Rollup • summer edition •

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SPAZIODIPAOLO.IT

V I A C I O T T I , 5 · T E R A M O · 0 8 61 19 9 2 5 7 7 ·






TEQUILA ESPOLÒN

Negli ultimi anni è cresciuto il consumo responsabile e di qualità, e così il tequila è tornato di moda, prima negli Stati Uniti e poi in Europa e in Italia. Ovviamente stiamo parlando di un prodotto di livello, nemmeno lontanamente paragonabile a quello degli shot, un prodotto che può essere bevuto liscio oppure mescolato sapientemente per ottenere cocktail freschi e decisi. È il caso ad esempio di Espolòn, gioiello del mastro distillatore Cirilo Oropeza.

LA PIÙ MACABRA DELLE TEQUILE.

Sembra quasi un peccato profanarla ed aprirne il packaging, tanto belle sono le etichette della tequila Espolon. Ma non assaggiarla sarebbe un delitto. Questa non è una tequila qualsiasi, è una versione super premium che ti porta ad un altro livello. E’ realizzata artigianalmente con 100% di agave blu. Le originalissime etichette di Espolon si ispirano all’arte messicana e in particolare alle illustrazioni del 19° secolo. Raffigurano il gallo Ramon, il simbolo dell’orgoglio nazionale, e i personaggi di Guadalupe e Rosarita in momenti fondamentali della storia del paese. In una etichetta si vede la coppia insieme all’esercito dei rivoluzionari spronati dal canto del gallo, come un grido di battaglia, alla lotta e al sacrificio contro la tirannia per l’indipendenza del Messico dalla Spagna. Nell’altra Guadalupe e Rosarita sono nella nuova metropoli di Città del Messico, costruita sulle spoglie della capitale azteca di Tenochititlan da Hernando Cortés dopo la conquista. La tequila Espolòn , due varietà: Blanco, non invecchiata dalle note delicate di agave e frutta tropicale, e Reposado, invecchiata 6 mesi in botti di rovere dal colore dorato e dall’aroma speziato di caramello e cioccolato.


L’ANGOLETTO

STUZZICHERIA DI PESCE

Nato come stuzzicheria a gestione famigliare, L’Angoletto è, per il rapporto qualità prezzo, il miglior ristorante della città, senza scadere nel clichè dell’approssimazione. L’ Angoletto, infatti, offre un ambiente rilassante e ricercato, ideale per i palati sfiziosi che amano la buona cucina, ma senza esagerare con le portate. Punto di forza della stuzzicheria, infatti, è l’antipasto, composto da 14 assaggi che ben assolvono la funzione di cena. Due le anime dell’Angoletto: quella romantica che permette di mangiare dell’ottimo pesce sotto la storica cupola del Duomo di San Flaviano, e quella goliardica, fatta di amici che amano cenare a qualsiasi ora della sera e chiacchierare davanti ad un bicchiere di vino proveniente dalla sperimentale carta dei vini, selezionata e aggiornata costantemente. www.langolettoristorante.it

Piazza Buozzi 61 • Giulianova Alta info 346 6484938 • 388 1929922

IL BURNING MAN ARRIVA IN EUROPA Il Burning Man, il celebre festival che si svolge ogni anno dal 1991 nel deserto di Black Rock, nello stato americano del Nevada, sbarca in Europa. La spettacolare distesa di tende e sculture in legno incendiate al tramonto arriverà a Veluwe in Olanda del 29 al 31 luglio, in una splendida cornice di campi, foreste e canali, tipica del paesaggio dei Paesi Bassi. Infatti, gli organizzatori vogliono in futuro rendere il Burning Man un festival itinerante, con eventi un tutto il mondo. Per partecipare all’evento e avere informazioni è possibile consultare la pagina Facebook. Anche il Olanda sarà rispettata la ‘filosofia’ del festival, dove non si esibiscono grandi nomi della musica o dove sono esposte famose opere d’arte, ma è un evento in cui ogni persona che vi partecipa può, in piena libertà, organizzare l’esibizione o la performance che vuole. Il festival originale negli Stati Uniti si svolge per otto giorni tra la fine di agosto e l’inizio di settembre e, per l’occasione, nel deserto, viene costruita una città poi smontata alla fine dell’evento: Black Rock City. Tra le regole da rispettare per chi vuole partecipare, non si può né vendere né comprare niente, con le sole eccezioni per il ghiaccio e il caffè. Tutto quello di cui si può avere bisogno in una settimana di campeggio nel deserto è obbligatorio portarselo da casa. Ma soprattutto ogni burner è responsabile di tutti i rifiuti che crea e li deve portare via con sé quando riparte, senza lasciare traccia della sua presenza al festival.


LA NUOVA MODA DELL’ESTATE: LO STENCIL PER I CAPELLI! Capelli super coloratissimi e dai disegni mozzafiato; è questa la nuova moda dell’estate L’idea è stata di Janine Ker, un’hair stylist texana che ha davvero ringiovanito il suo lavoro, rendendolo un vero capolavoro per gli occhi. Sul web stanno spopolando centinaia di post con l’ashtag #Hairstencil, dove sono fotografate le più strabilianti chiome realizzate con questa tecnica; spuntano capelli viola a nuvolette, rossi a poi blu, con farfalle, foglie e chi più ne ha più ne metta; Realizzare un’acconciatura di questo tipo è un processo molto laborioso per Janine; infatti prima di procedere sui capelli delle sue clienti, programma attentamente tutta l’entità del suo lavoro su carta, attenendosi a scrupolose regole. Il tipo di tinta utilizzato può essere di due tipi diversi: spray, ovvero applicabile tramite bomboletta, o a spugna. Nella maggior parte dei casi un capolavoro di Hairstencil dura una giornata, infatti le tinte sono per lo più composte da colori ad acqua, che vengono via al primo lavaggio, ma c’è anche chi opta per qualcosa di più duraturo.

