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Installate il Regno di Rama nel vostro Cuore Messaggio di Bhagavan in Occasione dello Sri Rama Navami
INSTALLATE IL REGNO DI RAMA NEL VOSTRO CUORE
Che cosa possono fare gli effetti malvagi dell’Era di Kali a un uomo il cui cuore è pieno di compassione, la cui parola è soffusa di verità e il cui corpo è dedicato al servizio degli altri?
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(Verso Sanscrito)
SEGUITE SEMPRE I NOBILI IDEALI STABILITI DA RAMA
Incarnazioni dell’Amore Divino!
UNA MENTE TRANQUILLA, UN parlare pieno di verità e un corpo dedito al servizio: chi possiede queste tre qualità è descritto come l’incarnazione della triplice purezza. Una tale persona è la più nobile di tutti gli esseri umani. Tulsidas ha proclamato che la vita umana è redenta quando ogni talento e ogni momento vengono utilizzati dall’umanità per realizzare il Divino.
Tutto, nell’universo, è simile a Dio perché è manifestazione del
Divino. Le Scritture, riguardo a questa manifestazione divina, dichiarano “Sarvam
Khalvidam Brahma” (in verità, tutto questo è Brahma). Quindi, chiunque adori il Signore Supremo dovrebbe adorare anche Prakriti (la Natura). Dovrebbe amare la Natura e adorarla. Essa non è diversa dal Paramatma (Sé Supremo). La Natura è l’effetto e Dio è la causa ed è l’espressione di questa relazione tra causa ed effetto. La bontà è sinonimo di Dio. Quindi, è solo contemplando le qualità di Dio che l’esistenza umana trova compimento. Il corpo di un essere umano che non pensa in questo modo è solo un pezzo di argilla. Le parole, le azioni, i pensieri di Dio sono sempre puri, altruistici e infinitamente preziosi. La verità di ciò è illustrata da un episodio del Ramayana.
Teatrali atti di Dio per dimostrare la Sua onnipresenza
Una volta, passeggiando con il saggio Vishvamitra, Rama si sedette su una pietra nell’Ashram di Gautama. In quel preciso momento, una donna emerse dalla pietra. Tuttavia, Rama non si sentì orgoglioso che, con un semplice tocco dei Suoi Piedi, la pietra si fosse trasformata in una donna. Al contrario, si sentì triste per il fatto che i Suoi piedi avessero toccato la moglie di un grande saggio, facendogli quindi commettere un’azione sbagliata. Questo dimostra che Dio dimora nella mente dei saggi. Egli s’abbandona ad atti teatrali come questi per dimostrare la Sua onnipresenza nell’universo e per insegnare al mondo la grandezza della Natura.
Un altro episodio rivela un ulteriore aspetto del Divino. Per tutte le potenti azioni compiute da Hanuman e il grande aiuto da lui reso, Rama gli chiese: “Hanuman! Quale ricompensa posso darti? A parte esprimerti la Mia gratitudine, non posso darti una ricompensa adeguata. L’unico modo in cui posso dimostrarti gratitudine è che ogni volta che pensi a Me, in qualsiasi momento della tua vita, io apparirò davanti a te.” Rama stava mostrando gratitudine ad Hanuman in questo modo. Ciò indica che il dovere principale dell’uomo è essere grato per tutta la vita alla persona che gli ha permesso un buon risultato. L’uomo deve realizzare la sua divinità e guardare tutta la Natura dal punto di vista divino. Egli, invece, guarda tutto solo dal punto di vista mondano. Il corpo è di fatto deperibile, ma è anche il mezzo per realizzare la verità imperitura. Ciò significa che ogni parola dovrebbe riguardare il Divino, ogni azione essere santa, ogni pensiero vertere su Dio. Questo è l’appello che Thyagaraja fece alla sua mente: “O mente, pensa sempre a Sri Rama.” Thyagaraja cantava continuamente il Nome di Rama e le Sue glorie. Questo è un esempio per il mondo.
Rama, ideale esempio di rettitudine
Rama è l’esempio supremo di come le persone dovrebbero comportarsi nel mondo, di come un Paese dovrebbe essere governato, di come l’integrità e la moralità degli esseri umani dovrebbero essere protette. Azioni nobili, qualità ideali e pensieri sacri sono le basi fondamentali del carattere. Rama è l’incarnazione stessa di questi tre attributi. Ciò significa che ogni essere umano dovrebbe coltivare pensieri sacri, compiere azioni rette e sviluppare buone qualità. Rama ha dimostrato con le Sue parole, pensieri e azioni come si può vivere una vita del genere. Egli seguiva l’antica ingiunzione: “Dite la Verità. Praticate la Rettitudine.” Rifuggendo dalle parole dure, Rama rallegrava tutti con le Sue dolci parole. Egli contrastava le parole aspre degli altri con la compostezza, la pazienza, la dolcezza e il sorriso. Non si intromise mai negli affari altrui, non prestò mai attenzione ai loro difetti, non si abbandonò mai alla derisione e non causò mai alcun dolore agli altri per il modo in cui parlava loro. È essenziale che tutti seguano l’esempio di Rama, coltivino le Sue molte nobili qualità e compiano azioni rette. Le persone dovrebbero alimentare pensieri sacri.
