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Mensile - Anno LXXXV Casa Editrice la fiaccola srl - euro 5,00
805 dicembre 2016
ATTUALITÀ
CERNOBBIO ATTO SECONDO L’AUTOTRASPORTO GUARDA OLTRE CONFINE TEL AVIV PER UN FUTURO GREEN TRA PASSATO E PRESENTE CON LA STELLA DKV OBU, VIA LIBERA AL CASELLO
PRODOTTO
FIAT FULLBACK ALLA PROVA SU STRADA CON I COMMERCIALI NISSAN NEL SAHARA IVECO EUROCARGO ALL TERRAIN MERCEDES-BENZ X TUTTE LE NOVITÀ DI ECOMONDO
VO I S U ESCL
AL SALONE DI GUANGZHOU PER LE ULTIME NOVITÀ MADE IN CHINA
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EDITORIALE
Noli fortissimamente Noli Si ritorna a parlare di noleggio a breve e lungo termine per i truck, ovvero gli over 6 tons. Una legge abrogativa dell’articolo 84 giace in coma da secoli tra Camera e Senato. Ora potrebbe improvvisamente rianimarsi. In barba alla politica di demotivazione del conto proprio
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i giunge concreta voce che un’importante associazione che si occupa di renting, in recepimento di indicazioni europee, stia riuscendo a rimuovere il blocco granitico di opposizione al noleggio truck anche tra persone giuridiche non iscritte all’Albo degli Autotrasportatori. In verità, si tratta di una norma inutilmente restrittiva (quasi sempre le norme restrittive sono inutili), aggirata con ogni sistema, al limite della italica creatività pura. Fatta la legge, come si dice, trovato l’inganno.
Così è stato e così sembrava destinato ad essere fino al varo del nuovo Codice della Strada che dovrebbe riservare poche sorprese ma molte innovazioni, quanto meno molto svecchiamento (ci sarà ancora la differenziazione tra trasporto animale e trasporto a braccia? Il modernissimo termine ‘autocarro’ sopravviverà? e il meraviglioso ‘promiscuo’?) e puntare dritto su tecnologia e connettività. In quest’ottica, certo, l’articolo 84, quello che appunto regolamenta la locazione di tutti i veicoli, appare quanto meno obsoleto.
L’avversione verso lo stesso, motivata dai grandi trasportatori come necessaria per arginare il trasporto ‘dilettantistico’ e ‘non professionale’, ci vede avversare questa ostilità perché non è lo strumento giusto per spingere il sistema verso il conto terzi, ovvero l’autotrasporto come core business. Un sistema che fa acqua da troppi buchi per concentrarsi sulla fetta del noleggio, e che dovrebbe invece valorizzare la qualificazione del conducente e del trasporto, la sana attenzione verso le merci, lo sbarramento verso gli irregolari (che spesso vengono invece ipocritamente sfruttati proprio da qualche grande Gruppo) e così via cantando. Risvegliamo pure questo progetto del noleggio, che può invece essere un utile strumento per eliminare vecchie logiche e protezionismo. La nostra fonte, autorevolissima, ci dice che finalmente un certa apertura da parte degli autotrasportatori si è manifestata. Noi aggiungiamo che, apertura o non apertura, è ora di farla finita con i veti parlamentari.
*** L’Europa ribadisce: i costi minimi vanno applicati Sempre nell’ottica che è ora di finirla con ipocrisie e colpevoli assenze, l’Italia tutta dovrebbe recepire e fare proprio il pronunciamento della Corte di giustizia europea che ha ribadito la necessità di applicare i costi minimi per la sicurezza. Lo ha sottolineato con energia Paolo Uggè, presidente Conftrasporto, commentando la notizia del pronunciamento degli eurogiudici riguardo la richiesta di www.vietrasportiweb.com
un tribunale italiano che si chiedeva e chiedeva se detta norma non fosse in contrasto con il principio del libero commercio. Cosa ci si inventerà adesso per ritardare l’applicazione di questa norma? Si interrogherà di nuovo la Corte europea per sapere se i costi minimi si riferiscono ai prezzi del supermercato? Oppure ci si chiederà se la norma è in contrasto
con l’editto di Costantino? Basta, basta con questa esasperante perdita di tempo (e di faccia) su una questione sulla quale il nostro Paese dovrebbe vergognarsi per l’ottusa latitanza, prendere il coraggio a due mani e schierarsi a difesa di una norma sacrosanta, che cauteli sempre più i nostri autisti (o conduttori, come si chiamano adesso). Su, muoviamoci. N. 805 dicembre 2016 - 1
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ISSN: 0393 - 8077
numero 805 dicembre 2016 COVER. 28
La Cina in vetrina al salone di Guangzhou
PROVA. 14
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Alla sbarra il nuovo Fiat Fullback turbodiesel 2.4 180 Cv 4Wd E5b
Direttore responsabile Lucia Edvige Saronni
ANTEPRIME.
Direttore editoriale Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it
Nel Sahara con Nissan Nv300 e Nissan Navara
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Bfda Auman Est. L’ammiraglia orientale
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Da termici a Zev in poche mosse. La magia della S.M.R.E. Engineering
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Mercedes-Benz X. Il pick up che verrà
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Con Cometto trasporti no limits
Redazione Mauro Armelloni, Emilia Longoni, Santiago Simonetti
ATTUALITÀ.
Collaboratori Maria Elena Altieri, Claudia Bonasi, Roberta Carati, Gioia Cardarelli, Mariella Caruso, Marco Colombo, Gilberto Gabrielli, Giovanni Gaslini, Gabriele Giacosa, Gianenrico Griffini, Gaspare Grisotti, Emanuela Guccione, Maurizio Gussoni, Rino Lo Brutto (foto), Gaia Manni, John Next (foto), Piero Savazzi, Monica Schiller, Paolo Uggè, Luca Visconti
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Cernobbio atto secondo. Scenografia immutata
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La febbre sale. Lo stato di salute dell’autotrasporto italiano
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Iveco Eurocargo domina il Rally d’Algérie
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È qui la festa. Prodotti e servizi nel paddock a truckEmotion
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Smart Mobility. A Tel Aviv per un mondo più green
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Ritorno al futuro. Viaggio nel tempo con i veicoli della Stella
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Non più solo Telepass. Arriva Dkv
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Ritchie Bros. È ancora record
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Rivista del Trailer Innovation 2017
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SALONI.
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Rivista dell’ International Truck of the Year
Ecomondo 2016. Gli alternativi si fanno strada
RUBRICHE. 6
Diamo i numeri
13
Oita. Bollettino mensile
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Tutte le prove
35
Associazioni&Dintorni
36
Norme&decreti
38
Motori spenti
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APPosta per te
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Promozioni
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Agenda
54
Soluzioni per la logistica
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Zoom
OZI&VIZI. 59
Lady Truck
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Shopping
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Benessere in corsia
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L’oRALLAcolo di dicembre
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Siamo tutti costruttori
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Capo Redattore area tecnica Gianluca Ventura gventura@fiaccola.it Capo Redattore desk Tiziana Altieri taltieri@fiaccola.it - vt@fiaccola.it
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Noi camionisti Autista dell’anno
Noi camionisti Azienda dell’anno
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Questo periodico è associato all’Unione stampa periodica italiana. Numero di iscrizione 14745
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DIAMO I NUMERI a cura di Emanuela Guccione
93,0 per cento
Nel 2007 in Italia la quota di utilizzo di combustibili fossili nel settore dei trasporti superava il 99 per cento. Sette anni dopo è passata al 95,7. Lo evidenzia Avvenia, leader nel settore della sostenibilità ambientale e della white economy, secondo cui questa percentuale, grazie alla riduzione dei consumi di benzina e gasolio e alla crescita dei biocarburanti, scenderà al 93 entro quest’anno. “I Paesi dell’Ue sono sulla strada
giusta per raggiungere l’obiettivo primario di consumi energetici al 2020 - ha commentato Giovanni Campaniello, amministratore unico di Avvenia - L’Olanda si appresta addirittura a vietare la vendita di auto a benzina e diesel nel prossimo futuro e anche Norvegia e Danimarca seguiranno questo esempio, determinando una svolta decisiva nelle politiche europee per il contenimento dell’effetto serra”.
Quota 2017 Nella sfida competitiva ciascuno deve fare la propria parte: anche il Comitato Centrale dell’Albo degli autotrasportatori chiamato in questi giorni a stabilire l’entità della quota di iscrizione delle imprese per il 2017. “Il settore - ha dichiarato Thomas Baumgartner, Presidente Anita - è vessato da oneri, lacci e lacciuoli che non trovano eguali in altri Paesi europei e che rendono l’autotrasporto italiano ingessato e poco competitivo. La categoria sta discutendo proprio in questi giorni con i vertici del MIT le soluzioni più idonee per favorire il recupero di efficienza e competitività degli operatori nazionali, in un mercato sempre più complesso e dai confini sempre più ampi. Ogni risparmio, anche se
piccolo, produce su grandi numeri una riduzione dei costi di esercizio che ci fa fare un passo avanti nella sfida competitiva. Auspico pertanto che anche nella determinazione della quota di iscrizione all’Albo, le Associazioni di rappresentanza si facciano responsabilmente carico della necessità di un segnale tangibile che tenga conto dello scenario in cui operano le imprese e che al tempo stesso sia coerente con gli obiettivi sulla regolarità e il miglioramento delle condizioni di esercizio delle imprese, da realizzare nel 2017”. Si attende ora la mossa dell’Albo. 
3.428 vittime Aumentano nel 2015 le vittime della strada e rallenta il calo di incidenti e feriti. Dati preoccupanti quelli definitivi sull’incidentalità, presentati da Istat e Aci a Roma. I decessi hanno visto un incremento dell’1,4 per cento mentre
sinistri e feriti sono scesi solo, rispettivamente, dell’1,4 e dell’1,7 per cento. Preoccupante anche il numero di feriti gravi: circa 16mila, il 6,4 per cento in più del 2014. Complessivamente la Penisola nell’ultimo anno è stata scenario di 174.539 incidenti con lesioni a persone (478 in media ogni giorno), che hanno provocato 3.428 decessi (9,3 al giorno) e 246.920 feriti (478 ogni 24 ore). Motociclisti (773, più 9,8 per cento) e pedoni (602, più 4,1) le categorie con il
16 autisti Tanti ne ha coinvolti Scania nell’ambito di un progetto di ricerca realizzato in collaborazione con l’Istituto Max Planck finalizzato a misurare quali suoni attirano maggiormente la loro attenzione e poter, quindi, predisporre segnali di allarme immediatamente comprensibili, che provochino l’appropriata reazione a bordo. Ogni driver, monitorato con un elettroencefalogramma, ha percorso lo stesso tratto di strada 4 - N. 805 dicembre 2016
maggior numero di vittime; in calo, invece, i morti tra automobilisti (1.468, meno 1,5 per cento), ciclomotoristi (105, meno 6,3) e ciclisti (251, meno 8,1). Guida distratta, velocità elevata e mancato rispetto della distanza di sicurezza spiegano circa il 40 per cento degli incidenti. Non cambiano le violazioni al Codice della Strada più sanzionate: eccesso di velocità, mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e uso di telefono cellulare alla guida.
per 25 minuti nel simulatore e nel frattempo sono stati riprodotti 12 segnali acustici più alcuni altri suoni irrilevanti. “Un segnale acustico consente all’autista di effettuare o meno una determinata azione - ha evidenziato Christiane Glatz, delll’Istituto Max Planck - se funziona correttamente dovrebbe essere compreso immediatamente e senza alcuna ambiguità. Non dovrebbe richiedere quindi alcuna riflessione. I comandi vocali potrebbero essere compresi in modo ancora più chiaro, ma richiederebbero un maggior impegno mentale per essere elaborati, rispetto a segnali acustici che ci sono famigliari”. www.vietrasportiweb.com
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EVENTI
Forum Internazionale di Conftrasporto
Un sistema che
di Gianenrico Griffini e Giuseppe Guzzardi
Cernobbio atto secondo. Speravamo fosse il momento della Grande Partenza di un nuovo sistema logistico, invece siamo ancora alla disamina del ritardo infrustrutturale e alla sordità delle istituzioni. Usque tandem?
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ernobbio, atto secondo. Lo scorso anno commentammo il passo di Confcommercio verso una nuova, riassuntiva figura associativa come un elemento di disturbo, graditissimo, che potesse cambiare le posizioni sulla scacchiera, oltre allogiche predefinite e stantie. C’era, in noi, una gran voglia di cambiamento, di rinnovamento, di bando agli stereotipi e alle prerogative acquisite. Questo desiderio c’è ancora, semmai ancora più forte, soltanto che gli accadimenti a livello internazionale ed europeo, e se si vuole anche italiano, mutano il cambiamento in involuzione, o meglio di autodistruzione. Ora, siamo certi che non sia questo il caso, ma vorremmo che fosse ben chiaro che il passo di Confcommercio e Conftrasporti verso una visione integrata di Trasporti, Logistica, Distribuzione deve garantirci, sin già nei “cambianti” nuovi orientamenti, nuove regole, nuovi obiettivi, costringendo tutto il mondo dell’autotrasporto a “darsi una regola” e, alla buon ora, mutare in simbiosi con un mondo che sta velocemente cambiando e che rischia di passarci accanto senza fermarsi. Bene fa Uggé, presidente di Conftrasporto, a ricordare che il nostro Paese non riesce a colmare il gap di efficenza con gli altri Paesi, ma vorremmo (anche) che la riflessione partisse dall’analisi delle differenze interegionali. Dalle istituzioni come l’Albo, che vediamo molto affaticato, da un Ministero molto sorridente quanto latitante, dalle Associazioni che non hanno (ancora) il coraggio di parlare al conto proprio ignorandone l’esistenza. 1, 100, 1.000 Cernobbio. 6 - N. 805 dicembre 2016
S
iamo stati tra i primi a complimentarci con Paolo Uggé riguardo alla acutezza dell’idea di Cernobbio, già lo scorso anno. Un moto d’orgoglio di tutto il settore trasporti, vilipeso, dimenticato, trascurato. L’idea di un unico, grande sistema ancorato sulla logistica e l’innovazione era ed è esaltante, ma dopo un anno
eccoci qui ad ascoltare eminenti studiosi di economia, oltre a Sangalli e a Uggé, illustrarci come e perché stiamo perdendo gli autobus per il futuro. E se lo scorso anno fece effetto il numero clou (40 miliardi/anno persi per l’inefficenza logistica), quest’anno è stato un Pil deficente e un ritmo di crescita in decimali a segnare negativamente il
Così l’Italia rimane indietro e si al lo Infrastrutture inadeguate e logistica inefficiente fanno crescere il rischio di marginalizzazione
N
on è confortante il quadro tracciato dal Rapporto dell’Ufficio studi di Confcommercio sui trasporti e sulla logistica in Italia, realizzato in collaborazione con Isfort e presentato in occasione del forum internazionale di Cernobbio. La punta dell’iceberg è rappresentata dal crollo di oltre il 24 per cento dei volumi delle merci movimentate (tutte le modalità) nel periodo 2010-2014, con un picco del -37 per cento per l’autotrasporto (10,3 per cento per il settore marittimo e +7,6 per cento per quello ferroviario). Il confronto con i principali Paesi europei è ancora più preoccupante. Mette,
TABELLA 1. LE MERCI TRASPORTATE. L’ITALIA E I PRINCIPALI COMPETITOR. VARIAZIONI % 2010-2014 Italia Germania Grecia Spagna Francia Olanda UK
Marittimo Autotrasporto Ferroviario -10,3 -37,0 7,6 10,1 11,6 2,6 30,9 -30,2 -46,2 13,4 -24,4 31,8 -4,2 -4,8 2,8 5,9 8,2 10,8 -1,7 -0,9 21,.6
TABELLA 2. VOLUME DI MERCI TRASPORTATE. L’ITALIA E I PAESI DI RECENTE ADESIONE ALLA UE. VARIAZIONE % 2010-2014 Italia Bulgaria Polonia Romania Slovenia
Marittimo Autotrasporto Ferroviario -10,3 -37,0 7,6 18,7 17,8 5,8 15,5 6,9 5,1 14,8 9,7 -4,1 23,4 -8,5 10,8
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EVENTI
implode
Istantanea di gruppo con ministro. Al fianco del responsabile del dicastero Infrastrutture e trasporti, Delrio, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggé, maestro di cerimonia dell’evento lacustre. In apertura di servizio una immagine dell’assise di Cernobbio 2016.
percorso della kermesse lacustre. Scoraggiati, leggiamo e rileggiamo le note dei presidenti di Confcommercio e Conftrasporti, e restiamo dubbiosi davanti al sorriso assonnato del signor Ministro Graziano Delrio.
L’Italia spezzata
Ai numeri che confrontano il Pil italiano con quelli dell’Unione europea preferiamo porre attenzione all’analisi delle differenti realtà del nostro Paese. Che senso ha confrontarci ancora con quell’Europa a 27 che è stato il vero disastro per tutti i Paesi della vecchia Ue mettendoci in sleale concorrenza con tutto l’Est, se poi all’interno del nostro Paese la macchina produttiva e distributiva lavora a velocità completamente differenti, creando disservizi su disservizi? Ancora una volta chiamiamo in causa Uggé, che il concetto lo ha ben chiaro e ha parlato senza mezzi termini di “strozzatura” e ha avuto il coraggio di parlare positivamente del Ponte sullo Stretto, che a nostro avviso rimane un’opera chiave non soltanto per il lavoro che genera e per le ricadute positive una volta operativa (completamento del corridoio 1 Berlino-Palermo), ma
anche perché un ponte, qualunque ponte, è un forte collante di territori, ha un valore positivo e propositivo, mai distruttivo. Se poi dobbiamo “aver paura” delle infiltrazioni della malavita organizzata, non ha senso criticare la Raggi per il niet ai Giochi Olimpici. Italia spezzata, quindi, come mostra senza appello la tabella della pagina successiva, anch’essa parte della documentazione redatta dal Centro Studi di Confcommercio.
l lontana dall’Europa infatti, in luce le distanze siderali che separano il nostro paese dalla Germania (+11,6 per cento nello stesso quinquennio) o dall’Olanda (+8,2). Di fatto, l’Italia è l’unica fra le nazioni fondatrici della Ue ad avvicinarsi ai livelli di contrazione della Grecia (-30,2 per cento) e della Spagna (-24,4). Anche il raffronto con i Paesi di recente adesione alla Ue non è consolante, poiché evidenzia il dinamismo di Bulgaria Nella pagina a fianco, la variazione percentuale delle merci trasportate nel periodo 2010-2014 suddivise secondo le diverse modalità (tabella 1). Vengono presi in esame i principali competitor del nostro Paese. Sotto, lo stesso confronto fatto, però, con le nazioni di più recente adesione alla Unione europea (tabella 2).
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(+17,8 per la modalità di trasporto stradale), Polonia (+6,9) e Romania (+9,7) nel quinquennio dal 2010 al 2014.
Perdiamo più degli altri
Un’analisi più approfondita del declino del sistema Italia rivela che nel nostro Paese, durante i cicli economici positivi, le quantità di merci trasportate crescono in misura minore del prodotto interno lordo (Pil), mentre nelle fasi recessive la riduzione dei volumi è pari a tre volte e mezzo il Pil. In altri termini, le perdite (di traffici) accumulate nei cicli negativi non vengono recuperate nei periodi di espansione. Così una riduzione dell’1 per cento del Pil si traduce in una contrazione del 3,5 delle merci trasportate, contro una crescita media dello 0,9 dei volumi
Follie&paradossi
Italia in piena riforma delle infrastrutture portuali, con sessanta accessi al Mediterraneo per tre quarti inutili. Italia che non riesce a dotare i porti chiave con LNG per le navi, in pieno ritardo di approvvigionamento esattamente come avviene per la gomma (78 punti in tutto il Paese). Italia delle 140.000 aziende di Autotrasporto, che a ben contarle forse non sono neanche 90.000.
TABELLA 3. COME È CAMBIATO IL PIL DAL 2014 AL 2016 - BASE: 1° TRIMESTRE 2014 = 100 Posizione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26
Paese Irlanda Malta Romania Repubblica Ceca Svezia Polonia Spagna Bulgaria Ungheria UK Slovenia Olanda Lituania Lettonia Estonia Cipro Germania Belgio Croazia Portogallo Francia Austria Danimarca Italia Finlandia Grecia
Variazione Pil 134,1 111,1 109,9 108,7 108,0 107,4 107,1 106,7 105,7 105,5 105,2 104,4 104,0 103,9 103,6 103,5 103,4 103,2 103,1 103,0 102,6 102,1 102,1 101,3 100,7 99,5
La variazione del Pil dal 2014 al 2016. L’Italia si trova agli ultimi posti della classifica, per 1,3 punti in area positiva. Tra i grandi Paesi fa poco meglio la Francia, al 21simo posto. Delle quattro “grandi malate” (Italia, Grecia, Spagna, Portogallo) meglio di tutte fa la Spagna, il cui Pil è cresciuto nel triennio del 7%. I dati di questo servizio sono stati estratti dal documento “Il costo dei deficit logistici”, Mariano Bella, Centro Studi Confcommercio.
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EVENTI
Tra numeri e statistiche di una Italia che non corre In linea con gli analoghi appuntamenti di Confcommercio, anche la seconda edizione del Forum Internazionale di Conftrasporto ha mostrato un carattere fortemente macroeconomico e di estrazione prevalentemente scientifica. L’appuntamento con la stampa è quindi uno dei momenti fondamentali per comprendere orientamenti e posizioni, e anche per per prendere atto delle indagini statistiche del centro studi di Confcommercio. Anche quest’anno i numeri sono stati presentati da Mariano Bella (primo da destra), dei quali vi diamo ampio report nella parte bassa delle pagine di questo servizio, mentre l’atteso intervento di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio (al centro, tra Paolo Uggé e Sergio de Luca, mentre il primo da sinistra è il presidente FAI Pasquale Russo), ha puntato sul valore della legge di stabilità come cardine per dare fiato a una ripresa che, a un anno di distanza, non ha mai mostrato vero slancio, e del quale i trasporti sono una vera cartina tornasole, Grafico 1. Volumi di merci trasportate per area 0
-9
-20
-26,7
-31,8
-33,4
-17
-24,1
Centro
Sud
Isole
Italia*
-17
-26
-34
Nord-Ovest Nord-Est
Una delle più drammatiche tabelle mostrate a Cernobbio. Maglia nera al sud, in crollo verticale di merci trasportate, ma i numeri sono impressionanti anche per le altre aree del Paese. Soltanto le isole e il Nord-Ovest mostrato una perdita sotto media.
TABELLA 4. VARIAZIONE PARAMETRI CONGIUNTURALI 2016 Var. % dati destagionalizzati ICC Produzione industriale Fiducia delle famiglie Fiducia delle imprese Occupati Pil
2° trimestre 3°trimestre -0,2 -0,2 -3,2 0,9 0,8 0,0
0,2 1,4 -2,3 -1,1 -0,1 n.d.
quando il Prodotto interno lordo lievita dell’1 per cento. Poprio l’andamento del Pil, confrontato con quello degli altri Paesi della Ue, costituisce un altro campanello d’allarme per l’Italia, che si piazza solo al 24° posto nella classifica dei principali Paesi europei relativa al triennio 20142016 (vedi classifica nella pagina precedente). Un altro dato molto negativo per il Belpaese riguarda le merci in entrata via strada. Dal 2003 al 2015 i traffici gestiti dalle imprese nazionali sono 8 - N. 805 dicembre 2016
con la continua morìa di aziende e la perdita di traffico. Soprattutto ferro e mare mancano all’appello, con una evidente strozzatura della parte meridionale del Paese di fatto separata dal resto d’Europa.
Italia in continua emorragia di aziende di autotrasporto che si esterovestono, per poi battersi il petto sul cabotaggio (perché di furbi e ipocriti siamo comunque sempre ben provvisti). Italia che deve attendere che un giudice amministrativo dica che sì, esiste l’acqua calda e che imporre le tariffe minime sulla sicurezza non è un reato di lesa maestà. Italia incapace di ristrutturare il sistema ferroviario interno, e che non riesce in una operazione semplicissima come esprimere un parere definitivo e qualificante sull’uso dell’alta velocità notturna per le merci. E tutto questo senza entrare nel merito del carico fiscale, della scarsa competitività, della perdita di 150.000 posti
di lavoro nel settore gomma, della diminuzione del 30 per cento degli investimenti in infrastrutture, dei due punti tondi di Pil pagati all’inefficenza. E bene fa Sangalli a temere l’aumento di un punto percentuale dell’aliquota Iva. Le polaroid di Cernobbio sono, in sostanza, queste. Anche l’evento più qualificante dal punto di vista dei contenuti che oggi abbiamo in Italia alla fine deve fare i conti con la nostra incapacità di agire secondo logica. A nostro modesto parere, anche interpretando i preziosi dati messi a disposizione, non ci si deve limitare a un iniquo confronto con gli altri Paesi. Si deve partire dal rendere in tutti i modi possibili, L’Italia un Paese equilibrato tra nord e sud. Almeno, provarci.
Nella tabella a fianco, alcuni dei principali parametri congiunturali italiani relativi al secondo e al terzo trimestre di quest’anno. Vengono presi in esame l’indicatore dei consumi di Confcommercio, la produzione industriale, l’indice di fiducia delle famiglie e delle imprese, i livelli occupazionali e la variazione del Prodotto interno lordo.
subito una contrazione del 13 per cento, passando da 140mila a 120mila unità.
calati del 60 per cento, pari a circa 3 miliardi di euro di mancato fatturato. Per contro, i carichi delle aziende dell’Europa dell’Est sono cresciuti del 700 per cento. In termini di quote di mercato, le imprese nazionali hanno accusato una perdita di quasi due terzi, passando da 32,7 al 12 per cento circa, mentre quelle dell’Est dal 2003 al 2015 sono salite dal 3 al 53 per cento. Sono cifre che trovano riscontri nella moria delle imprese di autotrasporto italiane nel periodo 2009-2015, quando il numero della aziende ha
I motivi del declino
Le ragioni del declino sono da ricercare soprattutto nelle carenze infrastrutturali e nell’arretratezza logistica, fattori che fanno perdere mediamente al sistema-paese 34miliardi di euro l’anno, pari a 2 punti percentuali del Prodotto interno lordo. Fra il 2007 e il 2015 gli investimenti si sono ridotti del 30 per cento, pregiudicando così la modernizzazione e la realizzazione delle infrastrutture. Questo fatto, che ha accentuato la separazione delle regioni del nord da quelle del sud, preclude all’Italia ritmi di crescita più elevati. Ma non bisogna dimenticare fra i motivi del declino l’eccesso di burocrazia, l’elevato carico fiscale delle imprese e il deficit di legalità. www.vietrasportiweb.com
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EDO R.B.D. EDO R.B.D. UN’INNOVAZIONE CHE FARA’ STRADA UN’INNOVAZIONE CHE FARA’ STRADA
10_12_Unrae 805_VT 30/11/16 15:38 Pagina 10
ATTUALITÀ
Autotrasporto italiano
Facciamolo restare
Sono 33mila le aziende che hanno chiuso i battenti negli ultimi anni e sempre di più quelle che guardano alla delocalizzazione come unica soluzione per sopravvivere. Il viaggio di GiPa in questo strategico settore troppo dimenticato di Tiziana Altieri
I
numeri dell’autotrasporto italiano degli anni 2008-2015 sono quelli di un bollettino di guerra. Sono 33.000 le aziende che hanno cessato l’attività lasciando senza lavoro poco meno di 149.000 persone, sessanta volte i dipendenti dell’Ilva di Taranto sulla quale si sono accesi più volte i riflettori: 43.000 autisti e 105.000 padroncini che non hanno potuto contare su alcun ammortizzatore sociale. A scattare un’istantanea al settore è stata GiPa in
occasione della conferenza stampa organizzata da Unrae Veicoli Industriali a Frascati lo scorso novembre per sottolineare la continuità del suo impegno nei confronti dei problemi e dell’evoluzione del sistema italiano di logistica e trasporto. In quale scenario operano le aziende tricolore? “In uno scenario - ha spiegato Marc Aguettaz, Amministratore Delegato di GiPA Italia - piuttosto complicato. L’Italia è l’unico tra i grandi paesi
Come si evince dalla Tabella 1 l’Italia occupa la 21esima posizione nella classifica LPI (Logistics Performance Index) che tiene conto delle opportunità della logistica offerte da 160 paesi e che vede al primo posto la Germania. In particolare, a pesare sul risultato italiano è l’inefficienza delle dogane e dei passaggi di confine. Non è quindi un caso che l’85 per cento del trasporto merci su strada dei veicoli italiani si svolga in ambito nazionale. TABELLA 1. LOGISTICS PERFORMANCE INDEX (INDICE DELLE PERFORMANCE LOGISTICHE). ANALISI DEI PARAMETRI 2016 Parametri Indice LPI totale L’efficienza della dogana e dei passaggi di confine Qualità dei trasporti e delle infrastrutture Facilitàdi organizzare spedizioni a prezzi competitivi Competenzae qualità dei servizi logistici L’abilitàdi tracciare lo stato delle spedizioni La frequenza del rispetto dei tempi di consegna Fonte: THE WORLD BANK
Paese leader Germania Singapore Germania Lussemburgo Germania Svezia Lussemburgo
Ranking Italia 21 27 19 17 21 20 22
Ranking 2007 22 29 23 21 21 21 27
Grafico 1. Ripartizione del traporto merci su strada tra nazionale e internazionale - Anno 2014 100% 90%
5%
10%
S
37.500
-64%
25.000
+41% vs 9 mesi ‘15
10 - N. 805 dicembre 2016
2016
2012 2013
2010 2011
2007 2008 2009
2004
2005 2006
2002 2003
2000 2001
1998 1999
0
2014 12.148 2015
12.500
20%
30%
70% 60% 50%
60% 95%
40% 30%
85%
80%
70% 40%
20%
40% 20%
10% 0%
60% 80%
90%
UK
Francia
Timidi segnali di risveglio per il mercato italiano che ben lontano dai volumi degli anni d’oro punta ad archiviare il 2016 con 21.000 unità. Grazie a ‘Superammortamento’ e Sabatini
50.000
15%
80%
L’Italia torna a crescere con i pesanti Grafico 1. Il recupero del mercato Veicoli Industriali > 3,5 t
europei ad aver registrato una variazione del Pil negativa (meno 7 per cento) negli anni 2007-2015. La Germania, da sempre locomotiva d’Europa, ha segnato un più 11, Polonia e Slovacchia hanno superato e sfiorato i 30 punti percentuali di crescita. Altro dato significativo è l’LPI, ossia il Logistics Performance Index che permette di mettere a confronto il comportamento e le opportunità della logistica di 160 Paesi. Ebbene l’Italia occupa la 21° posizione, davanti solo alla
piragli di luce all’orizzonte. Il mercato dei veicoli industriali italiano sembra finalmente dare timidi segnali di ripresa. A rendere noti i dati in occasione dell’incontro di Frascati è stata Cristiana Petrucci, Responsabile Centro Studi e statistiche di Unare. Nei primi nove mesi del 2016 sono state immatrico-
Italia Germania Spagna Polonia RomaniaSlovacchia ■ Internazionale
■ Nazionale
late 15.904 unità di peso superiore alle 3,5 tonnellate. E sebbene appaiano lontani i volumi degli anni d’oro (negli anni dal 2004 al 2007 si erano superate le 35.000 unità e nel 2008 si era sfiorata quota 33.500) il risultato è comunque confortante: a quattro mesi dalla chiusura dell’anno il mercato ha segnato un più 41 per cento rispetto a quanto archiviato nell’intero 2014. A giocare la parte del leone sono sempre gli heavy, i veicoli con peso totale a terra superiore alle 16,0 tonnellate che nel periodo gennaio-settembre hanno totalizzato 12.353 unità. Una crescita dovuta solo in parte all’impossibilità di rinviare nuovamente il rinno-
Un mercato che ha dovuto fare i conti con una vera e propria caduta quello dei veicoli industriali in Italia: dal 2008 al 2014 si sono perse il 64 per cento delle immatricolazioni. Nel 2016 finalmente il trend sembra invertirsi: nei primi nove mesi dell’anno è stato raggiunto il miglior risultato dal 2012. Come si vede sono gli over 16 tonnellate a rappresentare la fetta più grande del mercato e a spostarlo verso l’alto o il basso.
