Rollup maggio

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C O NVERS E I CONE POP! Eclettico come pochi, Andy Warhol ha saputo sfruttare tutta la sua creatività, riempiendo gallerie d’arte di…barattoli di pelati e ritratti di Marilyn: e perché non sfoggiarli sull’iconica CT All Star oppure su una linea di abbigliamento apposita? Converse ha lanciato, per chi se lo fosse perso, la nuova capsule collection ispirata al celebre Andy Warhol, padre della Pop Art. Secondo Andy Warhol “l’arte” andava consumata come qualsiasi altro prodotto commerciale. Ed è proprio quello che Converse ha cercato di fare: traslare il genio di Warhol sulle proprie scarpe, rendendo l’arte facilmente fruibile a qualsiasi tipologia di cliente, alla massa. Così, la collaborazione dell’artista e di uno dei marchi più eminenti del mondo del fashion business ha dato vita a qualcosa di straordinario, una fusione tra arte e moda sulla scarpa icona e pietra miliare della linea Converse: la Chuck Taylor. Parte dei proventi di questi imperdibili modelli, creati in collaborazione con la Andy Warhol Foundation, andranno, poi, proprio alla Fondazione, che da sempre supporta e sostiene lo sviluppo delle arti visive.

SUN68 LANCIA LA SUA PRIMA COLLEZIONE DI SNEAKER Per la prossima estate, il giovane marchio italiano Sun68 lancia la sua prima collezione di scarpe. Una linea di sneaker composta dai modelli Runnig Shoe e Cotton Running Shoe offerti con una combinazione di tessuti e fantasie ben assortite, che spaziano dalla tinta unita ai colori fluo, fino ai dettagli in camouflage. Pensati per uomo e donna, i due modelli si collocano sulla scena sport casual chic, proponendo una collezione di scarpe dal design originale ed innovativo. Una scarpa formata con una suola in poliuretano espanso con battistrada antiscivolo per aderire perfettamente al terreno anche in condizioni di terreno scivoloso e bagnato.

OSIRIS LUMIN Osiris Lumin. Classico skate styling. Pelle scamosciata e rinforzata per una maggiore durata con una aggiunta di styling non indifferente. Rinforzi anche nelle aree di maggior abrasione, tradizionale linguetta e collo imbottito per il massimo comfort. Non vi resta che skateare.

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OP E N IN G CEREMONY PRESENTA UNA NU O V A COLLABORAZ I ONE CON VANS Questa volta parliamo di slip-on in pelle, con una stampa effetto coccodrillo, lucertola e i cosiddetto pattern a caviale. Materiali premium, e la suola laterale a contrasto leggermente rialzata rispetto al solito, più la targhetta Opening Ceremony aggiuntiva sul tacco. Disponibili in colori accesi come il verde-bianco e l’azzurro oppure negli immancabili all-black and white–black.

Situato nel centro storico di Giulianova, il Ristorante L’Angoletto è rinomato per la sua cucina marinara di qualità. Piatti tipici della cucina abruzzese a base di pesce fresco. Oltre ai crudi potrete trovare un’ampia scelta di primi piatti, un’ottima frittura e baccalà. Solo pesce fresco acquistato quotidianamente dai migliori fornitori ittici della regione. Aperto a cena, il ristorante mette a disposizione degli ospiti anche una discreta selezione di vini oltre alla birra artigianale. Posti sia dentro che fuori all’aperto, direttamente sulla bella Piazza Buozzi!

Piazza Buozzi 61 • Giulianova Alta info 346 6484938 • 388 1929922 www.paginegialle.it/ristorantelangolettomarevino






