Vie&Trasporti 824 novembre 2018

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Mensile - Anno LXXXVII Casa Editrice la fiaccola srl - euro 5,00

824 NOVEMBRE 2018 Rivista del Trailer Innovation

Rivista del Truck of the Year

ATTUALITÀ

PRODOTTO

QUANTO COSTA INQUINARE IL DOPO MORANDI LA VENDITA DI TRUCK È DIGITAL DECRETO SICUREZZA

IVECO STRALIS X-WAY IL PLATOONING PER MAN VAN DI DOMANI VISTI ALLA IAA L’ECO AUTOARTICOLATO DI LC3

Rivista del Truck Innovation Award

COME MI VUOI AFFIDABILE E VERSATILE, OGGI IL FUSO CANTER È ANCHE ECO HYBRID


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01_01_Editoriale 824.qxp_VT 19/10/18 09:30 Pagina 1

EDITORIALE

Forse non tutti sanno che... ...da agosto si sono allargate le maglie di tolleranza riguardo alla vetustà dei veicoli in regime ATP, che adesso, per regolamento, sono utilizzabili per tre anni in più, fino a 15 anni. Un bel successo per chi vorrebbe accelerare il ritmo di sostituzione di veicoli ‘Euro sotto zero’ Visto che è complicato gestire il ritmo dei controlli dell’efficienza di veicoli e frigo, ecco che la soluzione migliore per regolamentare la vetustà dei mezzi destinati al trasporto del fresco e del freddo è quella di conferire d’ufficio tre anni di vita in più, con buona pace delle associazioni di categoria che, nel frattempo, si battono il petto e si fustigano la schiena in favore di un trasporto ecocompatibile e sostenibile. Alla faccia. Poco importa che i nostri alimenti vengano trasportati da furgoni con pannelli termici ormai infraciditi da anni di umidità, batteri, muffe e quant’altro. Poco importa se i gruppi frigo sono altamente inquinanti e ‘sotto 0’, per quanto riguarda i parametri Euro. Poco importa che d’improvviso il ritmo di sostituzione, con buona pace della filiera industriale e commerciale di vendita e distribuzione di veicoli e allestimenti, venga sconvolto. L’importante è uniformarsi o quasi alle norme europee e far risparmiare (illusoriamente) un po’ di soldini ai propri associati. Illusoriamente, perché questi veicoli, teoricamente, sono banditi dalle Ztl, e sono nel contempo peggio manutenuti in quanto esausti, inquinano di più e consumano di più. Alla fine dei 15 o 18 anni sia il veicolo che l’allestimento e il gruppo frigo saranno buoni soltanto per la discarica, neanche per la rottamazione, figuriamoci per la derubricazione a trasporto generalista. E poi, è proprio giusto uniformarsi a norme europee in un settore, quello del trasporto alimenti freschi, così importante per il nostro Paese? Siamo così sicuri che in Francia o Germania gli autotrasportatori sfruttino fino in fondo le tempistiche consentite dalle norme internazionali ATP? Oseremmo dire di no, mentre siamo certi che nel nostro Paese conto proprio e regioni meridionali tireranno un bel sospirone, ‘tirando’ fino alla morte del veicolo per cause naturali, aumentando il divario di ecosostenibilità. Nel frattempo in Italia e in Europa si assiste a una gratuita e populista criminalizzazione del diesel, e si spinge verso un ritmo accelerato di sostituzione degli Euro 0-I-II-III, cioè il contrario di quanto esposto nel regolamento. Questo, amici, è soltanto un altro esempio di bipolarismo. O per meglio dire, di schizofrenia bella e buona. A meno che si invochi l’elettrico come Somma Soluzione, catarsi e nirvana di un sistema, quello dei trasporti, ancora non in grado di difendere la propria esistenza dalle stupidaggini più becere, figuriamoci di fare lobby protettiva. Ad maiora. www.vietrasportiweb.com

N. 824 novembre 2018 - 1


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ISSN: 0393 - 8077

numero 824 novembre 2018 COVER.

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Fuso Canter Eco Hybrid. Doppia motorizzazione per il veicolo destinato al centro città

ANTEPRIME.

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18 20 22 36 36 50

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50

Così il trasporto di domani secondo Man Iveco Stralis X-Way, tutta l’offerta per l’Italia Pneumatici e componenti. Collezione autunno/inverno I concept che anticipano i commerciali del futuro Codognotto sceglie Daf

Direttore editoriale Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it Capo Redattore area tecnica Gianluca Ventura gventura@fiaccola.it Capo Redattore desk Tiziana Altieri taltieri@fiaccola.it

Frappa Revolution N2. Viaggiare green

Capo Redattore Allestitori e Carrozzieri Gianenrico Griffini ggriffini@fiaccola.it

ATTUALITÀ.

Redazione Mauro Armelloni, Emilia Longoni, Santiago Simonetti

Al 4° Forum di Cernobbio. E io pago Il crollo del Morandi. Effetti collaterali Internet Motors. I truck si vendono (anche) on line Sprechi addio. Con Scania per la partenza di S.A.V.E.

LOGISTICA. Quattro pagine con tutte le ultime del settore

Collaboratori Maria Elena Altieri, Claudia Bonasi, Roberta Carati, Gioia Cardarelli, Marco Colombo, Gilberto Gabrielli, Giovanni Gaslini, Gabriele Giacosa, Gaspare Grisotti, Emanuela Guccione, Rino Lo Brutto (foto), Gaia Manni, Ottavia E. Molteni, John Next (foto), Piero Savazzi, Monica Schiller, Paolo Uggè, Luca Visconti Segreteria Ornella Oldani ooldani@fiaccola.it

4 42 46 47 52 54 54 56 57 58 60 62

Abbonamenti Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it Marketing e pubblicità (responsabile estero) Sabrina Levada slevada@fiaccola.it

Diamo i numeri

Traffico e pubblicità Laura Croci marketing@fiaccola.it

Associazioni&dintorni

Impaginazione e progetto grafico Michela Chindamo - La Spezia

Norme&decreti

62

Motori spenti

Agente Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna (Parma e Piacenza escluse) Giorgio Casotto Tel. 0425/34045 - Fax 0425/418955 E-mail: info@ottoadv.it

Zoom

Mensile - LO/CONV/059/2010 Reg. Tribunale di Milano n. 6479 del 6/2/1964

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Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa n.1740 - vol.18 - foglio 313 - 21/11/1985 - ROC 32150

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Rivista del Truck Innovation Award

Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni

RUBRICHE.

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Rivista dell’ International Truck of the Year

Amministrazione Federica Santonocito amministrazione@fiaccola.it

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Rivista del Trailer Innovation

In allegato con Vie&Trasporti l’inserto redazionale dedicato a

Italia € 5,00 € 50,00

Estero € 10,00 € 100,00

La rivista è aperta alla collaborazione di tutti coloro, tecnici, studiosi, professionisti, industriali, comunque interessati al mondo dei trasporti e della movimentazione. La responsabilità di quanto espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente agli Autori. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. È vietata e perseguibile per legge la riproduzione totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini pubblicate su questa rivista sia in forma scritta che su supporti magnetici, digitali, ecc. Foro competente Milano Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l’invio delle nostre comunicazioni e non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri ricevere in futuro altre informazioni, può far richiesta alla Casa Editrice la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it Questo periodico è associato all’Unione stampa periodica italiana. Numero di iscrizione 14745

Casa Editrice la fiaccola s.r.l. 20123 Milano - Via Conca del Naviglio, 37 Tel. 02/89421350 - Fax 02/89421484 www.fiaccola.com



04_04_Numeri 824.qxp_VT 22/10/18 14:48 Pagina 4

RUBRICA

a cura di Tiziana Altieri

Diamo i numeri

10.000

addetti

n “Garantire la sicurezza nel trasporto delle merci pericolose non può essere un compito esclusivo delle imprese di autotrasporto, serve l’impegno di tutta la filiera”. Questo il messaggio che Anita, Fai e Fedit, associazioni che riuniscono le più grandi imprese che trasportano merci pericolose, hanno rivolto ai rappresentanti della committenza. Il trasporto in ADR (Accord Dangereuses Route) è un settore cruciale per l’economia del Paese con 10.000 addetti impiegati e 6.500 autobotti movimentate. Un comparto ad alto rischio che richiede veicoli tecnologicamente avanzati, personale qualificato, adeguate coperture assicurative, nonché una complessa organizzazione. Elementi che contribuiscono all’aumento dei costi, sottovalutati da quei committenti che inseguono ancora unicamente la logica del prezzo più basso. Per Anita, Fai e Fedit l’intera filiera deve fornire quelle garanzie che la collettività si attende: un trasporto di qualità e in sicurezza ha origine da una attenta selezione sul mercato di partner che garantiscono i sopra citati standard, ai quali deve necessariamente corrispondere una adeguata valorizzazione del servizio, in un mercato libero e competitivo.

18.971

truck

n Nei primi nove mesi dell’anno sono stati immatricolati 18.971 veicoli industriali con un peso totale a terra superiore alle 3,5 tonnellate, l’11,7 per cento in più rispetto allo stesso periodo 2017. Lo rivela il Centro Studi e Statistiche di Unrae. Risultato positivo, quindi, ma permane il problema di una domanda a singhiozzo. “Non possiamo far altro che confermare - ha commentato Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli industriali di Unrae - quanto andiamo ripetendo circa le modalità di sostegno al settore messe in atto nel nostro Paese negli ultimi anni. L’utilizzo delle risorse dedicate non ha dato risultati positivi. Si sta realizzando una specie di razionalizzazione spontanea forzata del comparto, che non essendo sostenuta e guidata verso obiettivi di sistema, non è in grado di affrontare con carte vincenti la concorrenza estera, e si risolve nella chiusura delle imprese più piccole e nell’emigrazione delle altre, con conseguenze negative sul mercato dei veicoli, sull’occupazione qualificata e sul gettito fiscale per lo Stato. Solo rinnovando con la maggior possibile celerità il parco circolante si potranno poi trasferire concretamente sulla strada i benefici economici, ambientali e della sicurezza risultanti da una costante ricerca e aggiornamento del prodotto effettuati da parte dei costruttori”. Risultato negativo, invece, per i veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate: nel periodo gennaio-settembre so sono fermati a 126.250 immatricolazioni che indicano un calo del 3,0 per cento dovuto in parte alla mancanza di disponibilità di prodotto, dall’altra a un’attesa generalizzata da parte degli operatori.

4 - N. 824 novembre 2018

n Scatterà il prossimo 15 novembre e sarà in vigore fino al 15 aprile, l’obbligo, su molte strade della Penisola, di montare pneumatici invernali o avere a bordo catene da neve omologate come da Direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 16 gennaio 2013. Ricordiamo che i pneumatici invernali si riconoscono visivamente grazie al disegno del battistrada caratterizzato da fitte lamelle che permettono una migliore aderenza al suolo. Sono identificati dalla marcatura M+S presente sul fianco del pneumatico (o M.S o M&S a discrezione del costruttore) e dall’eventuale ulteriore pittogramma alpino, che attesta il superamento di uno specifico test di omologazione su neve. Si raccomanda di montare sempre 4 pneumatici invernali, e non solo due sull’asse di trazione, per avere comportamenti omogenei sugli assi e mantenere stabilità in curva e frenata. Sul sito www.pneumaticisottocontrollo.it sono riportate una serie di informazioni utili come le ordinanze suddivise per area geografiche e le raccomandazioni per un corretto stoccaggio.

15

novembre

www.vietrasportiweb.com


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ATTUALITÀ

.4°Forum Internazionale Conftrasporto.

Eiopago Tassazione ambientale troppo alta rispetto all’inquinamento prodotto, carenza di infrastrutture, pedaggi elevati per attraversare l’arco alpino, concorrenza sleale: sono i mali che attanagliano il settore dell’autotrasporto, tanto strategico quanto trascurato. Ecco perché chiede un’inversione di rotta Grafico 1. Parco autocarri circolante con peso superiore a 7,5 ton (migliaia) 800,0

600,0

384,8

400,0

45,3 28,6

80,4 200,0

0,0

68,4 28,3

371,3

363

1,5 49,9 25,2 76

4,2 53,9 23,3 72,3

63,9 26,4

59,4 26

360,1 12,6 54,3 20,8 70,2

56,4 25,5

133,8

128,4

123,8

120,3

2013

2014

2015

2016

di Tiziana Altieri

A

391,6

utotrasporto sotto i riflettori al 4° Forum Internazionale di Conftrasporto-Confcommercio, andato in scena nella cornice di Villa d’Este, a Cernobbio, l’8 e il 9 ottobre scorsi. Un’occasione per rimarcare la strategicità del settore per il presente e il futuro del Paese, sorvegliato speciale nell’Eurozona all’indomani della presentazione del Documento di Economia e Finanza da parte del Governo giallo-verde. “L’economia - ha dichiarato Carlo

6 - N. 824 novembre 2018

20,2 58,6 21,5

93,1

391,2

390,8

27,1 62,5 19,8

33,4 66,7 18,3

390,5

39,2 71,1 16,9

70 28,8 81,3

91,8

94,1

71,9 29,5 87,6

92,2

2017E

2018E

2019E

2020E

73,9 30,3

92,7

68,2 28,1 75,2

Sangalli, presidente Confcommercio è purtroppo entrata in una fase di rallentamento, come ha certificato anche l’Istat. Il nostro Ufficio Studi ha corretto al ribasso le già prudenti previsioni del marzo scorso. A nostro avviso, il Pil non andrà oltre l’1,1 per cento quest’anno e si attesterà all’1,0 nel 2019. Pesano i difetti strutturali della nostra economia: eccesso di pressione fiscale e burocrazia, carenze logistiche e deficit di legalità. Ci auguriamo che la manovra di bilancio realizzi quella sintesi necessaria tra le

n Euro 0 n Euro 1 n Euro 2 n Euro 3 n Euro 4 n Euro 5 n Euro 6 n Totale misure per la crescita economica e il rispetto delle regole della finanza pubblica. Sintesi necessaria perché, da un lato si stanno indebolendo tanto il commercio internazionale, quanto il ritmo di crescita dei consumi interni e dell’economia italiana nel suo complesso. Dall’altro, gli andamenti dello spread e il loro impatto sui conti pubblici e sul sistema bancario ci ricordano costantemente l’importanza di politiche di bilancio equilibrate in un Paese in cui il rapporto tra debito pubblico e Pil supera il 130 per www.vietrasportiweb.com


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ATTUALITÀ

1. Squilibri nella tassazione ambientale - autocarri >7,5 in conto tezi (Anno 2017) Euro 0 Parco (000 veicoli) 32,6 Percorrenza media annuale (000 di km) 30 Costo dell'inquinamento per veicolo pesante (BE) 2.494 Costo dell'inquinamento per veicolo pesante (AE) 5.507 Risorse internalizzanti (accise) per veicolo pesante 8.891 Rimborso accise per veicolo pesante 0 Costi esterni netti per veicolo m3.384 Totale costi esterni netti (milioni di €) m110,2 Fonte: Ufficio Studi Confcommercio

Euro 1 9,8 30,4 1.942 4.180 8.446 0 m4.266 m41,7

Euro 2 32,3 31,3 1.758 3.975 8.111 0 m4.137 m133,7

Euro 3 53,9 63 3.191 7.017 15.364 4.690 m3.657 m197,3

Euro 4 13 68 2.548 5.582 14.904 4.550 m4.772 m62,1

2. Percorrenza media degli autocarri con peso totale superiore a 7,5 ton (migliaia di km) - (percorrenze costanti per il periodo 2013-2020) Euro0 Euro1 Euro2 Euro3 Euro4 Euro5 Euro6 Media

totale 12 15 20 50 54 66 96 34

complessiva conto conto proprio terzi 6 30 6 32 7 34 14 70 16 80 18 90 22 110 9 63

solo sul territorio italiano totale conto conto proprio terzi 12 6 30 14 6 30 19 7 31 45 13 63 46 15 68 55 16 74 77 20 88 31 8 55

Fonte: Ufficio Studi Confcommercio

Euro 5 43,4 74,3 2.436 4.980 15.815 4.828 m6.007 m260,9

Euro 6 Totale 17,1 202,1 88 55 2.138 2.497 3.806 5.349 17.929 13.111 5.473 3.044 m8.650 m4.717 m147,6 m953,4

La Tabella 1 riporta le tasse ambientali versate dagli autocarri circolanti attivi in conto terzi nel 2017 con due ipotesi: BE, ossia basso costo delle esternalità, e AE, alto costo delle stesse. Il gettito aggregato in eccesso sarebbe compreso tra 953 milioni e 1,5 miliardi di euro. Se si considera anche il conto proprio si arriverebbe a una forbice tra 1,1 e 1,8 miliardi di euro l’anno. Un ulteriore svantaggio competitivo per l’autotrasporto italiano. In tabella 2 le percorrenze medie degli autocarri conto proprio e conto terzi in base alla Classe Euro e al raggio di attività.

“Le infrastrutture sono la panacea se sono utili e partono presto. La Tav non è un’opera utile, noi dobbiamo migliorare i traffici con la Germania”. Stefano Buffagni, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio

“L’Europa è la più grande economia al mondo. Ha attratto 446 miliardi di investimenti stranieri diretti, molto più degli Stati Uniti”. Violeta Bulc, commissaria europea ai Trasporti

cento”. Sangalli si è quindi soffermato sui difetti strutturali che riguardano trasporti e logistica. “Le carenze infrastrutturali del nostro Paese ci fanno perdere circa 34 miliardi di euro all’anno, 2 punti di Pil; i nostri autotrasportatori subiscono la concorrenza sleale di operatori esteri; le nostre merci viaggiano più lentamente e con maggiori costi. Dunque, il nostro è un paese ancora largamente disconnesso, che non è riuscito a far funzionare l’intermodalità. Senza, peraltro, far rispettare il principio ‘chi www.vietrasportiweb.com

meno inquina meno paga’, principio che dovrebbe premiare con minori tasse chi usa veicoli più puliti”.

Quanto costa inquinare A mettere i numeri nero su bianco è stato l’Ufficio Studi di Confcommercio. Per la sostenibilità ambientale, all’autotrasporto si chiede di pagare, in termini di tassazione e pedaggi, il costo dell’inquinamento prodotto. Le accise sui carburanti pesano 62 centesimi al litro, e da quelle sul gasolio lo Stato in-

“Bisogna investire in intermodalità. Dobbiamo migliorare la catena logistica del Mediterraneo. Non dobbiamo essere chiusi ma furbi”. Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture

cassa circa 20 miliardi di euro l’anno. La componente fiscale sul prezzo del gasolio per autotrazione in Italia ha la più alta incidenza dell’area Ue: 60,6 per cento contro una media del 55,9. La spesa per il gasolio è una voce importante nel bilancio delle aziende, considerato che costituisce il 30 per cento dei costi di esercizio. “Chi più inquina più paga’ è un principio sacrosanto, - ha commentato Mariano Bella, direttore Ufficio Studi Confcommercio - se non fosse che, riN. 824 novembre 2018 - 7


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ATTUALITÀ

Grafico 2. Incidenza della componente fiscale sul prezzo del gasolio per autotrazione in Europa (% del prezzo alla pompa - dati relativi ad aprile 2018)

60,0%

55,0%

“La politica deve ridurre la pressione fiscale sulle imprese che possono favorire l'occupazione. Dobbiamo combattere la concorrenza ad armi pari”. Antonio Tajani, presidente parlamento europeo

spetto al danno arrecato, l’autotrasporto è chiamato a versare il doppio di quanto dovrebbe: i 391mila automezzi che circolano nel nostro Paese inquinano per 1,3 miliardi di euro, ma pagano oltre 3 miliardi di accise. Nel 2017 ogni Tir in conto terzi ha versato mediamente tasse ambientali in eccesso tra i 4.717 e i 7.570 euro rispetto all’inquinamento generato. Lo squilibrio sarà ancora maggiore se nel 2019, com’è previsto, i rimborsi sulle accise si ridurranno da

“Il nostro è un Paese ancora largamente disconnesso e non si fa rispettare il principio chi meno inquina meno paga. Servono più investimenti”. Carlo Sangalli, presidente Confcommercio.

8 - N. 824 novembre 2018

21,42 centesimi a 18,21 centesimi al litro. A tutto questo si aggiunge il contributo in termini di imposizione fiscale indiretta che l’autotrasporto genera annualmente per le casse dello Stato, pari a 7,8 miliardi di euro. C’è poi da chiedersi perché in Italia, nel calcolo tra accise e rimborsi, siano i mezzi più ‘puliti’ ad avere la peggio. Nel 2017 un Euro 6 che ha inquinato per 3.806 euro, per compensare il danno ne ha pagati 17.929 in accise ‘ambientali’, e recuperati 5.473 in rimborsi dallo Stato versando tasse ambientali in eccesso per 8.650 euro”.

Colleghiamoci Altro capitolo, la cronica carenze di infrastrutture. Un tema tornato nel dibattito pubblico anche a causa del crollo del Morandi, un crollo che sta producendo per le imprese di autotrasporto che transitano dal nodo genovese un danno di 2 milioni di euro al giorno. Senza reti adeguate si è più lenti e, dunque, meno competitivi e non si riescono a cogliere opportunità come quelle offerte dalla Nuova via della Seta. Servono investimenti e i soldi ci sono: nell’ultimo Documento di economia e finanza, per le infrastrutture, c’è un quadro di programmazione di risorse da 110 miliardi di euro. Non poco per un Paese che, nell’ultimo decennio, ha accumulato un deficit infrastrutturale pari a 60 miliardi di euro. Vanno, però, semplificate le procedure previste dal Codice degli appalti: per realizzare un’infrastruttura strategica

Lussemburgo

Bulgaria

Spagna

Romania

Lituania

Polonia

Svezia

Grecia

Slovacchi

Ungheria

Danimarca

Austria

Croazia

Cipro

Rep. Ceca

Finlandia

Lettonia

Germania

Portogallo

Malta

Olanda

Irlanda

Estonia

Slovenia

Belgio

Italia

45,0%

Francia

50,0%

Regno Unito

La componente fiscale sul prezzo del gasolio per autotrazione in Italia ha la più alta incidenza dell’area Ue: 60,6 per cento contro una media del 55,9. Dall’altra parte della classifica ci sono Lussemburgo, Bulgaria e Spagna che hanno un’incidenza ben sotto il 50 per cento. Dalle accise sul gasolio lo Stato italiano incassa circa 20 miliardi di euro l’anno.

Fonte: Unione petrolifera

65,0%

di trasporto nello Stivale oggi sono necessari mediamente 15 anni. A tutto questo si aggiungono i costi dei pedaggi introdotti dall’Austria e dalla Svizzera ai valichi di frontiera (25 miliardi d’incasso dal 2004 al 2016) con l’obiettivo, non centrato, di favorire il riequilibrio modale e salvaguardare l’ambiente, e quelli legati al contingentamento dei camion pesanti da parte dell’Austria. Secondo uno studio Isfort per Conftrasporto, un’ora di ritardo per l’attraversamento del Brennero costa all’economia italiana più di 370 milioni di euro l’anno, 170 dei quali a carico dell’autotrasporto. Senza dimenticare che la misura del contingentamento, che appare per nulla legata alle dichiarate finalità di tutela ambientale, viola il principio costitutivo della libera circolazione delle merci nella Ue. Nell’arco alpino, dove transita la metà delle esportazioni dell’Italia, il tentativo di bilanciare il trasporto merci tra strada e ferrovia non sembra essere riuscito: nel 1980 il 55 per cento delle merci che attraversavano i valichi di Austria, Svizzera e Francia lo faceva su treno, oggi quella quota è scesa al 40 per cento. Dal 2000 al 2016 il traffico ferroviario lungo la catena alpina è aumentato di poco meno del 15 per cento, mentre quello stradale è cresciuto del 25. Se le misure adottate dai Paesi di confine rimanessero invariate, rischieremmo di dover abbandonare non solo l’ambizione di divenire un Paese logistico, ma anche quella di poter essere www.vietrasportiweb.com


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ATTUALITÀ

Grafico 3. Evoluzione del traffico transalpino (2000-2016) - (anno 2000=100)

n Strada n Ferrovia n Totale

130

125 120 115 110 105 100 95 90

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Le misure adottate dagli stati di confine (Svizzera e Austria) per garantire la sostenibilità della regione alpina non hanno avuto gli effetti sperati: tra il 2000 e il 2016 il traffico stradale transalpino è cresciuto di oltre il 25 per cento mentre quello ferroviario di poco meno del 15.

