Flotte&finanza 40 ottobre 2016

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Casa Editrice la fiaccola srl

Numero 40 Ottobre 2016

Scegliere, Gestire, Ottimizzare

Costruttori in corsa verso un futuro connesso. Ma il cliente quanto ne sa? Cosa chiede a una ‘connected car’? Non sarà, ancora, solo fantascienza?

RENT-A-CAR Estate alla grande Stato grande assente

FORMAZIONE Rhiag sale in cattedra Anche a domicilio

PARLA CON LEI Nuova Opel Zafira Nel segno del Wi-Fi




Flotte&finanza

Ottobre 2016 - numero 40 anno 9

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10 Rent-a-car d’estate: cucito addosso 14 La formazione secondo Rhiag 17 Una app buona per tutto (e tutti) 20 Connected cars, realtà o fantascienza? 26 I costi di gestione? Una questione di stile 28 Jaguar XF 180 Cv, anche a gasolio 31 vanEmotion, ci si vede in pista 32 Parla con lei, la Nuova Opel Zafira 34 Marchio premium per la compagnia low-cost 35 Tributo a Quote Rosa, 40 numeri e non sentirli 36 Nuovo Crafter, tutta un’altra cosa

36 Scegliere, Gestire, Ottimizzare Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni Direttore editoriale Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it flottefinanza@fiaccola.it Coordinamento editoriale Roberta Carati - rcarati@fiaccola.it Redazione Tiziana Altieri - taltieri@fiaccola.it Matthieu Colombo - mcolombo@fiaccola.it Gianluca Ventura - gventura@fiaccola.it Foto Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next

Collaboratori Mauro Armelloni, Dionigi Bovolo, Giacinta Moraschi, Giorgia Rocca Amministrazione Federica Santonocito - amministrazione@fiaccola.it

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Grafica Michela Chindamo - La Spezia (SP) Tipografia Tep Srl Strada di Cortemaggiore 50 - 29100 Piacenza Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n.1740 vol.18 - foglio 313 - 21/11/1985

Questo periodico è associato all’Unione stampa periodica italiana. Numero di iscrizione 15132



TANTO PER COMINCIARE

Tempo: variabile Sempre più tangibile l’avvento del medio termine, parte della soluzione del problema del ‘tailor made’, cioè una risposta per ogni esigenza di noleggio. Riflessioni prattutto per tipologia di cliente: il lungo termine rimane patrimonio essenzialmente dell’uso aziendale permanente, del fringe benefit, del libero professionista, il breve è quasi del tutto presidiato dal ‘turistico’. Il medio invece sarà un prodotto destinato all’‘on demand’, alle esigenze di mobilità (e, da non trascurare, di trasporto) provvisorie e a tempo determinato. Si apre, in sostanza, un mondo. Cosa che invece non accadrà con il micro termine, soltanto una estensione temporale del breve, anche se comporterà una revisione della logistica, della contrattualistica, delle formule finanziarie e dell’IT a bordo (a proposito, interessantissimo il nostro articolo iù volte in queste pagine abbiamo trattato l’argo- di copertina). Il medio termine potrà invece essere utilizzato mento della variabilità del noleggio, variabilità ne- dai concessionari di auto, dalle compagnie che devono eseguire cessaria per rispondere alle moderne esigenze di un lavoro definito nel tempo e nello spazio (ad esempio, la comobilità e trasporto. Oggi, che il medio termine si struzione di una infrastruttura lontana dalle sedi operative), o concretizza come alternativa al... a cosa? Alt, cer- come servizio per manager e funzionari temporaneamente dichiamo di non banalizzare e di fare alcune riflessioni sul posi- staccati, per expatriate nel nostro Paese per un dottorando, un lavoro, una esperienza, una ricerca... insomma, tutto il tempozionamento di questo prodotto. raneo al di sopra dei 24-36 mesi che prima veniva soddisfatto Sappiamo bene come, in realtà, breve termine e lungo termine da contratti a breve ‘allungati’ (un po’ come avviene per i lunghi siano due mondi che non hanno nulla a che vedere l’uno con soggiorni in alberghi, trasformati in residence). l’altro (se non fosse che il breve è il miglior cliente del lungo). C’è da sbizzarrirsi nel definire prodotti aggiuntivi e servizi deDiversi per tipologia di cliente, per formula finanziaria, per fi- dicati, e siamo certi che le grandi compagnie si siano già attrezzate e che stiano anzi già operando sottocoperta, come anche nalità, destinazione, uso. Il medio termine, che per logica semantica e per intervallo tem- pensiamo che Aniasa stia ripensando le categorie interne. porale si porrebbe in posizione intermedia, avvicina questi due mondi o li separa ulteriormente? La prima risposta è quella più Noi attendiamo fiduciosi il palesarsi di queste iniziative, pronti ovvia, ma in realtà quella giusta è “la seconda che hai detto”. come sempre ad amplificarne senso e valore. Si scopre anzi una ulteriore frontiera, un nuovo segmento, so- Buon medio termine a tutti.

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QUOTE ROSA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Automobilisti

QUESTIONE DI PRIVACY

Il silenzio è d’oro Le auto connesse sono una realtà: moltissime possono già dialogare con il nostro smartphone per farci ascoltare la musica del cuore o leggerci mail o messaggi. Un bel problema... ra i film più chiacchierati che cuore, passarvi le chiamate, hanno debuttato nelle sale naturalmente, ma anche leggervi cinematografiche quest’anno messaggi e mail. Aiuto! Io capisco che c’è senza dubbio ‘Perfetti Sconosciuti’ il fine ultimo sia la sicurezza (“così le di Paolo Genovese. mani rimangono sul volante, gli occhi I protagonisti direi che, più degli sulla strada, eccetera, eccetera”), ma attori, sono i telefonini con i loro tanti (in questo caso forse Un indirizzo troppi) segreti. Cosa pronunciato ad alta succederebbe se un giorno le voce, una data, un orario. Ora hai la Sim cominciassero a parlare? certezza che dovrai Ebbene, sappiate che quel svegliarti all’alba. giorno è arrivato. Grazie ai nuovi sistemi di infotainment molte vetture possono connettersi al un po’ di privacy? Non è detto che in vostro smartphone. Possono riprodurre auto si viaggi sempre da soli: può sul display il desk del vostro iPhone capitare di portare un familiare, un (diciamocelo, per noi è lui il Telefono) conoscente o di dare un passaggio al con tutte le app in esso contenute, collega. E perché mai dovrebbero possono farvi sentire la musica del sapere cosa ci ha scritto l’amica del

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cuore o il capo? Rivendico la libertà di tutelare la mia posta. In qualsiasi forma e in ogni luogo. Troppo tardi So già cosa state pensando. Stacca la connessione quando hai un ospite a bordo e il problema è risolto. Fosse facile... La verità è che finché dagli altoparlanti dell’auto non esce alcun suono ci si dimentica di questo legame profondo. E quando lo si nota può essere troppo tardi. Allora si assiste a quelle scene patetiche: con la massima rapidità (e in barba alla famosa sicurezza) si cerca di mettere a tacere l’auto, si stacca il Bluetooth e ci si guarda intorno per vedere se i nostri passeggeri (nel mio caso le compagne di tennis) hanno ascoltato ciò che era diretto solo a noi. Quando vedi occhi che si abbassano e mani che scivolano nelle borse o nelle tasche per afferrare il telefonino e iniziare a scrivere freneticamente, capisci che non si sono perse nemmeno una virgola. Hanno ottenuto quello che cercavano da tempo: l’indirizzo dove faranno la prossima vendita speciale Jimmy Choo. E nell’auto cala il silenzio.



LEGALMENTE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Società di noleggio, legali, driver

INTESA ANIASA-SINDACATI

Va bene a tutti Sono oltre 10.000 gli addetti del noleggio interessati al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. Il nostro legale ha esaminato il documento e l’ha approvato in toto a cura di Dionigi Bovolo*

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l contratto collettivo nazionale di categoria è cosa importante, anzi fondamentale per regolare correttamente i rapporti tra il datore di lavoro e chi il lavoro lo offre. È quindi normale che tra le parti organizzate dei lavoratori e degli imprenditori la discussione sia sempre serrata, con l’obiettivo comune della partecipazione attiva e leale. Queste attribuiscono un ruolo significativo alla contrattazione collettiva, accentuando la funzione di intervento nella regolamentazione degli istituti contrattuali non solo nazionali, ma anche per quelli a livello aziendale e/o territoriale, al fine di consentire una maggiore aderenza alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro. Il contratto collettivo dell’autonoleggio e l’accordo stipulato nel luglio scorso, vanno in questa direzione. Ottime, a parere di chi scrive, sono le intese sulla previdenza complementare per i 8-

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la mia attenzione si è presto focalizzata anche su quelle norme che disciplinano lo svolgimento del rapporto di lavoro e i diritti e i doveri delle parti interessate. Tali disposizioni, contenute nell’articolo 55, testimoniano la maturità del settore - anche lavoratori, previste dall’intesa del 2016. confermata dall’impegno per i Positivi sono inoltre, soprattutto per i lavoratori disabili - e quella dipendenti, gli aumenti retributivi e degli operatori che in esso l’una tantum che praticamente sempre accompagnano il rinnovo del contratto. lavorano, oltre che un’attenzione per la clientela. Esse si distinguono per la loro Interessanti sono le determinazioni chiarezza e per l’assenza di inutili sull’appalto. Posto che il settore formalismi; in particolare da tutti gli dell’autonoleggio è contraddistinto dal operatori vengono pretese diligenza, fatto di offrire alla clientela anche fedeltà e riservatezza per la L’intesa, raggiunta da Aniasa e dalle organizzazioni complessità del sindacali, prevede aumenti retributivi medi di 138 lavoro richiesto. euro e l’erogazione una tantum di 240 euro. È sorprendente l’insistenza riservata ai casi di violenza servizi ausiliari all’attività di di genere, di molestia e violenza sui autonoleggio, operazioni sovente luoghi di lavoro; quasi che ciò fosse un fornite grazie a contratti di appalto con segno dei tempi, questi tempi sempre successivi cambi di gestione fra le più interessati da avvenimenti che non è imprese appaltatrici, si è deciso di perseguire l’obiettivo di tutelare i livelli un’esagerazione definire criminali. occupazionali e prevenire fenomeni distorsivi della concorrenza. * L’Avvocato Dionigi Bovolo è un esperto Forse per deformazione professionale, di contrattualistica del trasporto



RENT-A-CAR TEMPO DI LETTURA: 10 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Istituzioni, Case auto, società di noleggio, driver

Autocitazione: è un titolo già visto su un vecchio numero di Flotte&finanza. È anche la prima considerazione che il nostro interlocutore, Giuseppe Benincasa, ha fatto sul rent-a-car commentando la stagione estiva 2016, “un periodo sicuramente positivo”

cato sta mettendo autonomamente in piedi sono concorrenziali e costruttive, allargano la possibilità di accedere al servizio. Un servizio sempre più cucito addosso alle esigenze del cliente.

Già nel 2008, come si legge nella cover di F&F 9, si parlava del noleggio a breve termine come di un servizio “cucito addosso”, a misura del cliente.

