SPAZIODIPAOLO.IT
V I A C I O T T I , 5 · T E R A M O · 0 8 61 19 9 2 5 7 7 ·
#COCOCHANEL #WOODY ALLEN #OSCAR WILDE Il lusso non è il contrario della povertà, ma della volgarità.
La differenza tra l’amore e il sesso è che il sesso allevia le tensioni e l’amore le provoca.
Avere avuto una buona educazione, oggi, è un grande svantaggio. Ti esclude da tante cose.
#S.PERTINI
#W. CHURCHILL
Quando un governo non fa ciò che vuole il popolo, va cacciato anche con mazze e pietre.
Un buon discorso dovrebbe essere come la gonna di una donna: lungo abbastanza da coprire il soggetto e corto abbastanza da suscitare interesse
Ho speso un sacco di soldi per alcol, donne e macchine veloci… Tutti gli altri li ho sperperati
Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia
Ridono di me perché io sono diverso. Rido di loro perché sono tutti uguali
#E.A. POE
Chi sogna di giorno conosce molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte
#P.P. PASOLINI
#GEORGE BEST
#KURT COBAIN
magazine
ASAHI X ASICS GEL-LYTE Per celebrare il 30 ° anniversario del Brand Asahi Super Dry, due titani dell’industria giapponese Asahi e ASICS hanno unito le proprie forza per la release di una gamma estremamente limitata di GEL-Lyte personalizzate. Composto da cinque modelli di sneakers, il mood della collezione è ispirato dall’artigianato giapponese, fiore all’occhiello dell’industria Nipponica.
TOODOG ROUGH RIDE SIGNATURE Toodog nasce alcuni anni or sono e dopo 14 anni di attività, si mantiene saldamente ancorato alla propria filosofia aziendale: essere un antibrand senza punti vendita e senza collezioni. Che non significa non esserci ma semplicemente non essere assoggettato a determinate logiche del mercato, a favore del cliente finale e del prodotto. Con la linea Rough Ride Signature, Gianluca Piroli, titolare e designer del brand, vuole rendere omaggio a questo modus operandi. Rough Ride, un viaggio difficile. Difficile perché, abbiamo deciso di utilizzare la strategia più dura che si potesse percorrere, parlare direttamente con i nostri clienti, niente intermediari, diritti al sodo, nessuno showroom, nessun agente e negoziante, siamo tornati “all’età della pietra”. “Non c’è modo di avere i nostri prodotti se non contattandoci direttamente.
NIKELAB X RT VICTORIOUS MINOTAURS
L’ultimo lavoro di Riccardo Tisci per NikeLab mira a far scomparire quella linea di demarcazione che separa lo stile sportivo contemporaneo con quello elegante e più patinato. Lo stilista italiano è affascinato dal passato, combina diverse generazioni di icone sportive creando una collezione di quattro pezzi distinti per gli uomini, tre per la donna e una serie di accessori. La passione del designer italiano è evidente non solo nell’abbigliamento, ma anche elle sneakers. Tutto parte dalla cultura sportiva d’oltreoceano ed in particolare con l’ NBA dove i giocatori hanno cementato lo stile sportivo attraverso le proprie gesta sul campo, rendendo icone le sneakers che indossano. In questo contesto, la Nike Air Force 1 è la regina indiscussa. È anche la preferita di Tisci, il quale non è nuovo a rielaborazioni collaborative proprio sulla Air force 1 negli ultimi anni.
L’ANGOLETTO • RISTORANTE DI PESCE •
www.langolettoristorante.it
LA PASSIONE SENZA MEZZE MISURE DI ERASMO E MANUELA PER LA CUCINA DI PESCE Sei a Giulianova, ma il cielo è così pulito e pesante che sembra di trovarsi nella boccia di un acquario, ti inzuppa di un blu liquido da capogiro seguito da rapidi abbagli di sole affogati nel colore acquamarino di questo cielo pesante e sgombro di nuvole. E tu sei lì, circondato dalle mura di Piazza Buozzi, nel Centro Storico di Giulianova, che cerchi di capire come diavolo hai fatto a finire in quell’acquario. Forse è un caso. O forse è una scenografia studiata ad arte per introdurti in un posticino piccino picciò chiamato L’Angoletto. Un locale intimo e cordiale dove andare a mangiare pesce diventa un’esperienza totalizzante. L’Angoletto è gestito da Erasmo e Manuela, marito e moglie, persone comuni con una passione straordinaria per la cucina. Gente che è vissuta con i pesci e che ha i pesci nella testa, nelle tasche, nel cuore. Le persone ideali a cui affidarti se cerchi un ristorante di pesce a Giulianova. Quando hanno inaugurato era il 2012 e da allora è stato un successo continuo, una fiducia quasi istintiva da parte di chiunque. Ti siedi al tavolo e ti lasci servire. È così che dovrebbe essere. Ovunque. Ti siedi e ordini: la vostra specialità, quello che vi appassiona di più, quello che vi diverte di più cucinare. Erasmo e Manuela hanno la passione per i crudi, quindi l’antipasto a base di pesce crudo è la prima cosa da farsi portare. Poi: un primo con baccalà e nocciole e una tagliata di tonno (o fritturina). Tutto cucinato sul momento, con i tempi giusti e il gusto dell’attesa. Perché se vuoi mangiare in fretta e furia e ingollare derrate di cibo giusto per riempire la pancia, allora vai da un’altra parte. Il pesce fresco, la pasta fatta in casa da Manuela (che, come regalo di Natale ha chiesto ad Erasmo proprio un’impastatrice), i peperoni arrosto fatti in casa: la cucina marinara che incontra la cucina casereccia. Un’altra specialità della casa è il baccalà con peperoni arrosto, patate, olive e funghi porcini. Roba da non volersene andare più. All’Angoletto è così. La passione per il pesce senza mezze misure. Entri, ti siedi, ordini, mangi ed esci nuotando con branchie e pinne in quell’acquario meraviglioso che è Piazza Buozzi a Giulianova. Ovviamente, lo so, non basteranno 470 parole (parola più, parola meno) per farvi ottenere un effetto del genere. Dovete leggere queste 400 e rotti parole, prenotare, andare e mangiare. Perché Erasmo e Manuela sono due che pensano la cucina di pesce come un modo di essere, prima ancora che di cucinare, o mangiare, o rielaborare. È questo che rende L’Angoletto unico nel suo genere. È per questo che, quando esci dal ristorante, hai l’onorata sensazione di aver ricevuto un regalo prezioso. Da parte di due persone preziose.
