rollUP urban magazine febrary 2014

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STREETART 6

Curiosità: Mentre dipingeva l’enorme facciata di una caserma occupata a Roma, in un importante quotidiano nazionale Blu è stato definito: “un imbianchino italiano”.

A cura di Antonella Perazza

IL G IG A N T E In pochi l’hanno visto in faccia ma le sue opere sono tra le più famose al mondo. Il Guardian lo inserisce tra i migliori 10 muralisti a livello planetario. È Blu. Il gigante della StreetArt italiana e mondiale. Originario di Senigallia, inizia a dipingere quando i graffiti, in Italia, sono considerati arte spazzatura, poi affina le sue capacità sui muri di Bologna tra l’Accademia di Belle Arti e i numerosi centri sociali. Progressivamente abbandona le bombolette spray e si avvicina all’uso di rullo e asta telescopica, una tecnica che gli consente di ingigantire il formato e l’impatto delle sue opere. Nel 2001 compaiono i suoi caratteristici umanoidi, figure in bilico tra sarcasmo e drammaticità. Questi personaggi, prototipo e sintesi dell’uomo comune, impressi di una forte carica sociale, sono disegnati con un tratto crudo e senza sfumature, che l’artista ha estratto da una miscela micidiale di immaginario pop, videogame e autoproduzioni punk. Blu non passa quindi inosservato e, parete dopo parete, scatena la sua immaginazione politicamente scorretta, ribelle e critica nei confronti di una società marcia, armata e governata da fantocci (sono parole dell’artista ma noi ci associamo). Questa irriverenza non sempre è ben accolta, come dimostra la cancellazione di un enorme disegno sulla sede del MOCA di Los Angeles, decisa dalla stessa direzione del Museo che l’aveva richiesto. Di fondamentale importanza per Blu sono stati la permanenza in Sudamerica e il sodalizio artistico con Ericailcane che ha prodotto strepitosi dipinti in collaborazione. Negli ultimi tempi l’artista, coerente al suo stile indipendente e ironico, mette le sue capacità al servizio di importanti temi e contesti socio-ecologici (come il murale per la protesta anti-MUOS in Sicilia), lontano dai grandi festival e dagli interessi economici che di recente hanno investito il mondo underground dell’arte urbana.

il sito di BLU : http://www.blublu.org

cortometraggio Muto GRAFFITI ANIMATI



A cura di Martina Garino

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Delle persone residenti nella stessa via, un gruppo su Facebook dove incontrarsi, lo stesso spirito di condivisione che le accomuna... ecco gli elementi che caratterizzano la Social Street, un nuovo fenomeno che si sta diffondendo viralmente e velocemente su tutto il territorio italiano. L’idea nasce nel settembre del 2013 grazie a Federico Bastiani, un giovane giornalista trasferitosi a Bologna con la sua famiglia che, non conoscendo nessuno nel quartiere e spinto dal desiderio di trovare dei compagni di gioco per i suoi figli, decide di aprire un gruppo su Facebook che chiama “Residenti in Via Fondazza - Bologna” e, attraverso dei volantini che distribuisce lungo la via, invita il vicinato ad iscriversi con la speranza di far presto la loro conoscenza. All’invito rispondono moltissime persone e il gruppo comincia a contare una quantità di iscritti (ad oggi più di settecento) che supera le aspettative del fondatore stesso. L’idea, nata inizialmente per soddisfare la sua personale esigenza, diventa uno straordinario modo per mettere in contatto delle persone che pur vivendo vicinissime non si conoscono affatto dando vita ad una comunità che ha riscoperto una speciale socialità che negli ultimi anni si stava perdendo. E’ incredibile quante cose possono essere trovate mentre se ne cercano altre!

Infatti non solo Federico è riuscito nel suo scopo ma sono moltissime le testimonianze positive nate da questo gruppo: c’è la storia di un ragazzo alla ricerca di qualcuno che sia in grado di ripulire il suo computer bloccato da un virus ed ecco che in poco tempo il vicino, ingegnere informatico, corre ad aiutarlo; o quella del passeggino che stava per finire nella spazzatura ma che inaspettatamente trova un nuovo proprietario grazie ad un messaggio pubblicato sulla bacheca; ed ancora il racconto dello studente che prima di partire per una vacanza svuota il frigo e anziché buttare il cibo ancora buono, lo regala al vicino. Un insieme di persone molto variegato, dal pensionato all’universitario, dalla casalinga al medico, che si ritrovano in rete e si confrontano, si aiutano, denunciano ciò che non va, si scambiano oggetti, dando vita ad una rete di relazioni interessanti anche per l’economia locale dato che più di un commerciante di Via Fondazza ha deciso di premiare la vicinanza e questa speciale connessione con eventi esclusivi e prezzi social per i residenti. Insomma… Federico cercava dei compagni di gioco per i bambini e ha inconsapevolmente dato vita ad un mini-modello di pop economy basato su pratiche di scambio e di buon vicinato. Una esperienza che permette di smentire anche la tendenza ormai diffusa di considerare i social network nocivi per i rapporti umani: se usati in maniera virtuosa, recuperando la loro funzione originaria di “ponte” tra il reale e il virtuale, ecco che è possibile dar vita ad incontri straordinari. Sono inoltre i social network stessi ad aver permesso di raccontare la vicenda bolognese al resto dell’Italia e l’idea è piaciuta cosi tanto che sono molti ad averla copiata. Il sito www.socialstreet.it (nato con lo scopo di segnalare le social streets esistenti nel nostro territorio) ad oggi ne conta più di cinquanta e il numero è sicuramente destinato a crescere. Il desiderio di ritornare ad una vita di quartiere, di sentirsi appartenenti ad una comunità, di ricreare rapporti reali è il segreto del successo di questo fenomeno che fa già parlare di sé come il germoglio di quella che sarà una vera e propria rivoluzione sociale che dopo anni di isolamento e individualismo, ci obbliga a compiere un ripensamento e a fare marcia indietro. Soprattutto in un momento duro come quello che ci sta vedendo protagonisti, il recupero di questo tipo di istinto solidale può fare la differenza... ci auguriamo dunque di respirare presto lo stesso spirito social di Via Fondazza nelle strade di casa nostra!

