Sardinia Mx Club Numero 5

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E TUTTI I CAMPIONI 2014 Alberto Spano Gianni Asole Gabriele Sanna Mirko Marongiu Emiliano DeRisi


SARDINIA

MX CLUB

web magazine gratuito di off Road su due ruote in Sardegna

Nicola Belillo . 40 anni Responsabile. Fotografo professionista Giornalista pubblicista Cura le pagine del Motocross

Paolo Vacca. 52 anni . Fotografo professionista. Cura le pagine dell’ Enduro Marcello Peddis . 47 anni. ex endurista. Cura le rubriche tecniche e gli speciali.

In copertina Michele Putzu, campione regionale della classe Mx1. Š Nico Belillo


SOMMARIO

ULTIMA DI CAMPIONATO A RIOLA SARDO TUTTI I CAMPIONI 2014 FMI


Riola Sardo 23 novembre 2014


Vittoria amara per Dinamite Asole

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IL TITOLO TORNA A SUD

........................................................................................................ Michele Putzu si piazza sulla sabbia oristanese e si laurea nuovo campione regionale classe Mx1

P

er una volta, solo per questa volta, le cronache di una gara del campionato sardo verteranno esclusivamente sulla sfida tra i due piloti che si sono combattuti per tutta la stagione e che qui a Riola hanno trovato l’epilogo alle loro battaglie targate 2014. La sfida è quella che ha visto contrapposti due campioni con la cì maiuscola, due atleti formidabili capaci di prestazioni esaltanti. I loro nomi sono, senza rullo di tamburo, perchè non è un mistero per nessuno chi

siano stati i più costanti e performanti, Michele Putzu da Cagliari e Gianmario Asole da Tempio Pausania. Non ce ne vogliano gli altri partecipanti, ma questa era la resa dei conti e la posta in palio era la più alta di tutte. Sarà un racconto breve fatto soprattutto di fotografie, vera vocazione di questa rivista. Un racconto da due punti di vista diversi per rivivere una gara di grande intensità emotiva.

Testo e fotografie Nico Belillo



Gianmario Asole GARA UNO. Dopo aver fatto una partenza stile Valkenswaard, cioè gas a due giri e prima curva in pieno, comincia a prendere le distanze su tutti. L’incubo surriscaldamento frizione è dietro l’angolo, ma se ne fotte e continua a dargli giù a tutta caldaia. Da bordo pista il suo meccanico Daniele e il fratello Giuseppe gli fanno segno di darsi una calmata. Niente, gli si è chiusa la vena e vuole arrivare su Marte, gli hanno detto che c’è sabbia anche lì. Per evitare un doppiato stringe troppo all’ interno di una curva e impatta sulla parete. SE LA PORTA VIA TUTTA INTERA SENZA NE FRENARE NE CADERE ( nella foto). Per fortuna poco dopo arriva la bandiera a scacchi, vince e qualcuno gli spegne la moto. Per ora può bastare.



Michele Putzu GARA UNO. Parte male in mezzo al gruppo, ma non ne fa un dramma, sa che è Asole a giocarsi tutto. Con calma e tanto talento comincia a scalare la montagna di sabbia che gli altri gli tirano in faccia. Curva dopo curva li infila una a uno, ma quell’ altro è ancora lontano. A metà gara inizia a pensare di poterlo di riprendere, ma in fondo chi glielo fa fare, è già secondo con in tasca 210 punti. Può finire la prova con comodo e senza patemi, se ne riparla dopo, all’ultima manche. Intanto vede la bandiera a scacchi e si rilassa.


Gianmario Asole GARA DUE. Stesso film di gara uno. Parte a cannone e se ne va da solo in giro per Riola a sfondare battute e scavare canali. Rispetto agli altri, sembra uno di quelli che per evitare le lunghe code del rientro di Ferragostosorpassa tutti guidando a tavoletta con il fazzoletto bianco fuori dal finestrino. Di feriti per fortuna non ce ne sono se non il suo orgoglio. Finisce primo e aspetta di vedere cosa ha fatto l’altro.




Michele Putzu GARA DUE. La legge di Murphy recita: “ se qualcosa può andare male, andrà male.” Michele ci pensa in gara due quando si ritrova a terra dopo un errore di distrazione. È bravissimo a non far spegnere la moto, risale in sella, manda affanculo Murphy e riparte da metà gruppo per risalire la classifica.


