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Numero 33 Dicembre 2014
Casa Editrice la fiaccola srl
Scegliere, Gestire, Ottimizzare
Noleggio e Internet, i due colossi che stanno rivoluzionando il modo di avere e usare l’automobile
I GIGANTI
E-Mobility Basta progetti, è ora di farla
AmicoBlu Il breve termine all’ortomercato
Valore residuo Auto e LCV, ecco come calcolarlo
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dicembre 2014 - numero 33 anno 7
homepage 8 truckEmotion raddoppia e fa spazio ai van “Ci siamo anche noi”
10 E-Mobility, è tempo di passare all’azione “In cabina di regia”
12 Il Corporate CarSharing secondo Alphabet “Né mia né tua”
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14 Allarme furti, il noleggiatore si affida a LoJack “Caccia al ladro”
16 SMW, tutti pazzi per la telematica “E se domani”
17 Art. 94, si pronuncia il TAR “Così è deciso, per ora”
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18 Internet Motors, l’automotive si incontra online “Nel nome della Rete”
22 Proposta di breve termine ai padroncini “A casa loro”
24 Peugeot Partner Full Electric, la strada lo promuove “Pieno di energia”
26 Valore residuo: tutto quello che c’è da sapere “Uno sconosciuto a bordo”
29 Commerciali in flotta, la consulenza è continua “Dall’inizio alla fine”
30 Classe A180, diamo una controllata ai freni? “Praticamente perfetta”
31 LCV e noleggio: i risultati del sondaggio CharterWay-Lamberet “Fatemi strada”
32 Hyundai H350 alla conquista dell’Occidente “Punta a ovest”
34 Nuova Passat, abitabilità e funzionalità “Corbusierina”
RUBRICHE 4 Legalmente 6 Quote Rosa
Scegliere, Gestire, Ottimizzare Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni Direttore editoriale Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it flottefinanza@fiaccola.it Coordinamento editoriale Roberta Carati rcarati@fiaccola.it Redazione Tiziana Altieri taltieri@fiaccola.it Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it Gianluca Ventura gventura@fiaccola.it Foto Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next Collaboratori Mauro Armelloni, Dionigi Bovolo, Giacinta Moraschi, Giorgia Rocca, Monica Schiller, Antonello Serafini Amministrazione Francesca Lotti, Provvidenza Morana amministrazione@fiaccola.it Abbonamenti Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it Marketing e Pubblicità (responsabile estero) Sabrina Levada slevada@fiaccola.it Traffico e pubblicità Laura Croci marketing@fiaccola.it Direzione, amministrazione, pubblicità Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. 20123 Milano Via Conca del Naviglio, 37 Tel. 02/89421350 Fax 02/89421484 www.fiaccola.com Agenti Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige - Veneto - Emilia Romagna Giorgio Casotto Tel. 0425/34045 - Fax 0425/418955 ottoadv@tin.it Bimestrale - LO/CONV/059/2010 Reg. Tribunale di Milano n. 786 del 22/12/2006 - ROC 6274 Prezzi di vendita copia singola abbonamento annuo
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Grafica MiTi Web, Novate Milanese (Mi) Tipografia Tep Srl - Strada di Cortemaggiore 50 29100 Piacenza Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n.1740 - vol.18 - foglio 313 - 21/11/1985 La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta che su supporti magnetici, digitali, ecc. Foro competente Milano Il suo nome è stato inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l’invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali); se non desidera riceverle invii la sua richiesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola srl ISSN 2039 - 571X
36 Attualmente 38 Econews 39 Aftermarket
Questo periodico è associato all’Unione stampa periodica italiana. Numero di iscrizione 15132
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TANTO PER COMINCIARE
IL RE È NUDO Social è bello: Twitter, Facebook, Instagram & C. invadono la nostra vita quasi sempre oltre il voluto e il lecito. Anzi, questi programmi sono diventati la nuova frontiera della comunicazione e della pubblicità. Ma sono veramente così potenti? Il servizio di copertina di questo trentatreesimo fascicolo di Flotte&finanza è dedicato al peso che internet ha assunto nella filiera automotive. Se pensiamo che sino a pochi anni fa era inimmaginabile comprare un’auto su internet, i passi avanti fatti in questa direzione hanno dell’incredibile, del clamoroso, a danno di una filiera che non ha saputo rinnovarsi e adesso stenta a recuperare. Ma nella nostra pagina di follia a basso voltaggio vogliamo invece dedicarci a un altro aspetto della comunicazione via internet, quella che vede i social network protagonisti a discapito della nostra privacy e libertà individuale. Accade che, in maniera più o meno lecita, chi vende ha bisogno di stanare chi compra. E siccome non ci riesce con i metodi pubblicitari tradizionali, ecco che i social vengono in aiuto con i cosiddetti ‘lead’. Cos’è un lead? Siamo noi non appena decliniamo le nostre generalità, abitudini, età, sesso, oggetti e film preferiti. Quello che una volta i grandi gruppi ottenevano con i concorsi a premi o con le ricerche sui consumatori, oggi è lì, su internet, a disposizione di tutti. Piatto ricco mi ci ficco! Il problema è che nella sbornia collettiva di questa mole immensa di dati da incrociare e completare, ci si autoconvince che un contatto equivalga a una vendita, che un “mi piace” con quello stupido simbolo del pollice alzato voglia dire un contratto mezzo firmato. Nella realtà non è così. Sono tutte balle, tradurre una stringa, una riga di excel in un utente realmente interessato all’acquisto di qualsiasi bene è cosa ben più complicata. Però, visto che tutti inseguono il fantasma del lead, chi si ferma è perduto: come rinunciare a numeri mirabolanti, 100.000 mi piace, 400.000 lead, un milone di nominativi... d’altra parte, non viviamo nell’era del pecorismo? Fino a quando qualcuno non alzerà il dito e dirà: “Il re è nudo! Questi dati sono al 99 per cento inutili e molto spesso falsi”. E allora tutti a cercare un altro sistema, speriamo sempre meno efficiente, per costringerci a dire cosa vogliamo, dove lo vogliamo e quanto siamo disposti a pagarlo. Nel frattempo, state al riparo da questa follia collettiva. Che per fortuna è tanto stupida quanto inefficace. Solo il fastidio di qualche telefonata e tonnellate di spam. Sopportabile, no?
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LEGALMENTE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Società di noleggio, legali, automobilisti
LEGGE FALLIMENTARE
Ridatemela!
Cosa succede quando il cliente di una società di renting fallisce? Che ne è dell’auto? E soprattutto, come può tutelarsi il locatore?
I
a cura di Dionigi Bovolo*
l noto giornalista Beppe Severgnini ha recentemente scritto che il fallimento di un’attività “in Italia è un marchio d’infamia, negli Usa vuol dire: almeno ci ho provato”. Qualunque sia la vostra opinione in merito, e fermo restando il fatto che spesso l’insolvenza di un’impresa può dipendere da comportamenti inadempienti di altri soggetti del mercato, accade che una società di locazione può venirne pesantemente coinvolta. Ciò succede quando il suo cliente sia oggetto di una procedura concorsuale e detenga un cespite, in qualità di conduttore, in forza di un regolare contratto; in quel caso è necessario attivarsi, e velocemente, con la curatela per poter ritornare nel pieno possesso del bene locato. Tecnicamente, al fine di evitare che quanto di proprietà della società locatrice finisca tra i cespiti acquisiti nella massa dei beni del fallito, è necessario proporre un’azione giudiziaria chiamata di rivendicazione, espressamente disciplinata dall’art. 103 4-
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del Regio Decreto 16 marzo 1942 n. 267 e successive modificazioni, più noto come Legge Fallimentare. La disposizione prevede che ai procedimenti che hanno ad oggetto domande di restituzione o rivendicazione, si applica il regime dell’opposizione di terzi di cui agli articoli 619 e seguenti del codice di procedura civile, nei tempi comunicati dal Curatore.
certa anteriore alla dichiarazione di fallimento, di essere stato in passato proprietario del bene, ma altresì che il cespite non era già di proprietà del debitore al momento del fallimento, perché ha già esercitato il riscatto, oppure per essere stato a lui affidato per titolo diverso dalla proprietà o altro diritto reale (ex multis soprattutto in relazione a beni mobili registrati, cfr. Cass. 10/12/ 1984, n. 6482). In definitiva, l’iscrizione al P.R.A. dell’autoveicolo a nome della società di Per rientrare in possesso dell’auto, il locatore deve dimostrare che era sua già in passato e che non era locazione è atto idoneo a provarne, di di proprietà del debitore al momento del fallimento. fronte al fallimento, Anche per giurisprudenza consolidata la proprietà in capo a quest’ultima al della Corte di Cassazione, tali azioni momento della stessa iscrizione al di restituzione soggiacciono a questa pubblico registro; quindi in un disciplina, con la conseguenza che il momento anteriore alla dichiarazione di terzo, cioè la società di leasing che fallimento del conduttore, per acquisto rivendica la proprietà del bene diretto dal produttore, prevalente inventariato dal curatore all'attivo rispetto a qualsiasi altro eventuale fallimentare, può utilizzare detta acquisto dallo stesso soggetto. ■ procedura. Da segnalare che il locatore deve * L’Avvocato Dionigi Bovolo è un esperto di dimostrare non solo, con atto di data contrattualistica del trasporto
SULLA STRADA GIUSTA
Per Arval la sicurezza stradale è un impegno morale. Per questo sostiene la Fondazione Meyer, coinvolgendo le Aziende e le Persone che hanno scelto i suoi servizi nel supporto delle attività del Trauma Center dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze nella cura dei bambini vittime di incidenti. Un clic salva la vita. PARTECIPA ANCHE TU WWW.SULLASTRADAGIUSTA.IT arval.it
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QUOTE ROSA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Automobilisti
AUTO A MISURA DI DONNE
La vogliamo così
Bella e funzionale, sicura e maneggevole. Sono queste le caratteristiche che deve possedere la vettura per conquistare il popolo rosa. Di cui i costruttori non possono fare a meno...
C
di Tiziana Altieri
ostruttori di automobili L’estetica per noi conta anche quando attenzione! Se volete avere un non siamo di fronte all’ultima futuro puntate sul gentil sesso. collezione di Gucci. A differenza della Ebbene sì: in moltissimi Paesi il nostra borsa l’auto deve essere anche numero delle donne patentate sta funzionale. Se la acquistiamo (o superando quello degli uomini, e poi noleggiamo) vuol dire che ci serve, pare proprio che l’ultima parola sulla scelta della Recuperare le vettura di famiglia - non chiavi in borsa solo quindi sulla seconda è una missione quasi impossibile. che già era predominio del Indispensabile popolo rosa - sia delle l’easy access. mogli/compagne/fidanzate. Insomma, se i vostri modelli non riusciranno a fare breccia quindi tanto vale che svolga al meglio il suo compito. Piccola o extra large? nel cuore delle donne saranno Dipende... In passato le favorite erano sicuramente un insuccesso. Lo rivela le A e le B ma ora ci stiamo spostando una recente indagine di verso l’alto... Del resto, provate voi a Frost&Sullivan. sistemare nel baule di una Yaris tutti Fondamentale dunque comprendere cosa cerchiamo. Innanzitutto la nostra gli acquisti di Natale (e poi a gennaio ci sono i saldi e di spazio ne serve quattro ruote deve essere bella, ancora di più). oggettivamente bella, fuori e dentro. 6-
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Cresce l’interesse per il segmento dei Suv nonché per l’alto di gamma. Tutto qui? No... La nostra compagna di viaggio deve essere sicura, confortevole (quando scendiamo dobbiamo avere lo stesso aspetto di quando siamo salite), maneggevole (non perché non sappiamo guidarle ma perché non abbiamo alcuna intenzione di fare fatica, le energie ci servono per altro) e possibilmente avere un testimonial che ci convinca: un Johnny Depp, per dirne uno, o il baby licantropo Taylor Lautner. Accompagnateci! Passiamo agli optional. Indispensabile l’easy access, perché trovare le chiavi nella nostra Birkin richiede più tempo che una seduta completa (ossia con taglio e colore) da Coppola. E poi sì al navigatore (che non sostituiamo al nostro cervello) e al park assist (che fa comodo anche a voi che non siete sempre dei manici). Le auto insomma sono sempre più una questione femminile. E cade così anche l’ultimo baluardo del sesso maschile. Ma potete sempre accompagnarci in concessionaria... ■
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EVENTI TEMPO DI LETTURA: 7 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, società di noleggio, fleet manager, padroncini, driver
VANEMOTION 2014
Ci siamo anche noi
Non più solamente truck alla kermesse monzese. Quest’anno in autodromo hanno sfilato anche gli Lcv e di loro si è parlato molto a proposito di noleggio... di Tiziana Altieri
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Unrae, che ha fornito qualche numero sul mercato del nuovo che quest’anno dovrebbe chiudere a più 18,4 per cento con 120.000 unità. Fine della crisi? Purtroppo no, all’appello mancano molti pezzi e il parco invecchia: oltre il 40 per cento del circolante fino a 3,5 tonnellate di peso totale a terra è Euro 0, 1 o 2. Ma cambiare la rottrategici perché deputati all’ultimo miglio. Sono ta si può, innanzitutto con dei protocolli d’intesa sulla i veicoli commerciali, anello indispensabile nel- falsariga di quelli firmati a Roma e Torino che ‘premiala catena logistica. Ecco perché truckEmotion, no’ chi investe su mezzi a basso impatto. l’evento più emozionante dell’anno dediLa palla è quindi passata ad Antonello cato all’autotrasporto, ha deciso di aprire le Serafini, Senior Consultant Automotive Lcv sempre più porte anche a loro, dando vita a vanEmotion. Lamberet, che si è addentrato nell’univerappetibili per Quest’anno, all’interno dell’autodromo di so dell’usato e, dunque, del valore residuo. i noleggiatori. Monza, si sono potuti testare non solo gli Il prossimo passo? Per sottolineare che, se ben tenuto, oggi heavy ma anche i light. E di loro si è parè più che mai appetibile e in grado di far I truck, leggi lato parecchio nelle sale convegni. Proprio tornare i conti - ai clienti quanto ai concespermettendo. il seminario ‘Lcv, la flotta che produce’ ha sionari - e vale anche quando allestito puraperto la tre giorni monzese. Primo a prendere la paro- ché si tratti di un veicolo standard. No dunque alle perla Antonio Cernicchiaro, Vice Direttore Generale di sonalizzazioni estreme, difficili da ripiazzare.
