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Mensile - Anno 2 - Febbraio / Marzo 2014

#17

PLAY IT LOUD, READ IT NOW

THE PRETTY RECKLESS Hell girl

AGAINST ME TAKING BACK SUNDAY

CROSSES THE LAWRENCE ARMS I AM THE AVALANCHE PGA LIVING DEAD LIGHTS WE ARE WAVES

Destrage – Shy Kidx – The Crooks – Blitz Kids – Dum Dum Girls


PLAY IT LOUD, READ IT NOW

Mensile - Anno 2 - Febbraio / Marzo 2014

#17

AGAINST ME State of Grace

THE PRETTY RECKLESS TAKING BACK SUNDAY CROSSES THE LAWRENCE ARMS I AM THE AVALANCHE PGA LIVING DEAD LIGHTS WE ARE WAVES

Destrage – Shy Kidx – The Crooks – Blitz Kids – Dum Dum Girls


PLAY IT LOUD, READ IT NOW

Mensile - Anno 2 - Febbraio / Marzo 2014

#17

THE PRETTY RECKLESS AGAINST ME CROSSES THE LAWRENCE ARMS I AM THE AVALANCHE PGA LIVING DEAD LIGHTS WE ARE WAVES

TAKING BACK SUNDAY Happy boys

Destrage – Shy Kidx – The Crooks – Blitz Kids – Dum Dum Girls



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Come anticipato sul numero scorso, RockNow cambia. Non molto ma comunque abbastanza. Intanto diventa bimestrale, scelta dovuta agli impegni lavorativi di ognuno di noi nel team. Già, non campiamo con RockNow ma abbiamo tutti le nostre più o meno belle occupazioni. Il secondo motivo di questa decisione sta nella difficoltà a realizzare un prodotto di qualità ogni mese. Questo mag esiste da quasi due anni ma ancora ci sono uffici stampa e soprattutto etichette che non ne hanno capito la forma né la filosofia. Di conseguenza, è sempre difficile organizzare interviste o shooting fotografici; cose, tra l’altro, che i colleghi stranieri riescono a fare con maggiore tranquillità. E, francamente, non ci va di regalare troppo spazio ad alcune band solo per tappare buchi. La seconda novità è… il prezzo. RockNow sarà d’ora in avanti solo a pagamento. Ci sembra giusto dopo appunto quasi due anni di vita. Sicuramente non ci permetterà di campare, né a noi né ai nostri collaboratori (che non smetterò mai di ringraziare per la passione), ma ci consentirà di rientrare nei costi e magari avere due soldi per iniziative destinate a far cresce ancora di più la rivista (acquistare foto esclusive o interviste straniere, fare del merchandise…). A qualcuno, probabilmente, non piacerà questa decisione. Ci sta, è normale, soprattutto in una società in cui

si vuole tutto gratis, ma francamente poco m’importa. Sono più interessato a far crescere questa rivista diversa, a svilupparla ulteriormente. Anche a modificarla se è il caso, o ad aprirla ad altri generi o gruppi (un personaggio come Shy Kidx ci sta forse più di una pseudo punk band di figli di papà annoiati…). Nella mia testa, RockNow non è mai stata una rivista per nostalgici (quelli del solito “era meglio prima”), né per ragazzini che ascoltano musica con la stessa passione con cui mettono i “like” a random su Facebook. Ovviamente non sarà mai neppure una rivista per hipster o patetici “indiesposti”. Insomma, Black Rebel Motorcycle Club o Arctic Monkeys sì, Bon Iver probabilmente no. Con questo numero iniziamo inoltre a sviluppare la parte interattiva del giornale. Oltre al link dei siti delle varie band, troverete nelle interviste un bollino "RN VIDEO" (vedi in basso a destra) che, cliccandoci sopra, vi farà vedere l’ultimo video dell’artista. E nei prossimi mesi svilupperemo ulteriormente questo aspetto. Nel frattempo, buona lettura e divertitevi. Keep on rockin’!!! Daniel C. Marcoccia @danc667