F&F Tutto bene dunque? Stiamo crescendo in modo direttamente proporzionale ai problemi nella gestione degli scali. Le macartiamo dai dati, piuttosto scarsi considerando che chine da stoccare aumentano, ma i siti aeroportuali sono il trimestre chiude il 30 di settembre e per luglio e ‘esplosi’, in Italia sono tutti in sofferenza di spazi e diagosto, mesi caldissimi per il rent-a-car, dobbia- sponibilità. Il tasso di utilizzo della flotta è molto alto, mo ‘accontentarci’ di una tendenza. Giuseppe Benincasa, i clienti numerosi, la strozzatura dell’infrastruttura risegretario generale Aniasa e interlocutore di riferimen- schia di creare un disservizio: due ore di volo e un’ora to per il settore del noleggio a breve termiper ritirare la macchina? Gli autonoleggi, è banale dirne, riuscirà a distrarre la nostra attenzione lo, noleggiano auto che non sono comdai numeri. primibili e occupano spazio: ci servono spazi maggiori e aree qualificate per accessibilità e sicurezza. F&F Nel primo semestre il rent-a-car è cresciuto. Dell’estate cosa sappiamo? Dalle indicazioni che ci arrivano da F&F Li state ottenendo? più parti, anche dalle società di gestione Il nostro è un rapporto molto costrutaeroportuale, il periodo è sicuramente tivo, ma stiamo di fatto riprogettando la positivo. Le politiche che questo merlogistica degli autonoleggi. L’ultimo pro-

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di Roberta Carati

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RENT-A-CAR getto sbloccato riguarda gli aeroporti toscani: c’è una logistica adeguata sia a Pisa che a Firenze. È stato fatto un ottimo lavoro anche a Venezia, a Bari, dove prevediamo di migliorare la logistica d’intesa con la società di gestione, a Roma, dove la qualità del servizio è nettamente migliorata grazie a un grosso investimento di ADR di riqualificazione dei parcheggi. Il nodo grande è Milano, sia Malpensa che Linate. È di tutta evidenza, anche per i tecnici che ci seguono, che le cose come stanno non possono andare. E pensare che Milano ha un’incidenza di fatturato simile a quello romano: Milano e Roma, insieme, rappresentano il 30 per cento del giro d’affari del noleggio negli aeroporti. Oggi il comparto versa al sistema aeroportuale italiano oltre 50 milioni di euro l’anno. E i posti auto riservati ai noleggiatori sono in tutto 6.500. F&F Valete, non c’è che dire... Siamo una delle componenti di maggior pregio del sistema aeroportuale italiano. Ma mentre la nostra impostazione è verso il miglioramento della qualità del servizio, quella dell’aeroporto è verso... l’aeroporto.

molto reale che dice della riuscita dell’operazione: gli operatori hanno visto giusto. Quanto ai canali di acquisizione, sono sempre rent-to-rent e acquisto, un mix che va letto come dinamica annuale e non come dinamica specifica. Nel caso dell’estate: se sul mercato faccio fatica a trovare i modelli perché la Casa non li ha prodotti, automaticamente ‘switcho’ sul rent-to-rent per essere sempre pronto. Un dato non traccia una tendenza, risente della capacità di produzione del comparto auto. F&F Il business continua a essere concentrato nelle stazioni aeroportuali? Quindi nel segno del turismo? L’Italia è andata bene in generale, benissimo il meridione. Purtroppo, per fattori che non ci augureremmo, l’Italia è stata vista come un Paese tranquillo e quindi siamo stati privilegiati anche nella scelta dell’inbound, l’estero che è venuto qui. Io sono stato in Puglia e si trovava di tutto: la percezioGiuseppe Benincasa, segretario generale, è il riferimento in Aniasa per il settore del noleggio a breve termine.

F&F Esauriamo le dolenti note. Tra i dati del primo semestre ci sono due valori negativi: prezzo per noleggio e prezzo per giorno. Come leggerli? La cosa fondamentale è che nel complesso sono dati positivi: crescono fatturato, numero di noleggi, sia canale aeroporto che downtown, crescono i giorni... È un segnale, siamo l’indice rivelatore dello stato dell’economia: più cresciamo noi e piu si va verso lo sharing. Si cresce anche in virtù del fatto che le politiche tariffarie diversificate stanno dando risultati positivi. È vero che il prezzo scende ma aumenta l’offerta di veicoli. Nulla toglie alla redditività complessiva. F&F L’inflottamento si è rivelato all’altezza della domanda estiva? I nuovi acquisti sono stati fatti per tempo, in primavera. Quel più 7 per cento come primo semestre è un dato

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RENT-A-CAR PRIMI INDICATORI Fatturato Giorni di noleggio Numero di noleggi Durata media per noleggio (gg) Prezzo per noleggio Prezzo per giorno Flotta

I sem 2016 472.722.524 13.856.512 2.222.846 6,2 212,7 34,1 120.204

I sem 2015 451.571.831 12.763.661 2.078.991 6,1 217,2 35,4 112.403

var % 4,7% 8,6% 6,9% 1,5% -2,1% -3,6% 6,9% Fonte: Aniasa

ne è che siano soprattutto turisti dai Paesi del nord, quelli classici, e poi tantissimi americani, e un grosso flusso dall’est, un trend costante. Sono due anni che l’Italia vive una situazione di relativa tranquillità, e la pianificazione c’è, l’offerta turistica sta nettamente migliorando e non, checché ne dica Briatore, a scapito dei ricchi. Il tipo di offerta che si sta determinando nel Paese - buoni prodotti, buoni pacchetti, abbiamo cercato di recuperare sotto il profilo della sicurezza - si coniuga con le richieste del servizio di noleggio.

non piace agli albergatori, non piace a tutte quelle categorie che preferiscono essere tracciate e controllate. La trasparenza è il leit motiv che tutti dobbiamo cavalcare. Il consumatore si sta lentamente rendendo conto che deve essere molto attento nel valutare le condizioni di offerta del servizio: oggi si basa (troppo) sul prezzo, costruisce un budget di cui riserva al ‘come muovermi in loco’ una percentuale marginale. È una tendenza che non va combattuta ma fatta evolvere. In una Italia dove l’ultimo miglio è impossibile, che si noleggi una Panda o una Mercedes, comunque si noleggia un’auto. Sta a noi offrire prodotti compatibili con queste dinamiche.

F&F Il rischio furto lo mettiamo in conto? Com’è andata l’estate? Non abbiamo perso la leadership; siamo sempre maglia nera e sempre nelle stesse regioni. I furti più gravi F&F Il turista che cosa ha scelto? riguardano i navigatori satellitari, perché il Non avremo difficoltà ad avere una con“Sono comparsi ladro - che non è un ladro ma un professioferma a dati quadrimestrali elaborati. La tendenza dei modelli in voga vede sempre nuovi attori a livello nista di un’organizzazione criminale - ha locale in alcuni due obiettivi: il chip, che è identico a quelin testa il Gruppo Fiat: la 500, la 500L, la aeroporti. Coprono lo della carta di credito, e l’antenna, che ser500X... e anche la Panda, vetture risultate segmenti di ve per clonare i dati a distanza. Noi evol‘simpatiche’ soprattutto alla coppia (per mercato che i viamo, installiamo antifurti e faremo di più Roma girano Vespe nel ricordo di Vacanze grandi lasciano sul fronte della tracciabilità, ma il legislaromane!). Il trend 500-Panda ha colpito trascoperti”. tore non aiuta. Anzi, abbassa le pene. È sversalmente, un tipico prodotto ben riuscito di immagine italiana. Bene anche le monovolume un problema di Stato. Stato non pervenuto. e le station wagon, ovviamente per la famiglia. F&F Con o senza Stato, il rent-a-car cresce. L’estate F&F E si sono rivolti tutti agli operatori ufficiali? Un ha portato in scena nuovi operatori? anno fa Aniasa aveva puntato il dito contro broker, Premesso che in crisi non abbiamo visto nessuno, tour operator e online travel agency... sono comparsi nuovi piccoli attori che stanno entran Stiamo lavorando, proprio come settore, sulla mag- do a livello locale in alcuni aeroporti, che andranno giore trasparenza dei canali di vendita diretta. Poi arri- verso segmenti di mercato che i grandi non colgono, vano soggetti allocati nei peggiori posti del pianeta e, favorendo la cultura del noleggio. Alcuni stanno fagrazie a internet, vendono prodotti uguali o similari con cendo richiesta di entrare in Aniasa. La concorrenza una dinamica di trasparenza più bassa. Non piace a noi, sana fa bene a tutti. 12 -

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A VOI LA PALLA TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, fleet manager, reti di assistenza, driver

di Giorgia Rocca

are formazione non è una novità per Rhiag, gruppo distributivo di componenti per auto e veicoli industriali che ogni anno eroga 400 corsi, per un totale di 4.000 giornate/uomo, alla propria rete di officine ‘a posto’. La novità è la platea: società di noleggio e fleet manager che hanno aderito con entusiasmo, al punto da rendersi necessarie sessioni bis, al ‘Corso di formazione operatori flotte di livello 1’. Con Ranieri Marchisio, key account manager Flotte e Assicurazioni, siamo risaliti alla fonte: “Mi piace dimensionare l’offerta di Rhiag ai suoi clienti cercando di arricchirla di contenuti, piuttosto che ragionare solo in termini classici di prodotto/prezzo. Dare un punto di sconto in più lo sa fare chiunque ma muove poco, Ranieri Marchisio: le dinamiche meramente di “Mi piace arricchire prezzo mancano di una prol’offerta di contenuti piuttosto che spettiva a lungo termine. ragionare in termini Invece, supportare interlodi prodotto/prezzo”. cutori sul lato tecnico è a vantaggio di tutti. Riuscire a spostare l’interesse dallo sconto ai contenuti di servizio è premiante”.

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INTRECCIO SEMPRE PIÙ STRETTO

È quello che lega Rhiag e cliente, reduci da una serie di sessioni formative sul campo. Perché “più il rapporto è intrecciato più è stabile nel tempo” 14 -

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F&F E il costo? Tutti i servizi che eroghiamo a complemento di quelli riparativi sono gratuiti: dall’uso del preventivatore alla gestione da remoto, alla banca dati... I corsi vengano fatturati e stornati se c’è la presenza. Se non sfrutto questa occasione, insomma, peggio per me.


A VOI LA PALLA

Formazione diffusa “Gli operatori di filiale di Car Server devono sorridere al telefono ma conoscere anche di più, sapere per capire e rispondere di conseguenza. Al driver come al meccanico, al carrozziere o al gommista”. Giovanni Mezzadri, direttore tecnico della compagnia di noleggio emiliana, ha invitato tutti e 40 gli uomini che presidiano il territorio - e che ricevono richieste via mail o telefoniche “che riguardano non solo infor-

mazioni sui nostri servizi ma problemi legati all’auto” - a partecipare al corso di formazione Rhiag. Corso in cui vede “un modo diverso dalle note di accredito a fine anno di ‘restituire’ il fatturato sviluppato”. Car Server è dotata di una piattaforma tecnica che si occupa dell’authority, gli operatori di filiale lavorano con soglie bassissime, ma “il mio scopo - precisa Mezzadri non era renderli performanti sull’autorizzazione quanto alzare il livello di conoscenza”.