RI T A L YNCH CI AP RE LE P ORTE CON S G U A RD O A M M I C C A N TE AL MO N D O ETER EO E E TERNAMENTE FA S C I N O S O D E L BU RL E S Q U E . Ciao Benedetta, ti ringrazio per la disponibilità ed è davvero un piacere intervistare un’artista completa ed eclettica come te con cui ho avuto il piacere di collaborare. I lettori di RollUP sono pronti a essere introdotti grazie a te nell’accattivante mondo del Burlesque. Come prima domanda non potevo non chiederti, puoi spiegarci cos’è il Burlesque? Il B urlesque è un un qualcosa di bello. Potrei dire che è un’arte performativa, che non è un strip o che è una performance teatrale mista alla danza, ma adesso come adesso direi che a rappresentare il burlesque sia il concetto di “Bello”. Ma non bello come verità assoluta, il bello che è soggettivo. Hai presente il detto: “Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”? Ecco, credo che il burlesque sia questo, ovvero il nostro bello individuale esplicitato agli altri, indipendentemente dal fatto che una si tolga o meno i vestiti. Ci racconti qualcosa di Benedetta Barlone? Benedetta è un’attrice, una cantante e una modella, si divide tra queste tre cose e spero continui a farlo per molto, per riposarsi c’è sempre tempo. Come, quando e perchè ti sei avvicinata al mondo Burlesque? Ho iniziato come modella Pin-Up, genere non troppo conosciuto all’epoca in Italia e dalle icone da calendario anni’50 alle showgirl il passo è breve. Feci il provino per Lady Burlesque, primo talent di Sky dedicato a questo mondo e fui presa. Modella attrice e burlesque performer e tanto altro...cosa rende il tuo lavoro unico? Il fatto che io sia regista, sceneggiatrice e attrice del mio spettacolo. Non è da tutti riuscire a portare in scena una propria idea dall’inizio alla fine. Quando è nato e come hai vissuto la creazione del personaggio Rita Lynch? Rita è nata all’interno di Lady Burlesque, con tutto il panico che può derivare dal fatto di dover scegliere un nome d’arte all’interno di uno studio televisivo e in 2 ore! Ma a me è andata bene: una persona all’interno della trasmissine mi disse che sembravo un personaggio di un film di David Lynch (regista che amo molto) e io scelsi Rita che è appunto un personaggio di un suo film. Poi con il tempo ho capito che non potevo fare scelta migliore perchè Rita, in di “Mulholland Drive” è l’alterego della protagonista, ciò che era esattamente anche per me. Quali sono le tue aspirazioni e i futuri progetti artistici? I progetti sono in lavorazione e sono top secret (da buona teatrante sono scaramatica, non troppo, il giusto), ma posso dirti la mia aspirazione più grande che è quella di riuscire a trascinare più persone possibili nel mio mondo, non solo quello del burlesque, riuscire a coinvolgerle in quella grande magia chiamata teatro che purtroppo in Italia si sta dissolvendo Il panorama italiano come recepisce il mondo del burlesque? Lo riconosce come forma d’arte? Ormai il burlesque è molto sdoganato, basti pensare a Dita Von Teese che si esibisce nella coppa a Sanremo. Era il 2007, sono passati 8 anni e se allora qualcuno ha storto il naso, ora il burlesque non fa più paura. Naturalmente, come tutto ciò che ha un forte exploit e quindi diventa moda, la corsa a diventare “una burlesque” (ORRORE! Si dice Performer o al massimo Burlesquer) ha fatto morti e feriti, ma ora che la guerra sta finendo, sul campo rimangono solo gli impavidi....e qualche sciacallo. Nel tuo futuro ti senti proiettata in Italia o più all’estero dove hai gia avuto svariate esperienze lavorative? Il mio ultimo spettacolo è stato in Germania. Ho vissuto lì per 3 mesi, la durata del mio contratto, ed è stato orribile rendersi conto di quanto l’Italia, patria dell’arte, si stia spegnendo. Con il nostro spettacolo di Varietà andavamo in scena dal giovedÏ alla domenica e la sala era quasi sempre stracolma, le persone tornavano anche più di una volta a vedere lo show. Eravamo tutti artisti conosciuti nei nostri settori ma certamente non eravamo delle celebrità, quindi perchè in Italia a teatro io devo vedere in cartellone la faccia di uno che è solo su “Novella 2000”? Ci si può riuscire anche in Italia a non far morire l’arte, basta non arrendersi.


