RollUP • spring | summer 2017

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SPAZIODIPAOLO.IT

V I A C I O T T I , 5 · T E R A M O · 0 8 61 19 9 2 5 7 7 ·





magazine

FTC X NIKE SB BLAZER FTC, storico skate store di San Francisco, unisce le forze con Nike Skateboarding per fornirci la propria versione delle SB Blazer. Make up super sobrio a base di hairy suede chiaro con swoosh e branding in rosso a contrasto finito dall’immancabile grippy gum sole. Attenzione anche lato performance sulla tavola con il sistema di ammortizzazione Zoom Air.

SUPREME X LOUIS VUITTON

Il conto alla rovescia è iniziato il momento stesso in cui la collezione Supreme x Louis Vuitton è stata presentata durante la scorsa Fashion Week parigina, ma ora riferimenti più precisi fanno salire, se possibile, ancora di più l’hype attorno alla collaborazione più chiacchierata dell’anno. Secondo il Twitterverse, infatti, ci sarebbe una data di uscita concreta o, meglio, alcune date. QUANDO I rumors sostengono che un primo lancio della linea sarà il 30 giugno in 3 diversi negozi pop-up a Los Angeles, New York e Miami e, a seguire, la collezione Supreme x Louis Vuitton sarà disponibile dal 14 luglio in altri 10 pop-up stores realizzati per l’occasione per poi arrivare, infine, il 17 luglio nei negozi selezionati Louis Vuitton.

MISSONI X CONVERSE

Puntuale insieme alla bella stagione arriva il nuovo capitolo della collaborazione fra Converse e la maison italiana Missoni. Questa volta è la Chuck II a presentarsi in nuovo make up con l’inconfondibile pattern a zig-zag del brand. Il tutto in un estiva colorazione multicolor su suola ammortizzata Lunarlon.

NEW BALANCE CRT300 VINTAGE TENNIS Erano gli anni ’80 quando i primi modelli New Balance Tennis calcavano i campi più famosi del mondo ai piedi di celebri tennisti. A distanza di 35 anni New balance presenta per la stagione Spring-Summer 2017 il remake di uno dei suoi più famosi e apprezzati modelli tennis anni ’80: la CRT300. La nuova CRT300 in scamosciato e mesh, è anche disponibile nella versione in pelle bianca perforata che strizza l’occhio ai nostalgici del Tennis. Ben sei le colorazioni: giallo, rosso, blue, off white, grigio in suede/mesh e bianco in pelle traforata con inserti in scamosciato.



L’ANGOLETTO • STUZZICHERIA DI PESCE •E

CI SARÀ UN MOTIVO PER CUI TUTTI STANNO FINENDO PER MANGIARE CIBI MESCOLATI DENTRO CIOTOLE COLORATE

C’era una volta il cibo macho, tosto, croccante e untuoso: hamburger, patatine fritte, crocchette e bistecche, piatti di pastasciutta, pizze e supplì, erano il vangelo del foodie. Poi sono arrivate le bowls, le ciotole: prima con la lenta avanzata delle cuccumelle di ramen per le vie delle metropoli, poi negli account Instagram della gente che conta e nei food blog di mezzo mondo. Per un momento i patiti delle insalatone hanno vissuto il brivido della rivalsa: ovunque scodelloni, insalatiere e ciotole ricolme di verdure, granaglie, proteine e frutti corroborati da salse e sementi varie, da gustare e rigirare a piacere. Tutto ebbe origine dall’invenzione delle smoothie bowls, ciotole ricolme di frutta che erano sistemate sui davanzali dei ristoranti fighetti di San Francisco prima di essere servite, circondate da semi e frullati e complementi d’arredo shabby-chic. Buone per la colazione, per il pranzo, per la cena. La bowl è salutare. Premesso che non dovrebbe contenere brodi grassi, piramidi di pancetta o montagne di riso, gli ingredienti di una bowl hanno sempre il lasciapassare di qualche superfood. Al netto degli estremismi, di solito dentro la bowl si trovano cose buone: carboidrati digeribili come orzo, farro, riso venere, quinoa o cous cous, verdure cotte e crude in quantità, uno o due ingredienti di origine proteica animale o versione vegana, frutta a caso, erbe aromatiche e sementi sufficienti a seminare Nato come stuzzicheria a gestione famigliare, L’Angoletto è, per il rapporto un campo di grano. qualità prezzo, il miglior ristorante della città, senza scadere nel clichè dell’approssimazione. L’ Angoletto, infatti, offre un ambiente rilassante e ricercato, ideale per i palati sfiziosi che amano la buona cucina, ma senza esagerare con le portate. Punto di forza della stuzzicheria, infatti, è l’antipasto, composto da 14 assaggi che ben assolvono la funzione di cena. Due le anime dell’Angoletto: quella romantica che permette di mangiare dell’ottimo pesce sotto la storica cupola del Duomo di San Flaviano, e quella goliardica, fatta di amici che amano cenare a qualsiasi ora della sera e chiacchierare davanti ad un bicchiere di vino proveniente dalla sperimentale carta dei vini, selezionata e aggiornata costantemente. Assolutamente da provare il baccalà. www.langolettoristorante.it