F&F Cosa che non sta avvenendo, mi pare... Sembra di sì. Partendo da un’esigenza che si è palesata nei viaggi-seminario con i nostri clienti, abbiamo strutturato una proposta focalizzata sulla fase di authority che prevede al livello 1 una sessione di due giornate su argomenti di meccanica generale. Per la prima giornata abbiamo fatto overbooking sia nella sede Rhiag di Milano che di Roma, e siamo già andati in ‘casa’ di due compagnie di noleggio - in questo momento stiamo lavorando con 11 imprese di cui dieci sono società di noleggio e una è un’azienda con vetture di proprietà - a fare formazione a domicilio. F&F Si va verso un fleet manager meccanico? È già così. Il fleet manager ha un’ampia conoscenza di meccanica, ma può sempre essere utile un supporto in termini di aggiornamento o approfondimento. F&F Chi, invece, supporta Rhiag? Per il livello 1, i nostri colleghi esperti dell’assistenza tecnica Rhiag; per il corso sul motore, Roberto Mereghetti, che ha un passato nel reparto corse Ferrari; per la prossima sessione di meccanica, Gianluca Falcicchio e Giancarlo Muzio. F&F Ci accompagna in aula? La prima cosa che noterà è un motore fatto a pezzi, letteralmente; tutti i componenti sono lì da vedere e da toccare. I partecipanti sfruttano questa occasione, il ta-

I primi venti (ripartiti nelle due sessioni in Rhiag e in una terza in Car Server) si sono detti “più che soddisfatti. E chi era più preparato tecnicamente ha apprezzato la capacità di Mereghetti di dare risposte non solo basic”. Per gli altri venti si prospetta una giornata di formazione ‘in casa’, ma Giovanni Mezzadri sta già “riflettendo sui contenuti del corso di secondo livello: il ritorno deve essere sul cliente, noi lavoriamo per dare risposte efficaci ed efficienti al cliente Car Server”.

glio è molto dialogico. Invitiamo sempre a interrompere ogni volta che vogliono, a focalizzarsi su argomenti di loro interesse. Se si chiede quanti giri fanno al minuto le turbine più moderne forse non saprà rispondere nessuno, ma se gli operatori di quella sessione hanno una soglia di authority di poche centinaia di euro non ha nemmeno importanza. La formazione serve a chi è seduto, il nostro obiettivo non è arrivare all’ultima slide. F&F Che pure non mancano... Nell’insieme è quello che io definisco ‘il manualetto della meccanica’. Cerchiamo di dare informazioni sugli argomenti più ricorrenti - motore, turbocompressore, egr, frizioni, sistemi frenanti, climatizzatori declinando logiche di funzionamento, possibili cause e concause di guasto e di rottura, strategie di riparazione... Vogliamo mettere il partecipante al corso nella condizione di capire a quali richieste del meccanico dovrà rispondere sì o no, e dove sarà invece necessario richiedere un’informazione in più. F&F Fin qui il livello 1 del corso. E dopo? Intanto, il livello 1 sarà sempre accessibile per chi voglia iniziare. Poi, per l’anno prossimo, abbiamo strutturato un corso di livello 2, più tecnico-pratico, con la possibilità di operare direttamente sul veicolo. Chiuderà il ciclo, tra due anni, il corso di livello 3 customizzato sulle esigenze emerse nei due precedenti. Gli argomenti, lo ribadisco, si concordano con la Flotta.

Giovanni Mezzadri, direttore tecnico di Car Server. In basso, istantanee dal corso di livello 1 che si è svolto nella sede Rhiag di Milano, di Roma, e al domicilio di una società di noleggio a lungo termine. Si tratta di una sessione di una giornata per un totale di sei ore, per un massimo di dieci partecipanti.

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Ci pensa lei Nata per supportare i driver nella gestione dell’auto aziendale, sarĂ implementata con nuove funzioni e soluzioni tagliate anche sulle esigenze dei fleet manager è successo dal momento in cui il veicolo è stato preso in carico sino alla sua riconsegna. Il giudizio finale del cliente orienterĂ gli altri driver e fornirĂ un feedback all’officina. Se la parola chiave è condivisione, non stupisce che in un prossimo futuro Alphabet intenda rafforzare il circolo virtuoso che si è creato tra utenti e centri di assistenza, coinvolgendo altri partner commerciali. Intanto, la app si è giĂ rivelata di grande utilitĂ per i gestori di flotta: ben l’83 per cento dei driver l’ha usata per consultare dati inerenti il proprio contratto, evitando di interpellare nel merito il fleet manager. E infatti, gli sviluppatori Alphabet stanno studiando il modo per rendere l’applicazione fruibile anche da queste figure cui potrebbero, per esempio, essere Alphabet Mobility indirizzate specifiche comunicazioni utili a Services permette un miglior svolgimento dei compiti e a una interventi rapidi sensibile semplificazione del lavoro. e risolutivi

perativa subito e semplice da usare. Sono i punti di forza di Alphabet Mobility Services, l’applicazione lanciata sul mercato poco piĂš di un anno fa e che giĂ si candida a prodotto di punta nel pur ricco portafoglio dell’offerta Alphabet. Il trend è dalla sua: molti clienti l’hanno giĂ scaricata e la stanno utilizzando con soddisfazione (significativo che oltre il 20 per cento dei driver abbia espresso il proprio parere attraverso survey veicolate dalla stessa app); e sono oltre 150.000 le user interactions, a testimonianza di come Alphabet Mobility Services costituisca un valido supporto nella gestione dell’auto aziendale.

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La app è disponibile per iOs, Android e Windows Phone. Lanciata un anno fa, ha già totalizzato oltre 150.000 user interactions.

Capace di tutto Ecco che cosa sa fare: dall’attivazione del soccorso stradale alla denuncia di sinistro o furto, dalla gestione dell’auto complessivamente intesa fino al costante aggiornamento e alla puntuale comunicazione in ogni fase dell’assistenza. delle informazioni utili (per esempio, la disponibilità di un veicolo sostitutivo o la data di scadenza del contratto) passando per la possibilità di personalizzare i parametri di configurazione, la app sviluppata da Alphabet garantisce interventi e soluzioni tempestive in ogni fase dell’assistenza. Un esempio: occorre prenotare un intervento in officina? La app permette di consultare le agende dei centri convenzionati e, cosa ancora piÚ importante, seguire l’avanzamento dei lavori e tracciare tutto quanto

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ATTUALMENTE

A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA

‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierà per i gestori e gli utenti di auto aziendali

VETTURE (SEMPRE PIÙ) A CREDITO Nel periodo gennaio-giugno 2016 è cresciuto del 20 per cento, rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente, il numero dei prestiti richiesti da privati e destinati all’acquisto di auto. Emerge da un’analisi del sistema di informazioni creditizie Crif, che ha anche rilevato il progressivo recupero verso valori più elevati: a giugno l’importo medio si è attestato a 13.609 euro, oltre 500 euro in più della media semestrale che è pari a 13.083 euro. L’aumento della domanda di prestiti finalizzati all’acquisto di auto (istruttorie formali, non semplici richieste di info o preventivi) è sostenuta dal trend positivo delle immatricolazioni e trainata dalle promozioni a tassi particolarmente vantaggiosi delle Case auto e della rete di concessionari.

USATO, ESTATE CALDISSIMA In linea con la netta crescita delle immatricolazioni (+20,12 per cento nel confronto con lo stesso mese 2015), anche il mercato dell’usato ha chiuso ad agosto con un bilancio decisamente positivo, sia nel settore auto che nel settore moto. I passaggi di proprietà delle quatto ruote al netto delle minivolture, cioè i trasferimenti temporanei a nome del concessionario, registrano un incremento del 17 per cento (che scende a 11,7 in termini di media giornaliera per la giornata lavorativa in più rispetto all’analogo mese del 2015) a quota 171.967; quelli delle due ruote sono stati 39.011, l’8,5 per cento in più dei 35.970 di agosto 2015 (+3,5 considerando la media giornaliera). Complessivamente, nel periodo gennaio-agosto 2016 si sono registrati incrementi di cinque punti e mezzo per le autovetture e di due per i motocicli.

CAR2GO LANCIA LO SHARING A QUATTRO POSTI veicoli, di cui 750 smart È Milano la prima città fortwo. I nuovi modelli di italiana a testare il smart sono dotati di sistemi gradimento dei clienti telematici di ultima car2go in merito all’ingresso generazione che permettono in flotta di 50 smart forfour. all’utente di svolgere l’intero Da metà settembre, il processo di noleggio tramite servizio di condivisione by smartphone. Nuove anche le Daimler è garantito da 800

CITROËN C3, I LIKE YOU Basta contorsioni sul sedile posteriore per scattare una foto comunque rovinata dal lunotto. Oggi c’è Citroën C3 nella serie di lancio Facebook-Only limited edition, che si candida a prima ‘social car’ da città grazie alla telecame-

18 -

- ottobre 2016

CONDIVISIONE SVIZZERA Arriva dal Canton Ticino BePooler, un nuovo servizio di car pooling aziendale che promuove una politica di mobilità intelligente e di welfare. I dipendenti, infatti, possono beneficiare di un incremento di reddito derivante sia dall’incentivo aziendale (per esempio rimborsi spese in buoni benzina, calcolati in base ai chilometri percorsi e al numero di passeggeri) sia dal risparmio ottenuto dividendo gli oneri di viaggio con i colleghi. Il mobility manager, da parte sua, dispone di uno strumento per osservare le esigenze di mobilita ̀ dei dipendenti, pianificare le campagne di incentivo al car pooling aziendale e valutarne i risultati.

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starle sulla propria pagina FB e altri social a scelta. Non è invece possibile, per ovvi motivi di sicurezza, farsi un selfie. Limitata a 129 esemplari (scelta ispirata dalla data 12/9 della presentazione), questa particolare versione della terza

generazione C3 nasce da un’idea della filiale italiana Citroën. È commercializzata esclusivamente nel nostro Paese e può essere prenotata sulla pagina Facebook del Costruttore o sul sito www.nuovac3.it. Sarà consegnata nel mese di novembre.


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COVER TEMPO DI LETTURA: 15 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, società di IT, operatori del noleggio, driver

THE CON CONNECTED CAR

Un interessantissimo studio condotto a livello europeo dimostra come l’auto moderna è soprattutto ‘connessa’. Che ci piaccia o no, il futuro è condivisione

Andrea Galimberti, practice head automotive TNS, ha curato lo studio ‘Connected Car’ condotto da TNS e The Bearing Point Institut.

