Casa Editrice la fiaccola srl
Numero 50 Marzo 2019
Scegliere, Gestire, Ottimizzare Non solo noleggio Il leasing accelera e guarda alla new mobility Mistery Client Torna in concessionaria Fassina o DeniCar? Le prove di F&F Nissan Leaf, alla ricarica!
NIENTE PAURA
Scegliere il software gestionale su misura per la propria flotta è un compito arduo, e alto è il rischio di perdersi tra le diverse proposte sul mercato. F&F si è affidata a un esperto di auto aziendali per condurre il fleet manager fuori dal labirinto
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Flotte&finanza
Marzo 2019 - numero 50 anno 13 5 Firenze, debutta l’e-Van Sharing 8 A Lease 2019 nuovi obiettivi di crescita 10 Gestionali della flotta: ecco come sceglierli
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16 Innovauto, va’ dove ti porta il futuro 18 Hurry! raddoppia vetture e concessionari 19 #FORUMAutoMotive, basta demonizzare il diesel! 20 Mistery Client boccia Fassina e promuove DeniCar 23 Indagine CVO: è il tempo il valore aggiunto del NLT 24 Delivery Store, l’ultima frontiera di CarNext 26 Noleggiare una moto? Panoramica dell’offerta online
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30 Leaf ok! Ma ricaricare è sempre un problema 32 Classe V, dove lo spazio regna sovrano 34 Citroën Berlingo, non chiamatelo furgone!
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Scegliere, Gestire, Ottimizzare Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni Direttore editoriale Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it flottefinanza@fiaccola.it Coordinamento editoriale Roberta Carati - rcarati@fiaccola.it Redazione Tiziana Altieri - taltieri@fiaccola.it Matthieu Colombo - mcolombo@fiaccola.it Gianluca Ventura - gventura@fiaccola.it Foto Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next
Collaboratori Mauro Armelloni, Dionigi Bovolo, Ottavia E. Molteni, Giacinta Moraschi, Eliana Puccio, Giorgia Rocca, Monica Schiller Amministrazione Federica Santonocito - amministrazione@fiaccola.it
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TANTO PER COMINCIARE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
Dopo un periodo di continua crescita oggi il noleggio a lungo termine deve confrontarsi con nuovi modelli di uso e possesso ma anche con il ritorno di formule finanziarie apparentemente in sonno. E nel frattempo F&F festeggia 50 numeri con una forte sterzata verso l’IT
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l modello noleggio a lungo termine deve fare i conti con il nuovo che avanza. Un nuovo fatto di scelte obbligate come lo sharing e il pooling, entrambe opzioni spesso confuse con il renting stesso. E deve fare i conti con il proprio modello, che comincia a scricchiolare anche nelle scelte delle flotte aziendali, o almeno in quel grande patrimonio automobilistico che è il fringe benefit, condizionato, o meglio strozzato da scelte parambientaliste che stanno disintegrando il valore residuo del diesel, secondo molti oggi indeterminabile. E altrettanto vale per l’effimero Ibrido. Il NLT appare oggi disorientato, anche perché si sente nell’aria un ritorno di fiamma per il leasing operativo, che non ci sta a fare la parte del reperto archeologico, ma che è anzi in grado di proporre modelli di finanziamento e di possesso molto affini all’attuale
standard di noleggio. Che il settore dovesse trovare nuove armi, nuovi strumenti di comunicazione e nuove formule, qualcuno lo aveva già capito da un paio di anni, ma non sempre all’atto pratico l’offerta reale si è dimostrata consona a quanto prospettato in fase di lancio. Idee tante, ma non sempre ben applicate, a volte molto macchinose. Siamo convinti che il noleggio oggi debba ritrovarsi, affrontare un profondo rinnovamento che è quello che il leasing ha cercato di fare, anche con qualche successo che fa sperare gli istituti di credito in un riaffermarsi di un modello che può tornare a essere di riferimento.
Paradossalmente là dove le banche, in genere pachidermi con scarsa mobilità ideologica e senso dell’autocritica, stanno riuscendo, ovvero rinnovarsi, il NLT appare stanco, involuto, vittima dei tempi e di scelte che giuste o sbagliate la collettività sta imponendo. Ci attende un lustro complicato, quello di un rinnovamento anomalo del parco circolante. Non sappiamo chi vincerà questa battaglia, ma le energie vanno attivate ora. Chi arriva primo vince. Noi nel frattempo crediamo di comprendere che, dopo 50 numeri e dodici anni di passione, è venuto il momento di guardare a nuovi modelli e a nuovi attori, ovvero tutte le società che operando nell’high tech, nel software avanzato, sono in grado di cambiare positivamente il modello di vendita, di gestione, di controllo, e alla fine anche di guida. Da questo numero, F&F è un po più ‘Tech’.
marzo 2019 - Flotte&finanza - 3
LEGALMENTE
RISARCIMENTO DANNI
Fino a prova contraria Alla restituzione di un veicolo allo scadere del contratto di noleggio, c’è il rischio di vedersi contestare dei danni con conseguente richiesta di risarcimento. Come difendersi? a cura di Dionigi Bovolo*
I
l noleggio continua a riservare sorprese, talvolta inattese. Ne sa qualcosa un conduttore che, terminato il periodo di locazione, è stato convenuto in giudizio dal locatore che vuole ottenere il risarcimento dei danni verbalizzati al momento della restituzione dell’auto. Se la legge e le norme dei contratti sono chiare, “il conduttore deve restituire la cosa al locatore nello stato medesimo in cui l’ha ricevuta”; l’ambiguità sta tutta in quel “salvo il deterioramento o il consumo risultante dall’uso della cosa in conformità del contratto”, prescrizione che completa la regola. L’attenzione
rispettato le clausole dell’accordo, circostanza questa che lo esonera da ogni rivendicazione. Poi si procede all’esame della prova del fatto che fonda la pretesa del converge, dunque, sulla prova degli locatore; questa valutazione può eventuali danni riscontrati a causa di essere offerta anche per presunzioni, un abnorme utilizzo del bene durante il che divengono prove complete, noleggio. Come si potrà potendo assurgere perfino Il conduttore deve addivenire ad essa e a unica fonte di restituire il veicolo secondo quali regole? convincimento del giudice. al locatore nello La soluzione è proposta Per loro tramite, si intende stato medesimo da un’Ordinanza della il dedurre dal fatto noto in cui l'ha ricevuto, Suprema Corte, che il 15 quello ignoto, si desume salvo il consumo marzo 2018, cioè da un fatto già o il deterioramento nell’affrontare un caso provato l’esistenza di un risultante dall’uso. analogo, ha stabilito criteri fatto sconosciuto. ai quali anche i giudici di merito si Queste prove debbono essere gravi, devono attenere. precise e concordanti, sostenute da un Anzitutto viene enunciato un principio corretto rapporto di consequenzialità consolidato nella giurisprudenza in fra premessa e conclusione. Non tema di responsabilità contrattuale: occorre tuttavia che i fatti su cui la colui che agisce per il risarcimento del presunzione si fonda siano tali da far danno deve dare la prova della apparire l’esistenza del fatto ignoto fonte del suo diritto. Su di lui come l’unica conseguenza possibile grava la dimostrazione della dei fatti accertati. È inoltre necessario tenere conto del limite posto dal circostanza principio di probabilità di accadimento dell’inadempimento della controparte - l’aver utilizzato il dell’evento stesso. In altri termini, è sufficiente che il ragionamento sul bene in modo irregolare e fatto sia effettuato secondo un criterio l’origine legale del di ragionevole probabilità. rapporto, costituita Un esempio di presunzione? Nel caso dall’esistenza del contratto di di danno da prodotti, si desume la locazione. Sul conduttore, invece, colpa del produttore, mentre sarà il incombe di dare la prova del fatto conduttore, nell’ipotesi del noleggio, a estintivo del suo dover dimostrare la corrispondenza obbligo risarcitorio, dell’usura del bene in conformità del costituito contratto. Salvo prova contraria! dall’avvenuto adempimento; in definitiva di aver *L’Avvocato Dionigi Bovolo è un esperto di contrattualistica del trasporto
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GREEN MOBILITY TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
E-VAN SHARING
Firenze fa sul serio Un NV200 elettrico per cominciare e quella che oggi è un’esperienza pilota domani potrebbe fare scuola
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ià da tempo Toscandia gioca la carta dell’impatto ambientale per dialogare con una città e una regione che sono un prezioso patrimonio dell’Italia e della cultura internazionale, riuscendo a sdoganare, nel corso degli anni, il camion come soggetto responsabile e colpevole dell’inquinamento. Lo ha fatto in concreto, con un continuo dialogo con le istituzioni e con la ricerca: non solo con la Sant’Anna di Pisa, ma con tutte le personalità coinvolte nella mobilità di merci e persone, non ultima l’Automobil Club, nella cui sede locale si è svolta la conferenza stampa dell’iniziativa che coinvolge uno dei due partner brand, ovvero Nissan, produttore di veicoli commerciali a impatto zero, una filosofia sposata da tutto il Gruppo Renault. Di cosa si tratta? Barelli & C. hanno valutato che il van sharing è una experience perfetta per una città come Firenze. Con l’appoggio del Comune - e soprattutto dell’attivissimo assessore all’Ambiente, Alessia Bettini (nella foto in alto con Giuseppe Barelli), che molto bene ha fatto nell’esercizio del suo incarico - lo scorso marzo ha presentato e inaugurato questo servizio che per il momento vede in opera un Nissan NV200 elettrico e quindi libero di operare all’interno della ZTL senza vincoli.
sette LCV ogni 12 ore, con un risparmio annuo di emissioni pari a 7,6 tons di anidride carbonica. Per non parlare del risparmio in termini di idrocarburi combusti (1,3 kg di particolato PM2.5) e di rumore generato, oltre ovviamente a una seppur modesta riduzione del traffico (l’8 per cento del traffico veicolare in Firenze è rappresentato da LCV, mentre ogni giorno entrano in città circa 83.000 veicoli), secondo le elaborazioni di una società specializzata. Una iniziativa che è soprattutto un segnale, ma che se ben gestita potrebbe diventare una carta vincente per l’amministrazione comunale e una esperienza utile per altre città. Questo è quanto emerso in un convegno organizzato da Toscandia e dal Comune di Firenze: ‘Green Mobility, Verso una Firenze più verde’. Carne al fuoco tanta, viste le idee e le attività presentate sia dall’assessore all’Ambiente Bettini che dal suo collega alla Mobilità, Stefano Giorgetti, ed egregiamente illustrate dalla professoressa Alessandra Barbieri. All’evento sono intervenuti anche il professor Ugo Bardi, dell’Università di Firenze, Franco Fenoglio, presidente VI di Unrae, Massimo Marciani, presidente del Freight Leader Council, e Vincenzo Varriale in rappresentanza del marchio Nissan.
in collaborazione con
Qui sotto da sinistra Varriale, Barelli, Fenoglio, Marciani e uno dei moderatori, Giuseppe Guzzardi, che si è alternato con Marco Gisotti.
Come funziona? Il veicolo risiede abitualmente nella stazione di carica, il parcheggio scambiatore di via del Gelsomino, può essere prenotato online e ritirato per il tempo necessario. Si è calcolato un percorso ‘estremo’ di 13,5 chilometri, che impegnerebbe il veicolo in esercizio per circa 75 minuti (carico, percorso, scarico, ritorno al parcheggio). Considerando anche il tempo di ricarica tra una presa e l’altra, a pieno regime un mezzo sostituirebbe di fatto www.flottefinanzaweb.it
marzo 2019 - Flotte&finanza - 5
QUOTE ROSA TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
LA SCELTA DELL’AUTO
Voglio questa
terra. Chiediamo informazioni se sappiamo di potercela permettere, in caso contrario non facciamo perdere tempo a nessuno.
Preparate e decise: le donne non perdono tempo quando devono acquistare una nuova vettura. A Maserati sembrano preferire Lancia, secondo DriveK. Ma sarà così?
Immerse nella realtà
a cura di Tiziana Altieri
U
na nuova indagine sul rapporto donne - automobili. A firmarla è DriveK, leader in Europa per la scelta e la configurazione dell’auto nuova, che ha chiesto ai suoi advisor di studiare i comportamenti del gentil sesso. Cosa emerge? Sorpresa: il popolo rosa non è impacciato né smarrito, anzi. Si presenta al consulente o in concessionaria ben informato (più di quello maschile) sul veicolo che intende acquistare, anche sotto il profilo tecnico, e sa quali sono le alternative a sua disposizione. Le donne sono molto attente ai consumi e più dei maschietti sembrano preoccupate dalle possibili limitazioni alla circolazione per i veicoli diesel nei centri cittadini, tanto che nell’80 per cento dei casi la scelta ricade su modelli a benzina. Per la nuova 6 - Flotte&finanza - marzo 2019
quattro ruote spendono decisamente meno, in media, rispetto ad amici/fratelli/fidanzati/mariti: 17.300 euro contro 23.400. Un’occhiata anche ai brand in cima alle preferenze: Il budget delle Lancia è in pole donne per la nuova position con auto è inferiore di 6.100 euro Ypsilon (dalle rispetto a quello donne arriva il degli uomini. 48 per cento delle richieste di preventivo), seguono Citroën al 37 per cento e Toyota al 30. Non sembrano invece interessate ai marchi di lusso e sportivi: tra coloro che desiderano una Maserati gli uomini sono il 98 per cento, il 94 per Porsche e il 93 per Abarth. Ecco, su quest’ultimo punto non sono d’accordo. Non è che non ci interessino, nessuno direbbe no a una Gran Cabrio del Tridente o a una 911, semplicemente teniamo i piedi per
Ai maschi Alfa basta inviare una richiesta di preventivo per sentirsele già un po’ tra le mani. Me li immagino seduti di fronte al computer pensare, chissà cosa mi chiedono... Io ci provo. Peccato che la maggior parte di loro non riuscirà a concretizzare e continuerà a guidare la solita utilitaria, esattamente come le amiche/sorelle/ fidanzate/mogli. In molti mirano in alto, ma poi bisogna fare i conti con la realtà. E la realtà dice che quest’anno non si può rinunciare alla side pack di Chanel in pelle nera matelassè con doppia tracolla catena intrecciata, a un abito giallo e alle sneaker colorate di Balenciaga. Noi donne, immerse nella realtà, sappiamo bene quanto queste cose costino; ecco perché abbiamo un budget più limitato per l’auto... www.flottefinanzaweb.it
IL PENSATORE TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
NUOVO ATTORE
Ranieri Marchisio Forte di una gamma di duecentomila componenti di qualità originale, e della rete di officine e carrozzerie ‘a posto’, Rhiag ha fatto il suo ingresso in Aniasa. Obiettivo: i fleet manager a cura di Roberta Carati
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uasi un passaggio naturale”. Lo ha detto il Key Account Flotte e Assicurazioni Ranieri Marchisio commentando l’ingresso in Aniasa di Rhiag. Ingresso ufficializzato lo scorso gennaio ma le cui basi sono state poste quasi 15 anni fa.
