Power 1

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Novembre 2009

Numero 1 Copia OMAGGIO stampata grazie a:

Il tuo logo

Cristiana Casoni

Il non plus ultra del Figure Pro

Speciale Bologna 28-29 novembre 2009 DUE TORRI


La tua pubblicitĂ pagina intera formato A4 21 cm x 29,7 cm risoluzione 300 DPI


Editoriale Organo non periodico dell’Associazione Culturale

Ray Stern

Affiliata e riconosciuta da parte del Centro Sportivo Educativo Nazionale - Ente di Promozione Sociale iscritto al n. 77 del Registro Nazionale presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

www.raystern.net

Ha bisogno di cultura la cultura fisica? di Rossella Pruneti

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o sempre pensato due cose.

Numero 1 Stampato nel novembre 2009. In copertina: Cristiana Casoni, foto di Carlo Puzzillil Ideazione e redazione: Rossella Pruneti Hanno collaborato: Marco Ceriani, Giovanni Cianti, Giuseppe Impellizzeri, Alessandro Komadina, Marco Lucacci, Chad Nicholls, Gianmarco Pagliai, Carlo Puzzilli, Viviana Soldano, Marco Teatini. Questo numero uno di POWER è fornito gratuitamente alle aziende che hanno aderito alle iniziative ComoPower Expo e Grand Prix Due Torri ‘09. Le copie sono, OMAGGIO, per i soci dell’Ass. Culturale Ray Stern. Le aziende curano a proprie spese, sollevando la redazione di POWER da ogni responsabilità sulla stampa e sulla distribuzione, la realizzazione in tipografia delle copie del giornale con la tiratura da loro ritenuta opportuna e hanno diritto a completare le pagine “La tua pubblicità” con proprie inserzioni pubblicitarie. © Copyright Tutti i diritti riservati. Nessuna parte dei contenuti e della grafica potrà essere alterata in alcune maniera. Gli articoli, foto e illustrazioni, l’impostazione grafica nonché il nome POWER e il suo logo, rimangono proprietà dei corrispondenti detentori dei diritti d’autore. Non possono essere copiate, manipolate o alterate in alcun modo senza il permesso scritto dei detentori del copyright.

Sommario Mondiale Femminile 2009 ...................................4 Notte dei Campioni 2009..............................10 Mondiale Maschile 2009..................................18 Ludus Maximus 2009: alla ricerca...............20 G. P. Due Torri. La nostra memoria.................22 Professionismo dilettantistico.......................32 The Great American Classics........................34 I ritmi naturali e l’allenamento.......................36 Cristiana Casoni...................................................40 Anno 2010............................................................16 Tu & Chad Nicholls.............................................44 BTBodyThai Building..........................................48 Photo Photo..........................................................51 Posedown.............................................................53

Di fronte al terrorismo culturale di certi istruttori e ad articoli più complicati di una pagina di Meccanica Quantistica, scuoto la testa e dico: “In fondo il nostro sport, la nostra disciplina, consiste nell’impugnare un manubrio e un bilanciere, macinare ripetizioni contraendo i muscoli, sudando. Qualcosa di fisico, molto molto corporeo”. Di fronte allo snobismo culturale di chi ci definisce “tutti muscoli e niente cervello”, ho sempre ribattuto che ci vuole tanto cervello per una disciplina che muove ed è mossa 24 ore al giorno dalla forza di volontà, dalle conoscenze (anatomia, nutrizione, scienza dell’esercizio... cose che non solo non sa il passante per strada ma neanche il medico di famiglia) e da un profondo legame tra mente e muscoli. Per un verso quindi il nostro bodybuilding non ha bisogno di cultura perché ne ha già. Molta. Quello che però ci manca, motivo per il quale siamo arrivati alla concezione di POWER, è un mezzo per esprimere e conservare tanta della cultura del “bodybuilding posse”, il gruppo di individui, amici anche (perché no), aventi lo stesso interesse. Diciamo pure la sottocultura del bodybuilding, nel senso buono e ricco del termine. Sommersi da Twitter e da Facebook, in un universo di silicio dove tutti possono fingersi 52 cm di braccio col Photoshop e scrivere tutto e il contrario di tutto relativamente alla tecnica del bodybuilding senza alzarsi dalla scrivania ed allenarsi realmente, abbiamo sentito il bisogno di fermare su carta, rilegare, conservare. In una parola: impreziosire. Ecco l’abbinamento con l’associazione culturale Ray Stern (la quale ha nel proprio statuto la finalità di promozione sociale nelle aree del fitness, cultura fisica, bodybuilding) che da questo primo numero dedica la diffusione di POWER ai propri soci, a chi ama questo sport e questa mentalità. Ray Stern è stato uno degli incontri decisivi della mia vita. Mi ha sapientemente insegnato tante cose, dalle lezioni d’inglese dopo cena alla mentalità positiva necessaria nel nostro sport e nella vita. A lui è dedicata l’associazione che ho fondato e di lui ricorda questa rivista, perché “Power of Thunder” era il suo pseudonimo durante le sue grandi gesta di lottatore degli anni ‘50. Era uno di noi, era un grande appassionato e bodybuilder. Perché anche lui, come tutti noi, sosteneva: “Devo ammettere che di tutte le attività commerciali che ho creato, di tutte le avventure che ho vissuto, niente è paragonabile al mio amore per il bodybuilding. Credo di essere nato proprio per diventare un bodybuilder. Niente mi rende più felice dentro e mi dà un vero senso di soddisfazione quando un bella sessione intensa coi pesi”.


IFBB I ta l i a

Mondiale femminileTeam Italiano

2009

Foto Francesco Grillo

Fotoreportage di Giuseppe Impellizzeri - www.ifbbsicilia.it e Francesco Grillo - www.sportserviceitalia.com

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odyfitness Agnese Russo

Foto Francesco Grillo

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odyfitness Giada Simari

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odyfitness Cristina Romano


Il commento di Marco Teatini

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esto anno di gestione Mondello. Dopo tanto tempo di duro lavoro e ottime relazioni internazionali, finalmente il Campionato Mondiale Femminile, dopo tanti anni di monopolio spagnolo, è giunto in Italia. Per la location si è scelta una delle più suggestive d’Italia: Villa Erba sul lago di Como. Grazie all’intervento di Ivano Bianchi (che è riuscito a coinvolgere sia la regione Lombardia sia la Provincia di Como) si è riusciti ad avere a disposizione questa splendida cornice per ospitare più di 200 bellezze giunte da ben 44 nazioni. Lo staff IFBB al completo è stato coinvolto nell’organizzazione. Gestire tanti atleti, relativi accompagnatori e delegati ha richiesto uno sforzo comune a supporto dei fantastici 4, Betto, Ivano, Simona e Rossella, veramente quattro

macchine da guerra, i quali senza esitare un momento, per 4 giorni si sono prodigati in tutto e di più. I tempi morti sono stati praticamente nulli. La giornata iniziava alle 7 e tra registrazioni hotel, organizzazione expo e iscrizioni atleti la giornata di venerdì giungeva al termine verso l’una di notte. Sabato si è tenuto il pregara. Questo ha portato e impegnato dalle 8 fino alle 18 in orario continuato. Il livello dei partecipanti era veramente alto, le categorie oscillavano dalle 20 alle 30 atlete, tutte in una condizione in linea ad uno standard mondiale. La scrematura a 15 e la successiva classifica è stato un lavoro veramente complesso viste la diversità che contraddistinguevano il materiale umano sul palco. Questo ha portato a seguire una linea di giudizio basata su quello che saliva sul palco. Alla fine i verdetti, per quanto concerne la singola categoria e la tipologia di atleti, avevano un proprio metro di giudizio! Tutta la squadra azzurra è riuscita ben a figurare in ambiente alquanto ostico com’è un campionato mondiale di questa portata.

Per questo un doveroso ringraziamento va a tutti gli atleti azzurri, che a prescindere dal piazzamento hanno avuto un’etica sportiva ed atletica che da qualche anno, sul territorio nazionale, decisamente manca! Alla fine di questo eccezionale evento, finalmente alla IFBB Italia sarà dato il giusto lustro ed i crediti a future candidature per l’organizzazione di nuovi eventi, saranno sicuramente a nostro favore. Ottimo anche il lavoro svolto dal fotografo ufficiale Francesco Grillo (www.sportserviceitalia.com), che con l’esperienza che ormai lo contraddistingue, è riuscito a raccogliere con il suo obiettivo una memoria storica di questo evento che rimarrà indelebile nel tempo. Un bravo anche a Pippo Impellizzeri che riesce a portare avanti, con la medesima bravura, la sua passione di fotografo e giudice. Un plauso anche all’amico Alessandro Balestri, che si è davvero prodigato nell’organizzare navette e trasferimenti, saltando anche il party finale.

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Foto Giuseppe Impellizzeri

Foto Francesco Grillo

C reazione e nascita

di una vicecampionessa mondiale

Bodyfitness Di Daniela D’Emilia

Foto Giuseppe Impellizzeri

Allora, come cominciare? Ho iniziato a preparare il Mondiale IFBB a febbraio, scegliendo la guida di Mauro Sassi e Cristiana Casoni. Insieme a Mauro abbiamo studiato le foto del Mondiale precedente, della mia forma fisica e di quella portata dalle altre atlete che hanno centrato la finale e abbiamo cercato tutte le cose da modificare. Con Cristiana abbiamo lavorato sul posing e tenuta di palco. Dopo mesi di duro lavoro con allenamenti intensi e dieta rigida, sono riuscita a portare una forma competitiva e soprattutto ho trasformato le mie gambe, che erano il mio tallone d’Achille, nel mio punto forte! Il giorno della gara pesavo 52 kg, sapevo di stare bene ma me ne sono veramente resa conto nel backstage, dagli sguardi delle “avversarie”. Poi una volta salita sul palco, sono stata chiamata a tutti i confronti: ero felicissima, dopo tanti sacrifici finalmente ho portato a casa uno splendido 2° posto dietro ad una splendida atleta croata, Zrinca Fiever, che meritatamente ha vinto, e che spero di poter incontrare di nuovo il prossimo anno avendo un conto in sospeso. Eh sì, mi piacerebbe ritentare il prossimo anno per poter magari dimostrare qualcosa in più! Ringrazio Mauro Sassi e Cristiana Casoni per il loro aiuto. Grazie a loro quest’anno mi sono tolta tante belle soddisfazioni e spero di potermene togliere ancora molte altre!