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EVENTI
In pista e off road
Ma una Porsche Cayenne può essere immatricolata come autocarro? No, e il perché lo ha spiegato Alexandre Martinelli, Senior Manager TaxLawPlanet. Con il ‘formulone’ (il rapporto tra potenza motore in kW e massa complessiva meno la tara in tonnellate deve essere inferiore a 180) e con il concetto di inerenza. Ha poi evidenziato chi può usufruire della detrazione integrale dell’Iva sull’acquisto o il leasing e sui costi accessori. Spazio quindi a Luca Secondini, AD di Mercedes-Benz CharterWay che ha posto l’accento sui plus del noleggio: costi certi e prevedibili, minimizzazione del rischio, limitato immobilizzo di capitale, mobilità garantita e possibilità di concentrarsi esclusivamente sul business aziendale. Costi alla mano, Secondini ha mostrato come oggi l’acquisto non possa essere considerato un investimento. A chiudere il meeting, due case history. Simone Boeretto, General Service Director Eismann Italy Holding, ha raccontato come Eismann gestisce il parco italiano: tanti veicoli di proprietà, altri a noleggio. Con un comune denominatore: rispondere al meglio alle esigenze aziendali tramite modifiche e contratti ad hoc. Esperienza decisamente diversa quella di Tnt Italy, riportata da Aldo Donini, Country Operation Manager Tnt Global. Il Corriere arancione non possiede mezzi: i servizi di trasporto sono affidati a società o cooperative che rispondono a determinati standard. Nell’ottica di un continuo rinnovo della flotta, Tnt punta quindi a porsi come anello di congiunzione tra fornitori, case produttrici e società di noleggio attraverso garanzie di copertura economica, ordini elevati e gestione del rischio. Una rivoluzione partita con un progetto pilota avviato con Arval che pre-
Quest’anno truckEmotion ha raddoppiato con la nascita di vanEmotion, l’evento nell’evento dedicato ai veicoli commerciali. Che hanno potuto essere testati sia sulla pista della Formula 1 (tredici i mezzi a disposizione del grande pubblico targati Ford, Iveco, Mercedes-Benz, Peugeot, Renault Trucks e Volkswagen), sia su uno speciale tracciato off road all’interno del parco (quattro, tutti Volkswagen con sistema 4motion). Poco meno di 900 le prove effettuate a bordo dei van, 200 circa in fuoristrada. Ai light commercial vehicle è stata riservata anche una grande area all’interno del paddock: qui i costruttori, oltre a mettere in mostra la propria offerta, hanno fornito info dettagliate. Un’altra occasione di business.
vede la consegna di ben 900 furgoni entro il 2016. Veicoli commerciali dunque sempre più appetibili anche per i noleggiatori. Arval all’argomento ha dedicato due volumi, realizzati in collaborazione con Giuseppe Guzzardi. Il nostro direttore e Valeria Evangelista, Head of CVO-Corporate Vehicle Observatory Arval Italia, a vanEmotion hanno fornito numeri preziosi e tendenze. Mobilità continua e flessibilità Il circolante in noleggio a lungo termine è stimabile in 118mila unità che rappresentano la parte più nuova del totale. Sul settore, infatti, la crisi non si è fatta sentire. Ma che cosa cercano i clienti Lcv? Prima di tutto mobilità continua, con assistenza capillare ed estesa per limitare al minimo i fermi macchina, e poi flessibilità che vuol dire anche personalizzazione del servizio, competenza ed expertise. Chi opta per il noleggio vuole infatti un punto di riferimento sicuro: dalla fase di definizione contrattuale fino all’allestimento del veicolo che gioca un ruolo chiave. Punti fermi per chi vuole affacciarsi in questo mondo che prevede contratti più lunghi rispetto a quelli stipulati per le autovetture e con percorrenze più elevate. E dove la telematica si fa sempre più spazio. ■ dicembre 2014 -
In apertura, una vista dall’alto del paddock di Monza e lo spazio riservato ai veicoli commerciali. Al centro in questa pagina, il tavolo con il quale si sono aperti i lavori nella giornata di venerdì, quella focalizzata sui veicoli commerciali.
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CEI-CIVES TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, società di noleggio, responsabili acquisti, fleet manager, amministratori comunali, driver
E-MOBILITY
In cabina di regia Ci vedrei benissimo Pietro Menga, presidente CIVES. Peccato che, in fatto di mobilità elettrica, “manca una visione organica. E siamo ancora ai progetti” di Roberta Carati
È
F&F Stiamo parlando di un mercato vicino allo zero... ▲ L’auto elettrica in Italia rappresenta meno dello 0,1 per cento sul totale delle vendite. Nei Paesi nordici, dove un gentiluomo d’altri tempi il presidente CIVES l’approccio è totalmente organico, male che vada la diPietro Menga, ma quello che si sta e non si sta mensione del mercato oscilla tra il 5 e il 10 per cento. facendo in tema di E-Mobility in Italia mette a Dobbiamo smetterla di fare test, non se ne può più di dura prova anche la sua pazienza. Lo abbiamo avvici- vedere la mobilità elettrica in chiave di progetto. Che nato dopo la presentazione, lo scorso novembre a serve per acquisire informazioni, per fare sperimentaMilano nell’ambito della XXXI Assemblea Annuale zioni di carattere tecnologico. Oggi stiamo spendendo Anci, del ‘Libro Bianco sull’Auto Elettrica’. per progetti di cui si conoscono già le conclusioni. Quella stessa cifra, se destinata F&F Un libro denuncia? a costruire un mercato con incenPietro Menga: ▲ Assolutamente sì. In Italia non c’è tivazioni economiche e regole di “Oggi il rapporto una politica che si possa chiamare orcircolazione, avrebbe prodotto colonnina-auto ganica; piuttosto, tante iniziative spot, una dimensione molto maggioelettrica è 1 a 1. e tante parole su interventi di sostere. Invece, sappiamo di progetti Raddoppiare i gno che però non sono convincenti punti di ricarica a costati centinaia di migliaia di per il cittadino. Manca una visione cosa servirebbe?” euro che hanno messo sulla straomogenea, una cabina di regia. da poche decine di veicoli.
F&F L’accoglienza com’è stata? ▲ Di totale condivisione. Qualche tema non è ancora stato ben metabolizzato, ma l’esigenza di smuovere le 10 -
acque e armonizzare quello che viene fatto c’è. I costruttori, in sala tra gli amministratori, sono ben consapevoli che per usufruire delle piccole agevolazioni oggi sul tappeto chi guida un’auto elettrica dovrebbe andare in giro con un manuale: in una città puoi parcheggiare gratuitamente sulle strisce gialle, in un’altra su quelle blu, in un’altra ancora hai libero accesso alla Ztl... È una disomogeneità che non invoglia all’acquisto.
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F&F La gamma la soddisfa? ▲ L’offerta è assolutamente soddisfacente, dall’autovettura al veicolo commerciale. Il prodotto c’è.
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CEI-CIVES
% del campione (cumulata)
Interesse all’acquisto/noleggio in base all’autonomia dei VE
Aspettative sul prezzo d’acquisto dopo gli incentivi statali
Differenza di prezzo considerata accettabile
3%
100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%
4% 6%
9% 14% Belgio Francia Germania Italia Spagna Turchia Regno Unito 80
160
320 Autonomia
480
640
F&F E la rete di ricarica? ▲ C’è un enorme accento messo sulle infrastrutture di ricarica. Oggi abbiamo duemila colonnine pubbliche in pratica una per ogni veicolo elettrico in circolazione - e potranno raddoppiare. Ma se anche triplicassero cosa cambierebbe? I numeri sono comunque risibili, non credo si arriverebbe a un’esplosione del mercato. In una fase iniziale è sufficiente avere la tranquillità di sapere che non resto a piedi, che posso disporre di una rete minimale. Questa esigenza viene da molti percepita come elemento fondante, la motivazione in grado di stimolare la crescita del mercato. Invece, è un elemento essenziale ma non sufficiente.
F&F Cos’altro servirebbe? ▲ Delle buone ragioni. Chi sceglie l’elettrico lo sceglie perché ha la sicurezza di poter ricaricare la macchina quando è parcheggiata nel garage di casa o in quello a pagamento. Pensare di affidarsi alla rete di ricarica pubblica è illusorio. Ma anche se questi ingredienti fondamentali - pubblico e privato - ci fossero, e in Italia non ci sono, continuerebbero a mancare gli stimoli.
F&F E arriviamo agli incentivi. Ma i fondi stanziati per il 2013 sono rimasti in gran parte inutilizzati... ▲ Perché il Governo, nel tentativo di sostenere un’industria dell’auto in grande difficoltà, ha mescolato carne e pesce, mettendo nello stesso calderone tutte le vetture ecologiche. Quindi, l’incentivo all’acquisto di un’auto elettrica, che continua a costare molto di più di un’auto a basso impatto ambientale (il delta causato dalla batteria è di circa ottomila euro), non funziona. Nei Paesi, la
30%
58%
10%
57%
9%
<15.000 € 15.000 €- 23.000 €
23.000 €- 30.000 € >30.000 €
uguale o meno
800 €
2.300 €
<400 €
1.500 €
>3.000 €
Norvegia per esempio, dove non solo l’incentivo è mirato ma è garantita un’omogeneità di trattamento e di regole - sosta gratuita, zero pedaggi autostradali, esenzione dal bollo, accesso alle corsie preferenziali e alla Ztl il mercato dell’elettrico è consolidato. La somma di tutti questi elementi ha creato una domanda stabile.
F&F In flotta l’elettrico entrerà mai? Quando sarà appetibile per una società di noleggio? ▲ Gli operatori professionali hanno un grosso vantaggio rispetto al privato cittadino: non è il delta di costo che li può ‘fermare’. Vedo bene le flotte di servizio: penso alla distribuzione della posta, agli interventi di manutenzione, alla consegna delle merci... È un mercato non marginale, di decine di migliaia di mezzi, compatibile con una percorrenza giornaliera di 150 chilometri. Anche qui, è ovvio, il noleggio del veicolo deve essere accompagnato da una serie di agevolazioni: entra dove vuole, parcheggia ovunque, non ha orari di carico e scarico. Intensificandone l’uso si riducono i costi; inoltre, ricaricando in azienda a 2-3 centesimi a chilometro, non è più necessaria nemmeno la rete esterna. E il più elevato costo iniziale si ammortizza molto velocemente.
Le indagini di mercato rivelano che almeno il 70% dei cittadini europei e italiani è interessato all’auto elettrica, a condizioni lontane dall’essere soddisfatte: una autonomia che oscilla tra i 320 e i 480 km e un prezzo allineato a quello dei veicoli tradizionali. I grafici sono tratti dal Libro Bianco sull’auto elettrica, redatto da CEI-CIVES e in via di distribuzione presso le Regioni e i Comuni oltre i 5.000 abitanti. Qui sotto, un’auto elettrica collegata alla colonnina di ricarica.