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sommario

ROCKNOW #17 - FEBBRAIO-MARZO 2014 - www.rocknow.it

06-21 PRIMO PIANO:

06 Destrage 08 Shy Kidx 10 All in the name of… Rock 11 Dischi violenti: The Crooks 12 Blitz Kids 13 Strawberry Blondes 14 Dum Dum Girls 15 T he Compromise 16 ? ?? 18 H i-Tech 19 Games 20 Crazy… net 21 Open store

22-50 ARTICOLI:

22-25 The Pretty Reckless

www.rocknow.it Registrazione al Tribunale di Milano n. 253 del 08/06/2012

Scrivi a: redazione@rocknow.it DIRETTORE Daniel C. Marcoccia dan@rocknow.it ART DIRECTOR Stefania Gabellini stefi@rocknow.it COORDINAMENTO REDAZIONALE ONLINE EDITOR Michele “Mike” Zonelli mike@rocknow.it

26-29 Against Me

30-33 Taking Back Sunday

COMITATO DI REDAZIONE Marco De Crescenzo Stefania Gabellini COMUNICAZIONE / PROMOZIONE Valentina Generali vale@rocknow.it

34-35 Crosses

42-44 I Am The Avalanche

36-37 The Lawrence Arms

46-49 Living Deäd Lights

38-41 PGA

50-51 We Are Waves

COLLABORATORI Arianna Ascione Giorgio Basso Mattia Borella Andrea Cantelli Nico D’Aversa Sharon Debussy Michele Fenu Luca Nobili Eros Pasi Andrea Rock RockZone Stefano Russo Piero Ruffolo Silvia Richichi Extreme Playlist fotografi Andrea Cantelli, Claudine Strummer SPIRITUAL GUIDANCE Paul Gray Editore: Gabellini - Marcoccia Via Vanvitelli, 49 - 20129 Milano

52 53 54 56 57

52-57 RECENSIONI

Disco del mese: ††† (Crosses) Nu rock Pop/Rock Metal Punk

58 61 The Line 62 Last shot: A Day To Remember

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PRIMO PIANO

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DESTRAGE

Scherzi a parte

In attesa dell'uscita del nuovo album, abbiamo scambiato due chiacchiere con Paul, il cantante della fantastica band milanese. Il 2014 sarà sicuramente l'anno dei Destrage. E non è uno scherzo Di Sharon Debussy Il nuovo lavoro del gruppo, previsto per l'inizio di marzo, si intitolerà "Are you kidding me? No." e, come ci spiega Paolo, sarà il disco più compatto e solido mai fatto dalla band: "È stata intrapresa una strada in maniera decisa e le scelte nell'album sono rimarcate in ogni brano. L’essere stati molto in tour e quindi aver suonato parecchio negli ultimi 2 anni, oltre al fatto di aver passato molto tempo assieme, ha reso la band più unita e consolidata".

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Una caratteristica che si ritrova anche nel processo compositivo: "Questo è in assoluto il disco che nasce più degli altri da un processo unitario. Chiaramente, ognuno ha dato il proprio contributo personale, ma le idee, così come i suoni, si sono formati durante sessioni comuni di lavoro. Credo che anche questo abbia contribuito fortemente alla compattezza dell’album". Un album che vanta un grosso lavoro di produzione, come conferma lo stesso Paolo: "La parte strumentale è stata prodotta al Rec Lab Studio di

Larsen Premoli, a Buccinasco. Larsen è la persona che in assoluto ci ha seguito in tutto il nostro percorso fin dall’inizio, come fonico ai nostri concerti, e quando si è trattato di scegliere un produttore abbiamo immediatamente pensato a lui. La parte vocale invece è stata prodotta a Livorno, all'Adrenaline Studio di Daniele Nelli, un mio caro amico e voce degli Upon This Downing. Successivamente l'album è stato mixato e masterizzato ai The Machine Studio (NJ) da Will Putney. Abbiamo scelto Will perché in tutte le sue

produzioni (tra gli altri, Suicide Silence, Between The Buried And Me, Stray From The Path) abbiamo riconosciuto il rispetto per l’identità di ogni singola band e devo dire che anche con noi è riuscito perfettamente a preservare il nostro imprinting stilistico, valorizzandolo grazie alla sua grande esperienza". Per chiudere, una considerazione sui Destrage, alla luce di questo nuovo disco: "Se penso al nostro attuale approccio, direi che sappiamo cosa ci piace fare e come farlo". www.destrage.com



