Casa Editrice la fiaccola srl
Numero 32 Settembre 2014
Scegliere, Gestire, Ottimizzare
Gli LCV conquistano il cuore dei grandi noleggiatori, componenti a pieno titolo delle flotte piccole, medie e grandi. Peccato che capirne non è da tutti...
Leasing Le aziende hanno in mano un jolly
A voi la palla Henkel, sicurezza e optional a go-go
Peugeot 308 Le flotte viaggiano in Business
settembre 2014 - numero 32 anno 7
homepage 8 Quel che manca al Governo in materia fiscale
10 Light Commercial Vehicle in pista a Monza “È vanEmotion”
12 Gruppo Viasat si affaccia sul mercato inglese “I love shopping”
14 A voi la palla: Henkel aperta al miglioramento “Flotta in movimento”
16 CDV Conference, centro al primo colpo “Buon lavoro”
17 A vanEmotion un seminario per soli addetti ai lavori
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“La flotta che produce”
18 I ‘furgoni’ piacciono anche a noleggio “Pesantemente leggeri”
22 Veicoli commerciali, quanto ne sai? “L’anatroccolo”
28 Rent Story: un anno in Classe A “Formula vincente”
30 car2go a Milano, numeri oltre le aspettative “Festa per settantamila”
31 Alphacity, per due aziende la ‘prova’ è gratuita “Che fortuna!”
32 Peugeot 308 alla conquista delle flotte “Grande dentro”
34 Boxer al servizio dell’efficienza aziendale “Leone ruggente”
RUBRICHE 4 Legalmente 6 Quote Rosa
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“Buon senso”
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Scegliere, Gestire, Ottimizzare
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Questo periodico è associato all’Unione stampa periodica italiana. Numero di iscrizione 15132
TANTO PER COMINCIARE
E alla fine arriva il camion. Tempi maturi, Codice o non Codice, per iniziare a parlare seriamente di NLT per i truck. Giusto per finirla con i giri di valzer, gli escamotage, i trucchi cui devono ricorrere i noleggiatori per aggirare l’articolo 84
Trick&Truck Qualche tempo fa un amico di ritorno da un viaggio in Cina mi raccontava divertito l’esasperazione della guida, che descriveva usi e costumi locali, allorquando i turisti si sorprendevano della facilità con la quale si potevano eludere norme di vario tipo. “Ma questo non si può proprio fare!”, esclamava annichilito dalle continue provocazioni di un sagace avvocato. Ammettiamolo. C’è un certo autocompiacimento nella nostra capacità - tutta italiana - nell’aggirare leggi e disposizioni. Una eterna lotta tra cittadino e Stato, che in confronto quella tra guardie e ladri è roba da dilettanti, da avanspettacolo. Tipico esempio il noleggio di camion per aziende non iscritte all’Albo, struttura veterocorporativista che se non si dà una mossa viene cassata da Renzi, al pari delle Conf e del CNEL. La questione è semplice: se una delle due parti non è iscritta all’Albo, il noleggio, direbbe Don Abbondio, non s’ha da fare. Punto. Ma perché?
Quisquilie, pinzillacchere, minutaglia. Che importanza ha il perché? Non si può. Ma noi non siamo mica cinesi o bolscevichi (al tempo del soviet la domanda “perché?” suonava pericolosamente come controrivoluzionaria), il “non si può” per noi è una sfida. Non si può? E adesso ti faccio vedere io. Finte iscrizioni di aziende senza neanche un veicolo (40.000 son così), protousufrutto, prestito, cessione in comodato, tra un po’ persino il lascito ereditario. E allora signori legislatori, visto che anni fa la legge che abrogava l’84 per metà passò alle Camere (per fermarsi poi misteriosamente nel periglioso cammino tra Camera e Senato, una boscaglia cruenta), finiamola con divieti ridicoli e inutili, anzi dannosi, visto che tutte le principali aziende di autotrasporto se ne stanno andando su e giù per i Balcani, e che il NLT aiuterebbe tanti padroncini senza fiato. Si può, si può.
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LEGALMENTE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Società di noleggio, legali, automobilisti
IN CASO DI INCIDENTE
Non scappare! Una condotta inqualificabile. Ma non fermarsi può anche costare fino a tre anni di reclusione
a cura di Dionigi Bovolo*
cosa va incontro il conducente di un autoveicolo che, in caso di sinistro, contravvenga all’obbligo di fermarsi e di prestare assistenza a coloro che, eventualmente, abbiano subito danno alla persona? E che effetti ‘collaterali’ ne derivano se l’auto è in noleggio a lungo termine? Il codice della strada all’art. 189 relativo ai comportamenti che devono essere tenuti in caso di incidente, dispone numerose e articolate regole recentemente chiarite dalla sentenza penale del 16 maggio - 10 giugno 2014 n.24531 emessa dalla IV Sezione penale della Corte di Cassazione. I Supremi Giudici hanno puntualizzato che l’obbligo di fermarsi e di prestare assistenza va necessariamente integrato con quello di non allontanarsi dal luogo del sinistro e attendere l’arrivo delle forze dell’ordine. L’ignorare il precetto può costare veramente caro: ai sensi del comma 6 della norma codicistica, infatti, chiunque in caso di incidente con danno alle persone, non ottempera
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delle modalità di verificazione dell'incidente”. In conclusione è stato ricordato che l’obbligo di fermarsi impone anche quello di sottoporsi all’identificazione ed ai necessari accertamenti in materia di infortunistica stradale condotti sul luogo dell'incidente da parte degli organi di polizia, diretti a ricostruire l’incidente, per l’eventuale instaurazione del procedimento penale e comunque ai fini di conoscenza per eventuali iniziative risarcitorie. Questi doveri, Oltre all’obbligo di prestare assistenza, lo scopo della norma è “assicurare la compiuta ricostruzione specialmente quelli legati alla raccolta delle modalità di verificazione dell’incidente”. delle informazioni che saranno in seguito utili alle strada, con l’intento di impedire che assicurazioni che dovranno ‘gestire’ il fosse identificato e fosse preso il numero di targa. È stato chiarito che lo sinistro, sono sempre specificati nelle clausole dei contratti di NLT insieme scopo della norma è ravvisabile “non al relativo apparato sanzionatorio solo nell’esigenza di soddisfare gli perché, è bene ricordarlo, il veicolo obblighi di solidarietà che impongono non è di proprietà dell’autista, ma di prestare assistenza alle persone che, della società concedente. in conseguenza del comportamento di ■ un automobilista, abbiano subito danni alla persona, ma anche in quella di * L’Avvocato Dionigi Bovolo è un esperto di assicurare la compiuta ricostruzione contrattualistica del trasporto all’obbligo di fermarsi, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. Nella fattispecie giudicata, la Corte ha ravvisato l’esistenza del dolo del reato, in ragione delle modalità di verificazione dell’incidente a causa dell’allontanamento dell’automobilista dal luogo del sinistro, seppur dopo una sosta momentanea ritenuta però assolutamente inidonea a soddisfare l’obbligo imposto dal codice della
law in action
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QUOTE ROSA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Automobilisti
SHE TAXI - SHE RIDE
Aiutiamole Taxi guidati da donne per la sola utenza femminile. E il sogno dell’incontro con l’uomo che avrebbe cambiato la vita svanisce per chi ha scelto le strade di New York di Tiziana Altieri
n un Paese come l’India dove si registra un caso di stupro ogni venti minuti, i taxi guidati da donne e riservati esclusivamente al pubblico femminile sono senza dubbio un servizio utile, se non indispensabile. E un’iniziativa da plaudire è anche quella lanciata da molte città italiane, Taxi Rosa, che consente (o dovrebbe consentire, di fondi si sa i Comuni ne hanno pochi) al gentil sesso di usufruire di tariffe agevolate per l’utilizzo del servizio taxi nelle ore serali e notturne. Insomma, in gioco qui c’è la sicurezza. Ma il She TaxiShe Ride già partito nella Grande Mela volete spiegarmi che senso ha? L’idea è stata di Stella Mateo, moglie del fondatore della Federazione Taxisti dello Stato di New York: auto guidate da donne per sole donne. “Così - dice - anche le persone più giovani e le più anziane si sentiranno maggiormente a
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loro agio”. Ma alle tremila taxiste di New York qualcuno ci ha pensato? Hanno provato a chiederle se sono d’accordo a indossare la pashmina Magari le probabilità non erano altissime ma non si poteva escludere che prima o poi sul sedile posteriore si sarebbe seduto Brad Pitt.
rosa che caratterizza le She Taxi e dedicarsi all’utenza in gonnella? Io mi schiero dalla loro parte... Chi ha scelto di guidare un taxi all’ombra della statua della Libertà lo ha fatto spinta dalla passione per la guida e per il contatto con la gente. Ogni passeggero è una storia e in una giornata di lavoro sono tante le storie che si raccolgono... Le facce che si archiviano.
Certo non tutti quelli che salgono a bordo meritano un primo piano e la copertina di Men’s Health, però qualcuno non è niente male, insomma un drink ci scapperebbe. Allora perché togliere loro il piacere di un incontro, magari quello destinato a cambiare la loro vita? Perché infrangere il sogno che sul sedile della loro auto prima o poi siederà Brad Pitt (Angelina avrà qualcosa da fare a casa con sei figli, o no!?!)? Piacevole chiacchierata Stella Mateo sostiene che per una cliente è più piacevole scambiare quattro chiacchiere con una persona dello stesso sesso... Sì, sicuramente. Tassista: “Buongiorno...”. Cliente: “5th Avenue... sono in ritardissimo... Si è sbeccato lo smalto sul mignolo, il mio parrucchiere è a Parigi per le sfilate alta moda, il capo mi ha fatto fare tardissimo e il nuovo tubino è rimasto in vetrina. Giornata nera, nerissima. Perché proprio oggi? Come se non bastasse la famiglia... faccio tutto io, nessuno mi aiuta. Se sommo le ore in cui sono impegnata scopro che la mia giornata ne ha più di 24. E non parliamo del tempo: la pioggia non la sopporto perché bagna. Però spero che non faccia troppo caldo altrimenti si suda.” Io dico che le She Taxi rimpiangeranno i vecchi tempi. In fondo si augurano che lo Stato di New York, che vieta ai servizi di pubblica utilità di selezionare i clienti in base al sesso, alla razza e alla religione prima o poi intervenga. ■
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TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Contribuenti
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Leasing
È vero che non si trova al supermercato, ma al Governo ne basterebbe à poco per migliorare ilit b i la propria immagine tra De agli occhi del contribuente. Sempre che gliene importi...
uando lo chiamo sta “domando un Unico”. Senior manager à ilit b di ‘TaxLawPlanet’, Alexandre i uc d Martinelli è il fiscalista cui F&F si rivolge ogni volDe ta che si mette nei panni dell’azienda contribuente.
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novare il parco con una vettura di cui ho già detratto il costo di acquisto.
R ch imb ilo or me so tri co
F&F Che cos’è “l’ossessione del grigio”? ▲ Il rimborso chilometrico, che per il dipendente non costituisce reddito, è una forma per ‘aggiustare’ la retribuzione. Fino a che resterà un fenomeno di nicchia com’è oggi il Governo fingerà di non accorgersene, ma se dovesse diventare un comportamento diffuso, si rischierà una stretta Fornero anche senza la Fornero.
