13 minute read
Dottor K. Narasimhan Da una Sanità Caratterizzata dal Profitto a una Sanità Ideale: Lettera a Bhagavan
cambia radicalmente la nostra
DA UNA SANITÀ CARATTERIZZATA visione. Hai fornito una risposta divina al paradosso della sanità:
Advertisement
DAL PROFITTO A UNA SANITÀ perché la spesa sanitaria non è
IDEALE: correlata ai risultati sanitari? Ci hai mostrato come trasformare una
LETTERA A BHAGAVAN sanità con fini commerciali in una sanità compassionevole. L’Organizzazione Internazionale
Carissimo Swami! Sathya Sai (SSIO) ha estrapolato i Tuoi P ER OLTRE UN MILLENNIO l’assistenza sanitaria nel mondo ha cercato di conciliare due aspetti insegnamenti sulla Sanità Ideale da 204 Discorsi che hai fatto dal 1960-2005 e li ha concentrati in un unico compendio affinché contrastanti: buona assistenza tutto il mondo ne venisse a conoscenza. al paziente e profitto economico. Ci sono molti altri Tuoi insegnamenti,
L’Organizzazione Mondiale della Sanità esperienze personali comprese, che hanno riferisce che la spesa pro capite per espresso e consacrato i Tuoi princìpi di l’assistenza sanitaria nei Paesi dell’OCSE assistenza sanitaria ideale http://www. (Organizzazione per la Cooperazione sathyasai.org/about-us/service/healthcare/ e lo Sviluppo Economico) è aumentata sai-ideal-healthcare nell’ultimo decennio. In molti posti oggi L’Assistenza Sanitaria Ideale Sathya Sai l’assistenza sanitaria è diventata l’arte non riguarda solo un’assistenza sanitaria di fare l’affare perfetto. Da uno studio gratuita o compassionevole o completa, di 10 anni pubblicato sul British Medical ma riguarda anche un’assistenza sanitaria
Journal (Friebel, Hauck, Aylin & Steventon, preventiva, all’avanguardia e tempestiva. 2018), risulta che in tali ambienti è Di conseguenza le tendenze negative aumentata la percentuale di pazienti che registrate dalle misurazioni sanitarie a livello hanno dovuto essere ricoverati di nuovo. mondiale non compaiono nei Tuoi ospedali
Uno studio effettuato negli Stati Uniti e e ovunque sia praticata la Tua Assistenza comunicato dall’“Healthcare Utilisation Sanitaria Ideale. Che bel regalo hai dato al
Project” (Progetto di Utilizzo Sanitario) mondo! Non solo ci hai dato la vita, ma ci ha evidenziato risultati simili (https:// hai anche dato i mezzi per mantenerla sana. www.hcup-us.ahrq.gov/reports/statbriefs/ sb199-Readmissions-Payer-Age.jsp). Se prendiamo in considerazione questi risultati, possiamo notare l’evidente mancanza di correlazione tra quanto spendiamo per l’assistenza sanitaria da una parte e il nostro stato di salute dall’altra. Dove abbiamo sbagliato? Ti sono sempre grato per la Tua grazia che mi ha permesso di far parte di questa gloriosa missione. Se penso a com’è successo, ora posso vedere come hai orchestrato ogni passo di questo lungo viaggio. Così, oggi mi siedo di fronte al Tuo altare e mi ricordo di ciò che ho imparato lungo la strada. Fino a qualche anno fa,
Amato Swami! Ci hai mostrato un modo continuavo a passarTi lettere e talvolta buste per uscire da questo modello “affaristico” vuote. La Tua grazia divina ha coinciso con di una sanità diventata commercio. Ci la mia euforia, quando prendevi le buste hai insegnato la “Sanità Ideale”. Hai fatto creando così momenti indelebili che ho dono all’umanità di un modo di prestare sempre custodito gelosamente nel cuore. l’assistenza sanitaria e di gestirla che ne Attualmente la Tua presenza fisica nelle
nostre vite è sostituita da una profonda comprensione ed esperienza della Tua Presenza Divina nella casa che hai sempre avuto in ognuno dei nostri cuori. Non cerco più Bhagavan fuori di me poiché non riesco a smettere di assaporare Bhagavan dentro di me.
Tu hai insegnato che le trasformazioni individuali non devono essere grandi salti quantici nella traiettoria della vita. Ogni piccolo passo nella vita è una trasformazione.
Penso spesso a come, dal mio podio di scienziato riluttante a venire da Te, sono rimasto colpito non appena Ti ho visto e non ho più potuto stare lontano. Com’è potuto accadere? Per parafrasare Elizabeth Browning, lasciami contare i modi e le maniere.
