Chinna Katha
Il Bene e il Male Dimorano nei Propri Sentimenti
U
NA VOLTA SWAMI VIVEKANANDA andò in un villaggio per tenere un discorso. Il giorno seguente partì a piedi per tornare a casa. Sulla strada, vide una persona che giaceva per terra priva di sensi. Nel frattempo arrivarono due ladri, videro questa persona, si fermarono per qualche istante, poi ripresero il loro cammino. Mentre andavano, si dissero l’un l’altro: “È anch’egli un ladro come noi che ha passato l’intera notte a rubare e ora giace privo di sensi dopo aver bevuto qualche bevanda alcolica.”
anch’egli di convulsioni come me e ora è caduto in stato di incoscienza.” Detto questo, proseguì per la sua strada.
Dopo qualche tempo, arrivò un rinunciante. Guardò intensamente il viso della persona priva di sensi e disse con grande gioia: “Ah! Quanto è fortunata questa persona che sta vivendo la beatitudine indescrivibile del Nirvikalpa Samadhi (Consapevolezza Suprema)!
Guardando la persona che giaceva priva di sensi, il rinunciante pensò che stesse sperimentando la beatitudine del Samadhi. I ladri pensarono che la persona che giaceva priva di sensi fosse un ladro come loro che aveva passato tutta la notte a rubare.
Swami Vivekananda li sentì e si fermò in un angolo per sapere che cosa si dicessero.
Presto arrivò un’altra persona. Vedendo quell’uomo steso a terra, osservò con grande commiserazione: “Poveretto! Soffre
È una rara fortuna servire un’anima così nobile.” Dicendo questo, iniziò a massaggiargli il corpo.
Swami Vivekananda vide tutto questo e udì le opinioni di persone diverse. Da questa esperienza, trasse la seguente conclusione: il bene e il male dimorano nei sentimenti delle persone, non al di fuori.
La Divinità ha due aspetti: Rudra (distruttore del male) e Bhadra (propizio). Dio soddisfa quei vostri desideri che vi gioveranno. Non esaudirà quelli che per voi sono dannosi. – Baba