PRIMO PIANO

SHY KIDX Electropunk

Un artista italiano che firma per la Epitaph? Sì, può succedere anche questo, come ben ci dimostra il giovane DJ di origine palermitana, ora di base a Milano, che incide per l’etichetta di Brett Gurewitz Di Daniel C. Marcoccia Infatti, il background di Shy Kidx è decisamente punk, come ci conferma il diretto interessato: “Ho cominciato quando ero piccolissimo ad ascoltare e suonare punk, e lo faccio tutt'ora. Crescendo, sono poi entrato in contatto con il mondo della musica elettronica andando ai rave con gli amici. Da lì, ho provato per gioco a iniziare questo progetto con il mio migliore amico (che in seguito ha lasciato). Dopo aver messo online i primi pezzi in free download, la Epitaph si è interessata al progetto e mi ha offerto un contratto”. Shy Kidx rappresenta un po’ una novità per

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la stessa etichetta americana, nota per produrre un genere piuttosto diverso: “È molto stimolante lavorare con loro, da un lato perché è l'etichetta che ha sfornato gran parte dei dischi della mia infanzia, dall'altro perché è una bella sfida farsi accettare dalla loro fan base. Sono un team davvero affiatato e creativo e al momento non potrei chiedere di meglio”. Shy Kidx ha realizzato alcuni remix fantastici di artisti di fama internazionale, a cominciare da quello di “Can’t you feel my heart” dei Bring Me The Horizon: “Non ho un approccio definito quando faccio dei remix, prendo semplicemente gli stems del pezzo e provo a riarrangiarli

a mio piacimento. È un processo molto divertente, soprattutto se il pezzo mi piace molto come nel caso dei BMTH”. Memorabili sono state anche i suoi DJ set durante il Warped Tour: “È stata un esperienza indimenticabile, non credo di essermi mai divertito così tanto in vita mia. Sono 42 giorni, nessuno mai uguale all'altro. Ti svegli in una città diversa che inizi a scorgere dal finestrino del tuo bunk nel tourbus, poi incomincia la ricerca del catering per la colazione e della reception dove scori a che ora suoni (ogni giorno tirata a sorte) e in base a quello ti organizzi il resto della giornata, segnandoti anche qualche concerto

delle band che vorresti vedere tra un impegno e l'altro. Ammetto che i primi concerti sono stati un po’ strani, dato che per me era tutto nuovo e il pubblico non era abituato a sentire questo tipo di musica, ma con il tempo ho trovato il mio equilibrio e gli show hanno iniziato a decollare”. Il futuro di Shy Kidx è decisamente ricco di impegni e progetti: “Ho passato gli ultimi mesi a scrivere nuova musica, ho tante idee salvate nel mio computer e adesso sto scegliendo quale portare avanti e fare uscire. Seguiranno poi date negli States per promuovere la nuova uscita”. www.facebook.com/shykidx


www.giuda.net

GIUDA - TROVA LE DATE SU WWW.BARLEYARTS.COM

www.thecyborgs.it

CYBORGS - TROVA LE DATE SU WWW.BARLEYARTS.COM

THE CRIMSON PROJEKCT

www.publicservicebroadcasting.net

PUBLIC SERVICE BROADCASTING

P.S.B. - TROVA LE DATE SU WWW.BARLEYARTS.COM

LUN 31/03/2014 > MILANO - AUDITORIUM

www.moe.org

www.d-a-d.dk

GIO 03/04/2014 > COLOGNE BRESCIANO - CINEMA TEATRO PARROCCHIALE songsofjonathanwilson.com