Ero abbarbicato all’idea di diventare un fisico. Il mio primo lavoro di ricerca in fisica è stato presentato al National Science Talent Search Council in India e ho vinto un premio quando ero al liceo. Ero determinato a diventare un fisico. Poi improvvisamente sono stato indirizzato da mia madre e mio padre, che erano rispettivamente devoti di Devi e Siva, a studiare ingegneria. Il loro consiglio era basato su di un sogno che avevano fatto. Per uno scienziato, un sogno è la scusa più debole. Ho ceduto. Ho obbedito. Ho cambiato. Sono diventato un ingegnere, ma sempre con la fisica in un angolo della mia mente.
Ho trascorso cinque anni come studente universitario d’ingegneria elettrica nell’IIT (Istituto Indiano di Tecnologia) di Madras. In quegli anni ho continuato a visitare l’anziano Sankaracharya (Chandrasekharendra Saraswati), a Kanchipuram Kamakoti Peetham, che mi è stato di guida e ho imparato da lui la bellezza della solitudine e della meditazione silenziosa. Proprio mentre mi stavo lanciando in una carriera nel campo dell’ingegneria, mi hai mostrato la povertà, la malattia e la sofferenza intorno a me e con la Tua grazia mi hai indicato un percorso per alleviare queste iniquità e sofferenze attraverso solide politiche economiche. Ho scritto diversi articoli di economia e ho attirato l’attenzione del professor J.N. Bhagwati che in quel momento si trovava al MIT (Massachusetts Institute of Technology). A quel tempo non sapevo del coinvolgimento della sua famiglia con l’Organizzazione Sathya Sai Seva in India. Con la Tua grazia e la guida personale di Sankaracharya ho iniziato a prendere in considerazione una carriera in campo economico e alla fine mi sono laureato al Caltech. Ho ceduto. Ho obbedito. Ho cambiato. Sono diventato un economista con ingegneria e fisica in un angolo della mia mente.
Quando ho compiuto la mia prima visita da Te, caro Swami, avevo poca fiducia in Te. Ero venuto per accompagnare mia madre e scortarla durante il suo viaggio dagli Stati Uniti a Prasanthi Nilayam. Il Tuo primo Darshan per me è stato semplice: mi hai fatto capire in modo inconfutabile che Tu eri divino, che la mia vera natura era divina e che ogni passo della mia vita era orchestrato da Te. Mi hai anche detto che la mia vita era nelle Tue mani (e hai stretto il pugno). Che inizio straordinario è stato!
Da quel momento in poi ho imbevuto la mente dei Tuoi Discorsi e dei Tuoi Bhajan, mi sono immerso in Te. Continuavo a chiedermi perché non potessi sperimentare la Tua divinità dentro di me. Che cosa dovevo fare per sperimentare il Tuo splendore divino?
Come scienziato, ero abituato a una chiara successione di passi nell’espletare un’indagine: si inizia con l’esperienza, poi la scienza cerca di trovare una spiegazione usando i nostri sensi e costruisce la conoscenza. Sviluppiamo poi la fede nella conoscenza. Quindi la sequenza a cui ero abituato era esperienza -> conoscenza -> fede. Durante un colloquio personale mi hai insegnato perché la fede dovrebbe venire per prima nella mia vita. Mi hai detto di capovolgere completamente questa sequenza nella mia vita: iniziare con la fede
nel Divino, poi viene la conoscenza del Divino, successivamente viene l’esperienza del Divino e finalmente si diventa l’Essere Divino. Mi hai insegnato la sequenza fede -> conoscenza -> esperienza -> essere.
In questo modo tranquillo è iniziata la mia educazione. Fino a quel momento avevo studiato, ma non ero stato educato. Ho obbedito. Ho cambiato. Mi sono lasciato alle spalle tutto ciò che pensavo di sapere.
Pensavo di avere una vita comoda con lo status acquisito di professore di ruolo in amministrazione aziendale, economia e teoria dei giochi (matematica applicata). Poi un giorno mi hai chiamato e mi hai chiesto di studiare medicina e diventare un medico con lo stetoscopio al collo. Invece di andare in vacanza in estate e di godere di congedi periodici, sono tornato a scuola e ho iniziato a studiare biologia, biochimica e ho dato esami per entrare a far parte della facoltà di Medicina. Ho obbedito. Ho cambiato. Mi sono lasciato alle spalle quello che pensavo avesse allora un valore. Ma mi rendo conto che ciò che so ora è inestimabile.
