Flotte&finanza febbraio 2012

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Numero 22 febbraio 2012

Casa Editrice la fiaccola srl

Scegliere, Gestire, Ottimizzare Un settore negletto, considerato solo come ‘base imponibile’. Per il Governo Monti il mondo dell’auto (e quello del renting non fa eccezione) è un fin troppo facile bersaglio.

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BERSAGLIO DI STATO Master sull’Automobile Specialisti dell’auto si diventa (in pochi)

Rhiag & Pirelli www.fleetportal.it, gestione ottimizzata

Audi A4 al risparmio Restyling di forma e di sostanza




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febbraio 2012 - numero 22 anno 5 Scegliere, Gestire, Ottimizzare

homepage 8 Immatricolazioni in calo ma il noleggio tiene “Ancora di salvezza”

11 Master sull’Automobile, specialisti si diventa “I giovani leoni”

14 Mistery Client in Chevrolet. La buona volontà non basta “Sì, ma, forse, però...”

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19 Alleanza Bosch - Arval per la mobilità elettrica “Best practice in Milan”

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20 Le novità del Governo dall’Ipt alle black box “Lavori in corso”

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26 Gestire la flotta è più facile con www.fleetportal.it “A reti unificate”

Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni

Direttore editoriale Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it flottefinanza@fiaccola.it Coordinamento editoriale Roberta Carati rcarati@fiaccola.it Redazione Tiziana Altieri taltieri@fiaccola.it Matthieu Colombo mcolombo@fiaccola.it Gianluca Ventura gventura@fiaccola.it Foto Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next Collaboratori Mauro Armelloni, Dionigi Bovolo, Giuseppe Cordasco, Stefano Marchesi, Maurizio Mecozzi, Giacinta Moraschi, Giorgia Rocca, Monica Schiller, Nicoletta Trevisan Amministrazione Cristina Scicchitano amministrazione@fiaccola.it Abbonamenti Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it Marketing e Pubblicità Sabrina Levada slevada@fiaccola.it Traffico e pubblicità Laura Croci - Antonella Ciliberto marketing@fiaccola.it Direzione, amministrazione, pubblicità Casa Editrice La Fiaccola s.r.l. 20123 Milano Via Conca del Naviglio, 37 Tel. 02/89421350 Fax 02/89421484 Internet: www.fiaccola.com Agenti Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige - Veneto - Emilia Romagna Giorgio Casotto Tel. 0425/34045 - Fax 0425/418955 ottoadv@tin.it Bimestrale - LO/CONV/059/2010

28 Ritocchi di forma e di sostanza per l’Audi A4 “Passa al trucco”

30 Nuovi modelli in concessionaria. Aspettando Ginevra “Piccole e grandi novità”

32 Terra! in Fase 2. Per il rinnovo del parco in ottica green “Poche ma buone”

35 App & Renting, il dispositivo è mobile “Una per tutto”

36 Il punto di forza di Nissan Nv 400? La versatilità “La quadratura del cerchio”

RUBRICHE 4 Legalmente 5 Sicuramente 6 Fiscalmente 10 Quote Rosa

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Reg. Tribunale di Milano n. 786 del 22/12/2006 - ROC 6274 Prezzi di vendita copia singola abbonamento annuo

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Grafica Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa Novate Milanese (Mi) Tipografia Tep Srl - Strada di Cortemaggiore 50 29100 Piacenza Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n.1740 - vol.18 - foglio 313 - 21/11/1985 La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta che su supporti magnetici, digitali, ecc. Foro competente Milano Il suo nome è stato inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l’invio delle nostre pubblicazioni (Legge 675/96 sulla Protezione dei dati Personali); se non desidera riceverle invii la sua richiesta scritta a: Casa Editrice La Fiaccola srl

ISSN 2039 - 571X Questo periodico è associato all’Unione stampa periodica italiana. Numero di iscrizione 15132


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TANTO PER COMINCIARE

Pseudo Paese utti applaudono e io, per non saper né leggere né scrivere, applaudo. Ma non capisco e, siccome non voglio fare la figura del cretino, taccio, e mi concedo questa confidenza inter nos, tra noi della redazione e tu, caro, fidato lettore. Sarei curioso di sapere se tu, come me, cominci a non capir più niente. Anche perché i quotidiani, bontà loro, non ci aiutano per niente. E noi, addetti ai lavori, ci troviamo nella imbarazzante situazione (per un giornalista) di non sapere cosa dire. Meglio sarebbe lasciare in bianco alcune pagine del giornale. Ma ci pagano per riempirle, e visti i tempi che corrono meglio non andare tanto per il sottile. Di cosa sto farneticando, ti chiederai, mio unico e fidato amico lettore. Adesso te lo spiego. Dunque. Il nuovo Governo ha varato dal suo insediamento una raffica di provvedimenti (decreti e/o proposte di legge) da far impallidire il governatore dello Stato Libero di Bananas in delirio creativo. Tutti contenti, finalmente un po’ di giustizia, abolizione delle caste, liberalizzazione eccetera. E i giornali, manzi, vanno dietro al Governo enunciando i voleri del Re, dandoli per fatti, per cosa certa, ratificata, realizzata. Dimenticano, tutti, che ‘dopo’ c'è l’iter parlamentare, gli emendamenti, gli aggiustamenti, le commissioni ministeriali, parlamentari, intercamere. Poi c’è il Presidente della Repubblica, e se Dio vuole si arriva alla conversione in legge. Allora, solo allora, si può definire ‘reale’ un provvedimento proposto dal Governo, che

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nel frattempo però ha messo in saccoccia le benemerenze dei partiti che lo sostengono, il plauso dell’Europa, gli incoraggiamenti dei cittadini non interessati direttamente dai provvedimenti. Finalmente un Governo d’azione, e i colleghi della stampa quotidiana si logorano i polpastrelli in grafici, testi, comparazioni, spiegazioni, tabelle e disegnini. Poi arriviamo nei dell’Informazione ‘seduta’. Ci accoccoliamo in redazione, prendiamo il malloppone di carta e ci accingiamo a metabolizzarlo e digerirlo per farlo comprendere al nostro lettore (sempre tu, per intenderci). O almeno, nel nostro caso, l’automotive in senso lato. Scarta, scegli, rimanda, correggi, posticipa, interroga, che ti rimane? NIENTE! Non ci rimane in mano niente, perché tutte le innovazioni, giuste o sbagliate che siano, giacciono sommerse da tonnellate di emendamenti, revisioni, eccezioni, correzioni. Ogni cittadino italiano pare abbia diritto ad almeno un emendamento, se siete categoria protetta puntate pure a due, tre, quattro: tanto sono gratis. Ma l’Ue lo saprà che tutto quanto da Monti & Co è stato scritto e sottoscritto è ancora in buona parte nel limbo dei desiderata? Ma di che parliamo, se non del sesso degli angeli? E allora, caro lettore, scusaci se in questo numero illustriamo le non-novità del settore, in pratica non-notizie, Avatar di decisioni, pseudo-leggi. D’altra parte, converrai, questo è uno pseudo-Paese.


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LEGALMENTE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Società di noleggio, legali, automobilisti

CAR-POOLING ANTE LITTERAM presuppone sempre un interesse, anche se non strettamente economico Il viaggio condiviso da persone che hanno la stessa del vettore - lo considerò meta deve essere regolamentato per legge. Almeno assoggettabile alla norma per quello che riguarda la responsabilità del vettore di cui all’art. 1681 c.c. che disciplina la extracontrattuale ed è espressione di generale responsabilità a cura di Dionigi Bovolo* quei rapporti di amicizia, liberalità e contrattuale del vettore nel trasporto vete presente quei simpatici cordialità propri di tutte le società di persone. Infine, l’opinione ormai giramondo che a volte umane, deve trovare regolazione prevalente è che il trasporto di stazionano ai caselli normativa per quanto riguarda il regime cortesia sia assoggettabile alle regole autostradali con un cartello sul quale è della responsabilità del vettore. previste dall’art. 2054 c.c. che indicata la destinazione verso la quale In assenza di norme codicistiche, nel disciplina la responsabilità nella sono diretti? Altro non fanno che tempo la giurisprudenza ha mutato il circolazione dei veicoli a motore privi chiedere un passaggio in auto, come si suo indirizzo e solo recentemente si è di rotaia. La questione è stata da è sempre fatto da quando esistono pervenuti ad una soluzione condivisa ultimo stigmatizzata in Cass. strade e mezzi di trasporto, vuoi per dalla maggioranza degli interpreti. 26.10.1998 n. 10629 che ha superato i condividere un lungo viaggio - che un Inizialmente, si era ritenuto preferibile precedenti orientamenti; la Corte ha tempo poteva essere anche pericoloso, assoggettare il trasporto di cortesia al ammesso la possibilità di assoggettare oppure per risparmiare o sentirsi meno il trasporto di cortesia soli. Ora è più trendy chiamare il al regime di cui all’art. Responsabilità vettoriale: il nostro ordinamento fenomeno car-pooling, ma il viaggiare 2054 c.c., prevede regole diverse secondo le tipologie con altre persone che hanno l’esigenza evidenziando che a di trasporto: gratuito, concordato o di cortesia. di raggiungere la stessa destinazione è prescindere dalla sempre stato ben presente nella vita regime di responsabilità aquiliana ex tipologia del trasporto, sia esso di sociale dell’uomo... e del legislatore. art. 2043 c.c. che disciplina l’obbligo cortesia o sottoposto a vincolo Infatti, sebbene nel codice civile non sia di risarcimento per fatto illecito, con contrattuale, “il conducente di un espressamente prevista tale fattispecie conseguente onere della prova a carico veicolo senza guida di rotaie è di trasporto, la questione trova del danneggiato, considerata l’assenza obbligato a risarcire il danno prodotto a comunque rilevanza pratica dal punto di di vincoli giuridici, cioè contrattuali, persone o a cose dalla circolazione del vista della responsabilità in caso di del rapporto. Successivamente, altra veicolo, se non prova di aver fatto tutto danni a persone o cose trasportate. giurisprudenza che riteneva non il possibile per evitare il danno”. n La figura giuridica che più si avvicina sussistesse alcuna differenza tra il al car-pooling sembra essere il trasporto trasporto in parola e quello gratuito *L’Avvocato Dionigi Bovolo è un esperto di cortesia che, anche se ha natura che a differenza di quello di cortesia di contrattualistica del trasporto

Mi dai un passaggio?

law in action A

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SICURAMENTE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Assicuratori, società di renting, aziende, automobilisti

soluzione assicurativa utilizzata dagli stessi gestori delle flotte di car sharing. Analizziamo le caratteristiche di queste polizze: per incentivare il Le formule assicurative ‘Pay as you drive’ non sono una novità. ricorso all’auto solo lo stretto necessario, una parte del premio Lo sono invece quelle che tengono conto anche delle emissioni assicurativo è variabile ed è definita di CO2: più l’auto è green più sono convenienti dalla formula ‘Pay as you drive’, secondo la quale l’importo da pagare quali il car sharing, il car pooling e, a è legato ai chilometri percorsi (e, a cura di Maurizio Mecozzi* Milano, anche il ‘Dial a ride’. dunque, alle emissioni emanate). el mercato assicurativo Come noto, nonostante i due termini Se il veicolo assicurato è alimentato a RCAuto si comincia finalmente vengano a volte impropriamente gas o bi-fuel (benzina/gpl o a intravedere un orientamento considerati sinonimi, nel car pooling benzina/metano) il sottoscrittore godrà eco-friendly. Ad esempio Reale Mutua più persone viaggiano insieme nella di uno sconto del 7 per cento sia sulla Assicurazioni, in partnership con il stessa auto, di norma di proprietà di polizza che su eventuali estensioni. network per lo sviluppo sostenibile uno dei viaggiatori, e dividono tra loro A bordo della vettura assicurata con LifeGate, ha studiato il prodotto le spese di viaggio e manutenzione; il ‘Contachilometri Reale’ viene installato ‘Contachilometri Reale’: LifeGate car sharing, invece, può essere un impianto satellitare Full Box (una riceve da Reale Mutua un euro per ogni assimilato a un noleggio a ore con auto sorta di scatola nera) che oltre a polizza sottoscritta che andrà a parcheggiate in più punti della città. produrre uno sconto del 50 per cento finanziare il progetto Impatto Zero sull’Ard permette di riguardante la creazione e tutela di aree misurare i chilometri La formula car sharing sta prendendo piede ma, verdi in Costarica. Il contributo, che percorsi (ed effettuare nelle città dove il servizio non è disponibile, può raddoppiare nel caso in cui il esistono nuove polizze per risparmiare guidando. ogni trimestre il cliente scelga la modalità ‘Salva Carta’ conguaglio, anche Qualcosa sta cambiando nell’uso limitando l’utilizzo di documenti positivo, legato alla formula), assumere cartacei a favore della documentazione dell’auto: i chilometri percorsi in informazioni sullo stile di guida (per media sono 12.000 l’anno, cresce l’uso garantirgli ulteriori sconti in polizza, al elettronica, permetterà di aggiungere di mezzi pubblici e bici, e si diviene sei metri quadri di foresta al progetto. rinnovo, fino al 20 per cento), pedoni per evitare il traffico, rispettare ricostruire la dinamica di eventuali I sottoscrittori 2011 hanno inoltre l’ambiente, e non ultimo risparmiare. goduto di un credito di cinque euro da sinistri. Il servizio di assistenza stradale Il car sharing è adatto a chi l’auto la utilizzare in servizi di car sharing o Blue Assistance è compreso nel usa davvero poco, ma se il servizio bike sharing nella città di residenza. pacchetto. Del tutto analoghe le non è disponibile, un’alternativa c’è: Su un altro fronte Sara Assicurazioni, prestazioni di ‘Sara Free’. n un’assicurazione a consumo per la in collaborazione con Movitrack, propria vettura, che è anche la gestisce ‘Sara Free Km’ su progetti *Broker assicurativo RN

POLIZZE ECO-FRIENDLY

Il verde ti dona

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FISCALMENTE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Società di noleggio, fleet manager, liberi professionisti, fiscalisti, commercialisti

Quando è troppo è troppo

Potenza fuori controllo. Dei legislatori. Che hanno nuovamente preso di mira le auto di grossa cilindrata inasprendo ulteriormente il superbollo