iscriviti al gruppo facebook - residenti in via Fontazza - bologna

SOCIAL


la caffetteria

ZIF E RBLAT : dove tutto e’

free tranne il tempo Ci entri e puoi consumare quello che vuoi: caffè, pasticcini, tè. Puoi anche servirti da solo e usare la cucina per prepararti uno snack salato o dolce. Si chiama Ziferblat (termine russo che sta per “orologio”), ha aperto di recente una sede a Londra, ed è un bar dove tutto è gratuito tranne il tempo che vi trascorri. Il cliente paga 3 penny al minuto: un’ora costerebbe 1.80 sterline (2.18 euro circa). L’ideatore del business è Ivan Mitin, imprenditore russo, che ha lanciato il primo Ziferblat nel suo Paese e poi ha deciso di estendere l’idea nella capitale inglese. Oggi ce ne sono nove. “Nei nostri caffè ognuno può fare quelle che vuole: suonare un pianoforte, scrivere un libro, dialogare con amici, prepararsi un drink. C’è pure chi lava i piatti. Proprio come se stesse a casa sua”. L’iniziativa piace molto anche ai londinesi e Ivan Mitin sogna in grande. Prossima apertura prevista: San Francisco.

http://ziferblat.net/en/

A cura di Beatrice Perazza


GROOVE A cura di Alberto Lelii

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PARTY ZONE

SBRACCIA Sbraccia,grande appassionato di musica,entra ad esibirsi all’età di diciotto anni nella discoteca GODÀ (ex ultra violet) nel teramano al fianco del famoso dj PIRUPA. Inizia a suonare i suoi primi warm up a dj di grande calibro come : LEON-MICHEL CLEIS-FABRIZIO MAURIZI-ALEX NERI e molti altri. La sua carriera continua in giro per l’Italia,al MAGNOLIE NIGHT GARDEN di Napoli e all SUNSET BOAT PARTY nel lago Trasimeno insieme al suo amico dj NINHO . Il suo sound è composto da house e techno raggiungendo le sonorità di Detroit e Berlino,nel 2013 entra a far parte di un nuovo club alternativo e di tendenza chiamato WAREHOUSE capitanato dal dj ANDREA MATTIOLI e dallo staff DIAMOND MANAGEMENT suonando al fianco di molti dj della scena underground internazionale . SUPPORT SBRACCIA

La storia del Party Zone è per ora breve ma molto intensa. Il nostro staff è composto per intero da ragazzi che hanno sempre operato nel mondo della notte e nell’organizzazione di eventi in genere. Avendo ognuno di noi tantissime idee da voler realizzare, ci siamo resi conto che era giunto il momento di una nuova sfida: mettere al servizio degli altri le nostre capacità per poter organizzare, pianificare e gestire un evento in cui comunque la musica la faccia da padrona. Abbiamo iniziato con l’organizzazione di cene spettacolo in collaborazione con il ristorante Amasushi Club di Giulianova che, a partire dal suo titolare Dario, ha creduto in noi e, praticamente da zero, siamo riusciti ad ottenere in brevissimo tempo ottimi risultati arrivando a fare il pienone in ogni nostra serata organizzata. Party Zone è uno staff che lavora a 360 gradi nel mondo della notte ma non solo.. esso si occupa di organizzare e pianificare eventi che vanno dalla festa in spiaggia o in discoteca alla semplice festa di compleanno o matrimonio. L’obiettivo primario dei ragazzi che fanno parte del Party Zone è divertirsi facendo divertire anche chi partecipa ai nostri eventi: ogni cosa che facciamo si svolge in funzione di tutto ciò..l’amicizia che ci lega tra di noi rende il tutto molto più semplice!!Il futuro ci vede impegnati in diverse collaborazioni con importanti locali della costa; i prossimi eventi per il mese di febbraio ci vedranno impegnati il 7 da Amasushi (Giulianova Lido, TE) e il 28 all’Adriani Bistrot (c/o Cavallino Rosso di Castellalto, TE) con due cene spettacolo all’insegna del puro divertimento. Per qualsiasi informazione o richiesta di collaborazione potete contattarci ai numeri 3409156869 • 3283168151, all’indirizzo mail partyzone.staff@gmail.com e anche visitando la nostra pagina ufficiale su Facebook.



STYLE 12 A cura di Lara Labombarda

LA MODA c on t in u a a ve sti rsi di musi c a .

Dopo

il grunge,

L’HIP HOP

Sembra essere un binomio immortale quello tra la moda e musica. Lo sa bene Slimane, designer di Yves Saint Laurent, che ha riportato in passerella il grunge degli anni ’90. Ma il cambiamento è nella natura della moda. E così ora la tendenza vira verso l’hip hop, quel genere musicale che, a primo impatto, evoca il suono cupo dei bassi accompagnato dalle quelle frasi e parole che, inizialmente, sembrano non avere alcun senso logico, ma che in realtà nascondono un mondo che in molti non voglio vedere. Si presto poi a perdersi in tutti i filoni che questa cultura ha contaminato. Tra questi anche la moda. Negli anni ’80 lo street style di 2Pac., più tardi le enormi collane, l’oro e i diamanti di 50Cent fino ad arrivare alle attuali giustapposizione di maglia, velluto, pelliccia, nylon e pizzo. E’ un trend che nasce dalla strada. E la strada si sa, ama stregare i creativi. Coco Chanel e Yves Saint Laurent insegnano. Ecco allora che gli outfit diventano sportivi, bizzarri, anticonvenzionali ma eleganti: gilet in pelliccia, caban color cammello dalla linea minimal e over, skinny pants che esaltano la silhouette. Non bisogna stupirsi del successo dello stile hip hop. D’altronde sia l’hip hop musicale che lo street style sono “mode democratiche” che prendono vita da ognuno di noi, da quello che ogni giorno decidiamo di indossare, mixando, matchando e sperimentando nuovi abbinamenti.