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ATTUALITÀ
Grafico 2. Le aziende di autotrasporto in Europa - Anno 2015 200.000
Aziende con 50 veicoli e più: 1.096
150.000
Dati in miliardi di km
60
53,4
50
50 veicoli e più: 3.500
40
77.779
30
15.573
Francia
Italia
20.500
17.889
Germania
■ Totale aziende
29.500 16.190 12.250 7.173 907 Polonia
Romania
17,3
Forza 96mila
Le aziende di autotrasporto in Italia oggi sono poco meno di 96.000, 1.100 circa con più di 50 veicoli. “L’Italia si conferma - ha continuato Marc Aguettaz il Paese dei padroncini. Sono ancora molte le aziende monoveicolari o comunque con meno di sei mezzi, circa 80.000 pari all’84,0 per cento del totale”. Aziende che hanno accusato in maniera forte la crisi e che, anche quando con grande coraggio e determinazione sono riuscite ad andare avanti, hanno dovuto rivedere i loro investimenti causando una vera e propria caduta dell’immatricolato, praticamente dimezzatosi rispetto al 2008. “A livello del
vo della flotta. “Ad avere un influsso positivo sui risultati 2016 - ha commentato Cristiana Petrucci - sono stati il ‘superammortamento’, ossia la possibilità di ammortizzare i beni strumentali il 140 per cento del costo di acquisto e la nuova Sabatini. Ad aver maggiormente beneficiato di queste agevolazioni è stato
103
76
74
70 60
+41% vs 9 mesi ‘15
2016
2014 9.098 2015
2012 2013
Base 100 il 2008
73 63
50
45
46
46
40 30 20 10 0 Immatricolazioni Fatturato vendita nuovo
Cresce il conto terzi
2010 2011
2007 2008 2009
2004
120 110 100 90 80
La metà del mercato, confermano i dati Unrae, oggi è fatta da trattori stradali (50,9 per cento contro il 32,3 del 2010), il 19,9 per cento da cassoni (32,1 nel
0 2005 2006
Grafico 4. Sintesi dei principali parametri in evoluzione anno 2015 (Base 100 il 2008)
IPT
Aziende
Parco Percorrenza Percorrenza Tonnellate circolante totale annua autostradale merci annua trasportate su mezzi nazionali
Grafico 3. Il mercato italiano per tipologia di veicoli
10.000
2002 2003
2015
soprattutto il targato pesante (47,8 per cento secondo un’indagine Assilea).”
-64%
2000 2001
2013
■ Percorrenza autostradale annua
sportata del 37 per cento con inevitabili ricadute su tutta la filiera, concessionari compresi. Nel 2014 questi ultimi hanno fatto segnare una perdita pari a 27,5 milioni di euro. “In una congiuntura economica estremamente negativa gli operatori italiani - ha detto Aguettaz - devono fare i conti
30.000
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2010
2008
nuovo - ha aggiunto l’ad di GiPa - si sono persi 11,7 miliardi di euro, 1,7 miliardi l’anno dal 2008 al 2015, che si traducono in 92 milioni di euro di Ipt”. Considerando come base 100 il 2008 si vede che il parco circolante è diminuito del 24 per cento, le percorrenze annue del 26 e la quantità di merce tra-
40.000
20.000
17,8
17,2
16,9
■ Percorrenza totale annua
Grafico 2. Il recupero del mercato dei veicoli > 16 t
1998 1999
0
Slovacchia
Lo scenario dal 2008 al 2015 è cambiato in maniera drastica: il Grafico 4 mostra che le registrazioni di nuovi veicoli pesanti sono più che dimezzate, le aziende sono diminuite del 26 per cento, il parco circolante si è ridotto del 24 e le tonnellate di merci trasportate su mezzi con targa italiana del 37 per cento. A rimetterci anche le casse dello Stato.
38,9
10
■ Aziende con 6 veicoli e più
Spagna tra i Paesi del G5. A penalizzarla sono soprattutto le inefficienze delle dogane e dei passaggi di confine”. Non stupisce quindi che l’85 per cento dei trasporti merci su strada dei veicoli italiani venga svolto in ambito nazionale contro il 40 per cento di Polonia e Romania e il 20 della Slovacchia.
48,3 40,0
20
50.000
0
70
Aziende con 50 veicoli e più: 1.850 159.600
Aziende con 128.300
100.000 95.788
L’Italia è il paese delle piccole-medie aziende: l’84,0 per cento ha meno di 6 mezzi e solo l’1 per cento ne ha oltre 50. La Polonia conta il maggior numero di imprese di autotrasporto in Europa, 160mila, il 10 per cento con oltre 6 mezzi. Il grafico 3 evidenzia come siano diminuite le percorrenze nella Penisola post-crisi.
Grafico 3. Totale percorrenza del parco > 3,5 t italiano
Il Grafico 3 mostra la ripartizione del mercato secondo la tipologia di veicoli: oggi oltre il 50 per cento è rappresentato dai trattori, seguiti da cassoni e furgoni. A inizio decennio trattori e cassoni avevano pari peso con un 32,0 per cento circa. Segno che il mercato si è spostato su veicoli meno specializzati.
2010
32,3
32,1
17,6 5,5 5 7,5
2011
39,4
27,2
18,3
4,93,7 6,5
2012
43,3
24,8
16,4
5,7 3,7 6,1
2013
50,2
21,1
15,2
5,4 3,3 4,7
2014
45,7
22,8
15,5
6,9 3,8 5,3
2015
50,3
20,3
14,8
6,1 3,2 5,3
13,7
5,7 3,5 6,3
6 mesi 2016
19,9
50,9 0
25
50
75
■ Trattore stradale ■ Cassone ■ Furgone
■ Altre
■ Cisterna
100 ■ Altro
2010), il 13,7 da furgoni (17,6 a inizio decennio) e il restante dalle altre tipologie di allestimento. Un trasporto, quindi, sempre meno specialistico. E diventa sempre più rappresentativo il conto terzi: tra vincolato e libero raggiunge una quota del 78,6 per cento. N. 805 dicembre 2016 - 11
10_12_Unrae 805_VT 30/11/16 15:38 Pagina 12
Il cambiamento è in corso
ATTUALITÀ
Grafico 5. Struttura del salario medio mensile di un autista 3.000
€2.750
€2.520
+83% +130%
2.000
€1.480 €1.480
€1.480 1.000
€1.100
0
Francia
Italia ■ Netto
■ Lordo
€790
€650
€475
+66%
Polonia
■ Costo aziendale
Grafico 6. Difficoltà incontrate in Italia nella gestione operativa dell’attività 65%
Pressione fiscale Costi di gestione (lavoro, carburante, manutenzione, ...) Difficoltà burocratiche
61% 51%
Controlli sulla sicurezza più frequenti
34%
Lentezza della giustizia (recupero crediti, ...)
20%
0%
10%
20%
30%
40%
È soprattutto la pressione fiscale a rendere difficile la vita alle aziende di autotrasporto italiane: viene segnalata come una difficoltà dal 65 per cento del campione. Preoccupano molto meno carenze infrastrutturali, accesso al credito, sostenibilità ecologica vincolante e lentezza dei pagamenti delle PA.
50%
60%
70%
nel caso degli over 16 tonnellate con il 62 per cento dei veicoli ante euro 4.” Le previsioni di Unrae per il 2016 parlano di 21.000 unità complessive over 3,5 tonnellate, 16.500 delle quali sopra le 16 con un incremento del 38,0 per cento rispetto al 2015. Segno che le misure fiscali funzionano.
E nel resto d’Europa le cose come vanno? Nessuno dei principali mercati è tornato ai livelli pre-crisi: la Germania è sotto del 15,2 per cento rispetto al 2008, la Francia del 26,1. Fa eccezione la Polonia che con 22.437 unità nel 2015 si attesta su un più 0,6 per cento rispetto al 2008. Effetti della delocalizzazzione...
Grafico 5. Rimorchi e semirimorchi > 3,5 t 2015 6 mesi 2016
29,1%
20.000
+35% vs 9 mesi ‘15
15.000
-59%
■ Trasporto cose in conto terzi vincolato ■ Trasporto cose in conto terzi libero ■ Trasporto cose in conto proprio ■ Esente licenza di trasporto cose
12 - N. 805 dicembre 2016
6.650
5.000 13,8% 7,7%
0 2004
45,1% 33,2% 14,6% 7,2%
2005 2006
39,4% 34,5% 17,5% 8,7%
2002 2003
40,8% 36,7% 15,5% 7,0%
2000 2001
36,8% 33,1% 20,2% 9,8%
2016
2014
2014 2015
2013
2012 2013
2012
1998 1999
12,1%
30%
“Certo è che dopo anni di profonda crisi - ha sottolineato la responsabile del centro studi e statistiche - il parco circolante italiano sopra le 3,5 tonnellate è decisamente datato: il 70 per cento è ante Euro 4 e se questo trend non si inverte ci vorranno 22 anni per sostituirli tutti. Le cose vanno un po’ meglio
43,2% 35,4%
34,4% 32,1% 21,3% 12,2%
20%
La delocalizzazione delle attività - attraverso fusioni, trasformazioni o un vero e proprio esodo - sembra quasi la natu-
Un esodo oltre confine
10.000
26,8%
10%
anche con una pressione fiscale particolarmente pesante. È questa la difficoltà principale segnalata dalle aziende
di autotrasporto intervistate. Al secondo posto i costi di gestione e al terzo le difficoltà burocratiche”.
2010 2011
32%
2011
4% 0%
rale conseguenza. Secondo lo studio GiPa il 10 per cento delle aziende possiede almeno una filiale all’estero, contro il 5 per cento del 2013.“I motivi principali? Costi di gestione più bassi (lavoro, carburante e manutenzione, una normativa del mercato del lavoro più favorevole e una pressione fiscale inferiore. ”
Grafico 4. Sempre più rappresentativo il conto terzi 2010
7%
Difficoltà accesso crediti
6%
Lentezza pagamenti della PA
12%
Difficoltà burocratiche
11%
Sostenibilità ecologica vincolante
15%
Pressione fiscale
14%
Difficoltà accesso credito
23%
Normative mercato del lavoro
27%
Carenza infrastrutture
45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5%
Costi di gestione (lavoro, carburante, manutenzione)
31%
Normative mercato del lavoro
Il Grafico 4 mostra come negli anni sia cresciuto il peso del conto terzi: nei primi sei mesi 2016 ha contribuito all’immatricolato con un 78,6 per cento contro il 61,1 del 2010.
Grafico 7. Motivi della delocalizzazione
2007 2008 2009
Perché le aziende preferiscono assumere in Polonia lo spiega il grafico 5: il salario lordo è meno della metà di quello italiano, 650 euro contro 1.480, e il costo aziendale è addirittura 3 volte inferiore. Costi aziendali simili a quelli italiani per la Francia dove il salario netto, però, è decisamente superiore.
“L’efficienza del trasporto e della logistica è fondamentale per l’economia. E lo è tanto più per un paese come l’Italia, che risulta al quinto posto nella classifica mondiale di quelli esportatori.” Parole di Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae, impegnatissimo nel promuovere il settore e nel sensibilizzare il Governo sull’importanza che riveste per il nostro sistema paese. “Oggi - ha detto - ciascuno deve fare la sua parte: lo Stato con interventi di sostegno a carattere strutturale, le case costruttrici di veicoli che stanno lavorando con impegno e serietà per un trasporto sostenibile e i driver che devono utilizzare al meglio le tecnologie oggi disponibili per ridurre impatto ambientale e aumentare la sicurezza sulle strade.” E proprio a Frascati Unrae ha annunciato la partecipazione al Progetto di formazione predisposto dal comitato centrale dell’Albo per promuovere la figura del conducente di veicoli industriali. “Un atto concreto - ha aggiunto Fenoglio - col quale si ribadisce l’attenzione delle aziende associate a Unrae per il mondo dei giovani e del lavoro.”
In crescita anche le immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi: 10.700 le unità archiviate nei primi 9 mesi del 2016, il 35 per cento in più di quanto realizzato durante l’intero 2014, l’anno peggiore per il settore del trainato italiano, quando ci si è fermati a 6.650 unità.
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13_13_OITA 805_VT 24/11/16 15:12 Pagina 13
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- Bollettino n°6 A SALERNO SONO AVANTI. ECCO LA PIATTAFORMA ORTOFRUTTA “MADE IN FAI”
U
n consorzio di autotrasportatori per portare le eccellenze della produzione agricola della Campania nel Nord Italia e in Europa. Un’idea che viene dal basso e che il coordinamento regionale della Federazione autotrasportatori italiani ha raccolto per offrire la massima disponibilità al progetto che sta per nascere. “Gli autotrasportatori della Piana del Sele e dell’Agro Nocerino Sarnese in Campania, sono interessati alla costituzione di un Consorzio unico per offrire un servizio di ritiro e consegna della merce, con standard di qualità e tempi rapidi, in linea con le esigenze delle piattaforme logistiche”, ha spiegato Angelo Punzi, segretario del coordinamento regionale Fai. “Il consorzio non è l’unica possibilità, può essere un’Ati o una cooperativa. Sono solo scatole giuridiche all’interno delle quali creare contenuto. Interessante formare - come stiamo facendo - imprenditori e figli di imprenditori del trasporto per trovare con loro la formula giusta, avvicinando le aziende in modo sano, consentendo al contempo lo sviluppo di un’economia che vogliamo condividere con gli altri Paesi europei. L’Italia è una Paese che fa mangiare bene il mondo, una convinzione diffusa, che è un grande volano economico”. Come è nata l’idea del consorzio? “L’idea è nata da un fattore esterno: un ricevitore di frutta e verdura ha pensato di accentrare l’offerta dei servizi di trasporto per ottimizzare la sua logistica. È una buona idea, che deve essere calibrata sul territorio, in cui operano già numerose piccole e medie aziende di autotrasporto. Il Coordinamento Fai ha colto le istanze e ha deciso di intervenire, dialogando con la committenza e con gli stessi autotrasportatori. L’obiettivo ora è di far lavorare insieme gli autotrasportatori storici, offrendo un servizio di ritiro e consegna della merce, con standard di qualità e tempi di consegna sempre più in sintonia con le esigenze delle piattaforme logistiche”. Come agisce Fai in questo scenario? “Ci proponiamo di accompagnare le azien-
de in questo percorso, stimolando anche il territorio a fare di più, facendo da tramite con i comuni e le istituzioni per far sì che ci siano anche le infrastrutture necessarie a far funzionare il progetto. Le aziende hanno bisogno di spazi dedicati ai magazzini per lo stoccaggio, di una logistica agevolata, per far arrivare la merce il fresco in questo caso - ai suoi destinatari nelle migliori condizioni possibili”. Quali sono le criticità tipiche del trasporto dei prodotti ortofrutticoli? “Al Sud abbiamo ancora qualche difficoltà rispetto al Nord in termini di organizzazione, che vogliamo risolvere insieme a tutti gli attori della filiera, ma proprio gli input che vengono dal basso, da chi lavora ogni giorno in strada per trasportare merci, spingono a soluzioni intelligenti per far sì che i nostri prodotti possano conquistare altre piazze europee. Le flotte di autotrasportatori di veicoli industriali che siano in grado di mantenere il prodotto nelle migliori condizioni le abbiamo, la più grande difficoltà è far sedere gli imprenditori, da sempre separati per diffidenza, allo stesso tavolo. Una diffidenza che possiamo noi di Fai sconfiggere, perché la nostra associazione in questi anni ha dimostrato quanto teniamo allo sviluppo dei nostri imprenditori. Siamo passati da 0 a 1700 aziende associate, possiamo essere un punto catalizzatore per la nascita di questi consorzi, per garantire a tutti la neutralità di ciò che andiamo a fare. Siamo riusciti con la nostra organizzazione a diventare un riferimento nazionale e internazionale, dimostrando una capacità di dialogare con i massimi interlocutori nazionali ed europei. A proposito di Europa, insieme a Confcommercio abbiamo portato un ufficio importante a Bruxelles per anticipare la normativa europea che riguarda l’Italia e dialogare con i vari interlocutori prima che la direttiva cada addosso alle aziende italiane”. Come si opera in altre parti d'Europa? Qual è lo standard di servizio offerto? “L’Italia è un discorso a sé a causa della sua conformazione geografica: è stretta e lunga;
Con il patrocinio di
le infrastrutture - quando ci sono - soffrono di questa forma, un handicap che può essere superato con l’intermodalità. Sarebbe bello avere l’organizzazione logistica e strutturale di paesi come il Belgio e l’Olanda che, trovandosi al centro dell’Europa, sono riusciti a diventare un punto di riferimento per la movimentazione di merci in tutta Europa”. I prodotti non viaggiano solo via terra. Gli autotrasportatori sono però il trait d’union con il trasporto via mare e via ferro... “Sì. Ne abbiamo discusso proprio recentemente al Forum Internazionale Conftrasporto a Cernobbio. La parola d’ordine scaturita dal vertice è intermodalità. Se in tutto il mondo c’è desiderio di frutta e verdura italiane, possiamo essere noi il riferimento, intervenendo per modernizzare raccolta e trasporto merci in una logica di efficientamento e coordinamento. Gli autotrasportatori vivono tutte le difficoltà che possono esserci nella filiera del trasporto merci e possono portare soluzioni. L’incapacità di fare sistema condanna tutti, mentre noi vogliamo superarla dando a porti, ferrovie, gomma e aeroporti la giusta importanza, per rendere fluidi i traffici e dare un unico costo/paese che integri le diverse modalità”.
Angelo Punzi, segretario del coordinamento regionale di FAI.
Intervista di Claudia Bonasi
GRUPPO FEDERTRASPORTI
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Arte e scienza del cibo
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N. 805 dicembre 2016 - 13
14_18_Prova Fiat 805_VT 25/11/16 15:56 Pagina 14
PROVA SU STRADA
N.b.: tutte le prove di Vie&Trasporti sono eseguite nel pieno rispetto del Codice della Strada. Essendo test d’uso, che simulano una normale giornata di lavoro , sono anch’essi soggetti a fattori contingenti, quali le condizioni meteorologiche e la situazione del traffico. Ovviamente imprevedibili. Per consentire al lettore di conoscere meglio le condizioni in cui è stata eseguita la prova su strada, Vie&Trasporti pubblica il “bollone” Meteo & traffico, comprendente le informazioni relative al tempo e alla situazione stradale incontrate durante il test. Si ringraziano, per la collaborazione, il Gruppo CentroEdile di Villasanta e la Cava Campana di Buscate.
Fiat Fullback turbodiesel 2.4 180 Cv 4Wd Lx Euro 5b
La trazione, la sterrato tot. km 22,0
Buscate 177 m
Cava km 0,0 100 m 126 m Cascina Gobba km 35,4 156 m Arluno km 13,6
14 - N. 805 dicembre 2016
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PROVA SU STRADA
Di’ la tua con un tweet! @rivista_vt #vt805fullback
sua particolarità Telemetria
Sempre che puntiate sulla versione 4WD Lx, dotata di un differenziale centrale che gli consente di viaggiare con lo stesso comfort di un 4x4 permanente. Un plus che si paga però sotto il profilo dei consumi, almeno con la motorizzazione ancora Euro 5 Tara veicolo (kg) 1.875 1.500
1.600
1.700
1.800
1.900
2.000
1.800
2.000
2.200
2.400
2.400
2.600
2.800
3.000
50’’
lento
Giri @ 90 km/h 1.500 1.400
1.600
Giri @ 130 km/h 2.100 2.000
2.200
Accelerazione 0-130 km/h (secondi) 25”,00 veloce
20’’
30’’
40’’
Consumo carburante (km/l) 6,74 basso
9
7
8
6
alto
Media oraria (km/h) 49,5 70
60
50
40
30
20
MEDIE ORARIE & CONSUMI ■ statale ■ off road ■ autostrada ■ Cava (150 m) ■ Cava (150 m) ■ Buscate (177 m) ■ Arluno (156 m) ■ Arluno (156 m) ■ Milano Gobba (126 m)
TOTALI:
Index performance 427,4 500 490 480 470 460 450 440 430 420 410 400
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Tralasciamo di perdere tempo nel tentativo di scovare le differenze tra il Fiat Fullback e il Mitsubishi L200, perché escludendo la calandra, i cerchi in lega e i badge - non ce ne sono affatto. La partita tra il marchio italiano e quello giapponese si gioca quindi tutta sul mix prezzo-dotazioni e sulla rete di vendita-assistenza, che vede Fiat assolutamente surclassare il partner orientale lungo lo Stivale. Il perché poi Torino abbia puntato su Tokyo e non su altri lidi potrebbe essere dettato dal canale già aperto anni fa da Chrysler (ora in orbita Fiat). Ma anche dalla voglia di proporre un pick-up dallo schema meno convenzionale, capace di viaggiare anche con la trazione 4x4 permanentemente inserita, come solo il Mitsubishi L200 sa fare.
di Gianluca Ventura foto di John Next
Km
Tempo
Velocità km/h
Consumo km/l (lt/100 km)
22,0
34’
38,8
4,00 (25,00)
13,6
15’
54,4
9,07 (11,03)
35,4 71,0
37’ 1h26’
57,4 49,5
10,00 (10,00) 6,74 (14,84)
Diesel consumato = 10,540 litri. Tratto in cava in 4x4, su strada in 4x2. Peso durante la prova = 2.910 chilogrammi. Fabbricato in Thailandia. Prezzo, al netto di optional e Iva, della versione Doppia Cabina Td 2.4 4Wd 180 Cv Lx stop/start: € 29.500
N. 805 dicembre 2016 - 15
14_18_Prova Fiat 805_VT 25/11/16 15:57 Pagina 16
PROVA SU STRADA
Interno
Alla guida
Un po’ troppo saltellante, il Fullback termina la giornata in cava e su strada con un 6,74 chilometri/litro, che non è molto brillante, essendo mediamente un chilometro sotto la più diretta concorrenza. Se a ciò si somma una media oraria di neanche 50 all’ora, occorre concludere che avere tanta cavalleria sotto il cofano (nessuno dei pick-up fin qui provati da Vie&Trasporti aveva così tanta potenza) non sempre sia conveniente. Si sentono eccome i ben 430 Nm di coppia, quelli che consentono di staccare uno 0-130 solo di qualche decimo sopra il record del Nissan. Anche il differenziale centrale presenta il conto, ma la guida in 4x4 ne guadagna in maneggevolezza e stabilità sui percorsi misti.
PRESTAZIONI A CONFRONTO (modelli 4x4) Modello
Fiat Professional Fullback 2.4d 4Wd E5b Ford 118/160 Ranger Xlt 2.2 TDCi 160 E5b Nissan 118/160 Np 300 Navara 2.3 dCi E5b+ Tata 110/150 Xenon 2.2 Vtt Dicor Dle 4x4 E5
Sopra, la plancia col sistema d’infotainment centrale, invariata rispetto al Mitsubishi L200. Sotto, da sinistra, il cluster strumenti, la levette ancorate al piantone di sterzo, e il tunnel centrale con portaoggetti più portabottigliette. In basso, sempre da sinistra, il vano portaoggetti fronte accompagnatore, l’abitacolo visto dal fronte, il divanetto posteriore completo di bracciolo centrale e l’interno porte anteriori.
Le misure rilevate
MISTER METRO Cabina (mm)
Lunghezza (utile/max) 1.580/2.290 Larghezza (utile/max) 1.320/1.550 Altezza int. (utile/max) 1.140/1.140 Larghezza porta anteriore (utile/max) 715/860 Altezza porta anteriore 1.050/1.120 Larghezza porta posteriore 670/745 Altezza porta posteriore 1.065/1.090 Distanza tra terra e soglia porta 540 Diametro volante 370
16 - N. 805 dicembre 2016
Vano di carico (mm)
Lunghezza 1.430/1.450 Larghezza (utile/max) 1.450/1.520 Larghezza tra passaruota 1.100 Altezza sponde 490 Larghezza apertura posteriore 1.340 Angolo apertura sponda posteriore 90° Altezza soglia carico posteriore 875
0
Potenza kW/Cv 133/181
Coppia Nm 430
Marce n° 6+6
Consumo km/l 6,74
385
6+6
7,57
403
6+6
7,93
320
5+5
9,53
L’index performance tiene conto di consumo gasolio e media oraria.
1
2
3
4
Ingombri dichiarati (mm) Lunghezza Larghezza Altezza massima da terra Altezza minima da terra Passo Sbalzo anteriore Sbalzo posteriore Carreggiata anteriore Carreggiata posteriore Diametro di volta
5.282 1.815 1.780 205 3.000 865 1.420 1.520 1.515 11.800
5
6
7
8
9
Masse (kg)
Tara (senza conducente) Massa tecnica ammissibile 1° asse Massa tecnica ammissibile 2° asse Portata utile Peso totale a terra
Varie
Angolo di attacco Angolo di dosso Angolo di uscita Altezza di guado Pendenza superabile
gradi gradi gradi mm gradi
10
1.875 1.260 1.840 955 2.905 30 24 22 600 70
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11
0
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PROVA SU STRADA
Esterno
In cabina
Il feeling è 100 per cento giapponese, senza alcun elemento caratterizzante Fiat (tranne il logo sul volante). E qui, o si ama o si odia. A centro plancia troneggia un sistema d’infotainment non molto intuitivo, pilotabile anche dal controller sulla razza sinistra del volante. Mentre quella a destra è dedicata solo al cruise control. Anche il cluster strumenti resta quello dell’L200, con in mezzo un display lcd e la sagomina che ti ricorda il tipo di trazione inserita. Sette gli airbag.
