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Dottor Juglans Alvarez Assistenza Sanitaria con Compassione e Fede
Dottoressa Harini Reddy
Sapere che Swami è sempre con me mi ha dato coraggio e fiducia per affrontare le sfide che incontro. Come ostetrica-ginecologa, mi trovo spesso in situazioni in cui la vita della madre o del bambino è a grave rischio. Questi sono momenti in cui la fede in Dio diventa parte integrante della mia pratica della Medicina. Quando una fede salda è associata all’amore altruistico, credo che le preghiere rivolte a Bhagavan siano destinate a raggiungerLo.
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BHAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA è stato parte integrante della mia vita da quando avevo nove anni. Ho la fortuna di appartenere a una famiglia con quattro generazioni di devoti di Sathya Sai Baba, molti dei quali sono medici. Fin da giovanissima ho saputo di
Bhagavan e dei Suoi insegnamenti dai miei nonni, dai genitori e attraverso i Bal
Vikas. Nel corso degli anni, non solo ho studiato molti dei Discorsi di Swami, ma sono diventata sempre più consapevole dei
Suoi insegnamenti sull’assistenza sanitaria e sulle caratteristiche essenziali di un buon medico.
Relazione Cuore a Cuore con Swami
I primi approcci con gli insegnamenti di Swami iniziarono presto nella mia vita durante le lezioni domenicali dei Bal Vikas.
La trasformazione che i Suoi insegnamenti hanno portato nei miei genitori ha lasciato una profonda impressione nella mia giovane mente. Dalle loro vite personali alle loro carriere come medici, Swami li ha guidati a percorrere il sentiero del servizio disinteressato, radicato nell’amore profondo per Dio. Egli divenne il fulcro della loro vita così come nella mia. In quel periodo, i miei nonni decisero di trasferirsi a Prasanthi
Nilayam. Questa fu una benedizione per me e mia sorella, in quanto ci permise di
Eterno Auriga
trascorrere le nostre vacanze scolastiche e universitarie nell’Ashram. Attendevamo con ansia questi viaggi, spesso partendo per l’India lo stesso giorno in cui le nostre lezioni si concludevano. Ogni anno sentivo pace e amore immensi alla presenza di Swami, il che mi riportava a Prasanthi Nilayam ogni anno.
Fu durante questo periodo che costruii la mia relazione cuore a cuore con Swami. Allo stesso tempo, ebbi la fortuna di essere una volontaria nell’Ospedale Generale Sathya Sai a Prasanthi Nilayam. Fu allora che venni a contatto per la prima volta con l’Assistenza Sanitaria Ideale Sathya Sai in azione. Come in tutte le istituzioni di Swami, l’amore è infuso in ogni incontro con il paziente e gli ospedali vengono trasformati in “templi di guarigione”. Lavorare in un ospedale del genere ha determinato la mia stessa trasformazione.
Durante il terzo anno della scuola di Medicina, si fanno rotazioni di due mesi in varie specialità tra cui pediatria, medicina interna, chirurgia e ostetricia/ginecologia. Tutte le mie rotazioni mi piacquero tranne ostetricia/ginecologia. Mostrai pochissimo interesse e ci misi il minimo impegno. Nel frattempo, mio padre si stava preparando per andare in India, e avevo bisogno di scegliere una specialità nei mesi successivi per fare domanda per la specializzazione. Nel caso mio padre ne avesse avuto l’opportunità, gli chiesi di domandare a Swami in che cosa avrei dovuto specializzarmi. Mio padre mi domandò se fossi sicura di questo, perché dovevo seguire qualsiasi cosa Swami avesse consigliato. Credevo che avrebbe scelto la specialità che era meglio per me e insistetti affinché mio padre Glielo chiedesse. Arrivato all’Ashram, fece quella domanda e Swami consigliò di fare ostetricia/ginecologia! Ero sorpresa, ma in fondo sapevo che questo sarebbe stato il miglior campo per me, dal momento che l’aveva consigliato Lui. Swami, tuttavia, non ci obbliga mai a fare nulla. Egli mi disse: “Dovrebbe venire dalla fonte (source), non dalla forza (force).” Qualche settimana dopo, ricevetti i miei risultati dei test ostetrici e ginecologici e, nella mia classe, mi classificai al primo posto. Ricevetti anche un premio come studente di ostetricia/ginecologia dell’anno. Ero sbalordita. Sapevo che quell’esito era il risultato della grazia di Swami. Da allora, dopo aver completato la mia formazione in ostetricia/ginecologia, lavoro felicemente in uno studio privato da diversi anni. Nessuna sorpresa che mi piaccia quel campo medico e che lo trovi soddisfacente per il fatto di occuparsi sia della madre sia del bambino e delle donne per tutta la vita fino alla vecchiaia. La consapevolezza che Swami abbia scelto questo campo per me mi dà maggior sicurezza durante un intervento chirurgico difficile o quando si tratta di un paziente impegnativo. Ho iniziato a vedere che le nostre interazioni con i pazienti sono una componente importante della loro salute e del loro benessere, tanto quanto lo è la terapia medica.