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utti le vogliono, tanti le guidano, pochi conoscono a fondo i dispositivi installati a bordo. Stiamo parlando delle auto connesse, insieme a quelle a conduzione autonoma l’ultima frontiera dell’innovazione su quattro ruote. Nel 1989 è Isoradio, con le sue informazioni sulla viabilità ‘in tempo reale’ (ad essere pignoli, il notiziario sul traffico autostradale veniva trasmesso sui 103,3 MHz a cadenza fissa, ogni 30 minuti), ma è solo negli ultimi anni che la connettività è diventata business. E che business. Le stime sono tutte al rialzo: a ottobre

T

di Roberta Carati

- ottobre 2016


COVER

NEXION TNS Automotive, per servirvi

dell’anno scorso AlixPartners ipotizzava che “dal 2018 ogni automobile venduta in Europa sarà provvista di un sistema di connettività”, e che “dei 40 miliardi di euro di valore complessivo di questo nuovo mercato a livello mondiale, una quota maggioritaria (25 miliardi rispetto agli 11 del 2013) riguarderà i servizi di informazioni sul traffico, di supporto tramite call center e d’intrattenimento”. A giugno PwC ha rivisto queste previsioni: “Nel 2021 il valore del mercato globale delle tecnologie per la connettività in auto sarà di circa 122,6 miliardi di euro, contro i 41 stimati nel 2016;

Dall’innovazione alla customer experience, ai trend futuri: è l’ampia gamma di expertise offerta dagli 800 consulenti di TNS Automotive, branca di TNS Italia costituita “con l’obiettivo di supportare i clienti nel processo decisionale e rendere più efficaci e meno rischiose le loro decisioni”. Illuminante il punto di partenza: “Crediamo nel potere della semplicità, per creare potenti opportunità nel complesso mondo dell’Auto”. Presente in 80 Paesi, TNS Italia offre consulenza specifica su strategie di crescita per innovare il posizionamento dei brand, sviluppare prodotti e servizi, entrare in nuovi mercati, gestire gli stakeholder. Centrale “l’esperienza d’ascolto del consumatore globale: uno strumento indispensabile e prezioso per conoscere e comprendere i comportamenti degli individui e le loro attitudini, nelle diverse regioni culturali, economiche e politiche del mondo”. TNS Italia fa capo a Gruppo Kantar.

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COVER

Grafico 1 - I potenziali benefici di una connected car Viaggi più sicuri grazie alle segnalazioni automatiche di potenziali pericoli

66 62

I sistemi di navigazione collegati a internet mi dicono dove sto andando

57 62

Comprensione del consumo e degli stili di guida attraverso sistemi di monitoraggio

63 55

Accesso ai migliori sistemi di intrattenimento e tramissione video

ITALIA TOTALE

41 40 0

18

35

53

70

Grafico 2 - Le funzionalità più rilevanti al momento dell’acquisto 58

Intrattenimento

45 58

Navigazione

49 16 14 14

Sicurezza Manutenzione

11 25

Comodità

21 22

Stili di guida

18

ITALIA TOTALE

5

Difesa della vettura

3 1 2

Veicoli elettrici 0

15

30

45

60

Grafico 3 - Le funzionalità maggiormente utilizzate 59

Intrattenimento

55 47

Navigazione

53 8

Sicurezza

11

9

Manutenzione

11 22

Comodità

20 17 19

Stili di guida

ITALIA TOTALE

4 3

Difesa della vettura 1

Veicoli elettrici

2 0

15

30

45

60

Come si evince dal Grafico 1, sicurezza, navigazione, informazioni sulla guida sono percepiti come i benefici più importanti legati a un’auto connessa. Al momento dell’acquisto, però, si rivelano determinanti i sistemi di navigazione e di infotainment (Cfr. Grafico 2), in assoluto i più utilizzati (Cfr. Grafico 3). Poco significativi gli scostamenti tra l’Italia e il complesso dei dieci Paesi coinvolti nello studio: oltre al nostro, Regno Unito, Spagna, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Finlandia e Norvegia.

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- ottobre 2016

ben 82,3 miliardi di euro in più, per un aumento di oltre il 200 per cento”. A fine settembre Gartner ha reso pubblico un report secondo cui “le auto vendute con connettività dati a bordo, integrata in fabbrica oppure ‘prestata’ in tethering dal proprio device (tablet e smartphone) già nel 2016 saranno circa 12,4 milioni, ma nel 2020 sfioreranno i 61”. Insomma, ricerca che fai, ricerche che trovi. Flotte&finanza ha scelto di affidarsi a TNS Italia (Gruppo Kantar), che ha da poco dato alle stampe ‘TNS Connected Car’. Si tratta di uno studio internazionale che ha raccolto informazioni specifiche sull’esperienza di 3.724 individui che avevano acquistato un’auto nuova o usata nei precedenti 18 mesi (i brand presi in considerazione per questo studio sono stati 11). L’indagine è stata condotta online tra il 24 luglio e il 9 settembre 2015 in Italia, Regno Unito, Spagna, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svezia, Danimarca, Finlandia e Norvegia.Va precisato che le persone intervistate erano utilizzatori di smartphone e avevano acquistato ‘un’automobile connessa’, ma non obbligatoriamente ne utilizzavano le funzioni. Con Andrea Galimberti, practice head automotive TNS, siamo partiti dall’abc. F&F L’intervista era incentrata sulle ‘funzioni di connettività’. Ovvero? Le varie opzioni disponibili in un’automobile per creare una connessione con internet o uno smartphone. I dati che l’automobile può raccogliere possono essere relativi al reperimento di informazioni tecniche (comportamento di guida, manutenzione, mancate funzionalità/problemi), all’indicazione di posizione (navigazione, chiamate di emergenza, parcheggio), e possono dare accesso a informazioni, intrattenimento e contatti (incluse le app). F&F ‘Be connected’ è cool? In un contesto in cui ‘be connected’ sembra un imprescindibile segnale di adattamento al tempo contemporaneo, un valore che determina l’adeguatezza dell’individuo (e degli strumenti da cui l’individuo è supportato) al contesto in cui vive e, quindi, un pre-requisito per interpretare propriamente ‘l’essere nell’oggi’, c’è un certo interesse (anche, talvolta, solo intellettuale) per tutte le possibili estensioni e sperimentazioni legate alla connettività e le sfide in materia. Questo scenario sembre-


COVER rebbe favorire - anche nell’ambito automobilistico investimenti e piani di sviluppo concreti di una qualche forma di ‘connected car’ che, in quanto tale (anche solo nell’intenzione della sua definizione), intercetterebbe perfettamente il contesto di connettività in cui viviamo e da cui veniamo stimolati e le sue prerogative e attitudini attuali. F&F L’uso del condizionale nasconde un ‘ma’? In effetti, per una connected car ci sembra che oggi la vera sfida sia definire in maniera puntuale ‘cosa sia davvero la connected car’ e cosa sia davvero rilevante in essa per focalizzare gli investimenti di sviluppo, tenendo conto che si deve conciliare la ‘tensione’ tra desiderio e realtà: • un desiderio verso una vettura connessa che sia l’amplificazione e il virtuosismo del proprio smartphone (con ovviamente una implementazione sostanziale e differenziante da parte delle Case automobilistiche di quelle applicazione ‘auto-centriche’ già oggi promosse dallo smartphone). • una realtà più concreta in cui la connected car non è pronta davvero per interpretare ‘la fantascienza del be connected’, e infatti sei automobilisti su dieci non sono a conoscenza delle funzioni di connettività offerte dalle loro automobili (e in questo senso forse non sufficientemente stimolati a interessarsene). Gli automobilisti chiedono alla connected car semplicemente un sistema di navigazione sempre più preciso, più intuitivo e user friendly, o dichiarano un interesse per un infotainment genericamente inteso di cui non si descrivono precise funzionalità e benefit, e sul quale non si fanno richieste puntuali e selettive che vadano oltre l’intrattenimento tout court. F&F Qualche dato più interessante di altri? Nonostante quello della vettura connessa sia un mercato ancora ‘acerbo’ (un po’ all’abc versus un mondo apparentemente iper connesso giù dalla macchina), è interessante notare che quasi sei intervistati su dieci, pari al 59 per cento del campione, hanno dichiarato che proprio la presenza di un buon sistema di navigazione e di infotainment (e un qualche ausilio alla guida assistita) sia un elemento distintivo molto forte, tanto da influenzare la loro scelta di acquisto. Il 32 per cento considera infatti importante questa caratteristica dell’auto, e il 21 afferma che è stata la pri-

Auto connessa: quali sono le opportunità L’analisi dell’evoluzione del mercato automobilistico dimostra che i costruttori sono in grado di aprire nuovi canali di reddito, diversificare le attività principali, migliorare i margini di profitto con la vendita di software e servizi di connettività. Già sei su dieci sono acquisti guidati in qualche modo da funzionalità connesse.

27%

No, ma ha contribuito alla scelta dell’auto

32%

Il più importante o uno dei motivi più importanti

38% Nessuna influenza sulla scelta dell’auto

3%

Non so Le funzionalità delle auto connesse influenzano la maggior parte degli acquisti (59%). Quando pensi all’auto connessa in generale, quali pensi siano i vantaggi più importanti?

62%

Viaggi più sicuri grazie a segnalazioni automatiche di potenziali pericoli

62%

I sistemi di navigazione collegati a internet mi dicono dove sto andando

55%

Comprensione del consumo e degli stili di guida attraverso sistemi di monitoraggio

40%

Accesso ai migliori sistemi di intrattenimento e tramissione video

“Mi sento come se capissi meglio la mia macchina e mi piace disporre di funzionalità che mi potrebbero aiutare mentre guido” ma ragione per la quale ha scelto di acquistare quel veicolo in particolare. F&F Acquisti consapevoli dunque? Gli automobilisti, sempre più digitalizzati, spingono per avere la vettura connessa come il loro smartphone. Facilità d’uso, velocità di aggiornamento, disponibilità di funzionalità già conosciute fanno sì che l’integrazione con l’ecosistema auto- smartphone sia ottobre 2016 -

- 23


COVER Navigazione e intrattenimento sono la via da seguire. Ecco le funzioni che verranno usate in futuro dagli attuali non-utilizzatori:

20%

14%

6%

6%

3%

3%

2%

1%

Navigazione

Intrattenimento

Comodità

Stili di guida

Sicurezza

Manutenzione

Veicoli elettrici

Difesa della vettura

“Io ancora non capisco tutto quello che può fare, e il concessionario non ne sapeva molto più di me” una chiave importante di scelta del veicolo. Le app presenti già oggi sugli smartphone permettono fra altre disparate possibilità, per esempio, di ritrovare la propria auto in caso di smarrimento, sbloccarla da remoto e adeguare la temperatura interna prima che arrivi il proprietario. Alcune Case automobilistiche stanno già trovando il modo di collaborare con i tech player o di investire in questi ultimi per integrare le nuove funzioni e mantenere un livello d’innovazione elevato.

