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L’Amore è il Linguaggio del Cuore Jayanti Kumari

L’AMORE È IL o, piuttosto, l’indirizzo del luogo di ritrovo (in LINGUAGGIO DEL CUORE Svizzera) scomparve dalla mia borsa e non potei andarvi. E ancora: Jayanti Kumari quando mi intestardii e fui irremovibile nel volere rimanere a tutti i costi in

SEDUTO NEL MIO GIARDINO DI America (1976-1977) e “litigai” con il mio montagna in piena primavera, il Swami, Egli diede tre fermi comandi. Il mio cuore era pieno della Divina primo fu: “Torna in Svizzera” (7 aprile 1977). Presenza di Swami e dissi: Quando Gli disobbedii, mi rimproverò e

“Amato Swami, con quali parole, con disse: “Smettila di importunarMi col tuo quali espressioni e in che lingua posso volere rimanere. Non puoi restare. Taci trasmetterTi la profonda gratitudine che il e canta i Bhajan” (giugno 1977). Il terzo mio cuore sente per Te?” Immediatamente, comando fu per la mia protesta: “Che cosa in un lampo, arrivò la limpida e perfetta farò in Svizzera, Swami? Non ci sono devoti, risposta del Divino Maestro: “L’amore è il quindi niente Bhajan.” Subito arrivò la Sua linguaggio del cuore.” correzione. Egli disse: “Molti devoti, molti Quindi, per parlare con Swami, il cuore Bhajan. Non chiederMelo qui (Ameica); deve essere pieno d’amore. E con questo quando sarai là, ti guiderò” (ottobre 1977). intenso amore per il mio Divino Guru, Feci ancora un’altra richiesta: “Allora, posso

Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, Gli offro passare il Natale con i miei amici (devoti Sai la mia profonda e amorevole gratitudine in America)?” Prontamente arrivò il Divino per aver guidato la barca della mia vita Comado: “Natale in Svizzera” (dicembre attraverso gli abissi della sofferenza, del 1977). dolore, delle sfide terrene ed essermi stato Non protestai più e pensai che Swami vicino nelle sconfitte, nelle invalidità fisiche potesse arrabbiarsi con me. Avevo e nelle difficoltà finanziarie, conducendomi un’ultima domanda. Chiesi a Swami: “In verso le sacre rive del Suo Amore Divino, quale veste dovrei andare?” Risoluta arrivò da dove ha accompagnato ogni passo che la risposta del Guru: “Turista.” Ancora una ho compiuto. Spesso, mi ha dato il Suo volta, pensai nel mio piccolo io: “Come amorevole Darshan in sogno e mi ha detto posso andare come turista? Dopo tre mesi, che cosa fare. Come una madre, Egli mi che cosa farò?” Pensai che Swami non fermava se Gli sfuggivo di mano. Come avesse sentito bene. Così, per precauzione, una madre, ascoltava i miei scoppi d’ira, ma rifeci la stessa domanda. Swami ripeté non demordeva. Se non voleva che andassi l’ordine con fermezza e autorità: “Ho detto in un posto, mi veniva in meditazione e mi un visto turistico.” Con quanta velocità diceva: “Perché vuoi andare lì? Che cos’è dimentichiamo la “Parola” Suprema del che non può darti Swami? A che cosa non Guru e ricadiamo nelle nostre menti può rispondere Swami?” piccole e instabili, costruendo supposizioni I Tre Comandi di Swami e calcoli, e calpestando completamente

Quando una volta sfidai il mio Signore e volli andare a una riunione, persi l’indirizzo la Sua Divina Saggezza e Conoscenza Assoluta del passato, presente e futuro di ogni essere su questa terra, su tutto ciò

che ha creato! Il Maestro Illuminato non dice mai la ragione né si sofferma sull’esito di quanto da Lui affermato. Swami non fornisce alcuna spiegazione su chi, dove e che cosa, e su come si realizzerà quanto detto al Sadhaka e quale sarà il risultato di tale suprema, pura e potente Parola. È legato alla fede e all’amore che Egli costruisce in noi per farci confidare in Lui in modo incondizionato ed esplicito, evitandoci di mettere in discussione ciò che Egli ha detto, il significato della Sua affermazione: “Io vi guiderò.” Quindi dobbiamo fidarci del Suo Tempo, poiché Egli è il Tempo e ha il controllo di tutti i tempi. Ha dato la Sua parola che ci guiderà, ma quando i tempi sono maturi e, soprattutto, quando il devoto obbedisce a ciò che Egli ha detto e continua a camminare libero da tutti gli ostacoli, le paure e i dubbi, credendo pienamente a: “Io ti guiderò.”

“Lascia a Me tutte le tue preoccupazioni. Mi farò carico di tutte le conseguenze karmiche e ti libererò per sempre”, Egli assicura.

Centro Sai di Berna

Baba era determinato a farmi obbedire, perché solo Lui conosceva il valore del dono spirituale che mi stava dando in una vita completamente nuova in Svizzera. La mia protesta non significava niente per lui. Era tutta fatica sprecata. Non dette ascolto a questa devota testarda e determinata, e dovetti lasciare l’America il 12 dicembre del 1977.

