Otokar Navigo 185 Se Euro 4

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Prova su strada

Otokar Navigo 185 Se Euro 4

PROSSIMA FERM Milano Assago 100 m km 72,0

di Marco Barbieri foto di John Next

Casei Gerola 72 m km 76,5

91 m km 29,9 Alessandria Est

Serravalle Scrivia 224 m km 36,8

Milano Assago 109 m km 00


Prova su strada

Otokar Navigo 185 Se Euro 4

PROSSIMA FERM Milano Assago 100 m km 72,0

di Marco Barbieri foto di John Next

Casei Gerola 72 m km 76,5

91 m km 29,9 Alessandria Est

Serravalle Scrivia 224 m km 36,8

Milano Assago 109 m km 00


Prova su strada

ATA LILLIPUT Tra mini e coach c’è uno step intermedio: i midi. Se dall’esterno sembrano piccoli pullman da turismo sotto in realtà nascondono un’identità da truck. Alla sbarra il Navigo, il più diffuso della turca Otokar, che percorre 5,89 chilomerti con un litro Otokar Navigo 185 Se Giri @ 80 km/h 1.570 1.200

1.300

1.400

1.500

1.800

1.900

1.600

1.700

Giri @ 100 km/h 1.960 1.600

1.700

2.000

2.100

Accelerazione 0-100 km/h (secondi) 49,94 veloce

30’’

50’’

40’’

60’’

lento

L

o avevamo conosciuto come Canaletto ma con il cambio dell’importatore - da Dalla Via a NordDiesel - torna al suo nome originale: Navigo. Eppure è sempre lui, il midi made in Turchia della Otokar, azienda attiva nel campo dei veicoli militari. E proprio al Navigo spetta l’onore

(e l’onere) di essere il primo midi in prova sul circuito di Pullman. Non fatevi ingannare dai soli 7.720 millimetri di lunghezza perché all’interno c’è spazio per 31 passeggeri seduti (in Classe III come quella della prova) più 3,5 metri cubi di bagagli. A cui se ne aggiungerebbero 8 in piedi con l’omolo-

gazione in Classe II. Nonostante manchino sei mesi all’entrata in vigore della normativa Euro 5, Navigo è offerto solamente in Euro 4. Dalla sua, però, ha un prezzo di 142 mila euro - di listino - per la versione full optional e 135 mila per quella da “linea” con qualche lusso in meno.

Consumo carburante (km/l) -

5,89 basso

8,0

6,0

7,0

5,0

MEDIE ORARIE & CONSUMI alto

Consumo AdBlue (litri e %) 0,5 - 1,233% 1%

2%

4%

3%

5%

6%

Media oraria (km/h) 65,9 90

80

70

60

50

■ statale ■ autostrada ■ Milano Assago (109 m) ■ Casei Gerola (72 m) ■ Casei Gerola (72 m) ■ Serravalle Scrivia (224 m) ■ Serravalle Scrivia (224 m) ■ Alessandria Est (91 m) ■ Alessandria Est (91 m) ■ Milano Assago (100 m)

TOTALI:

Index performance 441,5 500 490 480 470 460 450 440 430 420 410

Km

Tempo

Velocità Consumo km/h (km/l - l/100 km)

76,5

1h23’

55,3

7,50 (13,33)

36,8

30’

73,6

4,60 (21,73)

29,9

34’

52,8

4,90 (20,40)

72,0 215,2

49’ 3h16’

88,2 65,9

5,88 (17,01) 5,89 (16,98)

Diesel consumato = 36,55 litri. Urea consumata = 0,5 litri, pari al 1,233% del gasolio rabboccato (40,55 litri) Peso durante la prova = 9.400 chilogrammi. Fabbricato in Turchia. Prezzo, al netto di Iva e degli optional, della versione provata con motore Euro 4 da 136 kW: € 142.000

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Prova su strada

Cabina

Sopra, un colpo d’occhio sulla cabina, con soffitto in plastica e cappeliere aperte. Sotto, da sinistra, la galley Otokar, il cielo con botola centrale e le luci a fluorescenza sopra le cappeliere. In basso, sempre da sinistra, i sedili reclinabili e traslabili by Kiel con retina e tavolinetto retroschienale nonché i service set.

