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O F F - WHI T E B Y V IRGIL ABLOH Un uomo dai molti talenti e pieno di interessi, architetto, consigliere creativo e fedele trend setter di Kanye West, Virgil Abloh ha lanciato una sua linea personale d’abbigliamento, Off-White. Il brand rappresenta un ponte tra lo streetwear e la moda più fashion. Allo stesso modo in cui Kanye lotta per aggiudicarsi il ruolo di autore della cultura invece che limitarsi a quello di music star, Virgil guarda oltre al brand: “per me il concetto di OFF-WHITE è tanto importante quanto i prodotti stessi. La mia ambizione è di muovere la cultura contemporanea”. La collezione unisex è stata chiamata “Before and After” perché ogni pezzo, partendo da capi di colore bianco, viene reso assolutamente unico ed irripetibile attraverso l’utilizzo di una particolare tecnica di spray-painting.

AXEL A R IGATO, S CARPE MUST TO HAVE! Axel Arigato è un marchio di calzature nato da pochissimi anni e già tra i più ricercati sul mercato internazionale per l’eccellente qualità dei propri prodotti unita a grande creatività di modelli e materiali. Il Direttore creativo, Axel, ha scelto di non esporsi in prima persona rimanendo una figura anonima e misteriosa, sappiamo solo che vive e lavora nella sua città natale, Parigi. Un brand da tenere d’occhio 14

DIADORA CAMARO Passione per il vintage ed esplosione di colori. Ecco il connubio perfetto da cui parte DIADORA che ripropone le sue Camaro from ’80s. Un modello iconico e intramontabile che ritorna ancora più bello grazie a una nuova palette di colori. Un tuffo nel passato con un occhio nel futuro, che regaleranno ad ogni vostro outfit la certezza di essere perfettamente in linea con le tendenze della stagione. Un sapiente mix tra nylon e pelle scamosciata, gli stessi materiali utilizzati per la tomaia originale, completa questo modello retrò running che gli appassionati di sneaker conoscono e apprezzano da sempre.


V IN TAGE E S TRAPAZZATO: O U T O F O RDER Una collezione completamente “made in Italy” di orologi dall’aspetto volutamente vissuto proposto dal brand OOO – OUT OF ORDER®. “Siamo i primi produttori al mondo – spiega la filosofia aziendale – di orologi che nascono già invecchiati, senza che la qualità ne venga compromessa”. Anzi….”per cortesia: trattateli male. Più danneggiati sono, più belli diventano”. Gli orologi sono “Damaged in Italy” perché nascono già con aspetto invecchiato, sia nella cassa che nel cinturino, realizzato grazie ad un brevetto certificato esclusivo dell’azienda. Il modello che meglio rappresenta questa particolare concezione è il nuovo Torpedine, dall’inconfondibile look “vintage”. Ogni singolo dettaglio è curato minuziosamente, senza compromettere mai l’estetica e la qualità, valori fondamentali per l’azienda. Migliorano, ad esempio, i trattamenti dei singoli elementi in acciaio e l’effetto del vetro è opacizzato, facendolo diventare così un vero marchio di fabbrica OOO – OUT OF ORDER®.

Situato nel centro storico di Giulianova, il Ristorante L’Angoletto è rinomato per la sua cucina marinara di qualità. Piatti tipici della cucina abruzzese a base di pesce fresco. Oltre ai crudi potrete trovare un’ampia scelta di primi piatti, un’ottima frittura e baccalà. Solo pesce fresco acquistato quotidianamente dai migliori fornitori ittici della regione. Aperto a cena, il ristorante mette a disposizione degli ospiti anche una discreta selezione di vini oltre alla birra artigianale. Posti sia dentro che fuori all’aperto, direttamente sulla bella Piazza Buozzi!

Piazza Buozzi 61 • Giulianova Alta info 346 6484938 • 388 1929922 www.langolettoristorante.it