Piazza Buozzi 61 • Giulianova Alta INFO 346 6484938 • 388 1929922


CUCINARE LA SPAZZATURA: IL FENOMENO DEL TRASH COOKING Un modo per far riflettere le persone sul cibo che mangiano e che sprecano ogni giorno: così è stato definito il trash cooking, una delle nuove tendenze 2017 in ambito food ereditate dagli Stati Uniti. Letteralmente significa cucinare spazzatura, ma sottintende in realtà un ritorno alla cucina semplice fatta di scarti e avanzi. Per gli chef sta diventando sempre più un’arte, ma anche una sfida, ridare vita e nobiltà alle bucce di verdure, ai fondi del caffè, agli scarti di carni e pesci o al siero del latte (tanto per nominarne alcuni). È un bene, se si considera che le statistiche sui rifiuti alimentari sono allarmanti. L’anno scorso un terzo della produzione mondiale alimentare è andata sprecata e solo negli Stati Uniti sono stati buttati via circa 80 miliardi di kg di cibo. La creatività è certamente un elemento imprescindibile dal trash cooking che, spinto anche dalla volontà di salvaguardare l’ambiente e di creare nuovi business, sembra essere proprio una delle cucine del futuro. In Italia questa tendenza è timidamente in crescita e Massimo Bottura è, forse, uno dei pochi ad averne fatto un cavallo di battaglia. Considerato uno degli chef più influenti del pianeta, Bottura sperimenta e promuove la cucina semplice e degli scarti come un fatto culturale, come motivo di inclusione sociale che nulla ha a che vedere con la povertà.

OSTERIA DA MASSIMO

BEVESSIMO E MAGNASSIMO

All’Osteria da Massimo, “bevessimo e magnassimo” è lo slogan che più superlativamente rappresenta la voglia di vulcanica esplosione di umori e di sapori. Un goliardico menu d’autore tutto dall’intonazione romanesca che è possibile scorgere tra le vie della stazione di Giulianova e che spazia dall’amatriciana al cacio e pepe, dalla pajata ai saltimbocca e alla trippa (ovviamente) romana per finire con gli estrosi piatti, armonici ed esilaranti, offerti dall’incontenibile popolanità del titolare e del suo figlio Andrea, come quello della “scoreggiona” e della “troiona”. Un luogo che evoca le interpretazioni poliedriche di Aldo Fabrizi e della famosa Sora Lella, due fratelli in simbiosi culinaria. Impossibile non sospirare con le quantità esagerate delle porzioni, non ridere e non rimanere colpiti dalla eclettica personalità degli osti che, con colore e sentimento, offrono pietanze al suon di battute presenti persino su una parete elettronica in cui sono proiettate centinaia di vignette ironiche, le più spassose del web. Difficilissimo non perdere la mascella alla lettura dello spiritosissimo regolamento che sancisce e celebra l’irrealizzabilità di usare il maiale persino “p’er cappuccino”. Usciti dall’Osteria da Massimo è davvero da credere alla dieta inattuabile di Aldo Fabrizi e ai suoi moniti che, a proposito di gricia, si pronunciava così: “Dentro a quattro mura se gode più de ‘na villeggiatura”, ma soprattutto sosteneva “Pe’ non fa er fanatico romano mejo sempre morì co’ la forchetta in mano”.

Piera Ruffini

VIA GALILEO GALILEI 19 • GIULIANOVA LIDO (TE)

INFO 085.9943208


ROBERTO BATTAGLIA

DJ

Classe 88 è un dj rosetano ma conosciutissimo anche nel pinetese perché titolare dello stabilimento Marco’s Beach. Inizia la sua carriera suonando i primi dischi insieme al suo amico e collega Stefano de sanctis. Sin da subito, grazie al supporto di Andrea di Sante e Romano Vallese (organizzatori di eventi) diventa resident nelle discoteche e club della costa abruzzese. Tutt’ora lavora affianco al duo Sammy&Cilli al Panorama Terrace club di Silvi, Bussola Beach di Roseto e Vista restaurant di Morro D,Oro. Ridendo e scherzando, ci lancia la sua prima bomba estiva. Come ogni anno, infatti, nel suo stabilimento (Marco’s Beach Pineto), organizza il beach party più atteso pre summer. Domenica 14 maggio ci sarà il famoso pranzo spettacolo a tema, sempre diverso, direttamente sulla sabbia, rigorosamente a piedi nudi. Evento che si ripete, sempre più sentito, a chiusura estiva. In più ci saranno grandi novità per quest’estate 2017. Che dire…non resta che attendere!!!!