Su strada Subito uno sguardo ai consumi. A fine giornata, il midi made in Sakarya, fa registrare un modesto 5,89 chilometri al litro, dopo aver viaggiato a 65,9 di media oraria. Entrando nei dettagli, il Navigo si è difeso meglio sulle strade statali piuttosto che in autostrada. Un comportamento dovuto anche all’adozione di un propulsore decisamente sottodimensionato per le 10 tonnellate di peso totale a terra. Il Cummins ISBe da 136 kW (185 Cv), infatti, con il rapporto al ponte standard di 3,73 deve girare a 1.960 giri per raggiungere i 100 chilometri all’ora, un valore ben oltre il range di coppia massima, facendo così salire i consumi. Altro punto a sfavore il cambio manuale Eaton con inserimenti un po’ ruvidi. Sommando questi due fattori si spiegano i quasi 50 secondi che servono per passare da zero a 100 chilometri orari nel test di accelerazione. Dato il ristretto panel di veicoli testati non è possibile fare confronti diretti. Indicativamente, comunque, un interurbano dodici metri percorre 4 chilometri con un litro ma si porta dietro 18

tonnellate di peso totale a terra, quasi il doppio rispetto al Navigo. A chi giova allora un veicolo così? La risposta è chiunque servano dimensioni contenute ma una buona portabilità. Rispetto allo Sprinter Transfer, infatti, il Navigo è lungo solo 375 millimetri in più ma ha una capacità quasi tripla grazie al motore anteriore sotto il pavimento. Da segnalare, infine, il bassissimo consumo di AdBlue, pari all’1,23 per cento, benché l’Obd 2 non segnalasse errori. Cabina Bello il colpo d’occhio con un look da granturismo. A partire dal pavimento che, passata la piazzola anteriore, rimane piatto per tutta la lunghezza del veicolo e ospita i sedili senza podesti firmati Kiel. Rivestiti in sintetico blu sono reclinabili, traslabili e dotati di tavolino più retina retroschienale. In alto, ci sono le lunghe cappelliere aperte simmetriche con la parte inferiore rivestita in sintetico al cui interno si inserisce la fascia che accoglie i service set. Il padiglione è ricoperto da pannelli in plastica grigia e ospita a metà lunghezza una botola vetrata manuale.

PRESTAZIONI A CONFRONTO Veicolo Potenza kW/Cv Mercedes-Benz 110/150 Sprinter Transfer E4 Otokar 136/185 Navigo 185 Se

Coppia Nm 330

Consumo km/l 7,94

700

5,89

L’index performance tiene conto di consumo gasolio, eventuale AdBlue e media oraria.

0

Le misure rilevate... Lunghezza (utile/max) 7.480/7.090 Larghezza (utile/max) 2.125/2.195 Altezza interna anteriore 1.920 Altezza interna centrale 1.920 Altezza interna posteriore 1.920 Altezza 1° gradino anteriore 330 Altezza 2° gradino anteriore 275 Altezza 3° gradino anteriore 250 Altezza 4° gradino anteriore Altezza piattaforma anteriore 855 Altezza corridoio da terra 1.085 Altezza podesti (min/max) 0/255

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Larghezza porta anteriore (utile/max) 565/785 Larghezza porta posteriore (utile/max) 565/720 Larghezza corridoio 340 Distanza media sedili 640 Larghezza sedile 420 Larghezza cockpit 950 Altezza cockpit 1.970 Profondità cockpit 1.340 Diametro di volta tra pareti 17.700 Diametro di volta interno 9.550 Fascia d’ingombro 4.075

1

2

Aree (m2) e volumi (m3)

Interno cabina (mm)

MISTER METRO

3

4

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6

7

Le misure calcolate... Superficie abitabile m2 13,568 Volume abitabile m3 16,113 Superficie per passeggero m2 0,438 Volume per passeggero m3 0,520 Superficie cockpit m2 1,273 Volume cockpit m3 2,508 Volume cappelliere m3 0,507 Volume bagagliere m3 3,028 Volume bagagli per passeggero m3 0,520 Posti a sedere 31+1+1

