Casa Editrice la fiaccola srl
Numero 38 Marzo 2016
ISSN 2037-5719
Di serie, e a prezzo contenuto, allestimenti fino a ieri in dotazione quasi esclusiva alle auto di fascia superiore. I nuovi Pacchetti Business mettono d’accordo tutti: chi vende, chi acquista, chi gestisce, chi guida
Lusso in punta di piedi Innovauto Solutions La telematica non è (sempre) tutto
Truck a nolo Fraikin sta con Iveco E l’articolo 84?
Anteprime da Ginevra Tra tante super car ecco 10 auto da flotta
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Scegliere, Gestire, Ottimizzare
I dati di mercato e gli orientamenti all’acquisto possono dirci molto sul futuro breve del noleggio, ma è necessario che qualcuno sappia leggere e interpretare le cifre. Ecco come
Confortanti le cifre sulle immatricolazioni di nuove autovetture in Italia e in Europa. Ormai da qualche anno il giorno della pubblicazione dei dati da parte di Unrae e Anfia, rispettivamente associazioni dei costruttori esteri e di quelli italiani (per inciso, nessuno o quasi, visto che Fiat non c’è), è atteso dagli analisti di Borsa e responsabili marketing per ricalibrare indici e previsioni, visto anche che il dato sulle immatricolazioni (e quindi sulle vendite, gli ordini e la produzione) è trasversale non solo per le filiere interessate, ma per l’economia tutta. Vero anche che al crescere del NLT tali elaborazioni assumono valore e peso differente in funzione della quota assorbita dal noleggio a lungo e breve termine, in grado di cambiare radicalmente l’interpretazione del dato: ormai la penetrazione del renting in tutti i segmenti è tale da “muovere l’asticella sociale” in maniera non indifferente. Effetto moltiplicato alla n se an-
ziché di sole automobili si parla anche di LCV, ovvero di veicoli commerciali. Sarebbe a questo punto opportuna una reale triangolazione - a noi sembra che attualmente non ci sia affatto, o ci sia solo in teoria - tra Aniasa e Unrae-Anfia. I dati dovrebbero essere proposti in relazione anche alla quota noleggio, o se volete partite Iva, e privato. Pensate a come questa differenziazione stia influendo nella comunicazione/pubblicità delle Case, considerando che alcuni segmenti sono ormai appannaggio esclusivo o quasi delle flotte, delle partite Iva, del nolo. Per non parlare del concetto stesso di assistenza e di remarketing. Anzi, alziamo la posta: auspichiamo un comunicato mensile congiunto, una analisi del dato qualificata e qualificante che possa essere strumento per tutti gli operatori (vendita, assistenza, ricambi, comunicazione, formazione, servizi, financing...) per interpretare e aggredire correttamente l’universo clienti.
Non ci sembra che al momento ci siano particolari ostacoli formali a questa iniziativa. Unrae è una macchina da guerra, temprata da decenni di battaglie per l’ottenimento dei preziosi numeri da parte del centro elaborazione dati della Motorizzazione, Anfia fa il suo. Aniasa dovrebbe leggermente modificare la propria struttura organizzativa per essere pronta all’analisi del dato. Analisi che potrebbe anche essere appaltata a strutture esterne e qualificate, che certo non mancano. L’importante è ripolverizzare il dato sul territorio e stratificarlo bene, con cognizione di causa. Troppo spesso sentiamo parlare a sproposito di “flotte”, troppa banalità e scarsa formazione tra gli operatori e i manager delle flotte. Bisogna procedere con tempismo alla formazione e qualificazione degli addetti, proprio partendo dall’analisi del dato. Il resto, forse, viene da sé.
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Scegliere, Gestire, Ottimizzare Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni Direttore editoriale Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it flottefinanza@fiaccola.it Coordinamento editoriale Roberta Carati rcarati@fiaccola.it Redazione Tiziana Altieri taltieri@fiaccola.it Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it
7 Parmalat, lavoro di gruppo per una nuova gestione della flotta “Tutti per uno”
10 Storie di fleet manager a Innovauto Solutions “Facciamoli girare”
13 Car Server, l’auto si noleggia alla COOP “Il NLT sei tu”
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14 Fraikin presenta il leasing arricchito “Il camion va a nolo”
16 Automotive alla ‘deriva’ digitale
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“Buena auto social club”
20 Allestimenti esclusivi a prezzi popolari “Col business ti va di lusso”
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24 AlphaCity, 30 per cento di saving sul TCM “La flotta perfetta”
28 Da Proveco il gestionale per il company car sharing “Piano regolatore”
32 Mercedes Benz Cla, c’era una volta l’automobile dei Lord “Back in brake”
Gianluca Ventura gventura@fiaccola.it Foto Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next Collaboratori Mauro Armelloni, Dionigi Bovolo, Giacinta Moraschi, Giorgia Rocca, Amministrazione Silvana Galia amministrazione@fiaccola.it Abbonamenti Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it Marketing e Pubblicità (responsabile estero) Sabrina Levada slevada@fiaccola.it Traffico e pubblicità Laura Croci marketing@fiaccola.it Direzione, amministrazione, pubblicità Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. 20123 Milano Via Conca del Naviglio, 37 Tel. 02/89421350 Fax 02/89421484 www.fiaccola.com Agenti Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige - Veneto - Emilia Romagna (Parma e Piacenza escluse) Giorgio Casotto Tel. 0425/34045 - Fax 0425/418955 ottoadv@tin.it Bimestrale - LO/CONV/059/2010 Reg. Tribunale di Milano n. 786 del 22/12/2006 - ROC 6274 Prezzi di vendita copia singola abbonamento annuo
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Grafica Tiziana Bailini Novate Milanese (Mi) Tipografia Tep Srl Strada di Cortemaggiore 50 - 29100 Piacenza Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n.1740 - vol.18 - foglio 313 - 21/11/1985
34 Al Salone di Ginevra dieci possibili vetture aziendali “Facce da flotta”
37 NV200 Evalia, come navetta alberghiera è perfetto
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“L’e-shuttle”
ISSN 2039 - 571X
RUBRICHE 4 Legalmente 6 Quote rosa 19-30 Attualmente
26 Passaporto 38 Econews 39 Aftermarket
Questo periodico è associato all’Unione stampa periodica italiana. Numero di iscrizione 15132
18 veicoli
78 giorni
48.000 Km
33,3% di veicoli sostituibili da EVs
-9,1% riduzione di emissioni di CO2
Deloitte Italia eMobility per una flotta più “green” Avere una flotta eco-friendly è un’esigenza sempre più pressante per un numero crescente di aziende. In quest’ottica, Deloitte - nota società di consulenza - ha deciso di coinvolgere Alphabet in un progetto con un obiettivo preciso: integrare veicoli elettrici (EVs) all’interno della propria flotta aziendale al fine di ridurre il proprio “carbon footprint”. E Alphabet ha prontamente accettato la sfida, partendo da un’approfondita Analisi del Potenziale di Elettrificazione (EPA) su un campione selezionato della flotta Deloitte, che comprende più di 800 vetture. In un paio di mesi, i Logger GPS installati a bordo delle auto hanno registrato un totale di 48.000 Km percorsi, fornendo dati preziosi su modalità di utilizzo ed esigenze dei driver Deloitte.
Per maggiori informazioni: www.alphabet.com/it/alphaelectric Seguici su:
I risultati dell’EPA Più del 30% delle vetture analizzate può essere sostituito con Veicoli Elettrici, con una significativa riduzione delle emissioni di CO2, ed un’infrastruttura di 7 stazioni di ricarica, distribuite in altrettanti punti strategici. Sebbene non rientrasse negli obiettivi primari dell’iniziativa, il progetto ha evidenziato anche un impatto decisamente positivo sul Total Cost of Mobility. Partendo dalle evidenze dell’EPA, Alphabet ha studiato un efficace mix di veicoli elettrici e vetture AlphaCity, il sistema di CarSharing per le aziende, raccogliendo immediati consensi: “Le auto elettriche sono oggi parte integrante della nostra quotidianità, molto apprezzate sia dai giovani manager che dai miei soci Executive” conferma Marco Martina, Strategy & Operations Partner di Deloitte.
LEGALMENTE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Società di noleggio, legali, driver
TRAFFICI PORTUALI
La via del crimine Non l’unica, ma una delle più battute. È quella che da Marsiglia manda in porto, letteralmente parlando, veicoli rubati in Italia. È successo anche a un LCV di una società di renting... a cura di Dionigi Bovolo*
e la “rotta balcanica” è la strada dei migranti per raggiungere l’Europa non è un mistero, né uno scoop, che esistono percorsi privilegiati da organizzazioni criminali dedite al traffico di autoveicoli di tutti i generi rubati non solo in Italia, per il loro illecito trasferimento via mare verso i porti del Nord Africa. Già qualche anno fa, la Guardia di Finanza aveva smantellato un sodalizio mafioso che utilizzava lo scalo di Genova, ma non esiste solo la Liguria. Vuoi per la vicinanza al nostro confine e soprattutto la sua rilevanza a livello internazionale, molti veicoli vengono imbarcati a Marsiglia, in Francia. Lo sanno bene i manager di una società di renting che, dopo aver denunciato il furto dell’LCV, lo hanno ‘ritrovato’ sulle rampe del porto transalpino in attesa di essere imbarcato su di un traghetto diretto in Algeria. Dall’episodio, del quale mi sono occupato per il recupero del bene, è
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porto francese vengono dotati di nuovi documenti (falsi) e a quel punto solo i controlli scrupolosi della Police possono far scattare il sequestro e conseguentemente impedire la partenza degli automezzi. emersa l’esistenza di una Questo è il momento di prendere rete capace di gestire contatto con le autorità portuali l’intero progetto per ‘stimolare’ le verifiche sugli criminoso, dalla automezzi in attesa d’imbarco. programmazione all’esecuzione I reati contestati a tutta nelle sue diverse fasi di l’associazione per delinquere, realizzazione. oltre a quelli relativi alla Infatti il mezzo, posseduto da vicenda furto, attengono anche a un’azienda grazie a un contratto di quelli legati alla frode fiscale e NLT, venne rubato in Lombardia e dopo pochissimo tempo dalla denuncia, all’aggiramento delle norme finanziarie e I reati contestati, oltre a quelli relativi al furto, attengono tributarie in tema di anche alla frode fiscale e all’aggiramento delle norme finanziarie e tributarie in tema di esportazione di veicoli. esportazione di autoveicoli. si trovava già in Francia. Dopo il furto, Perché quella è la copertura utilizzata. La vicenda, tra l’altro, dimostra un passeur (soggetto a disposizione chiaramente la presenza di rapporti e delle organizzazioni per guidare oltre di relazioni della delinquenza frontiera i veicoli, specie nei fine nazionale con le reti del crimine settimana, percorrendo strade affollate internazionale, interessate a gestire in dai vacanzieri del week-end) al quale diversi Paesi lucrosi traffici di viene consegnata l’auto, si occupa di automezzi provenienti dall’Europa. ■ raggiungere il molo di imbarco. Sfruttando i tempi lunghi dovuti alla complessità delle indagini sul furto * L’Avvocato Dionigi Bovolo è un esperto condotte in Italia, i veicoli in attesa al di contrattualistica del trasporto
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QUOTE ROSA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Automobilisti
DISTRAZIONI AL VOLANTE
I ‘manici’ siamo noi Alla guida le donne rimangono ben più concentrate rispetto agli uomini nonostante il loro cervello sia impegnato su più fronti. Questo, del resto, vuol dire essere multitasking di Tiziana Altieri
evo assolutamente ricordarmi di prendere l’appuntamento per la pedicure, la primavera è alle porte e voglio sfoggiare i miei nuovi sandali tacco 12 (però c’è il plateau). Ah, la tintoria! Ma mi conviene andarci dopo la spesa. Che il frigorifero è vuoto da giorni. Però magari stasera una cena riesco a metterla in piedi...”. Pensieri di donna alla guida di un’auto. Già, perché anche quando siamo al volante il nostro cervello rimane collegato e non solo alla strada. Lo rivela uno studio che Continental ha condotto nel Regno Unito. Insomma, ne abbiamo la certezza, siamo multitasking: in grado di effettuare più operazioni nello stesso momento, senza causare (troppi) danni. E gli uomini? Beh, meritano un discorso a parte... Loro in auto non pensano (ma del resto non lo fanno
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quasi mai). Questo non vuol dire che non si distraggano, anzi. Sono autisti meno concentrati, pensate che per loro anche la musica rappresenta una fonte di pericolo, in grado di estraniarli dalla guida. Non arrabbiamoci, quindi, Non riescono ad ascoltare la musica e guardare la strada, figuriamoci la nostra voce...
quando lui non ricorda cosa gli abbiamo detto ieri sera in macchina. Non è in grado di ascoltare la sua canzone preferita e condurre, figuriamoci se può sostenere un nostro discorso (o monologo?). E non fatevi illusioni: il loro livello di attenzione non cresce in maniera proporzionale alla velocità. Ben il 48 per cento degli
uomini intervistati ha ammesso di essere più propenso a perdere la concentrazione proprio mentre percorre un’autostrada. Altro che ‘manici’, sono automi che non sanno quello che fanno: uno su sei ha dichiarato di non ricordare l’intero viaggio. Zero scuse in futuro Non stupisce quindi che gli uomini siano decisamente più favorevoli delle donne rispetto all’introduzione della guida automatizzata. Sanno di avere dei forti limiti e sono pronti a delegare a una macchina la conduzione del veicolo. Le donne, invece, guardano con interesse alla diffusione di sistemi di sicurezza attivi e passivi. Della serie: io guido, tu proteggimi. Pare che nel prossimo decennio saranno gradualmente introdotte sul mercato vetture in grado di procedere senza l’ausilio del conducente. La guida automatizzata è quasi realtà. Il sogno degli uomini si sta avverando, e in realtà anche quello del popolo rosa. I nostri uomini non potranno più dirci: “Scusa cara non ti ho sentita, stavo guidando”. ■
A VOI LA PALLA TEMPO DI LETTURA: 10 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Management, ufficio acquisti, costruttori, reti di assistenza, società di noleggio, driver
Il lavoro di gruppo, unito a un’idea vincente, ha premiato la nuova gestione della flotta Parmalat. I risultati si commentano da soli, ma noi preferiamo affidarci al team leader di Giorgia Rocca
PARMALAT ITALIA
TUTTI PER UNO fidante ma fattibile. È con un’idea di questa natura che Matteo Viani, Fleet and General Services Manager di Parmalat Italia, voleva cimentarsi. Obiettivo dichiarato: “ottenere qualcosa di importante per la nostra azienda”, in due parole “fare saving”; supporto imprescindibile i sette colleghi del team, anche perché “un nuovo progetto da perseguire poteva servire a ognuno di noi per avere nuove motivazioni”. E così, in un giorno di marzo del 2014, Viani e i suoi si siedono attorno a un tavolo e riprogettano la gestione della flotta - 1.170 Van Selling e 418 autovetture -
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Parmalat ha siglato quattro accordi commerciali per altrettante aree strategiche: fornitura ricambi, manutenzione meccanica, pneumatici, manutenzione gruppi frigoriferi.
senza mai perdere di vista l’obiettivo parallelo al saving, quello cioè di “continuare a garantire un servizio ottimale alla nostra rete commerciale”. Procedono per gradi, arrivando solamente a dicembre a varare la nuova organizzazione, ma basteranno un paio di mesi per portarli a concludere di “aver fatto la scelta giusta”. I risultati sono ben al di sopra delle aspettative: puntavano a “un saving del 7-8 per cento rispetto all’anno precedente”, hanno ottenuto di più, molto di più. Ma lasciamo che sia lo stesso Viani a dirci quanto e soprattutto come.
