Numero 46 Marzo 2018
Casa Editrice la fiaccola srl
Scegliere, Gestire, Ottimizzare
#FORUMAutoMotive Quando alla guida c’è una donna A voi la palla Toyota per le flotte? Full Hybrid Electric
E T N E I N I T N A T N CO
I listini di F&F Per un noleggio sostenibile
Dal primo luglio, solo pagamenti tracciabili. Per dedurre le spese, liberi professionisti e fleet manager possono fare affidamento sulle carte carburante elettroniche. Molto più che un pieno
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Flotte&finanza
Marzo 2018 - numero 46 anno 12
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8 #FORUMAutoMotive, l’eccellenza è donna 10 Innovauto s’interroga: What’s next? 11 Millennials, tutti click e timori 12 Arval butta il cuore oltre il noleggio 14 Una Maserati per i cento anni di Hertz 16 Toyota, il futuro è Full Hybrid Electric 18 Carte carburanti? Solo elettroniche 22 Sicily By Car per un turismo chiavi in mano 23 La Freedom Mobility secondo Ariel Car 25 Piccoli, medi, grandi, speciali. Tutti i van di Locauto 26 Da Ginevra cinque modelli da flotta 28 Noleggio sostenibile, la scelta ragionata di F&F 32 Ford Transit Custom cambia faccia 34 X-Trail, per casi di emergenza 37 Dritti alla meta con TomTom Telematics
33 Scegliere, Gestire, Ottimizzare Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni Direttore editoriale Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it flottefinanza@fiaccola.it Coordinamento editoriale Roberta Carati - rcarati@fiaccola.it Redazione Tiziana Altieri - taltieri@fiaccola.it Matthieu Colombo - mcolombo@fiaccola.it Gianluca Ventura - gventura@fiaccola.it Foto Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next
Collaboratori Mauro Armelloni, Dionigi Bovolo, Giacinta Moraschi, Giorgia Rocca, Maurizio Sala Amministrazione Federica Santonocito - amministrazione@fiaccola.it
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Grafica Michela Chindamo - La Spezia Tipografia Tep Srl Strada di Cortemaggiore 50 - 29100 Piacenza Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n.1740 vol.18 - foglio 313 - 21/11/1985
Questo periodico è associato all’Unione stampa periodica italiana. Numero di iscrizione 15132
LEGALMENTE
uno schema tipico. Beninteso nei limiti imposti dalla legge che sono dati dalle norme imperative, dall’ordine pubblico e dal buon costume, e purché gli accordi siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela.
Condividiamo? Accertato che le parti possono anche creare nuovi contratti, se questi sono più adatti a regolare i loro rapporti patrimoniali, queste nuove figure dovrebbero divenire oggetto di una normativa ad hoc. Come nel caso del franchising, i cui operatori possono contare su di una propria specifica disciplina. In particolare, sarebbe gradito un intervento del legislatore inteso a regolamentare le peculiarità del Non per ribadire l’ovvio ma, come già scritto, nel nostro ordine noleggio, a breve o lungo termine, di legislativo, il noleggio non esiste. Al fleet manager, che vive di beni di largo consumo come ad alcune attrezzature o gli questo, non resta che dire: “Il contratto è mio e lo gestisco io” esempio autoveicoli, civili e commerciali. Non si ritiene, invece, del tutto a cura di Dionigi Bovolo* danni a causa di accordi irregolari? auspicabile la semplice interpretazione Dunque chiariamoci: se cerco la figura giurisprudenziale caso per caso. n po’ di tempo fa scrissi un del noleggio nel vigente Codice Civile È noto infatti che essa ha per oggetto le articolo per un periodico che non la trovo. Quanto ad singole sentenze (quindi le Le parti interessate aveva un titolo un po’ esso, come contratto fattispecie considerate una possono ‘costruire’ provocatorio: Il noleggio non esiste. atipico e cioè non per una), in primo luogo un contratto Passarono pochi mesi, poi alla rivista espressamente quelle delle sezioni unite di noleggio ad hoc. giunse la lettera di un fleet manager riconducibile a una figura della Cassazione, senza Rispettando che, tra il serio e il faceto, si chiedeva e già prevista, il noleggio le norme imperative, una osservazione generale mi domandava sarcastico se la mattina esiste eccome. Solo è delle questioni da trattare. l’ordine pubblico andasse a lavorare veramente, oppure necessario fare riferimento Essa pone problemi e il buon costume. se quell’attività che lo impegnava tutti i a quanto già tipizzato dalla particolari di fronte alla giorni fosse solo un’illusione, visto che legge per la locazione (art.1571 e segg. mancanza o semplici lacune normative con il noleggio “ci campava”. Stava del C. Civile). La possibilità di ‘costruire’ per le quali sarebbe preferibile entrando in crisi e come lui alcuni un contratto tra due soggetti interessati l’emanazione di una disciplina adeguata. E questo anche se non può dealer che con lui abitualmente a farlo è un’espressione dell’autonomia negarsi una funzione creatrice della entravano in contatto. contrattuale: disciplinata dall’articolo giurisprudenza, chiamata molto spesso Se questa figura giuridica 1322, è la libertà delle parti di produrre, ad adeguare l’interpretazione alla luce concretamente non ‘abita’ nel nostro concordemente tra loro, effetti degli interessi tutelati e dell’evoluzione ordine legislativo, fiscalmente si è a giuridicamente rilevanti per costituire e della società. posto o no? E anche civilmente, i regolare rapporti patrimoniali. contratti che ogni giorno vengono Ciò permette alle parti di determinare stipulati sono validi oppure devono liberamente il contenuto del contratto *L’Avvocato Dionigi Bovolo è un esperto di temersi azioni legali per risarcimento che, come il noleggio, non è previsto da contrattualistica del trasporto
AUTONOMIA CONTRATTUALE
Laboro ergo sum?
U
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marzo 2018 - Flotte&finanza - 3
TANTO PER COMINCIARE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
AUTO a trazione ipocrita Si stringe il cappio attorno all’odiato diesel. Ma l’alternativa non è congrua, sia che si parli dell’ibrido che dell’elettrico all’attuale livello tecnologico
L
a civiltà industriale 4.0 indica un radicale cambiamento di orientamenti e comportamenti? Sarebbe da sperare, vista la perdurante ipocrisia, piaggeria e pedanteria che il comparto manifatturiero mostra a livello mondiale. Sorda alle reali esigenze della società, l’industria si genuflette al populismo, in tutte le sue forme, anche se decisioni e orientamenti che ne derivano sono palesemente incongrui, inattuali, illusori. L’industria automobilistica non fa eccezione, e cerca goffamente di rincorrere le amministrazioni lanciate in arditi proclami in favore della trazione elettrica e in ferventi crociate contro il diesel, colpevole di tutti i mali del pianeta. Questo rincorrersi tra politici e industriali a chi si mostra più probo, ha la sua catarsi nei Saloni dell’Auto, ad esempio Ginevra. L’edizione 2018 ci ha mostrato un afflitto battersi il
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petto dei costruttori, pronti a recepire il grido di amore verso la trazione elettrica, da perseguire subito, costi quel che costi. Una questione di principio. Ma a Ginevra le nuove auto marcianti elettriche erano forse un paio. Tutto il resto era fuffa: prototipi, astruserie, giochi di prestigio. E supercar da tre al litro. Nella realtà, poco conta se per alimentare tutte le macchine che si vorrebbero elettriche (per non parlare dei truck) si dovrebbero riaprire le desuete centrali a carbone (per non parlare del nucleare), poco conta se i Paesi in grado di produrre energia elettrica sostenibile sono soltanto cinque, o se non c’è abbastanza litio per tutti o, ancora, se il parco auto mondiale proprio non ce la fa a convertirsi nei tempi desiderati, per una semplice questione di soldi (non si può costringere la gente a cambiare l’auto a comando).
Possiamo costringerla ad andare a piedi, a usare i mezzi pubblici, a fare sharing e pooling. Possiamo, insomma cambiare stili e abitudini, mentre le industrie - le stesse che si battono il petto - continuano a inquinare, al pari degli impianti di riscaldamento, o a produrre veleni o armamenti, che hanno l’indiscutibile pregio di risolvere il problema dell’inquinamento alla base. Non di risolverlo, mi correggo, di eliminarlo. E dietro gli ambientalisti talebani ecco i Governi, e dietro di loro le industrie manifatturiere, e dietro di loro la filiera di servizi all’automobilista, noleggiatori inclusi, “presi nel mezzo” loro malgrado. Che fare? Smaltire il parco diesel per dare spazio al clamoroso palliativo, l’ibrido? E dei motori a benzina, cosa ne facciamo? Fino a qualche tempo fa era il WWF a dire: cambiate l’auto a benzina, comprate il diesel. E non c’erano ancora le classi euro... Ci vuole pazienza. E stare al gioco. Tanto prima o poi troveremo il modo di prendercela anche con l’ibrido e con l’elettrico. Viva l’idrogeno.
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QUOTE ROSA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
si mangia di più. Stop.). Perché? È arrivata Natascia! Ebbene sì, un’officina di Fiano Romano, la O.R.M.I.A., da qualche tempo può vantare nella sua forza lavoro questa ventenne di Foligno che si è appassionata ai motori sui banchi di scuola e ha deciso di lasciare l’istituto alberghiero che già frequentava per un corso di meccatronica. Bravissima nel fare le diagnosi, non esita a sporcarsi le mani e a usare i muscoli per svolgere i lavori più pesanti con buona pace dei colleghi. Con Natascia le officine meccaniche non sono più roba da uomini, si preparano a cambiare faccia.
Non solo GQ
Le ‘meccaniche’ non fanno domande alle quali non saprebbe rispondere nemmeno la signora Longari.
SOTTO IL PONTE
Stiamo arrivando Le officine si preparano a cambiare faccia con l’arrivo di meccanici donne. A Fiano Romano, Natascia si è già massa al lavoro e probabilmente altre seguiranno a cura di Tiziana Altieri
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inalmente le officine meccaniche smetteranno di essere luoghi oscuri dove ci sentiamo perennemente sotto osservazione (neanche davanti alla Gioconda si prova un simile imbarazzo), scrutate con un’aria tra il “tranquilla, penso a tutto io” e il “proprio non capisco, come hai fatto a
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percorrere 300 chilometri senza accorgerti che la gomma era a terra?”. Luoghi in cui parlano una lingua che non è la nostra e ti pongono domande a cui non saprebbe rispondere neanche la signora Longari. Luoghi sulle cui pareti campeggiano donne discinte (o nude proprio) che sembrano volerci invitare a fare carachiri per i chili messi durante l’inverno (con il freddo
Inizieranno ad avere pareti colorate, fioriere, profumatori per l’ambiente. Cambieranno anche le tute da lavoro per diventare decisamente più trendy pur mantenendo la loro funzionalità. Nei salotti dedicati all’attesa i distributori di bevande proporranno pure il caffé macchiato (che non si sa perché piace solo al gentil sesso) e la Coca Light, e tra le riviste sul tavolo di fianco a GQ (a proposito, non è vero che bastano tre minuti di esercizio al giorno per diventare come il modello in copertina) ci sarà anche Vanity Fair. Nessuno ci spiegherà gli interventi eseguiti sulla nostra auto, se parte e non fa rumori molesti per noi va bene così. Finalmente entreremo in officina serene, con il sorriso sulle labbra. Sorrideranno anche le nostre auto, sempre in perfetta forma. E i titolari di officina, perché c’è da scommettere che anche i clienti uomini non si faranno attendere... www.flottefinanzaweb.com
IL PENSATORE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
PARCHI OVERSIZE
Gianfranco Martorelli È l’uomo delle grandi flotte, sia nella veste di fleet & mobility manager di WindTre, sia in quella, indossata di fresco, di presidente Top Thousand. Entrambe gli stanno a pennello a cura di Roberta Carati
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el suo passato professionale la responsabilità del parco auto di Telecom Italia Media e Wind, nel suo presente l’incarico di fleet & mobility manager di WindTre. Uomo delle grandi flotte, Gianfranco Martorelli è stato eletto all’unanimità presidente di Top Thousand. Gli abbiamo chiesto che cosa, a suo parere, ha convinto l’assemblea soci. “Per interagire e relazionarsi autorevolmente con tutti gli interlocutori dell’automotive”, risponde Martorelli, “il presidente deve avere dei requisiti che riteniamo fondamentali, cioè competenza ed esperienza nel mondo del fleet e del mobility management. Nel mio caso credo abbia influito positivamente anche l’impegno che ho profuso in questi tre anni come vice presidente; in Top Thousand le cariche ruotano ma le idee e il lavoro di squadra sono sempre al centro”.
F&F Chi segue si sente sempre in dovere di assicurare continuità. Senza nulla togliere a Vitelli, la prego, ci dica qualcosa di diverso. Il confronto e la condivisione di esperienze di tutti coloro che hanno già aderito e di quelli che lo faranno in futuro restano il cardine di Top Thousand, nato per essere una vera e propria piazza virtuale in cui analizzare e sviluppare tematiche e criticità relative alla mobilità. Rispetto al 2015, anno di costituzione dell’Osservatorio, www.flottefinanzaweb.com
un primo pezzo importante di strada è stato percorso e Top Thousand si è accreditato presso il settore fleet e automotive, i media e le istituzioni. Siamo cresciuti nel numero di iscritti e nelle idee. I nostri meeting su temi specifici, le nostre prove dinamiche su strada, i nostri eventi e le nostre analisi hanno offerto un contributo apprezzato da molti stakeholder. Chiaramente, con il passare del tempo l’asticella delle attese si alza, e nei prossimi mesi dovremo essere ancora più pronti a cogliere tutti i trend di un settore in forte fermento per essere protagonisti dell’evoluzione verso forme diverse e innovative di mobilità.
F&F Si propone una maggiore pressione sulle istituzioni, soprattutto sul fronte infrastrutture e alimentazioni alternative. Dobbiamo farle gli auguri? Abbiamo recentemente rilevato una maggiore consapevolezza che le infrastrutture siano una precondizione essenziale allo sviluppo del Paese e nell’ultimo anno abbiamo avuto percezione di una crescente sensibilità verso il nostro mondo. Prova ne è l’audizione presso la Commissione 8 e 13 del Senato della Repubblica il 17 luglio scorso, sul futuro della mobilità aziendale e il conseguente impatto ambientale. Un segnale importante, ma c’è ancora molta strada da fare.
F&F Top Thousand e A.I.A.G.A., fatta eccezione per le dimensioni dei parchi, sono realtà associative speculari. La fusione è ipotizzabile? Più che un’associazione noi siamo e restiamo un Osservatorio sul mondo delle grandi flotte aziendali (over 1.000 veicoli), mercato che sta vivendo una profonda crescita e sviluppo. Siamo una vera e propria agorà dove manager di aziende mettono a fattor comune le proprie esperienze, anche grazie al supporto esterno di professionisti del settore. Problematiche, opportunità e necessità delle grandi aziende sono peculiari e su queste esclusivamente continuiamo a focalizzarci. Ciò non toglie che in molti casi le nostre attività distinte possano risultare complementari per il bene comune dei settori automotive e fleet.