F&F Che cosa ci fa un distributore di ricambi aftermarket in un’associazione di noleggiatori? UU® Rhiag opera nel mondo del noleggio dal 2005, offrendo servizi di riparazione e manutenzione. In quasi 15 anni il nostro ruolo è cresciuto e oggi proponiamo servizi all’avanguardia e soluzioni efficaci e innovative per semplificare il lavoro dei fleet manager. Abbiamo all’attivo accordi con oltre 60 flotte (RAC, NLT, flotte di proprietà), e partnership importanti con i principali player del settore. Questo ci ha posizionato come attori di rilievo e autorevoli nel mercato del noleggio auto; l’ingresso in Aniasa è stato quindi quasi un passaggio naturale che, lato nostro, ci consentirà un dialogo costruttivo con gli interlocutori istituzionali nazionali e comunitari.
network sia per la professionalità dei nostri riparatori, garantita dagli strumenti che Rhiag mette a loro disposizione. Parliamo di prodotti di qualità originale, di formazione, di banche dati tecniche multimarca.
F&F Sullo stesso mercato competono le Case auto e operatori come AsConAuto che ne sono la diretta emanazione. Ricambi aftermarket VS ricambi originali? UU® La premessa doverosa è che Rhiag commercializza esclusivamente ricambi di qualità originale o equivalente ai sensi del Regolamento EU BER n. 461/2010, ovvero gli stessi componenti prodotti per essere montati sulle vetture in fase di produzione e poi resi disponibili nel post vendita come ricambi per la riparazione, o comunque ricambi realizzati dai produttori di componenti di primo impianto secondo i medesimi parametri costruttivi. Chiarito il tema della qualità del ricambio, Rhiag offre anche una gamma vastissima di ricambi multimarca e un servizio logistico rapido e capillare, capace di consegnare il 98 per cento dei prodotti entro quattro ore.
F&F La rete di officine ‘a posto’ ha un ruolo in questo progetto?
F&F Prezzo o servizio?
UU® Certamente. La rete multimarca di officine e carrozzerie ‘a posto’ è parte fondamentale del nostro servizio agli operatori flotte sia per la capillarità del
UU® L’esigenza principale del cliente flotta sulla riparazione di meccanica è quella di fare sia saving sul ricambio e sui costi di riparazione, sia efficienza,
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che si traduce nella riduzione del fermo tecnico del veicolo. In entrambi i casi riusciamo ad essere competitivi. In dettaglio, efficientare i processi per noi vuole dire mettere a disposizione piattaforme digitali e strumenti evoluti per preventivazione, gestione pratiche, integrazione della fornitura del ricambio, processi amministrativi.
F&F È in Rhiag da più di 18 anni, cinque anni prima che l’azienda si affacciasse sul mondo delle flotte. È stata sua l’intuizione? UU® Ahimè, tra i miei tanti meriti non c’è questo! Scherzi a parte, l’ingresso di Rhiag nel mondo flotte si è verificato nel momento particolare in cui un grande player del noleggio a lungo termine del mercato italiano ha ‘aperto’ alla riparazione aftermarket, conducendo uno scouting sui player del settore e coinvolgendo anche Rhiag. Più che di intuizione mi piace parlare di capacità manageriale del gruppo di cui faccio parte di cogliere una opportunità, valorizzando le proprie eccellenze in termini di network e sviluppando nuove competenze, come la creazione di un tool di authority tagliato sulle specifiche esigenze di un grande canalizzatore. Io sono entrato da subito nel progetto di sviluppo di questa nuova business unit e posso assicurare che l’approccio tailor made è quello che ha reso la nostra proposta vincente sul mercato. marzo 2019 - Flotte&finanza - 7
SALONI TEMPO DI LETTURA: 7 minuti
LEASING E SETTORE AUTO
DENTRO LEASE 2019 La seconda edizione della fiera del leasing guarda ai cambiamenti in atto per traguardare nuovi obiettivi di crescita. Grazie anche alla rivoluzione tecnologica di Ottavia E. Molteni
U
n mercato vivace, che ha chiuso l’esercizio 2018 con una crescita diffusa, per valore e numero di contratti, nell’ordine rispettivamente del 5,3 e del 2,7 per cento. Quello legato al leasing è l’altro motore trainante, insieme al noleggio, dell’economia reale e dello sviluppo delle imprese. Dei circa 724.000 contratti stipulati lo scorso anno, ben oltre la metà è da ascrivere al comparto ‘Auto’
Grafico 1. La suddivisione, per comparti, del mercato leasing 2018 Immobiliare 13,9%
Energy 0,3%
Aeronavale e ferroviario 1,7%
(494.465 pratiche per un valore di 15.665,147 euro e un incremento, in numero e valore, pari rispettivamente all’1,3 e al 4,1 per cento). I beni strumentali sono al secondo posto con 224.408 contratti e più di 9,3 milioni di euro (le variazioni rispetto al 2017 sono del +5,9 e +5,8 per cento).
I nuovi concetti con cui fare i conti Come altri settori, il leasing vive una fase in cui, più che i prodotti in sé, sono i comportamenti del consumatore a orientare le dinamiche di mercato. In particolare la contrapposizione, dirompente nel settore dell’auto, tra il concetto di proprietà e quello di ‘pay-per-use’ che si sta sempre più affermando anche presso i privati. Ne deriva uno spostamento non solo concettuale. Il bene non è più il veicolo ma i servizi collegati. Soluzioni che devono saper anticipare le richieste di mercato, con un’azione predittiva agganciata al rapido sviluppo in atto in campo tecnologico: IoT, Intelligenza Artificiale, Blockchain per abbassare i rischi prevalentemente operativi e FinTech. Da indagare e ‘cavalcare’ opportunamente è anche il grande tema della mobilità so-
Auto 52,7%
Strumentale 31,4%
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Il mercato del leasing ha sfiorato nel 2018 i 30 miliardi di euro. Negli ultimi anni il comparto auto non ha mai smesso di crescere, con una buona accelerazione a partire dal 2016. Secondo l’elaborazione del Centro Studi Assilea su dati Istat, dal 2013 al settembre 2018 è cresciuta l’incidenza del settore sul nostro PIL (+0,7 per cento) e sugli investimenti (+3,7).
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SALONI Assilea - associazione di categoria per il settore del leasing ha sottoposto ai suoi operatori un questionario per valutare la relazione tra eliminazione del superammortamento e appeal del leasing operativo, strumento diffuso in Italia al 27 per cento, mentre in Europa la quota relativa è del 44 per cento.
stenibile, non una scelta personale ma una risorsa da ‘condividere’ in una accezione più estesa di quella funzionale. I topics citati, e anche altri, sono stati al centro della seconda edizione di Lease 2019, il salone tematico organizzato da Newton in collaborazione con Assilea. Per due giorni, il 20 e 21 marzo, la sede del Gruppo 24 Ore di Milano si è trasformata in un laboratorio dove isolare e unire gli elementi utili ad assicurare la crescita futura per il settore.
Il ruolo della ‘new mobility’ Una stima mondiale indica che entro il 2025 il 35 per cento delle vetture sarà condivisa ed elettrica. Logico quindi che anche gli operatori dell’area leasing abbiano guardato con interesse alla cosiddetta E-Mobility Revolution, presentando a Lease 2019 alcuni casi di innovazione e mobilità sostenibile. Da quello del Comune di Pescara che investirà complessivamente due milioni di euro in una serie di interventi nel quadro del progetto
Grafico 2. Il peso dei vari prodotti finanziari in ambito automotive 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0
I 2017 I 2018
+6,2%
Veicoli commerciali e industriali in leasing: comparti a più alta crescita
+0,8%
+8,4% +7,3% -5,4% Autovetture in leasing*
Autovetture in NLT*
Veicoli commerciali in leasing*
Veicoli commerciali in NLT*
Veicoli Industriali
(*) Fonte: elaborazioni Assilea su dati Centro Studi e Statistiche UNRAE ‘Pesos Pescara Sostenibile’, finanziato per il 49 per cento, agli LCV zero emissioni di Adduma Car, società fiorentina per la sharing mobility che ha saputo andar oltre e già oggi offre un sistema di monitoraggio della flotta a quei Comuni che, nel rispetto della normativa vigente (Legge. 221/2015), si sono dotati della figura del Mobility Manager. O, ancora, alle colonnine per la ricarica di EnerMia, che invita per il futuro a pensare al leasing di infrastrutture anche per le società unipersonali.
Il Focus: la ‘formula’ per rivendere/ricollocare un bene ex contratto ‘Il business dell’usato nel leasing e nel renting’ è il titolo di un interessante focus in agenda a Lease 2019. L’approfondimento, moderato dal responsabile Fiscale di Assilea Marco Viola, ha spaziato tra varie soluzioni tradizionali e digitali utili per riproporre il prodotto arrivato a fine contratto. Tra queste, i portali web di reselling come la piattaforma per l’Europa CarsOnTheWeb illustrata dal Sales & Marketing manager Daniele Manente. L’anno scorso, CarsOnTheWeb è riuscita a ‘ripiazzare’ 800 auto su un totale di 66.000 rivendite, in oltre 50 Paesi al mondo, grazie anche all’opera di più di 40.000 dealer registrati. I progetti per il futuro si orientano lato utente e riguardano non solo l’usabilità del sito, ma anche funzionalità di tracking. Tanto più che la società è stata rilevata interamente da KAR Auction, piattaforma d’Oltreoceano.
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Altra strada percorribile è quella delle aste, come illustrato da Renato Ciccarelli, Ceo di IT Auction. Occorre partire dal prezzo di perizia per interrogare il mercato, non tenendo quindi in considerazione né il valore target né quello di perizia, perché quest’ultimo è inversamente proporzionale alla commerciabilità del bene.
Fra tradizione e innovazione Matteo Righetto, responsabile Remarketing & Asset management di Claris Leasing, che con la sua azienda si pone quale trait-d’union tra approccio innovativo e tradizionale, ha richiamato l’attenzione sul concetto di fungibilità del bene, da porsi alle spalle del prodotto. Le condizioni richieste sono quattro: il bene deve essere finanziabile in leasing, ricollocabile/rivendibile, non soggetto a perdita di valore, riconoscibile/identificabile preci-
samente. Se mancano, il costo per recuperarlo supererebbe quello per rivenderlo. Dal canto suo Paolo Lorenzoni, presidente del Consorzio REUNIO, ha proposto un cambio etimologico da remarketing a reselling management, rimarcando come il bene ex leasing/noleggio si venda anche, ma non solo, con attività di desk, software e portali dedicati. Perché il digitale funzioni, serve che l’asset sia omogeneo, disponibile, in ottimo stato e a magazzino. All’interno del focus ha preso la parola anche Andrea Beverini, responsabile Area Commerciale di Assilea Servizi.
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SOFTWARE DI GESTIONE DELLA FLOTTA
VIAGGIO HIGH-TECH L’adozione di un software gestionale sembra una scelta quasi obbligata per le flotte aziendali (di media e grande dimensione). Eppure, quasi il 70 per cento delle aziende con oltre 100 veicoli non adotta nessun sistema o utilizza solo Excel. Lo sviluppo di sistemi di gestione della flotta (fleet management systems), che permettono di automatizzare e velocizzare le diverse attività, sta subendo una forte accelerazione grazie all’evoluzione tecnologica. I vantaggi tradizionali (governo dei processi, controllo, misurazione, riduzione errori, pianificazione e controllo, ottimizzazione costi) vengono amplificati grazie agli sviluppi tecnologici (integrazione con gestionale interno, caricamento automatico dati dei fornitori, App per i driver, telematica). I principali operatori dei software di gestione della flotta hanno aderito all’iniziativa Flotte&finanza: realizzare un’indagine di mercato verticalizzata per offrire ai fleet manager un punto di partenza nelle loro valutazioni. Abbiamo inoltre raccolto la voce di un nuovo operatore italiano che ci ha raccontato in anteprima il futuro 10 - Flotte&finanza - marzo 2019
di Davide Gibellini
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egli ultimi anni il comparto delle flotte aziendali ha registrato uno sviluppo nell’adozione dei gestionali della flotta, sostenuto da un crescente interesse dei fleet manager e da un ampliamento considerevole delle soluzioni disponibili. La ricerca di ottimizzazioni e saving, la riduzione di staff interno dedicato alle attività di supporto (fra cui la flotta), la crescita di informazioni da aggregare, elaborare e archiviare (fatture NLT o fornitori di mezzi e servizi, dati della fuel card, multe, rilevazioni chilometriche, etc.) hanno naturalmente incentivato l’automazione. Nella gestione della flotta si possono individuare cinque diverse tipologie di automazione, con vantaggi e costi estremamente diversi: 1) software di gestione flotta; 2) applicativi sviluppati ad hoc (internamente o da software house); 3) moduli di ERP aziendali; 4) cruscotti della flotta offerti dalle società NLT (con i dati dei loro veicoli); 5) cruscotti offerti dalle società di telematica (previa installazione di smart box sul veicolo). Nelle flotte italiane i software di gestione del parco (soluzioni 1, 2 e 3) hanno una diffusione ridotta e molto inferiore rispetto alla media europea: 30 per cento nel comparto complessivo flotte aziendali (con almeno 30 veicoli), con punte del 60 per cento nelle aziende con parco di oltre 1.000 veicoli (fonte: online survey GR ADVISORY, periodo di rilevazione marzo 2019). Lo scenario potrebbe tuttavia evolvere rapidamente nel
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Davide Gibellini è fra i principali esperti e ricercatori di auto aziendali in Italia. Dopo diverse esperienze manageriali presso importanti aziende multinazionali, dirige dal 2008 GR ADVISORY, società leader nella ricerca, consulenza e advisory in ambito mobilità aziendale.
breve termine, sia sul lato della domanda (crescita delle aziende adottanti e maggiore orientamento per le soluzioni cloud) sia sul lato dell’offerta (nascita di nuovi player, aggregazioni, evoluzione tecnologica, pricing maggiormente correlato al modello pay per use, soluzioni semplificate per flotte ridotte e/o esigenze base). Al fleet manager interessato alla valutazione di un software per la flotta proponiamo sei tappe fondamentali per questo viaggio tecnologico.