GELATO NERO, LA NUOVA OSSESSIONE SU INSTRAGAM CHE FA BENE

Viene dagli Stati Uniti l’ultima moda in fatto di coni. Il gusto dell’anno è nero, impazza sui social e, secondo qualcuno, avrebbe poteri disintossicanti In pochi lo hanno visto, ancora meno quelli che lo hanno provato. Eppure il gelato nero esiste e spopola sui social network. Prima a proporlo è stata la gelateria newyorkese Morgenstern’s Finest Ice Cream seguita da Little Damage di Los Angeles. In Italia siamo ancora in attesa, e chissà se il nuovo trend piacerà. Da dove viene il colore? Niente nero di seppia, come accade per certe paste, né sesamo nero, ma il colore viene dalla cenere di cocco o di mandorla. Lanciato un anno fa con il nome di Coconut Ash, cenere di cocco, il gelato All Black avrebbe effetti disintossicanti (anche se nessuna ricerca scientifica ancora lo prova). È fatto con quel che resta della noce di cocco, ne viene estratto carbone attivo, con aggiunta di crema e latte di cocco. Quindi è molto dolce.

magazine

Worlds Apart è il nuovo capitolo della campagna Open

Your World di Heineken, un vero e proprio esperimento sociale fondato sulla diversità e l’incapacità di dialogo. Immaginate, in un giorno qualunque, di essere chiamati in un luogo a conoscere qualcuno. Una persona che non avete mai visto prima, con cui non avete mai avuto la possibilità di parlare. Immaginate di dover svolgere con quella persona un’attività, una qualsiasi. Immaginate i primi convenevoli e poi i vostri pensieri su di lei, di cui sapete poco e niente ma, che per iniziare, vi basta. Immaginate poi, all’improvviso, di sentire delle dichiarazioni. Immaginati di essere una femminista e di trovarvi davanti un misogino, di essere un transessualee di trovarvi di fronte un omofobo, di essere un attivista e di trovarvi davanti qualcuno che non crede nelle vostre ideologie, anzi le distrugge. Worlds Apart, il nuovo capitolo della campagna Open Your World di Heineken diretto da Toby Dye e creato sotto la guida creativa di Publicis, attraverso un vero e proprio esperimento sociale, ha testato la capacità delle persone di andare oltre le differenze, incoraggiando l’apertura al dialogo e al confronto. Sull’onda di una delle citazioni più famose di Freddy Heineken: “Succede sempre qualcosa di bello intorno a una birra”, Heineken ha voluto che persone agli antipodi sorseggiassero una birra insieme per discutere i loro ideali, le proprie diversità e, magari, capire un po’ di più l’uno dell’altro andando oltre i preconcetti.



CANTINE APERTE 2017 Ci siamo quasi, l’edizione n.25 di Cantine Aperte si avvicina! L’appuntamento più amato del Movimento Turismo del Vino, in programma sabato 27 e domenica 28 maggio da Nord a Sud dello Stivale. Dalle degustazioni alle visite in vigna, numerose saranno le iniziative anche quest’anno. Cantine Aperte Dal 1993, è l’evento enoturistico più importante in Italia. L’ultima domenica di maggio, le cantine socie del Movimento Turismo del Vino aprono le loro porte al pubblico, favorendo un contatto diretto con gli appassionati di vino. Cantine Aperte è diventato nel tempo una filosofia, uno stile di viaggio e di scoperta dei territori del vino italiano, che vede, di anno in anno, sempre più turisti, curiosi ed enoappassionati avvicinarsi alle cantine, desiderosi di fare un’esperienza diversa dal comune. Di cantine che aderiscono a questa importante manifestazione, c’è ne sono tante, in questo spazio però, volevo soffermarmi sulla cantina Centorame, che nasce a Casoli di Atri, una delle frazioni oggi più popolose e artisticamente attive dell’antica città abruzzese. Nata ufficialmente nel 1987 per mano di Vannucci padre, l’azienda affonda le sue radici nei primi quattro ettari di terreno acquistati venti anni prima da nonno Marino e dedicati alla coltivazione di oliveti, frutteti e vigneti. Forti dell’esperienza e del grande amore per il territorio, nel 2002 la famiglia decide di compiere il passo verso la vinificazione delle proprie uve, affidando l’azienda alla guida di un giovane e determinato Lamberto, con l’obiettivo di valorizzare il carattere dei vitigni abruzzesi e offrire al consumatore la loro piena ed autentica espressione. Proprio in questa cantina, nei giorni designati (27 e 28 maggio), ci sarà da divertirsi con un calendario pieno zeppo di artisti già dalle prime ore del pomeriggio! Non resta che prendere in mano la cartina ed andare ad esplorare le cantine nella nostra amata Abruzzo. ANDREA AKA CRISI