I capolavori dell’arte Dopo la caduta a metà gara Putzu inizia una rimonta inaudita. Nella foto a destra col numero dodici, lo vediamo all’esterno mentre ne passa cinque alla volta. Con un ritmo del genere potrebbe addirittura ridoppiarli tutti, ma non serve. Quello che serve è arrivare nei primi cinque per essere matematicamente campione. Per uno che sa misurare e ottimizzare al massimo tutte le sue risorse, non è cosa impossibile. Passano i giri e migliora la sua posizione in classifica. Finirà terzo, due posizione in più di quello che era necessario fare, e alzerà la coppa di campione più in alto di tutti.

Michele Putzu festeggia la vittoria.©Belillo




AMAREZZA Il fratello Giuseppe consola Gianmario Asole a fine gara, dietro di lui Kevin Pinna e Davide Lai si congratulano per la prestazione. Una sorta di onore delle armi riconosciutogli da tutto l’ambiente.


ASOLE vs PUTZU tutti i numeri di una sfida lunga un anno

250+250= 500 Riola

250+210= 460 Gonnesa

250+250= 500 Tempio

0= 140 Alghero 140+

annullata Villacidro

250+210= 460 Terralba

250+170= 420 Tempio

250+210= 460 Padru

Gonnesa

210+210= 420

Nome...............................................Gianmario Cognome.................................................Asole Nato a..........................Tempio Pausania (OT) il......................................................27/09/1978 Altezza ..................................................178 cm Peso ..........................................................85 kg Motoclub.................Motorschool Riola Sardo Pista preferita....................................Villacidro il suo numero ..............................................101 moto......................................Yamaha YZF 450 manche vinte...................................................8 gare vinte..........................................................3 pole position....................................................4 punti totali.................................................3360


Michele Putzu e Gianmario Asole protagonisti assoluti di questo campionato 2014 analizzati attraverso la lente dei dati statistici. Un’ annata memorabile che li ha visti contrapposti gara dopo gara su ogni tipo di terreno. Freddo, astuto e calcolatore il cagliaritano , irruento, impulsivo e sanguigno il tempiese. Due personalità opposte con 80 punti di differenza........

210+170= 380 Riola

170+170= 340 Gonnesa

210+210= 420 Tempio

250+210= 460 Alghero

210+250= 460 Terralba

Villacidro annullata

210+250= 460 Tempio

170+250= 420 Padru

Gonnesa

250+250= 500

Nome.....................................................Michele Cognome..................................................Putzu Nato a....................................................Cagliari il........................................................19/08/1990 Altezza ...................................................170 cm Peso ...........................................................65 kg Motoclub.....................................Team Xtreme Pista preferita......................................Gonnesa il suo numero ................................................12 moto........................................Honda CRF 450 manche vinte...................................................6 gare vinte..........................................................3 pole position....................................................3 punti totali.................................................3440




Michele PutzuŠ Paolo Vacca


Michele Putzu

e Campione Regionale Sardo classe Mx1 450 cc

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A

vete presente gli Hells Angels, i temerari motociclisti che negli anni 60 seminavano il panico tra le strade della California? Avete presente il loro sguardo truce, la barba lunga e maleodorante, il loro abbigliamento al limite del lerciume? Bene. Se li avete presenti, non faticherete molto a capire che non esiste nulla di più lontano da questa immagine bizzarra di motociclsta che Michele Putzu. Viso pulito, due peli che si atteggiano a barba, guance rosse e denti bianco latte. Gli inglesi lo chiamerebbero “Baby Face “, mentre dalle sue parti gli preferirebbero un “Su Pippiu”. Ma non è solo nell’ aspetto che risiedono queste consistenti differenze. Facendo un piccolo sforzo di fantasia, e immaginando tra gli sterrati della nostra isola un confronto tra lui e più rinomati bikers californiani, il risultato sarebbe uno e uno solo. Putzu davanti, Hells Angels dietro. Si perchè Michele è il pilota più veloce di Sardegna e quest’anno li ha messi dietro tutti.