Vano di carico
Internamente rivestito in plastica, il cassone offre solo quattro occhioni fermacarico e neanche moto heavy duty.
PICK UP HIT AdBlue % -
Velocità km/h 49,5
Acceler. 0-130 km/h 25’’,00
Peso kg 2.910
Index Pubbl. performance n° 427,4 805
-
51,3
29’’,00
3.200
443,9
801
-
45,3
24’’,41
2.960
435,4
798
-
58,3
30’’,06
2.950
485,7
768
Assolutamente identico al Mitsubishi L200, non fosse per il bollone a centro sponda. Sotto, da sinistra, fiancate più anteriore del pick-up nippoitaliano e la telecamera del retrovideo. In basso, sempre da sinistra, il tappo del serbatoio difficile da riempire fino all’orlo, uno dei quattro esili occhioni fermacarico, il rivestimento plastico by Mopar (controllata Fca) e le pedane fissate nell’interasse del veicolo.
A indice maggiore corrisponde una migliore prestazione.
1
0
1
2
3
4
Trasmissione
Cambio manuale a sei rapporti più altrettante ridotte (2,566). La trazione 4x4 è inseribile elettronicamente (altrimenti è posteriore) con differenziale centrale. Rapporto finale di riduzione 3,692. Marcia 1a 2a 3a 4a 5a 6a Retro
Rapporto 4,280 2,298 1,437 1,000 0,776 0,651 3,959
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5
6
7
8
9
Sospensioni
Anteriori a ruote indipendenti a quadrilatero con molle elicoidali e barra stabilizzatrice. Dietro, assale rigido con molle a balestra ellittiche quadrifoglia.
10
11
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Design
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Fanno tutto in Giappone quelli di Mitsubishi. Fiat ci mette solo qualche ritocchino a livello della calandra e dei cerchioni. Null’altro.
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Meteo & traffico
Freni
Impianto frenante misto, con dischi ventilati anteriori da 406 millimetri di diametro e tamburi da 295 sul posteriore, tutti all’interno di ruote qui da 17 pollici equipaggiate con pneumatici Toyo A28 Open Country M+S 245/65 (111 S). Di serie, l’Esp con sistema antiarretramento.
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23
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PROVA SU STRADA
Sottopelle
Non ci graffeesterne per teloni, né la presa elettrica stagna nel cassone, chiuso da una sponda con retrocamera.
Linea esterna
Filante, non c’è dubbio. Una delle più originali nel panorama pick-up attuale, grazie alla parete retrocabina tondeggiante e al taglio a salire dei finestrini posteriori.
La driveline
L’esemplare del test - un Lx - monta il sistema di trazione 4x4 semipermanente che Mitsubishi chiama Super Select e che qui ribattezza Full Time con selettore elettronico nei pressi della cloche cambio che consente il passaggio dal posteriore all’integrale viaggiando sotto i 100 orari. A centro telaio c’è un differenziale centrale Torsen, supportato da tre frizioni a controllo elettronico che gestiscono la trasmissione della coppia motrice alle ruote. Quattro le selezioni. Alle 2H e 4H s’affiancano la 4HLc, che prevede il blocco del differenziale centrale distribuendo la coppia equamente fra ruote anteriori e posteriori, e la 4LLc, che oltre al blocco del differenziale centrale inserisce le ridotte. Pagando un extra s’ottiene il bloccaggio elettronico del differenziale posteriore. Sotto il cofano un quadricilidro 2,4 litri tutto in alluminio, il 4N15 di Mitsubishi con l’innovativo sistema per la variazione della fasatura delle valvole Mivec. Un motore qui ancora proposto in salsa Euro 5b, nella taratura regina da oltre 180 Cv abbinato a un cambio manuale un po’ impreciso.
Il motore è il 2,4 litri in alluminio DI-D firmato Mitsubishi. Sotto, da sinistra, il selettore del tipo di trazione, la sospensione anteriore a ruote indipendenti, il ponte posteriore più il differenziale centrale. In basso, ancora da sinistra, il servofreno, batteria più prima scatola fusibili nel vano motore, il turbocompressore a geometria variabile e il secondo gruppo fusibili localizzato in cabina, sotto il piantone dello sterzo.
MOTORE Specifiche
Marca e modello Mitsubishi 4N15 Architettura 4 cilindri in linea Alesaggio x corsa (mm) 86x105,1 Cilindrata (cc) 2.442 Rapporto di compressione 15,5:1 Distribuzione bialbero a camme in testa Valvole per cilindro 4 Aspirazione turbo a geometria (turbo/intercooler) variabile/sì Sistema d’iniezione common rail piezo
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0
1
2
Pressione d’iniezione (bar) 2.000 Peso a secco (kg) n.d. Capacità coppa dell’olio (l) n.d. Potenza (kW(Cv)/giri) 133(181)/3.500 Potenza specifica 54,50(74,12) (kW(Cv)/l) Coppia (Nm/giri) 430/2.500 Coppia specifica (Nm/l) 175,95 Riserva di coppia (%) 18,3 Consumo specifico n.d. (g/kW-h @ giri) Inquinanti Euro5b/ (omol./sistema) Doc+Egr+Dpf
3
4
5
6
7
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Potenza
9
10
11
12
13
Coppia
kW
Nm
rpm
rpm
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SPORT
Al Rally d’Algeria...
Le auto dietro Il mezzo più adatto per andare forte in un rally-raid è il camion. Lo dimostra la classifica finale della neonata corsa algerina, dove a dominare sono stati i pochissimi truck di Gianluca Ventura foto di Sonja Vietto Ramus
L
o diceva già il buon Perlini, quando col suo camion dei pompieri aeroportuali correva e stravinceva alla Dakar, spesso distaccando di ore auto e moto: “Per un rally-raid molto meglio il camion: sei alto, vedi gli ostacoli prima degli altri e riesci ad anticipare le decisioni. Così vai più forte”. Vero, verissimo. La dimostrazione viene fresca fresca dal 1° Rally d’Algeria, disputatosi dal 30 ottobre al 6 novembre scorsi sulle sabbie magrebine, dove i soli tre camion iscritti hanno tenuto in scacco le numerose automobili partecipanti. Riuscendo perfino a vincere nella categoria ‘auto’, dando quasi un’ora di distacco al secondo classificato.
La volpe del deserto
A compiere l’impresa un veterano delle sabbie, più vicino ai settanta che non ai sessanta d’età: il bergamasco Marino Mutti, col suo fido Mercedes-Benz Unimog U400 da 350 cavalli. Un camion plurititolato, visto più volte alla Dakar e in mille altri rally-raid, sempre nelle posizioni alte della classifica. www.vietrasportiweb.com
Per Mutti, questa d’Algeria è stata una corsa di riscaldamento in vista della Dakar che verrà, dal 2 al 14 gennaio prossimi, in Sudamerica. E a cui potrebbe partecipare anche Ulysse, l’Iveco Eurocargo 140E24W nelle mani del terzetto Pattono-SimonatoMoiana, giunto quarto alla fine della corsa. Così come l’equipaggio, anche il veicolo è una vecchia conoscenza dei raid. La base è infatti quell’Eurocargo utiliz-
zato da Luisa Trucco nella Dakar di otto anni fa, ma abbondantemente rimaneggiato. A partire dal motore, ora un Tector 6,7 litri di derivazione marina portato a 550 cavalli con 2.600 Newtonmetro di coppia, abbinato a un cambio Zf S 109 otto più otto marce. Ma anche a livello di cabina e di ‘ciclistica’ s’è lavorato molto. Diciannoevesimo posto infine per l’ultimo e terzo dei camion in corsa, il vecchio Man M2000 pilotato dal terzetto Benbekhti-Benbekhti-Fauvel, che ha comunque lasciato dietro di sé otto auto.
Nella foto grande, l’equipaggio di Ulysse, com’è stato battezzato il rimaneggiato Eurocargo 140E24W monotraccia a trazione integrale (prima foto in alto, a lato), già utilizzato da Luisa Trucco in una Dakar. Più sotto, il Man M2000 e il camion vincitore, il Mercedes-Benz Unimog U400 di Marino Mutti. Il bergamasco, veterano dei raid, porta a casa la prima piazza niente meno che della classifica auto (a lato il momento della sua premiazione).
Un tracciato, questo del Rally d’Algerie, lungo circa 2.500 chilometri, 1.400 dei quali di prova speciale. Con partenza e arrivo nella capitale del paese, Algeri. Sette tappe in tutto (due delle quali di trasferimento) con due boucle in mezzo al deserto sabbioso costellato di dune. Dove il fesh-fesh non perdonava. N. 805 dicembre 2016 - 19
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EVENTI
.AUTOMOTIVE.
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e qui la festa Prove in pista, workshop e non solo... Il paddock dell’Autodromo di Monza in occasione di TruckEmotion/vanEmotion si è trasformato in un grande spazio espositivo. In vetrina i veicoli di ultima generazione ma anche prodotti e servizi per chi ha fatto del trasporto il suo core business: dai pneumatici agli allestimenti per il trasporto a temperatura controllata, dagli oli lubrificanti ai sistemi di gestione delle flotte, fino alle carte carburanti e la componentistica. Ecco chi ha animato l’edizione targata 2016
.ALLTRUCKS.
Per il trasporto di alimenti a temperatura controllata o di farmaci si possono utilizzare veicoli allestiti ad hoc o i contenitori isotermici e refrigerati sviluppati da Melform (www.melform.com). Tantissime le soluzioni disponibili che si differenziano sia per la capacità, sia per la temperatura che sono in grado di garantire. I vantaggi per gli operatori sono tantissimi: da un investimento contenuto alla possibilità di effettuare trasporti multitemperatura contemporaneamente.
.BRIVIO & VIGANÒ.
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Terminato il periodo di garanzia sono molti i veicoli che per la manutenzione si spostano sugli operatori indipendenti. Chi non è disposto a scendere a compromessi in fatto di qualità può puntare sul network Alltrucks Truck & Trailer Services, la soluzione di assistenza multimarca su veicoli pesanti e rimorchi creata da tre specialisti del settore, Bosch, Knorr-Bremse e Zf. Oggi sono 225 le officine Alltrucks in Europa, 25 delle quali nel nostro paese, le altre distribuite tra Germania, Austria, Svizzera, Olanda (www.alltrucks.it).
.MELFORM.
.GENERAL CAB.
General Cab Group nella vetrina dell’Autodromo di Monza ha mostrato le sue avanzate soluzioni per il settore automotive: dai sistemi di ventilazione (12, 24, 36 e 48 Volt) ai sistemi elettromeccanici (cablaggi per auto, truck, veicoli movimento terra, motori per tergicristalli etc.). In comune hanno una raffinata tecnologia e l’utilizzo di materiali in grado di garantire durata e affidabilità nel tempo (www.generalcab.com).
.VDO CONTINENTAL.
Un’azienda italiana che ha saputo sposare l’innovazione tecnologica e digitale per offrire una logistica sempre più Smart: è Brivio&Viganò. All’autodromo di Monza ha messo in mostra una piccolissima parte della sua mega flotta green, composta da oltre 400 mezzi tra trattori, autocarri e semirimorchi, molti dei quali con allestimento isotermico, e ha spiegato attraverso Marco Possa, responsabile IT, come affrontare la sfida del (trasporto) freddo puntando proprio sulla tecnologia.
Con quali equipaggiamenti incrementare la sicurezza su strada e fornire un ausilio ai driver nel loro lavoro quotidiano? La risposta è arrivata da Vdo Continental, che a Monza ha portato un truck dotato di tutte le più recenti tecnologie: dalle telecamere che non solo sostituiscono gli specchietti ma sono in grado di fornire una visione a 360 gradi dell’esterno del veicolo, all’applicazione che consente di scaricare i dati del tachigrafo digitale senza salire a bordo, fino alla guida predittiva di eHorizon. www.vdo.it. www.vietrasportiweb.com
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EVENTI
.LAMBERET.
Lamberet (www.lamberet.it) ha esposto a truckEmotion la sua gamma di soluzioni per il trasporto a temperatura controllata. Un posto d’onore nel paddock è andato alla nuova tecnologia ‘Zero Petrolio’, un progetto innovativo che ha coinvolto gli attori più evoluti del settore dei veicoli industriali isotermici con l’obiettivo di sviluppare un sistema di consegne urbane e regionali virtuoso ed ecologico. Si tratta di un ensamble tecnologico formato da trattore Scania Lng a gas con nuovo gruppo frigorifero Eco Drive Carrier funzionante con modalità elettrica e semirimorchio SR2 X-City da 27 pallet con serranda Distri+ a sollevamento assistito con automazione pneumatica.
.MICHELIN.
Pneumatici per qualsiasi esigenza di trasporto, in grado di offrire la massima reddittività e sicurezza con una lunga durata, la possibilità di riscolpire e performace ottimali in qualsiasi condizione metereologica: sono quelli offerti da Michelin. Presente a Monza con Gommauto Ambrosiana (www.gommautoambrosiana.it), società specializzata nell'assistenza e il commercio di coperture nuove e ricoperte per qualsiasi autoveicolo gommato, il marchio francese ha mostrato anche tutte le soluzioni a misura di flotta.
.VISIRUN.
All’interno del gruppo Negometal, società francese che ha uffici in tutta Europa, Soset (www.negometal.com) è stata creata nel 2000 ed è oggi specializzata nel recupero Iva, accise, nella fornitura di carte e apparati per il pagamento dei pedaggi, di carte carburanti, assistenza su strada in tutto il Vecchio Continente, copertura debiti e vendita di carte di credito C2A. Un partner ideale per gli autotrasportatori, anche per quelli che si muovono oltreconfine.
Dici Shell e pensi alla Formula 1. Ecco perché il marchio si è presentato in Autodromo con la monoposto del Cavallino per presentare la sua gamma di oli lubrificanti Rimula destinata all’autotrazione pesante, frutto delle tecnologie più avanzate e innovative, volta a garantire efficienza nel rendimento, controllo delle emissioni e profittabilità del trasporto su gomma. Posto d’onore al Rimula Ultra 5W-30 che si www.vietrasportiweb.com
Alla kermesse monzese non è mancata Zf con l’esclusivo sistema di trasmissione modulare automatico TraXon, già scelto da tanti costruttori di ‘pesanti’. Realizzata per un'intelligente interconnessione con altri sistemi del veicolo e per imporre nuovi standard in termini di efficienza, comfort e versatilità, la piattaforma offre cinque moduli per diverse applicazioni per rispondere a ogni esigenza di mercato (www.zf.com).
.NETO.
Conoscere lo stato della flotta in tempo reale è possibile. Basta avere Visirun (visirun.com), il localizzatore satellitare che permette di monitorare orari di partenza, posizione, chilometri percorsi, arrivo e sosta di ogni singolo mezzo nonché ore di guida e di riposo. Dati questi ultimi che vengono acquisiti attraverso il tachigrafo, lo scarico avviene in remoto in modalità totalmente automatica. Il dispositivo permette di ottimizzare i costi, di proteggere i mezzi (Visirun è un sistema di antifurto certificato CEI 95/56 e ECE R116, completo di servizio di televigilanza h24) e di comunicare rapidamente con gli autisti.
.SOSET.
.ZF.
differenzia dagli altri oli presenti sul mercato per l’innovativa tecnologia Dynamic Protection Plus, nata dalla combinazione esclusiva tra la Shell PurePlus Technology e la Adaptive Additive Technology. I benefici sono molteplici: un livello di protezione del motore superiore del 56 per cento, una maggiore durata dell’olio e il 2 per cento in più di risparmio sui consumi di carburante. (www.shell.it)
Anteprima assoluta a Monza il nuovissimo servizio Neto live, una piattaforma innovativa rivolta ai professionisti che devono individuare il mezzo più idoneo alle loro esigenze in un panorama vastissimo. Disponibile gratuitamente sul web e fruibile sia da computer sia da tablet, Neto live è in grado di offrire un utile supporto in questa scelta difficile, in modo semplice ed efficace grazie a un questionario che propone 73 aree di attività che coprono praticamente tutte le opportunità del mercato. Le informazioni sono elaborate in tempo reale da un sofisticato motore di calcolo in grado di individuare il prodotto giusto per il lavoro da affrontare e l’allestimento più idoneo.
.SHELL.
N. 805 dicembre 2016 - 21
22_25_Nissan 805_VT 30/11/16 15:40 Pagina 22
ANTEPRIMA
Costruito negli impianti dell’Alleanza Renault-Nissan a Sandouville in Francia, Nv300 è proposto in due lunghezze (4.999 e 5.399 millimetri) su altrettanti passi (3.098 e 3.498 millimetri), nelle varianti Van (L1H1, L1H2, L2H1, L2H2), Pianale Cabinato (L2H1) e Combi (L1H1, L2H1). A caratterizzarlo esteticamente è la griglia frontale V-motion che incornicia l’ampia presa dell’aria al centro della calandra. Sotto il cofano si nasconde il motore 1,6 litri dCi, disponibile in quattro potenze: 70, 89, 92 e 107 kW (95, 120, 125 e 145 Cv), i primi due con un solo turbo, gli altri biturbo con start&stop. In abbinamento la trasmissione manuale a sei
rapporti. Tutti sono dotati di filtro antiparticolato e rispettano gli standard Euro 6 con tecnologia Selective Catalytic Reduction (SCR). L’AdBlue viene stoccato in un serbatoio separato da 20 litri. Anteriormente Nv300 prevede sospensioni MacPherson con barra antirollio, il retrotreno monta, invece, una barra flessibile che migliora il comfort acustico filtrando il rumore proveniente dalla strada. Sempre di serie il sistema anti bloccaggio dei freni (Abs), la distribuzione elettronica della forza frenante (Ebd), il controllo elettronico di stabilità (Esp), il controllo di trazione (Asr), e l’assistenza alla partenza in salita. Si parte da 21.600 euro.
Nell’NV300 sono disponibili numerosi dispositivi audio, tra cui il sistema di infotainment top di gamma NissanConnect. Dotato di un display touchscreen da 7 pollici, offre connettività Bluetooth, navigazione satellitare con aggiornamento USB delle mappe, radio digitale DAB e Siri Voice Control per gli utenti di iPhone.
LCV NISSAN ON THE ROAD
Cosa cerca in un veicolo l’utenza professionale? La Casa giapponese ha rivolto la domanda a migliaia di possibili acquirenti e ha scoperto che a contare sono soprattutto la durata e l’affidabilità. Per far toccare con mano quelle di Nv300, al debutto in questi giorni sul mercato italiano, e Navara Np300, che come il resto della gamma godano di cinque anni di garanzia (o 160mila chilometri), Nissan ha organizzato una prova sulle strade del Marocco e nel deserto del Sahara. Alte temperature e fondi difficili non hanno fermato i due Lcv spinti dai nuovi motori Euro 6 che si sono dimostrati estremamente confortevoli in ogni situazione di guida. È anche con loro che il costruttore del Sol Levante punta a una quota di mercato intorno al 3,7 per cento in Europa. Un obiettivo raggiungibile grazie al network, sempre più specializzato, e alla fiducia nei prodotti, tutti ‘made in Europe’
Adventure V A
di Tiziana Altieri
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ANTEPRIMA
zero emissioni e zero incidenti fatali: a questo mira nissan attraverso la strategia Intelligent Mobility che si fonda su tre pilastri: Intelligent Power; Intelligent integration e Intelligent Drive. RIENTRANO IN QUEST’ULTIMO L’Hill Start Assist, IL Trailer Sway ControL CHE CONSeNTE DI INTERVENIRE SUL SEMIRIMORCHIO PER evitarne lo sbandamento e la Retrocamera per parcheggio/retromarcia (con immagine proiettata sullo specchietto retrovisore), disponibile come optional installabile in fabbrica. IL VANO DI CARICO DEL VAN MISURA DA 5,2 a 8,6 metri cubi e può contenere fino a tre Europallet. A richiesta l’apertura a botola nella paratia divisoria che consente di usufruire di un piano fino a 3,75 (L1) o 4,15 metri (L2). due le masse complessive (2,7 o 2,9 tonnellate), per un carico utile di 1.073 o 1.310 kg.
V AN www.vietrasportiweb.com
estremamente confortevole l’abitaCOLO CON IL sedile del conducente regolabile in altezza dotato di supporto lombare e braccioli E volante regolabile. un supporto per lo smartphone, un alloggiamento per il tablet, un sistema di fissaggio per il laptop, un sostegno per i documenti cartacei e fino a 89 litri DI VANI CONSENTONO di mantenere il MASSIMO ORDINE IN CABINA. ADDIO ALLA CLASSICA CHIAVE: UNA SMART KEY DA TENERE IN TASCA PERMETTE DI APRIRE E AcceNDERE NV300. ATTRAVERSO Il pulsante ‘boot’ sulla scheda SI POSSONO aprire solo le porte posteriori, UNA funzione particolarmente utile quando si carica/scarica frequentemente.
N. 805 dicembre 2016 - 23
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ANTEPRIMA
Prodotto nello stabilimento di Barcellona NP300 Navara è proposto nelle versioni King Cab (5.225 millimetri di lunghezza) e Double Cab (5.300 millimetri, sempre su passo di 3.150 millimetri), quest’ultima testata sulle dune del Sahara. Aerodinamica la linea con uno spoiler integrato nel paraurti per migliorare i flussi di aria sotto il veicolo e ridurre fruscio e consumi. Il modello Double Cab adotta un nuovo sistema di sospensioni posteriori multi-link che migliora la comodità di guida e la maneggevolezza. Tra le dotazioni di sicurezza ci sono il Cruise Control, Hill Descent Control (HDC) and Hill Start Assist (HSA),IL differenziale a slittamento limitato a controllo elettronico (eLSD), oltre alla chiusura centralizzata con telecomando, la telecamera posteriore e i sensori di parcheggio. La Double Cab è offerta a partire da 24.800 euro, Iva esclusa, per la King Cab ne bastano 21.990.
A SPINGERLO è Il motore 2,3 litri dCi disponibile nelle due versioni da 120 e 140 kW (160 e 190 Cv), QUEST’ULTIMO CON tecnologia biturbo. LAVORA IN ACCOPPIATA CON IL CAMBIO MANUALE SEI RAPPORTI O, COME NEL CASO DEI VEICOLI DEL TEST IN MAROCCO, CON L’AUTOMATICO 7 RAPPORTI INFINITY. LA TRAZIONe INTEGRALE è attivabile elettronicamente, anche in marcia fino a 100 chilometri orari, attraverso un selettore rotante sul cruscotto. SE LE QUATTRO RUOTE INTEGRALI NON BASTANO SI PUò INSERIRE LA MODALITà 4LO con marce ridotte, ideata per consentire al veicolo di affrontare al meglio grandi pendenze e discese con fondo scivoloso. INFINE, PER le condizioni più estreme è disponibile, il bloccaggio meccanico del differenziale posteriore. TRA LE DOTAZIONI A BORDO DEL PICK-UP NISSAN ANCHE l'Hill Start ASSIST E L’Hill Descent Control, attivabile attraverso un tasto sulla console centrale. QUEST’ULTIMO sistema utilizza una rete di sensori per monitorare la trazione e lo slittamento delle ruote, regolando automaticamente la velocità e la forza frenante per discese più sicure.
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ANTEPRIMA
Pronti alla Dakar Sognate di prendere parte a una Dakar? Forse per la prossima (in partenza il 1° gennaio da Asuncion - Paraguay) - è troppo tardi ma per quella del 2018 potreste cominciare a lavorare. Ecco le dritte per affrontare le dune e arrivare sani e salvi alla meta. 1. Prima di partire portare a 1 bar la pressione della gomme, allacciare le cinture, chiudere i finestrini e accendete i fari. Non dimenticare mai di prestare attenzione ai suoni del motore. 2. Accelerare e frenare dolcemente e nel caso di tracce sulle dune porsi parallelamente a esse 3. Mantenere sempre un’adeguata distanza di sicurezza dal veicolo che precede 4. Le dune vanno affrontate in tre momenti: gas costante in salita, stop sulla cresta e accelerazione in discesa 5. Se si ha la sensazione di essere affondati nella sabbia non accelerare 6. Tenere le ruote sempre dritte assecondando però i movimenti del volante 7. Evitare i salti accelerando sulle creste delle dune il pianale della double cab è lungo 1.578 millimetri e largo 1.560. VI SI ACCEDE RIBALTANDO LA SPONDA POSTERIORE. IL CARICO MASSIMO VARIA DAI 1.047 AI 1-062 CHILOGRAMMI. CHI OPTA PER LA KING CAB PUò CONTARE SU UNA LUNGHEZZA DI CARICO SUPERIORE, PARi A 1.788 MILLIMETRI.
ALL’INTERNO IL confort è ECCEZIONALE ANCHE SU FONDI PARTICOLARMENTE DIFFICILI. I materiali utilizzati per la plancia assorbONO IN MODO OTTIMALE vibrazioni e rumorosità. I sedili anteriori con supporto lombare, basati su una tecnologia NASA, migliorano l'ergonomia della seduta. Tra le altre dotazioni, il climatizzatore automatico bizona, disponibile sia per la versione King Cab che per la Double Cab, il nuovo sistema di ventilazione della cabina posteriore, sette vani per riporre comodamente oggetti e bottiglie e tre prese da 12V per caricare tutti i dispositivi mobili.
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EVENTI
O V I S U L C ES
Fuel Choices Summit 2016
Il trasporto diventa green In un convegno a Tel Aviv il punto sulle tecnologie innovative per assicurare la sostenibilità del trasporto su strada nei prossimi anni. Lo stato ebraico punta sui carburanti alternativi come il gas naturale e il metanolo di Gianenrico Griffini
Sopra, l’Habima Theatre di Tel Aviv dove si è tenuto il Fuel Choices Summit 2016. A destra, due prototipi sviluppati dai ricercatori dell’Università di Tel Aviv. Sotto, il primo Iveco Stralis Cng in servizio sulle strade di Israele.
C
ambiare il trasporto su strada delle merci e dei passeggeri per ridurre la dipendenza dal petrolio e limitare l’impatto ambientale legato al suo utilizzo è tecnicamente possibile, purché vengano fatte le scelte giuste dalle istituzione e dai singoli. È quanto è emerso dal Fuel Choices Summit 2016 di Tel Aviv, il convegno annuale promosso dal Governo israeliano per fare il punto sui progressi compiuti verso la mobilità sostenibile. Sebbene il summit sia focalizzato sulla realtà locale - le autorità israeliane vogliono, infatti, ridurre del 60 per cento entro il 2025 il ricorso ai prodotti petroliferi nel settore del trasporto - molte delle soluzioni proposte possono trovare applicazione pratica negli altri paesi industrializzati. Quello della
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smart mobility - è un altro dei riscontri scaturiti dal summit - non è solo un tema caro agli ecologisti. Ha, infatti, anche un risvolto economico rilevante. Sia sotto il profilo degli investimenti attratti dalle società - fra cui numerose start-up - che sviluppano soluzioni di trasporto green, sia dal punto di vista della crescita del prodotto interno lordo (Pil) generata dall’introduzione delle nuove tecnologie.
ternativi (soprattutto il gas naturale), i risparmi per i consumatori finali, quelli dovuti alle minori emissioni di gas a effetto serra e il valore aggiunto creato dalle nuove realtà imprenditoriali attive nel trasporto eco-compatibile. Come hanno rilevato i partecipati al congresso di Tel Aviv, non esiste un’unica so-
L’eco fa bene al business
Una crescita che, secondo le stime del governo israeliano, potrebbe valere lo 0,65 per cento del Pil nel 2020 e raggiungere quasi l’1,2 per cento nel 2015. Sono calcoli che tengono in considerazione i contributi generati dalle maggiori entrate fiscali sui combustibili al-
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EVENTI
Tecnologia Made in Italy per l’auto a metanolo In occasione del Fuel Choices Summit 2016 Fiat Chrysler Automobiles (Fca) ha presentato ufficialmente alle autorità israeliane la 500 M15 con motorizzazione Euro 6, alimentata con una miscela di benzina (85 per cento) e metanolo (15 per cento). La 500 M15 può, però, funzionare anche solo a benzina o con un mix metanolo-benzina in proporzioni variabili da 0 al 15 per cento. Il lancio della 500 M15, che sarà commercializzata dalla Mca, Mediterranean Car Agency di Tel Aviv, importatore esclusivo di Fca in Israele, rientra nelle attività previste dal protocollo d’intesa siglato da Fca con la Israel Fuel Choices Initiative a febbraio 2015. Per implementare il progetto Fca ha stipulato un accordo con la Dor Chemicals, finalizzato allo sviluppo e produzione miscele di metanolo (ottenuto partendo dal gas naturale) e benzina e alla creazione della rete distributiva. Lo scorso maggio il Ministero dell’energia israeliano ha emanato le specifiche tecniche per il carburante M15, in base alle rac-
comandazioni di Fca e di Dor Chemicals. Con l’utilizzo dell’M15 vengono ridotte le emissioni d ossidi di azoto, idrocarburi e particolato e di anidride carbonica. Nello sviluppare la 500 M15 il gruppo Fca ha sfruttato l’esperienza acquisita nel campo dei combustibili alternativi in numerosi paesi fra cui l’Italia (metano) e il Brasile (flexfuel).