Fin dal loro inizio, i thrashers moderni Sawthis si sono distinti per un atteggiamento decisamente impattante dal vivo, condividendo il palco con numerose band internazionali come Lacuna Coil, Entombed, Impaled Nazarene, Shaman e Konkhra per citarne alcuni. Nel 2003 la band ha firmato un contratto con la Temple Of Noise Records e ha pubblicato il loro album di debutto “Fusion” in tutta Europa, ottenendo critiche molto positive sia dalla stampa che dai fans. Nel frattempo iniziano un nuovo tour (questa volta con Destruction, Anathema, Sybreed, Impaled Nazarene, Extrema, Sadist, Necrodeath e Assassin) e rilasciano il videoclip della canzone “Beyond The Bound”. Nel 2009 la band firma un nuovo contratto con la Scarlet Records ed è entra in studio per registrare il loro secondo album, ‘Egod’. Seguono altri tour in tutta l’Europa dell’est, insieme ai veterani del death metal i Vader, ed una serie di concerti spettacolari con The Haunted, Primal Fear, Bulldozer, Cattle Decapitation, God Detroned. Nello stesso periodo è stato rilasciato un videoclip per la canzone ‘Act Of Sorrow’. L’incessante attività live dei Sawthis prosegue fino al 2012, quando hanno supportato i Sepultura durante il loro tour europeo Kairos e suonato con i Korn allo Spirit Of Burgas Festival. Dopo un nuovo contratto con la Bakerteam Records, il nuovo album ‘Youniverse’ esce i negozi nel settembre 2013. ‘Youniverse’ è un lavoro concettuale incentrato sul tema del disordine di personalità multipla e presenta un cameo dello special guest Rob Cavestany dei Death Angel . Dopo il lancio dell’album, i Sawthis iniziano il “Youniverse East European Tour 2013” attraverso l’Europa, dividendo il palco in alcuni show con Children Of Bodom. Durante il 2014, dopo la partecipazione a vari festival, la band è in tour come support band ufficiale delle leggende del death metal Deicide. Dopo pochi mesi (marzo 2015) i Sawthis sono di nuovo in THE road per un nuovo tour europeo di 11 date, questa volta come headliner. Durante il 2016 la band è impegnata a lavorare ad un nuovo album e firma un accordo con la Mighty Music per l’uscita mondiale di “BABHELL”. Grande carisma dal vivo e profondo impegno e ricerca della composizione: questa è la migliore definizione dei SAWTHIS. Con sede in Italia e tre album pubblicati, i Sawthis hanno promosso il proprio lavoro in tutta Europa condividendo il palco con numerose band in diverse tournée internazionali. I Sawthis si avvicinano ai Soilwork e Machine Head, ma un duro lavoro sulla ricerca del proprio sound,rende la musica della band molto distintiva e sempre focalizzata a raggiungimento della qualità. La qualità di questo sound è stata infusa nel nuovo album Babhell: un intenso viaggio nell’eterno conflitto di incomunicabilità tra l’uomo e il mondo, dentro e fuori di lui. Atmosfere impressionanti, riff taglienti e carichi di groove e melodie intense rendono Babhell senza dubbio l’album migliore della band.

SAWTHIS

DUBZOIC

Contemplazione delle dimensioni sonore e meditazione attraverso la musica dub. Il progetto Dubzoic nasce nel 2007 come collettivo musicale ed è attualmente guidato da un unico produttore. Nel 2013, dopo due EP digitali con SistaSara alla voce, viene stampato il primo vinile su 7 “Bun Dem Down”, che contiene un featuring di Lucadread alla voce e alla melodica. Si susseguono nuove produzioni per etichette internazionali che portano alle collaborazioni con Idren Natural, Fikir Amlak e nuovamente con SistaSara. Per ascoltare le ultime produzioni o conoscere la prossima session il punto di riferimento è | www.dubzoic.net |



ABSIDEM: LUSSO E VOLUTTÀ Rileggere, trasferire. Conoscere a fondo un oggetto, una cultura, e riconsegnarlo all’ambiente come risultato di una sperimentazione. È il mondo di Absidem, marchio di accessori in pelle di lusso nato nella primavera del 2015 da un’idea di Francesca Carlotta Castiglioni che ne è anche direttore creativo. La caratteristica principale di questa realtà made in Italy è l’ispirazione che ha portato alla sua genesi: l’arte del bondage e gli strumenti che si usano durante questa particolare pratica sessuale, con una sofisticata incursione della cultura punk. Absidem ha rivisto tali oggetti e li ha tradotti in moda. Essi sono rappresentati da corpetti, collari, cinture e manette a cui sono stati aggiunti per la collezione 2017 delle sensuali catene e importanti cristalli Swarovski.

BENTORNATO ANIMALIER

L’ultima tendenza moda della primavera arriva ancora una volta dallo streetstyle: le stampe animalier sono di nuovo “in”. Ma con tutto un nuovo appeal funky/hip hop/streetwear. Dal maculato allo zebrato, motivi wild ispirati alla giungla e alla natura invadono felpe oversize con il cappuccio, bomber full zip e sneakers con platform. Il neo look ammalier è destinato a diventare un big trend del 2017.