Grafico 4. Destinazioni e distribuzione percentuale dei punti di accesso dello scambio commerciale italiano (ripartizione percentuale valori) Altro

Via d’accesso scambi commerciali dell’Italia con l’Unione Europea Valori

1,5%

Aeroporti

2,2%

Porti

7,1%

Via d’accesso scambi commerciali dell’Italia con il Resto del mondo Valori

Altro

3,4%

Valichi

89,1%

La ricetta giusta “Bisogna confermare - ha concluso Sangalli - la volontà di connettere l’Italia www.vietrasportiweb.com

Porti

30,0%

Porti

61,2%

Valichi

58,6%

Elaborazioni RAM/MIT su dati Coeweb, 2017.

Le Alpi e i porti si contendono il ruolo di gate di accesso al Paese e di ricezione delle merci. Come si evince dai grafici in alto i porti garantiscono i legami con i Paesi terzi (Cina ed Estremo Oriente in particolare), pesando per oltre il 60 per cento, mentre i valichi sono fondamentali per la connessione con i nostri principali partner europei (89,0 per cento) e per lo scambio di merce ad alto valore aggiunto. Quasi il 60 per cento del valore complessivo dell’import export italiano passa attraverso l’arco alpino.

integrati nei traffici internazionali, che potrebbero essere costretti a deviare i propri percorsi lungo assi più agevoli e convenienti. Sul mare, invece, il cambio intermodale ha imboccato la rotta giusta con i traffici dei mezzi rotabili (camion, rimorchi e semirimorchi) imbarcati sulle navi in aumento del 255 per cento dal 2005 al 2017.

2,3%

9,1%

18,5% 16,9%

Altro

Aeroporti

Aeroporti

Valichi

Via d’accesso scambi commerciali complessivi dell’Italia Valori

e promuovere la mobilità sostenibile. Da qui bisogna partire per evitare di perdere un comparto di fondamentale importanza. Una nuova rotta per il futuro del settore noi l’abbiamo già da tempo individuata: promozione dell’accessibilità dei territori quale indispensabile leva competitiva; riduzione del peso delle accise, contrasto all’abusivismo e conferma delle risorse per una maggiore competitività delle imprese di autotrasporto; una strategia uniforme d’intervento sui porti e sulla Nuova Via della Seta che tu-

teli gli interessi nazionali; il completamento del processo di apertura alla concorrenza nel trasporto ferroviario e l’adeguamento della rete agli standard tecnici europei”. Palla al Governo.

“Vogliamo aiutare le imprese di autotrasporto che desiderano crescere. Puntiamo alla politica del fare nell’interesse del Paese”. Paolo Uggè, vicepresidente Confcommercio.

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ATTUALITÀ

Il dopo Morandi

Danni collaterali Sono passati poco più di due mesi dal crollo del Polcevera che ha spezzato in due il capoluogo ligure. Mentre le aziende di autotrasporto si trovano a fare i conti con spese maggiorate il Governo sembra pronto ad aprire una nuova fase della politica dei trasporti di Tiziana Altieri

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ltre 2 milioni di euro al giorno. Tanto perdono le aziende di autotrasporto in transito per il nodo di Genova dal 14 agosto, da quando cioè il Ponte Morandi è crollato portando con sé 43 vite e lasciando una città letteralmente spezzata in due. è solo uno dei dati contenuti nell’indagine di Conftrasporto-Confcommercio, realizzata in collaborazione con Isfort e diffusa al 4° Forum Internazionale di Cernobbio. Il danno economico non riguarda solo la città e la regione, ma si estende a tutto il quadrante nord occidentale del Paese e alle dinamiche dell’import export nazionale legate alle performance del Porto di Genova.

Il peso della regione L’allungamento dei percorsi di trasferimento da levante a ponente (ben 120 chilometri in più) e da ponente a levante (circa 70) del nodo genovese provocato dall’interruzione del Viadotto Polcevera, determinano un incremento di costo quotidiano per il complesso del trasporto merci su strada di oltre 568mila euro (cfr Tabella a destra), più di 298mila tra costi di esercizio maggiorati e costi aggiuntivi per il personale e 270mila per il gasolio. Una somma che grava per l’80 per cento sulle aziende di autotrasporto che svolgono servizi in conto terzi e per il 20 sulle imprese di produzione che utilizzano mezzi propri per lo spostamento dei beni prodotti. La stima riguarda esclusivamente il traffico medio giornaliero che fino al 14 agosto transitava sull’infrastruttura ma non si può escludere che l’interruzione di un asse di collegamento strategico come quello dell’A10 non produca effetti negativi sul complesso del nodo del capoluogo ligure. “è opportuno considerare - ha commentato Paolo Uggè, vicepresidente Confcommercio - che l’aumento di una sola ora dei tempi medi di percorrenza (a causa di congestione del traffico o dell’incremento delle distanze) genera 10 - N. 824 novembre 2018

un incremento di costi del servizio di trasporto merci su strada di oltre 250mila euro per i circa 4.000 camion che in media entrano ed escono ogni giorno dal porto di Genova, mentre per i 31.500 camion che transitano per il nodo di Genova tale valore sale a più di 2 milioni di euro. Si può pertanto stimare che il danno provocato sia lievitato in questi due mesi di 32,8 milioni di euro. Mentre per il resto del traffico merci su gomma che gravita attorno al nodo di Genova ipotizzando un incremento medio giornaliero dei tempi di percorrenza di circa un’ora - si può valutare che il danno economico per l’autotrasporto a servizio del Porto di Genova sia arrivato a quasi 15 milioni (14,8), mentre quello per il complesso dell’autotrasporto in transito per il nodo di Genova superi i 116,4 milioni”. I dati relativi al trasporto complessivo di merci su strada per regione di origine e di destinazione ci restituiscono l’immagine di una Liguria poco ‘potente’ dal punto di vista della generazione dei flussi di traffico. Solo il 2,8 per cento delle merci che arrivano in Italia è diretto in terra ligure e il 2,7 per cento di quelle che partono dal nostro Paese ha origine qui. Il dato, però, non consente di apprezzare una componente rilevante, se non preponderante, dei flussi di traffico stradale che interessano la regione, ovvero quello di transito. Gli studi di traffico condotti sul nodo di Genova nell’ambito degli studi preparatori per la progettazione della Gronda di Ponente (manutenzione A10 e potenziamento A7 e A12), anche se risalenti a oltre dieci anni fa (al 2006 per l’esattezza) segnalano un’intensità media giornaliera di attraversamenti di camion che si attesta attorno alle 35.000 unità, di cui 3.750 generati dal solo porto di Genova (Voltri, Sampierdarena, Stazione marittima/Traghetti) . Il nodo di Genova nel corso dell’anno è attraversato da quasi 11 milioni di mezzi pesanti (10.858.750) 4 volte il traffico Origine/Destinazione della regione. Il nodo cittadino pertanto rap-

presenta uno snodo strategico nelle connessioni tra Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte e le relazioni internazionali che riguardano il quadrante nord occidentale europeo. Il porto senza dubbio alimenta i transiti di mezzi pesanti del nodo di Genova, ma non è la componente più rilevante, rappresentando il 13 per cento dei flussi (ossia 4.000 su 30.000).

Cambio di rotta Se fino al 14 agosto l’Italia sembrava impegnata nello sforzo di colmare i gap che impedivano di connettersi con il resto dell’Europa e del mondo, ora appare angosciata dalla necessità di consolidare la rete in esercizio, una rete che ha mostrato tutte le sue fragilità. “è forse ancora presto per disegnare scenari futuri mentre ancora gli Enti locali, il Governo, le imprese e le famiglie fanno i conti con le conseguenze immediate del crollo - ha sottolineato Paolo Uggè - ma quando le aree colpite saranno messe in sicurezza e gli sfollati adeguatamente ricollocati, sarà opportuno ripensare a una politica dei trasporti che possa fare da volano a quella dell’intero Paese”.

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ATTUALITÀ

©Giovanni Cardillo

Il danno economico per le imprese di autotrasporto in transito per il nodo di Genova è di 2 milioni di euro al giorno Impatto economico giornaliero dell’incremento delle percorrenze dovuto al crollo del Ponte Morandi Direzione

Costi esercizio + personale Da Genova verso Savona 203.643,00 Da Savona verso Genova 94.493,44 Totale 298.136,44

Costi Gasolio 184.756 85.607 270.363

Totale 388.399 180.101 568.500

Fonte: Conftrasporto

Per la stima del danno economico si è fatto riferimento al metodo già messo a punto per la definizione dei danni generati dal blocco del valico del Brennero. Si è, quindi, calcolato il costo orario, sia dell’esercizio del mezzo di trasporto, sia della retribuzione del conducente, e quello del carburante. I mezzi che quotidianamente attraversavano il ponte Morandi erano 6.715 (3.740 da ponente e 2.975 da levante).

Sono 4.000 i camion che entrano ed escono ogni giorno dal porto di Genova

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L’incremento di costo quotidiano per il complesso del trasporto merci su strada è pari a 568.500 euro www.vietrasportiweb.com

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CAMION ALTERNATIVI

Anche tuttoelettrico Oltre che con motorizzazione diesel e nella versione ibrida, Mitsubishi Fuso Canter è disponibile anche nella variante totalmente elettrica eCell realizzata, come gli altri veicoli della gamma, nello stabilimento portoghese di Tramagal. Si tratta di un camion del segmento medio, con una massa totale a terra di 7,49 ton e una portata utile di 4.000 chilogrammi. Il peso dei sei pacchi batterie agli ioni di litio, della capacità di 82,8 chilowatt ora, è di circa 600 chilogrammi. Gli accumulatori alimentano un motore asincrono a magneti permanenti da 129 chilowatt, in grado di sviluppare una coppia di 420 Nm. Il motore, in fase di decelerazione, funge da generatore elettrico (frenata rigenerativa), inviando energia alle batterie. Che possono essere ricaricate all’80 per cento del livello massimo in circa un’ora. Tutti gli ausiliari (dal compressore dell’aria all’idroguida e al climatizzatore) sono ad alimentazione elettrica. L’autonomia del Canter eCell, in condizioni di pieno carico, è di 100 chilometri. Un raggio d’azione adatto a un turno di lavoro nelle missioni di distribuzione multidrop in ambito urbano.

Più traffico c’è, di Gianenrico Griffini

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i muove bene in città, soprattutto nelle strade più trafficate, nelle quali sfrutta appieno i vantaggi offerti dalla trazione ibrida diesel-elettrica. è il Mitsubishi Fuso Eco Hybrid di seconda generazione, sviluppato nel centro ricerche di Daimler Trucks Asia (brand che combina i know how di Mitsubishi Fuso Truck & Bus e Daimler India Commercial Vehicle) di Kawasaki in Giappone e costruito nello stabilimento di Tramagal, in Portogallo. Il Canter Hybrid è basato sulle esperienze acquisite da Mitsubishi con modelli ibridi della prima generazione, prodotti in serie (ne sono state realiz-

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zate circa 1.200 unità) a partire dal 2006. Questi camion sono stati estensivamente testati a Londra nell’arco di 18 mesi (fra il 2008 e il 2010), accumulando una percorrenza di oltre 260mila chilometri in condizioni operative reali. Con l’introduzione della seconda generazione nel 2012, la catena cinematica ibrida ha subito un’ulteriore evoluzione. La driveline del Canter 7C15 Eco Hybrid di 7,5 tonnellate di massa totale a terra prevede un turbodiesel di 3 litri di cilindrata da 150 Cv e 370 Nm di coppia. Il propulsore termico è dotato di sistema Egr di ricircolo parziale dei gas di scarico, di catalizzatore

Scr per abbattere gli ossidi d’azoto e di filtro antiparticolato (Dpf). Per quest’ultimo è prevista una vita utile di circa 300mila chilometri. Il diesel è abbinato in parallelo a un motore elettrico supplementare di 40 chilowatt, capace di una coppia massima di 200 Newtonmetro. Come accade per tutte le unità elettriche, la coppia di picco è totalmente disponibile a velocità nulla.

Batterie agli ioni di litio Il motore elettrico, di tipo sincrono a eccitazione permanente raffreddato a liquido, è alimentato dall’energia for-

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CAMION ALTERNATIVI

Fuso Canter Eco Hybrid

Pensato per i compiti di distribuzione nelle aree urbane più trafficate, il diesel-elettrico di Mitsubishi costruito nello stabilimento portoghese di Tramagal abbatte i consumi e le emissioni e recupera l’energia in frenata

meglio è nita da un pacco batterie agli ioni di litio (in tutto, nove moduli da 7,5 Ampere ora), collocato in un contenitore posto sul lato sinistro del telaio. Gli accumulatori, che hanno un peso complessivo di 63,5 chilogrammi, sono garantiti per un periodo di cinque anni.

A prova d’impatto A richiesta dell’acquirente, la copertura di garanzia può essere estesa fino a dieci anni. L’alloggiamento delle batterie contiene anche un inverter compatto di nuova generazione raffreddato a liquido e un convertitore di tensione per corrente continua (Dc-Dc). Per garantire

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la sicurezza dell’Eco Hybrid in caso di collisione, è previsto un sensore d’impatto (in pratica, un accelerometro) che disattiva automaticamente il circuito elettrico ad alta tensione. La stessa operazione può essere effettuata manualmente dal conducente, premendo l’interruttore per l’arresto d’emergenza collocato all’interno dell’abitacolo. L’alloggiamento delle batterie è in grado di resistere a un urto frontale alla velocità di 40 chilometri l’ora e a un impatto laterale a 50 chilometri l’ora con un altro veicolo. La driveline del Canter Eco Hybrid è completata dal cambio automatizzato a

doppia frizione in bagno d’olio Duonic a sei rapporti (oltre retro). Grazie alla soluzione con doppio disco frizione e alla gestione elettronica, il Duonic è in grado di pre-impostare il rapporto da inserire, riducendo i tempi di cambio marcia. In pratica coniuga il comfort di guida di un automatico con l’efficienza di un cambio manuale. L’ibridizzazione della catena cinematica dell’Eco Hybrid comporta un aggravio di peso di 150 chilogrammi, rispetto a un modello tradizionale con motorizzazione diesel. Ciò significa che, con una massa totale a terra di 7,5 tonnellate, il carico utile (inclusa la tara dell’allestimento,

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CAMION ALTERNATIVI

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IL CRUSCOTTO Nella parte digitale del cluster strumenti del Canter Eco Hybrid sono indicati il livello di carica del pacco batterie e l’autonomia residua del veicolo. Con questi dati sintetici il conducente è in grado di tenere sotto controllo l’operatività del veicolo e di programmare le ricariche. Il resto della strumentazione è del tutto uguale a quella dei Canter con motorizzazione diesel.

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IL CAMBIO AUTOMATIZZATO Il Canter Eco Hybrid monta il cambio automatizzato Duonic a sei rapporti. La presenza di un doppio disco frizione in bagno d’olio consente di pre-programmare il rapporto da inserire, velocizzando i passaggi marcia senza perdite di potenza.

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LA DRIVELINE ELETTRIFICATA La parte elettrificata della driveline del Canter Eco Hybrid comprende un motore elettrico da 40 chilowatt che funge anche da generatore in fase di rallentamento del veicolo. Il motore riceve l’energia o la invia (frenata rigenerativa) un pacco batterie agli ioni di litio racchiuso in contenitore di protezione.

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CAMION ALTERNATIVI

IL MOTORE TERMICO è un diesel a quattro cilindri in linea di tre litri di cilindrata, tarato a 150 Cv. La coppia massima è di 370 Nm a 1.320 giri al minuto. Per rientrare nei limiti di emissione della Ue è dotato di sistema Egr, catalizzatore Scr e filtro antiparticolato (Dpf).

2 L’ELETTRICO Il motore elettrico installato sul Canter Hybrid è un’unità sincrona a eccitazione permanente di 40 chilowatt di potenza. La coppia massima di 200 Nm è totalmente disponibile a velocità nulla.

3 LE BATTERIE

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Il modulo batterie prevede unità agli ioni di litio da 2 chilowatt ora ciascuna, con una tensione di 270 Volt. Gli accumulatori, per i quali è prevista anche una modalità ricarica rapida, sono coperti da una garanzia di cinque anni. Che può essere estesa a dieci anni su richiesta dell’utilizzatore.

L’ALLOGGIAMENTO

7 7 arriva a 4.845 chilogrammi, valore allineato con quello dei camion con motore endotermico appartenenti allo stesso segmento di peso. Un’altra caratteristica saliente del Canter dieselelettrico è rappresentata dalla frenata rigenerativa. Che consente il recupero energetico in fase di rallentamento (quando il motore elettrico si comporta da generatore di corrente), allungando così l’autonomia operativa del veicolo. La particolare configurazione della catena cinematica dell’Eco Hybrid richiede al conducente una modalità di guida diversa (ma non più complessa), rispetto a un camion diesel. Premendo con dolcezza il pedale dell’acceleratore si ottiene il lancio in solo elettrico fino www.vietrasportiweb.com

Il box che protegge le batterie agli ioni di litio, collocato sul lato sinistro del telaio del veicolo, contiene anche un inverter di nuova generazione raffreddato a liquido e un convertitore di corrente continua (Dc-Dc). L’alloggiamento degli accumulatori è in grado di resistere a un urto laterale a 50 chilometri orari.

alla velocità di 10 chilometri l’ora. Oltre questa soglia si attiva il motore diesel che, a bassa velocità funziona, invece, al minimo per alimentare i gruppi secondari. L’unità elettrica aiuta anche il propulsore endotermico a velocità elevate, in fase di accelerazione. Infine, il diesel si spegne automaticamente a veicolo fermo, utilizzando un dispositivo start-stop. Un display multifunzione informa il conducente sulla modalità di marcia del camion e sul livello di carica delle batterie agli ioni di litio. L’ibridizzazione della catena cinematica permette risparmi di carburante medi del 10-15 per cento e oltre (rispetto a un diesel), secondo le specifiche missioni di trasporto e i percorsi. N. 824 novembre 2018 - 15


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CASE HISTORY

Tgroup

Crescita green Tra le prime flotte italiane a poter vantare la presenza di veicoli ibridi per la distribuzione nei centri città c’è l’operatore campano multimodale e multispecialistico che ha puntato su qualità e vicinanza al cliente di Tiziana Altieri

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erci a destinazione con zero preoccupazioni: è quanto promette Tgroup società che offre una serie completa di servizi e infrastrutture per il trasporto e la logistica di qualunque tipo di merce, su pallet e colli. Un operatore multimodale e multispecialistico che affonda le sue radici nel 1989, anno in cui Carmine Terracciano acquistò il suo primo furgone per trasportare scarpe da Napoli a Roma. Un’attività che è cresciuta velocemente tanto da coinvolgere anche i figli, prima Giuseppe poi Antonio, e da richiedere ben più del garage di casa nella quale tutto è cominciato.Negli anni Novanta è stata inauguratala prima sede, quella all’interno dell’interporto campano di Nola, ancora oggi quartier generale di Tgroup. Per scoprire meglio questa realtà, che oggi si muove in un’ottica di crescita sostenibile - confermata dall’acquisto dei primi cinque Fuso Canter Eco Hybrid immatricolati nella Penisola - abbiamo incontrato Maurizio Amato, Project Manager.

Chi è oggi Tgroup? “è un’azienda che offre servizi a 360 gradi: dal prelievo della materia prima dai magazzini del cliente, allo stoccaggio della merce in magazzini sicuri e strutturati, passando dalla lavorazione del materiale fino alla preparazione in picking e alla spedizione del bancale o del collo a destinazione, con controllo in real-time e servizio di tracking. Tgroup dispone di ampi magazzini in aree strategiche del territorio. Attualmente conta ben 20 piattaforme per una superficie totale di circa 150.000 metri quadrati. Movimenta qualsiasi tipo di merce: dal piccolo pacco al container completo, dal

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secco al fresco fino al trasporto di merci pericolose, eccezionali e speciali. Siamo in grado di relazionarci con qualsiasi canale distributivo sia esso Ho.Re.Ca, Normal Trade, G.D., D.O. e lo facciamo solo con personale diretto. Tgroup occupa 170 persone tra impiegati, personale di magazzino e viaggiante. Non abbiamo cooperative all’interno delle nostre piattaforme”.

Come si compone la vostra flotta? “Abbiamo oltre 600 veicoli, tutti di proprietà, tra furgoni (20), trattori (circa 100), autocarri (20), semirimorchi e casse intermodali. L’età media è intorno ai tre anni. Abbiamo usufruito di Superammortamento e Sabatini per rinnovare la flotta. Mediamente i nostri veicoli percorrono 12mila chilometri mensili”.

Avete partner privilegiati? “Per quanto riguarda i veicoli abbiamo una relazione privilegiata con MercedesBenz, con la quale c’è un rapporto diretto. La Stella si occupa anche della manutenzione dei nostri mezzi. Per tutto ciò che attiene la temperatura controllata ci rivolgiamo invece a Lamberet”.

Cosa è fondamentale per voi nella scelta di un fornitore? “Indubbiamente la qualità del prodotto che è in grado di offrirci, e poi la capacità di soddisfare le nostre aspettative durante tutto il suo ciclo di vita. Fermare i veicoli vuol dire frenare il business”.

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CASE HISTORY

Maurizio Amato, project manager di Tgroup, società che ha la sua sede principale all’interno dell’interporto di Nola (in provincia di Napoli).

Nell’Atp siete entrati solo in tempi recenti. Con quali risultati? “Dare dei numeri è difficili perché ci occupiamo di trasporti in regime Atp solo da inizio 2018 ma posso dire che stiamo crescendo velocemente. Abbiamo investito nei Canter Fuso Eco Hybrid , veicoli non tradizionali, perché abbiamo deciso di avvicinarci a questo settore con una strategia clean, quella che sta guidando tutte le scelte di Tgroup. Il nostro scopo era arrivare in centro riducendo le emissioni di C02 e godendo delle possibili agevolazioni previste per i veicoli meno inquinanti. In MercedesBenz e Lamberet abbiamo trovato dei partner ottimali, che ci hanno permesso di comprimere i costi e strizzare l’occhio all’ambiente”.

Sono previsti degli iter formativi particolari per coloro che guidano i Canter Hybrid? “No, tutti gli autisti sono soggetti a formazione - un aspetto per noi fondamentale - ma senza differenziazione. Per noi è basilare che guidino rispettando le regole e inquinando il meno possibile. Noi li tracciamo con Visirun, sistema che ci permette anche di organizzare e distribuire al meglio il lavoro senza rischiare sanzioni per le violazioni sui tempi di guida e di riposo”.

Rispetto al passato la committenza è più attenta alla qualità del trasporto? “Crediamo che il settore del trasporto si sia adattato a un certo livello di competenza, indipendentemente dalla categoria merceologica. Ecco perché bisogna lavorare sempre di più sulla qualità”.

Cos’è la qualità per Tgroup? “Mettere il cliente al riparo da preoccupazioni, garantendo la corresponsabilità sulla gestione delle merci. Tgroup non fa gestire quelle dei propri clienti a terzi, non ci sono passaggi attraverso intermediari. La qualità del nostro lavoro è poi testimoniata dalle certificazioni in nostro possesso”.

Come credete evolverà il settore dei trasporti nei prossimi anni? “Ci immaginiamo maggiore automatizzazione in questo mondo, orari più stringenti, tempi ridotti e più concorrenza. Per quanto riguarda Tgroup puntiamo a un incremento ulteriore della flotta in ottica green. Ecco perché stiamo collaborando anche allo sviluppo di sistemi elettrici. Domani forse viaggeremo a zero emissioni”.