F&F Sbaglio o l’ho sentita annunciare, non più tardi di tre mesi fa, “buone notizie sul fronte leasing”? ▲ Il leasing risponde a due logiche diverse: c’è quello operativo, strettamente legato all’utilizzo del veicolo, e quello finanziario, essenzialmente finalizzato all’acquisto. In azienda è raro che una soluzione escluda l’altra: F&F Del ‘pacchetto auto’ di Capezzone cosa dice? di solito ci sono, e sono il grosso, auto assegnate, a cui ▲ Ha qualche motivo di interesse: per l’azienda ripristiil leasing operativo fornisce un’efficace risposta, e quel- na una situazione ante Fornero, permettendo di detrarre le jolly, in genere di proprietà, spesso vecchi catorcetti il 40 e non più il 20% del costo della vettura. Ma come che non vuole nessuno ma il cui rinnovo si scontra con sempre il diavolo si nasconde nei dettagli. La fregatura è l’ostacolo fiscale. Nella Finanziaria di quest’anno, però, che il 40% di detrazione è per il primo anno e i successi è aperto uno spiraglio: per i leasing relativi ad auto con- sivi tre, poi si torna al 20. Il costo di acquisto si ammorcesse in uso promiscuo ai dipendenti non trova appli- tizza in sei anni, quindi due li ‘perdi’. In compenso, il paccazione la maggiorazione della durata minima. Tradotto: chetto prevede l’esenzione di Ipt e bollo per i primi tre. si assegna al dipendente la vettura in leasing per due anni scaricando il 70% dei costi (tra F&F Ma lo Stato è sempre ‘contro’? “Ogni anno penso ▲ Negli uffici dell’Agenzia delle Entrate non l’altro, venendo meno il tetto al che il Governo valore fiscalmente riconosciuto, vedo ‘cattivi’, ma gente che cerca di fare il proi famosi 18.076 euro, si può punprio lavoro. La sensazione è che questo abbia toccato tare a qualcosa di meglio del Governo abbia ereditato una giungla e, a paril fondo. ‘pandino’); scaduti i due anni, te che la lotta all’evasione è un mito, forse è Ma ogni anno quella stessa auto diventa auto di affaccendato con problemi più gravi. mi ricredo”. pool. Quindi ho contribuito a rinIn ogni caso, spero che torni il buon senso. ■ 8-
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AlphaCity Fai muovere la Tua azienda in modo intelligente grazie all'innovativo Corporate CarSharing. AlphaCity è la rivoluzionaria soluzione di Corporate CarSharing ideata da Alphabet, sia per uso business che privato. L'idea? Tanto semplice quanto geniale: i Tuoi collaboratori utilizzano i veicoli AlphaCity e Tu abbatti i costi di taxi, treno e noleggio a breve. È facilissimo! AlphaCity si traduce in contenimento del Total Cost of Ownership (TCO) e, cosa più importante, abbattimento di tutte le voci di spesa legate alla mobilità. AlphaCity: il primo sistema di CarSharing basato sul noleggio a lungo termine con un'avanzata tecnologia keyless. La soddisfazione è garantita. Ridefinisci la mobilità dei Tuoi collaboratori e beneficia del potenziale di risparmio di AlphaCity. Contattaci per scoprire come migliorare la Tua mobilità aziendale grazie ad AlphaCity.
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VAN&TRUCK TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, società di noleggio, fleet manager, padroncini, driver
EVENTI
È vanEmotion Sull’onda del successo di due edizioni di truckEmotion, ecco a ottobre in autodromo a Monza vanEmotion, evento dedicato ai veicoli commerciali. Li avete mai provati in pista? Fatelo
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i siamo riusciti. Portare i veicoli commerciali in pista non era cosa facile, anche se apparentemente più semplice che con i grandi bestioni che dal 2011 popolano, nel secondo week-end di ottobre, la pista più famosa d’Italia. Gli LCV sono più ‘difficili’ perché sono meno nobili, apparente-
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mente, anche se spesso hanno un livello di sofisticazione e di allestimento superiore alle autovetture. E sono i principi della flotta. Il nostro augurio è che si riesca con Transit, Caddy & Co. a replicare il successo dei truck. Peugeot, Ford, VW, Mercedes, Renault, Iveco Questi i marchi che hanno scommesso su Monza, permettendo agli appassionati e agli addetti di provare in pista la propria gamma. Certo, non prendiamoci in giro: nessuno crede che chi verrà a provare i veicoli lo farà realmente per testare e confrontare i
VAN&TRUCK
Il programma? LCV protagonisti Venerdì 10. Il giorno più importante per gli LCV. Il seminario di apertura è il primo evento del genere dedicato ai veicoli commerciali leggeri. Si parlerà di fiscalità, di noleggio, di allestimenti e di valore residuo, si ascolteranno esperienze dirette. Nel pomeriggio due eventi clou: la pubblicazione di un sondaggio CharterWay-Lamberet sul noleggio e la presentazione di due volumi sugli LCV realizzati da Arval con la nostra rivista. In chiusura un workshop sulla security e un convegno sui servizi. Una giornata intensa quanto preziosa. Sabato 11. Giorno dedicato, oltre che alle prove e alla ‘vita’ nei due paddock, ai grandi temi dell’autotrasporto. Prevista la presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Lupi. Importanti momenti sindacali e associativi, insieme a utili workshop (da segnalare, tra gli altri, quello sulle apnee notturne). Domenica 12. Giornata un po’ più ‘relax’, principalmente dedicata alla pista e al divertimento. Non mancheranno i momenti importanti, con due convegni sindacali dedicati agli autisti e un grande spazio su formazione e ricerca lavoro. Per altre informazioni, e per iscrivervi al seminario del venerdì (gli altri sono liberi) visitate il sito www.truckemotion.it.
mezzi... ma vuoi mettere? Girare come Alonso, an- agli LCV. Tutti i marchi indicati porteranno il meche se accanto hai un cerbero che ti grida “VAI PIA- glio della loro produzione, e non è da escludere qualche veicolo extrabrand ibridato. NO!”? Assolutamente irripetibile. Volkswagen si spinge oltre, allestendo una pista di ‘soft TruckEmotion-vanEmotion non è un evento legato off road’ nella quale sarà possibile testare tutti i veico- soltanto alla prova dei veicoli e ai seminari-workshop. li di Wolfsburg in versione integrale, con a fianco gli I due paddock di Monza saranno gremiti di attività, istruttori della Federazione Fuoristrada, sempre pro- sfide, prove di guida e abilità. Ci sarà Leonardo Manera, con i suoi dighi di consigli per una vera guida da divertentissimi personaggi che tanto Indiana Jones. L’area paddock successo hanno a Zelig, e anche i balL’ingresso a vanEmotion, come anche è dedicata lerini di western, l’area bambini con la a truckEmotion, non costa nulla nei al divertimento Protezione Civile, l’area wellness, le tre giorni dell’evento. Il venerdì 10 è e all’intrattenimento. aste spettacolari (e benefiche) di Ritchie del tutto dedicato ai seminari e conveMa c’è anche Bros... il programma al momento di gni di altissimo profilo e interesse, tutil cerca-trova lavoro. andare in stampa si arricchisce ancoti per gli utilizzatori e gestori di veicoli commerciali leggeri, specie se interessati al ra. Ciliegina sulla torta, l’area dedicata al cerca/trova noleggio (vedi riquadro in alto). Il sabato e la dome- lavoro, creata apposta per gli autisti e i gestori di flotnica si potrà girare in pista, insieme ai grandi truck, ta. Non costa nulla, e dà tanto. Come Flotte&finanza, che invece per limiti di altezza potranno utilizzare la vostra rivista, in primo piano nell’area contenuti insoltanto la pista Junior, lasciando il ‘grande calzino’ sieme a Vie&Trasporti. ■ settembre 2014 -
In queste pagine, alcune immagini dell’ultima edizione di truckEmotion, che quest’anno si arricchisce di una grande area dedicata ai veicoli commerciali leggeri.
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VIASAT TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, medie aziende, Compagnie assicurative, automobilisti
OLTRE CONFINE
I love shopping Viasat in campagna acquisti. Dopo la Spagna, il Gruppo di Petrone si affaccia sul mercato inglese e in 20 Paesi in via di sviluppo. Canali presidiati: B2B, B2C e business to insurance on me lo vedo Domenico Petrone nei panni di Becky, ma certo l’aggressiva campagna acquisti del Gruppo Viasat incontrerebbe il favore della shopaholic tratteggiata da Sophie Kinsella. La società specializzata nel mercato della sicurezza, protezione e localizzazione satellitare, oltre che nella progettazione e sviluppo di moduli elettronici e di sistemi telematici satellitari, ha perfezionato con Banca Unicredit e Sace un finanziamento di quattro milioni di euro per coprire i fabbisogni finanziari derivanti dall’acquisizione del 70 per cento del capitale di Enigma Telematics, società inglese focalizzata nel segmento del fleet management services dell’industria telematica. Gruppo Viasat vanta ora una presenza diretta in Italia, Spagna e Regno Unito, le tre Nazioni europee considerate di maggiore interesse per la diffusione di queste tecnologie, oltre a una presenza indiretta, attraverso rapporti di distribuzione con operatori locali, in una ventina di Paesi in via di sviluppo.
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Obiettivo medie aziende Un passaggio importante per il Gruppo Viasat, che punta a essere un aggregatore di medie aziende del settore sparse nel Vecchio Continente. La base clienti ora supera il 12 -
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mezzo milione di unità, suddiviso nei tre segmenti dell’industria telematica, tutti presidiati: business to consumer, dove i device tecnologici e i relativi servizi vengono erogati direttamente ai singoli automobilisti; business to business, i cui fruitori più tipici sono le società di trasporto o di costruzione; business to insurance, il settore booming che vede le principali compagnie assicurative impegnate in un salto tecnologico che consentirà agli automobilisti virtuosi di beneficiare di minori tariffe e di maggiore sicurezza e assistenza. “La strategia perseguita da Viasat Group - ha spiegato Marco Petrone, Corporate Development Manager - si inserisce in un contesto di forte dinamicità del settore. Basti pensare all’acquisizione fatta da Tom Tom in Spagna lo scorso agosto, a quella di Wabco sulla belga Transics, di Michelin sulla brasiliana Sascar, di FleetCor Technologies e Summit Partners su Masternaut, nonché a quella del gruppo russo Renova sull’italiana Octotelematics, o all’attuale OPA di Vodafone su Cobra, altra società italiana. Poter asI mezzi satellizzati sistere una società made in sono 500.000. Italy in una strategia di crescita internazionale è stimoPercorrono complessivamente lante, anche considerando che Viasat Group è riconosciuto 4 miliardi di chilometri all’anno. come campione nazionale nella top-ten mondiale”. ■
A VOI LA PALLA TEMPO DI LETTURA: 7 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Case auto, società di noleggio, responsabili acquisti, fleet manager, mobility manager, driver
HENKEL ITALIA Quello che vale oggi domani potrebbe non valere più. Il parco auto della multinazionale è aperto al nuovo, perché “le opportunità di miglioramento sono palpabili” di Roberta Carati
Flotta in movimento Francesca Bucci, responsabile acquisti Henkel Italia.