Sicuri, adeguati, produttivi Lo sono già oggi i veicoli connessi Peugeot, Citroën, DS e commerciali di Groupe PSA. Lo saranno ancora di più dall’anno prossimo grazie alla partnership appena siglata con Masternaut, tra i maggiori fornitori in Europa di soluzioni telematiche e di geolocalizzazione delle flotte. I clienti disporranno di un accesso semplificato alla piattaforma Masternaut Connect e potranno utilizzare i servizi telematici di nuova generazione con diversi obiettivi: ottimizzazione del costo al chilometro dei veicoli, aumento della produttività, miglioramento della sicurezza del conducente e riduzione della carbon footprint (che esprime in CO2 equi-

24 -

- ottobre 2016

F&F Come far passare questo patrimonio di informazioni e funzioni all’automobilista? Ha toccato un punto nodale. Lo studio Connected Car ha proprio evidenziato l’importanza del coinvolgimento dei consumatori durante il processo di vendita. Il 48 per cento dei possessori di auto che utilizzano funzioni di connettività, dichiara di aver avuto modo di testare il loro funzionamento presso il dealer. In questo senso, i test drive diventano un’ottima occasione per presentare e spiegare le caratteristiche tecniche del-

valente il totale delle emissioni di gas a effetto serra associate a un prodotto) delle flotte. Tutti i veicoli di Groupe PSA avranno accesso ai servizi Masternaut grazie al programma Connect Fleet Management che utilizza le tecnologie telematiche PSA (le soluzioni Masternaut saranno messe a disposizione anche delle flotte che comprendono veicoli di altri marchi e che potranno usare tecnologie

non intrusive brevettate dalla società inglese. Già oggi oltre 300.000 tra veicoli, equipaggiamenti e collaboratori utilizzano le soluzioni connesse Masternaut in modalità SaaS). Concretamente: i dati dei veicoli vengono trasmessi in tempo reale alla piattaforma online Masternaut Connect per una gestione globale delle flotte e delle risorse. In ultima analisi, ciò permetterà una riduzione del TCO grazie a un controllo regolare ed efficace dei consumi di carburante, del comportamento dei conducenti, delle emissioni e della geolocalizzazione. Ha dichiarato Dhruv Parekh, presidente e direttore generale di Masternaut: “La partnership con Groupe PSA mi-


COVER

La parola ai noleggiatori Sul prossimo numero ospiteremo il parere di alcune società di noleggio che stanno guardando con interesse al mondo delle ‘connected cars’. Vogliamo capire come stanno declinando, ognuna nella propria flotta, il concetto di connessione. Perché se ci sentiamo di dare per scontato che sistemi di navigazione e impianti di intrattenimento costituiscano una presenza massiccia, non azzardiamo ipotesi rispetto ai dispositivi di sicurezza avanzata (guida predittiva compresa) o a quelli per il controllo in remoto dello stato d’uso della vettura, dell’impianto di riscaldamento motore e sedili, della difesa da effrazione, furto, manomissione... Vorremmo numeri ma anche considerazioni.

l’automobile all’inizio del purchase journey, e il ruolo del personale di vendita è cruciale. I venditori che lavorano presso le concessionarie necessitano di un training approfondito per poter valorizzare, e trasmettere, i benefici della connettività. Detto questo, la vettura connessa è comunque un ‘dovuto’ nel contesto contemporaneo in cui viviamo, ma perché stimoli nuovi bisogni ed evolva di conseguenza è necessaria una maggiore client-centricity che permetta di accompagnare l’innovazione alla giusta velocità.

gliorerà l’esperienza di utilizzo e faciliterà l’accesso ai servizi telematici. I nostri clienti potranno disporre di una scelta più ampia di proposte che potranno essere applicate in modo più semplice. Siamo lieti di collaborare con Groupe PSA per potenziare l’utilizzo delle soluzioni telematiche e contribuire a migliorare la sicurezza stradale e a ridurre le emissioni di CO2”. “Groupe PSA - gli ha fatto eco Brigitte Courtehoux, direttore dei servizi connessi e delle nuove soluzioni di mobilità - vuole ottimizzare l’utilizzo dei veicoli connessi da parte delle aziende clienti grazie al programma Connect Fleet Management. Collaborando con Masternaut possiamo proporre ai gestori delle flotte aziendali di ridurre i TCO dei veicoli e offrire i migliori servizi disponibili in Europa, step importante nella strategia della fornitura di soluzioni di mobilità”.

Almeno il 40 per cento degli automobilisti non conosce le funzioni di connessione della propria auto. Per favorirne la diffusione i produttori devono impegnarsi di più I miliardi spesi in innovazione, ricerca e sviluppo, tecnologie applicative non significano nulla se i consumatori ignorano cosa significhi possedere un’auto connessa. La consapevolezza del consumatore deve aumentare per fare in modo che i ricavi generati dal settore coprano gli investimenti e assicurino prospettive di crescita.

61%

Affermano di avere un’auto connessa

24%

Dicono che la loro auto non è connessa

15%

Non sanno se la loro auto è connessa

“Non ho idea di che cosa siano queste funzioni. Non sono mai state menzionate quando ho comprato la macchina” Il comportamento dei venditori Quando avete deciso di acquistare l’auto, vi hanno mostrato alcune delle funzioni?

Utilizzatori di funzioni di connessione

Non utilizzatori Sì, in salone

19%

48% Sì, durante il test drive

18%

40% Sì, in altri modi

2%

2% No

58%

21% Non so

5%

1%

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CVO TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Istituzioni, società di noleggio, utilizzatori di auto aziendali, driver

Eccesso di velocità, guida non sobria, mancato o non corretto uso della cintura di sicurezza, guida distratta... Comportamenti sbagliati che pesano sui costi di gestione

di Giacinta Moraschi

un attimo, o così sembra. Ma quei pochi secondi in cui gli occhi si staccano dalla strada e corrono allo smartphone possono rivelarsi letali. Per chi guida, per chi è seduto accanto, e per chiunque - motociclisti, ciclisti, pedoni - si trovi malauguratamente sulla traiettoria dell’auto che sta andando a sbattere. Letali anche per il portafoglio del proprietario dell’auto, che non è detto sia il conducente. I ‘Costi di gestione delle flotte legati ai comportamenti di guida’ sono al centro di uno studio condotto dal Corporate Vehicle Observatory di Arval Italia in collaborazione con la società di ricerca Vector. Intendiamoci, non è emerso nulla che non sia noto, almeno a grandi linee, ma al CVO va il merito di continuare a battere sullo stesso chiodo: la sicu-

È

rezza in tutte le sue declinazioni. “Uno stile di guida non corretto - si legge - può provocare un incremento dei costi di gestione anche indirettamente, a causa soprattutto dell’aumento dell’incidentalità, i cui principali fattori di rischio, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono tutti legati ai comportamenti tenuti alla guida”. Al primo posto, ça va sans dire, è la velocità: che influisce direttamente sulla probabilità che si verifichi un incidente, sulla gravità delle conseguenze (un pedone adulto investito muore nel 20 per cento dei casi se l’auto viaggia a 50 chilometri orari, nel 60 se viaggia a 80), e sulle emissioni in atmosfera con effetti indiretti sulla salute. Seguono, nella graduatoria dell’OMS, la guida non sobria (le possibilità di essere coinvolti in un incidente

COMPORTAMENTI A RISCHIO

DIMMI COME GUIDI E TI 26 -

- ottobre 2016


CVO Grafico 1 - Incidenti stradali in Italia nel 2014

Guida distratta 23.111

Altro 58.162

Riferibili al comportamento del conducente 118.869

Grafico 3 - Feriti in incidenti stradali in Italia nel 2014

Guida distratta 24.093

Eccesso di velocità 15.646

Altro 80.112

Grafico 2 - Morti in incidenti stradali in Italia nel 2014

Riferibili al comportamento del conducente 1.343 Altro 2.038

Guida distratta 337 Altro 705

Altro 132.563 Riferibili al comportamento del conducente 118.584

Altro 78.672

Eccesso di velocità 15.819

I dati ACI rivelano che il 67% degli incidenti stradali è riconducibile ai comportamenti inadeguati del conducente; di questi, circa il 19% è dovuto a guida distratta e il 13 all’eccesso di velocità (cfr. Grafico 1). I comportamenti inadeguati del conducente provocano il 40% dei morti, di cui il 25% per guida distratta e il 22 per eccesso di velocità (cfr. Grafico 2), e il 47% dei feriti, di cui il 20% circa per guida distratta e il 14 per eccesso di velocità (cfr. Grafico 3).

I costi diretti “Velocità e stili di guida - tira le somme il CVO - influiscono sui costi di gestione della flotta non solo per i fattori di rischio ma anche in modo ‘diretto’. Aumentano infatti i costi relativi al consumo di carburante (sui percorsi extraurbani sarà la velocità sempre più elevata a far raddoppiare o addirittura triplicare i consumi; al contrario, in un contesto urbano, le brusche accelerazioni e le frenate improvvise comporteranno consumi extra fino a oltre il 50 per cento in più rispetto a uno stile di guida più tranquillo). Aumentano i costi di manutenzione ordinaria (ad esempio i freni). Aumentano i costi relativi alle sanzioni dovute a infrazioni del codice della strada (in particolare l’eccesso di velocità)”. Il Corporate Vehicle Observatory rilancia quindi le direttive dell’OMS, secondo cui per ridurre i fattori di rischio occorre emanare leggi in materia di sicurezza stradale e misure che ne sollecitino il rispetto, e promuovere interventi di sensibilizza zione dell’opinione pubblica.

Eccesso di velocità 301

aumentano significativamente con una concentrazione di alcol nel sangue di soli 0,04 g/dl), il mancato o non corretto uso del casco (omologato e allacciato, può abbassare il rischio di morte di quasi il 40 per cento e quello di lesioni gravi di oltre il 70), il mancato o scorretto utilizzo della cintura di sicurezza (indossarla riduce il rischio di incidenti fatali per i passeggeri dei sedili anteriori del 50 per cento e del 25 per quelli dei sedili posteriori) e dei sistemi di sicurezza per bambini (gusci e seggiolini abbattono il rischio di decesso per i neonati del 70 per cento e per i bambini piccoli del 54-80 per cento). Chiude il famigerato elenco la guida distratta (maneggiare il telefono cellulare mentre si è alla guida quadruplica le probabilità di incidente).

DIRÒ QUANTO MI COSTI ottobre 2016 -

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PUBBLIREDAZIONALE TEMPO DI LETTURA: 10 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, fleet manager, mobility manager, driver

JAGUAR XF 180 CV

DIESEL ALLA BERLINA La versione da lavoro di questa elegante sedan non può che essere alimentata a gasolio. Ecco perché funzioni, dispositivi, performance di solito appannaggio delle spinte benzina sono ora patrimonio di questa attrazione integrale

nella parte altissima del bouquet del fleet manager, ma non per il prezzo, allineato verso il basso rispetto ai concorrenti principali, specie se si considerano le due caratteristiche più interessanti, ovvero il cambio automatico e la trazione integrale. Il peccato veniale è invece un altro, e cioè un cognome molto importante che in alcune strategie aziendali può essere interpretato come cco la gamma 2017 della prestazionale berlina ‘lusso’ tout court e quindi politicamente scorretto. Jaguar XF. Molte le novità, specialmente per quanto riguarda la configurazione delle ver- Si può, si può sioni. Ovviamente, ci soffermiamo maggiormente Sarebbe un banale errore. Questa autombile è da presulle Business, quelle attrattive per l’utenza partita ferire per le sue caratteristiche e funzioni, nonché per IVA e per i fruitori di fringe benefit e noleggio di flotta. l’estremo comfort per chi chilometri ne fa tanti. Prezzo Ovvero i nostri lettori. e soprattutto canone, dato l’elevato valore residuo che Rasentiamo l’ovvio affermando che, in particolare Jaguar ha conquistato, sono di estremo interesse. nell’utenza ‘auto aziendali’, questa vettura si colloca E a questo punto entrano in ballo gli ‘altri’ nostri lettori,

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- ottobre 2016


PUBBLIREDAZIONALE

Personalizzazione estrema dello stile di guida Si chiama Configurable Dynamics ed è un dispositivo che consente la piena configurazione di sospensione, steering, accelerazione e trasmissione. Fino alla versione precedente delle XF, questa funzione era patrimonio esclusivo delle versioni top di gamma, ovvero quelle benzina con motore esacilindrico a V. Adesso, invece, la chance della personalizzazione estrema è appannaggio anche delle versioni business configurate con propulsore diesel quadricilindrico, con il cambio automatico. Ma non finisce qui. Nelle versioni con il sistema di intrattenimento InControl Touch Pro, il Configurable Dynamics è provvisto di un sistema di visualizzazione chiamato Dynamic-i (vedi pagina seguente) che offre informazioni prestazionali (frenata, accelerazione, tempo, cronografo) facilmente visualizzabili sullo schermo polifunzionale da 10,2 pollici.

ovvero i fleet manager e i mobility manager, nonché i responsabili della compliance che stanno pian piano liberandosi dagli stereotipi tipo “Jaguar non si può”. Alcune informazioni che ci consentono di inquadrare la gamma offerta (vedi anche le tabelle nella pagina che segue). Gli allestimenti sono Pure, Prestige, Portfolio, R-Sport e S.