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ATTUALITÀ

Novità Man

In fila connessi Connettività, guida autonoma, platooning e camion a trazione elettrica nei segmenti leggero e pesante nei programmi di oggi e di domani della Casa tedesca

di Gianenrico Griffini

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an guarda al futuro del trasporto su gomma, preparando oggi le soluzioni destinate a entrare in produzione di pre-serie o di serie a breve, medio e lungo termine. Fra queste, i progetti di marcia in convoglio per i mezzi pesanti (platooning), le applicazioni di guida autonoma, i ca-

mion a trazione elettrica e i servizi digitali basati sulla piattaforma Rio. Nell’ambito del platooning, la Casa tedesca è impegnata in un progetto pilota, in collaborazione con l’operatore logistico Db Schenker, per sperimentare la guida in convoglio lungo un tratto di 145 chilometri dell’autostrada A9 fra Monaco di Baviera e Norimberga.

zione e scioglimento del convoglio, di connessione fra i veicoli attraverso una rete locale (Wlan) e di funzionalità dei sensori di bordo. Che sono costituiti da telecamere, radar, lidar (sensori di telerilevamento a raggio laser in grado di determinare la distanza e la velocità relativa di due oggetti) e ricevitore Gps. Le informazioni in ingresso vengono succes-

Provati sull’autostrada A9 I primi test sono stati portati a termine a vuoto, per mettere a punto le procedure di forma-

In alto, due trattori Man TgX durante un test di guida in convoglio a distanza ravvicinata (platooning). Sopra a sinistra, il veicolo di testa della colonna, visto dalla cabina del secondo autoarticolato. La distanza fra i due mezzi è di circa 15 metri. Sopra a destra, una delle videate del cluster strumenti nel corso di un platooning, pensata per fornire ai conducenti tutte le indicazioni sulla guida.

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ATTUALITÀ

sivamente ‘miscelate’ dal computer di bordo per fornire un quadro preciso della realtà attorno ai veicoli e delle azioni da intraprendere per mantenere la distanza minima ottimale (di circa 15 metri) fra un camion e l’altro. Due i benefìci di questa soluzione. Da un lato, una sensibile diminuzione dei consumi di carburante, a causa dell’abbattimento della resistenza aerodinamica dei veicoli che seguono il camion alla testa del convoglio. Dall’altro, un migliore utilizzo della rete stradale esistente, con positivi effetti sulla fluidità del traffico. Nell’ambito dei veicoli a guida autonoma Man, insieme all’Hamburger

Hafen und Logistik (Hhla), ha lanciato il progetto di ricerca Hamburg TruckPilot per sperimentare camion automatizzati (ma con un autista passivo a bordo, pronto a intervenire in caso di necessità) nella movimentazione dei container. La prima fase del test, che si conclude a fine dicembre, prevede la validazione del quadro e delle specifiche tecniche generali.

Test su strada nel 2020 Fra gennaio 2019 e giugno 2020 vi sarà lo sviluppo dei veicoli, secondo i parametri individuati nella fase preparatoria. E, fra luglio e dicembre 2020, si terranno i test veri e propri in condizioni reali. La Casa tedesca è molto attiva anche nel settore delle trazioni alternative al gasolio. Lo scorso luglio e in occasione del Salone del veicolo industriale di Hannover (Iaa) ha presentato la variante elettrica del TgM (chiamata eTgM), oltre

al commerciale eTgE 41.140 (sempre a trazione elettrica), disponibile in versione furgone con un vano di carico di circa 11 metri cubi. La batteria agli ioni di litio da 36 chilowatt può essere ricaricata in cinque ore e mezzo, mentre con un dispositivo di ricarica rapida si può ottenere l’80 per cento del livello energetico massimo in circa 45 minuti. L’eTgM è, invece, un pesante a tre assi di 26 tonnellate di massa totale a terra, da distribuzione urbana, con un’autonomia operativa di circa 200 chilometri. Il veicolo monta un motore elettrico da 264 chilowatt, disposto centralmente fra i longheroni del telaio. Nel comparto degli elettrici, Man ha fatto debuttare al Salone di Hannover il prototipo CitE, sviluppato nell’arco di 18 mesi. tratta di un camion a trazione elettrica di 15 tonnellate con batterie agli ioni di litio, adatto alle missioni di distribuzione in città. L’autonomia dichiarata è di 100 chilometri.

Sopra a sinistra, un Man eTgM a trazione elettrica da 26 ton, dotato di batterie agli ioni di litio. Alcuni di questi camion sono stati recentemente consegnati a nove società di un consorzio austriaco per i test su strada. Sopra a destra, un CitE elettrico di 15 ton da distribuzione urbana. A fianco, un Man TgE 41.140, anch’esso elettrico.

Tutto ciò che serve per la guida in convoglio in totale sicurezza Antenna comunicazione

Sistema di comunicazione via Wlan

Continuo scambio d’informazioni su: l Velocità, accelerazione, frenata l Coordinate Gps dei veicoli l Composizione del convoglio

Telecamera

Sensore laser (lidar) Radar

Sistema di sterzatura

A fianco, i dispositivi, i sensori e i sistemi di comunicazione adottati da Man per la guida in convoglio (platooning) a distanza ridotta. Le informazioni raccolte vengono elaborate da un computer per fornire un quadro della realtà circostante.

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SOLUTIONS FOR CONNECTED DRIVING

SOLUTIONS FOR CONNECTED DRIVING

Secondo veicolo del convoglio

Circa 15 metri

SOLUTIONS FOR CONNECTED DRIVING

SOLUTIONS FOR CONNECTED DRIVING

Camion in testa al convoglio

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ANTEPRIMA

Iveco Stralis X-Way

Molta strada & un po’ di o Presentata a Torino l’offerta per il mercato nazionale della gamma di camion per impieghi misti strada-cantiere. Tanti modelli per tutte le mission di Gianenrico Griffini

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ebutta ufficialmente sul mercato italiano la nuova gamma Stralis X-Way di Iveco, che rappresenta l’anello di congiunzione fra i mezzi stradali della serie Stralis e i modelli offroad, propri dell’offerta Trakker. Con l’X-Way la Casa italiana si rivolge al segmento degli impieghi cantieristici leggeri (e, in parte, dei servizi municipali), che prevede percorrenze prevalentemente stradali (90 per cento circa del chilometraggio totale), con un ri-

Sopra, una panoramica dei modelli della gamma Stralis X-Way per impieghi cantieristici leggeri. A fianco, da sinistra a destra, un 6x4 allestito con ribaltabile, un 6x2 (con terzo asse a sterzatura comandata) dotato di cassone e un trattore 4x2 con dispositivo Hi-Traction di trazione idrostatica inseribile sul primo asse.

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manente 10 per cento su fondi non asfaltati. Quello dell’offroad leggero è un comparto importante a livello europeo, poiché vi si concentra il 15 per cento circa dell’immatricolato globale dei pesanti. In tutto, vale quasi 45mila unità l’anno.

Volumi importanti Anche in Italia i volumi sono potenzialmente rilevanti, dato che lo specifico comparto conta circa 2.500 immatricolazioni l’anno, cioè il 12,5 per cento del totale. L’elemento caratterizzante della gamma Stralis X-Way è la modularità dell’offerta di prodotto. Ciò per


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ANTEPRIMA

L’offerta di modelli, cabine, motorizzazioni e configurazioni per il mercato Italia

offroad rispondere all’elevato grado di personalizzazione dei veicoli richiesto da un’ampia platea di utilizzatori. In quest’ottica, la Casa italiana propone autotelai cabinati (4x2, 6x2, 6x4, 8x2 e 8x4) e trattori (4x2 e 6x4) con tre motorizzazioni (Cursor 9, Cursor 11 e Cursor 13), tre tipi di trasmissioni (incluso l’automatizzato Zf Traxon che Iveco chiama Hi-Tronix), tre abitacoli (Active Day corta, Active Time, lunga e Active Space, lunga a tetto alto), ponti a singola o a doppia riduzione e sospensioni posteriori meccaniche o pneumatiche.

Altre novità di rilevo della serie Stralis X-Way sono l’offerta di tre possibili setup veicolari (On, On+ e Off) - contraddistinti da differenti configurazioni di assali, altezze da terra e dimensioni di pneumatici - la disponibilità di ponti con riduzione ai mozzi su tutte le versioni e del sistema Hi-Traction di trazione idrostatica inseribile sul primo asse. A ciò si aggiungono la proposta di un assale anteriore da 9 tonnellate e di una presa di forza a sandwich ad alte prestazioni (indipendente dal cambio), in grado di fornire coppie da 1.602

La tabella sopra riporta le principali caratteristiche dell’offerta di prodotto della gamma Stralis X-Way. Sono previsti cabinati in configurazione 4x2, 6x2, 6x4, 8x2 e 8x4, e trattori 4x2 e 6x4. Tre le motorizzazioni disponibili: Cursor 9, (da 310 Cv a 400 Cv), Cursor 11 (420 Cv - 480 Cv) e Cursor 13 (510 Cv e 570 Cv). I modelli in configurazione On hanno l’omologazione onroad N3, come quelli On+, mentre i camion Off sono classificati N3G.

a 2.450 Nm, secondo la motorizzazione installata sul veicolo. I camion della gamma X-Way sono dotati di un telaio a sezione costante di 7,7 millimetri di spessore, rispetto ai 6,7 millimetri degli Stralis stradali e ai 7,7-10 millimetri della serie Trakker per impieghi offroad.

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Visti alla Iaa

Novità di stagione Non solo veicoli commerciali, industriali e trainati. Alla principale kermesse del settore andata in scena ad Hannover lo scorso settembre si sono dati appuntamento produttori di pneumatici e componenti e fornitori di servizi. Sotto i riflettori le ultime evoluzioni pensate per ridurre i costi e aumentare l’efficienza delle flotte. Prodotti diversi fra loro ma con un filo comune: la possibilità di far dialogare macchina e uomo via web (anche senza fili)

Viaggiare sicuri risparmiando Bridgestone al Salone di Hannover ha presentato la nuova generazione di pneumatici Ecopia che promettono di aiutare le flotte a ridurre i consumi di carburante (con un risparmio di circa 200 euro annui montandoli su tutti gli assi), senza scendere a patti sul fronte del chilometraggio. Non solo: i nuovi Ecopia garantiscono una trazione sul bagnato migliore rispetto a quella dei competitor come testato e dimostrato da TÜV SÜD, con una combinazione di classe B-B-B per il direzionale, il trattivo e rimorchio. Sono, infine, omologati per l’inverno essendo gli unici pneumatici per le lunghe percorrenze con la sigla 3PMSF e M+S disponibili per tutte le posizioni del veicolo. Alla Iaa Bridgestone ha anche annunciato il lancio di FleetPulse, la soluzione tre in uno composta dall’ App mobile, il sito web centralizzato e il sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici (Tpms). Che permette di monitorare costantemente le condizioni del veicolo riducendo in maniera significativa la probabilità di guasti inaspettati, costosi e potenzialmente pericolosi, aumentando il tempo trascorso su strada e assicurando alti standard di sicurezza. L’App FleetPulse e l’hardware Tpms saranno disponibili per il mercato italiano a partire da gennaio 2019, con un periodo di prova del servizio gratuito, presso i rivenditori specialisti selezionati.

Via libera col verde

In tempo reale

Nello stand di Pirelli hanno debuttato il rinnovato Fleet Smart e Cyber Fleet Gate, sistemi per il monitoraggio e la gestione dei pneumatici delle flotte basati su tecnologia Bluetooth. Cyber Fleet è una soluzione Plug&play, che sfrutta sensori all’interno dei pneumatici che comunicano direttamente con la Smart App, un’app gratuita installata sullo smartphone del gestore del veicolo, l’autista o il proprietario della flotta. I dati sullo status dei pneus vengono trasmessi al cloud Pirelli che permette la condivisione di tali informazioni con tutti i device che si vogliono sincronizzare. Con la versione Gate, invece, l’intero processo è automatizzato: un semaforo, installato nell’aera di deposito dei veicoli, riceve i dati dai sensori e li elabora in tempo reale, al loro passaggio. Contemporaneamente, il Gate invia le informazioni al Cyber Fleet Control, un portale web consultabile in ogni momento dal gestore della flotta.

Goodyear sotto i riflettori della Iaa ha messo i Fuelmax Performance, pneumatici autocarro che propongono un battistrada realizzato con una mescola completamente in silice, che ha permesso di ottenere la classificazione A dell’etichetta europea per l’efficienza nei consumi e la marcatura snow flake (3PMSF). Presentate anche due nuove App per smartphone di Goodyear Proactive Solutions: una per i gestori delle flotte e l’altra per gli autisti. Permettendo di accedere ai dati sui pneumatici aggiornati in tempo reale, garantiscono una visione complessiva di tutta la flotta, con la possibilità di ottenere report dedicati per ciascun veicolo. In caso di problemi, l’App invia specifici alert. Tutto ciò è reso possibile dalla tecnologia Drive-Over-Reader che sfrutta un rilevatore high-tech posizionato al suolo. Il risultato? Riduzione delle emissioni di CO2, fermo veicolo azzerato, aumento dei chilometraggio e maggiore ricostruibilità del battistrada.

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ANTEPRIMA

Tutta esperienza Sarà disponibile a partire dal secondo trimestre 2019 l'upgrade della piattaforma digitale di controllo pneumatici ContiConnect Live di Continental. Che consente di comunicare in tempo reale agli operatori di flotte di autotrasporto la presenza di un problema di temperatura o pressione di un pneumatico, anche quando il veicolo è in movimento. Le informazioni vengono poi trasferite ai server e al portale web, attraverso l'app ContiConnect™ Driver, altra novità annunciata dal Gruppo. Entro la fine dell'anno, i dati sugli pneumatici raccolti dall'app saranno visualizzabili su Daimler Fleetboard e TomTom Telematics e su altri dispositivi Android, come smartphone e tablet. La 67ima edizione della Iaa ha poi tenuto a battesimo il prototipo dello pneumatico Conti e.MotionPro, progettato e sviluppato per l'autocarro elettrico di Man, il CitE. Il progetto di Continental include l'applicazione di una fascia blu sul lato dello pneumatico, abbinata a un profilo realizzato a mano e a fondi scanalati blu sul battistrada, per adattarsi perfettamente al design moderno del mezzo. “I nuovi propulsori e i concept di veicoli a essi abbinati in qualche caso - ha fatto sapere Klaus Kreipe, capo dell’Original Equipment Pneumatici Truck di Continental- cambiano i requisiti necessari per gli pneumatici. Attualmente, portiamo avanti diverse collaborazioni che ci consentono di acquisire importante esperienza per lo sviluppo di pneumatici destinati a veicoli e bus elettrici”.


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ANTEPRIMA

Il più intelligente ‘Prima’ nello spazio di Continental Vdo per il DTCO 4.0, il tachigrafo intelligente, introdotto con il Regolamento (UE) n. 165/2014, che entra ufficialmente in vigore il 15 giugno 2019. Tante le nuove funzionalità, a partire dalla possibilità di utilizzare l’antenna DSRC per la trasmissione di dati wireless per migliorare e rendere più efficienti gli accertamenti su strada. Il DTCO 4.0 offre informazioni sulla posizione tramite un collegamento GNSS (sistema globale di navigazione satellitare) - con la possibilità di utilizzare i dati di geolocalizzazione a supporto delle soluzioni di fleet management - e interfaccia ITS (Intelligent Transportation Systems) standard per una pianificazione dei trasporti ancora più efficiente. L’apparecchio sfrutta un nuovo sistema di crittografia a chiave pubblica. Per il nuovo DTCO 4.0, Continental ha adattato gli strumenti di download e di valutazione come il software TIS-Web di Vdo per la gestione delle flotte, i suoi dispositivi tester e i programmi di formazione per le officine.

Missione zero incidenti Abbattere i costi, ottimizzare i flussi della logistica e rendere più semplice la vita di chi è al volante: sono gli obiettivi di Bosch che alla kermesse tedesca ha presentato le sue innovazioni per il trasporto merci di domani. Come la piattaforma per i servizi basati su cloud che consente di mantenere connessi i veicoli durante tutta la loro vita utile, offrendo diagnostica predittiva e aggiornamenti software over-the-air. Visti su un veicolo demo, invece, i display e gli specchietti laterali digitali con telecamera sviluppati in collaborazione con Mekra Lang, la cui messa in produzione è prevista per il 2019. Addio quindi agli specchietti all'esterno della cabina sostituiti da sensori video, che consentono di ridurre la resistenza aerodinamica e abbassare i consumi di carburante di ben il 2 per cento. Le immagini riprese dalle telecamere sono mostrate in tempo reale sui monitor ad alta risoluzione in cabina. Il sistema regola la visualizzazione in base alla situazione: visuale lunga in autostrada, ad ampio raggio nel traffico cittadino e a contrasto elevato per la guida notturna. E, grazie al sistema di telecamere EasyFit, è possibile installare gli specchietti anche su flotte di autocarri esistenti. Anche il quadro strumenti con Bosch si fa digitale per assicurare che l'autista possa azionare facilmente e senza distrazioni il numero sempre crescente di funzioni di connettività, assistenza al conducente e infotainment. Completano il ‘pacchetto’ l’avviso di svolta, il riconoscimento punto cieco, la frenata predittiva e il Lane Assistant.

Super flessibili

Info sottomano

Nuovo logo, flessibile, per Timocom che si è presentata alla fiera di Hannover come il primo Smart Logistics System e con il nuovo claim Augmented Logistics. "Ormai da tempo - ha dichiarato Ansgar Max, direttore IT - Timocom non è più una mera borsa di carichi o una piattaforma incentrata solo sulle attività di trasporto. Lo Smart Logistics System è la somma di numerose applicazioni, servizi e interfacce diverse. Dal punto di vista tecnico, si tratta di microservizi o servizi REST, container Docker e strumenti di orchestrazione come Kubernetes. Combinando i nostri servizi con un sistema di continuous integration e continuous delivery, e con ulteriori processi di sviluppo agili, siamo in grado di reagire in maniera efficiente alle esigenze del mercato". La ‘logistica aumenta’ garantisce agli oltre 127.000 utenti un supporto ancora più flessibile ed efficiente per i loro processi logistici.

TomTom alla Iaa ha annunciato la partnership con Dkv per ridurre al minimo il consumo di carburante con la creazione di due applicazioni che saranno disponibili sulla piattaforma TomTom Bridge a partire dal 2019. Si chiamano Dkv Eco Driving e Dkv Refuel Planning e sono abbinate al sistema Dkv Bonification, grazie al quale gli autisti possono essere premiati per uno stile di guida economico. Il Salone tedesco ha fornito anche il palcoscenico per rivelare la collaborazione con Daimler Trucks. Grazie all’integrazione di TomTom Bridge Hub, un dispositivo di dimensioni ridotte che offre tutta la potenza della piattaforma aperta TomTom Bridge, i clienti della Stella che utilizzano il nuovo sistema di infotainment potranno beneficiare di informazioni per la navigazione e sul traffico completamente rinnovate, oltre ad aver l’opportunità di accedere a dati critici sulle condizioni del veicolo mentre utilizzano le loro app Android preferite.

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Gli altri parlano. Uno solo passa ai fatti. Il nuovo Actros. Portiamo il futuro sulla strada, grazie a numerose innovazioni come MirrorCam, Active Drive Assist, Multimedia Cockpit e Predictive Powertrain Control, che stanno rivoluzionando il trasporto a lungo raggio. www.mercedes-benz-trucks.com


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EVENTI

Internet Motors Truck & Lcv 2018

Clienti nella re t I bravi venditori servono eccome a una concessionaria ma non bastano a garantire performance eccellenti. Nell’era digitale bisogna dotarsi di nuove figure e strumenti per intercettare gli acquirenti laddove si recano a cercare informazioni, ossia sul web. Questo il focus della seconda edizione dell’evento focalizzato sui veicoli da lavoro organizzato da Motor K, azienda che aiuta il comparto automobilistico a potenziare il proprio business

Cambiare mentalità Investire sul web e rafforzare la presenza sui social (da facebook a Instagram) facendo spazio in azienda a nuove figure professionali come quella del social manager può dare ottimi risultati. Ne sono convinti Giuseppe Barelli, consigliere delegato e Responsabile Afc di Toscandia, Maurizio Bonini, Direttore Operativo di Truck Italia e Federico Tentori, Chief Sales Officer di Milano Industrial che qualche tempo fa hanno intrapreso questa strada non senza qualche difficoltà. “La principale - ha spiegato Federico Tentori - è riuscire a cambiare la mentalità aziendale. Bisogna trasmettere a tutti i collaboratori l’importanza del web a 360 gradi e far comprendere che la concessionaria virtuale richiede la medesima dedizione di quella fisica per funzionare”. Su cosa bisogna puntare in rete? “Bisogna mettere in evidenza - ha aggiunto Giuseppe Barelli - i servizi che si è in grado di offrire. A fare la differenza infatti non sono i veicoli ma tutto ciò che è legato a essi, assistenza, manutenzione, accessori, etc.”. Quanto costa essere ben visibili sul web? Per iniziare può bastare una buona piattaforma e una persona dedicata ma se puntate in alto sappiate che non ci sono limiti: tra i big dealer europei ce ne sono alcuni che contano oltre 100 dipendenti impegnati sul fronte del web. 26 - N. 824 novembre 2018

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EVENTI

I dati sono una cosa seria

e te

Il più grosso patrimonio delle concessionarie sono i dati dei propri clienti: ecco perché vanno raccolti correttamente e conservati con cura per essere utilizzati al bisogno. Ne è convinto Claudio di Cillo, Head of MotorK Akademy and Training che si è soffermato sulle strategie e i processi efficaci per sviluppare il business della concessionaria. Chi si occupa dei preventivi ha il compito di effettuare una prima raccolta ponendo le giuste domande: a chi è destinato il mezzo, quanti chilometri percorrerà in un anno, ogni quanto tempo l’azienda mediamente cambia il suo parco, di che tipo di veicoli già dispone (e con quanti anni di anzianità alle spalle), se è previsto anche il montaggio di allestimenti particolari e dove e quando viene effettuata la manutenzione. Tutte le risposte generano dati, appunto, che devono essere archiviati in modo da essere fruibili velocemente per poter effettuare operazioni di marketing mirato. Le soluzioni sono tre: file Excel, Dms (Document management system) e Crm (Ccustomer relationship management). Ed è sul Crm che di Cillo ha posto l’accento. “Se ben fatto è uno strumento flessibile - ha detto - offre risposte immediate, è user friendly, sicuro e permette di effettuare report di qualsiasi tipo oltre che di monitorare quanto si sta facendo. Uno strumento del quale non dovrebbe fare a meno nessuna concessionaria”. E dal Crm si può partire anche per acquisire nuovi clienti. “Sfruttate tutte le potenzialità delle attività digitali con una gestione efficace dei lead, un follw up post-preventivo e il ricontatto a distanza di 48 ore dell’invio o della consegna dello stesso”. Il responsabile della MotorK Academy and Training ha anche invitato i dealer ad aumentare le relazioni con i clienti più importanti. “Per stabilire chi sono bisogna essere in grado di stilare una classifica in funzione del fatturato che hanno generato. Bisogna poi chiedersi se di questi clienti si sa tutto: come sono organizzati per la manutenzione dei loro veicoli, quando scadono i prodotti finanziari da loro scelti?”. Poi conquistateli nel modo giusto. Visto che il prodotto non può fare la differenza, essendo il vostro uguale a quello di un altro dealer, concentratevi su ciò che vi può davvero rendere diversi, ossia la cura del cliente. Comunicate con lui utilizzando ogni mezzo ma facendo attenzione a non essere eccessivamente invasivi e ricordate che la sua fidelizzazione passa obbligatoriamente attraverso il coinvolgimento di tutte le persone che lavorano nella vostra struttura. “A nulla - ha sottolineato - servono le mail di ringraziamento se quando ci si reca in officina nessuno alza la testa per un saluto. Ciascuno insomma deve fare la sua parte perché il cliente abbia la sensazione di essere uno e unico”. Non dimenticate, infine, che il momento della consegna del veicolo è estremamente importante: dategli il giusto peso e ricordate che questo è il momento in cui la relazione non finisce, ma ha inizio.