La sua stagione inizia subito nel migliore dei modi. Pronti via ed è subito doppietta a Gonnesa. Una gara che non lascia dubbi di alcun genere. I distacchi parlano chiaro. Quest’ anno non solo è veloce , ha acquisito anche quella malizia nei sorpassi che rarissime altre volte gli avevamo visto e troppo spesso gli avevamo rimproverato. A Padru non riesce a ripetersi , gli si mette davanti Gianmario Asole, ma è lì ad un passo. Arriva Tempio, si corre in casa del nemico. Su questa pista i tempiesi hanno costruito una grossa fetta della loro leggenda ed espugnare la loro roccaforte non è cosa facile, soprattutto per un cagliaritano. Bisogna tornare indietro di parecchi anni per ritrovare negli archivi della federazione il nome di un “maureddino”, come li chiamano simpaticamente, ma non tanto, da queste parti, tra l’albo d’oro dei vincitori del Bruschi. Di sicuro non non gli riservano un festoso comitato di accoglienza, agonisticamente parlando , si intende. Ma ormai Mp 12 è lanciato. Altra prestazione strepitosa, un secondo e un primo posto di manche. Gianmario rimane attardato dietro un altro Asole, suo cugino Gianni, in vena di performance d’altri tempi.


Putzu riceve i complimenti di Asole per il titolo appena conquistato. © Belillo

A Terralba si ripete lo stesso scenario. Lui e Gma 101 si invertono le posizioni. La prima e la seconda, e per regolamento chi vince l’ultima porta a casa anche l’assoluta. Ancora una volta finita la gara ricarica sul furgone moto , casco, stivali e la coppa che spetta al vincitore. C’è la pausa estiva, giusto il tempo di refrigerarsi nelle cristalline acque del golfo degli angeli e si riparte verso Alghero. Al Lazzaretto la svolta della stagione. Termina primo di classe mentre Asole si ritrova ancora una volta, l’ennesima nella sua carriera, a fare i conti con la sfortuna e il nervosismo di chi sa che le cose non stanno andando come dovrebbero. Intendiamoci, se le cose per Asole non

vanno come dovrebbero, il motivo è Putzu. Quest’anno è veramente forte. Lo dirà lui stesso in più di una occasione ,dimostrando, se mai ce ne fosse stato bisogno, una grande sportività. Uno stato di irrequietezza che lo porterà da qui a fine stagione a cercare in tutti i modi di riacciuffare il cagliaritano in sella Honda. Lo fa cominciando dalla seconda gara di casa a Tempio. Putzu non riesce a sostenere il suo ritmo infernale e intelligentemente si accontenta di due secondi posti. Si torna a Gonnesa per la settima, dove a marzo aveva stravinto. Ora però c’è la variante Paolo Azara, una bomba atomica di pilota che nessuno sa


mai dove e quando potrebbe esplodere. Si perchè Azara non è tipo che vince per caso. Viene da Olbia, dove la gente sa come diverstirsi e come far divertire gli altri, e non ci mette tanto a dimostrarlo. Vince scannandosi con Asole mentre Putzu rimane a poca distanza a godersi lo spettacolo e il vantaggio pressochè immutato in classifica generale. In realtà, al contrario di quello che dicono i risultati, (nelle ultime tre gare è andato sempre a podio) non ha più la brillantezza di inizio stagione e adesso c’è da affrontare l’ultima sfida, quella decisiva per le sorti del titolo. La resa dei conti va in scena Riola Sardo. È Novembre, c’è ancora caldo, e per la

prima volta lo vediamo leggermente sotto pressione. All’abbassarsi del cancello si libera la tensione, ma alla prima curva Gianmario ha già preso una decina di metri a tutti, e per di più lui è partito pure male. Recupera e finisce secondo dietro il tempiese. In gara due stessa scena. Asole fa ciao ciao con la manina e lui dietro a rincorrere. Poi il panico più totale. Rallentato da un doppiato perde l’equilibrio e rimedia la prima e unica caduta della stagione. A bordo pista si intravedono due statue di ghiaccio, sono suo padre e la sua donna. Hanno la faccia di chi ha appena trovato una multa sul tergicristallo mentre andava a pagare le tasse. Riesce a non far spegnere la moto e comincia a recuperare che manco Bubba Stewart in 125 a Budds Creeck nel 2003. Ad ogni giro ne riprende tre o quattro. Una fatica immane mentre Asole prosegue sul suo binario con la velocità di un Intercity. Da bordo pista c’è chi si sbraccia, chi lo incita e chi sta zitto ad aspettare quello che la sorte gli ha riservato. Alla fine finisce terzo, accumula quel tanto di punti necessari da assicurargli il successo assoluto. Gli appssionati gli si avvicinano per complimentarsi , lui timidamente ringrazia. Michele Putzu è il nuovo campione Mx1, e questo è il destino che si è creato col lavoro, l’allenamento e la convinzione che si può sempre migliorare, soprattutto nell’approccio psicologico alle gare. Ora oltre a essere un pilota vincente è anche un pilota completo.