a fiscalità non ci aiuta, il mercato è sfidante, F&F 350 auto in flotta, di cui il 21 per cento assema i risultati ci danno ragione e continuia- gnato ai dirigenti e il 79 ai venditori. Con quali crimo per la nostra strada”. Francesca Bucci, teri ha composto la car list? responsabile acquisti Henkel Italia, promuove la ‘sua’ ▲ Le macchine allocate ai venditori fanno parte di un flotta conscia che “questo è un mercato così veloce che catalogo in cui campeggiano i modelli di tre Costruttori, le opportunità di miglioramento sono palpabili”. con una spiccata prevalenza per il cambio automatico Intanto, ha centrato l’obiettivo non facile di raggiunge- (circa il 60 per cento), massimo punteggio nella clasre un equilibrio tra soddisfazione del driver ed esigenze sifica Euroncap, presenza di Cruise Control e, almeno di saving dell’azienda. “Ritengo che la soddisfazione nel 50 per cento dei modelli, di sensori di parcheggio. del driver e la sua sicurezza siano obiettivi fondamenta- La parte dirigenti è invece più flessibile (pur rimanenli del nostro lavoro soprattutto in periodi di congiuntu- do alcuni vincoli quali il consumo di CO2) ed è collera economica difficili. Ci siamo riusciti - spiega - coin- gata a un budget rivisitato di anno in anno. volgendo direttamente alcuni rappresentanti dei driver ed esponendo loro il lavoro svolto con le società di lea- F&F “Per essere green”, ha detto, “bisogna potersing, le Case automobilistiche, le compagnie petrolife- selo permettere”. In Henkel che aria tira? re e la necessità di aderire a politiche di riduzione CO2, ▲ In cinque anni siamo riusciti a ridurre le emissioni policy aziendali ecc. ecc. La totale traspadi CO2 del 20 per cento, e abbiamo stilarenza su questi aspetti ha reso più semplito un piano preciso per i prossimi anni al “Rimborso ce anche la giustificazione di alcune scelfine di arrivare preparati all’appuntamenchilometrico? te e ci ha portato a riflettere sull’opportunità to del 2020 e dei 95g/km. Abbiamo fatto No, direi che di altre. Ci siamo inoltre resi conto che un questa prospettiva una scelta di elettrico prendendo alcuni approccio top down, sicuramente efficace, modelli che si trovano in alcune delle nonon è mai stata non sempre è efficiente e lo abbiamo destre sedi, ma al momento tale soluzione, considerata”. clinato più nell’ambito della condivisione”. per quanto green, è poco praticabile in
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A VOI LA PALLA Italia in quanto a fruibilità e costi. Questo lascia un po’ l’amaro in bocca se ci si confronta con altre nazioni europee, e per una multinazionale come la nostra capita molto spesso, ahimè. F&F Ha anche detto che “non si può toccare la macchinetta del caffè, la mensa e l’auto aziendale”. Insomma, siamo ancora all’auto status? ▲ Direi più un benefit importante che entra direttamente nel livello di soddisfazione dei dipendenti; personalmente noto un’attenzione minore alla marca dell’auto ma molto agli optional inclusi (alcuni fondamentali per la sicurezza e il comfort). Oggi si guarda meno il sentiment e più la sostanza, aspetto che richiede grande attenzione da parte di chi ha la ‘gestione’ della flotta. F&F Di scatole nere si parla o parlerà? ▲ Si è parlato di sinistri e dei costi correlati: facendo una rapida analisi ci siamo accorti che più dell’80 per cento deriva da danni generati/subiti a macchina ferma (es. parcheggi, oggetti fissi ecc. ecc.). Abbiamo pertanto preferito dare più attenzione a strumenti quali i sensori di parcheggio già citati. Più che le scatole nere stiamo valutando sistemi di guida assistita e di allarme in caso di pericoli durante l’esperienza di guida. F&F Ha scelto la formula NLT, senza però giurare fedeltà a un unico operatore. Con che vantaggi? ▲ La competizione è sempre sinonimo di efficienza e risparmio. La nostra scelta è ricaduta sulla formula della gara a ogni singola assegnazione fra tre service provider, formula che a parità di servizi ci assicura sempre il prezzo migliore. Ogni società di noleggio è
Le scelte di Henkel Italia Brand A Brand B Brand C Brand D Brand E Brand F Optional principali ABS Aria condizionata Airbag cond/passeggero Cruise Control Catalogo 48% 18% 17% Sensori Park post Specchietti ripiegabili (venditori) Specchietti interni oscuramento Tergicristalli automatici Servosterzo Vernice metallizzata Fari fendinebbia Estintore Budget 30% 21% 18% Kit pronto intervento Navigatore satellitare (dirigenti) Sistema vivavoce Ruotino di scorta/Kit
comunque valutata annualmente e, in caso di scarsa performance (non guardiamo solo ai prezzi), viene sostituita con nuovi player. F&F In Henkel non esiste né un fleet né un mobility manager. La flotta è in capo agli acquisti. Non crede sia un segno di immaturità dell’azienda? ▲ Credo che sia più una scelta strategica; il lavoro prettamente transazionale è demandato a una società esterna. In Henkel la parte acquisti, insieme alle Risorse Umane e al Facility Manager, si preoccupa di gestire al meglio la flotta in termini di saving, sicurezza, qualità, fruibilità. Abbiamo il controllo su tutto quanto riguarda la nostra flotta, TCO e CO2 in primis. Sfruttiamo le occasioni che offre il mercato grazie al supporto delle Case automobilistiche. In futuro, anche nel campo mobility avremo delle sorprese, ma è troppo presto per parlarne.
Nella car list i modelli di sei Case automobilistiche. Forza vendita o dirigenti, l’elenco degli optional è completo e accessibile a tutti.
F&F Da 1 a 10 che voto dà alla sua flotta? E alla gestione Bucci? ▲ Alla flotta darei 8 per avere sempre uno stimolo a migliorare, e poi perché è un mercato così veloce che le opportunità di miglioramento sono palpabili. Lascio la valutazione acquisti a chi usufruisce del servizio. In generale posso dire che l’effort è tanto e che speriamo soddisfi i nostri colleghi ogni singolo giorno. ■ settembre 2014 -
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CONVEGNO TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, responsabili acquisti, PA, fleet manager, mobility manager
MOBILITÀ E COSTI
Lo ha fatto CDV al suo debutto nel mondo automotive. Il convegno sulle nuove forme di mobilità, in un’ottica di riduzione dei costi, è stato apprezzato dalla platea di addetti ai lavori. Senza falsa modestia l’organizzatore: “Avevamo centrato l’obiettivo già in agenda”
Buon lavoro hi parlava aveva sicuramente qualcosa da dire. L’evento organizzato lo scorso giugno da CDV Conference su ‘Flotte aziendali - Le nuove forme di mobilità per ridurre i costi di gestione e massimizzare le prestazioni’ ha mantenuto le promesse: pragmaticità e volontà di offrire soluzioni ai problemi reali. “È sufficiente scorrere l’agenda, i temi e le scalette dei singoli interventi - spiega Mariella Fossi, grande esperta di flotte al suo esordio come responsabile di progetto per CDV - per rendersi conto che sin dall’inizio è stato bandito qualsiasi tentativo di mera promozione da parte delle aziende, o di autocelebrazione da parte delle associazioni che hanno accettato di essere coinvolte nel progetto. Persino la tematica delle imposte (affidata a un brillante Alexandre Martinelli, NdA) è stata trattata in maniera chiara, sdrammatizzando le ‘dolenti note’ per consentirne a tutti la comprensione. Una sorta di fiscalità in pillole”.
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Mariella Fossi, responsabile di progetto per CDV Conference.
Pochi ma buoni Unico rammarico la platea non proprio nutrita, anche se qualificata e di soli addetti ai lavori. “CDV aveva un’enorme sfida da vincere: lo scotto di essere delle sconosciute - il team è tutto al femminile! - nel settore automotive e la diffidenza che sorge spontanea nei confronti di chi si insinua 16 -
Mobility in azienda
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È il ‘cappello’ di due iniziative - ‘La gestione delle trasferte e delle spese di viaggio’ e ‘La Fiscalità della Flotta: istruzioni per l’uso’ - in programma rispettivamente il 16 ottobre e il 5 novembre all’Hotel Scala di Milano. “Per chi è già stato con noi a giugno”, annuncia Mariella Fossi, “si tratta di seguire altre due puntate della stessa fiction”. Filo conduttore, la trasformazione del fleet manager in mobility manager, ovvero nel gestore di tutta la movimentazione del personale in azienda. Aiutarlo a scegliere i percorsi, i mezzi più idonei, a correggere le abitudini di pianificazione della trasferta, a integrare la mobilità con gli altri processi aziendali è un compito arduo. Per facilitarlo nell’impresa, due giornate a tu per tu con commercialisti e fiscalisti, con Aniasa, con aziende che porteranno la loro esperienza del quotidiano.
all’interno di un meccanismo pre-esistente. La quota di iscrizione può avere scoraggiato qualcuno, ma spesso la gratuità viene associata a scarsa qualità e comunque noi cerchiamo nei nostri potenziali delegati la voglia di impegnarsi. A cominciare dall’affrontare un minimo investimento qual è il costo di iscrizione”. Senza nulla togliere agli altri relatori - Teofilatto, Echino, Martinelli, Ricco, Ceschia, Girelli, Martina, Bucci - ha spiccato l’intervento di Claudio Nanfitò, della Provincia autonoma di Trento, che ha dimostrato com’è riuscito a razionalizzare l’uso dei 75 veicoli di proprietà con un’apprezzata proposta di condivisione tra dipendenti, arrivando a risparmia“Il termometro re 17mila euro in un anno. “Gli esempi di della riuscita company car sharing in Italia - commendel convegno? ta Fossi - si contano sulle dita di una mano e quando uno di questi è rappresentato da Le domande un Ente Pubblico... credo sia il massimo! del pubblico: Una gestione saggia ed efficiente non ha tante e precise”. confini di applicazione”. ■
SEMINARIO TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, fleet manager, società di noleggio
VANEMOTION
La flotta che produce no gli ideatori del seminario - sono fondamentali per dare credibilità e sostegno alle migliori strategie. In questo caso si è fatto riferimento a due dimensioni diverse: la gestione in proprio (Eismann) e la gestione terziarizzata (TNT)”. stenersi semplici curiosi. Il seminario in pro- Prima di Simone Boeretto (general service director gramma dalle 9.30 alle 12.30 di venerdì 10 Eismann Italy Holding, della quale gestisce una flotta ottobre all’Autodromo di Monza, all’interno di circa 900 veicoli), prima di Aldo Donini (country della tre giorni ‘vanEmotion - truckEmotion’, è stret- operation manager TNT Global), introdotti dal direttamente rivolto agli operatori del settore. Già il tito- tore di questa testata nonché di Vie&Trasporti, Giuseppe lo, ‘LCV: la flotta che produce’, lascia intuire chi sie- Guzzardi, altri esperti prenderanno la parola: Antonio derà in platea: i costruttori di light commercial vehicle, Cernicchiaro, vicedirettore generale di Unrae, parlerà i fleet manager conto proprio e conto terzi, e natural- di ‘Euro 6 e ZTL: vetustà del parco’; a seguire Antonello mente le società di noleggio, perché laddove c’è una Serafini, senior consultant automotive Lamberet, affronterà il tema delicatissimo de ‘Il valore residuo nel flotta ci sono, o dovrebbero esserci, anche loro. L’appuntamento in Sala Regione è un debutto nel de- mercato degli LCV’; Alexandre Martinelli, senior mabutto. “Per la prima volta - spiegano gli organizzatori nager TaxLawPlanet e gradito ospite di queste colon- accanto ai truck vengono ‘parcheggiati’ anche i vei- ne (v. pag. 8), farà chiarezza in materia di ‘Fiscalità e coli commerciali leggeri, ovvero i mezzi che idealmen- veicoli da lavoro’; Luca Secondini, amministratore dete vanno dal produttore al consumatore”. Per la prima legato Mercedes-Benz Charterway, motiverà ‘La scelvolta, la flotta viene presa in esame per il suo valore. ta noleggio per i veicoli da distribuzione’. Per partecipare all’unica iniziativa non free all’interno di vanEmotion, ‘La flotta Storie da raccontare Ieri ‘solo’ i truck, Ed ecco allora le case histories, sempre oggi anche gli LCV. che produce - primo seminario nazionale specialistico dedicato all’ottimizzazioapprezzate in un contesto aperto al conA vanEmotion, ne della gestione di veicoli commerciali fronto, dove saranno le domande del pubun seminario blico più ancora che le risposte dei rela- rigorosamente per leggeri (LCV)’ - è obbligatorio registrarsi. Scoprite come visitando il sito internet tori a decretarne il gradimento. addetti ai lavori. www.truckemotion.it/ “Le testimonianze aziendali - sottolinea■
Un titolo immediato, un’agenda di sostanza. Gli LCV protagonisti di un seminario nazionale all’Autodromo di Monza. Ecco chi scenderà in pista...