OSTERIA DA MASSIMO BEVESSIMO E MAGNASSIMO

All’Osteria da Massimo, “bevessimo e magnassimo” è lo slogan che più superlativamente rappresenta la voglia di vulcanica esplosione di umori e di sapori. Un goliardico menu d’autore tutto dall’intonazione romanesca che è possibile scorgere tra le vie della stazione di Giulianova e che spazia dall’amatriciana al cacio e pepe, dalla pajata ai saltimbocca e alla trippa (ovviamente) romana per finire con gli estrosi piatti, armonici ed esilaranti, offerti dall’incontenibile popolanità del titolare e del suo figlio Andrea, come quello della “scoreggiona” e della “troiona”. Un luogo che evoca le interpretazioni poliedriche di Aldo Fabrizi e della famosa Sora Lella, due fratelli in simbiosi culinaria. Impossibile non sospirare con le quantità esagerate delle porzioni, non ridere e non rimanere colpiti dalla eclettica personalità degli osti che, con colore e sentimento, offrono pietanze al suon di battute presenti persino su una parete elettronica in cui sono proiettate centinaia di vignette ironiche, le più spassose del web. Difficilissimo non perdere la mascella alla lettura dello spiritosissimo regolamento che sancisce e celebra l’irrealizzabilità di usare il maiale persino “p’er cappuccino”. Usciti dall’Osteria da Massimo è davvero da credere alla dieta inattuabile di Aldo Fabrizi e ai suoi moniti che, a proposito di gricia, si pronunciava così: “Dentro a quattro mura se gode più de ‘na villeggiatura”, ma soprattutto sosteneva “Pe’ non fa er fanatico romano mejo sempre morì co’ la forchetta in mano”.

Piera Ruffini

VIA GALILEO GALILEI 19 • GIULIANOVA LIDO (TE)

INFO-LINE: 085.9943208


NUOVE PROPOSTE KAFFEINA • ESTATE 2016 ANDREA & MARIO

“MORE PENNY”

4cl Moskovskaya Vodka 2cl Bols Creme de Cassis Top Cortese Ginger Beer More, Zenzero, Peperoncino fresco Guarnizione: mora, zenzero, ribes rosso, peperoncino.

“PLYSURE”

4cl Plymouth Gin 1cl Kwai Feh Lychee Liqueur 1cl St. Germain 1cl Fresh Lime Juice 1cl Monin Lavanda Top Schweppes Tonica Ginger e Cardamomo Guarnizione: rosmarino, bacche di ginepro, lime, mirtilli, lamponi.



COCA COLA E HERSCHEL SUPPLY CO. Di sicuro nella vita uno zaino della Herschel te lo sei fatto anche tu e pure una coca cola, questa è la combo delle due. A tutti piace l’ambiente ed i bei paesaggi ed infatti per realizzare questi prodotti è stato utilizzato un tessuto realizzato con bottiglie in Pet riciclata aka bottiglie di plastica, così non fai male a madre natura.

PON-PON E NAPPINE PER UN’ESTATE BOHO CHIC

MYKITA HIGH-TECH E PRECISIONE ARTIGIANALE Mykita è un moderno brand di occhiali da sole di Berlino che unisce artigianato di precisione e nuove tecnologie. Le collezioni, made in Germany, sono frutto di una costante innovazione, dell’uso visionario di materiali e della pluriennale esperienza nel design di occhiali.

BALENCIAGA

Bandita noia e minimalismo: questa è l’estate di coloratissimi pon-pon e nappine, che danno ad abiti e accessori un immediato effetto boho-chic. La loro storia è lunga. Il termine pon-pon (in inglese pompom) deriva dal francese pompon, che nel XVI secolo indicava un mazzetto di tessuto o piume indossato sui cappelli. Dopo aver conosciuto una grande fortuna negli anni ’70, queste decorazioni divertenti e dall’attitude un po’ hippie sono nuovamente un trend

Guarda a forme architettoniche dall’allure avant-garde, Balenciaga, che immagina un’occhiale dal frontale tondeggiante con le estremità arricchite da inserti che riprendono i dettagli iconici della pelletteria del marchio. E la pelle torna anche sulle estremità delle aste in acetato, mentre il doppio ponte e i profili metallici danno al pezzo un fascino antico.



BEAUTY & YOUTH X REEBOK NPC UK II Il recente successo dell’heritage tennis di Reebok continua a stupire a suon di remake e collaborazioni, ed ecco l’ultima: una versione premium della NPC UK II firmata dai guru di Beauty & Youth in occasione di Wimblendon 2016.

ASICS TIGER SI ISPIRA ALLA TRADIZIONE GIAPPONESE

OFF-WHITE | DIAGONAL Per il nuovo lancio Asics si ispira leggenda giapponese dell’amore proibito di Tanabata che narra di due giovani ciechi per il loro stesso amore che per punizione gli venne concesso il permesso di vedersi solo una volta all’anno nel settimo giorno del settimo mese (il sette era considerato un numero fortunato), a patto che quel giorno non piovesse. Grazie a questa leggenda, il 7 Luglio è diventato ufficialmente il giorno in cui i giapponesi celebrano Tanabata, il Festival delle Stelle, scrivendo i loro desideri su dei pezzi di carta colorati, chiamati Tanzaku, che appendono sui rami di bamboo sperando che si avverino. E per questa occasione ecco il Tanabata Pack, composto da una GELKayano Trainer con tomaia color muschio e una GEL-Respector in pelle color ottanio.