Mattia Albanii Piazza Buozzi 61 • Giulianova Alta • 346 6484938 • 388 1929922
ARRIVA IL FORMAGGIO ROSA AL PROSECCO E LAMPONE
È appena arrivato sul mercato e se ne sta già parlando ovunque. Si tratta del formaggio rosa al prosecco, messo in commercio dalla società Great British Cheese Company, si presenta di un bel colore rosa acceso ed è stato creato appositamente per il Natale 2017. Il segreto che lo rende unico è il mix di formaggio Wensleydale (prodotto D.O.P. dello Yorkshire settentrionale), prosecco e lampone, che gli conferisce il caratteristico color rosa. Inoltre l’unione di questi tre elementi creerebbe un equilibrio che ha come risultato un sapore complesso tra il dolce, l’acido e il sapido. Un pink cheese quindi di qualità perché il Wensleydale è un formaggio fresco che arriva da una lunga tradizione casearia: era infatti prodotto dai monaci cistercensi fin dal 1100 e che ora si presenta in questa variante rosa: cosa diranno gli amanti del formaggio e quelli del prosecco? Piacerà o non piacerà?
MATCHA LATTE
La moda del cappuccino verde fa tremare l’industria del caffè.
Fa bene ed è bello da guardare: due caratteristiche che insieme incarnano un prodotto perfetto per il consumatore Millennial. Il matcha latte, un cappuccino preparato con il tè verde in polvere, è un rito del mattino tra i bar salutisti californiani, tanto popolare da minacciare il colosso caffè. La scienza è dalla sua parte: rispetto al caffè; contiene meno caffeina, ma riesce a dare fino al doppio dell’energia. E poi, un verde brillante che abbraccia la schiuma del latte: il Matcha è fotogenico secondo i canoni dei social media, e infatti l’hashtag #MatchaLatte ha oltre quattro milioni di menzioni su Instagram. Famoso per proprietà antiossidanti, l’uso risale all’Undicesimo secolo in Cina, per poi diventare un prodotto di largo consumo in Giappone: è la bevanda della meditazione buddista e il caposaldo nella tradizione del tè. Si ottiene attraverso l’essiccazione della foglia che poi viene tagliata finemente fino a diventare una polvere. Il gusto è amaro e leggermente astringente: una tazza di matcha ha la stessa dose di caffeina di un caffè nero lungo.
CAPPUCCINI GLITTERATI
Ne abbiamo visti per tutti i gusti: decorati con sculture di latte, con disegni ispirati all’arte giapponese e nella versione dark. I cappuccini glitterati, però, sono l’ultima novità del momento nel mondo delle colazioni decorate. Quale modo migliore per iniziare una nuova brillante giornata? I cappuccini glitterati più famosi sono quelli del punto vendita di Mumbai (India) della catena Coffee By Di Bella. Il gold and diamond cappuccino, questo il nome ufficiale della bevanda coi brillantini, è realizzato esclusivamente con glitter commestibili e sta letteralmente spopolando sui social tra migliaia di consensi e qualche scettico. Nelle foto qui sopra ve ne mostriamo alcuni presi direttamente dal profilo instagram ufficialedel Coffee By Di Bella e da altri utenti tramite l’hashtag #coffeebydibella.
VALTER LUZII – OPERATORE OLISTICO LA MANI GRANDI DI UN UOMO EMPATICO
È soltanto un uomo, Valter, un massaggiatore. Ma nelle sue mani racchiude le emozioni di tutti gli uomini. Quelle emozioni che sono troppo grandi e importanti per essere vissute e sopportate da una sola persona. Ti stendi sul suo lettino e senti arrivare da lontano un magma vulcanico che ti ricopre, un’onda di lana che ti accarezza la pelle, ti avvolge, ti lascia e ti trattiene. Sono le mani di Valter. Con movimenti ampi e decisi, morbidi però, e fluidi. In qualche modo ti scaldano qualcosa che hai dentro, quelle mani, così grandi da proteggerti, e calde. Senti che tutte le emozioni che non ti fanno dormire la notte escono lentamente, le gioie troppo intense, e i dispiaceri e tutto il resto. Non c’è altro: solo le mani di Valter, tu e le tue emozioni. Nient’altro. Le carezze di Valter diventano parole che ti imbevono la pelle ed entrano in circolo nel tuo sangue. Un’overdose di interiorità. Senza fretta, con tutta la tecnica necessaria e senza magie alla Giucas Casella. Tutto quello che non vuoi più diventa un vapore pronto a dissolversi nel vento. Lo studio di Valter Luzii si trova a Nereto, un piccolo comune in provincia di Teramo, in Abruzzo. Al suo interno, Valter pratica tante tipologie di massaggi olistici, quei massaggi che non si preoccupano della tua bellezza esteriore, bensì di quella interiore. Massaggi che ti scavano dentro, in profondità, e che nutrono il tuo benessere psicofisico. «È un tipo di massaggio che mi trasmette tantissima emozione – ci ha spiegato – Nel momento in cui lo pratichi lo senti tuo. C’è una forte partecipazione emotiva. Ti fai carico delle emozioni negative degli altri e le trasformi in energia positiva da rimandare indietro». I suoi cavalli di battaglia sono il massaggio californiano e il massaggio psicosomatico emozionale antistress. Ognuno di questi massaggi inizia con la presa di coscienza delle mani di Valter. Bisogna imparare a conoscerle e a non percepirle più come estranee. Bisogna fidarsi di loro, accoglierle, permettere loro di lasciarti scaldare, farti cospargere di olii di alta cosmesi e olii essenziali con manovre libere e avvolgenti, lasciarti guidare in un percorso interiore profondissimo… Fino ad arrivare allo scarico delle emozioni e liberarsi di tutti i fardelli che ti opprimono. Piangendo o ridendo non è importante. L’importante è esternare un’emozione. Cadi in dormiveglia, mentre le mani di Valter ti manipolano la pelle e il cuore. Quasi per tutto il tempo. Finisce dopo circa due ore. A poco a poco ogni turbamento si allontana, così com’è venuto adesso se ne va, sparisce tra la mani grandi di un uomo empatico, si lascia dietro una leggera scia impacciata che serve a ricordarti da dove sei venuto, e brandelli di emozioni tristi come coriandoli il giorno dopo carnevale. Tutti i macigni che ti schiacciano sono diventati nuvole. E tu lì a chiederti perché non lo hai mai fatto prima. Perché non ti sei mai affidato alle mani così grandi di quest’uomo empatico di nome Valter. Mattia Albanii Perché?