F&F Ha fatto parte, in gioventù, dell’Arma dei Carabinieri. La disciplina militare ha lasciato traccia nel suo modo di gestire? Cerco sempre di seguire i valori di correttezza, onestà e senso del dovere acquisiti in quel periodo. Ovviamente la disciplina deve essere adeguata alla realtà lavorativa attuale, anche se è vero che a volte riprendo amichevolmente un mio collaboratore quando non si rade la barba; del resto, ricordo il motto di fine corso alla scuola allievi: “Rimarrete Carabinieri per tutta la Vita”. marzo 2018 - Flotte&finanza - 7
AGORÀ TEMPO DI LETTURA: 6 minuti
di Giorgia Rocca
‘D
onne al volante’. E Roberto Rasia Dal Polo nel ruolo di moderatore che chiede di “evitare scivoloni facili”. Con un titolo così, rischiano grosso gli organizzatori del primo appuntamento dell’anno con #FORUMAutoMotive. Invece, il panel dei relatori è tale che nessuno si permette la sciocca conclusione. Più del titolo, comunque, può il sottotitolo: ‘Il tocco femminile alla guida di un’azienda automotive’. È vita vissuta quella raccontata da Livia Cevolini, Ceo di Energica e mamma da poco (“Essere donna in un am-
#FORUMAUTOMOTIVE
L’automobile è femmina
biente maschile? Impari presto la lezione. Lavoro 24 ore al giorno, rispondevo alle mail in sala parto!”), Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis (“Perché lavorare così tanto? Io amo l’automobile, mi piace guidare e fare i raduni. E i fratelli in azienda - siamo imprenditori nel settore carta da macero - li gestisco io”), Lidia Dainelli, direttore comunicazione e membro del cda di Jaguar Land Rover Italia (“In principio era un mondo declinato al maschile. Fino a quattro anni fa ero l’unica dirigente donna, adesso ce n'è un’altra e facciamo quadrato. L’ostilità la superi trasmettendo valori”), Daniela Paliotta, responsabile risorse umane di Mercedes-Benz Italia (“Da subito ho voluto evitare forzature e derive femministe. Noi donne portiamo concretezza, visione, cultura organizzativa”), Roberta Zerbi, responsabile Alfa Romeo per la regione EMEA (“Agli inizi mi occupavo di carrozzerie dell’Emilia Romagna, dovevo far togliere dalle pareti i calendari di donne nude. Io
Lo diceva D’Annunzio, l’ha ricordato dal palco Silvia Nicolis soffermandosi sulla “virtù ignota alle donne: la perfetta obbedienza”. E fortuna che è così 8 - Flotte&finanza - marzo 2018
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Car sharing, un affare italiano
Milano, 20 marzo 2018. Nell’agorà di Pierluigi Bonora si discute del tocco femminile alla guida di un’azienda automotive e dell’offerta dinamica di smart mobility.
mediavo: o togli il calendario o compri 50 litri di olio! A distanza di anni, sono particolarmente orgogliosa di essere a capo di un brand che fa delle prestazioni il suo must”), Cinzia Caserotti, direttore vendite Italscania (“In Svezia, già trent’anni fa, problema zero, ma in Italia...! Oggi come donna ho solo dei vantaggi, e non parlo di carinerie; credo che noi donne riusciamo a vedere, capire, interpretare anche il non detto”), Maura Carta, presidente Milano Serravalle - Milano Tangenziali spa (“Sono arrivata qui grazie alla legge sulle pari opportunità e quote rosa. Poi però ci sono meriti, competenza, professionalità. E un curriculum adeguato”), Fabiola Tisbini, direttore vendite Growing Industries Ibm (“All’inizio della mia carriera dovetti accettare un’Alfa 166. Dissi al personale: abbiamo un parco auto che non prevede guidatori donne. Noi le volevamo piccole, scattanti, veloci... Sono arrivate”).
AGORÀ
In tema di mobilità condivisa l’Europa è tutto tranne che omogenea. Per piacere piace - sono stati registrati 4,5 milioni di utilizzatori nel 2016 e la prospettiva è di contarne 8 nel 2020 - ma si notano differenze marcate sulle formule. Secondo lo studio ‘Mobilità condivisa - verso l’era del robotaxi’ presentato da AlixPartners, Regno Unito e Francia prediligono il ride sharing mentre Italia e Germania, che insieme rappresentano il 60 per cento dell’utenza europea, mostrano una spiccata preferenza per il car sharing. Un altro dato significativo, nel Belpaese il 61 per cento degli utilizzatori ha dichiarato che, grazie alle opportunità offerte dal car sharing, sta evitando o rinviando l’acquisto di un veicolo. “La mobilità condivisa”, ha commentato Giacomo Mori, managing director AlixPartners, “sta indubbiamente trasformando il modo in cui le persone di tutto il mondo utilizzano i veicoli, cominciando a preferire la ‘disponibilità’ di un’auto anziché la sua proprietà. Questo significa che, sia l’industria automobilistica tradizionale, sia i nuovi operatori devono iniziare ad adattarsi rapidamente per stare al passo con le aspettative e le inclinazioni dei consumatori”.
Stefano Domenicali, AD di Automobili Lamborghini, riceve da Pierluigi Bonora la targa di Personaggio dell’Anno 2018. Nella motivazione, letta da Maria Lechleitner e Carlotta Adreani, il riferimento a “iniziative tangibili a beneficio dell’intero settore automotive”.
Tra sogno e realtà Trait d’union fra il primo e il secondo talk show, la nomina di Stefano Domenicali ‘Personaggio dell’Anno 2018’. Poi tocca a Pier Francesco Caliari (Ancma), Franco Del Manso (Unione Petrolifera), Pier Luigi del Viscovo (Centro Studi Fleet&Mobility), Gianmarco Giorda (Anfia), Claudio Lubatti (Osservatorio ministeriale nazionale del trasporto pubblico locale), Andrea Ricci (Snam4Mobility), Pietro Teofilatto (Aniasa), Antonio Turroni (BePooler), Romano Valente (Unrae) chiedersi se il diesel sia vivo o morto e comunque quanto inquini, se le alimentazione alternative
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Giacomo Mori è managing director di AlixPartners.
siano davvero alternative, se abbia senso immaginare un futuro nel segno dell’elettrico con una rete di ricarica insufficiente e riserve di litio già in via di esaurimento, se... Nessuno può davvero mettere la parola fine al dibattito, ma mette tutti d’accordo l’affermazione di Del Manso: “Tanto più veloce sarà il rinnovo del parco circolante, tanto migliore sarà la qualità dell’aria. Indipendentemente da cosa immatricoli”. Il futuro sarà un mix di tecnologie.
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INNOVAUTO TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
GLI OPERATORI SI INTERROGANO
What's next? Le strategie per “guidare il futuro”, messe in campo dai big player del mondo dell’auto, e delle flotte, al centro dell’evento IKN. Tanti gli spunti di riflessione
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Istantanee dall’evento IKN, strutturato in aree tematiche, che si è svolto il 14 febbraio a Milano. La sessione plenaria verteva su ‘Auto elettriche, connesse e condivise per una mobilità sostenibile e customer friendly’.
ormazione, visione, determinazione. Feroce determinazione. Dal palco di Innovauto, intervenendo alla tavola rotonda ‘What’s next - Auto elettriche, connesse e condivise per una mobilità sostenibile e customer friendly’, l’AD Italscania Franco Fenoglio ricorda che “se gli italiani si svegliano le cose le fanno”. O le faranno. Trattandosi di futuro immaginare è lecito, ma sempre con i piedi per terra. “Quando siamo passati dall’auto in proprietà al noleggio è stato un passo avanti, con la guida autonoma faremo un passo ulteriore” (Nadia Sillano, Ubeeqo). Un tema interessante “perché vi si innesta la trazione elettrica, il tutto gestito in una logica di sharing” (Andrea Leverano, DriveNow). Peccato che “l’elettrico non abbia ancora una soluzione a misura di taxista. Troppi chilometri” (Barbara Covili, MyTaxi). Eppure “la tecnologia è pronta, anche se dal punto di vista legislativo il quadro non è chiaro” (DG JRC). Quel che è certo è che “fra tre anni i soldi non li farà più la Casa ma il produttore tecnologico” (Massimo Savazzi, Oracle”), che “Google si prenderà tutto. Per quanto ce la possiamo raccontare non c’è nessun interesse ad avere un’auto in proprietà” (Leverano), e che “la soluzione non è mai costruire una nuova strada” (Covili).
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La flotta nel 2025. Come sarà? Partendo da un sondaggio a risposta immediata del pubblico, per lo più fleet manager, sembra di poter concludere che sarà elettrica o ibrida (disponibilità di prodotto permettendo), connessa, condivisa. Di sicuro non sarà a guida autonoma, al massimo semi-assistita. Ma attenzione: in caso di incidente per malfunzionamento del dispositivo, la compagnia assicurativa respingerà ogni addebito scaricandolo sul produttore del device. E quando si parla di device il pensiero corre alla scatola nera. Nonostante l’acclarata utilità, le aziende devono ancora fare i conti con la legge sulla privacy e il rischio di abusi nella raccolta e soprattutto nell’utilizzo dei dati. Quindi un consiglio: ottenere il via libera dal sindacato e, se non arriva, il parere positivo dell’ispettorato del lavoro. Un altro consiglio, dall’esperienza diretta di Simone Boeretto (Eismann): “Non aspettatevi aiuti, l’unica è scalare la montagna”.
Lo sharing ‘fa figo’ Diciamolo. L’ha detto Marco Meloni (Arval Italia) chiudendo l’elenco di Nadia Sillano (Ubeeqo) delle qualità del corporate car sharing, tema dibattuto nella sessione sul mobility management: ottimizzazione dei costi che si ottiene massimizzando l’uso delle auto in azienda, conoscenza dei dati di utilizzo, corporate social responsibility, impatto sul welfare aziendale. “Per noi”, ha concluso Meloni, “vale lo spot Barilla: dove c’è un’auto può esserci corporate car sharing”.
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EVENTI TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
INTERNET MOTORS
Effetto Millennials Durante l’ultimo appuntamento MotorK con il digital si è parlato molto dei nuovi consumatori. I nati tra il 1982 e il 1995 valutano alternative all’acquisto e hanno grande dimestichezza con il web. Ma per comprare vanno in concessionaria
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urante la 18esima edizione di Internet Motors è to. Il 31 per cento degli utenti di più vecchia generazione stata presentata un’analisi congiunta di DriveK dichiara invece di essere pronto, avendo probabilmente e Subito.it, celebre marketplace italiano, su un dalla sua parte l’esperienza. campione di mille tra ragazzi e ragazze dai 18 ai 35 anni. Quanto al nuovo, il no dei Millennials è inequivocabile: È emerso che per il 70,8 per cento degli intervistati non il 63,2 per cento degli intervistati non comprerebbe mai una vettura nuova in rete senza prima averesiste soltanto l’acquisto e che il leasing fi“Amano le parole la vista in showroom. Prevedere dirette gura come prima alternativa alla compra‘speranza’, streaming con il venditore che illustra le cavendita (34 per cento). Il 18,9 per cento op‘coinvolgimento’, ratteristiche del veicolo sembrerebbe la terebbe invece per il car sharing e il 17,9 per ‘nuovo’, ‘progresso’. chiave per incentivarli all’acquisto compleil noleggio a lungo termine. Ma non sono ancora tamente digital dell’usato. Per il nuovo, conMa le differenze con gli utenti più âgée non pronti all’acquisto siderano invece fondamentale poter gestire finiscono qui. online” - Marco Marlia, Ceo MotorK. pratiche e finanziamento online. Più concretezza e meno emotività La figura dell’esperto rimane centrale per La maggior parte dei Millennials acquisterebbe un’auto l’aiuto nella scelta (30,1 per cento), seguita da quella dei nuova o usata non più per regalarsi prestigio sociale e genitori (21,3). Solo 4 su 100 dichiarano di preferire il neanche per passione, ma semplicemente per avere un consiglio di un digital influencer. mezzo di trasporto. La motivazione che ha contraddistinto le precedenti generazioni sembra quindi pian piano svanire. Il prezzo, invece, è uno dei primi fattori presi in considerazione dai più giovani: il 35,8 per cento è disposto a spendere al massimo 10mila euro per una vettura nuova, il 28,3 arriva fino a 15mila e solamente lo 0,9 per cento metterebbe a budget più di 30mila euro. Nonostante si informino molto via internet e siano un tutt’uno con i propri dispositivi mobile, ragazzi e ragazze dichiarano di non essere ancora pronti ad acquistare completamente online senza prima aver fatto una visita in concessionaria. Solo il 17 per cento ha espresso parere positivo su questa modalità ma specificamente per l’usawww.flottefinanzaweb.com
Il 14 e 15 marzo a Milano si è svolta una nuova edizione di Internet Motors, uno dei più importanti eventi dedicato al marketing automotive online e rivolto agli specialisti del settore. Come a ogni appuntamento, platea numerosa e diversi ospiti internazionali.
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NUOVI PRODOTTI TEMPO DI LETTURA: 10 minuti
2018 CONFERENCE
...e poi c’è il noleggio Stati Generali per Arval, che mostra alla stampa internazionale le attività e i prodotti in programma. Interessante notare come la società francese del Gruppo bancario BNP Paribas si stia spostando sulla globalità dei servizi offerti in tema di mobilità: il noleggio lungo termine è ‘solo’ uno di questi. L’Italia? Splendido laboratorio di Giuseppe Guzzardi
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ei sono i prodotti presentati da Arval nella recente world conference di Parigi. Di questi, più o meno innovativi, almeno due sono stati testati nel nostro Paese, a sottolineare l’alta credibilità della filiale italiana e la qualità del rapporto con le aziende clienti. In Italia, più che altrove, Arval è la realtà del noleggio, il punto di riferimento, e nonostante noi si sia sempre diabolicamente critici e maligni, non possiamo non ricono-
scere al Gruppo delle stellerondini la capacità di vedere lontano, di lanciarsi in attività spinose (ad esempio, in tempi non sospetti, l’universo veicoli commerciali e truck), di investire nella creazione di letteratura di settore. Di questa conference ciò che ci ha impressionato è il fatto che di noleggio si è parlato poco, quasi un fenomeno acquisito. Traspare la grandeur francese? Ma sì, diciamola tutta. Sono leader, sanno di esserlo e volano
My Arval per i clienti
Car Sharing
Riproposto e ottimizzato il portale di gestione per il cliente fleet. L’app è in grado di funzionare con tutti i device, di fornire tutte le informazioni (in analisi o in sintesi) relative allo status della flotta, nonché di accedere alla My Arval Community. Tra le soluzioni destinate al reporting anche la premiata My Integral Fleet, lo stato dell’arte tra i programmi gestionali automotive. L’avanzatissimo gestionale ingloba tutti i documenti e le informazioni utili. Voto: 8 (alla carriera)
Ed ecco che il lungotermista, dopo aver lanciato il breve, approda anche al micro termine, ovvero il car sharing. Lo fa calando l’asso della forza della flotta, un universo chiuso (se necessario) e circoscritto nel quale è indubbiamente più facile creare fenomeni non soltanto di sharing ma anche di pooling. La possibilità di condividere l’auto è aperta sia in ambito lavorativo che ludico-privato, aumentando il livello di uso del veicolo stesso in termini di ore e di giorni. Ulteriore forza del sistema è l’integrazione con i gestionali corporate, che semplificano tutto. Voto: 8 (se funziona: verificare)
12 - Flotte&finanza - marzo 2018
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NUOVI PRODOTTI
Tabella 1. Arval nel 2017 Paese Francia Italia Regno Unito Spagna Germania Belgio Olanda Brasile Polonia Turchia Russia Cina India Arval
Unità 304.717 184.677 161.418 102.527 70.701 58.774 36.364 22.448 22.402 22.141 10.975 3.949 3.806 1.103.835
vs 2016 5 10 -1 15 5 12 4 12 19 16 12 -2 2 7,4
Ecco i Paesi nei quali opera Arval, classificati per veicoli gestiti e con, nella colonna di destra, la percentuale di crescita rispetto al 2016. L’Italia è al secondo posto dopo il Paese headquarter, la Francia. La classifica, dalla quale abbiamo estratto solo le prime dieci posizioni, più alcune altre importanti realtà, mostra come tra i Paesi emergenti del BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), soltanto il primo sia tra i più ‘maturi’ in termini di fruizione del noleggio: praticamente nulla la consistenza di India e Cina, i Paesi più popolosi al mondo e con una mobilità auto in fase esplosiva. Le crescite più significative in Polonia, Turchia e Brasile.
Arval for me A nostro avviso, una vera droga. O quanto meno un lusso. Si tratta di un prodotto in fase sperimentale e testato internamente, ma se e quando verrà offerto (2019?) sul mercato generalista consentirà di disporre di un vallet tuttofare per portare e ritirare l’auto dall’officina, cambiare le gomme invernali, lavare l’auto... Nel 2018 il progetto, testato in Italia, riguarderà i dipendenti delle società clienti, ma alla fine è da sperare che venga offerto a tutti, magari tramite un abbonamento. Si può immaginare la gigantesca logistica da mettere in piedi... Voto: 10 (se realizzato)
Philippe Bismut, presidente e amdel Arval dal 2013, nel Gruppo bancario dal 2002: prima di diventare timoniere di Arval è stato presidente della società di leasing di BNP Paribas. Laureato al Politecnico del MIT, Massachusetts Institute of Technology.
alto. E per un giornalista ciò è esaltante, perché consente di toccare con mano non già le previsioni di mercato bla bla, ma piuttosto quale sarà il contributo di queste società alla mobilità del futuro, con progetti concreti, con passi decisi e misurati. Questi progetti funzionano? Forse sì, forse no, lo verificheranno in questi anni i clienti di Arval (e noi che guardiamo dal buco della serratura). Quel che è certo è che questo è il futuro, signori. Ci siamo nella circostanza concessi l’irriverente rito di mettere i voti alle varie proposte. E perché no?