I R E N OR MAN N I S BAR C AN O I N S I C I L I A Dolce & Gabbana racconta una storia di conquista attraverso la passerella milanese. Sicilia Normanna, a cavallo tra XII e XIII secolo. La sensazione di ritrovarsi in un passato lontano, quello de “ i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese “, citando L’ Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Alla corte di Dolce & Gabbana si festeggia e la passerella è il luogo dove dare inizio alle danze. Sudditi privilegiati coloro che possono assistere a questo evento-spettacolo. I Re calcano la passerella ornati dalle loro corone, avviluppati in sontuose pellicce che richiamano il freddo delle loro terre di origine. Gli “ uomini del Nord “ sono combattenti e seguono i propri ideali: Stefano Dolce e Domenico Gabbana rappresentano l’essenza maschile in tutta la sua forza. La cotta diventa una giacca ricamata, le scarpe, i guanti e i cappucci pezzi perfettamente assemblati dell’armatura moderna. Borchie metalliche intarsiate ad arricchire i tessuti degli abiti che come lame di una spada fendono l’aria. I colori raccontano la storia. Verde bottiglia, marrone, nero, bordeaux, blu e grigio a tracciare i contorni di un notturno paesaggio boschivo intriso del sangue delle battaglie. Una Sicilia conquistata, ma non per questo privata della propria identità. Gli abiti di seta habotai sprigionano lucentezza e calore, come caldi raggi di sole. Due culture che si contaminano, fusione perfetta per esprimere quello che è stato e quello che sarà. A cura di Giulia Luciano



. ..I L L OOK D E L ME S E

FASHION A cura di Catia G.

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GIRL: Il look proposto questo mese per voi Girl è molto easy e mi piace chiamarlo “rock chic look” ! Jeans skinny in denim scuro, top-camicia white con alamari in pelle sulle spalle e sopra blazer monopetto color corallo. Come accessori ho scelto: cappello bombetta in feltro black, stringate Oxford con lacci nastrino e bag Candy in pvc nei colori corallo e black. I bijoux: orecchini bottone “Chanel” gold, polsino bracciale in pelle rivestito da catene e anello con pietra nera o meglio chiamata “black star” !!!

Per qualsiasi aiuto e consiglio www.catiag.it - CatiaG stylist


SEXXX A cura di Wo

Manichini AMERICAN HAPPAREL non depilati in vetrina a NEW YORK Sembrerebbe che il marchio americano American Apparel abbia lanciato una campagna pubblicitaria per il ritorno dei peli pubici, come lasciano fortemente intendere le vetrine dei negozi di New York con alcuni manichini. E’ il ritorno di una tendenza o un semplice colpo di marketing? Da anni la moda impone una depilazione quasi estrema per le donne. A quanto pare, American Apparel, fedele alla sua reputazione di marchio precursore e noto per le sue campagne provocatrici, ha deciso diversamente. Un negozio newyorkese del brand ha deciso di esporre nella sua vetrina dei manichini molto pelosi. Sono tre, indossano un intimo trasparente e non c’è spazio per l’immaginazione, i peli ci sono. Ma il brand americano non è l’unico, un articolo del molto affidabile New York Times pubblicato a dicembre, annunciava già il ritorno di questa tendenza nei prossimi mesi. Quindi, le donne inizieranno a trascurare la depilazione e sosterranno un ritorno del pelo pubico naturale? Intanto alcune attrici si sono interessate all’argomento, come Camero Diaz che nel suo ultimo libro intitolato “The Body Book” fa l’apologia dei peli e considera la depilazione totale “un’idea folle”. Insomma, gli influencers sembrano d’accordo sulla tendenza.

BOY: L’ outfit proposto questo mese per voi Boy è d’impronta casual, curato e trendy! Iniziamo a sfoggiare i colori, almeno per quanto riguarda gli accessori, proponendovi sneaker e cinta colorati da abbinare su camicia in denim stone wash e pantalone chino in tinta grigiastra. A completare ho scelto: pashmina texture mimetica a toni grigi, occhiali retrò in acetato tartaruga e profumo “Wood” dalla fragranza legnosa aromatica essenzialmente maschile. Non manca il tocco i-Tech con i nuovissimi “phone watch”.