B O NDAGE!!! CORD E . . . N ODI E N ON S OL O. . . E AL TRO A N C O RA Tra corde e nodi Davide La Greca il più affermato maestro Bondage italiano ci racconta cos’è il Bondage...Tra dubbi e curiosità per scoprire una realtà poco conosciuta Davide La Greca...raccontaci di te e di come ti sei avvicinato ad un mondo che ti ha fatto divenire uno dei più conosciuti maestri Bondage italiani. Come molte persone ho iniziato per caso, avevo una relazione con una persona che aveva fatto queste esperienze e che voleva condividerle con me, cosi insieme abbiamo iniziato a praticarlo. Piano piano ho scoperto che mi piaceva, mi stimolava, mi faceva sentire bene e vivo, cosi ho continuato a praticarlo, a cercare foto e riviste per migliorarmi e per proseguire. Formando il mio stile in maniera autonoma, tuttora, pur avendo appreso diversi stili e tecniche ho per base lo stile Fusion che ho sviluppato in maniera autonoma. Poi negli anni ho viaggiato tanto, facendo corsi da allievo, perchè non si finisce mai di imparare, e cosi ho migliorato le mie capacità e conosciuto nuove strade. Cos è il Bondage? Uno strumento di espressione, il Bondage è un’ Arte, o una pratica o una disciplina ognuno usi le parole che preferisce. E’ un insieme di tecniche il cui scopo pratico è l’immobilizzazione di una persona, ma lo scopo profondo è la creazione di un legame emozionale tra chi lega e chi viene legato. In uno scambio tra fiducia e cura, la fiducia di chi si mette nelle mani del rigger (nome di chi lega) e gli cede la sua libertà, e la cura che ha il rigger verso il Bottom (nomi di chi viene legato), l’attenzione verso la salute, e la sicurezza. Il Bondage è quindi l’arte di legare il corpo per liberare l’anima come ripeto dal 2004, quando ho iniziato a parlarne apertamente. La tua passione per il bondage è diventato un lavoro. Che tipologia di persona si avvicina a questa pratica e perché? Persone di tutti i tipi, ceto sociale, livello intellettuale, accumunati dalla curiosità e dalll’interesse verso qualcosa che porti quel qualcosa in più. Il Bondage viene visto come una pratica per dare e ricevere emozioni, portare nuova passione in un rapporto o dare emozione. Alcuni sono invece mossi dal concetto estetico del creare figure belle da guardare attraverso il connubio corde corpo umano. Il Bondage nell’ immaginario collettivo viene etichettato come pratica trasgressiva perché associato esclusivamente alla pratica erotica...puoi spiegarci cosa c’è oltre il piacere del legare e dell’ essere legati? Impossibile spiegarlo in maniera precisa, perchè le emozioni del bondage sono individuali, per alcuni è solo sessualità, per altri una forma di arte e quindi espressività, in altri vive solo il lato di dominazione consensuale sul partner. Ogni persona mette nel bondage parte di se e del suo modo di essere, e ad essa è legato il piacere. In italia il mondo del Bondage è una realtà affermata ? No, e non credo lo sarà mai, è un’ attività di nicchia, che interessa una porzione ridotta di persone, e nell’immaginiario sempre legata alla sessualità e all’erotismo, quindi molti sono curiosi ma non lo praticano in maniera assidua. Chi lo pratica in italia è un piccolo gruppo di appassionati, che ci investono tempo e passione. Ci racconti cosa ti ha lasciato a livello professionale e umano il viaggio in Giappone che hai tanto desiderato? Umanamente lo desideravo da anni, sono cresciuto con i manga e gli anime, vivere per due settimane nei miei racconti d’infanzia è stata un’ esperienza fantastica. A livello professionale la risposta me l’hanno data i miei allievi e i miei amici, dicendomi che le mie corde sono cambiate dopo il viaggio, mi si è aperto un mondo, non ho imparato nuove tecniche ma ho ampliato i miei orizzonti. Vedo le corde in maniera diversa. Sono diverse anche le emozioni che dono e che ricevo. Il Giappone mi ha cambiato dentro più che nella tecnica. Durante il viaggio in Giappone hai potuto apprendere nuove tecniche? E’ una realtà molto diversa da quella italiana? I giapponesi vivono il bondage in maniera più naturale, è un’ attività meno nascosta e più tranquilla, troviamo corde nei film, nei libri, tanti fumetti e libri lo riportano in copertina. Tante sono le situazioni in cui vedere o condividere il bondage, serate, locali, corsi e performance.


