Newsletter della svizzera italiana marzo 2017 (2) 0

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C O M M E R C I O

E S T E R O

Swissness: come districarsi con le nuove regolamentazioni di Monica Zurfluh, Responsabile S-GE per la Svizzera italiana e Marco Passalia, Responsabile Servizio Export Cc-Ti

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a nuova regolamentazione concernente l’utilizzo dell’indicazione di provenienza “Svizzera” e la croce bianca su sfondo rosso, detta Swissness, è entrata in vigore il 1° gennaio 2017. La nuova legge sulla protezione dei marchi (LPM) suddivide i prodotti in tre categorie: prodotti naturali, derrate alimentari e prodotti industriali. Sono stati modificati anche i criteri di provenienza relativi ai servizi. Sono molte le novità entrate in vigore, motivo per cui nelle prossime edizioni di Ticino Business desideriamo proporvi una serie di “Domande frequenti”, redatte dall’Istituto per la proprietà intellettuale (IPI), concernenti le principali problematiche della nuova legislazione.

A quali condizioni si può utilizzare la designazione “Svizzera”? La designazione “Svizzera”, utilizzata sola o con altri termini come “Made in Switzerland”, “Ricetta svizzera” o “Swiss quality”, è un’indicazione di provenienza, ossia un riferimento diretto alla provenienza geografica dei prodotti o dei servizi per i quali è utilizzata (art. 47 della legge sulla protezione dei marchi, LPM). Anche i segni figurativi come la croce svizzera, il Cervino o Guglielmo Tell sono considerati come indicazioni di provenienza svizzere. In linea di massima, il produttore o il fornitore del servizio non deve chiedere nessuna autorizzazione

specifica per utilizzare l'indicazione di provenienza “Svizzera”. Quest'ultima può essere utilizzata liberamente a condizione che sia esatta, ossia che i prodotti o i servizi in questione siano realmente di provenienza svizzera. Le aziende che desiderano farne uso sono dunque tenute a garantire che i loro prodotti o servizi soddisfino appieno le condizioni di provenienza svizzera definiti nella legge. Solo in caso di contenzioso dovranno dimostrare di avere soddisfatto le condizioni legali di provenienza. I criteri di provenienza svizzera definiti nella legge tengono conto della natura specifica dei prodotti e divergono quindi per i prodotti naturali, per le derrate alimentari, i prodotti industriali e i servizi (cfr. artt. 48a, 48b, 48c et 49 LPM).

Indicazioni come “Designed in Switzerland” o “Swiss Research” sottostanno agli stessi criteri validi per la designazione “Svizzera”? I produttori che non soddisfano i criteri di provenienza svizzera possono fare riferimento a determinate attività specifiche di ideazione o di fabbricazione del prodotto svoltesi in Svizzera (per esempio “Designed in Switzerland” o “Swiss Research”) se: 1. l’intera attività specifica menzionata sul prodotto (nella fattispecie il design o la ricerca) si è svolta in Svizzera; 2. il termine “Svizzera” non è apposto

sul prodotto in maniera più vistosa – per quanto riguarda il colore, le dimensioni, la grafia – rispetto al resto dell'indicazione (esempio da non seguire: SWISS research). Sono invece escluse da questa eccezione le indicazioni seguenti: • Le indicazioni del tipo “prodotto in Svizzera” sono troppo generiche per rientrare in questa eccezione. Non possono dunque essere utilizzate per un prodotto interamente fabbricato in Svizzera, che, tuttavia, non soddisfa i criteri generali di provenienza svizzera. Ciò renderebbe infatti vana la legge e sarebbe contrario al suo scopo. • L'apposizione della croce svizzera accanto a una designazione come “Swiss research” è ingannevole: in linea di massima il consumatore percepisce la croce svizzera come un rinvio al luogo di provenienza del prodotto nel suo insieme e non come un rinvio a una fase specifica della sua lavorazione. L'utilizzo della croce svizzera in combinazione con designazioni come “Swiss research” è quindi vietato se i criteri di provenienza svizzera non sono soddisfatti.