PRIMA TAPPA Quale è il numero giusto di veicoli? “Superato un certo numero di veicoli diventa utile (e spesso necessario) dotarsi di uno strumento gestionale che consenta di mantenerne il controllo”, evidenzia Enrico Bendinelli, Amministratore Delegato di Proveco (MAP), ancora oggi leader in termini di diffusione e numero di installazioni. Questo numero dipende principalmente “dal tipo di veicoli e dal loro utilizzo, dall’impatto sul business e sulle persone e dalla spesa complessiva annuale”. È comunque possibile affermare che al di sopra dei 300 veicoli la capacità di controllo centralizzato (dei processi e dei costi) e l’efficacia della gestione operativa cominciano a diventare difficili da conseguire. Se poi volessimo adottare la prospettiva della convenienza economica, il numero potrebbe tranquillamente scendere a cento. “Esistono infatti oggi”, aggiunge Antonello Bartolone, Marketing & Communication Manager di
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Sarce (SarceFleet), “soluzioni cloud con funzionalità standard ideate per flotte di media e piccola dimensione, con attivazione immediata on line, a fronte di un canone mensile di pochi euro per targa attiva”.
gli elementi in grado di generare i dati che andranno a costituire le informazioni per gestire la flotta. L’analisi funzionale (seconda fase) definisce le specifiche di dettaglio per la gestione della flotta, sulla base della quale verrà deciso (terza fase) quale software di mercato SECONDA TAPPA meglio risponde alle esigenze (soluzione buy) o l’elaboComprensione delle esigenze razione di una procedura personalizzata (soluzione make). “È consigliabile iniziare il viaggio”, afferma Stefano Brivio, Il fleet manager potrà definire una matrice di elementi e Amministratore Delegato di MGH Systems Italia, neonata realizzare il confronto: quali funzionalità sono coperte società innovativa con una proposta futuristica per le dalle soluzioni di mercato? In che tempi e con quali costi flotte che utilizzano mezzi strumentali, “con sviluppare una soluzione ad hoc? Quale imGR ADVISORY ha una mappatura delle attività da supportare, pegno di risorse e tempo? La soluzione di avviato un’indagine separando le richieste essenziali da quelle mercato è personalizzabile? Il rapporto coconoscitiva sui nice to have”. Sulla base dell’esperienza GR sti/benefici è coerente con il budget? software di flotta. ADVISORY, acquisita sul campo attraverso Nella quarta fase (ottimizzazione) saranPer partecipare, l’assistenza a oltre 150 flotte aziendali, sono https://it.surveymon no effettuati i test precedenti alla messa normalmente sufficienti due/tre sessioni di in opera, la verifica di eventuali inconkey.com/r/flottelavoro per rispondere ad alcune domande gruenze e la relativa correzione. Seguirà finanza-software chiave: quali sono i bisogni da soddisfare? quindi il monitoraggio di efficienza e dei A chi serve lo strumento e per fare cosa? Chi è coinvolto risparmi effettivi grazie ai maggiori controlli sulle varie nel processo? Quali risultati ci aspettiamo? Qual è il costo fasi gestionali e alla incrementata efficienza della fune quale il ritorno atteso sull’investimento? zione di fleet management. Idealmente l’azienda può ipotizzare un percorso d’implementazione dello strumento di automazione articolato TERZA TAPPA in quattro fasi (cfr. Figura 1). Nella prima fase, analisi Che cosa offre il mercato? della situazione attuale (as is) e disegno del sistema (to La gestione tradizionale delle informazioni e dei docube), sono esaminati i processi sottostanti alla funzione menti presenta differenti problematiche: a) dispendio di fleet management, le connessioni inter-funzionali e di tempo e risorse per l’assenza o non completezza delle
Figura 1 - Percorso d’implementazione di strumenti di automazione “AS-IS” e “TO BE” • Acquisizione dati dei processi attuali • Modello desiderato
Analisi Funzionale • Requisiti utente • Mappatura delle funzionalità desiderate
“Make” or “Buy” • Soluzione di mercato o applicativo ad-hoc • Messa in esercizio
Ottimizzazione • Ottimizzazione e Test • Verifica obiettivi e controllo • Efficienza e saving
Le quattro fasi del percorso - analisi della situazione attuale e disegno del sistema, analisi funzionale, scelta del software, test - con cui l’azienda risponde ad alcune domande chiave: quali sono i bisogni da soddisfare? A chi serve lo strumento e per fare cosa? Chi è coinvolto nel processo? Quali risultati ci aspettiamo? Qual è il costo e quale il ritorno atteso sull’investimento?
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informazioni; b) errori nella fase di caricamento dati e nel loro trasferimento; c) ritardi nella ricezione delle informazioni, nella loro elaborazione e trasmissione; d) indisponibilità delle informazioni richieste quando e dove si rendano necessarie. “L’adozione di un fleet management system”, afferma Matthieu Echalier, Direttore Generale di GACTechnology (GAC Car Fleet), “consente di avere una radiografia completa e costante della flotta, attraverso numerose funzionalità e l’integrazione di diverse basi dati, sia interne che esterne”. “I moderni sistemi di gestione della flotta”, continua Simone Costantini, Amministratore Delegato di Fleet Support (FFM), “possono ovviamente gestire sia veicoli acquisiti in proprietà sia veicoli NLT. Molte organizzazioni oggi presentano di fatto una configurazione mista, con una forma prevalente di acquisi-
zione e una seconda forma per segmenti specifici del parco” (ad esempio proprietà per le vetture strumentali e noleggio a lungo termine per le vetture ad uso promiscuo riservate alla dirigenza). I gestionali più evoluti vantano un portafoglio completo di funzionalità raggruppabili in cinque aree principali (cfr. Figura 2): anagrafiche, parco veicoli, gestione, import/export dati, statistiche.
QUARTA TAPPA Dalle semplici informazioni ai dati gestionali Il fleet manager a cui viene richiesto di realizzare un reporting completo della flotta, predisporre un budget dettagliato o implementare un’azione di miglioramento con relativo follow-up, conosce bene il problema. Nel caso in cui non abbia la disponibilità di un software
Figura 2 - Principali aree di funzionalità dei software della flotta Anagrafiche • Dipendenti
Parco veicoli • Scadenziario
Gestione • Revisioni periodiche
• Fornitori • Ubicazioni • Manutenzioni
• Alert tramite Sms o email: • Riparazioni veicolo, pagamenti, contratti • Chilometraggio • Manutenzioni • Licenze • Rifornimenti
• Località
• Contratti
• Pneumatici
• Parti di ricambio • Tipi di spesa • Tipi di tasse • Gomme • Contatti
• Moduli standard • Invia per e-mail • Visualizza fatture • Storico stato veicolo • Storico percorso • Utenti del veicolo
• Incidenti • Multe • Altre spese • Ritenute • Assicurazioni • Rate • Tasse • Percorsi • Documenti • Prenotazione e disponibilità veicoli
Import dati/elaborazione • Import dati da sistemi esterni (Fuel card, Telepass, …) • Registrazione fatture fornitori da sistemi esterni • Controllo coerenza • Verifica congruità fatturazione • Export scritture contabili verso contabilità o altre piattaforme
Statistiche e funzioni di calcolo • Analisi dei costi (per centro di costo, filiale e servizio) • Analisi T.C.O. • Calcolo penali per contratti di noleggio • Fringe Benefit: calcolo automatico su tariffe ACI • Optional ed elaborazione riaddebito al dipendente
La valutazione di un software gestionale dovrebbe essere un punto centrale per ogni flotta di una certa consistenza. L’investimento è contenuto e ha una relazione diretta con il Total Cost of Ownership: controllare questo valore consente di prevedere e giustificare le grandezze economiche nel tempo, studiare le leve di intervento, valutandone costi e benefici in modo affidabile.
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SAVE THE DATE 15 aprile 2019 Linea Group Holding (Gruppo A2A), all’interno di un avanzato progetto di smart mobility, installerà su oltre 1.000 veicoli strumentali un rivoluzionario e innovativo strumento gestionale di monitoraggio della flotta che abiliterà i propri mezzi a diventare reali stazioni mobili di business in grado di effettuare lettura dei contatori e controllo dell’attività di raccolta. Flotte&finanza sarà il media partner esclusivo dell’iniziativa.
della flotta, saranno necessari tempo, fatica e approssimazioni prima di poter anche solo ricostruire una situazione attuale completa e attendibile. Gli indicatori della flotta aziendale, secondo la prospettiva Sarce, dovrebbero essere “metriche semplici e immediate da comprendere, per garantire che vengano intraprese azioni correttive efficaci (in caso di anomalie sulle attività monitorate) e misurabili (cioè definibili quantitativamente con la disponibilità dei relativi dati)”. “È importante”, aggiunge Luca De Pace, Amministratore Delegato di MyFleetSolution (MyFleet, MyCar), “utilizzare un set ridotto di metriche che tenga in considerazione l’interdipendenza fra i diversi K.P.I: risulta quindi evidente che progettare, implementare e manutenere il sistema di metriche della flotta può essere fatto (in maniera efficace e automatizzata) solo attraverso un apposito sistema informatico”. GAC Technology veicola tre tipologie di KPI: 1) economici, 2) di utilizzo dei veicoli, 3) di livello di servizio. Gli indicatori economici monitorano le attività che generano costi ed evidenziano eventuali anomalie, quelli di utilizzazione consentono di verificare le risorse a disposizione dell’azienda (mezzi, autisti, veicoli pool, etc.) e infine gli indicatori del livello di servizio misurano i tempi di risposta dell’azienda alle richieste del cliente/fornitore.
QUINTA TAPPA Conviene? “Il passaggio di scenario”, ribadisce Linda Gilli, Presidente e Amministratore Delegato di Inaz (Gestione Parco Auto), “risulta chiaro ed evidente: l’azienda che si dota di un sistema informativo di monitoraggio e gestione della flotta ne beneficia sotto diversi profili”. Nello specifico, i benefici afferiscono quattro aree principali (cfr. Figura 3): ottimizzazione della gestione (efficienza), trasparenza gestionale, saving, e sicurezza. “Senza investimenti iniziali e senza vincoli temporali, attraverso un canone mensile contenuto e correlato alla dimensione del parco, ogni flotta”, evidenzia Bendinelli (Proveco), “può beneficiare di un software gestionale evoluto che consente di monitorare lo stato di salute del parco, allocare correttamente i costi per natura e per Centro di Costo, verificare utilizzi e consumi, pianificare la manutenzione e anche utilizzare in maniera condivisa le auto”.
SESTA TAPPA Costo o investimento? “Anche il comparto dei software”, commenta Costantini (Fleet Support), “si sta consolidando su un modello di pricing conosciuto e gradito alle aziende: un canone costante per tutta la durata del contratto, correlato alla di-
Figura 3 - I vantaggi principali Efficienza • Semplifica e automatizza i processi di gestione del parco • Riduce i tempi di registrazione in contabilità, importando automaticamente le fatture • Invia tramite email alert per le scadenze di assicurazione, contratti, ecc.
Trasparenza • Raccoglie e analizza costi, consumi, contratti, scadenze, preventivi, sinistri e multe • Offre report e strumenti di analisi che supportano funzioni operative e amministrative
Saving • Elimina sprechi e inefficienze
Sicurezza • Segnala le necessità di manutenzione
• Migliora le trattative con assicurazioni e case automobilistiche
• Segnala la scadenza di patenti e coperture assicurative
L’azienda che si dota di un sistema informativo di monitoraggio e gestione della flotta ne beneficia sotto diversi profili. Nello specifico, i vantaggi investono quattro aree principali: ottimizzazione della gestione, trasparenza gestionale, saving, sicurezza.
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mensione del parco e talvolta anche ad altri parametri (moduli richiesti, numero di utilizzatori, forma di acquisizione del parco, etc.)”. La maggior parte degli operatori offre soluzioni a licenza o in cloud: sebbene l’orientamento prevalente sia verso soluzioni SaaS (software as a service) fruibili direttamene via web senza alcuna installazione, alcune organizzazioni continuano a preferire soluzioni installate presso le proprie postazioni con lo storage dei dati sui propri server. “È prassi consolidata riconoscere un set up iniziale: tipicamente”, entra nei dettagli Gilli (Inaz), “è commisurato alla numerosità e intensità delle attività eseguite: caricamento inziale dei dati, predisposizione reporting personalizzato, attivazione interfacce, collegamento con fonti dati interne ed esterne, e così via”.
I nostri interlocutori. Per ognuna delle società che rappresentano è indicata la soluzione con cui competono sul mercato dei gestionali di flotta e per la quale sono stati scelti da aziende di diversi settori merceologici. Ora tocca a voi.
“Ritengo opportuno parlare di investimento più che di costo”, sostiene De Pace (MyFleetSlution); “il software della flotta abilita una gestione ottimale che permette alla flotta di raggiungere un livello di performance tale da ripagare completamente, e rapidamente, il costo”. A proposito di costi, vale la pena ricordare che il cosiddetto Bonus ricerca, ovvero il credito d’imposta attribuito dal legislatore (a partire dall’articolo 3 del decreto legge 23 dicembre 2013 n. 145) a tutte le imprese che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo si applica, per definizione, anche anche alle spese correlate alla progettazione e implementazione di un software di gestione per la flotta. Poiché gli investimenti oggetto dell’agevolazione devono essere effettuati entro il 31/12/2020, nel caso in cui la vostra azienda sia interessata a introdurre automazione per la flotta esiste una finestra temporale di oltre 18 mesi per completare il progetto, beneficiando di un credito di imposta pari fino al 50 per cento dell’investimento.
Principali aziende del settore: prodotti, soluzioni offerte e alcune referenze Azienda: Proveco Nome applicativo: Map Soluzione: ✓ Licenza ✓ Cloud Referenze: L’Oreal, Lavazza, Max Streicher, ATSSardegna, Autostrada del Brennero www.proveco.it
Azienda: MyFleetSolution Nome applicativo: MyFleet, MyCar Soluzione: ✓ Cloud Referenze: Recordati, Mailan, Dussman, Xerox www.myfleetsolution.it
Azienda: Fleet Support Nome applicativo: FFM Soluzione: ✓ Cloud Referenze: Edison, Mondo Convenienza, Sirti, Barilla, Lindt, Menarini www.fleetsupport.it
Azienda: Sarce Nome applicativo: SarceFleet Soluzione: ✓ Licenza ✓ Cloud Referenze: Abiogen, Ifis, Cedacri, Camst, Novacoop, Naturasi, BricoCenter, Fendi, Illy, LeroyMerlin, Safilo, Sisal, Tods. www.sarcefleet.com
Azienda: GAC Technology Nome applicativo: GAC Car Fleet Soluzione: ✓ Cloud Referenze: Econocom, Stef www.gac-technology.com/it/
Azienda: Nilobit - Inaz Nome applicativo: Gestione Parco Auto Soluzione: ✓ Licenza ✓ Cloud Referenze: Sicuritalia, Fidelitas, Jungeirich, Alfasigma, Sangalli www.softwareparcoauto.it
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EVENTI TEMPO DI LETTURA: 6 minuti
INNOVAUTO
Che cosa vedi? Guarda lontano il protagonista dell’evento IKN, spinto a interrogarsi su connettività, guida autonoma, sharing, customer journey... Tanti gli spunti, difficile arrivare a delle conclusioni di Roberta Carati
“I
n un futuro non troppo lontano possiamo immaginare un viaggio in macchina che sia comodo come un viaggio in aereo”. Lo ha detto Scott Lyons, Connected Vehicle Platform & Products Organisation di Ford Europe, rivolgendosi alla platea di InnovAuto. Ha detto anche che “le macchine sono già oggi computer su ruote” ma che “il rischio è costruire scatole nere piene di dati su cui non avremo nessun controllo”. E che “non ha senso tenersi la tecnologia per sé perché nessuno la adotterà; il nostro ecosistema deve restare aperto per sfruttare al meglio le opportunità che ci sono sul mercato. Buona parte del mio lavoro”, ha aggiunto Lyons, “consiste proprio nell’incontrare partner: Toyota per esempio, con cui oggi stiamo collaborando su navigazione, intrattenimento, produttività e con cui a breve ci dedicheremo al cliente professionista che deve gestire una flotta”.