FREITAG
THE LITTLE TRUCKIN’ GOODS RETRO NIGHTS
FREITAG lancia nuovi piccoli oggetti, realizzati con sagome di teloni di camion riciclati: portachiavi, portafogli e carte, taccuini, astucci e borsette multiuso.
MOOOI
LUSSO CREATIVO DA INDOSSARE Third Eye Collection è la nuovissima linea di occhiali Moooi realizzati in collaborazione col brand sudcoreano Gentle Monster, fra i nuovi brand emergenti nel mondo dell’occhialeria fashion e di lusso. Si tratta di una collezione di occhiali da sole ispirata all’antico Egitto e al misticismo del terzo occhio. Gli antichi geroglifici egizi infatti collegavano il simbolo grafico ‘O’ ad un occhio umano. Il terzo occhio, per l’esattezza, che nella mistica rappresenta una capacità di visione interiore profonda, che va oltre la normale vista. Inoltre il terzo occhio riprende la terza “O” di Moooi.
WRANGLER RETRO NIGHTS Wrangler prende la macchina del tempo e ci riporta al 1970 con la capsule collection Retro Nights. A novembre sono stati rilasciati gli ultimi pezzi della collezione, nata per celebrare il 70 anniversario del brand, che vedono protagonista il denim declinato nel tema baseball, maniche a contrasto in lana e cuoio, strisce larghe e toppe in panno. La collezione si compone di felpe, t-shirt, maglioni, cappelli e magliette da baseball in toni invernali, come nero, grigio, blu oltremare e bordeaux, spezzati da dettagli in arancione scuro e oro e impreziositi da grafiche in pieno stile ’70, come il motivo arcobaleno Wrangler ripreso dagli archivi del marchio.
MAURO POMPONI
DJ
Mauro Pomponi ha iniziato a lavorare in discoteca come P.R. agli inizi degli anni 90. La passione per la musica house lo accompagna fino ai giorni nostri, la sua esperienza come DJ è da più di venti anni. I nomi dei grandi maestri della musica house che lo hanno ispirato sono Frankie Knuckles , Larry Levan, David Mancuso, per citarne alcuni, pionieri della musica house. Dopo anni è tornato li da dove aveva iniziato, oggi è un produttore di musica Techno, Techno House, Deep House, produce per un etichetta discografica la V2-k Records( Ibiza-Berlin). Ha condiviso consolle con artisti del calibro di Alex Neri, Giorgia Angiuli, Leon, Pirupa, Nice 7, Alex Kennon, Da Vid, Massimino Lippoli, Stefano 66k, Dustin Strunk, Simon T, Youzy, e molti altri. Collabora con molti locali, Warehouse alternative Club , Scuderie Savini, Olmo, Caffè dei Poeti, Bottega del Parco, per citarne alcuni, a Ibiza ha suonato in club come Guaranà, e Veto. CAPODANNO 2017-2018 ai Prati di Tivo con l’amico Antonio Riccioni.
pomponimauroofficial
TREND ALIMENTARI, L’ANNO CHE VERRÀ
ECCO LE TENDENZE E GLI INGREDIENTI DESTINATI A FARSI LARGO DURANTE IL 2018 ANCHE SUL MERCATO ITALIANO IL QUARTO PASTO
L’esigenza di adattare il calendario alimentare ai ritmi frenetici della quotidianità, spingerà sempre più persone a concedersi un quarto pasto durante la giornata. Sarà poco più che uno spuntino, da inserire all’orario più congeniale, con una funzione comunque estremamente importante per quanto riguarda l’apporto calorico.
I NOVEL FOOD
Dai sapori floreali alle cosiddette super polveri, come matcha, radice di maca e spirulina, tanti nuovi ingredienti naturali faranno capolino nel food così come nel beverage. Inoltre, i funghi funzionali entreranno in molte categorie con diverse varietà, tra cui reishi, chaga, ecordyceps. Una dinamica non più circoscritta soltanto agli ambienti wellness e sportivi, come ingredienti negli integratori alimentari. Si comincerà con bevande in bottiglia, frullati e caffè per poi arrivare a tanti prodotti mainstream.
PIÙ PROTEINE VEGETALI
La maggiore richiesta di proteine vegetali, anche in sostituzione della carne, spingerà ovunque sia le startup che i grandi marchi a lanciare nuovi prodotti e gusti creativi. Largo dunque a semi, soia e persino alle alghe.