A VOI LA PALLA
F&F La riprogettazione della flotta Parmalat: stu- ▲ La nostra Van List è stata formulata seguendo critediata a tavolino, frutto di un lavoro di squadra du- ri di portata utile del veicolo e di abbattimento dei conrato quasi un anno. Qual è il risultato finale? sumi di carburante e, soprattutto, scegliendo i nostri au▲ Il risultato finale è stato senza dubbio migliore di tomezzi in base alla loro affidabilità e robustezza dello quanto ci aspettavamo, siamo molto soddisfatti del la- chassis, aspetto fondamentale per il nostro lavoro di voro svolto e della proficua collaborazione che abbia- ‘tentata vendita’. In sostanza, la nostra flotta Van Selling è composta da veicoli con PTT di 3,5T/ 6T/10T, tutti mo instaurato con i nostri fornitori. Abbiamo ottenuto importanti saving in tutte le aree in allestiti con furgonatura isotermica per il trasporto del cui abbiamo operato, continuando a offrire un servi- prodotto fresco a temperatura 0°+4. Abbiamo anche zio qualitativo elevato alla nostra rete commerciale qualche piccolo autocarro, sempre allestito con cella frigo, per la distribuzione in centri urbani difficilmenche ci ha dato merito del lavoro svolto. Nel dettaglio, per la parte più cospicua della nostra flot- te percorribili, in città come Genova e Napoli. ta, ovvero i veicoli commerciali allestiti per la distribuzione dei nostri prodotti freschi che acquistiamo in pro- F&F Veicoli commerciali in proprietà, auto in noprietà, nel 2015 abbiamo ottenuto un saving di 403.000 leggio a lungo termine: quanto è più complessa una euro (pari a - 17,5 per cento) rispetto all’anno prece- gestione mista? E perché due scelte differenti? dente sull’acquisto dei materiali e sul prezzo della manodopera che “Il mix abbiamo contrattato con ogni sintra outsourcing gola officina convenzionata. e insourcing Risultato raggiunto grazie agli acè ottimale cordi che abbiamo formalizzato per una gestione con due importanti costruttori per più efficiente”. la fornitura dei pezzi di ricambio, che ci hanno permesso di lavorare con 18 officine su tutto il territorio nazionale anziché con 50 come negli anni precedenti, con un’importante azienda del comparto pneumatici con la quale abbiamo fissato prezzi univoci di acquisto e servizi su tutto il loro network di assistenza, e con un’altra importante società operante nel settore della manutenzione degli impianti frigoriferi installati sui nostri Van Selling. Inoltre, abbiamo contrattualizzato con tutti i nostri fornitori un piano di rebate che ci viene erogato in percentuale fissata ogni inizio anno. Tutto ciò ci ha permesso di ottimizzare la gestione della nostra flotta ottenendo prezzi certi e standard di erogazione servizi qualitativamente elevati e, non ultimo, snellendo in maniera significativa la nostra gestione amministrativa, il che ha voluto dire avere meno burocrazia da gestire semplificando notevolmente il nostro lavoro quotidiano. F&F Dei 1.588 veicoli in flotta due terzi sono veicoli commerciali, per lo più allestiti con gruppi frigo. Con che criteri ha composto la Van List? 8-
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A VOI LA PALLA
▲ La gestione mista è sicuramente complessa e ha bisogno di forza lavoro qualificata e dedicata, ma la mia opinione è che per la nostra tipologia di business diversificare le due politiche di approvvigionamento dei veicoli (autovetture con formula noleggio a lungo termine e veicoli commerciali con acquisto in proprietà) sia la soluzione giusta. Credo che il pensiero corrente sia quello di ritenere che le due formule di outsourcing e insourcing siano in netta contrapposizione, ma per quanto riguarda business di aziende come la nostra, che hanno un parco veicoli variegato, il mix tra le due soluzioni è a mio avviso ottimale per una gestione più efficiente. F&F La manutenzione, a maggior ragione per gli allestiti, è una voce di rilievo nel TCO. Come riesce a tenerla sotto controllo? ▲ Sostanzialmente ci siamo dotati di un software per la gestione flotta che ci consente un monitoraggio costante dei costi che sosteniamo, e dal quale estraiamo periodicamente svariati report per verificare l’andamento dei costi per ogni area distributiva e tipologia. Oltre a questo, effettuiamo puntualmente visite ispet-
tive presso le officine con le quali lavoriamo che ci permettono di avere un controllo maggiore sulla bontà delle manutenzioni svolte dai nostri partner. Inoltre, abbiamo fissato appuntamenti periodici con tutti i nostri fornitori per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori, cosa che ci ha permesso di risolvere per tempo eventuali criticità.
Alcuni dei veicoli allestiti per il trasporto del fresco. Nell’altra pagina Matteo Viani, Fleet and General Services Manager Parmalat, e lo stabilimento produttivo di Collecchio (PR).
F&F La sfida del fleet manager è la stessa in qualunque azienda: trovare il giusto equilibrio tra le esigenze di saving dell’imprenditore e le aspettative dei driver. Lei l’ha vinta? ▲ Senza peccare di presunzione penso di sì, anche se di sicuro l’obiettivo è quello di ottenere risultati ancora più performanti; in quest’ottica abbiamo già linee guida chiare per il futuro, nella speranza di soddisfare ancora di più le esigenze di cui sopra. Certamente proseguiremo sulla strada intrapresa, tentando di migliorare in alcune aree sensibili, ad esempio adottando una politica ancora più green e cercando di inserire ancora più optional relativi ai sistemi di safety attiva e passiva, ovvero strumenti da cui non si può prescindere, soprattutto per chi circola quotidianamente sulle strade. F&F Da 1 a 10 che voto dà alla ‘sua’ flotta? E alla gestione Viani? ▲ Diciamo 8 alla mia flotta, ma sopratutto il voto è da estendere a tutti i miei collaboratori con i quali, nel corso degli anni, si è venuto a instaurare un ottimo rapporto che ogni giorno mi supporta in maniera costante e propositiva. Assegno invece 7 alla mia gestione, con la speranza di migliorare ancora e di arrivare a un 10 nel corso dei prossimi anni! ■ marzo 2016 -
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EVENTI TEMPO DI LETTURA: 9 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Fleet manager, driver
ND): A S U THO la P O (T o nul I L m L VITE Non dia contato s per
Il p BUCC rinc I (H ipio ENKE è co L): non deci ndivi dere dere , INNOVAUTO SOLUTIONS La sessione di approfondimento sulla sulla gestione gestione delle flotte offre una summa di testimonianze. E la riprova che i neuroni il fleet manager li ha di Roberta Carati
FACCIAMOLI nnovazione fondamentalmente significa far gi- sia qualcosa di nuovo nel processo o nel metodo orgarare i neuroni”. Mi ha suggerito titolo e imma- nizzativo”. Naturalmente si deve andare per gradi, ben gine Giovanni Tortorici, vulcanico chairman sapendo che “la strada è in salita e con il sapone” e che oltre che relatore nella doppia veste di responsabile “innovare non è a costo zero”. Quattro gli step indiviacquisti Barilla e presidente AIAGA alla sessione ‘La duati dal presidente AIAGA: “Valutare in modo realigestione delle flotte aziendali’ di Innovauto Solutions. stico la situazione del momento; capire quali sono le neAl ‘classico’ dell’Istituto Internazionale di Ricerca rivi- cessità; pianificare i cambiamenti; cercare di agire senza sto nella forma (cinque approfondimenti tecnici con- se e senza ma, la parte più difficile”. centrati nella giornata del 26 gennaio) più che nei contenuti (largo spazio alle case history e La telematica non basta tavola rotonda conclusiva), si sono avviTelematica, connettività, basse emissioni, Conoscenze, cendati al microfono Tortorici, Riccardo software. Tutto aiuta ma “la vera innovacapacità, risorse, Vitelli (nel ruolo aziendale di fleet &mozione”, sottolinea Tortorici, “è consideracompetenze. bility manager Terna e in quello istituzio- È il ‘quattro in uno’ re la mobilità nel suo complesso”. Ed ecco nale di presidente Top Thousand), Filippo che delinea il nuovo perché “bisogna puntare al team, unendo Zaffarana (AD Federperiti), Enrico fleet, mobility e travel”. fleet manager. Rossini (AD Leasys), Francesca Bucci Sull’importanza del gruppo mette l’accen(responsabile acquisti Henkel) e Matteo Viani (fleet and to anche Riccardo Vitelli: “Nessuno di noi è più bravo general services manager Parmalat). di un buon team”. Tanto più se si parla di aziende con Storie di aziende, dunque, e soprattutto storie di flotte e parchi da minimo mille veicoli come sono quelle che di chi quotidianamente se ne occupa cercando di “por- fanno capo a Top Thousand, “presenti su tutto il territotare l’innovazione nei processi. Innovazione”, puntua- rio nazionale, con esigenze peculiari a seconda che si lizza Tortorici, “da non confondersi con invenzione. Il parli di forza vendita o di tecnici, abitudini lavorative dipunto di forza è la continuità, il requisito minimo che ci verse e problematiche logistiche e ambientali specifiche,
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VIANI (PARMALAT): Serviva qualcosa di sfidante ma fattibile
GIRARE contratti differenziati - di noleggio, di acquisto, di fleet management...”. Qualunque sia la tipologia, secondo Vitelli “la sostituzione di un parco da oltre mille veicoli dura non meno di 18 mesi, il coinvolgimento degli opinion maker è essenziale (e sarebbe utile dar vita a dei test drive dedicati), è opportuno conoscere bene il mercato e confrontarsi con altri stakeholder, fare un’analisi preventiva dei costi rispetto ai criteri ambientali e di safety, supportare le scelte con un’attenta car policy condivisa, essere pronti a variare in tempi rapidi”. Pensaci tu Rapidità, intesa come pronto intervento, è la parola chiave di Scudo-Servizi peritali evoluti. “In caso di incidente stradale”, spiega Filippo Zaffarana, “mettiamo un professionista a fianco del cliente. Come? Abbiamo creato una app che si attiva al tocco del tasto blu con il simbolo del telefono e che in automatico compone il nunero verde di Scudo segnalando al perito chi chiama e da dove; a tutto il resto, dalla formale apertura del sinistro alla comunicazione alla società di noleggio passando per la quantificazione dei danni, provvederà il perito”. Sollevare il cliente da qualunque incombenza è anche la mission di Leasys. “Continuo a pensare”, riflette Enrico
ZAFF A Bast RANA (F a E tutt un cli DERPERI ck o in TI auto e part ): e mati co
Rossini, “che il noleggio, cioè il concetto del ‘ci pensa qualcun altro’ sia la risposta migliore alle esigenze di mobilità. L’innovazione tecnologica in Leasys - ovvero I-show & Leasys Touch in fase di trattativa, My Leasys, I-care, I-share e App Driver durante la vita contrattuale, APPraisal in chiusura di contratto, Clickar per la vendita dell’usato ex noleggio - non punta a ridurre i costi ma a qualificare il servizio; il risparmio è una conseguenza”. Sulla stessa lunghezza d’onda Francesca Bucci, che non è disposta a sacrificare sull’altare del risparmio la soddisfazione del driver. “Nel 2014”, racconta, “abbiamo ridotto il TCO del 5 per cento e risparmiato oltre 200mila euro, abbiamo diminuito le emissioni di CO2 da 162g/km a 123,8 gr/km in 6 anni, dal 2009 fino al primo trimestre 2015, con un saving di 642 euro l’anno per ognuna delle 400 auto in flotta; ma la car plate era top down, imposta dall’alto, e la soddisfazione del driver ai minimi termini. Abbiamo cambiato approccio, facendo tesoro dell’esperienza di chi sta in macchina tante e tante ore, e la soddisfazione è cresciuta”. Condividere, non decidere, è dunque la parola d’ordine. Lo sostiene anche Matteo Viani, che ha letteralmente riscritto la gestione della flotta Parmalat. Ci spiega come in ‘A voi la palla’, a pagina 7.
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EVENTI
Trecentomila euro in due anni Con la politica dei piccoli passi, il responsabile acquisti Barilla e cofondatore e presidente AIAGA ha dimostrato che si possono risparmiare fino a 300mila euro in due anni nella gestione di una flotta. Soprattutto, Giovanni Tortorici ha condiviso la procedura con i fleet e mobility manager presenti a Innovauto Solutions. Per chi non c’era, ecco un rapido sunto. Le aree di possibile intervento sono tre, anzi sarebbero. Perché una di queste, la parte finanziaria, è sotto il rigido controllo delle società di noleggio e non è pensabile ottenere un risultato veloce o redditizio. Quindi concentriamoci su carburante e assicurazioni. Molte aziende multinazionali europee adottano il cosiddetto ‘fuel management approach’ per ridurre i costi quando delle vetture si fa un uso personale, ma non è un lavoro di facile esecuzione ed è richiesto un forte impegno dei vertici aziendali. Che però potrebbero non avere tempo, mentre vorranno subito dei risultati. Non resta che guardare alle assicurazioni, area di intervento che non penalizza il driver. La premessa è che, di norma, le voci assicurative di un contatto di noleggio sono costanti nel tempo e spesso accorpano assicurazione e assicurazione passeggero (oltre che polizza Kasko con o senza franchigie). Analizzando una flotta di 109 auto assegnate in uso promiscuo a dirigenti con un’ipotesi di partenza che fissa il massimale RCA a 25 3% 9%
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milioni, con un valore di vettura di 40.000 euro si ha un costo di 219,60 euro mese, che moltiplicato per le 109 auto in flotta e i 48 mesi di durata contrattuale genera un costo assicurativo di 1.148.947,20 euro (a cui vanno sommati i costi del soccorso stradale, non inclusi, che a 3 euro mese portano ad altri 15.696 euro). Si può fare La ‘controproposta’ offre RCA, CVT (polizza che copre furto e incendio, Kasko, collisione, cristalli, eventi socio-politici e naturali, atti vandalici, tutela giudiziaria), polizza conducente, garanzie accessorie, protezione sinistri attesi RCA + Kasko, per un costo globale assicurativo di 809.971,84 euro, 338.975,36 euro in meno rispetto all’ipotesi di partenza. Aggiungendo 65.400 euro di auto sostitutiva e i 15.696 di soccorso stradale, già inclusi nell’offerta, il risparmio sui quattro anni sale a 420.071,36 euro. Come generare i 180.000 euro di saving mancanti per arrivare a 600.000 sulla durata contrattuale? Occorre intervenire sul carburante. Dato un chilometraggio mensile di 2.500 chilometri con un consumo di 15,6 km/l (a un prezzo del gasolio a 1,3 euro al litro), agendo sulla tipologia di acquisto del carburante attraverso l’uso di fuel card generaliste si recuperano 36.000 euro. Ne mancano ancora 144.000. Non restano che le franchigie assicurative: introducendo una franchigia di 500 euro sulla parte Kasko si risparmiano 39 euro al mese, per un totale di 204.048. ■ Obiettivo raggiunto!
