Flotte&finanza 41 dicembre 2016

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Numero 41 Dicembre 2016

Casa Editrice la fiaccola srl

Scegliere, Gestire, Ottimizzare

Flotta, fringe, partita Iva, libera professione, aziendale... La Seat Ateca ha una gran voglia di viaggiare e strizza l’occhio a tutti, perché è divertente, accessibile e sicura. Un feeling giovanile e spensierato che oggi proprio non guasta

FREEKAR Né car sharing né breve termine

MID TERM Nuove formule di noleggio by Arval

DISABILITY L’altra faccia della mobilità




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Flotte&finanza

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sommario

Dicembre 2016 - numero 41 anno 9 9 Smart Mobility World 2016: ‘Be social move smart’ 10 La guida autonoma vista da Continental 12 Alphabet per un mondo digital 14 Freekar: un po’ car sharing, un po’ rent-a-car 18 Arval lancia Mid Term, il renting da 1 a 24 mesi 20 Disabilità&Mobilità, noleggiatori non pervenuti 24 Connettività secondo noi: la parola alle società di NLT 26 FORUMAutoMotive: la sicurezza non è (solo) un optional 28 Seat Ateca, prossimamente in flotta 32 Nv300 pronto a presidiare il segmento dei midi 34 Fiat Fullback, torinese ma giapponese nel midollo 36 Renault Megane Sporter: non chiamatela familiare 38 Catene da neve OCTOPOD, tutta un’altra vita

28 Scegliere, Gestire, Ottimizzare Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni Direttore editoriale Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it flottefinanza@fiaccola.it Coordinamento editoriale Roberta Carati - rcarati@fiaccola.it Redazione Tiziana Altieri - taltieri@fiaccola.it Matthieu Colombo - mcolombo@fiaccola.it Gianluca Ventura - gventura@fiaccola.it Foto Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next

Collaboratori Mauro Armelloni, Dionigi Bovolo, Giacinta Moraschi, Giorgia Rocca Amministrazione Federica Santonocito - amministrazione@fiaccola.it Abbonamenti Mariana Serci - abbonamenti@fiaccola.it Marketing e Pubblicità (responsabile estero) Sabrina Levada - slevada@fiaccola.it Traffico e pubblicità Laura Croci - marketing@fiaccola.it Direzione, amministrazione, pubblicità Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. 20123 Milano Via Conca del Naviglio, 37 Tel. 02/89421350 Fax 02/89421484 www.fiaccola.com

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RUBRICHE Quote rosa Legalmente Econews Attualità Aftermarket

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La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta che su supporti magnetici, digitali, ecc. Foro competente Milano Il suo nome è stato inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l’invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali); se non desidera riceverle invii la sua richiesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola srl ISSN 2039 - 571X

Questo periodico è associato all’Unione stampa periodica italiana. Numero di iscrizione 15132



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TANTO PER COMINCIARE

Shara che ti passa Condivisione, penultimo atto: Nissan propone la Micra in acquisto condiviso tra più soggetti. Un altro passo avanti verso l’uso e il possesso al posto della proprietà. Manca solo, a questo punto, il parco auto condominiale

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roviamo a contare le varie possibilità che oggi abbiamo in tema di mobilità? Sono molte più di quel che sembra, il crescere delle possibilità è cosa recente, resa possibile dalle moderne tecnologie. Fino a qualche anno fa la scelta innovativa, al posto dell’acquisto, magari con le cambiali, era il leasing, ed era già tanto... Oggi invece l’auto, come del resto tutto o quasi (attenti, tra un po’ anche mogli e mariti... ma no, ormai si condividono anche quelli) è oggetto di condivisione, o come recita un efficace neologismo, “si shara”. Sharando sharando, ecco che lo strumento si sofistica, svolazzando sopra il noleggio a lungo termine, strizzando l’occhio a Huber, atterrando sull’on demand. Un antico sogno, quello di una community che acquista un certo numero di auto da condividere in funzione delle esigenze del singolo o del nucleo familiare, sembra ormai essere una realtà per nulla impossibile. Immaginate quindi una comunità anche eterogenea, ad esempio un condominio, meglio se con la possibilità di condividere un parcheggio delimitato e di proprietà. La famiglia De Amicis, composta di quattro persone (nonno, padre, madre e figlio adolescente), durante la settimana non ha esigenze di mobilità (hanno il negozio di frutta e verdura all’angolo, condividono quindi il furgoncino con Arrigo, il macellaio dei portici), a parte la piscina di Giovanni (il figlio) lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16.30 alle 18.30. Ad accompagnarlo ci pensa il nonno, gli basta una smartina, e il venerdì, già che c’è, passa a prendere Leopolda (figlia secondogenità dei Maartens, quella famiglia italo-belga del secondo piano) a danza. Giovannino brontola un po’ perché deve aspettare 20 minuti che la bambina finisca, ma se ne fa una ragione e sbrana un Ciocorì. I Maartens nella fattispecie durante la settimana utilizzano le bi4-

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ciclette, anch’esse condivise, ma il venerdì sera non si discute, quando torna Leopolda tutti in macchina (monovolume media), appena riconsegnata dal capofamiglia dei Cacace, rappresentante di abbigliamento che la spreme per tutta la settimana. Le biciclette lasciate libere dai Maartens finiscono nelle mani di Mariolino, scapestrato virgulto dei Ravazzoli, che durante la settimana usa, quando libera, la smart (e visto che la usa più di tutti potrebbe anche lavarla) e va in giro con la ragazza, che abita al 14. E la Fiat 124 Spider? Come tutti i week end, estate e inverno, è a sorteggio ‘articolato’: hanno più possibilità di godersela quelli che fanno meno incidenti, che lasciano le auto in condizioni migliori e che deviano il meno possibile dagli accordi di palazzo, a insindacabile giudizio dell’amministratore. Le altre vetture sono equamente divise tra noleggio e servizi di sharing pubblici. Gli abbonamenti ai mezzi pubblici sono collettivi e comprati tutti insieme dall’amministratore di condominio, che si occupa anche dei contratti di manutenzione, delle assicurazioni, delle vetture sostitutive. Già, l’amministratore. Il poveretto, candidato alla santità, ha il compito di accogliere le esigenze di tutti e far quadrare il database delle allocazioni, vettura per vettura. Ecco perché nessuno, nel prossimo futuro, vorrà fare l’amministratore di condominio. Molto meglio lavorare nelle forze di intervento rapido in zone di guerra, o fare il minatore nelle miniere d’oro brasiliane. Uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare. Ci abbiamo scherzato un po’, è vero. Ma non crediate che il paradosso sia poi così lontano dalla realtà. Già adesso la maggior parte dei nonni è un patrimonio condiviso, e la possibilità di cambiare l’auto in funzione di quello che ci serve è un sogno di molti automobilisti. Fate due più due... ■


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QUOTE ROSA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Automobilisti

DONNE E VELOCITÀ

Meglio la luna Bernie Ecclestone recentemente ha affermato che le donne non sarebbero adatte a correre nei circuiti di Formula 1. Ma la vera questione è: siamo sicuri che vogliano farlo?

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on so se una donna meccanico sotto casa (carissima sarebbe fisicamente in persona, lo adoro, ma diciamo che io grado di essere veloce al preferisco il mio tailleur Armani). volante di una Formula 1”. Parole Anche le scarpe non sono certo le (infelici) del patron Bernie Ecclestone. Manolo tacco 12 (e pensate che costano Sicuro di quello che dice, di più!), e nemmeno quelle sneakers Mr Monoposto? Non ha mai riflettuto sul fatto che forse le Ci sono tantissimi donne in Formula 1 non ci sono modi per divertirsi. (o sono poche) perché Chiudersi in una monoposto con semplicemente preferiscono una tuta spaziale essere da qualche altra parte (io non è uno di questi. avrei un elenco di posti lunghissimo)? E l’incapacità non c’entra nulla... La questione è che ora tirano tanto. Certo la sicurezza innanzitutto estetica. Per correre in prima di tutto... E vogliamo parlare del Formula 1 bisogna indossare tute in casco? Nessuna piega resisterebbe a materiali ultratecnici che sebbene siano un’intera corsa. Le temperature là sotto lontane anni luce da quelle delle origini sono elevatissime, non sudare è quasi continuano a ricordare il mio impossibile e il trucco per quanto 6-

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waterproof ci rimetterebbe sicuramente. Insomma, come potremmo mai presentarci sul podio? Aggiungiamo poi che alla gran parte del popolo rosa di correre a oltre 300 chilometri orari non importa proprio un bel niente. Sa Ecclestone che la vita offre una miriade di divertimenti, la maggior parte dei quali meno pericolosi? Un pomeriggio da Hermes, per esempio? Ti diremo di no E giusto per concludere sappia anche (ma sicuramente l’hanno già avvertita) che negli ultimi anni le corse hanno perso parecchio smalto e non sono molti quelli che riescono ad arrivare alla fine senza aver chiuso almeno per qualche istante gli occhi. La salvezza per lei potrebbero essere proprio le donne che porterebbero un po’ di nerbo, ‘peperoncino’ nel suo ambiente... Sono certa che un giorno busserà alla nostra porta, ma non ci sarà nessuno ad aprirle. Ah, dimenticavo... Sa che siamo andate anche nello Spazio? A una delle ultime missioni ha preso parte il nostro Astro Samantha, la Cristoforetti, proprio lei. Altro che Formula 1, noi ■ andiamo sulla luna...


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LEGALMENTE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Società di noleggio, legali, driver

CAR SHARING

Questo sconosciuto È un fenomeno in assoluta espansione, ma per il Codice Civile Italiano la condivisione di un veicolo con altre persone non è una possibilità contemplata. E quindi, come inquadrarlo? a cura di Dionigi Bovolo*

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a cosiddetta “nuova economia” ci sta indubbiamente abituando ad altrettanti nuovi modi di vivere e relazionarci con le cose e gli spazi che ci circondano. Il car sharing, cioè la condivisione di un veicolo con altre persone, ci permette anzitutto di superare il concetto di proprietà e possesso esclusivi, per giungere a una idea di condivisione dello stesso bene. Se per l’utente questo non costituisce che un problema psicologico da superare, per il diritto la cosa è un po’ differente. Infatti, il Codice Civile Italiano non prevede una soluzione del genere, pertanto è necessario ricondurre il fatto a una categoria giuridicamente conosciuta. Ciò al fine di studiarne il funzionamento, individuare le regole applicabili alla fattispecie e i diritti e doveri delle persone che se ne servono. Ecco allora l’affannarsi dei giuristi per 8-

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con chi considera multiproprietà l’utilizzo dell’auto in car sharing. Ritengo infatti che con questo termine s’intenda principalmente un modello di contratto nel quale più soggetti sono pieni proprietari di uno stesso bene, goduto da ciascuno, ricomprendere il fenomeno del car a turno, per una frazione sharing in previsioni conosciute e limitata di tempo. Anche se codificate dai legislatori nel nostro consideriamo l’ipotesi del peer Codice Civile, che nella sua prima to peer (cioè la condivisione attraverso formulazione risale al lontano 1942. il noleggio fra soggetti privati), trovo Il quadro è a prima vista quanto meno che le problematiche per inquadrare sconfortante. Per alcuni, il car sharing nell’apparato legislativo questo inedito come alternativa al mezzo di trasporto personale o al taxi sarebbe un contratto modello di mobilità siano di ardua reperibilità nello schema Il lavoro del giurista è ostacolato sia dalla codificazione del nostro rigida e un po’ antiquata, sia dalla turbinosa evoluzione Codice Civile e delle soluzioni di mobilità, soprattutto in ambito urbano. anche nelle prassi commerciali vigenti. di servizio riconducibile al noleggio La verità è che per il momento gli spazi temporaneo (per meglio dire, la locazione mobiliare di cui all’art.1571 e per una definizione certa del car segg. c.c, dal momento che non esiste il sharing sono pressoché infiniti e che si dibatterà sull’argomento ancora a termine “noleggio” nel nostro Codice lungo. È la new economy, bellezza! ■ Civile). Pertanto, esso sarebbe comunque ricompreso nelle categorie conosciute dalla legge. E questo mi * L’Avvocato Dionigi Bovolo è un esperto trova d’accordo. Non lo sono invece di contrattualistica del trasporto


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EVENTI Tempo di leTTura: 3 minuti QuesTo arTicolo inTeressa a: Case auto, società di IT, appassionati

SMART MOBILITY WORLD

Guarda avanti L’

anno scorso era stato il tempio della velocità, il circuito di Formula Uno a Monza, quest’anno quello della sicurezza, il Centro Guida Sicura ACI-SARA di Lainate (MI). E ancora una volta si è rivelata una location azzeccata. L’edizione numero quattro di Smart Mobility World, manifestazione europea dedicata alla mobilità sostenibile, digitale e integrata, organizzata da Clickutilityteam, GL Events e Innovability, ha visto oltre 3.000 visitatori passeggiare per l’area expo, incontrare 116 tra sponsor, espositori e partner, partecipare a 12 conferenze internazionali, convegni tematici, workshop tecnici, seminari, vivere in prima persona emozionanti test drive.

Il domani che ci aspetta “Il processo di convergenza tra lo sviluppo dell’auto intelligente e a impatto zero e le politiche di mobilità sostenibile dei contesti urbani ma anche delle arterie stradali e autostradali sempre più smart - riassume Carlo Silva, Presidente di ClickutilityTeam - è stato il filo conImmagini da SMW 16, full immersion del 17 e 18 ottobre nella mobilità sostenibile, digitale, integrata. Al suo interno anche Connected Automobiles, che ha messo in contatto dieci start up con grandi aziende e potenziali investitori.