Non ritirare la parola data
L’uomo è un’immagine del Divino. Il Signore ha dichiarato nella Gita: “Il mio Spirito è lo Spirito che dimora in tutti gli esseri.” Dio è l’Abitante Interiore di tutti gli esseri. Oggi, nella ricerca del potere, gli uomini sono pronti a commettere qualsiasi tipo di crimine e a infliggere qualunque danno ad altri pur di raggiungere i loro fini. Rama, al contrario, rinunciò al regno e scelse di affrontare le prove della vita nella foresta per onorare la promessa fatta da Suo padre. Dimostrò al mondo che non si dovrebbe mai rimangiarsi la parola data. Rinunciò al trono e divenne un abitante della foresta. Nella vita, non sono le comodità e gli agi a essere importanti. L’importanza suprema della Verità era ciò che Rama voleva offrire al mondo. Non si dovrebbe mai venir meno al proprio impegno, anche a costo della
vita. Oggi, tuttavia, gli uomini ritrattano le loro parole da un momento all’altro e, a ogni piè sospinto, si abbandonano alla menzogna. Le promesse vengono dimenticate. Come può il principio di Rama prosperare in un ambiente simile? Il principio di Rama è lontano da un’atmosfera del genere. Dio sarà vicino solo a quelle persone i cui pensieri, ideali e azioni sono in accordo con quelli di Rama. Rama era di parola, mentre l’uomo è esattamente il contrario. Ci si potrebbe chiedere: “Data la situazione, com’è possibile dire che c’è la divinità negli esseri umani?” Non lo è assolutamente! In tali esseri umani, c’è l’animalità o la natura demoniaca. Qualunque Sadhana (pratica spirituale) si possa eseguire o per quanto si reciti il Nome del Signore, Dio non giudicherà in base a questi criteri. Che trasformazione c’è nel proprio cuore? Se non c’è la trasformazione del cuore, a che servono le pratiche spirituali?
La Divinità è insita nel santuario del corpo
L’uomo non è una semplice creatura di carne e ossa: è l’incarnazione dell’Atma. Solo quando riconoscerà questa verità gli sarà palese la vera spiritualità. Concentrandosi tutto il tempo sul corpo fisico come unica realtà, il tempo viene sprecato in pratiche esteriori. Il corpo dovrebbe essere considerato come il tempio di Dio. Considerarlo diversamente è un segno di stoltezza. Solo colui che riconosce che la Divinità dimora nel santuario del suo corpo è un vero essere umano. Le Scritture dichiarano: “Nel tempio del corpo umano abita il Sé individuale che è l’Eterno Sé.”
A tal proposito, si può notare che anche gli studiosi e le persone intelligenti tendono a far confusione su questo argomento. Le persone che affrontano infinite difficoltà per acquisire posizioni, potere o reputazione non si preoccupano di dedicare, anche una piccola parte dello sforzo che compiamo, per guadagnare la grazia di Dio. La lezione insegnata dalla storia di Rama è diversa. Tulsidas disse: “Rama! Sono impotente, povero e zoppo.” Perché disse di essere zoppo? Aveva mani e gambe, testa e altre membra. Tuttavia, dichiarò di essere zoppo. Qual è il significato profondo di questo? “A che serve avere le mani quando non sono in grado di servirTi, o Rama? A che serve avere gli occhi quando non riesco a vederTi? Dunque, sono veramente cieco.” Tulsidas dichiarò che le membra che non vengono usate al servizio del Signore sono sprecate. Anche Purandaradasa cantò nello stesso modo: “Ahimè, anche se sono dotati di occhi, gli esseri umani non vedono la forma gloriosa di Dio! Anche se hanno orecchi, non ascoltano i canti di lode al Signore.” Gli uomini usano i loro occhi per guardare le attrazioni del mondo e non la forma fulgida di Dio. Finché l’uomo è affascinato da Prakriti (il mondo fenomenico), non può comprendere il Divino. Anche le persone più eminenti sono soggette a questa debolezza. Questo è il segno della potente influenza dell’Era di Kali.