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Best shots

h 2014

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Una piccola raccolta di alcune tra le piĂš belle immagini della trionfale stagione 2014 di Michele Putzu. Un piccolo omaggio e tributo alla conquista del suo meritato titolo.

Putzu a Tempio nella gara di Ottobre. Š Belillo




Impegnato ad Alghero. Primo posto in Mx1 per lui. Š Belillo


Ancora un primo posto in coabitazione con Gianmario Asole a Terralba. Š Belillo





Alberto Spano

e Campione Regionale Sardo classe Mx2 250 cc

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l Conquistador algherese sale ancora una volta sul gradino più alto del podio della sua classe. Questa volta lo fa con una due e mezzo e con tanto stile.

La parentesi tra le mulattiere e le prove speciali del campionato Enduro 2013 lo ha sicuramente rallentato nel ritmo e nella strategia di gara, ma non gli ha fatto dimenticare come si fa ad essere vincenti, tanto è vero che anche in questa specialità è riuscito ad alzare la coppa del vincitore più in alto di tutti nella classe E2 . Nel corso dell’ anno ha dovuto battersi più che altro con se stesso e la mancanza della condizione perfetta. Una ricerca costante per raggiungere quella velocità che sapeva di avere e che solo da metà campionato è riuscito a trovare.


Spano fotografato a Riola.ŠBelillo


A Gonnesa dopo la seconda manche.©Belillo

L’obbiettivo per il 2014, manco a dirlo era quello di vincere, ma per farlo bisogna necessariamente battere gli altri. È una regola universale..

La sua K numero otto ha ceduto proprio mentre era in lotta tra le prime posizioni consegnandogli l’unico zero della stagione.

Quest’anno “gli altri” erano dei tipetti niente male. Rispolverati polsi e manette si sono schierati da subito sul circuito sulcitano di Gonnesa per la prima di campionato, Fodde e Bianco mentre Giua e Paolo Azara hanno aspettato rispettivamente Tempio e Terralba prendendo letteralmente d’assalto la classe 250.

Ma è tra i profondi canaloni del tracciato di casa che è venuto fuori il suo piccolo capolavoro. Una gara pazzesca!

Non deve esser stato facile per Spano fronteggiare un tale schieramneto di forze e farlo correndo non al cento per cento. A Tempio, nella gara di Ottobre, ci si è messa anche la mala sorte.

Al primo giro si sdraia subito. Giusto il tempo di apostrofare con un “porca” il mestiere più antico del mondo e poi riparte. Ingrana marcia con la furia di chi sa di essere in ritardo e che il primo non aspetta. Passano i giri e migliora la sua posizione. Vederlo passare è uno spettacolo, lo penserà anche Gianmario Asole, fermo


a bordo pista a chiedere scusa alla sua frizione. Finisce secondo dietro Putzu, imprendibile. Non gli si poteva veramente chiedere di più. Ma è la convinzione di poter essere ancora più veloce che lo porta allo schieramento della seconda manche. Si abbassa il cancello, e in pochi giri si ritrova davanti un bel panorama, quello della baia del Lazzaretto da godersi in perfetta solitudine dalla vetta della classifica. Tutto il resto è consegnato alla storia. Tempi,statistiche e risutati. Degli altri, quelli che durante la stagione gli hanno complicato la vita in pista, abbiamo poche notizie. Qualche fiammata d’orgoglio del glorio-

La sua Ktm 250 numero otto. © Belillo

so Fodde a Padru, una straordiaria prestazione di Giua a Tempio e la straripante impresa di Azara a Gonnesa sono quello che rimane di questo 2014 in classe 250. Perchè se è pur vero che la fortuna aiuta gli audaci, è sempre vero che aiuta quelli bravi !


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h 2014

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Una piccola raccolta di alcune tra le piĂš belle immagini della stagione di Alberto Spano.

