Runners & Bikers Magazine Ottobre 2017

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Runners & Bikers Magazine

NUMERO 10. OTTOBRE 2017. DISTRIBUZIONE GRATUITA.

UNA CORSA DI SALITE UNA CORSA IN SALITA LA POSIZIONE IDEALE INTEGRATORI COME, QUANDO E PERCHÈ

SULL’AMICIZIA IL GRANDE CUORE DI RUNNERS&BIKERS


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NUMERO 10. OTTOBRE 2017. DISTRIBUZIONE GRATUITA.


EDITORIALE

SULL’ AMICIZIA E MOLTO ALTRO DI FABIO BARNABA

Il grande cuore del gruppo Runners&Bikers Italian Live Sports

Non mi ero mai soffermato, ma un fatto avvenuto nei giorni passati mi ha fatto riflettere. Non avevo mai riflettuto abbastanza sulle relazioni ed amicizie venutesi a creare tra gli amici del gruppo. Anche se non ci si frequenta nella vita quotidiana e non si ha la possibilità di andare a mangiare una pizza, si convive nelle stanze virtuali del gruppo ed in questa convivenza ‘forzata’ ci si conosce, approfondisce e si va oltre quello che è lo sport. E così, un viaggio a Parma, diventa il motivo ed emozione per abbracciare Filippo. Oppure la telefonata (in alcuni casi, le telefonate) quotidiane a Maurizio, Paola, Christian, Massimo, Luca, Matteo e Salvatore diventano l’occasione per raccontare la propria giornata, esperienze, stati d’animo e delusioni.

Bellissimo: siamo una famiglia ma spesso si stenta a metterlo a fuoco. Da questa semplice considerazione abbiamo pensato di organizzare un Contest che parta da questa presa di coscienza. Un contest, non la classica competizione, perché non si può dare una misura al proprio percorso personale, la sfida, le relazioni e le proprie emozioni. Ed allora spingiamo, chi non lo ha ancora fatto, a farsi conoscere attraverso il Contest Runners & Bikers Italian Live Sports 2.0 raccontandosi, descrivendo la propria sfida sportiva (e non) e mandandoci una foto che sintetizza il proprio percorso, le proprie conquiste. Ed in questa sfida e percorso non sarete mai soli, perché ci saranno gli amici di R&BILS a supportarvi. Non ci vedete? Siamo li accanto a voi.


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UNA CORSA DI SALITE UNA CORSA IN SALITA DI DAVIDE D’AIELLO


Per parecchi trail runner sicuramente rappresenterà uno stile di corsa se non uno stile di vita, se poi si riesce anche una bella corsa con stile allora potremmo veramente parlare di perfezione. Correre in salita rappresenta l’aspetto più impegnativo e monotono per chi non pratica corsa in montagna o Trail, ma per chi invece fa dell’ off road il proprio stile di corsa allora tutto cambia decisamente. Bisogna innanzitutto notare che rispetto a chi corre in pianura, correre in salita fa mutare soprattutto l’aspetto biomeccanico della propria corsa, la fase aerea, quando cioè il piede è staccato da terra, sarà decisamente più breve rispetto alla normale corsa su piano tanto da dover avere più forza nelle falcate. Cambia decisamente l’appoggio del nostro piede in quanto chi corre in salita tende a spingere di avampiede imprimendo maggior forza quindi sulla parte anteriore. Ma partendo da questa premessa, siamo sicuri che correre in salita ci fa diventare più forti sia muscolarmente che psicologicamente? Siamo sicuri che più massa magra nella gambe equivalga a miglior prestazione in salita? Detto ciò iniziamo ad analizzare i tre aspetti fondamentali della corsa in salita e tutto quello che cambia al cospetto della corsa in assenza di dislivello. Cambia sia la forza muscolare da impiegare nell’affrontare le salite, cambia sicuramente l’aspetto biomeccanico, ma soprattutto cambia l’aspetto psicologico. Parecchi di noi pensano e sono convinti che per affrontare le salite bisogna avere maggior forza muscolare, iniziano ad effettuare sedute di allenamento che producono benefici per l’incremento della forza e la crescita del muscolo degli arti inferiori. Teoria non del tutto corretta se si pensa che correre in salita con forza equivale automaticamente alla produzione di “lattato”, magari tutto ciò diventa opportuno nell’affrontare l’ultimo tratto di salita, quando mancano poche centinaia di metri al traguardo, ma correre i Trail o corsa in montagna utilizzando la sola forza nelle gambe sicuramente non troverà vantaggi quando poi dovremmo andare ad affrontare una discesa dove andremo a perdere tutto quello guadagnato nella parte antecedente. Ai fini di ottimizzare gli allenamenti sarà più opportuno effettuare sedute specifiche di medio su percorso in salita o su tratti collinari in modo da evitare di far crescere il muscolo come se fossimo dei body builder e lavorare invece sulla loro efficienza. Andando ad analizzare singolarmente questi punti fondamentali, partendo appunto dalla meccanica del nostro corpo, dobbiamo tenere in considerazione due aspetti fondamentali che sono il peso e soprattutto l’elasticità. Di certo un Trail Runner più leggero, a parità di condizione fisica e sportiva rispetto ad un altro più pesante, è decisamente avvantaggiato ed andrà sicuramente meglio in salita rispetto al collega “pesante”. Altro fattore importante nella Biomeccanica della corsa in salita è senza ombra di dubbio l’elasticità.


