SUPERCROSS BY NIGHT ALGHERO MX FMI 5 PROVA ENDURO DORGALI E SARROCH
SARDINIA
MX CLUB
web magazine gratuito di off Road su due ruote in Sardegna
Nicola Belillo . 39 anni Responsabile. Fotografo professionista Giornalista pubblicista Cura le pagine del Motocross
Paolo Vacca. 51 anni . Fotografo professionista. Cura le pagine dell’ Enduro Marcello Peddis . 46 anni. ex endurista. Cura le rubriche tecniche e gli speciali.
In copertina Maurizio Argiolas Il suo ritorno alle gare è stato salutato con molto interesse. © Nico Belillo
Hanno collaborato a titolo gratuito a questo numero : BeppeVerge Claudia Mereu
Sommario Intervista Cabitza
Endurcross Serrenti Asi
Alghero Mx Fmi
Enduro Sarroch
Supercross in notturna
Sardinia Mx Club alla terza uscita
Superare gli ostacoli
w Gentili lettrici e gentili lettori,
eccoci giunti finalmente, anche se con qualche tribolazione ed un pizzico di ritardo, alla terza uscita di Sardinia Mx club. Questa rivista, nata un pò per gioco un pò per passione, la stessa che ci accomuna, sta lentamente cominciando a prender una sua propria fisionomia, una propria collocazione all’interno del vastissimo panorama informativo che le piattaforme web offrono. Lungi dall’avere qualsiasi velleità di carattere professionale (almeno per ora), il rotocalco e il suo staff si stanno sforzando di essere quantomeno credibili e attentibili sul piano delle cronache delle gare, resoconti dei risultati , opinioni dei piloti e addetti ai lavori. Presidenti dei Moto club, organizzatori di eventi , responsabili federali. Seguire tutte le gare, tutte le manifestazioni, tenersi aggiornati sulle novità o le semplici curiosità, credeteci, è un lavoro pantagruelico e necessità impegno ed attenzione, soprattutto se fatto nei ritagli di tempo sottratti al lavoro e alla famiglia. Quindi se a volte ritenete di esser stati snobbati nei resoconti delle gare o negli approfondimenti, perdonateci ! Ma è il ticchettio dell’orologio a dettar legge. Un inesorabile ticchettio che non ci permette di scrivere o fotografare tutto quello che vorremmo. È per questo motivo che, qualora lo riteneste opportuno, vi esortiamo a contattarci sulla nostra pagina facebook SARDINIA MX CLUB per suggerirci temi da trattare o più semplicemente per aiutarci a capire dove sbagliamo e dove potremmo migliorare. Grazie ragazzi ! Buon divertimento in sella !! Nicola Belillo
1 honda Unica moto semiufficiale in Sardegna Le sue caratteristiche nelle parole del suo proprietario Fabio Serra racconta la
CR 125 martin racing Fotografie di Nico Belillo
orreva l’anno 1983. La mia prima 125 aveva appena iniziato a bruciare i primi litri di miscela ed io ero felicissimo. Un amore, quello con i due tempi, che mi ha accompagnato fino ad oggi senza conoscere crisi. Il 125 è, secondo il mio avviso, la miglior soluzione propedeutica alla pratica di questa disciplina. È una moto versatile ma che allo stesso tempo non perdona incertezze e necessita di un certo livello di preparazione fisica e di guida. Nel corso degli anni ne ho guidato diverse e mi son sempre trovato benissimo, certo ce ne sono state alcune che ho preferito più di altre, ma in buona sostanza continuo a credere che sia la moto giusta per tutti i gusti. Trovo ad esempio, che sia il mezzo ideale per i neofiti che si avvicinano a questo sport anche in età “avanzata”. Non è pesante come i 4T e non presenta grandi difficoltà per la manutenzione e la messa a punto . Queste, e tutta una serie di altre caratteristiche, mi hanno spinto qualche hanno fa a fare il salto di qualità e comprare la 125 per eccellenza.
C
La Honda CR 125 Martin Racing.
nelle pagine a seguire alcuni dettagli tecnici
Il cuore del propulsore comprende il cilindro originale con condotti modificati e il pistone sostituito con un Vertex. La testa è una VHM scomponibile, facilmente riconoscibile dal colore dorato, che è stata ulteriormente modificata. Percorrendo il condotto di aspirazione, all’interno della cassa filtro troviamo una flangia marchiata Twin-Air, particolare forse poco considerato da molti, ma in grado di gar-
creatu ...........
La Honda CR 125 Martin racing tecnology sul piazzale della pista cagliaritana di Baccalamanza. Da
ura divina
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al 2006 a oggi la “creatura divina� vanta ancora moltissimi estimatori. Un pezzo quasi unico nel suo genere.
antire un perfetto isolamento del condotto di aspirazione dagli agenti esterni, specialmente se si utilizza il relativo cestello filtro. Subito a valle è montato un carburatore Keihin da 38 mm Ø prelevato da una Kawasaki 250 e dotato di sistema powerjet comandato dalla centralina e sensore TPS. L’immissione è regolata da un pacco lamellare V-Force3.
Per lo scarico sono stati fatti alcuni tentativi prima di trovare il rendimento ideale. La prima espansione della Messico non forniva sufficiente tiro in basso, così si è passati ad una Doma, con silenziatore DLR in carbonio (lo stesso utilizzato del mondiale 2007), prima di passare alla definitiva Pro Circuit, mantenendo il silenziatore DLR, che ha garantito migliori bassi senza perdere troppo in potenza massima.
L'elettronica prevede una centralina JD dotata di kit gestione power-jet e opportunamente programmata su parametri Martin Racing La ciclistica Il telaio non è stato toccato, mentre i veri pezzi da 90 sono le sospensioni. La forcella Showa è una “kit A” ufficiale del 2005, utilizzata da team su una CR 250 fino a quell'anno. Dotata di cartuccia pressurizzata, ha subito modifiche a idraulica, molle e foderi per adattarsi alla 125 e a detta del proprietario lavora in maniera spettacolare. Il mono, invece, non è un “kit”, ma un vero Showa factory del 2005, anch'esso
con taratura personalizzata. Un altro particolare interessante sono le ruote, assemblate dalla Martin Racing utilizzando mozzi di propria produzione, cerchi Excel e raggi originali Honda, che a parere di Martin sono assolutamente i migliori. Sotto ai pneumatici Dunlop Geomax sicelano le mousse dello stesso marchio, che sostituiscono le camere su qualunque tipo di terreno. Il reparto freni non subisce importanti modifiche, che si limitano alla sostituzione dei dischi con un Crf-Stuff da 280 mm Ø all'anteriore e un Braking al posteriore, mentre anche le pastiglie restano
quelle originali.
Gli accessori Osservando altri particolari della moto, si nota immediatamente che la copertina della sella è quella ufficiale del team Martin marchiata Black Bird e sotto di essa anche l'imbottitura è sostituita con una più dura e di 15 mm più alta. Il manubrio Rental 997 è fissato a raisers fabbricati su specifiche di Martin, così come il comando frizione dotato di regolazione rapida del gioco. Le pedane maggiorate, anch'esse firmate Martin, sono state smussate negli spigoli, perché pur garantendo un grip perfetto, mangiavano voracemente la suola degli stivali!