Nei successivi 21 anni e mezzo, Swami mi fece restare in Svizzera, dove, il 26 agosto 1979, la Sua guida amorevole prese forma in quattro di noi, Suoi devoti che si riunirono per formare un Centro Sai in occasione del Ganesh Chaturthi (ricorrenza di cui non eravamo a conoscenza) e cominciarono a impegnarsi attivamente nell’amorevole Organizzazione di Swami e in tutte le opere da Lui guidate. Io ricevetti anche un lavoro stabile e un delizioso appartamento che tutti i Suoi meravigliosi devoti mi aiutarono ad arredare fin nei minimi dettagli. La mia lamentela: “Non ci sono devoti, quindi niente Bhajan”, finì nella formazione del Centro Sai di Berna, in cui ebbi il compito, per 15 anni, di essere l’insegnante di Bhajan estremamente spirituali e di grande elevazione, finché Baba, grazie alla Sue amorevoli e perfette benedizioni e guida, mi rimandò in India il 9 dicembre 1988. Spesso quando chiedevo a Swami di tornare in India prima (del Suo piano), Egli diceva sempre: “India, che India! Quando sarà il momento, ti guiderò.”

Viaggio nel Regno dell’Autorisveglio

Con il mio Amato Guru, Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, la vita è stata una meravigliosa avventura di scoperta, un viaggio nel regno dell’autorisveglio, della comprensione, dell’amore, della fiducia, della fede in ciò che insegna e continua a insegnare, della fiducia in se stessi, della determinazione e dell’analisi di ogni passo e mossa prima di agire; in tutto questo e in molti altri inspiegabili modi, Egli ha guidato e spianato la mia strada verso la stabilità, la sicurezza e la certezza e, soprattutto, per cercare di capire (noi stessi) me stesso.

I Suoi insegnamenti estremamente semplici e tuttavia profondamente illuminanti, trasmessi attraverso i Suoi Discorsi, i libri (ora migliaia) e la Sadhana

interiore, hanno gradualmente spazzato via la polvere che offuscava la mia mente, a seguito di varie distrazioni mondane, ingiustizie e difficoltà, allo splendore della Sua Presenza e Saggezza Divine interiormente ed esternamente.

I santi insegnamenti spirituali alla novizia che giunse da Lui con una mente vuota, del tutto ignara di chi fosse Sai Baba, iniziarono nello stesso Prasanthi Mandir nel dicembre del 1974. Mi catturò nella Sua possente ragnatela, e fu così che s’accese la Sacra Scintilla della Sadhana interiore. Baba puntualizzò che il mio contatto con Lui sarebbe stato questo, poiché non avrei avuto molte opportunità di giungere alla Sua Presenza Fisica. Accadde dunque nel modo che Egli aveva predetto e non sono riuscita a tornare più di una volta in tre o quattro anni.

Per 37 bellissimi anni (44 mentre scrivo), Swami mi ha gratificata e benedetta con l’essere sempre alla Sua Divina Presenza e continuerà a darmi insegnamenti attraverso la Sua Voce interiore. Egli mi ha fornito e continua a fornirmi molte lezioni spirituali, molti insegnamenti pratici su come gestire, come sopportare, come tollerare e resistere a tutte le difficoltà, mentali e fisiche, che ci colpiscono come fulmini. Nel vivere all’estero da sola, completamente nuova del mondo occidentale con così tante sfide, tanti ostacoli, spesso come se il mio mondo stesse cadendo a pezzi, Swami mi sosteneva e mi diceva che cosa fare, mi insegnava come gestire la situazione. La Sua guida e protezione erano come il santo e dolce nettare che mi ha dato per addolcire le circostanze e guidarmi a comprendere che Egli era con me, che gestiva tutto e che ne aveva il pieno controllo. Swami, che mi mandò in Svizzera con queste parole: “Non chiedermelo qui; quando sarai là, ti guiderò”, ha instillato in me amore, fede, fiducia e coraggio.

Dove Puoi Andare senza di Me?

Di recente, ero a Puttaparthi con mia nipote Jyotshna per il Natale del 2010. Swami mi aveva chiamato dopo quattro anni di immensa brama di avere il Suo santo Darshan. Non immaginavo affatto che quello dovesse essere il nostro ultimo Darshan nel Suo Divino Corpo Fisico! La mattina dopo Natale, la macchina di Swami oltrepassò il nostro cancello verso le 8. Mia nipote ha un appartamento al Sai Nagar, Gokulam. Swami stava andando verso l’ospedale. Naturalmente, come al solito, sospirai e dissi: “O Swami, abbiamo perso il Tuo Darshan!” Immediatamente, Egli mi corresse amorevolmente e disse: “Nulla è perduto con Swami; Darshan costante.” Allora domandai: “Swami, vieni per il Darshan al Mandir?” Subito rispose: “Sì, sì, verrò.” Andammo in fretta ai Bhajan del mattino e, 15-20 minuti dopo, Swami arrivò al Sai Kulwant Hall. C’erano pochissimi devoti poiché Swami non era atteso. Mentre era seduto sulla Sua sedia, sembrò che avesse infuso nell’aria tanta energia da far piangere molte donne. Anch’io stavo singhiozzando. Improvvisamente, Swami mi domandò: “Perché piangi?” Con voce lacrimosa risposi: “Perché ce ne andremo presto, Swami.” L’amorevole Maestro Divino, con tanta tenerezza e dolcezza, disse: “Dove puoi andare senza di Me?” Queste parole toccarono il profondo della mia anima e le lacrime non si fermavano.

Potrà mai il mio cuore guarire la ferita della Sua assenza fisica? Ma Swami dice che non dovremmo sprofondare nella sofferenza e nel dolore. Dobbiamo essere pieni di gioia e felicità. È infatti noto che Egli ha sempre detto: “Molto felice, molto felice, molto felice.” Swami vuole che siamo sempre felici com’Egli è sempre stato. Swami è Eterno e la Sua Presenza è con tutti noi e lo sarà sempre.

– L’autrice è un’ardente devota di Bhagavan proveniente dall’Uttarakhand

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