GIRO DI BOA Elegante, essenziale ed estremamente accogliente; è questo il fascino del Giro di Boa. Situato sul lungomare di Giulianova, comodamente sistemato in una piazzetta pedonale, è un locale che si presta ai vari momenti della giornata, dalla mattina presto fino a tarda notte, passando per l’aperitivo con una ricca scelta di cocktail, vini locali, birre artigianali e stuzzicherie finger food. Andrea e Lorenzo sono i giovani titolari che da poco hanno aperto e trasformato questo raffinato e moderno locale in un punto d’incontro dell’estate dove mangiare, bere e ascoltare buona musica, all’insegna della compagnia e del divertimento. Il venerdì è l’appuntamento con la musica live! Fatevi un giro…Giro di Boa!!!

L.mare Spalato 28 • GIULIANOVA LIDO (TE) info: 328 6872615 • 348 5106769 facebook | giro di boa

CUCARI’

Il nome del Cucarì è un evidente tributo al titolare Marco che per amore e passione per la cucina viene chiamato in dialetto Cucarill (cuoco). A pranzo il menù propone pesce e carne seguendo la stagionalità dei prodotti mentre la sera gli hamburger gourmet sono i protagonisti. Nonostante l’evidente passione per la carne, il menù ha un piccola sezione dedicata ai vegani. Le verdure e gli ortaggi sono di coltivazioni locali. La carne proviene esclusivamente da allevamenti altamente qualificati, cosi’ come il pesce per garantire una qualita’ che non teme confronti. L’eclettico locale che oltre a far mangiare decisamente bene, propone anche birre artigianali e vini biologici. Il CUCARI’ è un indirizzo da segnarsi in agenda: situato in Via Marsala, angolo piazza Ponno a Roseto degli Abruzzi… il posto giusto dove commettere peccati di gola!

Via Marsala n 3 • ROSETO DEGLI ABRUZZI info: 085 219 5564 • facebook | Cucarì


LA STRACCIAVOCC I SAPORI DELLA TRADIZIONE

Quella della Stracciavocc è una tappa obbligatoria per chiunque voglia vivere le suggestioni dei sapori della tradizione. Quella della freschezza del pesce appena pescato, della pasta fatta in casa e del ricevere con stile. Non a caso la Stracciavocc è il termine utilizzato dai giuliesi per indicare la pannocchia. Nato nel 1996, il ristorante riesce a regalare momenti di convivialità italiana in un ambiente che ti fa sentire come a casa. Sarà che allo Stracciavocc tutto parla di casa: dalla gestione, di natura famigliare alla realizzazione della pasta, fatta proprio come avveniva nelle case. La cucina del territorio è legata alla bontà del pescato ed è per questo che i proprietari hanno i propri pescatori di riferimento e un menù che segue la stagionalità dei prodotti. Il che, unito alla genuinità della pasta, rende i primi il punto forte dello Stracciavocc. Si va dai maltagliati con calamaretti alle linguine al nero di seppia, con spigole e calamaretti. Immancabile, invece, tra i secondi il guazzetto alla giuliese. Nessuna esagerazione nelle decorazioni, nessun compromesso con le mode. Nessun escamotage a discapito del cliente. Neppure quando la pesca è ferma e mantenere gli standard si fa complicato. Solo passione, voglia di fare e rispetto della tradizione e degli ospiti. Solo così Lo Stracciavocc ama lavorare. Fossi in voi un pensierino lo farei.

Federico Flammini Albanii

LA STRACCIAVOCC Via Trieste 159 • Giulianova Lido (TE) INFO-LINE: 085.8005326 www.lastracciavocc.it Chiuso Domenica sera e Lunedì





LIVE MUSIC

... alla soperta del

sottobosco musicale Teramano

“THE FUZZY DICE” (rock’n’roll band) Band formatasi a Teramo, nel febbraio del 2012, dall’incontro di Teddy Di Ubaldo, carismatico e talentuoso cantante cresciuto a “pane e Elvis Presley”, con 4 musicisti teramani, che dal 1998 calcano i palchi del centro Italia, i THE FUZZY DICE si sono presentati al pubblico con il loro repertorio composto di brani provenienti direttamente dagli anni ’50 suscitando l’interesse di tutto il panorama musicale Abruzzese e non solo. Con più di 150 concerti nel loro primo anno di vita, tra live club e piazze d’Italia, i FUZZY DICE sono diventati una realtà musicale importante e di riferimento riscuotendo, da subito, i consensi degli addetti ai lavori. Durante le loro performance, lo spettatore, viene letteralmente catapultato in una sorta di viaggio musicale facendolo immergere in un’epoca differente, senza tempo, i fantastici Anni ‘50!!! Il loro repertorio è formato da brani di artisti del calibro di ELVIS PRESLEY, CARL PERKINS, EDDIE COCHRAN, GENE VINCENT, JERRY LEE LEWIS, JOHNNY CASH, CHUCK BERRY, RITCHIE VALENS, ROY ORBISON accanto ai successi dei maggiori esponenti della musica italiana degli anni 50 Verrete travolti da ritmi sfrenati di batteria, vibranti note di contrabbasso, infuocati riff di pianoforte e taglienti assoli di chitarra e vi innamorerete con le melodie più romantiche degli anni ’50, il tutto condito dalla calda e potente voce del “Re” Mr. Teddy!!! Tutto questo è ottenuto grazie ad una ottima dose di preparazione tecnica, ma anche grazie all’utilizzo di strumenti vintage e d’annata nonché dall’abbigliamento originale degli anni 50, il tutto per ricreare la tipica atmosfera che si respirava in quegli anni. Nel 2014 è uscito il primo lavoro della band “Back to the 50s”, un disco che contiene 10 cover riarrangiate del repertorio degli anni 50. Nel 2016 i Fuzzy Dice ritorneranno in studio per produrre un nuovo lavoro che conterrà brani inediti della band. THE FUZZY DICE sono: TEDDY DI UBALDO: VOCE MATTEO FANTINI: CONTRABBASSO e VOCE LORENZO FANTINI: PIANO e VOCE ALESSANDRO CHIODI: BATTERIA FILIPPO DEL PICCOLO: CHITARRA e VOCE INFO: www.facebook.com/thefuzzydice