‘Be social move smart’ il claim della IV edizione dell’evento di riferimento per gli operatori della mobilità sostenibile, digitale, integrata. E sicura

duttore della due giorni. Seguendo questo filo sono state discusse le principali tendenze e innovazioni della mobilità: la crescita ancora lenta ma inesorabile di quella elettrica, lo sviluppo dell’auto connessa e sicura, le piattaforme urbane per la gestione della sosta e della circolazione e sistemi innovativi di pagamento dei servizi, lo sviluppo di arterie stradali smart, l’avvio della nuova filiera dell’idrogeno e il consolidamento di un nuovo paradigma della mobilità basato sull’uso integrato dei servizi e la condivisione dei veicoli”. Evento nell’evento, il Premio Auto Europa UIGA 2017 conquistato da Alfa Romeo Giulia grazie ai voti di oltre 100 giornalisti specializzati che l’hanno scelta fra 21 modelli prodotti in almeno 10mila esemplari e commercializzati tra il 1° settembre 2015 e il 31 agosto 2016. Nella stessa cornice l’assegnazione dello Special Award Sustainability 2017 a Duferco Energia per l’impegno a favore dell’ambiente e allo sviluppo di una politica di sviluppo sostenibile, e dello Special Award Innovative Technology 2017 a Niinivirta Transport SpA, prima società del settore logistico a offrire un parco veicoli medio-pesanti a emissione e rumore zero, 100 per 100 elettrici con 250 chilometri di autonomia, particolarmente adatti alle consegne nei centri storici e nelle ZTL. ■

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A VOI LA PALLA Tempo di leTTura: 7 minuti QuesTo arTicolo inTeressa a: Costruttori, produttori di componentistica, legislatori, driver

sere ‘solo’ diminuzione dell’impatto ambientale, è anche riduzione dei costi sociali e accessibilità”. È anche il nostro punto di partenza, o di arrivo se preferite, in un’intervista incentrata sulla guida autonoma e il veicolo connesso ma all’interno di un quadro d’insieme. F&F Lei preferisce parlare di visione olistica... ▲ ...in cui è sempre l’elemento umano che fa la differenza. A maggior ragione se si parla di trasporto su strada dove, diversamente da quello aereo o su rotaia per esempio, la persona non può prescindere dal contesto esterno, più affascinante ma più complesso.

APPROCCIO INTEGRATO

TUTT’UNO

F&F Qual è la mission Continental? ▲ Un sistema che un domani, con una guida completamente autonoma e connessa, permetta di raggiungere due macro obiettivi: trazione pulita (le tecnologie ibride sono a un punto di svolta, potrebbero realisticamente sostituire l’alimentazione convenzionale) e incidentalità zero (una piena sicurezza stradale passa per la sicurezza attiva e passiva per il veicolo e per gli utenti, tutti gli utenti, anche quelli fuori dall’abitacolo). Purtroppo nel 2013-2014 c’è stata un’inversione di tendenza, morti e feriti sono in aumento. Significa che quanto fatto finora - dai costruttori, dai produttori di componentistica, da una Ue malconcia ma attiva sul fronte della prevenzione - non basta più, il vantaggio si sta riducendo e forse bisogna inventarsi qualcosa di nuovo.

F&F Continental come si muove? ▲ Puntando a gestire in maniera integrata quattro elementi: il conducente/passeggero che si interfaccia con il veicolo e le informazioni che questo trasmette; i dispositivi di sicurezza passiva (cioè i sistemi che riducono gli effetti a impatto avvenuto, come l’airbag) e attiNella visione Continental le singole funzioni fanno va (i sistemi che invece prevengono l’impatto, ad parte di un sistema unico, il veicolo è un tutt’uno, esempio i sensori per la frenata anticipata o per l’individuazione degli ostacoli); l’infrastruttura digitale e quinnon più una sommatoria di dispositivi di la mole di informazioni raccolte; gli altri veicoli. Continental ragiona in termini di intuitività, chiarezza, di Roberta Carati a mobilità sostenibile ridurrà o accentue- trasparenza, vuole costruire fiducia reciproca tra il veirà le diseguaglianze? Sarà democratica? colo e chi lo conduce. “Posso fidarmi del sistema? Posso Diventerà un fenomeno di massa? Se reste- intervenire perché capisco cosa sta accadendo?” Il conrà di nicchia avrà fallito”. Non usa mezzi termini Alessio ducente non solo se lo chiede, deve poterlo fare. Sitran, da giugno Business Development Manager pres- La risposta di Continental è un sistema cosiddetto HMI, so Continental ATI dopo lunghi trascorsi in Unioncamere human machine interface, che sia intuitivamente coma Bruxelles e, più di recente, in TRT Trasporti e Territorio prensibile, sapere non basta. Il cruscotto deve essere a Milano. “Mobilità sostenibile - chiarisce - non può es- prima di tutto facile da capire.

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A VOI LA PALLA Estratti dalla relazione ‘Guida autonoma e mobilità connessa: definizioni, sviluppi e sfide future’. Il grafico di sinistra esplicita l’approccio integrato di Continental, quello a lato le previsioni, positive, di tutti gli operatori del trasporto.

F&F I pneumatici che ruolo giocano in un veicolo connesso? ▲ Pensiamo al sistema di frenata e ai tergicristalli automatici: presi a sé sono sistemi autonomi, in realtà sono chiamati a dialogare in modo integrato. Magari non oggi ma domani avrò un dispositivo tecnologico che comanderà la pulitura automatica del parabrezza e nello stesso tempo gestirà il sistema di frenata, influendo sul consumo del battistrada. In un approccio integrato e olistico, il veicolo sarà un tutt’uno, non una sommatoria di funzioni. F&F Il veicolo connesso è il primo passo verso il veicolo a guida autonoma o si procede lungo strade parallele? ▲ Si procede in parallelo, l’uno non può prescindere dall’altro. In questo momento molti veicoli sono già connessi; quelli di fascia medio alta immatricolati nel 2016 hanno, per esempio, il CarPlay, il sistema di Apple che trasferisce sul display della macchina le funzioni dell’iPhone. Il punto di svolta è proprio lo smartphone, nato come cellulare e diventato strumento di connettività. La guida autonoma, invece, è più complessa da gestire; è l’auto che recepisce le informazioni che le vengono date da fuori, le elabora e ‘decide’: se frenare, accelerare, fare un cambio di carreggiata... F&F L’innovazione è troppo avanti rispetto alla realtà italiana? ▲ In questi ultimi due anni c’è stata una forte accelerazione sul fronte tecnologico. La guida autonoma non è più un’utopia; si parla solo di test e solo di certe stra-

de, senza vero traffico, ma il veicolo autonomo già c’è. Diversa è l’effettiva fruizione dei sistemi di connettività, vuoi per le condizioni dell’infrastruttura viaria, vuoi perché i veicoli con cui si interagisce non sono connessi. Stiamo parlando di connettività tramite smartphone per uso personale, non di connettività vehicle to vehicle o vehicle to users. Il pieno utilizzo si avrà quando si passerà alla responsabilità delle azioni di guida. In questo momento l’auto mi dà informazioni che io utilizzo per prendere una determinata decisione, più che comunicare individua una situazione. Un domani sarà l’auto stessa a prendere una decisione. F&F Delega totale? ▲ Disconnettere il cervello? Ci si arriverà, ma preferirei che il conducente non si... addormentasse. Deve poter riprendere il controllo del mezzo in qualunque momento. Guardo alla guida autonoma come a un’esperienza più intuitiva, sicura e piacevole, con la possibilità di ridurre il carico di stress, con un momento per togliere le mani dal volante e gli occhi dal parabrezza. Ma non si può prescindere dal flusso di informazioni - un gigabyte di dati al minuto che va processato in tempo reale - tra il conducente e il veicolo. I due soggetti lavorano e pensano in modo integrato.

Alessio Sitran, Business Development Manager presso Continental ATI. Il Gruppo promuove attivamente un portale dedicato esclusivamente alla guida autonoma 2025AD.com (vedi schermata centrale) che “favorisce il dialogo con i partner dell’industria, della politica, della societa ̀, del mondo scientifico, della ricerca ma soprattutto con gli utenti e i fruitori della mobilita ̀ moderna”. Attualissima la ricerca ‘The vision: Cars in 2025’.

F&F E le regole? Verranno dopo? ▲ La normativa (e le infrastrutture) si muove meno velocemente della tecnologia, che evolve con grande rapidità. Non è facile capire come andrà modificato il sistema regolatorio pensando al... 2050, facciamo ■ fatica a fare le piste ciclabili! Ancora dalla relazione presentata a vanEmotion: il sistema HMI (più a sinistra) poggia sul rapporto di fiducia uomo-macchina; qui a fianco, esempio di cosa vuol dire guida autonoma: staccare le mani dal volante e fare altro in tutta sicurezza.

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TECNOLOGIE Tempo di leTTura: 3 minuti QuesTo arTicolo inTeressa a: Aziende clienti, fleet manager, driver

SVILUPPO CUSTOMER ORIENTED

Strategie digitali

Alphabet schiaccia l’acceleratore della digitalizzazione di processi e documenti, oggi più che mai leva di business. Tra i progetti, il rinnovato portale Amministrazione on-line

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tablet iPad attraverso il quale far sottoscrivere i documenti contrattuali che andranno a comporre il fascicolo cliente da firmare e vagliare. La dematerializzazione documentale è solo uno dei tasselli che compongono il mosaico della digitalizzazione dei processi, mosaico che si appoggia a una varietà di strumenti di comunicazione integrati come ad esempio la nuova versione del portale ‘Amministrazione online’, il tool studiato per semplificare la gestione delle flotte aziendali. Molteplici i vantaggi per i driver e i fleet manager ma non solo: Amministrazione on-line è infatti uno strumento che permette di gestire anche la relazione con i fornitori e i partner commerciali. Studiato Tre progetti, un’unica leva di business per rendere il cliente sempre più autonomo nel reperiAlphabet ha selezionato alcuni processi mento e gestione delle informazioni di proche ben si prestano a essere interamente prio interesse, il portale mette a disposiDigitalizzazione digitalizzati, grazie anche all’adozione delzione degli utenti differenti macro aree e e innovazione la firma elettronica avanzata; ha inoltre gradi di fruibilità, selezionabili in base al sono gli asset dotato i propri partner commerciali di un profilo. Tra le principali funzionalità, la ridi uno sviluppo sempre più cerca e visualizzazione dei documenti (per Customer Oriented. esempio quelli relativi alla gestione del carburante), l’invio dei certificati assicurativi per ogni veicolo in flotta, e anche la fruizione di informazioni utili e FAQ periodicamente aggiornate. Ultima, ma sicuramente non per importanza, la app Alphabet Mobility Services, sviluppata per supportare i driver nella gestione dell’auto aziendale. Dalle analisi di benchmarking recentemente condotte, la app risulta essere best in class sul mercato e si candida a diventare uno dei servizi di maggior successo tra quelli ■ presenti nel portafoglio dell’azienda. fficienza, miglioramento della customer satisfaction, riduzione dei costi e sviluppo. Sono i vantaggi conclamati della strategia digitale di Alphabet, che da anni sta operando una trasformazione nel modo di gestire i servizi e la relazione con clienti e service provider con l’obiettivo principale di portare l’organizzazione verso uno sviluppo sempre più Customer Oriented. Tre i progetti sviluppati in ambito digital: la gestione documentale informatizzata e la digitalizzazione dei processi, il portale ‘Amministrazione on-line’ per clienti e fornitori, la app Alphabet Mobility Services.

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2017: GUIDA IL FUTURO Verso le nuove frontiere del CRM, della LOGISTICA e delle FLOTTE AZIENDALI Milano, 15 Febbraio 2017 – ATA HOTEL EXPO FIERA

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START UP Tempo di leTTura: 6 minuti QuesTo arTicolo inTeressa a: Meccanici, carrozzieri, gommisti, elettrauto, automobilisti

CON FREEKAR

TUTTE LE AUTO CHE V

Non chiamatelo car sharing e nemmeno rent-a-car. Freekar è un ibrido tra le due formule, che si differenzia per economicità, capillarità, e accesso a sessantamila potenziali stazioni di noleggio in tutti gli ottomila comuni italiani. In più, sfoggia il sigillo europeo H2020 di Giorgia Rocca

Davide Gibellini, Ceo di GR Advisory, ha accompagnato la start up emiliana lungo il percorso di qualificazione e selezione previsto dal programma Horizon 2020. I primi risultati, oltre al sigillo europeo, sono riassunti a centro pagina.

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o fa di mestiere, il talent scout, ed è chiaro dall’entusiasmo con cui descrive la sua ultima ‘scoperta’ che di Freekar, progetto nato e cresciuto nella creativa Parma, ha “subito riconosciuto il valore”. Davide Gibellini, Ceo della società di consulenza GR Advisory, che questo progetto lo ha accompagnato fino in Commissione europea, ha convinto anche noi.

va, una qualsiasi officina presente sul territorio italiano, che sia un’attività regolare, e disponga di un’auto di cortesia che possa essere sub noleggiata.

F&F Domani 60mila stazioni di noleggio e oggi? ▲ Freekar è operativo da poche settimane ed è già a quota 45. Un numero che può sembrare piccolo rispetto alla rete potenziale, ma quante sono le società di car F&F Di cosa stiamo parlando? sharing presenti oggi in oltre 15 comuni? In Italia ci sono ▲ Di un servizio che si colloca a metà tra il car sha- dieci metropoli o metropoline, e il servizio è offerto a ring e il noleggio a breve termine. Di diverso ha la ca- Milano, Torino, Roma, Firenze e in poche altre città. pillarità, il costo più competitivo, e l’accesso a una rete Con Freekar, invece, anche un comune di duemila abipotenziale di 60mila service point distribuiti in tutti gli tanti, che abbia due-tre officine attrezzate con un’auottomila comuni italiani. to di cortesia, potrà essere una scelta in più in una rete L’economicità è frutto della specificità del estremamente capillare. Dove oggi vado Centri di noleggio modello di business: cioè rendere un’aua riparare la macchina, domani andrò a oltre 45 (oggi) to già disponibile presso un service point noleggiare l’auto di cortesia per qualche 200 (entro il 31/12/2017) (senza necessità di immatricolare nuove ora o per un giorno o due. 500 (entro il 31/12/2018) vetture, quindi a impatto ambientale zero) 1.000 (entro il 31/12/2019) e, laddove dovesse essere inutilizzata, traF&F Un ‘car sharing’ che non darà faVeicoli noleggiabili sformarla in auto noleggiabile da un sogstidio agli operatori del settore? 60 (oggi) getto azienda o da un soggetto privato. ▲ In linea di massima è lo stesso servi275 (entro il 31/12/2017) zio, però ragionevolmente Freekar non si 700 (entro il 31/12/2018) F&F Service point fa pensare a ripaespanderà nelle grandi città e sicuramen1.500 (entro il 31/12/2019) ratori autorizzati... te gli operatori di car sharing non copri▲ Inganna la terminologia inglese. Invece si tratta di ranno i paesini. È comunque molto più probabile che meccanici, carrozzieri, gommisti (compresi i rivendi- sia Freekar a diventare un competitor per gli operatotori di pneumatici), elettrauto, ricambisti... In definiti- ri del car sharing che non viceversa. - dicembre 2016


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START UP D’impatto e di facile navigazione il sito www.freekar.it. Già in home page le istruzioni per l’uso, per noleggiare in pochi click “l’auto ideale”. Partendo dalla più vicina.

