2004 02 IT

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ie Le meracvkieglls di We

Soft Secrets

weckels world of wonders

Testo e fotografie: Weckels, lo specialista della coltivazione da Atami

Piante maschili e femminili Essendo particolarmente interessati alla coltivazione di piante femminili – in effetti siamo interessati solo a quelle, a meno che non si stia cercando di incrociare delle varietà – è importante sapere come distinguerle. Sebbene pochi coltivatori necessitino che gli si dica che aspetto ha una pianta femminile, per quanto riguarda quelle maschili la questione è diversa. In questo articolo mi piacerebbe offrirvi le mie conoscenze sull’argomento, darvi qualche consiglio e descrivere a grandi linee i metodi per distinguere i due tipi nella fase iniziale. Prima di iniziare, vi aggiornerò sulle novità dell’ultimo mese e vi metterò al corrente sulle piantine, in particolar modo sul luogo adatto in cui coltivarle durante le prime due settimane, una fase importante del processo di crescita.

differente da quella esterna. Se fin dall’inizio si fanno crescere le piantine nel salotto, con una temperatura costante intorno ai 20 gradi, si potrà portarle fuori solo quando la temperatura esterna avrà raggiunto i 20 gradi. Grandi differenze di temperatura possono essere fatali. Un altro svantaggio nel far crescere le piantine nel salotto (ossia vicino la finestra), consiste nel fatto che oltre alla luce naturale che esse ricevono, saranno esposte anche alla luce artificiale della stanza durante la notte. Le giovani piante risulteranno non solo stressate da un irregolare periodo di ore di luce (la luce naturale unita a quella artificiale delle piante) ma avranno anche dei problemi nell’adattarsi alle nuove circostanze all’esterno. L’ideale sarebbe lasciar spuntare i semi verso la fine di marzo/inizi di aprile ed interrarli immediatamente dopo (preferibilmente in contenitori da un litro con una circonferenza minima di 20 centimetri). In questo modo avranno

alle piante dal momento in cui iniziano a crescere. Bisogna anche tenere presente che, se si sistemano le pianticelle in un luogo coperto all’aria aperta, o si irrigano costantemente (con acqua pura senza additivi), è necessario girare ripetutamente il vaso in cui crescono, in modo che le piante cresceranno sempre nella direzione della luce (del sole). In questo modo si impedirà che crescano curve. Alcuni coltivatori optano per una struttura costituita di bastoncini o stecchini per aiutare le piante più deboli a sopravvivere. Se si hanno abbastanza semi io sconsiglio di seguire l’esempio. Eliminando le piantine incapaci di sostenersi da soli, si effettuerà automaticamente una prima selezione di idoneità. Se una pianta riscontra problemi fin dal primo stadio della sua crescita, non sarà mai in grado di diventare una pianta solida e grande all’aria aperta. In questo caso può essere applicata la regola del “sopravvive solo il più forte” ed è una regola molto importante che i coltivatori di piante all’aperto dovrebbero osservare. Tuttavia si possono togliere i gusci del seme morto dalle piantine appena emergono, perché non sempre cadono da soli. E’ meglio dar loro una mano – se non lo facciamo la piantina potrebbe morire perché non riceve abbastanza luce.

Lasciamo che i semi spuntino in un panno bagnato che metteremo in un vaso di plastica.

Coltivazione all’aperto: giovani piantine piuttosto che cloni Per il coltivatore all’aperto è più saggio far crescere piante da semi. Non perché i cloni sono necessariamente di bassa qualità ma perché l’uso dei semi fornisce una maggiore garanzia riguardo al fatto che le piante che ne deriveranno (quando si sceglie una varietà di piante all’aperto) potranno crescere nel clima in cui si vive. Un altro fattore in favore delle piante da semi consiste nel fatto che appena vengono interrate, iniziano ad adattarsi ai brevi periodi di luce diurna delle nostre primavere e alla temperatura esterna spesso bassa.

Ovviamente i semi si svilupperanno nelle piante se si da loro un aiuto, ad esempio massimizzando il numero di ore di luce utilizzando una lampada al neon. Tuttavia per la giovane piantina (una pianta nata da un seme) è meglio se la o lo (a questo punto ancora non sappiamo se sia maschio o femmina) lasciamo crescere alla luce naturale (luce del sole) fin dall’inizio. Sebbene questo sistema non massimizzerà il processo di crescita inizialmente, alla lunga le piante saranno più forti e più sane, e ciò deve essere preso in considerazione in anticipo.

Il luogo migliore in cui coltivare le piantine: E’ preferibile sistemare le piantine in una capanna o in un armadietto che presentino una temperatura non molto

Quindi posizioneremo il vaso di plastica sotto il sistema di riscaldamento, il che farà uscire i semi in soli due giorni.

lo spazio per svilupparsi in maniera soddisfacente. Facendole crescere all’interno (preferibilmente in una capanna) dopo un mese (a volte un po’ di più) saranno grandi abbastanza da poter essere esposti all’aria aperta durante il giorno. Di notte fa ancora troppo freddo probabilmente. Se si posizionano le piante in un luogo ventilato, si potrebbe finire col dover ricominciare tutto dall’inizio, poiché gli steli delle giovani piante tenderanno a spezzarsi. Ciò è dovuto al fatto che le piantine non hanno mai affrontato il vento per cui non sono preparate allo stress. Per evitare che ciò accada, si può mettere un piccolo ventilatore vicino

E’ molto importante sistemare le piantine in un buon posto al sole da subito, preferibilmente in un luogo in cui il sole splende tutto il giorno. Se le giovani piantine vengono posizionate in un luogo con molta ombra, le piante salteranno su come dei razzi per crescere verso la luce il più velocemente possibile. Di conseguenza, lo stelo delle piantine crescerà sottile e lungo, il che impedirà loro di maturare in piante belle e ben fatte. Le piantine rimarranno scarne e misere nelle ultime fasi della crescita.

Piante maschili e femminili Se diamo un’occhiata da vicino alla biologia della pianta di marijuana, la possiamo inserire nella categoria delle piante bisessuate. Il che si spiega col fatto che ogni pianta possiede o fiori maschili o femminili durante il periodo di crescita e, di conseguenza, è una pianta o maschile o femminile. Ovviamente si tratta dell’eccezione che conferma la regola per cui, a volte, i coltivatori cercano di produrre un ermafrodite, ossia una pianta di marijuana che produce sia fiori femminili che maschili. Le possibilità di trovare una pianta di marijuana


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