CLAVER GOLD A cura di Solidea Ruggiero

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RECENSIONE ALBUM MR. NESSUNO - Claver

Gold a cura di Solidea Ruggiero (autrice di IO CHE NON CONOSCO LA VERGOGNA - EDICOLA EDICIONES) La prende, la mastica, la ingoia, non te la imbocca la rima, e quello che c’è in mezzo al flow è tanta roba, che ha un peso, che non ammicca, è cruda e segna a ogni traccia. E’ un album duro e puro Mr Nessuno, uscito il 21 dicembre per la Glory Hole Records e Claver Gold si racconta in tutto: affamato, spietato, autocriticandosi ad ogni cambio di beat, mettendo distanza sulla finta scena rap, dove tra pacche e il gioco tra chi ha lo sponsor più figo e il “video che ti finanzia papà”, lui prende il suo posto e mette un punto, come nel singolo che dà il titolo all’album: “IN QUESTA SCENA DI PAGLIACCI IO SONO MR NESSUNO/ MANGIANO TUTTI DAL MIO PIATTO NEL MOMENTO OPPORTUNO/CERCO SOLO UN BUON MOTIVO PER LASCIARLI A DIGIUNO”. Diciassette tracce che navigano seguendo dritte la migliore tradizione scritta del rap italiano, in un mood misurato e concentrato, come se certe immagini abbiano bisogno della ripetizione marcata per rimanere dentro. E’ una carrellata di argomenti a cadenza di sequenze, raccontate in maniera quasi cinematografica, pieno di scatti e di citazioni letterarie da Mr

Nessuno, al Minotauro, a Licini, Pellico, che si affacciano come visioni, con un ritmo e una dinamica graffiante e calibrata, senza mai toccare il banale anzi, raggiunge a volte lirismi inaspettati come quando si racconta in Ground Soul “con fastidiosa boria racconto la mia storia, non è l’invidia ma l’accidia che arriva e mi ingoia, mangia sorrisi come i figli Saturno di Goya” . Uno dopo l’altro, pezzi come schiaffi a mano aperte, tesi, onesti e come dice in Che peccato, “La mia tragedia riserva un finale a sorpresa, converto il detto: “l’attacco è la miglior difesa”; perché non sbava Claver, è attento, scrive arrabbiato ma rimanendo sempre solido, si dichiara netto, si mette contro, rilancia verso l’ipocrisia della società, ce l’ha con chi si finge altro, con chi si veste d’amico e centra in pieno tutto, lasciando il resto in secondo piano, col sentimento assoluto sin dall’Intro “MUOIO QUANDO MI INNAMORO ED AMO SOLO QUANDO MUOIO/ E LO ZENIT DEGLI ZERI DOVE VOLA L’AVVOLTOIO”. Mr Nessuno è la conferma che nel rap c’è gente come lui che non chiude solo una rima, che non cerca solo i cori, ma va oltre e si chiama autore, e butta giù versi senza paura di essere complesso, sputa carattere e afferma il suo stile senza bisogno di fare sculettare nessuno e rimanendo comunque al centro assoluto nel panorama del rap di oggi. C’è un sacco di vita sporca in questo album e in qualsiasi cadenza la parola di Claver è la protagonista, è sempre scandita, ferma, chiara, non si nasconde ma afferma a qualsiasi ritmo ed è messa in luce senza vergogna, con una psicologia di versi e domande che dimostra quanto questo disco sia maturo. Il tutto accompagnato da un sound potente e mai scontato, curato dalla produzione per la maggior parte di Xxx-Fila, ricco di diverse collaborazioni, riferimenti e tributi musicali che vanno dai migliori suoni soul, blues, a chitarre psichedeliche e bassi di pancia e casse dritte che sfondano in un’atmosfera da viaggio, come se ogni traccia fosse una stanza a parte e aperta, e in ognuna un mondo che suona un senso.


BIOGRAFIA: Classe 1986, Claver Gold (all’anagrafe Daycol Orsini) nasce in un quartiere popolare di Ascoli Piceno, ultimo di 5 fratelli. Scopre presto il writing e le peggiori vernici da marker, per poi dedicarsi anima e voce al mcing, dalle battle di freestyle ai primi album. Dal 2007 vive a Bologna, dividendosi tra l’Accademia di Belle Arti e i palchi dei Centri Sociali. Lirica e poetica sono le caratteristiche che lo contraddistinguono, riuscendo a stringere un forte legame empatico con l’ascoltatore grazie a testi ricchi di immagini ed a storytelling dettagliati e passionali. La sua discografia comprende : OLD FASHION 2006 • CLAVER GOLD è USCITO DAL GRUPPO 2009 • SENSEI 2010 EP • SOLO UNA BRUTTA STORIA 2011 EP • TARASSACO*PISCIALETTO 2012 Ha collaborato con i seguenti artisti:WORD, RISCHIO, MURUBUTU, BRAIN, DJ LATO, LORD MADNESS, FUOCO NEGLI OCCHI, SHEZAN IL RAGIO E’ fuori il suo ultimo video “Mr. Nessuno” che da il nome al suo nuovo album, prodotto da Glory Hole records.


EL E K T R O N I K

MUSIC A cura di Stefano Marrancone

DISCLOSURE - SETTLE

I fratelli Guy e Howard Lawrence in Inghilterra non hanno ancora raggiunto l’età legale per comprare alcolici al supermercato, e Settle è il primo album di una carriera ancora tutta da scrivere, tuttavia un debutto del genere lascia difficilmente immaginare che si tratti solo di un fuoco di paglia. Il loro sound è spiccatamente incline alle sonorità house anni ‘90, sulle quali si stagliano metriche e versi dell’ R’n’b più contemporanea: elementi che ritroviamo sin dall’opening “When a fire starts to burn”, che ci immerge da subito in una dimensione ghetto-dancefloor che fa da sfondo ai pressoché 60 minuti restanti. Raccomandato ad un pubblico adulto.

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MODERAT - II

Nel panorama della musica elettronica berlinese godono ampia fama i Moderat, un progetto nato dalla fusione del duo Modeselektor con Apparat. Sono passati ben quattro anni dall’uscita dell’ononimo album di debutto del trio che, in costante ascesa mediatica, ha continuato a far parlare di sé grazie alle diverse collaborazioni con artisti di fama mondiale, fruendo quindi di una buona considerazione sulle maggiori riviste specializzate di musica. II, il loro disco di ritorno è una produzione d’eccellenza, capace di evolvere lo stile techno delle origini in una miscela di elettronica e soul perfettamente riuscita. Un ascolto che consiglio a tutti gli amanti della Berlin lifestyle.