Costi Finanziari Servizi Carburante Assicurazione
26%
Personale 39%
Tasse Altro
14%
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ACCORDI TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Soci e dipendenti Coop Lombardia
CONVENZIONE CAR SERVER- COOP
Il NLT sei tu sta forma innovativa di mobilità. Insieme a Coop Lombardia abbiamo voluto aprire una nuova frontiera”. Con questo stesso spirito pioneristico la società emiliana ha inaugurato due store dedicati esclusivamente all’autonoleggio in via Fratelli Cervi a Reggio na media di dieci, quindici telefonate al giorno Emilia e, lo scorso novembre, a Milanofiori. di soci interessati a saperne di più, 2.500 flyer dell’iniziativa distribuiti nei primi due week- Solo per i soci end nei punti Coop di Bonola e Sarca a Milano, una cin- Drive Different metterà a disposizione dei soci Coop quantina di richieste di informazioni sul posto. 1.100.000 solo in Lombardia - una rete di officine e Sono i primissimi riscontri dell’iniziativa Car Server - gommisti in un raggio di 20 chilometri dai punti venCoop che attraverso Drive Different, il dita. Chi deciderà di sottoscrivere un brand nato specificatamente per offrire il contratto di noleggio a lungo termine riPer configurare noleggio a lungo termine ai privati e allo ceverà un buono spesa di 200 euro e poil proprio noleggio small business, promuove la formula NLT trà scegliere un vantaggio extra del vaCar Server - Coop al supermercato. Sottoscritta in esclusiva lore di 600 euro tra lo sconto sul canone, e scegliere con Coop Lombardia, la convenzione è le gomme termiche, l’azzeramento delil vantaggio extra, partita di fatto a metà febbraio e resterà in www.ilgustodiguidare.it la penale risarcitoria RCA e il Roomy vigore almeno sino alla fine del 2017. Car (servizio innovativo che permette “In Italia”, ha spiegato l’amministratore delegato di in alcuni periodi dell’anno di usufruire di un’auto di caCar Server, Giovanni Orlandini, “non esistono luoghi tegoria superiore alla propria, per esempio una monoin cui i privati e le famiglie possano avvicinarsi a que- volume con più spazio per andare in vacanza). Ai soci Coop Lombardia verranno riservati veicoli in promozione esclusiva, mentre i dipendenti avranno diritto anche all’azzeramento della penale risarcitoria sull’assicurazione furto e incendio. “I nostri soci”, ha dichiarato Guido Galardi, presidente Coop Lombardia, “sapranno cogliere la versatilità di questo servizio, la grande convenienza e l’approccio rivoluzionario al tema”. ■
Variante sul tema per il celebre slogan della prima insegna GDO in Italia. Grazie a un accordo con Car Server, infatti, l’auto si noleggia al supermercato Un momento della conferenza stampa di presentazione della convenzione Car Server - Coop. Sotto, il nuovo store di Milanofiori. Drive Different by Car Server sarà presente a rotazione all’interno dei supermercati di Coop Lombardia con un corner dedicato.
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NUOVE FRONTIERE TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Noleggiatori, aziende, driver
Il noleggio a lungo termine per i veicoli pesanti è vietato solo se non si è iscritti all’Albo degli Autotrasportatori. Non è un buon motivo per stare fuori da un mercato tanto promettente quanto spigoloso. Ma Fraikin ha le spalle larghe
PARTNERSHIP IVECO-FRAIKIN
di Giuseppe Guzzardi
Il camion va a nolo L
o scorso marzo Iveco e Fraikin hanno firmato per aggirare le forche caudine dell’articolo 84, che soun importante contratto per il noleggio a lungo pravvive come antico retaggio del “tutto è proibito termine di veicoli commerciali e industriali per tranne il consentito” che ha ispirato il Codice della cifre comprese tra gli 8 e i 12 milioni di euro nel pros- Strada per decenni. simo biennio. Cifre prudenti, ma interessanti. Abbiamo intervistato il CEO Gariboldi per comprenSi tratta di vecchie conoscenze: Fraikin, operatore nel dere il senso di questo battesimo italiano - quasi in sornoleggio, società di servizi finanziari francesi, entrò nel- dina - per il colosso francese. l’orbita Iveco ai tempi di d’Alambert CEO, per poi uscirne probabilmente per fare cassa nei tempi bui. Un vero pec- F&F Fraikin: a volte ritornano... cato, vista la vitalità della società e il suo fortissimo ex- ▲ L’azienda vuole crescere in maniera significativa, pertise nel settore del noleggio a lungo termine dei veicoli ed ecco perché lo scorso anno è stata decisa l’apertura da lavoro, che oggi risulta più che utile. di cinque nuove filiali: quattro in Europa, Ma l’intreccio è doppio: Iveco si trova l’Italia tra queste e le altre in Germania, “Per noi il veicolo di fronte, come interlocutore, uno dei Paesi Bassi e Russia, e la quinta in Arabia ha almeno tre cicli suoi manager rampanti dello scorso deSaudita. La macchina organizzativa si è di vita: dal lungo cennio: Claudio Gariboldi, che della mamessa in moto a fine 2015, adesso cotermine al breve teria si è appassionato già ai tempi del minciamo a sperimentare i mercati. e poi veicolo suo soggiorno in via Puglia, headquarter Fraikin è un noleggiatore generalista, sostitutivo”. Iveco. Appassionato al punto da invennel senso che approcciamo tutti i segtarsi una formula originale di ‘leasing arricchito’, pro- menti, compresi i semirimorchi, ma siamo ovviamente dromo appunto del quasi-noleggio oggi tanto in voga un brand molto specializzato: tutte le durate, compreso 14 -
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NUOVE FRONTIERE brevissimo e medio, tutti i veicoli, tutti gli allestimenti. Il nostro punto di forza è il ‘full service’. Non puntiamo solamente sul valore finanziario dell’offerta, ma su servizio e assistenza. F&F L’allestimento è spesso il punto dolente del contratto di noleggio. Vale anche per voi? ▲ Qualsiasi tipo di allestimento rientra nel nostro perimetro. F&F Accordi quadro internazionali o locali? ▲ Sono pochi gli allestitori in grado di sottoscrivere accordi quadro sovranazionali. La nostra politica è quella di scegliere partner capaci di supportarci con un servizio impeccabile e credibile. Scegliere e selezionare, ma essere in grado di lavorare con tutti. F&F Perché scegliere Fraikin? ▲ Beh, per quanto riguarda il veicolo pesante siamo gli unici sul mercato... Oggi il nostro cliente potenziale sopra le 6 tonnellate, trattore o carro che sia, vale più o meno quanto quello della fascia sottostante, ovvero la distribuzione. Almeno, queste sono le nostre proiezioni per il 2016. In realtà la nostra leva principale è il fatto che siamo gli unici a operare indistintamente su tutta la gamma dei veicoli da lavoro. Nessuno è in grado, al momento, di offrire questa opportunità in maniera omogenea e su tutto il territorio. F&F Avete un configuratore proprietario? ▲ Certamente, è il nostro grande valore, sviluppato in anni e anni di esperienza internazionale. Possiamo configurare qualsiasi veicolo e qualsiasi allestimento. Nessun altro operatore probabilmente è in grado di farlo, ma non dimenticherei la nostra capacità di suggerire le soluzioni migliori e più adatte alle esigenze del cliente.
qualche formula speciale per aggirare l’articolo 84? ▲ No, noi ci occupiamo di noleggio e tanto basta, ci limitiamo a operare all’interno delle norme. Ci sentiamo vincolati ai limiti legislativi. Vero anche che se qualche cliente ci chiede dei servizi scorporabili e in ambito consentito, ci adoperiamo per aiutarlo e per fornirgli la nostra consulenza. Siamo nelle condizioni di offrire molte, flessibili opzioni. F&F Il fenomeno del trazionismo può cambiare le regole del gioco? ▲ Direi di sì. Tutte le attività predisposte per essere un servizio sono inclini a comprendere il valore del noleggio a lungo termine. F&F Quanti venditori? ▲ Cinque più il direttore commerciale, tutti provenienti dal settore. F&F Mix di contratti 2016? ▲ 80-85 per cento lungo termine, il resto diviso tra breve e medio, ma il dato è vincolato alla disponibilità di veicoli.
F&F Remarketing e valore residuo? ▲ Un dato per il nostro modello di business poco rilevante. I veicoli per noi hanno una prima vita media di 4 o 5 anni: dopo il NLT c’è una ‘seconda vita’ di breF&F Per operare sui pesanti guardate al conto terzi. ve-medio o lungo termine più breve o veicolo sostituCome vi comportate con coloro che vogliono no- tivo. Dopo questi due cicli il valore residuo è più che leggiare senza essere in possesso di licenza? Avete metabolizzato e il veicolo viene rivenduto. ■
Claudio Gariboldi, CEO di Fraikin Italia dallo scorso luglio, ha un passato recente come direttore delegato in Petit Forestier, leader europeo nel trasporto a temperatura controllata. Ancora prima è stato country manager in Iveco (nord Europa e Romania), per un totale di quasi nove anni.
KERMESSE TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Case auto, concessionari, fleet manager, driver
‘Deriva’ digitale per il mondo dell’auto. Di questo ma non solo si è parlato all’ottava edizione della kermesse organizzata da Drive K di Tiziana Altieri
INTERNET MOTORS
Buena auto social club ‘Digital’ sotto i riflettori dell’ottava edizione di Internet Motors, piattaforma di discussione e formazione sui temi del marketing online per il settore automotive. Poco meno di un migliaio le persone che hanno partecipato all’evento su due giorni.
on è più fantascienza la guida autonoma. Solo l’Alleanza Renault-Nissan un paio di mesi fa ha annunciato che entro quattro anni lancerà sul mercato ben dieci veicoli dotati di sistema di delega parziale in Giappone, Europa e Stati Uniti. I prezzi, promette, saranno accessibili. E se una parte degli automobilisti sarebbe disposta a sborsare 5.000 dollari in più per cedere il volante a un computer (lo dice una ricerca americana), c’è già chi sente nostalgia dell’acceleratore. Certo è che il settore dell’automotive sta evolvendo velocemente, e sono tante le sfide che potrebbero cambiarlo in modo radicale: i servizi di connettività, i motori alternativi e, appunto, la guida autonoma. Anche di questo si è parlato all’ottava edizione di Internet Motors, evento italiano dedicato alle best practice internazionali sul marketing on-line dei prodotti automobilistici, andato in scena a Milano lo scorso 16-17 marzo.
N
Il futuro è adesso Il compito di disegnare l’attuale scenario è stato affidato a Marco Santino, Partner e Managing Director di Boston Consulting Group. “L'automobile - ha com16 -
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mentato - è diventata un hub digitale. Al suo interno ci sono sistemi di navigazione, di comunicazione, dispositivi per incrementare la sicurezza e per effettuare pagamenti. Riteniamo che nell’arco di cinque anni tutto l’immatricolato in Europa avrà capacità connettive
Negli States funziona così Anche a questa edizione di Internet Motors si è voluta dare voce a chi sta dall’altra parte dell’Oceano: Alexi Venneri, co-fondatrice e Ceo di Digital Air Strike, azienda americana che collabora con 3.000 concessionarie e sei Case auto offrendo loro consulenza in campo ‘digital’. Da lei sono giunti alcuni consigli seguendo i quali i dealer possono intercettare sulla rete i possibili acquirenti e trasformarli in clienti. Primo: mappare e censire la presenza della propria azienda su tutti i social e verificare che le info siano complete e corrette. Secondo: dare valore alle recensioni dei clienti diffondendole attraverso i propri canali. Terzo: ri-
KERMESSE con tecnologia smartphone o embedded, ossia con sistema di trasmissione interna. Poi arriveranno le auto a guida autonoma che ridisegneranno la mobilità pubblica e privata”. Cambieranno dunque il modo di approcciarsi all’auto e il suo utilizzo con una rapida diffusione del car sharing e del noleggio. Possesso addio... Bye, bye ai concessionari? Pare proprio di no. A dirlo sono stati Valerio Perego, Sales Manager di Facebook, Samuele Serci, Account Executive di Twitter e Tommaso Iana, di Google Italia. Per tutti loro le auto non si venderanno on-line almeno nel prossimo decennio. Il consumatore continuerà a rivolgersi alla concessionaria che dovrà essere capace di intercettarlo, creare dei punti di contatto e anticiparne i bisogni. Non moriranno i ‘saloni’, ma vivranno quelli ‘digitali’. Detto in altre parole, quelli che sfrutteranno tutte le attuali potenzialità dei sistemi CRM con una forte presenza mirata sui social, con un sito internet in grado di favorire i lead. Parola chiave quest’ultima, vero patrimonio da far gestire a figure interne appositamente formate. Il cambio di mentalità in concessionaria, insomma, è la vera sfida. Ai venditori sono e saranno sempre più richieste competenze che esulano dalla pura conoscenza dell’auto. Gli strumenti che Case auto e dealer oggi hanno per raggiungere i consumatori sono tantissimi: da Facebook a Twitter ma anche siti di e-commerce (come venteprivee utilizzato da Mini) o app come Shazam (sfruttata invece da Peugeot). ■
spondere sempre e rapidamente a tutte le interazioni, anche quelle negative. No a risposte automatiche troppo brevi, i messaggi vanno personalizzati. Quarto: veicoli particolari possono meritare una pubblicità sui social a pagamento. La visibilità sarà al top. Quinto: non pensare di avere un unico target ma tanti. Le campagne pubblicitarie, gli eventi, la comunicazione sui social deve essere mirata. Chi si rivolge a tutti rischia di non ‘colpire’ nessuno. Sesto: mai postare un contenuto vecchio o inopportuno sui social. Il compito di animarli non va affidato al cugino ‘smanettone’ ma a un professionista della rete. Settimo: personalizzare in maniera divertente i contenuti. Bisogna distinguersi dai competitor.