SAPORI E RICETTE STRANIERE
A livello internazionale, le influenze culinarie destinate ad avere maggiore risonanza sono quelle mediorientali e latinoamericane. Le prime, già affermate con specialità come hummus, pita e falafel, saranno rappresentate anche da spezie come harissa, cardamomo e za’atar, nonché da altri ingredienti come melograno, melanzana, cetrioli, prezzemolo, menta, tahini, marmellata di pomodori e frutta secca. La cucina latina, invece, sarà rivitalizzata dalla moda dei tacos, con proposte dedicate a varie occasioni di consumo, colazione compresa.
AIRBOARDC
STANCHI DELLA ‘SOLITA’ MONTAGNA INVERNALE?
Questa non è la slitta della nonna… Avete mai cavalcato una fantastica onda oceanica con un boogie board? Prendete spunto da quella esilarante libertà di movimento, aggiungete neve, una pista e siete pronti per l’ esperienza airboard. Un’invenzione elvetica al 100 percento. Si gonfia in 3 minuti e si può descrivere come una specie di slitta moderna gonfiabile, in materiale sintetico. Un’esperienza invernale completamente nuova che sta definendo un nuovo sport estremo, lo snow bodyboarding, ridisegnando piste battute, polveroni, dune, salti e perfino half-pipe.
SNOWRAFTING Non si vive di solo sci
D’inverno i torrenti ghiacciano? Niente paura, ora c’è lo snowrafting. Immaginate di essere su un gommone e di scendere a tutta birra lungo un canalone innevato. Sembra il sogno di qualche piccola peste spericolata ed invece è l’ultima tendenza sportiva. Il gommone si direziona con una vera e propria pagaia, quasi del tutto uguale a quella da rafting. Un’esperienza indimenticabile. Un brivido particolare per grandi e piccoli. E si sta tranquilli, perché i gommoni sono provvisti di dispositivi appositi atti a dirigere e frenare il mezzo in qualsiasi situazione.
SNOWSCOOT Uno SPORT fantastico
Lo snowscoot è uno sport invernale da discesa che nasce in Francia nei primi anni 90. Oggi viene praticato in numerose stazioni sciistiche di tutto il mondo e in maggioranza in Francia Svizzera e Giappone dove già dal 95 si svolgono competizioni internazionali. Il mezzo è composto da un telaio tipo BMX, ammortizzato e non, un manubrio, due tavole indipendenti, una anteriore direzionale ed una portante posteriore. Lo snowscoot si pratica in piedi e come per lo sci si è rivolti frontalmente facilitando la visibilità lungo le piste e nei fuori pista.
LA BALAUSTRA
• ENOTECA CON CUCINA • SPECIALITÀ PESCE
La Balaustra è un’enoteca con cucina dalle radici ben salde nella tradizione gastronomica abruzzese. E’ qui che prende vita il miglior aperitivo della città. La qualità e la presentazione dei prodotti, l’atmosfera vitale ma non caotico e l’ambiente raccolto che riesce sempre a farti sentire a casa, rendono il cibo un piacere, una passione e un momento di vita sociale. Non è un caso se alla Balaustra si entra per un aperitivo e si finisce per rimanerci anche per cena, gustando piatti tipici della tradizione teramana oppure una paella. L’aperitivo è composto di tanti assaggi di pesce. Si va dall’alice marinata, adagiata su un letto di riso basmati cucinato con bietola rossa e glassa di balsamica, al classico gamberetto in salsa di cocktail; passando per scampetti alla catalana, riso al curry con mix di verdure, ceci e cozze, gamberetto all’arrabbiata con tanto pomodorino, calamaretto impanato cucinato come vuole la tradizione delle nonne. Il tutto accompagnato da vino rigorosamente abruzzese.
Piazza della libertà 21 • Giulianova (TE) info. 347 7269918 - www.labalaustra.com
ROLLUP SBARCA SUL WEB:
NASCE ROLLUPMAG.IT
Adesso i tempi sono maturi e RollUp è finalmente sbarcato sul web Un freepress come RollUp, indirizzato a un pubblico giovane e al passo con i tempi, che ha fatto del suo linguaggio innovativo il proprio cavallo di battaglia, non può restare per molto tempo imbrigliato nei vincoli della pagina stampata (per quanto di ottima qualità). Dopo un po’ inizia a sentire la necessità di correre libero – o quanto meno di sgranchirsi un po’ le gambe, se vogliamo. RollUp è da sempre un format che vuole sentirsi parte del mondo – partecipe delle sue rivoluzioni e dei suoi cambiamenti. Per questo non può rimanere indifferente a tutto questo scombussolamento (certamente positivo per la più parte) che internet sta portando nelle nostre vite. Adesso i tempi sono maturi e RollUp è finalmente sbarcato sul web (www.rollupmag.it). Per aumentare la portata del suo messaggio, offrire a tutti i suoi lettori (ai nostri lettori) una fruizione dei contenuti molto più ravvicinata e permettere a tutte le realtà che credono in RollUp e si affidano alle sue pagine di farsi conoscere da un pubblico sempre più vasto. RollUp e Rollupmag.it: due canali di comunicazione diversi, ma con la stessa passione e lo stesso spirito. Quanto sentite la mancanza di RollUp, non disperate: ricordate che potete anche qui: www.rollupmag.it. Stay connected!