Ci parli delle tue esperienze trascorse partendo dalla partecipazione al primo talent show italiano dedicato all’arte del burlesque “Lady Burlesque” per arrivare all’ultima produzione “Ultimo Spettacolo”. “Lady Burlesque” è stata una bella esperienza, la mia prima volta, diciamo cosÏ, quindi lo ricordo con piacere anche se comunque essendo un programma televisivo aveva i suoi pro e i suoi contro. “Ultimo Spettacolo” di Cristiano Gazzarrini ed Enrico Savini è stata una bella intuizione, un modo diverso di vedere il Burlesque, calandolo in questa dimensione a metà tra il cinema (vengono proiettate scene che non si vedono sul palco) e il teatro (la storia viene raccontata attraverso il monologo del protagonista che parla della sua avventura con questa Diva del burlesque interpretata da Eve La Plume). Come scegli i costumi e le coreografie, a chi ti ispiri o a chi ti sei ispirata all’inizio della tua carriera? La nascita di un Act è un parto. Le mie ispirazioni principali vengono dal cinema, dalla Hollywood degli anni d’oro, ma mi piace contaminarle con il mio background, il teatro è una costante della mia vita. Ho sempre avuto una passione smodata per i vestiti, poter dare sfogo alla mia fantasia per gli show credo sia la cosa più elettrizzante, fortunatamente ho il mio costumista che da voce (in realtà un tratto di matita) alle mie idee e che le trasforma in opere d’arte. Cerco di fare, per quanto possibile, tutto da sola, anche per quanto riguarda le coreografie: pur avendo un coreografo che mi segue di tanto in tanto quando ho bisogno di aiuto, credo che una performer debba costruirsi un suo stile, proprio perchè, parlo per me, non essendo prettamente una ballerina, dei movimenti non miei sarebbero solo un copia e incolla, non li vivrei a pieno. La tua carriera è solo all’inizio sei giovanissima e hai gia un trascorso importante di collaborazioni, cosa vedi prevalente nel tuo futuro il mondo della moda o il palcoscenico? Il palcoscenico, tutta la vita. La moda non l’ho mai sognata ne tanto meno vissuta. Ho avuto il piacere di assistere al backstage di una performance e dietro ogni personaggio ci sono attenzioni minuziose per trucco e acconciature. Il mondo del Burlesque ha condizionato la tua sfera personale nel quotidiano, nell’ abbigliamento, nel make up e nelle acconciature? In realtà sono determinate passioni che sono sfociate nel burlesque. Mi piaceva l’abbigliamento vintage anche prima di iniziare a esibirmi, naturalmente poi ho affinato il gusto, ma fondamentalmente perchè con il passare degli anni si cambia e si cresce. Anche trucco e parrucco si perfezionano con il tempo, io ho sempre “rubato” molto dai set dei servizi fotografici, sono una grande scuola.


Dopo diversi anni è cambiata l’emozione che provi nel varcare la soglia che delimita le quinte dal palcoscenico? Dipende molto dal tipo di spettacolo ma c’è una costante: la Premiere. La Prima è quella cosa che ti farà sempre tremare le gambe, non importa quante prove tu abbia fatto, fino a un secondo prima che si alzi il sipario sarai lÏ a pensare “ecco adesso faccio un casino”. In Germania l’opening era affidata a me: cantavo e con una coreografia (montata da me) coinvolgevo sul palco gli altri artisti dello spettacolo. Puoi immaginare lo stato d’animo quando sai che in sala ci sono i giornalisti che devono scrivere la recenzione dello show. Passata quella è tutta in discesa e il divertimento è assicurato. Ad esempio, in una delle ultime repliche avevo fatto tardissimo nel prepararmi e mi chiamano per entrare in scena che mi stavo ancora vestendo: mi sono catapultata sul palco con una persona che mi metteva il microfono, una che mi metteva una scarpa e un’altra la giacca e ho trovato anche il tempo di ridere della situazione dietro le quinte con una mia collega. Quando ti diverti è tutto più facile. Che emozione conservi nel cuore della tua prima esibizione? Con quale personaggio hai esordito? Come hanno reagito i tuoi affetti alla tua passione per il Burlesque? Ci sono state varie prime esibizioni nella mia vita da performer, io considero la mia prima vera esibizione da professionista la “Fan Dance”, la danza con i ventagli. Quello è stato il primo act creato interamente da me, dal vestito alla coreografia. Mi sono chiusa due settimane nella palestra di una mia amica (ad Agosto!) e mi sono messa a studiare, facendomi venire le ginocchia viola e le vesciche sulle mani a forza di provare. Quella è stata anche la prima esibizione che hanno visto i miei genitori che, aneddoto divertente, quando hanno sentito annunciare “Rita Lynch” stavano andando via perchè pensavano non mi esibissi più io ma un’altra. Che rapporto hai con il tuo corpo? Sei una donna meravigliosa e la curiosità fa chiedere, diete palestra o madre natura molto generososa? Madre natura mi fa sudare fino all’ultima goccia di liquido in corpo! Scherzi a parte sono una seguace del “Mens sana in corpore sano”, stare bene con se stessi in tutto e per tutto. Non sono una malata della palestra o della dieta, cerco di tenermi in forma e di alimentarmi in modo corretto, soprattutto la seconda. Benedetta cosa puoi dirci del 16 maggio 2015? Ore 23 su Cielo, canale 26 del digitale terrestre, ci vediamo lÏ. Se ti fa piacere puoi lasciarci dei contatti o riferimenti che daranno ai nostri lettori la possibilità di conoscerti meglio. Volentieri. Per tutti i curiosi e gli appassionati, potete visitare il mio sito www.ritalynch.it o la mia pagina facebook, mi trovate come RITA LYNCH. Ti faccio i miei piu sinceri in bocca al lupo per la tua carriera e spero di vederti presto. Un abbraccio FRANCESCA intervista di Francesca Casalena Grazie a te, un bacione.

