A GAS Da Rhiag e Bertolotti la nuova linea di molle a gas Stabilus. 1.200 i riferimenti, tre le tipologie funzionali: Lift-O-Mat, creata per sollevare, abbassare, muovere o regolare qualsiasi carico in maniera controllata; Inter-Stop, che oltre alla normale funzione LiftO-Mat consente di arrestare in determinate posizioni l’apertura e chiusura del portellone o del cofano dell’automobile; Hydro-Lift, che vede la funzione Lift-O-Mat integrata con un particolare dispositivo che consente l’arresto in qualsiasi posizione del movimento di apertura o di chiusura di cofani e portelloni.
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la forza del gruppo
abbonarsi conviene IN OGNI NUMERO • Problematiche fiscali, assicurative e legali • Listini delle auto da rappresentanza, flotta e fringe benefit • Prove di veicoli • Report dal mondo NLT
Numero 29 dicembre 2013
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ABBONAMENTO ANNUO vo Nessun dispositia e ne protegge la flott di gestione riduce i costi scatola nera. una di meglio sono ancora Ma i tempi nondiffusione di massa maturi per una
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