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“ Davanti al muro di una salita subentra la componente psicologica. È in allenamento che bisogna costruire la riserva di fiato e di energia. ” DAVIDE

Chi è più elastico in salita, anziché utilizzare forza fisica nell’affrontare la pendenza e di conseguenza dispendio energetico ed accumulo eccessivo di acido lattico, utilizzerà parte dell’elasticità non utilizzata nell’affrontare parti di corsa in piano per essere più agile nell’affrontare la salita. Quanti di noi vedendo una salita hanno esclamato “ ma chi me lo ha fatto fare?” oppure “adesso come faccio’” ed ancora “e questo muro come lo supero?”. Entra allora in gioco il fattore psicologico dell’atleta che arrivato all’inizio della salita già scarico, perché magari ha spinto troppo nella parte iniziale o poco prima dell’arrivo al famigerato muro, ha impressione di non avere più la lucidità necessaria, percepisce una certa difficoltà di concentrazione Partendo dal presupposto che bisogna averne di forza nelle gambe, sicuramente altro aspetto fondamentale nell’affrontare le lunghe e ripide salite è costruito in allenamento e studiato prima di ogni singola gara.

In allenamento fanno di certo la differenza i cosiddetti progressivi che tendono ogni atleta a far riflettere e soprattutto gestire le proprie forze. In parole povere bisogna costruire la propria riserva di fiato ed energia tanto da non andare in crisi sia prima di affrontarla ma soprattutto quando si è già a buon punto dell’ascesa. A ragion di logica posiamo quindi affermare che la corsa in salita non solo è utile a chi si presta al Trail, ma anche a chi corre su piano nelle fasi di potenziamento dei propri allenamenti. Come ogni cambiamento di stile di corsa va fatto con ponderazione e soprattutto con gradualità, inserire delle sedute di allenamento su terreno collinare per poi passare alle vere e proprie salite di certo accentuerà meno il cambiamento sia fisico che mentale, non dimentichiamo che per raggiungere l’equilibrio, bisogna essere capaci di controllare e prendersi cura del proprio corpo ed ascoltare i messaggi che esso è in grado di fornirci anche mentre corriamo.