Grafico 1. Le tempistiche di arrivo sul mercato delle nuove tecnologie secondo il governo israeliano Celle a combustibile Combustibili ricavati da alghe Veicoli elettrici Combustibili sintetici (Gtl) Biocarburanti di 2a generazione Dimetil estere (Dme) Biometanolo Gas naturale compresso (Cng) Miscela di metanolo (57%) Autobus elettrici Miscela di metanolo (15%) Ibridi plug-in Ibridi elettrici
Tecnologie esistenti In fase di ricerca e sviluppo
2012
2014
luzione green per tutte le esigenze di trasporto. I programmi del governo israeliano sono focalizzati soprattutto sull’uso dei combustibili alternativi come il gas naturale, di cui sono stati scoperti ricchi giacimenti offshore, e il metanolo.
L’Italia in pole position
Nella corsa alla sostituzione del greggio, in prima fila c’è il gruppo Fiat che, con Fca, Iveco e Magneti Marelli, ha sottoscritto nel 2015 un protocollo d’intesa con la Israel Fuel Choices Initiative per lo sviluppo di tecnologie basate sull’impiego di gas naturale e di carburanti alternativi. I primi frutti di questa intesa viaggiano già su strada. Fca ha, infatti, presentato la 500 M15 Euro 6 alimentata da una miscela composta per l’85 per cento da benzina e per il 15 per cento da metanolo, mentre Iveco ha consegnato al gruppo Fridenson il primo Stralis Cng con motore da 330
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2016
2018
2020
2022
2024
Cv a gas naturale compresso. Il veicolo viene impiegato per la movimentazione dei container nell’area attorno al porto di Haifa. Il principale problema da risolvere per la diffusione del metano per autotrazione è costituito dalla rete distributiva. Che in Israele può contare (per ora) su un solo punto di rifornimento gestito dalla Supergas, un for-
Grafico 2. L’evoluzione delle fonti energetiche in Israele dal 2012 al 2030 80% ■ Biocarburanti 70% ■ Veicoli elettrici 60% ■ Gas naturale compresso Cng 50% ■ Metanolo 40% 30% 20% 10% 0% 2012 2015 2018 2020 2022 2025 2028 2030
Sopra a sinistra, il diagramma che indica le tempistiche previste per il debutto sul mercato delle nuove tecnologie per ridurre le emissioni nel trasporto su strada di merci e passeggeri. Sopra, lo sviluppo dei combustibili alternativi al gasolio in Israele. Un ruolo di primo piano spetta al gas naturale, di cui sono stati scoperti cospicui giacimenti sottomarini, e al metanolo.
nitore locale di metano. Poiché però Israele ha un’estensione territoriale limitata (meno di 21mila chilometri quadrati) sono sufficienti 4 o 5 impianti per coprire tutte le esigenze.
È boom per le start-up della mobilità ecologica In Israele, il comparto del trasporto è diventato del governo israeliano. in pochi anni un fertile terreno di crescita per I risultati fino ad ora raggiunti dall’incubatore nuove imprese impegnate nella creazione e nel- d’impresa, che ha collegamenti con le Case cola messa a punto di un ampio ventaglio di so- struttrici di veicoli e con i fornitori di componenti, luzioni di mobilità intelligente ed eco-sosteni- sono impressionanti. Negli ultimi cinque anni, bile. L’orizzonte di ricerca di queste start-up i progetti di ricerca hanno attratto oltre 2 miliardi spazia dai carburanti alternativi al gasolio ai di dollari d’investimenti, mentre la cifra totale veicoli a guida autonoma, dalla connettività dal 2012 ha raggiunto i 3,17 miliardi di dollari. alla gestione delle flotte, dai trasporti Grafico 3. L’andamento degli investimestimenti dal 2005 a oggi (milioni di dollari) in ambito urbano alla sicurezza dei si- 3500 stemi informatici. Il merito del boom 3177 di nuove realtà focalizzate sulla smart 3000 2576 mobility - dal 2005 a oggi si è arrivati 2500 2332 a circa 500 aziende, il 50 per cento del- 2000 le quali ha meno di 6 anni di vita - va all’incubatore d’impresa Capsula 1500 1125 dell’Università di Tel Aviv. 1000 560 Capsula collabora con il National 479 500 246 267 354 Research Institute for Transportation 185 14 53 0 interno all’università e con il diparti2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 mento per i combustibili alternativi
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SALONI
Guangzhou International Commercial Vehicle Exhibition
SOFFIA IL VENTO Si annuncia un’epoca di grandi cambiamenti per il mercato cinese dei truck, che continua a essere il più importante del mondo con 700-800 mila nuove immatricolazioni di pesanti l’anno. I principali modelli esposti sugli stand
CIMC
Hino
Il gruppo Cimc, diversificato in numerosi settori d’attività fra cui camion, la costruzione di container, di piattaforme di trivellazione e molto altro, ha presentato le ultime realizzazioni nel settore dei semirimorchi - sopra una cisterna per carburanti - e delle attrezzature per il trasporto di veicoli. L’autotreno sopra a sinistra ha una lunghezza totale di 24 metri.
SAIC
La casa giapponese ha proposto alcuni modelli di pesanti stradali della Serie 700. Sopra, un due assi con motorizzazione di 6,7 litri da 300 Cv e 1.000 Newtonmetro di coppia massima. Sotto, un trattore 6x4 dotato di propulsore di 12,9 litri da 450 Cv e 1.912 Newtonmetro di coppia di picco. Entrambi usano un catalizzatore Scr.
Saic Motor, uno dei principali player cinesi nel comparto dei camion del segmento medio, ha esposto alcuni modelli della gamma Yuejin. Sopra a sinistra, un C 500 - 52 da distribuzione di 15.795 chili di peso totale a terra con motore da 180 Cavalli. Sopra a destra - un C 300 di 4.490 chili di peso totale a terra, dotato di propulsore F1C di tre litri di cilindrata da 145 Cavalli e 350 Newtonmetro di coppia massima fra 1.400 e 2.800 giri al minuto.
testi e foto di Gianenrico Griffini
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C
hi pensa che il made in China sia sinonimo di prodotti di scarsa qualità a basso prezzo deve ricredersi. Lo dicono i camion in mostra alla terza edizione del Salone internazionale del veicolo industriale di Guangzhou (Cina meridionale), che riflettono l’inizio di un cambiamento epocale nell’economia e nelle strategie di lungo termine del paese asiatico. Finiti i tempi della crescita a due cifre del Prodotto interno lordo (Pil) - quest’anno è previsto un +6,6 per cento e per il 2017 un +6,3 per cento - stimolato
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dalla realizzazione delle grandi opere infrastrutturali, il paese va verso quella che viene definita la nuova normalità.
Guardare oltre i confini
E deve anche fare i conti con una sovracapacità produttiva - inclusa quella del settore automotive - frutto degli investimenti degli scorsi anni. In quest’ottica per mantenere l’economia in movimento - compito non facile, poiché la Cina è un paese di 1,3miliardi di abitanti - occorre puntare con lungimiranza e con obiettivi di lungo termine sulla
qualità dei prodotti, sull’innovazione tecnologica e sui mercati esteri. La leadership cinese - con il presidente Xi Jinping in primo piano - ha lanciato l’iniziativa ‘One belt, one road’, che ha come scopo principale quello di promuovere la cooperazione economica e industriale fra la Cina e le nazioni (sono 60-70 in tutto) che si trovano lungo l’antica via della seta. Ovviamente, anche l’industria automotive deve fare la sua parte. Lo sta facendo con la China intelligent connected super truck alliance, un’alleanza strategica che uni-
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SALONI
ESCLUSIVO
O DELL’EST
Faw iveco
La Casa italiana, presente con il proprio brand e con quelli delle joint-venture in Cina ha esposto uno Stralis in configurazione 6x2 con cabina top di gamma Hi-Way e motorizzazione Cursor 13 da 500 Cv sopra. Accanto ad esso, un Eurocargo 100E22 Euro 5 con allestimento antincendio per i Vigili del fuoco - sopra a sinistra - e, a fianco, un Daily 55-170 a trazione integrale di 5,5 ton di peso totale a terra con allestimento camper.
BfdA
Protagonista sullo stand della joint venture fra il gruppo Daimler e la cinese Foton Motor è stato il pesante stradale Auman Est (sopra a sinistra), premiato con il titolo di Chinese Truck of the Year 2017. Sopra - secondo da sinistra - un Ollin marchiato Foton con motore Cummins Isf3.8 da 143 Cv e 440 Newtonmetro di coppia massima. Accanto all’Ollin, un Aumark S3, sempre con propulsore Cummins Isf3.8 da 156 Cv. Sopra a destra, un combi della gamma Toano.
sce numerosi player di mercato europei e asiatici (inclusi i maggiori componentisti come Zf, Continental, Cummins e Wabco) verso l’obiettivo comune di realizzare veicoli ecologici, interconnessi, efficienti, adatti alle esigenze della logistica moderna. Il primo esempio di questo progetto è il lancio dell’Auman Est (Energy super truck), realizzato dalla Bfda - Beijing Foton Daimler Automotive - joint-venture al 50 per cento fra il gruppo Daimler e la cinese Foton Motor. L’Auman Est si rivolge alla fascia alta delle aziende di
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La First Automobile Work, che è il maggiore costruttore di automobili e di camion in Cina, ha presentato il trattore 6x4 Jp6- 480 - in alto - con motorizzazione a sei cilindri in linea di 11 litri di cilindrata Euro 5 da 460 Cv. Per abbattere gli ossidi d’azoto utilizza un catalizzatore Scr con dosatore di urea. Sopra, un medio-pesante della gamma J6l con propulsore di 5 litri.
trasporto cinesi - sono quelle che operano prevalentemente nelle regioni costiere lungo il Pacifico e che sono meno condizionate dal prezzo d’acquisto ma soprattutto guarda all’export.
Prima in Russia
Il primo paese dove sbarcherà il nuovo modello - forse entro la fine di quest’anno - potrebbe essere la Federazione Russa. Poi, chissà. Magari l’Africa, dove la Cina, al contrario del mondo occidentale, ha sempre investito per la realizzazione di grandi infrastrutture e per
l’acquisto di siti minerari e di grandi aziende agricole, il Medio Oriente e alcune nazioni dell’America Latina. Insomma, l’Auman Est potrebbe essere un global truck, sulla scia di quanto ha fatto la Dongfeng con il pesante Kx, presentato all’Iaa di Hannover circa due anni fa. L’evoluzione del mercato truck cinese, dove vengono immatricolati secondo gli anni 700-800 mila nuovi camion, lascerà probabilmente più spazio ai modelli d’importazione occidentali che adesso coprono circa l’1 per cento del segmento dei pesanti.
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ESCLUSIVO
Bfda Auman EST.
Hi-tech asiatico
Specifiche conformi alle direttive Ue, motore Mercedes-Benz o Cummins Euro 5 e cambio automatizzato Zf Traxon per il nuovo pesante stradale della joint-venture fra la Stella e Foton
A
ll’ultima edizione del Salone del veicolo industriale di Hannover (Iaa), l’Auman Est realizzato dalla Bfda (Beijing Foton Daimler Automotive), joint-venture al 50 per cento fra il gruppo Daimler e la cinese Foton Motor, è passato quasi inosservato. Eppure, il nuovo pesante stradale made in China ha tutte le caratteristiche di un camion hi-tech. A cominciare dai componenti della catena cinematica, basata sul sei cilindri in linea Mercedes-Benz Om 457 La di 11,97 litri di cilindrata (o, in alternativa, un Cummins Isg) da 315 kW(428 Cv) e
Perché è stato premiato All’Auman Est è andato il riconoscimento di Chinese Truck of the Year 2017, conferito da una giuria composta da giornalisti dell’International Truck of the Year e del periodico cinese Commercial Vehicle Magazine, da operatori del trasporto e da esperti del settore automotive. Il premio, quest’anno alla prima edizione, viene assegnato al camion cinese o frutto di una joint-venture fra una casa cinese e un costruttore straniero, che ha fornito il maggior contributo al miglioramento dell’efficienza del trasporto su strada. La giuria ha riconosciuto le caratteristiche innovative dell’Est - soprattutto quelle della driveline e della cabina di guida - preferendolo agli altri due concorrenti in lizza, lo Jac Serie N e il C&C U 480 (a destra).
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2.100 Newtonmetro di coppia massima, abbinato al cambio automatizzato Zf Traxon a 12 rapporti. Si può, però, avere anche un’unità a innesto meccanico. Il propulsore è conforme alla normativa antinquinamento Euro 5. Per l’abbattimento degli inquinanti viene utilizzato un catalizzatore Scr con immissione di urea (è previsto un serbatoio di 50 litri) nel flusso dei gas di scarico.
Tanti sistemi di sicurezza
L’Auman Est è stato progettato in base alle specifiche e agli standard tecnici europei. La cabina e l’impianto frenante rispondono alle normative Ece R29 ed Ece R13. Ampia l’offerta di sistemi di sicurezza attiva, che comprende il controllo elettronico della frenatura (Ebs) e della dinamica di marcia (Esp), il dispositivo d’avviso di abbandono
In alto, l’Auman Est in configurazione 6x2 con un semirimorchio portacontainer. Dall’alto in basso, l’interno della cabina, il carter del cambio automatizzato Zf Traxon a 12 rapporti e il sei cilindri in linea della serie Isg della Cummins. In alternativa, l’Auman può montare un Mercedes-Benz Om 457 La di 11,97 litri.
della corsia (Ldws) e quello per il monitoraggio della pressione dei pneumatici (Tpms). L’Auman può montare un retarder idraulico.
Sopra, gli altri due concorrenti alla prima edizione del premio Chinese Truck of the Year 2017, che ha incoronato l’Auman Est al Salone del veicolo industriale di Guangzhou. A sinistra, il medio Jac Serie N e, a destra, il pesante U 480 della C&C, controllata dal gruppo Cimc Vehicles. C&C ha una capacità produttiva di 50mila veicoli l’anno.
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Man TgX 18.440 XLX Eev km/l 3,03 (l/100km 33,01) - adblue% 3,773 km/h 67,9 - kg 43.660 - index 366,3 V&T 758 Man TgX 18.480 XXL Eev km/l 3,34 (l/100km 29,85) - adblue% 4,922 km/h 69,4 - kg 43.520 - index 375,3 V&T 748
Great Wall Steed 5 Tdi E4 km/l 8,25 (l/100 12,11) - km/h 61,7 kg 2.850 - index 475,1 Nissan Navara Np300 2.3 dCi 4WD E5 km/l 7,93 (l/100 12,60) - km/h 45,3 kg 2.960 - index 435,4 V&T 798 Nissan Np 300 4x4 E4 km/l 7,72 (l/100 12,96) - km/h 48,4 kg 2.880 - index 439,7
Mercedes-Benz Sprinter 315 Cdi E4 km/l 8,19 (l/100km 12,21) - km/h 45,7 kg 3.520 - index 439,7 V&T 710
Mercedes-Benz Sprinter 316 Cdi E5 km/l 8,70 (l/100km 11,49) - km/h 47,8 kg 3.520 - index 451,5 V&T 743
Mercedes-Benz Sprinter 316 Ngt E4 km/kg 10,85 (kg/100km 9,22) - km/h 35,9 kg 3.480 - index 444,2 V&T 732
Mercedes-Benz Sprinter 319 Cdi E6 km/l 8,38 (l/100km 11,93) - adblue% 2,852 km/h 47,1 - kg 3.500 - index 441,9 V&T 776
Nissan Cabstar 35.11 E4 km/l 8,65 (l/100km 11,56) - km/h 38,3 kg 3.620 - index 426,6 V&T 721
Nissan Nv 400 F35.13 E5 km/l 8,71 (l/100km 11,48) - km/h 50,15 kg 3.450 - index 457,1 V&T 758
Renault Mascott 150.35 DXi E4 km/l 6,61 (l/100km 15,13) - km/h 48,9 kg 3.470 - index 424,0 V&T 719
Renault Master R3500 150 dCi E5 km/l 7,68 (l/100km 13,01) - km/h 45,7 kg 3.500 - index 432,9 V&T 740
Renault Master dCi 165 Energy E5b+ km/l 8,40 (l/100km 11,89) - km/h 47,81 kg 3.470 - index 447,8 V&T 791
Renault Maxity 130.35/5 DXi E4 km/l 7,67 (l/100km 13,04) - km/h 41,7 kg 3.690 - index 422,9 V&T 712
Mercedes-Benz Vito 113 Cdi E5 km/l 9,52 (l/100km 10,50) - km/h 48,9 kg 2.800 - index 464,5 V&T 763
Mercedes-Benz Vito 115 Cdi City E4 km/l 9,34 (l/100km 10,71) - km/h 29,6 kg 2.800 - index 407,8 V&T 724
Nissan Interstar dCi 120 E4 km/l 8,37 (l/100km 11,95) - km/h 47,4 kg 3.290 - index 446,3 V&T 717
Nissan Nv 200 1.5 dCi E4 km/l 12,55 (l/100km 7,94) - km/h 49,7 kg 2.015 - index 500,2 V&T 735
Nissan Primastar 115 Dci E4 km/l 12,00 (l/100km 8,33) - km/h 49,3 kg 2.720 - index 493,2 V&T 711
Opel Vivaro 2.0 Cdti 120 E4 km/l 10,28 (l/100km 9,73) - km/h 50,5 kg 2.770 - index 477,4 V&T 725
Peugeot Bipper 1.4 Hdi 70 Cv E4 km/l 16,63 (l/100km 6,01) - km/h 49,7 kg 1.830 - index 536,3 V&T 727
Peugeot Boxer 333 2.2 HDi 130 E5 km/l 9,76 (l/100km 10,24) - km/h 47,45 kg 3.250 - index 463,8 V&T 787
Peugeot Partner 1.6 Hdi 90 Cv E4 km/l 12,35 (l/100km 8,09) - km/h 54,1 kg 2.270 - index 508,4 V&T 731
Peugeot Partner 1.6 E-Hdi 90 Cv E5 km/l 12,85 (l/100km 7,78) - km/h 45,7 kg 2.170 - index 492,3 V&T 772
V&T 742
V&T 723
V&T 728
V&T 755
Renault Magnum 460 Dxi E5 km/l 3,06 (l/100km 32,68) - adblue% 2,000 km/h 66,1 - kg 43.780 - index 370,8 V&T 706 Renault Magnum 500 Dxi E5 km/l 2,95 (l/100km 33,90) - adblue% 3,566 km/h 72,5 - kg 44.260 - index 370,3 V&T 718
Man TgL 8.180 C E6 km/l 6,38 (l/100km 15,68) - adblue% 1,305 km/h 65,7 - kg 7.470 - index 450,1 V&T 776
Renault Kangoo Express 1.5 dCi 90 Cv E5 km/l 13,38 (l/100km 7,47) - km/h 50,1 kg 2.260 - index 508,9 V&T 756
Mercedes Actros 1855 Ls Ms Mp3 E5 km/l 3,31 (l/100km 30,17) - adblue% 5,229 km/h 73,0 - kg 43.760 - index 377,7 V&T 736
Daf Lf 45.210 E5 km/l 6,35 (l/100km 15,75) - adblue% 4,341 km/h 63,4 - kg 12.055 - index 440,1 V&T 738
Renault Midlum 300.16 Dxi Offroad E5 km/l 3,72 (l/100 km 26,84) - adblue% 5,577 km/h 40,3 - kg 15.800 - index 336,3 V&T 757
Piaggio Porter Maxxi D120 E5 km/l 11,46 (l/100km 8,73) - km/h 48,6 kg 2.200 - index 485,8 V&T 748
Mercedes Actros 1853 Ls Ppc GigaSpace E6 km/l 3,48 (l/100km 28,73) - adblue% 4,273 km/h 72,8 - kg 43.700 - index 386,2 V&T 800
Mercedes Actros 1851 Ls GigaSpace E6 km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 2,400 km/h 70,2 - kg 43.700 - index 386,6 V&T 771
Mercedes Actros 1851 Ls Ms E5 km/l 3,16 (l/100km 31,65) - adblue% 4,533 km/h 68,8 - kg 43.700 - index 369,4 V&T 707
Mercedes Actros 1848 Ls Ms Mp3 E5 km/l 3,18 (l/100km 31,46) - adblue% 5,278 Km/h 72,0 - kg 43.800 - index 371,7 V&T 730
Mercedes Actros 1848 Ls Ms E5 km/l 3,28 (l/100km 30,49) - adblue% 5,537 km/h 67,6 - kg 44.000 - index 368,5 V&T 709
Mercedes Actros 1845 Ls StreamSp E6 km/l 3,86 (l/100km 25,90) - adblue% 3,130 km/h 69,0 - kg 44.360 - index 395,5 V&T 775
Man TgX 18.680 XXL E5 km/l 2,93 (l/100km 34,13) - adblue% 3,042 km/h 72,7 - kg 43.775 - index 371,7 V&T 721
Man TgX 18.480 XXL E6 km/l 3,34 (l/100km 29,87) - adblue% 3,217 km/h 73,2 - kg 43.400 - index 385,9 V&T 778
Iveco Stralis Hi-Way As 440S48T/P Fep E6 km/l 3,59 (l/100km 27,87) - adblue% 7,371 km/h 72,6- kg 43.800- index 379,4 V&T 788
Renault Kangoo Express 1.5 dCi 105 Cv E4 km/l 13,71 (l/100km 7,29) - km/h 50,1 kg 2.010 - index 511,9 V&T 726
Mercedes-Benz Unimog U 20 E5 km/l 3,79 (l/100 km 26,37) - adblue% 6,521 km/h 36,2 - kg 9.160 - index 326,5 V&T 756
Piaggio Porter EcoPower 1.3 16V Bi-Fuel E4 km/l 7,92 (l/100km 12,62) - km/h 35,7 kg 1.580 - index 409,8 V&T 730
Bremach T-Rex 60 E4 km/l 6,42 (l/100 km 15,56) - adblue% 0,000 km/h 41,2 - kg 6.000 - index 403,3 V&T 734
Toyota Hilux 3.0 D-4D E4 km/l 6,92 (l/100 14,43) - km/h 58,3 kg 2.720 - index 448,3
Tata Xenon 2.2 Vtt Dicor Dle 4x4 E5 km/l 9,53 (l/100 10,49) - km/h 58,3 kg 2.950 - index 485,7 V&T 768
Tata Xenon 2.2 Dicor Dle 4x4 E4 km/l 9,34 (l/100 10,71) - km/h 48,4 kg 2.950 - index 460,6
Tata Xenon 2.2 Dicor 4x4 E4 km/l 9,47 (l/100 10,56) - km/h 46,8 kg 2.970 - index 458,8
Man TgA 18.480 XLX E4 km/l 3,01 (l/100km 33,22) - adblue% 0,000 km/h 65,5 - kg 43.600 - index 374,7 V&T 711
Ford Ranger 3.0 Tdci Xlt Ltd 4x4 E4 km/l 5,52 (l/100 18,11) - km/h 61,6 kg 3.015 - index 429,6 V&T 737
Iveco Daily 35S15 E5 km/l 11,08 (l/100km 9,01) - km/h 41,68 kg 3.510 - index 463,7 V&T 767
Mercedes-Benz Vito 111 Cdi E5b+ km/l 10,76 (l/100km 9,29) - km/h 48,57 kg 2.800 - index 478,2 V&T 790
V&T 762
Iveco Stralis As 440S56T/P E5 km/l 3,00 (l/100km 33,38) - adblue% 4,490 km/h 69,9 - kg 43.940 - index 365,4 V&T 723
Ford Ranger Super Cab 2.2 TDCi E5B km/l 7,57 (l/100 13,20) - km/h 51,3 kg 3.300 - index 443,9 V&T 801
Iveco Daily 35S21 E5 km/l 8,94 (l/100km 11,19) - km/h 31,31 kg 3.485 - index 409,0 V&T 755
Mercedes-Benz Citan 109 Cdi E5 km/l 14,98 (l/100km 6,67) - km/h 51,4 kg 1.960 - index 526,9 V&T 769
V&T 805
Iveco Stralis Hi-Way As 440S48T/P E6 km/l 3,58 (l/100km 27,94) - adblue% 8,633 km/h 68,5 - kg 43.800 - index 369,3 V&T 770
Fiat Fullback 2.4d 4Wd E5b km/l 6,74 (l/100 14,84) - km/h 49,5 kg 2.910 - index 427,4
Ford Transit 155 Cv 350 E5+ km/l 8,71 (l/100km 11,47) - km/h 46,0 kg 3.420 - index 447,4 V&T 784
Hyundai H-1 2.5 CRDi Vgt E4 km/l 9,92 (l/100km 10,08) - km/h 48,9 kg 3.210 - index 469,3 V&T 720
Iveco EcoStralis As 440S46T/P E5 Eev km/l 3,49 (l/100km 28,65) - adblue% 4,494 km/h 69,2 - kg 43.500 - index 380,9 V&T 752
Ford Transit 140 T350 Awd E4 km/l 7,53 (l/100km 13,28) - km/h 54,2 kg 3.480 - index 449,5 V&T 744
Ford Transit Custom 2.0 TDCi 130 Cv E6 km/l 10,84 (l/100km 9,22) - km/h 50,5 kg 2.860 - index 475,5 V&T 802
31_e_34_Prove 805.qxp_VT 23/11/16 12:25 Pagina 31
■ Pick up ■ All terrain ■ Cantiere ■ Pesanti L’index performance tiene conto di consumo gasolio, eventuale AdBlue e media oraria. A indice maggiore corrisponde una migliore prestazione.