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COVER TEMPO DI LETTURA: 12 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, multinazionali, Pmi, artigiani, professionisti, società di trasporto, padroncini
FUORI DALLA NICCHIA Furgoncino? Sì grazie! E i grandi noleggiatori scoprirono che nei loro contratti il povero ‘commercial’ era tutt’altro che secondario. Anzi. Alla scoperta di un settore tanto impegnativo quanto carico di valore di Roberta Carati
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i vanno giù pesante, gli operatori del noleggio, ben consapevoli che quello degli LCV è un mercato che offre molte possibilità. Per qualcuno, come Alphabet, è ancora una nicchia; per altri, CharterWay più di tutti, è il core business; ma anche chi non supera il 20-30 per cento di penetrazione guarda ai veicoli commerciali come al segmento maggiormente promettente. Giovanni Orlandini, amministratore delegato Car Server: “Per fortuna in Italia, piccoli e grandi hanno ancora bisogno di mezzi adeguati per il proprio lavoro. E siamo contenti di poter partecipare a questo aspetto dello sviluppo delle nostre imprese, di qualsiasi dimensione”; e Gavin Eagle, direttore commerciale LeasePlan: “Il ricorso al noleggio a lungo termine rispetto ad altre forme di acquisizione dei veicoli continua a crescere anno su anno, e riteniamo che questo trend continuerà il suo sviluppo positivo particolarmente nel segmento LCV”; e Rolando D’Arco, direttore marketing&sales Leasys: “Leasys ha sempre avuto un occhio di riguardo per i veicoli commerciali ed è storicamente uno dei principali player di mercato nel noleggio a lungo termine di questa tipologia di mezzi”; ed Emmanuel Lufray, direttore commerciale Arval: “L’approccio di Arval al mondo dei veicoli commerciali è esattamente lo stesso che ci caratterizza e definisce sul mercato come leader: specializzazione nella progettazione, personalizzazione del servizio, qualità, velocità, efficienza”. Nulla, evidentemente, è lasciato al caso. F&F Qual è l’approccio della sua azienda al mondo del noleggio dei veicoli commerciali? ▲ Emmanuel Lufray, direttore commerciale Arval: La prima garanzia di qualità e competenza che offriamo è la presenza di un team specializzato nel Noleggio a Lungo Termine di veicoli commerciali e allestiti (Truck Solutions) composto da professionisti commerciali, tecnici, meccanici e produttori di veicoli e allestimenti in grado di rispondere con precisione, puntualità e la massima flessibilità a ogni esigenza. ▲ Roberto Sticca, direttore operations Alphabet: Siamo presenti su tutto il territorio nazionale e abbiamo soluzioni per le grandi aziende, le Pmi e i liberi professionisti. Sia che si tratti di implementare il Corporate CarSharing (AlphaCity) o di elettrificare la propria flotsettembre 2014 -
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Eagle (LeasePlan): “Abbiamo sviluppato una divisione dedicata di vendita sia diretta che indiretta alla Pmi, segmento che in ambito noleggio sta crescendo in modo esponenziale”. D’Arco (Leasys): “I nostri clienti vanno dalle compagnie delle utilities fino alle piccole flotte e al singolo padroncino”.
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risorse da dedicare alla promozione del prodotto, permette un costante contatto con i clienti mentre Leasys è responsabile per l’intero processo di gestione operativa del servizio di noleggio a lungo termine. A loro volta i concessionari si appoggiano ad allestitori locali: un modo di essere quanto più possibile vicini al cliente che ha bisogno di riferimenti immediati.
F&F Quanto ‘pesa’ il noleggio degli LCV sul totale ta (AlphaElectric), sia che si tratti delle tradizionali of- dei veicoli in flotta? Qual è la tipologia prevalente? ferte di NLT, Alphabet ha tutte le risposte in tasca e que- ▲ D’Arco (Leasys): Della nostra attuale flotta di cirsto non esclude i veicoli commerciali. ca 100mila veicoli, ben il 30 per cento è rappresenta▲ Giovanni Orlandini, amministratore delegato Car to da veicoli commerciali di varia tipologia, dai picServer: Abbiamo sempre mostrato molta cura e atten- coli van fino a furgoni con allestimenti complessi, in zione verso il cliente interessato ai veicoli commer- maggior parte, ma non esclusivamente, modelli della ciali. Si tratta di mezzi di lavoro: una questione per il gamma Fiat Professional e Iveco. cliente molto importante. ▲ Eagle (LeasePlan): Nell’ambito della flotta totale di veicoli gestiti con il noleggio a lun▲ Luca Secondini, amministratore delego termine, la quota di LCV supera il gato CharterWay: L’attività di NLT su veiDurata media coli commerciali e industriali rappresenta da mensile dei contratti: 20 per cento. Si tratta per lo più di piccoli e medi van, veicoli che non a caso sempre il core business del brand MercedesAlphabet: 36-40 rappresentano spesso il fiore all’occhielBenz CharterWay. La specializzazione nel Leasys: 36-48 lo della produzione di molti costruttori. settore trasporto è a nostro avviso di fonCharterWay: 48 damentale importanza per offrire al cliente ▲ Orlandini (Car Server): Oltre il 35 Arval: 57 un livello di servizio adeguato alle aspettaper cento. Si va da quelli leggeri, per LeasePlan: 58 tive e alle necessità di chi nel veicolo ha il operatori e tecnici, a quelli allestiti per Car Server: 60 mezzo di produttività della propria azienda, trasporti specializzati: direi che, in quee richiede tempestività, competenza, passione. sto caso, ogni veicolo è un mestiere, una storia. ▲ Gavin Eagle, direttore commerciale LeasePlan: Gli ▲ Secondini (CharterWay): La nostra flotta conta LCV sono strumentali all’esercizio dell’impresa, e per circa 3.000 tra veicoli commerciali e industriali che questo necessitano di livelli di servizio adeguati al loro rappresentano circa la metà della flotta complessiva. reale utilizzo. In LeasePlan abbiamo sempre riservato Sono veicoli commerciali 3.5 Ton furgoni o allestiti un’attenzione specifica a questo segmento, come prova con isotermici/celle frigo o box in alluminio. la gestione in esclusiva della flotta di Poste Italiane, in ▲ Lufray (Arval): Su una flotta di oltre 135mila veimaggioranza composta da oltre 15.000 LCV; ma ora coli, circa un quarto è rappresentato da LCV. Le tipostiamo sviluppando attività che porteranno un ulteriore logie più richieste sono i furgoni: a titolo esemplificamiglioramento alla nostra offerta di servizi dedicati. tivo ma non esaustivo, Fiorino, Doblò, Kangoo, Partner ▲ Rolando D’Arco, direttore marketing&sales per i più piccoli e Ducato, Master, ma anche Daily o Leasys: Su questo segmento lavoriamo soprat- Sprinter, senza dimenticare i veicoli van. tutto attraverso la rete dei dealer Fiat - ▲ Sticca (Alphabet): Il comparto LCV pesa meno del Chrysler su tutto il territorio nazionale, 10 per cento sull’attuale parco circolante, ma la quota in particolare tramite alcuni ‘hub’ specia- sta aumentando rapidamente. Senza dubbio il marchio lizzati. Anche per i veicoli commerciali, Fiat è quello più richiesto. Con una percentuale di tutil network costituisce uno dei grandi valo- to rispetto segue Volkswagen e poi a pari merito ri aggiunti di Leasys: la cosiddetta rete in- Mercedes, Peugeot e Opel. Parlando di modelli, Ducato diretta, con la sua dimensione locale, la è certamente quello più venduto e da solo rappresencapacità distributiva e la disponibilità di ta il 20 per cento dei veicoli commerciali in flotta. - settembre 2014
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Lufray (Arval): “Le aziende clienti che hanno in flotta LCV sono oltre 4.000 polarizzate in sei regioni del Centro Nord”.
F&F Qual è la strategia in materia di allestimenti? ▲ Secondini (CharterWay): Qualsiasi allestimento può essere oggetto del contratto di noleggio unitamente a un veicolo telaio Mercedes-Benz. La nostra filosofia è costruire, insieme al concessionario di riferimento per il cliente, il veicolo più adatto alle esigenze di quest’ultimo, anche in materia di configurazione, dispositivi ed elementi tecnici e ovviamente di allestimenti. ▲ Sticca (Alphabet): Conoscendo i bisogni dei propri clienti, Alphabet coniuga l’offerta di mercato con le reali esigenze di business. Si avvale quindi di una capillare rete di allestitori che hanno un consolidato rapporto di partnership con i concessionari convenzionati, garantendo la massima qualità e flessibilità. ▲ Lufray (Arval): Proponiamo sei categorie di allestimenti principali: Furgonature (trasporti di vario genere quali ad esempio catene di grandi magazzini, elettronica o mobili, corrieri, spedizionieri, logistica, lavanderie industriali, imprese traslochi, trasporto abbigliamento); Cassoni ribaltabili (edilizia, manutenzioni stradali, manutenzione aree verdi, manutenzione impianti di vario genere, trasporto macchinari); Celle frigorifere (centrali del latte, caseifici, carni e salumi, consegne alimentari domiciliari, trasporto ittico, catering o servizi pasti ospedalieri, trasporto farmaci a temperatura controllata, surgelati e gelati); Carri attrezzi (network di assistenza stradale, officine e carrozzerie, società di rimozione); Piattaforme aeree (municipalizzate, illuminazione pubblica, potatura alberi, affissioni pubblicitarie, edilizia, manutenzioni gallerie e stradali in quota); Vasche e compattatori rifiuti: (municipalizzate per i servizi ambientali, trasporto privati rifiuti speciali). ▲ Eagle (LeasePlan): L’allestimento di un veicolo commerciale e la gestione del suo ciclo di vita rappresentano il vero banco di prova della capacità di una azienda di servizi come la nostra di offrire un prodotto veramente competitivo. Questo significa poter disporre di un network di allestitori affidabili e ac-
Sticca (Alphabet): “La conoscenza e professionalità dei nostri clienti, di qualunque tipologia, è elevatissima”.