Mentre stavo finendo la scuola di Medicina, avevo anche sotto la mia guida alcuni dei miei studenti in economia e in teoria dei giochi. Pensavo che avrei fatto un breve tirocinio come medico internista, ma di aver finito con gli studi di Medicina. Un giorno, però, al Darshan mi hai chiamato fuori dalla fila e, durante il colloquio privato, mi hai chiesto di diventare un neurochirurgo. Il mio primo pensiero è stato che ci sarebbero voluti altri sei anni! Mi hai chiesto di venire a trovarTi due volte l’anno. L’ho fatto durante il mio periodo di tirocinio. Sono diventato un neurochirurgo e ho pensato che fosse la fine di tutto. Ho obbedito. Ho cambiato.
Durante il mio ultimo anno di tirocinio mi hai chiesto di specializzarmi nei tumori cerebrali, nella neurochirurgia pediatrica e in epilessia. Ho obbedito. Ho cambiato. Mi ci sono voluti due anni per specializzarmi ulteriormente in neurochirurgia pediatrica, chirurgia epilettica e ricerca nei tumori cerebrali.
Ci hai mostrato un modo per uscire da questo modello “affaristico” di una sanità diventata commercio. Ci hai insegnato la “Sanità Ideale”. Hai fatto dono all’umanità di un modo di prestare l’assistenza sanitaria e di gestirla che ne cambia radicalmente la nostra visione. Hai fornito una risposta divina al paradosso della sanità: perché la spesa sanitaria non è correlata ai risultati sanitari? Ci hai mostrato come trasformare una sanità con fini commerciali in una sanità compassionevole.
Ogni volta che venivo a trovarTi durante questo mio lungo percorso, mi hai parlato in privato o talvolta in pubblico. Nel 1998 mi hai detto che non dovevo “trafficare” (deal) in Medicina, ma avrei dovuto fornire una Medicina ideale (ideal). Da qui ho preso lo spunto per il titolo di questo articolo: le tue parole. Dalla Medicina basata sul profitto la mia attenzione è stata indirizzata di nuovo verso una Medicina compassionevole. Ho obbedito. Ho cambiato.
Ricordo una volta di come avessi bisogno del Tuo ordine per eseguire una determinata terapia a un paziente. Mi hai chiamato e mi hai detto direttamente di iniziare a somministrargli l’eparina. Tu hai espresso verbalmente ciò che era un mio pensiero. Mi hai parlato del cancro, della rianimazione cardiopolmonare, della demenza, del matrimonio, del Dharma, del computer e del cibo. Eri un medico quando Ti ho pensato come medico. Eri una madre quando Ti pensavo come una madre. Eri un amico quando Ti ho pensato come amico.
La maggior parte dei neurochirurghi sa che la nostra professione ci mette così a dura prova, dal punto di vista fisico
ed emotivo, da toglierci letteralmente il il paziente a tutt’oggi sta bene, senza aver respiro. Ma per me è stata un’esperienza più avuto un singolo attacco, è un atleta ed mozzafiato quando, in virtù della Tua grazia, eccelle negli studi. La mia esperienza nel ho lavorato presso l’ospedale SSSIHMS Tuo ospedale è stata un regalo educativo a Whitefield. Dall’ammirazione della esemplare per me. bellezza esterna dell’architettura e delle Negli ultimi 13 anni mi hai fatto dono infrastrutture dell’ospedale, sono passato del Satsang, dell’ispirazione e istruzione all’ammirazione sbalordita per l’architettura da parte di uno dei Tuoi fedeli e amorevoli interna e l’infrastruttura del cervello umano devoti che vive i Tuoi insegnamenti. Ne è e del midollo spinale che Tu hai creato. La conseguita la benedetta opportunità di Tua grazia mi ha permesso il Satsang dei dirigere gli ospedali da campo internazionali miei pazienti e delle loro famiglie. Bhagavan, a Prasanthi Nilayam. Nei primi anni i i Tuoi pazienti erano i miei insegnanti. professionisti e volontari del nostro gruppo I Tuoi docenti erano i miei insegnanti. I erano talmente dediti al proprio lavoro che membri dello staff erano i miei insegnanti lavoravano ben 12 ore con una breve pausa e ogni amministratore dell’ospedale è pranzo. Ognuno di loro era così dedito a stato il mio insegnante. Il Dipartimento di servire i pazienti e considerava ogni incontro Neurochirurgia dell’Ospedale SSSIHMS con loro come una Tua benedizione, che non è senza dubbio uno dei reparti di andavano neppure al Darshan in modo da neurochirurgia più importanti al mondo e approfittare di tutti i Darshan rappresentati l’unica struttura neurochirurgica al mondo dagli incontri con i pazienti. Alla fine del che non fa pagare niente al paziente. Si può periodo dell’ospedale da campo, che sentire l’amore che scorre tra il chirurgo e i durava di solito 5-7 giorni, l’intera squadra si recava al Darshan e ogni volta in tale occasione ci parlavi dell’ospedale da campo, dei pazienti visitati e ci benedicevi tutti. La benedizione più memorabile della squadra dell’ospedale da campo è stata il 25 novembre 2010. Questo è stato il regalo più prezioso per il gruppo, in quanto in quel giorno si festeggiava la ricorrenza del Suo Thithi (parte più luminosa del mese), secondo il calendario indù. L’intera squadra è stata convocata sotto il Mandir, pazienti. Proprio l’esperienza di mettere in pratica il Tuo messaggio contraddistingue e fa risaltare i Tuoi ospedali e i Tuoi medici in tutto il mondo. dove hai prestato attenzione a ognuno di noi e ci hai benedetto uno per uno. Hai incontrato di persona ogni volontario e operatore sanitario e poi, con nostra grande gioia, ci hai incontrato di L’autore riceve la benedizione di Swami.
