Video Blogging: il marketing mix online

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il marketing mix online

I video blog, sinteticamente vlog, ovvero i filmati pubblicati su YouTube, rappresentano anche per gli operatori del settore fitness un potente strumento di comunicazione interattiva. Per ottenere buoni, o addirittura eccellenti, risultati da questo strumento di marketing di ultima generazione è importante attenersi ad alcune regole fondamentali

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no dei primi vantaggi offerti da internet come mezzo promozionale risiede nella possibilità di attuare una comunicazione biunivoca, a due vie. Possiamo interagire con i nostri clienti soprattutto per mezzo di blog e video blog (vlog). Nel momento in cui pubblichiamo un post su un social network o un vlog su Youtube, avviamo di fatto una potenziale conversazione. Le eventuali risposte rappresentano ciò che gli utenti desiderano comunicarci e uno dei modi migliori per favorire la fidelizzazione è proprio coinvolgerli in questo tipo di comunicazione aperta e costante; ogni volta che andre-

di Fabio Grossi e Michela Verardo ScottHermanFitness e Blogilates, due canali statunitensi di successo

mo a pubblicare un nuovo post instaureremo dunque un legame ancor più stretto con coloro che ci seguono. Oggi, la maggioranza delle aziende considera il blog una componente essenziale della propria strategia di marketing. Analogamente possiamo considerare il video blog una modalità particolarmente diretta per comunicare con l’utenza tramite internet. In sintesi, funziona così: noi avviamo la conversazione riprendendo e pubblicando le nostre riflessioni in formato video dopodiché incoraggiamo gli spettatori a dare il proprio feedback lasciando un commento testuale o addirittura pubblicando un video di risposta. Sono queste le due modalità di interazione possibili impiegando Youtube.

i vantaggi del video blogging Le aziende che gestiscono un blog o un vlog partono decisamente avvantaggiate. Al contrario, nella logica del nuovo mercato online un’azienda che si limita a parlare ai suoi clienti senza ascoltarli resterà al palo. Stimolare una comunicazione a due vie significa restare maggiormente in contatto con la propria clientela e avere la possibilità di perfezionare prodotti e servizi, utilizzando questo sistema anche come valido strumento di ricerca di mercato. I vlog, in particolare, consentono di dare una serie di sfumature al mes-

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internet, già elencate da Michael Miller nel libro Fare Business con Youtube (Sperling & Kupfer, 2009) e da noi rivedute e aggiornate.

1. Creare un buon video blog

saggio che s’intende trasmettere. Le aziende possono ad esempio pubblicare vlog in cui sono coinvolti dipendenti e collaboratori, “umanizzando” in questo modo la propria immagine, facendo sì che i clienti abbiano più facilità a identificarsi con essa. Inoltre, una persona può avere un approccio che piace a una parte della clientela, mentre un’altra persona può fare presa su una fascia totalmente diversa. Più collaboratori s‘interfacceranno, maggiore sarà il numero di potenziali clienti avvicinabili. Per raggiungere un numero più elevato di utenti e potenziali clienti è altrettanto importante che ogni collaboratore tratti un argomento che lo appassiona e sul quale è esperto.

Ma questa è solo una parte del nostro mix di marketing online. Per ottenere risultati importanti, professionisti e aziende dovrebbero gestire anche blog testuali, podcast audio e altre componenti mediatiche quali i social network. E allora, quale ruolo dovrebbe svolgere un video blog all’interno della nostra strategia online? E ancora, come possiamo fare per diffondere il nostro messaggio efficacemente in rete?

le sei regole d’oro del videoblogging Vediamo di seguito le 6 regole fondamentali nella distribuzione di un video blog su Youtube e su

Un video blog efficace segue le medesime regole di un blog testuale: deve risultare pertinente, coinvolgente, attuale, personale e possibilmente originale. Perciò, per creare un valido video blog, bisogna pensare ai clienti e agli utenti che ci seguono, dando la precedenza a ciò che riveste importanza per loro. Il vlog di qualità, dunque, non è fatto di sole parole, ma di azioni e dall’offerta di informazioni, formazione e intrattenimento. Sforziamoci di diversificare il messaggio: oggi un piano marketing online non dovrebbe limitarsi ad un unico vlog, anzi! Se ne possono creare svariati, ciascuno dedicato a un argomento specifico per potersi rivolgere a diversi segmenti di utenza.