Il Regno di Rama è il Dharma
Per cominciare, comprendete che cos’è il Regno di Rama. È il regno della moralità, della verità e delle virtù. Regno (Rajya) di Rama significa ‘ciò che genera felicità’ (Ramayati). Non dovrebbe esserci malevolenza nei confronti di nessuno. Nessuno dovrebbe essere danneggiato. Questo è il Regno di Rama. Quando tali sentimenti sorgono tra le persone, questo Regno verrà alla luce spontaneamente. È con tali sentimenti che Tulsidas magnificò Rama. Il suo Ramayana è soffuso della sua profonda esperienza devozionale. Egli esclamò: “Rama! Io non possiedo capacità di alcun genere, non ho praticato alcun tipo di yoga, nessun metodo di meditazione, né possiedo dei beni. Ho solo una cosa, e cioè il mio amore. Ti amo per amore dell’amore.” Pratiche spirituali di vario genere, inclusi japa, yoga e simili, non vi porteranno alla realizzazione di Dio. Non suggerisco di interrompere questi esercizi: le attività devozionali sono migliori di molti altri passatempi inutili. Ma, se volete avvicinarvi
a Dio e sperimentarLo, dovete trasformare il cuore. Quel che seminate raccoglierete. Seminate i semi dell’amore e ne raccoglierete i frutti. Seminate il seme dell’immortalità e raccoglierete i frutti dell’immortalità. Oggi volete frutta dolce, ma seminate semi velenosi. Questa è un’azione sconsiderata.
Alcune persone dicono di essere troppo deboli per scalare le vette spirituali, ma avete la forza di commettere peccati e compiere azioni sbagliate. La forza richiesta per azioni buone o cattive è la stessa. Di fatto, è più difficile commettere peccato che essere buoni e meritevoli. Pronunciare una menzogna è difficile. Dire la verità è facile. Dire la verità non richiede alcuno sforzo, mentre dichiarare vero ciò che non lo è, richiede una notevole ingegnosità. Pronunciare una menzogna è quindi più difficile. Allo stesso modo, imbrogliare è più difficile che essere onesti.
Molti devoti dicono a Swami di essere coinvolti nelle spire del Samsara (vita familiare e terrena) e non sono in grado di staccarsene. Ma qual è la verità? Siete voi ad aggrapparvi al Samsara o è il Samsara che vi tiene nella sua morsa? Il Samsara ha forse mani per trattenervi? Siete voi ad avere le mani e ad aggrapparvi alla vita mondana. Il Samsara non vi trattiene. È un paradosso per voi dire che esso vi tiene nella sua stretta quando la verità è diversa. È l’attaccamento eccessivo a esser la causa dei problemi dell’uomo. Fate tutto come un atto di offerta al Divino. Senza fede in Dio l’uomo cessa di essere umano.
La deviazione della mente nelle riunioni religiose
I devoti che presenziano ai Bhajan rivolgono il loro sguardo da una parte e dall’altra senza concentrarsi sui canti. Se non sono interessati ai Bhajan, perché dovrebbero venire?
Una volta, a un raduno di studiosi e adoratori, Ramakrishna Paramahamsa schiaffeggiò Rani Rasmani (la regina Rasmani). Tutte le persone rimasero sbalordite dall’azione di Ramakrishna. La Rani Rasmani si sentì umiliata. Ramakrishna spiegò di aver sentito che ella pensava ai suoi affari di corte mentre era seduta al raduno religioso. Questo era estremamente riprovevole e quindi egli l’aveva schiaffeggiata. È altrettanto riprovevole che i devoti stiano ai Bhajan e dirottino i loro pensieri su questioni mondane. Stando in buona compagnia, come si possono intrattenere cattivi pensieri? La gente parla del Satsang. Che cos’è il Satsang? Non è una semplice riunione di dieci devoti. “Sat” si riferisce a ciò che esiste in tutti e tre i periodi di tempo: passato, presente e futuro. Il termine si applica al Divino. Satsang, quindi, significa ‘associazione con il Divino’.
Dio si compiace solo dei sentimenti profondi
Ogni parola ha un significato profondo e sacro, ma alla gente comune non piacciono queste interpretazioni e gradiscono ciò che è banale e gradevole per le orecchie. Non voglio compiacere le persone in questo modo. La verità deve essere insegnata. Un giorno o l’altro, le persone lo capiranno. Per il momento, i detti mondani possono piacere alle persone, ma spiritualmente non hanno alcun valore. Dio si compiace dei sentimenti profondi e non dello spettacolo esteriore. La maggior parte delle persone, però, è interessata solo all’esteriorità e non si preoccupa dei sentimenti profondi. Se rompete il ramo di un albero e lo piantate nella sabbia, esso diventerà forse un albero? Deve essere piantato nel terreno dove può creare le radici. Allo stesso modo, i sentimenti devono sorgere nel cuore e radicarsi profondamente in esso; allora i frutti appariranno nel mondo esterno. Pertanto, coltivate i sentimenti all’interno e godetevi il frutto fuori.
Tali saggi insegnamenti furono impartiti al popolo durante il regno di Bharata e Rama. Quando parliamo di stabilire il Regno di Rama, non bisogna pensare che ciò riguardi solo
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