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Quanti Tipi di Insegnanti? George Bebedelis

QUANTI TIPI DI INSEGNANTI?

George Bebedelis

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Nel celebre libro “Repubblica”, Platone descrive un sistema educativo ideale, che è sorprendentemente simile all’SSEHV, in particolare al concetto di Educare, cioè far emergere la bellezza latente dei Valori Umani, che risplende dentro ogni cuore. Questo non è un processo per ottenere conoscenza attraverso l’informazione, ma per ricordare ciò che è già dentro.

Una delle decisioni più importanti nella vita è la professione che si sceglierà. Avevo già conseguito la laurea in ingegneria meccanica presso la National Technical University di Atene, ma, interiormente, non provavo alcuna particolare propensione per l’ingegneria. Ho sempre sentito fascino per l’apprendimento e per aiutare gli altri a imparare. Quindi, con l’aiuto di un devoto Sai e dell’insegnante stessa, ero già riuscito a trovare un lavoro in un liceo tecnico per insegnare ingegneria. Ma non ero del tutto sicuro che Swami avrebbe accettato questa mia scelta.

Le Mie Preghiere Ricevono Risposta

Allo stesso tempo, frequentavo la formazione in SSEHV offerta in Grecia.

Al termine del corso, ottenni il diploma, firmato dal compianto Thorbjörn Meyer, fondatore dell’Istituto ESSE in Europa, il primo Istituto di Educazione Sathya Sai nel mondo. Insegnavo già in classi per bambini SSEHV, avviate in Grecia nel 1990. Tuttavia, l’incertezza sul lavoro era una preoccupazione costante nella mia mente. Sebbene sapessi benissimo quanto fosse difficile avere una comunicazione personale con Sri Sathya Sai Baba tra le migliaia di persone che si recavano da Lui quotidianamente, mi dissi con decisione:

“Swami è il mio Maestro e Guida. Mi darà sicuramente una risposta chiara.”

Durante tutto l’anno, lavorando come insegnante, continuai a pregare Swami con la concentrazione unidirezionale di guidarmi su questa importante decisione. Le scuole chiusero per le vacanze estive e, finalmente, giunse il momento di tornare a Prasanthi Nilayam. Nel luglio del 1996, tornai all’Ashram per la quattordicesima volta. Al primo Darshan, la mattina presto, Swami chiamò il nostro gruppo per un colloquio privato. Quando entrammo nella sala delle udienze, dopo le prime parole di benvenuto, Baba si rivolse a me, mi guardò

dritto negli occhi e mi chiese senza indugio: “Che lavoro fai?” Non riuscivo a crederci! Le mie preghiere erano state udite. Swami era in piedi davanti a me e mi chiedeva del mio lavoro. Gli risposi a bassa voce: “Sono un insegnante, Swami”, in attesa della Sua reazione. Con mia gioia, Egli prontamente accettò la mia risposta e poi chiese: “Quanti tipi di insegnanti?” Non seppi che rispondere e quindi fu Egli Stesso a darmi la risposta: “Esistono tre tipi di insegnanti: insegnanti che si lamentano, insegnanti che spiegano e insegnanti che ispirano.”

La mia felicità non conobbe limiti, perché Swami non solo mi aveva chiesto del mio lavoro, ma mi aveva anche dato un insegnamento semplice ma molto importante riguardante la professione di insegnante. Ora, il mio obiettivo era di diventare non solo un insegnante che spiegava, ma soprattutto un insegnante che ispirava!

Princìpi Spirituali dell’Educazione Sathya Sai

Tornato a casa, mi dedicai nuovamente al nobile compito di insegnare i Valori Umani assieme alle mie lezioni scolastiche. Dalla mia esperienza immediata a scuola, ho potuto rendermi conto dell’urgente necessità dei princìpi spirituali dell’Educazione Sathya Sai nell’istruzione moderna, la cui riforma è davvero una delle maggiori necessità della nostra epoca.

A tal proposito, Sathya Sai ha parlato molte volte ai gruppi greci della grande importanza dell’antica filosofia greca insegnata principalmente da Socrate e Platone. In molte interazioni personali, ha sottolineato che l’essenza degli insegnamenti di Platone sono Verità, Bontà e Bellezza. Così, cominciai uno studio approfondito dei “Dialoghi” di Platone per scoprirvi un vasto tesoro di saggezza e verità. Nel celebre libro “Repubblica”, Platone descrive un sistema educativo ideale, che è sorprendentemente simile all’SSEHV, in particolare al concetto di Educare, cioè far emergere la bellezza latente dei Valori Umani che risplende dentro ogni cuore. Questo non è un processo per ottenere conoscenza attraverso l’informazione, ma per ricordare ciò che è già dentro. La potente allegoria della caverna e la descrizione del viaggio ascendente dell’anima verso il Bene, ci conduce a quello che Platone definisce “l’obiettivo stesso dell’istruzione”:

“L’istruzione non è introdurre la conoscenza in un’anima che non ce l’ha, proprio come dare la vista a degli occhi ciechi. La capacità di conoscenza è presente nell’anima di tutti. E proprio come un occhio si volge dall’oscurità alla luce, l’anima deve allontanarsi dal mondo del divenire verso l’Essere Stesso, fin quando diventa capace di vedere la Realtà più Luminosa, che chiamiamo Bontà. Questo è ciò che l’istruzione dovrebbe essere: l’arte dell’orientamento. Gli educatori dovrebbero escogitare i metodi più semplici ed efficaci per indirizzare la mente verso la Luce; non per impiantarvi la vista, perché ne ha già la capacità, ma per correggere il suo orientamento, perché ora è allineato in modo improprio e non è rivolto nella giusta direzione.” - (Rep. 518 c – d)

Per soddisfare l’esigenza di diffondere il messaggio dei Valori Umani nella società moderna, l’SSEHV viene applicato da molti dediti educatori in tutto il mondo. In Grecia, il programma viene offerto, due volte al mese, ai figli dei devoti dell’Organizzazione Sathya Sai della Grecia, nonché ai figli dei loro amici. Alla fine dell’anno scolastico viene organizzato un Campo Estivo Annuale per gli studenti SSEHV con la partecipazione aggiuntiva dei bambini delle famiglie povere che i devoti servono regolarmente durante tutto l’anno, nel corso del quale vengono anche organizzati eventi più brevi in occasioni speciali come Natale, Pasqua ecc.

Condividere le gemme inestimabili dell’SSEHV con i bambini piccoli è

un’esperienza davvero appagante che aggiunge una piccola pietra nel mosaico universale di Sathya Sai Educare. La guida interiore di Sathya Sai viene sempre sentita e molto spesso, quando una lezione sui Valori Umani termina, una sensazione serena di Pace interiore e Gioia riempie il mio cuore. La maggior parte degli studenti frequenta regolarmente e fedelmente il programma fin dalla più tenera età e spesso fin quando non ha superato i 14 anni. Alcuni di loro sono stati successivamente formati e ora sono diventati, essi stessi, insegnanti SSEHV. Le loro abitudini, la condotta, il comportamento e il carattere sono la prova stessa di come il programma abbia influenzato la loro vita e quale esempio possano essere per la nuova generazione di studenti. Ecco una testimonianza di un vecchio studente, che ora è un insegnante SSEHV attivo:

“Invecchiando e ripensando ai miei anni da studente, mi rendo conto che le lezioni sui Valori Umani non erano solo predicazione e teoria, ma un’indicazione di un altro modo di pensare e vivere. Dal momento che non è così facile vedere il cambiamento in me stesso, per accertare ciò è utile osservare il modo di vivere dei miei fratelli e sorelle con i quali frequentavo le lezioni SSEHV. Quello che posso vedere è che questi giovani uomini e donne hanno qualcosa di diverso; hanno nobili interessi vivendo una vita etica e di condivisione con tutti gli esseri viventi. Ora che lavoro come insegnante SSEHV, il mio sincero desiderio è di poter trasmettere ai miei giovani studenti i valori che hanno modellato il mio carattere e il carattere dei miei amici. Credo davvero che questa sia l’unica speranza per un mondo migliore.”

Equilibrio tra Informazione e Trasformazione

Alcuni anni dopo il mio colloquio precedentemente menzionato, Swami in una comunicazione personale mi chiese ancora una volta: “Che lavoro fai?” Quando risposi: “insegnante”, Egli fece per la seconda volta la stessa domanda: “Quanti tipi di insegnanti”? Ora ero ben preparato e risposi immediatamente: “Tre tipi di insegnanti: quelli che si lamentano, quelli che spiegano e quelli che ispirano.” Pensavo che Swami sarebbe stato soddisfatto e si sarebbe fermato lì, ma continuò il nostro dialogo chiedendo: “Che tipo di insegnante sei?”

Questa era una domanda molto difficile cui rispondere. Mi sarebbe piaciuto dire: “Sono un insegnante che ispira”, ma questo sarebbe potuto sembrare egoistico in presenza di Bhagavan. Dall’altro canto, non volevo rispondere che ero solo un insegnante che spiegava, o che cercavo di essere un insegnante che ispirava, perché Swami mi aveva avvertito in un precedente colloquio: “Cercare (try) è arido (dry). Non cercare, fai!” Quindi, dopo un pensiero molto rapido azzardai la risposta: “Swami, sono un insegnante che ispira con le Tue benedizioni e la Tua guida.” Accettò sorridendo questa risposta, ma aggiunse con amore: “Sì, ma anche spiegare è importante!”

Nel suo modo singolare, Swami mi mostrò che, per costruire un sistema educativo integrale per l’elevazione spirituale, la scoperta di sé e il servizio sociale attraverso l’amore e il distacco è necessario un equilibrio tra Educazione ed Educare, Informazione e Trasformazione, Spiegazione e Ispirazione. Prego umilmente Swami per una guida continua a me e a tutti gli educatori Sathya Sai, in modo che possiamo essere luminosi esempi di consapevolezza spirituale e delle sue conseguenze benefiche per l’individuo e la società nel suo complesso. - L’autore, George Bebedelis, è

Direttore dell’Istituto di Educazione Sathya Sai (Europa Meridionale) dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai

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