Flotte&finanza 43 giugno 2017

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Casa Editrice la fiaccola srl

Scegliere, Gestire, Ottimizzare Prezzi competitivi, applicazioni, modelli in esclusiva... Le società di rent-a-car mettono in vetrina l’offerta per l’estate

RAPPORTO ANIASA Il noleggio?  Mai stato meglio

DEALER DAY Veicoli commerciali a misura di flotta

C350E Mercedes gioca la carta dell’ibrido


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Rispetto ai modelli Euro 5b+ equivalenti e in base al nuovo ciclo NEDC (New European Driving Cycle).

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Rispetto ai modelli Euro 5b+ equivalenti.



Flotte&finanza

Giugno 2017 - numero 43 anno 9

10 20

9 Quer pasticciaccio brutto de FlixBus 10 Rapporto Aniasa: il noleggio scoppia di salute 13 Professione designer: la più bella del mondo? 14 Roseo il futuro per i dealer di veicoli commerciali 16 Lettera aperta ai clienti di concessionaria 18 A voi la palla: Nestlé vira verso il green 20 Breve termine, operatori alla prova dell’estate 24 CVO, per un nuovo approccio al mercato LCV 27 LoJack Connect, solo quando serve 30 C3503, la Stella gioca la carta dell’ibrido 32 Prova di maturità per Nuova Fiat 500L Urban 34 Peugeot 3008, Car of the Year anche in sicurezza 36 Con Leaf Van, in centro senza pagare dazio

30 Scegliere, Gestire, Ottimizzare Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni Direttore editoriale Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it flottefinanza@fiaccola.it Coordinamento editoriale Roberta Carati - rcarati@fiaccola.it Redazione Tiziana Altieri - taltieri@fiaccola.it Matthieu Colombo - mcolombo@fiaccola.it Gianluca Ventura - gventura@fiaccola.it Foto Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next

Collaboratori Mauro Armelloni, Dionigi Bovolo, Giacinta Moraschi, Giorgia Rocca, Maurizio Sala Amministrazione Federica Santonocito - amministrazione@fiaccola.it

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Grafica Michela Chindamo - La Spezia (SP) Tipografia Tep Srl Strada di Cortemaggiore 50 - 29100 Piacenza Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n.1740 vol.18 - foglio 313 - 21/11/1985

Questo periodico è associato all’Unione stampa periodica italiana. Numero di iscrizione 15132



TANTO PER COMINCIARE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti

Uno Stato non flixibile Un pasticcio. Ecco l’unico modo di definire il comportamento del Governo nella questione dei bus low cost. In realtà, la colpa non è dell’esecutivo ma di una logica che più passa il tempo più si aggroviglia. Su se stessa

N

ota è la nostra avversione verso vincoli e legacci, parimenti verso l’articolo 84 del CdS (l’articolo che impedisce il nolo di veicoli sopra le 6 tons se non tra iscritti all’Albo dell’Autotrasporto), retaggio di un antico protezionismo. Si può quindi immaginare con quale piglio abbiamo assistito al degradante ping pong, mortificante per tutti, FlixBus sì-FlixBus no. La cronaca, ormai lontana, si può sintetizzare così: il Governo vuole sanare, tramite manovrina, una situazione imbarazzante, che poneva Flixbus arbitrariamente fuori dai giochi. Poi però si rende conto che “non si può fare”, e ritira l’articolo. Il tutto moltiplicato per due, due giri di valzer che portano al paradosso per il quale, unico Paese in Europa, FlixBus non può

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operare, pur disponendo di veicoli e autisti adeguati. Si torna, a livello di protezionismo, sulle posizioni Uber e più in generale sul corporativismo più bieco e fine a se stesso. Lo stesso, appunto, che ha consentito all’articolo 84 di sopravvivere anche se palesemente in contrasto con la libera concorrenza e le logiche evolutive del trasporto. Del resto, visto il buongiorno, non possiamo neanche affermare che il nostro Paese sia in grado di gestirlo, il libero mercato, e non finisca poi per cadere nell’eccesso opposto, ovvero un contesto

nel quale tutti possono fare tutto senza norme e soprattutto controlli. E in relazione a questo dubbio si può benevolmente leggere l’atteggiamento agnostico e pilatesco di Aniasa che sulla questione non si pronuncia, se non inarcando brevemente un sopracciglio, espressione che non basta a comprendere come la più alta associazione di settore, quella con i più fini specialisti in tema di renting e di automotive, vede e prevede un futuro prossimo liberalizzato sia per i bus che per i truck. Rassegnati alla collezione di figuracce che l’Italia non si risparmia, attendiamo che qualcuno faccia uscire il Codice della Strada dal coma farmacologico nel quale è stato nostalgicamente posto da chi ha paura del cambiamento e del rinnovamento, è l’unico sistema per dirimere definitivamente ogni questione. Ma sembra non freghi niente a nessuno.

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QUOTE ROSA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti

A PROPOSITO DI AUTO D’EPOCA

Anni Settanta Nel Regno Unito cresce il numero delle donne proprietarie di classic car. Nessuna nostalgia per il passato ma solo questione di coerenza (con il resto del look) a cura di Tiziana Altieri

N

on più ‘roba’ da uomini: le auto classiche hanno successo crescente anche tra il pubblico femminile. Stando a un’indagine di Footman James, operatore assicurativo inglese, nell’ultimo biennio le donne che possiedono una vettura d’epoca sono aumentate di ben il 40 per cento e oggi detengono una quota superiore al 10. Ammetto che la notizia mi ha lasciato perplessa. Perché mai optare per una vettura con parecchi anni alla spalle, quando il mercato offre modelli decisamente più adeguati alle esigenze contemporanee? Perché sudare se hanno inventato l’aria condizionata? Perché rinunciare al cambio automatico? Perché rischiare la

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Perché rinunciare a tutti i comfort di una vettura moderna? Semplice, per fare pendant con il vestito. pelle se esistono sistemi di sicurezza avanzata? Perché stare scomodi se i sedili e il volante sono diventati regolabili (e magari ti massaggiano pure)? Ma, soprattutto, perché accontentarsi di un piccolo bagagliaio se se ne può avere uno molto generoso per sistemare gli acquisti dei prossimi saldi? Non fa per l’universo femminile...

Le mode tornano Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima? Perché è tornata la

moda anni Settanta! Che senso ha indossare un abito optical (vanno sia quelli a righe, sia quelli fiorati), un sandalo vertiginoso (ma col plateau) o un pantalone a zampa e poi mettersi al volante di una nuova Mini? Meglio quella originale. Meno confortevole vero, ma il pendant ha un fascino irresistibile. A conferma che sia una questione di moda c’è l’età media delle intestatarie delle polizze, 52 primavere, decisamente più bassa che un tempo. Insomma, nessuna nostalgia per gli anni che furono ma semplicemente questione di coerenza con il resto del look. E visto che siamo andati sul tema auto classiche, tanto vale approfondirlo... Sappiate che, in generale, a noi donne non piacciono per i motivi di cui sopra. Siamo pragmatiche e difficilmente rimpiangiamo qualcosa del passato (Brad Pitt prima maniera escluso, dopo averlo visto sulla locandina di ‘War Machine’ ho provato una vera fitta di dolore ripensando a ‘Troy’). Tra una vettura d’epoca e una moderna preferiamo senza dubbio la seconda. A meno che alla guida non ci sia Chris Hemsworth. www.flottefinanzaweb.com


IL PENSATORE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti

ALLE RADICI DI ANIASA

Pietro Teofilatto “Veloce, vitale, vario”. Il Direttore Aniasa tratteggia con questi aggettivi un settore che abita da tempo immemore. Per ruolo istituzionale abituato a stare dietro le quinte, si entusiasma quando parla di noleggio: “Mi piace comunicare quello che sento e vivo: esperienze, sogni, preoccupazioni” a cura di Roberta Carati

L’

associazione dei noleggiatori è la sua seconda casa. Ma a differenza dei presidenti, che si succedono ogni tre anni, nel suo ruolo di Direttore Pietro Teofilatto c’è, c’è sempre. E sa stare al gioco.

F&F È in Aniasa (quasi) da quando il noleggio si è fatto associazione. Vuol confidare a F&F un pregio e un difetto di ognuno dei presidenti passati e presente? Per formazione ricordo solo le cose belle di chi incontro, metto da parte gli altri aspetti. Renato Calligaro, il primo, un Grande: lungimirante, coinvolgente, mi ha trasferito la missione per il noleggio, una Rolls. Silvano Cassano, un brevissimo mandato, ma determinato, un Caterpillar. Vittorio Maggiore, elegante, sagace in ogni contesto istituzionale, la Jaguar fatta persona. Fausto Federici, genialità e diligenza fuse in un unico pistone, un’Alfa Romeo GTV rosso fuoco. Alessandro De Martino: un’Aston Martin piena di sorprese, innovatore, ha dato stabilità e velocità ad Aniasa. Vittorio Campanale, appassionante, originale, un motore a idrogeno, un mix tecnologico tra Toyota e Mazda. Gianluca Soma, intelligenza super, elettricità nella motivazione, orizzonti elevati: al volante di un Blue www.flottefinanzaweb.com

Flame sul Salt Lake. Roberto Lucchini, motorizzazione diesel, sicuro, abituato a lunghe tratte verso il nord, Volvo. Paolo Ghinolfi, audace, da applauso nei momenti pubblici e un amicone in quelli privati, Porsche, solo Convertible. Fabrizio Ruggiero, diretto, concreto, un piacere stargli a fianco mentre guida una Mercedes. Andrea Cardinali, memoria e capacità da 10 Terabyte e scheda video da 32 GB, ovviamente BMW elettrica.

F&F Con i suoi 50 anni Aniasa ha raggiunto l’età matura. Lo direbbe per gli operatori del noleggio? No, hanno tutti ancora molta strada da percorrere, la Grande Crisi è stata un’occasione di riflessione, di crescita e per acquisire ancora maggiore coscienza del grande ruolo che possono svolgere. Tutti hanno compreso che il business deve essere collegato alla responsabilità sociale. Cresce anche la consapevolezza che gli scenari della nuova mobilità influiranno e molto sulle attività tradizionali del noleggio. Probabilmente assisteremo a vere rivoluzioni di mercato, a scatti di velocità o cambi di corsia impensabili: perché questo settore, queste aziende non sono capaci di stare con la prima marcia innestata.

F&F Liberalizzazione bus&truck... Due temi su cui abbiamo lavorato venti anni e che adesso appaiono nel quadro visivo. Si tratta di organizzarsi, di utilizzare al meglio le esperienze estere, cosa fattibile, specialmente per le multinazionali. Ma non sarà semplice, né immediato. Ci si confronterà con comparti particolari, enclavi che hanno vissuto senza conoscere o voler conoscere i vantaggi del noleggio. Il ricambio generazionale e la crescente cultura del noleggio, vedi il boom del car sharing, saranno il propellente per allinearci ai livelli EU.

F&F A quando degli studi relativi alle abitudini di noleggio? Abbiamo iniziato quest’anno con il car sharing; si tratta di riprendere in un quadro macro e più dettagliato le analisi sul rent a car e sul noleggio a lungo termine per aziende e per privati. Il mid term rental è una novità che andrà esaminata nel medio periodo per valutarne bene gli scenari.

F&F Se non si occupasse a tempo strapieno di noleggio, cosa le piacerebbe fare? Studi storici, musica, giardinaggio e lavori manuali, vivere di più in un contesto totalmente differente, che per ora voglio tenere riservato. giugno 2017 - Flotte&finanza - 7


LEGALMENTE

chiedere l’intervento dei Carabinieri o di un organo di Polizia stradale o TEMPO DI LETTURA: 3 minuti locale per gli accertamenti e la stesura di un verbale che, confermando le modalità d’accadimento dell’evento ed acclarando eventuali responsabilità, sarà fondamentale in sede di risarcimento di presumibili danni a cose e/o persone. Questo comportamento utile e doveroso è altresì richiesto dall’art 189 CdS che, al comma 9-bis, obbliga l'automobilista, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento e da cui derivi danno a uno o più animali, anche d’affezione, da reddito o protetti, a fermarsi e a porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno, ovvero a rimuoverne i cadaveri. Chiaramente dovrà essere Caprioli, cervi, daini, cinghiali, camosci... Sono in aumento tempestivamente informato anche il noleggiatore dell’auto, al quale si gli incidenti stradali che coinvolgono un animale selvatico. la copia del verbale rilasciato Come bisogna comportarsi alla guida di un’auto a noleggio? invierà dall’autorità intervenuta. E i danni? Tralasciando i profili di a cura di Dionigi Bovolo* E adesso? E con la società di noleggio responsabilità tra fruitore del noleggio proprietaria dell’auto come la e proprietario del bene, le complicazioni ellissima giornata di sole, mettiamo? sorgono subito soprattutto in caso di partenza di buon mattino per Se il Codice della strada liquida incidente con animali selvatici vaganti una gita in montagna, dove la l’argomento all’art. 184 come caprioli, cervi, Mettetevi il cuore in neve ha lasciato spazio a un'erba trattando genericamente cinghiali. Difficoltosa pace: non c’è nulla verde brillante. La nuova auto, di circolazione di animali, risulta l’individuazione che possiate fare né anch’essa luccicante, appena ritirata di armenti e greggi, tace dell’ente contro il quale per l’animale (tranne dalla concessionaria, è bellissima, sugli aspetti pratici che ora proporre la domanda di chiamare i soccorsi), dunque non resta che partire. più interessano; peccato risarcimento; la materia in né per l’auto (non Al ritorno, scendendo a valle, la strada che, come confermano le è previsto alcun tipo argomento è regolata da giunge al limitare di un boschetto ed diverse forze dell’ordine, differenti fonti normative di risarcimento). ecco la sorpresa: da una vicina radura gli incidenti stradali con ripartite tra Stato, Regione balza un capriolo che tenta di animali, soprattutto selvatici e vaganti, e Provincia. attraversare la strada. Il salto non siano in costante aumento. Purtroppo, non è attualmente previsto riesce e il povero animale termina la Se la responsabilità del sinistro ricade dalla normativa nazionale vigente alcun sua corsa, e la sua vita, impattando sul conducente del mezzo, tuttavia la risarcimento per il danno a persone e/o contro la macchina e finendo steso in condotta imprevedibile degli animali cose subito da animali selvatici, anche mezzo alla carreggiata. rende spesso inevitabili gli incidenti. se la circostanza capita spessisimo. L’urto è violento, la bestia muore sul Anche se gli automobilisti sono Ma questa, si sa, è un’altra storia… colpo ma, fortunatamente, i danni al scrupolosi, prudenti e attenti. veicolo sono modesti, limitati dalla Ma insomma, cosa bisogna fare dopo *L’Avvocato Dionigi Bovolo è un esperto prudente andatura. lo scontro con un animale? Anzitutto di contrattualistica del trasporto

INCONTRI RAVVICINATI

Povera bestia B

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NORME TEMPO DI LETTURA: 3 minuti

FARNE UNA GIUSTA?

Flixguraccia La vicenda FlixBus dimostra quanto in alcuni casi il legislatore sia in mala fede o chiamato a difendere, maldestramente, interessi di parte. Ecco la breve storia, per nulla chiusa, di un granchio parlamentare

N

on è necessario schierarsi da una parte o dall’altra per affermare come il caso FlixBus dimostri che i nostri legislatori siano geneticamente destinati a compiere azioni maldestre o, se vogliamo, avere reazioni scomposte. E ciò per andarci morbidi e propositivi, ché altrimenti ci sarebbe da gridare: “Vergogna!”.

A colpi di emendamento Ormai la questione, la figura di m., è acclarata e fortunatamente bipartisan, visto che il primo tentativo di bloccare FlixBus, società presente in tutta Europa con fatturati (ipotizzati) da urlo, viene dal centro destra, da alcuni senatori dell’area Fitto che puntavano a mettere fuori legge l’impresa di Daniel Krauss (classe 1983). A salvaguardia della libera concorrenza caldeggiata da Renzi e per vox populi, il Governo cancella allora l’emendamento con il decreto legge del 24 aprile (Manovrina), sulla scorta dell’O.d.G. dell’onorevole Andrea Mazziotti.