MAR 08/04/2014 > MEZZAGO (MB) - BLOOM ^^^ KH\NO[Y`Vѝ JPHS JVT

JONATHAN WILSON

VEN 11/04/2014 > BOLOGNA - TEATRO ANTONIANO SAB 12/04/2014 > ROMA - AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA DOM 13/04/2014 > MILANO - TEATRO DEL VERME

GIO 13/03/2014 > MILANO - MAGAZZINI GENERALI www.imotorhead.com

www.thewonder.co.uk

MAR 03/06/2014 > MILANO - ALCATRAZ

JACK JOHNSON jackjohnsonmusic.com

LUN 14/07/2014 > PISTOIA - PISTOIA BLUES

MAR 24/06/2014 > MILANO - IPPODROMO CITY SOUND

JOHN BUTLER TRIO www.johnbutlertrio.com

DOM 18/05/2014 > BOLOGNA - ESTRAGON + Brett Dennen MAR 15/07/2014 > SESTO S. GIOVANNI (MI) - CARROPONTE

ZWLJPHS N\LZ[ )9,;; +,55,5 INFO: 02.6884084 - BARLEYARTS.COM - FACEBOOK.COM/BARLEYARTSPROMOTION ^^^ QVOUI\[SLY[YPV JVT

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PRIMO PIANO RN RN video

DUM DUM GIRLS

Verità notturne

Il nuovo lavoro della band guidata da Dee Dee Penny è un piccolo gioiellino ricco di pop dalle tinte dark e dagli evidenti richiami alla new wave, ma con un suono moderno Di Piero Ruffolo "Too true" potrebbe sembrare un disco di rottura rispetto alle precedenti produzioni delle Dum Dum Girls. La carismatica leader della band californiana, oggi trasferita a New York, conferma questa prima impressione: "All'epoca dell'uscita del nostro EP 'End of daze', uscito nel 2012, stavo attraversando un periodo non proprio esaltante della mia vita. Ero confusa, non sapevo più troppo bene cosa volevo

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fare e avevo una orribile paura di non riuscire più a controllare la mia vita. I problemi personali si accumulavano e allo stesso tempo riuscivo a capire che avevo fatto anche degli errori. Dovevo assolutamente staccare e riprendermi. Così piano piano ho deciso di guardare al futuro con uno sguardo diverso e soprattutto di non stare sempre a pensare al passato. Ma soprattutto non dovevo più mettere i miei problemi nella mia musica". Cambiare città e trasferirsi a

New York ha forse influenzato queste nuove canzoni? "Credo che inconsciamente l'energia della città abbia dato un certo dinamismo all'intero disco, un'urgenza se vogliamo. Quasi tutti i demo sono stai fatti a New York, ma qualche pezzo è stato scritto a Los Angeles. 'In the wake of you' è nata invece in una notte nel famoso Chateau Marmont, hotel lussuosissimo di Hollywood. Ero sola in camera con una bottiglia di vino, mi sono ubriacata e la mattina al

mio risveglio ho trovato questa canzone. E un terribile mal di testa". Non mancano influenze letterarie in queste nuove canzoni, come ben lascia intuire il brano “Rimbaud eyes”: “Posso citare tante cose, da Rainer Maria Rilke a Anaïs Nin, da Arthur Rimbaud a Charles Baudelaire e Sylvia Plath, senza dimenticare i poeti del punk come Patti Smith e Lou Reed. Alla fine rimango comunque umile davanti a chi ascolterà queste canzoni”. www.dumdumgirls.com


THE COMPROMISE Dopo alcuni cambi di formazione, i torinesi Compromise giungono alla pubblicazione dell’EP d’esordio “Motionless”. Un tuffo nel rock 80s ma con un taglio moderno ed efficace Di Giorgio Basso