I parametri tecnici di riferimento per la stesura di questo articolo sono stati tartti da MX motosprint.
Il Cr 125 2 tempi martin racing in azione
LA PISTA
Baccalamanza
...................................... Il Roland Garros del motocross sardo Testo e fotografie Nico Belillo
Q
uando Giordano Atzori e Marcello Luciotti iniziarono a dare i primi colpi di benna nei pressi di Su Spantu, località Baccalamanza, una vallata non lontana da monte Arcosu nel sud ovest della Sardegna, nel lontano duemilasette, sicuramente non immaginavano che di lì a poco la pista che si era fatta spazio tra i loro pensieri, sarebbe diventata un riferimento per molti piloti locali ma anche un palcoscenico internazionale. A loro si affiancarono altre vecchie volpi del cross nostrano. Fabio Serra, Michele Medda e Checco Tola per dirne alcuni. Il terreno rosso dal fondo misto, ricorda molto il colore dei campi del rinomato torneo tennisco parigino, da quì il parallelismo, ha pian piano visto cresecere il prestigio dei propri ospiti. E per rimanere in tema transalpino, è proprio da qui che è iniziata la corsa e la conquista del titolo mondiale della classe mx2 da parte del francese Tixier, neo iridato 2014.
Jeffrey Herlings durante i test dei modelli 2014. prsentati proprio qui a Baccalamnza in anteprima mondiale
Test invernali Tra i mesi di dicembre e febbraio la pista accoglie centinaia di piloti provenienti da tutta Europa. Baccalamanza è un ottimo posto per venire a svernare e grazie a questa meravigliosa vista sul mare, qualcuno l’ha anche soprannominata la Phillip Island del motocross.
Baccalamanza. Ca Terreno: Misto / duro orari: w/e e feriali a richiesta
irrigazione e fresatura Parcheggio e lavaggio moto tel: 329 60 88 980
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Antonio Cairoli si “tuffa� su uno dei salti del tracciato di Baccalamanza. Il messinese ha subito trovato un buon feeling con la pista e i giri veloci non son tardati ad arrivare
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Ma altri tasselli e polsi mondiali sono passati da queste parti. Jeffrey Herlings, a cui appartiene il record della pista, vecchia versione, cioè senza il nuovo tratto creato nella parte alta sinistra, ha fermato il cronometro intorno al minuto e trentaquattro circa. Giri su giri a gas spalancato. A volte dava l’impressione di guidare alla Senna. Motore sempre in tiro e gas tutto aperto. Approccio alle curve con aggressività inaudita, limitatore canterino e tanta fantasia come solo i grandi talenti come lui possono avere. Poi il nostro Antonio nazionale. Arrivato in occasione della presentazione dei modelli 2014, non ha mai lesinato sullo spettacolo e la disponibilità nei confronti degli appassionati. Chiamato dalla casa madre a offrirsi anche in veste commerciale, ha testato tutti i modelli del marchio austriaco inclusi i minicross. Che spettacolo ! In un momento di pausa ci ha confidato di gradire molto il disegno della pista e interpellato da Fabio Serra sull’ eventualità di apportare alcune modifiche, ha risposto che il tracciato andava benissimo così e che per il tipo di fondo gli ricordava molto il Brasile, dove poi ha vinto il suo ottavo titolo mondiale.
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Nuovo tratto Una nuova sezione è stata ricavata nella parte Nord Est della pista. Presenta una alto basso, una bella battuta a sinistra e un basso alto da fare belli contenti.
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Una pista completa e con tutti i servizi, dove però manca il piazzale di partenza, come mai? Qui non c’è bisogno di un piazzale di partenza. Non si svolgono competizioni agonistiche ma solo allenamenti. Anche se a dirla tutta non sarebbe una cattiva idea poterne organizzare qualcuna. Ma per il momento non siamo nelle condizioni di sostenere sacrifici economicamente rilevanti. Per fare le gare si deve far fronte a tantissime spese, aggiornamento pista, adeguamento spazi per i paddock e tutta una serie di operazioni che vanno pianificate al meglio. Tra queste anche i rimborsi per gli sbandieratori, figure molto importanti, ma fuori da ogni logica per i nostri numeri. Con una ventina di piloti a week-end sarebbe praticamente impossibile pareggiare i conti. Noi vogliamo che la pista si presenti al meglio e per adesso siamo organizzati benissimo per la fresatura e l’innaffiamento, al resto penseremo più avanti. per ora va bene così. Cosa ti rende più orgoglioso di questa pista? La realizzazione ma soprattutto la cura di una pista è cosa che costa fatica, molta fatica. Per fortuna sono affiancato da diverse persone, come il sig. Franco ad esempio( il guardiano ndr) e con lui e tanti altri infatti che ho potuto condividere la soddisfazione di vedere sulle copertine di molte riviste di settore il frutto del nostro duro lavoro. Qui sono venuti per realizzare il servizio fotografico oltre ktm anche Husqvarna al rientro ufficiale nel mondiale. scusate se è poco.
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Ken De Dyker durante i test dei modelli duemilaquattordici. Il belga , in questa foto mentre affronta il salto in discesa sul lato est della pista, ha dichiarato di trovare la pista molto divertente
La celebrità della pista a livello mondiale in realtà nasce da un episodio curioso. Nell’ Aprile 2013, in un meeting per la presentazione di un modello Ktm a Tenerife, Zaira Pitzalis e Paolo Carrubba ( responsabile marketing per ktm ai tempi ) si incontrano per discutere sulla ricerca di una location per il photoshooting dei modelli cross 2014. Il ballottaggio è tra diverse piste europee, tra queste anche Baccalamanza. Il Belgio, tra le candidate, è troppo freddo e piovoso, la Spagna rappresenta forse un “già visto” e a questo punto spunta l’opzione Sardegna. Economica, mite nel clima e facilmente raggiungibile con i megavan. Il resto è già storia, e grazie a queste persone e a una serie di coincidenze abbiamo avuto noi tutti la possibilità di vedere i veri campioni da vicino, molto vicino.
www.baccalamanza.it
Calendario manifestazioni
........................................................................... Grande successo per il cross in notturna
SATURDAY
NIGHT Testo e fotografie Nico Belillo
L’
estate in Sardegna si sa, non agevola gli sport motoristici, e il motocross non fa eccezione. È impossibile correre con stivali, attrezzature e pettorine varie a temperature che spesso sfiorano i 40 gradi.
live SX
E allora? Tutti al mare al a godersi il sole con una granita in mano? certo. Di giorno però ! perchè al calar del sole si accendono i motori. Quest’anno, da Arzachena a Serrenti per finire a Vllaputzu lo spettacolo del motocross in notturna si è ripetuto ancora una volta. Con gruppi elettrogeni da far invidia al circo Orfei, son stati illuminati i tre circuiti “supercross” dell’estate. Dimostrazione che volere è potere e che il cross sardo ha ancora diverse cartucce da sparare.
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Partenza della seconda manche a Villaputzu. Argiolas passa in testa dopo la prima curva mentre alle sue spalle si scatena la battaglia. Picciau parte bene affiancato da Massa,arrivano subito dopo anche Davide Secci e Michele Putzu.
Š Belillo
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Due generazioni a confronto Maurizio Argiolas, dominatore degli anni novanta, e Michele Putzu uno dei piloti più stilosi che il motocross sardo abbia mai partorito. Due stili diversi ma egualmente efficaci.