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Poi però l’emendamento riappare, ma a firma PD. Un vero miracolo: il testo infatti si è autogenerato, visto che la presunta autrice (secondo ‘Il Foglio’), Liliana Ventricelli, cui pure era stata attribuita la paternità, lo ha disconosciuto (pare che non fosse presente durante la movimentata riunione della Commissione Bilancio presieduta da Francesco Boccia). Poco importa, visto che il testo era il clone di quello del centro destra. In barba alle assicurazioni del Governo e alle 60.000 firme raccolte, l’emendamento questa volta sfonda lo sbarramento: FlixBus fermerà i motori entro ottobre, mentre tutte le aziende di autotrasporto collegate dovranno cessare i collegamenti. Dicono sostanziale l’irritazione dello stesso Renzi e del ministro del MISE, Calenda (Mazziotti parla esplicitamente di schizofrenia politica): alla faccia della modernizzazione, della concorrenza, dell’uniformità europea. Sempre a meno di stravolgimenti, dei quali in Italia siamo maestri, e nonostante i tre milioni di viaggiatori che avevano imparato a muoversi sul continente con pochi euro. Perché questo accanimento? Lecito avanzare ipotesi, lecito essere un po’ malpensanti. Ma quel che conta è la sensazione di profondo caos.

Andrea Mazziotti presidente della Commissione Affari costituzionali. Il suo intervento del 23 febbraio impegnava il Governo a cancellare la norma anti-flixbus, cosa avvenuta il 24 aprile. Poi, il ‘blitz’ di fine maggio che riportava tutto al Milleproroghe di febbraio.

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RAPPORTO ANIASA TEMPO DI LETTURA: 10 minuti

SEMPRE PIÙ GRANDE

Avanti, c’è posto La casa dei noleggiatori, cinque abitanti nel 1965, è diventata l’Associazione della mobilità: flessibile, aperta, diversificata, aggregante. E in ottima salute di Roberta Carati

P

assare da 5 a 49 associati, dove 49 è una cifra che traduce la quasi totalità delle aziende di noleggio censite oggi in Italia, non è ‘solo’ una progressione numerica. La dimensione raggiunta da Aniasa in poco più di 50 anni racconta, per dirla con le parole del suo presidente, Andrea Cardinali, “di un’Associazione diversificata, aperta, flessibile, inclusiva, aggregante. Da casa dei noleggiatori ad Associazione della mobilità”. Milano, 25 maggio 2017. L’assemblea pubblica, e annessa presentazione del 16° Rapporto, dà voce a tutte le anime di Aniasa: noleggio a lungo termine, noleggio a breve termine e, per la prima volta in modo strutturato, al car sharing, “da 2013 attore della mobilità urbana”, sottolinea Cardinali, “con oltre un milione di tessere attive”.

Tocca ai numeri del renting, introdotti da quelli di scenario a cura del direttore del Centro Studi Fleet&Mobility, Pierluigi Del Viscovo: “La crescita mondiale si è mantenuta sul 33,7 per cento ma non è l’Occidente il protagonista della festa; l’Unione europea non è riuscita a risalire nell’inflazione, che è restata al di sotto dell’1 per cento; l’indice di indebitamento e il tasso di disoccupazione oltre l’8 per cento tradiscono una capacità di correre diversa per il singolo Stato ed è evidente che noi facciamo una fatica del diavolo”. Bene, invece, il mercato auto europeo e quello italiano in particolare, dove “1.850.000 immatricolazioni nel 2016 hanno prodotto un giro d'affari di 36,3 miliardi, un miliardo e trecento milioni più del 2009 quando le auto immatricolate erano state 2.150.000”. Sulle nuove targhe mette l’accento anche il presidente Cardinali: “Nel 2016, +18,1 per cento poco sotto le 375.000 unità, mentre il +20,3 relativo al primo trimestre di quest’anno porta la quota di veicoli a noleggio sul totale immatricolato al 24,5 per cento, uno ogni quattro”.

Salto... in lungo Mezzo miliardo di euro, da 4,3 a 4,8 nel giro di un anno. È l’incremento del fatturato del noleggio a lungo termine, insieme a quello della flotta, passata dai 585.285 veicoli del 2015 ai 674.117 del 2016, il segno che il settore sta bene.

ANIASA: da casa dei noleggiatori ad Associazione della mobilità • Da “breve e lungo termine” all’offerta di mobilità integrata e innovativa

Numero di Associate

• La sezione del Car Sharing, Telematica e Assistenza stradale nei Servizi • Soggetto centrale per la mobilità, al crocevia fra filiera auto e turismo • Associazione diversificata, aperta, inclusiva, aggregante, ma coesa • Solide relazioni con istituzioni locali, nazionali e comunitarie

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Andrea Cardinali illustra l’evoluzione dell’Associazione di cui è presidente dallo scorso gennaio. Ininterrotta la crescita dei servizi di noleggio veicoli e car sharing, a conferma di come la mobilità stia passando dalla proprietà alla formula ‘on demand’.

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RAPPORTO ANIASA

Tabella 1. 2016: un anno da record Fatturato (mln €) Flotta - breve termine (flotta massima) - lungo termine (flotta al 31/12) Immatricolazioni - breve termine - lungo termine - autovetture - VCL - altro

Tabella 3. Il noleggio a lungo termine nel 2016

2016 6.020

2015 5.463

Var. % +10,2%

161.513 674.117 374.716 99.839 274.877 324.317 49.239 1.160

144.787 585.285 317.119 94.287 222.832 285.657 30.310 1.152

+11,6% +15,2% +18,1% +5,9% +23,4% +13,5% +62,4% 0%

Tabella 2. Prime indicazioni sul 2017 Stime Fatturato (mld) Flotta circolante Immatricolazioni

1°Trimestre 2017 1.480 800.000 154.000

1°Trimestre 2016 1.280 696.000 128.000

Var. % +15,6 +14,9% +20,3%

Il giro d’affari ha superato i 6 miliardi di euro, in espansione del 10% rispetto al 2015, con una flotta che, tra autovetture e veicoli commerciali leggeri, ha sfiorato le 800.000 unità (cfr. tabella 1). Più che positivo anche il primo trimestre 2017 (cfr. tabella 2).

“I macrodati sotto tutti positivi”, commenta il vicepresidente Aniasa, Italo Folonari, “e i contratti prelease ci dicono che la crescita è sostenuta dai nuovi utenti”. L’attuale fase di progresso evidenzia un nuovo ciclo di sviluppo che è partito con decisione e tutto lascia credere continuerà per i prossimi anni con lo stesso ritmo, complice la crescente penetrazione della formula NLT nelle piccole e piccolissime flotte, presso i liberi professionisti e, target cui i noleggiatori guardano con sempre maggiore interesse, i privati cittadini (almeno 15mila i contratti già sottoscritti). A fare la differenza, però, potrebbero essere i veicoli commerciali leggeri: già lo scorso anno hanno dato un segnale forte, con 26.000 veicoli in più gestiti (+21 per cento rispetto al 2015) e un aumento delle immatricolazioni di 64 punti percentuali, anche in conseguenza del rinnovo di flotte di grandi dimensioni. “L’e-commerce, che sta spostando le consegne dell’ultimo miglio dal cliente al fornitore, aprirà un nuovo fronte: se ieri la maggior parte degli articoli in vendita veniva portato dall’acquirente dal negozio a casa, domani”, allarga gli orizzonti Folonari, “questo trasporto sarà sempre più effettuato con un mezzo commerciale leggero e agile, in grado di circolare per le strade cittadine”.

2016 Fatturato da contratti di noleggio (mln €) 4.800 Fatturato rivendita usato (mln €) 1.700 Fatturato totale (mln €) 6.500 Autovetture usate vendute 185.695 Flotta media 629.701 Veicoli in noleggio a fine anno 674.117 Immatricolazioni (auto + VCL) 274.877

2015 4.300 1.600 5.900 183.148 565.666 585.285 222.832

Var. % +11,7% +7,9% +10,7% +1,4% +11,3% +15,2% +23,4%

Tabella 4. Prime indicazioni sul 2017 Stime

1°Trimestre 2017 Fatturato da noleggio (mln €) 1.320 Flotta circolante 716.700 Immatricolazioni 88.600

1°Trimestre 2016 1.140 613.300 71.000

Var. % +15,8% +16,9% +24,8%

Tabella 5. Il noleggio a breve termine nel 2016 2016 2015 Var. % Fatturato (mln di €) 1.171 1.116 +4,9% Giorni di noleggi 32.459.696 30.912.393 +5% Numero di noleggio 4.923.576 4.577.793 +7,6% Flotta media 116.875 108.975 +7,2% Durata media noleggio (gg) 6,6 6,8 -2,4% Fatturato per giorno di noleggio (€) 36,1 36,1 0% Immatricolazioni 99.839 94.287 +5,9% Veicoli acquisiti in noleggio o leasing 49.911 44.668 +11,7% Utilizzo medio della flotta 76,1% 77,7% -1,6%

Solo indicatori di segno più alla voce lungo termine (cfr. tabelle 3 e 4): in particolare le immatricolazioni, una su quattro nel primo trimestre 2017, attestano il peso di questa branca del noleggio nel mercato automotive. Complessivamente positivo anche l’andamento del breve termine: fatturato in crescita con più noleggi ma durate leggermente inferiori nel 2016 (cfr. tabella 5), fatturato stabile e domanda di noleggi in costante aumento nel primo trimestre 2017 (cfr. tabella 6).

Tabella 6. Prime indicazioni sul 2017 Stime

1°Trimestre 2017 Fatturato (mln €) 179,6 Giorni di noleggio 5.558.000 Numero di noleggi 937.000 Utilizzo medio della flotta 73,4% Flotta media 84.000 Prezzo per noleggio - € 191,7 Prezzo per giorno - € 32,3

1°Trimestre 2016 179,9 5.412.000 866.000 72,8% 83.000 207,6 33,2

Var. % -0,1 % +2,7 % +8,2 % 0,6 pts +1,2 % - 7,7 % - 2,8 %

Breve termine in equilibrio Meno eclatante, ma sempre di segno positivo, la performance del noleggio a breve termine: il giro d’affari 2016 ha superato l’annata record 2015 con un’ulteriore crescita www.flottefinanzaweb.com

giugno 2017 - Flotte&finanza - 11


RAPPORTO ANIASA

Car sharing tra tattica e strategia Da mera soluzione tattica da utilizzare quando non ci sono alternative a forma di mobilità strategica. È l’ottimale processo evolutivo del car sharing, fenomeno indagato da Bain & Company per Aniasa attraverso un’indagine via web che ha coinvolto 580 utenti e 150 non utenti. L’utilizzatore tipo è maschio (66 per cento), pendolare di 35-40 anni, impiegato, che usa il servizio in modo saltuario. È poco fidelizzato al singolo operatore o allo specifico modello di auto: possiede infatti 2-3 tessere dei diversi fornitori, guarda alla disponibilità prima che al brand, soltanto nel 6-7 per cento dei casi si serve del car sharing più di una volta a settimana. Determinanti risultano il prezzo competitivo (indicato dal 63 per cento del campione), la presa/riconsegna ovunque (53), la facilità d’uso (44), mentre, con riferimento all’auto, gli utenti chiedono un abitacolo pulito (48), sistemi di sicurezza (40) e dispositivi di bordo (39), su tutti navigatore e kit BT/vivavoce. L’auto condivisa è al momento un’opportunità di mobilità aggiuntiva/sostitutiva della seconda: il 43 per cento degli utilizzatori non è ancora pronto ad abbandonare la propria e il 32 lo farebbe se solo potesse affidarsi pienamente al car sharing, ma 11 su 100 hanno già rinunciato a comprare un’auto e 6 su 100 l’hanno venduta e sono passati al car sharing. Pur in un contesto di variabili più che di certezze, il 2016 è stato per il car sharing un anno di strepitosa crescita: a fine dicembre è stata infatti superata la soglia del milione di tessere di iscrizione alle diverse società fornitrici del servizio (1.080.000, +70 per cento rispetto al 2015), con 6.270.000 noleggi (+33) e una flotta di 6.000 veicoli (ancora +33 per cento). Dal punto di vista territoriale, Milano e Roma si confermano città d’elezione dell’auto condivisa. Le due metropoli si ritagliano infatti circa l’80 per cento del giro d’affari complessivo, seguite da Torino e Firenze.

I numeri del car sharing in Italia - 2016 Milano “Tessere” “Tessere” attive* Vetture in flotta Noleggi effettuati

550.000 310.000 2.900 3.310.000

Roma Altre città Totale Totale censite 2016 2015 350.000 180.000 1.080.000 630.000 190.000 90.000 590.000 360.000 1.600 1.500 6.000 4.500 1.540.000 1.420.000 6.270.000 4.700.000

*Per “tessere” attive si intendono quelli con almeno un noleggio nel secondo semestre

12 - Flotte&finanza - giugno 2017

Var.% ‘16/'15 +71,4% +63,9% +33,3% +33,4%

del 4,9 per cento, che ha portato il fatturato a quasi 1,2 miliardi. Positivi anche gli altri indicatori chiave: contratti (5 milioni e +7,6 per cento nel confronto con il 2015), giorni di noleggio (32,5 milioni e +5 per cento), flotta media (117.000 veicoli e +7 per cento). Consistente, quasi 50mila veicoli, l’inflottamento con la modalità del rent-to-rent. Promette bene anche il 2017. Il primo trimestre ha mantenuto un giro d’affari in linea con lo stesso periodo dello scorso anno: in costante aumento la domanda di noleggi (937.000, +8,2 per cento dei contratti) che ha generato oltre 5,5 milioni di giorni di noleggio (+2,7 per cento), di poco inferiore ai 180 milioni di euro il fatturato. Massimiliamo Archiapatti, vicepresidente Aniasa, non ha comunque mancato di sottolineare che quello del breve termine “è un mercato in sviluppo e in sofferenza al contempo, volatile e, ahimé, flessibile”.