photo Simone Lezzi

photo Mauro Jhon Capece

photo Rebel



EMPTY SPACES || La musica ci libera e quest’anno finalmente abbiamo iniziato a lavorare al nostro primo disco. Suoniamo assieme dai tempi della scuola (Liceo Scientifico M. Curie) e l’evoluzione delle nostre sonorità passa attraverso le casse... Anche se ognuno di noi proviene da esperienze musicali completamente differenti ( Rock, Pop, Dark, Dub, Elettronica) questa eterogeneità non è mai un punto debole, anzi ci aiuta a trovare nuove forme di comunicazione sonora. Non disdegnamo travestimenti durante i live e brani dettati da pura follia... Ogni anno ci concediamo un TOGA PARTY a suon di rock’n’roll per il piacere nostro e di quello del pubblico... I componenti sono: Ernesto • Voce e chitarra Alessio • Voce e tastiera Lux • Basso e cori Nathan • Batteria e urla Mad • Chitarra e cori Per qualsiasi pulsione ed esigenza non esitate a contattarci sulle nostre pagine www.facebook.com/emptyspacesworld @emptyspacesband Stay with us! Stay rock!

L I V E MU S I C


DISSENSOCOGNITIVO


A R R I VANO I C AS C HI PER MOTO F I R MATI BRACCIALINI

L A C O S T E L !V E X B A P E CAPSULE COLLECTION

Arrivano nei negozi specializzati i primi caschi per moto nati dall’accordo di licenza tra Braccialini e Suomy. La liaison tra le due realtà prevede anche la produzione di caschi per sport come sci, ciclismo ed equitazione. Accessori che si caratterizzeranno per i forti contenuti fashion e lo stile molto femminile, come si può dedurre dalle prime realizzazioni.

Ecco il nuovo gancio del brand giapponese che lascia tutti a bocca aperta: una join-venture con Lacoste L!ve. Assieme realizzano una Capsule Collection inedita in cui reintepretano i classici capi che da anni distinguono le linee dei due brand. Uniscono loghi e scritte su felpe, polo, t-shirt, cappelli e tute.

M OS C OT T U R NS 100

PRIM I T I V E S K A T E B O A R D I N G X N I X O N

MOSCOT il brand di occhiali newyorkese celebra i suo 100 anni con una collezione esclusiva. La MOSCOT 100 Year Anniversary COLLECTION propone il suo modello più popolare, il Lemtosh, nelle declinazioni LEMTOSH WOOD (acetato ed inserti in legno), LEMTOSH FOLD (montatura da sole in acetato richiudibile) e LEMTOSH smart (lenti da vista che coniugano il pantone 602C yellow con il moderno acetato matte black).

Paul Rodriguez, co-founder di Primitive Skateboarding e atleta Nixon, ha reinterpretato 3 modelli del marchio di orologi americano - il Corporal SS, il Kingpin e il mitico Time Teller. Oro rosa spazzolato, inserti neri e fondello personalizzato con il tratto distintivo del marchio Primitive, ovvero la P per queste tre chicche.