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10

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Meteo & traffico

Traffico

regolare intenso critico

Temperatura min/max

2°/13°

12


Prova su strada L’illuminazione è lasciata a due file di luci a fluorescenza che corrono ai lati del corridoio, cui s’aggiunge - poco sopra - una striscia decorativa di led blu. L’aria proveniente dal condizionatore a padiglione Konvekta F da 11 kW soffia verso il corridoio grazie alle bocchette nelle cappeliere e verso i vetri oscurati. Questi sono chiusi da profili in plastica grigia che vanno a raccordarsi sulle pareti laterali in sintetico, ai cui piedi ci sono i soliti convettori del riscaldamento. Vicino all’ingresso posteriore, la mini galley firmata Otokar con macchina del caffè e piccolo lavandino. Per 4.500 euro extra è possibile sostituire il pentaposto posteriore con una scaffalatura portabagagli guadagnando così 2,4 metri cubi di spazio. Da segnalare qualche piccolo difetto, come viti lasciate a vista e assemblaggi un po’ maldestri delle plastiche, nonché rifiniture taglienti sotto i sedili.

con scritte in turco, è firmata Vdo e comprende - al centro - odometro più contagiri. Temperatura acqua e livello gasolio sono a destra, livello AdBlue e manometro freni a sinistra. Niente lcd, tutte le spie sono concentrate in un rettangolo centrale. Sul davanzale conducente i comandi dei retrovisori (entrambi elettrici e riscaldati), il distributore del freno a mano e la levetta a quattro scatti del rallentatore Telma (eventualmente escludibile dal pedale del freno) più dei portaoggetti. Il resto dei controlli è invece concentrato nella porzione sinistra della console centrale. Sempre lì ci vanno il cronotachigrafo e i moduli del climatizzatore (da 12 a 36 gradi il range impostabile), con comandi separati per il front box da 3 kW. La plancia è in plastica grigia goffrata non imbottita, con inserti in similradica nella versione lusso. Sul soffitto una maschera in plastica ospita un orologio e il display lcd da 15 pollici Actia. Quest’ultimo collegato a un sintolettore dvd Blaupunkt, tutti accessori compresi nel pacchetto della versione da

Cockpit Vige la semplicità e la funzionalità. Fronte autista un volante quadrirazza più un cluster strumenti dal look un po’ retrò. TR UCK La strumentazione, Velocità km/h 63,6

Lungh./assi mm/n° 4.325/2

Peso kg 4.755

65,9

7.700/2

9.400

Cockpit

Sopra, l’ordinato posto guida del Navigo con leva del cambio a terra. Sotto, da sinistra, il cluster strumenti, l’area del finestrino conducente e il relativo sedile pneumatico Grammer. In basso, ancora da sinistra, lo scavo pedaliera, il soffitto del cockpit con monitor lcd e tutti i controlli ospitati nella console in plancia.

DERIV

ED HI T

Index Pubbl. performance n° 474,1 720 441,5

728

A indice maggiore corrisponde una migliore prestazione.

0

1

2

3

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6

Ingombri (mm) Lunghezza Larghezza Altezza Sbalzo anteriore Passo Sbalzo posteriore Carreggiata 1° asse Carreggiata 2° asse Distanza minima da terra Diametro di volta Angolo sbalzo anteriore Angolo sbalzo posteriore Volume bagagliera m3 (*)A carico, dalla marmitta

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INGOMBRI & MASSE

Masse (kg) 7.720 2.265 3.275 1.640 3.866 2.214 1.828 1.696 136 (*) 15.720 7° 7° 3,5

Tara Massa tecnica ammissibile 1° asse Massa tecnica ammissibile 2° asse Peso bagagli Massa complessiva

Design 6.800 4.000 6.000 350 9.900

È Mustafa Bakırcı, in qualità di Assistant general manager Tank and armoured tactical vehicles, ad aver disegnato le linee del Navigo. Suoi anche il Vectio e l’M2000 venduto solo in Turchia, oltre al gippone militare Cobra.