Arval per i ‘senza fringe’
I veicoli elettrici
My Arval per i driver
Una interessantissima proposta per tutti i dipendenti che non fruiscono della politica aziendale di fringe o auto di servizio. Il dipendente può accedere a tre importanti prodotti (leased cars, shared cars, Arval for Me) alle stesse condizioni riservate all’azienda, con benefit aggiuntivi come ad esempio il pagamento in busta paga del canone o della rata, oppure l’appoggio delle risorse umane per favorire lo sharing interno. Voto: 9 (molto democratico e fidelizzante)
Di lunga data la passione di Arval per i veicoli a basso impatto, passione che trova conferma nei programmi 2018. In sostanza, il Gruppo francese garantisce ai propri clienti il massimo supporto per sostenere le politiche green, sfruttando gli item tradizionali: disponibilità di auto full electric, centraline di ricarica dedicate, card per la ricarica, rimborso in caso di recharge domestico, valutazione dell’impatto ambientale e congruità del passaggio all’elettrico. Voto: 6 (tutto ordinario)
Compendio a portata di ‘palmo’ di tutte le informazioni di contatto, più le solite notizie utili che vengono proposte dai fornitori di servizi auto e che gli automobilisti non usano mai, se non in casi estremi. Anzi, a volte l’iscrizione e la consultazione vengono vissute come una pratica perditempo, se non si è dei supersmanettoni. Ma se serve, è utile davvero, specie quando si ha urgenza di avere una indicazione. Ottima la funzione carta carburante. Voto: 5 (app noiosa)
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marzo 2018 - Flotte&finanza - 13
COLLEZIONI TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
NEW ENTRY
Un secolo di Hertz La compagnia di rent-a-car festeggia i suoi primi cento anni con Maserati. Che si potrà noleggiare da aprile nei modelli Quattroporte, Ghibli, Levante
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In apertura la nuova arrivata in casa Hertz: Maserati Quattroruote. Sotto, alcune auto della gamma Winter Collection 2018. Da sinistra: Audi Q7, Alfa Romeo Stelvio, Volvo V90 e Range Rover Velar.
a primavera è alle porte e Hertz si prepara per celebrarne l’arrivo. Il 2018 rappresenta un traguardo importante per la multinazionale del rent-a-car che il prossimo autunno festeggerà un secolo di vita con un bel regalo: la Maserati. La nuova arrivata farà il suo ingresso nella famiglia ‘Selezione Italia’ (di cui fanno già parte Alfa Romeo 4C e la gamma Abarth), icone del Made in Italy che oggi si contano in 750 unità. La formula, inizialmente pensata per una clientela straniera desiderosa di guidare vetture di alto livello con il DNA della tradizione nostrana, sta avendo successo anche tra gli italiani. Che non potranno che apprezzare la Maserati, disponibile dal mese di aprile nei modelli Ghibli, Levante e Quattroporte, con motore diesel V6 3 litri da 250 Cv. La notizia è arrivata durante ‘A Day with Hertz 99%’, l’evento che lo scorso febbraio ha ospitato la stampa nel centro di Torino. “Essere al 99%”, ha spiegato Massimiliano Archiapatti, amministratore delegato di Hertz Italia, “è la condizione in cui vogliamo trovarci, cioè aver raggiunto
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importanti traguardi ma avere un 1% su cui lavorare per migliorare ancora”. Nelle sue vesti di padrone di casa Archiapatti ha illustrato la gamma Winter Collection 2018, caratterizzata da una flotta di auto equipaggiate con pneumatici invernali e dotate di trazione integrale. A catalogo Alfa Romeo Stelvio, Range Rover Velar, Audi Q7, Jeep Compass, Mercedes Classe E wagon e Volvo V90. Un’idea di tariffe? Dai 100 euro al giorno per un’Audi A4 ai 200 per un’Audi Q7.
A modo mio L’incontro è stato anche l’occasione per sottolineare il successo del primo anno di Minilease, contratto della durata minima di 28 giorni sempre rinnovabile, studiato per il cliente cui non si addice né il noleggio di lungo periodo né il rent-a-car giornaliero o settimanale. Insomma, quello di Hertz è un viaggio ricco di soddisfazioni, ma la strada da percorrere è ancora lunga e l’azienda non intende fermarsi. Obiettivi a breve termine sono l’ampliamento della rete commerciale, che le consentirà una maggiore capillarità sul territorio, l’arricchimento della gamma dei modelli, l’evoluzione del processo di diversificazione delle auto. Niente male per una centenaria...
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NEWS ATTUALITĂ€
A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA
‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierĂ per i gestori e gli utenti di auto aziendali
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LEASE 2018, IL RITRATTO DELLA SALUTE 130.000 stipule nei primi due mesi del 2018 (+9,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017) per un valore di 4,6 miliardi di euro (+12,7), attestano il buono stato di salute del comparto leasing giĂ evidenziato l’anno scorso. La conferma arriva dal direttore generale di Assilea, Gianluca De Candia, padrone di casa alla prima edizione del Salone del leasing e del noleggio che si è tenuta a Milano, Lease 2018: “Le prospettive sono di consolidamento, anche alla luce di un 2017 che si è chiuso in modo molto positivo sia per il leasing finanziario sia per il noleggio a lungo termine, anche grazie all’effetto super ammortamentoâ€?. Nel ricordare che “nel leasing finanziario i servizi principali sono il pagamento del bollo e dell’assicurazioneâ€?, mentre “nel noleggio a lungo termine la vettura sostitutiva, il cambio gomme, la fuel card sono quasi standardâ€?, De Candia ha messo l’accento sul target di riferimento: “Nel primo i clienti sono le aziende e le partite Iva, nel secondo si registra un incremento dei privati, con aumenti ponderati nel 20 per centoâ€?.
MERCEDES ME FLEXPERIENCE
PALTRINIERI GUIDA ‘DIFFERENT’ Campione olimpico e mondiale in carica dei 1500 stile libero, Gregorio Paltrinieri è ancora il testimonial d’oro di Car Server. Fino alle Olimpiadi 2020 di Tokyo, il ‘Greg’ nazionale guiderĂ un’auto Drive Different (brand che contraddistingue il prodotto in noleggio dedicato a privati e liberi professionisti), nello specifico una Mercedes-Benz Classe G. “Mi è sempre piaciuto praticare il fuoristradaâ€?, ha commentato Paltrinieri alla consegna delle chiavi, “ma senz’altro con questa vettura sarĂ ancora piĂš divertente, avventuroso e confortevoleâ€?. Il nuotatore di Carpi, testimonial Car Server dal 2014 (nella foto è con l’AD, Giovanni Orlandini), è stato anche protagonista di uno spot che Drive Different ha realizzato per La7.
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Da costruttore di auto a fornitore di mobilitĂ . Ăˆ il nuovo abito indossato da Mercedes-Benz al Salone di Ginevra dove ha presentato ‘Mercedes me Flexperience’, servizio che permette di scegliere e guidare fino a 12 modelli nuovi in un anno. L’offerta di abbonamento, di questo si tratta, è stata fatta per ora solo in Germania e solo presso due gruppi di concessionarie: Beresa e Lueg. Il versamento di una quota mensile - che include assicurazione, manutenzione, gomme e 36.000 chilometri di percorrenza annua - garantisce l’accesso a cabriolet, berline, suv e station wagon. Per scegliere, e cambiare, modello, basta scaricare la app che porta il nome del servizio.
SIFÀ CORRE. ANCHE SUL CAMPO DA CALCIO Piccola tra i grandi ma sempre piÚ grande. SIFÀ, Società Italiana Flotte Aziendali, ha chiuso il 2017 a quota 6.000 unità , con un incremento del parco auto del 190 per cento rispetto all’anno prima. Controllata al 51 per cento da BPER Banca, la società di noleggio nata dall’iniziativa di Paolo Ghinolfi investirà nel corso dell’anno 100
milioni di euro a incremento della flotta, che punta a 12.000 veicoli. “I risultati raggiunti nel 2017�, ha commentato l’ad, confermano il successo della nostra formula innovativa nel
settore del noleggio a lungo termine, formula che ha nell’approccio consulenziale il suo punto di forza�. Fresca novità del 2018 è l’accordo di sponsorizzazione biennale di A.C. Reggiana 1919, società calcistica che milita in Serie C. SIFÀ ha messo a disposizione del team granata due auto brandizzate (nella foto) con i colori e i loghi societari.
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A VOI LA PALLA TEMPO DI LETTURA: 7 minuti
TOYOTA MOTOR ITALIA
Scelta contr L’ha fatta il costruttore giapponese più di vent’anni fa, investendo sull’ibrido mentre il mercato andava in altre direzioni. Il prossimo obiettivo è il Full Hybrid Electric. Anche per le flotte di Giacinta Moraschi
“O
ggi più del 60 per cento delle vetture della gamma Toyota/Lexus vengono acquistate con motorizzazione ibrida. Tale dato dimostra, ancora una volta, quanto ormai questa tecnologia sia matura e quanto si stia facendo largo nel grande pubblico grazie anche a prezzi ormai allineati con le vetture a motorizzazione tradizionale”. Con queste parole Massimiliano Loconzolo, responsabile flotte di Toyota Motor Italia, chiude un capitolo che abbiamo iniziato a leggere alla fine degli anni 90, quando il costruttore giapponese scelse di esplorare la nuova tecnologia.
F&F I prossimi obiettivi: 12.200 vetture ibride in flotta nel 2018. Per quale tipologia di clientela? I nostri prodotti si adattano sia agli user chooser delle grandi aziende, sia alle esigenze delle piccole e medie; fino ad arrivare al libero professionista e al cliente privato che sempre più guardano con interesse e soddisfazione alle formule di acquisto come il noleggio a lungo termine.
F&F Il 100 per 100 elettrico rientra nei vostri piani?
Dall’alto, Yaris Hybrid allestimento Active (l’allestimento business con Business pack aggiunge cerchi 15” e alzacristalli elettrici posteriori), Auris Hybrid allestimento Active (con l’allestimento business anche navigatore, ruotino di scorta, supporto lombare regolabile elettricamente), C-HR Hybrid allestimento Active (l’allestimento business aggiunge navigatore e supporto lombare regolabile elettricamente), infine RAV4 Hybrid allestimento Dynamic (con l’allestimento business cerchi da 17”, navigatore e ruotino di scorta di serie). Nell’altra pagina, Massimiliano Loconzolo.
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Nel breve/medio termine il nostro obiettivo è 100 per 100 elettrificato. La nostra soluzione si chiama Full Hybrid Electric, l’abbinamento di un motore termico a una o più unità elettriche senza necessità di ricarica esterna. Entro il 2025 ogni modello Toyota/Lexus sarà disponibile esclusivamente o con almeno una variante elettrificata. L’obiettivo del Gruppo è quello di ridurre del 90 per cento da qui al 2050 la media delle emissioni di CO2 dei propri veicoli rispetto ai livelli del 2010.
F&F Il mercato del lungo termine sta timidamente aprendo all’ibrido Come convincere le aziende che un’alternativa al diesel c’è ed è davvero perseguibile? www.flottefinanzaweb.com
A VOI LA PALLA
ocorrente Il diesel è ancora, soprattutto nel canale flotte, la motorizzazione predominante che per caratteristiche meglio si adatta alle lunghe percorrenze di un driver. Il nostro Full Hybrid Electric è un’alternativa credibile non solo sulle percorrenze urbane ed extra urbane ma anche su quelle autostradali. Invito sempre i fleet manager a fare delle comparazioni tra una nostra vettura ibrida e un diesel con cilindrata simile e cambio automatico: i risultati in termini di consumi saranno sicuramente equiparabili. Una crescita del 76 per cento anno su anno fa capire come l’ibrido sia ormai un’alternativa matura anche per il noleggio a lungo termine, e se l’87 per cento delle vetture ibride in questo canale sono Toyota e Lexus rende l’idea di quanto la nostra proposta alle aziende sia credibile.
F&F Che problematiche extra dovrà affrontare il fleet manager con l’ibrido (o l’elettrico) in flotta? Le resistenze che potrebbe incontrare sono quelle dei driver, che da più di vent’anni sono abituati a mettersi al volante di vetture diesel con stili di guida diversi da quelli di un ibrido. Per il resto citerei solo vantaggi: dai consumi alle emissioni, da un Tco contenuto ai valori residui che stanno crescendo e mantengono una valorizzazione maggiore nel tempo andando a influire positivamente sui canoni e sulla rivendibilità dell’usato a fine ciclo.
F&F Al di là dei numeri, ancora piccoli, scegliere l’ibrido o l’elettrico oggi sembra soprattutto una questione di immagine. O qualcosa sta davvero cambiando? Più che di piccoli numeri parlerei di grandi crescite, anno su anno, di questa motorizzazione. Oggi i volumi dell’ibrido rappresentano percentuali sul mercato totale rilevanti, paragonabili alle quote di mercato di brand premium o generalisti. Questo per dirle che qualcosa sta veramente cambiando. Scegliere una vettura Hybrid o elettrica è anche una scelta d’immagine, uno strumento efficace per comunicare al mondo delle istituzioni e al mercato che si presiede che si è fatta una scelta precisa, una scelta green per abbattere le emissioni e contribuire a migliorare la qualità della vita del nostro ambiente. www.flottefinanzaweb.com
Ma non è solo questo. A tutto ciò vanno aggiunte le agevolazioni offerte dalle amministrazioni locali. Oggi la metà delle regioni prevede l’esenzione dal pagamento del bollo, mentre circa un terzo dei capoluoghi di provincia offre parcheggio gratuito o a prezzi agevolati, oppure accesso agevolato alle Ztl. E poi l’ibrido è anche piacere di guida, sicurezza. Lexus per il settimo anno ha ricevuto il prestigioso riconoscimento JD Power come marchio più affidabile presente sul mercato e quello con il miglior servizio post vendita, che certifica nuovamente la bontà costruttiva del brand.
F&F Yaris, Auris, C-HR: ovvero primo, secondo, terzo posto nella top ten Unrae delle vetture ibride più ‘appetite’ dal canale noleggio. Vi piace vincere facile? Il nostro vantaggio competitivo è la trasversalità dell’offerta. Una gamma Hybrid Electric completa in grado di soddisfare le esigenze di ogni tipo di cliente. Questo ci permette di poter offrire una gamma elettrificata completa che soddisfi tutte le esigenze delle car policy: dalle vetture di servizio con la Yaris alle vetture della forza vendita con Auris 5 porte o wagon, per finire con le vetture di quadri e dirigenti con il nuovo C-HR e il Rav.
F&F Al Salone di Ginevra Toyota ha svelato un nuovo modulo ibrido più potente di quello della Prius. Prossimamente in flotta? Con l’arrivo della terza generazione di Auris previsto per il prossimo anno affiancheremo, al già collaudato 1.8 hybrid da 122 Cv che garantisce la massima espressione di efficienza ed economia nei consumi, un nuovo propulsore Full Hybrid Electric, un 2.0 hybrid da 180 Cv rivolto alle esigenze di quei driver che ricercano maggior performance e dinamismo dalla loro vettura. Lo stesso motore da 180 Cv lo troveremo, sempre agli inizi del 2019, sul nuovo suv compatto di Lexus: il nuovo UX. Questi propulsori ci consentiranno di ampliare la nostra offerta nel mondo delle flotte e consentirci di soddisfare le richieste del mild management delle car policy aziendali. marzo 2018 - Flotte&finanza - 17
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PAGAMENTO ELETTRONICO
CUI PRODEST? La misura contenuta nella Legge di Bilancio, che manda in pensione la vecchia scheda carburante, interessa i liberi professionisti e anche i fleet manager. In attesa della circolare esplicativa, la soluzione è la carta carburante elettronica di Roberta Carati e Tiziana Altieri
Alexandre Martinelli, fiscalista di TaxLawPlanet.