Con i Compromise iniziamo parlando di Torino, una città unica per un musicista e che sa trasmettere vibrazioni e idee: “È una bellissima città in cui vivere, magica e piena di ispirazione. La scena musicale è sempre stata molto attiva, in particolare dal 2007 al 2010 è stato un periodo molto influente per alcuni di noi. Ora, come in molte altre località italiane, l’underground sta un po’ soffrendo ma per fortuna continuano a esserci gruppi che hanno voglia di mettersi in gioco suonando e investendo sulla loro passione”. In “Motionless” troviamo un mix insolito di elementi, si va dal rock dalle tinte dark degli anni ’80 a passaggi moderni e ben congeniati, tante buone idee insomma: “Sicuramente alcuni dei gruppi a

cui facciamo riferimento (Anberlin e Alter Bridge in primis) hanno preso molti spunti dagli anni 70/80, di conseguenza quel sound viene chiamato in causa anche da noi. Ciò non toglie che alcuni di noi apprezzino gruppi incredibili come Cure e Smiths”. Alla produzione troviamo Fabrizio Panebarco dei Melody Fall, artista dalle mille risorse: “È un amico di lunga data e inoltre ha molta affinità con il nostro stile musicale. Lavorare con lui è stato sicuramente divertente e stimolante dal punto di vista artistico, inoltre vederlo preso e immerso nel progetto ci ha fatto molto piacere”. www.facebook.com/TheCompromiseOfficial

Da questo numero

Clicca sul bollino e guarda l'ultimo video video della tua band preferita!

diventa ancora più bello!!!

E cliccando sul link in fondo alle interviste potrai inoltre accedere al loro sito ufficiale

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BEFORE THE MURDER Effetto Dharma

Li abbiamo scoperti quasi per caso, con un video caricato su YouTube che ha da subito destato la nostra attenzione. I Before The Murder sono emotività e passione in salsa hardcore… Di Piero Ruffolo Dalla Slovenia con furore, questo potrebbe essere il titolo del film che vede protagonisti i Before The Murder. Un Paese tanto piccolo quanto dannatamente interessante sotto l’aspetto musicale, come ci spiega la band al gran completo: “Pur essendo minuscola, la Slovenia ha la fortuna di avere una scena musicale molto attiva e un pubblico sempre pronto a supportare. La musica, oggigiorno, è la valvola di sfogo principale per i giovani, poco importa che sia rock, metal o popolare, l’importante è dar

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loro alternative interessanti e momenti di aggregazione”. Torniamo quindi a parlare di musica e soprattutto di “Dharma”, un disco che stranamente sta iniziando a prendersi i meritati consensi a qualche mese di distanza dalla sua pubblicazione ufficiale: “Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto, in questo lavoro hanno trovato spazio idee e soluzioni strumentali sviluppate in mesi e mesi di sala prove e sacrifici. Il nostro intento principale è sempre stato quello di poterci esibire dal vivo e crediamo che questa propensione verso l’attività live sia ben chiara anche all’interno dei nostri brani,

che trovano nel giusto equilibrio tra melodia e velocità il punto di forza principale. Ciò che dicevi a riguardo del fatto che il pubblico stia iniziando a scoprire 'Dharma’ solo oggi pensiamo sia dovuto al fatto che in questi mesi abbiamo fatto di tutto per poterci esibire in ogni angolo del Vecchio Continente, suonando in ogni situazione, dallo squat al festival senza porci alcun problema. L’importante nel nostro caso è farci conoscere e non avendo molti mezzi a disposizione l’unico modo è quello di sorprendere potenziali fan attraverso show energici”. Le potenzialità non mancano di certo ai Before The

Murder, che ben presto hanno avuto l’opportunità di far parte del roster di un’etichetta australiana, la 10th Legions Records: “È stata una scelta dettata dall’entusiasmo generale nel vedere una label australiana interessata a noi, col senno di poi probabilmente valuteremmo con più calma il tutto. Oggi questa etichetta non esiste più e sicuramente potrebbe rappresentare un grosso problema per noi, ma poco importa, continueremo a promuovere il disco dal vivo cercando di dargli quella visibilità che finora a livello mediatico non ha ottenuto”. www.facebook.com/btmslo