E VUOI F&F Le tariffe che ruolo giocheranno? ▲ Il car sharing nasce per far girare molto il veicolo, e le sue tariffe sono costruite per disincentivarne sia l’uso prolungato da parte di un unico utente, sia l’andare fuori dai confini del comune (dove è meno facile che il veicolo venga riprenotato); l’utilizzo Freekar, invece, è fatto di poche ore o di pochi giorni nella misura in cui il mezzo messo a disposizione è noleggiabile. L’unico limite - ma attenzione, succede anche con il rent-a-car - potrebbe essere proprio la disponibilità inferiore alle necessità di chi noleggia, limite facilmente superabile al crescere delle stazioni aderenti. F&F In attesa del boom, il servizio è già certificato... ▲ Freekar ha deciso di compiere per intero l’iter Horizon 2020, riservato alle Pmi, della Commissione europea. È un riconoscimento assegnato da un ristretto gruppo multipaese, che valuta migliaia di progetti l’anno e ne promuove meno dell’un per cento, che ha deciso, dopo un processo molto rigoroso che riguardava l’unicità, l’esclusività, l’innovatività, l’esportabilità, che Freekar avesse tutti i requisiti per ricevere il Seal of Excellence, cioè il timbro di eccellenza. F&F Davide Gibellini da cosa è stato colpito? ▲ A me, a GR Advisory, è sembrata la classica eccellenza italiana. Freekar è di Parma, è proprio la città di provincia dove due ragazzi - perché sono due giovani con una certa esperienza del settore automotive - hanno guardato un po’ il mondo e avuto questa idea di cui da subito abbiamo riconosciuto il valore. In Italia ci sono tantissimi bravi tecnici, che hanno idee interessanti ma non la mentalità un po’ anglosassone di

raccontare una bella storia, che è quello che piace all’investitore e al pubblico. Non è successo con Freekar, ecco perché speriamo di continuare a supportarla per farla diventare una realtà vincente in Italia e nel resto d’Europa. F&F Ora arriva il difficile? Trovare un finanziatore? ▲ Intanto, il periodo di incubazione - quei 12-24 mesi molto delicati dove si rischia il fallimento spesso per la disarmonia tra i soci - è stato ampiamente superato. Ormai abbiamo un team solido, affiatato, e una società che è proprietaria della piattaforma informatica, che non ha un euro di debito, che ha già ricevuto un importante riconoscimento e che, se decolla, vedrà decuplicare il suo valore in un paio d’anni. Il passaggio chiave perché il neonato diventi un adolescente e poi un adulto, è trovare un investitore: una banca, ma in Italia il sistema bancario non ha la vocazione a finanziare; un imprenditore che per diversificare il business sia disposto a un’iniezione di capitali; oppure private equity, angel investor che fiutano iniziative con un reale valore aggiunto e decidano di mettere del capitale di rischio nella società. ■ In tutti i casi, si accettano candidature.

GR Advisory, al servizio delle eccellenze Società di consulenza con base a Milano e a Roma, GR Advisory è specializzata in mobilità aziendale. Nata nel 2008 “con l’idea di costruire il ponte che collega idee, strategie e creatività ai risultati aziendali e all’operativitrà quotidiana”, ha un portafoglio di oltre 100 clienti che supporta con 12 senior advisor e software sviluppati su misura. Il suo slogan è illuminante: “Colmare la distanza tra la strategia e i risultati”.

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ECONEWS

IL NOLEGGIO È ECOCOMPATIBILE

Elettrico e ibrido, metano e idrogeno... Gli orizzonti ‘verdi’ del renting a lungo e breve termine appaiono sempre più sconfinati. Flotte&finanza li mette a fuoco per voi, riferendo di accordi, novità, progetti. Anche decisamente futuribili...

METANO, VERSO IL MILIONE DI VEICOLI 970.000. Un numero di tutto rispetto, quello dei veicoli a metano in circolazione sulle strade italiane, ma Federmetano lancia comunque un segnale di allarme: le immatricolazioni sono in calo e la variazione di pressione di esercizio sui metanodotti ha colpito gli operatori del settore costringendone alcuni a un costoso, e completo, ricambio dei compressori. “L’intero settore - ha ribadito il presidente di Federmetano, Licia Balboni - chiede una maggiore attenzione e l’attuazione di politiche legislative che possano favorirne la crescita”.

IL PIENO IN TRE MINUTI

Tre minuti, massimo cinque: è il tempo necessario per un pieno di idrogeno alla stazione pubblica di rifornimento di Offenbach, vicino a Francoforte. L’impianto, il primo realizzato in Germania da una Casa automobilistica, porta la firma di Hyundai. Il costruttore coreano, che un anno e mezzo fa ha iniziato la commercializzazione della ix35 Fuel cell, partecipa infatti al Clean Energy Partnership (CEP), il piano del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture tedesco che punta alla riduzione dell’emissione di gas serra dell’80 per cento entro il 2050.

NO, GRAZIE

Il potenziale c’è, ma le flotte si confermano ‘diesel friendly’ e tra le motorizzazioni alternative l’elettrico costituisce ancora una nicchia. Risulta dalla ricerca ‘Le flotte aziendali verso una svolta elettrica... ancora lontana’ promossa da Top Thousand, che ha preso in considerazione un campione di 60 grandi aziende appartenenti a diversi settori con oltre 52.000 veicoli complessivi. Il diesel si conferma l’alimentazione ‘regina’ con l’88 per cento del totale, il metano è al 4,5, il GPL al 3,5, ibride ed elettriche sono ferme all’1 per cento; ma non mancano le eccezioni, come quella di un’azienda del food&beverage che conta 111 veicoli elettrici su una flotta di 163. Persistono, nella percezione di driver e fleet manager, diversi freni alla svolta elettrica: su tutti la limitata durata delle batterie (lo dichiara il 35 per cento del campione), i costi elevati per l’acquisto e dei canoni di noleggio, i tempi di ricarica ancora non in linea con le esigenze aziendali e, non ultimo, le car policy delle stesse aziende che non premiano queste scelte di mobilità sostenibile.

SHARING MOBILITY PER SETTECENTOMILA È entrata nell’età adulta la 22 per cento del Meridione. sharing mobility, apprezzata Quanto al car sharing, i dati da 700mila italiani nelle sue evidenziano che dei 5.764 diverse forme: bike sharing, veicoli censiti a luglio 2016, car sharing e car pooling. il 34 per cento circola a Risulta dal Primo Rapporto Milano (370.000 iscritti), il Nazionale sulla Sharing 26 a Roma (220.000 iscritti), Mobility a cura il 16 a Torino e l’11 per dell’Osservatorio Nazionale cento a Firenze. promosso dal Ministero In Italia, nel corso del 2015, dell’Ambiente. sono stati fatti circa sei In tema di bike sharing - con milioni e mezzo di noleggi. 13.770 bici condivise e 200 comuni il Belpaese è primo in Europa per diffusione - la parte del leone la fa il Nord: 64 per cento di utilizzo contro il 14 del Centro e il dicembre 2016 -

PARLA CON ME Se fino a ieri si discuteva su quante dovessero essere, oggi le colonnine per il rifornimento sono di attualità per la loro scarsa capacità di comunicare. Secondo una previsione Arthur D. Little, entro il 2040 le auto elettriche rappresenteranno il 35 per cento delle immatricolazioni. Perchè si affermino anche in Italia, però,

devono fare i conti non solo con il prezzo più alto o le carenze infrastrutturali; c'è anche il problema dello standard delle colonnine, che non sempre comunicano fra loro e costringono l’automobilista a tenere più carte in tasca per essere certo di fare rifornimento.

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FORMULE

L’ANELLO MANCANTE

In mid stat virtus C’era già, certo. Ma adesso è ufficiale e codificato, per la prima volta, da Arval. Si tratta del noleggio a medio termine, utile per molteplici esigenze di uso e possesso

di Giuseppe Guzzardi

U

La tabella mostra i canoni mensili (orientativi), in euro, per tutti i segmenti, compresi i veicoli commerciali leggeri. Si notino le due differenti logiche di noleggio, Free e Easy: la prima è stata immaginata proprio come un ponte tra la logica del Breve e il Mid (Easy), le cui caratteristiche sono prevalentemente simili al NLT.

18 -

n claim diretto e senza equivoci. Per Arval il Mid Term è Flessibile, Veloce, Trasparente, quindi, inevitabilmente, Facile. Una logica ineccepibile proprio perché si è lavorato su una formula che puntasse dritto al ventre molle dell’offerta noleggio, guardando ai grandi numeri relativi alle auto e agli LCV e lasciando a una seconda fase offerte più dettagliate e tailor made. In Arval hanno tagliato a fette il mercato, considerato le esigenze più importanti per quanto riguarda gli accessori, stabilito che la velocità di consegna era la quintessenza della proposta, deciso di conseguenza che sarebbe stato possibile noleggiare auto di tutti i colori a condizione che fossero grigie. Non possiamo che convenire su queste scelte, che garantiscono (vedi tabella in basso, dati ufficiali Arval) tariffe di accesso al noleggio molto interessanti anche e soprattutto per il privato cittadino, che è spesso colui che maggiormente ha esigenze di noleggio estemporanee, impreviste e immediate. Pensate al dirigente che deve autogestirsi una trasferta di alcuni mesi, o l’artigiano che ha un contratto per un appalto circoscritto nel tempo, o l’automobilista che non può usare la propria autovettura per un lungo periodo (ad esempio a se-

Il General Manager di Arval Italia, Grégoire Chové. A destra, Tomaso Arguzzi, direttore Mid Term.

guito di un sinistro grave). I casi specifici sono tantissimi (compreso quello, e qui in Arval sono stati per ora fallaci, del ritiro della patente e della conseguente necessità di un quadriciclo), e quando la richiesta è molto varia l’unico sistema che ha un senso è quello della standardizzazione. Per questo abbiamo apprezzato il lavoro della società delle stellerondini che ha provato, riuscendovi, a mettere dei paletti fondamentali per il nolo compreso tra uno e 24 mesi. Due ‘medie’ molto differenti La distinzione ideologica tra le due offerte è tra chi ha bisogno di un vero NLT ma per un periodo più breve e chi ha necessità ‘subito’ di un veicolo. Nel primo caso l’offerta si chiama Easy, e praticamente incarna la mag-

Da uno a 24 mesi, il rent per tutte le tasche Free 1-3 mesi Easy 4-6 mesi Easy 7-9 mesi Easy 10-12 mesi Easy 13-15 mesi Easy 16-18 mesi Easy 19-21 mesi Easy 22-23 mesi Easy 24 mesi

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Citycar 540 520 500 475 440 410 385 355 340

Economy 660 635 610 575 535 495 460 425 405

Compact 690 663 640 615 580 550 520 490 470

SW small 720 690 670 640 600 565 535 505 485

SW large 900 860 835 795 755 715 675 640 620

Executive 1.230 1.175 1.135 1.075 1.015 955 895 840 810

LCV small 1.215 1.160 1.080 960 835 710 590 485 425

LCV large 1.230 1.175 1.110 1.015 920 820 720 640 590


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FORMULE

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Citycar ✔ ✔ ✔ ✔ ✔

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Economy ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔

Compact ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔

SW small ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔

SW large ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔

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<135

gior parte dei servizi e delle opzioni del Lng, escluso il colore della carrozzeria e con una scelta più limitata di modelli. L’Easy è applicabile per noli superiori ai quattro mesi: la tabella della pagina precedente mostra come il canone decresca al diminuire dei mesi di contratto e del chilometraggio, che peraltro possono essere modificati in corso d’opera. Al di sotto di questo intervallo temporale ecco la Free, formula più libera e pertanto più onerosa, valida da uno a tre mesi. Non è escluso che si possa passare in Easy dopo la Free: la forza del Mid Arval sta proprio nella flessibilità e nella semplicità. La Free ha anche due altri value: non ci sono penali in caso di restituzione anticipata e si paga soltanto quanto realmente fruito. Chové, grande capo Arval, crede molto nell’inserimento di questo tassello nell’offerta a 360 gradi di Arval: “Il mercato sta cambiando molto rapidamente e in qualità di leader del settore dobbiamo fornire risposte ai nostri clienti che possano accompagnarli in questa trasformazione, con prodotti e servizi veramente in gra■ do di soddisfare esigenze sempre più evolute”.

Executive ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ ✔ <135

LCV small ✔ ✔ ✔ ✔ ✔

LCV large ✔ ✔ ✔ ✔ ✔

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La tabella mostra come la squadra di Tomaso Arguzzi ha immaginato la dotazione-tipo per segmento di noleggio. Tutto condivisibile, a parte l’assenza del navigatore nelle due classi di veicolo commerciale leggero. Nell’insieme, una dotazione adeguata anche per il valore di remarketing.

Arval+Volvo = Volvo Car Credit “Le famiglie si sono piaciute” si diceva una volta. In effetti, in questo caso il fidanzamento è stato formale, per l’occhio sociale, perché i due si piacevano da tempo, e anche se non avevano bisogno l’uno dell’altro il matrimonio è stata una bella cerimonia e i due stanno consumando. E sì, perché Arval aveva proprio voglia di avere con un brand automotive un rapporto preferenziale, intenso, che consentisse di entrare nell’agone della trattativa senza limitarsi ad essere un partner di noleggio. Volvo da par suo si aggrappa all’immagine di brand europeo, e deve avere tutte le cose a posto per assolvere alle esigenze di una clientela che si distingue in quanto molto affezionata al marchio che fu svedese. Il risultato è Volvo Car Service, strumento di servizi finanziari così articolato: Volvo Car Classic - Classico finanziamento a rata fissa fino a 96 mesi. Volvo Car Freeplane - Come sopra ma a rata flessibile. Next by Volvo 2.0 - Blocco del valore residuo, determinato per consentire la scelta tengo/cedo a fine proprietà/possesso. Volvo Car Lease - Leasing ‘grasso’, che possa cioè prevedere anche prodotti assicurativi e manutentivi (non molto dissimile, quindi, dal NLT). Volvo Car Rent - Formula piena di noleggio per professionisti e privati dedicata nello specifico ai clienti di marca, a canone fisso. Volvo Wholesale - Linea di credito (Findomestic) accesa per consentire al dealer di mantenersi in linea con il programma di sviluppo e crescita della Casa madre. Tutti prodotti che Arval è in grado di gestire con estrema competenza e senza particolare affanno. Tutti prodotti che Volvo, senza un istituto di credito creato ad hoc, faticherebbe a proporre, a rischio perdita per il cliente. Quindi, l’incontro perfetto. Ma ciò che desta in particolare il nostro interesse, e che per certi versi vorremmo approfondire, è l’ultimo punto, in quanto il sostegno ai dealer è argomento molto delicato anche in ottica Basilea 3, e potrebbe essere vissuto come un vincolo, un obbligo, per legare il concesssionario ai progetti e agli obiettivi del costruttore. Sicuramente torneremo sulla questione, perché è certo che in Arval la cosa è stata ben studiata.