SIRIUSMO - ENTHUSIAST

Moritz Friedrich, in arte Siriusmo, è un carissimo amico dei sopracitati Modeselektor. Pare infatti che il duo tedesco, ammaliato dalla genialità musicale del ragazzo, abbia esercitato pressioni alla Monkeytown Records, loro etichetta discografica, affinché questa avesse prodotto il giovane talento. Così è stato. Enthusiast è il suo terzo lavoro in studio, e Siriusmo entra a far parte della cerchia dei producer più influenti dell’elettronica europea: ritmi dubstep e downtempo si susseguono in un fluido incalzare che non lascia respiro all’ascoltatore,cui può riconoscere chiare influenze di Mr. Oizo e Daft Punk. Ed è proprio ai fan di questi ultimi che suggerisco questo album.


S U P E R S ONIK

Full immersion nella house / techno moderna. Perché non c’è modo migliore di giungere freschi e sani alla prossima primavera.

LONE - GALAXY GARDEN

MOUSE ON MARS - WOW

A volte può accadere che una copertina riesca a rendere il concetto di un album meglio di quanto possa farlo una recensione di un autorevole critico musicale: questo è uno dei casi migliori. E non essendo io un critico (e meno che mai autorevole), mi limito a dire che vale proprio la pena ascoltare questo eccentrico lavoro di Matt Cutler, capace di addensare musica rave 90’s e techno europea in un brodo musicale che sembra fregarsene delle tendenze minimaliste proprie della musica elettronica moderna. Garantito un fantastico viaggio psichedelico multicolore per tutte le famiglie.

Da ogni nuova uscita dei Mouse On Mars non si sa mai cosa ci si può aspettare: questo ultimo album non fa di certo eccezione. WOW è concepito in 13 mini-tracce, nelle quali ritroviamo le impronte di stile techno e kraut-rock che hanno caratterizzato la discografia trentennale di questo duo, ma stavolta con un tocco di acid e bass music in più. Registrato in sole due settimane, Wow è molto più di un semplice album: è una cavalcata che parte dalle radici della musica elettronica fino a giungere alle avanguardie moderne, e pertanto l’ascolto è consigliato ai soli cultori di questo genere.

• Free press • distribuito in oltre 300 locali della provincia di teramo

VISIBILITY + BUSINESS =

info: 346.5964011 • 349.6949456 E-mail: aga@aruba.it


SNEACKERS A cura di Alberto Lelii

MI P AC H A 20

S AINT LAURENT SL IP-ON Sembra proprio che le slip-on abbiano fatto il botto. Non solo le classiche Vans, che si rinnovano frequentemente con nuove versioni e nuove collaborazioni, ma anche le grandi griffe hanno sempre più spesso un occhio di riguardo per questa comoda tipologia di sneakers. Saint Laurent non è da meno e ha realizzato delle skate slip-on in tre versioni: una in tela fucsia con stampa “palm”, una in tela metallizzata argento con paillettes e l’ultima, la più rock, in pelle nera tempestata di piccole borchie.

Una storia che sembra meravigliosa sotto tutti i punti di vista. Innanzitutto bella, dal punto di vista estetico, perchè basta guardarle per innamorarsi di queste scarpe con inserti di tessuto peruviano. Si chiamano Mipacha , l’azienda ha sede ad Amsterdam, mentre tutta la produzione ha sede in Perù a Cuzco dove l’azienda impiega personale locale di fatto garantendo una produzione ‘commercio equo’. Dulcis in fundo, il 10% del ricavato viene impiegato per sostenere progetti benefi per la popolazione di Cuzco.

CONVER SE ALL STAR limited

VALENTINO GRAVANI

edition

VANS VAN DOREN

Si sa in casa Converse c’è spesso fermento anche per quanto riguarda le collaborazioni, questa volta tocca a Stussy. Questa volta il brand californiano ha voluto presentare una versione deluxe della popolarissima Converse.La caratteristica principale è in assoluto la tomaia in pelle in stile coccodrillo, il motivo non è solo stampato ma è addirittura in rilievo. Una vera novità. Ritroviamo poi il classico logo “Stussy No. 4’’ sulla linguetta della sneakers e per finire soletta custom.


A DID A S O R IG INALS S TAN SMI TH 2014:

I L RI T OR NO DI U N MITO Una scarpa che ha fatto la storia del brand, con un debutto sui campi da tennis che risale ormai agli anni 60. Di certo, senza alcun dubbio è una della sneakers più celebri di tutti i tempi con oltre 40 milioni di paia vendute. Una curiosità per chi non lo sapesse questa scarpa prese il nome Stan Smith intorno agli anni 70 e cioè una decina d’anni dopo la sua nascita, nel momento in cui l’omonimo giocatore americano firmò il suo contratto con Adidas. Fu la prima scarpa da tennis performante creata interamente in pelle. Tanto famosa quanto semplice, di certo sta proprio nella linearità e nella semplicità la sua forza dopo tutti questi anni. Oggi torna in commercio senza perdere i suoi tratti distintivi, ecco quindi una scarpa con un “white lather pack” composto da 3 modelli con heel tab in verde, rosso e blu.


TECH A cura di Alberto Lelii

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TECH NEWS: POL AROID C 3 C AME RA C UBE La C3 camera cube è una fotocamera piccolissima di forma cubica e della misura di 35mm. Il sensore fotografico è di 5 megapixel e registra anche filmati in HD. La memoria a micro SD vi permetterà di fare foto e registrare fino a 32 gb. La C3 è inoltre impermeabile fino a due metri di profondità. Lo stile, i colori e le bande tipiche Polaroid contribuiscono ad arricchire di fascino questo prodotto.