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a cura di Stefano Marchesi*

ome è ormai noto a tutti, il comma 21 dell’articolo 23 del DL 6-7-2011 n. 98 ha imposto un nuovo balzello ai cittadini. Infatti, con decorrenza retroattiva dall’anno 2011, per le autovetture e gli autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose è dovuta un’addizionale erariale della tassa automobilistica pari a 10 euro per ogni chilowatt di potenza superiore a 225. Evidentemente il tributo non è sembrato sufficientemente elevato per il ‘ricco’ settore delle auto ‘potenti’ e così, a meno di sei mesi dall’introduzione, la nostra addizionale ha subito un bell’inasprimento. L’articolo 16 del DL 6-12-2011 ha infatti previsto che a partire dall’anno 2012 l’addizionale fosse fissata in 20 euro per ogni chilowatt di potenza superiore a 185. In un solo colpo hanno raddoppiato l’importo, incrementato la base di calcolo e attratto veicoli prima esclusi. Al fine di mitigare l’inasprimento la norma prevede che l’importo dell’addizionale sia ridotto al 60%, al 6-

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collezionistico aventi più di 20 anni; l’esenzione per gli autoveicoli consegnati per la rivendita alle imprese autorizzate o comunque abilitate al commercio dei medesimi in quanto per tali veicoli opera il regime di interruzione 30 e al 15 rispettivamente dopo 5, 10 e dell’obbligo di corrispondere la tassa 15 anni dalla data di costruzione, e non automobilistica. sia più dovuto decorsi 20 anni. Il sistematico incremento dell’onerosità La riduzione dell’addizionale di utilizzo dei veicoli di grossa comprende cause di esclusione già cilindrata e l’eccessiva attenzione da contemplate nel previgente regime. parte dell’Amministrazione Finanziaria, Infatti era stato chiarito che, in virtù del sfociata nei recenti controlli-spettacolo rapporto di complementarietà che le con verifica della posizione fiscale dei lega, l’addizionale erariale non era soggetti ‘beccati’ alla guida di auto di lusso, rischiano di impattare in modo Per mitigare l’impatto, l’importo dell’addizionale è negativo sulla ridotto al 60, al 30 e al 15% rispettivamente dopo domanda anche con 5, 10 e 15 anni dalla data di costruzione del veicolo. riferimento alle dovuta nei casi in cui il veicolo potesse locazioni a lungo termine e sicuramente fruire del regime di esenzione dal ottengono l’effetto di ridurre l’appeal pagamento della tassa automobilista delle auto sul mercato dell’usato. (CM n. 49/E dell’8-11-11). Si citavano Questa è l’ultima di una lunga serie di a titolo di esempio: le esenzioni norme che demonizzano i possessori di disposte dall’articolo 17 del DPR 5-2auto di lusso ponendo sugli stessi una 1953, n. 39 (gli autoveicoli del populistica presunzione di ‘irregolarità’. Presidente della Repubblica, i veicoli in Il risultato è che anche gli onesti dotazione dei corpi armati dello appassionati tenderanno a volare basso, Stato...); l’esenzione dal pagamento con buona pace dell’economia. n della tassa automobilistica disposta per i veicoli aventi più di 30 anni e per i *Stefano Marchesi è Socio dello Studio veicoli di particolare interesse storico e Legale Tributario BG e Associati


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MERCATO TEMPO DI LETTURA: 8 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Costruttori, società di noleggio, concessionari, driver

La cattiva notizia è che le immatricolazioni continuano a diminuire. La buona è che le società, di noleggio e non, aumentano il loro peso. Se solo godessero di un trattamento più favorevole.... di Monica Schiller

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Ancora di salvezza a crisi continua a farsi sentire sulle immatricolazioni di autovetture: nel 2011 in Italia si è di poco superata quota 1.757.649 unità con una flessione, sul 2010, di oltre il 12 per cento (cfr Grafico 1). A crollare è ancora la domanda dei privati, a meno 17,4 per cento (da 1.412.223 a poco più di 1.165.951). Le vendite alle aziende e alle società di noleggio evi-

Grafico 1. Il mercato italiano delle autovetture

Il Grafico a destra mette in evidenza la flessione delle immatricolazioni di autovetture nel 2011, quando ci si è fermati a quota 1,757 milioni.

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Anno 2010 1.974.026

Anno 2011 1.757.649

denziano, invece, un leggero incremento, rispettivamente del 3,3 e del 7,5 per cento (312.626 e 279.072). Nell’undicesimo anno del terzo millennio questi due segmenti hanno così contribuito al risultato complessivo con una quota del 17,5 e del 16,1 per cento, diventando una vera e propria ancora di salvezza per le Case. (cfr Tabella 1). E ciò nonostante il trattamento fiscale sfavorevole loro riservato nel nostro Paese, che spiega perché queste vetture non giochino un ruolo paragonabile a quello che hanno negli altri grandi mercati d’Europa (in Germania rappresentano il 57 per cento delle vendite e in Gran Bretagna il 53 cfr Tabella 3). Prospettive per il futuro? Secondo le stime di Unrae

Tabella 1. Il mercato dell'auto per tipologia di acquirente 2011% 2010% Privati 66,4 71,8 Società 17,5 14,7 Noleggio 16,1 13,5

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Var% -17,4 3,1 9,1

Nell’ultimo anno la domanda delle famiglie è scesa di oltre il 17 per cento. Guadagnano quota le aziende e il mondo del noleggio.


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MERCATO Tabella 2. Immatricolazioni per tipologia di proprietario %2011 Società di noleggio a lungo termine 8,2 Società ed enti diversi 6,4 Società di noleggio a breve termine 7,5 Autoimmatricolazioni* 11,5 Autovetture intestate a privati 66,4 Totale 100 *km 0, demo e vetture destinate dai dealer al noleggio

%2010 5,9 5,6 6,8 9,9 71,8 100

Tabella 3. Le auto aziendali nei principali Paesi europei (2010) Totale mercato 2.916.260 2.251.669 2.030.846 982.015 1.961.579

Germania Francia Gran Bretagna Spagna Italia

Privati% Società% 43 57 64 36 47 53 60 40 72 28

Tabella 4. Trattamento fiscale auto aziendali Deducibilità

Ecco come gli utilizzatori si spartiscono il mercato italiano. A guadagnare quota nel 2011 sono state soprattutto le società di noleggio a lungo termine.

Grafico 2. Previsioni 2012 canali di vendita (quote%) Pivati 66% Pivati 66,4%

Pivati 71,8%

Quota Costo ammortizzabile ammortizzabile Italia 18.076 40% 7.200 Francia 18.300 100% 18.300 Germania illimitata 100% illimitato Gran Bretagna 18.200 100% 18.200 Spagna illimitata 100% illimitato *50% per i professionisti e/o per casi estranei all’attività di impresa

Detraibilità Iva 40% 100% 100%* 100% 100%

Grafico 3. Il mercato dell’auto per segmento negli anni 2011 e 2012 Noleggio 16% Società 18%

Noleggio 16,1% Società 17,5%

E Superiori F Alto di gamma 0,3% 2,8%

Noleggio 17,5% Società 14,7%

D Medie superiori 14,2%

A Piccole 17,5%

E Superiori 2,3% D Medie superiori 12,7%

F Alto di gamma 0,3% A Piccole 20,1%

2012 2011 2010

C Medie 26,3% B Utilitarie 39%

Il Grafico 2 mostra le previsioni di Unrae per il 2012: si stima che la quota a carico delle aziende rimarrà invariata. La causa? Nella Penisola le auto aziendali non godono del medesimo trattamento fiscale loro riservato nei principali mercati europei (Tabella 4).

nel 2012 lo scenario rimarrà praticamente immutato. Se non cambiano le regole, insomma, anche le immatricolazioni di auto destinate alle società, di noleggio e non, smetteranno di crescere (cfr Grafico 2). Medie e Superiori guadagnano quota La tipologia di utilizzatori naturalmente si riflette sulla domanda: nel 2011 il segmento A, quello delle Piccole, che fino a marzo dell’anno precedente aveva goduto degli incentivi maggiori, ha perso oltre 2,5 punti percentuali di quota (dal 20,1 al 17,5 per cento). Flessione, di oltre 2 punti, anche per le Utilitarie, che rimangono però le preferite dagli italiani con uno share di poco inferiore al 40 per cento. In controtendenza le Medie (ora è del segmento C ol-

C Medie 23,3%

2011

tre un’auto immatricolata ogni 4) e le Superiori a quota 14,2 per cento. Ed è ancora l’assenza di incentivi governativi a spiegare l’avanzata del diesel nel corso del 2011: alimenta oltre il 55 per cento delle auto immatricolate contro il 46 del 2010. In caduta libera il Gpl: è passato da oltre il 14 per cento a poco più del 3. Ibride ed elettriche continuano a rappresentare una nicchia con uno share ben al di sotto dello 0,5 per cento. “Ritengo indispensabile - ha dichiarato Jacques Bousquet, presidente di Unrae - che l’esecutivo dia un tangibile segno di attenzione al rilancio di un settore che negli ultimi 10 anni, direttamente o indirettamente, ha contribuito con più di 600 miliardi di euro alle entrate dello Stato e che incide, nel complesso della filiera, per ben l’11,4 per cento del Pil del Paese”. n febbraio 2012 -

B Utilitarie 41,2%

2010 Il Grafico 3 mostra la suddivisione del mercato negli anni 2010 e 2011: come si vede perdono quota le Piccole e le Utilitarie a vantaggio delle Medie e delle Superiori.

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QUOTE ROSA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTA RUBRICA INTERESSA A: Automobilisti

L’AUTO VISTA DALL’UNIVERSO FEMMINILE

E la tua come si chiama? Kit e Puntina sono tra i nomi più gettonati dal 19 per cento degli italiani che ha ‘battezzato’ la propria vettura. Ma siamo sicure che per le donne si tratti di vero amore?

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di Tiziana Altieri

it’, ‘Catorcino’ o ‘Puntina’. Ecco i nomi più gettonati per le automobili. A dirlo è un’indagine realizzata da Chiarezza.it secondo la quale il 19 per cento degli italiani sarebbe così legato alla propria auto da attribuirle un nomignolo affettuoso. Molto più di quello utilizzato per rivolgersi al proprio partner. Ma non è tutto: il 64 per cento dei maschietti interpellati ha confessato di avere delle vere e proprie fisse per la propria vettura (e questo lo sapevamo, basta osservarli quando la lavano... lo stesso sguardo ammirato che noi sfoderiamo davanti alla nuova collezione Sergio Rossi) ma, udite udite... ciò di cui non riesco a capacitarmi è che addirittura il 73 per cento delle donne ammette di avere una passione maniacale! Una pausa di riflessione a questo punto è d’obbligo. L’universo rosa è stato contagiato dall’attrazione per i

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una pubblicità di intimo (quella con Argentero, tanto per intenderci...) e non di fronte alla vostra auto non preoccupatevi quindi... siete assolutamente normali. E magari già occupate. E ora addentriamoci nel sondaggio. Per oltre la metà dei guidatori la motori? Il riallineamento dei pianeti predetto anche dai Maya sta per avere propria automobile è una delle dieci cose alle quali tiene maggiormente; il delle influenze sui comportamenti 12 per cento le attribuisce umani? Una risposta ci deve essere... addirittura un’anima e la piazza direttamente Un accessorio in cima alla Top Ten. per la caccia L’auto Ecco che durante Che orrore! contribuisce l’imperdibile happy Assicuratevi che il al nostro fascino hour del giovedì sera vostro uomo non sia come un tacco trovo la soluzione. fra questi: essere 12 (con plateau) L’auto può dare una tenuta in o la borsa grossa mano quando cosiderazione meno Falabella. si deve fare la caccia di una vettura grossa! Come avevo fatto a non sarebbe come perdersi il primo giorno pensarci? Vuoi mettere trovarsi al di saldi per colpa di un virus volante di una fuoriserie lucida di gastrointestinale... Decisamente zecca piuttosto che di una vettura meglio puntare su quel 24 per cento malridotta e sporca? Difficilmente che sostiene che la quattro ruote sia un passeremo inosservate. L’auto mezzo di trasporto fine a se stesso. insomma è un accessorio che Come riconoscere i fanatici? contribuisce al nostro fascino come il Provate a indicare la sua auto. Se vi tacco 12 o la Falabella... dice “Ah... la Bat-Mobile, la mia n Se il vostro cuore palpita di fronte a bimba” è ora di cambiare aria...


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MASTER AUTO TEMPO DI LETTURA: 9 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Aziende, società di noleggio

I GIOVANI LEONI Non andranno in guerra come nel celebre film del 1958, ma impareranno ad affilare le armi della conoscenza per un mercato auto sempre più competitivo. Al Master sull’Automobile, che su duecento candidati ne ha accettati dieci

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di Roberta Carati

hissà se sanno anche ruggire. Capacità e preparazione ne hanno da vendere ma, a vederli così sorridenti, a sentirli quasi umili, come se scontassero il privilegio di essere stati accettati al Master, mi chiedo se il cinico mondo del lavoro che li aspetta là fuori non ne farà polpette. Pierluigi del Viscovo, che da sei anni organizza il Master sull’Automobile e alcuni di questi ragazzi li ha osservati a lezione o mentre discutevano la tesi di laurea alla Luiss, dove lui stesso insegna economia, è convinto del contrario. “Sono studenti che un 24 all’esame non lo accettano; se si laureano con un 98 o 99 hanno buttato via tempo e soldi. In generale io li vedo motivati e orientati e, soprattutto, confidenti che la fortuna c’entri poco.

Del Viscovo: “Il Master seleziona i candidati più orientati e appassionati, perché avranno maggiori probabilità di trovare un lavoro”.

È vero che veniamo da un’epoca, dagli anni ‘80 al 2000, in cui c’è stato un grande spargimento di fortuna, ma mi sembra che i nuovi giovani ci contino meno. Hanno un’opportunità e se la giocano”. Questa opportunità si chiama Master sull’Automobile, è curata dal Centro Studi Fleet&Mobility di cui del Viscovo è presidente, ed è finalizzata all’inserimento di giovani specialisti nel comparto automobilistico. febbraio 2012 -

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Uno su mille ce la fa

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Anche qualcuno in più. Ma i candidati ammessi al Master restano un’eccellenza. Capiamo perché

na laurea aiuta, come anche un’esperienza lavorativa (o un’attività familiare) nel settore. Ma i requisiti indispensabili per superare le selezioni per il Master sono la passione per l’auto e la forte motivazione a lavorare nel comparto automotive. Angelo D’Auria (a sinistra nella foto) e Gennaro Vuoso, ex studente il primo, neo ammesso il secondo, entrambi vincitori di una borsa di studio, i requisiti li hanno tutti.

L’avvio - con la collaudata formula teorico-pratica che vede i corsisti impegnati per otto mesi, di cui tre di stage - il 5 marzo, dopo una selezione molto dura che dei 200 aspiranti candidati ne ha ‘salvati’ dieci. “Le aziende - spiega del Viscovo - non sono di bocca buona e noi dobbiamo esserlo ancora meno. L’operazione, anche dal punto di vista economico, non si esaurisce con l’organizzazione del Master ma con l’inserimento di questi giovani nelle aziende, almeno come stagisti”.