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NUOVI TARGET Tempo di leTTura: 12 minuti QuesTo arTicolo inTeressa a: Costruttori, produttori di allestimenti, società di noleggio, legislatori, persone con disabilità

DISABILITÀ&MOBILITÀ

FIGLI DI

Ci sono e sono tante e, soprattutto, tendono verso un’assoluta autonomia. In Italia le persone con disabilità si muovono grazie a veicoli appositamente allestiti, di solito in proprietà. Perché l’offerta di noleggio è (quasi) zero di Roberta Carati

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oleggiatori non pervenuti. In tema di mobilità per i disabili l’offerta di soluzioni di renting ad hoc è quasi zero. Le società di noleggio a lungo termine e di rent-a-car si dichiarano pronte ad attivarsi su espressa richiesta (Program di Autonoleggio Fiorentino, per esempio, effettua allestimenti su Fiat Doblò Cargo e Volkswagen Caddy) ma, ad eccezione di Hertz (v. pagina 22), nessuna ha inserito in flotta mezzi accessibili. Stiamo parlando di veicoli con allestimenti su misura e per i quali è necessario modificare la carta di circolazione, veicoli che a fine noleggio andranno riportati alla condizione originaria per poter essere venduti come usato (con un’altra variazione della carta). E i costi, tutt’altro che esigui, su chi ricadrebbero? Nel mondo del renting, insomma, e nonostante in Italia siano circa tre milioni, i disabili non sono (ancora) un target. Ma si muovono. Alla guida e trasportati.

La ‘104’ non basta

Abbiamo interpellato due primarie società del settore allestimenti - Focaccia Group di Cervia (RA) e Kivi di Vigliano d’Asti (AT) - e messo a fuoco l’offerta. F&F Cominciamo con una breve presentazione? ▲ Marco Leonardi, Responsabile Commerciale Focaccia Group Con oltre 60 anni di esperienza nel settore, Focaccia Group è azienda leader nella progettazione e produzione di componentistica automotive, allestimenti per veicoli accessibili alle persone con disabilità, auto per le Forze dell’Ordine e veicoli speciali. Fiori all’occhiello nel comparto dei veicoli con pianale ribassato sono Doblò Wav F-Style One e Caddy Maxi F-Style 3: si distinguono per gli elevati standard di design, comfort e sicurezza e sono certificati da Omologazione Europea II fase rilasciata dal Ministero dei Trasporti. La nostra gamma include anche i mini-

grazione e alla mobilità delle persone disabili. È definita persona disabile quella che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiLa legge c’è, applicarla - se si vuol conciliare proprietà va, che è causa di difficoltà nella sua integrazione. Con particolare attenzione ai trasporti sono dedicati del veicolo, allestimento, noleggio - è problematico gli articoli 26 e 27 titolati ‘Mobilità e trasporti colleta legge quadro 5 febbraio 1992 numero 104 re- tivi’ e ‘Trasporti individuali’. Il primo di essi delega la gola l’assistenza, l’integrazione sociale e i di- competenza a Regione e Comuni in merito alla prediritti delle persone disabili. In essa sono dettati i sposizione di interventi al fine di consentire alle perprincipi dell’ordinamento in materia di diritti all’inte- sone disabili la possibilità di muoversi liberamente nel

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NUOVI TARGET

I UN DIO MINORE van e i minibus 9 posti - possono ospitare anche più di tre carrozzine - equipaggiati con il sollevatore Fiorella Slim Fit o con il più comune sollevatore doppio braccio. Focaccia Group propone anche ausili e accessori che agevolano l’ingresso e l’uscita dal veicolo delle persone con disabilità in carrozzina e/o a ridotta mobilità, come il verricello elettrico F-Winch e la ribaltina di trasferimento Turbo Slide. ▲ Michela Giberti, Amministratore Delegato Kivi Kivi è un’azienda nata nel 1995 e oggi leader nel settore dei dispositivi di guida per persone con ridotte capacità motorie, ausili per il trasporto, conversione e allestimento di vetture guidabili direttamente dalla propria carrozzina. Tutti i prodotti con marchio Kivi sono certificati ISO 9001:2008 e approvati dal Ministero dei Trasporti italiano, dal Ministero dei Trasporti spagnolo e da Motability del Regno Unito. L’azienda è, inoltre, partner del programma per la mobilità Autonomy del gruppo FCA ed è membro dal 2007 dell’European Mobility Group. I comparti in cui la società investe maggiormente sono quelli dei dispositivi di guida, installabili sulla maggior parte delle vetture in commercio, e quello della guida in carrozzina.

ni, enti pubblici ed enti di soccorso orientati al trasporto collettivo. Un’ulteriore categoria di utenti è data dai tassisti e dai noleggiatori a breve termine. ▲ Giberti (Kivi ) Persone con disabilità motorie ad arti inferiori, superiori o a entrambi gli arti. Si realizzano, pertanto, allestimenti personalizzati per paraplegici, emiplegici, tetraplegici, focomelici, distrofici ecc. a patto che siano in possesso di patente B speciale. F&F Il grado di mobilità in che misura incide sull’offerta del prodotto e la relativa personalizzazione? ▲ Leonardi (Focaccia Group) Incide sicuramente, basti pensare alle soluzioni Sali & Guida che consentono alla persona in carrozzina di accedere al veicolo e di guidare in totale autonomia.

Alcune soluzioni Kivi. Nelle foto piccole, il cerchiello acceleratore sopra al volante (in alto) e il cerchiello acceleratore sotto il volante, oltre alla leva freno specifica. Qui sotto, si notino la porta rototraslante e il verricello carica carrozzina.

F&F Qual è la tipologia di utenza? ▲ Leonardi (Focaccia Group) Soprattutto privati e famiglie, ma anche associazioterritorio. Ciò significa che l’effettiva possibilità di spostamento deve in ogni caso essere declinata a livello territoriale per garantire l’effettiva fattibilità degli interventi da realizzare; il che significa parcheggi riservati e possibilità d’accesso con il veicolo in zone a traffico limitato. Il successivo articolo 27 dispone, a favore dei titolari di patenti speciali, l’erogazione di contributi alla spesa per la modifica degli strumenti di guida dell’auto, a carico del bilancio dello Stato. Infatti, in caso di acquisto, possono essere richiesti e

concessi benefici relativi alla riduzione dell’aliquota di imposta sul valore aggiunto in relazione al prezzo del veicolo scelto. Sono altresì previste detrazioni Irpef dal costo del veicolo fino a un limite attualmente stabilito di circa 18.000 euro. Di estremo interesse è l’esenzione permanente dal bollo dell’auto e quello dell’imposta di trascrizione sugli eventuali passaggi di proprietà. Si consideri che, essendo il presupposto della legge l’autonomia e l’integrazione dei soggetti svantaggiati, le misure di sostegno contemplate vengono estese dicembre 2016 -

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NUOVI TARGET

EASY MOVER, il trasporto secondo Hertz È Ford Transit Combi Custom 330, equipaggiato con Sollevatore Fiorella, il veicolo scelto dalla compagnia di rent-a-car per il trasporto di persone con disabilità in carrozzina. ‘EASY=SAFE’, l’allestimento studiato da Focaccia Group, permette di far viaggiare fino a 9 persone, compreso il conducente, più una in carrozzina che viene fatta salire grazie al sollevatore monobraccio con portata fino a 360 kg. A garantire la sicurezza a bordo provvedono gli ancoraggi certificati a livello europeo secondo la direttiva 2007/46/CE in attuazione della norma ISO 10542. La flotta Hertz conta una trentina di Ford Custom accessibili a disabili in carrozzina, noleggiabili in tutta Italia.

Soluzioni Focaccia Group per Volkswagen Caddy F-Style 3 con pianale ribassato e, a destra, Mercedes Classe V con Sollevatore Fiorella Slim Fit.

Ad incidere è anche l’occasione di utilizzo e i benefici ricercati. Per esempio, il nostro Sollevatore Fiorella F360 monobraccio con optional F-Twister è il preferito dai tassisti e gli NCC, il mondo del turismo o le associazioni che svolgono anche attività per il tempo libero, in quanto dà la possibilità di accedere al bagagliaio con una semplice rotazione del sollevatore. Altro caso è rappresentato dai veicoli con pianale ribassato dotati di Genius Ramp, il sistema che consente alla rampa di accesso di ripiegarsi internamente ricreando così il piano originario del veicolo.

anche ai familiari che li assistono. Oltre a ciò, la legge 104/92 prevede facilitazioni per i veicoli delle persone disabili, che vengono attuate gravando i Comuni della predisposizione di apposita segnaletica da apporre sui veicoli e servata all’identificazione del mezzo condotto dal disabile o sul quale questi viene trasportato. Il contrassegno, rilasciato dal Comune di residenza del disabile, è mobile e deve essere apposto visibilmente sul parabrezza del veicolo sul quale sta viaggiando. 22 -

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Sui minivan e minibus 9 posti proponiamo l’installazione di sedili singoli montati su guide che permettono di personalizzare la configurazione dei posti viaggio. Tutti i nostri allestimenti sono proposti in versioni più o meno accessoriate per soddisfare diverse esigenze di gusto e funzionalità, ma anche di possibilità di spesa. ▲ Giberti (Kivi ) Il grado di mobilità della persona disabile incide più sulla guida che sul trasporto. L’azienda, infatti, propone diversi kit specifici di guida per la maggior parte delle vetture in commercio e, per le patologie più complesse, offre soluzioni ‘su misura’ del disabile e della vettura scelta. Per i clienti con disabilità più gravi e impossibilità di trasferirsi sul sedile originale della vettura, Kivi propone due modelli omologati per la guida e/o il trasporto in carrozzina: ‘Kivi Soul eMotion’ (nata dalla conversione della Kia Soul) e ‘Kivi Tour 2’ (nata dalla conversione della Kia Carens). F&F Soprattutto vendita ma anche noleggio? ▲ Leonardi (Focaccia Group) Esattamente, ma il canale del noleggio si sta sviluppando velocemente trainato dalla domanda proveniente dalle associazioni e dai privati. La nostra scelta attuale è quella di non sviluppare direttamente il canale del noleggio, ma di affidarci a partner qualificati. Nel noleggio a breve termine siamo partner di Hertz, con il quale abbiamo sviluppato il progetto Easy Mover; in quello del NLT, invece, siamo partner di noleggiatori istituzionali come Arval, ALD e LeasePlan. Quanto alle soluzioni finanziarie, le più diffuse sono il leasing e i finanziamenti captive proposti dalle Case auto. ▲ Giberti (Kivi ) Solo vendita, che può avvenire direttamente in azienda o tramite distributore autorizzato. Data l’estrema personalizzazione dei prodotti Kivi, l’azienda non riesce ancora a effettuare servizi di noleggio vetture. ■ Se la legge è sostanzialmente chiara, numerosi sono i problemi applicativi: come conciliare la proprietà del veicolo con la disabilità del suo autista o della persona trasportata? O l’allestimento approntato secondo le esigenze del cliente con il noleggio che, per definizione, è un prodotto studiato per una generalità di utenti? Infine, in caso di sostituzione dell’auto, che ne sarebbe dell’allestimento studiato per una persona determinata e non facilmente adattabile ad altre esigenze?


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RUOTATOUR

NUOVI TARGET

Uno guida e l’altro no, ma Stefano Viglione e Lorenzo Barbero hanno lo stesso approccio alla mobilità: il pietismo non serve. Servono invece concretezza, semplificazione, apertura mentale 1 Guido, da oltre vent’anni. Ne ho 46 e sono disabile da 25. In famiglia abbiamo due auto e le guido entrambe: una Range Rover Discovery che abitualmente utilizza mia moglie con mia figlia o quando ci spostiamo insieme; e una Mini Cooper S che uso quotidianamente. 2 Il medesimo per entrambe le auto, legato ai soli comandi di guida con le mani, non ci sono modifiche attinenti i sedili. Semplificando, si utilizza una monoleva push-pull: se spingi freni, se tiri acceleri. Serve sempre una mano sulla monoleva, che consente di passare dall’accelerazione alla frenata con estrema immediatezza. 3 Assolutamente secondo i miei gusti, tendo ad adattare il meno possibile: l’auto, la casa... Le auto mi piacciono e sono funzionali alla mia famiglia. 4 Sono entrambe di proprietà, francamente non ho mai approfondito l’opzione noleggio. Se acquisto l’auto, la perfeziono e dopo 4 anni (decorso il termine che ti permette di avere benefici finanziari sulle imposte) la cambio, all’atto della permuta devo essere io a ‘liberarmi’ degli ausili di guida, farla ricollaudare e riportarla allo stato precedente le modifiche. Quindi, in caso di noleggio, andrebbe affrontato anche questo aspetto. 5 Un automobilista disabile è un guidatore come tanti altri, ed è giusto che sia questa la logica. La disabilità non va né nascosta né ostentata. 6 Sono uno user, propendo per la concretezza, l’esigenza è la semplificazione. Se a fronte di una disabilità, per limitare gli ostacoli che la disabilità impone devo anche subire significative incombenze burocratiche per godere delle agevolazioni, significa che la norma non funziona.

1 - Lei guida o è un disabile trasportato? Con che mezzo si sposta? 2 - Qual è l’allestimento? 3 - Come ha scelto l’auto? Secondo i suoi gusti o in funzione delle sue specifiche esigenze?