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aniela

D’emilia 7

Foto Giuseppe Impellizzeri


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odyfitness Paola Simeoli

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odyfitness Manuela Di Lauro

odyfitness Alessandra Tantari

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odyfitness Ester Parisi

odyfitness Sonia Branciamore

Foto Francesco Grillo

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odybuilding Silvia Matta

odyfitness Roberta Bozzao

odyfitness Ketty Pesce

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odybuilding Rosita Trigila


Medagliere Vincitrice assoluto bodybuilding femminile: Anne Freitas (Brasile) Vincitrice assoluto fitness femminile: Somkina Lyudmila (Russia) Vincitrice assoluto body fitness: Zrinka Fisher (Croazia) Vincitore Men’s Fitness Open: Klyepchev Sergiy (Ucraina) Vincitore Wheel-Chair World Cup Como: Stefano Rametta (Italia)

Risultati del team italiano

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itness Maria Paola Leone

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itness Silvia Frego

Fitness sopra 163 cm: Maria Paola Leone (9°) e Silvia Frego (11°) Bodyfitness fino 158 cm: Agnese Russo (4°) e Giada Simari (6°), Sonia Branciamore (14°) Bodyfitness fino 163 cm: Daniela D’Emilia (2°), Cristina Romano (8°), Alessandra Tantari (9°), Paola Simioli (n. c.) Bodyfitness fino 168 cm: Ester Parisi (8°), Ketty Pesce (15°), Roberta Bozzao (n. c.) Bodyfitness oltre 168 cm: Miroslava Klopanova (10°)

Bodybuilding su sedia a rotelle

World Cup Como Rafael Santonja e Betto Mondello premiano Simone Capelli 2° e Stefano Rametta 1°

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IFBB I ta l i a

Notte dei Campioni

2009

Fotoreportage di Giuseppe Impellizzeri - www.ifbbsicilia.it e Francesco Grillo - www.sportserviceitalia.com Testi di Rossella Pruneti

L

Se questa gara fosse da esprimere in 140 caratteri su Twitter, sarebbe::

Devi darci dentro, per arrivare alla fine. Perché ci vuole impegno a realizzare un sogno. Per questo c’è una selezione: dura una notte, La Notte dei Campioni.

Foto Francesco Grillo

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a Notte dei Campioni (posso passare l’abbreviazione “NC” ma non “NOC” perché NOC era la competizione statunitense, Night of Champions, la quale parzialmente ispirò il Patron Franco Fassi nella creazione in Italia di un simile contest) è la competizione della IFBB Italia più longeva e moderna al tempo stesso. Ogni anno, da ventiquattro anni a questa parte, ecco cosa succede: i migliori, già passati attraverso il setaccio dei Campionati Italiani e la cartina di tornasole di una finale europea o mondiale, salgono sul palco per brillare della propria luce nella notte dedicata alla cultura fisica. Da due anni il vice presidente Gianni Francese ha condotto la competizione verso un ammodernamento e un’iniezione di popolarità che non ha pari occupandosi del suo “judging”, che significa ri-scrivere e ribadire le regole (ricalcando i regolamenti comprovati della IFBB internazionale) e reclutare campioni traducendo il tutto in un linguaggio più vicino agli sbocchi internazionali. La gara dura una notte intera, ma breve, e comprende poche, limitate, elitarie categorie.


Foto Francesco Grillo

Il Presidente IFBB Betto Mondello saluta lIFBB Pro Kai Greene insieme al vice Gianni Francese Foto Francesco Grillo

Per l’edizione 2009 abbiamo aggiunto, rispetto all’anno passato, bodybuilding femminile (purtroppo rappresentato da un’unica atleta - ma che atleta! Silvia Matta dimostra che la passione per il nostro sport porta a non abbandonarlo mai, fosse anche necessario fare la spola tra professionismo e dilettantismo dacché ogni livello è prestigioso) e Over 40. Pochi gli Juniores (solo tre), a discapito del grande impegno che la Federazione riversa soprattutto con la creazione del Junior ‘s Corner su www.ifbb.it da parte di Jimmy Pedemonte e di premi speciali a loro dedicati. Poco più di 60 atleti iscritti: in tutto la metà, forse perfino un terzo, del bacino di atleti di un Campionato Italiano o di un Gran Prix. Questo perché proprio di pochi eletti, di “oligarchia”, si parla. Il successo del formato contenuto nelle 3-4 ore di spettacolo ha poi molto da insegnarci riguardo ai tempi e ritmi da impartire alle altre competizioni.

Ma se di notte si parla, arrivano i sogni.

La giuria IFBB e la numerosa platea..

Qual è il motivo per cui lavoriamo tanto appassionatamente alla Notte dei Campioni? Per la sua capacità di averci riportato a sognare. Non diamo soldi. Non diamo buoni omaggio. Siamo veloci. Siamo anomali nelle categorie. Ma impersonifichiamo il sogno americano. Un sogno che dura tutta una preparazione e forse anche più in là. Pieno di immagini, tutte quelle dei film, telefilm e video. Pieno di suoni, di slogan inglesi, di cibi importati e sensazioni di potenza. Se sogni il professionismo e hai la possibilità di avviarti in questa navigazione, con noi inizi a bagnarti i piedi. Non è il percorso classico, quello consigliato dalla IFBB italiana e consigliabile, cioè la rampa (tutta in salita e senza spinte) del Mondiale. Gare da cui sono usciti professionisti seri e tosti come un Dennis Wolf (vincitore assoluto a Shangai 2005). La Notte dei Campioni, insomma, non è la finestra sul mondo del Mondiale, ma è uno spiraglio che si apre sugli States. Per cambiare metafora, non è la nave dell’immigrante lenta e sporca, ma destinata a portare chi non torna più indietro e conquista stabilmente la nuova terra; è il jet del turista da weekend che viaggia, impara, torna a casa con la voglia forse di ripartire, forse no; deluso o meno nelle aspettative e nei suoi sogni. Perché, appunto…

Vi abbiamo fatto sognare, adesso svegliatevi Soprattutto la Notte dei Campioni è la gara del sogno americano e della sua realizzazione attraverso la qualifica all’Arnold Classic. Shawn Ray e Kai Greene premiano la bodybuilder Silvia Matta.

Continua a pagina 16.

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Juniores Davide 1 D’Alessandro Mauro 2 Limonta Enrico 3 Campodonico Foto Francesco Grillo

D’Emilia e Russo... sportivamente!

Il podio Juniores. Da sx: Limonta, D?Alessandro, Campodonico.

Daniela D’Emilia: “La Notte dei Campioni era l’unica gara nazionale IFBB mancante sul mio palmarés. Ho gareggiato con le migliori atlete italiane, ma a differenza delle altre gare, ho vissuto questa in maniera del tutto tranquilla, senza paura o ansie da competizione, anzi mi sono divertita. Questo anche grazie alle ragazze che gareggiavano con me. Sono stata felicissima di vincere perché volevo ardentemente andare in USA per partecipare all’Arnold Classic Amateur! Come agonista penso sia il sogno di tutti poter salire su un palco americano, anche se da amatoriale, vedere con i miei occhi e provare di persona che cosa vuol dire gareggiare lì, nell’ olimpo del bodybuilding. Adesso aspetto con impazienza marzo, per entrare in punta di piedi, e per vedere cosa mi riserverà il futuro. Una cosa è certa: ho tanta voglia di gareggiare e di dimostrare quanto valgo e quanto ancora posso migliorare!”

Foto Francesco Grillo

Line-up delle bodyfitness, da una prospettiva promettente.

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Daniela D’Emilia, 1°.

Foto Francesco Grillo

Bodyfitness Daniela D’emilia

Foto Francesco Grillo

Foto Francesco Grillo

Podio delle bodyfitness.

Agnese Russo, 2°.

Agnese Russo Michela Carazzato Ketty Pesce Paola Simioli Manuela Di Lauro

Foto Francesco Grillo

Da sx: D’Emilia, Carazzato Simioli.

Michela Carazzato, 3°.


Classic Bodybuilding sopra 175 cm

Alessandro Galli, 1°.

Podio Classic Bodybuilding + 175cm: Cagnoli 2°, Galli 1°, Brancaccio 3°.

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Alessandro Galli Fabio Cagnoli Giuseppe Brancaccio Cristian Severini Gianni Strambini Ugo Repetto

Kai Greene e Shawn Ray con l’ospite juniores Abdel Naser Al Ahmed...

Classic Bodybuilding fino 175 cm

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Gianluca De Gan

Posedown del Classic Bodybuilding.

Gianluca Fiorenti Massimo Testorio Antonio Primiceri Simone Croci Mirko Ercolani

Podio Classic Bodybuilding - 175 cm. Da sx: Primiceri 4°, Fiorenti 2°, De Gan 1° e Testorio 3°.

Abdel Naser Al Ahmed.

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Fino 80 kg

Alex Zuccaro, 1°.

Podio fino 80 kg. Da sx: Masucci 2°, Zuccaro 1°, Mascaro 3°.

Alessandro Savi:

Antonio Vergiani, 1°.

Over 40

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Antonio Vergiani

Alberto Gasperini Antonio Oddera Luigi Martinelli Marcello Bertini Enzo Manca

Alberto Gasparini, 2°.

“Quest’anno, dopo aver gareggiato sempre in WABBA e NABBA togliendomi tante soddisfazioni (considerando il punto di partenza da quando ho cominciato ad allenarmi che pesavo 43kg), ho deciso di intraprendere una nuova avventura anche sotto consiglio di molta gente che mi vuole bene. Mi dicevano: “Se vuoi andare avanti sai cosa devi fare: passare alla IFBB”. Detto fatto. Ci ho riflettuto e ho deciso che era la soluzione migliore perché le strade erano due: continuare con gran prix e gare varie con montepremi guardando il lato economico ma non quello del prestigio... oppure rischiare, guardare meno questo lato economico, e cercare il prestigio in una federazione che ti può portare in alto. Ho deciso per la seconda chiedendo consiglio al Presidente Mondello su quale fosse la strada piu breve per cercare di riuscire a prendere il tesserino da professionista (lo so un sogno... ma ci proveremo...). La risposta è stata: vinci la Notte dei Campioni e ti presenti all’Arnold dove si puo cercare di ambire a prendere la pro card, in più ti scontri già con la realtà americana.Detto fatto. Mi sono presntato alla Notte dei Campioni ed è andata benissimo con la vittoria e di coseguenza qualifica per Columbus.

Jan Tana e Franceschini premiano la categoria Over 40.

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Alessandro Zuccaro Filippo Masucci Enzo Mascaro Giorgio Formisano Adriano Tallarico Sandro Brocca

La gara si è svolta in un posto da mille e una notte in concomitanza con il Mondiale femminile . Organizzazione impeccabile (grazie agli organizzatori Dennis e Rossella), con ospiti di lusso, spazi adeguati e alberghi convenzionati da paura, gara svolta in maniera precisa e puntuale con il rispetto degli orari al mille per mille, area expo stile Rimini dove fior di aziende esponevano i loro prodotti. Insomma tutto perfetto, peccato sia durato solo duegiorni...ma si sa che le cose belle finiscono presto. Però in questo modo spero nel 2010 di riuscire a realizzare un sogno che ho nel cassetto o per lo meno ci provo. e se tutto andrà bene ci sara anche il mio futuro trasferimento negli USA perché purtroppo o per fortuna solo li esiste il vero body building, riconosciuto apprezzato e vissuto nel modo giusto. Non sarà una cosa facile. Anche questa per me sarà una gara e ce la metterò tutta come sempre per arrivare al top, aiutato anche da alcune persone che loro già sanno e quindi non devo nemmeno fare il nome.””


Oltre 90 kg

Alessandro Savi, 1°.

Podio oltre 90 kg: Savi applaudito da Kai Greene e Shawn Ray.