2. Posizionare tanti link in rete Per far conoscere il nostro video blog su internet bisogna assicurarsi che altri siti pubblichino un link di collegamento al vlog. Questo processo si avvia in modo spontaneo se possediamo un sito ricco di contenuti interessanti, per-

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web Saluteinmovimento di Genova sta ottenendo ottimi risultati con i video blog

4. Siate “social”

ché quando si diffondono tante informazioni utili la voce – prima o poi – si spargerà. Possiamo velocizzare questo processo coinvolgendo altri siti disposti a pubblicare un link al nostro e dedicando del tempo a contattare (tramite e-mail o altri mezzi) gli amministratori di quei siti. Alcuni siti lo fanno a fronte di una banale richiesta, mentre altri richiedono una reciprocità, ovvero di inserire un link alle loro pagine. A proposito di collaborazioni, il trainer e modello statunitense Scott Herman (oltre 350.000 iscritti nel canale ScottHermanFitness) ha ulteriormente incrementato la propria visibilità e la propria credibilità grazie alla partecipazione su BeFit, canale nel quale com-

paiono top trainer del calibro di Jillian Michaels, Denise Austin, nonché il mito dell’aerobica Jane Fonda. Questo network del fitness spopola su Youtube e ha superato i 450.000 iscritti.

3. Promuovere i propri contenuti Per ampliare il pubblico è utile utilizzare metodi di promozione tradizionale anche su internet, citando per esempio il vlog sul sito ufficiale o all’interno dei comunicati stampa, oppure attraverso campagne di e-mail marketing. È addirittura possibile organizzare dei piccoli contest (concorsi), dedicati ai propri clienti oppure aperti a tutti gli utenti. Il trainer torinese Umberto Milet-

Il trainer e modello statunitense Scott Herman conta oltre 350.000 iscritti al suo canale ScottHermanFitness

Possiamo incrementare le visualizzazioni dei nostri video blog potenziando la natura sociale del nostro marketing mix. Condividere questi contenuti su Facebook, Twitter, LinkedIn, ecc. è attualmente d’importanza basilare per una distribuzione capillare su internet. Ed è altrettanto importante trascorrere del tempo all’interno della community, partecipando alle discussioni avviate dagli stessi utenti. Scoprendo di che cosa parlano, che cosa piace e non piace significa essere in grado di preparare in futuro contenuti più adeguati con un conseguente miglioramento della customer satisfaction, online e offline. Interagire con la community sui social network è essenziale per promuovere l’azienda o i contenuti online e comporta azioni come guardare molti video, inserire quotidianamente commenti e rispondere alle domande che si ricevono. E non di meno creare legami con altri canali, perché è attraverso questi legami che riusciremo ad attirare nuovi spettatori sulle pagine dei video e a cascata sul nostro sito web. La statunitense Cassey Ho, ideatrice del celebre canale Blogilates, ha creato un secondo canale di successo dedicato esclusivamente al video blogging – Blogilates Food & Talk – sul quale condivide col pubblico opinioni e consigli riguardanti alimentazione, abbigliamento sportivo, trend attuali e mode del momento. La sua presenza sui social network è formidabile e gestita a tempo pieno, con risultati in termini numerici davvero rilevanti: 130mila like su Facebook, più di 80mila follower su Twitter... e poi Pinterest, dove i numerosi fan postano le foto con i risultati ottenuti con gli allenamenti di Cassey,