E le flotte stanno a guardare L'evento di cui vi diamo ampia descrizione in queste pagine può senz’altro essere considerato un successo. Non soltanto in termini di quantità e qualità di pubblico, ma anche e soprattutto per la ricchezza dei contenuti (il primo giorno più del secondo) che hanno via via incuriosito, appassionato, coinvolto gli spettatori - tutti ovviamente business oriented - presenti. Anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo imparato qualcosa, soprattutto nella dialettica che intercorre tramite i social tra venditore, nell’accezione più larga del termine, e acquirente. Certo, i social network non sono un media, ma noi lo siamo, e come tali dobbiamo cercare di non rimanere troppo indietro. In verità, è per tutti molto molto difficile riuscire a sfruttare appieno le possibilità che vengono offerte dai vari Facebook, Twitter e via dicendo. Per non parlare poi dell’uso evoluto, evolutissimo del concetto di CRM, di marketing geografico e verticale... Insomma, una giungla, specialmente per il concessionario medio piccolo che non ha molte risorse da dedicare allo stanamento del cliente. E qui arriviamo noi di Flotte&finanza con un interrogativo legittimo, che giriamo al bravo guru organizzatore dell’evento, Marco Marlia: e le flotte? Già, perché le flotte, per non parlare dei trasporti in senso lato, da questa due giorni proiettata nel futuro erano assenti. E con flotte vogliamo banalmente riferirci a tutto il mondo delle ‘partite Iva’ e del noleggio che comunque necessitano di un sistema, di un approccio completamente differente. Noi crediamo, caro Marlia, che sarebbe opportuno dedicare anche ai fleet manager e alle società di noleggio la giusta attenzione, per un motivo molto semplice: se c’è una caratteristica che alle società di renting non manca è la boria, la presunzione di sapere tutto sulle auto e gli LCV. Ovviamente, sbagliano. Ma per dimostrarlo ci piacerebbe che si dedicassero adeguati studi a come utilizzare al meglio, anche sulla traccia di questi felicissimi Internet Motors, gli strumenti per migliore marketing, account, gestione dell’utente di flotte e fringe benefit. Per non parlare del service e del post vendita, anche quelli momenti importantissimi nella relazione con il cliente, qualunque esso sia. Ormai la clientela non business rappresenta una parte, e neanche preponderante, del mercato del veicolo. Sarebbe ora che si guardasse alle immatricolazioni in maniera non ovvia e banale. I numeri hanno tanto da insegnarci, e per quanto riguarda social, rete e relationship siamo solo all’inizio di un cammino in grande evoluzione. Noi ci siamo. G.G.
OGNI MESE
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ATTUALMENTE
A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA
‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierà per i gestori e gli utenti di auto aziendali
CITROËN, CI PENSA LOJACK Tutti gli LCV Citroën di nuova immatricolazione includeranno senza costi aggiuntivi per i clienti i dispositivi in radio frequenza LoJack, in grado di segnalare la posizione del veicolo superando barriere fisiche come container, parcheggi sotterranei e garage (spesso utilizzati dai ladri come nascondigli). A seguito della denuncia del furto, il sistema LoJack inizia a trasmettere un segnale silenzioso ad alta frequenza, non schermabile, che consente alle Forze dell’Ordine di individuare l’esatta posizione del veicolo e procedere al suo recupero in tempi rapidi. Nel 2014 (secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero dell’Interno) sono stati rubati 12.715 veicoli commerciali leggeri, una media di 34 al giorno.
IL NOLEGGIO VISTO DAI DEALER “La crescita di oltre 600 milioni dei noleggi a lungo termine a fronte di una appena modesta ripresa degli acquisti da società è il segno di una migrazione di clientela dall’acquisto/leasing al noleggio, fenomeno che potrebbe intaccare la redditività delle concessionarie, se gestito male dai costruttori e dalle reti”. Lo ha detto Pier Luigi del Viscovo, direttore del Centro Studi Fleet&Mobility, presentando l’analisi sul Mercato Auto a Valore 2015 a ‘La Capitale Automobile Service’ lo scorso febbraio all’Auditorium Toyota di Roma. Significativo il contributo di Franco Oltolini, operations director LeasePlan, che ha ricordato come “il noleggio è un settore in cui i margini per i concessionari si abbassano, ma i volumi sono garantiti”. Ai dealer trovare le formule.
‘AUTO INTELLIGENTI’ CRESCONO Assistere nelle manovre di parcheggio, segnalare la stanchezza del guidatore, mantenere la distanza impostata dal driver rispetto al veicolo che precede, frenare automaticamente in caso di emergenza... È il compito, noto, degli assistenti alla guida. Quel che forse è meno noto è che questi ausili sono già largamente diffusi nelle flotte. Secondo la ricerca ‘I dispositivi di guida intelligente’ realizzata dal Corporate Vehicle Observatory di Arval Italia in collaborazione con Econometrica, il 63 per cento dei fleet manager intervistati dichiara di avere almeno un’‘auto intelligente’ nella propria flotta, con l’obiettivo di incrementarne l’efficienza e soprattutto aumentare la sicurezza del driver. Il 73 per cento dei gestori ritiene infatti che le ‘auto intelligenti’ possano realmente contribuire a ridurre il TCO, mentre c’è ancora un 44,6 per il quale l’utilizzo di dispositivi di guida assistita influenza il TCO, dato che evidenzia come potenzialità e vantaggi di questi dispositivi siano difficili da cogliere per chi non li ha ancora introdotti nella propria flotta.
LOCAUTO, TU VUO’ FA’ (ANCORA) L'AMERICANA Il parco auto - che attualmente dispone di 13mila vetture con un’età media di sette mesi - sarà ampliato con veicoli Euro 6 e arricchito con un migliaio di auto ibride. È una delle dirette conseguenze dell’accordo, rinnovato fino al 2038, tra la compagnia italiana di noleggio a breve termine Locauto Rent ed Enterprise Holdings, una delle più grandi private company americane del rent-a-car (con 1.700.000 vetture detiene, da sola, il 50 per cento del mercato statunitense e canadese). Forte di una crescita del 32,9 per cento registrata tra ottobre 2014 e settembre 2015, con un fatturato che ha sfiorato i 62 milioni di euro e una quota di mercato del 5,8 per cento, la società dell’elefantino ha deciso di prolungare il connubio iniziato nel 2013 puntando a una crescita del fatturato a due cifre e a una quota che potrebbe sfiorare il 6,7 per cento nel 2016.
RIPARAUTONLINE, CHI CERCA TROVA Sono circa ventimila le richieste giunte nel 2015 al sito preventivatore RiparAutOnline. Per il 76,9 per cento le ha fatte un uomo (era il 77,2 l’anno prima), di età compresa tra i 35 e i 44 anni nel 30,7 per cento delle volte, tra i 25 e i 34 nel 27,7, tra i 45 e i 54 nel 18,8. Chi ricorre a internet per
tentare di risparmiare sulla riparazione ha in media una vettura di 11 anni e mezzo e deve risolvere nel 58 per cento dei casi un problema meccanico (nel 2014 era il 52 per cento), nel 19 di
carrozzeria (era il 21 l’anno prima) e nel 7,18 per cento cerca un’officina per il tagliando. Il 61,54 per cento si connette da una regione del Nord Italia, il 31,44 dal Centro e soltanto il 7,02 dal Sud. Per ‘lui’ sostituzione del kit di distribuzione e interventi alla frizione, per ‘lei’ riparazioni e verniciatura a paraurti e parafango.
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COVER TEMPO DI LETTURA: 15 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, società di noleggio, fleet manager, automobilisti
ualche mese fa girava in tv, e online, uno spot in cui si vede una coppia di fidanzati in visita dai genitori di lei nella casa di campagna. Al momento dei saluti il padre offre ai giovani di rientrare in città con la sua macchina che, tra gli altri comfort, prevede anche la funzione massaggio per i sedili. Roba da modello premium o da ammiraglia, verrebbe da pensare. Sbagliato, perché anche la macchina del fidanzato della figlia offre le sedute relax, e infatti i due se ne vanno via sotto lo sguardo sorpreso dei genitori. A bordo di una Opel Astra. Con i sedili con massaggio. Dunque dotazioni da luxury class, prendendo a prestito il claim Opel. E non finisce qui, c’è anche il seguito, stavolta con il figlio saputello e saccente del vicino di casa che non si spiega come mai il dirimpettaio orgoglioso della propria quattro ruote nuova di zecca non abbia acquistato un’auto come quella del suo papà che monta OnStar, il servizio di connettività e assistenza personale creato da Opel che promette di rendere la guida non solo molto più comoda ma soprattutto più sicura.
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Per piacere, per lavoro Che si parli di connessioni o di massaggi, la strategia di vendita della Casa tedesca è chiara, peraltro condivisa anche da altri marchi: arricchire pacchetti o allestimenti business delle fleet car con accessori che le rendono luxury. Con vantaggi multipli: chi utilizza l’auto ha a disposizione una vettura con dispositivi esclusivi appannaggio fino a oggi di vetture di classe superiore, mimetizzati però in un pack o in un allestimento dedicato che mantiene la rata all’interno dei parametri richiesti dall’azienda e con la fruizione di dispositivi di comfort o di sicurezza o di puro piacere che singolarmente non si potrebbero acquistare perché sforerebbero nel totale i plafond imposti. D’altra parte l’agente, il commerciale, il manager o comunque il fruitore, non può avere a bordo le stesse dotazioni dell’auto di rappresentanza dell’amministratore delegato o del presidente. Almeno sulla carta dei preventivi che passano dall’ufficio acquisti. Ecco dunque spiegata la nascita delle versioni o allestimenti business, che a sistemi funzionali come per
COVER
Finiti i tempi in cui il sedile regolabile appariva il massimo del comfort. Oggi, le Case fanno a gara a proporre di serie optional esclusivi a prezzo contenuto mimetizzati in pacchetti Business che rendono felici tutti: gestori di flotta, driver e ufficio acquisti di Enzo Rizzo
esempio il Bluetooth, aggiungono dispositivi da ammiraglie e modelli premium, in un travaso verso il basso di tecnologie di ultima generazione: sensori di parcheggio con o senza telecamera, navigatori, cruise control, Bluetooth. A seconda delle Case poi, anche accessori sfiziosi quali gli ausili al parcheggio, il cambio automatico o robotizzato, i fari allo xeno e i sedili in pelle con massaggio e regolazione elettrica con memoria, riscaldati o raffrescabili. Optional... di serie Una bella evoluzione per chi lavora in auto stando seduto alla guida per decine di migliaia di chilometri o di ore all’anno, con schiena e lato B che ringraziano; fino a non molto tempo fa, infatti, si parlava di regolazioni manuali del sedile in scorrimento e inclinazione, non sempre in altezza, magari con il supporto lombare regolabile da una manopola girevole sul fianco e stop. Queste versioni sono diventate importanti e ovviamente gettonate da grandi flotte o agenti: così i pacchetti Business sono ormai parte integrante della strategia
Volkswagen. Business Pack ed Executive Pack sono disponibili per Golf, Variant e Sportsvan incluse, per Passat e Passat Variant oltre che per Touran, Tiguan e Sharan. Pensate per chi lavora con l’auto, aggiungono valore alla vettura con vantaggi che arrivano a superare del 50 per cento l’acquisto delle singole dotazioni. Una formula vincente seguita anche dal marchio premium del gruppo tedesco, Audi, che per esempio sulla nuova A4, fleet car per eccellenza, vede le versioni Business e Business Sport valere circa il 90 per cento delle vendite sia della berlina sia della station wagon Avant. Nelle tabelle che seguono cinque esempi di auto flotta tipica: le station wagon Audi A4 Avant e Volkswagen Passat; il Suv Nissan Qasqhai, crossover dell’anno secondo la rivista inglese Business Car rivolta ad automobilisti e operatori del settore vetture aziendali e flotte; la berlina Renault Talisman da poco in listino e un’altra novità, stavolta dal pollice molto verde, come l’ibrida per eccellenza Toyota Prius al debutto con la quarta generazione, un pianale tutto nuovo e un sistema full-hybrid ancora più efficiente.
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VOLKSWAGEN PASSAT 1.6 TDI 120 CV Allestimento Comfortline BlueMotion Technology Prezzo di listino 33.150 euro
AUDI A4 AVANT 2.0 TDI 150 CV Cambio manuale 6 marce Prezzo di listino 38.250 euro Versione Business 40.200 euro (+1.950 euro) Versione Business Sport 42.120 euro (+3.870 euro) L’allestimento Business prevede: - Appoggiabraccia anteriore comfort - Pacchetto di navigazione - Regolatore di velocità - Sensore pioggia/luci - Sistema di ausilio al parcheggio posteriore Vantaggio cliente: fino al 34% circa L’allestimento Business Sport prevede: - Cerchi in lega da 17” e pneumatici 225/50 R17 - Padiglione dell’abitacolo in grigio titanio - Calandra e inserto al diffusore posteriore in grigio twilight opaco con listelli cromati - Griglie radiatore laterali in nero titanio opaco con inserti cromati - Inserti in alluminio - Mancorrenti al tetto in alluminio anodizzato - Pacchetto esterno lucido - Sedili anteriori sportivi - Sedili rivestiti in tessuto System - Terminali di scarico cromati - Volante sportivo multifunzionale in pelle a 3 razze - Appoggiabraccia anteriore comfort - Pacchetto di navigazione - Regolatore di velocità - Sensore pioggia/luci - Sistema di ausilio al parcheggio posteriore Vantaggio cliente: fino al 27% circa Al di là del vantaggio cliente, bisogna per esempio considerare che il solo Pacchetto Navigazione è disponibile come optional a 1.780 euro, quasi quanto l’intero importo del Pacchetto Business e quasi la metà di quello Business Sport.
Versione Business BlueMotion Technology 33.950 euro (+800 euro) L’allestimento Business prevede tra gli altri: - Navigatore con lettore SD Card, porta USB, ingresso AUX-IN, lettore CD, connettivita Bluetooth per telefono, 8 altoparlanti, Servizi online Car-Net Guide&Inform Basic 36 mesi - Regolatore di velocità con cruise control Acc - cerchi in lega da 17” - mancorrenti al tetto - sedile conducente a regolazione elettrica Rispetto all’allestimento Comfortline, immediatamente precedente, il Business costa 800 euro in più ma propone già di serie il navigatore con Bluetooth, che altrimenti sarebbe un optional da 1.450 euro, oltre al regolatore di velocità con cruise control Acc altrimenti a pagamento a 370 euro. Quindi già queste due dotazioni valgono più del doppio del supplemento dell’allestimento Business rispetto al Comfortline.
