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Il sangue di Cristo
from Cassandra 110
by cassandra
CULTURA IL SANGUE DI CRISTO
L’enigma che oggi vi propongo, attenendomi al tema proposto per questo numero di Cassandra, è quello della discendenza di Cristo e la sua conseguente prole, di cui sono venuta a sapere dopo aver letto il “Codice da Vinci” di Dan Brown, scrittore statunitense. Dopo aver letto questo romanzo, ho voluto approfondire la questione per comprendere se, dietro la patina di finzione di quella storia, ci fosse anche della verità. Quella della linea di sangue di Gesù è l’ipotetica sequenza dei diretti discendenti di Dio e di Maria Maddalena, o di un’altra donna, generalmente considerata la sua presunta moglie o concubina. Versioni diverse e contraddittoriedella linea di sangue di Gesù sono state promosse da numerosi libri, siti web e film fiction e non-fiction nel tardo XX secolo e inizio del XXI secolo, che sono stati quasi tutti respinti come opere di pseudostoria e di teorie cospirative. Questa cospirazione, o meglio, il nostro enigma, nasce da due parole: Santo Graal, che per molti potrebbero rappresentare la coppa da cui Cristo bevve all’Ultima Cena, ma per pochi eletti rappresenta Maria Maddalena, nel grembo della quale, migliaia di anni fa, forse crebbe l’erede di Dio. Si dice che sia il Priorato di Sion a custodire la soluzione al nostro enigma. Il Priorato è come l’araba fenice: che vi sia, ognun lo dice; dove sia, nessun lo sa. Il Priorato: una società segreta (ma poiché la sua esistenza è nota ormai a tutti, sarebbe meglio dire discreta) che ha visto la luce soltanto nel 1956, per opera del francese Pierre Plantard, che a quanto pare custodisce il vero albero genealogico del più famosoprofeta al mondo. Già nel XII secolo il monaco Pièrre des Vaux-de-Cernay, riferendosi ai Catari, scriveva: “Gli eretici dichiaravano che Santa Maria Maddalena era la concubina di Gesù Cristo”. L’idea di Maria Maddalena come moglie o compagna di Gesù venne ripresa nel XIX secolo. Nel 1886 il socialista Louis Martin pubblicò il libro Les Évangiles sans Dieu, in cui sosteneva che il Gesù storico avrebbe sposato Maria Maddalena e avuto un figlio da lei. In seguito la Maddalena fu la protagonista dell’opera teatrale L’amante du Christ, scritta nel 1888 da Rodolphe Darzens con il frontespizio realizzato da Félicien Rops. Infine, il sopracitato “Codice Da Vinci” del noto Dan Brown presentò alcune di queste ipotesi come valideElementi di alcune ipotesi su questa linea di sangue vennero proposte dal documentario del 2007 La Tomba Perduta di Gesù di Simcha Jacobovici incentrato sulla scoperta della Tomba di Talpiot, che
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fu anche pubblicata in un libro intitolato La Tomba della Famiglia di Gesù. Nel documentario del 2008 Linea di sangue, Bruce Burgess, un produttore cinematografico con interessi nel paranormale, dichiara di essere in collaborazione con un presunto ricercatore soprannominato “Ben Hammott”, il quale avrebbe trovato diverse salme mummificate (una delle quali sarebbe la presunta di Maria Maddalena) a Rennes-le-Château, in Francia, comprovanti ipoteticamente l’esistenza di una linea di sangue di Gesù. Ma nell’aprile del 2012 “Ben Hammott” ha ammesso che era tutto falso. Tuttavia la divulgazione del dibattuto contenuto del cosiddetto Vangelo della moglie di Gesù, avvenuta a Roma nel settembre del 2012, ha riportato alla ribalta il tema della relazione tra Gesù e Maria Maddalena. Il Vangelo della moglie di Gesù è un piccolo frammento di un antico papiro che riporta un brano in lingua copta che include le parole: “Gesù ha detto loro: ‘mia moglie ...’ “. Il frammento è una copia del IV secolo di ciò che si pensa essere “un vangelo scritto in greco, probabilmente nella seconda metà del II secolo.” Queste ipotesi, questo enigma, viaggia da secoli nella nostra immaginazione, infatti anche solo ipotizzare la sua veridicità scuoterebbe le più profonde radici del Cristianesimo, cosa succederebbe se infatti tutto ciò che Cristo ha predicato fosse falso? E se ancora oggi, dopo migliaia di anni, ci fossero persone parenti di colui che gran parte della popolazione mondiale adora come proprio Dio e Salvatore? Le conseguenze sarebbero devastanti. Penso che questo mistero non avrà mai una soluzione, rimarrà senza risposta, celato nei meandri del tempo, custodito dagli occhi di colui che ora chiamiamo Salvatore. Annalucia Gelmini IIIE