L ’ A L T O P A RL A N T E P IU’ POTENTE N E L L A SUA C A T E G O RIA Dato che le dimensioni contano quando si parla di prestazioni audio, WAE NEO offre un involucro sonoro abbastanza ampio da assicurare una risposta ai bassi e una potenza in uscita eccellenti (30 W di picco di potenza), tali da far impallidire, al confronto, tutti gli altri altoparlanti nella sua categoria di prezzo: al di sotto dei 200€. Tuttavia, il profilo e il design di WAE NEO lo rendono comodo da portare sempre in giro con te, grazie soprattutto alla sua utilissima maniglia. Non resta che preparare i cocktail, abbassare le luci, avviare la musica... e il tuo prossimo ritrovo tra amici a casa si trasformerà in una festa realmente indimenticabile!

R A C E YOUR SE L F P E R GOOGL E GLA S S Lo abbiamo sospettato non appena Google ha reso noto il progetto dei Google Glass che saremmo entrati prepotentemente nel futuro. Ora che questi occhiali sono realtà le aziende cominciano a realizzare progetti per portare questi occhiali nella realtà del nuovo millennio. Race Yourself è uno di questi prodotti. Con questa app potrete fare jogging entrando in una realtà virtuale divertente e interattiva. Uscite di casa, accendete i vostri Glass, fate partire Race Yourself e di fronte a voi avrete la proiezione delle vostre statistiche di corsa, del percorso e di altre persone che come voi usano i Glass con l’applicazione. Sul percorso a piedi o in bici per stimolarvi a dare di più potrete incontrare dei personaggi virtuali alquanto strani. Potrete seguire inoltre compagni di corsa virtuali per cercare di tenere il passo e migliorare le vostre prestazioni.



TRENDUP A cura di Beatrice Perazza

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SU P E RD U P E R Superd il nuovo progetto nato con l’intento di sperimentare nuovi materiali inusuali per il cappello. Rielaborazione di forme pop permettono alle texture e al colore di avere un ruolo protagonista nella collezione, a fare la differenza inoltre sono i dettagli da sempre al centro dell’attenzione per il brand SuperDuper.Tra i materiali scelti per questa linea troviamo rete da sdraio, pelle a specchio, seta da cravatta, tessuti per ombrelloni, juta, pizzo in plastica e molto altro il tutto scelto per stupire e dare un look nuovo davvero interessante.

CO OL A N D F U N N Y H AN D BAGS ! Cosa è la Moda, se non un mezzo attraverso cui esprimere la propria personalità, anche giocando e divertendosi un po’? In questo style-snack abbiamo selezionato per voi delle spiritosissime ed originali borse “very cheap“, per sdrammatizzare i look più monotoni o semplicemente per stupire e perché no…stupirsi, creando outfit diversi e stravaganti. Regina indiscussa di questa tendenzava è la Perfume bottle bag in plexi trasparente di Chanel, che sta riscuotendo un enorme successo tra il pubblico fashion.

G O D L O V E S ZA N N E D I KASUN La collezione God Loves Zanne di Kasun prende ispirazione da vampiri e creature soprannaturali che hanno vissuto in mezzo a noi all’insaputa della maggior parte degli esseri umani e dalle idee mitologiche che circondano questi racconti.


DIOR SO RE A L Con la loro forma pantos rivisitata, gli occhiali da sole “Dior So Real” della sfilata Estate 2014 coniugano armoniosamente linee strutturate e spirito couture. La montatura, leggerissima, è in acetato nero e dettagli in metallo nero. Le lenti semi-specchio argento assicurano una protezione UV 100%.

SUPE R - M E T R O P O L I S La nuova collezione Metropolis è un omaggio di SUPER al film storico di Fritz Lang ed insieme allo stile degli anni 20. La collezione vede, tra gli altri, i già conosciuti modelli Ilaria e America in oro e argento, ed anche Racer e Lucia, ispirati all’Art-Deco, e realizzati in acetato opaco, crystal e con finiture argento. Un inno alla elegante stravaganza, nella sapiente combinazione di materiali e colori.


LIVE A cura di Beatrice Perazza

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SENSITIVE TO SOUND I Sensitive To Sound nascono dalla passione di quattro ragazzi amanti del suono Funky Blues Hendrixiano di moda negli anni 60/70. Uniti da questa passione Andrea Marcantonio (drummer) Riccardo Falconi (bass) Stefano Catalli (second guitar and voice) Lorenzo Sgattone (first guitar and solo) sostituito momentaneamente da Antonio Cupaiolo. I quattro ragazzi si sono ritrovati casualmente in una sera d’estate in spiaggia ognuno con i rispettivi strumenti da li nacque la loro prima jam session prolungatasi fino ad ora ad un anno e mezzo di distanza dal primo incontro. Varie apparizioni accompagnano il gruppo Teramo, Mosciano, Bellante, Giulianova (scelti per la notte bianca) e partecipazioni a vari concorsi. I Sensitive promuovono un genere tutto nuovo e innovativo mescolando influenze Rock e Funky passando per la via del Blues e dello Psychedelic promuovendo loro pezzi e inediti del tutto innovativi.