S
crivere mentre il prossimo Governo è in fase di costituzione, e deputati e senatori devono ancora imparare la strada per il Transatlantico o la Buvette, è quanto meno rischioso. Ma tant’è. La legge è stata approvata e la patata bollente, se davvero scotta, passa di diritto nelle mani dei parlamentari neoeletti. Stiamo parlando della Legge di Bilancio 2018 (la n. 205 del 27 dicembre 2017 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale cinque giorni dopo), che ha introdotto una misura volta a contrastare l’evasione eliminando, di fatto, il contante. Dal primo luglio saranno deducibili soltanto gli acquisti di diesel o benzina effettuati con pagamenti
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elettronici, carte di debito, di credito o prepagate. Addio quindi alle schede carburante con relativi timbri e firme (queste ultime, a dire il vero, non sempre presenti) che da anni invadono gli abitacoli di chi viaggia per lavoro e le scrivanie di chi, quelle schede, le deve controllare. Una rivoluzione per i professionisti e anche per le reti di distribuzione, visto che contemporaneamente dovrebbe entrare in vigore la fatturazione elettronica. Toccherebbe quindi al benzinaio rilasciare fattura a chiunque, in possesso di partita Iva, si rifornisca alla pompa. Il condizionale, anzi, i condizionali sono d’obbligo. Confidando in un congiuntivo presente, www.flottefinanzaweb.com
COVER
ci siamo rivolti a un fiscalista che da anni pratica il mondo delle flotte e che è stato fleet manager a sua volta: Alexandre Martinelli, della società di servizi TawLawPlanet. “Io mi aspetto, ragionevolmente, una circolare esplicativa prima del primo luglio in cui, siccome i legislatori non potranno fare retromarcia e dire abbiamo scherzato, ribadiranno un e o e non un e e. Le condizioni”, entra nel dettaglio il fiscalista, “sono due: fatturazione elettronica e pagamento con carta di credito. La posizione più realista del re, che io non condivido, le contempla entrambe, ma si andrà verosimilmente verso il compromesso”.
Compromesso all’italiana? Saremmo tentati di aggiungere ‘all’italiana’, anche se per il ‘ma’ sottinteso di Martinelli una spiegazione c’è: “La fatturazione elettronica è un problema perché comporta l’inserimento dei dati in un portale, la creazione del file XML, la firma digitale… Un’operazione che sulla carta richiede 30 secondi e in via informatica una giornata. Escludo che si vada al distributore a fare il pieno e ci si rimetta al volante con la fattura elettronica in tasca”. Con un piccolo sforzo di immaginazione, lo scenario che prefigura il consulente è da panico. “Come può il benzinaio recuperare i dati dell’automobilista? Magari in un autogrill? Magari durante la settimana dell’esodo ferragostano? Che code si formeranno? Ci vorranno parcheggi ad hoc per sbrigare la pratica!”. Per uscire da questo impasse, ecco la soluzione suggerita già oggi ai suoi clienti da Alexandre Martinelli:
Non solo rifornimento Fu il Gruppo tedesco Dkv a inventare la prima Carta Carburante per pagare il rifornimento senza contanti. Oggi Dkv si rivolge a imprese, logistici, aziende di trasporto con mezzi pesanti e parchi misti, padroncini, terzisti e flotte che operano in Italia e sul continente, con un’offerta completa per il pagamento carburante, pedaggi, assistenza stradale e recupero Iva e accise. In Europa conta su una rete di oltre 65.000 stazioni, 7.200 in Italia (1.500 low cost). Tra i plus offerti, la funzionalità del conto cliente elettronico Dkv Cockpit per impostare limiti di disponibilità flessibili. Il cliente può anche disattivare temporaneamente ogni carta e riattivarla, e ricevere, con Dkv eReporting, una notifica ogni volta che viene utilizzata una carta o inserito un Pin errato. Infine, può consultare la lista delle operazioni a display in tempo reale. Coabitano con il primo attore del mercato italiano Uta e AS24. Uta Edenred è la carta carburante elettronica che permette di effettuare i rifornimenti nella maggior parte delle stazioni d’Italia, ottenere il recupero agevolato dell’Iva, compilare automaticamente la scheda carburante elettronica, monitorare l’operatività della carta e tracciarne tutte le transazioni. Quanto a AS24, la sua Eurotrafic può essere utilizzata in oltre 800 stazioni di servizio dedicate ai mezzi pesanti in 28 Paesi europei. Per rendere più sicura la gestione della flotta, AS24 consente di scegliere il tipo di tessera, i codici Pin, il plafond di rifornimento dei carburanti e dei servizi autorizzati con limitazioni orarie e geografiche; previsti inoltre blocco, sospensione o riattivazione, monitoraggio delle spese, tutto in piena autonomia nella propria Area Cliente.
Pro domo... tutti Tassazione insostenibile? Per il direttore servizi generali Eismann bisogna “metterci tutti qualcosa”. Prossimo passo, “fatture con pos e carta di credito”
E
ismann consegna surgelati a domicilio. Ogni giorno, i suoi 800 driver fanno il pieno di gasolio a un distributore Eni, strisciano la carta abilitata e ripartono. A fine mese, il responsabile flotte si connette alla piattaforma Eni e scarica la fattura in formato elettronico di tutti gli autisti. Evidentemente, nell’azienda di Mettmann che in Italia ha il suo quartier generale a Sona (Vr), il provvedimen-
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to contenuto nella Legge di Bilancio 2018 è già stato attuato. Con larghissimo anticipo. Il direttore servizi generali, Simone Boeretto, ci offre il suo punto di vista: “C’è la voglia di far decollare un sistema più virtuoso, perché le schede carburante erano una presa in giro. L’intenzione del legislatore è corretta, credo che tutta la parte che riguarda le aziende e il business dovrà passare per la tracciabilità.
F&F Com’è avvenuto il passaggio in Eismann? È dal 2003 che il mio driver non gira più con la carta carburante in tasca. Come si fa a processare i pezzi di carta? Oltre a una persona dedicata, che costa almeno 30mila euro l’anno, per quanto il controllo fosse certosino mancavano sempre firme, timbri, dati… A livello informatico stiamo facendo cose inenarrabili, eppure per la gestione dei costi siamo rimasti un po’ al Medioevo. D’altra parte, noi Italiani non siamo un popolo virtuoso, molti pagano le tasse meno di quanto dovrebbero, e il legislatore, spinto dall’elettronica che avanza, prende provvedimenti spesso in anticipo, che l’infrastruttura non supporta. Non c’è investimento. C’è un discrimine.
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Carte carburante, l’offerta è su misura Non più solo carte carburante. Non potendo combattere la battaglia della qualità del prodotto (livellata verso l’alto) per agguantare clienti - imprese di autotrasporto e più in generale titolari di partita Iva - le compagnie petrolifere negli anni hanno aumentato i servizi offerti. E così, quelle che prima erano carte destinate esclusivamente all’acquisto di benzina o diesel, oggi possono consentire di pagare anche AdBlue, lavaggi, soccorso stradale, pedaggi, accessori o altri articoli presso le aree di servizio e di re-
cuperare l’Iva. I principali attori del mercato italiano sono Eni con Truckpass, Esso con Esso Card, Q8 con Cartissima, Gruppo Api con Carta Maxima e Total Erg, marchio da poco passato nelle mani di Italiana Petroli, con Ip Plus. Cosa fa la differenza? Il numero di distributori su cui ciascun marchio può contare sul territorio nazionale (Cfr Grafico 1) e oltre confine e poi le scontistiche che variano secondo la compagnia petrolifera e il numero di litri erogati. Oggi sicure come carte di credito e dotate di chip e pin, le carte carburante consentono di tenere sotto controllo le spese relative ai rifornimenti e di ricevere alert in caso di anomalie come rabbocchi troppo ravvicinati o effettuati fuori dall’area geografica selezionata.
“Pagare con carta di credito, o bancomat o prepagata, e allegare lo scontrino alla defunta scheda carburante. Siccome i pagamenti di questo tipo sono tracciati, verranno registrati in contabilità per poter detrarre l’Iva. È un sistema compatibile con il decreto Salva Italia del 2011, che aveva ‘venduto’ come innovazione la possibilità di fare rifornimento con la carta di credito anziché con la carta carburante, legittimando
Tutte le spese vengono inserite in un’unica fattura, scaricabile anche online, per una contabilità semplificata. Per richiedere una carta carburante basta contattare la compagnia petrolifera, anche attraverso il sito internet, che dopo aver ottenuto via libera dall’istituto di credito cui si appoggia procede con un’offerta dedicata. Meglio affidarsi a un solo operatore o puntare su più fornitori? Spesso le aziende, specie se impegnate anche oltre confine, scelgono la seconda formula per poter contare su una carta di scorta in caso di problematiche e non rimanere mai a secco. Il prossimo futuro? La smaterializzazione delle
l’utilizzatore a detrarre l’Iva e a dedurre il costo. La procedura funzionava”.
Tra fleet manager e Partite Iva La norma contenuta nella Legge di Bilancio non sembra riguardare i gestori di flotta, che ai mezzi di pagamento elettronici sono passati da tempo. “Per loro”, conferma il fiscalista, “cambia poco o niente. Le aziende utilizzano
F&F Un discrimine?
F&F Controllo manuale quindi?
Un conto è la fatturazione elettronica come download di dati elettronici e un altro è il file elettronico. Un conto è che la fattura ti arrivi in modo elettronico e un altro è recuperare la fattura cartacea e scaricarla a livello informatico.
C’è un controllo automatico che evidenzia le macroanomalie: se il driver ha fatto benzina verde o supergasolio, se ha pagato quello che non deve pagare (l’Arbre Magique)... E poi c’è il microcontrollo con la black box per vedere se un comportamento dubbio (risultano pagati 70 litri ma caricati 69) è reiterato nel tempo. In quel caso si va a verificare se il driver utilizza in maniera ‘errata’ il carburante aziendale o se ci sono problemi tecnici nell’autocarro in questione. Esiste una lista nera in cui vengono convogliati tutti i rifornimenti ‘anomali’ e l’operatore che gestisce questo controllo sensibilizza la rete tecnica o l’ufficio del personale a un intervento risolutivo nei confronti del driver... Solo con un’interfaccia elettronica inserita in
F&F Chi invia la fattura a Eismann?
Uno degli 800 veicoli commerciali della flotta Eismann. Sono tutti dotati di black box e permettono il controllo incrociato dei dati con quelli riportati nella fattura elettronica di Eni.
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In realtà nessuno, non ricevo nulla in automatico. Sono io che a fine mese scarico la fattura in formato elettronico di tutti i driver e, volendo, scorporo le singole voci: litri, ora, persona… Il passo successivo è interfacciarmi con la black box per sapere chi in quel certo momento ha fatto carburante per 70 litri, per esempio. Se il dato coincide con quello della fattura Eni, ok.
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COVER 1. Punti di rifornimento in Italia Eni
4.420
Pompe bianche e GDO (stima)
3.813
Q8
3.224
Ip Gruppo Api
2.881 2.561
Totale Erg
2.501
Esso 1.469
Tamoil Altri operatori minoria marchio
131
0
1.250
2.500
3.750
carte carburante, per qualcuno (leggi Esso) già realtà. Il rifornimento e in generale i servizi legati all’utilizzo dei veicoli potranno essere pagati attraverso un’app sul proprio smartphone. Il MobilePay aprirà nuove frontiere.
La soluzione per i distributori
già le carte carburante elettroniche, hanno fatto tutte accordi con le compagnie petrolifere: il dipendente fa rifornimento presso un certo distributore e la compagnia rilascia una fattura mensile, con tanto di sconto. Del resto, non è pensabile che un gestore che ha, per dire, 80 veicoli in flotta perda tempo con 80 schede carburante al mese! Questa nuova disposizione interessa, semmai, il libero professionista - qualche milione in Italia - che anziché
un buon processo di analisi si può ottenere un efficace monitoraggio dei consumi a fovore dei costi.
F&F È sempre stato questo il vostro modus operandi? All’inizio, quando la flotta era solo flotta che incamerava i dati senza controllo elevato sembrava tutto a posto. Con la black box, montata a bordo di tutti i veicoli dal 2011, ci siamo accorti che si poteva risparmiare. Nei primi due anni abbiamo avuto risparmi per 2-300mila euro di gasolio l’anno, su una spesa di circa quattro milioni e mezzo. Si aggiunga lo sconto del fornitore, che ammonta approssimativamente a 120mila euro l’anno... Con la black box, potere del controllo!, abbia-
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5.000
complicarsi la vita avrà una fattura mensile che riceve e scarica. Senza patemi”. Val la pena ricordare che “negli altri Paesi d’Europa il libero professionista scarica il 100 per 100 dell’Iva e del costo, mentre in Italia detrae il 40 e deduce il 20. Per chi ha la partita Iva ai minimi (30mila euro), il problema non si pone perché non deve documentare i costi. Interesserebbe chi ha un regime tra i 30 e i 65mila euro (il tetto per i forfetari nel resto d’Europa) e, come gli altri liberi professionisti, si becca lo studio di settore, la tenuta della contabilità, la documentazione…”.
Il fronte più preoccupato sembra, alla fine, quello dei distributori. Le compagnie petrolifere, restie a rilasciare dichiarazioni, non hanno ancora affrontato il problema ed è improbabile che adottino il sistema di fatturazione elettronica già dal primo luglio. Un passaggio che implicherebbe ingenti investimenti informatici e la formazione a tappeto dei gestori, il cui compito oggi è fondamentalmente quello di supervisionare le aree di rifornimento. Le compagnie petrolifere però una soluzione ce l’hanno e sono le carte carburante già in uso presso le flotte. Carte che consentono al driver di fare il pieno e di pagare piccoli acquisti o pedaggi, e al fleet manager di tenere sotto controllo tutte le spese da remoto.
mo risparmiato 200mila euro ogni anno. È un’idea di gestione del costo che manca ancora in molte aziende. Eppure è proprio grazie alla componente elettronica che siamo riusciti a fare questo tipo di upgrade. Non è possibile che la gente si ‘sgravi’ con la carta carburante cartacea. A furia di dire che siamo sfortunati, abbiamo permesso agli autisti di comportarsi in modo poco onorevole.
F&F Lei dice: “Dobbiamo fare sistema” Siamo stanchi di pagare una tassazione insostenibile quando ci sono persone che devono inventarsi qualsiasi cosa, compresi i timbri falsi sulla carta carburante, per portare a casa il pane. Se facciamo un discorso di equità apriamo un tema che non si ferma alle
carte carburanti. Il prossimo passo saranno le fatture fatte solo con pos e carte di credito. Io ci credo. Sostengo il ‘pro domo tutti’.
F&F Il suo driver può rifornirsi ovunque? È questione di organizzazione. Con Eni la capillarità della rete è importante anche se non tutte le regioni sono coperte al 100 per 100. Però abbiamo servizio e bonus da più di cinque anni. Abbiamo dovuto educare i driver: “Ti abbiamo dato una card, un furgone, devi organizzarti in modo da fare gasolio la mattina o la sera presso un distributore vicino alla filiale o nella zona di residenza; se vai presso un altro distributore, quei soldi li paghi tu”. I timbrini sono spariti e fila tutto liscio come l’olio.
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SHORT TERM TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
TURISMO CHIAVI IN MANO
ZOE DI SICILIA Bella idea, proposta già nel 2017 da Tommaso Dragotto: noleggio ‘green’ più percorso emozionale con ricarica garantita. Al via in tarda primavera? Intanto, grande accordo con il gigante ALIS di Giuseppe Guzzardi
P
urtroppo non è ancora una realtà, ma dovrebbe esserlo presto, proprio nei giorni in cui viene distribuita questa rivista. L’ evento di presentazione della partnership con ALIS (vedi box) è stato l’occasione per riprendere il discorso con Tommaso Dragotto in merito all’originale quanto geniale progetto di promuovere il giro della Sicilia interamente su veicoli elettrici (in particolare 300 Renault Zoe). Val la pena ricordare che il progetto im-
Accordo trasversale al Sud Non è il Regno delle Due Sicilie ma l’immagine è comunque evocativa di una rinnovata visione comune tra il Gruppo Grimaldi (Guido, a destra nella foto, presidente di ALIS - Associazione Logistica Intermodalità Sostenibile) e Tommaso Dragotto, istrionico fondatore e presidente di Sicily By Car. Lo scorso febbraio i due hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per perseguire, nei rispettivi ambiti, la mobilità sostenibile. L’accordo è stato suggellato dalla consegna ad ALIS di una delle vetture elettriche del parco auto Sicily By Car, ovvero una delle 300 unità volute da Dragotto per promuovere il turismo responsabile.
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Nella mappa stilizzata della Sicilia i punti chiave del percorso turistico voluto da Tommaso Dragotto, con le indicazioni dei punti di ricarica delle batterie delle Zoe (a sinistra) rese disponibili per il tour all’insegna della ecosostenibilità.
maginava un tour programmato su 26 comuni, tra i più affascinanti dell’Isola, per un totale di 1.140 chilometri. Il tutto in dieci giorni di viaggio senza un litro di benzina.