Il pilota algherese impegnato nei saliscendi della pista storica di Gonnesa. Š Belillo



Alberto Spano a Padru. ŠBelillo




Spano a Terralba. Per lui un bel terzo posto nella seconda manche. ŠBelillo




Gianni Asole

e Campione Regionale Sardo classe Veteran 450 cc

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V

incere un titolo nel bel mezzo della sua quarta decade di attività sportiva è un impresa che si commenta da sola. Gianni Asole è tra i pochi piloti ad avere il privilegio di poter raccontare con cognizione di causa la storia del motocross in Sardegna. Ma per ora preferisce continuare a scriverla facendolo al meglio, vincendo..

“Il 2014 è stato per me un anno soddisfacente, anche se non è iniziato nel migliore dei modi”. A Padru, per la seconda di campionato infatti, lo abbiamo visto un pò in affanno. In una pista che non perdona un’ inadeguata preparazione fisica, ha tirato i remi in barca verso metà gara raccogliendo


Asole fotografato a Padru.ŠBelillo


A Padru, in attesa di entrare per il giro lanciato delle crono.

comunque un discreto bottino di punti. “Per un over 40 come me, penso che la strategia migliore sia quella di fare in ogni caso punti utili in ottica campionato”. Il suo antagonista, Silverio Fresi, il leone di Olbia, lo ha accompagnato col coltello tra i denti per buona parte del campionato, per poi issare bandiera bianca a causa di un brutto incidente che lo ha estromesso dalla lotta al titolo lasciandogli strada libera verso la corona.

sione e dispiacere. Uno come Gianni poi ama la battaglia e il riconoscimento della vittoria meritata sul campo, non in infermeria. La terza di campionato a Tempio è stata la prestazione migliore della sua stagione. Secondo tempo in mattinata e piazza d’onore nella seconda manche dopo aver vinto uno splendido duello con il cugino Gianmario, in piena corsa al titolo assoluto Mx1.

Fossimo stati al mondiale, Asole avrebbe avuto di che esultare per il “regalo” dell’ avversario.

Ad Alghero nella prova di Settembre, il numero sette non lascia passare per la seconda volta il cugino, come molti avrebbero potuto ingiustificatamente pensare. A Gonnesa invece un’ altra giornata in salita. Nelle libere rimedia una foratura

Ma siamo al regionale, ci si conosce tutti uno a uno, e un episodio simile genera solo un sentimento di grande appren-


al posteriore che gli distrugge cerchio e raggi. Sostuisce tutto e torna dentro. Riesce a qualificarsi ma in gara trova uno scoppiettante Argiolas in forma smagliante che si porta a casa 250 punti. Manca solo Riola, c’è un titolo già matematicamente in tasca che non invoglia certo a affrontare una gara massacrante come questa, ma c’è anche la voglia di onorare un impegno, quello di correre in nome della sportività. A fine gara è primo, meritatamente. Non bastassero queste imprese per comprendere a fondo lo spessore di un atleta leale e così appassionato, le premiazioni di fine anno ce ne danno un’ altra occasione. A San Teodoro la Federazione organizza

la solita cerimonia annuale ,una giornata interamente dedicata alla celebrazione dei vari titoli e campioni della stagione. Durante la consegna delle targhe però mancano all’appello alcuni piloti e il pubblico non è certo quello delle grandi occasioni. Dopo la cerimonia lo sento al telefono. Queste le sue parole. “Che peccato vedere così tanti assenti oggi. Trovo incredibile che dopo le fatiche di un anno non si riesca a trovare il tempo per venire a ritirare un premio e condividere la soddisfazione con gli altri amici. Penso sia una questione anche di rispetto.” Questo è Gianni Asole, campione di motocross, campione di sport.

La sua Honda CRF 450


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Una piccola raccolta di alcune tra le piĂš belle immagini della stagione di Gianni Asole.

Il pilota in sella alla Honda numero sette sul salto che precedo l’arrivo a Tempio.