La rivoluzione della mobilità... ...necessita di una risposta normativa e infrastrutturale. Luigi Carrarini (Anas) è convinto che “Anas possa avvicinare i territori fino a far diventare l’Italia un’unica città”, e che essendo “la mobilità elettrica nascente, come Casa Anas mi limiterei a dotare le aree di servizio di infrastrutture di ricarica”. Filippo Salucci (Comune di Milano) ricorda che “Milano è area test per la tecnologia 5G, essenziale per la
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guida autonoma” e che “i primi test nell’ambito del trasporto pubblico avranno luogo ad aprile-maggio”. Sulla realtà connessa, più che sulla guida autonoma, si concentra Gabriele Benedetto (Telepass): “Siamo leader di mercato in Italia per il pagamento sulle strisce blu. Peccato che ci si dimentichi di segnalare il fine-sosta perdendo così il risparmio. Con l’auto connessa sarà l’auto che ti chiederà quando iniziare a pagare e quando sospendere”.
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EVENTI
Automazione e connettività
Istantanee dalla quarta edizione dell’evento di IKN dedicato all’innovazione tecnologica e digitale nel settore automotive. Prossimo appuntamento, il 13 febbraio 2020 a Milano.
Rientra nella plenaria InnovAuto anche la tavola rotonda su ‘Automazione e connettività’. Franco Fenoglio (Italscania), che sottolinea come oggi ci siano nel mondo 470mila dizionale”, che “ha spinto da subito sulla clientela business veicoli interconnessi, mette il dito nella piaga: “Abbiamo per evitare che il servizio si riducesse all’aperitivo con la un circolante di 650mila veicoli pesanti di cui 428mila ante macchina cool per il fine settimana”, che “ha registrato la Euro 4 e solo 72mila sono dotati di dispositivi di sicurezza crescita del fatturato business del 70 per cento”. Con di serie. Parliamo di questo, altro che di interconnettività!”. eCooltra, invece, Pietro Faes Belgrado punta a stipulare Dal canto loro, Luca Bedin (Volkswagen LCV) e Benito De convenzioni agreement con comuni e non solo, per far troFilippis (Mercedes-Benz Roma) citano i proficui risultati di vare all’utente lo scooter sotto l’ufficio. Rendendo il tutto alcune partnership: “L’alleanza globale Volkswagen-Ford smart attraverso il cellulare, senza vedersi o sentirsi”. che oggi si è concretizzata nello sviluppo di un pick up meCustomer Journey dio, ma apre anche a possibili scambi in area Scott Lyons (Ford): mobilità elettrica”, e “la collaborazione tra Alle prese con il contatto i dealer protagonisti “È fondamentale Mercedes e BMW sulle piattaforme di modi un nuovo sistema di distribuzione. Per Ivan collaborare tra bilità che consentono di sfruttare servizi conVellucci (MB Italia) “dobbiamo essere noi ad aziende del settore divisi come il car sharing, la ricerca del paradattarci a un customer journey diverso, la reautomotive per cheggio, la ricarica del veicolo...”. Maria De lazione non può esaurirsi all’atto della vendita”. fissare degli Nobili (Nobis Assicurazioni) ammette che “il Premesso che “Casa madre deve aiutare il standard. Abbiamo mondo assicurativo cambia con tempi molto concessionario”, chiarisce Massimi-liano De una finestra lenti” ma che sarà proprio “la connettività temporale limitata”. Blasi (Nissan), “quello che noi diciamo ai conl’elemento che andrà a destabilizzarlo. Noi cessionari è: i clienti che aprono le mail, chiavorremmo dare soluzioni a monte, idonee a un’auto con- mateli!”. Paolo Biginelli (Iveco), spinge “fortemente sul dinessa e soprattutto a un guidatore connesso”. gitale perché il nostro cliente è per l’80 per cento digitale” e “con Google Analytics e Facebook riusciamo a gestire Rental Service, Car & Scooter Sharing tutti i dati che lo riguardano”. A proposito di dati, Andrea Chiude la sessione aperta a tutti il dibattito su ‘Una nuova Caldironi (Facebook), osserva che “creatività e tecnologia mobilità per un nuovo consumatore’. Andrea Leverano hanno vissuto a lungo su binari paralleli. Noi suggeriamo porta l’esperienza di DriveNow Italy, realtà presente da due agli utenti di unire creatività al dato”. Infine Sante Carlucci anni a Milano con 500 veicoli BMW e Mini, che “da un punto (Maldarizzi Automotive), per il quale “siamo troppo prodotto di vista economico è ancora in una fase di investimento”, centrici e dovremmo diventare più customer. Io dico che il che “non è mai entrata in competizione con il car rental tra- cliente è ancora una frontiera da esplorare”.
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HURRY! TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
WWW.THE-HURRY.COM
Al raddoppio L’operazione restyling della piattaforma digitale interessa due elementi cruciali: il numero dei veicoli e quello dei concessionari affiliati in tutta Italia
U
na piattaforma tutta sostanza. Se ne accorgeranno i consumatori che, accedendo a Hurry! nei prossimi mesi, troveranno il 60 per cento in più delle auto ora disponibili e potranno optare per servizi aggiuntivi quali il reso dell’usato, l’estensione della garanzia e il trasporto del veicolo a domicilio. Previsto anche, nel corso del 2019, l’aumento da sei a venti dei concessionari presso i quali visionare e ritirare le auto usate: ad aprile la copertura sarà estesa a Milano (con due punti vendita) e Vicenza e a seguire a Napoli, Firenze, Palermo, Brindisi, Como, Pescara, Torino, Genova e Roma (con tre punti vendita). Forte di una solida partnership con ALD Automotive, la società che già cinque anni fa iniziava a proporre con successo la formula del noleggio a lungo termine ai privati, ha messo mano al portale e-commerce: sulla base di un nuovo approccio consulenziale, quella che fino a
Il 2018 di Hurry! si è chiuso nel segno del ‘green’. Nella classifica delle auto più noleggiate svettano Mini Cooper S E Countryman ALL4 plug in Hybrid, Toyota CH-R Hybrid e Toyota Yaris Hybrid (rispettivamente prima, seconda e terza da sinistra). Lo scorso anno, le vetture a motorizzazione ibrida ordinate sulla piattaforma e-commerce con la formula NLT hanno raggiunto il 27,3 per cento del totale, due volte e mezza quelle a benzina (11,3 per cento). Bene anche le auto alimentate a gas, gpl e metano, scelte dal 7,6 per cento dei clienti, con Audi A3 a metano tra i primi dieci modelli più noleggiati.
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ieri era una semplice vetrina delle offerte è oggi una piattaforma in grado di indicare le soluzioni migliori tarate sulle esigenze di mobilità di ogni singolo cliente.
Ce n’è per tutti i gusti Si legge in una nota: “Hurry! offre sul web l’usato ai prezzi più convenienti e il noleggio a lungo termine con le franchigie più basse, ma anche una rinnovata offerta commerciale del ‘pay per use’ di Ricaricar e il rivoluzionario noleggio di auto usate firmato ALD 2life, che assicura un risparmio totale sul canone fino al 30 per cento a fronte di veicoli provenienti dal NLT in ottimo stato di salute e con chilometraggio certificato. Inoltre, con Hurry for Dealers, nel 2018 l’azienda ha allargato il business in ambito B2B inaugurando una sezione dedicata a concessionari e operatori del settore”. Le auto vendute complessivamente da Hurry! nel 2018 sono state oltre cinquemila tra NLT, Usato, Km zero e Ricaricar, con un aumento di 53 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Il solo noleggio a lungo termine ha registrato ordini del +40 per cento sul 2017. Il volume transato si aggira intorno agli 80 milioni di euro.
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#FORUMAUTOMOTIVE
Pregiudizi Unione Petrolifera ci mette la firma: i diesel di ultima generazione sono parte della soluzione e non la causa dell’inquinamento atmosferico
S
trappa una risata, in apertura di #FORUMAutoMotive di marzo, il filmato che propone l’ennesima gaffe del ministro Toninelli, che a parole promuove l’elettrico e nei fatti viaggia a gasolio. Ma si torna subito seri non appena entra nel vivo il dibattito su ‘Tradizione vs Innovazione: lo scontro sui carburanti’. Punto di partenza lo studio di AlixPartners che evidenzia come anche in Italia la quota di mercato delle motorizzazioni diesel sia calata in modo sensibile e prevalentemente a vantaggio dei motori a benzina; “benzina che però”, rimarca il managing director Mario Duse, “a parità di prestazioni produce più CO2. Quello italiano, comunque, continua a essere un mercato sempre molto orientato al diesel, per la fortissima componente sia tecnica che manifatturiera e per il prezzo più vantaggioso del benzina”.
Il futuro è alternativo Ibridi plug-in e veicoli elettrici potranno rappresentare una valida alternativa futura - si stima una quota del 20 per cento entro il 2025 - ma oggi rappresentano ancora un di cui. E il gas naturale? E l’idrogeno? E i bio carburanti?
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Secondo il coordinatore area tecnica ACI, Enrico Pagliari, “non c’è ancora una scelta di campo”; di certo c’è “la criminalizzazione delle emissioni solo lato vetture”. Che, in effetti, compongono un circolante vetusto, con un’anzianità media di 11 anni e 4 mesi e un 36 per cento ante Euro 4. Di certo c’è anche che oggi un’auto diesel Euro 6 emette il 95 per cento in meno di ossidi di azoto rispetto a una Euro 0 e il 96 per cento in meno di particolato rispetto a una Euro 1. Spiega Claudio Spinaci, presidente Unione Petrolifera: “Dalla nostra analisi, basata sui più recenti studi in materia, emerge al di là di ogni possibile strumentalizzazione come il diesel sia un’alimentazione che può a ragione essere protagonista dell’evoluzione verso una mobilità sostenibile, considerato che sul lato inquinanti le soluzioni tecniche adottate riducono le emissioni a valori prossimi allo zero. Quanto alla CO2, tenendo conto dell’intero ciclo di vita, il diesel rimane la soluzione più efficace e sostenibile, economicamente e socialmente, per traguardare gli obiettivi al 2030. Le alimentazioni diesel sono quindi parte della soluzione e non la causa del problema”.
In alto, gli studenti dell’Accademia della Martesana seguono attenti il dibattito. A lato Andrea Dell’Orto, presidente di Ancma oltre che vicepresidente della Dell’Orto Spa, eletto Personaggio dell’anno #FORUM AutoMotive.
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MISTERY CLIENT
TA A I C C BO
DENICAR VS GRUPPO FASSINA
Posso esserle utile? L’accoglienza non è tutto ma dice molto del rapporto che si instaurerà con il cliente. Anche in base a quella, Mistery Client ha scelto la sua concessionaria
N
In alto, la concesisonaria Fassina di MIlano. A lato il preventivo di LeasePlan Italia, partner NLT del dealer.
ello spirito di servizio che da sempre caratterizza Flotte&Finanza, torna una delle rubriche più seguite e incisive, quella del “mistery client”, ovvero un potenziale cliente, preparato sull’argomento, che si presenta in concessionaria valutando tempi, modi e competenza del venditore. In questo caso, raccontiamo una esperienza “reale”, un contratto vero che, come si vede, è andato a buon fine. A cautela dell’azienda che ha ricevuto parere negativo, bisogna precisare che ovviamente una singola esperienza non può essere generalizzata, non ha valore statistico né assoluto. Si tratta solo di una istantanea che fotografa quello che a noi è realmente accaduto, e che non è detto debba ripetersi con altri clienti. Questo vale al contrario anche per la concessionaria che ha ottenuto il contratto. Si tratta quindi, in entrambi i casi, di esperienze vere, di valore giornalistico documentabile, ma che non possono in alcun caso essere prese come indicatore di performance o di qualità, né generalizzate. Ecco il racconto del nostro cliente misterioso. Avevo vagliato tutte le formule possibili, dal finanziamento al noleggio a lungo termine passando per il leasing, e volevo capire quale fosse la soluzione migliore per il mio ambito
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di lavoro: la direzione commerciale di una società da poco sul mercato. Scartata l’opzione broker, competente ma impersonale, ho quindi varcato la soglia della concessionaria del Gruppo Fassina in via Giovanni Battista Grassi a Milano e, successivamente, quella della concessionaria DeniCar di via Bisceglie, sempre a Milano, con una sola certezza: l’auto di cui già mi immaginavo alla guida. Una Alfa Romeo Stelvio Q4, Blu Montecarlo, cerchi da 18 sport. Per tutto il resto ero pronto a lasciarmi consigliare.
La prima impressione La prima esperienza, una mattina di un giorno feriale nella concessionaria del Gruppo Fassina, è stata traumatica. Credevo che il Gruppo FCA avesse superato i suoi ben noti problemi e invece no: entri e rimani con il naso all’insù per dieci minuti, nessuno che dà mostra di averti notato. Finalmente si presenta una sorta di venditore per nulla cordiale: “Desidera?”, “Vorrei avere informazioni per una macchina a noleggio, una Stelvio”, “Ah, noleggio, deve seguire il corridoio e andare a destra”. Non mi accompagna. E poi: vuoi promuovere il noleggio? Mettilo in una posizione più visibile. Arrivo nell’ufficio del venditore, un box con una scrivania e un computer. Ci si sta a malapena in due ed è già occupato da un suo collega con cui sta svolgendo una pratica. Mi fa aspettare, il classico segno con una mano per dire “un attimo”. Uscito il collega, mi siedo e chiedo di valutare la possibilità di acquisto con la formula www.flottefinanzaweb.it
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A S S O PROM del noleggio a lungo termine. Non mi domanda che lavoro faccio o perché sono orientato sul noleggio, mi chiede solo quanti chilometri penso di fare all’anno. Inutile aggiungere che non mi ha offerto il caffè. Figuriamoci. Ho passato più tempo a gironzolare in concessionaria che nel suo ufficio! Opposta l’esperienza in DeniCar, struttura più piccola di quella di Gruppo Fassina, che ho visitato sempre in un giorno feriale: molto positivi nell’accoglienza e molto più professionali. Entro e il venditore mi viene subito incontro. Ha già vinto.