Palermo-Palermo coast to coast Il percorso prevede di lambire i tre mari della Sicilia, con puntate verso l’affascinante centro dell’Isola. La tratta più lunga, infatti, è quella tra la marittima Scicli, nel ragusano, e Caltagirone, nel cuore della Trinacria. Non mancano i passaggi nelle perle Taormina e Cefalù. L’idea di Dragotto, a quanto abbiamo compreso, è quella di proporre la visita delle dimore nobiliari, vero patrimonio storico e artistico. In tal modo il servizio al turista è realmente completo, una sorta di tour guidato ma senza pullman e guida turistica ma in piena, è il caso di dirlo, autonomia. Non è escluso che nel prossimo futuro Sicily By Car decida di proporre altri itinerari, favoriti dalla crescita esponenziale delle centraline di ricarica: attualmente, si stima, oltre le 500 unità. www.flottefinanzaweb.com
PROGETTI TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
ARIEL CAR
L’ALTERNATIVA Il simulatore di guida e l’officina mobile, l’academy e il blog del nuovo usato... Detto in due parole: Freedom Mobility
I
l taglio del nastro, lo scorso otto marzo, della sede di Casei Gerola (Pv), ha fornito ad Ariel Car due opportunità, anzi tre: non soltanto mostrare i 200mila metri quadrati, di cui 2.000 coperti, della nuova superficie operativa, ma anche presentare il progetto Freedom Mobility e mettere l’accento sulla partnership con Arval Italia, che richiama anche nel colore verde del marchio. Presente all’inaugurazione, il direttore generale Arval, Grégoire Chové, ha dichiarato: “Sono onorato di poter confermare ancora una volta la proficua collaborazione che prosegue ormai da oltre quindici anni con Ariel Car, canale privilegiato per la vendita dei nostri veicoli usati”. Veicoli che hanno precise caratteristiche - unico proprietario, costante programma manutentivo in linea con le direttive del costruttore, chilometri certificati, assenza di sinistri - e ai quali la societàdel Gruppo Ecoprogram aggiunge la garanzia ‘Soddisfatti o Ricambiati’, che consente
di acquistare la vettura scelta e di cambiarla in tutta libertà. Non è presente sul piazzale? Nessun problema. Ariel Car mette a disposizione del potenziale cliente il Simulatore di Guida, un sistema divertente per configurare e testare in modo realistico l’auto desiderata.
Tutto in uno La simulazione di guida, come anche il servizio di Officina Mobile grazie al quale è̀possibile effettuare interventi di manutenzione e riparazione a casa o sul posto di lavoro, il Test Drive Virtuale e il Blog del nuovo usato che permettono all’automobilista di ottenere informazioni sull’offerta di Ariel Car e di avviare il processo di acquisto a distanza totalmente digitale, il programma Ariel Car Academy studiato per insegnare l’educazione civica della nuova mobilità e stimolare la creazione di posti di lavoro, rientra nel progetto Freedom Mobility. “Siamo orgogliosi”, ha detto Gianluca Barabino, amministratore delegato Ariel ed Ecoprogram, “di aver dato inizio a questi progetti di mobilità innovata volti anche alla creazione di nuovi posti di lavoro. Un ringraziamento particolare ad Arval, nostro partner, con cui condividiamo il percorso”. La nuova sede è rivestita da ‘The Breath’, un tessuto che assorbe le sostanze inquinanti presenti nell’aria. Qui sopra Gianluca Barabino, AD di Ariel e Ecoprogram. In alto il Simulatore di Guida e, nel riquadro, l’Officina Mobile.
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SHARING NEWS
LA MOBILITĂ€ Ăˆ CONDIVISA
Dalle auto alle bici passando per bus e scooter (e domani gli aerei): tutte le facce della sharing mobility racchiuse in un perimetro a geometria variabile. Progetti e app, soluzioni e test. Con Sharing News condividiamo prima di tutto le idee
LUNGA VITA AL CAR POOLING!
GM COME AIRBNB?
Bulgari, Philip Morris, Ducati. Sono le aziende che piÚ di altre hanno creduto nel car pooling, fenomeno in crescita vertiginosa. Secondo il rapporto 2017 elaborato da Jojob, le persone che hanno condiviso il viaggio per raggiungere il posto di lavoro sono aumentate del 199 per cento, gli itinerari del 177 (da 16.500 a 45.668) per un totale di 1.265.607 chilometri, 1.714.120 chilometri in meno rispetto al 2016. La condivisione dell’auto nel tragitto casa-lavoro ha interessato 140.000 tra colleghi e amici di oltre 1.700 aziende, consentendo di risparmiare in totale 339.383 euro (si stima che un automobilista che viaggia in pool spenda al massimo 5,54 euro). Il servizio di car pooling viene utilizzato in tutta Italia, con una concentrazione maggiore al Nord (50 per cento) dove a farla da padrone è la regione Lombardia, ma sono i bolognesi i piÚ virtuosi in fatto di condivisione, seguiti da modenesi e meneghini.
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CAR2GO TI PORTA ALL’OLIMPICO Cinque euro in minuti di guida soltanto per essersi iscritti e altri dieci minuti gratuiti ogni volta che raggiungeranno lo stadio per assistere a una partita della Roma con una delle 600 smart in flotta. Sono due delle iniziative messe in campo da car2go per conquistare i tifosi giallorossi. AS Roma ha infatti scelto la societĂ di car sharing a flusso libero controllata da Daimler come Mobility Sharing Partner ufficiale “per facilitare l’arrivo e il deflusso dei tifosi allo Stadio Olimpicoâ€?. Al parking Faravelli (in foto), convenzionato con il servizio, sarĂ possibile terminare il noleggio car2go senza alcun sovrapprezzo. Inoltre, tutti gli utenti car2go avranno diritto a uno sconto del dieci per cento sull’acquisto di prodotti di merchandising AS Roma.
FLEET MANAGER ACADEMY: LA CARICA DEI 400 gestione, corporate car Tanti si sono presentati, lo sharing e car pooling scorso 14 marzo al Palazzo aziendale; car policy e del Ghiaccio di Milano, mobility policy aziendale; all’undicesima edizione car list e scelte di mobilità della manifestazione sicura e sostenibile; mobilità dedicata ad acquirenti e elettrica; novità fiscali per la gestori di flotte aziendali. Intenso il programma di formazione e aggiornamento professionale, declinato in seminari, corsi e tavole rotonde. Tra i temi, trattati da 24 relatori, piattaforme di
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gestione delle flotte; certificazione professionale del fleet manager. In crescita i partecipanti, dai 362 del 2017 a 404, e anche le aziende partner (33, +17,9 per cento), le vetture esposte (31, +3,3), le marche auto presenti (18, +20 per cento). Fleet Manager Academy è organizzata da Econometrica con il patrocinio di Aiaga e di Aniasa.
DRIVENOW, AVANTI Câ€™Ăˆ POSTO Bmw Serie1, Serie 2 Active Tourer, Serie 2 Cabrio, Bmw i3 REx a propulsione integralmente elettrica, Mini nelle versioni 5 porte, Clubman, Cabrio e, da febbraio, anche 3 porte. A poco piĂš di un anno dal lancio del servizio di car sharing a Milano, DriveNow ha rinnovato il proprio parco sostituendo complessivamente 500 auto con nuovi modelli. Il car sharing nato dalla joint venture tra Bmw Group e Sixt SE registra piĂš di un milione di clienti tra Milano, Monaco, Berlino, DĂźsseldorf, Colonia, Amburgo, Vienna, Londra, Copenaghen, Stoccolma, Bruxelles, Helsinki e Lisbona.
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VEICOLI COMMERCIALI TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
Fiat Doblò Cargo Maxi
Fiat Talento Passo Corto
Fiat Ducato Passo Lungo
VW Transporter Passo Lungo
Iveco Daily Box
Fiat Ducato Passo Medio
Iveco Daily Box con sponda
Iveco Daily Ribaltabile
LOCAUTO VAN
A ciascuno il tuo Quattro categorie di veicoli commerciali completano l’offerta della società dell’elefantino: piccoli, medi, grandi, speciali. Tre le opzioni di chilometraggio giornaliero: 50, 100, illimitato
G
li aeroporti di Alghero, Cagliari, Olbia in Sardegna, di Reggio Calabria e Lamezia Terme in Calabria, di Treviso e Conegliano in Veneto, e poi di Genova, Torino, Pisa, Pescara, Roma Ciampino, oltre alle stazioni ferroviarie di Venezia Mestre, Verona Porta Nuova e Bologna e le location downtown di Sesto San Giovanni (Mi) e Milano Corvetto, Roma EUR, Tiburtina e Via Veneto, infine Palermo. Sono tutte e 21 le opzioni geografiche, selezionabili oggi, per noleggiare un van Locauto. A gennaio di quest’anno ha debuttato infatti sulla scena del medio e lungo termine la flotta di veicoli commerciali dell’elefantino, quattro categorie che soddisfano diverse esigenze di carico.
Piccolo, medio, grande, speciale Si va dai due modelli piccoli (Fiat Doblò cargo maxi e Fiat Talento passo corto, rispettivamente 750 kg di portata e 4.2 m3 di volume e 1.100 kg e 5.2 m3) ai due modelli speciali (Iveco Daily Box 35C14 con sponda e Iveco Daily 35C14 cabinato ribaltabile, 500 kg di portata e 20 m3 di volume il primo, 1.000 kg il secondo), passando per i due medi (Volkswagen Transporter passo lungo e Fiat Ducato passo medio, rispettivamente 1.100 kg di portata e 7 m3 di volume, e 1.350 kg e 10 m3) e i due grandi (Fiat Ducato www.flottefinanzaweb.com
passo lungo e Iveco Daily Box, 1.400 kg di portata e 13 m3 di volume il primo, 750 kg e 20 m3 il secondo). La volontà dichiarata è quella di coprire entro la fine del 2018 tutte le regioni italiane. Quella dei fatti, già oggi, è l’apertura di tre nuovi uffici a Roma (EUR e Tiburtina) e a Milano (Corvetto). “Da quarant’anni”, ha detto il presidente, Mario Tavazza, “il Gruppo Locauto è punto di riferimento per la mobilità nazionale e il lancio della nuova divisione di noleggio veicoli commerciali è un ulteriore passo in questa direzione. Siamo convinti che la strategia vincente sia quella di porsi come interlocutore unico per tutte le esigenze di mobilità e di noleggio di privati e aziende. Ecco perché, assieme al noleggio auto a lungo, medio e breve termine, e al noleggio digitale con l’App Elefast, abbiamo ritenuto strategico investire in modo importante nella linea di noleggio veicoli commerciali”.
Panoramica dei veicoli commerciali proposti in noleggio a breve, medio e lungo termine. Gruppo Fiat la fa da padrone con sette su otto modelli. Tutte le info online su locautorent.com.
Tariffe al chilometro Le tariffe sono calcolate su tre tipologie di percorrenze giornaliere (50 chilometri, 100 chilometri, illimitate) e variano secondo la durata del contratto di noleggio (breve, medio, lungo termine). Qualunque sia la combinazione, Locauto assicura “flessibilità, semplicità, convenienza”. marzo 2018 - Flotte&finanza - 25
MOTOR SHOW TEMPO DI LETTURA: 7 minuti
DAL SALONE DI GINEVRA
Ci vediamo in di Tiziana Altieri
L’88esima edizione della kermesse elvetica, principale vetrina del Vecchio Continente, sarà probabilmente ricordata per i suoi eccessi. Tante le super car in mostra dedicate a pochissimi e ricchissimi fortunati (dalla Ferrari 488 Pista alla McLaren Senna fino alla Bugatti Chiron Sport) accanto a vetture in grado di prendere letteralmente il volo come la Audi Pop.Car Next o la Pal-v Liberty, o di muoversi in completa autonomia, una per tutte il taxi Ez-Go di Renault. Non sono però mancate le novità nemmeno per chi deve rimanere con le gomme per terra perché con l’auto ci lavora tutti i giorni. Qui vi presentiamo cinque modelli svelati al grande pubblico del Motor Show che sono destinati a fare breccia nel cuore delle flotte. Che cosa li unisce? Tanta tecnologia a bordo e sistemi di sicurezza di ultimissima generazione. 26 - Flotte&finanza - marzo 2018
Audi A6 Una grande berlina (è lunga 4.939 millimetri e larga 1.886) in grado di farsi apprezzare anche da un pubblico giovane, grazie alla linea sportiva e a contenuti digitali avveniristici. È l’ottava generazione di Audi A6, pronta ad adattarsi ai desideri del conducente grazie alla tecnologia MMI touch response. Fino a sette autisti possono memorizzare le proprie impostazioni preferite e i profili personalizzati, modificando ben 400 parametri. Quattro le motorizzazioni disponibili: benzina 3.0 Tfsi V6 da 250 kW, diesel 2.0 Tdi da 150 kW e diesel 3.0 Tdi da 170 e 210 kW. In abbinamento, un cambio Tiptronic a otto rapporti o la trasmissione S tronic a sette rapporti. Non sarà a guida autonoma ma i numerosi sistemi di assistenza alla guida a bordo la catapultano nel futuro.
BMW X4 Il pianale è quello della X3 e anche i motori sono gli stessi (diesel o benzina da 140 a 265 kW quasi sempre abbinati alla trazione integrale Xdrive e ai cambi automatici), eppure X4 è tutta un’altra cosa. A partire dalla carrozzeria, capace di farsi notare fra tante in virtù delle linee aggressive, i doppi scarichi, i fari quasi tridimensionali. Lunga 4.752 millimetri, promette una guida confortevole grazie anche al Driving Assistant Plus, una suite di sistemi che include l’intervento autonomo sullo sterzo per mantenere l’auto nella corsia giusta e nella traiettoria ideale. Completamente digitale la strumentazione di bordo.
MOTOR SHOW
Peugeot 508
flotta Ford Edge Edge si propone come il suv dell’Ovale Blu più tecnologicamente avanzato di sempre. La new generation gioca le carte della sicurezza e della tecnologia per conquistare il pubblico europeo al quale si rivolge con un nuovo motore, il già apprezzato EcoBlue 2.0 abbinato alla trasmissione automatica 8 rapporti. Tra le dotazioni a bordo ci sono il Post Collision Braking, in grado di ridurre l’impatto di una potenziale collisione secondaria, l’Evasive Steering Assist, che aiuta il driver a evitare collisioni con veicoli che precedono, l’Adaptive Cruise Control e Lane Centring Assist, per mantenere la corretta distanza di sicurezza e la corsia di marcia senza fatica.
Misura 4.750 millimetri la nuova ammiraglia del Leone che va a inserirsi nel segmento D. Una vettura dalle linee fluide e aerodinamiche che promette maggiore manovrabilità rispetto alla precedente generazione grazie all’attento lavoro svolto dai progettisti sui volumi, ma tanto spazio a bordo e nel bagagliaio, ben squadrato, con un volume di 487 litri. La nuova 508 adotta i motori PureTech e BlueHDi, tutti con tecnologia Scr. A benzina i PureTech 180 S&S e 225 S&S, diesel i BlueHDi 130 S&S, 160 S&S e 180 S&S. Al suo interno troviamo tutti gli elementi costitutivi del Peugeot i-Cockpit: un volante compatto, un grande touchscreen Hd capacitivo da 10 pollici in formato 8/3, e un quadro strumenti in posizione rialzata di tipo digitale ad alta risoluzione da 12,3 pollici. La berlina francese dispone anche dell’iCockpit Amplify, che consente di agire sulle funzioni dinamiche della vettura per una guida su misura. Per lei, avanzati sistemi di aiuto alla guida da marchio premium.
Mercedes-Benz Classe A Diventa grande Classe A, che guadagna qualche centimetro in lunghezza a vantaggio dei passeggeri posteriori e del bagagliaio, che offre 370 litri. Con lei debutta MBUX (Mercedes-Benz User Experience), un sistema multimediale completamente nuovo che consente una comunicazione senza barriere tra auto e guidatore. Al top la sicurezza con il sistema di assistenza attivo di regolazione della distanza Distronic, il sistema di assistenza allo sterzo attivo per mantenere la distanza di sicurezza e sterzare in modo più confortevole, e il pre-Safe Plus che è in grado di rilevare il pericolo di un impatto posteriore. Più efficienti i nuovi motori: i benzina M 282 da 120 kW e M 260 da 165 kW, e il diesel OM 608 da 85 kW.