30/03/2014 BOLOGNA - ESTRAGON 31/03/2014 MILANO - ALCATRAZ disponibile il nuovo album “Rave Tapes”

WWW.MOGWAI.CO.UK

4 Maggio 2014 RONCADE (TV) New Age 5 Maggio 2014 TREZZO Live Club 6 Maggio 2014 RAVENNA Bronson


THE ` PRETTY RECKLESS Taylor Momsen è giovane, bella e talentuosa, come dimostra la sua carriera da attrice, modella e soprattutto il suo ruolo di front woman nei Pretty Reckless. La incontriamo a Londra dove, nonostante la pochissima voce, ha risposto alle nostre domande con passione e molta disponibilità, parlandoci soprattutto del nuovo disco “Going to hell” Di Silvia Richichi

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La visione di Taylor O

ltre ad essere musicista, in passato hai lavorato come modella e attrice. Come la prendi quando le persone ti riconoscono più per il tuo ruolo in “Gossip girl” che per la tua band? Taylor Momsen (voce, chitarra): Onestamente, all'inizio era molto 50/50, la gente mi conosceva grazie alla televisione e solo successivamente veniva fuori che avevo una band. Non recito più da circa cinque anni e quella mi sembra una vita passata, di cui parlo solo quando mi viene chiesto qualcosa a riguardo. I fan di adesso vengono ai concerti per ascoltare rock e perdersi nella nostra musica ed è questo quel che voglio. Quella transizione si sta allontanando, anzi è quasi del tutto conclusa. Penso sia comunque comprensibile che, vedendomi ogni settimana alla televisione, le persone abbiano creduto che fossi il personaggio da me interpretato… In realtà non è così, per me è stato solo un lavoro. Parlando di musica, il vostro nuovo disco “Going to hell” esce a quattro anni di distanza da “Light me up”. Come sono cresciuti i Pretty Reckless in questo lungo periodo e cosa differenzia i due album? T.M.: Ho scritto “Light me up” quando avevo 15 anni e ora ne ho 20, per questo il nuovo disco è sicuramente più maturo. Per quanto riguarda la registrazione, quando abbiamo realizzato “Light me up” non avevamo molta esperienza di tour. Penso che il nuovo disco rifletta maggiormente quello che è diventato il nostro sound dal vivo, è un album molto energico e aggressivo, con una produzione minimale, solo due chitarre, basso, batteria e voce. Spogliato di tutti gli elementi della produzione è in realtà diventato un disco molto forte, il cui sound rappresenta sicuramente la direzione che la nostra musica sta prendendo. Considerando i titoli “Follow me down”, “Going to hell”, “Heaven knows”, c'è una linea che collega tutti i brani? T.M.: Ascoltando il disco ci sono sicuramente tematiche comuni che lo percorrono, il titolo è “Going to hell” ma in realtà il brano omonimo è uno degli ultimi che abbiamo scritto, dopo che l'uragano Sandy ha praticamente spazzato via il nostro studio. Volevo un titolo conciso,

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AGAINST ME! `

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Con “Transgender dysphoria blues”, Laura Jane Grace ha trasformato la sua controversa vicenda personale in uno strepitoso album che ha già conquistato pubblico e critica. L’anima degli Against Me! ci ha raccontato come

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di Stefano Russo

She's the boss O

ra che il disco è finalmente fuori, quali sono le tue sensazioni nei confronti dei nuovi brani e delle prime reazioni che hai potuto cogliere? L’attenzione verso di te e verso la band è stata parecchia nell’ultimo anno… Laura Jane Grace: Sono sollevata che sia fuori. Sono sicura che chiunque faccia parte di una band concordi con il fatto che il periodo tra la fine della registrazione di un disco e la sua uscita sia il peggiore in assoluto. È davvero dura aspettare, è come essere bloccati in un limbo in attesa che la tua vita riparta. In qualche modo, provo però un certo senso di distacco con questo album. Con i precedenti era semplicemente “Ok, abbiamo finito, il disco è fatto”, mentre questa volta era più tipo “Ok, qualcuno porti questa cosa lontano da me”.