THE FUZZY DICE




IL PONTE TRA DUE CONTINENTI, TRA PROGRESSO E TRADIZIONE, TRA VECCHIO E NUOVO MONDO: TURCHIA PER UNA VACANZA TEMERARIA Sicuramente non tra le mete più comuni attualmente, la Turchia ha da offrire molto di più degli attacchi terroristici curdi che negli ultimi mesi hanno fatto tremare anche noi europei. La Turchia si estende su un territorio molto vasto, ed è composta da all’incirca 76 milioni di abitanti e 81 province che talvolta sono anche molto diverse tra loro. Anche la popolazione della Turchia è molto diversificata, specialmente tra occidente e oriente. Senza contare le diverse minoranze. Il punto focale di questa vasta regione giace su Istanbul. La cosiddetta porta tra i due mondi (quello occidentale e quello orientale) ha visto fiorire un gran numero di civiltà e popolazioni tra le quali Persiani, Macedoni, Romani, Bizantini, crociati e le repubbliche marinare di Venezia e Genova, e per finire quella Ottomana che ha determinato la storia moderna della Turchia. Nel mio soggiorno in questa suggestiva città, spostandomi da un quartiere all’altro (con dei mezzi di trasporto vari ed efficienti tanto da fare invidia a quelli della nostra Roma, nonostante la popolazione di Istanbul sia esattamente 10 volte quella della nostra Capitale) ero sempre più sbalordita. La gola sul mar Marmara che spacca la città in due estremità, che sono poi quelle di due diversi continenti, divide il Mediterraneo dal Mar Nero. Sulle rive della gola le antiche costruzioni ottomane, dietro le quali giacciono, imponenti, le Moschee. Tra tutte, spicca la Moschea Blu (Sultan Ahmet Camii) che al tramonto erge la sua sagoma scurita sullo specchio del mare con il sole alle sue spalle. E per le strade, un’immensa e fitta folla di persone di miriadi di nazionalità diverse che cammina verso mille direzioni, gente del posto che lavora, che talvolta vende pane caldo, cibo tipico, argento, tappeti… tutto. Nel Grand Bazar, galleria piena zeppa di negozi di vario tipo, soprattutto tradizionali, siedono gli anziani, sulle sedie fuori dalle botteghe. che pubblicizzano ai passanti i prodotti in vedita all’interno. E ancora Moschea di Santa Sofia, piazza Taksim (tra I posti più pericolosi in termini di attacchi terroristici), Topkapi Palace e molto altro ancora. Per chi non è temerario fino a questo punto consiglierei invece località come Izmir: bellissima città, più piccola, occidentale, immume dagli attacchi, situata sul mare. Per chi non è abbastanza temerario per Istanbul ed Ankara ma vuole comunque conoscere la cultura della Turchia Orientale, sentendosi comunque sicuro, suggerisco posti come Antalya. Antalya è situata a sud della Turchia, sul mar Mediterraneo. Chilometri di spiaggia selvaggia incontaminata da Chalet e venditori di cocco ambulanti. In alternativa al mare posti come la Cappadocia. Qui è possibile salire in mongolfiera per fare un suggestivo tour all’alba sulle cave tipiche della zona, soggiornare nelle tipiche abitazioni situate al loro interno, mangiare pane caldo appena cotto su pietra e ascoltare musica turca live suonata con strumenti (mai visti prima) dagli anziani del villaggio. Come ultima eletta di questa Top 5 abbiamo Pamukkale, che significa castello di cotone, ed é uno dei patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Le sorgenti termali, per delle reazioni chimiche nelle quali non mi azzardo ad addentrarmi, si trasformano in cascate di calcare e travertino lungo il pendio della montagna rendendo l’area simile a una fortezza di cotone.

Da Ginevra è tutto • Alessandra Damiani


TURCHIA

QUI ULTERIORI CONSIGLI PER RENDERE PERFETTA LA VOSTRA VACANZA TEMERARIA: 1

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La valuta per noi è molto conveniente: attualmente 1 euro corrisponde 3 lire turche e qualcosina. E tutto è estremamente economico per noi europei. Un bel pasto di pesce dell’Egeo o del Mediterraneo seduto in un bel ristorante con un servizio eccellente (sono i master del ricevimento per tradizione, avendo avuto nel passato il sultanato) costa all’incirca 30 lire turche. Sono 9 euro. Quando comprate qualcosa, trattate. Ovviamente questo non è possibile nelle grandi catene. Ma nelle botteghe, e ce ne sono diverse dove comprare le più svariate cose, tirate il prezzo. Non per una questione di risparmio, perchè tutto è economico come ho già detto, ma per una questione di cultura. Se non lo fate, verrete presi per stupidi. Per quanto riguarda gli attacchi terroristici, sono diretti maggiormente all’est della Turchia (che non comprende nessuna delle città menzionate) e nelle città di Ankara e Istanbul. Se decidete di visitare queste in particolare, evitate posti affollati nel tardo pomeriggio. Mai rifiutare un thè turco, I turchi sono estremamente ospitali e simpatici, ma anche estremamente permalosi ed orgogliosi. Non tutti parlano inglese. Qualcuno parla tedesco. Ma vi assicuro che da italiani, gesticolando, riuscireste a comunicare tranquillamente con i turchi che sono sempre molto gentili e tendono ad essere disponibili, specie con noi italiani. Evitate di avere a che fare con uffici o a bere per strada di notte perchè potrebbero sorgere dei problemi. L a burocrazia turca non è delle più veloci, organizzate e flessibili. Più che fast food e pizza vi consiglio di mangiare del cibo tipico turco. Costa poco ed è squisito, essendo la cucina turca comunque Mediterranea. In Turchia si fuma ovunque, tranne all’interno dei locali chiusi, nei quali invece è permesso fumare dell’ottimo Narghilè (vi consiglio il gusto anice, detto anason). Mi è capitato che i taxisti mi offrissero sigarette durante la corsa. Se vi addentrate nella Turchia più orientale cercate di vestirvi in maniera non eccessivamente scoperta. Jeans e maglietta vanno alla grande. Godetevi la vostra vacanza temeraria. E ricordate che quello che ci rende aggressivi verso gli altri è la paura, che può essere curata con l’aprirsi verso gli altri.