© Belillo
© Vacca
Al rientro dopo l’ infortunio della prima di campionato Mx Fmi a Gonnesa, il pilota cagliaritano ha dovuto faticare non poco per ottenere il suo primo successo targato 2014. Agevolato dalle defaillance di Gabriele Sanna e Putzu, si è imposto sulla concorrenza non risparmiandosi mai. A fine gara lo abbiamo visto col fiato un pò corto ma visibilmente soddisfatto.
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Per Michele Putzu un terzo posto dal sapore amaro.
Š Belillo
Forse la scarsa visibilità e una zona particolarmente irrigata sono state le cause della scivolata che ha messo fuori dai giochi il pilota Honda nella prima manche. Coinvolto nella caduta anche uno sbandieratore. Per lui per fortuna pochi danni. Putzu invece ha dovuto ritirarsi lasciando campo libero ad Argiolas che è andato a vincere.
Dal buio spunta Massa Il pilota del MC Gonnesa è stato autore di una bellisima prova. Con un secondo posto in gara uno ed un terzo in gara due si è meritatamente conquistato il secondo gradino del podio nella classifica assoluta di giornata.
Š Belillo
........................................................................... © Belillo
Mauro Sotgiu ha avuto qualche difficoltà nella prima manche. Diverse cadute lo hanno relegato in nona posizione, mentre nella seconda ha ottenuto un bel quinto posto dopo una bella lotta con Enrico Picciau.
Davide Secci
©Vacca
Davide Lai
©Belillo
........................................................................... Alessandro Puddu
© Belillo
Enrico Picciau. per lui due ottimi 4 posti
© Belillo
©Belillo ©Belillo
Giacomo Mattana
Diego Scanu
Gabriele Sanna Villaputzu poca generosa con Gabriele Sanna. Una gara praticamente da rinchiudere subito nel cassetto dei brutti ricordi . Se nella prima manche e’ stato costretto al ritiro, nella seconda, il pilota di Arzachena, non si e fotografie NicoalBelillo è Testo nemmeno schierato cancello di partenza. Peccato perchè col 125 in questo genere di tracciati poteva ampiamente dire la sua. Sarà per la prossima
©Belillo
Insaziabile Marongiu
Domina a Villaputzu nonostante le buone prove di Lecis e Serra
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A Villaputzu ennesima vittoria per Mirko Marongiu del mcm Gonnesa. Un’ annata ricca di trionfi per il pilotino ktm, e tieniamo a precisare che la parola trionfi non è buttata lì a caso. In quasi tutte le competizioni della stagione in corso, non ha mai avuto qualcuno che lo impensierisse seriamente, ma ha affrontato ogni prova con il semplice obiettivo di sfidare se stesso e cercare di raggiungere ogni volta nuovi limiti per migliorare le sue già ottime capacità di guida. Confrontarsi con piloti forti come lui, è un bene per tutti, perchè è stando con i migliori che si progredisce.
Qui a sinistra Lecis.
ŠBelillo
Junior Glauco Giulietti Il ragazzino cresce bene. Al terzo anno di minicross, sta incominciando a tirar fuori le unghie e non possiamo che esserne felici. La serata di Villapuzu gli ha regalato due belle partenze davanti e il terzo posto assoluto dopo aver battagliato con Prina è piÚ che meritato.
ŠBelillo
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Mattia Prina col 9 seguito a ruota da Davide Ladinetti. I due minicrossisti su Kawasaki si sono aggiudicati una manche per uno.
ŠBelillo
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Sul podio Prina,Ladinetti e Giulietti. con loro anche Delogu
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Secondo trofeo supercross città di Arzachena
OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI
In Gallura per lo spettacolo del Supercross sotto i riflettori
SX Fotografie di Claudia Mereu
Pista corta, pista facile. Nemmeno per idea. Un’equazione che nel tracciato ricavato nello stadio Orecchioni di Arzachena, non ha trovato riscontro.
Nonostante la brevità della pista, trentacinque secondi circa a giro, lo spettacolo non si è fatto attendere a lungo. Manches abbastanza combattute, cappottoni e qualche whippata hanno caratterizzato la seconda edizione della gara in notturna della cittadina gallurese. Troppo trafficata e in alcuni tratti pericolosa, hanno affermato alcuni piloti, ma in realtà, affollamento a parte, la specificità del percorso ha messo a dura prova tutti i partecipanti soprattutto nel tratto sapientemente concepito delle whoops . Questa variante alle piste che sono tardizionalmente conosciute come tradizionali, è stata forse la chiave di lettura di tutta la serata e oggetto probabilmente di qualche accigliamento. Ma è proprio su questi ostacoli, che gli americani chiamano RHYTHM SECTION, che si affinano le migliori capacità di guida. Quindi ben vengano i circuiti corti se portano in dote ostacoli difficili. La cronaca della gara invece ci restituisce i nomi dei vincitori, PaoloAzara nella MX A, Matteo Guastini nella MX B, Simone Sechi nella MX B, Mirko Marongiu nella Mini 80 e daniel Pinna nella 65.
Whippone di Paolo Azara sul panettone dell’ arrivo. ©Claudia Mereu
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Botti di mezza Estate. Patrick Porcu (sotto) e Tonino Bianco (destra), non hanno visto la bandiera a scacchi ad Arzachena ma per fortuna i loro incidenti non sono stati cosÏ drammatici. Per Bianco, in realtà , vittima di cappottone spaventoso, si sono vissuti momenti di forte apprensione. Gara sospesa e pilota fermo a terra. Insomma il peggio che si possa vedere in una gara di motocross. Due cerotti ed è tornato in piedi da solo. Grande !
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A Serrenti va in scena la terza prova del campionato di
ENDUROCROSS Testo e fotografie Paolo Vacca
Roberto Lilliu, dinamico presidente del Parco Cross di Serrenti ha fatto una piccola magia tirando fuori dal cappello una gara di enduro/cross in pochissimi giorni, e cosi il 20 luglio scorso , nell’impianto di motocross di Serrenti è andata in scena la terza prova del campionato di enduro dell’ASI, Associazione Sportive Sociali Italiane, realtà emergente in Sardegna grazie all’impegno del suo referente Michele Soddu. Tutto è nato all’indomani della gara ASI svoltasi a Lanusei e grazie all’entusiasmo e la passione di chi vive questo sport, Roberto Lilliu ha accettato la sfida, riuscendo insieme ai suoi collaboratori a modificare in tre giorni la pista di motocross del suo impianto in un percorso con le difficoltà tipiche dell’enduro. Accesi i motori delle ruspe e delle motoseghe, armati dalla voglia di fare e da tanto olio di gomito, si è dato fondo
alla fantasia per inserire all’interno del percorso i passaggi con tronchi di legno, le pietraie e le fosse per i guadi, costruendo cosi un impianto misto fra un campo di motocross e un impianto indoor di enduro. Il mese di luglio ha permesso a diversi piloti che prendono parte al
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Partenza a razzo di Picciau col 92, seguono Manca col 406, Pusceddu 145, cabitza 1 e esterno Soddu col 25
campionato FMI, fermo nel periodo estivo, di partecipare a questa gara , cosi si sono presentati al cancelletto di partenza nomi importanti del fuoristrada Sardo, dal Dakariano Luca Manca, agli enduristi Massimo Cabitza, Riccardo Pusceddu e Alessandro Pusceddu, al crossista Enrico Picciau, che si sono confrontati nelle due manche
di 13 minuti. Il numero esiguo di piloti non ha privato il pubblico di godere di un bello spettacolo partito alle 18,.40 con la prima manche, mentre Il via della seconda è avvenuto sotto la luce dei proiettori regalando cosi uno spettacolo suggestivo. La vittoria della gara è andata a
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Riccardo Pusceddu, seguito da Massimo Cabitza, terzo Luca Manca e quarto Alessandro Pusceddu rimasto indietro in entrambe le partenze . La formula di gara dell’enduro/cross piace a tutti, i piloti possono mettersi a confronto fra gli specialisti del cross e dell’enduro, il pubblico si diverte perché può vedere comodamente tutta la gara e insieme seduti di fronte al chiosco delle bibite e dei panini si mangia e si beve in compagnia.