TOYOTA PRIUS 1.8H ECVT Allestimento Style Prezzo di listino 30.950 euro Una presenza green dedicata a chi la usa per lavoro e prevalentemente nelle città con centri storici a traffico limitato: l’ibrida per eccellen-
COVER
OPEL ASTRA 1.6 CDTI 136 CV RENAULT TALISMAN ENERGY 1.6 DCI 130
Allestimento Elective Prezzo di listino 23.500 euro Versione Innovation 25.500 euro (+2.000 euro)
Allestimento Zen Prezzo di listino 31.200 euro La nuova media/ammiraglia francese prevede già nell’allestimento d’entrata alla gamma Zen una serie di dispositivi che incontrano le esigenze dell’utenza business, e anche accessori premium che la rendono molto attraente in ottica flotte insieme alla motorizzazione unica turbodiesel di 1,6 litri da 120 Cv dai bassi costi di esercizio e ridotti consumi ed emissioni. Tra gli altri monta: - sedile conducente regolabile in altezza, elettricamente nel supporto lombare e massaggio in 4 modalità - radio digitale con Bluetooth e comandi vocali - sensori di parcheggio posteriori - sensori di pressione pneumatici - cruise control
Anche Opel, come Renault per Talisman, non ha per la nuova Astra un’offerta codificata per l’utenza flotte o business, ma la possibilità di montare dispositivi e accessori premium che fanno sì che la media tedesca possa risultare molto appetibile a un target professionale al di là delle offerte di lancio e promozioni. Strategia opposta sugli allestimenti rispetto alla Renault Talisman: la Innovation è la top di gamma ed è l’unica a poter montare i sedili con massaggio, 18 regolazioni con memoria, supporto lombare, raffrescati e riscaldati, abbinati obbligatoriamente alla selleria in pelle per un totale di 2.300 euro. Rispetto alla versione Elective, che costa 2.000 euro in meno, ha di serie il navigatore con radio e Bluetooth, il servizio di connettività e assistenza personale OnStar, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e Opel Eye (sistemi di assistenza alla guida) che altrimenti costerebbero 2.400 euro.
NISSAN QASQHAI DCI 110 za - sono 8,5 milioni e mezzo le Toyota elettrizzate prodotte fino a oggi, con la Prius presenza quasi ventennale (debutto 1997), certifica la garanzia e l’affidabilità di questa vettura (chiedere ai taxisti) che nella nuova livrea mostra un design molto ricercato. Al momento non è prevista una versione business, ma la Style, con il Tech Pack (Navigatore satellitare, audio JBl e sensori pioggia) e il Simple intelligent park assist (Sistema intelligente di assistenza al parcheggio, sensori di parcheggio, ICS intelligent clearance sonar sempre per le manovre di parcheggio), per un totale di 2.350 euro, porta il listino a 33.300 euro. Un prezzo che si può pagare in nome dell’ambiente.
Allestimento Acenta Prezzo di listino 25.000 euro Versione Business 26.000 euro (+1.000 euro) L’allestimento Business prevede tra gli altri: - cruise control e controllo della velocità - radio con comandi al volante e Bluetooth - navigatore - sistema di controllo attivo della traiettoria - sistema di monitoraggio della pressione pneumatici - telecamera posteriore
La crossover dell’anno secondo Car Business non poteva non avere una versione Business, in pratica un allestimento ‘chiuso’ nella motorizzazione da 110 cavalli con pochissimi optional (solo kit di sicurezza e ruotino di scorta) dal prezzo non lievitabile con accessori: costa 1.000 euro in più rispetto alla Acenta, l’allestimento immediatamente inferiore, e monta di serie il Nissan Connect che prevede navigatore, telecamera posteriore e radio Dab, optional a 1.000 euro. Stesso gap e differenza tra i due allestimenti con la motorizzazione 1.5 turbodiesel da 130 Cv abbinata alle quattro ruote motrici: qui c’è la possibilità del cambio Xtronic a 1.500 euro.
ALPHACITY TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di NLT, fleet manager, driver
AUTO AZIENDALI IN POOL
La flotta perfetta Massima efficienza, minori costi. Più facile a farsi che a dirsi se il ‘mezzo’ è una soluzione di mobilità che assicura ai driver un alto livello di servizio e all’azienda il soddisfacimento delle esigenze operative e gestionali di Roberta Carati Andrea Cardinali, da ottobre 2011 al timone di Alphabet Italia.
eravamo lasciati sulle colonne di questo giornale nel settembre 2013, discutendo di “una nuova visione del viaggio” e della volontà di Alphabet Italia di “intercettare tutte le esigenze di mobilità: taxi, NCC, lungo raggio, bus, aerei...”. Ritroviamo Andrea Cardinali, AD e presidente della società di noleggio a lungo termine, “orgoglioso di affermare che, al di là delle numerose dichiarazioni da varie parti, non solo siamo stati i primi in questo mercato, ma tuttora rimaniamo gli unici a proporre questo tipo di soluzione”. Naturalmente sta parlando di AlphaCity, formula di mobilità condivisa che “idealmente tutti i nostri clienti corporate potrebbero adottare con grandi vantaggi. Ne consegue l’ambizioso obiettivo di massimizzare il numero di clienti attivi piuttosto che il numero dei veicoli circolanti”.
C’
F&F Quali sono i tratti distintivi di AlphaCity? ▲ È un servizio strutturato sul collaudato modello Alphabet di noleggio a lungo termine, che consente ai collaboratori di un’azienda di utilizzare le vetture di pool per i viaggi legati alle loro attività lavorative. Il funzionamento è semplice: i collaboratori si registrano tramite la piattaforma on-line dedicata e ricevono la membership card; successivamente prenotano il veicolo che desiderano, posteggiato nel parcheggio dell’azienda o in altre aree convenzionate. La particolarità è che si tratta di un servizio ‘keyless’: per aprire la vettura si appoggia la card sul sensore posto nel parabrezza, poi si inserisce sul display il pin personale scelto in fase di registrazione e si preme il tasto start/stop. La registrazione del costo di ogni singolo spostamento, controllato da un software di ultima generazione e automaticamente assegnato all’area aziendale di pertinenza, assicura la più assoluta trasparenza. Un Servizio Clienti è attivo 24/7 per qualsiasi necessità. Oltre a ciò, AlphaCity consente alle aziende di mettere a disposizione del personale le vetture della flotta anche nel tempo libero, garantendo privacy assoluta. L’utilizzo può avvenire a titolo gratuito oppure a fronte del paga-
ALPHACITY mento di una tariffa definita internamente che va a com- se, contenimento dei consumi (e conseguente tutela delpensare parte del canone di noleggio. Grazie a uno spe- l’ambiente) e uso ‘smart’ dei mezzi a disposizione. ciale accesso al portale, il fleet manager potrà monito- La ‘flotta perfetta’ è quella che consente la massima efrare in ogni momento lo stato della flotta ed estrarre utili ficienza in termini di mobilità e i minori costi, in relareport a supporto della sua attività. Da qualche mese è zione al livello di servizio reso ai driver e in base alle operativa anche la funzionalità di car pooling, che arric- esigenze operative e gestionali dell’azienda stessa. chisce il servizio stimolando anche in ambito aziendale l’uso ‘collaborativo’ dell’auto attraverso la condivisio- F&F La presentazione di AlphaCity risale a settemne delle singole tratte: un vero e proprio ride sharing bre 2014, lo start of sales a gennaio 2015. Un anno in linea coi più moderni dettami della sharing economy. dopo di che numeri stiamo parlando? AlphaCity è disponibile su diversi modelli del gruppo ▲ Abbiamo consolidato partnership di lunga durata BMW/MINI tra cui BMW i3 in versione REX e BEV. e stretto nuovi accordi con moltissimi clienti come Aon, L’evoluzione del mercato della business mobility è gui- Deloitte, Costa Crociere e TenarisDalmine. data più dall’offerta che dalla domanda: gran parte del- Il portale AlphaCity conta oltre 300 iscritti per un totala clientela deve ancora maturare una piena consape- le di più di 120.000 km percorsi. Inoltre, grazie alla divolezza delle nuove esigenze, ma è in una fase di ascolto sponibilità di report personalizzati, è stato possibile anamolto attento all’innovazione; per questo continuere- lizzare le prestazioni delle flotte e vedere, dati alla mano, mo a consolidare le soluzioni degli ultimi anni come che AlphaCity è realmente in grado di generare imporAlphaElectric e AlphaCity, connotate da un forte con- tanti saving sul TCM (fino al 30 per cento, secondo tenuto innovativo. alcune best practice internazionali). A un anno dal lancio, AlphaCity vive una Andrea Cardinali: costante evoluzione e possiamo afferF&F Chi è l’utilizzatore AlphaCity? “La soluzione mare con orgoglio che, al di là delle nu- AlphaCity è in grado ▲ AlphaCity introduce una vera e promerose dichiarazioni da varie parti, non pria ‘democratizzazione’ dell’auto aziendi generare saving solo siamo stati i primi in questo mercadale, estendendo a tutti i collaboratori sul TCM fino to, ma tuttora rimaniamo gli unici a prola possibilità di disporre di una vettura al 30 per cento”. porre questo tipo di soluzione. premium sia per uso business sia privato, ma in condivisione. È un servizio apprezzato tanto F&F Com’è riuscita Alphabet a unire in un’unica dai giovani quanto dalle figure aziendali più senior. soluzione car-sharing e noleggio a lungo termine? Le modalità di utilizzo dei veicoli cambiano da azien▲ In termini di prodotto, riteniamo che il NLT sia ‘ge- da ad azienda: si passa da un 75 per cento di utilizzo buneticamente flessibile’: Alphabet prende in considera- siness e un 25 privato a situazioni di maggiore equilibrio zione tutte le variabili possibili, realizzando soluzio- tra le due modalità, ad altre in cui è l’uso business a prevalere quasi totalmente. Il driverAlphaCity predilige soni ad hoc in accordo con i più moderni trend. AlphaCity, ad esempio, unisce non solo i vantaggi del luzioni flessibili, personalizzate e integrate, con una noleggio a lungo termine al car-sharing, ma è anche costante propensione verso una mobilità più ‘green’. un valido strumento di incentivazione ed engagement dei collaboratori. L’altissimo livello tecnologico della F&F Tra quali auto può scegliere? piattaforma AlphaCity ci ha permesso di raggiungere ▲ AlphaCity può già contare su un’ampia gamma di due obiettivi che per i nostri clienti sono assolutamen- veicoli. La soluzione è infatti disponibile su BMW te strategici: da una parte coordinare l’intera flotta at- Serie 1, BMW Serie 2 Coupe’, Cabrio, Active Tourer traverso un’architettura online semplice da utilizzare e Gran Tourer, BMW Serie 3 berlina e Touring, Nuova ma di ultima generazione, basata su un agile sistema BMW X1, MINI Countryman, MINI Hatch 3 e 5 porkeyless, dall’altra avere la possibilità di mettere a di- te, Nuova MINI Clubman e sull’elettrica BMW i3. sposizione di tutti i dipendenti i mezzi del parco auto Per il prossimo futuro si preannunciano importanti noaziendale anche per l’utilizzo privato durante i fine set- vità, uno dei focus sarà sicuramente l’apertura di timana, il tutto garantendo razionalizzazione delle spe- AlphaCity ai veicoli multibrand. ■ marzo 2016-
AlphaCity in pillole: il fleet manager monitora in ogni momento lo stato della flotta; la membership card poggiata sul sensore del parabrezza apre la portiera; tutti i collaboratori possono avere accesso a una vettura premium, purché condivisa, sia per uso business che per uso privato.
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PASSAPORTO TEMPO DI DI LETTURA: LETTURA: 6 minuti 5 minuti QUESTO RUBRICA QUESTA ARTICOLOINTERESSA INTERESSAA:A: Società di noleggio, fleet istituzioni, manager, automobilisti aziende, liberi professionisti, privati
Noleggiare Società a capitale interamente italiano, dal 2006 ‘Noleggiare’ offre a privati, aziende e tour operator un’ampia gamma di soluzioni per il renting a breve e lungo termine. Circa 4.000 le auto e i veicoli commerciali in flotta, multimarca, tutti sotto i nove mesi di età. Domiciliata a Guidizzolo, conta sette sedi nei principali aeroporti nazionali, quattro di prossima apertura Denominazione/ ragionE sociale Noleggiare Srl
Direzione generale e FILIALI Sede: Via Henry Dunant 10 Guidizzolo (MN) Uffici aeroportuali: Bergamo, Bologna, Cagliari, Olbia, Palermo, Roma Fiumicino, Venezia Uffici downtown: Aprilia (LT), Guidizzolo (MN), Latina, Peschiera del Garda (VR), Torino, Verona Prossime aperture: Catania, Alghero, Bologna, Mestre (2016); Milano Malpensa, Brindisi, Pisa, Lamezia Terme (CZ), Milano Centrale, Roma Termini, Palermo, Cagliari, Bergamo, Brescia (2017).
Contatti Call Center: numero verde 800 947 447 E-mail: info@noleggiare.net Sito Web: http://noleggiare.net/it/
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Fatturato 2015 e previsioni 2016 Il 2015 si è chiuso con un fatturato renting di oltre 8 milioni di euro. Quasi 17 milioni di euro gli obiettivi per l’anno in corso, un traguardo ambizioso ma raggiungibile grazie alla congiuntura turistica favorevole che creerà una forte richiesta sulle Isole del Mediterraneo (Sicilia e Sardegna) e a una notevole crescita sul mercato clientela corporate. Composizione della flotta La flotta attuale si compone di 4.000 veicoli, con un’anzianità di servizio inferiore ai 9 mesi, che vanno a coprire tutti i segmenti richiesti: dalle city car alle vetture luxury. Quest’anno, per la prima volta, Noleggiare si tinge di verde, grazie a un inflottamento ad hoc di vetture ibride che permettono all’utilizzatore di muoversi in assoluta libertà nel pieno rispetto dell’ambiente. Ultima ma non ultima, la gamma van (Happy Van): veicoli commerciali dai più piccoli agli ‘extra carico’ a misura di chi lavora. Possibilità di tariffe e offerte speciali.
PASSAPORTO
Aree di Business Rent-a-car: è rivolta a una clientela sia leisure sia business e distingue tra noleggio a breve termine (durata media 5 giorni) e a medio termine (durata media 2 mesi). Noleggio a lungo termine: per l’azienda, ma non solo, che intende concentrarsi sul proprio core business, ha una durata media di 1-5 anni. Novità Downtown I tradizionali uffici delle location di città diventano Mobility Shop, avanzati store in cui i clienti trovano la soluzione più adatta per le proprie esigenze di mobilità: noleggio auto a breve termine; noleggio auto mensile e plurimensile; acquisto di veicoli provenienti da attività di remarketing interno/trading. Web Check-In È il servizio online che consente al cliente di dimezzare i tempi di attesa al desk: basta riempire il form con i dati anagrafici, allegare i documenti necessari al noleggio (carta d’identità e patente) e inviare il tutto allo staff di Noleggiare. Si consiglia di effettuare le procedure di web check-in almeno 48 ore prima dell’arrivo previsto alla location di noleggio. Comfort Zone Tanti i servizi accessori opzionabili al momento della prenotazione del veicolo: Insurance Package, Super Insurance, Guidatore aggiuntivo, Guida giovane 19/21 anni, Guida giovane 22/24 anni, Infortuni al conducente, Navigatore satellitare portatile, Seggiolino per bambini, Passeggino, Catene da neve e Pneumatici da neve.