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SUSTAINABLE FLEET TEMPO DI LETTURA: 12 minuti
&
Ibride
Plug-in
GUIDA ALLA SCELTA
La macchina Vavavuma... Ricordate lo spot della Citroën Visa diesel? Da allora ne è passato di gasolio nelle pompe ma oggi le auto diesel, più pulite che mai, sono divenute politicamente scorrette. Per scegliere l’auto ci vuole l’ingegnere ambientale? Un motivo in più per noleggiarla di Matthieu Colombo
D
alla metà degli anni Settanta, in Europa, il motore diesel si è diffuso fin sotto al cofano delle auto più compatte come Golf e Fiat 127. All’inizio degli anni Novanta, a oltre cento anni dal brevetto depositato da Rudolf Diesel, le auto a gasolio hanno superato il 50 per cento delle vendite in mercati di volume come quello francese. Nel 2017, per la prima volta dopo oltre vent’anni, proprio in Francia si sono vendute più auto benzina che diesel. Oggi che questi motori hanno performance a dir poco stupefacenti e vien quasi voglia di infilare il naso nel loro tubo di scarico, il diesel è messo alla gogna e l’unica auto possibile sembra essere quella elettrica; ma i prezzi di questa tecnologia sono ancora alti, la diffusione dei punti di ricarica è ridicola, i tempi di ricarica sono quelli che sono, l’autonomia media mette apprensione e le energie rinnovabili a livello europeo non basteranno a compensare l’eventuale aumento della domanda. Probabilmente la Francia, con 19 centrali nucleari (complessivamente 58 reattori), sarebbe in una botte di ferro. Ma se l’Europa non è nelle condizioni di passare rapidamente alle auto elettriche o semplicemente ibride plug-in (con la spina), come mai i costruttori inseriscono modelli di questo tipo in gamma? Forse perché la normativa europea impone per il 2025 il limite dei 95 g/km
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di CO2 emessi in media dall’intera gamma in vendita? E se avesse ragione Mercedes, che al Salone di Ginevra ha presentato la futura Classe C220 diesel-hybrid (nome commerciale C300e?) la quale, sviluppando l’idea di Peugeot (tra l’altro inventore del filtri antiparticolato, ndr), emetterà soltanto 38 g/km di CO2? Per i comuni mortali l’auto ibrida è per ora la soluzione? Così sembra, ma di questo passo la domanda globale di litio diventerà un problema ed è imperativo trovare soluzioni alternative come (forse) le batterie al grafene. L’Unione europea ha commissionato uno studio per comprendere se un’auto elettrica sia più sostenibile di una con motore termico, considerandone l’intero ciclo di vita, a partire dai dispendiosi processi (in termini energetici) per realizzare le batterie. La risposta oscilla tra il sì e il no a seconda dei metodi produttivi dei pacchi batterie. Il Paese al mondo dove sono prodotti più pacchi batteria per auto è la Cina. Insomma, oggi nulla è bianco e nulla è nero. A ragionarci viene un cerchio alla testa. A dover scegliere una macchina, meglio noleggiarla scegliendola di pancia e lasciare tutto il rischio di una svalutazione precoce alle società di Nlt, alle banche, ai costruttori. Tuttavia, se volete che la vostra azienda abbia un’immagine più green o se le nuove tecnologie vi fanno dormire sonni tranquilli… allora continuate a leggere. www.flottefinanzaweb.com
SUSTAINABLE FLEET
Audi A3 spb e-tron
BMW 530e
1.4 benzina tb 110 kW (150 Cv) + elettrico 75 kW Potenza max 150 kW (204 Cv) da 42.700 euro
2.0 benzina tb 135 kW (184 Cv) + elettrico 95 kW Potenza max 185 kW (252 Cv) da 59.050 euro
Dovete sapere che... • Ha prestazioni simili alle A3 diesel più hot • Esiste anche la versione g-tron a metano • L’altra ibrida Audi è la Q7 con motore 3.0 TDI • La A6 è per ora mild hybrid (non va in solo elettrico)
Dovete sapere che... • La 330e è più agile, rigida e leggera... • ...ma sta arrivando una nuova serie 3 • La monovolume 225Xe ha un 1.5 ed è 4x4 • La 740e è ibrida ma con motore diesel da 3 litri
Le prime Audi A3 sportback e-tron (ossia plug in hybrid) sono arrivate in Italia a fine 2014 inizio 2015, ma l’accoglianza è stata fredda. È un ibrido che ha sotto al cofano sia un motore elettrico (fino a 30 km di autonomia senza accendere il termico) sia un 1.4 benzina turbo. È interessante perchè ha un cambio automatico 6 marce a doppia frizione. Pesa 1.630 kg ma su strada sembra una 2.0 TDI s-tronic.
Per il momento Bmw ha trovato una soluzione per non snaturare la sua interpretazione di “piacere di guida”. Al motore 4 cilindri 2 litri turbo benzina da 184 Cv (motore già portato anche a 245 Cv sulla 328i) è unita una trasmissione automatica 8 rapporti con convertitore di coppia che include un motore elettrico. Le prestazioni sono decisamente all’altezza. La stessa tecnologia è su X5 e 330e .
Ford Mondeo Bus. Hybrid
Hyundai Ioniq
2.0 benzina 104 kW (141Cv) + elettrico 34 kW Potenza max 138 kW (187 Cv) da 34.450 euro
1.6 benzina 77 kW (105 Cv) + elettrico 43 kW Potenza max 105 kW (141 Cv) da 26.750 euro
Dovete sapere che... • È la prima Ford europea ibrida • Il costruttore produce ibridi da anni per gli Usa • La Mondeo Hybrid è prodotta in Spagna, a Valencia • Le batterie sono sotto al baule. Volume residuo 384 l
Dovete sapere che... • La Ioniq esiste anche in versione plug in che... • ...ha più autonomia in elettrico per 7.000 euro in più • Esiste anche in versione cento per cento elettrica • Ha un cambio automatico a doppia frizione (6m)
La Hybrid è l’unica Mondeo 4 porte della generazione con il frontale che richiama la migliore tradizione inglese. Oltre al 4 cilindri aspirato ci sono due motori elettrici di cui uno è un generatore che mantiene cariche le batterie. Il cambio è definito dal costruttore un eCvt e di fatto ricorda il funzionamento di un grosso scooter, con la differenza che il rumore del motore non sempre corrisponde alla spinta. Confortevole.
Sotto pelle abbiamo una Kia Niro per pianale e motore, ma pesa 130 kg meno e offre un baule appena più capace. Esteticamente è una copia carbone dell’ibrida più nota al mondo, ma tecnicamente la Ioniq si differenzia per il cambio automatico e doppia frizione (velocità di cambiata poco superiore a un robotizzato) che integra il motore elettrico. Le prestazioni sono sufficienti in ogni condizione.
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iPerformance
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SUSTAINABLE FLEET
Kia Niro HEV Urban
Lexus UX 250h
1.6 benzina 77 kW (105 Cv) + elettrico 43 kW Potenza max 105 kW (141 Cv) da 25.000 euro
2.0 benzina potenza n.d. + elettrico 75 kW Potenza max 131 kW (178 Cv) Prezzo n.d.
Dovete sapere che... • Esiste anche in versione plug in che... • ...ha più autonomia in elettrico per 11.700 euro in più • A pari allestimento la PHEV costa 7.700 euro in più • C’è anche la berlina Optima ibrida (da 44.000 euro)
Dovete sapere che... • Lexus è il marchio ‘di lusso’ di Toyota. • 20 anni d’esperienza ‘hybrid’. UX arriva entro il 2018 • Super gamma. Ci sono le CT, IS, GS o i suv NX e RX • UX ha nuove barrerie Ni-MH. Dispo 2 o 4WD
L’idea di unire il concetto di suv compatto ad auto ibrida è vincente, le linee piacciono e la qualità percepita degli interni supera le aspettative. Come la cugina Ioniq, ha un cambio a doppia frizione che fa il suo dovere. Con l’allestimento Urban, Niro mantiene da sola le corsie, con il più ricco Energy da 30mila euro ‘vede’ anche i pedoni e frena da sola. Anche il pacco batterie è garantito 7 anni o 150.000 Km!
Questo suv compatto Lexus è stato appena presentato e il costruttore si aspetta che faccia crescere le vendite del marchio in Europa del 25/30 per cento. Per la prima volta lo schema ibrido Toyota lavora con un motore benzina da 2 litri e una nuova trasmissione cvt. La nuova configurazione transaxle ha permesso di mettere dietro il motore elettrico dando la possibilità di avere la trazione integrale E-Four.
Mercedes C350h sw
Mitsubishi Outlander
2.0 benzina tb 155 kW (211 Cv) + elettrico 60 kW Potenza max 215 kW (292 Cv) da 50.549 euro
2.4 benzina ciclo Atkinson + elettrico Potenza totale 149 kW (203 Cv) da 53.800 euro
Dovete sapere che... • La gamma di ibride è in evoluzione • Classe C, C sw, E, GLC e GLC coupé... • L’ibrido benzina non ha limiti di circolazione... • ...ma la versione ibrida diesel sarà tecnicamente top
Dovete sapere che... • Nuova versione 2.4, prima era 2.0 • Ha la trazione elettrica integrale • Oltre 100mila unità vendute in Europa • Non ha cambio automatico o cvt
Ibrida, premium e station wagon? È merce rara. La Classe C ci convince con il suo duemila turbo benzina con cambio automatico a 7 marce e, tra i due, un motore elettrico da 60 kW. Prestazioni di rilievo, praticità e capacità di carico praticamente equivalenti alla diesel. Arriverà presto anche la ibrida con il nuovo 2.0 diesel (non il 2.2) che promette miracoli in termini di emissioni di CO2 e consumi.
È il suv ibrido più apprezzato in Europa. Ha un motore benzina ciclo Atkinson 2.4 (fino a ieri era un 2.0) che alimenta un generatore collegato alle batterie ricaricabili (plug in) sotto pianale. Batterie che alimentano due motori elettrici (uno anteriore e uno posteriore) per garantire la trazione integrale. La nuova versione ha batterie litio il 15 per cento più capienti che si ricaricano in sei ore e mezza con la presa di casa.
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SUSTAINABLE FLEET
Renault Scenic Hybrid Assist
Toyota nuova Auris
1.5 turbodiesel 81 kW (110 Cv) motore/generat. elettr. da 10 kW da 29.100 euro
2.0 benzina potenza n.d. + elettrico 75 kW Potenza max 131 kW (178 Cv) Prezzo n.d.
Dovete sapere che... • Non è ibrida o ibrida plug in, ma mild hybrid... • ...ha batterie 48V che non rubano spazio • Non può muoversi in elettrico, solo a diesel acceso • Tecnologia che ottimizza consumi ed emissioni
Dovete sapere che... • Toyota ha inventato l’auto ibrida di serie • La prima Prius ibrida è stata presentata nel 1997 • Gamma: Yaris, Auris, Auris sw, Prius, CH-R, Rav4 • Niente litio ma batterie Ni-Mh con oltre mille brevetti
Vi presentiamo questa Scenic anche per sottolineare la differenza tra ibride e mild hybrid. Queste ultime recuperano energia e la restituiscono, ad esempio in aiuto al motore termico ai regimi più bassi, in modo semplice e tecnologicamente poco costoso. Non è la proposta per chi cerca un’auto che può muoversi per qualche chilometro a emissioni zero, ma è una soluzione intelligente che si diffonderà.
Non è un restyling. La nuova Auris è l’evoluzione ultima dell’ibrido Toyota. Ha un nuovo motore 2.0 e ben 178 Cv di potenza complessiva, batterie Ni-Mh di quarta generazione (nel 2022 potrebbero arrivare quelle allo stato solido) e una nuova dinamica di guida grazie al baricentro più basso e una carreggiata più larga. Questa Auris sarà nelle concessionarie nel 2019, forse con una nuova trasmissione cvt.
Toyota CH-R Hybrid
Volvo XC60 T8 Plug-in
1.8 benzina 72 kW (98 Cv) + elettrico 53 kW Potenza max 90 kW (122 Cv) da 28.550 euro
2.0 diesel tb 235 kW (320 Cv) elettr. 64+35 kW Potenza max 288 kW (390 Cv) da 69.500 euro
Dovete sapere che... • Tecnologia ultra collaudata. Chiedete ai tassisti... • È una trazione anteriore. È 4x4 solo se non ibrida • Se cercate un baule capiente: Auris sw o Rav4 • Sceglietela con il solo Navi Plus e il ruotino
Dovete sapere che... • Le ibride Volvo costano e sono potenti • La T8 ha il 2 litri turbo della T6 più... • ...due motori elettrici da 64 e 35 kW • Il baule conserva la capacità delle versioni diesel
Ha delle linee così improbabili... che piace, e le vendite lo dimostrano. Tecnologicamente è una Prius in tutto e per tutto. Il motore 1.8 da 98 Cv, la trasmissione cvt, le batterie e il motore elettrico sono gli stessi. La guida è più dinamica della popolare sorella grazie al nuovo pianale TNGA, ma cambio è il noto cvt che, per intenderci, in accelerazione ricorda uno scooter. Meriterebbe una versione più potente.
Il nome completo del maxi suv ibrido è T8 Twin Engine AWD Geartronic. Ma i motori, a ben vedere, sono tre. Il benzina turbo, l’elettrico alimentato dalle batterie ricaricabili (4,5 ore dalla presa di casa) che dà trazione al posteriore, e un motore elettrico più piccolo che sostituisce motorino di avviamento e alternatore. Risultato, gli oltre duemila chili di suv volano e i consumi dichiarati in ciclo combinato sono irrisori.
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GLI LCV DI F&F TEMPO DI LETTURA: 6 minuti
di Tiziana Altieri
T
ransit Custom cambia faccia. Il veicolo commerciale da una tonnellata più venduto in Europa, da febbraio è disponibile nella nuova veste ispirata alle vetture Ford di ultima generazione. Si dota, infatti, di un’alta griglia trapezoidale e di fari sottili che, negli allestimenti top di gamma, si arricchiscono delle luci diurne a led e di proiettori Xenon Hid. Ancora più funzionale l’abitacolo, che sfrutta materiali resistenti e piacevoli al tatto e offre 25 litri in più di spazio per lo stivaggio degli oggetti al seguito. Con la new generation Custom è disponibile, abbinato al display centrale da 8 pollici, Sync 3, il sistema che permette di controllare
audio, navigazione e connessione dal proprio smartphone durante la guida usando i comandi vocali. Sync 3 è compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. Chi non lo richiede può sempre contare su MyFord Dock, al centro del pannello strumenti, per l’alloggiamento e l’alimentazione di smartphone, navigatori e altri dispositivi elettronici.
ECOnetic per i più attenti al risparmio Sotto il cofano batte il motore EcoBlue, un due litri scarsi, lanciato nel 2016 che si è fatto subito apprezzare per i consumi contenuti uniti alle ottime prestazioni, soprattutto in accelerazione. È offerto nelle tarature 77, 96 e 125 kW
LA PLANCIA BICOLORE caratterizza il nuovo abitacolo, dove spicca il display centrale da 8 pollici collegato alla telecamera posteriore che consente di manovrare il veicolo in sicurezza anche in spazi ristretti, e il sistema Sync 3 compatibile con Apple Car Play Android Auto. IL NUOVO CAMBIO AUTOMATICO a 6 rapporti, nell’immagine a destra, è una delle principali novità dell’edizione 2018 di Ford Transit Custom.
VANO DI CARICO Il Transit Custom continua a essere offerto con un passo (2.933 millimetri), due lunghezze (4.973 o 5.340 millimetri) e due altezze (2.000 o 2.343 millimetri) con un peso complessivo da 2,6 a 3,4 tonnellate. Il vano misura da 6,0 a 8,3 metri cubi. Vi si accede dalle porte posteriori e da quella laterale scorrevole destra di serie. E per gli oggetti più lunghi (come scale e tubi) si può contare sull’apertura ricavata nella parte inferiore della paratia.
FORD TRANSIT CUSTOM
CAMBIO
Nuove linee esterne e interni mutuati dalle vetture del Gruppo per il commerciale che punta alla leadership in Europa. Grazie anche a una nuova trasmissione automatica made in Usa e agli avanzati dispositivi di sicurezza
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GLI LCV DI F&F
(105, 130 e 170 Cv). Per rispettare i limiti sulle emissioni Euro 6 sfrutta un catalizzatore con iniezione di urea abbinato a un filtro antiparticolato e a una valvola Egr. Ora, con le motorizzazioni più potenti, si può avere anche il cambio automatico ‘made in Ford’ 6 rapporti. Il vero asso della manica del modello 2018 che secondo i vertici della Casa americana conquisterà nuovi segmenti di clientela. I più attenti al risparmio possono optare per la versione ECOnetic, equipaggiata con il propulsore meno potente ricalibrato, Start&Stop, pneumatici con bassa resistenza al rotolamento, sistema di ottimizzazione dell’accelerazione e velocità limitata a 100 chilometri orari. Importanti passi avanti sono stati fatti sul fronte della sicurezza. Su Custom approdano sistemi fino a questo momento esclusivo appannaggio del mondo vettura Ford come l’Intelligent Speed Assist, una tecnologia utile a prevenire il superamento dei limiti consentiti, il Blind Spot Information System, che utilizza sensori radar per rilevare il passaggio di veicoli in prossimità della zona d’ombra, o il Cross Traffic Alert, che allerta della presenza di veicoli o biciclette in avvicinamento. Quattro gli allestimenti: Entry, Trend, Titanium e Sport, che si distinguono per la cura dei dettagli e la crescente dotazione elettronica di bordo. Si parte dai 21.750 euro, Iva esclusa.