Esserci non basta

Non solo veicoli

Il truck e il veicolo commerciale si acquistano ancora in concessionaria ma è sul web che avviene il primo contatto ecco perché bisogna esserci e nel modo giusto. Tante le ‘pillole’ fornite da Stefano Gaboardi, Account Manager Large Customers di Google. Come farsi scovare? Innanzitutto cercando di apparire nella prima pagina dei motori di ricerca, il principale strumento utilizzato dagli utenti per reperire informazioni (66 per cento), seguito a distanza dal sito web del brand di interesse (al 27 per cento). Per guadagnare la pole position ci sono due modi: un sito ottimizzato (i risultati organici sono selezionati da un algoritmo che li sceglie in base alla rilevanza dei contenuti delle pagine) e gli annunci a pagamento (appaiono quando alcune parole ‘comprate’ sono cercate dall’utente aumentando la visibilità dell’advertiser). Altra regola fondamentale: avere un sito fruibile da qualsiasi device. Il pc, infatti, non è più il principale strumento utilizzato dagli utenti. Oggi al primo posto c’è lo smartphone (58 per cento delle ricerche totali nella categoria truck e lcv) che cresce del 10 per cento ogni anno. Ultima dritta: essere presenti su Google My Business, un servizio multipiattaforma di promozione di attività commerciali che consente di farsi trovare su Maps.

Il web non è centrale solo per la vendita dei veicoli ma anche per quella di servizi, accessori e ricambi. Anche di questo si è parlato a Internet Motors Trucks & Lcv. Un canale, quindi, che va assolutamente presidiato, e bene, pena l’uscita di scena. Gli strumenti a disposizione di chi decide di lanciarsi nel digital sono tantissimi: testi, immagini, video (come i nostri Fuori di test, sempre più utilizzati anche come argomentario di vendita). “L’importante è crederci - ha evidenziato Gianandrea Ferrajoli, Coordinatore Nazionale Federauto Truck - e investire in questa direzione. Oggi per lavorare nella mia azienda prima ancora che esperti di prodotto bisogna essere esperti di web marketing. Del resto le concessionarie negli ultimi anni hanno cambiato veste per trasformarsi in service provider”. Senza dimenticare, però, che nella vendita di veicoli commerciali e industriali il rapporto umano rimarrà fondamentale. Si stabilirà un primo contatto attraverso l’universo virtuale poi si dovrà essere capaci di trasformare quel lead in un cliente.

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ATTUALITÀ

Franco Fenoglio, presidente Italscania con Gian Maria Gros Pietro, numero uno di Intesa e Dario Scannapieco di Bei.

Un tour col denaro al centro

No agli sprechi Museo del Risparmio, Bei Institute e Scania insieme nel progetto S.A.V.E. per formare e informare i cittadini di domani. Venti città in 6 mesi con l’obiettivo di incontrare diecimila studenti

è

partito da Milano il progetto itinerante S.A.V.E. Sostenibilità, Azione, Viaggio, Esperienza che si rivolge alle scuole primarie e secondarie ed è promosso da Museo del Risparmio, Bei Insitite e Scania. Obiettivo: educare all’uso consapevole delle risorse, del denaro in primis. Il Save Discovery Truck, un R500 con agganciato un semirimorchio, nei prossimi sei mesi toccherà 20 città italiane per incontrare 10.000 studenti. Ai quali è dedicato un laboratorio interattivo, pensato per trasmettere, con un approccio ludico, le conoscenze alla base

dell’alfabetizzazione finanziaria e dell’economia circolare. “Vogliamo coinvolgere gli studenti sui temi del risparmio e della sostenibilità – ha spiegato Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo - il risparmio è un atto di libertà, perché permette di realizzare i propri progetti. Allo stesso modo, le azioni che caratterizzano un sistema di economia circolare, favoriscono la crescita e la sua sostenibilità nel futuro”. Soddisfatto della collaborazione Franco Fenoglio, presidente di Italscania: “Siamo consapevoli del fatto che il set-

LE TAPPE DEL TOUR 2018 29-31 Ottobre Pesaro 6-8 Novembre Ancona 13-15 Novembre Perugia 20-22 Novembre Terni 27-29 Novembre Ascoli Piceno 4-6 Dicembre L’Aquila 11-13 Dicembre Pescara 2019 8-10 Gennaio 2019 Isernia 15-17 Gennaio Campobasso 22-24 Gennaio Andria 29-31 Gennaio Brindisi 5-7 Febbraio Taranto 12-14 Febbraio Matera 19-21 Febbraio Potenza 26-28 Febbraio Salerno 5-7 Marzo Benevento 12-14 Marzo Caserta 19-21 Marzo Frosinone 26-28 Marzo Latina 2-4 Aprile Pomezia 9-11 Aprile Roma

tore dei trasporti ha grandi responsabilità nel guidare il cambiamento verso un futuro maggiormente sostenibile, proprio per questo siamo costantemente impegnati nel promuovere progetti concreti di educazione e sensibilizzazione ai temi della sostenibilità”. Presente a Milano anche Dario Scannapieco, Vice Presidente Banca Europea degli Investimenti che ha sottolineato che anche con le iniziative di diffusione della cultura dell’impact investing e della conoscenza in materie finanziarie Bei contribuisce a produrre un impatto positivo sulla vita dei cittadini europei.

Toscandia, da Edo a R.B.D. obiettivo risparmio stop&go Si chiama EDO R.B.D. (Right Behaviour Drive) lo strumento elettronico facile da installare, senza pregiudizio per le parti elettroniche e meccaniche di qualsiasi veicolo, che consente di programmare e monitorare la guida in modo da ottimizzarne l’utilizzo. EDO R.B.D. infatti non consente accelerazioni violente o involontarie, ma soltanto progressioni dolci e, programmato in funzione del lavoro che il veicolo deve svolgere, non permette che venga superato un dato numero di giri. Il risultato? Un significativo risparmio di carburante e una importante diminuzione di usura degli organi meccanici, nonché dei pneumatici. Per non parlare della riduzione di emissioni, legata al minor consumo, che fa di EDO un vero amico dell’ambiente. EDO è particolarmente indicato per tutti quei veicoli che sono costretti a un continuo Start&Stop, soggetti di solito ad accelerazioni violente e conseguenti forti frenate, anche soltanto dopo poche centinaia di metri. L’esempio più immediato e calzante è quello dei mezzi addetti alla raccolta dei rifiuti urbani, su alcuni dei quali l’installazione di EDO ha già dato risultati di grande interesse. EDO R.B.D., pensato, progettato e prodotto da TOSCANDIA S.p.A. sulla base della propria esperienza nel campo dei veicoli industriali e commerciali, rappresenta un contributo alla riduzione dei consumi, dell’usura e delle emissioni e una dimostrazione della propria attenzione verso una mobilità sempre più sicura e sostenibile. 28 - N. 824 novembre 2018

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NUOVA E EDIZION

Guida CAVE d’Italia 2018 Un manuale dedicato ai siti autorizzati con l’ubicazione e i dati della società esercente e la tipologia del materiale estratto

La guida comprende n le cave dei materiali di origine estrattiva n i produttori di bitumi n i produttori di calcestruzzo

www.guidacaveditalia.it La guida è consultabile anche sul sito

Per maggiori informazioni o prenotazioni di spazi personalizzati guide@fiaccola.it | Tel. 02 89421350


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A PPUnTI

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LOGISTICA Il vantaggio è doppio

Una gestione green dei processi e dei servizi legati alla movimentazione delle merci si riflette positivamente sulla redditività delle aziende. Provare per credere di Ottavia E. Molteni Un concetto che si sta imponendo sempre più nel campo della mobilità, ma per la filiera della logistica rappresenta già una tendenza in via di crescente penetrazione. Stiamo parlando della gestione green dei processi e dei servizi legati alla movimentazione delle merci, che interseca piano economico e ambientale, un fiume dove vanno a confluire diversi canali. Un primo riguarda la crescente diffusione degli acquisti effettuati in rete, che richiedono spedizioni a distanza, anche oltreoceano. Come è possibile però coniugare il sommarsi degli anelli di una catena necessariamente intermodale con la necessità di contenere costi, consumi ed emissioni inquinanti legate al trasporto dell’oggetto stesso? La differenziazione dei mezzi in flotta che i corrieri stanno perseguendo è un altro rivolo che sta ingrossando il letto di questo corso, che vuole contribuire, con il suo fluire dalla sorgente alla foce, a un efficientamento complessivo del modello di business adottato da aziende di varie dimensioni. Un passo pressoché obbligato. I clienti finali e il popolo dei consumatori stanno infatti dimostrando una sensibilità crescente verso le tematiche ‘green’. Per conseguire il traguardo si può fare affidamento alle innovazioni tecnologiche inserite sui veicoli già sul mercato: dai mezzi commerciali a zero o ridotto impatto ambientale ai sistemi di supporto

FLASh newS La sostenibilità conta Se ne parla nell’ambiente e lo certifica un’analisi internazionale a cura di Gfk eurisko e dnv GL. Gli stakeholder chiedono sempre più alle aziende azioni concrete che evidenzino la sostenibilità ambientale della supply chain. Anche nel nostro Paese. diversi gli aspetti su cui ricade l’attenzione, che includono ovviamente la gestione dei processi produttivi. L’analisi delle due società mette a confronto la situazione rilevata nel 2014 con quanto registrato nel contesto del nuovo studio. Un primo dato significativo riguarda il fatto che oltre nove aziende su dieci del nostro Paese inserisce la sostenibilità tra i fattori presi in considerazione nel momento di decidere se effettuare o meno l’acquisto.

SOS Logistica Si chiama Sos Logistica e, attraverso la professionalità dei propri collaboratori, cerca di estendere la conoscenza dei principi alla base della logistica sostenibile. Tra i compiti auto-assegnati dal gruppo figurano lo sviluppo, l’incentivazione e il miglioramento dell’offerta degli operatori commerciali. Accanto ad azioni fattive se ne collocano altre che attengono al cambio dei paradigmi mentali. Mutare in chiave green processi e procedure aziendali significa contribuire fattivamente al benessere giornaliero della società civile.

Per una su tre, si tratta di un elemento molto rilevante, posto in luce, per otto su dieci, dai clienti finali (consumatori). Sono tuttavia promessi, e quindi attesi, interventi di miglioramenti dei processi e delle procedure riguardanti la materia specifica. Il 67 percento delle aziende ha dichiarato in particolare che compirà almeno un passo in questa direzione entro i prossimi tre anni.

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FLASh newS Sì alle nuove tecnologie nel primo numero del nostro inserto logistica (vedi VT 823 - settembre 2018) abbiamo agganciato il discorso logistico primariamente alle infrastrutture portuali. Ci torniamo anche oggi brevemente perché lo shipping affronta oggi in Italia una serie di problemi. Alcuni di natura burocratica, altri riguardanti la mancanza di adeguati sistemi di collegamento intermodale su strada ferrata o su gomma. Altri ancora connessi ai processi interni alla quotidianità stessa delle infrastrutture. Sarebbero diversi i vantaggi di una conversione in chiave green dei porti: meno navi bloccate dalla trafila legata al carico/scarico merci, minor blocco di merci e persone, un calo delle risorse energetiche richieste dall’infrastruttura, un impatto positivo immediato sulla qualità dell’aria (e anche delle acque, liberate - come si sta facendo per le strade di terra - dal gran traffico). Una soluzione pratica per incamminarsi su questa strada passa dal bando dei carburanti di origine fossile e l’introduzione di tecnologie - dopo uno studio ambientale accurato - in grado di sfruttarne peculiarità come l’esposizione a venti e/o al sole di una certa intensità. Anche un cambio nei rapporti di forza tra carichi affidati ai tir e al trasporto via treno rappresenta uno spunto su cui riflettere, previa la definizione dei necessari interventi. La blue economy in materia di logistica green si può attuare grazie anche, ancora una volta, a interventi normativi che disciplinino e incentivino gli investimenti da parte degli enti proprietari dei porti.

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Il vantaggio è doppio

Continua dalla prima pagina

al driver che lo indirizzano verso un comportamento più virtuoso da tenere al volante. Il tratto di catena, a valle, che dal magazzino di stoccaggio porta la merce dove ne è stato richiesto il recapito, deve tuttavia legarsi, a monte, con una rivoluzione dei sistemi gestionali, che portino i mezzi stessi a non dover compiere un metro in più di quanto necessario. devono dispiegarsi altre forze affinché le aziende siano spinte ad abbracciare il cammino ‘verde’. Gli organi preposti sono chiamati a legiferare disposizioni che agevolino chi si muove in ambito commerciale impegnando risorse economiche per apportare modifiche lato hardware/veicolare e software. Anche il mercato e i consumatori sono chiamati a fare la loro parte, premiando le scelte di chi si è già orientato in questa direzione e quindi ha fatto da apripista virtuale. Il discorso esula infatti ormai da tempo dal piano della Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR). Un investimento non a perdere, con prospettive di break-even a lungo termine, ma una via preziosa per incrementare i ricavi, ridurre i costi di gestione del servizio e qualificarsi rispetto ad altri competitor. Sul piano operativo quale azione sono demandate e rese alla portata delle aziende? del ricorso a motori di ultima generazione e ad alimentazione alternative rispetto al tradizionale diesel già si è detto, si può aggiungere in ogni caso l’implementazione di progetti che riguardano le fonti energetiche rinnovabili. Anche al training tecnologico indiretto e diretto rivolto ai conducenti si è già accennato, vi si può sommare una parte delle attività di fleet management, come il controllo, attraverso la piattaforma Internet preposta, del consumo effettivo di carburante da parte di ogni singola unità inclusa nel parco veicolare. L’intermodalità - traducibile nella combinazione di vie ferrate, gommate, d’acqua e d’aria - è uno strumento egualmente importante. Un discorso a parte merita infine (ma, lo si è detto, i fattori in campo sono molti, molti altri: dalle specificità territoriali alla situazione dell’offerta sul mercato, per citarne altri due) la gestione del cosiddetto ‘ultimo miglio’, che in un gioco di insiemi e di sistemi circolari, si richiama all’e-commerce con cui abbiamo aperto il seguente contributo, nonché alla diffusione di trazioni 100 per cento zero emissioni. e, per gettare lo sguardo un po’ più avanti sul futuro della mobilità in generale in corso di definizione, all’avvento delle cabine (pod in lingua inglese) senza conducente, che si muovono secondo la logica del platooning governati da tecnologie humanless (l’ormai nota Intelligenza Artificiale).


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Acque benefiche

FLASh newS

Più di un terzo - esattamente il 36 per cento - dei trasporti effettuati dal Gruppo Sanpellegrino nel 2017 ha utilizzato modalità alternative alla gomma, ossia acqua o rotaia. Ma è in particolare sul treno che sembra voler puntare il gigante dell’acqua. Grazie al trasporto ferroviario, sono state 8.268 le tonnellate di anidride carbonica non immesse nell’ambiente. L’operatore del settore Beverage è riuscito così a conseguire anche un altro traguardo significativo: ridurre del 14,8 per cento le emissioni di anidride carbonica per ogni litro d’acqua movimentato nell’intervallo 2012-2016. Per raggiungerlo, ha beneficiato, tra gli altri, dell’attività, arrivata a pieno regime, dello stabilimento di Castrocielo (Fr), che ha determinato un decremento chilometrico delle tratte medie. Per rimanere all’interno del Gruppo Sanpellegrino, l’interesse per la sostenibilità ambientale appare un dato acquisito per il brand Levissima. Grazie al progetto Green Router in cui è stato coinvolto e di cui si è già conclusa la fase pilota, il marchio è riuscito a misurare quanta parte di emissioni di CO2 sia imputabile all’area logistica, così da poter studiare soluzioni rivolte all’ottimizzazione dei flussi, nonché a incidere meno a livello della qualità dell’aria che respiriamo. Per un brand che ha nel suo claim l’aggettivo ‘purissima’, quasi un obbligo. Il Gruppo ha diversificato la composizione per alimentazione della sua flotta, inserendovi mezzi a Lng.

Al centro della formazione

L’immobile è su misura Prologis, Inc., leader mondiale nel settore immobiliare logistico, ha annunciato di aver siglato un accordo con una primaria società operante nel settore delle consegne espresse per la realizzazione di un edificio di Classe A “build-to-suit” per la logistica a Stezzano (Bg). L’immobile di 5.000 metri quadrati sarà dedicato alla gestione dei servizi su Bergamo e provincia. Sarà caratterizzato da un elevato numero di porte di carico e scarico e ospiterà un sorter per la distribuzione dei pacchi. La consegna dell’edificio, realizzato nel rispetto dei più elevati standard internazionali e con certificazione ambientale Bream Very Good e dotato della tecnologia Prologis eegle per il controllo remoto e in tempo reale dei principali parametri energetici e manutentivi, è prevista per il primo trimestre 2019. “Con questo nuovo incarico - ha fatto sapere Sandro Innocenti, senior vice president, Country Manager di Prologis Italia salgono a 4 i cantieri contemporaneamente aperti per la realizzazione di immobili build to suit in Italia, a conferma che il settore della logistica continua a essere dinamico. La seconda metà del 2018 si sta rivelando particolarmente impegnativa con edifici build-to-suit sia in fase di realizzazione sia di consegna ai clienti finali”. Al 30 giugno 2018 in Italia Prologis era proprietaria e gestiva circa 941.800 metri quadrati di strutture di distribuzione per clienti operanti nei settori retail, food, farmacosmesi, ecommerce, componentistica meccanica, elettrica, hw e fashion.

Un panel di esperti in rappresentanza di più paesi a livello nazionale si è incontrato di recente a Fano per confrontarsi sui principi-cardine che devono sottostare alla formazione dei nuovi manager che dovranno occuparsi del settore della Green Logistic, (nome anche di un progetto in corso teso a sostenere l’inserimento in azienda di programmi di formazione ambientale).

Gli strumenti adottati sono quelli dell’apprendimento flessibile/innovativo suddiviso per aree di competenza. Uno dei fari dell’iniziativa in corso è rappresentato dall’orientamento comunitario, che tende ad associare i due aggettivi ‘smart’ e ‘green’ alla nuova impostazione del settore lavorativo.

Consegne su due ruote Ormai anche le bici rientrano a pieno titolo tra le soluzioni utilizzabili per la logistica. nel campo delle consegne dell’ultimo miglio, si colloca l’ultima iniziativa lanciata da Zalando e legata alla città di Berlino (località che in tema di sostegno alle due ruote e lotta contro l’inquinamento urbano può fare scuola). Le merci destinate ai clienti della capitale tedesca arriveranno ricorrendo alla Loadster di Citkar, uno startup che si occupa di migliorare la qualità di vita percepita dei berlinesi. Il mezzo è abilitato al transito sulle corsie riservate alle soluzioni di mobilità che non emettono emissioni.

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Nuovi percorsi

Palletways alla conquista del Nord

Una via alternativa ha l’occasione di imporsi quando da progetto si traduce in realtà sperimentabile. Serve tuttavia sempre un apripista. nel caso dei semirimorchi ad azoto, il ruolo di pioniere resterà ascritto a Lld, la catena di supermercati a basso costo che arriva dalla Foresta nera in Germania. L’innovazione tecnologica, con l’ingresso in flotta del primo mezzo alternativo, deriva dalla partnership tra l’area logistica del network di rivendita al dettaglio – presente in Italia con oltre 600 punti vendita -, e LC3, suo storico partner, tra le prime società a dotarsi di veicoli che sfruttano il metano alla stato liquido (o Lng, secondo l’acronimo inglese).

Il Gruppo Palletways, leader nel trasporto espresso di merce pallettizzata, ha annunciato l’estensione delle proprie operazioni anche a Svezia, norvegia e Finlandia. Ciò è stato reso possibile dalla collaborazione con Postnord, il principale fornitore di servizi logistici nell’area scandinava. “Siamo sempre alla ricerca di opportunità - ha commentato Luis Zubialde, Chief Operating Officer di Palletways Group per espandere e migliorare la nostra offerta per tutti i nostri concessionari e clienti. Il raggiungimento dei Paesi scandinavi rappresenta un momento molto importante per il nostro Gruppo”.

Alle fiere ci pensa Fercam Da settembre è stato potenziato il reparto Fiere di Gondrand by Fercam con il servizio ‘Overseas’ pensato per assistere gli espositori del Made in Italy che hanno i loro mercati di sbocco soprattutto oltreoceano, curando tutti i servizi di logistica fieristica di allestimento, trasporto, espletamento di pratiche doganali nonché ritorno del materiale esposto. Gondrand by Fercam è membro di Iela - International Exhibition Logistics Association, l’associazione mondiale che raggruppa tutti gli operatori che si occupano di logistica nel mondo fieristico e sono riconosciuti come leader del settore nel proprio paese.

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VISIONI

Visti alla Iaa

Van nel fu

Quello dei furgoncini elettrici a guida autonoma sembra essere il trend per le consegne sull’ultimo miglio di dopodomani. Ad azzardare dei concept sono in molti e tra i progetti più recenti ci sono quelli di Mercedes-Benz, Renault e Vw di Gianluca Ventura

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ome si consegneranno in futuro i pacchi sull’ultimo miglio, quello diventato hot per gli operatori dell’eCommerce, è difficile da preconizzare ma in tanti ci si stanno applicando per immaginare scenari futuri. Il trend propende per veicoli elettrici a batteria, ideali per le consegne nei congestionatissimi centri cittadini, sempre in lotta con l’inquinamento. Ma soprattutto si punta su veicoli a guida autonoma, con o senza un’eventuale persona a bordo incaricata solo di supervisionare le operazioni.

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Alla Iaa di Hannover, ce n’erano tre di questi studi avveniristici.

Il trasformista Primo fra tutti e protagonista di una demo qualche settimana in anticipo sul Salone teutonico il Vision Urbanetic di Mercedes-Benz. Che punta sul body swapping, ossia sul cambio rapido delle sovrastrutture per diminuire l’affollamento veicolare urbano. Insomma, un mezzo multiruolo, con carrozzerie scarrabili che consentano di passare da un modulo merci a uno passeggeri

e viceversa in un baleno. E, sotto a queste, grosso skateboard elettrico scudato a guida autonoma da sfruttare per il trasporto persone di giorno e merci la notte. Un’idea per la verità già abbozzata da alcuni altri costruttori (Toyota e Alstom, tanto per citarne due), ma con questo della Stella dall’aspetto piu accattivante, meno da scatola, che mantiene ancora la distinzione tra muso e coda del veicolo. Agli angoli dei quali delle camere telescopiche circondate da cornici e led ‘misurano’ lo spazio circostante per

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VISIONI

turo consentire al veicolo di destreggiarsi autonomamente su strada. In tandem con sensori ultrasonici e radar, mentre i laser Lidar rilevano la silhoutte e la posizione dei passanti. Sì perché Urbanetic è un guida autonoma Livello 5 vero, senza cioè alcun posto guida e quindi volante. Lo gestisci con la sua App, identifichi il tuo grazie alla realtà aumentata puntando la camera dello smartphone verso di lui e apri la porta del vano merci grazie alla scansione, su un lettore nei pressi della porta, di un codice Qr rice-

MERCEDES-BENZ Visto marciare in occasione di uno speciale evento stampa, questo Vision Urbanetic coniuga alla perfezione il concetto di multi modalità: di giorno è un minibus a chiamata, di notte un van. A lato, da sinistra, la versione furgone dopo aver sostituito la sovrastruttura e l’App per prenotare la presa, di passeggeri o colli in base alle ore del giorno. Sotto, ancora da sinistra, l’interno del modulo merci, due Urbanetic in versione trasporto persone e lo skate scarrabile che sta sotto a ogni modulo.

