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2.1. Jing
2. dan tian medio: localizzato nella zona al centro del petto (CV-17 danzhong), è la sede del qi; 3. dan tian superiore: localizzato nella fronte tra e dietro gli occhi, nella zona del punto extra yin tang, è la sede dello shen.
“I tre gioielli del corpo sono l’essenza, il soffio e l’energia spirituale […] se li distinguiamo secondo la loro funzione: l’energia spirituale controlla e governa, il soffio presiede all’esecuzione degli ordini e l’essenza presiede alla trasformazione e alla generazione.” Sutra del sigillo del cuore, dinastia Ming (1364-1644).
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Jing, qi e shen costituiscono una triade che sub-stanzia la personalità e le facoltà individuali e che connette la personalità individuale con l’intelligenza universale. Questo è il motivo per il quale vengono chiamati “i tre tesori”. Essi trasmutano l’uno nell’altro: il qi accumulandosi si trasforma in Essenza, l’essenza può trasformarsi in qi, l’essenza e il qi nutrono lo spirito, shen, che trasforma essenza e qi. Sono questi i passaggi che permettono l’evoluzione della vita a livello di sopravvivenza (jing), relazioni ed emozioni (qi), fino a quello più sottile e spirituale, connesso all’evoluzione e alla trasformazione (shen).
2.1. Jing
Quello che precede sempre la creazione del corpo è chiamato jing (Ling shu, capitolo 30). Rappresenta l’essenza vitale di un individuo, è l aspetto più fisico e materiale del prendere forma di una nuova vita, è la materia basilare di un essere vivente che si organizza; le essenze hanno in sé delle specificità (come il seme di una pianta) che vengono dalla Terra (dati genetici, qualità delle essenze del padre e della madre) ma anche dal Cielo, perché il soffio vitale del
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Cielo viene a un certo momento ad animare questa composizione particolare di essenze, autorizzando l’inizio di una nuova vita e determinando la natura propria di questo essere.
Il jing è associato al centro inferiore, al bacino. È nel bacino infatti che sono racchiusi gli organi genitali, quelli che al momento dell’atto sessuale trasmettono la vita a un nuovo essere. Il bacino rappresenta la nostra fisicità, il nostro radicamento alla terra, la nostra solidità. È yin legato alla terra, all’acqua e quando viene messo in moto grazie al fuoco, allo yang, ecco che si parla di yuan qi, che è il jing che si muove a partire dal bacino, dai due reni.
“le essenze sono il radicamento dell’essere” (Su Wen cap. 4)
Il jing si divide in due grosse categorie:
1. jing del cielo anteriore: parte strutturale che ci deriva dai nostri genitori, è la fusione delle loro due essenze che, insieme agli shen del cielo, hanno originato la scintilla vitale che ha generato la nascita. Il jing del cielo anteriore non è rigenerabile, ha sede nel ming men, posto al centro dei reni. L’esaurimento del jing del cielo anteriore comporta la morte;
2. jing del cielo posteriore: rappresenta tutto ciò che diventiamo dopo la nascita. A differenza di quello del cielo anteriore, questo è modificabile, viene rigenerato con ciò di cui ci nutriamo, l’attività fisica e spirituale: le essenze sono rinnovate dalla distillazione incessante operata sugli alimenti che avviene nella digestione grazie a Milza e Stomaco. Una buona assimilazione di tale jing ci consentirà di consumare meno il jing del cielo anteriore. Ciò che determinerà il passaggio dal “senza forma” “alla forma” possiede perciò un’essenza indispensabile di organizzazione corporea che è il jing.
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