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Ritornano le interviste degli imprenditori ticinesi a “Oltre i confini”

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opo il successo della prima edizione di “Oltre i confini”, dal mese di aprile ritornano su Teleticino tutti i lunedì alle 19.10 le interviste in pillole ad imprenditori ticinesi. Ricordiamo che il progetto è stato lanciato nel 2016 dal Servizio Export della Cc-Ti in collaborazione con il gruppo MediaTI e Switzerland Global Enterprise (S-GE). Anche nell’anno del centenario della Cc-Ti “Oltre i confini” vuole declinarsi in diverse forme: da approfondimenti tematici sul Corriere del Ticino e il Giornale del Popolo, alla rubrica apposita sul portale web Ticinonews.ch, nonché con le interviste televisive. Queste ultime ripartiranno nelle prossime settimane su Teleticino e incontreranno imprenditori

ticinesi che commerciano i loro prodotti sia in Svizzera, ma soprattutto all’estero. Perché scegliere di esportare? Quali sono i dettagli da prendere in considerazione? Quali le difficoltà o gli spunti che sono nati? Tutte queste domande troveranno risposta nei due minuti della trasmissione che vuole dare luce al mondo economico reale ticinese, quello fatto di impresa e di persone che quotidianamente sono confrontate con problematiche concrete. Oltre alle repliche settimanali, le puntate saranno inoltre nuovamente disponibili nella rubrica di Ticinonews dove sono già presenti – per chi se le fosse perse - quelle trasmesse nel 2016. Sperando di attirare il vostro interesse, vi diamo appuntamento su Teleticino e Ticinonews e vi auguriamo una buona visione.

Maggiori informazioni: www.teleticino.ch/oltre-i-confini

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Pagine a cura di

Switzerland Global Enterprise

PROSSIME GIORNATE DI CONSULENZA PAESE LUGANO • IRAN: martedì 21 marzo 2017 • ASEAN: giovedì 30 marzo 2017 • MESSICO: mercoledì 10 maggio 2017 • GRAN BRETAGNA: giovedì 11 maggio 2017 • TURCHIA: lunedì 29 maggio 2017 • PAESI DEL GOLFO: martedì 30 maggio 2017 Nel corso delle giornate di consulenza proposte alle aziende, avrete l’occasione di fissare un incontro individuale gratuito con i consulenti di Switzerland Global Enterprise e con i collaboratori degli Swiss Business Hub all’estero. Le aziende intenzionate ad espandere le loro attività nei mercati sopra citati o che hanno esigenze concrete non esitino a mettersi in contatto con Switzerland Global Enterprise e a fissare un appuntamento con i suoi esperti! Contattateci al n. tel. +41 91 601 86 87 oppure tramite e-mail all’indirizzo: info.lugano@s-ge.com, saremo lieti di fissarvi un appuntamento

Forum del commercio estero 2017: ripensare i modelli commerciali Il vantaggio competitivo internazionale di domani è un modello di business innovativo, che va ben oltre la semplice innovazione di prodotto e di processo. In che modo le PMI dovrebbero svilupparlo? Al Forum del commercio estero di quest’anno relatori appassionati e CEO di rinomate PMI forniranno risposte a questa domanda. Digitalizzazione, globalizzazione, sostenibilità, urbanizzazione, mobilità, cambiamento demografico – megatendenze globali che influenzano il nostro modo di pensare e agire attuale e futuro. Ma la sfida principale che pongono alle PMI è quella di ripensare i loro modelli di business, adeguarli o addirittura rivoluzionarli. Mentre in passato una soluzione tecnica eccellente o il lancio di un prodotto straordinario era, di norma, sufficiente per raggiungere il successo commerciale, oggi il quadro è cambiato. Nella maggior parte delle industrie un’innovazione di prodotto o di processo oggi non basta più. L’aumento della concorrenza, la costante globalizzazione, nuovi concorrenti, nuove tecnologie e direttive regolamentari cambiano di continuo le “regole del gioco”, rendendo rapidamente obsoleti prodotti e processi.

Far parte di una rete intersettoriale è fondamentale In occasione del Forum del commercio estero (18 maggio 2017, fiera di Zurigo) analizzeremo insieme ad interessanti relatori l’influsso delle megatendenze globali sulle esportazioni svizzere. Venite a conoscere:

• Cristina Riesen, imprenditrice, mentore di start-up e docente, nella top 30 dei pionieri digitali • Christoph Loos, CEO Hilti Corporation, che parlerà del suo modello commerciale “Strumenti come servizio”. Nelle sessioni pomeridiane di breakout, che si svolgono sulla base di esempi pratici, saranno presentate opportunità e sfide offerte da nuovi modelli di business. Beneficiate delle esperienze altrui per sapere cosa fare e non fare in relazione a varie tematiche: • Stadler Form AG: come adeguarsi al mutamento delle condizioni di mercato? • YukonDaylight AG: gestione della clientela nell’era digitale • Impact Hub Zürich: agilità, innovazione e adeguamento del modello commerciale come approccio risolutivo • A lpha Sprachwelt AG: oggi vince chi digitalizza meglio – trend e insidie nella digitalizzazione • Calida: innovazioni, opportunità e sfide dell’e-commerce transfrontaliero • Microsoft Svizzera: clienti e mercati sono posti al centro – conclusione I partecipanti hanno possibilità di scambiare opinioni e interconnettersi con altre PMI. E tutto questo al di là del proprio settore. Le innovazioni, infatti, non avvengono primariamente all’interno di un’azienda o di un settore, bensì nascono dalla cooperazione fra partner con esperienza in settori diversi. Ticino Business | 33


Le quattro Executive Talk offrono l’opportunità di discutere, in un contesto più ristretto, modelli commerciale di PMI svizzere all’avanguardia, interagire a livello intersettoriale e trarne ispirazione. Siamo lieti di comunicarvi la presenza di: • Francois Pugliese, CEO Elite SA, che parlerà del leasing di materassi come prodotto d’esportazione di successo; • E va Richterich, CEO, RicoLab, che spiegherà perché il Gruppo Ricola ha un nuovo “laboratorio del futuro” indipendente; • M arcel Pawlicek, CEO, Burckhardt Compression, che parlerà delle strutture imprenditoriali in trasformazione e di come fare in modo che le organizzazioni siano all’altezza delle esigenze dei clienti; • V ladimir Petkovic, allenatore della Nazionale svizzera di calcio, che spiegherà come affronta i cambiamenti e quali sono i fattori determinanti nei processi decisionali. Ulteriori occasioni di allacciare rapporti e approfondire temi stimolanti e attuali dal mondo delle esportazioni attraverso il dialogo saranno offerte dal pranzo organizzato all’inizio del Forum del commercio estero, dalle pause dedicate all’attività di networking e dall’aperitivo. Forum del commercio estero 2017 (in EN) www.s-ge.com/forum Dossier: ripensare i modelli commerciali www.s-ge.com/svizzera/export/it/topic/ Transforming%20Business%20Models

Previsto un bando per le energie rinnovabili in Spagna Lo scorso anno la Spagna è passata a bandi pubblici nel settore energetico, in tal senso ha così seguito i programmi della Commissione Europea. Nel 2017 sarà dunque indetto un grande bando della capacità di 3’000 MW di energia eolica, fotovoltaica, biomassa e biogas.

Richieste le PMI svizzere nel settore Cleantech Già nel 2016, la Spagna ha avviato un ampio bando per lo sviluppo di energie rinnovabili a cui si sono candidate con successo anche piccole e medie imprese. Dopo che nel 2013 il mercato delle energie rinnovabili in Spagna è giunto più o meno ad un punto di stallo, e dato che il prezzo di stoccaggio fissato dallo Stato aveva causato enormi deficit, si vuole ridare uno slancio a tale mercato tramite il passaggio a bandi pubblici con criteri di concorrenza. Per l’offerta d’appalto prevista nel 2017 sono richieste imprese dei settori dell’energia eolica, fotovoltaica, della biomassa e del biogas. La Spagna è considerata un Paese precursore delle energie rinnovabili Le energie rinnovabili possiedono una quota di circa il 41% nella produzione di energia in Spagna, una quota che è al di 34 | Ticino Business

sopra della media dell’Unione Europea. Finora la percentuale delle energie rinnovabili corrisponde a circa il 16,2% del consumo di energia lordo, con cui la Spagna si colloca leggermente al di sopra della media dell’UE, pari al 16%. Entro il 2020 tale quota salirà al 20%. Città intelligenti in Spagna: promuovere la sostenibilità e l’efficienza energetica www.s-ge.com/svizzera/export/it/blog/cittaintelligenti-spagna-promuovere-la-sostenibilita-el%E2%80%99efficienza-energetica PV Magazine (in DE) www.pv-magazine.de/nachrichten/details/beitrag/ spanien-plant-ausschreibung-fr-bis-zu-drei-gigawatterneuerbare_100025533/ Consulenza Paese Spagna (31 maggio - 2 giugno 2017, a Zurigo) www.s-ge.com/schweiz/export/de/event/ laenderberatung-spanien