Tutti dispongono di almeno una versione a trazione integrale, e anche le versioni d’accesso, Pure e Prestige, offrono cambio automatico e motorizzazione piena potenza, sia diesel che benzina. Quindi una gamma molto duttile, che non preclude nulla all’utenza business, per la quale ipotizziamo appunto come baricentrici gli allestimenti d’accesso (con una preferenza per la ottobre 2016 -

- 29


PUBBLIREDAZIONALE Tutte le ‘AWD’ Motorizzazione / Modello / Versione 2.0d 180 CV - Automatico Pure AWD 2.0d 180 CV - Automatico Prestige AWD 2.0d 180 CV - Automatico R-Sport AWD 2.0d 180 CV - Automatico Portfolio AWD

Prezzo € 40.942,62 € 43.426,23 € 45.188,52 € 46.401,64

con IVA € 49.950 € 52.980 € 55.130 € 56.610

Chiavi in mano € 51.100 € 54.130 € 56.280 € 57.760

La gamma diesel... Versione 2.0 Pure 2.0 Prestige 2.0 Sport 2.0 Pure 2.0 Prestige 2.0 Sport 2.0 Portfolio 3.0 Pure 3.0 Prestige 3.0 Sport

Potenza 163 163 163 180 180 180 180 300 300 300

Trazione Posteriore Posteriore Posteriore Posteriore/AWD PosterioreAWD Posteriore/AWD Posteriore/AWD Posteriore Posteriore Posteriore

Cambio M/A M/A M/A M/A M/A M/A M/A A A A

...e quella benzina V6 Versione 3.0 Pure 3.0 Prestige 3.0 Sport 3.0 Portfolio 3.0 S

Potenza 340 340 340 340 380

Trazione Posteriore/AWD Posteriore/AWD Posteriore/AWD Posteriore/AWD Posteriore/AWD

Cambio A A A A A

Prestige) con motore 180 Cv, trazione integrale e cambio automatico. In questo caso il prezzo senza Iva rimane sotto la barriera dei 45.000 euro.

Il sistema InControl Touch Pro, grazie allo schermo 10,2 pollici, racconta lo stato d’uso della vettura e il tipo di guida adottato, in questo caso con la visione sintetica del navigatore.

Una esperienza di guida divertente Questa bella berlina ha tanto da raccontare, ma sceglie di farlo direttamente a bordo. La sua carta vincente è appunto la drive experience, e per questo ci auguriamo

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Storie fatte di particolari e di sensazioni. A sinistra il gruppo ottico posteriore fasciante; a destra la felice visione del finestrino posteriore, alla ricerca estrema della generazione di forme sportive coniugate all’abitabilità e, in questo caso, all’eleganza. Sopra, il posto guida, scavato e con una piantana centrale comodissima grazie al bracciolo e funzionale. Si notino la semplicità e la razionalità della consolle.

che i concessionari siano generosi nei test driver. Difficile sarà in queste circostanze attivare la trazione integrale, in quanto la XF è molto stabile di suo e viaggia comodamente con la trazione posteriore. Se servisse, però, c’è, insieme all’Intelligent Driveline Dynamics (IDD), prima riservato al V6 tre litri. Grazie al sistema predittivo e proattivo si ha la sensazione di avere costantemente al fianco un copilota che perfeziona, anzi anticipa, il giusto stile di guida. Divertente e confortante. In integrale invece c’è anche l’Adaptive Surface Response control, con differenti mappature in relazione alle condizioni climatiche. Una tecnologia che Jaguar ha ‘rubato’ alla Land Rover, ma è tutto in famiglia. Un cenno su propulsore e performance. Si tratta del nuovo quattro cilindri Ingenium, due litri di cubatura con potenze variabili tra 163 e 180 Cv. Il CO2 è pari a 129 g/Km. Sul 180 Cv la coppia massima è di 430 Nm a 1.750 g/m. Tanto. La velocità massima è di 222 km/h, dove si può.


EVENTI TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Case auto, società di noleggio, responsabili acquisti, mobility manager, driver

ARE ARTECvaIP COME P motion truckEmotion nE

L’ingresso a ile strandosi è possib è gratuito, ma regi tto ngresso e soprattu evitare le code all’i preferenziale per ia garantirsi una cors van e truck. di a st i test in pi dere e più veloce è acce Il modo migliore i ic pl m poche, se al sito e seguire le e. rizion istruzioni per l’isc

VANEMOTION: 14-15-16 OTTOBRE

VAN è sexy Riscopriamo il valore di questo strumento di lavoro che nel mondo del renting non è solo ‘furgone’ ma veicolo multiruolo. Test in pista e off road

coli, rilasciando poi in un utile survey il giudizio sul veicolo provato. Anche le flotte di qualsiasi dimensione saranno interessate a questi test-confronto, e quindi anche il mondo del noleggio, breve e lungo che sia, si darà appuntamento a truckEmotion vanEmotion.

Divertimento, approfondimento Il plus della pista ‘vera’ non è l’unico valore in più rispetto al truck. Per i veicoli commerciali, o LCV, è preerto, qualsiasi visitore che scelga di recarsi in vista anche un’altra pista, frequentata soprattutto da autodromo a Monza tra il 14 e il 16 di ottobre pick up autocarro, quasi interamente off road e cosarà inevitabilmente attratto dai grandi truck munque molto emozionante. Sia sull’asfalto che sullo che dominano l’asfalto di una delle più belle piste al sterrato a guidare saranno sempre i visitatori, affiancati mondo. Ma in realtà a poter percorrere il tracciato di da istruttori professionisti. F1 saranno i veicoli commerciali presenti, i più belli e Ma vanEmotion non è ‘solo’ questo, visto il nutrito i più nuovi della produzione internazionale (i truck programma (visionabile sul sito www.vanemotion.com) hanno un loro tracciato personalizzato, in quanto sono che prevede molti utili approfondimenti tecnico-scientifici sul trasporto, la logistica e soprattutto la distributroppo alti per infilarsi nel sottopasso). Chiunque sia in possesso di almeno la patente B può zione. L’ingresso è gratuito per tutti e tre i giorni. provare l’emozione del giro di pista, anche su più vei- Come si fa a non esserci?

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Guida sicura 2

Guida sicura 1

Ecco sovrapposti i tre tracciati previsti dall’organizzazione di truckEmotion vanEmotion. In arancione la pista di F1, destinata a ospitare i veicoli commerciali leggeri. In rosso il tracciato ‘Junior’, riservato ai truck, e in verde la pista ‘off road’.

Percorso off-road Percorso VAN Percorso truck

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LE AUTO DI F&F TEMPO DI LETTURA: 5 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Case auto, società di noleggio, responsabili acquisti, fleet manager, mobility manager, driver

OPEL ZAFIRA

Connettiamoci Ritocchi all’insegna dell’estetica e della connettività per la nuova monovolume compatta della Casa tedesca, che debutta in questi giorni sul mercato di Tiziana Altieri

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ta per arrivare nelle concessionarie italiane nuova Opel Zafira, la monovolume compatta da sempre amata dalla clientela business per la sua versatilità. Bastano infatti pochi secondi per passare, con Flex7, dai sette ai due posti ottenendo ben 1.860 litri di bagagliaio, sufficiente anche per gli agenti di commercio alle prese con campionari particolarmente ingombranti. Il restyling, che arriva a 17 anni dalla sua prima apparizione sul mercato, durante i quali ha conquistato 2,7 milioni di famiglie e professionisti, è sette pollici centrale che ha permesso di eliminare nunel segno dell’estetica e della connettività. merosi comandi e, soprattutto, i sistemi di infotainment IntelliLink di ultima generazione: R4.0 compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, e Navi 950 per chi Un Wi-Fi per sette dispositivi Il frontale cambia per sposare il nuovo family feeling desidera anche il navigatore. Grazie alla connettività delle vetture del Blitz. Ripresi da Astra i gruppi ottici 4G Lte Wi-Fi Hotspot i passeggeri possono collegaanteriori a doppia ala e la griglia sportiva con la barra re fino a sette dispositivi mobili. Tra le dotazioni di secromata al centro della quale campeggia il logo della rie anche Opel OnStar (gratuito per il primo anno), il servizio di connettività e assistenza personale che proCasa di Rüsselsheim. Dentro troviamo una plancia rinnovata, più ergonomi- tegge i passeggeri con la Chiamata Automatica in caso ca rispetto al passato, con il touchscreen a colori da di incidente, e offre numerose altre funzionalità.

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LE AUTO DI F&F LA SCELTA DI Flotte&finanza Cognome e nome Opel Zafira Luogo di nascita Germania Alimentazione Diesel Cilindrata cm3 1.598 Potenza kW (Cv)/giri 100 (136)/3.500-4.000 Coppia Nm/giri 320/2.000 Omologazione Euro 6 Cambio/n°marce Manuale/6 Consumo lt/100 km 4,1 Emissioni CO2 g/km 109 Capacità serbatoio lt 58 Capacità bagagliaio con 5 posti lt 710 Capacità bagagliaio con 7 posti lt 152 Capacità bagagliaio a sedili abbattuti lt 1.860 Lunghezza mm 4.656 Passo mm 2.760 Larghezza mm 1.884 Altezza mm 1.685 Massa vettura kg 1.586-1.830 On line www.opel.it

UNA PLANCIA ERGONOMICA La plancia è stata completamente rivista: il display, da 7 pollici, ora si trova in posizione più bassa e integra numerosi comandi. Questo ha permesso di eliminare la grande pulsantiera centrale a favore di una maggiore funzionalità. A destra Apple Car Play, il comando per mettersi in contatto con la centrale Opel, e il tunnel centrale con i vani portaoggetti, trenta in totale quelli nell’abitacolo.

SI TRASFORMA IN UN LCV Con Opel Flex 7 bastano pochissime mosse per fare di Zafira un piccolo veicolo commerciale, in grado di offrire un vano di 1.860 litri con una superficie completamente piana. Su richiesta il Lounge Seating, che permette di trasformare il sedile centrale della seconda fila in un comodo bracciolo.