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Prova su strada turismo. Alle due bocchette sui lati del cluster, se ne aggiunge una sopra il sedile conducente più una seconda sopra l’hostess. Insufficiente per quest’ultima lo spazio a disposizione per le gambe che toccano contro la plancia. Scorrevoli tutte le tendine così come il finestrino autista riscaldato.

Esterno

Sopra, due viste laterali del midibus con i passaruota, tutti fissi tranne l’anteriore lato porte. Sotto, da sinistra, l’area bagagliaio in coda, il posteriore e il gruppo batterie sotto il finestrino autista. In basso, ancora da sinistra, il serbatoio gasolio più quello dell’AdBlue, l’accesso anteriore e uno dei due specchi retrovisori.

Esterno Vincono le linee squadrate che si addolciscono solo in prossimità dei gruppi ottici anteriori e nella linea a onda di raccordo tra la prima porta e i finestrini oscurati. Le fiancate sono in alluminio così come il portellone posteriore. Vetroresina per tutti i flap e sintetico per i paraurti e la copertura del tetto con telaio in acciaio. Le due rototraslanti pneumatiche sono realizzate in alluminio e firmate Bode. Su quel lato il primo passaruota è sollevabile per accedere al filtro dell’aria, quindi ci sono due sportelloni di accesso alle bagagliere. Sul lato opposto,

sotto al finestrino conducente, ci vanno le batterie e i fusibili. Lo sportello dietro l’asse anteriore nasconde il serbatoio da 87 litri del gasolio e quello in sintetico dell’AdBlue (21 litri), eventualmente accessibili anche dal piccolo sportellino. Proseguendo verso la coda, ancora un’accesso alle bagagliere (più vano col serbatoio acqua per la galley) a cui si aggiunge quello posteriore, vero e proprio baule da oltre un metro cubo. Tutte le superfici radianti sono sotto nei pressi dell’asse anteriore. Sottopelle Una struttura semiportante, con telaio sottoposto a cataforesi, studiata specificamente per un bus ma sfruttando componenti derivati dal mondo dei truck. A partire dalla catena cinematica che è tutta sviluppata oltreoceano. Il propulsore, infatti, è il quattro cilindri in linea Cummins ISBe4+185. In posizione longitudinale, a cavallo dell’asse anterio-

Le altre facce del Navigo Stessa motorizzazione, stessa altezza e larghezza, ma 620 millimetri in meno di lunghezza. Ecco cosa cambia tra il Navigo Se provato e la versione corta S (foto1). In pratica s’accorcia il passo, eliminando un’estensione poco prima dell’asse posteriore, andando così a scremare 330 chili di tara, ma diminuendo anche di 4 il numero dei passeggeri trasportabili seduti. Se ne perdono altrettanti optando per la versione Sh (foto 2), 2 cioè con montacarrozzella disabili sul lato porte, il cui arrivo in Italia è previsto nella seconda metà di quest’anno. Identico agli altri dall’esterno, l’Lx è in realtà studiato per i viaggi di lusso da “vipponi”. All’interno, 17 passeggeri siedono su prestigiosi sedili in pelle Sege posizionati in configurazione 2+1 (foto 3 e 4).

MECCANICA

1.000 1.400 1.800 2.200 2.600 3.000 3.400 3.800 4.200

0

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Motore

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Peso a secco (kg) 374 Capacità coppa dell’olio (l) 11 Potenza (kW(Cv)/giri) 136(185)/2.500 Potenza specifica (kW(Cv)/l) 30,50(41,48) Coppia (Nm/giri) 700/1.200-1.600 Coppia specifica (Nm/l) 157,05 Riserva di coppia (%) 34,7 Consumo specifico (g/kW-h @ giri) 196,3@1.850 Inquinanti (omologaz./sistema) Euro 4/Scr

kW

Nm

240

1.100

220

1.000 900

200 180 160 140 120

800 700 600 500

100

400

80

300 200

60 40

Coppia

Cummins ISBe4+185 Architettura 4 cilindri in linea Alesaggio x corsa (mm) 107 x 124 Cilindrata (cc) 4.460 Rapporto di compressione 17,3:1 Distribuzione albero a camme Valvole per cilindro 4 Aspirazione (turbo/intercooler) Holset/sì Sistema iniezione common rail Pressione d’iniezione (bar) 1.600