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Classifica
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
145 1 406 57 118 92 69 122 134 109 25
Alessandro Pusceddu Massimo Cabitza Luca Manca Alessandro Pusceddu Andrea Pischedda Enrico Picciau Fabrizio Aresu Davide Lai Fabrizio Cuculiu Francesco Vinci Michele Soddu
Serrenti Serrenti IDragoni Ogliastra Ogliastra Serrenti Ogliastra Serrenti Siniscola Serrenti 3S Nuoro
134 130 124 114 104 104 94 92 88 80 80
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Fabrizio Aresu in sella alla sua Yamaha sul tratto dei tronchi
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Maggiora
Red Bull Super Champions
Un evento senza precedenti nel tempio del mx italiano
Fotografie di BeppeVerge
13 Settembre 2014. Quattrocento piloti provenienti da tutta la penisola, una pista leggendaria ed una organizzazione da Nazioni. A sfidarsi sui saliscendi del Mottaccio del Balmone c’erano anche 13 atleti sardi che si son battuti con grinta e onore dopo un viaggio di piÚ di mille chilometri. Il loro obiettivo ? divertirsi !
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Alberto Spano sul rettilineo di partenza di Maggiora
©Beppe Verge
Demuro.archivio
Venir giù dal saltone in discesa dove Puzar compì l’impresa nel mondiale 1990 risalendo dall’ultima alla quarta posizione, deve essere stato un’emozione indimenticabile per i tredici atleti sardi che hanno avuto la fortuna di essere stati selezionati per Red Bull Mx Super champions. Questo genere di esperienze sono quelle che si portano dietro per tutta la vita. Chissà quante volte avranno ripensato alla loro gara nel viaggio in traghetto che li riportava a casa. Dove avrebbero potuto fare meglio, lo sconforto per una partenza sbagliata, un sorpasso mancato o uno ben riuscito. A Maggiora infatti non contava tanto il risultato ma contava esserci. Esserci per godere di uno spettaccolo unico nel suo genere.
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©BeppeVerge
Gianmario Asole gara in salita per lui
Sì, perche redbull ha organizzato tutto nel suo stile. Uno stile da paura e più volte collaudato in tutto il mondo con successo. E chi se ne frega se i piazzamenti di prestigio non sono arrivati, arriveranno l’anno prossimo.
Sotto i nomi dei piloti che hanno partecipato.
Asole Gianni, Asole Gianmario, Spano Alberto Sotgiu Mauro, Derisi Emiliano, Junior Glauco Giulietti, Mirko Marongiu, Luca Petretto, Igor Demuro, Bulla Max, Sanna Gabriele, Barria Marco, Canu Massimo.
Complimenti a tutti !
Petretto. archivio
Potete trovare tutte le altre classifiche sulla pagina fb di Sardinia Mx Club
Una bella giornata di sport e di sole con un caldo estivo protagonista di una giornata umida che ha fatto da leit motiv per tutti gli appassionati giunti al Parco Cross di Serrenti il 21 settembre per assistere alla quinta prova del campionato sardo Asi di motocross. Roberto Lilliu, proprietario della pista, con grande orgoglio ha presentato a tutti i
piloti una pista nuova, frutto di numerose modifiche apportate grazie a un investimento di denaro, tempo e passione che lo riempe di soddisfazione per i commenti positivi unanimi per il lavoro svolto. Una lunga giornata finita con le premiazioni svolte sotto le luci dei proiettori che conferma la volontĂ del Parco Cross di Serrenti di continuare a promuovere il motocross come attivitĂ sportiva dominante fra le attivitĂ della polisportiva.
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Quinta prova campionato motocross ASI
SERRENTI SHOW Testo e fotografie Paolo Vacca
Roberto Lilliu
ASI Mini 50
Se il futuro del motocross in Sardegna passerà attraverso la classe 50 dei minicross si vedrà nel corso degli anni a venire, intanto Lorenzo Contu con la sua tabella n° 4 ha voluto lasciare il segno a Serrenti con una doppietta inequivocabile. ................................
Mini 65
Nella classe 65 Emiliano Derisi conferma di essere un punto di riferimento costante fra i pilotini che la domenica aprono la manetta del gas e vince la gara salendo sul gradino più alto del podio dopo avere conquistato un terzo e un primo posto.
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Mini 85
Non vuole lasciare niente agli avversari Nicolò Tatti che va in fuga e vince la gara con una bella doppietta, lasciando agli altri la battaglia per il secondo posto. Infatti nella prima manche dietro di lui, ingaggiano un bel duello Leonardo Secci e Ivan Muretti e all'ultimo giro si aggangiano lasciando in terra Ivan che viene superato da Fabio Podda.
Niko Tatti in azione
Fabrizio Aresu
Esordienti
Mirko Marongiu non ha fatto delle belle partenze, ma non si preoccupa più di tanto, consapevole della sua forza in campo, recupera subito dopo le prime curve della prima manche e passa in testa fino alla fine. Nella seconda manche, Carlo Pergolini che era stato il protagonista di una bella partenza in gara 1, è coinvolto anche lui in una caduta che lascia in terra un gruppo di piloti e cosi chi riesce ad andare in fuga è Alessio Agri, tallonato da Mirko Marongiu, dandosi battaglia per diversi giri fino a quando la grinta di Mirko ha la meglio su Alessio che porta a casa comunque un bel secondo posto finale..
Sport
Nella classe sport abbiamo assistito al dominio assoluto di Denis Piras che conquista il podio finale con una doppietta. Nella prima manche Denis parte come un missile, seguito da Renato Masala che a fine gara conquista un meritato quarto posto, mentre nella seconda manche parte in testa Mattia Luglie ma Denis Piras è subito dietro e non tarda a prendere il comando della gara guidando in scioltezza fino alla fine.