Lorenzo Barbero sul suo speciale sedile che esce dall’abitacolo della Opel Zafira Tourer e viene agganciato al carrello trasformandosi in sedia a rotelle. Un allestimento da diecimila euro.

1 Sono un disabile trasportato. Ho 50 anni e non guido più da dieci. Mi muovo su una Opel Zafira Tourer Cdti 2000 a gasolio: la potenza è considerevole, ma lo è anche il peso degli allestimenti. 2 Il mio sedile di trasportato, che sostituisce in blocco quello originario, è montato su una piastra metallica rotante fissata al pianale. Piastra da cui fuoriesce una parte provvista di due beccucci che fa da scivolo al mio sedile. Mia moglie avvicina il carrello (che è riposto nel baule), lo aggancia ai beccucci e io vengo ‘scarrellato’ con il sedile. Ed eccomi su una sedia a rotelle particolare. Esco, o rientro, in dieci minuti.

4 - Proprietà o noleggio?

3 Ho scelto la Zafira perché mi interessava un’auto grande ma non troppo (per non impedirmi un agevole accesso in città) e comoda (anche in rapporto al mio lavoro). Sono molto soddisfatto proprio per la funzionalità testata sul campo ormai da un anno e mezzo.

5 - Parcheggi riservati e accesso alle ZTL a parte, un disabile è un driver o un passeggero come gli altri?

4 Ho acquistato perché il concessionario non mi ha nemmeno prospettato l’opzione noleggio. Immagino le obiezioni: il noleggiatore avrà ‘voglia’ di far montare un allestimento - quindi modificando la carta di circolazione - su un’auto che gli ritornerà dopo 3-4 anni? Auto che rivenderà come usato, magari a un normodotato, e per la quale dovrà provvedere a smontare l’allestimento, riportarla alle condizioni originarie e modificare di nuovo la carta di circolazione?

6 - Che cosa serve perché la disabilità non trovi un altro ostacolo nella mobilità?

5 Non sempre il parcheggio per i disabili prevede uno spazio laterale sufficientemente largo da permettere alla mia piastra di posarmi a livello del terreno. Banalizzo, ma se vicino ho un Suv, il suo volume è tale per cui lo spazio di cui ho necessità viene a mancare. 6 Sicuramente la tecnologia sta agevolando la vita al disabile; purtroppo per molte persone il disabile resta disabile anche se si può muovere.

Stefano Viglione al volante della Mini Cooper S. L’altra auto, la Range Rover, è stata scelta in funzione delle esigenze di famiglia. Come sua figlia, Viglione è un grande sportivo, e necessita di un bagagliaio capiente in cui riporre monosci e sedia a rotelle.

Aniasa scende in campo

“Anche per il trattamento fiscale”, si inserisce Pietro Teofilatto, direttore noleggio a lungo termine Aniasa, “è necessario un chiarimento. Le agevolazioni previste dalla normativa - Iva ridotta al 4 per cento, detrazione dell’Irpef e esenzione dal bollo annuale - non considerano il noleggio tra le modalità di acquisizione di questi particolari veicoli. Aniasa ha già evidenziato alle Istituzioni questa incredibile situazione di

sperequazione tributaria, sollecitando l’estensione del beneficio fiscale anche per un uso temporalmente limitato di tali mezzi”. Insomma, le sfide sono molte, ma il mercato è promettente; la legge esiste ed è necessario lo sforzo di tutti per addivenire a una soluzione accettabile per l’intera collettività. ■ (a cura dell’Avv. Dionigi Bovolo) dicembre 2016 -

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SCENARI TEMPO DI LETTURA: 8 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, società di IT, operatori del noleggio, driver

Arval - È ovviamente attenta all’evoluzione degli strumenti di as-

sistenza alla guida che le Case costruttrici stanno sviluppando. Strumenti come il bluetooth, sistemi di navigazione e sensori di parcheggio sono ormai di serie, soprattutto negli allestimenti business, e non averli sarebbe penalizzante, mentre alcuni brand includono già altri sistemi, più direttamente legati alla sicurezza alla guida, tra cui il cruise control adattivo, l’avviso di superamento involontario di carreggiata e il rilevamento della stanchezza del guidatore, che supportano o avvisano mediante alert il driver mentre è alla guida del veicolo. Più recentemente alcuni di questi strumenti iniziano ad essere presenti su modelli e allestimenti non appartenenti a categorie business. Meno capillare è invece la diffusione dei sistemi di assistenza alla guida nell’ambito dei veicoli commerciali. I dispositivi di assistenza alla guida hanno ripercussioni importanti sia sulla sicurezza dei driver sia sulla capacità di ridurre i consumi, perché incentivano il driver ad adottare uno stile di guida più virtuoso. Per Arval, società di noleggio e quindi produttore di veicoli usati, questo tema è importante anche in relazione al valore residuo del veicolo; la presenza di questi dispositivi determina una maggiore appetibilità del prodotto per quando sarà reimmesso sul mercato.

CONNECTED CARS

97,0% NAVIGATION 78,0% SAFETY 0,9% MAINTENANCE 25,0% CONVENIENCE 1,0% SECURITY 19,3% ELECTRIC VEHICLE 0,5% INFOTAINMENT

Alphabet - Nella gestio-

ne delle flotte aziendali la connettività a bordo auto ha un’importante valenza strategica. La tecnologia è infatti un’alleata sia del saving sia della sicurezza. Dal 2012 la dotazione high-tech è aumentata in maniera esponenziale, tutte le Case auto si sono impegnate per la realizzazione di sistemi di intrattenimento innovativi, permettendo una connessione permanente a internet. Oltre l’87 per cento delle vetture del nostro parco è dotata di sistemi di infotainment, grazie ai quali tutte le funzioni multimediali possono essere comandate in modo intuitivo, ad esempio lo smartphone, il sistema di navigazione in grado di valutare il traffico in tempo reale, e i dispositivi per la riproduzione di DVD. L’infotainment permette inoltre di monitorare lo stato della vettura, con informazioni relative alla pressione dei pneumatici, ai dati del computer di bordo o ai settaggi della centralina. Fondamentale è anche l'utilizzo dei comandi vocali attraverso i quali il sistema multimediale può essere gestito, permettendo al conducente di non distrarsi al volante. Inoltre, gran parte del parco è dotato di sistemi evoluti di assistenza alla guida quali cruise control e limitatore di velocità, sistema anti-collisione, monitoraggio angolo cieco e corsia. Un notevole impulso all’offerta di nuovi servizi innovativi sta arrivando anche dalla telematica, ovvero la ‘scatola nera’, che oltre ad aiutare nella difesa del proprio parco auto dal furto, permette di assistere in maniera sempre più efficiente e tempestiva la nostra clientela in caso di assistenza stradale, gestione degli incidenti, telediagnostica, pianificazione degli interventi di manutenzione e, su richiesta specifica del cliente, offre la possibilità di fornire tutta una serie di informazioni aggiuntive rispetto al veicolo e alla sua guida.

CHI PIÙ CHI MENO di Giacinta Moraschi

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Tutti gli operatori del noleggio a lungo termine si sono attrezzati: le loro flotte offrono soluzioni di connettività che vanno dai basilari sistemi di navigazione e intrattenimento ai più evoluti dispositivi di assistenza alla guida. Difficile, per i più, tradurre in percentuali questa pur ricca dotazione. Non per cattiva volontà ma perché, in quanto società di servizi, rispondono principalmente alla mutevole domanda del cliente. Ciò non toglie che alcuni più di altri spicchino per propositività. Provate a individuarli - dicembre 2016


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SCENARI

Leasys - Fornisce veicoli equipaggiati secondo richiesta. In particolare, essendo i clienti in larga parte un target ‘business’, la grande maggioranza delle vetture è dotata di sistemi di navigazione, nella quasi totalità già integrati dalle Case costruttrici nel modello prescelto, Case che sempre più producono vetture in versione business con navigatore e bluetooth (altro dispositivo molto gettonato). Come noleggiatore, Leasys propone soluzioni comprensive di strumenti per la sicurezza, spesso integrando le richieste del cliente che in misura sempre crescente intende garantire la sicurezza dei dipendenti, il controllo e il monitoraggio della flotta. Per rispondere a tali esigenze Leasys ha sviluppato un sistema di telediagnosi e infomobilità, denominato ‘I-Care’, che permette, tra l’altro, di prevenire furti, guasti o malfunzionamenti e intervenire in caso di imprevisti. Infine, l’installazione della Black Box consente, grazie all’impatto positivo sulla componente assicurativa del canone, risparmi per il cliente. Ne sono dotate, tra quelle ordinate a Leasys nel 2016, 6 vetture su 10. Car Server - La tecnologia si presenta come fattore dominan-

te un po’ in tutti i settori, automotive e noleggio compresi: le potenzialità sono enormi, le prime applicazioni incoraggianti. Come molti altri, abbiamo iniziato a fornire, su richiesta del cliente, il servizio di installazione della Black Box sulle nostre auto. Stiamo sviluppando inoltre piattaforme web e configuratori d’auto, lavorando nel contempo per la digitalizzazione della documentazione. Abbiamo anche sviluppato una app che offre ai driver una serie di servizi operativi e informativi: inoltrare richieste di interventi e prenotare riparazioni, visualizzare la rete di filiali e centri assistenza, avere sempre a portata di mano i numeri utili anche in modalità off-line. Una soluzione smart, rapida ed efficace, accessibile da smartphone e tablet, scaricabile gratuitamente dagli store Google e Apple. I clienti l’hanno accolta molto bene e stanno iniziando a utilizzarla sempre più spesso.

LeasePlan - Il 2016 ha visto aumentare sensibilmente l’interesse per la telematica come strumento fondamentale di gestione e ottimizzazione della flotta nonché di sicurezza dei propri driver. In LeasePlan abbiamo già da tempo lanciato un servizio di Telematica Modulare, ovvero un’offerta che spazia da una soluzione base a una completa di tutti i servizi tra cui: studio delle percorrenze delle flotte, analisi dei consumi, geo localizzazione dei veicoli, reportistica per l’analisi della flotta, fino al servizio di Emergency call che attiva il soccorso stradale e l'emergenza sanitaria quando necessario. LeasePlan Italia è stata la prima azienda italiana a lanciare un prodotto strutturato di Telematica, installando di default, su tutte le auto, i propri device con moduli di crash e furto attivati. Questa iniziativa sta dando ottimi risultati soprattutto in termini di sicurezza dei nostri driver, tema prioritario nella gestione della flotta. A riprova, i veicoli con ‘scatola nera’, Clear Box nel linguaggio LeasePlan, hanno registrato una diminuzione della frequenza dei sinistri e non solo. Anche in tema di furti, i device installati a bordo hanno permesso un incremento del recupero dei veicoli rubati. Il tema della connettività per LeasePlan resta centrale. Si sta portando avanti un nuovo progetto che nei prossimi anni vedrà un ulteriore sviluppo di tale proposizione.

0,2% ma molta richiesta di ibrido NAVIGATION 100% di navigatori satellitari installati sui veicoli della flotta nella versione Business SAFETY 100% inserito di default su tutti gli ordini LeasePlan Italia effettuati a partire dal 2015 il Safety kit SECURITY SÌ alla telematica (con Emergency call): dispositivi per il controllo in remoto della difesa da ELECTRIC VEHICLE

effrazione, furto, manomissione

SÌ 50% SÌ 60% SÌ 10% SÌ 30% SÌ

Mercury - Oltre quanto ormai facente parte delle INFOTAINMENT dotazioni di bordo delle auto di nuova produzione, Mercury sta sperimentando una soluzione per tracciare in tempo NAVIGATION reale lo stato della vettura in modo da porre in atto azioni preventive e correttive a supporto del driver, che ne SAFETY limitino o prevengano i fermi tecnici; inoltre, la lettura da remoto di alcune informazioni permette una corretta SECURITY pianificazione delle manutenzioni ordinarie. L’ulteriore utilizzo della ‘scatola telematica’, in collaboELECTRIC VEHICLE razione con una primaria compagnia assicuratrice, supporterà la rilevazione e gestione dei sinistri. Altro elemento di rilievo è la valutazione dello stile di guida, al fine di dare al driver eventuali suggerimenti atti a migliorare le performance di utilizzo della vettura in un’ottica di uso più eco-compatibile. Molte delle informazioni sullo stato della vettura verranno messe a disposizione del driver tramite una app dedicata; app che sarà anche canale di comunicazione e supporto.

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FORUM AUTOMOTIVE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, ricercatori, automobilisti, motociclisti

LA SICUREZZA NON È UN OPTIONAL

Less is more Semplificare va a beneficio della sicurezza. È stato ribadito al FORUMAutoMotive, che si conferma serbatoio di idee

Momenti dal quarto evento del FORUM AutoMotive, ospitato all’Auditorium Robert Bosch di Milano.