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LA POSIZIONE

IDEALE DI GIULIO GALLESCHI


Chi è il ciclista? Facendo qualche ricerca sul web, scopriamo che possiamo definirlo come “soggetto dedito a praticare ciclismo, disciplina basata sull'interazione delle leve del corpo con un’interfaccia meccanica definita “bicicletta” il cui obiettivo consiste nell’avere un propulsione verso la direzione desiderata, su strada battuta o sterrata”. Ma chi è il ciclista “tipo”? Esiste? Il ciclismo, lo sappiamo bene, è uno sport che viene praticato ad ogni età. Bambini, adolescenti, ragazzi, persone adulte, ma anche molti soggetti con qualche anno in più amano praticare questo bellissimo sport, il bello del ciclismo è anche questo. Un'enorme differenza anagrafica, di stile di vita, di caratteristiche fisiche per cui, di fatto “il ciclista tipo”, al di la di definizioni più o meno ironiche, non esiste. Inoltre l'intensità con la quale pratichiamo il nostro sport, le uscite, i percorsi scelti, spesso anche le scelte tecniche, dei materiali, dipendono molto dall'utilizzo e dalla fascia di età a cui appartiene il ciclista e in questo senso anche l'individuazione della corretta postura in sella è qualcosa che inevitabilmente dovrà tener conto di colui che abbiamo di fronte.

Quindi esistono tante, tantissime variabili in questo enorme cosmo che rende, ogni soggetto, un piccolo diamante, unico nell'interfacciarsi con il proprio, amatissimo, mezzo. Pertanto per l'individuazione della corretta postura in sella, lo sportivo non dovrà mai adattarsi ad un telaio o ad un assetto, ma dovrà essere sempre il contrario, quindi, tutte le scelte in merito, dovranno essere ponderate alle variabili fisiche, antropometriche e posturali soggettive della persona: diventa fondamentale riuscire a capirne le esigenze fisiche personali durante la pedalata. Spesso mi trovo di fronte a persone che ad ogni costo vogliono pedalare come quel campione 25 enne in TV: posizione estrema, dislivello sella manubrio importante, sella stretta e filante, il tutto su un telaio estremamente rigido, con angoli “cattivi”. Questo è un errore molto comune: se bene spesso, purtroppo, si voglia far credere che esista una posizione perfetta in termini assoluti, ciò non corrisponde al vero.

“ La posizione ideale per tutti non esiste. Esiste la posizione ideale per ognuno di noi. ” GIULIO


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Esiste piuttosto una postura corretta per ogni soggetto, magari anche meno appagante esteticamente parlando, ma sicuramente più funzionale su base soggettiva e in tal senso la variabile età è qualcosa che spesso influisce e non poco poiché il nostro corpo cambia man mano che gli anni passano. Non potete immaginare quante volte mi sono imbattuto nel dibattito “Froome in bicicletta sembra che spinga il carrello della spesa, ma chi l’ha messo in sella?”. La mia risposta è sempre la stessa: dobbiamo giudicare il corretto posizionamento in sella sulla base della funzionalità, non sulla base di qualche concetto estetico che purtroppo, negli anni, qualcuno ci ha voluto ficcare in testa! Di sicuro Froome in sella non è quell'armonia di movimenti che poteva esser definito il gran Michele Bartoli (scusate la citazione da suo concittadino ed amico era dovuta), ma cavolo se è efficiente! Sono stati fatti dei test biomeccanici, anche molto complessi, ed è stato evidenziato che quella posizione, anche se esteticamente non appagante, era quella che faceva rendere al meglio le leve dell'atleta. Quando mi trovo di fronte ad un ciclista, sia esso un 20enne che gareggia negli under 23, piuttosto che

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il cicloturista 60enne che fa del ciclismo puro wellness nel week end, è dunque fondamentale riuscire a ponderare il nostro assetto alle sue esigenze posturali, esigenze che derivano da un fisico che può essere giovane ed in piena efficienza, così come un soggetto che ha subito sollecitazioni fisiche derivanti dal lavoro, cambiamenti, magari traumi e che ha bisogno di essere “accompagnato” verso la postura in sella che più lo assecondi. Esiste quindi un criterio assoluto per una buona regolazione biomeccanica? Ancora una volta la risposta è NO. Ad oggi non esiste un software di calcolo che, partendo dalle cifre indicanti le variabili antropometriche e fisiche, produca in output un indice teorico di “consumo fisico” dell'età del soggetto, o a ciò che vuol raggiungere tramite le sue pedalate: vi assicuro che risparmierei molto tempo oltre ad essere disoccupato. Ho iniziato ad occuparmi di biomeccanica nel 2002 e da sempre sono a favore del metodo scientifico attraverso l'utilizzo di strumenti e tecnologia, ma la differenza, per come la vedo, sta nell'aggiungere a queste analisi strumentali, un'attenta osservazione del soggetto per capire bene, anche sulla base della storia sportiva, posturale e personale del soggetto, quali siano i propri punti