Ancora Tempio dove in Aprile ha ottenuto il suo migliore risultato stagionale .ŠBelillo



Alghero. Un altro bel ricordo per lui con un terzo e quinto posto assoluto. ŠBelillo





ROOKIE OF THE YEAR

Sanna fotografato a Riola.ŠBelillo


Gabriele Sanna

e Campione Regionale Sardo classe 125

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el 1962 degli osservatori del Cagliari Calcio si recarono in Lombardia per seguire alcuni giovani di belle speranze che militavano nel campionato nazionale di serie C. In una di queste partite notarono un giovane dal talento eccezionale fare cose straordinarie. Si guardarono tra loro ed esclamarono:” ...e questo chi cacchio è ?”. Lo segnalarono subito alla dirigenza che l’anno dopo concluse l’affare e lo fece debuttare nella prima squadra del Cagliari. Era il 1963, il suo nome era Gigi Riva e il resto della storia lo conosciamo tutti. Ora, fatte le debite proporzioni tra Gabriele Sanna e Gigi Riva e tra chi vi scrive e gli osservatori del Cagliari, posso confidare di aver avuto la stessa sensazione che ebbero loro e di aver pronunciato le stesse parole quando l’ho visto gareggiare per la prima volta a Padru nel Marzo del 2014.


Sanna si rinfresca dopo la gara di Terralba corsa sotto un sole cocente. ©Belillo

Un talento naturale incredibile, esile ma deciso negli inserimenti in curva, agile nei movimenti in sella, guida in piedi e gomiti larghi, gas a due mani e timore reverenziale verso i senatori pari a zero. Mi ha ricordato da subito Alex Puzar, idolo adolescenziale di molti di quelli che hanno superato i quaranta. Anche se l’accostamento può sembrare irriverente, credo che nessuno nel giro del regionale si scandalizzi troppo, tant’è vero che la maggior parte dei suoi colleghi più esperti lo hanno nominato “Rookie of the Year”, espressione usata dagli Yankees per designare il miglior debuttante dell’anno. Proprio Padru e Tempio sono state le

piste dove si è espresso al meglio, e non a caso, visto che ha concentrato proprio qui tutta la sua preparazione invernale. Competere con i più forti e navigati piloti sardi sin da subito, gli è servito per riacquisire quella velocità che aveva già ai tempi del minicross ma che due anni di stop forzato avevano un pò fiaccato. Nelle otto gare della stagione ha sempre centrato la qualificazione con ottimi tempi e nelle prove di Tempio e Alghero ha compiuto le sue piccole grandi imprese sportive. Terzo in gara uno tra le salite sabbiose e piene di buche del Lazzaretto con un 125 due tempi. Praticamente un miracolo!


A Tempio invece si è permesso di andare ad occupare il terzo gradino del podio in gara due strappando la posizione ad un certo Paolo Azara e Gianni Asole, gente abituata a guardare tutti dall’alto. E’ questo atteggiamento che ha fatto di lui un pilota vincente, uno che non guarda in faccia a nessuno, uno che ha un solo obiettivo in testa, stare davanti a tutti. C’è riuscito al primo tentivo in 125 e lo ha fatto dimostrando una supremazia assoluta.

A tratti, durante l’arco della stagione, è sembrato che il pilota di Arzachena in sella alla Yamaha, facesse quasi un campionato a sè, interessato più a misurare la sua forza sulla scala dei più blasonati Putzu, Asole o Spano che a competere per il titolo della quarto di litro 2T. Mira in alto il ragazzo e noi possiamo solo augurargli di arrivare in vetta prima possibile, in maniera quasi fulminea, con un rombo di tuono!

Il suo rivale di categoria, Massimiliano Locci, guida pulita e rappresentante della nuova guardia di piloti sardi, ha cercato di contrastarlo in tutti modi, ma con scarso costrutto.

La sua Yamaha Yz 125 a Riola. © Belillo


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...................................... Una piccola raccolta di alcune tra le piĂš belle immagini della stagione di Gabriele Sanna.

Sanna a Tempio in Ottobre.gara strepitosa per lui.ŠBelillo





A Padru all’esordio stagionale. Impressionerà da subito. © Belillo




Ancora Padru. A caccia di Tonino Bianco. ŠBelillo

SEMPRE DI TRAVERSO






Mirko Marongiu

e Campione Regionale Sardo classe 80 cc

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M

irko Marongiu è il più forte. L’ articolo potrebbe anche finire qui, ma sarebbe deontologicamente ingiusto per chi legge e per chi ancora non lo conosce, non spiegare il perchè. Mirko viene da Ilbono, piccolo centro ogliastrino di poche anime, famoso per le domus de janas e per aver dato i natali ad Andrea Lusso, il più famoso pittore manierista sardo. Tra le montagne di questo luogo incantato, ha cominciato a muovere i primi passi in sella ad una moto da off road e da qui è partito alla conquista del campionato regionale di minicross. I primi successi non hanno tardato ad arrivare e con questi la convinzione di poter fare sempre meglio.