Potenza

Marca e modello

giri/min 600

1.000 1.400 1.800 2.200 2.600 3.000 3.400 3.800 4.200

giri/min

100 600 1.000 1.400 1.800 2.200 2.600 3.000 3.400 3.800 4.200


Prova su strada re, sviluppa 136 kW (185 Cv) di potenza ed è sovralimentato via un turbocompressore Holset. Così si sviluppano i 700 Nm di coppia disponibili tra 1.200 e 1.600 giri. Nato come Euro 3 rispetta la normativa Euro 4 grazie al sistema Scr. A “stelle e strisce “pure il cambio manuale sincronizzato Eaton Fso 4106B, un sei marce avanti più retro. La frizione monodisco è a secco con inserimento idraulico. Origine francese, invece, per il rallentatore elettromagnetico Telma della famiglia Axial. Sui veicoli prodotti dall’inizio di quest’anno è montato di serie l’Ad 50-90 da 900 Nm, che va a sostituire l’Ac 50-80 da 800 Nm presente sul modello provato. A disco l’impianto frenante, che incorpora Abs più Asr. Sospensioni a balestra trifoglia sia sull’anteriore sia sul posteriore, coadiuvate da ammortizzatori idraulici a doppio effetto e barra stabilizzatrice su entrambi gli assi. La

presa diagnosi (quella tonda) dell’impianto multiplex che governa la driveline è localizzata sotto la plancia alla sinistra dello sterzo. Le due batterie da 110 Ampèreora sono ricaricate via un alternatore da 90 Ampère. Alzando la calandra si accede al rabbocco del lavavetri e alla vasca di espansione del liquido di raffreddamento. Per il check dell’olio e l’eventuale rabbocco si deve accedere al motore alzando la botola nel pavimento del corridoio. V&T N.b.: tutte le prove di Vie&Trasporti sono eseguite nel pieno rispetto del Codice della Strada. Essendo test d’uso, che simulano una normale giornata di lavoro , sono anch’essi soggetti a fattori contingenti, quali le condizioni meteorologiche e la situazione del traffico. Ovviamente imprevedibili. Per consentire al lettore di conoscere meglio le condizioni in cui è stata eseguita la prova su strada, Vie&Trasporti pubblica il “bollone” Meteo & traffico, comprendente le informazioni relative al tempo e alla situazione stradale incontrate durante il test.

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Sopra, il quattro cilindri in linea Cummins ISBe da 136 kW visto dalla botola nel pavimento del corridoio. Sotto, da sinistra, il ponte, il soffitto delle bagagliere e cosa si nasconde sotto la calandra. In basso, da sinistra, i controlli sul davanzale autista, il rallentatore elettromagnetico Telma e la sospensione anteriore trilama.

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Sottopelle

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Trasmissione Sul veicolo in prova è montato il cambio manuale sincronizzato a sei marce più retro Fso 4106B della Eaton con leva sul pavimento. Il rapporto al ponte è di 3,73.

6

Marcia 1a 2a 3a 4a 5a 6a Retro

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Rapporto 6,08 3,53 2,09 1,35 1,00 0,79 5,43

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Sospensioni

Elettronica

Navigo è equipaggiato con sospensioni a balestra trifoglia sia sull’anteriore che sul posteriore, coadiuvate da ammortizzatori idraulici a doppio effetto (2 + 2) e barra stabilizzatrice su tutti gli assi.

Impianto a 24 Volt, multiplex per la sola cinematica, alimentato da due batterie da 110 ampèreora posizionate nel vano sotto il finestrino autista. Per ricaricarle c’è un alternatore da 90 Ampère.

Freni Doppio circuito pneumatico che agisce su freni a disco. Standard l’Abs e l’Asr. A cui si aggiunge il rallentatore elettromagnetico Telma Ac 50-80 da 800 Nm, comandato dalla levetta a quattro scatti sulla sinistra della plancia.

Pneumatici Su tutti gli assi, cerchi da 17,5 pollici e pneumatici Pirelli Amaranto Fr 85 235/75 R17,5, con indici di carico 132/130 e codice velocità “M”.

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