F&F Anche quello della batteria è un non problema? ▲ L’esperienza ci dice che le batterie di un veicolo elettrico durano tanto quanto la vita del mezzo, circa 150mila chilometri. Quindi, sì, è un falso problema. ■
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ALPHACITY TEMPO DI LETTURA: 7 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Case auto, società di noleggio, responsabili acquisti, fleet manager, mobility manager, utilizzatori
CORPORATE CARSHARING
Né mia né tua Secondo Alphabet l’azienda che promuove la mobilità condivisa è un’azienda modello. La sua ‘soluzione’ si chiama AlphaCity e si è già imposta come best practice
International, la formula registra infatti un indice di gradimento del 22 per cento contro una media europea del 12; al netto dei ‘non saprei’ il dato sale al 29 per cento (in Europa non supera il 15). Nell’era della sharing economy, dove tutto - dalla casa all’ufficio - può essere condiviso, l’auto è sempre più di Giorgia Rocca un servizio e sempre meno un bene di proprietà. lphabet International è stata nominata Company Un’ulteriore conferma arriva dalla ricerca Deloitte of the Year Award 2014 per aver ideato ‘Noleggio e CarSharing al centro dello sviluppo delAlphaCity, soluzione innovativa di Corporate la Smart Mobility’: il 90 per cento dei fleet manager CarSharing. Nell’attribuire il prestigioso riconoscimen- è interessato a un’offerta di noleggio integrata con serto, la società di consulenza di global business Frost & vizi di car sharing. “CarSharing che non vuole sostiSullivan ha messo l’accento sulla flessibilità, semplici- tuirsi al noleggio delle flotte aziendali - puntualizza tà ed efficienza dei costi offerti alla clientela. Andrea Cardinali, Presidente e AD di Alphabet in Italia “Ricevere questo premio da Frost & Sullivan - ha di- - ma fornire un’alternativa a taxi, rent-a-car, noleggio chiarato Carsten Kwirandt, Responsabile con conducente e rimborsi chilometrici, Marketing e Business Development di diminuendo così i costi”. AlphaCity è: Alphabet International - è un grande ono- servizi di mobilità; re che corona i nostri successi. In un mo- riduzione dei costi; Visto da vicino mento storico in cui efficienza, sostenibiMa guardiamolo un po’ più da vicino quemaggiore lità ed economicità giocano un ruolo efficienza; incentivo sto servizio che rivoluziona il concetto di mobilità aziendale e individuale: AlphaCity cruciale, sono sempre di più le aziende che ai collaboratori. è prima di tutto una soluzione flessibile, si rendono conto di quanto AlphaCity soddisfi in modo brillante tutti i requisiti e segni l’inizio di che Alphabet ha studiato e personalizzato in base alle una nuova era per la business mobility d’eccellenza”. esigenze del cliente. Inoltre, tutte le vetture AlphaCity AlphaCity è stato lanciato in Francia nel 2010 ed è at- - solo veicoli premium BMW e Mini - sono il risultativo in otto Paesi, con 9.000 Membership Card (uten- to dei più innovativi sviluppi tecnologici, dei quali un ti iscritti) e quattro milioni di chilometri percorsi. In esempio significativo è la tecnologia keyless. questo momento, circa 450 clienti corporate ne stan- Qualsiasi collaboratore può avvalersi del servizio prenotando le auto anche per uso privato, fuori dall’orario no valutando l’acquisto. La ‘mobilità condivisa’ funziona all’estero ma piace di lavoro, la sera e i weekend compresi: in questo modo anche agli italiani; secondo una ricerca Alphabet le aziende riescono a tenere sempre ‘accese’ le auto
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ALPHACITY in pool, che più di quelle assegnate in fringe benefit rischiano di prendere polvere nel parcheggio, ottimizzando i costi. La base di clienti include tutte le categorie: da imprese di medie dimensioni a player di livello globale. Presto anche i veicoli elettrici entreranno nel parco auto AlphaCity - oltre ai modelli Mini Hatch e Mini 5 porte, e la nuovissima BMW Serie 2 Active Tourer - tenendo fede alla mission di Alphabet che è quella di “essere e rimanere il più innovativo e sostenibile fornitore di business mobility sul mercato”. Anche i partecipanti al workshop londinese sulla Urban Mobility 3.0, cornice alla consegna del premio Company of the Year 2014 - hanno avuto la possibilità di conoscere direttamente il successo di Alphabet: Kit Wisdom, Head of Corporate Mobility presso la divisione Alphabet per il Regno Unito, ha parlato di “livello superiore di business mobility”. Istruzioni per l’uso Nel presentare AlphaCity in Italia, lo scorso settembre a circa 70 tra amministratori delegati, fleet manager e responsabili risorse umane delle aziende clienti, Alphabet lo ha declinato in quattro espressioni: “Servizi di Mobilità; Riduzione dei costi; Maggiore efficienza; Incentivo ai collaboratori”. Ma ecco, in estrema sintesi, come funziona: ci si registra tramite la piattaforma online (o il sito ottimizzato per smartphone) per ricevere la propria membership card e poi si prenota il veicolo. Una volta a bordo, si inserisce sul display il pin personale scelto in fase di prenotazione e si preme il tasto start/stop per mettere in moto. Senza bisogno di chiavi. I vantaggi sono molteplici: grazie all’utilizzo dei veicoli sia per uso business che privato, AlphaCity assicura la riduzione del Total Cost of Ownership (TCO) e del Total Cost of Mobility (TCM); come ha già ricordato il Presidente e AD Cardinali, la mobilità condivisa è un’alternativa efficiente a taxi, trasporti pubblici, noleggi a breve e anche all’utilizzo delle auto private per viaggi di lavoro; la composizione della flotta - solo veicoli premium BMW e Mini di ultimissima generazione - è una garanzia; la tecnologia keyless (sia per l’apertura/chiusura che per l’accensione/spegnimento), oltre alla piattaforma di prenotazione online, traduce l’approccio all’avanguardia alla complessa tematica della mobilità condivisa; l’impegno del fleet manager è ridotto al minimo; la gestione è interamente affidata
Fino al 70% di potenziale risparmio con AlphaCity Rimborso chilometrico /auto private
- 40%
risparmio derivante dall’uso business delle vetture AlphaCity
Noleggio a breve Rimborso chilometrico /auto private Noleggio a breve
- 30%
ulteriore risparmio derivante dall’uso privato delle vetture AlphaCity Rimborso chilometrico /auto private Noleggio a breve
Taxi Taxi Taxi AlphaCity canone mensile (vettura+servizi) TCM (Total Cost of Mobility) mensile - situazione di partenza
Al posto di 10 viaggi in taxi della durata di un’ora
AlphaCity canone mensile (vettura+servizi) Ipotizzando 5 ore a settimana di viaggi per uso privato
ad Alphabet; l’offerta è all inclusive e comprende pulizia, manutenzione, cambio pneumatici, assicurazione e gestione sinistri; il sistema è flessibile e si adatta alle diverse esigenze di business; da ultimo, e non è un dettaglio, l’utilizzatore può sfruttare sia il parcheggio dell’azienda che altre aree convenzionate. “Servizi innovativi come quello di AlphaCity - ha concluso Andrea Cardinali - permettono di costruire una città nuova, una cosiddetta ‘smart city’, che non vuol dire solo città intelligente, ma anche e soprattutto città della consapevolezza. Un’azienda che promuove l’utilizzo del CarSharing è un’azienda modello”. ■ dicembre 2014 -
L’uso sia business sia privato delle vetture condivise produce un saving per l’azienda fino al 70 per cento.
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A VOI LA PALLA TEMPO DI LETTURA: 7 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Società di noleggio, fleet manager, Compagnie assicurative, driver
LOJACK ITALIA
CACCIA AL LADRO
Nella lotta alla crescente professionalizzazione del ‘topo d’auto’, LoJack mette in campo sistemi di antifurto intelligenti. Le società di noleggio sono il nuovo target
“D
F&F Le auto più a rischio? ▲ In tempi recenti al sud si rubavano le utilitarie perché era fiorente il mercato dei pezzi di ricambio delopo il furto in casa quello dell’auto è l’usato; al nord, Milano per esempio, nel mirino finival’evento in assoluto più traumatico per chi no SUV e vetture premium destinati all’est Europa. lo subisce”. La considerazione di Maurizio Ora l’interesse è su auto che hanno un valore tra i 15 Iperti, dal 2009 amministratore delegato LoJack Italia, e i 40mila euro: piccoli SUV, Audi e Bmw, e poi Golf, non stupisce. In fondo, il nostro è il Paese del ‘tocca- Mini, non esattamente macchine di lusso. temi tutto ma non la mia auto’. È quel che aggiunge a Si ruba su commissione, c’è una lista con un indice di far suonare un campanello d’allarme: “Non siamo si- gradimento su marchi, modelli, accessori... curi in nessuna città. Stiamo assistendo a un aumento dei furti che colpisce il noleggio a lungo e a breve ter- F&F Possiamo difenderci? mine e in generale tutto il mercato. Ma se fino all’anno ▲ Nelle metropoli come Milano e Roma val la pena scorso si poteva parlare di una polarizzazione in spendere qualche soldo per un parcheggio, che magari Campania, Puglia e Sicilia, Catania in particolare, ne- non garantisce la custodia ma complica la vita all’orga-
di Giacinta Moraschi
Maurizio Iperti, da settembre 2009 AD LoJack Italia.
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gli ultimi dodici mesi il fenomeno si è intensificato nelle grandi città come Milano e Roma (i dati non ancora consolidati parlano di un +20-25%, NdA) e poi Torino, Bologna, Firenze... Il traffico è internazionale, le organizzazioni strutturate stanno aprendo nuovi fronti”.
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A VOI LA PALLA nizzazione, che oltre a rubare l’auto deve forzare l’uscita. E poi bisogna cambiare le abitudini: un’auto ritenuta interessante che la notte riposa in strada viene rubata da chi orbita nella stessa zona. Il ladro non pesca mai nel mucchio. E ancora, occhi aperti nel parcheggio dell’autogrill: se notate persone nelle vicinanze provviste di valigetta, potrebbero bloccare il segnale di chiusura e l’auto che si credeva chiusa è in realtà aperta.
F&F Mi aspettavo citasse i sistemi LoJack... ▲ Il cliente LoJack è il privato che compra un’auto nuova e a cui lo stesso concessionario, o la Compagnia assicurativa, consiglia il nostro sistema antifurto. Chi prova l’efficacia del dispositivo a radiofrequenza - in Italia, dove operiamo da sette anni, siamo vicini ai 50mila abbonati - poi ringrazia. Le probabilità di localizzare, recuperare e restituire la vettura al legittimo proprietario sono molto alte, superiori all’80 per cento.
F&F Un altro target è la società di noleggio? ▲ La società di noleggio, del lungo e del breve termine, è oggi il nostro cliente più significativo in termini di penetrazione di mercato. È un settore dove c’è meno emotività e più attenzione al ritorno sugli investimenti, perché se l’utilizzatore subisce un furto è comunque il noleggiatore che si fa carico del danno e sostituisce l’auto. In pochissimi anni, considerando le perdite importanti subite dagli operatori e il tasso di recupero garantito da LoJack, siamo diventati una soluzione che risponde a una criticità. Ed è grazie all’esperienza positiva di alcune società di noleggio, che hanno investito 100 con un ROI di 300, che siamo diventati interlocutori di Aniasa e di Assilea, realtà attente e vivaci che stanno creando una community.
F&F Il dispositivo LoJack è ‘universale’? ▲ Customizziamo il servizio, ci poniamo di fronte al nostro interlocutore in modo dinamico. Di norma si comincia con un test sul 5 per cento della flotta e nel giro di trequattro anni si va a regime. Ma non sempre si arriva a proteggere l’intero parco auto: il sistema ha un costo e la tipologia di alcune vetture o il tasso di rischio furto relativamente basso fanno propendere per una soluzione diversa. Di sicuro, partendo da dove la flotta ‘sanguina’, il sollievo è immediato e il ritorno di investimento importante.
Altre regioni 78 7%
La sofferenza non è... breve Secondo le rilevazioni Aniasa, i furti e le appropriazioni indebite nel periodo gennaio-novembre 2014 sono cresciuti del 5% rispetto allo stesso periodo 2013, l’annus horribilis del rent-a-car. In calo i recuperi: 198 su 1.360, pari al 16%, contro i 347 su 1.291 dell’anno scorso (27%). Inalterata - vedi torta - la mappa del crimine: insieme, Campania, Puglia, Sicilia, Lombardia e Lazio rappresentano il 93% dei furti compiuti in tutta Italia.
Sicilia 146 13% Campania 396 35% Puglia 261 23%
Lazio 114 12% 10% Lombardia 135 Campania Lazio Lombardia
F&F Un approccio valido per tutto il settore renting? ▲ In questo momento, su dieci società clienti sette sono di NLT e tre di rent-a-car. L’hardware e la componente installazione impattano di più sul breve termine, dove la rotazione delle vetture è di 6-9 mesi, che non sul lungo, dove il costo si diluisce in 48 mesi. È il motivo per cui nel noleggio a lungo termine si è subito trovata l’equazione del valore. Nel breve puntiamo sull’elevato tasso di recupero che si proietta sull’intera flotta, azzerando le perdite. Continuiamo a investire. Per esempio, abbiamo sviluppato il call center, operativo 24 ore su 24; è un servizio che per le società di noleggio non è core business e possono esternalizzare in tutta tranquillità.
Puglia Sicilia Altre regioni
LoJack opera in sinergia con le Forze dell’Ordine, che dal dispositivo nascosto a bordo del veicolo ricevono il segnale in radio frequenza; segnale che non può essere schermato da container, garage o parcheggi sotterranei. Il pronto intervento garantisce il recupero entro 48 ore dal furto.
F&F Ma le istituzioni stanno a guardare? ▲ Non hanno abbastanza ‘benzina’. Il furto dell’auto è considerato reato minore. Non sorprende che, a parte le dichiarazioni di circostanza, non si arrivi a risultati concreti. Invece, siamo uno strumento efficace nelle mani delle Forze dell’Ordine. Con loro, mai nessuna delusione. ■
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EVENTI TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, società di It, Pubblica amministrazione, automobilisti
SMART MOBILITY WORLD
E se domani
E siccome la Smart Mobility coinvolge non solo la mobilità delle persone ma anche delle merci, profonde trasformazioni riguarderanno la logistica, elemento imprescindibile delle Smart City.
Tutti pazzi per la telematica A completare il quadro della mobilità del XXI secolo, ...fosse già oggi? I contenuti espressi dalla tre giorni in questo evento che si sta sempre più caratterizzando torinese indicano che la mobilità intelligente è come il punto di riferimento per il B2B dell’industria ormai alla nostra portata. Il motore è la telematica automotive, è il ruolo che la telematica giocherà nel mondo delle flotte aziendali e come anche questo business si stia trasformando con nuovi format quali il car shaa mobilità del futuro sarà molto diversa da quel- ring aziendale, ben rappresentato da Alphabet che ha In alto, istantanee dall’edizione 2014 la attuale, e Smart Mobility World lo ha dimo- raccontato la sua esperienza e il suo impegno nel prodi Smart Mobility strato in 3 giorni, 36 convegni, 230 relatori. muovere una nuova concezione di mobilità dell’impreWorld, organizzata Unico in Italia, l’International Conference ‘Connected sa (sull’argomento, vedi anche pagina 14). da ClickutilityTeam, GL events ItaliaAutomobiles’ ha coinvolto 180 operatori, tracciando Se cambia il modo di fruire dell’auto, anche la progettaLingotto Fiere e un quadro di riferimento a livello eurozione dovrà essere ripensata; il racconto di Innovability, con peo sull’evoluzione di un’area di business nuove forme e nuovi materiali è stato affiGià confermata la il consueto supporto della Camera di che vede, accanto ai grandi player come prossima edizione di dato a ‘Designed in Green’, che nei suoi commercio di Torino. Apple e Google, diverse aziende impe- Smart Mobility World, convegni ha messo a confronto un centinagnate nello sviluppo della connected car. sempre al Lingotto, io tra giovani designer e affermati profesIl comparto automobilistico italiano, lo sionisti in un dibattito... senza confini, vidal 23 al 25 ha ribadito Saverio Romeo di Beecham sta la presenza di esperti da tutto il mondo. settembre 2015. International, è infatti tra i più evoluti Infine, chiudono questa panoramica dal sul fronte delle tecnologie Machine to Machine. Centro Congressi Lingotto, i 647 momenti di networAlla ribalta, in questa edizione 2014 che ha registrato la king B2B organizzati dalla Camera di commercio di presenza di 3.500 operatori (+20% rispetto al 2013), Torino a cui hanno partecipato buyer provenienti da 18 l’industria elettronica e meccatronica ma anche i nuovi Paesi, segno di come il sapere dell’industria italiana poscarburanti a bassissimo impatto: elettrico e biometa- sa essere d’interesse fuori dal Bel paese e l’innovaziono, il gas naturale liquefatto e l’ibrido con bioetanolo. ne aprire a nuove frontiere di business. ■
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SENTENZE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio
ARTICOLO 94
Così è deciso, per ora
Il TAR ha riconosciuto la sussistenza di un danno “grave e irragionevole” al settore del noleggio. Aniasa prende atto, ma non è detta l’ultima parola
C
chiaro, come ogni contribuente devono attenersi alle disposizioni di legge. Ma qui, con una serie di adempimenti complicati, si rischia di fermare un’attività che produce risparmio per la mobilità di aziende e PA.