LO STREET ARTIST CHE FA RIPARARE LE BUCHE IN STRADA DISEGNANDO ENORMI PENI SULL’ASFALTO Ogni anno lo stesso problema: piove, ghiaccia, piove ancora, e le nostre strade si trasformano in un colabrodo. Buche ovunque, che non sempre i nostri solerti sindaci riparano a tempo di record, anzi. Ma dall’Inghilterra arriva Wanksy, street artist a fin di bene, che sembra aver trovato una soluzione al problema. Wanksy (gioco di parole tra il nome del celebre collega Banksy e la parola “wank”, che letteralmente vuol dire… compiere un atto di autoerotismo, diciamo) è un misterioso artista residente a Manchester che ha trovato un modo estremamente originale ed efficace per far riparare le buche: ci disegna attorno degli enormi piselli con la vernice spray. Infastiditi da cotanto oltraggio, gli omini addetti alla manutenzione delle strade vengono subito convocati per ricoprire con una colata di cemento fresco l’opera del nostro eroe nel tentativo di nasconderla, il che ha anche un effetto collaterale: in questo modo coprono anche la buca. Nella sua pagina Facebook Wanksy afferma che grazie al suo intervento le strade vengono riparate in meno di quarantott’ore, contro le settimane e settimane che ci volevano prima. Un genio, che speriamo venga presto emulato in tutto il mondo.



QUANDO UNA BELLA DONNA INDOSSA LE CUFFIE DA DJ! Anche ascoltare musica è diventata una questione di stile e di moda. Perchè? Perchè bisogna avere le cuffie giuste. Le cuffie semplici, bianche che si inseriscono nell’orecchio, e che sono visibili solo tramite il cavetto che le collega al lettore multimediale non vanno più di moda! Cari auricolari, addio. O, meglio, arrivederci al prossimo trend. Per ascoltare le playlist ad alta fedeltà, ed essere cool, ora si indossano le cuffie da dj. Sicuramente in questo modo l’ascolto migliora, poiché cuffie grandi isolano molto meglio dai rumori esterni e, se usate ad un volume corretto, fanno anche sicuramente meno male degli auricolari che “entrano” direttamente nell’orecchio. Come molti altri accessori tecnologici, sono diventate oggetto di creazione, di design e di colore, perché non abbellirsi anche con un paio di cuffie? Sul mercato ce ne sono tantissime, coloratissime, divertenti, curiose e anche esagerate. Sono disponibili con o senza fili (bluetooth), possono avere l’archetto rigido o morbido e ti assicurano un ascolto puro senza rumori esterni. L’unico difetto? Occhio all’hair look: scegliete il colore giusto per il vostro parrucco e provatele allo specchio! Fanatiche della musica sempre e comunque non avete che l’imbarazzo della scelta, trovate anche qualcosa nei negozi di elettronica oppure affidatevi al grande mondo del web!

LA DOGGY BAG DI DESIGN CONTRO “VERGOGNA” E SPRECHI ALIMENTARI Chiedere la doggy bag al ristorante, ecco una delle buone pratiche green di cui secondo noi non ci si dovrebbe vergognare. Perché gli avanzi al ristorante dovrebbero finire tra i rifiuti se possono essere facilmente recuperati? Ecco allora che contro imbarazzo e soggezione arrivano le doggy bag di design. Dunque dopo un pranzo o una cena al ristorante non dimenticate di chiedere di poter portare a casa con voi ciò che è avanzato su piatti e vassoi. E’ un vostro diritto ed è un modo intelligente per evitare inutili sprechi alimentari rispetto a del cibo ancora perfettamente commestibili. Per facilitare i cittadini in questa utile ma non sempre semplice richiesta arriva il progetto “Doggy Bag – Se avanzo mangiatemi”, che si pone l’obiettivo di contrastare gli sprechi alimentari al ristorante (e in qualsiasi altro luogo in cui vengano serviti pasti alla clientela). Si tratta comunque di un cambio di mentalità che deve partire proprio da noi cittadini. Anche se dovessimo frequentare ristoranti soltanto un paio di volte all’anno, il nostro buon esempio nella richiesta della doggy bag per portare a casa gli avanzi sarà prezioso e incoraggerà gli altri a fare altrettanto.