forti e deboli da un punto di vista ergonomico durante la pedalata, così da dedurre quali siano e variazioni da apportare durante l'analisi. In linea generale, per un soggetto per il quale l'agonismo non è la prima priorità, e che ha, ad esempio, una minore elasticità muscolare e posturale rispetto al giovane agonista, magari qualche acciacco derivante da anni di lavoro, risulta utile scegliere un assetto meno “estremo”: dislivello sella-manubrio più contenuto, distanza sella comandi più corta, sella spesso più morbida e con lo scarico nella zona perianale fino ad arrivare alla scelta di un frame in materiale composito con sterzo più alto e angolo piantone non eccessivo, ruote a profilo basso e magari con copertone di sezione maggiorato. Questi sono semplici consigli da tenere di conto quando si cerca la corretta postura per un ciclista, tuttavia, il mio consiglio, ancora una volta, è quello di cercare di aver un buon feedback da parte del nostro corpo ascoltandosi, riuscendo così a fornire al tecnico biomeccanico delle buone informazioni su come reagisce ad una determinata regolazione che, come detto, dovrà essere sempre conseguente alle nostre caratteristiche soggettive e mai e in nessun modo il contrario, magari derivante da qualche ipotetico e teorico concetto di “posizione corretta”.


Sarà sempre il telaio o l’assetto ad adattarsi alle variabili fisiche, antropometriche e posturali soggettive dello sportivo.


É FINITA L’ESTATE

Mantieniti in forma correndo con noi

5.30 MOTIVI PER FARLO

5,30 km alle 5:30 di mattino al passo del più lento!

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2. è un momento solo tuo

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RUNNING RUNNING SCHOOL SCHOOL START & GOO Corso di Running per Amatori Condotto dal Coach Maurizio Seneci

DUE TIPOLOGIE DI CORSO

Running School Start Pensato per chi vuole iniziare a correre e inizia conoscere questa disciplina Running School goo Rivolto a chi ha già iniziato e vuole migliorare prestazione e tecnica di corsa Quando Gli allenamenti si terranno tutti i lunedì, da ottobre 2017 a giugno 2018 PRIMA LEZIONE DI PROVA GRATUITA 16 OTTOBRE 2017

Running School Start Lunedì 18.30 – 19.30 Running School Goo Lunedì 19.45 – 21.00 Dove Partenza da Via Guglielmo Oberdan 126, Brescia Ci alleneremo lungo la pista ciclabile del Mella con alcuni allenamenti in Pista di Atletica Costo € 60 bimestrale; € 200 stagione completa. Maglia tecnica della Running School in omaggio per tutti i partecipanti

Coach Maurizio Seneci

Pedagogista sportivo, istruttore di Trail Running ed appassionato di Ultra Trail. Allenarsi in Gruppo, guidati da un istruttore preparato, è il modo migliore per tenersi in forma divertendosi e creando un gruppo di amici animati dalla stessa passione. Il corso di Running ha l’obiettivo di facilitare lo sviluppo di tecniche di corsa corrette per Allenarsi senza incorrere in infortuni dovuti ad un approccio scorretto.

PER INFORMAZIONI MAURIZIO SENECI 3283353417 MAURIZIO@SENECI.COM


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INTEGRATORI COME QUANDO E PERCHÈ DI ALESSIO FRANCO

In questo periodo di sbarchi, globalizzazione e immigrazione, la parola “integrazione” è fin troppo utilizzata. C’è però un’altra categoria di popolazione che ne parla da molto tempo prima, si, gli sportivi! Da molti ritenuti delle pozioni magiche, in grado di farti scalare il K2 senza ossigeno, da altri invece, sono alla stregua di droghe come LSD o Cocaina, da altri ancora, solo un modo di spillare i soldi. In realtà ben pochi sanno realmente a cosa servono e quando utilizzarli. In questo articolo parleremo in generale del loro utilizzo, per poi illustrare in modo approfondito, ogni singolo integratore. Prima di tutto va specificato che, gli integratori, andrebbero assunti laddove la normale alimentazione non riesca a fornire, per quantità, velocità di assorbimento o qualità, alcune sostanze cui il fisico necessita. La questione fondamentale è proprio quest’ultima, capire se il nostro fisico ha bisogno o meno, di determinate sostanze. Senza andare troppo nello specifico, citando