Le aziende del noleggio in prima fila Partner dell’edizione 2012, alcune fin dalla prima, sono Nissan Italia e Pirelli, Leaseplan Italia, Ald Automotive, Arval, Avis e Maggiore, Findomestic e LoJack. Hanno deciso di investire, erogando borse di studio e ‘prestando’ i propri manager in qualità di docenti, perché “abbiamo bisogno dei giovani con la loro energia e creatività, ma il nostro - sottolinea Andrea F&F Cominciamo dal curriculum. Che cosa fanno i nostri studenti? Zilli Romanelli, direttore risorse umaAngelo D’Auria: Laurea in ingegneria gestionale nel POST MASTER ne Arval - è anche un settore in cui mol2007, poi un anno e mezzo alla Johnson Controls di Stage te relazioni classiche vanno reinterpre84% Rocca d’Evandro, in provincia di Caserta. tate dalla logica produttiva a quella dei Tempo determinato 14% Gennaro Vuoso: Laurea triennale a Tor Vegata in eco- Tempo indeterminato servizi. Per entrarci, un percorso for2% nomia e management, poi specialistica alla Luiss con Totale iscritti al Master mativo dedicato è la strada migliore 100% una tesi, discussa a dicembre, sul ‘Caso Brembo’. e il Master è appunto questo”. Dal canATTUALMENTE to suo Cristina Odoardi, HR manager Tempo indeterminato 29% F&F Al Master perchè? Ald, aggiunge che “una recentissima Tempo determinato 10% Angelo: Per un lavoro affine alle mie passioni. Sapevo Stage novità, pienamente rispondente ai no12% che il Master mi avrebbe messo in contatto con il mon- Fuori settore Automotive stri desiderata, ci ha permesso di par49% do del lavoro, che lo stage era garantito. E così è stato. Totale tecipare alle selezioni consentendoci 100% Gennaro: Il mondo dell’auto mi appassiona e in più po- Fonte: Centro Studi Fleet&Mobility di identificare da subito le figure che trei applicare le conoscenze accumulate con la laurea. potranno avere delle opportunità di inIl Master mi darà le basi, la formazione specialistica più opportunità. serimento all’interno della nostra organizzazione”. Cinque Master sull’Automobile ci dicono che i 49 orF&F Nel futuro cosa c’è? mai ex studenti lavorano tutti, per lo più nelle aree marAngelo: Mi sono appena dimesso da Ald, dove lavoravo a tempo indeterketing, re-marketing e commerciale. La metà di loro, minato, per un incarico come sales planning in Hyundai. Inzio lunedì. però, è impiegata fuori dal settore automotive. “Non Gennaro: Tra le aziende mi interessano in particolare Ald e in generale c’è dubbio - replica del Viscovo - che il Master tenil settore noleggio (e le prospettive sul ruolo del fleet manager). da a formare per un sistema particolare che è quello automobilistico e della mobilità in generale. Noi cuF&F Su chi bisogna contare? riamo l’ingredientistica del futuro professionale di queAngelo: Ho 28 anni, investo sul lavoro, su di me, sul mio futuro. Il mio sti ragazzi, l’impegno, il confronto, la capacità di resogno era una Casa auto, e Hyundai è uno dei miei brand preferiti. lazionarsi con i top manager che vengono a fare le Gennaro: Su di me, anche perché contrariamente a quanto si crede la Luiss docenze... Che la metà abbia trovato lavoro nel settonon è un’università che ti coccola, la competizione fa paura e lì le ossa un re auto è tanto e che l’altra metà abbia comunque po’ me le sono fatte. Poi, certo, il mercato del lavoro è un’incognita... un’occupazione è una buona cosa. E poi, anch’io sono laureato in giurisprudenza e insegno economia”. 12 -

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2007, come eravamo

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Collage di immagini dalla prima edizione del Master sull’Automobile. Già sulla locandina spicca la richiesta delle società partner di specialisti.

Master green Le vie del lavoro, insomma, sono infinite. L’importante è imboccarne una ma già sapendo che non è l’unica e, forse, nemmeno la migliore. Dice ancora il curatore del Master: “Nel momento in cui la persona entra in questo ‘tubo’, supera le selezioni e finisce con lo stage, è una persona che è stata premiata per i suoi meriti ma anche stimolata a svilupparli questi meriti, a credere in se stessa”. Le prospettive ci sono. “Oltre il 50 per cento dei ragazzi ospitati in stage - attesta Odoardi - sono stati confermati, sia con contratti di apprendistato che a tempo indeterminato, all’interno delle aree relative al pricing, ordering & delivery, partner service, customer service, marketing, re-marketing”. Tutte aree che da quest’anno si tingeranno di verde. Novità del Master sull’Automobile numero 6 è infatti il focus sulla ‘mobilità sostenibile’ declinato su più fronti: docenze che prendono in esame il prodotto (veicoli elettrici e ibridi) ma anche l’approccio (car sharing, parcheggi e mobilità multi-modale), esperienze di studio in officina, prove su strada di un veicolo elettrico, visite a un centro di monitoraggio traffico, realizzazione

di una ricerca sull’impatto della propulsione elettrica sul prodotto e la distribuzione, infine, due stage in azienda ‘dedicati’. “L’inserimento di un modulo legato all’ambiente - commenta Zilli Romanelli - era necessario. Oggi la value proposition dell’intero settore si sta muovendo con sempre maggior convinzione. Il mercato ce lo chiede e le tecnologie ce lo permettono”. Sulle esigenze dei partner - per i quali “qualsiasi momento formativo che consenta di acquisire delle competenze ‘pronte per l’uso’ è una scelta vincente” (Ald), e l’importante è “dare ai partecipanti un approccio pragmatico a temi affrontati solo teoricamente nelle aule universitarie” (Arval) - Pierluigi del Viscovo modella la sua creatura. Lo sforzo economico, infatti, è soprattutto delle aziende, che oltre alle borse di studio si fanno carico di situazioni particolari. “La selezione non può avvenire sulla base di chi il Master se lo può permettere (come l’anno scorso, il costo è di 8.000 euro, NdA). Se un giovane merita ma ha meno disponibilità di altri ne parliamo con le aziende. Noi non ci dobbiamo preccupare di chi paga ma dell’occupazione. Noi dobbiamo fare bene il Master, selezionando i candidati più orientati e più appassionati, perché avranno maggiori probabilità di trovare un’occupazione”. n febbraio 2012 -

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MISTERY CLIENT TEMPO DI LETTURA: 12 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Management, gestori flotte, concessionari, Costruttori, liberi professionisti, privati

IN CASA CHEVROLET

Sì, ma, forse, però... A

La buona volontà del venditore non si discute, ma non basta a colmare le lacune. E così, il nostro Cliente Misterioso se ne va con un preventivo e qualche domanda senza risposta. Ma erano poi così difficili? di Giuseppe Cordasco

pprossimazione. Indubbiamente tanta buona ostruire il passaggio. Entro e ad un paio di addetti alla volontà, ma accompagnata da altrettanta ap- reception faccio il nome del venditore con cui ho approssimazione. Sarà questo il filo conduttore puntamento. Mi rispondono che non c’è, ma colgo sudella mia visita alla concessionaria Chevrolet della zona bito il tono scherzoso; infatti mi lasciano intendere che Sud di Roma. Per onestà intellettuale, però, devo con- il tizio in questione è quello che sta finendo di servifessare che questa citata approssimazione re delle signore che mi precedono. È il vedrà come protagonista non solo il venpiù giovane della compagnia dei vendiTante le vetture ditore con cui parlerò ma anche il sottotori ed è anche molto impegnato, a diffenuove esposte, scritto, vittima della mia stessa identità mirenza degli altri che sembrano aggirarsi poco lo spazio steriosa, come vedremo alla fine. per guardarsi in giro. stancamente all’interno della concessioArrivo di fronte all’autosalone in un frednaria. Su uno di loro però mi dovrò ricreGià il parcheggio, do pomeriggio e trovo subito difficoltà a del resto, era quasi dere, quando poco dopo correrà in socparcheggiare. Il poco spazio che c’è è occorso del mio giovane interlocutore. tutto occupato. cupato da auto nuove in esposizione e Ne approfitto per dare un’occhiata alle Anche dalla neve. quel che resta è ancora ingombrato da vetture. Ce ne sono molte, nonostante lo cumuli di neve ghiacciata che attendono da giorni di spazio sia ridotto a discapito di un ambiente francaessere spazzati. Lascio dunque la macchina lungo il mente poco gradevole. Ci si muove a stento e le scribreve viale d’accesso, cercando perlomeno di non vanie dei venditori sono piazzate strategicamente ne-

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Un voto alla concessionaria (da 1 a 5) Concessionaria: 3 Lo spazio è ridotto e intasato dalle tante vetture in esposizione. Sacrificati i venditori, relegati con le loro scrivanie in angoli molto anonimi. Sui parcheggi è meglio sorvolare: praticamente inesistenti.

Cortesia: 3 È vero che ho appuntamento con un venditore ben preciso, che sarà gentile, ma gli altri tre che mi accolgono una parolina di cortesia avrebbero anche potuto dirmela.

Tempi di attesa: 2 Aspetto una decina di minuti, ma in tempi di crisi fa piacere vedere che c’è qualcuno che compra un’auto nuova. Però, magari, un paio di poltrone avrebbero fatto comodo...

Competenza sulla formula del noleggio: 1 Continua il trend negativo. I venditori, che avevano cominciato a prendere dimestichezza con la formula, ora sembra che si affidino a contratti precompilati, spiegando poco o nulla al cliente.

gli angoli, lì dove resta qualche spazio libero. È pro- esegue montaggi su misura per qualsiasi vettura. Il tutprio a una di queste scrivanie che mi siedo qualche mi- to per un costo aggiuntivo di 790 euro, sempre Iva innuto dopo, quando il mio interlocutore mi raggiunge clusa. La mia terza richiesta invece getta nel panico il scusandosi per l’attesa e mettendosi a mia disposizio- venditore e farà emergere quel grado di approssimane. Gli ricordo che sono lì perché interessato a un con- zione che con le mie domande sul noleggio a lungo tratto di noleggio a lungo termine per una Chevrolet termine diverrà purtroppo ancora più lampante. Gli Orlando 2000 Turbo Diesel con 163 cavalli e allesti- chiedo infatti se l’auto dispone di una ruota di scorta. mento LT. Cominciamo a parlare del preventivo del- La risposta, come immaginavo, è no perché di serie l’auto e mi chiarisce subito che quella che vedo pro- c’è invece il kit di riparazione. prio dietro di me è una LTZ, che varia solo per qualche Sì, ma io viaggio tanto, gli faccio notare, e per mia sipiccolo particolare, e che le nuove auto in arrivo saranno tutte LT. Le linee della Chevrolet Orlando

Sì ma, la ruota di scorta? trasmettono Provo velocemente a sedermi, verificanuna sensazione done l’estrema comodità, e do uno sguardi robustezza. do al cruscotto molto accessoriato, prima Il frontale di tornare alla scrivania. Il venditore mi è decisamente sottolinea il fatto che la macchina ha di imponente. serie una lista infinita di accessori che vanno dagli airbag all’antifurto, dal sistema di navigazio- curezza vorrei una vera e propria ruota di scorta. Mi ne all’Abs. Io però sono interessato in particolare a tre guarda perplesso: “Mi sa che non saprebbe dove metcaratteristiche. Gli chiedo innanzitutto la vernice nera terla. Dovrebbe tenerla nel cofano, ma se abbassa i semetallizzata, e ovviamente mi risponde che non ci sono dili per far posto a sette passeggeri lo spazio diventa problemi, salvo un costo aggiuntivo di circa 450 euro insufficiente”, mi dice. Si alza, va verso l’auto e mi Iva inclusa. La seconda richiesta riguarda invece un mostra le prove di quanto asserisce. E in effetti è così, gancio da traino, che gli confesso dover utilizzare per ma gli resta il dubbio, perché in precedenza sul comtrasportare la mia moto. Anche in questo caso mi ri- puter ha cercato la voce ‘ruota di scorta’ tra i possibisponde al volo, informandomi che per questi lavori si li accessori, non trovandola, almeno per il momento... appoggiano all’azienda Plini & Gigliotti di Roma, che È a questo punto che gli si avvicina un collega che avefebbraio 2012 -

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Se la percorrenza cambia... Il costo richiesto per i chilometri eccedenti è di 7,80 centesimi di euro per chilometro se entro il 20 per cento del totale a contratto, oltre sale a 10,92 centesimi di euro. Al contrario, se percorrete meno chilometri di quelli pattuiti, il valore rimborsato è di 3,54 centesimi a chilometro entro il 20 per cento e di 2,12 oltre.

48 mesi e 120.000 km La vettura scelta ha un allestimento davvero completo. Noi abbiamo richiesto la vernice metallizzata, ma anche ruota di scorta e gancio traino. Così allestita, la vettura costa 602,99 euro al mese (Iva esclusa) per 48 rate e un limite di percorrenza di 120.000 chilometri. La parte ‘servizi’ è indicativa ma rappresenta il 40 per cento del canone.

Fin troppo sintetico La proposta di contratto Nlt rilasciata dalla concessionaria non compensa l’approssimazione del venditore. Molto sintetica, non esplicita l’incidenza dell’auto sostitutiva sul canone e non descrive minimamente il veicolo. Si può fare di meglio.