Orlandini (Car Server): “Fortunatamente aziende di tutto il territorio ci chiedono veicoli commerciali”.
crescere continuamente le competenze tecniche interne necessarie per proporsi al cliente come veri partner. Il fleet manager di un’azienda con flotta di veicoli commerciali possiede infatti una conoscenza specifica di questi mezzi e dei relativi allestimenti, e si attende naturalmente di avere con il proprio fornitore di servizi una interlocuzione allo stesso livello. ▲ Orlandini (Car Server): Una volta definite le necessità, c’è un coinvolgimento diretto e consulenziale anche dell’allestitore. ▲ D’Arco (Leasys): Spesso è il cliente a scegliere e a segnalare a Leasys l’allestitore, in virtù di un rapporto già consolidato o per un supporto specifico. In alternativa, Leasys dispone di un’ampia rete di allestitori e studi di progettazione in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di carico, trasporto e attività, nel rispetto degli obblighi di legge afferenti alle varie categorie professionali. I veicoli commerciali, infatti, possono avere livelli di estrema personalizzazione: i più richiesti sono veicoli con sponde ribaltabili; carrelli e sponde retrattili; cassonati fissi e ribaltabili; celle isotermiche di tutti i tipi, inclusi banchi e vetrine refrigerati; furgonature. In particolare per la PA forniamo anche mezzi allestiti con piattaforme, ad esempio per varie opere di manutenzione: verde pubblico, illuminazione, edifici. ■
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Secondini (CharterWay): “I nostri clienti? Dalle piccole aziende alle multinazionali passando per artigiani e professionisti”.
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COVER TEMPO DI LETTURA: 15 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, società di noleggio, account di società di noleggio, trasportatori, allestitori
LIGHT COMMERCIAL VEHICLE
L’anatroccolo emozionalità nella scelta, dettata invece dal raziocinio, dalla convenienza, dalla conoscenza e dall’esperienza pregressa. Spesso, ed è il caso delle piccole flotte, il responsabile acquisti o noleggio “ne capisce”. Inoltre, le variabili dimensionali e meccaniche sono pressoché infinite, basti pensare che per un Ducato o un Transit si parla almeno di 10-12mila possibili differenti configurazioni, senza considerare l’allestimento o il colore. Infine, l’ensamble allestimento-veicolo è determinante di Santiago la Ferlita per la redditività del veicolo, e non può essere scelto su due piedi o senza competenza. improvviso il veicolo commerciale è di- Fortuna che oggi, in aiuto ai venditori e ai noleggiatori, ventato importante, molto importante per c’è uno strumento noto come configuratore, magico i noleggiatori nazionali e internazionali. se si vuole, ma che ha il difetto di essere per definizione Fino a ieri era solo un volgare furgone, oggi è un veicolo sempre incompleto e non aggiornato. Provate a pensare poliedrico che può vivere almeno due volte e che, grazie a quante sono le variabili che intervengono di continuo a una ricca ‘gobba’ può valere molto di più di quello a modificarne la natura: prezzo di listino, nuovi modelli che è, se considerato in quanto tale. L’allestimento, in- e versioni, norme fiscali, nuovo listino dell’allestitore, fatti, sta diventando un valore aggiunto piuttosto che nuove norme di circolazione e viabilità, parametri Euro, un fastidio, un problema in caso di veicolo sostitutivo estemporanee proposte commerciali anche a tempo determinato... una storia infinita. e, anatema, in caso di restituzione a fine noleggio. Il problema è che di LCV bisogna capirne per proporli Con adeguati investimenti, però, si può mettere insieme con successo, e per tanti motivi. Prima di tutto, c’è poca un configuratore aperto e flessibile. Società specializ-
Boom d’interesse verso il veicolo commerciale, ieri brutto papero, oggi splendido cigno: le società di noleggio in prima fila per proporre alle flotte veicoli di ogni tipo e taglia. Peccato che di ‘furgoni’ ne sanno poco o niente, e fanno una gran confusione. Tutti a scuola, quindi: partiamo dai concetti-base
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CdS: praticamente fermo al carro con i buoi. O poco dopo Per quanto riguarda il veicolo commerciale, il Codice della Strada è più o meno sclerotizzato a un’epoca di poco successiva alla Cavalleria Rusticana, nella quale il buon Turiddu allegramente conduceva il suo carretto siciliano a trazione animale. Ma il Codice si avventura coraggiosamente nel termine ‘autocarro’, che vuol dire tutto (come forma e allestimento, condizionato solo dalla MTT) e niente (come se i veicoli commerciali fossero soltanto carri). In realtà il CdS osa maggiormente quando in ballo c’è l’aspetto fiscale. Lì è più puntuale, o meglio pedante, visto che le definizioni servono più a fare confusione che chiarezza. Termini come ‘promiscuo’ o ‘servizio di piazza’ non aiutano di certo, per non parlare delle più astruse tra le classificazioni, a dir poco paleolitiche: ‘uso’ e ‘destinazione’. Per la serie, cose semplici mai. Speriamo che il prossimo Codice della Strada sia più agevole sia nelle descrizioni sia nelle caratteristiche tecniche, per non parlare della tipologia d’uso, della differenza tra proprietà e possesso. È lecito sperare in uno svecchiamento, in un linguaggio meno criptico?
zate, spesso internazionali, sono già abbastanza avanti. Manca però la personalizzazione del venditore. Flotte&finanza, nei limite del possibile, vuole colmare questo gap di competenze fornendo, da questo numero in poi, informazioni utili per comprendere meglio questo difficile ed esigente settore del trasporto individuale o merci, o di entrambi. Ma perché è “tempo di commerciali”? Semplice, perché cambiano le regole della distribuzione. Da Alibaba ad Amazon, il commercio elettronico ha dato una fortissima spinta alla movimentazione di
collettame conto terzi, tanto che i corrieri come TNT ovviamente gongolano, perché un mercato che si stava aprendo si è invece letteralmente spalancato. Ma non è soltanto il conto terzi a ricevere un forte impulso. Il dilagare delle Zone a Traffico Limitato, le norme Euro, le stringenti regole per il trasporto di medicinali a temperatura controllata e di alimenti freschi offrono al conto proprio spiragli di crescita anche nella consegna. Il conto proprio è quella attività per la quale il trasporto non è il core business ma è secondario, necessario per poter distribuire e consegnare in proprio le merci prosettembre 2014 -
Le due configurazioni ‘tipo’, furgone e cassonato. Ma è il primo a rappresentare il 70 per cento del mercato.
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Il nuovissimo Ford Transit. Quest’anno quasi tutti i costruttori hanno schierato i nuovi modelli.
dotte, lavorate, movimentate. E spesso non è attività che si può delegare agli autotrasportatori o ai corrieri; si pensi alla specificità, ad esempio, dei carichi con tre differenti temperature (se non quattro), alla fidelizzazione, al rapporto diretto commerciante-cliente. Per non parlare, infine, delle flotte specializzate in specifiche attività, o degli artigiani che devono muoversi celermente in ambiti angusti. Chiunque esca di casa di prima mattina noterà l’esercito di questi piccoli veicoli con vivaci insegne che come api impazzite saltellano da una rivendita all’altra. Attenzione, abbiamo detto che il conto proprio spesso vuole fare da sé la consegna, ma non che vuole essere proprietario del veicolo... ed ecco che il sagace noleggiatore individua tra queste tipologie di imprenditore-lavoratore il potenziale cliente, un parco veicoli enorme e anche abbastanza anziano, in Italia. La prevalenza dei veicoli è in area Euro 3, e sono ancora tanti gli Euro zero e Euro 1.
Per essere maggiormenti convincenti, le Case propongono, spesso a titolo dimostrativo, delle proprie colonnine di ricarica. Come questa a centro pagina vista al Salone di Ginevra di quest’anno, a corredo del Nissan NV 200 elettrico.
Configuratore e consulenza, valori forti Torneremo in ogni numero di F&F sulle problematiche legate alla scelta e all’uso degli LCV (usiamo questo acronimo anglofono perché la dicitura del Codice, autocarro, è arcaica e limitante, quella ergale, veicolo commerciale, è in contrasto con le definizioni europee
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(sono tutti veicoli commerciali, dai piccoli van ai grandi TIR), anche perché ci sembra ci sia un gran fermento nel settore: chi studia il segmento, chi si fidanza con costruttori e allestitori, chi elabora configuratori proprietari, chi ancora vuole mettere in piedi proprie reti di vendita. A vantaggio dell’utilizzatore finale, alla fine il nostro lettore, vogliamo premere il pedale dell’acceleratore sulla formazione, vero argine all’improvvisazione. Dalle nostre riflessioni vengono fuori due valori forti. Prima di tutto la necessità di disporre di un configuratore sul quale confluiscano le cinque aree sensibili: prodotto, allestimento, valore complessivo della proposta (partendo dal prezzo di listino per arrivare al
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Elettrico, ancora non ci siamo Non vogliamo apparire scettici, pessimisti o conservatori. La realtà è che ancora, sia a livello tecnologico che infrastrutturale, siamo lontani da un impiego su larga scala del ‘tutto elettrico’, specie per i veicoli da lavoro. Prima di tutto, diffidiamo di chi parla di autonomia, valore insulso se applicato a un veicolo che raramente va dal punto A al punto B, piuttosto dal punto A al punto A di nuovo. Quindi, parliamo più correttamente di raggio
d’azione. Poi, come si fa a non considerare strategico il peso trasportato, che influisce così pesantemente sui chilometri percorsi? Ma l’elemento che più ci fa riflettere è certamente il tempo di ricarica, che condiziona la velocità media d’esercizio. Inoltre, il costo dell’elettrico non è certamente uguale a 0,
valore residuo e al remarketing), offerta di canone e servizi, assistenza. La difficoltà sta proprio nel compendiare l’attività dei quattro protagonisti (costruttore del veicolo, società di noleggio, allestitore, finance), anche solo e puramente dal punto di vista informatico. In confronto, i configuratori dell’auto sono dei giocattolini da internet...
Se vuoi voli
Autore: Ivan Borserini Lingua: Italiano Editore: Casa Editrice la fiaccola srl Pubblicazione: maggio 2014 Pagine: 152 ISBN: 978-88-97212-04-1 Contatti: segreteria@fiaccola.it sevuoivoli@gmail.com
va considerato nel calcolo del Total Cost of Ownership (TCO). Le prove consumo effettuate da Flotte&finanza e Vie&Trasporti, infine, sono al riguardo abbastanza negative con rare eccezioni, come il Peugeot Partner che vediamo in queste immagini.