interviste hai detto che c’è stato un momento in cui non eri più così sicura che ce ne sarebbe stato un altro… L.J.G.: Ho iniziato a scrivere brani per questo disco nello stesso istante in cui ho finito di farlo per “White crosses”, quindi nel 2009. La prima canzone scritta per questo disco è stata “Paralytic states”. C’erano anche diversi altri pezzi scritti durante quel periodo che non sono finiti su TDB. Il titolo è arrivato molto presto durante il processo di scrittura. Ero determinata a finire il disco in un modo o nell’altro, anche se fossi finita a farlo da sola con una chitarra acustica. Ho sempre creduto molto nella “prova su strada” delle canzoni prima della registrazione, hai modo di farle crescere e di testare la loro resa dal vivo. Anche perché il modo in cui le suoni dal vivo spesso è differente da come le suoneresti in studio.

I cambi di lineup hanno aggiunto qualcosa di nuovo o differente al suono di “Transgender dysphoria blues”? L.J.G.: Beh, ci sono pochi batteristi al mondo che possono fare quello che fa Atom (Willard, già batterista di Offspring, Social Distortion e Angels & Airwaves - ndr). Penso abbia dato un apporto fondamentale al disco, ma anche aver avuto la possibilità di avere Fat Mike al basso su un paio di canzoni è stato piuttosto surreale. Se “Unconditional love” è uscita così bene è merito suo, è arrivato in studio con quel riff di basso che è diventato la base portante di tutto il pezzo. Credo anche che la situazione in cui ci trovavamo alla fine di tutto, quando siamo rimasti solo io e James (Bowman, il chitarrista - ndr) a finire voci e chitarre in uno studio nella Georgia del Sud, senza sapere se ci sarebbe stato un futuro per la band una volta completato il disco, abbiamo forse aggiunto un po’ di urgenza a quello che stavamo facendo. Di sicuro ha rafforzato la nostra amicizia.

Hai in programma un tour solista o qualche altra cosa senza la band? L.J.G.: No, niente piani da solista al momento, solo un sacco di date con la band. Ma sono sicura che qualche concerto solista fuori programma capiterà qui e la.

Alcune delle nuove canzoni non sono realmente così “nuove”, anzi le suonavate dal vivo già durante il tour estivo dello scorso anno: quando hai capito che sarebbero finite in un nuovo disco? In altre

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Come te ne sei uscita con quel verso su Mussolini (nel brano “Osama Bin Laden as the crucified Christ” - ndr)? L.J.G.: Mi hanno regalato una collezione di vecchi 45 giri italiani degli anni ’40 e ’50 e tra quelli ce n’era uno che conteneva registrazioni dei discorsi di Mussolini, un disco davvero interessante. Con ogni probabilità l’idea è nata da quel disco, che mi ha portata a pensare a Mussolini e alla sua compagna Clara. Che mi dici della decisione di abbandonare la Sire Records e di prendervi cura in prima persona di tutti gli aspetti discografici di TDB? L.J.G.: Volevo assolutamente qualcosa di differente rispetto all’esperienza dei due dischi precedenti, volevo il controllo completo. Il motivo è,


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PGA ` RN RN video

Il punk continua a fare del bene: il secondo capitolo del combo Punk Goes Acoustic raggruppa 120 artisti tra band italiane e straniere per 41 tracce. Con un unico, lodevole, obiettivo Di Arianna Ascione Foto Claudine Strummer

Isola felice 38 RockNow


N

uovo capitolo per il collettivo benefico PGA - Italian Punks Go Acoustic, guidato da Andrea Rock, che ha pubblicato da poco “Stay together for the kids”. Tutti i proventi della compilation (esattamente come per tutti i progetti diciamo "collaterali", quali concerti e merchandising) saranno sempre destinati all'Associazione Onlus “L’isola che non c’è”, per offrire gratuitamente corsi di musica a ragazzi disabili. L'anno scorso sono stati raccolti oltre 6000 euro: "Abbiamo contribuito all'acquisto di strumenti musicali, al rimborso spese per gli insegnanti volontari e abbiamo fornito un piccolo aiuto nell'affrontare le spese di mantenimento della struttura dell'Isola. Grazie anche ad altre donazioni, il centro dispone oggi di uno psicologo che affronta, periodicamente, una serie di incontri con i genitori dei ragazzi disabili che magari hanno difficoltà nel gestire la diversità del figlio". Ci racconta sempre