Potrebbe essere montata una ‘scatola nera’ Nelle condizioni generali di locazione, la Axus Italiana Srl specifica che si riserva la facoltà di fare installare un dispositivo di localizzazione gps per verificare la dinamica di eventuali sinistri e ridurre il rischio di perdita del veicolo per furto. Questo permette alla società di ottenere canoni assicurativi migliori, ma noi avremmo gradito almeno un accenno al riguardo da parte della concessionaria.

va ascoltato la nostra conversazione e lo invita ad abbassarsi e a guardare sotto la parte posteriore dell’auto. “Lo vedi quello spazio?” gli dice. “Quello serve proprio a metterci il cestello, quindi secondo me la ruota di scorta si può avere, basta fare qualche semplice adattamento”. Il mio giovane venditore è stupito, si rialza e torna al suo computer, cambia la parola chiave della ricerca e il mistero si risolve. “Avevi ragione” dice al collega “stava sotto la voce ‘cestello’”. Poi si rivolge a me, che per tutto il tempo ho assistito divertito al siparietto, e mi conferma. “Sì, si può montare il cestello con la ruota di scorta e gli attrezzi, il tutto per un prezzo aggiuntivo di 870 euro Iva inclusa”. Prendo atto con soddisfazione che a saperlo ora non sono solamente io, ma anche lui: ne guadagnerà qualche futuro cliente. A questo punto abbiamo tutto quello che serve per fare il preventivo dell’auto: il prezzo complessivo è di poco superiore ai 29mila euro, che con uno sconto di circa 16 -

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2.500 euro, si fissa a quota 26.500 euro chiavi in mano Iva inclusa. Questo ovviamente se volessi comprarla. Io però voglio il noleggio a lungo termine. Troppe risposte vaghe Il venditore si connette allora al sistema informatico che gli permetterà di fornirmi un preventivo e comincia a darmi una serie di indicazioni che, sulla falsariga della ruota di scorta, saranno sempre più vaghe e approssimate. Stabiliamo innanzitutto 48 mesi di contratto, per 30mila chilometri all’anno e 120mila complessivi. La società di noleggio a cui si appoggiano è la Axus Italiana del Gruppo Ald Automotive ed è con loro, mi spiega il venditore, che manterrò i miei rapporti una volta deciso l’acquisto tramite Nlt. Passa velocemente in rassegna le voci che incontra. Per gli pneumatici gli chiedo due treni estivi e uno invernale e lui esegue. Gli chiedo delle franchigie, ma non sa e non mi avvisa che la loro entità influisce sulla rata


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A sinistra il posteriore della Orlando. Sopra, il vano di carico varia da una capacità minima di 90 litri (7 posti) a 454 (5 posti), fino a un massimo di 1.487 litri. Con i sedili reclinati il piano di carico è un tavolo da biliardo. A destra gli interni avvolgenti. Buona la qualità percepita a bordo.

finale. Nel contratto standard che ha di fronte, comunque, ce n’è una da 250 euro per gli incidenti causati da me. Gli chiedo dell’auto sostitutiva e mi dice che me ne darà una di Classe C, la stessa della Orlando. Ma non mi avverte che anche in questo caso la scelta influirà sul costo finale. A parlare di fisco poi è come andar di notte: “Deve chiedere al Dalla ruota di scorta suo commercialista” mi dice. E poi, quasi alla rete di officine arrossendo, mi fa notare: “Io non posso saconvenzionate sarà per il noleggiatore pari a circa 23mila pere quale sia la sua situazione di contripassando per euro (visto che usufruisce ovviamente di buente quindi non saprei cosa dirle”. La trogli sgravi fiscali: vo poco efficace come scusa, ma andiamo tutte questioni che uno sconto maggiore), la mia rata sarà avanti. Molto fumosa è anche la risposta mettono il venditore pari a 602,99 euro, che con l’aggiunta dell’Iva diventano 729,62. quando gli chiedo conto dei centri assistenin difficoltà. Mi stampa il preventivo e mentre sta per za: “Potrà andare solo presso i punti Chevrolet. Quando avrà un problema dovrà avvisare salutarmi mi chiede: “Allora conoscerà sicuramenquelli di Ald e loro le indicheranno il posto più vicino”. te...” e mi fa il nome di un’azienda vinicola. A queSì, ma io potrei essere ovunque, “è sicuro” gli dico “che sto punto mi rendo conto di avergli detto di sfuggita non posso andare anche in officine convenzionate con che sono un consulente di imprese di viticoltura. Ald, oltre che in quelle Chevrolet?”. Insiste con la sua Di solito nessuno fa purtroppo mai caso al mio lavoidea, che dopo anni da Mistery Client mi pare decisa- ro. Non in questo caso però, visto che il venditore mi mente campata per aria. Mi fornisce poi una serie di confessa di comprare vini all’ingrosso proprio dalla altre indicazioni superficiali, sottolineando, en passant, suddetta tenuta. Io pur essendo nel mio piccolo davanche i vantaggi del noleggio a lungo termine: “Non vero un esperto di enologia, questa non l’ho mai sendeve pensare a nulla, e tutto sommato se si fanno bene tita, e mi arrampico sugli specchi dicendogli che in efi conti si risparmia pure”. Mi verrebbe da dire che io fetti sono da poco sulla piazza di Roma. Lo saluto sarei venuto proprio per farli quei conti, ma capisco frettolosamente e scappo. Per una volta sono stato in che sarebbe inutile. A questo punto tiriamo le som- linea con il mio interlocutore: approssimativo, ma con n me: a fronte di un costo dell’auto che, Iva compresa, tanta buona volontà. febbraio 2012 -

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ATTUALMENTE

A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA

‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierà per i gestori e gli utenti di auto aziendali

L’AUTO, UN BENE SEMPRE PIÙ COSTOSO Nel giro di un ventennio, dal 1991 al 2011, il prezzo su strada di un’auto media a benzina è aumentato del 98,9 per cento, mentre il livello medio dei prezzi al consumo è salito del 70,5. Dal confronto ieri-oggi, fatto dal Centro Studi Auto Aziendali sulla base dei dati ufficiali sui costi di esercizio pubblicati dall’Aci, spiccano l’aumento dell’assicurazione RCAuto (+487,4 per cento), del bollo (+216,1), degli pneumatici (+157,1), del carburante (+81,5). Unica voce con il segno meno, quella relativa ai costi di manutenzione e riparazione, diminuita di quasi 4 punti.

CAR SERVER HA FATTO CENTRO È la prima delle quattro sedi distaccate che Car Server conta di aprire nel corso dell’anno: ad Ancona, in Zona Baraccola, è fresca di inaugurazione la filiale numero 16 del gruppo reggiano, tra i primi dieci player nazionali nel settore del noleggio a lungo termine. Nel capoluogo marchigiano sono presenti le strutture dei principali fornitori di Car Server - concessionarie, gommisti, carrozzerie, distributori, autolavaggi - che permetteranno di ottimizzare i tempi e fornire

ALLA CONQUISTA DELLE PMI Ultimi ritocchi alla squadra con l’ambizioso obiettivo di “conquistare il mercato delle piccole medie imprese, dei professionisti e delle partite Iva, che nel nostro Paese sono oltre 4,3 milioni”. Arval ha quindi affidato a

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una prestazione ancora più capillare. L’apertura degli uffici di Ancona, che consolidano la presenza della società di Nlt nel centro Italia, rientra in un piano di sviluppo che prevede, a regime, 20 filiali operative in tutta la Penisola.

Carlo Basadonna (v. foto), già direttore Marketing & Communication, l’incarico di direttore generale SME (Small Medium Enterprise) Solutions Arval, la divisione creata nel 2003 proprio per modellare il noleggio a lungo termine su esigenze di mobilità diverse rispetto a quelle della grande azienda. Andrea Solari, vice-direttore

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LEASEPLAN SCEGLIE AMPERA Accordo internazionale tra LeasePlan Italia e Opel che assicura alla società di noleggio a lungo termine 650 Ampera in consegna anticipata in 12 mercati europei entro la fine del 2012. Veicolo elettrico ad autonomia estesa, Ampera è al centro di un road show europeo che dà modo “a un gran numero di clienti aziendali di familiarizzare con i vantaggi della mobilità elettrica”. Ha dichiarato Alain Visser, responsabile vendite Opel: “Ampera è dotata di tutte le funzionalità che i clienti si attendono da un’auto da usare tutti i giorni in ogni situazione. Il programma LeasePlan dimostra una volta di più che la nostra vettura elettrica è adatta alle flotte aziendali”.

generale, assume ora il presidio di tutta l’area Sales & Marketing, mentre Alessia Pedersini proseguirà il lavoro di Basadonna nell’Area Comunicazione. Dallo scorso gennaio Andrea Algeri, vice direttore generale Arval dal 2007, è direttore della Business Unit Telemobility di TEXA.

ALD SBARCA NEL MEZZOGIORNO Rent@Miranda, ovvero la nuova offerta di noleggio a lungo termine frutto dell’accordo tra ALD Automotive e Miranda, gruppo napoletano attivo nella distribuzione di auto e veicoli commerciali. Con questo servizio pensato per Pmi e Partite Iva, Miranda offre ai propri clienti i vantaggi economici, gestionali e fiscali della formula Nlt. Dalla manutenzione al pagamento della tassa di circolazione passando per l’assicurazione, la fornitura di auto sostitutive, il call center dedicato, fino alla rivendita dell’usato, Rent@Miranda nasce come servizio all inclusive, al quale si aggiungeranno soluzioni e prodotti creati ad hoc. “L’accordo - ha dichiarato l’amdel Andrea Badolati - è un’opportunità in più per ALD Automotive poiché affiancherà il suo marchio a una realtà solida, multimarca, seria, fortemente radicata in tutto il Sud e in costante espansione”.


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NETWORK TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Aziende, automobilisti

ALLEANZA BOSCH - ARVAL

Best practice in Milan

Mobilità elettrica? Tra il dire e il fare c’è di mezzo Companies for eMilan, un progetto che riunisce intorno a sé società culturalmente ‘verdi’

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di Giacinta Moraschi

rendiamola per quella che è: una Nel corso del 2012 best practice, un esempio virtuoso saliranno a venti di come le imprese private possale aziende aderenti no accelerare la diffusione della mobilità al progetto Companies a zero emissioni nell’interesse di tutti. for eMilan, I numeri del progetto ‘Companies for con una media eMilan’ sono ancora troppo piccoli per di 10-20 veicoli elettrici Bosch e Arval hanno gli strumenti: partner tecnologico di Companies for eMilan, parlare di trend, e la realtà in cui si traciascuna. Bosch offre soluzioni software per la geduce, per quanto metropolitana, ha pur stione via web delle infrastrutture di ricarica dei veisempre il perimetro di una città. Ma alla presentacoli elettrici e hardware con l’installazione delle zione dell’iniziativa, che oggi riguarda cinque socolonnine; la società di noleggio a lungo tercietà (Bnp Paribas Real Estate, Bosch mine, dal canto suo, mette a disposizione delRexroth, Schindler, Cofely e Sorgenia) olle cinque imprese che hanno già aderito al tre alle capofila Bosch e Arval, si respirava progetto una gamma di veicoli elettrici coml’aria delle grandi occasioni. Perché qualche pleta e servizi connessi quali assistenza, decina di veicoli elettrici in circolazione non manutenzione, assicurazione. basterà a ridurre in modo sensibile la quantità di “Non è un’iniziativa spot”, puntualizza CO2 presente nell’atmosfera, ma è più che sufficiente per far passare un principio rivoluzionario. il vicedirettore generale Andrea Solari, ricordando l’impegno di Arval sul fronte delCultura obbligatoria la mobilità sostenibile che nel 2005 ha dato il Come ha detto Cesare Ferrero, country manager Italia là al progetto Ecopolis. “Le auto elettriche”, aggiundi Bnp Paribas Real Estate, “anche se la produzione di ge, “sono la risposta tangibile ai problemi delle granenergia ‘verde’ costa, non si può scegliere in termini di di città, soprattutto in ottica flotte”. efficienza economica. Non ci conviene, ma si deve fare”. Companies for eMilan accetta nuove candidature. n febbraio 2012 -

Una colonnina Bosch in grado di allacciare due veicoli elettrici nello stesso tempo. Nel riquadro, l’utente controlla via web lo stato di ricarica della propria auto.

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COVER TEMPO DI LETTURA: 15 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Aziende, compagnie di assicurazione, società di noleggio, tassisti, automobilisti

C’è un Decreto Legge da convertire. Per farlo, meno di un mese e un iter che si preannuncia difficile perché sono parecchi gli interessi che si vanno a toccare con le liberalizzazioni. Cosa cambierebbe per gli automobilisti se tutto filasse liscio... di Tiziana Altieri

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LAVORI IN CORSO ante le novità che si affacciano all’orizzonte per gli automobilisti se il Decreto Legge n° 1 del 24 gennaio 2012 recante ‘Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività’ sarà convertito dalle Camere in Legge entro i 60 giorni previsti. Ormai ne mancano meno di trenta e tra Parlamento e Senato è un viavai di emendamenti e correzioni. La strada, però, pur tra qualche impasse dovuta alle posizioni non sempre convergenti delle parti politiche in campo, pare ormai tracciata ed è quella delle liberalizzazioni a 360 gradi. Il tasso di concorrenza nei servizi in Italia, infatti, è ancora basso nel confronto internazionale e a chiedere di aprire il mercato a nuovi attori è anche, e soprattutto, l’Europa. Interessata dal Decreto è una moltitudine di settori. Fra questi: assicurazioni, carburanti e taxi.