Promemoria per le Istituzioni Finale in crescendo, con il presidente Cardinali che passa in rassegna i risultati raggiunti prima di ricordare le questioni ancora aperte: “Aniasa”, premette, “lavora su tanti tavoli in parallelo e qualche battaglia è andata in porto. Il superammortamento è un buon esempio di leva fiscale che ha prodotto, dal solo noleggio a lungo termine, 216 milioni di gettito extra; è stato innalzato il limite di deducibilità per gli agenti di commercio, i vecchi dieci milioni di lire convertiti in euro; dalla ‘manovrina’ è arrivato il via libera al noleggio dei bus oltre i nove posti”. Fine delle buone notizie. Il resto è tutto un punto di domanda. “Il decollo del car sharing? Occorrono una definizione normativa di vehicle sharing; una regolamentazione quadro nazionale, uniforme e omogenea; un dialogo costruttivo con gli enti locali; e occorre che, alla stregua dei servizi di trasporto come taxi e Ncc, gli operatori godano di un regime fiscale agevolato al 10 per cento”. A proposito di regime fiscale, Cardinali insiste sulla necessità di “ridurre il gap rispetto ai concorrenti europei su deducibilità e detraibilità”. E poi di “rendere strutturale il superammortamento”, di “estendere l’iper-ammortamento ai veicoli a basse emissioni e alle reti di ricarica”, di “aggiornare un Codice della Strada figlio degli anni 80”, di “strutturare un’attività di intelligence per arginare i furti, una piaga da 60 milioni di euro l’anno”. www.flottefinanzaweb.com


TALK SHOW TEMPO DI LETTURA: 3 minuti

L’ALTRA FACCIA DELLA MOBILITÀ

Popolo di designer Altro che santi, poeti e navigatori. All’evento di marzo #FORUMAutoMotive invita il gotha del design. E in platea anziché prendere appunti si schizzano modelli. Sì, la professione del designer è ancora “la più bella del mondo”

D

isegnano con le parole quel che abitualmente af- L’invito di Giolito, emblema del design industriale, è quindi fidano alla matita, e sono ugualmente incisivi. Al ad “affrontare le sfide con immaginazione come hanno suo quinto appuntamento, #FORUMAutoMotive saputo fare i nostri predecessori”. Mette il sigillo alla interroga Horacio Pagani, Walter De Silva, Marco Lambri, prima sessione Walter Maria De Silva: “L’auto non fa balzi, Fabio Filippini, Riccardo Balbo e Roberto Giolito sul futuro evolve giornalmente da un punto di vista tecnico e legidel designer di automobili, professione di grande appeal slativo. E a proposito di quel genio di Leonardo, citato da Horacio per i suoi concetti ancora attuali, ricordo a tutti ma che non può permettersi voli pindarici. Ecco infatti Pagani, un nome un’azienda, ammonire “il i ragazzi che per sognare serve un Principe che li aiuti”. designer che non sia un solista” e “progetti Walter De Silva: Non solo auto qualcosa che si può produrre”. E De Silva, “I miei paraurti in Escono di scena i designer ed esce dalla Compasso d’oro alla carriera, ricordare ai plastica sono stati sala anche qualcuno tra il pubblico. Errore. tanti giovani in platea che “il successo non una rivoluzione. La seconda parte di #FORUMAutoMotive è arriva subito e bisogna convivere con le deQuando parliamo lusioni”, e che “estetica e funzionalismo de- di futuro dobbiamo altrettanto densa e non meno interessante. Franco Fenoglio, presidente di Unrae Veicoli vono procedere in coppia”. Di un altro tipo fare i conti con Industriali, è ‘Personaggio dell’anno 2017’, di dualismo parla anche Lambri, l’uomo dello i limiti. E saltarli”. riconoscimento che accoglie “con sorpresa, stile Piaggio: “Siccome la moto non sta in piedi da sola bisogna disegnare facendo interagire mezzo perché questo è il mondo dell’auto”. Non solo o comunque e conducente”. Proiettato nel futuro Filippini, dal 2011 non più. ‘Mobilità a motore’, parole chiave che accompa“direttore d’orchestra” in Pininfarina: “A Ginevra abbiamo gnano il movimento di opinione di Pierluigi Bonora, va inpresentato un prototipo IED sull’auto del 2040, spunto tesa nell’accezione più ampia del termine. per reinterpretare le emozioni dell’auto, tramutare quelli Sul palco si succedono esponenti della filiera automotive, che sono stati i valori del ventesimo nel ventunesimo se- delle due e quattro ruote, dei veicoli industriali, della comcolo”. “Il futuro - si inserisce Balbo, che dello IED è direttore ponentistica e del mondo scientifico. Sono chiamati a diaccademico - è come il mare, non si disegna. Ma i desi- battere sulla necessità di ‘Lavorare insieme per il futuro gner sono lì sul bagnasciuga, pronti a ridisegnare le coste”. (pulito) dell’automotive in Italia’. Si può, si deve. Fotogrammi dall’evento del 27 marzo a Milano, preceduto da una tavola rotonda tra rappresentanti delle istituzioni e della filiera della mobilità. Prossimo appuntamento con #FORUMAutoMotive, il sesto dall’esordio, a ottobre 2017.

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giugno 2017 - Flotte&finanza - 13


DEALER DAY TEMPO DI LETTURA: 7 minuti

SOLO NUMERI POSITIVI

Ottimismo in Quello della volontà ma anche della ragione. Dal Barometro CVO la conferma che per i dealer di veicoli commerciali si sta aprendo un mondo. Unrae e Aniasa mettono il sigillo

C’

è grande ottimismo tra i fleet manager di tutta Europa, in particolare fra gli italiani. Lo si percepisce dall’indagine ‘Quale flotta piace al dealer di veicoli commerciali?’, condotta dal CVO e presentata dall’Head of Consulting & Corporate Vehicle Observatory Alessandro Torchio in un incontro a tema al Dealer Day. Ben 3.540 le interviste realizzate tra gennaio e marzo 2017, 300 a comporre il campione italiano, ripartite fra gestori di parchi medi (da 1 a 49 veicoli) e grandi (sopra i 50). La prima domanda, forse la più significativa per cercare di leggere il futuro del prossimo triennio, riguarda proprio il numero dei mezzi. Se parliamo di flotte di medie dimensioni, per 6 manager che prospettano una diminu-

1. Nei prossimi tre anni, il numero totale di veicoli della vostra flotta aziendale aumenterà o diminuirà? 2017

2016

2015

2014

24%

+18

+4

-4

+9

21%

+13

+15

+9

+4

+33

+4

+1

+16

+19

+20

+16

+10

Fonte: CVO - Corporate Vehicle Observatory

Diminuzione 6%

8%

Aumento

4%

10%

37%

29%

A differenza del 2016, quando solamente quattro fleet manager italiani su 100 si aspettavano un incremento dei veicoli in flotta, quest’anno l’ottimismo ha toccato vette mai raggiunte prima: +18 per cento per quanto riguarda i parchi con meno di 50 mezzi, +33 per quelli oltre i 50. I colleghi del resto d’Europa si sono fermati rispettivamente a +13 e +19 per cento (cfr. tabella 1). Di buon auspicio la volontà di investire nel noleggio a lungo termine (cfr. tabella 2): maggiore tra i gestori italiani di parchi di medie dimensioni (48 per cento a fronte del 39 per cento europeo) che non di quelli grandi (il rapporto è 30 a 51).

2. Nei prossimi tre anni, avete intenzione di sviluppare il servizio NLT per la vostra flotta? Aumenterà o diminuirà?

16%

11%

32%

28%

8%

22%

18%

33%

Sì certamente Sì probabilmente

14 - Flotte&finanza - giugno 2017

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Fonte: CVO - Corporate Vehicle Observatory

di Roberta Carati

zione ce ne sono 24 che annunciano nuovi ingressi. La forbice si amplia, addirittura in un rapporto di 4 a 37, per le flotte con oltre 50 veicoli. Il dato è tanto più rilevante se si considera che un anno fa solamente il 4 per cento dei gestori italiani confidava in un incremento, e che nel complesso dei 12 Paesi Ue il saldo tra calo e crescita è rispettivamente del 13 e 19 per cento (medi e grandi parchi). Fleet manager europei ottimisti, dunque, ma con moderazione. Tra gli altri elementi dell’indagine segnaliamo il tempo medio di permanenza del veicolo in flotta prima che venga rivenduto, poco più di cinque anni nel 2011, sei


DEALER DAY

Tabella 1. L’andamento per uso (Veicoli commerciali fino a 3,5t)

anni e mezzo nel 2016; la presenza di un 66 per cento di nuovo e un 34 di usato; il diesel alimentazione regina (è scelto nel 92,7 per cento dei casi), ma crescono e cresceranno ibrido, ibrido-plugin, metano, gpl, elettrico e idrogeno; il noleggio a lungo termine servizio da sviluppare; la telematica già presente in varie forme, nel rispetto della privacy degli utilizzatori (“un falso mito”, secondo Alessandro Torchio), in 25 veicoli su 100 nelle flotte medie, in 37 su 100 in quelle grandi; infine, connettività e hi-tech le parole d’ordine non soltanto per le vetture ma, anche, per gli Lcv. La conclusione dell’Head of Consulting & Corporate Vehicle Observatory: “Oggi per stare sul mercato servono un diverso modo di comunicare, formazione e attenzione alle nuove opzioni di mobilità. Le offerte devono essere strutturate, deve esserci attitudine al servizio commerciale e capacità di generare la domanda”.

Diamoci una mossa Ed ecco la buona notizia, a sostegno del diffuso ottimismo, di cui è latore Romano Valente, Direttore Generale Unrae: archiviato il periodo buio, quando “il mercato dei veicoli commerciali ha perso il 58 per cento dei suoi volumi, il 2016 ha registrato +50 per cento sul 2013, l’anno peggiore, e le stime per il primo quadrimestre 2017, soprattutto grazie alle agevolazioni fiscali, sono al rialzo”. Valente ha poi aperto una parentesi sul mercato dei pesanti, rimarcando il “+56 per cento del 2016 a fronte del -66 del 2014”, e “l’andamento positivo della frazione gennaio-aprile 2017”. Attesa, anche alla luce della presenza tra i relatori del Direttore Generale Aniasa, Pietro Teofilatto, la presa di posizione di Unrae sulla possibilità ancora oggi negata di noleggiare i veicoli industriali: “I numeri sono bassi ma il canale è in crescita. Ribadiamo la necessità della liberalizzazione, come già avviene negli altri Paesi d’Europa”. Non può che essere d’accordo Teofilatto: “In Europa siamo rimasti solo noi e il Portogallo, è ora di darci una svegliata!”. La speranza è che “l’approvazione della ‘manovrina’ e quindi dell’emendamento che permetterà www.flottefinanzaweb.com

2015% 68,8 25,7 3,3 1,5 0,6 100,0

2016% 67,4 27,8 2,7 1,5 0,6 100,0

Var.% 46,7 62,0 25,1 45,8 29,5 49,8

I -2017 % 67,1 28,1 2,7 1,6 0,5 100,0

Var.% 3,0 23,8 -12,0 14,3 -14,6 7,6

2. L’andamento per canale di vendita (Veicoli commerciali fino a 3,5t) Quote e variazioni %

60 50

51,1

49%

40 30

+1,5%

+44%

25,5 23,3

20

48,4% +62%

+24,3% +50%

27,6%

10

23,4%

+4,2% 27,9% 23,7%

0 2015

2016 Società Noleggio Privati

I-2017* *dati provvisori

Uso e canale di vendita (cfr. tabelle 1-2) attestano l’interesse crescente per il noleggio: +62 per cento nel 2016 rispetto al 2015 e ancora +23,8 nel confronto con il primo quadrimestre 2017. Significativo come i concessionari siano strutturati per offrire il prodotto noleggio/leasing sia alle aziende sia ai liberi professionisti (cfr. tabella 3).

Tabella 3. Organizzazione dealer per la vendita a clientela business Concessionari che... Flotte aziendali Hanno almeno un venditore specializzato 55% Hanno personale che ha partecipato a corsi di formazione 67% Hanno personale in grado di dare consulenza fiscale 71% Possono offrire NLT o Leasing 87%

Partite IVA 69% 80% 85% 96%

Fonte: Aniasa

agli operatori delle autolinee pubbliche di noleggiare i bus, faccia da apripista”. Nel mentre ci si consola con i dati molto positivi relativi agli Lcv: negli ultimi tre anni il noleggio è cresciuto rispettivamente del 18, del 22 e ancora del 18 per cento, per una flotta circolante che sfiora i 160mila veicoli (60 per cento van, 39 per cento furgoni fino a 3,5t e solo lo 0,5 oltre). Soprattutto, il futuro promette bene: la proroga per la nuova Sabatini e il super ammortamento, la necessità di rinnovare un parco ormai vetusto, la crescita dell’e-commerce anche nei centri periferici, lo sviluppo del van-sharing, la creazione di una filiera di esperti a supporto dei noleggiatori (allestitori, tecnici per la manutenzione, ecc...), sono tutte opportunità per il dealer. Sta a lui attrezzarsi con personale in grado di offrire consulenza e, in definitiva, vendere il prodotto noleggio. giugno 2017 - Flotte&finanza - 15

Fonte: Unrae

FLOTTA

Esente licenza trasporto cose Uso noleggio Trasporto cose in conto terzi libero Trasporto cose in contro terzi vincolato Uso privato Totale


PROFESSIONI TEMPO DI LETTURA: 7 minuti

DALLA SUA PARTE

VITA da concessionario Non è oro tutto quello che brilla, soprattutto quando a fine mese… scorre il sangue! Lettera aperta al cliente, da un ex dealer che non ha dimenticato di Maurizio Sala

C

ari clienti. Voi che entrate in concessionaria a fine mese per fare un preventivo, armati di una pila di stampe internet e di numerosi preventivi… voi che avete già deciso di usare il finanziamento della vostra banca, che volete il sole e la luna per la permuta del vostro usato, che desiderate acquistare a prezzo di costo, che siete disposti a fare 50 chilometri per risparmiare 100 euro, che arrivate nella showroom domenica sera alle 19 chiedendo “ma come, state già chiudendo?”, non domandatevi perché quel concessionario e i suoi venditori dietro alle loro scrivanie sembrano esauriti… Stanno solo facendo il loro lavoro… quotidiano!

E tu chi sei? Nel commercio, per avere successo bisogna conoscere bene il territorio, le sue tradizioni e la sua lingua, e bisogna essere accettati dalla comunità locale. Se poi il bene venduto è durevole, sul territorio serve anche il servizio assistenza. Ecco perché esistono i concessionari di auto e non internet o i chioschi telematici per vendere auto. Alcuni manager fra i costruttori automotive provengono da abbigliamento, internet, profumi, editoria, casalinghi. In molti, nella loro nuova funzione, non sono mai entrati in una concessionaria e non hanno la più pallida idea di ciò che accade all’interno di un autosalone, di un magazzino ricambi o di un’officina. Dal 1981 vivo nel settore automotive. Così ho imparato che la vendita al dettaglio di automobili è un business molto, molto complesso, i cui professionisti di successo (ce ne sono molti) sono degli imprenditori davvero virtuosi, da ammirare e rispettare. 16 - Flotte&finanza - giugno 2017

Mentre la maggior parte degli imprenditori proprietari di piccole e medie imprese hanno solo un tipo di commercio a cui pensare, anche la più microscopica delle concessionarie possiede sotto un unico tetto almeno cinque attività separate: vendita di auto nuove, auto usate, ricambi, officina e finanza. Ognuna di queste cinque aziende nell’azienda ha le proprie regole e un proprio modo unico di guadagnare o perdere una montagna di soldi molto rapidamente, se non viene diretta bene. E nel nostro Paese, ove NON esistono leggi che limitano il commercio durante il fine settimana (che invece ci sono ovunque nel resto del mondo), tutto questo si svolge dall’alba al tramonto, sette giorni su sette. Ho imparato che la concessionaria di automobili è un’entità ove servono fiumi di denaro, non tanto per gestire e far prosperare l’azienda, ma per tamponare le inefficienze dei costruttori. Già: ancor oggi nel 2017, le fabbriche di auto sono poco elastiche, e la produzione “just in time” è incredibilmente ancora una chimera; quindi la sovrapproduzione di autovetture è un problema in tutto il mondo. Basta passare davanti a una qualsiasi concessionaria per vedere centinaia di vetture nuove che occupano ogni singolo spazio disponibile, stoccate nel parcheggio dei clienti, sul retro e sul tetto, o in piazzali polverosi alla periferia delle città. Tutti i manager dei costruttori di automobili ammirano molto la ‘favola di Tesla’ che vende le proprie auto senza ricorrere ad alcun concessionario (da molti ritenuti un male necessario), ma allo stesso tempo amano che siano i dealer e non la fabbrica ad accollarsi gli enormi costi degli inventari invenduti! Di questo surplus di produzione in molti approfittano a ogni fine mese per poter ‘ritoccare’ i numeri delle vendite con procedure al limite della legalità, a tutto vantaggio del valore dei titoli in borsa e dei bonus di più di un manager.