VACANZE ‘WILD’ MA CON CLASSE: COS’E’ IL “GLAMPING”? Un nuovo concetto di vacanza che rappresenta l’incontro perfetto tra natura e lusso accontentando tutti, il glamping sarà la nuova moda dell’estate 2015. Non è mai troppo presto per pensare alle prossime vacanze estive, ed ecco allora scatenarsi le idee e le proposte più diverse; c’è chi è amante dei soggiorni all’aria aperta a diretto contatto con la natura e chi invece preferisce il relax più totale, hotel lussuoso, confort e servizi magari in una località mondana. Ma da oltreoceano arriva la nuova tendenza in fatto di vacanze che potrà accontentare tutti. Si tratta del Glamping un nuovo modo di trascorrere i soggiorni estivi ancora poco conosciuto e sviluppato in Italia. Letteralmente Glamping è l’unione tra Glamour e Camping, un concetto di vacanza che consente di vivere il rapporto con la natura più selvaggia ma senza rinunciare al confort e a tante comodità tipiche dei soggiorni più glamour. L’idea è quella di godere di tutti i vantaggi del campeggio, ma alloggiando in vere e proprie case “rivestite” dalla classica tenda tipica del campeggio. Dimenticate quindi le scomodità del camping, l’umidità, gli insetti fastidiosi e il bagno in comune con gli altri ospiti. Ogni alloggio è infatti dotato di bagno privato con doccia, aria condizionata e corrente elettrica e ultimo ma non meno importante un vero e proprio letto. Una tendenza, quella del Glamping, destinata di certo ad avere un grande sviluppo nel nostro Paese dove nonostante la crisi, il settore del turismo di lusso è sempre in crescita, grazie soprattutto alle presenze straniere. Il modello di vacanza Glamping è adatto a tutti, famiglie con bambini ma anche coppie o gruppi di amici con esigenze diverse. Ma non aspettatevi costi esorbitanti per una vacanza Glamping. I prezzi infatti non sono affatto proibitivi


REGGAE CORNER

Mixtape:

Maggio, momento di transizione, ci vuole qualcosa che ci faccia stare bene, che ci rilassi al primo sole pallido e che allo stesso tempo ci prepari all’estate ed al sole rodente. Questa sensazione di calore può darcela solo il maestro, aka Paolino aka Madkid, con il suo ultimo lavoro Mad Chillin Vol.2 . Una selezione di 50 tracce mixate impeccabilmente nelle quali potrete trovare gli esclusivi degli artisti più rappresentativi della black music del nostro paese: Soul Boy; Moddi; Ghemon; Ensi; Speaker Cenzou; Mad Buddy; Brusco; Fido Guido; Irene Lamedica; Mama Marjas... insomma c’è da mettersi le cuffie e farsi un vero e proprio viaggio! Tutto questo è disponibile (scaricabile gratuitamente) sulla sua pagina soundcloud, questo è link https://soundcloud.com/djmadkid/dj-madkid-mad-chillin-vol2 . Ovviamente potete trovarlo anche su facebook facebook.com/madkidofficial. Vi consiglio di ascoltare anche gli altri mixtape, che non sono per niente inferiori all’ultimo, ma sopratutto di andare a sentire un suo dj set (è spesso in giro per lo stivale) perché è davvero un’esperienza unica! Una piccola nota (sarebbe da farci un articolo a parte) va fatta sulla grafica del mixtape, frutto del lavoro di un altro grande artista e simbolo nell’ambiente underground: Deemo facebook.com/akadeemo.

Eventi:

Questo mese, vi propongo tre eventi, non esclusivamente reggae, ma ai quali vale la pena essere presenti: 10 Maggio • Block Party a cura dell’Ass. La Tamerice a Pineto (TE) Via Filiani nei pressi della palestra comunale info qui: facebook.com/BlockPartyTamerice 15 Maggio • Claver Gold Live ed a seguire dancehall by Bash Rush Crew a Roseto degli Abruzzi (TE),Via Salara (bivio S.Petronilla-Campo a Mare) 46, Marrons Glassè 23 Maggio • Tecniche Perfette semifinale per l’Abruzzo del contest per mc’s n. 1 in italia al Qube Club Pescara (PE) Via Dei Peligni 28/30