Diversi anni fa abbiamo eseguito presso il nuovo benedicendo tutti noi con Vibhuti, Tuo ospedale il primo intervento di chirurgia Sparshan e Sambhashan. epilettica in un caso difficile. In virtù della Tua grazia, che è di una bellezza infinita, Mi hai insegnato l’impermanenza del-
la conoscenza e la permanenza dell’educazione. Attraverso diversi pazienti che ho curato e a cui successivamente hai fatto riferimento durante le nostre conversazioni, mi hai insegnato l’impotenza delle cure mediche e l’efficacia della cura divina.
Alla fine mi rendo conto che l’assistenza sanitaria deve evolversi al pari della vita umana, ma l’evoluzione dell’assistenza sanitaria non può verificarsi attraverso l’incentivo del denaro. Una buona Swami, con la squadra dell’Ospedale da Campo, il 25 assistenza sanitaria nasce dalla novembre 2010. bontà dell’umanità. È un servizio da dono che un giorno se ne andrà. Il mio cuore a cuore. Quando si fornisce assistenza dovere è godere della Tua grazia finché sanitaria basandosi sul profitto, si fornisce sono in grado di farlo. un insieme di servizi che massimizza il Nel 2005, durante il primo Convegno guadagno per tutti coloro che vi partecipano Medico Internazionale a Prasanthi Nilayam, e il paziente è uno tra i tanti. Ma quando Ti dissi: “Metto tutto ciò che ho e tutto ciò si fornisce l’assistenza sanitaria ideale, il che sono ai Tuoi Divini Piedi di Loto in benessere del paziente è il traguardo da modo da poter avere una visione fugace di superare. tutto ciò che sei.” Quando ho detto questo,
Carissimo Bhagavan, ricordo in hai immediatamente materializzato uno particolare un momento che mi ha aperto Sphatika Lingam (lingam di cristallo) e una gli occhi. Una volta mi hai fatto la domanda catenella e, indicando il Lingam, mi hai che hai rivolto a tanti: “Che cosa vuoi?” chiesto: “Sai che cos’è questo?” Ho risposto Dapprima ti ho detto: “Niente, Swami.” che non lo sapevo. Allora hai detto: “Questo Hai poi detto: “Nemmeno Me?” Al che ho è uno Siva Lingam.” Poi mi hai chiesto: “Sai risposto: “Swami, Ti ho già.” Allora le Tue chi sono Io?” e ancora una volta ho detto che parole divine che hanno fatto seguito sono non lo sapevo. Hai risposto: “Io sono Siva”, ancora impresse nella mia mente. Hai e poi hai proseguito nel dirmi come usare il detto: “Mi hai già, ma non Mi hai ancora Lingam e mi hai allacciato la catenella con il realizzato.” Ti ho quindi chiesto se potevo Lingam attorno al collo. Mi rendo conto ora cambiare idea. Hai sorriso amorevolmente che tutto ciò che ho proviene da Te ed è e hai detto: “Sì.” Pertanto ho detto: “Voglio solo in virtù della Tua grazia. Chi sono io sperimentare ed essere consapevole di da poterti offrire qualcosa e che cosa mai sperimentare la Tua Divinità dentro di me.” posso offrirTi? Ma continuo a pregare per Hai sorriso, mi hai abbracciato, mi hai dato avere una visione fugace di tutto ciò che amorevolmente un buffetto sulla guancia e sei. Prego che prima che la vita di questo hai materializzato un po’ di Vibhuti. mio corpo finisca, essa possa sperimentare Mi hai insegnato che tutto ciò che ho (incluso la vita, la salute e la pace) e tutto e sia consapevole dell’esperienza della sua natura divina. ciò che sono è veramente un Tuo dono e - L’autore, Neurochirurgo Pediatriciascuno di essi è temporaneo. Qualunque co di professione, è Membro del Comitacosa di cui gode questo corpo è un Tuo to Medico Internazionale Sathya Sai