Molti giapponesi lo vivono come passione, abitualmente, in maniera molto privata. Il livello tecnico è alto, molto più alto in media che da noi, ma hanno una tradizione centenaria rispetto a noi europei, e sopratutto a noi italiani. Hai delle modelle con cui lavori abitualmente nelle tue performance? A tuo parere credi si possa separare l’arte del Bondage dai rapporti personali? Ho diverse modelle abituali, con alcune ho relazioni fisse da anni di carattere affettivo, con altre abbiamo una relazione professionale unita alla stima reciproca. Il Bondage è un’ attività che richiede stima, fiducia e rispetto, quindi è un rapporto personale a modo suo, indipendentemente dalla sfera affettiva, con cui ogni spesso si mescola. Cosa pensi della trilogia di 50 sfumature di grigio? Hai visto il film? Quanto del libro e del film parlano realmente del mondo Bondage? Penso che sia un brutto libro che parla di amore. Un Harmony di successo, in cui la parte BDSM è solo un corollario, non parla del mondo BD, non parla di BDSM, sopratutto perchè non iniziano mai una relazione di dominazione, Anastasia rifiuta e Christian la prende come fidanzata e moglie. Il libro parla di un uomo con un problema di carattere e una ragazza che scopre il sesso. Niente a che vedere con l’ambiente BDSM o Bondage. Se fosse stata una relazione tra un calciatore e una velina non parleremmo di certo di un libro sul calcio. So che svolgi corsi di gruppo e privati...puoi illustrare ai lettori di Roll UP in cosa consiste il corso e perché potrebbe essere un esperienza unica avvicinarsi al Bondage? Cosa deve conoscere chi vuole iniziare a praticare Bondage? Un corso di Bondage o di Shibari è un modo sano di avvicinarsi alla pratica, sopratutto perchè lo scopo primario degli insegnanti è la sicurezza, tutte le tecniche si imparano anche da soli, ma l’approccio verso la “migliore” sicurezza possibile è una cosa che un insegnante può dare condividendo la sua esperienza con gli allievi. Per il resto il mio metodo di insegnamento è improntato sui fondamentali, più che sulle tecniche che insegno nei corsi avanzati. Preferisco insegnare a chi si avvicina al bondage le basi, semplici e sicure, ma sufficenti a fare legature complete e piacevoli senza dover imparare a memoria schemi e figure. Ma lasciando libere le emozioni e la creatività. Il corso praticamente si divide in tre fasi distinte, la prima teorica comprende la storia del Bondage dalla nascita, la sicurezza e i materiali. La seconda parte comprende le quattro legature base e i tre nodi necessari per fare tutto, e l’ultima è la messa in pratica delle legature in maniera libera e completa.


Chi si avvicina al Bondage tramite i tuoi corsi? Perché ci si avvicina? Sono piu coppie o single i tuoi allievi? La maggior parte sono coppie, il bondage è una attività di coppia, per coppie, in cui è proprio il rapporto tra i partnere a contare. In una società spersonalizzante come la nostra il bondage è un modo per due persone di crearsi un momento solo per loro, lontano anni luce dal quotidiano. Gli altri sono persone che si avvicinano a questa pratica per passione o per curiosità tecnica, lo hanno visto nei video o nelle foto, o in qualche spettacolo e vogliono provare a farlo. Quando hai compreso che il Bondage era la tua strada...? Credo nel lontano 2004 quando mi sono accorto che era il mio modo di esprimere arte ed emozioni, le prime volte che ho praticato in pubblico e con persone che non erano mie partner. Cosi da allora il bondage è la mia strada, e il carburante per percorrerla sono proprio le persone che lego, quando mi ringraziano, le loro emozioni, e quelle di chi mi guarda legare sono il mio carburante per andare avanti. Come puoi tirarti indietro quando una persona che non hai mai visto nella tua vita dopo che l’hai legata ti abbraccia e si stringe a te come se foste amici da sempre e ti ringrazia per le emozioni che ha provato. Spesso mi è capitato che mi hanno cercato a distanza di anni per ripetere l’esperienza ed è molto gratificante. Ti occupi solo di Bondage o anche di altro nella vita? In realtà mi occupo di sessualità in generale, non solo di Bondage o di BDSM, sono anni che curo e faccio formazione. Faccio spesso seminari e corsi in questo settore. Dal 2012 sono il Direttore Artistico di Xplore Rome, il festival della lussuria, una manifestazione nata quindici anni fa a Berlino e poi replicata da anni a Sidney, Roma, Vienna e Barcellona. Ho iniziato frequentando sei anni fa la versione tedesca e da quattro anni l’ho portato a Roma. L’ edizione 2015 appena conclusa è stata diversa da quelle precedenti molto più stimolante e ricca, con tre giorni di seminari e workshop pratici legati alla sessualità, presso un agriturismo vicino Bracciano. Potete trovare tutto sul sito dell’evento http://www.roma.xplore-festival.com/ Puoi darci dei riferimenti per conoscere meglio l’universo bondage e i tuoi contatti per chi dei nostri lettori volesse contattarti? Il primo contatto è il mio sito www.maestrobd.it, altrimenti la presenza sui social network più utilizzati https://www.facebook.com/maestrobd.davidelagreca e www.tsu.co/MaestroBD Altrimenti il mio Blog http://kinbakushi.blogspot.it/ in cui racconto la mia vita in maniera meno ufficiale. Per le informazioni più legate all’attivita professionale ci sono le pagine https://www.facebook.com/pages/MaestroBD/114947291859135 o quella dello Studio https://www.facebook.com/MBDStudio Davide grazie per la disponibilità e forse qualche lettore si sarà incuriosito chissà...A presto!