Una risposta all’altezza? Il venditore di Gruppo Fassina non chiede nemmeno se sia eventualmente interessato al leasing. Fa il compitino e pure in maniera scocciata. Il responsabile del noleggio! Peccato per lui che dopo qualche giorno mi ha chiamato il servizio qualità e li ho disintegrati. In DeniCar, invece, ci sono le classiche domande, poste con una certa empatia che non guasta. Al venditore spiego che cosa mi aspetto, concorda che il noleggio è la formula giusta. Aggiungo che conto di fare circa 25mila chilometri l’anno, commenta che gli sembrano un po’ pochi per la mia attività... Insomma, mi segue nel ragionamento, cerca e trova una soluzione: “Parta così, poi potrà eventualmente decidere di comprare dei moduli aggiuntivi per non trovarsi a pagare le eccedenze, che sono il vero rischio salasso dei contratti di lungo termine”. Non mi serve il piatto pronto.
Il preventivo In Gruppo Fassina il preventivo me lo stampano subito, ma personalizzazione zero, customizzazione zero. Modello, chilometraggio, rata... il venditore non fa neppure la distinzione tra canone di noleggio e canone di servizio. Potrebbe chiedermi come sono inquadrato come partita Iva (perché dovrebbe sapere che a seconwww.flottefinanzaweb.it
da dell’inquadramento si scarica in modo diverso). Tutto quello che si legge nel preventivo è standard. Per contro, il canone è altissimo, fuori mercato. In DeniCar facciamo due calcoli approssimativi sulla deducibilità della rata di noleggio, di leasing, di finanziamento e verifichiamo che funziona meglio il noleggio. Una mezz’oretta di confronto dinamico che mi conferma nella bontà dell’idea iniziale. Superiamo anche - dietro suo suggerimento di un socio o un famigliare che mi possa fare da garante - la difficoltà legata al fatto che la mia è una società neocostituita, quindi difficilmente finanziabile (tanto più per un’auto con un costo, e quindi un canone, importante). Devo compilare parecchi moduli, ma lo faccio comodamente via mail, e in tutta la procedura avrò sempre il suo supporto.
La concessionaria DeniCar al civico 92 di via Bisceglie a Milano, visitata da Mistery Client. A lato, il Suv acquistato con la formula NLT. Il contratto è stato finalizzato dalla compagnia di noleggio Leasys.
Prezzo o servizio? Da Gruppo Fassina esco convinto che mai prenderei una macchina lì. Mi hai trattato male e mi hai preso in giro, perché quella rata così alta non ha ragione di esistere. Non mi hai incentivato né spiegato il noleggio. Bocciato. In DeniCar, oltre al fatto che la rata è corretta, è determinante essermi sentito seguito. Sono in una zona di comfort. Sapere che hai un referente che ti ascolta anche se la macchina non è tua è una tranquillità in più, è un rapporto in cui ti senti valorizzato. Almeno per quel giorno, è come se tu fossi stato l’unico cliente.
L’incontro al microscopio (voto da 1 a 5) Concessionaria: Gruppo Fassina 3 Denicar 4
Cortesia: Gruppo Fassina 0 Denicar 5
Tempi di attesa: Gruppo Fassina meno di 0 Denicar 5
Competenza sul NLT: Gruppo Fassina 0 Denicar 5
marzo 2019 - Flotte&finanza - 21
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CVO TEMPO DI LETTURA: 3 minuti
FLEET MANAGER
Fattore tempo
I 9-10 I 7-8 I6 I 1-5
5% 2% 17% 76%
Per i gestori di flotta è il risparmio temporale il vero valore aggiunto dei servizi di noleggio, promossi con un 8 pieno. Dall’ultima ricerca CVO risulta un’offerta completa ma migliorabile
V
elocità, semplicità ed efficienza dei servizi: è quanto chiedono i fleet manager quando ricorrono al noleggio a lungo termine per la gestione della flotta (opzione sottoscritta nel cento per cento dei casi), con l’obiettivo di risparmiare tempo sulle attività legate ai veicoli per dedicarsi al loro core business. Risulta da una ricerca del Corporate Vehicle Observatory condotta su un campione di 211 fleet manager di parchi di diverse dimensioni per un totale di 20.866 vetture gestite. Il 93 per cento si dichiara complessivamente soddisfatto della formula NLT e dei relativi servizi offerti; la media di gradimento è pari a 8.2 su una scala da 1 a 10. Il 45 per cento ritiene che il pacchetto sia completo, il 36
Media gradimento 8,2
Soddisfazione complessiva verso i servizi offerti dal noleggio a lungo termine, che consentono di ottenere saving temporale, efficienza, velocità (Grafico 1). La mobilità è però in costante cambiamento e così anche le esigenze delle aziende, che rendono necessaria l’introduzione di nuovi servizi (Grafico 2).
migliorerebbe i servizi esistenti per usufruire al massimo del beneficio temporale, e soltanto il 16 amplierebbe la gamma dell’offerta (un esame più approfondito di questo 16 per cento dimostra però che i servizi richiesti sono già presenti ma poco noti). La manutenzione, l’assicurazione, l’assistenza i servizi tradizionali più apprezzati; seguono i servizi online per la valutazione e l’acquisto dei veicoli usati, la consulenza, la telematica, strumento questo ritenuto utilissimo per migliorare sicurezza e ottimizzazione dei percorsi ma che necessita di maggiore cultura e conoscenza. Tra le evoluzioni che giàinteressano o che interesseranno i prodotti di noleggio, assumono particolare importanza i servizi a domicilio e via internet, che i fleet manager reputano fondamentali in un’ottica di supporto della gestione della propria flotta in modo veloce, semplice ed efficiente e in grado di garantire un significativo risparmio di tempo.
Grafico 1. I servizi più apprezzati
Grafico 2. I nuovi servizi
Manutenzione
Consegna a domicilio Interventi a domicilio P&R per interventi di manutenzione
8,6
Assicurazione
8,3
Assistenza
8
Servizi Online
7,9
Consulenza
7,5
Telematica 2
www.flottefinanzaweb.it
4
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Acquisto usato
7
Valutazione auto online
6,8 0
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7,2 0
2
4
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10
marzo 2019 - Flotte&finanza - 23
DELIVERY STORE TEMPO DI LETTURA: 6 minuti
USATO EX NOLEGGIO
L’offerta che attrae CarNext sceglie Milano per la nuova generazione di store dedicati ai veicoli giunti a fine contratto. Soluzioni ‘second life’ dall’alta qualità garantita di Ottavia E. Molteni
LeasePlan è presente con una sede commerciale in viale Bodio dal 2015. “Milano ha un alto indice di attrattività, caratteristiche uniche”, ha rimarcato Alberto Viano, da inizio anno amministratore delegato della società. La ‘Città del Duomo’ contribuisce infatti al PIL italiano n’impresa che serve altre imprese, seguendo il per circa il 22 per cento, di cui il 60 matura in virtù di inciclo di utilità dei veicoli, oltre la loro cosiddetta vestimenti esteri. Con il progetto dei Delivery Store, il ‘prima vita’. Questo è lo spirito che permea il for- Gruppo del settore mobilità persegue l’obiettivo di somat dei Delivery Store firmati CarNext.com, stenere il passaggio non solo delle soluzioni CarNext.com offre marchio del canale ‘usato di alta qualità’ di di trasporto verso un paradigma di sosteuna ricca selezione proprietà del Gruppo LeasePlan. nibilità. Lo evidenziano gli accorgimenti di vetture usate, Il primo spazio con questa impostazione tecnici applicati in fase di rinnovamento tutte classe Euro 6. di una serie che, entro l’anno, dovrebbe aldella struttura meneghina (vedi box). Nel 2019 è prevista largarsi a Verona e a Roma, è già operativo l’apertura di altri due L’usato con un futuro garantito a Milano in via G.B. Cassinis. Un investiDelivery Store oltre mento di oltre dieci milioni di euro ha dato L’esclusività e l’attenzione al cliente che caa quello di Milano. nuova vita all’edificio Anni 60, rimasto a lunratterizzavano la proposizione commerciale go abbandonato, che ospitava Achilli Motors e la sua di Achilli Motors, rivivono nello spazio di via Cassinis. proposta di vetture di lusso. Si riaccende così una ‘luce’ Presso lo store CarNext si può infatti godere di una sein un’area di per sé decentrata, in prossimità di una delle lezione di auto usate che raccontano gli ultimi progressi ultime fermate della linea MM3 in direzione di Rogoredo. dell’industria di settore. Anche e soprattutto in termini di L’apertura del primo CarNext Delivery Store italiano con- riduzione delle emissioni inquinanti, con modelli disponibili, ferma il rapporto speciale che lega la filiale nazionale tutti rigorosamente Euro 6, che provengono dal canale del Gruppo olandese al capoluogo lombardo, dove del noleggio a lungo termine. Quest’ultimo fattore rap-
U
Moderno, funzionale, attento all’ambiente Aveva contraddistinto a lungo, anche visivamente, l’area di via Cassinis a Milano, zona ‘Porto di Mare’, con le sue auto da sogno in vetrina e l’eliporto sul tetto per consentire l’atterraggio dei velivoli della facoltosa clientela. Nel passaggio di proprietà l’edificio ex Achilli Motors, dove oggi ha sede il nuovo Delivery Store del marchio CarNext, non ha perso nulla della sua eleganza ed esclusività. Alla struttura aperta nel gennaio scorso non mancano infatti elementi in grado di sedurre il potenziale cliente e invogliarlo a varcarne la soglia. Con in più alcune scelte tecniche in linea con i tempi, che richiedono soluzioni attente ai contenuti di sostenibilità. Una di queste è l’installazione di pannelli solari sulla ex pista per gli elicotteri, che consente di produrre e immagazzinare energia da mettere a disposizione del fabbisogno energetico dei vari piani, a conferma dello spirito ‘green’ del gruppo LeasePlan.
24 - Flotte&finanza - marzo 2019
www.flottefinanzaweb.com
DELIVERY STORE
presenta in prospettiva un valore aggiunto, perché permette di conoscere nel dettaglio la storia del veicolo. “Sapere da dove viene e cosa ha fatto ti indica anche dove è in grado di portarti”, si legge sulla pagina dedicata all’interno del sito internet di CarNext. Tutte le vetture proposte dal marchio devono aver rispettato il programma manutentivo nel corso del periodo in cui sono state locate. Un elemento sinonimo di qualità per le soluzioni inserite a listino, integrato dalle ottime condizioni, da un’eguale situazione per quanto concerne lo stato d’uso, e da una garanzia sui guasti meccanici che copre sino a 36 mesi.
Il ‘peso’ dell’Italia nell’Index di Ambrosetti ‘L’attrattività come chiave per il successo di un territorio’ è il titolo dell’incontro che LeasePlan Italia, coadiuvata da The European House - Ambrosetti, ha organizzato in occasione dell’inaugurazione del Delivery Store di Milano. Ai lavori ha preso parte Roberta Cocco, assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano, che è tornata sulla sperimentazione 5G avviata nel capoluogo lombardo con il partner tecnologico Vodafone, vincitore del bando pubblico. Entro il 2019, con il sostegno del Politecnico e di altre 28 aziende, si arriverà a dotare a livello infrastrutturale l’intero territorio. L’accelerazione tecnologica che viaggerà lungo la banda del 5G, con l’impulso alla connettività nei trasporti, avrà un riflesso diretto sullo sviluppo di un modello di mobilità www.flottefinanzaweb.com
sostenibile a livello ambientale ed economico. Valerio De Molli, managing partner & CEO di The European House - Ambrosetti, ha invece accompagnato i presenti alla scoperta dei risultati della 4° edizione del ‘Global Attractiveness Index’, un indice che muove dalle classifiche di competitività diffuse da enti privati e organizzazioni internazionali, dove da oltre dieci anni l’Italia chiude in ritardo tra gli Stati a economia avanzata. Secondo la classifica 2018 dell’Index, il nostro Paese ha fatto un passo avanti, passando dal 17esimo al 16esimo posto, alle spalle del Belgio e davanti alla Svezia. La curva di dinamicità dell’Italia si presenta molto bassa, mentre quella relativa alla sostenibilità mostra un andamento stabile e nella media. Il database di Ambrosetti, al quale attinge il ‘Global Attractiveness Index’, conta oltre 600mila dati relativi a 144 Stati nel mondo. Per la classifica 2019 si spera che le eccellenze di cui il nostro Paese è tutto fuorché privo lo rilancino ancora più in alto. marzo 2019 - Flotte&finanza - 25
FLEET CONFIGURATOR
TEMPO DI LETTURA: 12 minuti
BMW F 850 GS
BMW R 1250 GS
Potenza 70 kW (90 Cv) Patente A Prezzo nuovo da 12.800 € iva inclusa
Potenza 100 kW (136 Cv) Patente A Prezzo nuovo da 17.900 € iva inclusa
La offre City-Rent • CityRent, 353 euro/mese con iva per 24 mesi e max 10mila km - anticipo 1.000 euro
La più venduta in Italia • Rent4You, 459 euro/mese con iva per 36 mesi e 5mila km/anno - anticipo 1.500 euro • City-Rent, 438 euro con iva per 36 mesi e max 27mila km - anticipo 2.000 euro
L’F 850 GS ha un’indole fuoristrada, come evidenziano la ruota anteriore da 21 pollici e la grossa forcella con steli tradizionali. Se l’utilizzo prevalente è su asfalto consigliamo pneumatici poco scolpiti. Questa nuova generazione d’accesso al mondo delle grandi enduro BMW ha perso l’alone del brutto anatroccolo che aveva la prima generazione, e rispetto all’intramontabile R 1250 GS è sicuramente più agile e, relativamente, leggera. City-Rent la offre completa di ogni copertura assicurativa. Valutate una soglia chilometrica più alta.
Moto ‘tolale’ e versatile, è una delle due ruote più desiderate d’Italia. Non ha bisogno di presentazioni. La grande diffusione di questo modello porta con sé il rischio del furto. La formula del noleggio a lungo termine può essere un modo per godersela a cuor leggero. City-Rent prevede una franchigia del 10% sul furto e di 250 euro in caso di evento rc. Ha le carte in regola per sostituire l’auto aziendale.