Expert
La classe expert da luogo allo scontro fra generazioni di piloti, da una parte l'esperto Maurizio Argiolas e dall'altra il giovane emergente Gabriele Sanna che ha avuto la meglio dopo una bella battaglia fra i due. Alberto Picciau è il protagonista di una splendida partenza nella prima manche e finisce la gara al quarto posto lasciando a Claudio Massa il terzo gradino del podio.
consultate le classifiche anche sulla pagina fb di Sardinia Mx Club
AD
ALGHERO NON PASSA LO STRANIERO
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Con una performance magistrale Alberto Spano si aggiudica la prova catalana del campionato regionale FMI. Dietro di lui Putzu consolida il primato in 450, mentre Gm Asole registra una battuta d’arresto. Testo e fotografie Nico Belillo
Fosse nato al tempo di Carlo V Re di Spagna, sarebbe stato sicuramente nominato caballero per meriti sportivi. La leggenda vuole che il monarca, in visita ad Alghero a metà del ‘500, sfinito dalle continue e petulanti richieste di titoli e onoreficenze, finì per concedere un pò a tutti i privilegi tanto reclamati pronunciando la celebre frase: “ Todos caballeros “. Tutti cavalieri! È la dicitura meriti sportivi però che fa la differenza. A Spano nessuno ha regalato niente infatti, ha lottato con grinta e determinazione, come si fa quando ci si incamponisce per ottenere qualcosa alla quale si crede fermamente. Nella prima manche Gm Asole e Silverio Fresi sono andati avanti con i razzi mentre lui perdeva tempo a recuperare dall’ultima posizione dopo una caduta al primo giro. Nella seconda la cavalcata verso la vittoria è stata leggermente più agevole ma non priva di difficoltà. La sabbia del Lazzaretto si è dimostrata insidiosissima e le numerose scivolate ne sono state la dimostrazione. A fargli da controfigura ci ha pensato Putzu, tranquillo come documentario sulle farfalle, ha portato a casa altri preziosissimi punti piazzandosi secondo a pari punti nella classifica assoluta, mentre il suo rivale in Mx1 Gm Asole si è visto risucchiare dalle sabbie mobili di Alghero che lo hanno divorato con tutta la frizione, cotta da un utilizzo scellerato.
MX
6° PROVA FMI
e assoluta Alberto Spano
©Belillo
La forza non basta. Partenza di seconda manche. Asole parte bene con in corpo la voglia di riscattare una prima manche disastrosa e con nessun punto in tasca. Manco a dirlo e Putzu gli è già attacato. Sembra la fotografia di tutto il campionato fino a ora. Una pressione psicologica snervante che più di una volta lo ha condotto all’ errore.. Dietro di loro Sanna con l’ 866. Un talento che presto troverà i suoi spazi, ne siamo certi.
Gianmario Asole col 101 e Michele Putzu col 12 ŠBelillo
Michele Putzu Sempre a podio Michele Putzu sta vivendo una stagione da incorniciare. Mai una sbavatura o una distrazione. Anche ad Alghero, dove molti hanno toppato, lui sembrava galleggiare. Durante la seconda manche la mancanza di lenti lo ha rallentato... se ne avesse avuta altre cosa avrebbe fatto ? Come spesso è capitato in queta annata ha guardato tutti dal gradino piÚ alto. Complimenti !
Qui sopra con Francesca, la sua compagna sempre al suo fianco
ŠBelillo
Mauro Sotgiu Secondo in Mx 1 Buona la prima Poche parole e buoni risultati per Mauro Sotgiu nella top five dell’assoluta e secondo di classe alla sua prima esperienza sul tracciato algherese. Premiata la tenacia.
ŠBelillo
Enrico Picciau Terzo in Mx1 Quotazioni in rialzo Ancora in crescita Enrico Picciau. L’allenamento, la moto giusta e un pò di fortuna lo stanno portando finalmente alla ribalta. Senza contare che non sbaglia una partenza. Avanti cosÏ !
ŠBelillo
Ad Alghero arriva il primo zero per Gm Asole
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Il campione senza
FRIZIONE
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Da qualche parte in Italia c’è un omino felice e sorridente che appena sente nominare il nome di Gianmario Asole prende il telefono in mano e chiama gli amici per far festa al bar della piazza. Questo omino, al quale daremo un nome di fantasia, si chiama Fritz e fa il rivenditore di dischi frizione per Yamaha YZF 450. Il vorace tempiese, da sempre buongustaio e gran divoratore di frizioni, non si è fatto sfuggire l’occasione e forse allettato dal ricco condimento di olio mediterraneo ha finito per sbranare anche quest’ultima. Ironie a parte, l’afiere del mc Motor school Riola, ha perso un’altra occasione buona e parafrasando Vasco Rossi è andato a casa con un zero, mondo boia.. (avranno pensato quelli del suo entourage). Guardando la classifica invece possiamo fare alcune considerazioni un pò più serie. Con uno zero e un quarto posto in gara due, il distacco da MP12 continua a dilatarsi, in virtù anche del fatto che Putzu ha come al solito corso un ottima gara portando a casa 460 punti. Bruciare la frizione in quel modo, come uno sprovveduto, è cosa grave per un pilota vincente ed esperto come lui, ancor più grave è farlo a tre gare dalla fine quando ci si gioca un campionato.
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In una stagione difficile per tanti motivi, ma soprattutto in un anno di grazia assoluta per il suo avversario che si sta ampiamente meritando di stare al vertice, non ci si può permettere di commettere tali leggerezze. Rimanere concentrati, farlo nonostante tutto, è difficile, ma il motocross non perdona debolezze, tantomeno per chi vuole vincere. Il duello che da inizio stagione lo vede contrapposto al pilota di Cagliari, è il leitmotiv di un campionato che quest’anno ci sta regalando diverse
sorprese. Il rientro di alcune vecchie glorie, la tenacia di alcuni over 40, la grinta di alcuni nuovi talenti che spingono per trovare giustamente il loro posto al sole, tutte varianti che complicano la situazione. Restare quieti ed attenti in mezzo a questa tempesta non è facile, ma è quì che si vedono i campioni veri ed è in mezzo a questo caos disciplinato che iniziamo a divertirci noi osservatori. Quindi prossima gara concentrati eh !!!!!!
©Vacca
ŠBelillo
Secondo in Mx2
Lontano dal cuore d
Ce la mette sempre tutta non è cosa facile . Danilo Fodde non è tipo facilmente, anche perchè le competono sono ben altre. V ri girare più veloci deve ess vincente come lui ma è com strada. Secondo assoluto d dopo anni di inattività e co ancora precaria, è comun prestigioso e che gli fa onor
©Belillo
I pretendenti alla lotta al titolo Mx2 a stretto contatto durante la prima manche. Alberto Spano avrà la meglio sul pilota di Olbia Danilo Fodde. Giornata da turista per l’acciaccato Tonino Bianco che ha portato in gara un 125. Dopo il cappottone rimediato questa estate nel supercross in notturna di Arzachena, era già un miracolo rivederlo in sella. Con la sua stazza, piu’ di 180 cm, e il suo stato fisico traballante era un pò troppo chiedere al suo due tempi di portarlo su per i salitoni sabbiosi del Lazzaretto. Bravo comunque, lui ci ha provato lo stesso.
della battaglia
ma tornare al top
che si accontenta e posizioni che gli Vedere gli avversasere pesante per un munque sulla buona di classe al rientro on una forma fisica nque un risultato re.
ŠBelillo
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Terzo in Mx 2 Non è tutto perduto Dopo un periodo di semi anonimato, Patrick Porcu è tornato a farsi sentire ai piani alti della classifica. Speriamo che il gradino piÚ basso del podio gli dia lo stimolo per continuare a migliorarsi. Bentornato ! .....................................