Il nostro motto “Sì viaggiare, rallentare per poi accelerare, dolcemente senza strappi al motore, con un ritmo fluente di vita nel cuore”.
Noleggiare si presenta Esperienza e spirito imprenditoriale i caratteri dominanti che meglio ci descrivono. Siamo la famiglia Tomasi e dal 1997 lavoriamo nel settore automotive della Lombardia (Tomasi Auto Srl, con sede in Mantova). Nel 2006 il modello di business si evolve e nasce Noleggiare Srl, il progetto di noleggio a breve termine di auto e veicoli commerciali. I nostri traguardi (passati e futuri): 2012 - l’attività di noleggio a breve termine conta 60 autoveicoli e tre sedi operative; 2013 – investimento consistente e individuazione di dieci sedi operative in cui stabilire la rete distributiva in forma diretta e di agenzia; 2014 - la flotta raggiunge i 1.000 autoveicoli; 2015 - la flotta raddoppia e la rete territoriale si estende a undici location; 2016 - la flotta raggiunge i 4.000 tra vetture e veicoli commerciali. Imminente l’inaugurazione di quattro nuove postazioni; 2017/2018 - prevista l’apertura di otto uffici aeroportuali e dodici downtown. Le nostre aree di business sono il Renting, il Trading e il Marketing. In particolare, sul fronte Renting, distinguiamo tra noleggio a breve e a medio termine e noleggio a lungo termine. Qualunque sia la formula, ci caratterizzano la consolidata esperienza nella gestione del remarketing della flotta, non più un onere ma un’opportunità di business, e la gestione agenziale delle location, che consente di ottenere procedure di controllo snelle e un’elevata focalizzazione sulla formazione delle risorse umane.
C’è nella canzone di Lucio Battisti un’avventura di libertà ma soprattutto una piacevole esperienza di guida. Magari a bordo di un
veicolo sicuro, con un motore prestante e tutti quei comfort che garantiscono un buon viaggio. Sì viaggiare, sì Noleggiare. ■ marzo 2016-
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GESTIONALI TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Aziende, fleet manager, driver
COMPANY CAR SHARING
PIANO REGOLATORE È quello che ci vuole nelle aziende provviste di auto in pool: per armonizzare le esigenze del dipendente con quelle del datore di lavoro sia rispetto all’uso che alla gestione. Ecco la soluzione CCS-MAP di Proveco di Giacinta Moraschi
F&F Qual è stato il punto di partenza? ▲ L’osservazione della realtà aziendale e l’evoluzione della mobilità interna. Si è fatto sempre più stretto il rapporto tra business/fatturato-mobilità/spostamento-controllo di gestione, e non tenerne conto sarebbe stato un grosso errore, mostrarsi “CCS-MAP ciechi davanti a una nuova opportunità. comincia a produrre
uto prenotate e non utilizzate, utilità e vantaggi durate non in linea con l’attiF&F Opportunità che nasce da problesu flotte condivise vità svolta, cattiva program- composte da almeno matiche specifiche? mazione dei viaggi... Sono tante le va▲ Specifiche della flotta dedicata alla guicinque veicoli”. riabili che rischiano di compromettere da condivisa, quindi veicoli non direttail corretto funzionamento dei veicoli in pool. mente assegnati ma a disposizione di tutti i collaboraLo sa bene Enrico Bendinelli, presidente e ammini- tori per rispondere a occasionali esigenze. stratote delegato di ‘Proveco’, che ha sviluppato un Non sempre la scelta del veicolo da parte del dipendengestionale a misura di company car sharing. te coincide con quella desiderata dall’azienda, non sem-
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GESTIONALI
In CCS Veritas ‘Veritas - Veneziana Energia Risorse Idriche Territorio Ambiente Servizi’ è la prima multiutility del Veneto. È anche il primo cliente Proveco ad aver testato il gestionale Compagny Car Sharing. Soddisfatta dei risultati, ha accettato di condividerli con F&F. Veritas dispone di una flotta di veicoli in pool dislocata presso la sede legale di Venezia e quelle territoriali di Mestre, Chioggia, Dolo, Mogliano Veneto e San Donà di Piave.
La passata gestione prevedeva personale addetto per le prenotazioni e le uscite, con conseguenti “difficoltà nei periodi di portinerie non presidiate. Talvolta poi le informazioni disponibili per i report erano insufficienti o non attendibili”. Attivata la soluzione CCS, Veritas ha verificato che “la gestione informatizzata permette di recuperare risorse materiali in precedenza dedicate alla gestione dei movimenti dei mez-
zi (prenotazioni, uscite e rientri); regolamentare i criteri di prenotazione delle auto a disposizione; ottimizzare l’utilizzo di tutti i veicoli garantendone il miglior sfruttamento; automatizzare il processo e disporre di informazioni sempre aggiornate e attendibili per rendiconti e report”.
tamenti da correggere: persone che prenotano e poi non usano, durate non coerenti con l’attività svolta, cattiva distribuzione dei viaggi. Così come sono possibili ottimizzazioni: utilizzo da parte di più persone del medesimo veicolo per la stessa o per una vicina destinazione, eliminazione di veicoli scarsamente usati... Tutto questo porta a conseguire risparmi finali particolarmente interessanti. pre gli orari di prenotazione vengono rispettati in uscita con sufficiente approssimazione, e le uscite non ben coordinate possono provocare picchi di utilizzo che portano a giudicare insufficienti anche flotte che in realtà sono sovradimensionate... F&F È qui che entra in gioco CCS-MAP by Proveco? ▲ CCS-MAP è un sistema informativo che, abbinato con apparecchiature di bordo per la geolocalizzazione e per il consenso all’apertura delle portiere, offre un ventaglio di funzioni di gestione sia per le prenotazioni che per le relative uscite. Inoltre, garantisce un servizio di customizzazione che permette di adattare esattamente i criteri di funzionamento ai desiderata aziendali. Per fare un esempio: il veicolo può essere scelto liberamente da chi prenota oppure deciso dal software in base alla fascia prevista per il dipendente o per il tipo di viaggio, o in base al minor chilometraggio, oppure all’età, o ancora a semplice rotazione. Riepiloghi e statistiche possono evidenziare compor-
F&F Il gestionale ha altri punti di forza? ▲ Tra i più importanti, la possibilità di essere usato su veicoli di tutte le tipologie, indipendentemente da marche, modelli, anno di immatricolazione, fornitori... Su veicoli in renting o di proprietà, vetture o furgoni o altro. Inoltre, la possibilità di attivare il sistema senza problemi anche su flotte eterogenee è una importante condizione di libertà. L’ampia configurabilità sia delle apparecchiature di bordo sia delle modalità di gestione permette di ricalcare esattamente qualunque policy aziendale.
Basta il badge (o lo smartphone) per aprire e chiudere la portiera dell’auto in pool prenotata tra quelle disponibili. Secondo le funzionalità permesse dalle apparecchiature di bordo si potranno rilevare i chilometri percorsi, le velocità, i tempi di fermo macchina, i consumi e i rifornimenti, le accelerazioni, gli allarmi, ecc. Sotto, le soluzioni Proveco visibili sul portale web fresco di restyling (www.proveco.it).
F&F CCS ‘gira’ solo su MAP? ▲ CCS usa il modulo ‘Movimento mezzi’ di MAP. Non è però necessario acquistare e utilizzare anche gli altri moduli di MAP. Pensato e realizzato per il mondo web, CCS si può integrare naturalmente con tutto quanto vive online. ■ marzo 2016-
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ATTUALMENTE
A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA
‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierà per i gestori e gli utenti di auto aziendali
PERCORRENZE RICARICABILI A metà tra noleggio e car sharing: è RicariCar, il nuovo servizio ALD Automotive che offre la libertà di scegliere chilometraggio e modello di auto e di pagare solamente il reale utilizzo attraverso un sistema di ricarica chilometrica. L’utente accede al portale Hurry!, opta per una vettura fra i modelli disponibili (oggi soprattutto citycar), seleziona il ‘taglio’ di percorrenza mensile (300, 500 e 800 chilometri) e prenota la propria RicariCar. In caso di sforamento, gli basterà fare una ricarica acquistando una ‘e-card’. Il contratto, della durata di 36 mesi, prevede all inclusive auto, chilometri, assicurazione, manutenzione ordinaria e straordinaria, bollo e servizio clienti dedicato, senza anticipo o maxi rata finale. La app collegata al Gps installato su tutte le vetture RicariCar permetterà di monitorare il proprio profilo utente e controllare i chilometri residui.
FESTA DELLE DONNE, NON SULLE STRADE Alla vigilia dell’8 marzo, il Centro Studi Continental ha reso noto un’elaborazione su dati Istat da cui risulta che dal 2010 al 2014 il numero delle donne coinvolte a vario titolo in un incidente stradale è calato del 14,6 per cento (da 119.103 a 101.758), quasi cinque punti meno del 19,6 fatto registrare dagli uomini (da 189.671 a 152.770), tre rispetto alla diminuzione totale (che è stata del 17,6 per cento). La forbice donna-uomo si dilata se si prendono in considerazione le due più grandi metropoli italiane, Roma e Milano: -24,6 per cento contro -30,2 nel capoluogo lombardo, addirittura -20,8 per cento contro -31,6 nella capitale.
INARRESTABILE +8,3 per cento della flotta Arval per un totale di 785.000 veicoli in tutto il mondo (l’obiettivo fissato a fine 2014 era +6); 255.444 veicoli ordinati (+9), 189.200 veicoli venduti (+3); crescita del 3 per cento per Arval Italia con un parco di 141.538 veicoli; acquisizione delle attività di GE Capital Fleet Services in Europa. Sulla scorta degli ottimi risultati 2015, per l’anno in corso Arval punta su offerte innovative quali Active Link, Outsourcing Solutions e Mid Term Rental, sul cross selling con il Gruppo BNP Paribas per incrementare il business nel segmento Pmi e professionisti, e sul consolidamento della presenza in Asia e in Sud America.
PATENTE&LIBRETTO Non potrebbe essere più chiaro il nome della app sviluppata da ‘Veicoli Srl’, società dell’Incubatore Imprese Innovative del Politecnico di Torino: Patente&Libretto permette il controllo incrociato dei dati della patente e della carta di circolazione, la loro elaborazione in tempo reale e la verifica automatica di eventuali violazioni con contestuale redazione del verbale. Testata dalla Polizia locale del capoluogo piemontese, da fine marzo la app è a disposizione di 300mila agenti di polizia. Veicoli Srl aveva già fatto parlare di sé con ‘Veicoli’, app per gestire scadenze, costi e piani di manutenzione di auto e moto.
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MY CAR MY DATA ACI scende in campo a sostegno della campagna internazionale di sensibilizzazione sul problema della proprietà dei dati trasmessi dalla propria auto ‘connessa’ promossa da Federation Internationale de l’Automobile. A chi vanno i dati relativi al conducente e ai suoi comportamenti di guida raccolti da sensori, geo-localizzatori e altri dispositivi di comunicazione? Come controllarli e scegliere se divulgarli o meno? Per il presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani, bisogna evitare che si creino “i presupposti per un mercato governato in esclusiva dalle Case e inaccessibile ai fornitori indipendenti di servizi”.
MILLE CHILOMETRI AL MESE Un automobilista italiano macina, in media, 11.200 chilometri l’anno. Lo ha calcolato Facile.it, il portale per la comparazione di tariffe RC auto, sulla scorta di un campione di 10.000 preventivi compilati a gennaio 2016 di quanto dichiarato alla voce ‘percorrenze’. I valori sono stati tradotti in distanze sul planisfero. Prendendo Roma come punto di partenza sono gli uomini ad arrivare più lontano: con una media di 11.500 chilometri, raggiungerebbero Manila, nelle Filippine. Le donne invece, con 10.600 chilometri, si fermerebbero a Giacarta, in Indonesia. Gli agenti di commercio i professionisti che fanno più chilometri in assoluto: 16.700, quasi il doppio degli insegnanti, fanalino di coda con 9.500 chilometri.
ATTUALMENTE
GRANDI PARCHI INNOVANO Quasi 9 veicoli su 10 (l’86 per cento su una flotta campione di oltre 31.000 veicoli aziendali appartenenti a parchi sopra le mille unità) sono in noleggio a lungo termine. Per il restante 14 per cento si tratta di veicoli di proprietà dell’azienda (7 per cento), in leasing (3) o in fleet management (4). È uno dei risultati chiave della ricerca ‘Flotte Aziendali 2016’ di Top Thousand. Tra gli altri, la conferma del diesel alimentazione regina delle flotte (81,6 per cento) ma anche l’aumento delle motorizzazioni alternative, con l’ibrido poco sopra il 9 per cento, seguito dal-
STRADE DISSESTATE RISCHIO DI INCIDENTI È un’equazione dove l’incognita è solo la dimensione delle ‘buche’. Le nostre strade pagano l’assenza di un’adeguata
manutenzione, tanto che nell’ultimo anno sei italiani su dieci hanno rischiato un incidente proprio a causa del manto dissestato. Secondo il sondaggio ‘Gli italiani e la percezione della sicurezza stradale’ promosso dalla Fondazione Luigi Guccione vittime della strada con il SITEB e Assosegnaletica,
l’elettrico (4,4) e da Gpl e metano (entrambe all’1,3 per cento). E ancora, l’importanza crescente della telematica: il navigatore è a bordo dell’80 per cento dei veicoli, seguito nelle preferenze dei driver dal bluetooth (65) e dai sensori di parcheggio (55). Graditi il cruise control (40 per cento), i sistemi di frenata d’emergenza city (20), quelli di mantenimento corsia (10). Telematica è anche sistemi satellitari antifurto installati dal 61 per cento delle flotte, mentre il 6 per cento adotta antifurti con tecnologia in radio-frequenza e il restante 33 si affida a sistemi meccanici/elettronici.
proprio l’incidente stradale è la paura più sentita dalla popolazione (71 per cento), dopo i furti in casa (77), ma prima di scippi (67), rapine (60) e aggressioni (58). Ripristino delle buche e utilizzo di asfalto drenante sono prioritari per l’87 per cento degli intervistati (il 97 di motociclisti e scooteristi).
AUTO MIA, MA QUANTO MI COSTI! Il nostro Paese è il secondo più caro in Europa, dietro solo ai Paesi Bassi, per il costo medio di mantenimento delle autovetture. È quanto emerge dal CarCost Index di LeasePlan, studio sui costi di proprietà e di utilizzo dei veicoli a motore condotto in 11 nazioni europee. L’elevato costo medio di una vettura di proprietà in Italia 634 euro per i benzina, 639 per i diesel - è una conseguenza del costo del carburante, già alto e in più appesantito da IVA e accise, e dei costi dell’assicurazione e delle tasse di proprietà tra i più elevati in Europa. “Per questo motivo”, spiega Gavin Eagle, direttore commerciale di LeasePlan Italia, “consigliamo sempre di considerare il quadro generale quando si decide se acquistare o noleggiare un’auto, sia di seconda mano che nuova. È importante far bene i conti globali, che spesso non sono trasparenti quando si parla di un’auto in proprietà”.