Dennis Giusto: “I miei 23 anni di agonismo sono come resettati dall’emozione di prendere parte per la prima volta ad una gara su un palco americano. Indescrivibile.”

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Alessandro Savi Costantino Galeazzo Nico Ceschina Emiliano Dell’Uomo Enrico Frisinghelli Antonio Rosanella

Alex Zuccaro e Filippo Masucci: Si sono scontrati nella medesima categoria, ma col rispetto di due grandi uomini e guerrieri valorosi, nutrono enorme stima reciproca e calcheranno ancora più coalizzati tra loro il grande palco di Arnold presentando l’eleganza della linea italiana.

Dennis Giusto, 1°.

Fino 90 kg

Posedown tra il pubblico dei grandi campioni.

Posedown per la categoria oltre 90 kg.

Costantino Galeazzo, 2°-

Podio fino 90 kg. Da sx: Romano 2°, Giusto 1°, Filippi 3°.

Francesco Filippone, 5°.

Dennis Giusto

1 Salvatore 2 Romano Alessandro 3 Filippi Moamed Chabib Boulal 4 Francesco 5 Filippone Davide 6 Galleani

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Continua da pagina 11. Questo sottolineano tutti i vincitori e selezionati come potete leggere dalle frasi che ho raccolto da alcuni di loro e abbinato alle foto. All’Arnold Amateur possono partecipare tutti i cittadini statunitensi arrivati nei top five di un evento NPC, ma se si è stranieri occorre essere iscritti attraverso la IFBB nazionale, la quale ha a disposizione solo un numero limitato di qualifiche annue assegnate dal Presidente Santonja. Molti sono gli italiani e le italiane che cercano di farcela attraverso la selezione, pochi i furbetti che tentano vie trasverse: giustamente sbarrate dalla IFBB mondiale. È sempre il solito discorso, cioè quello egocentrico e infantile di dire “non ho vinto ora per un’ingiustizia ma vinco là quindi lasciatemi andare là”. Gli USA sono un terreno molto particolare, per certi versi vere e proprie sabbie mobili. All’apparenza facili e aperti, sono impervi e pieni di trabocchetti se non si ha l’attitude giusta e tante conoscenze, in tutti i sensi: conoscenze di persone, conoscenze dello sport e arte del bodybuilding, conoscenze dei propri limiti. I nostri selezionati per il 2010, da quanto ci hanno detto e scritto, dimostrano di partire con l’atteggiamento corretto, forse anche con un britannico “understatement” sconosciuto in USA ma che è sempre cauto adottare. Un bodybuilder e una bodybuilder dovrebbero sempre nutrire una lucida e impietosa autocritica (non “autoflagellazione”), ma disamina fredda e spassionata che risponda alla domanda: “Ho dato il massimo? Sto bene coi miei muscoli? Riconosciamo pure che ci può essere chi su quel palco in quel momento stava meglio di me e meritava di passarmi avanti”. E poi condurre la propria vita (che non sia solo allenamento), non recriminare e cercare vie trasverse. Perché infatti.,.

Quando la notte si fa cupa e c’è il sonno della Ragione... … arrivano i fischi, gli insulti, le cattiverie. Che siano su due piedi davanti al palco stesso o meditate dietro lo schermo del computer, in connessione internet col mondo intero. Non c’è soluzione: ogni scelta è opinabile, ogni premio così imponente e selettivo è discutibile e ingiusto agli occhi degli spettatori che hanno i propri atleti preferiti e perfino nel cuore degli atleti che nutrono le proprie convinzioni.

E appunto, le centinaia di persone del pubblico. Il tassello iniziale e conclusivo al tempo stesso, senz’altro tanto importante. Molti di voi sono dovuti rimanere in piedi: scusateci.

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Il mio sogno per il Team selezionato Organizzare questa gara, da due anni, è stata l’occasione per rifare il punto anche per me (e rimettere a fuoco alcune cose) che gli USA li respiro a pieni polmoni da un decennio. Vorrei che la Notte dei Campioni, pur nella sua peculiarità, aiuti tutti quelli che sognano l’America a non guardarla considerandola facile e banale, ma neppure incomprensibile e distante. La mia terra adottiva è la terra dei forti e dei coraggiosi. Tutto si può fare, basta provarci. Bisogna provarci a testa bassa, maniche rimboccate, “hard working”. Soprattutto, bisogna provarci con spirito positivo, perché gli Americani, le persone negative, le tagliano fuori del tutto. Sorridete, sognate e posate bene. Tra pochi mesi siamo sul palcoscenico di Arnold. Gli americani sono abituati alle ondate e agli assalti. Quando andate là, cari atleti selezionati, provate a vedere la cosa dalla prospettiva americana. Immaginate i primi pionieri, immaginate gli Indiani. Palpate lo sforzo reciproco di due universi che cozzano e che devono penetrarsi e conquistarsi. Qualcuno e qualcosa avanza, qualcun altro e qualche altra cosa retrocede. Non è questione di quello che piace essere a voi, ma di quello che piace a loro dato che avrete una giuria USA davanti e non uno specchio di casa. Imparate le regole del gioco, dovesse volere dire quelle di casa altrui, e poi giocate, giocate bene. In bocca al lupo. Che vinca il migliore. Italiano o americano che sia.

Team selezionato per Arnold Classic Amateur Championships

Da ricordare di Marco Teatini

N

ella giornata di sabato 18 ottobre 2009, successivamente alla fine del pregara internazionale del Mondiale, è stata svolta la Notte dei Campioni, gara di selezione per l’Arnold Classic Amateur che si terrà il prossimo marzo.

A sorpresa di tutti, il pubblico presente alla gara ha SBANCATO il botteghino: nel giro di 10 minuti erano esauriti tutti e 500 posti a sedere, ma la gente nonostante l’impossibilità di sedersi, pur di non mancare a questo evento, ha ugualmente voluto assistere alla gara. Alla fine si sono contate più di mille presenze a dimostrazione che per gli appuntamenti che contano il coinvolgimento degli appassionati è sempre altissimo! Finalmente si è dato il giusto lustro ad i vari atleti che hanno preso parte alla competizione. Il calore del pubblico è stato unico ed ha coinvolto veramente tutti. Mitico il posedown nel finale in mezzo al pubblico della categoria dei massimi. Questa Notte dei Campioni è stata la prefazione del prossimo Grand Prix Due Torri, visto che i protagonisti saranno sicuramente i medesimi calcolando il livello palesato.

Columbus, USA, 4-7 marzo 2010

Alessandro Zuccaro Filippo Masucci Dennis Giusto Alessandro Savi Daniela D’Emilia

17 Foto Francesco Grillo


IFBB

n e l mon d o

- D oh a , Q ata r

Mondiale maschile

2009

Team Italiano

Fotoreportage di Giuseppe Impellizzeri - www.ifbbsicilia.it Testo di Rossella Pruneti cinque quarti posti e una volta quinto, quest’anno torna ultracinquantenne, salta ben due categorie e fa la sua bella figura con oltre 10 kg di più. Il suo coach, Asmet, mi spiega che l’ha fatto come dimostrazione dopo un infortunio per oha, in Qatar, città su una penisola che si allunga nel Golfo Persico. il quale tutti lo davano finito. Potenza Grande quasi quanto il piccolo stato del di questi uomini che prima ancora della ghisa sono uomini del deserto, votati per Massachussetts, in USA. Potente nella nazione all’immortalità della fama. produzione di petrolio e di campioni, patria infatti di Ali Tabrizi, tre volte vinEl Shadat Mabrouk. citore dell’assoluto del Mondiale IFBB, quattro volte vincitore di categoria e ben otto campione asiatico, già in procinto di passare professionista. Qui atterra quest’anno la nazionale azzurra con 9 esponenti tra team selezionato e team con invito federale.

D

Questo era il 63° anno. Immaginatevi un po’, questa gara iniziò l’anno prima che Arnold Schwarzenegger nascesse. La tradizione e il lustro per dire poco. Da questa gara escono i professionisti asiatici ed europei ma in questa gara prosperano e competono per lustri i migliori dilettanti. Un nome per tutti: il mitico El Shadat Mabrouk. Come se non bastasse per meritarsi l’appellativo di mitico avere vinto otto volte (1987 - 1991 - 1994 - 1998 - 1999 - 2002 - 2003 – 2007), secondo 4 volte (1985 - 2004 - 2005 – 2009) con anche

Confronti con Mauro Ranieri al centro.

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Medagliere 1° classificati

Kyeong Mo Park (Corea) nei – 60 kg, Mohamed Nasr (Egitto) nei – 65 kg, Mohamed Osman (Egitto) nei – 70 kg, Ismaeel Husain (Bahrein) nei – 75 kg Christomir Christov nei - 80 kg, Haji Al Balushi (Oman) nei - 85 kg, Sami Al Haddad (Bahrein) nei – 90 kg, Ali Tabrizi (Qatar) nei – 100 kg e assoluto, Dimitri Dimitrov (Bulgaria) nei + 100 kg.

Classifica Team nazionali 1º Egitto 2º Corea del Sud 3º Baharein 4º Italia 5º Bulgaria

Risultati del team italiano - 65 Kg Ranieri Mauro 5° - 75 Kg Masucci Filippo 4° - 80 Kg Corsini Marcello 6° - 85 Kg Filippone Francesco - 90 Kg Giusto Dennis 14° - 100 Kg Dell’Uomo Emiliano 4° - 100 Kg Quarta Giuseppe 13° + 100 Kg Grassi Alessandro + 100 Kg Galeazzo Costantino 5°

Confronti con Filippo Masucci (primo da sx).


Confronti con Marcello Corsini (primo da sx).

Confronti con Dennis Giusto (primo da sx) e Giuseppe Quarta (primo da dx)..

Confronti con Francesco Filippone (al centro).

Confronti con Emiliano Dell’Uomo (secondo da dx)..

Confronti con Costantino Galeazzo (al centro) e Alessandro Grassi (a dx).

Premiazione dell’assoluto Ali Tabrizi da parte di Rafael Santonja.

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Palac

Alla ricerca di una

www.ludusm

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Ludus Maximus IFBB Selezione Squadra Azzurra IFBB per le gare Internazionali IFBB. I primi 6 si qualificano per gli Italiani 2010 Bodybuilding maschile e femminile Easy Altezza peso Bodyfitness Physique

Il piÚ grande spettacolo possibile, l’EVENTO con tutte le maiuscole, la sfida delle sfide alla ricerca di una gloria imperitura. InfoLine prevendita biglietti: 06 53273258 (10.00 13.00 / 16.00 20.00).

cavicchi

gloria imperitura

maximus.com

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DUE TORRI Vi confluiscono da quasi un ventennio atleti di livello elevato, in gran numero, con una forma fisica più che perfetta. Deve essere per questo che attira tutto il popolo delle palestre. E deve essere per questo che suscita grandi emozioni. Infatti se si è body builder, il Due Torri non è solo una gara delle tante; se si ama questo sport, la gara bolognese è un vero e proprio fenomeno cult, una specie di “Grande Fratello della ghisa”. Sarà sempre per questo che a distanza di tempo non è possibile rielencare i fatti registrati in base al preciso ordine della loro successione… i ricordi vengono fuori secondo il loro peso affettivo, si mescolano e alcuni prevaricano su altri… e non esiste solo il palco illuminato dai faretti e i primi posti, ma c’è anche il backstage e il retroscena dei sentimenti e delle delusioni. E se anche a voi il Due Torri suscita grandi emozioni, allora vuol dire che siete del clan, che quella gara è una sorta di tempo di raduno, tempo di considerazioni, di ricordi. Una visione d’insieme, che non si limiti ai “picchi” e alle “onde in superficie”, sarebbe tanto più indispensabile se vogliamo rendere conto di una gara dai molteplici tasselli come questa e stendere un “inventario” dei suoi formidabili personaggi: la famiglia di organizzatori Fabbri, gli Atleti, il pubblico. Cominciamo con l’almanacco dei suoi 16 anni.