Il podio della Mx2. Alberto Spano, Danilo Fodde e Patrick Porcu. Nella foto qui in basso il pilota del Mc Centauro ai Paddock in un momento di relax. Ad Alghero qualcuno gli deve aver suonato una bella sveglia e i risultati non sono tardati ad arrivare. Speriamo di rivederlo sul podio presto. .....................................
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VETERAN Gianni Asole ................................
Quando è in forma ed allenato Gianni Asole sembra non subire l’avanzamento degli anni. Sulla pista sabbiosa di Alghero ha sfoderato gli artigli e si è andato a prendere punti pesanti che gli garantiscono una provvisoria serenità in ottica campionato. Nella seconda manche poi è arrivato il suo piccolo capolavoro. Terzo assoluto dopo una battaglia serrata col cugino GianMario negli ultimi giri e con le dita della mano destra malconce dopo l’incidente nella prima manche. Che dire , complimenti Gianni !
©Belillo
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L’UOMO CANNONE e quel vizietto per l’Hole Shot
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Se il regolamento prevedesse l’assegnazione di un punteggio per il migliore inserimento alla prima curva,meglio noto come hole shot, Silverio Fresi sarebbe sicuramente lì a giocarsi il titolo dell’assoluta. L’olbiese riesce sempre a sfruttare al massimo tutti i cavalli della sua Yamaha 450, cambia al momento giusto la marcia e si allunga al meglio prima di “sferrare” la staccata vincente. Ma il segreto delle sue partenze razzo risiede probabilmente altrove. A fine gara ci siamo avvicinati per domandarglielo e dopo un pò di “nascondismo” siamo riusciti ad ottenere una mezza risposta. “ Ai cinque secondi, quando l’adrenalina ti scuote le viscere e ti fa ribollire il sangue, io rimango immobile come una pietra e punto una parte precisa del cancello. È la parte che si muove per prima.” Chiunque sappia quale sia quella parte ci mandi una e-mail.
©Vacca
©Belillo
Secondo nella Veteran Silverio Fresi
Terzo nella Veteran Francesco Asole Una gara con alti e bassi per lui. Il poco allenamento e la carta d’identità un pò ingiallita non gli hanno permesso di esprimersi come meglio avrebbe potuto e come gli appassionati erano abituati a vederlo. Molte, troppe scivolate e una pista che di certo non aiuta i meno allenati lo hanno relegato nelle posizioni di rincalzo della generale. Per fortuna c’è la Veteran che ci consente di rivederlo sul podio.
©Belillo
SI TRASFORMA IN UN RAZZO
MISSILE Gabriele Sanna spadroneggia
in 125 e impressiona tantissimo nella generale. In un tracciato impegnativo come quello di Alghero, costellato di indsidie in ogni dove e di salite bucate all’ inverosimile, il pilota di Arzachena si è esaltato dando prova delle sue qualità. Terzo assoluto nella prima manche dietro Spano e Putzu e quinto nella seconda a fare da spettatore ravvicinato allo spettacolo offerto quella belva inferocita di Gianmario Asole in piena rimonta dopo la caduta, ha dimostrato di essere un ottimo candidato al titolo che gli americani chiamano “ The Rookie of the year” ( L’esordiente dell’ anno) . Sia in gara uno che in gara due, non è finito a ridosso dei primi per sbaglio o per fortuna, ma per caparbietà e abilità. Agevolato dal suo peso piuma, veniva su per i salitoni del Lazzaretto come un missile. Se la gara fosse durata altri venti minuti non sappiamo dove sarebbe potuto arrivare...
Gabriele Sanna
125
Sanna viene sostenuto dal pubblico sul lungo tratto di waves del tracciato catalano. © Belillo
ŠPaolo Vacca
Secondo in 125 Fabio Tuppone
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ŠPaolo Vacca
Terzo in 125 Davide Deromaa
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Buona prestazione anche per Fabio Tuppone del Mc Siniscola e Davide Deroma del motoclub Alghero Riviera del Corallo. Le assenze di Massimiliano Locci e Kevin Pinna , li hanno sicuramnete agevolati, ciò non toglie che venir fuori dalle sabbie mobili del Lazzaretto non era cosa semplice. Congratulazioni a loro per aver portato a termine una gara durissima ed esser saliti sul podio. Un pò di turnover fa bene a tutti!
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CLASSE
d B
.......................... Se da un lato la classe B è considerata una sorta di gara di consolazione per chi non riesce a rientrare nei tempi della A, è pur sempre vero che questi ragazzi ce la mettono tutta e a volte le battaglie per le posizioni di testa sono egualmente avvincenti e piene di colpi di scena. ......................... Alghero non ha fatto eccezione infatti. Fabio Serra, del motoclub Terralba, ha dato vita insieme a Daniele Carta del motoclub reparto corse Arzachena ad un bel duello senza esclusione di colpi. Dietro di loro si son divertiti anche Girogio Biondelli col sua Honda 450 numero 144 e Massimo Canu in sella alla sua Yamaha. A tutti questi piloti auguriamo vivamente di entrare tra gli smanettoni della clase A già dalla prossima gara.
©Belillo
Ingresso alla prima curva dopo la partenza del prima manche. Massimo Canu con il numero 72 esce per primo, lo seguono Mura con la Ktm 127, Leonardo Tatti con la Honda n. 16 e Giorgio Biondelli col 144.
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Fabio Serra Vincitore di una delle due manche
ŠBelillo Daniele Carta Una gara tutta grinta e manetta
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CLASSE B Biondelli entra deciso all’interno su Giacomo Mattana.
ŠVacca
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80 Nella 80 ennesima doppietta dell’alfiere del Mcm Gonnesa
MARONGIU
a quota 2000 Sul podio anche Sergio e Alessio Serra
Davanti a tutti già in partenza. Mirko Marongiu ha dominato la quinta prova del regionale sardo Fmi con una prestazione più che convincente. Con un secondo ed un terzo si è piazzato subito dopo di lui Alessio Serra (16) del Mc Reparto corse Arzachena. Ora il pilota di Ilbono è salito a 2000 punti. .........................................................................
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MINI 80
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Mirko Marongiu
80cc
ŠBelillo
Secondo nella 80 Alessio Serra Un garone a tutta manetta per il pilota del Reparto corse Arzachena. Tenere il passo di Marongiu forse è ancora troppo complicato per lui, ma ci sta lavorando, e lo sta facendo benissimo
Sergio Serra (23) in sella alla sua quattro tempi. Peccato perchè aveva fatto una ottima prima manche piazzandosi al secondo posto. Lo zero della seconda non ci voleva proprio ma siamo sicuri che si rifarà .
ŠBelillo
Terzo nella 80 Alessandro Pirisi Un garone a tutta manetta per il pilota del Mc Alghero Riviera del corallo. Tenere il passo di Marongiu forse è ancora troppo complicato per lui, ma ci sta lavorando, e lo sta facendo benissimo ŠBelillo
L’olbiese cede una manche a Prina e ipoteca il titolo ........................................
cade, rimonta e vince. ........................................
A tre sole gare dalla fine del campionato il pilotino in sella alla cobra vede la corona sempre più vicina. Dietro di lui Prina e Pinna continuano però a smanettare a più non posso.