L’altra grande area di sviluppo è quella della consulenza. Da una recente ricerca dell’Osservatorio Arval risulta come la richiesta di consulenza (sotto varie forme: dalla scelta del modello e dell’allestimento alla proposta di servizi) sia strategica e trasversale alla dimensione della flotta. E la parola consulenza ne richiama una, strategica e spesso disattesa: formazione. ■
Un racconto biografico, che si snoda in trent’anni di volontariato, fa compiere un viaggio all’interno del mondo della disabilità sportiva, con passione e sentimento, che l’autore ha vissuto in prima persona. L’incontro con i vari personaggi, campioni di sport e insegnanti di vita, permette di trasformare la mera conoscenza in vera amicizia. Idee e progetti sviluppati nel tempo appaiono ancora vivi e attuabili nella loro semplicità. Seppure risultino così logici hanno necessità di un motore che li sostenga: l’amore verso il prossimo!
settembre 2014 Casa Editrice la fiaccola srl LIBRI
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QUESTIONI DI FORMA
GLI LCV: IMPARIAMO A Ecco una breve rassegna delle principali attitudini e dimensioni in uso tra i veicoli commerciali leggeri. Su queste proposte standard, migliaia di varianti e personalizzazioni, in ragione della propria esigenza di trasporto e lavoro
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(RI)CONOSCERLI
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LONG TEST TEMPO DI LETTURA: 5 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Management, ufficio acquisti, società di noleggio, driver
CLASSE A RENT STORY
È passato oltre un anno da quando Mercedes-Benz Classe A, grazie a un accordo con CharterWay, è entrata a far parte della flotta della casa editrice la Fiaccola. In occasione del giro di boa (il contratto con la società del Gruppo Daimler specializzata nel renting a breve e lungo termine dura 24 mesi) abbiamo voluto tirare le prime somme. Molto soddisfacenti: superano a pieni voti il long test sia la A180 Executive (la versione aziendale della più piccola fra le vetture della Stella), sia i servizi inclusi nel pacchetto di noleggio. Ecco cosa abbiamo potuto toccare con mano
scorsa prihera e il danno è fatto. La ng zza po a un da ile isib il laUna buca resa inv n scocciatura visto che teralmente a terra: una gra let ti as ha rim ci mo mi sia ble ra ve pro ma ti i nostri pettare. A risolvere tut as rto ce ò pu 24 n no 77 , 77 sa 77 voro, si 800 37 24h che risponde allo 00 ce rvi Se z en s-B de po rce dis nte, a pensato il Me rvizio di assistenza efficie se Un . no an all’ rni gio 5 indici ore su 24 per 36 lla Stella. In meno di qu e guidano una vettura de ch o lor co ti intertut all’ di e ina ion ffic siz rtati nell’o rro attrezzi che ci ha po ca il sto po l su dianto me giu im è minuti no messi ccanici specializzati si so me i i Qu e. es lan mi ale era no della Fili tamente all’op : il giorno successivo abbiamo potuto ritirare la vettura. Sul conto solo la spesa per il nuovo pneumatico e per la manodopera: il soccorso su strada è incluso nel canone.
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Perché noleggiare e non acquistare? Semplice: ci si libera di tutte quelle incombenze legate alla gestione dell’auto. Dal pagamento dell’assicurazione in scadenza al versamento del bollo annuale. Pensa a tutto CharterWay. Nel canone mensile è inclusa pure la sostituzione dei pneumatici invernali: è bastato prendere appuntamento e recarsi in
LONG TEST
Di serie su A180 Executive una completa dotazione di sicurezza, da sempre una priorità per Mercedes-Benz. Oltre al programma elettronico di stabilità Esp, al Brake Assist e al sistema frenante Adaptive Brake, la più piccola della Casa tedesca propone il Collision Prevention Assist e l’Attention Assist, equipaggiamenti in genere riservati ai modelli del segmento superiore. Il sistema di prevenzione delle collisioni allerta il guidatore, con l’accensione di una spia e l’invio di un segnale acustico, in caso di eccessivo avvicinamento ai veicoli che lo
precedono e lo aiuta nella frenata se sussiste effettivo pericolo di tamponamento; funziona a partire da velocità superiori ai 7 chilometri orari. L’Attention Assist, invece, è un dispositivo che per mezzo di una centralina valuta lo stile di guida e avvisa il driver nel caso individui segnali di stanchezza, prima con l’accensione di una spia con una tazzina di caffè nel quadro, poi con un segnale acustico e l’invito a fermarsi per una pausa.
Soddisfacente il comp ortamento del motore diesel 1,5 litri scarsi in grado di erogare una potenza ma ssima di 80 kW (109 Cv) e una coppia di 260 Nm a 1.7 50 giri al minuto in abbinamento a un cambio manuale a sei rapporti. Regala fluidità di marcia sulle strade cittad ine come su quelle a scorrimen to veloce e non mette a dura prova il portafoglio. A og gi la A180 in utilizzo ha percorso 24.500 chilometri, pre valentemente in ambit o urbano, con un consumo medio di 6 litri per ogni 100 ch ilometri (oltre 16 chilometri con un litro). Alla riduzione dei cons umi contribuisce il sis tema Eco Start Stop che gestisc e lo spegnimento autom atico del motore a vettura ferma , particolarmente utile ne gli stop and go. Il driver, inoltre , sul display nel quadro strumenti può leggere l’indicaz ione della marcia cons igliata per innestare in anticipo il rapporto superiore.
un’officina Mercedes-Benz per garantirsi la massima sicurezza anche nella stagione più fredda dell’anno e non rischiare di incorrere in sanzioni.
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ANNIVERSARI TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Aziende, automobilisti
CAR SHARING
Festa per settantamila Tanti sono gli iscritti a car2go nella città di Milano. Pionieri della mobilità condivisa, Daimler e Europcar hanno soffiato sulla prima candelina
La sala gremita all’incontro dell’8 settembre a metà tra conferenza stampa e festa di compleanno. Con tanto di taglio della torta.
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Ha dichiarato Thomas Beermann, amministratore delegato car2go Europa: “Il primo anno di car2go a Milano è stato per noi un enorme successo e ha reso questa magnifica città una delle migliori location in cui è attivo il servizio a livello mondiale. Ogni volta che sono a Milano, posso testare dal vivo come car2go sia diventato sempre più un aspetto fondamentale per la mobilità dei cittadini milanesi e come si integri alla perfezione con tutti i mezzi di trasporto esistenti in città”. Ma ecco il profilo dell’utente meneghino: sul totale degli iscritti, il 66 per cento è di sesso maschile, il 15 per cento ha tra i 18 e i 25 anni, il 35 tra i 36 e i 49, il 32 tra i 26 e i 35 e infine il 18 per cento ha superato i 50.
Sharing mobility gosto 2013. A Milano sbarca ‘car2go’, il ser- “Nel nuovo linguaggio economico - ha detto Beermann vizio di car sharing frutto della partnership - si sta facendo largo il concetto di sharing economy, tra Daimler e Europcar, compagnia di no- di cui la sharing mobility è uno dei fenomeni trainanleggio a breve termine azionista al 25 per cento. ti. In tempi di crisi la condivisione riduce gli sprechi ma Un anno dopo, i numeri ne attestano l’alnon gli output del sistema economico che to indice di gradimento: 70.000 iscritti vede anzi la creazione di nuovo lavoro”. Dal primo ottobre convinti dalla semplicità di fruizione e car2go è presente in 28 città tra Europa (da l’abitacolo delle dall’economicità - e una media di nolegpoco a Francoforte e Copenhagen) e Nord Smart ‘meneghine’ gi settimanali delle 600 smart America, con 850.000 clienti che hanno a ha un profumo ‘enviromental - friendly’ (hanno disposizione 11.000 vetture, 1.250 delle speciale, creato una emissione di 98 g CO2/km) quali elettriche, per un totale di 26 milioda Sileno Cheloni. ni di noleggi. Uno ogni due secondi. ■ che ha raggiunto quota 25.000.
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ALPHACITY TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Management, dipendenti, collaboratori
COMPANY CAR SHARING
Che fortuna! Lorem ipsum Due aziende clienti Alphabet potranno sperimentare, gratuitamente per sei mesi, il servizio di corporate car sharing. Sono state estratte a sorte a una cena da Cracco
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Alcuni momenti della serata: l’accoglienza, la presentazione del servizio AlphaCity, l’estrazione, la cena.
due di loro è toccato in sorte: OMRON, azienda attiva nel settore medicale, elettronico e dell’automazione industriale, e Certiquality, Istituto di Certificazione della Qualità, potranno provare gratuitamente ‘AlphaCity’ per sei mesi. Un colpo di fortuna. I bussolotti con i loro nomi sono stati estratti durante l’incontro organizzato da Alphabet per presentare il servizio di corporate car sharing ai circa 70 tra amministratori delegati, fleet manager e responsabili risorse umane delle aziende clienti. Apprezzata cornice dell’evento il ristorante ‘Carlo e Camilla in Segheria’ dello chef Carlo Cracco, che ha dato il benvenuto agli ospiti via webcam. Un tocco tecnologico in linea con il nuovissimo sistema di condivisione messo a punto dalla società del Gruppo BMW. I dipendenti avranno sempre a disposizione un’auto,
BMW o Mini (ma già si parla dei modelli Mini Hatch e Mini 5 porte, della BMW Serie 2 Active Tourer e dell’elettrica BMW i3), e impareranno a condividerla con i colleghi sia sul lavoro sia nel tempo libero. Tecnologia keyless Ci si registra tramite piattaforma online per ricevere la propria membership card e poi si prenota il veicolo. Una volta a bordo, si inserisce sul display il pin personale scelto in fase di prenotazione e si preme il tasto start/stop per mettere in moto. Senza bisogno di chiavi. I vantaggi? Riduzione dei costi e ottimizzazione della flotta, soddisfazione dei collaboratori che potranno guidare sempre una vettura a marchio premium per uso business o privato, impatto sostenibile sull’ambiente. “Il car sharing - puntualizza Andrea Cardinali, presidente e AD di Alphabet Italia - non vuole sostituirsi al noleggio delle flotte aziendali, bensì fornire un’alternativa a taxi, rent-a-car, noleggio con conducente e rimborsi chilometrici, diminuendo così i costi”. ■
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LE AUTO DI F&F TEMPO DI LETTURA: 8 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Case, società di noleggio, concessionari, responsabili acquisti, fleet manager, driver
LA SCELTA DI Flotte&finanza Cognome e nome Peugeot 308 Versione Berlina Alimentazione Diesel Cilindrata cm3 1.560 Potenza kW (Cv)/giri 85 (115)/3.600 Coppia Nm/giri 270/1.750 Omologazione Euro 5 Cambio/n°marce manuale/6 Capacità serbatoio lt 53 Capacità vano bagagli lt 470 Lunghezza mm 4.253 Larghezza mm 1.804 Altezza mm 1.457 Cerchi pollici 15 Massa vettura kg 1.235 Consumo ciclo comb. lt/CO2 per 100 km: 3,7/95 Prezzo € da 22.600 Bollo (secondo regione) € da 218,50 On line www.peugeot.it
PEUGEOT 308
Grande dentro Sta conquistando il segmento C grazie all’abitabilità ai vertici della categoria abbinata a tecnologie riservate all’alto di gamma. E per le flotte c’è la Business di Tiziana Altieri
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a berlina della porta accanto, bella ma possi- mensioni contenute con comandi integrati, un quadro bile: è Peugeot 308, vincitrice del titolo ‘Car strumenti in posizione alta, una consolle centrale e un of the Year 2014’. La vettura si inserisce a pie- touch screen da 9,7 pollici che permette di gestire clino titolo nel segmento C, quello preferito dalle azien- matizzazione, aiuti alla guida, dispositivi multimediade, dove rompe gli schemi con dimensioni da com- li, navigazione, telefono, Peugeot Connect Apps e i patta (è lunga 4.250 millimetri con un passo di 2.620 principali parametri del veicolo. Sparisce così la quae larga 1.800 millimetri) ma un grandissimo spazio si totalità dei pulsanti sulla plancia, per una sensaziointerno: sia per i passeggeri sia per gli ne di ordine e di facilità di utilizzo. oggetti al seguito, con un bagagliaio A disposizione degli occupanti, sia dei Anche su 308 sale che con i suoi 470 litri è il più grande sedili anteriori sia della panchetta poil Peugeot i-Cockpit: della categoria. steriore, tanti vani portaoggetti per una volante compatto, A caratterizzare l’abitacolo è il Peugeot capacità totale di 24 litri. quadro rialzato, i-Cockpit, divenuto uno stilema di faQuattro gli allestimenti proposti: in creconsolle centrale miglia, che si compone di quattro elescendo Access, Active, Business e e touchscreen. menti fondamentali: un volante di diAllure. E se i consumi sono un altro de32 -
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LE AUTO DI F&F
UN BAGAGLIAIO GENEROSO per Peugeot 308, pure in versione berlina. Misura, infatti, 470 litri (pari a 420 decimetri cubi), 35 dei quali disponibili nel vano sotto il tappeto. Ad agevolare le operazioni di carico ci pensano la soglia bassa, è a soli 691 millimetri da terra, e la grande
apertura del portellone posteriore (misura 1.068 millimetri). Eliminando la seconda fila di sedili la capacità̀ di carico raggiunge i 1.309 litri. I progettisti del Leone hanno ottenuto tanto spazio per gli oggetti al seguito senza sacrificare i passeggeri: anteriormente la larghezza ai gomiti è̀
di 1.440 millimetri e di 1.412 nella seconda fila. L’abitabilità̀ verticale è̀ di 1.895 millimetri davanti e 1.874 dietro. I vani portaoggetti, distribuiti in tutto l’abitacolo, offrono una capacità totale di 24 litri, consentendo di sistemare ogni cosa al suo posto.