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VISIONI

Ford Trucks stupisce

Ma c’è chi sogna anche coi truck da linea. Come quelli di Ford Trucks, braccio turco della fabbrica di Henry e controllata dalla potentissima quanto ricchisisma famiglia Koç , affacciatisi di recente sullo scenario europeo occidentale dopo anni di attività soprattutto in Turchia (patria natìa) e Medioriente. All’ultima Iaa di Hannover, poco distante dalla premiére F-Max, nominata International Truck of the Year 2019 c ‘era lui, questo F-Vision, via di mezzo tra il Nikola One e The Beast della Tesla, come loro a trazione alternativa. Si tratta d’un trattore stradale due assi con guida autonoma di livello 4 (quindi c’è ancora il volante in cabina) e trazione completamente elettrica a batteria. Similmente al vecchio Argosy di Freghtliner, si sale attraverso una scaletta che sbuca dal retrofianco (foto a lato), destro. Dentro è una sorta di monolocale col pavimento senza il minimo rialzo, stante l’assenza del classico motore endotermico, sostituito da quelli elettrici calettati nelle ruote. Mentre le superfici vetrate che danno una visuale panoramica sono fotocromatiche, così da scurirsi nel caso di un forte irraggiamento solare. A led tutti i gruppi ottici, elettronici i retrovisori e automatizzata la ralla che scompare all’interno del telaio quando non viene utlizzata al fine di minimizzare i vortici d’aria e quindi i consumi.

VOLKSWAGEN Meno avveniristico rispetto a quelli dei concorrenti questo I.D. Buzz Cargo, la cui produzione in serie dovrebbe partire nel 2022. La base di partenza è quella Meb - acronimo di Modularer Elektrischebaukasten che contrassegnerà la prossima gamma elettrica della Casa di Wolfsburg. Può montare batterie di diversa capacità (e quindi peso) in base alla missioni. Sotto, da sinistra, due viste esterne, la cabina con lo pseudo volante centrale e il vano di carico IoT connesso.

vuto nell’App al momento in cui ti comunicano la consegna della merce che hai ordinato. Il vano di carico può essere configurato con dei locker per passare di cliente in cliente a scaricare, oppure con un vano unico grande per le consegne ai dettaglianti. Fuori, la cornice azzurra anteriore a led identifica il veicolo come elettrico, mentre la calandra è in realtà uno schermo capace di comunicare con chi sta all’esterno.

Il convoglio col leader Ez- Pro Renault è invece un robot-veicolo elettrico, connesso, autonomo e condiviso che si ricarica per induzione.

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Comprende un leader pod (sorta di locomotiva) e uno o più robot pod (alla stregua di vagoni) collegati virtualmente - senza cioè alcuna connessione fisica - che circolano dietro al leader in modalità platooning quando lasciano il centro logistico, per ‘sganciarsi’ automaticamente qualora il rispettivo punto di consegna venga approcciato. A differenza del concept MercedesBenz, che è privo di qualsiasi posto guida, il leader pod di Ez-Pro ha un cockpit-guardiola dove staziona un concierge umano incaricato di supervisionare la consegna di beni e servizi. Mentre sui robot pod reversibili e con

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VISIONI

RENAULT Si chiama Ez-Pro la proposta della Losanga di un robot-veicolo elettrico e autonomo, studiato per operare sia in ambito B2C sia B2B. A lato, da sinistra, un operatore lo controlla con l’apposita App, il ‘leader pod’ autonomo con a bordo un concierge più quello aggiuntivo senza in fase di scarico e la plancia del posto concierge. Sotto, sempre da sinistra, le attività di carico presso i depositi del corriere, le operazioni in ribalta per il trasferimento delle merci da un deposito all’altro e la partenza di un convoglio in platooning, senza cioè aggancio fisico.

porte laterali scorrevoli o sollevabili, non c’è nessuno. Ma questo di Renault va oltre il van per consegne. I suoi container possono assumere svariate forme: armadietti per piccoli colli, grandi spazi di carico, funzioni di food truck e addirittura di negozio mobile. Gestibile anch’esso via App, sfrutta un telaio a quattro ruote sterzanti, due delle quali trattive alimentate da batterie sottopavimento, mentre i pannelli fotovoltaici a tetto alimentano i servizi.

Sulle orme del Bulli Il più tradizionale di tutti, almeno nell’aspetto, è I.D. Buzz Cargo, un nome

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curioso che nasconde la versione avveniristica del mitico Bulli Volkswagen. Anch’esso elettrico, può montare batterie di diversa capacità (e quindi peso) - da 48 o 111 kWh - in base alle missioni da affrontare e può toccare autonomie di oltre 550 chilometri. Nonostante l’impostazione classica con la cabina anteriore dotata di una cloche vagamente aeronautica in posizione centrale della plancia, il Buzz Cargo è a guida autonoma, nel caso di livello 4. Sotto c’è la piattaforma Meb comune a tutti i veicoli elettrici a batteria Volkswagen, con una trazione posteriore da 150 kW di potenza. Sul retro

offre un vano di carico abbastanza comune nell’aspetto, ma con tutti gli arredi collegati alla Rete in perfetto stile Internet of things. Così, nei furgoni adibiti a carro assistenza, tutti gli attrezzi riposti sugli scaffali possono essere tracciati ed evidenziati automaticamete all’utilizzatore. Che a fine giornata lavorativa ha immediatamente sott’occhio l’inventario di bordo e non rischia di perdere né ricambi né attrezzature. Lungo 5.048 millimetri, largo 1.976 e alto 1.963, promette di ricaricarsi dell’80 per cento in 15 o 30 minuti - secondo la batteria - sfruttando un caricatore da 150 kW. Questo nel 2022.

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ATTUALITÀ

Codognotto sceglie Daf

Facciamo strada Il Gruppo veneto ha sottoscritto un accordo per la fornitura di 70 veicoli tra trattori e autocarri. E nel futuro la sinergia si sposterà sul piano delle alimentazioni elettriche

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Paolo Starace, a.d. Daf (a sx) durante la consegna di una targa simbolica al padrone di casa Maurizio Codognotto.

a coperto a oggi distanze importanti, nel tempo come nello spazio. Il Gruppo Codognotto, creato nel 1946 dal padre dell’attuale amministratore delegato Maurizio Codognotto, è una innovativa azienda a conduzione famigliare proiettata costantemente nel futuro. Sarà stato questo suo tratto da precursore che non rinuncia ai valori inscritti da sempre nel Dna, o piuttosto l’importanza di al-

cune sperimentazioni che vedono coinvolto l’operatore di Salgareda (TV). Poco importa, quel che conta è che un costruttore come Daf ha acconsentito a intersecare la strada di questa realtà oggi attiva in 50 paesi nel mondo (con 20 filiali) grazie a una flotta formata da circa 600 trattori e da oltre 1.500 rimorchi di varia tipologia. Codognotto si è lasciato, infatti, convincere dai valori di efficienza e di sostenibilità, nonché dal comfort sperimentabile, propri delle soluzioni Daf, acquistando per la prima volta nella sua storia 70 veicoli da affiancare a quelli già operativi. I primi sei Xf 480 sono già stati consegnati all’azienda veneta. Secondo le previsioni l’operazione, che prevede l’arrivo di altri 58 trattori e di 6 autocarri, dovrebbe essere completata entro la fine dell’anno.

E già si guarda oltre Oggi il Gruppo di Salgareda - che con l’avvento del nuovo millennio ha mutato pelle, abbandonando quella di semplice autotrasportatore per diventare un operatore logistico integrato è una realtà che si prepone di accom40 - N. 824 novembre 2018

La sede del Gruppo Codognotto a Salgareda (Tv), immersa nel verde. Tutto è stato pensato per favorire il benessere dei dipendenti.

pagnare l’intero settore verso quelle tematiche di domani di cui però già oggi si discute internamente. “Il mercato in cui ci muoviamo è versatile e competitivo - ha dichiarato l’ad Maurizio Codognotto - le richieste che lo percorrono sono variegate: impatto ambientale basso, intermodalità, sicurezza sul lavoro, guida autonoma”. Al riguardo si segnala che il Gruppo veneto è l’unico operatore dell’area trasporto a essere stato coinvolto dal Mit per partecipare, dal giugno 2019, a un progetto di platooning. Dal 2014 sono inoltre in corso test sull’alimentazione Lng con 30 mezzi in flotta. Si sta addirittura definendo un piano per una stazione a bio-Lng nella sede centrale. Anche l’elettrico è nel mirino dell’azienda, che si è orientata su Daf anche alla luce dell’impegno sul tema da parte del costruttore, evidenziatosi anche in occasione dell’ultima Iaa. www.vietrasportiweb.com



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ASSOCIAZIONI &DINTORNI ©Giovanni Cardillo

Tempo scaduto Connettere Genova vuol dire connettere l’Italia e bisogna farlo bene e rapidamente. Serve un nuovo viadotto, certo, ma anche collegamenti viari e ferroviari. E, per cominciare, maggiori poteri al Commissario Straordinario a cura di Paolo Uggè

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l crollo del Ponte Morandi di Genova è stato un evento catastrofico, che ha colpito e colpisce duramente, la comunità di persone e le imprese della città, e più in generale, il tessuto economico del quadrante nord occidentale, con ripercussioni sul sistema logistico ed economico della Penisola. Come evidenziato congiuntamente dalle rappresentanze economiche della città, Genova pur ospitando il principale porto italiano, sconta per l’insufficienza e l’obsolescenza delle infrastrutture di collegamento con le reti di trasporto nazionali e internazionali, una condizione di ‘discontinuità territoriale’, che il disastro del 14 agosto ha ulteriormente aggravato. Al recente Forum Internazionale Conftrasporto di Cernobbio è stata presentata una prima stima dei danni, che il solo settore dell’autotrasporto avrebbe accumulato per le perturbazioni della circolazione sofferte dai veicoli che transitano quotidianamente attraverso il nodo genovese: circa 116 milioni di euro, cioè oltre 2 milioni di euro al giorno. Si tratta, come detto, di una prima

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stima, per giunta parziale, in quanto limitata al comparto dell’autotrasporto, ma in ogni caso, utile per comprendere le dimensioni non meramente limitate e locali del fenomeno. Una tale criticità, in un nodo logistico strategico per l’intero Paese, rischia, di indebolire la performance logistica complessiva dell’Italia e conseguentemente, anche, le sue dinamiche di crescita economica. Con riferimento al porto di Genova è bene rammentare che secondo alcune stime, un calo delle movimentazioni portuali del 10 per cento, produrrebbe su base annua un danno per le casse dello Stato dell’ordine di 350-400 milioni di euro. Occorre, pertanto, una determinata strategia d’intervento pubblica, che oltre a ristorare le comunità economiche locali dei danni subiti e contrastare le nuove penalizzazioni emerse, punti a rafforzare i collegamenti stradali, autostradali, ferroviari e aerei della città con l’obiettivo di ‘connettere Genova’ per ‘connettere l’Italia’. A questo riguardo, assume valenza assolutamente prioritaria la celerità della

ricostruzione del Viadotto Polcevera, secondo l’imperativo del ‘fare bene’ e ‘fare presto’.

Scelte di opportunità Sarebbe opportuno, in linea con quanto richiesto unitariamente dalle rappresentanze d’impresa del territorio, ricondurre in capo alla società concessionaria il compito di procedere con la ricostruzione dell’infrastruttura, lasciando naturalmente impregiudicato ogni accertamento sulla responsabilità dell’evento e ogni eventuale conseguente decisione sul futuro del rapporto concessorio. Nell’ottica della velocizzazione degli interventi, inoltre, ben venga la facoltà per il Commissario straordinario previsto nel “c.d. Decreto Genova”, di poter provvedere alla realizzazione delle opere di progettazione, costruzione delle infrastrutture e affidamento in deroga a ogni disposizione di legge extra penale, fatto salvo il rispetto dei vincoli non derogabili derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea. La ‘rinascita’ di Genova va gestita tenendo in considerazione tutti i settori www.vietrasportiweb.com


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ASSOCIAZIONI &DINTORNI

produttivi, compreso quello legato al mare, elemento economico trainante della città. Per il porto di Genova, principale scalo marittimo italiano, il crollo del Morandi ha determinato una situazione di assoluta emergenza sotto il profilo infrastrutturale essendone uscito sostanzialmente spezzato in due. Da una parte il bacino di Voltri, dove si trova il terminal container VTE, che ha risentito molto meno delle problematiche scaturite dal crollo da un punto di vista dei traffici. Dall’altro quello di Sampierdarena, dove, invece, si trovano i principali terminal merci e dove dovrà sorgere il secondo polo container. Qui, la consistente diminuzione di traffico incide e inciderà in modo consistente sulle entrate dello Stato e dell’Autorità di Sistema Portuale rendendo quindi prioritaria l’opera di ricostruzione, ma, anche la creazione di un’efficiente infrastruttura viaria e ferroviaria che permetta quanto prima di ovviare alle criticità logistiche sopravvenute. Indispensabili, allora, anticipare i lavori strutturali di adeguamento della realtà portuale Genovese alle sopravvenute esigenze post crollo del Ponte Morandi, con la realizzazione del secondo terminal container genovese, destinato a movimentare oltre 700.000 teu. Tale terminal container, la cui operatività è oggi prevista per il 2022 (con un investimento pubblico e privato di circa 200 milioni), potrà essere completamente intermodale solo se saranno realizzate le infrastrutture viarie e ferroviaria collegate. 44 - N. 824 novembre 2018

Una tale strategia di ricostruzione rende di assoluta rilevanza prevedere specificamente nel cd. “Decreto Genova”, l’estensione dei poteri straordinari del Commissario anche per tutte le opere che riguardano detti lavori portuali al fine di poter conseguire nel più breve tempo possibile, cantieri che altrimenti vedrebbero la loro conclusione troppo avanti nel tempo rispetto all’emergenza, anche economica, di questi giorni.

Più risorse Per fornire alle imprese danneggiate un sostegno adeguato ed effettivo, sarebbe opportuno innalzare le risorse complessivamente messe a disposizione dal decreto ed escludere, laddove possibile, il vincolo del rispetto delle regole sul ‘de minimis’ per la fruizioni, che specialmente in alcune circostanze, come l’autotrasporto, finirebbe con il rendere le misure stesse non utilizzabili; ovvero attivare, parallelamente all’avvio degli aiuti la procedura di notifica alla Commissione Europea per l’esenzione dagli aiuti di Stato. Al fine di velocizzare le operazioni di controllo connesse al momento doganale sulle merci in transito nel porto di Genova, bisognerebbe prevedere il rafforzamento del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli, con estensione degli orari d’apertura degli uffici, nonché di quelli periferici del Ministero della salute e dell’Istituto zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Val d’Aosta. In tema di ‘Zona Logistica Speciale’

sarebbe auspicabile realizzare una più attenta coerenza della disposizione con la disciplina generale dell’istituto, prevedendo, eventualmente il coinvolgimento del Commissario Straordinario, per gli adempimenti necessari per l’effettivo avvio della Zls e i suoi necessari adeguamenti in corso d’opera. Per compensare le penalizzazioni ‘via strada’ che il porto di Genova potrebbe subire, al fine di valorizzare la scelta modale ferroviaria, si potrebbe introdurre un contributo per le imprese utenti del servizio ferroviario, che commissionano treni completi con origine/destinazione nel porto di Genova, da affiancare a una misura incentivante per quelle che curano le attività di manovra ferroviaria nel porto. Parimenti, sul fronte del trasporto combinato marittimo, si potrebbe modificare la disciplina dell’incentivo ‘Marebonus’ (art. 1 comma 647 Legge n. 208/2015), prevedendo un contributo aggiuntivo per sostenere la scelta della via del mare dal porto di Genova, da parte degli autotrasportatori, nell’ambito delle linee di collegamento con la Sicilia, già oggetto di contributo, nonostante le esposte criticità sulla viabilità d’accesso. Infine è indispensabile avviare i lavori della gronda che, bloccati da quelle forze politiche che oggi più di altre denunciano le carenze del sistema dei collegamenti della realtà genovese. L’opera è prioritaria e ogni ulteriore rinvio sarebbe un vero e proprio crimine per l’economia ligure e nazionale. www.vietrasportiweb.com



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NORME &DECRETI

Un pieno di B È entrata in vigore nella Ue la nuova classificazione dei carburanti liquidi e gassosi. Cosa bisogna sapere a cura di Marco Colombo

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allo scorso 12 ottobre è entrata in vigore in tutta Europa la nuova classificazione dei carburanti liquidi e gassosi decisa dal Comitato Europeo di Normazione (Cen), in attuazione della direttiva dell’Unione Europea 2014/94 sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi - così detta direttiva Dafi - recepita dal nostro Paese con il decreto legislativo 257/2016. La nuova classificazione ha introdotto delle sigle identificative dei carburanti,

riportate all’interno di etichette di tipologia differente. In particolare, per le benzine, sono state previste etichette a forma circolare con all’interno la lettera E ( E5, E10, E85 ), a seconda della percentuale di componente bio presente: ad esempio, E5 indica che la componente presente di alcol etanolo è pari al 5 per cento, e così via. Il gasolio viene identificato da etichette quadrate con all’interno la lettera B (B7 o B10, a seconda della componente di bio diesel, o la sigla ‘XTL’ in caso di gasolio sintetico non derivante dalla raffinazione di greggio. Infine, per i carburanti gassosi, le etichette sono a forma di rombo, con le sigle H2 (idrogeno), CNG (metano), LPG (gpl), LNG (metano liquido). Le nuove etichette sono presenti nelle

stazioni di servizio, sia sul distributore di carburante che sulla pistola erogatrice. Sui veicoli immessi sul mercato per la prima volta o immatricolati dal 12 ottobre scorso, le etichette devono trovarsi in prossimità del tappo o dello sportello del serbatoio e sul manuale d’uso e manutenzione. Viceversa, non è stato previsto nulla per gli automezzi immatricolati prima di tale data, fermo restando, comunque, che all’atto del rifornimento i conducenti devono prestare attenzione alle nuove sigle. Come anticipato, le etichette sono obbligatorie dal 12 ottobre scorso nei 28 Paesi dell’Unione Europea, in quelli dello Spazio Economico Europeo (Norvegia, Islanda e Lichtstein), nonché in Svizzera, Serbia, Macedonia e Turchia.

Arriva il Decreto Sicurezza Sulla Gazzetta Ufficiale n. 231 del 4 ottobre 2018 è stato pubblicato il decreto legge n. 231. I punti che riguardano il settore Tra le disposizioni del Decreto Sicurezza che riguardano il settore dei trasporti, si segnalano in particolare: - Prescrizioni in materia di contratto di noleggio di autoveicoli per finalità di prevenzione al terrorismo. La disposizione stabilisce che le società che esercitano l’attività di noleggio di veicoli senza conducente, contestualmente alla stipula del contratto e comunque in congruo anticipo rispetto alla consegna del veicolo, devono comunicare al centro elaborazione dati del ministero dell’Interno (Ced) i dati riportati nel documento d’identità esibito dal cliente, al fine di un raffronto automatico con eventuali provvedimenti dell’autorità giudiziaria , o di pubblica sicurezza, ovvero segnalazioni alle forze di Polizia. Nel caso dalla verifica emergano fatti o situazioni potenzialmente rilevanti per la prevenzione al terrorismo, il Ced provvede a inviare una segnalazione di allerta all’ufficio o al comando delle forze di Polizia per le conseguenti iniziative di controllo. Le modalità tecniche dei collegamenti e quelle sulla conservazione dei dati comunicati sono stabilite con decreto del ministero dell’Interno, da adottare entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto in argomento, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali. - Disposizioni in materia di blocco stradale. Il nuovo decreto prevede che l’attività di blocco, ostruzione o ingombro alla libera circolazione sulle strade ordinarie rappresenti un reato punibile con la reclusione dei responsabili da 1 a 6 anni, in analogia a quanto già attualmente previsto per medesimi comportamenti sulle linee ferroviarie. La norma modifica, altresì, il Testo Unico in materia di immigrazione, prevedendo che la condanna con sentenza definitiva per uno dei reati contro la libera circolazione sulle strade ferrate e ordinarie e la libera navigazione, costituisca causa ostativa all’ingresso del cittadino straniero nel territorio dello Stato e, conseguentemente, determini il rifiuto o la revoca del permesso di soggiorno. 46 - N. 824 novembre 2018

Autovelox, vale solo se... Sono stati tarati e verificati periodicamente. Riaffermato il principio L’Ordinanza n. 22499, depositata il 24 settembre scorso, conferma che tutti gli autovelox - compresi quelli utilizzati alla presenza degli operatori di Polizia stradale o muniti di strumenti di autodiagnosi - devono essere tarati e verificati periodicamente nel loro funzionamento, e lo svolgimento di questi controlli deve essere attestato dall’Amministrazione con certificazioni di omologazione e conformità. La Cassazione ha quindi riaffermato l’orientamento che ha assunto sulla questione ormai da qualche anno, grazie soprattutto alla Sentenza della Corte Costituzionale n. 113/2015 che ha dichiarato l’incostituzionalità dell’articolo 45 sesto comma del Codice Stradale, “nella parte in cui non prevedeva che tutte le apparecchiature impiegate nel l’accertamento della violazione dei limiti di velocità dovessero essere sottoposte a verifiche periodiche”. www.vietrasportiweb.com


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NORME &DECRETI

MOTORI SPENTI 1 dalle ore 09,00 alle ore 22,00

La limitazione interessa, fuori dai centri abitati, i veicoli e le combinazioni di veicoli adibiti al trasporto di merci aventi massa complessiva massima autorizzata superiore alle 7,5t.

Novembre

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do 11 2 3 41 5 6 7 8 9 10 111 12 13 14 15 16 17 181 19 20 21 22 23 24 251 26 27 28 29 30

Lu

Dicembre

Ma Me Gi

3 4 10 11 17 18 24 251 31

Ve Sa 1 5 6 7 81 12 13 14 15 19 20 21 22 261 27 28 29

Do 21 91 161 231 301

Addio ai punti anche per gli stranieri Ecco cosa succede ai titolari di patente estera, conducenti professionali compresi, quando commettano delle violazioni del Codice della Strada sul nostro territorio Il Tar Emilia Romagna, Sezione di Parma, con Sentenza n. 213/18, ha ricordato le disposizioni previste per i titolari di patente estera (rilasciata da uno Stato che non prevede il sistema della patente a punti), quando commettano sul nostro territorio delle violazioni del Codice della Strada che determinano la decurtazione del punteggio per i titolari di patente italiana. Infatti per le infrazioni compiute da questi soggetti - compresi i conducenti professionali - l’articolo 6 ter del decreto legge 151/2003 (convertito in Legge 214/2003)

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prevede un sistema basato sulla sommatoria dei punteggi stabiliti per le norme del Codice Stradale violate, che non può eccedere il totale di 20 punti. Il superamento di questo limite fa scattare, nei confronti del conducente estero, l’inibizione alla guida per un periodo di due anni, quando il totale venga raggiunto in un anno; un anno, in caso di raggiungimento nel biennio; sei mesi, in caso di raggiungimento in un lasso di tempo tra i due e i tre anni. Il Tar ha ricordato questa normativa, aggiungendo inoltre che non esistono limiti tem-

porali all’emissione del provvedimento prefettizio di inibizione alla guida che, pertanto, può intervenire anche a distanza di tempo dall’accertamento dell’ultima infrazione.