SOPRA A TUTTO, SICUREZZA Quando si tratta di acquistare un’auto, gli italiani non hanno dubbi: prima la sicurezza, poi i costi di gestione. Risulta dalla ricerca ‘The cars we want tomorrow’
che Autoscout24 ha commissionato all’Istituto Gfk, per la quale è stato coinvolto un campione di 8.811 persone fra i 18 e i 65 anni in Italia, Austria, Belgio, Paesi Bassi, Francia, Germania e Spagna. Per l’82,6 per cento degli oltre 1.400 italiani intervistati la sicurezza è in testa alle
STRATEGIA PEOPLE CENTRIC Un ambiente confortevole aiuta chi vi lavora a sentirsi a proprio agio e a mettere a frutto competenze e capacità dando il meglio di sé. Lo sa bene Europcar, che a Roma ha preso casa in piazzale dell’Industria 40/46, nel cuore dell’Eur. 3.300 metri quadrati di superficie, gli uffici open space favoriscono comunicazione interna e team building; alle postazioni di lavoro e alle consuete sale riunioni sono affiancate sale di condivisine informale delle informazioni One to One e One to Two; corsia preferenziale a prodotti salutari e bio nelle aree break. E ancora, nell’ottica di un consumo responsabile delle risorse e di attenzione all’ambiente, la società di rent-a-car ha ridotto il numero delle stampanti e dotato i sistemi di illuminazione di sensori di presenza.
peculiarità che un’auto del futuro deve possedere, percentuale che supera di gran lunga quella relativa ai tedeschi (73,9), ai francesi (78) e agli spagnoli (81,9). I nostri connazionali sono anche i più attenti ai consumi: il 71,8 per cento degli intervistati, il dato più alto a livello europeo.
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LE AUTO DI F&F TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Case auto, società di noleggio, responsabili acquisti, fleet manager, mobility manager, driver
MERCEDES-BENZ CLA 200 D SB
Back in brake La Stella resuscita una tipologia ormai da tempo dimenticata, reinterpretandola. Quella delle ‘shooting brake’, familiari derivate da coupé di Gianluca Ventura
ate in Inghilterra e popolari tempo addietro tra i nobili amanti della caccia alla volpe, meglio se nelle tenute di famiglia, le shooting brake erano originariamente delle automobili carrozzate - o modificate - su misura, in esemplare pressoché unico, per questo o quel Lord. In pratica, partendo da una coupé a due porte, si lavo-
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rava sul retro trasformandolo in un vano bagagli da ‘giardinetta’, eliminando i due posti posteriori e ricavando spazio a sufficienza (soprattutto in lunghezza) per i fucili da caccia (ergo lo shooting) e i cani da punta. In principio fu la Cls Da qui l’idea balenata a Mercedes-Benz di ripescare una tradizione quasi dimenticata e reinventarla per gli usi quotidiani, stavolta di chi ha una famiglia o strumenti di lavoro da trasportare. Partendo sì da una coupé, ma non più due porte, bensì da una berlina coupé a quattro, come la premium Cls, prima vettura col retro spiovente a diventare familiare. Dopo qualche anno, sulla base della più piccola Cla (altra berlina coupé, compatta), si decise di ricavare la seconda shooting brake del Gruppo Daimler, che abbiamo provato. Diciamo subito che chi cerca grandi spazi interni e capacità di carico generose (complice il retro spiovente)
LE AUTO DI F&F LA SCELTA DI Flotte&finanza Cognome e nome Mercedes-Benz Cla 200 d Luogo di nascita Ungheria Versione Shooting Brake Business Alimentazione Gasolio Cilindrata cm3 2.143 Potenza kW (Cv)/giri 100 (136)/3.200-4.000 Coppia Nm/giri 300/1.400-3.000 Omologazione Euro 6 Cambio/n°marce automatizzato doppia friz./7 Consumo km/lt 23,8 - 25,6 Emissioni CO2 g/km 101 - 111 Capacità serbatoio lt 50 Capacità bagagliaio dm3 495 Capacità bagagliaio a sedili abbattuti dm3 1.354 Lunghezza mm 4.630 Larghezza mm 1.777 Altezza mm 1.435 Massa vettura kg 1.530 Prezzo (Iva esclusa) € 31.134 On line www.mercedes-benz.it
MECCANICA La Cla 200 d monta un motore turbodiesel Euro 6 by Mercedes-Benz. Si tratta del 4 in linea 2,1 litri abbondanti Om 651 (all’estrema destra), condiviso anche con la più potente 220, e che per centrare il sigillo Euro 6 utilizza il sistema BlueTec con post-trattamento dei gas via catalizzatore selettivo (Scr) funzionante a urea. Sulla 180 d ci va invece il 1.461 cc di fabbricazione Renault. Per tutte le motorizzazioni c’è compreso di serie il sistema di gestione dell’alternatore con recupero dell’energia cinetica in fase di rilascio, il cui funzionamento è indicato in una schermata del display a centro cruscotto (sopra a sinistra): quanto togli il piede dal gas, l’alternatore carica la batteria.
INTERNI La ‘familiare’ giovane del marchio tedesco con-
è meglio che - all’interno del listino Mercedes-Benz punti su altri modelli, come ad esempio la Classe C station wagon. Ma se volete una pseudo familiare dal piglio sportivo e giovanile, allora questa - che di quelle guidate dai vecchi Lord cacciatori ha decisamente poco in comune - potrebbe fare al caso. La nostra scelta è caduta sulla 200 d Euro 6 con Eco start/stop, secondo noi la più adatta a un utilizzo fleet. Si tratta della motorizzazione mediana tra le turbodiesel, che consigliamo equipaggiata col nuovo cambio automatizzato a sette rappporti. Sì perché su questa Cla, fabbricata nel recente stabilimento ungherese di Kecskemét, si può richiedere finalmente anche una scatola a doppia frizione, invece del solito 7G e ora anche 9G-Tronic (proposti su altre vetture della Stella) col convertitore di coppia. Una soluzione che riporta
serva tratti da sportiva. Come ad esempio i sedili dal piglio corsaiolo, col poggiatesta fisso integrato nello schienale e non regolabile in altezza, sia per i posti anteriori sia per due dei posteriori. Anche per le modanature si preferisce il metal look piuttosto che il legno degli altri modelli Mercedes-Benz di fascia alta. Dietro, schienali ribaltabili con frazionamento 1/3 (lato passeggero) e 2/3 più varco passante dietro il bracciolo centrale per colli lunghi. Lo spazio nel bagagliaio non è da record, ma è pur sempre venduta come compatta, anche se la lunghezza tocca in realtà i 4.630 millimetri, ossia appena 323 in meno dell’altra shooting brake sveva, l’ammiraglia Cls. Se poi ora acquistate il pacchetto comfort Keyless-Go (con transponder), vi portate a casa anche l’Hands Free Access per aprire e chiudere il portellone senza mani, con un semplice movimento del piede sotto il paraurti posteriore.
Mercedes-Benz nel settore dei cambi meccanici sequenziali robotizzati, dopo il flop del Sequentronic esarapporto proposto sulla C Sportcoupé serie 203. E chi non volesse l’automatico, può comunque puntare sul manuale a sei marce. Sempre nutrita la lista degli equipaggiamenti di serie sul fronte sicurezza, attiva o passiva che sia. Della lista fanno parte Attention Assist, Collision Prevention Assist Plus, Esp, Tpms e Mercedes Connect Me per chiamare i soccorsi in caso di panne o incidente. ■ marzo 2016 -
BUSINESS è l’allestimento studiato apposta per le flotte e i possessori di partita Iva. Comprende i sensori di parcheggio, il navigatore satellitare Garmin, il cruise control e i sedili in tessuto più pelle sintetica Artico.
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SALONI TEMPO DI LETTURA: 9 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, società di noleggio, ufficio acquisti, fleet manager, driver
86° GENEVE AUTO SALON
Un appuntamento immancabile per i costruttori quello con Ginevra. Tante le anteprime svelate al pubblico europeo. Noi, tra auto da sogno e super car, abbiamo selezionato quelle che puntano (anche) alle aziende di Tiziana Altieri
Alfa Giulia Sarà ordinabile a partire dal 15 aprile nuova Alfa Giulia, che molto riprende dalla Maserati Ghibli, proposta anche in due allestimenti Business. La vettura, a trazione posteriore, offre soluzioni tecniche uniche come l’Integrated Brake System (IBS) che riduce sensibilmente lo spazio di frenata, e le sospensioni attive per un comfort di viaggio eccezionale. Nuovi i motori che spingono la sportiva italiana. Si parte dal 2.2 diesel da 110 e 132 kW (150 e 180 Cv) - quelli a misura di aziende - abbinati a un cambio manuale a 6 marce o all’automatico a 8, per arrivare al 2.0 benzina da 147 kW ( 200 Cv) con l’automatico 8 rapporti, e finire con il 2.9 V6 biturbo benzina da ben 375 kW (510 Cv) con cambio manuale a 6 marce. Estremamente curati gli interni che utilizzano materiali ricercati.
Audi A4 Allroad
Facce da flotta Da Detroit a Ginevra. Dopo il pubblico americano è la volta di quello europeo per Audi A4 Allroad, unica nel suo segmento grazie alla trazione integrale quattro. Con 4.750 millimetri di lunghezza e 1.842 di larghezza, condivide gli ingombri della A4 Avant. L’altezza è invece di 1.493 millimetri. Assetto rialzato (23 millimetri in più rispetto ad Audi A4 Avant) e maggiore diametro dei cerchi aggiungono 34 millimetri all’altezza libera dal suolo. Il risultato è una vettura confortevole, con elevata capacità off road in grado di proseguire la marcia anche quando non c’è più l’asfalto. A spingerla sono le motorizzazioni TFSI e TDI che sviluppano livelli di potenza compresi tra 110 e 200 kW (150 e 272 Cv). La trasmissione è affidata a un cambio manuale 6 rapporti, al nuovo S tronic a 7 rapporti o al tiptronic 8 rapporti.
Fiat Tipo Sw
Audi Q2
La famiglia Tipo si allarga. Dopo la 4 porte, a Ginevra il marchio torinese ha presentato la 5 porte e la Station Wagon, quest’ultima destinata a farsi strada proprio tra le flotte. La Station Wagon guadagna 200 millimetri in lunghezza e tocca i 4.570 con un’altezza di 1.150 grazie alle barre longitudinali di serie sul tetto. La capacità di carico sotto la cappelliera è ai vertici della categoria: ben 550 litri, facilmente accessibili grazie alla soglia bassa. A bordo c’è posto per 5 persone che possono contare su un abitacolo accogliente. Fiat Tipo Station Wagon è proposta con quattro motorizzazioni: turbodiesel 1.3 Multijet da 70 kW (95 Cv), 1.6 Multijet da 88 kW (120 Cv), 1.4 16v Fire da 70 kW (95 Cv) e 1.4 T-Jet da 88 kw (120 CV) a doppia alimentazione benzina e Gpl.
Svelato in anteprima a Ginevra il Suv compatto di casa Audi che verrà lanciato sul mercato europeo nell’autunno del 2016. Si chiama Q2, è lungo 4.190 millimetri, ha un passo di 2.600, è alto 1.510 e largo 1.790. Il vano bagagli misura 405 litri ma basta abbattere i sedili posteriori per raggiungere i 1.050. Sei le motorizzazioni al debutto: tre TFSI - 1.0 da 85 kW (116 Cv), 1.4 da 110 kW (150 Cv) e 2.0 da 140 kW (190 Cv), e tre TDI - 1.6 da 85 kW (116 Cv) e 2.0 da 110 e 140 kW (150 e 190 Cv). Con la mo-
Ford Kuga
Mostrata per la prima volta a Ginevra al grande pubblico la new generation Ford Kuga. Per il Suv dell’Ovale Blu nuovo design, una ricca dotazione tecnologica che include il SYNC 3 ed efficienti motorizzazioni. La scelta per quanto riguarda i diesel ora è tra il TDCi 1.5 da 88 kW (120 Cv) solo con trazione anteriore, il TDCi 2.0 da 110 kW (150 Cv) con trazione anteriore o integrale intelligente, o 132 kW (180 Cv) solo con trazione integrale. A benzina, invece, l’EcoBoost 1.5, offerto in potenze da 88 e 110 kW (120 e 150 Cv) solo con trazione anteriore, e 133 kW (182 Cv) con trazione integrale intelligente. Ancora più elevato il livello di sicurezza a bordo.
Mb Classe E Design pulito e abitacolo lussuoso e tecnologico. Questi i segni particolari sulla carta d’identità di nuova Mercedes-Benz Classe E, che cresce di dimensioni con un passo più lungo di 65 millimetri e una lunghezza complessiva di 4.923 millimetri. L’ammiraglia con la Stella sulla calandra compie un salto avanti nel futuro dell’Intelligent Drive con tecnologie intelligenti per la sicurezza, il comfort e l’infotainment. Al lancio è disponibile con due motorizzazioni, entrambe due litri scarsi: quattro cilindri a benzina da 135 kW (184 Cv) e quattro cilindri diesel di nuova concezione da 143 kW (195 Cv). Attesa più avanti la E 350 con tecnologia ibrida Plug-In che consente di percorrere oltre 30 chilometri in modalità esclusivamente elettrica, a zero emissioni locali. Il motore a benzina a quattro cilindri, combinato al potente motore elettrico, eroga una potenza complessiva di 205 kW (279 Cv).
torizzazione TDI top di gamma e il 2.0 TFSI è di serie la trazione integrale permanente quattro. Disponibile, invece, su richiesta con il 1.4 TFSI e il 2.0 TDI da 110 kW (150 Cv). Ampie le possibilità di personalizzazione, per la carrozzeria come per gli interni.
SALONI
La Car of the Year 2016 è Astra, che a Ginevra raddoppia. Opel ha infatti presentato Sports Tourer, la versione station wagon ordinabile al prezzo d’ingresso di 18.600 euro, che sicuramente piacerà alle flotte. Compatta ma spaziosa con i suoi 4.702 millimetri di lunghezza e 1.871 di larghezza, offre un vano bagagli che può raggiungere i 1.630 litri. Anche Astra adotta il portellone comandabile attraverso il movimento del piede. Sotto il cofano battono motori con una potenza massima che varia dai 70 ai 147 kW (95 e 200 Cv). La soluzione per le aziende attente ai consumi è senza dubbio il diesel 1.6 litri da 81 kW (110 Cv) che registra consumi nel ciclo misto di soli 3,6 litri, che equivalgono a 95 grammi di CO2 per chilometro. Astra Sports Tourer è dotata della nuova versione del sistema di infotainment IntelliLink che permette di integrare i propri smartphone, e di Opel OnStar, sistema all’avanguardia che assicura ampie possibilità di connessione.