SICURA DI SERIE BUSINESS è l’allestimento a misura di azienda, disponibile con tutte le motorizzazioni diesel. Permette di non perdere la rotta e rimanere sempre collegati con la propria base con il sistema di navigazione satellitare integrato, radio trituner con comandi al volante, jukebox, 6 altoparlanti, Mp3, 2 prese Usb, Bluetooth, Aux In, modulo di comunicazione localizzata con Sim integrata, servizi Peugeot Connect SOS e Connect Assistance. La differenza di prezzo rispetto all’Active è di 700 euro.
gli elementi decisivi per conquistare le flotte, 308 ha tutte le carte in regola. Motori anche con sigillo Euro 6 Il Leone propone un benzina, il 1.2 PureTech Turbo Euro 6 da 81 o 95 kW (110 o 130 Cv) e quattro diesel. Si parte dal 1.6 Hdi da 68 kW (92 Cv) o e-Hdi da 84 kW(115 Cv), entrambi Euro 5. Salendo si trovano il 1.6 BlueHdi da 88 kW (120 Cv) e il 2.0 BlueHdi da 110 kW (150 Cv), rigorosamente Euro 6 grazie alla presenza non solo del Fap ma anche dell’Scr (ossia la selezione catalitica riduttiva), quest’ultimo disponibile pure con trasmissione automatica sei rapporti. Cambio manuale a 5 o 6 marce per le altre motorizzazioni. Sempre di serie lo Start&Stop. Noi abbiamo testato il 1.6 e-Hdi
Decisamente completo l’equipaggiamento deputato a garantire la massima sicurezza agli occupanti di 308. Già la versione entry level, la Access, propone di serie Abs, Esp, Ref e Afu; accensione automatica delle luci di emergenza in caso di forte decelerazione; airbag conducente e passeggero (con disattivazione a chiave), laterali doppi e a tendina; poggiatesta anteriori e posteriori regolabili; chiusura centralizzata delle porte con telecomando; cinture di sicurezza anteriori e posteriori a pretensione pirotecnica con limitatore di sforzo regolabili in altezza con tre punti di ancoraggio; fissaggi Isofix per seggiolini; indicatore perdita di pressione pneumatici; servosterzo ad assistenza variabile. Per il Driver Assistance Pack, disponibile con l’allestimento Allure, sono necessari 650 euro in più.
che si è rivelato assai parsimonioso: nel ciclo misto sono stati percorsi oltre 25 chilometri con un litro. Peugeot 308 regala un grande piacere di guida grazie a una progettazione innovativa, una struttura leggera ottenuta attraverso l’utilizzo di materiali inediti, gli sbalzi ridotti, l’abbassamento del baricentro, il servosterzo elettrico e lo schema delle sospensioni (Pseudo Mc Pherson sull’anteriore e a traversa deformabile sul retrotreno). Alle aziende più attente alla sicurezza Peugeot 308 propone in opzione (ma solo con l’allestimento top di gamma, l’Allure) il Driver Assistance Pack, che integra il regolatore di velocità attivo, l’Allarme Rischio Collisione e la Frenata Automatica di Emergenza che frena automaticamente la vettura per evitare l’impatto con il mezzo che precede o ridurne le conseguenze. ■ settembre 2014 -
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COMMERCIALI TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Fleet manager, società di noleggio, ufficio acquisti, driver
PEUGEOT BOXER
Leone ruggente Si rinnova il commerciale prodotto alla Sevel Sud in Val di Sangro. Per lui sei nuove motorizzazioni diesel di ultima generazione che promettono bassi consumi di Gianluca Ventura
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assi costi di utilizzo, grazie anche ai consumi ridotti, e contratti di servizio competitivi. Ecco le due armi che il nuovo Peugeot Boxer sfodera per conquistare la clientela professionale. Il veicolo è passato in sala trucco la scorsa primavera e ora si presenta come un vero e proprio strumento al servizio dell’efficienza aziendale. Migliorie sottopelle Le novità più salienti si nascondono sotto il vestito. Dove s’è provveduto a rinforzare la struttura della carrozzeria nella parta alta e a irrigidire la scocca. Poi ci sono i nuovi binari delle porte laterali scorrevoli rinforzate, così come riviste sono quelle posteriori più robuste. Si mette mano all’impianto frenante e vengono introdotti
CAPIENTISSIMO La cabina col triposto e tutte le taglie - rimaste invariate rispetto alla serie precedente - del commerciale francese. Tre i passi che danno origine a quattro lunghezze e tre anche le altezze per un volume di carico da 8 a 17 metri cubi.
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sia dei supporti ammortizzatori inediti, sia un’iniezione common rail firmata Continental di nuova concezione. Infine, il vano del collettore di scarico è stato ridisegnato. Fuori, spicca il nuovo frontale, modificato nel cofano (leggermente più alto per conformarsi alle attuali normative di sicurezza passiva), nei parafanghi, nei paraurti e nei gruppi ottici ridisegnati (anche quelli posteriori si sottopongono a restyling), a scelta con luci diurne a led. Il resto è come prima. Dentro, un sedile opzionale a molleggio meccanico, ma soprattutto un sistema audio con schermo tattile da cinque pollici dotato di navigatore, presa Usb e volendo anche vista sul posteriore a portelloni aperti sfruttando l’eventuale retrocamera opzionale. E sta per de-
COMMERCIALI
DA 2,8 A 4,0 TONNELLATE Dal 1978 sul mercato, frutto di una joint venture con Fiat, il commerciale da 35 quintali del ‘leone rampante’ si è rifatto il maquillage. Oggi è proposto con peso totale a terra compreso tra i 2.800 e i 4.000 chilogrammi.
sei marce: nessun robotizzato all’orizzonte, tanto meno un eventuale propulsore Cng. Fissati ogni 48mila chilometri o due anni i tagliandi. Per i motori Euro 6 ci sarà d’aspettare la primavera del 2016, quando arriveranno dei nuovi diesel francesi con catalizzatore Scr e AdBlue. Affidabilità e durata nel tempo sono due imperativi per Boxer; per questo, in fase di sviluppo, i progettisti del Leone hanno percorso oltre quattro milioni di chilometri nelle condizioni più estreme. ■
TUTTO NUOVO A sinistra, la rinnovata (di poco) plancia del Boxer. Più in basso, il pratico portadocumenti, i nuovi binari delle porte laterali e il motore da 2,2 litri. Sotto, le cerniere posteriori rinforzate.
buttare proprio in questi giorni la pratica docking station dedicata ai tablet pc. Tra i nuovi equipaggiamenti, assistente alla frenata d’emergenza, Esp con ripartitore di carico più antiarretramento di serie, oltre a monitoraggio pressione pneumatici, Cruise Control con limitatore di velocità, Lane Guard System e Hill Descent Control (che agisce con discese oltre l’8 per cento e mantiene la velocità entro i 30 orari), offerti invece con sovrapprezzo. Nuovi pure i ganci di traino. Numerosi come sempre i rivestimenti del vano di carico, nonché i tipi di paratia divisoria. Sul fronte delle versioni speciali, restano i 4x4 prodotti però dallo specialista Dangel e il doppia cabina firmato invece Durisotti. Inalterate le dimensioni, con quattro lunghezze e tre altezze, nonché i pesi, da 2,8 a 4,0 tonnellate complessive. Motorizzazioni diesel ad hoc A spingere il commerciale francese è un 2,2 Hdi made by Psa anche con stop/start (l’eHdi, solo per le due potenze maggiori) tarato a 81, 96 e 110 kW (110, 131 e 150 Cv) che affianca il 3 litri Fpt da 130 kW (177 Cv). Tutti abbinati esclusivamente a un cambio manuale settembre 2014 -
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ATTUALMENTE
A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA
‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierà per i gestori e gli utenti di auto aziendali
L’OCCASIONE NON FA IL DEALER Le concessionarie continuano a perdere terreno nel segmento usato, mantenendo nei primi sei mesi dell’anno l’andamento negativo registrato finora: emerge da uno studio dell’Osservatorio CarNext basato sull’analisi dei dati del panel di InterAuto News. Incrociando i valori dello stock medio con i giorni di giacenza (velocità di rotazione), risulta infatti che nella prima metà del 2014 la concessionaria ha viaggiato a un ritmo che per l’intero anno proietta 251 vendite, il 13 per cen-
AVIS SEDOTTA DAL CROSSOVER La flotta Avis sempre più a marchio Nissan. La compagnia di rent-a-car e il costruttore nipponico hanno infatti firmato un accordo per la fornitura di 110 X-Trail e 165 Qashqai. Gli allestimenti selezionati dei due nuovi crossover sono Nissan X-Trail nella versione Acenta dCi 130 2WD, e Nissan Qashqai nell’equipaggiamento dCi 110 Acenta Premium. “Grazie alla collaborazione tra Avis e Nissan - si legge in una nota - tutti gli utenti Avis avranno ora la possibilità di vivere in prima persona il design deciso, le prestazioni e la tecnologia innovativa di XTrail e Qashqai, per un’esperienza di guida coinvolgente ed emozionante in tutta sicurezza”.
to in meno di quelle del 2013, in un mercato dell’usato che però è rimasto sostanzialmente stabile (-1 per cento). Questo dato si incanala in un trend iniziato nel 2007, anno rispetto al quale le concessionarie hanno diminuito le vendite di usato di circa due terzi, a fronte di una domanda calata ‘solo’ di un quinto. Osserva Franco Oltolini, operations director di LeasePlan Italia in qualità di responsabile di CarNext (brand di LeasePlan dedicato alla vendita di vetture ex noleggio): “Il business dell’usato è complesso, richiede abilità manageriali e una considerevole capacità finanziaria”. Caratteristiche che non tutti i dealer hanno.
ANIASA E SINDACATI DIALOGANO ONLINE Occupazione, mercato del lavoro, formazione e qualificazione professionali. Sono i temi di cui si occupa EBAN, l’Ente Bilaterale Nazionale Autonoleggio costituito nel giugno 2012 da Aniasa per la parte datoriale e Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti per i lavoratori, dallo scorso agosto anche online (www.enteeban.it). Il sito raccoglie documenti e informazioni con particolare focus sui ‘Premi di studio’. Gli ultimi attivati, 32 premi per i quali si stanno vagliando le domande di partecipazione, hanno messo in palio 26.200 euro destinati agli studenti meritevoli figli di dipendenti delle imprese del comparto. L’iniziativa dell’Ente Bilaterale ha fatto seguito al workshop di febbraio sul tema ‘I driver di competitività nel settore dell’autonoleggio’ che ha coinvolto manager aziendali e delegati sindacali.
CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, È IL TURNO DI LEASYS 40 Fiat 500L e una Fiat Panda a doppia alimentazione bifuel metano/benzina, e 20 minibus Fiat Nuovo Ducato turbo diesel con iniezione diretta Multijet Common Rail a geometria variabile compongono la flotta di veicoli che Fiat-Chrysler ha fornito al governo italiano nell’ambito della presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea. Il Gruppo si è infatti aggiudicato il bando di gara del ministero degli Esteri per la fornitura di automezzi, a titolo di comodato gratuito, che garantiscono tutte le esigenze di trasporto delle delegazioni e delle autorità nazionali ed europee legate alla presidenza italiana. La flotta è gestita da Leasys.
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GREG, TESTIMONIAL... D’ORO Vent’anni appena compiuti e due ori agli Europei di nuoto di Berlino, Gregorio Paltrinieri è testimonial Car Server per la stagione sportiva 2014-2015. Giovanni Orlandini, AD della società reggiana di noleggio a lungo termine, si è detto felice di “poter contribuire anche in minima parte alla promettente carriera di Gregorio, che è un bell’esempio di come i giovani di talento sappiano impegnarsi a fondo per ottenere grandi risultati”.
SHARING+APP =CARSH Un aggregatore di servizi di car-sharing che combina in una sola mappa tutti gli operatori del settore presenti in Italia: è ‘Carsh’, la app gratuita per device mobili lanciata in chiusura della Settimana europea della Mobilità sostenibile. Gli utenti di Carsh scelgono dal proprio smartphone la città in cui intendono spostarsi con il carsharing e gestiscono il proprio profilo selezionando alcune informazioni. Prima tra le altre, il gestore. È possibile scaricare la app direttamente dagli store Apple e Android, oppure visitando il sito www.carsh.it.
ECONEWS
IL NOLEGGIO È ECOCOMPATIBILE
Elettrico e ibrido, metano e idrogeno... Gli orizzonti ‘verdi’ del renting a lungo e breve termine appaiono sempre più sconfinati. Flotte&finanza li mette a fuoco per voi, riferendo di accordi, novità, progetti. Anche decisamente futuribili...
NISSAN LEAF ALLA PROVA TAXI I taxi Nissan LEAF sono pronti a integrarsi nel trasporto pubblico della Capitale. Dall’accordo con URI - Unione Radiotaxi d’Italia, parte il test sulla fattibilità operativa del trasporto taxi con veicoli 100 per 100 elettrici. L’alleanza green porterà sulle strade di Roma due
EUROPCAR PROMUOVE L’IBRIDO
Una flotta di 200 Toyota Hybrid è disponibile, dal 24 settembre, in tutte le stazioni di noleggio Europcar di Milano città e all’aeroporto di Linate: a una tariffa competitiva, i clienti della compagnia di rent-a-car possono viaggiare in Yaris Hybrid e Auris TS Hybrid e sperimentare i vantaggi della nuova tecnologia. Si legge in una nota: “Oltre a offrire una guida più fluida e ultra silenziosa, con cambio automatico di serie, nonché garantire consumi ed emissioni ridotte - che arrivano a zero quando si viaggia in modalità elettrica - le vetture Toyota Hybrid permettono di accedere gratuitamente all’Area C”. E non è poco.
VIA COL VENTO Funziona la prima auto a energia eolica. Sperimentata in Corea, è in grado di produrre, attraverso un generatore di piccole dimensioni montato sul tetto, una quantità di energia pari a 0,86 megaWatt. Poca,
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LEAF, della Cooperativa 3570, già con l’obiettivo di allargare la sperimentazione a stretto giro anche a Milano e Firenze. Rientrano nell’accordo l’installazione di una colonnina di ricarica rapida presso il centro hub della Compagnia 3570
all’aeroporto di Fiumicino in grado di ricaricare i veicoli in meno di 30 minuti, e un’unità di ricarica rapida mobile: un furgone Nissan NV400 equipaggiato esclusivamente per il 3570, che permetterà ai taxi 100 per 100 elettrici di essere sempre operativi.
ASSOLUTAMENTE ECOLOGICO Guidare ed emettere solo vapore acqueo. Un’esperienza per pochi, pochissimi. Dieci, per la precisione, aziende e privati del Sudtirolo che dallo scorso agosto circolano a bordo di altrettante Hyundai ix35 Fuel Cell. Le auto sono state consegnate da Hyundai in occasione dell’inaugurazione del Centro H2 Sudtirolo, all’interno del progetto ‘HyFIVE’, il più ambizioso a livello europeo per la diffusione del trasporto a idrogeno. Due le formule di noleggio: Classic, a misura di privato (870 euro al mese per un massimo di tre mesi e due veicoli), e Business, tarato sulle imprese (1.100 euro al mese per un anno al massimo e fino a quattro veicoli a disposizione).
PALERMO SCEGLIE L’ECONIC A METANO
per ora, e quindi insufficiente anche solo a mettere in moto la vettura, ma utilizzabile per usi accessori. All’esperimento, che detto in soldoni consiste nel convertire il vento in energia sfruttando il trasferimento di cariche elettriche fra materiali
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Versatile è il suo secondo nome. Stiamo parlando di Econic, il veicolo Mercedes-Benz adibito dal comune di Palermo ai servizi municipali. La flotta, scelta dal capoluogo siciliano nella sua motorizzazione più ecologica ed economica a metano da 280 cavalli e circa 600 chilometri di autonomia a zero emissioni, si compone di 1 Econic 2628 e 1 Econic 1828 allestiti con compattatori; 3 Econic 1828 allestiti con multi lift e casse scarrabili; 2 Econic 2628 allestiti con ribaltabili trilaterali; 1 Econic 1828 soccorso stradale; 1 Econic 2628 allestito con piattaforma aerea da 38 metri.
diversi, è stato dato ampio risalto sulla rivista ‘Nature Communications’. Allo studio su questa tecnologia è un gruppo di lavoro del quale fanno parte l’Università di Seoul e il Centro Ricerche della Samsung.
AFTERMARKET
DISPLAY, SITI, PNEUMATICI
Disponibili in aftermarket un nuovo dispositivo ‘antidistrazione’ creato ad hoc per i motociclisti e una soluzione informatica per gestire al meglio la flotta. Novità online da Rhiag e Tyre24. E ricordatevi di prendere appuntamento con il gommista: è ora del cambio di stagione
RHIAG GROUP ONLINE, RESTYLING DI SOSTANZA Pulizia, chiarezza e semplicità ma anche dinamismo e freschezza caratterizzano il rinnovato sito istituzionale di Rhiag Group, multinazionale attiva in Europa nella distribuzione e vendita di parti di ricambio per auto e veicoli industriali nel segmento dell’aftermarket indipendente. La nuova home page, identificata dai colori aziendali giallo e nero, è animata da un banner che presenta i Paesi in cui il Gruppo opera e da una nuova area che raccoglie le ultime notizie dalle società del Gruppo. L’anteprima delle sezioni di maggiore interesse e una toolbar con i link ai siti delle consociate garantiscono una navigazione intuitiva, semplice e immediata. Infine, una sezione dedicata ai prodotti Starline presenta in modo dettagliato la Private Label di Rhiag Group con un focus sulla gamma distribuita in Italia. Buona navigazione su www.rhiag-group.com.
TYRE24, “UNA PARTENZA FANTASTICA” “Il miglior avvio di sempre”. Toni entusiastici per il primo anno di attività di Tyre24, la piattaforma online B2B lanciata il 16 settembre 2013 con lo scopo di “aprire nuove vie di distribuzione al commercio all’ingrosso di pneumatici”. Il meccanismo è collaudato: i grossisti, italiani ed europei, inseriscono prezzi e giacenze su www.tyre24.it. Tyre24 organizza le informazioni rilevanti e ottimizza i processi di vendita a beneficio dei clienti italiani: concessionarie, rivenditori, officine.
PNEUMATICI, PRONTI PER IL CAMBIO DI STAGIONE? Le belle giornate settembrine rischiano di far dimenticare un appuntamento importante: quello da prendere per il cambio gomme estate-inverno. In Italia quasi una vettura su quattro è dotata del doppio treno di pneumatici, ed è sconsigliabile ritrovarsi in massa al primo freddo fuori dal gommista (o dal meccanico, o dal concessionario). C’è tutto il tempo. Come previsto da una direttiva ministeriale specifica, le Ordinanze hanno inizio il 15 novembre e terminano il 15 aprile. Ma, in deroga alla regola generale, la circolazione con pneumatici invernali è consentita già a partire dal 15 ottobre e sino al 15 maggio, quindi un mese in più sia all’inizio sia al termine del periodo prescritto, proprio per consentire a tutti di procedere al cambio. Dalla fine del mese scorso, i gommisti specializzati stanno distribuendo il dépliant informativo ‘Un inverno in sicurezza e in regola’, dépliant pubblicato anche online sul sito www.pneumaticisottocontrollo.it. Sempre aggiornata l’‘Area Ordinanze’, per conoscere le disposizioni in vigore su tutto il territorio nazionale.
TIS-WEB, LA FLOTTA È PIÙ GESTIBILE VDO, marchio del Gruppo Continental, ha ampliato il ventaglio di servizi disponibili nella piattaforma online TIS-Web, ottimizzando il controllo e semplificando la gestione della flotta. Si tratta della app TIS-Web Fleet che mette in comunicazione diretta il fleet manager con l’autista, permettendo un controllo dello stato del veicolo prima che venga messo in moto e la pianificazione di eventuali interventi di riparazione. TIS-Web Communicator, invece, dà modo al gestore di essere aggiornato in ogni momento e di decidere, per esempio, di inviare un promemoria al conducente per ricordargli di scaricare i dati della carta autista nei termini di legge. Infine TIS-Web Mapping, per una pianificazione ottimale delle attività: dove si trovano esattamente i veicoli? Quanto sono carichi? Quante ore di guida sono rimaste agli autisti? Risponde a tutto Web Mapping. Basta dotare il veicolo di un tachigrafo digitale VDO DTCO (versione 1.3 o superiore) e del dispositivo Bluetooth DTCO SmartLink.
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GUIDA SICURA CON... LA CODA DELL’OCCHIO Difficile guidare una moto senza perdere di vista strumenti, Gps, spie luminose... per non parlare delle fonti di distrazione rappresentate dagli automobilisti presi dallo smartphone, da quelli che cambiano direzione all’ultimo momento, e dal mutevole fondo stradale. In aiuto ai centauri arriva ‘BykeHud’, il display audio-visivo che si applica dietro alla visiera del casco, che permette al motociclista di guardare la strada controllando i dati con la coda dell’occhio. Facile da installare, BykeHud si acquista come un comune accessorio; è equipaggiato con Gps e allarme Autovelox.
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la forza del gruppo
abbonarsi conviene IN OGNI NUMERO t Problematiche fiscali, assicurative e legali t Listini delle auto da rappresentanza, flotta e fringe benefit t Prove di veicoli t Report dal mondo NLT
32 2931 ro roro Nume Nume Nume 2014 2013 bre mbre o 2014 dicem Sette giugn
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