N. 823 ottobre 2018 - 47


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NORME &DECRETI

Sabatini Ter, cambia la modulistica Il nuovo modello per la richiesta del contributo per l’acquisto di beni strumentali è già disponibile on-line. Basta collegarsi al sito del Ministero per lo Sviluppo Economico Il ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) ha diffuso sul proprio sito internet il nuovo modello per la richiesta del contributo per l’acquisto di beni strumentali all’attività dell’impresa, meglio noto come ‘Sabatini ter’. Il documento può essere prelevato dalla sezione ‘Beni strumentali nuova Sabatini’ del sito del Mise e, come per la precedente versione, deve essere compilato in formato elettronico, firmato digitalmente e inviato a mezzo posta certificata all’indirizzo Pec della banca, o dell’intermediario finanziario, al quale si chiede il finanziamento, scelti tra quelli aderenti all’iniziativa. Con l’occasione, ricordiamo che la misura opera a beneficio delle micro e piccole medie imprese e consiste in un contributo collegato ad un finanziamento ottenuto dalla banca/intermediario finanziario, il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi

calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso di interesse pari al 2,75 per cento per gli investimenti ordinari; al 3,575 per cento per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie c.d. “industria 4.0”). Rammentiamo altresì che, fatte salve eventuali proroghe, il beneficio terminerà il prossimo 31 dicembre. Infine, si ricorda che l’agevolazione può essere richiesta anche per i finanziamenti legati all’acquisto di veicoli nuovi, anche se, è bene precisare, essa non può coesistere con il contributo agli investimenti previsto per la rottamazione e contestuale acquisizione di veicoli a motore di classe ecologica Euro 6 di massa pari o superiore alle 11,5 tonnellate.

Dall’Rca non si scappa L’obbligo di assicurare la responsabilità sussiste anche per quegli automezzi che non stazionino sulla pubblica via quando siano idonei a circolare. Lo stabilisce la Corte di Giustizia dell’Unione Con Sentenza del 4 settembre 2018, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha affermato che l’obbligo di assicurare la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, sussiste anche per quegli automezzi che, per scelta del proprietario, non stazionino sulla pubblica via bensì in un’area privata, quando risultino ancora immatricolati in uno Stato membro e siano idonei a circolare. La Corte infatti ritiene che questi mezzi rientrino pienamente nella nozione di veicolo dettata dalla direttiva 72/166/CEE e successive modifiche c.d. prima direttiva in materia di assicurazione r.c.a. - che considera tale “qualsiasi autoveicolo destinato a circolare sul suolo e che può essere azio-

nato da una forza meccanica, senza essere vincolato a una strada ferrata, nonché i rimorchi, anche non agganciati”. I giudici comunitari hanno condiviso l’allarme lanciato dal Fondo di garanzia automobilistica portoghese davanti ai giudici di quello Stato (nella controversia che è poi approdata in

Corte di Giustizia), secondo cui “esistono rischi specifici ai veicoli (ad esempio il furto), che implicano l’obbligo di stipulare un contratto di assicurazione della responsabilità civile ad essi relativa, anche se tali veicoli non sono in circolazione”. Nella stessa Sentenza, la Corte ha inoltre affermato che la seconda direttiva in materia di r.c.a. - direttiva 84/55/CEE e successive modifiche - non osta a una normativa nazionale che preveda il diritto del Fondo di agire, in via di regresso, non soltanto nei confronti del conducente che ha causato il sinistro, ma anche verso il proprietario del mezzo privo della copertura assicurativa, nonostante questi non sia civilmente responsabile.

A proposito di tempi di guida e di riposo Le violazioni delle norme possono essere accertate anche nei locali aziendali. Un modo per garantire la sicurezza della circolazione e tutelare il lavoratore Con Sentenza n. 18173/ 2018, la sezione Lavoro della Corte di Cassazione ha ribadito la competenza degli ispettori del Lavoro di accertare, nei locali aziendali, le violazioni delle norme sui tempi di guida e di riposo. Sull’argomento si era già espressa la stessa Corte nel 2016, con Sentenza del 12 ottobre n. 20594, che ha riconosciuto il potere degli ispettori del Lavoro di accertare questo tipo di violazioni con l’obiettivo di garantire, da un lato, la pubblica incolumità e la sicurezza della circolazione stradale, dall’altro la tutela del lavoratore. 48 - N. 824 novembre 2018

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Rivista del Trailer Innovation 2019

ALLESTIMENTI

Frappa Revolution N2

Due è meglio che one Semirimorchio isotermico del costruttore francese raffreddato con azoto liquido e trattore Iveco Stralis Np con motorizzazione da 460 Cv a metano liquefatto (Lng) per l’eco-autoarticolato della Lc3 in grado di abbattere emissioni e rumorosità di Giovanni Gaslini

L

e soluzioni per assicurare la sostenibilità del trasporto su gomma sono già qui, immediatamente disponibili. è questo il messaggio che arriva dalla Lc3, azienda di trasporto e logistica di Gubbio con nove sedi in Italia e un parco veicoli di 190 trattori, che ha recentemente messo in servizio il semirimorchio frigorifero Revolution N2, realizzato dal costruttore francese Frappa. A differenza delle tradizionali celle per il trasporto delle merci in re-

50 - N. 824 novembre 2018

gime di temperatura controllata dotate di gruppo frigo con motorizzazione diesel, il Revolution N2 adotta un impianto di raffreddamento ad azoto liquido, chiamato Silencio.

Raffredda in silenzio Il dispositivo è costruito dalla Cryofridge, società del gruppo Frappa. Consente di realizzare furgonature mono-scomparto (come nel caso del semirimorchio fotografato in queste pagine) o multitemperatura, per conservare prodotti a temperature positive, negative o per i surgelati. L’azoto, contenuto in

un serbatoio d’acciaio di 950 litri collocato sottotelaio in posizione longitudinale, viene convogliato verso un evaporatore (cioè, uno scambiatore di calore) montato sulla superficie interna del tetto della furgonatura (l’ingombro verticale non supera i 150 millimetri). L’evaporatore, a sua volta, distribuisce Scheda tecnica Modello Revolution N2 Lungh. totale veicolo 14.040 mm Lunghezza interna 13.400 mm Larghezza interna 2.465 mm Altezza interna 2.650 mm Alt. sotto evaporatore 2.480 mm Capacità serbatoio azoto 950 litri Volumetria utile cella 77,7 m3 Gommatura 385/65 R 22.5 Portata piattaforma 3.000 kg Tara veicolo 9.730 kg Peso totale a terra 38.000 kg

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ALLESTIMENTI

il freddo all’interno della cella, la cui temperatura può essere abbassata molto più velocemente rispetto a un gruppo frigo tradizionale azionato da un motore termico.

Con l’azoto zero emissioni Con l’utilizzo dell’azoto, inoltre, vengono ridotte zero le emissioni di anidride carbonica, quelle di ossidi d’azoto (NOx) e i quantitativi di polveri sottili (particolato). Un altro fattore importante è la silenziosità del dispositivo frigorifero, che permette di annullare le emissioni sonore verso l’esterno della furgonatura. Questa caratteristica, insieme alla certificazione Piek di tutto il semirimorchio, rende il Revolution N2 adatto anche ai compiti di distribu-

zione notturna nelle aree urbane. La cella frigorifera, che ha una luce interna di 2.650 millimetri (e un’altezza utile sotto l’evaporatore di 2.480 millimetri), è realizzata con pannelli di poliuretano a elevata densità di 100 mm di spessore sul pavimento, 40 mm per le pareti e 80 mm sul tetto. Il Revolution N2 della Lc3 è abbinato a un trattore Iveco Stralis Np, con motorizzazione a gas naturale liquefatto (Lng) da 460 Cv. Il propulsore a metano, quattro volte più silenzioso di un diesel Euro 6, consente di ridurre del 15 per cento le emissioni di CO2, del 70 per cento quelle di NOx e del 95 il particolato. Attualmente, il 55 per cento della flotta della Lc3 è costituito da trattori a gas naturale liquefatto Stralis Np di Iveco.

Sopra, da sinistra a destra, il trattore Iveco Stralis Np con motorizzazione a gas da 460 Cv, il portellone posteriore a doppio battente del Revolution N2, la piattaforma caricatrice della Dhollandia (con una portata massima di 3.000 kg) e la cella aperta con la barriera scorrevole in materiale plastico per ridurre al minimo l’aumento di temperatura durante lo scarico. Sotto, l’interno della furgonatura frigorifera e l’evaporatore a tetto per raffreddare il comparto di carico.

In alto, da sinistra a destra, il quadro di comando della piattaforma della Dhollandia, la sezione d’estremità del semirimorchio e la parte posteriore del veicolo con i dispositivi paracolpi per evitare danni alla furgonatura durante le manovre in retromarcia di accostamento alle banchine di carico. Sopra, la protezione laterale per i ciclisti, il dispositivo per lo scarico di sicurezza del serbatoio dell’azoto e il contenitore dell’N2. A fianco, il gruppo assali Saf Intradisc Plus e i binari di scorrimento della piattaforma di carico.

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N. 824 novembre 2018 - 51


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ZOOM

Dall’Italia n Crescere con il freddo

è diventato operativo il nuovo Polo Logistico Alimentare di Pozzuolo Martesana (Mi) di Brivio&Viganò. La struttura riflette una precisa strategia declinata in più direzioni: soddisfare il bisogno di nuovi spazi per agevolare la crescita dei clienti e dedicare nuove aree refrigerate al fresco e al surgelato. L’hub sorge in un’area altamente strategica in concomitanza con lo snodo autostradale tra la Bre.Be.Mi. e la Teem. La realizzazione del progetto è stata affidata a Prologis. Dotato di oltre 23.000 metri quadrati di celle di nuova generazione a temperatura variabile da negativa (meno 25 gradi centigradi) a positiva, il deposito offre scaffalature a 5 livelli di stoccaggio, con la possibilità di

metano - ha dichiarato Mauro De Cillis, direttore operativo di Amsa, società del Gruppo A2A - il metano è una tecnologia immediatamente disponibile per ridurre al minimo le emissioni derivanti dai servizi ambientali”. Entro la fine dell’anno Amsa inaugurerà un nuovo impianto di rifornimento per il metano nel dipartimento di via Olgettina, che si aggiungerà ai due installati nelle sedi di via Zama e via Silla.

n Stoccaggio in alto mare

prevedere variazioni o livelli aggiuntivi, sfruttando al massimo i 12 metri di altezza. Non è mancato anche nel disegno di questo progetto un forte interesse verso la sostenibilità ambientale, con l’installazione di un impianto di cogenerazione in grado di produrre circa 7,5 MW annui di energia elettrica e 2,3 MW di energia frigorifera.

n Raccolta differenziata eco

Lo sviluppo della rete italiana del Gas Naturale Liquefatto è la chiave per il futuro del trasporto multimodale. è quanto emerso negli stabilimenti Gas and Heat Spa di Pisa, nel corso della cerimonia di consegna dei due serbatoi criogenici della capacità di 7.500 metri cubi che verranno installati sulla prima infrastruttura mobile del Mar Mediterraneo dedicata al trasporto e al bunkeraggio di gas liquido. La nave, che sarà operativa da fine 2019, è oggetto del progetto GAINN4MID - GAINN for Mobile Infrastructure Deployment, selezionato dal primo bando europeo di finanziamento Blending 2017 e coordinato da Consorzio 906. “è tempo di inserire sia le infrastrutture marittime che

L’Amsa di Milano può contare su 43 Iveco Daily a metano in più. Salgono a 146 gli automezzi della flotta alimentati a Cng per la raccolta differenziata. L’investimento in veicoli dal basso impatto ambientale è uno degli obiettivi del Piano di Sostenibilità del Gruppo A2A. “Amsa ha già investito più di 5 milioni di euro e nel 2019 entreranno nella flotta aziendale oltre 30 nuovi mezzi alimentati a

a cura di Gioia Cardarelli e Mauro Armelloni

quelle terrestri nel più ampio quadro del deployment industriale che Consorzio 906, insieme a tutti i partner coinvolti, si sta impegnando a portare avanti per completare la rete italiana del Gnl, costruita su misura a partire dalle esigenze e caratteristiche particolari del nostro paese - ha dichiarato Evelin Zubin, vicepresidente di Consorzio 906 L’obiettivo della rete nel suo complesso è il trasporto del gas nel Mediterraneo passando per il centro focale del Sud Italia, dove in particolare la carenza di infrastrutture per la distribuzione compromette la diffusione di questo combustibile alternativo e dei suoi benefici in termini di sicurezza e sostenibilità”.

n A Torino la mobilità del futuro Numeri di un successo quelli relativi all’ultima edizione di Future Mobility Week, la manifestazione dedicata alla mobilità smart andata in scena al Lingotto Fiere di Torino i primi giorni di

ottobre: 2.500 gli operatori che si sono accreditati per assistere alle 25 sessioni di convegno e workshop con 230 relatori, e per visitare l’area espositiva e demo. “La mobilità del futuro - ha commentato Carlo Silva, presidente di Clickutility Team - è articolata, complessa e integrata. Future Mobility Week è l’unico evento in cui operatori e istituzioni possono confrontarsi su questi temi”. Quest’anno il programma ha incluso visite tecniche presso eccellenze produttive, di ricerca e di servizio, nonché seminari di alta divulgazione organizzate da realtà partner.

TELEX • TELEX • TELEX • TELEX • TELEX • TE l Scat, azienda leader nella distribuzione e commercializzazione al consumo e all’ingrosso di prodotti petroliferi presente nelle province di Reggio Emilia, Modena e Parma con circa 70 stazioni di servizio, ha deciso di fare un passo in più nel processo di crescita. Lo ha fatto investendo nella costruzione della sua prima stazione di rifornimento Lng, a Magione, sul rac52 - N. 824 novembre 2018

cordo autostradale Bettolle-Perugia. “Scat - ha dichiarato Andrea Salsi, presidente di Scat Punti Vendita - non voleva e non poteva certo mancare questa sfida e opportunità tesa alla sostenibilità nel mondo dei trasporti”. Scania ha affiancato Scat alla cerimonia di inaugurazione presentando il nuovo veicolo Lng per la lunga distanza. l Mecar, azienda salernitana leader nel tra-

sporto su gomma da oltre 60 anni, scommette su Macingo, startup calabrese diventata in poco tempo una delle principali piattaforme italiane di sharing nel settore dei trasporti di merce ingombrant,e entrando nel board insieme a Digital Magics, il più importante incubatore di startup digitali ‘Made in Italy’. Mecar conferma così il suo impegno per un’evoluzione concreta www.vietrasportiweb.com


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ZOOM

Dal Mondo

mobilità urbana. Quello relativo allo sharing di furgoni elettrici ha un enorme potenziale”.

n My Choice a quota 112

n Work Xl al via A Colonia, nello stabilimento di Ford, è iniziata la produzione dello StreetScooter Work Xl, il veicolo con alimentazione elettrica nato dalla partnership fra StreetScooter e Deutsche Post Dhl Group. Sviluppato sullo chassis del Ford Transit offre un volume di carico di 20 metri cubi e una portata di 1.275 chilogrammi. A muoverlo è un motore elettrico in grado di offrire una potenza massima di 122 Cv e una coppia di 276 Nm. Grazie a una batteria da 76 kWh l’autonomia può toccare i 200 chilometri. Obiettivo di Ford e StreetScooter: raggiungere una capacità annuale di 3.500 unità.

n Il furgone si noleggia Bosch con StreetScooter si lancia in un nuovo servizio di sharing per i furgoni elettrici. Lo fa in Germania in collaborazione con toom, parte del gruppo tedesco Rewe operante nella grande distribuzione. L’azienda metterà a disposizione il servizio presso i negozi per il fai-da-te. "Bosch - ha commentato Rainer Kallenbach, presidente della divisione Connected Mobility Solutions vuole crescere con i servizi digitali per la

Ups ha annunciato l'espansione globale del servizio Ups My Choice in 96 nuovi paesi e territori, aggiungendo così quota 112. Il servizio di gestione delle consegne dei pacchi sarà quindi disponibile nei principali mercati e-commerce mondiali in tempo per il picco del periodo natalizio. “Questo ampliamento - ha dichiarato Nando Cesarone, presidente di Ups International - genererà benefici

per i mittenti in termini di una riduzione delle domande di informazioni da parte dei clienti e delle mancate consegne, permettendo inoltre ai consumatori di usufruire di una maggiore visibilità e, in molti casi, della possibilità di modificare date e luoghi di consegna”. L’espansione avviene proprio quando Ups My Choice supera il traguardo dei 52 milioni di membri iscritti a livello globale, di cui oltre 6 milioni in Europa.

n L’icona del millennio L’Omino Michelin è stato eletto ‘Icona del Millennio’ dall’Advertising Week, leader globale Usa nel campo degli eventi per i professionisti di marketing, brand, advertising e technology. Il riconoscimento è stato conferito nell’anno in cui Bibendum compie 120 anni. L’Omino Michelin ha contribuito significativamente anche al raggiungimento dell’11° posto di Michelin nella graduatoria mondiale del Reputation Institute.

n Sicurezza prima di tutto Leader a livello mondiale nella produzione di carrelli elevatori e reach stacker, Cvs Ferrari conferma la già consolidata partnership con Brigade Elettronica. Su tutte le macchine viene montata la telecamera per la retromarcia BE800C, impermeabile, robusta e dalle immagini nitide, collegata in cabina a un monitor da 7 pollici, il BE870FN, chiaro e intuitivo. Per la tutela di chi gravita intorno alla macchina e la tranquillità del guidatore, viene poi installato bbs-tek®, l’avvisatore acustico per la retromarcia a suono bianco (banda larga) direzionale e immediatamente localizzabile. Opzionale, ma sempre più richiesto, anche il sistema radar di Brigade, Backsense®, per la segnalazione di ostacoli fissi o in movimento, con un’area di rilevamento da 3 a 30 metri in lunghezza e tra i 2 e i 10 metri di larghezza. Cvs ferarri ne monta addirittura due, uno per lato, con rispettivi display con cinque Led che consentono agli operatori di individuare immediatamente la parte a rischio di impatto.

TELEX • TELEX • TELEX • TELEX • TELEX • TE del settore che necessita di reinventare la propria value proposition e offrirsi come service provideral passo con le esigenze di un mercato sempre più dinamico e veloce. l è ufficialmente operativo il nuovo sito del Gruppo Arcese di Basiano (Mi) la cui apertura si inserisce nel quadro di crescita del Gruppo in Europa. Posizionato in una delle aree nevralwww.vietrasportiweb.com

giche della logistica europea, la nuova piattaforma multimodale supporterà l’ampliamento dell’offerta dei servizi Arcese, sempre più integrati e a valore aggiunto. La struttura, con i suoi 50.000 metri quadrati sviluppati su un’area totale di circa 100.000, è stata realizzata secondo le metodologie costruttive più innovative per ridurre al minimo l’impatto ambientale.

l Chi viaggia a Lng ora può fare il pieno anche a Tortona. è entrata in funzione, infatti, una nuova stazione presso la S.S. per Voghera, di proprietà della SO.GE.DI., azienda a gestione familiare, attiva da oltre 50 anni nel commercio di prodotti petroliferi, che gestisce un deposito commerciale di carburanti e una rete didistributori a marchio Ratti N. 824 novembre 2018 - 53


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PROMOZIONI

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sto a 22.000 euro in leasing a 245 euro al mese per 48 mesi, anticipo zero, Tan 1,95%, Taeg 2,65%; in alternativa, noleggio a lungo termine a 460 euro al mese per 48 mesi - 100.000 chilometri. Transit Van 290 L2H2 2.0 TDCi 105 CV Euro 6 Entry è offerto a 16.500 euro in leasing a 230 euro al mese per 48 mesi, anticipo zero, Tan 1,95%, Taeg 2,94%; in alternativa, NLT a 380 euro al mese per 48 mesi - 100.000 km. Transit Chassis 350 L2 2.0 TDCi 130 CV Entry Euro 6 è proposto a 18.750 euro in leasing a 260 euro al mese per 48 mesi, anticipo zero, Tan 1,95%, Taeg 2,83%; in alternativa, NLT a 410 euro al mese per 48 mesi - 100.000 km. Ranger cabina singola XL 4WD 2.2 TDCi 160 CV Euro 6 è offerto a 17.950 euro in leasing a 260 euro al mese per 48 mesi, anticipo zero, Tan 1,95%, Taeg 2,88%; in alternativa, NLT a 495 euro al mese per 48 mesi - 100.000 km. Tutte le opzioni prevedono 7 anni/140.000 Km di garanzia Ford Protect inclusi su Fiesta Van, Transit Courier, Transit Connect e Ranger e 7 anni/200.000 Km di garanzia Ford Protect su Transit Custom, Tourneo Custom, Transit e Transit Chassis.

Greatwall 15.650 euro

Prezzo di lancio a 15.650 euro per il pick-up Steed 6. Di serie, tra l’altro, trazione 4x4 intelligente con ridotte, portapali e vasca cassone. Sono escluse Iva, messa in strada e Ipt. Fino al 31 dicembre.

Hyundai 700 euro

L’H350 è offerto con uno sconto del 31 per cento sul prezzo di listino per partite Iva e società con un parco sotto i tre veicoli, del 34 per cento per le società con un parco oltre i tre veicoli (nelle versioni furgone, cabinato, allestiti da Onnicar). Inoltre, sulle versioni Van, pacchetti omaggio Advanced Pack (clima+radio) e Plus Pack (pedana di carico ribassata, sensori di parcheggio posteriori, retrocamera) del valore complessivo di 2.250 euro (Iva esclusa). Infine, sulle versioni cabinato e allestiti, in caso di acquisto del pacchetto opzionale Advanced Pack, omaggio di 700 euro, ossia il 50% del suo valore.

Iveco Easy Stralis

54 - N. 824 novembre 2018

Sui ‘pesanti’ alimentati a gasolio, promo tutto incluso Easy Stralis con una rata di

1.390 euro al mese comprensiva di manutenzione e riparazione. Inoltre, tasso agevolato del 2,35% a 60 mesi per i veicoli ad alimentazione alternativa LNG. Quanto ai ‘medi’, sconto di 1.000 su un contratto di manutenzione e riparazione (minimo L-Life) in caso di acquisto di un Nuovo Eurocargo. Per i ‘leggeri’, anche a novembre è supervalutazione dell’usato: acquistando un nuovo Daily furgone o cabinato con massa a terra pari o superiore a 3,5 ton e in pronta consegna, dando in permuta il veicolo usato vantaggi fino a 3.000 euro. E ancora, tasso zero in 36 mesi su tutta la gamma Daily.

Man Fino al 31 dicembre, ricambi originali in promozione. Su riduttore pressione gas, pompa dosatrice carburante, valvola di insufflazione, sconti fino al 31%; tendicinghia, cinghia dentata, puleggia (42%); scambiatore aria corburente, turbocompressore, radiatore olio, cilindro aria (42%); modulo trasporto AdBlue, farfalla freno motore, tubo scarico, modulo ricircolo gas scarico, sonda Lambda (42%); motorino idraulico ventola, termostato liquido raffreddamento, radiatore liquido raffreddamento, radiatore aria (45%); guarnizione prefiltro, guarnizione copritestata, paraolio motore anteriore, paraolio motore posteriore (45%);barra stabilizzatrice, boccola per barra stabilizzatrice, braccio di sospensione, porta-soffietto/soffietto molla ad aria, ammortizzatori, tirante comando sterzo, barra di accoppiamento, pompa sterzo, cuscinetto, mozzo ruota (45%); centralina, alternatore, motorino avviamento, candela accensione, fanalino posteriore, dispositivi di misurazione, fari, indicatori di direzione, interruttori (46%); guarnizione freno, disco freno, pinza freno a disco, pastiglie freno (49%); parabrezza, specchio retrovisore esterno, parti per finestre e porte, cristalli, tendine parasole, valvole varie (49%); cartuccia essiccatore aria, essiccatore aria, compressore aria, valvola impianto freni, cilindro freni (49%); su cartuccia filtro carburante/olio motore, cartuccia filtro aria, filtro vano interno, filtro olio cambio/particolato, prefiltro carburante sconti fino al 54%. Inoltre, due anni di garanzia al posto di uno sui ricambi originali Man e Man ecoline, sugli accessori Man e sulla manodopera. Solo per le riparazioni eseguite presso i centri di assistenza autorizzati. Ricambi

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54_55_Incentivi 824.qxp_VT 29/10/18 14:43 Pagina 55

PROMOZIONI

Mercedes-Benz 100 euro

Controllo di Pre-Revisione gratuito su tutti i truck immatricolati entro il 31/12/2014 fino al 15 dicembre. Se in seguito al check si rendesse necessario un intervento in officina di riparazione o manutenzione, buono di 100 euro sul prezzo dei ricambi a fronte di una spesa minima di 400 di manodopera + ricambi (iva esclusa). Inoltre, fino al 30 novembre, offerte Parts Partner sulle vendite al banco di faro, fanale posteriore, filtro cabina, pastiglie freno, cilindro freni combinato, parabrezza, kit spazzole tergivetro, soffietto aria, kit frizione Reman, cuscinetto rilascio Reman, radiatore, ventola, stella illuminata, griglia protezione faro, motorino alzavetri, riscaldatore, spoiler anteriore, cilindro compressore aria.

