Fixing 01 2017

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Anno XXV - n.1 - 1,50 euro

P ensioni

Sei mesi per il nuovo Welfare

Sei mesi per riformare il sistema previdenziale, messo a dura prova dal rischioso deterioramento del rapporto lavoratori/ pensionati, sempre più vicino al livello insostenibile di due contribuenti per ogni assegno erogato. Il Governo precedente, anche a causa della crisi politica di agosto, era invero impegnato a presentare “entro il 30 settembre 2016, una proposta complessiva di riforma che riguardi il sistema previdenziale”, come sancito dall’articolo 61 della Legge 22 dicembre 2015 n.189. Ma tale proposta non si è purtroppo concretizzata, nonostante il lavoro del Gruppo tecnico incaricato a tale scopo abbia lavorato quasi due anni sul tema e sia comunque arrivato a buon punto. Due sono state infatti le relazioni tecniche consegnate alla politica e alle parti sociali, che hanno analizzato sia la situazione attuale, evidenziandone le criticità derivanti dalle riforme precedenti e, in particolare la “generosità” del passato, sia le possibili soluzioni nel breve e lungo periodo. Soluzioni che, una volta procastinate nel tempo, si stanno però trasformando da piccoli interventi correttivi a operazioni sempre più incisive e urgenti. Come quelle che sarà costretto a fare il nuovo Governo, che si è dato sei mesi di tempo per sistemare la faccenda. Nel frattempo i conti sono peggiorati, prova ne è che il contributo dello Stato è salito a 19,5 milioni di euro. E mentre i lavoratori sono più o meno gli stessi, altri sono andati in pensione, deteriorando ancora di più il rapporto tra chi contribuisce e chi incassa l’assegno mensile. Segue a pag. 4

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 13 Gennaio 2017

“Riforme e un piano strategico condiviso”

A ppalti

Assunzione invalidi: c’è la proroga

Il Presidente dell’ANIS Stefano Ceccato indica le priorità per il 2017 Passaggio all’IVA, mercato del lavoro, pensioni, banche e CCIAA a pag.2

S torie

Leardini: R&S per essere competitivi

a pag.3

C ultura

“Ci affacciamo al 2017 con ottimismo, una delle prerogative di chi fa impresa”. Esprime fiducia e positività il Presidente dell’ANIS Stefano Ceccato che, dopo aver analizzato i numeri del 2016, spiega che nelle prossime settimane ANIS incontrerà il nuovo Esecutivo per chiedere una serie di interventi per il rilancio dell’economia. “Le imprese devono essere messe nelle condizioni di lavorare e di esprimere tutto il potenziale senza doversi ‘scontrare’ con la burocrazia, una delle leve più efficaci con cui San Marino può essere competitivo ed attrattivo. Il tutto però va inserito in un quadro molto più ampio, che comprende l’accordo con l’Unione Europea e l’introduzione dell’IVA, un ‘linguaggio’ che permette alle imprese di dialogare con maggior efficacia”. Servizio alle pagg. 6-7

I Reggenti vestono Ferrè

alle pag.9-11

spazio riservato all’indirizzo


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