Allegria!!!! Un amico concessionario mi ha confidato che il mantra dei manager del costruttore generalista con cui collabora è: “A fine mese nelle concessionarie deve scorrere il sangue”. “Allegriaaaa!!!” avrebbe chiosato Mike Buongiorno bevendosi un grappino. Io invece penso agli amici dealer e nutro qualche preoccupazione. Non ci sono solo le Km Zero, le demo-car o le vetture di www.flottefinanzaweb.com


PROFESSIONI

cortesia, ora ci sono anche le ‘finte’ NLT targate a decine di migliaia da qualche OEM per mimetizzare i dati di auto-immatricolazione, e rivendute ai dealer (che hanno l’obbligo di acquistarle) senza che abbiano percorso neppure un kilometro! Oppure le immatricolazioni ‘ambassador’ di qualche altra NSC che obbliga i concessionari a targare auto nuove ai dipendenti a libro paga (aumentando così la quota a privato), per poi farsele restituire con atto di vendita senza che abbiano percorso un kilometro. Ma perchè l’Amministrazione Finanziaria dello Stato non dà un’occhiatina a queste distorsioni? Perchè le Banche non approfondiscono i numeri su rimanenze e crediti? Sarebbe interessante sapere che ne pensano di certi lotti di km zero ‘a valore di nuovo’ (come raccomandano nelle loro circolari alcuni costruttori) in casa da tre o quattro anni… o dei ricambi obsoleti che non si muovono da anni ma vengono rivalutati con il sistema lifo, oppure di quegli stock di vetture usate in casa da dieci anni a valore di dieci anni fa. Altre stranezze? I veicoli nuovi che i dealer sono obbligati ad acquistare per poter partecipare alle campagne promozionali pubblicizzate in TV dai costruttori, vengono fatturati e inviati (a spese dei dealer che devono pagare il trasporto dalla fabbrica) con riserva di proprietà, il che significa che NON sono di proprietà dei concessionari, ma restano ‘formalmente’ di proprietà dei costruttori finchè non saranno pagati dal dealer o immatricolati, o finchè la finanziaria del costruttore deciderà di continuare a finanziarne lo stoccaggio con una franchigia ‘moooolto’ onerosa. Di norma, dopo qualche mese dalla data di fatturazione (da 4 a 12 a seconda del marchio), l’auto ‘deve’ essere pagata e targata. Ogni qualvolta ho assistito a queste immatricolazioni ‘forzate’ era per smaltire vetture ‘improbabili’ che il costruttore aveva allocato d’ufficio ai concessionari, oppure si trattava di quelle auto ultra-accessoriate che accompagnano ogni lancio di una nuova vettura deciso dal marketing del costruttore. Forse si potrebbe ridire qualcosa anche sul fatto che i veicoli vengono fatturati al concessionario a prezzi solitamente superiori anche del 30 per cento rispetto ai prezzi di transazione pubblicizzati dalle campagne prowww.flottefinanzaweb.com

mozionali (successivamente all’immatricolazione, dopo qualche mese il dealer riceverà un bonus, spesso esente iva, per ripianare la differenza). Sarà su questo prezzo sovrafatturato che il dealer dovrà pagare alla banca del costruttore gli interessi sul finanziamento dello stock, risultando così debitore per beni non di sua proprietà (perché fatturati con riserva di proprietà) a valori superiori a quelli di transazione. Qualche analista ritiene si sia al limite della legalità.

Rischio bancarotta Tutti nell’ambiente e all’interno delle banche sanno che i concessionari hanno un impressionante flusso di cassa in entrata e in uscita ogni giorno, e tutti sanno che la differenza tra solvibilità e bancarotta può dipendere anche solo da due o tre giorni ‘storti’ alla fine del mese. Ciclicamente poi c’è l’offensiva sugli standard: revamping delle showroom, insegne nuove, esterni rivestiti di alluminio e polistirolo (lo stesso rivestimento infiammabile della Grenfell Tower di Londra), pavimenti nuovi, scrivanie, luci e addobbi da salone. Tutto rigorosamente acquistato obbligatoriamente da aziende partner del costruttore, che lo fatturano a un prezzo superiore rispetto al reale valore di mercato. Sappiamo bene che le auto le vendono Uomini e Donne ad altri Uomini e Donne e non di certo scrivanie nuove o luci a led e insegne luminose! Ogni tanto, un altro dei manager in fabbrica decide che bisogna tagliare i costi della distribuzione. Così si scatenano controlli sui lavori in garanzia o sui tempi standard delle lavorazioni di officina. E così durante visite di audit vengono riaddebitati lavori in garanzia che sono serviti per tentare di recuperare un cliente appiedato o ricambi sostituiti in garanzia senza l’autorizzazione del manager che da mesi non visita quell’officina… Indovinate chi deve poi rotolarsi nel fango con la folla dei clienti inferociti per la scarsa qualità dei prodotti, per la mancanza dei pezzi di ricambio o per i ritardi di produzione delle auto che si vendono di più (tutte le altre arrivano a migliaia), e oltre a ciò viene misurato e retribuito sulla… soddisfazione di questi clienti?!? Cari clienti, voi che entrate in showroom a fine mese per fare un preventivo, non chiedetevi perché quel concessionario dietro alla scrivania sembra esaurito: sta solo facendo il suo lavoro! giugno 2017 - Flotte&finanza - 17


A VOI LA PALLA TEMPO DI LETTURA: 7 minuti

CASE HISTORY

NESTLÈ attacca la SPINA

Sei auto elettriche su una flotta di 880 sembrano niente, ma è un inizio e ci sarà un seguito. La politica del colosso alimentare è fortemente orientata al green, che si parli di trasferte aziendali o di riscaldamento. Ci spiega tutto Tiziano Fasolini di Giorgia Rocca

È

un ben ritrovato a distanza di quattro anni quello che rivolgiamo a Tiziano Fasolini, General Services Specialist Divisione NBSI. La sua gestione della flotta Nestlé, che passa anche per una revisione settimanale, avete letto bene, della car policy, è stata portata come case history all’edizione 2017 di Innovauto Solutions. Siamo partiti da lì. E poi siamo andati oltre, perché “molto è stato fatto ma il viaggio è an“La flotta Nestlé cora lungo”. ha un’emissione effettiva di 105 F&F A Innovauto Solutions gr/Km. Dal 2011 ha moderato la tavola roa oggi abbiamo tonda ‘Come diffondere la risparmiato più cultura del green’. Siamo di 1.450.000 litri ancora ai desiderata? di carburante”. ‘Cultura’ credo che sia il termine più corretto in assoluto. Il ‘nuovo’ inteso come cambiamento spaventa molte persone, io ne sono affascinato soprattutto perché ho la possibilità di ‘fare del bene’ all’ambiente grazie a prodotti come le auto elettriche. C’è ancora tanta resistenza a questa nuova concezione ma mi sto impegnando per cercare di diffonderne la conoscenza. Sto bloccando le agende della dirigenza e dei membri del comitato per far sì di mandarli a casa o in trasferta con le vetture elettriche. Solo provando questo prodotto se ne possono apprezzare le grandi doti!

18 - Flotte&finanza - giugno 2017

F&F 880 vetture in flotta, quante elettriche? Dalle due di quattro anni fa siamo arrivati a sei, utilizzate per le trasferte cittadine o nei dintorni delle nostre fabbriche. La numerica può sembrare ancora bassa ma siamo costantemente con le orecchie e gli occhi puntati sul mercato per prodotti che possano permetterci di iniziare un vero e proprio test comparativo con le attuali vetture assegnate ai driver. L’Italia ha lanciato un progetto di mobilità a impatto 0 tra le sedi: ogni sito si sta dotando di colonnine elettriche e sta rinnovando i mezzi in scadenza con modelli elettrici: Nissan Leaf, Renault Zoe, Volkswagen E-Up. Stiamo attendendo mezzi con autonomie superiori per iniziare i test sulla forza di vendita. Siamo convinti che questo sarà il futuro ma soprattutto siamo contenti di abbracciare questa filosofia che richiama uno dei nostri valori: il rispetto per l’ambiente. Nestlé è costantemente impegnata nel miglioramento sull’impatto ambientale. Un esempio è la fabbrica di Levissima (Bormio), sul cui tetto sono stati installati pannelli fotovoltaici per alimentare le linee e produrre riscaldamento in inverno. Oltre a questo, nel parcheggio, sono state messe delle pensiline con relativi pannelli fotovoltaici www.flottefinanzaweb.com


A VOI LA PALLA

che alimentano le bici elettriche messe a disposizione dei dipendenti. Le prese per la ricarica sono anche ad uso dei ciclisti le cui bici hanno “sete di corrente” durante le passeggiate nella vicina pista ciclabile.

F&F Rivedere la car policy ogni settimana, come fate in Nestlé, sembra un compito molto impegnativo. Il risultato giustifica gli sforzi? Dice bene, molto impegnativo, ma il nostro obiettivo di arrivare a 99 gr/Km di CO2 emessi sulla flotta circolante entro il 2020 ci impone continuo scouting del mercato. Rimanendo entro le guidelines imposte dalla nostra casa madre a Vevey che delimitano le marche con le quali possiamo collaborare. Gli sforzi fatti ci stanno dando ragione: la flotta del gruppo Nestlé Italia ha un’emissione effettiva (puntuale su ogni vettura in base ai chilometri percorsi) di 105 gr/Km. Dal 2011 a oggi abbiamo risparmiato più di 1.450.000 litri di carburante pari a 80 autocisterne!

F&F Il downsizing è una misura da tempi di crisi. Il peggio è passato ma in Nestlé sono passati anche i 3.000... Le potenze dei nuovi motori 2.000 sono pressoché identiche se non in qualche caso superiori ai motori 3.000 di qualche anno fa, con il vantaggio di migliori emissioni CO2, condizione per noi fondamentale.

F&F Era molto orgoglioso delle 4,9 stelle EuronCap su un massimo di 5... La sicurezza rimane il nostro primo valore e lo dimostrano i notevoli sforzi che stiamo compiendo in diverse aree, prima fra tutte l’analisi dei comportamenti dei nostri driver: incrocio dati tra multe, sinistri e output di e-learning interni nonché del monitoraggio annuale del livello di sicurezza delle vetture. Al momento abbiamo 5 stelle EuronCap e gradi di sicurezza secondo le nuove classificazione compresi tra il 70 per cento di urto contro i pedoni e il 92 di sicurezza per gli occupanti. Grande attenzione viene sempre posta alle dotazioni di sicurezza, con l’inserimento dei sensori di parcheggio (anteriori e posteriori), cruise control attivi e sistemi di frenata automatica. Ci stiamo impegnando per migliorare anche il comfort, inserendo sempre più modelli con cambio automatico.

A mio avviso, se la privacy del dipendente viene salvaguardata (es. no geolocalizzazione e/o invio di dati aggregati) non vedo nessun ostacolo nell’inserirle. I dati (anche se in forma aggregata) potrebbero alimentare ulteriormente il database che stiamo creando grazie al tool (VRM) e alle informazioni relative a multe e incidenti. Questo ci permetterebbe di andare a correggere in maniera puntuale eventuali comportamenti non corretti.

F&F NLT per tutti i veicoli in flotta e gestione in outsourcing. Il car sharing non la tenta? Il noleggio a lungo termine rimane confermato per la flotta e la gestione è principalmente in outsourcing ma con una filosofia strategicamente più avanzata: Nestlé reputa fondamentale mantenere una persona di riferimento tra l’azienda e il mondo esterno: fornitore di fleet management (per noi Fleet Logistics). Alcune tra le operazioni più delicate della gestione (es. contrattazione pricing e relazioni con i fornitori) sono state lasciate internamente.

F&F Per finire, la solita autovalutazione. Nel 2013 si era dato “un 8 pieno”. È migliorato? Oggi mi sento di darmi un 8,5 perché tanto è stato fatto ma la strada da percorrere è ancora lunga e molto impegnativa soprattutto per quanto riguarda il promuovere una cultura diversa come quella dell’elettrico, e della condivisione come il car sharing e il car pooling. Credo che in questo momento sia importante non solo ascoltare ciò che accade nel mondo esterno e cogliere le occasioni che il mercato ci mette a disposizione, ma anche fare parte del cambiamento condividendo informazioni e idee, valutando insieme esigenze emerse da chi quotidianamente usufruisce di beni o servizi al fine di ottimizzare gli sforzi (economici e non solo) per fare bene all’ambiente e avere un impatto sociale migliore.

Il quartier generale di Assago (MI). Sul modello del campus, si struttura in 22mila metri quadrati. L’edificio, su sei piani, è stato realizzato secondo avanzati criteri di sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale.

F&F Altro tema sul tavolo, le scatole nere: i fleet manager le vorrebbero, i driver generalmente no. In Nestlé chi l’ha spuntata? È un argomento ancora sui tavoli di sindacati e relazioni industriali. www.flottefinanzaweb.com

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COVER TEMPO DI LETTURA: 14 minuti

RENT-A-CAR ALLA PROVA DELL’ESTATE

SIAMO PRONTI Il 2016 è andato benissimo, bene, così così. Dipende da come lo si legge. Ci siamo affidati a Massimiliano Archiapatti, l’uomo del breve termine di Aniasa. Le aziende del settore, dal canto loro, ci hanno servito l’estate di Roberta Carati

S

intesi dal 16° Rapporto Aniasa: le attività di noleggio a breve termine nel 2016 hanno vissuto un’ulteriore crescita ben equilibrata in tutte le componenti di business, con il giro d’affari che ha addirittura superato l’annata record 2015 (+4,9 per cento, quasi 1,2 miliardi di euro). Crescita a due velocità anche per i contratti (5 milioni e +7,6 per cento vs 2015) e i giorni di noleggio (32,5 milioni e +5 per cento), mentre la flotta media ha raggiunto 117.000 veicoli, una crescita del 7 per cento rispetto al 2015. Abbiamo interrogato il vicepresidente, Massimiliano Archiapatti.

F&F Nel Rapporto Aniasa solo numeri positivi... Con un fatturato cresciuto quasi del 5 per cento sarebbe difficile dire che il 2016 è stato un anno negativo. A parte la flessione dovuta all’acutizzarsi della crisi dal 2012 al 2013, si è vista una buona ripresa, una costante degli ultimi anni guidata dall’andamento positivo del turismo in Italia: continuiamo a essere una destinazione interessante.

F&F Per tutti? Ha segnato un po’ il passo il turismo di lunga tratta: clienti asiatici e statunitensi soprattutto che, anche per l’allarme sicurezza in Europa, hanno scelto altre mete, o scelto meno l’Italia. Il Dipartimento di Stato americano aveva lanciato il ‘warning’ rispetto ai viaggi in Europa: la tempistica degli attentati - Bruxelles a marzo, Nizza a luglio - ha fatto il resto. Il turismo asiatico e americano è un turismo caratterizzato da un certo anticipo della prenotazione, improbabile un last minute per andare dall’altra parte del mondo. Nella nostra stagionalità, che parte da Pasqua e termina con ottobre, marzo e luglio sono date di incrocio. Il turismo di lunga tratta è anche più redditizio rispetto a quello intracomunitario: più lungo, con vetture più grandi, con margini più interessanti. Mancando questo, sono mancati dei ricavi e non solo: la durata che si accorcia genera costi operativi più elevati.

F&F Eventi eccezionali a parte, il breve termine come sta? Ci sono fenomeni interni ed esterni che influenzano la nostra performance, primo tra tutti la crescita del noleggio a lungo termine. Noi siamo fornitori delle società di NLT, per l’auto in prelease (che è il tempo che intercorre tra ordine e consegna) e per 20 - Flotte&finanza - giugno 2017

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il car replacement (tagliandi, interventi di manutenzione...). E poi lo sviluppo della rete: dopo anni di progressiva riduzione del network, stanno aprendo nuovi punti vendita, anche downtown, una crescita legata a quella del NLT. Infine, il business dei veicoli commerciali in noleggio a breve termine per il quale Aniasa - data la maggiore frammentazione - non è ancora un riferimento globale del mercato. Ma è comunque già evidente l’interesse verso operatori strutturati, più strutturati di quelli ‘locali’. ll tasso di crescita è anche legato all’e-commerce: molte aziende del breve termine forniscono furgoni all’Amazon della situazione per la consegna ultimo miglio. Bravo il rent-a-car a intercettare questo fenomeno.

F&F Alla presentazione del Rapporto Aniasa lei ha detto: “La flessibilità, ahimè, è il nostro pane quotidiano”... Il nostro business cambia giorno per giorno. Le faccio un esempio: domani c’è uno sciopero dei trasporti, la pianificazione non ne teneva conto, magari i clienti useranno la nostra macchina e la porteranno in un’altra città, quella stessa macchina che non sarà più presente sul piazzale di Fiumicino ma a Firenze... Il risultato 2016 è il prodotto di questa flessibilità come variabile quotidiana: mancando la parte ‘ricca’ - il turismo di lunga tratta - si è cercato di compensare con altri canali.