Nissan Riservate ai possessori di partita Iva le speciali condizioni dei contratti di leasing: NV200 Van 1.6 benzina 110 Cv Euro 6, è offerto a 139 euro al mese per 47 mesi, Tan 1,99%, Taeg 5,04%, anticipo 4.035 euro; in caso di adesione, 12 mesi di Driver Insurance a 108 euro e Pack con 4 anni di Nissan Insurance a 1.379 euro. In alternativa, NV200 Van è proposto a 10.900 euro, con uno sconto sul prezzo di listino di 3.440, a 239 euro al mese per 48 mesi, Leasing

Tan 0%, Taeg 2,62%, anticipo 4.724 euro. NV300 Van 1 L1H1 27Q 95 Cv Euro 6, è offerto a 209 euro al mese per 59 mesi, Tan 3,99%, Taeg 6,08%, anticipo 6.163 euro; in caso di adesione, 12 mesi di Driver Insurance a 108 euro e Pack con 5 anni di Nissan Insurance a 1.999 euro con due tagliandi inclusi. In alternativa, NV300 Van è proposto a 16.800 euro, con uno sconto sul prezzo di listino di 5.440, a 349 euro al mese per 48 mesi, Tan 0%, Taeg 1,74%, anticipo 7.010 euro. NV400 Van L1H1 28Q 110 Cv Euro 6, è offerto a 219 euro al mese per 59 mesi, Tan 3,99%, Taeg 6,02%, anticipo 5.560 euro; in caso di adesione, 12 mesi di Driver Insurance a 108 euro e Pack con 5 anni di Nissan Insurance a 1.999 euro con due tagliandi inclusi. In alternativa, NV400 Van è proposto a 16.700 euro, con uno sconto sul prezzo di listino di 7.335, a 349 euro al mese per 60 mesi, Tan 5,99%, Taeg 7,71%, anticipo 6.409 euro. L’anticipo è comprensivo delle spese di istruttoria e dell’imposta di bollo, mentre Iva, messa su strada, Ipt e contributo Pfu sono esclusi. Fino al 30 novembre.

Renault 7.950 euro

Solo per le Partite Iva la formula leasing a partire da 7.950 euro (anziché da 8.950 senza leasing) in caso di permuta o rottamazione sull’intera gamma dei com-

merciali Renault; Tan 3,49%, Taeg 6,92%. Su Kangoo Express Com-pact Energy dCi 75, per esempio, l’offerta si traduce in un anticipo pari a 2.148 euro, 35 canoni mensili da 159, riscatto da 3.622 euro. In caso di adesione, Pack Service con 3 anni di assicurazione furto e incendio e 3 di Kasko a 1.250 euro e manutenzione ordinaria 3 anni/60.000 km a 295 euro. Iva, messa su strada, Ipt sono esclusi. Fino al 30 novembre.

Volkswagen Tasso zero

Veicoli commerciali in promozione grazie al contributo delle concessionarie a fronte del ritiro dell’usato. Per esempio, Caddy Furgone 2.0 Tdi 75 Cv è offerto a 10.900 euro contro i 16.690 di listino. Iva, messa su strada e Ipt sono escluse. L’offerta è valida sino al 31 dicembre. Inoltre, finanziamenti a tasso zero o agevolato in 48 rate su Amarok, Crafter, Transporter (Tan 0%, Taeg 1,24%), Caddy Furgone (Tan 0%, Taeg 2,18%), California, Caravelle, Multivan (Tan 1,99%, Taeg 3,28%) e Caddy (Tan 1,99%, Taeg 4,23%). E ancora, leasing finanziario a 126,07 euro al mese per 59 mesi per Caddy Furgone, 143,51 euro per Caddy, 168,88 euro per Transporter, 180,99 euro per Caravelle, 195,32 euro per Crafter, 222,89 euro per Amarok, 223,49 euro per Multivan, infine 244 euro per California.

APPUNTAMENTI Novembre 6-9 Rimini - Italy Ecomondo

Febbraio 21-24 Verona Transpotec

Marzo 28-30 Louisville, Kentucky Truckingshow

Aprile 3-4 NEC, Birmingham eDelivery Expo

30 Aprile - 2 Maggio Nec, Birmingham The Commercial vehicle show

b e w Seguiteci anche online www.vietrasportiweb.com

Casa Editrice la

fiaccola srl

20123 Milano | Via Conca del Naviglio, 37 | Tel. 02 89421350 | fax 02 89421484 | email: marketing@fiaccola.it | www.fiaccola.com


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IN VETRINA

a cura di Gioia Cardarelli

Un libro a bordo Con Exide mai senza energia

LO SAPEVATE CHE

Exide Technologies (www.exide.com), leader globale nelle soluzioni per l’accumulo di energia, lancia la nuova batteria Endurance+Pro Gel VRLA (valve regulated lead-acid) ad alte prestazioni, in grado di fornire un elevato livello energetico durante tutto il suo ciclo di vita. La tecnologia Gel non richiede manutenzione ed è estremamente resistente alla scarica profonda, per partenze sicure e affidabili. Endurance+Pro Gel offre una resistenza al ciclaggio maggiore rispetto agli accumulatori ad acido libero SHD (super heavy duty) e AGM (absorbent glass mat) rivelandosi la soluzione ideale per gli utilizzi particolarmente ‘energivori’ (a bordo dei truck che fanno la linea, quindi, ma anche su quelli che si occupano di distribuzione cittadina e sono soggetti a continui spegni/accendi). Con Endurance+Pro Gel si riduce al minimo la possibilità di guasti on the road.

Nel piazzale della filiale MercedesBenz di Monaco, in Baviera, da qualche giorno è parcheggiato un veicolo molto speciale dedicato alla clientela Vip e a tutti coloro che vogliono sognare a occhi aperti. Si tratta infatti di uno show truck, spinto da un Actros - pensato per promuovere la Amg Project One della Stella, l’hypercar da 2,7 milioni di euro che sarà prodotta in soli 275 esemplari (anche se gli ordini ricevuti sarebbero già oltre 1.000 ). In una sorta di showroom battezzato ‘Il futuro delle prestazioni di guida’, Mercedes-Benz mostra lo stato di avanzamento dei lavori e fornisce informazioni dettagliate sulla driveline che si avvale dell’abbinamento fra l’unità 1.5 V6 turbocompressa – nella sostanza il motore impiegato dalla Mercedes W06 del 2015 – e quattro motori elettrici (alimentati da un modulo di batterie agli ioni di litio, da 800V anch’esse posizionate al centro della vettura). Offre poi la possibilità ai visitatori di sedere nel posto di guida e scoprire tutte le opzioni di equipaggiamento. Nel semirimorchio ci sono anche un coffee bar, una lounge e uno spazio espositivo con i materiali disponibili e le varie colorazioni.

56 - N. 824 novembre 2018

Titolo: Balle Mortali. Meglio vivere con la scienza che morire coi ciarlatani Autori: Roberto Burioni Editore: Rizzoli Anno: 2018 Pagine: 192 Prezzo: 18,00 € “Le bugie, si dice, hanno le gambe corte. Ma quando riguardano la salute corrono abbastanza velocemente da raggiungere chi le crede e ucciderlo.” Parole di Burioni, medico e professore di Microbiologia e Virologia presso l’Ospedale San Raffaele di Milano. In questo volume Burioni esamina da vicino una serie insieme tragica e grottesca di bufale pericolose, che ci mettono davanti agli occhi i rischi di affidarci ai ciarlatani invece che ai dati certi, alle prove sperimentali, al metodo scientifico della medicina. Per lui smascherare le fake news è prima di tutto un dovere civico.

Consegne Atp in centro con zero emissioni Raggiungere i centri città chiusi al traffico con cibi deperibili non è più un problema con Kleuster Freegone Frigoline di Lamberet. Si tratta, infatti, una bicicletta elettrica a pedalata assistita che può toccare i 25 chilometri orari garantendo zero emissioni e zero rumori. Kleuster Freegone Frigoline offre un vano da 1,5 metri cubi. è dotata di assistenza alla partenza in salita e si ricarica in sole 5 ore tramite una semplice presa da 230V 16 ampere. Tra gli altri punti di forza di questo veicolo ci sono la carrozzeria frigorifera con apertura laterale, ricarica trazione e refrigerazione abbinate, buzzer di retromarcia e kit di illuminazione completo. Tutti i dettagli su www.lamberet.com.

Nell’aria c’è profumo di... Per un abitacolo profumatissimo ci sono le nuove fragranze Arbre Magique. Come Eucalyptus Air, all’aroma fresco e balsamico di eucalipto e menta piperita, ed essenze agrumate di lime e ananas, sandalo e muschio. O Aria di Portofino con note fruttate di mela, ananas e melone tropicale, per continuare a sognare la bella stagione. O, ancora, Blue Water con lichi, ribes nero e limone e un cuore aromatico di rosa e menta. I prezzi vanno da 1,75 euro (per la versione usa e getta) ai 6,72 per la linea Belair Giugiaro che si attacca alla bocchetta dell’aria e ha una durata di ben 75 giorni.

Ripartire con Telwin Telwin rinnova la gamma di avviatori a polimeri di litio LiPO ad alta efficienza introducendo sul mercato i modelli Drive Pro 12 (12V) e Drive Pro 12/24 (12/24V), anche per veicoli pesanti. Entrambi sono dotati di due uscite Usb (1A-2,1A) per la carica dei dispositivi elettronici e di due luci led ad alta intensità con tre modalità di funzionamento per l’illuminazione fissa o di emergenza. Le dimensioni e il peso ridotto dei modelli - solo 1,0 chilogrammi per il Drive Pro da 12 V e 1,5 per il modello da 12/24 V garantiscono la massima praticità per l’uso professionale. Per saperne di più www.telwin.com. www.vietrasportiweb.com


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App

Multimedia

APPOSTA PER TE GrAtis Categoria Salute HHHHH

Scania watch me Disponibile solo in lingua inglese ed esclusivamente per l’accoppiata iPhone più Apple Watch, è l’App Scania che spinge i camionisti a mantenersi in forma. Perché anche dalle buone condizioni fisiche di chi guida dipende la sicurezza sulle strade. Aprite l’App sullo smartwatch e seguite le sessioni di relax durante le pause oppure i consigli quando scaricate o caricate i colli. Imperdibile. Disponibile su piAttAforMA

GrAtis Categoria Manutenzione HHHHH Exide battery finder Ormai i veicoli sono sempre più complessi e anche capire quante e quali batterie sono montate a bordo del vostro mezzo può essere un problema. A facilitare il tutto c’è questo programmino, che permette d’individuare in un baleno il modello di batteria che fa al caso vostro. Basta semplicemente digitare il numero di telaio che trovate sul veicolo o sulla carta di circolazione. Disponibile su piAttAforMA

Hai scovato un’App utile ai tuoi colleghi? Segnalala alla redazione di Vie&Trasporti, inviando una mail a: vt@fiaccola.it www.vietrasportiweb.com

GrAtis Categoria Realtà aumentata HHHHH Trova l’auto con Ar A dispetto del nome, funziona con qualsiasi tipo di veicolo, dal piccolo furgone al bilico. Permettendoti di tornare al tuo mezzo parcheggiato con estrema facilità. Una volta lanciata l'applicazione, nella visuale della realtà aumentata potrai vedere la direzione del tuo veicolo, quanto è distante e l'indirizzo in cui si trova. L’importante è premere il tasto ‘ho parcheggiato qui’ quando si scende. Disponibile su piAttAforMA

GrAtis Categoria Borsa noli HHHHH Macingo È l’App della prima borsa carichi per smartphone completamente gratuita. Ogni giorno a tua disposizione centinaia di richieste di trasporto, auto, moto, traslochi e altro ancora da abbinare a carichi parziali o semplicemente per carichi di ritorno. Un’idea tutta italiana che conta già numerosi iscritti. Disponibile su piAttAforMA

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GrAtis Categoria Flotte HHHHH Optifleet L’applicazione da abbinare all’omonimo sistema di fleet management firmato Renault Trucks. Consente di controllare rapidamente la situazione della vostra flotta, dei veicoli e dei conducenti. Nonché di gestire più facilmente gli imprevisti, assegnare un viaggio al volo e di non perdere mai di vista il rendimento del conducente grazie all'Eco Score. Le credenziali sono le stesse del portale web. Disponibile su piAttAforMA

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Fai tutt Ti registo con l’App e lo ri e poi in smartph pr sbloccaersente su ciascuquadri il codiceone. il serviziola e iniziare a na bicicletta p Qr u e lasci la d, il cui addebitotilizzare (paganr do) ue ruote termina q e confer mi sull’Auando pp.

Mobike L’App del più grande servizio di bike sharing di tipo ‘free floating’ (ossia senza stalli di prelievo e riconsegna) oggi presente sul mercato. Un’idea cinese, approdata un po’ in tutto il mondo, Italia compresa. Con pochi spicci, noleggi una bici hi-tech e la lasci dove vuoi. Così se devi stare molte ore in attesa perché è scattato il divieto alla circolazione per i mezzi pesanti tu puoi muoverti lo stesso. Disponibile su piAttAforMA

n. 824 novembre 2018 - 57

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58_58_Medico 824.qxp_VT 25/10/18 11:35 Pagina 58

BENESSERE IN CORSIA

Tormentati dalla tosse

Non ne posso più Questo meccanismo fisiologico di difesa del nostro organismo che ha lo scopo di mantenere libere le vie respiratorie può diventare così fastidioso da compromettere il sonno e, quindi, le attività quotidiane. Trovare il rimedio giusto però non sempre è facilissimo dei bronchi e si può trascinare anche per parecchie settimane. Un’altra causa molto frequente è l’asma, una malattia in forte aumento a causa dell’inquinamento atmosferico e all’incremento della diffusione delle allergie, ma ancor oggi spesso sottostimata e non correttamente riconosciuta e curata. Nei soggetti fumatori di età avanzata si correla spesso con la presenza di bronchite cronica. Il reflusso gastro-esofageo è la terA causarla za causa di tosse cronipotrebbero essere ca: l’acido dello stomaco, malattie utilizzato per la digestiodell’apparato ne del cibo, in questi soggetti risale nell’esorespiratorio (come fago e ne irrita la mucoallergie o asma), sa causando il riflesso reflusso della tosse. gastro-esofageo È importante fare una o alcuni farmaci corretta diagnosi della a cura della dott.ssa “Dottore, ho la tosse che mi tormenta da lergie, tubercolosi e asma), patologia responsabile, Maria Elena Altieri tanto tempo, mi dia qualcosa!”. il reflusso gastro-esofageo, alcuni solo in questo modo è possibile trovare Questa richiesta molto frequente e in tumori, i problemi cardiologici e rap- una terapia adeguata. Utile, per orienapparenza banale, è spesso di difficile presentare un effetto collaterale di tare il medico, è osservare le caratteririsoluzione per noi medici. La tosse è alcuni farmaci. stiche della tosse (presenza di muco o infatti un sintomo fastidioso e debilitan- Ma di cosa si tratta? La tosse è un mec- sangue, correlazione con particolari te, che può determinare perdita di son- canismo fisiologico di difesa del nostro cibi, posizioni del corpo, momenti della no e spossatezza, influendo sulle nostre organismo che mantiene libere le vie giornata, inalazione di sostanze, stagioattività quotidiane, ma trovare un rime- respiratorie allontanando sostanze irri- nalità, presenza di altri sintomi). dio in modo rapido non è semplice per- tanti o ostruenti. In questo periodo possiamo utilizzare ché può accompagnare tantissime pa- In questa stagione, in particolare, sono degli accorgimenti per prevenire la tologie come le malattie dell’apparato tipici gli episodi di tosse determinati dal tosse più frequente, ovvero quella caurespiratorio (polmoniti, bronchiti, al- virus dell’influenza che irrita la mucosa sata dai virus influenzale o para- influenzale: - evitare di fumare; - lavare spesso le mani per evitare La temperatura sale di essere contagiati da soggetti infetti; - evitare luoghi molto affollati o amBrividi, aumento della frequenza del cuore, dolori bienti molto secchi; muscolari e mal di testa? Potrebbe essere colpa - prestare attenzione agli sbalzi di della febbre, un innalzamento della temperatura temperatura vestendosi a strati; corporea che, in una persona sana, varia tra i 36,2 - riparare la gola dal vento utilize 37,2 gradi. Abbastanza frequente in questa stazando sciarpe. gione, è una difesa naturale dell’organismo. L’utilizzo dei farmaci antipiretici è da riservare Se la tosse è persistente, concedetevi solo in presenza di temperature elevate o di indicazioni specifiche del medico, altrimenti il qualche tazza di latte caldo e miele, ma rischio è di favorire l’evoluzione dell’infezione. Anche gli antibiotici vanno assunti solo sotto successivamente recatevi dal vostro controllo perché non hanno alcun effetto nella maggior parte delle infezioni comuni Medico e non sottovalutate il problema provocate dai virus. Quando è necessario ricorrere al parere medico? Qualora la febbre tentando mille cure fai da te perché superi i 40 gradi centigradi, se persiste per più di una settimana, in presenza di problemi di come già sottolineato la tosse può essalute cronici, se compaiono manifestazioni cutanee, se si è recentemente tornati da un sere un vero campanello dall’allarme viaggio in paesi del terzo mondo e nel caso di comparsa di convulsioni. per gravi malattie che possono esordire proprio con questo sintomo.

Come curarsi

58 - N. 824 novembre 2018

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Il viaggio continua...

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Mercedes-Benz Sprinter 316 Cdi

Non perdere i video della serie Sì, siamo tutti Fuori di test e ci divertiamo un sacco! E tanto evidentemente si divertono i nostri lettori/videospettatori, che a migliaia si godono le avventure di Gianluca Ventura sopra, sotto e dentro camion e veicoli commerciali. Come fare per vederli? Basta accedere al sito Internet di Vie&Trasporti, digitando vietrasportiweb.com, e lì cliccare sul banner ‘Fuori di test’ che troverete già in homepage o fuoriditest.com. E se siete supertecno, utilizzate i QR per l’accesso diretto a ciascun filmato. Buona visione. Seguici su www.facebook.com/fuoriditest

Inquadra il QR col tuo smartphone o tablet per vedere tutte le video prove targate Vie&Trasporti.

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Fiera Milano, Rho Centro Congressi Stella Polare, Sala Martini

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Aspettando Transpotec Logitec 2019, un momento di incontro e confronto per gli operatori della logistica e dei trasporti. Una experience unica per Conoscere la Cina, che è già qui, e per comprendere un contesto in continua e rapida trasformazione.

Un evento innovativo ricco di spunti utili per cogliere le opportunità per l’Italia, le imprese e gli operatori del settore. E non solo Un evento Transpotec Logitec Lab, in collaborazione con


62_63_Prove 824.qxp_VT 19/10/18 09:17 Pagina 62

TUTTE LE PROVE

CAMION&FURGONI

Citroën Berlingo BlueHDi 100 S&S E6 km/l 12,81 (l/100km 7,80) - adblue% 18,96 km/h 48,6 - kg 1.970 - index 484,3 V&T 795

Renault Trafic 1.6 dCi 120 Energy E5 km/l 11,83 (l/100km 8,45) - km/h 48,6 kg 2.750 - index 489,7

V&T 782

Man TgM 18.290 BL Lx Eev km/l 5,00 (l/100km 20,00) - adblue% 0,000 km/h 61,6 kg 18.035 - index 418,9 V&T 745

Dacia Dokker Van 1.5 dCi 90 Cv E5 km/l 15,43 (l/100km 6,47) - km/h 52,3 kg 1.960 - index 533,1

V&T 766

Toyota Proace 1.6D 115 Cv S&S E6 km/l 10,40 (l/100km 9,61) - adblue% 13,158 km/h 49,3 kg 2.600 - index 460,0 V&T 803

Renault Midlum 220.11,5 Dxi EL E5 km/l 5,45 (l/100km 16,92) - adblue% 4,997 km/h 63,6 - kg 11.920 - index 421,2 V&T 722

V&T 810

Volkswagen Caddy 2.0 Tdi BlueMotion E6 km/l 16,88 (l/100km 5,92) - adblue% 6,57 km/h 50,1 - kg 1.970 - index 533,9 V&T 792

Renault Midlum 220.12 Dxi Optitronic E5 km/l 5,33 (l/100km 18,76) - adblue% 2,337 km/h 61,9 - kg 12.155 - index 421,4 V&T 744

Fiat Doblò Cargo 1.3 Multijet II 66 kW Euro 5+ km/l 14,47 (l/100km 6,90) - km/h 48,9 kg 2.070 - index 516,1 V&T 794

Volkswagen Caddy Maxi 1.6 Tdi E5 km/l 11,59 (l/100km 8,63) - km/h 49,7 kg 2.260 - index 489,9 V&T 750

Scania P 230 Cp 16 L E5 km/l 4,69 (l/100km 21,33) - adblue% 0,000 km/h 61,6 - kg 17.700 - index 413,8 V&T 747

Fiat Doblò Cargo 1.6 Multijet E5 km/l 12,06 (l/100km 8,29) - km/h 50,56 kg 2.375 - index 496,9

Volkswagen Transporter T6 2.0 Tdi 4Motion E6 km/l 10,72 (l/100km 9,33) - adblue% 5,214 km/h 50,1 kg 2.780 - index 475,4 V&T 804

Volvo FE 320 L3H1 E5 km/l 3,99 (l/100km 25,05) - adblue% 4,496 km/h 59,9 - kg 26.690 - index 381,6 V&T 725

Fiat Doblò Cargo 95 EcoJet E6b km/l 15,30 (l/100km 6,54) - adblue% -km/h 49,7 kg 2.070 - index 525,1

Fiat Doblò Cargo 1.4 T-Jet Cng E5 km/kg 15,8 (kg/100km 6,33) - km/h 38,8 kg 2.400 - index 497,5

V&T 756

Volvo FL 210 km/l 5,62 (l/100km 17,79) - adblue% 5,285 km/h 68,4 - kg 11.940 - index 432,0 V&T 786

V&T 757

Fiat Doblò Cargo XL 2.0 Mjet Power E5 km/l 12,52 (l/100km 7,99) - km/h 49,7 kg 2.500 - index 499,4 V&T 775

Fiat Ducato Multijet 115 E5 km/l 10,80 (l/100km 9,26) - km/h 46,4 kg 3.430 - index 473,1

Fiat Fiorino Adventure 1.3 Mjet 16v E5 km/l 15,62 (l/100km 6,40) - km/h 51,8 kg 1.780 - index 533,1 V&T 749

Fiat Ducato Maxi Multijet2 150 E5 km/l 9,83 (l/100km 10,17) - km/h 48,6 kg 3.460 - index 467,5

Ford Transit Connect 1.6 TDCi 115 E5 km/l 12,85 (l/100km 7,78) - km/h 51,4 kg 2.350 - index 507,0

V&T 779

Fiat Ducato Multijet 180 E5+ km/l 8,97 (l/100km 11,15) - km/h 47,8 kg 3.500 - index 455,0