SICUREZZA AL TOP Un aspetto, la sicurezza, al centro del lavoro dei progettisti della Casa di Rüsselsheim. La monovolume compatta Opel offre, su richiesta, i fari anteriori autoadattivi Afl a led, un ausilio prezioso per la guida nelle ore notturne. Seleziona, infatti, la direzione e l’intensità dei fari bi-xenon in base alla velocità della vettura, alle manovre che si stanno effettuando e alle condizioni ambientali. Nove le opzioni di illuminazione, tra cui luce urbana, luce extraurbana, illuminazione statica e dinamica in curva, modalità turismo e stop mode light (eco). Tra gli optional c’è poi Opel Eye, una telecamera anteriore di nuova generazione che supporta numerose funzioni di assistenza alla guida, tra le quali il controllo adattativo della velocità di crociera con frenata di emergenza automatica, il sistema di riconoscimento dei cartelli stradali Traffic Sign Recognition, e il Lane Departure Warning che si attiva automaticamente a velocità superiori ai 60 chilometri orari e avverte il conducente nel caso in cui abbandoni la propria corsia in modo non intenzionale.

Basta premere un pulsante ad hoc nella parte inferiore dello specchietto retrovisore per mettersi in contatto con la centrale Opel e ricevere in pochissimi minuti informazioni non soltanto, per esempio, sui servizi in zona (hotel, ristoranti, etc.) ma anche sullo stato della propria autovettura (livello liquidi, pressione pneumatici etc.). Nessuna violazione alla privacy: è sufficiente schiacciare l’apposito tasto per cinque secondi per nascondere la propria posizione.

Decisamente ampia la scelta di motori a benzina, diesel e metano con potenze comprese tra gli 88 e i 125 kW (da 120 a 170 Cv), con trasmissione manuale o automatica a sei rapporti. Piacevole da guidare, anche in virtù del già noto controllo dinamico dell’assetto FlexRide che adatta continuamente il comportamento del veicolo alla situazione e allo stile di guida, nuova Opel Zafira è proposta a partire da 26.270 euro, chiavi in mano. ottobre 2016 -

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ACCORDI TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Driver

VAN A BREVE TERMINE

Stella low-cost Sono cento i Citan Tourer entrati a far parte della flotta italiana di Autoclick Rent a Car. La consegna dei primi nella sede Mercedes-Benz vrà anche “prezzi uguali o forse più bassi di altre compagnie low-cost”, come si legge sul suo profilo, ma non rinuncia a marchi blasonati. Autoclick Rent a Car - operatore internazionale con sede a Palma di Maiorca e uffici a Barcellona, Madrid, Alicante, Malaga (Spagna), Lisbona e Faro (Portogallo), Parigi, Bruxelles, Atene e, in Italia, a Roma e Milano ha acquistato cento Mercedes-Benz Citan Tourer Select che vanno ad aggiungersi ai circa 700 veicoli multimarca già presenti nella flotta italiana.

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Il direttore commeciale Vans Mercedes-Benz, Dario Albano, consegna le chiavi di uno dei cento Citan Tourer all’AD di Autoclick Rent a Car, Salvador Llinas.

Per piacere, per lavoro I primi sono stati consegnati a fine giugno: “Citan - ha dichiarato Dario Albano, direttore commerciale Vans offre una soluzione su misura per le esigenze di mobilità dei clienti di Autoclik Rent a Car. Compatto, versatile e robusto, è il veicolo ideale per la famiglia, il tempo libero e il trasporto professionale di merci e persone in ambito urbano. Siamo certi porterà un importante valore aggiunto nelle attività di noleggio”.

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Disponibili anche in versione sette posti, i Citan sono equipaggiati con dispositivo di assistenza nelle partenze in salita Hill-Start Assist, ESP, Parktronic posteriore, specchi esterni riscaldati e regolabili elettricamente, luci diurne automatiche, thorax sidebag per conducente e passeggero, radio con Bluetooth e climatizzatore. Alla consegna Salvador Llinas, amministratore delegato della compagnia di noleggio, ha commentato: “Siamo lieti di dare il benvenuto nella nostra flotta a MercedesBenz Citan, un prodotto estremaente versatile che amplia il nostro parco veicoli all’insegna della qualità, del comfort e del piacere di guida”. Semplici le modalità di prenotazione: l’utente si registra online e seleziona l’ufficio e l’orario di consegna e quello di restituzione, mentre il ritiro del Citan avverrà fisicamente in aeroporto. Come per gli altri veicoli in flotta, tutti con un’anzianità massima di sei mesi, le caratteristiche chiave del noleggio Autoclick sono quattro: politica carburante pieno-pieno, chilometraggio illimitato, auto garantite, Wi-Fi gratuito.


FLOTTEFINANZAWEB.COM TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Lettrici e lettori

VISTO DA LEI

Nome in codice: QR Che non sta per Quick Response Code ma per Quote Rosa, la rubrica al femminile di F&F giunta senza rughe né patemi ai famigerati ‘anta’. Tutti da gustare anche online eggo che le sindache (ma che brutto termine) pentastellate, Raggi e Appendino, la pensano allo stesso modo sulle quote rosa: “Una sorta di recinto per panda”. Sarà, ma a noi quel recinto piace. Forse perché ne possediamo le chiavi. Da dieci anni, da 40 numeri, Quote Rosa è una presenza fissa e irrinunciabile di Flotte&finanza, è il punto di vista al femminile su tutto quello che è l’auto: di proprietà, a noleggio, in car sharing, in car pooling... È tre minuti di intelligente buonumore. Tiziana Altieri, che della rubrica è titolare inamovibile (non per attaccamento alla poltrona ma perché nessuno meglio di lei sa scrivere di motori con la mano leggera di un disegnatore di moda), ha un metodo collaudato: intercetta una ricerca - a volte le basta l’incipit - e la proietta nell’universo rosa. In dieci anni si è occupata di sicurezza e manutenzione, di stili di guida e seggiolini per bambini, di par-

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cheggi riservati e optional ad alto contenuto di tecnologia, dell’atteggiamento maschilista, e perdente, del venditore di concessionaria... È un’altra delle sue peculiarità: con garbo, ma non le manda a dire. Ha una sola debolezza che non si preoccupa di nascondere: una cotta persistente per Brad Pitt (che immagina passeggero o guidatore secondo necessità). In qualche occasione ha provato a ‘tradirlo’ con Justin Bieber o Ashton Kutcher. Niente da fare. Adesso poi che è di nuovo sulla piazza... Scherzi a parte, se vi siete persi qualche numero, andate a recuperarlo in rete: il ‘bottone’ Quote Rosa è ovviamente in home page. P.S. A marzo del 2014, un certo Guido Allagrande (nomen omen?) ha chiesto e ottenuto di ‘replicare’ alla titolare di Quote Rosa. Il suo Quote Azzurre è durato lo spazio di un numero. Qualcosa vorrà pur dire...

Stralci da una selezione dei 40 numeri di Quote Rosa, rubrica fissa di Flotte&finanza. Nell’archivio di F&F online potrete risalire fino a febbraio del 2012.


GLI LCV DI F&F TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Case auto, società di noleggio, responsabili acquisti, fleet manager, mobility manager, driver

VOLKSWAGEN CRAFTER

Tutta un’altra cosa Presentata dalla Casa tedesca la nuova generazione del commerciale leggero ‘made in Polonia’. Pesi totali a terra da 3,5 a 5,5 tonnellate di Gianenrico Griffini dalla rivista

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on il lancio del nuovo Crafter, che debutta ufficialmente al Salone del veicolo industriale di Hannover (Iaa), Volkswagen completa verso l’alto il rinnovo della gamma dei propri commerciali leggeri, dopo l’introduzione della quarta generazione del Caddy e della sesta del Transporter. Al contrario di quanto è accaduto per i precedenti modelli, scaturiti dalla collaborazione con Mercedes-Benz, il nuovo Crafter è stato interamente ideato e progettato dalla Casa di Wolfsburg. Che ha inaugurato anche un nuovo centro produttivo dedicato al Crafter, ubicato a Wrzesnia, in Polonia, con una capacità a regime (nel 2018) di circa 100mila unità l’anno (50mila per il 2017). In Italia, il via alla prevendita della nuova gamma è prevista per fine novembre, mentre la commercializzazione vera e propria avrà inizio a primavera 2017: prima con l’introduzione dei furgoni e degli autotelai doppia cabina, poi con le versioni a trazione integrale 4Motion, infine con il debutto dei modelli a trazione posteriore. E nel 2017 arriverà anche il cambio automatico a otto rapporti con convertitore di coppia.

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I tratti del Transporter T6 L’ultima generazione del commerciale tedesco ripropone, esternamente, il family feeling caratteristico degli altri veicoli Volkswagen, in particolare del Transporter T6. Dal punto di vista tecnico, una delle novità di maggior rilievo è rappresentata dall’offerta di tre tipologie di trazione: anteriore (quella su cui in Italia si concentra il 60 per cento circa delle richieste degli utilizzatori), con modelli di peso totale a terra da 3,4 a 4 tonnellate; integrale (con ptt da 3,5 a 4 tonnellate); posteriore (da 3,5 a 5,5 tonnellate).


GLI LCV DI F&F

Un’offerta di prodotto molto articolata Come per la maggior parte dei commerciali, anche il nuovo Crafter si presenta sul mercato con un’offerta di prodotto molto articolata. Che è stata pensata per soddisfare un ampio range di esigenze professionali in termini di portata utile, volumetria di carico, tipologie di trazione e caratteristiche della ca-

tena cinematica. Il nuovo commerciale di Volkswagen è disponibile con pesi totali a terra da 3,5 a 5,5 tonnellate, con diverse varianti, di carichi assiali massimi ammessi e architettura a ruote posteriori singole o gemellate, in funzione della trazione. Che può essere anteriore, posteriore o integrale. È proposto

Grafico 1. Il mix di versioni, volumetrie di carico, trazione a cambio Versioni

come furgone, combi e autotelaio da allestimento, con cabina semplice o doppia. Le volumetrie di carico dei van oscillano fra 9,9 a 18,3 metri cubi secondo i passi (di 3.640 o 4.490 millimetri ), le altezze totali dei veicoli (di 2,35 m, 2,59 m e 2,78 m) e la loro lunghezza compressiva (compresa fra 5,9 e 7,4 metri).

Grafico 2. Tipi di trazione, pesi totali a terra e carichi massimi asssiali

Trazione

Trazione anteriore

Trazione integrale

Trazione posteriore

Cab. singola Doppia cab.

Cambio Anteriore manuale 3,5 - 4t

Furg. (2,8 m)

4x4 Furg. (2,6 m) Furg. (2,3 m)

Assale ribassato: 2.380 kg

Cambio automatico Posteriore

3,5 - 4t Carico massimo assale posteriore: 2.380 kg

Assale standard: 2.380 kg

3,5 - 5,5t Gomma singola: 2.380 kg

Gemellato: 4.000 kg

L3 (5,9 m) L4 (6,8 m) L5 (7,4 m)

Nello schema sopra e in quello a fianco, i principali modelli, versioni e varianti del nuovo Crafter. Secondo il tipo di trazione sono disponibili differenti valori di peso totale, da 3,5 a 5,5 tonnellate.

Da sinistra a destra, l’abitacolo del nuovo Crafter, la versione furgone con la porta posteriore a doppio battente (con angolo di apertura di 270 gradi) e l’interno del vano di carico di un van a ruota posteriore singola.