intervista di Francesca Casalena



V O O D OO J EW ELS | TRA REALTA’ E V I T A U LTRATERRENA

OCCHIALI DA SOLE IN BAMBOO: GUFO ITALY FASHIONDESIGN

Voodoo Jewels nasce dalla passione di una giovane e talentuosa ragazza romana, Livia Lazzari, che decide di concentrare le energie su una linea tutta sua. Gioielli nati da atmosfere tribali, leggende lontane, emozioni gotiche e il fascino di riti sciamanici. Il Voodoo design nasce dall’esigenza di liberare il gioiello dall’accezione classica di oggetto prezioso, dando ad esso un nuovo carattere metropolitano, forte e ribelle.

Must have per la stagione estiva sono gli occhiali da sole. Appariscenti e con le lenti specchiate, quando esce il sole inizia la ricerca sfrenata del modello più di tendenza. Gufo Italy è l’innovativo brand di accessori e abbigliamento specializzato nella progettazione, produzione e vendita di occhiali da sole in legno dal design alla moda. Nato solo 2 anni fa, dalla mente creativa di Giuseppe Marino, catanese d’origine, Gufo Italy si è già imposto sul mercato mondiale come brand di tendenza. Occhiali da sole realizzati in legno, principalmente in Bamboo, materiale conosciuto per la sua forza e resistenza e ricoperti da una resina che li rende resistenti, proteggendoli dall’usura e dall’acqua. Uno stile unico e inconfondibile, arricchito dalla possibilità di personalizzazione del prodotto: il risultato sono degli occhiali su misura, realizzati a mano con materiali biodegradabili ed eco-sostenibili.

P EPE J EANS LONDON C O L L ABORAZ I ONE CON HAVAIANAS Pepe Jeans London ha deciso di festeggiare l’arrivo dell’estate con una collaborazione con Havaianas flip-flops. Traendo ispirazione dalla capitale inglese la collezione presenta due design unisex che fanno riferimento alle attrazioni di Londra e allo spirito British. La Union Jack spicca per la prima volta su un paio di Havaianas sia nel classico rosso, blu e bianco sia in una versione cosparsa di rose in fiore per la donna; naturalmente viene reso omaggio anche alle caratteristiche stazioni della Tube, rappresentate in questo caso da quella di old Strand.


DISSENSOCOGNITIVO


IL V I N I L E R I T ORNA AL FUTURO Che il vinile sia tornato di moda non è una novità. É in auge non solo tra i nostalgici dell’alta fedeltà ma tra i giovani e i giovanissimi che alimentano un mercato con fatturati ormai da capogiro (solo nel Regno Unito ne sono stati venduti l’anno scorso 1.200.000) per non parlare delle fiere degli appassionati che registrano spesso il tutto esaurito, e dei giradischi che stanno vivendo una vera e propria second life. Insomma, sull’onda della prepotente tendenza vintage che attraversa il mondo, anche i vecchi, cari dischi fanno la loro parte. Sono ormai tanti i cantanti, le band e i DJ che pubblicano le loro opere direttamente sull’amatissimo “padellone nero”. E non si tratta di anticonformisti che osano scelte azzardate. Tutt’altro. Ultimo in ordine di tempo è il pluripremiato Dj QBert, fondatore della band Invisibl Skratch Pilkz che, per il suo nuovo album, Extraterrestria, ha pensato appunto a un vinile. Mica un vinile qualsiasi… Decisamente avveniristica la cover. Si tratta di un packaging touch, totalmente interattivo, che si trasforma in una vera e propria console. I due piatti stampati sulla copertina sono in grado di ricevere tutti i comandi di un bravo disc jockey: mix, scratch, effetti speciali. Come? Il supporto è un cartoncino intelligente, dotato di sensori e inchiostri conduttivi, che attraverso una “rete” interna si collega via bluetooth con la app dj creata da Algoriddim e può essere così ‘suonato’. Tutto firmato da Novalia, una società specializzata nel printed electronics ossia nella creazione di superfici sensibili, composte di materiali attivabili al tocco e inchiostri ad alta conduzione.