La nostra

Memoria Foto di Carlo Puzzilli Testo di Rossella Pruneti

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Andrea Nuccitelli

Francesco Faraglia

Angelo Padovani

Enrico Ramazzina

Sala Congressi Junior Club Pianoro, Bologna

Palazzo dei Congressi, Bologna

Palazzo dei Congressi, Bologna

Palazzo dei Congressi, Bologna

Giuria: M. Neri (capogiuria), L. Lodi, G. Cianti, S. Bandiera, P. Forti, A. Greco, D. Gualla, F. Mazzeo, C. Montemaggi indimenticata atleta, S. Monti, E. Corasanniti, A. Petrarca, E. Rapino, G. Rebecchi e A. Venturi.

Giuria: M. Neri (capogiuria), V. Baldantoni, G. Cianti, E. Corasaniti, M. Giannotta, T. Filizola, P. Forti, L. Lodi, C. Montemaggi, S. Monti, P. Cuomo, S. Campisi, E. Rapino, M. Salvalaggio, E. They.

Giuria: M. Neri (capogiuria), V. Baldantoni, G. Cianti, A. Defant, M. Giannotta, A. Guasti, L. Lodi, C. Montemaggi, S. Monti, M. Mattia, P. Pasini, M. Salvalaggio, G. Talocchi, E. They, G. Zarrillo.

Giuria: M. Neri (capogiuria), A. Antonelli, G. Cianti, P. Forti, M. Giannotta, G. Grilanda, L. Lodi, F. Mazzotta, S. Monti, P. Pisani, M. Salvalaggio, V. Scampini, C. Teani, E. They, M. Zanini.

Categorie: 74 kg, 82 kg, 90 kg, oltre 90 kg, donne soft, donne hard.

Categorie: 74 kg, 82 kg, 90 kg, oltre 90 kg, donne soft, donne hard.

Categorie: 74 kg, 82 kg, 90 kg, oltre 90 kg, donne soft, donne hard.

Ospite d’onore in esibizione: Luigi Sarni.

Ospiti d’onore: Ms. Fitness USA Debbie Kruck e Andrea Nuccitelli.

Da ricordare:

Ospite d’onore in esibizione: Federico Focherini e Debbie Kruck.

Da ricordare:

Da ricordare:

Nei mediomassimi vinceva Franco Lenzi, 2° Antonio Mirante e 3° Placido Miano. Gareggiava Emilio They, in quell’anno cinquantaquattrenne.

Rudy Panatta mette a disposizione un montepremi di 28 milioni di lire.

27 novembre

Categorie: 68 kg, 75 kg, 85 kg, 95 kg, oltre 95 kg, donne soft, donne hard.

Nei massimi vinceva Andrea Nuccitelli, 2° Gianluca Catapano. Nei super massimi vinceva Massimo Merighi. Nelle soft vinceva Silvia Zanet, 2° Jole Paggetta. Nelle hard 1° Beatrice Pettene e 2° Marilena Luisini, con 3° Manuela Zangheri e 4° Cristina Lavezzi. Già da questa prima edizione gli atleti scendevano tra il pubblico per il posedown.

26 novembre

26 novembre

Nei leggeri vince Luigi Tola, Nei mediomassimi Padovani 1°, Mirante 2° e Nuccitelli 3°. Nei massimi 1° Nocerino, 2° Caminotto e 3° Komadina.

I vincitori di categoria sono nell’ordine Sandro Persichella, Antonio Mirante, Francesco Faraglia e Massimiliano Castagna.

Nelle hard si riconferma Beatrice Pettene, 2° Cristina Lavezzi, 3° Antonella Grilli.

Da ricordare: Nei leggeri vince Manlio Rubiu, nei medi Pascal Sabato, nei mediomassimi Andrea Parronchi, nei massimi Ricky Ramazzina che lascia dietro Spada, Padoan, Dell’Amico e Nocerino. Nelle soft vince Cristiana Casoni, con 3° Silvia Zanet e 4° Marzia Poles.

Costantino Polesel arriva 2° nei massimi con dietro, 3°, Luigi Colbax. Nelle soft vince Cristiana Casoni seguita da Nina Sabella, Jole Paggetta e Silvia Zanet.

1 dicembre

Nelle hard 1° Carla Girardello. Nelle soft vince Monica Muscio, 2° Cristiana Casoni, 3° Nina Sabella. Nelle hard vince Viviana Violante.

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Giampiero Cataldi

Massimo Olivieri

Costantino Polesel

Enzo Ferrari

Palamalaguti Casalecchio di Reno, Bologna

Palamalaguti Casalecchio di Reno, Bologna

Palamalaguti Casalecchio di Reno, Bologna

Palamalaguti Casalecchio di Reno, Bologna

30 novembre

28-29 novembre

27-28 novembre

25-26 novembre

Giuria: M. Neri (capogiuria), E. They, P. Tedeschi, G. Talocchi, A. Stella, R. Servidone, M. Salvalaggio, P. Pasin, P. Martelli, G. Grilanda, C. Teani, A. Antonelli, E. Baldantoni, A. Calla, G. Cianti.

Giuria: M. Neri (capogiuria), A. Antonelli, E. Baldantoni, G. Cianti, E. Levantino, P. Miano, A. Paoli, P. Pasini, P. Ranieri, M. Salvalaggio, P. Santinello, A. Stella, C. Teani, E. They, F. Zonin.

Giuria: M. Neri (capogiuria), G. Cianti, A. Antonelli, E. Baldantoni, P. Santinello, E. They, M. Salvalaggio, Wilhelm Hauck, F. Gironetti, Gerhard Neumer.

Categorie: 70 kg, 80 kg, 90 kg, 100 kg, oltre 100 kg; Over 40 fino 75 kg, fino 83 kg, oltre 83 kg; Body Evolution sopra e sotto 175 cm; donne soft, donne hard.

Categorie: 68 kg, 75 kg, 85 kg, 95 kg, oltre 95 kg, donne soft, donne hard.

Categorie: 68 kg, 75 kg, 85 kg, 95 kg, oltre 95 kg, Miss Top Fitness, Miss Bodybuilding.

Categorie: 74 kg, 82 kg, 90 kg, oltre 90 kg, donne soft, donne hard.

Ospite d’onore in esibizione: Luigi Sarni.

Ospiti d’onore in esibizione: Kevin Levrone e Cristiana Casoni. Da ricordare:

Da ricordare:

Rudy Panatta mette a disposizione un montepremi di 32 milioni di lire.

Gli spettatori sono quasi 4 mila.

Nei leggeri Roberto Casavecchia 1° e Monti 2°; nei medi Sergio De Alessandris 1° e Diego Martines 2°; nei mediomassimi 1° Cataldi, 2° Gianni Gasparini, 3° Franco Mazzotta e 4° Dennis Giusto; nei massimi 1° Luigi Sarni con 2° Padoan e 3° Ingrassia. Nina Sabella vince nelle soft e Lorena Ferruzzi nelle hard. Gian Marco Pagliai riceve un riconoscimento per l’impegno e la dedizione.

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Ospiti d’onore in esibizione: Ronnie Coleman.

Nei leggeri vince Sandro Brocca, nei medi Giovanni Monti, nei mediomassimi Thomas Benagli con Dennis Giusto 2° e Franco Malè 3°, nei massimi Olivieri con Paolo Tamarri 2°, Alessandro Ingrassia 3° e Sauro Calistri 4°. In questa categoria gareggiano anche Mauro Sassi e Gian Enrico Pica. Nelle Miss Top Fitness vince Natasha Vavilova, Ilaria D’Ubaldo 2° e Claudia Ferrarini 3°. Nelle Miss Bodybulding si rincoferma vincitrice Carla Girardello.

Ospite d’onore in esibizione: Flex Wheeler e Vince Taylor. Da ricordare: Sono presenti due giudici stranieri. Nei leggeri vince Giovanni Poli; fino a 82 kg vince Roberto Casavecchia, 2° Diego Martines. Fino a 90 kg vince Dennis Giusto con 2° De Alessandris e 3° Daniele Furiosi. Oltre i 90 kg Polesel 1°, Padovan 2° e Mazzotta 3°. Nelle soft vince Marzia Poles. Nelle hard sempre 1° Carla Girardello seguita da Irene Cavalloro 2° e Isabella Rosselli 3°.

Da ricordare: Rudy Panatta mette a disposizione un montepremi di 60 milioni di lire. La categoria speciale Over 40 rende ossequio allo scomparso Emilio They. Nelle hard Carla Girardello vince per la IV volta. Nelle soft ancora Marzia Poles. nel Bodyevolution rispettivamente per classe d’altezza sono primi Angelo Mongiovì (1° anche fino a 70 kg) e Marco Piubello. Fino 80 kg vince Giovanni Monti; fino 90 kg 1° Maurizio Ceselli con 2° Dennis Giusto e 3° Thomas Benagli; fino a 100 kg vince Franco Malè; sopra 100 kg vince Ferrari con Nocerino 2°.


Enrico Ramazzina

Costantino Galeazzo

Giampiero Cataldi

Giuseppe Cozzi

Paladozza, Bologna

Palamalaguti Casalecchio di Reno, Bologna

Palamalaguti Casalecchio di Reno, Bologna

Palamalaguti Casalecchio di Reno, Bologna

25 novembre

23-24 novembre

Giuria: E. Baldantoni, G. Grilanda, P. Miano, B. Mondello, L. Piancastelli, M. Salvalaggio, E. Sammartino, M. Spattini , A. Vianello. N. Camera, G. Cianti, C. Dicristino, M. Monaco, A. Paoli. Categorie: 75 kg, 85 kg, 95 kg, oltre 95 kg; Body Evolution; donne soft, donne hard. Ospite d’onore in esibizione: Ronnie Coleman. Da ricordare: La giuria varia a seconda delle categorie. Nell’H/P vince Marco Acquistucci. Fino a 75 kg è 1° Gianni Montebello con 2° Alex Zuccaro; fino 85 kg 1° Maurizio Carboni e 2° Roberto Casavecchia; fino 95 kg 1° Alessandro Ceselli e 2° Ennio Dotto; sopra 95 kg 1° Ramazzina, 2° Mazzotta e 3° Focherini. Nelle soft vince Annalisa Potz con 2° Silvia Scaglione. Nelle hard vince Carla Cabau con 2° Claudia Bianchi.