■ Van < 3,5 t ■ Van > 3,5 t ■ Distribuzione ■ Elettrici
Volvo Fh 16-700 Globetrotter XL E5 km/l 2,93 (l/100km 34,14) - adblue% 5,521 km/h 67,7 - kg 43.580 - index 356,2 V&T 742
Volvo Fh 16-660 Globetrotter XL E4 km/l 2,85 (l/100km 35,09) - adblue% 3,079 km/h 68,8 - kg 44.060 - index 363,6 V&T 712
Volvo Fh 540 Globetrotter XL Dual Clutch E6 km/l 3,23 (l/100km 30,94) - adblue% 8,601 km/h 74,62 - kg 43.440 - index 364,6 V&T 791
Volvo Fh 500 Globetrotter XL E5 km/l 3,31 (l/100km 30,18) - adblue% 4,745 km/h 66,3 - kg 43.780 - index 370,3 V&T 754
Scania R730 Topline Active Prediction E6 km/l 3,25 (l/100km 30,80) - adblue% 4,554 km/h 73,9 - kg 43.680 - index 379,1 V&T 785
Scania R730 La Mna Highline E5 km/l 2,94 (l/100km 34,06) - adblue% 5,261 km/h 69,0 - kg 43.360 - index 359,2 V&T 741
Scania R580 Topline Active Prediction E6 km/l 3,14 (l/100km 31,86) - adblue% 3,881 km/h 71,6 - kg 43.750 - index 374,7 V&T 779
Scania R560 La Mna Highline Ap E5 km/l 3,36 (l/100km 29,76) - adblue% 5,075 km/h 69,7 - kg 43.380 - index 375,5 V&T 763
Scania R560 La Mna Topline E5 km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 6,142 km/h 67,1 - kg 44.420 - index 363,3 V&T 720
Scania R520 Topline Active Prediction E6 km/l 3,14 (l/100km 31,83) - adblue% 3,040 km/h 73,9 - kg 44.080 - index 380,5 V&T 787
Scania R500 La Mna Highline E5 km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 4,937 km/h 66,7 - kg 43.760 - index 366,9 V&T 710
Scania R490 La Mna Topline Ap E6 km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 4,986 km/h 72,6 - kg 43.580 - index 380,6 V&T 781
Scania R480 La Mna Topline Ap E6 km/l 3,31 (l/100km 30,22) - adblue% 3,042 km/h 67,7 - kg 43.900 - index 377,7 V&T 765
32_33_Poster 805_VT 22/11/16 12:14 Pagina 32
Mitsubishi DI-D 2,4 L
180 Cv
430 Nm
Manuale 6
FIAT FULLB
32_33_Poster 805_VT 22/11/16 12:14 Pagina 33
LBACK
Daf Xf 105.460 Space Cab E5 km/l 3,19 (l/100km 31,55) - adblue% 3,250 km/h 64,9 - kg 43.800 - index 369,2 V&T 704
Nissan e-Nv200 km/kwh 3,62 (kwh/100 27,63) - km/h 38,86 kg 2.200 - index 344,5 V&T 786 Peugeot Partner Full Electric km/kwh 4,52 (kwh/100 22,09) - km/h 48,57 kg 2.160 - index 385,2 V&T 785
Fiat Ducato Multijet 160 E4 km/l 8,81 (l/100km 11,35) - km/h 45,7 kg 3.410 - index 447,9 V&T 722
Fiat Ducato Multijet 180 E5+ km/l 8,97 (l/100km 11,15) - km/h 47,8 kg 3.500 - index 455,0 V&T 789
Fiat Ducato 140 Natural Power E6 km/kg 8,70 (kg/100km 11,49) - km/h 48,57 kg 3.450 - index 453,5 V&T 797
Ford Transit Connect 1.6 TDCi 115 E5 km/l 12,85 (l/100km 7,78) - km/h 51,4 kg 2.350 - index 507,0 V&T 779
Ford Transit Courier 1.5 Tdci E5 km/l 14,28 (l/100km 7,00) - km/h 49,7 kg 1.790 - index 516,1 V&T 788
Ford Transit Custom 310 2.2 TDCi E5 km/l 10,17 (l/100km 9,83) - km/h 48,6 kg 3.100 - index 471,5 V&T 770
Renault Kangoo Express Z.E. Zev km/kwh 4,41 (kwh/100 22,68) - km/h 42,9 kg 2.100 - index 370,9 V&T 760
Daf Xf 440 Space Cab Pcc E6 km/l 3,53 (l/100km 28,32) - adblue% 4,589 km/h 70,7 - kg 43.810 - index 383,9 V&T 803
Fiat Ducato Maxi Multijet2 150 E5 km/l 9,83 (l/100km 10,17) - km/h 48,6 kg 3.460 - index 467,5 V&T 761
Ford Transit M 280 2.2 TDCi E4 km/l 10,56 (l/100km 9,47) - km/h 35,9 kg 2.880 - index 441,2 V&T 709
Daf Xf 105.460 Ate Space Cab Eev km/l 3,30 (l/100km 30,29) - adblue% 5,178 km/h 69,4 - kg 44.060 - index 372,8 V&T 764
Daf Xf 105.460 Space Cab E6 km/l 3,37 (l/100km 29,71) - adblue% 2,938 km/h 71,4 - kg 43.830 - index 385,0 V&T 780
Daf Cf 85.460 E5 km/l 3,00 (l/100km 33,33) - adblue% 4,166 km/h 68,2 - kg 43.740 - index 364,3 V&T 716
Fiat Ducato Multijet 115 E5 km/l 10,80 (l/100km 9,26) - km/h 46,4 kg 3.430 - index 473,1 V&T 753
Ford Fiesta Van 1.4 Tdci E4 km/l 13,2 (l/100km 7,57) - km/h 38,8 kg 1.560 - index 475,7 V&T 733
Daf Cf 440 Space Cab Pcc Euro 6 km/l 3,57 (l/100km 28,00) - adblue% 2,974 km/h 70,7 - kg 43.860 - index 390,0 V&T 794
Scania P420 Cb 8x4 Ehz E5 km/l 2,65 (l/100 km 37,77) - adblue% 7,453 km/h 37,0 - kg 39.790 - index 289,7 V&T 735
Scania P 230 Cp 16 L E5 km/l 4,69 (l/100km 21,33) - adblue% 0,000 km/h 61,6 - kg 17.700 - index 413,8 V&T 747
Volvo FL 240 L E4 km/l 5,45 (l/100km 18,35) - adblue% 4,997 km/h 63,6 - kg 11.920 - index 421,2 V&T 719
Volkswagen Transporter T6 2.0 Tdi 4Motion E6 km/l 10,72 (l/100km 9,33) - km/h 50,1 kg 2.780 - index475,4 V&T 804
Fiat Doblò Cargo 1.4 T-Jet Cng E5 km/kg 15,8 (kg/100km 6,33) - km/h 38,8 kg 2.400 - index 497,5 V&T 757
Renault Trucks Premium Lander 410 Dxi E5 km/l 2,18 (l/100 km 45,87) - adblue% 4,833 km/h 41,9 - kg 27.430 - index 290,4 V&T 728
Renault Midlum 220.12 Dxi Optitronic E5 km/l 5,33 (l/100km 18,76) - adblue% 2,337 km/h 61,9 - kg 12.155 - index 421,4 V&T 744
Effedi Gasolone Fd 35 E4 km/l 9,51 (l/100km 10,52) - km/h 38,1 kg 3.230 - index 436,3 V&T 713
Volkswagen Caddy Maxi 1.6 Tdi E5 km/l 11,59 (l/100km 8,63) - km/h 49,7 kg 2.260 - index 489,9 V&T 750
Fiat Doblò Cargo 1.6 Multijet E5 km/l 12,06 (l/100km 8,29) - km/h 50,56 kg 2.375 - index 496,9 V&T 746
Renault Trucks Kerax 520.40 E5 km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 4,223 km/h 40,3 - kg 40.020 - index 287,6 V&T 749
Renault Midlum 220.11,5 Dxi EL E5 km/l 5,45 (l/100km 16,92) - adblue% 4,997 km/h 63,6 - kg 11.920 - index 421,2 V&T 722
Renault Trucks Kerax 500.40 Optidriver E5 km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 3,083 km/h 38,3 - kg 40.240 - index 288,2 V&T 727e
Fiat Fiorino Adventure 1.3 Mjet 16v E5 km/l 15,62 (l/100km 6,40) - km/h 51,8 kg 1.780 - index 533,1 V&T 749
Volkswagen Caddy 2.0 Tdi BlueMotion E6 km/l 16,88 (l/100km 5,92) - adblue% 6,57 km/h 50,1 - kg 1.970 - index 533,9 V&T 792
Fiat Doblò Cargo 1.3 Multijet II 66 kW Euro 5+ km/l 14,47 (l/100km 6,90) - km/h 48,9 kg 2.070 - index 516,1 V&T 794
Mitsubishi Fuso Canter 7C18 E4 km/l 6,72 (l/100km 14,88) - adblue% 0,000 km/h 60,9 - kg 7.740 - index 449,8 V&T 718
Renault Trucks Kerax 500.40 E5 km/l 2,03 (l/100 km 49,26) - adblue% 3,931 km/h 43,2 - kg 40.200 - index 290,0 V&T 727e
Volvo FL 210 km/l 5,62 (l/100km 17,79) - adblue% 5,285 km/h 68,4 - kg 11.940 - index 432,0 V&T 786
Toyota Proace 1.6D 115 Cv S&S E6 km/l 10,40 (l/100km 9,61) - km/h 49,3 kg 2.600 - index 460,0 V&T 803
Dacia Logan Pick Up 1.5 Dci E4 km/l 13,72 (l/100km 7,30) - km/h 37,4 kg 1.940 - index 475,9 V&T 738
Man TgM 18.290 BL Lx Eev km/l 5,00 (l/100km 20,00) - adblue% 0,000 km/h 61,6 kg 18.035 - index 418,9 V&T 745
Mercedes-Benz Actros 4148 K E5 km/l 1,69 (l/100 km 59,17) - adblue% 4,148 km/h 38,8 - kg 40.540 - index 265,2 V&T 717
Fiat Fiorino Cargo 1.3 Mjet 16v E4 km/l 17,22 (l/100km 5,81) - km/h 49,3 kg 1.870 - index 539,8 V&T 716
Renault Trafic 1.6 dCi 120 Energy E5 km/l 11,83 (l/100km 8,45) - km/h 48,6 kg 2.750 - index 489,7 V&T 782
Dacia Dokker Van 1.5 dCi 90 Cv E5 km/l 15,43 (l/100km 6,47) - km/h 52,3 kg 1.960 - index 533,1 V&T 766
Man TgM 18.280 BL E4 km/l 4,81 (l/100km 20,79) - adblue% 0,000 km/h 60,3 kg 17.800 - index 412,7 V&T 715
Astra Hd8 84.44 E5 km/l 1,88 (l/100 km 53,12) - adblue% 4,654 km/h 38,3 - kg 39.840 - index 271,3 V&T 729
Volvo FE 320 L3H1 E5 km/l 3,99 (l/100km 25,05) - adblue% 4,496 km/h 59,9 - kg 26.690 - index 381,6 V&T 725
Renault Kangoo Exp Compact 1.5 dCi 86 E4 km/l 13,60 (l/100km 7,35) - km/h 50,6 kg 1.770 - index 512,2 V&T 736
Citroën Jumpy 2.0 HDi 136 Fap E4 km/l 8,79 (l/100km 11,38) - km/h 51,0 kg 2.930 - index 460,1 V&T 714
Man TgL 12.220 Eev km/l 5,59 (l/100km 17,90) - adblue% 0,000 km/h 64,4 kg 12.020 - index 435,6 V&T 740
Fiat Doblò Cargo XL 2.0 Mjet Power E5 km/l 12,52 (l/100km 7,99) - km/h 49,7 kg 2.500 - index 499,4 V&T 775
Renault Kangoo Express New 1.5 dCi 90 Cv E5 km/l 15,46 (l/100km 6,47) - km/h 54,65 kg 1.940 - index 527,5 V&T 774
Citroën Berlingo BlueHDi 100 S&S E6 km/l 12,81 (l/100km 7,80) - adblue% 18,96 km/h 48,6 - kg 1.970 - index 484,3 V&T 795
TUTTE LE PROVE Camion&Furgoni
31_e_34_Prove 805.qxp_VT 23/11/16 12:25 Pagina 34
Scania R480 La Mna Highline E5 km/l 3,05 (l/100km 32,81) - adblue% 0,000 km/h 69,0 - kg 44.120 - index 380,9 V&T 726
Scania R480 La Mna Highline E4 km/l 2,87 (l/100km 34,84) - adblue% 0,000 km/h 65,3 - kg 44.160 - index 370,0 V&T 705
Scania R450 Topline Active Prediction E6 km/l 3,48 (l/100km 28,74) - adblue% 7,843 km/h 73,9 - kg 43.850 - index 375,7 V&T 792
Scania R440 La Mna Cr 19 Topline E5 km/l 3,24 (l/100km 30,88) - adblue% 0,000 km/h 69,3 - kg 44.040 - index 387,1 V&T 732
Scania G480 Highline Ecolution E5 km/l 3,58 (l/100km 27,91) - adblue% 4,889 km/h 67,3 - kg 43.660 - index 379,8 V&T 767
Scania G410 Active Prediction E6 km/l 3,49 (l/100km 28,59) - adblue% 5,280 km/h 71,0 - kg 43.800 - index 381,1 V&T 777
Renault T 520 High Sleeper Cab E6 km/l 3,76 (l/100km 26,53) - adblue% 8,593 km/h 76,2 - kg 43.680 - index 385,9 V&T 790
Renault T 460 Sleeper Cab E6 km/l 3,65 (l/100km 27,36) - adblue% 8,182 km/h 74,5 - kg 43.920 - index 381,4 V&T 783
Renault T 440 Sleeper Cab E6 km/l 3,65 (l/100km 27,39) - adblue% 6,499 km/h 72,6 - kg 43.490 - index 384,2 V&T 795
Renault Premium Strada 460.18 T Dxi Optiroll E5 km/l 3,39 (l/100km 29,48) - adblue% 4,567 km/h 68,6 - kg 43.660 - index 376,6 V&T 751
Renault Premium Strada 460.19 T Dxi Opt E5 km/l 3,24 (l/100km 30,86) - adblue% 4,184 km/h 69,9 - kg 43.320 - index 374,8 V&T 739
Renault Premium Route 450 Dxi E5 km/l 3,29 (l/100km 30,40) - adblue% 4,941 km/h 66,9 - kg 43.960 - index 369,8 V&T 708
Renault Magnum 520.18T Dxi Optiroll Eev km/l 3,20 (l/100km 31,15) - adblue% 5,142 km/h 68,5 - kg 43.820 - index 368,8 V&T 759
Renault Magnum 520 Dxi Ex New E5 km/l 3,00 (l/100km 33,35) - adblue% 5,029 km/h 68,3 - kg 43.680 - index 361,5 V&T 737
Renault Magnum 500 Dxi Ex New E5 km/l 2,94 (l/100km 34,01) - adblue% 3,814 km/h 71,3 - kg 44.680 - index 367,5 V&T 724
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ASSOCIAZIONI &DINTORNI
Troppi eccezionali Una tragedia, quella avvenuta sulla superstrada Milano-Lecco, purtroppo annunciata e che obbliga a interrogarsi sul perché in Italia ci siano una gran quantità di trasporti a 108 tonnellate. A rischio c’è proprio la sicurezza
L
a tragedia sulla superstrada Milano-Lecco, le molteplici polemiche collegate e le tante distorsioni della verità mi obbligano a occuparmi della vicenda allargando la questione. Ho letto alcune ricostruzioni che non possono essere altro che il frutto di scarsa memoria, poca conoscenza o, spero di no, di malafede. Voglio subito affermare che l’impresa di autotrasporto non ha alcuna responsabilità. Era regolarmente autorizzata. Sostengo anche che la chiusura decisa di alcuni sovrappassi appartiene alla vecchia logica di salvarsi le chiappe da parte della solita burocrazia. Non lo condivido, anche se lo comprendo. Quello che si deve evitare è che i veri responsabili non vengano almeno indicati come coloro che hanno innescato le condizioni perché questo evento si verificasse. In questi anni ho scritto articoli nel merito e lanciato inascoltati appelli. Ancora nel mese di settembre 2015 durante un’audizione parlamentare alla Commissione del Senato (gli atti sono consultabili), ho sollevato il problema e proposto una modifica. Purtroppo senza alcun risultato. Ciò che ha suscitato in me il desiderio di riassumere le questioni per come sono andate è stato il titolo che ho letto sul giornale ‘La provincia di Lecco’, “Ora diteci chi è il colpevole”. Le responsabilità vanno ricercate molto in alto e coinvolgono interessi di imprenditori e la superficialità di alcuni uomini politici. Certamente si cercherà di scaricarle su funzionari locali ma il vero problema e la vera domanda che i media dovrebbero porsi è sul numero dei manufatti che potrebbero trovarsi nelle medesime condizioni, vista la grande quantità di automezzi con portata fino a 108 tonnellate oggi in circolazione. Innanzitutto i trasportatori per effettuare tali viaggi debbono richiedere un’autorizzazione ai competenti uffici che la rilasciano indicando i percorsi autorizzati. Quindi, nella fattispecie, come già detto, non esiste responsabilità del conducente del truck. La procedura per la chiusura di tratti stradali è chiaramente indicata dalle norme vigenti; per quanto ne sappiamo le procedure sembrano essere state rispettate. Sarà la magistratura ad appurare i fatti. Forse l’unico intervento www.vietrasportiweb.com
possibile era vietare la circolazione sul viadotto per gli automezzi pesanti come indicato del cantoniere, fino a quando non fossero state accertate le condizioni di stabilità. Anche in questo caso occorre, però, verificarne la fattibilità in funzione della normativa.
Scelta superficiale
Allora le responsabilità non sono di nessuno? Ovvio che no. Ma come è possibile che sulle nostre strade possano circolare così tanti automezzi eccezionali aventi portata fino a 108 tonnellate. Forse è per consentire il trasporto di più merci (coils in particolare) e quindi di pagare un viaggio al posto di tre, che la committenza impone l’uso di automezzi eccezionali con portate così elevate? Ma non dovrebbe essere la sicurezza a prevalere? Qualcuno si è domandato quale impatto avrebbe potuto avere sui manufatti la cui ricostruzione risale a diversi anni fa? Ed ancora ci si è chiesto quale deterioramento avrebbe potuto determinare sul manto stradale il passaggio di tanti automezzi a 108 tonnellate? Ovviamente i costi della manutenzione sono a carico degli enti proprietari delle strade e conseguentemente scaricati sui cittadini. Ma anche in termini di sicurezza stradale gli avvallamenti che si determinano sul manto stradale non sono certo favorevoli alla circolazione.
Una vecchia storia
Eppure il 6 settembre 2005 con circolare n° 189 gli uffici competenti del ministero delle Infrastrutture si occuparono della questione (in quel periodo chi scrive ricopriva l’incarico di sottosegretario al Ministero) ed emanarono una circolare che dettava disposizioni strettamente in linea con le norme del Codice della Strada in materia di trasporti eccezionali. Al tempo se ne occupò anche la Commissione trasporti della Camera, ma senza alcun risultato (ecco perché venne emanata una circolare esplicativa). Del caso fu investito il Tar del Lazio che riscontrò gli elementi per concedere una sospensiva ad un atto con il quale si negava, proprio in attuazione della circolare n° 189, l’autorizzazione ad effettuare un trasporto eccezionale senza che ve ne fossero le condizioni previste dal co-
dice della strada e ribadite con la circolare. Il Tar del Lazio tuttavia, nonostante i solleciti (articoli ripresi dal blog del Tgcom stradafacendo nonché su riviste specializzate nel settore dei trasporti) non entrò mai nel merito. Questo produsse l’esplosione delle richieste dell’utilizzo di automezzi eccezionali. Il risultato concreto fu la significativa riduzione del costo del trasporto con conseguenze sulle strade, sui cittadini e sui manufatti. In tempi successivi, per evitare che qualcuno intervenisse nuovamente su una questione mai definita, venne emanata una nuova disposizione regolamentare che rendeva regolare (meglio sarebbe dire ‘normale’) il trasporto eccezionale. La ratio di chi aveva redatto inizialmente la norma del Codice della Strada sta però tutta nella definizione ‘eccezionale’: anche un alunno delle elementari sa che il termine ‘eccezionale’ non significa ‘di consueto’. L’auspicio è che fatti simili non si ripetano. Mi auguro che questa drammatica vicenda, che vista l’importanza dell’arteria stradale coinvolta avrebbe potuto provocare un numero di decessi maggiore, abbia fatto comprendere a tutti un fatto inequivocabile tanto inaccettabile. Per questioni economiche (perché chiaramente qualcuno ci ha guadagnato) si è messo a repentaglio la sicurezza della circolazione stradale e dei cittadini.
a cura di Paolo Uggè
N. 805 dicembre 2016 - 35
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NORME &DECRETI
Per poter usufruire delle agevolazioni per l’anno 2016 è indispensabile compilare correttamente la domanda inserendo tutte le informazioni richieste. Dal Ministero arriva la nota con le precisazioni in merito
La mossa giusta a cura di Marco Colombo
T
orniamo a occuparci dei contributi agli investimenti, argomento già trattato su queste pagine di Vie&Trasporti, poiché il Ministero ha diffuso importanti chiarimenti in merito ai requisiti per poter beneficiare delle agevolazioni e precise indicazioni sulle modalità di presentazione delle relative richieste.
Partiamo da queste ultime, informando che, all’interno del sito internet del Portale dell’Automobilista, è stata resa disponibile una dettagliata guida agli incentivi per gli investimenti nel settore autotrasporto, nella quale sono state descritte in maniera analitica tutte le operazioni da compiere per la compilazione e l’invio telema-
tico della domanda. Dopo aver ricordato che le richieste devono essere presentate entro il termine perentorio del 15 Aprile 2017, si raccomanda alle imprese di attenersi scrupolosamente alle istruzioni, pena l’esclusione dai benefici. A tal proposito è senz’altro opportuno evidenziare che la mancanza o l’errato
Documenti, prego In presenza di possibili infrazioni al Codice rilevate tramite dispositivi non appositamente omologati, il trasgressore può essere invitato a fornire informazioni di persona Con una Nota del 5 Ottobre 2016, la Direzione Centrale per la Polizia Stradale ha fornito chiarimenti sulla procedura prevista dall’articolo 180, comma 8 del Codice della Strada - con la quale il presunto trasgressore viene invitato a recarsi presso un ufficio di Polizia, entro un certo termine, per esibire documenti o dare informazioni - in presenza di possibili infrazioni al Codice rilevate tramite dispositivi non appositamente omologati. Infatti, l’articolo 201, comma 1 bis, lettera g bis del Codice Stradale prevede una serie di violazioni per le quali l’accertamento può avvenire in modalità totalmente automatica, senza che sia richiesta la presenza di un’agente di Polizia e in deroga all’obbligo di contestazione 36 - N. 805 dicembre 2016
immediata, purché l’apparecchio utilizzato abbia ricevuto una specifica omologazione. Tuttavia per alcune di queste infrazioni - ad esempio la guida di un veicolo non revisionato o privo di copertura assicurativa - non esistono ancora dispositivi omologati per l’accertamento da remoto, per cui quest’ultimo è possibile solo in presenza dell’organo accertatore. In questi casi, quando l’apparecchiatura segnala una possibile infrazione al Codice e l’agente non può procedere alla contestazione immediata (per motivi che dovrà riportare sul verbale), egli inviterà il potenziale trasgressore ad esibire documenti o a fornire informazioni ai sensi dell’articolo 180, comma 8 del C.d.s., allo scopo di verificare la correttezza della segnalazione del dispositivo. www.vietrasportiweb.com
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NORME &DECRETI
Ventiquattro ore di tempo Ecco come devono muoversi le imprese stabilite in un altro Stato membro o extra Unione Europea che intendano distaccare/ somministrare del loro personale in Italia Sulla Gazzetta Ufficiale del 27 Ottobre 2016 è stato pubblicato il Decreto del Ministro del Lavoro del 10 Agosto 2016, sulle modalità di invio della comunicazione preventiva di distacco/ somministrazione internazionale, prevista dall’articolo 10, primo comma del Decreto Legislativo 136/2016. Si tratta della comunicazione richiesta ai prestatori di servizi esteri - precisamente, alle imprese stabilite in un altro Stato membro o extra Unione Europea e alle agenzie di somministrazione di lavoro stabilite in un altro Paese membro - che intendano distaccare/ somministrare del loro personale in Italia, presso un’altra impresa (anche dello stesso gruppo), oppure presso un’altra unità produttiva o un altro destinatario. In base a tale disposizione, entro le ore 24 del giorno precedente l’inizio del periodo di distacco, il prestatore di servizi estero dovrà trasmettere la comunicazione in esame al Ministero del Lavoro, in modalità telematica. La comunicazione può essere annullata entro le ore 24 del giorno precedente l’inizio del primo periodo di distacco. L’invio avverrà tramite la procedura informatica che il Ministero renderà disponibile sul proprio portale, e alla quale il prestatore di servizi straniero potrà accedere previa registrazione al medesimo portale. Le disposizioni del Decreto entreranno ufficialmente in vigore il sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta, quindi a partire dal prossimo 26 Dicembre. Per quanto concerne gli aspetti che riguardano specificamente l’autotrasporto, rammentiamo che
inserimento delle informazioni richieste nelle varie schermate, vengono segnalate dal sistema con un messaggio di errore; inoltre, l’applicazione effettua dei controlli di coerenza tra i dati inseriti dal richiedente e quelli presenti nei sistemi informativi dell’Amministrazione, in merito alla Partita Iva / Codice Fiscale, al numero di iscrizione all’Albo autotrasportatori e al Ren(Registro Elettronico Nazionale delle imprese di autotrasporto), segnalando eventuali anomalie da correggere. Si segnala, in particolare che, una volta inoltrata la domanda, completa degli allegati richiesti, le informazioni inserite non potranno più essere modificate. Per questo motivo invitiamo le imprese a prestare particolare attenzione nella fase di inserimento dei dati - che, comunque, potranno essere corretti fino all’invio dell’istanza - tenuto anche conto che, come abbiamo più volte sottolineato, l’accesso ai contributi non è legato all’ordine cronologico di invio delle richieste. www.vietrasportiweb.com
I requisiti
l’articolo 1, comma 4 del citato Decreto Legislativo 136 prevede l’applicazione delle disposizioni sui distacchi e le somministrazioni transnazionali “anche alle ipotesi di cabotaggio” previste dai regolamenti comunitari in materia. A questo proposito, sarà necessario un provvedimento del Ministero del Lavoro, che chiarisca in maniera precisa l’ambito di applicazione delle nuove disposizioni e le eventuali modifiche richieste dalla specificità del settore autotrasporto, anche alla luce della richiesta di informazioni che è stata inoltrata allo stesso Ministero dalla Commissione Europea. Ci riserviamo, pertanto, di ritornare in argomento non appena ci saranno novità.
A proposito dei requisiti richiesti per poter beneficiare dei contributi è indispensabile attenersi alle procedure già indicate dal Ministero e sulle quali, lo stesso, ha fornito ulteriori importanti precisazioni con una Circolare dell’8 Novembre 2016. Occupiamoci innanzitutto delle condizioni richieste per ottenimento del contributo all’acquisto di veicoli pesanti di categoria Euro 6. In questi caso, la disposizione richiede che il beneficiario debba provvedere alla contestuale radiazione per rottamazione o per esportazione in un Paese extra Unione Europea di un veicolo già in disponibilità dell’impresa richiedente. La condizione di ‘contestualità’, chiarisce il Ministero, si intende rispettata quando le procedure per la radiazione si collochino nell’arco temporale compreso tra l’entrata in vigore del decreto attuativo sugli investimenti - 17 Settembre 2016- e la data di presentazione, nei termini,
della domanda di ammissione al beneficio (ricordiamo ancora, 15 Aprile dell’anno prossimo). Sempre a proposito della radiazione, è stato chiarito che le operazioni di acquisizione e di radiazione devono essere intraprese dallo stesso soggetto, non essendo ammissibile l’eventualità che vengano intraprese da soggetti distinti, pur se legati da vincoli sociali: a questo proposito, rileva il numero di iscrizione al Ren o all’Albo di chi pone in essere queste operazioni, che deve coincidere. Un’altra importante precisazione riguarda l’avvio dell’investimento, per il quale si intende la stipulazione di un atto giuridicamente vincolante per entrambe le parti, quale un contratto di acquisto o un altro atto unilaterale - proposta di acquisto, ordinativo, e simili - che, tuttavia, si traduca in una sorta di preliminare di contratto avente effetti obbligatori, con il quale una parte si impegna al pagamento del prezzo allorché il venditore/ fornitore N. 805 dicembre 2016 - 37
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NORME &DECRETI
Il fondo è esaurito Comunicata la momentanea sospensione dell’operatività del fondo di garanzia delle Pmi Con la Circolare numero 14 del 2 Novembre scorso, la Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale, in qualità di ente gestore del fondo di garanzia per le Pmi (Piccole Medie Imprese), ha comunicato la momentanea sospensione dell’operatività della sezione speciale per l’autotrasporto, dovuta all’esaurimento delle risorse. Di conseguenza, non sono più applicabili le norme speciali previste per questa sezione, vale a dire la copertura della garanzia all’80 per cento, indipendentemente dall’ubicazione del destinatario finale e della durata dell’operazione; l’applicazione dei modelli di valutazione di cui al paragrafo 1, parte VI delle disposizioni operative. Ciò non toglie che, in attesa del ripristino
sia nelle condizioni di trasferire la disponibilità del veicolo. Non possono ritenersi vincolanti e, quindi, non rappresentano un avvio dell’investimento utile per richiedere il beneficio, i preventivi o, più in generale, gli atti con cui il venditore reclamizza i prodotti. In ogni caso, il contratto deve essere datato, sottoscritto dal titolare o rappresentante dell’impresa e recare in modo analitico i costi dell’operazione, che dovranno trovare corrispondenza nella fattura. Per quanto riguarda l’acquisizione del bene tramite locazione finanzia-
ria, la prova del pagamento dei canoni leasing può essere fornita con la fattura rilasciata dalla società di leasing all’utilizzatore, regolarmente quietanziata, ovvero con copia della ricevuta dei bonifici bancari effettuati a favore della suddetta società. In mancanza, l’impresa verrà esclusa dal beneficio.
Cumulabilità
Infine, la Nota ministeriale esclude in modo inequivocabile la cumulabilità dell’incentivo con i contributi previsti dalla Legge ‘Sabatini’, mentre ammette esplicitamente la cumulabilità con il
MOTORI SPENTI DICEMBRE LUN
MAR
MER
5 12 19 261
6 13 20 27
7 14 21 28
GIO 1 81 15 22 29
VEN 2 9 16 23 30
SAB 3 10 17 24 31
DOM 41 111 181 251
La limitazione interessa, fuori dai centri abitati, i veicoli e le combinazioni di veicoli adibiti al trasporto di merci aventi massa complessiva massima autorizzata superiore alle 7,5t dalle ore 09:00 alle ore 22:00
1
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dell’operatività della predetta sezione speciale, le imprese di autotrasporto: potranno chiedere l’intervento del Fondo di garanzia, sulla base delle disposizioni applicabili a tutte le Pmi (che, per gli aspetti sopra individuati, sono meno favorevoli rispetto a quelle della sezione speciale autotrasporto); rimangono esentate dal pagamento delle commissioni ‘una tantum’.