DICIAMO ADDIO ALL’ORLO DEI JEANS! Abbiamo passato una buona metà della nostra adolescenza a combattere con jeans che si strappavano in fondo dopo essere finiti troppe volte sotto le scarpe e a farci fare l’ennesimo orlo dalla sarta perché i pantaloni nuovi erano ovviamente troppo lunghi. Adesso possiamo anche smettere di preoccuparci: la tendenza denim per questa Estate 2016 dice addio all’orlo e vuole jeans rigorosamente sfrangiati o tagliati grossolanamente con le forbici. Esatto, avete capito bene: potete andare a ripescare dall’armadio quel paio tutto rovinato in fondo che non indossate più da anni ma che vi sta a pennello! E non limitatevi ai pantaloni: anche le vostre vecchie gonne e gli abitini in denim saranno super cool se resi più contemporanei con un “taglio netto”

LUNGOMARE TRIESTE 14 • ROTONDA SUD | ROSETO DEGLI ABRUZZI | INFO 338 5807172


TERRAZZA WAREHOUSE, IL NUOVO PLACE TO BE DELLA RIVIERA. DI GIOVEDI

Quella del Warehouse è una crew che da sempre cerca di creare nuovi format. Gli abbiamo visti prendere un capannone industriale, riempirlo di watt, di ledwall e di deejay dai migliori locali mondiali e farlo diventare il punto di riferimento per la night culture. Il tutto in un periodo in cui l’house music sembrava essere scomparsa dalla scena locale. O ancora gli abbiamo visti recuperare un parco in disuso e tirar su un festival in cui si sono alternati tra gli altri Len Faki, Jamie Jones e Dasha Rush. Terrazza Warehouse è la loro nuova sfida ed è bastata la prima serata per decretarla come il place to be dell’estate. La chiave del successo della Terrazza Warehouse sta nell’aver realizzato una festa in cui la qualità e il divertimento hanno preso il posto della sofisticatezza a tutti i costi. Non c’è da stupirsi se entrando nel dancefloor con vista mare ci si imbatte in sorrisi e spensieratezza che vanno di pari passo al groove dei deejay in consolle, volutamente italiani. Alcuni nomi? Leon, Pirupa, Silvie Loto, Alex Neri, Fabrizio Maurizi. E forse il successo della Terrazza Warehouse sta anche nella scelta artistica, in grado di portare i nostalgici nell’hype metropolitano senza scadere in un prodotto mainstream. Dietro Terrazza Warehouse c’è tutta l’esperienza dei due organizzatori, Andrea Mattioli e Damiano Pavone. Ma anche l’intraprendenza di Gianni, Toni e Gianmarco Jacoponi, proprietari della bellissima location, che hanno sposato sin da subito il progetto. E lo si vede dalla cura dei dettagli. In primis la scelta del giorno: non più il classico sabato, ma il giovedì, così da avere in pista solo le persone mosse da passioni sinceri. Le stesse che sono alla base della Terrazza Warehouse.

Terrazza Warehouse, ogni giovedì @ La Terrazza, Via degli Oleandri 2, San Benedetto del Tronto (AP) FEDERICO ALBANI




LIVE MUSIC

... alla soperta del

sottobosco musicale Teramano

“Sound of Soul”