on ordinanza 27 - 28 novembre 2014, n. 6056, F&F È lecito aspettarsi che i legislatori, e non solo gli il TAR Lazio, sez. III ter, ha sospeso l’effica- organi giudicanti, ascoltino le vostre richieste? cia della Circolare del Ministero dei Trasporti ▲ L’obiettivo legislativo di perseguire le intestazioni del 10 luglio 2014 per la parte concernente le attività fittizie e l’elusione fiscale trova da sempre nel noleggio un fervido sostenitore. Condividendo in toto quedi locazione veicoli senza conducente. “Il Tribunale - spiega Pietro Teofilatto, Direttore noleg- sto obiettivo, non si comprende perché il settore sia stato inserito nei meccanismi gio a lungo termine Aniasa - ha dell’art. 94 innovato dalla legge riconosciuto la sussistenza di un Pietro Teofilatto: 210 del 2010, considerando che danno ‘grave e irragionevole’ de- “L’udienza di merito nel frattempo, dal 2012, gli stesrivante al settore del noleggio per fissata al 28 maggio si dati, con nome e cognome, l’applicazione delle regole previ- sarà fondamentale vengono trasmessi all’Anagrafe ste dalla suddetta Circolare”. per chiarire Tributaria! Perfino il valore ecodefinitivamente la nomico del contratto! F&F Fuori dai tecnicismi? delicata questione”. ▲ Due sono sicuramente i riferimenti in merito. Il primo è l’applicazione ‘forzata’ di F&F Il prossimo passo? una tariffa per diritti di motorizzazione prevista per ben ▲ È strano vedere il nostro Paese all’avanguardia su altri adempimenti e richieste all’Archivio Nazionale dei questo tema. Negli altri stati EU, in cui il noleggio è molVeicoli. In questo caso non si tratta di emettere etichet- to più sviluppato (e conosciuto), non esiste una simile te o duplicare documenti, ma solo di ricevere dati in via normativa. Vogliamo comunque riconoscere che il informatica e trasmettere con la stessa modalità pa- Ministero dei Trasporti ha cercato per quanto possibiperless la relativa ricevuta. I nove euro chiesti per que- le di ridurre l’impatto negativo sul settore. Riterrei che la soluzione legislativa, da studiare insieme ai vari sto flusso informatico sembrano davvero eccessivi. Il secondo aspetto riguarda le notevoli complicazioni Ministeri, specialmente con la Direzione Generale dele incertezze operative per gli addetti del settore che, sia la Polizia Stradale, sia la via migliore da percorrere. ■ dicembre 2014 -
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COVER TEMPO DI LETTURA: 12 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Case auto, concessionari, fornitori di servizi società di noleggio, fleet manager, driver
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EVOLUZIONE DIGITALE
Nel nome della RETE
Internet Motors, evento di successo e punto di incontro tra le novità emergenti nel mondo automotive. Uno sguardo sul futuro? Probabilmente. Con il noleggio a braccetto di Giuseppe Guzzardi e Roberta Carati
F&F Internet e il noleggio sono oggi due giganti che stanno rivoluzionando il business dell’auto, il modo di sceglierla e configurarla, il modo di gestirla durante il possesso e l’uso. Ma qual è il rapporto tra questi due grandi protagonisti? ▲ Per quanto riguarda le strategie digitali dei noleggiatori vedo due grandi ambiti di intervento. Rispetto alle grandi flotte, credo che il futuro sarà basato su sistemi per la scelta, l’ordine, la gestione continua del18 -
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l’auto, in maniera interattiva, fatta direttamente dall’utilizzatore tramite un sistema informativo del noleggiatore ricco, evoluto. Ho avuto modo di collaborare con alcuni di loro su progetti di full outsourcing e posso dire che i primi risultati sono sicuramente incoraggianti. Altro grande fronte quello del noleggio a privati, piccole partite IVA e professionisti. In questo ambito, il futuro molto vicino è quello dell’e-commerce; credo non siamo lontani dall’iniziare e completare la transazione digitale, e avere un cliente che ordina direttamente online l’auto che desidera.
Questo il pensiero di Marco Marlia, ideatore e timoniere di Internet Motors, evento automotive di grande successo che nell’edizione 2014, a Milano, ha confermato l’interesse e l’attenzione degli addetti ai lavori. Proseguiamo ‘ascoltando’ il suo internet-pensiero.
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COVER F&F Chi, o cosa, è più forte e incisivo ai fini del cambiamento? ▲ Su Internet un fattore chiave di cambiamento è la consumerizzazione. I clienti sono ormai abituati all’utilizzo costante di piattaforme digitali come Google, Facebook, Amazon..., a un livello di servizio elevato e a una esperienza utente ricca e interattiva. Non possiamo ahimè prescindere di essere a questi livelli come industry, il che ovviamente pone molta pressione sugli sforzi degli investimenti in piattaforme e processi.
profonda trasformazione che ruolo gioca la rete? ▲ Come disse il premio Nobel Bohr: “Fare previsioni è una cosa molto difficile, specialmente se riguardano il futuro”. Se dovessi però azzardare un’ipotesi, credo che tutto il settore, dai dealer alle case auto, ai noleggiatori, si muoverà nella direzione di servizio al cliente più incentrata nel rapporto continuo e costante con l’utilizzatore. In questo ambito sicuramente per alcuni aspetti i noleggiatori partono avvantaggiati, ma siamo ancora molto distanti da un modello ricco e interattivo che avremo tra qualche anno.
F&F Da profondo conoscitore del mercato automotive, avrà rilevato il progressivo ingigantire di F&F Come, dove e quando interagiscono (o si sconuna figura fino a ieri di secondo piano: il noleggia- trano)? tore. A quando un Internet Motors che chiami di- ▲ Ovviamente l’altro lato della medaglia del processo di contabilizzazione sta nel fatto che è molto comrettamente in causa le società di noleggio? plicato per le aziende del settore ▲ In realtà le società di noleggio sono da sempre preautomotive avere un focus e una “Il noleggiatore può senti a Internet Motors, e cre- partire da una ricerca ‘potenza di fuoco’ digitale tale da do riscontrino come molti dei soddisfare gli utenti più esigenti. online e arrivare contenuti siano applicabili Questo implicherà una costante alla conclusione alle loro strategie digitali. rincorsa e investimenti continui del contratto senza Ritengo che il noleggiatore che non potranno essere sbagliamai incontrare si trovi in una posizione par- fisicamente il cliente”. ti per non rischiare di perdere il ticolare, potendo per primo treno rispetto ai competitor. sperimentare in completa autonomia cosa significhi Già oggi se confrontiamo siti differenti di case auto, partire da una ricerca Internet e arrivare alla conclu- di noleggiatori o di concessionari, ci rendiamo conto sione del contratto senza mai incontrare fisicamen- che ci sono player che stanno investendo significatite un cliente. vamente e con buoni risultati e altri che fanno fatica a reggere il passo. F&F In un mercato dove le aziende tendono a noleggiare più che ad acquistare, i rapporti di forza F&F “Un successo, edizione da record”, leggo in mutano. Le concessionarie (e le vendite) si ridimen- home page. Io che c’ero lo posso confermare. sionano, e cambia anche il profilo del cliente fina- Vogliamo fare un commento a bilancio? le, non più proprietario ma utilizzatore. In questa ▲ Sicuramente posso confermare un bilancio più che
I miei secondi 100 anni
Internet è il grande protagonista della rivoluzione culturale dell’auto. Insieme al noleggio a lungo termine. Due giganti destinati a incontrarsi e a fare tanta strada insieme... Il noleggio a lungo termine, lo sharing, la gestione flotta stanno progressivamente cambiando il mondo dell’automobile. Sempre meno proprietà, sempre più possesso, uso, condivisione.
Altrettanto sta facendo internet, non uno strumento ma un ambiente reale di vita e business. Lo sta facendo nelle due filiere di riferimento, cioè quella professionale, automotive, e quella commerciale.
La prima riguarda l’ambiente dei costruttori, dei rivenditori, dell’assistenza, dei ricambi. La seconda il costruttore con l’utente finale, ovvero l’acquisto di un’auto o di un veicolo commerciale e industriale. Sugli effetti nel noleggio a lungo termine sulla vita di tutti i giorni e sulla mobilità abbiamo sin qui detto molto. E anche gli ambienti di internet sono stati da noi lambiti più volte. In questa circostanza vogliamo
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COVER positivo, IM6 è stata l’edizione più ricca di sempre con oltre 800 partecipanti tra le due giornate. Questo dimostra sicuramente che la sensibilità del settore per il digitale è in crescita, e che c’è una costante, continua domanda di contenuti e spunti su come affrontare i radicali cambiamenti nel settore. A ulteriore riprova anche quest’anno, come del resto gli anni precedenti, il riscontro in termini di gradimento dei contenuti dell’evento è stato altissimo.
F&F L’edizione milanese, come anche la precedente di Roma, era spezzata in due tronconi: Giornata Case Auto e Industry, Giornata Dealer... ▲ Da svariate edizioni abbiamo deciso di sdoppiare l’evento, sia per motivi di partecipazione - è difficile trovare una location che contenga quasi 1.000 partecipanti - sia per motivi di contenuto. Le esigenze, le strategie e i contenuti interessanti per i player a livello nazionale si dimostrano diversi da quelli di altri player locali quali i concessionari. F&F Dall’alto del palcoscenico, dove ha tenuto le fila della due-giorni, il suo sguardo poteva liberamente spaziare. Chi c’era seduto in platea? ▲Nella prima giornata in platea erano presenti alcune delle maggiori case auto italiane. Ormai possiamo annoverare tra Milano e Roma la partecipazione di gran parte del mercato automotive, ma anche multiplayer dell’industry... dai centri media alle agenzie ufficiali, dalle assicurazioni ai finanziamenti, dai top vendor ai gior-
mettere i due mondi uno accanto all’altro e vedere dove, come e quando si stanno incontrando, artefici di un cambiamento epocale nel prodotto di più massivo consumo, l’automobile.
Una ‘casa’ molto ospitale Per quanto riguarda la filiera automotive, quella professionale, che riguarda quanti lavorano per costruire, vendere, riparare vei-
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nalisti di settore. Credo che in termini di partecipazione ci sia un ottimo equilibrio, che permette anche un positivo scambio e interazioni proficue tra i diversi ambiti dell’industry. Nella seconda giornata, invece, erano presenti principalmente i dealer: avevamo alcuni tra i più grandi gruppi italiani e anche alcuni rappresentanti più piccoli che si stanno muovendo online in maniera dinamica.
F&F Chi mancava? Che cosa si è perso? ▲ Chi non è stato presente si è perso sicuramente l’edizione Internet Motors più bella di sempre, sia in in termini di contenuti sia in termini di partecipazione. Abbiamo avuto speaker di svariate Paesi che hanno portato esperienze e case history internazionali di indubbio interesse. Internet Motors si è ormai affermato come l’evento più importante a livello europeo sul digital automotive e questo ci rende molto orgogliosi, perché dimostra che l’Italia può essere un Paese innovativo, che risponde in maniera pronta ed efficace ai temi dell’innovazione digitale.
F&F A beneficio di chi non c’era, oltre che dei lettori di Flotte&finanza, vuole provare a riassumere le 21 relazioni che si sono susseguite il 18 e 19 novembre? Internet, è banale dirlo, il filo conduttore? ▲ Sicuramente Internet è stato il filo conduttore di tutto l’evento, ma abbiamo comunque voluto provare a dare una caratterizzazione e una verticalizzazione differente alle due giornate.
coli, internet è diventato la casa dove ospitare tutti i programmi di diversa natura che hanno l’obiettivo di semplificare, ottimizzare, risparmiare. Un esempio? Gli ordini alla fabbrica per l’assemblaggio ‘just in time’. Oppure la gestione snella dei magazzini ricambi, le immatricolazioni dei veicoli nuovi e la cancellazione delle targhe, gli ordini di materiali d’officina, la formazione dei venditori… potremmo continuare all’infinito.
Per quanto riguarda invece il ramo consumer, gli aspetti sono spesso invisibili e per questo affascinanti. Proviamo a indicarne qualcuno. La possibilità offerta al cliente di disporre a casa sua di un configuratore con cui mettere insieme la vettura dei sogni. Oppure l’attività di CRM (Customer Relation Marketing) grazie al quale il vostro concessionario di fiducia vi manda una mail per farvi gli auguri di buon com-
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COVER Nella prima, dedicata a Case Auto e Industry, abbiamo insistito particolarmente sui temi della digital retailing. Twitter ha aperto la giornata con il suo primo intervento in Italia in ambito automotive. Gianluca Campione, di McKinsey, ha commentato la ricerca ‘Innovating Automotive Retail’ che propone scenari sul futuro della distribuzione automotive. 3DXcite ha presentato una serie di tecnologie che impatteranno sul futuro del retailing per quanto riguarda la presentazione del prodotto e l’interattività digitale tra cliente e veicolo. Marcus Hodkingson, di Sophus3, e Luca Andreose, di DriveK, hanno illustrato uno studio di confronto sulla Lead Generation tra Italia ed Europa, uno dei temi più caldi del momento. Jerry Thibeau, guru statunitense e fondatore dei Phone Ninjas, ha dimostrato al pubblico come una telefonata efficace possa essere il ponte perfetto tra digital e reale. Hyundai Italia, con l’AD Crespi, e Fiat Mirafiori Motor Village, con il Digital Marketing Manager Marco Losito, hanno fornito una prospettiva privilegiata sull’evoluzione del digital rispettivamente per le case auto e per i dealer di proprietà. Infine, AutoScout24 e GfK Eurisko hanno trattato le tendenze attuali più rilevanti nel comportamento digitale dei consumatori. La seconda giornata, dedicata interamente ai Dealer, era incentrata sulla digital customer experience e il customer journey. Automobile.it e Google hanno portato l’esperienza di società internazionali con migliaia di concessionari clienti. Jerry Thibeau ha intrattenuto la platea di dealer con la metodologia Phone Ninjas per portare più traffico in concessionaria. Personalmente, pleanno. I software che consentono di confrontare i vari modelli. Le riviste online. I siti di compravendita dell’usato, sempre più complessi e raffinati.