La Compassione come Componente della Pratica Medica
Essendo stata testimone della pratica della Medicina nei “Templi di Guarigione” di Swami e con una specialità medica da Lui voluta, ero pronta a portare quegli stessi ideali che avevo visto in quegli ospedali nella mia pratica personale. La relazione dei pazienti con i medici è una fonte inestimabile di forza per loro e la loro famiglia. La compassione mostrata da medici, infermieri e altri operatori sanitari attraverso piccoli atti di gentilezza, può fare la differenza. Tuttavia, durante i nostri frenetici impegni, non è sempre facile fornire cure compassionevoli. Ma dove c’è la volontà, Swami fornirà un modo. Lo Schwartz Centre for Compassionate Healthcare lavora per garantire che tutti i pazienti e le loro famiglie siano trattati con compassione e sostiene gli operatori sanitari nel fornirla.
Per contribuire a promuovere un ambiente che si sforzi di infondere
compassione in ogni interazione con il paziente, recentemente abbiamo portato gli Schwartz Rounds (incontri in cui il personale ospedaliero di tutte le discipline riflette sugli aspetti emozionali del proprio lavoro - ndt) all’ospedale in cui lavoro. In essi si cerca di migliorare le relazioni e le comunicazioni tra lo staff e i pazienti, nonché tra il personale stesso. Siamo maggiormente in grado di stabilire connessioni personali con pazienti e colleghi quando abbiamo una visione più chiara delle nostre reazioni e dei nostri sentimenti. Costruendo e migliorando queste connessioni possiamo ottenere un’assistenza sanitaria più compassionevole.
Non abbiamo molte opportunità di parlare delle nostre esperienze come professionisti del settore sanitario e gli Schwartz Rounds ci offrono un orario regolarmente programmato per allontanarci dai corridoi e dagli uffici affollati per parlare del significato e dell’impatto che ha su di noi prenderci cura dei nostri pazienti, delle loro famiglie e del lavoro con lo staff e con i nostri colleghi. In che modo, alla lunga, influisce su di noi, ci stimola e ci condiziona il lavoro che svolgiamo? In che modo esso influisce sulla nostra compassione per i pazienti e le loro famiglie? È anche il momento in cui parlare dei fattori che interferiscono con la compassione verso gli altri e noi stessi. Discutendo sulle complessità delle nostre relazioni con i pazienti e il personale, possiamo ottenere una migliore comprensione dei nostri sentimenti in modo da poter superare queste barriere e portare più compassione nelle suddette interazioni. Da quando sono iniziati gli Schwartz Rounds, gli operatori sanitari riferiscono di aver constatato maggior compassione per i pazienti e le famiglie, e una migliore capacità di far fronte all’impegno emotivo del lavoro sanitario. Si è constatata un’aumentata soddisfazione dei pazienti e delle famiglie, e un miglioramento del lavoro di squadra e della comunicazione. Indubbiamente, la
L’autrice con Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. compassione mostrata dallo staff può fare la differenza sia per l’esperienza e la salute del paziente sia per il benessere di chi fornisce i servizi sanitari.
Fede e Amore Altruistico Superano tutte le Sfide
I princìpi di Swami di Assistenza Sanitaria Ideale mi hanno aiutato nelle interazioni con pazienti, personale e colleghi. Swami mi ha detto che il lavoro è adorazione e dovrebbe essere fatto come offerta d’amore e gratitudine a Dio. Cerco di fare un passo in avanti per placare le paure dei pazienti e occuparmi delle loro necessità, ricordando il consiglio di Swami di trattare i nostri pazienti come una famiglia. Quando inizio a sentirmi stressata o contrariata, cerco di ricordare che sto facendo il Suo lavoro e quindi dovrei assicurarmi di farlo con amore e dedizione, lasciando a Lui i risultati.