DI SAVERIO

SANDRO

PARRUCCHIERE


IL VINTAGE ORMAI E’ DI MODA: DALL’ABBIGLIAMENTO ALL’ARREDAMENTO, PASSANDO PER IL FOOD E IL BEVERAGE. DIMENTICATE I SOLITI LONG DRINK I long drink cedono il passo alla tradizione, oggi tornano di moda ingredienti “vintage” e abbinamenti inconsueti. L’estate 2015 viaggia all’insegna del ritorno alle origini e del recupero dei classici della miscelazione rivisitati in chiave contemporanea, dal Gin Fizz al Mint Julep. La tendenza è quella di dare un tocco di innovazione alle ricette storiche, inserendo ingredienti insoliti, per attualizzarle e conferire freschezza alle drink list. Tra i prodotti della tradizione, senza dubbio in questo momento si assiste ad un grande ritorno dei Vermouth affiancati dai Whisky single malt, sempre più utilizzati come base di ricette da miscelazione. Questa estate saranno protagonisti i Sour, i Fizz, i Julep e i Buck insieme alle variazioni dell’Americano, del Gin Tonic e del Bloody Mary. Prosegue anche il filone dei Tiki cocktail che vede l’utilizzo della frutta fresca esotica sia come ingrediente che come elemento di guarnizione. Tra i distillati vincono sicuramente quelli bianchi come il Gin e la Vodka, insieme al grande ritorno della Tequila e del Mezcal, ultimamente tra gli ingredienti preferiti dai consumatori e molto richiesti nel periodo estivo. Miscelati con frutta, succhi e centrifugati sono perfetti come drink da abbinare a ricette da aperitivo.



LIGHT PHONE: IL TELEFONO MINIMAL CHE TORNA ALLE ORIGINI C’erano una volta i telefoni che facevano solo i telefoni. Parlare a distanza con altre persone senza muoversi dalla propria stanza o coprendo in un amen le distanze era tutto lo scopo della loro esistenza. E questo sembrava già un enorme progresso. Poi sono arrivati i telefonini mobili le loro prime timide extrafunzionalità: la rubrica, il dirti che ore sono o lo svegliarti alla mattina. Nulla, ovviamente, a confronto con il diluvio degli smartphone, quegli oggetti che piuttosto giustamente sono stati definiti come i più grandi produttori di tempo perso che ci siano mai stati sulla Terra. Con un telefono in tasca puoi oggi fare tutto: essere connesso al mondo, spendere, cercare un taxi, verificare il tempo che farà, la temperatura e perfino l’andamento dei terremoti, ritrovarti se ti sei perso, trovare un amico che non vedevi da decenni, capire se un cocomero è maturo. E, naturalmente, giocare. Insomma, alla dittatura delle app nella quale ci siamo ineluttabilmente infilati c’è ancora chi cerca di resistere. E lo fa con idee interessanti e divertenti, spesso capaci di fare una fortissima presa per la loro capacità di andare contro corrente. Fra questi c’è certamente il Light Phone, geniale trovata firmata USA. Che cos’è? Semplice, un telefono che telefona. E basta. Come una carta di credito Ha le dimensioni di una carta di credito, talmente leggero e sottile – poco meno di 40 grammi per quattro millimetri che si può infilare comodamente nel portafoglio. Non ha schermo, né tasti, né un design accattivante ed ingannatore, né tantomeno funzionalità inutili e fantascientifiche. Light Phone è la risposta minimalista alla indigestione tecnologica causata dagli smartphone e da tutti i loro simili: dimensioni minuscole e accessori ridotti al minimo indispensabile.

CHIP: IL COMPUTER DA 9 DOLLARI Un computer da 9 dollari è davvero possibile? Guardando il successo ottenuto dai ragazzi che hanno inventato e prodotto CHIP si direbbe certamente di sì. Chip è un micro computer delle dimensioni di una carta di credito che ha tutto il necessario per consentire ad un utente di navigare su internet, mandare email, utilizzare strumenti di produttività come OpenOffice e altro. Il piccolissimo computer ha una porta USB, una per il monitor, connessioni Wi-Fi e Bluetooth e una porta per l’alimentazione. Serve altro? Guardando prodotti centinaia di volte più costosi (vedi l’ultimo MacBook) si direbbe che Chip abbia una dotazione di serie ben più che sufficiente per essere assolutamente completo e utile a chi non fa delle prestazioni computazionali un’esigenza imprescindibile. Chip ha un processore da 1 Ghz, memoria RAM da 512 megabyte, un hard disk da 4 gigabyte e il sistema operativo open source più utilizzato del mondo, Linux. Non sarà bello come un Mac, non avrà le prestazioni di un computer per il gaming ma ha conquistato cuore (e portafogli) di decine di migliaia di persone di tutto il mondo. La rivoluzione tecnologica passa anche attraverso questo tipo di prodotti, in fondo, basta un CHIP per fare un computer :)



