I Media sono responsabili della propagazione degli stereotipi di genere, solitamente a discapito dell’immagine della donna, svuotata della sostanza e ridotta a mero oggetto di attrazione maschile.
Inoltre gli “ideali” che ci vengono presentati sono molto distanti dalla realtà, paradossalmente continuiamo a rincorrere senza sosta stereotipi che alla fine non vengono quasi mai raggiunti; continuiamo tutti ad inseguire un’ideale utopistico, cercando di conformarci ad una massa che è costantemente alla ricerca di qualcosa di tanto irraggiungibile quanto inutile, nonché lesivo.
A fronte di tale scenario, questo progetto si interessa in primo luogo di approfondire le varie fasi del femminismo e la situazione della donna nell’arco del XX secolo, per poi osservare come viene rappresentata sui vari mezzi di comunicazione (TV, cinema e pubblicità); vengono analizzati i rischi sociali che derivano dall’attuale mercificazione della donna, e come il problema dovrebbe essere affrontato.