F&F Gli intermediari che ruolo giocano? Anziché aver noleggiato presso una delle aziende associate Aniasa, nel 40 per cento dei casi il cliente ha prenotato tramite il sito di un broker. Di recente, un importante segnale è stato dato dall’introduzione del rating del marchio, che consente al cliente di scegliere in base al prezzo ma anche al livello di qualità offerto. Il rating e le condizioni di noleggio trasparenti e chiare sono elementi che ci accomunano come associate. Per questo abbiamo collaborato con l’Unione Nazionale Consumatori, per realizzare un vademecum - ‘Le buone regole dell’autonoleggio’ - che in modo smart guidi il turista, e chiunque noleggi un’auto, nei diversi momenti della prenotazione, della consegna e della successiva chiusura del noleggio. www.flottefinanzaweb.com

F&F Noleggio zero sorprese? Quello del breve termine è un business molto variabile in termini di costi: oggi o domani, tre giorni o un giorno in più, e le cifre cambiano. Ci sono variabili di prezzo legate alla stagionalità, quindi il costo e di conseguenza il prezzo del noleggio non sono uguali tutto l’anno. Per il cliente è difficile districarsi. Ecco perché il nostro elemento distintivo deve essere la trasparenza.

Massimiliano Archiapatti, vicepresidente Aniasa, è amministratore delegato di Hertz Italiana.

F&F A costo di perderci? L’elemento chiave per raggiungere l’efficienza operativa è massimizzare l’utilizzo dei veicoli in flotta. Nel 2016 non ci siamo riusciti. Malgrado la crescita del fatturato e la competizione, il tasso di utilizzo è sceso. Non è un segnale positivo. Anche il calo del prezzo giornaliero del noleggio aeroportuale non ha apportato il contributo sperato per un risultato positivo del tasso di utilizzo.

F&F Fin qui il passato. Che estate vi aspetta? Ci aspettiamo una migliore presenza delle lunghe rotte, da parte soprattutto di asiatici e americani, nella speranza che non si verifichino nuovi attacchi terroristici. Al momento la proiezione sembra positiva in termini di volumi, sui prezzi è presto ancora per affermarlo. Rimane un mercato incerto per quello che riguarda il business europeo, dove i clienti UK continuano a essere in sofferenza e ci sarà una pressione sui prezzi; la Brexit non aiuta e nemmeno i risultati elettorali.

F&F E gli italiani? Sempre all’ultimo minuto? Già l’Europa in generale prenota con meno anticipo, come ovvio, rispetto per esempio agli Stati Uniti. Ma se i tedeschi e gli inglesi si ‘muovono’ un mese prima, gli italiani no. Una settimana di vacanza in Sicilia? Fatta la prenotazione del villaggio, solo dopo qualche mese ci si ricorda della macchina. E il fly and drive si utilizza pochissimo, c’è molto più ‘fai da te’ di un tempo. Quelli che arrivano e sperano sono proprio gli italiani. Da ultimi poi si rischia di accontentarsi. giugno 2017 - Flotte&finanza - 21


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E TU, DI CHE NOL

Avis Esclusività, allure, attenzione al noleggio business e al turismo d’affari. È ricca la proposta del marchio premium di Avis Budget Group Italia, adatta alle esigenze di clienti che mettono al centro il piacere di guida, la qualità e che non vogliono lasciare nulla al caso. La flotta, già top di gamma, è ulteriormente impreziosita da Prestige e Select Series. In esclusiva con Mercedes Benz, Avis Prestige offre la possibilità di guidare alcune tra le auto più accattivanti oggi sul mercato e gli ultimissimi modelli della Stella. Select Series, il programma che consente di scegliere e noleggiare uno specifico modello

di auto, coccolerà i sogni degli automobilisti anche durante l’estate: dall’accordo con FCA, cinque nuovi modelli dall’Alfa Romeo 4C Spider 1750 all’Abarth 124 Spider 1.4 Turbo. Chi noleggia con Select Series può davvero godersi il sole e le bellezze Italiane da una prospettiva incomparabile. Con il brand Avis, viaggi senza pensieri grazie al prodotto settimanale all inclusive completo di Super Cover, perfetto per un viaggio estivo on the road in tutta tranquillità. Ideale per le esigenze di chi deve spostarsi lungo lo Stivale, OneWay permette di organizzare il proprio itinerario da Nord a Sud e viceversa con un costo di sola andata a meno di 5 euro per noleggi di un giorno. La proposta

è valida dal 22 luglio al 7 agosto per i viaggi dal Nord Italia verso Calabria, Sicilia e Puglia, e dal 20 agosto al 30 novembre per quelli di ritorno dalle stesse regioni. Per chi ha bisogno di tenere l’auto a lungo, con Promozione Mensile beneficerà dell’offerta speciale che permette di risparmiare fino al 22 per cento sul prezzo di noleggio. Promozione Mensile permette inoltre di acquistare Super Cover a metà prezzo.

Budget

Maggiore

Ideale per le famiglie e i giovani già con la testa sulle spiagge o a un evento in Italia e all’estero, Budget è libertà e voglia di viaggiare a costi contenuti, con auto di qualità e nella massima semplicità. Grazie alla nuova partnership con Mirabilandia, i clienti Budget che avranno acquistato un biglietto per il parco divertimenti avranno uno sconto del 15 per cento sul noleggio di un’auto presso tutti gli uffici italiani e del 10 se il noleggio viene effettuato all’estero. Come Avis e Maggiore, anche Budget propone OneWay a 4.99 euro: dal 25 luglio al 7 agosto per viaggiare dal Nord Italia verso Calabria, Puglia, Sicilia e dal 20 agosto al 30 novembre per il ritorno. Proprio per far sì che famiglie e giovani vadano in vacanza con la certezza delle migliori possibilità di noleggio, Budget garantisce il suo 7x5, ovvero sette giorni al prezzo di cinque, per godersi alcuni dei panorami e delle proposte balneari più belli d’Italia. Secondo l’indagine Bucket List promossa da Budget Autonoleggio, che ha coinvolto 12.000 cittadini europei tra i 18 e i 55 anni, una positiva esperienza di viaggio è in cima alla lista dei desideri di 74 consumatori su 100.

Simbolo del noleggio Italian Style, le proposte del brand per questa estate non possono che avere il tricolore come focus e il territorio Italiano come meta privilegiata. Con la tariffa settimanale Sud Italia Mon Amour, valida a luglio e agosto, si noleggia a un prezzo chiaro e definitivo per una settimana e con chilometri illimitati e seconda guida sempre incluse. Naturalmente, come le altre società del Gruppo, anche Maggiore ha la sua proposta OneWay, dedicata in particolare a chi ha in programma un viaggio dalla Sicilia o dalla Calabria verso qualsiasi destinazione Italiana. Senza limiti di percorrenza, la formula OneWay Sicilia consente, ad esempio, di noleggiare un’auto del gruppo B a soli 9 euro e avere la STK (eliminazione/riduzione quota addebito danni-furto) scontata. Per chi viaggia dalla Calabria sarà estremamente conveniente raggiungere il resto del Belpaese: OneWay Calabria permette di noleggiare un’auto del Gruppo B per due giorni al costo di 19 euro con chilometraggio illimitato e l’eliminazione/riduzione della quota addebito danni-furto (STK) scontata.

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EGGIO SEI?

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Locauto Rent

Europcar - InterRent

Nel segno della rapidità e comodità di accesso ai servizi di noleggio, ecco Elefast, sistema che consente di ritirare un’auto in modalità full self service, senza passare dal desk e con l’aiuto di un’app installata sul proprio dispositivo mobile. Al fruitore viene chiesto di scaricare App Locauto, iscriversi gratuitamente, e prenotare nella stazione di noleggio desiderata un’auto contrassegnata dal marchio Elefast. Poco prima dell’ora di ritiro, l’app comunicherà al cliente numero di targa e modello della vettura assegnata. Arrivato al parcheggio della stazione di noleggio, seguendo le istruzioni di App Locauto il cliente potrà aprire le portiere dell’auto, prendere la chiave custodita all’interno e partire. Del tutto simile a quella del ritiro la procedura di riconsegna: sarà l’app a guidare il cliente permettendogli di chiudere le portiere e concludere il noleggio. Un altro servizio by Locauto Rent in vista dell’alta stagione è il check-in online, che consentirà ai clienti di pre-registrare i propri dati personali attraverso il sito web per velocizzare al massimo i tempi di emissione del contratto al banco di noleggio. Il check-in online sarà disponibile tramite dei totem nei principali aeroporti e sul sito www.locautorent.com.

Per la stagione estiva Europcar Italia ha costruito un ventaglio di offerte in grado di incontrare le necessità più diverse. La promo dedicata allo short-break prevede un prezzo promozionale per i week-end con noleggi da 17 euro al giorno iva inclusa. A chi invece vuole concedersi il lusso di un viaggio in Cabrio è riservato un 15 per cento di sconto sui noleggi di Mini Cooper Cabrio, Fiat 124 Spider, Audi A3 Cabrio e BMW S2 Cabrio. Per tutti i vacanzieri, infine, sconto del 40 per cento sul pacchetto premium (che prevede esonero di responsabilità in caso di danno e furto). Novità anche sul fronte InterRent, brand low cost del Gruppo, interessato dallo sviluppo del network in Italia: sono recenti le aperture a Trapani, Ciampino Aeroporto e Roma Termini che assicurano una presenza capillare in tutto il Paese. Inoltre, è stata ampliata la gamma di vetture disponibili, coprendo anche segmenti più alti, per andare incontro alle esigenze della clientela, in particolare sul segmento Family.

Hertz A misura di un cliente che vuole coniugare comfort e piacere di guida, divertimento e tecnologie all’avanguardia, ecco Hertz Collections, cinque proposte speciali accomunate dalla vasta gamma di auto disponibili, tutte di qualità e con un chilometraggio contenuto: Family, Green, Fun, Prestige, Dream. Sulle collezioni Prestige, Dream e Fun viene proposta la formula marca e modello garantito, per prenotare esattamente il modello che si guiderà. Scegliendo Fun, il cliente si delizierà con le auto di Selezione Italia, esclusive e rappresentative della nostra tradizione motoristica come Alfa Romeo Giulia veloce, Alfa Romeo Stelvio,

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Alfa Romeo 4C, Abarth 595 Turismo, Abarth 595 Competizione, Abarth 124 Spider. È una gamma di prodotti orientati al cliente internazionale che ha piacere di guidare sulle strade italiane prodotti italiani e in generale agli appassionati di auto. Per accompagnare il cliente in vacanza avendo cura di salvaguardare anche il suo portafogli e la sua serenità, Hertz ha messo a punto

Tuo American Dream: gli Stati Uniti, infatti, rappresentano la principale meta di lungo raggio prenotata dai clienti Hertz. E quindi: speciale sconto, fino al 20 per cento, per chi noleggia dall’Italia un’auto della flotta Hertz negli States. Lo sconto non è l’unica attenzione che Hertz gli riserva: per esempio, nelle principali agenzie potrà trovare il nuovo Neverlost Navigator +, da usare in auto e a piedi. Inoltre, grazie alla maggiore diffusione di chioschi fai da te, potrà evitare la fila al banco di accettazione. Infine, chi vuole vivere una vacanza all’insegna degli straordinari anni Sessanta e Settanta a stelle e strisce, potrà scegliere Adrenaline Collection, di cui fanno parte le iconiche Ford Mustang e Chevrolet Camaro.

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LCV IN FLOTTA TEMPO DI LETTURA: 7 minuti

STRATEGIE DI MERCATO

SEI MIO! È sempre più strutturato l’approccio al segmento dei veicoli commerciali. Se nelle medie e grandi aziende l’NLT è la formula più diffusa, non si può dire altrettanto per micro imprese e padroncini, per i quali l’offerta di prodotti e servizi va costruita ad hoc. Ecco su che cosa puntare

Observatory, abbiamo cercato di capire qual è l’approccio da adottare quando l’interlocutore è un ‘padroncino’, l’incidenza della telematica in flotta, il bisogno di connettività...

di Giacinta Moraschi

D

a una parte le dichiarazioni di intenti dei fleet manager, dall’altra i dati sulle immatricolazioni. Ed ecco che il Barometro di Arval diventa un indicatore estremamente affidabile di quello che sarà il mercato dei veicoli commerciali nel medio e lungo periodo. Con Stefano Pizzuti e Alessandro Torchio, rispettivamente Senior Program Leader e Responsabile Progetto LCV di Arval Italia, e Head of Consulting & Corporate Vehicle

F&F La crescita a due cifre dell’immatricolato va di pari passo con la diffusione del noleggio. Un successo che muove da quello delle auto? Stefano Pizzuti: In realtà la proposta di NLT è partita di pari passo per le passenger cars e per i veicoli commerciali. La risposta dipende molto dalla maturità del mercato di riferimento: nelle medie e grandi imprese, dove la penetrazione del noleggio è significativa, se nel parco sono pre-

1. Tra quelle elencate, quale tecnologia considerereste di utilizzare?

Forte interesse verso le tecnologie alternative: oggi metano e Gpl mentre, per il prossimo triennio, i fleet manager intervistati dal Corporate Vehicle Observatory propendono per ibrido, ibrido plug-in, elettrico. C’è consapevolezza della necessità di differenziare la scelta in base all’utilizzo: secondo gli analisti del CVO, sulle grandi tratte il diesel la fa da padrone, sulle tratte miste e sulle medie distanze ‘vincono’ Gpl e metano, per le consegne di prossimità la richiesta di ibrido (e in minore misura di elettrico) sta diventando interessante.

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Ibrido Ibrido plug-in

38% 26%

43%

16% 14% 6% 10%

28% 24% 21%

42%

68%

47% 45% 22% 31% 14% 22%

63% 63% 37% 46%

29% 37%

Metano

12% 16% 3% 7%

22% 29% 8% 14%

Gpl

6% 16% 3% 7%

18% 7% 12% 20% 24%

Elettrico Idrogeno

18% 10% 4% 10% 1% 4%

28% 22%

31% 31% 41%

4% 4% 2% 11%

Implementata Considerata per i prossimi 3 anni

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Fonte: CVO - Corporate Vehicle Observatory

Almeno una tecnologia


LCV IN FLOTTA

3. Chi è il vostro fornitore di servizi di telematica? Costruttori

30%

25%

35%

37%

Noleggiatore a lungo termine e leasing

senti anche veicoli commerciali sono molto probabilmente in noleggio a lunto termine. Invece, la microazienda, il ‘padroncino’, è un segmento interessante da aggredire. Sarà la Divisione che sviluppa lo small business a implementare anche questo canale.

F&F Arval ha elaborato una strategia? Stefano Pizzuti: Oggi gli LCV rappresentano il 2425 per cento della flotta Arval per un totale di circa 40mila veicoli. Stiamo lavorando per specializzare prodotto e servizio, avendo chiaro che l’offerta di servizi annessi dovrà essere differenziata rispetto alle passenger cars. Entro fine anno saremo pronti per la presentazione dei progetti al momento in cantiere.

F&F La telematica che ruolo giocherà? Alessandro Torchio: Rientra nei processi innovativi di sviluppo degli operatori che anticipano i tempi. Già oggi la telematica viene offerta dal noleggiatore direttamente al suo cliente (a differenza della Casa che intermedia attraverso la concessionaria), anticipandone le esigenze; la gestione dei big data sarà l’arma del futuro per l’efficientamento della flotta. Fra tre anni, che a proporla sia un costruttore, un operatore telefonico, un noleggiatore, la telematica sarà super diffusa. L’obiettivo dichiarato dei fleet manager è aumentare la sicurezza dei driver, geolocalizzare i veicoli, ridurre i costi.

