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Considerate Dio come vostro Guru Messaggio di Bhagavan del Guru Purnima
CONSIDERATE DIO COME IL VOSTRO GURU
“Le persone credono erroneamente di ottenere la felicità soddisfacendo i desideri”, ha detto Bhagavan nel Suo Discorso per il Guru Purnima il 5 luglio 2001. Egli ha esortato tutti a controllare i desideri e ha dichiarato: “In effetti, la felicità non si ottiene soddisfacendo i desideri, ma controllandoli. Controllando i desideri si può sperimentare lo stato di beatitudine.”
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L’AMORE PURO E DISINTERESSATO PORTA ALLA LIBERAZIONE
Incarnazioni dell’Amore!
DIO È ONNIPERVADENTE, È l’abitante di tutti gli esseri; così, anche i cinque elementi, che non son altro che manifestazioni del Divino, sono onnipervadenti e onnipotenti.
Riconoscete l’importanza dei cinque elementi
Tutto il mondo è pervaso dai cinque elementi, è tenuto insieme dai cinque elementi e funziona grazie ai cinque elementi. Se anche uno solo di essi è assente, il mondo non può funzionare. Quindi, per ogni uomo, i cinque elementi sono come i cinque princìpi vitali. Nessuno può comprendere il potere dei cinque elementi; tuttavia ognuno deve necessariamente conoscere il loro significato. Soltanto colui che lo comprende e agisce di conseguenza è veramente benedetto e meritevole, e raggiunge gli obiettivi della vita umana, cioè i Purushartha. Riconoscere l’importanza degli elementi è un dovere fondamentale di ogni essere umano.
I cinque elementi sono la causa del suo piacere, del dolore, del bene e del male; gli danno felicità o infelicità a seconda dell’uso che ne fa. I loro nomi e forme possono apparire poco rilevanti, ma essi sono potentissimi.
L’uomo nasce, vive per alcuni anni e infine abbandona il corpo. I cinque elementi
sono responsabili della sua nascita, crescita e morte, sono diffusi nel microcosmo come nel macrocosmo, sono presenti in lui dalla testa ai piedi; quindi è imperativo che egli ne conosca il segreto.
Controllate i sensi
Avendo ben compreso il significato dei cinque elementi, Buddha fece degli sforzi mirati a ottenere il controllo dei cinque sensi. Egli insegnò che il vero significato della preghiera “Buddham saranam gachchhami, dhammam saranam gachchhami, sangham saranam gachchhami” è che bisogna dirigere la mente verso il Dharma” (retta condotta) e ciò deve mirare a servire la società. Se questo viene fatto, la società si purifica. Buddha usò l’intelletto per comprendere la verità e condivise la Sua saggezza con la società. Prima di tutto Egli controllò il modo di vedere.
Dei cinque sensi di percezione, la vista è dotata di potere immenso. Gli occhi hanno 4 milioni di raggi di luce in sé. Oggi l’essere umano fa cattivo uso dei sensi; né risulta che il corpo diventa più debole di giorno in giorno. Il suo tempo di vita è ridotto dalla sua visione non sacra e dai piaceri sensuali che si concede. Decine di migliaia di raggi di luce nei suoi occhi vengono distrutti dalla sua visione non sacra. Per questo, l’uomo soffre di difetti della vista. Oggi molte persone si sottopongono all’operazione di cataratta per correggere la vista; i medici possono dire che si va incontro a difetti dell’occhio a causa della cataratta, ma, in effetti, ciò è il risultato di una visione sacrilega. Pertanto bisognerebbe avere un controllo corretto del proprio modo di vedere. Non si può ottenere beneficio da una qualunque pratica spirituale se non si ha il controllo della visione. Tutti gli esercizi spirituali, come il canto del Nome, le austerità e la meditazione, danno soltanto una soddisfazione temporanea, non possono aiutarvi a controllare il modo di vedere. In effetti tutta la creazione è basata sul vostro modo di vedere; gli occhi sono in verità le Shastra (testi sacri).