STILE ROCK

Come ri-creare lo stile rockettara senza sembrare una punk? Il segreto è il mix’n’match. Sì al chiodo in pelle e borchie, capo cult dello stile rock più autentico, sì agli anfibi, ai capelli rainbow e alla bandana al collo, ma per per evitare l’effetto groupie: misurare gli abbinamenti, giocare di contrasti e non esagerare nelle citazioni vintage rock anni 80.




MONCLER POSTCARDS

FILI PARI: IL MARMO DA INDOSSARE

Pronti per l’estate? Moncler collabora con l’artista parigino Jean-Philippe Delhomme per la collezione P/E 2017 attraverso la serie di stampe POSTCARDS, coloratissime ed intense, che si ispirano alle spiagge più famose: Venice Beach in California, Saint Tropez in Costa Azzurra e le “nostre” Capri e Positano.

BALENCIAGA “IKEA” SPEED TRAINER Dopo l’incredibile successo, con “polemiche” annesse, la

vicenda Balenciaga - IKEA è diventata un vero e proprio tormentone. Dalle buste IKEA fotografate su Instagram ironicamente, ai memes, di certo l’immagine e la customizzazione più divertente è quella a cura di Studio Hagel che ha customizzato un’altro accessorio must-have della Maison Balenciaga, ovvero la Speed Trainer.

Trasformare un materiale freddo, pesante e statico come il marmo in eleganti impermeabili eco-friendly dai dettagli irresistibili? Oggi si può. Grazie a Fili Pari, brand nato dalla collaborazione tra Francesca Pievani e Alice Zanteschi, giovani creative conosciutesi durante il percorso universitario in Fashion Design e ritrovatesi poi, forti delle rispettive esperienze in ambito lavorativo, decise a portare avanti un progetto ambizioso che si fa spazio tra le proposte di moda etica. Autentico protagonista dell’iniziativa è Veromarmo: una membrana realizzata miscelando polvere di marmo e resine che viene poi addizionata a diverse tipologie di tessuto, a seconda delle esigenze stilistiche. Il risultato è un materiale impermeabile, traspirante, antivento e ritardante di fiamma, dunque estremamente versatile e funzionale, declinato in creazioni dalle forme leggere e contemporanee adatte a soddisfare ogni tipo di acquirente e ad accompagnare ogni tipo di outfit. I marmi utilizzati sono due e sono originari delle città di provenienza della coppia creativa: il marmo Ebano, proveniente dalla zona di Bergamo, dona al tessuto un color grigio antracite, mentre dal Rosso Verona si ottiene un salmone brillante. Innovazione, sostenibilità e valorizzazione dei materiali (quelli più inaspettati) sono i capisaldi di Fili Pari, capace di creare grandi aspettative tanto nell’industria di moda green in ascesa quanto nei consumatori. Un marchio in grado di dare nuova vita a un materiale senza tempo.



DOLCE&GABBANA DALLE PASSERELLE AGLI ELETTRODOMESTICI DI DESIGN

Dopo il successo dell’anno scorso con la realizzazione di una serie di frigoriferi esclusivi dipinti a mano, Smeg e Dolce&Gabbana tornano a collaborare insieme concentrandosi questa volta piccoli apparecchi domestici. Sicily is my Love, questo il nome della collezione presentata in occasione del Salone del Mobile di Milano, veste tostapane, spremiagrumi, macchine per il caffè, bollitori, mixer, impastatrici, frullatori ed estrattori di succo con limoni giallo oro, agrumi, fichi díindia e ciliegie rosso acceso. Domenico Dolce e Stefano Gabbana portano i colori e i simboli della Sicilia nel mondo dell’elettrodomestico di design: elementi del folklore, motivi floreali ispirati ai fiori delle coste e dei paesaggi del Sud Italia, greche ornamentali, le pittoresche rovine del tempio greco di Castore e Polluce situato nella Valle dei Templi, fregi ornamentali, crocchi e foglie díacanto.


BADDIE WINKLE LA NONNINA PIÙ IRRIVERENTE DI INSTAGRAM Baddie, alias Helen Van Winkle, ha 87 anni ed usa Instagram come fosse una teenager. Il suo profilo conta 2.1 milioni di follower ed è una vera bad girl. Lei stessa si presenta come quella che: “ruba il tuo uomo dal 1928”. Indossa spesso vestitini succinti, accessori bizzari, catene dorate, occhiali a forma di cuore, pellicce sintetiche rosa shocking, berretti da skeater e magliette con scritte indisponenti; talvolta fuma spinelli per promuovere la legalizzazione delle droghe leggere. Tra i primi a seguirla ci sono state celebrità del calibro di Rihanna ed oggi Baddie ha amici in tutto il jet set. Baddie Winkle è così famosa che ha una pagina su Wikipedia e diversi brand l’hanno scelta come testimonial. Miley Cyrus, l’ha addirittura invitata all’ultima edizione degli Mtv Video Music Awards di Los Angeles.