La concessionaria? Superata In questo contesto, la figura fisica della concessionaria, se non come indirizzo dove ritirare l’auto nuova o fare il tagliando, appare veramente un retaggio del passato.
Veicoli commerciali, vale quasi tutto Auto e LCV. Settori comunicanti ma fino a che punto? È ancora il nostro opinion leader, Marco Marlia, a rispondere: “Pressoché tutto quello di cui abbiamo parlato fino a oggi è valido anche per i veicoli commerciali. Credo si sia diffusa una falsa credenza: gli interessati all’acquisto di un’auto sarebbero molto più propensi digitalmente rispetto a chi approccia l’acquisto di un veicolo commerciale. Soprattutto se parliamo di veicoli commerciali leggeri questo non è assolutamente vero. Ovviamente per quanto riguarda i veicoli pesanti nel percorso di acquisto ci sono elementi che non possono o non sono ancora facilmente trasferibili nel mondo digitale. Vedo però non troppo distante conclude Marlia - un futuro in cui anche questo settore sarà allineato dal punto di vista dell’esperienza utente a quella di altri prodotti simili”.
come DealerK, ho presentato una breve fotografia delle strategie digitali dei dealer e dei trend di adozione di metodologie, tecnologie e processi. L’avvocato Daniela De Pasquale, tra i massimi esperti di privacy e technology law italiani, ha tenuto un breve intervento su come gestire al meglio la privacy e le normative affini nel digitale. Paolo Gorla, come da tradizione, ha dimostrato live alle concessionarie, tramite una serie di mistery, come gestire un lead in maniera efficace. Andrea Boscaro ha parlato di Facebook e di come ingaggiare davvero i potenziali clienti nel social. Tommaso Parisi, di Eflow CRM, ha chiuso la giornata con degli spunti utili su strategie CRM per aumentare le vendite in concessionaria. ■
Quindi, indicando sulla punta delle dita: si vendono sempre meno automobili, piuttosto si prendono a noleggio, e si usa sempre più internet per tutte le operazioni che la riguardano. Quindi, presto, mobilità e rete saranno un tutt’uno, dalla ricerca del compagno di viaggio con cui dividere le spese al navigatore super evoluto e interattivo, dalla scelta dell’officina più vicina al controllo con la scatola nera dei consu-
mi e dei chilometri, dalla guida predittiva al confronto delle polizze assicurative. Come? Cosa dite? Tutto questo, o alcune di queste attività sono già disponibili? Avete ragione. Ma spesso si tratta di forme ancora embrionali, che devono crescere e svilupparsi. Devono maturare, così come ha fatto l’automobile nei suoi primi cento anni di vita. Adesso, tocca alla rete.
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ROAD TOUR TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, padroncini
AMICOBLU
A casa loro
I manager AmicoBlu si sono messi al volante portando uno Sprinter all’ortomercato. Insieme a una proposta di noleggio ai padroncini. Ecco com’è andato il test di Roberta Carati
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e la montagna non va da Maometto... Devono aver pensato in Maggiore Rent. E così da ‘Maometto’ ci sono andati loro, i manager AmicoBlu. Si è conclusa con la tappa milanese del 6 novembre ‘AmicoBlu Road Tour 2014’, l’evento itinerante che ha attraversato l’Italia facendo sosta nei principali mercati agroalimentari: il 2 a Guidonia (Roma), il 4 a Firenze, il 5 a Bologna e il 6, appunto, a Milano. Mezzo di trasporto Mercedes-Benz Sprinter, new entry nella nutrita flotta di veicoli commerciali dell’azienda di noleggio; 40 in totale i nuovi furgoni, 25 dei qua-
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li con motorizzazione Euro 6, suddivisi in passo 3665 mm e 4325 mm, disponibili nelle agenzie di Roma, Firenze, Bologna, Verona e Milano. “Avevamo due obiettivi”, spiega Michele Alessandrelli, direttore Business Unit Furgoni - Maggiore Rent: “Provare il nuovo Sprinter con cambio automatico, nel parco AmicoBlu da giugno scorso; mentre sulle vetture è quasi la norma, la penetrazione del cambio automatico sui commerciali è inferiore all’uno per cento, e noi per primi - intendo noi come management volevamo metterci al volante per testare ‘in diretta’ la godibilità della guida”. Vicini all’Italia che lavora Secondo obiettivo: “Diciamo sempre che AmicoBlu è vicino all’Italia che lavora, cerchiamo di esserlo davvero. Ed ecco i mercati ortofrutticoli, con una proposta che replicheremo in futuro su altri settori merceologici”. Inusuale la manovra di avvicinamento ai potenziali clienti, la miriade di padroncini che dalle primissime ore del giorno affolla i più grandi ortomercati d’Italia. Racconta Alessandrelli: “Ci siamo mossi in sei, sui dieci che compongono il mio gruppo di lavoro, avvi-
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ROAD TOUR Parata di Sprinter a San Luca di Bologna, penultima tappa di AmicoBlu Road Tour. Sopra il titolo, il team che ha servito caffé e informazioni sul noleggio a breve termine di un veicolo commerciale. In basso, alcuni dei 300 contatti ‘caldi’ che costituiscono un bilancio più che positivo per l’inedita campagna di comunicazione.
cendandoci alla guida. E ci siamo presentati a tutti e stra presenza, una presenza di figure esperte e compequattro gli appuntamenti con un salotto-furgone”. tenti, si è rivelata decisamente utile”. Una mossa azzeccata. Complici il caffé e il cornetto offerti dal team AmicoBlu, gli operatori locali si sono Comunicazione sul posto lasciati coinvolgere mostrando di gradire il diversivo. La carovana degli Sprinter, griffati con l’inconfondi“Erano incuriositi dall’iniziativa in sé e soprattutto dal- bile logo blu e arancione, non ha soltanto percorso la formula. Perché una proposta di noleggio a breve un pezzo d’Italia; è stata anche veicolo, nel senso lettermine non è la soluzione a cui si pensa per prima. È terale del termine, di un’inedita campagna di markeun settore”, entra nel merito il direttore Business Unit ting. “Siamo andati per provare un nuovo mezzo, siaFurgoni, “caratterizzato dalla proprietà del mezzo, al mo andati per sondare un terreno poco conosciuto, massimo c’è interesse verso il noleggio a lungo termi- siamo andati per fare branding. E ha funzionato molto bene. Con un allestimento così visine. Ma il breve termine sul mondo bubile”, sorride Alessandrelli, “non si può siness ancora non fa presa, soprattutto Sprinter è il primo, dire che siamo passati inosservati”. se il target di riferimento sono le piccoe unico della sua L’evento itinerante ha confermato il team le e medie imprese o, come in questo categoria, con manager in “una nuova idea che sta prenspecifico caso, i padroncini, distributol’innovativo cambio dendo forma: se parliamo di noleggio a ri al dettaglio”. automatico a sette Con queste premesse gli “oltre 300 con- marce 7G-Tronic Plus. breve termine di un commerciale, la comunicazione che ha successo è quella sul tatti caldi, sfociati in una trattativa”, sono territorio. Sarà sempre più la nostra strategia”. un bilancio più che positivo. “L’attenzione era alta”, conferma il manager. “E poi, Dopo i mercati ortofrutticoli, AmicoBlu sta valutando andando noi a casa loro abbiamo superato la barriera “un tour nei mercati del pesce, con la possibilità di predi diffidenza: garanzie, crediti, costi occulti... La no- sentare i furgoni isotermici. Le idee non mancano”. ■
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VEICOLI COMMERCIALI TEMPO DI LETTURA: 7 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Case auto, società di noleggio, responsabili acquisti, fleet manager, mobility manager, driver
PEUGEOT PARTNER FULL ELECTRIC
Pieno di energia
Abbiamo testato il furgoncino del Leone nella versione elettrica perfetta per gli spostamenti in ambito urbano. Tutto quello che c’è da sapere di Tiziana Altieri
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spagnolo di Vigo, Partner Full Electric è un mezzo piacevole da guidare: scatta quando serve, è silenzioso e non inquina.
Uno sguardo in cabina L’impostazione è la medesima delle versioni tradizionali, cambia solo il quadro strumenti che riporta le ono i francesi insieme a Nissan quelli che mag- info relative al consumo e allo stato di carica delle batgiormente sembrano credere nella mobilità terie nonché un indicatore di consumo ausiliario per il elettrica spinti forse anche dai più bassi costi riscaldamento e la climatizzazione, e sparisce la leva dell’energia da quelle parti. Una soluzione zero emis- del cambio che lascia il posto a una manopola per l’insion e disponibile da subito ma che riserimento delle diverse modalità di marchiede ancora investimenti iniziali piutcia (N, D, R e P). In cabina c’è posto per La tenuta di strada tosto elevati se confrontati con quelli tre persone. Tanti gli spazi a loro disposi avvantaggia necessari per un veicolo di pari catego- di un baricentro più sizione: dai vani sotto il sedile centrale e ria dotato di motore termico. Questa voldel copilota, a quello chiuso sopra il clubasso visto che ta sotto la lente d’ingrandimento abbia- le batterie sono sotto ster, fino al cassetto di fronte al passegmo messo Peugeot Partner Full Electric gero e al generoso imperiale sopra il pail pianale. in taglia L1 proposto a euro 26.420,00, rabrezza. Il vano di carico offre 3,3 metri Iva esclusa. Con lui si può entrare nelle Ztl senza pa- cubi e sei occhioni di ancoraggio. gare dazio e, in alcuni comuni, si può usufruire di in- L’unità elettrica di tipo sincrono a magneti permanencentivi per l’acquisto. Prodotto nello stabilimento ti è alloggiata nel vano motore e alimentata da due - dicembre 2014
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VEICOLI COMMERCIALI LA SCELTA DI Flotte&finanza Cognome e nome Luogo di nascita DRIVELINE Motore Potenza continua Coppia Batteria Capacità nominale Energia Moduli Peso INGOMBRI Lunghezza Larghezza Altezza Passo Lunghezza vano carico Larghezza vano di carico Larghezza tra passaruota Altezza vano carico Altezza piano di carico Volume vano carico MASSE Tara Portata Peso totale a terra
Peugeot Partner Full Electric Spagna tipologia kW Nm tipologia Ah kWh n° kg
elettrico MMC PIU 49 (67) 200 ioni di litio 75 22,5 5 317
mm mm mm mm mm mm mm mm mm m3
4.380 1.810 1.822 2.728 1.800 1.500 1.229 1.250 565 3,3
kg kg kg
1.664 561 2.225
NEL VANO DI carico da 3,3 metri cubi è stata alloggiata la ruota di scorta che sacrifica un po’ lo spazio. Sotto il pianale, infatti, sono state sistemate le batterie protette da uno scudo in plastica resistente. Alla zona merci si accede attraverso la portiera laterale destra e le posteriori con apertura 180 gradi. Con un peso totale a terra di 2.250 chilogrammi, Partner Full Electric offre una portata di 561 chilogrammi.
L’ABITACOLO del Partner Full Electric può ospitare tre persone. IL MOTORE asincrono a magneti permanenti che equipaggia la versione Zero Emission del furgoncino del Leone. Due i cavi in dotazione per la ricarica.
gruppi di batterie agli ioni di litio ad alta densità energetica, con una capacità di 22,5 kWh. Offre una potenza di 49 kW (67 Cv) e una coppia di 200 Nm disponibile istantaneamente. In abbinamento un riduttore monorapporto a presa permanente. Meno di quattro euro per un pieno Per effettuare il nostro percorso, 68 chilometri ai 48,5 orari, sono stati necessari 15,02 kWh (con un costo di circa 0,25 euro per kWh, Iva e tasse incluse, il rifornimento ha richiesto 3,7 euro). E se si utilizzano le co-
A differenziare la versione elettrica da quelle tradizionali è il quadro strumenti con l’indicatore dello stato di carica delle batterie e l’assenza della leva del cambio, sostituita da una manopola per l’inserimento delle modalità di guida (a destra).