Per il trasporto persone arriva Tourneo Ford ha scelto il Salone di Ginevra per mostrare in anteprima Tourneo Custom, la versione passeggeri del suo veicolo commerciale di punta. Dentro può ospitare fino a nove persone in un ambiente migliorato nel comfort e nella silenziosità. Unico nel suo segmento, offre sei sedili individuali (di serie con gli allestimenti top di gamma), con la possibilità di organizzare le due file posteriori in formato ‘conferenza’ (immagine in basso a sinistra) in grado di garantire una maggiore interazione tra i passeggeri delle ultime due file. In alternativa possono essere ripiegate (sotto a sinistra) o completamente rimosse per creare spazi simili a quelli di una limousine, per massimizzare lo spazio per i bagagli o soddisfare le diverse esigenze lavorative o personali. Più efficace il sistema di climatizzazione, che consente di raggiungere la temperatura desiderata in tempi più rapidi. E, ancora, agli occupanti dei sedili posteriori sono dedicate ben sei porte Usb e un sistema audio a dieci diffusori che regala un suono avvolgente. Rinnovati anche i rivestimenti con materiali più preziosi e un maggior numero di tonalità. Non cambia rispetto alla versione da lavoro l’offerta di motori con l’EcoBlue 2.0 nelle tre potenze. Perfetto per i servizi shuttle.
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LE PROVE DI F&F
LA SCELTA DI Flotte&finanza
TEMPO DI LETTURA: 7 minuti
NISSAN X-TRAIL
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‘COMODI’ POSTI
Cognome e nome Nissan X-Trail Luogo di nascita Giappone Versione Tekna dCi 177 4WD Alimentazione gasolio Cilindrata cm3 1.995 Potenza kW (Cv)/giri 130 (177)/3.750 Coppia Nm/giri 380/2.000 Omologazione Euro 6b Cambio/n° marce manuale/6 Consumo combinato l/100 5,8 Emissioni CO2 g/km 153 Capacità serbatoio l 60 Capacità bagagliaio dm3 445 (1.982*) Lunghezza mm 4.640 Passo mm 2.705 Larghezza mm 1.830 Altezza mm 1.710 (1.715 con barre) Massa vettura kg 1.709 Prezzo (chiavi in mano) € 39.540 On line www.nissan.it (*) Con sedili posteriori abbattuti
Un optional interessante, diventato ormai un classico del costruttore nipponico, ma buono soprattutto per i ‘casi d’emergenza’ di Gianluca Ventura
Impercettibili le novità introdotte col model year 2017. Del crossover nipponico sono previsti oggi tre livelli d’allestimento: Visia, N-Connecta e Tekna.
R
ipensato completamente nel 2014, il Nissan X-Trail model year 2017 è stato rivisto - com’era logico soprattutto nelle dotazioni e negli allestimenti. All’indomani del debutto lo avevamo provato in versione due ruote motrici, col diesel più piccolo e il cambio Cvt; ora lo riassaggiamo con la trazione integrale e una scatola meccanica, soluzione buona per chi percorre spesso strade difficili (montagna o genericamente a scarsa aderenza) e preferisce dirottare i soldi altrimenti spesi per l’automatico verso un sistema di trazione più evoluta, 4x4 appunto.
L’integrale col cervello Nel caso, l’All Mode 4x4-i a controllo elettronico, che si
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gestisce - anche in velocità - attraverso un semplice rotore localizzato sul tunnel della trasmissione, vicino alla cloche del cambio. Col selettore su 2WD la trazione è sull’anteriore, ma se il conducente va giù deciso sul pedale dell’acceleratore allora la centralina applica automaticamente un po’ di trazione anche al retrotreno. Selezionando invece ‘auto’ (posizione centrale), sarà il www.flottefinanzaweb.com
LE PROVE DI F&F COMODITÀ In console centrale ci va il sistema NissanConnect (foto all’estrema sinistra), dotato di uno schermo tattile da sette pollici ad alta risoluzione, radio Dab, connettività smartphone e collegato al sistema di telecamere a 360 gradi. Nella foto al centro, il tasto d’avviamento col sistema d’accesso keyless. A fianco, una spia nel montante di ciascuna porta anteriore indica la presenza di veicoli ai lati dell’automobile.
INTERNI Remake dopo remake, l’X-Trail sembra aver abbandonato sempre più le sembianze da fuoristrada. Buona la dotazione di vani portaoggetti, ricavati in plancia e sul tunnel, dove c’è perfino un doppio portabicchieri/lattine con sistema di refrigerazione e paratia rimovibile, che consente di trasformarlo in una vaschetta squadrata. Sopra, nella seconda foto da sinistra, il poco spazio disponibile sotto il piano di carico qualora si opti per i due strapuntini aggiuntivi, come in questo caso (foto all’estrema destra). Gli schienali posteriori sono abbattibili anche separatamente e c’è il varco passante per gli sci.
computer di bordo a distribuire in assoluta autonomia la trazione tra fronte e retro, massimizzando così l’aderenza su qualsiasi terreno. Infine c’è la funzione ‘Lock’, che inserisce permanentemente la trazione integrale, bloccandola sulla proporzione 50/50 tra fronte e retro. Insomma, un sistema che, pur offrendo il 4WD automatico, consente d’intervenire manualmente, accontentando così anche i fuoristradisti più accaniti.
Quei due posti in più Ma c’è un’altra cosa che distingue i Suv e crossover Nissan da altri. E cioè la possibilità di avere due sedili omologati in più, passando così da cinque a sette posti.
In realtà due strapuntini ripiegabili, capaci - quando non in uso - di sparire completamente nel fondo del bagagliaio e che possono essere alzati in un baleno, non prima però di aver fatto avanzare il divanetto - frazionabile - della fila posteriore. Il sistema consente di modulare al meglio lo spazio posteriore e lascia comunque una mini stiva anche coi due posti - per la verità non comodissimi - in uso. Un optional, dicevamo, offerto da Nissan in tandem col tetto vetrato panoramico apribile elettricamente (Familiy pack) al prezzo di 1.550 euro e che limita lo spazio sotto il baule solo a una piccola fascia poco profonda per dotazioni d’emergenza e kit gomme. Tre i livelli d’allestimento proposti: dall’economico Visio al top di gamma Tekna (quello della prova), passando per l’N-Connecta. Quest’ultimo forse il più adatto a un utilizzo fleet, visto che comprende il sistema d’infotainment/navigazione NissanConnect, quelli di sicurezza Safety Shield normale e plus (che frenano il veicolo automaticamente in caso d’emergenza e permettono di rilevare ostacoli attorno, ma non solo) e la videosorveglianza in pianta a 360 gradi. Insomma, tanta roba. MECCANICA La vettura del test montava il due litri scarsi turbodiesel da 177 cavalli (foto all’estrema sinistra), un‘unità quadriclindro che dà un buon brio all’X-Trail, qui nella versione con trazione sulle quattro ruote (foto al centro). Si tratta dell’esclusivo sistema All-Mode 4x4-i con torque vectoring, che si comanda attraverso il rotore localizzato sul tunnel, nei pressi dellla cloche del cambio, qui manuale a sei marce (foto a lato). Volendo, si può richiedere un Cvt a trasmissione continua, che si comporta come un automatico. Della partita anche lo stop/start, di serie su tutti gli X-Trail.
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NEWS ATTUALITÀ
A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA
‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierà per i gestori e gli utenti di auto aziendali
HERTZ VOLA CON EUROWINGS È operativo l’accordo tra Hertz Europe ed Eurowings grazie al quale i passeggeri della compagnia aerea del gruppo Lufthansa godono di tariffe speciali sul noleggio delle vetture Hertz e Thrifty, e i membri del Boomerang Club guadagnano un minimo di 500 miglia sui noleggi Hertz e di 250 su quelli Thrifty. I clienti Eurowings che noleggiano con Hertz hanno accesso anche ai benefici standard: il check-in online, per risparmiare tempo al banco; la possibilità di scegliere l’auto che preferiscono all’interno di un gruppo selezionato; optional e servizi per viaggiare sereni. Per inaugurare l’inizio della partnership, un aereo Eurowings volerà con il logo Hertz sulla livrea.
LA SICUREZZA NON È UN OPTIONAL ISA (sistema di adattamento intelligente della velocità) e AEB (frenata automatica di emergenza) obbligatori sulle auto nuove, oltre alle ‘Zone30’ intorno a scuole e aree pedonali e alla riduzione dell’Iva sui seggiolini: sono le misure suggerite dall’ETSC - European Transport Safety Council per “evitare che così tanti giovanissimi muoiano sulle strade”. Secondo il ‘Rapporto sulla sicurezza dei bambini’ presentato dall’ETSC, infatti, negli ultimi dieci anni in Europa 8.000 tra bambini e under 14 sono morti a causa di incidenti stradali: la metà viaggiava a bordo di un’auto, il 33 per cento è stato investito mentre camminava o attraversava la strada, il 13 per cento andava in bicicletta. Ogni 13 ragazzini che muoiono in Europa, uno perde la vita in un incidente stradale. Il direttore esecutivo dell’ETSC, Antonio Avenoso, ha comunque sottolineato che “il vero cambiamento si realizzerà solo quando queste tecnologie - esattamente come le cinture di sicurezza -saranno montate di serie su tutte le auto nuove e non saranno solo optional per pochi”.
ALD AUTOMOTIVE, LA TELEMATICA SALE A BORDO
ARVAL STA CON LE START-UP Arval Italia accompagnerà i neo imprenditori di Réseau Entreprende Lombardia, associazione senza scopo di lucro con sede a Milano che opera con l’obiettivo di creare posti di lavoro nella regione, nella realizzazione di progetti specifici su temi di mobilità. In seguito all’accordo del 20 marzo, le start-up selezionate grazie alle ‘call’ di Réseau avranno il compito di portare avanti quei progetti potendo contare sull’attività di mentoring di Arval Italia. Dal 2015 Réseau ha convalidato nove start-up. Altre sette sono in fase di professionalizzazione pre-convalida.
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Dai dati in tempo reale sul chilometraggio a quelli sul consumo di carburante e altre voci strategiche della manutenzione della flotta. Tutto a disposizione dei fleet manager e delle aziende clienti di ALD Automotive in virtù dell’accordo siglato con LoJack Italia, società del gruppo CalAmp specializzata nel recupero dei veicoli rubati e nei servizi automobilistici innovativi. Tra questi CrashBoxx, soluzione che fornisce notifiche istantanee sugli effettivi incidenti, stime dei danni fisici riportati e informazioni sulla dinamica degli eventi. In una prima fase ALD testerà gli equipaggiamenti tecnologici targati LoJack Connect sul mercato italiano per poi avviarne la diffusione su tutto il mercato europeo.
È IL CANE IL VERO BENEFIT AZIENDALE In principio fu l’auto e per molti lo è ancora. Non per i Millennials, che sul podio dei desiderata in azienda mettono un ambiente amico degli animali, dei cani in particolare. Risulta da una ricerca Ipsos condotta in otto Paesi, tra cui l’Italia, secondo cui per il 41 per cento del campione interpellato il vero incentivo è la possibilità di andare in
ufficio con il proprio cane. Questa opzione è stata superata soltanto dal ‘worklife balance’, cioè la possibilità di gestire al meglio il tempo lavoro e il tempo libero (44 per cento),
e dal lavoro agile (64). Un apposito protocollo ‘Pets at work’, che ha affrontato anche il problema dell’integrazione con lavoratori meno inclini ad avere un ‘collega’ scodinzolante o il modo di gestire la convivenza in caso di persone allergiche, è in fase di elaborazione con la collaborazione dell’Università di Milano.
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INTERVISTA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
TOMTOM TELEMATICS
Dritti alla meta Nuovi dispositivi e nuove soluzioni per rispondere alle esigenze dei fleet manager. Che sono quelle di sempre: efficacia, versatilità, facilità d’uso
L
a guida autonoma è a un passo eppure si discute ancora di come vincere le resistenze degli utilizzatori rispetto alle black box. Tecnologia e realtà viaggiano a due velocità diverse? Per capire se è solo un’impressione ci siamo confrontati con Marco Federzoni, sales manager di TomTom Telematics Italia. “Le cosiddette black box si sono estremamente evolute nel corso degli anni, fino a diventare lo strumento cardine per lo sviluppo delle connected car, che ultimamente stanno riscontrando parecchia attenzione da parte del mercato. Credo che tecnologia e realtà siano fortemente collegate: la prima offre soluzioni per rispondere alle necessità della seconda”.
F&F Intervenendo a Innovauto ha detto: “Mi fa impazzire che Waze utilizzi le informazioni degli utenti; noi abbiamo un approccio esattamente contrario”. Ovvero? TomTom Telematics utilizza la piattaforma WEBFLEET che raccoglie terabyte di dati ogni minuto e li confronta con lo storico raccolto negli ultimi dieci anni. Grazie ai nostri algoritmi dedicati e www.flottefinanzaweb.com
alla comparazione con i dati storici siamo in grado di aggiornare tutti i nostri utenti senza doverci affidare alla soggettività delle loro informazioni.
F&F Di che cosa hanno bisogno oggi i fleet manager? Efficacia, efficienza, versatilità e facilità d’uso sono le nostre parole d’ordine. La nostra soluzione SaaS WEBFLEET è stata da poco riprogettata interamente proprio per soddisfare le necessità di manager e driver. Da PC, tablet o smartphone è sempre possibile gestire e monitorare la propria flotta, personalizzando mappe e report in maniera semplice e intuitiva, modificando in tempo reale i percorsi e sfruttando appieno le molteplici funzionalità in base alle specifiche necessità.
F&F È di ottobre l’accordo con LeasePlan sulle connected car. Quanto spingono le società di NLT sulla diffusione di dispositivi telematici?
Marco Federzoni è sales manager di TomTom Telematics Italia. I dispositivi - in basso il driver terminal TomTom PRO 5350, sopra il titolo la nuova linea di prodotti e la soluzione SaaS offrono un monitoraggio costante sullo stile di guida e le informazioni sulle condizioni del traffico in tempo reale, contribuendo ad aumentare il livello di sicurezza dei guidatori.
Le soluzioni come WEBFLEET sono ormai fondamentali per gestire in maniera ottimale un parco auto di piccole, medie e grandi dimensioni. Poter accedere alle informazioni sullo stato di salute dei mezzi permette di organizzare in maniera adeguata e intelligente gli interventi di manutenzione, ottimizzando i costi e pianificando in modo più consapevole gli investimenti. Fattori positivi che, a cascata, si riversano sull’utente finale aumentandone la soddisfazione. marzo 2018 - Flotte&finanza - 37
ECO NEWS
IL NOLEGGIO Ăˆ ECOCOMPATIBILE
Elettrico e ibrido, metano e idrogeno... Gli orizzonti ‘verdi’ del renting a lungo e breve termine appaiono sempre piĂš sconfinati. Flotte&finanza li mette a fuoco per voi, riferendo di accordi, novitĂ , progetti. Anche decisamente futuribili...
MUOVERSI CON ENERGIA
ELETTRICHE, BOOM NEL 2025
Un nome un programma. Quello dell’Osservatorio ACI, ‘Muoversi con energia’, che per il 18 aprile promuove il primo tavolo tecnico su ‘Lo sviluppo tecnologico dell’autotrazione’. “Azione prioritariaâ€?, ha dichiarato il presidente Sticchi Damiani, “la sostituzione del parco circolante con autoveicoli dotati di motori di nuova generazione in grado di sfruttare qualunque sistema di propulsione e rispondere in modo efficace all’esigenza di limitare i consumi energetici e le emissioni allo scaricoâ€?. Partecipano ai tavoli tecnici Eni, Snam, Enel, Enea, IM-CNR, Confindustria energia, Unione petrolifera, Assogasmetano, ElettricitĂ futura, FCA, RSE, RIE e Fondazione Caracciolo ACI.