V&T 788

Ford Transit Courier 1.5 Tdci E5 km/l 14,28 (l/100km 7,00) - km/h 49,7 kg 1.790 - index 516,1

V&T 753

V&T 761

Nissan e-Nv200 km/kwh 3,62 (kwh/100 27,63) - km/h 38,86 kg 2.200 - index 344,5 V&T 786

V&T 789

Peugeot Partner Full Electric km/kwh 4,52 (kwh/100 22,09) - km/h 48,57 kg 2.160 - index 385,2 V&T 785

Fiat Ducato 140 Natural Power E6 km/kg 8,70 (kg/100km 11,49) - km/h 48,57 kg 3.450 - index 453,5 V&T 797

Renault Kangoo Express Z.E. Zev km/kwh 4,41 (kwh/100 22,68) - km/h 42,9 V&T 760 kg 2.100 - index 370,9

Ford Transit Custom 300 2.0 Tdci E6 km/l 10,92 (l/100km 9,15) - adblue% 7,970 km/h 50,6 - kg 3.000 - index 475,7 V&T 823

Ford Transit 155 Cv 350 E5+ km/l 8,71 (l/100km 11,47) - km/h 46,0 kg 3.420 - index 447,4

Ford Transit Custom 310 2.2 TDCi E5 km/l 10,17 (l/100km 9,83) - km/h 48,6 kg 3.100 - index 471,5

V&T 784

V&T 755

Fiat Fullback 2.4d 4Wd E5b km/l 6,74 (l/100 14,84) - km/h 49,5 kg 2.910 - index 427,4

V&T 805

V&T 767

Ford Ranger Super Cab 2.2 TDCi E5B km/l 7,57 (l/100 13,20) - km/h 51,3 kg 3.300 - index 443,9

V&T 801

V&T 770

Iveco Daily 35S21 E5 km/l 8,94 (l/100km 11,19) - km/h 31,31 kg 3.485 - index 409,0

Ford Transit Custom 2.0 TDCi 130 Cv E6 km/l 10,84 (l/100km 9,22) - km/h 50,5 kg 2.860 - index 475,5 V&T 802

Iveco Daily 35S15 E5 km/l 11,08 (l/100km 9,01) - km/h 41,68 kg 3.510 - index 463,7

Mercedes-Benz Citan 109 Cdi E5 km/l 14,98 (l/100km 6,67) - km/h 51,4 kg 1.960 - index 526,9

V&T 769

Mercedes-Benz Sprinter 314 Cdi 4x4 km/l 8,41 (l/100km 11,89) - adblue% 6,956 km/h 45,3 - kg 3.500 - index 432,6 V&T 812

Isuzu D-Max 1.9d Solar Supernova E6b km/l 7,33 (l/100 13,63) - adblue% km/h 51,3 kg 3.000 - index 440,4 V&T 818

V&T 806

Mercedes-Benz Sprinter 316 Cdi E5 km/l 8,70 (l/100km 11,49) - km/h 47,8 kg 3.520 - index 451,5

V&T 743

Mercedes-Benz X 250d 4Matic E6b km/l 7,35 (l/100 13,60) - adblue% 3,623 km/h 58,3 kg 3.250 - index 449,5

V&T 817

V&T 790

Mercedes-Benz Sprinter 319 Cdi E6 km/l 8,38 (l/100km 11,93) - adblue% 2,852 km/h 47,1 - kg 3.500 - index 441,9 V&T 776

Nissan Navara Np300 2.3 dCi 4WD E5 km/l 7,93 (l/100 12,60) - km/h 45,3 kg 2.960 - index 435,4

V&T 798

V&T 763

Nissan Nv 400 F35.13 E5 km/l 8,71 (l/100km 11,48) - km/h 50,15 kg 3.450 - index 457,1

V&T 758

Tata Xenon 2.2 Vtt Dicor Dle 4x4 E5 km/l 9,53 (l/100 10,49) - km/h 58,3 kg 2.950 - index 485,7

V&T 768

V&T 740

Toyota Hilux 3.0 D-4D E4 km/l 6,92 (l/100 14,43) - km/h 58,3 kg 2.720 - index 448,3

V&T 755

V&T 791

Volkswagen Amarok V6 km/l 7,68 (l/100 13,01) - adblue% 18,40 km/h 55,3 kg 2.920 - index 454,0

V&T 808

Mercedes-Benz Citan 111 Cdi E6 km/l 13,70 (l/100km 7,29) - km/h 51,8 kg 1.950 - index 516,2 Mercedes-Benz Vito 111 Cdi E5b+ km/l 10,76 (l/100km 9,29) - km/h 48,57 kg 2.800 - index 478,2 Mercedes-Benz Vito 113 Cdi E5 km/l 9,52 (l/100km 10,50) - km/h 48,9 kg 2.800 - index 464,5

Mercedes-Benz Vito 114 Cdi Long E6 km/l 10,92 (l/100km 9,15) - adblue% 3,188 km/h 48,9 kg 2.800 - index 477,4 V&T 809

Renault Master R3500 150 dCi E5 km/l 7,68 (l/100km 13,01) - km/h 45,7 kg 3.500 - index 432,9

Nissan Nv 300 dCi 120 E6b km/l 10,60 (l/100km 9,44) - adblue% 5,155 km/h 47,4 – kg 2.800 – index 467,6 V&T 811

Renault Master dCi 165 Energy E5b+ km/l 8,40 (l/100km 11,89) - km/h 47,81 kg 3.470 - index 447,8

Peugeot Boxer 333 2.2 HDi 130 E5 km/l 9,76 (l/100km 10,24) - km/h 47,45 kg 3.250 - index 463,8 V&T 787

Volkswagen Crafter 35 2.0 BiTdi L3 H3 E6 km/l 9,65 (l/100km 10,36) - adblue% 10,329 km/h 51,8 kg 3.500 - index 459,6 V&T 813

Peugeot Expert Standard 2.0 BlueHdi 150 Cv E6b km/l 10,19 (l/100km 9,81) - adblue% 6,937 km/h 51,4 kg 2.730 - index 470,0 V&T 807

Volkswagen Crafter 35 2.0 BiTdi 4Motion E6 km/l 6,94 (l/100km 14,40) - adblue% 9,459 km/h 48,2 kg 3.5xx - index 412,5 V&T 822

Peugeot Partner 1.6 E-Hdi 90 Cv E5 km/l 12,85 (l/100km 7,78) - km/h 45,7 kg 2.170 - index 492,3

Mercedes-Benz Unimog U 20 E5 km/l 3,79 (l/100 km 26,37) - adblue% 6,521 km/h 36,2 - kg 9.160 - index 326,5 V&T 756 Renault Midlum 300.16 Dxi Offroad E5 km/l 3,72 (l/100 km 26,84) - adblue% 5,577 km/h 40,3 - kg 15.800 - index 336,3 V&T 757

V&T 772

V&T 748

Daf Lf 45.210 E5 km/l 6,35 (l/100km 15,75) - adblue% 4,341 km/h 63,4 - kg 12.055 - index 440,1 V&T 738

Renault Kangoo Express 1.5 dCi 90 Cv E5 km/l 13,38 (l/100km 7,47) - km/h 50,1 kg 2.260 - index 508,9 V&T 756

Man TgL 8.180 C E6 km/l 6,38 (l/100km 15,68) - adblue% 1,305 km/h 65,7 - kg 7.470 - index 450,1 V&T 776

Astra Hd8 84.44 E5 km/l 1,88 (l/100 km 53,12) - adblue% 4,654 km/h 38,3 - kg 39.840 - index 271,3 V&T 729

Renault Kangoo Express New 1.5 dCi 90 Cv E5 km/l 15,46 (l/100km 6,47) - km/h 54,65 kg 1.940 - index 527,5 V&T 774

Man TgL 12.220 Eev km/l 5,59 (l/100km 17,90) - adblue% 0,000 km/h 64,4 kg 12.020 - index 435,6 V&T 740

Mercedes-Benz Actros 4148 K E5 km/l 1,69 (l/100 km 59,17) - adblue% 4,148 km/h 38,8 - kg 40.540 - index 265,2 V&T 717

Piaggio Porter Maxxi D120 E5 km/l 11,46 (l/100km 8,73) - km/h 48,6 kg 2.200 - index 485,8

62 - N. 824 novembre 2018

www.vietrasportiweb.com


62_63_Prove 824.qxp_VT 19/10/18 09:17 Pagina 63

CAMION&FURGONI

TUTTE LE PROVE

Renault Trucks Kerax 500.40 E5 km/l 2,03 (l/100 km 49,26) - adblue% 3,931 km/h 43,2 - kg 40.200 - index 290,0 V&T 727e

Mercedes Actros 1848 Ls Ms Mp3 E5 km/l 3,18 (l/100km 31,46) - adblue% 5,278 Km/h 72,0 - kg 43.800 - index 371,7 V&T 730

Scania R490 La Mna Topline Ap E6 km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 4,986 km/h 72,6 - kg 43.580 - index 380,6 V&T 781

Renault Trucks Kerax 500.40 Optidriver E5 km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 3,083 km/h 38,3 - kg 40.240 - index 288,2 V&T 727e

Mercedes Actros 1851 Ls Ms E5 km/l 3,16 (l/100km 31,65) - adblue% 4,533 km/h 68,8 - kg 43.700 - index 369,4 V&T 707

Scania R 500 Active Prediction Euro 6 km/l 3,89 (l/100km 25,69) - adblue% 9,285 km/h 69,6 - kg 43.750 - index 378,9 V&T 819

Renault Trucks Kerax 520.40 E5 km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 4,223 km/h 40,3 - kg 40.020 - index 287,6 V&T 749

Mercedes Actros 1851 Ls GigaSpace E6 km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 2,400 km/h 70,2 - kg 43.700 - index 386,6 V&T 771

Scania R500 La Mna Highline E5 km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 4,937 km/h 66,7 - kg 43.760 - index 366,9 V&T 710

Renault Trucks Premium Lander 410 Dxi E5 km/l 2,18 (l/100 km 45,87) - adblue% 4,833 km/h 41,9 - kg 27.430 - index 290,4 V&T 728

Mercedes Actros 1853 Ls Ppc GigaSpace E6 km/l 3,48 (l/100km 28,73) - adblue% 4,273 km/h 72,8 - kg 43.700 - index 386,2 V&T 800

Scania R520 Topline Active Prediction E6 km/l 3,14 (l/100km 31,83) - adblue% 3,040 km/h 73,9 - kg 44.080 - index 380,5 V&T 787

Scania P420 Cb 8x4 Ehz E5 km/l 2,65 (l/100 km 37,77) - adblue% 7,453 km/h 37,0 - kg 39.790 - index 289,7 V&T 735

Mercedes Actros 1855 Ls Ms Mp3 E5 km/l 3,31 (l/100km 30,17) - adblue% 5,229 km/h 73,0 - kg 43.760 - index 377,7 V&T 736

Scania R560 La Mna Topline E5 km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 6,142 km/h 67,1 - kg 44.420 - index 363,3 V&T 720

Renault Magnum 460 Dxi E5 km/l 3,06 (l/100km 32,68) - adblue% 2,000 km/h 66,1 - kg 43.780 - index 370,8 V&T 706

Scania R560 La Mna Highline Ap E5 km/l 3,36 (l/100km 29,76) - adblue% 5,075 km/h 69,7 - kg 43.380 - index 375,5 V&T 763

Daf Cf 440 Space Cab Pcc Euro 6 km/l 3,57 (l/100km 28,00) - adblue% 2,974 km/h 70,7 - kg 43.860 - index 390,0 V&T 794

Renault Magnum 500 Dxi E5 km/l 2,95 (l/100km 33,90) - adblue% 3,566 km/h 72,5 - kg 44.260 - index 370,3 V&T 718

Scania R580 Topline Active Prediction E6 km/l 3,14 (l/100km 31,86) - adblue% 3,881 km/h 71,6 - kg 43.750 - index 374,7 V&T 779

Daf Cf 85.460 E5 km/l 3,00 (l/100km 33,33) - adblue% 4,166 km/h 68,2 - kg 43.740 - index 364,3 V&T 716

Renault Magnum 500 Dxi Ex New E5 km/l 2,94 (l/100km 34,01) - adblue% 3,814 km/h 71,3 - kg 44.680 - index 367,5 V&T 724

Scania R730 La Mna Highline E5 km/l 2,94 (l/100km 34,06) - adblue% 5,261 km/h 69,0 - kg 43.360 - index 359,2 V&T 741

Daf Xf 440 Space Cab Pcc E6 km/l 3,53 (l/100km 28,32) - adblue% 4,589 km/h 70,7 - kg 43.810 - index 383,9 V&T 803

Renault Magnum 520 Dxi Ex New E5 km/l 3,00 (l/100km 33,35) - adblue% 5,029 km/h 68,3 - kg 43.680 - index 361,5 V&T 737

Scania R730 Topline Active Prediction E6 km/l 3,25 (l/100km 30,80) - adblue% 4,554 km/h 73,9 - kg 43.680 - index 379,1 V&T 785

Daf Xf 105.460 Space Cab E5 km/l 3,19 (l/100km 31,55) - adblue% 3,250 km/h 64,9 - kg 43.800 - index 369,2 V&T 704

Renault Magnum 520.18T Dxi Optiroll Eev km/l 3,20 (l/100km 31,15) - adblue% 5,142 km/h 68,5 - kg 43.820 - index 368,8 V&T 759

Scania S 500 Active prediction E6 km/l 3,88 (l/100km 25,77) - adblue% 6,907 km/h 69,4- kg 43.800 - index 385,7 V&T 817

Daf Xf 105.460 Space Cab E6 km/l 3,37 (l/100km 29,71) - adblue% 2,938 km/h 71,4 - kg 43.830 - index 385,0 V&T 780

Renault Premium Route 450 Dxi E5 km/l 3,29 (l/100km 30,40) - adblue% 4,941 km/h 66,9 - kg 43.960 - index 369,8 V&T 708

Scania S 730 Active Prediction E6 km/l 3,44 (l/100km 29,10) - adblue% 6,213 km/h 68,7 - kg 43.500 - index 373,0 V&T 808

Daf Xf 105.460 Ate Space Cab Eev km/l 3,30 (l/100km 30,29) - adblue% 5,178 km/h 69,4 - kg 44.060 - index 372,8 V&T 764

Renault Premium Strada 460.19 T Dxi Opt E5 km/l 3,24 (l/100km 30,86) - adblue% 4,184 km/h 69,9 - kg 43.320 - index 374,8 V&T 739

Volvo Fh 460 Globetrotter I-See E6 km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 7,709 km/h 70,0 - kg 43.420 - index 368,9 V&T 806

Iveco EcoStralis As 440S46T/P E5 Eev km/l 3,49 (l/100km 28,65) - adblue% 4,494 km/h 69,2 - kg 43.500 - index 380,9 V&T 752

Renault Premium Strada 460.18 T Dxi Optiroll E5 km/l 3,39 (l/100km 29,48) - adblue% 4,567 km/h 68,6 - kg 43.660 - index 376,6 V&T 751

Volvo Fh 500 Globetrotter XL E5 km/l 3,31 (l/100km 30,18) - adblue% 4,745 km/h 66,3 - kg 43.780 - index 370,3 V&T 754

Iveco Stralis As 440S56T/P E5 km/l 3,00 (l/100km 33,38) - adblue% 4,490 km/h 69,9 - kg 43.940 - index 365,4

V&T 723

Renault T 440 Sleeper Cab E6 km/l 3,65 (l/100km 27,39) - adblue% 6,499 km/h 72,6 - kg 43.490 - index 384,2 V&T 795

Volvo Fh 540 Globetrotter XL Dual Clutch E6 km/l 3,23 (l/100km 30,94) - adblue% 8,601 km/h 74,62 - kg 43.440 - index 364,6 V&T 791

Iveco Stralis Hi-Way As 440S48T/P E6 km/l 3,58 (l/100km 27,94) - adblue% 8,633 km/h 68,5 - kg 43.800 - index 369,3 V&T 770

Renault T 440 Sleeper Cab E6 km/l 3,61 (l/100km 27,67) - adblue% 6,165 km/h 67,6 - kg 43.850 - index 377,2 V&T 820

Volvo Fh 16-700 Globetrotter XL E5 km/l 2,93 (l/100km 34,14) - adblue% 5,521 km/h 67,7 - kg 43.580 - index 356,2 V&T 742

Iveco Stralis Hi-Way As 440S48T/P Fep E6 km/l 3,59 (l/100km 27,87) - adblue% 7,371 km/h 72,6- kg 43.800- index 379,4 V&T 788

Renault T 460 Sleeper Cab E6 km/l 3,65 (l/100km 27,36) - adblue% 8,182 km/h 74,5 - kg 43.920 - index 381,4 V&T 783

Iveco Stralis Np Hi-Way As440S46 T/P Lng E6 km/kg 4,21 (kg/100 23,76) - adblue% 0,000 km/h 69,1 - kg 43.800 - index 413,1 V&T 821

Renault T 520 High Maxispace E6 km/l 3,56 (l/100km 28,08) - adblue% 9,233 km/h 70,5 - kg 43.850 - index 369,2 V&T 815

Iveco Stralis Xp Hi-Way As 440S48T/P E6 km/l 3,85 (l/100km 25,94) - adblue% 7,073 km/h 70,5 - kg 43.750- index 385,8 V&T 813

Renault T 520 High Sleeper Cab E6 km/l 3,76 (l/100km 26,53) - adblue% 8,593 km/h 76,2 - kg 43.680 - index 385,9 V&T 790

Man TgX 18.440 XLX Eev km/l 3,03 (l/100km 33,01) - adblue% 3,773 km/h 67,9 - kg 43.660 - index 366,3 V&T 758

Scania G410 Active Prediction E6 km/l 3,49 (l/100km 28,59) - adblue% 5,280 km/h 71,0 - kg 43.800 - index 381,1 V&T 777

Man TgX 18.480 XXL Eev km/l 3,34 (l/100km 29,85) - adblue% 4,922 km/h 69,4 - kg 43.520 - index 375,3 V&T 748

Scania G480 Highline Ecolution E5 km/l 3,58 (l/100km 27,91) - adblue% 4,889 km/h 67,3 - kg 43.660 - index 379,8 V&T 767

Man TgX 18.480 XXL E6 km/l 3,34 (l/100km 29,87) - adblue% 3,217 km/h 73,2 - kg 43.400 - index 385,9 V&T 778

Scania R440 La Mna Cr 19 Topline E5 km/l 3,24 (l/100km 30,88) - adblue% 0,000 km/h 69,3 - kg 44.040 - index 387,1 V&T 732

Man TgX 18.500 XLX EL 3 E6c km/l 3,66 (l/100km 27,33) - adblue% 4,017 km/h 71,2 – kg 43.800 – index 390,3 V&T 811

Scania R450 Active Prediction E6 km/l 4,03 (l/100km 24,75) - adblue% 8,469 km/h 69,6 - kg 43.700 - index 386,1 V&T 812

Man TgX 18.680 XXL E5 km/l 2,93 (l/100km 34,13) - adblue% 3,042 km/h 72,7 - kg 43.775 - index 371,7 V&T 721

Scania R450 Topline Active Prediction E6 km/l 3,48 (l/100km 28,74) - adblue% 7,843 km/h 73,9 - kg 43.850 - index 375,7 V&T 792

Mercedes Actros 1845 Ls StreamSp E6 km/l 3,86 (l/100km 25,90) - adblue% 3,130 km/h 69,0 - kg 44.360 - index 395,5 V&T 775

Scania R480 La Mna Highline E5 km/l 3,05 (l/100km 32,81) - adblue% 0,000 km/h 69,0 - kg 44.120 - index 380,9 V&T 726

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di person to dell’au e della citt ma in ogn li- rico e e le tot il tessut à, e più le dimens i caso, utile per com rasporto, sec struzione del o in Via ioni non nord occ economico del generale, e merament prendere ‘far ondo l’imperativ dotto Polcevera loc ide sul sistem ntale, con rip quadrante Un ali del fenom o del ‘far , e presto e limitat eno. ’. e bene’ e della Pen a logistico ed ercussioni straa tale criticità, e in un nod economi Scelte Come evi isola. o logisti co ind tegico per l’inter di oppo co Sar o Paese, ebolire dalle rap denziato congiu rtunità ebbe opp risc la per hia com for , presentan di to ntamente ma plessiva la città, richiesto ortuno, in linea dell’Italia nce logistica tement Genova ze economiche con un qua itar e conseg presentan e, anche, iamente pur osp ncipale po del- cre uen itan le ze dalle rap sufficie rto italiano, sco do il prin- Co scita economica sue dinamiche - ricondurre d’impresa del nza in capo ter nta per di sio . n riferim alla società ritorio, l’in infrastrut e l’obsolesc naria il enza del - bene rammeento al porto di concesricostr compito di pro reti di tra ture di collegam Genova le stim ntare che sporto naz ent è scia uzione dell’in cedere con la nali, una ndo nat frastrutt ionali e o con le por e, un calo delle secondo alcune ura con inte tua mo ura lme diz rna li vim ogn , del lante imp ione di ‘dis territorial zio- su i acc ent 10 per cen to, pro azioni dell’ev ertamento sulla regiudicato sto ha ultee’, che il disastro continuità delbase annua un responsab ento e ogn danno perdurrebbe gue ilità i eve Al recent riormente agg del 14 ago- lionlo Stato dell’or rav dine di 350 le casse to nte decisione sul ntuale consei di euro. Conftraspoe Forum Int ato. conces futuro -400 miOc ernazion rto di Cer cizzazionesorio. Nell’ottic del rapporsentata ale stracorre, pertanto, nobbio a una venga la degli interventi, della veloil solo set prima stima dei è stata pre- tre tegia d’interven una determina ino facoltà tor ta stra per il Co ltre, ben be accum e dell’autotras danni, che loc a ristorare le comto pubblica, che ord ina mm rio ol- Ge por la circola ulato per le pertur to avreb- nuoali dei danni sub unità economich nova”, di previsto nel “c.d issario zio poter pro . Decreto transitano ne sofferte dai bazioni del- raff ve penalizzaz iti e contrastare e lizzazione vvedere del ion le cos alla reail nodo quotidianamenteveicoli che tos orzare i colleg i emerse, pun truzione le opere di proget gen amenti ti stradali, a damento delle infrastrut tazione, euro, cio ovese: circa 116 attraverso contradali, ferrovi in der ari e aer au- di tur è ei della no. Si tra oltre 2 milioni di milioni di per l’obiettivo di legge ext oga a ogni dis e e afficitt ‘co tta, com pos euro al gio ra à nnettere ‘conne penale izione spetto dei e detto, Genova’ di una pri r- A questo ttere l’Italia’. vincoli non, fatto salvo il 42 - N. 824 van rigu ma sol ti dall’a derogabili rinovembre utamente ardo, assume val der Europea. ppartenenza 2018 enz prioritaria all’Union ila celerit a as- La ‘rin e asc à della nendo in ita’ di Genova va gestita considera tezione tut ti i settor i

di tutti color mondo dei traborazione sessati al alla colla unque inter ilità di quanto espre è aperta La rivista striali, com nsab ri. Ma La respo isti, indu agli Auto profession movimentazione. sivamente restituiscono. si ne esclu sporti e della oli firmati rima licati, non o parziale non pubb artic ne totale a so negli , anche se la riproduzio su questa rivist e fotografie legge per noscritti bile pubblicate ali, ecc. e persegui i, digit ed immagini È vietata li, pubblicità supporti magnetic artico di testi, che su a scritta sivamente sia in form Milano ing list esclu ad altri, petente nostra mail ceduto Foro com inserito nella azioni e non sarà N.2016/679. inativo è cy unic nom Priva re com Il suo può far nto UE sulla o delle nost mazioni, per l’invi o regolame in futuro altre infor info@fiaccola.it del nuov a: in virtù eri ricevere ola srl scrivendo non desid fiacc Qualora Editrice la italiana. alla Casa periodica richiesta stampa

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