F&F Anche con l’ausilio della connettività? Alessandro Torchio: Il Corporate Vehicle Observatory www.flottefinanzaweb.com

38%

18%

Fornitori di componenti telematici

14% 16% 14%

Società di telecomunicazione In fatto di telematica, le grandi flotte italiane (sopra i 50 veicoli) investono più che nel resto d’Europa (cfr. tabella 2). Interessante la scelta del fornitore di servizi: diversamente da quanto avviene nell’Ue, dove cade soprattutto sulle società di telecomunicazioni, nel nostro Paese i fleet manager si affidano al noleggiatore (cfr. tabella 3). Infine, alla voce sicurezza, è chiaro che gli italiani badano al sodo: optional e tecnologia sono per lo più fondamentali e utili (cfr. tabella 4).

32%

14%

Altro

30% 31%

Fonte: CVO - Corporate Vehicle Observatory

Fonte: CVO - Corporate Vehicle Observatory

2. Quanto è stata implementata la presenza della telematica nelle vostre flotte?

4. Quali sono gli optional e la tecnologia per la sicurezza stradale dei driver? Sistema automatico di frenata di emergenza

64% 24%

Sistema di visione notturna

23% 11%

Controllo adattivo della velocità

22% 14%

76%

Avviso cambio corsia

24% 15%

75%

Sistema di orientamento automatico dei fari

11% 12%

77%

95% 81% 86% 71% 90%

88%

88%

Fondamentale Utile Interessante

ha compiuto un’analisi su cinque brand, e connettività e hi-tech sono risultate le parole d’ordine anche per il segmento degli LCV. Le Case tengono alta la competizione su alcuni ‘optional’ (infotainment compreso), diffusi sui veicoli commerciali come sulle auto. Gli abitacoli sono sempre più somiglianti. Il cliente che guida un’auto connessa pretende gli stessi dispositivi sul veicolo commerciale. Non sono capricci, è una questione di sicurezza.

F&F Più che un settore, sembra una prateria... Stefano Pizzuti e Alessandro Torchio: In Italia l’anzianità dei veicoli commerciali è superiore a quella delle vetture, 215mila immatricolazioni è la previsione per il solo 2017, con un trend di crescita atteso per il prossimo triennio. E, anche se dobbiamo aspettare i dati ufficiali del primo semestre, l’incremento del noleggio a lungo termine nel settore è confermato. La grande sfida è riuscire a fare cultura e intercettare la richiesta delle piccole e piccolissime aziende. giugno 2017 - Flotte&finanza - 25


NEWS ATTUALITĂ€

A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA

‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierĂ per i gestori e gli utenti di auto aziendali

SOLIDARIETĂ€ FATTA CAMPER

GUIDA AUTONOMA? NO, GRAZIE

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Hai voglia a parlare di sicurezza e risparmio. Messi di fronte all’eventualitĂ di salire a bordo di un’auto senza conducente, la maggioranza degli italiani ha risposto ‘no, grazie’. Solamente il 48 per cento si è dichiarato disponibile alla prova, mentre 1 su 4 non lo farebbe per nessun motivo al mondo. Sono alcuni dei dati contenuti in ‘Auto-Matica’, studio realizzato dalla Fondazione ACI Filippo Caracciolo e presentato in apertura della 71esima Conferenza del Traffico e della Circolazione organizzata a Roma dall’Automobile Club d’Italia. Non si scoraggia Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI: “L’auto a guida autonoma è una sfida che dobbiamo vincere, senza farci trovare impreparatiâ€?. Si stima che se tutte le auto circolanti fossero connesse e autonome (le previsioni oscillano tra il 2030 e il 2050), nel mondo si risparmierebbero 200 miliardi di euro in spesa sociale per incidenti stradali e 50 in minori consumi di carburante.

LET’S MOVE! Da LeasePlan una proposta per i privati: ‘Let’s Move!’, prodotto di NLT personalizzabile che permette di disporre di un’auto nuova adeguando la formula alle vecchie abitudini di utilizzo. Il cliente non dovrĂ far altro che decidere ‘per quanto tempo’ e ‘per quanti chilometri’. Per esempio, a partire da 195 euro al mese Iva compresa, potrĂ noleggiare una citycar per quattro anni e 40.000 chilometri con un pacchetto base che include tasse e imposte, RC Auto, gestione sinistri, soccorso stradale, telematica e App per accedere con facilitĂ ai servizi. Sono inoltre disponibili i pacchetti aggiuntivi Relax & Care. L’offerta copre anche gli eventuali danni alla carrozzeria riscontrabili al termine del noleggio sino a un massimo di 300 euro.

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BE-FREE, LEASYS VA A SEGNO CON CAMPRIANI Campione olimpionico di tiro a segno, Niccolò Campriani è testimonial Leasys per BE-FREE, formula di mobilitĂ studiata insieme a Fiat per i privati che vogliono muoversi in totale libertĂ e senza pensieri. A sua disposizione il crossover Fiat 500X brandizzato ‘Leasys’ che per un anno lo condurrĂ ad eventi e apparizioni pubbliche. Il noleggio BE-FREE è valido per 48 mesi con la possibilitĂ di restituire l’auto dopo un anno senza penali. Nel canone mensile sono compresi 15.000 km all’anno, assicurazione RCA, bollo, sistema di infomobilitĂ Leasys I-Care, assistenza stradale e gestione da smartphone con Leasys App dei servizi legati all’auto.

A RATE O NIENTE Comprare un’auto, ma anche una moto, richiede una disponibilità economica che non tutte le famiglie italiane hanno. Rate e altre forme di finanziamento sono spesso l’unica via. Secondo l’Osservatorio Compass, senza la possibilità di dilazionare i pagamenti, nel 2016 soltanto il 22 per cento dei potenziali clienti avrebbe comunque effettuato

l’acquisto, il 21,6 lo avrebbe rimandato a tempi migliori e il 56,4 avrebbe rinunciato. Il credito al consumo ha dunque rilevanza strategica, nel comparto automotive piÚ che in altri: la media degli

importi finanziati è infatti di 11.750 euro, contro i 2.394 dell’arredamento e gli 888 dell’elettronica. Complessivamente, il volume dei finanziamenti concessi l’anno scorso per l’acquisto di due e quattro ruote è aumentato di 22 punti percentuali rispetto al 2015 a quota 14,1 miliardi di euro, poco meno dell’80 per cento dell’erogato complessivo.

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SOLUZIONI TELEMATICHE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti

LOJACK CONNECT

Solo quando serve Dati, dati e ancora dati. Sappiamo tutto dei ‘nostri’ veicoli, forse troppo. Per razionalizzare la mole di informazioni raccolte per via telematica ecco la soluzione di LoJack, modulabile secondo necessità

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ire LoJack era dire, in sostanza, recupero di veicoli rubati grazie a un sistema innovativo basato sulla tecnologia wireless ad alta frequenza. “Di recente, anche a seguito dell’acquisizione da parte del colosso statunitense CalAmp”, spiega il vicedirettore di LoJack Italia, Massimo Braga, “si è aperta per noi una grandissima opportunità: proporre soluzioni telematiche mirate al noleggiatore e al fleet manager, al concessionario e all’utilizzatore finale”. Modulabile secondo il tarMassimo Braga: get, ecco LoJack Connect, che per“Il nostro sforzo mette di monitorare i principali inè fornire i dati che dicatori dei veicoli in noleggio a servono - al fleet breve e lungo termine e semplifimanager, al dealer, care la gestione di alcuni momenti al noleggiatore, al critici della locazione, producendo driver - nella forma saving per gli operatori e miglioin cui servono”. rando il servizio alla clientela.

Qualità, non quantità “Truffe, appropriazioni indebite, crash”, distingue Braga, “interessano in particolare il noleggiatore, perché sono in gioco molti soldi ed è alto il rischio di perdite elevate; il fleet manager, invece, è più probabile voglia sapere quando un veicolo ha fatto rifornimento (per interfacciare il dato con le fuel card) o se riuscirà a consegnare la merce in tempo... Già in passato molti di questi dati venivano forniti, ma soprattutto nella fase di lancio servivano risorse umane addizionali per rielaborarli. Il nostro sforzo è proprio di orgawww.flottefinanzaweb.com

nizzare il flusso di informazioni per renderlo immediatamente fruibile. Quello che serve, quando serve”. Forte della credibilità a 360 gradi guadagnata sul campo, LoJack approccia con disinvoltura il noleggiatore come il concessionario. Al Dealer Day ha presentato ‘Smart Dealer’, strumento che trasforma un fornitore statico di beni e servizi in partner dinamico del cliente, e permette al driver di gestire con un’app gli aspetti relativi alla sicurezza e alla manutenzione del proprio veicolo nella vita di tutti i giorni. “Segnalare la necessità del tagliando o rilevare il chilometraggio al cambio gomme”, conclude il vidirettore Braga, “è un po’ come il controllo dal dentista: se non mi chiama e devo telefonare io, finisce che rimando”.

Sono in corso i test finali su ‘Crash Boxx’, sistema che notifica solamente i reali sinistri, discriminando i ‘falsi positivi’ con un’affidabilità al 99 per cento. Questa funzione permette la gestione in tempo reale del soccorso, agevola il recupero e la riparazione del veicolo e fornisce la ricostruzione del crash stabilendo 5 livelli di gravità per la gestione delle fasi di emergenza.

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BILANCI TEMPO DI LETTURA: 7 minuti

CAR SERVER ACCELERA

Ha chiuso il bilancio 2016 in crescita del 10 per cento e punta a più 50 da qui al 2020. Ma per l’AD Orlandini “i volumi non sono mai stati il solo obiettivo” di Giorgia Rocca

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ono numeri che parlano e dicono tanto: un fatturato 2016 di oltre 230 milioni di euro e un utile netto pari a 8,5 milioni, una flotta di 36.000 veicoli di cui 9.600 immatricolati lo scorso anno. Ma non dicono tutto. Perchè il presente e soprattutto il futuro di Car Server, realtà del noleggio a lungo termine a capitale interamente italiano, ruotano intorno alla persona. Una visione che emerge con chiarezza alla presentazione ai soci, il 14 giugno nella sede Drive Different di Reggio Emilia, del piano poliennale 2017-2020. L’obiettivo è incrementare del 50 per cento il business, la strategia prevede investimenti pari a un miliardo di euro sull’acquisto

Due grafici che proiettano Car Server nel futuro. Sotto, l’incremento dei contratti dai 32.400 di inizio 2017 ai 50.000 di fine 2020, grazie allo sviluppo dei canali business e più ancora small. A destra, la geografia delle filiali, prevalentemente concentrate nel nord Italia, che passeranno nel giro di tre anni da 25 a 40.

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di nuovi veicoli e a 8 milioni in risorse umane per attivare 50 assunzioni. Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato, Giovanni Orlandini. E siamo andati lontano, più di quanto pensassimo.

F&F Ha esordito salutando “gli amici bancari”, è il caso di ribadire che vi occupate di mobilità? La mobilità è il core business ed è anche l’orizzonte futuro, ma è indubbiamente un mestiere che si fa, almeno per ora, potendo contare su delle risorse finanziarie importanti, perché si anticipa un investimento per conto del cliente. L’idea di suo non basterebbe se non ci fossero risorse adeguate al riguardo. Però, rispetto al mestiere che fanno i partner, i soci che erano con noi oggi (Car Server è controllata al 51,08 per cento da CCFS - Consorzio Cooperativo Finanziario per lo Sviluppo, NdA), questo è un mestiere che ha grandi privilegi: perché la mobilità sicuramente offre delle opportunità e delle soluzioni molto diverse dalla finanza pura. Anche su queste considerazioni abbiamo imbastito il nostro piano poliennale.

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.F&F Piano di grande respiro e di grosse cifre... Sì, sono cifre importanti. Diciamo che ci ha dato una mano il nuovo segmento dello small business, perché il mercato del BtoB tradizionale, quello dell’impresa, è quasi fermo da 4-5 anni. Ci si ‘ruba’ un po’ i clienti a vicenda, qualcuno cresce qualcuno cala, ma non c’è un grosso tasso di sviluppo. Il noleggio a lungo termine nel settore imprese immatricola trecentomila veicoli all’anno, il privato e le partite iva un milione e duecentomila, il quadruplo. Se anche solo una quota minima di questo mercato sarà o è già interessata al noleggio, perché non coglierla? I razionali ci sono, la capacità di farlo è la scommessa.

F&F Vanno viste in quest’ottica le 40 filiali? La persona è importante sia nella fase di consulenza iniziale, quando si sottoscrive il contratto, sia nei 4-5 anni in cui il rapporto si sviluppa. La tecnologia ci aiuta a es-

sere presenti nei tanti casi dove fisicamente non sarebbe possibile, ma alla fine del ciclo deve esserci una figura in carne e ossa. Che risponde ai bisogni, dà consulenza, risolve delle problematiche, altrimenti facciamo marketing e non facciamo business, non facciamo impresa. Cellulare e mail sono due strumenti di comunicazione molto informali, efficaci perché rapidi, ma destrutturati. Considerando che contiamo di avere a bordo 50-55mila utenti, il web può aiutarci a fare il passo in più, che non vuole dire togliere le persone da una scrivania quanto usare uno strumento disponibile in maniera diversa.

F&F Lunga vita agli store quindi? Io sono rimasto sorpreso dall’afflusso negli store Drive Different, soprattutto a Reggio Emilia, mentre in quello di Milano abbiamo meno accessi, anche perché è più piccolo, e più flussi web. Ci sono persone che arrivano dalla provincia in questo salone per parlare con i nostri consulenti, informarsi su che cosa è il noleggio, come funziona, cosa proponiamo. Abbiamo intenzione di ampliare la metratura dello store di Reggio Emilia. www.flottefinanzaweb.com

BILANCI

Coop, solo il gusto di guidare “Uno store in più”. È la Coop secondo l’AD Car Server, Orlandini. Moltiplicate per i punti vendita distribuiti nella Penisola e avrete un’idea del potenziale dell’accordo siglato con ANCC, l’Associazione Nazionale Cooperative Consumatori. Dopo la positiva esperienza pilota avviata l’anno scorso in Lombardia, i soci Coop di tutta Italia possono quindi noleggiare un’auto a lungo termine a condizioni vantaggiose. La convenzione si traduce in un pacchetto all inclusive comprensivo di tasse, assicurazioni, manutenzione, assistenza stradale e pneumatici. I soci Coop che decideranno di sottoscrivere un contratto attraverso il brand Drive Different, nato specificatamente per offrire il noleggio a lungo termine ai privati e allo small business, riceveranno un Buono Spesa di 200 euro. Avranno inoltre la possibilità di scegliere un vantaggio extra del valore di 600 euro tra sconto sul canone, gomme termiche, azzeramento della penale risarcitoria RCA e Roomy Car (servizio che permette in alcuni periodi dell’anno di usufruire di un’auto di categoria superiore alla propria, per esempio una monovolume con più spazio per andare in vacanza). Ai soci Coop verranno riservati veicoli in promozione esclusiva (come la Nissan Leaf, 299 euro al mese per 60 mesi/50.000 km), mentre i soci dipendenti avranno diritto anche all’azzeramento della penale risarcitoria sull’assicurazione furto e incendio. Per saperne di più, www.ilgustodiguidare.it.

F&F Riesce a immaginare che cosa sarà domani Car Server ? Forse non avrà più bisogno di comprare le auto. Car Server potrebbe essere un soggetto con una piattaforma di mobilità integrata, dove la proprietà dei veicoli non sia più necessaria; una piattaforma che rende disponibile all’utente il sistema di mobilità tempo per tempo durante la stessa giornata. Anche il car sharing, finché non passa di qui, secondo me non ha un futuro…

F&F E sta passando? Ragiona ancora con la logica un’auto, una targa, un accesso. Per essere davvero nuovo, il car sharing va integrato in una piattaforma di mobilità; soprattutto, ci vuole una spinta più forte dalle amministrazioni. Tutti noi abbiamo un’auto che viaggia due ore al giorno, e per le altre 22 è ferma e non serve a nessuno. Se riusciamo a togliere questo costo, che è un costo spazio, un parcheggio, un’assicurazione, un rischio furto, un rischio danno, una svalutazione, penso ci sarà più ricchezza da condividere. giugno 2017 - Flotte&finanza - 29


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MERCEDES-BENZ C350E

L’ALTERNATIVA Anche la best-seller della Stella cala la carta dell’ibrido e lo fa con una versione che promette almeno una trentina di chilometri a emissioni zero di Gianluca Ventura

La wagon della Classe C serie W 205, dotata di trazione ibrida plug-in. Questa versione della vettura sveva si può avere anche con carrozzeria berlina.