Originariamente chiamati “Unknowns”, nel 2003 Corrado De Fabritiis (chitarra), Marco Recchiuti (basso) e Danilo Malatesta (batteria) segnano la genesi di una band che di lì a poco sarebbe diventata un punto di riferimento nella scena musicale abruzzese. Con l’ingresso di Paolo Traini alla voce, la band prende il nome di Sound Of Soul e, con l’arrivo di Matteo Carosi inizialmente alla chitarra, ed in seguito al basso, la formazione trova il proprio assetto stabile ed attuale. Principalmente in lingua inglese, la composizione e la stesura dei testi, si sono evolute nel tempo, fino ad abbracciare generi molto diversi tra loro, ed in seguito fino a decostruirne i canoni musicali stessi pur mantenendo un carattere melodico caratteristico. I Sound Of Soul, riescono a conquistare sin dall’inizio una fedele e numerosa fanbase già durante i primi mesi di attività, raggiungendo i primi traguardi importanti tra i quali l’apertura a note band del settore underground e non, comeMax Gazzè, Statuto, Cisco (ex Modena City Ramblers), Assalti Frontali, Lou X, Nuove Tribù Zulu, ecc. e la partecipazione ad importanti concorsi e festival a livello internazionale. Nel 2005, stanchi della scena musicale abruzzese, i Sound of Soul decidono di avvicinarsi al mondo anglosassone, trasferendosi a Dublino, città in pieno fermento sociale ed artistico. Iniziano presto a frequentare le sale prove ‘The Factory‘ (storico studio frequentato da U2, David Bowie, The Coors ecc…) e ‘Temple Bar Music Centre‘,nel cuore della capitale irlandese, e ad esibirsi negli storici locali dublinesi come ilSin-è, gemello del celebre locale di New York, l’Eamonn Doran’s, palco reso famoso dai Cranberries. La band continua così ad ampliare ed internazionalizzare il proprio seguito di fans, esibendosi in tutte le principali venues della città (The Village, Pravda e Whelan’s), annoverando, tra gli altri, la partecipazione ad un evento sold out sponsorizzato da Phantom Radio all’Academy One e al Dublin Soul Festival al Cassidy’s uno dei locali più importanti d’Irlanda, e l’organizzazione di un concerto di beneficenza per il sisma dell’Aquila al Think Tank, registrando il tutto esaurito. Inoltre la formazione è stata ospite della Balcony Tv e si è esibita in altri locali celebri come il Button Factory (ex TBMC) e lo Sugar Club. Nel 2010, a seguito di avvenimenti personali e familiari, i Sound of Soul decidono di tornare in Italia e contribuire con la loro nuova maturità artistica, alla scena musicale italiana. La band riparte così dalle proprie origini, dall’Abruzzo, con un primo tour estivo che li vede esibirsi ai Music Festival di Pineto e Cellino, al festivalMusicalmente Policastro in Campania, alle Notti Bianche di Roseto e Notaresco e tappe ad Ortona ed Avezzano. Durante il tour la band è arrivata al 7° posto della classifica indie di Myspace Italia, dopo Oasis e Zen Circus. Nel 2011 i Sound of Soul entrano in studio di registrazione per realizzare il loro primo album ufficiale. Durante l’estate la band, ancora impegnata in studio, si dedica ad alcuni concerti promozionali che anticipano l’uscita del disco. A fine 2011 il video del singolo “Democrazia” viene caricato su Youtubeottenendo più di 10.000 visualizzazioni in una settimana. Ad Aprile 2012 esce l’album ‘Beauty’, seguito dal tour promozionale dello stesso, partito con un cocerto evento che fa registrare il tutto esaurito, nello storicoTeatro di Atri. La band è ospite di varie emittenti radiofoniche della zona, tra le quali Radio Delta1 e Radio Ketchup. Nel 2013 la formazione è di nuovo in studio per la registrazione di un nuovo album: ’12 Eanair’, ed un EP promozionale, ‘Il Mio Paese Si Vergogna Di Me’, frutto dei primi esperimenti dei brani in lingua italiana. Attualmente il gruppo è impegnato nella promozione dell’ultimo album (completamente in italiano) uscito ad inizio 2016, ‘L’Industria Adriatica É In Crisi E Le Lacrime Riempiono I Fiumi’, registrato su nastro, interamente in analogico. Sito: www.soundofsoul.it Facebook: www.facebook.com/SoundOfSoulOfficial/ E-mail: soundofsoulofficial@gmail.com




BRACI & GRANI

Braci e Grani è una fabbrica di illuminazioni, una ricerca nei filoni delle meraviglie alimentari italiane (e non solo), un’officina di sorrisi. Il team dinamico dei tre soci ha investito soprattutto in un’idea, semplice ma allo stesso tempo concreta. Quella di creare, con serietà e passione, un laboratorio che dà spazio e luce alle materie prime di ottima qualità e freschezza, preparate e presentate con cura in un ambiente caldamente misurato ed essenziale. I due livelli su cui si sviluppa il locale, muniti di maxi-schermo e televisore, godono di un arredamento tradizionale che non manca dell’attenzione al dettaglio e si impreziosiscono d’estate dell’area esterna, in prossimità del porto, che ha il potere seducente di elargire, ai piatti distribuiti, il profumo del mare. A rendere l’atmosfera ancora più unica è la “trasparenza” degli ambienti: i succulenti tagli di carne contenuti nella vetrina frigo sono ben visibili dalla sala principale, così come il grande forno a legna, a dimostrazione della sincerità e della naturalezza dello chef. “Braci” indica nel menu l’intera gamma delle carni proposte, da quelle irlandesi e neozelandesi a quelle pregiate nazionali, come la chianina, la scottona, la razza marchigiana. Un impegno per la carne da chilo, realizzato con l’acquisto di lombate la cui frollatura, molto spesso, è a cura degli stessi titolari. Le specialità variano dagli arrosticini agli hamburger per i quali la quantità pura di prodotto è certificata dai fornitori degli allevamenti locali e il cui pane è preparato direttamente dallo staff del ristorante. In particolare, il vasto assortimento di hamburger è con carne chianina, balck angus, cervo, cinghiale, canguro e molto altro ancora. Con il termine “Grani”, invece, si specifica l’interesse orientato sulle farine (per la pizza) e sulle birre artigianali, non solo abruzzesi. Un connubio di successo che concepisce il cibo come narrazione perché le pietanze sono pensate in relazione al messaggio che il team di Braci e Grani, direzionato anche sul take-away, vuole esprimere. Mangiare non è soltanto nutrizione, ma una via di conoscenza. Conoscenza degli alimenti, educazione alla qualità e, soprattutto, sentimento e semplicità dei sapori.