Cresce il mercato dei beni del lusso in Polonia: vince il buon rapporto prezzo-prestazione Nel 2018, il mercato dei beni premium di lusso crescerà del 17%. La Polonia acquista volentieri marchi polacchi, ma solo se sono di buona qualità. I beni svizzeri di lusso primeggiano in particolare se offrono un buon rapporto prezzo-prestazione. Ecco quali sono le variabili:

L’aspetto più importante è l’utilizzo di un prodotto Quando i polacchi acquistano beni di lusso, non è il marchio a giocare il ruolo più importante, bensì la funzionalità del prodotto e la sua qualità presentata. Il lusso si definisce dunque tramite l’utilizzo del prodotto e non tramite il marchio. Perciò non sono automaticamente i più grandi marchi internazionali a costituire la prima scelta. I prodotti svizzeri del lusso hanno successo in particolare nel segmento orologiero. Qui si registrano tassi di crescita più elevati rispetto ad esempio agli articoli di moda svizzeri. “Made in Switzerland”: lusso Prodotti svizzeri vengono percepiti come beni premium per antonomasia e sono sinonimo di puro lusso ed esclusività. Inoltre, sono famosi per la precisione e l’esattezza. Numerose decisioni di acquisto vengono però anche influenzate positivamente dal marchio “Made in Poland”, perché i prodotti polacchi sono ritenuti di buona qualità ed economici. Il potere d’acquisto nel Paese è ancora basso Tra 42 Paesi europei, la Polonia, con il suo potere d’acquisto, si posiziona al 29° posto con 6’366 euro (nel confronto, la Svizzera si posiziona al 2° posto con un potere d’acquisto pari a 42’300 euro). La regione dal potere d’acquisto più elevato è Varsavia, insieme alle cittadine limitrofe. Per le imprese


svizzere vale la pena essere presenti in particolare nelle più grandi città quali Varsavia, Cracovia o Kattowitz. Rapporto dello Swiss Business Hub Poland “Business Opportunities for Swiss Companies. Luxury & Preium Goods Market in Poland” www.s-ge.com/sites/default/files/censhare_files/ rapporto-luxury-premium-goods-poland-en_0.pdf

Il motore K: opportunità per esportatori in Kazakistan L’economia dell’Asia Centrale in generale, e del Kazakistan in particolare, si trova oggi di fronte a un grande processo di trasformazione per non dipendere dalle esportazioni di materie prime. Ciò offre maggiori opportunità agli esportatori svizzeri. Dalla caduta dell’Unione Sovietica il benessere in Kazakistan ha una causa precisa: il petrolio. In meno di 20 anni, il grande Paese asiatico ha incrementato notevolmente il suo prodotto interno lordo e dal 2006 rientra tra gli Stati con reddito medio nella parte alta della forbice, come il Messico o l’Algeria. Nel 2015, l’industria petrolifera rappresentava ancora il 18% del Pil e il 60% delle esportazioni. Nono Paese al mondo per estensione territoriale, il Kazakistan è di gran lunga, dopo la Russia, lo Stato più grande scaturito dalla storica dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991. Su un territorio di ampiezza simile a quella dell’Unione Europea vivono meno di 17,5 milioni di persone. Per quasi il 60% nelle grandi città: Almaty, la vecchia capitale, Astana, vero motore conomico e demografico del Paese, Shymkent e Karaganda, tutte oltre il mezzo milione di abitanti. Il Kazakistan possiede ingenti riserve di petrolio e di gas naturale: tra gli enormi giacimenti quello di Kashagan, sul Mar Caspio settentrionale, in cui è coinvolta anche l’italiana Eni. Inoltre, il Kazakistan possiede ingenti risorse minerarie che contribuiscono per un altro 15% alle esportazioni (soprattutto verso la Cina). Il 90% di quelle che erano le risorse sovietiche di cromo e la metà di quelle di piombo, rame e zinco. Oltre all’estrazione dell’uranio, il Paese è il principale esportatore nell’area di carbone, principale fonte del mix energetico nazionale. Il Kazakistan ospita inoltre il 20% delle terre coltivate dell’ex Unione Sovietica. Nel nord del Paese si produce una grande quantità di frumento, mentre al sud le coltivazioni prevalenti sono quelle di frutta, ortaggi, tabacco, riso, canapa e cotone. È evidente, quindi, che i prezzi del petrolio in calo negli ultimi anni abbiano colpito duramente l’economia del Kazakistan. A ciò si sono aggiunte le sfide dei principali partner commerciali Cina e Russia. ll tasso di crescita del Kazakistan ha rallentato il ritmo, passando dal 5,8% nel 2013 all’1,2% nel 2015. La Banca mondiale stima che nel 2016 oscillerà tra -0,5 e 0,1%. Inoltre, lo scorso anno, il tenge kazako (valuta locale) si è molto svalutato, facendo così aumentare il prezzo delle merci svizzere importate. “Gli esportatori alla ricerca di interessanti mercati di sbocco non dovrebbero, però, farsi ingannare da questa prima impressione macroeconomica. Per le imprese svizzere si profilano infatti molte speranze e concrete opportunità di fare affari anche in