integratori con nomi strani e sigle incomprensibili, ci basti pensare, che, una bevanda contenete zuccheri e Sali minerali, è già di per se considerata un integratore. Non credo quindi, che qualcuno venga considerato dopato, oppure scorretto, se durante una maratona o un’uscita in bicicletta prende una bevanda energetica. Ma perché prendiamo questa bevanda e non un alimento? Bhè perché la bevanda è studiata per farmi assorbire il prima possibile quegli zuccheri e quei Sali, in modo da evitare un decadimento della performance. Potrei di sicuro bere anche un succo di frutta, ma i risultati, seppur veloci, non sarebbero altrettanto efficaci a livelli di tempistica e di palatabilità. Queste considerazioni, possono essere fatte per moltissimi altri integratori, sta a noi, al nostro buon senso e magari affidandosi ad un esperto, capire se ne necessitiamo o meno. Fatta questa doverosa premessa, proviamo a far luce sui principali integratori utilizzati dagli sportivi.


SALI MINERALI Tra i più utilizzati e forse anche tra i più sopravvalutati, per avere una perdita cospicua di Sali, si deve aver sudato veramente molto ( 3,6 lt), se non si supera un’ora-un’ora e mezza di esercizio fisico, difficilmente se ne avrà bisogno. Sodio-cloruro-magnesio e potassio, sono i Sali che vengono persi con la sudorazione. BEVANDE ENERGETICHE Di sicuro tra le più pubblicizzate, spesso utilizzate anche da chi non pratica sport, utilissime per reintegrare energia in tempi brevi. Di norma contengono in 500 ml dai 25 ai 30 gr. di zuccheri a rapido e/o lento assorbimento, spesso contengono anche anche Sali minerali. Devono assolutamente essere ipoosmotiche, cioè avere una concentrazione di soluti minore rispetto a quella del plasma, in questo modo verranno assorbite velocemente a livello intestinale. Le normali bevande zuccherate, proprio per la loro alta concentrazione in zuccheri, non devono essere utilizzate durante ( e magari neanche dopo) l’esercizio fisico. BARRETTE ENERGETICHE A differenza delle bevande, sono utilizzate maggiormente per sforzi prolungati. Spesso utilizzate dai ciclisti, proprio perche comode e poco ingombranti. E’ possibile trovarle anche con discrete quote proteiche, in ogni caso il loro peso complessivo non deve mai superare i 50 gr. E’ bene berci sopra dell’acqua dopo averle assunte, per ridurre il carico osmotico. GEL La maggior parte dei gel ha effetti corroboranti-energizzanti, di piccolissime dimensioni, sono utilizzati dai runners, bikers, ma anche giocatori di squadra( calcio, rugby,ecc), contengono maltodestrine a rapido assorbimento, spesso in associazione con caffeina e/o aminoacidi ramificati. Attenzio9nenon sempre sono ben “tollerate”, in molti soggetti provocano nausea, a causa della loro forte concentrazione. Anche in questo caso, bere dell’acqua dopo averle assunte è consigliato. PROTEINE IN POLVERE Quelle del latte la fanno da padrone. Il classico dosaggio dei 30 gr. è un cult. Vengono utilizzate maggiormente dopo l’esercizio fisico, ma in alcuni casi si possono assumere( in dosi minori) anche prima o durante. Dopo un esercizio, principalmente anaerobico, lo stimolo anabolico richiede un maggior apporto proteico per riparare e costruire la massa muscolare. Assunte con alimenti ad alto indice glicemico vengono


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Nonostante il corretto stile di vita ed un regime alimentare adeguato, in particolari situazioni uno sportivo potrebbe avere bisogno di specifici supplementi dietetici.