ECOCAPSULE: ABITAZIONE MOBILE COMPLETAMENTE AUTONOMA ED ECOSOSTENIBILE Gli impieghi di questo modulo sono diversi, e vanno dai fini turistici sino a quelli più nobili come ad esempio durante le catastrofi naturali o come stazioni di ricerca. Le misure sono contenute: 4,45 metri di lunghezza, 2,9 di larghezza e 2,5 metri di altezza. In pratica si tratta di una piccola camera d’albergo mobile, con un angolo cottura, l’acqua corrente, servizi igienici e riscaldamento, oltre ovviamente che all’acqua calda (un comfort non scontato in molte abitazioni di questo tipo). Il numero massimo di persone ospitabili da questo modulo sono due, con un interesse manifestato dalla stampa già altissimo prima ancora della presentazione dal vivo.


SZIGET FESTIVAL 10-17 AGOSTO 2015 BUDAPEST • UNGHERIA Negli ultimi anni il fenomeno del turismo collegato ai festival musicali ha preso notevoltemente piede sia in Italia che nel resto del mondo, influenzando la scelta della destinazione delle vacanze. L’evento più atteso dalla città di Budapest e da tutti gli amanti di buona musica del mondo sarà dal 10 al 17 agosto sull’isola di Obuda, un cuore verde adagiato sul Danubio, che si prepara ad accogliere il popolo del Sziget. Freschi del sold out del 2014 gli organizzatori hanno promesso un allargamento dell’area per provare a superare le oltre 415.000 presenze registrate nell’anno dei record. Il Sziget Festival conta oltre 50 palchi e circa 1.000 eventi che si alternano nella settimana di Ferragosto. http://it.szigetfestival.com/


REGGAE CORNER

Mixtape:

Ci siamo ormai l’estate è arrivata e con lei il ritmo in levare si fa sentire sempre più forte! Questo mese si deve assolutamente ascoltare l’ultimo lavoro dei uno dei “veteran sound” (come si dice in gergo), più prolifici ed attivi della regione e direi dell’intera scena reggae/ dancehall italiana. Sto parlando di Balooba sound e del loro ultimo mixtape “MUSIC STILL ALIVE” n. 3 che potete ascoltare e scaricare gratuitamente dalla loro pagina soundcloud : https://soundcloud.com/mokodj-baloobasound cercateli anche su facebook per restare aggiornati!!

Eventi:

Con il ritorno dell’estate, come tutti ben sapete, grazie all’impegno dei ragazzi dell’associazione La Tamerice, c’è il solito appuntamento con la reggae music, dall’8 luglio in poi, tutti i mercoledi, al fuoriluogo di Scerne di Pineto (TE) sottopasso della stazione troverete il “REGGAE PARTY”. Giunto ormai alla sua settima edizione! facebook.com/ReggaePartyTamerice Per chi non ne avesse mai abbastanza poco più su, precisamente al lido mediterraneo di Roseto degli Abruzzi (TE), quasi tutti i sabati potete trovare i ragazzi di TUN UP, che portano anche loro il meglio della musica reggae a due passi da casa nostra. Seguiteli qui: facebook.com/TunUpDancehallParty