Assicurazioni, stop alle frodi A pesare sui bilanci delle compagnie assicurative sono soprattutto le frodi e l’Esecutivo sta lavorando nel tentativo di porvi fine. Chi acconsente a fare installare sulla propria vettura una scatola nera in grado di registrare

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ciò che accade a bordo (velocità, decelerazioni, etc) non dovrà sborsare nemmeno un euro e potrà godere di premi agevolati. Un bel vantaggio per le flotte che possono così tagliare questa voce di spesa che incide parecchio sul Tco. Rimane però da chiarire se le assicurazioni potranno appellarsi al diritto di rivalsa nel caso di comportamenti poco virtuosi da parte del conducente, quali sono le caratteristiche che devono possedere le black box per essere considerate tali e se questi dispositivi potrebbero ledere in qualche modo la privacy. Buone notizie per gli automobilisti ‘a zero incidenti’, che pagheranno la stessa tariffa in tutta Italia e si vedranno ridurre il premio ‘in automatico’, alla scadenza della polizza, nella misura decisa alla stipula del contratto. Altro fronte è quello della ‘dematerializzazione’ dei contrassegni assicurativi, oggi in bella mostra in formato cartaceo sui parabrezza delle auto: la creazione di un sistema elettronico, infatti, consentirebbe un più facile controllo ed eviterebbe le contraffazioni, oggi diffuse. E, ancora, pene più aspre per chi froda le compagnie assicurative con un minimo di un anno e un massimo di cinque. Non verrà più riconosciuto il danno bio-


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logico per le lesioni di lieve entità: nessun risarcimen- rio, almeno fino all’arrivo del nuovo Governo tecnico. to, quindi, a chi accusa colpi di frusta o simili, a meno La manovra Monti, infatti, ha esteso gli inasprimenti che non vi sia una specifica attestazione medico-lega- dell'Ipt alle regioni a statuto speciale. Un’estensione che le. Sarà poi istituita una banca dei testimoni e dei dan- al momento, però, è rimasta teorica nelle Province auneggiati. Bocciato, invece, l’emendamento che preve- tonome di Bolzano e Trento, che si sono avvalse delle deva la riduzione del 30 per cento del risarcimento per rispettive Finanziarie 2012 per bloccarne gli effetti. A equivalente, ossia in denaro. Nessuna agevolazione Bolzano è stata confermata la tassazione fissa sugli quindi per le officine o carrozzerie selezionate dalla atti soggetti a Iva fino al 31 dicembre 2016, mentre a compagnia assicurativa e libertà di scelta per il danneg- Trento tutto è stato congelato per 60 giorni. Il Governo giato. Infine, diminuiscono in modo netto le sanzioni ora starebbe lavorando a delle norme sull’abuso del diminime a carico degli assicuratori RCAuto ritto che presto potrebbero parificare la siche non informano il cliente in modo chiatuazione in tutta Italia, rendendo di fatto Sul fronte ro sulle tariffe: la multa più bassa si riduinutile la migrazione delle società, di noassicurazioni ce del 98 per cento, la più alta del 90 per leggio e non solo, in questa regione. si è lavorato cento. Tradotto in soldoni, le multe parto- nell’ottica di ridurre no da 1.000 euro e arrivano fino a 10mila, le frodi: scatola nera Taxi, prevale la linea morbida con la possibilitá di raddoppiare l’imporSul fronte taxi ha vinto la linea morbida: la a spesa delle to in casi di “particolare gravità o di rimateria passerà solo in parte sotto la comcompagnie e petizione dell’illecito”. tagliandi elettronici. petenza dell’Autorità dei Trasporti, prevista nell’articolo 37 del Decreto Legge Più self service e prezzo in chiaro 201/2011, che diverrà operativa nella seconda parte delPiù stazioni self service fuori dalle città; possibilità per l’anno. Le decisioni sul numero di licenze e le tariffe torgli operatori di acquistare sul libero mercato la metà del nano, quindi, nelle mani dei sindaci, proprio come avproprio stock di carburante, e di riscattare a un ‘costo viene oggi. Non si parla più nemmeno di compensazioni equo’ l’impianto dalla compagnia petrolifera; maggiore una tantum. Tutte le nuove licenze saranno messe a contrasparenza nei prezzi esposti con tre numeri decimali corso: nessuno potrà beneficiare di contratti a costo zero. evidenziati dopo la virgola. Gli interventi del Governo sul settore carburanti mirano a una maggiore concorren- L’addizionale per le più potenti za e, quindi, a una riduzione dei prezzi al litro di gasolio Non rientra nel Decreto Liberalizzazioni ma ha notevoe benzina. Resta determinante il fattore accise + Iva, li riflessi sulla scelta dell’auto l’addizionale erariale delche incide sul prezzo finale per quasi il 50 per cento. la tassa automobilistica istituita con la Legge n. 214 del 23/12/2011. All’Articolo 16 si dispone infatti che le auLa stangata Ipt tovetture debbano versare 20 euro per ogni kW di potenÈ un’eredità del Governo Berlusconi la nuova Imposta za eccedente i 185 (e non i 225 stabiliti nel 2011), oltre Provinciale di Trascrizione in vigore da settembre. Cos’è il bollo. L’addizionale si riduce del 40, 70 e 85 per cencambiato? Ora l’Ipt è progressiva, ossia cresce in base to rispettivamente ogni cinque, dieci e quindici anni di alla potenza, anche quando la vettura è di prima im- anzianità. Nulla è dovuto, invece, per auto di oltre venmatricolazione. Questo per le regioni a statuto ordina- t’anni. (Approfondimenti in ‘Fiscalmente’)

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Così fan tutte?

Il solo modo, legale, per sottrarsi all’aggravio dell’Ipt è aprire una sede secondaria nelle province autonome. Ma sono ancora poche le società di renting che lo hanno fatto. E che lo dicono apertamente

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di Roberta Carati

sì o no. Non dovrebbe essere difficile rispondere alla domanda “La sua azienda ha aperto o conta di aprire una sede secondaria in una delle province a statuto speciale?”. Invece, della decina di società di noleggio a lungo termine interpellate, pochissime hanno risposto con chiarezza. Neanche fosse una questione di Stato. Beh, in effetti, a ben guardare, lo Stato c’entra eccome... È il settembre 2011 e il Governo Berlusconi vara la manovra correttiva sull’Imposta Provinciale di Trascrizione che di fatto raddoppia la tassa: per i veicoli di potenza superiore ai 53kW, da un importo fisso compreso, a discrezione delle province, tra 151 e 196 euro, si passa a un importo proporzionale alla potenza del veicolo compreso tra i 3,5119

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euro/kW e i 4,5655 euro/kW. Tradotto con un esempio, per un veicolo con potenza pari a100kW, l’Ipt sale a 350 euro. Il provvedimento però, osteggiato da tutte le associazioni della filiera automotive, riguarda le sole regioni a statuto ordinario. E così le società di Nlt - quelle del breve, per loro natura, sono già ramificate in tutto il Paese - iniziano a considerare la possibilità di trasferire le immatricolazioni là dove l’Ipt è fissa, in attesa che il Governo Monti azzeri i privilegi delle province autonome unificando l’Italia anche sotto il profilo fiscale. Costi extra ingiustificabili La prima, e l’unica a dichiararlo pubblicamente e spontaneamente, è Arval, che ha aperto una filiale a Trento designandola come propria sede di immatricolazione per i suoi circa 40mila veicoli annui, pur mantenendo sede legale e operativa a Scandicci (FI). “La nostra - tuona Paolo Ghinolfi, amministratore delegato e direttore ge-

Legittima difesa

Ridurre i costi è un imperativo per tutte le aziende, comprese quelle di noleggio. ‘Migrare’ in Trentino è più che legittimo

i difendono come possono, anche aprendo una sede secondaria nelle province a statuto speciale. Non è per nulla sorpreso Pietro Teofilatto, il direttore generale dell’Aniasa che già sul numero scorso ci aveva guidato alla comprensione delle sfumature della manovra Ipt. Siamo tornati a trovarlo, perché il tentativo del Governo Monti di evitare la ‘migrazione’ delle società di no-

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leggio verso il Trentino è sembrato quasi un pro forma. “Il federalismo fiscale è stato per anni uno dei temi più discussi in ambito politico e uno degli elementi forti in suo favore era la semplificazione e la riduzione del carico fiscale. Purtroppo si deve constatare che queste premesse sono ancora disattese, sicuramente anche in relazione alla situazione finanziaria complessiva ancora incerta.

F&F Aniasa sta riscontrando gli annunciati flussi migratori verso il Trentino? ▲ I dati ufficiali diffusi ogni mese dal ministero dei Trasporti confermano da settembre scorso un crescente e deciso spostamento delle immatricolazioni verso il Trentino, in relazione alle disposizioni della Legge Salva Italia. Con parallela riduzione per le altre province in cui per le agevolazioni precedentemente previste si concentravano le immatricolazioni (Roma, Firenze, Brescia, Milano, Torino). F&FAprire una sede secondaria a Trento o a Bolzano sembra un’azione del tutto legittima oltre che di legittima difesa.


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COVER nerale - è stata una scelta, pur- non modificherà l’Ipt, e poi stavamo già valutando la troppo, obbligata. Continuare possibilità di aprire un ufficio in quella zona, vicina al a immatricolare le auto su confine, interessante sotto il profilo del re-marketing”. Firenze significherebbe per Nessuna nuova sede secondaria, ma solo perché una finoi un aggravio di costi di quasi liale a Trento è attiva da tempi non sospetti, per Car Server, dieci milioni di euro su base annua. la società di noleggio di Reggio Emilia ‘costretta’ a camUn costo aggiuntivo che, nell’attua- biare rotta. “Car Server - puntualizza l’amministratore le situazione economica, non ci permette di delegato, Giovanni Orlandini - ha sempre ritenuto, quarimanere competitivi sul mercato e che non le scelta di sostegno al territorio di insediamento e di responsabilità sociale verso la propria comunità di appossiamo giustificare ai nostri stakeholder”. Dello stesso avviso Marco Barchiesi, direttore finanzia- partenenza, di pagare il tributo alla provincia della propria sede, nonostante questa avesse applirio LeasePlan Italia: “In media immatricocato l’aumento massimo consentito dalla liamo 20-25mila auto e la modifica Ipt inPer la ‘romana’ legge. Oggi però, il divario tra le province cide su un buon 60 per cento della flotta. Ald Automotive autonome e le altre non è più sostenibile, L’impatto è notevole, si parla di cifre sonessuna sede in quanto l’aumento medio subito è del 145 stanziali, di quelle che un po’ ti spostano secondaria per cento. Perciò - è l’inevitabile concluil bilancio e che, nonostante le diverse tipostrategica. sione - anche Car Server sta provvedendo logie di contratto, finiscono con il ricadeSi attendono a sostenere il tributo nelle province dove è re sul cliente”. LeasePlan non ha (ancora) le decisioni delle più favorevole, riconoscendone peraltro aperto una sede secondaria, ma solo perché altre big del Nlt. l’intero beneficio ai propri clienti”. “siamo una corporation e una decisione del genere deve essere approvata dal managing board. Io au- Non è dato sapere con certezza quanto questi ‘traslochi’ spico che si aprirà. Se le regioni a statuto speciale ti con- costeranno alle province di Roma, Firenze e Milano, sentono di mantenere i costi pregressi, perché non far- dove storicamente si concentra la maggior parte delle lo?”. In Trentino - non risultano per ora migrazioni verso immatricolazioni ad uso noleggio (rispettivamente il 40, altre regioni - l’obiettivo è il Sud Tirolo. Per due moti- il 27 e l’11 per cento). Una stima parla di 40 milioni di vi. “A meno di modifiche costituzionali - spiega Barchiesi euro l’anno per la sola capitale. C’è da credere che le pro- la provincia di Bolzano ha annunciato che fino al 2016 vince ‘tradite’ non staranno a guardare. ▲ Naturalmente anche le imprese di noleggio sono aziende, governate cioè con logiche imprenditoriali miranti alla riduzione dei costi, laddove, ovvio, ciò sia legalmente possibile. Oltretutto si tratta di multinazionali, per cui gli andamenti sul territorio sono attentamente analizzati a livello di corporate. La complessità e il crescendo della tassazione sull’automotive in Italia rispetto al resto dell’Ue è sempre più evidente. La responsabilità dei manager è alta, qui si tratta di imprese, di imprese, sottolineo, private, che si confrontano cioè sul libero mercato, non di altre realtà per le quali spese ed entrate possono essere oggetto di riflessione o agganciate a parametri con riflessi pubblici.

F&F Ma le province penalizzate dagli spostamenti in Trentino che fanno? ▲ Sappiamo che è molto forte il dibattito interno e che, con la riduzione di risorse destinate agli enti locali, sono allo studio misure di riequilibrio che, per esempio, possano considerare il peso immatricolativo delle singole province e suddividano con questo principio le entrate globali da Ipt. In effetti le auto delle flotte aziendali circolano in tutta Italia.

F&F In definitiva, lei cosa pensa delle misure del Governo Monti in tema di auto? ▲ Siamo abituati, purtroppo, a veder l’intera filiera dell’auto come settore a cui attingere rapidamente e facilmente. Ma il mercato

sta attraversando una crisi epocale e continuando a spremere si rischia di vedere ridotto il gettito tributario complessivo di imposte dirette ed indirette. L’Iva al 21%, e probabilmente da ottobre al 23, è pericolosa ed espone a ulteriori potenziali cali di gettito, già compromesso dal minor numero di immatricolazioni; l’incontrollato aumento dei premi assicurativi e la relativa tassazione, il prezzo dei carburanti sempre più vicino a 2 euro il litro e i pedaggi autostradali ‘aggiornati’, sono altri elementi di ulteriore penalizzazione. Manca un segnale di supporto a un settore che dà lavoro a 1, 2 milioni di persone e sviluppa quasi 68 miliardi di entrate fiscali, il 16,6% del gettito nazionale. febbraio 2012 -

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Scontro fra titani

Il mercato delle ‘scatole nere’ fa gola a molti operatori. Quelli che hanno competenze e conoscenze, però, sono pochissimi. Vi presentiamo i top player, Octo e Viasat di Giorgia Rocca

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i fa presto a dire ‘scatola nera’ ma il termine, mutuato dall’aeronautica, rischia di essere non solo abusato ma usato a sproposito. Succede così che sul mercato si affaccino, da un giorno con l’altro, numerosi operatori - “ne ho contati almeno 35 che dicono di saperle fare”, commenta caustico Eugenio Lamberti, direttore commerciale di Octo Telematics - pronti a but- Telematics aggiudicarsi la prova sul campo del dispotarsi su un business da decine di miliardi di euro. sitivo telematico Check Box da parte di 17mila autoComplice il Decreto sulle Liberalizzazioni, che spinge mobilisti assicurati presso le compagnie aderenti. “Le per l’installazione a bordo auto di un data recorder nel istituzioni e il mercato - sottolinea Lamberti - compretentativo di arginare le frodi ai danni delle compagnie sero, dopo l’esperienza negativa dell’antifurto satellitaassicurative, i grandi del settore affilano le armi. re con tutti i suoi limiti, che emergeva un nuovo serviVinceranno la qualità del prodotzio e una tecnologia in grado to e del servizio che lo accomdi portare efficienza nel setViasat Group: pagna, il know how del tore RCAuto dove si riscon“La privacy costruttore, le campatravano forti costi per frodi è totalmente garantita gne pubblicitarie. Dal ai danni delle assicurazioni”. e i dati della scatola canto suo “il legislatore, Ognuno porta acqua al pronera vengono utilizzati nel rispetto del principio ispiprio mulino. Con la forza dei ad esclusivo beneficio ratore della libera connumeri - Octo Telematics ridel cliente correnza”, fa sapeferisce di 900mila scatole e della collettività”. re Roberto Cortesi, nere attivate in Italia, Viasat marketing & communication madi 500mila - i top player vanno alla guerra. nager di Viasat Group, “sta scrivendo le regole del sistema tenendo conto di tutte le esperienze pregresse e di F&F Che cosa differenzia la vostra ‘scatola nera’ tutte le indicazioni che i soggetti coinvolti stanno dan- dalle altre oggi disponibili sul mercato? do. Le specifiche tecniche, di fornitura e di servizio tu- Eugenio Lamberti (Octo Telematics): Parlare di diffeteleranno l’utente finale e gli garantiranno la libertà di renza rispetto alle ‘scatole’ è riduttivo e insufficiente. scelta tra le soluzioni ritenute migliori e adeguate alle La scatola rappresenta solo una piccola percentuale del risultato finale. Octo Telematics oggi è un partner esigenze e all’utilizzo specifico”. Isvap (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni priva- affidabile a livello mondiale dell’industria assicuratite e di interesse collettivo) e Ania (Associazione na- va e del noleggio perché le diverse scatole nere che zionale fra le imprese assicuratrici) da tempo hanno av- usiamo hanno un’affidabilità e qualità elevata - devoviato attività di studio, sperimentazione e analisi. Tra no rispettare un nostro standard - ma, soprattutto, hanqueste il progetto Isvap, che nel 2007 ha visto Octo no il ‘software antifrode’ sviluppato al nostro interno