23 novembre

27-28 novembre Giuria: M. Neri (capogiuria), N. Camera, C. Caccaro, Ignetti, Branca, Filippi, Menchi, Piscopo, Piubello, Rosselli, Catapano, Mauceri, Bertini, Belloni.

Da ricordare:

Giuria : M. Neri (capogiuria), A. Antonelli, E. Baldantoni, T. Bellini, C. Caccaro, N. Camera, L. Caminotto, P. Maiano, A. Paoli, C. Polesel, R. Pruneti, S. Rebecchi, I. Rosselli, P. Santinello, M. Sarni, M. Spattini, P. Venturato

Negli H/P vincono rispettivamente Massimo Iannelli, Marco Piubello e Luigi Colbax.

Categorie: 75 kg, 85 kg, 95 kg, oltre 95 kg; Body Evolution Format, Style e Class; donne Prestige.

La prima Prestige della storia del Due Torri è Lora Barbazza.

Ospite d’onore in esibizione: Stefano Rametta, Serge Nubret.

Categorie: 75 kg, 85 kg, 95 kg, oltre 95 kg; Body Evolution fino 170 cm, fino 178 cm e oltre 178 cm; donne Prestige. Ospiti d’onore: Serge Nubret.

Nei leggeri vince Angelo Mongiovì; fino a 85 kg Riccardo Bianchini; fino a 95 kg Ennio Dotto; sopra 95 kg Galeazzo con Focherini 2°.

Da ricordare: Rudy Panatta e gli altri sponsor creano un montepremi di 45 mila euro. L’assoluto Body Evolution è vinto da Giampiero Diedhiou. Nei leggeri vince Corrado Maggiore; fino 85 kg Maurizio Carboni; fino 95 kg Dennis Giusto; oltre 95 kg Maurizio Ceselli con 2° Focherini. Nelle Prestige 1° Lora Barbazza, 2° Carlotta Nori, 3° Silvia Scaglione.

Categorie: 75 kg, 85 kg, 95 kg, oltre 95 kg; Body Evolution fino 170 cm, fino 178 cm e oltre 178 cm; donne Figure, donne hard. Ospite d’onore in esibizione: .............. Da ricordare: La giuria è composta da rappresentanti delle Federazioni. L’assoluto Body Evolution è vinto da Manolo Mannini. Nelle Figure vince Agnese Russo, 2° Daniela Trevisiol e 3° Vania Villa. Fino 75 kg vince Gianni Gasparini; fino 85 kg Riccardo Bianchini; fino 95 kg Dennis Giusto; oltre 95 kg vince Cozzi con 2° Orazio Salvatori e 3° Focherini. Nelle Fitness vince Lora Barbazza e 2° Silvia Scaglione. Nelle hard 1° Carla Girardello e 2° Giuditta Magazzino.

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Giampiero Cataldi Palamalaguti Casalecchio di Reno, Bologna

Alexandrov Vitaljis

Robert Piotrkovics

Daniel Toth

Palazzo dei Congressi, Bologna

Palapanini Modena

Palazzo dei Congressi, Bologna

Categorie: 75 kg, 85 kg, 95 kg, oltre 95 kg, donne soft, cover girl, juniores, master, Body Evolution fino 170 cm, fino 178 cm e oltre 178 cm.

Giuria : M. Neri (capogiuria), N. Camera, L. Fasciani, Semeraro, A. Filippi, Masini, Piscopo, C. Caccaro, M. Sassi, P. Miano, T. Bellini, S. Rebecchi.

4-5 novembre

24-25 novembre

27 novembre

3-4 dicembre

Giuria: M. Neri (capogiuria), A. Antonelli, S. Assanto, E. Baldantoni, A. Balestri, A. Bianconi, C. Caccaro, L. Fasciani, C. Gullì, G. Impellizzeri, P. Lanzoni, P. Miano, M. Piubello, S. Rebecchi, A. Stella e M. Teatini. Categorie: 68 kg, 75 kg, 85 kg, 95 kg, oltre 95 kg, donne fitness, donne hard. Ospite d’onore in esibizione: ....... Da ricordare: Il Due Torri diventa un Open Internazionale: ossono iscriversi gli atleti stranieri. Nel weekend è abbinata anche la Notte dei Campioni IFBB. Nel Body Evolution l’assoluto è aggiudicato da Massimo Dal Molin. Fino 75 kg vince Corrado Maggiore; fino 85 kg Gianni Montebello; fino 95 kg Dennis Giusto; sopra 95 kg Thierry Taché con Vitalis 2°, Grassi 3° e Seccarecci 4°.

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Nelle Fitness vince Tunde Palatinus e 2° Barbara Carità. Nelle Figure vince Despina Zoura. Nelle hard vince Carla Girardello.

Giuria: M. Neri (capogiuria), Antonelli, Camera, Miano, Ramos, Giannotta, Pollini, Teatini, Virzi, Fasciani. Categorie: 75 kg, 85 kg, 95 kg, oltre 95 kg, donne hard, fitness, figure, juniores, master, Body Evolution fino 170 cm, fino 178 cm e oltre 178 cm. Ospiti d’onore: Cristiana Casoni e Gustavo Badell. Da ricordare: Fino a 75 kg vince Corrado Maggiore con 2° Filippo Masucci, fino a 85 kg Diego Martines con 2° Dennis Giusto, fino 95 kg Sener Cinoglu con 2° Romeo Basso, oltre 95 kg Vitalijs con 2° Neset Illi e 3° il primo italiano del podio: Alessandro Grassi. L’assoluto del Body Evolution è di Luca Iacobucci (2° Alessandro Galli). Per le donne hard vince Alina Popa e 2° Claudia Partenza; nelle fitness 1° Barbara Carità e 2° Carlotta Nori; nelle figure 1° Daniela Trevisiol e 2° Claudia Ferrarini.

Ospite d’onore in esibizione: Biagio Filizola. Da ricordare: Nelle soft vince Carlotta Nori e 2° Eva Pogaknik. Nelle donne hard vince Rosita Trigila e 2° Monia Gioiosa. L’assoluto del Body Evolution va a Luca Iacobucci e 2° Luigi Colbax.

Categorie: 75 kg, 85 kg, 95 kg, oltre 95 kg, donne soft, cover girl, juniores, master, Body Evolution fino 170 cm, fino 178 cm e oltre 178 cm. Ospite d’onore in esibizione: Filippo Alfani. Da ricordare:

Nei master vince Antonio Vergiani.

La IFBB Italia è costretta a vietare la partecipazione ai propri atleti azzurri.

Fino a 75 kg vince Angelo Mongiovì, fino a 85 kg Simone Meiattini, fino a 95 kg Alessandro Savi, oltre 95 kg Piotrkovics.

Nei master vince Butler Luis Vital, negli juniores Bognar Gergo.

L’assoluto Body Evolution è vinto da Alessandro Galli.

Sopra i 95 kg (e assoluto) è di Daniel Toth, fino 95 kg Alessandro Savi, fino 85 kg Simone Meiattini, fino 75 kg Giuliano Bufano. Nelle cover girl vince Reda Lapaité e 2° Daniela Trevisiol. Nelle soft 1° Lora Barbazza e 2° Eva Pogacnik.


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XVII Trofeo Due Torri di Oberdan Mancini

Palazzo dei Congressi, Bologna 28-29 novembre 2009

A volte bastano un numero ed una lettera a far accendere grandi passioni. Il “2T” torna al suo pubblico di appassionati con una nuova e sfavillante edizione.

DUE TORRI

Tra graditi ritorni, volti nuovi e campioni affermati, “la grande festa del Culturismo Italiano” sarà occasione di sfide e confronti dall’irrinunciabile richiamo. A deliziare ancor più i presenti, la fascinosa esibizione di Cristiana Casoni, di ritorno dai recenti consensi ottenuti negli USA.

Il Trofeo Due Torri è anche cultura: una cinquecentesca opera commissionata a Michelangelo rivivrà grazie Nella elegante Sala Europa all’interpretazione di celebri del Palacongressi di Bologna, campionesse di culturismo. ci attende un tecnologico Questa l’idea della suggesallestimento di luci, telecativa miniclip intitolata “La mere e suoni, partorito dalla Battaglia di Cascina” diretta mente creativa di Oberdan da Oberdan Mancini. Mancini. Una costruzione Come ogni anno, si segche pone l’atleta al centro nala una nutrita presenza di assoluto dell’evento, grazie al espositori che nei loro stand massiccio “feed-back” emopresenteranno le novità del tivo che viene ad instaurarsi mercato promuovendole con lo spettatore. con vantaggiose offerte. Qualitativa e numerosa la presenza di atleti in gara.

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Trofeo Due Torri 2009, La Battaglia di Cascina esserci... Una miniclip dell’opera significa aver già vinto! verrà proiettata a metà Per tutte le info, risultati gara e galleria fotografica online:

www.trofeoduetorri.it

serata, nel corso della gara. Questa del Due Torri ‘09 è un’anteprima alla quale seguiranno varie proiezioni a partire, probabilmente, dalla primavera ‘10.


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I

risultati ottenuti dai nostri migliori rappresentanti in terra d’America, patria indiscussa del bodybuilding professionistico nonché unico Paese in grado nel tempo di creare linee-guida sulle quali progettare il futuro, impongono un’improcrastinabile riflessione sulle carenze tecnico- strutturali del movimento in Italia.

Cercare i perché di delusioni ripetute nel tempo mi sembra francamente inutile ed improduttivo. Ad oggi credo che vadano intanto ringraziati tutti coloro che con tanto sforzo e sacrificio hanno provato a misurarsi ai più alti livelli e, contestualmente, penso vadano fondate insieme le basi di una riflessione comune tesa ad alimentare una splendida passione evitando immeritate, rovinose cadute. I tanti atleti di casa che hanno tentato e tentano tutt’oggi di inseguire il sogno americano, paradossalmente, sono arrivati alle competizioni professionistiche dopo aver affrontato un notevole dispendio economico oltre che di energia e di tempo (ben superiore a quello di qualunque altro sport) per potersi confrontare con chi oggettivamente e senza mezzi termini è geneticamente e strutturalmente superiore. Mi chiedo se non sarebbe meglio cercare di migliorare e qualificare il mondo dilettantistico, in cui è più facile emergere rispetto agli iper-competitivi USA? E, allo stesso tempo, sarebbe necessario interrogarsi su come promuovere e favorire l’immagine di questo sport molte volte ghettizzato e mal interpretato da parte dell’opinione pubblica? Su quest’ultimo interrogativo, parlando da grande appassionato, temo occorra ammettere che alcune lacune “sociali” che il body building porta con sé, se non celermente affrontate e risolte, riusciranno ad allontanare tanti, faranno in modo che all’esterno non vengano comprese, anzi vengano inficiate le motivazioni, i sacrifici, la disciplina che accompagnano questo bellissimo sport. Se interrogassimo coloro che non operano nel nostro campo e chiedessimo cosa pensano di chi pratica questo sport, ci potrei scommettere che risponderebbero in parte che gli atleti a volte danno la sensazione di essere troppo