‘super ammortamento’ previsto dalla Legge di Stabilità del 2016 ( articolo 1, comma 91 della Legge 208/2015). Concludiamo con un’ annotazione riguardante la richiesta dei contributi agli investimenti per l’anno 2015, per i quali era prevista la scadenza perentoria di presentazione della domanda entro 16 Marzo 2016. Per questa misura, il Ministero dei Trasporti ha iniziato ad a inviare le prime raccomandate di ammissione alle imprese beneficiarie del contributo che, al momento, non sembra aver subito alcuna riduzione rispetto a quanto prospettato dal provvedimento ministeriale.
Troppi fermi anche nel 2017 Critiche da Anita e Unatras al calendario dei divieti di circolazione per il prossimo anno Resa nota la bozza del calendario dei divieti di circolazione dei veicoli pesanti adibiti al trasporto merci per il 2017 è già piovono polemiche. In particolare, dure critiche sono giunte da Anita e Unatras. L’impostazione, infatti, sarebbe basata su vecchie logiche che frenano la produttività, minano la timida ripresa economica e sono in controtendenza rispetto alle mutate esigenze del mondo dell’industria e del commercio. “Tutto il comparto produttivo - fanno sapere le associazioni - necessita di un efficiente sistema logistico per la distribuzione delle merci che non può essere interrotto ogni qualvolta si riversano sulle strade i vacanzieri.” Il settore del trasporto e della logistica chiede da anni una sostanziale revisione del calendario che risulta datato. L'Italia presenta il maggior numero di giornate di divieto rispetto a tutti gli altri paesi Ue, alcuni dei quali Olanda e Danimarca - addirittura non fissano nessun blocco. www.vietrasportiweb.com
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PRODOTTO
Man TgE
Piccolo Uomo La Casa di Monaco ‘sfrutta’ la parentela con Volkswagen e presenta l’attesissimo Lcv alto di gamma. Obiettivo: dare i numeri...
P
rima all’Iaa, poi a truckEmotion, ecco il veicolo commerciale che tanto ha fatto parlare di sé, e non soltanto per i value di prodotto quanto per l’inconsueta livrea, quella di un marchio da big truck: Man. A quanto pare il gioco del piccolo è bello piace anche ai clienti italiani, finora abituati ai giganti TgA/X e al TgL. Vedremo poi cosa dirà il mercato, specie in concorrenza con il clone Volkswagen, il Crafter. Probabile che la sfida interna produca anche risultati tangibili in una direzione da noi fortemente auspicata e per la quale ci stiamo battendo, ovvero sottrarre il veicolo commerciale dall’orbita dell’auto per lasciarlo confluire in quella sicuramente più attinente del veicolo da lavoro. Non ci sono soltanto motivazioni di posizionamento o di allargamento di gamma nella decisione (già vissuta senza troppa convinzione da Renault Trucks) per inserire un Lcv nella gamma pesante, quanto la previsione di una crescita forte in Europa del segmento tra le 3,5 e le 6,0 tons. Si parla del 10 per cento in tre anni (fonte: Man). Di fatto, anche se in forma blanda nel nostro Paese, le prevendite sono già iniziate, per partire ufficialmente in
marzo. Consolidato il primo mese di ordini, ad aprile inizierà la produzione, che consentirà ai clienti di Germania, Austria, Svizzera e Benelux di disporre del veicolo per l’estate 2017. Gli altri Paesi europei, Italia compresa, dovranno attendere l’autunno (prime prove a vanEmotion 2017?).
Oltre 18 metri cubi
Il line-up iniziale del ‘piccolo Man’ prevede propulsori tra 75 e 130kW (120 e 177 Cv), su un’unica dislocazione volumetrica da 1.968 centimetri cubi, e spazi di carico fino a 18,3 metri cubi (tetto alto-passo lungo). Le masse totali a terra oscillano tra le 3,0 e le 5,5 tons, più un carico trainabile da 3,5 tons. Per quanto riguarda la trazione, il TgE disporrà sia dell’anteriore che della posteriore, più l’integrale. Il propulsore
di cui sopra si accoppia a un cambio manuale da cinque rapporti o automatico a otto. Un asso nella manica è certamente il service, visto che le logiche sono quelle del tutto e subito, tipiche del mondo truck, assicurando al possessore di TgE piena assistenza anche nel weekend. E senza appuntamento. Le prime immagini del nuovo veicolo d’accesso di Man nel settore della distribuzione sono abbastanza avare di caratteristiche distintive. D’altra parte, anche l’esemplare schierato in prima assoluta a truckEmotion vanEmotion (in alto) era molto avaro di dettagli utili. Tutto da scoprire e verificare, anche se la stretta parentela con il Crafter suona certo rassicurante.
Il rischio stradale si abbatte anche con la ISO39001 Meglio adottare subito la norma che prevede la certificazione dell’azienda di autotrasporto e quindi l’analisi dei rischi potenziali legati anche alla scarsa performance Lo Studio Pitagora (commerciale@studiopitagora.net, 347 7223645) ci tira l’orecchio e ci ricorda che l’argomento certificazione è troppo spesso dato per scontato. Facciamo ammenda e ci soffermiamo proprio sul loro cavallo di battaglia, la ISO 39001 (Road Traffic Safety Management) legata alla qualità del trasporto (e quindi per Vie&Trasporti in chiave OITA molto interessante). I rischi analizzati riguardano l’autista (mancata formazione, scarsa esperienza e conoscenza), la manutenzione (scarsa o errata), la tipologia di strada (pericolosa per un determinato trasporto), la gestione della flotta (non efficace). I benefici della applicazione delle indicazioni di certificazione consentono un’ ottimizzazione continua del trasporto, per quanto possibile al www.vietrasportiweb.com
riparo da rischi legati alla scarsa professionalità o superficialità di gestione. In definitiva, la norma ha come obiettivo sociale la riduzione della sinistrosità dei veicoli da lavoro, mentre per l’azienda valgono anche come valore la riduzione delle dispute legali e dei costi di ripristino e riparazione e nella gestione di flotta, un minor onere assicurativo e Inail, un maggiore redditività dell’azienda anche nella competitività in gara d’appalto, la riduzione costo/dipendente e infine una maggiore credibilità sul mercato. Quattro le fasi del sistema di gesione Iso 39001: pianificare i fattori di prestazione e i requisiti degli stakeholders, attuare i miglioramenti, controllare e monitorare i risultati, risolvere le eventuali difficoltà e migliorare il sistema. N. 805 dicembre 2016 - 39
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NEWS
A sinistra il bivio per la nuovissima Variante di Valico. In alto vecchie e nuove generazioni a confronto: L’Lp 1620 del 1964 e l’Actros 1848 Ls, ammiraglia di oggi, e l’L319 box wagon del 1965 affiancato al nuovo Sprinter.
Ritorno al futuro Negli ultimi decenni sono cambiate le infrastrutture e i veicoli che le percorrono. Viaggio nella storia con i veicoli che hanno reso celebre la Stella di Maurizio Gussoni
Grande show di Mercedes-Benz sull’Autostrada del Sole. In occasione dei cinquant’anni della creazione di questa nevralgica arteria, la casa di Stoccarda ha organizzato ‘Ritorno al Futuro’, in pratica un parallelismo tra l’enorme evoluzione tecnologica che in questi decenni ha interessato i veicoli della Stella e quella del percorso autostradale che, con la creazione della modernissima Variante di Valico, ha trasformato la strada, da Bologna a Firenze, da dorsale appenninica, ricca di curve e tormentata nel percorso, a
veloce asse di attraversamento. Un folto gruppo di veicoli, misti tra storici e attuali, compresi quelli commerciali, ha percorso il vecchio tracciato (la Panoramica) in andata e la moderna Variante, al ritorno. Il risultato è stato quello di poter mettere a confronto i due tracciati, con dei mezzi che, nella propria epoca, hanno occupato uno spazio importante della storia motoristica. Come la vecchia e sempre stupenda 280SE Coupé con la nuova Classe E (dotata di guida assistita). O come lo storico furgone L319 box wagon del 1965 con l’attualissimo Sprinter, o l’Actros 1848 LS con il Truck LP 1620 del 1964 (un esemplare “forte” di tre milioni di chilometri), o la nuova Smart Brabus con quella di prima generazione del 1998. Salotti viaggianti di oggi a confronto con spartani ed essenziali mezzi del passato, ma capaci anche questi ultimi di svolgere egregiamente il loro mestiere di mezzi da lavoro o di berline da viaggio.
Come ti trasformo il camioncino Con un trapianto ‘a cuore aperto’, un’azienda umbra è in grado di convertire un classico minitruck termico da distribuzione in uno Zev perfetto per la distribuzione nelle Ztl. Basta il loro kit elettrico
La S.M.R.E. Engineering, un’azienda di progettazione che opera nel campo della trazione elettrica, ha lanciato alcuni modelli di veicoli commerciali Nissan e Isuzu muniti di trazione elettrica al posto di quella termica di serie. Si tratta di mezzi particolarmente indicati per i trasporti a breve raggio (urbani ed extraurbani) che vantano un’autonomia di marcia di circa 120 chilometri a carico quasi completo. Un dato ampiamente sufficiente per garantire il lavoro di una giornata di consegne. Il ‘miracolo’ avviene istallando un kit, progettato e prodotto dalla S.M.R.E., comprendente il motore elettrico e il pacco accumulatori ad altissima capacità realizzato con una particolare 40 - N. 805 dicembre 2016
tecnologia che ne riduce notevolmente il peso. Quindi si tratta di un semplice trapianto dell’unità termica che lascia inalterata la trasmissione originale, frizione e cambio manuale compresi. Il tutto viene completato con un sistema di ricarica degli accumulatori in rilascio e in frenata che sfrutta l’energia cinetica. La ricarica, a fine giornata, richiede solo un’ora se si utilizza una rete a 380 Volt, oppure otto se si collega la spina alla normale rete domestica da 220 Volt. I veicoli interessati alla trasformazione e venduti attraverso la normale rete commerciale delle Case produttrici sono i ‘leggeri’ Nissan NT400 e Isuzu L35, M55, e M75, che vantano pesi totali fino a 7,5 tonnellate. La modifica, concordata con gli stessi costruttori che cedono alla S.M.R.E. i veicoli finiti ma privi del solo motore termico, è totalmente eseguita nello stabilimento di Umbertiade (Pg). Una modifica che lascia il veicolo nello
stato originale ma con la sola aggiunta sul cruscotto di un display che consente di tenere sotto controllo l’autonomia di marcia e lo stato della batteria. La consueta garanzia di due anni (di legge) prestata dal produttore si completa con una seconda garanzia (sempre biennale) della S.M.R.E. che copre le parti sottoposte alla modifica, ovvero gruppo propulsore elettrico e batterie. Questi veicoli hanno un prezzo di 38 mila euro al quale si deve aggiungere il costo per il noleggio quadriennale delle batterie (circa 750 euro mensili). Dopo tale periodo, gli accumulatori diventeranno di proprietà del cliente che, secondo i dati della Casa, potrà sfruttarle per il rimanente ciclo di vita, valutato in ulteriori tre anni circa. La S.M.R.E. conta di attestare le vendite sul traguardo dei 200 pezzi all’anno, ma si potrebbe pensare anche ad una notevole crescita. Infatti, oltre ai numerosi ordini giunti dalla Spagna e dalla Francia, è appena stato stipulato un accordo di fornitura con la Cina nel quale si stabilisce che i kit di trasformazioni vengano prodotti, sotto la supervisione dell’azienda umbra, proprio in quel Paese. www.vietrasportiweb.com
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NEWS A sinistra il cockpit dell’Lp 1620 e quello del moderno Actros. Non paragonabile il comfort di guida con il primo che richiede forza bruta il secondo che si muove con un semplice tocco.
Salire su qualche pezzo di storia, ogni tanto, fa bene. Dovrebbe essere quasi una terapia. Ci si stupisce della comodità di viaggio e della sicurezza che i vecchi veicoli ancora oggi riescono, a modo loro, a trasmettere a chi li guida. Il progresso a volte fa dimenticare troppo facilmente che anche allora i camionisti, seppur con tanto sforzo fisico in più, percorrevano milioni di chilometri per poter trasportare le merci. E giungevano regolarmente a destinazione, magari lenti, ma affidabili sino all’inverosimile. Certamente mancavano i navigatori, la connettività, l’Abs e quant’altro. Ma i grandi viaggi lungo la Penisola, magari per fare un paio di settimane di ferie o per trasportare un carico di pomodori, erano nella normalità della vita. Ci siamo messi al volante del nuovo Sprinter e del vecchio L 319 box wagon del 1965. Il primo comodo, brillante nelle prestazioni e con un motore che permette, anche nelle salite, di superare agevolmente. Ottima anche la stabilità, specie considerando che non è un mezzo di piccole dimensioni. Molto spartano, rigido e rumoroso, invece, il furgone L 319, un mezzo con oltre un milione di chilometri sulle spalle. Ma, nonostante questo, il suo generoso motore diesel è stato
capace, seppur senza carico, di fargli sfiorare ancora ed in più occasioni i 100 chilometri orari. Stesse sensazioni, ma con dimensioni ben diverse, nel doppio tour a bordo dell’Actros 1848 LS e del Truck LP 1620 del 1964. Il primo si guida con un dito, seduti su confortevoli poltrone ed in un ovattato silenzio. Il progenitore, invece, ha un motore che ruggisce ad ogni tocco dell’acceleratore, sedie da sala d’aspetto di terza classe ed uno sterzo manovrabile agevolmente solo da un culturista. Ma, dobbiamo ammetterlo, porta con se tutto il fascino del passato e di quel gran lavoro quotidiano e durissimo che ha permesso il progresso di oggi. Finiamo con la nuova Classe E, una berlina supertecnologica dotata di guida assistita. Un sistema, per la verità molto efficiente, che interviene in caso di pericolo imminente o di errore del conducente. Fino a frenare davanti ad un ostacolo imprevisto od a curvare se chi guida si distrae o non si accorge della necessità di farlo. E tutto con una precisione che stupisce. Sistemi eccezionali che ci proiettano di colpo nel futuro, ma che non devono essere considerati sostitutivi dell’essere umano. Il quale, alla guida, non sarà mai sollevato dalle responsabilità di quanto avviene sulle strade.
X, il pick-up che verrà Bisognerà attendere la fine del prossimo anno se non addirittura la primavera del 2018 per vedere su strada - e fuori - questo veicolo della Stella basato sul Nissan Np 300 Navara Per ora un concept, della Classe X che verrà alla fine del prossimo anno se non addirittura più tardi. Sui mercati di Europa, America Latina, Sudafrica e Australia, dove verrà venduto esclusivamente a doppia cabina con omologazione a cinque posti - l’intenzione è quindi di connotarlo solo come vettura e anche di fascia alta - e soprattutto a trazione integrale permanente, nel caso la captive 4Matic. E ciò nonostante l’X sia realizzato sull’Np 300 Navara di Nissan, da cui deriva il tipico telaio a longheroni e traverse, ma non la driveline, basata sul grosso sei cilindri a V Om 642 La, un quasi 3 litri Euro 6 Bluetec (con Scr quindi). Cui s’abbina il cambio automatico 7G Tronic by Daimler a sette rapporti, un sistema di trazione elettronico a un ripartitore di coppia con rapporto fuoristrada e due bloccaggi del differenziale (posteriore e longitudinale). Dato per 1.100 chilogrammi di portata e 3.500 di massimo rimorchiabile, l’X monta un ponte posteriore a cinque bracci con molle elicoidali e un set-up molle/ammortizzatori che promette un comfort di marcia elevato, sia su strada sia fuori. Prodotto nelle fabbriche Nissan di Barcellona (l’ex Ebro) in Spagna e Renault di Cordoba in Argentina, sarà caratterizzato da uno sbalzo anteriore estremamente corto e di uno posteriore lunghissimo, cui s’affiancherà una sponda posteriore decorata con una fascia luminosa avvolgente a led in una stretta cornice cromata. Da 22 pollici o addirittura quasi big foot taglia 35x11.50 i pneumatici. Previsti il verricello elettrico anteriore, il gancio metallico posteriore e il sistema di connettività Mercedes Me Connect. C’è da capire se proporlo solo come autovettura sarà una mossa vincente o se la scelta si rivelerà un boomerang, così come già accadde a Stoccarda per il Vaneo qualche anno fa.
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PROMOZIONI
NISSAN NAVARA KING CAB.
Pick up dell’anno, leasing del mese Ecoblue 2.0
Ford
Ford Transit Days: è la campagna dell’Ovale, valida sino a fine anno, che abbraccia tutti i motori Euro 6. Ecco le promozioni: Transit Courier 1.5 Tdci 75 Cv Euro 6 Entry è offerto a 9.450 euro in leasing a 165 euro al mese per 48 mesi, anticipo zero, Tan 3,95%, Taeg 5,83%, 5 anni di garanzia Ford Protect inclusi, anche senza usato da rottamare; in alternativa, noleggio a lungo termine a 280 euro al mese per 48 mesi - 100.000 chilometri. Transit Connect L1 1.5 Tdci 75 Cv Euro 6 Entry è proposto a 10.950 euro in leasing a 185 euro al mese per 48 mesi, anticipo zero, Tan 3,95%, Taeg 5,57%, 5 anni di garanzia Ford Protect inclusi, oppure in noleggio a lungo termine a 305 euro al mese per 48 mesi - 100.000 chilometri. Per Transit Custom Van 250 L1H1 2.0 Tdci 105 Cv Euro 6 Entry, 14.950 euro in leasing a 230 euro al mese per 48 mesi, anticipo zero, Tan 3,95%, Taeg 5,14%, 5 anni di garanzia Ford Protect inclusi; in alternativa, noleggio a lungo termine a 350 euro al mese per 48 mesi - 100.000 chilometri. Per Nuovo Transit Van 290 L2H2 2.0 Tdci 105 Cv Euro 6 Entry, 16.500 euro in leasing a 250 euro al mese per 48 mesi, anticipo zero, Tan 3,95%, Taeg 5,04%, 5 anni di garanzia Ford Protect inclusi; in alternativa, noleggio a lungo termine a 380 euro al mese per 48 mesi - 100.000 chilometri. Per Transit Chassis 350 L2 2.0 Tdci 130 Cv Entry, 17.950 euro 6 in leasing a 265 euro al mese per 48 mesi, anticipo zero, Tan 3,95%, Taeg 4,95%, 5 anni di garanzia Ford Protect inclusi; in alternativa, noleggio a lungo termine a 405 euro al mese per 48 mesi - 100.000 chilometri. Per gli ultimi tre - Custom, 2T e Chassis - nuovo motore Ecoblue 2.0. E ancora, Fiesta Van 1.2 82CV 3P, è proposto a 9.000 euro in leasing a 115 euro al mese per 48 mesi, anticipo 1.900 euro, 44 - N. 805 dicembre 2016
Tan 3,95%, Taeg 5,71%, 5 anni di garanzia Ford Protect inclusi, oppure in noleggio a lungo termine a 235 euro al mese per 48 mesi - 80.000 chilometri. Infine, Nuovo Ranger cabina singola XL 4WD 2.2 Tdci 160 Cv Euro 6 è offerto a 17.750 euro in leasing a 285 euro al mese per 48 mesi, anticipo zero, Tan 3,95%, Taeg 4,99%, 5 anni di garanzia Ford Protect inclusi, oppure in noleggio a lungo termine a 470 euro al mese per 48 mesi - 90.000 chilometri e i primi due canoni sono in omaggio. L’Iva è sempre esclusa. Tutto compreso
Iveco
Si chiama STRALease la formula di leasing “tutto compreso” che permette di provare il Nuovo Stralis a un canone fisso e poi decidere se tenerlo o restituirlo. Sul modello AS440S46T/P con GPS predittivo, cambio Hi Tronix 12 m, rallentatore integrato, spoiler, del valore di 83.400 euro, la promozione si traduce in leasing a 48 mesi al tasso del 2,50%, anticipo 17.000 euro, valore residuo 34.500 euro, rata mensile da 1.000 euro comprensiva di polizza furto e incendio, contratto di manutenzione e riparazione 2XL-Life 4 anni/120.000 km/anno. E ancora, promozione a tasso agevolato del 2,75% su tutta la gamma pesanti. Per valori fino a 85.000 euro, Nuovo Stralis è proposto a 1.375 euro mensili comprensivi di polizza furto e incendio. Il leasing è a 60 mesi con anticipo 10% e valore residuo 5%. Sull’acquisto di un Nuovo Eurocargo, infine, è incluso nel prezzo il contratto di manutenzione ordinaria S-Life 2 anni/80.000 km/anno mission stradale. Sul fronte light, Nuovo Daily Euro 6 Furgone HI-Matic, modello 35S14A8V passo 3.520 H2 completo di clima automatico, sensori di parcheggio, Cruise Control, fendinebbia, airbag autista, porte posteriori con apertura a 270 gra-
di, radio Bluetooth con lettore MP3 e comandi radio al volante, valore di fornitura 24.400 euro, è proposto in leasing a 299 euro al mese per 48 mesi (con anticipo 5.990 euro e valore residuo 8.500) comprensivi di 4 anni di manutenzione e polizza furto e incendio e un anno di assicurazione RC Auto in omaggio. E ancora, Nuovo Daily Euro 6 cabinato, modello 35C12 passo 3.000 con cassone ribaltabile generico, completo di clima, Cruise Control, fendinebbia e Pack Construction, valore di fornitura 27.750 euro, è offerto in leasing a 9,90 euro al giorno per 5 anni (con anticipo 6.700 euro e valore residuo 9.000), comprensivi di 5 anni di manutenzione e polizza furto e incendio e un anno di assicurazione RC Auto in omaggio. Per tutte le promozioni, tutte valide sino al 31 dicembre, spese pratica, Iva, trasporto e messa su strada sono escluse. Carte vincenti
Man
In vigore sino al 31 dicembre la campagna Man - Le vostre carte vincenti - che propone ricambi originali per camion e autobus a condizioni speciali: indicatore di direzione a partire da 25 euro, faro da 207, specchio retrovisore da 218, vetro dello specchio da 54, motorino avviamento da 433, alternatore da 366 euro. E ancora: spazzole tergicristallo a partire da 29 euro e lampadine da 17. Parts Partner
Mercedes-Benz
Interessa Atego, Antos, Actros e Axor la campagna promozionale Mercedes-Benz Parts Partner. Presso le officine autorizzate si possono acquistare al banco, a prezzi vantaggiosi, venti articoli relativi a usura, manutenzione e carrozzeria come, ad esempio, ammortizzatori, kit freni, filtreria, soffietti, alternatori, fari, parabrezza. Fino al 15 dicembre.
Nissan
Il pick up dell’anno al centro di un’offerta leasing valida sino al 31 dicembre. Per Nuovo Nissan Navara King Cab 2WD 2.3 Dci 160 Cv Visia, del valore imponibile di 19.505,15 euro, sono previsti un anticipo di 5.063,91 euro e 59 canoni da 259 comprensivi, in caso di adesione, di 12 mesi di Driver insurance a 108 euro e di Pack con 5 anni di Nissan insurance e 2 tagliandi a 1.799 euro; riscatto di 3.987,15 euro, Tan 3,99% e Taeg 5,66%. Per NT400, 35.13 Passo1 con motore allestimento “business ready”, del valore imponibile di 28.787,10 euro, l’offerta leasing prevede anticipo 9.340,97 euro e 59 canoni da 359 comprensivi, in caso di adesione, di 12 mesi di Driver insurance a 108 euro, 5 anni di Nissan insurance a listino a 3.626,14 euro, e 2 Leasing
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PROMOZIONI
tagliandi inclusi; riscatto di 5.847,61 euro, Tan 3,99% e Taeg 5,21%. In entrambi i casi, Ipt e messa su strada incluse, Iva esclusa. Finanziamenti vantaggiosi anche su NV200. Per il modello Van 1.6 benzina 110 Cv Euro 6, del valore di 13.570 euro, anticipo di 4.630 euro e 48 rate da 219 comprensive, in caso di adesione, di finanziamento protetto e Nissan insurance con 4 anni di assicurazione furto e incendio a 999 euro. Tan 0%, Taeg 2,68%. Quanto a NV400, per il modello Van L1 H1 28 Q 110 Cv Euro 6, del valore di 20.873 euro, macrocanone da 5.828 euro e 60 rate da 349 comprensive, in caso di adesione, di finanziamento protetto e Nissan insurance con 5 anni di assicurazione furto e incendio a 1.799 euro e 2 tagliandi inclusi. Tan 5,99%, Taeg 7,65%. Messa su strada, Iva, Ipt e contributo Pfu sono esclusi. All inclusive
Opel
Vivaro al centro della proposta di Renting all inclusive: Van Edition 1.6 125 Cv S&S BiTurbo L1H1 27 Q.li, è offerto con un anticipo di 2.500 euro a 295 euro al mese per 24 mesi/50.000 km. Ed è ancora valido, sino al 31 dicembre su tutta la gamma dei veicoli commerciali, il programma Opel Leasing: 48 rate mensili al tasso del 3,95%.
Renault
Nel segno del leasing la campagna Renault valida fino al 31 dicembre. In dettaglio: Kangoo Compact Energy Dci 75 Euro 6 è proposto a 199 euro al mese per 35 mesi, Tan 1,99% e Taeg 5,08%. Trafic, nella versione FG L1 H1 T27 1.6 Single Turbo 95 Cv Euro 6, è proposto a 259 euro al mese per 35 mesi, Tan 1,99% e Taeg 3,61%. Infine Master, nella versione FG TA L1 H1 T28 2.3 Dci Single Turbo 110 Cv Euro 6, è offerto a 289 euro al mese per 35 mesi, Tan 1,99% e Taeg 3,51%. Messa su strada, Ipt, Iva e contributo Pfu sono esclusi. Leasing
Prezzo fisso
Scania
Ultimo mese di ricambi a prezzo: kit freni è proposto a 180 euro (pastiglie) o 550 euro (pastiglie e due dischi), pinze freno a 600 euro, frizione a 1.300 o 1.550 euro, compressore a 800 o 900 euro, cuscinetto ruota a 360 (un lato) o 700 euro (due lati), essiccatore a 680 o 1.050 euro, motorino a 550 o 650 euro, sterzo a 340 o 360 euro, parabrezza a 400 o 500 euro, spazzole tergicristallo a 50 euro, alternatore a 550 o 610 euro, cilindri sterzo a 1.550 euro, turbo a 850 (per motore DC12) o 3.100 euro (a geometria variabile), pompa acqua a 390 (serie 3) o 610 euro (serie 4-PGR), sospensioni cabina
a 170 (sostituzione soffietto un lato) o 330 euro (sostituzione soffietto e ammortizzatore), cinghia e tendicinghia a 350 o 440 euro, radiatore a 750 o 850 euro, soffietti telaio a 250 (per autocarri) o 310 euro (per autobus), retrofit Scania communicator a 500 euro, kit pastiglie rimorchi a 195 o 210 euro, retarder a 1.150 (revisione accumulatore) o 1.350 euro (sostituzione accumulatore), infine scambiatore a 290 (senza coperchio) o 560 euro (con piastra). La manodopera è inclusa nel prezzo. Tasso zero
Volkswagen
Finanziamenti vantaggiosi nel quarto trimestre dell’anno: tasso zero in 48 mesi, con un anno di polizza incendio e furto in omaggio, su un importo finanziabile fino a 11.000 euro per Caddy e fino a 20.000 euro per T6, Amarok, Crafter. In alternativa, tasso agevolato da 4,99% fino a 60 mesi, oppure leasing al tasso dell’1,99% per finanziamenti della durata massima di 60 mesi; o ancora, comprensivo del pacchetto di manutenzione a 48 mesi - 80.000 chilometri, leasing al tasso del 4,99% su Caddy, T6, Amarok e Crafter. Solamente per Caddy Life e Multivan, finanziamento della PCP al tasso del 4,99% in 48 mesi con un anno di polizza incendio e furto in omaggio.
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NORME &DECRETI NEWS
Un nuovo avamposto per la Losanga Inaugurato a Fombio un punto di vendita e assistenza Cavitruck. Ottomila metri quadrati al servizio di truck e driver Si amplia ulteriormente il network Renault Trucks. Gli scorsi giorni a Fombio, in prossimità di Piacenza, proprio lungo la via Emilia, è stato inaugurato un nuovo punto di vendita e assistenza della Cavitruck che copre, così, cinque province tra Lombardia ed Emilia (Cremona, Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena), particolarmente strategiche per la presenza di numerosi depositi logistici italiani e di grandi e piccole aziende di autotrasporto. Presenti all’evento non solo i tre soci fondatori, Pierangelo Adami, Roberto Clienti ed Eugenio Gobbi, ma anche Giovanni Lo Bianco, Amministratore Delegato di Renault Trucks Italia. Cavitruck occupa un'area di 8.000 metri quadrati, 2.500 dei quali coperti. Oltre a un ampio spazio espositivo, rivolto verso la via Emilia, la struttura ospita gli uffici, un magazzino ricambi e l'officina di 1.200 metri quadrati con una sala d'aspetto per gli autisti. “Lo scenario economico è ancora incerto, - ha dichiarato Pierangelo Adami, in occasione del taglio del nastro - ma abbiamo voluto attuare questo investimento perché crediamo che questa concessionaria diventerà una punta di diamante del marchio Renault Trucks in Italia. Oltre alla manutenzione dei veicoli dei nostri clienti, offriamo un servizio di assistenza attivo 24 ore, ai numerosi veicoli industriali che transitano nella nostra zona. Abbiamo costruito da zero l'officina con sei postazioni che possono lavorare sull'intera gamma di prodotto Renault Trucks e abbiamo organizzato lo spazio in modo che i tecnici possono lavorare contemporaneamente su due veicoli su una sola postazione”. La struttura impiega 12 persone: sei meccanici, due impiegati, un addetto alla logistica, due venditori e un addetto specializzato nella vendita di veicoli usati. “In Cavitruck - ha commentato Giovanni Lo Bianco - confluiscono esperienze pluridecennali maturate nella vendita e nell'assistenza ai veicoli industriali. Chi sceglie un veicolo industriale Renault Trucks sceglie soprattutto l'affidabilità fornita non solo dal camion, ma anche dalla rete nella vendita e nell'assistenza. Sono certo che Cavitruck contribuirà a rafforzare la presenza del marchio Renault Trucks in Italia”.