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Remote Angel, dedicato a chi guida Non alle compagnie assicurative ma all’utilizzatore finale è destinato in prima battuta il dispositivo telematico Remote Angel della pugliese Mac&Nil. Scatola nera brevettata nel 2007, consente all’automobilista di localizzare in qualsiasi luogo il proprio mezzo e alla compagnia di verificare la dinamica in caso di incidente. Un’opportunità, questa, che garantisce all’assicurato uno sconto sulla polizza RCAuto. Remote Angel è anche un ‘antifurto satellitare low cost’ che, eliminando i passaggi dalla centrale operativa e comunicando direttamente con il proprietario dell’auto, abbatte i costi di gestione dai 300 euro circa degli antifurti satellitari tradizionali a 11,90 euro all’anno.

e un Centro Servizi all’avanguardia. della scatola nera. Premesso che i benefici sono ampiaOcto ha una competenza e conoscenza in grado di ga- mente maggiori dei costi, la giusta previsione dovrebrantire al proprio cliente - assicurazione e noleggiatore - be riguardare solo la redistribuzione di tali benefici e la giusta sicurezza per costruire il proprio business e per lasciare libero il mercato di posizionarsi e scegliere il mocontrastare, anche in giudizio e contro i ‘falsi testimoni’, dello di business più efficiente. le frodi ai loro danni. Cortesi: Non credo che ciò possa rallentare l’evoluzioRoberto Cortesi (Viasat): Viasat, marchio che ha ne del mercato. La magfatto la storia della telematica satellitagior parte delle compaOcto Telematics: re, sta presentando in questi giorgnie partner di Viasat ha “La scatola nera ni la nuova piattaforma per la da tempo adottato quetelematica dà forza gestione dei servizi assicusto modello, prima che il alle attività antifrode rativi in grado di offrire al Decreto sulle Liberalizdelle compagnie, cliente un sistema certifizazioni definisse le regodei noleggiatori e delle cato, un dispositivo molle. Oggi è fondamentale istituzioni a vantaggio to semplice da installare, non infar capire al consumatodi tutti gli assicurati”. vasivo per l’auto, facile e veloce da disinstallare che re che il modo per rispargarantisce, grazie alla sua modularità, più protezio- miare davvero sull’assicurazione c’è e che la telematica ne, più assistenza e più sicurezza. può proteggere lui e i suoi cari. Non basta avere una scatola nera se poi non si fornisce un servizio di eccellenza. La soluzione Viasat non per- F&F Lo sconto in polizza basterà a mettere a tacemette solo di risparmiare sulle tariffe assicurative ma può re il timore di una violazione della privacy? salvare la vita grazie a un allarme automatico in caso di Lamberti: Oggi la domanda di polizze RCAuto con la incidente che dà modo alle centrali operative di Viasat di scatola nera telematica è molto alta. È forte l’esigenza di inviare tempestivamente i soccorsi sul luogo del sinistro. far conoscere la propria serietà e pagare una polizza il giusto prezzo; a nessuno fa piacere sapere che paga più F&F I costi di acquisto e installazione potrebbero del dovuto per il cattivo comportamento dei ‘furbi’. essere un freno alla diffusione del dispositivo? Cortesi: Bisogna superare la diffidenza infondata verLamberti: Il tema dei costi è importante ma ciò che con- so tale tecnologia spiegando che la scatola nera non è ta non è chi paga quanto l’offerta che esce fuori dall’uso uno strumento per controllare ma per proteggere. n Scatola nera sì o no? Voi cosa ne pensate? Il dibattito è aperto su www.flottefinanzaweb.com DITE LA VOSTRA

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FLEET PORTAL TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Fleet manager, società di noleggio, Pmi e grandi aziende, autoriparatori

Rhiag e Pirelli, insieme, per facilitare la gestione delle flotte aziendali. Velocizzando gli interventi di sostituzione pneumatici, meccanica, carrozzeria e rettifica motore di Giorgia Rocca

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A reti unificate anno lavorato fianco a fianco Rhiag e Pirelli, perché di un prodotto, per quanto di qualità, non si coglie appieno il valore se non è accompagnato da un servizio all’altezza. E quando due realtà con un approccio comune al mondo delle flotte incrociano le rispettive competenze, il risultato ha le caratteristiche di uno pneumatico di buona fattura: tenuta, aderenza, spessore...

zione pneumatici, meccanica, carrozzeria e rettifica motore, la piattaforma facilita la gestione dei mezzi sia da parte delle società di noleggio, sia da parte delle aziende proprietarie di parchi auto e flotte di veicoli commerciali. La piattaforma offre al fleet manager una serie di servizi integrati che vanno dall’accesso ai network di Pirelli e Rhiag (quindi gommisti, officine, carrozzerie) alla gestione delle autorizzazioni dei singoli interventi passando per la fatturazione Servizio, convenienza centralizzata. Il tutto con il supporto di programmi di formazione tecnica. economica, qualità garantita del ricambio Grazie al nuovo portale, il fleet manager potrà usufruire di un servizio immediae della riparazione. to e di semplice utilizzo, riducendo al miPer il fleet manager nimo gli spostamenti e i tempi di attesono valori irrinunciabili. Nel suo sa, con indubbio vantaggio anche per l’automobilista. stesso interesse.

Fleet Portal, di questo stiamo parlando, è un portale online di gestione pneumatici, parti di ricambio e manutenzione veicoli, studiato per “flotte da 100 a 100.000 unità”, sottolinea Alessandro D’Este, direttore Pirelli Tyre Europa, destinato a diventare uno standard per gli operatori del settore. Attraverso un’unica interfaccia in grado di velocizzare gli interventi di sostitu26 -

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Per molti ma non per tutti La flessibilità che caratterizza questo innovativo strumento di gestione, “intesa anche a recepire altri partner, fa sì che il target possa allargarsi. Oggi però - aggiunge Luca Zacchetti, Ceo del Gruppo Rhiag - il nostro interlocutore è il fleet manager di un parco di medie grandi dimensioni, un utente specializzato e specialista”.


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FLEET PORTAL

Pirelli, vent’anni in flotta Quello di Pirelli con Rhiag non è esattamente un debutto nel mondo delle flotte. Le prime convenzioni con le leasing company risalgono infatti al 1994-1995, quando il produttore di pneumatici stipula un accordo con Savarent che prevede una fatturazione non automatizzata tra dealer e società di noleggio.

La forza del network Da 50 anni sul mercato dell’aftermarket indipendente, Rhiag si affaccia nel mondo flotte nel 2006. In poco più di cinque anni - forte dell’ampiezza della gamma prodotto, dell’efficienza del servizio logistico e della presenza in tutta Italia di autoriparatori multimarca - sottoscrive una serie di accordi con società di noleggio e di fleet management che poggia su due asset: la fornitura di servizi di manutenzione e riparazione dei veicoli supportata da sistemi gestionali e di authority online, e la fornitura di ricambi. Il pacchetto servizi studiato per il cliente flotta comprende: manutenzione e riparazione dei mezzi presso il network di officine e carrozzerie ‘a posto’; utilizzo di tempari universali; gestione centralizzata

Data invece 2001 l’introduzione della fattura diretta tra Pirelli e la società di renting attraverso un sistema informatizzato, a beneficio della società di gestione flotte che da quel momento si interfaccerà con un unico interlocutore. L’anno dopo Pirelli lancia Pirelli B2F, un software che permette di gestire via internet tutte le operazioni relative agli accordi con le flotte aziendali.

e controllo sul territorio della rete officine; gestione preventivazione, authority e fatturazione su gestionale online proprietario, fattura unica mensile; call center tecnico interno dedicato. Gli ultimi tre anni vedono Rhiag impegnata su più fronti: nel 2009 implementa la piattaforma di e-procurement AOL - Aste On Line specifica per ricambi costosi e ‘introvabili’. Nel 2011 sviluppa SDS -Spare Parts Delivery Service, un software per la gestione di un preventivo di carrozzeria (ricambi oppure ricambi + servizio). Pochi mesi fa lancia Rhiag Fleet, il portale che riunisce in un’unica piattaforma multibrowser tutti i servizi disponibili per le flotte.

“Per parchi molto esigui - si inserisce D’Este - la componente del servizio può non apparire così rilevante sulla decisione di acquisto, anche se il confronto non può essere puramente sul prezzo”. “Più che di riduzione di prezzo - gli fa eco il Ceo del Gruppo Rhiag - si deve parlare di riduzione di costi. Pensiamo che il progetto con Pirelli sia strategico per il settore del fleet management in quanto consente, semplificando i processi, un vantaggio significativo

Dal 2006 spedizione e ricezione fatture sono completamente automatizzate. Sul fronte truck, oltre a CQ24 International, che all’assistenza stradale unisce la pianificazione dei costi di intervento e sostituzione, Pirelli rilascia Fleet Check, un applicativo che consente la gestione diretta del parco pneumatici, fornendo al gestore sistemi evoluti per il controllo di pressioni e profondità di incavi (probe).

Il dettaglio di un cruscotto Rhiag, in alto, che riassume authority, costi e fornitura ricambi. Qui sopra, l’elenco di voci che compare su un cruscotto Pirelli e che specifica i singoli interventi. Accesso su www.fleetportal.it.

per i gestori delle flotte aziendali sia in termini di efficacia che di efficienza”. Entrambi i nostri interlocutori sanno bene di cosa stanno parlando. Sottoscrivere un contratto con le flotte signigica “impegnarsi a rispettare una tempistica molto severa. E per farlo devi avere alle spalle un gruppo organizzato. Perché il fleet manager vuole il servizio, la qualità garantita del ricambio e della riparazione e, anche, la convenienza economica”. n

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LE AUTO DI F&F TEMPO DI LETTURA: 6 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Management, ufficio acquisti, società di noleggio, driver

Passa al trucco

Appena entrata sul mercato la rinnovata A4 di Audi, rinfrescata in tutte le sue versioni. Ritocchi estetici e migliorie motoristiche per risparmiare combustibile di Gianluca Ventura

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tto generazioni. Tante sono quelle della berlina media by Audi se si includono anche le antenate Audi 80, sul mercato dal 1972. Nel 1996 arriva invece la A4, mentre era del 2005 l’ultimo sostanzioso restyling prima di quello attuale, che dà una rifrescata all’estetica di questa che è considerata a tutti gli effetti un’auto mondiale, offerta anche in Cina dov’è prodotta nella versione a passo allungato. Primo mercato europeo la Germania, poi c’è il Regno Unito e al terzo posto - almeno prima delle vessatorie misure anticrisi - l’Italia. Per le flotte, poi, ecco un pacchetto specifico denominato Business, disponibile su tutte le A4, che con 1.900

DIMENSIONI INALTERATE Quattro metri e sette per la berlina e un paio di centimetri in più per l’Avant. Questi gli ingombri dell’A4, ora invariata ma comunque cresciuta negli anni.

euro offre l’Audi Music Interface, il kit bluetooth, il cruise control, il sistema di informazioni a colori per il conducente e il navigatore con Dvd. Gli interventi esterni interessano la calandra, ora con gli angoli superiori smussati. Arrivano nuovi fari cuneiformi dotati di luci diurne a led, con sovrapprezzo in abbinata ai proiettori Xenon Plus, anch’essi optional. Dentro, nuovi volanti tra cui anche quello sportivissimo con la sezione inferiore appiattita, e una sempli-

RIVEDUTA E CORRETTA Dentro cambia il volante che, volendo, si può richiedere anche con la parte inferiore appiattita. Dal centro, i comandi semplificati del media center e i nuovi fari con bordo a led.

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LE AUTO DI F&F

FERMI TUTTI Il bagagliaio modulabile, per mezzo di speciali cinghie e fasce rigide telescopiche d’ancoraggio fissate a colonnette mobili, è decisamente ingegnoso. Permette di tenere ferme valigie o simili anche viaggiando veloci sullo sterrato.

ficazione dei tasti per il controllo del media center-navigatore (collegabile ora pure a Google Maps e a una rete wi-fi di bordo) nel tentativo di semplificarne l’utilizzo e ridurre le distrazioni alla guida. Cinematiche ottimizzate Più potenza e minori consumi, promessi più bassi dell’11 per cento. Questo l’obiettivo di Audi, che lavora sulla scuderia piazzando sotto il cofano motori quadricilindro benzina sovralimentati a iniezione diretta milleotto da 125 kW (170 Cv) e due litri da 155 (211 Cv), oltre a un turbodiesel due litri offerto in tre tara-

ture, da 88 a 130 kW (da 120 a 177 Cv), e tre litri da 150 e 180 kW (204 e 245 Cv, questo solo con trazione Quattro) per un totale di ventitré combinazioni motore/cambio, visto che alla scatola manuale si affiancano un automatico Cvt e un automatizzato a doppia frizione. Per il fleet è ideale il Tdi 2.0 Vgt ‘mediano’, da 105 kW (143 Cv), risparmioso grazie a un volano bimassa a pendolo centrifugo e ad altri accorgimenti che interessano la vettura, come lo sterzo elettromeccanico, lo stop/start (di serie su tutte le rinnovate A4), e un ingegnoso sistema di recupero dell’energia in frenata che ricarica le due batterie di bordo. Così, in accelerazione, l’alternatore può starsene tranquillamente a riposo. n

Più birra? Se vi piacciono le prestazioni top e l’accoppiata nuova Ipt più ‘superbollo’ non sono un problema, noleggiate la S4, faccia sportiva estrema - anch’essa rinnovata - dell’A4. Disponibile nelle versioni berlina e Avant (la familiare), è equipaggiata con un po-

tente motore 3 litri V6 benzina a iniezione diretta sovralimentato da ben 245 kW (333 Cv) di potenza e 440 Nm di coppia, abbinato al cambio S Tronic. Meccanico a doppia frizione, può funzionare in automatico e sequenziale. Integrale permanente della famiglia Quattro la trazione.

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ATTRAZIONE INTEGRALE Tutte le A4 sono disponibili con trazione integrale permanente Quattro. Si tratta di un sistema con differenziale centrale autobloccante di tipo Torsen, che smista la trazione equamente (50/50) sulle ruote anteriori e sulle posteriori, assicurando massima trazione su ogni tipo di terreno.