Ad oggi credo che vadano ringraziati tutti coloro che con tanto sforzo e sacrificio hanno provato a misurarsi ai più alti livelli e, contestualmente, penso vadano fondate insieme le basi di una riflessione comune tesa ad alimentare una splendida passione evitando immeritate, rovinose cadute.

di Marco Lucacci Foto di Carlo Puzzili

Professionismo Dilettantismo

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egocentrici, troppo innamorati di se stessi, spesso scontrosi e incapaci di relazionarsi con il mondo esterno. Questa immagine del bodybuilder purtroppo è la conseguenza naturale del fatto che oggi si tende a “strafare”: troppe gare, troppo agonismo e, cari amici, sappiamo bene, che per affrontare molteplici impegni si è soggetti a notevoli stress quali diete ferree e duro allenamento che portano l’individuo a ritagliarsi una propria nicchia e ad evitare quasi i contatti con il mondo esterno. Quindi, ragazzi, per dirla con un vecchio adagio latino: In media stat virtus. Andiamo ad analizzare, invece, il dualismo professionismo o dilettantismo. Quest’ultimo, a me tanto caro, consente minori investimenti economici (è inutile negarlo) favorendo contemporaneamente oggettive possibilità di farsi conoscere e di investire, perché no,anche economicamente sulla propria immagine permettendo comunque a tanti di poter competere in Italia e ai migliori di potersi confrontare con altri campioni europei e mondiali. Il circuito dilettanti, elemento da non sottovalutare affatto, consentirebbe molto più facilmente a chiunque di formarsi una famiglia, nonché di alimentare e tutelare affetti che un’attività professionistica non permetterebbe in quanto caratterizzata da enormi investimenti, da costanti sacrifici senza un vero e proprio ritorno e che rischierebbe di compromettere la propria esistenza al continuo inseguimento di un cannibale Ego. Oltretutto, il minore antagonismo favorirebbe, tutelando comunque la qualità delle competizioni soprattutto grazie alla nostra Federazione IFBB ed al suo Presidente, l’opportunità di cercare con profitto altre e diverse rendite economiche fondamentali per migliorare le qualità di vita dei tanti appassionati, molti dei quali hanno per troppo tempo vissuto in uno stato di sociale isolamento ai limiti del patologico, tra diete personalizzate e pesoforma da mantenere, a totale discapito di una serenità emotiva e di un reale equilibrio, oltre che comunque prodromici di sonore sconfitte difficili da digerire.

Dilettantistico Professionale

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The Great Amer Un calendario che dura 12 mesi + 1 ed è dedicato ai grandi classici americani: innovazione, ispirazione e passione. Come anche dedicato al padre, lo stilista Sergio Soldano, che trasmise a Viviana la passione per il fitness e la bellezza. Si acquista su www.vivianasoldano.com Tutti i proventi vanno all’organizzazione no-profit EGBAR per l’educazione dei bambini di tutto il mondo per il rispetto dell’ambiente e il riciclo.

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Foto di George Contaxis e David Gomez


rican Classics

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I ritmi naturali e l’allenamento di Giovanni Cianti

Dal volume: La dolce catastrofe, Sandro Ciccarelli Editore Foto di Carlo Puzzilli, Modello: Dennis Giusto

I

espressi con grande evidenza analoghi comportamenti (escludendo ovviaritmi biologici ruotano intorno al mente la raccolta), comportamenti che meccanismo energia spesa – energia d’altronde si riscontrano ancora nelle introdotta e sono basati sul rapporto tra: poche tribù rimaste di cacciatori – raccoglitori. I concetti basilari da osservare • l’organismo con le sue necessità vitali e sono quindi la ciclicità sia nell’attività che • l’ambiente (il cosmo, il ritmo luce-oscunella nutrizione e l’interplay cibo – atrità, la temperatura, le stagioni, il cibo, tività - riposo – ormoni. Successivamente ecc…) le necessità dell’agricoltura stravolsero questo ritmo gioioso: Questi cicli vitali inoltre sono regolati dall’interrelazione tra: 1. l’attività divenne routinaria e ininterrotta dall’alba al tramonto, consentendo • cibo, l’energia introdotta un giorno ogni sette – dieci per un riposo • attività, l’energia spesa quasi completo • ormoni, che influenzano e sono a loro 2. i metabolismi energetici dominanti volta influenzati da questi processi. divennero l’anaerobico e l’aerobico latI ritmi umani, sviluppati e finemente rego- tacidi con utilizzo del glicogeno muscolati da 2,5 milioni di anni evolutivi dedicati lare ed epatico e produzione appunto di acido lattico, anidride carbonica, scarti all’attività predatoria prevedono: da ossidazione parziale che intossicano 1. episodi di caccia (oppure di guerra che l’organismo non cambia molto) brevi, intensi e rarefatti 3. alimentazione necessariamente ricca di alternati a lunghi periodi di recupero zuccheri per rimpiazzare in tempi rapidi il 2. utilizzo di metabolismi energetici glicogeno più o meno esaurito anaerobici-alattacidi (a carico dei fosfati 4. scarsa lisi tissutale quindi recuperi muscolari, ATP-creatinfosfato) e aerobici nell’arco delle 24 ore (il ripristino del (processi ossidativi a carico di tutti i subglicogeno) strati energetici), ambedue dal recupero molto veloce 5. movimenti rigidi, ripetitivi, obbligati, non fisiologici. La postura è curva 3. impegno molto limitato dei sistemi lattacidi, anaerobici e aerobici con utilizzo sull’aratro o sulla zappa. Tutto il lavoro fisico negli ultimi 10.000 anni si è articolaminimo del glicogeno muscolare ed to su queste condizioni, dolorose, innatuepatico. Di conseguenza bastano pochi rali, usuranti carboidrati per ripristinare le energie 4. lisi più o meno marcata del tessuto mus- 6. gli ormoni determinanti richiesti da questa attività sono il testosterone ma ancolari che richiede lunghi recuperi (fino che il cortisolo per la deaminazione degli a 10 - 14 giorni) e una dieta molto ricca aminoacidi a zuccheri quando il glicogeno di proteine per reintegrare aminoacidi e scarseggia fosfati (la creatina della carne) 7. necessità del pesante carico glicemico 5. movimenti dalla meccanica fluida, e calorico dei cereali e delle loro esorfine libera, gioiosa e fisiologica. Il corpo si per tamponare la sofferenza del lattacido muove nello spazio senza costrizioni. e l’instabilità d’umore provocata da alti Anche la lotta che pure richiede potenza, destrezza e grande coordinazione è gioco livelli di cortisolo muscolare ciclico e mai ripetitivo. 8. la sensazione dominante di questi ritmi è la sofferenza. 6. gli ormoni determinanti sono il testosterone (potenza, destrezza, velocità, inLa routine agricola quindi si caratterizza tuito, aggressività, ecc..) durante la caccia, per la cronicità, sia nell’attività che nella e GH, insulina e IGF-1 nel riposo (stoccag- dieta ed è proprio da questa caratterisgio di zuccheri, aminoacidi, sali, ecc…) tica che derivano i problemi più gravi per l’essere umano e di conseguenza il rifiuto 7. la sensazione dominante l’intero propiù o meno consapevole e la repulsione cesso è il piacere. che ancora oggi noi sentiamo per il lavoro. Le due diete così diverse e cicliche per L’esercizio fisico evidenti necessità hanno contribuito a stabilizzare il make up fisiologico della La predazione non è più la principale specie umana e non solo. Se osserviamo attività dell’uomo e la sedentarietà è ad esempio i leoni della savana, anch’essi divenuta lo stile di vita usuale. Ma l’attività animali sociali e predatori, vediamo fisica è la componente fondamentale dei

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nostri ritmi vitali ed è stato necessario sostituirla con l’esercizio , . Alla luce di quanto finora esposto l’esercizio più appropriato – comunque sempre caratterizzato dal piacere – dovrebbe essere: • lavoro contro resistenze (pesismo), lotta, eventi di velocità e potenza che mimano l’impegno della caccia e della guerra nei metabolismi energetici e negli ormoni coinvolti, nelle necessità alimentari e nel ritmo attività – recupero. Questi esercizi da eseguire intensamente, non a lungo e con frequenza molto rarefatta: - costruiscono potenza neuromuscolare, muscoli, tendini e ossa più robusti , nervi più pronti - aumentano la produzione di testosterone - consumano poca energia (proveniente dai fosfati muscolari) perché di brevissima durata, ma producendo danni tissutali importanti mantengono il metabolismo elevato per molti giorni a spese del sistema aerobico che utilizza in questo caso in prevalenza i grassi di deposito adiacenti ai muscoli stressati. Questo porta un migliore controllo della glicemia e dimagrimento localizzato* alle zone che più duramente hanno lavorato (vedi il seno delle bodybuilder). • lavoro aerobico, passeggiate, ballo, attività domestiche, giochi sportivi a impegno misto attività fisiologiche per il nostro metabolismo (che mimano in qualche modo la “raccolta” e i giochi propedeutici alla predazione dei nostri antenati) da eseguire con frequenza elevata, anche più volte nella giornata nei giorni di riposo dal lavoro di potenza - consumano più energia durante l’attività (50% dai grassi, 50% dagli zuccheri circa) - mantengono elevato il metabolismo per alcune ore - reintegrano gli zuccheri con meccanismi insulino-indipendenti - producono dimagrimento generalizzato, controllo glicemico e insulinico , sviluppo del sistema cardio-vascolare e respiratorio. Sconsigliamo ogni tipo di esercizio connotato dalla sofferenza perché non idoneo alla fisiologia umana: • lavori lattacidi e di lunga durata, residuali dell’era agricola come ciclismo, jogging, podismo, giochi estenuanti, triathlon e così via. Innaturali non solo per i metabolismi energetici coinvolti ma anche per la biomeccanica usurante e ripetitiva dei movimenti e le posture da assumere.

IL CICLO HUNTING – PIGGING OUT Sviluppato per gli sport di potenza e velocità, l’H-PO è attualmente il sistema integrato allenamento- alimentazione più efficace. Si basa sulla scissione in due blocchi di più giorni ciascuno, della fase di allenamento e della fase di riposo, accompagnati da sistemi nutritivi diversi, funzionali in un caso allo stimolo del testosterone e nell’altro di GH e Insulina. Questo in base a precise e documentate ricerche e sperimentazioni sulla biologia evolutiva. Sono superati quindi sia l’organizzazione in microcicli del carico, sia l’alternarsi di giorni di lavoro a giorni di recupero, metodi che nella pratica degli sport di potenza sono risultati parzialmente efficaci e fonte di notevoli difficoltà. H-PO è il metodo che si può applicare ad ogni livello di esperienza e alle più specifiche necessità, anche salutistiche e ricreative.

LA DIETA DELLA CACCIA Verosimilmente i nostri progenitori sia durante la raccolta che durante la predazione potevano nutrirsi solo di bacche, semi, foglie, tuberi, miele selvatico, fiori, uova e sicuramente larve e altri insetti. Un regime che se attentamente analizzato nei suoi componenti corrisponde alla nutrizione che si è visto ottimale per aumentare la produzione di testosterone, liberare l’ormone dalla sua proteina di trasporto rendendolo biologicamente attivo e rallentarne l’escrezione renale.