Kazakistan” commenta Monica Zurfluh, responsabile per la Svizzera italiana di Switzerland Global Enterprise. Dal punto di vista politico-economico, il Kazakistan è uno dei Paesi più evoluti della regione e favorevole ad accogliere gli investitori stranieri. Come membro dell’Unione doganale euroasiatica, insieme alla Russia e ad altri Paesi della Comunità degli Stati indipendenti, per il Kazakistan si apre un grande mercato interno. Molte aziende estere scelgono questo Paese infatti come punto nodale per l’intera regione. L’indebitamento è irrisorio e negli ultimi decenni è stato istituito un cospicuo fondo sovrano con gli utili derivanti dal petrolio. Con questi mezzi oggi si porta avanti il processo di trasformazione dell’economia, ovvero il cosiddetto programma Nurly Zhol. Lo Stato sta investendo nove miliardi di dollari e lo stesso importo proverrà da altre organizzazioni. “Vengono promosse, in particolare, l’infrastruttura dei trasporti, l’industrializzazione e la creazione di know-how. Il Governo ha riconosciuto l’importanza di diversificare l’economia del Paese per non dover dipendere dal petrolio. Vuole promuovere le tecnologie e la produzione locale per ridurre le importazioni. Allo stesso tempo occorre necessariamente rimodernare gli impianti esistenti” prosegue la responsabile. Una ‘vetrina’ delle potenzialità del Paese è la sua stessa capitale Astana, che in kazako significa proprio capitale, fondata nel 1824 ha già cambiato nome tre volte nel corso della sua storia. In questa città, molto più centrale rispetto ad Almaty, nel 1998 il presidente Nursultan Nazarbayev decise di trasferire la capitale. La popolazione kazaka è passata dall’89 in poi da circa metà a quasi due terzi del totale. Al 70% i kazaki sono islamici sunniti. In pochi anni praticamente dal deserto è fiorita una metropoli con le più moderne infrastrutture, in grado di garantire una qualità della vita ai suoi abitanti nonostante il clima continentale. (…) Articolo completo “Motore K: opportunità per esportatori in Kazakistan” www.s-ge.com/svizzera/export/it/blog/ il-motore-k-opportunita-esportatori-kazakistan Informazioni Paese Kazakistan www.s-ge.com/svizzera/export/it/country/Kazakhstan Consulenza Paese Kazakistan (15-17 marzo 2017, a Zurigo) www.s-ge.com/schweiz/export/de/event/ laenderberatung-kasachstan-0

Boom economico ininterrotto in Vietnam L’economia del Vietnam impressiona con tassi di crescita annui superiori al 6%. L’espansione interessa soprattutto il settore edilizio. Solo nei primi nove mesi del 2016, la crescita nel settore si attestava al 9,1%. Gli investimenti nel settore edilizio come anche il progresso del prodotto interno lordo (PIL) del Vietnam restano consistenti nel 2016 e dovrebbero registrare un forte aumento anche nel 2017. Il grande gruppo Ticino Business | 35