POLLUTOYS

di Mattia Albani

OTTO PELUCHE INSEGNANO IL RISPETTO DELL’AMBIENTE MARINO. Insegnare ai bambini il rispetto per l’ambiente e i pericoli che derivano dall’inquinamento delle acque. È questo l’obiettivo di Pollutoys, il progetto lanciato da Sea Shepherd, organizzazione internazionale che da quasi cinquant’anni si batte per la salvaguardia dell’habitat marino e oceanico. Pollutoys è una collezione di otto peluche che, attraverso le loro storie, insegnano ai bambini quanto male fa tutta quella plastica viene buttata nella gola del mare. Nonostante il suo aspetto adorabile e simpatico, ogni peluche nasconde un triste sorpresa: il suo stomaco è pieno di immondizia: sacchetti di plastica, bottiglie, cannucce, palloncini, tappi e tutta quella spazzatura di plastica che gli animali tendono a mangiare. Emilie Perier, un’insegnante di Orange Panda Shanghai che ha preso parte al progetto, insieme a tanti altri insegnanti specializzati nell’educazione dei bambini in età prescolare, racconta che «Il semplice fatto di aprire una pancia animale e di scoprire i rifiuti, ha sorpreso i bambini che ne hanno continuato a parlarne per settimane. I Pollutoys sono i migliori giocattoli per ottenere la loro attenzione, toccare il loro cuore e per aprire la loro immaginazione per trovare soluzioni insieme». Rispettare l’ambiente è importante. Ed è geniale insegnarlo ai bambini così!



STREET ART E NATURA

Quando street art e natura si incontrano il risultato è sorprendente. Siamo abituati a pensare alle città come a dei luoghi in cui prevalgono colori spenti, in cui il grigiore del cemento e il nero dell’asfalto la fanno da padroni; posti dove il verde di un bel parco a volte è solo un miraggio. Ma quando entra in gioco la street art, cambia tutto! Bellissimi murales ricchi di colori trasformano completamente posti familiari delle nostre città. Edifici e vie cambiano aspetto a colpi di pennello e spray, grazie ad opere d’arte in grado di trasportarci in altri luoghi. Ma la street art a volte non solo cambia il luogo in cui viene eseguita, riesce anche ad interagire con esso. Vi proponiamo una selezione di opere d’arte di strada che raggiungono la propria identità interagendo con la natura




FREITAG, PIÙ CHE BORSE UNO STILE DI VITA. LA SECONDA VITA DEI MATERIALI PROVENIENTI DALLA STRADA Non basta avere una buona idea. Né un prodotto di eccellenza. Né una lunga storia credibile alle spalle. Oggi bisogna avere le parole per raccontarle. Parole capaci di descrivere ed emozionare, di suscitare curiosità per il lavoro che c’è dietro un oggetto, di fare pensare o ridere, di spostare il punto di osservazione. Per definire la propria identità e comunicare bene non bastano gli slogan e gli appelli a una storia importante ma è necessario un vero e proprio “progetto narrativo”, che renda coerenti idee e i valori, luoghi di lavoro e di consumo, processi e prodotti. Se il consumatore del passato era interessato soprattutto al possesso dei beni, oggi il consumatore cerca l’essere e la corrispondenza tra gli oggetti e il proprio immaginario. È quello che ha capito molto bene la Freitag, noto marchio di borse fondato da due fratelli designer Markus e Daniel Freitag di Zurigo, nata da un’idea semplice in testa: riciclare, riutilizzare, restituire una seconda vita ai teloni di camion usati. Un processo che realizza pezzi unici, di alto pregio e design, che viene realizzato interamente a mano, solo nella sede di Zurigo e poi venduto in tutto il mondo. I due fratelli volevano realizzare una borsa pratica per uno stile di vita giovane e sportivo, per gli zurighesi che si spostano in bicicletta e spesso si bagnano sotto la pioggia. Doveva essere una borsa impermeabile e resistente – possibilmente eterna. Ma al contempo bella, colorata, capiente, adattabile a mille usi. Ne è nato un prodotto artigianale di alto livello che è molto più di una borsa, è un oggetto che incorpora il valore del recupero e del riuso, delle cose che si aggiustano sempre, che quando invecchiano assumono più valore. Ogni dettaglio delle borse ha già vissuto una prima vita, la seconda è quella che il cliente le regala acquistandola: questo è il messaggio. Un messaggio che viene comunicato anche dalla sede di produzione Freitag, realizzata dentro un macello recuperato, collocato in una zona periferica di Zurigo un tempo a forte vocazione industriale o dal negozio di Zurigo, realizzato con container usati. La produzione avviene solo in Svizzera, entro un’azienda che oggi conta circa 160 collaboratori, le borse sono vendute in 460 stores, a Berlino, Davos, Amburgo, Colonia, Vienna, Tokyo, Zurigo, Lausanne. Quando si raccontano i fratelli Freitag dicono che l’abitudine a creare oggetti dagli scarti nasce da lontano: “quando eravamo piccoli, il nostro parco giochi era costituito da tutto ciò che era scartato. Non avendo i soldi per comprare dei giocattoli che ci piacessero, li creavamo da noi”. Una storia che i loro clienti amano farsi raccontare, perché quando comprano una borsa, sanno che indosseranno quella storia tutti i giorni.