assorbite più in fretta. Sebbene si dica che debbano essere prese entro 40 minuti, nuovi studi sembra dimostrino che anche successivamente vi sia un’efficacia. Attenzione,spesso ve n’è un utilizzo eccessivo senza rendersene conto. Va detto che esistono anche quelle di soia, dell’uovo e perfino di riso. AMINOACIDI RAMIFICATI Leucina isoleucina e valina, sono loro! In inglese (bcaa), hanno molteplici funzioni, ma quella principale è di riparare velocemente il tessuto muscolare. E’ stato dimostrato da innumerevoli studi, la loro capacità di ridurre i tempi di recupero post-allenamento, ma anche di aiutare durante esercizi sia di potenza che di resistenza. La formulazione classica è il rapporto 2:1:1,( la stessa che troviamo nei nostri muscoli) ma in commercio se ne trovano fino a 12:1:1. Il ministero della sanità ha inserito il limite di sicurezza di 5 gr. al dì, i dosaggi più utilizzati variano a seconda del peso, normalmente 1 gr. ogni 10 chili di peso corporeo, in ogni

caso, non si supera mai il dosaggio di 5 gr. , quindi verranno ripartiti, tra prima e dopo l’allenamento. CREATINA Molto utilizzata nelle palestre, ha effetti sul metabolismo energetico e sulla riserva energetica muscolare. Di maggior utilizzo in quegli sport che richiedono grandi sforzi in breve tempo, specialmente se ripetuti, come body builder, pugili, e tutti gli sport di potenza. Presa dopo sforzi intensi, ridurrebbe i tempi di recupero muscolare. I dosaggi vanno dai 3gr. al dì ai 6 gr. al dì per gli sportivi, ma in ogni caso non bisogna mai superare le 3 settimane. La sua forma più utilizzata è la creatina monoidrato, che però a causa della scarsa solubilità può provocare nausea e dolori addominali, specie per dosaggi alti. Nei prossimi articoli, andremo a parlare più nello specifico di ognuno dei singoli integratori sopra citati, ma anche di molti altri, così da permettervi di avere una visione più completa e consapevole.


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Quando Gli allenamenti si terranno da ottobre 2017 a giugno 2018, il terzo giovedì del mese, presso la pista di atletica di Gussago dalle 19.00 alle 20.00 e la prima domenica di ogni mese, concordando anticipatamente un luogo adatto a scoprire nuovi sentieri e testare sul campo quanto appreso durante l’allenamento PRIMA LEZIONE DI PROVA GRATUITA 19 OTTOBRE 2017

Costo € 70 bimestrale € 240 stagione completa Maglia tecnica della Trail Running School in omaggio per tutti i partecipanti

PER INFORMAZIONI MAURIZIO SENECI 3283353417 MAURIZIO@SENECI.COM

Obiettivi DEL CORSO Allenarsi in Gruppo, guidati da un istruttore preparato, è il modo migliore per tenersi in forma divertendosi creando un gruppo di amici animati dalla stessa passione. Il corso di Trail Running ha l’obiettivo di facilitare lo sviluppo di tecniche di corsa corrette per affrontare al meglio l’ambiente Naturale, inoltre è il modo migliore per tenersi in forma senza incorrere in infortuni dovuti ad un approccio scorretto. Il corso prevede, oltre al potenziamento specifico per affrontare la corsa in Natura, l’approfondimento delle seguenti tematiche: · Materiale tecnico ed utilizzo (hydrobag, bastoncini, zaino, SOSBag, etc) · Tecniche di corsa in salita e in discesa · Abbigliamento Tecnico · Strumenti per la localizzazione


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CONTEST RUNNERS & BIKERS ITALIAN LIVE SPORTS 2.0

Ciò che accomuna gli amici del gruppo Runners & Bikers Italian Live Sport è la voglia di stare bene, di farsi del bene: lo strumento per raggiungere tale obiettivo è lo sport. Lo sport come punto d'aggregazione sociale o come senso di sfida personale arricchisce l'animo e crea consapevolezza dei propri limiti e del proprio essere. Sfidare i nostri orizzonti, i nostri sentieri, le nostre colline, le nostre paure o le nostre montagne: le nostre emozioni! Siamo campioni, campioni di noi stessi, orgogliosi di esserlo e vogliamo condividere le nostre personali vittorie. E’ per questo che indiciamo il Contest Runners & Bikers Italian Live Sport che ha l’obiettivo di farci conoscere, condividere i nostri obiettivi, rafforzare le relazioni esistenti tra noi e crearne di nuove: CONDIVISIONE. Siamo parte della stessa squadra e dobbiamo conoscerci per poterci aiutare, supportare e sopportare.