Piera Ruffini

Braci & Grani Lungomare Spalato • Giulianova lido (TE) INFO-LINE: 389 9172518 Braci & Grani Braceria Pizzeria


SZIGET FESTIVAL...ISLAND OF FREEDOM Un’isola chiamata libertà Prendete una delle città più belle del mondo, carica di storia e di arte, Budapest. Aggiunteci Buda, un’isola (sziget in ungherese vuol dire, giustappunto, isola) in mezzo ad uno dei fiumi più importanti e rappresentativi d’Europa, il Danubio. Ed infine mescolate il tutto con una cascata della migliore musica internazionale unita ad una voglia, anche filosofica, di stare assieme, condividere passioni ed emozioni. Tutto questo è il Sziget Festival che dal 1994 (la prima edizione della kermesse è, in realtà, del ’93 ma quell’anno si sono esibite solo band ungheresi), ovvero la pietra miliare dell’estate in musica in Europa e nel mondo. 2016 L’edizione di quest’anno, dal 10 al 17 agosto, si preannuncia come un’edizione roboante dato che lungo questa settimana in musica si alterneranno sugli oltre sessanta palchi i nomi più grandi ed interessanti del panorama musicale mondiale. Qualche esempio? Rihanna sarà la regina indiscussa della serata dell’11 durante la quale la popstar vincitrice di 8 Grammy Awards e 12 Billboard Music Awards presenterà il suo nuovo attesissimo album Anti. Ma spazio anche alla grande atmosfere rock e agli anthem da stadio con i Muse e i Noel Gallagher’s High Flying Birds. La bandiera dell’indie rock sarà degnamente portata da The Lat Shadow Puppets, dal ritorno dei Bloc Party e Kaiser Chiefs, senza dimenticare i Bastille e The Lumineers. Spazio poi alle atmosfere più danzerecce ed elettroniche con David Guetta, senza ombra di dubbio il dj più famoso al mondo, Mø, Boys Noize e le atmosfere sognanti dei M83. Ma ci sarà anche la carica irriverente e seducente dei Crystal Castel, il pop spaziale dei CHVRCHES, le canzoni di protesta e di lotta di Manu Chao, l’eclettica classe di Sia ed i mondi lontani nel tempo e nello spazio dei Sigur Rós. Infine il pop-punk dei Sum 41, la carica dei Bullet For My Valentine e dei Bring Me To The Horizon e molti altri. Insomma senza voler suonare blasfemi, sull’isola di Buda accadranno il prossimo agosto “una successione di miracoli laici in serie” a cui varrà la pena assistere. Oltre a tutto questo il Sziget Festival è anche molto di più. Infatti come recita il sottotitolo “island of freedom” la sette giorni ungherese è anche un diverso ed alternativo modo di approcciarsi alla vita. Con aree attrezzate per il camping, docce, zone ristoro, alloggi convenzionati e ampi parcheggi il Sziget è un festival a 360° tutti quanti da ascoltare, vivere e scoprire.


RISTORANTE BELLAVISTA

specialità pesce | pizzeria forno a legna Alzi gli occhi e, di là dalla ringhiera, sull’orizzonte, ti trovi un mare di un blu imbarazzante che diventa una scenografia reale e teatrale allo stesso tempo. La più bella della città. Sarà forse per questo che al Bellavista si respira quell’aria di armonia, spensieratezza, vacanza, ma anche romanticismo, soprattutto quando, all’imbrunire, il cielo inizia a tingersi di rosso. Il Bellavista ha una storia di antica eccellenza, fatta di 40 anni incentrati sulle qualità del pesce e su quelle sperimentazioni culinarie che non eccedono in virtuosismi che mettono in ombra il vero sapore del pesce. Punto di forza della cucina sono gli astici, che, grazie alle competenze della cucina, possono diventare il leitmotive dell’intera cena e abbinati a dei vini speciali, in grado di esaltarne il sapore. I nostri clienti possono apprezzare la passione che riponiamo nella nostra cucina anche nella nostra pizzeria. Biagio, il nostro pizzaiolo, utilizza solo i migliori ingredienti ed una sapiente esperienza per offrire a ciascuno una pizza fragrante, digeribile e realizzata con metodi e strumenti tradizionali. Al Bellavista, inoltre, è progressivamente cresciuta l’attenzione all’aspetto salubre del cibo, per cui sono stati inseriti menù senza glutine, senza lattosio e realizzati con farine speciali.

RISTORANTE BELLAVISTA | Via Montello - Giulianova (TE) Tel. +39 085 8003285 - Cell. +39 340 3577501 www.ristorantebellavista.org


TUTTI FRUTTI: LA COLLEZIONE MARE FIRMATA GIOSEPPO

LA LOCANDA DEL CIGNO

IOSEPPO

Protagonista indiscussa delle nostre caldi estati, la frutta è un must di stagione, non solo sulle nostre tavole, ma anche su accessori e abbigliamento. E se amate ananas e angurie, non potete di certo perdervi la nuova collezione di Gioseppo “Tutti frutti“: sandali infradito in jelly e comode espadrillas vi aspettano per rinfrescare le vostre giornate con una macedonia di stile da indossare con leggerezza al mare e in città!

In un enoteca è facile pensare che la scelta delle birre sia messa in secondo piano rispetto a quella dei vini: Alla Locanda del Cigno, invece, non è questo il pensiero comune. Le birre sono selezionate per ricoprire l’intera gamma di gusto e colore creando una piccola selezione che rappresenta i principali stili birrai e i paesi dove sono nati. La birra ha oggi riacquistato la stessa dignità del vino e si può bere tranquillamente tutto l’anno. per sapere quali sono attualmente disponibili alla locanda del Cigno non dovete far altro che passare a trovarci!