CALVISIUS, IL VERO CAVIALE
PARLA BRESCIANO
Il caviale. Pregiato oro nero, prelibatezza preziosa, simbolo per eccellenza del lusso e dello sfarzo. Quando pensiamo al caviale pensiamo subito alla Russia, alle regioni del Nord Europa, a contesti molto lontani e diversi da quello italiano. Eppure… Eppure l’Italia è il primo produttore di caviale al mondo. Già dal 1400, grazie alla Serenissima Repubblica di Venezia che importava e distribuiva il caviale, proveniente dal Mar Nero, sui mercati esteri. Oggi, invece, dopo più di seicento anni, è Calvisius, il food brand di Agroittica Lombarda, ad aggiudicarsi il titolo di primo produttore mondiale di caviale. Le uova di storione provengono al 100% da allevamenti lombardi e vengono distribuite in tutto il mondo. Gli allevamenti principali si trovano a Calvisano (Brescia) e a Pavia. Non solo moda e design, dunque: ora anche il caviale entra di diritto nel novero delle eccellenze italiane del lusso. Merito della pregevolezza delle materie prime, della tradizione artigiana dei maestri salatori e dei grandi chef stellati d’Italia che hanno scelto di affidarsi a Calvisius nei propri ristoranti – da Massimo Bottura a Heinz Beck. Altro che Russia. Il vero caviale parla bresciano!
CUCARÌ • RISTOGOURMET•E
Cucarì, perché cucarì? “Nasce da un termine dialettale lu cucarill” cioè piccolo cuoco. Considerando che in ognuno di noi c’è un piccolo bimbo, da Cucarì è proprio questo fanciullino che si diverte in cucina e con passione prepara le sue pietanze, provando a trasmettere questa sua passione e cercando di soddisfare chiunque viene accolto nella sua casa. “Casa è il posto in cui si trova il cuore”, quindi da Cucarì è custodito il cuore di questo cuocherello un po’ pazzerello.
Via Marsala n 3 • ROSETO DEGLI ABRUZZI info: 085 219 5564 • facebook | Cucarì
UPPERCUTS – BARBER SHOP
UN BARBER SHOP CHE TI CAMBIA I CONNOTATI
Mattia Albanii
La moda. Un giorno ci siamo svegliati e ci è venuto in mente che l’uomo, tutto sommato, con la barba ha tutto un altro fascino. Così abbiamo smesso di raderci, da un giorno all’altro, senza preavviso. E abbiamo cominciato a rifarci il look: lumber sexual, boscaiolo metropolitano, profeta biblico, mussulmano… Abbiamo chiuso in un armadio la nostra immagine imberbe e, in men che non si dica, abbiamo sfoggiato un bell’aspetto irsuto nuovo di pacca. Sono ormai tre anni, quasi quattro, più o meno. Era il 2014 quando quasi tutti abbiamo iniziato. Ad ogni modo, una cosa che ho scoperto nel tempo, è che non basta farsi crescere la barba, no. Bisogna curarla. Curarla con perizia, proprio come si fa con i capelli. Perché sì, va bene, l’uomo un po’ orso, ma un conto è essere un dolce e tenero Teddy Bear e un conto è essere un temibile Grizzly. Così dicono, per lo meno. Comunque, alla fine, per farla breve, ho deciso di smettere i panni del Grizzly e di affidarmi alle mani esperte di qualcuno che ci capisce. E così sono andato da Uppercuts, un barber shop di Alba Adriatica (TE). Entri e ti trovi davanti una scritta “Barber Shop” bianca in stile vintage, montata su legno e con elementi di una porta arrugginita. Un’opera d’arte di Mirko Luciani, designer abruzzese da non sottovalutare. Poi, man mano che avanzi, ti addentri nell’America anni Cinquanta, fatta di brillantina, giubbotti di pelle, rock ‘n roll e pugili vecchia scuola… Uppercuts, i montanti che ti stendono sul ring. Upper-cuts, i tagli “superiori” che ti cambiano i connotati. Ti accolgono James e Francesco e ti fanno accomodare su un’enorme poltrona da barbiere old style. Ti siedi e ti rilassi. A te, alla tua barba e ai tuoi capelli ci pensano loro: tagli di precisione che si concentrano sul dettaglio, non solo pettine e forbice come una volta, ma anche rasoio – per uno stile più marcatamente hipster; tagli moderni con rifiniture e contorni schematici; razor fade, ma anche linee più classiche. Insomma, c’è n’è per tutti i gusti, per tutti gli stili e per tutte le età. Tutto con materiale usa e getta e disinfettato più e più volte – perché l’igiene viene prima di tutto. Per le barbe i loro modelli sembrano essere sia i “brutti ceffi” dello Schorem Barber, sia i più tradizionali gentleman del New York Barbershop. Entrambi di Rotterdam. Entrambi tra i migliori al mondo. Entrambi con una propria linea di prodotti per la cura della barba: Reuzel e Corleone. E, ovviamente, entrambi onnipresenti all’interno di Uppercuts. Alla fine farsi la barba diventa uno spettacolo. E poi, quando ti alzi dalla poltrona, ti senti quasi un’altra persona. Perché Uppercuts è un barber shop che ti cambia i connotati, come il montante di un pugile. Però James e Francesco ti rendono più bello. Ti dànno una forma. Ti dànno carisma. Provare per credere!