In questa immegine Derisi tallonato da Mattia Prina col numero nove, vincitore della prima manche e secondo assoluto di giornata. ©Belillo
Emiliano De Risi
65 cc
65
Terzo nella 65 Daniel Pinna Un bel secondo e terzo posto per il pilota del Mc Padru.
l l vado al massimo Fester Cabitza Testo e fotografie di Paolo Vacca
M
assimo Cabitza, per gli amici “Fester”, soprannome che gli hanno dato quando si è presentato con un nuovo taglio di capelli con un ciuffo orribile, tanto che è stato costretto a tornare dal barbiere e radersi a zero, proprio come il noto personaggio televisivo che ha interpretato lo Zio Fester della Famiglia Addams con il quale non ha nessuna somiglianza fisica ma una somiglianza nel carattere del personaggio, uno spirito libero, un bambino gioiosamente irresponsabile e un po’ giullare. Massimo è un ragazzo nato nel 1986 sempre positivo che non si scoraggia mai e sembra rappresentare lo spirito della “regolarità” degli anni settanta, quando si usava la moto da fuoristrada per incontrare gli amici, andare in settimana a scuola o al lavoro e farsi la gara della domenica. Il suo segreto proviene dalla forza che gli trasmettono i suoi amici, Rino, Luca, Paolo, Alessandro, Paolo e il fratello Ivan, una forza che scaturisce dall’unione di un gruppo di amici affiatati che si conoscono fin da bambini con alle spalle una lunga serie di aneddoti divertenti che non esitano a raccontare.
Quando hai mosso i primi passi su due ruote ? Ho iniziato ad andare in bicicletta all’età di 3 anni e quando ne avevo 5 mi ci- © Belillo mentavo già con la bicicletta con le ruote da 28 pollici a 12 /13 anni ho ereditato il primo motorino da mio fratello.
La moto ho iniziato ad usarla all’età di 13 anni, mi prestavano una Honda 600 XR per girare in campagna nei campi del mio vicinato e da allora è cresciuta la passione per la moto, coltivata ogni giorno nell’officina del mio amico Rino. Quando hai fatto la tua prima gara ? La mia prima gara è stata nel 2008 con la Honda CR 125, una gara di campionato sardo di enduro a Fluminimaggiore, ricordo che mi sono ritirato per la stanchezza, non riuscivo a tenere la moto perché non ero allenato. Questa è stata l’unica gara di campionato che ho svolto insieme ad una gara di enduro hard race ad Arborea che ho ripetuto anche nel 2009 e poi mi sono fermato. Quando hai ripreso a correre ?
Nel 2011 ho ripreso a correre facendo le cose seriamente, impegnandomi in tutto il campionato e vincendo la classe E1 con la Gas Gas 125, è stata una bella soddisfazione. Dopo la vittoria in classe E1 del 2011 con la Gas Gas 125, ho corso nel 2012 con una KTM 125 con la quale mi sono piazzato al secondo posto di classe. Il risultato migliore l’ho ottenuto nel 2013 passando alla guida di una Husaberg 350 4T ed ho conquistato il titolo di campione regionale sardo assoluto di enduro.
Massimo Cabitza . Š Vacca
Come ti alleni per le gare ? La verità è che non mi sono mai allenato seriamente, non vado in palestra, non esco in mountain bike, non vado a correre, non ho mai fatto una dieta, ho sempre mangiato e quando c’era da bere con gli amici non mi sono mai risparmiato. Il mio allenamento fisico proviene dal lavoro di meccanico che ho sempre svolto e dal lavoro in campagna nei campi di mio padre, il resto dell’allenamento lo svolgo in moto intensificando le uscite 10 giorni prima delle gare. Perché hai scelto l’enduro e non il motocross ? Il vasto territorio di Perdasdefogu, dove sono nato, si presta bene all’enduro e come si intuisce dal nome del paese è ricco di pietre adatte a questo tipo di disciplina sportiva. La passione per questo sport mi è stata trasmessa dai miei amici Luca e Rino con i quali uscivo in campagna per divertirmi. Mi piace lo spirito che si vive nel mondo dell’enduro, siamo avversari in gara davanti al cronometro ma amici a fine gara pronti alle battute e a divertirci insieme.
L’enduro è bello perché offre la possibilità di scoprire nuovi luoghi, perché bisogna saper adattare la propria guida alla difficoltà del percorso imparando a leggere velocemente le asperità del terreno e perché devi essere anche il meccanico della tua moto in ogni situazione. La manutenzione della tua moto la curi tu ? Io so fare bene il meccanico e nel mio piccolo garage curo la mia moto personalmente, non la fruga nessun altro, la preparo io per le gare e mi curo anche la regolazione delle sospensioni facendo la taratura adatta al terreno che devo affrontare. Raccontaci come è andata la gara degli Assoluti d’Italia di Iglesias ? La mia gara non è andata bene, ho avuto diversi problemi che mi hanno rallentato , ho spaccato una mousse, ho avuto problemi con la moto ed ho persino rotto gli stivali e poi nella prova estrema ho trovato alcuni concorrenti che hanno fatto da tappo che mi hanno fatto prendere una penalizzazione di tre minuti. Come è stata la tua Six Days 2013 ? E’ stata una gara massacrante sembrava che le prove speciali non finissero mai, mi fermavo con le braccia indolenzite e mi chiedevo “dov’è la fine ?”. Fra le prove speciali molto dure ricordo anche un trasferimento molto tirato che mi ha impegnato al massimo per oltre un ora prima di arrivare al controllo orario della prova speciale allestita nel campo di motocross di Padru. Mi sono allenato solo 10 giorni prima della gara e mi rendevo conto che non era sufficiente ma nonostante tutto non ho mai preso un minuto di ritardo, sono sempre stato regolare e non mi sono mai tirato indietro. Sono molto soddisfatto della mia Six Days, ho fatto una bella gara nella prova finale di cross a Tempio e mi hanno conferito una medaglia d’argento che mi ripaga della fatica e inoltre ho avuto l’opportunità di correre al fianco di grandi campioni conoscendo personalmente Antoine Meo e Johnny Aubert che mi hanno dato alcuni consigli per la gara. Il tuo prossimo obiettivo ? Voglio riconfermarmi campione sardo assoluto per il 2014.