Andrea: "Il momento più bello? Una ragazzina mi ha ringraziato per averla abbracciata; io ringrazio lei per avermi fatto sentire veramente qualcuno". In attesa della presentazione ufficiale del disco a Milano, il 6 marzo al Politeatro, ci siamo fatti raccontare da alcuni dei protagonisti (tra i 120 artisti coinvolti) qualcosa su questa esperienza. In attesa, ve lo anticipiamo in esclusiva, del capitolo PGA3! Ketty Passa (riprende assieme a Micky e Joxemi "City of angels") "Preferisco interpretare brani del punk della nostra generazione, figlia degli anni '90, a cui credo di dovere moltissimo. Abbiamo rivisitato i Distillers perché punk non è solo musica, è uno stile di vita". Già coinvolta in progetti benefici, per Ketty il "reclutamento" è avvenuto in modo molto naturale: "Continuo a

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DISCO DEL MESE

††† (Crosses) "†††"

(Sumerian Records) ★★★★★ Chino Moreno è da sempre un grande fan dei Depeche Mode e di altre band degli anni 80, come ben testimonia la splendida cover di "The chauffeur" dei Duran Duran fatta con i suoi Deftones. E posso confermarlo io stesso grazie alle varie interviste fatte negli anni e in cui si finiva immancabilmente col parlare delle due band appena citate, vera passione comune. Inevitabile quindi aspettarsi prima o poi da lui un progetto parallelo in cui dare sfogo alle sue passioni. Dei ††† sapevamo già parecchio per via dei due EP pubblicati in precedenza e le

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cui canzoni sono presenti anche in questo primo lavoro sulla lunga distanza. Si sapeva che assieme al cantante dei Deftones c'erano l'amico Shaun Lopez, chitarrista dei Far (grandissimo gruppo di alt-metal), e Chuck Doom che si occupa di synth e sequencers. Se i brani pubblicati precedentemente risultavano particolarmente accattivanti nella loro veste elettro-rock con lieve infarinatura trip-hop e richiami eighties, l'album rasenta addirittura la perfezione. "†††" è un lavoro bellissimo che lascia quasi a bocca aperta per la scelta

recen dei suoni, gli arrangiamenti e la potenza (anche commerciale) di alcuni brani. È il caso di "Telepathy" (R&B metal?), "The epilogue" e "Blk stallion", fantastiche con il loro groove adatto al dancefloor e i ritornelli che si aprono per travolgere l'ascoltatore. Aggiungeteci pure un Chino particolarmente a suo agio con il cantato melodico e a tratti ammiccante e ruffiano. “†hholyghs†" ricorda non poco i Portishead, voce permettendo ovviamente, mentre in “†his is a †rick”, posta in apertura, e "bi†ches brew” si riaffaccia il Chino urlatore che ben conosciamo, anche se su un registro diverso. “Fron†iers” ê una struggente ballata electro, simile a "Ever" dei Team Sleep, l'altro side-project di Moreno. Sono, tra l'altro, parecchi i momenti lenti del disco e tra questi non possiamo non citare la bellissima "†rophy", destinata sicuramente a diventare

un singolo. I Crosses saranno anche un progetto parallelo, un divertimento prima di tornare alle abituali occupazioni, ma di sicuro il loro disco continuerà a girare per parecchio tempo. E si candida, per quanto mi riguarda, a finire nella mia top 5 di quest'anno. Da tenere tra i Depeche Mode e i Nine Inch Nails. Daniel C. Marcoccia


SOLO MUSICA RIGOROSAMENTE ITALIANA www.italianow.it

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