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IN VETRINA TEMPO DI LETTURA: 7 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Responsabili acquisti, gestori flotte, concessionari, liberi professionisti, privati

ASPETTANDO IL SALONE DI GINEVRA

Piccole e grandi novità

I Costruttori continuano ad investire lanciando modelli più sicuri, ecologici e dai consumi contenuti. Di seguito le nuove auto che trovate nelle concessionarie. Sul prossimo numero le novità da Ginevra di Matthieu Colombo

PANDA DI QUALITÀ Debutta la terza generazione della Fiat Panda, per anni l’auto più venduta in Italia. Dato il successo del precedente modello, la Casa ha scelto un design di continuità ma in grado di trasmettere una sensazione di maggiore solidità e robustezza con forme curve. Questa scelta stilistica accomuna

esterni e interni dell’auto, a vantaggio di una qualità percepita superiore. Più lunga di 11centimetri (arriva a 3,65 m), Panda guadagna 35 litri di bagagliaio (ora 225). In Italia l’auto sarà lanciata con i motori 0.9 TwinAir Turbo benzina 2 cilindri da 63 kW con Start&Stop, 1.2 Fire benzina 4 cilindri da 51 kW e 1.3 Multijet II turbodiesel da 55

kW con Start&Stop. Tutte con cambio a 5 marce. Completeranno la gamma i propulsori bifuel 0.9 TwinAir Turbo Natural Power da 59 kW (benzina/metano) e 1.2 EasyPower da 51 kW (benzina/Gpl), oltre alle versioni TwinAir con cambio robotizzato Dualogic. Migliorata la sicurezza attiva e passiva.

ALLESTIMENTO DEDICATO ALLE FLOTTE PER LA DS5 La gamma delle Citroën DS si allarga con la DS5, un’auto che si affaccia al segmento delle berline premium con una linea imponente, a metà strada tra station wagon e monovolume. L’auto è lunga 4, 53 metri e ha un bagagliaio da 458 litri. Cinque le motorizzazioni disponibili: due benzina turbo (115 e 147 kW), due turbodiesel (82 e 120 kW) e un diesel Hybrid4 (147 kW), ossia associato a un motore elettrico che dà trazione anche all’asse posteriore. Per la Hybrid4 la Casa dichiara un consumo di 3,8 l di gasolio per 100 chilometri in ciclo combinato e 99 g/km di emissioni CO2. L’allestimento Business, che include navigatore (Europa), telecamera posteriore e interni pelle-tessuto, è disponibile con le motorizzazioni diesel (ibrida inclusa) con prezzi Iva compresa che variano dai 33.000 euro ai 40.750 della Hybrid4.

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IN VETRINA ANCHE IBRIDA La Toyota Yaris arriva alla terza generazione e punta su uno stile ancora più razionale e funzionale. Tre i motori disponibili: due benzina 1.0 e 1.3 da 51 e 73 kW e il noto diesel 1.4 D4-D da 66 kW. Il modello d’accesso a tre porte viene proposto a 11.000 euro a cui vanno aggiunti 650 euro per le cinque porte. La versione base ha di serie abs, esp, 7 airbag e chiusura centralizzata. Oltre a questa sono disponibili gli allestimenti Active (radio mp3, climatizzatore, telecamera posteriore), Lounge (clima bizona,

fendinebbia, cerchi in lega da 15”) e Style (cerchi in lega da 16”, assetto rigido). La grande novità, attesa in concessionaria per la fine del 2012, è la versione Hybrid Synergy Drive da 74 kW con motore benzina 1.5 e motore elettrico in parallelo.

FOCUS, IN ARRIVO UN NUOVO MOTORE BENZINA Nello stabilimento tedesco di Saarlouis, Ford ha iniziato la produzione della nuova Focus con motore EcoBoost da 1 litro di cilindrata: tre cilindri, benzina, turbo con iniezione diretta e sistema Start&Stop di serie. La nuova auto, che dovrebbe arrivare nelle concessionarie ad aprile, è stata sviluppata per coniugare prestazioni e bassi consumi. Sarà disponibile da subito in versione da 74 kW e una coppia motrice di 171 Nm da 1.400 a 4.000 giri al minuto, e nella versione da 92 kW con coppia di 202 Nm nello stesso arco di regime. La Casa dichiara per la nuova Focus EcoBoost un consumo in ciclo combinato di 4,8 l/100 km ed emissioni di 109 g/km di CO2 per la versione da 74 KW, e di 5,0 l/100km e 114 g/km di CO2 per la 92 kW.

GPL COMPATTA ED ELEGANTE Con il 2012 la Lancia Ypsilon è anche in versione Ecochic, ossia con il motore 1.2 Fire Evo Euro 5 alimentato a benzina e Gpl. Disponibile negli allestimenti Silver, Gold e Platinum, la picco-

la elegante 5 porte Lancia a Gpl ha un prezzo d’attacco di 14.600 euro. Il motore, con testata, valvole e relative sedi ottimizzate per il gas, ha gli stessi 51 kW della variante a benzina che portano la Ypsilon a 163 km/h di velocità massima e permettono di accelerare da 0 a 100 km/h in 14,5 secondi. Da dicembre è disponibile anche la versione Black&Red con vernice bicolore, sistema audio potenziato, vetri oscurati e cerchi in lega da 15”.

UNA 3 TUTTA NUOVA È arrivata nei saloni la nuova generazione di Bmw Serie 3 (F30) in versione berlina, mentre la Touring farà la sua comparsa entro l’anno. Caratterizzata da un passo più lungo e da una carreggiata più larga per aumentare ulteriormente stabilità sul veloce e tenuta in curva, la neonata 3 ha una linea più aggressiva all’anteriore, un profilo che sottolinea la continuità stilistica e un po-

steriore conservatore ispirato alla Serie 5. Più leggera di qualche chilo rispetto alla precedente, la nuova 3 è lanciata con quattro motori turbo. Due i diesel da 2 litri (320d): 120 kW (consumo medio di 4,1 l/100 km) e 135 kW (4,4 l/100 km). Per chi punta sui benzina debuttano un 4 cilindri da 2 litri con turbo twin-scroll e 180 kW (328i), e un 6 cilindri da 3 litri e 225 kW (335i) con un singolo turbo twin-scroll, in luogo del precedente doppio turbo, per garantire prestazioni con consumi inferiori.

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WWW.FLOTTEVERDI.IT TEMPO DI LETTURA: 4 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Ufficio acquisti, concessionari, Case auto, società di noleggio

Athlon, la prima

TERRA!, VIA ALLA FASE 2

Aprile 2010. Athlon Car Lease Italy è la prima azienda di noleggio a lungo termine a sottoscrivere un Cleaner Car Contract. Per la propria flotta si è impegnata a raggiungere, entro il 2012, una media di emissioni di CO2 pari a 120 g/km. L’azienda di Eindoven (Paesi Bassi) presente in Italia a Roma, Milano e Bologna - ha optato per un contratto Flotta d’Oro, il più ambizioso. (Nella foto, il momento della firma).

Poche ma buone

N

In Italia soltanto due società di noleggio a lungo termine hanno firmato un Cleaner Car Contract impegnandosi a rinnovare il proprio parco auto in ottica green. Resteranno casi isolati? di Giorgia Rocca

on si può essere innovativi e restare fermi in attesa che qualcosa si muova. E così Terra!, il movimento ambientalista europeo che nel settembre 2009 ha lanciato ‘Flotte Verdi - Cleaner Car Contracts’, il progetto volto a velocizzare l’introduzione di veicoli più efficienti e meno inquinanti sul mercato automobilistico, ha deciso di passare alla Fase 2. Per una serie di buone ragioni: la prossima conferma da parte della Ue del limite di emissioni di CO2 a 95 g/km al 2020, l’introduzione sul mercato di veicoli ‘fuelefficient’, l’interesse manifestato dal mondo dell’autonoleggio e del car leasing che nell’efficienza delle auto ha visto una risposta alla crisi in corso.

Nel grafico, il trend di avvicinamento agli obiettivi fissati dalla Ue: 95 g/km di emissione di CO2 entro il 2020. Ma già nel 2014 i valori non dovrebbero superare i 120 g/km.

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Solo nel 2010 una settantina di compagnie ha aderito a Flotte Verdi, risparmiando all’atmosfera 1,67 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Nel nostro Paese, la cooperazione tra Terra! e Aniasa si è tradotta nell’adesione di Volkswagen Leasing e Athlon Car Lease, mentre all’estero hanno già firmato Ing Car Lease, Athlon Car Lease, Arval, Business Lease (Olanda), Athlon Car Lease, LeasePlan, GE Auto Service Leasing (Germania), Ing Car Lease, Athlon Car Lease, Dexia Auto Lease, KBC Autolease, Avis (Belgio), Hertz e Sixt (Danimarca). Tutte queste società hanno rinverdito il proprio parco, letteralmente parlando, con veicoli le cui emissioni medie di CO2 si attestano tra i 120 e i 130 g/km. Fase 2, si stringono i tempi Come per la prima fase del progetto, in palio ci sono i riconoscimenti - emblema Oro o Argento - che verranno consegnati al momento della sottoscrizione di FlotteVerdiCleaner Car Contract. Nello scegliere il proprio percorso, la società aderente valuterà se partire con la meta ambiziosa di 113 g/km di emissioni medie di CO2 per i nuovi acquisti, per ricevere l’emblema Oro, o con l’obiettivo altrettanto importante di 120 g/km per ottenere l’emblema Argento; l’anno di riferimento per questi valori è il 2014, mentre entro il 2020 le emissioni medie delle nuove autovetture dovranno essere minori o uguali a 95 g/km. n


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ATTUALMENTE

A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA

‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierà per i gestori e gli utenti di auto aziendali

PAOLO BISOGNI AI VERTICI AILOG Membro del Consiglio Direttivo dal 2006, Paolo Bisogni è il nuovo presidente di Ailog (Associazione italiana di logistica e di supply chain management che raggruppa oltre mille tra aziende ed enti pubblici). La sua prima uscita ufficiale da presidente è attesa per il 23 marzo durante un convegno a Milano su flessibilità, outsourcing e attività in magazzino. Bisogni è docente di International Operations Management presso la facoltà di Economia della Cattolica.

AREA C, SI SALVI CHI PUÒ 1 SU 4 È INVERNALE

MAZDA - LOJACK, TEST SUL CAMPO La Casa nipponica e LoJack hanno condotto una prova sul campo, installando i dispositivi anti-furto sulle vetture della flotta Mazda: nel giro di poche ore sono state recuperate tre Mazda CX 7 e una Mazda 3 rubate a Roma e a Napoli, per un valore complessivo di 108.000 euro. Il test ha convinto Mazda Motor Italia Spa a siglare un accordo con l’azienda di rilevamento e recupero dei beni rubati, che rende disponibili presso la propria rete di vendita i dispositivi LoJack. I clienti che sceglieranno di dotare la propria Mazda nuova dei dispositivi in radiofrequenza, potranno beneficiare degli sconti sulle polizze furto che gli assicuratori riconoscono a chi è equipaggiato con il sistema LoJack e che possono arrivare fino al 70 per cento.

USATO ANCORA GIÙ Anno nuovo, trend vecchio. Anche a gennaio, come già negli ultimi quattro mesi del 2011, il mercato dell’usato lordo (che comprende cioé le minivolture) ha segnato una flessione in volume del 4,27 per cento. In controtendenza soltanto 3 brand sui 15 presi in esame da CarNext, società specializzata nella vendita di vetture ex noleggio provenienti da LeasePlan Italia: Nissan (+8,69 per cento), Toyota/Lexus (+6,30), Fiat (+3,12).

Su 100 pneumatici venduti, 25 sono invernali. Risulta dai dati Federpneus, la Federazione italiana rivenditori specialisti di pneumatici, che ha rilevato come nel 2010 i pneumatici di ricambio venduti siano stati 31.400.000 di cui 7.700.000 invernali. La diffusione di questo tipo di gomme ha reso molto più sicuro l’uso dell’auto non solo sulle strade innevate ma in tutta la stagione fredda; senza contare che mentre si utilizzano gli pneumatici invernali non si consumano quelli estivi. Se avete problemi di stoccaggio, potete rivolgervi ai rivenditori specialisti che, oltre a suggerirvi lo pneus più adatto alle vostre esigenze, potrà ricoverare le gomme estive per i mesi di non utilizzo. E al cambio di stagione, il check è garantito.

Entrata in vigore il 16 gennaio, attiva in via sperimentale per 18 mesi, l’Area C rischia di essere un incubo per i pendolari che usano l’auto per raggiungere Milano. In loro soccorso arriva TomTom

con il suo servizio di informazione in tempo reale sul traffico HD Traffic: in due diverse modalità, Route Planner (www.routes.tomtom.com) e Live Traffic (www.tomtom.com/livetraffic), il sistema aiuta l’automobilsta a districarsi tra le circonvallazioni e ad individuare il percorso migliore.

METANO, CONVENIENZA E PRESTAZIONI... DA GARA Con 10 euro di metano si possono percor- Natali - che il metano è tra i carburanti oggi rere 158 chilometri, 97 se la vettura è ali- disponibili quello più ecologico. menta a Gpl, 69 se a gasolio, 58 se a ben- E che le prestazioni siano all’altezza di altri zina. L’interessante comparazione, effettuata carburanti lo dimostra la performance della dall’Osservatorio Metanauto sulla base dei Toyota Tundra modificata per essere alimenprezzi dei carburanti aggiornatata a metano (con mototi al 14 febbraio, attesta una re V8 da 5700 cc e 380 cv) volta di più l’indiscutibile condel Team Autogasco, che venienza del metano. è riuscita ad arrivare al traSenza contare - rimarca il preguardo della durissima sidente di Federmetano, Dante Dakar 2012 (v. foto).

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ELETTRONEWS

IL NOLEGGIO ELETTRICO SI FA STRADA

Nel senso più letterale del termine. E Flotte&finanza è pronta a divulgare i risultati di questa semina abbondante e dal sicuro raccolto. Ecco un sunto di quel che hanno fatto (e contano di fare) gli attori del renting elettrico

ECO A NOLEGGIO A partire dallo scorso febbraio, londinesi e parigini possono noleggiare l’elettrica Leaf anche a breve termine. Il merito è di un accordo siglato tra Nissan e Europcar. L’operazione, oltre che ridurre il tasso di inquinamento nelle due metropoli, ha l’obiettivo di avvicinare le persone alla mobilità sostenibile. Per

questo, assieme al noleggio, Europcar offre un mini training sul funzionamento di Leaf. Alla fine del servizio, le vetture verranno ricaricate dalla società di renting senza costi aggiuntivi. La collaborazione tra Nissan e Europcar, al momento della durata di tre mesi, potrebbe estendersi nel tempo e raggiungere altri Paesi europei.