Via Mirabilii N.30 • Sant’Onofrio (TE)

Tel: 328 6161913 • la locanda del cigno


A CURA DI • ANDREA AKA CRISI •

FOOD & MUSIC | STUZZICA Questo mese vi presentiamo una ricetta bella fresca per l’estate con la quale, in poche mosse, potrete stupire i vostri commensali! Ricetta: Ingredienti per 4 persone 100 gr di parmiggiano gratuggiato 2 spicchi di alio olio quanto basta 30 grammi di pinoli 300 grammi di linguine Procedimento: Spandere su carta da forno il parmigiano gratuggiato e tenerlo in forno a 180 gradi per 15 minuti, trascorsi i quali, staccare il formaggio dalla carta e fargli prendere la forma adagiandolo all’esterno di una ciotola. Mettere su l’acqua e quando arriva ad ebollizione aggiungere del sale e buttare la pasta. Nel mentre ci accingiamo a preparare una pentola con dell’olio, due spicchi di alio ed i pinoli, far rosolare ed infine aggiungere la pasta ed un po’ di acqua di cottura e saltare in padella. Siamo pronti per impiattare, porgiamo le lingue all’interno del cestino di parmiggiano e come decorazione ed odori, aggiungiamo un pachino e qualche foglia di basilico. Mentre sporchiamo i fornelli per preparare questa delizia, alzate il volume e mettete su la nostra selezione di pezzi dal nome “ASSAGGINI” che abbiamo abbinato a questa ricetta:

1 - Allen Toussiaint - Worldwide 2 - Fatnotronic - Motogrosso 3 - Change - It Burns Me Up 4 - Orlando Julius - Disco Hi Life 5 - Afrolicious - California Dreaming Per ascolare andate sul nostro mixcloud!! link: https://www.mixcloud.com/Stuzzica/stuzzica-assaggini-6/

Seguiteci anche su facebook per tutti i nostri eventi: facebook.com/stuzzicamadeinitaly


TENDENZE DA INSTAGRAM: È IL MOMENTO DEL BOWLFOOD

ECCO L’APP CHE TI FA GUADAGNARE SCONTI QUANDO CAMMINI Si chiama FeatApp ed è un’applicazione tutta italiana.

Dimentichiamoci i pranzi a base di panini: adesso gli amanti dei pasti non solo buoni, ma anche belli, sono passati oltre. La nuova moda foodie? Il #bowlfood, ovvero cibo da ciotola, scodella o fondina, è un trend decisamente meno cool detto in Italiano. Quindi poco importa, usiamo il termine inglese e godiamoci questa tendenza che sta invadendo Instagram al pari degli avocado toast: il pranzo si serve in scodella, e più colorata è, meglio è! La popolarità di questo trend è talmente esplosa che i pasti “in bowl” sono stati inseriti nei trend healthy da tenere d’occhio nel 2016! Ma scopriamone insieme il motivo. Oramai l’abbiamo capito: mangiare non è solo una necessità fisica, ma può diventare anche un’esperienza extra-sensoriale. In questo senso, il colore dei piatti e anche il modo in cui le pietanze sono tagliate o disposte possono avere conseguenze sul benessere mentale. Anche la porzione è fondamentale: la cosiddetta Illusione di Delboeuf spiega come sia diverso servire un pasto in un piatto più o meno grande. A parità di quantità, il piatto più piccolo vi darà l’illusione di una porzione più grande. Ci sembra già un’ottima spiegazione al perché il bowlfood sta spopolando! Probabilmente in Italia questo tipo di scodella è meno utilizzata perché noi, da buoni consumatori di pasta, abbiamo un set di piatti che include anche quello per il primo. In altre culture, invece, il nostro piatto fondo praticamente non esiste, per questo la versione bowl è tanto diffusa. A quanto pare, però, la moda si è diffusa così a macchia d’olio in tutto il mondo grazie a ristoranti healthy conscious come Inday e Sweetgreen, entrambi negli Stati Uniti, che ne hanno pubblicizzato l’uso. E se seguite su Instagram qualche account foodie… Beh, ne avrete già visti parecchi, di pasti così, accompagnati da hashtag come #acaibowl o #smoothiebowl, di quelli che in pratica vi fanno venire l’acquolina e un bisogno impellente di consumare cose sane.

Che bello un mondo in cui basta camminare per ricevere sconti da usare in tantissimi negozi. Sappiate che questo mondo esiste già ed è tutto merito di un’app. FeatApp è un’applicazione, disponibile sia per iOS sia per Android, che ci incoraggia a muoverci di più, magari lasciando a casa l’auto per andare al lavoro o a fare la spesa usando i nostri piedi. L’applicazione è italiana e “converte” i nostri passi in buoni sconto che potremo spendere nei negozi convenzionati, dove potremo comprare buon cibo. L’idea è di Chiara Cecchini, una bolognese che al termine del master di Reggio Emilio “Food Innovation Program” ha avuto un’idea brillante per incentivare le persone a muoversi di più. Per farlo, basta scaricare l’app, iscriversi e iniziare a vedere, grazie al contapassi integrato, quanti passi facciamo al giorno. Ogni 500 passi camminati, abbiamo un gettone: ogni 20 gettoni ottenuti, abbiamo un euro di sconto da spendere in un negozio convenzionato che vende cibo sano e di alta qualità. La rete dei negozi convenzionati si trova intorno a Bologna, ma grazie all’ecommerce non abbiamo scuse! FeatApp ci dice anche quanto siamo lontani dall’obiettivo fissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che consiglia di fare 10mila passi al giorno: voi quanti ne fate ogni giorno?


//LUGLIO// GREEN FESTIVAL

(1)GASPARAZZO

//AGOSTO// (12)TWO GUYS ONE CUP

(8)MAJAKOVICH (15)MARY IN JUNE (22-24) GUARANITO JAMMIN’ FESTIVAL (29)MINIMANIMALIST

FERRAGOSTO 2016

APERITIVO THE TASTA BOYS DOPOFUOCHI DR.QUENTIN & FRIENDS

(19)COCONUTS KILLER BAND (21)SORGENTONE TRIO //SETTEMBRE// (26)I MURI (2) STARSLUGS + TURBOMATT EVERY FRIDAY (AFTER LIVE) & SATURDAY NIGHT DJSET WITH DJ CREW & DJ GUESTS !!!

LUNGOMARE TRENTO 2 ROSETO DEGLI ABRUZZI(TE) INFO:3495253175 - mediterraneolido@gmail.com







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