Via Duca Degli Abruzzi, 28 • ALBA ADRIATICA (TE) 347.6577030
LA BOTTEGA DI ZIA STEFANIA
COME SI SFIDA LA GRANDE DISTRIBUZIONE
Si chiamavano botteghe di paese, una volta, i piccoli, calorosi negozietti che vendono un po’ di tutto. Adesso gli hanno cambiato nome, alle botteghe di paese. Adesso le chiamano minimarket. Un nome che sa un po’ di signora delle pulizie chiamata collaboratrice domestica. Un nome ipocrita. Discretamente brutto. È evidente. Ma per fortuna che c’è chi ha veramente buongusto e decide di chiamare le cose con il proprio nome: bottega. Bisogna andarci anche per questo alla Bottega di zia Stefania a Tortoreto, un piccolo esercizio, tutto pasta, salumi nostrani, vino e zucche grandi così. Dà un’idea di come si fa a sfidare la grande distribuzione. Niente scaffali alti due metri pieni di prodotti che non ce la fanno più, niente derrate incipriate esibite per giorni e giorni finché non sono così avvizzite da fare ribrezzo. Solo prodotti selezionati, in piccole quantità, che seguono il ritmo delle stagioni, specialità abruzzesi, prodotti di prima necessità che puntualmente ci accorgiamo di non avere più in casa. Prodotti La Rustichella, salame aquilano, vino di Ortona… E in più la possibilità di parlare con zia Stefania, farsi ascoltare, sentirsi coccolati e importanti – quasi preziosi. Dialogare, conoscersi, chiedere consiglio. Nella Bottega di zia Stefania c’è quel calore particolare che in un qualunque supermercato non troveresti mai. E allora andare a fare la spesa diventa un’esperienza sociale, un’attività che ti riempie il frigorifero e il cuore. Ecco come si sfida la grande distribuzione. Dico la verità: non ero mai andato a fare la spesa in una bottega di paese. Sono sempre andato nei supermercati, negli ipermercati, nei discount, nei grandi centri commerciali. Poi, una sera, un po’ per caso e un po’ per vocazione, mi sono imbattuto nella Bottega di zia Stefania. E così, per togliermi la curiosità, sono entrato, senza sapere bene cosa aspettarmi, né cosa comprare. Sono entrato e mi sono sentito subito a casa: in un angolo c’erano prosciutti e salamini appesi, alla mia destra una fila di frutta e verdura così bella che mi ha ricordato l’orto che coltivava mio nonno, bottiglie di vino qua e là, biscotti, sapone, carta igienica, tovaglioli, olio… e, nell’angolo più lontano, lei: zia Stefania che pulisce le verdure (ma anche zia Stefania che affetta la mortadella, zia Stefania che si lava le mani in un piccolo lavandino, zia Stefania che ti guarda, si asciuga le mani sul grembiule, ti saluta e ti sorride). A parte che se soffri di nostalgia sei finito, quel che provi è la sensazione di essere rotolato giù per la tana del Bianconiglio e di esserti ritrovato nella dispensa della nonna. Ecco come si sfida la grande distribuzione. «Vengo alle sette del mattino e inizio a preparare questa roba qua – mi dice zia Stefania, mostrandomi orgogliosa delle buste sigillate piene di verdure e ortaggi tagliuzzati – Tante ne preparo e tante ne vanno via. È tutta roba fresca, verdure scelte, lavate, pulite e tagliate. Tutta roba di stagione, mica gli scarti che ci mettono di solito i supermercati!». Mi parla del suo preparato fresco di verdure per minestrone, il pezzo forte della casa, un’idea che ha avuto per andare incontro alle esigenze delle persone che vanno sempre di corsa. C’è chi lo fa inventando fast food, aumentando la velocità, diminuendo la qualità appannaggio della rapidità; e c’è chi lo fa aiutando le persone che non hanno tempo a preparare lo stesso minestrone che mangiavano da bambini. Ecco come si sfida la grande distribuzione. Ecco come si batte.
Piazza Matteotti, 58/60 - lato ferramenta • TORTORETO (TE)
Mattia Albanii
INTERVISTA A MIRKO LUCIANI, PROFESSIONE DESIGNER
www.mircoluciani.it «La conoscenza, il sapere, la cultura, l’arte fanno parte di me. Nelle mie opere cerco di dar forma alla curiosità e alla sperimentazione» Oggi siamo in compagnia di Mirko Luciani, designer abruzzese dal gusto raffinatissimo e dalla tecnica sopraffina. CIAO MIRKO, PARLACI UN PO’ DI TE, DELLA TUA STORIA, DEL TUO “STILE” Sono sempre stato un insofferente. Un disadatto cronico. Ho avuto sempre la sensazione che mi mancasse qualcosa, che mi trovassi nel posto sbagliato e al momento sbagliato. Decine e decine di colloqui di lavoro, carriere professionali lasciate a metà o stroncate sul nascere. Errori, fallimenti, tutto fottutamente sbagliato. I vestiti che indossavo, il lavoro che facevo, o che provavo a fare, le persone con cui interagivo... ero alieno a tutto ciò che mi circondava. POI C’È STATA LA SVOLTA. COSA TI HA PORTATO A DIVENTARE UN CONSULENTE D’IMMAGINE? Tutto è iniziato nei primi anni 2000. Vedevo, osservavo, ascoltavo e vivevo il mondo e le persone... e sentivo che c’era tanto da fare, da migliorare. Mi ero reso conto che artigiani, imprenditori, ristoratori e proprietari di attività commerciali avevano delle lacune su diverse aree, fondamentali per un andamento sano, intelligente e performante della propria azienda. E di conseguenza della propria vita. Avevo notato che mancava una figura professionale che potesse essere molto utile e unica nel suo genere. Una nuova figura professionale nata dalla fusione di 2 voci fondamentali per il proprio business: l’attenzione per i numeri e la cura della comunicazione, dell’immagine. E da qui ho investito tutte le mie risorse, tutto il mio tempo per poter essere un “prodotto” di qualità, sia come consulente aziendale e sia come consulente di immagine. DA CONSULENTE D’IMMAGINE A DESIGNER IL PASSO È BREVE… MA LA PASSIONE PER L’ARTE DA DOVE TI ARRIVA? Nel 2006 ho ufficializzato il mio progetto. Ed oggi amo il mio lavoro. Non è stato facile, non lo è tutt’ora. Ma il viaggio è meraviglioso, emozionantissimo. La passione mi brucia da dentro. Mi alzo la mattina e amo quello che faccio, amo il mio lavoro. Sono sempre stato appassionato del sapere. La conoscenza, il sapere, la cultura, l’arte fanno parte di me. La curiosità. La sperimentazione. E cerco di dare forma a tutto questo attraverso la realizzazione di ambienti unici, originali, di design. Attraverso la realizzazione di ambienti che possano dare ispirazione, che possano raccontare, che possano comunicare, che possano emozionare. Ho iniziato con il restyling di un’attività commerciale, poi la realizzazione di abitazioni private... fino ad esordire con la realizzazione di quadri, sculture e complementi d’arredo. Mi affascina vedere come prende forma la realizzazione e lo sviluppo di un brand. Ci stiamo provando! E se non riesco? Fa nulla, mi lecco le ferite, mi rialzo e riparto!