TEMPISTICHE Iscrizioni aperte da oggi sino alle ore 23.59 del 30 Settembre 2017. Competizione valida dalle ore 00:01 del 1 ottobre 2017 alle ore 23:59 del 31 ottobre 2017. CHI VINCE Vince il contest, l’atleta che avrà emozionato di più i membri della commissione giudicatrice con la descrizione e le fotografie (tutte originali) che rappresentano i paesaggi attraversati o la propria sfida personale. REGOLE Il contest è riservato agli atleti (sia runner che biker) del gruppo Runners & Bikers Italian Live Sport. Gli atleti partecipanti dovranno inviare, a mezzo email: · Da 1 a 3 foto rappresentative di: il protagonista, la propria sfida, la propria vittoria piuttosto che i paesaggi attraversati. Almeno una immagine deve ritrarre il protagonista della sfida in primo piano, non importa se siete sudati, sfatti o impresentabili, vogliamo conoscervi per come siete. · Una descrizione di massimo 10 righe che descrive la propria sfida, la propria vittoria, se stessi ed il viaggio interiore che si è affrontato. Non ci interessano numeri, km percorsi, tempi o medie, vogliamo conoscere VOI. Tutti gli elaborati (foto e testi) dovranno essere pubblicati sui canali del gruppo Runners & Bikers Italian Live Sport: Strava, Facebook e Linkedin. Tutti gli elaborati (foto e testi) dovranno (oltre ad essere pubblicati sui canali del gruppo) essere inviati ai seguenti indirizzi email: fbarnaba72@gmail.com ;

fabiosirigu@gmail.com; christianrossanigo@outlook.com. (formato richiesto sia in un foglio word che come allegati alla email). GLI STRUMENTI A SUPPORTO Una tastiera per descrivere la vostra vittoria, la vostra sfida ed un qualsiasi apparato che vi permetta di scattare una o più foto. RICHIESTE DI ISCRIZIONE Le richieste di iscrizione devono pervenire entro le ore 23.59 del 30 Settembre 2017 ai seguenti indirizzi email: fbarnaba72@gmail.com ; fabiosirigu@gmail.com ; christianrossanigo@outlook.com. COMMISSIONE GIUDICATRICE I membri della commissione giudicatrice, atleti professionisti, che saranno comunicati in seguito, avranno, a titolo insindacabile, il compito di giudicare il materiale inviato e decretarne i vincitori. La commissione giudicatrice, valuterà il materiale inviato, dando peso a: bellezza delle immagini, emozioni provocate dalla lettura della propria sfida. GRUPPO RUNNERS & BIKERS Il gruppo Runners & Bikers Italian Live Sports è reperibile ai seguenti indirizzi internet: Facebook https://www.facebook.com/groups/14 11880849130771/ Linkedin https://www.linkedin.com/…/RunnersBikers-Italian-Liv…/about Garmin Connect https://connect.garmin.com/modern/g roup/1467670 Strava https://www.strava.com/clubs/304622


Marco Lombardi Federico Maria Sacchetti Matteo Maria D'Anella Daniele Peluso Alessio Franco Marco Nustrini Giulio Galleschi Maurizio Cherchi Francesca Andina Davide D'Aiello Carlo Facheris Oltre che Fabio Barnaba Visual Design Imma Rianna Il Magazine Runners & Bikers Italian Live Sport è proprietà del Gruppo Runners & Bikers Italian Live Sport. Ne sono vietate le copie e le traduzioni totali o parziali. GRUPPO RUNNERS & BIKERS ITALIAN LIVE SPORT Il gruppo Runners & Bikers Italian Live Sports è reperibile all’indirizzo email runnersbikers@gmail.com Seguici anche su


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