I TRASCURABILI I Trascurabili sono un gruppo punk teramano nato nel 2009. Il nome della band che potrebbe sembrare autoironico, e in parte lo è, prende spunto dall’appellativo che l’élite mondialista che governerebbe il mondo usa per definire quella parte di popolo all’oscuro di tutto quello che succede sopra le loro teste, sacrificabile a un più alto scopo: trascurabile appunto. La loro musica spazia dal rock al punk, passando per l’hardcore e il blues, senza mai perdere l’acustica grezza e aggressiva che li contraddistingue. I live sono un delirio assicurato, pieni di imprevisti, grinta e divertimento secondo il motto «Fanculo qualsiasi tecnica, ciò che importa è l’anima di chi suona e non la qualità dello strumento». Amplificatori al massimo volume, chitarre distorte e percussioni fanno da base ai loro testi di denuncia e disprezzo verso la società odierna. Il loro primo disco esce nel 2012 e si chiama “stop N.W.O.” Attualmente sono in fase di registrazione del loro secondo disco previsto per l’uscita in estate. I Trascurabili


Gramsci, 70 - Giulianova • Tel.324.5865552 POMODORO BASILICO nasce dall’idea di proporre prodotti del forno, dalla pizzeria all’antica panetteria, fatta di prodotti, profumi e sapori della tradizione artigianale italiana, in un unico spazio in cui aspetti di antica memoria si amalgamano felicemente in ambientazioni moderne e confortevoli. Un mondo suggestivo in cui l’artigianalità caratterizza tutto il percorso produttivo: dall’utilizzo delle migliori materie prime, alla sperimentazione di ricette originali, alla lievitazione naturale. Il locale dispone di un ampio banco espositivo con un vasto assortimento di focacce speciali, pizze, pani tradizionali,croissant, crepes, biscotti, così come torte e dolci tipici. Aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 22.00 POMODORO BASILICO offre per chi lo desidera servizio di catering e buffet.

CORNETTERIA • PUNTO PANE • KEBAB

La Tavernetta

proprio in Piazza Fosse Ardeatine, pieno Osteria la Tavernetta è un grazioso ristorante in posizione strategica posta del ristorante. Osteria la Tavernetta, titolare e chef Loris, di un’idea da fa anni 11 centro di Giulianova Lido. Nasce menù fissi, oltre che un luogo dove a anche grazie si caratterizza come luogo ideale per una veloce pausa pranzo, di qualità. Cucina di mare con prodotti do degustan curata molto location una in le incantevo passare una serata rigorosamente artigianali. Non liquori i pasto fine a perdere non Da antipasti caldi e freddi, gustosi primi e grigliate. resta che prenotare….l’Osteria la Tavernetta! Chiuso il lunedì a cena. Giulianova Lido, Piazza Fosse M. Ardeatine 25 • Tel.347.0733726

Piazza Buozzi 61• Giulianova • Tel. 346.6 48 4938 L’Angoletto è un piccolo ristorante situato in pieno centro storico a Giuli anova paese. Il menù, esclusivamente propone i migliori piatti tipici della di pesce, tradizione marinaresca. Le pietanze sono semplici ma servite e rifinite in molto delicato. La conduzione fami modo liare del ristorante permette di offrir e un ottimo rapporto qualità-prezzo amanti del baccalà le proposte sono . Per gli varie grazie alla signora Manuela in cucina. Aperto tutti i giorni a cena e la domenica a pranzo. Chiuso il lunedì


MOVIE A cura di Martina Garino

C.R.A.Z.Y.

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Il merito del regista canadese Jean Marc-Vallée è di essere riuscito a parlare di temi come l’omosessualità, le difficili relazioni familiari, l’accettazione di se stessi con una forma narrativa completamente nuova soprattutto grazie all’uso sapiente della musica (protagonista non secondaria) e degli ideali degli anni 60 e 70 di cui essa è stata portavoce. Il film segue le vicende di una bizzarra famiglia canadese focalizzando l’attenzione soprattutto sul percorso di trasformazione di Zac alla ricerca della sua vera natura. La sua evoluzione porterà scontri, dolori, rotture, riconciliazioni sia con la famiglia, che con le istituzioni e con la società in generale. Un lungometraggio divertentissimo ed intelligentissimo capace di suscitare riflessioni importanti. Contiene uno splendido omaggio a David Bowie imitato in una scena dal protagonista sulle note di Space Oddity. Da non perdere.

HASHER E’ STATO QUI’ Opera prima del regista Spencer Susser che, nonostante la produzione indipendente, vanta un cast d’eccellenza tra i quali spiccano Joseph Gordon-Levitt e Natalie Portman. Uno stranissimo indie-movie che racconta la storia di T.J., un giovane ragazzino che in seguito alla morte della madre vive allo sbaraglio insieme al padre vegetale che va avanti grazie agli psicofarmaci e alla nonna ormai anziana. La vita di T.J., già triste e disorientata, verrà messa a dura prova quando irromperà Hesher, un giovane metallaro, sporco e maleducato, porn-addicted e senza scrupoli che stravolgerà ulteriormente la sua esistenza. Una dark comedy che non è per tutti... perchè? Perchè Hesher è uno stronzo ed è impossibile non detestarlo dall’inizio alla fine! Tuttavia è solo grazie a questa folle presenza anarchica che dopotutto, le cose sembrano ricominciare ad andare bene. Un film che soprattutto gli amanti dei Metallica e dei Motörhead non possono farsi sfuggire.

BLUE VALENTINE Il titolo che Derek Cianfrance ha scelto per questo suo secondo lungometraggio è un chiaro omaggio a Tom Waits che nell’omonima canzone raccontava la storia triste di un grande amore ormai finito ma ancora così vivo e doloroso nei ricordi. Tuttavia Blue Valentine è un film che ha poco a che fare con l’amore ma racconta in modo reale e drammatico la relazione tra Cindy (Michelle Williams) e Dean (Ryan Gosling) dal momento in cui tutto comincia al momento in cui tutto finisce. Grazie ai continui flashback e ad un elaborato gioco di parallelismi tra ciò che è stato e ciò che non è più, tra la magia del passato e del dolore presente, lo spettatore ripercorre le tappe salienti di questa relazione cercando di captare i frammenti in grado di spiegare la preannunciata separazione. Eccellente la colonna sonora che fa da cornice.