lonnine di a2a in città bastano 5 euro al mese per ricaricarsi senza limiti. L’autonomia è di 145 chilometri che si riducono accendendo il riscaldamento o azionando il condizionatore. Due le modalità di ricarica: a 16 Ampere in 6-9 ore e a 125 Ampere che permette di recuperare l’80 per cento della capacità delle batterie in 30 minuti. Il problema? Le infrastrutture di ricarica. Poche le colonnine pubbliche e spesso non funzionanti o difficilmente accessibili visto che le piazzole destinate agli elettrici spesso sono utilizzate per la sosta selvaggia. ■ dicembre 2014 -
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ELEMENTI DI NOLEGGIO TEMPO DI LETTURA: 10 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Case auto, concessionari, driver, società di noleggio, fleet manager
ELEMENTO DETERMINANTE
Uno sconosciuto a bordo
È il valore residuo. Tutti pensano di conoscerlo, molti credono di capirlo. Qualcuno lo teme, qualcun altro lo sfrutta. Eppure, è attorno a ‘lui’ che gira tutto il mondo del noleggio a lungo termine. Leviamo qualche velo
Quindi, per quanto attiene l’attività propriamente detta, la scelta è condizionata da parametri tecnici, oggettivi, su cui riflettere attentamente. Altrettanto dicasi per quanto riguarda la sfera dei costi fissi, ovvero, nel caso di NLT, nella determinazione del canone. Uno dei parametri fondamentali è il valore residuo. Se si vuole dare una definizione scientifica (o contabile), di Antonello Serafini il valore residuo è il “valore di una proprietà al termine del periodo di investimento”. importanza di una scelta oculata del model- Pertanto, il valore residuo è il prezzo di mercato al qualo, della versione, della configurazione e del- le il proprietario può aspettarsi di vendere i suoi beni l’allestimento al momento di acquistare o no- al fine dell’investimento. Adattato al nostro mercato, leggiare un veicolo, auto o LCV che sia, è fin troppo il valore residuo di un veicolo è il valore a cui un’azienovvia. Specialmente se il veicolo è destinato ad ac- da stima di vendere il bene al termine del periodo di compagnarci nel lavoro e nella produzione di reddito noleggio. In pratica, la rivendibilità dello stesso sul (ad esempio le auto con il catalogo viaggiante o i vei- mercato dell’usato, al lordo dei costi di ripristino del coli commerciali). In questo caso, ma la regola vale veicolo e - eventualmente - dell’allestimento. sempre, è importante abbattere i costi e gli sprechi, per Ma cosa determina, in generale, il valore di rivendita aumentare o quanto meno non danneggiare la reddi- di un’auto usata? La risposta più ovvia è quella correttività dell’azienda o della nostra partita IVA. Il costo ta: il mercato, perché è il mercato che regola la vendiascrivibile all’uso di un veicolo è il TCO, Total Cost ta di veicoli nuovi e, su questa scia, anche la vendita of Ownership. dell’usato. Un prodotto che non soddisfa i clienti ve-
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ELEMENTI DI NOLEGGIO drà il suo valore crollare. D’altro canto, come in ogni mercato regolamentato dall’incontro tra domanda e offerta, più un prodotto è raro, più si vende a un prezzo alto. Ciò vale per tutti i veicoli in genere, ma con alcune differenze. Per le automobili, ad esempio, a condizionare la rivendibilità di un veicolo intervengono il suo appeal, il gradimento che lo stesso ha avuto presso gli utilizzatori, la percezione di valore. Parametri soggettivi, spesso indeterminabili prima della messa in produzione, perché legati al trend, al peso del brand, all’attualità del modello, al prezzo di lancio. Ecco perché i produttori devono rinnovare frequentemente la gamma, al fine di acquisire nuovi clienti e attirare l’attenzione di chi to, ad esempio acquistando veicoli che “si rivendono bene”: esprimendosi in tal modo, il consumatore finacliente lo è già. Per i veicoli commerciali, gli LCV, più pragmatica- le utilizza correttamente la nozione di valore residuo. mente il valore percepito è più legato a valori come la Il valore residuo è quindi una variabile strategica nelrobustezza, l’affidabilità, la semplicità di uso e manu- l’ambito del noleggio a lungo termine, perché permettenzione. Design ed empatia, benché certamente cre- te di calcolare il canone mensile di noleggio del veicolo pari a, in generale: sciuti negli ultimi anni, rimangono marginali. il valore dell’investimento meno il valore residuo, Giova quindi sottolineare che le politiche di vendita, diviso il numero di mesi di locazione. le offerte sul veicolo nuovo, finiscono con il condizionare il prezzo (o meglio la composizione del prezzo) Da ciò deriva l’importanza della corretta stima del valore residuo: se sopravvalutato, ad esempio, il canodell’usato, ovvero il valore residuo. Se un veicolo ha avuto successo, gli effetti positivi sul ne di noleggio mensile ne beneficerà, ma a rischio mantenimento del valore si vedranno dopo alcuni anni, di incorrere in perdite a fine contratto, quando si doquando si accenderà il mercato dell’usato, ma sono vrà rivendere quell’usato di cui si è stimato il valore dati certi: in caso di gradimento commerciale i vei- tre anni prima. coli si svaluteranno meno, in barba a qualunque algoritmo che tiene conto soltanto di dati tecnico-mecca- Valore residuo e LCV: aspetti particolari nici, ed è comune pensare che una vettura compatta di Nel determinare il valore residuo dei veicoli commerun premium brand potrà valere anche il 50 per cento ciali leggeri intervengono aspetti peculiari, specifici per queste tipologie di veicoli: del listino di riferimento dopo tre anni dalla messa sul mercato, mentre una berli- Il mercato determina 1. Ciclo di utilizzo più ampio na di lusso con motorizzazione benzina il valore di rivendita 2. Allestimento non varrà, dopo tre anni, più del 35 per di qualsiasi veicolo, 3. Contenuti qualificanti cento del prezzo di listino. anche in funzione Spesso un LCV effettua lunghe percordella contestuale se possibile, Al riparo, richiesta di ‘nuovo’. renze, e come si sa il valore di un veicodai fattori emotivi lo è fortemente influenzato dalla sua perTuttavia, il mercato ha bisogno di valori di riferimen- correnza chilometrica. Per tale ragione occorre essere to, di parametri oggettivi. molto chiari con il cliente in fase di offerta del nolegSe si vuole offrire ai clienti canoni di noleggio interes- gio e spiegare che un’eventuale valutazione consersanti, o semplicemente in linea con il mercato, è ne- vativa della percorrenza si rifletterà sui costi supplecessario stimare in maniera più precisa possibile il va- mentari che egli si vedrà addebitare nel momento lore residuo del veicolo. L’automobilista, spesso della riconsegna del veicolo. Tuttavia, non sempre inconsapevolmente, fa riferimento a questo concet- è facile per l’utilizzatore prevedere con esattezza una dicembre 2014 -
Nella determinazione del canone di auto di segmento superiore interviene anche la maggiore perdita di valore residuo al termine del periodo di noleggio.
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ELEMENTI DI NOLEGGIO bassare il ciclo di vita anche per l’LCV. Ad oggi tuttavia, sul valore residuo dei veicoli commerciali incidono in maniera particolare aspetti quali: • Percorrenze chilometriche elevate - comunque superiori alle percorrenze usualmente applicate alle auto • Ciclo di utilizzo più lungo rispetto alle auto
Per gli LCV la presenza e la qualità di un allestimento risultano determinanti nella composizione della rata di canone.
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percorrenza mensile/annuale etc. poiché potrebbero variare le condizioni lavorative e l’impiego specifico del mezzo. Per evitare questo problema è consigliabile installare sul veicolo la cosiddetta ‘scatola nera’, che con l’ausilio del sistema telematico GSM e un software specifico consente sia al cliente sia alla società di noleggio di monitorare la percorrenza (oltre a eventuali altri parametri) e di creare degli ‘alert’. In questo caso, il cliente può gestire meglio il suo parco veicolare e può eventualmente richiedere supporto alla società di noleggio per rinegoziare il contratto o trovare un’altra soluzione durante il periodo contrattuale. Ad oggi si registra per gli LCV un ciclo di vita nel noleggio più lungo rispetto a quello delle autovetture. L’utilizzatore di un LCV non è legato ad aspetti emotivi e soggettivi, gli preme la funzionalità e la disponibilità del mezzo, e quindi non è sensibile alla sostituzione frequente. In particolare il cliente flotta con grande parco veicolare spesso ha i propri mezzi distribuiti sul territorio, e il processo di sostituzione (rinnovamento) è sofferto come un momento di indisponibilità. Anche la poco radicata cultura del noleggio ha contribuito a non modificare le abitudini del consumatore, che normalmente sostituisce il veicolo dopo l’ammortamento del leasing (oltre 40 mesi), senza aver focalizzato che uno dei più importanti vantaggi del noleggio è proprio la deducibilità mensile del canone. È prevedibile dunque che, rendendo più veloce il processo necessario per la sostituzione dei mezzi e abbattendo alcune barriere culturali, in futuro si possa ab- dicembre 2014
Il ‘peso’ dell’allestimento Un aspetto fondamentale è quello dell’allestimento. L’LCV viene sempre più spesso richiesto dal cliente con un allestimento specifico per le sue esigenze di trasporto e lavoro. Esistono allestimenti che nel mercato dell’usato risultano rivendibili e altri meno. L’appetibilità dell’allestimento dipende da diverse variabili. Oltre al valore intrinseco dell’allestimento stesso, e ancora più significativo, emerge il bacino di futuri potenziali acquirenti. Nell’ambito della valutazione i manager sono particolarmente sensibili a considerare il veicolo in base alle sue caratteristiche peculiari, agli equipaggiamenti e all’eventuale allestimento. Rispetto al passato la grande attenzione da parte dei costruttori nel configurare bene il prodotto base aiuta a non commettere errori grossolani nell’acquisto del veicolo da proporre al cliente, ma è bene ricordare che ci sono alcuni equipaggiamenti che possono da un lato migliorare comfort e produttività degli utilizzatori e dall’altro rendere più appetibile il prodotto usato. Tra questi segnaliamo ad esempio il climatizzatore, la panchetta con il terzo posto in cabina, la porta laterale scorrevole e il pianale di carico rivestito (per i furgoni). Anche la tipologia di carrozzeria può determinare una maggiorazione del valore residuo. Si pensi a questo proposito alla differenza di valore tra un cassone fisso e un cassone ribaltabile: sono entrambi autotelai allestiti con cassone, ma il secondo è un prodotto usato più completo, sofisticato, appetibile. La stima del suo valore residuo, a parità di altre condizioni, sarà in genere proporzionalmente più alta. Al momento, per quanto riguarda gli allestimenti, non esiste un listino prezzi dell’usato. La valutazione può essere fatta attraverso “modelli di calcolo previsionale” che consentono di trovare un valore economico accettabile al cliente e senza rischio per la società di noleggio. ■
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CVO TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, società di noleggio, fleet manager, utilizzatori
UN NUOVO APPROCCIO
Dall’inizio alla fine
Il noleggio di un veicolo commerciale presuppone un rapporto di consulenza che si estende per l’intera durata del contratto. E poi c’è il remarketing...
Incrociando i dati di Tabella 1 con Tabelle 2 e 3, si ottiene la penetrazione del NLT sul totale circolante. Come si può notare, l’incidenza degli Lcv è in percentuale tripla di quella delle auto.
lo dell’auto e come tale richiede un approccio ad hoc. Essendo i veicoli commerciali ‘strumenti di lavoro’, un qualsiasi fermo tecnico si traduce in una perdita economica. Ecco perché tra i servizi maggiormente richieelle flotte italiane il veicolo commerciale la fa sti figura la consulenza non solo sulla scelta dell’alida padrone. Secondo il Barometro 2014, an- mentazione più idonea all’utilizzo o sugli allestimenti, nuale ricerca condotta dal Corporate Vehicle ma anche sul tipo di assistenza che può ridurre al miObservatory, gli Lcv rappresentano infatti il 58 per cen- nimo il ricorso alle cure di officina. In questo senso, to dei parchi di piccole e medie imprese e il 43 di quel- la ricerca del CVO ‘Un approccio al mondo dei veicoli di aziende grandi e grandissime. li commerciali’, realizzata in collaborazione con il diMa il Centro Studi sulla mobilità aziendale di Arval è rettore di F&F, evidenzia l’importanza crescente delandato oltre l’analisi numerica, rilevando le specifici- le soluzioni telematiche nell’ottimizzazione degli tà di un mondo che differisce profondamente da quel- spostamenti, nell’aumento della sicurezza di chi guida e nel miglioramento dello stato di salute del veicolo.
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Tabella 1 - Parco circolante veicoli NLT Vetture Furgoni Altro Totale
2009 104.036 118.941 2.260 522.237
2010 392.539 118.200 2.679 513.418
2011 402.327 118,991 2.842 524.160
2012 406.802 118.648 1.372 526.822
2013 411.292 117.062 1.485 529.822
Var. 2009/13 +0,6% -0,4% -7,65 0,36
2012 37.078 406 1,09
2013 36.963 411 1,11
Tabella 2 - Auto NLT su circolante totale (x1.000) Totale circolante NLT Penetrazione
2009 36.372 401 1,10
2010 36.751 392 1,07
2011 37.113 402 1,08
Tabella 3 - Autocarri NLT su circolante totale (x1.000) Totale circolante NLT Penetrazione
2009 3.945 118 2,99
2010 3.983 118 2,96
2011 4.022 119 2,96
2012 3.989 119 2,98
2013 3.938 117 2,97
Consulenza a lungo termine Presentando la monografia, che avrà un seguito in ‘Business e servizi per i veicoli commerciali: il valore aggiunto’, l’Head of CVO Valeria Evangelisti ha chiarito: “Al crescere della flotta deve crescere e differenziarsi anche la consulenza, non può esserci una risposta standardizzata. Nell’auto il venditore mette tutto se stesso fino alla firma del contratto; nel noleggio di un Lcv, invece, l’attenzione non cala mai, non solo perché si noleggia un utilizzo e quindi si deve accompagnare il cliente per l’intera durata del contratto, ma perché il noleggiatore continua ad occuparsene anche dopo, nella fase di remarketing. Il servizio lo fornisce il noleggiatore, ma anche l’allestitore, il manutentore... Le aspettative di chi noleggia un Lcv sono di togliersi di dosso la gestione con la certezza di essere in buone mani. Andare a qualificare un’assistenza specializzata è una sfida”. ■ dicembre 2014 -
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LONG TEST
Che potenza!
TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Management, ufficio acquisti, società di noleggio, driver
CLASSE A RENT STORY
La Classe A180 è rientrata in officina per un check dei freni. Grazie alla corsia preferenziale il nostro Giovanni ha potuto ripartire in poche ore CON LA A180 CHE LA CASA EDITRICE LA FIACCOLA STA UTILIZZANDO DA CIRCA UN ANNO E MEZZO GRAZIE A UN ACCORDO CON CHARTERWAY, LO SPECIALISTA DEL NOLEGGIO, ABBIAMO PERCORSO OLTRE 25.000 CHILOMETRI. È ORA DI DARE UNA CONTROLLATINA AI FRENI!
Continua il long test anche per il Mercedes-Benz Citan fornito da CharterWay. Nell’ultima ‘puntata’ Giovanni, il suo compagno di viaggio nonché ‘interprete’, ha messo sotto la lente d’ingrandimento il motore, un 4 cilindri, 1,5 litri scarsi, in grado di erogare una potenza massima di 66 kW (90 Cv) e una coppia di 200 Nm a 1.750 giri al minuto. I plus? Grande silenziosità di marcia, agilità anche a pieno carico e - fondamentale per ogni azienda - bassi consumi di carburante: oltre 14 chilometri con un litro. Infine, chi sceglie Citan può godere di lunghi intervalli di manutenzione: sono fissati a ben 40.000 chilometri.
L’INVERNO È ALLE PORTE: MEGLIO NON RIMANDARE L’APPUNTAMENTO CON LA MANUTENZIONE! L’OFFICINA MERCEDES-BENZ CI STA GIÀ ASPETTANDO!
ORE 9:00. GIOVANNI LASCIA LA SEDE DE LA FIACCOLA ALLA VOLTA DELLA FILIALE MERCEDES-BENZ DI MILANO. 9:30. LA A180 SOTTOPOSTA A LONG TEST È DAVANTI ALL’INGRESSO DI VIA DAIMLER. ALL’ACCETTAZIONE C’È CLAUDIO.