a cura di ANDREA AKA CRISI



#IORESTO, L’ITALIA CHE SI OPPONE ALLA FUGA DEI CERVELLI Spostare il dibattito dalla crisi e dalla fuga dei cervelli alle opportunità di chi resta. Questo l’obiettivo del convegno “#IORESTO, LA START UP RE-EVOLUTION” tenutosi il 6 maggio a Roma. L’esodo dei cervelli dall’Italia, infatti, è un trend in progressiva crescita. Stando ai dati del Rapporto Migrazioni dell’Istat nel 2013, con la partenza di 16 mila lauretati, si è registrato un aumento di quasi il 50% risapetto all’anno. E se si considera che un laureato costa in media allo Stato 124 mila euro in formazione, sono quasi 2 miliardi di euro trasferiti all’estero. Se restare vuol dire far risparmiare il Paese, quali sono i progetti, gli incentivi e le prospettive per i giovani che hanno deciso di restare, fare e partecipare in Italia? il Ministero dello Sviluppo Economico sembra aver puntato sulle start up innovative stanziando 250 milioni di euro di prestito a tasso zero. Chi resta può vincere ma invertire il flusso di chi se ne va non è semplice. Lo sanno bene i ragazzi di FOTOCOPIAGRATIS una start up che, da un’idea semplice, ha rivoluzionato il portafoglio degli studenti: puoi fotocopiare gratis se accetti di far inserire nel retro dei tuoi appunti un’annuncio sponsorizzato. La crisi ci ha dato l’opportunità di reinventarci, a partire da un bisogno che constatavamo - spiegano i ragazzi di FOTOCOPIAGRATIS. Il nostro successo è imprescendibile dal suo valore sociale. Non offriamo solo un servizio, ma rispondiamo al bisogno di un segmento della popolazione giovane e particolarmente colpito dalla crisi, gli studenti. E le potenzialità della start up sono evidenti: << Con 10 mila studenti registrati si può risparmiare 1 milione e mezzo di euro per anno accademico >>. FOTOCOPIARGRATIS è l’esempio di come buone idee possono produrre PIL, risparmio e, soprattutto, coraggio nelle nuove generazioni.

by Federico Albani



MI N I Z K I DS WE A R E TO Y S Il Progetto MINIZ La passione innanzitutto, il nostro obiettivo è quello di trasmettere qualcosa di unico e speciale. La passione per i prodotti concepiti e realizzati con cura e qualità, presentati in uno spazio che stimola la fantasia, questo è MINIZ store, l’acquisto può essere una conseguenza naturale dell’esperienza che offriamo ma non indispensabile.

I GIOCATTOLI:

Quello che si può trovare: moderni giochi ecologici, classici senza tempo, giochi che provengono da ogni parte del mondo ma anche prodotti italianissimi, tutti volti a stimolare la creatività e la fantasia, nel rispetto dei piccoli, dei loro interessi e capacità che cambiano nel tempo durante la crescita. Quello che non si può trovare: giocattoli effimeri pubblicizzati in tv che non hanno nessuna proprietà nei materiali e nei contenuti.

L’ABBIGLIAMENTO:

Il nostro motto è ricerca! Nel mondo del kidswear retail ormai saturo di proposte di ogni genere, è sempre più difficile trovare prodotti che abbinano caratteristiche imprescindibili, ovvero qualità e originalità, senza necessariamente fare affidamento ai soliti brand istituzionali. in questo numero presentiamo:

Così Com’è

Azienda trevigiana di proprietà di 2 sorelle, Antonella e Dina Vecchiato. Il marchio crede profondamente nella tutela e salvaguardia dell’ambiente: Per i suoi capi utilizza filati biologici certificati e tinture ecocompatibili per offrire un prodotto salutare in sintonia con la natura. Cosìcom’è crede sia possibile vestire sano senza rinunciare ai dettagli di uno stile personale, con uno sguardo attento all’etica sociale nell’ambito della filosofia del BENE-ESSERE. I trattamenti di tintura scelti sono particolarmente adatti a persone soggette ad allergie e ai neonati, in quanto, proprio attraverso la pelle, avvengono le contaminazioni che possono causare problemi alla salute La nocività di un capo sta nella sua composizione e nelle varie sostanze utilizzate durante le fasi del ciclo produttivo, dalla materia prima al prodotto finito. In particolare, sono solitamente i trattamenti di tintura e finissaggio a contaminare il capo con prodotti tossico-nocivi per la salute. Il Brand veneto investe nella manifattura italiana impegnandosi ad offrire opportunità di occupazione nel territorio e privilegiando il km 0. Gli interventi manuali che caratterizzano il prodotto sono il risultato di collaborazioni con persone diversamente abili appartenenti a cooperative sociali. I capi sono interamente PRODOTTI IN ITALIA




EREMBALD LA BICI SU MISURA “LASER-CUT” Arriva dal Belgio questa interessante novità e si tratta di una bicicletta completamente realizzata utilizzando software, strumentazione per il taglio laser e poi saldata a mano da i suoi ideatori Karel Vincke e Tobias Knockaert. Il brand si chiama ElevenTwentySeven e con il loro primo modello denominato Erembald si pongono su una nicchia di mercato forse unica, che coniuga l’artigianato con la tecnologia, per poter ottenere dei prodotti esclusivi e su specifica richiesta del cliente. Erembald é realizzata con tubazioni in acciaio inox alleggerite con un particolare processo di rimozione del materiale ovviamente effettuato con taglio laser. Il telaio integra anche il reggisella. La parte più innovativa di questa bicicletta comunque é senza dubbio la forcella che con la sua particolare conformazione funge anche da attacco e manubrio. Il peso della bici completa dovrebbe aggirarsi intorno ai 12 kg, il tutto ad un costo di 1600 euro.