GUIDA ALLA SCELTA
Moto
Cavalcare il noleggio
Il noleggio di moto punta a una clientela più matura ed esperta rispetto a quella scooter. Vi proponiamo una panoramica delle offerte online più complete. A farla da padrone sono Rent4You, City-Rent e la giovane 2wsolutions, ramo due ruote del colosso ALD Automotive di Matthieu Colombo
26 - Flotte&finanza - marzo 2019
FLEET CONFIGURATOR
Ducati Multistrada 950 base/950 S Potenza 83,1 kW (113 Cv) Patente A Prezzo nuovo da 14.390/16.590 € iva inclusa
Ducati Multistrada 1260 Red Tour./ 1260 S Djair Red Potenza 116,4 kW (158 Cv) Patente A Prezzo nuovo da 19.157/21.350 € iva inclusa
Una S che su strada fa la differenza • City-Rent, 950 base, 365 euro/mese con iva per 24 mesi e 8mila km - anticipo 1.000 euro • 2WSolutions, 950 S Touring, 419 euro con iva per 24 mesi e 12mila km - anticipo 1.500 euro
La scelta a noleggio di F&F • 2WSolutions, Red Touring, 499 euro/mese con iva per 24 mesi e max 12mila km - anticipo 2.000 euro • Rent4You, S Djair Red, 504 euro/mese con iva per 36 mesi e 5mila km/anno - anticipo 1.500 euro
La ‘piccola’ Multistrada è un vero cavallo di razza, esuberante, senza arrivare agli eccessi della sorella 1260. La si sceglie per il prezzo inferiore alla maxi Ducati. L’allestimento S ha una ciclistica con sospensioni regolabili, da intenditori. L’offerta di 2WS è più alta in ragione della versione ‘S’ Touring Pack (con borse). Tenete però in considerazione che i prezzi 2WSolutions non includono la kasco, disponibile.
Una moto con una potenza tanto elevata non è per tutti, nonostante l’elettronica di bordo. D’altronde anche la rata non è per tutti... Calcolate che nel canone Rent4You è compresa anche l’assicurazione Kasco. Per contro, 2WSolutions include nel canone la manutenzione e al raggiungimento del termine del contratto vi assicura la prelazione per l’eventuale acquisto. Rent4You non include il cambio gomme.
Ducati Scrambler Sixty 400
Harley Davidson Street 750
Potenza 30 kW (40 Cv) Patente A2 Prezzo nuovo da 7.790 € iva inclusa
Potenza n.d. kW Patente A Prezzo nuovo da 7.450 € iva inclusa
Una prima moto facile e di fascino • 2WSolutions, 234 euro/mese con iva per 24 mesi e max 12mila km - anticipo 800 euro • Rent4You, 228 euro/mese con iva per 36 mesi e 5mila km/anno - anticipo 1.000 euro
Primo prezzo, ma con tutto il fascino HD • 2WSolutions, 239 euro/mese con iva per 24 mesi e max 12mila km - anticipo 750 euro • Rent4You, 240 euro/mese con iva per 36 mesi e 5mila km/anno - anticipo 1.000 euro
Tutto il fascino del marchio Ducati, con un taglio vintage e una facilità di guida esemplare. Può essere una prima moto (si guida con patente A2) sia in ragione della potenza inferiore ai 35 kW sia per l’altezza da terra della sella. L’offerta Rent4You si fa apprezzare per la copertura Kasco, ma al momento di sottoscrivere il contratto valutate l’opzione 24 mesi, perché dopo due anni potreste volere una moto più potente.
È il modello entry level della Casa americana, ma esteticamente non lo dà proprio a vedere. Chi sogna le Harley solitamente non cerca prestazioni elevate. In questo caso nemmeno la protezione aerodinamica. È una moto da vivere sulle statali per tragitti a medio raggio. Se è possibile chiedete la versione Rod (a listino costa 1.250 euro in più) che ha sospensioni migliori e il doppio freno a disco anteriore.
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marzo 2019 - Flotte&finanza - 27
FLEET CONFIGURATOR
Honda Africa Twin 1000 DCT ABS
Honda NC 750 X ABS DCT TC
Potenza 70 kW (95 Cv) Patente A Prezzo nuovo da 14.649 € iva inclusa
Potenza 40,3 kW (54 Cv) Patente A Prezzo nuovo da 7.990 € iva inclusa
La scelta a noleggio di F&F • City-Rent, 365 euro/mese con iva per 25 mesi e 10mila km - anticipo 2.000 euro • 2WSolutions, 409 euro con iva per 24 mesi e 12mila km - anticipo 2.500 euro
A suo modo rivoluzionaria • City-Rent, 287 euro/mese con iva per 30 mesi e 18mila km - anticipo 1.500 euro
Tutta la facilità di guida tipica Honda in un formato giramondo con cambio sequenziale a doppia frizione. Molto efficace e confortevole su strada, la nuova Africa Twin non disdegna, ovviamente, la guida su sterrato. Al riguardo è bene verificare quali sono gli estremi della copertura assicurativa offerta anche al di fuori della strada pubblica. Se vi troverete bene il primo giorno, dopo 24 mesi la vorrete tenere.
La potenza del motore non elevata rispetto alla cilindrata potrebbe farvi scartare questa moto che in realtà è un esempio di versatilità e polivalenza. Il suo motore bicilindrico accoppiato a un cambio sequenziale a doppia frizione è figlio di uno studio Honda sull’effettivo utilizzo della potenza e della coppia delle moto sulle strade d’Europa. Scegliendola avrete tutta la facilità di un grosso scooter con tutta la sicurezza ciclistica di una moto. Una due ruote troppo intelligente? Forse. Se vi piace esteticamente val la pena provarla.
Kawasaki Z650 (2017)
Moto Guzzi V7 III Stone/Carbon/Spec.
Potenza 50,2 kW (68 Cv) Patente A (A2 disp.) Prezzo nuovo da 6.790 € iva inclusa
Potenza 38 kW (52 Cv) Patente A2 Prezzo nuovo da 5.860 € iva inclusa
Una ‘prima moto’ che sa essere frizzante • City-Rent, 231 euro/mese con iva per 30 mesi e 15mila km - anticipo 800 euro • 2WSolutions, 244 euro con iva per 24 mesi e 12mila km - anticipo 600 euro • Rent4You, 245 euro/mese con iva per 36 mesi e 5mila km/anno - anticipo 1.000 euro
Nostalgia della tradizione italiana • City-Rent, V7 Stone, 255 euro/mese con iva per 24 mesi e 12mila km - anticipo 1.000 euro • 2WSolutions, V7 Carbon, 309 euro con iva per 24 mesi e 12mila km - anticipo 1.000 euro • Rent4You, 257 euro/mese con iva per 36 mesi e 5mila km/anno - anticipo 1.000 euro
Lanciata sul mercato diversi anni fa, la Z650 si evolve ancora. È sempre piaciuta anche al pubblico femminile perchè non pesa molto, ha un bicilindrico ‘amico’ ma che agli alti ruggisce. A quanto pare le offerte di noleggio non mancano e quella firmata Rent4You è la più completa (Kasco).
La V7 è una modern classic poco ‘modern’. Se cercate sensazioni del passato con l’affidabilità di oggi... Uno dei difetti è la disponibilità negli anni di decine di versioni e allestimenti, tanto da disorientare il pubblico. Tra i pregi la ricca gamma accessori. Ma su una moto a noleggio ne vale la pena?
28 - Flotte&finanza - marzo 2019
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FLEET CONFIGURATOR
Triumph Tiger 800 XCx (1200)
Yamaha MT07 Tracer
Potenza 70 kW/95 Cv (104 kW/141 Cv) Patente A Prezzo nuovo da 13.900/19.100 € iva inclusa
Potenza 55 kW (74 Cv) Patente A Prezzo nuovo da 8.090 € iva inclusa
L’800 con spirito on/off o il 1200 per viaggiare? • Rent4You, Tiger 800 XCx, 392 euro/mese con iva per 36 mesi e 5mila km/anno - anticipo 1.000 euro • City-Rent, Tiger 1200 XCx, 469 euro/mese con iva per 30 mesi e 17.500 km - anticipo 3.000 euro
Una bella crossover fin troppo saggia • 2WSolutions, 294 euro con iva per 24 mesi e 12mila km - anticipo 700 euro • Rent4You, 294 euro/mese con iva per 36 mesi e 5mila km/anno - anticipo 500 euro
Triumph è rinata negli anni Novanta con le stradali e poi si è guadagnata una nicchia di appassionati che ama mettere le ruote sullo sterrato con l’agile Tiger 800 e la paciosa 1200. Nel mirino dei due modelli i corrispettivi di Casa BMW. A nostro parere la piccola inglese merita un posto sul podio della sua categoria e l’offerta Rent4You è in linea con le qualità del prodotto offerto.
Grande armonia stilistica tra motore, telaio e forcellone, coda sfuggente il giusto, semicarena senza troppi spigoli, la Tracer 700 ha un equilibrio stilistico degno di nota. Le tinte monocolore le donano. Peccato che a un motociclista esperto manchi qualche cavallo di potenza, soprattutto se viaggia anche in coppia. All’estero ha avuto più successo. In Italia il nuovo si compra bene. A noleggio? Non si rischia la svalutazione.
Yamaha MT09 Tracer GT
Yamaha MT09 SP
Potenza 84,6 kW (115 Cv) Patente A Prezzo nuovo da 10.590 € iva inclusa
Potenza 22,1 kW Patente A2 Prezzo nuovo da 10.190 € iva inclusa
Rapporto qualità-prestazioni-prezzo da primato • 2WSolutions, 365 euro con iva per 24 mesi e 12mila km - anticipo 2.000 euro • City-Rent, 340 euro/mese con iva per 24 mesi e 16mila km - anticipo 1.500 euro
Non nasconde la sua esuberanza • 2WSolutions, 319 euro con iva per 24 mesi e 12mila km - anticipo 1.000 euro • City-Rent, 328 euro/mese con iva per 18 mesi e 7.500 km - anticipo 1.000 euro
È una delle Yamaha più apprezzate dell’ultimo decennio. Almeno così dicono i numeri dell’immatricolato italiano. La Tracer 900 ha riscritto la classifica delle moto più vendute grazie alle sue qualità e al rapporto tra le prestazioni del ruggente tre cilindri da 847 cc e il prezzo d’acquisto. I canoni di noleggio competitivi sono una logica conseguenza. Se siete abituati a una stradale e volete più comfort è la vostra moto.
L’indole quasi nervosa della Tracer 900 è dovuta al telaio e al motore condivisi con la detonante MT09 che, per la cronaca, si distingue per l’interasse più corto. La A SP ha sospensioni Öhlins. Il suo tre cilindri ha coppia da vendere a ogni regime e saper dosare il polso al millimetro è importante. Per i nostalgici delle naked, dell’aria sul petto e delle cafè racer. Cercate comfort e versatilità? Avete sbagliato strada.
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marzo 2019 - Flotte&finanza - 29
LE PROVE DI F&F
LA SCELTA DI Flotte&finanza Cognome e nome Nissan Leaf Luogo di nascita Gran Bretagna Versione Tekna 40 kWh Alimentazione elettrica Potenza kW (Cv)/giri 110 (150)/3.283-9.795 Coppia Nm/giri 320/0-3.283 Omologazione Zev Cambio/n° marce automatico Cvt Consumo combinato kWh/100 (Wltp) 14,6 Tipo batterie ioni di litio Capacità batterie kWh 40 Autonomia km 243 Capacità bagagliaio dm3 420 (1.161*) Lunghezza mm 4.490 Passo mm 2.700 Larghezza mm 1.788 Altezza mm 1.540 Massa vettura kg 1.995 Prezzo (Iva inclusa) € 40.501 On line www.nissan.it
TEMPO DI LETTURA: 6 minuti
(*) Con sedili posteriori abbattuti
NISSAN LEAF 40 KWH
QUASI GOL Il modello, non c’è che dire, fa un grande balzo in avanti, diventando più simile nell’aspetto a una termica. Ma la ricarica rimane sempre il punto debole di Gianluca Ventura
F
accio sempre questo esempio: ve la immaginate la signora in tailleur e tacchi che scende dall’elettrica sotto la pioggia per recuperare il cavo di ricarica fradicio (e magari con sopra qualche ‘regalino’ di un cane, com’è successo a noi), lo avvolge sull’avambraccio e lo butta nel baule tra i sacchetti di Gucci o Armani con gli acquisti appena fatti nel Quadrilatero? Io me la immagino. E per questo dico che, fino a quando le elettriche non si potranno utilizzare esattamente come si fa oggi con le termiche, le vendite - almeno in Italia non decolleranno.
Autonomia e ricarica i punti deboli Perché qui non sono in dubbio l’affidabilità, la bontà e il comfort delle macchine a ‘Volt e Watt’, ormai nell’aspetto sempre più simili alle termiche (una strada aperta da Tesla), bensì il modus operandi. A partire dall’autonomia, 30 - Flotte&finanza - marzo 2019
che non è mai quella dichiarata. Perché i fattori contingenti in gioco sono tanti e quindi occorre sempre andar cauti quando si legge la distanza promessa sul cruscotto. Ed è così anche per questa Leaf che, all’uscita dal box bella carica, ci dà 250 chilometri di agio. Peccato però che all’arrivo in quel di Brescia, ossia 75 chilometri di strade e autostrade dopo, di carica residua ne sia rimasta la metà (così indica lo strumento) e quindi il rientro a Milano - a velocità ‘umana’ - diventa assai rischioso. E allora comincia il calvario, rintracciare cioè una colonnina di ricarica, che purtroppo non è esattamente raggiungibile come ti direbbe il sistema NissanConnect di bordo, stante la cartografia ‘agée’. Anche i costi di gestione di un’elettrica non sono poi così mirabolanti se ti rifornisci alle colonnine su strada, per www.flottefinanzaweb.com
LE PROVE DI F&F
INTERNI Dentro, la nuova Leaf abbandona finalmente quel design da manga giapponese per virare più intelligentemente verso dei pratici interni simili a quelli di una vettura termica. Sopra, da sinistra, la bella e ‘pulita’ plancia, l’ampio baule (qui coi sedili abbattuti) senza più il sarcofago componenti sul fondo della vecchia generazione, e i posti posteriori capaci di accogliere comodamente tre persone.
esempio di Enel. Utilizzando la Leaf su percorso misto, tra Milano e hinterland con una sola persona a bordo, scendiamo raramente sotto i 20 kWh per 100 chilometri percorsi che, moltiplicato per 0,45 euro a kWh addebitati dall’ex utility di Stato alla colonnina, diventano 9 euro: ossia quanto si spenderebbe utlizzando una diesel di segmento superiore. E tutto ciò senza considerare il prezzo d’acquisto, decisamente ‘importante’.