11 ottobre, Milano: all’Auditorium Robert Bosch va in scena il quarto evento di FORUMAutoMotive, il movimento di opinione fondato da Pierluigi Bonora. Come nel 2015 il tema della sicurezza è centrale, declinato nella variante ‘Non è (solo) un optional’. Il timore di Maurizio Melzi, brand manager SsangYong, è che “la corposa dotazione di sicurezza sul nuovo rischia di farti sentire immortale”. “Sentirsi sicuri”, rilancia Pier Francesco Caliari, direttore generale Ancma ed Eicma, “ti fa diventare incosciente: tanto ho l’esp, tanto ho sette airbag... Manca l’educazione alla guida, l’educazione civica, l’educazione stradale”. Eppure “i ragazzi hanno fame di informazioni che li rendano più sicuri”, aggiunge Marco Alù, direttore relazioni esterne Ford Italia, “anche se poi nelle scuole guida imparano ancora con i cambi manuali!”. Per il giornalista Roberto Rasìa dal Polo “con la guida autonoma si andrà verso il 100 per 100 di responsabilità dell’auto e non del conducente”; non è così per Toni Purcaro, managing director teve Jobs avrebbe Dekra Italia, che vede “la sicurezza come la risultante di apprezzato. Lui, tre fattori - comportamento, infrastruttura e tecnologia che nella sempli- - ma la responsabilità del conducente resta il perno, ancità vedeva la suprema forma di ricer- che quando si parla di auto connesse”. catezza, che ha fondato un impero sul concetto di “less is more”, si sarebbe tro- La grande scommessa vato d’accordo con Gianluca Pellegrini, Siamo sempre lì, guida autonoma e connessa, tema deldirettore di Quattroruote, che ricordava come “anni fa la ricerca AlixPartners che apre i lavori del forum: “Entro c’erano forse più tastini sul cruscotto che cavalli nel mo- il 2020 - esordisce il managing director Giacomo Mori tore mentre oggi i cruscotti sono molto più tecnologici - tre vetture su dieci saranno connesse a Internet, e anche ma molto più chiari”; e anche con Eugenio Franzetti, di- se solamente il 5 per cento del traffico generato sarà sfrutrettore comunicazione e relazioni esterne Peugeot tato in auto, il business legato alla Rete raggiungerà i Citroën/DS Italia, che in nome della sicurezza ha “lan- 68 miliardi di euro, con un ricavo di circa 160 euro per ciato il cruscotto pulito lasciando tutto il resto sul touch veicolo. Gli automobilisti spenderanno fino a 800 euro screen; poche cose che distraggono, tutto comodo e alla in connettività per ottenere risparmi su assicurazioni, conportata”; e forse addirittura con Luisa Di Vita, direttore sumi di carburanti e manutenzione. La maggior connescomunicazione Nissan Italia, per la quale “arrivare pri- sione contribuirà anche a ridurre gli incidenti stradali, il mi è difficile, la sfida oggi è arrivare per tutti”. ■ 93 per cento dei quali è dovuto a errore umano”.

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ATTUALMENTE

A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA

‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierà per i gestori e gli utenti di auto aziendali

BE-FREE IN TUTTI I MODI

4 porte, 5 porte o Station Wagon, e anche benzina, diesel 95cv o GPL. Tante le combinazioni possibili con ‘BE-FREE per Fiat Tipo’, soluzione di mobilità per i privati studiata da Leasys. Disponibile in tutte le concessionarie Fiat d’Italia, BE-FREE per Fiat Tipo parte da un importo mensile fisso di 249 euro - Iva inclusa e senza anticipo, per 48 mesi e 60.000 km - e comprende assicurazione RCA, bollo, sistema di infomobilità, assistenza stradale e la gestione da smartphone di tutti i servizi legati all’auto grazie a Leasys App. Sempre con la possibilità, se si cambia idea o se cambiano le esigenze di mobilità, di restituire la vettura dal 13esimo mese senza alcuna penale di estinzione anticipata.

INNOVAUTO SOLUTIONS Forte del successo della prima edizione - 280 partecipanti, 15 partner, più di 30 relatori - torna l’appuntamento con ‘Innovauto Solutions’. La mostra convegno organizzata dall’IIR - Istituto Internazionale di Ricerca approfondirà ‘Le strategie e le innovazioni tecnologiche: dal digital marketing alla gestione delle flotte aziendali’. Tre le sessioni tecniche in agenda: ‘CRM, digital marketing e business intelligence’, ‘Dalla logistica dell’auto ai ricambi, all’after sales’, ‘Flotte aziendali’. Occasione di incontro per chief technology strategist, direttori marketing, digital marketing, after sales, produzione, acquisti, flotte aziendali, Innovauto Solutions vi aspetta il 17 febbraio 2017 all’Atahotel Expo Fiera di Milano. Per iscrizioni e dettagli, http://www.innovauto.it

IVA, DOPO LA PROROGA IL RICORSO? “Una misura miope che penalizza le aziende italiane rispetto ai competitor europei che beneficiano di minori costi di mobilità (tedeschi e francesi possono contare sulla detraibilità dell’Iva al 100 per 100), l’ennesimo rinvio all’italiana che contraddice quanto il Governo sta portando avanti nella Legge di Stabilità con il super ammortamento”. È duro il commento di Pietro Teofilatto, Direttore del noleggio a lungo termine Aniasa, sull’ulteriore proroga al 2019 della limitazione della detraibilità Iva al 40 per cento sulle auto aziendali, richiesta dal Governo e concessa dall’Unione europea, proroga volta a contrastare l’evasione dell’Iva e a semplificare la relativa procedura di imposizione. “Pur comprendendo la delicatezza della situazione di finanza pubblica”, riflette Teofilatto, “l’ulteriore rinvio non potrà certo contribuire a risolvere i ricordati problemi anti-elusione. In vari contesti aziendali cominciano a serpeggiare perplessità sul tema, ricordando che il regime di proroga deve essere un’eccezione e non una normalità pluridecennale. Chissà che non ci sia spazio per un nuovo ricorso a Strasburgo?”.

MERCATO AUTO 2016: MEGLIO DEL 2009 Con 35,4 miliardi di euro il mercato auto 2016 ha superato il valore pre-crisi del 2009 (35 miliardi tondi tondi a fronte di 2.150.000 immatricolazioni). È la proiezione elaborata dal Centro Studi Fleet&Mobility sulla base della stima Unrae di chiusura a 1.850.000 targhe. Il dato reale dei primi nove mesi 2016 vede la domanda di auto nuove segnare una crescita di oltre 4 miliardi di euro. I privati hanno contribuito con 2,2 miliardi. Oltre un miliardo in più le società, segno che il superammortamento funziona, accelerando il ciclo di rinnovo. Più contenuta, poco sopra gli 800 milioni, la crescita del canale renting, con una migrazione di clienti piccoli verso il noleggio a lungo termine.

PERCHÉ IO VALGO Il podio è sempre quello, con Apple, Google e Coca-Cola che si confermano i brand a maggior valore economico. Significative invece, nello studio 'Best Global Brands 2016' condotto da Interbrand, le due new entry: Tesla e Dior. Tesla, in particolare, si è aggiudicata la posizione numero 100 con 4 miliardi di valore. Per il

quarto anno consecutivo, dunque, troviamo Apple e Google rispettivamente al primo e secondo posto con 178,119 e 133,252 miliardi di dollari, Coca-Cola stabile al terzo con 73,1.

La parte alta della classifica è tutta nel segno di tecnologia e automotive, per un totale di 29 posizioni: completano infatti la top ten Microsoft (con un valore del brand misurato in 72,7 miliardi), Toyota (53,6), IBM (52,5), Samsung (51,8), Amazon (50,3), Mercedes-Benz (43,5) e General Electric (43,1 miliardi di dollari).

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COVER TEMPO DI LETTURA: 10 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Società di noleggio, fleet manager, mobility manager, driver

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vvio che questo modello strizzi l’occhio alle flotte aziendali e si candidi per essere un ambito fringe benefit. Linea ‘simpatica’ e leggera, design d’avanguardia, grazie anche a un frontale caratterizzato dai led dei gruppi ottici, dotazioni di sicurezza (vedi pagina seguente) che rappresentano lo stato dell’arte della tecnologia. Abbiamo avuto occasione di provarlo durante la presentazione ufficiale nella natia Barcellona, terra catalana 28 -

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mai avida di modernità e di provocazione. La sfida era chiara: dimostrare come una Seat, brand contraddistinto in anni recenti da uno spirito giovanile e sportivo, si potesse coniugare con il desiderio di un veicolo in grado di sopportare qualche trasgressione in off road e di essere inoltre adatto a una giovane famiglia con il piede lungo. Insomma, un Suv moderno e light nel senso più esteso della parola. C’è da dire che la linea, un po’ wagon nel laterale e nel


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COVER

SEAT IN OFF ROAD

IL SUV ME GUSTA Progettata e assemblata in Spagna, ecco la cugina avventurosa della Leon, la Ateca, Suv con grandi ambizioni, sofisticate dotazioni, linee moderne, prezzi ragionati per il rent e il fringe. L’abbiamo strapazzata e... ci siamo divertiti

Appena seduti, si scoprono le novità Il posto guida dell’Ateca riserva piacevoli sorprese, a iniziare dal Seat Drive Profile che permette una regolazione ‘fine’ dell’assetto e posizione di guida per ogni esigenza e per ogni tipo di percorso. Sono quattro i profili selezionabili: Normal, Sport, Eco, Individual, più i due previsti dalla versione 4x4 presentanta in queste pagine: Snow e Offroad. Altra novità, molto utile, è l’Hill Descent Control, che in off road consente un agevole controllo in discesa: se non si è proprio pratici, è facile che scendendo da un ripido pendio l’istinto porti a frenare o a sterzare, scelta che può creare seri problemi. L’HDC aiuta a mantenere il controllo del veicolo in tali circostanze. Un’altra chicca in tema di comfort, oltre all’apertura/ chiusura bagagliaio con il movimento del piede, il sistema di riscaldamento comandato in remoto a vettura ferma.

posteriore, e con una altezza da terra moderata, può far propendere per la sigla SUW, ma sono dettagli. Una grande sfida per Seat Profetiche le parole del presidente Luca de Meo: quest’auto proietta il marchio iberico del Gruppo VW all’attacco del proficuo segmento dei Suv compatti, per elezione tra i preferiti delle flotte aziendali, liberi professionisti e fruitori di fringe benefit. Ecco perché il

concetto di possesso piuttosto che di proprietà è stato ben analizzato nella composizione del listino, anche se ci sarebbe piaciuto qualche allestimento Business in più. Peccato veniale, perché tra cinque livelli di allestimento è davvero difficile non trovare quello più adatto alle proprie esigenze. Nel corso della prova sono emerse le ambizioni tecnico-fuoristradistiche di Ateca, che sulla robustezza e la capacità di affrontare situazioni difficili non imbroglia. dicembre 2016 -

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La gamma diesel e benzina

COVER Seat riempie il suo nuovo Suv con il meglio dei dispositivi tecnologici in tema di sicurezza e assistenza alla guida. Ecco un piccolo sommario delle funzioni disponibili sulla vettura: Traffic Jam Assist - Nel traffico Ateca sterza, accelera, frena automaticamente durante i brevi avanzamenti. A velocità maggiori gestisce anche il mantenimento della corsia grazie al Lane Assist e al radar di prossimità. Front Assist - Mantiene la distanza costante con il veicolo che precede; anche questa funzione è supportata dal radar di prossimità. City Emegency Brake - Come il Front Assist, ma impiegato in città per evitare collisioni derivanti da distrazioni o attraversamento improvviso di pedoni (il salva-pedoni è una funzione del tutto nuova). In questo caso il radar anteriore è collegato a una telecamera frontale. Traffic Sign Recognition - Il sistema legge e riconosce i segnali stradali, specie quelli indicanti il limite di velocità, segnalandoli sul display. Blind Spot Detection - Il dispositivo supplisce agli angoli ciechi che si presentano in occasione dei cambi di corsia o in immissione. L’avvisatore ottico è posto sul guscio degli specchietti esterni. Rear Traffic Alert - Grazie al radar posteriore agevola l’immissione in retromarcia, segnalando in un raggio di 25 metri veicoli in prossimità e a rischio collisione. Collegato al Park Distance Control (optional) facilita anche il parcheggio in retromarcia. Top View - Quattro telecamere laterali riproducono la sagoma dell’auto come se fosse vista dall’alto. Anche questa è una funzione che agevola e velocizza le operazioni di parcheggio. Utile specie in accoppiata con il Park Assist 3.0. Emergency Assist - Grande Fratello che vigila sullo stato di saluto del driver. Se il sistema ravvede una mancata reattività, dopo un segnale acustico-visivo, rallenta l’auto fino a fermarla del tutto. Molto molto interessante. Assistenza abbaglianti - Ottimizza l’illuminazione della carreggiata, grazie anche ai potenti gruppi ottici a led. Il sistema lavora con una microcamera posta nello speccietto interno e che individua veicoli che precedono o che sopraggiungono frontalmente, adeguando l’intensità di illuminazione.

Versione Potenza CV/kW 1.0 TSI 115/85 1.4 TSI 150/110 1.4 TSI DSG 150/110 1.4 TSI 4Drive 150/110 1.4 TSI 4Drive DSG 150/110 1.6 TDI 115/85 2.0 TDI 150/110 2.0 TDI DSG 150/110 2.0 TDI 4Drive 150/110 2.0 TDI 4Drive DSG 190/140

Tecnologia a go-go... ...e molto c’è da dire sulla connettività, che ha il suo epicentro nel media system, con uno schermo tattile da 8 pollici, ben posizionato. Nella consolle centrale la Connectivity Box (wow: si può ricaricare il cellulare senza cavo di alimentazione). Due, bene, le porte Usb, moderna soluzione la tecnologia MirrorLink (Seat Full Link), tra le più flessibili in termini di connettività con lo smartphone, che consente anche di utilizzare la Seat 30 -

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Trazione Anteriore Anteriore Anteriore AWD AWD Anteriore Anteriore Anteriore AWD AWD

Cambio 6M 6M 7A 6M 7A 6M 6M 7A 6M 7A

La gamma versioni, benzina o diesel tutte sovralimentate. La sigla DSG indica il cambio automatico doppia frizione e sette rapporti, il manuale è provvisto di sei marce. Il propulsore della 1.0 è un tricilindrico, gli altri sono quadricilindrici.

ConnectApp, con molte utili funzioni per essere sempre connessi senza distrarsi dalla guida. Splendido come da tradizione il cambio DSG, certo il più soft grazie alla doppia frizione. Per quanto riguarda i dati tecnici, ecco qualche numero: lunghezza 4.363 mm, larghezza 1.841 (carreggiata ant. 1.576, post. 1.541), altezza 1.60; passo 2.638. Il peso ovviamente cambia in funzione della configurazione, ma non supera mai i 15 quintali. ■


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COVER

Immagini spettacolari quelle qui pubblicate per presentare ai nostri lettori la Seat Ateca (per gentile concessione di Nicola Bonetti). Qui sopra l’Ateca si lancia in un passaggio da asfalto a sterrato, sotto lo sguardo curioso di un ciclista catalano. Un Suv affidabile ma anche un bel giocattolo.