bancario HSBC per quest’anno prevede un tasso di crescita del PIL reale del 6,2% e per il 2017 del 6,5%. A beneficiarne sono soprattutto le aziende svizzere in qualità di fornitrici di macchine e materiali da costruzione, ma anche altri settori. Sebbene siano società private locali ed enti governativi a fornire ben oltre il 90% del valore di produzione lordo equivalente a 45 miliardi di dollari USA, anche le imprese estere possono partecipare alla crescita. Si prospettano numerose possibilità per fornitori di materiali e macchine da costruzione, aziende di progettazione e design, nonché di lavori speciali. Il boom si percepisce maggiormente nei centri urbani. Le metropoli Hanoi e Ho Chi Minh City necessitano di spazi abitativi e lavorativi sempre maggiori. Entrambe le metropoli progettano enormi quartieri moderni, con una crescita della percentuale del segmento premium e lusso. Ininterrotto è anche il boom delle esportazioni, alimentato dall’industria leggera. I recenti accordi di libero rendono il Vietnam ancora più interessante. “Il Vietnam offre un mercato molto stabile e una popolazione giovane. Le opportunità per le PMI svizzere sono buone e se ne possono già individuare alcune nel settore IT, come Magnolia o Axon Active”, afferma Angela Di Rosa, consulente per il Sud-Est asiatico presso Switzerland Global Enterprise.

Investimenti nell’infrastruttura Per tenere il passo della crescita, nonostante il contesto difficile per le finanze pubbliche, il governo pianifica un grande potenziamento dell’infrastruttura dei trasporti. Il ministero della pianificazione nell’ottobre del 2016 ha presentato una lista di 68 progetti prioritari, che devono essere portati avanti rapidamente con Public-Private-Partnerships (PPP). Lo Stato intende finanziare solo un terzo dei 15 miliardi di dollari USA complessivamente preventivati. In primo piano ci sono la costruzione di strade rurali, progetti di fornitura idrica e smaltimento dei rifiuti come pure un gran numero di nuove costruzioni di aeroporti e ampliamenti di strutture esistenti, tra cui il mega aeroporto Long Thanh International. Entro il 2030 il Vietnam intende inoltre potenziare fortemente anche l’approvvigionamento energetico, il che richiederà nuove centrali a carbone. Gli esperti prevedono, nel frattempo, anche un boom delle energie rinnovabili. “Il Vietnam sicuramente non è il Paese più semplice per fare affari. Nel caso di un progetto d’esportazione, la burocrazia e gli ostacoli linguistici sono buoni motivi per cercare un partner affidabile. In Asia la regola generale è che una buona rete di relazioni è necessaria per un ingresso di successo”, afferma Di Rosa. Ministero della costruzione Vietnam www.moc.gov.vn/web/guest/english Ministero dei trasporti Vietnam http://mt.gov.vn/en/Pages/default.aspx Informazioni generali sulla Swissness www.s-ge.com/it/content/swissness 36 | Ticino Business

Q&A per la revisione dell’Ordinanza sulla protezione dei marchi www.s-ge.com/svizzera/export/it/content/qa-larevisione-dellordinanza-sulla-protezione-dei-marchiopm-diritto-esecutivo-swissness

Brasile: nuove norme per il controllo e la registrazione di medicamenti e di prodotti correlati Il Brasile ha annunciato nuove norme per il controllo e la registrazione dei medicamenti. Ecco di cosa hanno bisogno le imprese svizzere. Le leggi n. 13.410/2016 e 13.411/2016 che definiscono nuove norme per il controllo e la registrazione dei medicamenti sono state emanate alla fine del 2016.

Quali sono le novità? Secondo la legge 13.410/2016 art. 3, tutti i medicamenti registrati devono ricevere un’identificazione specifica basata sulla registrazione e trasmissione di dati che deve contenere tra l’altro le seguenti informazioni: • Numero di registrazione all’ufficio competente dell’Agenzia nazionale brasiliana di vigilanza sanitaria (ANVISA). • Numero di serie unico del medicamento. • Numero di lotto del medicamento. • Data di scadenza del medicamento. • Si commette un’infrazione alla legge sanitaria se non si comunica alcuna informazione relativa alla distribuzione del medicamento. Termini di registrazione variati In conformità con la nuova legge sulla registrazione dei medicamenti (13.411/2016), resta invariata la regola generale secondo l’articolo 12 della legge n. 6.360/76: per cui il termine per concedere l’autorizzazione sarà di 90 giorni a partire dalla deposizione della domanda. Tuttavia gli articoli 17-A e 24-A della nuova legge stabiliscono che il termine può essere modificato in funzione della complessità tecnica e dei benefici clinici, economici e sociali. Sulla base di tali criteri (complessità e imperativi), sono state create due categorie per valutare le domande di registrazione: una procedura prioritaria e una procedura ordinaria. La prima prevede un termine di 120 giorni per l’ottenimento della decisione finale, la seconda un termine di 365 giorni a partire dalla deposizione di tale domanda.