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L’AUTO TASCABILE

PIÙ VELOCE DELLA LUCE Azzerare i tempi di attesa per ‘fare il pieno’ all’auto elettrica. Il progetto è dell’Università di Stanford, in California, che ha messo a punto un sistema in grado di ricaricare i veicoli senza fili mentre sono in corsa. L’idea è quella di sfruttare i campi magnetici per trasmettere corrente tra una bobina (posta a bordo strada) e una vettura elettrica. Secondo dati sperimentali, sarebbe possibile far passare fino a dieci kilowatt. Sono attualmente in corso prove per evidenziare limiti e problematiche.

Una mini auto elettrica da noleggiare come una bici per spostarsi in città. Hiroko, questo il suo nome, nasce dall’incontro tra il prestigioso Massachusetts Institute di Boston e la tecnologia dei Paesi Baschi. Lunga solo due metri e mezzo, una volta parcheggiata si piega, riducendo ulteriormente l’ingombro. Già in circolazione sulle strade di Malmo, in Svezia, la biposto cittadina potrebbe arrivare a Barcellona e Berlino nella primavera del 2013.

TRENITALIA VA PER LA MAGGIORE Giù dal treno e subito al volante di un’auto elettrica. Autore dell’iniziativa, battezzata ‘Maggiore EcoRent’, è Trenitalia, che offre ai clienti di Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca diretti a Roma Termini e a Milano Centrale la possibilità di noleggiare, direttamente in stazione, una Peugeot iOn. Quattro le formule proposte, con un comune denominatore: chilometraggio illimitato, accesso a tutte le aree della città, parcheggio su strisce blu gratuito e una prima ricarica offerta da Maggiore. In più, il pacchetto include l’utilizzo delle colonnine di rifornimento nei pressi delle stazioni stesse. I prezzi? Otto euro l’ora per meno di sei ore, 48 per un giorno intero e 144 per periodi compresi fra tre e cinque giorni.

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STATION WAGON SOSTENIBILE Ecologica e spaziosa. È la nuova Octavia Green E Line, la proposta Skoda a zero emissioni. Basata sulla sua omonima con motore termico, è già stata sperimentata con successo da alcune istituzioni locali in Repubblica Ceca. Con 85 kilowatt di potenza (pari a 115 cavalli) e una coppia massima di 270 Nm, è in grado di raggiungere i 135 all’ora. Praticità, tempi di ricarica contenuti (appena due ore in trifase a 400 volt) e un’autonomia di 150 chilometri la rendono una vettura interessante in ottica flotte. Per la messa in serie, però, dovremo attendere ancora qualche mese.

STIVALE ELETTRICO Fiat e Acea Spa, azienda attiva nel settore idrico ed energetico, collaboreranno a un progetto pilota della durata di 18 mesi con l’obiettivo di promuovere la diffusione di mezzi a trazione elettrica nella città di Roma. L’accordo prevede la fornitura di 80 Fiorino Cargo elettrificati da Micro-Vett, la condivisione delle informazioni tecniche relative al loro funzionamento e lo studio congiunto di possibili sviluppi in tema

di mobilità sostenibile. Targati Micro-Vett sono anche i 15 Edyone elettrici modello pick-up destinati all’assessorato all’ambiente del comune di Napoli. L’iniziativa mira a creare un sistema di noleggio a lungo termine e a basso impatto ambientale. I veicoli, consegnati lo scorso febbraio in occasione della prima edizione dello Street Mobility Day, saranno impiegati nella manutenzione dei parchi del capoluogo campano.


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TELEMATICA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Management, gestori flotte, liberi professionisti, privati

APP & RENTING. E DINTORNI

Una per tutto

Lo sapevate che esistono ‘App’ per dispositivi mobili buone anche per il mondo del fleet e per la gestione dell’automobile? Eccone alcune in rassegna

U

di Gianluca Ventura

na marea di App (così si chiamano i programmini dedicati a smartphone e tablet pc), pronte a soddisfare qualsiasi esigenza, anche la più particolare. Spesso gratuite e molte a prezzo contenutissimo. Non poteva sfuggire a ciò il settore del noleggio e comunque il mondo dell’auto dalla parte

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dell’utilizzatore finale. Facile repererirle, attraverso quelli che sono al momento i due più grandi mercati delle App: iTunes Apple per i terminali con sistema operativo iOs (ossia iPad, iPhone e iPod Touch) da un lato, e Android Market per tutti gli apparati che utilizzano il sistema operativo di Google dall’altro.

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Utile per tenere sotto controllo la salute della propria Mazda. Traccia le manutenzioni, ricorda la scadenza dei tagliandi, inoltra i richiami del veicolo e, se serve, chiama aiuto.

Mostra la mappa delle ‘Zone a traffico limitato’. Nel caso, quelle del capoluogo piemontese, complete di tutte le porte d’accesso. Con distanza dalla posizione corrente.

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COMMERCIALI TEMPO DI LETTURA: 9 minuti QUESTO ARTICOLO INTERESSA A: Management, ufficio acquisti, società di noleggio, driver

Nissan completa il rinnovo di gamma con il lancio dell’Nv 400 sviluppato in collaborazione con l’Alleanza. La versatilità il suo punto di forza

D

di Tiziana Altieri

La quadratura del cerchio iventare il numero uno al mondo nel segmen- tamento su misura (veicoli demo, corsia preferenziato dei veicoli commerciali conquistando quo- le in officina, venditori dedicati), possono rivolgersi te di mercato in Brasile, India, Cina, Usa, alle concessionarie Nissan for Business, una quaranRussia certamente, ma anche in Europa. È l’obiettivo tina nella Penisola. che Nissan si prepara a perseguire con una gamma professionale completa che La clientela presto includerà anche un veicolo eletprofessionale per trico perché, secondo i vertici, “il fu- un servizio su misura turo della distribuzione urbana va in può rivolgersi alle questa direzione”. Intanto, a meno di concessionarie due anni dal lancio di Nv 200, debutta Nissan for Business. Nv 400, il veicolo che copre il segmenOggi in Italia la rete to tra le 2,8 e le 4,5 tonnellate, disponiconta 40 punti. bile a trazione anteriore o posteriore. Con 53 modelli base e 3.500 combinazioni, l’erede di Dotazioni da autovettura Interstar che nasce in collaborazione con l’Alleata A caratterizzare esteticamente Nv 400 è il frontale ideaRenault e Opel, può soddisfare le esigenze di un pub- to dal Nissan Design Center, dominato da una grande blico molto ampio, flotte comprese. Che per un trat- calandra con le due barre diagonali e al centro il logo

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COMMERCIALI COME IN UFFICIO Grande cura è stata riservata all’abitacolo, trasformato in un ufficio viaggiante. Da sinistra, la plancia e il pratico imperiale sopra il parabrezza e il tavolinetto girevole, nascosto nello schienale del sedile centrale.

della Casa giapponese, dalla possente fascia paracolpi e dai gruppi ottici trapezoidali in due parti. Per il resto il look riprende quello dei cugini Master e Movano con linee spioventi e grandi superfici piatte, perfette per le pubblicità aziendali. Per lui tre passi (3.182, 3.682 e 4.332 millimetri anche con sbalzo allungato), quattro lunghezze e tre altezze che consentono di ottenere un vano di carico da 8 a 17 metri cubi. Per accedervi ci sono le porte posteriori a battente e quella laterale destra. Confortevole la cabina. Il sedile propone un’ampia escursione per adattarsi alla statura di ciascun driver. La plancia offre numerosi spazi per alloggiare gli oggetti al seguito: dalla tasca chiusa per custodire un pc alla mensola per il cellulare. Ci sono poi un vano sotto il sedile, le tasche nelle portiere e un tavolinetto girevole incorporato nel sedile passeggero. Tanti gli optional disponibili, mutuati dal mondo delle auto: climatizzatore automatico, sensori luce/pioggia, sensori di parcheggio, cruise control, connettività Bluetooth e ingresso Usb e iPod. Su richiesta anche la

PRATICA E CONFORTEVOLE La cabina di Nv 400 regala un’esperienza di guida simile a quella di un’autovettura di media categoria. In alto, da sinistra, le mensole portaoggetti centrali, il sedile regolabile in altezza (qui con sospensione meccanica), le tasche ricavate nei pannelli porta buone anche per una bottiglia da 1,5 litri, e il quadro strumenti di semplice lettura con il display centrale che trasmette le principali informazioni relative al veicolo. In basso, il vano nascosto nella parte alta della plancia e la telecamera collegata ai sensori posteriori per effettuare in sicurezza le manovre anche negli spazi più angusti.

retrocamera per il parcheggio e il navigatore Nissan Connect by TomTom, prezioso strumento di lavoro anche per l’universo flotte. Sotto il cofano A spingere Nv 400 è il 2,3 litri dCi made in Renault di febbraio 2012 -

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COMMERCIALI Misure e pesi di Nissan Nv 400 Cognome e nome Luogo di nascita Versione Driveline Motore marca e modello Cilindrata cm3 Potenza kW (Cv)/giri Coppia Nm/giri Inquinanti omologazione Cambio marca/n° marce Ingombri Lunghezza mm Larghezza mm Altezza mm Passo mm Lunghezza vano carico mm Altezza vano carico mm Altezza piano di carico mm Larghezza vano di carico mm Volume vano carico m3 Masse Portata kg Peso totale a terra kg

Nissan Nv 400 Spagna van trazione anteriore van trazione posteriore Renault 2,3 dCi 2.298 (74)100/ (92)125/(107)150 1.250 Euro 5 con Egr+Fap manuale/6 5.048/5.548/6.198

UN MOTORE, TRE TARATURE A spingere Nv 400 è il nuovo turbodiesel 2,3 litri scarsi 4 cilindri iniezione diretta a 16 valvole sviluppato da Renault. Tre le tarature disponibili: 74 kW (100 Cv), 92 kW (125 Cv), 107 kW (150 Cv). Le versioni meno potenti montate sui modelli a trazione anteriore sono dotate di turbocompressore fisso di serie, mentre il 107 kW(150 Cv) e il 92 kW (125 Cv) per i trazione posteriore adottano un turbocompressore a geometria variabile per erogare una coppia più elevata. Il motore è montato trasversalmente sui modelli a trazione anteriore e longitudinalmente sui trazione posteriore. Così equipaggiato, Nv 400 risponde alla norma Euro 5 via Egr e Fap.

6.198/6.848 2.070

2.303/2.496/2.749 3.182/3.682/4.332 2.583/3.083/3.733 1.700/1.894/2.144 548

2.527/2.786 3.682/4.332 3.733/4.383 1.798/2.048 674 1.765

8/14,8 966/1.684 2.800/3.500

12,4/17 1.134/2.254 3.500/4.500

AVANTI. C’È POSTO

Un vano merci generoso - da 8 a 17 metri cubi, frutto del mix fra quattro lunghezze e tre altezze - e ben sfruttabile grazie alle linee squadrate, quello di Nv 400. La lunghezza di carico varia da 2.583 a 4.383 millimetri, per sistemare ben 5 Euro pallet. Per accedervi ci sono le porte posteriori a battente e quella laterale destra larga 1.270 millimetri. La soglia è a soli 542 millimetri da terra (672 nelle versioni a trazione posteriore). Il carico utile varia dai 994 ai 2.254 chilogrammi. I modelli da 4,5 tonnellate (con ruote singole o gemellate) sono sempre a trazione posteriore, modalità disponibile su richiesta anche con i 3,5 tonnellate.

sponibile in tre tarature: 74 kW (100 Cv), 92 kW (125 Cv) e 110 kW (150 Cv). L’unità, che rispetta i limiti Euro 5 via Egr e Fap, è abbinata alla trasmissione manuale 6 rapporti o, su richiesta sulle versioni più potenti, al robotizzato sviluppato dall’Alleanza. Il cambio dell’olio è previsto a 40mila chilometri o due anni, quel38 -

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lo del filtro ogni 120mila chilometri, mentre catena di distribuzione e filtro antiparticolato sono ‘for life’. L’impianto frenante si avvale di dischi. La sicurezza attiva è affidata all’Abs e all’Afu, di serie su tutte le versioni. Con sovraprezzo, l’Esp autoregolante e l’Asr antipattinamento, dotazioni standard sui modelli a trazione posteriore. Il furgone, proposto a partire da 21.500 euro Iva esclusa, giocherà la parte del leone rappresentando oltre il 50 per cento delle vendite. Il resto lo faranno le versioni Combi (con due file per i passeggeri e fino a 7 posti), l’autotelaio cabinato e il pianale. Su tutte le versioni garanzia di tre anni o 100mila chilometri. n


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AFTERMARKET

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Arexons, divisione di Petronas Lubricants Italy, ha sviluppato Rain Off, uno speciale trattamento per il parabrezza che crea un film idrorepellente che favorisce la dispersione delle gocce di pioggia già a 50-60 km/h. Rain Off va applicato prima che piova tramite il pratico ed esclusivo diffusore a spugna. Grazie alla sua formula, il prodotto Arexons fa scorrere le gocce d’acqua senza farle aderire alla superficie vetrata: l’acqua condensa in goccioline che scivolano via all’aumentare della velocità del veicolo.

UN VENTAGLIO DI SOLUZIONI, NON SOLO ATTREZZI Usag, azienda italiana tra i leader mondiali di utensileria manuale professionale, annuncia il lancio del suo nuovo sito internet www.usag.it, (ottimizzato per smartphone e tablet), strumento oggi essenziale per dialogare con i clienti e gli utilizzatori finali. Appena aggiornato, il database degli utensili raggruppa oltre 7.000 articoli acquistabili online e corredati di immagini, dati tecnici, manua-

li di istruzione e schede ricambi. Oltre al catalogo, sono presenti diverse sezioni dedicate a particolari categorie merceologiche e a soluzioni di lavoro legate al mondo Usag. Tra queste vi segnaliamo Matrix, il sistema modulare di allestimento veicoli commerciali. Tutti i ‘leggeri’ sul mercato possono essere allestiti con Matrix grazie alla versatilità del sistema di concezione modulare, che permette di sfruttare razionalmente lo spazio traA sinistra, un esempio di allestimento Matrix per veicoli commerciali e la sede di Monvalle (VA).

Le pagine web del nuovo sito www.usag.it

sportando attrezzi e utensili in tutta sicurezza. Oltre all’ordine degli utensili trasportati, la soluzione Matrix con cassette estraibili e cassetti fissi aumenta la produttività giornaliera degli operatori che risparmiano tempo ed energie. Usag è presente anche sui social network Facebook, Twitter, Youtube e Flickr.

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