TERRAFORMA FESTIVAL

SPERIMENTAZIONE ED ECOSOSTENIBILITÀ, CONTATTO DIRETTO CON LA NATURA E FUGA DALLA REALTÀ: LA FILOSOFIA DI TERRAFORMA INCONTRA IL POP-UP HOTEL

Il Parco di Villa Arconati, dal 23 al 25 giugno 2017, diventa centro della sperimentazione, cuore pulsante dell’housing temporaneo, dell’hotel itinerante. Terraforma incontra il dormire in tenda. La visione classica di campeggio tradizionale lascia spazio ad un concept unico, ricco d’innovazione: il Pop Up Hotel.

TERRAFORMA FESTIVAL

Giunto alla quarta edizione, nella scenografica e storica Villa milanese, prodotto da Threes in collaborazione con Fondazione Augusto Rancilio. Un festival internazionale pazzesco! Sperimentazione artistica e sostenibilità ambientale lasciano spazio ad una line-up unica e con guest internazionali: il cofondatore della Kompakt, Wolfgang Voigt; dal dubstep Digital Mystikz; il romano Francesco De Bellis, meglio noto come L.U.C.A.; arrivando a Aurora Halal, Rashad Becker, Bill Kouligas, Andrew Weatherall, Suzanne Ciani, Gerald Donald e Laaraji.

POP UP HOTEL

Tende che divengono Installazioni temporanee di forte impatto, eleganza e classe. Una rivisitazione del dormire in tenda, declinata nella sperimentazione di lusso. Una soluzione unica nel suo genere, esclusiva per l’Italia. Il campeggio acquista una nota romantica, con uno stile unico e personalizzabile. I servizi di un Hotel Boutique in location uniche ed inaspettate. La tematica dell’impatto zero è fondamentale. Le camere del Pop up si integrano perfettamente nell’ambiente e sono fornite di arredi confortevoli e ricercati, per garantire una connessione unica tra natura, evento e privacy. Le tende Pop-Up sono completamente flessibili e modulabili sulle varie esigenze. Ogni Location, con la sua configurazione, diventa parte integrande del Pop-Up.

HOUSING TEMPORANEO E SPERIMENTAZIONE

L’housing flessibile, estremizzato in chiave temporanea, costituisce uno dei temi di ricerca dell’architettura contemporanea. Il tema della residenza, in particolare del modulo abitativo, ha visto la sperimentazione di illustri nomi: Le Corbusier, Alvar Aalto, Mies van der Rohe, solo per citarne alcuni. Arrivando a traguardare la flessibilità dello spazio interno con il filone minimale, tanto caro ai giapponesi. Il modo di concepire l’abitazione passa da massa a movimento. Giunge, nel presente, all’estremizzazione del campeggio di lusso ad impatto zero: il Pop Up Hotel.



magazine

STORIE DELLA BUONANOTTE PER BAMBINE RIBELLI

E se le principesse non sognassero tutte il principe azzurro? Se non si limitassero a starsene lì, belle come il sole, ad aspettare che il mondo le cambi intorno? E se fossero proprio loro a far svegliare il mondo con un meraviglioso bacio? Se così fosse, allora, sarebbe tutta un’altra storia! Sarebbero le “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, di Elena Favilli e Francesca Cavallo; un libro illustrato destinato alle bambine di oggi, che racconta la favole di 100 bambine ribelli che sono diventate donne straordinariamente coraggiose e hanno cambiato il mondo: Frida Khalo, Rita Levi Montalcini, Maria Callas, Jane Austen, Michelle Obama… donne che hanno segnato la storia e cambiato il mondo. Stiamo parlando del libro più finanziato nella storia del crowdfunding (più di un milione di dollari), uscito nel novembre 2016 in America, dove ha venduto novantamila copie, ed è tradotto in dodici lingue. A febbraio 2017 è uscito anche in Italia, edito da Mondadori. “Storie della buonanotte per bambine ribelli” è dedicato, nelle intenzioni delle autrici, «Alle bambini ribelli di tutto il mondo: sognate in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi». Insomma, sì, è il libro che ogni bambina moderna dovrebbe leggere – assolutamente; ma se lo leggessero anche alcuni uomini, come si dice da queste parti, «non farebbero una lira di danno» – anzi. di Mattia Albani

tattoo

Mike Boyd si esprime sulla pelle altrui, tatuando il corpo dei suoi clienti secondo una logica innovativamente antica. Niente disegni tribali o maori, niente classiconi old school né tantomeno avvincenti tatuaggi in 3D: Mike si ispira ai grandi classici, agli artisti che nel novecento hanno contribuito a rivoluzionare il mondo della pittura, i cubisti. Il tratto è riconoscibile, le linee sono segmentate ed il colore è vivido e protagonista nei volti destrutturati che tatua su clienti entusiasti. Mike Boyd crea contrapposizioni visive che rendono l’immagine volutamente stonata, squilibrata nel suo personalissimo equilibrio geometrico; i disegni sono minimali ma allo stesso tempo imponenti e dimostrano la grande valenza espressiva della corrente a cui si ispirano. Mike è riuscito a rendere una corrente così moderna come quella del cubismo ancor più attuale, personalizzando le sue opere con un tocco pop e legando tale forma d’arte al mondo dei tatuaggi.