painting: “DEPENELLI”
scultura: “SCOCCA”
painting: “OSOLEMIO”
magazine
GIRADISCHI CROSLEY:
UN REGALO DAL SAPORE VINTAGE CON UNO SGUARDO AL FUTURO
Geniale inventore americano, Powel Crosley ha avuto, fra l’altro, il grande merito di rendere la radio accessibile alle masse, realizzando il primo apparecchio low cost e lanciando una serie di prodotti legati alla musica come i mitici giradischi vintage per ascoltare i dischi in vinile. Oggi, questo nome epico è impresso in un’ampia varietà di creazioni fra le quali irresistibili Crosley portable record player, giradischi portatili per vinili in stile retrò ma con una funzionalità aggiuntive apprezzabili ai giorni nostri, come la possibilità di convertire il suono da analogico a digitale. Ciascuno dei giradischi Crosley infatti rappresenta un salto a ritroso nel tempo con lo sguardo però fisso al futuro: perfezionati nella qualità audio ma ispirati esteticamente alle linee del passato, i diversi modelli abbinano ad esempio la lettura classica di vinili 78, 45 e 33 giri con la possibilità di interfacciarsi con qualsiasi computer e convertire un vecchio vinile in file digitale.
GLI STREET ARTIST ITALIANI PIÙ FAMOSI
MOLTI LA ODIANO, ALTRI HANNO IMPARATO AD AMARLA E ACCETTARLA. È LA STREET ART, OVVERO L’ARTE DI DISEGNARE SUI MURI DELLE CITTÀ E DI REALIZZARE MURALES CHE INFLUENZA SEMPRE DI PIÙ L’ASPETTO URBANO. PROVIAMO A SCOPRIRE CHI SONO GLI STREET ARTIST ITALIANI PIÙ FAMOSI DEL MOMENTO.
PIXEL PANCHO
Personaggi a metà strada tra robot e umani sono i soggetti preferiti da un altro dei più noti street artist italiani. Si tratta del torinese Pixel Pancho, conosciuto in tutto il mondo per i suoi murales raffiguranti principalmente figure “meccanoidi”. Questo artista si lascia ispirare da artisti del passato riproponendo le proprie originali versioni di uomini meccanici e lasciando trasparire la sua personale riflessione sull’esistenza, una vera e propria critica al genere umano che agisce ormai meccanicamente. Oltre ad essere tra i più famosi, è anche uno degli street artist italiani più seguiti su Instagram con oltre 110mila followers.
BLU
Nel 2011 è stato annoverato da The Guardian tra i 10 migliori street artist del momento. Si tratta di Blu, personaggio alquanto misterioso che ha iniziato a farsi conoscere a Bologna come writers verso la fine degli anni ’90. Con il tempo è passato dalla classica bomboletta spray alla vernice a tempera e ai rulli telescopici. Le sue opere, ormai presenti in tutto il mondo (Europa, Palestina, America), si distinguono per la presenza di figure umanoidi che ricordano personaggi di videogiochi e fumetti, con connotazioni sarcastiche e paricolari drammatici. Blu ha partecipato a numerose esposizioni e mostre internazionli ma resta comunque un artista di strada nel senso più puro del termine e tra gli street artist italiani più importanti del panorama internazionale.
STEN & LEX Questa volta parliamo di un duo artistico che rientra nella classifica dei migliori street artist italiani. Sono Sten & Lex, famosi principalmente per la loro abilità nel realizzare murales e opere d’arte con la tecnica dello stencil, della quale sono stati veri pioneri in Italia e all’estero. Nei primi anni di attività realizzavano ritratti di personaggi famosi, icone di b-movies e vecchi telefilm anni ’60. In una seconda fase hanno preferito dedicarsi a volti anonimi, ritratti sempre in bianco e nero con stencil composti da linee. Ad oggi, le loro opere di street art cielo aperto sono visibili a Londra, Parigi, New York e Los Angeles rendendoli portavoce della street art italiana in tutto il mondo.
JORIT AGOCH Sembrano foto e invece sono gigantestichi wallpainting. Sono i ritratti di Jorit Agoch, uno dei più promettenti street artist italiani al momento. Figlio di padre italiano e madre olandese, Jorit è originario di Quarto, comune della periferia di Napoli, dove inzia a soli 13 anni a dipingere sui muri con la bomboletta. Formatosi all’Accademia delle belle arti di Napoli, Jorit ha iniziato a girare il mondo con i suoi ritratti contrassegnati da un impressionante realismo e dalla massima cura anche per i dettagli. Profondamente segnato da un viaggio in Africa, questo virtuoso della bomboletta dipinge volti di uomini, donne, bambini e personaggi famosi ai quali sembra mancare solo la parola. Chi se ne intende ritiene già che possa diventare uno degli street artist più famosi al mondo.
ALICE PASQUINI
Romana di origini, Alice è una delle poche street artist donne famose a livello internazionale e le sue opere sono esposte sulle superfici urbane di tutto il mondo: Roma, Berlino, Sydney, New York, Barcellona, Oslo, Mosca, Parigi, Copenhagen, Marrakech Saigon, Londra . Alice Pasquini è famosa principalmente per i suoi ritratti femminili e per la contrapposizione tra toni caldi e toni freddi all’interno delle sue opere. Oltre ad essere nell’elenco gli street artist italini più famosi, è anche pittrice, illustratrice e scenografa con opere esposte in numerosi musei internazionali.
