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DA
ACER
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DUBAI (EMIRATI ARABI UNITI) / INTERNATIONAL GARDEN COMPETITION
Nuove interpretazioni La tradizione islamica unita alla modernità e al lusso di una città in divenire si sono rispecchiati nei giardini in gara ai piedi dei grandi grattacieli, dove il clima non costituisce ostacolo all’innovazione
ubai International garden competition (Digc) è il primo concorso degli Emirati Arabi Uniti ideato per mostrare la bellezza dell’arte dei giardini agli Stati dell’Unione e al resto del mondo. Organizzata da PureLife Exhibitions, con il patrocinio del comune di Dubai, la prima edizione si è tenuta dal 3 al 6 aprile 2014 ai piedi del Burj Khalifa, il più alto grattacielo al mondo, dove si sono radunati i migliori progettisti di giardini, giudicati poi da una giuria internazionale. Quasi tremila visitatori sono accorsi alla scoperta dei tredici giardini in gara, suddivisi in categorie in base alla grandezza. I giudici hanno valutato le realizzazioni secondo criteri internazionali che riguardano la progettazione, la costruzione, l’uso delle piante e la sostenibilità.
Dall’alto in senso orario, “Dubai miracle garden”, muro verde dall’India, “Zen garden” e “Pearl garden”.
D
Dall’Oriente “Zen garden”, progettato da Fouad Ahmed e costruito da Al Meamar Landscapes, premiato non solo come miglior
giardino nella categoria piccoli giardini, ma anche menzione speciale dalla giuria, celebra in chiave moderna la tradizione araba del sedersi a terra e l’ispirazione orientale attraverso l’uso del bambù, di materiali naturali e riciclabili come il legno grezzo, la ghiaia e la sabbia. Riferimento alla cultura islamica in “Relaxing islamic garden”, progettato da Elsy Eekhout Smith e realizzato da Orchid garden center, premiato nella categoria dei giardini di media grandezza, in cui vengono accostati elementi tradizionali dell’architettura islamica con specie vegetali adatte al clima secco e arido della regione, come Echinocactus grusonii, San-
sevieria trifasciata, Adenium obesum, Lampranthus spp.
Elementi preziosi “Best garden in show” e miglior giardino nella categoria grandi giardini, “Pearl garden” di Terraverde Llc progettato dal titolare Nehme J. Moujaess, ha rappresentato il glamour dello stile di vita di questa città associato alla preziosità di una perla, elemento riprodotto a diverse scale nel giardino e associato a elementi lussureggianti come una pergola specchiante, brillanti giochi d’acqua assieme a una folta e ricca vegetazione. La scelta del pubblico invece è ricaduta sul giardino “Steps of heaven”, progettato da Fa-
rah Taheri e realizzato da Mirak Landscaping & Irrigation, dove l’idea è quella di portare il verde su una struttura a blocchi crescenti, con riferimento alle numerose torri che continuano a sorgere nella città; un riconoscimento particolare è andato a “Dubai miracle garden” ovvero la riproduzione, a scala inferiore, di una porzione dell’immenso parco di attrazione costruito nella prima periferia di Dubai, arricchito ogni anno da oltre 45 milioni di piante in fiore di almeno 45 varietà diverse, meta non solo del turismo locale ma anche estero. A far da cornice all’ingresso dell’area dedicata ai giardini un esempio di parete verticale, totalmente prodotta da una ditta indiana, Jkd HortiTech (Mumbai), che fa comprendere come ormai i trend e le soluzioni verdi siano dibattito comune anche nei Paesi orientali. Elisabetta Sari ■ www.digc.ae
ACER 3/2014 • 64