A sinistra, l’officina della nuova struttura della Cavitruck Srl. In alto, da sinistra, il taglio ufficiale del nastro alla presenza dei tre soci fondatori, Eugenio Gobbi, Roberto Clienti e Pierangelo Adami e di Giovanni Lo Bianco, Amministratore Delegato di Renault Trucks e i veicoli esposti nel piazzale esterno.
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Toscandia vede verde Un convegno sull’impatto ambientale per festeggiare i 40 anni. Un successo In genere, sono Milano e Roma a farsi carico di organizzare convegni di qualità su temi di attualità, anche legati ai trasporti e alla distribuzione. Ma è vero anche che la cosiddetta provincia - e Firenze per dimensioni può essere considerata tale - è in grado di richiamare interventi di tono e di spessore su tematiche quali la mobilità, argomento particolarmente vissuto in una città che vive d’arte e di turismo e nel quale l’impatto ambientale riveste un’importanza particolare. Ecco perché l’evento organizzato da Toscandia, concessionaria storica di veicoli industriali (con il marchio Scania) e commerciali (Nissan) suona particolarmente interessante, visto anche che questa realtà commerciale che fa capo a Luciano Barelli e al figlio Giuseppe è stata recentemente protagonista della progettazione di un software di gestione degli stop&go tipici della distribuzione, concepito insieme a CoRobotics, spin off della Scuola Superiore Sant’Anna. Non poteva esserci modo migliore per festeggiare i quarant’anni di questa forte realtà che sì ha una forte presa tra gli addetti ai lavori della zona, ma che meriterebbe di essere meglio conosciuta dalle istituzioni locali. Il convegno ha affrontato il tema ambientale da molti punti di vista e destando l’interesse di tutti, compreso l’assessore all’ambiente, Alessia Bettini, che ha auspicato continuità nella comunicazione e trasmissione di valore e un sempre maggiore coinvolgimento delle realtà imprenditoriali nella vita della città e del bacino fiorentino. Le speranze sono che Toscandia ripeta l’esperimento e che altre città creino cultura riguardo questi fondamentali argomenti: distribuzione, mobilità, sostenibilità.
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NEWS
E ora ci siamo anche noi Arriverà entro un anno la nuova On Board Unit Dkv che consentirà di pagare i pedaggi autostradali in Italia nelle corsie preferenziali. Più libertà di scelta per gli operatori
Un’azienda, Dkv, che si è fatta conoscere grazie alle sue carte carburante ma che ha continuato a guardare avanti ampliando di anno in anno la sua offerta di servizi, che oggi conta oltre 800 dipendenti, 125.000 clienti e 60.000 punti di accettazione in Europa. E che è pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua storia con il lancio della Dkv Box Italia. Di cosa si tratta lo ha spiegato alla stampa Marco Berardelli, Country Manager di Dkv Euro service Italia (nella foto a destra). “È una On Board Unit sviluppata per il mercato italiano per i mezzi con peso totale a terra superiore alle 3,5 tonnellate. Un lancio che segna un fatto epocale perché apre ai trasportatori la possibilità di scegliere”. Non più quindi solo Telepass. “Entro giugno o luglio - ha continuato Marco Berardelli - partiranno i primi test per essere pronti per il lancio entro la fine del 2017”. Quale il target di Dkv? I 600mila veicoli pesanti che oggi utilizzano Telepass.
Per sviluppare questo apparecchio dall’elevato contenuto tecnologico Dkv ha cooperato con Aiscat e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “L’Obu - ha spiegato il Country Manager - è lunga solo 6 centimetri e larga 4 ed è di colore bianco. I vantaggi per i clienti sono molteplici: una politica del prezzo attraente, amministrazione semplificata e rapidi tempi di consegna, la possibilità per i clienti del consorzio Dkv di continuare a ricevere il rimborso massimo dal Governo italiano, un’unica fattura per tutti i pedaggi Dkv e, con Dkv eReporting, la possibilità di creare analisi personalizzate con tutte le transazioni e le tratte percorse”. E sono proprio i pedaggi il tema più caldo del momento. “Stiamo lavorando su un sistema elettronico per il pagamento dei pedaggi in Europa. Entro il 2018 con un solo apparecchio dotato di doppia tecnologia (Gps + Dsrc)
consentiremo ai nostri clienti di attraversare Belgio, Germania, Francia, Austria e Polonia. L’Italia, come il Portogallo, la Spagna e l’Ungheria, sarà inclusa solo nel secondo step”. Nel frattempo i clienti Dkv potranno continuare a usufruire di un solo servizio di fatturazione per la liquidazione di tutti i pedaggi europei e di massimi sconti in alcuni paesi. È, comunque, ancora con i carburanti che Dkv realizza il 50 per cento del suo fatturato, 6,3 miliardi di euro nel 2015. “Oggi sono oltre 6.300 le stazioni convenzionate in Italia: è proprio la capillarità della rete la nostra forza. Con Dkv Maps e Dkv App consentiamo ai nostri clienti di trovare la stazione con il prezzo più conveniente”. I prossimi passi saranno la carta dotata di microchip (“sarà pronta entro il prossimo anno”) e la disponibilità dei prezzi in tempo reale, come già avviene in Germania. “Dkv, insomma, - ha concluso Marco Berardelli - è sempre più vicina ai suoi clienti autotrasportatori per aiutarli a ottimizzare il loro business e a gestire al meglio l’attività senza preoccupazioni. Basti pensare alla Dkv Card Climate che consente di compensare le emissioni di CO2 o al servizio Dkv Refund”.
APPUNTAMENTI Gennaio 2 Asuncion (Pry) Partenza Dakar 2017
Gennaio 11-13 Bombay (Ind) Commercial Vehicle Fair
Gennaio 14 Buenos Aires (Arg) Arrivo Dakar 2017
Gennaio 26-29 New Orleans (Usa) Nada Convention & Expo
Febbraio 22-25 Verona Transpotec Logitec
Marzo 23-25 Louisville (Usa) Mid-America trucking show
Aprile 25-27 Birmingham (Gbr) The commercial vehicle show
Agosto 24-26 Dallas (Usa) The Great American Trucking Show
Settembre 5-9 Mosca (Rus) Comtrans
Ottobre 16-20 San Paolo (Bra) Fenatran
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N. 805 dicembre 2016 - 47
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ANTEPRIMA
Ritchie Bros a Caorso
Asta da record
50.000 €
La vendita all’incanto di ottobre ha mantenuto le promesse, proponendo oltre 2.300 lotti di mezzi usati di tutti i tipi. Nutrita la presenza di veicoli per il cantiere a quattro assi
A
ncora un’asta da record - quella dello scorso ottobre - per qualità dell’offerta e fatturato per Ritchie Bros a Caorso. La Casa d’aste canadese è riuscita, infatti, a collocare al miglior offerente in un solo giorno oltre 2.300 lotti fra macchine movimento terra, camion, veicoli commerciali leggeri, trattori agricoli, autogrù, piattaforme di sollevamento aeree, sollevatori telescopici e molto altro. All’evento erano iscritti quasi 1.600 operatori, 600 dei quali hanno effettuato acquisti on site, cioè direttamente a Caorso, oppure hanno comprato online collegati via Internet. Le offerte sono giunte da commercianti e società di 65 paesi, inclusi Libano, Lituania, Giappone, Singapore, Argentina, Cile, Israele e Taiwan, con una forte presenza buyer polacchi, rumeni, olandesi e tedeschi. I veicoli e le attrezzature messi all’asta provengono da oltre 230 aziende, costituite per circa un terzo da noIn alto, una pala gommata Liebherr mentre passa davanti alla tribuna che ospita gli iscritti all’asta nell’impianto di Caorso. A destra, dall’alto al basso, un Mercedes-Benz Actros 1845 del centro usato Truckstore della Casa tedesca, un Iveco Trakker 8x4 con cassone e gru retrocabina, un Man TgA 33.480 del 2009, un Mercedes-Benz Actros 4144K e un Astra Hd7 84.38 8x4 del 1997, allestito con betoniera per il trasporto del calcestruzzo.
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leggiatori, da altrettanti commercianti e per la restante porzione da società appaltatrici. La parte del leone all’asta dello scorso ottobre è toccata alle macchine movimento terra che, da sempre, costituiscono il core business della Ritchie Bros. Questi veicoli hanno spuntato quotazioni superiori del 10-20 per cento rispetto alle precedenti aste, a parità di anzianità di servizio e di stato d’uso generale.
65.000 €
30.000 €
Riparte anche il nuovo
Fra i pezzi pregiati del parco macchine rivolto al settore delle costruzioni c’erano tre dumper A35E 6x6 del 2009 di Volvo battuti a 135 mila euro l’uno e una pala gommata Caterpillar 966H del 2010 venduta a 65 mila euro. Ampia l’offerta di camion da cantiere, segno - forse - della volontà delle imprese di rinnovare il parco: hanno spuntato quotazioni elevate. È accaduto a un Actros 4144K 8x4 di Mercedes-Benz con ribaltabile (71 mila euro) e a un Iveco Trakker 8x4 con cassone e gru retrocabina (65 mila euro). Da segnalare, infine, l’inizio della collaborazione fra i centri usato Truckstore di MercedesBenz e la Ritchie Bros per la rivendita dei camion di seconda mano.
71.000 €
7.500 € www.vietrasportiweb.com
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ANTEPRIMA
Trasporti eccezionali
Pesi no limits
In un cantiere navale coreano movimentato un convoglio di oltre 16mila tonnellate di peso con i semoventi modulari Mspe Evo2 della Cometto dotati di sterzatura elettronica
A
volte la realtà supera la fantasia. È il caso del mega trasporto eccezionale illustrato nella foto sopra, realizzato in un cantiere navale della Corea del Sud con i semoventi modulari a sterzatura elettronica Mspe Evo2 6/4 2430 della Cometto. L’eccezionalità del trasporto sta, prima di tutto, nel peso movimentato, che ha toccato la cifra record di 14.750 tonnellate, distribuite su 324 linee d’assi. L’intero complesso, costituito da 54 unità Mspe Evo2 a 6 assi, 12 gruppi di propulsione (power pack) da 335 kW ciascuno, dalle selle di supporto del carico e dallo scafo della nave ha raggiunto le 16.340 tonnellate. Una cifra ben al di sotto del peso massimo tecnicamente ammesso di 19.440 tonnellate. Ciò significa che il carico assiale di ciascuna linea d’assi dei moduli Mspe Evo2 si è attestato a 50,4 tonnellate, rispetto alle 60 tonnellate di portata utile massima. La famiglia di semoventi Mspe Evo2 comprende moduli di 2.430 millimetri di larghezza (come nel caso del trasporto eccezionale effettuato nel cantiere navale coreano) oppure di 3.000 millimetri. Per ciascun valore di ingombro sono disponibili versioni con 3, 4, 5 o 6 linee www.vietrasportiweb.com
d’assi, distanziate fra loro di 1.400 millimetri.
Da 180 a 360 tonnellate
I moduli a tre linee d’assi sono caratterizzati da un peso totale a terra di 180 tonnellate, mentre quelli da 6 linee arrivano a 360 tonnellate di complessivo. La tara di ciascun componente oscilla dalle 15,2 alle 27,5 tonnellate nel caso dei carrelli di 2.430 millimetri di larghezza, mentre per i moduli di 3.000 millimetri i valori variano da 16,7 tonnellate (per le tre linee d’assi) a 29 tonnellate (nel caso di 6 linee d’assi). Oltre ai moduli semoventi da 60 tonnellate, l’offerta di prodotto di Cometto comprende anche le versioni da 40 e 48 tonnellate e i top di gamma da Mspe Evo3 da 70 tonnellate per asse. I gruppi di alimentazione per il sistema di propulsione hanno potenze variabili da 128 kW a 335-338 kW. Questi ultimi hanno una tara di 7,5 tonnellate. In alto, il convoglio eccezionale formato da 54 unità Mspe Evo2 con 324 linee d’assi, utilizzato in un cantiere della Corea del Sud. Nella colonna a sinistra, il collaudo di un rimorchio presso lo stabilimento della Cometto di Borgo San Dalmazzo (Cuneo), un trasporto con semoventi Mspe, uno con rimorchi modulari con sospensioni idrauliche, un altro con i moduli Mspe, un semirimorchio ribassato e una fase del montaggio.
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SALONI
LE TANTE STRAD Ecomondo di Rimini
Alla manifestazione dedicata alla green economy un’ampia proposta di veicoli e attrezzature per l’igiene urbana. Cresce l’importanza dei camion con trazioni alternative al gasolio, soprattutto di quelli con motori alimentati a gas naturale
o t t o l l e Capp Lo specialista italiano nella produzione di allestimenti per l’aspirazione degli scarichi fognari, la pulizia idrodinamica delle canalizzazioni e delle condotte ha mostrato l’attrezzatura Cap Combi 1800, abbinata a un autotelaio compatto a due assi. La Cap Combi 1800 è dotata di una cisterna per i fanghi da 7.100 litri, di un cassonetto per l’acqua di lavaggio da 3.300 litri e di una pompa (a lobi) a vuoto con capacità di aspirazione di oltre 47mila litri al minuto.
e c i v r e S Eco
testi e foto di Gianenrico Griffini
Di’ la tua con un tweet! @rivista_vt #vt804iaa
O
ltre 1.200 espositori, 106mila visitatori, di cui 11mila stranieri, sono le cifre che definiscono il successo della ventesima edizione della manifestazione riminese dedicata alle tecnologie green e, più in generale, all’economia circolare. Al di là dei numeri, la fiera ha messo in evidenza due realtà, fra loro interconnesse, ancora poco conosciute ai non addetti ai lavori: le grandi potenzialità della filiera italiana del biogas-biometano e la crescente
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importanza dei mezzi di trasporto con motorizzazioni alimentate gas naturale (di origine fossile o derivato da materiale organico), stivato sia in forma compressa (Cng) sia allo stato liquido a bassa temperatura (Lng) in serbatoi criogenici. I numeri del settore nazionale del biogas-biometano, che a Rimini era rappresentato da 36 aziende, sono impressionanti. Nel nostro paese sono, infatti, attualmente operativi circa 1.500 impianti di produzione (al secon-
L’azienda di Latina ha proposto la vasca con costipatore Eco Vrp5 Cp, allestita su un Iveco Daily di 3,5 tonnellate di peso totale a terra. Monta un sistema costipativo palacarrello, che effettua sia il ciclo di compressione, sia quello di espulsione dei rifiuti. La vasca ha un volume utile di 5 metri cubi. È disponibile anche un modello da 7 metri cubi.
do posto dopo la Germania che ne ha quasi 11mila), con una potenza elettrica installata di 1.200 Megawatt, corrispondente a 2,4 miliardi l’anno di gas equivalente. Quasi l’80 per cento degli impianti in esercizio è alimentato da residui agricoli o agro-industriali.
Grandi potenzialità
Il restante 20 per cento utilizza, invece, una frazione dei rifiuti solidi urbani, i fanghi di depurazione e il biogas captato dalle discariche. Con questi numeri appare verosimile raggiungere il
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ADE DEL PULITO Goupil
Il costruttore francese ha esposto due veicoli elettrici allestiti con cassonetto per rifiuti. Il G4 - a sinistra - è caratterizzato da un carico utile di 1.200 chilogrammi e da un’autonomia operativa di 130 chilometri. Ha un motore a induzione asincrono da 10 chilowatt alimentato da batterie al litio. A fianco, il G5 con carico utile di 1.000 chili e autonomia di 200 chilometri.
iveco
La Casa italiana ha proposto l’intera gamma dei propri veicoli ecologici. Sopra a sinistra, un Daily Electric a trazione elettrica in versione autotelaio cabinato. Il motore asincrono trifase ha una potenza massima di 60 chilowatt. Sopra, al centro, un Eurocargo 120E21 Cng a gas naturale e, a destra, uno Stralis Np con propulsore Cursor 9 Cng da 400 Cv (a sinistra).
traguardo di produzione di 8,5 miliardi di metri cubi di bio-metano entro il 2030. Il che significa incrementare di una volta e mezzo la quantità di gas naturale di origine non fossile prodotta nel nostro paese. Si riuscirebbe così a coprire il 25 per cento circa del fabbisogno annuo italiano, rispetto all’attuale 10 per cento. Questa prospettiva di crescita della produzione, insieme, alla lunga tradizione italiana nell’utilizzo di mezzi di trasporto alimentati a gas naturale e alla capillare diffusione (con oltre un migliaio di impianti) di
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stazioni di rifornimento per il Cng, pone le premesse per un robusto incremento dell’immatricolato di camion con motorizzazioni a metano.
Cng non solo per i rifiuti
La base di partenza è più che buona. Si calcola, infatti, che a fine 2015 circolino in Italia circa 972mila veicoli a gas naturale, inclusi 80mila autocarri per trasporto merci, 3.600 camion per trasporti specifici e 4mila autobus. Oggi lo si è visto a Ecomondo - i mezzi a metano non sono più confinati a quello
che è stato per molti anni loro comparto d’elezione, la raccolta e la movimentazione dei rifiuti solidi urbani. Continuano ad avere quel ruolo perché sono ecologici e silenziosi in ambito cittadino - come hanno dimostrato i modelli esposti da Mercedes-Benz (Econic a metano con cabina ad low entry ad accesso agevolato) e da Iveco (Eurocargo e Daily Cng) - ma hanno ben altre ambizioni. Mirano, infatti, anche alla distribuzione pesante e al lungo raggio. Il salto di qualità è stato reso possibile dall’introduzione di motoriz-
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z n e B s e d e c r Me
Fra le proposte green della Stella un Atego 1221 LnR a telaio ribassato - sopra a sinistra - pensato per i servizi municipali e - secondo da sinistra - un Econic con motorizzazione a gas naturale compresso di 7,7 litri di cilindrata da 302 Cv, dotato di cabina low entry ad accesso agevolato. Accanto ad essi, un veicolo polivalente della gamma Unimog e un Fuso Canter Eco-Hybrid con catena cinematica diesel elettrica per il risparmio di carburante.
Nord g n i r e e n i Eng Lo specialista di Cuneo in attrezzature per i servizi ecologici ha esposto il sistema integrato Easy. Serve per il sollevamento automatizzato bilaterale (con un solo operatore) di contenitori per rifiuti dotati di sistema d’aggancio F-90. Il ciclo di lavoro per i cassonetti stradali richiede circa 60-70 secondi.
Renault Trucks La Casa francese ha proposto un D 26 Wide - a sinistra - a tre assi (con terzo asse sterzante) con motore da 320 Cv e cambio automatico Allison 3200 a sei rapporti, allestito con compattatore per i rifiuti solidi urbani. Accanto al D Wide un C 430 con propulsore da 430 Cv, cambio robotizzato Optidriver e freno motore potenziato Optibrake.
zazioni più performanti in termini di potenza e di coppia e dei serbatoi criogenici per il metano liquefatto (Lng). Che hanno rimosso la principale limitazione tecnica alla diffusione dei camion a gas naturale, la scarsa autonomia operativa. Con l’Lng, come ha mostrato lo Stralis Natural Power da 400 Cv esposto da Iveco, si possono raggiungere autonomie di circa 1.500 chilometri fra due rifornimenti successivi. Rimane, però, un’altra importante limitazione. Quella della rete distributiva, che può contare oggi su 6 o 7 sta-
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zioni di rifornimento. Anche in questo caso, però, lo scenario sta rapidamente cambiando, poiché è prevedibile che si arrivi a una ventina di impianti entro il 2017-2018.
Il metano la fa da padrone
È una prospettiva che viene già premiata dal mercato, come dimostra il portafoglio ordini di circa 215 Stralis Np raccolto da Iveco fino ad oggi e la previsione di chiudere il 2015 con circa 250 veicoli. Nel complesso, il mercato italiano dei mezzi a trazione alternativa
di peso totale a terra dalle 3,5 tonnellate in su potrebbe raggiungere quest’anno le 1.200 unità, costituite quasi esclusivamente da camion a metano. Un altro riscontro che il gas naturale rappresenta una valida alternativa al gasolio, sia in termini economici che sotto il profilo ambientale, viene dai noleggiatori di veicoli per l’igiene urbana. A Ecomondo, per esempio, Go Rent ha proposto un Mercedes-Benz Econic Ngt low entry con motorizzazione a gas da 302 Cv, allestito con compattatore da 25 metri cubi per i rifiuti solidi urbani. Accanto
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Scania
Nell’area esterna adiacente la fiera era esposto un P320 - sopra a sinistra - allestito con spazzatrice stradale. La particolarità del veicolo sta nella possibilità di alimentare il motore al 100 per cento con bio-diesel. Nello stand della Casa svedese sono stati proposti un P320 Hybrid con catena cinematica diesel.elettrica e un S 580 della nuova generazione.
V Rent
Il gruppo V Rent, una delle società leader in Italia nel comparto del noleggio a breve, medio e lungo termine di veicoli per l’igiene ambientale, ha mostrato i mezzi recentemente entrati nella flotta aziendale. Fra questi, un Daf Cf 310 6x2 - foto a sinistra - allestito con compattatore Farid a carico posteriore, un Daf Lf 220 con spazzatrice stradale e un altro Lf 220 a due assi dotato di mini-compattatore di 12,2 metri cubi di capacità.
volvo Trucks Due i veicoli esposti dalla Casa svedese: un autotelaio Fl 280 a sinistra - e un cabinato Fh 460 6x2 con terzo asse sterzante. Entrambi i veicoli montano motori alimentabili con oli vegetali idro-trattati (Hvo).
ai mezzi a metano, molto rilevo è stato dato alla manifestazione di Rimini ai camion alimentabili con combustibili alternativi al gasolio, quali il bio-diesel e gli oli vegetali idro-trattati (Hvo). Hanno puntato su questo fattore soprattutto Volvo Trucks e Scania, evidenziando il basso impatto ambientale complessivo delle alternative al diesel. Un altro trend emergente ha riguardato i camion con catena cinematica ibrida diesel-elettrica. È il caso del P 320 Hybrid, proposto da Scania, e del Fuso Canter Hybrid. Sono modelli rivolti a
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settori d’impiego molto diversi, ma hanno in comune il fatto che nelle missioni di trasporto urbane caratterizzate da frequenti stop&go ottengono risparmi di gasolio del 25-30 per cento rispetto a un mezzo tradizionale.
Ci sono anche gli elettrici
Il fatto importante è che la diminuzione dei consumi determinata dall’ibridizzazione della driveline è accompagnata da un’analoga diminuzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2), il principale responsabile dell’effetto ser-
ra che determina surriscaldamento del pianeta. Infine, i veicoli elettrici. I modelli esposti a Ecomondo - fra tutti, il Daily Electric di Iveco e i commerciali leggeri dello specialista francese Goupil - hanno cercato di proporre il miglior compromesso fra portata utile e autonomia operativa permessa dalle batterie. Il costo di queste ultime sta però rapidamente diminuendo, grazie all’adozione massiccia in campo automobilistico, mentre cresce anche più rapidamente la quantità d’energia immagazzinabile.
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CARRELLI
Gestione flotte
Provare per credere a cura di Matthieu Colombo
Continua il road show ‘Think Safety, Think Toyota’ ideato per fare conoscere attraverso le testimonianze di chi le utilizza, le soluzioni che elevano sia la produttività, sia la sicurezza nei sollevamenti in ambito logistico
N
apoli, Roma, Padova, Milano, Torino... la marcia per la sicurezza di Toyota Material Handling corre lungo la Penisola senza tregua. L’obiettivo è presentare le tecnologie messe a punto dal costruttore per elevare sia la produttività, sia la sicurezza nei sollevamenti in ambito logistico. La formula è sì quella della classica presentazione tecnica, ma supportata da testimonianze dirette di società che hanno sperimentato in
Italia, sulla loro pelle, l’efficienza delle tecnologie Toyota come il gestionale per flotte I_Site, i dispositivi di sicurezza attiva Anticollision e Blue Light, e la tecnologia di controllo accessi Zoning, disponibile anche in versione plus.
Incidenti in calo
Vie&Trasporti ha partecipato alla tappa meneghina in cui DS Smith Packaging Italia ha presentato la propria esperienza nell’applicazione di soluzioni
firmate Toyota Material Handling nello stabilimento di Rosà (VI). Nei 24 mila metri quadri coperti della struttura vicentina che occupa oltre 120 persone su due o tre turni, vengono lavorati ogni giorno più di 380 mila metri quadri di cartone. Di questi, circa 260 mila diventano scatole, destinate ad alcuni importanti nomi dei più diversi settori, come GDO e automotive. Lo scorso maggio sono entrati in azione dieci carrelli Toyota con antiribaltamento
Tablet o pc per monitorare i mezzi I_Site è una piattaforma che permette di gestire in remoto e monitorare in tempo reale il lavoro di una flotta di carrelli elevatori. Con il gestionale Toyota si verifica lo stato e l’operatività di ogni veicolo, le prestazioni dei singoli carrellisti, quindi la produttività complessiva. Imprevisti di percorso, urti e incidenti vengono prevenuti con i sistemi di sicurezza complementari, ma anche segnalati all’istante per evitare fermo macchina o l’utilizzo dei carrelli in condizioni non sicure.
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CARRELLI
Cosa sono Anticollision e Zoning Il sistema Toyota Anticollision consente di creare la condizione ottimale per qualsiasi tipologia di applicazione, grazie alla possibilità di regolare la potenza trasmessa e quindi la dimensione dell’area controllata, che può arrivare a coprire l’intera superficie attorno al veicolo, e alla possibilità di intervenire automaticamente in caso di distrazioni e stanchezza del carrellista. Il sistema funziona tramite l’identificazione a radio frequenza RFID (Radio FrequencyIDentitication) ed è in grado di monitorare e distinguere mezzi e persone all’interno dell’azienda attraverso l’azione di trasponder attivi. Per il controllo degli accessi esiste la tecnologia Zoning+. Si creano dei gate sui percorsi dei carrelli, in modo da inibire l’ingresso ad alcuni di essi o, volendo, solo ad alcuni macchinari guidati da determinati operatori. I varchi sono anche utili per delimitare un segmento di tracciato in cui i carrelli procedono automaticamente a velocità limitata. Chiudono il cerchio il segnalatore luminoso Blue Light/Red Light e il sistema che comSAS (Sistema di Stabilità Attiva), Blue Light e Anticollision. Inoltre, è stato installato il sistema di fleet management I_Site. Alessandro Cebin, direttore generale dello stabilimento di Rosà, ha spiegato come a settembre, il numero di urti generati da carrelli elevatori sia stato misurato in drastica diminuzione e quello di incidenti è risultato addirittura pari a zero.
Un momento della tappa milanese del Road Show Think Safety, Think Toyota
prende un kit composto da sensori wireless a infrarossi mono-direzionali, associati a unità di luci semaforiche a led.
L’accesso è Smart L’identificazione del singolo operatore tramite pin d’accensione permette di valutare il tipo di guida, registrare il numero di urti, monitorare la ricarica delle batterie... In una parola responsabilizzare i conducenti. Si può avere anche lo Smart Access che permette l’avvio tramite smart card personale.
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ZOOM
Dall’Italia ■ Saicar raddoppia
Inaugurata a Massafra (Ta) la nuova sede di Saicar Spa, dal 1987 storica Concessionaria Iveco di Lecce che punta così a diventare un riferimento anche per la provincia di Taranto. “L’inaugurazione di oggi è un segno tangibile dello spirito imprenditoriale di Saicar Industriali, - ha commentato Mihai Daderlat, Business
condizioni particolarmente favorevoli nelle stazioni convenzionate Dkv. Con la nostra offerta, presentiamo una valida alternativa ai rifornimenti in cisterna che, generalmente, o meglio culturalmente, appaiono più economiche a prima vista, ma in realtà sostengono diversi costi nascosti di gestione”. Le stazioni convenzionate possono essere trovate tramite Dkv Maps e Dkv app. Ma Dkv sta lavorando anche su altri fronti: insieme a T-Systems International e Daimler, con le quali ha creato una joint venture, sta collaborando allo sviluppo e al rilascio del sistema elettronico europeo per il pagamento dei pedaggi (Eets) in Europa.