a cura di ANDREA AKA CRISI



TEATRI PARALLELI 9ª EDIZIONE FESTIVAL NAZIONALE DI TEATRO DELLE DIFFERENZE VINCITORE DEL PREMIO ENRIQUEZ PER IMPEGNO SOCIALE E CIVILE Dal 30 Giugno al 4 luglio, a partire dalle ore 21.15, in piazza Antonio De Curtis a Sant’Omero, avrà luogo la nona edizione di TEATRI PARALLELI, Festival Nazionale di Teatro delle DIfferenze. In scena si esibiranno compagnie teatrali composte da attori con diverse abilità provenienti da tutta Italia. Oltre agli spettacoli il festival presenterà anche un laboratorio gratuito per bambini. Teatri Paralleli vuole essere un ponte umano, artistico e sociale. Un luogo dove vari linguaggi teatrali e varie possibilità espressive trovano il loro naturale palcoscenico. Da nove anni crea l’opportunità di vedere cosa c’è oltre le più conosciute proposte teatrali e come attori con disabilità (sia essi professionisti e non) riescano a regalarci riflessioni originali ed uniche, sull’arte e sulla vita. L’iniziativa è promossa dalla Cooperativa Sociale La Formica e della Pro-loco di Sant’Omero e vede la collaborazione del Comune di Sant’Omero, Regione Abruzzo e la Compagnia Terrateatro, oltre al sostegno straordinario della Fondazione Tercas. PROGRAMMA Si Inizia MARTEDI’ 30 Giugno alle ore 21,15 con la coproduzione del TEATRO DELLE FORMICHE e della compagnia TERRATEARO, che apriranno il Festival con “Tell me Otello”, spettacolo ispirato all’Otello di Shakespeare. MERCOLEDì 1 luglio la compagnia XE di Firenze presenta lo spettacolo di teatro danza “Mon Amuuuur!”, ispirato alle varie forme dell’amore. Si continua GIOVEDI’ 2 Luglio con il gruppo TEATRO BUFFO di Roma, in “L’ Assenza” riflessione sulla lontananza e il desiderio dell’altro che non c’è. Alle 22,15, nella stessa serata, si esibiranno i BAMBINI DI SANT’OMERO, con lo spettacolo di fine laboratorio sul tema delle diversità (a cura della compagnia Terrateatro). VENERDI’ 3 luglio il TEATRO DEL KRAK di Ortona presenta lo spettacolo “Christian dalla Ci alla Erre”. La storia del rapporto tra un ragazzo con sindrome di Asperger e il suo insegnante. A chiudere, SABATO 4 luglio, sempre alle ore 21.15 la COMPAGNIA BERARDI CASOLARI di Taranto presenta “In fondo agli occhi”,uno spettacolo che ci racconta la cecità fisica e sociale dell’Italia, per la regia di Cesar Brie. IL cartellone prevede anche un LABORATORIO a partecipazione gratuita, che si svolgerà presso la scuola elementare di Sant’Omero. Tutti i giorni dal 28 giugno al 2 luglio, ore 17.00-19.00 LABORATORIO PER BAMBINI condotto da Cristina Cartone della Compagnia Terrateatro In caso di pioggia gli spettacoli avranno luogo presso la palestra della scuola media ( nei pressi di Piazza De Curtis) Direzione Artistica: Ottaviano Taddei Organizzazione e Comunicazione: Cristina Cartone Info:3391824676 • www.terrateatro.org



MI N I Z K I DS WE A R E TO Y S Il Progetto MINIZ

La passione innanzitutto, il nostro obiettivo è quello di trasmettere qualcosa di unico e speciale. La passione per i prodotti concepiti e realizzati con cura e qualità, presentati in uno spazio che stimola la fantasia, questo è MINIZ store, l’acquisto può essere una conseguenza naturale dell’esperienza che offriamo ma non indispensabile.

I GIOCATTOLI:

Quello che si può trovare: moderni giochi ecologici, classici senza tempo, giochi che provengono da ogni parte del mondo ma anche prodotti italianissimi, tutti volti a stimolare la creatività e la fantasia, nel rispetto dei piccoli, dei loro interessi e capacità che cambiano nel tempo durante la crescita. Quello che non si può trovare: giocattoli effimeri pubblicizzati in tv che non hanno nessuna proprietà nei materiali e nei contenuti.

L’ABBIGLIAMENTO:

Il nostro motto è ricerca! Nel mondo del kidswear retail ormai saturo di proposte di ogni genere, è sempre più difficile trovare prodotti che abbinano caratteristiche imprescindibili, ovvero qualità e originalità, senza necessariamente fare affidamento ai soliti brand istituzionali. in questo numero presentiamo: E’ CON L’ESTATE... Sole, Mare, passeggiate, gite in campagna. Messi da parte i libri e i giochi elettronici, come occupiamo il tempo libero dei nostri figli? MINIZ propone un vasto assortimento di giochi estivi originali con i migliori marchi mondiali del Settore, come QUERCETTI storica azienda italiana che con la linea di velivoli Gunther fa riscoprire ai piu grandi le emozioni dell’infanzia, GREEN TOYS dalla California con i suoi giochi in plastica riciclata al 100%, BAGHERA dalla Francia con le sue auto a pedali dallo stile retrò e ancora dalla Svizzera MICRO specializzato nella produzione di monopattini e kickboard di tendenza e iperfunzionali, tutto questo ti aspetta da MINIZ



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Aero Bicycle • con telaio in legno composito Il progetto ‘Aero Bicycle‘, ideato dagli architetti Atanas Zhelev, Mariya Korolova e Martino Hutz, si basa su un rivoluzionario telaio per bicicletta realizzato sfruttando la Composite Wood Technology ed è stato mostrato al Milan Design Week 2015. Il telaio é stato progettato per sfruttare la struttura lamellare che oltre ad essere sufficientemente rigida, offre allo stesso tempo notevoli doti di ammortizzazione. Questa tecnica è simile al modo in cui viene utilizzata la fibra di carbonio per la fabbricazione di strutture composite.