Sapere che Swami è sempre con me mi ha dato coraggio e fiducia per affrontare le sfide che incontro. Come ostetricaginecologa, mi trovo spesso in situazioni in cui la vita della madre o del bambino è a grave rischio. Questi sono momenti in cui la fede in Dio diventa parte integrante della mia pratica della Medicina. Quando una fede salda è associata all’amore altruistico, credo che le preghiere rivolte a Bhagavan siano destinate a raggiungerLo.
Prego Swami il più possibile, specialmente in questi momenti difficili, e poi mi stupisco di come, in seguito, le cose vadano bene. Di conseguenza, riesco ad affrontare la situazione in modo calmo, fiduciosa che Egli mi aiuterà.
Se abbiamo piena fiducia in Dio, Egli ci aiuterà e ci renderà coraggiosi. La completa fede è essenziale se vogliamo sperimentare la Divinità. I princìpi di Swami sull’assistenza sanitaria diventano “ideali” quando la sua pratica è infusa di fede.
In un’occasione, sono stata testimone e soggetto del potere di guarigione della fede nel Divino. Dopo il ritorno da uno dei miei viaggi in India, avevo la febbre alta con forte vomito e diarrea. I medici mi sottoposero a flebo per mantenermi idratata. Mi visitarono vari specialisti e inviarono campioni di sangue da analizzare al laboratorio. Una mattina, il medico chiamò per dirci che, nel mio campione di sangue, si stavano sviluppando i batteri del tifo. A quel tempo, non conoscevo tutte le implicazioni di ciò, ma, dallo sguardo di mia madre, capivo che la situazione non era buona. Quello che non sapevo era che, se mi fosse stata diagnosticata la febbre tifoidea, sarei stata messa in quarantena e avrei dovuto perdere mesi di scuola. Subito dopo la chiamata, mia sorella e io andammo nella sala della preghiera e implorammo Swami di guarire la mia malattia. Confidavamo in Lui e avevamo fede nel potere delle preghiere. Poco dopo essere uscite dalla
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La nostra famiglia è cresciuta e ora abbiamo un figlio, Santiago, arrivato nel 2012. Siamo emigrati in Canada nel 2014, dove lavoro al Policlinico/Università di Toronto come chirurgo cardiovascolare, eseguendo per lo più interventi di cardiochirurgia su pazienti con insufficienza cardiaca. Professionalmente e spiritualmente, penso di aver realizzato il sogno di lavorare, amare e servire con scrupolo tutti i pazienti, le sala della preghiera, mia madre ricevette un’altra chiamata dal laboratorio. Avevano riesaminato il campione e non erano riusciti a trovare alcuna proliferazione! Sapevamo che questa era la benedizione di Swami. Qualche giorno dopo, mi ero completamente rimessa. Durante il nostro successivo viaggio in India, ringraziai Swami per avermi guarita. Egli confermò di avermi aiutata e mi ricordò che, in quel periodo, mi era venuto in sogno e mi aveva guarita.
Quello che devo sempre ricordare è che ogni paziente, ogni evento e ogni incontro nella nostra vita avviene per Volontà Divina. Egli ci mette in una situazione e ci dà la forza e il sostegno per affrontarla. Dovremmo avere fede in Lui; questa forza ci darà poi la sicurezza per affrontare qualsiasi sfida. Quindi, accettiamo con gioia il lavoro e i suoi risultati con equanimità e condividiamo la gioia e la pace che ne conseguono con i nostri colleghi e i pazienti. Questa è l’Assistenza Sanitaria Ideale.
Il modo e l’atteggiamento del medico nel far emergere le fonti latenti della forza nel paziente sono più efficaci del farmaco più potente. Un’atmosfera di devozione, di umiltà e di venerazione contribuiranno molto a favorire la guarigione. – Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, settembre 1980
– L’autrice è Direttrice della Formazione del Centro Medico di South Bay, California, USA
famiglie e i colleghi che incontro nel corso della vita.
Sento fortemente l’onnipresenza e l’onniscienza di Swami e sento la Sua Presenza, forte come sempre, ovunque e dentro ognuno di noi. Tutti sono uno. – L’autore è un Chirurgo Cardiovasco-