A listino ufficiale sono 17 le combinazioni tra cinque allestimenti (Reference, Style, Advance, Xcellence, Business), due sistemi di alimentazione, quattro cilindrate, tre potenze e le variabili a listino cambio automatico e trazione integrale, quest’ultima disponibile soltanto sulle motorizzazioni due litri, mentre il DSG è opzionabile in tutti gli allestimenti (esclusi Reference e Business: un vero peccato) ma solo sulle motorizzazioni 1.4 benzina e 2.0 diesel. Abbiamo scelto nel bouquet alcune versioni di sicuro interesse. La prima, 1.6 diesel Reference, è ben al di sotto della soglia psicologica dei 20mila euro, quindi pur non essendo Business può rientrare in molte fasce medie aziendali; tra 20 e 25mila euro ecco l’1.4 benzina, ricco di trazione integrale e cambio automatico, poi quattro versioni centrali diesel comprese le Business, con e senza trazione integrale. Si noti che la Business ha un prezzo leggermente più alto ma una più ricca dotazione dell’Advance. Tra i vorrei ma posso, oltre 25.000 euro, l’1.4 identico a quello sopra citato ma con una dotazione completa e il top da 190 Cv ‘all in’.

Le versioni di F&F Motorizzazione / Versione 1.6 TDI Reference 1.4 EcoTSI Style ACT DSG 1.6 TDI Advance 1.6 TDI Business 2.0 TDI 4Drive Advance 2.0 TDI 4Drive Business 1.4 EcoTSI 4Drive DSG Xcellence 2.0 TDI 4Drive DSG Xcellence

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Senza Iva Chiavi in m. € 18.456 € 23.350 €20.792 € 26.200 €21.612 € 27.200 € 22.185 € 27.900 € 24.194 € 30.350 € 24.767 € 31.050 € 25.546 € 32.000 € 28.415 € 35.500

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LA SCELTA DI Flotte&finanza

RENAULT MEGANE SPORTER

Familiare a chi?

Con la versione station wagon la Losanga punta al mondo del noleggio e delle aziende. Tanto spazio a bordo e con Ecobusiness consumi tra i più bassi della categoria

di Tiziana Altieri

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imenticate le vecchie station wagon, che per offrire tanto spazio a bordo chiedevano di chiudere un occhio sul design: Megane Sporter offre volumetrie importanti e una linea elegante e dinamica. Caratteristiche che, insieme a un prezzo d’attacco per le versioni diesel di 16.547 euro, Iva esclusa, piacciono alle flotte: ecco perché Renault punta proprio su questo target. Noleggio e aziende dovrebbero rappresentare il 75 per cento delle vendite di que-

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Cognome e nome Renault Megane Sporter Allestimento Ecobusiness Luogo di nascita Spagna Motore Energy dCi 110 Cilindrata cm3 1.461 Potenza kW (Cv)/giri 81 (110)/4.000 Coppia Nm/giri 260/1.750 Omologazione Euro 6 Cambio/n° marce Manuale/6 Lunghezza mm 4.626 Sbalzo ant mm 919 Sbalzo post mm 995 Passo mm 2.712 Larghezza mm 1.814 Carreggiata ant mm 1.591 Carreggiata post mm 1.586 Altezza mm 1.449 Altezza piano carico mm 601 Diametro di sterzata mm 11.400 Massa vettura kg 1.325 Prezzo Euro (Iva esclusa) 19.169,98 On line www.renault.it

sto modello disponibile sul mercato dallo scorso ottobre. Lunga 4.626 millimetri e alta 1.499, esteticamente Megane Sporter si caratterizza per la finitura cromata che circonda, su tutte le versioni, la linea di cintura della scocca e che risale sul terzo finestrino laterale, dall’aspetto nero brillante. Curato nei dettagli l’abitacolo, che offre la massima ergonomia al conducente con Head-Up Display a colori, quadro strumenti con schermo da 7 pollici a co-


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LE AUTO DI F&F

FINO A 1.695 LITRI Il vano bagagli è uno dei punti di forza di nuova Megane Sporter. Misura, nella configurazione 5 posti, 580 litri ed è facilmente modulabile grazie al sistema Easy Break, che consente di sbloccare e ripiegare automaticamente il divano posteriore con funzionalità 1/3-2/3, e di ripiegare a tavoletta il sedile passeggero anteriore per poter caricare oggetti di lunghezza superiore ai 2,7 metri, un record nel segmento. Tante le soluzioni intelligenti adottate dai progettisti della Losanga: dal sistema di compartimentazione integrato per dividere in due il vano ed evitare lo spostamento di oggetti in marcia ai vani portaoggetti laterali, dai ganci per le borse all’opzione rete fermacarico, fino alla tendina copri-bagagli. Una vettura ideale per chi si muove anche con carichi ingombranti come i campionari.

PIACEVOLE DA VIVERE Una vettura che si guida bene e che offre tanto comfort al driver come agli altri occupanti, grazie ai nuovi sedili con schiuma a doppia intensità più avvolgenti rispetto al passato e alla maggiore disponibilità di spazio per le gambe, anche nella seconda fila. Tanti i vani per stivare in maniera ordinata gli oggetti al seguito. La tecnologia a bordo consente di rimanere sempre collegati con l’esterno senza mettere a repentaglio la sicurezza, e di avere sottomano le informazioni chiave relative alla guida e ai principali parametri del veicolo. Tre gli allestimenti per Megane Sporter: Life, Zen, Intens e Bose. Alle aziende, invece, Renault dedica la Ecobusiness.

lori riconfigurabile, schermo touchscreen verticale da 8,7 pollici R-Link 2 a portata di dita. Quest’ultimo per la gestione in sicurezza di navigatore, telefono, radio, dispositivi di assistenza alla guida e climatizzatore. Quattro motorizzazioni diesel Nuova Megane Sporter propone tre motorizzazioni benzina da 74 a 151 kW (da 100 a 205 Cv) e tre diesel. Saranno queste ultime, tutte Energy dCi, a fare da padrone nella Penisola. Si parte con il 66 kW (90 Cv) e 220 Nm di coppia, per salire con l’81 kW (110 Cv) e 260 Nm, con trasmissione manuale 6 velocità o con il doppia frizione Edc 6 rapporti. L’Energy dCi 110 è proposto anche nella versione Ecobusiness, a misura di aziende, con tra-

smissione manuale 6 rapporti che promette emissioni di CO2 e consumi contenuti, tra i migliori della categoria (90 g CO2/km e 3,5 l/100 km). Chiude l’offerta il 96 kW (130 Cv) e 320 Nm di coppia, un concentrato di tecnologie che beneficia di una progettazione particolarmente efficace, basata su un’architettura derivata dall’esperienza di Renault in Formula 1. Per personalizzare l’esperienza di guida c’è la collaudata tecnologia Multi-Sense che permette di intervenire sulla resistenza dello sterzo, sulla risposta del pedale dell’acceleratore e del motore, sui tempi di passaggio dei rapporti con una trasmissione automatica Edc, sull’atmosfera luminosa dell’abitacolo e sulla funzione massaggio del sedile conducente. Cinque le modalità di ■ guida: Neutro, Sport, Comfort, Perso ed Eco.

SICUREZZA AL TOP Più sicurezza a bordo si traduce in riduzione dei costi per le aziende. Anche per questo Megane Sporter è destinata a farsi spazio nelle flotte. La vettura della Losanga propone cruise control adattivo per conservare una distanza predeterminata rispetto all’auto che la precede (attivo tra i 50 e 150 km/h), frenata di emergenza attiva (tra 30 e 150 km/h) che avverte il conducente in caso di rischio di collisione, allarme per superamento involontario della linea di carreggiata (da 70 km/h), allarme distanza di sicurezza (a partire dai 30 km/h), allarme superamento dei limiti di velocità con riconoscimento della segnaletica, sensore angolo morto per favorire manovre di sorpasso sicure, commutazione automatica abbaglianti/anabbaglianti ed Easy Park Assist. dicembre 2016 -

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FIAT FULLBACK

Nippo nell’anima

Nome yankee ma Dna giapponese per il nuovo pick-up torinese. Debutta con una motorizzazione turbodiesel in due tarature, altrettante configurazioni cabina, un paio di cambi e doppio tipo di trazione di Gianluca Ventura dalla rivista

C

hi si aspettava una versione europea del sudamericano Toro resterà deluso. Perché per il pickup premium europeo del brand Professional, Fiat ha preferito puntare su una joint-venture piuttosto che sul fai da te. Decidendo di rimarchiare, personalizzandolo quanto basta, un prodotto di terzi già sul mercato, nel caso l’ottimo L200 di Mitsubishi. Minime le modifiche apportate dalla Casa torinese, che è intervenuta essenzialmente sul frontale, sostituendo la calandra e colorando di arancione le frecce nei gruppi ottici anteriori, mentre ai lati ha eliminato le ripetitrici delle frecce dai retrovisori in favore di classiche gemme sui parafanghi. Pure dentro, nessuna modifica, se si esclude il logo a centro volante. Stop. Anche permanente Fullback è disponibile sia nella versione 4x2 con trazione posteriore sia in quella 4x4, a sua volta offerta con due modalità di trazione integrale, ‘part’ o ‘full

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time’, entrambe con selettore elettronico nei pressi della cloche cambio. Nel primo caso si tratta di una semipermanente, scelta per le versioni Sx, e prevede tre posizioni del selettore: 2H per la trazione posteriore, 4H per l’integrale selezionabile fino a 100


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LE AUTO DI F&F

LA SCELTA DI Flotte&finanza Cognome e nome Fiat Fullback cabina doppia Luogo di nascita Italia Alimentazione Diesel Cilindrata cm3 2,41 Potenza kW (Cv)/giri 133 (181)/3.500 Coppia Nm/giri 430/2.500 Omologazione Euro 5+ Cambio/n°marce Manuale/6 e aut/5 Lunghezza mm 5.285 Sbalzo ant mm 865 Sbalzo post mm 1.420 Passo mm 3.000 Larghezza mm 1.815 Carreggiata ant mm 1.520 Carreggiata post mm 1.515 Altezza mm 1.780 Altezza guado mm 600 Altezza piano carico mm 850 Massa vettura kg 2.910 Portata kg 1.035 On line www.fiatprofessional.it

INTERNI Dentro, l’unica differenza è il logo a centro volante. Tutto il resto è come sul L200, gemello nipponico, rivestimenti dei sedili compresi (In alto, a sinistra e al centro). Sempre in alto, ma all’estrema destra, il selettore di trazione - nella foto del tipo ‘full time’ - localizzato sul tunnel, nei pressi della cloche del cambio.

ESTERNI Curato nei particolari, ben piantato su strada e fuori, il Fullback offre anche la retrocamera (nella foto a sinistra è in alto, vicino alla maniglia della sponda posteriore) e una robusta griglia di protezione sotto il motore (a destra).

MECCANICA Da sinistra a destra, il quattro cilindri 2,4 litri common rail da 113 o 133 kW Euro 5+, anche con sistema stop/start; il differenziale centrale; il particolare della sospensione anteriore a ruote indipendenti e il ponte posteriore, dotato di molle a balestra quadrifoglia.

orari di velocità e 4L per il 4x4 con ridotte. La modalità ‘full time’ o permanente è invece appannaggio delle versioni Lx. In tal caso compare un differenziale centrale Torsen, supportato da tre frizioni a controllo elettronico che gestiscono la trasmissione della coppia motrice alle ruote. Quattro - in questo caso - le funzioni del selettore della trazione. Alle 2H e 4H si affiancano la 4HLc, che prevede il blocco del differenziale centrale distribuendo la coppia equamente fra ruote anteriori e posteriori, e la 4LLc, che oltre al blocco del differenziale centrale inserisce le ridotte. Sia che si scelga la ‘part time’ della versione Sx, sia la ‘full time’ della Lx, è possibile richiedere (con sovrapprezzo) il dispositivo di bloccaggio elettronico del differenziale posteriore. Neanche sul fronte della meccani-

Il Fullback con la cabina doppia a cinque posti. Qui a fianco la versione cabina estesa che offre al solito - quattro posti. Solo la calandra differenzia Fiat e Mitsubishi.

ca è stato fatto nulla per differenziare il Fullback dall’L200. Nessun motore Multijet Fiat sotto il cofano, bensì solo il 2.442 cc Mitsubishi, proposto ancora in salsa Euro 5+. Manuale o automatico il cambio, mista la frenata, coi dischi ventilati davanti. ■ dicembre 2016 -

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GLI LCV DI F&F TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Case auto, società di noleggio, responsabili acquisti, fleet manager, mobility manager, driver

NISSAN NV300

L’affidabile

Arriva sul mercato l’erede del Primastar, pronto a presidiare il segmento dei midi. Per lui quattro taglie, altrettante potenze e cinque anni di garanzia di Tiziana Altieri dalla rivista

S

ta arrivando nelle concessionarie italiane in questi giorni Nv300, il commerciale di taglia media che completa il rinnovo della gamma Nissan andando a sostituire Primastar. Costruito negli impianti dell’Alleanza Renault-Nissan a Sandouville, in Francia, è da subito disponibile nelle vesti del van lamierato, del veicolo per il trasporto persone, in quelle del Combi e del pianale cabinato adatto a un’ampia varietà di allestimenti. Quattro le dimensioni per il van (da 5,2 a 8,6 metri cubi per le merci), frutto del mix fra due lunghezze (4.999 e 5.399 millimetri), su altrettanti passi, e due altezze.

ment NissanConnect su richiesta, con navigatore satellitare, radio digitale Dab, controllo vocale Siri, telecamera posteriore e aggiornamento Usb delle mappe. Tutti gli oggetti al seguito trovano una loro collocazione grazie ai 98 litri di vasche e cassetti. Di serie gli specchietti retrovisori a visione ampia sulle portiere, mentre sono optional il sistema di assistenza al parcheggio, con l’immagine della telecamera posteriore proiettata sullo specchietto retrovisore e lo specchietto per gli angoUn motore, quattro potenze li ciechi installato nell’aletta parasole del passeggero. Funzionale l’abitacolo che mutua molti dei suoi elemen- A spingere l’erede di Primastar è il 1,6 litri dCi Euro ti dal mondo vettura, a partire dal sistema di infotain? 6 con Fap con potenze di 70, 88, 92 e 107 kW (95, 120,

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GLI LCV DI F&F IL VANO DI CARICO del van misura da 5,2 a 8,6 metri cubi e può contenere fino a tre europallet. A richiesta, l’apertura a botola nella paratia divisoria che consente di usufruire di un piano fino a 3,75 (L1) o 4,15 metri (L2). Due le masse complessive (2,7 o 2,9 tonnellate), per un carico utile fino a 1.241 kg.