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KITESURF, LO SPORT DEL FUTURO Il Kitesurf o più correttamente il Kitesurfing è una disciplina sportiva che sta spopolando in tutto il mondo. E’ un compromesso tra puro divertimento e freestyle che accomuna molti appassionati proprio per la diversità con cui questo sport viene distinto da altri. Nel kitesurf entra in gioco la dinamica dello stile libero, dove grazie a un aquilone e a una tavola agganciata ai piedi ci si lascia trasportare nei mari più belli al mondo. Il kitesurf è la fusione di agonismo e fisicità, di estremo e tradizionale e si colloca tra le discipline emergenti che riuniranno molte persone sotto un’unica cultura. Il “kite” quindi, è presente e futuro. In Italia sta spopolando da qualche anno, ma questo sport nacque molti anni fa nelle lontane coste hawaiane, dove funamboli del vento e soprattutto amanti di uno dei beni più preziosi che la terra ci offre hanno sperimentato per primi questa disciplina che nel corso del tempo ha contagiato milioni di praticanti kitesurfer che con i kite entusiasmano chi li vede nelle spiagge del mondo. Si, perchè il kitesurf non è solo uno sport ma è uno stile di vita, di chi ama la natura e allo stesso tempo ne sfrutta le sue potenzialità. Stay tuned!


C OM E I VECCHI M A R I N A I

A Pescar a tu r is mo e s p e r ie n z ia le c o n la Non n o R e m o, la vo ngol ara che offre aperi tiv i d i p e s c e in me z z o a l ma r e e it in erari con vi sta trabocchi e T o r r e d i C e r r a n o .

Partiamo nel pomeriggio. La brezza estiva e l’odore di salsedine preparano l’atmosfera. Il resto lo fa il paesaggio che man mano si scopre davanti ai nostri occhi: il mare con le sue mille sfumature, le architetture contemporanee che si mescolano nella tradizione della città. Pian piano la costa e gli ombrelloni diventano mille puntini colorati. Siamo a bordo della Nonno Remo, una piccola imbarcazione da diporto che, proprio quando non te lo aspetti, è capace di stupirti con effetti speciali da lasciarti secco. Come fosse un antico veliero, la Nonno Remo ha tante storie da raccontare e avventure da far vivere ai propri ospiti e, una volta salito a bordo, proprio come i vecchi marinai navigati, puoi pescare, esplorare il mare, ascoltare tanta buona musica, cucinare e ballare. Ma lo fai in un modo nuovo, turistico, esperienziale e … sacro, verrebbe da dire, tanto diventa solenne il viaggio a bordo della Nonno Remo. Il suo capitano, Claudio Lattanzio, ci racconta il folklore dell’Abruzzo e le avventure passate con la propria barca. I suoi occhi splendono di quelle emozioni che solo l’amore per il mare sanno esprimere. Intanto in sottofondo le casse suonano una rassegna di musica anni ’70 e ’80. Ed ecco che la natura esperienziale della Nonno Remo prende forma. C’è chi si diverte a volare in aria per poi affondare la testa nel blu, chi libera la dancing queen che ha in sé ballando gli Abba, chi si perde fissando l’infinto e chi si lascia baciare dai raggi del sole. Il suono dei calici di vino che si toccano sanciscono la metamorfosi della vongolara: non più solo una barca per pescare, ma una “casa” per vivere l’amicizia, la gioia, la felicità; non più un brutto anatroccolo del mare, ma un cigno che del mare esalta la forza unificatrice. E, mentre il sole si nasconde dietro le montagne e le stelle timidamente iniziano a popolare il cielo, sulla barca si inizia a respirare l’odore del pesce appena cucinato. Si mangia la frittura, si scherza, si parla, si canta, e come non farlo sulle note di I was made for lovin’ you e Like a virgin? Claudio ci racconta che la Nonno Remo affronta diversi itinerari: c’è quello che rotola verso sud costeggiando la caratteristica costa dei trabocchi e quello che andando verso nord, lascia ammirare la bellezza della Torre di Cerrano. Capitano, ti meriti proprio un doppio pollice in su, gli diciamo a fine esperienza, con una sonora pacca sulle spalle. Claudio Lattanzio, infatti, è riuscito a fare della propria passione e della proprio vongolara una valida proposta di turismo esperienziale che permette alle persone di entrare in contatto con la natura e con l’Abruzzo.

Federico Flamminii Albani




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