Si è svelata al pubblico a Ginevra la quarta serie Scénic, sempre più simile a un crossover. La vettura con la Losanga sulla calandra ora è lunga 4.400 millimetri, larga 1.860 e alta 1.650. Decisamente confortevole l’abitacolo - fino a sette posti su tre file - che offre portaoggetti per una capacità complessiva di 63 litri. Ancora più grande il portabagagli con i suoi 572 litri. Sotto il cofano ora battono sei diesel e due benzina. Entro fine 2016 arriverà anche la versione diesel-ibrida Hybrid Assist che si baserà sul dCi da 81 kW (110 Cv) abbinato a un’unità elettrica e a un cambio manuale a 6 marce. Sicurezza al top con, tra l’altro, il sistema di Frenata di Emergenza Attiva.
Renault Scénic
Opel Astra
Seat Ateca La cugina di Audi Q2 si chiama Ateca ed è firmata Seat. È il primo Suv della famiglia e potrebbe andare lontano giocando le carte della versatilità e della funzionalità. In vendita nei prossimi mesi, monta propulsori turbo a benzina TSI e TDI con potenze massime che spaziano dagli 85 ai 140 kW (dai 115 ai 190 Cv), con trazione anteriore o integrale, e anche con cambio DSG a doppia frizione. Lunga 4.360 millimetri, offre un bagagliaio di 510 litri nella configurazione standard, di 485 nelle versioni a trazione integrale. Se non bastano si possono sempre abbattere i sedili posteriori. Vi si accede attraverso il portellone elettrico, che si può aprire e chiudere con un movimento del piede. Il Seat Drive Profile adatta il comportamento della vettura allo stile di guida. Quattro i profili disponibili selezionabili attraverso il Driving Experience Button sulla consolle centrale: Normal, Sport, Eco e Individual.
Volkswagen Tiguan Attesa per la primavera la seconda generazione del bestseller Tiguan. Più lungo, più largo e più basso, il Suv Volkswagen è basato sul pianale modulare trasversale MQB che ha permesso di guadagnare tanto spazio all’interno per una maggiore abitabilità e una capacità del bagagliaio di 615 litri (1.655 con gli schienali dei sedili posteriori abbattuti). In fase di prevendita, Tiguan può essere scelta con motori Turbodiesel 2.0 TDI da 110 e 140 kW (150 e 190 Cv) e benzina TSI 1.4 da 92 e 140 kW (125 e 150 Cv). In un secondo momento saranno disponibili in tutto sei motori con potenze tra gli 85 e i 176 kW (115 e 240 Cv). Il cambio DSG è previsto in abbinamento alla maggior parte dei motori, anche con trazione integrale. Per le aziende è proposta con allestimento Business.
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NISSAN E-NV200 EVALIA
L’e-shuttle Sette posti più un buono spazio destinato ai bagagli per il microbus giapponese a trazione elettrica. Adatto però a tragitti molto limitati By
Nonostante le misure ultra compatte, l’Evalia offre posto a sette persone più quasi un metro cubo di bagagli. Sotto, in ricarica presso una colonnina rapida ChaDeMo. In basso, da sinistra, porte scorrevoli su ambo i lati, la plancia, seconda più terza fila e il motore elettrico nel cofano.
iciamolo subito: la sua killer application è la navetta alberghiera. Ideale per quei collegamenti tra l’hotel d’élite localizzato nel centro di una grande metropoli ad accesso limitato (si pensi all’Area C milanese) e un city airport non troppo lontano. Insomma, un tipico (per Milano) tragitto piazza del Duomo-Aeroporto di Linate. Stop. Sì perché già puntare su Malpensa comporterebbe dei rischi. Di restare a secco, s’intende.
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Batterie punto debole Tutta colpa di quello che, a oggi, è uno dei punti dolenti di tutti i veicoli Zev, ossia a trazione esclusivamente elettrica, senza cioè alcun range extender a bordo: l’autonomia. Se lo utilizzate come utilizzereste un veicolo termico (e l’utente medio farebbe così), con le sette persone a bordo, 0,87 metri cubi di bagagli in stiva e i servizi indispensabili accesi (riscaldamento d’inverno e climatizzatore d’estate) beh, allora il traguardo dei 100 chilometri percorsi diventa quasi una missione impossibile. Altro problema - questo soprattutto italiano - è l’assoluta mancanza dei punti di ricarica ultra rapida ChaDeMo da 50 kW in corrente continua. Un hotel può invece attrezzarsi in modo tale che a ogni
TESTATO DA Flotte&finanza Cognome e nome Luogo di nascita DRIVELINE Motore elettrico marca e modello Posizione/trazione Potenza kW Coppia Nm@giri Inquinanti omologazione/sistema Cambio tipo/marce ALIMENTAZIONE Batterie tipo/V Inquinanti omologazione/sistema INGOMBRI Lunghezza/n° assi mm Larghezza mm Altezza massima da terra mm Passo mm Sbalzo anteriore mm Sbalzo posteriore mm Diametro di volta mm Altezza porte laterali mm Larghezza porte laterali mm Posti a sedere n° MASSE Tara kg Peso totale a terra kg
Nissan E-Nv200 Evalia 7p Spagna Nissan Em57 anteriore/anteriore 80 254@0-3.008 Zev automatico/ioni di litio/360 Zev/4.560/2 2.011 1.858 2.725 987 848 11.300 1.171 700 6+1 1.677 2.220
rientro il veicolo venga rifornito abbastanza celermente, ripristinando l’80 per cento della carica in circa trenta minuti. Presente anche una seconda presa, per la ricarica via corrente domestica o wall-box (o ancora colonnina pubblica) con la spina Mennekes. Premendo un tasto in plancia e spostando la leva del cambio, si può scegliere fra tre modi di marcia: Drive, Eco e B, quest’ultimo con maggiore potere rigenerativo e quindi freno motore più efficace. Solo gli allestimenti Acenta e Tekna hanno però anche sette posti. ■
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ECONEWS
IL NOLEGGIO È ECOCOMPATIBILE
Elettrico e ibrido, metano e idrogeno... Gli orizzonti ‘verdi’ del renting a lungo e breve termine appaiono sempre più sconfinati. Flotte&finanza li mette a fuoco per voi, riferendo di accordi, novità, progetti. Anche decisamente futuribili...
ELETTROBOOM Le auto ‘green’ saranno un’opzione più economica rispetto ai benzina e ai diesel nella maggior parte dei Paesi. Lo sostengono gli analisti di Bloomberg New Energy Finance, stimando in 41 milioni di unità le vendite di vetture elettriche nel mondo entro il 2040, il 35 per cento dell’immatricolato. Quando un quarto del circolante sarà alimentato a energia elettrica, 13 milioni di barili di petrolio al giorno saranno ‘rimpiazzati’ dal consumo di 1.900 TWh di elettricità. Già nel prossimo decennio i veicoli elettrici potrebbero far calare il consumo di greggio di due milioni di barili al giorno.
FREE CARBON CITY Sono 76 i veicoli a zero emissioni che la Regione Emilia Romagna ha permesso a 14 Comuni che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa ‘Mi muovo elettrico-Free carbon city’ di integrare in flotta. Si tratta di 45 berline compatte Renault ZOE e 31 veicoli commerciali Renault Kangoo Z.E. (di cui 24 Kangoo Z.E. e 7 Kangoo Maxi Combi Z.E.) totalmente finanziati dalla Regione con i fondi dell’Unione Europea. Gli elettrici Renault saranno utilizzati per servizi operativi di Polizia Municipale, Protezione Civile, Servizi Sociali e Servizi Generali. Ha dichiarato Francesco Fontana Giusti, direttore comunicazione & immagine Renault Italia: “Siamo grati alla Regione Emilia Romagna, indubbiamente un modello di riferimento come Amministrazione sensibile allo sviluppo della mobilità elettrica, per la fiducia riposta nella nostra gamma a zero emissioni”.
ZAFIRA A METANO, LA PIÙ ECOLOGICA
Monovolume più ecologica tra quelle disponibili oggi sul mercato: è la Opel Zafira 1.6 CNG secondo l’Istituto ambientale Öko-Trend, che ha conferito il riconoscimento in collaborazione con la rivista Auto Test. Nel renderlo noto, l’Osservatorio Federmetano ha sottolineato che “grazie ai consumi particolarmente contenuti - nel ciclo combinato pari a 4,7 kg di metano ogni 100 chilometri - la Opel Zafira 1.6 CNG emette solo 129 g/km di CO2”.
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SCUOLA GUIDA A BASSO IMPATTO
GREEN PRIX 2016, VINCE FORD FIESTA Per il secondo anno consecutivo Ford Fiesta si è aggiudicata il ‘Green Prix’, riconoscimento che premia i costruttori di auto e moto che si distinguono per i risultati ottenuti con modelli ad alta sostenibilita ̀ ambientale. La giuria ha attribuito il premio a Ford Fiesta celebrandone il successo ottenuto nel 2015, anno in cui ̀ e stata in assoluto
l’auto a GPL piu ̀ venduta in Italia: 11mila su 40mila esemplari della sua ‘best seller’ europea tra le compatte. Ampia la proposta dell’Ovale Blu per gli automobilisti che vogliono guidare ‘green’. Elenca Domenico Chianese, AD di Ford Italia: “la motorizzazione GPL, il 3 cilindri benzina EcoBoost 1.0 pluripremiato Motore dell’Anno, i diesel TDCi ai vertici della categoria per efficienza, e le propulsioni alternative a impatto ambientale minimo o nullo, sia ibrido-elettriche sia elettriche, che offriamo trasversalmente alla gamma”.
Introdurre due ore di lezione obbligatorie su veicoli ibridi o elettrici. Lo propone, in una lettera al Vice Ministro dei Trasporti, il Segretario Nazionale Unasca. Patella sollecita anche la modifica sia dell’esame teorico, con l’inserimento di argomenti legati alla guida a basso impatto ambientale, sia di quello pratico, con nuovi elementi di valutazione in base alla guida eco quali l’uso del dispositivo stop and start e l’utilizzo dell’inerzia del veicolo.
AFTERMARKET
FIERE, PREMI, CAMBI, TECNOLOGIA
Le linee guida del 27esimo Autopromotec e il Premio Pneus dell’Anno alla gamma FUELMAX di Goodyear, una nuova apparecchiatura per il lavaggio dei cambi automatici (con corso di formazione) e sistemi ad alta tecnologia per sghiacciare i parabrezza e comandare l’auto con la voce.
VIA IL GHIACCIO CON LO SMARTPHONE I sistemi per sghiacciare i parabrezza non sono certo una novità, ma quello al debutto negli Stati Uniti sul Ford Escape ‘model year’ 2017, dalla prossima primavera offerto di serie sugli allestimenti Titanium e in optional sulle versioni SE del nuovo Escape, ha la particolarità unica di poter essere azionato via smartphone. Una resistenza alla base del parabrezza permette di ‘scollare’ i tergicristalli dal vetro in poco tempo: in Ford assicurano che bastano 10 minuti con il termometro esterno a - 28. Con lo smartphone si avvia il ‘de-icer’ da casa o dall’ufficio così che, una volta in auto, si possano azionare le spazzole per togliere la neve e l’acqua senza il rischio di graffi alla superficie del vetro o danni al meccanismo dei tergi.
AUTOPROMOTEC SCALDA I MOTORI A più di un anno dal taglio del nastro il 24 maggio 2017 a Bologna Fiere - sono già state annunciate le ‘linee guida’ della 27esima edizione di Autopromotec. Protagonisti saranno ancora una volta i prodotti e i servizi per il mondo dell’aftermarket, con una forte connotazione internazionale. La biennale punta, infatti, a un richiamo ancora più ampio a livello mondiale, attraverso il Piano per la Promozione Straordinaria del Made in Italy promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e coordinato da ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Le pre-adesioni sono aperte. Entro l’8 aprile è possibile inviare alla Segreteria Organizzativa una domanda non impegnativa che consentirà agli organizzatori di cominciare a disegnare il layout dei singoli settori. Tra i dati a bilancio dell’edizione 2015 meritano particolare attenzione quelli relativi all’incremento degli espositori, molti dei quali stranieri (+10 per cento), alla forte crescita dei visitatori internazionali (+9) e all’aumento degli incontri B2B organizzati tra delegazioni di buyer internazionali e aziende espositrici (+18). Gli Stati Generali si riuniranno a Bologna il 9-10 giugno 2016.
CAMBI AUTOMATICI, SAI COME LAVARLI? L’apparecchio ma anche il corso per farlo funzionare correttamente. Wolf Oil Corporation, azienda belga attiva nel settore della lubrificazione, offre a ricambisti e meccanici una gamma completa di lubrificanti per le trasmissioni automatiche a marchio Champion inseriti all’interno della famiglia Champion OEM SPECIFIC. Wolf Oil Corporation propone anche un apparecchio lavacambi automatico, la ATF Machine, in grado di effettuare in automatico cambi olio sui modelli più venduti dei principali brand automobilistici, e un programma di formazione volto all’uso ottimale della macchina direttamente presso le officine. La ATF Machine è distribuita attraverso i ricambisti della rete Champion Pit-Stop.
FUELMAX ‘PNEUS DELL’ANNO’ Alla 16esima edizione del premio promosso dalla rivista spagnola ‘Neumáticos y Mecánica Rápida’, la gamma Goodyear FUELMAX è stata eletta ‘Pneumatico dell’Anno’ nella categoria veicoli commerciali. In particolare, considerando l’incidenza del costo del carburante nella gestione di una flotta, le è stata riconosciuta la capacità di permettere un risparmio fino a 1,6 litri di carburante per 100 chilometri, migliorando in tal modo la redditività della flotte e riducendo le emissioni di CO2.
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BASTA LA PAROLA Sono passati 33 anni da quando David Hasselhoff chiamava K.I.T.T. parlando nel suo orologio. Ora, la trovata futuribile di ‘Supercar’ è realtà grazie a Volvo e Microsoft, che al CES di Las Vegas hanno presentato l’integrazione tra il servizio Volvo on Call e lo smartwatch Microsoft Band 2. In questo modo è possibile compiere una serie di azioni da remoto: aprire le portiere, avviare il motore, suonare il clacson, impostare il navigatore, accendere le luci... “Con il controllo vocale - ha detto Thomas Muller, vicepresidente Volvo Car - abbiamo solo iniziato a mostrare che cosa è possibile fare con un assistente digitale”.
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IN OGNI NUMERO
• problematiche fiscali, assicurative e legali • listini delle auto da rappresentanza, flotta e fringe benefit • prove di veicoli • report dal mondo NLT
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