DESIGN A cura di Alberto Lelii

S ME G 5 00 30

estrosamente URBAN STY L E La Lime MINI Folding Bike è una bicicletta pieghevole, compatta e versatile.Dall’estroso e accattivante color lime, questa 2 ruote oltre a rendere il ciclista particolarmente “visibile” agli automobilisti, è l’ideale per ravvivare le grigie strade metropolitane che, principalmente per necessità lavorative, bisogna percorrere ogni giorno.Si può piegare e portare su treni e autobus agevolando e migliorando non di poco lo stressante tram tram casa-lavoro-casa del tipico pendolare. Con un telaio in alluminio, la bici pesa solo 11 kg, ha una trasmissione di cambio con 8 velocità, ruote da 20 pollici, una confortevole sella gel e un adattatore KlickFix pre-installato sulla ruota anteriore che permette di fissare per esempio una borsa. E’ dotata

inoltre di una pompa ad aria integrata nella sella in modo da essere sempre pronta per l’uso e, nello stesso tempo, ben nascosta per evitare furti. Il rivestimento della catena in Teflon rende la stessa particolarmente facile da pulire. La caratteristica più rilevante resta l’ingegnoso meccanismo pieghevole: in pochi secondi, gli utenti possono piegare traversa della bici e manubrio; abbassare i pedali e il sedile permettendo a questa 2 ruote MINI di essere riposta facilmente.

Due eccellenze del made in Italy per un’idea inedita. Smeg e Fiat fondono linee e funzioni in un nuovo, straordinario oggetto della linea FIAT 500 Design Collection: Smeg 500, un frigorifero con scomparto a temperatura moderata, in forma di cofano.


I RITRATTI C O N L E MUSICAS S E T T E : l’arte di

Benoit Jammes

I “ritratti di musicassette” dell’artista inglese Benoit Jammes sono quadri che gli appassionati di musica appenderebbero volentieri in casa. Sono 13 e tutti fatti a mano. Protagoniste assolute, all’interno di una semplice cornice di legno, le musicassette, trasformate di volta in volta in “locandine” di film popolari - Rambo e Kill Bill - in simboli della cultura hip-hop, e persino in ironiche “scene” di film vietati ai minori


HIPSTER A cura di Martina Garino

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REVI V AL Il termine Revival indica un fenomeno che nasce quando un gruppo di nostalgici decide di attingere al repertorio del passato per rispolverare tendenze e mode da riportare al presente filtrate attraverso una moderna sensibilità. Sebbene non esista un metodo che regoli questo ritorno, talvolta è possibile trovarsi di fronte al Revival che non ci si aspetta! Da qualche tempo infatti pare essere tornato di moda un gioco che nell’immaginario comune è lontano anni luce da tutto ciò che fa tendenza, ma la cosa ancor più inaspettata è che sarebbero proprio i giovani coloro che ne stanno fomentando la rinascita. Parliamo del gioco delle bocce! Ebbene, se siete tra coloro convinti che questo passatempo sia ancora confinato esclusivamente ai lidi marittimi o ai circoli degli anziani, dovrete ricredervi perchè non solo le nuove generazioni hanno ripreso ad affollare le ormai dismesse bocciofile cittadine ma sembra che anche professionisti e personaggi famosi abbiano cominciato a nutrire una nuova attenzione per questo sport. Pur essendo un gioco tipicamente italiano, i fautori di questo revival sono gli Hipster di Brooklyn, artefici di tutte le più importanti tendenze vintage dell’ultimo decennio. Un revival dunque avvenuto in America dove i nostri nonni importarono questo gioco alla fine dell’Ottocento e presto tornato di moda anche in Italia, in particolare a Milano dove, dopo quasi un ventennio di chiusura battenti “La Balera dell’Ortica” (www.labaleradell’ortica.com) ha ripreso vita. Le titolari di questo ritrovo, grazie a concerti, workshop ed intelligenti scelte di marketing sono riuscite ad attirare in modo inaspettato un gran numero di giovani dando vita ad un fenomeno bizzarro ma allo stesso tempo straordinario. Bizzarro perchè è inusuale che due generazioni cosi lontane come quella degli over 70 e quella dei loro nipoti, possano

ritrovarsi insieme a sfidarsi e a condividere lo stesso divertimento. Straordinario perchè è toccante pensare che nell’epoca attuale, due realtà cosi diverse abbiano potuto incrociarsi trovando questo particolare punto di contatto. Tuttavia, non è necessario abitare a Milano per andare a curiosare cosa fanno insieme nonni e nipoti poichè il gioco si sta velocemente ridiffondendo su tutta la penisola. E’ possibile per esempio fare un salto a Torino alla “Mossetto” per vedere studenti universitari che non solo sfidano i pensionati a bocce, ma pranzano con loro e si divertono insieme durante le serate danzanti con i dj del collettivo “Avanzi di Balera”. Ma anche a Roma, Bologna, Genova ecc... dove tutti i vari circoli bocciofili che sembravano ormai destinati a morire stanno riprendendo la loro tradizionale attività integrandola spesso con concerti indie-rock per soddisfare anche i gusti dei piu giovani. Sebbene gli accostamenti che ne conseguono appaiono talvolta distanti e azzardati, il ritorno di questo gioco che era ormai demodé, ha permesso non solo di riscoprire divertimenti tradizionali che sarebbe un peccato perdere ma ha dato vita alla rinascita di spazi dove il vecchio può convivere col nuovo e dove le tradizioni possono incontrarsi con la modernità favorendo un confronto tra due mondi che, accorciate le distanze, hanno molto da insegnarsi l’un l’altro.






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