LA DIETA DEL RIPOSO La grande disponibilità di carne magra di erbivoro, cibo nobile e di reperibilità incerta portava evidentemente a mangiare fin oltre la sazietà, pasti copiosi e rarefatti, accompagnati da verdure e radici per aiutarne la digestione. Questi alimenti stimolano l’ormone della crescita e le IGF-1 e moderatamente l’insulina, ormoni indispensabili per l’accumulo di aminoacidi e zuccheri. Questa fase alimentare proseguiva ovviamente fino all’esaurimento della carne disponibile.

SUL WEB

www.giovannicianti.org e il sito dell’editore Ciccarelli: www.olympian.it 37


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La bella ambasciatrice italiana del non plus ultra del Figure internazionale di Rossella Pruneti Foto di Carlo Puzzilli Tutti la conoscono, eppure molti non sanno la sua storia, da dove viene e come mai si è appassionata al bodybuilding: “Ho iniziato nel 1985. I primi allenamenti li ho svolti nella palestra di mio padre. Dopo pochi mesi sempre mio papà mi ha portato ad assistere ad una gara e quando ho visto quelle ragazze sul palco mi sono innamorata di quei fisici. Da lì mi sono allenata sempre più intensamente fino ad arrivare nel maggio del 1986 sulla pedana di gara anch’io. Prima gara, prima vittoria, seguita fin dai primi passi da Gianni Francese essendo io nativa di La Spezia. Questi sono stati i miei primi passi in questo meraviglioso mondo... fino ad arrivare ai giorni nostri”. Dove l’hanno condotta e la dirigeranno i suoi passi, ve lo racconto io, perché

Ho iniziato grazie a mio padre e per questo lo ringrazierò sempre...

CriStiANa

CaSoNi 40

Cristiana ammette: “Io non sono brava ad autocelebrarmi... come fanno tanti. Non è nel mio carattere!”. Come è passata dal bodybuilding al fitness? Perché non si trovava sufficientemente femminile. E poi al Figure? Perché la componente acrobatica della routine del fitness, non è mistero né vergogna ammetterlo, è troppo impegnativa e tassativa per gran parte delle atlete. Del Figure ha saputo dare un’interpretazione completa. Se c’è qualcuna che sa curare il mix composto da elementi ponderabili (fisico) e imponderabili (carisma e femminilità) necessario per essere campionesse nella nostra disciplina, quella è proprio lei. Lei che conosce le regole del gioco e poi sa applicarle giocando meglio di chiunque altro. Cristiana, sul palco come nella vita quotidiana, donna bella ed elegante 365 giorni l’anno, attesta quanto c’è di vero nell’espressione “total package”, sottolineando totale al 100%. Imparai da Cristiana (e dalla sua amica-collega di sempre, Federica Belli) cosa voglia dire essere femminili coi muscoli, in tempi


in cui c’era solo il bodybuilding e il fitness con routine, ma si capiva che l’evoluzione doveva per forza portare ad una “contaminazione” delle bodybuilder (nella maggioranza di noi troppo semplicemente poco femminili, atletiche e grosse) da parte delle fitness. Guardando Cristiana mi viene anche in mente un altro detto: “Lo sport è 90% motivazione, 10% sudore”, che significa proprio quello che capite: gran parte del lavoro e dell’impegno è mentale, quello fisico viene di seguito. E per mentale intendo anche avere le idee chiare sulla propria femminilità e come presentarla. Posso affermare senza timore di essere smentita che Cristiana è una delle pochissime ad essere riuscita nel passaggio dal bodybuilding al fitness e quindi al Figure, tutto ai livelli professionistici non solo amatoriali e a partecipare sempre

Cos’è il fitness per me? Una parte considerevole del mio tempo...

di diritto, con qualifiche conquistate sul palco, all’Olympia e a competizioni del livello dell’Arnold Classic Pro. Nel total package di questa professionista Figure c’è tutto, tutto è mescolato e abbinato in maniera magistrale, distillato in poche parole e immagini che colpiscono, l’essenza pulita della vera bellezza. Guardatela!

Palmarès da IFBB Pro 1996 Ms Fitness World Arnold Classic 11° 1997 Norway Pro Fitness 11° 1997 Italian Pro Fitness 5° 1998 France Pro Fitness 9° 1998 Italian Pro Fitness 8° 1998 Ms Fitness International 14° 1998 Jan Tana Pro Fitness 16° 1998 Fitness Olympia 11° 1999 Midwest Pro Fitness 3° 1999 Fitness Olympia 12° 2000 Italian Pro Fitness 6° 2005 Toronto Pro Figure 5° 2005 New York Pro Figure 11° 2009 Atlantic City Master Pro Figure 5° 2009 Atlantic City Open Pro Figure 7° 2009 Muscle Pro Figure Kentucky 9°

Sul WEB: www.cristianacasoni.com

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Goditi il tuo corpo, usalo in tutti i modi che puoi, senza paura e senza temere quel che pensa la gente. È il più grande strumento che potrai mai avere.

A n n o

2010 ”

- The Big Kahuna


Š Foto di Carlo Puzzilli — www.fitness-women.org Modella: Cristiana Casoni


Tu & Chad Nicholls Domande sulla preparazione agonistica Fotoreportage di Giuseppe Impellizzeri - www.ifbbsicilia.it di Chad Nicholls Traduzione di Rossella Pruneti

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ei primi periodi del bodybuilding le cose erano maledettamente semplici: andavate in palestra, vi allenavate da matti, mangiavate pulito e poi salivate sul palco di gara. Il colore usato era la normale abbronzatura e poi, con gli anni ‘80, anche il solarium. Oggigiorno l’allenamento è ancora il fondamento dello sport, ma il bodybuilding si è trasformato sia in un’espressione artistica sia in una scienza. Per quanto complesso è il corpo umano, è la dieta che crea quei muscoli cesellati e granitici, densi e asciutti, che sono messi in mostra sui palchi di gara di tutto il mondo. Vincere o perdere dipende da quanto bene funziona la dieta. In aggiunta, togliere dal fisico l’acqua in eccesso e mostrarne la definizione con il mallo perfetto può essere decisivo per il risultato di una gara. Attingerò alla mia posta e risponderò ad alcune domande di interesse per ogni agonista …

D.: Ciao Chad! Ho sempre voluto conoscere un metodo per sbarazzarmi della ritenzione sottocute in vista di una gara. Adesso sono arrivato alla disperazione! Tra un paio di settimane ho due gare e mi domando se esista un certo protocollo da seguire tra una gara e l’altra per evitare il rebound oppure per mettersi in grado, alla seconda gara, di perdere tutta l’acqua in eccesso. Fino ad ora mi sono sempre dedicato ad una gara singola perché dopo gonfio tantissimo, soprattutto alle caviglie, con un’orribile ritenzione idrica. Mi ci vuole una settimana buona per risolvere il problema. Vorrei sapere come risolvere la situazione in modo da essere in forma anche alla seconda gara consecutiva. La maggioranza dei bodybuilder con cui ho parlato sostiene che è una bella fregatura e che bisogna solo sperare per il meglio dato che non esiste maniera di evitare il rebound. Veramente? Tu sei quello che sa tutto in questo tipo di cose, quindi, ti prego, AIUTAMI! R.: Più che della dieta, la ritenzione idrica (rebound) dopo una gara è un fattore importante da tenere in considerazione quando pensiamo di prendere parte a più competizioni successive e ravvicinate nel tempo. Sbarazzarsi della ritenzione idrica è complicato, non importa come valuti la situazione, e padroneggiare la tecnica evita il rebound tra una gara e l’altra. Mantenere il top della forma in modo che la ritenzione idrica non costituisca un problema è ancora più di’ficile! Anche qui, come è una buona idea programmare gli alimenti da consumare dopo la gara, è altrettanto una buona idea programmare la strategia di assunzione dei liquidi in anticipo. Indipendentemente

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da quanto siete asciutti sul palco, qualsiasi cosa mangiate e beviate dopo la gara avrà un impatto diretto sulla risposta del vostro corpo e stabilirà se avrete o meno un rebound oppure rimarrete in forma tra le due gare. In definitiva stabilirà la forma che porterete sul palco alla seconda gara. Prima che pensiate addirittura a cosa dovete fare dopo la gara, occorre rivedere le fasi di quello che precisamente vi è servito fare per togliere l’acqua sotto pelle prima di salire sul palco della prima competizione. Questo sarà il segreto e stabilirà la strategia per la seconda competizione. Sottolineo sempre ai miei atleti l’importanza di essere nella migliore forma possibile prima di iniziare a rimuovere l’acqua sottopelle: è logico, perché meno dovete fare per togliere la ritenzione idrica, meno stancante sarà per il vostro corpo e minore il rischio di ritrovarsi vittime dell’effetto rebound. Se si è persone che hanno difficoltà a mettersi in forma e devono risolvere il problema della ritenzione idrica, allora evitare il rebound diventa più arduo. Va aggiungo che sotto l’aspetto della salute, la rimozione dell’acqua sottocutanea per raggiungere la forma da gara può essere pericoloso. Quando lo fate il corpo è in uno stato di deplezione tale che, inserendo ogni tipo di cibo spazzatura e di liquidi dopo la gara, le mega quantità di carboidrati, sodio e fluidi portano a trattenere i liquidi con un ritmo estremamente veloce: ciò causa il gonfiore e può essere tremendamente pericoloso per l’organismo in generale e per il cuore in particolare. Di pari passo con la situazione dell’acqua procede il discorso della quantità di alimenti dopo la gara: dovete conoscere il vostro corpo e sapere come reagisce a certi alimenti. Se consumate del sodio vi gonfierete? Tanti


se cominciaste a mangiare prima, non riuscireste a ripristinare dopo tutti i fluidi essenziali per il rifornimento del vostro corpo, ritrovandovi magari con uno squilibrio. Seguendo questo processo il corpo tende, normalmente, a rispondere con un rebound minimo. Con poca acqua trattenuta dovrebbe essere sufficiente l’attività aerobica per rimuovere l’eccesso e tornare a potere applicare la strategia pregara. Ma allora, a questo punto, come raggiungete di nuovo il top della forma? Poiché il corpo è passato attraverso una fase di deplezione e poi di ripristino dell’acqua, risponderà in maniera differente la seconda volta. Ciò che ha funzionato la prima per togliere la ritenzione idrica avrà probabilmente bisogno di qualche cambiamento per la seconda gara. Il segreto per la seconda competizione starà nel variare un pochino. Dopo la prima competizione dovete tornare al normale quantitativo d’acqua giornaliera, però, dato che sarà più che probabile trovare difficoltà nel togliere l’acqua in eccesso per la seconda volta, dovete aumentare leggermente il quantitativo quotidiano. Se antecedentemente alla prima gara bevevate circa quattro litri d’acqua, consiglierei di passare a sei litri e forse incrementare lentamente fino a otto litri. Così il corpo riceverà molta acqua ogni giorno e quando la ridurrete per un breve periodo in corrispondenza della seconda gara, il corpo sarà docile nel cedere l’eccesso invece che avvertire una mancanza e trattenerla. A questo punto, per la seconda competizione, dovete ridurre l’acqua un poco prima. Ad esempio, se per la prima gara l’avevate ridotta alle 19 di venerdì, per la seconda potreste doverla ridurre 6-7 ore prima cioè intorno a mezzogiorno per ritagliare un maggiore vantaggio e una spinta più decisiva a sbarazzarsi dell’eccesso di fluidi. Quindi, dopo qualche ora, iniziate a reintrodurla sorseggiando un pochino qui e là come avete fatto per la prima gara. Di solito facendo così potete anche tornare a ricalcare la parte rimanente dell’assunzione di liquidi seguita per la prima gara e tutto dovrebbe funzionare a dovere. Come dico sempre, ognuno è diverso. Questo consiglio è solo uno schema di massima, occorre personalizzarlo. Dovete guardarvi bene e sapere come risponde il corpo in modo da adattare il programma. Tuttavia dovrebbe come minimo “guidarvi” per essere pronti con l’acqua e la ritenzione idrica nel caso di di più competizioni successive.