L

a tecnologia ibrida ormai sembra materia conosciuta in quel di Stoccarda, dove chi progetta le vetture stradali può fare tesoro delle ottime esperienze in Formula 1. Disciplina motoristica sportiva in cui, da qualche anno ormai, si spingono le monoposto proprio sfruttando delle power unit ibride. E da quelle, questa Classe C ha sicuramente ereditato il piglio corsaiolo, visto che combinando benzina ed elettrone si arrivano a sfiorare i 280 Cv. Senza però pagare lo scotto del superbollo, dal momento che la porzione di potenza elettrica - almeno fino a oggi - non viene conteggiata ai fini fiscali. Un vantaggio indubbio, che si somma ai bassissimi consumi promessi: oltre 43 chilometri/litro. Sì perché questa C si può usare anche solo in elettrico, bloccandola in E-Mode. Grazie alla tecnologia plug-in, caricate di notte in box la batteria da 6,4 kWh e la mattina

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andate in ufficio a emissioni zero, spendendo pochissimo. A patto che non percorriate più di 30 chilometri, secondo Daimler, una ventina secondo la nostra prova.

E quando si scarica? Finita la corrente, entra inevitabilmente in funzione il motore termico, che spinge il veicolo ricaricando anche gli

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LE AUTO DI F&F

LA SCELTA DI Flotte&finanza

INTERNI Dentro, nessuna differenza rispetto alle altre motorizzazioni. Ma armeggiando sul tablet sopra la console centrale si scopre una serie di schermate presenti solo sulla ibrida, mentre a centro cruscotto il display lcd a colori implementa informazioni specifiche, come l’indicatore carica batteria o il modo di guida selezionato. A destra, il bagagliaio che, causa batterie, rispetto alle C Sw non ibride perde il gavone sotto il piano d’appoggio e 40 decimetri cubi di capacità.

Cognome e nome Mercedes-Benz C350e Luogo di nascita Germania Versione ibrida plug-in Executive Alimentazione benzina e corrente Cilindrata cm3 1.991 Pot. termico kW (Cv)/giri 155 (211)/5.500 Coppia termico Nm/giri 350/1.200-4.000 Potenza elettrico kW/giri 60/2.000 Coppia elettrico Nm/giri 340/0-1.500 Omologazione Euro 6b Cambio/n° marce automatico/7 Consumo combinato l/100 2,3 Emissioni CO2 g/km 55-49 Capacità serbatoio l 50 Capacità bagagliaio dm3 450 Lunghezza mm 4.702 Passo mm 2.840 Larghezza (specchi inclusi) mm 2.020 Altezza mm 1.457 Massa vettura kg 1.840 Prezzo (chiavi in mano) € 51.626 On line www.mercedes-benz.it MECCANICA L’ibrido porta con sé inevitabilmente delle ‘complicazioni’ costruttive, perché si finisce per sommare due driveline. Nella fila sopra, da sinistra, il 2 litri scarsi a benzina sovralimentato e il sottoscocca: in primo piano, il pacco batterie di coda e, sul fondo, il gruppo cambio/generatore di testa. A lato, sempre da sinistra, la presa di corrente nell’angolo posteriore destro della vettura e lo stipetto sotto il pianale del baule per riporre il caricabatterie Evse. Il cavo per l’utilizzo delle colonnine pubbliche, purtroppo, non fa parte della dotazione di serie.

accumulatori, ‘biberonati’ nelle fasi di rilascio. Se invece volete cimentarvi nella guida sportiva, questo missile vestito da giardinetta combinerà la potenza del quadricilindro benzina turbocompresso con quella del motore elettrico/generatore flangiato al cambio. Ci sono inoltre una funzione che predilige la ricarica mentre si viaggia e quella per ricaricare da fermo col genset di bordo.

Meglio questa o una tradizionale? Se viaggiate per lavoro soltanto in città o zone limitrofe

potrebbe essere un’ottima idea. Me se fate lunghe percorrenze extraurbane, i consumi non sono certamente quelli promessi. Per toglierci ogni dubbio abbiamo voluto fare un prova empirica, a pieno carico: dal centro di Milano a quello di Rimini in un giorno. Ebbene, sfruttando ogni tipo di stratagemma per consumare meno, sulla via del ritorno abbiamo dovuto rifornire all’altezza di Piacenza. Con una ben più grossa Cls 220d Shooting Brake (sempre della Stella), lo stesso tragitto ha richiesto solo metà del serbatoio di gasolio che però tiene 9 litri in più. MODUS OPERANDI Lo chiamano ‘flusso di energia’ e sono le schermate di stato della vettura visualizzabili sul tablet del sistema d’infotainment. Da sinistra, l’auto è spinata alla rete per la ricarica, viaggia solo in elettrico, è ferma e carica le batterie col generatore di bordo, viaggia in termico caricando gli accumulatori, e infine viaggia in ‘termoelettrico’ per avere più boost.

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NUOVA FIAT 500L URBAN

Prova di maturità di Tiziana Altieri

Per continuare a cavalcare l’onda del successo, la più grande della famiglia 500 si rinnova nel look come nell’abitacolo, dove compaiono inediti sistemi di infotainment che piaceranno alle flotte. Sul mercato da fine giugno

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In apertura la nuova 500L, che riprende alcuni dei family feeling di famiglia a partire dai fari tondeggianti. Su richiesta il tetto panoramico, che ha una superficie di 1,5 metri quadrati, fisso o skydome, con comando elettrico. In alto, il profilo posteriore.

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cinque anni dal lancio sul mercato, la versione large dell’iconica vettura che proprio quest’anno ne compie 60 si rinnova nel segno di 500. Cambia innanzitutto il look, con un frontale che attinge dalla sorella più piccola la mascherina trapezoidale con gli elementi cromati, i proiettori dal taglio circolare e la presa d’aria ausiliaria con la griglia lavorata a ‘bottoni’. E poi l’abitacolo, che propone una nuova plancia avvolgente, più curata nei dettagli, dove trovano posto diversi vani portaoggetti. Ancora più intuitivo il quadro con contagiri e tachimetro circolari separati da un display grafico da 3,5 pollici. A bordo della Urban c’è posto per 5 persone. Il volume del bagagliaio è di 455 litri che possono diventare 1.480 abbattendo la panchetta posteriore frazionabile. Quanto basta anche a chi viaggia con campionari o materiali ingombranti al seguito. Un po’ monovolume per la grande disponibilità di spazio interno, un po’ city car e quindi www.flottefinanzaweb.com


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INTERNI più curati nei dettagli per la nuova 500L. In alto, da sinistra, la plancia con il grande logo 500 di fronte al passeggero, il volante a tre razze con comandi e la nuova leva del cambio posizionata più in alto rispetto al passato, il display a colori 7 pollici del sistema di infotainment Uconnect Hd Live (di serie con l’allestimento Business) e il bagagliaio da 455 litri. A sinistra, l’abitacolo. La Business prevede anche regolazione lombare elettrica per i sedili anteriori, navigatore, sensori di parcheggio posteriori, Esp con Asr, Hill Holder, Abs, Ebd e airbag laterali anteriori.

LA SCELTA DI Flotte&finanza Cognome e nome Fiat 500L Business Luogo di nascita Polonia Versione 1.3 16v Multijet2 Alimentazione gasolio Cilindrata cm3 2.143 Potenza kW (Cv)/giri 70 (95)/3.750 Coppia Nm/giri 200/1.500 Omologazione Euro 6 Cambio/n° marce manuale/5 Consumo combinato l/100 4,1 Emissioni CO2 g/km 107 Capacità serbatoio l 50 Capacità bagagliaio dm3 455 Lunghezza mm 4.242 Passo mm 2.612 Larghezza mm 1.784 Altezza mm 1.658 Massa vettura kg 1.305 Prezzo (chiavi in mano) € 21.820 On line www.fiat.it

FINO A SETTE POSTI per la versione Wagon che è lunga 4.352 millimetri. Il bagagliaio, nella configurazione 5 posti, offre fino a 638 litri. È proposta anche con il benzina 0.9 TwinAir da 77 kW (105 Cv).

maneggevole in città, 500L si prepara a conquistare le flotte, a cui dedica l’allestimento Business, grazie anche ai sistemi avanzati di integrazione degli smartphone che consentono di accedere ai contenuti del proprio apparecchio direttamente dal display con schermo touchscreen da 7 pollici del sistema Uconnect™ Hd Live integrato in plancia, disponibile con predisposizione Apple Car Play e compatibile con Android Auto. Che include, a richiesta, la telecamera di parcheggio posteriore e il nuovo sistema integrato di navigazione TomTom 3D.

Anche con doppia alimentazione Ampia la scelta di motorizzazioni con il benzina 1.4 16V da 70 kW (95 Cv), il doppia alimentazione benzina e Gpl 1.4 T-Jet da 88 kW (120 Cv) o benzina e metano 0.9 TwinAir da 63 kW (85 Cv), i diesel 1.3 16V MultiJet da 70 kW (95 Cv), anche con cambio Dualogic, e 1.6 16V MultiJet da 88 kW (120 Cv). Tutti rispondono alla normativa Euro 6. Per quanto riguarda la sicurezza, a bordo di 500L sale tra gli altri - l’Autonomous City Brake, che consiste in un sensore laser situato nella parte superiore del parabrezza, www.flottefinanzaweb.com

Va’ dove ti porta la domanda Un segmento, quello dei crossover, che non conosce crisi in tutta Europa. Ecco perché Fiat ha deciso di creare una versione Cross di 500L, caratterizzata dal Mode Selector che permette di adattare lo stile di guida alle condizioni della strada, oltre che dal paraurti con skid plate, i cerchi in lega da 17 pollici bicolore e una ricca dotazione interna. Tre le modalità di marcia: Normal, Traction+ (si attiva sotto i 30 km/h per distribuire la coppia sull’asse anteriore in modo ottimale, frenando la ruota con minore presa sul terreno) e Gravity Control (per mantenere una velocità costante lungo discese a elevate pendenze). Poco più lunga e alta della versione Urban (rispettivamente 4.280 e 1.680 millimetri), è disponibile con le medesime motorizzazioni, doppia alimentazione benzina metano esclusa, con un prezzo di attacco di 20.870 euro.

in grado di rilevare i veicoli che precedono. Sotto i 30 km/h, in caso di potenziale collisione imminente, il sistema frena automaticamente la vettura. Invariati rispetto alla precedente generazione i prezzi: si parte da 15.900 euro. giugno 2017 - Flotte&finanza - 33


SISTEMI DI SICUREZZA TEMPO DI LETTURA: 9 minuti

di Tiziana Altieri

Gli incidenti stradali possono avere costi elevatissimi per le aziende: da una parte salgono le polizze, dall’altra ci si trova a fare i conti con assenze anche prolungate sul lavoro. Ecco perché sono sempre di più i gestori che per i dipendenti scelgono vetture dotate di sistemi di ultima generazione, in grado di ridurre al minimo i rischi. A tutti loro è dedicata la ‘Car of the Year 2017’ con i suoi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems). Di serie o a richiesta, sono attivabili o disattivabili attraverso il menu ‘Parametri del veicolo’. Per sfruttare al meglio le capacità dinamiche del Suv del Leone

NUOVA PEUGEOT 3008

DISTANCE ALERT E ACTIVE SAFETY BRAKE Distance Alert avvisa il conducente in caso di rischio di collisione con il veicolo che precede (fermo o in movimento) o con un pedone presente sulla sua carreggiata. Nel caso il driver non reagisca prontamente entra in gioco l'Active Safety Brake, la frenata automatica di emergenza, che contribuisce a evitare una collisione o a limitarne la gravità riducendo la velocità del veicolo. L’Active Safety Brake funziona se: - la velocità del veicolo è compresa fra 5 km/h e 140 km/h quando viene rilevato un veicolo in movimento; - la velocità del veicolo non supera gli 80 km/h quando viene rilevato un veicolo immobile; - la velocità del veicolo non supera i 60 km/h quando viene individuato un pedone.

PARK ASSIST Il sistema fornisce un’assistenza attiva al parcheggio: individua lo spazio in base alla dimensione del veicolo grazie ai sensori inseriti nei paraurti anteriore e posteriore e aziona lo sterzo. Il conducente gestisce l’acceleratore, il freno, le marce e la frizione (in caso di cambio manuale). Durante le fasi di entrata e uscita dal posteggio, Park Assist fornisce informazioni visive e acustiche per rendere sicure le manovre. In qualsiasi momento il conducente potrà riprendere il controllo dello sterzo, semplicemente impugnando il volante. Il dispositivo funziona sia nelle manovre di parcheggio parallelo alla strada (in fase di entrata e di uscita) sia nei parcheggi a pettine.

DRIVER ATTENTION ALERT La vettura è dotata di serie del Time Drive Control: quando il sistema rileva che il conducente sta guidando da più di due ore a una velocità superiore a 5 km/h senza avere effettuato pause, invia un avviso, con un messaggio sul cruscotto accompagnato da un segnale acustico, che lo invita a fermarsi. La funzione è completata dal Driver Attention Alert: una telecamera posizionata nella parte alta del parabrezza che permette di analizzare la traiettoria del veicolo. Il sistema valuta lo stato di vigilanza del conducente individuando lo spostamento dalla traiettoria rispetto alle linee di demarcazione della carreggiata. Può inviare vari avvisi acustici e visivi (come ‘Fare attenzione!’ oppure ‘Fare una pausa!‘).

SICURISSIMA 34 - Flotte&finanza - giugno 2017

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SISTEMI DI SICUREZZA

ADAPTIVE CRUISE CONTROL CON FUNZIONE STOP Si tratta di un regolatore di velocità adattativo con arresto del veicolo, disponibile di serie o in opzione solo sulle motorizzazioni con cambio automatico (tranne 1,2L PureTech Turbo 130 S&S EAT6). Un radar posizionato al centro del paraurti anteriore, con una portata massima di 150 metri, fra 30 km/h e 180 km/h, permette il mantenimento automatico della velocità rispetto al valore programmato dal conducente e l’adattamento della distanza dal veicolo che precede (con 3 livelli predefiniti: lontano, normale, vicino). L’Adaptive Cruise Control con funzione Stop agisce sul freno motore e sull’impianto frenante, per mantenere una distanza costante dal mezzo che precede, fino al completo arresto del veicolo stesso.

ACTIVE BLIND CORNER ASSIST È un sistema attivo di monitoraggio dell’angolo cieco. Tra i 12 e i 140 km/h, il dispositivo comunica al driver la presenza di un altro veicolo (auto, camion ma anche moto o ciclo) nella zona dell’angolo cieco, se questo presenta un potenziale rischio. L’avviso viene trasmesso da una spia che si illumina nel retrovisore del lato interessato, appena viene individuato il pericolo. Il sistema funziona in coordinamento con l’Active Lane Departure Warning: insieme alla spia luminosa fissa nel retrovisore del lato interessato, si sentirà una correzione di traiettoria se viene superata la linea di carreggiata anche con l’indicatore di direzione inserito, per aiutare il conducente a evitare una collisione.

VISIOPARK 180 E 360 GRADI Il veicolo può essere dotato di una videocamera posizionata sul portellone del bagagliaio che offre una visione a 180 gradi (Visiopark 180), o nella calandra per controllare cosa succede tutto intorno (Visiopark 360). Le immagini vengono visualizzate sul touchscreen. I sensori di parcheggio completano l’informazione sulla vista dall’alto, che viene ricostruita in tempo reale man mano che viene effettuata la manovra. Questa rappresentazione facilita l’allineamento del veicolo al momento del parcheggio e permette di visualizzare tutti gli ostacoli in prossimità.