I TATUAGGI “CUBISTI” DI MIKE BOYD



JEAN PAUL GAULTIER CLASSIQUE & LE MÂLE SUPERHEROES In termini di coppie non c’è abbinamento più iconico: Classique & Le Mâle sono due delle grandi leggende della profumeria, durati più a lungo rispetto a qualsiasi coppia di Hollywood. Per celebrarle, Jean Paul Gaultier presenta due nuove edizioni limitate delle fragranze superstar, illustrate con immagini di altrettanto famosi supereroi interplanetari della DC Comics: Wonder Woman e Superman. WONDER WOMAN – È nata nel 1941 ma ancora oggi resta imbattibile, tanto che è stata nominata dalle Nazioni Unite “Ambasciatrice onoraria per i diritti delle donne”. SUPERMAN – Classe 1933 ma la sua bellezza resta immutata nel tempo. Dalla mantellina agli stivali – senza nulla togliere ai suoi colleghi – Superman è certamente il più Gaultierfriendly dei supereroi.

GLI OCCHIALI CHE CELEBRANO I 60 ANNI DI FIAT 500 Non è un mistero che Lapo Elkann, Fondatore e Direttore artistico di Italia Independent, sia da sempre innamorato della Fiat 500, così, per rendere omaggio alla vettura – in occasione del suo 60° anniversario – ha voluto realizzare due modelli di occhiali da sole esclusivi declinati in due varianti bicolore e caratterizzati da linee pulite e tondeggianti che si ispirano al suo design Neo Retrò. Il design pulito e minimalista delle montature si combina ai dettagli metallici dei ponti e delle lenti e le cromature riprendono gli stilemi unici di 500, conferendo al prodotto un look elegante e dinamico allo stesso tempo.



GAP YEAR, L’ANNO SABBATICO DEI TEMPI MODERNI «Ho uno studio di design a New York. Ogni sette anni lo chiudo per un anno per portare avanti qualche piccolo esperimento, cose altrimenti difficili da fare durante il regolare periodo lavorativo». È così che quel cranio fosforescente di Stefan Sagmeister, designer dello studio Sagmeister & Walsh (sì, quello che nel 2013 ha fatto posare nudo il suo staff per degli scatti ufficiali), pimpa la propria creatività. «Nel nostro anno sabbatico non siamo disponibili per nessuno dei nostri clienti. Chiudiamo completamente. E come potete immaginare, è un periodo fantastico e molto dinamico». L’anno sabbatico ha un’antica tradizione ebraica e stava ad indicare un periodo di 12 mesi (ovviamente) in cui si lasciava riposare la terra, si condonavano i debiti e venivano liberati gli schiavi. Tutto questo avveniva ogni sette anni. Niente male, no? Attualmente sono tanti gli imprenditori, per di più all’estero (manco a dirlo) che, sulle orme di Sagmeister, hanno deciso di fare ricorso all’anno sabbatico. Lo chiamano Gap Year, ma il succo è lo stesso: un periodo di stacco in cui coltivare la propria curiosità e aprirsi a nuove esperienze… E nella Silicon Valley va che è una bellezza. Ma attenzione, Sagmeister ci mette in guardia: «All’inizio il mio Gap Year fu abbastanza disastroso. Credevo fosse meglio non avere programmi e che quel vuoto di tempo sarebbe stato fantastico e allettante per generare nuove idee. Ma non fu così». Per farla breve: serve programmazione, dedizione, ricerca: non è una vacanza di tecentosessantacinque giorni. No. L’anno sabbatico è sbarcato anche in Italia e ci hanno fatto pure una legge intorno per renderlo più noioso: è un periodo di congedo che deve essere giustificato; può essere preso una sola volta durante la propria vita lavorativa e dopo almeno cinque anni di anzianità; e il datore di lavoro può chiedere delle le “prove”. Per fortuna, ci sono alcune università che offrono ai propri accademici un anno sabbatico retribuito come un anno benefit. Ad ogni modo, come la metti la metti, l’anno sabbatico (o Gap Year) sembra proprio far bene alla creatività e alla produttività, se è vero, come rivela Sagmeister che «tutto quello che abbiamo fatto nei sette anni successivi al primo sabbatico è stato il prodotto di quanto elaborato in quell’unico anno».

di Mattia Albani




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