IN CIRCA DUE ORE ABBIAMO SOSTITUITO TUTTE LE PASTIGLIE. LA VETTURA PUÒ RIPARTIRE!
UN IMPIANTO FRENANTE EFFICIENTE È FONDAMENTALE AI FINI DELLA SICUREZZA. QUI BISOGNA CAMBIARE LE PASTIGLIE. IN TARDA MATTINATA GIOVANNI RIENTRA IN UFFICIO. IL BELLO DEL NOLEGGIO? SOLO I TECNICI DELLA STELLA, QUELLI CHE MEGLIO CONOSCONO LA VETTURA, SI OCCUPANO DI TUTTE LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE, ORDINARIA E STRAORDINARIA.
E TUTTO CIÒ CHE È MANUTENZIONE ORDINARIA, QUINDI ANCHE LA SOSTITUZIONE DELLE PASTIGLIE, RIENTRA NEL CANONE DI NOLEGGIO. COSÌ L’AUTO È SEMPRE IN PERFETTE CONDIZIONI E NON SI VA INCONTRO A SPESE IMPREVISTE.
ANCORA UNA VOLTA CHARTERWAY SI È RIVELATA LA SCELTA VINCENTE!
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SONDAGGIO CHARTERWAY/LAMBERET
LONG RENTING TEMPO DI LETTURA: 5 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, società di noleggio, fleet manager, padroncini, driver
Fatemi strada
Presentato a vanEmotion il sondaggio che indaga il rapporto tra aziende con flotte di Lcv e noleggio. Scarsa la conoscenza del servizio fra gli operatori 1. Nella scelta dei veicoli è più importante il prezzo d’acquisto o il costo totale di possesso?
Costo 26%
3. Quanto è importante per lei poter disporre del veicolo usato alla fine del periodo di utilizzo?
2. Quanto impegno è dedicato nella sua azienda, da un minimo del 10 a un massimo del 100%, alla gestione del parco veicoli rispetto allo sviluppo del core business? Troppo tempo (dal 91 al 100%) 4% Non so 3%
Prezzo 48%
Il Tco pare essere poco conosciuto dai possessori e gestori di Lcv, che si mostrano più sensibili al fattore prezzo.
Non sa/ non risponde 18%
La gestione dei veicoli ‘ruba’ abbastanza o troppo tempo alla principale attività aziendale per poco meno del 50% del campione. Un intervistato su due sembra incapace di organizzare il parco Lcv.
Non sa/ non risp. 9%
SI 37%
5. Può dare un voto da 1 a 100 all’importanza di questi servizi per la gestione della sua flotta? NO 54%
RCA Incendio Furto Kasko Infortunio conducente Protezione patente canoni Manutenzione e riparazione Pneumatici Assistenza H24 Traino Veicolo sostitutivo Fuel card Reportistica della flotta Multe Adempimenti di legge Gestione amministrativa
75,0% 61,0% 64,3% 58,3% 76,9% 57,9% 77,5% 77,5% 66,1% 54,1% 65,7% 57,5% 53,6% 60,2% 65,8% 65,6% 0
NO 40%
SI 60%
Ben il 60%degli intervistati dice sì alla possibilità di noleggiare un mezzo allestito.
Noleggio, questo sconosciuto. Per il 54% delle aziende intervistate, al quale bisogna aggiungere un 9% che non sa o non risponde, non è una soluzione ottimale per disporre di veicoli a costi fissi.
6. È a conoscenza di qualche offerta di veicoli commerciali a noleggio, dal furgone a quelli con allestimenti più specifici (frigo, piattaforme aeree, cassoni ribaltabili…)? Non sa/non risp. 2%
NO 52% 20
40
60
8. Conosce Lamberet e i suoi allestimenti? SI 31% NO 69%
SI 46%
80
I servizi sono divisi in assicurativi (verde), assistenza (blu) e amministrativi (arancione). In ordine di importanza per la gestione della flotta troviamo manutenzione e riparazione, sostituzione pneumatici, infortunio conducente, Rca, Assistenza 24 ore su 24 e disponibilità veicolo sostitutivo. Tutti inclusi nei contratti di noleggio.
9. Noleggerebbe Lcv allestiti Lamberet?
Le aziende con flotte di Lcv sembrano preferire il possesso all’utilizzo eppure non riescono a dare un adeguato valore all’usato: il 47% lo ritiene poco o per nulla importante.
4. Ritiene il noleggio una soluzione ottimale per disporre di veicoli con costi certi e fissi, con professionisti che si occupano della gestione tecnica e amministrativa e senza immobilizzo di capitale?
Abbastanza tempo (dal 31 al 70%) 32,5%
Entrambi 16%
Importante 20%
Poco importante 26%
Poco tempo (fino al 30%) 52,5%
Molto tempo (dal 71 al 90%) 8%
Non sa/ non risp. 10%
Molto importante 15%
Per nulla importante 21%
Un intervistato su 3 conosce Lamberet. Un buon risultato se si pensa che il panel non è composto solo da aziende che effettuano trasporti a temperatura controllata.
Non si affacciano al mondo del noleggio ma in molti sono a conoscenza di qualche offerta. Il vero problema dunque sembra essere quello di avvicinare l’utenza a questo servizio ancora poco diffuso in Italia.
7. Conosce il marchio Mercedes-Benz CharterWay, che associa un’offerta di noleggio veicolo a una gamma completa di servizi? Non sa/non risp. 1%
NO 57%
SI 42%
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Visto il rapporto italiani-noleggio, ancora tutto da costruire, CharterWay in Italia può accogliere con soddisfazione il fatto di essere conosciuta dal 42% degli intervistati.
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VEICOLI COMMERCIALI TEMPO DI LETTURA: 7minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Case, società di noleggio, fleet manager, responsabili acquisti, padroncini
Un po’ Transit e un po’ Sprinter, con qualche inflessione Master, ecco il nuovo van 3,5 ton coreano.
HYUNDAI H350
Punta a ovest Il guanto di sfida ai costruttori occidentali è lanciato. Arriverà sul mercato a metà del prossimo anno questo furgone coreano, fabbricato però dalla Karsan in Turchia
U
di Gianluca Ventura
n colpo di fortuna per i turchi della Karsan Otomotiv l’accordo con Hyundai. Che arriverà nel prossimo anno sui mercati occidentali con questo furgone da 35 quintali (ma ci saranno pure un cabinato e l’immancabile minibus però da 4 tonnellate) fabbricato proprio aldilà del Bosforo, dove nascono molti altri commerciali concorrenti (di Fiat e Ford, ad esempio). All’attacco dei 35 quintali Insomma, un ritorno in grande stile del brand coreano nel settore degli Lcv - da noi semiscomparso, ma soprattutto l’ingresso in un segmento affollato che 32 -
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non aveva mai presidiato. Lo fa con questo furgone da 5,5 o 6,2 metri di lunghezza offerto però con una sola altezza tetto. Un progetto durato cinque anni e due milioni di chilometri, al freddo artico e al caldo
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VEICOLI COMMERCIALI
LA SCELTA DI Flotte&finanza Cognome e nome Hyundai H350 Luogo di nascita Turchia DRIVELINE Motore marca e modello Hyundai A-25 Crdi Cilindrata cc 2.497 Potenza kW(Cv)@giri 110(150) e 125(170)@3.600 Coppia Nm@giri 373 e 422@2.750 Inquinanti omol./sistema Euro 5/Egr+Fap Cambio tipo/marce manuale/6 INGOMBRI Lunghezza mm 5.500 (6.200) Larghezza mm 2.038 Altezza mm 2.685 (2.690) Sbalzo anteriore mm 990 Passo mm 3.435 (3.670) Sbalzo posteriore mm 1.090 (1.535) Diametro di volta mm 12.600 Carreggiata anteriore mm 1.712 Carreggiata posteriore mm 1.718 Lunghezza vano di carico mm 3.100 (3.780) Larghezza vano di carico mm 1.795 Altezza vano di carico mm 1.955 Larghezza tra passaruota mm 1.380 Largh. x alt. porta posteriore mm 1.538 x 1.810 Largh. x alt. porta laterale mm 1.279 x 1.937 Altezza soglia di carico mm 695 (700) Volume di carico m3 10,5 (12,9) MASSE Tara kg 2.135 (2.238) Portata kg 1.365 (1.262) Peso totale a terra kg 3.500 Tra parentesi i dati relativi alla versione da 6,2 metri.
torrido. Viaggia davanti su sospensioni a ruote indipendenti, dietro su lunghe balestre paraboliche monofoglia con barra stabilizzatrice. Realizzato largamente in acciaio ad alta resistenza e ben protetto dalla corrosione, sfoggia una linea (con cx di 0,360) che ricorda nei vari particolari prodotti di successo già sul mercato. Un plauso va senza dubbio alla cabina di guida ben insonorizzata (50 dBA al minimo), equipaggiabile con due o tre sedili, sotto cui viene ricavato un ampio portaoggetti che fa il paio con l’imperiale (lì c’è pure un vano mono Din) e le va-
Sopra, interni da vettura lussuosa per l’H350, un furgone (ma anche cabinato e minibus) che darà del filo da torcere alla concorrenza europea. Qui sotto, la versione Euro 5 del conosciuto quadricilindro 2,5 litri common rail.
sche sopra la plancia o nella console centrale. Dove invece della radio con bluetooth di serie si può richiedere un sistema di navigazione/intrattenimento con schermo a colori collegabile al sistema retrovideo. Nel vano di carico, spazio per cinque europallet ancorabili sfruttando quattordici occhioni.
Una driveline collaudata Niente di rivoluzionario sotto il cofano. Ci va il noto 2,5 litri scarsi captive, corsa lunga common rail turbocompressore a geometria variabile controllato elettronicamente. Un sedici valvole ora giunto all’Euro 5 grazie a valvola Egr più filtro antiparticolato e dotato di sistema stop/start. Viene abbinato a un cambio manuale esarapporto con cloche in plancia che scarica a terra i 110 o 125 kW (150 o 170 Cv) di potenza attraverso le ruote posteriori singole, taglia 235/65R16 come le anteriori. Della partita una folta schiera di dispositivi elettronici come antiarretramento, Esp, Lgs e Brake Assist. ■ Un look molto famigliare a noi occidentali per l’H350. Dietro, le porte a doppio battente si aprono con angoli di 180 e 270 gradi, ed è previsto un predellino coi sensori di parcheggio (qui a lato). Sopra l’accesso, un’eventuale retrocamera molto sporgente. La capacità fa 13 metri cubi.
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IN PROVA TEMPO DI LETTURA: 7 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, fleet manager, responsabili acquisti, driver
NUOVA MEDIA VOLKSWAGEN
Corbusierina
Come il grande architetto, questa auto ha indicato le misure perfette di abitabilità e funzionalità, unendo in perfetta sintesi il genio di due valenti autodesigner: Giugiaro e de Silva
Q
di Giuseppe Guzzardi
uella della Passat è la gamma più venduta del Sobria fuori, ricca dentro Gruppo Volkswagen. Compresa la cinese Il design della nuova Passat che è già in commercio si Magotan si vendono, 365 giorni all’anno, due può valutare dalle immagini di queste pagine. Tutto molto sobrio, lineare, senza sprechi; le Passat al minuto, per un totale, dal 1973 nervature vanno dove ci si aspetta, cura oggi, di 22 milioni di unità. Molto ricco Una enormità, giustificata in origine dal- l’allestimento flotte, ve e forme sono discrete. Non ci sono eccessi. All’interno invece il comfort è di le misure ergonomicamente perfette vodenominato alto livello, anche nella percezione vilute dal suo primo designer, Giorgetto Businessline: siva e tattile, ma il vero valore aggiunto Giugiaro, e oggi da una logica progettuaotto versioni tra sta nelle dotazioni di sicurezza e condotle che consente, dati i volumi, investiberlina e Variant. ta. Durante la nostra prova è stato possimenti significativi in tecnologia, con la conseguente ottimizzazione del telaio e di tutto quan- bile per lunghi tratti non toccare l’acceleratore, e sin to ci sta sopra o accanto. Con la firma di un altro gran- qui tutto normale, ma anche il volante si autogovernava (Trailer Assist), seguendo le linee di carreggiata e de stilista italiano, Walter de Silva. 34 -
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IN PROVA
corsia, concedendoci a malincuore le nostre perfide quanto improvvise sterzate per mettere in crisi il sistema. Davvero eccellente, e su una ‘media’ accessibile a molti livelli di flotta e di fringe benefit. Diesel forever Benché siano presenti in gamma - e interessanti nelle prestazioni - ignoriamo i propulsori benzina, per dedicarci a quelli TDI. Spicca il nuovo quattro cilindri da 240 Cv, davvero tanti e forse inutili. Preferiamo indicarvi i due inferiori, da 88 kW (120 Cv) e 110 kW (150 Cv), specie i secondi più che sufficienti nel rapporto efficienza/consumi. In generale, tutti i dieci propulsori sono stati rivisitati, e il consumo medio dichiarato da Volkswagen è diminuito del venti per cento (salvo test F&F). Si prevede l’arrivo dell’ibrido plugin benzina-elettrico da 218 Cv. Veniamo alle dotazioni. Disponibili in opzione i fari anteriori e i gruppi ottici posteriori a led, più una selva di gadget di sicurezza impressionanti, compreso il citato Trailer Assist e il City salvapedoni. Esiste una versione business, sviluppata sull’allestimento intermedio Comfortline. Indichiamo solo qualcuna delle dotazioni: rilevatore di fatica, frenata anticollisione, indicatore pressione pneumatici, re-
A confronto i due tre quarti, quello della berlina e quello della station wagon, di cui si può osservare il portellone posteriore. A sinistra il posto guida, qui sotto la tabella essenziale dell’allestimento Businessline, pensato per le flotte aziendali.