SPEED LIMIT DETECTION HIGH BEAM ASSIST Il sistema effettua una commutazione automatica dagli abbaglianti agli anabbaglianti in funzione delle condizioni di illuminazione e di circolazione. Per farlo sfrutta una telecamera posizionata nella parte alta del parabrezza che analizza le fonti luminose. L’High Beam Assist permette di ottimizzare il tempo in cui si viaggia con gli abbaglianti, per una maggiore sicurezza in marcia.

ACTIVE LANE DEPARTURE WARNING Si tratta di un sistema attivo di avviso di superamento involontario della linea di carreggiata che utilizza una telecamera in grado di riconoscere le linee continue o tratteggiate. La telecamera analizza l’immagine e, in caso di scarsa attenzione del conducente e a una velocità superiore agli 80 km/h, invia un segnale acustico e visivo. Tra i 65 e i 180 km/h, l’Active Lane Departure Warning effettua anche una correzione della traiettoria: non appena il sistema individua un rischio di superamento involontario di una delle linee di demarcazione della carreggiata, lo sterzo controsterza progressivamente in autonomia. Se il driver desidera invece mantenere la traiettoria del veicolo, può impedire la correzione tenendo saldamente il volante. La correzione si interrompe appena si inseriscono gli indicatori di direzione.

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Anche alla lettura dei cartelli stradali con raccomandazione del limite di velocità ci pensa 3008. La telecamera situata in alto sul parabrezza rileva e ‘legge’ i cartelli stradali con l’inizio e la fine di un limite di velocità e visualizza l’informazione sul cruscotto. Il sistema, proposto di serie, tiene anche conto delle informazioni dei limiti trasmessi dalla cartografia del sistema di navigazione. Completa il dispositivo la raccomandazione del limite di velocità da adottare: il conducente può scegliere di adattare la velocità impostata per il veicolo a quella del limite ‘letto’ dalla telecamera, premendo il pulsante ‘MEM’ del comando del limitatore/regolatore di velocità. Addio sanzioni...

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GLI LCV DI F&F TEMPO DI LETTURA: 3 minuti

NISSAN LEAF VAN

La trasformazione La vettura 100 per cento elettrica più venduta al mondo si trasforma in un veicolo commerciale per raggiungere il centro città senza pagare dazio

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In apertura Leaf nel nuovo allestimento Van due posti. Sotto, da sinistra, la sagoma posteriore del veicolo, il profilo laterale che rimane il medesimo della versione vettura, il vano di carico da 1.370 litri e la paratia che separa l’abitacolo dalla zona merci.

n po’ per mentalità, un po’ per mancanza di un’adeguata infrastruttura di ricarica, le immatricolazioni di veicoli zero emission nel nostro Paese sono al palo. Un’eccezione, però, c’è ed è rappresentata da Nissan, che nell’anno fiscale conclusosi a marzo ha segnato un più 10 per cento rispetto ai dodici mesi precedenti con 845 veicoli venduti complessivamente in Italia che le hanno consentito di conquistare la quota record del 42 per cento. Un risultato che premia il grandissimo impegno della Casa giapponese verso una mobilità sostenibile.

Costi di esercizio ridotti del 40 per cento La riprova è il recente lancio dell’allestimento Van su Leaf, l’auto 100 per cento elettrica più venduta al mondo. Leaf Van 2 posti si rivolge alle aziende che si occupano

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di logistica nei centri città. Il veicolo rinuncia alla panchetta posteriore per offrire un vano di carico di 1.370 litri. A spingerlo ci pensa il motore elettrico Ac asincrono da 80 kW (109 Cv) di potenza massima sempre abbinato al cambio automatico, alimentato dalle batterie agli ioni di litio a struttura laminare da 24 kWh o 30 kWh. Nel primo caso l’autonomia è di 100-160 chilometri (in funzione dell’utilizzo, delle condizioni della strada e della temperatura esterna), nel secondo si possono sfiorare i 200. La velocità massima, invece, è di 144 chilometri orari. Leaf può essere ricaricata anche con un’unità domestica da 32 A con il caricabatteria a bordo da 6,6 kW: il pieno di energia richiede quattro ore con la 24 kWh, cinque e mezza con la batteria più potente. Invariate rispetto alla versione passeggeri le misure del veicolo: è lungo 4.445 millimetri con un passo di 2.700, largo 1.770 e alto 1.550. I vantaggi della mobilità a zero emissioni? Accesso free nelle zone a traffico limitato, parcheggio gratuito sulle strisce blu, costi di esercizio e di manutenzione ridotti del 40 per cento.

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ECO NEWS

IL NOLEGGIO Ăˆ ECOCOMPATIBILE

Elettrico e ibrido, metano e idrogeno... Gli orizzonti ‘verdi’ del renting a lungo e breve termine appaiono sempre piĂš sconfinati. Flotte&finanza li mette a fuoco per voi, riferendo di accordi, novitĂ , progetti. Anche decisamente futuribili...

‘THE ELECTRIC LAKE’ Viaggiare senza inquinare? Sul Lago di Como ora si può. L’installazione di 17 punti di rifornimento per mezzi elettrici permette infatti di ricaricare l’auto, la moto, la bici e anche la barca. Partner di ‘The Electric Lake’ Tesla: la Casa di Palo Alto ha fornito gratuitamente gran parte delle wallbox - Type 2 con presa di rifornimento di tipo Mennekes - collocate negli hotel e nei ristoranti del circuito che costeggiano lo specchio d’acqua caro al Manzoni. Dettaglio non trascurabile, l’energia è fornita gratuitamente, si paga solo la sosta.

ELETTRICO PLUG-IN VERSUS ELETTRICO Il mercato globale dei veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV) raggiungerĂ quota 3,7 milioni di unitĂ entro il 2025, con 4,8 milioni di veicoli leggeri in uno scenario ottimistico e 2,9 in uno conservativo. Lo sostiene la ricerca di Frost & Sullivan ‘Global Plug-in Hybrid Electric Vehicle Market, Forecast to 2025’. Spiega l’analista Pooja Bethi: “Le norme stringenti sulle emissioni, che fissano 95g CO2/km, possono essere soddisfatte soltanto dalla tecnologia PHEV, mentre la tecnologia dei veicoli puramente elettrici a batteria si evolve per superare le attuali limitazioni. I veicoli elettrici ibridi plug-in hanno un mercato migliore di quello dei veicoli elettrici a batteria, a causa dell’incertezza relativa all’infrastruttura di caricaâ€?. Fattori di traino che alimentano la crescita dei PHEV sono le piattaforme dedicate per i veicoli elettrici, come MQB di Volkswagen, EVA di Mercedes-Benz e FSAR di BMW. Frost & Sullivan stima che il gruppo VW produrrĂ circa 470.000 veicoli PHEV entro il 2025, e che Cina e Europa domineranno, rispettivamente con il 39,8 e il 30,6 per cento, il mercato globale degli elettrici ibridi plug-in.

BOLOGNA Ăˆ BEECOL

EUROPA A CORRENTE, ITALIA A GAS

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Gli italiani le preferiscono a gas. Potremmo definire cosÏ, parafrasando il titolo di un vecchio film con Marilyn Monroe, la passione che gli automobilisti del nostro Paese dimostrano per le vetture ad alimentazione alternativa (Afv), in particolare Gpl. Risulta da un’indagine Acea condotta nella Ue, secondo cui nel primo trimestre 2017 le immatricolazioni degli Afv sono cresciute del 37,6 per cento a quota 212.945 unità . In dettaglio: Spagna +87,4 per cento, Germania +67,5, Gran Bretagna +29,9, Francia +24,8. L’talia, +17,2, ne ha

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immatricolati ben 63.372 di cui 46.020 a Gpl. Il mercato europeo, invece, ha mostrato una crescita decisa in particolare per quello che riguarda le auto elettriche (+29,9 per cento) e uno spunto interessante per le ibride plug-in, cioè dotate di un'autonomia a zero emissioni di alcune decine di chilometri (+13 per cento).

TEMPI MODERNI Sfide e opportunità si profilano per le officine che effettuano le trasformazioni in aftermarket a metano o a Gpl: la revisione delle bombole di metano di tipo Cng-4 potrà essere fatta anche dalle officine private e non solo da quelle autorizzate dai costruttori; le officine potranno proporsi quale punto di riferimento per tutto ciò che riguarda gli

incentivi alla trasformazione previsti nell’iniziativa ‘Incentivi ai Carburanti a Basso Impatto’; infine, dovranno imparare a padroneggiare i sistemi per alimentazione a gas di veicoli a iniezione diretta e la tecnologia dual fuel che permette di convertire i motori diesel all’uso di un mix tra gasolio e metano.

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SHARING NEWS

LA MOBILITĂ€ Ăˆ CONDIVISA

Dalle auto alle bici passando per bus e scooter (e domani gli aerei): tutte le facce della sharing mobility racchiuse in un perimetro a geometria variabile. Progetti e app, soluzioni e test. Con Sharing News condividiamo prima di tutto le idee

AMATRICE, FIAT PRO RICOSTRUZIONE

WETAXI, E TU?

Artigiani e piccole imprese ma anche scuole, associazioni sportive e cittadini coinvolti in progetti finalizzati a ridare vita alle aree colpite dal sisma dell’agosto 2016. Sono i beneficiari dei dieci veicoli commerciali - un furgone Ducato a passo lungo, quattro furgoni Talento, due Combi Talento, un Fullback cabina estesa e due doppia cabina - che FCA ha destinato a un utilizzo gratuito in condivisione nell’ambito dell’iniziativa ‘Fiat Pro ricostruzione. Insieme per ricominciare’. Chiunque potrĂ avvalersi del servizio di van sharing due volte in una settimana, prenotando i veicoli al numero verde 800.800.008 e ritirandoli in piazza del Donatore ad Amatrice. ‘Fiat Pro ricostruzione’ va ad aggiungersi ad altri progetti solidali come la sospensione del pagamento delle rate e dei canoni per tutti i contratti di finanziamento, leasing e noleggio sottoscritti da persone che hanno avuto il loro mezzo danneggiato o distrutto, e il contributo fino a 1.500 euro offerto da Mopar ai residenti sui ricambi utilizzati negli interventi di ripristino delle vetture danneggiate dal terremoto.

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CAR2GO, REGISTRATI E PARTI Noleggiare un’auto car2go parcheggiata a lato della strada senza essere (ancora) iscritti al servizio? Ecco la soluzione: scaricare la app car2go, inserire i propri dati per creare un account, fotografare la patente e scattarsi un selfie. Ed ecco completato il processo di registrazione, interamente online e in pochi minuti. A questo punto non resta che salire in macchina e partire... Il processo di registrazione online è disponibile da metĂ maggio in tutte le location car2go d’Europa, Cina e Nord America. Chi invece preferisse il metodo classico potrĂ recarsi presso un punto fisico di convalida. In questo modo car2go soddisfa le diverse esigenze e richieste di due milioni e mezzo di clienti in tutto il mondo.

SCOOTER SHARING, ALTRO CHE ENJOY! Ora, gli scooter a tre ruote Pensionamento anticipato, saranno rivenduti sul mercato da luglio, per i 500 Piaggio dell’usato. Mp3 che componevano Intervistato da repubblica.it l’offerta Eni di scooter Paolo Grossi, Direttore sharing con il brand Enjoy a commerciale Refining & Roma, Catania e Milano. 250mila noleggi e circa un milione e mezzo di chilometri in due anni sono numeri di un servizio sottoutilizzato: in media, un noleggio al giorno per mezz’ora, dieci volte meno di un’auto.

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Marketing Eni ha dichiarato: “Lo scooter sharing non è decollato e non decollerĂ . A Milano è andato subito male, speravamo in Roma. Un po’ per il clima, un po’ per il traffico. Invece no. I clienti continuano a preferire le auto. Quindi, leviamo di mezzo 500 scooter e mettiamo su piazza altre 500 auto: andiamo incontro alle esigenze della clientelaâ€?.

L’IIT DI GENOVA SI... MOV-E Nissan Italia ha messo a disposizione dei ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia, per sei mesi, due elettriche Leaf che potranno essere prenotate e utilizzate attraverso una piattaforma di gestione su app denominata Glide e sviluppata dalla stessa Casa nipponica. Oltre alle due auto, la fornitura prevede due colonnine di ricarica (V2G) installate da Enel Energia nel polo genovese. Il pacchetto di servizi offerto da Nissan Italia si chiama ‘Mov-e’ e rientra nel progetto pilota di car sharing aziendale intelligente e a zero emissioni.

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AFTERMARKET

POST VENDITA

La produzione di componenti e ricambi, il riciclo, la distribuzione, la rivendita e l’installazione di tutte le parti dei veicoli, la manutenzione, i prodotti chimici, le attrezzature, gli equipaggiamenti e gli accessori. L’aftermarket automobilistico è servito

REVISIONI, NUOVE REGOLE DAL 2018 Il 20 maggio entrerĂ in vigore il Decreto Ministeriale 214 del 19 maggio 2017 che punta, tra l’altro, a legare le mani ai ‘furbetti del contachilometri’. La divisione di ruoli fra meccanici e ispettori autorizzati e l’emissione a prova conclusa di un attestato che indicherĂ il chilometraggio della vettura al momento dei controlli, dovrebbero infatti garantire rigore e imparzialitĂ . Nello stesso certificato sarĂ riportata anche la data di scadenza della revisione e non piĂš di effettuazione dell’ultimo controllo, risolvendo un’anomalia tutta italiana che nel tempo ha generato non pochi problemi agli automobilisti. Invariate le tempistiche: prima revisione a quattro anni dall'acquisto dell’auto nuova, le successive ogni due.

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VAN DRIVER, CHE VITA STRESSANTE Uno studio Tom Tom Telematics ha evidenziato che il fitto susseguirsi degli impegni mette sotto pressione i conducenti dei van. Ne consegue che il 25 per cento dei driver intervistati (100 distribuiti in tutta Italia) arriva tardi agli appuntamenti causando malcontento nei clienti, il 19 supera i limiti di velocitĂ , il 17 prende scorciatoie o dedica meno tempo del dovuto alle attivitĂ previste. Inoltre, solo il 16 per cento si ferma in pausa pranzo e l’8 riesce a non fare straordinari. La tecnologia può fare molto, contribuendo a pianificare i processi in modo dinamico e aiutando ad assicurare l’ottimizzazione della schedulazione delle attivitĂ quotidiane.

DO NOT DISTURB! La sicurezza prima di tutto. Nei prossimi mesi, con l’aggiornamento del sistema operativo iOS 11, Apple farĂ in modo che l’iPhone riconosca quando l’utente sta guidando disattivando in automatico le notifiche e impedendo che il display si accenda. ‘Do Not Disturb While Driving’, cosĂŹ si chiama la funzione, zittisce l’iPhone collegato all’auto, sia via cavo che Bluetooth, quando il veicolo è, appunto, in movimento.

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L’utente ha la facoltĂ di impostare una risposta automatica ai contatti nella lista preferiti, cosĂŹ da segnalare che è al volante e non potrĂ fare nulla finchĂŠ non arriverĂ a destinazione. Il colosso di Cupertino non è l’unica azienda del settore computer e telefonia cellulare impegnata a limitare le distrazioni al volante: a

maggio Samsung ha lanciato l’applicazione ‘In-Traffic Reply’, che risponde in modo automatico quando si riceve un messaggio o una telefonata mentre si sta guidando, per far sapere al mittente che la persona cercata è letteralmente nel traffico. La app sfrutta il Gps per ‘capire’ se l’utente è in auto, ma anche in bici, e consente di scegliere tra una risposta standard del tipo “sto guidando, ora non posso rispondereâ€?, e una divertente, con l’ausilio di animazioni.

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