MINNA. ALAN SUPER RECORD CX RESTORED Alan Super Record CX è una bicicletta d’epoca italiana originariamente progettata da Lodovico Falconi nel 1984. Una bici da corsa in alluminio, con un design unico caratterizzato dalle famose congiunzioni utilizzate anche per le prime tubazioni in carbonio. Il costruttore olandese Junior Hoefsloot ha trovato una telaio del genere in buone condizioni in un cantiere di rottami metallici e dopo un accurato studio preliminare ha deciso di realizzare “Minna“, questa esclusiva creazione destinata all’utilizzo urbano. Spiccano in particolare modo la forcella Tange cromata e la speciale pellicola della 3M con un realistico effetto legno che riveste le tubazioni del telaio. Completano la dotazione due mezzi parafanghi cromati, fanale sulla forcella, sella e manopole Brooks ed una piccola borsa in pelle fatta a mano.



SONAR FESTIVAL DI BARCELLONA!

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invia una mail aga@aruba.it

Il Sónar Festival è alle porte: la variopinta, e multisede, manifestazione musiale, che si terrà a Barcellona dal 18 al 20 giugno prossimo, vedrà i nomi più ricercati del panorama della musica new wave, elettronica e dance mondiale, esibirsi, come ormai di consueto, per 3 giorni, e 3 notti. Nato nel 1994, anno dopo anno è cresciuto, evolvendosi e trovando la propria identità nell’essere multi location e sempre all’avanguardia. Nel 2013 ha festeggiato il suo ventesimo compleanno in ben 4 differenti città, ovvero Reykjavik, Osaka, Tokyo e quella che poi è diventata la sua base spirituale, Barcellona. Veniamo ai nomi, dei più storici e conosciuti- l’elenco completo è davvero lungo!- artisti che si esibiranno durante la prima tappa di quest’anno nella capitale catalana: Duran Duran, Laurent Garnier, Mika, Roisin Murphy, Skrillex, The Chemical Brothers, Tiga. Per le informazioni che vi possono servire, e per sapere chi sono tutti gli artisti che vi intratterranno e faranno ballare, vi rimandiamo al sito ufficiale della manifestazione: http://sonar.es/en/2015/prg/ar/list/ • Buon divertimento!


M UR O Sono iniziate in questi giorni a Mosciano Sant’Angelo, le riprese della seconda edizione di MURO, il programma di SKY ARTE HD, (canali 120 e 400 di Sky) interamente dedicato alla street art e ai più famosi artisti di strada di fama internazionale. L’artista coinvolto per l’anteprima della terza edizione del festival VisionePeriferica è AXel Void, americano di fama mondiale che lavorerà nella piazza principale del paese. Nel dicembre 2013 su SKY ARTE è andato in onda il documentario MURO che raccontava l’esperienza vissuta a Roma dal celebre artista statunitense Ron English, considerato l’erede di Andy Warhol e autore del celebre “Abraham Obama”. La nuova serie MURO accosterà ad 8 città italiane l’esperienza dei più importanti artisti della Street Art italiani ed internazionali. MURO seguirà tutte le fasi della realizzazione dell’opera, a partire dall’interazione dell’artista con i luoghi e le persone del quartiere che lo hanno aiutato a mettere a fuoco l’ispirazione, passando per tutte le fasi dell’esecuzione del murale, dal disegno di base alla creazione delle figure di sfondo e di primo piano, fino alla firma finale apposta sull’opera. Il risultato è uno straordinario documento che racconta il work in progress di un’opera d’arte calato in un insolito contesto di periferia urbana. L’incontro ravvicinato della forma artistica contemporanea più vicina alla gente comune - quella che più di ogni altra cerca di dialogare con il pubblico uscendo dalla nicchia degli addetti ai lavori - si aricchisce di uno spaccato sociale ricco di umanità e di personaggi autentici. Il progetto è stato accolto a Mosciano dalla ProLoco Musiano, dall’Associazione DimensioneBastarde e dal Comune. Tutti possono essere protagonisti con un’intervista... perciò che aspettate, venite a trovarci!

Antonella Perazza




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