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5. Parola d’ordine... ottimizzare! Su Youtube la maggior parte degli utenti trova un video blog attraverso i contenuti correlati a una determinata ricerca: se i video compaiono in una posizione privilegiata fra i risultati di ricerca di Youtube (e di Google, di conseguenza), attireranno molte e nuove visite. In che modo è possibile farlo? Innanzitutto il titolo dovrà essere – oltre che pertinente con i contenuti del video – chiaro e centrato sulle parole chiave che vogliamo soddisfare nella ricerca: se parliamo principalmente di dimagrimento, la parola dimagrimento dovrà comparire all’interno del titolo. La scelta dei tag e delle parole chiave è basilare ed è sempre consigliabile inserirne molte, ma attenzione: saranno le prime in elenco a garantire una visibilità maggiore. Ora che l’algoritmo di Youtube ha iniziato a tener conto dell’attenzione del pubblico nei confronti di un video, e la metrica utilizzata è rappresentata dal tempo che gli utenti trascorrono su ogni singolo contenuto, è molto importante curare la qualità dei contenuti. Nel panorama del fitness mondiale, su Youtube segnaliamo Zuzana Light, una trainer di origine ceca che vive e lavora negli Stati Uniti. Zuzana, dopo l’esperienza con charliejames1975 (più noto come BodyRock.tv, circa 600 milioni di view), si è messa in proprio con il canale ZuzkaLight che gestisce prestando molta attenzione all’ottimizzazione delle anteprime, ovvero le immagini che anticipano i contenuti di un video. La sua peculiarità è di mettere in evidenza le proprie forme, attirando con queste thumbnail un pubblico principalmente maschile. Nel palinsesto del canale, Zuzana alterna contenuti di video blogging ad allenamenti (workout) più o meno intensi, noti come ZWOW e ZCUT, che hanno raccolto in appena un anno e mezzo 20 milioni di visualizzazioni e quasi 200mila iscritti al canale.

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e Tumblr (molto utilizzato Oltreoceano) con articoli e aggiornamenti giornalieri.

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to, per coinvolgere gli appassionati dell’allenamento funzionale e degli esercizi calistenici, organizza sul canale Youtube studiomiletto dei contest che prevedono competizioni su esercizi classici tipo il push-up (i piegamenti sulle braccia, per intenderci). Ad oggi, il canale di Miletto ha raccolto oltre 20.000 iscritti e ha superato 13 milioni di visualizzazioni sui circa 400 video pubblicati.

Blogilates Food & Tank è un esempio di canale dedicato al video blogging di successo

6. “Embeddare”, pubblicare video su più siti Più numerosi sono i siti su cui appaiono i nostri video, più visualizzazioni si otterranno e migliore risulterà nel tempo il posizionamento sui motori di ricerca. Ma dove pubblicare un video? Naturalmente su Youtube, sul nostro blog tradizionale, sul sito ufficiale dell’azienda, sui social network e su eventuali siti correlati gestiti dall’azienda stessa. Consiglio spassionato: su Youtube andrebbe sempre abilitata la funzione incorporamento, permettendo così agli spettatori interessati di incorporare, ovvero embeddare il video sui loro siti e blog. Tutti i maggiori video blogger, in tutti i settori, gestiscono una ragnatela di siti e profili social dove pubblicano in maniera massiccia i contenuti recenti e quelli di maggiore successo.

la call to action per trasformare gli spettatori in clienti Molti si domanderanno come sia possibile trasformare gli spettatori in clienti. Un blog o un video blog, così come un sito istituzionale, sono solo il primo passo verso la trasformazione degli spettatori in clienti paganti, persone che usufruiranno del nostro servizio o che acquisteranno un nostro prodotto. Un video blog, di fatto, funziona come un annuncio pubblicitario proprio perché in grado di attirare l’attenzione delle persone su internet. L’efficacia della nostra presentazione non dipenderà soltanto dalle informazioni contenute nel nostro vlog, ma

innanzitutto da ciò che la gente potrà fare con tali informazioni. Questi utenti andranno certamente reindirizzati verso una pagina o un sito contenente un esplicito invito all’azione, in inglese la call to action. È davvero importante che la nostra call to action finale chiarisca ai visitatori quello che devono fare e come possono acquistare ciò che hanno visto o di cui abbiamo parlato nel video. Lo assicuriamo: se sapremo fare una comunicazione ampia e attraente sviluppando al meglio il marketing mix su internet, saremo sempre un passo avanti rispetto ai nostri concorrenti online. Nel prossimo articolo parleremo di Facebook: vedremo insieme i vantaggi che la visibilità su questo importante social network può portare a professionisti e aziende che operano nel settore fitness. E come fare in modo che tale visibilità risulti utile, efficace e non controproducente attraverso poche regole fondamentali.

Fabio Grossi/Michela Verardo Ideatori e titolari dello studio di Personal Training Saluteinmovimento di Genova, di cui Grossi è direttore tecnico e Verardo direttrice scientifica, si occupano di comunicazione sul web, networking, formazione e collaborano con ISSA Italia. Attualmente sono partner di YouTube/ Google con i canali multilingua sul fitness.


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