Il nuovo Crafter è disponibile come furgone lamierato, combi, autotelaio a cabina semplice o doppia. Due litri col common rail Per tutte le versioni, la motorizzazione è costituita dal quattro cilindri in linea Ea288 Nutz (specifico per applicazioni su veicoli commerciali) da 2 litri di cilindrata con sistema d’iniezione common rail, proposto in Euro 6 con omologazione Light o Heavy duty secondo la massa di riferimento del veicolo. Sui modelli a trazione anteriore il propulsore, disposto trasversalmente e inclinato di 8 gradi in avanti, è

proposto con tarature di 75, 103 e 130 kW (102, 140 e 177 Cv). Sui Crafter a trazione posteriore, invece, il motore - collocato longitudinalmente - ha livelli di potenza di 90, 103 e 130 kW (122, 140 e 177 Cv). In tutti i casi, l’attenzione dei progettisti si è concentrata sulla risposta dei propulsori nei transitori, per minimizzare i tempi di reazione. Numerosi i sistemi di assistenza alla guida disponibili: tra questi il Park assist per l’assistenza al parcheggio, il Lane assist per il mantenimento della corsia di marcia, il regolatore automatico della distanza (Acc) e il Front assist per gestire le frenate d’emergenza. ottobre 2016 -

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ECONEWS

IL NOLEGGIO È ECOCOMPATIBILE

Elettrico e ibrido, metano e idrogeno... Gli orizzonti ‘verdi’ del renting a lungo e breve termine appaiono sempre più sconfinati. Flotte&finanza li mette a fuoco per voi, riferendo di accordi, novità, progetti. Anche decisamente futuribili...

METANOMONDO Secondo l’istituto di ricerca Navigant Research nell’arco di dieci anni le stazioni di metano saranno, nel mondo, 40.000, il 35 per cento in più delle attuali 26.700. Ne dà notizia l’Osservatorio Federmetano sottolinenando il successo crescente di soluzioni tecnologiche innovative come il metano liquido (GNL) e il dual-fuel (mix di gasolio e metano), che consentono di utilizzare il metano anche sui mezzi pesanti. Per non dire dei regolamenti sempre più stringenti in tema di emissioni, che lo rendono una valida alternativa a benzina e gasolio.

100.000 DI QUESTE ZOE È un cittadino norvegese di 41 anni, Åsmund Gillebo, l’acquirente della centomillesima Zoe, l’elettrica di Casa Renault lanciata sul mercato nel 2011. Per Gillebo anche cinque anni di ricarica offerti da Fortim e 100.000 minuti di ricarica assicurati da Grønn kontakt, entrambi fornitori locali di energia. Nel primo semestre 2016 Renault ha commercializzato oltre 15.000 veicoli elettrici (esclusa Twizy), per un incremento di 32 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2015.

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E-GO VA A SCUOLA Riservato a studenti, docenti e personale amministrativo: è E-go Car sharing, il progetto di Enel e Università Roma 3 che mette a disposizione della comunità universitaria 30 veicoli elettrici - 10 Zoe e 20 Twizy - e 30 postazioni di ricarica installate in quattro parcheggi dell’ateneo. Il test, appena partito, coinvolge 100 utenti selezionati da Roma 3; poi, dal 16 ottobre al 31 dicembre, il servizio sarà aperto a studenti, docenti e personale amministrativo che lo potranno utilizzare gratuitamente sia per gli spostamenti universitari che per quelli privati; solo dal primo gennaio 2017 diventerà a pagamento (ignote, ad oggi, le tariffe). “Quello tra il car sharing e la mobilità elettrica è un connubio obbligato”, ha dichiarato Nicola Lanzetta, responsabile mercato Italia di Enel; “abbiamo pensato di cominciare a farlo con chi ha un occhio attento all’innovazione come i docenti e gli studenti, perciò abbiamo scelto un’università come Roma 3”. Prevista anche la creazione di un Think Tank di studenti dedicato alla mobilità elettrica, che effettuerà l’analisi scientifica dei dati di utilizzo del servizio.

HERTZ, VERDE COME NON MAI La Green Collection della internet sul sito www.hertz.it. compagnia di rent-a-car è “La scelta di inserire questa ancora più green: sono infatti automobile nella nostra flotta entrate in flotta le prime 25 - spiega l’amministratore Nissan Leaf. Diverse le delegato, Massimiliano possibilità di noleggio: si va Archiapatti - dimostra da un’ora a tre fino a oltre un l’attenzione del Gruppo giorno con tariffe a partire da all’aspetto ‘green’ della 3,75 euro l’ora (tasse guida. Grazie alle nuove incluse), tutte acquistabili tecnologie, anche i modi di nelle agenzie di Roma, viaggiare stanno cambiando Milano e Firenze o via e Hertz vuole essere sempre più al passo con i tempi”. Nella Green Collection Hertz - tutti veicoli ecocompatibili e a basso consumo - anche Yaris Hybrid Toyota e Smart ForTwo.

SHARE’NGO Raddoppia l’area operativa del car sharing elettrico a flusso libero della capitale. Dal primo ottobre saranno 400 le auto elettriche e condivise che Share’ngo metterà a disposizione in un’area che comprende tutto il centro storico e si estende da piazza Giochi Delfici a piazza Re di Roma.

“I risultati di questi primi mesi sono molto positivi”, ha dichiarato il town manager Chicco Tagliaferri, “con una media di 250 corse al giorno e oltre 5.000 iscritti”. Prossimo obiettivo “800 auto, come a Milano, e arrivare fino all’Eur”.


AFTERMARKET

MERCATO, APP, CONFIGURATORI, AUTO VINTAGE

Il fatturato aftermarket del I semestre, un’applicazione che regola i sedli a distanza e un’altra che premia con un caffè il guidatore prudente; un configuratore che permette di acquistare i cerchi online digitando la targa; ricambi e informazioni per i professionisti del restauro

BAROMETRO, I SEMESTRE CON IL SEGNO MENO Lieve flessione, intorno all’1,4 per cento, per il fatturato aftermarket nel 1° semestre 2016 rispetto allo stesso periodo 2015. Lo rivela il Barometro Aftermarket, basato sulle statistiche interne al Gruppo Componenti Anfia. Niente di cui preoccuparsi però: guardando l’andamento delle singole famiglie prodotto, quattro su cinque presentano infatti un trend positivo. Sono solo i materiali di consumo a chiudere il periodo gennaiogiugno 2016 con il segno negativo: meno 11,1 per cento. I componenti elettrici ed elettronici registrano una crescita a due cifre (più 17,9 per cento), i componenti undercar un più 5,1, i componenti di carrozzeria e abitacolo e motore un più 4,8. “La lieve flessione rilevata nel primo semestre”, ha commentato Paolo Vasone (Anfia), “può essere frutto di una combinazione di fattori. Detto ciò, il comparto continua a esprimere una forte vitalità, come dimostra la crescita riscontrata nella quasi totalità delle famiglie prodotto”.

IL CERCHIO E LA TARGA La ricerca del veicolo per targa è la nuova funzionalità del configuratore Alcar. Questa applicazione aiuta a non commettere errori nella scelta del cerchio adeguato e velocizza i tempi di verifica da parte dell’installatore. Accedendo al B2B Alcar, non è più necessario selezionare marca, modello e motorizzazione; basterà inserire la targa per interfacciarsi con il configuratore e scegliere il cerchio in acciaio o lega preferito, corretto e omologato.

DRIVING BARISTA

LAND ROVER NELL’ALTO DEI CIELI Della serie: non ci sono limiti né alla fantasia né alla tecnologia. Land Rover ha mostrato il funzionamento del suo nuovo sistema di controllo a distanza della configurazione dei sedili. Il dispositivo funziona tramite una app utilizzabile con uno smartphone o un tablet, e permette di comandare da remoto le poltrone a regolazione elettrica del veicolo della seconda e terza fila, e di variarne la disposizione da qualsiasi posto ci si trovi, perfino in mezzo al cielo. Anche (vedi immagine), in caduta libera a 200 chilometri all’ora. Il nuovo meccanismo debutterà sul Discovery.

AUTOMOTIVE TRADITION È la branca di Bosch Automotive Aftermarket che attesta l’interesse della multinazionale tedesca verso il settore delle auto storiche e da collezione. Bosch Automotive Tradition mette a disposizione dei professionisti del restauro e della manutenzione non solo un’ampia gamma di ricambi 60mila, provenienti dai magazzini degli stabilimenti Bosch di tutto il mondo - ma anche un completo servizio d’informazioni accessibile gratuitamente online.

Via alla fase test, il 20 settembre nell’area della prefettura di Aichi, in Giappone, di Driving Barista, la app di Toyota che premia il mancato uso in auto del cellulare con buoni spendibili per dei caffè presso la catena di bar Komeda. Grazie a giroscopio e sensori, la app riconosce se durante la marcia lo smartphone viene utilizzato o tenuto nel vano portaoggetti a schermo in giù, quindi con il display non leggibile. È in quest’ultimo caso che, superati i primi 100 chilometri di percorrenza (successivamente ogni 200), il guidatore viene premiato con un coupon.

Qualora le scorte non fossero in grado di soddisfare la domanda, Bosch è in grado di riprodurre componenti ormai introvabili secondo le specifiche originali. (In Italia, i ricambi possono essere acquistati presso i distributori Bosch o le officine

Bosch Service specializzate). Quanto alle informazioni, nella banca dati costantemente aggiornata e ampliata, cui si accede tramite il menù Wissen (Knowledge nella versione inglese) del sito www.boschautomotive-tradition.com, si contano al momento oltre 50mila documenti: notizie sull’intero equipaggiamento Bosch montato in origine o dati dei veicoli che usavano un determinato componente oltre, ovviamente, a tutto quello che c’è da sapere sui ricambi disponibili.

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Casa Editrice la fiaccola srl

ECONEW S

nanza Flotte&fi

Scegliere, Gestire, Ottimizzare

no 9 o 40 an numer 2016 Ottobre

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36 zzare , Ottimi re, Gestire Sceglie bile responsa Direttore e Saronni Lucia Edvig editoriale Direttore Guzzardi Giuseppe fiaccola.it gguzzardi@a@fiaccola.it flottefinanz riale mento edito ccola.it Coordina i - rcarati@fia Roberta Carat

Costruttori in corsa verso un futuro connesso. Ma il cliente quanto ne sa? Cosa chiede a una ‘connected car’? Non sarà, ancora, solo fantascienza?

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.it Redazione i - taltieri@fiaccola fiaccola.it mbo@ Tiziana Altier bo - mcolo fiaccola.it Colom gventura@ Matthieu Ventura Gianluca Next Case, John vio delle orti, Archi Foto Vie&Trasp Archivio

Numero 40 Ottobre 2016

IL NOLEGGIO

È ECOCOMPA TIBILE

‘verdi’ del renting a lungo riferendo e breve di accord termine i, novità, Elettrico appaiono progetti. e ibrido, sempre Anche dec metano e idrogen isamente più sconfinati. METANOM o... Gli Flotte&fi futuribili. ONDO orizzonti nanza li .. Secondo mette a l’istituto fuoco per di rice Resear voi, rca

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