Il numero di veicoli elettrici crescerĂ in modo esponenziale nei prossimi anni. Entro il 2030 tra Cina, Europa e Stati Uniti ne circoleranno 164 milioni, oltre 65 volte in piĂš rispetto a oggi. La sola Cina ne vedrĂ sulle sue strade 73,7. In Europa, invece, si passerĂ dagli attuali 500mila a 45 milioni. Ăˆ quanto prevede l’Osservatorio Autopromotec, struttura di ricerca di Autopromotec, sulla base di uno studio realizzato dalla societĂ internazionale di consulenza PwC. I veicoli zero emission aumenteranno gradualmente la loro penetrazione fino al 2020, per poi accelerare in modo considerevole a partire dal 2025, spinti dalle piĂš stringenti normative in fatto di emissioni, dal miglioramento della rete dei punti di ricarica, dal calo dei prezzi delle batterie. La ‘rivoluzione elettrica’ coinvolgerĂ anche la rete degli autoriparatori. Oltre a tenere conto delle direttive della Casa madre, la manutenzione di un’auto elettrica chiama in causa sicurezza di guida, assetto, pneumatici, ammortizzatori e stato di fari, impianto frenante e tergicristalli.
200 COLONNINE TUTTE PER LEI
GPL, MA QUANTO CI PIACI
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Tutti a parlar di elettrico, ma è il GPL che in Italia ha registrato un’impennata nel gradimento. Lo confermano le immatricolazioni: nel 2017 le auto alimentate a Gas di Petrolio Liquefatto sono cresciute di 27 punti percentuali, con una penetrazione sul mercato che è passata dal 5,6 al 6,5 per cento rispetto all’anno prima. La composizione del nuovo circolante vede le auto diesel incidere per il 56,4 per cento e le benzina per il 31,9, mentre le auto ibride, a metano ed elettriche si ritagliano rispettivamente una
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quota del 3,4, dell’1,7 e dello 0,1 per cento. Sono dati comunicati durante l’assemblea annuale di Assogasliquidi. Rispetto ai consumi, la domanda di GPL ha raggiunto i 3,4 milioni di tonnellate, valori in linea con il 2016, mentre quella di metano è cresciuta del 50 per cento a quota 29.800 (per il 2020 si stima un incremento del 300 per cento).
IBRIDA E FLEXI FUEL Marcia a benzina, a etanolo o con una miscela a componente variabile fra i due carburanti. Ăˆ la Prius Hybrid FFV, per ora ancora allo stadio di prototipo, presentata da Toyota a un evento organizzato in Brasile cui hanno partecipato rappresentanti di Governo, del mondo
universitario e dell’industria. Lo sviluppo del Flexible-Fuel Vehicle, che utilizza un combustibile prodotto da fonti rinnovabili di tipo vegetale, come l’etanolo, rientra nel piano Toyota che entro il 2050 mira a ridurre le emissioni di CO2 delle proprie auto del 90 per cento rispetto al dato di riferimento del 2010.
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AFTERMARKET
POST VENDITA
La produzione di componenti e ricambi, il riciclo, la distribuzione, la rivendita e l’installazione di tutte le parti dei veicoli, la manutenzione, i prodotti chimici, le attrezzature, gli equipaggiamenti e gli accessori. L’aftermarket automobilistico è servito
IO COMPRO SU EBAY Un articolo venduto ogni 5 secondi, che siano accessori o ricambi per auto e moto, uno ogni 13 minuti sul versante del comfort e della personalizzazione, in particolare antifurti, interni e pulizia. È l’impressionante trend di acquisto rilevato nel 2017 su eBay, marketplace presente in Italia con oltre 46 milioni di articoli nuovi appartenenti alla categoria ‘Veicoli: ricambi e accessori’. L’acquirente punta ovviamente a risparmiare. Nei mesi interessati dal cambio gomme, per esempio, sono stati venduti 27 treni all’ora, con una crescita del 70 per cento rispetto agli altri periodi dell’anno. Nel 2017 le ricerche di ricambi auto hanno riguardato principalmente Fiat 500, Jeep Renegade e Alfa 147.
PANTOFOLE HI-TECH Giappone e tecnologia, si sa, sono un binomio indivisibile. Ma le pantofole che si parcheggiano da sole! Ebbene, le troverete al ProPilot Park Ryokan di Hakone, a 100 chilometri da Tokyo. Grazie a una speciale versione della tecnologia di guida autonoma ProPilot Park di Nissan, basterà premere un pulsante e le pantofole, come anche tavolini e cuscini da pavimento, torneranno automaticamente nelle rispettive posizioni. L’hotel di Hakone ha deciso di testare questa tecnologia per intrattenere gli ospiti e anche per ridurre il carico di lavoro del personale.
DISTRIBUZIONE PREMIUM
LO PUÒ FARE ANCHE UN BAMBINO Due, in questo caso: i fratelli di Colonia Daniel e Lara Krohn, 11 e 9 anni, che hanno dato a Ford un’idea tanto semplice quanto geniale. In auto con papà, nel mezzo di un’acquazzone, si sono accorti che la vaschetta del liquido lavavetri era vuota e che il parabrezza era sempre più sporco. Da qui l’idea di recuperare e riutilizzare l’acqua piovana per mantenerlo pulito. Il loro progetto, testato con successo su un’autopompa giocattolo, è ora al vaglio degli ingegneri Ford che hanno deciso di applicare il dispositivo a una vera Ford S-Max. Daniel e Lara, intanto, hanno vinto una competizione scientifica locale.
LA SICUREZZA INIZIA DAL PARABREZZA È Venezia la città dove si riparano di più i vetri delle vetture: il 45,2 per cento degli automobilisti della Laguna che si recano presso un centro Carglass per un danno al parabrezza opta per la riparazione. Seguono gli automobilisti di Pistoia (45,1 per cento), Trieste (44,9), Terni (42,4), Pordenone (41,8). È invece la Toscana la regione che fa registrare il numero maggiore di interventi: 42,1 per cento. A breve distanza il Friuli Venezia Giulia (41,7),
Si posiziona nel segmento premium la nuova linea di prodotti dedicata alla distribuzione motore e commercializzata Rhiag Group. Comprende kit completi di Cinghie, Cuscinetti tendicinghia, Pompe acqua. Considerando che gli interventi sulla distribuzione richiedono di sostituire diversi componenti, il kit appare come la soluzione più pratica: garantisce la fornitura di tutte le parti necessarie, evita il rischio di errori, assicura uniformità nella qualità dei ricambi, fa risparmiare tempo prezioso.
l’Umbria (41,3), il Veneto (37,2), l’Emilia Romagna (37). Secondo il report 2017 di Carglass, un terzo delle riparazioni avviene nel primo trimestre dell’anno, logica conseguenza delle condizioni meteorologiche avverse. A febbraio il picco (31,2 per cento). Contestualmente a un
intervento sul parabrezza, il 57 per cento dei clienti sostituisce anche i tergicristalli (il 62 a gennaio e ottobre). Se l’inverno induce a cambiare le spazzole, la primavera invoglia a igienizzare l’auto: l’11 per cento dei clienti si affida all’azione dell’ozono per avere una vettura ‘sana’. Un dato interessante riguarda infine gli ADAS: nel 2017 gli interventi di ricalibratura sui parabrezza che montano i sistemi automatici di supporto alla guida sono quasi raddoppiati, passando dal 4,7 per cento del 2016 all’8,1.
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Numero 46 Marzo 2018
Casa Editrice la fiaccola srl
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Scegliere, Gestire, Ottimizzare
sti o che tti, se que Accertat i vi contra rapporti e creare nuo a regolare i loro ve figu gurre tti nuo più ada ali, queste di oggetto patrimoni divenire el o ber Come nel dovreb ad hoc. ratori ope mativa nor cui g, i una pria franchisin di una propri caso del e su o contar . posson un disciplina e gradito u specifica ebb lare, sar nteso a e inte In partico legislator del rità del intervento peculia di e, d ne, ntare le termin regolame breve o lungo d ad a e io, sumo com e nolegg largo con rezzature o gli stro ordin beni di li. ali. di esempio alcune att to, nel no mercia già scrit ager, che vive civili e com tutto o an del a, come io” autoveicoli,ne, invece, tazione eta pre l’ovvio m esiste. Al fleet m io e lo gestisco interpr ire si ritie e n ad plic No rib n o. la sem Non per , il noleggio no “Il contratto è m picabile o per cas le aus cas e: oggetto vo enziale er og a ha per legislati n resta che dir le irregolari? ra giurisprud (quindi tti che ess accordi ze (q no la figu causa di È noto infa singole senten questo, se cerco te una ci: danni a de ile mo sid nsi era con dice Civ chiaria go tispecie ente Co fat luo l Dunque e * o vig sat imo olo nel io i Bov ), in prim interes di Dionig per una del nolegg Quanto ad Le parti oni unite uire’ eziion a cura le sez vo. o ‘costr posson tratto quelle del zio non la tro contratto scrissi un e, senza ne, e tempo fa ssa ion le un con . n po’ di iodico che della Ca esso, com è non ne genera one io ad hoc zio per un per ervazi e cio di nolegg tando ttare. po’ articolo una oss atipico ni da tra oni ente . titolo un stio Rispet , ste un sam que ra esi tive va res le figu ave del esp io non impera una ble bl mi cibile a Il nolegg rivista pone pro le norme pubblico a ndu rio: io alla alla ato Ess rico egg poi provoc mesi, di fronte ta, il nol er l’ordine e. o pochi mative t manag particolari une lo è già previs n costum Passaron acun nor va e ome. So di un flee e il buo i lac o la lettera faceto, si chiede esiste ecc fare riferiment o semplic fer e giunse ttina ncanza referiibil e il pre ario se la ma il serio to dalla g. ma necess sarebbe che, tra ciplina già tipizza (art.1571 e seg ’ per le quali sarcastico e, oppure una dis può andava a quanto se non struire zione di i verament locazione mi dom ti he ‘co re ana la tut di anc ora l’em per ava sto la e a lav legge possibilità interessati ta. E que lo impegn to che a ice del sso andass ile). La e creatr adegua zione ttività che soggetti ne, vis ia del C. Civ lto spe una fun se quell’a solo un’illusio tto tra due l’autonom amata mo e negarsi se a”. Stava un contra espressione del enza, chi ttaz e alla luc giorni fos campav l’articolo pre azion oluzione giurisprud l’interpre alcuni eggio “ci farlo è un’ disciplinata dal lui a re, nol re e il l’ev : com con di produr attii e del ad adegua si tutela trattuale nte in crisi e le parti con do lme del res ran tua rtà ent abi la libe degli inte , effetti con lui e . 1322, è ire ietà e tra loro titu dealer che contatto. soc ent cos della in erto di concordem e rilevanti per ridica è un esp entravano ent ali. figura giu ita’ nel nostro gii Bovolo nig giuridicam porti patrimoni inare ‘ab to cato Dio Se questa rap determ *L’Avvo el traspor ente non e si è a del regolare parti di tualistica concretam tivo, fiscalment e, i tte alle contratto contrat -3 isla ent Ciò perme il contenuto del finanza to da ordine leg E anche civilm è previs o ente 8 - Flotte& gon non ram 201 no? o io, ven libe o rzo ma posto i giorno e il nolegg devono che ogn che, com contratti o idi oppure rciment sono val risa per stipulati ali azioni leg temersi
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m? ergo su Laboro
#FORUMAutoMotive Quando alla guida c’è una donna A voi la palla Toyota per le flotte? Full Hybrid Electric
TE NIEN TI N A T CON
I listini di F&F Per un noleggio sostenibile
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Dal primo luglio, solo pagamenti tracciabili. Per dedurre le spese, liberi professionisti e fleet manager possono fare affidamento sulle carte carburante elettroniche. Molto più che un pieno
A PR P OPOSITO
DI FLOTTE&FI
Dalll’a l’andam NEW ento del ATTUA S ggli mercato li aaut LITÀ utomobi del rentin listi. Cos g all’att ’è cambia ‘Pillole’ uale off to e cos dall’Italia erta di a cambie servizi, e rà per i fino ai con dal mondo. SH S HAK gestori AKEE IT! sigli per e gli ute nti di aut o aziend ali LEASE 2018, IL RIT 130.000 stip ule nei prim RATTO DELL A SALU allo stesso i due mes TE i del 2018 periodo del (+9 ,9 per cen (+12,7), atte 201 to rispetto stano il buo 7) per un valore di evidenziato 4,6 miliardi no stato di salute del l’an di euro comparto La conferm no scorso. leasing già a arriva dal Candia, pad direttore gen rone di cas erale di Ass a alla prim e del nole ilea, Gianluc ggio che si a edizione a De è tenu del Salone sono di con del leasing solidamento ta a Milano, Lease 2018: “Le leasing fina , anche alla prospettive nziario sia luce di un per il nole Nel ricordar 2017 che ggio a lung si è chiuso e che “nel o termine, leasing fina in modo mentre “ne anche graz nziario molto pos l noleggio ie all’effett itivo sia per a lungo term i servizi principali standard”, o sup il sono il pag De Candia ine la vett amento del er ammortamento”. ura ha e le partite bollo Iva, nel sec messo l’accento sul sostitutiva, il cam bio gomme, e dell’assicurazion ondo si regi target di rifer e”, stra un incr la fuel imento: “Ne emento dei l primo i clie card sono quasi privati, con nti sono le azie aumenti pon MERCED nde derati nel ES ME 20 per cen Da costrutt FLEXPE to”. ore di auto RIENC E a fornitore Ginevra
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dove ha di mobilità presenta . È il nuo fino a 12 to ‘Merced vo abito modelli nuo es me Flex indossato vi in un ann in German perience’, da Merced o. L’offerta ia e solo servizio es-Benz presso due di abbona che perm al Salone e Lueg. Il ette di sce mento, di gruppi di di versame PALTR concession questo si gliere e nto di una INIIE razione, man ER ERI GU guidare tratta, è arie: Ber quota men GUID stata fatta IDA ‘DI Campione utenzione, esa sile - che per ora solo olimpico e FFEREN gomme e annua include ass mondiale garantis 36.0 T’ Gregorio Paltr icu00 in chil ce l’acces carica dei ometri di wagon. Per inier erii è ancora 1500 stile so a cab percorrenza r il testi libero, riolet, berl Fino alle Olim scegliere, te monial ine, suv e cambiar app che piaddii 2020 d’oro di Car e station porta il nom e, modello di Toky Server. T ky To un’auto Driv k o, il ‘Gre e del serv , basta sca e Diffeeren g’ nazional rentt (bra izio. ricare la e guiderà r nd che dotto in nole c contrad ggio dedicato distingue icat a o a priv il pronello spec ati e liberi ifico una Mer SIFÀ CO professionis rcede cedess-Be “Mi è sem RRE. AN ti), -Benz Clas pre piaciuto Piccola se G. CHE SU uto tra prat mentato i grandi icare il fuor L CAMP Paltrinieri ma sempre istrada”, O DA CA alla conseg più grande ha comz’altro con milioni LCIO na delle chia di euro . questa vettu SIFÀ, Soc a increm vi, “ma sen tttura ra sarà ietà Ital ancora più della flot ento iana Flo ta, che pun divertente, Azienda settore del tte e, avvenli, ha chiu ta a turoso e con 12.000 veic noleggio so il 201 a lungo forte a quota termine oli. 7 6.000 unit , formula tatore di Carp vole”.. Il nuo“I risultat che ha à, con un i raggiun increment i, testimon nell’app ti nel nial roccio con ial Car o del par Server dal 2017”, ha sulenzia co auto 2014 (nel del com il suo pun 190 mentato le la foto è per cento to di forz con l’AD, conferm l’ad, rispetto Giovanni a”. ano il suc all’anno Fresca nov Orla ces prima. ndini), so della è stato anc nostra form ità del 201 he protago Controllata 8è l’accord ula inno nist o vati sta di uno spot a di al 51 per va nel sponsorizz che Drive cento da BPER biennale azione Differen Banca, la di A.C. Reg rentt ha realizza società to per La7 giana noleggio 1919, soc di . nata dal ietà calc l’iniziativa istica che di Paolo milita in Ghinolfi Serie C. www.flott investirà SIFÀ ha nel cors messo a efinanz o dell’ann disposiz aweb.c ione del com o 100 om team gra nata due auto brandizzate (nella foto colori e ) con i i loghi soc ietari.
marzo 201 8 - Flotte& finanza - 15
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