Assieme al controllo della visione, bisogna avere anche quello della lingua. Su di essa ci sono trecentomila papille gustative. L’essere umano mangia prelibatezze varie perché è diventato schiavo del gusto e, così facendo, rovina la lingua. Offende anche i sentimenti altrui usando parole aspre. La durata della sua vita è ridotta ulteriormente da tale uso scorretto della lingua. Così, i sensi perdono potere perché sono usati male e accorciano il periodo di vita. Per questo, innanzitutto, l’uomo dovrebbe tenere sotto controllo gli occhi e la lingua. Se questi sono controllati, la sua energia viene rivitalizzata. Il potere, che non si può ottenere da anni di austerità, è invece ottenibile con l’uso sacro degli occhi e della lingua.
“O lingua, conoscitrice del gusto! Tu sei molto sacra. Di’ la verità nel modo più piacevole, canta incessantemente i Nomi Divini di Govinda, Madhava e Damodara. Questo è il tuo dovere primario.”
Non causate dolore ad alcuno usando parole aspre; in effetti, gli altri non sono che il vostro stesso Sé perché lo stesso Principio Atmico è presente in tutti. Chi causa il dolore e chi ne soffre sono uno, la stessa entità. Quindi non parlate mai in modo tale da ferire gli altri. Per questo Io vi dico spesso di parlare meno, ma voi non prendete sul serio le Mie Parole, non riuscite a comprendere a quali conseguenze il parlare eccessivo vi porterà in futuro.
Non vedete il male, vedete soltanto il bene; solamente così gli occhi acquisiranno
il sacro potere con cui potrete visualizzare la Divina Forma Cosmica. Se i sensi sono tenuti sotto controllo, le pratiche spirituali otterranno ricompense maggiori. L’uomo, non essendo consapevole del potere dei sensi e non facendone un uso corretto, si illude di poter ottenere grandi risultati intraprendendo pratiche varie che sono di natura fisica e mondana, ma, in realtà, non si può ricavare niente da queste pratiche se non una soddisfazione temporanea. L’uomo dovrebbe esercitare il controllo dei sensi prima di tutto. Non ascoltate mai niente di malvagio; se si manifesta una situazione simile, lasciate il luogo immediatamente. Non ascoltate il male, non vedete il male e non parlate del male. Fate ogni sforzo per stare lontano dal male; solamente così il potere spirituale crescerà in voi sempre di più.
Perché i nostri saggi e veggenti antichi andavano nelle foreste a vivere in solitudine? Soltanto per controllare i sensi. La vera sadhana spirituale consiste nel controllo dei sensi in assenza del quale tutte le pratiche spirituali risulteranno futili. Perché non cantate i Nomi Divini come Rama, Krishna e Govinda invece di usare la lingua per pronunciare parole malvagie? Voi accumulate dei peccati a causa dell’uso errato dei sensi; i peccati che avete accumulato possono non essere visibili con l’occhio fisico, ma è certo che vi faranno soffrire. Ciò che non si vede vi farà mangiare il frutti delle vostre azioni. O uomo, comprendi il segreto del karma (azione).
Seguite il sentiero della spiritualità
Incarnazioni dell’Amore!
I sensi sono come princìpi vitali per ogni essere umano; se li dominerete, la vostra vita sarà piena di pace. Dovreste non solamente evitare il parlare malvagio, dovreste anche parlare meno. Il vostro dire dovrebbe essere breve e dolce. I saggi come Valmiki e Vyasa e i grandi devoti come Potana composero i testi sacri e santificarono le loro vite. Emulate i loro ideali e rendete esemplare la vostra vita. Leggete i testi sacri composti da queste anime nobili. Oggi, le persone leggono libri che inquinano la mente e questa è un’attività molto negativa. Che si tratti di leggere, scrivere, vedere o parlare, fate che sia tutto buono. Non commettete alcun errore consapevolmente.