Passat Berlina Businessline Versione kw/Cv Prezzo 1.6 TDI BluMotion Tech 88/120 €25.792 1.6 TDI BluMotion Tech DSG 88/120 € 27.842 2.0 TDI BluMotion Tech 110/150 € 26.980 2.0 TDI BluMotion Tech DSG 110/150 € 29.030
Versione kw/Cv Prezzo 1.6 TDI BluMotion Tech 88/120 € 26.612 1.6 TDI BluMotion Tech DSG 88/120 € 28.661 2.0 TDI BluMotion Tech 110/150 € 27.800 2.0 TDI BluMotion Tech DSG 110/150 € 29.850
Prezzi iva esclusa
cupero energia in frenata dal Trendline; radar anteriore, City Emergency Brake, sensore pioggia, Cruise Control, cerchi in lega da 17”; Adaptive Cruise Control, regolazione della distanza, Stop&Go (con il cambio DSG), navigatore da 6,5”, predisposizione Bluetooth per la Businessline. ■ dicembre 2014 -
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ATTUALMENTE
A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA
‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierà per i gestori e gli utenti di auto aziendali
EUROPCAR ‘GIRA CON NOI’ Pacchetti pronti all’uso e comprensivi di tutele, opzioni e chilometraggi crescenti secondo necessità. È ‘Gira con noi’, il nuovo prodotto Europcar a misura di Pmi, con costi commisurati all’effettivo utilizzo di auto e furgoni. In dettaglio: due formule Smile (flessibili e convenienti) e due Relax (ideali per chi cerca la massima tranquillità, senza imprevisti), con noleggi auto fino a un massimo di 30 giorni a partire da 35 euro al giorno. E poi FitRent, quattro pacchetti più versatili per la flotta aziendale, con noleggi prolungati oltre il mese, a partire da 385 euro al mese. Infine, la proposta Furgoni, con un’ampia gamma di veicoli commerciali di ogni dimensione, dai van agli extra carico, per qualsiasi tipologia di trasporto. Tutti i dettagli su www.europcar.it.
AUDI SHARED FLEET, IL CAR SHARING È BUSINESS Audi ha scelto Berlino, e precisamente il campus di start-up e aziende di tecnologia ‘Factory Berlin’ (nella foto), per il debutto del servizio di car sharing dedicato al mondo business. Lo ha fatto con una flotta che spazia dalla A1 Sportback fino al top di gamma SQ5 passando per l’A3 Sportback e-tron e l’A4 Avant, a disposizione dei clienti attraverso un portale internet dedicato. Con ‘Audi Shared Fleet’ le aziende ottimizzano, condividendole, l’uso delle auto in pool, riducendo il tempo in cui restano ferme. Previste tariffe convenzionate per l’impiego ‘privato’.
LEASYS ONLINE “CARE, THEN CARS” Rispecchia la filosofia aziendale ‘Care, then Cars’, il nuovo sito Leasys online dal 6 novembre (www.leasys.com). L’approccio consulenziale si traduce già in home page in strumenti utili all’esplorazione del mondo del noleggio a lungo termine. Tre i target per altrettante sezioni: privati e liberi professionisti, piccole e medie imprese, grandi imprese e PA. Tra le novità spicca il configuratore, pensato per lo small business e impostato in modo che l’utente possa ricevere in tempo reale indicazioni sulla migliore soluzione in termini di auto o di flotta.
ARVAL SI METTE ‘SULLA STRADA GIUSTA’ 1 euro per ogni auto immatricolata. Lo verserà Arval a sostegno del Trauma Center Pediatrico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer di Firenze, che cura ogni anno oltre 8.000 bambini vittime, per la maggior parte, di incidenti stradali. ‘Sulla Strada Giusta’ è un progetto innovativo anche per la sua natura partecipativa: Arval intende infatti coinvolgere nell’iniziativa tutti i propri stakeholder: collaboratori, clienti, driver e fornitori. I fondi raccolti finanzieranno l’acquisto di attrezzature mediche d’avanguardia e borse di studio per il potenziamento dello staff medico. Per altre info, www.sullastradagiusta.it.
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CAR SERVER, CUORE SPORTIVO Dal nuoto al tennis, Car Server non sbaglia un colpo. Dopo Gregorio Paltrinieri, un altro testimonial che fa onore allo sport italiano: è Flavia Pennetta, numero 12 del ranking mondiale, che a fine ottobre ha ritirato dalle mani dell’amministratore delegato dell’azienda di Reggio Emilia specializzata nel noleggio a lungo termine le chiavi di una nuovissima Fiat 500L. “Flavia è un esempio positivo per tutti gli sportivi e non solo. Nel nostro piccolo - ha detto Giovanni Orlandini - auspichiamo di poter contribuire a successi sempre nuovi, offrendo a Flavia tutto il nostro appoggio”.
USATO CARNEXT PROMOSSO A PIENI VOTI Dopo un audit focalizzato principalmente sul processo di rientro dei veicoli a fine noleggio e sulla gestione dell’addebito danni di fine contratto, CarNext ha ottenuto la certificazione ‘a pieni voti’ da parte di TÜV Nord. “Siamo molto soddisfatti dell’audit - ha dichiarato l’AD Franco Oltolini - che ogni anno ci permette di testare e certificare l’elevata qualità dell’usato CarNext, che può essere garantito anche sino a 36 mesi”. La società commercializza circa 25.000 vetture l’anno, provenienti dalle flotte aziendali LeasePlan giunte a fine locazione.
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b e w Ă&#x2C6; online il nuovo sito
www.vietrasportiweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel. 02 89421350 - fax 02 89421484 - email: marketing@fiaccola.it - www.fiaccola.com
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ECONEWS
IL NOLEGGIO È ECOCOMPATIBILE
Elettrico e ibrido, metano e idrogeno... Gli orizzonti ‘verdi’ del renting a lungo e breve termine appaiono sempre più sconfinati. Flotte&finanza li mette a fuoco per voi, riferendo di accordi, novità, progetti. Anche decisamente futuribili...
ALPHABET PRENDE IL LARGO NISSAN DA RECORD
Un miliardo di chilometri a zero emissioni. Li hanno percorsi, dal 2010 a oggi, le 150.000 Leaf 100% elettriche in circolazione nel mondo, risparmiando all’atmosfera più di 180 milioni di chilogrammi di CO2. “Per ottenere lo stesso risultato
in termini di rispetto ambientale - ha detto Jean-Pierre Diernaz, responsabile della divisione veicoli elettrici Nissan Europe sarebbe stato necessario mettere a dimora 12 milioni di nuovi alberi”.
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#EUROPCARAMAMILANO È durata cinque mesi, fino allo scorso 7 dicembre, la campagna di rilancio dell’ibrido a noleggio #EuropcarAmaMilano. Nella Galleria delle Carrozze presso la Stazione Centrale era in vetrina una Toyota Auris Touring Sports brandizzata Europcar, ma a disposizione degli interessati erano anche 200 vetture della flotta Toyota Hybrid (Yaris e Auris). Per rendere il servizo più fruibile, la Compagnia di rent-acar ha esteso il network delle stazioni, aggiungendo Rho, Monza e Segrate alle agenzie di Milano città e Linate in cui era già possibile ritirare e riconsegnare le auto. La soluzione dell’ibrido a noleggio sviluppata con Toyota prevede formule circolari di massimo sette giorni, con ritiro e consegna a Milano, che rispondono alle esigenze di più lunga durata, giornaliere o plurigiornaliere. Competitivi i costi di noleggio: le Toyota Hybrid, infatti, sono proposte alla stessa tariffa di un’auto di categoria inferiore.
IBRIDO A NOLEGGIO Da novembre 400 Toyota Hybrid, tra Yaris e Auris, sono disponibili in tutti gli uffici di Avis in Italia. Con l’inserimento in flotta “di questi due modelli di successo della gamma Toyota Hybrid - si legge in una nota Avis ha voluto rendere il proprio parco circolante ancora più rispettoso dell’ambiente, grazie ad autovetture che consentono una mobilità sostenibile, ma senza alcuna rinuncia in termini di piacere di guida”.
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In fatto di benefici invece, a Milano, per esempio, l’accesso all’area C è totalmente gratuito; a Bologna e a Bergamo, oltre all’accesso gratuito alla ZTL, si aggiunge il vantaggio di non pagare la sosta sulle strisce blu. Quanto alla guida, la tecnologia del sistema Hybrid Drive modula in modo automatico l’interazione tra i due motori, benzina ed elettrico, facendo intervenire il motore elettrico ogni volta che le condizioni di guida lo richiedono.
New entry a impatto zero nel parco auto di Costa Crociere: si tratta della nuova BMW i3 di AlphaElectric, l’ecosistema olistico per l’elettrificazione della flotta ideato da Alphabet, che sarà a disposizione del personale dell’azienda per esigenze di servizio (per esempio per i collegamenti tra la sede centrale di Genova e il terminal Palacrociere di Savona). BMW i3 è dotata di motore elettrico eDrive e consente viaggi a breve distanza a emissioni zero.
AUTO GREEN? ANCORA POCHE Ecologici più a parole che a fatti. In Italia, solamente il 7,5 per cento del parco circolante è ‘verde’. Risulta da un’elaborazione dell’Osservatorio Federmetano su dati Aci, secondo cui su un totale di 36.943.151 di auto quelle elettriche, ibride, a metano e a gpl sono 2.762.379, mentre quelle a benzina e a gasolio sono 34.180.772, pari al 92,5 per cento. L’Emilia Romagna è la regione più virtuosa (16,89 per cento, quasi una su sei), seguita da Marche (15,73) e Umbria (10,19).
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AFTERMARKET
PIATTAFORME, FILTRI, DISPOSITIVI Nuove funzionalità per la piattaforma by Rhiag che permette di acquistare pneumatici online. Nuovi anche i filtri Sogefi a misura di diesel. Nuovo, infine, il sistema di navigazione e comunicazione Masternaut per la gestione telematica della flotta
UN GIOCO DA RAGAZZI È l’acquisto di pneumatici online grazie alle nuove funzionalità di WebGarage, il preventivatore dedicato agli automobilisti lanciato nel 2012 da Rhiag Group. La piattaforma mette a disposizione un’ampia scelta di marche e fasce di prezzo, e garantisce la consegna entro 48 ore nell’officina convenzionata della rete ‘a posto’ Rhiag più vicina. Gli pneumatici si pagano online, senza sorprese sul costo della manodopera da saldare in loco: 10 euro a gomma tutto compreso. Anche l’appuntamento per il montaggio si prende direttamente via internet: www.web-garage.it.
CHI HA PAURA DEL FREDDO? Contaminazione e freddo intenso sono nemici degli attuali motori diesel, molto sofisticati. Sogefi lancia sul mercato filtri di ricambio per gasolio che utilizzano la tecnologia brevettata Diesel3Tech, che associa tre materiali filtranti in un unico elemento: i primi due strati impediscono l’ingresso di corpi estranei nel carburante, assicurando fino al 95% di filtrazione per particelle superiori ai 4μm; iI terzo strato, in rete plastica idrorepellente, garantisce la rimozione di acqua contaminante fino al 99%. Provare per credere.
PER UN’AZIENDA IN PERFETTA FORMA Gestione economica aziendale G Analisi finanziaria, economica e patrimoniale della situazione aziendale G Gestione della situazione di ricollocamento e/o riorganizzazione del personale dipendente Marketing G Supporto per attività di marketing G Organizzazione di convegni e di eventi G Realizzazione di mini siti e di web-video Sicurezza negli ambienti di lavoro G Nomina del responsabile esterno del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) G Stesura del documento valutazione rischi (DVR) Sorveglianza Sanitaria G Nomina del medico competente G Esecuzione delle visite mediche e accertamenti diagnostici direttamente in loco Formazione G Formazione dei lavoratori G Corsi di Primo Soccorso e Antincendio G Corsi modulabili secondo le diverse esigenze aziendali Altri servizi G Bandistica regionale G CAF in loco
NAVIGARE&COMUNICARE Si chiama Masternaut Pro il nuovo hardware sviluppato da Masternaut appositamente per il veicolo aziendale. Verrà utilizzato insieme alla piattaforma Masternaut Connect e alla box MT400, per fornire ai clienti una soluzione allin-one in real time per la gestione telematica, la comunicazione e la navigazione. È una soluzione adatta per tutti i business. srl
amministrazione@sinetix.it
40_40_ABBONAMENTO F&F_Ott_07_224-228_BONETTI_RENAULT 07/01/14 10:39 Pagina 40
la forza del gruppo
abbonarsi conviene IN OGNI NUMERO • Problematiche fiscali, assicurative e legali • Listini delle auto da rappresentanza, flotta e fringe benefit • Prove di veicoli • Report dal mondo NLT
1 17:39 16:241 Pagina 15:12 4Pagina 12/12/1 1 01/10/1 out 14 11/06/1 _LayoutK_Lay ina_32 Copertina_33 ina_31_OK_O 00_00_ 00_00_Copert
33 32 2931 ro roro Nume Nume Nume 2014 2013 bre bre mbre o 2014 dicem Dicem Sette giugn
la srl fiacco srl Editriceeela fiaccola srl Casa Casa Editric la Casa Editric
reee zar izza zar miz Ottimiz Otti tire, tire,Ottim tire, Ges Ges re,Ges re, Sce gliere, Sceglie
rnet, Noleggio e Inte i due colossi luzionando che stanno rivo avere di o il mod obile e usare l’autom
no Gli LCV conquista di il cuore dei gran noleggiatori, pieno componenti a le, picco e titolo delle flott e grandi. medie ne Peccato che capir ... tutti e è da non cinqu su uto Un’a a noleggio. è immatricolata cifra per dire Basta questa a lungo e breve che il settore salute. termine - è in per crescere Ma c’è spazio
I GIGANTI vo Nessun dispositia e ne protegge la flott di gestione riduce i costi scatola nera. meglio di una sono ancora non pi tem sa Ma i diffusione di mas maturi per una a pallCVO ome lu la tro
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Bar voicoB l A Ami Arva a ing CVO del rezz inerent sicu mat term eurità kel, La Hen brev lti,goIlCos occu eto201 go 4 lenz tend etirtom onaerca nell opti e eacalcolarli all’o com ecco
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ABBONAMENTO ANNUO
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abbonamenti@fiaccola.it www.flottefinanzaweb.com Casa Editrice la fiaccola srl • 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 - Telefono 02 89421350 - www.fiaccola.com
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Buon Anno
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www.flottefinanzaweb.com Casa Editrice la fiaccola srl Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano - Tel. 02 89421350 - fax 02 89421484 - email: marketing@fiaccola.it - www.fiaccola.com