Marongiu fotografato a Gonnesa. ŠBelillo


Nonostante la giovanissima età, ha sempre dimostrato maturità nell’approccio alle gare e determinazione nella ricerca della guida perfetta.

continuare a fare punti e attaccare. Credo personalmente non esista atto di stima dei propri rivali maggiore di questo.

Mirko è il piu forte perchè parte con l’idea di vincere, cosa non così scontata nel mondo delle corse, e lo fa col massimo dell’ impegno.

Nel motocross come in altri sport non si molla mai. Mirko lo sa, come sa di non essere imbattile. Per questo motivo i suoi avversari devono continuare a combattere per riagganciarlo, perchè c’è sempre una speranza da coltivare, altrimenti non avrebbe senso nemmeno mettersi il casco e schierarsi al cancello.

È il più forte perchè sebbene sia nel 99,9% dei casi in testa a condurre le danze, non cala mai il ritmo, non cede un centimetro e non si fa impietosire per l’ennesimo doppiaggio effettuato. Nel gioco del rugby vige una regola non scritta, che contempla come forma di rispetto nei confronti di un avversario manifestatamente inferiore, il dovere di

Lui per ora si accontenta di aver vinto tutte le gare e di essere dopo Andrea Lusso e le Domus de janas la nuova attrattiva del suo paese. Se non è forte uno così!..


A sinistra la sua ktm con la quale ha vinto l’ultimo campionato minicross classe 80 cc.

Mirko Marongiu al rientro ai box dopo l’ultima prova di Riola. Indossa una maglietta celebrativa regalatagli dai suoi sostenitori. ŠBelillo


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...................................... Una piccola raccolta di alcune tra le più belle immagini della stagione di Mirko Marongiu.

A Riola all’ultima di campionato. Poco più che una formalità. © Belillo




Alghero. una gara trionfale . ŠBelillo



Gli ultimi giri della gara del Lazzaretto. Raccoglierà altri 500 punti. Š Belillo




Emiliano De Risi

e Campione Regionale Sardo classe 65 cc

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E

miliano è un bambino di dieci anni o poco più, ma ha l’aspetto di una Rockstar, capello lungo sulle spalle e sguardo disincantato. Non credo abbia dimestichezza con le chitarre o con la batteria, ma di sicuro ne ha e tanta con la moto da cross. Quest’anno ha vinto quasi tutte le gare a cui ha preso parte, lo ha fatto dominando e divertendosi. Ha concesso molto poco ai suoi validi avversari. Hanno provato ad insediare la sua leadership, a volte riuscendoci, diversi pilotini. Fresi, Giulietti, Prina e anche Gala. Lo hanno fatto sudando sette camicie perchè De Risi è uno che vende cara la sua pellaccia.


De Risi fotografato a Gonnesa. ŠBelillo


A questa età è difficile scorgere un vero e proprio stile personale, troppo acerbi per avere anche solo un’idea di guida.

La guida pulita e la velocità fanno parte del suo corredo genetico e non perde mai occasione di dimostrarlo.

Goffi e impacciati nei movimenti a causa di tutte le protezioni, appesantiti dagli stivali e dal casco, assomigliano più a dei palombari che si muovono sugli scogli che ad atleti che compiono acrobazie sulle moto.

A riprova di tutto ciò, è il fatto che è quasi sempre è il primo ad uscire dal preparco per andarsi a schierare al cancello col miglior tempo in prova.

Il piccoletto di Olbia però fa un’ eccezione a questa curiosa regola. Ha un modo tutto suo di andare in moto, si muove bene in avanti per portare il peso del corpo sull’anteriore nell’ingresso delle curve strette, si allunga bene sulla sella nei rettilinei e carica bene le forcelle prima di affrontare le rampe dei salti.

Con queste premesse ma soprattutto con questi risultati, più che da rockstar il suo futuro pare essere orientato verso quello di una MX star.



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...................................... Una piccola raccolta di alcune tra le pi첫 belle immagini della stagione 2014 di Emiliano De Risi.




A Gonnesa nella gara di Novembre. Altri 500 punti.ŠBelillo





Per la vostra pubblicitĂ contattate : nicobelillo@hotmail.com


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