RICARICA Nella foto a sinistra, cosa si nasconde dietro lo sportello ritagliato tra calandra e cofano anteriore, ossia un connettore Tipo 2 da 6,6 kW (a destra) e un ChaDeMo per quelle rapide da 50 kW in corrente continua: lungo lo Stivale ce ne sono una sessantina, e si spera siano messi meglio di quelli esaminati da Flotte&finanza a Milano, tutti fuori uso. Nelle foto sopra
Ora anche ‘vitaminizzata’ La Leaf e+ lanciata al Ces, che monta batterie da 62 kWh per il 40 per cento d’autonomia in più, potrebbe essere la soluzione, grazie al motore da 150 kW e al caricatore ChaDeMo che raddoppia la capacità salendo a 100 kW: ammesso che da noi l’installino. Al momento, il Paese con più ChaDeMo attivi è il Giappone, su spinta dell’utility Tepco (quella del disastro di Fukushima per intenderci), che per alimentarle tutte ha dovuto poi spingere sull’acceleratore delle centrali nucleari. TECNICA Anche la nuova generazione Leaf monta un cambio Cvt continuo. Sotto, a sinistra, la manopola per selezionare il modo di marcia, tra cui ne compare uno per incrementare l’energia recuperata in frenata. Al centro, il display indica la gestione dell’energia e che c’è inserito l’e-Pedal: ossia si accelera e frena con un pedale solo. Più a destra, lo schema della driveline, con la trazione sull’anteriore.
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(scattate a Milano), da sinistra, una colonnina a A2A spenta e una parzialmente fuori servizio, affiancate dal display di una ChaDeMo ‘non disponibile’. Nelle foto a lato, la colonnina rapida di Linate, che segnala un problema di software e quindi non carica.
L’Italia però non è il Giappone e la situazione, anche in una città considerata moderna come Milano, non è delle migliori (vedi box sopra). Infine c’è il fattore ‘cavo da collegare’, una manovra poco pratica che dovrà essere necessariamente sostituita con altro. Per il bene dell’elettromobilità.
marzo 2019 - Flotte&finanza - 31
LE AUTO DI F&F TEMPO DI LETTURA: 6 minuti
MERCEDES-BENZ CLASSE V
SHUTTLE SPAZIALE Facelift per la monovolume della Stella che ha conquistato i professionisti in cerca di spazio a bordo, come i gestori di servizi shuttle. Arrivano due nuovi motori Euro 6d, il confortevole cambio 9G Tronic e sistemi di assistenza alla guida avanzati di Tiziana Altieri
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opo cinque anni di onorata carriera e circa 210mila esemplari venduti, Classe V si rinnova per continuare a giocare da protagonista in Europa e Asia, in particolare Cina e Giappone dove è approdata nel 2016. Il monovolume della Stella, prodotto a Vitoria (Spagna) e a Fuzhou (Cina), si rivolge a un pubblico particolarmente ampio: famiglie con due o più figli, gestori di servizi shuttle e professionisti alla ricerca di un mezzo dalle dimensioni generose, invariate rispetto al passato con 4.895 millimetri in lunghezza, 1.928 in larghezza e 1.880 in altezza. Esteticamente cambia il frontale, che appare più imponente grazie alle nuove linee del paraurti e alla struttura a rombi della mascherina del radiatore che al centro al-
loggia la Stella incorniciata da due lamelle color argento. Gli interni sono ancora più moderni e minimalisti, con bocchette d’areazione a turbina e un nuovo quadrante nella strumentazione. Su richiesta, i sedili driver e passeggero sono ora disponibili con funzione riposo massaggio e climatizzazione, mentre quelli della seconda
Quasi pronta l’elettrica Nasce sull’onda della strategia globale eDrive@VANs, la monovolume completamente elettrica presentata da Mercedes-Benz al salone di Ginevra. Un concept, EQV, che i vertici della Stella assicurano sia molto vicino a un modello di serie. Tra gli highlight tecnici, la capacità delle batterie pari a 100 kWh in grado di garantire fino a 400 km di autonomia, e la ricarica rapida di energia in soli 15 minuti per percorrere fino a 100 chilometri. “MercedesBenz Vans porta avanti con coerenza l’elettrificazione della propria gamma”, ha commentato Wilfried Porth, membro del Board of Management di Daimler AG; “con la realizzazione della Concept EQV abbiamo compiuto un altro passo in avanti. Questo prototipo possiede tutte le qualità tipiche del brand e del segmento, che i clienti Mercedes-Benz ben conoscono, apprezzano e si aspettano di trovare”.
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LE AUTO DI F&F
ed eventuale terza fila diventano più confortevoli ispirandosi all’ammiraglia S. Classe V può accogliere fino a otto persone che possono contare sulla massima versatilità nell’organizzazione dello spazio. Per accedere al vano bagagli c’è il portellone posteriore Easy-Pack a comando elettrico, con il pratico lunotto apribile separatamente, in optional. Quattro gli allestimenti: Sport, Premium, Exlusive e Amg Line, che si caratterizza anche per la mascherina del radiatore con pin cromati. Il restyling porta in dote pure i cerchi di lega da 17, 18 e 19 pollici dal nuovo disegno e una tavolozza colori più ricca.
Due nuove motorizzazioni A spingere Classe V arriva anche il quattro cilindri Om 654 Euro 6d, disponibile nella versione V 250 d da 140 kW (190 Cv) e 440 Nm di coppia e V 300 d da 176 kW (239 Cv) e 500 Nm, con cambio automatico 9G-Tronic con convertitore di coppia. Particolarmente confortevole ed efficiente, sostituisce il 7G-Tronic. Selezionando i programmi di marcia ‘Comfort’ e ‘Sport’ con l’interruttore Dynamic Select, il guidatore ha la possibilità di modificare la dinamica degli innesti, oppure può eseguire i cambi
marcia in modalità ‘Manual’ agendo sui comandi del cambio al volante. Tutte le motorizzazioni sono abbinate di serie alla trazione posteriore ma, a richiesta, è disponibile l’integrale permanente 4Matic per muoversi su qualsiasi terreno. Passi avanti anche sul fronte della sicurezza con, tra l’altro, il nuovo Brake Assist attivo che è in grado di rilevare un possibile rischio di collisione con un veicolo che precede, e il sistema di assistenza abbaglianti Plus che assicura un’illuminazione costante ed estesa della carreggiata, senza abbagliare gli altri utenti della strada. Non sono stati resi ancora noti i prezzi per L’Italia. In Germania si parte da 36.990 euro, Iva al 19 per cento inclusa.
INTERNI minimalisti e raffinati per Classe V Model Year 2019. Sei i rivestimenti in tonalità chiare e scure proposti, tra i quali figurano la pelle Lugano e la pelle nappa, in entrambi i casi in nero e beige seta, e il tessuto nero Santos. Un tocco di eleganza è aggiunto anche dal nuovo inserto in look a doppia striscia, che fregia la plancia portastrumenti e i rivestimenti laterali. A bordo c’è spazio per otto persone che possono contare su un abitacolo estremamente versatile.
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LE PROVE DI F&F TEMPO DI LETTURA: 6 minuti
CITROËN BERLINGO
UNA PER NOI Dimenticate il passato, la nuova generazione della multispazio francese si evolve sotto ogni punto di vista e offre dispositivi da vera ammiraglia di Monica Schiller
Citroën Berlingo in versione XTR, quella votata all’avventura. Si distingue per il Pack Color Orange, per i cerchi in lega 17 pollici Spin, per le protezioni anteriori e posteriori nel colore della carrozzeria, e per gli interni specifici Wild Green.
B
erlingo ha voltato pagina. La terza generazione della celebre multispazio francese, lanciata sul mercato lo scorso autunno, ha tagliato con il passato per diventare decisamente più confortevole pur mantenendo il suo look caratteristico, quello squadrato che ne sottolinea la vocazione professionale. Costruita negli impianti di Psa di Vigo, in Spagna, e di Mangualde, in Portogallo, è realizzata sulla piattaforma Emp2 per la parte anteriore, la stessa dei cugini Peugeot Rifter e Opel Combo, dai quali esteticamente si differenzia per le linee fluide e arrotondate. È disponibile in taglia M, 5 posti, e Xl, fino a sette posti, per una lunghezza complessiva di 4.400 millimetri e 4.750 millimetri.
Altro che furgone... A prima vista può sembrare un furgone travestito da vettura, ma appena si sale a bordo si cambia idea.
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Berlingo nulla ha da invidiare ai modelli di categoria superiore per finiture e dotazioni. La plancia dal design a sviluppo orizzontale è più ergonomica, con accesso diretto ai comandi della climatizzazione. Al centro è sistemato il display touch-screen capacitivo da 8 pollici, orientato verso il conducente, collegato al sistema di navigazione e alla telecamera di retromarcia con Top Rear Vision che permette di vedere la parte circostante del veicolo con una panoramica a 180 gradi. Direttamente nel campo visivo dell’autista c’è, invece, l’Head up display, un visore trasparente a scomparsa che fornisce le informazioni utili alla guida (velocità, impostazioni del regolatore e del limitatore di velocità…). Tantissimo lo spazio per stivare gli oggetti al seguito con ben 186 litri a disposizione, un vero record per la categoria: dal contenitore sul tetto multifunzione Modutop che comprende l’arco traslucido, al cassettino Top Box. Berlingo non rinuncia alla connettività come tutti i veicoli della new generation. Quattro le tecnologie proposte: Mirror Screen con Android Auto, Apple Car Play e MirrorLink, sistema di navigazione connessa 3D di ultima generazione, Connect Box con Pack Sos e assistenza www.flottefinanzaweb.it
LE PROVE DI F&F
LA SCELTA DI Flotte&finanza Cognome e nome Citroën Berlingo Luogo di nascita Spagna Versione BlueHDi 130 S&S M Feel Alimentazione turbodiesel Cilindrata cm3 1.499 Potenza kW (Cv)/giri 96 (130)/3.750 Coppia Nm/giri 300/1.750 Omologazione Euro 6.2 Cambio/n° marce manuale/6 Consumo combinato l/100 4,3 Emissioni CO2 g/km 114 Capacità serbatoio l 53 Capacità bagagliaio dm3 597 (983*) Lunghezza mm 4.403 Passo mm 2.785 Larghezza mm 1.921 Altezza mm 1.844 Massa vettura kg 1.430 Prezzo (Iva inclusa) € 24.250 On line www.citroen.it
TANTO SPAZIO sia per gli occupanti dei sedili posteriori, sia nel bagagliaio per chi sceglie Berlingo. In taglia M offre 597 litri sotto la cappelliera che diventano 983 sotto il padiglione. E se si abbattono i sedili posteriori si arriva a disporre di 2.126 litri, un record per la categoria (in taglia L diventano, rispettivamente, 859, 1.538 e 2.693 litri).
(*) Fino al padiglione
inclusi, e ricarica wireless per smartphone compatibili con lo Standard Qi. La modularità è al top: i sedili posteriori, a cui si accede attraverso le porte scorrevoli dotate di alzacristalli elettrici, sono separati a scomparsa. E a scomparsa è pure il sedile del passeggero anteriore: in questo modo si può raggiungere una lunghezza di carico di 2,70 metri nella versione più corta e di 3,05 in quella più lunga, per trasportare anche merci particolarmente ingombranti.
Un aiuto alla guida Chi sceglie Berlingo può contare su ben 19 tecnologie di aiuto alla guida tra le quali Surround Rear Vision, che offre una visione a 360 gradi della zona intorno al veicolo utilizzando due telecamere, una alla base del retrovisore lato passeggero, l’altra in alto sulle porte posteriori a battente, freno a mano elettrico, Cruise Control adattativo con funzione Stop e Active Safety Brake che limita il riwww.flottefinanzaweb.it
INTERNI funzionali quelli della multispazio della Double Chevron. A sinistra, la plancia pulita. In basso, il sedile passeggero si trasforma in un pratico tavolino e il padiglione superiore con il set luci. Più sotto, il touch screen capacitivo da 8 pollici e il comando del Grip Control con Hill Assist Descent. Quattro le modalità (Standard, Neve, Fango, Sabbia, Esp Off) per muoversi su qualsiasi terreno.
schio di collisione con altri veicoli o con pedoni. A spingerlo ci sono i motori benzina 1.2 PureTech (110 S&S e 130 S&S) Diesel 1.5 BlueHDi (75, 100, 100 S&S e 130 S&S). I più potenti sono disponibili, da giugno, con il cambio automatico Efficient a 8 marce con palette al volante, sviluppato in collaborazione con la giapponese Aisin. Le motorizzazioni diesel sono dotate tutte di Fap e del sistema Scr (Selective Catalytic Reduction). Tre gli allestimenti proposti: Live, Feel e Shine, gli ultimi due compatibili con il Pack XTR. Si parte da 20.450 euro. marzo 2019 - Flotte&finanza - 35
SHARING NEWS
LA MOBILITĂ€ Ăˆ CONDIVISA
Dalle auto alle bici passando per bus e scooter (e domani gli aerei): tutte le facce della sharing mobility racchiuse in un perimetro a geometria variabile. Progetti e app, soluzioni e test. Con Sharing News condividiamo prima di tutto le idee
CAR SHARING... PRIVATO
PLAYCAR ‘GIOCA’ A CAGLIARI
Il car sharing peer-to-peer (P2P), da privato a privato, sta stravolgendo l’uso dei veicoli di proprietĂ e le modalitĂ di viaggio, colmando la lacuna tra i tradizionali modelli di car sharing e di noleggio auto. Il concetto si sta rapidamente diffondendo, come dimostra l’aumento degli operatori P2P passati dai dieci del 2009 agli oltre cinquanta dell’anno scorso. In Italia sono due, ad oggi, le piattaforme che hanno investito su questa nuova nicchia di mercato: la societĂ bolognese Auting e la milanese Genial Move. Secondo lo studio di Frost & Sullivan ‘Strategic Insight into the Global P2P Carsharing Market, 2018’, questa escalation della concorrenza sta portando a una serie di fusioni e acquisizioni oltre che innovazioni tecnologiche per dare impulso alla crescita interna e globale. Si prevede che entro il 2030 il car sharing P2P entrerĂ a far parte della piĂš ampia rete multimodale integrata insieme ad altri servizi di mobilitĂ condivisa come il car sharing tradizionale, il parcheggio P2P e il ride sharing.
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CITYSCOOT, DA PARIGI A MILANO Con il caratteristico coprigambe di colore azzurro, scorrazzano per le vie di Milano i 500 scooter elettrici di Cityscoot, il nuovo player dello sharing. Come altri giĂ presenti in cittĂ , il servizio è a ‘flusso libero’, permette cioè di prelevare e lasciare il cinquantino, il Govecs S1.5, in un qualsiasi punto all’interno dell’area operativa. Cityscoot arriva in Italia dopo la positiva esperienza in Francia, dove è presente a Parigi e Nizza con piĂš di 4.000 scooter. Oltre a Milano, che vedrĂ raddoppiare la flotta entro la primavera 2020, prima dell’estate Cityscoot sarĂ a Roma con altri 500 Govecs S1.5.