THE ARCHAEOLOGIST,
IL GIN “AROMATIZZATO” CON PEZZI DI HARLEY-DAVIDSON Se siete alla ricerca di gin molto particolari dovete assolutamente provare The Archaeologist, la speciale linea di gin “aromatizzati” con pezzi di Harley-Davidson. Il distillato The Archaeologist, prodotto dall’azienda tedesca Ehinger Kraftrad, si presenta in tre versioni: Flathead del 1939, Knucklehead del 1947 o Panhead del 1962. Le bottiglie di The Archaeologist sono decorate con un’etichetta ciclostilata e avvolte in fogli che raccontano la storia delle moto che si assaporano. L’intero progetto in realtà non è pensato per gli amanti del gin, ma per gli appassionati di Harley-Davidson. Uwe Ehinger è infatti una specie di archeologo delle motociclette e gira il mondo alla ricerca di modelli e pezzi rari. Il suo gin si presenta dunque in tre varianti: una bottiglia con dentro parti del motore di una Harley-Davidson Flathead del 1939 trovata in Messico, un’altra con parti di una Knucklehead cilena del 1947 e la terza con parti di una Panhead del 1962 proveniente dalla Corea del Sud. Più che il sapore del gin vero e proprio, quello che conta è il contorno: ogni bottiglia appartiene infatti ad una serie numerata e le confezioni riproducono quelle fatte a mano negli anni Trenta proprio per le parti di ricambio delle Harley. Significa utilizzare materiale originale e anche procedimenti ormai desueti, come le stampatrici a pressione. Infine, ogni bottiglia è accompagnata da un documento che indica come e dove è stato trovato il pezzo di moto presente all’interno della bottiglia. Quanto costano? 900€ per il gin Panhead, 1000€ per il Knucklehead e 1100€ per il Flathead.
PHUBBING: PERCHÉ ROVINA LE RELAZIONI? DIAMO PIÙ ATTENZIONE A CHI NON C’È CHE ALLE PERSONE DI FRONTE A NOI.
Il progresso tecnologico è inarrestabile ed ormai da qualche anno nessuno di noi sembra poter fare a meno del proprio smatphone di ultima generazione. Sarà capitato anche a voi di trovarvi in compagnia di un amico o, nei casi peggiori, del partner, che mentre cercate di comunicare o di trascorrere del tempo insieme non vi degna di uno sguardo perché troppo impegnato a controllare i social sul cellulare; un comportamento talmente comune e diffuso che gli anglofoni dal canto loro hanno creato un neologismo per definirlo: Phubbing che altro non è che la fusione tra la parola Phone (telefono) e Snobbing (snobbare). Questo termine non casuale sta ad indicare le persone che, durante i momenti di condivisione sociale, non riescono ad evitare di controllare e aggiornare le proprie attività social sulle pagine di Facebook, Instagram, Whatsapp. Ovviamente tale abitudine rischia di ledere irreversibilmente ai rapporti, soprattutto quelli di coppia. In una relazione la comunicazione è fondamentale e nel momento stesso in cui viene meno c’è il rischio che le conseguenze siano irreparabili. Per non parlare della gelosia, sentimento sopravvalutato figlio proprio della mancanza di comunicazione che si è diffuso a macchia d’olio anche grazie ai social network: un mi piace non gradito, un’amicizia nuova o una vecchia fiamma che saluta in chat, basta poco per accendere una lite senza senso. Il rapporto di coppia richiede impegno e dedizione e la persona con la quale abbiamo deciso di trascorrere la vita non va mai data per scontato. Le attenzioni e le gentilezze non dovrebbero mai essere abbastanza per dimostrare un sentimento profondo come l’amore e non è certo con l’indifferenza e la non curanza che si costruiscono le basi per una storia d’amore che duri per sempre. Ergo, spegnete il cellulare per qualche ora quando siete insieme al partner e godetevi la sua compagnia, il resto del web può aspettare.
SANDWICHBIKE,
LA PRIMA BICI IN SCATOLA DI MONTAGGIO
Cosa pensate di una bici in scatola di montaggio? È già realtà. Si chiama Sandwichbike e arriva da Amsterdam. Creata da Basten Leijh, è un progetto innovativo che si basa sul concetto di imballaggio piano e sul montaggio in fai da te. La Sanwichbike, è composta da pannelli in legno di faggio e unita grazie a minuterie in alluminio, rifinite con cura. Un prodotto dal design raffinato che può facilmente essere riassunto in numeri: arriva in una scatola da 90x70x24 cm, viene consegnata in paio di settimane dall’ordine online, si monta in 45 minuti e pesa solo 17 chili. Studiata per adattarsi a persone di diversa statura, la Sandwichbike è ecologica e pratica, oltre che bella da vedere; viene realizzata, infatti, con legno proveniente da foreste certificate ed è anche rifinita in modo tale da resistere perfettamente agli agenti atmosferici. È disponibile in diverse essenze di legno e anche nella versione in legno colorato. O nella bellissima variante a triciclo per le passeggiate a tre ruote dei più piccoli…
BRUM BRUM BIKE
Caratterizzata da materiali naturali come il legno di faggio e di quercia, la Brum Brum bike è pensata per durare nel tempo grazie al telaio, realizzato in compensato curvato, che permette una naturale sospensione assumendone la funzione di molla. Il bambino si sente sicuro anche in strada dissestata rendendo la sua guida ancora più divertente e la spina dorsale non ne risente. Oltre all’ attenzione verso i materiali un occhio di riguardo per le ruote che sono caratterizzate da cerchi in lega leggeri progettati su misura e dalle gomme che non hanno bisogno di aria per essere gonfiate e che sono a prova di taglio. Pensata per bambini dai 2 ai 6 anni, ovvero appena è possibile salire in sella e toccare per terra con i piedi fino al momento del passaggio con la bicicletta a pedali, la balance bike Brum Brum non vi chiederà nessuno sforzo nel montaggio. Basta solo una vite ed il divertimento è assicurato.