LA CARTA D’IDENTITÀ

UN ABITACOLO estremamente confortevole per il nuovo furgone Nissan in taglia media. Il sedile del conducente, dotato di supporto lombare e braccioli, è regolabile in altezza come il volante a quattro razze. Chiaro e intuitivo il quadro strumenti con un grande display al centro. Fino a 89 litri di vani consentono di mantenere il massimo ordine in cabina. Particolarmente utili il supporto per lo smartphone, un alloggiamento per il tablet, il sistema di fissaggio per il laptop e il sostegno per i documenti cartacei. Nell’Nv300 sono disponibili numerosi sistemi audio, tra cui l’infotainment top di gamma NissanConnect. Dotato di un display touchscreen da 7 pollici, offre connettività Bluetooth, navigazione satellitare con aggiornamento Usb delle mappe, radio digitale Dab e Siri Voice Control per gli utenti di iPhone. Addio alla classica chiave: una smart key da tenere in tasca permette di aprire e mettere in moto il veicolo. Attraverso il pulsante ‘boot’ sulla scheda si possono aprire solo le porte posteriori, funzione particolarmente utile quando si carica/scarica di frequente.

125 e 145 Cv). I primi due hanno un solo turbo mentre gli altri, con tecnologia Start&Stop, sono biturbo. Tutti sono dotati della tecnologia Selective Catalytic Reduction per l’utilizzo di AdBlue, stoccata nell’apposito serbatoio da 20 litri. In abbinamento la trasmissione manuale sei rapporti. Anteriormente Nv300 prevede sospensioni MacPherson con barra antirollio; il retrotreno monta, invece, una barra flessibile che migliora il comfort acustico filtrando il rumore proveniente dalla strada. Sempre di serie il sistema anti bloccaggio dei freni (Abs), la distribuzione elettronica della forza frenante (Ebd), il controllo elet-

Cognome e nome Nissan Nv300 Luogo di nascita Francia L1 L2 Versione Nissan 1.6 dCi Motore marca e modello Cilindrata cm3 1.600 Potenza kW (Cv)/giri 70 (95) - 89 (120) - 92 (125) - 107 (145)/3.500 Coppia Nm/giri 260/1.500 - 300/1.750 - 320/1.500 - 340/1.750 Euro 6/Egr+Scr Omologazione Manuale/6 Cambio/n° marce Lunghezza mm 4.999 5.399 Larghezza mm 1.956 Altezza mm 1.971-2.493* 1.971-2.490* Passo mm 3.098 3.498 Lunghezza vano di carico mm 2.537 2.937 Larghezza vano di carico mm 1.662 Altezza vano di carico mm 1.387-1.898* Distanza tra passaruota mm 1.268 Altezza soglia di carico 552 Volume m3 5,2-7,2* 6-8,6* Portata kg 1.075-1.241 Peso totale a terra 2.800-3.090 *Il secondo valore si riferisce alle versioni tetto alto

OBIETTIVO 0 Zero emissioni e zero incidenti fatali: a questo mira Nissan attraverso la strategia Intelligent Mobility che si fonda su tre pilastri: ‘Intelligent Power’, ‘Intelligent Integration’ e ‘Intelligent Drive’. Rientrano in quest’ultimo insieme l’Hill Start Assist, il Trailer Sway Control che consente di intervenire sul semirimorchio per evitarne lo sbandamento, e la retrocamera per parcheggio/retromarcia (con immagine proiettata sullo specchietto retrovisore), disponibile come optional installabile in fabbrica.

tronico di stabilità (Esp), il controllo di trazione (Asr), e l’assistenza alla partenza in salita. Gli intervalli di manutenzione sono fissati ogni due anni o 40mila chilometri. Si parte da 21.600 euro, Iva esclusa. ■ dicembre 2016 -

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TECNOLOGIA Tempo di leTTura: 3 minuti QuesTo arTicolo inTeressa a: Case auto, società di noleggio, driver

CATENE DA NEVE

TROPPO FACILE

Si chiama OCTOPOD ed è brevettato da una start up fiorentina il sistema che permette di montare le catene senza scendere dall’auto e senza bloccarla

Come funziona OCTOPOD è un device di tipo radiale, che si presenta come un disco di modesto spessore e dal peso ridotto da collocare, anche stabilmente, in aderenza al cerchione. In questo modo il conducente può inserire e disineggi OCTOPOD e il pensiero corre inevitabil- serire il dispositivo di aderenza supplementare necesmente a Octopussy e alla celebre Operazione sario in caso di neve o ghiaccio azionando il sistema piovra di James Bond. E in effetti, quante vol- che è dotato di motore ed alimentazione elettrica a batte avremmo desiderato guidare un’auto iperaccessio- teria indipendenti dall’impianto elettrico del veicolo riata alla 007, dove basta un pulsante per ritrovarsi con direttamente dall’interno dell’abitacolo, premendo i pulle catene da neve montate? santi ON e OFF dell’apposito telecomando. Con OCTOPOD funzionerà esattamente così. Il futuro L’aderenza supplementare di cui il veicolo necessita è (ancora) d’obbligo, dal momento che stiamo parlan- in caso di superficie stradale innevata o ghiacciata è gado di un brevetto della start-up fiorenrantita da una serie di segmenti antitina ‘Fittante S. Brevetti & Innovazione’ scivolo che, tramite pistoni collocati atteso alla prova del mercato. nel disco connesso al cerchione, vanFrutto di anni di ricerche in collaborano gradualmente ad avvolgere con un zione con l’Università degli Studi di cingolo il battistrada lungo l’intera cirFirenze, il dispositivo supera in modo conferenza del pneumatico. radicale i limiti e gli inconvenienti delIn tal modo, semplicemente azionanle catene da neve tradizionali, che al di do un telecomando e stando comodalà delle diverse soluzioni tecniche proposte dalle case mente seduti nel proprio veicolo, OCTOPOD consencostruttrici, sono tutte caratterizzate dalla necessità di te di passare dalla posizione di riposo del sistema a quella essere montate nel momento in cui il veicolo si trova ad di lavoro e viceversa. Non solo. Diversamente dai diaffrontare fondi scivolosi, per poi essere rimosse quan- spositivi oggi in commercio, permette l’azionamento do il veicolo torna a circolare su strada in buone con- del sistema senza dover arrestare il veicolo. Basta raldizioni di aderenza. lentare... Per saperne di più, info@fibebrevetti.it. ■

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AFTERMARKET

MERCATO, SOLUZIONI, PREMI, PROTOTIPI

Il fatturato delle aziende di componentistica, due soluzioni innovative a misura di noleggio a breve e lungo termine, un premio nel nome della telematica, e anche un paio di idee futuribili: il parabrezza che si legge come un display, e strumenti che controllano il nostro stato di salute mentre guidiamo

SMART WINDSHIELD, E LEGGI SUL PARABREZZA Anteprima mondiale all’EICMA del prototipo di parabrezza ‘intelligente’ realizzato da Samsung in collaborazione con Givì (azienda bresciana specializzata nella produzione e commercializzazione di accessori per moto e scooter). Si chiama ‘Smart Windshield’ e, grazie all’ausilio di una app, permette al motociclista di accedere in sicurezza alle informazioni ricevute sul proprio smartphone anche durante la guida. Chiamate, messaggi SMS e WhatsApp, mappe, mail e altre notifiche potranno essere visualizzate sul parabrezza della moto o dello scooter, dando modo a chi guida di decidere se rispondere con il vivavoce, fermarsi per chattare o lasciare che parta un messaggio di risposta automatico. Lo Smart Windshield, il cui schermo assicura la massima luminosità con qualsiasi condizione di luce e anche di notte, sarà prodotto in diverse misure per adattarsi al modello di bike.

AND THE WINNER IS...

...Masternaut, che con il sistema FleetEco si è aggiudicato il Mission Fleet Awards 2016 come miglior servizio di ‘Telematica & Smartmobility’ per le flotte aziendali. Il premio MFA, al suo debutto quest’anno, ha messo in competizione i piu ̀ importanti operatori del settore telematico italiani. FleetEco ̀ e stato nominato vincitore con questa motivazione: “Un sistema specializzato sull’infomobilità della flotta, che offre una completa integrazione con i costruttori e una ricca gamma di servizi”.

PIEMONTE, IL MOTORE

LOJACK CONNECT: L’ALLEATO TELEMATICO Monitorare efficacemente i principali indicatori dei veicoli in noleggio a breve e lungo termine e semplificare la gestione di alcuni momenti critici della locazione (dai crash alla manutenzione passando attraverso i furti, le appropriazioni indebite e le multe) producendo saving per gli operatori e migliorando i servizi per la clientela. Con questi obiettivi LoJack ha sviluppato due innovative soluzioni: ‘Connect RAC’ per gli operatori del breve termine e ‘Connect LTR’ per quelli del lungo. Peculiare di Connect RAC la possibilità di creare sistemi di fast check-in, di Connect LTR la gestione unica e smart degli incidenti (in foto).

CHECK-UP A BORDO AUTO Entro il 2025 una macchina nuova su tre, pari a oltre 34 milioni di vetture, sarà dotata di strumenti biometrici di utilizzo comune in medicina. Lo sostiene lo studio ‘Biometrics in the Global Automotive Industry, 20162025’ realizzato dal team per la Mobilità Intelligente di Frost&Sullivan. Questi dispositivi, interagendo con altri indossabili, saranno in grado di riconoscere la voce e le impronte digitali di guidatore e passeggeri, analizzarne

È di 38,8 miliardi di euro il fatturato 2015 delle imprese nazionali fornitrici di componenti auto, in crescita del 5,9 per cento rispetto all’anno prima. In parallelo, cresce la dipendenza dal gruppo FCA: dal 60 al 79 per cento, con un picco dell’87 in Piemonte (era al 65 nel 2014). È la fotografia scattata dall’Osservatorio sulla componentistica automotive italiana, rapporto annuale realizzato dalla Camera di Commercio di Torino. Duemila le imprese e 136mila gli occupati con il Piemonte che, da solo, ospita oltre 700 aziende con 55mila addetti direttamente impiegati, e fattura oltre 15 miliardi (+6,6 per cento). Determinanti le strategie di export e l’innovazione.

l’iride, interpretarne i gesti, monitorarne il ritmo cardiaco, tenerne sotto controllo le onde cerebrali... Potranno, passando ai ‘fatti’, inibire l’uso del veicolo se il conducente è ‘alticcio’ ma anche segnalarne in tempo reale problemi di salute che potrebbero causare pericoli alla guida.

Nell’analisi Frost&Sullivan, i sistemi biometrici a bordo auto prenderanno tre importanti direzioni di sviluppo: salute e benessere (HWW), ausilio alla guida (ADAS) e sicurezza del veicolo. Dal 2017 cominceranno a essere diffusi sulle vetture di segmento E, F e G; dal 2018 al 2021 dovrebbero comparire gradualmente su quelle di segmento C e D, mentre dal 2025 i sistemi più semplici dovrebbero iniziare a essere installati anche sulle auto dei segmenti A e B.

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Numero 41 Dicembre 2016

Casa Editrice la fiaccola srl

EVENTI

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Scegliere, Gestire, Ottimizzare

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no 9 o 41 an - numer re 2016 Dicemb

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28 zzare , Ottimi re, Gestire Sceglie bile responsa Direttore e Saronni Lucia Edvig

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Flotta, fringe, partita Iva, libera professione, aziendale... La Seat Ateca ha una gran voglia di viaggiare e strizza l’occhio a tutti, perché è divertente, accessibile e sicura. Un feeling giovanile e spensierato che oggi proprio non guasta

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SMART MOBILIT Y WORLD

Guarda a vanti

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circuito di era stato il tempio della veloci Formula no Un ACI-SAR quello della sicurez o a Monza, que tà, il duttore del la st’anA za, il Cen te discuss due giorni. Seg tro Guida velata una di Lainate (MI). uendo que e le Sic E location sto filo son azzeccata ancora una volta ura bilità: la cre principali tenden L’edizion ze o e numero si è ri. elettrica, scita ancora lenta e innovazioni del staquattro di nifestazion lo svilup Sm e po dell’au ma inesorabile la motaform digitale e europea dedicata art Mobility World, di to connes integrata, alla mobili ma- laz e urbane per la sa e sicura, quella organizza Events e gestione tà sosten ione e sist le piatInnovabili ta della sos ibil ta e della ty, ha vis da Clickutilityteam e, lo sviluppo emi innovativi seggiare di pag to oltre 3.0 per circ di arterie , GL filie 00 sitori e par l’area expo, incont stradali sm amento dei ser ovizi, rare 116 tra visitatori pas- rad ra dell’idrogeno tne art, l’avvio e il nali, conveg r, partecipare a igma del 12 confere sponsor, espola mobili consolidamento di della nuova vizi e tà basato in prima ni tematici, works nze interna hop persona em sull’uso inte un nuovo pazio- Ev la condivisione dei veicol ozionanti tecnici, seminari, grato dei ento nell’ev vivere i”. ser test drive. ent o, il conquistat Il doma o da Alfa Premio Auto Europ ni che ci tre Romeo Giu “Il proces a UIGA 201 aspetta 100 giorna so 7 modelli pro listi specializzati lia grazie ai vot intelligent di convergenza i di olche e tra lo svi cializzati dotti in almeno 10m l’hanno scelta luppo del stenibile e a impatto zero e fra tra dei l’au le ila dali e aut contesti urbani ma politiche di mobili to Nella stessa il 1° settembre 201 esemplari e com 21 ost mertà 5e cornice l’as Silva, Pre radali sempre più anche delle arterie so- Sustainabi segnazion il 31 agosto 2016. lity 2017 sidente di e dello Spe a Clickutilit smart - riassume stra- favore del cial Aw l’ambiente Duferco Energia yTeam Carlo Immagi per l’impeg ard è stato il ni filo con- sviluppo sostenibil e allo sviluppo nella mo da SMW 16, no a full imm bilità sos di e, e dello Technolog ers anche tenibile Special Aw una politica di y 2017 a Con , digitale ion del 17 e 18 Nii cie dieci sta nected Autom ard , integra ottobre tà del sett nivirta Tra Innova rt up con ta. Al suo obiles, che ha interno grandi dio-pesan ore logistico a off nsport SpA, prim tive messo aziende ti in con rire un par a soe potenz trici con a emissione e rum co iali inve tatto vei coli stitori. 250 ore adatti alle chilometri di aut zero, 100 per 100 meconsegne onomia, eletpar nei centri storici e nel ticolarmente le ZTL. ■

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