Switzerland Global Enterprise Corso Elvezia 16 Casella postale 5399 CH-6901 Lugano Tel. +41 91 601 86 86/87 info.lugano@s-ge.com www.s-ge.com


F I E R E

I N T E R N A Z I O N A L I

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M I S S I O N I

E C O N O M I C H E

SWISS PAVILION @ COSMOPROF ASIA 2017 Hong Kong – Cina, 15-17 novembre 2017

Cosmoprof Asia è il maggiore evento internazionale in Asia. La sua continua crescita contribuisce a riaffermare il ruolo chiave in qualità di piattaforma di attività di business di alta qualità nella regione Asia-Pacifico. Cosmoprof interessa il mercato in più rapida crescita, ovvero quello della bellezza e dell’igiene delle persona. L’edizione del 2016 ha accolto 76’818 visitatori provenienti da 129 Paesi e Regioni (con un incremento superiore rispetto al 2015), includendo 79 delegazioni internazionali di buyer provenienti da oltre 21 Paesi e Regioni di Asia, Europa, Medio Oriente e Africa. Sono state 732 le imprese provenienti da 19 Paesi che hanno esposto a AsiaWorld-Expo (AWE) l’evento per il packaging, gli ingredienti e l’apparecchiatura di produzione, svoltosi il 15-17 novembre 2016. Cosmetici finiti sono stati esposti all’Hong Kong Convention and Exhibition Centre (HKCEC) dal 16 al 18 novembre 2016 da 1’966 imprese provenienti da 49 Paesi. Informazioni generali sulla fiera www.cosmoprof-asia.com/en-us/ Informazioni sullo SWISS Pavilion www.s-ge.com/switzerland/export/en/event/swiss-pavilion-cosmoprof-asia-2017

Partecipate al The Big 5 Show 2017!

MINI SWISS PAVILION @ PLASTICS & RUBBER INDONESIA 2017 Jakarta – Indonesia, 15-18 novembre 2017

Con una popolazione di 253 milioni di abitanti e una crescita prevista del PIL del 5.1%, l’Indonesia è la settima economia mondiale con una domanda in costante crescita di prodotti della plastica. Il Governo indonesiano ha infatti stabilito che il 70% dei prodotti in plastica dovrà essere prodotto localmente, ecco perché ciò ha incalzato la domanda di tecnologie avanzate per una migliore e maggiore produzione. Nel corso degli anni Plastics & Rubber Indonesia è riuscita a consolidarsi come la piattaforma di business più importante nel mercato della plastica indonesiano. In occasione di tale evento si riuniscono oltre 630 fornitori, 9 padiglioni nazionali e 13’000 visitatori commerciali provenienti da 37 Paesi. I tre principali settori della fiera sono: plastica e gomma, tecnologia per bevande, tecnologia di imballaggio, stampi e filiera. Informazioni generali sulla fiera www.plasticsandrubberindonesia.com/ Informazioni sullo SWISS Pavilion www.s-ge.com/switzerland/export/en/event/mini-swiss-pavilion-plastics-rubber-indonesia-2017

SWISS PAVILION @ THE BIG 5 SHOW 2017 Dubai – EAU, 26-29 novembre 2017

Quasi nessuna regione si posiziona così bene dal punto di vista finanziario, quasi nessun’altra regione investe così tanto in nuove infrastrutture e in un’economia diversificata, né dispone di una clientela ampiamente orientata al lusso come la Regione del Golfo. Qui è prevista la realizzazione di mega progetti quali EXPO2020, i mondiali di calcio 2020 in Qatar, nonché diverse città economiche in Arabia Saudita. Assicuratevi la vostra presenza in questo mercato lucrativo e partecipate allo SWI SS Pavilion organizzato presso il Big 5 Show 2017. Avrete l’opportunità di stringere interessanti contatti al principale evento dell’edilizia e dell’infrastruttura nell’area araba. Informazioni generali sulla fiera www.thebig5.ae/ Informazioni sullo SWISS Pavilion www.s-ge.com/switzerland/export/en/event/swiss-pavilion-big-5-show-2017

s i sugli “Swis Informazion om/fiere w w w.s-ge.c

Pavilion”:

Ticino Business | 37


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