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EN 6째PROVA FMI
Dorgali Sole, salite e tante pietre Testo e fotografie Paolo Vacca
Lo scenario da sogno che offre il territorio di Dorgali con i suoi paesaggi montani e gli scorci marini sul versante di Cala Gonone, hanno fatto da palcoscenico alla 6° prova del campionato regionale Sardo di enduro, svolto in abbinamento alla 3° prova del Trofeo KTM Enduro 2014, una competizione monomarca dedicata ai possessori di moto KTM che si sfidano in un campionato che si svolge su sei prove. Avere in Sardegna una manifestazione di carattere nazionale come Il Trofeo KTM,
ha offerto ai piloti di casa la possibilità di confrontarsi con i migliori riders di questo campionato, provenienti dalle altre regioni. Il Motoclub Dorgali ha gestito la gara e “Zietto” , il deus ex machina dell'organizzazione, insieme al direttivo del Motoclub e tutti i suoi collaboratori, hanno tracciato un percorso molto bello e impegnativo fra la macchia mediterranea e le pietre bianche tipiche della zona mettendo a dura prova piloti e moto. Le verifiche tecniche ed amministrative si sono svolte il sabato, diversamente da quanto avviene nel campionato regionale nel quale si svolgono la mattina presto del giorno di gara, consentendo ai partecipanti di dormire un paio d'ore in più e arrivare
più rilassati e concentrati per la gara della domenica. La direzione di gara e i paddock sono stati ospitati all'interno del campo sportivo di Cala Gonone. una vasta area con le moto raggruppate all'interno del campo di calcio allestito come parco chiuso, che ha accolto circa 160 moto fra cui alcuni esemplari 'vintage' di KTM degli anni 70-80 che hanno corso in una classifica a parte. Il tracciato di gara preparato dal Motoclub Dorgali prevedeva dei trasferimenti che non erano delle passeggiate e due prove speciali in linea sul versante di Cala Gonone con il panorama del mare che faceva da sfondo al passaggio dei concorrenti. La p.s.1 era la più lunga e impegnativa e
la partenza della prova, vicina al campo di volo di parapendio, era caratterizzata per la prima parte da una salita con una pietraia tipica dei terreni Dorgalesi. La p.s. 2 presentava un primo tratto in salita su sfondo sterrato con alcuni tratti di roccia affiorante e un lungo tratto in discesa con curve in mezzo agli alberi dove sono stati inseriti alcuni dissuasori per limitare la velocità dei concorrenti. Il primo giro si è rivelato il più insidioso perchè la pioggia caduta il sabato pomeriggio ha reso il terreno viscido soprattutto nella parte in discesa di sottobosco della p.s. 1 dove non arrivava il sole per asciugare l'acqua. Il temporale estivo del sabato pomeriggio
ha creato qualche disagio e inzuppato la maglietta a chi ha affrontato la ricognizione a piedi del percorso senza ombrello, ma non ha ostacolato la gara della domenica che si è svolta sotto una magnifica giornata di sole senza problemi tranne alla fine, quando l'ultimo giro ha subito un rallentamento di circa 45 minuti per permettere i soccorsi di un concorrente caduto, trasportato in ambulanza al piÚ vicino ospedale per accertamenti medici. Per la cronaca il Trofeo KTM è stato dominato dal forte pilota Chicco Mancinelli che ha fatto segnare i migliori tempi assoluti di giornata, seguito da Simone Bichicchi (E3), Luca Ghislandi (E12T), Fabio Milani (E2) e con il quinto miglior tempo fatto segnare dal pilota sardo Massimo Cabitza. Nella classifica assoluta valida per il campionato regionale sardo vince Massimo Cabitza seguito da Alessandro Pusceddu e Riccardo Pusceddu, quarto un ottimo Lucio Monni portacolori del Motoclub di Dorgali. Nella classe E1 vince Riccardo Pusceddu, seguito da Lucio Monni e Michele Medda. Nella E2 domina Massimo Cabitza, secondo Alessandro Pusceddu e terzo Manuel Mulas. Nella E3 vince Armando Cozzolino seguito da Filippo Lai e Paolo Fancello di Dorgali. Nella Veteran si impone Alessandro Fadda seguito da Pierluigi Carta e terzo sul podio Riccardo Mocci. Nelle classi Ladies e 50 i concorrenti si sono ritirati.
Giulia Congiu. Š Foto di Paolo Vacca
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Riccardo Pusceddu vincitore nella E1
Alessandro Fadda vincitore della Veteran
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Michele Medda tra le pietraie di Dorgali
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EN 7°prova FMI
sarroch ................................
Un caldo africano non ferma i pochi superstiti dell’Enduro Testo e fotografie di Paolo Vacca ........ Il campionato regionale sardo fa la sua 7° tappa a Sarroch dopo una lunga pausa estiva che durava dal 1°giugno.
Il Motoclub Città di Sarroch ha organizzato per la prima volta una gara di enduro riuscendo a preparare una bella gara con due prove speciali che sono piaciute a tutti i piloti, un enduro test tecnico ma non troppo difficile, un cross test con un lungo fettucciato non troppo veloce e un trasferimento che offriva delle viste panoramiche molto belle. La gara di campionato di enduro è stata accompagnata dalla presenza di un bel gruppo di motociclisti con le loro moto vintage anni 70-80 che si sono radunati alla Villa Siotto di Sarroch per poi raggiungere la vicina prova speciale e cimentarsi in un giro del percorso.
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Cabitza in azione tra il fattucciato di Sarroch. Š Vacca
Il tracciato di gara dell’enduro test si addentrava in una valle stretta all’interno del greto di un fiume in secca a monte dei lavori di costruzione di una diga che non è mai stata terminata, uno dei tanti cantieri pubblici iniziati e mai finiti con i soliti contenziosi legali che ne hanno fermato l’esecuzione. Nonostante i segni evidenti lasciati dall’uomo la natura tutto intorno è viva più che mai e cosi la perlustrazione a piedi, svolta il sabato mattina lungo il percorso dell’enduro test è stata una esperienza unica per le emozioni provate, immerso nel verde della macchia mediterranea e dal silenzio che mi circondava ho potuto udire i bramiti dei cervi.
Il cross test e il parco assistenza hanno trovato spazio all’interno del Parco Sa Punta, ottima location sotto gli alberi e con un ampio locale che ha ospitato tutti i piloti per il pranzo organizzato dal Motoclub. La gara è stata vinta da Massimo Cabitza che non ha lasciato spazio agli avversari vincendo tutte le prove speciali e dimostrando di essere uno specialista nelle pietraie. Massimo Cabitza E2: non posso che essere soddisfatto della mia gara avendo vinto tutte le prove speciali. Il fettucciato con terreno asciutto ricco di pietre e in contropendenza mi ha messo in difficoltà mentre la speciale in linea mi è piaciuta molto perché alternava tratti impegnativi con pietraie a tratti di sterrato che consentivano di recuperare un po’ di fiato. Alessandro Pusceddu E1: una gara divertente con un bel percorso, condizionata solo dal caldo estivo, peccato per alcune scivolate sulle pietre dell’enduro test che mi hanno rallentato mentre il fettucciato aveva delle contropendenze molto insidiose ma alla fine della gara porto a casa un secondo posto di classe e un terzo posto assoluto dietro a Michele Medda.
Lucio Monni E1: un bel giro non troppo impeg-
Riccardo Puscdddu
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nativo, perfetto per chi non ha potuto allenarsi molto nella pausa estiva di campionato. Il fettucciato mi è piaciuto molto, sono caduto nell’ ultima prova in linea e ho corso nell’ultimo cross test senza il freno anteriore per la rottura della pinza freno. A fine gara il terzo posto di classe e il decimo posto assoluto mi soddisfano. Claudio Spanu 50: le speciali erano divertenti e tecniche con il fettucciato un po’ scivoloso nei primi due giri, sono caduto due volte e ho perso qualche minuto nel primo trasferimento ma alla fine è stata una bella gara. Pierpaolo Perra direttore di gara: mi sento di promuovere il Motoclub Città di Sarroch che ha messo in campo una ottima organizzazione e tracciato un bel percorso con una gara a misura d’uomo ne semplice ne troppo impegnativa e con delle ottime location. Piccole sbavature e qualche critica nella segnalazione del percorso non intaccano un giudizio positivo per la prima gara organizzata.
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Alessandro Fadda
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Lucio Monni del mc Dorgali in sella alla sua Husqvarna. ŠVacca
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