E-VAI CON BE CHARGE
CAR2GO + DRIVENOW = SHARE NOW Trenta città d’Europa e Nord America, quattro milioni di clienti, ventimila veicoli dei brand BMW, Mercedes-Benz, smart e Mini. Sono le note distintive di SHARE NOW, il nuovo operatore di car sharing free-floating nato dalla fusione di car2go e DriveNow. Grazie all’unione dei due servizi, i clienti usufruiscono dell’accesso semplificato a
una flotta congiunta: tramite la app di car2go o di DriveNow, riescono infatti a vedere i veicoli di entrambi gli operatori (A Milano, ad esempio, i clienti possono trovare 1.440 BMW, Mini e
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smart sia nell’app car2go che nell’app DriveNow). Inoltre, chi è iscritto a uno solo dei due servizi di car sharing potrà registrarsi gratuitamente all’altro. Nel lungo periodo, l’obiettivo è di creare un servizio completamente integrato in un’unica App di car sharing. Componente centrale della strategia futura dell’azienda sarà la mobilità elettrica.
L’azienda di car sharing E-Vai del gruppo FNM, operativa in Lombardia, e Be Charge, società del gruppo Building Energy specializzata nelle infrastrutture di ricarica, lavoreranno insieme per lo sviluppo della rete di colonnine di rifornimento per vetture elettriche. Il progetto prevede la realizzazione di un sistema che ruoti attorno alla multimodalità , per favorire l’integrazione tra diverse tipologie di trasporto sostenibile anche attraverso l’installazione in 25 stazioni di Ferrovie Nord di sistemi di ricarica di veicoli elettrici. Le colonnine saranno a disposizione sia dell’utenza del car sharing sia di quella privata, che potrà utilizzarli quando non siano già impiegati dalle auto di E-Vai.
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NEWS ATTUALITÀ
A PROPOSITO DI FLOTTE&FINANZA
‘Pillole’ dall’Italia e dal mondo. Dall’andamento del mercato del renting all’attuale offerta di servizi, fino ai consigli per gli automobilisti. Cos’è cambiato e cosa cambierà per i gestori e gli utenti di auto aziendali
PRIVATI SEDOTTI DAL NOLEGGIO
LOCAUTO È ANCHE FRIGO
Sono già circa 40.000 gli italiani che all’acquisto hanno preferito il noleggio a lungo termine, e a fine anno raggiungeranno quota 50.000. “Costo fisso e pacchetti all inclusive”, ha detto il presidente Aniasa, Massimiliano Archiapatti, “stanno determinando il successo della formula; a parità di modello e percorrenza, stimiamo una convenienza media del 15 per cento rispetto alla proprietà, senza contare altri vantaggi come il non dover immobilizzare l’intero capitale per l’acquisto o il tempo risparmiato in burocrazia. In più si evitano le complicazioni e illusioni collegate alla vendita dell’usato”.
A un anno dal debutto della divisione Van, Locauto arricchisce la flotta con una linea di furgoni refrigerati, per offrire soluzioni di noleggio per il trasporto a temperatura controllata. Tre i modelli: Mercedes Sprinter 314 CDI passo medio, Iveco Daily 35C16 con una cella di carico da 16 m3 (in foto), Volkswagen Crafter 2.2 con trazione anteriore e una cella frigo di 13 m3. Tutti i veicoli commerciali sono equipaggiati di gruppo frigo Carrier, alcuni con allestimento Lamberet.
CONSIP, IL COLPO LO FA LEASYS 2.250 auto con allestimento in colori di istituto, 1.000 con allestimento in colori di serie, 250 auto e 500 veicoli commerciali. Sono i quattro lotti della gara per la fornitura di 5.600 veicoli in noleggio a lungo termine senza conducente e dei servizi connessi e opzionali per le Forze di sicurezza aggiudicata da Consip a Leasys Spa. Il risparmio medio conseguito sui quattro lotti rispetto ai prezzi posti a base d’asta è pari al 28 per cento. La convenzione, della durata di 18 mesi con possibile proroga di ulteriori 12, fissa un quantitativo massimo di fornitura pari a 4.000 veicoli, che con l’estensione del 6° e 7° quinto previsti per legge potrà arrivare fino a un complessivo di 5.600 veicoli.
MYTAXI SBARCA A CATANIA
È L’ORA DI ‘VERONA LEGEND CARS’
Secondo comune siciliano dopo Palermo, sesto in Italia, è Catania l’ultimo approdo di mytaxi, la App per i tassisti diffusa in tutta Europa. Su circa 200 operatori presenti in città, più di 40 hanno già aderito al servizio, entrando così a far parte di una flotta di circa 4.600 ‘mytaxisti’ con regolare licenza che a livello globale ne conta oltre 100.000. Una volta scaricata gratuitamente la App e creato il proprio profilo, l’utente potrà chiamare il taxi, seguirne l’arrivo in tempo reale sulla mappa, pagare la corsa tramite App e ricevere via mail la ricevuta del viaggio. In Italia mytaxi trattiene il 7 per cento sulle corse portate a termine. A Catania, fino al 30 aprile, la commissione non sarà trattenuta e il servizio per i tassisti sarà gratuito.
Una panoramica completa sulla storia dell’auto, dai primi modelli a quelli divenuti simbolo per intere generazioni, spaziando dal lusso alla sportività e con un crescente spazio dedicato alle youngtimer. Questo è l’orizzonte di ‘Verona Legend Cars’ (http://www.veronalegendcars.com), che l’11 e 12 maggio prossimi a Verona Fiere chiuderà in bellezza la stagione primaverile dei saloni automobilistici. Un salone dinamico, dove le tante storie dell’auto si dividono tra i padiglioni e gli spazi esterni. Spazi animati dai raduni di Club e Registri durante i quali i collezionisti entreranno direttamente in fiera alla guida delle proprie auto, celebrando traguardi come i 50 anni della Fiat 128 e della Ford Capri. È un percorso che riunisce più anime del mondo Classic e più di 1.000 auto storiche: i grandi attori del mercato, tra i quali Ruote da Sogno, Silvauto e il dealer OM Automobile di Monaco di Baviera; restauratori specializzati su marchi o singoli modelli; i pezzi di ricambio originali dei grandi marchi italiani ed esteri quali Alfa Romeo, Fiat, Lancia, Porsche e Citroën. E poi spazio alle grandi e piccole opere d’arte legate al mondo del viaggio: modellismo, automobilia, coppe d’epoca e cimeli d’officina reinterpretati come elementi d’arredo.
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AFTERMARKET
POST VENDITA
La produzione di componenti e ricambi, il riciclo, la distribuzione, la rivendita e l’installazione di tutte le parti dei veicoli, la manutenzione, i prodotti chimici, le attrezzature, gli equipaggiamenti e gli accessori. L’aftermarket automobilistico è servito
CUSTOMER EXPERIENCE INTEGRATA LoJack Italia e MotorK insieme per migliorare l’esperienza del cliente e rafforzare le attività nel post-vendita. Frutto della recente collaborazione è la piattaforma di Customer Experience Management integrata. L’integrazione dei dati LoJack nella piattaforma di Lead Management cloud-based sviluppata da MotorK permetterà ai concessionari auto di disporre di informazioni utili per assistere il cliente in caso di crash o di avaria; grazie alla tecnologia CrashBoxx, il dealer, avvertito tempestivamente della gravità e del luogo in cui si è verificato l’incidente, potrà supportare al meglio il proprietario del veicolo inviando un carro attrezzi, se necessario, e organizzando la riparazione in officina.
SAFE DRIVE POD Così si chiama il sensore, sviluppato dalla società del Gruppo Filippetti ‘Evolvea’, che scoraggia l’uso dello smartphone mentre si sta guidando. A differenza di altri dispositivi in commercio, Safe Drive Pod non spegne il cellulare ma inibisce lo schermo, e quindi la possibilità di interagire e chattare, permettendo però di fare chiamate in viva-voce. Funziona via Bluetooth e tramite App. Il costo è di 2,5 euro al mese (120 euro per quattro anni).
CURE PRE-VACANZE
MAI PIÙ CONTROMANO Potrebbe essere la soluzione definitiva per tutti quegli sbadati - e sono 2.000 all’anno solo in Germania - che imboccano strade e autostrade contromano. Si tratta del ‘Wrong-way driver warning’, un software proposto dalla tedesca Bosch che avvisa i distratti protagonisti di queste pericolose azioni. Un vero e proprio servizio salvavita basato sul cloud, disponibile in tredici Paesi europei (dal Portogallo alla Polonia e dall’Irlanda all’Italia), capace di avvertire sia il conducente che procede contromano sia gli altri guidatori transitanti nell’area di pericolo, inviando con la massima velocità delle notifiche push.
REVISIONI, NEL 2018 SPESI 2,92 MILIARDI Diminuisce il numero delle revisioni e, quindi, il compenso per le officine. Nel 2018, i veicoli sottoposti al check-up obbligatorio sono stati 13.959.706, l’1,8 per cento in meno rispetto ai 14.217.864 dell’anno prima. Gli italiani hanno speso in tutto 2.920.230.898 euro contro i 2.948.216.279 del 2017 (-0,9 per cento). La voce più consistente è quella riferita alle prerevisioni, cioè le operazioni di manutenzione e
Nel 2018 di Carglass risultano più che raddoppiati gli interventi di ricalibratura dei dispositivi di assistenza alla guida, segno del costante aumento degli ADAS sul circolante in Europa (con stime di penetrazione per il 2020 che vanno dal 44 per cento dell’Adaptive Cruise Control al 76 per l’Autonomous Emergency Braking). Gli automobilisti Italiani confermano anche una certa tendenza a prendersi cura dei vetri nei mesi pre-vacanze: a marzo, aprile e luglio si ripara e si sostituisce di più.
riparazione necessarie per mettere i veicoli in condizione di superare i controlli di legge: 1.986.605.761 euro, mezzo punto percentuale meno del 2017. Va detto che, mentre non ci sono state variazioni né per quel che riguarda la tariffa fissa né per gli oneri accessori (Iva, diritti per la Motorizzazione e bollettino
postale), la diminuzione del numero dei veicoli chiamati a revisione è stata compensata dall’incremento dell’1,3 per cento dei costi delle operazioni di manutenzione e riparazione, come risulta dagli indici Istat. Nel rielaborare i dati, l’Osservatorio Autopromotec ha posto l’accento sull’utilità dell’attività di revisione, che “oltre a essere un controllo obbligatorio previsto dal Codice della Strada, è uno strumento importante per mantenere in condizioni di efficienza i veicoli”.
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Numero 50 Marzo 2019
Casa Editrice la fiaccola srl
LE AUTO DI F&F
PER TANTO RE CIA COMIN TEMPO
TEM T EMPO D P 6 minuti I LETTURA:
A: DI LETTURuti 3 min
Scegliere, Gestire, Ottimizzare
, in le banche e là dove rsa alment Paradoss hidermi con sca pac so a e sen genere , gic olo ndo ide sce nno riu mobilità ritica, sta appare dell’autoc i, il NLT pi e di rinnovars dei tem ovvero vittima te la involuto, sbaglia stanco, giuste o . che ndo lte o lo one sce uelllo que à sta imp plicato, o co collettivit un lustro com arc lo del par e à Ci attend amento anoma chi vincer nov piamo o di un rin no sap ann n van e No . rgi var circolante ione e ma le ene vince. go termin vesse tro lia, caz do lun ito uni tag a mo bat cap io pri già i di com questa vo che lo nolegg i arriva lo aveva strument ora. Ch l model con il nuo mo di sempre qualcuno attivate e o credia e i conti di scelte formule, di anni, ma non si è deve far frattemp dopo 50 numeri vo fatto ling, o Noi nel , reale . Un nuo e il poo o il da un pai l’offerta avanza ndere che è venuto sharing e con nto pratico compre come lo passione, confus re a a a qua all’atto i anni di obbligate . Idee di guarda a conson ni spesso e i conti dic cio rat zio do nto lan op ost ellili e a be dim del mome te, a e far fase di entram applica nuovi mo , ov incia a ttato in ero sso. E dev ben com spe ste ovv pre ri, pro ori vv il renting dello, che lte delle non sem nuovi att ietà à che prio mo sce cietà tante, ma macchinose. soc con il pro he nelle lto tutte le ’h gh lare anc in quel nell’l’hi volte mo che il scricchio o almeno ilistico che operando twa convinti w re endali, ob ba Siamo softw deb nel gi flotte azi rimonio autom h, og o tec no in pat e un ionato, noleggio to,, son grande , condiz affrontar avanza benefit biare ento mb ritrovarsi, cam è il fringe da scelte rinnovam grado di ntte il strozzato nno profondo il ent me meglio che sta llo che positivam ve ntaliste iduo del e dita, che è que cercato di di ven ore res parambie modello , d g ha ndo il val sin gi gra lea og ne, di one con disinte o molti di gestio a fine e, anche che second alla far , e so sel o, . ces die controllo, id Da ero Ibrido lche suc inabile. i di i guida. he qua rare gli istitut indeterm o vale per l’effim F anche di ato, anc ant fa spe mero, F& num disorient rno di E altrett in un questo . are oggi rito credito un più ‘‘Tech’ l’aria un di o Il NLT app po nel rsi che , te un è si sen erativo riafferma può perché o sing op che ert lea lo il rep per model di te del fiamma do e la par a essere gra far e in a i nar è anz non ci sta o e tor o. ma che iament logico, riferiment li di finanz archeo e rre model affini all’attual di propo lto sso mo di posse
gio il noleg cita oggi elli inua cres con nuovi mod ule di cont rm si periodo no di fo nfrontar Dopo un rmine deve co che con il ritor nel frattempo te an nno. E verso l’IT so ma a lungo posses ntemente in so forte sterzata a re di uso e tore i con un rie appa Che il set finanzia gia 50 numer noleggio. armi, nuovi eg st ndard di ve fe sta nuo F e F& nuove e
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Le prove di F&F Nissan Leaf, alla ricarica!
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Mistery Client Torna in concessionaria Fassina o DeniCar?
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SHUTTL E SPAZ IALE
Non solo noleggio Il leasing accelera e guarda alla new mobility
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NIENTE PAURA
Scegliere il software gestionale su misura per la propria flotta è un compito arduo, e alto è il rischio di perdersi tra le diverse proposte sul mercato. F&F si è affidata a un esperto di auto aziendali per condurre il fleet manager fuori dal labirinto
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32 - Flo tte&fina nza - ma marrzo zo 201 2019
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