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carboidrati? Cibi fritti? Il motivo per calcolarlo non è soltanto l’aggiunta del cibo spazzatura, ma anche il fatto che spingete tutti questi carboidrati e grassi nel vostro corpo con un’ondata di liquidi. Entrambi questi fattori insieme (fluidi e cibo spazzatura) possono sicuramente dare problemi se non disponete di una solida strategia riguardo a cosa dovreste o non dovreste mangiare in congiunzione con quale tipo di liquidi e in quali quantità. Dovete ricordarvi che è importante essere consapevoli che alimenti e fluidi agiscono insieme e saranno il fattore determinante dell’eventuale rebound o meno e di quanto difficile sarà sbarazzarsi della ritenzione idrica per raggiungere nuovamente il top della forma alla seconda gara. La decisione di cosa fare con l’acqua è determinata anzitutto e precisamente da cosa avevate dovuto fare prima della gara per rimuovere i liquidi in eccesso. Un buon consiglio su come evitare un forte rebound consiste in quello che faccio fare ai miei atleti: non tolgo mai loro l’acqua al 100%. Hanno sempre un po’ di fluidi nel corpo. In questo modo non togliete mai del tutto i liquidi al corpo e questo non sentirà il bisogno di trattenerne ed immagazzinarne dopo una gara come invece fa se smettete totalmente di bere. Sorseggiando poco durante la giornata di venerdì (dopo avere ridotto l’acqua) potrete continuare a smaltirne un bel po’ e aiutare a rimanere in un certo squilibrio elettrolitico favorevole (soprattutto se utilizzate alcuni integratori per togliere l’acqua sottopelle). Tenendo presente questo, facendo sempre sì che ci sia una minima quantità d’acqua in ogni momento, il corpo non sarà scioccato quando (terminata la gara) reintrodurrete i liquidi. A quel punto non cercherà di trattenere l’acqua ed immagazzinarla come farebbe se smetteste di bere del tutto. Appena la competizione è terminate, prima ancora di mangiare qualsiasi cosa, dovete reintrodurre fluidi di buona qualità nel vostro corpo. I miei atleti bevono sempre un Gatorade o dell’acqua (alcuni tipi di liquidi adatti li portano nel backstage in modo da ripristinare i liquidi immediatamente al termine). Consiglio 1-1,5 l immediatamente. Va bene fare così per due motivi principali: ovviamente serve a reintrodurre i fluidi essenziali nel corpo, inoltre non vi sentirete propensi ad ingurgitare tonnellate di cibo se siete pieni per avere bevuto. Tenendolo a mente, potrete mangiare con maggiore assennatezza e moderazione, sebbene concedendovi quello che preferite. Inoltre,

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Campioni si nasce o si diventa?

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BTBody Thai BUILDING Foto e testo di Marco Ceriani

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el magico scenario di Villa Erba (Cernobbio), durante l’evento mondiale di bodybuilding e La Notte dei Campioni (17-18 ottobre 2009), il pubblico internazionale presente ha potuto assistere ad un insolito connubio e ad un grande spettacolo. Il body building, rappresentato dal noto atleta Dennis Giusto, ha incontrato la Muay Thai boxe, impersonata dal campione del mondo Diego Calzolari (Direttore Tecnico F.I.KB.). I due grandissimi atleti si sono infatti esibiti ai “colpitori” (“pao” in tailandese) che rappresentano uno dei metodi di allenamento più evoluti e completi degli sport da ring. Infatti non solo risultano estremamente allenanti per chi esegue il colpo, ma anche per chi lo riceve, che attraverso l’applicazione di forza più o meno intensa può rendere l’allenamento più o meno intenso. Inoltre attraverso i colpitori viene allenata anche la distanza e il

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“timing”, insomma un allenamento veramente completo che oltre che tonificare (per il pubblico femminile si può correttamente parlare anche di “rimodellamento corporeo”) il corpo allena il fiato. La Muay Thai, antica arte siamese è infatti una disciplina da ring veramente completa, oltre alle tecniche pugilistiche comprende anche tecniche di calcio, ginocchiate e gomitate. Bastano pochi minuti per svolgere un allenamento aerobico e ad alta intensità muscolare. All’esibizione hanno assistito, tra gli altri, Kai Greene (vincitore dell’Arnold Classic 2009) e Shawn Ray (altro grandissimo del body building mondiale, famoso per essere il Mr. Olympia “mai incoronato”).

Chi è Diego Calzolari

Se vuoi vedere la Muay Thai a due passi da casa ecco i prossimi grandi eventi: •28 novembre: Trieste (Palasport) D.Calzolari vs Khem Fairtex Titolo Mondiale •6-8 dicembre: Pisa (Palasport) Campionati Italiani I due eventi sono sotto l’egida della F.I.KB. (perché la vera Muay Thai è solo F.I.KB.)

QUALIFICHE Cintura nera K. B. 1994 Diplomato allievo istruttore Muay Thai 1996 Diploma KRUU (Maestro) 1997 Presidente Commissione Tecnica Nazionale F.I.K.B. Presidente ASD MUAYTHAI TEAM CALZOLARI

TITOLI Campione Italiano MUAY THAI I.A.M.T.F 1997 Campione Italiano MUAY THAI WAKO-PRO 1998 Campione intercontinentale THAI KICK BOXING 2000 Campione mondiale MUAY THAI WAKO-PRO 2001 Campione mondiale MUAY THAI WAKO-PRO 2007 Campione mondiale MUAY THAI WAKO-PRO 2008


Tabella d’allenamento Livello per tutti

In foto, in questa pagina il M° Diego Calzolari, a sinistra Dennis Giusto

Il campione e M° Calzolari spiega perché un body builder dovrebbe inserire alcune sedute di Muay Thai nel suo allenamento: “L’allenamento della Muay Thai viene eseguito per lo più a corpo libero, ogni singolo muscolo viene allenato al massimo per ottenere la miglior esplosività e resistenza. Proprio per questo, come per il Thai boxer qualche seduta di pesistica è proficua per differenziare il lavoro di routine e crescere nella forza muscolare, anche per il body builder qualche seduta di Muay Thai sarebbe il top, per molti motivi. Prima di tutto cambiando gli esercizi ed il modo di lavorare il muscolo si esce dalla “memoria specifica” e si cresce di più quando ci si allena di nuovo con i pesi, poi si ha un grosso giovamento mentale: cambiare ambiente, divisa, profumi ed esercizi è un modo per non cadere nella ripetitività che a volte ti porta in palestra sbuffando, piuttosto che con la gioia di allenarsi. Divertendosi le performance crescono… e con loro il proprio fisico!” Ma non solo i campionissimi sono interessati allo sport della Muay Thai, disciplina unica che coniuga tecniche micidiali a grande concentrazione e spiritualità (danza rituale a ogni inizio match, vero e proprio saluto di ringraziamento a Dio e amuleti vari), sono sempre più gli atleti di altre discipline e persone comuni, donne incluse che, trovano attraente infilarsi i guantoni e allenarsi per tonificare o rimodellare il proprio corpo. Il motivo è semplice: ridurre lo stress, acquisire autostima, imparare alcune efficaci tecniche di difesa e raggiungere il miglior stato di forma fisica e benessere. Non si tratta di combattere, ma di allenarsi a poterlo fare. La Muay Thai allena il corpo e la mente.

In edicola: una nuova rivista Da novembre in tutte le edicole è presente un nuovo magazine “FIGHT!” che coniuga sport da ring, salute, benessere e bellezza (stupende ring girls). Contiene interviste, tecnica, training, tabelle di allenamento, alimentazione, integrazione e benessere per massimizzare la forma fisica degli atleti ma anche la tonicità, la salute e la bellezza di lettori e lettrici. Con in più “RINGNESS” una finestra Italiana sui maggiori sport da ring nazionali. N OW ATD Y BE ULL V: B T M DI SO CES SUC DEL GRANDE SUCCESSO DI MTV: BULLY BEATDOWN DIETRO LE QUINTE PER LA SECONDA STAGIONE N NDE OW GRA ATD DEL E Y BE N ULL AGIO V: B LIFE A ST SS RTS I MT D D L A RI NG|NE N DI SO RTIA ECO MA I ITALIANI CES ED LA S MIX I ARTICOL SUC ER E P GL D N E CO T RAN UIN G Q L LE DE NE TRO icks!6] ARTS LIFE GIO MIXED DIE FE a WMARTIAL STA S LI SS [p.2ITALIANI DI RING|NESS ART NG|NEN atasCONh GLI ARTICOLI NDA IAL RI ECO ART LIANI DI ITA DM LA S IXE ARTICOLI R M E GLI CON TE P IN U LE Q ks ! TRO DIE a Wic 6] Natasha Wicks!

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PhotoPhoto Foto di Gianmarco Pagliai

Scattate in occasione del ... Campionato Italiano NBFI Figline Valdarno, 9 ottobre ‘09 A sx: Esibizione di Jim Cordova, campione del mondo Al centro: Besnik Beqri, 2° assoluto A dx: Gerardo Di Gennaro, 1° assoluto

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PoSeDoWn Illustrazione di Alessandro Komadina www.alexkomadina.com

PETTORALI Training Journal Illustrazioni di Alessandro Komadina e testi di Rossella Pruneti

• Facile da usare e abbastanza piccolo da non essere d’ingombro in sala pesi. • Indispensabile per motivarti e guidarti al successo in allenamento! • Rimuove i tentativi alla cieca e il disordine dalla tua periodizzazione e programmazione! • Anche se ti alleni da anni, non è mai troppo tardi per un diario d’allenamento perché... è bellissimo osser vare il tuo corpo che continua a cambiare e migliorare!

C’è tutto: tabelle per carichi/serie/ ripetizioni, pagine per annotare l’alimentazione e l’integrazione, schemi per registrare i massimali, fogli di diario e promemoria oltre alle misurazioni personali in un Per avere il Training Journal, visita www.raystern.net periodo di n-mesi.

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