Potete sperimentare la Divinità nell’umanità usando i sensi correttamente. Si può avere la visione delle Manifestazioni Divine e divenire divini soltanto per mezzo dell’uso sacro dei sensi. L’uomo, inconsapevole del suo innato potenziale divino, ha poca considerazione di sé e vive una vita illusoria; egli pensa che ci sia un potere superiore a se stesso e si sforza di ottenerlo. Non esiste un potere superiore a lui.
“La Verità è una, ma il saggio le si riferisce con molti nomi.”
C’è soltanto Uno, non due. Pensare che ci sia qualcosa di diverso da se stessi e andarlo a cercare è segno di ignoranza. La molteplicità è una vostra immaginazione.
“L’Uno volle diventare i molti.”
Se si controllano i sensi, si può comprendere questa verità.
Le persone hanno l’errata convinzione di ottenere la felicità soddisfacendo i desideri. Di fatto, la felicità si manifesta quando essi sono sotto controllato, non quando vengono soddisfatti. Controllando i desideri, si può sperimentare lo stato di beatitudine; chi anela a soddisfarli è sempre irrequieto. I
desideri riguardano ciò che è secolare, ciò in cui non c’è alcuna felicità; voi vi illudete pensando che ci sia felicità nel mondo e vi allontanate dalla spiritualità.
Studenti!
Voi siete giovani, la vostra età è quella giusta per esercitare il controllo dei sensi. Potete usarli in modo sacro. Una volta conosciuto il sentiero virtuoso, non lo abbandonerete più. Potete comprendere gli insegnamenti dei Veda soltanto se coltivate le buone qualità e questo si può fare per mezzo delle azioni buone. Sul sentiero potete trovare degli ostacoli; ciononostante, non rinunciate mai.
Oggi, noi celebriamo il Guru Purnima. Purnima significa “giorno di luna piena”. Chi è un Guru? I guru moderni sussurrano un mantra all’orecchio e stendono la mano per avere del denaro: persone simili non sono adatte a essere chiamate guru.
“Colui che è privo di attributi e di forma è il vero guru.”
Un guru è necessario per farvi comprendere la Divinità che non ha forma né attributi. Pertanto, dato che trovare dei guru simili è difficile, considerate Dio come il vostro Guru.
“Il Guru è Brahma, il Guru è Visnu, il Guru è Mahesvara.
Il Guru è in verità il Supremo Brahman.
Quindi, riverenti omaggi al Guru.”
In questo mondo, tutto è manifestazione della Divinità.
“In verità, tutto questo è Brahman.”
Tutti sono incarnazioni della Divinità. In effetti, tutto ciò che vedete non è altro che parte della Forma Cosmica.
“L’Essere Cosmico ha migliaia di teste, di occhi e piedi.”
Questo significa che tutte le teste, tutti i piedi e tutti gli occhi che vediamo nel mondo appartengono a Dio. Quando fu fatta l’affermazione vedica Sahasra Sirsha (migliaia di teste), la popolazione del mondo era di poche migliaia di persone, mentre ora è di miliardi. In quei giorni, tutti erano considerati divini e si credeva negli aforismi vedici:
“I reverenti omaggi offerti a qualunque essere raggiungono Dio.”
“Dio è il residente interiore di tutti gli esseri.”
“Tutto l’universo è permeato di Dio.”
La Divinità non è confinata in un luogo particolare: Dio è qui, là e dovunque. Voi concepite le differenze a causa dell’illusione, ma il Divino è Uno, soltanto Uno. Propagare questo principio di unicità è dovere del Guru.
Incarnazioni dell’Amore!
Invece di vantarvi vanamente della vostra devozione, fate dell’Amore lo scopo da raggiungere. Niente è più grande di questa sadhana, niente può liberarvi facilmente come l’amore puro e altruistico. Liberazione, devozione, affetto e attaccamento a Dio: l’amore è la corrente sotterranea di queste quattro parole.
In quest’occasione benaugurale del Guru Purnima, l’amore è il dono più prezioso che vi porgo. Questo è il Mio dono più prezioso per voi. Qualunque altro dono Io possa darvi non serve a niente se privo d’amore. Il Mio Amore è puro, sacro e preziosissimo: coltivate anche voi questo Amore.