■ Un pieno di Lng
Director Italy & Mediterranean Area - una Concessionaria che da sempre rivolge lo sguardo al futuro, con determinazione e coraggio. La famiglia Musca da tempo persegue l’obiettivo di avere un maggior presidio territoriale, avendo compreso le esigenze dei clienti che danno vita al tessuto aziendale locale”. La nuova sede si estende su un piazzale di 6.500 metri quadrati, 1.500 coperti. Salgono ora a 123 i punti di vendita Iveco in Italia. 
È entrato in servizio a novembre a Pontedera, presso la Eni Station 5290 lungo la Firenze-Pisa-Livorno, il secondo impianto in Italia che eroga metano allo stato liquido per il rifornimento dei veicoli pesanti. Una stazione che rientra nel progetto europeo ‘Lng Blue Corridors’. Il metano allo stato liquido consente di
■ Dkv, capillarissimi
Continua l’espansione del network Dkv in Italia. Il rafforzamento della cooperazione con tutti i maggiori brand sul territorio, in particolare con Totalerg, Esso, IP, ENI, Q8 e Tamoil, ha consentito di convenzionare ulteriori 450 nuove stazioni portando quelle aderenti a quota 6.300. “Ci concentriamo - ha dichiarato Marco Berardelli, Country Manager DKV Italia sulla creazione di un network capillare e a basso costo al fine di consentire ai nostri clienti di godere di termini e
● Dal 1° novembre 2016 Enrico Moncada è Responsabile della Business Unit Truck Replacement di Continental Italia. In azienda dal 2011, ha ricoperto diversi ruoli, prima come Responsabile dell’ufficio Supply & Inventory e poi come Conti360° Operations Manager all’interno della BU Commercial Vehicle Tires. ● Sfiorano quota 350.000 i veicoli commerciali 56 - N. 805 dicembre 2016
stoccare nel serbatoio standard di un veicolo pesante circa tre volte il contenuto energetico del pari volume di metano compresso tradizionale, garantendo così non solo importanti risparmi di costo e minori emissioni inquinanti, ma anche fino a 1.000 chilometri di autonomia.
a cura di Gioia Cardarelli e Mauro Armelloni
equipaggiati con motore Diesel 1.6 Tdi EA189. L’implementazione potràquindi iniziare anche sui motori della terza e ultima cilindrata interessata. I proprietari saranno informati nel corso delle prossime settimane e potranno fissare un appuntamento nei Centri di Assistenza Volkswagen.
■ Contro le truffe
Come contrastare il fenomeno della vendita irregolare di pneumatici su internet? La proposta di Federpneus (Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici) è la scissione dei pagamenti, ossia lo split payment. Introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190/2014), viene attualmente applicato alle prestazioni di servizi e alle cessioni di beni effettuate a favore della Pubblica Amministrazione da parte di imprese private. Un meccanismo che obbliga le PA ad effettuare il pagamento dell’Iva indicata in fattura direttamente all’erario. Secondo Federpneus se lo Stato obbligasse i soggetti cedenti che operano all’interno del commercio elettronico ad introdurre un sistema di pagamento online in grado di suddividere automaticamente l’importo spettante al venditore, allo Stato e al consorzio prescelto per la gestione dei Pneumatici Fuori Uso diventerebbe molto difficile non adempiere agli obblighi di legge.
■ Prepararsi all’intervento
L’AutoritàFederale per i Trasporti tedesca ha approvato le soluzioni tecniche per 2,6 milioni di veicoli
che utilizzano FleetOnlineSoutions (Fos) di Goodyear, il programma di gestione dei pneumatici attraverso Internet. Si tratta di un grande risultato, che corrisponde a un aumento del 75 per cento in soli 3 anni. Una crescita che testimonia il valore che gli operatori delle flotte europee attribuiscono al sistema Fos di Goodyear, che contribuisce a ridurre il Costo Totale di
Possesso attraverso una diminuzione dei costi amministrativi e della mole di documenti cartacei, supportata dai prodotti premium Goodyear e dalla sua rete paneuropea di fornitori di servizi TruckForce. ● È online il nuovo sito di Semperit truck, www.semperit-pneumatici.it. Dotato di un motore di ricerca interno, permette di trovare in www.vietrasportiweb.com
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Dal Mondo ■ Alleanza a tre
“La partnership strategica tra l’Alleanza Renault-Nissan e Daimler AG, giunta nel 2016 al settimo anno, entra nella sua fase di maturità”. Lo hanno dichiarato i dirigenti delle due Società in occasione del Salone di Parigi. All’atto della costituzione della partnership DaimlerAlleanza, ad aprile 2010, il perimetro di collaborazione era circoscritto a tre progetti, concentrati prevalentemente in Europa. Da allora le aree comuni di collaborazione dei due partner continuano a espandersi in tutti i settori (prodotti, motori ed acquisti incrociati)
e flessibilità negli orari e nelle postazioni di lavoro (hot-desking).
■ Stop alle inefficienze to Pass. Psa Aftermarket punta a soddisfare le esigenze di tutti i clienti internazionali, a prescindere dalla marca e dall’età del loro veicolo, dal canale di distribuzione scelto e dalle loro aspettative in termini di prestazioni e di prezzo. “La nostra ambizione - ha commentato Christophe Musy, Direttore Servizi e Ricambi, - è aumentare le vendite del 10 per cento entro il 2018, e del 25 entro il 2021. Il marchio Distrigo rappresenta uno strumento di conquista di nuove quote di mercato che ci permetterà di raggiungere l’obiettivo”.
■ L’ufficio nel futuro
in Europa, Asia, Nord America e America Latina. Tra le ultime azioni congiunte ci sono l’avvio di un cantiere per la realizzazione di uno stabilimento in Messico, l’estensione della cooperazione ai pick-up da una tonnellata e la condivisione dello sviluppo e della produzione di motori in Nord America.
Nissan e lo Studio Hardie, laboratorio di design inglese, hanno trasformato eNv200 nel primo ufficio mobile al mondo totalmente elettrico: l’e-Nv200 WORKSPACe. Si tratta di un vero e proprio ambiente di lavoro su ruote,
■ Da Psa ricambi multimarca
Distrigo: si chiama così il nuovo marchio creato da Psa per potenziare la visibilità dell’attività di distribuzione dei pezzi di ricambio multimarca Iam (Independant After Market). Il Gruppo francese diventa così uno ‘one stop shop’, lo sportello unico dei pezzi di ricambio multimarca, con l’obiettivo di permettere ai riparatori di trovare la migliore offerta sul mercato. L’attività si basa sulle piattaforme di distribuzione dei ricambi che copriranno tutto il territorio europeo entro metà del 2017. Il lancio concretizza la nuova strategia post-vendita multimarca, che è uno dei pilastri del piano strategico Push
dotato di scrivania ribaltabile integrata, computer con touch-screen, accesso wireless a Internet, luci led azionate via smartphone, sistema di ricarica telefono wireless, impianto audio Bluetooth®, mini frigo e macchina per caffè. Un concept che evidenzia il potenziale di personalizzazione del van elettrico su cui è basato e offre una visione di come potrebbe diventare in futuro il lavoro d’ufficio, vista la crescente diffusione in tutto il mondo dei programmi di mobilità
modo semplice e intuitivo il pneumatico più adatto alle proprie esigenze grazie anche al supporto di foto, video e schede tecniche. ●C’è tempo fino al 15 dicembre per acquistare a prezzi vantaggiosi 20 ricambi originali relativi a usura, manutenzione e carrozzeria come, ad esempio, ammortizzatori, kit freni, filtreria, soffietti, alternatori, fari, parabrezza per la gamma
di veicoli industriali della Stella, Atego, Antos, Actros e Axor. L’elenco delle officine aderenti all’iniziativa Parts Partner è riportato sul sito mercedes-benz.it. ●Sava introduce una nuova misura all’interno della gamma di pneumatici per rimorchio Cargo 4 destinata al mercato dei megarimorchi. Il 435/50R19.5 permette alle flotte di abbassare
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Efficienza: è la parola chiave per gli operatori del Cava Cantiere di tutto il mondo. La risposta di Scania? Site Optimisation, l’innovativo programma svelato a Las Vegas durante il MiniExpo. Scania Site Optimisation misura e valuta i fattori delle performance produttive sotto cinque aspetti diversi: il tempo, la configurazione delle strade, i carichi, la sicurezza e la sostenibilità. “Scania Site Optimisation - ha spiegato Björn Winblad, Head of Scania Mining è un insieme di strumenti e metodi che permette di identificare le inefficienze nei flussi logistici all’interno di cave e cantieri. Siamo in grado di localizzare ed evidenziare le strozzature di questi flussi utilizzando le informazioni che raccogliamo dalle unità di comunicazione di ogni veicolo”.
■ Ups prende il volo
Ups ha annunciato l’ordine di 14 Boeing 747-8 cargo per rispondere all’aumento della domanda di servizi aerei. La strategia di lungo termine di Ups è aumentare l’accesso dei clienti ai mercati globali e le spedizioni aeree rappresentano una delle principali opportunità di crescita. I Boeing 747-8 permetteranno di avviare una riorganizzazione delle rotte che aumenterà in modo significativo la capacità sulle linee più trafficate.
l’altezza dei rimorchi e di usare rimorchi con un volume di 100 metri cubi. Offre alti livelli di versatilità e aderenza sul bagnato, una lunga durata, un’elevata ricostruibilità, con la garanzia di qualità europea e un costo competitivo. Questo nuovo pneumatico va ad integrare le gamme Avant 4Plus per asse sterzante e Orjak 4Plus per asse motore. N. 805 dicembre 2016 - 57
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FUORI DI TEST
GUARDA I VIDEO DELLA SERIE Inquadra il QR col tuo smartphone o tablet per vedere tutte le video prove targate Vie&Trasporti.
Sì, siamo tutti Fuori di test e ci divertiamo un sacco! E tanto evidentemente si divertono i nostri lettori/videospettatori, che a migliaia si godono le avventure di Gianluca Ventura sopra, sotto e dentro camion e veicoli commerciali. Come fare per vederli? Basta accedere al sito Internet di Vie&Trasporti, digitando www.vietrasportiweb.com, e lì cliccare sul banner ‘Fuori di test’ che troverete già in homepage. Ma se siete supertecno, utilizzate - previa installazione dell’apposito software - i vari QR per l’accesso diretto a ciascun filmato. Buon divertimento!
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Lady truck
OZI&VIZI
Vai piano
Prudente al volante, non ama potenza e velocità. Però non privatela della patente e di quel senso di indipendenza che le ha regalato appena diciottenne a cura di Mariella Caruso
“Essere moglie di un calciatore non è qualcosa che mi cambia la vita. Io sono quella che voglio essere: prima di tutto mamma, moglie e casalinga”. Così si presenta a Vie e Trasporti Erjona Sulejmani. Ventotto anni, da poco più di diciannove mesi mamma di Luan, moglie del centrocampista del Bologna e della nazionale svizzera Blerim Dzemaili, Erjona è stata una delle wags più ammirate nel campionato europeo 2016. “Non ho baby sitter, né qualcuno che mi aiuti in casa, voglio essere io a occuparmi di tutto”, dice la modella albanese arrivata in Italia con la famiglia quando aveva undici anni e cresciuta a Pozzolengo, cittadina del Garda. “Vivevamo in una cittadina vicina al confine con il Kosovo dove c’era la guerra, la mia era una famiglia di poliziotti e restare era diventato molto pericoloso. Per me, però, arrivare in Italia fu uno shock”.
Oggi ti senti un pò italiana?
“Vivo in Italia da quasi diciotto anni e, pur essendo legata alle mie radici albanesi, mi sento italiana per metà”.
Quindi hai preso la patente in Italia?
“Certo, è stato il mio primo pensiero quando ho compiuto 18 anni perché ne avevo bisogno per lavoro e per conquistare la mia autonomia. I miei genitori non avevano voluto comprarmi il motorino perché non si fidano delle due ruote”.
Che automobilista sei?
“Molto prudente. Anche se mi piacciono i motori, ho molta paura della loro potenza e della velocità forse perché sono stata ombrellina ufficiale della Bmw in Motorbike e nello stesso ruolo in qualche gara di Moto GP”.
Erjona Sulejmani. ventotto anni, è nata in Albania ma è cresciuta a Pozzolengo, sul Garda. Moglie del centrocampista del Bologna e della nazionale svizzera Blerim Dzemaili, Erjona è stata una delle wags più ammirate degli europei 2016.
La velocità al volante non è il tuo forte. È lo stesso quando sei passeggera?
“Uguale. In auto sono una rompiscatole e da quando sono diventata mamma lo sono ancora di più perché il mio istinto di conservazione è notevolmente aumentato”.
Viaggiare su un camion ti darebbero più sicurezza?
“Non so, finora non ci ho mai viaggiato, nella vita però tutto può succedere anche se, sinceramente, a un viaggio in camion preferirei un coast to coast in camper negli Stati Uniti. Però quando sono in autostrada ho più timore delle auto della mia stessa cilindrata che dei camion che, solitamente, viaggiano tranquillamente nella corsia più a destra”.
Tornando a te, che rapporto hai con la tua bellezza?
“Molto buono, mi piaccio molto e mi ritengo fortunata per quanto Madre Natura mi ha donato. Questo non significa che mi sono cullata nella mia bellezza: a 15 anni, mentre studiavo ragioneria, ho cominciato a lavorare come cameriera in un bar di Sirmione fino a diventarne la responsabile. Poi, dopo il diploma, ho lavorato in un’agenzia immobiliare”.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
“Non so. Ho ricominciato a lavorare dopo insistenti proposte, ma valuto i progetti quando arrivano e soltanto se si adattano alla mia vita. Mi hanno offerto di fare un reality, ma è una cosa folle io mio figlio non lo lascio nemmeno per una notte”. www.vietrasportiweb.com
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OZI&VIZI
Un libro a bordo
a cura di Gioia Cardarelli
CAMIONCINI PER GRANDI
Un gioco decisamente per grandi, il modellino Tamiya del trattore americano King Hauler ‘Black Edition’ 6x4 in scala 1/14. Lungo 600 millimetri, largo 180 e alto 255, in nero metallizzato, è fornito in scatola di montaggio da assemblare e verniciare. Nella confezione è incluso un motore 540 a spazzole e un cambio 3 marce. Può essere accessoriato con l’unità multi funzione (56511) che permette di dare vita a suoni, vibrazioni, luci cambio marce aggancio e sgancio ralla. È compatibile con tutta la gamma di rimorchi Tamiya e Carson. Tornare bambini costa... a 371,90 euro.
TITOLO: L’A!ica dal mio camion AUTORI: Giuseppe Francesco Simonato EDITORE: Book Sprint ANNO: 2015 PAGINE: 224 PREZZO: 21,00 € Una vita nel mondo dei motori e dell’avvent#ra, quella di Simonato, autore di questo diario di viaggio che racconta Overland 12, la spedizione Iveco preparata nel 2008 e par$ita nel 2010. Una delle più dure e pericolose, a%&averso l’intero continente a!icano, dall’Egi%o al Paese arcobaleno, per poi risalire dalla Costa occidentale, fino al Marocco. I camion qui si accendono di vita e diventano co-protagonisti indispensabili. Un libro che è una scuola di vita.
PREPARATI ALLA META
Guidare un veicolo Scania richiede una grande precisione. Chi sogna di mettersi al volante di un mezzo del Grifone ma è ancora troppo giovane può cominciare a prendere la mano con Scania Truck Driving Simulator, un gioco per pc in Dvd. Qui è possibile mettere alla prova le proprie abilità di guida di manovra, misurare la velocità etc. Dieci i livelli disponibili fra strade strette e temporali improvvisi. A 20,0 euro su shop.scania.it.
PC AL SICURO
Anche i driver non possono più rinunciare al computer in viaggio. Per conservarlo in sicurezza c’è l’originale custodia ecocompatibile di Iveco, ottenuta dalla dismissione di grandi affissioni pubblicitarie. Internamente è imbottita per evitare colpi negli spostamenti. Si chiude con una doppia cerniera e misura 40 centimetri in larghezza, 30 in altezza ed è profonda 6. Si acquista su ivecofanshop.com in questo momento in offerta a 35,87 euro, anziché 59,78.
GHIACCIO ADDIO
Il regalo più utile per questo inverno? È Fra-ber Aktive-E Deghiacciante 750 ml no gas che scioglie ed elimina immediatamente il ghiaccio dai vetri e dal parabrezza. La speciale formula con enzimi attivi deterge in profondità la superficie garantendo una perfetta visibilità. Può essere utilizzato anche per sbloccare portiere e serrature. A 6,40 euro, Iva inclusa.
LA MELA, EDIZIONE 7
Riduttivo chiamarlo smartphone. Il nuovo Apple iPhone 7 è decisamente di più. Resistente all’acqua, agli schizzi e alla polvere, include una nuova fotocamera da 12MP, chip A10 Fusion, nuovo display Retina Hd ad ampia gamma cromatica, altoparlanti stereo, iOS 10. Consente quindi di realizzare immagini e video ad altissima definizione e di godersi la visione di film o l’ascolto di musica. Alto 138 millimetri, largo 67 e spesso 7, pesa soli 138 grammi. È disponibile in cinque colori: Jet Black, nero opaco, argento, oro e oro rosa, con capacità di 32, 128 e 256 Gb. Promette fino a 10 giorni di autonomia in modalità standbay e fino a 14 ore in conversazione su rete 3G. Inclusi nella confezione gli auricolari EarPods con connettore Lightninge e l’adattatore da Lightning a jack cuffie. Acquistando su apple.com è possibile personalizzarlo. Uno dei regali più gettonati di questo Natale a partire da 799,0 euro.
LO SAPEVATE CHE Dalla crisi non saremo ancora usciti completamente ma c’è chi guarda con grande ottimismo alle prossime festività natalizie. È Ups. Il corriere americano prevede di superare i 700 milioni di pacchi consegnati a livello globale in 25 giorni, ossia 30 milioni al giorno tra il Ringraziamento e la notte di San Silvestro, con un incremento di oltre il 14 per cento rispetto al periodo di picco del 2015. Negli Stati Uniti saranno impiegati ben 95.000 collaboratori stagionali tra addetti allo smistamento pacchi, carico/scarico e autisti. Numeri da capogiro, dovuti a un’ulteriore crescita dell’e-commerce. “Oltre ad investire in strutture temporanee per processare gli ordini nel periodo di picco, - ha commentato Kate Gutmann, Senior Vice President Sales and Solutions di Ups - Ups sta implementando nuovi sistemi tecnologici e automatizzati per aumentare la capacità, l’efficienza e la flessibilità a livello operativo”. 60 - N. 805 dicembre 2016
UPS
HA STIMATO CHE NELLE PROSSIME
FESTIVITÀ MOVIMENTERÀ
30MILIONI
DI PACCHI AL GIORNO.
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OZI&VIZI Guardalo a n
Benessere in corsia
Giù il gomito
che tu su y ou
tube!
Iveco Strali s Xp 1.700 visua lizzazioni
L’alcol impatta sull’organismo in tanti modi e può provocare da una semplice euforia a difficoltà motorie, fino alla morte. La differenza, ovviamente, la fa la quantità. Mai, comunque, assumerlo prima di mettersi al volante
Da migliaia di anni l’uomo consuma alcol, sostanza derivante dalla fermentazione. Quali sono gli svantaggi e i vantaggi di questa essenza tanto discussa? Con certezza l’alcol è sia un tonico che un veleno, è la dose che fa la differenza: bere in modo moderato sembra portare alcuni benefici, al contrario l’abuso è una delle principali cause prevedibili di morte nella maggior parte dei paesi. Il principio attivo contenuto nelle bevande alcoliche, una molecola semplice detta etanolo, impatta sull’organismo in diversi modi influenzando direttamente lo stomaco, il cervello, il cuore, la cistifellea e il fegato, modificando le quantità dei grassi e degli zuccheri nel sangue, intervenendo sulla coagulazione, alterando l’umore, la concentrazione e la coordinazione. Quando è ingerito l’alcol viene assorbito in parte dallo stomaco, in parte dall’in-
testino più velocemente se lo stomaco è vuoto. Quando viene assimilato, attraverso il sangue, passa al fegato, che ha il compito di distruggerlo. L’alcol provoca un’iniziale euforia e perdita dei freni inibitori, e se ingerito in quantità progressivamente maggiori causa effetti come riduzione della visione laterale, perdita di equilibrio, difficoltà motorie, nausea e confusione: quantità eccessive possono portare fino al coma e alla morte. La velocità con cui il fegato riesce a rimuovere l’alcol dal circolo è variabile: mediamente, per smaltire un bicchiere di una qualsiasi bevanda alcolica l’organismo impiega 2 ore. L’utilizzo prolungato di alcol ha effetti nocivi a lungo termine: può aumentare il rischio di sviluppare la cirrosi epatica, l’ictus, i tumori del cavo orale, faringe e laringe, esofago, fegato e mammella.
VUOI
Infine esistono gli effetti indiretti dovuti all’abuso alcolico: l’alcol è la prima causa di mortalità negli incidenti stradali, causa atti di violenza e può condurre al suicidio e all’aborto. La guida in stato di ebbrezza è un reato punito con diverse sanzioni a seconda del tasso alcolemico del conducente al momento del fermo. La legge stabilisce attualmente il limite di 0,5 grammi/litro di alcol nel sangue, limite oltre il quale il conducente viene definito in stato di ebbrezza e quindi soggetto a provvedimenti sanzionatori. La tolleranza invece è zero per i conducenti con meno di 21 anni, i neopatentati e per i conducenti professionali o di autoveicoli con patente C, D, E. Il limite alcolemico di 0,5 grammi/litro viene spesso ritenuto troppo basso e criticato, ma è dimostrato che è sufficiente questa quantità per alterare il sistema nervoso. Quanto alcol possiamo bere per non superare i limiti? È impossibile definire un criterio che valga per tutti perché dipende da diversi fattori quali il sesso, il peso, l’età, la gradazione degli alcolici, se lo stomaco vuoto o pieno, il tempo che intercorre tra l’uso di alcol e il mettersi al volante. Su internet è possibile trovare una sere di consigli per abbassare il tasso alcolico e non essere colti dalla polizia in stato di ebbrezza: caramelle alla menta, colluttorio, olio, uova crude… ma perché mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri? Consumate alcol in maniera moderata e, soprattutto, mai prima di mettervi al volante.
a cura della dott.ssa Maria Elena Altieri
ESSERE TU LA PROSSIMA?
Diventa protagonista di Vie&Trasporti. Mandaci una tua foto, raccontaci qualcosa di te e il tuo rapporto con il mondo dei motori. La prossima Lady Truck potresti essere proprio tu! Il materiale deve essere inviato a vt@fiaccola.it. seguici anche su www.vietrasportiweb.com www.vietrasportiweb.com
N. 805 dicembre 2016 - 61
62_62_Oroscopo 805_VT 22/11/16 12:20 Pagina 62
OZI&VIZI
2016
L’Orallacolo
di dicembre
Ariete
Toro
L
a vostra vita vi sembrerà una scatola piena di sorprese. Tante le situazioni interessanti che si creeranno. Avrete voglia di rivoluzionare tutto, sarete iperattivi, ma attenzione... prendete atto del fatto che tutto non si può fare! Tirate il fiato e il freno a mano. La giornata non ha 48 ore ma riuscirete a godere di questo mese anche con 24. LA RALLA DICE: FRENATE GLI ENTUSIASMI
L
avorerete con grinta e passione in attesa delle festività. Vi creeranno qualche fastidio solo le invidie di persone vicine e le critiche di alcuni colleghi. Non vi curate di loro ma guardate e guidate altrove... Non vi vorrete certo far rovinare la festa. In amore è il momento di vivere con più leggerezza, abbandonatevi ai sentimenti. LA RALLA DICE: LOVE TIME
P
CANCRO
LEONE
VERGINE
S
arete particolarmente pervasi dall’atmosfera natalizia. Del resto tra luminarie e addobbi, sarà difficile allontanarvi dalle tentazioni, come ogni anno. Preparate con cura la vostra lista dei regali ma senza esagerare: in fondo ogni momento dell’anno è adatto a un pensierino per chi amate. Attenzione ai malanni di stagione. LA RALLA DICE: JINGLE BELLS
C
on la mente sarete già proiettati a gennaio; avete desiderio di chiudere un anno non proprio dei migliori. Novità sul lavoro vi porteranno verso mete impensate. Scaldate i motori: il 2016 non è ancora terminato! Perseverate e macinando chilometri arriverete a fine anno in un batter di pneumatici. Il partner richiederà maggiori attenzioni. LA RALLA DICE: AI BLOCCHI DI PARTENZA
I
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
S
arete particolarmente ansiosi e pensierosi. Quanto accade nel mondo e intorno a voi non vi lascia indifferenti. Vi sentirete impotenti. La soluzione? Cercate di concentrarvi su voi stessi per essere migliori verso gli altri. Un po’ di solitudine non guasta ogni tanto. Perché non coinvolgere il vostro automezzo in qualche percorso solitario? LA RALLA DICE: MEGLIO SOLI CHE...
È
giunta l’ora di mettere in ordine le vostre priorità: il nuovo anno dovrà vedervi più decisi nella gestione famigliare, lavorativa e finanziaria. Non è il caso di esagerare con festeggiamenti. Sorrisi sinceri arricchiscono chi li riceve non impoveriscono chi li dona. Cercate di vivere un po’ più sottotono godendo delle piccole cose. LA RALLA DICE: VOI STESSI, SEMPRE
S
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI
S
A
F
21 Marzo - 20 Aprile
22 Giugno - 22 Luglio
23 Settembre - 22 Ottobre
22 Dicembre - 20 Gennaio alute, lavoro, affetti... tutto scorre! Del resto vi siete impegnati tanto. Avrete bisogno di un Natale diverso: di rendervi utili, di sentirvi importanti anche all’esterno. Perché non fare un pieno di abiti e vettovaglie per coloro che ne hanno bisogno? Un viaggio diverso verso un Natale che vi colmerà il cuore di soddisfazione e serenità. LA RALLA DICE: RISCOPERTA
LA VOSTRA STRADA
Gemelli
21 Aprile - 20 Maggio
21 Maggio - 21 Giugno
23 Luglio - 23 Agosto
rogressi nei vostri obiettivi legati a lavoro, viaggi, studi, e affetti. Vi state preparando all’anno nuovo e vista la stagione sarà il caso di provvedere a una bella cura preventiva per la vostra salute. L’amore vi darà qualche grattacapo, ma lo risolverete. Una storia segreta potrebbe uscire alla luce del sole. Prestate attenzione ai pettegolezzi gratuiti. LA RALLA DICE: CHI HA TEMPO LO USI
24 Agosto - 22 Settembre
23 Ottobre - 22 Novembre
l gelo non sempre raffredda gli animi. L’amore è al top: nasceranno nuove relazioni che si concretizzeranno nell’anno alle porte e per qualcuno arrivano i fiori d’arancio. Godrete di romantici week-end fuori porta. In mezzo alla natura addormentata, allontanerete i pensieri negativi che da un po’ non vi fanno dormire sonni tranquilli. LA RALLA DICE: L’AMORE È NELL’ARIA
23 Novembre - 21 Dicembre
21 Gennaio - 19 Febbraio
arete contagiati dall’entusiasmo pre festivo di famigliari e amici che cercheranno di farvi uscire per shopping e acquisti. Cercate di vivere il periodo con il giusto spirito; semplici addobbi casalinghi, tranquille cene in compagnia, senza perdere di vista le cose realmente importanti; l’amore, l’affetto, l’amicizia verso chi vi affianca e sarà con voi nel nuovo anno. LA RALLA DICE: BILANCI
20 Febbraio - 20 Marzo
vrete bisogno di fermarvi per apprezzare il tepore delle vostre case e la vicinanza dei vostri affetti. Certo dopo la dieta è possibile sgarrare… come evitarlo? Dolci, profumi e balocchi saranno al centro delle vostre giornate festive, per alcuni è in programma un bel viaggio di fine anno, decisamente meritato. Il 2017 vi troverà carichi e grintosi. LA RALLA DICE: HOME SWEET HOME
IN SALITA
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estività all’insegna dei viaggi e della cultura. Parcheggiato l’automezzo dedicatevi a musei, mostre d’arte, cinema, relax e sane passeggiate invernali che vi apriranno il cuore e la mente. Sarete più riflessivi del solito, ma questo periodo dell’anno concilia con il rimettersi al centro e ritrovarsi. Ognuno a modo proprio. Promozioni in vista. LA RALLA DICE: APRITE LA MENTE
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